federazione ordini dei farmacisti
Transcript
FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 22/06/2015 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE IN PRIMO PIANO Il capitolo non contiene articoli SANITÀ NAZIONALE 22/06/2015 Il Sole 24 Ore Partecipate dei Comuni: una quota su 4 è «micro» 6 22/06/2015 La Repubblica - Nazionale Usa, la valvola rivoluzionaria che ci aiuterà a salvare il cuore 7 22/06/2015 La Repubblica - Nazionale Il mistero dei gas di Vulcano "Sono pericolosi bagni da vietare" 9 22/06/2015 La Stampa - Nazionale Il sogno di metter fuori la politica dalle Asl 11 22/06/2015 Il Messaggero - Nazionale Neonata morta al Fatebenefratelli, due nuovi indagati 12 22/06/2015 Il Giornale - Nazionale Un milione di vegani in mezzo a noi In tavola è servito il business «animalista» 13 22/06/2015 Il Giornale - Nazionale Gli esperti divisi sulla dieta per i bimbi : «È squilibrata». «No, ci si ammala meno» 16 21/06/2015 Avvenire - Nazionale EULAR. Nuovi dati su abatacept nell'artrite reumatoide Buoni risultati per i pazienti con malattia aggressiva trattati precocemente 17 22/06/2015 Il Mattino - Nazionale Medaglia dei farmacisti al Nobel Louis Ignarro 18 22/06/2015 La Repubblica - Affari Finanza Ismett di Palermo l'indotto virtuoso della sanità pubblica 19 22/06/2015 Corriere Economia Tari Bar e pizzerie, il conto sale dell'8,5% 20 22/06/2015 DailyMedia wellcare firma il free magazine di Ferderfarma Lombardia 22 22/06/2015 Pubblicita Today WELLCARE PROGETTA SANO E BUONO DI FEDERFARMA LOMBARDI 23 22/06/2015 Pubblicita Today People 24 22/06/2015 Pubblicom Now Federfarma wellcare sanoebuono 25 VITA IN FARMACIA 22/06/2015 Corriere della Sera - Milano una nuova sanità ma non al ribasso 27 22/06/2015 Il Messaggero - Rieti Asm, caos dopo le dimissioni 28 22/06/2015 QN - Il Resto del Carlino - Reggio Emilia Nuovo polo sanitario a CavriagoInaugurata la sede di Actf-Sanità Amica 29 22/06/2015 Il Gazzettino - Udine Il nonno vuole la sanità al computer 30 22/06/2015 Il Secolo XIX - Genova Per la sanità ora in pole c'è un magistrato 31 22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015 Laureati per il farmaceutico 32 22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015 Didattica e ricerca di qualità 33 22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015 L'internazionalizzazione e uno sguardo sul mondo 34 22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015 Oggi il pasto nutraceutico è in versione take away 35 22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015 Sviluppare buoni tarmaci 37 22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015 Le nuove sfide della distribuzione in farmacia 39 22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015 Focus: il ciclo di vita del farmaco 40 22/06/2015 Cosmopolitan E se ti scotti? 41 22/06/2015 Cosmopolitan TATTOO AL SOLE 43 22/06/2015 Cosmopolitan TIP(A) DA SPIAGGIA 44 PROFESSIONI 22/06/2015 La Repubblica - Affari Finanza Conad sente la ripresa e accelera sulle nuove iniziative 46 22/06/2015 La Repubblica - Affari Finanza KATIA SOUDRAY E IL NUOVO CEO DI SYZAM 47 PERSONAGGI Il capitolo non contiene articoli SANITÀ NAZIONALE 15 articoli 22/06/2015 Pag. 9 diffusione:334076 tiratura:405061 Partecipate dei Comuni: una quota su 4 è «micro» V. Uv. pLe "sirene" della partecipazione comunale continuano ad ammaliare tutti i sindaci d'Italia. A piazzare la propria bandierina su un'azienda, pubblica o privata che sia, non rinuncia di fatto nessuno. Sono ben 7.780 i Comuni che hanno almeno una partecipazione in 5.374 imprese, pubbliche o private: il 97% dei municipi italiani. L'ultimo aggiornamento lo fornisce la Fondazione Anci/ Ifel in uno studio che sarà presentato mercoledì 24 giugno a Roma nella quarta conferenza sulla finanza locale, quest'anno dedicata a "Stabilità, equità e sviluppo: il contributo dei Comuni". Tra gli spunti di riflessione ci sarà, appunto, anche questa fotografia , elaborata a partire dai dati Cerved-Pa, che prova a sezionare la galassia delle partecipazioni comunali, anche in base al "peso" delle quote acquisite. Il primo elemento che balza agli occhi è la polarizzazione: a un estremo, infatti, c'è un segmento, pari al 25% delle partecipazioni, che non supera il 2% del valore delle quote in mano ai sindaci. In pratica, una semplice "bandierina" di presidio. Tanto più che questo 2% rappresenta il peso complessivo dei Comuni nella singola realtà, quindi, in qualche caso, potrebbe addirittura essere spezzettato in più quote detenute da amministrazioni diverse. All'estremo opposto, invece, c'è una quota identica (25%) di inhouse puro. In un quarto delle oltre 5mila aziende la presenza dei sindaci va oltre il 95 per cento. Si tratta naturalmente dei big del settore, di fatto le ex municipalizzate: dalle realtà del trasporto pubblico locale alla raccolta rifiutie ai servizi idrici, che - come rileva anche l'Ifel «operano in un contesto in molti casi orientato da normative regionali obbligatorie». In mezzo c'è la grande fascia meno esplorata e - con ogni probabilità più "aggredibile" da qualsiasi tentativo di riforma e razionalizzazione - delle partecipazioni significative, ma non totalitarie, stratificate nel tempo, in gran parte generatrici di poltrone nei cda più che di utili o presidi strategici per l'interesse pubblico. Queste imprese, partecipate da uno o più Comuni in misura superiore al 20%, rappresentano il 58% del totale. Che cosa fanno? A scorrere l'elenco dei 73 settori di classificazione Ateco ancora una volta - si scopre che c'è di tutto, comprese alcune attività nient'affatto strategiche per le amministrazioni. Al primo posto (17%) domina, per esempio, la consulenza, settore che comprende oltre alle funzioni di advisor legale, contabile e tecnico, la pubblicità e le ricerche di mercato. Seguono l'energia e al terzo poso il commercio (farmacie escluse), che comprende persino la vendita di autoveicoli e motocicli. Ma lo studio dell'Ifel, coordinato da Riccardo Mussari, professore di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche all'Università di Siena, fornisce anche un altro importante spunto di riflessione: l'operazione pulizia in qualche Regione è già cominciata. La forbice dei Comuni che detengono partecipazioni è molto ampia. A fronte di una Valle d'Aosta con il 96% dei Comuni "imprenditori" e di un Molise appena sotto (94%), dall'altra parte sorprende il Lazio (25% di partecipazioni comunali, la percentuale più bassa), che tallona la Liguria (26%), la Toscanae l'Emilia Romagna, rispettivamente al 34 e al 32 per cento. Segno che la razionalizzazione in una parte del territorio è già realtà. La mappa del Comune imprenditore Lazio Sicilia Molise Puglia Totale Liguria Veneto Marche Umbria Abruzzo Calabria Toscana Regione Emilia R. Piemonte Sardegna Basilicata Campania Friuli V.G. Lombardia Trentino A.A. Valle d'Aosta Imprese partecipate dai Comuni dentro e fuori la Regione di appartenenza *Sei Comuni partecipano soloa entio società al di fuori della propria Regione Fonte: elaborazione Ifel su dati Cerved Pa SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 6 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Finanza locale. Nel 25% dei casi il peso degli enti non supera il 2 per cento 22/06/2015 Pag. 1 diffusione:556325 tiratura:710716 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2/ LA SCIENZA Usa, la valvola rivoluzionaria che ci aiuterà a salvare il cuore GINA KOLATA Usa, la valvola rivoluzionaria che ci aiuterà a salvare il cuore HERBERT Auspitz, 93 anni, è un sopravvissuto. Soffriva della letale stenosi valvolare aortica, ovvero il restringimento della valvola che controlla il flusso del sangue pompato dal cuore. Male incurabile che non si può prevenire. Pochi anni fa sarebbe morto, invece è sopravvissuto grazie alla sostituzione della valvola, un metodo appena approvato dalle autorità federali, pensato proprio per coloro che non sono nelle condizioni di affrontare un'operazione a cuore aperto. Il fatto è che nell'ultimo decennio il numero di vittime di attacchi cardiaci si è ridotto, ma il numero di decessi per insufficienza cardiaca causata da malattie della valvola aortica è salito del 35%, perché, nel frattempo, è aumentato il numero di persone che vivono abbastanza a lungo da svilupparle. La nuova tecnica, chiamata TAVR - che sta per «sostituzione di valvole aortiche transcatetere» - funziona proprio su questi casi, prolungando l'aspettativa di vita riducendo il numero di decessi legati al restringimento delle valvole. Il metodo è semplice: una valvola fatta con cuore di mucca viene ripiegata e infilata dentro un catetere, che poi viene inserito in un vaso sanguigno passando dall'inguine. Quando il catetere raggiunge la base dell'aorta il medico apre un palloncino che gonfia la valvola. La vecchia valvola rimane, semplicemente spinta di lato dalla nuova. I pazienti rimangono svegli tutto il tempo, sottoposti solo a leggera anestesia. Vi si è sottoposto anche l'ex segretario di Stato Henry Kissinger, 92 anni: «Il cardiologo mi ha detto che senza questo tentativo sarei finito su una sedia a rotelle col 50 % di probabilità di morire entro un anno», racconta. L'intervento, secondo l'anziano politico è stata molto meno debilitante dell'operazione di bypass a cuore aperto cui si era sottoposto in passato. Per il momento i dati sulla durata delle valvole riguardano 5 anni e l'efficacia della procedura è dimostrata solo sui pazienti gravi, che hanno più di 80 anni e un'aspettativa di vita tra i 5 e i 7 anni. Ora bisogna capire la durata delle valvole per i pazienti a rischio intermedio, che hanno fra i 70 e gli 80 anni e un'aspettativa di vita di almeno 15 anni. C'è poi un problema: le valvole tendono a "perdere" lungo il bordo. Inoltre è molto costosa. Ciò nonostante l'entusiasmo è alle stelle. C'è voluto il concorso di più teste e 20 anni di sforzi per arrivare a questa innovazione rivoluzionaria. L'idea venne nel 1989 al cardiologo danese Henning Rud Andersen dell'Università di Aarhus dopo aver sentito parlare di stent da aprire con palloncini. Comprò cuore di maiale dal macellaio, ne estrasse la valvola aortica, la montò a mano in uno stent metallico da lui realizzato. Mise un palloncino sgonfio dentro la valvola e la compresse con le dita. Fabbricò anche un catetere mettendo la valvola compressa a un'estremità. Poi la inserì dentro un maiale. Intanto in Francia il dottor Alain Cribier, cardiologo dell'ospedale Nicolle di Rouen, ebbe un'idea grosso modo simile. Aveva fama di innovatore e pensò che non sarebbe stato difficile trovare un'azienda che lo finanziasse. «Invece fu un fallimento. Negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone tutti avevano come consulenti dei chirurghi: e questi pensavano che il metodo era impossibile». Creò comunque una sua società, la Pvt. Passarono due anni: Cribier aveva fatto molta pratica inserendo valvole aortiche nelle pecore quando un uomo di 57 anni arrivò al suo ospedale moribondo. Era in condizioni disperate. Un intervento chirurgico era impossibile. Le autorità francesi gli diedero così il permesso di tentare l'intervento su di lui e su pazienti con un'aspettativa di vita di massimo due settimane. I casi disperati. Ne operò 45, tutti anziani, prolungando la vita di 38: uno sopravvisse addirittura altri 6 anni. Ma la procedura era pericolosa, il rischio di danneggiare il cuore elevatissimo. Ciò nonostante, nel 2004, la Pvt fu acquistata dalla Edwards Lifesciences per 125 milioni di dollari e il metodo introdotto negli Usa dove venne ripensato. La Edwards Lifesciences realizzò nuovi cateteri in grado di arrivare al cuore attraverso l'arteria femorale. La sperimentazione su vasta scala iniziò nel 2007 e ottenne l'approvazione per i pazienti non operabili. Su questi la sostituzione della valvola con il metodo Tavr ha ridotto il tasso di mortalità del 20% nel SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 7 22/06/2015 Pag. 1 diffusione:556325 tiratura:710716 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato primo anno. Mercoledì scorso l'organismo federale che autorizza nuovi farmaci e procedure mediche negli Usa ha approvato la nuova valvola della Edwards Lifesciences per i pazienti ad alto rischio. (© 2015 New York Times News Service Traduzione Fabio Galimberti) FONTE NYT, INFORMAZIONIMEDICHE.COM/ M.G. Il nuovo metodo IL CUORE COS'È LA TAVR è un muscolo formato da quattro camere: 2 atri e 2 ventricoli TAVR, inter vento di sostituzione di valvola aor tica transcatetere. ser ve a sostituire una valvola aor tica ristretta che non riesce ad aprirsi (stenosi aor tica) ostacolando il fusso di sangue che va dal cuore al corpo LA PROCEDURA I medici accedono al cuore attraverso un vaso sanguigno della gamba o una piccola incisione nel petto Una valvola aor tica ar tifciale, fatta da tessuto cardiaco bovino, viene preparata per andare a sostituire la valvola danneggiata (senza operazioni a cuore aper to) Un tubo (catetere) viene inserito attraverso il punto di accesso e da qui la valvola, compressa, por tata fno al cuore All'interno della valvola c'è un palloncino sgonfo che, una volta in posizione, viene fatto espandere per permettere alla valvola di posizionarsi la vecchia valvola malfunzionante viene schiacciatata sulla parete dell'aor ta Tra gli atri ed i ventricoli si trovano delle valvole che hanno il compito di regolare il fusso del sangue Il cuore pompa sangue in tutto il corpo, rifornendo di ossigeno organi fondamentali come cer vello e reni Foto: APPROVATA La Food and Drug Administration ha approvato mercoledì scorso una nuova procedura SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 8 22/06/2015 Pag. 1 diffusione:556325 tiratura:710716 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA STORIA Il mistero dei gas di Vulcano "Sono pericolosi bagni da vietare" ALESSANDRA ZINITI A PAGINA 27 "Chiudere la spiaggia delle acque calde" VULCANO. Ha tirato un bel maestrale sul porto di Levante per tutto il weekend e nella " vasca dei fanghi" è andato in scena il consueto rito di "purificazione collettiva". I turisti del "mordi e fuggi" appena sbarcati dalla piccola motonave che fa il tour delle Eolie si contendono le bocche delle fumarole per avere il getto sulla schiena, si spalmano l'argilla sul viso e sulle braccia, camminano avanti e indietro. C'è persino chi rotola in quel mezzo metro di acqua salmastra resa bianca dai depositi di argilla prima di andarsi a ripulire tuffandosi nelle "acque calde" della spiaggetta adiacente, lì dove il mare sobbolle per le fumarole che vengono su dalla sabbia. La puzza di zolfo, che si avverte ancora prima di scendere dall'aliscafo o dalle barche, in giornate così ventose è appena sopportabile, ma il 14 aprile scorso quando Julien (il nome è di fantasia) si è sentito male era una bellissima giornata di anticipo d'estate, cielo terso e aria ferma. Non era neanche nella vasca dei fanghi quel bimbo francese di nove anni, stava giocando nella spiaggia delle acque calde quando ha perso i sensi ed è crollato a terra. La disperata richiesta di aiuto della madre, il soccorso immediato, il trasporto con l'elisoccorso del 118 al vicinissimo ospedale di Lipari gli hanno salvato la vita. Ma avrebbe potuto andargli peggio perché quello che ha "avvelenato" Julien hanno spiegato i medici - era una elevatissima concentrazione nell'aria di anidride carbonica. "Gas inodore ed eventualmente letale" scrive il Dipartimento di Protezione civile che, con una nota inviata al Comune di Lipari e alla Regione siciliana, all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, alla Guardia costiera, alla Capitaneria di Porto e alla prefettura, avverte ora della "situazione di possibile pericolosità connessa con emissioni gassose in mare" e chiede di valutare l'opportunità di interdire l'accesso all'area e di vietare la balneazione nella spiaggia delle "acque calde". Una ipotesi shock per un'isola che sul turismo termale, con decine e decine di migliaia di presenze per nove mesi l'anno, basa buona parte della sua economia. E che con quel vulcano attivo ( anche se l'ultima eruzione risale al 1890) e innocuo convive felicemente da sempre. Per il Dipartimento di Protezione civile però, "sussistono condizioni di pericolosità per la pubblica incolumità nel tratto di mare dell'isola di Vulcano denominato 'acque calde', antistante la cosiddetta 'vasca dei fanghi', dove sono presenti numerosi punti di emissione di gas e dove, soprattutto in assenza di vento, possono prodursi, senza nessun preavviso, elevate concentrazioni di gas inodore ed eventualmente letale". L'acre e spesso insopportabile odore di zolfo che caratterizza la baia di Levante, dunque, potrebbe nascondere pericolose emissioni di (quella sì inodore) anidride carbonica. Una valutazione di rischio, subito girata al Comune di Lipari, supportata dalle analoghe considerazioni dell'Istituto nazionale di geofisica che monitora costantemente l'ordinaria attività del vulcano che alimenta la vasca dei fanghi proprio con l'emissione di quei vapori sulfurei giudicati un toccasana per le vie respiratorie e per le malattie osteoarticolari e con quei depositi di argilla ad altissimo contenuto di zolfo che rendono la pelle liscia come quella di un bambino. «In condizioni particolari di calma di vento che non consente la dispersione dell'anidride carbonica è stato il responso consegnato dieci giorni fa dai tecnici dell'Ingv - questo tipo di emissioni possono diventare pericolose per la possibilità di locali accumuli che determinano alte concentrazioni in atmsofera». E proprio ad altezza di naso di bagnanti perché - spiegano ancora - «l'anidride carbonica, attraversando l'acqua di mare prima di giungere in superficie, si raffredda aumentando la propria densità e tende a stazionare sulla superficie dell'acqua all'altezza di respirazione di eventuali bagnanti». La patata bollente ora passa nelle mani del sindaco Marco Giorgianni che al momento esclude il divieto di balneazione. «Non intendo sottovalutare alcun allarme - dice - ma non c'è un'escalation. Pubblicizzeremo le condizioni di pericolosità con un'apposita cartellonistica. Ho già chiesto il testo alla Protezione civile». Come dire, il turista è avvertito. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 9 22/06/2015 Pag. 1 diffusione:556325 tiratura:710716 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato I PUNTI IL CRATERE L'ultima eruzione è avvenuta nel 1890 ma l'Ingv monitora continuamente l'attività solfatarica concentrata nel cratere attivo nella parte settentrionale dell'isola 4 km Acque calde 391 123 Gelso Porto di Levante Porto di Ponente B o c c h e d iV u l c a no Isola Vulcano Isola Lipari Palermo Messina Isole Eolie Sicilia LE FUMAROLE Nel tratto di mare della Baia di Levante le fumarole sono alimentate da emissioni di vapori sulfurei a 200 metri di profondità costituite al 90 % da anidride carbonica LO ZOLFO I depositi di argilla nell'acqua salmastra ad alto contenuto di zolfo sono molto indicati dalle terme per terapie respiratorie, articolari e dermatologiche PER SAPERNE DI PIÙ http://palermo.repubblica.it www.vulcanoterme.com 22/06/2015 Pag. 13 diffusione:309253 tiratura:418328 Il sogno di metter fuori la politica dalle Asl CARLO BERTINI Èuna novità non da poco la rivoluzione nei criteri di nomine dei dirigenti sanitari contenuta nella legge sulla pubblica amministrazione varata dal Senato e ora in commissione alla Camera. Per la prima volta potrebbe nascere un albo nazionale trasparente dove vengono inseriti i nomi di chi ha i requisiti per fare il direttore generale delle asl e delle aziende ospedaliere universitarie. La Commissione Affari sociali manderà questa settimana alla Commissione Affari Costituzionali un parere in cui si chiederà di rafforzare la norma collegandola a un decreto dell'ex ministro Balduzzi per specificare meglio i requisiti di managerialità. L'obiettivo, arduo assai, «sarebbe quello di mettere fuori la politica dalla gestione di Asl e ospedali per evitare la nomina ai vertici delle strutture sanitarie di persone "amiche" di politici regionali con le conseguenze di scandali e malasanità, gravi casi di corruzione e sprechi », spiega il responsabile sanità del Pd Federico Gelli. Per valorizzare il merito e non l'appartenenza politica il Governo si è mosso in due fasi, la prima nella legge di stabilità dove viene stabilito che a guidare la sanità nelle regioni in difficoltà non siano gli stessi che hanno creato i disavanzi, cioè i governatori, ma un commissario con «comprovate esperienza e professionalità nella gestione sanitaria» nominato dal Consiglio dei Ministri. L'altra rivoluzione dovrebbe essere quella che riguarda la scelta dei direttori generali e dei manager sanitari. La legge Madia stabilisce che non saranno più nominati dalla politica, macon una selezione che prevede l'istituzione di un nuovo albo nazionale di idonei che tiene conto dei titoli di studio e di carriera, aggiornato ogni due anni. I direttori sanitari e amministrativi invece saranno scelti da appositi elenchi regionali degli idonei, con una selezione per titoli e colloqui. «In questo modo - sostiene Gelli - soprattutto in alcune regioni, chi dovrà gestire aziende sanitarie e ospedali sarà scelto con metodi meritocratici ». Sulla legge Madia, collegata alla finanziaria, pendono duemila emendamenti e dalla prima commissione dovrebbe approdare in aula entro i primi di luglio. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Camere con vista 22/06/2015 Pag. 41 diffusione:210842 tiratura:295190 Neonata morta al Fatebenefratelli, due nuovi indagati Michela Allegri È sopravvissuta solo 10 giorni, la piccola Maria. Nata all'ospedale Fatebenefratelli sull'Isola Tiberina e deceduta dopo poco più di una settimana. Per questa vicenda, 6 medici sono già a rischio processo, con l'accusa di omicidio colposo. Altri due sanitari sono invece finiti sul registro degli indagati. E dopo nuove indagini, il pm Antonio Calaresu ha trovato altri presunti responsabili per la morte della bimba: si tratta di due dirigenti del reparto di ginecologia del nosocomio, Paolo Fusco e Herbert Carmelo Carlo Valensise. Se la Procura avanzasse richiesta di rinvio a giudizio, potrebbero trovarsi sul banco degli imputati insieme ai colleghi indagati Emanuela De Simone e Gianfranco Gallo, che all'epoca dei fatti era in servizio presso il pronto soccorso. Secondo gli inquirenti, con altri 6 camici bianchi che hanno seguito il decorso ospedaliero della mamma della neonata, avrebbero sottovalutato i sintomi della gestante, evitando di diagnosticare le complicanze che hanno portato al decesso della bimba, venuta alla luce prematura. I fatti risalgono al giugno del 2012. Paola V. quasi al termine della gravidanza, viene visitata dal dottor Gallo che avrebbe rilevato delle "perdite ematiche", ma non avrebbe prescritto alla paziente gli accertamenti diagnostici necessari per monitorare la situazione. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'inchiesta 22/06/2015 Pag. 1 diffusione:192677 tiratura:292798 Un milione di vegani in mezzo a noi In tavola è servito il business «animalista» Cristina Bassi Cambiano le abitudini degli italiani a tavola. Nel nostro Paese sono più di un milione i vegani, coloro cioè che non mangiano alimenti di origine animale: né carne, né pesce e neppure derivati come latte, formaggio e uova. Crescono le aziende che vendono prodotti «cruelty free», mentre si apre il dibattito sulle conseguenze di una simile dieta anche sui bambini. alle pagine 18-19 «Quando ho un vegano a cena mi vorrei ammazzare. Sono dei grandissimi rompiscatole».CosìAlbaPariettihacatapultato il popolo vegano sulle pagine di gossip,etichettandolo come una specie di setta di fanatici. Ma con buona pace della signora Parietti gli italiani che non mangiano alimenti di origine animale, cioènécarnenépesceeneppurederivati come latte, formaggio e uova, sono in continuoaumento.Secondol'indagine presentata a maggio 2015 da Gfk-Eurisko in collaborazione con l'azienda Tre Valli e l'Associazione vegani italiani onlus e Vegan Ok Network, le persone in Italia tra i 18 e i 64 anni che per motivi etici o salutistici hanno scelto questo regime dietetico sono quasi un milione e 150mila (il 3%). Il nostro Paese è secondo nel mondo solo all'India. I vegetariani sono il 6%, mentre crudisti e fruttariani sfiorano il 2%. Boom di vegani vuol dire boom della veganeconomy . La domanda d i p r o d o t t i c r u e l t y - f r e e a u m e n t a e l e a z i e n d e adeguanol'offerta.Cosìnegoziesupermercati.RenataBalducci,dal2012presidentediAssovegan,faunbilancio:«D atempoilmercatointercetta unatendenza in evoluzione. Oggi con il marchio etico Vegan Ok certifichiamo ben 200 aziende (che vendono articoli che non comportino "l'uccisione, la detenzione o lo sfruttamento di animali", ndr ). La gamma di prodotti è molto ampia e comprendenon solo alimenti, ma anchecosmetici, abiti, cibo per cani. Per quanto riguarda la grande distribuzione, molti supermercati hanno gamme di prodotti dedicate e cercano ogni giorno nuovi fornitori. Per il consumatore vegano è tutto più semplice». Non solo. Spesso anchechinonsièconvertitoalveganesimo prova a mangiare responsabile per un periodo, oppure è solo curioso. E il bacino si allarga. Sempre secondo Eurisko, quattro italiani su cinque conosconogli alimentiabase di soiaeil 40%li consumaabitualmenteolihaconsumatialmeno unavoltanegli ultimi seimesi. L'acquirente tipo viene dal NordOvest, abita in città e occupa posizioni dirigenziali.Lamaggiorpartesonodonne (58%) tra i 45 e i 54 anni (28%) e tanti hanno una laurea (17%). Ben il 54% ha deciso per la spesa «verde» nell'ultimo anno. Ma quanto costano brioche crueltyfree ebraciolevegetali?Ilveganoèconsideratouncliente dinicchiama disposto aspendere.«Alungotermineicostivengono ammortizzati da quello che si risparmiainspeseperlasalute»,assicuranomoltidiloro.Federfauna,laconfederazione degli allevatori, mette l'accento sui costi alti di questo stile di vita. E su quello che battezza come «marketing animalista». Un sistema che specula vendendo a prezzi maggiori di quelli di carneepesceprodottilecui materieprimelegumi,cereali,soia-hannocostiirrisori all'ingrosso. Ecco la prova dello scontrino, fatta in un supermercato milanese. Un tubetto da 150 grammi di maionese di soia vale 2,39 euro, quello di un marchio conosciuto da 170 grammi è a 1,25 euro. Due cotolettevegetalisurgelatecostano2,95 euro,cinquediquelledipollosicomprano a 5,09 euro. Un litro di latte fresco di soia vale 2,39 euro, un litro di quello di mucca si vende a 1,19 euro. Ci sono anche i seitan burger (due per 2,89 euro), il tofu (2,89 euro per 360 grammi), l'affettato vegetale (100 grammi a 3,29 euro). Il conto sale se ci si rivolge ai negozi biologici o specializzati. Chi mangia vegano però non ci sta alluogo comune della dietadaricchi.«Infamigliasiamoindue e spendiamo 160 euro al mese per mangiare - spiega Renata Balducci, vegana pura da 16 anni -. I prodotti non sono sempre cari, frutta e verdura di stagione non lo sono. E poi cucino molto: certo i pasti pronti sono cari, ma è così anche perquellicomuni.Nelcomplessounvegano spende meno di un onnivoro». NeppureMichelaVittoriaBrambilla,exministrochedamoltiannievita i prodotti animali, ha dubbi. «Non è vero che i prodotti per vegetariani e vegani costano troppo - afferma la deputata di Forza Italia che ha presentato SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA NUOVA DIETA TRA MODA E SALUTE/CONTROCORRENTE 22/06/2015 Pag. 1 diffusione:192677 tiratura:292798 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato proposte di legge per introdurre la scelta veg nelle mense scolastiche e ospedaliere e per diffondere la cultura green nelle scuole -, io li consumo abitualmente. È risaputo che la carne costa più deglialtrialimenti.Inpiùormaiquesta offerta si è affermata e la scelta è ampia». C'è stata anche un'evoluzione: piatti dall'aspetto poco invitante e dal gusto non proprio appetitoso sono diventati ingredienti ben presentati e saporiti da preparare in mille modi. Chi ha fiutato il business non si limita a immettere sul mercato nuovi articoli. C'è chi al grido di «go vegan» ha intrapreso strade originali o si è inventato una professione. T-shirt, scarpe e creme «animal free» sono facili da trovare non solo on line. «Universo vegano» ha aperto in franchising una ventina di fast food, mentre entro l'anno arriverà dalla Germania «Veganz», il supermarket dedicato. Roberta Bartocci, biologa nutrizionista, nel 2011 è diventata Vegcoach, con tanto di marchio registrato. Viene da una famiglia di allevatori e macellai, è vegana da 15 anni e segue chi vuole fare il salto. «Il primo passo è cambiare ordine di idee. Ciò che di solito consideriamo un contorno, le verdure, diventa la base dell'alimentazione. Cambiare stile di vita non vuol dire solo eliminare certi cibi, ma sostituirli e reimpostare le nostre giornate, assumendo cinque gruppi fondamentali: cereali sempre diversi, legumi, frutta secca, frutta e verdura». Come vanno le richieste? «Bene. Il settore è in crescita esponenziale. Non lavoro solo con vegani o aspiranti vegani, ma anche con aziende e ristoranti che vogliono adottare un menu ad hoc». A questo si aggiunge la nuova frontiera dei «meat substitutes», i sostituti della carne di seconda generazione, che negli Usa attira gli investimenti dei big della Silicon Valley e che in Europa ha il bacino maggiore. In arrivo Impossible Foods che produce hamburger e salumi con un composto del ferro, l' heme , che dà ai cibi gusto, consistenza e colore simili a quelli del manzo. E Hampton Creek, che ricava uova da un mix di piselli, semi di girasole e olio di colza. C'è il rovescio della medaglia. Il successo rischia di trasformare la rivoluzione vegana non solo in una moda ma anche nell'ennesimo trend consumistico. «Le scelte etiche sono del tutto personali - sottolinea Michela Vittoria Brambilla -, non si impongono né si adottano per moda. Dobbiamo tutti andare verso questo stile di vita, per l'orrore cui sono sottoposti gli animali negli allevamenti intesivi, per la nostra salute e per tutelare l'ambiente. L'Italia è già più avanti di molti Paesi e vegetariani e vegani si diffonderanno sempre di più grazie alle nuove generazioni». È d'accordo Renata Balducci: «Se qualcuno intraprende il veganesimo per moda? Certo. Ma se si fa questa scelta con consapevolezza e compassione, non si torna indietro. E se si fa per emulazione, magari poi si comincia a stare meglio e si approfondisce l'argomento. Ci sono quelli che improvvisano e poi tornano onnivori, ma sono di più le persone che si aggiungono alle nostre file. Basti pensare che nel 2010 eravamo appena 700mila. È che noi vegani siamo contagiosi». CHE COSA POSSONO MANGIARE (porzioni al giorno) Grassi e dolci vegetali (Da usare con moderazione) Sostituti dei latticini soia, sesamo, tofu, latte di riso, di canapa Legumi, frutta secca, semi porzioni Cereali integrali 1/2 6% La percentuale di vegetariani in Italia; seguiti dal 3% di vegani, poi il 2% di crudisti e fruttariani (secondo un'indagine condotta da Gfk-Eurisko a maggio 2015) Verdura Frutta Una crociata lunga 70 anni Itermini veganismo e vegano indicano un movimento filosofico e uno stile di vita fondati sul rifiuto di ogni forma di sfruttamento degli animali (a scopi alimentari ma anche nel campo dell'abbigliamento, dello spettacolo e in ogni altro settore). Derivano dalle parole inglesi «veganism» e «vegan», coniate dall'inglese Donald Watson. Il movimento nacque nel 1944 quando Watson e Elsie Shrigley, membri della Vegetarian Society, decisero di coordinare l'attività dei «vegetariani non consumatori di latticini» fondando a Londra la Vegan Society, di cui Watson stesso fu eletto presidente. Per identificare il movimento fu adottato il termine vegan, che è la contrazione di vegetarian. I DIVIETI PIÙ SORPRENDENTI La sua produzione comporta, come nel caso di tutti gli altri allevamenti, sofferenza, sfruttamento e morte delle api Miele Alcuni vengono colorati con il colorante E120, ricavato da un insetto di nome cocciniglia Aperitivi di colore rosso I cani usati per la ricerca sono a rischio maltrattamento. I 22/06/2015 Pag. 1 diffusione:192677 tiratura:292798 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato vegani combattono molte forme di sfruttamento: addestramenti lesivi o offensivi, interruzione dell'alimentazione per aumentare la capacità di ricerca degli animali, uso di museruole, spazi non adeguati, super lavoro Tartufi La coltivazione di palme da olio sottrae terreno alle foreste, anche pluviali, che vengono distrutte appiccando incendi, sterminando popolazioni animali e violando i diritti degli indigeni Olio di palma Il vino può contenere coloranti o additivi animali, la birra può essere chiarificata con prodotti di origine animale. Alcuni alcolici possono essere trattati, chiarificati, stabilizzati con colla di pesce, albumina, caseina, gelatine animali Vino e alcolici Spesso contengono lanolina, ricavata dal vello degli ovini Chewing gum LE PRINCIPALI REGOLE NON ALIMENTARI L'EGO Vietati i prodotti che usano pelle e cuoio, le alternative sono lorica, vegetan, tessuto, sughero, legno e gomma Scarpe e borse No a lana e seta. Sì ai piumini imbottiti non con piume ma con strutture di nylon e ad abiti fatti con cotone bio proveniente da aziende certificate Abiti Non devono avere componenti di origine animale né essere sperimentati su animali. La novità sono quelli a base di canapa Cosmetici Una rete di farmacie, Pharmavegana, assicura la vendita di prodotti non testati su animali né con componenti di origine animale Farmaci Oltre a non essere testati su animali né contenere parti di origine animale, i prodotti devono garantire la biodegradabilità e un basso impatto sull'ambiente Pulizia della casa Anche per cani e gatti c'è un'intera gamma targata "vegan" di croccantini e cibi in scatola, rigorosamente di origine vegetale Cibo per animali Non devono essere steariche o di cera d'api ma di paraffina Candele 200 Le aziende italiane a marchio «Vegan Ok» che vendono prodotti che non comportano l'uccisione, la detenzione o lo sfruttamento di animali Non solo cibo, anche abiti o cosmetici 22/06/2015 Pag. 18 diffusione:192677 tiratura:292798 Gli esperti divisi sulla dieta per i bimbi : «È squilibrata». «No, ci si ammala meno» E adesso i genitori vogliono nelle mense scolastiche anche i «menu verdi» CBas IlmanifestodeiGenitoriveganièchiaro: «Abbiamo a cuore la salute e il benessere di "tutti" gli animali, compresi i nostri bimbi». Mamma e papà vegan crescono figli vegan, senza eccezioni. «Ungenitoredevescegliereilregimealimentare del proprio bambino e se vive animalfree , ancheilpiccololofarà»,sottolinea Roberta Bartocci, biologa nutrizionista vegana e autrice dell'e-book Svezzamento 6-24 mesi . La dieta priva di alimenti di origine animale è consigliata dai pediatri vegani alle donne in gravidanza, ai neonati e in tutte le fasi dellacrescita.Unadellebattagliedeigenitori vegani è per ottenere menu cruelty free nelle mense scolastiche. Nontuttigliespertiperòsonod'accordo. «Non sono prevenuta nei confronti della scelta vegana - interviene Manuela Pastore, dietistaclinica all'istituto clinico Humanitas di Rozzano (Milano) -. Tuttavia ho molti dubbi sull'imposizione di questo regime alimentare ai bambini,comesull'applicazioneadaltre categorie particolari: anziani, sportivi, persone con gravi patologie». I motivi? «Si tratta di una dieta non equilibrata continua Pastore - e non ci sono studi scientifici validati che escludano ripercussioni sulla crescita. Esistono dei rischi». La dietista clinica mette in guardiagenitori easpiranti vegani:«Unadieta equilibrata dovrebbe includere tutti i gruppi alimentari e il veganesimocomporta alcune carenze, come quelle di ferro,vitaminedelgruppoB,B12inparticolare,calcio.Questicomponentipossono essere assunti sottoforma di integratori, ma nessuno può sostituire il valore nutrizionale e le sinergie che i singoli nutrienti acquisiscono in un alimento e in associazione agli altri di un pasto equilibrato. I rischi per la salute sono collegati a tali carenze: dall'anemia all'osteoporosi». La conclusione: «Mancano studi accreditati sui benefici della dieta vegana, compresa la presunta prevenzione di malattie, mentre sono noti quelli sui vantaggi di una dieta più completa come la mediterranea. Lascerei la massima libertà sulle scelte personali, ma un'alimentazione priva di ingredienti animali deve essere condotta sotto stretto controllo medico, in particolare per alcune categorie a rischio». Sul fronte opposto Bartocci, che precisa: «I nutrizionisti "generalisti" spesso non conoscono bene il nostro mondo». E continua: «Il veganesimo è adatto a tutti, nessuna categoria è esclusa. Fa bene e previene alcune patologie, tra cui certe forme di cancro e di diabete. Per quanto riguarda i più piccoli, chiediamoci piuttosto se quelli che mangiano carne sono sani e interroghiamoci su quelli obesi o con il colesterolo alto». La nutrizionista vegana aggiunge che «la letteratura scientifica ha sdoganato questo tipo di alimentazione in età pediatrica, perché dà un apporto che soddisfa i Larn (i Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti, ndr )». Anche Bartocci raccomanda l'aiuto di uno specialista: «La dieta deve essere ben pianificata e i piccoli devono essere seguiti. Ma i vegani si informano, si rivolgono a professionisti e monitorano la propria salute. Per i genitori questo è doppiamente vero». Infine assicura: «I bambini vegan crescono esattamente come gli altri, solo che si ammalano meno delle patologie di origine infiammatoria tipiche della loro età, come otiti e faringiti». SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato OPINIONI A CONFRONTO/CONTROCORRENTE 21/06/2015 Pag. 28 diffusione:105812 tiratura:151233 EULAR. Nuovi dati su abatacept nell'artrite reumatoide Buoni risultati per i pazienti con malattia aggressiva trattati precocemente Presentati all'EULAR 2015 appena concluso a Roma i dati sugli studi di Fase Illb AVERT e AMPLE in tre distinti poster sulle terapie per l'artrite reumatoide (AR). Gli studi hanno coinvolto pazienti con artrite reumatoide attiva da moderata a grave e biomarkers di malattia aggressiva, come gli ACPA (anticorpi antiproteine citrullinate) e fattore reumatoide (RF) entrambi associati ad una progressione più severa della patologia e a danno articolare. I risultati suggeriscono una correlazione tra gli ACPA e la risposta al trattamento, e forniscono ulteriori dati sull'utilizzo di abatacept più metotrexato (MTX) in questi pazienti. Nell'artrite reumatoide, le cellule T attivate nella risposta immunitaria inducono processi infiammatori a cascata che portano alla produzione di auto-anticorpi. Inibire l'attivazione delle cellule T nella risposta immunitaria può aiutare a ridurre la formazione e il livello degli auto-anticorpi. «Questi dati sono tra i primi a dimostrare il possibile impatto di una terapia biologica sugli ACPA nelle fase precoci dell'artrite reumatoide caratterizzata da elevata attività autoimmune e dalla presenza di auloanticorpi - afferma T.VV.J. Huizinga, MD, PhD, Leiden University Medicai Center, Leiden (Olanda) - i risultati forniscono ulteriori indicazioni sul ruolo dei markers di risposta biologica per definire la malattia e gestire la terapia». «Queste analisi forniscono informazioni promettenti sulla progressione della malattia - spiega Douglas Manion, M.D., Head of Specialty Development, Bristol-Myers Squibb - con ulteriori indagini, potremo avere altre informazioni sull'uso di abatacept più metrotressato in pazienti con artrite reumatoide precoce, attiva, da moderata a grave». Abatacept è disponibile in Italia, approvato da AIFA e rimborsato in classe H, sia nella formulazione sottocutanea che in quella endovenosa. (C. DON.) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Pagina a cura di StudioNews - [email protected] - Grafica: Milano Graphic Studio Srl 22/06/2015 Pag. 37 diffusione:79573 tiratura:108314 Medaglia dei farmacisti al Nobel Louis Ignarro Il presidente dell'Ordine dei Farmacisti Enzo Santagada ha consegnato a Louis Ignarro - premio Nobel per la Medicina nel 1998 - una medaglia d'oro per i meriti scientifici e culturali. Alla cerimonia, che si è svolta presso la sede dell'Ordine dei Farmacisti, in via Toledo, erano presenti, tra gli altri, Pippo Cirino, ordinario di Farnmacologia e responsabile della formazione alla Federico II, Giuseppe Caliendo, ex assessore provinciale all'Ambiente, ordinario di Chimica Farmaceutica, il presidente dei Federfarma, Michele Di Iorio. Ignarro, biochimico statunitense - nacque nel 1941, a Brooklyn, da padre napoletano e mamma siciliana emigrati negli Stati Uniti agli inizi del '900 - ottenne il massimo riconoscimento per la medicina insieme con Robert Furchgott e Ferid Murad, per aver scoperto le implicazioni della molecola di monossido di azoto nel sistema cardiovascolare. Molti lo conoscono come «il Nobel del Viagra», la famosa pasticca blu contro l'impotenza, ma i meriti di Louis Ignarro vanno ben oltre la scoperta che ha portato alla creazione di un singolo farmaco, seppure di fama mondiale. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il riconoscimento 22/06/2015 Pag. 20 N.23 - 22 giugno 2015 diffusione:581000 Andrea Frolla La sanità pubblica non è necessariamente solo una spesa, ma può essere un volano per l'economia, in grado di creare posti di lavoro e ricchezza per il territorio. L' Ismett, Istituto Mediterraneo per i Trapianti e le Terapie ad Alta Specializzazione, ne è una prova evidente. A18 anni dalla nascita, l'istituto di Palermo, partecipato al 55% dalla Regione Sicilia e al 45% dallo University of Pittsburgh Medicai Center, traccia un primo bilancio economico della sua gestione. Secondo lo studio commissionato al Battelle Memorial Institute, centro di ricerca Usa indipendente e no-profit, dal 1997 l'Ismettha generato un giro d'affari di 132 milioni di euro e ha creato 1.793 posti di lavoro, divisi quasi equamente tra diretti e indiretti. Ma per l'analisi, presentata a Roma durante lo scorso Forum PA, i benefici economici della presenza dell'istituto non si fermano qui e coinvolgono anche il contenimento della spesa sanitaria e gli investimenti. Proprio grazie aUTsmett, nel 2013 la regione Sicilia è riuscita a "trattenere" 128 milioni di euro, parte in ricavi ma soprattutto, per circa 73 milioni, come risparmio relativo al costo di quei 6mila pazienti che, senza l'alto livello di specializzazione garantito a Palermo, sarebbero stati costretti a curarsi fuori dei confini siciliani. Inoltre, pur non essendo nato con lo scopo di riempire le casse pubbliche, l'istituto è riuscito anche in questo, garantendo ogni anno, secondo lo studio Battelle, poco più di 3 milioni di euro in entrate fiscali alla Sicilia e circa 20 milioni allo Stato. "Abbiamo appena 78 posti letto, di cui 16 per la terapia intensiva, ma tra visite, day hospital e ricoveri, riusciamo ad ospitare quasi 15mila pazienti ogni anno", spiega Bruno Gridelli, direttore dell'Ismett. » Sulla scia del successo ottenuto dall'istituto, l'università di Pittsburgh e la Regione provano a raddoppiare: hanno deciso di realizzare a Carini, in provincia di Palermo, il Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica. La nuova struttura, che avrà una superficie di oltre 25mila metri quadrati, ospiterà laboratori specializzati di ingegneria biomedica, ma anche spazi per incubatori d'impresa. Le innovazioni prodotte nel nuovo centro potranno essere poi messe sul mercato da imprese operanti in Sicilia o da startup da creare caso per caso. Foto: Bruno Gridelli direttore dell'Ismett di Palermo SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ismett di Palermo l'indotto virtuoso della sanità pubblica 22/06/2015 Pag. 45 N.29 - 22 giugno 2015 Tari Bar e pizzerie, il conto sale dell'8,5% A Milano aumenta la tassa rifiuti per pubblici esercizi e librerie (6,5%). Sconto del 2,4% alle banche. Case: più 2,9% GINO PAGLIUCA Gli esercizi pubblici milanesi costretti a fare i conti con un bollettino della Tari per il 2015 più salato forse se la possono prendere con l'Expo. E' un'ipotesi che si può fare se si considera che quest'anno il maggiore incremento della tassa rifiuti, +8,5%, riguarda bar e ristoranti, mentre gli alberghi senza ristorante occupano comunque uno dei primi posti nella classifica dei rincari, con un più 6%. Una spiegazione potrebbe essere infatti che con il maggior afflusso di turisti questi esercizi produrranno nel 2015 una maggiore quantità di rifiuti. Se questo però è il criterio si ipotizzano anche forestieri appassionati di shopping nella capitale della moda (+6,5% l'incremento dei costi dei negozi di abbigliamento) ma anche colti perché nella stessa misura sono colpite le librerie. Come vediamo dalla tabella di questa pagina, non ci sono però solo aumenti; delle 32 categorie in cui il comune suddivide le utenze non domestiche 16 possono godere di una riduzione del 2,4% rispetto alla tariffa dello scorso anno. Tra le attività che ne possono beneficiare ci sono le banche, le rivendite di alimentari, le farmacie. Il criterio Non vi sono novità nella metodologia di determinazione delle tariffe, che per le utenze non domestiche sono commisurate alla superficie dell'unità e dipendono dall'attività svolta dal suo occupante: a questo proposito va ricordato che il tributo tocca per intero all'inquilino qualora utilizzi l'immobile per più di 183 giorni nell'anno solare. Al computo poi si applica un'addizionale del 5%, che fino all'anno scorso era appannaggio della Provincia ma ora va alla Città metropolitana. Il costo maggiore nel non residenziale è quello applicato ai negozi di ortofrutta, alle pescherie e alle pizzerie al taglio, con una tariffa di 30,85 euro al metro quadrato più addizionale metropolitana; seguono a breve distanza i negozi di fiori, con 30,05 euro al metro mentre il conto per i ristoranti è di 27,88 euro. Gli uffici pagano 5,47 euro al metro, i supermercati 11,47 euro, i capannoni industriali 3,82 euro. Un conto comunque salato che in alcuni casi si può ridurre in maniera significativa. Il regolamento meneghino della Tari infatti prevede una serie di sconti per particolari situazioni. Ad esempio le start up costituite da non oltre due anni godono di una riduzione del 5% del costo del tributo, purché l'attività svolta sia finalizzata alla ricerca e all'utilizzazione industriale dei suoi risultati, e non costituisca il proseguimento di un'impresa già operante; per le onlus registrate c'è uno sconto del 25%; analoga riduzione è prevista che per chi svolga la sua attività in immobili situati in strade chiuse al traffico per lavori di pubblica utilità da oltre sei mesi e abbia un unico punto di accesso su quell'area. Infine chi può documentare il conferimento di rifiuti riciclabili a enti terzi può ottenere una riduzione commisurata alla quantità non smaltita dall'azienda comunale. Tariffe in casa Per quanto riguarda le tariffe domestiche, aumentano in media del 2,9%; la metodologia di calcolo in questo caso è diversa da quella applicata al non residenziale. Base per il computo è il numero delle persone che occupano l'appartamento; c'è una quota forfettaria che si paga indipendentemente dalla superficie dell'alloggio (ad esempio per due persone 99,384 euro, per quattro 143,56 euro) e una quota invece è calcolata per metri quadrati (per due persone si pagano 1,77 euro al metro, per quattro si sale a 2,15 euro). Alla somma così ottenuta si aggiunge il 5% per la Città metropolitana. Per i box la tariffa è commisurata al numero di auto potenzialmente ricoverabili. Fino a 15 metri si paga la tariffa a metro quadrato di un occupante, da 16 a 30 per due e così via. Ricordiamo infine che a differenza di quanto accade con Imu e Tasi il contribuente non deve fare nessun calcolo perché è il Comune a mandare i bollettini di versamento e se SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Fisco Dopo Imu e Tasi arriva l'appuntamento con il tributo sulla spazzatura. Nessun conto da fare: il comune deve mandare i moduli 22/06/2015 Pag. 45 N.29 - 22 giugno 2015 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato tarda non può chiedere sanzioni. Chi sceglie di pagare in due rate dovrà versare la prima,entro il 31 luglio e il saldo entro il 31 ottobre. Si può anche optare per pagare tutto in unica soluzione, entro il 30 settembre. © RIPRODUZIONE RISERVATA tassa rifiuti per pubblici esercizi e librerie (6,5%). Sconto del 2,4% alle La Tari di Milano per gli immobili di impresa. Variazione annua del costo Il conto è servito Superficie indicativa BAR, PASTICCERIA RISTORANTE LIBRERIA ABBIGLIAMENTO E CALZATURE ALBERGO SENZA RISTORANTE FIORI E PIANTE ORTOFRUTTA, PESCHERIA PARRUCCHIERE TENDE E TESSUTI UFFICIO, STUDIO PROFESSIONALE AUTOFFICINA SUPERMERCATO CAPANNONE INDUSTRIALE DISCOTECA AUTOSALONE LABORATORIO ARTIGIANALE BANCA SALUMERIA, PANETTERIA FARMACIA, TABACCAIO ELETTRICITÀ, IDRAULICA CON NEGOZIO 100 300 250 200 1.000 50 50 50 150 100 400 1.000 1.500 600 800 300 500 80 80 50 Tari 2015 1.892 8.783 1.374 1.099 4.188 1.578 1.620 299 543 574 2.271 12.039 6.011 4.998 1.785 1.424 1.333 963 628 225 Diff. % annua 8,50% 8,00% 6,50% 6,50% 6,00% 5,50% 5,40% 4,70% 3,60% 3,10% 1,60% -2,40% -2,40% -2,40% -2,40% -2,40% -2,40% -2,40% -2,40% 2,40% Tipologia Il costo per le utenze domestiche; variazione annua media +2,9% Così per i privati Mq 1 2 3 4 5 6 E OLTRE 50 65 80 100 110 120 Tari 2015 137 225 288 377 453 512 Componenti Fonte: elaborazione Corriere Economia 22/06/2015 Pag. 25 diffusione:15000 tiratura:15000 wellcare firma il free magazine di Ferderfarma Lombardia Wellcare è al fianco di Federfarma Lombardia per diffondere anche in farmacia la cultura del cibo sano e gustoso, prima forma di prevenzione di molti disturbi. L'agenzia ha ideato e realizzato il free magazine con i consigli del nutrizionista professor Nicola Sorrentino e le ricette appositamente elaborate da sei chef stellati. In italiano e inglese, Sano e Buono è in distribuzione nelle 2.700 farmacie della Lombardia e online sul sito www.sanoebuono.it. L'iniziativa, in collaborazione con Fidia Farmaceutici e Pool Pharma, rientra nell'ambito della campagna lanciata in concomitanza a Expo Milano 2015. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato AGENZiE 22/06/2015 Pag. 1 Pubblicita Today WELLCARE PROGETTA SANO E BUONO DI FEDERFARMA LOMBARDI Wellcare progetta saNo e buoNo di federfarma lombardi pag. 13 Wellcare è al fianco di Federfarma Lombardia per diondere anche in farmacia la cultura del cibo sano e gustoso, prima forma di prevenzione di molti disturbi. L'agenzia di Marketing e Comunicazione milanese, specializzata nel settore Salute e Benessere, ha ideato e realizzato il free magazine Sano e Buono con i consigli del nutrizionista professor Nicola Sorrentino e le ricette appositamente elaborate da sei chef stellati e membri dell'associazione Jeunes Restaurateurs d'Europe. In italiano e inglese, Sano e Buono è in distribuzione nelle 2.700 farmacie della Lombardia e on line sul sito www.sanoebuono. it . L'iniziativa rientra nella campagna Sano e Buono che Federfarma Lombardia ha lanciato in concomitanza a Expo Milano 2015. Obiettivo della campagna è coniugare salute e gusto nella cornice della dieta mediterranea. "Lo stile alimentare italiano non solo è sano e buono, ma è una potente arma di prevenzione. Abbiamo voluto parlare di un tema delicato come la salute in modo piacevole. Il messaggio parte proprio dalle farmacie, il più diuso presidio sanitario per i cittadini e per i turisti in visita all'Expo", ha commentato Giovanni Borroni , ceo di Wellcare. "Sull'alimentazione, tema portante di Expo Milano 2015, le farmacie hanno sempre avuto un ecace ruolo informativo e divulgativo illustra Annarosa Racca , presidente di Federfarma. - La partecipazione al progetto Sano e Buono dimostra l'impegno costante delle farmacie a occuparsi della salute dei pazienti, consigliandoli anche nell'alimentazione". La campagna ha potuto contare sul patrocinio di due aziende farmaceutiche italiane: Fidia Farmaceutici e Pool Pharma . SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato dentro expo 22/06/2015 Pag. 19 Pubblicita Today Martin hubert assume il ruolo di nuovo ceo di nugg.ad l'azienda tedesca specializzata in targeting. In precedenza Hubert è stato direttore generale di Ströer Digital Group. Sua responsabilità lo sviluppo del business sul mercato internazionale e l'evoluzione del portfolio prodotti dell'azienda nella direzione del data management. I due ceo uscenti Karim H. Attia e Stephan Noller continueranno la collaborazione con l'azienda come advisor. Hubert ha lavorato per Interone Worldwide GmbH, parte di BBDO, e come ceo alla Performance-Marketing-Agency eprofessional GmbH per poi arrivare a Ströer Digital Group. Maniele tasca è il nuovo presidente di esd italia . Tasca è stato eletto nel corso dell'Assemblea Generale, insieme ai due Vice Presidenti Sergio Reale di Acqua & Sapone e Mauro Carbonetti di Sun. Sostituisce Marcello Poli, Presidente nell'ultimo biennio. L'Assemblea dei Soci ha provveduto anche al rinnovo delle cariche del CdA: per Selex Gruppo Commerciale sono stati eletti Dario Brendolan, Marcello Cestaro, Giovanni Pomarico e Maniele Tasca; per Sun Mauro Carbonetti; Sergio Reale per Acqua & Sapone; Paolo Orrigoni per Agorà Network e Harald Antley per Aspiag Service, società entrata a far parte della compagine sociale dal primo gennaio di quest'anno. Monica Ceppi è stata nominata corporate marketing director di polti spa, il principale produttore Italiano di apparecchi per lo stiro e la pulizia della casa. Nel suo nuovo incarico riporta direttamente alla Direzione Generale ed è responsabile a livello corporate per la strategia di sviluppo prodotto e comunicazione, inclusi i piani di lancio trade e consumer, la pianificazione e gestione degli eventi e delle manifestazioni del settore. Liveperson , azienda nello sviluppo di soluzioni di Intelligent Digital Customer Engagement, nomina agostino Bertoldi Vice President del Centro Europa. Bertoldi ha occupato posizioni ai vertici di società del calibro di AT&T, Lucent Technologies, Delco e Mitel, Alcatel-Lucent, Genesys Telecommunications e Nuance Communications, con il ruolo di VP Sud Europa. symantec ha nominato Vittorio Bitteleri ( foto in alto ), Head of Sales for Enterprise Security, Italy, Symantec e Massimiliano Ferrini ( foto in basso ), Head of Sales for Italy, Information management entity, Veritas. Bitteleri è a capo della filiale Italiana di Symantec con l'obiettivo di dirigere l'intera organizzazione, migliorare le collaborazioni dell'azienda sia a livello commerciale che tecnologico e, non da ultimo, far crescere i numeri del business locale. Ferrini è alla guida di Veritas Italia, con la responsabilità di guidare lo sviluppo del business della nuova azienda nel Paese. Nel suo ruolo Ferrini, tra gli altri obiettivi, ha quello di dirigere nella sua evoluzione l'intera struttura italiana e migliorare la collaborazione con clienti e partner. L'oréal italia annuncia due nomine. nicola smeragliuolo ( foto in alto ) è il nuovo Chief Financial Officer: coordinerà le funzioni Finanza e Controllo delle Divisioni aziendali (Mass Market, Lusso, Farmacia e Professionale). Javier Valle ( foto in basso ) assume l'incarico di Direttore Generale della Divisione Prodotti Grande Pubblico che, con i marchi L'Oréal Paris, Garnier, Maybelline NY, Essie, Frank Provost e NYX, ha il primato consolidato nel comparto beauty della grande distribuzione nel nostro paese. Entrambi risponderanno a Cristina Scocchia, ad di L'Oréal Italia e faranno parte del Comitato di Direzione dell'azienda. Laura Bruno , Direttore Risorse Umane sanofi italia , assumerà dal 1° agosto 2015 il ruolo di Vice Presidente Risorse Umane Global Operations in Sanofi. Nel nuovo ruolo, avrà la responsabilità della organizzazione e delle risorse umane dell'area commerciale del Gruppo a livello mondiale, con riporto diretto a Peter Guenter, Vice Presidente Esecutivo Global Operations, e funzionalmente a Roberto Pucci, Vice Presidente Esecutivo Risorse Umane. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato People 22/06/2015 Pag. 1 Federfarma wellcare sanoebuono Wellcare è al fianco di Fe derfarma Lombardia per diffondere anche in farma cia la cultura del cibo sano e gustoso, prima forma di prevenzione di molti disturbi. L'agenzia di marketing e comunicazione milanese, specializzata nel settore Salute e Benessere, ha ideato e realizzato il free magazine con i consigli del nutrizionista professor Ni cola Sorrentino e le ricette appositamente elaborate da sei chef stellati e membri dell'associazione Jeunes Restaurateurs d'Europe. In italiano e inglese, "Sano e Buono" è in distribuzione nelle 2.700 farmacie della Lombardia e online sul sito www.sanoebuono.it. L'iniziativa rientra nella campagna "Sano e Buono" che Federfarma Lombardia ha lanciato in concomitanza a Expo Milano 2015. Obiettivo della campagna è coniugare salute e gusto nella cornice della dieta mediterranea, come ha sottolineato Nicola Sorrentino, nu trizionista e Direttore della Columbus Clinic Diet di Milano. «Italians do it better! Per una volta abbiamo ragione - sottolinea Giovanni Borroni, ceo di Wellcare. Lo stile alimentare italiano non solo è sano e buono, ma è una potente arma di prevenzione. Abbiamo voluto parlare di un tema delicato come la salute in modo piacevole. Il messaggio parte proprio dalle farmacie, il più diffuso presidio sanitario per i cittadini e per i turisti in visita all'Expo. Le ricette dei sei famosi chef italiani coniugano gusto e corretto apporto nutrizionale. Sono appetitose e fanno bene. Provare per credere». «Sull'a l i m e n t a z i o n e , tema portante di Expo Milano 2015, le farmacie hanno sempre avuto un effica ce ruolo informativo e divulgativo - illustra Annarosa Racca, presidente di Federfarma. - La partecipazione al progetto Sano e Buono dimostra l'impegno costante delle farmacie ad occuparsi della salute dei pazienti, consigliandoli anche nell'alimentazione». La campagna ha potuto contare sull'incondizionato patrocinio di due importanti aziende farmaceutiche italiane: Fidia Farmaceutici e Pool Pharma, da sempre in prima linea per rispondere alle sfide del la salute e del benessere, alimentazione compresa. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Federfarma wellcare sanoebuono VITA IN FARMACIA 15 articoli 22/06/2015 Pag. 1 Ed. Milano diffusione:619980 tiratura:779916 una nuova sanità ma non al ribasso Simona Ravizza Nei prossimi giorni, forse già stamattina, prenderà forma in via definitiva il testo della riforma della Sanità. In gioco c'è l'offerta di cure mediche che ci accompagnerà nel futuro. Negli ultimi vent'anni siamo stati curati con il modello voluto dall'ex governatore Roberto Formigoni con la legge 31 del '97. Un modello innovativo per l'epoca, ma travolto dalle inchieste giudiziarie. In nome della nostra libertà di scelta, gli ospedali pubblici e quelli privati sono stati messi sullo stesso piano, con un sistema legislativo unico in Italia. I casi Santa Rita, San Raffaele e Maugeri hanno mostrato come un privato poco controllato possa arricchirsi ai danni della collettività. Ma allo stesso tempo, la qualità delle cure offerte anche dai centri privati (basta pensare agli stessi San Raffaele e Maugeri) dimostra come procedere a un'inversione di rotta senza fare danni sia una sfida difficile. In più c'è da vincere la scommessa dell'assistenza sul territorio, troppo spesso dimenticata: siamo curati al meglio nei grandi ospedali, ma una volta dimessi ci troviamo in difficoltà a continuare le cure sotto casa. È il motivo per cui la nuova riforma della Sanità prevede di unire in un'unica filiera gli ospedali e gli ambulatori, che andranno a formare le nuove Aziende sociosanitarie territoriali (al posto delle attuali aziende ospedaliere). Saranno divisi poi i compiti tra chi programma e chi offre le cure: e le vecchie Asl, che oggi fanno l'uno e l'altro, saranno sostituite da Agenzie di tutela della salute con l'incarico di dire chi deve fare che cosa. Nel realizzare questo cambiamento storico, c'è da sperare che la politica riesca a guardare davvero ai nostri interessi e non proceda con mediazioni al ribasso, utili a trovare un accordo politico tra le anime tumultuose del centrodestra, ma lontane dai bisogni reali. Una cartina al tornasole della bontà delle scelte sarà la riduzione delle (vecchie) Asl e il ridisegno degli ospedali. È una riorganizzazione che non deve finire nella paralisi dei veti incrociati dei ras locali , più propensi a difendere il proprio orto che a guardare all'interesse generale. Noi dobbiamo poterci curare per le malattie gravi in ospedali d'eccellenza anche se a qualche chilometro di distanza e avere sotto casa le cure di routine . Non tutto può essere ovunque sia per motivi di costi sia per serietà: in medicina, la qualità delle cure è legata anche al numero di casi affrontati. Perché tutto funzioni, poi, i vertici delle nuove Aziende dovranno avere manager scelti per le capacità e non per la tessera di partito. E anche questa - anzi soprattutto questa sarebbe una vera rivoluzione. © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Le attese sulla riforma 22/06/2015 Pag. 35.37 Ed. Rieti diffusione:210842 tiratura:295190 Alessandra Lancia Una bomba ad orologeria sotto le fondamenta già scosse del centrosinistra cittadino e l'abbandono della «lotta» da parte di una donna tenace e capace: così, ai più, sono parse le dimissioni dalla presidenza dell'Asm di Enza Bufacchi, chiamata all'inzio del 2013 dal sindaco, Simone Petrangeli, a rimettere ordine all'Asm. Fedele alla consegna del silenzio, la Bufacchi tace. Eppure, le sue dimissioni risalirebbero ad almeno dieci giorni fa, ma praticamente quasi nessuno, ad eccezione del sindaco e dei vertici aziendali, ne era a conoscenza. Nessun commento neanche da parte del sindaco Petrangeli, che giovedì prossimo tutti aspettavano al varco del rinnovo del consiglio di amministrazione e, passaggio non meno insidioso, dell'approvazione del bilancio 2014. Parla, invece, ma solo su richiesta del cronista, il segretario provinciale del Partito democratico, Tonino Ventura: «Delle dimissioni della Bufacchi, ho saputo dal Messaggero - afferma. - Ma, d'altronde, tutto in questa vicenda mi sembra anomalo». Continua a pag. 37 segue dalla prima pagina I rapporti tra Enza Bufacchi e la maggioranza del suo partito non sono mai stati idilliaci: l'avvento alla presidenza dell'Asm della Bufacchi fu salutato da una nota dei democrat, nella quale chiarivano che di una scelta del sindaco si trattava, non di una nomina in quota Pd. IL RECENTE PASSATO Per la Bufacchi era solo il buongiorno di una burrascosa avventura alla guida dell'Asm - l'azienda che si occupa di trasporto cittadino, ambiente urbano e farmacie - durata due anni e mezzo e passata di recente anche nel vaglio delle inchieste della Procura, una per una discarica abbandonata nei pressi di Casapenta, l'altra - politicamente più pesante - per turbativa d'asta, insieme al sindaco Petrangeli, per la gara dei rifiuti del Comune di Cittaducale. LE REAZIONI «La presidenza dell'Asm è stata gestita sin dall'inizio in chiave molto personale e in modo personale si conclude», afferma Tonino Ventura. Che conferma di non essere stato a conoscenza delle dimissioni, come d'altronde il resto della coalizione. «Voglio però vedere il bicchiere mezzo pieno - prosegue. - Il sindaco può aver taciuto le dimissioni della Bufacchi, pensando che fossero revocabili. Nel qual caso, bene ha fatto Petrangeli a tenere per sé la notizia, puntando a un ripensamento. Ma se le cose non stessero così, troveremmo il modo di farci sentire. Domani (oggi per chi legge, ndr) farò un passaggio per capire». LA RICOSTRUZIONE Da quello che Il Messaggero è stato in grado di ricostruire, le dimissioni della Bufacchi risalirebbero allo scorso 11 giugno, in concomitanza con l'ultimo consiglio di amministrazione, durante il quale è stato approvato il bilancio del 2014 dell'Asm. Bilancio che il Comune contesta e che il sindaco non sembra intenzionato ad approvare, per via della contabilizzazione di 850 mila euro di interessi di mora per le fatture Asm non pagate, durante lo scorso anno, dall'ente. La resa dei conti ci sarebbe stata giovedì prossimo, nel corso della programmata assemblea dei soci, ma la Bufacchi si è dimessa prima e in modo, a quanto sembra, irrevocabile, anche se le sue dimissioni non risulterebbero protocollate. LE RIPERCUSSIONI Una vicenda che può portare conseguenze anche in un altro ambito. Dimissioni che fanno saltare un quadro già estremamente precario anche per l'altra mina piazzata sotto l'Asm, quella dei contratti di servizio su igiene urbana e trasporto pubblico locale, sistematicamente prorogati, nonostante la legge non lo consenta e la censura, su questo fronte, da parte dell'Antitrust. E la prossima proroga scade giusto martedì 30 giugno, quindi tra poco più di una settimana. Alessandra Lancia © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Asm, caos dopo le dimissioni 22/06/2015 Pag. 6 Ed. Reggio Emilia diffusione:165207 tiratura:206221 A CAVRIAGO sabato mattina ha aperto i battenti l'importante centro sanitario di Actf-Sanità Amica, suddiviso in un polo specializzato in medicina fisica e riabilitativa, e in poliambulatori dedicati alle principali specialità cliniche, dalla ostetricia-ginecologia alla cardiologia. La struttura è ospitata dal nuovo complesso di via Dalla Chiesa accanto alla Farmacia comunale, al Centro prelievi, alla sede della Croce Arancione e al Conad. Affollatissima la cerimonia di taglio del nastro, affidata al sindaco Paolo Burani, alla presenza della giunta, dell'ex sindaco Vincenzo Del Monte e delle autorità del paese che hanno affiancato il direttore sanitario Venturino Decembrino e l'amministratrice Maria Luisa Zani. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Nuovo polo sanitario a CavriagoInaugurata la sede di Actf- Sanità Amica 22/06/2015 Pag. 13 Ed. Udine diffusione:86966 tiratura:114104 Il nonno vuole la sanità al computer L'80 per cento vuole avere la possibilità di prenotare visite ed esami online, ricevendo a casa via computer le risposte. Il 50 per cento desidera avere la cartella sanitaria digitale da condividere con medici o personale di assistenza e quasi il 30 per cento vorrebbe comunicare online con il medico, il farmacista e l'infermiere. Non sono percentuali riferite ai nativi digitali del Friuli Venezia Giulia o a chi è nel pieno dell'attività lavorativa. Tali desideri, infatti, appartengono a persone comprese in una fascia d'età tra i 65 e gli 84 anni che l'Auser, l'associazione per il volontariato attivo, ha testato con un sondaggio online e ha presentato nei giorni scorsi a Udine quando su iniziativa di Federsanità Anci si è fatto il punto su Agenda digitale e servizi sanitari. «Ha sorpreso il numero e la qualità delle risposte, perché noi avevamo lanciato il questionario dal sito dell'associazione, ma con nessun supporto cartaceo», spiega il presidente di Auser Trieste e in questo caso portavoce regionale Auser, Roberto Ferri, già direttore generale delle aziende sanitarie di Udine, della Bassa Friulana e di Gorizia. All'appello hanno risposto 120 anziani, 105 compresi tra i 65 e i 74 anni e 18 tra i 75 e gli 84 anni. Le donne sono 47, i maschi 73. Il 97,5 per cento ha dichiarato di possedere computer e/o smartphone e il 72,5 di usarlo tutti i giorni. Inoltre, il 65,8 ha detto di ritenere possibile un uso di Servizi sanitari da soli o con aiuto. Sorprendente, da un certo punto di vista, anche la risposta che hanno dato alla domanda «quale aiuto ritiene più utile per poter meglio usare i servizi per la salute online». Forse specchio di una regione autonoma, il 41,7 per cento ha chiesto un «corso di formazione o informazione adeguata» per cavarsela innanzitutto da solo. Un 15 per cento si è detto già autonomo, un altro 15 ha indicato una sede del servizio sanitario; il 9,2 il medico di famiglia, il 5,8 la farmacia, il 7,5 un familiare. Una richiesta di essere formati per superare il timore di «errori involontari che mi possono danneggiare» (40,8 per cento). Il 31,7 per cento, inoltre, teme la «perdita del rapporto umano diretto con le persone di assistenza». Ferri tuttavia guarda al messaggio complessivo che emerge, giudicandolo assolutamente «interessante». Si vede che «gli anziani hanno voglia di imparare e, di fronte, alla possibilità di sbagliare chiedono di essere formati e informati». L'auspicio, quindi, è che i progetti finanziabili con la legge regionale sull'invecchiamento attivo (il termine per la presentazione scade il 20 luglio) si concentrino sull'alfabetizzazione digitale. «Sarà opportuno, inoltre, aiutare gli anziani che non possono accedere alla Rete, magari creando degli infopoint». Non da ultimo, «non si può immaginare che tutto passi attraverso un sistema digitalizzato. Vanno bene i servizi online, ma ciò non deve impedirci di trovare qualcuno all'altro capo se abbiamo un problema, assicurando quindi quel rapporto umano di cui comunque si sente la necessità». © riproduzione riservata VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SALUTE IN DIGITALE Nascono progetti di formazione per le prenotazioni e i referti "online" 22/06/2015 Pag. 16 Ed. Genova diffusione:103223 tiratura:127026 Per la sanità ora in pole c'è un magistrato È l'ipotesi alla quale sta lavorando la Lega. Nome blindatissimo, ma sar à di fuori regione GUIDO FILIPPI SE IL GRANDE NODO per la giunta è la sanità, una soluzione potrebbe averla trovata la Lega Nord: l'assessorato a un magistrato, un garante della legalità per avviare la rivoluzione. L'idea circola da qualche giorno con una raccomandazione: «Non parlatene per non bruciare la soluzione», ma, per fortuna, c'è sempre qualcuno che non sa mantenere i segreti e che si è confidato con alcuni esponenti di spicco del centrodestra. Il nome del magistrato è blindatissimo e comunque un'informazione è certa: nessuno ha pensato a un genovese o a un ligure che è in servizio o in pensione. Le attenzioni sono rivolte fuori dalla Liguria, per motivi di opportunità. Potrebbe essere un procuratore capo che è a fine carriera , se non addirittura vicino alla pensione, oppure un ex pubblico ministero che vuole rimettersi in gioco con un incarico di grande responsabilità e visibilità, ma allo stesso tempo delicato e particolarmente impegnativo, soprattutto in Liguria dal momento che, durante la campagna elettorale, il presidente Giovanni Toti e il leader ligure della Lega Nord Edoardo Rixi, hanno annunciato che vogliono stravolgere l'organizzazione e la gestione della sanità. Non sarà comunque facile. Il precedente della Sicilia Non sarebbe la prima volta: in Sicilia l'assessore alla sanità è stato per quattro anni il magistrato Massimo Russo, poi sostituito dalla figlia di Paolo Borsellino, Lucia. Un magistrato assessore alla Salute in Liguria sarebbe il segnale forte della svolta che il centrosinistra vuole dare sulla sanità che, in Liguria rappresenta almeno il 70% del bilancio regionale. È evidente che, se mai dovesse venire accolta questa indicazione, sarebbe determinante avere un direttore generale dell'assessorato di grande esperienza e capacità strategiche, in grado di proporre un modello di sanità che possa essere applicato alla Liguria. Anche in questo caso, il tecnico arriverebbe da oltre Appennino e in questi giorni circolano due nomi: Stefano Del Missier, 51 anni, manager ciellino, già direttore vicario della sanità lombarda e per anni fedelissimo del governatore Roberto Formigoni. Ora lavora nel privato e potrebbe prendere in considerazione una chiamata della giunta Toti per un ruolo che vale comunque almeno 150 mila euro lordi all'anno, più i premi. La candidatura Rolleri Nonostante le smentite, continua a girare il nome del genovese Paolo Rolleri, che da un anno è il direttore dell'organizzazione della Fondazione della Don Gnocchi Italia con sede a Milano, colosso dell'assistenza e della riabilitazione che ha una trentina di strutture in nove regioni. È un tecnico che ha fatto esperienza come manager e come commissario del ministero della Salute in altre Regioni, conosce bene la sanità ligure e per cinque anni (dal 2000 al 2005) è stato consulente di Sandro Biasotti quando era presidente della Regione. Non vuole lasciare la Don Gnocchi, ma Biasotti le sta provando tutte per convincerlo e, alla fine, Rolleri potrebbe anche capitolare, per non dire no all'amico. Ma le carte sull'assessore alla sanità possono ancora cambiare e Biasotti. dopo l'incontro con Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli, spinge per un assessore politico. Un assist per la Lega Nord e per Rixi: «Allora deve essere uno di noi o comunque lo scegliamo noi e poi decidiamo di affidare l'incarico ad un tecnico». E la scelta potrebbe cadere su un ticket "magistrato e manager". Non mancano i candidati di giornata, se Toti dovesse decidere di optare per una giunta formata in maggioranza da consiglieri regionali. Rixi ha già detto che preferirebbe le Infrastrutture che gli consentirebbero di dedicarsi alla riorganizzazione del partito, mentre Sonia Viale spera di diventare la vice di Toti. Negli ambienti di Forza Italia c'è chi ha proposto la candidatura dell'imperiese Marco Scajola, cos ì come si riparla di Matteo Rosso che è stato vicepresidente della commissione Salute ed è stato eletto con Fratelli d'Italia. Su di lui, però, c'è il veto di Biasotti. L'alba per la giunta Toti è ancora lontana. Foto: Rixi festeggia dopo la vittoria: sullo sfondo Toti VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato UNA SCELTA CHE APRE A UN DIRETTORE GENERALE FORTE: IN LIZZA DEL MISSIER E ROLLERI 22/06/2015 Pag. 16 Ed. N.25 - 22 giugno 2015 FORMAZIONE Eventi - Il Sole 24 Ore Laureati per il farmaceutico La reputazione del corso è avvalorata da 80 anni di tradizione Realtà a carattere fortemente interdisciplinare, il dipartimento di Scienze del Farmaco (Dsf) dell'Università di Pavia è sede dei corsi di laurea magistrale in farmacia e "chimica e tecnologia farmaceutiche (Ctf)", aventi la mis- . sione di formare laureati con elevata professionalità nell'ambito della farmacia (territoriale e ospedaliera) e dell'industria farmaceutica, nutraceutica e cosmetica, n corso di laurea in farmacia di Pavia vanta una lunga tradizione, avendo recentemente compiuto 80 anni. Alla fine degli anni Settanta la sede di Pavia è stata la prima ad attivare il corso di laurea in Ctf. I corsi in farmacia e Ctf di Pavia godono di unottìma reputazione e negli ultimi dieci anni hanno sempre occupato posizioni di primato nelle varie classifiche dei corsi di studio (Censis-Repubblica, Sole 24Ore). IbfFerta formativa post-laurea comprende sei corsi di master di II livello, che vantano la stretta collaborazione con aziende del settore, garantendo un rapido inserimento nel mondo del lavoro in ambito: ricerca, produzione, regolatorio e marketing. Il Dsf da anni organizza con notevole successo corsi Ecm, anche in modalità e-learning, per la formazione permanente in area sanitaria. Lattività di ricerca, di base e traslazionale, vede aree di eccellenza nell'identificazione e sintesi di molecole bioattive, supportata dall'impiego di metodologie analitiche avanzate, nello studio dei meccanismi di patologie neurodegenerative e di nuove strategie terapeutiche, nell'utilizzo delle nanotecnologie in ambito biomedico per rendere ottimale la somministrazione di farmaci, enzimi, vaccini ed emoderivatì. Dsf ha scelto di consolidare in un progetto globale e organico una serie di obiettivi da tempo perseguiti dai ricercatori del dipartimento, ovvero la tematica di sviluppo di nuovi farmaci e piattaforme terapeutiche innovative per la riparazione tissutale, per lo sviluppo di prodotti medicinali per le terapie avanzate, l'ingegneria dei tessuti e per la medicina rigenerativa, ambiti molto promettenti della ricerca farmaceutica e biomedicale. Inattività di ricerca è sostenuta dalla partecipazione ai dottorati in scienze chimiche e farmaceutiche e in scienze biomediche e ha generato due spin-off. La stretta correlazione tra didattica e ricerca, supportata da iniziative di internazionalizzazione, consente di ottenere ottimi risultati in termini sia di prodotti scientifici sia di laureati eccellenti. Foto: Studenti in laboratorio VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato • UNIVERSITÀ DI PAVIA / Dipartimento di Scienze del Farmaco 22/06/2015 Pag. 34 Ed. N.25 - 22 giugno 2015 FORMAZIONE Eventi - Il Sole 24 Ore Didattica e ricerca di qualità Dalla fusione di tre facoltà al network internazionale Tn un futuro sempre più caAratterizzato dall'innovazione tecnologica, le scienze della vita promuovono un'applicazione cosciente e consapevole delle conoscenze degli organismi viventi per creare opportunità di sviluppo riconducibili alle scienze e tecnologie agro-alimentari, alla biologia, alle biotecnologie e alle scienze farmaceutiche. Il Dipartimento di Scienze della Vita (www.dsv.unimore. it) nasce all'interno dell'ateneo di Modena e Reggio Emilia nel 2012, dalla fusione di tre facoltà di consolidata reputazione: Agraria, Bioscienze e Biotecnologie, e Farmacia, quale risultato di un'esperienza unica nel panorama universitario nazionale tesa a riunir^, in un'unica struttura organizzativa scientificodidattica, percorsi formativi e linee di ricerca finalizzati alla salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi, alla rigenerazione di organi e tessuti, alla realizzazione e veicolazione di nuovi farmaci, all'individuazione di marcatori molecolari per il trattamento di patologie o per il miglioramento di microorganismi, piante e animali e per la trasformazione, il controllo e la conservazione degli alimenti. Con 9 corsi di studio attivi frequentati da circa 2.000 studenti, il Dipartimento coniuga e integra un'attività didattica di qualità con una ricerca multidisciplinare all'avanguardia, giudicata di eccellenza dall'agenzia nazionale Anvur. Il Dipartimento è anche sede di tre centri interdipartimentali di cui due tecnopoli inseriti nella rete per lAlta Tecnologia dell'Emilia Romagna, a testimoniare l'attenzione con cui si preparano i giovani perché competano con successo nel mondo del lavoro. Il buon rapporto numerico docenti/ studenti, l'elevato voto medio di laurea, il bassissimo numero di studenti fuori corso e l'alta percentuale di laureandi che ripeterebbero la loro esperienza sono solo alcuni degli indicatori della qualità del lavoro svolto dai corsi di studio del Dipartimento. Gli studenti trovano un ambiente dinamico e multidisciplinare, che permette di immergersi nelle scienze della vita frequentando ed entrando a far parte di laboratori inseriti in network internazionali che garantiscono una preparazione di eccellenza fino al terzo livello dell'istruzione universitaria, con scuole di dottorato in Medicina Molecolare e Rigenerativa e in Scienze, Tecnologie e Biotecnologie AgroAlimentari e con una scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato • UNIMORE / II dipartimento di Scienze della Vita a Modena e Reggio Emilia 22/06/2015 Pag. 45 Ed. N.25 - 22 giugno 2015 FORMAZIONE Eventi - Il Sole 24 Ore L'internazionalizzazione e uno sguardo sul mondo Partnership con Montpellier e Saragozza, diversi progetti europei in corso per la mobilità degli studenti, e un progetto di scambio con le università in America Latina L' * Università della Basilicata ha scomi messo, negli ultimi anni, sull'internazionalizzazione dei corsi di studio. Il corso dì laurea magistrale in "Gestione sostenibile della qualità alimentare" (Sustainable management of food qualityEdamus), finanziato nell'ambito del programma Erasmus-Mundus, rappresenta la prima esperienza d'internazionalizzazione dell'offerta formativa dell'Ateneo, con la Scuola di Scienze agrarie come partner principale insieme all'Università di Montpellier e all'Istituto Agronomico mediterraneo di Saragozza e con il rilascio di un titolo multiplo. A questo si aggiunge il corso di laurea magistrale in "Geosciences and Georesources" - organizzato dal dipartimento di Scienze con la Kazakh British Technical University (Kbtu) - che inizierà dal prossimo anno accademico, offrendo agli studenti un percorso formativo altamente specialistico. Stanno prendendo forma anche altre iniziative in diversi settori, come quello economico, a dimostrazione della vitalità e della volontà dell'Ateneo di puntare su percorsi formativi altamente specialistici. Uno dei punti cruciali dell'attività dell'Università della Basilicata è anche quello dell'internazionalizzazione della ricerca e della didattica, con la partecipazione ai principali progetti europei di mobilità internazionale. Negli ultimi cinque anni centinaia di studenti hanno partecipato al programma Llp Erasmus, all'estero, in Università e Centri di ricerca prestigiosi, per svolgere periodi di studio, tesi e tirocini formativi. Per questo l'Unibas ha ottenuto nel 2013 l'Erasmus charter for higher education (Eche) per il 2014-2020, un documento indispensabile per la partecipazione al nuovo programma Erasmus+. HAteneo ha stipulato oltre cento accordi interistituzionali Erasmus plus con quasi tutti i Paesi europei. Uno dei principali progetti di cui è capofila è VElarch (EuroLatin America partnership in naturai Risk mitigation and protection of thè Cultural Heritage), un programma Erasmus Mundus che prevede mobilità studentesca fra università italiane e latinoamericane. L'offerta formativa efl'aMWO accademico 2015/16saranno attivi 14 corsi di studio triennali, 18 magistrali, di cui tre internazionali in lingua inglese, e 3 magistrali a ciclo unico rispettivamente in Farmacia, Architettura e Scienze della formazione. Hofferta formativa è completata dalla Scuola di specializzazione in beni archeologici con sede a Matera, e da Master di I e II livello sugli aspetti tecnologici, ambientali ed economici delle estrazioni d'idrocarburi naturali. Studente in laboratorio VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato UNIBAS 22/06/2015 Pag. 46 Ed. N.25 - 22 giugno 2015 FORMAZIONE Eventi - Il Sole 24 Ore Oggi il pasto nutraceutico è in versione take away Ecco il segreto per ottenere dagli alimenti solo gli effetti positivi per la salute indipendentemente dalla regione di residenza Un approccio innovativo alla dieta mediterranea. È la novità che arriva dal dipartimento di Farmacia dell'Università di Napoli Federico II. Ideato dal direttore Ettore Novellino, "Mediterranean Nutrameal" è il progetto di un pasto integrativo completo che contiene le sole frazioni nutraceutiche e farmacologicamente attive costituite dai fitocomplessi concentrati di aumenti tipici della dieta mediterranea. La nutraceutica è la scienza che studia gli alimenti farmaci come strumento di prevenzione verso alcune patologie: un nuovo approccio che incoraggia la medicina di iniziativa, indirizzata a stimolare la prevenzione. Si tratta di un'area di studio nella quale si è specializzato il dipartimento di Farmacia e a cui, come spiega Ettore Novellino, si deve la nuova valorizzazione della tradizionale dieta italiana, "I vantaggi della dieta mediterranea riguardano soprattutto i micro-componenti invece dei macro". Se consideriamo tre tipologie di pomodoro, quali il pachino, quello coltivato sulle pendici del Vesuvio e il ciliegino di serra, notiamo che hanno eguali macrocomponenti, ma differiscono per composizione e quantità della frazione di microcomponenti polifenolici legati all'habitat. Dal punto di vista salutistico la differenza la fa la qualità dei polifenoli. Per questo motivo il dipartimento ha creato "la dieta mediterranea take away" in modo che ogni persona, indipendentemente dalla sua regione di residenza, possa beneficiare degli effetti salutistici della dieta mediterranea assumendo la quantità e qualità dei microcomponenti degli aumenti coltivati nei luoghi tipici della dieta", aggiunge Novellino. "Il nostro pasto nutraceutico fornisce a un normale pasto l'integrazione salutistica mediante l'aggiunta di componenti polifenoli estratti da alimenti coltivati in Campania che possono essere aggiunti ai normali alimenti della zona di residenza". Un minestrone fatto a Francoforte potrà quindi avere la medesima valenza salutistica dell'analogo minestrone preparato con ingredienti coltivati in Campania. Il progetto debutterà 1*11 luglio a Expo dove verrà mostrato il primo menù prototipo che permette l'aggiunta di polifenoli di alcuni aumenti. Contemporaneamente il dipartimento ha messo a punto l'estrazione e la produzione industriale della frazione polifenolica della mela Annurca (che si trova solo in Campania) il cui utilizzo porterebbe a una diminuzione del 30% del colesterolo totale e a un incremento del 70% delle Hdl. Nei prossimi mesi dovrebbe iniziare la produzione per questo tipo di capsule, mentre altre imprese hanno dimostrato interesse per il nascente mercato della Nutraceutica. "Si tratta del mercato del futuro - insiste Novellino - perché la Nutraceutica è uno dei più validi strumenti della medicina preventiva. In pratica i nutraceutici danno una mano all'organismo a bilanciare i possibili danni di uno stile alimentare non corretto, prevenendo l'instaurarsi delle malattie dismetaboliche." La grande attenzione per questo tipo di studi ha spinto il dipartimento di Farmacia, primo in Italia per quantità e qualità della produzione scientifica, a varare, per la prima volta in Italia, un corso di laurea sulla Nutraceutica. Il corso si inserisce nell'offerta formativa della struttura che nel passaggio da facoltà a dipartimento ha conservato l'esperienza dei tre gruppi di studio e ricerca precedenti. "Oltre a fecalizzarci su ricerca e sviluppo dei farmaci per le più comuni patologie tradizionali - spiega - abbiamo deciso di puntare anche verso le persone sane con condizioni di prepatologia dismetabolica dando molta attenzione alla chimica degli alimenti per verificare le possibilità di utilizzo di questi ultimi anche dal punto di vista salutistico". In questo modo il Dipartimento di Farmacia dell'Università di Napoli si è configurata come una struttura all'avanguardia, sia nel settore della formazione e dell'aggiornamento professionale sia nella ricerca. Per le sue peculiarità e per le competenze scientifiche e didattiche che coesistono al suo interno è in grado di proporre una offerta didattica ben articolata, coordinata da Michela Russo, responsabile dell'area didattica del Dipartimento, che spazia dai corsi di laurea a ciclo unico in "Farmacia" e "Chimica e tecnologie farmaceutiche" a corsi di laurea di durata triennale, in particolare i corsi di "Controllo di qualità", "Scienze erboristiche", e "Scienze Nutraceutiche" Questo nuovo corso di laurea è indirizzato alla formazione di figure VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato • UNIVERSITÀ DI NAPOLI FEDERICO II / II Dipartimento di Farmacia lancia una nuova sfida alla dieta mediterranea con il progetto "Mediterranean Nutrameal" 22/06/2015 Pag. 46 Ed. N.25 - 22 giugno 2015 FORMAZIONE Eventi - Il Sole 24 Ore VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 36 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato professionali che siano in grado di suggerire l'impiego sicuro di estratti concentrati di alimenti (i nutraceutici) per integrare e supportare una terapia farmacologica e andare oltre la dieta per prevenire una patologia prima di dover usare un farmaco per curarne i sintomi. All'aspetto didattico si affianca quello della ricerca, un settore di estremo interesse per il Dipartimento di Farmacia, che si è dotato di avanzati laboratori e di un moderno centro di analisi strumentale, e che ha grande attenzione verso le esigenze di sviluppo tecnologico e innovazione provenienti dal territorio. Per questo il Dipartimento ha un ruolo di riferimento per il tessuto imprenditoriale regionale e non. Tra le più recenti ricerche si segnala lo studio pubblicato a marzo da "Nature Chemical Biology", nel quale viene descritta la scoperta di una nuova molecola ad azione inibitoria sulla capacità invasiva e metastatica del glioblastoma, uno tra i tumori cerebrali più aggressivi. Protagonisti di questo importante studio i ricercatori guidati da Ettore Novellino e da Mariano Stornaiuolo. "I glioblastomi rappresentano più del 50% di tutti i tumori della glia e sono tra i tipi di cancro al cervello più aggressivi, infiltranti e maggiormente recidivi. I trattamenti in uso sono poco efficaci e, in media, solo il 5% dei pazienti sotto trattamento sopravvive più di cinque anni dalla diagnosi. La mia unità di ricerca è da tempo impegnata nell'identificazione di nuovi farmaci che risultino sempre più efficaci nel combattere questo tipo di tumore, che affligge individui di tutte le età". Foto: Ettore Novellino, direttore del Dipartimento di Farmacia dell'Università Federico II di Napoli Foto: Per la prima volta in Italia il Dipartimento di Farmacia ha istituito un corso di laurea sulla Nutraceutica 22/06/2015 Pag. 50 Ed. N.25 - 22 giugno 2015 FORMAZIONE Eventi - Il Sole 24 Ore Sviluppare buoni tarmaci Nuove molecole, avanzati sistemi di somministrazione ed erbe officinali: si studia la salute II dipartimento di Farmacia (Difarma) è uno dei 16 dipartimenti dell'Università di Salerno, ateneo campano organizzato, per strutture e servizi, come campus universitario. Il Difarma è struttura di formazione e di ricerca dedicata ad attività didattiche e scientifiche fecalizzate sul farmaco e ha come obiettivo l'integrazione delle attività formative, svolte nei corsi di studio di I e II livello e postlauream dell'area farmaceutica, con quelle della ricerca più avanzata nelle scienze e nelle tecnologie del farmaco e dei prodotti per la salute. Le attività dei professori e ricercatori (65), valutate con giudizio ottimo da parte di agenzie nazionali, affiancate da quelle del personale tecnico-amministrativo (12) e da quelle degli oltre 100 giovani laureati tra assegnisti, dottorandi e borsisti, sono dedicate alla ricerca e crescita formativa degli oltre 1.500 studenti dei corsi di laurea, di specializzazione e di dottorato. Le attività di ricerca di base e industriale e sviluppo sperimentale del Difarma sono rivolte alla progettazione e allo sviluppo di nuovi farmaci, anche di origine biotecnologica, e di prodotti salutistici come integratori alimentari, cosmetici e presidi sanitari, e sono condotte nei laboratori di ricerca (2.300 mq) attrezzati con apparecchiature e strumentazioni all'avanguardia delle sezioni Biomedica e Chimico-Tecnologica. I progetti di ricerca, multidisciplinari e con forte integrazione tra aree scientifiche complementari, affrontano i temi più di frontiera della chimica, della biologia, della tecnologia farmaceutica e delle biotecnologie, di particolare interesse per i futuri orizzonti nelle scienze applicate. Gli studi investigano i meccanismi fisiopatologici alla base di malattie acute e croniche (perché ci si ammala); approfondiscono i meccanismi di azione di sostanze bioattive (come agiscono); sviluppano nuove molecole per terapie più efficaci e con effetti avversi sempre più ridotti (come progettare una molecola attiva in grado di contrastare le malattie senza comportare danni per l'organismo) e nuove tecnologie per produrre sistemi di somministrazione capaci di proteggere e trasportare efficacemente i farmaci negli organismi viventi. La rete di laboratori raggnippati per aree scientifiche è a disposizione anche degli studenti che sviluppano tesi di laurea a carattere sperimentale, studenti di master e dottorandi. Nel Difarma è presente anche un laboratorio di sperimentazione predinica per ricerche in-vivo in modelli animali. Alta è la qualità della didattica dei due corsi di laurea magistrale e del corso di laurea cui accedono ogni anno 450 nuove matricole. La formazione universitaria prevede lezioni frontali, didattica interattiva e attività di tipo pratico-applicativo che si svolgono negli oltre 1.200 mq di laboratori didattici ben attrezzati integrati con 3 laboratori multimediali avanzati. Completano la formazione universitaria tirocini formativi e attività di job placement che costituiscono un canale di comunicazione diretto tra laureandi e neolaureati con numerose imprese del territorio, e che offrono posizioni lavorative, stage e tirocini post-laurea. Agli studenti e ai neolaureati è offerta la possibilità di studio all'estero attraverso i programmi di mobilità internazionale Erasmus. I laureati in Farmacia e in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche sono professionisti formati per inserirsi a tutti i livelli del settore sanitario e industriale. I laureati in Tecniche Erboristiche sono qualificati per le attività che coinvolgono l'uso delle piante officinali e dei loro derivati nel settore della salute. IJofferta formativa post-laurea comprende master di I e II livello dedicati ai prodotti erboristici e fitoterapici, alle tecnologie cosmetiche, a radiofarmaci e Reach; la scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera e il corso di dottorato di ricerca in Scienze del Farmaco. Tutte queste attività formative, svolte da personale docente universitario e aziendale con alta qualificazione, contribuiscono senza dubbio a una preparazione avanzata e specialistica dei laureati che facilita l'inserimento nel mondo del lavoro. Sul fronte dei rapporti con l'esterno e trasferimento tecnologico alle imprese, il Difarma partecipa a numerosi progetti nazionali e internazionali, offre prestazioni conto terzi e ha stabilito collaborazioni con aziende ed enti pubblici operanti nel settore farmaceutico-sanitario e affini. Maggiori informazioni sul Difarma sono disponibili sul sito www.difarma.unisa.it. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 37 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato I DIFARMA / II dipartimento di Farmacia dell'Università di Salerno accoglie oltre 1.500 studenti e 450 matricole 22/06/2015 Pag. 50 Ed. N.25 - 22 giugno 2015 FORMAZIONE Eventi - Il Sole 24 Ore La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Studenti impegnati nelle attività didattiche di tipo praticoapplicativo in laboratorio Foto: La nuova biblioteca del polo scientifico del campus universitario VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 38 22/06/2015 Pag. 6 Ed. N.25 - 22 giugno 2015 FORMAZIONE Eventi - Il Sole 24 Ore Le nuove sfide della distribuzione in farmacia Tecnologia e innovazione al servizio della centralità del farmacista nel sistema salute, ieri, oggi e soprattutto domani Vi sarà capitato chissà quante volte di aver bisogno urgente di un farmaco, correre in farmacia con la ricetta del medico, ormai a ridosso dell'orario di pranzo: in genere è pronto sullo scaffale, ma questa volta no. E adesso che succede? Vedrete che il vostro farmacista di fiducia non appare minimamente preoccupato, si limita a trasmettere un ordine, che verrà processato ed evaso in tempo reale, e vi chiede di tornare nel pomeriggio: non più tardi delle 16 il vostro farmaco sarà li pronto ad attendervi. Noi ci abituiamo senza problemi ai progressi e al fatto che oggi siano normali "miracoli" che fino a qualche anno fa sarebbero stati considerati un'utopia, al più un desiderio. Farla è uno dei soggetti protagonisti di questo miracolo quotidiano, una struttura che ogni giorno fornisce in maniera tempestiva centinaia di farmacie in tutto il Lazio, grazie alle due sedi operative di Latina e Viterbo. Abbiamo incontrato il presidente, Roberto Pennacchio, fresco di riconferma al vertice della cooperativa, oggi tra le prime in Italia, e colta l'occasione per toccare con mano quello che oggi è (numeri alla mano) un polo di eccellenza della distribuzione farmaceutica all'ingrosso, intesa in maniera moderna ed estensiva. Perché moderna? "Perché oggi nel canale farmacia confluiscono centinaia di migliaia di prodotti, tra farmaci, parafarmaci, Otc, cosmeceutici, integratori, prodotti dietetici ecc. e il cliente (voi, come me) non accetta più un 'no' come risposta; moderna significa 'customer oriented' per davvero, non solo a parole. Vedere il magazzino automatizzato che oggi gestisce l'85% degli ordini in maniera 'robotizzata'. Vedere oltre 17.300 prodotti diversi che si muovono da soli verso il farmacista è uno spettacolo che parla da sé: parla di investimenti, di efficienza, di lungimiranza". Moderna perché oggi bisogna guardare al domani, attrezzarsi, avere fiducia nel futuro (nonostante tutto), ma mantenere ferma la centralità del farmacista, senza facili fughe verso illusioni che non portano da nessuna parte se non alla scomparsa proprio del farmacista, cioè di quella persona (e Pennacchio sottoline la parola "persona", non distributore automatico o sito internet) che ci ascolta, magari ci conosce da una vita, e ci consiglia per il meglio, che ha a cuore la nostra salute. Farla è una cooperativa, fatta dai farmacisti per i farmacisti, che da più di 40 anni basa su questo impegno il proprio lavoro. Perché estensiva? Perché non basta fornire prodotti, ma occorre mettere sul piatto una serie di servizi accessori, pensati e realizzati per far lavorare al meglio il farmacista, e quindi per consentirgli di servire al meglio ogni cliente; dalla creazione di fidelity card tagliate su misura, a sistemi software per il controllo e la gestione e soprattutto la pianificazione degli acquisti e dei riordini, da attività di formazione e di informazione realmente a misura di farmacista allo sviluppo e alla promozione di servizi che confermano e rafforzano la centralità della farmacia nella "filiera della salute". Estensiva perché in continua crescita, e a tal proposito mi piace concludere riportando quanto detto dal presidente: "Noi farmacisti siamo abituati ad andare sempre in salita, a combattere su tanti fronti e nonostante tutto a mantenere sempre il sorriso e la massima attenzione per il cliente. Questo andare in salita significa non solo fatica, ma soprattutto doversi sempre migliorare: quando sei in salita se ti fermi prima o poi scivoli a valle, se continui a tenere la marcia ingranata cresci, migliori, raggiungi traguardi. Noi di traguardi ne abbiamo raggiunti tanti, se penso da dove siamo partiti, e di questo devo ringraziare soprattutto soci e clienti, senza i quali non saremmo qui, e li voglio ringraziare anche per quello che sapranno fare in futuro. È un ringraziamento a scatola chiusa, 'sulla fiducia', ma sono convinto che sia pienamente meritata. Grazie". Foto: // sistema di gestione automatico del magazzino Farla Foto: Roberto Pennacchio, farmacista e presidente della cooperativa Farla VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato • FARLA / La cooperativa, con sedi operative a Latina e Viterbo, rifornisce ogni giorno tempestivamente centinaia di farmacie in tutto il Lazio da oltre 40 anni 22/06/2015 Pag. 9 Ed. N.25 - 22 giugno 2015 FORMAZIONE Eventi - Il Sole 24 Ore Focus: il ciclo di vita del farmaco II master universitario ha durata annuale. Parte a gennaio 2016 L'Università di Cameri/no propone il master in "Gestione regolatoria del ciclo di vita del farmaco". Giunto alla sua seconda edizione, si rivolge ai laureati in discipline chimico-farmaceurtiche o mediche (Ctf, Farmacia, Chimica, Scienze Biologiche, Medicina, Biotecnologie e Ingegneria chimica) e ha lo scopo di fornire gli strumenti regolatori per la gestione del medicinale, utili per trovare uno sbocco professionale nell'industria farmaceutica. "Il master - spiega Giovanni Filippo Palmieri, direttore del percorso formativo, - è pensato per fornire un supporto ai laureati che cercano uno sbocco professionale nell'industria farmaceutica, in quanto la formazione universitaria è carente dal punto di vista della conoscenza delle linee guida e del regolatorio che accompagnano le attività svolte all'interno dell'industria farmaceutica. Inoltre, una grossa fetta delle posizioni offerte oggi nell'industria farmaceutica del nostro Paese riguardano questo settore". Più in dettaglio, il master in Gestione regolatoria del ciclo di vita del farmaco fornisce informazioni professionalizzanti nell'industria farmaceutica per i settori o reparti regolatorio, assicurazione di qualità, controllo qualità e ricerca e sviluppo; prevede 150 ore di lezione frontale e 6 mesi di stage presso industrie farmaceutiche convenzionate con l'Università di Camerino. Dopo il conseguimento del master il laureato in discipline chimico-farmaceutiche potrà vantare un qualificato strumento (oltre alle nozioni di tecnologia farmaceutica acquisite durante il corso di studi) che gli consentirà di presentarsi in maniera più completa all'industria. "I docenti - aggiunge Palmieri sono stati tutti selezionati tra persone che lavorano nell'industria farmaceutica e che quindi si occupano tutti giorni di queste problematiche". L'inizio del master, di durata annuale, è previsto per gennaio 2016 e le iscrizioni vanno effettuate entro il 7 dicembre 2015. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 40 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato • UNICAM / Previste 150 ore di lezione e sei mesi di stage presso le industrie 22/06/2015 Pag. 124 N.7 - luglio 2015 diffusione:188035 tiratura:240474 E se ti scotti? Ecco le otto zone più sensibili del tuo corpo che tendi a proteggere poco. E che poi bruciano tanto! Segui le strategie più efficaci per rimediare subito ai danni Piedi e caviglie COSA SUCCEDE L'errore più comune è non proteggerli con un adeguato filtro, come se la zona tra dita dei piedi e gamba fosse coriacea e insensibile. Invece si scotta e richiede, oltre a una protezione medio-alta, l'idratazione con un prodotto nutriente come il burro di karitè o l'olio di jojoba. SEXY SOLUZIONE Fai un pediluvio con acqua ghiacciata e un cucchiaio di aceto di mele, per ridurre dolore e rossore. Asciuga tamponando e applica una crema lenitiva antiscottature. Poi chiedi a lui di massaggiarti i piedi con olio di sandalo: è idratante e afrodisiaco. ZONA 2 Seno COSA SUCCEDE La pelle del décolleté è particolarmente delicata e soggetta ad eritema: ricorda di usare una protezione alta anche quando è già abbronzata e idratala spesso vaporizzando acqua termale. SEXY SOLUZIONE I classici della letteratura erotica decantano il rossore del décolleté come fattore scatenante del maschio desiderio. Seda l'eritema con acqua e farina d'avena, poi sfoggia la tua scollatura spolverata con un illuminante. ZONA 3 Sedere COSA SUCCEDE Probabilmente non hai spalmato la protezione sulle zone di confine tra costume e glutei, più sensibili per il contatto col tessuto umido. «Disinfiamma la scottatura applicando uno strato di gel d'aloe puro tenuto in frigo», dice la dermatologa Magda Belmontesi «e non esporre l'area per 4 giorni al sole». SEXY SOLUZIONE Per scongiurare l'input anafrodisiaco da "culetto arrossato", coprilo con un foulard di velo: renderà invisibile la scottatura ed esalterà il tuo B-appeal con l'effetto vedo-non vedo. Orecchie e naso COSA SUCCEDE Sono zone che sfuggono anche alla più precisa: semplificati la vita usando uno stick a protezione molto alta e ripassalo ogni 3-5 ore. Se il misfatto è già compiuto, immergi un cotton fioc in olio di cocco e passalo su tutto il padiglione auricolare. SEXY SOLUZIONE Fatti una piega scarmigliata: beach waves e capelli al vento per coprire in modo seduttivo le orecchie infuocate. «Sul naso, invece, stendi un velo di crema all'ossido di zinco prima di dormire», conclude l'esperta. Pancia COSA SUCCEDE Forse ti sei dimenticata di riapplicare il solare dopo il bagno? Occhio, perché la pancia è sempre esposta e subisce gli sfregamenti umidi del bordo del bikini. SEXY SOLUZIONE Mixa un vasetto di yogurt freddo con un cucchiaino di miele e lascialo 10 minuti sulla pelle arrossata per rinfrescarla e sfiammarla. Poi puoi chiedere a lui di assaggiarlo e leccarlo via finché non ne resterà più nulla... Nuca e dintorni COSA SUCCEDE Assieme al dorso delle mani, è una zona esposta al sole non solo in spiaggia, ma anche in città, per esempio quando vai in scooter o in bicicletta se raccogli i capelli. Prendi l'abitudine di indossare un cappello a tesa larga, supertrendy quest'estate. SEXY SOLUZIONE Per togliere il fastidio, fatti fare un impacco lenitivo con un gel doposole al cetriolo, molto rinfrescante. Sfila il reggiseno del costume e sdraiati a pancia in giù. Lascia che lui stenda il prodotto e, mentre aspetti i canonici 15 minuti, goditi le sue attenzioni... Ascelle e polsi COSA SUCCEDE Basta addormentarsi con le braccia incrociate dietro il capo perché la pelle delicatissima dell'area ascellare, dell'incavo delle braccia e dei polsi sia sensibilizzata dal sudore, si irriti e si scotti. SEXY SOLUZIONE «Applica subito un decongestionante con vitamina E e acqua termale», dice la dermatologa. Indossa abiti sbracciati e, sostituisci al deoodorante un massaggio di olio di mandorle con 3 gocce di ylang ylang, afrodisiaco. Retro ginocchia COSA SUCCEDE Una scottatura in questa zona può fare doppio danno: ledere la pelle e favorire la comparsa di venuzze e capillari. Proteggila sempre! E usa un solare spray utilizzabile anche capovolto, in modo da facilitarne l'applicazione. SEXY SOLUZIONE Metti in infusione due bustine di tè verde, falle raffreddare e strizzale leggermente. Sdraiati sul letto, piega le gambe leggermente divaricate e intrappola le bustine per 10 minuti nell'incavo delle ginocchia. Se lui è nei paraggi indossa, oltre alle bustine, un elegantissimo niente. A CURA DI VALENTINA SORRENTI. STILL LIFE MAURIZIO SAPIA. I PREZZI SONO INDICATIVI Foto: SoleOmbra Fluido Doposole Setificante per Viso e Corpo, L'Erbolario ( € 17). VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 41 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IN SPIAGGIA 22/06/2015 Pag. 124 N.7 - luglio 2015 diffusione:188035 tiratura:240474 VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 42 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Defence Sun Refresh Doposole Reidratante, BioNike ( € 17,75). Foto: Bio-Oil ( € 19,95). Foto: Vinosource Huile de Nuit, Caudalie ( € 28). Foto: Eight Hour Cream, Elizabeth Arden ( € 28). Foto: Maschera Gel Idratante ed Energizzante, Sephora ( € 13,90). Foto: After Sun Lotion, Nashi Argan ( € 29,50). Foto: S.O.S Pelle, L'Officinale del Dottor Ciccarelli (in farmacia € 8,10). Karitè d'Africa Balsamo Universale, Bottega Verde ( € 14,99). Lipikar Fluide, La Roche-Posay (in farmacia € 17,70). Body Soufflé 2 in 1, human + kind ( € 15). 22/06/2015 Pag. 132 N.7 - luglio 2015 diffusione:188035 tiratura:240474 TATTOO AL SOLE È sexy sul fianco, sulla schiena o anche più sotto... Il tatuaggio è parte di te, è il tuo marchio di fabbrica. Indispensabile averne (massima) cura Andrea Berni Tattoo care: oltre al classico solare a protezione 50+, applica più volte al giorno una crema a base di pantenolo per risvegliare il colore. Storie sulla pelle di Nicolai Lilin è un romanzo intrigante e misterioso scritto con gli occhi di un ragazzino che voleva diventare un tatuatore. Se sei anche tu una ink addict, sai quanto è importante proteggere i tuoi tattoo: ti sono costati tempo, denaro e parecchi "ahia". Ti salvano i prodotti speciali e le dritte per mantenerli in technicolor. Tatuata o meno, magari hai solo la pelle sensibile. Recenti studi hanno confermato che sotto l'effetto dei raggi Uv le cellule di Langerhans, autentiche sentinelle che fanno parte del sistema di difesa della pelle, possono subire alterazioni e diminuire di numero. In questo modo la prima linea di difesa biologica risulta indebolita e diventa più vulnerabile al sole. Ecco come proteggerti. Il tuo corpo è una tela d'autore: MANTIENI IL COLORE Che sia piccolo o XXL, se hai un tatuaggio devi per forza scendere a compromessi con il sole. I colori brillanti come il rosso, il giallo e il verde rischiano di neutralizzarsi. Infatti, oltre a scurire la pelle e rendere meno visibili i disegni, l'abbronzatura accelera il turn over cellulare: quindi esfoliandosi più velocemente, i segni dell'inchiostro sfumano. Scegli sempre una crema solare a 50 Spf, da usare almeno sulle zone tatuate. In più, esistono prodotti specifici protettivi e post-sole ricchi di pantenolo, umettante e idratante. Una dritta? Massaggiali la sera con un olio antismagliature: vedrai la brillantezza! Viso ad alta sensibilità? RIEQUILIBRA IL PH La pelle sensibile è una pelle indifesa perché produce meno lipidi. In pratica, il sottile film idrolipidico protettivo che la riveste non fa il suo lavoro e la rende più vulnerabile. Immaginati poi sotto il sole, con i bagni ripetuti e il cloro delle piscine. Per evitare dermatiti e allergie varie, abbronzati sempre in modo graduale e non esporti mai nelle ore centrali del giorno. Scegli solari ipoallergenici e non comedogenici, meglio se privi di lanolina, parabeni, glicolpropilene e profumi. Perfetti i doposole all'aloe per un'immediata sensazione di freschezza. L'alternativa prêt-à-porter, invece, è lo spray all'acqua termale. 1. Ultra Light Daily UV Defense SPF 50, Kiehl's ( € 31). 2. Expert Sun SPF 50, Shiseido ( € 38,50). 3. Silk Hydration Face SPF 30, Hawaiian Tropic ( € 12,99). 4. Face SPF 50+, Ultrasun (kit € 38,50 su qvc.it). 5. Sublime Sun SPF 30, L'Oréal Paris ( € 14,90). 6. Stick Viso e Corpo SPF 50+, Mediterranea ( € 6,50). Una pelle abbronzata, MA NUTRITA E IDRATATA Anche se il tuo fototipo è a prova di scottature, ricorda che la pelle ha una memoria da elefante: anche dopo anni ti ripaga con macchie, rughe e ispessimenti. In più, certe zone sono vulnerabili, quindi se adori prendere il sole in topless, e magari non solo quello, sappi che i rischi aumentano in modo esponenziale. Metti la protezione in camera, mezz'ora prima di esporti, non massaggiare la crema e lasciane uno strato visibile. Riapplicala ogni ora e usa stick total screen su seno, collo e inguine. La sera fai degli impacchi con farina d'avena, aceto di mele, bicarbonato di sodio e sale in parti uguali. 1. Crema Viso Abbronzante Protezione Attiva SPF 50+, Collistar ( € 30,50). 2. Sunific Latte Spray Iridescente SPF 30, Lierac (in farmacia € 27,50). 3. Super Spray SPF 30, Pupa ( € 17,90). 4. Anthelios XL SPF 50, La Roche-Posay (in farmacia € 18,90). 5. Milk Lotion Spray SPF 50+, Clarins ( € 27). Piercing su viso e corpo? Occhio, sotto il sole si surriscaldano. Se vuoi evitare il marchio a fuoco, toglili prima del lettino on the beach. OTO ANTOINE VERGLAS/HMI. STILL LIFE DI MAURIZIO SAPIA. DISEGNI IN ESCLUSIVA PER COSMOPOLITAN ITALIA DI MAJA BOHEMIEN/THE INK FACTORY DUBLINO.HA COLLABORATO VALENTINA SORRENTI. STILL LIFE DI MAURIZIO SAPIA. I PREZZI SONO INDICATIV SPECIALEABBRONZATURA COSMO ONLINE C O S M O P O L I T A N . I T / S O L A R I 2 0 1 5 Foto: 1. Tattoo Color Protection, JWoww ( € 39). 2. Emulsione Corpo Specifica per i Tatuaggi, Tattoo Defender ( € 20). 3. Tattoo Uv-Guardian SPF 50, Soul & Skin Cosmetics ( € 19,90). VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 43 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Effetti Speciali 22/06/2015 Pag. 155 N.7 - luglio 2015 diffusione:188035 tiratura:240474 TIP(A) DA SPIAGGIA Quando fa caldo, aumenta il rischio di fastidi laggiù. Segui queste semplici regole e ti assicuri benessere per 24/h Francesca Soccorsi IN SPIAGGIA TUFFATI... SOTTO LA DOCCIA Sole, mare, nuotate: la sintesi perfetta del benessere estivo, ma non per la tua sfera intima. La sabbia può irritare i genitali esterni e, poi, ci si mette anche l'acqua di mare che è sì antinfiammatoria, (quindi fa bene all'ecosistema vaginale), ma spesso ha concentrazioni elevate di virus e batteri: dopo il bagno, fai una doccia con acqua dolce e indossa un costume asciutto. Stessa cosa se vai in piscina, perché il cloro è antibatterico, però può disidratare le mucose. I bordi delle vasche, poi, pullulano di germi, così come panche e sdraio: usa sempre un asciugamano per sederti. SE IL PROBLEMA È L'ODORE In commercio trovi detergenti intimi che aiutano a ripristinare il pH naturale della vagina. Evita i deodoranti: possono causare irritazioni. Se, però, il fastidio continua, ti conviene fare un pap-test: potrebbe trattarsi di una vaginosi da Gardnerella. In questo caso, devi ricorrere ai farmaci. TIENI LONTANO LE IRRITAZIONI Col calore diminuisce la capacità delle mucose di difendersi dalle aggressioni esterne. Per questo può succedere di avvertire bruciore senza che ci sia un'infezione. Qualche impacco con succo di aloe basta a calmarlo. Poi, metti esternamente una crema a base di calendula. Per lavarti, usa un detergente intimo protettivo, emolliente e rinfrescante, con estratti di hamamelis. METTI KO GERMI E BATTERI Quando fa caldo, anche laggiù il microclima è ideale per la proliferazione dei batteri. Così basta poco per ritrovarsi alle prese con fastidiose vaginiti, come quelle da Trichomonas. Se hai prurito e perdite diverse dal solito, fai un pap-test. Nel frattempo, lavati con un sapone intimo antibatterico a base di timo e salvia. A volte il problema può dipendere dal passaggio di germi intestinali nella vagina, quindi, oltre a curarti, devi ripristinare la corretta funzionalità intestinale: punta sugli alimenti ricchi di fibre e assumi probiotici. SCACCO MATTO ALLA CANDIDA Colpisce almeno una volta nella vita il 75% delle donne, con picchi proprio in estate, perché il fungo responsabile, la Candida Albicans, che risiede normalmente nel nostro intestino, può provocare infezioni vaginali soprattutto in presenza di clima caldo-umido. Per prevenirla, usa un detergente intimo acido ed evita le lavande interne, che riducono le secrezioni. Se, invece, sospetti di averla, ti serve un pap-test. Spesso solo i farmaci (antimicotici a base di fenticonazolo, clotrimazolo, econazolo o itraconazolo) sono in grado di assicurare una guarigione completa (il tuo fidanzato deve seguire la stessa terapia anche in assenza di sintomi per evitare l'effetto ping-pong), ma puoi aiutarti con un detergente all'avena, che dà sollievo al prurito e ostacola la proliferazione del fungo. Poi diminuisci il consumo di zuccheri e prediligi cibi che ripristinano la flora batterica (frutta, verdura e yogurt). Infine, prendi un integratore di lattobacilli. DOPO UN RAPPORTO, VAI DI DETERGENTE risalita dei batteri nella vagina. Scegli un olio detergente a base di pantenolo e aloe, decongestionante. Poi asciugati bene, in modo da evitare che le parti intime restino umide. Puoi anche usare una crema idratante con acido glicirretico, che riduce gli arrossamenti. HAI IL CICLO? RADDOPPIA LE ATTENZIONI Punta su un sapone dal pH simile a quello delle mucose (4-4,5) e lavati più volte al giorno, perché il binomio sangue-caldo favorisce le infezioni. Cambia spesso gli assorbenti e, se usi quelli esterni, opta per materiali naturali, come garza e cotone (in farmacia). OTO TRUNKARCHIVE/CONTRASTO E SE VUOI UN AIUTO IN PIÙ... PRATICHI SPORT E SUDI MOLTO? L'IDEALE È UN DETERGENTE CHE CONTRASTI I CATTIVI ODORI E CHE REGALI FRESCHEZZA, COME LACTACYD FRESH O INTIMAID FORMULA FRESCA CON MENTOLO . SE INVECE HAI UNA PELLE PARTICOLARMENTE SENSIBILE, PUOI SCEGLIERE PRODOTTI LENITIVI CHE CONTENGANO CAMOMILLA O CALENDULA, COME LADY EPID O TANTUM ROSA LENITIVA SPRAY INTIMO . Foto: SABBIA E SALE? A ME FANNO UN BAFFO! VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015 44 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ginecologia PROFESSIONI 2 articoli 22/06/2015 Pag. 21 N.23 - 22 giugno 2015 diffusione:581000 CHIUSI I CONTI 2014 C O N RICAVI A PIÙ 1% MENTRE IL MERCATO ERA ANCORA IN CALO. IL GRUPPO HA IN CANTIERE INVESTIMENTI PER 750 MILIONI DI QUI AL 2017. QUATTRO NUOVI STORE IN PROGRAMMA Stefania Aoi Milano Investimenti per 750 milioni in tre anni per ampliare e ristrutturare la rete vendita e crescere in produttività. Sono questi i progetti da qui al 2017 di Conad, possibili grazie ai risultati del gruppo: un giro d'affari che nel 2014 ha raggiunto gli 11,7 miliardi di euro, in crescita dell'1% rispetto all'anno prima, e più in generale a un decennio positivo, quello tra il 2005 e il 2014, nel quale i ricavi sono lievitati del 57,7%, e la quota di mercato si è assestata intorno ali' 11,7%. Forte nei numeri e incoraggiata dai segnali di ripresa del mercato, Conad così gioca al rilancio. Quattro nuovi store sono già in programma nelle grandi stazioni, grazie all'accordo sottoscritto con Ferrovie dello Stato. Punti vendita che vanno ad aggiungersi a una rete di oltre 3mila negozi. Conad punta poi a rafforzarsi nei prodotti con il suo marchio che hanno mantenuto tassi di crescita costanti, con fatturati nel 2014 a 2,55 miliardi di euro (+3,9% rispetto al 2013). Il gruppo vuole poi continuare a sostenere l'agroalimentare regionale di qualità: già lo scorso anno sono stati sottoscritti accordi con 6.232 piccoli e medi fornitori locali per un fatturato di 3,2 miliardi di euro. "Una famiglia su tre ci accorda fiducia perché abbiamo qualità, prezzi convenient i e privilegiamo il rapporto con i produttori locali", spiega l'ad di Conad Francesco Pugliese. Solo nel 2014, con i consumi nazionali in calo dell' 1%, il consorzio ha generato 674 milioni di risparmio per i clienti nel largo consumo confezionato. Strategia perseguita anche con le campagne di promozioni, con i suoi 28 distributori di carburanti e le 82 parafarmacie. Questa è la strada che il gruppo vuole continuare a seguire, beneficiando del clima di ripresa. Nel primo trimestre 2015, cala di 3 punti percentuali il numero delle famiglie in difficoltà. Ritornano i consumi al bar,, la perdita di valore del carrello sembra essersi arrestata. Le vendite nella grande distribuzione, per la prima volta dopo tre anni di contrazione, crescono dell'I,9% (secondo le rilevazioni della Nielsen). "Inoltre il calo del prezzo del barile di greggio, la maggiore propensione delle banche a concedere credito e il cambio favorevole dell'euro sul dollaro sono occasioni per agganciare la ripresa. - commenta Pugliese - Al Paese mancano però un vero piano economico e una più contenuta pressione fiscale, che potrebbe aiutare le imprese". PROFESSIONI - Rassegna Stampa 22/06/2015 46 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Conad sente la ripresa e accelera sulle nuove iniziative 22/06/2015 Pag. 26 N.23 - 22 giugno 2015 diffusione:581000 KATIA SOUDRAY E IL NUOVO CEO DI SYZAM Sibilla Di Palma Il consiglio di amministrazione di ThalesAlenia Space Italia annunciala nomina di Donato Amoroso come nuovo amministratore delegato. Nato a Chieti, 56anni, Amoroso proviene da Alenia Aermacchi, azienda del gruppo Finmeccanica dove ha ricoperto, tra le altre, la carica di direttore generale . programmi Boeing. Katia Coudray è il nuovo ceo di SyzAsset Management, divisione del gruppo bancario svizzero che gestisce ifondi Oyster. In precedenza, Coudray ha lavorato per dieci anni presso l'Union Bancaire Privée (Ubp) a Ginevra, dove è stata membro del comitato esecutivo asset management. Giorgio Bruno è il nuovo presidente del Gruppo Conto Terzi di Farmindustria (che riunisce le aziende farmaceutiche operanti in questo settore). Laureato in chimica e tecnologia farmaceutiche, 61 anni, Bruno è attualmente ceo di Biologici Italia Laboratories e direttore generale di Recipharm Italia. Il consiglio direttivo dell'Andai (Associazione nazionale che riunisce i direttori amministrativi e finanziari) ha rinnovato il proprio boardper il triennio 2015 - 2017. Fausto Cosi è stato confermato alla presidenza, così come sono stati riconfermati i due vice presidenti Massimo Campioli e Roberto Mannozzi. Massimo Proverbio ha assunto il ruolo di Accenture senior managing director banking Eala (Europa, Africa, America Latina. Proverbio, 57 anni, è entrato nella società di consulenza nel 1988 ricoprendo diversi ruoli nei financial services, in Italia e ali'estero. Club Med annuncia la nomina di Eric Georges come nuovo managing director sales & marketing South Europe. Con sede a Milano, Georges coordinerai mercati di Italia, Turchia, Spagna e Portogallo. Georges è entrato in Club Med nel 1981 ricoprendo diversi ruoli all'interno dei villaggi e della direzione centrale. Banca Patrimoni Sella & C. annuncia l'ingresso di Ferdinando Buonaccorsi come chief manager dell'Area Centro Nord (che comprende la Toscana, l'Emilia Romagna e il Triveneto). Classe 1959, Buonaccorsi arriva da Banca Monte dei Paschi di Siena dove ha ricoperto il ruolo di generai manager nella rete di promozione finanziaria. Francesca Campanelli aapproda nel debt team italiano di Muzinich & Co., società di asset management specializzata nel corporate credit e negli high yield. Campanelli è stata senior sales di BlackRock Italia e ha maturato una lunga esperienza come porifolio manager in Allianz Global Investors. Nuovo ingresso in Prelios Agency: Antonio Chiatellino è stato nominato head of capitai market & institutional leasing. Chiatellino proviene da Banca Esperia dove è stato responsabile redi estate all'interno della divisione corporate & real estate; in precedenza, ha lavorato in Cushman & Wakefield come senior negotiator nella divisione di office leasing. Foto: Qui sopra, Katia Coudray (1), nuovo ceo di SyzAsset Managament e Massimo Proverbio (2) senior managing director Eala di Accenture PROFESSIONI - Rassegna Stampa 22/06/2015 47 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato POLTRONE IN GIOCO
Documenti analoghi
Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 13/07/2015
Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 11/12/2014
Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 09/12/2015
Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
Le lettere d'invito del governatore Enrico Rossi stanno per partire. E la regione punta forte sul successo
dell'iniziativa, consapevole che con le imprese, anche dopo l'endorsement pro farmaceutico...
e - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 28/01/2016
federazione ordini dei farmacisti
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 16/04/2016
Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o
parziale del loro contenuto per fini che esulano da un u...
Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 07/05/2016