Rassegna stampa 18-09-2014
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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 18 settembre 2014 COMUNE DI RUSSI Giovedì, 18 settembre 2014 Prime Pagine 18/09/2014 Prima Pagina 1 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 18/09/2014 Prima Pagina 2 La Voce di Romagna cultura e turismo 18/09/2014 La Voce di Romagna Pagina 14 3 Fab e i fiori oggi a Russi 18/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9 4 L' APPUNTAMENTO TRADIZIONALE 18/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9 5 I volontari animano la festa di Russi 18/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 25 GIORDANO ALESSANDRA Marcello Sutera, profeta in patria 6 politica locale 18/09/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 5 8 Emergenza sbarchi dal Nord Africa La provincia accoglierà 190... pubblica amministrazione 18/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8 10 2. 18/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 17 CESARE PERUZZI A Firenze patto per la crescita 18/09/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 33 CLAUDIO GATTI Vent' anni di occasioni perse dall' Italia 18/09/2014 Italia Oggi Pagina 1 PIERLUIGI MAGNASCHI Renzi ha scosso la foresta pietrificata di un sistema arrugginito e... 18/09/2014 Italia Oggi Pagina 14 ISHMAEL Il prefetto di Bologna, dicono a sinistra, dovrebbe finire in un campo in... 18/09/2014 Italia Oggi Pagina 30 ANDREA MASCOLINI Elenco Anac delle centrali di committenza aperto a città... 18/09/2014 Italia Oggi Pagina 30 MATTEO BARBERO Imu D, tagli per 170 mln, ma arriva un bonus da 49 18/09/2014 Italia Oggi Pagina 30 FRANCESCO CERISANO Imu non profit verso la proroga 18/09/2014 Italia Oggi Pagina 30 Tasi, proprietari e inquilini senza solidarietà FRANCESCO CERISANO 16 18 21 23 25 27 28 30 sport 18/09/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 37 Finale regionale per la Buscherini 18/09/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 9 BASKET CLUB RUSSI 18/09/2014 La Voce di Romagna Pagina 27 Troneo Maurizio Crociati vince all'Asd Torre Pedrera Battuto in finale... 32 33 34 18 settembre 2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 18 settembre 2014 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 18 settembre 2014 Pagina 14 La Voce di Romagna cultura e turismo IN PILLOLE. Fab e i fiori oggi a Russi Il Giardino della Rocca di Russi sarà animato dalle band locali con la partecipazione, sabato, di una band della Repubblica Ceca. I concerti inizieranno alle ore 21 ad eccezione di domenica (ore 16). Oggi si esibiranno Fab e i fiori & altri, domani toccherà ai russiani Old number 6, i Puret & altri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 18 settembre 2014 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) cultura e turismo L' APPUNTAMENTO TRADIZIONALE IERI SERA ha aperto i battenti la fira di Sett Dulur: suoni e le luci delle giostre, stand gastronomici per tutti i gusti, un appuntamento da non perdere per i russiani e non solo. Tante anche le mostre. Ma il piatto forte è il volontariato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 18 settembre 2014 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) cultura e turismo " I volontari animano la festa di Russi IL BEL tempo e la grancassa della banda Città di Russi hanno salutato l' apertura della Fira di Sett Dulur, e con loro i suoni e le luci delle giostre, le grida festose dei piccoli e i sorrisi dei grandi e gli odori provenienti dalle pentole fumanti nelle cucine allestite in strada, in cortili e aree verdi dai centinaia di volontari di associazioni cattoliche, sportive e politiche. Sono migliaia i russiani e i v i s i t a t o r i c h e provano il menu della Fira non solo nei ristoranti, ma anche negli stand del volontariato, che si sono moltiplicati: ai cinque storici, con presenza almeno ultraventennale, (Baseball Godo, Oratorio don Bsco, Circolo Anspi Jolly, Italia Cuba e Amici di padre Giorgio), se ne sono aggiunti altri. Lo Sci Club Scarpantibus e l' associazione ciclistica Bertolt Brecht sono in pista da 9 anni. «Da noi però niente menù della Fira spiega Giuseppe Verità noi offriamo 'e scartoz lov de piscator', abbiamo iniziato infatti coi coni di pesce fritto, ma oggi abbiamo anche 60 posti seduti». Da tre anni sono apparsi nel cortile municipale il Nucleo volontari della Protezione civile, attrezzatissimo, con 40 volontari che offrono il menù tipico: cappelletti e bel e cot e in via Trieste l 'Olimpia Russi' insieme alla Bocciofila, dove in cucina ci sono i genitori delle pallavoliste russiane e i bocciofili. «Siamo in una bella posizione dice Marina Fiorentini e con l' incasso acquistiamo divise borse». A pochi metri ha debuttato il Basket Club Russi. «Proviamo ? commenta la presidente Carla Capucci qui lavorano una trentina di volontari, i genitori e gli atleti delle squadre maggiori. Abbiamo 60 posti seduti. Il cappelletto è il nostro piatto forte». Il Baseball Godo ha uno stand da 320 posti, è alla Fira da una trentina d' anni. «QUESTO stand è fondamentale per sostenere la nostra attività» commenta Renzo Casali, fondatore della società sportiva. Se le società, come l' oratorio don Bosco e il circolo Jolly, con la festa finanziano le attività sul territorio, i frutti del lavoro degli stand Amici di padre Giorgio e Amicizia Italia Cuba, va oltremare. «L' incasso contribuisce all' acquisto di attrezzature che inviamo a Cuba» spiega Giuliana Liverani. «Compriamo strumenti necessari a sostenere scuole e attività avviate dalla parrocchia di padre Giorgio Nonni sulle Ande peruviane spiega il fratello del missionario Claudio Nonn . Sono un centinaio i volontari dell' Operazione Mato Grosso impegnati allo stand». Claudia Liverani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 18 settembre 2014 Pagina 25 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) cultura e turismo CONCERTO DOMANI SERA A CERVIA AL TEATRO COMUNALE. Marcello Sutera, profeta in patria Il 37enne presenterà il suo album d' esordio 'The Start point' DOPO IL successo registrato all' isola d' Elba e a Livorno, dove si è esibito in concerto, domani il bassista cervese Marcello Sutera arriverà a Cervia, al teatro Comunale, per presentare l' album d' esordio 'The Start Point', frutto di illustri collaborazioni ed esperienze musicali maturate negli ultimi anni. «L' album racconta Sutera è il risultato di un lungo lavoro e di un progetto realizzato insieme ai pianisti Alessandro Altarocca, di Bologna, e Nicola Peruch, di Ravenna, che sono coautori dei brani e coproduttori dell' album». Il disco, in uscita negli store digitali Nightwalk, raccoglie nove brani di jazz elettrico con contaminazioni fusion. «Il mio percorso musicale continua Sutera non è stato facile, ma grazie a ottimi collaboratori sono riuscito a realizzare il mio sogno, quello di racchiudere in un solo disco i massimi esponenti del jazz mondiale». NATO nella 'città del sale' 37 anni fa, il bassista ha suonato con grandi artisti del jazz, come Frank Gambale, Dennis Chambers, Eric Marienthal, Scott Henderson, Peter Erskine, Lenny White, Gary Novak, Marc Sherman, Bob Franceschini, Rassel Peterson, Walfredo Rayes, Nick D' Virgilio. Insieme ai suoi compagni di viaggio, Sutera ha registrato, dal 2011 al 2013, l' album 'The Start Point' raccogliendo le varie collaborazioni, tutte incise dal vivo presso il Duna studio, xollettivo Funk Studio a Russi e il Giardino del suono studio di Cesenatico. Fondamentale per la riuscita del progetto anche la collaborazione di musicisti italiani come Fabio Nobile, Giorgio Secco, Alessandro Fariselli, Stefano Serafini, Federico Tassani, Simone La Maida, Simone Migani, Massimiliano Rocchetta. «Ora conclude Sutera sono molto orgoglioso di presentare l' album nella mia città, con una formazione di grandi musicisti, ed è un onore poter avere come pubblico i miei amici e i miei concittadini». Sul palco, insieme a Sutera, Altarocca e Peruch (impegnato attualmente come pianista di Zucchero Fornaciari), ci saranno anche il saxofonista Javier Eduardo Maffei e due ospiti d' eccezione come Fred Wesley, storico trombonista americano, collaboratore di James Brown e Ray Charles, e il batterista Lee Pearson, di Baltimora. Il concerto è in programma domani al teatro Comunale di Cervia alle 21.30 (platea e palchi 12 euro, loggione 8 euro). Alessandra Giordano. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 18 settembre 2014 Pagina 25 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) cultura e turismo GIORDANO ALESSANDRA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 18 settembre 2014 Pagina 5 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) politica locale Emergenza sbarchi dal Nord Africa La provincia accoglierà 190 profughi La prefettura rende noti i numeri dell' accoglienza: 37 migranti saranno ospitati in città Al momento sono 78 le persone che hanno chiesto asilo politico in carico al Comune di Ravenna. RAVENNA. Senza sosta si ripete ogni giorno il dramma degli sbarchi di migranti provenienti dalle coste del nord Africa. Dalla Prefettura arriva il numero dei profughi assegnati alla provincia di Ravenna, 190 in tutto, 37 in città, entrati in Italia grazie all' operazione Mare Nostrum. Una fitta rete di soggetti dalle cooperative sociali, alle associazioni religiose, alla protezione civile si sono attivati per accogliere e gestire le persone affidate. La rete della solidarietà vede impegnate cooperative come Persone un movimento di Ravenna, La Traccia di Conselice, la protezione civile di Lugo, la consulta del volontariato di Cervia, la Caritas, l' associazione Papa Giovanni XXIII di Faenza, la parrocchia di San Rocco che si occupano di garantire un alloggio in alberghi a Bagnacavallo, Cervia e Punta Marina, in appartamenti o strutture e si preoccupano di provvedere al vitto. A ciascun migrante vengono assegnati ogni giorno 2,5 euro. «Da tempo spiega la presidente della cooperativa Persone in movimento, Simona Centonze ci occupiamo di progetti sociali in favore dei richiedenti asilo: attualmente seguiamo 17 migranti, tutti maggiorenni per lo più provenienti dall' Africa. Li accogliamo in appartamenti, suddivisi in piccoli nuclei, sono affiancati da operatori che si occupano del loro orientamento e del percorso per l' ottenimento dello status di rifugiato. La nostra gestione punta all' autonomia, frequentano corsi di italiano, ma non hanno l' autorizzazione a lavorare nei primi sei mesi perché il primo permesso di soggiorno per richiesta asilo non lo per mette. Dalla mia esperienza ho compreso che chi pensa di avere un' alternativa non lascia il proprio paese, queste sono persone in fuga, spesso perseguitate per motivi politici, religiosi, afflitti dalla guerra o dall' indigenza». Se la prefettura coordina gli afflussi, offrono supporto anche la Provincia e il Comune, quest' ultimo coinvolto nell' accoglienza dal 2001 in base al sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Al momento sono 78 i richiedenti asilo in carico al Comune, fa sapere Mario Silvestri dell' ufficio Politiche per l' immigrazione, quota diversa da quella assegnata dalla prefettura nell' ambito dell' operazione Mare Nostrum. «Negli incontri mensili del tavolo della povertà, ci occupiamo racconta l' assessore ai Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 18 settembre 2014 Pagina 5 < Segue Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) politica locale servizi sociali Giovanna Piaia anche dei ri chiedenti asilo, cerchiamo di modulare interventi a seconda dei bisogni emergenti. Elaboriamo progetti rivolti a tutti i soggetti senza fissa dimora, siano stranieri o italiani. Il 17 ottobre, in occasione della giornata mondiale della povertà ho chiesto tramite le associazioni di categoria ai ristoranti se vogliono offrire un pasto a una famiglia senza casa o indigente, come gesto concreto». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 18 settembre 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione 2. 2.Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano in presenza di figli minori, di figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave ovvero economicamente non autosufficienti. 3.L' ufficiale dello Stato civile riceve da ciascuna delle parti personalmente la dichiarazione che esse vogliono separarsi ovvero far cessare gli effetti civili del matrimonio o ottenerne lo scioglimento secondo condizioni tra di esse concordate. Allo stesso modo si procede per la modifica delle condizioni di separazione o di divorzio. L' accordo non può contenere patti di trasferimento patrimoniale. L' atto contenente l' accordo è compilato e sottoscritto immediatamente dopo il ricevimento delle dichiarazioni di cui al presente comma. L' accordo tiene luogo dei provvedimenti giudiziali che definiscono, nei casi di cui al comma 1, i procedimenti di separazione personale, di cessazione degli effetti civili del matrimonio, di scioglimento del matrimonio e di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio. 4.All' articolo 3, al secondo capoverso della lettera b) del numero 2 del primo comma della legge 1° dicembre 1970, n. 898, dopo le parole «trasformato in consensuale» sono aggiunte le seguenti: «, ovvero dalla data certificata nell' accordo di separazione raggiunto a seguito di convenzione di negoziazione assistita da un avvocato ovvero dalla data dell' atto contenente l' accordo di separazione concluso innanzi all' ufficiale dello Stato civile.». 5.Al decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396 sono apportate le seguenti modificazioni: a) all' articolo 49, comma 1, dopo la lettera gbis), è aggiunta la seguente lettera: «gter) gli accordi di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio ricevuti dall' ufficiale dello Stato civile;»; b) all' articolo 63, comma 1, dopo la lettera g), è aggiunta la seguente lettera: «gter) gli accordi di separazione personale, di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio ricevuti dall' ufficiale dello Stato civile, nonché di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio;»; c) all' articolo 69, comma 1, dopo la lettera dbis), è aggiunta la seguente lettera: «dter) gli accordi di separazione personale, di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio ricevuti dall' ufficiale dello Stato civile;». 6.Alla Tabella D), allegata alla legge 8 giugno 1962, n. 604, dopo il punto 11 delle norme speciali inserire il seguente punto: «11bis) Il diritto fisso da esigere da parte dei Comuni all' atto della conclusione dell' accordo di separazione personale, ovvero di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, nonché di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio, ricevuto dall' ufficiale di Stato civile del Comune non può essere stabilito in misura superiore all' imposta fissa di bollo prevista per le pubblicazioni di matrimonio dall' articolo 4 della tabella allegato A) al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n 642». 7.Le Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 18 settembre 2014 Pagina 8 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione disposizioni del presente articolo si applicano a decorrere dal trentesimo giorno successivo all' entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Capo IV Altre misure per la funzionalità del processo civile di cognizione ARTICOLO 13 Modifiche al regime della compensazione delle spese 1.All' articolo 92 del Codice di procedura civile, il secondo comma è sostituito dal seguente: «Se vi è soccombenza reciproca ovvero nel caso di novità della questione trattata o mutamento della giurisprudenza, il giudice può compensare, parzialmente o per intero, le spese tra le parti.». 2.La disposizione di cui al comma 1 si applica ai procedimenti introdotti a decorrere dal trentesimo giorno successivo all' entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. ARTICOLO 14 Passaggio dal rito ordinario al rito sommario di cognizione 1.Dopo l' articolo 183 del Codice di procedura civile è inserito il seguente: «183bis. (Passaggio dal rito ordinario al rito sommario di cognizione) Nelle cause in cui il tribunale giudica in composizione monocratica, il giudice nell' udienza di trattazione, valutata la complessità della lite e dell' istruzione probatoria, può disporre, previo contraddittorio anche mediante trattazione scritta, con ordinanza non impugnabile, che si proceda a norma dell' articolo 702ter e invita le parti ad indicare, a pena di decadenza, nella stessa udienza i mezzi di prova, ivi compresi i documenti, di cui intendono avvalersi e la relativa prova contraria. Se richiesto, può fissare una nuova udienza e termine perentorio non superiore a quindici giorni per l' indicazione dei mezzi di prova e produzioni documentali e termine perentorio di ulteriori dieci giorni per le sole indicazioni di prova contraria.». 2.La disposizione di cui al comma 1 si applica ai procedimenti introdotti a decorrere dal trentesimo giorno successivo all' entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. ARTICOLO 15 Dichiarazioni rese al difensore 1.Al Codice di procedura civile, dopo l' articolo 257bis è aggiunto il seguente: «257ter. (Dichiarazioni scritte) La parte può produrre, sui fatti rilevanti ai fini del giudizio, dichiarazioni di terzi, capaci di testimoniare, rilasciate al difensore, che, previa identificazione a norma dell' articolo 252, ne attesta l' autenticità. Il difensore avverte il terzo che la dichiarazione può essere utilizzata in giudizio, delle conseguenze di false dichiarazioni e che il giudice può disporre anche d' ufficio che sia chiamato a deporre come testimone.». ARTICOLO 16 Modifiche alla legge 7 ottobre 1969, n. 742 e riduzione delle ferie dei magistrati e degli avvocati e procuratori dello Stato 1.All' articolo 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742 le parole «dal 1° agosto al 15 settembre di ciascun anno» sono sostituite dalle seguenti: «dal 6 al 31 agosto di ciascun anno». 2.Alla legge 2 aprile 1979, n. 97, dopo l' articolo 8, è aggiunto il seguente: «Articolo 8bis (Ferie dei magistrati e degli avvocati e procuratori dello Stato) Fermo quanto disposto dall' articolo 1 della legge 23 dicembre 1977, n. 937, i magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, nonché gli avvocati e procuratori dello Stato hanno un periodo annuale di ferie di trenta giorni.». 3.Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 acquistano efficacia a decorrere dall' anno 2015. 4.Gli organi di autogoverno delle magistrature e l' organo dell' avvocatura dello Stato competente provvedono ad adottare misure organizzative conseguenti all' applicazione delle disposizioni dei commi 1 e 2. Capo V Altre disposizioni per la tutela del credito nonchè per la semplificazione e l' accelerazione del processo di esecuzione forzata e delle procedure concorsuali ARTICOLO 17 Misure per il contrasto del ritardo nei pagamenti 1.All' articolo 1284 del Codice civile dopo il terzo comma sono aggiunti i seguenti: «Se le parti non ne hanno determinato la misura, da quando ha inizio un procedimento di cognizione il saggio degli interessi legali è pari a quello previsto dalla legislazione speciale relativa ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. La disposizione del quarto comma si applica anche all' atto con cui si promuove il procedimento arbitrale.». 2.Le disposizioni del comma 1 producono effetti rispetto ai procedimenti iniziati a decorrere dal trentesimo giorno successivo all' entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. ARTICOLO 18 Iscrizione a ruolo del processo esecutivo per espropriazione 1.Al libro terzo del Codice di procedura civile sono apportate le seguenti modificazioni: a) l' articolo 518, sesto comma, è sostituito dal seguente: «Compiute le operazioni, l' ufficiale giudiziario consegna senza ritardo al creditore il processo verbale, il titolo esecutivo e il precetto. Il creditore deve depositare nella cancelleria del tribunale competente per l' esecuzione la nota di iscrizione a ruolo, con copie conformi degli atti di cui al periodo precedente, entro dieci giorni dalla consegna. Il cancelliere al Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 18 settembre 2014 Pagina 8 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione momento del deposito forma il fascicolo dell' esecuzione. Sino alla scadenza del termine di cui all' articolo 497 copia del processo verbale è conservata dall' ufficiale giudiziario a disposizione del debitore. Il pignoramento perde efficacia quando la nota di iscrizione a ruolo e le copie degli atti di cui al primo periodo del presente comma sono depositate oltre il termine di dieci giorni dalla consegna al creditore.»; b) l' articolo 543, quarto comma, è sostituito dal seguente: «Eseguita l' ultima notificazione, l' ufficiale giudiziario consegna senza ritardo al creditore l' originale dell' atto di citazione. Il creditore deve depositare nella cancelleria del tribunale competente per l' esecuzione la nota di iscrizione a ruolo, con copie conformi dell' atto di citazione, del titolo esecutivo e del precetto, entro trenta giorni dalla consegna. Il cancelliere al momento del deposito forma il fascicolo dell' esecuzione. Il pignoramento perde efficacia quando la nota di iscrizione a ruolo e le copie degli atti di cui al primo periodo sono depositate oltre il termine di trenta giorni dalla consegna al creditore.»; c) l' articolo 557 è sostituito dal seguente: «Articolo 557 (Deposito dell' atto di pignoramento) Eseguita l' ultima notificazione, l' ufficiale giudiziario consegna senza ritardo al creditore l' atto di pignoramento e la nota di trascrizione restituitagli dal conservatore dei registri immobiliari. Il creditore deve depositare nella cancelleria del tribunale competente per l' esecuzione la nota di iscrizione a ruolo, con copie conformi del titolo esecutivo, del precetto, dell' atto di pignoramento e della nota di trascrizione entro dieci giorni dalla consegna dell' atto di pignoramento. Nell' ipotesi di cui all' articolo 555, ultimo comma, il creditore deve depositare la nota di trascrizione appena restituitagli dal conservatore dei registri immobiliari. Il cancelliere forma il fascicolo dell' esecuzione. Il pignoramento perde efficacia quando la nota di iscrizione a ruolo e le copie dell' atto di pignoramento, del titolo esecutivo e del precetto sono depositate oltre il termine di dieci giorni dalla consegna al creditore.». 2.Alle disposizioni per l' attuazione del Codice di procedura civile, dopo l' articolo 159 è inserito il seguente: «Articolo 159bis (Nota d' iscrizione a ruolo del processo esecutivo per espropriazione) La nota d' iscrizione a ruolo del processo esecutivo per espropriazione deve in ogni caso contenere l' indicazione delle parti, nonché le generalità e il codice fiscale, ove attribuito, della parte che iscrive la causa a ruolo, del difensore, della cosa o del bene oggetto di pignoramento. Il ministro della Giustizia, con proprio decreto avente natura non regolamentare, può indicare ulteriori dati da inserire nella nota di iscrizione a ruolo.»; 3.Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 si applicano ai procedimenti esecutivi iniziati a decorrere dal trentesimo giorno successivo all' entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto legge. 4.All' articolo 16 bis, comma 2, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: «A decorrere dal 31 marzo 2015, il deposito nei procedimenti di espropriazione forzata della nota di iscrizione a ruolo ha luogo esclusivamente con modalità telematiche, nel rispetto della normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici. Unitamente alla nota di iscrizione a ruolo sono depositati, con le medesime modalità, le copie conformi degli atti indicati dagli articoli 518, sesto comma, 543, quarto comma e 557, secondo comma, del Codice di procedura civile. Ai fini del presente comma, il difensore attesta la conformità delle copie agli originali, anche fuori dai casi previsti dal comma 9bis.». ARTICOLO 19 Misure per l' efficienza e la semplificazione del processo esecutivo 1. Al Codice di procedura civile sono apportate le seguenti modificazioni: a) l' articolo 26, secondo comma, è abrogato; b) dopo l' articolo 26 è inserito il seguente: «Articolo 26bis (Foro relativo all' espropriazione forzata di crediti) Quando il debitore è una delle pubbliche amministrazioni indicate dall' articolo 413, quinto comma, per l' espropriazione forzata di crediti è competente, salvo quanto disposto dalle leggi speciali, il giudice del luogo dove il terzo debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede. Fuori dei casi di cui al primo comma, per l' espropriazione forzata di crediti è competente il giudice del luogo in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede.»; c) all' articolo 492 sono apportate le seguenti modificazioni: 1) il settimo comma è abrogato: 2) all' ottavo comma, le parole «negli stessi casi di cui al settimo comma e» sono soppresse; d) dopo l' articolo 492 è inserito il seguente: «Articolo 492bis (Ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare) Su istanza del creditore procedente, il presidente del tribunale del luogo in cui il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12 18 settembre 2014 Pagina 8 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede, verificato il diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata, autorizza la ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare. L' istanza deve contenere l' indicazione dell' indirizzo di posta elettronica ordinaria ed il numero di fax del difensore nonché, ai fini dell' articolo 547, dell' indirizzo di posta elettronica certificata. Fermo quanto previsto dalle disposizioni in materia di accesso ai dati e alle informazioni degli archivi automatizzati del Centro elaborazione dati istituito presso il ministero dell' Interno ai sensi dell' articolo 8 della legge 1° aprile 1981, n. 121, con l' autorizzazione di cui al primo comma il presidente del tribunale o un giudice da lui delegato dispone che l' ufficiale giudiziario acceda mediante collegamento telematico diretto ai dati contenuti nelle banche dati delle pubbliche amministrazioni o alle quali le stesse possono accedere e, in particolare, nell' anagrafe tributaria, compreso l' archivio dei rapporti finanziari, nel pubblico registro automobilistico e in quelle degli enti previdenziali, per l' acquisizione di tutte le informazioni rilevanti per l' individuazione di cose e crediti da sottoporre ad esecuzione, comprese quelle relative ai rapporti intrattenuti dal debitore con istituti di credito e datori di lavoro o committenti. Terminate le operazioni l' ufficiale giudiziario redige un unico processo verbale nel quale indica tutte le banche dati interrogate e le relative risultanze. Se l' accesso ha consentito di individuare cose che si trovano in luoghi appartenenti al debitore compresi nel territorio di competenza dell' ufficiale giudiziario, quest' ultimo accede agli stessi per provvedere d' ufficio agli adempimenti di cui agli articoli 517, 518 e 520. Se i luoghi non sono compresi nel territorio di competenza di cui al periodo precedente, copia autentica del verbale è rilasciata al creditore che, entro dieci giorni dal rilascio a pena d' inefficacia della richiesta, la presenta, unitamente all' istanza per gli adempimenti di cui agli articoli 517, 518 e 520, all' ufficiale giudiziario territorialmente competente. L' ufficiale giudiziario, quando non rinviene una cosa individuata mediante l' accesso nelle banche dati di cui al secondo comma, intima al debitore di indicare entro quindici giorni il luogo in cui si trova, avvertendolo che l' omessa o la falsa comunicazione è punita a norma dell' articolo 388, sesto comma, del Codice penale. Se l' accesso ha consentito di individuare crediti del debitore o cose di quest' ultimo che sono nella disponibilità di terzi, l' ufficiale giudiziario notifica d' ufficio, ove possibile a norma dell' articolo 149bis o a mezzo telefax, al debitore e al terzo il verbale, che dovrà anche contenere l' indicazione del credito per cui si procede, del titolo esecutivo e del precetto, dell' indirizzo di posta elettronica certificata di cui al primo comma, del luogo in cui il creditore ha eletto domicilio o ha dichiarato di essere residente, dell' ingiunzione, dell' invito e dell' avvertimento al debitore di cui all' articolo 492, primo, secondo e terzo comma, nonché l' intimazione al terzo di non disporre delle cose o delle somme dovute, nei limiti di cui all' articolo 546. Il verbale di cui al presente comma è notificato al terzo per estratto, contenente esclusivamente i dati a quest' ultimo riferibili. Quando l' accesso ha consentito di individuare più crediti del debitore o più cose di quest' ultimo che sono nella disponibilità di terzi l' ufficiale giudiziario sottopone ad esecuzione i beni scelti dal creditore. Quando l' accesso ha consentito di individuare sia cose di cui al terzo comma che crediti o cose di cui al quinto comma, l' ufficiale giudiziario sottopone ad esecuzione i beni scelti dal creditore.»; e) all' articolo 543 sono apportate le seguenti modificazioni: 1) al primo comma, la parola «personalmente» è soppressa; 2) al secondo comma, il numero 4) è sostituito dal seguente: «4) la citazione del debitore a comparire davanti al giudice competente, con l' invito al terzo a comunicare la dichiarazione di cui all' articolo 547 al creditore procedente entro dieci giorni a mezzo raccomandata ovvero a mezzo di posta elettronica certificata; con l' avvertimento al terzo che in caso di mancata comunicazione della dichiarazione, la stessa dovrà essere resa dal terzo comparendo in un' apposita udienza e che quando il terzo non compare o, sebbene comparso, non rende la dichiarazione, il credito pignorato o il possesso di cose di appartenenza del debitore, nell' ammontare o nei termini indicati dal creditore, si considereranno non contestati ai fini del procedimento in corso e dell' esecuzione fondata sul provvedimento di assegnazione»; 3) dopo il quarto comma è inserito il seguente: «Quando procede a norma dell' articolo 492bis, l' ufficiale giudiziario consegna senza ritardo al creditore il verbale, il titolo esecutivo ed il precetto, e si applicano le disposizioni di cui al quarto comma. Decorso il termine di cui all' articolo 501, il creditore pignorante e ognuno dei creditori intervenuti muniti di titolo esecutivo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 18 settembre 2014 Pagina 8 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione possono chiedere l' assegnazione o la vendita delle cose mobili o l' assegnazione dei crediti. Sull' istanza di cui al periodo precedente il giudice fissa l' udienza per l' audizione del creditore e del debitore e provvede a norma degli articoli 552 o 553. Il decreto con cui viene fissata l' udienza di cui al periodo precedente è notificato a cura del creditore procedente e deve contenere l' invito e l' avvertimento al terzo di cui al numero 4) del secondo comma.»; f) all' articolo 547, il primo comma è sostituito dal seguente: «Con dichiarazione a mezzo raccomandata inviata al creditore procedente o trasmessa a mezzo di posta elettronica certificata, il terzo, personalmente o a mezzo di procuratore speciale o del difensore munito di procura speciale, deve specificare di quali cose o di quali somme è debitore o si trova in possesso e quando ne deve eseguire il pagamento o la consegna.»; g) all' articolo 548, sono apportate le seguenti modificazioni: il primo comma è abrogato; il secondo comma è sostituito dal seguente: «Quando all' udienza il creditore dichiara di non aver ricevuto la dichiarazione, il giudice, con ordinanza, fissa un' udienza successiva. L' ordinanza è notificata al terzo almeno dieci giorni prima della nuova udienza. Se questi non compare alla nuova udienza o, comparendo, rifiuta di fare la dichiarazione, il credito pignorato o il possesso del bene di appartenenza del debitore, nei termini indicati dal creditore, si considera non contestato ai fini del procedimento in corso e dell' esecuzione fondata sul provvedimento di assegnazione e il giudice provvede a norma degli articoli 552 o 553.»; h) all' articolo 560, terzo comma, le parole «provvede all' aggiudicazione o all' assegnazione dell' immobile» sono sostituite dalle seguenti «autorizza la vendita»; i) l' articolo 609 è sostituito dal seguente: «Articolo 609 (Provvedimenti circa i mobili estranei all' esecuzione) Quando nell' immobile si trovano beni mobili che non debbono essere consegnati, l' ufficiale giudiziario intima alla parte tenuta al rilascio ovvero a colui al quale gli stessi risultano appartenere di asportarli, assegnandogli il relativo termine. Dell' intimazione si dà atto a verbale ovvero, se colui che è tenuto a provvedere all' asporto non è presente, mediante atto notificato a spese della parte istante. Quando entro il termine assegnato l' asporto non è stato eseguito l' ufficiale giudiziario, su richiesta e a spese della parte istante, determina, anche a norma dell' articolo 518, primo comma, il presumibile valore di realizzo dei beni ed indica le prevedibili spese di custodia e di asporto. Quando può ritenersi che il valore dei beni è superiore alle spese di custodia e di asporto, l' ufficiale giudiziario, a spese della parte istante, nomina un custode e lo incarica di trasportare i beni in altro luogo. Il custode è nominato a norma dell' articolo 559. In difetto di istanza e di pagamento anticipato delle spese i beni, quando non appare evidente l' utilità del tentativo di vendita di cui al quinto comma, sono considerati abbandonati e l' ufficiale giudiziario, salva diversa richiesta della parte istante, ne dispone lo smaltimento o la distruzione. Se sono rinvenuti documenti inerenti lo svolgimento di attività imprenditoriale o professionale che non sono stati asportati a norma del primo comma, gli stessi sono conservati, per un periodo di due anni, dalla parte istante ovvero, su istanza e previa anticipazione delle spese da parte di quest' ultima, da un custode nominato dall' ufficiale giudiziario. In difetto di istanza e di pagamento anticipato delle spese si applica, in quanto compatibile, quanto previsto dal secondo comma, ultimo periodo. Allo stesso modo si procede alla scadenza del termine biennale di cui al presente comma a cura della parte istante o del custode. Decorso il termine fissato nell' intimazione di cui al primo comma, colui al quale i beni appartengono può, prima della vendita ovvero dello smaltimento o distruzione dei beni a norma del secondo comma, ultimo periodo, chiederne la consegna al giudice dell' esecuzione per il rilascio. Il giudice provvede con decreto e, quando accoglie l' istanza, dispone la riconsegna previa corresponsione delle spese e compensi per la custodia e per l' asporto. Il custode provvede alla vendita senza incanto nelle forme previste per la vendita dei beni mobili pignorati, secondo le modalità disposte dal giudice dell' esecuzione per il rilascio. Si applicano, in quanto compatibili, gli articoli 530 e seguenti del Codice di procedura civile. La somma ricavata è impiegata per il pagamento delle spese e dei compensi per la custodia, per l' asporto e per la vendita, liquidate dal giudice dell' esecuzione per il rilascio. Salvo che i beni appartengano ad un soggetto diverso da colui che è tenuto al rilascio, l' eventuale eccedenza è utilizzata per il pagamento delle spese di esecuzione liquidate a norma dell' articolo 611. In caso di infruttuosità della vendita nei termini fissati dal giudice dell' esecuzione, si procede a norma del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 18 settembre 2014 Pagina 8 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione secondo comma, ultimo periodo. Se le cose sono pignorate o sequestrate, l' ufficiale giudiziario dà immediatamente notizia dell' avvenuto rilascio al creditore su istanza del quale fu eseguito il pignoramento o il sequestro, e al giudice dell' esecuzione per l' eventuale sostituzione del custode.». 2.Alle disposizioni per l' attuazione al Codice di procedura civile, di cui al regio decreto 18 dicembre 1941, n. 1368, sono apportate le seguenti modificazioni: a) dopo l' articolo 155 sono inseriti i seguenti: «Articolo 155bis (Archivio dei rapporti finanziari) Per archivio dei rapporti finanziari di cui all' articolo 492bis, primo comma, del Codice si intende la sezione di cui all' articolo 7, sesto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605. Articolo 155ter (Partecipazione del creditore alla ricerca dei beni da pignorare con modalità telematiche) La partecipazione del creditore alla ricerca dei beni da pignorare di cui all' articolo 492bis del Codice ha luogo a norma dell' articolo 165 di queste disposizioni. Nei casi di cui all' articolo 492bis, sesto e settimo comma, l' ufficiale giudiziario, terminate le operazioni di ricerca dei beni con modalità telematiche, comunica al creditore le banche dati interrogate e le informazioni dalle stesse risultanti a mezzo telefax o posta elettronica anche non certificata, dandone atto a verbale. Il creditore entro dieci giorni dalla comunicazione indica all' ufficiale giudiziario i beni da sottoporre ad esecuzione; in mancanza la richiesta di pignoramento perde efficacia. Articolo 155quater (Modalità di accesso alle banche dati) Con decreto del ministro della Giustizia, di concerto con il ministro dell' Interno e con il ministro dell' Economia e delle finanze e sentito il Garante per la protezione dei dati personali, sono individuati i casi, i limiti e le modalità di esercizio della facoltà di accesso alle banche dati di cui al primo comma dell' articolo 492bis del Codice, nonché le modalità di trattamento e conservazione dei dati e le cautele a tutela della riservatezza dei debitori. Con il medesimo decreto sono individuate le ulteriori banche dati delle pubbliche amministrazioni o alle quali le stesse possono accedere, che l' ufficiale giudiziario può interrogare tramite collegamento telematico diretto o mediante richiesta al titolare dei dati. Il ministro della Giustizia può procedere al trattamento dei dati acquisiti senza provvedere all' informativa di cui all' articolo 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. È istituito, presso ogni ufficio notifiche, esecuzioni e protesti, il registro cronologico denominato "Modello ricerca beni", conforme al modello adottato con il decreto del ministro della Giustizia di cui al primo comma. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 18 settembre 2014 Pagina 17 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Competitività. Imprese e istituzioni hanno deciso di fare sistema per rendere il territorio più efficiente e attrattivo. A Firenze patto per la crescita Coinvolti big del calibro di Gucci, Ferragamo, GeNuovo Pignone ed Eli Lilly. Cesare Peruzzi FIRENZE La città metropolitana di Firenze muoverà i primi passi domenica 28 settembre, con l' elezione del consiglio formato da 18 dei 688 tra sindaci e c o n s i g l i e r i d e i 4 2 comuni c o i n v o l t i . I l laboratorio della città metropolitana, invece, è già partito. Imprese e istituzioni hanno infatti deciso di fare sistema per rendere il territorio più efficiente e attrattivo, in linea con le attese di chi cerca lavoro e di chi vuole investire. A promuovere l' iniziativa è stato Dario Nardella, primo cittadino di Firenze e presidente designato della città metropolitana (il nuovo organismo partirà a gennaio), che martedì sera ha riunito a Palazzo Vecchio una ventina tra le maggiori aziende, italiane e multinazionali, che hanno sede, interessi e operano nell' area dove si forma il 2% del Pil del Paese. Manager e imprenditori si sono confrontati, a porte chiuse, con le istituzioni locali e regionali. Hanno risposto all' appello, tra gli altri, Gucci Ferragamo GeNuovo Pignone, Eli Lilly, Gilbarco, Savino Del Bene, Sesa, Sammontana, Colorobbia. C' erano Mauro Moretti, amministratore delegato di Finmeccanica; Stefano Orlandi, numero uno di Thales Italia; Lucia Aleotti, presidente del gruppo Menarini; Elisabetta Fabri, presidente e ad di Starhotels; Italo Romano, cfo di Kme Group; Marco Carrai, presidente dell' aeroporto fiorentino; Giuseppe Morbidelli, al vertice di Banca Cr Firenze (Intesa Sanpaolo) e Luciano Nebbia, direttore regionale per il Centro Italia di Intesa Sanpaolo; il governatore della Toscana, Enrico Rossi; il presidente della Camera di commercio di Firenze e amministratore delegato del gruppo di famiglia, Leonardo Bassilichi; il rettore dell' Ateneo fiorentino, Alberto Tesi; il sindaco Nardella e il suo consigliere economico Fabrizio Landi, che siede nel board di Finmeccanica. «Da parte di tutti è emersa la volontà di rafforzare il rapporto con il territorio e sviluppare sinergie», dice il primo cittadino di Firenze. «Per molti di loro è stata l' occasione d' incontrarsi, prospettando collaborazioni e mettendo sul tavolo le priorità delle imprese, che aggiunge Nardella a sorpresa, in questo caso non sono il credito o l' eccessivo prelievo fiscale, ma lo scollamento tra formazione e mondo del lavoro, oltre al peso della burocrazia». L' incontro di Palazzo Vecchio, che si ripeterà ogni sei mesi, ha prodotto tre gruppi di lavoro su formazione, semplificazione e attrazione degli investimenti. Due le decisioni prese: quella di assicurare un accompagnamento per chiunque voglia investire sul territorio, attraverso un team di tecnici con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 18 settembre 2014 Pagina 17 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione funzioni di tutoraggio; e l' attuazione di politiche di comarketing territoriale tra la città metropolitana di Firenze e le imprese dell' area che portano i loro prodotti nel mondo. Nel primo caso, come spiega Landi, «l' idea è di togliere alle aziende il peso della gestione del rapporto con la Pubblica amministrazione». Sul secondo fronte, Nardella vede le multinazionali come potenziali «ambasciatori del territorio fiorentino». Per quanto riguarda la capacità di attrarre capitali, Bassilichi pensa di schierare una prima squadra di 10 elementi di PromoFirenze, l' azienda speciale della Camera di commercio, per sostenere le attività sul territorio delle multinazionali. «Sulla formazione punteremo a finanziare gli istituti tecnici e professionali in base al numero di studenti inseriti nel mondo del lavoro», aggiunge Bassilichi. L' economia toscana e in particolare quella fiorentina hanno retto l' urto della crisi meglio di altri territori: a dirlo è uno studio di Intesa Sanpaolo presentato l' altra sera in Palazzo Vecchio dal chief economist del gruppo bancario milanese, Gregorio De Felice, che spiega come dal 2007 al 2013 il valore aggiunto dell' area metropolitana di Firenze sia sceso del 4,1% contro il 7,9% dell' Italia. Merito dell' export (+20% nel periodo rispetto al +7,2% nazionale) e merito del turismo che ha registrato una crescita del 15% dei viaggiatori stranieri. Senza il freno a mano tirato della burocrazia, il motore dell' economia potrebbe davvero tornare a girare a pieno ritmo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. CESARE PERUZZI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 18 settembre 2014 Pagina 33 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Capitali scoraggiati. Vent' anni di occasioni perse dall' Italia Dal 1994 al 2013 il Paese ha attratto molte meno risorse di Uk, Francia, Germania e Spagna. Claudio Gatti Di gufi e disfattisti ce ne sono sicuramente. Ma non è certamente per colpa loro che l' Italia sta in fondo alle classifiche che contano per il benessere e soprattutto il futuro di un Paese. Ne basta una per tutte: negli ultimi venti anni, un periodo in cui l' economia mondiale è stata caratterizzata da una crescita senza precedenti dei cosiddetti Investimenti diretti esteri, l' Italia è stata solo sfiorata da un fenomeno che secondo gli esperti fa da cartina di tornasole dello stato di salute di un Paese. I numeri sono a prova di gufi e disfattisti: tra il 1994 e il 2013, l' Italia ha attratto Investimenti diretti esteri, o Ide, per un totale di 290 miliardi di dollari. Nello stesso ventennio, la Spagna ne ha assorbiti 567, la Germania 799, la Francia 823 e la Gran Bretagna addirittura 1.418 quasi cinque volte più di noi. E a meno che non si raggiunga la piena consapevolezza di quanto profondo è il deficit di "attrattività" dell' Italia nel mondo, di quali sono le sue cause e dell' urgenza a porvi rimedio, l' economia italiana è destinata a rimanere esclusa da qualsiasi ripresa. Questo hanno dichiarato all' unisono economisti, consulenti e investitori stranieri consultati da Il Sole 24 Ore per quest' inchiesta. Anche perché gli Ide rappresentano un essenziale veicolo di crescita e trasmissione di sviluppo economico. Ma cominciamo da un' analisi delle cause. «Le ragioni del peggior andamento dei flussi di investimento estero in Italia sono sia strutturali sia congiunturali», spiega al Sole 24 Ore Riccardo Cristadoro, economista della Banca d' Italia. «Tre i motivi principali: il quadro macroeconomico peggiore, il quadro istituzionale e regolamentare meno favorevole e le ridotte dimensioni d' impresa». I più recenti attestati di disistima straniera sono venuti da due aziende americane, una piccola e una gigantesca. Pochi giorni fa la Alps South, società di dispositivi medici di base a St Petersburg, in Florida, ha annunciato di aver rinunciato ad aprire una filiale in Italia. Quasi simultaneamente Alcoa, terzo produttore mondiale di alluminio con impianti in 44 Paesi, ha deciso la chiusura definitiva del suo stabilimento a Portovesme, in Sardegna. «La fonderia di Portovesme era una delle più costose della rete Alcoa e non c' era possibilità di renderla competitiva», ha spiegato Bob Wilt, presidente di Alcoa Global Primary Products. Adesso ad Alcoa in Italia è rimasto un singolo stabilimento, il laminatoio di Fusina, di fronte alla laguna di Venezia. Contro i 12 stabilimenti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 18 settembre 2014 Pagina 33 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione in Francia, i 9 in Spagna e i 7 sia in Germania che in Gran Bretagna. Anche chi investe in Italia lo fa con grandissima cautela e in modo molto opportunistico, insomma a caccia di saldi. Come hanno fatto i grandi fondi americani Blackstone e BlackRock. Quest' ultimo controlla l' 1,5% del totale della capitale delle società quotate italiane ed è quindi il primo investitore di Piazza Affari, ma da noi ha investito molto meno che altrove in Europa. Il motivo è chiaramente espresso dal Sovereign Risk Index, l' indice del rischioPaese che Blackrock ha pubblicato a luglio: su un totale di 50 nazioni prese in considerazione, l' Italia è al 44esimo posto. Davanti solo ad Argentina, Portogallo, Ucraina, Egitto, Venezuela e Grecia. Illuminante anche l' esperienza di Tandean Rustandy, amministratore delegato di Arwana Citramulia, ditta indonesiana con un fatturato annuale di quasi 100 milioni di euro. «Da quando ho fondato la mia ditta di piastrelle, 21 anni fa, mi sono sempre servito di macchine utensili italiane. Ma in questi due decenni, mentre la mia azienda è cresciuta, uno dopo l' altro i miei fornitori italiani o si sono ridimensionati o sono andati in bancarotta. Uno dei problemi dell' Italia è questo: troppe aziende sono oneman show, con una singola persona che le fonda, le gestisce e prende tutte le decisioni. Non c' è sistema, né senso di appartenenza all' azienda", dice al Sole 24 Ore Rustandy. Che continua: «Più in generale, dall' estero si ha l' impressione che in Italia oggi ci siano tecnologia, capacità e knowhow ma manchino una buona governance e consapevolezza della gravità della crisi. E come può crescere e migliorare un Paese senza governance e spirito competitivo?». Altra testimonianza diretta viene da Wolfango Piccoli, direttore di Teneo Intelligence, parte della holding di consulenza fondata dal braccio destro di Bill Clinton, Doug Band: «Un nostro cliente, una multinazionale nordamericana, doveva decidere se investire quasi mezzo miliardo di dollari per acquisire una cartiera. Pensava all' Italia e alla Spagna. E alla fine ha optato per la Spagna. Per i soliti motivi: il carico burocratico, i tempi e le incertezze della giustizia civile, la facilità di accesso al credito, la pressione fiscale, l' opacità del sistema normativo italiano e l' impossibilità di fare proiezioni di lungo periodo per via della mutevolezza delle politiche legate alle esigenze di bilancio». Che negli ultimi vent' anni l' Italia abbia mostrato una minore capacità di attrazione di capitale dall' estero, nonostante la dimensione del mercato e la competitività del suo sistema d' imprese lo vedono anche in Banca d' Italia. «Una determinante che ci penalizza nel confronto internazionale è data dalla qualità delle istituzioni e delle regole di mercato», conferma Cristadoro. Che aggiunge: «Secondo una nostra recente analisi, sembrerebbe che i tempi e la complessità delle procedure burocratiche, più che i loro costi, persino sulle scelte di localizzazione degli investimenti». Gli stessi handicap che scoraggiano gli stranieri ostacolano ovviamente anche le imprese italiane. «La multinazionale si localizza dove è più conveniente. Se le caratteristiche locali non la favoriscono, non viene. Ma le sue esigenze sono le stesse delle imprese locali. Quindi o si creano condizioni per lo sviluppo per l' una o per l' altra oppure ci si rinuncia. Sia per l' una che per l' altra . Non c' è via di mezzo. E negli ultimi due decenni le condizioni l' Italia non le ha sapute creare», spiega Roberto Basile, professore di Economia alla Seconda Università di Napoli che da dieci anni analizza i flussi di Investimenti diretti esteri. Il suo primo studio, pubblicato nel 2005 assieme ai colleghi Luigi Benfratello e Davide Castellani, ha appurato che «le regioni italiane soffrono di un duplice svantaggio: hanno caratteristiche che le rendono poco attraenti per gli investitori stranieri e attraggono meno Ide rispetto ad altre regioni europee con caratteristiche simili. Tale gap, quantificato nel 40% in meno, è stato ricondotto ad alcune caratteristiche nazionali». Tra i fattori che alimentano questo gap lo studio segnala l' inefficienza dell' apparato burocratico e del sistema di protezione dei diritti di proprietà, l' elevata rigidità del mercato del lavoro, un farraginoso sistema della giustizia civile e della protezione dei diritti sanciti dai contratti, l' adozione di meccanismi informali di decisione e la scarsa qualità dell' educazione terziaria. Conclusione: «Il sistemaPaese deprime ulteriormente l' attrattività potenziale delle regioni italiane A parità di caratteristiche osservabili, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 18 settembre 2014 Pagina 33 < Segue Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione le regioni italiane sono insomma meno attraenti di regioni con caratteristiche simili collocate in contesti istituzionali diversi Il che conferma che il basso livello di Ide in Italia sia da attribuire per lo più a fattori istituzionali nazionali». In un secondo studio di quattro anni dopo, gli stessi autori hanno appurato che il gap è addirittura peggiorato, arrivando a una punta del 75% nel caso degli investimenti in attività manifatturiere. Da allora, dice sconsolato il professor Basile al Sole 24 Ore, «le cose possono essere solo peggiorate, perché non si è fatto nulla per cambiare e migliorare la posizione competitiva dell' Italia». Secondo Basile la situazione non è ancora irrimediabile. E le riforme programmate dal governo Renzi vanno nella direzione giusta. Se realizzate potrebbero dunque favorire un significativo recupero: «Soltanto portando il numero di procedure necessarie a tutelare i diritti contrattuali al valore medio europeo, per esempio, l' Italia registrerebbe un aumento del tasso di attrattività pari a circa il 60%», dice il professore. L' economista di Banca d' Italia Stefano Federico concorda: «L' effetto di una migliore qualità istituzionale non sarebbe trascurabile. E se l' Italia si allineasse alle migliori pratiche dell' Eurozona, i flussi di Investimento esteri diretti ne guadagnerebbero in misura significativa». Ma il tempo stringe. «Il mondo del business internazionale ha apprezzato l' avvento di Matteo Renzi a Palazzo Chigi, vedendolo come una svolta non solo generazionale», ci dice Piccoli. «Ma non bisogna illudersi che gli acquisti di titoli di Stato italiani da parte di investitori internazionali indichino una maggiore propensione a puntare sul nostro Paese. Perché gli investimenti finanziari oggi entrano e domani escono. Quello che invece serve è l' investitore che ha fiducia nel Paese e vi mette radici creando posti di lavoro. Questo continua a mancare. E la finestra di opportunità, come si dice in inglese, non rimarrà aperta a lungo». [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA. CLAUDIO GATTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 18 settembre 2014 Pagina 1 Italia Oggi pubblica amministrazione Renzi ha scosso la foresta pietrificata di un sistema arrugginito e paralizzato ItaliaOggi non è mai stata tenera nei confronti di Matteo Renzi anche perché è un quotidiano che, sia pure con le buone maniere, non fa sconti a nessuno e, quando sbaglia, lo fa per conto suo e non certo perché insufflato da qualche centro di potere o di interesse, come spesso capita. Ma adesso che, dopo gli imbarazzanti peana con i quali i media italiani descrivevano, estasiati, un Matteo Renzi come se fosse un incrocio fra la Madonna pellegrina, San Gennaro e Padre Pio, il clima sta cambiando negativamente nei suoi confronti. Adesso infatti Renzi viene descritto come un inconcludente chiacchierone. Che sia un chiacchierone è vero. Che sia inconcludente, no. Essendo stato nominato premier il 22 febbraio scorso, Renzi è al governo da 7 mesi. Un periodo nel quale c' erano dentro anche le ferie. In un lasso di tempo del genere, gli altri governi che lo hanno preceduto, di centrodestra o di centrosinistra che fossero, non avevano fatto in tempo nemmeno a mettersi il tovagliolo attorno al collo. Invece il governo Renzi, in questi sette mesi: è riuscito a far approvare la riforma del senato (che non è il massimo, anzi è un bel pasticcio; avremmo preferito che essa fosse consistita in un articolo solo: «Viene abolito il senato»). Questa riforma però, in termini di gestione del potere, è un' operazione politica con i fiocchi, perché Renzi è riuscito a convincere i senatori a fare harakiri, pur non essendo dei militari giapponesi durante un conflitto; ha fatto passare una riforma della giustizia civile che, aprendo le porte agli avvocati (eresia!), riuscirà, probabilmente, a smaltire l' arretrato himalaiano delle cause pendenti, magari da decenni; ha espulso dalla pubblica amministrazione il 50% dei sindacalisti che erano pagati dallo stato per finalità per le quali dovrebbero provvedere i loro iscritti. Ma l' azione di svecchiamento di Renzi è molto più vasta e molto più significativa. Il suo governo infatti non va giudicato da ciò che, sinora, e in concreto, ha fatto, in così poco tempo, ma di quante incrostazioni stantie è riuscito a liberarsi. Incrostazioni ideologiche, utilitaristiche e comportamentali di tipo pavloviano che hanno ingessato l' Italia e l' hanno ridotta così com' è. E il bello è constatare che coloro (persone e partiti) che hanno ridotto l' Italia in questo modo miserevole in settant' anni di disamministrazione continua, adesso osino chiedere a Renzi come mai non abbia ancora provveduto a rimettere in carreggiata, in sette mesi, un' Italia che loro avevano disastrato in settant' anni. Renzi infatti: ha messo fuorigioco la vecchia nomenclatura del Pci che era passata indenne nel Pd che essa infatti continuava a guidare in modo egemone. Dire questo, non è fare polemica ma accertare i fatti. I big del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 18 settembre 2014 Pagina 1 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione Pd infatti erano tutti già leaderini prima che il muro di Berlino crollasse, erano stati formati alle scuole ideologiche del Pci, avevano scorrazzato entusiasti nei vari paesi del comunismo reale, e in particolare nell' Urss, mai accorgendosi che erano dei gulag a cielo aperto. Costoro quindi avrebbero dovuto mollare la presa con la fine del comunismo realizzato. E invece sono sopravvissuti al successivo e forsennato cambio di quattro denominazioni del partito, PciPdsDsPd, all' insegna del «cambiamo tutto affinché non cambi niente»; ha fatto aderire il Pd al Partito socialista europeo (il Pse), operazione, questa, mai riuscita a nessuno a sinistra, dando così un solido ancoraggio continentale al Pd, nell' area politica che gli è propria, e facendolo uscire dal limbo internazionale nel quale, di fatto, si trovava; ha mandato in soffitta la concertazione, investendo di brutto sia i sindacati che la Confindustria che, pur essendo, in teoria, espressione di interessi contrapposti, si comportavano come i ladri di Vattelappesca che litigano di giorno e rubano insieme di notte. La concertazione, com' era stata costantemente praticata fino a prima di Renzi, presupponeva infatti la subordinazione del governo ai voleri della triplice sindacale e della Confindustria. Renzi non ha certo distrutto il sindacato, ma lo ha semplicemente ricondotto nel suo alveo (anche se in parte; ma i miracoli, oggi, non li fanno nemmeno i santi, tant' è che essi vengono adesso canonizzati anche senza averne prodotti, vedi Paolo VI); ha saputo imporre il suo partito, il Pd, all' attenzione e al rispetto internazionale e in particolare dei paesi europei. La partecipazione entusiasta dei rappresentanti apicali dei più importanti partiti socialisti europei (Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna) alla festa dell' Unità di Bologna è la conferma che il provinciale Renzi è riuscito a innescare un circuito di collaborazione e di reciproco apprezzamento internazionale che è la premessa per l' elaborazione di politiche europee comuni contro un' eurocrazia sinora onnipotente, perché non contrastata da nessuno; ha osato parlare (in attesa di affrontarli) di alcuni tabù di cui, se non se ne parla dicendo che non stanno in piedi, resteranno sempre in vigore. Come, per esempio, l' art. 18 o le ferie spropositate dei magistrati, o i magistrati comandati che fanno un solo lavoro ma percepiscono due stipendi, o le super retribuzioni degli alti burocrati inamovibili e cooptati (vero stato nello stato). Tutti questi fatti sono le residue bandiere di potentissime corporazioni che, forti delle loro rendite di posizione, rifiutano di misurarsi con la modernità e la scarsità delle risorse. Ovviamente anche le cose che Renzi ha sbagliato, sono molte e, spesso, gravissime. La prima, come dicevo, è stata la non abolizione del senato. La seconda, devastante, è il personale di cui si è inizialmente circondato: nominare la Madia a ministro è come mettere una hostess al comando di un jumbo (che tra l' altro, è anche un' offesa alle decina di migliaia di donne italiane che avrebbero molti più numeri di lei, anche se non sono amiche di Veltroni); sistemare come segretario generale di Palazzo Chigi il direttore del comune di Reggio Emilia, Mauro Bonaretti, solo perché amico del ministro Del Rio, è stata un' altra emerita sciocchezza; scegliere il capo dei vigili urbani di Firenze, Antonella Manzione, per governare il delicatissimo flusso legislativo di palazzo Chigi è quasi una barzelletta; nominare coordinatore della politica economica del Pd un giovane che, all' esame per la docenza universitaria, è stato giudicato dalla commissione «gravemente insufficiente in tutti e quattro criteri di valutazione», è un' offesa alla meritocrazia; puntare sulla Mogherini (che è carta velina, comunque) alla guida della politica estera comune, che non esiste, anziché sistemare un commissario valido in un ruolo economico più utile per l' Italia, è stato un autogol. Ma, per concludere, le cose positive fatte da Renzi (che sono di tipo strategico), sono largamente prevalenti sui clamorosi errori (che però sono di tipo contingente) di cui si spera voglia liberarsi, approfittando del rimpasto e della revisione del suo staff. PIERLUIGI MAGNASCHI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 18 settembre 2014 Pagina 14 Italia Oggi pubblica amministrazione Sotto a chi tocca. Il prefetto di Bologna, dicono a sinistra, dovrebbe finire in un campo in cui Castro confinava i maricones, che sono i gay in salsa caraibica Trascritti nei registri bolognesi, da un sindaco che ama i gesti simbolici, specie quando lo rendono più popolare, i matrimoni gay sono stati cancellati dal prefetto. Sospira la sinistra chic: «Era una giornata di festa per la comunità gay di Bologna», e la decisione del prefetto l' ha guastata solo perché, nel lontano 2007, il ministro dell' interno Giuliano Amato aveva vietato ai comuni «le trascrizioni dei matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all' estero» e addirittura invitava i funzionari ad avere «particolare cura alla verifica che gli sposi siano di sesso diverso». Scuote la testa e sospira soprattutto il manifesto, un quotidiano che, per suo stesso dire, non ne ha mai azzeccata una nemmeno per sbaglio. Dopo aver difeso a spada tratta, per decenni e decenni, i regimi più omofobi della storia universale, dalla Cina maoista alla Cuba di Che Guevara e Fídel Castro, adesso si commuove perché la festa della comunità gay è stata guastata nel nome della legge (e del senso del ridicolo). Che cos' erano, in confronto, i campi di rieducazione cubani nei quali venivano confinati i maricones dai leader b a r b u d o s e m u y m a c h o s d e l comunismo carioca? Malintesi, erano: errori, commessi da compagni che sbagliano. Idem in Cina, sotto il Grande Timoniere: non si sa bene quale fine facessero i gay cinesi ai tempi della Grande rivoluzione culturale proletaria così ammirata, ai tempi, dal manifesto di Rossana Rossanda e Luigi Pintor. Ma non doveva essere una bella fine, se si pensa che, a est della Grande muraglia, in quegli anni beati e formidabili, erano praticamente vietati persino gli amori, non diciamo gli amorazzi, tra Guardie rosse dello stesso sesso. Be', non era certo colpa del Presidente Mao, naturalmente. Era colpa di Lin Piao, della Perfida Imperatrice Vedova, della Banda dei Quattro, dei revisionisti che avevano imboccato la via capitalistica. In Russia, dove Vladimir Putin ha di nuovo messo gli omosessuali alla gogna, c' era stata una breve schiarita dopo la fine del comunismo, alla fine del secolo scorso, quando lo Stato aveva smesso per un po' di cacciare il naso negli affaracci privatissimi della gente comune. Non c' è sinistro regime di sinistra tra quelli esaltati dai nostri veteroneandertaliani che non abbia presso gli omosessuali a bastonate o Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23 18 settembre 2014 Pagina 14 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione peggio (molto peggio). Ma lo facevano per la buona causa. Volevano creare l' uomo nuovo, e mica lo volevano effemminato, via. Sbagliavano, ma per generosità, e comunque pardon. Vogliamo mettere il prefetto che ha vietato in nome del senso del ridicolo (e della legge) la trascrizione sui registri bolognesi dei matrimoni tra persone dello stesso sesso avvenuti all' estero? Costui sì che è un vero orco! È un criminale, un cannibale! Meriterebbe di finire in un campo di rieducazione cubano. © Riproduzione riservata. ISHMAEL Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 18 settembre 2014 Pagina 30 Italia Oggi pubblica amministrazione Elenco Anac delle centrali di committenza aperto a città metropolitane e unioni Elenco Anac delle centrali di committenza aperto a città metropolitane e unioni o consorzi d i comuni che, negli ultimi tre anni hanno avviato appalti per almeno 260 milioni di euro, con un minimo di 50.000 euro l' anno. È questo il requisito previsto nella bozza di dpcm che detta le regole per l' iscrizione all' elenco dei «soggetti aggregatori», istituito dalla legge 89/2014 presso l' Anagrafe unica delle stazioni appaltanti, gestita dall' Anac (l' Autorità anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone). Il provvedimento, sul quale sarà necessario acquisire la delibera preliminare da parte del consiglio dei ministri e poi l' intesa con la Conferenza unificata, non riguarda la Consip e le centrali costituite da ogni regione, bensì le città metropolitane (che dal 1° gennaio 2015 subentreranno alle province, ai sensi della legge 56/2014) e i soggetti aggregatori costituiti dagli enti locali. L o s c h e m a d i decreto, datato 15 settembre 2014, stabilisce che potranno richiedere l' iscrizione all' elenco l e c i t t à m e t r o p o l i t a n e , l e province, l e associazioni, le unioni e i consorzi di enti locali comunque denominati ai sensi del Tuel, oltre ai soggetti da loro costituiti o designati. Questi soggetti dovranno svolgere attività di centrale di committenza ai sensi dell' articolo 33 del codice dei contratti pubblici (dlgs 163/2006), con carattere di stabilità, mediante un' organizzazione dedicata allo svolgimento di tali prestazioni. La norma specifica che si deve trattare di attività di committenza finalizzata al soddisfacimento di tutti i fabbisogni di beni e servizi dei relativi enti locali. Lo schema di decreto precisa inoltre i requisiti che devono possedere tali soggetti in relazione a quanto già svolto in passato; in particolare dovranno potere dimostrare di avere avviato, nei tre anni precedenti la richiesta, procedure per l' acquisizione di beni e servizi di importo a base di gara pari o superiore alla soglia comunitaria (200.000 per servizi e forniture, 5 milioni per lavori), il cui valore complessivo sia superiore a 260.000.000 euro nel triennio, con un valore minimo di 50.000.000 euro per ciascun anno. Per le procedure avviate dalle città metropolitane, verranno prese in considerazione anche quelle avviate dalla provincia. Il provvedimento prevede che l' Anac, entro 30 giorni dall' entrata in vigore del presente decreto, con propria determinazione stabilisca le modalità di presentazione Per quel che attiene alla selezione delle richieste l' Anac procederà alla verifica del possesso dei requisiti, attraverso la consultazione della Banca dati nazionale dei contratti pubblici, e all' iscrizione all' elenco seguendo un ordine decrescente Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 18 settembre 2014 Pagina 30 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione basato sul più alto valore complessivo delle procedure avviate dai soggetti richiedenti. L' elenco sarà aggiornato entro il 30/9/2017 e successivamente ogni tre anni. ANDREA MASCOLINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 18 settembre 2014 Pagina 30 Italia Oggi pubblica amministrazione Imu D, tagli per 170 mln, ma arriva un bonus da 49 Nuova tegola per i già disastrati bilanci dei comuni. L' ennesimo aggiornamento delle stime Imu, infatti, ha determinato ulteriori e inattesi tagli. In totale 170 milioni, decurtati ieri dal dipartimento finanza locale del Viminale che ha aggiornato il riparto del Fondo di solidarietà 2014. Ma sono in arrivo 49 milioni di euro che rappresentano un tesoretto accantonato da anni dall' erario per favorire l' esercizio delle funzioni catastali da parte dei comuni. Alla fine il passaggio del catasto ai sindaci è rimasto lettera morta, ma il ministero dell' interno ha deciso di riconoscere ugualmente queste spettanze che andranno così a mitigare i tagli prodotti dall' Imu sui fabbricati D. Alla base della decurtazione (annunciata ai comuni nel corso della Conferenza statocittà dell' 11 settembre), c' è l' ennesimo giro di valzer sulle stime di gettito dell' imposta municipale propria, su cui da anni Mef e Anci si confrontano e spesso si scontrano, come noto anche in sede giudiziaria. Questa volta, la variazione riguarda gli incassi Imu sui fabbricati produttivi di categoria D, che dal 2013 spettano allo stato fino a concorrenza dell' aliquota base del 7,6 per mille. Nel 2013 la legge stabiliva che non ci sarebbero stati conguagli e molte amministrazioni comunali ci hanno guadagnato. Quest' anno, invece, Mef e Viminale hanno deciso di dare seguito alle compensazioni. La riduzione è stata per molti enti significativa: a Roma, per esempio, vale più di 15 milioni, a Milano oltre 7, a Torino circa 4. Il nuovo taglio è inserito nel prospetto con tutte le cifre del meccanismo di riparto in una nuova voce A4 che recita «Riduzione per effetti verifica Imu D». MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 18 settembre 2014 Pagina 30 Italia Oggi pubblica amministrazione Il modello e le istruzioni del Mef gettano i comuni nel caos in vista della scadenza del 30/9. Imu non profit verso la proroga Criteri di calcolo farraginosi. Slitta la dichiarazione. Comuni e contribuenti nel caos sul modello di dichiarazione Imu per gli enti non commerciali. Meccanismi di calcolo farraginosi per determinare la quota di valore catastale imponibile, uniti a difficoltà nella trasmissione della dichiarazione in modalità telematica stanno creando più di un grattacapo agli operatori in vista della scadenza del 30 settembre. Tanto che da più parti si chiede a gran voce una proroga della cui necessità si sarebbero convinti anche al Mef. Tuttavia, in considerazione delle tante anomalie riscontrate nel modello approvato a luglio con decreto (si veda ItaliaOggi del 2/7/2014), il ministero potrebbe non limitarsi a un mero slittamento dei termini, optando invece per un intervento di restyling radicale che potrebbe spostare la scadenza per l' adempimento al mese di novembre. Continua dunque a non avere pace la telenovela sull' Imu degli immobili utilizzati dagli enti non profit (su tutti la Chiesa) in parte per attività istituzionali (e dunque esenti da imposta) e in parte per attività commerciali. Il problema nasce dal fatto che le istruzioni ministeriali chiedono di sommare (e non, come sarebbe più giusto, di mettere in relazione tra di loro) le percentuali relative ai tre criteri da prendere in considerazione al fine «di determinare l' Imu e la Tasi: superficie della porzione di immobile destinata ad attività commerciale, numero di persone ospitate nella struttura, stagionalità se l' utilizzazione mista è effettuata solo in periodi limitati dell' anno, per cui la proporzione deve essere determinata in base ai giorni durante i quali l' immobile è utilizzato per lo svolgimento delle attività diverse da quelle esenti da imposta. Per esempio, se un istituto religioso affitta delle camere (che occupano il 20% della superficie catastale dell' immobile), ma solo nei mesi estivi (da inizio giugno a fine settembre, pari quindi a 120 giorni ossia al 33% dell' anno), ai sensi del decreto di luglio e delle istruzioni ministeriali, dovrebbe pagare Imu e Tasi calcolandole su una base imponibile pari al 53% del valore catastale (20+33), quando invece sarebbe più giusto far pagare i due tributi sul 33% del 20%. In alcuni casi (la segnalazione delle anomalie è arrivata da comuni del TrentinoAlto Adige) la somma delle diverse percentuali ha dato un valore superiore al 100%. Di qui il campanello d' allarme che qualcosa nel modello di dichiarazione e nelle relative istruzioni non andava. La proroga servirà a rimodulare l' incidenza dei vari criteri in modo da evitare effetti distorsivi che rischiano di chiamare alla Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 28 18 settembre 2014 Pagina 30 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione cassa gli enti non profit per cifre molto più salate rispetto al dovuto. © Riproduzione riservata. FRANCESCO CERISANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 18 settembre 2014 Pagina 30 Italia Oggi pubblica amministrazione Tasi, proprietari e inquilini senza solidarietà I comuni si avviano a centrare (quasi) in massa la dead line per la pubblicazione delle delibere Tasi, ma a un mese dal pagamento dell' acconto (16 ottobre) permangono profili di incertezza nel pagamento del tributo soprattutto in relazione al riparto della Tassa servizi tra proprietario e inquilino nel caso in cui l' immobile sia stato dato in affitto. L' elenco dei comuni che hanno inviato al Mef le delibere con aliquote e detrazioni si aggiorna di ora in ora, man mano che il Mef procede a pubblicare online (c' è tempo fino a oggi) le decisioni dei sindaci. Confedilizia ha contato finora 5.189 enti c h e h a n n o c e n t r a t o l a scadenza del 10 settembre a cui si aggiungono i 2.178 municipi che già avevano approvato le delibere Tasi entro fine maggio, per un totale di 7.367 enti su 8.057. Tutto pronto per il pagamento dell' acconto? Neanche per sogno. Ad agitare i pensieri dei contribuenti e dei professionisti che li assistono c' è il caso particolare della quota Tasi a carico degli inquilini (la legge di stabilità 2014 prevede che possa oscillare dal 10 al 30% del totale a discrezione dei singoli comuni) e di cosa succeda al proprietario o all' affittuario nel caso in cui il coobbligato sia moroso. La legge 147/2013, in verità, è molto chiara sul punto e afferma (comma 681) che nel caso in cui l' unità immobiliare sia occupata da un soggetto diverso dal titolare del diritto reale, «quest' ultimo e l' occupante sono titolari di un' autonoma obbligazione tributaria». Niente vincolo di solidarietà, dunque. Ragion per cui, in caso di morosità di una delle parti, l' altra non potrà essere chiamata a versare il tributo per l' intero. Discorso diverso, invece, quando l' immobile sia di proprietà di più persone o occupato da più inquilini. In questo caso, viene in aiuto il comma 671 della legge 147, secondo cui «in caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all' adempimento dell' unica obbligazione tributaria». In pratica, il vincolo di solidarietà assente tra proprietario e inquilino, sussiste invece all' interno della stessa categoria di soggetti passivi (fra tutti i comproprietari e tutti i coinquilini). La norma della legge di stabilità sembra chiara sul punto, ma la solidarietà tra comproprietari è contestata dal Mef che nelle Faq sulla Tasi diffuse il 4 giugno invita invece a versare la Tassa sui servizi sulla base della quota di proprietà dell' immobile. Proprietario e inquilino dovranno, ciascuno per la quota di propria competenza, provvedere a versare autonomamente la Tasi utilizzando lo stesso codice tributo (nel caso di specie il 3961, relativo agli immobili diversi dall' abitazione principale, mentre per la prima casa il codice è 3958) se utilizzano il modello F24. Al pari del proprietario, anche l' inquilino potrà compensare nel modello F24 il debito Tasi con eventuali crediti fiscali vantati. Infine, vale la pena di ricordare che sono esentati dalla Tasi gli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 30 18 settembre 2014 Pagina 30 < Segue Italia Oggi pubblica amministrazione inquilini che hanno occupato l' immobile per meno di sei mesi nel corso dello stesso anno solare. Lo prevede il comma 673 della legge di stabilità 2014 che espressamente prende in considerazione la fattispecie delle locazioni di breve durata. In questo caso il 100% del tributo dovrà essere versato dal proprietario. FRANCESCO CERISANO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 18 settembre 2014 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) sport Tennis. Domenica la sfida casalinga col Ct Reggio Emilia per il titolo di D2 femminile. Finale regionale per la Buscherini FORLÌ. La Polisportiva Buscherini, già promossa in D1 femminile, raggiunge la finale regionale in D2. In semifinale la squadra forlivese ha battuto 20 il Ct Borgo San Donnino e domenica (ore 15) in finale sfida in casa il Ct Reggio Emilia per il titolo emiliano romagnolo di categoria. Sempre domenica (ore 15) si giocano le sfide dei play out D2 D3: Ct Cervia Tc Coriano A e Tennis FiorenzuolaTc Coriano B. Nella D2 maschile volano nella semifinale regionale sia il Cast San Marino che il Tennis Villa Carpena, già promosse in D1. Nei quarti i sammarinesi hanno battuto 40 i modenesi del Discovery Sport Planet e domenica (ore 9) ospitano l' Us Corticella, mentre i forlivesi si sono imposti per 31 sul Tc Tricolore Reggio Emilia ed in semifinale ospiteranno il Ct Albinea che ha beneficiato del forfait del Tozzona Tennis Park di Imola. Domenica (ore 9) si giocano anche i play out D2 D3: Ct CasalecchioTc Brisighella, Ct CastenasoCt Ippodromo Cesena, Asbi Imola Tc Cavezzo, Ct Cesena La Meridiana. Russi. S c a t t a t o i l s e c o n d o t a b e l l o n e d i selezione nel torneo nazionale di 3ª maschile del Circolo Ten nis Russi, il trofeo "Sin.El.Co". Risultati 1° turno: Luca Baldi Pardi (4.2) Alessandro Bezzi (4.3) 75, 64, Yuri Succi (4.6) Alessandro Gostoli (4.2) 60, 60, Andrea Casetti (4.3) Filippo Antonellini (4.2) 63, 62, Andrea Francesconi (4.3) Niccolò Campana (4.2) 61, 64. 2° turno: Daniele Bertozzi (4.2) Massimo Fabbri (4.3) 76, 64, Fabrizio Lacchini (4.3)Loris Pasini (4.2) 36, 64, 31 e ritiro. Passano anche Maurizio Bolognini (4.2) e Francesconi. Femminile, 4° turno: Chiara Sasdelli (4.1) Sofia De Simon (4.1) 64, 76. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 18 settembre 2014 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport BASKET CLUB RUSSI CARLA CAPUCCI. Qui lavorano una trentina di volontari, i genitori e gli atleti delle squadre maggiori. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 18 settembre 2014 Pagina 27 La Voce di Romagna sport Troneo Maurizio Crociati vince all'Asd Torre Pedrera Battuto in finale Cornacchia RIMINI (pep) Maurizio Crociati ha vinto con pieno merito il torneo di IV categoria dell'Asd Torre Pedrera di via della Lama. In finale, Crociati (4.1 del Casalboni Santarcangelo e n.2 del seeding) ha sconfitto il 4.2 del Valmarecchia Stefano Cornacchia, la cui settimana, complessiva di finalissima conquistata anche al torneo di Morciano, è stata francamente monumentale. Crociati si è imposto per 64 75 al termine di un match molto combattuto: in semifinale era invece finita la corsa di Pasquale De Musso, ko 60 63 con Cornacchia, e Massimo Bernardi, sconfitto 75 61 da Crociati. MORCIANO Si è giocata ieri sera, la finalissima del torneo di chiusura (IV categoria) del Ct Morciano. Di fronte il 4.1 del Ct Riccione Sandro Marconi, n.2 del seeding, e il 4.2 del Valmarecchia Stefano Cornacchia. In semifinale, Marconi ha sconfitto al termine di un match molto combattuto il 4.2 del Cerri Cattolica Diego Olivieri per 64 75, mentre Cornacchia, che nei quarti aveva fatto fuori senza colpo ferire (61 63) il 4.1 sammarinese Elia Santi, testa di serie n.1 e vincitore del recente IV categoria del Cerri, ha estromesso ancor più semplicemente (61 61) il 4.2 Alberto Cofrancesco. Si erano invece fermati nei quarti il 4.3 Benzi e i 4.2 Roberto Botticelli e Massimiliano Bordoni. OPEN BAGNACAVALLO E' scattato ieri, il tabellone principale dell'Open del Tc Villanova di Bagnacavallo, I° Trofeo Ravaioli Legnami. Le teste di serie sono state assegnate, nell'ordine, al 2.4 Riccardo Rondinelli e ai 2.5 Alessandro Dragoni, Alex Fabbri e Marco Giangrandi. Nel secondo turno del tabellone intermedio, ok il 3.2 Lorenzo Baldini che ha sconfitto il 3.3 Massimiliano Botticelli per 75 36 63, il 3.2 Filippo Minotti (64 64 al 3.3 Polidori) e il 3.1 Fabio Felicetti, ok 62 62 sul 3.5 Filippo Zanetti. SINELCO A Russi giocano invece i terza categoria, per il Trofeo Sinelco (maschile e femminile). Nel maschile, via ad un main draw da 21 partecipanti col 3.2 Andrea Godio, recente vincitore al terza di Cervia, n.1 del seeding, seguito dai pari classifica Jari Castellucci e Lorenzo Baldini. Nel femminile, invece, 26 iscritte totali con favorite la 3.2 Veronica Valgimigli, le 3.3 Martina Balducci e Alessandra Mazzola e la 3.4 Francesca Bertuzzi. Risultati del quarto turno: Chiara Sasdelli (4.1) b. Sofia De Simon (4.1) 64 76, Camilla Ciani (3.5) b. Beatrice Natali (4.1) 62 62. Nella foto: Riccardo Rondinelli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34
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