USTICA LINES - Liberty Lines
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USTICA LINES Martedì, 19 luglio 2016 USTICA LINES Martedì, 19 luglio 2016 Ustica Lines 19/07/2016 Be Beez 1 Fondo Italiano cede agli armatori il suo 10% di Caronte & Tourist. Che... 19/07/2016 MilanoFinanza.it 2 FII: completa disinvestimento da Caronte & Tourist 19/07/2016 La Repubblica (ed. Napoli) Pagina 14 3 Per viaggiare Autorità portuali 18/07/2016 Tiscali 4 Isole minori italiane: il futuro si chiama... 18/07/2016 Travelnostop 6 Hotel2Guest, 4 nuove strutture scelgono servizi di Management Alberghiero 19/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 32 SALVATORE SARPI La raccolta ferma per 36 ore Lipari costretta a vergognarsi 7 Trasporti Marittimi 19/07/2016 Corriere.it 9 Fondo italiano investimento: completa cessione quota Caronte & Tourist 19/07/2016 MF Pagina 10 NICOLA CAPUZZO Fondo Italiano esce, Cartour punta all' ipo 19/07/2016 L' Avvisatore Marittimo Elisa Villa Trasporto marittimo, torna l'ottimismo 19/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 18 10 11 13 IN BREVE Trasporti marittimi 18/07/2016 Adnkronos 14 'Progetto ForMare', Moby e Tirrenia per inserire giovani sardi in settore 19/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 4 AUGUSTO GRANDI Le imprese italiane: produzione regolare 19/07/2016 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 10 16 18 Costa, 750 marittimi italiani con le nuove 19/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 23 20 Così Messina viene tagliata fuori dalla Storia 19/07/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 16 22 Tappa a Palermo per "Il Mediterraneo: il mare che unisce" progetto di... 19/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 29 24 L' area "Lanternino" può essere abbellita Porti 19/07/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 23 Città Metropolitana, 53 scendono in campo SALVATORE GRILLO 25 19 luglio 2016 Be Beez Ustica Lines Fondo Italiano cede agli armatori il suo 10% di Caronte & Tourist. Che piazza bond da 28 milioni Fondo Italiano d'Investimento sgr ha ceduto alle famiglie fondatrici Franza e Malacena la partecipazione detenuta in Caronte & Tourist, uno degli operatori leader in Italia nel settore del cabotaggio commerciale, che in particolare gestisce dal 1965 gran parte del trasporto sullo Stretto di Messina. Contestualmente, la società (supportata dai legali di Legance e White & Case) ha emesso un bond da 28 milioni a 6 anni, che è stato sottoscritto dai fondi di private debt di Muzinich e Tenax. Nel giugno 2011 il Fondo aveva investito 17,5 milioni di euro nella controllata Cartour, focalizzata nel traghettamento tra la Sicilia e il continente di camion, rimorchi, veicoli commerciali, auto e passeggeri, nell'ambito del progetto nazionale denominato Autostrade del Mare, nato per bypassare la Salerno Reggio Calabria. Successivamente nel luglio 2013 aveva esercitato il diritto di swap della partecipazione in Cartour, acquisendo circa il 10% della capogruppo Caronte & Tourist, fondata e posseduta pariteticamente dalle due famiglie storiche di armatori Franza e Matacena. In questi cinque anni, con il supporto finanziario e manageriale del Fondo Italiano, l'azienda ha completamente cambiato pelle. Il fatturato è passato da 135 milioni di fine 2010, con un'incidenza dei servizi di trasporto sullo Stretto pari a circa il 60%, a circa 180 milioni previsti per il 2016, con un'incidenza dello Stretto ridotta a circa il 50%. La crescita è stata determinata sia dallo sviluppo organico del cabotaggio (i ricavi di Cartour sono passati da 42 milioni nel 2010, agli attuali 65 milioni), sia dalle acquisizioni di TTLines (cabotaggio commerciale e trasporto passeggeri sulla tratta CataniaNapoli, acquisita nel 2015 dalla società napoletana di proprietà dell'armatore Alexis Tomasos) e recentemente di Siremar, l'ex società regionale che assicura il collegamento con le isole siciliane minori (Eolie, Egadi, Ustica, Pantelleria e Pelagie), acquisita nell'aprile 2016 in partnership con la Ustica Lines di Ettore Morace. Complessivamente, annualizzando il fatturato delle società recentemente integrate, C&T svilupperà nel 2016 un volume d'affari di circa 230 milioni, con i servizi di trasporto sullo Stretto che rappresenteranno meno del 40%. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 19 luglio 2016 MilanoFinanza.it Ustica Lines FII: completa disinvestimento da Caronte & Tourist MILANO (MFDJ)Fondo Italiano d'Investimento ha completato la dismissione della partecipazione detenuta in Caronte & Tourist, uno degli operatori leader in Italia nel settore del cabotaggio commerciale in particolare sullo Stretto di Messina. Il Fondo, spiega una nota, aveva investito 17,5 milioni di euro nel giugno del 2011 per supportare lo sviluppo della controllata Cartour, focalizzata nel traghettamento tra la Sicilia ed il continente di camion, rimorchi, veicoli commerciali, auto e passeggeri, nell'ambito del progetto nazionale denominato "Autostrade del Mare", nato per bypassare la SalernoReggio Calabria. Successivamente nel luglio 2013 aveva esercitato il diritto di swap della partecipazione in Cartour, acquisendo circa il 10% della capogruppo Caronte & Tourist, fondata e posseduta pariteticamente dalle due famiglie storiche di armatori Franza e Matacena. Negli ultimi cinque anni, con il supporto finanziario e manageriale del Fondo Italiano, l'azienda ha completamente cambiato pelle aumentando il fatturato dai 135 milioni di fine 2010 ai circa 180 milioni previsti per il 2016 con un'incidenza dei servizi di trasporto sullo Stretto ridotta dal 60% al 50% grazie allo sviluppo organico del cabotaggio (ricavi Cartour passati da 42 milioni a 65 milioni), alle acquisizioni di TTLines (cabotaggio commerciale e trasporto passeggeri sulla tratta CataniaNapoli, acquisita nel 2015 dalla societa' napoletana di proprieta' dell'armatore Alexis Tomasos) e lo scorso aprile, in partnership con la Ustica Lines di Ettore Morace, di Siremar, ex societa' regionale che assicura il collegamento con le isole siciliane "minori" (Eolie, Egadi, Ustica, Pantelleria e Pelagie). Complessivamente, annualizzando il fatturato delle societa' recentemente integrate, C&T sviluppera' nel 2016 un volume d'affari di circa 230 milioni, con i servizi di trasporto sullo Stretto che rappresenteranno meno del 40%. Al completamento del percorso iniziato 5 anni fa, la societa' ed i suoi azionisti hanno deciso di esercitare l'opzione di riacquisto della quota del Fondo. Per l'a.d. Vincenzo Franza, "l'investimento di FII e' avvenuto in una fase cruciale per l'azienda, quando l'ambizioso piano di sviluppo era appena stato avviato. Oggi la societa' ha completamente cambiato fisionomia ed ha una struttura finanziaria, manageriale e di governance che le consentono di avviare una nuova fase di crescita che potrebbe coronarsi a termine con la quotazione in borsa. La partnership con Fondo Italiano d'Investimento ha senz'altro facilitato questo percorso". com/mur Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 19 luglio 2016 Pagina 14 La Repubblica (ed. Napoli) Ustica Lines Per viaggiare TRENI Metronapoli Infoline 800 568 866 Metropolitana Linea 1 Metropolitana Linea 2 Funicolari www.metro.na.it Ferrovie dello Stato Centralino 081 567 111 Call center 199 303 060 www.ferroviedellostato.it Ferrovia Alifana Centralino 081 7897 11 Call center 800 127 157 Trenitalia Call center 892 021 Metropolitana Linea 2 www.ferroviedellostato.it Circumvesuviana Call Center 800 053 939 www.vesuviana.it Sepsa Call center 800 001 616 Circumflegrea Cumana www.sepsa.it NAVI Alilauro 081 4972 222 Call center 199 600 202 www.alilauro.it Alicost Call center 081 4972 222 www.volaviamare.it Navigazione libera del golfo Call center 081 5520 763 www. navib.it Caremar Call center 892 123 www.caremar.it Linee marittime partenopee 081 7041911 www. consorziolmp.it Snav Call Center 081 4285555 www.snav.it Ustica Lines Informazioni prenotazioni 0923 873 813 www.usticalines. i t M e d m a r C o l l e g a m e n t i da/per le isole di Ischia e Procida dai porti di Napoli e Pozzuoli Call center 081/333.44.11 e mail: informazioni@ medmarnavit. it sito internet: www. medmarnavi. it VOLI Aeroporto di Napoli Capodichino Informazioni call center 848 888 777 Assistenza bagagli smarriti 199 280 180 Gesac 081 7896 111 www.portal.gesac.it AUTOBUS ANM Call center 800 639 525 www.anm.it CTp Call center 800 482 644 ww.ctpn AUTOLINEE Call center 800 001 616 www.sepsa.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 18 luglio 2016 Tiscali Autorità portuali Isole minori italiane: il futuro si chiama green economy Isole minori italiane: il futuro si chiama green economy di Stefania Elena Carnemolla Le isole minori italiane, patrimonio geografico nazionale e internazionale con bussola nei principi comunitari e i cui comuni sono stati riconosciuti come poli per lo sviluppo sostenibile, con il Protocollo di intesa ora siglato con ENEA , l' agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l' energia e lo sviluppo economico, hanno sancito la volontà di attuare gli interventi per la loro valorizzazione e sviluppo in una nuova ottica. Quando l' 8 giugno 1986, al Giglio, in Toscana, costituirono l' ANCIM , l' associazione nazionale dei comuni delle isole minori, primo obiettivo fu il superamento dell' emarginazione e dei gap legati all' insularità scuola, sistema socio sanitario, infrastrutture, trasporti , nonché, attraverso la valorizzazione delle tradizioni socioculturali e dei prodotti tipici di qualità, di uno sviluppo che andasse al di là del semplice turismo. Trentasei sono i comuni: nove in Campania (Anacapri, Barano d' Ischia, Capri, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Procida, Serrara Fontana), due in Lazio (Ponza, Ventotene), uno in Liguria (Portovenere), uno in Puglia (Isole Tremiti), cinque in Sardegna (Calasetta, Carloforte, La Maddalena, Porto TorresAsinara, Sant' Antioco), otto in Sicilia (Favignana, Lampedusa e Linosa, Leni, Lipari, Malfa, Pantelleria, Santa Marina Salina, Ustica), dieci in Toscana (Campo nell' Elba, Capoliveri, Capraia, Giglio, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Porto Ferraio, Rio Marina, Rio nell' Elba). Lo scorso maggio, a La Maddalena, in Sardegna, hanno firmato il Manifesto dello Sviluppo Sostenibile delle Isole Minori Italiane con al centro beni culturali, paesaggio, green economy. Il loro futuro, come si ricava dal protocollo siglato con ENEA, sarà, ad esempio, a base di tecnologie energetiche innovative, con la "massimizzazione" dell' integrazione delle fonti rinnovabili disponibili localmente fotovoltaico, eolico, solare termico e termodinamico, biomasse, geotermico per la riduzione dei consumi nell' illuminazione pubblica, servizi di condizionamento e consumo energetico degli edifici; la mobilità sarà sostenibile grazie a mezzi a basso o nullo impatto ambientale. Gestione, smaltimento e riciclo dei rifiuti, ove possibile, con sistemi di smaltimento integrale sul territorio insulare, recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio per la limitazione della costruzione di nuove strutture, uso delle proprie risorse termali, questi, gli altri punti salienti. "L' accordo con ANCIM apre la strada a iniziative e progetti congiunti per uno sviluppo energetico, ambientale ed economico sostenibile delle isole minori, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 18 luglio 2016 < Segue Tiscali Autorità portuali attraverso la tutela e la valorizzazione delle risorse locali, del patrimonio naturalistico e culturale oggi sottoposto ad una forte pressione dovuta principalmente ai flussi turistici", così Federico Testa, presidente ENEA. Un accordo che Mario Corongiu, presidente ANCIM, considera "particolarmente significativo per le isole minori che proprio per le loro dimensioni spesso non hanno al loro interno professionalità tecniche adeguate per un agire moderno ed efficace di una pubblica amministrazione". Come spiega ENEA, un possibile modello è quello di turismo sostenibile adottato dall' agenzia nelle isole Egadi, con la "realizzazione a Favignana di un impianto di compostaggio per la trasformazione della frazione organica dei rifiuti in fertilizzante per il terreno; il trattamento e il riuso delle acque reflue e l' installazione di una 'casa dell' acqua', alimentata con pannelli fotovoltaici, per ridurre l' utilizzo di bottiglie di plastica". Con questi risultati: erogazione, in quattordici mesi, di oltre 200 mila litri di acqua, ciò che ha evitato oltre 5 tonnellate di rifiuti di plastica. Nelle Egadi è stata, inoltre, brevettata una procedura per il ripristino della Posidonia oceanica spiaggiata, fondamentale per l' ecosistema marino per la sua capacità di assorbimento di "grandi quantitativi di CO2", nonché "habitat ideale per la riproduzione di numerose specie ittiche". Sempre nelle Egadi è stato creato un marchio di qualità ambientale, gestito dalla Area Marina Protetta Isole Egadi , pensato le imprese locali. "Sono già 60" spiega ENEA "ed hanno ottenuto la certificazione per aver rispettato i criteri di sostenibilità indicati per ciascuna categoria turistica. E in un anno i visitatori sono aumentati del 7%". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 18 luglio 2016 Travelnostop Autorità portuali Web 2.0 Hotel2Guest, 4 nuove strutture scelgono servizi di Management Alberghiero Hotel2Guest, brand del gruppo Sicaniasc hospitality, consolida la sua presenza sul mercato dell' hospitality, siglando 4 importanti affiliazioni. "L' affiliazione a hotel2Guest da parte di un numero sempre maggiore di operatori di alto profilo, e oggi la partnership siglata con la famiglia Cornella dice Vito D' Amico, cofounder di hotel2Guest insieme a Vito Boscarino confermano la validità del progetto di hotel2Guest che adotta una strategia per cui l' ottimizzazione dei ricavi corrisponde sempre ad un aumento della redditività e non del solo fatturato". "Il supporto alla gestione precisa Boscarino ha come obiettivo l' ottimizzazione dei singoli reparti che concorrono al risultato globale dell' azienda alberghiera. L' affiancamento e il supporto operativo al management della struttura da parte di hotel2Guest, si focalizza nella definizione dell' indirizzo strategico e nell' implementazione dei piani operativi". Tre delle quattro strutture sono di proprietà dei Cornella, famiglia trentina che da 50 anni tramanda la fine arte dell' accoglienza: l' Hotel Du Lac sulle rive del Molveno, uno dei più famosi laghi del Trentino e alle pendici delle Dolomiti Brenta, offre 41 camere e suite e un ampio giardino all' inglese con piscina riscaldata. I Residence Stefenine e Rio Piccolo di Molveno sono due armoniosi complessi alberghieri situati sul lago omonimo con vista sulle Dolomiti di Brenta. L' Hotel Redebora, invece, è una struttura affacciata sulla costa tirrenica della provincia di Messina, ben posizionata per i collegamenti con le isole Eolie. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 19 luglio 2016 Pagina 32 Gazzetta del Sud Autorità portuali Cassoni di stoccaggio stracolmi, rifiuti ovunque nell' isola La raccolta ferma per 36 ore Lipari costretta a vergognarsi Crocetta apre alla possibilità di concedere una corsia preferenziale alle Eolie per il conferimento in discarica Salvatore Sarpi LIPARI Trentasei ore di mancata raccolta dei rifiuti e Lipari è di nuovo in tilt. Già da domenica pomeriggio, proseguendo per tutta la giornata di ieri, i cassonetti, in lungo ed in largo per l' isola, anche nelle aree a ridosso dei lidi frequentatissimi dai turisti, messi su dagli operatori economici con grande sacrificio e del porto turistico di Pignataro, si presentano stracolmi ed il lezzo, specie ieri, è diventato insopportabile. Con potenziali conseguenze dal punto di vista igienico sanitario. La problematica, anche se in misura più o meno ridotta, riguarda anche altre iso le. E fa una certa impressione constatare come piccole isole, con i loro magici e riconosciuti luoghi, possano pagare dazio in questo modo a una gestine complessiva scellerata del problema rifiuti. Ne deriva che non è certo una bella immagine quella che si dà ai tanti turisti che affollano l' arcipelago e questo nonostante gli appelli e gli sforzi dell' amministrazione e delle ditte incaricate. Il problema è sempre lo stesso: scarrabili sull' isola, stracolmi e quindi non in grado di contenere altri rifiuti; nave dedicata al trasporto in Sicilia della spazzatura eoliana ferma a Milazzo, in attesa che rientrino i mezzi incolonnati in una lunga fila per accedere alla discarica catanese nella quale le Eolie devono conferire. Se a questo si aggiunge l' irresponsabilità di molti cittadini che non "digeriscono" la raccolta differenziata, anzi depositano nei pressi dei cassonetti, rifiuti speciali di ogni genere, la frittata è fatta. Ma certo non è ai cittadini che può essere imputato l' attuale condizione di Lipari, né all' Amministrazione: questo sia chiaro a scanso di equivoci. Il problema è a Palermo! L' unica via d' uscita, in questa estate che per le Eolie dovrebbe essere di "grandi numeri" turistici, resta quella invocata, a più riprese, dai sindaci eoliani al prefetto e al presidente della Regione: una corsia preferenziale per l' accesso in discarica per i mezzi provenienti dall' arcipelago e l' elevazione del quantitativo massimo di rifiuti da conferire giornalmente in discarica a 45/50 tonnellate (mesi di luglio agosto), contro le attuali 26,5. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 19 luglio 2016 Pagina 32 < Segue Gazzetta del Sud Autorità portuali Sembra che il governatore stia pensando di aprire all' ipotesi, ma bisogna far presto. Perché le Eolie affondano nell' emergenza.3. SALVATORE SARPI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 19 luglio 2016 Corriere.it Trasporti Marittimi Fondo italiano investimento: completa cessione quota Caronte & Tourist (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) Milano, 18 lug Il Fondo Italiano d'Investimento ha completato la dismissione della partecipazione detenuta in Caronte & Tourist, uno degli operatori leader in Italia nel settore del cabotaggio commerciale, che in particolare gestisce dal 1965 gran parte del trasporto sullo Stretto di Messina. Il Fondo aveva investito 17,5 milioni di euro nel giugno 2011 per supportare lo sviluppo della controllata Cartour focalizzata nel traghettamento tra la Sicilia ed il continente di camion, rimorchi, veicoli commerciali, auto e passeggeri, nell'ambito del progetto nazionale denominato 'Autostrade del Mare', nato per bypassare la SalernoReggio Calabria. Successivamente nel luglio 2013 aveva esercitato il diritto di swap della partecipazione in Cartour, acquisendo circa il 10% della capogruppo Caronte & Tourist, fondata e posseduta pariteticamente dalle due famiglie storiche di armatori Franza e Matacena. In questi cinque anni, con il supporto finanziario e manageriale del Fondo Italiano, l'azienda ha completamente cambiato pelle. Il fatturato e' passato da 135 milioni di fine 2010, con un'incidenza dei servizi di trasporto sullo Stretto pari a circa il 60%, a circa 180 milioni previsti per il 2016, con un'incidenza dello Stretto ridotta a circa il 50%. comrmi (RADIOCOR) 180716 12:16:42 (0246) 5 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 19 luglio 2016 Pagina 10 MF Trasporti Marittimi Fondo Italiano esce, Cartour punta all' ipo A sei anni di distanza dal suo ingresso in Cartour, Fondo Italiano d' Investimento è uscito da Caronte&Tourist, gruppo armatoriale delle famiglie Franza e Matacena, che ha ora emesso un bond e punta a una futura quotazione in borsa. Fondo Italiano aveva investito 17,5 milioni nel giugno 2011 per supportare lo sviluppo della controllata Cartour focalizzata nel traghettamento tra la Sicilia e Salerno di carichi rotabili e nel luglio 2013 aveva esercitato il diritto di swap della partecipazione in Cartour, acquisendo circa il 10% della capogruppo Caronte & Tourist. In questi cinque anni il fatturato è passato da 135 milioni di fine 2010, con un' incidenza dei servizi di trasporto sullo Stretto di Messina di circa il 60%, a 180 milioni previsti per il 2016, con un' incidenza dello Stretto ridotta a circa il 50%. «La crescita è stata determinata sia dallo sviluppo organico del cabotaggio sia dalle acquisizioni di Ttt Lines e recentemente di Siremar», recita una nota. Complessivamente, annualizzando il fatturato delle società recentemente integrate, C&T svilupperà nel 2016 un volume d' affari di circa 230 milioni. Al completamento del percorso iniziato cinque anni fa, la società e i suoi azionisti hanno deciso di esercitare la opzione di riacquisto della quota del fondo. Vincenzo Franza, ad di Caronte ha detto: «Oggi abbiamo completamente cambiato fisionomia e abbiamo una struttura finanziaria, manageriale e di governance che ci consentono di avviare una nuova fase di crescita che potrebbe coronarsi a termine con la quotazione in borsa». Non è tutto però, perché «gli studi legali Legance e White & Case hanno prestato assistenza nell' ambito dell' emissione di un prestito obbligazionario (shipping bond) da parte di Caronte & Tourist», spiega un' altra nota degli advisor legali. Secondo quanto risulta a MFMilano Finanza il bond da 28 milioni, sottoscritto dai fondi Muzinich e Tenax, ha durata di sei anni. (riproduzione riservata) NICOLA CAPUZZO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 19 luglio 2016 L' Avvisatore Marittimo Trasporti Marittimi Trasporto marittimo, torna l'ottimismo «Segnali positivi». Ma la fine della crisi non è ancora una certezza Il cargo sembra vivere una fase di ripresa. A sostenerlo è Xeneta, la società con sede a Oslo che gestisce la più grande piattaforma di benchmarking e marketing intelligence per le tariffe del trasporto marittimo dei container. Secondo i dati, infatti, le tariffe stanno registrando una crescita nel breve periodo: un trend che porta a pensare che anche i costi di lungo termine possano presto avere lo stesso destino. Si tratta, almeno apparentemente, di una buona notizia per le navi ma potrebbe comportare qualche rischio per gli spedizionieriprecisa Patrik Berglund, Ceo di Xeneta. Il database della società fornisce informazioni relative ad oltre 600 business internazionali, una finestra in tempo reale e senza paragoni su tutto ciò che accade ai prezzi di tutti i collegamenti porto a porto mondiali. Un mercato in continua evoluzione spiega Berglund Nonostante alcuni ribassi registrati nel mese di maggio, in linea generale il settore sta evidenziando una leggera crescita all'avvio del terzo trimestre 2016. Nel breve periodo le tariffe, dall'est asiatico ai porti nord europei, si sono alzate del 99% rispetto a marzo, quando la media/prezzo per un container di 40 piedi si attestava intorno ai 552 dollari. Al 31 maggio la tariffa media era di 1.102 dollari. Dando uno sguardo al futuro, sempre utilizzando il nostro database, emerge che a luglio si toccherà quota 1014 dollari e il costo rimarrà stabile fino a settembre (1.015 dollari) per una crescita complessiva del 7% dalla fine di maggio. L'esperienza di Xeneta nell'ambito dei dati evidenzia una costante: le tariffe a breve termine sono sempre le prime a risentire delle fluttuazioni, seguite poi da quelle a lungo termine. Questo meccanismo pone inesorabilmente un quesito agli spedizionieri: sarebbe meglio trarre vantaggio da accordi a lungo termine bloccando le tariffe mentre sono ancora basse? La risposta spontanea sarebbe affermativa, ma esistono rischi potenzialmente collegati. Quando i prezzi dei container cominciano a salire, quelli che sono stati ordinati a basso prezzo possono essere messi da parte a favore di quelli prenotati a tariffe più alte. Questo fenomeno di short shipping non è nuovo nel mercato dei container: visti i tempi difficili, si cerca in tutti i modi di massimizzare il profitto riempiendo i container. Il pericolo di trovarsi il carico fermo in banchina perdendo vendite e rompendo la catena di fornitura è il peggiore incubo per un distributore o per qualsiasi compagnia che trasporti ampi volumi spiega Berglund. Sempre Secondo il Ceo di Xeneta, le fluttuazioni del mercato costituiscono solo un ulteriore fattore di instabilità per un settore che sta combattendo per la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 19 luglio 2016 < Segue L' Avvisatore Marittimo Trasporti Marittimi sopravvivenza: Abbiamo bisogno di una maggiore trasparenza nelle tariffe ed è per questo che piattaforme di dati come la nostra costituiscono uno strumento fondamentale per gli spedizionieri per trasformare il mercato dei container in una sorta di borsa con prezzi stabiliti dal libero scambio. Questo permetterebbe agli spedizionieri di bloccare i prezzi, mentre le navi potrebbero avere profitti assicurati. I dati sono conoscenza conclude il numero uno di Xeneta e il loro studio dovrebbe essere la base di ogni decisione nel mercato, sia per gli spedizionieri che per le navi. Elisa Villa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 19 luglio 2016 Pagina 18 Il Sole 24 Ore Trasporti Marittimi IN BREVE crociere Al via la scuola di hôtellerie Al via la prima Accademia di formazione per l' hôtellerie di bordo. Il nuovo centro è stato presentato ieri a Genova e l' inaugurazione vera e propria è prevista nella sede, Villa Figoli di Arenzano (Genova), a ottobre. Sarà la prima scuola in Italia dedicata esclusivamente alla formazione di professionisti dell' hôtellerie che lavoreranno sulle navi passeggeri, come ad esempio cuochi, pasticceri, panettieri, animatori, addetti al servizio clienti e altre figure legate all' accoglienza e all' intrattenimento di bordo. La scuola sarà gestita dalla Fondazione Its Accademia italiana marina mercantile, che ha già in previsione l' attivazione di corsi per animatori, addetti al servizio clienti, cuochi, per un totale di 60 utenti. Per questi corsi Costa Crociere si è già impegnata all' assunzione di almeno il 60% dei formati ovvero almeno 36 allievi. Porti Taranto, Prete resta commissario Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, ha rinnovato l' incarico di commissario dell' Autorità portuale di Taranto a Sergio Prete, il quale resterà in carica fino all' imminente completamento del percorso di riforma dei porti. Nella prima metà del 2016 il porto ha movimentato 13,1 milioni di tonnellate: + 22,3%, rispetto allo stesso periodo del 2015. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 18 luglio 2016 Adnkronos Trasporti marittimi 'Progetto ForMare', Moby e Tirrenia per inserire giovani sardi in settore Promozione delle attività marittime, sostegno ai giovani e legame con il territorio: sono questi gli obiettivi del "Progetto ForMare", iniziativa organizzata da Moby e Tirrenia in collaborazione con il Miur e la Direzione Scolastica Regionale Sardegna, che prepara gli studenti sardi nel loro percorso professionale e all' ingresso nel mondo del lavoro. Moby e Tirrenia, si legge in una nota, proseguono dunque nelle iniziative di coinvolgimento dei giovani, facendo delle proprie navi v e r e e p r o p r i e s c u o l e p e r i lavoratori del futuro, dando opportunità agli studenti sardi di scoprire il lavoro per mare. Il "Progetto ForMare 2016", giunto alla sua 4° edizione, ha previsto l' imbarco di gruppi di stagisti frequentanti le classi quarte e quinte degli istituti scolastici sardi. Dalla reception al ponte di comando, passando per la sala macchine, i ragazzi sono stati protagonisti di uno stage a bordo delle navi per apprendere i mestieri del mare. L' iniziativa "ForMare" si propone, da anni, di attivare e modulare un' offerta rivolta ai giovani sardi per far vivere il mare non come confine e barriera ma come apertura e opportunità per il futuro dei giovani. Per i ragazzi si è rivelato utile e appassionante osservare i marittimi all' opera, imparando in questo modo il loro lavoro quotidiano. Dal 2012 ad oggi c' è stato il coinvolgimento di oltre 2.400 ragazzi. Quella di quest' anno ha visto la partecipazione di 36 scuole, per un totale di oltre 700 ragazzi. Anche in questa edizione sono stati individuati i due ragazzi più meritevoli, per i quali è in programma un' esperienza lavorativa con un contratto a tempo determinato a bordo delle navi delle due Compagnie del Gruppo. Il riconoscimento è andato a una ragazza dell' Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di Tortolì e a un allievo dell' Istituto Tecnico Trasporti e Logistica "C. Colombo" di Carloforte. "Il Progetto ForMare di cui siamo promotori insieme al Miur inizia a dare risposte alla Sardegna e ai giovani studenti degli istituti superiori sardi, che sono stati i principali protagonisti di un' esperienza a bordo delle navi del Gruppo sulle professioni del mare ha dichiarato Pietro Manunta, Presidente di Tirrenia CIN . La Onorato Armatori proseguirà nel creare un rapporto sempre più stretto col territorio, investendo nella cultura e nella formazione professionale di giovani sardi che intendano intraprendere questi mestieri. Abbiamo bisogno di professionalità sempre più specializzate e siamo convinti che questa collaborazione darà sbocchi lavorativi importanti e qualificati". E il Direttore dell' Ufficio Scolastico Regionale Sardegna, Francesco Feliziani ha ringraziato "Moby e Tirrenia per aver Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 18 luglio 2016 < Segue Adnkronos Trasporti marittimi offerto un' occasione concreta ai ragazzi degli Istituti Tecnici e Professionali di affacciarsi al mondo del lavoro attraverso un' esperienza che li metterà di fronte a possibili scelte per il loro futuro. La collaborazione con importanti realtà armatoriali come Moby e Tirrenia, ha aggiunto offre prospettive e motivazione e risulta fondamentale per combattere i drammatici problemi della dispersione scolastica, della disoccupazione e della difficoltà d' inserimento di tanti giovani nel tessuto produttivo". Moby e Tirrenia, compagnie 100% del Gruppo Onorato Armatori, puntano sulla valorizzazione della terra sarda. Negli ultimi anni le iniziative sul territorio sono aumentate sensibilmente, a dimostrazione di quanto il Gruppo voglia proseguire con la strategia di crescita nella terra del mare per eccellenza e nel rispetto dei suoi abitanti. L' obiettivo è quello di continuare su questa strada e coinvolgere sempre di più i giovani nei progetti dediti all' innovazione e allo sviluppo del lavoro per mare, che è il nucleo pulsante del Gruppo. Moby, TirreniaCIN e Toremar sono compagnie del gruppo Onorato Armatori, leader del trasporto marittimo passeggeri e merci da cinque generazioni. Primo al mondo per numero di letti e primo in Europa per capacità passeggeri, il gruppo occupa fino a 4.000 dipendenti, tutti italiani, inclusi gli stagionali. Con le tre compagnie, il gruppo Onorato collega Sardegna, Sicilia, Corsica, Arcipelago Toscano e Tremiti con 47 navi, tutte bandiera italiana, con 41.000 partenze per 30 porti programmate per il 2016. I Fast Cruise Ferries del gruppo sono tra i primi al mondo per qualità: Moby è stata insignita del Sigillo di Qualità "Nr. 1 oro" 2015/2016 dell' Istituto tedesco Qualità e Finanza per la qualità del servizio offerto, della prestigiosa Green Star sulle tre navi ammiraglie ed è stata eletta dai passeggeri migliore compagnia di traghetti all' Italia Travel Awards 2016. Il gruppo Onorato, che ha vinto il Business International Finance Award 2016 per l' innovativa operazione di rifinanziamento conclusa lo scorso febbraio, ha inoltre una flotta di 17 rimorchiatori di ultima generazione che forniscono in nove porti italiani servizi quali assistenza alle manovre delle navi in porto e attività di salvataggio. Tramite la controllata Sinergest, Moby gestisce inoltre la stazione marittima Isola Bianca nel porto di Olbia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 19 luglio 2016 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Trasporti marittimi L' impatto sull' economia. Sul territorio presenti 1.300 aziende con stabilimenti o rappresentanze commerciali: ai dipendenti vietato l' uso dei mezzi pubblici Le imprese italiane: produzione regolare TORINO A pochi giorni dal fallito colpo di Stato e dalla controffensiva dei sostenitori del presidente Erdogan, sono inevitabili i dubbi sulle ripercussioni che la vicenda turca avrà sull' economia italiana. Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, ritiene che le incertezze potrebbero avere ripercussioni sul Pil italiano ma sottolinea che «dire ora quali saranno gli effetti è ancora prematuro». Una prudenza condivisa dal ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda. A suo avviso il tentato golpe in Turchia non è certo una buona notizia ma «sarebbe puro azzardo fare le stime di un possibile impatto sul Pil italiano». Ciò che preoccupa maggiormente è l' effetto incertezza che viene generato da questi episodi. Che, per Calenda, assumono un peso ancor più rilevante quando è coinvolto un Paese come la Turchia, «membro della Nato, candidato all' ingresso nell' Unione europea, un alleato importante». Per fronteggiare questo rischio di incertezza sullo scacchiere mondiale, Calenda spiega che l' Italia sta cercando di identificare mercati sicuri sui quali puntare, in particolare Stati Uniti e Canada. Quanto alla Turchia, Boccia ricorda che la quota di export dell' Italia è marginale rispetto al totale. Lo scorso anno le esportazioni italiane verso Ankara hanno raggiunto i 10 miliardi di euro a fronte di 6,6 miliardi di importazioni. Per il momento, però, le aziende italiane presenti in Turchia, circa 1.300, non lamentano particolari problemi. Fca, che produce con Tofas a Bursa (dove vengono realizzate le Tipo), ha regolarmente iniziato il lavoro sabato mattina. E non sono cambiate le regole per la sicurezza dei lavoratori italiani, invitati a non utilizzare il metrò o i traghetti, spostandosi con l' auto di servizio. In pratica i consigli della Farnesina. Ma la situazione appare sostanzialmente tranquilla sia per le aziende italiane che hanno stabilimenti produttivi nel Paese sia per chi ha solo rapporti commerciali. A partire dal gruppo tessile Miroglio che opera da alcuni anni in Turchia con la joint venture Ayaydin Miroglio per la produzione, a Istanbul,di capi di abbigliamento femminile e che sta lavorando in tutta sicurezza. «Non abbiamo registrato alcuna difficoltà», assicura Paolo Vitelle, presidente della Azimut Benetti che ha chiuso l' esercizio con un valore della produzione di 680milioni ed un fatturato di 740. In Turchia l' azienda italiana che produce yacht ha conservato alcune produzioni esternalizzate che stanno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 19 luglio 2016 Pagina 4 < Segue Il Sole 24 Ore Trasporti marittimi proseguendo regolarmente, senza risentire della tensioni interna al Paese. Che rimane, tra l' altro, un cliente di notevole livello per le grandi barche prodotte in Italia. E lo stesso vale per Leondardo Finmeccanica. «Per noi assicurano al gruppo la Turchia era un mercato importante e resta tale. Chi lavora con noi e per noi è regolarmente in attività». Anche alla Maina non si attendono contraccolpi negativi per l' importazione di materie prime come l' uva sultanina o le nocciole turche che si aggiungono a quelle piemontesi per la preparazione dei dolci: i contratti sono stati siglati da tempo e non si registrano segnali relativi ad eventuali mancate consegne. Persino il turismo non ha registrato particolari contraccolpi, al di là della paura che aveva spinto ad una riduzione del 45% del numero degli italiani partiti verso la Turchia nei primi 5 mesi dell' anno. Alla Eden Viaggi assicurano che da sabato mattina non è arrivata né una richiesta anticipata da parte di chi si trovava in Turchia né un annullamento di chi aveva prenotato un viaggio per i prossimi giorni. Pare, dunque, che persino gli italiani si stiano rassegnando all' insicurezza ma non per questo rinunciano a viaggiare. Chi ha timori scegli altre mete, ma chi parte affronta anche le difficoltà del viaggio. Preoccupano forse di più i movimenti che stanno coinvolgendo altri Paesi dell' Asia Centrale, con incidenti e sparatorie dall' Armenia al Kazakhstan. E anche gli effetti di una ripresa dei rapporti "normali" tra Ankara e Mosca, con la Russia che potrebbe rivolgersi alla Turchia per sopperire alla mancanza dei prodotti italiani soggetti alle sanzioni ed alle contro sanzioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. AUGUSTO GRANDI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 19 luglio 2016 Pagina 10 La Repubblica (ed. Genova) Trasporti marittimi LE CROCIERE Costa, 750 marittimi italiani con le nuove navi «COSTA Crociere garantisce già oggi l' i m p i e g o p e r 2 7 0 0 marittimi italiani sulle proprie navi, oltre che a 1000 dipendenti nei propri uffici qui a Genova. Con le nuove navi, contiamo di avere ulteriori 750 marittimi italiani impiegati e questo è l' inizio di un percorso. Noi garantiamo impiego agli italiani perché siamo una società italiana e crediamo nell' italianità del nostro prodotto. Nel solo 2015 abbiamo assunto 250 persone e contiamo di proseguire in questa operazione di creazione di posti di lavoro e professionalità». Lo spiega Neil Palomba, direttore generale di Costa Crociere a margine della presentazione della prima Accademia di formazione per l' hotellerie di bordo, ospitata nella sede di Villa Figoli, ad Arenzano. Un' iniziativa tesa fondamentalmente a formare nuovo personale da imbarcare sulle navi d a crociera e , d i conseguenza, ad aprire nuove opportunità di lavoro in un territorio comunque sempre costretto a fare i conti con la crisi. La struttura di Arenzano, acquisita dal Comune nel 2012, verrà inaugurata a ottobre 2016. La scuola sarà gestita dalla Fondazione ITS Accademia italiana Marina Mercantile che, in collaborazione con la compagnia di navigazione, ha proposto l' offerta formativa partecipando ad un bando per disoccupati over 24 indetto dalla Regione lo scorso agosto. Le prime edizioni dei corsi sono state attivate in sedi alternative in attesa del completamento della struttura di Arenzano. Per questi corsi Costa si è impegnata all' assunzione del 60% dei formati, ovvero almeno 36 allievi. Ai corsi già esistenti, se ne aggiungeranno altri già finanziati dal Miur rivolti a 22 persone e con l' assunzione da parte di Costa del 70% dei partecipanti. «Siamo la prima e unica compagnia crocieristica in Europa e il Gruppo Carnival, di cui facciamo parte, ha investito in Italia 30 miliardi dal 1990 ad oggi. Di questi, 6 sono stati investiti per la realizzazione di navi Costa commissionate alla Fincantieri. Sono stati investiti anche in Liguria 30 milioni nel porto di Savona per la costruzione di una nuova banchina e due nuovi terminal», ha spiegato Palomba. Le nuove navi col brand Costa arriveranno nel 2019, si tratta delle prime due commissionate alla Fincantieri. «Il fatto che una compagnia come Costa Crociere abbia già partecipato in partenariato con Accademia Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 19 luglio 2016 Pagina 10 < Segue La Repubblica (ed. Genova) Trasporti marittimi all' attivazione dei primi percorsi formativi e che abbia già messo in conto di assumere il 70% degli allievi, garantendo 52 nuovi posti di lavoro, dimostra la validità del progetto», il commento dell' assessore regionale all' istruzione e formazione, Ilaria Cavo. (r.e.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA PALOMBA Il direttore generale di Costa Crociere Neil Palomba ha presentato l' iniziativa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 19 luglio 2016 Pagina 23 Gazzetta del Sud Trasporti marittimi Il grave rischio del declassamento dell' Autorità portuale e dell' accorpamento con Gioia Tauro Così Messina viene tagliata fuori dalla Storia L' appello dei movimenti civici: «Non si può svendere il nostro territorio alle scelte del Governo» Lucio D' Amico È una levata di scudi. Il tentativo, forse disperato, di evitare che, nel silenzio e nella complicità di certi spezzoni della nostra classe politica e dirigente, si consumi l' ennesimo delitto contro Messina e il suo territorio. Due movimenti tra i più attivi negli ultimi mesi, "CapitaleMessina" e la "Rete civica per le infrastrutture", uniscono le forze e firmano un documento congiunto, che è una sorta di "chiamata alle armi" per i messinesi "di buona volontà". La considerazione di partenza è amara quanto il fiele: «Via anche l' Autorità portuale: i l paradigma del declino inarrestabile di Messina. L' ulteriore declassamento scrivono l' architetto Giuseppe Falzea e l' avvocato Fernando Rizzo è servito: come si può leggere sulla Gazzetta del Sud, nella seduta del Consi glio dei ministri del 22 luglio il Governo approverà il decreto legge di riordino d e l l e Autorità portuali, c h e p r e v e d e l ' a c c o r p a m e n t o d e l l ' Autorità portuale messinese nell' Autorità di sistema con sede a Gioia Tauro. Come da noi più volte sostenuto, questo accorpamento risulterà fallimentare per il sistema portuale di Messina Milazzo non solo per la valenza simbolica del depauperamento della Città metropolitana ma soprattutto perché Gioia Tauro è un porto in crisi strutturale, con la Regione Calabria costretta a ripianare le perdite versando tra i 4 e gli 8 milioni di euro all' anno per la sopravvivenza assistenziale dello scalo transhipment, con 452 lavoratori in cassa integrazione su 1500 da 5 anni. Tali somme sostituiscono le tasse di ormeggio ed ancoraggio abolite per Gioia Tauro da una legge del 2013 per consentire di reggere la concorrenza dei porti africani e maltesi. Non sdoganando merci, Gioia Tauro produce per lo Stato solo 39 milioni di Iva pari allo 0,32% del totale prodotto dai 24 porti italiani, contro il miliardo del porto di Milazzo che a sua volta incassa 8 milioni e mezzo di euro in tasse varie (le stesse che versa la Regione Calabria). Un' operazione politica che sembra destinata solo a finanziare Gioia Tauro dai porti di Messina e Milazzo. Il terminalista Contship concessionario dello scalo, dopo 6 anni di perdite ha comunicato che intende di smettere la concessione. Perché? Perché in Calabria non ci sono ferrovie ad alta capacità e le navi portacontainers non possono sdoganare le merci caricandole sul ferrato. In definitiva Messina accorpata a Gioia Tauro, porto core inventato non collegato alle Reti Ten T, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20 19 luglio 2016 Pagina 23 < Segue Gazzetta del Sud Trasporti marittimi subirà il triste destino di essere travolta dai problemi di Gioia Tauro, sul modello dell' aeroporto di Reggio Calabria, finendo per regalare i suoi circa 100 milioni di cassa al ripianamento dei debiti del porto calabrese. Un vero affare. E cosa fa il ministro Delrio nell' incontro per risolvere la crisi del porto di Gioia Tauro? Invece di accelerare sulle infrastrutture ferroviarie promette, nella riunione con i sindacati e la Regione Calabria, la creazione dell' Agenzia del Lavoro, ennesimo ente per politici e sindacati, in attesa del completamento di un altro bacino di carenaggio per navi più piccole (con evidente concor renza alla piattaforma logistica di Tremestieri)». Se questa è l' analisi, anzi la diagnosi, l' unica terapia possibile, al momento, sembra essere quella della "riduzione del danno". Per questo, «possiamo solo sperare insistono Falzea e Rizzo che il presidente Crocetta chieda la proroga entro 15 giorni dall' entrata in vigore del provvedimento dell' autonomia dell' Authority di Messina per i prossimi 3 anni, come previsto dal decreto legge. Insomma la Città metropolitana di Messina continua a subire per l' insipienza o la complicità dei re sponsabili politici che la governano scelte contrarie al suo sviluppo economico che stanno determinando il suo inesorabile declino. Messina, precipitata in dieci anni da 260.000 a 238.000 abitanti, è rimasta senza il Ponte, senza Autorità portuale, priva di un collegamento aereo efficiente, senza treni a lunga percorrenza ma anche senza più gli inquinanti ed obsoleti traghetti, con il rischio concreto di perdere tra qualche mese la Corte d' Appello e una miriade di uffici, personale qualificato e corpi militari collegati, a causa di scelte miopi prive di visione strategica, destinata alla inesorabile marginalità. Ed a causa di tale marginalità ed in considerazione dell' orientamento delle politiche europee per cui, entro il 2025, il 25% del traffico gommato sarà spostato sul ferrato non inquinante, la Sicilia priva di continuità territoriale e del doppio binario collegato ai porti, sarà inadeguata al trasporto di merci in tempi rapidi ed a basso costo nei mercati del nord Europa e privata di ogni ipotesi di sviluppo. La classe politica oggi dominante ha tagliato Messina (e la Sicilia) fuori dalla storia».3. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 19 luglio 2016 Pagina 16 Quotidiano di Sicilia Trasporti marittimi Il sindaco Orlando, l' assessore Rizzo e il presidente della Consulta delle Culture Darawsha, hanno accolto in Comune i promotori dell' iniziativa Tappa a Palermo per "Il Mediterraneo: il mare che unisce" progetto di tutela per salute e tradizioni del Mare nostrum Una traversata a bordo di kayak con l' obiettivo di unire simbolicamente le popolazioni dell' Europa e dell' Africa PALERMO Il sindaco Leoluca Orlando, l' assessore alla Comunicazione Gianfranco Rizzo e il presidente della Consulta delle Culture Adham Darawsha hanno incontrato a Palazzo delle Aquile il console di Tunisia Farhat Ben Souissi e il Raffaele Bove, Medico veterinario dell' Asl Salerno e appassionato di kayak, che da anni collabora con la Fondazione Mida sui temi della disastrologia veterinaria e promotore dell' iniziativa "Il Mediterraneo: il mare che unisce". Erano presenti all' incontro anche il presidente della Società italiana medicina veterinaria preventiva, Antonio Sorice, il presidente della Lega navale di Palermo Giuseppe Tisci e il consigliere di origini siciliane del 15° Distretto di Los Angeles, Joe Buscaino, in questi giorni in visita in Sicilia per la stipula di un accordo fra le Autorità portuali di Palermo e della Città degli angeli. In rappresentanza del progetto "Mediterraneo il mare che unisce", Bove ha voluto omaggiare il Console di Tunisia, dello stendardo della Regione Campania, nonché di uno dei sei kajak impiegati per la traversata da Agropoli a Palermo, volta a promuovere la salvaguardia della biodiversità, della dieta mediterranea e delle attività di pesca nelle coste tunisine, con l' impegno di concludere la traversata fino a Tunisi il prossimo anno. Il console tunisino ha invece auspicato che l' anno prossimo la traversata riesca a trovare il suo naturale approdo in Tunisia. L' obiettivo originario, di raggiungere Tunisi, infatti, è stato rinviato, obtorto collo, a causa delle agitazioni e dei movimenti che turbano il continente africano, che hanno indotto i promotori a sospendere l' iniziativa per quest' anno. Sposando il progetto e sottolineando "l' indissolubile legame che unisce Palermo, città mediorientale in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22 19 luglio 2016 Pagina 16 < Segue Quotidiano di Sicilia Trasporti marittimi Europa, punto di riferimento mondiale della cultura dell' accoglienza, alla Tunisia ed ai popoli del Mediterraneo", Orlando ha voluto vergare la frase "Radici comuni, ali e vele comuni!" sulla chiglia del kayak che ha effettuato la traversata partita dalle coste di Agro poli il 25 giugno scorso con due barche a vela ed altri cinque kayak. L' itinerario originariamente scelto aveva un forte connotato simbolico: incrociare le proprie rotte con quelle utilizzate dai profughi e restituire al mare, alla terra ed ai popoli il suo ordine naturale, invertendo la tendenza di una realtà fatta di odio e sangue. Dopo avere ringraziato la Canottieri e la Lega navale di Palermo per l' impegno profuso a sostegno dell' iniziativa, Bove ha donato a Orlando una pagaia in cedro del Libano fatta da Aziz, un artigiano tunisino che vive ad Agropoli. "Sarà uno strumento utile al sindaco ha detto il medico fra il serio e il faceto per venire con noi in Tunisia l' anno prossimo". "Il viaggio ha aggiunto Bove consente agli esperti presenti a bordo di realizzare un' approfondita analisi sullo stato di salute del Mar Mediterraneo e sulle tradizioni legate alla pesca e alla dieta mediterranea, con la collaborazione di esperti in food safety and security". L' iniziativa darà vita poi a un documentario sulla fauna marina con protagonista la tartaruga Caretta caretta, animale in via d' estinzione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 19 luglio 2016 Pagina 29 Gazzetta del Sud Trasporti marittimi La proposta del Pdr per l' area demaniale ai piedi del Pilone L' area "Lanternino" può essere abbellita Collocare dei cannoni in attesa del progetto di finanza del 2011 Avviare un coordinamento tra enti territoriali locali per definire un progetto volto alla valorizzazione dell' area "Lanternino", ai piedi del Pilone. Un "paracadute" in attesa che si dia seguito al progetto di finanza già deliberato dalla giunta municipale nel 2011. Sollecita passi ufficiali il gruppo Pdr al Comune, proponendo la collocazione di antichi cannoni risalenti all' epoca garibaldina, attualmente restaurati e custoditi dall' arsenale della marina militare, trasformando la zo na in area di aggregazione e punto panoramico esaltato dalla vista sullo Stretto mozzafiato. Una proposta, sulla scia della trovata dell' ex assessore Pippo Isgrò. «Ad oggi nessun intervento infrastrutturale è stato effettuato, se non l' apposizione di uno stallo che rende carrabile l' ingresso alla zona che rientra nella g e s t i o n e d e l demanio marittimo, r e s a necessaria dall' invasione della stessa in modo caotico di veicoli a motore, che concorrono a degradarla scrivono Nino Interdonato, Nino Carreri, Rita La Paglia, Santi Sorrenti e il presidente della 6. Circoscrizione, Orazio Laganà . É ormai necessaria una gestione integrata tra enti, volta alla valorizzazione e all' inserimento nei circuiti turistici dell' intera area che ricade nella Riserva naturale orientata». La Giunta, nel dicembre 2011, ha deliberato l' affidamento della redazione del progetto preliminare delle opere di riqualificazione funzionale e strutturale del basamento del Pilone, ex Enel, per un importo di 128 milioni di euro, con lo sfruttamento della "finanza di progetto" o della "concessione e gestione". Nel giugno 2012 è stato sottoscritto dal Comune il contratto con lo Studio De Cola Associati e l' architetto Gianpiero Buffi, progettisti vincitori del concorso di progettazione per le opere di riqualificazione funzionale, per la fruizione collettiva mediante la realizzazione di infrastrutture, come ascensori panoramici e una piattaforma belvedere con ristorante e negozi. Dal territorio, nello specifico dal consigliere della 6. Circoscrizione, Giuseppe Sanò, giunge intanto una richiesta di bonifica nell' area demaniale ex lido "Al Pilone", dove sono state rinvenute da un gruppo di bagnanti, delle grosse mattonelle cementizie al di sotto delle quali è presente un grandissimo telone in nylon e altri "tesor".3(ema.rig. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 19 luglio 2016 Pagina 23 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Porti Saranno cinque le liste che parteciperanno alle elezioni del prossimo 7 agosto Città Metropolitana, 53 scendono in campo Lamberti Castronuovo capolista del centrodestra. Il Pd punta a 8 consiglieri. "Abbraccio" TripodiPedà Piero Gaeta Il "colpo" a sorpresa è il sindaco di San Procopio Eduardo Lam berti Castronuovo che capeggia la lista del centrodestra inventata da Alessandro Nicolò e Francesco Cannizzaro. Altro colpo a sorpresa è "l' abbraccio" tra il rinato Pci di Michelangelo Tripodi e il giovane movimento "Italia Unita" ispirato dal sindaco di Gioia Tauro Giuseppe Pe dà, che hanno messo insieme una lista con 7 candidati. Per il resto, tutto come previsto: con il listone Pd nato dall' asse di ferro FalcomatàRomeoIrto, destinato a fare incetta di consiglieri, la scommessa di Pierpaolo Za vettieri di creare un' area socialista e popolare e una lista della Locride. Era molto soddisfatto Zavettieri per avere messo in piedi una lista equilibrata «che garantisce una rappresentanza del territorio per zone omogenee, che è molto equilibrata e, soprattutto, senza alcun riempili sta». Anche Cannizzaro e Nicolò, che hanno varcato assieme il portone di PalazzoAlvaro erano contenti del lavoro svolto «all' interno del perimetro del centrodestra. Noi hanno sottolineato abbiamo lavorato per coinvolgere le altre forze e alla fine abbiamo varato una lista forte e coesa. Come Forza Italia potevamo anche correre da soli ma, come detto, abbiamo preferito fare gioco di squadra». Però si sono fermati a 10 candidati. Storia diversa per il Pd che ha varato un autentico "listone" coinvolgendo anche i Socialisti di Milana e il movimento "A testa alta". «Noi siamo una forza che aggrega e abbiamo voluto dimostrarlo», sottolinea sornione il segretario provinciale del Pd Seby Romeo. La convergenza trasversale tra Pci e "Italia Unita" verte su tre obiettivi prioritari: nazionalizzazione del Porto di Gioia Tauro con contestuale ritiro della concessione in capo al monopolista privato; rilancio dell' aeroporto dello Stretto attualmente agonizzante, e pianificazione di un grande progetto infrastrutturale che modernizzi la fascia ionica a partire dalla realizzazione di una linea ferrata degna di questo nome. Allo scadere del termine, dunque, sono state cinque le liste che sono state presentate a Palazzo Alvaro per eleggere il nuovo consiglio metropolitano che dovrà affiancare il sindaco Giuseppe Falcomatà nel govenro del nuovo ente. Ed ecco tutti i candidati che compongono le cinque liste in izza domenica 7 agosto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 19 luglio 2016 Pagina 23 < Segue Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Porti Democratici insieme per Regio città metropolitana: Riccardo Mauro, Caterina Bel castro, Filippo Bova, Antonino Castorina, Pasqualino Ciccone, Antonino Crea, Domenico Creazzo, Salvatore Mafrici, De metrio Marino, Antonino Nocera, Giovanni Piccolo e Filippo Quartuccio. Centrodestra metropolitano: Eduardo Lamberti Castronuovo, Giuseppe D' Ascoli, Domenico Giannetta, Antonino Matalone, Alfonso Passafaro, Massimo Ripepi, Giacomo Saccomanno, Rosario Schiavone, Luigi Dattola, Francesca Porpiglia. Area socialista popolare: Pierpaolo Zavettieri, Paolo Alvaro, Bruno Barillaro, Vincenzo Cavallaro, Maurizio Cimino, Caterina Furfaro, Domenico Idone, Federico Megna, Francesco Nicolaci, Antonio Papalia. Maria Teresa Perri, Giuseppe Zampogna. Territorio e Identità A Sinistra: Nicola Limoncino; Silvia Lottero; Antonio Perpiglia; Do menico Pirrotta; Antonio Sgambelluri; Francesco Antonio Sibio; Michele Tripodi. Uniti per unire Locride metropolitana: Giorgio Imperitura, Maria Francesca Diano, Giuseppe Giugno, Tiziana Megale, Domenico Maio, Salvatore Galluzzo, Antonio Ursino, Rosario Grillo, Salvatore Leoncini, Stefano Raschellà, Domenico Vestito, Pino Vumbaca.3. SALVATORE GRILLO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26
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