Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
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Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 31/12/2014 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE IN PRIMO PIANO Il capitolo non contiene articoli SANITÀ NAZIONALE 31/12/2014 Il Sole 24 Ore La Pharma valley non diventi un deserto 7 31/12/2014 La Stampa - Nazionale 2014 l'anno di ebola 8 31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale Meno colpi in banca, ma stiamo attenti 10 31/12/2014 Avvenire - Nazionale Il farmaco Questran esaurito «Ma ci sono delle scorte» 11 31/12/2014 Avvenire - Nazionale Cameron: rischi contagio molto bassi 12 31/12/2014 ItaliaOggi Medici base senza l'Irap 13 31/12/2014 MF - Nazionale Credifarma prepara la cessione 14 31/12/2014 L'Espresso Sanità truccata 15 31/12/2014 F In farmacia torna il calendario della salute 16 30/12/2014 Starbene LA CREMA PER ALLEGGERIRE GAMBE E PIEDI 17 30/12/2014 Starbene ALLUCE VALGO TRE SOLUZIONI DIRE STOP AL DOLORE 18 30/12/2014 Il Giornale Style SE L'ITALIANO DIVENTA (UN) PAZIENTE 20 30/12/2014 Ok - salute e benessere Toni decisi per labbra d'inverno 22 30/12/2014 Ok - salute e benessere Gli aiuti per l'intestino pigro 24 30/12/2014 Ok - salute e benessere Problemi respiratori, 3C per informare 25 30/12/2014 Ok - salute e benessere Raffreddore, niente medicine sotto i 2 anni 26 30/12/2014 Ok - salute e benessere Pillola dei 5 giorni dopo senza ricetta medica? 27 30/12/2014 Ok - salute e benessere Crisi, aumenta la povertà sanitaria 28 30/12/2014 Ok - salute e benessere Antibiotici sempre meno efficaci 29 30/12/2014 Ok - salute e benessere Terapie sicure rimanendo fedeli alla farmacia 30 30/12/2014 Ok - salute e benessere MAL DI SCHIENA ADDIO 31 30/12/2014 Ok - salute e benessere Aghi addio, arriva la compressa 37 30/12/2014 Ok - salute e benessere Operazione unghie perfette 38 VITA IN FARMACIA 31/12/2014 Corriere della Sera - Milano Reati in calo, meno rapine Ma aumentano furti e scippi 43 31/12/2014 Corriere della Sera - Roma «Sampietrini in cambio di strade a posto» 44 31/12/2014 La Repubblica - Bologna Nasce la città metropolitana ma i sindaci restano divisi sulla riforma taglia-Province 46 31/12/2014 La Repubblica - Bologna Pronto soccorso al Marconi si cambia scompaiono i medici servizio agli infermieri 48 31/12/2014 La Stampa - Biella Ospedale, allarme organici Mancano medici e infermieri 49 31/12/2014 La Stampa - Savona Bus, domani orari festivi Centri commerciali chiusi 50 31/12/2014 Il Messaggero - Roma Via libera al Bilancio, sui fondi per i trasporti è lite Marino-Regione 51 31/12/2014 Il Messaggero - Civitavecchia Via libera al Bilancio,sui fondi per i trasportie' lite Marino-Regione 52 31/12/2014 Il Messaggero - Marche Oggi l'addio alla 19enne Cristinae al farmacista elpidiense Pichelli 54 31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ferrara L'EX MANAGER STEFANO MELLONI, CONDANNATO PER BANCAROTTA, VIENE ARRESTATO A FINE MARZO A VENTIMIGLIA 55 31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ancona Ucciso a sprangate in testaInterrogati i vicini di SartiniIndividuati possibili sospetti 56 31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ascoli Al lavoro in città da 150 anni 57 31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Macerata Controlli all'Asur,verifiche sugli orariUn dipendente nei guai 58 31/12/2014 Il Gazzettino - Padova I titolari della farmacia mettono in fuga il rapinatore 59 31/12/2014 Il Gazzettino - Padova Contributi ai nuovi nati e agli studenti meritevoli 60 31/12/2014 Il Gazzettino - Pordenone Disagi per gli utenti, si accorciano i tempi 61 31/12/2014 Il Gazzettino - Rovigo «Non è più la città sicura: intervenire con fermezza» 62 31/12/2014 Il Gazzettino - Venezia Telenovela continua Riaperta la farmacia 63 31/12/2014 Il Gazzettino - Venezia Tre milioni per l'ospedale «Ora i servizi territoriali» 64 31/12/2014 Il Gazzettino - Venezia «Sindaci indecisi e i tecnici tagliano» 65 31/12/2014 Il Mattino - Benevento Seconda farmacia, solo silenzio 66 31/12/2014 Il Secolo XIX - Genova "Invalidità facili", già venti indagati tra medici e dirigenti 67 31/12/2014 Il Tempo - Nazionale La promessa di Marino: «Conti in regola nel 2015» 68 31/12/2014 QN - La Nazione - Arezzo Furto in farmacia, sparito l'intero incasso 69 31/12/2014 QN - La Nazione - Massa Carrara le nostre priorità» 70 31/12/2014 QN - La Nazione - Pisa Mille euro alle famigliee anche bonus bebè 72 PROFESSIONI 31/12/2014 MF - Nazionale FOCUS OGGI 74 30/12/2014 Starbene FARMACI: NE BUTTIAMO VIA 1 KG A TESTA 75 PERSONAGGI 31/12/2014 Il Gazzettino - Nazionale Arrivano aumenti a raffica 77 31/12/2014 Il Tempo - Nazionale «Clandestini nascosti nella stiva» 78 SANITÀ NAZIONALE 23 articoli 31/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 12 (diffusione:334076, tiratura:405061) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INTERVENTO La Pharma valley non diventi un deserto Paolo Marcucci In numerose occasioni, anche in tempi recenti, abbiamo ascoltato commenti lusinghieri sull'industria farmaceutica nazionale. Politici, opinion leader, commentatori hanno sottolineato i buoni risultati delle aziende del settore e qualcuno si è spinto fino a definire il nostro Paese come la Pharma valley d'Europa. Tanto entusiasmo è certamente condivisibile e rende orgogliosi noi che operiamo nel settore. L'industria farmaceutica rappresenta sicuramente un settore strategico per l'Italia oltre che per la ricerca e sviluppo anche per la sua attività manifatturiera ( siamo il secondo produttore in Europa per valore della produzione con oltre il 70% di export) e abbiamo visto il valore della produzione farmaceutica raggiungere nel 2013 i 27,6 miliardi di euro registrando una crescita media negli ultimi dieci anni superiore al 3%. Tuttavia la buona salute del settore è oggi seriamente minacciata da alcuni elementi strutturali legati alle dinamiche di funzionamento del Paese Italia. In particolare la conquista di ulteriori quote nelle produzioni farmaceutiche passa attraverso un adeguato livello di competitività delle nostre imprese che operano in un mercato sempre più globale. Su questa dimensione il nostro Paese presenta diversi elementi di debolezza: inefficienza burocratica, elevata pressione fiscale e instabilità del quadro normativo erodono parte del vantaggio competitivo acquisito dal Paese negli ultimi anni. Dato il contesto, l'obiettivo prioritario è recuperare attrattività a livello di sistema Paese, definendo delle politiche per rilanciare le industrie produttrici di medicinali, in modo da attrarre investimenti dall'estero e di confermare quelli già effettuati. Per traguardare questo obiettivo è necessario intervenire su due fronti contemporaneamente: accelerazione e certezza nei tempi dei processi autorizzativi e incentivo all'innovazione. Le aziende farmaceutiche multinazionali operano sulla base di una pianificazione sempre più stringente (strategica, annuale e mensile) e qualsiasi incertezza a livello di contesto può dirottare una nuova iniziativa produttiva su Paesi ritenuti più affidabili ed efficienti. Sotto questo punto di vista è fondamentale che tutte le autorità, centrali e locali, siano messe nelle condizioni di rispondere in tempi adeguati a quanto avviene negli altri paesi. Si attendeva, ad esempio, un atto legislativo che mettesse l'Aifa nelle condizioni di svolgere la propria attività regolatoria e di controllo in tempi e con criteri comparabili con quelli delle agenzie di altri Paesi. Aifa infatti ha un ruolo fondamentale nella valutazione dei dossier autorizzativi, nelle importazioni ed esportazioni dei prodotti, ed è essenziale ed urgente che sia messa in condizione di competere con le altre autorità. Ma la sua riforma è rimasta al palo. Inoltre, il livello di tassazione è uno dei principali driver considerato dalle case farmaceutiche multinazionali nella selezione dei Paesi dove insediare headquarters e hub produttivi. Paesi che hanno agito su questa leva come la Gran Bretagna (aliquota fiscale al 20%, carico fiscale sulle imprese del 35% più basso della media dei Paesi del G7) sono diventati delle vere e proprie calamite per gli investimenti delle imprese farmaceutiche multinazionali. Ometto di elencare gli altri lacci lacciuoli che riguardano il sistema delle imprese in generale sui quali si è più volte pronunciata la Confindustria e per il nostro settore la Farmindustria. Ciò che è certo è che se non verranno programmati e messi in atto provvedimenti di riforma adeguati per sostenere l'attività del settore rischiamo nel volgere di qualche anno di trasformare la tanto decantata Pharma valley in un deserto. Presidente e amministratore delegato Kedrion Biopharma © RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 7 31/12/2014 La Stampa - Ed. nazionale - grande bellezza 2014 Pag. 40 (diffusione:309253, tiratura:418328) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 2014 l'anno di ebola Un virus sepolto nell'Africa più profonda colpisce d'improvviso e si diffonde rapidamente, rivelando tutte le difficoltà di gestire le nuove pandemie. La globalizzazione, paradossalmente, ci ha resi più fragili e risveglia le paure del mondo avanzato, che pensava di aver debellato gli invisibili killer che minacciano la nostra specie STEFANO RIZZATO Il 2014 è stato segnato dall'epidemia di Ebola scoppiata a marzo in Africa occidentale: com'è la situazione oggi? Il virus non è ancora sotto controllo e il bilancio delle vittime deve continuamente essere aggiornato. Al 28 dicembre, secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità, i morti accertati sono 7.693 su un totale di 19.695 casi registrati nei tre Paesi colpiti: Liberia, Sierra Leone e Guinea. Fuori da queste tre nazioni l'epidemia non si è mai davvero diffusa e ci sono state otto vittime in Nigeria, sei in Mali e una negli Usa. Qual è la zona più critica? Il Nord della Sierra Leone, che negli ultimi cinque giorni dell'anno è stata costretta per decisione del governo - a una sorta di coprifuoco permanente. L'obiettivo è provare ad arginare i contagi, come nel Sud del Paese si sta faticosamente riuscendo a fare. In Liberia ci sono motivi di ottimismo, il virus non si espande più e sabato scorso è stato possibile tenere le elezioni per il Senato. Come sta il medico italiano contagiato? È fuori pericolo, dopo settimane in cui si è temuto molto. Medico di Emergency, catanese, Fabrizio ha contratto il virus in Sierra Leone ed è tornato nella notte tra il 24 e il 25 novembre, anche tra le ingiustificate polemiche di chi paventava l'arrivo di Ebola in Italia. Invece i dispositivi di sicurezza hanno funzionato e così le cure ricevute allo Spallanzani di Milano. E il 26 dicembre Fabrizio ha potuto scrivere, attraverso la pagina Facebook di Emergency, un messaggio per raccontare la sua storia: «Non credo di essere un eroe, ma nemmeno un untore: sono un soldato che si è ferito nella lotta contro un nemico spietato». Com'è iniziato il contagio? Bisogna tornare a oltre un anno fa e al dicembre 2013. Il «paziente zero» è stato Emile Ouamouno: un bimbo di due anni di Meliandou, un villaggio del Sud della Guinea, vicino al confine con Sierra Leone e Liberia. È stato lui la prima vittima, seguito in pochi giorni dalla sorella e dalla madre. Purtroppo i sintomi dell'Ebola - febbre alta, emicrania, dissenteria sono comuni ad altre malattie endemiche e il virus non è stato riconosciuto subito. Tanto che tra i primi 15 morti quattro erano personale sanitario. Perché si è poi diffuso in modo così violento e rapido? Ci sono tante ragioni. La principale è la natura del virus, che si trasmette attraverso i fluidi corporei - anche con una stretta di mano - e per il quale non c'è cura. A diffonderlo hanno contribuito i rituali di sepoltura locali, che includono il contatto con il corpo del defunto. E poi il contagio è arrivato in Liberia e Sierra Leone attraverso confini che esistono solo sulle mappe. Quando la situazione è precipitata? Durante l'estate, quando il virus ha iniziato a interessare le più grandi città dell'area. Come Monrovia, la capitale dove vive un quarto della popolazione della Liberia e dove Ebola è arrivato ad agosto. E qui va menzionato un altro aspetto critico e decisivo: la debolezza del sistema sanitario dei Paesi colpiti. Prima dell'epidemia, in Liberia c'era un medico ogni 70 mila persone, in Sierra Leone uno ogni 45 mila. In Italia il rapporto è di uno ogni 250 abitanti. Quando si fermerà l'epidemia? Proprio l'Italia e altri Paesi europei hanno contribuito a gestire il contagio, con ospedali e centri d'isolamento resi possibili da Ong internazionali come Emergency e Medici Senza Frontiere. Anche la Sierra Leone potrebbe superare presto la fase più critica, ma è difficile mettere una data alla fine della crisi. E i danni sociali - basti pensare ai tanti orfani resi «intoccabili» dalla paura del contagio - dureranno a lungo. La ricerca di una cura come procede? Al momento ci sono una serie di trattamenti sperimentali, che vengono già usati per i casi più gravi e di cui prosegue lo sviluppo. Ma si lavora anche alla ricerca di un vaccino. Il più promettente - unico oggi in fase di test clinici - è quello individuato da Okairos, azienda svizzera fondata da un gruppo di ricercatori italiani e acquisita da GlaxoSmithKline. Per un secondo vaccino, sviluppato dall'azienda tedesca Merck, la sperimentazione si è fermata l'11 dicembre, dopo che alcuni dei partecipanti ai test hanno manifestato effetti collaterali imprevisti. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 8 31/12/2014 La Stampa - Ed. nazionale - grande bellezza 2014 Pag. 40 (diffusione:309253, tiratura:418328) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 9 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il confronto 18 10 Aids Sars Epatite C EBOLA Parotite Morbillo Fonte: Cdc-Oms - LA STAMPA Numero medio di persone individuo malato che un può infettare Foto: JOHN MOORE/GETTY Foto: Monrovia, Liberia: un'immagine-simbolo delle difficoltà di fronteggiare una delle peggiori epidemie degli ultimi anni 31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ed. nazionale Pag. 17 (diffusione:165207, tiratura:206221) Meno colpi in banca, ma stiamo attenti Stefano Marchetti BOLOGNA «E' UN buon segno, ma attenzione a non abbassare la guardia», è la prima analisi di Marco Amadori, segretario della Fiba Cisl Emilia Romagna. Il calo del numero di rapine in banca è un dato positivo, ma non per questo possiamo dirci al sicuro... Perché, Amadori? «Mentre queste statistiche ci parlano di una riduzione dei colpi in banca, dall'altro le classifiche sulla qualità della vita in Emilia Romagna ci dicono che tre province, Rimini, Bologna e Ravenna sono ai primi posti in Italia per il numero di reati denunciati, rispetto agli abitanti. Appare una contraddizione». Come la spiegate? «Pensiamo che ci sia probabilmente un trasferimento della criminalità verso altri obiettivi. Insomma, i rapinatori si sono spostati dalle banche ad altri esercizi, come tabaccherie o farmacie, dove ritengono di trovare interessanti quantità di denaro, però con misure di sicurezza meno efficaci». Dunque non possiamo dirci un'isola felice... «No, l'Emilia Romagna resta la terza regione italiana più rapinata. In più dobbiamo riflettere anche sulle relazioni della Dia che rimarcano la presenza mafiosa in Emilia Romagna. Si è creato anche il pendolarismo delle rapine: in zona ci sono dei basisti, mentre gli esecutori arrivano da fuori e poi ripartono». Quali sistemi hanno funzionato meglio in banca? «Sicuramente le videoregistrazioni digitali. Come sindacato, avevamo insistito perché fossero adottate dagli istituti di credito, e in effetti le forze dell'ordine dicono che la prova video è determinante nella maggioranza degli arresti per rapina». In ogni caso, voi chiedete di non ridimensionare l'impegno per la sicurezza... «Esattamente. Nei bilanci di alcuni istituti di credito, abbiamo visto una riduzione degli investimenti di prevenzione antirapina. Ci preoccupa il fatto che, a fronte della crisi, le banche vogliano trovare un ritorno economico anche spendendo meno per i sistemi di sicurezza». Image: 20141231/foto/749.jpg SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INTERVISTA IL SEGRETARIO REGIONALE DELLA FIBA CISL MARCO AMADORI 31/12/2014 Avvenire - Ed. nazionale Pag. 11 (diffusione:105812, tiratura:151233) Il farmaco Questran esaurito «Ma ci sono delle scorte» ( M. L. ) Nei prossimi mesi sarà difficile reperire nelle farmacie confezioni di Questran, farmaco prodotto dalla BristolMyers Squibb. Lo fa sapere la stessa azienda farmaceutica, che ha già comunicato il problema all'Aifa. Il Questran, il cui principio attivo è la colestiramina, viene impiegato per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue o migliorare il prurito associato ad alcune malattie epatiche. Ma viene usato anche da chi ha subito resezioni intestinali, da chi soffre di complicazioni legate al morbo di Crohn o ad altre malattie infiammatorie croniche intestinali anche infantili: per centinaia di persone insomma è l'unico farmaco in grado di permettere uno stile di vita accettabile. La Bristol-Myers Squibb ha fatto sapere di avere a disposizione «una piccola quantità di farmaco che è possibile fornire in poco tempo, sempre tramite una farmacia richiedente». I farmacisti possono inoltrare la richiesta tramite email agli indirizzi: [email protected] oppure [email protected]. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SALUTE 31/12/2014 Avvenire - Ed. nazionale Pag. 15 (diffusione:105812, tiratura:151233) Cameron: rischi contagio molto bassi L'infermiera risultata positiva al virus al rientro da Freetown verrà trasferita a Londra. Vertice di emergenza dell'esecutivo Londra. Il governo di David Cameron ha tenuto ieri un vertice «Cobra» (una riunione d'emergenza fra i principali ministri dell'esecutivo) sull'emergenza ebola, dopo che lunedì a un'operatrice sanitaria appena rientrata a Glasgow dalla Sierra Leone è stato diagnosticato il virus. Per Cameron i rischi di contagio sono comunque «molto bassi». Il ministro della Salute, Jeremy Hunt, ha confermato che la donna verrà trasferita al Royal Free Hospital di Londra e che «verranno rivisti i protocolli e le procedure» adottate dagli operatori sanitari che si recano nei Paesi africani colpiti dall'epidemia. La paziente ha viaggiato da Freetown in Sierra Leone verso il Regno Unito facendo scalo a Casablanca e a London Heathrow, per atterrare intorno alle 23,30 di domenica all'aeroporto di Glasgow su un volo della British Airways. Ora le autorità sanitarie britanniche stanno rintracciando un'ottantina di persone che erano a bordo dell'aereo con l'operatrice nella tratta da Londra a Glasgow. A parte i passeggeri del volo e il personale dell'ospedale, si ritiene che la donna abbia avuto in Scozia contatti con un'altra persona. La paziente è in condizioni stabili e la premier scozzese Nicola Sturgeon ha precisato che, vista la fase iniziale della diagnosi, quando è entrata in contatto con altre persone la donna «non mostrava sintomi tali da far pensare a un possibile rischio di trasmissione». SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ebola. 31/12/2014 ItaliaOggi Pag. 26 (diffusione:88538, tiratura:156000) Medici di base senza Irap. Il costo della segretaria divisa pro-quota con i colleghi di studio e il compenso pagato ad altri medici per la sostituzione nel periodo di ferie non concretizzano la presenza di un'autonoma organizzazione. E in assenza di tale presupposto l'imposta non è dovuta. A far segnare un nuovo precedente su un tema che conta ormai migliaia di pronunce è stata la Ctp Reggio Emilia, con la sentenza n. 446/3/14. Un medico convenzionato con il Ssn aveva presentato ricorso contro il diniego al rimborso Irap per otto annualità tra il 2002 e il 2011. Il contribuente, pur ritenendo di non dover pagare, aveva prudenzialmente versato le somme e poi presentato istanza di rimborso. La restituzione era stata negata dall'Agenzia delle entrate sulla base degli importi indicati dalla contribuente nel quadro RE di Unico, che attestavano spese per prestazioni di lavoro dipendente e compensi a terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attività professionale. Si trattava, rispettivamente, della retribuzione della segretaria dello studio associato (diviso pro-quota tra i diversi medici titolari) e dei compensi corrisposti ai colleghi che sostituivano la dottoressa nei giorni di assenza. Richiamandosi all'abbondante giurisprudenza della Cassazione, la Ctp evidenzia che il semplice apporto di lavoro altrui non implica l'esistenza di un'autonoma organizzazione in capo al professionista (presupposto richiesto dall'articolo 2 del dlgs n. 446/1997). Con l'ordinanza n. 3755/2014, peraltro, la Suprema corte aveva espressamente affermato che il principio vale a maggior ragione con riferimento ai medici di base, «tenuti, nell'interesse della sanità pubblica, a un servizio continuo ed efficiente». Senza dimenticare, aggiunge il collegio reggiano, che la presenza di personale di segreteria negli studi medici è prevista dalle linee guida emanate dalla regione Emilia-Romagna. Da qui l'accoglimento del ricorso, con la condanna dell'Agenzia delle entrate a rimborsare al medico circa 15 mila euro di Irap, maggiorati degli interessi. Foto: La sentenza sul sito www.italiaoggi.it/ documenti SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Medici base senza l'Irap 31/12/2014 MF - Ed. nazionale Pag. 13 (diffusione:104189, tiratura:173386) Credifarma prepara la cessione Fissato per il 13 l'incontro con Bankitalia. Tra le ipotesi c'è la dismissione di un ramo d'azienda attivo nei crediti a medio e lungo termine. Tier 1 sotto il 6%. La spa può finanziare solo a breve Claudia Cervini Sono giorni cruciali per Credifarma. La banca dei farmacisti, controllata al 66% da Federfarma e partecipata da Bnl e Unicredit, è alle prese con una situazione finanziaria impegnativa (4,2 milioni di euro la perdita nel 2013) e con le prime decisioni da prendere sulle strategie finanziarie e industriali da attuare per la messa in sicurezza dell'istituto. Il primo appuntamento è fissato per il 9 gennaio, quando il cda dovrà deliberare su alcune proposte avanzate dai soci, tra cui, secondo quanto riferito dalle organizzazioni sindacali, ci sarebbe anche la «cessione di un ramo d'azienda che riguarderà i crediti a medio e lungo termine con annessa cessione del personale, così come prevede l'articolo 2112 del Codice Civile». Pochi giorni dopo, il 13 gennaio, il presidente Carlo Ghiani incontrerà gli uomini della Banca d'Italia per un confronto sulla situazione. Credifarma attualmente ha un Tier 1 inferiore al requisito minimo del 6% imposto da Via Nazionale «e pari al 5,3%», afferma Ghiani. Come proseguire dunque nell'ordinaria attività di finanziamento della clientela? «Faremo di tutto per continuare a svolgere l'attività nei confronti dei farmacisti anche se con alcune limitazioni nel sistema di finanziamento a lungo termine che non possiamo affrontare», spiega Ghiani a MF-Milano Finanza. Sempre secondo quanto riportato da fonti sindacali, il piano di risanamento aziendale prevede che Credifarma rimarrà una società per azioni ed effettuerà finanziamenti a breve termine sotto la vigilanza di Banca d'Italia. L'istituto avrebbe anche garantito il mantenimento dei livelli occupazionali. Nulla però è ancora definitivo. Come detto, il cda si riunirà il 9 e successivamente la delibera del consiglio verrà condivisa con Banca d'Italia. All'inizio del 2015 si apriranno inoltre tre tavoli tecnici: quello del settore crediti, quello del settore commerciale e il tavolo delle risorse umane, a cui saranno presenti anche le organizzazioni sindacali. Tre cabine di regia utili a pilotare il rilancio dell'istituto che già otto anni fa si è trovato in una situazione di difficoltà che portò la banca a cedere parte degli asset. La causa della crisi attuale è da ricercarsi principalmente nella svalutazione dei crediti oltre che «nell'indebolimento della sua missione originaria, visto che da anni sono in calo i ritardi delle Asl nei pagamenti», aveva commentato di recente Annarosa Racca, presidente di Federfarma. Gli obiettivi della banca e dei soci sono la salvaguardia delle farmacie-clienti della finanziaria (circa 3.600) e la tutela dei 60 posti di lavoro della società. Nei mesi scorsi una due diligence effettuata su richiesta di Bnl e Unicredit ha fatto emergere in particolare la necessità di elaborare un piano industriale che consenta alla società di riposizionarsi sul mercato e i due istituti di credito hanno avanzato la proposta di trasformare Credifarma in una società di consulenza per l'offerta alle farmacie di servizi e prodotti, in taluni casi erogati direttamente da Bnl e Unicredit (si veda MF-Milano Finanza del 19 dicembre). Proposta che non avrebbe però il supporto di Federfarma. L'intervento decisivo per il salvataggio è atteso nel giro di una decina di giorni. (riproduzione riservata) Foto: Carlo Ghiani Foto: Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/banche SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PATTO TRA I SOCI SUL SALVATAGGIO DELLA BANCA DEI FARMACISTI . CDA DECISIVO IL 9 GENNAIO 31/12/2014 L'Espresso - N.1 - 8 gennaio 2015 Pag. 16 (diffusione:369755, tiratura:500452) Sanità truccata S. D. La Regione Veneto investe i fondi vincolati del ministero della Salute per la lotta all'Hiv in interventi di spesa corrente. A denunciarlo, in un'interrogazione, è il Pd Alessandro Zan, noto attivista della comunità Lgbt. Secondo il deputato, la decisione di utilizzare per altri scopi 1,4 milioni di euro stanziati dall'amministrazione centrale per i test nelle strutture mobili fuori da scuole e discoteche dimostra il «menefreghismo della Lega». L'esponente Pd chiede in particolare che non vengano utilizzate risorse dello Stato «per coprire la malagestione in ambito sanitario della Giunta di Luca Zaia», dato che l'Italia è l'ultimo Paese in Europa in tema di prevenzione del virus, con oltre 20 mila nuovi casi l'anno e un costo per il sistema sanitario nazionale di circa 8 mila euro per ogni malato. «Caro governatore», dice Zan senza troppi giri di parole, «quello che la Regione non spende ora in prevenzione sull'Aids lo pagheranno i Veneti tra qualche anno in termini di spesa sanitaria Foto: IL GOVERNATORE DEL VENETO, LUCA ZAIA SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Riservato Regione Veneto 31/12/2014 F - N.1 - 7 gennaio 2015 Pag. 111 In farmacia torna il calendario della salute E gratuito e, quest'anno, il 29esimo, suggerisce l'alimentazione più indicata nelle più comuni patologie. I testi sono curati da Marco Silano del Dipartimento di sanità alimentare dell'Istituto Superiore di Sanità, le illustrazioni sono di Monica Maaten, designer parigina. Cercalo nelle farmacie. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato benessere news / di Livia Zacchetti 30/12/2014 Starbene - N.2 - 5 gennaio 2014 Pag. 36 (diffusione:284517, tiratura:349050) LA CREMA PER ALLEGGERIRE GAMBE E PIEDI Ultra idratante, levigante e rigenerante, è ideale per dare sollievo. Provala per eliminare gonfiori e senso di pesantezza, magari dopo ore passate sui tacchi Claudia Bortolato «L'urea è iperidratante e rende più morbida e liscia l'epidermide, perché è anche cheratolitica, cioè favorisce il distacco delle cellule morte superficiali e di conseguenza la rigenerazione cutanea dei talloni», dice Carlo Di Stanislao, dermatologo ed esperto di medicine naturali. «Laglicerina potenzia l'attività idratante della ricetta, mentre l'ippocastano contiene escina e altri attivi vasocostrittori e di stimolo per la circolazione venosa, capaci di ridurre velocemente gonfiori e senso di pesantezza ai piedi e alle gambe affaticate. La menta rinfresca, deodora ed è emolliente e lenitiva». IL TRUCCO IM PIÙ Dopo aver applicato la crema, per un maggior sollievo, fai questo esercizio con una pallina semirigida (come quelle utilizzate per far giocare i cani). In piedi o seduta, appoggia il piede sulla pallina e falla scorrere piano fra il metatarso e la base delle dita, portando, lentamente e senza sforzarti, tutto il peso del corpo sul piede impegnato nell'esercizio. Ripeti, spostando la pallina al centro della pianta del piede e poi sul tallone. Termina rullando su tutto il piede, dalle dita al tallone. Esegui ogni movimento per 1-2 minuti. CM& SI USA Mescola bene gli ingredienti in una ciotola, poi applica il composto con un leggero massaggio circolare: parti dalle dita, quindi massaggia con entrambe le mani la pianta e il dorso, insistendo con movimenti circolari sui talloni e risalendo, con tocchi lievi e ascendenti, sulle caviglie e sulle gambe, fino alle ginocchia. SHUTTERSTOCK LA RICATTA PI SWB&U& A una crema base neutra (in farmacia), aggiungi un cucchiaio di urea (in farmacia o erboristeria), unodiglicerina, 2 gocce di olio essenziale di menta e 10 gocce di tintura madre di ippocastano (in farmacia). E SE NON HAI TEMPO... Estratti di ippocastano, edera e quercia, olio essenziale di menta e acqua distillata di amamelide: la Crema Riposante di L'Erbolario è un toccasana per gambe e piedi stanchi. Senza parabeni, siliconi, oli minerali e acrilati (12 €, 125 mi. In farmacia ed erboristeria). SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato bellezza fai da te 30/12/2014 Starbene - N.2 - 5 gennaio 2014 Pag. 47 (diffusione:284517, tiratura:349050) ALLUCE VALGO TRE SOLUZIONI DIRE STOP AL DOLORE La "cipolla" del piede può essere eliminata. Dalla forma lieve alla più invalidante, ecco gli interventi risolutivi ROSELLA BRIGANTI Secondo i dati della Società Italiana di ortopedia il 60 % delle italiane consulta l'ortopedico per problemi ai piedi. La hit dei disturbi più frequenti? «Alluce valgo e dita a martello, due vere e proprie deformazioni anatomiche che ti impediscono di camminare bene», risponde il professor Sandro Giannini, docente di ortopedia all'università di Bologna e presidente della Società Italiana delia caviglia e del piede. «L'alluce valgo è molto diffuso tra le donne sopra i 40 anni perché è il risultato di difetti anatomici non corretti in gioventù, come il piede piatto, e di anni di calzature inadatte: scarpe strette o con la tomaia troppo rigida, a punta e col tacco alto». Anche tu alle prese con il "ditone" infiammato? Scopri con noi qual è la soluzione più adatta al caso tuo, da prenotare col Sistema Sanitario. SE HAI SOLO LA "CIPOLLA ARROSSATA punta sugli antinfìammatori II tuo alluce manifesta la classica prominenza laterale che, a seconda delle regioni, viene chiamata "cipolla" "patata" o"nocetta" II continuo attrito con la tomaia provoca saltuari episodi infiammatori che puoi risolvere in poche mosse, a cominciare dalla prevenzione. COME SI PRESENTA: l'alluce appare dolente, rosso e gonfio, con una protuberanza a volte molto infiammata. Fatto che ti impedisce di camminare agevolmente e che non di rado causa fitte dolorose anche di notte, a riposo. CAUSA: «L'alluce valgo è una deformità dell'articolazione metatarso-falangea, composta dal primo metatarso (l'osso lungo che si articola con la base del dito) e la prima falange», spiega il professor Giannini. «Deviando verso le altre dita, all'interno del piede, si forma un angolo più accentuato tra la testa del metatarso e la prima falange, che invece dovrebbe essere non superiore agli 8 gradi. Questo angolo causa la tipica tumefazione esterna chiamata "cipolla". SOLUZIONE: cerca di prevenire l'infiammazione (o di non aggravarla) evitando scarpe e stivali con la tomaia rigida in cuoio, la punta stretta o i tacchi alti: aumentano il carico sull'avampiede. Usa solo calzature con la pianta larga, la tomaia morbida (nappa, capretto, camoscio) e un tacco quadrato non superiore ai 5 centimetri. «Per curare gli episodi di infiammazione acuta, prendi per 3-4 giorni degli antinfiammatori per bocca, associandovi una pomata o un gel per i dolori muscolari e articolari, come quelli a base di didofenac, ketoprofene o piroxicam», spiega il professor Giannini. «Buona abitudine è fare, ogni sera, dei pediluvi versando nell'acqua appena tiepida un pugno di sali medicati decongestionanti: pino silvestre, arnica, eucalipto o calendula». Se la pelle in corrispondenza della'tipolla"comincia a macerarsi, previeni le infezioni cutanee, frequenti in chi soffre di alluce valgo, aggiungendo al pediluvio disinfettanti tipo ipodorìto disodio o tintura di iodio». SE DUOLE ANCHE LA PIANTA DEL PIEDE scegli: plantare o intervento Non solo dolore all'alluce. Anche la pianta del piede, nella zona appena dietro le dita, comincia a mostrare una callosità dolente, che ti constringe ad andare spesso dal podologo. COME SI PRESENTA: oltre alla "cipolla", anche la pianta dei piedi, a livello della testa del 2° metatarso (2° dito), comincia a far male per il continuo formarsi di spessi duroni. Ciò accade perché l'alluce diventa sempre più debole, non esercitando più la pressione al suolo durante la fase propulsiva del passo. Per un po' di tempo le altre dita suppliscono. Ma poi cominciano a soffrire anch'esse, a partire dal secondo dito, che inizia a deformarsi per l'aumento di lavoro a cui viene quotidianamente sottoposto. SOLUZIONE: «Inizialmente, puoi farti prescrivere un plantare su misura, realizzato dal tecnico ortopedico in base alle indicazioni dello specialista e, se necessario, corredato dell'esame baropodometrico, il test computerizzato che analizza pressioni e punti di appoggio del piede (150 €)», suggerisce Giannini. «Deve avere un piccolo rilievo sotto il 1° metatarso, in modo da compensare l'insufficienza dell'alluce, e degli incavi più bassi sotto i metatarsi vicini (2° e 3° dito) per alleggerirli dal carico». Quando il plantare non basta più, non resta che l'intervento con la tecnica S.E.R.I. che si esegue in dayhospital, in anestesia locale (piede) o locoregionale (peridurale o radice della coscia). «Con una lama sottile si crea una frattura, in modo da riallìneare l'articolazione metatarsofalangea e da chiudere lo spazio a'V'che si era creato. L'intervento dura 5 minuti, ma poi devi indossare una SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SALUTE 30/12/2014 Starbene - N.2 - 5 gennaio 2014 Pag. 47 (diffusione:284517, tiratura:349050) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato speciale scarpa ortopedica aperta per un mese». SE HAI ANCHE LE DITA A MARTELLO eliminale con la chinirgia rapida Se non hai curato l'alluce valgo, prima o poi ti verranno le dita dei piedi a martello (dette anche ad "artiglio"o a "uncino"). Brutte a vedersi, ma soprattutto fonte di continui disagi. è l'unica deformità del piede. COME SI PRESENTA: l'alluce valgo Spingendo verso le altre dita, le porta a contrarsi arrivando persino ad accavallarsi al secondo dito. « Nei punti di passaggio tra la prima e la seconda falange e tra la seconda e la terza, le dita si piegano verso l'alto assumendo la tipica forma a uncino», spiega Giannini. «Sul loro dorso si formano, quindi, calli e vesciche, dovute alla frizione con la parte superiore della scarpa». L'insufficienza dell'alluce, tipica di quando diventa valgo (cioè deviato all'interno), si riflette inevitabilmente sulle altre dita. Non riuscendo più a distendersi, si flettono a livello delle articolazioni interfalangee, gli "anelli"di congiunzione delle tre falangi. SOLUZIONE: non esistono ausili ortopedici in grado di correggere le dita a martello. «L'unico metodo risolutivo è l'intervento che permette la correzione di alluce valgo e dita a martello insieme, con una durata di 10 minuti in tutto», prosegue l'esperto. «Ora ne esiste uno, meno invasivo del passato, con cui viene accorciata la prima falange delle dita, così da detendere le corde tendinee che, tirando troppo, causano la deformità». Anche in questo caso, verrai dimessa dopo poche ore ma dovrai portare la scarpa ortopedica in stoffa per un mese». STOCK GETTY ALAMY OLYCOM IL CONSIGLIO IN PIÙ In farmacia o nei negozi di ortopedia e sanitari puoi acquistare a pochi euro dei "protettori per alluce valgo". Ovvero dei dischetti in morbido poliuretano contenenti gel di silicone. Applicati sulla zona dell'alluce infiammata, riducono l'attrito meccanico con la scarpa, alleviando il dolore. Si tratta però di palliativi, che non risolvono il problema. COSI APPARE IL TUO ALLUCE • Ecco i tre angoli alterati dalla formazione dell'alluce valgo: angolo di valgismo (verde), angolo intermetatarsale (rosso) e angolo articolare (bianco). IL CONSIGLIO IN PIÙ La tecnica percutanea, alternativa alla S.E.R.I., è anch'essa mininvasiva e, invece di una lama sottile, utilizza una fresa. È adatta, però, solo nei casi di alluce valgo modesto. Infatti, non spostando la testa del primo metatarso verso il secondo, non la riporta nella posizione corretta, al di sopra dei sesamoidi (due ossicini grandi come una nocciolina appena sotto l'articolazione metatarsofalangea). Solo così, infatti, è possibile ridurre nettamente il rischio che l'alluce valgo ritorni. IL CONSIGLIO IN PIÙ cilindretti in gel di silicone, che danno Se cammini male e non trovi una scarpa giusta, in attesa di farti operare chiedi in farmacia gli appositi separadita. Sono dei sollievo ma non correggono alluce valgo e dita a martello. Alcuni modelli rilasciano oli naturali che mantengono morbida la pelle, ritardando la comparsa di calli e vesciche.tei. 02-70300159 5 GENNAI010-12 prof. Sandro Giannini docente di ortopedia e traumatologia all'università di Bologna CONSULTA GRATIS IL NOSTRO ESPERTO 30/12/2014 Il Giornale Style - N.1 - gennaio 2014 Pag. 80 SE L'ITALIANO DIVENTA (UN) PAZIENTE Ecco cosa pensano gli italiani del sistema salute, come si pongono verso lo star bene e cosa vorrebbero da chi dovrebbe tutelare il benessere. Tutte le risposte in un'indagine di Teva Italia sulla sostenibilità delle cure nel nostro Paese GABRIELLA DE BERNARDO LJ importante è la salute!, quante volte l'abbiamo detto o sentito dire. E in effetti lo stare bene, il potersi curare in caso di malattie più o meno gravi, l'avere a disposizione il rimedio giusto al momento giusto fanno la differenza nella qualità della vita di ognuno di noi. Ma cosa pensano gli italiani veramente di questo importante settore della vita di noi tutti e, soprattutto, come si pongono nei confronti deEa salute, quali accorgimenti adottano, cosa fanno in prima persona per il proprio benessere e cosa vorrebbero dalle figure preposte a tutelarlo? L'argomento è certamente vasto, ma già qualcosa si può desumere da un'interessante indagine Doxa dal titolo «Sostenibilità delle cure, chi è il responsabile?», commissionata recentemente da Teva Italia, azienda leader nel settore farmaceutico da sempre impegnata nel rendere accessibili cure di alta qualità attraverso lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione sia di medicinali equivalenti sia di farmaci innovativi, specialità farmaceutiche e principi attivi. L'indagine ha voluto mettere in luce la percezione spontanea relativa al concetto di responsabilità personale e civile degli italiani quando si parla di un sistema di cure più sostenibile, senza dimenticare l'importanza e la necessità di una maggiore e più corretta informazione. La ricerca ha preso in esame un campione di 600 persone, tra uomini e donne, di età compresa tra i 18 e i 64 anni e dai risultati è emerso che sono sostanzialmente quattro gli atteggiamenti predominanti tra gli italiani in materia di salute e di sostenibilità della cura. La prima figura è quella del «partecipativo», ossia colui che ritiene con ottimismo di poter fare molto attraverso il proprio atteggiamento e il proprio comportamento quotidiano. Quasi al suo opposto troviamo «l'arrabbiato», che è convinto di fare già molto in quanto versa le tasse e pretende da medici, farmacisti e istituzioni un maggiore impegno. C'è poi «l'auto-indulgente», che pensa che in qualità di singolo non possa fare più di tanto. E infine il «fatalista», colui che non ritiene opportuno darsi da fare nel cercare soluzioni perché tanto nel sistema italiano le cose non cambiano mai. «È molto importante evidenziare - ha spiegato il Managing Director di Doxa, Massimo Sumberesi - che tra questi archetipi non è solamente il partecipativo ad avere un ruolo attivo, ma in qualche modo anche l'arrabbiato, sebbene le sue energie si concentrino nell'invettiva e siano eteroriferite. Al contrario, l'auto-indulgente e il fatalista hanno un atteggiamento passivo e pessimista, giustificando sé stessi e/o accusando genericamente il sistema di malfunzionamento. Ad eccezione dei partecipativi, prevale comunque la tendenza ad identificare in soggetti terzi la responsabilità di ciò che non funziona». E dunque, a prescindere dalla categoria di appartenenza, il 64% degli italiani ritiene che le principali minacce alla sostenibilità del sistema siano da imputare allo sperpero di risorse da parte della pubblica amministrazione, mentre per il 63% la colpa è della scarsa equità sociale e per il 59% dell'opportunismo e della scarsa onestà di chi è al potere. Ma anche l'elevato costo dei tarmaci è una motivazione che ha raccolto numerosi consensi tra gli intervistati, piazzandosi al quarto posto di questa classifica. Un aspetto che chiama in causa direttamente le aziende farmaceutiche, come ha sottolineato Hubert Puech d'Alissac, AD di Teva Italia, che ha comunque precisato: «In realtà occorre sottolineare come i progressi scientifici registrati negli ultimi 50 anni siano stati enormi e spesso possibili proprio grazie all'impegno e alle risorse investite dall'industria farmaceutica. Inoltre le aziende che producono tarmaci equivalenti sono state in grado di far risparmiare al Sistema sanitario italiano 1,5 MLD di euro negli ultimi 6 anni». Una componente, quest'ultima, che gli italiani sembrano apprezzare in modo particolare, dal momento che proprio l'utilizzo dei farmaci equivalenti è stato indicato come uno tra i «comportamenti virtuosi» a garanzia di cure più accessibili per tutti. A pensarlo è il 29% degli intervistati, mentre il 38% ritiene che le autorità sanitarie dovrebbero effettuare più controlli sul SSN e il 30% che sarebbe necessaria una maggiore prevenzione. Eppure le informazioni sui farmaci equivalenti SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SALUTE LA RICERCA 30/12/2014 Il Giornale Style - N.1 - gennaio 2014 Pag. 80 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato non sono ancora sufficienti, se il 26% delle persone che hanno preso parte all'indagine ha dichiarato di non averne mai parlato col proprio medico curante, mentre in farmacia solo il 53% dei farmacisti (rispetto al 58% dello scorso anno) propone spesso o con una certa frequenza la sostituzione del farmaco di marca con il suo equivalente. A questo punto, dato che oltretutto la cultura relativa ai farmaci equivalenti non ha fatto registrare variazioni sostanziali rispetto allo scorso anno, forse la categoria dell'" arrabbiato" non ha tutti i torti e diventa importante una forte presa di coscienza da parte delle istituzioni. Se proprio l'indagine DoxaTeva evidenzia come i cittadini ritengano che tutti gli attori del sistema salute cittadini, pazienti, medici di famiglia, specialisti e farmacisti - necessitino di una maggiore informazione, ci deve pur essere una fonte differente che eroghi la suddetta informazione, quindi 0 compito dovrebbe essere delle strutture ospedaliere, delle Asl, delle Amministrazioni pubbliche locali e degli organi di governo e politica. Per superare pregiudizi e per far sì che notizie sbagliate o incomplete non arrechino danno alla nostra salute e per rendere accessibili le nuove terapie al maggior numero di persone. 64% Incolpa io sperpero di risorse pubbliche 63% Denota scarsa equità sociale 59% Ritiene che ci sia scarsa onestà 30/12/2014 Ok - salute e benessere - Gennaio 2015 Pag. 106 (diffusione:165834, tiratura:254212) Toni decisi per labbra d'inverno TRE LE TENDENZE DEL MOMENTO PER I ROSSETTI: TECHNO, NUDO E GOTHIC COME SCEGLIERE IL MAKE UP PIÙ ADATTO -Testo di Alice Di Pietro Labbra rubescenti, succose e invitanti come frutti maturi, che si vestono di colore e personalità grazie al rossetto, un accessorio di bellezza simbolo di femminilità e seduzione che ha radici profonde. «L'uso del colore per labbra risale a 2800 anni fa, con il ritrovamento nella tomba di una principessa sumera di una scatolina d'oro e pennellino, contenente polvere rossa, olio di sesamo ed essenza di rosa», spiega Antonio Trovisi, make up artist di Lapolonimakeup. «Gli Egizi, autentici cultori di cosmetici, usavano impiastri di cere mescolati a pigmenti prodotti polverizzando coleotteri e formiche. Il rossetto, messo al bando e segnalato come esempio di corruzione morale durante il Medioevo, tornò di moda tra gli aristocratici nel XVI secolo, e fu promosso poi da Elisabetta I d'Inghilterra, che amava le labbra scarlatte sul suo incarnato bianchissimo. Agli inizi del Novecento, complice l'industrializzazione, le case cosmetiche intuiscono il potenziale estetico e di mercato del rossetto, che diventa il make up più popolare e usato dalle donne nel mondo». Aggiunge Rajan Tolomei, international make up artist per Max Factor: «Oggi come allora, il colore è segno di benessere, lusso, femminilità ed eleganza». IL ROSSO DA LA CARICA Come mai il rossetto si chiama così? «Perché il rosso, tonalità archetipica, dominante e universale, ha dato il nome al cosmetico stesso», svela Trovisi. «Benché il rosso sia stato declinato in tante varianti - dal rosso sangue al porpora, dal bordeaux al rosso lacca, fino allo squillante arancio - ha sempre incarnato il potere della conquista rendendo invidiata la sua presenza volitiva, coraggiosa e sempre seducente, che si concentra nelle labbra di chi lo indossa. Molte donne che vestono rossetti rossi, decisi, coraggiosi, ne godono l'effetto energetico sull'umore: indossare il rossetto rosso in una grigia mattina invernale di città è altamente tonico, da la carica e al lavoro ci si sente più sicure». Il rosso, poi, è un colore talmente iconico che non passa mai di moda: si adatta a tutte le occasioni e a tutte le stagioni. «Contrariamente a quello che si pensa, rosso è molto versatile. Si adatta al jeans, alle borchie, alla pelle, al romantico, alla sera, al giorno e alla discoteca. Definisce una donna dinamica, raffinata, femminile e toglie la stanchezza dal viso», consiglia Tolomei. c LE TINTE DI TENDENZA La moda detta legge anche sui rossetti. L'effetto generale è deciso, con un'impronta teatrale di grande effetto. L'applicazione è «imperfetta»: un po' di colore steso con un dito, così senza contorni e via, per godersi un look easy. Ma il comfort delle labbra è sempre in primo piano, con formulazioni idratanti e cremose arricchite di vitamine e ceramidi. «Per questo inverno i colori sono puri e saturi, non metallizzati; le labbra sono definite, nette. Il rosso è declinato in toni mattone scuro, rosso lacca, porpora. Tendenza in parallelo con pigmenti coprenti neutri e labbra effetto nudo», dice Trovisi. «Possiamo individuare tre filoni principali: nudo, techno e gothic», suggerisce Tolomei. «Il nudo è per donne eteree super raffinate con rossetti color mal va, pesca, albicocca, beige rosato e rosa baby; il filone techno incarna determinazione e tocco di mascolinità con i rossi, fucsia, arancio e rosa fluo; il gothic, invece, è per donne super lusso e di potere che scelgono i rossetti viola, bordeaux e marroni». Le anticipazioni primaverili? «La primavera avrà colori giocosi, divertenti, lucidi: rosa decisi, rosa bambola, rossi aranciati e qualche effetto fluorescente», svela Trovisi. «Ma anche tinte pastello, fluo e declinazioni di rossi», conclude Tolomei. COME APPLICARLO Come si mette il rossetto? Ecco come applicare in modo perfetto il colore sulle labbra con i consigli di Rajan Tolomei di Max Factor. Per un risultato accademico, perfetto e graficamente ineccepibile, è meglio usare un pennello specifico per le labbra, che si acquista in profumeria. Questo permette di ottenere forme perfette, ma soprattutto di disegnare i contorni, lo smerlo, e gli angoli. «Per un risultato più alla moda, invece, applicate il colore con il polpastrello delle dita per un effetto delicatamente colorato e anche un po' scolorito. Non preoccupatevi dei contorni: non dovete ridisegnare o correggere, ma soltanto creare un'energia data dal colore e dall'impatto dell'immagine. Per farlo durare di più potete applicare il primo strato di rossetto, tamponare con una carta velina e poi mettere un po' SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PIACERSI DI PIÙ ROSSETTI 30/12/2014 Ok - salute e benessere - Gennaio 2015 Pag. 106 (diffusione:165834, tiratura:254212) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato di cipria prima di stendere il secondo strato». TECHNO 1. Rossetto Colore Semprevivo Bold di Avon Fearless Fuchsia (12 € ; vendita diretta tramite presentatrici). 2. Pure Color Envy Lipstick di Estée Lauder n. 340 Envious (30,26 € ; profumeria). 3. Colorstay Moisture Stain di Revlon n. 015 Barcelona Nights (14,50€; profumerie). 4. Lucidalabbra Cremoso Cure Make Up di Korff n. 09 (20 €; farmacia). 5. 500 Le Rouge Inf ini di Maria Galland n. 129 Rouge Pour (28 €; istituti di bellezza e profumerie). 6. Ultimate Lipstick di Mac Cosmetics Femme-de-Luxe (25,50 € ; negozi Mac). 7. Kiss My Lips Duo di Debby n. 13 (3,90 €; profumeria e grande distribuzione). 8. Absolute Lasting Liquid Lipstick di Deborah n. 6 Hot Fuxia (11,70 € ; profumeria e grande distribuzione). NUDO 9. Lip Lacquer Diva di Michael Kors (25 € ; boutique Michael Kors e profumerie Douglas). 10-11. Lipf inity di Max Factor Always delicate n. 006 (17,95€; grande distribuzione e profumeria) si applica in due fasi, prima colore e poi lucido. 12. Rossetto Brillante Cure Make Up di Korff n. 203 (22,50 €; farmacia). 13. Perfect Moisture Lipstick di Isa Dora n. 170 (17,99 € ; farmacia e parafarmacia). 14. LoverKiss di Bellaoggi n. 07 Rebel Rose (5,90 €; profumeria). 15. PhMatchmakerdi Physicians Formula Naturai (13,90 €; Coin, OVS e UPIM) con applicatore con luce Led. 16. Rossetto Vibrazioni di Colore di Collistar n. 8 (19,70 €; profumeria). 17. Twist UpGloss Stick Moisturizing Lip Filler di IsaOora n. 16 Milk 'n Chocolate (18,90€; farmacia e parafarmacia). GOTH1C 18. Absolute Lasting Liquid Lipstick di Deborah n. 7 Dark Mauve (11,70 €; profumeria e grande distribuzione). 19. Phyto-Lip Twist di Sisley n.5 (35 €; profumeria). 20. Colorstay Moisture Stain di Revlon n. 055 Stockholm Chic (14,50 €; profumerie). 21. Rosso Labbra Donna di EuPhidra rosso burgundy (13,90; farmacia). 22. Rossetto Vibrazioni di Colore di Collistar n. 4 (19,70 €; profumeria). 23. Rossetto MilanoRed di Deborah n. 29 (8,50 €; profumeria e grande distribuzione). 24. The Shine Lipstick della collezione Shimmer Glow di Dolce&Gabbana Make up Limited edition Moon69(31€; La Rinascente di Milano). 25. Cure Make Up Rossetto Brillante di Korffn. 304 (22,50 € ; farmacia). II linguaggio dei colori olore è energia e quindi provoca in ' chi ci sta davanti delle reazioni psicologiche involontarie. Il rossetto rappresenta la sessualità del volto: attraverso la sua f initura, la forma delle labbra e il colore si identificano diversi tipi di donne. Eccone alcuni esempi individuati da Rajan Tolomei, che ricorda la regola generale: «La f initura gloss determina giocosità e spensieratezza, mentre quella opaca lusso e determinazione». ROSA GLOSS spensierata, divertente, giovane MALVA SATINATO altera, eterea, nobile, femminile e sicura al tempo stesso BEIGE ROSATO irreprensibile, naturale ROSSO sexy, sicura, professionale, super femminile FUCSjA energica, giocosa, dinamica BORDEAUX sicura, determinata, raffinata MARRONE seria, mascolina, rigida ARANCIO rassicurante, approcciatale, morbida 30/12/2014 Ok - salute e benessere - Gennaio 2015 Pag. 122 (diffusione:165834, tiratura:254212) Gli aiuti per l'intestino pigro Le quattro tipologie di lassativi utili in caso di stipsi: efficacia e avvertenze A cura di Stefania Cifani Alimentazione ricca di fibre, idratazione e attività fisica sono le armi più efficaci per tenere lontana la stipsi. In alcune situazioni, tuttavia, è necessario ricorrere all'uso di lassativi, sapendo che quando il problema permane per lungo tempo è sempre consigliabile consultare il proprio medico curante. «In commercio esistono vari tipi di lassativi, ognuno con un diverso meccanismo di azione», spiega Luigi Guerreschi, della Farmacia Guerreschi di San Matteo (Mantova). «In ogni caso, per garantire l'efficacia di quelli da assumere per via orale è necessario introdurre almeno un litro e mezzo di liquidi ogni giorno». Ecco come agiscono le diverse tipologie. Da contatto Sono senna, frangula, cascara, rabarbaro. Attivano la motilità intestinale. L'aumento delle contrazioni della parerete del colon favorisce così il transito e l'espulsione delle feci. Agiscono nel giro di 6-12 ore e possono causare dolori e crampi addominali. Per la loro azione irritante sono adatti solo per un uso sporadico; con il passare del tempo, infatti, compromettono la funzionalità della muscolatura intestinale rendendo il colon privo di tono con un conseguente peggioramento della stitichezza. Di massa Sono piantaggine, psillio, crusca, agar agar, fucus. Si tratta di sostanze ricche di fibre che, senza essere assorbite dall'organismo, agiscono richiamando acqua nell'intestino, così da aumentare il volume delle feci, ammorbidendole e favorendone l'espulsione. L'azione di questi lassativi, che possono causare meteorismo, non è immediata e può richiedere fino a 48-72 ore. Osmotici Sono sali di magnesio, idrossido di magnesio, lattulosio, macrogol, mannite e sorbitolo. Trattengono nell'intestino una maggiore quantità di liquidi, accelerando il transito delle feci, che si mantengono idratate, verso il colon. Sono adatti a un uso prolungato, ma è bene sapere che se usati ad alte dosi possono dar luogo a squilibri elettrolitici dovuti alla rapida perdita di sali minerali. In alcuni casi possono inoltre causare nausea e vomito. Lubrificanti «Sono adatti a un uso locale», spiega Guerreschi. «Supposte e microclismi a base di glicerina sono utili specialmente quando nell'ultimo tratto del retto si verifica un accumulo di feci che con il passare dei giorni tendono a disidratarsi impedendo l'evacuazione». In generale, questa categoria di lassativi è priva di controindicazioni ed è perciò adatta anche agli anziani, ai bambini e alle donne in gravidanza. «Tra i prodotti più nuovi, i microclismi a base di miele, non irritanti, utilizzati soprattutto per i bambini e, per gli adulti, le supposte effervescenti che agiscono stimolando l'ultimo tratto dell'intestino attraverso il rilascio di micro bollicine di anidride carbonica», conclude il farmacista. Foto: LUIGI GUERRESCHI, titolare della Farmacia Guerreschi di San Matteo, in provincia di Mantova. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IN FARMACIA 30/12/2014 Ok - salute e benessere - Gennaio 2015 Pag. 123 (diffusione:165834, tiratura:254212) Problemi respiratori, 3C per informare Un paziente su due non segue le terapie prescritte, con conseguenze sia per la salute sia per le risorse del sistema sanitario. Tra le malattie croniche dove è maggiore la quota di pazienti che non seguono la terapia ci sono quelle respiratorie: secondo dati diffusi dalle società scientifiche competenti risulta che oltre la metà delle persone con asma o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) si cura, in media, per meno di sei mesi all'anno. Tra le ragioni dell'abbandono figurano l'assenza e la stabilità di sintomi, la paura degli effetti collaterali, la difficoltà di conciliare un regime terapeutico che spesso richiede più somministrazioni quotidiane con la vita attiva, la presenza di altre malattie e lo scarso sostegno da parte della famiglia, soprattutto per gli anziani. A queste si aggiunge la difficoltà nell'utilizzo dei dispositivi medici. Esistono infatti numerosi tipi di erogatori e spray e molto spesso i pazienti non sanno come usarli oppure, per mancanza di tempo, durante la visita l'utilizzo corretto non è stato loro spiegato in modo approfondito. Per informare e sensibilizzare la popolazione sull'importanza di seguire correttamente le terapie per asma e BPCO è in corso la campagna «Le 3C dell'aderenza» (Consapevolezza, Correttezza, Costanza), promossa dalla Società Italiana di Medicina Respiratoria e dalla Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica. La campagna prevede la proiezione di spot nelle 13 principali stazioni ferroviarie italiane, sarà veicolata tramite i social network e avrà un sito dedicato. Nei primi mesi del 2015, inoltre, in un campione di farmacie di tutta Italia saranno organizzate giornate di informazione durante le quali infermieri specializzati risponderanno ai dubbi dei pazienti e spiegheranno come utilizzare gli erogatori. Per l'elenco delle farmacie coinvolte: www.aderenza3c.it. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IN FARMACIA ...FLASH LA CAMPAGNA 30/12/2014 Ok - salute e benessere - Gennaio 2015 Pag. 123 (diffusione:165834, tiratura:254212) Raffreddore, niente medicine sotto i 2 anni L'appello arriva dalla Food and Drug Administration statunitense: le malattie da raffreddamento nei bambini al di sotto dei due anni di età devono essere gestite evitando la somministrazione di farmaci, anche da banco, in quanto potrebbero causare gravi effetti collaterali. Oltre a evitare l'automedicazione i pediatri dell'ente americano consigliano di non dare antibiotici. Il raffreddore è infatti un'infezione virale che si esaurisce nel giro di 10-15 giorni al massimo. Solo dopo i 48 mesi di vita si può considerare l'ipotesi di utilizzare medicinali per alleviare i sintomi. Come comportarsi, quindi? Una buona regola è far bere al bambino molti liquidi e aumentare il grado di umidità degli ambienti. L'intervento del pediatria, viene sottolineato, dev'essere sempre richiesto in caso di malessere o febbre in bambini di due-tre mesi. Altre situazioni per le quali è opportuno consultare il medico sono: respirazione difficoltosa, colore delle labbra tendente al blu, segni di disidratazione, dolore alle orecchie, eccessiva sonnolenza, rifiuto di acqua e cibo, tosse presente da oltre tre settimane. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IN FARMACIA ...FLASH EFFETTI COLLATERALI 30/12/2014 Ok - salute e benessere - Gennaio 2015 Pag. 123 (diffusione:165834, tiratura:254212) Pillola dei 5 giorni dopo senza ricetta medica? partire da quest'anno anche in Italia la cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo potrebbe essere dispensata liberamente in farmacia, senza ricetta medica. L'Agenzia Europea del Farmaco ha infatti accettato la richiesta, avanzata dall'azienda produttrice, di classificare il prodotto come medicinale non soggetto a prescrizione. Se il provvedimento riceverà il parere positivo dalla Commissione Europea, anche l'Italia si porrebbe in linea con il resto dell'Europa. La pillola dei 5 giorni dopo, a base di ulrpistal acetato, agisce prevenendo o ritardando l'ovulazione e va assunta entro 120 ore dal rapporto a rischio (la massima efficacia si verifica tuttavia se viene assunta entro le prime 24 ore). Il nostro Paese è l'unico, in Europa," dove per ottenerla è indispensabile presentare la ricetta medica e un testdi gravidanza con esito negativo. Procedura che ha finora reso difficoltosa l'accessibilità al farmaco e, secondo alcuni clinici, diminuito l'efficacia dell'intervento a causa dei tempi tecnici necessari per entrare in possesso della documentazione. Un altro contraccettivo di emergenza, a base di levonorgestrel, agisce bloccando l'ovulazione e dev'essere assunto entro 72 ore dal rapporto sessuale a rischio. Per questa pillola, oltre che in Italia, permane l'obbligo di prescrizione medica anche in Croazia, Germania, Grecia, Ungheria, Liechtenstein e Polonia. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IN FARMACIA ...FLASH CONTRACCEZIONE 30/12/2014 Ok - salute e benessere - Gennaio 2015 Pag. 124 (diffusione:165834, tiratura:254212) Crisi, aumenta la povertà sanitaria Sono sempre più numerose le persone che non possono provvedere all'acquisto dei propri medicinali: secondo il rapporto «Donare per curare» dell'Osservatorio sulla Donazione dei Farmaci della Fondazione Banco Farmaceutico Onlus questa cifra ha superato i tre milioni, con un aumento del 3,9% rispetto al 2013. Un'analisi farmaco-epidemiologica condotta dalla Fondazione, che dispensa i farmaci raccolti attraverso donazioni a circa 1.600 enti caritativi, ha inoltre permesso di delineare il profilo della popolazione bisognosa. Alle 410mila persone assistite nel 2014 sono state dispensate 875mila dosi giornaliere di farmaci, principalmente per la cura di malattie respiratorie, gastrointestinali e cardiovascolari. Il bisogno di medicinali è, in parte, colmato da donazioni aziendali e dalle Giornate di Raccolta del Farmaco che coinvolgono oltre 3.500 farmacie italiane, durante le quali chiunque si rechi in farmacia può acquistare e donare ai volontari del Banco Farmaceutico un medicinale di libera vendita o un prodotto non farmaceutico, come garze o siringhe. Nei primi sei mesi del 2014 sono stati complessivamente raccolti farmaci per un valore di 6,7 milioni di euro, pari a circa 900mila confezioni tra medicine, rimborsabili e non, integratori e prodotti non farmaceutici. La prossima Giornata di Nazionale di Raccolta del Farmaco è prevista per l'8 febbraio. Per ulteriori informazioni: www.bancofarmaceutico.org. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IN FARMACIA ...FLASH SOLIDARIETÀ 30/12/2014 Ok - salute e benessere - Gennaio 2015 Pag. 124 (diffusione:165834, tiratura:254212) Antibiotici sempre meno efficaci L'uso eccessivo e inappropriato di antibiotici ha causato l'aumento della resistenza di alcuni batteri anche alle molecole di ultima generazione e potrebbe portare in un futuro non molto lontano a un ritorno all'era preantibiotica, quando anche l'infezione più banale era pericolosa per la vita. È quanto sta avvenendo in tutta Europa, e in particolar modo in Italia. Secondo il recente rapporto dell'European Centerfor Diseases Contrai (Ecdc) diffuso in occasione dell'Antibiotic Awareness Day del 17 novembre scorso, in Italia l'antibioticoresistenza dei batteri più temibili è molto cresciuta negli ultimi anni ed è a livelli superiori a quasi tutti i Paesi europei. Questo è particolarmente vero per klebsiella pneumoniae, il germe responsabile delle infezione ospedaliere, la cui resistenza ai carbapenemi, gli antibiotici considerati finora dei salvavita nei casi di infezioni già resistenti alla maggior parte delle molecole disponibili, è mediamente raddoppiata anche in Europa, pur se raggiungendo livelli meno allarmanti. La causa principale dello sviluppo di batteri resistenti sarebbe da attribuire all'uso di antibiotici non necessari: secondo dati dell'Organizzazione mondiale della sanità il 40% delle prescrizioni è destinato infatti a forme virali, come raffreddore o mal di gola, sulle quali questi farmaci non hanno alcun effetto. Per tentare di arrestare questa tendenza si rendono necessari interventi per la prevenzione della diffusione dei batteri in ambito ospedaliero. Sul territorio, il farmacista riveste un ruolo fondamentale nell'azione di informare e sensibilizzare il pubblico verso l'uso appropriato degli antibiotici, soprattutto per contrastare la tendenza all'automedicazione. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IN FARMACIA ...FLASH FARMACO -RESISTENZA 30/12/2014 Ok - salute e benessere - Gennaio 2015 Pag. 124 (diffusione:165834, tiratura:254212) Terapie sicure rimanendo fedeli alla farmacia Recarsi sempre nella stessa farmacia può essere di aiuto per evitare le interazioni tra farmaci nei pazienti in cura per diverse malattie. Con l'invecchiamento della popolazione, infatti, aumenta la presenza di malattie croniche, e di conseguenza anche il numero di farmaci da assumere quotidianamente, spesso prescritti non dal solo medico di famiglia, ma anche da vari specialisti. Il fenomeno riguarda prevalentemente gli anziani che, secondo dati diffusi dal Dipartimento di Scienze Farmacologiche e biomolecolari dell'Università degli Studi di Milano, nella maggior parte dei casi farebbero riferimento ad almeno tre figure mediche curanti. In questo quadro un farmacista di fiducia, che conosca la storia e la situazione clinica delle persone, può vigilare sulle associazioni dei farmaci che possono essere fonte di potenziali interazioni, oltre che intervenire su assunzioni sbagliate o eventuali cambi di farmaco. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INTERAZIONI 30/12/2014 Ok - salute e benessere - N.1 - gennaio 2015 Pag. 28 (diffusione:165834, tiratura:254212) MAL DI SCHIENA ADDIO LE POSTURE, LA GINNASTICA, LE TERAPIE DOLCI EIFARMACI PER TENERE LONTANA LA LOMBALGIA ~ Testo di 'Paola oArosioLa prima causa di assenza dal lavoro? Il mal di schiena. Si stima che nell'età adulta colpisca almeno una volta nella vita otto persone su dieci e non risparmia neppure le star, come dimostrano le testimonianze dei personaggi noti riportate in queste pagine. Le cause di questo problema possono essere molte e in alcuni casi, se i dolori si manifestano con troppa frequenza o con intensità tali da non ottenere alcun giovamento dai farmaci, è necessario il consulto del medico e, se è il caso, di uno specialista (ortopedico, fisiatra, neurochirurgo, a seconda della problematica). «Oggi, però, la maggior parte delle persone soffre di lombalgia perché durante il lavoro, nel tempo libero e nel riposo flette continuamente la colonna riducendo, rettificando o addirittura invertendo la benefica lordosi, cioè la fisiologica curvatura a concavità posteriore, normalmente presente a livello lombare», dice Benedetto Toso, docente di posrurologia alla facoltà di scienze della formazione dell'Università Cattolica di Milano. GU ESERCIZI A CASA Che fare, allora? Meglio giocare d'anticipo. Non ha senso aspettare che il dolore immobilizzi e costringa ad assentarsi dal lavoro: è molto più utile prevenire la lombalgia con alcuni esercizi che si possono fare a casa ogni giorno. Serviranno a potenziare e a rendere più elastici i muscoli che proteggono la colonna vertebrale. Per prima cosa è importante mantenere la lordosi lombare assumendo una corretta postura da seduti, la posizione spesso predominante durante la giornata, ma anche nei movimenti e durante gli sforzi. «Quindi sono utili gli esercizi, detti di stabilizzazione o di potenziamento, che permettono di acquisire la capacità di proteggere le strutture del rachide», continua Toso. «Il rachide lombare, poi, non agisce in modo isolato: la presenza di limitazioni, soprastanti o sottostanti, può influenzare negativamente le posture e i movimenti e agevolare l'usura delle strutture della colonna vertebrale. Perciò, dopo il potenziamento, è importante passare ad altri esercizi per migliorare la mobilità articolare e l'elasticità muscolare». Ecco alcune indicazioni utili suggerite da Toso per eseguire correttamente gli esercizi proposti, in modo da trame il massimo beneficio. Se hai qualche dubbio, almeno all'inizio, fatti spiegare i movimenti giusti da un fisioterapista. • Durante l'esecuzione degli esercizi diventa consapevole di ciò che avviene nel tuo corpo. • Cerca di essere rilassato e di contrarre solo i muscoli necessari per l'esecuzione del movimento. • Abbina correttamente la respirazione: il ritmo dell'esercizio non deve essere un ritmo esterno al corpo, come la musica, ma il ritmo del tuo respiro. • Gli esercizi proposti talvolta possono sembrare troppo blandi: non sempre è necessario faticare per avere un risultato positivo, anzi, per prevenire guai alla colonna vertebrale è necessario usare dolcezza e gradualità. • Inizia ogni esercizio con cinque-sei ripetizioni e poi aumenta con gradualità senza affaticarti: più importante della quantità degli esercizi è la qualità della loro esecuzione. • Esegui gli esercizi con un abbigliamento comodo, in tuta o in pigiama, senza scarpe, in modo da avere ampia possibilità di movimento. • Scegli come palestra il locale più spazioso e tranquillo della tua abitazione e se è possibile aggiungi un sottofondo musicale. • Esegui gli esercizi regolarmente: in presenza di dolore devi ripeterli ogni due ore. LA FISIOTERAPIA Con il termine di fisioterapia si intende l'insieme di tecniche utilizzate per ristabilire la fisiologia, cioè il corretto funzionamento, dell'apparato osteoarticolare e di quello muscolare. Fra le tante possibilità (come i metodi Alexander, Mckenzie, Souchard), due in particolare sono indicate. } METODO MÉZIÈRES. Il metodo della fisioterapista francese Francpise Mézières prevede una serie di esercizi per distendere le fibre muscolari. «L'obiettivo è quello di ripristinare, anche attraverso l'educazione alla respirazione, la simmetria del corpo, che secondo Mézières è attraversato da quattro catene muscolari (di cui la posteriore è la principale), sciogliendo le contratture che derivano da abitudini di vita sbagliate, come stare a lungo davanti a un computer o passare tutto il giorno seduti», dice Giancarlo Fratocchi, segretario dell'Associazione italiana per il metodo Mézières. «Il metodo è efficace per le più comuni forme di lombalgia. I dolori della colonna vertebrale, SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL TUO CORPO LOMBALGIA DOSSIER 30/12/2014 Ok - salute e benessere - N.1 - gennaio 2015 Pag. 28 (diffusione:165834, tiratura:254212) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato delle articolazioni, le nevralgie scompaiono o si attenuano fortemente». Ogni seduta è individuale e dura circa un'ora. Per i riferimenti su mezieristi che lavorano in Italia si può contattare via e-mail l'Associazione italiana per il metodo Mézières ([email protected]). } METODO FELDENKRAIS. Il metodo Feldenkrais è un percorso di esplorazione del proprio corpo in movimento, attraverso la fecalizzazione dell'attenzione sulle varie parti e sul loro modo di funzionare nelle azioni quotidiane. Deve il suo nome al fisico russo israeliano Moshe Feldenkrais, ingegnere ed esperto di arti marziali, che attraverso anni di ricerca ha elaborato un metodo per superare eventuali blocchi che ostacolano la fluidità del movimento. «Questo metodo è adatto a tutte le età», spiega Marino Meri, vicepresidente dell'Associazione italiana insegnanti metodo Feldenkrais, «e in particolare può essere utile per i mal di schiena derivanti da difetti di postura». Una lezione dura poco meno di un'ora, la periodicità degli incontri viene definita insieme all'insegnante. È possibile eseguire sia lezioni di gruppo che individuali. I benefìci si sentono già dopo le prime lezioni, quando si cominciano a mettere in pratica i nuovi schemi di movimento. H metodo Feldenkrais può essere insegnato solo da professionisti diplomati. In Italia l'unico ente che può rilasciare l'attestazione professionale agli insegnanti è l'Associazione italiana insegnanti metodo Feldenkrais (Aiimf), alla quale aderiscono circa 400 soci. L'elenco degli insegnanti si può trovare sul sito www.feldenkrais.it. FARMACIE RIMEDI NATURALI «II mal di schiena non è quasi mai causato dalle ossa: di solito dipende da una difficoltà di funzionamento di uno dei 900 minuscoli componenti della colonna (come muscoli, legamenti, disco), che proprio perché piccoli non si riescono a identificare neanche con gli esami più approfonditi», afferma Stefano Negrini, professore di medicina fisica e riabilitativa all'Università di Brescia e segretario scientifico del Gruppo studio scoliosi e patologie vertebrali (Gss). Per fortuna, nella maggioranza dei casi la lombalgia passa spontaneamente nel giro di 15-30 giorni. Ciò non significa che nel frattempo si debba sopportare il dolore senza fare nulla. Per alleviare i sintomi, si può ricorrere a vari rimedi in vendita in farmacia o in erboristeria, acquistabili anche senza ricetta medica. • Farmaci da banco. Per liberarsi dal dolore si può puntare innanzitutto sugli analgesici, come il paracetamolo. «La dose consigliata è una compressa da 1.000 mg una o due volte al giorno da assumere per bocca», dice Negrini. «Se il dolore è forte, si può aumentare il dosaggio fino a tre compresse al giorno. In ogni caso, meglio far trascorrere almeno quattro ore tra una somministrazione e l'altra». In genere, il paracetamolo è ben tollerato, a patto di non superare la dose massima giornaliera consentita, pena rischi per il fegato anche gravi. Con un avvertimento: l'alcol potenzia la tossicità di questo principio attivo. Altri farmaci efficaci contro i dolori sono gli antinfiammatori non steroidei (Fans), che servono a contrastare anche un'eventuale infiammazione. Fanno parte di questa categoria alcuni principi attivi, come ibuprofene, naproxene, diclofenac, ketoprofene, acido acetilsalicilico. In caso di formulazione per via orale si possono assumere da una a quattro volte al giorno, in funzione del dosaggio e dell'intensità del dolore, sempre a stomaco pieno, quindi dopo pasti o spuntini, per evitare di danneggiare la mucosa gastrica. In alcuni casi, oltre alle classiche compresse o capsule da deglutire con un po' di acqua, sono disponibili le versioni orosolubili (che si sciolgono in bocca). Gli antinfiammatori per uso locale sono disponibili formulazioni in gel, in schiuma, cerotti. I vantaggi sono che il principio attivo si concentra prevalentemente nella zona della schiena interessata dal dolore, agendo proprio dove serve, e che si evitano problemi allo stomaco. L'effetto dura fino a 12 ore, perciò è necessario applicare i prodotti due volte al giorno, al mattino e alla sera, per un periodo che va dai quattro ai sette giorni. Se il dolore persiste, si possono usare i farmaci miorilassanti. La formulazione in pomata (crema e schiuma) va applicata due o tre volte al giorno in una quantità proporzionata alle dimensioni della zona da trattare. Se compaiono fenomeni di sensibilizzazione della pelle, come rossori e secchezza, è meglio sospendere l'utilizzo. Subito dopo aver steso il prodotto, non bisogna toccare occhi e bocca e lavarsi subito le mani. • Fasce e cerotti autoriscaldanti. In farmacia e in parafarmacia si trovano alcuni dispositivi che possono essere utili per la lombalgia. Sono le fasce autoriscaldanti, composte da celle contenenti ingredienti (ferro, carbone, sale, acqua) che sviluppano calore a contatto con l'ossigeno presente nell'aria. Vanno applicate sulla zona dolente per otto ore. Alleviano il dolore e sono prive di effetti collaterali. Analogo funzionamento per i cerotti a calore terapeutico che, applicati sulla parte interessata, sviluppano 30/12/2014 Ok - salute e benessere - N.1 - gennaio 2015 Pag. 28 (diffusione:165834, tiratura:254212) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato calore per sei-otto ore e rilassano la muscolatura donando sollievo. • Piante medicinali. Per il mal di schiena, i rimedi fitoterapici che hanno effetti analgesici e antinfiammatori sono più di uno. Se il dolore non è forte, si può trarre beneficio da estratti e preparazioni a base di piante medicinali sia per via orale, sia per uso locale. Ecco una guida realizzata con la consulenza di Daniela Giachetti, presidente della Società italiana di fitoterapia. } Per via orale. Uno dei più potenti antinfiammatori conosciuti in natura è la boswellia, una pianta indiana (Bosivellia serrata) molto utilizzata nella medicina tradizionale ayurvedica, ma da decenni entrata anche nella medicina occidentale. Dal tronco si ricava una resina che può essere utilizzata tal quale, polverizzata oppure estratta per concentrare i principi attivi. Si tratta di un rimedio sicuro, privo di controindicazioni particolari. Tra gli effetti collaterali, sono stati segnalati solo rari casi di reazioni allergiche alla pelle. La boswellia è disponibile in capsule di estratto secco e la dose consigliata è di 300-1.000 mg al giorno, da assumere preferibilmente a stomaco pieno per migliorarne l'assorbimento. È poi possibile ricorrere alla corteccia di salice bianco (Salix alba), la pianta a cui si devono la scoperta e la storia dell'acido salicilico. In natura il principio attivo, chiamato aspirina naturale, è sotto forma di salicina, che possiede proprietà analgesiche e antinfiammatorie. Sono disponibili capsule con estratto secco titolato in salicina (da assumere una o due due volte al giorno per un dosaggio massimo di 96 mg di salicina), o sotto forma di estratti liquidi come le tinPOTENZIAMENTO DEI MUSCOLI CHE PROTEGGONO LÀ COLONNA Per una valida stabilizzazione del rachide è necessario avere, oltre che una buona capacità di controllo, anche una sufficiente forza dei muscoli addominali, glutei, estensori del rachide, degli arti superiori e degli arti inferiori. RAFFORZAMENTO DEI MUSCOLI STABILIZZATORI In piedi con le gambe leggermente divaricate, inclina il busto in avanti fino ad appoggiare le mani su un tavolo (1). Piega le braccia inspirando fino ad avvicinare il torace al tavolo e nello stesso tempo piega leggermente gli arti inferiori (2). Ritorna alla posizione di partenza inspirando. Esegui l'esercizio fino a percepire un lieve affaticamento. IRROBUSTIMENTO DEGLI ARTI SUPERIORI Partendo dalla posizione quadrupedica (1), piega gli arti superiori inspirando (2) ed estendili espirando. Controlla che le cosce, l'addome ed il torace si appoggino (3) e si stacchino simultaneamente da terra. RAFFORZAMENTO DEI MUSCOLI ESTENSORI DEL RACHIDE In posizione supina, solleva progressivamente i glutei, il bacino, le vertebre lombari e dorsali basse, fino a portare sulla stessa linea le ginocchia, il bacino e il tronco (1). Mantieni per qualche secondo la posizione sentendo la colonna stabilizzata dalla contrazione dei muscoli lombari e dei glutei, poi riappoggia gradualmente vertebra dopo vertebra. Dopo, estendi una gamba sul prolungamento del tronco restando in appoggio sull'altro, con le cosce unite e parallele (2). Mantieni la posizione per qualche secondo evitando che il bacino si inclini su di un lato e poi ripeti con l'altra gamba. Rafforzamento degli addominali Anche i muscoli addominali hanno una funzione importantissima di stabilizzazione per proteggere la colonna vertebrale. Ecco un esercizio utile perii loro rafforzamento. In posizione supina, piega le gambe e inserisci un piccolo cuscino o un asciugamano arrotolato dietro la regione lombare: espirando, ritrai l'addome in modo da esercitare una pressione con le vertebre lombari sul cuscino (1). Controlla che il bacino non si sollevi da terra ma resti appoggiato. La contrazione continua per tutta la durata di una espirazione lenta e prolungata. Poi, inspirando, i muscoli addominali si rilassano, l'addome si espande (2). In mancanza del cuscino, puoi inserire le mani, una sull'altra, tra le vertebre lombari e la superficie d'appoggio. IRROBUSTIMENTO DEGLI ARTI INFERIORI In piedi (1), piega ed estendi lentamente le gambe mantenendo i talloni a terra (2). Quando l'esercizio risulta facile puoi renderlo più intenso aggiungendo un carico, per esempio impugnando due manubri. ture (da 1 a 3 mi, tre volte al giorno), anche in combinazione con altre erbe medicinali. Il trattamento può durare al massimo quattro settimane e non è indicato in caso di ipersensibilità nei confronti dei Fans, asma, ulcera. Sono stati segnalati reazioni allergiche come prurito, orticaria, asma, ed effetti avversi a livello gastrointestinale (disturbi della digestione, nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, reflusso gastroesofageo, acidità di stomaco). } Per uso locale. Uno dei trattamenti erboristici più efficaci per uso topico è l'arnica (Arnica montana), una pianta erbacea perenne che in Italia si trova su Alpi e Appennini. Ampio il ventaglio di formulazioni disponibili: pomate, creme, unguenti, tinture madri, che contengono i principi attivi estratti da radici e fiori. Attenzione, 30/12/2014 Ok - salute e benessere - N.1 - gennaio 2015 Pag. 28 (diffusione:165834, tiratura:254212) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato però: l'arnica è tossica se ingerita, con effetti anche gravi a carico del cuore e dell'apparato gastrointestinale. Evitare, in ogni caso, di applicarla su lesioni e ferite. In alcuni rari casi, in chi è predisposto, può innescare fenomeni di sensibilizzazione, con vescicole o eczemi sulla pelle. Efficace anche la ALL'INIZIO BASTANO 56 RIPETIZIONI PERCIASCUN ESERCIZIO, POI SI PUÒ AUMENTARE capsaicma, una sostanza estratta da diverse specie di piante del genere Capsicum. Ha u n effetto revulsivante: provoca cioè afflusso di sangue e quindi una sensazione di calore locale, che aiuta a risolvere le contratture. I prodotti sono disponibili in crema o come cerotti medicati: vanno applicati sulla pelle integra due-tre volte al giorno fino alla risoluzione dei sintomi. Ma non bisogna eccedere: un'applicazione troppo prolungata o una concentrazione elevata possono provocare reazioni cutanee dolorose con bruciore anche molto intenso. Ha una funzione analoga alla capsaicina il balsamo di tigre, una preparazione a base di canfora, mentolo e vari oli essenziali che vanta proprietà analgesiche conosciute in tutto il mondo. Da applicare due o tre volte al giorno sulla zona da trattare, con un delicato massaggio. Per le pelli più sensibili è indicato il rimedio a base di argilla verde, da applicare direttamente sulla zona dolente con l'aiuto di un panno caldo anche due volte al giorno, avendo cura di spalmarla con un leggero massaggio e diminuendo la frequenza di utilizzo a mano a mano che i sintomi si attenuano. Gel. pomate, roller ARTIDOLGEL diErbavita,con art glio del diavolo, salice bianco, arnica montana e boswellia serrata. Il tubetto da 100 mi a 13,80 euro [lineadol.com). CREMA ARNICA di Erbamea, contiene estratti biologici di arnica e artiglio del diavolo. Il tubetto da 75 mi a 8,70 euro (erbamea.it). NO-DOL ARTIGLIO DEL DIAVOLO GEL di Esi, ad azione antinfiammatoria, per dolori muscolari earticolari.il tubo da 100 mi a 12 euro (esi.it). FASTUM GEL ANTIDOLORIFICO di Menarini, a base di diclofenac dietilammonio, al profumo di lavanda. Il tubetto da 50 mi a 8,50 euro (menarini.it). REMY STICK GEL di Sella, antireumatico che sfrutta il calore, con capsico, canfora, etile salicilato, mentolo. Il tubo da 50 g a 7,50 euro (sellafarmaceutici.it). ROLLERA114 OLI ESSENZIALI di Puressentiel, allevia i dolori articolari e muscolari. La confezione da 75 mi a 15,90 euro (puressentiel.com). Cure alternative efficaci Per lenire un fastidioso mal di schiena senza assumere farmaci si possono provare anche alcune terapie alternative. Attenzione, però. Non bisogna affidarsi al caso, ma scegliere quelle più efficaci, i cui risultati, valutati da studi scientifici, si sono rivelati simili a quelli delle cure tradizionali. } YOGA. Il mal di schiena si può combattere con lo yoga, come dimostrato da numerosi studi scientifici. Questa disciplina serve, in particolare, a sciogliere tensioni e contratture e a ridurre il dolore lombare, consentendo di diminuire l'assunzione di analgesici. Basta una sola seduta settimanale, per due o tre mesi, per ottenere benefici. } OSTEOPATIA E CHIROPRATICA. Anche l'osteopatia e la chiropratica possono aiutare chi soffre di mal di schiena. A confermarlo è una revisione di una ventina di studi, condotta dal gruppo di ricerca Cochrane. Queste discipline prevedono manipolazioni vertebrali: più dolci i tocchi dell'osteopata, che interviene in media per tre sedute di circa un'ora; più drastiche le manovre del chiropratico, che prevede 1015 sedute molto brevi (8-15 minuti). Importante affidarsi agli esperti. In mancanza di un albo ufficiale, si può fare affidamento sul registro dell'Associazione italiana chiropratici (www.chiropratica.it) e a quello degli osteopati (www.amoi.it). } AGOPUNTURA. Se il dolore alla schiena tende a ripresentarsi e a cronicizzare, può venire in aiuto l'agopuntura, tecnica riconosciuta anche dall'Organizzazione mondiale della sanità. Gli aghi, sterili e molto sottili, vengono posizionati dall'operatore in punti specifici del corpo, lungo percorsi denominati meridiani o canali. Questa pratica stimola localmente l'energia e aiuta a risolvere una lombalgia ricorrente. Sono consigliati cicli di un paio di mesi, con una seduta a settimana, da ripetere più volte all'anno. MANTENERE LA LORDOSI LOMBARE DA SEDUTI La capacità di mantenere la fisiologica lordosi lombare è un obiettivo fondamentale perché permette di evitare i danni della posizione seduta prolungata. Per avanti del bacino (prima figura) assumere la posizione seduta e poi rilasciarla leggermente, corretta un buon accorgimento mantenendo il peso sugli ischi è quello di forzare la rotazione in (seconda figura). PROTEGGERE LA COLONNA DURANTE GLI SFORZI Con i piedi paralleli e distanti tra loro come la larghezza del bacino, il dorso contro una parete distante circa 10-15 cm (1), spingi il bacino all'indietro fino ad 30/12/2014 Ok - salute e benessere - N.1 - gennaio 2015 Pag. 28 (diffusione:165834, tiratura:254212) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato appoggiarlo alla parete. Il movimento è localizzato a livello delle articolazioni delle anche e il busto si inclina in avanti senza curvare la colonna vertebrale (2). Piega leggermente le gambe fino ad appoggiare le mani poco al di sopra delle ginocchia (3). La tecnica appresa con questo esercizio ti permetterà di proteggere la colonna nel sollevare i pesi (4) e in tutte le altre situazioni in cui di solito si curva la schiena, come, per esempio, nel lavarti il viso (5). Fasce e cerotti LASONILTERMICO di Bayer, fasce autoriscaldanti senza medicinali, rilasciano otto ore di calore. La confezione da tre fasce a 8,90 euro (bayer.it). CEROXMED DOL di Ibsa Bouty, cerotto doppia azione, da un effetto di freschezza e sollievo seguito da calore. Cinque cerotti a 10,90 euro (bouty.it). OOLMKTIOn DOLOACTION di lodosan, cerotti caldi che aiutano ad alleviare i dolori muscolari per otto ore. La confezione da tre cerotti a 8,98 euro (iodosollievo.it). THERMACARE di Pfizer, fasce autoriscaldanti per la schiena, della durata di otto ore. La confezione da due fasce monouso a 9,80 euro (thermacare.it). MIGLIORARE LA MOBILITA ARTICOLARE E L'ELASTICITÀ MUSCOLARE La presenza di limitazioni soprastanti o sottostanti il rachide lombare può influenzare negativamente le posture e i movimenti e agevolare l'usura delle strutture della colonna. È quindi importante migliorare la mobilità e l'elasticità con questi esercizi. MOBILIZZAZIONE DEL RACHIDE DORSALE In posizione quadrupedica, con le cosce verticali e le braccia sul prolungamento del tronco, avanza con il petto fino a percepire l'allungamento muscolare e la mobilizzazione delle spalle e del rachide dorsale. Durante la fase di espirazione aumenta l'ampiezza del movimento; durante l'inspirazione mantieni la posizione acquisita e durante la successiva espirazione puoi scendere ulteriormente. ALLUNGAMENTO DEI MUSCOLI ISCHIOCRURALI Piedi uniti, piega leggermente le gambe e inclina il busto in avanti fino ad appoggiare gli avambracci sul tavolo (1). Se riesci, mantieni uniti piedi, malleoli interni, polpacci, ginocchia. Con espirazione lenta e prolungata, estendi lentamente le gambe fin dove è possibile, mantenendo la lordosi lombare (2). Mantieni la posizione inspirando poi, espirando, aumenta quanto puoi l'ampiezza del movimento. Da non fare in caso di ernia discale. ALLUNGAMENTO DELL'ILEOPSOAS In piedi, piega le gambe e inclina il busto fino ad appoggiare gli avambracci su un tavolo; appoggia una gamba su una sedia ed espirando scendi col bacinofinoa percepire l'allungamento muscolare. Nella fase di espirazione aumenta gradualmente l'ampiezza di movimento; durante l'inspirazione mantieni l'allungamento senza tornare alla posizione di partenza, poi ricomincia. MOBILIZZAZIONE DELLE ANCHE Siediti a terra con una gamba tesa e con l'altra piegata nella posizione «dell'ostacolista». Appoggia il braccio corrispondente alla gamba tesa su una sedia e, facendo leva sudi essa, ruota il bacino in avanti e inclina leggermente il busto in avanti fino a percepire l'allungamento dei muscoli posteriori della gamba tesa e dei muscoli adduttori di quella piegata. Ripeti invertendo gli arti. MOBILIZZAZIONE DELLE CAVIGLIE Piega le gambe appoggiandoti con le mani a un sostegno dell'altezza del tuo bacino, per esempio un tavolo, senza sollevare i talloni da terra: durante la fase di espirazione avanza con le ginocchia oltrepassando le punte dei piedi. Foto: 1 . CRISTIANA CAPOTONDI L'attrice romana ha detto, 10 scorso ottobre: «La mattina faccio gli esercizi per il mal di schiena: studiavo storta e ora pago. In tutti i sensi. Ho comprato un materasso che mi è costato una fortuna, la notte scorsa ci ho dormito per la prima volta: che sogno...». 1 QUENTIN TARANTINO 11 regista di Kilt Bilie Pulp Fiction nel settembre del 2007 ha scritto al direttore della Mostra del cinema di Venezia, dov'era atteso come ospite d'onore: «Non potrò essere con voi perché infortunato alla schiena». J ENRICO LO VERSO Nel 2008, l'attore ha dichiarato a OK: «In aereo, mi alzo per recuperare qualcosa dal bagaglio a mano. Apro la cappelliera e... Finisco svenuto a terra. Un dolore alla schiena mi aveva spezzato il respiro. Era il colpo della strega». ^ f s BEPPE FIORELLO Nel marzo 2012 l'attore siciliano si è lamentato così sul suo profilo di Twitter: «Ho fatto questo esercizio male e mo' sto a pezzi, colpetto della strega, vorrei evitare il farmaco, consigli?». S . EMANUELA FOLLIERO La conduttrice tv ha dichiarato a OKnel 2013: «Mia madre mi portava dal chiropratico per problemi alla schiena. Da ragazza avevo una postura scorretta e parecchio seno, nonostante fossi molto magra. Ho fatto anche ginnastica correttiva». O . CHRISTOFINNERHOFER Queste le parole del discesista altoatesino, medaglia d'argento a Sochi, nel 30/12/2014 Ok - salute e benessere - N.1 - gennaio 2015 Pag. 28 (diffusione:165834, tiratura:254212) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 36 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato novembre 2013: «11 mio mal di schiena non fa nemmeno più notizia, fa solo male, ma ormai ho imparato a tenerlo sotto controllo». ROBBIE WILLIAMS II cantante, ex leader dei Take That, durante il suo tour di giugno 2014 ha dichiarato: «Purtroppo la mia schiena è conciata male. Il giorno dopo il concentro di Belfast l'ho passato a letto in preda agli spasmi». 8FABIO FOGNINI II tennista sanremese, arrivato fino al 13° posto delia classifica mondiale, nell'ottobre del 2013 si è sfogato con le seguenti parole: «È un mese e mezzo che la schiena mi tormenta, non so che cosa fa re». V . DONATELLA FINOCCHIARO L'attrice catanese ha confessato a OKnel 2009: «Pratico lo yoga un paio di volte alla settimana. Mi insegna a mantenere la postura corretta. Faccio gli esercizi per l'allungamento della colonna e per distendere le contratture». 30/12/2014 Ok - salute e benessere - N.1 - gennaio 2015 Pag. 8 (diffusione:165834, tiratura:254212) Aghi addio, arriva la compressa Quello del MIT di Boston, l'istituto Usa per la ricerca di tecnologie avanzate, è solo un prototipo e ancora lunga è la strada per averlo in farmacia. Ma i primi risultati di efficacia, resi noti dal JournalofPharmaceuticalSciences, lasciano ben sperare: in futuro le iniezioni potranno essere rimpiazzate da compresse ingegnerizzate, dotate di microaghi, da inghiottire senza dolore. L'idea nasce per superare la naturale barriera gastrica che, con il rilascio di enzimi digestivi, degrada la maggior parte dei farmaci impedendo l'assorbimento del principio attivo se l'assunzione è orale. I ricercatori hanno ideato una speciale compressa che resiste alla digestione nello stomaco: testata su maiali diabetici, ha iniettato efficacemente insulina nella mucosa gastrica attraverso sottilissimi micro-aghi, lunghi cinque millimetri, dimostrando un controllo ottimale della glicemia al pari delle iniezioni sottocutanee. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 37 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato BIOINGEGNERIA 30/12/2014 Ok - salute e benessere - Gennaio 2015 Pag. 98 (diffusione:165834, tiratura:254212) Operazione unghie perfette I CONSIGLI PER LA MANICURE. LE REGOLE PER MANTENERLE IN SALUTE. GLI SMALTI PER VALORIZZARLE Alice Di Pietro E' possibile! Sì, perché per preservarne la salute non è necessario rinunciare allo smalto: basta non esagerare. Se da una parte la moda attribuisce alle mani una notevole rilevanza come strumento di seduzione e sinonimo indiscusso di femminilità, dall'altra donne (e uomini) hanno cominciato a comprendere quanto sia importante averne cura. Negli ultimi tre anni, infatti, la richiesta di visite dermatologiche per problemi alle unghie è aumentata del 75%: a dirlo sono i dati registrati dall'Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano, presso il quale è nato A.B.C. Unghie, il primo ambulatorio per il benessere e la cura delle unghie. Avere unghie sane e prendersene cura è importante. «Se la superficie è lucida e liscia, il margine libero è bianco, non frammentato e non sfaldato in lamelle, il colore è rosa nelle parte dell'unghia aderente, la linea di distacco dell'unghia è parallela alla lunula (cioè la parte bianca dell'unghia che si vede sotto la cuticola), allora le nostre unghie sono in salute», specifica Bianca Maria Piraccini, professore associato di dermatologia all'Università di Bologna. LA MANICURE A CASA TUA In condizioni ottimali possiamo prenderci cura del lato estetico anche a casa: ecco i consigli pratici della dermatologa per una manicure perfetta fai-da-te. • Rimozione dello smalto precedente. Il primo step è togliere eventuali residui di lacche. Si ricordi che l'acetone è uno sgrassante perché scioglie lo smalto, ma allo stesso tempo porta via dei lipidi di superficie della lamina, indebolendo l'unghia, rendendola più secca e fragile: dal momento che per eliminare il colore questo passaggio è necessario, l'ideale sarebbe non riapplicare subito un nuovo smalto ma aspettare una settimana per non stressare troppo l'unghia. • Taglio e limatura. Per accorciare le unghie si dovrebbe sempre usare una tronchesina, che permette di tagliare la lamina senza frammentarla come può succedere con le forbicine. Le donne possono seguire la moda, optando di volta in volta per una forma più squadrata o rotondeggiante che si ottiene con la limetta di cartone. Per l'uomo, di solito, si preferisce una forma squadrata. Entrambe le operazioni vanno eseguite con le unghie asciutte, perché quando sono bagnate sono molto più fragili e flessibili. • Cuticole e pellicine. Le cuticole sono delle formazioni di tessuto corneo trasparente che uniscono la pelle dal dorso del dito alla lamina. Hanno una funzione protettiva perché evitano che varie sostanze (acqua, sporco, gerirti, polvere, ecc.) penetrino al di sotto della piega raggiungendo la matrice dell'unghia. Per questi motivi non dovrebbero essere asportate. Ma se vogliamo migliorare l'aspetto estetico, possiamo spingere le cuticole all'indietro così che l'unghia sembri più lunga. Questa operazione si esegue dopo avere tenuto le mani a bagno per ammorbidire la zona da trattare. Si procede adattando un asciugamano umido a guanto: si posiziona come una capsula su un dito e si fa delicatamente pressione. Meglio evitare strumenti aguzzi (bastoncini di legno e ferretti vari) perché rischiano di danneggiare le cellule della matrice che generano nuova unghia: il rischio è che la lamina cresca in maniera non uniforme e con alterazioni. Anche le pellicine che a volte si sollevano al bordo delle unghie, sintomo di pelle molto secca, vanno lasciate stare: è una buona idea invece idratarle con un emolliente per ricostruire la pelle nella sua integrità, oppure con creme ricche di urea, che si massaggiano sulle unghie e sulla pelle circostante. Prima di applicare lo smalto, è bene aspettare almeno tre ore per fare sì che l'unghia abbia completamente assimilato l'emolliente. • Applicare la base. La base serve per togliere eventuali imperfezioni dell'unghia e renderla quindi più liscia e uniforme. È utile anche se si sceglie uno smalto molto pigmentato: evita che la lamina si macchi. Per chi ha le unghie fragili (e questo vale anche per lui), è una buona idea optare per gli smalti idrosolubili i cui principi attivi sono derivati dai gusci dei granchi: creano un involucro protettivo sulla lamina, come una pellicola invisibile o un carapace molto sottile e fisiologico. In questo caso, però, non si applicherà la vernice colorata perché i due prodotti sono incompatibili. • Applicare lo smalto colorato. Lo smalto è fatto da pigmenti sciolti in resine solubili in acetone. Potrebbe essere aggressivo sulle unghie perché l'acetone (quello contenuto nella vernice SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 38 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PIACERSI DI PIÙ SMALTI 30/12/2014 Ok - salute e benessere - Gennaio 2015 Pag. 98 (diffusione:165834, tiratura:254212) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato e quello necessario per rimuovere il colore) piano piano scioglie la cheratina, la proteina che costituisce lo strato corneale, rendendo l'unghia più fragile. In più la resina contenuta nei comuni smalti, la toluensulfonamido fenolformaldeica, utile perché da elasticità al prodotto, potrebbe però creare allergie da contatto: se ci tocchiamo con le unghie colorate potremmo avere un eczema su collo e viso. La soluzione è leggere sempre l'etichetta dietro ogni boccetta (tutti gli smalti di mar ca ce l'hanno) e controllare gli ingredienti. Di solito gli smalti venduti in farmacia non contengono la toluensulfonamido fenolformaldeica: hanno una sicurezza allergologica maggiore ma una resa cosmetica inferiore perché non c'è la resina. È chiaro però che dobbiamo prendere in considerazione anche il lato estetico: sentirsi belle è importante. Quindi, se le unghie sono sane, applichiamo lo smalto in giusta misura: il compromesso è colorarsi le unghie una settimana sì e una settimana no. Stesso discorso vale se optiamo per uno smalto semipermanente da realizzare dall'estetista: va bene, ma nella giusta misura, e con la consapevolezza che le unghie, con il tempo, si indeboliscono. In caso di unghie sensibili, friabili o che si spezzano facilmente, optiamo per lo smalto idrosolubile incolore e osiamo con tinte sgargianti solo per una serata speciale. L'ideale è stendere una passata, farla asciugare un paio di minuti e poi applicare una seconda passata. • Applicare il top coat II top coat, cioè lo strato trasparente da applicare dopo il colore, è molto importante perché è più resistente all'ambiente esterno dello smalto colorato: assicura una resa cosmetica migliore e una maggiore durata nel tempo. COLORI METALUCIE N AIL ART Negli ultimi anni la manicure è diventata un appuntamento fisso per molte donne e anche per sempre più uomini. In tutta Italia hanno aperto centri dedicati esclusivamente alla bellezza delle unghie. Concentrati nelle grandi città, i nail center (o nail bar) sono i luoghi dove gli operatori offrono trattamenti personalizzati, da un cambio smalto a una spa manicure, e danno consigli di stile. «Se vi piace il colore pieno, puntate su una lacca colorata», dice Giancarlo Guccione, nail arrist a Milano. «La tinta di stagione è l'oro, come anche gli altri colori metallici. Sempre di tendenza anche il rosso vermiglio e il bordeaux in tutte le sue varianti, insieme al verde pino molto scuro e leggermente luminescente. Se invece amate disegni geometrici o creativi scegliete la nail art: linee e puntini su colore pieno, effetto Mondrian, puzzle e french reverse». QUANDO SERVE UN CONTROLLO Se rimuoviamo lo smalto o ci accorgiamo che le nostre unghie hanno segni, colore, o forma sospetta, è bene rivolgersi al dermatalogo. «Se la lamina diventa biancastra, giallastra, nerastra, con macchioline verdi oppure se notiamo uno scollamento dal letto ungueale (la parte rosa inferiore), conviene fare subito l'esame dell'unghia: più si aspetta e più un'eventuale patologia potrebbe aggravarsi e causare danni anche gravi all'unghia stessa e interessare altre unghie», avverte Luigi Terragni, dermatalogo di A.B.C. Unghie presso l'Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano. Come si fa l'esame dell'unghia? È necessario eliminare smalti e ricostruzioni almeno dieci giorni prima dell'appuntamento e arrivare dallo specialista con l'unghia pulita. L'esame si svolge in due fasi, entrambe indolori. «In un primo momento si prelevano due campioni con un tronchesino: un pezzo di unghia già staccata dal letto ungueale, e poi eventuale materiale sospetto dalla lamina», spiega lo specialista. «Poi questi campioni vengono analizzati in laboratorio: prima al microscopio, e poi su piastre contenenti terreni di coltura (i classici dischetti trasparenti da laboratorio). Così si potrà verificare la presenza di onicomicosi 0 altre patologie e prescrivere una terapia mirata». L'esame dell'unghia costa dai 50 ai 150 euro, più la visita specialistica. Ecco le alterazioni più frequenti e le diagnosi più probabili, illustrate da Terragni. } Onicomicosi o muffe: colore e spessore alterato, unghie staccate in parte dal letto ungueale e smangiate. } Carenze di vitamine o oligoelementi: irregolarità in superficie con margini friabili. } Alcune malattie ereditarie come anemia mediterranea e diabete: ispessimenti e rotture. } Uso di f armaci (sulfamidici e cortisonici): alterazioni del colore e della morfologia. } Agenti chimici (detersivi aggressivi e solventi): irregolarità superficiale e margini friabili. } Traumatismo (per esempio, il dito chiuso nella porta ) : unghia di colore blu nerastro a causa dell'ematoma. L'ONICOMICOSI La patologia diagnosticata più spesso è l'onicomicosi, ovvero la presenza di un fungo come dermatofiti e muffe o un lievito come la candida. «Le condizioni che favoriscono 1 funghi sono principalmente traumatismi o malattie sistemiche e condizioni cliniche che prevedono l'assunzione di farmaci immunosoppressori come il cortisone», avverte Sandra Lorenzi, responsabile della sezione micologia e 30/12/2014 Ok - salute e benessere - Gennaio 2015 Pag. 98 (diffusione:165834, tiratura:254212) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 40 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato patologia annessi cutanei dell'Istituto dermatologico europeo di Milano. «O anche il giardinaggio: il terriccio contiene dei funghi che normalmente non sono patogeni (come le muffe non dermatofitiche) ma che in condizioni particolari come di traumatismo della lamina ungueale possono dare delle onicomicosi. Per cui è bene indossare sempre guanti di gomma quando si maneggia la terra per proteggere le unghie. È raro, ma un fungo può essere trasmesso anche per contatto: è buona norma, quindi, non scambiarsi guanti o accessori che sono stati a contatto con l'unghia di chi ha un fungo». Se trascurata, l'onicomicosi può portare alla perdita dell'unghia e al diffondersi dell'infezione in altre dita o a tutta la mano. Come si cura? Il trattamento varia a seconda del numero di unghie coinvolte e dalla loro estensione. «In situazioni non gravi, quindi con zone circoscritte da trattare, si procede con la terapia topica con lacche antimicotiche che contengono antifungini veicolati attraverso la lamina ungueale, nello specifico amorolfina o ciproxolamina», prosegue Lorenzi. «Si applicano tutti i giorni o una volta alla settimana, a seconda del prodotto che si utilizza, per almeno sei mesi. In casi più gravi, invece, si possono utilizzare anche gli antifungini per via sistemica, cioè per bocca». ROSSI 1. Gel Finish di Avon Firecracker(8,50€; vendita diretta tramite presentatrici). 2. Smalto Gel Effect di Deborah Milano n. 27 (7,90 € ; profumeria e grande distribuzione). 3. Art Couture Nail Laquer di Artdeco n. 684 (11 € ; centri estetici). 4. A Different Nail Enamel di Clinique n. 07 Red Red Red (17 €; profumeria). 5. Parfumerie di Revlon China Flower (6,90 € ; profumeria). METALLICI 6. Nail Laquer di Faby n. 401 You're on Pandora (13€; profumerie e saloni di bellezza). 7. Bold High Gloss Laquer di Gucci Cosmetics Iconic Bronze (25 € ; sul sito gucci.com e nelle boutique di via Montenapoleone a Milano e via Tornabuoni a Firenze). 8. Colour &• Go di Essence n. 189 New Tork City Cali (1,99 € ; Coin, OVS, Gardenia). 9. Nail Polisti di Pro Nails n. 349 (11,90 €; centri estetici). lO.GoIdLeaf Effect Top Coat di Christian Dior (26,95€; profumerie autorizzate). VERDI 11. Smalto Gloss Effetto Gel di Collistar n. 588 Verde Paola (6,60 € ; profumeria). 12. Nail Laquery di Essie Fall in line (12,79 €; profumeria). 13. Perfect Nails di Diego Dalla Palma n. 89 (15,50€; profumerie). 14. Nail Color Cream di Mavala n. 308 Alpine Green(5,90€; profumeria e farmacia). 15. Smalto per unghie di Vagheggi n. 12 (13,50 €; istituti di bellezza). DEBBY ANDREA FULERTON NAIL BOUTIQUE REVLON MARCHESA FING'RS SEPHORA Unghie più forti con gli integratori Una dieta squilibrata e aggressioni chimiche dovute al contatto con detersivi e solventi possono indebolire le unghie. In questi casi, può essere utile rinforzarle ricorrendo a integratori specifici. «I più indicati sono quelli contenenti biotina, ovvero la vitamina H, da assumere per almeno sei mesi, così che l'unghia possa crescere forte», suggerisce la dermatologa Bianca Maria Piraccini. In commercio si trovano integratori adatti sia per unghie sia per capelli, perché hanno una struttura chimica simile. «Tuttavia, può accadere che i nostri capelli siano sani eforti mente le unghie meno: succede perché le esposizioni ambientali sono diverse. Per esempio, se usate tanti detersivi e detergenti senza guanti o applicate lo smalto continuamente, le lamine potrebbero diventare fragili e quindi avere bisogno di un trattamento con integratore. Attenzione, però: consiglio di assumere integratori solo se ce n'è bisogno e di evitare il fai-da-te. Meglio chiedere consiglio al farmacista, e rivolgersi invece allo specialista se ci sono alterazioni particolari o le lamine sono friabili», conclude la dermatologa. j-OLOW 1-2 Nail Tattoos Stickers Pour Onglesdi Andrea Fulerfon Nail Boutique: quelli in stile rockabilly costano 2,50€,quellicon fiocchi di neve 2,90 € ; in vendita nei negozi Sephora. !3i-GlowNail Stickers Gold di Debby mirrar effect(4,90€; profumeria e grande distribuzione). 5-6 Nail art3D Jewel Appliques di Revlon By Marchesa nelle versioni oro e argento (8 € ; profumerie). 4Heart2ArtLace Up di Fing'rs con due diversi motivi in nero (4,99 €; profumerie Limoni, Coin e grande distribuzione). 7-8. Nail Patch Art eNailTextiledi Sephora (9,50 € ; W negozi Sephora). Antimicotici e integratori Bio/cafm- BIOSCALIN UNGHIE di Giuliani, integratore con biogenina, complesso brevettato contenente biotina e calcio pantotenato. In farmacia a 23,50 euro (bioscalin.it). ONILAQ di Galderma, smalto medicato per il trattamento dei funghi. Con 30 limette, tamponi detergenti e spatole, in farmacia a 34,90 euro (galderma.com). NIOGERMOX di ISDIN, smalto medicato idrosolubile a base di 30/12/2014 Ok - salute e benessere - Gennaio 2015 Pag. 98 (diffusione:165834, tiratura:254212) SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014 41 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ciclopirox per l'onicomicosi. La confezione da 6,6 mi a 39 euro in farmacia e parafarmacia (isdin.com). BIOMINERALUNGHIE di Rottapharm, integratore alimentare a base di cistina, biotina, vitamine e minerali. In vendita in farmacia a 18 euro (lineabiomineral.it). ESTETIC FORMULA di Solgar, integratore di vitamina C e minerali, indicato anche per capelli e pelle. In farmacia, parafarmacia ed erboristeria a 28,40 euro (solgar.it). Come fare per non mangiarsele L'onicofagia è la tendenza a mangiarsi le unghie e strappare con i denti anche le cuticole. È un comportamento che coinvolge tutta la punta delle dita, ma solitamente ci si accanisce sulle unghie perché sono più dure e quindi la parte del masticare è perversamente più piacevole. Ma cosa scatena questo atteggiamento? Quali i rimedi? Le risposte da Fabio Sinibaldi, esperto di neuroscienze e psicosomatica, fondatore di Real Way of Life, Istituto per la ricerca e formazione per il benessere di mente e corpo. } CAUSE. La prima causa dell'onicofagia è lo stress, ma anche l'aggressività repressa che non si riesce a buttare fuori. Infatti gli adolescenti e i giovani, dalle scuole superiori ai 22 anni, sono i più soggetti a questo tipo di disturbo: è una fase della vita in cui ci sono picchi ormonali, sentimenti difficili da esprimere e situazioni conflittuali che in qualche modo devono essere scaricate. Alcuni ragazzi si accaniscono sui cappucci delle penne, altri sulle dita. Anche gli adulti possono soffrire di onicofagia: statisticamente ne soffrono più le donne degli uomini. } RIMEDI. È utile provare a scaricare rabbia, stress e tensioni con lo sport. Se si notano unghie rovinatissime, quindi c'è un forte danno autoinf litto, allora si procede per diversi livelli. A volte basta concentrarsi sul lato comportamentale, cercando altri modi per sfogare i sentimenti negativi: passare dalle dita al bastoncino di liquirizia, per esempio. Successivamente si passa a un approccio più introspettivo, in cui si analizzano le emozioni del soggetto e si allena il paziente a gestire questi sentimenti. } SMALTI AMARI. Ci sono in commercio alcuni smalti dal sapore amarognolo che servono come deterrente per chi mangia le unghie: così, se viene la tentazione di rosicchiare, il cattivo gusto scoraggia e, a lungo andare, si potrebbe correggere il comportamento. Lo smalto antistupro Si chiama Undercover Colorsedèuno smalto che aiuta a difendere le donne da drink corretti con droghe e sostanze chimiche. Funziona così: se si immerge un dito con applicato lo smalto speciale in un drink contaminato da Rohypnol, Xanax o Ghb, il colore cambia. L'hanno inventato quattro studenti della North Carolina State University che, grazie alle loro conoscenze farmacologichee cosmetologiche, hanno fondato la startup Undercover Colors, la prima azienda di moda per l'emancipazione delle donne e la prevenzione della violenza sessuale. «Il prodotto non è ancora in vendita», fa sapere sulla pagina FacebookTyler Confrey-Maloney, il cofondatore di Undercover Colors. «Siamo ancora nella fase di ricerca e sviluppo, e la nostra priorità è garantire un prodotto in grado di reagire a contatto con diversi tipi di droghe». Foto: E INEVITABILE CHE QUESTO SPORT, RICHIEDENDO UN ALLENAMENTO INTENSO E COSTANTE, FINISCA PER REGALARE ANCHE UN FISICO INVIDIABILE VITA IN FARMACIA 26 articoli 31/12/2014 Corriere della Sera - Milano Pag. 7 (diffusione:619980, tiratura:779916) Sono due tendenze contrastanti soltanto in apparenza. Da una parte, nell'intera provincia di Milano, il numero totale dei reati è in calo. Dall'altra, aumentano gli scippi, i borseggi e i furti in appartamento e nei negozi. Tipici reati di strada su cui ha una chiara influenza la crisi economica, spiegano i responsabili della sicurezza, in particolare se si pensa a tutte le persone (sempre più) che rubano anche generi alimentari dai supermercati. Il report di fine anno presentato ieri dalla polizia e dai carabinieri fotografa tutti gli andamenti della sicurezza in città. Il totale dei reati commessi a Milano e in provincia nel 2014 è in calo del 6,8 per cento. Il dato chiave è la riduzione delle rapine, che sono comunque «reati di strada», ma di livello più preoccupante per i cittadini perché implicano minacce e violenza. Diminuiscono in generale tutte le tipologie di rapina: in banca, in negozi e farmacie, nelle strade. Al contrario aumentano i borseggi, gli scippi, i furti in casa (mentre sono meno dell'anno scorso quelli di auto o sulle auto in sosta). Tra tutti i reati denunciati in provincia di Milano, i carabinieri si occupano di circa il 70 per cento dei casi. Quest'anno i militari dell'Arma hanno arrestato 5.500 persone e ne hanno denunciate circa 14 mila (2 per cento in più rispetto al 2013). La polizia conta invece 3.700 arrestati e 18.800 denunciati. Marco Granelli, assessore comunale alla Sicurezza, commenta: «È fondamentale la collaborazione fra tutte le istituzioni e le forze dell'ordine. Per parte nostra mettiamo in campo tutti i mezzi perché siano garantiti in modo sempre più efficace benessere e legalità anche nell'anno di Expo». © RIPRODUZIONE RISERVATA La criminalità Fonte: Questura di Milano. I dati si riferiscono a tutti i reati, le denunce e gli arresti sull'intera provincia di Milano e per tutte le forze dell'ordine d'Arco Persone arrestate Dalla polizia 3.709 Dai carabinieri 5.500 Persone denunciate Dalla polizia Dai carabinieri 18.843 14.044 2012 2013 2014 Variazione % Omicidi Violenze sessuali Furti Stupefacenti Rapine Delitti informatici 26 22 27 +22,7 17.136 18.114 18.515 +2,2 10.551 10.904 11.259 +3,2 1.914 1.969 2.299 +16,7 12.584 12.178 10.935 -10,2 106 134 61 -54,4 743678633 -6,6 2.525 2.561 2.450 -4,3 -31 -0,9 -4,4 -10,3 +33,5 157.433 155.908 154.409 474 403 635 848 441 304 4.600 4.783 4.290 2.477 2.336 2.233 In casa Nei negozi Scippi Di auto In banca In negozi e farmacie In strada Il report Presentato il report 2014 della polizia e dei carabinieri: reati in calo del 6,8 per cento nella Provincia L'assessore alla Sicurezza Marco Granelli commenta: «Importante la collaborazione tra le forze dell'ordine» VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 43 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Reati in calo, meno rapine Ma aumentano furti e scippi 31/12/2014 Corriere della Sera - Roma Pag. 3 (diffusione:619980, tiratura:779916) Pucci: il piano entro la Befana. Marino: torna la legalità contabile, nel bilancio 200 milioni di tagli Manovra «Pareggio con i tagli agli sprechi» Alessandro Capponi Dai politici - per l'ex ministro Sgarbi «è un'offesa per Roma», per la deputata Anna Grazia Calabria di Forza Italia «allora perché non asfaltare il Tevere?», da quelli nazionali a quelli in Consiglio comunale, come Fabrizio Ghera di Fdi che paragona Marino «a Brenno, il capo dei Galli che tenne in scacco Roma» - ai volti noti (Clemente Mimun, per citarne uno) da Unindustria (favorevole, con il vicepresidente Attilio Tranquilli) ai "selciaroli" (contrari) alla Uil (favorevole), dagli abitanti centro storico di Viviana Di Capua (favorevoli) all'Ordine degli ingegneri («valutare costi e benefici»), tutti insomma hanno partecipato al dibattito sull'argomento. E lo stesso sindaco Ignazio Marino, nell'illustrare il Bilancio 2015 - Rifiuti, trasporti (tram da piazza Lodi a Santa Croce in Gerusalemme, metro di superficie Ostiense-Vigna Clara), decoro e sociale, ma tra le priorità del Bilancio 2015 c'è anche la «legalità contabile», sia nella tempistica, dice il sindaco, «perché farlo a dicembre dovrebbe essere la norma ma qui non lo era», sia per i conti «che nel 2015 torneranno in equilibrio», anticipato dunque il piano di rientro - a proposito di manutenzione del territorio, Marino, promette «piazze pedonali, in periferia, con i sampietrini tolti dalle strade di grande viabilità del centro». Ne discute perfino la Lega di Matteo Salvini, che col suo rappresentante nel I Municipio, Luca Aubert, si dice «pronto a sdraiarmi in strada per impedire fisicamente che vengano tolti». E il consigliere regionale Fabrizio Santori, eletto con La Destra ora al gruppo misto, annuncia «un esposto in Procura». Il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, Forza Italia, sceglie toni poco poetici: «Meriterebbe che glieli tirassero, i sampietrini». In una città nella quale a giorni alterni si accusa l'amministrazione (questa e quelle passate, a prescindere dal colore) di scarsa manutenzione stradale, l'idea annunciata da Pucci, evidentemente, fa discutere. L' assessore sorride: «I sampietrini in parte rimarranno per testimoniare la storia. Potremmo cominciare da viale Somalia, là c'e una situazione di insicurezza sia per i pedoni sia per le vetture». Precisa, Maurizio Pucci: «Non si tratta di venderli ma di fare uno scambio con il rifacimento delle strade. Che verrà ripagato in parte con i sampietrini, e in parte con ulteriori interventi che le imprese faranno nelle zone fuori dalle Mura Aureliane. Non vogliamo soldi, noi vogliamo opere. Faremo una specie di gara d'appalto a rialzo». I fuochi d'artificio, dunque, sono già cominciati. Sul Bilancio pure - 200 milioni di tagli, manovra da 3,8 mld, diminuzione di entrate correnti per 450 milioni, spesa da 43 a 27 milioni l'anno - visto che una ventina di partecipate (da Eur Spa ad Adr, da Farmacap ad Acea Ato2, fino alle Assicurazioni) come da tempo annunciato, sarà venduta. L'unico dipartimento al quale sono state aumentate le risorse è quello dei Trasporti, 45 milioni in più: «Garantisce risorse in linea con quanto stabilito dal piano industriale di Atac», esulta l'assessore Guido Improta. © RIPRODUZIONE RISERVATA 3,33 Aliquota Irpef per i redditi sopra i 35 mila euro nel 2015. L'aumento non riguarda i redditi più bassi e così circa l'80% dei contribuenti del Lazio continuerà a pagare l'1,73% 16 Miliardi l'ammontare del Bilancio di previsione 2015-2017. Per la sanità sono stanziati 11,5 miliardi, e per pagare gli oneri finanziari sul debito con lo Stato sono previsti 1,25 miliardi 60 Milioni di euro : è la spesa per il funzionamento della macchina regionale nel 2015, con un risparmio di 5 milioni grazie VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 44 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Sampietrini in cambio di strade a posto» 31/12/2014 Corriere della Sera - Roma Pag. 3 (diffusione:619980, tiratura:779916) VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 45 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato anche al taglio dei vitalizi. Previsto anche un risparmio di 37,2 milioni (-19,4%) sulle partecipate Foto: Nuova giunta Ignazio Marino con l'assessore Maurizio Pucci nella prima seduta della nuova giunta capitolina 31/12/2014 La Repubblica - Bologna Pag. 7 (diffusione:556325, tiratura:710716) Nasce la città metropolitana ma i sindaci restano divisi sulla riforma tagliaProvince Mentre Bonaccini lancia il suo progetto di quattro "aree vaste" Manca difende l'Asl di Imola: "Sulla sanità daremo battaglia" Il riminese Gnassi: "Bologna rivendica ma i poteri forti bloccano la Fiera" SILVIA BIGNAMI I SINDACI emiliano romagnoli dicono sì alle aree vaste, ma sono divisi su come realizzarle. Nello stesso giorno in cui il sindaco di Imola Daniele Manca rivendica l'autonomia della sanità della cittadina (che anche di fronte a "fusioni" «manterrà la sua autonomia e il suo direttore generale»), fa discutere l'idea lanciata dal presidente della Regione Stefano Bonaccini di accorpare le nove vecchie province in quattro macro zone, unendo Parmae Piacenza, Modena e Reggio Emilia, Bologna e Ferrara, e la Romagna con Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena. I sindaci mettono però subito condizioni e paletti sul progetto, soprattutto nel pieno del caos per il superamento degli enti provinciali contenuto nella riforma Delrio, che rischia ora di creare oltre 1.800 esuberi. Chi applaude è soprattutto la Romagna, dove è già stato avviato un accorpamento dei servizi,a cominciare da quello dell'Asl unica, e dove i sindaci sono tutti d'accordo con la proposta Bonaccini, seppure con accenti diversi. Se taglia corto Fabrizio Matteucci, Ravenna, che assicura di «concordare in pieno col governatore», più articolata è la posizione di Andrea Gnassi, Rimini, che chiede che il processo di accorpamento sia «certo e definito, sia nelle funzioni, sia nei tempi. Serve un Gps che ci indichi non solo l'orizzonte, ma la strada». Un ragionamento che parte dalla rivendicazione di quello che la Romagna ha già fatto, in tema di unioni dei servizi: «Dalla Sanità, all'acqua, fino all'azienda dei trasporti pubblici, noi siamo già mossi. Questo deve essere riconosciuto e premiato da Bonaccini» puntualizza Gnassi, che bacchetta anche la Bologna metropolitana tanto cara a Virginio Merola: «Bologna è centrale, ma oltrea rivendicare la propria centralità deve essere centrale nelle funzioni che svolge. Per esempio: del sistema fieristico si parla da dieci anni, perché è bloccato dai poteri forti bolognesi.O si fa in sei mesi, o lasciamolo perdere». Una spondaa Bonaccini arriva d'altra parte anche da Forlì, dove il sindaco Davide Drei, d'accordo con l'ex Roberto Balzani, sono tra i promotori della riforma, a patto che però ci sia certezza sulle risorse, e che si tratti di una operazione «culturale», e non solo «burocratica». Ma se da una parte esiste la Romagna, dall'altra il sindaco Luca Vecchi, erede di Graziano Delrio a Reggio Emilia, che vorrebbe unificare tutta l'Emilia, da Modena a Piacenza: «L'Emilia è un brand, uno stile di vita, non va diviso in due». Un'idea sulla quale sarebbe d'accordo anche il grillino Federico Pizzarotti, primo cittadino di Parma: «Da sempre sono favorevole all'area vasta da Modena a Piacenza. Preferisco digerire l'operazione tutta insieme. C'è da dire che però che con Bonaccini non ho mai parlato. Ho letto la sua proposta sul giornale». Sulla grande "Emilia" Frena subito, però, il modenese Giancarlo Muzzarelli: «È già complicato far accettare l'unione con Reggio, figuriamoci se si arriva a Piacenza». E qualche dubbio serpeggia anche a Piacenza, dove il sindaco Paolo Dosi chiede che l'area vasta «non si tratti di una annessione». Certamente rimetterà la decisione ai cittadini il primo cittadino di Ferrara Tiziano Tagliani, che dovrebbe "unirsi" a Bologna. Un'idea rilanciata anche dal sindaco Virginio Merola, che recentemente ha spinto per una maggiore sinergia proprio con la vicina estense. «Io sono d'accordo sull'unione con Bologna, ma decideranno i territori. Bisogna però verificare due cose: la compatibilità normativa dell'area vasta con la città metropolitana, e le risorse che la Regione ha promesso di mettere a disposizione». Lo stesso sindaco di Imola Manca, seppure orientato a mantenere l'indipendenza della sanità cittadina, promuove le aree vaste: «Servono, insieme a Bologna metropolitana, per creare una nuova governance regionale». Un progetto comunque ambizioso, sul qual l'opposizione della Lega Nord, secondo partito in Emilia Romagna, già si fa sentire: «No alle aree vaste. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 46 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Politica e giustizia 31/12/2014 La Repubblica - Bologna Pag. 7 (diffusione:556325, tiratura:710716) VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 47 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Piuttosto torniamo alle vecchie Province» ha detto ieri Fabio Ranieri. PER SAPERNE DI PIÙ www.cittametropolitana.bo.it www.pdbologna.org Foto: PRIMA SEDUTA Il governatore Stefano Bonaccini alla prima riunione dell'Assemblea regionale 31/12/2014 La Repubblica - Bologna Pag. 8 (diffusione:556325, tiratura:710716) Pronto soccorso al Marconi si cambia scompaiono i medici servizio agli infermieri Contratto di due anni fra aeroporto e Ausl Fuori la Croce Rossa, da domani c'è il 118 "Nessun rischio per la salute dei passeggeri" Bando da 500mila euro: con la "telemedicina" si punta a contenere i costi per l'assistenza ROSARIO DI RAIMONDO FUORI i medici della Croce Rossa, che prima erano impegnati soltanto in pochi casi, dentro gli infermieri specializzati del 118, aiutati dalla «telemedicina». Da domani sbarca all'aeroporto Marconi la rivoluzione che da giorni fa infuriare i camici bianchi: il punto di primo soccorso all'interno dello scalo, che serve ad assistere i passeggeri e i dipendenti, sarà infatti gestito dall'Ausl di Bologna grazie a un accordo da 500mila euro l'anno fino al 2016: «Garantiremo più sicurezza ai viaggiatori» è il messaggio che arriva dai vertici delle due istituzioni. Nei giorni scorsi, lo Snami e la Fimmg (due organizzazioni che rappresentano i medici) avevano invece lanciato l'allarme. Dopo sette anni, infatti, dall'aeroporto scompare la figura fissa della Croce Rossa, che assicurava la presenza di un medico, un infermiere e un autista a ogni ora del giorno e della notte, sette giorni su sette. Al posto del camice bianco, adesso, restano un infermiere specializzato e un'ambulanza con autista. Il medico, specifica la nuova convenzione, «sarà sempre attivabile per intervenire, se necessario». E comunque, «l'infermiere si potrà avvalere delle opportunità offerte dalla telemedicina e potrà quindi inviare elettrocardiogrammi alle terapie intensive, consultare il cardiologo o il medico, oltre che collegarsi direttamente con le sedi del pronto soccorso». Uno dei motivi che sta alla base di questa scelta è sicuramente la vicinanza con l'ospedale Maggiore. Mentre «l'aeroporto sarà costantemente collegato con la rete dell'emergenza-urgenza dell'area metropolitana». Il nuovo accordo si basa «su una analisi precisa» degli interventi di pronto soccorso fatti negli ultimi tre anni. In sostanza, una serie di numeri che spiegano il perché, secondo i due enti, si può rinunciare ai camici bianchi in aeroporto: «L'attività sanitaria è quantificabile in 160 emergenze l'anno, con intervento del medico, in media, in soli 10 casi». E comunque, negli anni scorsi, la chiamata al 118 era già stata necessaria «in 301 casi su 321». Aeroporto e Ausl specificano, infine, che la convenzione «è stata stipulata nel rispetto delle linee guida Enac», l'Ente nazionale aviazione civile. E che questo accordo è tra i primi esempi in Italia in cui si riconosce «l'area aeroportuale come parte integrante del territorio» sul quale l'Ausl lavora. PER SAPERNE DI PIÙ www.bologna-airport.it www.ausl.bologna.it Foto: LO SCALO Una veduta del Marconi. Sopra Enrico Postacchini, presidente dell'aeroporto VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 48 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La sanità 31/12/2014 La Stampa - Biella Pag. 35 (diffusione:309253, tiratura:418328) Ospedale, allarme organici Mancano medici e infermieri francesca fossati Vanno a rilento le procedure per assumere il personale per il nuovo ospedale, i 25 dipendenti per i quali l'Asl di Biella è stata l'unica in Piemonte a ottenere dalla Regione la deroga al blocco delle assunzioni, proprio in vista dell'eccezionalità dell'apertura del nosocomio. Servono 10 medici, 7 infermieri, un dirigente per la farmacia ospedaliera, 2 tecnici di laboratorio biomedico, 3 ostetriche e 2 tecnici di radiologia: finora, però, solo un'infermiera e il farmacista hanno già preso servizio. Altri inizieranno a lavorare a gennaio o a febbraio, è il caso, ad esempio, delle ostetriche, di altri 3 infermieri, dei tecnici di laboratorio. Altri ancora più in là. In ogni caso per molte figure la selezione è già stata fatta; per il medico destinato al reparto di Cure palliative il concorso si è concluso ed è appena stata nominata la commissione di valutazione, per i medici di Ortopedia e Traumatologia, Medicina interna, Radiodiagnostica, Oftalmologia, Chirurgia d'urgenza e Pronto soccorso le procedure sono in corso. Le difficoltà «Le assunzioni sono state rallentate in parte dall'obbligo della procedura di mobilità all'interno del servizio sanitario regionale -dice Eugenio Zamperone, direttore amministrativo dell'Asl- e in parte dal fatto che ad agosto è entrata in vigore una norma che autorizza le Asl a opporsi alla mobilità dei propri dipendenti». Cosa che è accaduta per due dei sette infermieri che erano stati selezionati; così, se non si trovasse qualcun altro interessato alla mobilità, bisognerebbe indire un concorso. Come si è fatto per selezionare i due medici per Ginecologia e Ostetricia: agli avvisi pubblicati a giugno e ad agosto nessuno ha risposto, così si è dovuto per forza ricorrere al concorso. «Per evitare di allungare ulteriormente i tempi abbiamo indetto contemporaneamente mobilità e concorso -aggiunge Zamperone-: se nel primo caso non si presentasse nessuno abbiamo comunque già i candidati per il concorso». Turn over A fianco alle assunzioni straordinarie per migliorare la funzionalità del nuovo ospedale ci sono quelle del normale turn over e in questo periodo sono stati assunti, ad esempio, un medico per Nefrologia e uno per Chirurgia vascolare. A livello di direzione, dall'8 gennaio la commissione nominata dalla Regione sarà al lavoro per selezionare le candidature e nominare i nuovi direttori generali delle Asl: Gianfranco Zulian, attualmente a Biella, si è di nuovo candidato sperando in una riconferma. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 49 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato l'ASL ALLE PRESE ANCHE CON L'OBBLIGO DELLA PROCEDURA DI MOBILITà 31/12/2014 La Stampa - Savona Pag. 43 (diffusione:309253, tiratura:418328) Bus, domani orari festivi Centri commerciali chiusi michele costantini P rimo dell'anno con orari superfestivi dei bus della Tpl, centri commerciali e supermercati chiusi e farmacie di turno. Domani, per chi deve muoversi con il bus, le linee 1 Legino 167-Rusca e ritorno, 5 S.BenedettoOspedale-Fontanassa e ritorno, 6 Porto Vado-via Alessandria e ritorno e la linea 7 Savona stazione-AlbisolaPace e ritorno, sono a cadenza ogni ora. La linea 30 Savona-Varazze e ritorno ogni ora e un quarto e la linea 9 Savona-Quiliano e ritorno ogni 2 ore. Più articolato l'orario della linea 40 Savona-Finale-Pietra-Andora e ritorno con cadenza tra le 2 ore e le 2 ore e 30. Per la Valbormida, la linea 61 Cairo-Carcare-Savona e ritorno, sono previsti intervalli nelle corse di 2 ore e mezza e così pure il collegamento tra Millesimo-Cosseria e Carcare. Tutti gli orari sono consultabili sul sito internet www.tpllinea.it. I centri commerciali e i supermercati, nella giornata odierna osserveranno il seguente orario: Le Officine, Il Gabbiano, Molo 884 chiusura ore 19; Ipercoop di Vado Ligure orario normale e supermercati LD e Conad chiusura alle 19; Famila e Ekom Zinola sino alle 19,30; Basko ore 18,30; Lidl sino alle 18; e Eurospin alle 17,30. Chiusura estesa alle 22 per il Carrefour e alle 24 per il Punto Simply della Darsena. Domani chiusura festiva per tutti. Per le farmacie di turno, fermo restando le quattro del capoluogo: Delle Erbe, Fascie, Della Ferrera e Saettone queste le aperture di domani in provincia: Cairo: Manuelli (via Roma) e Fumagalli Altare per il notturno; Cosseria: San Bartolomeo; Bardineto: San Nicolò; Quiliano: Bermano (Valleggia); Spotorno: Citriniti e Monte Ursino a Noli per il notturno; Pietra Ligure: Centrale (via Garibaldi); Finale Ligure: Richeri (corso Europa); Loano: Nuova (via Doria) e San Giovanni (via Garibaldi) anche servizio notturno; Ceriale: Nan; Albenga: San Michele (via Medaglie d'oro); Ortovero: Zunino; Alassio: S.Ambrogio (piazza A.Durante); Andora: Val Merula; Albisole: Stella Maris (corso Mazzini) e Varazze: Gallo (piazza Malocello). VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 50 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CAPODANNO a savona. una guida per chi resta in citta' 31/12/2014 Il Messaggero - Roma Pag. 34 (diffusione:210842, tiratura:295190) Il sindaco dopo l'ok in giunta alla manovra: «Dalla Pisana mancano 60 milioni». La replica: «Mantenuti gli impegni» VA AVANTI IL PIANO PER DISMETTERE VENTI PARTECIPATE «NON STRATEGICHE» TASI E IRPEF: LE TASSE RESTANO INVARIATE Fabio Rossi LA MANOVRA L'elogio alla giunta «composta da capicantiere, capaci di chiudere il piano di rientro con un anno di anticipo». E poi l'affondo all'indirizzo della Regione: «noi apprezziamo la riduzione dei ticket, ma su 11 miliardi di spesa per la sanità si possono individuare 60 milioni per il trasporto pubblico locale». Ignazio Marino trasforma la conferenza sul bilancio di previsione 2015, approvato ieri in giunta, in un punto sull'attività amministrativa, con singoli focus su quello che avverrà nei prossimi mesi: dalle periferie ai trasporti, dai rifiuti ai bonus casa, «che chiuderanno la stagione dei residence per l'emergenza abitativa». LE CIFRE Il sindaco si appunta al petto la medaglia del via libera alla manovra (almeno da parte del suo esecutivo) prima di San Silvestro: «Con l'approvazione del bilancio 2015 entro al fine del 2014 noi abbiamo reintrodotto la legalità contabile scandisce il chirurgo dem - Questo dovrebbe essere la norma, ma così non è stato in questi anni». Ricorda, a questo proposito, «l'eredità della giunta Alemanno», con il previsionale 2013 licenziato a pochi giorni dalla fine dell'anno. Sui numeri si sofferma l'assessore Silvia Scozzese: all'appello, quest'anno, «mancano 450 milioni», tra minori trasferimenti e calo delle entrate tributarie. Ma la leva fiscale non sarà utilizzata: Tasi e Irpef rimarranno invariate, mentre è in arrivo la stangata per i camion bar. Ci sarà invece una spending review da 200 milioni, che si concretizzerà non solo in tagli di spesa, ma anche in un'accelerazione dei risparmi previsti dal piano di rientro: dai fitti passivi alle utenze. LE AZIENDE Continua poi l'operazione di sfoltimento della giungla delle partecipate del Campidoglio. «Abbiamo deciso di alienare una serie di società considerate non strategiche», spiega Marino. In totale, entro il prossimo saranno 20 i pacchetti azionari dismessi o ceduti da Palazzo Senatorio: nel 2015 toccherà ad Assicurazioni di Roma, Acea Ato2, Aeroporti di Roma, Banca di credito cooperativo, Eur Spa, Centro agroalimentare, Centro ingrosso fiori, Investimenti Spa e Farmacap. Nel caso di Assicurazioni di Roma, lo scioglimento porterà al Campidoglio risorse in più tra i 250 e i 300 milioni. IL TRASPORTO Botta e risposta tra Campidoglio e Regione sui fondi per il trasporto pubblico: la giunta ha previsto un incremento di 45 milioni del budget del dipartimento mobilità per compensare i mancati trasferimenti. «Abbiamo lavorato diligentemente ad un piano di rientro, e lo abbiamo siglato a Palazzo Chigi sottolinea il chirurgo dem - In quel piano abbiamo indicato e condiviso che il trasferimento minimo per il trasporto pubblico locale sarebbe dovuto essere di 240 milioni». Secondo Marino «in questo momento ci sono 60 milioni in meno: sono sicuro che il presidente Zingaretti accoglierà il nostro invito a sedersi a un tavolo per onorare quell'impegno». Immediata la replica da via Cristoforo Colombo: «Come da mesi è noto, gli impegni assunti dalla Regione per il 2015 sono di 180 milioni, più 105 per la gestione di ferrovie concesse, per un totale di 285 milioni di euro - si legge in una nota - Si tratta esattamente delle risorse previste nel bilancio che il consiglio regionale ha approvato la scorsa notte e che, quindi, ovviamente la Regione onorerà». Questo impegno, prosegue la nota, «si aggiunge, in una situazione di bilancio drammatica, allo sforzo compiuto nel 2014 che ha visto la Regione saldare al Comune di Roma debiti sul trasporto pubblico locale accumulati da anni». IL DIBATTITO L'opposizione critica la manovra dalla giunta: «Non promette nulla di buono e, al di là delle solite e roboanti promesse, all'orizzonte si vedono solo tagli», dice Fabrizio Ghera (Fdi-An). Ma anche dalla maggioranza arrivano i primi maldipancia : «Molto da correggere, a partire dall'anima», twitta Gianluca Peciola (Sel). Foto: L'assessore Silvia Scozzese VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 51 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Via libera al Bilancio, sui fondi per i trasporti è lite Marino-Regione 31/12/2014 Il Messaggero - Civitavecchia Pag. 42 (diffusione:210842, tiratura:295190) Il sindaco dopo l'ok in giunta alla manovra: «Dalla Pisana mancano 60 milioni». La replica: «Mantenuti gli impegni» LA MANOVRA L'elogio alla giunta «composta da capicantiere, capaci di chiudere il piano di rientro con un anno di anticipo». E poi l'affondo all'indirizzo della Regione: «noi apprezziamo la riduzione dei ticket, ma su 11 miliardi di spesa per la sanità si possono individuare 60 milioni per il trasporto pubblico locale». Ignazio Marino trasforma la conferenza sul bilancio di previsione 2015, approvato ieri in giunta, in un punto sull'attività amministrativa, con singoli focus su quello che avverrà nei prossimi mesi: dalle periferie ai trasporti, dai rifiuti ai bonus casa, «che chiuderanno la stagione dei residence per l'emergenza abitativa». LE CIFRE Il sindaco si appunta al petto la medaglia del via libera alla manovra (almeno da parte del suo esecutivo) prima di San Silvestro: «Con l'approvazione del bilancio 2015 entro al fine del 2014 noi abbiamo reintrodotto la legalità contabile - scandisce il chirurgo dem - Questo dovrebbe essere la norma, ma così non è stato in questi anni». Ricorda, a questo proposito, «l'eredità della giunta Alemanno», con il previsionale 2013 licenziato a pochi giorni dalla fine dell'anno. Sui numeri si sofferma l'assessore Silvia Scozzese: all'appello, quest'anno, «mancano 450 milioni», tra minori trasferimenti e calo delle entrate tributarie. Ma la leva fiscale non sarà utilizzata: Tasi e Irpef rimarranno invariate, mentre è in arrivo la stangata per i camion bar. Ci sarà invece una spending review da 200 milioni, che si concretizzerà non solo in tagli di spesa, ma anche in un'accelerazione dei risparmi previsti dal piano di rientro: dai fitti passivi alle utenze. LE AZIENDE Continua poi l'operazione di sfoltimento della giungla delle partecipate del Campidoglio. «Abbiamo deciso di alienare una serie di società considerate non strategiche», spiega Marino. In totale, entro il prossimo saranno 20 i pacchetti azionari dismessi o ceduti da Palazzo Senatorio: nel 2015 toccherà ad Assicurazioni di Roma, Acea Ato2, Aeroporti di Roma, Banca di credito cooperativo, Eur Spa, Centro agroalimentare, Centro ingrosso fiori, Investimenti Spa e Farmacap. Nel caso di Assicurazioni di Roma, lo scioglimento porterà al Campidoglio risorse in più tra i 250 e i 300 milioni. IL TRASPORTO Botta e risposta tra Campidoglio e Regione sui fondi per il trasporto pubblico: la giunta ha previsto un incremento di 45 milioni del budget del dipartimento mobilità per compensare i mancati trasferimenti. «Abbiamo lavorato diligentemente ad un piano di rientro, e lo abbiamo siglato a Palazzo Chigi - sottolinea il chirurgo dem - In quel piano abbiamo indicato e condiviso che il trasferimento minimo per il trasporto pubblico locale sarebbe dovuto essere di 240 milioni». Secondo Marino «in questo momento ci sono 60 milioni in meno: sono sicuro che il presidente Zingaretti accoglierà il nostro invito a sedersi a un tavolo per onorare quell'impegno». Immediata la replica da via Cristoforo Colombo: «Come da mesi è noto, gli impegni assunti dalla Regione per il 2015 sono di 180 milioni, più 105 per la gestione di ferrovie concesse, per un totale di 285 milioni di euro - si legge in una nota - Si tratta esattamente delle risorse previste nel bilancio che il consiglio regionale ha approvato la scorsa notte e che, quindi, ovviamente la Regione onorerà». Questo impegno, prosegue la nota, «si aggiunge, in una situazione di bilancio drammatica, allo sforzo compiuto nel 2014 che ha visto la Regione saldare al Comune di Roma debiti sul trasporto pubblico locale accumulati da anni». IL DIBATTITO L'opposizione critica la manovra dalla giunta: «Non promette nulla di buono e, al di là delle solite e roboanti promesse, all'orizzonte si vedono solo tagli», dice Fabrizio Ghera (Fdi-An). Ma anche dalla maggioranza arrivano i primi maldipancia: «Molto da correggere, a partire dall'anima», twitta Gianluca Peciola (Sel). VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 52 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Via libera al Bilancio,sui fondi per i trasportie' lite Marino-Regione 31/12/2014 Il Messaggero - Civitavecchia Pag. 42 (diffusione:210842, tiratura:295190) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Fabio Rossi © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 53 31/12/2014 Il Messaggero - Marche Pag. 39 (diffusione:210842, tiratura:295190) LE TRAGEDIE Cristina Diana Gheorghita, 19 anni, fermana di origini romene deceduta dopo un tamponamento tra tre auto sull'A14, Giuseppe Pichelli, farmacista elpidiense, 64 anni, morto in un incidente a Monterubbiano, sono le due vittime della strada di cui oggi molti fermani piangeranno la scomparsa. La salma di Cristina Diana, public relation di molti locali del Fermano, proveniente dall'obitorio dell'ospedale Torrette di Ancona arriverà nella chiesa di Sant'Antonio in viale Trento intorno alle 10.30. La cerimonia funebre officiata da Padre Oleg con rito ortodosso inizierà alle 11.30. Ad accogliere la salma vi sarà anche il parroco del luogo sacro, don Francesco Monti. La ragazza deceduta il giorno di Natale era molto nota nella zona per cui oggi si prevede la presenza di una gran folla per l'ultimo saluto. Alle 10, invece, nella chiesa dell'Annunziata a Porto Sant'Elpidio i funerali di Giuseppe Pichelli, il farmacista morto dopo aver perso il controllo della sua Panda mentre stava tornando a casa dopo aver chiuso la sua farmacia a Monterubbiano. Tante persone, data la notorietà del farmacista (aveva diretto per molto tempo la farmacia comunale elpidiense), si sono avvicendate nella giornata di ieri all'obitorio del Murri, dove è stata allestita la camera ardente. Di.Mar. © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 54 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Oggi l'addio alla 19enne Cristinae al farmacista elpidiense Pichelli 31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ferrara Pag. 5 (diffusione:165207, tiratura:206221) L'EX MANAGER STEFANO MELLONI, CONDANNATO PER BANCAROTTA, VIENE ARRESTATO A FINE MARZO A VENTIMIGLIA A novembre riaperta l'indagine. Il fratello: «Ma che amarezza gli atti del '96» SEI COLPI sparati a bruciapelo da un killer, con accanto un complice su una moto accesa. Un agguato che in pochi istanti ha lasciato a terra in una pozza di sangue Cristiano Vecchiatini, 42 anni imprenditore di Tresigallo, assassinato in Venezuela il 26 settembre. Una morte atroce che ha lasciato nel dolore l'intera comunità ferrarese, salutata da Cristiano nel 2006 per andar a cercare fortuna a Guanare, dove aveva sposato una venezuelana dalla quale aveva avuto due bimbi. «Cristiano raccontò la donna era tornato a casa verso le 21 di venerdì, era andato in farmacia per nostra figlia. Era arrabbiato ma non disse il perché. Pochi minuti dopo qualcuno ha suonato alla porta, lui è andato ad aprire e ho sentito gli spari». Un inferno di sangue, la scena che si è trovata davanti con i suoi bimbi. «Ho visto due uomini scappare in moto», ha poi aggiunto in lacrime. Per gli inquirenti all'origine potrebbe esserci una lite avuta con i killer prima di rincasare. «Ma ad agire dissero subito gli inquirenti potrebbero essere state anche più di due persone». In tantissimi, alcune settimane dopo, sono accorsi a Tresigallo per dare a Cristiano l'ultimo saluto. Image: 20141231/foto/2637.jpg VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 55 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato TRAGEDIA SULLE DOLOMITI 31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ancona Pag. 38 (diffusione:165207, tiratura:206221) Forse venerdì sarà celebrato il funerale del 53enne Alessandra Pascucci - CHIARAVALLE - POTREBBE risiedere a Chiaravalle, o comunque frequentare la cittadina per lavoro, il killer di Giancarlo Sartini, il 53enne ucciso sabato notte nel suo letto da un assassino spietato, che lo ha preso a sprangate in testa per strappargli catenina, anello e bracciale in oro e poi rovistare in casa in cerca di contanti. Ieri i carabinieri del reparto operativo di Ancona guidati dal maggiore Americo Di Pirro, che portano avanti le indagini con il supporto dei militari della Compagnia di Jesi al comando del capitano Mauro Epifani, hanno ascoltato alcuni vicini della vittima, forse per raccogliere testimonianze su eventuali anomalie notate nella notte del delitto, oppure per sapere se in zona siano stati visti aggirarsi personaggi sospetti. L'impressione è che gli investigatori, coordinati dal pm Paolo Gubinelli, abbiano individuato alcune persone sospette. Si fa più concreta l'ipotesi che l'omicida conoscesse Sartini e che l'assassinio, consumato probabilmente per derubare la povera vittima, sia legato al furto subito dal 53enne il 10 settembre scorso. In quell'occasione il ladro entrò dalla finestra della cucina, la stessa utilizzata nella notte tra sabato e venerdì, e setacciò l'appartamento alla luce di una torcia elettrica, rubando poi mille euro in contanti lasciati sul tavolo, due tegami, il telefono cellulare, un paio di pantaloni ed un paio di slip. Giancarlo Sartini notò la luce della pila ma, forse a causa della mole e delle difficoltà a respirare, non riuscì ad alzarsi per affrontare l'intruso. Il giorno dopo, però, si vantò con gli amici del bar Baraonda di aver salvato la catenina e l'anello d'oro, appartenuti al padre defunto. «Quelli li indosso sempre, anche quando dormo», aveva raccontato, lui che era un tipo molto schivo e poco incline alle confidenze. Chissà che quella frase non sia stata la sua condanna a morte. Il ladro che aveva agito a settembre, oppure un eventuale basista, potrebbe aver captato quelle parole e averle interpretate come una sfida. La ferocia con cui l'assassino ha sferrato cinque colpi di spranga sul capo della vittima fa ancora riflettere gli investigatori e tanta violenza potrebbe essere giustificata appunto dal fatto che Sartini conoscesse il suo aggressore ed avrebbe potuto riconoscerlo. I carabinieri attendono anche i risultati delle verifiche del Ris, da cui potrebbero arrivare sviluppi a breve. L'aggressore dovrebbe essere comunque una persona minuta ed agile, capace di arrampicarsi fino alla finestra del primo piano, molto stretta. Per chiarire tutti gli spostamenti avvenuti intorno al condominio di via Circonvallazione 23, dove è avvenuto il delitto, i carabinieri del reparto operativo stanno analizzando anche i dati telefonici captati dalle celle della zona ed esamineranno i filmati delle vicine telecamere, tra le quali quelle di una farmacia poco distante. Resta intanto da fissare il funerale di Giancarlo Sartini, che potrebbe essere celebrato venerdì nella basilica di Santa Maria in Castagnola. Alessandra Pascucci VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 56 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ucciso a sprangate in testaInterrogati i vicini di SartiniIndividuati possibili sospetti 31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ascoli Pag. 7 (diffusione:165207, tiratura:206221) Un volume sulle 39 aziende storiche iscritte nel registro Unioncamere DALLA STORIA gli insegnamenti per affrontare meglio il futuro. Si potrebbe sintetizzare così l'iniziativa voluta alla Camera di Commercio che ha presentato ieri il volume sulle aziende storiche del Piceno. Rappresentano quasi tutti i settori operativi e figurano ininterrottamente da centocinquant'anni nei registri camerali: nel Piceno, nonostante i venti di crisi, sono 39 le aziende storiche iscritte allo speciale Registro di Unioncamere. «Sono un'importante testimonianza di come le aziende hanno affrontato le crisi haspiegato il presidente Gino Sabatini e sono riuscite a superarle». Per sottolinearne l'importanza, si è svolta una conferenza stampa di presentazione del libro sulle Imprese Storiche d'Italia della Provincia con lo scopo di diffondere le origini storiche e le radici culturali delle realtà che rappresentano il Piceno sin dall'Unità d'Italia. «Le imprese storiche picene ha dichiarato ancora Sabatini sono una risorsa da cuiripartire, un ponte verso il futuro. Il volume è stato concepito per valorizzare leradici imprenditoriali della nostra provincia». Le trentanove aziende picene iscritte sono: Agrivellei di Vellei Ugo & C., Agritivinicola San Francesco di Cherri Paolo, Alfredo Bartoli di Menghini Elda, Angelo Negroni, Azienda Agricola Biologica Centanni Giacomo, Bacio dell'Onda, Balestra Alessandro di Antonio e Ferracuti Gabriella, Banca di Credito Cooperativo Picena, Banca di Ripatransone Credito Cooperativo , Banca Piceno Truentina Credito Cooperativo, Bar Ideal - La Rinascita srl, Bruti Marco, Caffè Florian srl, Cherri Raniero & C. sas, CIM Costruzioni Ing. Matricardi, Costantini Nazzarena, D'Angelo Giuseppe, D'Auria Printing, Ditta Silvio Meletti, Eco Services di Traini Giuseppe, Enrico Paoletti & Figli, Eredi Azienda Agricola Vivai Cav. Uff. G. Marconi di Marconi Emidio, F.lli Forti Antonio, Ottorino & C., Farmacia Righetti, Fiori Francesco & C., Forlini Dante, Gagliardi Elia, Gabrielli spa, Malavolta spa, Mobilificio Binni, Ottica Bartolini di Bartolini Marco & C., Paoletti Vincenzo di Faini Vittorina & C., Parrucchieria Roberta di Roberta Coccia, Pespani Ferramenta snc , Premiata Farmacia Centrale, Società Ascolana Industria Molitoria S.I.A.M. - Molino Petrucci srl, Vagnarelli Enrico, Villi Alfonso e Mario snc e Zodiaco di Vagnoni Eliseo e C. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 57 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Al lavoro in città da 150 anni 31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Macerata Pag. 8 (diffusione:165207, tiratura:206221) Controlli all'Asur,verifiche sugli orariUn dipendente nei guai LE ORE di lavoro, la regolarità delle qualifiche di alcuni dipendenti. E' quanto verificherà la Guardia di finanza con l'indagine avviata all'Asur. Gli accertamenti sono partiti nelle scorse settimane in parte dopo alcune segnalazioni inviate dall'Ordine dei farmacisti, in merito alla cancellazione di alcuni soggetti dall'albo; in questo caso i controlli riguardarebbero alcune persone ben precise. In parte invece la Finanza si è mossa per verificare la corrispondenza degli orari di lavoro svolti con quelli retribuiti, e in questo caso i controlli riguardano tutto il personale in servizio all'Asur di Macerata. Per il momento i finanzieri del Servizio funzione pubblica del Nucleo di polizia tributaria, diretti dal tenente Aurelio Bordo, hanno richiesto agli uffici di fornire tutta la documentazione necessaria, in modo da cristallizzare la situazione. Poi si dovrà analizzare e valutare tutto il materiale raccolto, operazione che richiederà almeno un paio di mesi. Secondo alcune indiscrezioni, un dipendente sarebbe già stato sospeso, ma in realtà il direttore generale Pierluigi Gigliucci non dà conto di alcun provvedimento preso a carico del personale in servizio. E per altro nessun provvedimento del genere risulta dall'albo pretorio che contiene tutte delibere dell'azienda sanitaria. Le indagini sono in corso dunque, in un momento di tensione all'Asur per la questione dei premi pagati solo agli amministrativi e senza delibera, per i contratti a termine in scadenza e per tutte le difficoltà segnalate nei giorni scorsi dai sindacati. Image: 20141231/foto/1446.jpg VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 58 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INDAGINE FIAMME GIALLE AL LAVORO 31/12/2014 Il Gazzettino - Padova Pag. 8 (diffusione:86966, tiratura:114104) I titolari della farmacia mettono in fuga il rapinatore Tentata rapina alla farmacia De Gaspari di corso del Popolo 53. Ieri sera alle 17,45 uno sconosciuto, forse un tossicodipendente, è entrato armato di taglierino e ha chiesto l'incasso. I titolari hanno mantenuto il sangue freddo e hanno costretto il balordo alla fuga a mani vuote. A quell'ora in farmacia c'erano due clienti cinesi. Nessuno si è fatto male, soltanto un grande e comprensibile spavento. Immediato l'allarme al 113. Sul posto è giunta una volante della Questura. Raccolto un sommario identikit del rapinatore, è cominciata la caccia all'uomo, ma senza esito. È emerso che il ricercato è italiano di circa trent'anni. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 59 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CORSO DEL POPOLO 31/12/2014 Il Gazzettino - Padova Pag. 13 (diffusione:86966, tiratura:114104) Contributi ai nuovi nati e agli studenti meritevoli (Ba.T.) Un piccolo contributo di 55 euro destinato ai nuovi nati del Comune di Cervarese Santa Croce. Un bonus bebè che l'amministrazione comunale ha voluto istituire dal momento in cui è stata eletta lo scorso 25 maggio, con l'obiettivo di mantenerlo per tutto il mandato. «È un piccolo segnale - ha detto Campagnolo - ma riteniamo che possa essere un aiuto per le famiglie che vengono allietate dall'arrivo di un bambino». Contributo che le famiglie possono spendere nella farmacia di Montemerlo acquistando i prodotti necessari per la cura del neonato. Ma l'amministrazione comunale ha voluto premiare anche gli studenti più meritevoli di Cervarese per l'anno 2013/2014. Anche qui si assegna un buono di 50 euro, fino ad esaurimento del fondo di 500 euro. Possono accedere al riconoscimento gli studenti che hanno ottenuto la licenza media con il massimo della votazione. Per gli studenti delle superiore i requisisti necessari sono: non avere debiti formativi, e una media dell'8. Mentre per i maturandi del 2014 aver superato l'esame con il massimo punteggio. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 60 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CERVARESE 31/12/2014 Il Gazzettino - Pordenone Pag. 10 (diffusione:86966, tiratura:114104) Disagi per gli utenti, si accorciano i tempi PORDENONE - Si accorciano i tempi dei disagi per gli utenti a fronte dell'unificazione delle due Aziende che erogano sanità sul territorio. Dal primo gennaio, infatti, Ass 6 e Ospedale diventeranno "Azienda per l'Assistenza sanitaria 5". Nonostante i tempi dei disagi siano stati limitati, resteranno alcuni problemi con l'erogazione dei servizi nei primi giorni di gennaio. Servizio prelievi. I prelievi di sangue e le attività di laboratorio resteranno chiuse anche venerdì 02 gennaio, così come sino alla stessa data non sarà attivo il ritiro degli ausili per gli invalidi. Prenotazioni. Casse chiuse sia aziendali che delle farmacie sino al 4 gennaio per la prenotazione e il pagamento delle prestazioni (ticket e libera professione). Altri servizi. Fino al 6 gennaio non saranno rilasciate tessere sanitarie e non saranno effettuate variazioni, cambi di medici di famiglia e di pediatri di base e non sarà possibile utilizzare le casse automatiche. © riproduzione riservata VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 61 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato NUOVA AZIENDA SANITARIA 31/12/2014 Il Gazzettino - Rovigo Pag. 2 (diffusione:86966, tiratura:114104) «Non è più la città sicura: intervenire con fermezza» «È incredibile che a soli 300 metri dalla Questura un delinquente sia entrato in una farmacia armato di taglierino rapinando la titolare» (m.luc.) «Non possiamo più definirci una città sicura, a misura d'uomo». L'ex assessore di palazzo Nodari Simone Bedendo lancia l'allarme sicurezza nel capoluogo polesano. «Oramai ci stiamo tristemente abituando a leggere ogni giorno di furti ed aggressioni - commenta - nel centro storico come nelle frazioni: negli ultimi mesi gli episodi di microcriminalità sono sempre più diffusi. È incredibile, così come simbolico, che ieri in pieno centro, ancora in presenza della luce solare, a soli 300 metri dalla Questura, un delinquente sia entrato indisturbato in una farmacia armato di coltello e derubato il titolare, creando panico fra i presenti». Cosa sta cambiando anche a Rovigo? È la domanda che pone il leghista dissidente: «Una politica del Governo centrale che soprattutto negli ultimi anni, sta giorno dopo giorno depotenziando le forze dell'ordine, chiudendo caserme, depenalizzando i reati, rendendo i cittadini sempre più poveri e spesso disperati, importando senza alcun controllo clandestini dei quali non sappiamo se siano veramente profughi di guerra o delinquenti in fuga dai propri Paesi d'origine». Non solo, secondo Bedendo «ci si dovrebbe attivare per creare degli accordi internazionali al fine di rispedire in patria, i criminali che sono condannati in Italia ma che fanno parte di Paesi aderenti all'Unione Europea come la Romania. Prima che tale microcriminalità diventi stabile anche a Rovigo, che si privino le nostre famiglie della sicurezza nelle proprie abitazioni e nelle proprie attività commerciali, è necessario intervenire con fermezza». Ma come? La risposta è semplice per l'ex assessore: «Creando una tolleranza zero così come già avviene nelle vicine città di Padova e Verona, dove due sindaci leghisti quali sono Bitonci e Tosi hanno fanno della prevenzione della microcriminalità un loro punto fermo dell'azione politico amministrativa. Su Rovigo, mi chiedo se tale fermezza possa essere garantita da esponenti del Partito democratico o del Nuovo Centrodestra, che proprio con il loro governo di Roma sono corresponsabili di queste politiche disastrose per la sicurezza dei cittadini onesti». VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 62 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato RAPINA L'intervento della polizia, l'altra sera, nella farmacia comunale di via Bedendo rapinata da un bandito armato di taglierino 31/12/2014 Il Gazzettino - Venezia Pag. 11 (diffusione:86966, tiratura:114104) Telenovela continua Riaperta la farmacia Chiusa l'altro ieri, dissequestrata ieri. La vicenda della farmacia comunale numero 16 "All'Angelo" ha dell'inverosimile e, soprattutto, rivela quanto davvero l'esercizio aperto ad agosto dentro al centro commerciale Auchan sia considerato un fronte. Da travolgere o invalicabile, a seconda che si tratti delle farmacie private che hanno fatto ricorso e dei 16 mila cittadini che hanno firmato la petizione contro l'apertura, o che si tratti dell'Ames, del Comune e dei sindacati. In questi giorni ne sono successe di tutti i colori: due settimane fa, il 22 dicembre, il Tar del Veneto ha annullato le delibere con le quali la Regione ha autorizzato l'apertura della nuova farmacia pubblica, sentenza immediatamente esecutiva. L'altro ieri i carabinieri del Nas hanno chiuso la farmacia, e l'Ulss 12 ha deliberato la cessazione dell'esercizio. Ieri è intervenuto il Consiglio di Stato che, accogliendo il ricorso dell'Ames, ha ordinato di riaprire subito la numero 16, in attesa della discussione di merito fissata per il 29 gennaio. Così i Nas sono tornati dentro ad Auchan e hanno dissequestrato il locale che ha così riaperto i battenti alle 14:25. Il Tar aveva giudicato illegittimo il parere positivo dell'Ulss 12 perché, invece di valutare se il nuovo presidio sanitario è congruo con la finalità di perseguire il miglior servizio farmaceutico al cittadino, si limitava a una presa d'atto, accertando che sussistono i formali presupposti di legge, ossia quella di Monti sulle liberalizzazioni. Il Consiglio di Stato ha invece accolto il ricorso di Ames osservando che «l'apertura di una farmacia aggiuntiva - seppure in ipotesi non necessaria - sia di vantaggio e non di danno alla funzionalità del servizio pubblico». Con la riapertura immediata, se Ames vincerà il ricorso al Consiglio di Stato, non avrà subito danni. Le dieci associazioni che hanno raccolto le 16 mila firme contro l'apertura di una farmacia in un centro commerciale e per chiedere la difesa dei centri storici, sostengono che il beneficio pubblico non c'è e che Ames dovrebbe invece aprire farmacie in luoghi dove è difficile dare il servizio ai cittadini. Pietro Lotto, presidente di Ames, afferma l'esatto contrario, e cioè che è proprio per recuperare risorse per tenere aperte farmacie nei luoghi più isolati e meno redditizi («e dove operatori privati faticherebbero ad assicurare un servizio alla popolazione»), che la società ha deciso di aprire in un centro commerciale. L'interesse pubblico, quindi, per l'Ames c'è tutto, e anche per la Rsu aziendale che proprio ieri mattina aveva tenuto un'assemblea con i dipendenti, molto preoccupati per la chiusura, che se la sono presa contro «chi difende gli interessi delle farmacie private» e che hanno negato che la farmacia da Auchan faccia morire quelle del centro città. © riproduzione riservata VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 63 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CENTRO AUCHAN Ieri alle 14.25 nuovamente attivo il punto vendita del servizio comunale 31/12/2014 Il Gazzettino - Venezia Pag. 14 (diffusione:86966, tiratura:114104) Tre milioni per l'ospedale «Ora i servizi territoriali» Tre milioni di euro in più per l'ospedale e Giuseppe Dal Ben direttore generale dell'Asl di Chioggia "gratis" fino alla fine del 2015. Questi i "regali" di Capodanno fatti a Chioggia dalla giunta regionale che, ieri, ha prorogato l'incarico di un altro anno all'attuale direttore. Dal Ben, ricevendo lo stipendio già per la gestione dell'Asl veneziana, dirigerà anche quella chioggiotta senza prendere un soldo in più. La politica locale esulta per la riconferma di quello che viene definito, senza mezzi termini, uno dei migliori direttori generali che la città abbia mai avuto. «È una conferma importante che da continuità per un altro anno al lavoro fin qui svolto dal direttore generale dell'Asl locale - afferma il consigliere regionale Carlo Alberto Tesserin -. Importantissimi anche i tre milioni di euro in più che la giunta ha stanziato. Con le nuove sale operatorie e il raddoppio del Pronto soccorso già completamente finanziati, questi soldi finanzieranno altre opere importanti per la città, subito pagabili e cantierabili. Sarà l'Asl a decidere la loro destinazione». Il direttore dal Ben è raggiante: «Ringrazio il presidente Zaia per avermi riconfermato - afferma -. In questi ultimi anni abbiamo rivisitato l'ospedale restituendolo ai cittadini degno della sesta città del Veneto: rinnovati i reparti, rivisti il poliambulatorio e il Cup, il tutto con un accesso nuovo, più funzionale e più vicino agli utenti, grazie anche al lavoro del Punto informativo e delle associazioni di volontariato che sono stati posizionati proprio all'ingresso della struttura ospedaliera. L'ospedale sta rinascendo anche con l'arrivo dei sei nuovi primari per cardiologia, anestesia e rianimazione, ortopedia, urologia, chirurgia e pediatria, mentre si sta ancora lavorando per completarlo in efficienza e qualità: basti guardare i lavori di ampliamento che sono in atto sul Pronto soccorso e quelli per la realizzazione del nuovo blocco operatorio». Con gli ulteriori 3 milioni di euro Dal Ben apre alle strutture intermedie e quindi anche all'hospice, da tempo invocato dalla comunità clodiense: «Questo finanziamento - conclude - ci permetterà di proseguire la strada del rinnovamento dell'ospedale dal punto di vista strutturale e tecnologico e di sviluppare l'assistenza territoriale puntando, in particolare, sulle strutture intermedie. Su questi progetti, nelle prossime settimane, mi confronterò con le istituzioni cittadine per definire insieme a loro le scelte importanti per Chioggia». © riproduzione riservata VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 64 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INCARICO Dal Ben, anche all'Asl di Venezia, dirigerà gratis quella di Chioggia 31/12/2014 Il Gazzettino - Venezia Pag. 32 (diffusione:86966, tiratura:114104) «Sindaci indecisi e i tecnici tagliano» Stival gela le speranze per la riapertura di Chirurgia a San Donà «Sindaci indecisi, così i tecnici vanno avanti con l'applicazione delle schede». È una dichiarazione destinata a far scuotere il territorio, quella pronunciata dall'assessore regionale Daniele Stival. Certo, non è una posizione ufficiale o una delibera, ma è pur sempre un pensiero che giunge da dentro la stanza dei bottoni, da un assessore del Veneto che in più occasioni si è occupato di sanità e che comunque il territorio del Veneto Orientale lo conosce molto bene. Il nodo è quello delle schede regionali: dalla Conferenza dei Sindaci era partita la richiesta di bloccare la riorganizzazione della sanità in attesa di sapere dove sorgerà il nuovo ospedale unico. Era anche stato chiesto un finanziamento per poter effettuare uno studio supplementare per l'individuazione dell'area e delle strutture intermedie, oltre alla richiesta di ripristinare Chirurgia a San Donà. Il sindaco Andrea Cereser ha fatto sapere ieri che non è giunta nessuna risposta a tale proposito, ed anche dal suo collega, il presidente della Conferenza dei Sindaci Sanità, Luciano Striuli, nessuna buona nuova. «Non abbiamo avuto ancora nessun riscontro», ha precisato. Ed in merito alla realizzazione dell'ospedale unico, «A febbraio si capirà dal bilancio se c'è la volontà». Interpellato sulla questione, Stival aggiunge: «Ancora non se ne è discusso in Giunta: da parte mia sto insistendo con l'assessore Luca Coletto perché si dia seguito alle richieste. Il problema è dei tecnici regionali». Ed ecco inquadrato il punto. «Nel territorio ci sono idee molto confuse da parte dei sindaci che non si mettono mai d'accordo; quindi, di fronte alla poca chiarezza, i tecnici dicono di andare avanti». Quindi al momento non se ne parla di bloccare le schede. In merito alla richiesta di fondi per un altro studio, Stival ha detto che «ce ne sono già due, manca una coda tecnica. E non servono 300mila euro: lo studio lo effettueremo internamente». Come dire che alla fine a decidere sarà la Regione. © riproduzione riservata VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 65 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SANITÀ L' assessore regionale sferza i primi cittadini del Veneto orientale sulla vicenda dell'ospedale unico 31/12/2014 Il Mattino - Benevento Pag. 30 (diffusione:79573, tiratura:108314) Telese. Da qualche giorno presso la rivendita sanitaria, il servizio eccellente offerto sino a quel punto, ha cominciato a risentire di riflessi negativi dovuti a nuove condizioni interne. La questione è facilmente generalizzabile, se si considererà che si tratta dell'unica farmacia della città. In realtà ne esiste un'altra, ma questa è situata alla contrada Sant'Aniello, ricadente nel comune di Solopaca, anche se di fatto nel centro abitato di Telese. La presenza di questa farmacia è sicuramente importante, ma risente dell'improvviso aumento del carico di utenza. In questo momento difficile torna di attualità una delle scelte meglio apprezzate dell'amministrazione Carofano: l'istituzione della seconda farmacia a Telese. All'impegno del sindaco per il raggiungimento del «sì» della Regione, non è seguita la determinazione concreta della collocazione sul territorio. Ci si chiede come mai sia mancato quest'ultimo passaggio, nonostante fosse stato scelto pure il quartiere dove collocarla. La scelta è caduta sul rione Scafa. Un quartiere nuovo che è nato al di là della strada ferrata e che è finito spesso nelle attenzioni del governo cittadino. D'altronde la stessa area figura nel programma prescelto dagli elettori che, tuttavia, non ha fatto registrare quanto considerato in campagna elettorale. La farmacia resta una «incompiuta», soprattutto, in ragione della disponibilità di ampi settori della maggioranza a provvedere a una gestione comunale del punto sanitario. an.vech. © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 66 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Seconda farmacia , solo silenzio 31/12/2014 Il Secolo XIX - Genova Pag. 16 (diffusione:103223, tiratura:127026) "Invalidità facili", già venti indagati tra medici e dirigenti Sotto inchiesta anche l'ex direttore della Medicina legale, ora al Galliera. Nel mirino dei Nas un centinaio di pratiche sospette LA RELAZIONE Pesanti irregolarità e incongruenze sono emerse dall'esame di documenti e certificati GUIDO FILIPPI FINE ANNO con il botto per l'inchiesta sulle "invalidità facili" tra indagati illustri e sorprese all'orizzonte. I carabinieri del Nas hanno sequestrato almeno un centinaio di pratiche della Medicina legale della Asl 4 chiavarese, "copiato" le memorie di una mezza dozzina di computer e chiesto una perizia a uno specialista su decine di pratiche sospette. Venti, per il momento, le persone indagate tra medici della Asl 4, dirigenti sanitari e amministrativi, impiegati e medici convenzionati impegnati nelle commissioni invalidi. Tra gli indagati c'è anche Armando Mannucci, ex direttore della Medicina Legale di Chiavari e da giugno al Galliera dove è responsabile della "gestione rischi e sinistri". I vertici dell'ospedale di Carignano, colti di sorpresa dai primi risultati nell'indagine, stanno ora valutando come muoversi nei confronti del medico. I reati contestati agli indagati sono abuso d'ufficio, truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale, sottrazione di atto pubblico, falso ideologico e materiale, ma l'indagine è solo alla prima tappa ed è destinata, nel giro di qualche mese ad allargarsi a macchia d'olio quando arriverà la relazione completa del consulente della procura, il medico legale Luca Tajana dell'Università di Pavia. Qualcuno non esclude, in tempi brevi, clamorose sorprese e che finiscano nei guai anche alcune persone che hanno ottenuto l'invalidità dalle commissioni mediche della Asl 4, senza averne i requisiti. Difficile credere che siano stati tutti raccomandati, più facile pensare che sia girata anche qualche mazzetta, ma questi aspetti fanno parte della seconda fase dell'indagine del Nas (diretto dal capitano Gian Mario Carta) che possono contare sulla collaborazione di alcuni dirigenti della Asl 4, a partire dalla responsabile del Personale Marina Rebori. Il direttore generale Paolo Cavagnaro è comunque pronto ad aprire un procedimento disciplinare nei confronti dei dipendenti indagati (almeno una decina). Due settimane fa il pubblico ministero Cristina Camaiori, che coordina l'inchiesta, ha ottenuto una proroga delle indagini anche perché il consulente della procura ha bisogno di più tempo per controllare centinaia di documenti che hanno portato al rilascio al rilascio dell'invalidità, all'inserimento nelle liste speciali e ad avere la precedenza per l'assunzione. Le pratiche sotto esame, sono almeno un centinaio e si riferiscono agli ultimi due anni, con una particolare attenzione al periodo in cui la Medicina legale della Asl chiavarese era guidata da Armando Mannucci. Al suo posto, dalla primavera scorsa, è stata nominata Nicoletta Fadda che ha completamente cambiato l'organizzazione del servizio. Sotto i riflettori dei carabinieri - nei mesi scorsi hanno fatto alcune due ispezioni negli uffici della Medicina legale della Asl 4 - c'è l'attività delle commissioni. A quanto pare alcune persone (residenti a Genova e nel Levante) sarebbero state bocciate a una prima valutazione ma in secondo tempo, avrebbero ottenuto il riconoscimento dell'invalidità civile che dà diritto a più benefici, tra cui l'iscrizione nelle liste speciali. Uno degli atti chiave dell'indagine, nata a quanto pare da una segnalazione anonima e dalla denuncia di un dirigente della Asl 4, è il concorso - bandito l'estate scorsa - per l'assunzione di un impiegato tecnico (riservato alle persone con disabilità) e vinto da una persona che lavorava per una società informatica legata alla Asl chiavarese. Uno dei partecipanti al concorso aveva da poco ottenuto l'invalidità e di conseguenza era entrato a far parte delle liste speciali. L'anno nuovo porterà sorprese. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 67 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SI ALLARGA A MACCHIA D'OLIO L'INDAGINE DEI CARABINIERI SULLA ASL 4 31/12/2014 Il Tempo - Ed. nazionale Pag. 17 (diffusione:50651, tiratura:76264) La promessa di Marino: «Conti in regola nel 2015» Tariffe Quelle per i camion bar passeranno a 30 euro al giorno Susanna Novelli [email protected] Una manovra di bilancio rigorosa, quella approvata dalla giunta capitolina e che approderà ora all'esame di Municipi, commissioni e Aula Giulio Cesare. Ambizioso l'obiettivo del sindaco Marino e dall'assessore al Bilancio, Silvia Scozzese: arrivare al pareggio di bilancio entro il 2015. Un traguardo che s'intende raggiungere con la mannaia dei tagli sui beni e servizi e un maggiore efficentamento delle spese, come ad esempio il risparmio sui fitti passivi, che segnano, nella proposta della giunta, meno 200 milioni. Complessivamente la manovra 2015 è di 3,8 miliardi e, al di là dei tecnicismi, occorrerà riflettere non tanto sulla spending review quanto sulla diminuzione delle entrate correnti, pari a 450 milioni . Diversi i punti elencati dal primo cittadino, come ad esempio quello nevralgico del trasporto pubblico, un settore nel quale Marino promette per il 2015 «nuove linee su ferro, cioè tram, da piazza Lodi a Santa Croce in Gerusalemme e uno da piazza Vittorio a largo Corrado Ricci. Metteremo i binari su via Cavour. Quest'ultima opera costerà 20 milioni ». Ancora, Marino punta alla chiusura del ciclo dei rifiuti e della messa in "servizio" di cento nuove spazzatrici, sette per Municipio. Prevista poi nel bilancio la dismissione di 20 società partecipate, le stesse dell'anno scorso: Assicurazioni di Roma, Acea Ato2 (3,53%), Aeroporti di Roma (1,33%), Banca di credito cooperativo, Eur Spa (10%), Centro Agroalimentare (28,3%), Centro ingrosso Fiori (8,8%), Investimenti Spa (21,76%) e Farmacap. Nel caso di Assicurazioni di Roma lo scioglimento porterà il Campidoglio ad incamerare una cifra tra i 250 e i 300 milioni di euro, al netto del pagamento dei premi assicurativi. Infine, le tariffe per i camion bar "lievitano" a 30 euro al giorno: «900 euro al mese», precisa Marino. Una manovra già criticata dall'opposizione con il capogruppo Fdi, Ghera che sottolinea la carenza di provvedimenti per sviluppo e lavoro, e accolta con freddezza dalla maggioranza che non è stata neanche avvertita della conferenza stampa. Un altro segnale di uno scollamento tra sindaco e consiglieri. Ma sul bilancio, è bene ricordare, la parola finale spetta proprio a quest'ultimi. Foto: Bilancio Il sindaco e l'assessore Scozzese hanno presentato il bilancio che va ora all'esame di Municipi, commissioni e Consiglio VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 68 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Finanziaria Approvata dalla giunta capitolina: tagli per 200 milioni. «Crollo» delle entrate a meno 450 milioni 31/12/2014 QN - La Nazione - Arezzo Pag. 24 (diffusione:136993, tiratura:176177) Furto in farmacia , sparito l'intero incasso Anghiari: carabinieri a caccia di una banda in azione anche nella vicina Umbria MASSIMO BENIGNI di MASSIMO BENIGNI SONO ARRIVATI a bordo di una vettura di grossa cilindrata, probabilmente rubata, i tre uomini che ieri, verso le 13,20, hanno perpetrato un furto ai danni della farmacia al centro commerciale La Rue in via Marconi ad Anghiari. I malviventi probabilmente con un piede di porco hanno forzato la porta per introdursi all'interno del locale, una volta dentro si sono impossessati di circa 1.000 euro dalla cassa, l'incasso della mattinata. Mentre non hanno rubato nessun medicinale. Un furto di pochi minuti ma che non è passato inosservato, infatti c'è un testimone che abita davanti alla farmacia e avrebbe visto tutta la scena. I tre ladri poi sono fuggiti a bordo dell'auto portando via il registratore di cassa. E' scattato l'allarme e sul posto è intervenuta una pattuglia della locale stazione agli ordini del luogotenente Luca Chiarentin per i rilievi di legge. I militari dell'Arma dovranno anche verificare se la telecamera del bancomat, posto davanti alla farmacia, era in funzione e quindi abbia filmato i tre ladri, anche se indossavano cappucci e sciarpe. Il registratore di cassa è stato ritrovato poco dopo in un campo adiacente la strada provinciale. Dopo questo primo colpo, i ladri si sono spostati nella vicina Umbria, precisamente a Fighille, una frazione di Citerna, dove questa volta hanno preso di mira un supermercato. I malviventi hanno aspettato la chiusura del locale e sono entrati in azione con un piede di porco forzando la porta d'ingresso, una di quelle a vetri che si apre con il sensore di movimento, una volta all'interno anche in questa occasione, sono andati a colpo sicuro sulla cassa che hanno rubato con l'incasso della mattinata circa 1.000 euro. E' SCATTATO l'allarme al commissariato di Città di Castello, da parte di un abitante vicino al supermercato che ha notato i ladri fuggire, sotto la neve, portando con loro la cassa. Sul posto è intervenuta una pattuglia della Polizia, ma dopo pochi minuti nuovo allarme perchè i soliti malviventi avevano colpito a Promano, una frazione di Città di Castello, ai danni di un supermercato, con la stessa tecnica, aspettano la chiusura pomeridiana del negozio; una volta all'interno hanno forzato la porta d'ingresso e rubato la cassa. Il bottino, però, questa volta è stato superiore: oltre 2500 euro. Anche in questo caso sono subito arrivati gli agenti del commissariato, che hanno cercato di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. Probabilmente i malviventi hanno lasciato la vallata attraverso la superstrada E45, probabilmente in direzione di Perugia. Ora sono in corso serrate indagini da parte di carabinieri e polizia per identificare i malviventi, che potrebbe essere secondo i primi accertamenti degli stranieri, provenienti dall'Europa dell'est. Image: 20141231/foto/308.jpg VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 69 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SANSEPOLCRO 31/12/2014 QN - La Nazione - Massa carrara Pag. 5 (diffusione:136993, tiratura:176177) le nostre priorità» in cantiere per edilizia e sport Francesco Scolaro MASSA DAI LAVORI pubblici al sociale passando attraverso la lotta all'evasione, la cultura, il turismo e lo sport: il sindaco Alessandro Volpi ieri mattina ha provato a tracciare il quadro del 2014. Si parte dalle opere recentemente completate e inaugurate: «A dicembre abbiamo inaugurato il raddoppio del depuratore Lavello 2, il primo dei quattro ponti sul Ricortola. Poche settimane fa abbiamo avviato il primo esperimento sociale di via delle Tortore. Abbiamo aperto la prima sala di registrazione Musicaggrega e inaugurato la mostra di Guadagnucci». Settore per settore poi il primo cittadino ha passato in rassegna impegni e risultati. Tutela del territorio: «Abbiamo appena approvato in giunta le carte del rischio ambientale, l'elemento indispensabile per poter andare ad approvare il Regolamento urbanistico nel 2015. Per quanto riguarda le opere: è in gara l'adeguamento idraulico del Cocombola per 2 milioni di euro e i lavori saranno affidati il 13 gennaio. Stessa scadenza per l'adeguamento del Frigido e l'abbattimento del ponte di via Mascagni. E' in corso l'intervento di messa in sicurezza del versante di Pariana ed è quasi finito il lavoro di messa in sicurezza del tratto di via Francigena in Candia, con messa in sicurezza del versante. A metà gennaio sarà completata anche la messa in sicurezza della strada di via Casette colpita dalla frana. Abbiamo inserito a bilancio le somme per mettere in sicurezza il Ponte di Trieste, opera non più prorogabile». Servizi e riqualificazione della città: «Il ripristino di Palazzo Nizza è in gara e parte alla metà di gennaio mentre siamo un po' in ritardo su Palazzo Bourdillon. Il parcheggio al mercato coperto sarà pronto prima dell'estate con la relativa mesa in sicurezza dell'edificio. Entro l'estate sarà realizzata anche la nuova farmacia alla Partaccia e a breve partiranno i lavori al forno crematorio di Mirteto». La giunta ha inoltre appena approvato la nuova Ztl per il centro storico «completamente libero dalle auto» ha precisato il sindaco. Sul fronte finanziario importante il recupero di risorse dalla lotta all'evasione: 2,6 milioni di euro dalla Tarsu e 1 milionie di euro dall'Ici che sono «in più nelle casse del Comune perché si tratta di contribuenti mai registrati» ha detto Volpi. da segnalare poi il risparmio di 200.000 euro dai costi delle partecipate; il recupero dei crediti di Gaia, anche se a rate, con il primo versamento già incassato a dicembre di 750mila euro; il risparmio di 400.000 euro dall'illuminazione; la modifica alla retribuzione dei dirigenti basata per il 55% sul risultato e per il 45% sull'indennità di posizione «per ottenere il massimo impegno dai dirigenti» ha chiarito il sindaco. Cultura e turismo: «Facendo un calcolo abbiamo avuto un'attività teatrale o culturale ogni 3 giorni» ha precisato Volpi che ha poi elencato le varie manifestazioni organizzate grazie alla collaborazione con le associazioni, i centri commerciali naturali e le Pro Loco; Volpi ha poi ricordato l'importante stagione teatrale al Guglielmi, le mostre di Carroll e Guadagnucci e il bando per la prima residenza teatrale a Massa. Sociale e partecipazione: «Nel 2014 la spesa per il sociale complessiva è stata di 4.500.000 euro, mezzo milione in più dell'anno scorso. Abbiamo avviato con Erp un percorso per la ristrutturazione e riassegnazione di alloggi, i prossimi due a breve a Forno. In via Pisacane abbiamo avviato i colloqui con i proprietari e poi si partirà con la costruzione del nuovo palazzo. Sui diritti civili abbiamo aperto il registro delle unioni civili dove ci sono già state le prime richieste. E a breve partirà il bilancio partecipato». Lo sport: «Abbiamo avuto i mondiali di corsa in montagna, il campionato italiano Csi; allo stadio abbiamo realizzato un intervento per renderlo finalmente utilizzabile e a disposizione della società. Con la piscina stiamo andando al superamento della gestione Butterfly: l'impianto non chiuderà e dopo un breve periodo di transizione faremo un nuovo bando. Stiamo dialogando con la federazione ciclistica per realizzare un ciclodromo a Massa e per il Palazzetto c'è la concreta opportunità di realizzare la nuova struttura con gli oneri di urbanizzazione». Per quanto riguarda i costi della politica: «Nessun rimborso e per gli incrichi professionali abbiamo speso 23.260 euro di cui 19.000 sono per l'Università di Pisa per la verifica degli alberi del territorio». E infine una nota, rivolta anche a stemperare le polemiche delle ultime settimane: «Tutti questi risultati ottenuti grazie all'impegno dei dipendenti del Comune che hanno la professionalità e le VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 70 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato APPROVATA LA ZTL 31/12/2014 QN - La Nazione - Massa carrara Pag. 5 (diffusione:136993, tiratura:176177) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato capacità per raggungere gli obiettivi». Francesco Scolaro VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 71 31/12/2014 QN - La Nazione - Pisa Pag. 11 (diffusione:136993, tiratura:176177) Mille euro alle famigliee anche bonus bebè BILANCIO preventivo 2015 approvato ma il discorso sulle politiche programmatiche della città per la lista civica Noi Adesso Pisa resta aperto. «Quello votato la notte tra il 23 e il 24 dicembre è in pratica solo un documento di sintesi dice Diego Petrucci, capogruppo per la lista in Consiglio Comunale perché le vere direttive saranno date con la prima variazione di bilancio a inizio febbraio, quando il quadro normativo nazionale sarà definito». Per questo ieri gli attivisti hanno rinnovato l'appello a tutte le forze politiche. «Le nostre non sono promesse fumose dichiara Leonardo Sbrana, coordinatore ma iniziative precise a costo zero. Perché quindi non provare? Al di là delle ideologie e dell'ostracismo fine a se stesso». Andando nel dettaglio sono stati illustrati gli atti di indirizzo incentrati fondamentalmente su due tematiche, la famiglia e il lavoro, con l'obiettivo principale di risollevare una classe media troppo vessata. Misure semplici e dirette come duemila bonus famiglia di 1000 euro l'uno per nuclei non assegnatari di altri sussidi e da individuare tramite isee. Non in contanti, ma da poter scontare dalle bollette comunali o di partecipate. Insieme a questi, altri mille bonus bebè di 500 euro per famiglie con bambini sotto i tre anni, anche questi da spendere in farmacie comunali per prodotti per l'infanzia, senza far circolare denaro. «Si tratta di trovare due milioni e mezzo, poco più dell'1% del bilancio continua Petrucci -. Entro febbraio presenteremo i numeri per trovare questi fondi. Ricordiamo che il Comune ha crediti inesigibili per 4,4 milioni di euro, la maggior parte dei quali legati alla liquidazione dei terreni del porto: basterebbero per i bonus e per eliminare l'odiosa tassa di scopo». Elisa Bani Image: 20141231/foto/1674.jpg VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014 72 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato COMUNE & FINANZE L'IDEA DI NOI ADESSO PISA PROFESSIONI 2 articoli 31/12/2014 MF - Ed. nazionale Pag. 1 (diffusione:104189, tiratura:173386) Essere Benessere chiede il concordato Il cda della catena di parafarmacie delibera un piano che prevede aumento di capitale e cessioni, e deposita al Tribunale di Milano la domanda per la procedura Cervini a pagina 12 Arvedi, aumento da 65 milioni Operazione riservata alla controllante Steel Engineering, che paga sovraprezzo di 4,6 euro Gualtieri a pagina 11 PROFESSIONI - Rassegna Stampa 31/12/2014 74 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FOCUS OGGI 30/12/2014 Starbene - N.2 - 5 gennaio 2014 Pag. 8 (diffusione:284517, tiratura:349050) FARMACI : NE BUTTIAMO VIA 1 KG A TESTA I nostri armadietti sono pieni di medicine comprate e ormai scadute. Perché? E come evitare tanto spreco? Te lo spieghiamo noi Alessandro Pellizzari e Daniele Razzoli Troppi in pattumiera Castano cari, eppure dopo averli acquistati molti li lasciano scadere. In Usa il 65% dei medicinali che la gente tiene in casa è scaduto. Uno spreco enorme, e noi non siamo da meno. Si stima infatti che in un anno finisca tra i rifiuti oltre 1 kg di farmaci per abitante. Si può evitare? Sì, in questo modo. • Non comprare più di quanto serve. Con i rimedi di automedicazione (analgesici vaii, antiacidi, sciroppi) spesso si eccede. Resisti alle offerte che ti propongono grandi confezioni: con quelle piccole non fai scadere quelli che non consumi. • Rispetta le indicazioni del medico invece di "dimenticarti" dei farmaci 0 ridurti le dosi da solo. Per esempio, in Italia ci sono 16 milioni di ipertesi: di questi solo 8 milioni si curano. Gli altri 8 comprano 1 medicinali, e poi li buttano. «Un altro classico sono gli antinfiammatori», spiega Rodolfo Tavana, medico dello sport. «Li prescriviamo per 5-7 giorni e il paziente li smette dopo 2-3 giorni, quando va via il dolore. Ma l'infiammazione è ancora attiva, silente come un fuoco sotto la brace». Così quando ci sarà la ricaduta, magari dovrà prendere farmaci più potenti, e quelli "vecchi" rimarranno lì. • La vera scandenza I farmaci scaduti non sempre sono da buttare: perché non diventano tossici, diminuisce solo la loro efficacia. Secondo la rivistaMedicaZ.Le£te)', quelli conservati correttamente (vedi box) manterrebbero Q 70-80% della loro efficacia anche per 10 anni oltre la data di scadenza. Che scende a 1-2 anni con la confezione aperta. «Meglio però evitare questi calcoli quando si ha a che fare con medicine salvavita, antibiotici e farmaci per malattie croniche», dice il professor Francesco Scaglione, ordinario di Farmacologia all'università di Milano. «Perché dare una sostanza meno efficace può comportale dei rischi». FOTOLIA GETTY COME SI CONSERVANO lkt-o come fare per mantenere l'efficacia delle medicine. • Non metterle in portapillole, ma lasciale nella loro confezione. • Non tenerle in bagno: fa troppo caldo e umido: l'ideale sono max 25 gradi, al buio e al chiuso. • Segui le istruzioni sulla scatola: alcune vanno in fri<«o. CUCCHIAIO DI SUCCO D'AGAVE 30 MINUTI PRIMA DI ANDARE A DORMIRE CALMAI SINTOMI Ai bambini sotto i 4 anni che soffrono di tosse notturna, si sa, non bisogna dare alcun farmaco: gli sciroppi sono sconsigliati dai pediatri. Ma i genitori, per far passare una notte tranquilla ai piccoli malati, spesso cedono alla tentazione di somministrare un po'di sciroppo, esponendoli a dei rischi. Ora Jama Pediatrics ha scoperto che si può fare qualcosa per lenire i loro sintomi senza effetti collaterali: una ricerca dimostra che dare un po'di succo d'agave permette di placare la tosse. PROFESSIONI - Rassegna Stampa 31/12/2014 75 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato salute ATTUALITA PERSONAGGI 2 articoli 31/12/2014 Il Gazzettino - Ed. nazionale Pag. 17 (diffusione:86966, tiratura:114104) Arrivano aumenti a raffica La Cgia di Mestre: da gennaio rincari per 12 voci di spesa. Particolarmente colpiti automobilisti e lavoratori autonomi VENEZIA - Nel 2015 aumenti a raffica, particolarmente tartassati gli automobilisti e lavoratori autonomi. Accanto alla conferma del bonus Irpef, alla riduzione dell'Irap per le imprese e alla cancellazione dei contributi Inps a carico delle imprese per i neoassunti a tempo indeterminato, dal primo gennaio 2015 scatteranno anche una serie di aumenti che interesseranno tutti gli italiani. Ben 12 i capitoli toccati dagli aumenti come rileva il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi. Si tratta di acqua potabile; benzina e gasolio per autotrazione; multe per violazione del codice della strada; tasse automobilistiche dovute anche per gli autoveicoli e motoveicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico; pedaggi autostradali; contributi previdenziali per artigiani e commercianti; contributi previdenziali gestione separata Inps; birra e prodotti alcolici; tassazione dei fondi pensione; tassazione sulla rivalutazione del Tfr; riduzione esenzioni sui capitali percepiti in caso di morte in presenza di assicurazione sulla vita e Iva per l'acquisto del pellet. «I soggetti interessati da questi aumenti - fa notare il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - saranno in particolar modo gli automobilisti e tutte le categorie professionali che utilizzano quotidianamente un'auto o un camion, come i taxisti, gli agenti di commercio, gli autonoleggiatori o gli autotrasportatori. Oltre all'aumento del costo del carburante, dal primo gennaio scatteranno il ritocco delle sanzioni in caso di violazione del codice della strada, il probabile aumento medio dei pedaggi autostradali fino all'1,5% e le tasse per le auto/moto storiche. Ma coloro che subiranno gli aumenti più preoccupanti saranno le partite Iva iscritte alla sezione separata dell'Inps. Per questi freelance l'aliquota passerà dal 27,72 al 30,72 per cento». «Dopo un Natale all'insegna delle tasse, con l'inizio del nuovo anno la musica non cambia: sono pronti a scattare una serie di rincari e aumenti di imposte e contributi ai danni di famiglie e lavoratori», afferma il senatore Andrea Mandelli, responsabile di Forza Italia per i rapporti con le professioni, commentando l'analisi della Cgia di Mestre. «A farne maggiormente le spese - prosegue - sono come al solito quei lavoratori che la sinistra ha sempre bistrattato: le partite Iva. Una categoria che il combinato disposto Jobs Act e manovra ha declassato alla serie C, facendola venire molto dopo gli statali e i dipendenti del settori privato. La promessa di Renzi di un provvedimento ad hoc per riparare i danni fatti è già archiviata nella sezione "annunci" del governo, mentre questi lavoratori dovranno fare i conti, da subito, con la stangata ideologica voluta dal Pd». PERSONAGGI - Rassegna Stampa 31/12/2014 77 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Mercoledì 31 Dicembre 2014, 31/12/2014 Il Tempo - Ed. nazionale Pag. 4 (diffusione:50651, tiratura:76264) «Clandestini nascosti nella stiva» Il procuratore di Bari teme che nei tir bruciati ci siano molte altre vittime A disposizione dei magistrati i video girati dai passeggeri del traghetto Testimonianze Acquisite le prime dichiarazioni rilasciate dai naufraghi Michele De Feudis BARI Una nube di fumo avvolge a molte ore dallo scoppio dell'incendio la Norman Atlantic mentre tre Procure pugliesi, Bari, Brindisi e Lecce, sono in prima linea, secondo le disposizioni del diritto marittimo vigente, nel fare luce sulle ragioni del disastro: si indaga sulle ipotesi di reato di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose gravi. La Procura di Bari è in prima linea nell'assemblare tassello su tassello il mosaico del disastro. «La nave trasportava clandestini nascosti nelle stive»: il procuratore Giuseppe Volpe nella conferenza stampa convocata in mattinata, ha evidenziato in pieno l'incertezza che permane sul numero di passeggeri presenti sul traghetto sottolineando che dal relitto potrebbero venir fuori altri cadaveri di migranti intrappolati nel garage in cui venivano trasportati i tir. Per ora sono stati identificati i primi tre clandestini, già tratti in salvo e sbarcati in Puglia. Si tratta di due afghani, uno in attesa di essere trasportato presso il Cara che ha già presentato richiesta di asilo, e un siriano. Per Volpe ogni elemento è prezioso. «Sono stati acquisiti i verbali» dei primi naufraghi ascoltati dalla polizia insieme ai «telefonini che avevano ripreso immagini della nave naufragata». Tre camionisti alloggiati in un albergo del capoluogo pugliese - un tedesco, un turco residente in Germania e un cecoslovacco di origine siriana residente in Gran Bretagna -, dichiarano di aver ricevuto «dalla polizia e dalle ambasciate indicazioni di non riferire particolari ai media». La giornata ha registrato anche il giallo del presunto tentativo di recupero del relitto da parte di rimorchiatori albanesi. Netta è stata la presa di posizione dei magistrati baresi: «Nessuno può impossessarsi del relitto senza commettere reato» ha tuonato il procuratore Volpe. «C'è stata segnalata la presenza vicino al traghetto di due rimorchiatori del paese delle aquile - ha aggiunto non si sa se inviati dall'armatore o dalle autorità albanesi». «Noi abbiamo nominato per il recupero del relitto la società Barretta - ha puntualizzato che gestisce rimorchiatori potenti che erano già in acque albanesi. Un'operazione non facile per via delle condizioni del mare. L'elicottero della nave sul posto deve portare personale Barretta sul relitto per agganciarlo e poi lo deve riportare sul rimorchiatore». In serata erano almeno sei i rimorchiatori nei pressi del Norman Atlantic al largo delle coste albanesi: due rimorchiatori uno greco e uno albanese - della Smit Salvage, la società incaricata dall'armatore, si occupano di garantire che la nave resti in sicurezza; un altro rimorchiatore albanese che teneva agganciata la nave secondo alcune ricostruzioni «senza autorizzazione da parte delle autorità italiane e albanesi»; presenti altri tre rimorchiatori italiani della società brindisina Fratelli Barretta, delegata dalla procura di Bari al trasporto in Italia del traghetto. Uno di questi, il Marietta Barretta, appena le condizioni meteo lo permetteranno, porterà la nave verso Brindisi. Intanto dalle perizie medico legali emergono ulteriori elementi sulle modalità dell'incendio che ha reso incandescente la nave. Sulle membra di una donna greca arrivata a Otranto sono state riscontrate dai medici «bruciature ed ustioni». Il particolare dimostrerebbe che le fiamme non sono state affatto circoscritte alla stiva dove erano posizionati i tir, ma avrebbero colonizzato altri settori del traghetto. Infine la Visemar di Navigazione, compagnia armatrice del traghetto Norman Atlantic, ha mostrato massimo disponibilità nei confronti degli inquirenti affermando di «non avere altro interesse che l'accertamento della verità e pertanto si atterrà ad ogni indicazione che verrà data dall'autorità giudiziaria, anche in merito al porto di destino della nave, una volta che sarà stata recuperata, richiedendo analogamente alla società Smit Salvage di attenersi a tali indicazioni». Non c'è traccia al momento anche di un prelato, padre Ilia Kartozia, superiore del monastero ortodosso di David Agmashenebeli, situato a Mtskhet in Georgia: nei primi elenchi è tra i dispersi. Il religioso era infatti a bordo della Norman Atlantic: alcuni naufraghi georgiani hanno raccontato di un suo impegno generosissimo nel salvare alcune donne e bambini, e adesso sono traumatizzati dall'ipotesi di una sua dipartita in mare. Infine montano le polemiche sui possibili ritardi nei soccorsi. «Lo Stato ha mandato i salvataggi, ma alle otto del m a PERSONAGGI - Rassegna Stampa 31/12/2014 78 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INFERNO NELL'ADRIATICO 31/12/2014 Il Tempo - Ed. nazionale Pag. 4 (diffusione:50651, tiratura:76264) PERSONAGGI - Rassegna Stampa 31/12/2014 79 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato t t i n o , mentre la nave si è incendiata alle tre di notte»: questa è la denuncia di Maria, moglie di Carmine Balzano, il camionista napoletano di 55 anni che era sul t r a g h e t t o . «Lo Stato e Renzi - ha sentenziato hanno mandato i soccorsi per dire che hanno fatto una cosa bella e grandissima - aggiunge la donna sempre le stesse scene, da tre giorni. Sempre le stesse scene». Sulla presenza di clandestini a bordo è intervenuto il senatore di Forza Italia Luigi d'Ambrosio Lettieri: «Drammatico e sconcertante quanto sta emergendo in queste ore intorno alla tragedia della Norman Atlantic. Cresce l'inquietante sospetto, confermato dal procuratore di Bari, che a bordo del traghetto possano esserci anche altre vittime del naufragio, persone rimaste intrappolate nella stiva dove erano nascoste perché imbarcate in maniera irregolare e di cui non si conosce il numero». Traghetto «Norman Atlantic»: i punti oscuri Prua Garage PONTE 5 PONTE 6 PONTE 7 PONTE 5 PONTE 1 PONTE 2 PONTE 3 PONTE 4 PONTE 6 PONTE 7 Ciminiera Poppa ascensore scale Varata nel 2009 nei cantieri Visentini, in provincia di Rovigo I passeggeri hanno cercato rifugio salendo ai piani alti, in modo particolare nella zona di prua. Dopo il varo della prima scialuppa, però, un black out ha bloccato l'impianto che permette alle barche di essere calate in mare. Dunque, è stato necessario attende l'arrivo degli elicotteri. Scialuppa Scialuppa Pescaggio 6 v Lunghezza 180m Sarebbe scoppiato all'interno del garage INCENDIO Le zattere I passeggeri hanno provato a salire con gli scivoli sulle zattere gonfiabili. Operazione non favorita dal mare grosso: una persona è morta proprio cadendo in acqua Le scialuppe La prima scialuppa è stata messa a mare con solo 39 persone invece che con le 150 che poteva ospitare. L'equipaggio, poi, non è riuscito a calare la seconda a causa del black out. Ma dovrebbe essere possibile poterlo fare anche manualmente Luci di emergenza e batterie Le verifiche effettuate il 19 dicembre da «Paris Mou» hanno rilevato il malfunzionamento di alcune luci e batterie di emergenza Carico Il traghetto doveva sostituire una nave più grande in avaria. È probabile che la stiva sia stata caricata più del dovuto, compromettendo la sicurezza durante le procedure di emergenza Porte tagliafuoco Gli ispettori di «Paris Mou» che il 19 dicembre hanno controllato le dotazioni di sicurezza del traghetto hanno denunciato il malfunzionamento di una porta tagliafuoco al livello del ponte 5 Porte stagne L'ispezione dell'organismo di controllo «Paris Mou» ha messo in evidenza problemi (anche se non di grave entità) alle porte stagne antiallagamento Foto: Le operazioni Foto: A destra, la Norman Atlantic viene portata via con l'ausilio della Marina, la destinazione finale sarà il porto di Brindisi. Sotto, un'immagine delle imbarcazioni utilizzate per il traino del traghetto e un'altra nave che è intervenuta nei soccorsi
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