Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
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FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 09/12/2015 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE IN PRIMO PIANO 09/12/2015 Brand News Today Le gare in corso e i nuovi incarichi 6 SANITÀ NAZIONALE 09/12/2015 La Stampa - Nazionale Vaccino anti-influenza: è l'ultima chiamata 8 09/12/2015 La Stampa - Nazionale Oppioidi contro il dolore cronico Perché molti medici li snobbano? 9 09/12/2015 La Stampa - Nazionale La filiera tecnologica in mostra 10 09/12/2015 La Stampa - Nazionale Tutto il mondo delle farmacie a Cosmofarma 11 09/12/2015 Il Messaggero - Nazionale Baci e abbracci per le feste I virologi: «Vaccinarsi ora» 12 09/12/2015 Il Messaggero - Nazionale Il dentista non può attendere 13 09/12/2015 Il Messaggero - Nazionale Sul web il coach anti-fumo 15 09/12/2015 ItaliaOggi Bellezza, il 90% degli acquisti Usa è nei negozi 16 09/12/2015 ItaliaOggi Finanzia comitati pro-vaccinazione e anche coloro che si oppongono 18 09/12/2015 Avvenire - Nazionale Salute. I pediatri del Gaslini di Genova trovano terapia per la cura di malattia rara 19 09/12/2015 Il Giornale - Nazionale Le valvole cardiache nei casi complessi possono essere sostituite dai cardiologi 20 09/12/2015 Il Giornale - Nazionale Aiuti «stellari» per i linfomi 21 09/12/2015 Libero - Nazionale Prevenire è meglio che curare 22 09/12/2015 Il Manifesto - Nazionale Canapa medica, un decreto ricco di divieti 23 09/12/2015 Il Secolo XIX - Nazionale Genova fa il pieno e quest'anno il turismo porta 400 milioni 24 09/12/2015 Il Mattino - Nazionale Napoli: parte l'iniziativa "Un Farmaco per tutti" 25 09/12/2015 Il Mattino - Nazionale Stop all'Arsan, in aula la legge. Pronto il ricorso 26 09/12/2015 Il Mattino - Nazionale Nelle farmacie la prenotazione delle visite 27 09/12/2015 Donna Moderna Prova anche tu il make uP trattamento: vieni in Farmacia e ritira il tuo kit prova personalizzato 28 08/12/2015 Espansione L'aeroporto di Torino torna a volare alto: «Obiettivo: 4 milioni di passeggeri all'anno» 29 08/12/2015 Espansione La contraffazione ruba miliardi alle imprese 31 09/12/2015 F PROFUMO di spezie a fior di pelle 33 09/12/2015 Ok - salute e benessere FRAGILI come il cristallo 36 09/12/2015 Ok - salute e benessere AMICO PER LA PELLE 39 VITA IN FARMACIA 09/12/2015 Corriere della Sera - Milano Traffico di medicine e fatture scoperto dal delitto al cianuro 44 09/12/2015 La Repubblica - Milano "Da trent'anni un giro di farmaci in nero" 46 09/12/2015 Il Messaggero - Abruzzo Santanza, nel mirino la nuova farmacia 47 09/12/2015 Il Messaggero - Pesaro La farmacia regala defibrillatore salvavita 48 09/12/2015 QN - Il Resto del Carlino - Ancona Attese anche di 5 ore, 49 09/12/2015 QN - Il Resto del Carlino - Bologna «Il genio di Alvar Aalto a casa nostra» 50 09/12/2015 QN - Il Giorno - Milano Farmacie, i lavoratori: «Dove sono i premi?» 51 09/12/2015 QN - La Nazione - Pisa Fabio Armani entra nella giunta di Assofarm 52 09/12/2015 QN - La Nazione - Livorno Stabilizzare i precari: «Aspettiamo un'istruttoria» 53 09/12/2015 QN - La Nazione - Firenze Denunciato e licenziato in tronco Ora assolto ma resta disoccupato 54 09/12/2015 Il Mattino - Benevento I turni in città le aperture di oggi 55 PROFESSIONI 09/12/2015 ItaliaOggi L'Oréal e Boots, per Natale una campagna con i profumi best seller 57 PERSONAGGI 09/12/2015 Corriere della Sera - Milano La Brianza penalizzata dalla legge di Stabilità Appello ai parlamentari 59 09/12/2015 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Nazionale « L'Agenas ci dica quanto vale davvero la sanità pugliese» 62 08/12/2015 IlFarmacistaOnline.it 08:15 Performance sanità pugliese. D'Ambrosio Lettieri scrive a Bevere: "Perché Emiliano si è rivolto al Sant'Anna? Non è Agenas l'interlocutore istituzionale?" 63 08/12/2015 QS - QuotidianoSanita.it Performance sanità pugliese. D'Ambrosio Lettieri scrive a Bevere: "Perché Emiliano si è rivolto al Sant'Anna? Non è Agenas l'interlocutore istituzionale?" 64 08/12/2015 QS - QuotidianoSanita.it Responsabilità professionale. Gelli a Bari per il convegno dell'Omceo 65 IN PRIMO PIANO 1 articolo 09/12/2015 Pag. 1 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato NEW BUSINESS Le gare in corso e i nuovi incarichi Le gare in corso e i nuovi incarichi Alle pagg. 16 e 17 CLIENTE INCARICO AGENZIE Aim (Aziende Industriali Municipali Vicenza) creatività progetti di comunicazione in definizione AMT Genova gestione degli spazi pubblicitari in definizione Alto Adige Sudtirol creatività e media in definizione Artsana pianificazione media Mec, Mindshare, Mcm, Fmcg Bose creatività globale in definizione California Prune Board pr e promozioni in Italia in definizione Camera di Commercio di Caltanissetta campagna per promozione turistica in definizione Comune di Acireale servizi di pr per la promozione del 'Distretto del mare' sospesa Comune di Bologna concessione spazi pubblicitari per 9 anni domande entro il 9 gennaio 2016 Comune di Palermo comunicazione per il Distretto Turistico Palermo Costa Normanna in definizione Comune di Trapani attività di promo/commercializzazione in definizione Coni Servizi comunicazione Italia Team in definizione Consorzio Bancomat creatività campagna informativa in definizione Credem creatività in definizione Diageo digital ed e-commerce in definizione Diners Club Italia consultazione per creatività e media in definizione EasyJet creatività in Italia in definizione Enav campagna per quotazione McCann, A. Testa, Jwt, Y&R, Saatchi, Leo B. Enav advisor per la comunicazione Barabino & P., SEC, Image Building, Weber & Shandwick, Comin & Partner e altre Enav media planning per campagna quotazione partenza a breve +E.On media planning e buying globali in definizione Electronic Arts media paneuropeo in definizione Epson creatività europea in definizione Epson attività sui social media in definizione Fastweb media Omd, Mindshare, ZenithOptimedia Dentsu Aegis (Vizeum) Federazione Ordini Farmacisti Italiani comunicazione e ufficio stampa in definzione Ferrovie dello Stato campagne pubblicitarie commerciali e istituzionali 15 agenzie accreditate Fondazione Ronald McDonald comunicazione in Italia in definizione General Motors rp globali Weber Shandwick, MSL, FleishmanHillard John Doe, Tony Cervone Gruppo Cariparma Cre it Agricole creatività in Italia Leo B., Leagas Delaney, Havas WW Milan Gruppo FCA creatività per il lancio di Alfa Romeo Giulia in definizione Gruppo Volkswagen creatività per Skoda Italia OgilvyOne, Red Cell, Proximity, Cayenne Gruppo Volkswagen strategia di content marketing globale per Skoda in definizione Gruppo Volkswagen media globale in definizione Huawei media buying globale in definizione Inps comunicazione istituzionale in definizione Ikea comunicazione digitale inviare candidatura a: [email protected] continua nella prossima pagina Le nuove gare Variazioni in corso d'opera CLIENTE INCARICO AGENZIE Marionnaud pianificazione media Initiative, Mindshare e altre Mars media planning e buying in definizione Mercatone Uno creatività e media in definizione Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti campagna sulla sicurezza stradale in definizione Paddy Power creatività in Italia Hi!, M&C Saatchi, Auge Parco dei Monti Picentini attività pubblicitarie in definizione Parmalat creatività per Santal Saatchi&Saatchi e altre sigle Parmalat creatività per Zymil McCann e Saatchi Regione Sardegna pianificazione e acquisto spazi pubblicitari in definizione SABMiller creatività per il lancio globale di una nuova birra in definizione SABMiller media planning e buying a livello globale Mec, ZenithOptimedia, Initiative, MediaCom Sony Mobile creatività globale in definizione Sony media globale in definizione TUI Group creatività paneuropea in definizione Turismo FVG campagna per promuovere l'offerta turistica in definizione Unibet creatività europea in definizione Wind media Dentsu Aegis, IPG, VivaKi, Omd Volvo digital in Europa tre agenzie Le nuove gare Variazioni in corso d'opera IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 09/12/2015 6 SANITÀ NAZIONALE 24 articoli 09/12/2015 Pag. 30 diffusione:189394 tiratura:278795 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INFETTIVOLOGIA / tutto SCIENZE & salute Vaccino anti-influenza: è l'ultima chiamata FABIO DI TODARO Si pensa che la cattiva informazione in materia di vaccini danneggi solo i bambini. In realtà la fuga dalla profilassi riguarda anche gli anziani. Lo scorso anno meno di un over 65 su due si è vaccinato contro l'influenza. Un dato maturato anche a seguito della «vicenda Fluad», che vide protagonisti due lotti di vaccino: prima ritenuti responsabili di 11 decessi tra gli anziani e poi «scagion at i » d a l l e Agenzie del farmaco italiana (Aifa) ed europea ( Ema ) . M a più in generale il trend, nella fascia della terza età, è in discesa già da tre lustri. Un crollo preoccup a n t e, s e co n d o G i ova n n i Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell'Istituto Superiore di Sanità, perché «in una società sempre più anziana i vaccini anti-influenzali rappresentano una difesa che permette di invecchiare in salute, evitando molte complicanze». Quali sono lo spiega Michele Conversano, direttore del dipartimento di prevenzione dell'Asl di Taranto: «Si parla prima di tutto di problematiche di natura respiratoria e cardiovascolare. Al primo posto ci sono le polmoniti, virali e batteriche. Ma i tassi di ospedalizzazione e morte sono più alti negli anziani diabetici o con malattie autoimmuni». Fino al 15 novembre, secondo il sistema di sorveglianza Influnet, erano 193 mila i casi di influenza in Italia. Se non si è ancora nella fase epidemica, «il picco del contagio è atteso tra dicembre e gennaio ed è quindi importante proteggersi per tempo con la vaccinazione prosegue Rezza -. Servono poi due -tre settimane per registrare il picco d e l l a fo r m a zione degli anticorpi». L' i n v i t o l'antidoto conterrà due varianti antigeniche dei sottotipi H3N2 e B Yamagata - è diretto agli «over 65» e a chi risulta affetto da tumori, diabete, malattie infiammatorie intestinali, cardiopatie, disturbi respiratori, insufficienze renali ed epatiche. Nell'elenco ci sono le donne al secondo e al terzo trimestre di gravidanza e i pazienti più piccoli, reduci da una terapia con antinfiammatori non steroidei. In questi casi l'antidoto è offerto a titolo gratuito, mentre risulta raccomandato ai medici e a tutti coloro che potrebbero trasmettere l'influenza a chi ha un alto rischio di complicanze. Giovanni Rezza Infettivologo RUOLO : È DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DI MALATTIE INFETTIVE DELL'ISS SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 8 09/12/2015 Pag. 30 diffusione:189394 tiratura:278795 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ALGOLOGIA / tutto SCIENZE & salute Oppioidi contro il dolore cronico Perché molti medici li snobbano? Diagnosi ignorate o in ritardo e a volte terapie sbagliate VALENTINA ARCOVIO In Italia capita di rado che una legge preceda la pratica clinica. Eppure, è ciò che è successo con la medicina del dolore: la legge 38 del 2010, considerata un esempio per aver allargato l'accesso ai farmaci contro il dolore cronico, è più vicina ai bisogni dei pazienti di quanto lo siano i medici. «Loro, purtroppo, tendono ad avere una scarsa considerazione del dolore, anche quando non rappresenta solo un sintomo, ma una malattia vera e propria, capace di sconvolgere la vita di chi ne soffre», spiega Marco Rossi, docente di Anestesia e Rianimazione alla Facoltà di Medicina dell'Università Cattolica di Roma. Il dolore aggiunge - diventa una malattia a sé stante, quando è cronico. A differenza del dolore acuto non rappresenta il «campanello d'allarme» di un disturbo, ma è «inutile» e persiste a prescindere dalla malattia o dal danno a cui è associato. «Il dolore cronico, a sua volta, si distingue in dolore oncologico, cioè legato a un tumore, e non oncologico, ovvero legato a disturbi come lombalgia, artrite, cefalea e fibromialgia, per citarne alcuni». No n o s t a n t e q u e s t a d i f fe renza, spesso la diagnosi non viene fatta o viene ritardata. O, ancora, non viene proposto il giusto piano terapeutico o non viene monitorato. «Sono quattro i livelli di trattamento del dolore cronico a disposizione: sul primo gradino - sottolinea Rossi - troviamo i farmaci antinfiammatori, come il paracetamolo; sul secondo i farmaci oppioidi deboli, che agiscono sui recettori del dolore ma in scala ridotta; sul terzo ci sono i farmaci oppioidi forti, come la morfina; e sul quarto i trattamenti più invasivi, che richiedono veri e propri interventi chirurgici. In ge n e ra l e i l t ra t t a m e n t o d i qualsiasi forma di dolore cronico risulta più efficace se è multidisciplinare, se unisce all'intervento farmacologico un supporto psicologico». Il trattamento inizia con la diagnosi e con la misurazione del dolore, basata sulla percezione soggettiva del paziente. Solo in seguito il medico può predisporre un percorso terapeutico adeguato. Più facile a d i r s i c h e a farsi. Stando ai dati emersi in occasione del congresso della «European Pain Fed e r a t i o n » , che si è tenuto a Vienna, su 80 milioni di europei afflitti da dolore cronico, un terzo non riceve trattamenti, mentre il 38% lamenta scarsi risultati. Le cose in Italia non vanno meglio, specie quando il dolore cronico richiede l'utilizzo di farmaci più forti. «È emblematico che, nel fine vita, solo il 50% dei pazienti viene trattato con una terapia antalgica - sottolinea Rossi -. La cosiddetta "opiofobia" è uno dei problemi più diffusi: da noi prevale ancora la cultura della medicina difensiva». I medici, quindi, tendono a non prescrivere i farmaci oppioidi anche nei casi in cui il paziente ne abbia davvero bisogno per il timore, spesso ingiustificato, di eventi avversi. Il «terrore» per gli oppioidi può nascere dalla scarsa conoscenza. «È indubbio che sono farmaci forti e che possono avere effetti collaterali, ma con un percorso terapeutico ben pianificat o p o s s o n o r a p p r e s e n t a r e u n v a l i d o aiuto per i pazienti», spiega Rossi. Del res t o , s e n o n usati con pars i m o n i a , a n che le alternative agli oppioidi possono provocare gravi effetti collaterali. Conclusione: «Gli oppioidi non sono la panacea per tutti i tipi di dolore cronico. Ecco perché la ricerca si concentra sullo sviluppo di molecole capaci di colpire i recettori bersaglio, responsabili del dolore stesso». Marco Rossi Anestesiologo RUOLO : È PROFESSORE DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE ALL'UNIVERSITÀ CATTOLICA DI ROMA SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 9 09/12/2015 Pag. 26 diffusione:189394 tiratura:278795 La filiera tecnologica in mostra Sarà una «Pharma Week», come l'hanno già ribattezzata, quella dal 13 al 17 aprile a Bologna. Subito prima dell'avvio della ventesima edizione di Cosmofarma Exhibition, nella stessa area espositiva è in programma Pharmintech, la rassegna internazionale dedicata alla filiera tecnologica per l'industria farmaceutica, parafarmaceutica, nutraceutica e cosmeceutica, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con Ucima. Il tema al centro dell'evento è l'anticontraffazione lungo la supply chain del farmaco. Verranno analizzate le opportunità offerte dalle nuove normative, dalla serializzazione, dalle good distribution practices, dalle esigenze di anticontraffazione e dalle nuove tecnologie, delineando lo scenario futuro della filiera farmaceutica. Se ne parla nell'ambito di The Workroom, il progetto di Pharmintech con un'area dimostrativa nella fiera, aperta ai visitatori e concepita come un contenitore di soluzioni collaborative. Tra gli altri argomenti trattati: serializzazione, catena del freddo, visibilità, farmaci personalizzati, economia digitale e mercati emergenti. «Pharmintech conferma così il proprio ruolo di piattaforma di riferimento a livello internazionale per l'industria farmaceutica», afferma Dino Tavazzi, amministratore delegato di Pharmintech Srl. «Le nuove iniziative che arricchiscono l'offerta espositiva di quest'anno - prosegue - favoriranno le opportunità di business per le aziende espositrici e i professionisti del settore in un contesto internazionale». «Pharmintech è l'unica fiera italiana specificamente rivolta alle tecnologie per il confezionamento e l'imballaggio farmaceutico e rappresenta un asset importante della strategia fieristica del settore», dice Giuseppe Lesce, Presidente di Ucima. «È per questo - spiega - che abbiamo scelto di supportare la manifestazione e contribuire alla sua crescita internazionale». SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Speciale a cura di RCS COMMUNICATION SOLUTIONS 09/12/2015 Pag. 26 diffusione:189394 tiratura:278795 Tutto il mondo delle farmacie a Cosmofarma A Bologna, nel 2016, il ventennale della manifestazione È l'evento dedicato a prodotti e servizi legati al mondo della farmacia più importante d'Europa. Parliamo di Cosmofarma Exhibition, che torna a Bologna- Fiere dal 15 al 17 aprile 2016 con la sua ventesima edizione. Un compleanno speciale, festeggiato con il patrocinio di Federfarma, la federazione che raccoglie oltre 16mila farmacie e con il sostegno del Gruppo Cosmetici in Farmacia di Cosmetica Italia. Il claim che accompagnerà la tre giorni è «Creiamo il valore, condividiamo il sapere ». Parole che si legano all'esperienza ventennale di Cosmofarma come luogo di incontro e di scambio per chi lavora nel settore farmaceutico. All'evento del 2015 erano presenti 180 aziende espositrici per un totale di 910 marchi rappresentati. Quasi trentamila i visitatori, con una crescita notevole delle presenze dall'estero: + 35 per cento. Obiettivo dell'anno prossimo: incrementare ancora questo successo puntando su competenze, progetti e strumenti nuovi da condividere e sviluppare con i protagonisti del mondo della farmacia. In particolare, con l'edizione 2016 Cosmofarma cercherà di espandere i suoi contatti verso i paesi slavi, e del Nord Africa, Grecia e Turchia. In collaborazione con Promos, Cosmofarma Exhibition parteciperà inoltre ad una missione promozionale negli Emirati Arabi Uniti e in Azerbaijan. La manifestazione approfondirà quattro focus. Il primo riguarda i medical devices di diagnostica e prevenzione: macchinari, prodotti e servizi che permettono di identificare e tenere sotto controllo le malattie, migliorando, di conseguenza, la qualità della vita dei pazienti. Altro tema fondante dell'edizione del ventennale è il management in farmacia e della farmacia. Si parlerà di marketing, comunicazione, visual merchandising e di tutte quelle voci che influenzano il fatturato di una farmacia. Di più: per la prima volta a Cosmofarma saranno invitati anche dietologi e nutrizionisti. Si discute del boom degli integratori e dei nutraceutici, che hanno raggiunto un valore di circa due miliardi e mezzo di euro di fatturato, in crescita del 10 per cento rispetto all'anno scorso. L'ultimo focus riguarda la cosmetica in farmacia, che continua a essere una delle voci più importanti tra i ricavi nel conto economico di una farmacia, con un valore di circa due miliardi di euro. Il tema sarà affrontato anche nel corso del secondo convegno "Dermo Cosm - Vita Cutis": saranno analizzati i principali temi e le novità terapeutiche per i problemi della cute, con la partecipazione congiunta di medici dermatologi, chirurghi plastici, medici estetici e farmacisti. Nell'eclettico calendario della tre giorni è prevista anche una conferenza organizzata con Cosmetica Italia e dedicata al mercato farmaceutico durante la crisi e alle nuove sfide imposte dalle difficoltà economiche. Ritorna poi la seconda edizione dell'Innovation & Research Award, il riconoscimento rivolto ai campioni di innovazione e ricerca in campo farmaceutico, e del progetto Start Up Village che mira a favorire nuove opportunità di business tra le aziende protagoniste del mercato della farmacia e giovani imprese portatrici di competenze e capacità rivolte all'innovazione, all'efficienza e allo sviluppo del settore. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Speciale a cura di RCS COMMUNICATION SOLUTIONS Pharma Week. La settimana dedicata agli operatori internazionali del settore farmaceutico 09/12/2015 Pag. 27 diffusione:135752 tiratura:185831 Baci e abbracci per le feste I virologi: «Vaccinarsi ora» Il picco è atteso più in là ma sono già oltre 300mila, per la precisione 314.600, i casi di influenza in Italia. Lo rivela il monitoraggio coordinato dall' Istituto Superiore di Sanità (Iss) con il contributo dei medici di medicina generale e dei pediatri. L'attività dei virus influenzali è solo all'inizio, evidenzia il rapporto, secondo cui l'incidenza è sotto la soglia epidemica in tutte le Regioni. Ad essere più colpiti, come d'abitudine, sono i bambini e i ragazzi. GLI SBALZI TERMICI «Ci vorrà ancora qualche settimana perché la curva inizi a salire, quando il freddo si intensificherà e ci sarà lo scoppio della vera e propria influenza, per il momento si sono diffuse le sindromi para-influenzali, favorite dagli sbalzi termici. Dall'inizio della risalita poi il picco non sarà immediato, ci vorranno due o tre settimane» spiega il virologo Fabrizio Pregliasco. Dall'esperto arriva un invito alla vaccinazione, anche in vista delle feste «in cui viaggi, baci e abbracci fanno da veicolo per una maggiore diffusione dei virus». «È sempre il momento giusto spiega Pregliasco - ma vaccinandosi adesso si è protetti in vista dell'intensificazione». »Quest'anno - dice Giacomo Milillo, segretario della Federazione italiana dei medici di famiglia la campagna sta avendo un successo superiore agli anni precedenti. Possiamo pensare ad un'epidemia contenuta». Foto: IL PICCO DELL'EPIDEMIA ARRIVERÀ TRA QUALCHE SETTIMANA, 300MILA PERSONE COLPITE FINORA DALLE SINDROMI PARA-INFLUENZALI Foto: A LETTO I più colpiti dall'influenza sono sempre i bambini SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'INFLUENZA 09/12/2015 Pag. 26 diffusione:135752 tiratura:185831 Il dentista non può attendere Nonostante la percentuale di bambini con carie in bocca sia alta, molti non vedono lo specialista prima dei 14 anni. «Vivere la prevenzione come un gioco» Francesca Filippi Trascuratezza in famiglia e risparmi forzati stanno influendo sul sorriso dei bambini. Per tre adolescenti su dieci, di fatto, il dentista è uno sconosciuto almeno fino ai 14 anni. Oltre il 75% dei bimbi tra i 3 e i 5 anni non è mai stato dal dentista. Il 22% della popolazione con carie ha 4 anni, il 44% 12 anni e oltre l'80% 25. La foto sul ruolo del dentista per bambini in Italia è dell'Istat nel "Rapporto sulla salute dei denti degli italiani 2013". «Negli ultimi cinque anni le carie in età pediatrica sono aumentate del 15%, un dato allarmante. E se l'Istat dice che tre italiani su dieci sono a rischio di povertà, diventa chiaro che le cure odontoiatriche sono sempre più inaccessibili a molti. A questa situazione dovrebbero rispondere anche le istituzioni con l'odontoiatria sociale. Potenziando l'offerta pubblica di cure dentali», afferma Raffaella Docimo, presidente della Società italiana di odontoiatria infantile (Sioi), che ha visto riuniti al Maxxi di Roma 900 tra odontoiatri, igienisti dentali, medici pediatri (italiani e stranieri) e studenti, per la due giorni del XVIII Congresso nazionale "L'odontoiatria infantile come esigenza medica e risorsa sociale". IL DINOSAURO Un evento che ha coinvolto anche quaranta alunni di terza e quarta elementare della scuola Santa Maria Ausiliatrice di Roma. Obiettivo: sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza delle terapie odontoiatriche dei bambini e far vivere ai più piccoli la prevenzione come un gioco. Una équipe di odontoiatri e igienisti dentali ha accolto i bambini con palloncini, trucchi, teatro e una poltrona odontoiatrica a forma di dinosauro, per avvicinarli al dentista senza paura. Per questi motivi, la Società organizza le giornate della prevenzione come il "Baby dental day" e una collaborazione con Save the children: «Non è mai troppo presto per la prevenzione. Occorre iniziare già dal primo anno di vita del bambino aggiunge Raffaella Docimo Una volta l'anno, poi, consiglio di sottoporre i bambini a visite per controllare la salute delle gengive, prevenire l'erosione di denti e i disturbi dello smalto. Non è vero che sia inutile curare i denti da latte: al contrario, questi hanno una grande importanza per la crescita delle arcate dentarie, oltre che per la funzione masticatoria e per lo sviluppo del linguaggio». FILO INTERDENTALE La bocca dei bambini va lavata e pulita ancora prima che escano i denti, attenzione alle gengive. Dopo ogni pasto. Prima una garzina imbevuta di acqua poi lo spazzolino anche senza il dentifricio. Ultimata la pulizia si può dare al bambino lo spazzolino per giocare. Prima dei 4 anni già il filo interdentale. Lavarsi i denti almeno due-tre volte al giorno. E la paura del dentista come si può far superare ai piccoli? Quattro regole da non dimenticare: 1)non parlare mai male del dentista davanti ai bambini 2)non usare la visita dal dentista come punizione 3)non corromperli con i giocattoli 4)presentare la prima visita come una nuova bella esperienza. Capitolo a parte quello relativo alle mascherine trasparenti per allineare i denti, che di fatto sostituiscono il tradizionale apparecchio. «E' una tecnica usata da anni con gli adulti - spiega Aldo Giancotti, odontoiatra del Fatebenefratelli Isola Tiberina La novità è che queste fascette invisibili si possono utilizzare anche in età pediatrica, sin dai 9 anni, con ottimi risultati. Non invasive e rimovibili ogni volta che ci si lavano i denti». «L'importante è usare un dentifricio al fluoro - conclude Giuseppe Marzo, segretario scientifico Sioi - I dolci? Mai abusarne». Garze per pulire Fin dai primi giorni di vita pulire le gengive del bambino con una garzina imbevuta almeno due o tre volte al giorno Lo spazzolino Come compaiono i primi denti utilizzare uno spazzolino anche senza il dentifricio e poi far giocare il bimbo con lo spazzolino La prima visita Il bambino dovrebbe essere portato alla prima visita dal dentista tra il compimento dell'anno e i quattro SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LE CURE 09/12/2015 Pag. 26 diffusione:135752 tiratura:185831 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Mai soli in bagno Non lasciare da solo in bagno il bimbo che non sa sputare. Insegnare che i denti vanno lavati almeno 2-3 volte al giorno Foto: DA PICCOLI I bambini devono lavarsi i denti da soli prima possibile e quando ancora non li hanno devono giocare con lo spazzolino Foto: LA PREVENZIONE COMINCIA GIÀ DURANTE LA GRAVIDANZA: LA FUTURA MAMMA DEVE ASSUMERE FLUORO E CALCIO 09/12/2015 Pag. 25 diffusione:135752 tiratura:185831 Sul web il coach anti-fumo Dalla Commissione sanità dell'Unione Europea un regalo per il 2016, una app in 23 lingue per dare un taglio alle sigarette Il periodo di sperimentazione ha dato buoni risultati: il 36 per cento delle persone coinvolte ha smesso dopo tre mesi e adesso gli oncologi italiani andranno nelle scuole elementari a fare corsi di prevenzione. A 15 anni 1 su 4 ha già provato Carla Massi L'Unione Europea consiglia un proposito per il 2016: smettere di fumare. E offre anche lo strumento per dire "no" alle sigarette: una piattaforma online che aiuta i fumatori. Il suo nome è "iCoach", gratuita in 23 lingue. Un dono della commissione sanità della Ue che dovrebbe trasformare quel 28% di europei (in Italia sono il 21% della popolazione) in ex fumatori. Un progetto colossale, "figlio" di un'analisi specifica sulla dipendenza da tabacco. Per i francesi, i tedeschi, gli italiani o gli austriaci. Come dire che chi porta il pacchetto in tasca ha, ovunque, le stesse attitudini, gli stessi problemi e, con ogni probabilità, il desiderio di smettere. L'IMPEGNO Ed ecco che, dopo un periodo di sperimentazione, i risultati si vedono e ora, proprio alla fine dell'anno si fanno i bilanci e il buon proposito per il 2016 diventa frase comune che arriva da Bruxelles. «Cominciate il 2016 con iCoach e dite addio al fumo!» è l'appello. «Mantenere fede ai propri propositi, però commentano gli specialisti anti-tabacco europei - richiede tanto impegno e costanza. Per questo è importante avere un consulente sempre presente e che ci capisce». iCoach è disponibile, senza alcun pagamento, anche in versione mobile nell'App Store e nel Google Play Store. Tappe predefinite e tempi ragionevoli. Assecondando l'umore, le paure e le difficoltà del fumatore. «In questo modo aggiungono - potrà essere utile a superare i momenti più duri, in cui il bisogno di fumare è più acuto e non abbandona». iCoach ha già dimostrato la sua efficacia: il 36% delle persone ha smesso dopo tre mesi. Alla fine di ottobre, gli ex, hanno festeggiato accendendo la loro "scintilla" sul sito www.exsmokers. eu. IL QUESTIONARIO L'applicazione dà una mano concreta a sottrarsi dalla dipendenza grazie a cinque diversi passaggi, alcuni dei quali sono anche adattabili alla persona. Una sorta di personalizzazione. Non si rivolge solo a chi desidera lasciarsi il fumo alle spalle ma anche a chi vuole sapere come prepararsi a spegnere l'ultima sigaretta. Come fosse una prova generale prima del grande passo. Da qui la partecipazione attiva alla decisione, la richiesta di rispondere ad alcune domande mirate a riflettere, a guardarsi intorno. Un breve questionario traccia il percorso in cinque fasi verso l'obiettivo finale. Tutto questo per valutare (e autovalutare) il comportamento, l'atteggiamento e la motivazione di chi sta per gettare il tabacco alle ortiche. I SOCIAL NETWORK Le cinque fasi chiave sono: 1)Non intendo smettere 2) Dovrei smettere, ma ho ancora qualche dubbio 3) Smetterò presto 4) Ho appena smesso 5) Ho smesso da un po'. A chi si trova nella fase 3, per esempio, iCoach chiede di rinviare la sigaretta più agognata della giornata per dieci volte da 10 minuti ciascuna e successivamente di 20 minuti. Nulla viene fatto in solitudine. C'è il sostegno medico-psicologico ma anche quello della collettività. Chi utilizza la app, infatti, è chiamato a condividere i propri momenti down come i successi sui social network. LEZIONI-VIDEO Nuove strategie anti-tabacco anche in Italia. Dove gli specialisti Aiom gli oncologi ospedalieri, hanno deciso di andare nelle scuole elementari, tra gli under 11, per parlare dei danni da fumo. «Siamo di fronte ad un'epidemia evitabile considerando - fa sapere Carmine Pinto presidente Aiom - che il 25% dei quindicenni ha iniziato a fumare alle medie. Per questo noi andremo sia nelle elementari che nelle medie. Sarà registrata una lezione-video e diffusa su un sito internet dedicato alla campagna. Tutte le scuole saranno invitate a proiettare questa lezione speciale». Foto: In Italia fuma il 21% della popolazione Foto: L'APPLICAZIONE È PERSONALIZZABILE IN CINQUE TAPPE CONSIGLIA COME ARRIVARE A FARE IL GRANDE PASSO SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'INIZIATIVA 09/12/2015 Pag. 1 diffusione:41112 tiratura:81689 Bellezza, il 90% degli acquisti Usa è nei negozi Sottilaro pag. 17 Cambiare i negozi per catturare i giovani millennials in cerca di condivisione e raccontare in maniera interattiva i prodotti fin dallo scaffale sono le priorità per le catene del comparto beauty. In Europa c'è chi ha migliorato l'esperienza di acquisto (Sephora fa scuola) ma soprattutto in America, dove il settore è cresciuto del 4,5%, seppure in misura inferiore alle attese (si stimava un +7% a metà anno), il refrain degli esperti è sempre lo stesso: il cliente vuole di più. A partire dai luoghi dove fa shopping. Wendy Liebmann, guru del settore retail e ceo di Wsl Strategic Retail, società specializzata nelle strategie di vendita, l'ha spiegato bene a Womens wear daily. «Abbiamo speso gli ultimi 10 anni a preoccuparci delle implicazioni del digitale sui punti fi sici, ma la realtà è che il 90% delle vendite avvengono tutt'ora in store. Il web è visto come una scatola nera, i multimarca come luoghi dove mescolarsi alla gente. Ma poi questo contenitore magico è stato lasciato a se stesso e chi fa acquisti chiede un cambiamento». Proprio l'agenzia newyorkese, che fra gli altri ha aiutato la catena inglese Boots a costruire negli Stati Uniti la sua rete, ha di recente pubblicato «Built my magic box» (tradotto, costruisci la mia scatola magica). Si tratta di uno studio in cui i consumatori dicono cosa si aspettano che ci sia (o no) in un negozio di bellezza. Si prenda il layout: se a livello di visual, i rivenditori hanno vissuto per decenni esponendo cosmetici insieme ad articoli per la pelle, la cura dei capelli e il bagno in una fi la continua solo occasionalmente interrotta da immagini accattivanti, il gioco non funziona più. Ora che anche le farmacie hanno assunto lo stesso modello, lo store di bellezza ideale deve assicurare servizi all'entrata, tester di prodotti su supporti girevoli, prove profumo, cabine di massaggio o trucco istantanee. Senza contare i video che spiegano come applicare un prodotto. Insomma una babele di occasioni tattili e di prodotti rappresentati più come una boutique di lusso che un multimarca. Si passa poi all'offerta: se una boutique di abbigliamento mettesse vicino mutande e vestiti da sera stonerebbe. Per il beauty vale lo stesso concetto: da un lato i trucchi per le serate, o le creme adatte a un cocktail. Più distanti prodotti, blush o lipstick da giorno. «Per i commercianti mass market è più difficile invertire la rotta», ha detto Ben Bennett, co-founder e chief creative offi cer di Hatchbeauty agency, colosso californiano che segue i produttori nonché i retailer nella fase di lancio delle novità. «Il successo dei punti vendita è ancora legato alla redditività per metro quadrato, Chi ha azzeccato la formula è quindi ogni angolo è stipato di prodotti». Bennett assieme ad altri guru del comparto ha suggerito la nascita di «stazioni di bellezza» al centro dei negozi, da cui poi costruire le singole iniziative legate ai marchi. C'è un altro dettaglio e in questo senso la lezione arriva dalla grande distribuzione: la quantità di prodotti spesso rema contro la capacità di scelta del consumatore. sicuramente Sephora, insegna del gruppo di lusso Lvmh, per gli alti standard che propone accanto ai prezzi spesso convenienti, alla cura per il cliente (con un'accattivante tessera sconti), fi no alle prove trucco. «Le donne hanno davvero la sensazione di andare in un posto e rilassarsi», spiegano al magazine americano gli analisti a proposito di Sephora, «e questo è tutto il contrario di quanto avviene in molte catene di bellezza non improntate al servizio». Dylan Lauren, fondatore e ceo del Dylan's candy Bar in America, il tempio delle caramelle con negozi ad alto impatto, ha citato il suo esempio per un parallelo con il mondo della bellezza. «Ho usato colori, immagini digitali, e assortimenti disallineati per favorire il consumo e far emergere il bambino che c'è in tutti i clienti. La bellezza potrebbe fare semplicemente lo stesso». A proposito di bambini cresciuti, i millennials sono l'obiettivo delle catene di bellezza e questo non solo perché in America sono diventati il gruppo demografi co più grande, ma perché sono capaci di in uenzare la categoria dei genitori baby boomers, spesso intimiditi dai multimarca di bellezza anche per l'avanzare dell'età. Qual è la differenza fra i due target? «Beh, i Millennials vogliono pareri istantanei dagli amici. Si fanno foto e magari devono condividerle», spiega un'esperta. Di qui la necessità di connessioni veloci nei negozi. © Riproduzione riservata SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato TENDENZE MARKETING 09/12/2015 Pag. 1 diffusione:41112 tiratura:81689 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Wendy Liebmann Selfie e prova trucco in alcuni negozi della catena Sephora SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 17 09/12/2015 Pag. 1 diffusione:41112 tiratura:81689 Finanzia comitati pro-vaccinazione e anche coloro che si oppongono Merli a pag. 12 Fondi regionali per la campagna in favore delle vaccinazioni. Ma anche finanziamenti per un convegno di medici contrari. Ed è polemica sulla Regione Friuli. Nel mirino sono finiti due assessori della giunta Pd presieduta da Debora Serracchiani: Maria Sandra Telesca (alla Salute), che da tempo incentiva la tutela dei minori in materia di vaccini, e Gianni Torrenti (alla Cultura) che, invece, ha stanziato 8 mila euro per un incontro sul «ragionevole dubbio», quello, appunto, sui presunti rischi delle vaccinazioni pediatriche. Sia Telesca sia Torrente hanno comunque ribadito l'impegno della giunta nella campagna istituzionale in favore delle vaccinazioni pediatriche. Da una parte la campagna in favore delle vaccinazioni. Dall'altra il fi nanziamento per un convegno di medici contrari. Ed è polemica sulla regione Friuli. Nel mirino sono fi niti due assessori della giunta Pd presieduta da Debora Serracchiani: Maria Sandra Telesca (Salute) e Gianni Torrenti (Cultura). Mentre Telesca, da tempo, incentiva la tutela dei minori in materia di vaccini, Torrente ha stanziato 8mila euro per un incontro che s'è tenuto la scorsa domenica a San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone. Titolo: «Il ragionevole dubbio». Quello, appunto, sui presunti rischi delle vaccinazioni pediatriche. L'assessore alla Salute ha appreso del clamoroso autogol della regione con sorpresa. «Ho espresso all'assessore Torrenti tutte le mie perplessità sull'opportunità di permettere che la regione fosse associata a questo evento», ha detto Telesca al Messaggero Veneto. «Gli ho chiesto di approfondire le modalità di applicazione dei regolamenti e di valutare il perfezionamento delle norme». «Dobbiamo lavorare per evitare che alla popolazione giungano segnali contraddittori su questioni rilevanti di salute pubblica. Senza contare», ha proseguito, «che assieme ai pediatri stiamo facendo uno sforzo informativo senza precedenti, investendo denaro pubblico. Poi scopri che c'è un convengo che rema contro e fi nanziato da noi». L'assessore Torrenti, però, difende la sua posizione sul contributo elargito al Coordinamento movimento italiano della liberà delle vaccinazioni (Comilva) del Friuli. Il quale, con gli 8mila euro della regione, ha fi nanziato il convegno antivaccino. «I contributi, compreso quello dato alla onlus in questione», ha spiegato l'assessore alla Cultura, «vengono erogati sulla base di un punteggio stabilito dal regolamento che non prevede di considerare l'oggetto del progetto. Del resto mi pare sia impossibile poter censurare attività di volontariato. La questione, lo ammetto, è molto delicata». «Di questo problema», ha sottolineato, «ho parlato anche in aula, ricordando, appunto, che il regolamento non prevede il merito della richiesta di contributo. Non vedo poi come un assessore possa censurare la libertà di opinione di un incontro, a meno che il medesimo non sfoci nel reato». Sulla questione è intervenuto anche il presidente della sezione friulana della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), Paolo Lubrano. «Non si tratta di effettuare alcuna censura», ha precisato, «ma da qui a offrire denaro pubblico ce ne passa. Con lo stesso principio potremmo allora fi nanziare qualsiasi convegno, di qualsiasi organizzazione. E non credo che ci si possa permettere il lusso di spendere denaro pubblico per iniziative perlomeno discutibili. È chiaro che vedere il timbro della regione sulla locandina del convegno ci ha lasciati perplessi, se non addirittura increduli». Sia Telesca, sia Torrente hanno comunque ribadito l'impegno della giunta nella campagna istituzionale in favore delle vaccinazioni pediatriche. «Non condividiamo assolutamente la posizione della onlus», ha chiarito l'assessore alla Cultura, «perché tutti, all'interno della giunta regionale, siamo estremamente favorevoli alle vaccinazioni e nel contempo molto preoccupati dal comportamento delle persone che ritengono di non far vaccinare i propri fi gli». Ormai, però, l'autogol è stato fatto. Foto: Debora Serracchiani SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA SERRACCHIANI CON I FONDI DELLA REGIONE FRIULI 09/12/2015 Pag. 17 diffusione:85021 tiratura:120193 Dino Frambati Genova . I pediatri dell'ospedale "Gaslini" di Genova hanno realizzato un nuovo studio sulla dermatomiosite giovanile. Lo studio ha coinvolto 101 centri in 30 diversi Paesi. «La dermatomiosite giovanile - ha spiegato Alberto Martini, direttore del Dipartimento di Pediatria del Gaslini - è una severa malattia cronica che si osserva sia nell'adulto che nel bambino e che colpisce i muscoli e la cute causando debolezza muscolare, con anche, nei casi più gravi, difficoltà a mangiare e respirare, e manifestazioni cutanee in particolare al volto e sulle articolazioni. La causa è sconosciuta ma si ritiene che sia di natura autoimmune». Il trattamento si basa su una terapia immunodepressiva aspecifica, che si avvale del cortisone e di vari farmaci immunosoppressori tra cui, metotressato e ciclosporina in associazione con il cortisone. È una malattia rara e sono pertanto pochissimi gli studi sui trattamenti su adulti e bambini. La terapia studiata e validata al Gaslini è ora quella standard a livello mondiale. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Salute. I pediatri del Gaslini di Genova trovano terapia per la cura di malattia rara 09/12/2015 Pag. 29 diffusione:83734 tiratura:155835 Le valvole cardiache nei casi complessi possono essere sostituite dai cardiologi BUROCRAZIA All'estero la cardiologia interventistica è ben più utilizzata LC Sono oltre un milione le persone che in Italia soffrono di una malattia delle valvole cardiache, condizione che nella maggior parte dei casi necessita di terapia cardiochirurgica o interventistica. Di questi, circa 300 mila non possono essere sottoposti all'intervento cardiochirurgico, a causa del rischio operatorio ritenuto troppo elevato, ma in molti casi potrebbero invece essere soggetti alle nuove procedure mini invasive che si sono dimostrate sicure e generalmente ben tollerate persino nei pazienti in condizioni cliniche critiche . «Questi pazienti, in assenza di intervento, hanno un'aspettativa media di vita di circa 1-2 ann». dichiara il professor Francesco Romeo, presidente della Società Italiana di Cardiologia. «Oggi abbiamo evidenze scientifiche indiscutibili che le tecniche interventistiche percutanee mini-invasive costituiscono un'opzione terapeutica salvavita alternativa all'intervento cardiochirurgico convenzionale. Ma in Italia, queste procedure non godono ancora di un pieno riconoscimento da parte del servizio sanitario, mancano codici DRG specifici e spesso l'accesso è regolato dalle decisioni assunte dalle singole Regioni. Il risultato è che, nel nostro Paese, si effettuano solo circa 3.200 procedure valvolari percutanee l'anno contro un fabbisogno stimato di almeno il doppio. Un dato che in pochi anni ci ha visto scivolare dai primi agli ultimi posti in Europa per procedure effettuate - in Francia sono il doppio e in Germania il triplo - e rischia di penalizzare i cittadini che soffrono di malattie gravi delle valvole cardiache». Si calcola che ogni anno circa 28.000 terapie cardiochirurgiche o interventistiche sono riconducibili alle patologie delle valvole cardiache e oltre 200 mila ricoveri l'anno sono causati da queste patologiee. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato TRATTAMENTI 09/12/2015 Pag. 29 diffusione:83734 tiratura:155835 Aiuti «stellari» per i linfomi Con una stella di Natale si possono raccogliere fondi per curare i tumori del sangue Luigi Cucchi Stelle di Natale offerte in questi giorni in oltre 4mila comuni italiani per sostenere la ricerca ematologica. Iniziative che si ripetono dal 1985 quando la presidente della sezione AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma) di Reggio Calabria cominciò a vendere le prime 500 Stelle di Natale. Tra le malattie del sangue la più conosciuta è forse la leucemia, un tumore delle cellule del sangue (globuli rossi, bianchi e piastrine) che originano da cellule immature - le cellule staminali che si trovano nel midollo osseo, in quella parte di tessuto spugnoso contenuto all'interno delle ossa. «La leucemia - afferma il professor Luca Baldini, oncoematologo della Fondazione Ca Granda dell'universitò di Milano - può presentarsi in forma acuta o cronica, e può originare dalle cellule linfoidi del midollo osseo. Nelle forme acute, come conseguenza di complesse alterazioni genetico-molecolari acquisite, la cellula mieloide o linfoide immatura cessa di differenziarsi e va incontro ad una proliferazione incontrollata di elementi blastici con conseguente blocco della formazione delle normali cellule del sangue. La mancanza di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine favorisce l'insorgenza di anemia, gravi infezioni ed emorragie che rappresentano i sintomi più frequenti della malattia alla diagnosi. Le leucemie linfoidi acute (leucemia linfoblastica; circa 800 nuovi casi -anno in Italia) sono molto più frequenti in età infantile rispetto a quella adulta rappresentando oltre il 25% di tutti i tumori dei bambini. Le leucemie mieloidi acute (circa 2.000 nuovi casi- anno in Italia) sono invece più comuni negli adulti. Diversi sono i fattori di rischio che concorrono nel causare una leucemia acuta: il fumo, le radiazioni ionizzanti, l'esposizione a sostanze tossiche (derivati dal benzene), un precedente trattamento chemio-radioterapico per un'altra forma di tumore. I linfomi - aggiunge il professor Baldini - sono tumori che originano dai linfociti B, situati negli organi linfatici (linfonodi, milza, tessuto linfatico disperso nei vari organi) e si distinguono in Linfomi non Hodgkin (LNH) e Linfomi di Hodgkin, in onore di Sir Thomas Hodgkin, medico londinese, che nel XIX secolo descrisse, per primo, la malattia». Negli ultimi anni, l'avvento di tecniche diagnostiche sofisticate, basate su metodologie immunologiche e genetico-molecolari, ha consentito non solo di meglio definire le varie forme di linfoma. ma anche di identificare nuovi possibili target terapeutici. Scoperti nuovi farmaci biologici che hanno permesso di ottenere un netto aumento delle guarigioni». Il linfoma di Hodgkin (LH) è un tumore raro (2500 nuovi casi -anno in Italia). Due le classi di età considerate a rischio: i giovani tra i 20 e i 30 anni e gli anziani dopo i 70 anni, ma esistono casi anche nell'infanzia. «La cura di questa malattia - precisa Baldini -ha avuto un netto miglioramento dalla metà degli anni settanta, grazie ad una combinazione chemioterapica messa a punto dal professor Bonadonna dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano». Infine il mieloma multiplo, un tumore raro che colpisce in età avanzata. La terapia di questa invalidante malattia è molto migliorata negli ultimi anni, con farmaci che ottengono ottimi risultati con modesti effetti collaterali. Sostenere l'attività dell'AIL favorisce la messa a punto di nuove terapie soprattutto a favore di tanti giovani sofferenti. Foto: EMERGENZA L'Ail promuove la lotta alle leucemie Sopra, Luca Baldini, onco-ematologo a Milano SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato medicina EMATOLOGIA Grande impegno dei volontari dell'Ail in 4300 comuni 09/12/2015 Pag. 20 Prevenire è meglio che curare MATTIAS MAINIERO Colpito dalla crisi della credulità che ha coinvolto le vittime dell'affaire vaccini, il Sistema non trova altro da fare che un convegno nell'università romana più idonea, Tor Vergata, regno dello scientismo positivista, per far ripetere ai soliti ignoti che i vaccini fanno bene. Tuttavia, la chiamata a raccolta degli ultimi residuati del positivismo scientista macchiato all'industrialismo della salute non ha portato ad alcun altro risultato che non la famosa resurrezione degli zombie. Venerata da alcuni ma schizzata dalla maggioranza degli italiani, i quali hanno capito che i vaccini portano sfiga oltre ad arricchire le solite tasche dei soliti benpensanti. Giorgio Vitali e.mail *** Lei parla di positivismo e la butta quasi sul filosofico. La medicina parla con i sintomi e i numeri. E i numeri dicono, per esempio, che in Italia, prima della vaccinazione, i casi mortali di morbillo oscillavano tra i 25.000 e i 90.000 all'anno. Mano a mano che è aumentato il numero dei vaccinati, è diminuito quello dei decessi. Nel 1963, il virus della poliomielite ha ucciso in Italia 2.830 persone, soprattutto bambini. 1965: 254 morti. 1966: 148. Oggi: nessun decesso. In Italia l'inizio della vaccinazione antipolio risale al 1962. Difterite: dai primi del '900 fino agli anni '40 ogni anno in Italia si verificavano 2030.000 casi, con circa 1.500 morti (quasi tutti bambini). Con l'uso della vaccinazione di massa la difterite in Italia è diventata una malattia estremamente rara: cinque i casi segnalati dal 1990 ad oggi. Quanto alle reazioni allergiche che i vaccini, come tutti i farmaci e anche le semplici punture di insetto, possono provocare, e che sono alla base di molte contestazioni e polemiche, un dato su tutti: negli Stati Uniti, su 70 milioni di dosi di vaccino per il morbillo, sono stati registrati 33 casi di reazione allergica grave. I vaccini servono, caro Vitali, a non morire, a vivere meglio e a ridurre le spese per le terapie. Che poi le industrie li abbiano trasformati anche in un grande affare è un altro discorso, ma qui c'entrano i soldi, non il positivismo e l'efficacia dei vaccini. [LaPresse] [email protected] SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato A tu per tu 09/12/2015 Pag. 14 diffusione:10709 tiratura:41364 Canapa medica, un decreto ricco di divieti Giorgio Bignami Il 30 novembre è apparso in Gazzetta Ufficiale il decreto Lorenzin che regolamenta le coltivazioni, le lavorazioni e gli impieghi terapeutici della Cannabis. Previo «inchino» della Conferenza Stato-Regioni, forse convinta che la cannabis terapeutica vada «calmierata» in quanto cavallo di Troia di una demoniaca cannabis ricreativa; e poco sensibile alle esigen ze e ai diritti di tanti pazienti e ai diritti/doveri dei loro curanti, la ministra e Conferenza hanno cestinato le obiezioni e proposte di modifiche di varie parti, tra cui quelle maggior mente competenti in materia, come l'Associazione cannabis terapeutica (Act) e la Società italiana ricerca cannabis (Sirca). Solo qualche cenno a quanto già det to e ridetto in questa e altre sedi (ve di «il manifesto» del 28/10/2015). Resta la doppia limitazione alle indicazioni terapeutiche, cioè da un lato l'esclusione di diverse patologie (per es. l'epilessia resistente alle altre terapie, il Parkinson, l'Alzheimer), dall'altro, per le indicazioni ammes se, l'autorizzazione all'uso solo dopo il fallimento di altre terapie. Restano l'esclusione di estratti come olii e resine e le condizioni per le prepara zioni galeniche che di fatto le mettono «fuori mercato» (vedi in proposito http://www.farmagalenica.it/ ). Re stano le riserve sull'efficacia delle terapie (di fatto una svalutazione delle cure palliative) coniugate con un'enfasi sulla gravità degli effetti collaterali, così da sminuire sostan zialmente il reale rapporto benefi cio/rischio. Resta il divieto di guida per almeno 24 ore dall'ultimo trattamento: un divieto che pur giustificabile in forma più blanda, cozza sia con la pericolosità relativamente bassa della guida sotto l'effetto della can nabis, a meno di una associazione con alcolici e/o altre droghe «dure» (cfr. la seconda edizione del 6° Libro bianco sulla legge sulle droghe su www.fuoriluogo.it), sia col fatto che da sempre si ignora il ben docu mentato rischio della guida sotto l'effetto di psicofarmaci. Infine le disposizioni del decreto nel loro insieme configurano un «farmacoligopolio» sotto il controllo del Mi nistero della salute e dell'Agenzia per il farmaco (AIFA): sia sulle produ zioni dello Stabilimento chimico-far maceutico militare, l'unico per il mo mento autorizzato, sia sugli acquisti all'estero. In teoria l'offerta si dice basata sulla domanda espressa dalle aziende sa nitarie e dalle regioni, le cui normative in materia sono tuttavia assai ete rogenee o addirittura inesistenti (ht tp://freeweed.it/verso-il-farmacoligopolio-decreto-ministero-salute/): al tro meccanismo suscettibile di ritar dare l'andata a regime dell'operazione, di favorire i frenatori di coda a vocazione proibizionista, di produrre discriminazioni fra i cittadini di diver se parti del Paese. E allora? I decreti ministeriali sono strumenti normativi fragili (più d'una volta in passato sono caduti tramite le sentenze dei pretori d'assalto), lungi dall'avere forza di legge, parti colarmente quando si può sospettare un conflitto coi dettati costituzionali, cioè quelli che riguardano la tutela della salute e la libertà d'impresa. Le possibili azioni mirate a una modifica del decreto Cannabis sono mol teplici: per esempio, quelle basate sulla prescrizione «off label», cioè al di fuori delle indicazioni ufficialmen te approvate, prassi assai frequente da parte di medici e servizi di buona volontà, di per sé legittima salvo l'ac cresciuta responsabilità del medico in caso di effetti avversi. Se l'esten sione di questa prassi dai farmaci «non stupefacenti» a farmaci «stupe facenti» di cui è previsto l'uso medico dovesse dar luogo a sanzioni, allora l'apertura di un fronte giudiziario - magari sino alla Consulta - potrebbe portare a quelle modifiche che paio no irrinunciabili. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FUORILUOGO 09/12/2015 Pag. 1 diffusione:50924 tiratura:71724 Genova fa il pieno e quest'anno il turismo porta 400 milioni CALZERONI GENOVA. Ponte dell'Immacolata da tutto esaurito e Genova fa due conti su quanto il turismo in crescita porta alla città. Il calcolo è stato fatto con una interpolazione da diversi enti di ricerca, a cominciare daScienze politiche dell'Università di Genova e dal Centro ECM e il risultato per il 2015 dà 400 milioni di euro in entrata tra hotel, shopping, musei, uso dei mezzi pubblici, ristorazione. Tra i molti dati raccolti, quello che riguarda i 780 mila turisti che pernottano a Genova per una o due notti: oltre la metà di questi è straniero. Grande impulso anche dal turismo congressuale. >> 15 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL PONTE FESTIVO 09/12/2015 Pag. 37 diffusione:48191 tiratura:71039 Napoli: parte l'iniziativa "Un Farmaco per tutti" L'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli partecipa al Progetto di Solidarietà promosso dall'Arcivescovo di Napoli, Card. Crescenzio Sepe e realizzato in sinergia con Federfarma Napoli e l'Azienda Ospedaliera Santobono Pausilipon e con la generosità di tanti". colta dai napoletani che, ancora una volta, risponderanno al nostro appello con vitale solidarietà, dando al progetto un valore aggiunto alla lotta contro la povertà sanitaria ". Il progetto ha come finalità l'utilizzo e la distribuzione di prodotti anche diversi dai farmaci (come presidi medico chirurgici o integratori) e dispositivi medici non ancora scaduti. I farmaci raccolti all'interno delle farmacie aderenti ad " Un Farmaco per Tutti " (contraddistinte da loghi adesivi e locandine) saranno successivamente smistati ai vari enti assistenziali che già collaborano con l'Arcidiocesi di Napoli e che partecipano all'iniziativa, previa catalogazione gestita dai farmacisti cattolici dell'ordine di Napoli. La donazione dei farmaci è possibile tutto l'anno grazie ai contenitori sempre presenti nelle farmacie partecipanti. " Per un'ente come il nostro - conclude Santagada - che ha tra i propri valori inalienabili il prendersi cura del territorio e dei cittadini, essere tra gli operatori di questa iniziativa è significativo poichè abbiamo il dovere di tutelare la salute sostenendo l'accesso ai farmaci da parte di tutti i cittadini. Con questo progetto, la farmacia conferma il suo valore sociale ". La possibilitá di donare é aperta non solo ai cittadini ma anche alle aziende farmaceutiche che potranno rendere disponibili tutti quei farmaci che non possono più essere commercializzati, o perché prossimi alla data di scadenza, o per la presenza di difetti " estetici " di confezionamento. L'incremento della diffusione della povertà sanitaria fa aumentare le richieste di assistenza di bisognosi presso gli enti caritatevoli; di conseguenza, gli stessi enti, hanno sempre più bisogno di volontari professionisti, soprattutto nel campo della gestione del farmaco. Pertanto, è aumentata la richiesta di farmacisti volontari che prestino la loro opera nell'ambito delle azioni contro la povertà sanitaria. In Italia, sono più di 400 mila le persone che non possono permettersi i farmaci di cui hanno bisogno " e a crescere, soprattutto, è il numero di italiani in difficoltà ", spiega Enzo Santagada , Presidente dell'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli (nella foto). Nel 2015, la richiesta di medicinali da parte degli enti assistenziali e caritativi è risultata in aumento del 6,5% rispetto allo scorso anno. " In questo scenario - prosegue Santagada - l'iniziativa "Un Farmaco per Tutti" promossa dall'Arcivescovo di Napoli, Card. Crescenzio Sepe in sinergia con il nostro Ordine e condivisa dal presidente di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio, rappresenta un rilevante momento di aiuto e di sostegno; sono certo che l'iniziativa sarà ben ac- SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ORDINE DEI FARMACISTI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI 09/12/2015 Pag. 33 diffusione:48191 tiratura:71039 Stop all'Arsan, in aula la legge. Pronto il ricorso Il Consiglio decide sul destino dell'Agenzia. Montemarano: impugno il provvedimento L'inchiesta Il governatore riferirà in aula in merito all'indagine in cui risulta coinvolto Gerardo Ausiello © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Consiglio regionale ci riprova. Dopo flop, polemiche e clamorose proteste (come quella attuata nelle scorse settimane dai grillini con l'occupazione dei banchi della presidenza), l'assemblea campana si riunisce oggi per ascoltare la relazione del governatore Vincenzo De Luca sull'inchiesta in cui è coinvolto, quella su nomine e ricatti nella sanità partenopea. Ma oggi si decide anche il destino dell'Arsan, l'Agenzia regionale sanitaria che il presidente della giunta ha promesso di abolire. Ci riuscirà? Ha i numeri per farlo, anche se le opposizioni annunciano battaglia a colpi di emendamenti. E, comunque, se pure dovesse arrivare il via libera del Consiglio alla soppressione dell'Agenzia, la partita non sarebbe chiusa. Sì, perché il direttore generale Angelo Montemarano è pronto ad impugnare il provvedimento: «Studieremo le carte, non escludo un ricorso», avverte. Eppure De Luca è deciso ad andare fino in fondo: «L'Arsan è un carrozzone clientelare, risparmieremo 8 milioni di euro». Anche perché, ha ironizzato, «affidare la verifica della regolarità della spesa sanitaria all'Arsan è come farsi insegnare il catechismo da Pietro Pacciani». Montemarano, che nelle scorse settimane aveva respinto la richiesta di dimissioni avanzata dall'ex sindaco di Salerno, gli risponde difendendo il ruolo «strategico» della struttura da lui guidata: «Il blocco delle attività svolte dall'Agenzia paralizzerebbe il funzionamento dell'intera filiera delle aziende del settore - avverte - inclusa la distribuzione dei farmaci ospedalieri». Il braccio di ferrò sarà dunque inevitabile. Se il governatore potrà infatti contare sulla maggioranza, Montemarano avrà dalla sua parte il centrodestra e l'ex governatore Stefano Caldoro che lo ha nominato alla guida dell'Arsan. In mezzo i consiglieri grillini, che non fanno sconti ad entrambi gli schieramenti. All'attenzione dell'Aula arriva poi il disegno di legge che definisce le nuove norme per la scelta dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere. L'obiettivo è «semplificare»: in questo senso il testo prevede che non ci sia più una commissione per ogni Asl o ospedale ma che la scelta della cinquina di aspiranti manager spetti ad un'unica commissione, i cui componenti scendono da cinque a tre. Non potranno far parte di questa commissione né essere nominati direttori generali soggetti condannati con sentenza, anche non definitiva, della Corte dei Conti che stabilisca il risarcimento di danno erariale per condotte dolose. Una mannaia, voluta dal Movimento 5 Stelle con un emendamento ad hoc, che però, chiarisce Montemarano, non lo riguarda direttamente: «La mia è una condanna per colpa, come quelle che in genere vengono comminate agli amministratori pubblici. Diverso - osserva - il caso del dolo, che vale nei confronti di coloro che provocano un danno volontariamente. In questo caso non bisogna fare sconti, sono d'accordo anch'io». Sempre in questo ambito, il Consiglio è chiamato a discutere del disegno di legge che istituisce l'Ufficio speciale servizio ispettivo sanitario e socio-sanitario. Infine il provvedimento che punta alla costituzione di una Commissione d'inchiesta su società partecipate, consorzi ed enti strumentali dipendenti dalla Regione. Ma prima di tutto ciò De Luca dovrà superare lo scoglio del dibattito sul tema più spinoso, ovvero l'inchiesta giudiziaria in cui è coinvolto e che ha portato alle dimissioni dell'ex capo della sua segreteria politica, Nello Mastursi. Una vicenda, ancora da chiarire, che ha spinto il centrodestra ad annunciare la presentazione di una mozione di sfiducia. Lo avevano fatto anche i grillini, che hanno però dovuto rinunciare perché non avevano i numeri per portarla in aula. Il centrodestra, invece, i numeri li ha e non è escluso che il Movimento 5 Stelle decida di sottoscriverla quella mozione che, seppur costruita diversamente, mira allo stesso obiettivo, ovvero mandare a casa il governatore. Foto: Si torna in aula A sinistra il Consiglio regionale della Campania. In alto il governatore Vincenzo De Luca, che oggi riferirà sull'inchiesta SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La Regione, il caso 09/12/2015 Pag. 32 diffusione:48191 tiratura:71039 Nelle farmacie la prenotazione delle visite «Il Centro Unico Prenotazioni campano permetterà ai cittadini di recarsi presso le 1.400 farmacie della regione e prenotare servizi di assistenza domiciliari e visite presso i centri convenzionati. È uno strumento che renderà più semplice per i cittadini accedere ai servizi socio-sanitari. È la prima volta che accade in Italia grazie alla collaborazione con Federfarma. L'obiettivo è di essere parte integrante di un sistema complesso di assistenza sanitaria territoriale e residenziale. Con il Cup, infatti, per i cittadini sarà agevolato l'accesso alle prestazioni, diminuiranno le liste di attesa presso i nosocomi e saranno limitati gli accessi impropri presso i pronto soccorso territoriali». Lo ha detto Salvatore Isaia, presidente dell'Osservatorio regionale sulla Terza Età di Anaste (Associazione Nazionale Strutture per la Terza Età), presentando il Centro Unico Prenotazioni campano. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il Cup 09/12/2015 Pag. 100 N.51 - 15 dicembre 2015 diffusione:269092 tiratura:349415 Fai come le tre lettrici, partecipa all'iniziativa che esalta la tua bellezza. chiama il numero verde e scopri la Farmacia più vicina 800.916.482 Qual è il vantaggio di truccarsi in farmacia? l'attenzione non solo al risultato immediato, ma anche ai miglioramenti nel tempo. la roche-posay invita le lettrici di donna moderna a provare la differenza in 46 farmacie selezionate. chiama il numero verde, scopri la più comoda per te e passa a ritirare il tuo kit prova. nell'occasione riceverai i consigli personalizzati per il tuo rituale viso e per valorizzare i tuoi punti forti in pochi gesti. con la roche-posay hai la sicurezza del trattamento e dei colori moda! 3 STEP PEr la SEduTa di makE uP idEalE con la rochE-PoSay Color: la scelta di un tocco di colore dona personalità e fascino, magari anche seguendo le nuance più di moda. 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Foto: a sinistra emanuela riceve la scheda con i consigli personalizzati, a destra le lettrici di donna moderna nella farmacia Gastaldi, via Faccioli 2, milano SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Prova anche tu il make uP trattamento: vieni in Farmacia e ritira il tuo kit prova personalizzato 08/12/2015 Pag. 52 N.12 - dicembre 2015 L'aeroporto di Torino torna a volare alto: «Obiettivo: 4 milioni di passeggeri all'anno» L'amministratore delegato di SAGAT, Roberto Barbieri, illustra le strategie dello scalo torinese che punta ad aumentare l'offerta per una clientela di qualità e attenta alle nuove proposte L'aeroporto Sandro Pertini di Torino ha ripreso a volare alto, dopo qualche turbolenza negli anni passati. Merito delle scelte azzeccate di un management della SAGAT - la società che gestisce lo scalo torinese che ha saputo attrarre sempre più compagnie aeree, aumentare i collegamenti con l'Europa e aumentare progressivamente il numero dei passeggeri con un obiettivo ambizioso, dichiarato dall'amministratore delegato Roberto Barbieri: «Arrivare nel 2016 a 4 milioni di passeggeri». Dottor Barbieri, dopo anni di incertezza ora lo scalo ha ripreso a volare. Quali sono le vostre previsioni per il futuro? «Torino usciva senza dubbio da una periodo non brillantissimo, ma ora il vento è cambiato. E non da oggi. L'anno in corso sarà infatti il secondo consecutivo di crescita per il nostro scalo, e prevediamo una buona performance anche nel 2016. In sostanza nel 2013 avevamo chiuso attorno a 3 milioni e lOOmila passeggeri, il 2014 è stato chiuso a 3 milioni e 430mila e chiuderemo con tutta probabilità il 2015 a 3 milioni e 700 mila. L'obiettivo per il 2016 è arrivare ai 4 milioni di passeggeri che ogni anno partono o arrivano a Caselle. Sarebbe un grande successo specie considerando le caratteristiche del nostro scalo». Già, perchè Torino è sempre stato considerato un aeroporto particolare. «Bisogna sempre tenere presente che il Pertini è un aeroporto di nicchia, e che ha la particolarità di essere molto vicino a Malpensa. Alla luce di queste caratteristiche la nostra soddisfazione è ancora maggiore perché crescere sostanzialmente di un milione di passeggeri in tre anni non è certamente un dato di poco conto. Ed è molto positiva la crescita dei passeggeri sui collegamenti con l'estero: sui voli di linea internazionali la crescita è stata del 16-17 per cento. Questo perché siamo stati bravi a costruire un ottimo network internazionale, in particolare per quanto riguarda i collegamenti con i grandi hub. I torinesi che vogliono viaggiare per rotte intercontinentali possono partire proprio da Torino e poi cambiare volo nei principali aeroporti europei con i quali abbiamo rafforzato i collegamenti. Ormai abbiamo un target medio alto dei passeggeri avendo raggiunto una percentuale del 50 per cento dei voli nazionali e 50 per cento internazionali». I risultati fanno quindi ben sperare per il futuro. Quale direzione occorre seguire, ora, per rafforzare la crescita e migliorare ulteriormente le performances? «La direzione da seguire è quella di mantenere un buon equilibrio fra i voli low cost e i voli full price e non essere dipendenti da alcuna compagnia. Noi abbiamo una buona diversificazione per quanto riguarda le compagnie, ma anche per quanto riguarda la tipologia di volo, con un 50 per cento di low cost e un 50 per cento di full price. Abbiamo anche dovuto sopportare la crisi di Alitalia che aveva soppresso i voli per il Sud. Noi non siamo stati a guardare e li abbiamo sostituiti con altre compagnie. Adesso siamo l'aeroporto del Nord meglio collegato attraverso voli diretti con il Sud Italia: abbiamo collegamenti con Trapani, Palermo, Catania, Bari, Lamezia, Brindisi, Napoli. Possiamo quindi puntare su una buona diversificazione». II passeggero e le sue esigenze restano però al centro della vostra attenzione? «Certamente sì. Anche perchè il passeggero di Caselle è di buon livello, non si accontenta come chi, magari frequenta aeroporti dedicati esclusivamente al low cost. Per questo dobbiamo migliorare sempre più la qualità dei servizi offerti. Ad esempio ultimamente abbiamo aperto nuovi negozi, ampliando del 20 per cento le superfici messe a reddito. C'è una nuova farmacia, un nuovo sportello bancario, nuovi marchi della moda e abbiamo rafforzato il food&beverage». Per aumentare i passeggeri confidate anche nel turismo, su cui Torino sta puntando? «Torino è una città che sta certamente crescendo dal punto di vista turistico, ma che resta la dodicesima in Italia nella classifica dei visitatori. E poi molto turismo nazionale raggiunge Torino in auto e in treno, anche se la tratta su Roma (9 frequenze al giorno) non ha patito molto la concorrenza con i treni ad alta velocità. Roma resta la nostra prima destinazione». Per il SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato •SPECIALE PIEMONTE 08/12/2015 Pag. 52 N.12 - dicembre 2015 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato futuro dovremo aspettarci ancora più voli? «Speriamo di sì. E lavoriamo per questo. Consapevoli però che i voli li mettono le compagnie, non gli aeroporti. Noi dobbiamo offrire una buona assistenza tecnica e una buona comunicazione. Dobbiamo tentare di dimostrare che per alcune destinazioni ci sarebbero numerosi piemontesi e torinesi interessati a determinate tratte. Proseguendo con la politica promozionale per quanto riguarda i parcheggi e aspettando il completamento del sottopasso di corso Grosseto che entro tre anni consentirà ai torinesi dal centro di raggiungere l'aerporto in treno. Quello ci cambierebbe davvero la vita». ROBEKTO BARBIERI L'amministratore delegato di SAGAT, la società che gestisce l'aeroporto Sandro Pertini di Torino SACAT ha investito e continua a investire nello scalo. Negli ultimi anni sono sorti nuovi negozi ed è stato potenziato il food&beverage 08/12/2015 Pag. 24 N.12 - dicembre 2015 La contraffazione ruba miliardi alle imprese Da uno studio emerge che un consumatore su quattro ammette candidamente di comprare prodotti falsi. Danneggiando non solo il made in Italy, ma anche l'occupazione MARCO TRAVERSO Basta farsi un giro per le principali vie del centro di Roma, Milano, Torino o di qualsiasi altra città italiana per capire che il fenomeno è ormai esteso a macchia d'olio. Sarà per colpa della crisi - che ha svuotato i portafogli e i plafond delle carte di credito - o di una cultura sbagliata che porta a pensare che una griffe in bella mostra sul giubbotto o sulla polo, seppur taroccata, valga più della qualità dell'oggetto stesso. Sta di fatto che i dati diffusi da Confcommercio non lasciano spazio a tante interpretazioni: un consumatore su quattro ha acquistato almeno una volta nel 2015 un prodotto o servizio illegale. Si tratta di un dato preoccupante, in quanto segna un aumento rispetto allo scorso anno di acquisti illegale di abbigliamento, calzature e pelletteria. La buona notizia è che almeno gli italiani sembrano essersi fatti furbi: diminuisce infatti il numero dei consumatori di prodotti contraffatti appartenenti alle categorie potenzialmente più pericolose per la salute, come alimentari, cosmetici e profumi. Però i numeri restano pesanti anche in questo settore, e a farne le spese sono le aziende che puntano sulla qualità e che si vedono danneggiate da un fenomeno che nemmeno i controlli periodici delle forze dell'ordine riescono a stroncare L'acquisto di prodotti o servizi illegali parrebbe sostanzialmente legato a motivi di natura economica ed è preoccupantemente considerato «normale». Per contro cresce la consapevolezza sui rischi per la salute e aumentano le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti che si ritengono danneggiate dall'azione dell'illegalità. E per oltre 1*80% delle imprese del terziario il mercato dei prodotti illegali e dell'esercizio abusivo delle professioni è in continua crescita. Il consumatore di prodotti e servizi illegali è in prevalenza donna (nel 59,5% dei casi), dai 35 anni in su (per il 79,2%), appartenente ad un nucleo familiare di almeno due persone. Risiede principalmente al Sud (per il 43,5%), ha un livello d'istruzione medio-basso (per il 72,9%), è casalinga, pensionato, impiegato o operaio (per 1*86,196). Questi, in sintesi, i principali risultati dell'indagine sulla contraffazione e l'abusivismo realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia, in collaborazione con Format Research, commissionata per celebrare nel migliore dei modi, con uno studio approfondito la Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio «Legalità, mi piace» che si è tenuta lo scorso 25 novembre. La classifica dei «tarocchi» Nel 2015 il 25,8% dei consumatori ha ammesso di avere acquistato prodotti contraffatti. Tra i prodotti scopiazzati e più venduti sul mercato nero è in aumento l'abbigliamento (57,9% quest'anno rispetto al 46,6% del 2014, con un incremento di oltre l'll%), di calzature (29,2% contro 23,3% dell'anno precedente, pari a circa il 6% in più), di pelletteria (27,7% rispetto al 24,9% del 2014, con un incremento di quasi il 3%). Diminuisce, in alcuni casi significativamente, rispetto all'anno scorso l'acquisto dei prodotti contraffatti appartenenti alle categorie potenzialmente più pericolose per la salute, come prodotti alimentari (-5,4%), cosmetici e profumi (-5,4%), farmaci (-1,3%). L'acquisto di prodotti o servizi illegali è sostanzialmente legato a motivi di natura economica: per il 72,1% dei consumatori «non si hanno i soldi per comprare i prodotti legali» e per il 70% dei consumatori «si pensa di fare in questo modo un buon affare, risparmiando». In realtà è molto spesso vero il contrario, in quanto il prodotto contraffatto è il più delle volte confezionato con materiale scadente e tende a non durare nel tempo. In tanti però, pensano che il mercato della contraffazione possa rappresentare una valida alternativa alle griffes originali, senza probabilmente rendersi conto di quanto sia grave il danno al sistema ecomico nazionale. Anche perchè a essere copiate sono soprattutto le grandi marche di abbigliamento del made in Italy. Un recente rapporto del Censis stima in 6,5 miliardi di euro all'anno il giro di affari dei prodotti taroccati. Merce che se che se venisse acquistata nella versione originale porterebbe un fatturato per le imprese ci circa 13 miliardi. Una bella boccata di ossigeno che eviterebbe, con tutta probabilità, di dover assistere al triste SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato MERCATI & BUSINESS/RICERCA DI CONFCOMMERCIO 08/12/2015 Pag. 24 N.12 - dicembre 2015 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato spettacolo della desertificazione commerciale di molte città italiane. In tutto questo c'è poi un dato, in particolare, che lascia l'amaro in bocca: il 72,4% dei consumatori è d'accordo con l'affermazione secondo la quale l'acquisto dei prodotti illegali o l'utilizzo di servizi irregolari è piuttosto normale e per di più si rivela utile per chi è in difficoltà economica. Un consumatore su tre afferma che l'acquisto illegale è effettuato in modo consapevole. Allo stesso tempo cresce la consalezza dei consumatori sui rischi per la :e (l'80% contro il 71% del 2014) e per la -ezza (il 66,2% rispetto al 63,3% dell'andott no icorso) derivante dall'acquisto di proo servizi illegali. E non vale nemmeno la scusa della superficialità o dell'ignoranza delle leggi: secondo la ricerca otto consumatori su dieci sono informati sul rischio di incorrere in sanzioni amministrative e un consumatore su due ha letto, visto o ascoltato campagne di sensibilizzazione contro la contraffazione.. La versione delle imprese A farne le spese, come si diceva, sono invece le imprese: il 62,1% delle aziende del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti si ritiene danneggiato dall'azione dell'illegalità (+1% rispetto allo scorso anno). A sostenerlo sono in prevalenza imprese del Nord Ovest (67%) e del Sud (64,6%), ma questo sentiment è in crescita tra le imprese del Nord Est (+10,4%) e del Centro (+3,1%). Tra gli effetti più dannosi prodotti dalle diverse forme di illegalità (contraffazione dei prodotti, acquisizione illegale di prodotti via internet, musica e videogiochi, abusivismo commerciale e/o esercizio illegale di una professione), le imprese indicano principalmente la concorrenza sleale (62,5%), la riduzione dei ricavi e del fatturato a causa delle mancate vendite (34,8%), la spesa per i servizi di videosorveglianza (17,7%), il dover rinunciare ad assumere nuovi addetti o, in qualche caso, a mantenere i livelli occupazionali attuali (16,2%). Per oltre l'80% delle imprese del terziario il mercato dei prodotti illegali e dell'esercizio abusivo delle professioni è in continua crescita. i» Nonostante i continui controlli e sequestri da parte delle forze dell'ordine il mercato dei prodotti fasulli, in particolare abbigliamento, non conosce crisi Quasi l'80 per cento sostiene che sia una prassi normaleGiocattoli Musica, video, videogiochi Farmaci e prodotti parafarmaceutici Prodotti di elettronica ed elettrodomestici Servizi offerti da sogggetti non autorizzati Ceramica, sanitari, pezzi di ricambio, gadget Biglietti «piratati» per spettacoli, concerti, cinema Profumi e prodotti cosmetici 12,2 QUALI PRODOTTI (0 SERVIZI) ILLEGALI HA ACQUISTATO NELL'ULTIMO ANNO (2015)?44,0 35,9 32,1 32,4 CERTAMENTE SI, IN OGNI CASO SI CORRONO DEI RISCHI, BISOGNA ESSERE ABILI NELL'ACQUISTO NO, NON SI ACQUISTA IN MODO CONSAPEVOLE +0,3 RISPETTO AL 2014 44,0 35,9 36,4 INDIPENDENTEMENTE DAL FATTO CHE ABBIA MAI AC0UISTAT0 UN PRODOTTO CONTRAFFATTO 0 USUFRUITO DI UN SERVIZIO IN MODO IRREGOLARE, A SUO AVVISO, COMPORTANDOSI IN QUESTO MODO, SI ACQUISTA IN MODO CONSAPEVOLE? «FURBETTI SÌ, MA CON U N OCCHIO ALLA SALUTE» Crescono gli acquisti di vestiti, giochi elettronici e manufatti griffati falsi, ma diminuiscono quelli di farmaci, prodotti para faramceutici, profumi e prodotti cosmetici di dubbia provenienza, che potrebbero creare danni all'organismo Il calo dei fatturati impedisce di assumereLA CONCORRENZA SLEALE LA PERDITA DI APPEAL DELLA SUA IMPRESA LA RIDUZIONE DEI RICAVI /FATTURATO (LA MANCATA VENDITA) LA PERDITA DI APPEAL DEI PRODOTTI VENDUTI E/O DEI SERVIZI EROGATI DALLA SUA IMPRESA LA SPESA CHE DERIVA DALL'ACQUISTO DI SERVIZI DI VIDEOSORVEGUANZA/ ANTITACCHEGGIO 0 DA PERSONALE DI SORVEGLIANZA IL DOVER RINUNCIARE AD NUOVI ADDETTI (0 MANTENERE QUELLI ATTUALI ) A CAUSA DELLE DIFFICOLTÀ NEL DOVER SOSTENERE I COSTI Valori %. La somma delle percentuali è diversa da 100 perché erano ammesse risposte multiple. PENSANDO ALL'ILLEGALITÀ IN TUTTE LE SUE DIVERSE FORME, QUALE TRA LE SEGUENTI DANNEGGIA LA SUA IMPRESA LA PIAGA DELL'ILLEGALITÀ Per gli operatori interpellati da Confcommercio il danno più gravoso è dovuto alla concorrenza sleale, seguita dalle mancate vendite 09/12/2015 Pag. 140 N.50 - 16 dicembre 2015 diffusione:151035 tiratura:250348 PROFUMO di spezie a fior di pelle Cannella, zenzero, chiodi di garofano, noce moscata, anice e vaniglia profumano di Natale e sono un vero scrigno di principi attivi. Conosciute da sempre per le loro virtù benefìche sulla salute, oggi si rivelano ingredienti di punta della cosmesi naturale. Usale per bagni, impacchi, scrub e massaggi che ristorano pelle e capelli, nutrono, riequilibrano, sgonfiano e attenuano perfino le smagliature. Qui trovi le ricette che puoi preparare da sola, sono semplici e ti regalano una marcia in più Simona Fedele - testi di Isabella Avanzini Intense, calde e avvolgenti, basta "sentire" le note olfattive delle spezie per rigenerarsi nel corpo e nell'anima. Soprattutto d'inverno. La ricerca scientifica ha messo in luce proprietà più specifiche come la capacità di agire su circolazione e sistema nervoso e perfino sulle cellule. Tutte virtù che ne fanno ottimi alleati nel beauty case della stagione più fredda: alcune sono più adatte per proteggere o lenire la pelle, altre per rigenerare i capelli fragilizzati dal gelo, altre ancora per tonificare i muscoli o mantenere l'elasticità. Zanzero Dolce e piccante, lo zenzero è una panacea contro i raffreddori per le sue proprietà riscaldanti e antinfiammatorie, le stesse che lo rendono portentoso per il microcircolo e la rigenerazione delle cellule cutanee. Pelalo con il bordo di un cucchiaino e usalo grattugiato oppure come infuso (fai bollire un pezzo dieci minuti in una pentola d'acqua e lascialo a riposo altri dieci minuti). RICETTE DA PROVARE Pediluvio defaticante Infreddolita e contratta? Un pediluvio a base di senape in polvere e zenzero scalda e rilassa le estremità con un effetto energizzante su tutto l'organismo. Miscela un cucchiaio e mezzo di senape in polvere e due di zenzero fresco grattugiato e sciogli il composto in una bacinella d'acqua calda, poi immergi i piedi per almeno un quarto d'ora. Una volta asciugati completa l'opera frizionandoli vigorosamente e massaggiando una crema allo zenzero. Massaggio "sciogli muscoli" Lo zenzero stimola la circolazione, di conseguenza è uno straordinario decontratturante per i muscoli tesi. Prepara e massaggia un elisir voluttuoso, evitando le zone delicate, che purifica e lenisce la pelle. Ecco la ricetta: unisci un pezzetto di zenzero affettato di due centimetri a dieci boccioli di rosa freschi in una tazza, dove avrai miscelato un cucchiaio di olio di mandorle, uno di argan, uno di nocciola oppure di germe di grano e metti il composto ottenuto a scaldare sul calorifero per un'ora. • Qannella Se sei una persona freddolosa, approfitta delle virtù hot della cannella, che tende ad asciugare l'umidità che il corpo percepisce e, in questo modo, stimola la circolazione. Ricca di antiossidanti e antibatterica, è un ottimo tonificante perché regola il livello di zuccheri nel sangue e rafforza il sistema immunitario. La cannella si rivela un buon alleato anche se soffri di winter blues, la malinconia tipica dei giorni bui e freddi, per il suo aroma confortante. Nella scelta opta per la qualità che proviene dallo Sri Lanka, meno forte di quella cinese, e per la spezia fresca perché più è "giovane" meglio è. RICETTE DA PROVARE Scrub per labbra al bacio Nei giorni di gelo le labbra perdono colore e, provate dalle escursioni termiche, si screpolano. La cannella le ripigmenta facendo affluire il sangue in superficie e regalando un effetto rimpolpante (non a caso è presente in molti lucidalabbra ad azione plump). Provala come scrub per eliminare le pellicine e idratare a fondo, basta aggiungere un cucchiaio di cannella e uno di zucchero a 25 grammi di burro di cocco e riporre il composto in frigo per massimo due settimane. Massaggialo sulle labbra tutte le mattine. Impacco per punte rovinate La cannella è portentosa per il cuoio capelluto, perché stimola il microcircolo e migliora l'ossigenazione, quindi è l'ingrediente ideale per fare una maschera rivitalizzante. Questa ricetta, in particolare, reidrata le punte secche e sfibrate da freddo e trattamenti: mescola un cucchiaio di cannella, due di miele che rafforza la fibra capillare, uno di olio di argan concentrato di vitamine antiossidanti e un cucchiaio e mezzo di yogurt bianco intero. Massaggia il composto sul cuoio capelluto e sulle lunghezze e lascia in posa per un'ora. Detergi e risciacqua bene, avrai una chioma leggera, lucente e rafforzata. Chiodi di garofano I chiodi di garofano sono minuscoli scrigni colmi di virtù contro i fastidi invernali. Questi piccoli fiori dal sentore fruttato e dolceamaro contengono principi attivi antisettici, antinfiammatori e protettivi SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato bellezza 09/12/2015 Pag. 140 N.50 - 16 dicembre 2015 diffusione:151035 tiratura:250348 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato naturali, basti pensare che i soli salicilati gli valgono la nomea di "aspirina vegetale". Il loro olio essenziale è efficace nel contrastare mal di gola, tosse e raffreddore, se soffri di questi disturbi diffondilo nell'aria con un diffusore oppure diluisci un paio di gocce in un bicchiere d'acqua calda dolcificato con miele, da bere due volte al giorno. RICETTE DA PROVARE Olio antietà purificante L'olio essenziale dei chiodi di garofano, stimolante del microcircolo, antiossidante e purificante, è un toccasana per difendere dal freddo la pelle, specie se è infiammata e impura. Aggiungine cinque gocce a 250 millilitri di olio vegetale: se usi quello di vinaccioli, leggero e a rapido assorbimento ma ricco di polifenoli e vitamine, diventa un eccellente trattamento antietà per viso, collo e décolleté, con l'olio di argan o oliva hai a tua disposizione uno struccante perfetto. Puoi diluirne • 1. Il delizioso mix di arancia candita e cannella impreziosisce il gel doccia esfoliante in edizione limitata, Bulle Gommante Pour le Bain Orange Confite & Cannelle Yves Rocher (4,95 euro). 2. Si assorbe subito lasciando sul corpo una fragranza persistente di frutta invernale e cannella, Nettari d'Inverno Latte Corpo Melograno e Polvere di stelle Bottega Verde (13,99 euro). 3. L'aroma inconfondibile ed energetico dello zenzero e le proprietà nutrienti e antiage dell'ibisco, Crema Profumata per il Corpo Ibisco Un Fiore per l'Africa L'Erbolario (17,50 euro). 4. La nota stuzzicante della vaniglia unita a tensioattivi delicati ed estratti vegetali per detergere corpo e capelli, Doccia Shampoo Vaniglia Piccante ErbarioToscano (13 euro). l'infuso nell'acqua del bagno per purificare la cute. Ecco la ricetta: fai bollire una manciata di chiodi di garofano per dieci minuti in un pentolino d'acqua e lascia a riposo altri dieci. Scrub riscaldante per le estremità Soffri di geloni? Con un macinino da caffè polverizza una manciata di chiodi di garofano e miscelala in olio di girasole, altamente idratante in caso di aridità e screpolature. Stendi il composto su cosce, polpacci e piedi prima di lavarti, l'olio aiuterà a fare assorbire meglio i principi attivi nell'epidermide, stimolando circolazione e metabolismo cellulare, ossigenando la cute oltre a restituirle la giusta temperatura. In questo periodo l'intero organismo risente dei notevoli sbalzi di temperatura tra le zone all'aria aperta e gli ambienti chiusi spesso surriscaldati. Viene in aiuto la noce moscata, dall'eccellente potere riattivante e stimolante del sistema nervoso. Con il suo aroma caldo, leggermente pungente e piuttosto dolce, la noce moscata si rivela benefica in molti modi, per esempio le sue virtù antinfiammatorie e lievemente depigmentanti riducono l'acne e accelerano il rinnovamento cellulare rendendo la pelle più luminosa e uniforme. RICETTE DA PROVARE Maschera rigenerante viso Nella medicina ayurvedica è usata per riequilibrare la produzione di sebo, infatti un pizzico di noce moscata diluita con acqua o miele ha doti astringenti e antibatteriche. In più è adatta per chi soffre d'acne, perché aiuta a schiarire i rossori. Una spezia magica anche per la sua capacità di ripristinare l'idratazione e di rendere l'incarnato radioso. Prova l'impacco che ottieni mischiando un cucchiaio di latte intero se hai la cute secca, o magro se è grassa, con due prese di noce moscata, da lasciare in posa per mezz'ora e rimuovere in seguito con abbondante acqua calda. Elisir per sfumare le smagliature La noce moscata è uno straordinario cicatrizzante perciò è perfetto per attenuare le smagliature, se cominci a usarlo adesso vedrai che per l'estate le avrai quasi "cancellate". La ricetta? Mischia un cucchiaino di cannella, uno di noce moscata e uno di miele, applica il tutto sulle smagliature un quarto d'ora e poi risciacqua con acqua fredda. cinice stellato Con le sue caratteristiche note olfattive limpide, trasparenti e luminose, l'anice aiuta a rischiarare i pensieri negativi nelle scure giornate invernali, fa bene alla salute dell'organismo, ammorbidisce la pelle e rende i capelli forti e setosi. Il suo attivo principale è l'anetolo, antisettico, stimolante e detossinante che protegge dalle escursioni termiche e dai raggi infrarossi emessi dalle fonti di calore, alle quali siamo costantemente esposti durante i mesi invernali. • 1. Riscalda con le note luminose di fico, gelsomino e vaniglia, Eau de Toilette L'Or Bio Melvita (34,90 euro). 2. Da degustare sotto la doccia l'accordo gourmet tra agrumi, rabarbaro e un tocco di chiodi di garofano, Gel Douche Pamplemousse Rhubarbe Pierre Hermé LOccitane en Provence (14,50 euro). 3. Golosità vanigliata per pelli secche, Vani la Burro Corpo Sephora (9,90 euro). 4. Ristora il viso con estratti di zafferano e bouqainville e una sottile fragranza fruttata, Crema Notte Ridensificante Anti-Età Nuxuriance Ultra Nuxe (49,50 euro da gennaio). UN 09/12/2015 Pag. 140 N.50 - 16 dicembre 2015 diffusione:151035 tiratura:250348 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato BICCHIERE DI VIN BRULÉ SCALDA, DISINFETTA E METTE DI BUONUMORE Un buon metodo per calmare le malattie da raffreddamento è bere un bicchiere di vin brulé, preparato con spezie dal potere antisettico e dall'effetto termoregolatore e protettivo del cavo orale. Versa in una casseruola un litro di vino rosso, aggiungi dieci chiodi di garofano, due bastoncini di cannella, la scorza di un limone e poco alla volta, mentre scaldi a fuoco lento, zucchero a piacere. Cuoci per dieci minuti. Filtra e sorseggia anche se non ami gli alcolici, perché durante la cottura l'alcol evapora. RICETTE DA PROVARE Macerato lenitivo contro il freddo Riempi la metà di un bicchiere con anice stellato e l'altra metà con olio di mandorle dolci. Chiudi e lascia macerare per un mese e mezzo, agitando ogni giorno. Quindi filtra e riponi in un luogo buio ma ben arieggiato, dopo aver aggiunto cinque gocce di olio essenziale di rosmarino come conservante naturale. Puoi usarlo per massaggiare cuoio capelluto, viso e mani prima di andare a letto. L'anice stellato è, infatti, ricco di tannini che conferiscono al macerato forti proprietà antiossidanti, che vanno bene anche per lenire le irritazioni provocate dal freddo. Puoi aggiungere qualche goccia di macerato alla crema corpo per reidratare e regolarizzare la produzione di sebo. Trattamento decontratturante L'essenza di anice stellato, più concentrata rispetto al frutto, ricorda molto la liquirizia e ha proprietà analoghe, apre le vie aeree superiori e le tonifica alleviando bronchiti e influenze. Se ne aggiungi cinque gocce a 250 millilitri di olio di germe di grano, aiuta a distendere la muscolatura contratta e rilassa corpo e mente la sera. Nell'acqua calda del bagno, metti questo blend che da conforto dal gelo, dallo stress e riequilibra la temperatura corporea: quattro gocce di olio essenziale di arancio, tre di anice e altrettante di cedro, neroli e camomilla. Vaniglia II suo aroma zuccherino e confortante suscita immediatamente una sensazione di benessere e relax. Gli stimoli olfattivi che ne derivano aiutano le ghiandole endocrine a produrre serotonina e inducono il sistema nervoso a generare endorfine, e dunque benessere e serenità. Il profumo di vaniglia è estremamente gratificante e calmante ed è persino d'aiuto nelle diete ipocaloriche, perché neutralizza il desiderio di zuccheri. Inoltre è perfetta per sciogliere la stanchezza muscolare, combattere i radicali liberi grazie ai tanti componenti antiossidanti e ancora ristruttura, rigenera e addolcisce l'epidermide più sensibile e irritata. RICETTE DA PROVARE Talco effetto cocoon Mescola due etti di amido di mais con due gocce di olio essenziale di arancia. Immergi due stecche di vaniglia e conserva in un luogo asciutto per un mese. Tampona il talco per assorbire l'umidità cutanea, curare gli arrossamenti o come deodorante. Olio solido nutriente Fai sciogliere a bagnomaria 50 grammi di burro di cacao, 19 grammi di olio di riso e 10 di cera d'api. Appena si scioglie togli il composto dal fuoco e metti 19 grammi di burro di karité. Fai intiepidire, poi aggiungi mezzo grammo di vitamina E (la trovi in farmacia) e 10 gocce di essenza di vaniglia. Prima che solidifichi versa il preparato nel contenitore per i cubetti di ghiaccio, lascia in freezer mezz'ora e sformalo. Nella vasca fai sciogliere un cubetto sotto il getto e massaggia il burro che si stratificherà a filo d'acqua prima del risciacquo. Sotto la doccia spalmalo direttamente sulla pelle bagnata.!! 1. Ha uno stile cosmopolita e un'anima mediterranea, la miscela aromatica per lui e per lei di vetiver, basilico e chiodi di garofano, Tacit Eau de Parfum Aèsop (80 euro). 2. Deterge con dolcezza e rivitalizza grazie alla sua calda fragranza, Bagno Crema Sole d'Inverno Perlier (9,50 euro). 3. Rinfresca, tonifica e idrata in un unico gesto l'acqua di trattamento profumata all'olio essenziale di arancia rossa unito a quelli di bergamotto, limone e mandarino, mentre gli estratti di kiwi, ginseng e aloè vera mantengono a lungo morbida la pelle, Eau des Bienfaits RogerS Gallet (33 euro). 4. Ricetta antiaridità per le mani, odora di spezie e incenso il sapone liquido in confezione natalizia, Frankincense & Allspice Molton Brown London (19,20 euro). BRUNO POISARD, FOLIO-ID.COM, 09/12/2015 Pag. 81 SPECIALE INVERNO diffusione:63048 tiratura:116345 FRAGILI come il cristallo NON CÕé DUBBIO: CONTORNO OCCHI , LABBRA E COLLO SONO LE ZONE DI VISO E DINTORNI PIô A RISCHIO. DA TRATTARE IN MODO PARTICOLARMENTE SOFT TESTO DI MONICA CAITI Sottile e soggetto a continue sollecitazioni dai muscoli sottostanti, il contorno occhi è la parte del viso che si segna più rapidamente. Ma sgradevoli rughette verticali colpiscono anche la zona intorno alle labbra che, con l'andare degli anni, si assottigliano progressivamente. Per non parlare del collo: età, posture sbagliate ed eccessive esposizioni al sole sono tra i principali responsabili dell'invecchiamento precoce. Ecco il da farsi. CONTORNO OCCHI Molte le cause che rendono vulnerabile questa zona del viso. «A predisporre il contorno occhi all'invecchiamento precoce è la scarsa produzione di sebo, che favorisce la disidratazione epidermica, li tocchi e poi asportare. Elimina cellule morte e pellicine, lasciando la bocca morbida e levigata. «Vulnerabili agli sbalzi di temperatura, le labbra esigono una dose supplementare di trattamenti nutrienti, anche in stick da portare sempre con sé in borsetta», precisa la dermatologa. «Contengono principi idratanti, emollienti e lenitivi: pantenolo, squalene (estratto vegetale dell'olio di oliva), ceramidi, olio di rosa mosqueta, alfa bisabolo, burro di karitè...». E contro rughe e segni del tempo? «Oltre alle classiche emulsioni ristrutturanti, ridensificanti e antirughe, con filtri Uv, vitamina E e principi antiossidanti, ci sono prodotti di nuova generazione, che si ispirano ai trattamenti di medicina estetica, mimando, per esempio, gli eetti riempitivi dei filler per "riempire" le piccole rughe del contorno labbra», continua Belmontesi. Non mancano creme e rossetti rimpolpanti: a base di vitamine ed estratti vegetali, garantiscono un temporaneo aumento di volume delle labbra. Se ci sono taglietti e spaccature, perfetta una crema all'ossido di zinco e calendula. Meglio di sera perché lascia uno strato bianco-latte. Il ritocco Davanti allo specchio, il primo cruccio per una donna sono le microrughe verticali sul labbro superiore, che invecchiano tutto il viso. Colpa del tempo, ma anche - e soprattutto - del fumo e dell'eccessiva esposizione ai raggi solari. «Se sono superficiali, per eliminarle si può optare per il laser CO2 frazionale: si avvale di un raggio ad anidride carbonica che agisce sul contenuto d'acqua delle cellule, vaporizzandole, senza danneggiare o ustionare i tessuti circostanti», commenta la specialista. In alternativa, le rughe si possono combattere con lo skin needling, o biorimodellamento meccanico: appositi rulli con microaghi perforano l'epidermite stimolando la sintesi di collagene ed elastina. COLLO La sua pelle è sottilissima, molto più di quella del viso. Inoltre è povera di tessuto adiposo e di ghiandole sebacee e sottoposta a movimenti continui (che facilitano l'insorgere delle rughe). È il collo. Come se non bastasse, la muscolatura - o platisma, che si contrae per ritrarre il collo verso la mandibola - non è agganciata a strutture ossee che ne garantirebbero la tenuta. Con l'avanzare dell'età (seppur in modo molto diverso a seconda delle persone) persino lo Smas (Sistema muscolo aponeurotico superficiale), ovvero la struttura che ingloba le fasce muscolari e una parte del grasso sottocutaneo, tende ad «aprirsi» e a formare due cordoni laterali separati da uno spazio vuoto. Dunque il collo invecchia prima (e peggio) del viso, anche a causa della continua esposizione ai raggi Uv e dello stile di vita. Le donne più soggette ai cedimenti di questa zona? Le tecno-dipendenti, che controllano i propri device fino a 150 volte in 24 ore. Seguite da tutti coloro che tendono ad assumere la postura da tablet e smartphone, inclinando la testa e fissando la vista molto più in basso rispetto alla linea dello sguardo. La beauty routine Per prevenire questa «disfatta», d'obbligo un'accurata routine cosmetica quotidiana. A cominciare dalla pulizia della pelle, massaggiando il latte detergente coi polpastrelli. Insisti nella zona posteriore del collo, dove i capelli possono «sporcare» di più la pelle. Quindi, elimina i residui con un dischetto di cotone. Un paio di volte la settimana, fai uno scrub leggero con lo stesso prodotto per il viso. Procedi dal basso verso l'alto e sciacqua usando una spugnetta inumidita. Ma il must resta nutrire e rivitalizzare l'epidermide. Mattina e sera, applica un generoso strato di crema antietà, specifica per il collo, SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 36 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato BELLEZZA 09/12/2015 Pag. 81 SPECIALE INVERNO diffusione:63048 tiratura:116345 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 37 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato meglio se arricchita con ingredienti tensori e rassodanti. Per potenziare l'azione dei trattamenti, ideale un automassaggio, che riattiva il microcircolo, drena le tossine e stimola la produzione di collagene. Per farlo, usa uno speciale manubrio con rotelle di legno (si acquista in profumeria o in erboristeria), passandolo delicatamente sul collo con movimenti dal basso verso l'alto. Il ritocco Tanto delicato il collo, che persino la medicina estetica promette risultati modesti: «Banditi i laser, si può puntare su peeling a bassa concentrazione di attivi per migliorare la trama cutanea, skinbooster, ovvero particolari formulazioni di acido ialuronico Nasha, studiate non per "riempire" le rughe, ma per ripristinare il corretto funzionamento dei meccanismi vitali della pelle e fili di trazione riassorbibili di polidiossanone», conclude Belmontesi. «Inseriti con aghi sottilissimi e indolori, ricreano una sorta di rete sotto il derma, favorendo sia la trazione dei tessuti, sia la loro rigenerazione». Efficace è poi il Prp, ovvero una soluzione ad altissima concentrazione di fattori di crescita piastrinici, ottenuta dallo specialista grazie a una tecnica codificata, che prevede la centrifugazione del sangue autologo (cioè dello stesso paziente) e quindi la separazione degli strati di cellule. Innestato nella zona da trattare, il Prp accelera la proliferazione cellulare (specie delle staminali), accelerando i processi riparativi, la rivascolarizzazione della pelle e la sintesi di collagene. GETTY MARKA2. UNA CREMA PER IL CONTORNO OCCHI DI DERIVAZIONE NATURALE AL 98%: È BOTANICAL KINETICS ENERGIZING EYE CREME AVEDA (15 ML, 39 €, IN SALONE E SPA), CON RADICE DI LIQUIRIZIA E CAFFEINA. 1. GENIUS ULTIMATE ANTI-AGING EYE CREAM ALGENIST (15 ML, 62,90 €, DA SEPHORA) RUOTA INTORNO AD ACIDO ALGURONICO E OLIO ALLE MICRO-ALGHE, PIÙ UN COLLAGENE DI ORIGINE NATURALE ED ESTRATTO DI MIMOSA DI COSTANTINOPOLI. RISULTATO: SEGNI DEL TEMPO, OCCHIAIE E GONFIORI RIDOTTI. 3. LIFACTIV SERUM 10 OCCHI & CIGLIA VICHY (15 ML, 31,50 €, FARMACIA) È UN SIERO ANTI-ETÀ OCCHI E FORTIFICANTE DELLE CIGLIA CON RHAMNOSE, CERAMIDE E AGENTI ILLUMINANTI, PIÙ ACQUA TERMALE. 4. CON «VELENO D'APE», ACIDO IALURONICO ED ESTRATTI DI RUSCO, IPPOCASTANO E CENTELLA ASIATICA TOO BEE EYE & LIP CONTOUR IÒ SKINCARE (15 ML, 80 €, CENTRI ESTETICI E FARMACIA) SVOLGE UN'AZIONE ANTIOSSIDANTE, RIEMPITIVA, PROTETTIVA E ANTIOCCHIAIE. 5. MIX DI RETINALDEIDE E FRAMMENTI DI ACIDO IALURONICO PIÙ SOLFATO DI DESTRANO CHE ATTENUA LE BORSE: È ELUAGE CONTORNO OCCHI EAU THERMALE AVÈNE (15 ML, 33 €, FARMACIA), RASSODANTE, LENITIVO, LEVIGANTE. 6. PUÒ ESSERE USATO DI NOTTE SU VISO, COLLO E DÉCOLLETÉ O DI GIORNO SUL CONTORNO OCCHI: HYDRA DEW NOURISHING GEL CREAM ALL NIGHT FACIAL REPAIR AND DAILY EYE CONTOUR CREAM 2 IN 1 ACTION REPÊCHAGE (28 G, 56 €, CENTRI ESTETICI E SPA). 7. DONA UN EFFETTO FILLER ISTANTANEO: DEFENCE ELIXAGE CONTOUR BALSAMO OCCHI-LABBRA BIONIKE (15 ML, 45,50 €, FARMACIA), CON IL COMPLESSO ANTIINVECCHIAMENTO SUBLI-FACE. 8. IL PLUS TECNOLOGICO DI LIFT COUTURE BECOS (15 ML, 59 €, CENTRI ESTETICI BECOS)? UN DISPOSITIVO DOTATO DI LUCE LED E UN SISTEMA VIBROM A SSAG GIANTE CHE E S A LTA L'A ZI O NE DE L P RO DO T T O : L A T E X T URE A V V O L G E DELICATAMENTE LA PELLE DONANDO UNA PIACEVOLE SENSAZIONE DI FRESCHEZZA. BALSAMO PER LABBRA NUTRIENTE E RIGENERANTE, ATODERM LÈVRES BAUME RÉPARATEUR BIODERMA (15 ML, 8,90 €, FARMACIA) VANTA VITAMINE PP ED E ANTIOSSIDANTI E OLIO DI AVOCADO, PROTETTIVO. IDEALE PER LABBRA SECCHE E SCEPOLATE. RASSODANTE AD ALTA CONCENTRAZIONE DI DENSEINA, UN LIPOPETIDE RASSODANTE PER ISODENSE CONTOUR DES YEUX URIAGE EAU THERMALE (15 ML, 29,50 €, FARMACIA). PLUS ESCLUSIVO: LA PRESENZA DI PIGMENTI SOFT- FOCUS CHE, PER EFFETTO OTTICO, ATTENUANO LE OCCHIAIE. CON ESTRATTI VEGETALI LA FORMULA DI S.O.S. LABBRA L'OFFICINALE DEL DOTTOR CICCARELLI (5,5 ML, 4,10 €, FARMACIA) RUOTA INTORNO AL COMPLESSO SKINSAVE® (ESTRATTI 09/12/2015 Pag. 81 SPECIALE INVERNO diffusione:63048 tiratura:116345 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 38 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato DI CAPPERI, FOGLIE DI OLIVO E FICO D'INDIA) CON AZIONE LENITIVA, ANTIOSSIDANTE E RIPARATRICE DELLA PELLE. TRATTAMENTO SOS L'ANTI-AGING NECK AND DÉCOLLETÉ FIRM & REPAIR CREAM PREVAGE ELIZABETH ARDEN (50 ML, 115 €, PROFUMERIA) SFRUTTA IDEBENONE, MIX DI ANTIOSSIDANTI, LIPOAMMINOACIDI (CHE FAVORISCONO LA PRODUZIONE NATURALE DI COLLAGENE ED ELASTINA) E ACIDO IALURONICO. "L'automassaggio al collo pote nzia gli effetti de i trattame nti cosmetici Foto: STILL LIFE DI DECABIBO Foto: 7 09/12/2015 Pag. 68 SPECIALE INVERNO diffusione:63048 tiratura:116345 AMICO PER LA PELLE È IL FONDOTINTA. TRUCCO BASIC PER ECCELLENZA, SFOGGIA SPICCATE PERFORMANCE TRATTANTI. E, NON A CASO, È IL COSMETICO PIÙ USATO IN INVERNO. DA SCOPRIRE TESTO DI MONICA CAITI STILL LIFE DI DECABIBÒ Niente divide le donne più del fondotinta. C'è chi non l'ha mai nemmeno preso in considerazione. E chi non vi rinuncia neppure per andare a fare la spesa. Forse per mettere d'accordo le due opposte... fazioni, basta conoscere un po' meglio questo cosmetico, tra i più eclettici e ricchi di innovazione del settore. Prodotto basic per qualunque make-up, negli ultimi anni ha acquisito anche spiccate performance trattanti. Mimetizza le imperfezioni senza occludere i pori, uniforma e illumina senza l'eetto maschera, resiste per ore senza alterarsi o formare macchie e addensamenti. Di rapido utilizzo, garantisce un look naturale, idrata la pelle secca, lenisce quella sensibile, riequilibra l'eccesso di sebo, leviga le rughe e tende i lineamenti rilassati. FORMULE ECLETTICHE E INNOVATIVE Tutte performance, quelle descritte, frutto di una costante ricerca, che ha saputo trasformare le prime formule, caratterizzate da un semplice mix di acqua, lipidi, pigmenti colorati e talco (o biossido di titanio) a quelle ipertecnologiche di oggi, che contengono proteine, vitamine e minerali, estratti vegetali, sostanze idratanti (oli nutrienti, glicerina, acidi grossi, olio di semi di Moringa...), rassodanti, antietà a eetto lifting. I micro-diusori sono in grado di attenuare eetto lucido e imperfezioni. Per un tocco in più, le micro-perle riettenti non solo riproducono le tonalità della pelle, riettendo la luce, ma rendono i prodotti più confortevoli e di lunga durata. Non mancano i fondotinta esclusivamente a base di attivi naturali e biologici, con tanto di certificazioni da esibire. Inoltre si dà quasi per scontato che un prodotto di buona qualità protegga il viso dalle aggressioni ambientali - luce e sole al primo posto - grazie alla presenza di filtri Uv e sostanze antiossidanti. Ancora: molte specialità sono «oil free», ovvero prive di una certa gamma di oli minerali, per adattarsi alle pelli grasse e impure. Altre, dette «no-transfer», non lasciano traccia sugli abiti, garantendo una lunga durata. Merito dei siliconi volatili che, oltre a favorire la massima scorrevolezza del prodotto, evaporano rapidamente dopo l'applicazione, lasciando sulla pelle una sottile pellicola, in grado di «intrappolare» il colore e renderlo inamovibile. QUESTIONE DI TEXTURE Non vanno dimenticate le texture. Ce n'è davvero per tutti i gusti: dalla crema al uido, dall'emulsione al compatto, dalla mousse fino alla polvere e al «colato». Da scegliere a seconda del tipo di pelle. A cominciare dal fondotinta in crema. «Indicato per le pelli secche e sensibili, ha un potere coprente mediamente elevato e rende la pelle vellutata», spiega Mario De Luigi, make-up trender a Milano e New York. «È composto, in genere, da un pool di sostanze emollienti, ovvero oleose, unite a pigmenti (dalla cui concentrazione dipende il livello di coprenza) e conservanti, essenziali per mantenere inalterate le caratteristiche del prodotto. Un consiglio: per un finish fresco e naturale, dopo l'applicazione del fondotinta, perfetto un tocco di fard sulle guance, meglio se in crema, mentre per un eetto mat, un velo di cipria su tutto il viso steso con un pennello grande dalle setole morbide». Simile a quello cremoso, ma dalla consistenza più leggera è poi il fondotinta uido, ideale per chi predilige un look naturale, meno coprente dell'altro. È proposto in diverse varianti. Come quella «oil free» per pelli miste e grasse, che contiene una bassa percentuale di sostanze oleose (o ne è del tutto priva), polveri dall'eetto opacizzante e principi attivi che servono a rendere la pelle più pulita, come l'acido salicilico. «La dicitura "non comedogenico" indica che il prodotto non ostruisce i pori della pelle, evitando così l'eventuale comparsa di brufoli e imperfezioni», precisa De Luigi. «Indicati per questo tipo di pelle sono anche il fondotinta in mousse e quello compatto. Il primo vanta una composizione particolare, con i pigmenti dispersi in piccole bollicine d'aria, che conferiscono alla formula la consistenza così morbida e impalpabile. Si stende facilmente, con un pennello ad hoc, una spugnetta o con le dita, ma tende a mettere in risalto la grana della pelle e, di conseguenza, eventuali screpolature e peluria. Più pratico il fondotinta compatto, polvere solida da applicare su viso con SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato MAKE UP 09/12/2015 Pag. 68 SPECIALE INVERNO diffusione:63048 tiratura:116345 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 40 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato movimenti circolari, che ha anche il pregio di essere modulabile: se si stende con la spugnetta o il pennello asciutti funge da base leggera, se inumiditi, grantisce un finish più coprente. Attenzione al tipo di pennello: assicuratevi che le setole siano naturali, perché trattengono meglio il prodotto rispetto a quelle sintetiche, rilasciandolo in maniera più omogenea». PENNELLO O SPUGNETTA? Disponibile, come il compatto, in comode confezioni da borsetta, il fondotinta «colato», una miscela dì polveri e sostanze grasse (che non significa untuose) colata, appunto, in appositi contenitori. «Perfetto per la pelle secca o matura, si applica con la spugnetta asciutta (o con un pennello a lingua di gatto o kabuki piatto, detto anche at kabuki), facendo attenzione a non creare addensamenti agli angoli del naso e sotto il labbro inferiore», continua il make-up artist. «Si può adattare a tutti i tipi di pelle, a seconda della consistenza: i colati sono sempre predisposti in cialde, ma possono essere più o meno cremosi o pastosi a seconda della linea. Se, dunque vi capita di utilizzarne uno molto pastoso, è bene prima passarlo sul dorso della mano e "lavorarlo" con la spugnetta o il pennello: il calore della pelle lo renderà più morbido e la stesura sarà più agevole». Tra i più recenti apparsi sul mercato c'è poi il fondotinta minerale. A renderlo adatto alle pelli sensibili e allergiche, la presenza di sostanze, come l'ossido di zinco e il diossido di titanio che fungono da schermo per i raggi Uv. «La sua coprenza varia a seconda della quantità di prodotto utilizzato e delle modalità d'uso», commenta l'esperto. «Se è leggera, basta versare un po'w di polvere nel tappo o nel coperchio del contenitore, intingere il pennello grande e piatto, eliminare l'eccesso, applicandolo poi con movimenti circolari. Per una coprenza maggiore potete usare una spugnetta o mescolare la polvere ad acqua (preferibilmente termale) o all'idratante preferito. Si può vaporizzare l'acqua direttamente sul pennello e poi intingerlo nella polvere o versare un po' di prodotto sul palmo della mano e unire la crema». STAGIONALI E PROFESSIONALI Un cenno meritano, infine, il fondotinta solare e l'airbrush. Il primo ha un utilizzo stagionale, al mare o in montagna d'estate o d'inverno. Il suo must? Innanzitutto la protezione - bassa, media o alta - dai raggi Uv e la resistenza all'acqua (waterproof ). E poi la presenza di vitamine ed estratti naturali che leniscono la pelle e restituiscono l'idratazione messa a dura prova dalle alte temperature. «Consiglio di scegliere un prodotto di una o due tonalità più scure rispetto alla propria carnagione, sempre considerando il tempo di esposizione al sole e la propensione della pelle ad abbronzarsi», conclude De Luigi. Infine, il fondotinta in spray o airbrush, che si applica vaporizzandolo a una certa distanza dal viso o con l'apposito acone o mediante un macchinario con aerografo. Tra le innovazioni più recenti della ricerca cosmetica, è utilizzato prevalentemente per il trucco professionale. Ancora pochissimi i marchi che lo hanno inserito nel proprio assortimento: questo perché garantisce un risultato rapido e d'eccellenza solo se usato da mani esperte. IDRATA A LUNGO CON OLIO DI OLIVA, EMOLLIENTE, ACIDO JALURONICO, IDRATANTE E ACIDO OTTADECANOICO, ANTIMACCHIA, MKUP HYDRISSIMO MEDITERRANEA (30 ML, 15,20 €, WWW.MEDITERRANEA. IT) SI DIFFONDE IN MODO UNIFORME E SENZA SPESSORE, ANNULLANDO LE IMPERFEZIONI E COLMANDO I MICRO RILIEVI DELLA PELLE. IN TRE NUANCE. PICCOLI SEGRETI ? Scegliete il fondotinta provandolo direttamente sul viso. Oltre al colore, che deve uniformarsi con quello del collo, avete così la possibilità di valutarne scorrevolezza, leggerezza o coprenza e la capacità di «fondersi» con la grana e il colorito della pelle. ? Perché il risultato sia omogeneo, stendete la crema idratante o antietà una decina di minuti prima del fondotinta, in modo che si assorba perfettamente. ? Se possibile, truccatevi alla luce del giorno. Quella artificiale, tende, infatti, a neutralizzare il rosso, con il rischio di farvi eccedere con il make-up. ? Al termine dell'operazione, controllate lo stacco in prossimità di mandibola e orecchie. Se notate una certe differenza, passate una pennellata di terra e poi un velo di cipria. Più leggero e impalpabile di giorno, il fondotinta diventa più coprente di sera. Per garantire una tenuta non-stop, tamponate il viso, già truccato con il fondotinta, con un tocco di cipria in polvere trasparente, insistendo su naso, zigomi e mento. FORMULA 2 IN 1 BEYOND PERFECTING POWDER FOUNDATION + CONCEALER IVORY CLINIQUE (14,5 G, 40 €, PROFUMERIA) È UN FONDOTINTA COMPATTO IN POLVERE PIÙ CORRETTORE 2-IN-1 09/12/2015 Pag. 68 SPECIALE INVERNO diffusione:63048 tiratura:116345 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 41 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato DALLA COPERTURA MODULABILE E LA CONSISTENZA IMPALPABILE, CHE DONA UN'OTTIMALE COPERTURA, SENZA ECCESSI. 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MAX FACTOR Bisogna fare un bel salto a ritroso nel tempo - il 3300 avanti Cristo - per trovare il primo rudimentale fondotinta della storia. A inventarlo furono gli Egizi. La differenza rispetto ai giorni nostri? Allora era considerato bello chi aveva un volto bianchissimo, quindi le donne egiziane, compresa la regina Cleopatra e le sue ancelle, solevano schiarire la pelle del viso con la polvere di caolino, un'argilla morbida di origine naturale. La moda dei «visi pallidi» continua anche molti secoli dopo: dal '300 in poi, le signore si spalmavano sul volto grandi quantità di dense creme ottenute mescolando ossido 09/12/2015 Pag. 68 SPECIALE INVERNO diffusione:63048 tiratura:116345 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 09/12/2015 42 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato d'argento e mercurio a grasso animale. Per tutto il '700, invece, per una pelle «color madreperla», dame e cavalieri si servivamo di lucidissime pomate collose composte di oli, burro di cacao e farine. È solo dal primo ventennio del '900 che si inizia a diffondere l'idea di un colorito naturale come simbolo di salute e bellezza. Il primo passo verso il fondotinta moderno lo compie il marchio Shiseido, che nel 1906 propone una polvere per viso color carne. Ma il «padre» del fondotinta è considerato Max Factor, make-up artist visionario - noto per aver creato il look delle più famose icone dell'epoca, come Ava Gardner, Jean Harlow e Marlene Dietrich - e creatore di parrucche. Lancia, infatti, nel 1920 una linea completa di cosmetici chiamandoli «Makeup», termine da lui stesso coniato. Risale, invece, al 1935, il Makeup Pan-Cake, un fondotinta per soddisfare le particolari esigenze cinematografiche di trucco correttivo, in grado di ottenere un incarnato naturale per gli attori. VITA IN FARMACIA 11 articoli 09/12/2015 Pag. 9 Ed. Milano diffusione:298071 tiratura:412069 Traffico di medicine e fatture scoperto dal delitto al cianuro Indagati i grossisti. Il sistema «in nero» svelato dalla Finanza Il network La rete criminale coinvolgeva sia negozi del centro sia dell'hinterland Gianni Santucci Carichi di medicine consegnati anche all'uscita dell'autostrada. Pagate (e poi rivendute) in nero. Trasportate ogni giorno senza bolle di accompagnamento. E alla base di un giro di fatture usate per evadere le tasse. Dopo l'omicidio di Luigi Fontana, farmacista di via Forze Armate avvelenato ad aprile 2012, la Procura ha scoperto un sistema parallelo nel commercio di medicine che per almeno 6 anni (tra 2007 e 2013) ha coinvolto decine di farmacie tra Milano, l'hinterland e la Brianza. A far girare il sistema era Gianfranco Bona, condannato a 20 anni per l'assassinio, col quale ha voluto liberarsi delle pressioni del farmacista e del suo «magazziniere» che gli avevano prestato soldi con pesanti tassi di usura. Bona aveva un'azienda di autotrasporti, con oltre 10 dipendenti, che distribuiva medicine. E, una volta in carcere, ha iniziato a raccontare i dettagli del sistema illegale che coinvolgeva moltissime farmacie. Dopo decine di interrogatori, verifiche, controlli fiscali e bancari, la Guardia di Finanza, oltre allo stesso Bona, è arrivata a indagare Claudio Di Gregorio, amministratore delegato di Unico Spa, un colosso del commercio di farmaci, tra i più importanti grossisti italiani con sede a Lainate. Il sistema illegale che si alimentava dietro il banco di farmacie di Milano, Corsico, Cesano Boscone, Assago, Rozzano, Sesto, Biassono (ma ci sono tracce che portano fino in Toscana) funzionava con una «triangolazione». Bona ha parlato di due elenchi: le «farmacie A», interessate solo alle fatture, e le « farmacie B», che chiedevano medicine in nero. Nel magazzino di Unico, i trasportatori di Bona trovavano cataste di medicine gestite al di fuori del sistema «regolare» delle ordinazioni. Prendevano il carico e lo portavano in una «farmacia B», che pagava in contanti e teneva le medicine. Poi recapitavano alle « farmacie A» sia le fatture, sia i contanti, con i quali i farmacisti facevano il bonifico per pagare l'importo delle fatture. I vantaggi: le «farmacie A» si trovavano in mano fatture per fermaci che non avevano mai ricevuto e le usavano per truccare i bilanci, evadendo le tasse. Le «farmacie B», semplicemente, accatastavano in magazzino grossi stock di farmaci di rivendere in nero. Si trattava sempre di farmaci «da banco» o di alto valore e grossa richiesta (tipo Viagra o Cialis). I primi venivano venduti con scontrini «di cortesia», i secondi in maniera del tutto illegale. Di fatto, circolava una massa di medicine vendute in nero e una corrispondente massa di fatture utilizzate per truffare il fisco. A fare da collettore ed «equilibratore» tra questi flussi di illegalità, con un guadagno dell'1 per cento sulle transazioni, era lo stesso Bona, difeso dall'avvocato Andrea Benzi. Ma intorno all'autotrasportatore ha prosperato per anni un numero imprecisato di farmacisti. E poi il grossista, che secondo i documenti della Finanza aveva l'unico obiettivo di ampliare il più possibile la propria quota di mercato. Di Gregorio, amministratore di Unico Spa, è indagato per «emissione di fatture per operazioni inesistenti», con lo scopo di «consentire a terzi di evadere le imposte». Le indagini hanno dimostrato che il sistema delle «triangolazioni» era conosciuto e accettato, a vari livelli, dal vertice dell'azienda e dai farmacisti. Con Bona è sotto inchiesta anche Carmelo Famà, ex direttore dell'azienda che gestisce le farmacie comunali di Corsico. Famà, all'insaputa del Comune, contribuiva ad alimentare il meccanismo che faceva scivolare interi carichi di farmaci fuori dal circuito legale. © RIPRODUZIONE RISERVATA La vicenda Il 2 aprile VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015 44 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'inchiesta 09/12/2015 Pag. 9 Ed. Milano diffusione:298071 tiratura:412069 VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015 45 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato del 2012 Gianfranco Bona avvelenò Il farmacista di via delle Forze Armate Luigi Fontana, 64 anni Fontana morì tredici giorni dopo. Il farmacista aveva bevuto del Crodino con una dose di cianuro. Per l'omicidio Bona sta scontando una condanna a 20 anni Come ricostruito dagli investigatori, Fontana, insieme al pregiudicato Francesco Bruno, prestava soldi a strozzo. Tra i «clienti» anche Bona Foto: La prova Gianfranco Bona, titolare di una ditta che trasporta farmaci, portò il vassoio con l'aperitivo al veleno 09/12/2015 Pag. 11 Ed. Milano diffusione:289003 tiratura:424634 "Da trent'anni un giro di farmaci in nero" Finti scontrini, fatture false e contabilità occulta per nascondere i traffici. Indagati promoter, rivenditori e il capo delle Farmacie corsichesi EMILIO RANDACIO UNA «frode che dura da circa 30 anni». Farmaci «da banco», che passano da un magazzino a un altro, senza essere registrati, permettono di non pagare l'Iva e di finire sul mercato indisturbati, senza controlli. Decine le farmacie coinvolte. Non solo in città. Ad alzare il velo su un presunto scandalo da milioni di euro, è stato Gianfranco Bona, il «killer del crodino», condannato definitivamente a 20 anni di carcere per l'omicidio di Luigi Fontana, il farmacista di Corsico ucciso tre anni fa per una dose di cianuro nell'aperitivo. Bona, dopo il suo arresto ha confessato le proprie responsabilità, ma ha anche raccontato agli inquirenti di altri presunti traffici illeciti. Il primo, legato al movente dell'omicidio, che porta a un giro di usura in cui lo stesso Bona sarebbe stato vittima del farmacista. Il secondo - comunque legato indirettamente all'usura - , tira in ballo soprattutto le «Farmacie comunali corsichesi», ma anche promoter dei farmaci e altre rivendite di medicinali. Che i verbali riempiti da Bona siano stati presi sul serio dagli inquirenti, lo dimostra la richiesta di chiusura dell'inchiesta effettuata alcune settimane fa dal pm Giordano Baggio. Bona, per anni trasportatore di medicinali e, poi, titolare di una società fallita nel 2010 che si occupava proprio della distribuzione dei farmaci, è indagato per truffa e infedeltà patrimoniale insieme a Carmelo Famà, fino all'omicidio Fontana direttore generale delle Farmacie corsichesi. Nelle carte allegate alla chiusura dell'indagine, l'autotraportatore - difeso dall'avvocato Andrea Benzi - racconta una storia. Le operazioni finanziarie messe in atto per sottrarre soldi al fisco, vengono chiamate «triangolazioni». E Bona, sostiene «che il meccanismo è in atto da molti anni e coinvolge diverse società». Il metodo di cui si autoaccusa lo stesso indagato, permetterebbe ai prodotti di «essere messi in vendita al pubblico presso le farmacie che, per occultare i corrispettivi, fanno scontrini di cortesia o con sconti». Non solo testimone diretto, Bona oltre a citare 14 farmacie in cui esisterebbe, «da almeno 30 anni», il gioco delle triangolazioni, spiega il suo ruolo nel fare sparire dai magazzini il materiale poi contabilizzato in maniera occulta. E a riscontrare le sue parole, ci sono anche i verbali dei suoi ex dipendenti. «Ricevevo l'ordine personalmente dalla farmacia», garantisce l'ex autotrasportatore, che spiega poi il meccanismo per impedire che fiscalmente le triangolazioni venissero scoperte, attraverso un vorticoso giro di false fatture. Solo nelle Farmacie corsichesi il raggiro accertato ammonta a «253mila euro». Dopo l'omicidio Fontana, Famà si è dimesso e ha denunciato una truffa di cui sarebbe stato vittima ad opera dello stesso Bona. Le indagini - per l'omicidio al cianuro svolte dalla squadra mobile e per i fondi neri affidate al Nucleo di polizia tributaria della Finanza - , sono arrivate a una versione diversa, con Famà "socio" di Bona e destinatario di una parte dei guadagni sui farmaci venduti in nero. Ci sono anche le false fatture agli atti dell'inchiesta, decine di riscontri, nomi e materiale su cui indagare. Nonostante i sospetti per giungere a smantellare più a largo raggio il fenomeno fossero lampanti dal dicembre del 2012, il fascicolo è rimasto in procura fino al luglio scorso, quando Baggio ha ereditato le carte da un collega trasferito in un'altra sede. Foto: L'IMMAGINE Gianfranco Bona ripreso dalle telecamere con il Crodino avvelenato per Fontana VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015 46 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'INCHIESTA/ LE CONFESSIONI DEL KILLER DEL "CRODINO": LE MEDICINE VENDUTE SENZA CONTROLLO 09/12/2015 Pag. 45 Ed. Abruzzo diffusione:135752 tiratura:185831 L'INCHIESTA Dal container arrugginito utilizzato per sei anni, alla nuova sede che però poggerebbe su una serie di irregolarità urbanistiche. Il Pm Fabio Picuti e gli agenti del Nipaf della Forestale, hanno aperto una inchiesta in relazione ai nuovi locali della farmacia comunale di Santanza, in via Beato Cesidio inaugurati a fine luglio di quest'anno dopo una serie di intoppi burocratici. Gli investigatori hanno acquisito presso la sede dell'Afm la documentazione, ascoltando al momento come persona informata dei fatti, l'amministratore unico dell'Afm, Giorgio Masciocchi. Non vi sono al momento indagati. Le ipotesi di reato sulle quali gli investigatori (diretti dal commissario capo Antonio Rampini) vanno dal falso, all'abuso d'ufficio oltre alle presunte violazioni di legge che regolano l'attività edilizia. Il via all'inchiesta è stata data da una delle ditte escluse dalla gara. Secondo l'accusa alla gara sarebbe dovuta essere esclusa la ditta che è risultata vincitrice perché avrebbe violato un punto del bando, quello sul requisito del possesso dell'agibilità. Ci sarebbe stato, inoltre, il tentativo di rimettere nei termini la ditta vincitrice al fine di consentire di depositare la documentazione mancante, la quale, in parte sembrerebbe far parte di un immobile diverso da quello che ha partecipato alla gara. Al vaglio degli investigatori anche alcune segnalazioni del Comune che già al mese di marzo aveva evidenziato delle irregolarità catastali che avrebbero necessitato di un nuovo certificato di agibilità. Sotto la lente di ingrandimento le spese (100 mila euro) che l'Afm ha sostenuto per arredare i nuovi locali e la posizione contrattuale sempre dell'Afm con i locali "storici" ante sisma completamenti ristrutturati (a poca distanza) e dotati anche di un ampio piazzale per i parcheggi per agevolare l'utenza. M.I. © RIPRODUZIONE RISERVATA VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015 47 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Santanza, nel mirino la nuova farmacia 09/12/2015 Pag. 47 Ed. Pesaro diffusione:135752 tiratura:185831 SAN COSTANZO L'arresto cardiaco è un evento inaspettato, molto pericoloso e molto più frequente di quanto si immagini. Ogni anno in Italia muoiono circa 73.000 persone per arresto cardiaco, un numero elevatissimo che potrebbe diminuire se ci fossero più defibrillatori a disposizione dei cittadini. Tale strumento è infatti fondamentale per gli interventi di primo soccorso. Se un arresto cardiaco viene trattato entro i primi 4 minuti con un defibrillatore la percentuale di sopravvivenza è pari al 75%. In caso contrario scende al 5%. Sono dati che fanno riflettere e che hanno portato i titolari della Farmacia Scarponi di San Costanzo a "regalare" a tutta la cittadinanza un defibrillatore. All'esterno dei locali della farmacia, infatti, è stata appesa una teca allarmata, protetta da videosorveglianza, con all'interno questo apparecchio salvavita pronto all'uso in caso di necessità. Chiunque può prelevarlo ed utilizzarlo per soccorrere un proprio familiare, amico o chiunque si senta male, senza il timore di procurare alcun danno in quanto il sistema è automatico e sceglie da solo se e con che potenza intervenire. L'unico danno possibile in questi casi lo si fa non intervenendo. Questa è solo l'ultima delle iniziative promosse dalla Farmacia Scarponi in linea con la propria filosofia di sensibilizzazione della propria clientela sulla prevenzione quale miglior metodo di cura. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015 48 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La farmacia regala defibrillatore salvavita 09/12/2015 Pag. 2 Ed. Ancona diffusione:113338 tiratura:156629 Attese anche di 5 ore, ATTESE SUPERIORI alle cinque ore, mattinata da tregenda in pronto soccorso a Torrette. Sale di visita piene, box esauriti, osservazione breve intensiva satura, difficoltà a reperire barelle e sedie a rotelle dove appoggiare i malati. Non era nelle attese un afflusso così massiccio di pazienti nel giorno di festa, solitamente molto più tranquilli rispetto ai feriali. AD APPESANTIRE la situazione, fino a renderla molto difficile, l'arrivo al pronto soccorso del maggiore ospedale delle Marche di numerosi pazienti, con famigliari in appoggio, che avevano deciso di recarsi proprio ad Ancona. Rifiutati molti visite e ricoveri nei cosiddetti ospedali minori, quelli in provincia, alcuni dei quali vicini alla chiusura. Non avendo, la maggior parte di essi, alcuni reparti alle spalle, i visitatori hanno preferito farsi anche 50 chilometri per arrivare nel capoluogo piuttosto che servirsi delle cure dei nosocomi sotto casa. Tanti i pazienti inviati da guardie mediche, medici di famiglia e addirittura farmacie. A rendere il quadro preoccupante ci sono state una serie di emergenze arrivate a periodi intervallati. Emergenze molto complesse che hanno richiesto la presenza di tutto il personale medico ed infermieristico possibile, facendo slittare i codici più lievi, dal giallo a scendere fino al bianco. La mattina è stata molto difficile dunque, ma il personale in servizio è stato in grado di tenere botta, evitando che si verificassero proteste e scene di tensione. NON SONO mancate le defezioni, nel senso che alcuni pazienti registrati, visto il perdurare delle attese, hanno preferito lasciare il pronto soccorso e magari tornare nei giorni successivi. In effetti il 70% delle registrazioni ha riguardato patologie molto lievi, ben lontane dalle emergenze dei codici rossi. Dolori addominali, sospette lesioni ortopediche, ferite superficiali, patologie che non dovrebbero essere trattate da un ospedale Dea di II livello, l'unico nelle Marche. La situazione, per fortuna, è andata migliorando nel corso della mattinata, con un ulteriore affievolimento degli arrivi nel corso del pomeriggio. Resta il problema di un pronto soccorso che troppo spesso finisce in difficoltà. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015 49 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato TORRETTE MATTINATA DA INCUBO, IERI: IN REPARTO . 09/12/2015 Pag. 45 Ed. Bologna diffusione:113338 tiratura:156629 «Il genio di Alvar Aalto a casa nostra» di NICODEMO MELE - VERGATO - «NELLA seconda metà degli anni '60, le riunioni sul progetto di realizzazione della chiesa a Riola di Vergato tra il cardinale arcivescovo di Bologna Giacomo Lercaro, l'architetto finlandese Alvar Aalto e la moglie di quest'ultimo, avvenivano spesso nel tinello di casa nostra». Mariangela Malpassi, attuale farmacista di Riola di Vergato non era ancora nata quando il famoso architetto finlandese si muoveva sulle rive del Reno e tra le poche case di Riola. «In paese - racconta - non c'erano locali pubblici, centri civici. Il luogo più pubblico era appunto la farmacia di mio padre Angelo. Qui si ritrovavano anche giovani architetti bolognesi come i fratelli Glauco e Giuliano Gresleri. E non mancava mai Mario Tamburini, il patròn della Grandi Lavori interessato alla realizzazione del monumento. Inoltre, mio padre era anche referente per i Beni culturali e archeologici della nostra zona, come il geometra e imprenditore edile Enrico Schiavina, di cui era tanto amico, autore del recupero e del restauro del castello nel borgo di Costonzo, proprio sopra Riola». LA CHIESA di Riola di Vergato, dedicata a Santa Maria Assunta, è l'unico progetto realizzato in Italia da Alvar Aalto. Un'opera studiata nei libri di storia dell'architettura moderna di tutto il mondo. Sono centinaia i turisti che da tutto il mondo vengono a visitarla. «Con la riapertura della Rocchetta Mattei, dopo i restauri recenti - rivela la dottoressa Malpassi - i flussi dei turisti sono notevolmente aumentati. Capita spesso che, chi viene da queste parti, abbia anche bisogno di acquistare farmaci». La chiesa di Alvar Aalto a Riola di Vergato è un'autentica opera d'arte e d'ingegno architettonico. «Purtroppo - racconta la farmacista - succede che in tanti la scambino per un capannone industriale. Ma non lo è affatto, a dimostrarlo c'è il suo splendido campanile con il suo concerto di campane che si sente in tutta la vallata. «Una chiesa senza campanile è una faccia d'uomo senza naso», ripeteva spesso Elissa Aalto, architetto anche lei, che seguì la realizzazione della chiesa dopo la morte del marito e che da ragazzina ebbi modo di conoscere bene. Mio padre l'aiutava come interprete. Tra loro si parlavano in francese e anche in latino». VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015 50 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL RICORDO DELLA FARMACISTA MALPASSI: «QUI DA NOI SI TENNERO LE RIUNIONI PER IL PROGETTO DELLA CHIESA» 09/12/2015 Pag. 13 Ed. Milano diffusione:48518 tiratura:74334 Farmacie , i lavoratori: «Dove sono i premi?» - SESTO SAN GIOVANNI - DOPO UN ANNO di silenzio - e ben due con orario extralarge - i lavoratori delle farmacie tornano a farsi sentire. Perché i patti loro li hanno rispettati. E, ora, vanno a battere cassa, accordo sindacale alla mano. Quello, travagliatissimo, sul contratto di lavoro dei 37 dipendenti dell'allora azienda speciale Farmacie Comunali, firmato a dicembre 2013 dopo 7 incontri e lo sciopero in mezzo alla trattativa. Un'intesa che prevedeva due variazioni sostanziali. Primo, la sospensione dei premi fino alla conclusione della ristrutturazione aziendale fissata nel 2016, se si tornerà in utile. Poi, l'aumento di orario di lavoro, a parità di salario, fino al 31 dicembre 2015. Significa che tra 22 giorni scade il timer. L'incremento di 2 ore a settimana, da 36 a 38, non è infatti strutturale: entro il 30 settembre, si leggeva nell'intesa sindacale, «alla luce degli andamenti aziendali sarà riesaminato l'assetto degli orari e nell'occasione le parti stabiliranno modalità, entità e tempi del riconoscimento sul piano economico«. Così, i dipendenti di quella che oggi è una società a responsabilità limitata richiamano la direzione e la proprietà al rispetto degli accordi presi. IL CONFRONTO è stato avviato, ma l'esito non è gradito a sindacati e lavoratori. «Ci è stata finalmente illustrata una situazione economico-finanziaria in linea, se non addirittura in miglioramento, rispetto agli obiettivi del piano industriale triennale - rivela Alexandra Bonfanti, Cgil (nella foto) -. Nonostante alcuni interventi di risanamento siano partiti con notevole ritardo rispetto alla tabella di marcia, come l'affitto del ramo d'azienda del magazzino». Tuttavia, nonostante il bilancio abbia un segno positivo, il monte ore accumulato potrebbe non essere valorizzato. Così, Cgil e Rsu hanno scritto una lettera al presidente della srl Giovanni Spinozzi, al direttore Michele Colasanto e al sindaco Monica Chittò in qualità di socio unico. «A fronte di questo positivo contesto - si legge - di cui ci preme sottolineare l'importante apporto dei dipendenti, che hanno incrementato da subito il proprio orario di lavoro e rinunciato a parti importanti della retribuzione, ci viene formulata da parte della direzione e della presidenza una proposta che non prevede alcun riconoscimento economico né in termini di permessi» per le ore accumulate nel 2014. L'assemblea dei lavoratori si è già riunita due volte su questa proposta, ritenendola «assolutamente inadeguata». «Vorremmo anche capire dove va la srl. Non capiamo intenzioni e strategie: tra un anno, da statuto, si dovrebbe aprire ai privati», conclude Bonfanti. Laura Lana VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015 51 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SESTO DOPO LE ORE EXTRA 09/12/2015 Pag. 7 Ed. Pisa diffusione:88274 tiratura:127149 Fabio Armani entra nella giunta di Assofarm L'amministratore unico delle farmacie comunali di Pisa, Fabio Armani, entra nella giunta esecutiva di Assofarm, federazione che rappresenta le società che gestiscono le farmacie pubbliche. Armani guida le farmacie comunali dal 2009, prima come presidente del Cda; dal 2014 è amministratore unico. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015 52 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Pisa 09/12/2015 Pag. 3 Ed. Livorno diffusione:88274 tiratura:127149 L' assessore Francesca Martini: «Forti limiti» - LIVORNO - C'ERA anche l'assessore al lavoro Francesca Martini all'incontro che si è svolto lunedì pomeriggio in Comune con i sindacati. Si è aperta una trattativa con le parti sociali in vista dei prossimi giorni che saranno decisivi per il futuro di Aamps. Ma è sui quaranta precari che si concentra l'attenzione della Martini. «All'ultima assemblea dei soci di Aamps, alla presenza di un notaio - dice la Martini - il sindaco ha letto l'indirizzo politico, ovvero praticare tutte le vie possibili per trovare una soluzione amministrativa che consenta la stabilizzazione dei precari». L'avvocato ricorda che le partecipate hanno limiti molto ristretti per le assunzioni. C'è stata l'eccezione per la FarmaLi che gode, spiega l'assessore, di un regime speciale; per questa società è stato possibile procedere alle assunzioni grazie ad una istruttoria tecnica molto approfondita sulla struttura organica della FarmaLi, a partire dagli aspetti contabili. Il concorso pubblico è ancora in corso e prevede l'assunzione di sei farmacisti. «Il settore era in sofferenza - dice la Martini - perchè alcuni pensionamenti non sono stati sostituiti. E' un'attività in grande ripresa e garantisce entrate e implementazione degli utili. Le farmacie derogano alle regole generali». Ma rispetto ad Aamps la situazione è diversa. «Non abbiamo ancora avuto un report istruttorio - dice la Martini - e non è chiaro quanti siano i precari e che tipo di funzioni svolgono. Per la stabilizzazione bisogna dimostrare che queste persone sono necessarie per la continutà aziendale; mi dicono che sono inseriti nel porta a porta, ma non abbiamo un report al riguardo». A LIVELLO POLITICO l'indirizzo è già stato espresso - stabilizzare i precari - ora però «sono i tecnici di Aamps che devono procedere ad una istruttoria, per intervenire. Sicuramente questi non sono amministrativi, ma ripeto dati ufficili non ce ne sono, e i numeri sono ballerini». Al momento sul fronte della mobilità tra enti e partecipate è tutto fermo. «Non è possibile assumere come si faceva in passato senza che siano applicati certi parametri. abbiamo potutto prendere solo sei dipendenti della Provincia, proprio per questi limiti». LA RICHIESTA Report SUL PERSONALE «NON abbiamo ancora avuto un report istruttorio - dice la Martini - e non è chiaro quanti siano i precari e che tipo di funzioni svolgono. Per la stabilizzazione bisogna dimostrare che queste persone sono necessarie per la continutà aziendale» Assunzioni e limiti LA FARMALI gode, spiega l'assessore, di un regime speciale; per questa società è stato possibile procedere alle assunzioni grazie ad una istruttoria tecnica approfondita sulla struttura organica della FarmaLi VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015 53 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Stabilizzare i precari: «Aspettiamo un'istruttoria» 09/12/2015 Pag. 15 Ed. Firenze diffusione:88274 tiratura:127149 LICENZIATO in tronco e denunciato, con l'accusa di aver sabotato l'azienda in cui lavorava da 25 anni. Adesso, il tribunale lo ha assolto, ma resta tuttavia senza lavoro Endrio Ramalli, 46 anni, di Campi Bisenzio, ex dipendente della farmaceutica Baxter di Sesto Fiorentino. Ramalli era finito a processo perché ritenuto il responsabile dello scambio di una sacca di un prodotto dalla cella frigorifera: lo scambio, potenzialmente pericolosissimo se il lotto fosse finito al paziente sbagliato, non ebbe comunque effetto perché intercettato in un successivo controllo. «Il mio assistito è sollevato nell'aver constatato che finalmente il tribunale lo ha riconosciuto estraneo rispetto alle accuse che gli erano state rivolte e che avevano portato al suo licenziamento dopo quasi 25 anni di lavoro per la Baxter - dice il suo difensore, l'avvocato Francesco Stefani -. Rimane comunque amareggiato per il fatto di trovarsi disoccupato da quasi due anni e mezzo pur non avendo commesso alcun reato come da lui sempre sostenuto con forza». «A questo punto - prosegue Stefani - sarà mia cura chiedere i danni all'azienda per l'ingiusto licenziamento e per le accuse rivelatesi pienamente infondate sul conto del signor Ramalli. Del resto la difesa già nel corso delle indagini preliminari aveva raccolto e prodotto numerosi verbali di dichiarazioni dei colleghi di lavoro del mio assistito che avrebbero dovuto portare il pm a richiedere al gip decreto di archiviazione stante la manifesta assenza di elementi probatori a carico del mio assistito». Invece Ramalli è finito a processo, ma alla fine del dibattimento, il giudice Agnese De Girolamo ha sentenziato «che non si sia raggiunta, aldilà di ogni ragionevole dubbio, la prova del fatto che sia stato lui a scambiare di posto le sacche per la nutrizione parentale, collocando una sacca di un certo lotto tra quelle appartenenti ad un altro lotto, il tutto in una fase precedente alla sperlatura (un ulteriore controllo del prodotto, ndr) delle sacche». Le telecamere poste a protezione della cella frigorifera - di cui tutto il personale, Ramalli compreso, era a conoscenza dell'esistenza - ripresero il Ramalli, addetto al reparto farmacia, entrare nel locale senza accendere la luce, sollevare i coperchi di due casse pallet che contenevano i lotti in questione, infilarci un braccio ed armeggiare. Dopodiché, riposiziona il coperchio della cassa e sposta una delle due casse in cui aveva armeggiato più lontana dalla porta. «Dalle immagini video registrate - conclude il giudice - non si vede il Ramalli, che porge le spalle alla telecamera, sollevare una sacca, estrarla da un carrello e posizionarla in un'altra, condotta dallo stesso sempre negata». Ramalli non era un addetto alla cella, ma ha sempre giustificato il suo ingresso per la ricerca di un carrello necessario per il suo lavoro in farmacia. ste.bro. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015 54 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Denunciato e licenziato in tronco Ora assolto ma resta disoccupato 09/12/2015 Pag. 28 Ed. Benevento diffusione:48191 tiratura:71039 I turni in città le aperture di oggi Il servizio di apertura pomeridiana sarà osservato dalla farmacia Manna in piazza Orsini; il servizio di apertura notturna, invece, verrà garantito dalla farmacia Italiano in via Napoli al rione Libertà. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 09/12/2015 55 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FARMACIE PROFESSIONI 1 articolo 09/12/2015 Pag. 1 diffusione:41112 tiratura:81689 L'esperimento parte dalla Gran Bretagna nei negozi Boots dove L'Oréal, un po' come fanno gli editori con i libri-strenna per Natale, ha lanciato la campagna cross-brand «Scent with love» (profuma con amore, nella foto ), con tutti i suoi profumi best seller. Per la prima volta Si di Giorgio Armani, La Vie est Belle di Lancôme, Flowerbomb di Viktor & Rolf e Black Opium di Yves Saint Laurent partecipano alla campagna social e alle promozioni #scentwithlove nei punti vendita inglesi della catena di profumerie e parafarmacie. Ci fosse l'imbarazzo, insomma, i clienti sanno che le fragranze sono legate tutte al colosso della cosmesi. L'iniziativa apre poi a possibili ulteriori campagne cross-brand nei mesi a venire: «Si tratta di marchi fantastici», spiega Emily Byrne, direttore marketing L'Oréal's fragrances division, «e se possiamo collaborare lo facciamo. Ma è altrettanto importante che ognuno abbia poi la luce propria». Nel solo mese di dicembre il colosso francese vende tanti profumi quanto nei primi otto mesi dell'anno, di qui la tempistica del progetto che ha risvolti social e non solo. L'Oréal ha infatti installato nei negozi del paese patria delle Christmas Card ben 100 buche delle lettere dove i clienti possono inviare cartoline profumate a parenti e amici. A oggi sono state inviate 2 mila cartoline e la L'Oréal stima di arrivare a quota 10 mila biglietti entro il giorno di Natale. Ai clienti è stata data anche la possibilità di creare pacchetti regalo su misura caricando una foto dal proprio smartphone con un messaggio personalizzato. PROFESSIONI - Rassegna Stampa 09/12/2015 57 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'Oréal e Boots, per Natale una campagna con i profumi best seller PERSONAGGI 5 articoli 09/12/2015 Pag. 12 Ed. Milano diffusione:298071 tiratura:412069 Il presidente della Provincia denuncia errori nei calcoli I deputati dell'opposizione: voteremo no. I pd per il sì Il blitz a Roma L'ente locale ha segnalato gli sbagli del So.se, ma ben poco è stato recuperato Daniele Bosone «Senza disponibilità economica si rischia di creare una asimmetria nei diritti dei cittadini» Leila Codecasa MONZA U na lettera. Di più. Un vero e proprio appello, rivolto a tutti gli onorevoli italiani, per modificare la legge di Stabilità 2016, in discussione alla Camera in questi giorni. Lo ha rivolto nei giorni scorsi il presidente dell'unione province d'Italia, Achille Variati: «Se la Legge che vi apprestate a varare non sarà modificata, le Province non avranno risorse adeguate per continuare a garantire la copertura di servizi fondamentali per scuole, assistenza alla disabilità, strade. Se non sarà raccolto questo nostro appello, se nella manovra finanziaria non si troveranno risposte questi servizi si ridurranno drasticamente o addirittura si interromperanno». La Brianza, dati alla mano, è la Provincia più penalizzata d'Italia, anche a causa di errori del So.se, la società del Ministero che calcola la divisione degli stanziamenti. Il presidente provinciale Gigi Ponti e il suo vice Roberto Invernizzi hanno denunciato più volte errori e distorsioni a politici e tecnici. Sono andati a Roma a parlare e a chiedere, a cercare di far capire. Ma sino ad ora solo poche le risorse recuperate. E i parlamentari. Quelli brianzoli che ne pensano e come voteranno? Glielo abbiamo chiesto. Su dodici interpellati, hanno risposto in nove. Contrari, anche cavalcando la vicenda Brianza, i parlamentari FI-Pdl, Lega Nord e Movimento 5 Stelle. Quelli di centrosinistra invece riconoscono le ingiustizie, rivendicano quanto messo da loro in campo per il territorio, ma annunciano che per loro è più necessario approvare il progetto complessivo della legge. Così Daniele Bosone, presidente lombardo dell'Unione province d'Italia, scuote la testa:«Le province sono ridotte a degli ospedali da campo, con morti e feriti. Quando si tratta di offrire servizi alla cittadinanza ci sono, ma quando si tratta incassare i finanziamenti per garantirne l'erogazione nessuno si muove per difenderle». Tutti i parlamentari comunque dicono di sapere che la Provincia è stata ingiustamente penalizzata: «Penso allo stanziamento di 150 milioni, a fronte di 2 miliardi di tagli previsti per il 2016, per il rifacimento di scuole e strade - spiega Paolo Galimberti (FI-Pdl) - : o il Governo non ha idea degli interventi necessari o intende solo prendere in giro gli italiani». E così: «Molte scuole, come l'omnicomprensivo di Vimercate - continua Elena Centemero (FI-Pdl), sono strutture fatiscenti, carenti di manutenzioni ordinarie e straordinarie proprio perché lo Stato non fornisce più le risorse necessarie». Eppure «Monza e Brianza sono una ricchezza per tutto il Paese», ribadisce Andrea Mandelli (FI-Pdl). Comunque «ancora una volta si premiano province che hanno sempre avuto un'enorme spesa pubblica - aggiunge Paolo Grimoldi (Lega) - e si penalizzano quelle virtuose». I 5 Stelle Davide Tripiedi, Bruno Marton e Giovanna Mangili annunciano che «metteremo in luce come sia inaccettabile drenare risorse per ulteriori 10 milioni ad un comune come Monza, nel momento in cui, peraltro, l'intera provincia già patisce tagli per decine di milioni di euro per poi far gravare l'onere di questi stanziamenti anche e soprattutto sugli enti locali deprivati di ingenti risorse, rischiando il collasso e la sospensione dei servizi». È in parte d'accordo anche chi sta tra i banchi della maggioranza: Lucrezia Ricchiuti (Pd) ricorda che «il metodo del So.se ha penalizzato in modo scriteriato la nostra provincia a favore di altre. Ho informato il Ministero, ho presentato al decreto legge sugli "enti locali" dello scorso anno alcuni emendamenti, respinti con la promessa che nella legge di Stabilità si sarebbe in parte rimediato. Ma fino ad oggi non mi risulta sia stato posto alcun rimedio. Comunque il mio voto è a favore, in ragione di un pacchetto di disposizioni che ho contribuito a inserire e che ho condiviso». Favorevole anche il voto di Roberto Rampi (Pd): «Sono PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015 59 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La Brianza penalizzata dalla legge di Stabilità Appello ai parlamentari 09/12/2015 Pag. 12 Ed. Milano diffusione:298071 tiratura:412069 PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015 60 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato assolutamente convinto della penalizzazione della Provincia, ma la legge di Stabilità di certo non amplierà questa iniquità. Né la confermerà. Per cui la voterei: sarebbe comunque un miglioramento e tutte le altre misure sono interventi utili per il nostro territorio. Con un voto contrario non si ottiene nulla. Invece serve un lavoro , per correggere quei parametri, che è molto più faticoso di un semplice tasto rosso schiacciato o di un no pronunciato». Ma Bosone rilancia: «È arrivato il momento di risolvere il nodo politico nato dopo l'approvazione del decreto Delriio:se le Province sono chiamate ad assicurare trasporti scolastici, manutenzione strade, assistenza ai disabili allora devono avere anche la disponibilità economica. Altrimenti, rischiamo di creare una asimmetria dei diritti dei cittadini». Riccardo Rosa © RIPRODUZIONE RISERVATA La discussione Le scuole di Vimercate sono fatiscenti, lo Stato non dà più risorse La Brianza è una ricchezza per il Paese, non voterò la legge di Stabilità Si continua ad affamare Province e Comuni, e si pretendono servizi Premiano chi ha speso di più e penalizzano chi è stato virtuoso Non votare la legge non serve, vanno invece corretti i parametri Inaccettabile trattamento al nostro territorio, spero in nuove risorse Drenare 10 milioni a Monza, che già patisce tagli, non è ammissibile Il governo dà mance a fini elettorali per poi gravare sugli enti locali Siamo alle solite, la scure si abbatte sui servizi basilari Le Province sono ridotte a ospedali da campo con morti e feriti Foto: Elena Centemero, Pdl Foto: Andrea Mandelli , Pdl 09/12/2015 Pag. 12 Ed. Milano diffusione:298071 tiratura:412069 PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015 61 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Paolo Galimberti, Pdl Foto: Paolo Grimoldi, Lega Foto: Roberto Rampi, Pd Foto: Lucrezia Ricchiuti, Pd Foto: Davide Tripiedi, M5S Foto: Giovanna Mangili, M5S Foto: Bruno Marton, M5S Foto: Daniele Bosone, Pd Foto: Strade Del tutto insufficienti gli stanziamenti governativi per le strade (nella foto, cantiere di rafforzamento della provinciale Paderno-Rho) Foto: Assistenza Tra i servizi essenziali che le Province potrebbero non riuscire più a garantire con la legge di Stabilità c'è l'assistenza ai disabili Foto: Scuole Molti istituti scolastici (nella foto, l'Omnicom-prensivo di Vimercate) sono fatiscenti per mancanza di fondi 09/12/2015 Pag. 14 diffusione:24843 tiratura:35894 « L'Agenas ci dica quanto vale davvero la sanità pugliese» Il senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri (Cor) ha scritto una lettera aperta a Francesco Bevere, direttore generale dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari sullo studio che la Regione ha commissionato alla Scuola Superiore Sant'Anna. La pubblichiamo per ampi stralci. Come certamente le è noto, la Regione Puglia ha commissionato alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa un monitoraggio per misurare le performance degli ospedali pugliesi. Il presidente della giunta regionale descrive l'iniziativa come «uno strumento fondamentale per migliorare la qualità del servizio, grazie al quale sarà possibile modellare il piano di riordino ospedaliero con maggiore precisione». Dai primi dati messi a disposizione dal governo regionale - che si riserva di presentare lo studio nel suo complesso a breve termine - la sanità pugliese risulta essere, secondo la lettura del presidente, «in netto miglioramento». Non è chiaro rispetto a quali altri dati e se sia stata fatta una comparazione. La cosa non può che sorprendermi piacevolmente, se non fosse che il dato sembra contrastare decisamente con la realtà quotidiana che vede sia i cittadini pugliesi che gli operatori sanitari e amministrativi dibattersi tra mille criticità. È pur vero che un miglioramento non sempre fa rima con adeguamento ai fabbisogni di salute da una parte e di qualità di lavoro dall'altra. Ritengo, a questo punto, proprio per partire da imprescindibili punti fermi che contribuiscano a costruire una nuova e più efficace governance della sanità pugliese, che sia necessario fare chiarezza. E, in virtù del ruolo che compete all'Agenas in quanto ente pubblico di riferimento di Stato e Regioni nelle politiche di governo dei servizi sanitari attraverso attività di ricerca, monitoraggio, valutazione, formazione e innovazione, le rivolgo a lei alcuni quesiti, anche alla luce dell'ultimo Programma nazionale Esiti sviluppato proprio dall'Ente che dirige e che dovrebbe già rappresentare un prezioso strumento operativo per le regioni, compresa la Puglia. (...) Le chiedo, dunque: 1. Qual è la valutazione dei Lea nella sanità pugliese? 2. Come si posiziona la Puglia sul piano nazionale rispetto ad appropriatezza, efficacia, efficienza, sicurezza e qualità delle cure? 3. Qual è il tasso di variabilità interna dei servizi? 4. Qual è il dato relativo alla mobilità passiva? 5. Degenza ospedaliera, variabilità chirurgica, emergenza-urgenza, appropriatezza prescrittiva diagnostica, medica e farmaceutica, percorso oncologico, long terme care, prevenzione e liste di attesa, assistenza domiciliare, terapia del dolore, stroke unit, emodinamica: qual è la fotografia attuale? Considerato che, nello specifico, il Programma Nazionale di valutazione Esiti è un'attività istituzionale del Servizio sanitario nazionale che Agenas svolge per conto del Ministero della Salute, in collaborazione con le Regioni, sulle prestazioni erogate dalle strutture ospedaliere pubbliche e private, le domando infine se ritiene efficace l'attuale sistema di conferimento dei dati da parte delle Regioni, unitamente alla loro attendibilità o se esistono criticità che andrebbero risolte. Luigi D'Ambrosio Lettieri PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015 62 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LETTERA APERTA DOPO LO STUDIO DELLA SCUOLA S. ANNA, D'AMBROSIO LETTIERI (COR) SCRIVE AL DIRETTORE GENERALE DELL'AGENZIA NAZIONALE SANITARIA 08/12/2015 08:15 Sito Web IlFarmacistaOnline.it Così il senatore della commissione Sanità si rivolge al direttore generale dell'Agenzia in una lettera nella quale si chiedono spiegazioni circa la scelta del governatore regionale di commissionare alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa uno studio sulle performance sananitarie della Regione. "Non so se lo studio commissionato rappresenti comunque un onere economico, ma so per certo che l'interlocutore istituzionale di riferimento è l'Agenas". 08 DIC - Di seguito la lettera inviata al direttore generale di Agenas Francesco Bevere dal senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri in riferimento alla scelta del presidente della Puglia di commissionare alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa uno studio sulle performance sanitarie della Regione. Come certamente le è noto, la Regione Puglia ha commissionato alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa un monitoraggio per misurare le performance degli ospedali pugliesi. Il presidente della giunta regionale descrive l'iniziativa come "uno strumento fondamentale per migliorare la qualità del servizio, grazie al quale sarà possibile modellare il piano di riordino ospedaliero con maggiore precisione". Dai primi dati messi a disposizione dal governo regionale - che si riserva di presentare lo studio nel suo complesso a breve termine - la sanità pugliese risulta essere, secondo la lettura del presidente, "in netto miglioramento". Non è chiaro rispetto a quali altri dati e se sia stata fatta una comparazione. La cosa non può che sorprendermi piacevolmente, se non fosse che il dato sembra contrastare decisamente con la realtà quotidiana che vede sia i cittadini pugliesi che gli operatori sanitari e amministrativi dibattersi tra mille criticità. E' pur vero che un miglioramento non sempre fa rima con adeguamento ai fabbisogni di salute da una parte e di qualità di lavoro dall'altra. Ritengo, a questo punto, proprio per partire da imprescindibili punti fermi che contribuiscano a costruire una nuova e più efficace governance della sanità pugliese, che sia necessario fare chiarezza. E, in virtù del ruolo che compete all'Agenas in quanto ente pubblico di riferimento di Stato e Regioni nelle politiche di governo dei servizi sanitari attraverso attività di ricerca, monitoraggio, valutazione, formazione e innovazione, le rivolgo a lei alcuni quesiti, anche alla luce dell'ultimo Programma nazionale Esiti sviluppato proprio dall'Ente che dirige e che dovrebbe già rappresentare un prezioso strumento operativo per le regioni, compresa la Puglia. Non conosco, a questo proposito, le motivazioni che hanno spinto il presidente Emiliano a rivolgersi alla Scuola superiore Sant'Anna, né so se lo studio commissionato rappresenti comunque un onere economico e in che misura per le casse regionali. So per certo, invece, che l'interlocutore istituzionale cui fare riferimento, anche per l'autorevolezza e l'attendibilità acquisita negli anni, è l'Agenas. Le chiedo, dunque: 1) Qual è la valutazione dei Lea nella sanità pugliese? 2) Come si posiziona la Puglia sul piano nazionale rispetto ad appropriatezza, efficacia, efficienza, sicurezza e qualità delle cure? 3) Qual è il tasso di variabilità interna dei servizi? 4) Qual è il dato relativo alla mobilità passiva? 5) Degenza ospedaliera, variabilità chirurgica, emergenza-urgenza, appropriatezza prescrittiva diagnostica, medica e farmaceutica, percorso oncologico, long terme care, prevenzione e liste di attesa, assistenza domiciliare, terapia del dolore, stroke unit, emodinamica: qual è la fotografia attuale? Considerato che, nello specifico, il Programma Nazionale di valutazione Esiti è un'attività istituzionale del Servizio sanitario nazionale che Agenas svolge per conto del Ministero della Salute, in collaborazione con le Regioni, sulle prestazioni erogate dalle strutture ospedaliere pubbliche e private, le domando infine se ritiene efficace l'attuale sistema di conferimento dei dati da parte delle Regioni, unitamente alla loro attendibilità o se esistono criticità che andrebbero risolte. Luigi D'Ambrosio Lettieri Commissione Igiene e Sanità del Senato PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015 63 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Performance sanità pugliese. D'Ambrosio Lettieri scrive a Bevere: "Perché Emiliano si è rivolto al Sant'Anna? Non è Agenas l'interlocutore istituzionale?" 08/12/2015 Sito Web QS - QuotidianoSanita.it Performance sanità pugliese. D'Ambrosio Lettieri scrive a Bevere: "Perché Emiliano si è rivolto al Sant'Anna? Non è Agenas l'interlocutore istituzionale?" Così il senatore della commissione Sanità si rivolge al direttore generale dell'Agenzia in una lettera nella quale si chiedono spiegazioni circa la scelta del governatore regionale di commissionare alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa uno studio sulle performance sananitarie della Regione. "Non so se lo studio commissionato rappresenti comunque un onere economico, ma so per certo che l'interlocutore istituzionale di riferimento è l'Agenas". 08 DIC - Di seguito la lettera inviata al direttore generale di Agenas Francesco Bevere dal senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri in riferimento alla scelta del presidente della Puglia di commissionare alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa uno studio sulle performance sanitarie della Regione. Come certamente le è noto, la Regione Puglia ha commissionato alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa un monitoraggio per misurare le performance degli ospedali pugliesi. Il presidente della giunta regionale descrive l'iniziativa come "uno strumento fondamentale per migliorare la qualità del servizio, grazie al quale sarà possibile modellare il piano di riordino ospedaliero con maggiore precisione". Dai primi dati messi a disposizione dal governo regionale - che si riserva di presentare lo studio nel suo complesso a breve termine - la sanità pugliese risulta essere, secondo la lettura del presidente, "in netto miglioramento". Non è chiaro rispetto a quali altri dati e se sia stata fatta una comparazione. La cosa non può che sorprendermi piacevolmente, se non fosse che il dato sembra contrastare decisamente con la realtà quotidiana che vede sia i cittadini pugliesi che gli operatori sanitari e amministrativi dibattersi tra mille criticità. E' pur vero che un miglioramento non sempre fa rima con adeguamento ai fabbisogni di salute da una parte e di qualità di lavoro dall'altra. PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015 64 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Governo e Parlamento 08/12/2015 Sito Web QS - QuotidianoSanita.it Responsabilità professionale. Gelli a Bari per il convegno dell'Omceo Il Responsabile Salute del Pd e relatore del testo approvato in commissione Affari sociali presenterà il provvedimento di fronte ai rappresentanti ordinistici dei camici bianchi pugliesi, al presidente della Regione Michele Emiliano e a deputati e senatori. L'appuntamento è per il 9 dicembre alle 16.30 presso la sede dell'Ordine. 08 DIC - Si terrà domani, mercoledì 9 Dicembre, alle ore 16.30 presso l'Auditorium Bonomo della sede dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Bari (via Capruzzi 184) il seminario "La responsabilità professionale del medico". Prenderà parte all'evento Federico Gelli, componente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, nonché responsabile nazionale del settore salute del PD, che per l'occasione presenterà la proposta di legge sulla responsabilità professionale, di cui è primo firmatario. Saranno inoltre presenti Michele Emiliano - Presidente della Regione Puglia, Benedetto Fucci già Segretario della Commissione Affari Sociali della Camera, Elisa Mariano - componente della Commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati, Salvatore Capone - componente della Commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati, Francesco Paolo Sisto - membro della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Luigi D'Ambrosio Lettieri - componente della Commissione Igiene e Sanità del Senato. PERSONAGGI - Rassegna Stampa 09/12/2015 65 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Governo e Parlamento
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