federazione ordini dei farmacisti
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FEDERAZIONE ORDINI DEI FARMACISTI Rassegna Stampa del 16/04/2016 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE IN PRIMO PIANO 16/04/2016 Corriere di Romagna - Ravenna Colletta farmaceutica per aiutare un ospedale in Siria 6 15/04/2016 Gazzetta del Sud - Catanzaro A Girifalco farmacia " cardioprotetta " 7 16/04/2016 Pagina99 È il turno delle farmacie 8 16/04/2016 Pagina99 I camici in esubero sperano nell ' Antitrust 10 SANITÀ NAZIONALE 16/04/2016 Il Sole 24 Ore Chiesti 9 anni per Formigoni Ex governatore: fantascienza 12 16/04/2016 La Repubblica - Nazionale Corruzione il pm chiede nove anni di carcere per Formigoni 14 16/04/2016 Milano Finanza Un brevetto mondiale per tutelare il diritto alla salute 15 16/04/2016 Avvenire - Nazionale Val D'Agri, anche l'Iss conferma: «Tumori e malattie in aumento» 16 16/04/2016 Il Giornale - Nazionale La salute è legata a un filo (dello smartphone) 17 16/04/2016 Libero - Nazionale Sacche di urina e sangue per terra negli ospedali campani 19 16/04/2016 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale Sgarbi: «La Gioconda non sorride, ma si compiace» 20 16/04/2016 Io Donna Un'onda ti scolpirà 21 16/04/2016 Capital CONVALESCENZA IN PUBBLICO 24 16/04/2016 Elle aiuti naturali 29 16/04/2016 Elle Wonder Woman 30 16/04/2016 Elle SPIRITO DI SQUADRA 35 16/04/2016 Gente Cara mamma fammi dimagrire 37 15/04/2016 Il Pediatra Emozioni anomale 39 15/04/2016 Il Pediatra Inquinamento I tumori infantili nella Terra dei Fuochi 40 15/04/2016 Il Pediatra Farmaci per bambini Come può cambiare il passo nella ricerca pediatrica 43 16/04/2016 La Notizia Giornale È boom di congiuntiviti Occhio a pollini e allergeni 48 16/04/2016 La Notizia Giornale Arriva in Italia il primo vaccino contro la polvere 49 15/04/2016 Viver Sani e Belli BEAUTY EVERGREEN 50 VITA IN FARMACIA 16/04/2016 Corriere della Sera - Milano Il pm: 9 anni per Formigoni Effetto inchiesta sulla Sanità, tagliati i fondi sotto accusa 54 16/04/2016 La Repubblica - Palermo Nuove assunzioni nella Sanità il ministero striglia l'assessorato 56 16/04/2016 La Repubblica - Palermo GLI AVVOCATI D'ASSALTO E I MEDICI SOTTO RICATTO 57 16/04/2016 La Stampa - Torino San Luigi, entro fine 2016 arriva il nuovo pronto soccorso 58 16/04/2016 QN - Il Resto del Carlino - Modena Gli esami specialistici anche in farmacia «Così aiutiamo gli ospedali affollati» 59 16/04/2016 QN - Il Resto del Carlino - Ascoli Ambulatori aperti fino a mezzanotte I medici: «Soluzione complicata» 60 16/04/2016 QN - La Nazione - Pistoia Montecatini Rapinatore col trincetto assalta farmacia 61 16/04/2016 Il Secolo XIX - Levante Chi è la chiavarese nell'elenco di nomi dei Panama Papers 62 16/04/2016 Il Secolo XIX - Genova Ist, azione disciplinare per la farmacista: «Non ha avvertito » 63 16/04/2016 Il Mattino - Caserta Differenziata, via il porta a porta in tutta la città 65 PROFESSIONI 16/04/2016 Il Sole 24 Ore Ima rileva il Medtech della Komax 67 16/04/2016 Libero - Nazionale Ima completa l'acquisizione di tre società per l'assemblaggio di prodotti medicali 68 PERSONAGGI 16/04/2016 La Repubblica - Torino I quaranta di Giaccone schierati con Fassino 70 16/04/2016 La Stampa - Torino "Ho fatto più io come sindacalista Anci che Airaudo come sindacalista della Fiom" 71 16/04/2016 La Stampa - Torino "Ho fatto più io come sindacalista Anci che Airaudo come sindacalista della Fiom" 72 15/04/2016 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Bari E Quagliariello lancia l'allarme per la Puglia «C'è il rischio di ripresa della rotta Adriatica» 73 15/04/2016 Lospiffero.com 17:00 Lista Fassino, sfondo rosso con giallo 74 15/04/2016 Yahoo Finanza 00:58 Racca (Federfarma): serve nuova convenzione Regioni-farmacie 75 IN PRIMO PIANO 4 articoli 16/04/2016 Pag. 50 Ed. Ravenna tiratura:15000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Oggi a Imola nella farmacia dell' Ospedale, alla Cavour, alla Michelangelo e alla Pedagna Colletta farmaceutica per aiutare un ospedale in Siria IMOLA. Il 15 marzo la guerra in Siria è entrata nel sesto anno. La popolazione è allo stremo e molti cercano riparo nei campi profughi e nelle città sul confine con la Turchia. Per alleviare le tragiche condizioni di questi uomini e donne, il gruppo " Imola per la Siria" darà vita oggi, in collaborazione con l' associazione We are Onlus e con l' Ordine dei farmacisti, a una Colletta farmaceutica volta a rifornire l' ospedale pediatrico di Azaz. L' obiettivo è quello di raccogliere farmaci da banco, pediatrici e non, con modalità similari a quelle utilizzate per le più famose raccolte alimentari. I volontari distribuiranno volantini in cui saranno indicati i farmaci di cui c'è maggiore necessità, concordati in anticipo con il farmacista. La consegna, come la documentazione, sarà a carico della Ong francese Pour une Sirye Libre, Red crescent, ma ogni operazione sarà pubblicata sul sito www.weareonlus.org e sui gruppi Facebook di We are e Imola per la Siria. A Imola hanno già aderito tutte le farmacie afferenti al gruppo Sfera. I volontari saranno, quindi oggi alla farmacia dell' Ospedale, alla Cavour, alla Michelangelo e alla Pedagna. Il numero da contattare è 349.4359214. IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 16/04/2016 6 15/04/2016 Pag. 34 Ed. Catanzaro diffusione:25024 tiratura:36301 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato È la prima in provincia A Girifalco farmacia " cardioprotetta " Defibrillatore installato davanti alla " Defilippo " GIRIFALCO È la prima farmacia cardioprotetta del Catanzarese e si trova a Girifalco, dove è stata effettuata l ' installazione del defibrillatore. I dottori della Farmacia Defilippo, le associazioni e alcuni cittadini volontari hanno già seguito il corso di Blsd-dae tenuto dal dottor Eliseo Ciccone, necessario per poter utilizzare il defibrillatore in caso di emergenza. Il defibrillatore è stato posizionato davanti alla farmacia al servizio della cittadinanza. Il progetto è nato dalla volontà dei titolari della Farmacia di dare un ulteriore servizio ai propri concittadini, nella consapevolezza di dare maggior disponibilità nella tutela della salute. Per ampliare ulteriormente le funzioni socio-sanitarie della farmacia e dare ai cittadini ancora maggiori garanzie in termini di tutela della salute e qualità della vita, Federfarma Catanzaro e l ' Ordine dei farmacisti di Catanzaro, in collaborazione con la Facoltà di farmacia e la Provincia, hanno promosso un progetto per assicurare la pronta disponibilità di defibrillatori all ' esterno di 13 farmacie della nostra provincia. L ' inizia tiva pone il territorio catanzarese all ' avanguardia a livello nazionale per quanto riguarda la prevenzione degli esiti negativi delle patologie cardiovascolari, responsabili del 44% dei decessi nel nostro Paese. 3 Foto: Defibrillatore per tutti IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 16/04/2016 7 16/04/2016 Pag. 1 N.16 - 16 aprile 2016 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FALLIMENTI È il turno delle farmacie ANTONINO MICHIENZI pagine 6 e 7 Da una parte la piazza con la fontana del Tritone, dall ' altra largo di Santa Susanna, su uno dei cui angoli sorge la chiesa di Santa Maria della Vittoria che custodisce l ' Estasi di Santa Teresa. Due delle opere più note del Bernini. A collegarle, via Barberini. È qui, al numero 58, che fino a pochi mesi fa c ' era una farmacia. Oggi è chiusa: ad aprile dello scorso anno il Tribunale ordinario di Roma ne ha dichiarato il fallimento, disponendone nei mesi seguenti la vendita. Base d ' asta 522 mila euro, più 100 mila euro per i medicinali in giacenza. A Catanzaro, corso Mazzini è la via principale: taglia in due il centro della città. Al 237, la farmacia Giancotti, nonostante la posizione strategica, non è riuscita a resistere. Il tribunale ha dichiarato il fallimento il 7 marzo 2013 e a gennaio dell ' a nno successivo è passata di mano a una giovane farmacista. Stesso destino per la farmacia Santa Chiara a Rozzano (Milano), per quella Gastaldi a Lodi, la " P o ggio Berni " a Poggio Torriano (Rimini), quella su Corso Umberto I a Caltanissetta, la " Bio farmacia " a Padova. E l ' elenco potrebbe continuare ancora a lungo. Camici in tribunale Bisogna guardare gli avvisi di vendita delle sezioni fallimentari dei tribunali italiani per toccare con mano ciò che fino a poco più di un decennio fa era ritenuto impensabile. Che anche la farmacia, l ' attività ricca e di rendita per eccellenza, potesse andare incontro a una sofferenza economica. Invece l ' ultimo triennio è stato per le farmacie italiane un ' e c a t o mbe. Numeri ufficiali su concordati preventivi, esercizi provvisori e fallimenti non ce ne sono. Le informazioni si disperdono in una miriade di rivoli tra annunci di aste giudiziarie e circolari delle sedi provinciali della Federazione degli ordini dei farmacisti. Dall ' inizio del 2016, però, almeno una decina di farmacie è stata posta in vendita per fallimento: tre in Puglia, un paio a Roma, una a Napoli. Ma è solo una piccola parte di un fenomeno che non ha risparmiato nessuno: le farmacie dei piccoli comuni né quelle delle grandi città, i farmacisti tradizionali dalla mattina alla sera dietro il bancone, né quelli che negli anni avevano messo in piedi piccoli imperi diversificando l ' attività. Tra il 2013 e il 2014, per esempio, la provincia di Lucca rischiò di trovarsi in un batter d ' occhio con una decina di farmacie chiuse. Il gruppo Lemmi a cui facevano capo aveva accumulato debiti per 18 milioni, nonostante la proprietà di nove farmacie e una proficua attività di vendita all ' ingrosso. Le società del gruppo sono fallite, ma si è riuscito a non interrompere il servizio e per una parte delle farmacie sono ancora aperte le procedure di vendita presso il tribunale di Lucca. Ma cosa succede alla farmacia? Com ' è possibile che un ' attività ritenuta a prova di fallimento si sia trasformata in pochi anni in un settore a rischio? Per capirlo bisogna aprire i libri contabili e spulciare i bilanci. Lo fa periodicamente la Sose, la società del ministero dell ' Economia incaricata di allestire gli studi di settore che già dal 2012 aveva notato una flessione degli utili delle farmacie. Per la Sose a causare lo stato di sofferenza soprattutto tre fenomeni: il calo dei ricavi sui prodotti non strettamente farmaceutici, la riduzione dei margini sui farmaci rimborsati dal Servizio sanitario nazionale, l ' aumento del costo del lavoro. «Solo qualche anno fa, quasi la metà delle persone che entrava in farmacia con ricetta medica per prendere un medicinale ne usciva avendo acquistato anche un altro prodotto», racconta Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Campania. «Oggi non è più così e la riduzione della capacità di spesa conseguente alla crisi ha avuto un impatto anche in questo settore». Di pari passo alla spesa privata, però, è crollato anche l ' introito derivante dalla spesa pubblica. Nel solo 2014 la spesa per i medicinali distribuiti in farmacia da parte del servizio sanitario è scesa del 3,1 per cento rispetto all ' anno precedente, soprattutto a causa della maggiore diffusione dei farmaci generici e delle trattenute imposte alle farmacie. L ' effetto dei generici «L ' abbattimento dei prezzi in Italia è clamoroso», dice Di Iorio, «specie dopo l ' introduzione del " prezzo di riferimento " ». Si tratta di quel meccanismo introdotto dall ' Agenzia del farmaco nel 2003 che stabilisce un semplice principio: quando sono disponibili più versioni equivalenti di un farmaco, il servizio sanitario è disposto a pagare (e dunque a fornire IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 16/04/2016 8 16/04/2016 Pag. 1 N.16 - 16 aprile 2016 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato gratuitamente) soltanto il valore corrispondente al prezzo di riferimento. Chiunque voglia scegliere un farmaco di marca o comunque più costoso deve pagare di tasca propria l ' eccedenza rispetto a questo valore. Un meccanismo che produce risparmi per il servizio sanitario favorendo la diffusione dei generici, ma che certo non fa sorridere i farmacisti che si ritrovano alle prese con margini più risicati. Se da una parte sono scesi i margini, però, i farmacisti hanno dovuto far fronte anche a un aumento dei costi: la gestione della ricetta, l ' i nformatizzazone, i costi del lavoro, gli affitti. Così, per molte farmacie la vita è diventata difficile. Per la Sose erano più di 4 mila nel 2012 le farmacie con bilanci tali da destare preoccupazione. E, sebbene non esistano dati ufficiali recenti, gli addetti ai lavori dicono che il loro numero negli ultimi anni è andato aumentando. Se queste sono le farmacie in sofferenza, la situazione è però peggiore per altre 300 farmacie, il cui stato finanziario le colloca a un passo dal fallimento. Mediamente queste attività perdono 50 mila euro all ' anno e sono state inghiottite in una spirale in cui la riduzione dei ricavi mette i farmacisti nelle condizioni di non poter far fronte alle uscite. Per queste 300 attività la necessità di portare i libri in tribunale è dietro l ' angolo. Il prezzo d ' ingresso A trainarle al ribasso è soprattutto l ' entità del debito contratto con le banche, specie per l ' avviamento dell ' attività. Non è un caso che oltre la metà di esse sia stata acquistata dall ' attuale proprietà dopo il 2008, anni in cui era massimo il valore della farmacia sul mercato. «A quei tempi il valore di mercato di una farmacia era più del doppio del fatturato annuo. Oggi siamo abbondantemente sotto il 100 per cento», dice ancora Michele Di Iorio, che è anche presidente di Credifarma, una finanziaria messa in piedi nel 1987 da Federfarma insieme a Bnl e Unicredit. Lo scopo iniziale era quello di normalizzare il flusso degli incassi ricevuti da un sistema sanitario sempre in ritardo nei pagamenti. Oggi si è trasformata nell ' ancora di salvataggio per farmacisti in difficoltà e già circa tremila titolari di farmacia vi hanno fatto ricorso, dice Di Iorio. Potrebbero essere proprio loro i primi a sentire le conseguenze dell ' annuale legge per il mercato e la concorrenza già approvata alla Camera e arenato da sei mesi al Senato. Il disegno di legge infatti prevede una misura epocale: per la prima volta anche chi non è farmacista potrà essere proprietario di una farmacia e non sono previsti limiti al numero di farmacie riconducibile a ciascuna società. Ciò significa aprire un mercato da 25 miliardi di euro anche ai grandi gruppi di distribuzione come avviene in molti paesi europei e del mondo. Pitruzzella all ' attacco Se i farmacisti non hanno digerito la modifica dell ' ordinamento proponendo correttivi che finirebbero per sterilizzare la riforma, per l ' Antitrust la nuova norma è invece troppo blanda. Ascoltato da entrambi i rami del parlamento, il presidente dell ' Autorità garante della concorrenza e del mercato Giovanni Pitruzzella ha chiarito che «il disegno di legge va nella giusta direzione», ma «restano ancora inascoltate le proposte dell ' Autorità con riguardo all ' esigenza di superare l ' attuale sistema di contingentamento del numero di farmacie presenti sul territorio nazionale». Per non parlare della liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C, cioè quei farmaci dispensabili con ricetta, ma il cui costo è a carico del cittadino. È una fetta di mercato che vale circa 3 miliardi di euro e rappresenta poco più del 10 per cento del giro d ' a ffari delle farmacie. Il governo Monti cercò per due volte (col decreto " Salva Italia " e con il " Cresci Italia " ) di portare al di fuori delle farmacie consentendone la vendita a parafarmacie e grande distribuzione. La liberalizzazione non resse all ' esame del Parlamento. E anche gli emendamenti proposti all ' a ttuale ddl Concorrenza sono stati rigettati. A riprova del fatto che se il peso economico dei farmacisti è in discesa non altrettanto può dirsi di quello politico della loro ben attrezzata lobby. Foto: TUTTE LE FOTO DI DWIGHT ESCHLIMAN / GETTY IMAGES IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 16/04/2016 9 16/04/2016 Pag. 7 N.16 - 16 aprile 2016 I camici in esubero sperano nell ' Antitrust Di qui a vent ' anni ci saranno oltre 60mila laureati disoccupati. Se il modello non cambia A. M. Cinque anni di studio, il tirocinio, l ' esame di Stato e poi la proprietà di una farmacia. A lungo in Italia il percorso per chi studiava nell ' ambitissima facoltà di Farmacia era questo. La ridotta disponibilità di risorse raramente costituiva un problema dal momento che le banche erano ben disposte a concedere prestiti per un ' attività con margini elevati e a prova di crisi. Poi, lecose sono cambiate:le università hanno cominciato a sfornare farmacisti, il mercato delle farmacie si è saturato, i prezzi per acquistare una licenza si sono impennati raggiungendo il massimo tra il 2000 e il 2010. Nonultimo, le banchesi sono fatte più attente a concedere prestiti. In tal modo la proprietà della farmacia perla gran parte deilaureati è diventata una chimera e anche per questa categoria è iniziata l ' era del rapporto di lavoro dipendente. «Quando si parla di farmacisti, quasi sempre si pensa solo alla farmacia, intesa come luogo fisico di esercizio dell ' attività di vendita di farmaci e presidi sanitari. Raramente si parla di farmacisti, in quanto tali, indipendentemente che siano proprietari o meno di una farmacia», ha spiegato nei giorni scorsi a margine del meeting FarmacistaPiù il presidente della Federazione nazionale degli orini dei farmacisti (Fofi) Andrea Mandelli. E, in effetti, oggi per ogni farmacista titolare di farmacia (18 mila in totale) ce ne sono tre che lavorano da dipendenti. Sono collaboratori in farmaciee parafarmacie,olavorano in ospedale,nelle Aslo nelleaziende del farmaco. Il loro stipendio non è quello chein genere si associaal farmacista e secondo la Fofi si aggira intorno ai 1.300 euro al mese. Restano tuttavia dei privilegiati rispetto ai 13 mila farmacisti in cerca di occupazione. Si tratta di nuova specie sul mercato del lavoro italianoche potrebbea breve vedere ingrossate a dismisura le sue fila. Nei giorni scorsi, infatti, la Fofi ha presentato le proiezioni per questa professione da qui a 20 anni. E non sono per niente rosee. Secondo l ' iniziativa Joint Action Health Workforce Planning and Forecasting promossa dalla Commissione europea,in Italiaesiste un fabbisogno occupazionale di farmacistidi circa1.500unità all ' anno. Le nostre università ne sfornano però 4.700 ogni anno accademico e 4 mila di essi si iscrivono all ' albo con l ' aspirazione di esercitare la professione di farmacista. Dato che il numero di farmacie è fissato dallo Stato in circa 25 mila unità su tutto il territorio nazionale, da qui a 20 anni nelnostro Paeseci sarannoalmeno 50 mila nuovi farmacisti disoccupatiche andrannoadaggiungersi ai 13 mila attuali, conclude la Fofi. Salvo non mutilo scenario della distribuzione farmaceutica nella direzione indicata dall ' Antitrust che da tempo invitaa rimuovere le restrizioni all ' apertura delle nuove farmacie, un limite che «appare sostanzialmente finalizzato a garantire i livelli di reddito degli esercenti piuttosto che a conseguire l ' obiettivo di una razionale e soddisfacente distribuzione territoriale degli esercizi farmaceutici», ha scritto di recente l ' Autorità. Se questo obiettivo appare troppo ambizioso, una misura tampone potrebbe esserela liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C che, da sola, consentirebbe di creare 5.000 nuovi posti di lavoro ha stimato il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti. IN PRIMO PIANO - Rassegna Stampa 16/04/2016 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Previsioni SANITÀ NAZIONALE 19 articoli 16/04/2016 Pag. 10 diffusione:162324 tiratura:213091 Chiesti 9 anni per Formigoni Ex governatore: fantascienza Contestata l'associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. I pm: in più passaggi Formigoni ha mentito. Il legale: non ci sono prove Sara Monaci pNove anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. È quanto chiede la procura di Milano per Roberto Formigoni, principale imputato del processo relativo all'inchiesta partita nel 2012 sulla presunta distrazione di fondi pubblici a favore della clinica sanitaria Maugeri,a cui sono stati garantiti nel tempo oltre 400 milioni di finanziamenti, di cui 70 sarebbero serviti a garantire all'ex governatore della Lombardia regali e favori tramite i lobbisti Antonio Simone e Pierangelo Daccò (tra cui gli ormai noti viaggi sullo yacht alle Maldive). Insieme a lui ci sono altri 9 imputati, tra cui proprio Daccò (già condannato nel crack della clinica San Raffaele), Simone (che in passato ha ricoperto il ruolo di assessore alla Sanità della Lombardia), l'ex segretario generale della Regione Nicola Sanese, l'ex dg della Sanità Carlo Lucchina, l'ex dg della clinica Maugeri Costantino Passerino e Alberto Perego, ex membro della comunità Memores Domini, associazione cattolica di cui fa parte lo stesso Formigoni. Per gli inquirenti questo gruppo di persone costituirebbe «un contesto criminale non episodico, ma un'articolata struttura delinquenziale». I reati contestati sono a vario titolo l'associazione a delinquere per corruzione, frode fiscale, riciclaggio e interposizione fittizia. Per Daccò e Simone, in particolare, sono stati chiesti dai pm 8 anni e 8 mesi di reclusione. La confisca dei beni è stata chiesta per 54 milioni, visto che per i restanti 16 milioni è sopravvenuta la prescrizione. Più precisamente, durante la ricostruzione dei fatti, i procuratori hanno ricordato che Daccò e Simone erano i «col- lettori delle tangenti». Il giro d'affari si sarebbe svolto così: le delibere, firmate dai vertici della Regione Lombardia sulla base di una norma che permette «finanziamenti non tariffabili», ovvero decisi in modo arbitrario volta per volta sulla base di alcuni generici requisiti, garantivano flussi di denaro generosi più del dovuto alla clinica Maugeri; a garantire l'efficaciae la rapidità della decisioni regionali ci avrebbero pensato l'intermediario Dac- cò e l'amico di Formigoni Simone, che poi si assicuravano che una parte del denaro pubblico tornasse indirettamente nelle tasche di Formigoni, anche attraverso giri in società off shore o tramite investimenti immobiliari all'estero (come ad esempio la costruzione di un palazzo in Argentina); Formigoni, da parte sua, avrebbe beneficiato di regali e vacanze, non denaro direttamente versato nel suo conto corrente. Anzi, gli inquirenti hanno proprio specificato un grande stranezza, diventata poi una prova nel processo: dal conto corrente di Formigoni sono usciti in 8 anni solo 23mila euro in tre volte, una nel 2002 e due volte nel 2009, in un'unica tranche. Questo secondo gli inquirenti significherebbe che viveva di spese pagate da altri. Ovviamente anche Simone e Daccò avrebbero incassato commissioni per il servizio, usando sempre il denaro pubblico che usciva dalle casse della Maugeri. Per la procura di Milano, arrivata alla terza giornata di requisitoria, Formigoni era a capo di una «vera e propria associazione a delinquere formata da corrotti e corruttori». Per i pm Antonio Pastore e Laura Pedio «la corruzione sistematica è andata avanti per 10 anni». «Ha mentito, le dichiarazioni cheè venutoa fare in Aula le ha fatte da senatore della Repubblica e da presidente della Commissione Agricoltura» ha aggiunto il pm Pedio. Netta la reazione di Formigoni: «Teorema fantascientifico, vera fiction senza riferimento alla realtà e senza prove. In Lombardia abbiamo costruito la migliore sanità del paese, l'unica che abbia i conti in ordine da 11 anni». Il legale: «Richieste molto forti, ma non ci sono prove». LA VICENDA Un'inchiesta partita nel 2012 Il primo scossone degli ultimi anni sulla sanità lombarda arrivaa metà del 2011 con l'inchiesta sull'ospedale San Raffaele per bancarotta del gruppo ospedaliero fondato da don Luigi Verzé. Nelle maglie degli inquirenti finisce un mediatore: Pierangelo Daccò, verrà condannato in appelloa9 anni di carcere, pena confermata in Cassazione Daccòè amico di Roberto Formigoni, che insiemea lui viene indagato in un'altra inchiesta l'anno dopo. Si tratta dell'indagine sulle tangenti pagate per SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Maugeri. I pm di Milano chiedono condanne pure per Daccò e Simone 16/04/2016 Pag. 10 diffusione:162324 tiratura:213091 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato far ottenere alle strutture della Fondazione Maugeri di Paviai rimborsi della Regione. Formigoniè accusato di aver ottenuto "utilità" che, secondo l'accusa, avrebbe ricevuto sotto forma di viaggi all'estero,e altri benefit di lusso come yachte vacanze. 16/04/2016 Pag. 1 diffusione:235298 tiratura:335733 Corruzione il pm chiede nove anni di carcere per Formigoni EMILIO RANDACIO A PAGINA 10 MILANO. Per dieci anni «il conto bancario di Roberto Formigoni, è stato silente». Nonostante avesse a disposizione banconote da 500 euro in contanti, usufruisse di vacanze di lusso ai Caraibi, avesse a disposizione tre imbarcazioni, una villa da mille e una notte in Sardegna e un conto aperto dal Ristorante stellato Sadler, con tanto di cantina con bottiglie per un ammontare da 300mila euro. Eppure, l'attuale presidente della Commissione Agricoltura dell'Ncd, non ha mai intaccato il suo stipendio, fatto un prelievo, staccato un assegno. Perché? Formigoni - secondo la ricostruzione dei Pm di Milano, Laura Pedio e Antonio Pastore - viveva grazie alle tangenti. Attraverso l'interposizione dei due faccendieri, Pierangelo Daccò e Antonio Simone, è riuscito a ottenere 78 milioni di euro dai centri ospedalieri convenzionati, Maugeri di Pavia e San Raffaele di Milano. In cambio, «ha venduto la sua funzione politica», creando delibere ad hoc per assecondare le necessità economiche dei due ospedali. L'impietoso atto d'accusa si conclude ieri sera poco dopo le 19, nell'aula del tribunale milanese presieduto da Gaetano La Rocca, quando la Pedio chiede 9 anni di carcere per colui che è rimasto seduto per 18 anni sulla poltrona di governatore della Lombardia. Associazione a delinquere finalizzata alla corruzione l'accusa per lui, per i due presunti mediatori delle tangenti, Daccó e Simone (per entrambi sono stati chiesti 8 anni e 8 mesi ), ma anche per coloro che durante il suo impero in Lombardia sono stati i suoi uomini più fedeli : l'ex segretario alla presidenza, Nicola Sanese (5 anni e mezzo), e il direttore generale della Sanità, Carlo Lucchina (stessa richiesta). Formigoni, che proprio questa settimana ha incassato dal tribunale di Bergamo un proscioglimento da un'accusa di tangenti legata alla concessione per una discarica, dal canto suo parla di «ricostruzione fantascientifica da parte della procura, sembra una fiction». Eppure, i pm snocciolano numeri, riscontri bancari. Ricordano come dei 78 milioni incassati dai prestanomi del "Celeste", Daccò e Simone, 8 siano arrivati nelle dirette disponibilita dell'ex governatore, ma che la differenza non se la sono intascata tutta gli altri imputati: «Il 33% del denaro è servito per pagare le barche messe a disposizione esclusiva di Formigoni e i costi di questo circuito di denaro prevedeva anche un 10% per le spese di amministrazione all'estero delle società prestanome, un ultimo 3% per quelle bancarie». In cambio di «delibere favorevoli» agli ospedali Maugeri e San Raffaele, Daccò e Simone hanno incassato denaro che riutilizzavano per finanziare le campagne elettorali del governatore (almeno 600mila euro), ma anche per passare contante a Formigoni. «Non si conosce - hanno ricordato i pm - che fine abbiano fatto 11 milioni di euro prelevati in Svizzera in contanti da Daccó». La conclusione, per l'accusa, è una sola: mazzette a sei zeri ottenute attraverso un organizzato « sistema criminale». www.repubblica.it www.giustizia.it PER SAPERNE DI PIÙ Foto: SENATORE NCD La Procura di Milano ha chiesto la condanna a 9 anni per Roberto Formigoni, senatore dell'Ncd ed ex presidente della Lombardia SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL CASO 16/04/2016 Pag. 19 N.74 - 16 aprile 2016 diffusione:72673 tiratura:129707 Un brevetto mondiale per tutelare il diritto alla salute MAURO MASI Parlando pochi giorni fa all'High Level Panel on Access to Medicine dell'Onu, Sir Andrew Witty, capo carismatico di Glaxosmithkline (Gsk), il secondo gruppo farmaceutico del mondo, ha annunciato che la società ha deciso di adottare un approccio più flessibile alla politica dei brevetti e della tutela della proprietà intellettuale, nel senso che renderà più facilmente ottenibili i nuovi farmaci (in particolare, i cosiddetti salvavita) nei Paesi più poveri. Così Gsk non depositerà più brevetti ad esempio in Afghanistan, Ruanda, Cambogia e in altre nazioni a basso reddito pro-capite. Per i Paesi a reddito medio (tipo Pakistan, Marocco, Ucraina, Kosovo), l'azienda registrerà i brevetti ma punterà a offrire la possibilità di ottenere versioni generiche dei propri farmaci attraverso il pagamento di royalty molto basse. Naturalmente (come è stato osservato anche dal rappresentante di Medici Senza Frontiere presente al simposio dell'Onu) tutto ciò non risolve l'annoso problema della dicotomia tra diritto alla salute e protezione della proprietà intellettuale (anche per finanziare la ricerca), tuttavia deve essere valutato come un significativo passo avanti. Già lo scorso anno Gsk aveva diffuso su larga scala e praticamente a titolo gratuito tra i bambini africani un innovativo vaccino contro la malaria, ma in realtà gran parte del costo dell'operazione era stato sostenuto dalla Bill and Melissa Gates Foundation. Il tema resta peraltro apertissimo e caratterizzato da approcci diversi nei diversi Paesi. Un paio di anni fa ha fatto molto scalpore (giustamente) la sentenza della Corte Suprema indiana che respinse un ricorso del colosso farmaceutico svizzero Novartis relativo al brevetto del Gleevec (un farmaco molto efficace contro la leucemia e alcuni tumori del sistema gastrointestinale), «copiato» dalle aziende farmaceutiche indiane e venduto a un prezzo molto più basso di quello originale. Successivamente fu trovata una soluzione di compromesso, ma anche da questa vicenda, dove tutti sembrano avere ragione (le Big Pharma perché ritengono che senza protezione brevettuale non saranno più sostenibili i costi per la ricerca di nuovi farmaci; i Paesi in via di sviluppo perché rivendicano il diritto alla salute e inoltre vogliono concedere brevetti solo se c'è vera innovazione), nasce un ulteriore stimolo a meglio coordinare le norme brevettuali mondiali e cercare (come, con molta modestia, qui si sostiene da tempo) l'approdo verso un unico «brevetto mondiale». (riproduzione riservata) *delegato italiano alla Proprietà Intellettuale SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL PUNTO 16/04/2016 Pag. 1.10 diffusione:112526 tiratura:144818 Superiori alla media le patologie cardiache e respiratorie Ma l'Istituto superiore di sanità avverte: «Per ora non si può stabilire un nesso di causalità con l'inquinamento» PINO CIOCIOLA Nella Val d'Agri «si rilevano, negli uomini, eccessi significativi per i tumori maligni dello stomaco e della vescica». Poi, tra le patologie non tumorali, «in entrambi i generi si registrano eccessi per le malattie ischemiche del cuore» e, in particolare, «per le malattie ischemiche acute, per il complesso delle malattie del sistema respiratorio e, in particolare, per le infezioni acute delle vie respiratorie e per asma, infine per le nefriti». Ancora, e siamo sempre in zona estrattiva: «Negli uomini si rilevano eccessi per il complesso delle malattie del sistema circolatorio e, in particolare, per le malattie cardiache, per le malattie epatiche e per quelle dell'apparato urinario». Tutto questo viene annotato nella Descrizione del profilo di salute delle popolazioni della Val d'Agri attraverso lo studio dei dati sanitari correnti , una ricerca realizzata dall'Istituto superiore di Sanità (Iss) in convenzione con la regione Basilicata, nel quale sono stati analizzati ed elaborati i dati Istat relativi al periodo 2003/2010. A proposito: nella fascia d'età da zero a quattordici anni scrivono i ricercatori Iss - «si registrano eccessi di ospedalizzazione per il complesso delle diagnosi di ricovero indagate, per le infezioni acute delle vie respiratorie e per asma». La ricerca ha riguardato i venti comuni che rientrano nella concessione Val d'Agri che contano una popolazione complessiva (al censimento 2011) di 43.430 abitanti, a fronte dei 578.036 nell'intera Basilicata. Il quadro dello stato di salute della popolazione in esame - si legge nelle ventidue pagine che costituiscono il documento, consegnato in Regione lo scorso gennaio - «ha evidenziato che, nelle donne come negli uomini, si osservano eccessi di mortalità per tumori maligni allo stomaco, per infarto del miocardio, per le malattie del sistema respiratorio nel loro complesso, per le malattie dell'apparato digerente nel loro complesso». C'è altro. Per gli uomini residenti «nei comuni oggetto di analisi - viene sottolineato - si rilevano ulteriori eccessi per la mortalità generale, per leucemia linfoide (acuta e cronica), per diabete mellito insulino-dipendente, per le malattie del sistema circolatorio nel loro complesso (ed, in particolare, per le cardiopatie ischemiche), per le malattie respiratorie croniche, per sintomi, segni e risultati anormali di esami clinici e di laboratorio, non classificati altrove e per cause esterne». Mentre per le donne «si riscontrano ulteriori eccessi di mortalità per le malattie respiratorie acute». Insomma, esistono alcune cifre che hanno richiamato l'attenzione degli stessi ricercatori. I quali, tuttavia, com'è abitudine dell'Iss, mostrano comunque grande cautela. Premesso infatti che «il presente studio ha la finalità di fornire un quadro dello stato di salute della popolazione in esame», l'analisi di tipo geografico «non permette di stabilire sicuri nessi di causalità tra l'esposizione ad inquinanti ambientali e stato di salute della popolazione, bensì può essere suggestivo che dette esposizioni possano costituire una eventuale concausa». Sarebbe cioè a dire che i soli dati epidemiologici a disposizione non bastano a stabilire nessi di causalità, perché non avendo un quadro completo, certo ed esaustivo di dati ambientali, è impossibile stabilire un'eventuale correlazione. Fermo restando che quegli stessi dati paiono, appunto, fortemente suggestivi. Morale secondo la ricerca? «Il profilo di salute dei residenti nelle aree interessate alla concessione estrattiva non sembra essere critico», scrive l'Iss. Però - aggiunge «è degna di attenzione la situazione riguardante le malattie del sistema circolatorio, delle malattie dell'apparato respiratorio e di quello digerente». SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Val D'Agri, anche l'Iss conferma: «Tumori e malattie in aumento» 16/04/2016 Pag. 30 diffusione:74885 tiratura:143225 La salute è legata a un filo (dello smartphone) Le ultime novità del mondo delle farmacie al Salone di Bologna È il cellulare il protagonista che corre in aiuto al nostro benessere Daniela Fedi Uno smartphone ci salverà? È la domanda del giorno negli smisurati spazi di Fiera Bologna dove è in corso da ieri la ventesima edizione di Cosmofarma, evento leader a livello europeo per prodotti e servizi legati al mondo della farmacia. Nel cosiddetto StartUp Village organizzato per il secondo anno di fila vengono presentati 17 progetti innovativi per la salute e il marketing farmaceutico, una via di mezzo tra la stanza delle invenzioni di Archimede Pitagorico e il famoso garage di Steve Jobs in cui è nata la Apple. Stavolta a far la parte del leone non è tanto il computer quanto il telefonino, croce e delizia dei nostri giorni. A Pavia un gruppo di studenti dell'Almo Collegio Universitario Borromeo ha messo a punto D.Heart, l'elettrocardiografo portatile che sfrutta la tecnica dei selfie per inquadrare anche in assenza di un medico i punti "Repepe", cioè quelli in cui posizionare correttamente gli elettrodi per rilevare il tracciato del battito cardiaco. Questi ultimi sono collegati a un apparecchietto che sembra uno yo yo e che trasmette in tempo reale i dati registrati al telefonino. L'ECG viene subito inviato a chi di dovere, sia esso medico curante oppure intero reparto di cardiologia in una struttura ospedaliera. Dietro a questo bellissimo progetto adottato dalla Corman, azienda specializzata negli apparecchi per misuraz i o n i mediche, c'è anche la storia a lieto fine di uno dei giovani ricercatori che a 16 anni è scampato per puro miracolo a un infarto e adesso crede nelle diagnosi precoci come risorsa tanto del caso che della necessità. Tenerissima anche la storia di Memio, una app collegata a un portapillole intelligente che impedisce le pericolose dimenticanze dei pazienti. Il progetto ( s e m p r e adottato da Corman) è stato messo a punto da un gruppo di studenti dell'Università del Salento uno dei quali ha visto il padre in preda a una severa ischemia per non aver rispettato gli orari della propria terapia salvavita. PoolPharma ha invece adottato SmartLOGO, un'altra app ma stavolta geolocalizzata. Basta inquadrare il logo dell'azienda come si farebbe con un quar code per avere immediatamente schede prodotti, info su promozioni e concorsi, immagini audio e video, notizie dai social media oltre agli indirizzi delle farmacie che aderiscono al programma. Per evitare le stragi del sabato sera arriva Floome, l'etilometro collegato al telefonino che è leggermente più severo (il 2% in più) di quelli in dotazione alla polizia stradale, ma ha il buon senso di chiamare un taxi oppure un amico fidato se registra un tasso alcolico eccessivo. In questo caso lo schermo si colora di rosso, mentre se si è abbastanza sobri per guidare in sicurezza lampeggia il verde. Tiene inoltre sotto controllo il consumo di alcool settimanale, indica le calorie assorbite e può perfino comunicare i dati ai vari social network indicati dal proprietario dell'apparecchio che ha una batteria al litio programmata per durare 69 anni con tre controlli al giorno. Il dispositivo è già in vendita in 32 Paesi al prezzo davvero conveniente di 89 euro: qualunque madre o zia amorevole darebbe molto di più per poter star tranquilla sul rientro di ragazze e ragazzi che alzano troppo il gomito. Pensata invece per gli anziani la app Badaplus che spiega le terapie da seguire nella lingua delle badanti oppure Trillio, l'apparecchio definibile come sveglia del nonno perchè segnala agli anziani quando è il momento di prendere le medicine anche con la voce dei nipotini. L'idea nasce da una statistica americana: pare che le persone sopra i 60 anni abbiano un cattivo rapporto con gli smartphone. Meglio quindi una classica sveglietta dotata però di un pulsante che l'anziano deve schiacciare altrimenti parte un sistema di allarme a familiari, vicini di casa, medici o amici. Poi c'è il sale che non sale, ovvero un estrattore di sapidità che ti permette di cucinare qualsiasi pietanza senza salarla. Mentre Diamante è il brevetto di un test che permette di diagnosticare in breve tempo la sindrome di Sjogren, una malattia autoimmune che colpisce soprattutto le donne e che prima era diagnosticabile con un iter di almeno quattro anni. Nonostante il nome degno di un mobile dell'Ikea si tratta di una cosa molto pericolosa: l'assenza di lacrime negli occhi e SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato COSMOFARMA 16/04/2016 Pag. 30 diffusione:74885 tiratura:143225 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato di saliva in bocca che espone al rischio di tumori, cattiva digestione, perdita della vista, grandi dolori e spese continue oltre che inutili in farmacia. Foto: Alla Fiera di Bologna è in corso da ieri la ventesima edizione di Cosmofarma Foto: Skin up, sembra un telefonino ma soffia acido ialuronico Foto: «Floome» è l'etilometro che chiama da solo il taxi se registra un tasso troppo alto Foto: Il D.Heart è l'elettrocardiog rafo portatile che trasmette i dati registrati al telefonino Foto: È il villaggio dove da due anni vengono presentati i progetti innovativi per la salute 16/04/2016 Pag. 19 diffusione:45501 tiratura:91390 Sacche di urina e sangue per terra negli ospedali campani PEPPE RINALDI Sembrerebbe non esserci pace per la neurologia in Campania. Pochi giorni fa lo scandalo delle (presunte) tangenti per scavalcare le liste d'attesa della chirurgia specialistica nell'azienda universitaria ospedaliera a Salerno, ieri un'altra unità classificata come eccellente, quella dell'Umberto I di Nocera Inferiore, sommersa dalle polemiche per inaspettate scene di caos in reparto. Sacche di urine depositate per terra, macchie di sangue sul pavimento e pazienti in barella nei corridoi: che succede? Che un parente di un ex consigliere comunale del capoluogo dell'agro-nocerino abbia bisogno di cure in neurologia, venga ricoverato e diventi l'involontaria occasione di testimonianza di una giornata tipo in un ospedale del Mezzogiorno. L'anziano entra in reparto, inizia la degenza. Poi arriva la visita del genero, Alberto Rito Marcone e in breve l'impietosa sentenza giunge via social: «Qualcuno al posto di vergognarsi cerca scuse assurde. La situazione è drammatica e fuori controllo», scrive. Le foto postate sul proprio profilo Facebook parlano chiaro e non ci metteranno molto a fare il giro del web, alimentandosi di rabbia e sdegno. I media locali ne danno notizia, il Mattino ieri vi dedica un ampio servizio. Nessuno smentisce, anzi dai vertici arrivano le prime prese di posizione: «Può capitare quando un reparto è sovraffollato, abbiamo diciotto posti letto ma trenta ricoverati» dicono il primario Teresa Cuomo e il direttore sanitario Maurizio D'Ambrosio. E, anche per questo, c'è una spiegazione: «Molti vengono da fuori dell'ambito Asl, si concentrano qui anche per la chiusura della vicina Scafati». «Può capitare, sopportiamo turni massacranti» aggiungono i dirigenti. Il martellamento continua e riecheggia quello di qualche giorno prima al Cardarelli di Napoli, dove l'emergenza ha per un attimo superato se stessa: finite le barelle su cui accatastare i malati, s'è dovuto far ricorso alle lettighe delle ambulanze. Il governatore De Luca ha dato due mesi di tempo per risolvere un problema che, ciclicamente, si affaccia sulla cronaca: i manager responsabili, in caso di fallimento, pare abbiano già la valigia pronta. A Nocera, intanto, la scena cambia d'un tratto. «Sembra di stare al Gran Hotel di Rimini» - scrive giovedì sera lo stesso Marcone. L'odontotecnico salernitano stila una nota ufficiale a tre giorni dal ricovero del suocero. «La questione inerente all'episodio verificatosi all'ospedale Umberto l di Nocera Inferiore è chiusa ed è risolta. Ringrazio la d.ssa Cuomo e il direttore sanitario per la celerità profusa nel risolvere l'inconveniente. Adesso quel reparto possiamo chiamarlo Grand Hotel». Passa qualche ora e arriva qualche dettaglio: «Nel reparto di neurologia è impressionante il silenzio che regna, è strabiliante l'igiene che si avverte. Alzare la voce a volte serve. Grazie a tutti». Non mancherà, però, il ragionevole invito di uno dei tanti commentatori: «Vediamo se e quanto dura». Appunto. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Non bastava il caos barelle 16/04/2016 Pag. 13 diffusione:109915 tiratura:139502 Sgarbi: «La Gioconda non sorride, ma si compiace» AL COSMOFARMA, la kermesse dedicata al mondo delle farmacie in corso alla fiera, è arrivato Vittorio Sgarbi. Il critico d'arte, figlio di farmacisti, è intervenuto per parlare di sorriso, che «distingue l'uomo dalle altre creature». Sgarbi, dopo un pungente esordio con Susanna Messaggio, è salito in cattedra per affrontare 'L'arte del sorriso dal 1400 a oggi', partendo dalla Gioconda. «È l'immagine più famosa del mondo e sul suo sorriso, che non c'è - e qui Sgarbi ha spiazzato l'uditorio - sono state scritte 35mila pagine. È un equivoco, ha solo le labbra in sù per il compiacimento di essere la perfezione del Creato». La carrellata è andata avanti con una statua greca del sesto secolo avanti Cristo, «anche qui un sorriso appena accennato», un quadro di Niccolò Frangipane, con un'allegra brigata che «ride per mostrare divertimento», 'Il ritratto di ignoto marinaio' di Antonello da Messina, dove torna solo il movimento delle labbra e 'Il fanciullo con disegno' di Francesco Caroto: «Qui c'è l'unico vero sorriso, perché lo scolaretto che fa uno scarabocchio si sta divertendo per la burla». Sgarbi ha parlato nella sala in cui si presentava Regenerate Enamel Science, «il trattamento di bellezza per il sorriso in grado di invertire il processo di erosione e rigenerare dello smalto dentale con lo stesso minerale di cui si compone lo smalto», come ha sottolineato Luca Sisto, country manager Unilever Prestige Italy. Per Marco Dolci, vicepresidente di Adi (Associazione dentisti italiani), un prodotto che aumenta i naturali processi di deposizione di sali minerali a livello dello smalto non poteva che incontrare il parere favorevole dell'Adi». E oggi, alle 18.45, cento farmacisti selezionati da Cosmofarma verranno ospitati da Galleria Cavour per una visita speciale ed esclusiva, che vuole offrire agli operatori di questa Fiera leader nel mondo, un'esperienza all'insegna della bellezza, valore che ispira la filosofia commerciale del salotto del lusso nel cuore della città. Tra gli ospiti di Cosmofarma, Dino Tavazzi, consigliere delegato di Cosmofarma, e Annarosa Racca, presidente nazionale di Federfarma. Donatella Barbetta SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato COSMOFARMA INTERVENTO DEL CRITICO. E OGGI CENTO OSPITI IN GALLERIA CAVOUR PER UNA VISITA SPECIALE 16/04/2016 Pag. 104 N.17 - 16 aprile 2016 diffusione:233870 tiratura:310237 Un'onda ti scolpirà Impulsi acustici, integratori omeopatici, guaine astute. Scatta il progetto "silhouette di primavera". Con novità su tutta la linea. Tesoretto di cellule staminali compreso Grazia Pallagrosi, foto di Fritz Kok Un vento di novità spira con l'aria di primavera e, tra congressi di medicina estetica e new entry in istituto, la remise en forme diventa più biotecnologica. Il rimodellamento punta su farmaci anticellulite e su scoperte che sposano la medicina rigenerativa con la tecnologia cellulare, mentre cosmetici, integratori e trattamenti si alleano in strategie personalizzate, per rispettare l'unicità di ogni silhouette e per ottenere un risultato sempre più naturale. strategie vincenti Per levigare glutei, cosce e addome continua la crociata di Alidya (che ha sostituto la vecchia mesoterapia), unico trattamento specifico per la prevenzione e la cura della cellulite. La sua mission? Rimuovere le scorie che "intossicano" lo spazio tra una cellula e l'altra, riducendo l'acidità della matrice e riportando i tessuti in una condizione di alcalinità che favorisce il metabolismo locale. La pazienza viene premiata dopo 6-10 sedute, soprattutto se si ha l'accortezza di non fare massaggi e di non andare in palestra almeno per quattro giorni successivi dopo ogni trattamento. Info: visoesorriso.it Se invece sono presenti noduli e avvallamenti tipici della "pelle a materasso", possono essere utili speciali onde acustiche in grado di rompere la materia fibrosa che li incapsula. Gli impulsi vengono inviati con uno speciale applicatore chiamato DActor 200 (di Awt) e danno risultati in 5-8 sedute. Info: istitutoimage.it. Infine, se le aree cellulitiche sono anche atoniche, la radiofrequenza tripolare già in un mese può dare buoni risultati, perché riscalda sia le cellule adipose che il derma, stimolando così la formazione di collagene Uno (con fibre grosse e corte) che rassoda i tessuti. Info: exilis.it la nuova lIPoSCulTuRa La chirurgia estetica è sempre più orientata verso l'utilizzo di sostanze rimpolpanti naturali, prima fra tutte il grasso che, eliminato dalle zone del corpo in cui esubera, ritorna come ristrutturante e filler naturale nelle aree da riempire e rassodare. «Il tessuto adiposo viene "scolpito" allo scopo di ricavarne una sorta di mantello armonicamente drappeggiato sul corpo» spiega il professor Luigi Valdatta, direttore della Cattedra e Scuola di Specializzazione aggregata in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica all'Università degli studi dell'Insubria, a Varese. «Per fare questo, il chirurgo si avvale di diverse metodiche e tecnologie, che consentono di sfruttare non solo le proprietà riempitive del grasso, ma anche le sue straordinarie potenzialità biologiche di tipo riparativo-rigenerativo grazie alle cellule staminali di cui è molto ricco. Rispetto al passato, la moderna tecnologia dei materiali chirurgici consente di prelevare, manipolare e reimpiantare il grasso in modo non traumatico nella stessa seduta» (info: chirurghiestetici.net/chirurghi/valdatta.html). Ma è anche possibile isolare dal grasso le cellule del futuro (le staminali multi potenti) per coltivarle, moltiplicarle e conservarle come un vero capitale di bellezza. «Questa metodica rivoluzionaria si chiama Liposkill e consente di coltivare le cellule staminali per ottenere quantitativi adatti a grossi impianti (per esempio, quando si vuole aumentare il seno di una taglia o rialzare un lato B che ha perso forma) facendo solo un piccolo prelievo di grasso» spiega il professor Nicolò Scuderi, ordinario di Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica all'Università La Sapienza di Roma. Come aTTIvI In SInERGIa funziona? «Il medico preleva 20-30 cc di tessuto adiposo da un cuscinetto e lo spedisce in una cell factory Bioscience dove le staminali contenute nel campione vengono isolate, coltivate e moltiplicate. In 12 giorni, da soli 20 ml di grasso si ottengono 100 milioni di cellule staminali mesenchimali (multi potenti) che vengono criocongelate e rese disponibili per rimpolpare e tonificare dove serve quando serve». In pratica, se si fa una liposuzione a 28 anni, si ha la propria riserva di cellule a cui attingere per rimpolpare il seno a 35 e riempire le rughe dopo i 40. Info: bioinst.com Più scientifico anche l'approccio cosmetico, che sempre più spesso entra in sinergia con quello nutrizionale grazie alle nuove strategie dentro-fuori. Esterno. Sulla pelle delle zone critiche si applicano cocktail di attivi snellenti che lavorano a SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato bellezza 16/04/2016 Pag. 104 N.17 - 16 aprile 2016 diffusione:233870 tiratura:310237 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 360 gradi su tutti i sistemi coinvolti nella riduzione della cellulite e del grasso localizzato: metabolismo energetico delle cellule adipose, lipolisi, microcircolazione sanguigna periferica, drenaggio dei liquidi, rafforzamento delle pareti dei vasi. I principi d'elezione vanno dagli estratti vegetali (liposomi d'ippocastano che rinforzano i capillari, iodio organico e caffeina che stimolano il metabolismo energetico cellulare, estratti d'alghe che favoriscono la produzione di collagene ed elastina) alle molecole chimiche di ultima generazione, quali i tripeptidi ad azione snellente. Ultracomoda l'applicazione: alla piacevolezza dei gel e dei sieri immediatamente assorbiti dalla pelle si aggiunge la praticità degli stick che si stendono velocemente sulle zone critiche. Da dentro. «Poiché al la base della cellulite c'è un fenomeno infiammatorio, consiglio l'assunzione di integratori che sfiammano e riattivano gli scambi: estratto d'ananas, papaina, caffeina, citrus aurantium, orthosiphon, tè verde e carnitina» dice il dottor Ruggero Cappello, docente di Omeopatia della Scuola di Medicina bioterapica per medici e farmacisti. «Se c'è ritenzione idrica sono utili i drenanti omeopatici, ma non dimenticate che ogni corpo è un unicum, quindi bisogna scegliere i rimedi in base alle proprie caratteristiche». FAST AND LUXURIOUS Per chi non ha tempo, ecco le strategie iperconcentrate: una giornata di full immersion da regalarsi una tantum o brevi sedute da ripetere nel break del pranzo. Le Giornate di remise en forme, per esempio, consistono in 12 ore complessive di massaggi e cure ad hoc che declinano programmi specifici contro il sovrappeso o la cellulite. Per dimagrire s'impara a gestire la dieta e si sperimentano massaggi drenanti, trattamenti biotermici e fitoalgheterapia. Nella giornate anticellulite, invece, oltre ad apprendere come combinare alimentazione, trattamenti estetici e attività fisica, si segue un programma di trattamenti urto come il corpo calco ed Endermologie LPG System, uniti a sessioni con il personal trainer e il nutrizionista. Info: Villa Eden medical spa, Merano, villaeden.com l servizio è dell`agenzia folio-id.com, Decabibò (1 Nelle cell factory le staminali vengono congelate. Con la liposuzione a 28 anni si ha la propria riserva di cellule per rimpolpare il seno a 35 e riempire le rughe dopo i 40 Bridget Jones docet Sdoganate oltre 10 anni fa dall'epica pancera di Bridget Jones, guaine e fasce snellenti tornano alla ribalta in versione cosmetotessile, invisibile e superattiva. Tessuti sempre più sottili e tecnici vengono imbibiti con attivi snellenti e tonificanti che, rilasciati con costanza nella giornata, consentono di ottenere risultati visibili già dopo una settimana. Tra le ultime nate c'è Panty, pantaloncino snellente urto che promette di vincere in soli 7 giorni la sfida contro le culotte de cheval perché contiene milioni di microcapsule di un siero snellente iperconcentrato a base di forskolina e alga rossa (lipolitici), zenzero e il pepe rosa (drenanti), sandalo, karitè e olio di mandorla per migliorare l'elasticità della pelle. Fascia il corpo come una seconda pelle ed è rinforzata nella zona addominale per appiattire la pancia. Info: lytess.it Cocktail di estratti vegetali e di molecole chimiche di ultima generazione sulle zone critiche info file Masvelt Crème Anti-rondeurs, Clarins Con estratto di papavero: snellisce le rotondità ribelli, rassoda e leviga la pelle, ridefinisce i contorni della silhouette. 53 ¤. Body Firming Emulsion, Sensai nella linea Cellular Performance, l'emulsione profumata che ricompatta le braccia, il girovita e le cosce. 102 ¤. Anticellulite Gocce d'urto, Pupa Milano l'estratto di plancton marino riduce gli accumuli adiposi, l'olio di caffè verde elasticizza la pelle e drena. 36 ¤.Liporeducer, Rilastil È un'emulsione riccae cremosa, un soin rimodellante snellente indicato per i punti critici. 39 ¤ (in farmacia). S.O.S. Zone Critiche Rassodante, Collistar Veloce da applicare, lo stick promette di modellare e tonificare braccia, addome, fianchi, glutei. 29,90 ¤. Body Crema Corpo Intelligente, Korff Multifunzionale: rassoda (maral), elasticizza (castagno), tonifica (giuggiole), nutre e idrata. 39 ¤ (in farmacia). Snellente Spray Use&Go, Somatoline Cosmetic l'estratto di pepe rosa rende i depositi di trigliceridi facilmente attaccabili dagli enzimi lipolitici. 39 ¤ (in farmacia).Dermolab Anticellulite Drenante, Deborah Acido ialuronico (levigante) e alghe, per contrastare la formazione di nuovi tessuti adiposi e rassodare. 13,90 ¤. Body Refirm Stretch Oil, Biotherm Testato su donne dai 18 ai 63 anni, dopo quattro ore elasticizza (10%), tonifica (35%), 16/04/2016 Pag. 104 N.17 - 16 aprile 2016 diffusione:233870 tiratura:310237 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato compatta (22%). 39,50 ¤. Celludestock Overnight, Vichy Laboratoires Agisce durante il sonno come snellente (caffeina). in più, leviga (yam), rassoda (zenzero). 33,50 ¤ (in farmacia). Una tazza al giorno di infuso o tisana può ottimizzare gli effetti dei cosmetici. Ma deve contenere erbe che favoriscano l'eliminazione di scorie e tossine: tarassaco, carciofo, bardana, cardo mariano, betulla. Anche l'attività fisica aiuta la remise en forme. Basta associare la tonificazione anaerobica, con pesi ed esercizi, a quella aerobica: corsa, nuoto, bicicletta. Note a margine 16/04/2016 Pag. 19 N.432 - aprile 2016 diffusione:39977 tiratura:51415 CONVALESCENZA IN PUBBLICO Anche il Servizio sanitario nazionale ha molte aree di eccellenza. E ha ritrovato l'equilibrio entrate-uscite. Alcune indagini inedite della Bocconi indicano nuovi rischi e soluzioni I chiara cantoni Sempre meno vero, SANITÀ ITALIANA DISASTRATA, SPENDACCIONA... sempre più luoghi comuni, secondo le analisi più accurate sul settore. Per esempio, il rapporto Oasi 2015 sui trend evolutivi del Servizio sanitario nazionale, firmato dal centro ricerche specializzato Cergas e dalla Sda, entrambi della Bocconi.Ampie aree della spesa pubblica per la salute sono adesso sotto controllo, il ritmo di crescita è stato dello 0,7% annuo fra il 2009 e il 2014, contro il 6% annuo del quinquennio precedente. Ed ecco le valutazioni più recenti della Corte dei conti, contenute nel Rapporto 2016 di coordinamento della finanza pubblica: le perdite del Servizio sanitario nazionale nell'esercizio 2015 sono state poco sopra 1 miliardo (prima delle coperture locali). «Oggi, lo Stato italiano spende in sanità circa 1.800 euro a cittadino (va aggiunto quanto si paga di tasca propria, ndr), contro i circa 2.500 euro di Francia e Germania, attestandosi al di sotto della media europea», calcola Francesco Longo, responsabile scientìfico del rapporto. •• • L'impatto della crisi, l'aumento delle cronicità, l'adozione di farmaci e strumenti sempre più avanzati e costosi non hanno impedito al Ssn di migliorare il bilancio. «Non abbiamo più regioni con gravi disavanzi correnti, anche grazie alle imposte addizionali regionali prelevate nell'anno successivo a ripiano del deficit dell'anno precedente», precisa Longo. Più tasse, dunque, in compenso «nei confronti internazionali l'Italia si qualifica ai primi posti per molti indicatori sui livelli di appropriatezza complessivi del sistema sanitario, come quello relativo alle morti evitabili per malattie non trasmissibili. Significa non solo che i conti sono migliorati, ma che i soldi disponibili vengono gestiti con maggiore efficacia». Nella graduatoria globale dei sistemi sanitari più efficienti, stilata da Bloomberg sulla base dei dati di Banca mondiale, Fondo monetario internazionale e Organizzazione mondiale della sanità (Most efficient health care 2014 - Countries), l'Italia compare terza, dopo Singapore e Hong Kong. Significativo anche il fenomeno emergente del turismo sanitario: 4-5mila stranieri scelgono ogni anno di curarsi in Italia pagando per prestazioni neurologiche, cardiochirurgiche, oncologiche e ortopediche (Osservatorio Ocps - Sda Bocconi). Si sfatano così pregiudizi ingenerosi sulla qualità della sanità. Sono poli di eccellenza i grandi gruppi privati, dal San Donato-San Raffaele all'Humanitas, al Centro cardiologico Monzino, all'Istituto europeo di oncologia guidato da Umberto Veronesi a Milano. Così come svariate strutture pubbliche, dal Niguarda di Milano al Rizzoli di Bologna, alla Città della salute diTorino.Altre strutture come il Papa Giovanni XXIII di Bergamo, l'Ospedale di Padova, il Gaslini di Genova, il Careggi di Firenze, il Sant'Orsola Malpighi di Bologna, il Bambino Gesù e il Policlinico Gemelli di Roma, per citarne un po', vantano standard fra i migliori nel confronto internazionale. Esempi efficienti si trovano anche al Sud, dall'Istituto Sant'Anna di Crotone per la medicina riabilitativa, raro caso di successo in Calabria, all'Humanitas Centro catanese di oncologia, uno degli ospedali più certificati d'Italia secondo il portale Dove e come mi curo (Doveecomemicuro.it), sviluppato da esperti e ricercatori dell'Università Cattolica di Roma, che mappa l'offerta sanitaria sulla base di 65 indicatori di qualità clinica, censendo oltre 1.300 strutture accreditate. Poca spesa, buona resa, dunque? Persistono sprechi (tabella in alto), criticità e aree di forte under treatment, come sperimentano i pazienti in alcune regioni. «E resta problematica l'attività ambulatoriale: a causa delle liste d'attesa, il 40% delle visite viene effettuato a pagamento, in regime out-of-pocket. Bassa anche l'assistenza in clinica o domiciliare ai non autosufficienti, solo il 10-20%. •• • L'odontoiatria è coperta da strutture pubbliche o in convenzione soltanto per il 5%. Insufficiente tutta l'area delle dipendenze e della salute mentale», enumera Longo. La mancanza di sufficienti investimenti pubblici, che si traduce in infrastnitture e macchinari obsoleti, è un'altra debolezza. Secondo il Rapporto Oasi, in media le attrezzature sanitarie hanno esaurito per tre quarti il proprio ciclo economico e tecnologico, ma continuano a essere utilizzate, anzi sottoutilizzate, anche perché distribuite in SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Copertina 16/04/2016 Pag. 19 N.432 - aprile 2016 diffusione:39977 tiratura:51415 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato un numero eccessivo di strutture. Aiuterebbe concentrare almeno le specializzazioni e le macchine più sofisticate e costose. Il conto economico del sistema sanitario è ormai in lieve avanzo (grafico nella pagina precedente) perché, nonostante le lamentele sui tagli, il contributo pubblico alle regioni sommato alle addizionali Irpef regionali riesce a coprire le uscite. Però mancano risorse per investimenti: la spesa è oggi di 60 euro a cittadino. Inoltre, lo stato patrimoniale aggregato delle aziende pubbliche mostra una voragine: 33,7 miliardi di euro di perdite accumulate al 2013. «Un debito di tali dimensioni annulla il beneficio del pareggio di bilancio, anche perché è fonte di ricorsi amministrativi e cause civili (per esempio, per forniture ancora non pagate, ndr) e assorbe tempo e risorse. Finché non si trova una soluzione, il sistema sanitario pubblico è condannato a gestire il passato anziché il futuro». Miglioramenti e ulteriori razionalizzazioni della spesa, pur necessari, non potranno produrre risultati clamorosi. Già troppo spesso si ricorre a tattiche di razionamento, con liste d'attesa sempre più lunghe e budget per i gruppi privati accreditati sempre minori, a detrimento dell'efficienza. Proprio in coincidenza con cambiamenti demografici ed epidemiologici epocali: la sanità pubblica deve assistere, a partire dai pronto soccorso, anche gli immigrati; aumenta il numero degli anziani e il carico delle cronicità. Qualche numero: nei primi nove mesi del 2015, la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, aveva raggiunto quota 21,267 miliardi (+7,8% rispetto al 2014), rimborsati per il 76,5% dal Ssn (Aifa). Sta esplodendo, secondo il rapporto Sanità in cifre di Senior Italia Federanziani, il consumo di antipertensivi (+74,2% dal 2000), anticolesterolo (+183,9%), antidiabetici (+57,1%) e antidepressivi (+68%). Sale anche l'incidenza dei tumori, che registra un tasso superiore alla media Uè del 4,7%. Calano in compenso i ricoveri (-900mila dal 2011 al 2013, secondo le schede di dimissione ospedaliera) e le giornate di degenza (-5,1 milioni). «La vera sfida del sistema sanitario, oggi centrato sulla gestione ospedaliera dei pazienti acuti, è una riorganizzazione del servizio che consenta di fare fronte alla crescita della non autosufficienza, che riguarda 2,5 milioni di italiani, e soprattutto delle malattie croniche, che interessano il 36% della popolazione», avverte Longo. «Per liberare le risorse necessarie alla cura di questi pazienti si dovrà ridurre il numero delle unità operative, accorpando quelle che non hanno la casistica minima, così da garantire la necessaria clinical competence e il bacino di utenza minimo rispetto agli standard, dismettendo i piccoli ospedali a favore delle cure intermedie e di servizi di prossimità. Dal •• • 2001 al 2015 un processo di fusioni ha ridotto il numero di asl, aziende ospedaliere, anche integrate con università, da 294 a 214; altre importanti aggregazioni sono in vista. Ma non si può pensare di chiudere senza aver prima riprogettato i servizi, distinguendo le procedure di accesso e le logiche di erogazione per gruppi di pazienti: sani, cronici, acuti, occasionali, non autosufficienti. È un processo complesso, che richiederà qualche anno». Fra i nodi critici, la carenza crescente di medici e infermieri, nonché le limitazioni alle mansioni che ostacolano l'organizzazione del lavoro. Secondo la ricerca Le inidoneità e le limitazioni lavorative del personale Ssn, curata dal Cergas Bocconi, che per la prima volta ha analizzato il fenomeno, in dieci anni 1*11,8% dei dipendenti del Ssn, cioè 82mila, ha acquisito lo status di inidoneo, totale o parziale. «Ed è un dato sottostimato», ritiene il responsabile scientifico dello studio, Carlo De Pietro, «perché è difficile reperire la documentazione: non è stato possibile risalire a prima del 2005 e anche per il periodo successivo si è persa traccia di molte prescrizioni, che comunque sono registrate spesso solo su carta, complicando analisi e comparazioni». In sostanza, molti dipendenti non svolgono i compiti per cui sono stati assunti e il problema esploderà perché si somma all'invecchiamento degli organici, soprattutto nei ruoli operativi di tipo socioassistenziale: il 62,1% delle limitazioni prescritte, infatti, riguarda la movimentazione di pesi e pazienti o le posture incongrue, finendo per pregiudicare l'operatività dei reparti. Non esistono soluzioni facili. De Pietro auspica che «si creino le condizioni per rendere più omogenei attività e metri di giudizio dei medici competenti incaricati di valutare le inidoneità e promuovere un ruolo più attivo delle asl nella gestione delle limitazioni. Ma soprattutto bisogna rivedere le regole di sistema, con un riordino della normativa che renda possibili i cambiamenti di qualifica così da ricollocare, dove necessario, le risorse su altre funzioni». 9 L'ITALIA SPENDE MENO ERAJ PAESI SVILUPPATI La spesa sanitaria, in 16/04/2016 Pag. 19 N.432 - aprile 2016 diffusione:39977 tiratura:51415 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato dollari a parità di potere d'acquisto. La quota a carico del Ssn in Italia è oggi di circa 1.800 euro, analoga in percentuale (78%) a Germania e Francia (77%), ma più bassa in valore (tabella elaborata da Oasi su dati Ocse e Oms). L'impatto degli sprechi Categoria sprechi 1. Sovrautilizzo 2. Frodi e abusi ^Acquisti a costi eccessivi 4. Sottoutilizzo 5. Complessità amministrative 6. Inadeguato coordinamento assistenza -25,64 MILIARDI DI EURO CALCOLATI PROIETTANDO LA STIMA DI DON SERWICK (23% DELLASPESA SANITARIA) SUÌ 111,475 MILIARDI DI SPESA SANITARIA PUBBLICA NEL 2014 .CHEF. IN CASA DI CURA Iimovazione nella sanità:è anche aprire un ^ in una casa dhc^ dellasana alimentazione. ::A Milano, pressoLaIVìadonnina, M primo EatELestaurant nascedalla collaborazione tra chef dell'associazioneieunesrestaurateurs d'Europe (Jre) e i nutrizionisti del Gruppo Qspedaliero San Donato. Qgm mese itmenù è ingredienti naturali e stagionali: Per il^^ piacere del palato e la salute. Fino al 2012 la sanità pubblica ha accumulato disavanzi, che gravano tuttora per 33,7 miliardi e, per esempio, impediscono in alcune aree di saldare i fornitori. I tagli alle regioni hanno avviato una razionalizzazione della spesa; le addizionali Irpef hanno allineato le entrate alle uscite. Però 25 miliardi l'anno vengono ancora erosi da sovrautilizzo di servizi e prestazioni inefficaci e inappropriate, frodi e abusi, tecnologie sanitarie e beni e servizi non sanitari acquistati a costi eccessivi, sottoutilizzo di servizi e prestazioni efficaci e appropriate, inadeguato coordinamento dell'assistenza. Queste risorse potrebbero essere devolute a investimenti. Dieci proposte della Sda Bocconi per rendere il Ssn più equo e sostenibile 1Accoramento delle unità operative che non hanno la casistica minima per garantire la clinical competence o il bacino di utenza minimo. 2Riduzione degli stabilimenti ospedalieri, dismettendo quelli piccoli o modificandone la missione a favore delle cure intermedie, soprattutto per cronici e anziani. Questo permette di concentrare le risorse per gli investimenti infrastrutturali e tecnologici. 3Riorganizzazione della geografia dei servizi. 4Le nuove aziende sanitarie dalle dimensioni rilevanti (oltre 1 miliardo di budget) richiedono sottosistemi per territori o per materia. 5Distinguere accesso e logiche di erogazione per i sani, i cronici, gli acuti, gli occasionali, i non autosufficienti. 6Rendere più trasparenti i criteri di inclusione dell'innovazione farmaceutica. 7Benchmarking interaziendale e interregionale dei consumi correlati ai casi trattati. 8Valorizzare il potenziale dei sistemi informativi disponibili per rendere visibile la quota di prevalenza delle patologie. 9Riconoscere la rilevanza dei 33 mld di spesa sanitaria privata, regolamentandola per meglio tutelare i consumatori, integrandola con le prestazioni del Ssn per evitare sovrapposizioni, anche sviluppando un ruolo imprenditoriale del Ssn. ispondere alla crescente scarsità I w d i medici e infermieri, al progressivo invecchiamento dei dipendenti del Ssn (con implicazioni su incidenza dei demansionamenti e permessi ex legge 104/92 per assistere familiari). Dalla cura al prendersi cura: è lo slogan della riforma del sistema sociosanitario in Lombardia, che promuove un'evoluzione del welfare integrando gli interventi sanitari e sociali. Alla base della riforma c'è la erezione di un'organizzazione capace di rispondere ai bisogni di prevenzione, cura e assistenza, anche post-ospedaliera, delle persone. La novità più rilevante è la razionalizzazione delle 15 Asl in 8 Ats, Agenzie di tutela della salute, e delle aziende ospedaliere in Asst, Aziende sociosanitarie territoriali. L'obiettivo è creare poli di eccellenza nella sanità in grado di competere a livello europeo e internazionale in materia di assistenza ed evoluzione scientifica. Come il polo pediatrico, nato dalla fusione delle aziende ospedaliere Sacco e Fatebenefratelli (con Macedonio Melloni e Buzzi), e quello traumatologico-ortopedico, dall'unione di Gaetano Pini e Cto. «Sebbene il nostro sistema sanitario fosse già un'eccellenza, abbiamo voluto questa riforma in vista delle diverse esigenze della società e del territorio nei prossimi vent'anni a causa dell'invecchiamento della popolazione: è indubbio che l'aumento dell'età .. condurrà a un aumento delle cronictà e a nuove modalità di assistenza», spiega a Capitalsanitario nazionale (Ssn): è il cavallo di battaglia della Fondazione e nei costi? Gimbe, che da anni si occupa di formazione e ricerca in questo 16/04/2016 Pag. 19 N.432 - aprile 2016 diffusione:39977 tiratura:51415 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato settore. Ne parla con Capital il presidente Nino Cartabellotta Domanda. In Italia la spesa sanitaria è inferiore agli altri paesi Ocse ad alto reddito. Si può mantenere un sistema sanitario universale? Risposta. Tre strategie garantiscono la sostenibilità. La prima è la riduzione del finanziamento pubblico, via battuta in Italia, dove il Ssn ha lasciato per strada dal 2012 oltre 32 miliardi. La seconda è identificare altri canali di finanziamento, come i ticket (strumento impopolare) e l'intermediazione assicurativa. La terza, su cui è impegnata la Fondazione Gimbe, è la riduzione di sprechi e inefficienze per riallocare le risorse in servizi essenziali e innovazione. D. Dove sono le maggiori inefficienze? R. Nell'ambito della campagna Salviamo il nostro Ssn, abbiamo adattato la tassonomia degli sprechi di Don Bervick e, utilizzando dati ufficiali, stimato che ogni anno oltre 25 miliardi vengono erosi da sovrautilizzo di servizi e prestazioni inefficaci e inappropriate, frodi e abusi, tecnologie sanitarie e beni e servizi non sanitari acquistati a costi eccessivi, sottoutilizzo di servizi e prestazioni efficaci e appropriate, inadeguato coordinamento dell'assistenza. D. Le assicurazioni private possono contribuire alla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale? R. L'intermediazione assicurativa non deve trasformare il modello di Ssn pubblico, equo e universalistico, in un sistema misto, ma un sano pilastro assicurativo può aiutare: urge, oggi, regolamentarlo identificando le prestazioni, idealmente solo quelle non essenziali, che possono essere finanziate da risorse private. dagli sprechi e riqualificare la spesa peRSifi&ne il Servizio D. Come si superano le differenze regionali nella qualità dell'assistenza R. La riforma del Titolo V della Costituzione nel 2001 mirava a un federalismo solidale e ha prodotto invece una disastrosa deriva regionalista con 21 sistemi sanitari ed enfatizzato le diseguaglianze in termini di accesso a servizi e prestazioni e di esiti di salute. Inoltre, irresponsabilità politica e incapacità hanno portato varie regioni, quasi tutte nel Centro-Sud, a questo bel poker: inadempienza nell'erogare livelli essenziali di assistenza (Lea), migrazione sanitaria verso le regioni efficienti, deficit e aumento delle aliquote Irpef. Lo Stato ha utilizzato solo i piani di rientro, una sorta di commissariamento delle regioni. La riforma dell'ari 117 del Titolo V ha l'obiettivo di arginare questa frammentazione. Tuttavia, non è scontato che lo Stato riacquisti in maniera inequivocabile il ruolo di garante del diritto alla tutela della salute uniforme. | D. Parte dei medici di famiglia critica la stretta sull'eccesso di prescrizioni, ma inutili analisi e terapie sono un problema reale. Come sì raggiunge l'equilibrio? R. Il tam-tam mediatico ha disorientato i cittadini paventan conseguenze catastrofiche per la loro salute (realisticamente nessuna) e le loro tasche, senza entrare nel merito di due temi: la sostenibilità della sanità pubblica e la credibilità della professione medica. Bisogna ripartire da tre certezze: la politica non deve più rimborsare con denaro pubblico test diagnostici e farmad inappropriati; il medico è tenuto a ridurne le prescrizioni e il cittadino deve capire che possono danneggiare la salute; il Ssn deve attuare l'articolo 32 della Costituzione che tutela la salute delle persone, non è il Supermercato sanitario nazionale dove tutti hanno diritto a tutto. {Chiara Canto) il governatore delia Lombardia, Roberto Maroni. «Inoltre, porterà benefici concreti grazie alla riduzione dei costì. E le risorse risparmiate favoriranno misure a sostegno delle famiglie e dei cittadini, come la riduzione ulteriore dei ticket e delle liste d'attesa. Se la legge otterrà i risultati che si prefigge, il nostro sarà il nuovo modello per la sanità nazionale. Abbiamo una grande ambizione e una grande responsabilità». La nuova architettura ospedaliera della riforma include anche l'Asst dei Santi Paolo e Carlo, nata dal polo universitario San Paolo e dall'ospedale San Carlo. Una fusione che porterà a una maggiore clinical competence con l'integrazione di unità sanitarie e tecniche, per valorizzare il know how presente nelle singole realtà e utilizzare nel modo più efficace ed efficiente le risorse umane, infrastnitturali e tecnologiche. «Ogni anno le due strutture registrano più di 150mila accessi di persone al pronto soccorso», spiega Marco Salmoiraghi, direttore dell'Assi Santi Paolo e Carlo. «Il nostro obiettivo è migliorare il servizio qualitativo, prima che quantitativo, grazie a un lavoro sinergico tra le risorse umane e all'utilizzo di tecnologie all'avanguardia». {Lucia Gabriela Benenat, 16/04/2016 Pag. 19 N.432 - aprile 2016 diffusione:39977 tiratura:51415 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La tecnologia, applicata alla medicina che fa risparmiare ilsistema sanitario;:si svilupperà intre direziom: assistenza al malato, per esempio ricoveri più breYÌ e controlli intremoto chela:digitalizzazjoone rende facili; big data, perché l'enorme massa di informazionÈdispora^ le possibilità di ricerca e arricchisce itrial di sperimentazione di interdenti e fkrmaci: gestione amministratffia migliorata mettendo:asistemale banche dati pubbliche,integrate con cartelle : cliniche digitali. E la privacy? E difendibile, ::::.::..:: assicuranoalcuni esperti, con lo sviluppo di nuovi software::: BUONA MEDICINA Sull'asse della via Emilia, vera cittadella ospedaliera nel cuore della città, l'Ospedale Maggiore di Parma è ad alta specializzazione, con una gamma completa di servizi diagnostici, terapeutici e riabilitativi. Nato come ospedale a padiglioni, oggi è un'azienda ospedaliero-universitaria che ha saputo evolversi e trasformarsi nella stessa area in cui fu iniziato 100 anni fa. L'Ospedale poiispectalistico contiene tutte le funzioni ad elevato contenuto tecnologico per la cura delle patologie acute. Una grande area diagnostica '; congiunge i poli chirurgico, dell'emergenza, delle medicine specialistiche, osteoarticolare e cardiologicocardiochirurgico. L'Ospedale dei bambini riunisce, integrate, tutte le funzioni dedicate alla crescita e allo sviluppo dei più piccoli, garantendo la vicinanza continua dei genitori e i necessari spazi per il gioco e lo studio. Il polo geriatrico riabilitativo ospita tutte le unità operative dedicate ai pazienti anziani e fragili e tutto il percorso riabilitativo. Con 1.154 posti letto, 50mila ricoveri, oltre un quinto da fuori provincia, 3.480.000 prestazioni ambulatoriali, 112.000 accessi di pronto soccorso, è l'ospedale della Regione EmiliaRomagna che dispone del maggior numero di specialità. Ha funzioni di eccellenza, di Luca Bernardo* riconosciute in ambito regionale e nazionale, svolgendo un ruolo di riferimento per trapianti di organo, terapia delle grandi ustioni, malattie cardiache e cardiochirurgia, neuroscienze, neurochirurgia, neuroradiologia, terapia dei grandi traumi, genetica medica, terapia intensiva neonatale, sindrome di Moebius, emofilia e malattie emorragiche congenite, fibrosi cistica ed emergenza territoriale. Il 28% dei ricoveri ha riguardato pazienti provenienti dalle altre province dell'Emilia-Romagna, mentre nel 15% dei casi si è trattato di cittadini residenti in altre regioni. L'ospedale di Parma, grazie alla presenza dei dipartimerti universitari di medicina e chirurgia, svolge ricerca praticamente in tuTte le discipline. Con oltre 70 team, 118 studi clinici, l'attività è fortemente guidata dalle esigenze dei pazienti e dalle necessità di miglioramento che emergono durante la normale pratica clinica. A dicembre dello scorso anno, con l'apertura dei laboratori di ricerca CoreLaD, affiancati da quelli della genetica medica, ha preso ufficialmente avvio il centro comune di ricerca. La struttura, nata dallo sforzo congiunto di Azienda ospedaliero-universitaria, Università degli studi e Fondazione Cariparma, ha riunito in un'unica sede competenze, conoscenze e tecnologie avanzate per favorire una ricerca di alto livello. * Prvf. a.c Luca Bemardo, Direttore Dìpartirrento Matemo-'nfantile Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano 16/04/2016 Pag. 332 N.5 - maggio 2016 diffusione:115180 tiratura:173521 aiuti naturali Per un'azione detox più completa sono utili cicli di un paio Per un'azione detox più completa sono utili cicli di un paio di mesi di integratori mirati. Ecco qualche suggerimento. di mesi di integratori mirati. Ecco qualche suggerimento. Contiene curcuma, cardo mariano e tarassaco che, insieme Contiene curcuma, cardo mariano e tarassaco che, insieme aiutano a disintossicare e depurare organismo e fegato aiutano a disintossicare e depurare organismo e fegato Detox, l'integratore di Dottor Romaldini. Si consigliano 2 Detox, l'integratore di Dottor Romaldini. 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Un altro alleato naturale con tè verde, betulla, tarassaco e carciofo, che fanaturale con tè verde, betulla, tarassaco e carciofo, che favorisce l'eliminazione delle tossine, agendo sul metabolismo vorisce l'eliminazione delle tossine, agendo sul metabolismo energetico è MetodDren Detoxine di Ortis Laboratoires: ai energetico è MetodDren Detoxine di Ortis Laboratoires: ai gusti di tè verde, pesca/limone, mirtillo e mela si diluisce gusti di tè verde, pesca/limone, mirtillo e mela si diluisce (12 ml) in un bicchiere d'acqua (22,50 euro, il flacone da 250 ml, in farmacia e in erboristeria). s t I ll lIfE GREVIMAR Foto: 1_ Ridà vitalità e districa i capelli lasciandoli leggeri: Elvive Argilla Straordinaria Balsamo Idratante di L'Oréal Paris (3,49 euro). 2_ Riduce i cuscinetti di grasso e combatte l'invecchiamento dei tessuti con l'aiuto di tre sfere che massaggiano la pelle: Snellente Over 50 con Massage Roller di Somatoline Cosmetic (49,50 euro, in farmacia). 3_ Una maschera Foto: Di notte esfolia e regola la produzione di sebo della pelle grassa, illuminandola: Normaderm Nuit Detox di Vichy (22 euro, in farmacia). 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Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato BELLEZZA 16/04/2016 Pag. 76 N.5 - maggio 2016 VERY ELLE diffusione:115180 tiratura:173521 Wonder Woman Conquistare la forma perfetta dell'eroina americana che il prossimo anno rivedremo al cinema? Sì, si può. Snellire il punto vita , tonificare braccia e glutei : bastano cinque settimane per risultati super. In questo servizio: gli esercizi da fare a casa, i cibi sì e no, i cosmetici più efficaci, i trattamenti last minute Paola Gervasio styling LARA CVIKLINSKI foto BEN WATTS BISOGNA SEMPRE Riscaldare e mettere in moto tutto l'organismo prima di cominciare qualsiasi tipo di allenamento specifico per tonificare glutei o assottigliare il punto vita». Andrea Orbeck, personal trainer di molti Angeli di Victoria's Secret, consiglia almeno 30 minuti di camminata a passo spedito o di corsa lenta. «È l'esercizio migliore per alzare i battiti cardiaci, risvegliare il metabolismo e bruciare calorie. Se fatto regolarmente, almeno tre o quattro volte a settimana, aiuta a smaltire i chili in eccesso. Con la bella stagione non ci sono più scuse: in poche settimane, già dopo cinque, i risultati saranno visibili e inciteranno a proseguire». Naturalmente, il workout va abbinato a una dieta leggera a base di carboidrati integrali, poche proteine animali e tante verdure. p U n T o v o v IT IT A so so T TI TI l E «Premessa: avere i muscoli «Premessa: avere i muscoli addominali allenati e tonici addominali allenati e tonici è importante non solo è importante non solo per l'estetica, ma anche per per l'estetica, ma anche per la salute. Sostengono la colonna la salute. Sostengono la colonna vertebrale e gli organi interni: vertebrale e gli organi interni: la postura migliora, stomaco la postura migliora, stomaco e intestino lavorano meglio, meno e intestino lavorano meglio, meno problemi digestivi e di stitichezza», problemi digestivi e di stitichezza», spiega Sayonara Motta, coach spiega Sayonara Motta, coach e personal trainer. C'è poi una bella e personal trainer. C'è poi una bella notizia: gli addominali sono notizia: gli addominali sono il punto del corpo che risponde più il punto del corpo che risponde più di tutti agli allenamenti e i risultati di tutti agli allenamenti e i risultati si vedono già dopo un paio si vedono già dopo un paio di settimane. Meglio però allenarli di settimane. Meglio però allenarli al mattino: per allungare anche al mattino: per allungare anche la schiena dopo le ore di sonno la schiena dopo le ore di sonno e per stimolare subito e per stimolare subito il metabolismo. Vediamo come. il metabolismo. Vediamo come. Home fitness Home fitness Home fitness L'esercizio classico ed efficace L'esercizio classico ed efficace è il crunch: da supina, mani dietro è il crunch: da supina, mani dietro la nuca, ginocchia piegate, la nuca, ginocchia piegate, staccare il dorso da terra senza staccare il dorso da terra senza sollevare la zona lombare tenendo sollevare la zona lombare tenendo ben fermo il collo. Nella stessa ben fermo il collo. Nella stessa posizione, allenare gli addominali posizione, allenare gli addominali obliqui, staccando il dorso da terra obliqui, staccando il dorso da terra portando il gomito verso portando il gomito verso il ginocchio della gamba opposta. il ginocchio della gamba opposta. Ripetere entrambi gli esercizi Ripetere entrambi gli esercizi 15 volte per 3 serie. Chiudere 15 volte per 3 serie. Chiudere con un esercizio isometrico: con un esercizio isometrico: «Sembra richiedere poco sforzo. «Sembra richiedere poco sforzo. Ma, più si resiste, più l'intensità Ma, più si resiste, più l'intensità aumenta. In posizione prona, aumenta. In posizione prona, appoggiare l'avambraccio a terra appoggiare l'avambraccio a terra con il gomito perpendicolare con il gomito perpendicolare alla spalla. Puntare i piedi alla spalla. Puntare i piedi e sollevare il corpo tenendolo e sollevare il corpo tenendolo in sospensione per 20-30 secondi in sospensione per 20-30 secondi tirando in dentro la pancia. tirando in dentro la pancia. Ripetere per almeno 5 volte». Ripetere per almeno 5 volte». L'idea in più: fai fitness seguendo L'idea in più: fai fitness seguendo le lezioni su un canale YouTube. le lezioni su un canale YouTube. Su Benessere 360 trovi "10 esercizi Su Benessere 360 trovi "10 esercizi per una pancia piatta in 7 minuti". per una pancia piatta in 7 minuti". Breve, ma intenso. Breve, ma intenso. Allenamento in palestra Sono perfette le lezioni con il Crab. Stanno spopolando negli Stati Uniti e ora stanno arrivando in Italia. Si tratta di un nuovo attrezzo, tipo peso con doppio manico: a ritmo di musica e saltelli, si allena tutto il corpo. Gli esercizi, eseguiti in sequenza, manten mantengono sempre in tensione i mantengono sempre in tensione i SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato CORPO 16/04/2016 Pag. 76 N.5 - maggio 2016 VERY ELLE diffusione:115180 tiratura:173521 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato mantengono sempre in tensione il tronco il tronco che si tonifica e snellisce. Cibi sì e no «Evitar «Evitare latte e derivati, lieviti e farine e farine raffinate: fermentano e gonfia e gonfiano la pancia. Sì ad ananas diuretic diuretico, carciofi depurativi e legger e leggermente lassativi. Sostituire il caffè c il caffè con il tè verde che limita l'assorbi l'assorbimento dei grassi», dice Nicolett Nicoletta Bertolin, dietista presso il Relila il Relilax Hotel Terme Miramonti. detox HI- te CH Dalla tecnologia Lpg, il nuovo protocollo Endermologie® Sublimatore di Bellezza promette di snellire stimolando le funzioni di eliminazione dell'organismo, riattivando gli scambi circolatori e riequilibrando il metabolismo. Il punto di forza della nuova strategia è uno speciale manipolo, il CelluM6, che consente di eliminare più rapidamente li accumuli adiposi agendo sui punti dell'agopuntura e sciogliendo i blocchi energetici che che, ostacolando gli scambi ostacolando che, ostacolando gli scambi gli che, ostacolando gli scambi scambi che, ostacolando gli scambi metabolici, sono all'origine degli metabolici, sono all'origine degli accumuli di grasso e cellulite. accumuli di grasso e cellulite. Prezzo: 85 euro a seduta. Per inf.: Prezzo: 85 euro a seduta. Per inf.: endermologie.com. endermologie.com. Grazia Pallagrosi Grazia Pallagrosi 1. Con 18 oli 1. Con 18 oli essenziali: Olio essenziali: Olio Secco Snellente Secco Snellente di Puressentiel (29,90 di Puressentiel (29,90 euro, in farmacia). euro, in farmacia). 2. Siero Attivatore 2. Siero Attivatore e Crema e Crema Liporiducente Liporiducente Intensiva nel Kit Intensiva nel Kit Liporiducente CosceLiporiducente CosceFianchi di Somatoline Fianchi di Somatoline Cosmetic (89 euro, Cosmetic (89 euro, in farmacia). in farmacia). 3. Concentrato, 3. Concentrato, a effetto urto: Actisom a effetto urto: Actisom Cellulite Profonda Cellulite Profonda di Iodase (27 euro, di Iodase (27 euro, I n p n p I llo llole llole Una capsula ma Una capsula mattino e sera, per un'azione e sera, per un'azione drenante e termogena: Lipofusion di Rilastil (33 euro, in farmacia). Regola il sonno e il peso, con valeriana e alghe: Ultra Pep Notte di Bios Line (26 (26 euro, in farmacia). i (26 euro, in farmacia). f (26 euro, in farmacia). i (26 euro, in farmacia). ) (26 euro, in farmacia). C o2 ant o2 ant I grass grass I Per eliminare qualche rotolino Per eliminare qualche rotolino sull'addome, è utile sull'addome, è utile la carbossiterapia: microla carbossiterapia: microiniezioni localizzate di anidride iniezioni localizzate di anidride carbonica medicale. «Provoca carbonica medicale. «Provoca una vasodilatazione una vasodilatazione che aumenta la velocità che aumenta la velocità del microcircolo, l'ossigenazione del microcircolo, l'ossigenazione dei tessuti e attiva la ricezione dei tessuti e attiva la ricezione dei recettori della lipolisi. Circa dei recettori della lipolisi. Circa cinque sedute, una a settimana», cinque sedute, una a settimana», consiglia il medico estetico consiglia il medico estetico Barbara Sampietro. Barbara Sampietro. in farmacia in farmacia ed erboristeria). ed erboristeria). 4. Rimodella: Stick 4. Rimodella: Stick Rassodante S.o.s. Rassodante S.o.s. Zone Critiche Zone Critiche di Collistar (29,90 di Collistar (29,90 euro). 5. Un gel ultra euro). 5. Un gel ultra idratante: Aqua Gelée idratante: Aqua Gelée di Biotherm di Biotherm (23,35 euro). (23,35 euro). sp A ll E & B r A cc IA T on I ch E «Soprattutto sulle braccia, la perdita di tono muscolare può essere accompagnata da rilassamento cutaneo. Con esercizi specifici, si riescono ad avere buoni risultati e, più i muscoli si tonificheranno, più la pelle apparirà tesa», dice Dorman Racines, trainer che ha introdotto in Italia il bootcamp, gli allenamenti dei marines (vedi a pag. 120). Home fitness Partire dai Lateral Raise, le classiche alzate laterali. Meglio aggiungere un peso, per esempio una bottiglia d'acqua in mano. Braccia distese lunghe i fianchi, alzarle lateralmente in modo da posizionarle perpendicolari al pavimento. Ripetere questa azione per 20 secondi, con recupero di 10 secondi, per otto volte. Passare poi agli Shoulder press: sempre con le bottiglie d'acqua in mano, posizionale all'altezza delle orecchie, con i gomiti che puntano verso il pavimento. Distendere le braccia sopra la testa. Ripetere per 20 secondi, con recupero di 10 secondi, di 10 secondi, per 8 volte. Infine, i Deeps. Sedu i Deeps. Seduta sul bordo di una sedia (s di una sedia (solida), fare presa con le mani su con le mani sul sedile. Con le gambe distese gambe distese, appoggiarsi sulle mani e solleva mani e sollevarsi leggermente. Effettuare un Effettuare una flessione delle braccia e, poi, braccia e, poi, abbassare il bacino fin q il bacino fin quasi a toccare il pavimento. il pavimento. Ritornare in posizione d in posizione di partenza 16/04/2016 Pag. 76 N.5 - maggio 2016 VERY ELLE diffusione:115180 tiratura:173521 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato e ripetere per 20 second per 20 secondi con recupero di 10 secondi, di 10 secondi, per 8 volte. Allenamento in palestra «Perfette le discipline derivate dalla boxe: Fitboxe, Kickboxing o il nuovo SparringBall®: a ritmo di musica si tirano pugni, si irrobustiscono le spalle e si definiscono tricipiti e bicipiti», aggiunge Dorman Recines. Cibi sì e no «Preferire cereali, proteine magre, molta frutta e verdure, pochi formaggi e uova. Eliminare zucchero e sale», dice Evelina Flachi, nutrizionista e consulente al Caesius Thermae & Spa Resort. con onde radio «Per ridare turgore alle braccia, ecco la radiofrequenza, una tecnica non invasiva che riattiva la produzione di nuovo collagene. L'onda radio si trasforma in calore penetrando nel tessuto, il calore richiama il sangue, il sangue, ovvero ossigenazione ovvero ossigenazione il sangue, ovvero ossigenazione e produzione di collagene e produzione di collagene nel derma. Pelle più soda. Sei, nel derma. Pelle più soda. Sei, sette sedute», consiglia il medico sette sedute», consiglia il medico estetico Maria Gabriella Di Russo. estetico Maria Gabriella Di Russo. U n a penna tonificante Per rassodare la pelle a tendina, una delle novità medico-estetiche è Dermapen. «È un device medico a forma di penna», dice Patrizia Gilardino, chirurgo plastico di Milano, «ed è dotato di sottilissimi aghi che, passati sulla cute, stimolano in modo naturale la produzione di collagene e la rivitalizzazione dei tessuti». Si può associare a tecnologie futuristiche come le onde d'urto Eswt, che rilasciano onde acustiche per stimolare la neoformazione di tessuto connettivo, utili anche per la riduzione di grasso e cellulite, sia sulle braccia sia in altre zone del corpo. Ciclo di 6 sedute settimanali. Per inf.: istitutoimage.it. Grazia Pallagrosi Zenzero, caffè e argilla caffè e argilla Impacchi e sapienti massaggi Impacchi e sapienti massaggi sono alla base di due trattamenti sono alla base di due trattamenti della "5 Elements Spa" dell'Hotel della "5 Elements Spa" dell'Hotel Terme Merano. Il primo, a base Terme Merano. Il primo, a base di zenzero, si chiama Creme di zenzero, si chiama Creme minceur udvartana. Ha un effetto minceur udvartana. Ha un effetto minceur udvartana. Ha un effetto drenante e dà compattezza alla drenante e dà compattezza alla pelle. Il secondo, Creme de Cafe, pelle. Il secondo, Creme de Cafe, brucia i lipidi e rafforza la pelle brucia i lipidi e rafforza la pelle brucia i lipidi e rafforza la pelle grazie a caffeina e argilla (50 min., grazie a caffeina e argilla (50 min., grazie a caffeina e argilla (50 min., 85 euro). Perfetti per le braccia, 85 euro). Perfetti per le braccia, ma anche per addome e glutei. ma anche per addome e glutei. Per informazioni: Hotel Terme Merano, Per informazioni: Hotel Terme Merano, Piazza Terme, 1, Merano (Bz), Piazza Terme, 1, Merano (Bz), tel. 0473 259000, hoteltermemerano.it. tel. 0473 259000, hoteltermemerano.it. g A m BE BE & gl & gl UTEI UTEI p E r FE FE T TI TI «Poche donne sono soddisfatte «Poche donne sono soddisfatte del loro lato B. Chi dice che del loro lato B. Chi dice che ha poco volume ed è piatto. Chi, ha poco volume ed è piatto. Chi, al contrario, si lamenta di una al contrario, si lamenta di una misura XL o mancanza di tono. misura XL o mancanza di tono. Esistono esercizi che possono Esistono esercizi che possono cambiare la silhouette: occorre cambiare la silhouette: occorre tonificare i muscoli, ma lavorare tonificare i muscoli, ma lavorare tonificare i muscoli, ma lavorare anche sulla curva lombare e sulla anche sulla curva lombare e sulla postura, entrambi responsabili postura, entrambi responsabili dell'effetto up dei glutei», dice dell'effetto up dei glutei», dice dell'effetto up dei glutei», dice Andrea Orbeck, personal trainer Andrea Orbeck, personal trainer di molti Angeli di Victoria'a Secret. di molti Angeli di Victoria'a Secret. Home fitness Home fitness Home fitness Per definire in un solo movimento Per definire in un solo movimento Per definire in un solo movimento quadricipiti e glutei, fare una serie quadricipiti e glutei, fare una serie da 15 per 3 di Sumo Squot. da 15 per 3 di Sumo Squot. La posizione di partenza è a gambe La posizione di partenza è a gambe divaricate e piegate, come quella divaricate e piegate, come quella dei lottatori di Sumo. Tenendo dei lottatori di Sumo. Tenendo in mano un peso da almeno in mano un peso da almeno due chili, piegatevi fino a formare due chili, piegatevi fino a formare due chili, piegatevi fino a formare un angolo retto con le ginocchia un angolo retto con le ginocchia e risalite lentamente. La maggior e risalite lentamente. La maggior apertura delle gambe renderà apertura delle gambe renderà ancor più efficace (e faticoso) ancor più efficace (e faticoso) ancor più efficace (e faticoso) ancor più efficace (e faticoso) l'esercizio, sollecitando 16/04/2016 Pag. 76 N.5 - maggio 2016 VERY ELLE diffusione:115180 tiratura:173521 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato proprio l'esercizio, sollecitando proprio i muscoli di sostegno del gluteo. i muscoli di sostegno del gluteo. Per tonificare i muscoletti alla base Per tonificare i muscoletti alla base Per tonificare i muscoletti alla base del gluteo, quelli responsabili del gluteo, quelli responsabili dell'effetto 'push up', effettuare dell'effetto 'push up', effettuare dell'effetto 'push up', effettuare dell'effetto 'push up', effettuare i back kicks. Piegate, a quattro i back kicks. Piegate, a quattro zampe, slanciate indietro la gamba zampe, slanciate indietro la gamba sinistra. Alternate con quella sinistra. Alternate con quella destra per un totale di 3 serie destra per un totale di 3 serie da 15 ripetizioni. Un suggerimento da 15 ripetizioni. Un suggerimento della trainer? Quando lavorate della trainer? Quando lavorate sui glutei non abbiate paura sui glutei non abbiate paura di caricare i pesi. Più peso di caricare i pesi. Più peso aggiungerete, più il muscolo sarà aggiungerete, più il muscolo sarà costretto a forzare la resistenza costretto a forzare la resistenza e si ingrosserà, ma si tratterà e si ingrosserà, ma si tratterà di un "volume" sodo. L'idea in più: di un "volume" sodo. L'idea in più: seguire i video su YouTube: How seguire i video su YouTube: How to Train Like a Victoria's Secret to Train Like a Victoria's Secret Angel, le lezioni "Sexy back". Angel, le lezioni "Sexy back". Allenamento Allenamento in palestra in palestra Perfette le lezioni di Sambafit. Perfette le lezioni di Sambafit. Perfette le lezioni di Sambafit. «I movimenti partono dal bacino «I movimenti partono dal bacino e coinvolgono gambe, addominali e coinvolgono gambe, addominali e glutei. In più, sviluppa la capacità e glutei. In più, sviluppa la capacità di coordinazione», dice Tiago di coordinazione», dice Tiago Da Silva, autore del programma Da Silva, autore del programma con Eduardo Da Silva. con Eduardo Da Silva. Cibi sì e no Cibi sì e no «Primo, bere tanto. Non ci sono «Primo, bere tanto. Non ci sono alternative per eliminare le tossine alternative per eliminare le tossine e la cellulite. Più di 2 litri al giorno. e la cellulite. Più di 2 litri al giorno. Evitare il sale. Sostituirlo Evitare il sale. Sostituirlo con il gomasio o con spezie con il gomasio o con spezie antiossidanti (come il cumino antiossidanti (come il cumino o il curry). Mangiare cinque o il curry). Mangiare cinque porzioni di frutta: ananas, kiwi, porzioni di frutta: ananas, kiwi, pompelmo e prugne. Poca carne pompelmo e prugne. Poca carne rossa e più pesce. Per le verdure: rossa e più pesce. Per le verdure: perfette quelle a foglia larga perfette quelle a foglia larga e i ravanelli ricchi di vitamina C», e i ravanelli ricchi di vitamina C», dice Giorgio Mazzola, esperto dice Giorgio Mazzola, esperto in detox e responsabile del centro in detox e responsabile del centro medico dell'Adler Balance medico dell'Adler Balance Medical Spa & Health Resort. Medical Spa & Health Resort. le nuove le nuove tecniche tecniche «I «In risposta alle nuove esigenze di naturalezza, per rimodellare la la parte bassa del corpo, oggi il il medico estetico può abbinare mesoterapia omeopatica mesoterapia omeopatica e ca e carbossiterapia», dice il chirurgo plastico Patrizia Gilardino. plastico Patrizia Gilardino. «La prima aiuta i tessuti «La prima aiuta i tessuti a recuperare elasticità e tono, la seconda utilizza l'anidride carbonica come potente carbonica come potente vasodilatatore per migliorare il il microcircolo nelle zone affette da da atonicità e buccia d'arancia. Se Se sulle gambe sono visibili anche ca capillari e vene si può ricorrere alla scleroterapia con acqua e sa e sale, inducendo una fibrosi delle pa pareti dei vasi che poi vengono pro progressivamente riassorbiti, senza però alcun pericolo di allergie e controindicazioni». Per inf.: gilardinochirurgiaestetica.eu. g gilardinochirurgiaestetica.eu. Grazia Pallagrosi v FA FA cto cto R Ultima innovazione tecnologica Ultima innovazione tecnologica per il trattamento della cellulite per il trattamento della cellulite e per combattere i centimetri e per combattere i centimetri di troppo: Velashape Due, di troppo: Velashape Due, apparecchiatura non invasiva apparecchiatura non invasiva con rivoluzionaria tecnologia con rivoluzionaria tecnologia "elos" (combinazione "elos" (combinazione di radiofrequenza bipolare, luce di radiofrequenza bipolare, luce a infrarossi, aspirazione a infrarossi, aspirazione e massaggio meccanico). Indolore e massaggio meccanico). Indolore e super efficace dalla prima e super efficace dalla prima seduta (che dura 45 minuti). seduta (che dura 45 minuti). Si consiglia un ciclo da 10. Prezzo: Si consiglia un ciclo da 10. Prezzo: da 150 euro. Per inf.: tel. da 150 euro. Per inf.: tel. 02.73951425, metodofive.it. 02.73951425, metodofive.it. M.S. M.S. Total Body Una soluzione total body che Una soluzione total body che modella i fianchi (lipolisi), modella i fianchi (lipolisi), modella i fianchi 16/04/2016 Pag. 76 N.5 - maggio 2016 VERY ELLE diffusione:115180 tiratura:173521 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato (lipolisi), rassoda i glutei e ridefinisce rassoda i glutei e ridefinisce rassoda i glutei e ridefinisce la silhouette: ecco LiftShape la silhouette: ecco LiftShape (Radio4), con radiofrequenza (Radio4), con radiofrequenza quadripolare dinamica. Effetto quadripolare dinamica. Effetto quadripolare dinamica. Effetto lifting immediato per questo lifting immediato per questo trattamento con tecnologia trattamento con tecnologia Vfr (variable radiofrequency) Vfr (variable radiofrequency) che permette di modulare al meglio che permette di modulare al meglio la frequenza termica, in sinergia la frequenza termica, in sinergia con manipoli ad hoc, su misura con manipoli ad hoc, su misura per ogni area del corpo (fianchi, per ogni area del corpo (fianchi, per ogni area del corpo (fianchi, cosce e glutei). Prezzo da 130 euro cosce e glutei). Prezzo da 130 euro a seduta (se ne consigliano 8/12). a seduta (se ne consigliano 8/12). Per inf.: tel. 800.089490, Per inf.: tel. 800.089490, novaestetyc.it. novaestetyc.it. Marta Saladino Marta Saladino CALZEDONIA, STILL LIFE GREVIMAR, BEN WATTS, TOP LACOSTE, PANTS GERTRUDE GASTON, NIKE, MARTIN HARPER, CHRISTINE CHERBONNIER, TOOSHIE Foto: Per nutrire i capelli, quattro oli naturali nella formula di elixir Ultime original il Kérastase.. Costume res. Fascia e polsini, american apparel Foto: 1. Effetto caldo/ freddo per lo stick che affina i punti critici: Pharma Cellzero di Mediterranea (24,80 euro, mediterranea.it). 2. Con il complesso Morpho 4D, riattiva il metabolismo: Snellente Globale Body-Slim di Lierac (39,90 euro, in farmacia). 3. Con ananas drenante, Crema Corpo Ananas Cell di L'Erbolario (28 euro, anche in erboristeria). 4. Con olio di Tamau, è ideale anche in gravidanza: Body Strategist D-Age Cream di Comfort Zone (60 euro). 5. Drena i liquidi in eccesso: Sculpt Defence Body di Bionike (39,50 euro, in farmacia). Foto: in istituto). 4. Ricca di attivi snellenti, di attivi snellenti, è ideale è ideale per massaggiare per massaggiare la pelle: Crema la pelle: Crema antirotondità ribelli antirotondità ribelli Masvelt di Clarins Masvelt di Clarins (53 euro). 5. Contiene arnitina, molecola che converte i grassi in energia: Crema Bodyslim di EuPhidra (24,50 euro, in farmacia). 1. Elimina le impurità: Hemp Nation Body Hemp Nation Body Scrub di Australian Scrub di Australian Gold (19,90 euro). Gold (19,90 euro). 2. 2. Per la cellulite Per 2. Per la cellulite la 2. Per la cellulite cellulite 2. Per la cellulite più ostinata, Siero Riducente Globale Clé Végétale di Yves Rocher (22,95 euro). 3. Con alghe, stimola la sintesi di collagene: Thalasso Crema di Mare di Olos (52,50 euro, "bere tanto, per smaltire per smaltire le le tossine: piÙ tossine: le tossine: piÙ piÙ le tossine: piÙ di due litri al giorno. ed eliminare sale e zucchero" 16/04/2016 Pag. 96 N.5 - maggio 2016 VERY ELLE diffusione:115180 tiratura:173521 SPIRITO DI SQUADRA Svegliare il teint Svegliare il teint con rosa frizzanti con rosa frizzanti o toni solari, o toni solari, mettere mettere sulle labbra sulle mettere sulle labbra labbra mettere sulle labbra un colore flashy (o un nudo effetto luce), potenziare lo sguardo con un mascara da record . Il trucco è una sinergia di accenti che funzionano in team funzionano in team. Tutti per uno... MARIANNA BUSSOLA VISO Prima base Gel trasparenti che regalano un look baciato dal sole, terre impalpabili per chi desidera esidera intensificare l'effetto care intensificare l'effetto l'effetto tan, blush modulabili h tan, blush modulabili modulabili a piacere che permettono e a piacere che permettono che permettono di ottenere una bonne ere di ottenere una bonne una bonne mine appena accennata pena mine appena accennata accennata o accesa di salute: di salute: per la base, il trucco se, per la base, il trucco il trucco sportivo punta su texture punta su texture leggere che non pesano he non pesano sulla pelle e la sublimano le sulla pelle e la sublimano e la sublimano senza farla sembrare rla senza farla sembrare sembrare truccata. E non . truccata. E non E non dimentica un tocco ca dimentica un tocco un tocco di illuminante, nante, di illuminante, per mettere il teint per mettere il teint ere per mettere il teint il teint in piena luce. luce. in piena luce. 1. Per guance e labbra: Lips & Cheeks di La Biosthetique Paris (23,60 euro, in istituto). 2. Illuminante: Defence Color Lumieresse di Bionike (15 euro, in farmacia). 3. Per un delicato e naturale effetto abbronzato: Mister Radiant Bronzer di Givenchy (38,50 euro). 4. Finissima, senza profumo, glutine e parabeni: Terra Mat di Euphidra Skin Color (16,90 euro, in farmacia e parafarmacia). 5. Texture in gel e pigmenti micronizzati: Le Blush Encre De Peau di Yves Saint Laurent n. 1 (37 euro). L A B B R A Accenti dinamici Prodotti facili da far scivolare nella tasca o nel marsupio e da passare sulle labbra senza (quasi) guardarsi allo specchio. Matitoni ludici ma ricchi di attivi trattanti, baume protettivi e nutrienti, gloss effetto specchio, formule cushion che vestono la bocca di un velo leggerissimo ma intenso di colore... Le tonalità? Forti, accese e squillanti o, all'opposto, freschissime e naturali, senza vie di mezzo. 1. Rimpolpante: Cushion Kiss Soft Balm Gloss n. 1 di Givenchy (24,50 euro). 2. Ricco: Rossetto Volume n. PM02 di Euphidra Skin Color (13,90, in farmacia). 3. Happy mood: Matitone Glossy Rouge Aquarelle di Yves Rocher (9,95 euro). 4. Pratico & chic: Phyto-Lip Twist n. 13 Poppy di Sisley (36,50 euro). 5. Lip baume più scrub labbra: Sweet Pots Pink Framboise di Clinique (27 euro). 6. Ultralight: Juicy Shaker olio Labbra Bi-Fase n. 154 di Lancôme (25 euro). 7. opaco: Wonderful Cushion Crème de Lèvres Mate n. 05 di Sephora (9 euro, da Sephora). 8. Effetto lacca: Tingilabbra n. 124 di Diego Dalla Palma (19,90 euro). 9. Lucente e ultraidratante: Hydro Gloss Watermelon di La Biosthetique Paris (19,20 euro, in istituto). 10. Con burro di karité Rossetto Stylo Extraglossy Rosa Shocking di Bottega Verde (14,99 euro). 11. Leggerezza & colore a fior di labbra: Volupté Tint-in-oil n. 11 di Yves Saint Laurent (34 euro). 12. Rossetto liquido duo: Absolute Lasting Liquid Lipstick n. 12 di Deborah Milano (12,99 euro). o C C H i Massimo impatto Quando il trucco occhi si riduce al minimo, punta sul mascara: nero o colorato, classico o water resistant, ma sempre in grado di donare intensità allo sguardo anche in assenza di ombretti e matite. 1. Curvatura & volume: in Extreme Dimension Waterproof Mascara Dimensional Black di Mac Cosmetics (24,20 euro). 2. Per ciglia esagerate: Excessive Lash di Make Up For Ever (27,90 euro). 3. Formula a prova di tuffi: Noir Couture Volume Waterproof n. 01 di Givenchy (32,50 euro). 4. Un tocco di colore: Deep Look Mascara n. 05 di Shaka (6,99 euro). trunk archive, still life grevimar Pennello e fard bicolori: artist Foundation Face Brush e Blending Wave Multicolor Blush n. 01 di Kiko Milano (13(13,90 euro e 90(10,90euro 10,90 euro, one ne shot). Unghie graffianti, pronte per la competizione. Lo smalto è Vinylux Weekly Polish Hot Pop Pink di Cnd, che garantisce un risultato perfetto e ultraglossy per una settimana (in istituto). SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato make up 16/04/2016 Pag. 96 N.5 - maggio 2016 VERY ELLE diffusione:115180 tiratura:173521 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 36 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: " f ucsia hot, corallo frizzante, rosso vivo, nudo trasparente... trasparente... trasparente... a voi la scelta" a voi la scelta" 16/04/2016 Pag. 92 N.16 - 26 aprile 2016 diffusione:215102 tiratura:331831 Cara mamma fammi dimagrire cIbI nocIvI, poco moto, uno stIle dI vItA eRRAto: tRoppI nostRI RAgAzzI hAnno chIlI In pIù. come fARlI toRnARe In foRmA? «l'esempIo deve ARRIvARe dAI genItoRI», dIcono glI espeRtI Igor Ruggeri Abbiamo raggiunto il livello di guardia. L'obesità dilaga in Italia, specie nella fascia di età più delicata per il metabolismo del corpo, l'adolescenza. Lo certifica l'Organizzazione mondiale della sanità nell'ultimo rapporto sulla salute e il benessere dei giovani. Oltre il 30 per cento dei ragazzi tra 11 e 15 anni nel nostro Paese sono obesi o in sovrappeso: una quantità impressionante. In Europa solo Grecia e Portogallo hanno valori peggiori, mentre Irlanda e Spagna raggiungono il nostro livello (Svizzera e Olanda vantano le percentuali più basse). Ma come si spiega un risultato così negativo proprio in Italia, patria della dieta mediterranea, giustamente nota e celebrata per il sano equilibrio dei suoi alimenti? «Pochi oggi seguono la vera dieta mediterranea», replica il dottor Paolo Accornero, dietologo nutrizionista specializzato nella cura dell'obesità infantile, «intendo quella praticata negli anni Cinquanta nella zona rurale del Cilento, in Campania, e poi resa celebre dal medico americano Ancel Keys. Era un regime rigoroso, per la povertà del luogo. Tante cose che si mangiano adesso non ne fanno parte. Per prima la pizza, preparata con farina bianca ricca di zuccheri e con troppo olio». Oltre ai cibi nocivi, anche la sedentarietà alza l'indice di obesità. Tra gli adolescenti solo il 5 per cento delle femmine e l'11 per cento dei maschi pratica in media almeno un'ora di sport al giorno. «Bisogna limitare zuccheri e grassi, bandire l'alcol e svolgere attività fisica», raccomanda Accornero. «Ma un giovane soggetto a fame nervosa, messo a dieta, riuscirà a perdere peso solo con una strategia di famiglia. I genitori devono dare l'esempio, nutrendosi in modo sano, fornendo un'adeguata educazione alimentare, evitando di tenere in casa cibo spazzatura». Il compito comincia dal controllo del peso del ragazzo. Occorre calcolare l'indice della massa corporea (dato dal peso stesso, espresso in chili, diviso con l'altezza al quadrato, espressa in metri), da soli in casa o dal farmacista di fiducia. Per i minori di 14 anni il risultato non deve essere superiore a 15: se l'indice è maggiore di poco il soggetto è in sovrappeso, se di tanto è obeso. Per i ragazzi dai 15 ai 18 anni il valore da non superare è 18. Raccolto così il primo segnale di allarme e quantificato il problema, che cosa può fare la famiglia? «Alcune abitudini si rivelano fondamentali», afferma Elisabetta Scala, vicepresidente del Movimento italiano genitori (Moige). «Bisogna dedicare tempo alla prima colazione e mangiare con equilibrio durante la giornata, senza tanti spuntini e merendine lontano dai pasti. È deleterio nutrirsi davanti al televisore, perché non ci si rende conto di quanto si inghiotte. La sera è sbagliato riempirsi troppo, poi si va a dormire e il fisico non consuma il cibo eccessivo assimilato». Elisabetta Scala ci svela un piccolo accorgimento che ha adottato con i suoi figli. «Fin da bambini li ho coinvolti nella preparazione dei pasti. Così quando hanno fame, invece di aprire il frigo e di mangiare tutto quello che capita, sanno che cosa è sano per loro e sono anche in grado di cucinarselo». L'adolescenza rappresenta spesso una soglia di non ritorno, nel senso che il 60 per cento degli obesi a questa età restano tali da adulti, quando è più difficile intervenire sul peso. Se non si affronta il problema fin da giovani, le sue dimensioni peggiorano in modo disastroso. Infatti dal 1990 a oggi gli obesi in Italia sono raddoppiati e nel mondo hanno già superato il numero delle persone sottopeso, come svela uno studio della rivista medica The Lancet . In altri termini, l'obesità sta per diventare un onere sociale perfino peggiore della fame, a livello globale. A questi temi ha dedicato una ricerca, intitolata L'obesità infantile: un problema rilevante e di sanità pubblica , la sociologa Mara Tognetti dell'Universita di Milano Bicocca. «Il 7 per cento della spesa sanitaria in Europa è dedicato alla cura delle patologie legate all'obesità. Ma non basta. Serve investire nella prevenzione, coinvolgere famiglie, scuole, tutta la società». L'obesità è una piaga globale, drammatica anche in molti Paesi in via di sviluppo. «Figlia della povertà come del benessere, è legata a uno stile di vita errato. In Italia è diffuso: molti ragazzi SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 37 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato italia tra i peggiori in europa per numero di adolescenti grassi inchiesta 16/04/2016 Pag. 92 N.16 - 26 aprile 2016 diffusione:215102 tiratura:331831 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 38 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato mangiano male, si muovono poco, passano troppo tempo davanti a un video. Come se ne esce? Con l'apporto determinante dei genitori. Una famiglia dal profilo socio-economico e culturale insufficiente per una corretta educazione alimentare dei propri figli è il primo fattore di rischio per loro di sviluppo dell'obesità». Igor Ruggeri60% deglI obeSI ReSTano TalI anChe da adUlTIconsulenze in farmacia Una consulenza gratuita di n nuovo tipo per le famiglie viene lanciata a Roma da Farmacap, l'azienda che gestisce le farmacie comunali locali. È uno sportello per contrastare l'obesità infantile, aperto ogni lunedì e giovedì dalle 15 alle 20 in zona Tiburtina per rispondere alle domande dei genitori sui problemi di nutrizione dei figli. Si trova nella Farmacia Forte Tiburtino, gestita dalla biologa nutrizionista Cecilia Stillitano, che fornisce questo servizio di consulenza a chi si prenota per telefono allo 06-43254243 o allo 06-570881. "Quasi un bambino su tre soffre di obesità o sovrappeso, a causa di stili di vita sedentari e alimentazione non equilibrata", spiega una nota del Comune di Roma. "Per dare alle famiglie il supporto necessario per una crescita in salute dei figli, Farmacap vuole puntare sullo stile alimentare". un aiuto per i genitori100% l'aUmenTo deglI obeSI dal 1990 a oggISPoRT Senza TRegUa Tre bambini si divertono in piscina. «Per dimagrire bisogna limitare zuccheri e grassi e svolgere un'attività fisica», consiglia il dietologo Paolo accornero. Tra gli adolescenti, però, solo il 5 per cento delle femmine e l'11 per cento dei maschi fa sport per almeno un'ora al giorno. Foto: vedo... tRoppo zuccheRo una ragazzina scherza con due ciambelle ipercaloriche. Il consumo frequente di merendine fuori dai pasti è una delle cause dell'eccesso di peso nei giovani. Foto: l'età critica per la l i nea d ue giovani ue giovani coetanee coetanee confrontano confrontano la loro linea. la loro linea. i ragazzi italiani ragazzi italiani sono tra i più sono tra i più obesi e pigri di obesi e pigri di tutta l' tutta l' e uropa. uropa. 15/04/2016 Pag. 7 N.2 - aprile 2016 Il Pediatra Emozioni anomale Silvano Bertelloni Roma: due giovani adulti nel corso di un episodio di abuso di alcol e cocaina hanno torturato e ucciso un loro coetaneo, dichiarando in seguito di averlo fatto per provare quali emozioni suscita la sofferenza e la morte di un uomo. È ovvio che sarà compito degli organi investigativi e della magistratura fare piena luce sulla vicenda e stabilire le responsabilità individuali. La stampa ha sottolineato, anche in base al parere di psichiatri, che l'abuso di droghe può fungere da detonatore per comportamenti di questo tipo, ma alla base vi sono spesso problemi psichici non precedentemente individuati, come un disturbo borderline di personalità (Corriere della Sera, marzo 2016). Anche questa ipotesi andrà accertata, ma se risultasse vera ripropone all'attenzione di tutti noi pediatri, il problema dell'individuazione precoce della patologia psichiatrica. "È infatti importante ricordare, che più del 50% dei disturbi psichiatrici dell'adulto ha un esordio o comunque una causa determinante in età evolutiva e che per la maggior parte di essi un tempestivo intervento terapeutico/riabilitativo potrebbe cambiare positivamente la storia naturale di queste malattie" (G. Cioni, 2016). Qualche anno fa uno studio epidemiologico statunitense su oltre 10.000 adolescenti ha dimostrato una prevalenza di disturbi mentali di oltre il 40% a un anno e di circa il 23% a trenta giorni dal momento di esecuzione dell'indagine (Kessler et al, Arch Gen Psychiatry 2012; 69: 372). Un recente lavoro ha confermato un'importante prevalenza della patologia psichiatrica anche tra gli adolescenti dei paesi in via sviluppo; abuso di sostanze, disordini dell'umore e del comportamento, ansia e disturbi del comportamento alimentare sono risultate le patologie più frequenti (Benjet et al., Eur J Chil Adol Psychiatry 2016; 25: 163). Vari rapporti sia nazionali che regionali dimostrano che la salute mentale in adolescenza è una drammatica realtà anche nel nostro Paese. Ad esempio, i ricoveri in regime di degenza ordinaria per disturbi neurologici e psichiatrici dell'età evolutiva riguardano circa il 13% degli utenti dei servizi neuropsichiatria infantile e sono distribuiti soprattutto nella fascia di età 0-3 anni (interventi diagnostici di tipo prevalentemente neurologico) e nella fascia di età 14-18 anni (interventi di diagnosi e presa in carico per disturbi psichiatrici gravi) (Ministero della Salute, 2015). Non sappiamo se questi adolescenti andranno incontro a una cronicizzazione del problema e diventeranno adulti con disturbi psichiatrici (Pediatria di comunità Cesena, Quaderni ACP, 2013). Tuttavia, permangono carenze assistenziali con forti difficoltà di prevenzione, diagnosi precoce e "management", sia in ospedale che sul territorio. Il quadro assistenziale è infatti caratterizzato da estrema variabilità sia inter-regionale che intra-regionale di accesso, risorse, diagnosi e dall'assenza di un sistema di monitoraggio complessivo della salute mentale in età evolutiva (8° Rapporto CRC, 2015). Vi è inoltre una estrema disomogeneità tra le diverse Regioni nell'organizzazione dei servizi e nella presenza al loro interno di tutte le figure professionali (mediche e non mediche) necessarie per garantire interventi appropriati e tempestivi. Si devono, pertanto, acquisire o rafforzare "nuove competenze" anche nei pediatri almeno per favorire una più precoce individuazione dei ragazzi a rischio con strumenti adeguati a valutare non solo la salute fisica nei bilanci di salute. A livello di società dovremmo inoltre essere proattivi per proporre modelli e valori di riferimento meno favorenti il disagio giovanile e lo sviluppo di "extreme emotion seeking phenotype", che potrebbe anche derivare da un'esposizione troppo precoce di "cervelli in fase di crescita" a stili di vita o esempi/giochi mediatici troppo violenti (GR Burgio et al. Una pediatria per la società che cambia, 2007) con potenziali ripercussioni negative sulla salute mentale non solo dei minori, ma in prospettiva anche in età adulta. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Editoriale 15/04/2016 Pag. 16 N.2 - aprile 2016 Il Pediatra Inquinamento I tumori infantili nella Terra dei Fuochi Aumento di bambini ricoverati per tutti i tumori nel primo anno di vita, eccesso di incidenza e di ricoverati per tumori del sistema centrale nervoso tra uno e 14 anni. L'ultimo aggiornamento del progetto "Sentieri" dell'Istituto Superiore di Sanità sullo stato di salute della popolazione di quest'area delle province di Napoli e Caserta registra alcune allarmanti criticità, soprattutto sulla salute infantile Chiara Romeo Presenza di sorgenti di contaminazione ambientale dovuta allo smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e alla combustione incontrollata di questi, inquinamento ambientale diffuso in un'area molto vasta: questa è la situazione nella "Terra dei Fuochi". L'entità del danno ambientale è elevata nei diversi comparti, suolo, aria e acqua. Infatti la zona compresa tra Napoli e Caserta presenta una situazione ambientale peculiare e complessa per la presenza di diverse sorgenti di contaminazione ed è resa ancora più critica per la difficoltà di caratterizzare adeguatamente le diverse matrici ambientali. Tutto questo si ripercuote sulla salute della popolazione: studi condotti dall'Istituto Superiore di Sanità nell'ultimo decennio hanno evidenziato nell'area un'elevata mortalità per un insieme di patologie neoplastiche e da un'elevata prevalenza alla nascita di malformazioni congenite. È del 2015 uno studio epidemiologico, aggiornamento al 2014 del precedente Progetto Sentieri (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento), dal titolo "Mortalità, ospedalizzazione e incidenza tumorale nei Comuni della Terra dei Fuochi in Campania (relazione ai sensi della Legge 6/2014)" condotto da un gruppo di ricercatori dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), che ha analizzato la situazione dei tumori di adulti e bambini nella Terra dei Fuochi. I risultati mostrano come il quadro epidemiologico della popolazione in oggetto sia caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità, dell'incidenza tumorale e dell'ospedalizzazione per diverse patologie, che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l'esposizione a inquinanti emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e di combustione incontrollata di rifiuti. Abbiamo raccolto i commenti su questo studio di Pietro Comba, direttore del Reparto di Epidemiologia ambientale del Dipartimento ambiente e connessa prevenzione primaria, dell'Istituto Superiore di Sanità. Come nasce questo studio e come è stato condotto? Questo studio è stato attuato per adempiere a quanto previsto dalla legge sulla Terra dei Fuochi (legge n.6 del 6 febbraio 2014) che assegnava all'Istituto Superiore di Sanità il compito di analizzare e pubblicare i dati epidemiologici relativi a un'ampia area costituita da 55 Comuni delle Province di Napoli e Caserta. Lo studio dell'incidenza dei tumori nella Terra dei Fuochi è stato svolto nell'ambito della collaborazione tra ISS e Associazione italiana dei registri Tumori (AIRTUM) grazie al contributo del Registro tumori della ASL Na3 Sud. Sono stati inoltre presi contatti con l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPA) della Regione Campania. A questo fine si è applicata una metodologia desunta dal protocollo del Progetto Sentieri, un programma permanente di sorveglianza epidemiologica per la popolazione residente nei siti di interesse nazionale per le bonifiche, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità su mandato del Ministero della Salute. Si tratta di uno studio di epidemiologia geografica, nel quale vengono utilizzati tre ussi informativi indipendenti: la mortalità e i ricoveri ospedalieri in tutti i comuni considerati, e i dati di incidenza dei tumori nel sottoinsieme costituito dai comuni serviti dal Registro tumori dell'ASL Napoli 3 Sud. La metodologia è caratterizzata dall'individuazione a priori dei territori in esame e delle cause di morte e malattia associabili alle diverse esposizioni ambientali presenti, con diversi livelli di persuasività scientifica, seguita da un'analisi a livello comunale della mortalità, dell'incidenza dei tumori e della morbosità stimata attraverso i dati di ospedalizzazione. Queste caratteristiche metodologiche non consentono, in linea generale, la formulazione di valutazioni di nessi causali, permettono tuttavia di individuare situazioni di possibile rilevanza eziologica da approfondire con studi mirati, senza che questo dilazioni l'indifferibile risanamento ambientale. Quali sono i risultati sulla popolazione adulta? La mortalità generale è in eccesso, rispetto alla SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 40 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Intervista Incontro con Pietro Comba 15/04/2016 Pag. 16 N.2 - aprile 2016 Il Pediatra SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 41 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato media regionale, in entrambi i gruppi di comuni sia tra gli uomini sia tra le donne; le ospedalizzazioni per l'insieme delle cause indagate sono inferiori alla media regionale nella provincia di Caserta e in linea con l'atteso nella provincia di Napoli. Il gruppo di patologie per le quali sussiste un eccesso di rischio in entrambi i generi per tutti i 3 gli indicatori utilizzati, ovvero incidenza tumorale, mortalità, ricoveri, disponibili per la sola provincia di Napoli, è costituito da: tumore maligno dello stomaco, tumore maligno del fegato, tumore maligno del polmone, tumore maligno della vescica, tumore maligno del pancreas (tranne che nell'incidenza fra le donne), tumore maligno della laringe (tranne che nella mortalità fra le donne), tumore maligno del rene (tranne che nell'incidenza fra gli uomini), linfoma non Hodgkin (tranne che nella mortalità fra gli uomini). Il tumore della mammella è in eccesso in tutti i 3 indicatori. È stato condotto un focus sulla popolazione infantile e adolescenziale: quale lo scopo? In aggiunta alle analisi su tutte le età, è stato eseguito un approfondimento relativo alla salute nel primo anno di vita, in età pediatrica e adolescenziale, in quanto, sulla base delle più recenti indicazioni e raccomandazioni di sanità pubblica si annette carattere di priorità alla segnalazione, e alle successive azioni di approfondimento, dei possibili aumenti di rischio sanitario nei bambini e negli adolescenti che risiedono in aree contaminate. Infatti, bambini e adolescenti sono particolarmente vulnerabili da parte dei contaminanti ambientali per motivi legati alla loro fisiologia. Inoltre, per motivi etici, vi è generale consenso sulla necessità di tutelare al massimo la loro salute anche assicurando loro un'alta qualità ambientale. Quali le classi di età interessate e le patologie analizzate? In generale lo studio ha considerato tutte le età e poi in particolare le classi 0-1 anno, 0-14 e 0-19 anni. Le patologie considerate includono tutte le principali malattie per le quali esistono nella letteratura scientifica internazionale segnalazioni in merito a un possibile ruolo eziologico dell'esposizione a contaminanti quali quelli presenti nelle emissioni e nei rilasci che caratterizzano i siti di smaltimento incontrollato dei rifiuti pericolosi. Per quanto riguarda i bambini, lo studio ha preso in considerazione, per il primo anno di vita, mortalità e ospedalizzazione e incidenza tumorale: mortalità generale e ospedalizzazione per tutte le diagnosi relative a cause naturali, tumori nel loro complesso, tumori del sistema nervoso centrale (SNC), tumori del tessuto linfoematopoietico, e in particolare leucemie, condizioni morbose di origine perinatale; incidenza tumorale: tumori nel loro complesso, tumori dell'SNC, tumori del tessuto linfoematopoietico e in particolare leucemie. Per la fascia di età 0-14 anni e 0-19 anni, mortalità e ospedalizzazione e incidenza tumorale: mortalità generale e ospedalizzazione per tutte le diagnosi relative a cause naturali, tumori nel loro complesso, tumori dell'SNC, tumori del tessuto linfoematopoietico e in particolare leucemie, malattie respiratorie acute e asma); incidenza tumorale: tumori nel loro complesso, tumori dell'SNC, tumori del tessuto linfoematopoietico e in particolare leucemie. Le analisi condotte in queste fasce di età non prevedono la distinzione per genere. Quali risultati per la popolazione infantile e adolescenziale? Lo studio ha mostrato una serie di eccessi della mortalità, dell'incidenza tumorale e dell'ospedalizzazione per diverse patologie che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti, l'esposizione a inquinanti emessi o rilasciati da siti di smaltimento incontrollato di rifiuti pericolosi e di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani. Le analisi condotte sull'insieme dei comuni della Terra dei Fuochi mostrano che il profilo di salute dei bambini presenta alcune criticità nel primo anno di vita. Si osservano in particolare eccessi di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori e eccessi di tumori del sistema nervoso centrale, questi ultimi anche nella fascia 0-14 anni. L'analisi evidenzia alcuni comuni nei quali si sono rilevati specifici segnali che richiedono ulteriori e cogenti approfondimenti. In età pediatrica e pediatricoadolescenziale i tumori dell'SNC sono in eccesso sia come incidenza che come numero di ricoverati nella provincia di Napoli; nella provincia di Caserta il dato sui ricoveri mostra un eccesso per questi tumori nelle due classi di età indagate. Le leucemie risultano in eccesso solo come numero di bambini ricoverati nella provincia di Caserta. In conclusione, quali indicazioni per la protezione della salute in età infantile? Le indicazioni che emergono dai risultati dello studio sono: assicurare alle donne in gravidanza un ambiente sicuro; rafforzare l'attività di prevenzione rispetto ai rischi ambientali, evitando le 15/04/2016 Pag. 16 N.2 - aprile 2016 Il Pediatra SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 42 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato esposizioni indebite; individuare percorsi di rapido accesso ai servizi sanitari; ottimizzare le procedure diagnostiche e terapeutiche per l'infanzia; realizzare ove appropriato indagini epidemiologiche analitiche di approfondimento eziologico; annettere priorità ai bambini e più in generale alle aree caratterizzate da condizioni socioeconomiche svantaggiate, in quanto è noto che la deprivazione socioeconomica è spesso associata alla residenza in aree inquinate, ed entrambi i fattori possono concorrere all'insorgenza di diverse patologie anche operando in maniera sinergica; attuare iniziative di prevenzione primaria e di promozione della salute dei bambini; curare le attività di informazione e comunicazione. La ricerca non si conclude qui, come e perché verrà portata avanti? La ricerca va portata avanti perché la sorveglianza epidemiologica non può che essere un processo permanente. Le modalità verranno concordate con il Ministero della Salute. La deprivazione socioeconomica è spesso associata alla residenza in aree inquinate, ed entrambi i fattori possono concorrere all'insorgenza di diverse patologie anche operando in maniera sinergica ASL CASERTA ASL NAPOLI 2 Nord ASL NAPOLI 3 Sud Con la denominazione "Terra dei Fuochi" si intende un'area situata nell'Italia meridionale, in Campania, tra le province di Napoli e Caserta, caratterizzata dalla presenza di rifiuti tossici smaltiti illegalmente e da roghi di rifiuti. La terminologia "Terra dei Fuochi" è stata utilizzata per la prima volta nel 2003 nel Rapporto Ecomafie curato da Legambiente e ripresa dallo scrittore Roberto Saviano nel suo libro Gomorra . La stessa è poi stata ripresa dalla Legge 6/2014, che individua 55 Comuni delle province di Napoli e Caserta. Foto: Pietro Comba, direttore del Reparto di Epidemiologia ambientale del Dipartimento ambiente e connessa prevenzione primaria dell'Istituto Superiore di Sanità, uno degli autori dello studio sulla Terra dei Fuochi 15/04/2016 Pag. 20 N.2 - aprile 2016 Il Pediatra Farmaci per bambini Come può cambiare il passo nella ricerca pediatrica Con l'approvazione del nuovo Regolamento europeo ci si augura un incremento di investimenti e più sensibilità verso lo sviluppo di nuove terapie specifiche per i bambini, con una parallela riduzione dell'impiego off-label dei farmaci per adulti Marvi Tonus La sperimentazione pediatrica non gode di molta popolarità né sui mass media né tra gli sponsor pubblici e privati. Il coinvolgimento dei bambini negli studi clinici tocca corde profonde, amplifica speranze e timori, stimola eccellenze e sconta interessi di mercato, impone iter complessi ed esprime urgenza nel raggiungere risultati. In questa inchiesta, con il contributo di alcuni esperti, si traccerà il bilancio degli studi pediatrici condotti in Italia, si farà chiarezza sulle tutele e su quali risorse potrebbero essere attivate per rendere ancora più attraente fare ricerca sui bambini. In Italia no e mai sui bambini sani Purtroppo anche la cronaca tende ad alimentare sospetti e paure. L'ultimo caso, in ordine di tempo, è stato il decesso di una persona adulta arruolata volontariamente in uno studio clinico francese di fase I che si proponeva di testare un farmaco antidolorifico. Il fatto risale a metà gennaio ed è stato ripreso sui media sollevando dubbi sulla sicurezza dei protocolli. Come riporta una dichiarazione dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) quanto è accaduto in Francia, seppur grave, rappresenta un evento estremamente raro perché in tutti i Paesi dell'Unione Europea si pone massima attenzione agli aspetti della sicurezza, sia per quanto riguarda i requisiti delle strutture in cui si opera sia per lo stretto monitoraggio clinico. «Lo studio francese si svolgeva presso un laboratorio privato. In Italia ciò non sarebbe possibile perché, al fine di garantire la massima tutela dei pazienti arruolati, i trial di fase I sui volontari sani si possono condurre solo in strutture ospedaliere appositamente autorizzate, o private autorizzate dall'ASL con identici requisiti, come previsto dalla Determina AIFA n. 809 del 2015. Il caso francese riguardava pazienti adulti ma la normativa ha un'attenzione particolare per i minori» afferma Sandra Petraglia , coordinatore Area e direttore Ufficio Ricerca e Sperimentazione dell'AIFA e dell'Ufficio di Farmacovigilanza. «Per tale motivo gli studi sui bambini sono previsti solo in caso di pazienti e non di volontari sani, e con il vincolo di poter riguardare solo condizioni cliniche di cui soffre il minore o di natura tale da potersi svolgere solo su di essi. L'ambito di ricerca sui farmaci innovativi ha tutele ancora più elevate in termini di sicurezza, ma i principi base delle sperimentazioni non sono diversi. Possono però cambiare i criteri scientifici che portano alla definizione del Pediatric Implementation Plan o Pip ». Il Pip è il piano di studio nella popolazione pediatrica , obbligatorio per i nuovi farmaci, strutturato in modo da coinvolgere i minori nelle sperimentazioni solo quando i dati di sicurezza nell'adulto siano sufficientemente caratterizzati e i parametri di farmacodinamica e farmacocinetica consentano di disegnare modelli applicabili nel minore, con analogo profilo di efficacia e sicurezza. «Nel caso di malattie rare pediatriche i pazienti sono comunque già affetti dalla patologia» continua Petraglia. «Si ricade quindi nelle tutele già previste per tutte le sperimentazioni sui minori». «Anche se in linea generale non è possibile sperimentare farmaci su bambini sani, un'eccezione è rappresentata, per esempio, dagli studi finalizzati a testare il gusto o l'odore di un nuovo medicinale» precisa Laura Barbero , medico legale. «Un'altra eccezione che permette il ricorso alla sperimentazione su bambini sani è quello dei vaccini o di terapie preventive, scegliendo comunque soggetti che possano beneficiare del trattamento e, preferibilmente, classi il più possibile vicine alla maggiore età. È inoltre accettabile testare farmaci su minori affetti da malattie a decorso intermittente, come le epilessie, nella fase asintomatica in quanto considerati comunque malati. Quando possibile, è sempre comunque preferibile ricorrere alla sperimentazione su animali o su soggetti in grado di prestare un proprio consenso e di assumersi, di conseguenza, il rischio che può derivare dall'arruolamento». In fondo è sempre questione di soldi Pur non sottovalutando il carico degli obblighi etici e medicolegali, il principale ostacolo alla sperimentazione pediatrica è di ordine economico, come spiega Angelo Ricci , presidente della SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 43 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Inchiesta Sperimentazione clinica 15/04/2016 Pag. 20 N.2 - aprile 2016 Il Pediatra SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 44 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Federazione italiana associazioni genitori oncoematologia pediatrica, FIAGOP onlus: «Il nostro impegno di genitori è indirizzato a incentivare lo studio di terapie avanzate, biologiche e molecolari. Se considerassimo gli straordinari successi conseguiti nel corso degli anni, e li paragonassimo alla quantità di nuovi farmaci per la cura delle malattie ematooncologiche, rimarremmo stupiti nel constatare l'assenza di un nesso tra i due aspetti. A partire dagli anni Settanta sono stati raggiunti traguardi incoraggianti in termini di sopravvivenza e di guarigione per i linfomi e le leucemie ma sono rimaste scoperte altre aree come i sarcomi e il neuroblastoma per i quali le terapie non sono altrettanto incoraggianti. Tutti i risultati sin qui acquisiti dipendono da un costante affinamento dei protocolli , cioè dalla comparazione di diverse strategie terapeutiche per determinare la più efficace o la meglio tollerata dal bambino, unita allo studio biologico e genetico di tessuti. Insomma a una precisazione delle dosi volta a ottenere il miglior risultato terapeutico con la minore tossicità di farmaci che vanno a interagire pesantemente anche con le cellule sane». Il 15 febbraio è stata celebrata la XIV Giornata Mondiale contro il cancro infantile, ideata da Childhood Cancer International , una rete mondiale di 181 associazioni locali e nazionali guidate da genitori, provenienti da 90 paesi e 5 continenti. Per l'occasione, il 12 febbraio la FIAGOP ha organizzato a Palermo un convegno intitolato "Guarire Tutti! La ricerca nella battaglia contro il cancro del bambino e dell'adolescente". «Nel corso del convegno, a cui hanno partecipato autorevoli personalità del mondo scientifico, istituzioni, associazioni di genitori e sponsor, è stato ribadito che gli straordinari successi ottenuti nell'ambito delle malattie onco-ematologiche sono in gran parte attribuibili all'impiego off-label dei farmaci per adulti, una pratica che ha raggiunto ormai il suo limite. Parallelamente alla ricerca di base per identificare i meccanismi responsabili dello sviluppo delle patologie, è necessario studiare cure specifiche per i bambini e validare, anche in campo pediatrico, i farmaci destinati agli adulti». Purtroppo solo il 2 per cento del budget destinato alla ricerca è investito nella sperimentazione pediatrica , le aziende farmaceutiche non hanno interesse, i pazienti sono pochi e l'iter di sviluppo dei farmaci è molto costoso. «Anche se per legge è obbligatorio attivare un piano di investigazione pediatrica per validare nei bambini i farmaci sperimentati per gli adulti, di fatto non è difficile aggirare questa norma perché il ricorso alle deroghe è prassi corrente, le sanzioni sono irrilevanti e gli incentivi poco interessanti» spiega Ricci. «Oltre a intervenire con agevolazioni più concrete rispetto a quelle in vigore, sgravi fiscali e allungamento del periodo di validità del brevetto, le autorità pubbliche dovrebbero promuovere la ricerca no-profit ». Fuori etichetta Usa un'espressione curiosa, "campo da arare", Stefano Cianfarani professore associato di Clinica pediatrica dell'Università Tor Vergata di Roma, per introdurre il tema dell'utilizzo off-label dei farmaci in pediatria: «Esistono ben poche formulazioni di farmaci studiate appositamente per i bambini e quindi si ricorre a quelle per gli adulti calcolando la posologia in base al peso o alla superficie corporea del paziente. L'impiego off-label è un'opportunità, ma può rappresentare un rischio per le fasce di età più fragili, per esempio i neonati, paradossalmente quelle in cui la pratica è più diffusa. Penso che, come un campo da arare, sia necessario incentivare studi specifici sulle modalità di assorbimento, metabolismo ed escrezione dei medicinali sui bambini». «L'utilizzo off-label di farmaci in età pediatrica è assai diffuso, essendo relativamente pochi quelli specificatamente sperimentati sui bambini» conferma Barbero. «Proprio la mancanza di formulazioni farmacologiche per i minori espone gli stessi a un rischio aumentato di reazioni avverse. Da un punto di vista medico-legale, il pediatra che decide di prescrivere un farmaco off-label si assume piena responsabilità della scelta e delle conseguenze che ne derivano. Pertanto, è fondamentale che tale prescrizione avvenga seguendo alcuni passaggi imprescindibili che, oltre a rappresentare un dovere scientifico e deontologico, sono una tutela verso eventuali azioni legali nei confronti del sanitario. La scelta di utilizzare un farmaco off-label, in accordo con la Legge 648/96, deve innanzitutto essere dettata dall'indisponibilità di una terapia on-label efficace per la patologia in esame, la diagnosi della quale deve essere quanto più possibile certa. È quindi necessario ricercare prove scientifiche a supporto della validità e sicurezza del farmaco off-label in tale contesto clinico e, ottenuta tale evidenza, procedere a una 15/04/2016 Pag. 20 N.2 - aprile 2016 Il Pediatra SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 45 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato dettagliata e precisa informazione ai genitori/tutori del piccolo paziente. Il genitore/tutore deve essere informato circa la mancanza di farmaci alternativi per la cura di quella patologia, della necessità di trattare farmacologicamente la malattia e dell'esistenza di studi scientifici che dimostrano l'efficacia del farmaco offlabel , illustrandone i benefici, ma anche gli eventuali effetti avversi. Solo a quel punto il medico può procedere alla raccolta del consenso informato, necessariamente scritto, da parte dei rappresentanti legali. Essi, una volta comprese le informazioni ricevute, potranno liberamente scegliere se acconsentire o meno a quel trattamento». «È importante che la prescrizione avvenga solo in presenza di studi rigorosi condotti per l'indicazione per la quale il medicinale è utilizzato off-label » ricorda Sandra Petraglia. «Al riguardo, la nuova normativa di farmacovigilanza ha previsto la segnalazione delle reazioni avverse verificatesi a seguito di un uso off-label . Per reazione avversa infatti ora si intende la reazione nociva e non voluta conseguente non solo all'uso autorizzato di un medicinale alle normali condizioni di impiego, ma anche agli usi non conformi alle indicazioni contenute nell'Autorizzazione all'immissione in commercio. Pertanto, gli studi post-marketing rivolti alla popolazione pediatrica, che fanno parte del programma nazionale di farmacovigilanza attiva, prevedono anche quello delle reazioni avverse a seguito di uso off-label» . Segnali di ripresa nostrani «L'opinione pubblica andrebbe sensibilizzata con campagne d'informazione mirate sulla necessità di condurre sperimentazioni pediatriche» sostiene Angelo Ricci. «La paura di nuocere i bambini si sconta poi con la carenza di terapie efficaci. Negli ultimi due anni ci siamo concentrati sugli adolescenti, terra di nessuno, fascia con esigenze particolari non soddisfatte a livello terapeutico e di assistenza, spesso penalizzata da una diagnosi tardiva che rende ancora più difficile guarire». In base al rapporto nazionale 2015, anno di riferimento 2014, sono state condotte 82 sperimentazioni cliniche sui minori di 18 anni. «Non abbiamo a disposizione gli strumenti per misurare il numero di pazienti pediatrici arruolati nelle sperimentazioni» dice Petraglia di AIFA. «Infatti l'inserimento di questo dato nel nostro portale è di pertinenza dello sperimentatore che potrebbe non essere sempre in condizione di procedere agli aggiornamenti continui, a causa dei carichi di lavoro e alla frequente carenza di infrastrutture di supporto per gli sperimentatori. Inoltre le modalità di registrazione degli studi non consentono di discriminare con certezza tra le sperimentazioni esclusivamente pediatriche e quelle condotte contemporaneamente su adulti e minori. In generale, la distribuzione dei trial che coinvolgono anche la popolazione pediatrica, o esclusivamente pediatrici, è sovrapponibile a quella globale. Le aree terapeutiche più rappresentante sono in parte simili e sono la neurologia/psichiatria, l'infettivologia, la cardiovascolare e l'area oncologica/oncoematologica, con prevalenza della fase III. La quasi totalità di studi risulta presentata da uno sponsor profit, in genere i trial tendono a concentrarsi nei centri italiani di eccellenza, ma possono essere diffuse su tutto il territorio. Per quanto riguarda la ricerca no-profit il dato potrebbe essere impreciso ma, nell'ambito di AIFA, fino all'ultimo bando sono stati finanziati più di 20 trial esclusivamente pediatrici . Molti erano su patologie rare o di interesse anche pediatrico, quindi il numero è sicuramente più alto. Guardando ai dati dell'ultimo anno, il 20 per cento circa dei nuovi studi sulla popolazione pediatrica era di tipo no profit , una quota leggermente più bassa rispetto a quella registrata dalla totalità delle sperimentazioni autorizzate». Con l'assenso dei bambini Tra i principali requisiti etici per la fattibilità di uno studio clinico c'è la firma sul consenso informato . L'arruolamento dei bambini nelle sperimentazioni cliniche deve però confrontarsi con l'incapacità, stabilita dalla Legge italiana, di prestarlo autonomamente prima dei 18 anni. «Pertanto, fino al raggiungimento della maggiore età, l'unico consenso giuridicamente valido è fornito dai rappresentanti legali del minorenne» spiega Laura Barbero. «Tale prerogativa non esula tuttavia il medico dall'obbligo di informare anche il minore, compatibilmente con il suo grado di comprensione, circa le caratteristiche della sperimentazione a cui verrà sottoposto, i rischi e i benefici della stessa. Qualora il bambino sia in grado di comprendere e di farsi una propria opinione al riguardo, viene di solito richiesto un assenso, non un consenso, dello stesso, talvolta anche in forma scritta. Oggigiorno, infatti, larga parte della letteratura considera sempre più importante e vincolante il parere espresso dal ragazzo , anche il Codice di 15/04/2016 Pag. 20 N.2 - aprile 2016 Il Pediatra SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 46 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Deontologia Medica all'articolo 48, impone al sanitario di documentare la volontà del minore alla sperimentazione e di "tenerne conto"». Dopo i 14 anni e, a mano a mano, che ci si avvicina alla maggiore età, la volontà del ragazzo diviene fondamentale e non ignorabile, specie nel caso in cui il minore, correttamente informato, si opponga all'arruolamento nella sperimentazione. «Il linguaggio però va semplificato» ribatte Ricci. «Non tutti sono in grado di capire il significato di termini come randomizzato e multicentrico». «Qualora si creino divergenze tra quello che è il volere del minore e quello dei genitori» continua Barbero «soprattutto nei casi in cui il minore abbia fornito il proprio assenso, ma i genitori dissentano, il medico che ritiene tale sperimentazione indispensabile per la cura del piccolo può rivolgersi al Giudice Tutelare il quale, valutato quale sia il migliore interesse per il bambino, potrà eventualmente autorizzare il sanitario ad agire nonostante il dissenso dei rappresentanti legali». «Per i minori è previsto il consenso informato da parte dei genitori o, in loro mancanza, del rappresentante legale» conferma Sandra Petraglia. «Il consenso deve esprimere le volontà del minore stesso ed è anche richiesta un'adeguata informazione al paziente, compatibilmente con le sue capacità di comprendere rischi e benefici correlati alla sperimentazione. Il nuovo regolamento sulla sperimentazione clinica prevede inoltre che i minori ricevano informazioni mirate in base a età e capacità di comprensione e comunicazione , e possano esprimere direttamente il loro consenso laddove ciò sia possibile». Volgere lo sguardo al post Stefano Cianfarani è il responsabile nazionale del Progetto europeo Safety and Appropriateness of Growth Hormone treatments in Europe (SAghE), un importante studio postmarketing condotto su giovani adulti trattati con ormone della crescita in età pediatrica. «Il nostro obiettivo era raccogliere informazioni sull'efficacia e la sicurezza della terapia con ormone somatotropo perché sono emerse, nel corso del tempo, alcune segnalazioni, molto sporadiche, di potenziali eventi avversi anche gravi come tumore e diabete» spiega il professore. «I dati però erano conittuali e per la maggior parte provenienti da studi osservazionali non indipendenti gestiti da case farmaceutiche produttrici dell'ormone. Per stabilire l'effetto a lungo termine dell'ormone della crescita sui tassi di mortalità e morbidità abbiamo creato un consorzio formato da 8 Paesi europei, confrontato lo stato di salute di oltre 25.000 soggetti trattati in età pediatrica per qualsiasi indicazione e osservati fino ai 25-30 anni. Paesi come Svezia, Svizzera, Francia e Olanda, in cui sono disponibili i Registri Nazionali su mortalità e morbidità, non hanno avuto alcuna difficoltà. In Italia abbiamo dovuto faticare moltissimo per recuperare le informazioni da fonti diverse che peraltro non incrociano i dati registrati: Istat, Istituto Superiore di Sanità, Registri Regionali di Piemonte e Campania e cartelle cliniche dell'Ospedale Bambino Gesù e della Clinica Pediatrica della Università Tor Vergata. Insomma, dopo questo meticoloso lavoro di controllo incrociato, siamo riusciti a recuperare i dati necessari per proseguire lo studio. Un primo lavoro relativo alla metodologia è già stato pubblicato sulla rivista Hormon Research in Paediatrics, il secondo articolo, sui tassi di incidenza e mortalità per tumore, è in questi giorni al vaglio del Journal of Clinical Oncology» . Nella valutazione post-marketing dei farmaci utilizzati da gruppi selezionati di pazienti è quindi importante istituire i Registri di pazienti per esaminare outcome specifici e perseguire scopi scientifici. «In Italia purtroppo i Registri sono pochi e incompleti perché sono spesso organizzati su base volontaria» afferma Cianfarani. «Tanto è vero che Olanda e Svezia hanno deciso di proseguire il followup della popolazione arruolata nel progetto SAghE, mentre noi non potremo farlo per mancanza di dati attendibili sul territorio nazionale. Per incentivare la sperimentazione pediatrica si potrebbe anche alleggerire la sovrapposizione e talvolta la conittualità tra comitati etici locali, Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e AIFA. «In molti Paesi, ricevuto il nulla osta dall'EMA, è sufficiente che il protocollo di studio rispetti i parametri di sicurezza e di efficacia» conclude Cianfarani. «Porto l'esempio di un trial internazionale con ormone della crescita long acting la cui sperimentazione doveva iniziare a marzo 2015. Il trial era già stato approvato dal nostro Comitato Etico, ma AIFA ha bloccato il protocollo un mese prima che partisse. Una sovrapposizione di ruoli che ostacola la sperimentazione clinica tanto più nell'ambito delle malattie rare penalizzate da coorti nazionali di pazienti non statisticamente significative». 15/04/2016 Pag. 20 N.2 - aprile 2016 Il Pediatra SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 47 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ripartire con l'Europa Il nuovo Regolamento 536/2014, approvato dal Parlamento Europeo sulla sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano, abroga la direttiva 2001/20/CE. Sarà applicabile non prima del 28 maggio 2016 quando gli strumenti informatici previsti per la gestione delle procedure saranno operativi. «Il cambiamento sarà radicale» spiega Sandra Petraglia. «Le valutazioni saranno svolte su base europea, i tempi saranno rigidamente fissati e abbreviati rispetto a oggi. La presentazione avverrà in contemporanea in tutti gli Stati membri interessati attraverso un portale unico e tutte le fasi della sperimentazione saranno gestite tramite il database europeo. Al momento di presentare la domanda l'intero iter burocratico dovrà essere già concluso. Inoltre sarà possibile presentare i dossier anche in due fasi separate, una per la parte scientifica e una per la parte etica i cui tempi non saranno prolungabili. Ci si auspica che questi elementi innovativi aiutino a incrementare le sperimentazioni in pediatria, ancora piuttosto basse in percentuale, rispetto al numero totale in Europa». Risorse in Rete Global Research in Paediatrics - Network of Excellence (GRiP) - è stato un progetto vincente per lo sviluppo e l'uso sicuro dei farmaci nei bambini. Finanziato dall'Unione Europea con l'esigenza di coordinare le risorse educative sulla sperimentazione pediatrica, si è concretizzato in molteplici programmi formativi e nella creazione di un'infrastruttura e una rete di ricercatori pediatrici per la condivisione di esperienze, strategie e buone prassi. Pur essendo terminato il contributo della UE la piattaforma online, attivata sul sito del GRiP, rappresenta una risorsa per tutti i pediatri interessati alla ricerca. Foto: Sandra Petraglia, coordinatore Area e direttore Ufficio Ricerca e Sperimentazione dell'AIFA e dell'Ufficio di Farmacovigilanza Foto: Laura Barbero, medico legale Foto: Angelo Ricci, presidente della FIAGOP onlus, nella foto con Franca Fagioli, presidente Associazione italiana ematologia oncologia pediatrica Foto: Stefano Cianfarani professore associato di Clinica pediatrica dell'Università Tor Vergata di Roma 16/04/2016 Pag. 12 Circolano sostanze sempre più pericolose E il sistema immunitario va facilmente in tilt Cure efficaci Nella forma acuta sì agli antistaminici e cortisonici Evitare il fai da te e i rimedi da banco senza farsi assistere domenico alberti * a congiuntivite allergica è un processo infiammato rio indotto da allergeni, siano queste sostanze chimi che (soluzioni delle lenti a contatto) o naturali (pollini) e si può prevenire adottando specifiche mi sure precauzionali di carattere igienico-comportamen tale. Per ridurne i sintomi caratteri stici, quali prurito, arrossamento ocu lare, intolleranza alla luce e gonfiore palpebrale, i farmaci antistaminici e corticosteroidei sono indubbiamen te i più indicati. La congiuntivite non è altro che una risposta immunita ria dell'organismo che identifica certe sostanze come potenzialmente pericolose. Esisto no numerosi tipi di congiuntivite al lergica. Nella forma acuta i sintomi sono orticaria e prurito intenso con un evidente gonfiore delle palpebre. Normalmente i sintomi regredisco no in un tempo relativamente breve. Nella forma cronica, invece, i sinto mi sono meno irruenti ma tendono a persistere per lunghi periodi. POLVERE E MUFFE C'è poi la Congiuntivite allergica stagionale: sempre associata alla feb bre da fieno con allergia al polline. Si caratterizza per episodi transitori di arrossamento oculare, lacrimazio ne abbondante ed edema palpebra le. La Congiuntivite allergica perenne si manifesta durante l'intero arco dell'anno in risposta a differenti tipi di allergeni quali, in particolare, acari della polvere, epitelio di animali domestici o muffe. Si parla di Con giuntivite allergica atopica, tipicamente nel caso dei giovani adulti di sesso maschile, quando il disturbo coinvolge le palpebre che appaiono screpolate, ispessite e ricoperte da piccole crosticine. NON SOLO OCCHI In genere, l'allergia non si limita all'occhio: anche le pieghe laterali del collo e la cavità antecubitale. La Congiuntivite allergica giganto-papillare è un'allergia congiuntivale tipica dei portatori di lenti a contatto o protesi oculari, ma anche i pazienti asmatici. I sintomi sono: ir ritazione, fotofobia, prurito, secrezioni mucose purulente ed intolleranza alle lenti a contatto. Le congiuntiviti allergiche causano gonfio re palpebrale, occhi rossi, lacrimazione e presenza di follicoli provocando bruciore, orticaria, prurito oculare o perioculare, sensazione di avere granelli di sabbia nell'occhio e starnuti. Per la terapia è sconsigliabile il fai da te o l'utilizzo di colliri da banco ed è meglio rivolgersi ad uno specialista in oftalmologia. * Oculista Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 423 del 19.10.2005 Direttore: Luca Marino SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 48 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato È boom di congiuntiviti Occhio a pollini e allergeni 16/04/2016 Pag. 13 Arriva in Italia il primo vaccino contro la polvere Sbarcherà in Italia tra qualche mese il primo vaccino contro l'allergia agli acari sottoposto allo stesso iter autorizzativo di un farmaco, a differenza degli altri attualmente in commercio. Il vaccino è in via di registrazione da parte dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e potrebbe essere inserito in fascia A, gratuito dunque per i cittadini. La notizia arriva dal XXIX Congresso della Siaaic (Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica), in corso a Napoli. Il vaccino riduce del 34% le crisi respiratorie e l'uso di steroidi e cortisonici dal 40% al 60%. Sarà sublinguale, si tratta cioè di compresse, da assumere per un periodo che va da un minimo di uno a 5 anni. Ma gli effetti benefici si ottengono già dopo poche settimane dall'assunzione. SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 49 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato acari meno forti speciale salut 15/04/2016 Pag. 24 N.16 - 22 aprile 2016 diffusione:94712 tiratura:168926 BEAUTY EVERGREEN Formule più innovative attinte dal patrimonio naturale, che rispettano la cute e l'ambiente Servizio di Alberta Mascherpa Erbe, oli vegetali, estratti a km zero. La cosmetica naturale piace sempre più. In Italia una donna su quattro sceglie cosmetici green, ma i numeri sono in crescita e si prevede che raggiungeranno presto quelli Usa, dove ben sei donne su dieci comprano solo etichette naturali. La fascia più eco è quella delle millennials, donne tra i 18 e i 35 anni, la popolazione è quella asiatica. Perché la > cosmetica verde raccoglie i così tanti consensi? ' Semplice: perché rispetta la pelle, ma anche l'ambiente e ha un . lato etico che fa stare meglio al j momento dell'acquisto. per il viso Dalla detersione all'antietà. Ecco gli ingredienti affini alla pelle per compensare eccessi e carenze, risvegliando con dolcezza la naturale bellezza dell'incarnato. Alto grado d'affinità 200: tanti sono gli agenti chimici a cui la pelle è esposta ogni giorno e di cui ben il 60% riesce a oltrepassare la barriera cutanea per un totale di scorie che, in un solo anno, arriva ben a 2 chili. * Se si presta molta attenzione alla qualità del cibo, non si può trascurare ciò che viene assorbito direttamente dalla cute. Ecco una delle ragioni che portano a scegliere il naturale in cosmetica: gli ingredienti delle formule vantano una perfetta affinità con la pelle e rifiutano tutto quanto - dai siliconi ai conservanti, dai coloranti ai profumi di sintesi, fino alle materie di derivazione petrolchimica - può rappresentare fonte di disagio, di irritazione e persino di danno per la cute, in particolare quella delicata del viso e quella ancora più fragile di punti, come il contorno occhi e labbra. * Le formule naturali agiscono in perfetta sinergia con i meccanismi della pelle, evitando di innescare e/o accelerare processi di ossidazione, invecchiamento e sensibilizzazione della cute. Principi attivi "assimilabili" Decidere di usare un cosmetico naturale per il viso non vuole dire solo puntare sulla delicatezza e sul rispetto della pelle. Dietro ai cosmetici green, ci sono formulazioni che non si limitano a una selezione dei principi attivi, ma si occupano di come vengono trasportati per raggiungere il cuore della pelle. * «L'efficacia di un trattamento cosmetico si lega anche alla capacità della cute di assimilare le sostanze che contiene» spiega Xavier Ormancey, direttore della ricerca Yves Rocher. «Non a caso, i laboratori Yves Rocher hanno deciso di potenziare l'assimilazione, il complesso meccanismo per cui la pelle riconosce un principio attivo e lo lascia penetrare per trame massimo beneficio. * La tecnologia N.A.T. (Naturai assimilazione technology) fa in modo che le sostanze scelte, un esempio è l'erba cristallina ad azione antietà, attraverso complessi processi di estrazione naturale vengano assimilate suscitando una serie di reazioni biologiche a livello delle cellule, capaci di tradursi in un viso dall'aspetto più giovane e vitale» conclude l'esperto. per il corpo Insieme a creme, oli e detergenti ci sono anche trattamenti anticellulite che racchiudono un'anima tutta green. Formule etiche Quando acquistano un cosmetico, gli italiani considerano la presenza di ingredienti naturali e biologici, che interessa al 23,6% degli acquirenti. Il 13,9% controlla che il cosmetico sia stato prodotto nel rispetto dei principi etici di tutela delle materie prime, delle popolazioni che le lavorano e dell'ambiente. * «Al Cosmoprof è emerso che le donne oggi richiedono un cosmetico che non sia solo efficace e piacevole, ma anche sicuro, buono e pulito» dice Daniela Villa, co-fondatrice e direttore tecnico de L'Erbolario. «L'esigenza sempre più sentita è di avere prodotti che in ogni fase della produzione siano attenti e rispettosi della pelle, dell'ambiente e degli animali» dice ancora Daniela Villa. Con la natura sulla pelle II mondo naturale è una miniera di sostanze beneficile per il corpo. I cosmetici green inseriscono così nei loro trattamenti fino al 90%, di principi attivi funzionali di origine naturale. * Tra questi ci sono gli oli vegetali, nutrienti e rigeneranti, il miele che addolcisce, e particolari estratti, come quello di té verde, edera e ippocastano, che stimolano il microcircolo, favoriscono il drenaggio e frenano gonfiore e cellulite. * Un altro ingrediente naturale prezioso è l'aloè. Òmia ha scelto per la linea ecobiologica solo gel di aloè ricavato da agricoltura biologica certificata, estratto con mezzi meccanici e non con solventi chimici: per questo, i SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 50 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ECO FOCUS 15/04/2016 Pag. 24 N.16 - 22 aprile 2016 diffusione:94712 tiratura:168926 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 51 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato prodotti, dal gel calmante alla crema corpo, hanno la certificazione Icea. per i capelli e le parti esposte Formule delicate e rispettose, con ingredienti naturali, anche per prendersi cura delle mani e della capigliatura. Eimportanza dell'etichetta Per chi punta a una bellezza naturale dalla testa ai piedi, destreggiarsi in un mercato privo di leggi che lo regolamentano non è facile. * Non resta che leggere le etichette. Attenzione: anche una formulazione con uno o due ingredienti naturali diluiti in una soluzione di paraffina e siliconi al 70% può riportare la scritta "con estratti naturali". * Bisogna tenere conto, però, che in Europa le etichette devono indicare la lista degli ingredienti in ordine decrescente di concentrazione; la regola utile può essere questa: se le prime cinque voci finiscono per -one / -xane / -thicone (siliconi), -fate o contengono la particella "eth" (solfati), -paraben / -ycol o delle sigle a 3 o 4 lettere maiuscole (PEG, PPG, DEA, MEA, MIPA, EDTA) non si può parlare di un prodotto "naturale". Trasparenza, innanzitutto Per destreggiarsi tra ingredienti e certificazioni, ci si può affidare alle app, come Icea Check dell'Istituto certificazione etica e ambientale, disponibile sia per il cibo sia per i cosmetici: riconosce le 9mila sostanze registrate nell'inventario europeo degli ingredienti in uso nell'industria cosmetica e sa indicare se il prodotto è dermocompatibile e sicuro. * Un'altra strategia è scegliere marchi che fanno della trasparenza il loro credo. Il marchio "I Provenzali Bio", per esempio, hanno scelto di riportare su tutti i pack le percentuali esatte di materie prime biologiche e naturali contenute nei loro cosmetici, mai al di sotto del 99,92%. All'interno dell'etichetta, per ogni ingrediente presente nella formula, viene riportato l'Inci (il nome riportato nell'International nomenclature of cosmetic ingredients), la funzione e la naturalità. Quanto bio? Mentre i prodotti alimentari devono riferirsi a precisi standard, quelli cosmetici possono solo affidarsi a criteri condivisi dagli enti certificatori. In base a questi criteri, un cosmetico può definirsi bio se ha almeno il 95% di ingredienti naturali e se il 95% degli ingredienti vegetali (che non devono essere meno del 10% del cosmetico in toto) è di origine biologica. 1. Nightly Refining Micro-Peel Concentrate Kiehl's Durante la notte, accelera il processo di rinnovamento cellulare per un viso più giovane (negozi monomarco, 30 mi, €53]. 2. Hemp Oil Crema Viso Intensiva 24 Hr Dr. Organk Oli di semi di canapa e bqrragine per apportare nutrimento e idrataziune a lunga durata (erboristeria, 50 mi, €19,90). 3. Hjdrata Jaluronico Siero 24H Superidratante Viso, Collo e Décolleté Helon Acido ialuronico o triplo azione, estratti di baobab e miele per un'idratazione rinforzato (erboristeria, 30 mi, € 24). 4. Elixir 7.9 Riattivatore di Luminosità Yves Rome! Formulazione protetto da nove brevetti con estratti di sette piante ad azione antietà (negozi monomarca www. yves-rocher.it, 40 mi, €19,95). 5. Exquisòge Siero Rivelatore di Bellezza Darphin II 94% di ingredienti naturali esercitano un'azione antietà che dò luce e compattezza (farmacia, 30 mi, 91 euro). 6. Jalurage Filler Contorno Occhi e Labbra Erboristeria Magentina Oli vegetali e acido ialuronico per riempire le rughe e distendere la pelle (erboristeria, 15 mi, € 19). 7. Acqua Micellare Fresh Garnier Skin Active Per pelli miste, senza parabeni e profumo, strucca, deterge e purifica con un gesto (grande distribuzione, _ 400 m[€ 4,99). > Chi controlla Esistono alcuni enti (Icea, Ecocert, Aiab, Bhid) preposti a certificare se un cosmetico può definirsi biologico Almeno una volta all'anno, questi organismi effettuano una serie di controlli per verificare il rispetto di precisi standard. Le verifiche sono rigorose e solo i cosmetici che le superano possono riportare in etichetta la certificazione dell'ente. 1. Frescoessenza Crema Fluida per il Corpo i'Erbolarìo Oli di cartamo, pistacchio e lentisco e un'armonia di aromi di agrumi e legni (erboristeria, 200 mi, €18,80). 2. Olio Corpo Elasticizzante Giardino dei Semi Naturai Con olio di neem, ricco di vitamina E, nutriente e protettivo (grande distribuzione, 150 mi, €6,90). 3. Anticellulite Siero Naturale Concentrato Effetto Rapido /oc/ose Bìocosmetka Olio di cartamo, mote, té verde, edera, escina e centella per ridurre e drenare (farmacia, 100 mi, €31,20). 4. Dolcemiele Balsamo Corpo Specchiato! Formulazione biocertificata per prendersi cura con dolcezza della pelle (erboristeria e farmacia, 250 mi, €12,50). 5. Dermo Gel Eco Biologico Aloè Vera Omia Laboraloires Per viso e corpo, con il 90% di aloè vera per lenire e ammorbidire (grande distribuzione, 150 mi, € 8,60). 15/04/2016 Pag. 24 N.16 - 22 aprile 2016 diffusione:94712 tiratura:168926 SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 16/04/2016 52 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Eco-pack è... meglio! Ridurre gli imballaggi e usare solo carta e plastica riciclabili e riciclate è un altro modo che i cosmetici naturali scelgono per testimoniare in modo chiaro I loro rispetto per l'ambiente. 1. Maschera Biologica Riparatrice Aloè Comebiocomanda / Provenzali Bio Conii 100% di ingredienti bio per ristrutturare i capelli deboli e sfibrati (qrande distribuzione, ZOO mi, €7,99). 2. Volume+ Crema Finish VitalCare Betulla, arancio e bardana per dare pienezza e corpo oi capelli fini (farmacia, grande distribuzione, Tigotà e Acqua e sapone, 125 mi, €5,50). 3. Maxhair Cres Shampoo Rinforzante Mal Fatìors Italia Cellule staminali di mela più miglio e ginseng per detergere con dolcezza e rivitalizzare (erboristeria, 200 mi, €12). 4. Oliodermal Olio di Argon Ricco e nutriente, restituisce elasticità e lucentezza al viso, al corpo e ai capelli (erboristeria e formocia, 100 mi, €28). 5. Aloè Crema Mani Senza paraffina e oli minerali, con il 40% di aloè vero per idratare e (immorbidire (grande distribuzione, 75 mi, € 3,50). DI CERTIFICAZIONE BIO AIUTANO A SCEGLIERE PRODOTTI qREEN VITA IN FARMACIA 10 articoli 16/04/2016 Pag. 5 Ed. Milano diffusione:325546 tiratura:405864 Polemica sull'ex presidente. Dimezzati i finanziamenti alla Maugeri Simona Ravizza L'inchiesta che ha travolto la Sanità della Lombardia sfocia in una richiesta di condanna a 9 anni per l'allora governatore in carica e oggi senatore del Nuovo centrodestra, Roberto Formigoni. Ma da quel decennio, i primi anni Duemila, qualcosa è cambiato? Il sistema di finanziamenti alla Sanità finito nell'occhio del ciclone per la sua scarsa trasparenza è stato corretto dagli uomini del nuovo governatore, Roberto Maroni? Dall'ospedale San Raffaele alla clinica di riabilitazione Maugeri, l'accusa al centro delle indagini è ben precisa: favori privati in cambio di soldi pubblici. Presunte tangenti che si sono materializzate in vacanze su yacht, acquisto sottoprezzo di una villa in Sardegna e cene di lusso pagate a Formigoni per ottenere come contropartita più fondi dal Pirellone. Il bottino su cui si sono scatenati gli appetiti dei lobbisti, prima dello scandalo valeva in Lombardia un miliardo di euro l'anno, quasi il 7% dell'intero budget sanitario. Il flusso di denaro veniva mosso, secondo la Procura, attraverso le «funzioni non tariffabili». Sono i fondi concessi quale riconoscimento di attività d'eccellenza (come il pronto soccorso, la terapia intensiva, il trapianto d'organi, le attività trasfusionali, la ricerca e la didattica universitaria). Ma gli stanziamenti venivano determinati sulla base di 29 indicatori scelti anche, secondo quanto emerso dai documenti dell'indagine, in modo da fare arrivare i soldi soprattutto al San Raffaele e alla Maugeri. Nel febbraio 2012, nel pieno dello scandalo, la stessa Commissione studi e valutazione delle Politiche regionali ha ammesso: «La revisione dei criteri di remunerazione, il riordino e la diminuzione del numero delle "funzioni non tariffabili" possono rendere più semplice e trasparente la gestione di questa importante componente della spesa sanitaria regionale». Sull'onda dell'inchiesta, oggi i finanziamenti concessi agli ospedali attraverso il criterio delle «funzioni non tariffabili» sono diminuiti: nel 2010 in gioco c'erano oltre 998 milioni e mezzo di euro, oggi la cifra è di 897 milioni. Contestualmente c'è stato anche un calo vertiginoso dei soldi stanziati per la Maugeri: meno 51%. Per il 2010 alla voce «complessità della riabilitazione» la clinica ha ricevuto 11,3 milioni di euro, adesso i fondi non arrivano neppure ai 5,5 milioni. Il cambiamento è dovuto a una revisione delle regole. È rimasto un premio per aiutare chi si occupa di casi complessi, ma sono state modificate le modalità di finanziamento: il bonus viene dato a prescindere dalle dimensioni della struttura, dimezzando il flusso di denaro destinato alla Maugeri. È stata introdotta, insomma, una maggiore equità e correttezza di finanziamento della «complessità riabilitativa». Per il San Raffaele, invece, la situazione è diversa: a fronte del calo complessivo degli stanziamenti destinati alle «funzioni non tariffabili», la percentuale di soldi ricevuti dall'ospedale che fu di don Luigi Verzé è sempre pari al 4% del totale. Ma in questi anni si è cercato di ridurre il numero complessivo dei criteri attraverso i quali vengono distribuiti i bonus: gli indicatori sono scesi da 29 a 21. Gli uomini del governatore Roberto Maroni, però, non sono riusciti a tagliare in modo consistente il peso delle «non tariffabili» all'interno del sistema. Mantenendo in vigore di fatto l'anomalia lombarda. In Veneto, per dire, le «funzioni non tariffabili» sono solo 4, per una spesa di 350 milioni di euro, il 4% della spesa sanitaria totale. E in Emilia Romagna sono sei, per 97 milioni di euro, pari all'1% della spesa sanitaria totale. «Le parole del pm descrivono quel sistema che abbiamo combattuto per anni e che ancora oggi non è superato - attacca Enrico Brambilla, capogruppo del Pd -. Al di là delle decisioni del giudice, c'è una sanzione politica che lo stesso Maroni non può ignorare. Occorre una netta discontinuità». Stefano Buffagni, capogruppo del M5S, denuncia: «La corruzione toglie soldi alle cure dei cittadini. E gli scandali Mantovani e Rizzi dimostrano che in Lombardia non è cambiato nulla». VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/04/2016 54 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il pm: 9 anni per Formigoni Effetto inchiesta sulla Sanità , tagliati i fondi sotto accusa 16/04/2016 Pag. 5 Ed. Milano diffusione:325546 tiratura:405864 VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/04/2016 55 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato @SimonaRavizza © RIPRODUZIONE RISERVATA Brambilla Ma quel sistema non è stato superato. È necessaria una netta discontinuità con il passato Buffagni La corruzione toglie soldi alle cure dei cittadini. E gli scandali Mantovani e Rizzi dimostrano che non è cambiato nulla Foto: Senatore Roberto Formigoni, 69 anni, ex governatore 16/04/2016 Pag. 7 Ed. Palermo diffusione:235298 tiratura:335733 Nuove assunzioni nella Sanità il ministero striglia l'assessorato cl. re La lettera è stata trasmessa una ventina di giorni fa. Contiene tre punti da correggere nelle linee guida dell'assessorato regionale alla Salute che porteranno ai nuovi concorsi nella Sanità: la Regione, secondo il direttore della Programmazione sanitaria del ministero della Salute, Renato Botti, deve modificare il documento che sta alla base dell'approvazione delle piante organiche di Asp e ospedali. «Il ministero attacca il segretario della Cgil Medici, Renato Costa - ci contesta il mancato coordinamento fra aziende sanitarie. Il calcolo del personale necessario non può essere fatto solo in funzione dei posti letto. Esprimiamo grande preoccupazione perché fin qui si è proceduto a vista: che programmi ha l'assessore? Finora abbiamo parlato solo di metodo». L'assessore Gucciardi, però, getta acqua sul fuoco: «La lettera dice - è frutto di un accordo stipulato a ottobre. Nella mia direttiva del 25 marzo questi elementi ci sono già, e d'altro canto sono aggiustamenti concordati col ministero. Non ci sarà ritardo nei concorsi». . VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/04/2016 56 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA LETTERA 16/04/2016 Pag. 13 Ed. Palermo diffusione:235298 tiratura:335733 GLI AVVOCATI D'ASSALTO E I MEDICI SOTTO RICATTO In ospedale un giovane mi ferma e mi propone un risarcimento SEBASTIANO MERCADANTE Finalmente la primavera palermitana, una delle poche cose belle rimaste, sboccia regalando un piacevole tepore pomeridiano. I parenti sfilano dopo la visita pomeridiana ai loro cari. Mi incammino oltre la vetrata verso il posteggio. Qualcuno mi saluta, altri si trattengono per ulteriori informazioni. Chiacchieriamo ancora un po'. Indosso una tuta, pronto per una bella sudata in palestra. Nessuno mi spaccerebbe per dottore, ma sarebbe la stessa cosa in abiti civili. Al cancello, un giovane dalla barba rada ma ben curata, azzimato in un completino slim e cravatta stretta alla moda, si avvicina con un sorriso ineffabile per consegnarmi un bigliettino, impugnato con destrezza tra indice e medio: «E' importante, lo legga attentamente», aggiunge. Lo leggo con gli occhi sbarrati sussurrando tra me e me: non è possibile. Vado a memoria: «Se pensate di essere stati vittima di un danno medico, avete dieci anni di tempo per rivalervi ed ottenere il giusto rimborso. Nessun anticipo per spese legali, rivolgersi allo studio tal dei tali». Mantenendo un certo aplomb che mi è estraneo rispondo «Bhè, è sfortunato, sono un medico». «Ah, non sembrava», risponde perplesso facendo un primo passo indietro. «Non vi sembra di essere un po' ... degli avvoltoi?». E' il primo sostantivo che mi viene in mente. «Bhè, dottore, ognuno fa il suo mestiere», continuando la sua retromarcia sino a voltarsi ed accelerare il passo dandomi le spalle. Il tempo di cercare il cestino più vicino per strappare quel biglietto ed il tipo è scomparso dall' orizzonte visivo, come avvolto da una nebbia. Non credo che il giovane fosse in grado di cogliere quello che Hegel definiva lo spirito del tempo, quella capacità di trasformarsi cogliendo il momento giusto, l' intuito geniale. Il momento è topico per cavalcare l' onda dell' indignazione popolare. Con una denuncia, qualcosa si porta a casa. Si prepara un bel papello e si chiede una bella cifra. L' assicurazione o il medico stesso pur di non incorrere in anni di pressione psicologica, potrebbero anche cedere un decimo di quanto richiesto, e il gioco è fatto. Vale la pena di ricordare che il 95 per cento delle denunce penali non raggiunge un verdetto di colpevolezza e molto spesso le denunce sono pretestuose ed improntate, però, a giocare una carta di riserva: quella che consente comunque di chiedere qualcosa sul versante del risarcimento civile. Un giudice compassionevole si trova sempre. Le conseguenze? I medici, che non sono estranei a certe colpe, utilizzeranno sempre più una medicina difensiva improntata a dare il peggio della loro professionalità tesa a limitare eventuali danni presenti e futuri. Con quel che ne consegue anche in termini di costi per la collettività. Tutto verrà rallentato, nessuno si prenderà responsabilità, aumenteranno verticalmente le richieste di esami ed indagini suppletive con costi insopportabili per il sistema sanitario. Uno scaricabarile. I pazienti aspetteranno, le già lunghe liste di attesa- che caratterizzano purtroppo l'intero sistema sanitario italiano- si dilateranno a dismisura. Alcuni miliardi di euro verranno distolti dall' assistenza sanitaria "necessaria". Le assicurazioni aumenteranno le polizze. In altre parole, il cittadino pagherà con gli interessi le invitanti proposte degli avvocati, che saranno gli unici ad aver tratto profitto da un'azione del genere. I medici responsabili che non cambieranno il proprio stile professionale vivranno invece anni di sofferenza psicologica, senza sapere il perché. Foto: E-MAIL Potete inviare le vostre e-mail su argomenti cittadini o di carattere regionale a palermo@ repubblica.it VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/04/2016 57 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Lettere & Commenti 16/04/2016 Pag. 55 Ed. Torino diffusione:172712 tiratura:244598 San Luigi, entro fine 2016 arriva il nuovo pronto soccorso massimo massenzio Il nuovo pronto soccorso dell'ospedale San Luigi doveva essere inaugurato a maggio del 2012, ma prima il fallimento della ditta incaricata dei lavori e poi un'inchiesta giudiziaria hanno complicato non poco i piani dell'azienda sanitaria orbassanese. A 4 anni di distanza, però, la speranza di vederlo entrare finalmente in funzione diventa concreta. La giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanità Antonio Saitta, ha appena assegnato un finanziamento di 2 milioni 350 mila euro per attrezzature e arredi che serviranno a completare l'opera. L'obiettivo è aprire il nuovo Dea entro fine anno e, questa volta, ci sono tutte le premesse per riuscirci. «Traguardo necessario» «Il completamento dei lavori rappresenta un traguardo indispensabile per rafforzare il polo sanitario e universitario e la prossima apertura del pronto soccorso rientra nelle azioni che, fin dall'insediamento, avevo concordato con i direttori generali. - commenta Saitta - Vogliamo venire incontro alle esigenze dell'utenza, in particolare durante le fasi più critiche dell'anno». La storia Sembra quindi destinata a chiudersi una pagina difficile dell'ospedale di Regione Gonzole, iniziata con un appalto vinto con un ribasso al 45%. Il nuovo pronto soccorso faceva parte di un blocco di investimenti da 10 milioni di euro che comprendeva anche la piazzola per l'elisoccorso, la nuova farmacia e il laboratorio analisi. I lavori cominciarono a giugno del 2010, ma dopo due anni, quando la palazzina da 1300 metri quadrati era già costruita, gli operai senza stipendio decisero di incrociare le braccia. Il cantiere rimase fermo a lungo, i lavori ripresero a singhiozzo con altre ditte, fino quasi a completare la struttura, ma senza attrezzature all'interno. L'investimento I commissario Franco Ripa ha fissato l'inaugurazione del Dea come uno degli obiettivi primari e il finanziamento regionale sembra essere una garanzia importante: «Entro fine anno arriveremo al traguardo tanto atteso», ha commentato. «I nuovi fondi serviranno per avviare le gare e acquisire le attrezzature come la Tac, apparecchiature radiologiche, ecografi e sistemi di monitoraggio. Ma soprattutto per finire le opere complementari strutturali che mancano». Soddisfazione anche dal consigliere regionale Pd Andrea Appiano: «Era una richiesta a cui lavoravamo con convinzione da mesi: il San Luigi riceve uno dei 2 finanziamenti in ambito di edilizia sanitaria previsti in questa fase tra tutti gli ospedali piemontesi». BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/04/2016 58 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Orbassano 16/04/2016 Pag. 5 Ed. Modena diffusione:109915 tiratura:139502 di VIVIANA BRUSCHI LA SANITÀ 'leggera' al servizio del cittadino. D'ora in poi, infatti, ci si potrà recare in farmacia anche per sottoporsi ad esami specialistici e per avere servizi sanitari di eccellenza, a costi accessibili. E' nato ieri a Mirandola, presso la farmacia di Cecilia Veronesi (0535.21058) il primo punto Medicorner dell'Emilia Romagna, dopo quelli già in funzione in Lombardia, Veneto, Trentino. Medicorner, l'innovativo presidio di sanità, sviluppato per le farmacie da Chorofarma, è stato infatti inaugurato ieri mattina alla presenza della dottoressa Veronesi e dell'ad di Chorofarma Francesco Tozzi. All'interno della farmacia è stata allestita una stanza 'clinica', che fornisce esami specialistici e prestazioni sanitarie di altissimo livello grazie all'utilizzo di moderne apparecchiature di diagnostica professionale e di tecnologie informatiche avanzate. Il tutto sotto la guida attenta di un professionista Medicorner e attraverso la collaborazione costante con i medici di medicina generale. Ci si può rivolgere a Medicorner (negli orari della farmacia) per servizi di diagnostica leggera in telemedicina, per l'area cardiologica, dermatologica, del sistema respiratorio e oculistica, per trattamenti infermieristici come medicazioni, iniezioni, lavaggi auricolari, ma anche per servizi complementari quali il monitoraggio di pazienti cardiopatici e diabetici. «MEDICORNER - spiega il dottor Tozzi - è nato con lo scopo di trasformare il rapporto fra la cittadinanza e la sanità e per avvicinare sempre più i servizi alle reali esigenze delle persone. Il progetto recepisce le potenzialità che la farmacia, fortemente radicata al territorio, sviluppa con i cittadini. I servizi offerti, spesso non evasi dal sistema pubblico, sono realizzati con moderne apparecchiature di diagnostica professionale». Un progetto, quello decollato ieri, pensato un anno fa. «Ho prima voluto confrontarmi con Federfarma e con l'Ausl - spiega la dottoressa Veronesi - La farmacia - continua - è ora anche luogo di cura e prevenzione, alleato della Sanità». L'obiettivo di Medicorner è rafforzare e centralizzare ulteriormente la posizione della farmacia all'interno del sistema socio-sanitario. «Grazie ai moderni sistemi di refertazione telematica sottolinea il dottor Tozzi - Medicorner non solo assicura qualità clinica elevata e prezzi accessibili, ma l'offerta - conclude l'ad - segue i bisogni più diffusi dai pazienti, quelli, in genere, che affaticano maggiormente il sistema pubblico. In più non è un generatore di spesa pubblica, ma intende innescare un circolo virtuoso fra risorse pubbliche e private». VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/04/2016 59 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Gli esami specialistici anche in farmacia «Così aiutiamo gli ospedali affollati» 16/04/2016 Pag. 5 Ed. Ascoli diffusione:109915 tiratura:139502 STUDI MEDICI come le farmacie. E' un po' questo il punto di arrivo dell'atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale e dei pediatri di libera scelta approvato dal comitato di settore RegioniSanità. E se per i medici dovrebbe scattare l'H16, ovvero l'apertura degli ambulatori 16 ore al giorno, dalle 8 alle 24, sette giorni su sette, per i pediatri si tratterà di garantire il servizio dalle 8 alle 20 per cinque giorni. Nelle ore notturne, invece, l'emergenza sarà affidata al 118, dopo che dalle 20 fino alla mezzanotte al medico si sostituirà la guardia medica. Insomma, una vera e propria rivoluzione che al momento stenta ad essere ben compresa E ben accolta anche dai professionisti ascolani, ma che, una volta passata al vaglio dei sindacati, potrebbe diventare operativa già dal prossimo autunno. «Per i pediatri - dice Laura Olimpi - è più complicato e difficile da organizzare. Per creare posti dove è possibile stare tutti insieme così da garantire la continuità dell'assistenza ci vogliono soldi, che la Regione credo non abbia. C'è da dire, poi, che il nostro lavoro è basato su una scelta e sulla fiducia del paziente. Per carità, tutto si può fare. Per quanto mi riguarda, in realtà, mi trovano già dalle 8 alle 20, basta che mi telefonino. Il discorso - continua è che si vogliono ridurre gli accessi al pronto soccorso. E' un modo per risparmiare, ma senza spenderci un soldo non sempre si raggiunge l'obiettivo. Insomma, sono in attesa di capire meglio, ma qualche perplessità la nutro in quanto il tutto mi sembra poco utile». Dello stesso parere anche il medico di medicina generale Diana Bruni, che invece sottolinea come «ad Ascoli non c'è nulla di tutto quello di cui parla la legge». «Gli ambulatori associati non ci sono. E comunque le persone vanno dal proprio medico». Secondo le misure dell'atto di indirizzo, saranno le aggregazioni territoriali funzionali (Aft) a garantire la continuità delle cure. SI TRATTA di un nuovo modello organizzativo che consentirà ai cittadini di trovare il medico per tutto il giorno. Finito il turno del proprio medico di fiducia, ce ne sarà un altro a disposizione. Sarà un database a permettere a ogni professionista di avere accesso ai dati del paziente. «La maggior parte dei pazienti che opta per il pronto soccorso - dice ancora la Bruni - non lo fa perché non mi trova o perché l'ambulatorio è chiuso, ma ci va perché così ha deciso, per tanti motivi. Invece, quelli che mando io, come minimo devono essere un codice giallo. Forse la cosa più giusta da fare per disincentivare gli accessi al pronto soccorso inappropriati è far pagare. Il problema, dunque, non si risolve così come si è pensato di fare. Il 118, poi - conclude -, deve poter fare le urgenze e non sostituire la guardia medica. Anche questa la trovo una cosa assurda». Lorenza Cappelli VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/04/2016 60 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ambulatori aperti fino a mezzanotte I medici: «Soluzione complicata» 16/04/2016 Pag. 4 Ed. Pistoia Montecatini diffusione:85713 tiratura:111816 Rapinatore col trincetto assalta farmacia LA FARMACIA di Sant'Agostino, in via Cellini, è stata rapinata ieri pomeriggio da un bandito solitario armato di trincetto che ha portato via quattrocento euro in contanti e poi è fuggito in bicicletta. Il drammatico episodio si è verificato poco prima delle cinque e mezzo quando l'uomo, sui 45 anni, apparso in evidente stato di alterazione psico-fisica, molto probabilmente tossicodipendente, si è presentato all'interno della farmacia impugnando un trincetto. Il personale ha consegnato subito i soldi che erano in cassa in quel momento e l'uomo si è subito allontanato con i soldi. Fuori dalla famacia aveva lasciato la sua bicicletta, è montato in sella e si è allontanato, dirigendosi verso la via Vecchia Pratese. Immediato l'allarme alle forze dell'ordine e sul posto sono intervenute le pattuglie della Volante (foto, AcerboniFotoCastellani) e della Mobile per i primi accertamenti. Subito sono state visionate le riprese delle telecamere della videosorveglianza e la polizia ha cominciato le ricerche del rapinatore che potrebbe anche essere anche una faccia già nota per gli investigatori. Ricerche che, nel momento in cui scriviamo, sono ancora in corso. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/04/2016 61 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato VIA CELLINI 16/04/2016 Pag. 19 Ed. Levante diffusione:48346 tiratura:64670 Chi è la chiavarese nell'elenco di nomi dei Panama Papers La risposta: «Da 30 anni residenti a Montecarlo » LORENZO CRESCI CHIAVARI. Il nome della società è un sunto di ironia: "Farniente Holding". Lo scopo, realizzare - secondo quanto scrive l'Espresso - una offshore con sede alle Isole Vergini Britanniche. La società di Stefano Pessina, 74 anni, compagno della ex farmacista chiavarese volata a Wall Street, Ornella Barra, di 63 anni, è una delle tante che emergono dai documenti del Panama Papers, ovvero «il gigantesco labirinto virtuale in cui storie e nomi si intrecciano e rimbalzano da un continente all'altro, tra paradisi esotici e grandi istituti bancari, nel segno di Mossack Fonseca». Lo studio legale panamense ha movimentato anche la holding di Pessina, farmacista diventato il terzo uomo più ricco d'Italia, con un patrimonio personale, secondo Forbes , di oltre 13 miliardi di dollari. Pessina e Barra, da anni, fanno coppia fissa nella vita. Dalla metà degli Anni '80, per la precisione, quando la Barra, laureata in Farmacia, dopo aver lavorato alla farmacia Bellagamba, a Chiavari, avvia una ditta di distribuzione a Lavagna, la Di Pharma. I due oltre a innamorarsi danno il via al business. Nell'86 la Alleanza Farmaceutica di Pessina si fonde con la Di Pharma: nasce Alleanza Salute Italia (Asi). Due anni e il gruppo diventa leader dell'industria farmaceutica in Italia, per poi conquistare, dal 1988, i mercati internazionali. Dalla Francia alla Russia, dalla Cina al mercato britannico. Anche il nome diventa internazionale, "Alliance", che, dopo varie incorporazioni, diventa "Alliance Boots", con oltre 25mila farmacie nel Regno Unito; nel 2002 la cessione del 40% della società agli americani della Wallgreens vale 10 miliardi. Ma Pessina più che ai soldi guarda al lavoro: chiede l'8% delle azioni, e un posto nel cda. La Barra ne diventa vicepresidente esecutivo. I due intanto si sono spostati a vivere a Montecarlo. Ma l'attività non cessa. «Il lavoro è il centro della mia vita», è solito ripetere Pessina. E Panama? Secondo i "Papers", Pessina controlla con Barra la "Farniente Holding". «Nel novembre 2006 - si legge sull' Espresso - ha negoziato un prestito di 36 milioni con la banca Dexia, cedendo in pegno tutte le sue azioni. Pessina risulta azionista di Farniente holding dal 3 ottobre 2006 al 10 dicembre 2007, quando le azioni vengono trasferite a "Simone Retter & Jean Paul Goerens", quali trustees, cioè amministratori del Serenity Trust». Retter, secondo l'Espresso , rappresenta lo studio legale che da anni assiste Pessina ed è anche cliente, cioè l'intermediario, che tratta con Mossack Fonseca. Questo, almeno, fino al 15 luglio 2011, quando i due escono di scena con i propri 50mila titoli, lasciando al Trust Company 123 ltd, intestatario di altrettante azioni con diritto di voto. È quel giorno che nella compagine sociale ricompaiono Pessina e Barra, «rispettivamente con due e un'azione redimibili». Pessina e Barra, in una nota, precisano che «Farniente Holding è parte della struttura societaria relativa al loro patrimonio familiare, e proprietaria della loro abitazione principale (a Montecarlo)» e che «è stata costituita e opera nella più completa legalità e trasparenza e la sua riferibilità al patrimonio personale è sempre stata palesata e nota alle autorità competenti. La questione, inoltre, non ha alcuna rilevanza sul piano fiscale in Italia né altrove, poichè Stefano Pessina e Ornella Barra sono cittadini del Principato di Monaco e l ì residenti da decenni». Foto: Ornella Barra oggi ha 63 anni Foto: [email protected] ALTRO SERVIZIO >> 9 VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/04/2016 62 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ORNELLA BARRA, LA "REGINA DELLE FARMACIE ", È COMPAGNA DI STEFANO PESSINA IL CASO 16/04/2016 Pag. 19 Ed. Genova diffusione:48346 tiratura:64670 Ist, azione disciplinare per la farmacista : «Non ha avvertito » La Regione avvia un'ispezione sui servizi oncologici. Viale: «Non voglio pi ù sorprese » ALESSANDRA COSTANTE «SI È INTERROTTA la comunicazione nella catena di comando. E cos ì facendo i problemi di personale dell'Ufa, l'unità che prepara i farmaci per la chemioterapia, non sono stati affrontati in tempo. L'emergenza può capitare, ma per risolverla tutti devono essere informati di quello che sta accadendo». L'assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, spiega cos ì il mercoled ì nero del San Martino Ist, i pazienti oncologici che hanno dovuto attendere per quasi dieci ore i farmaci per la chemioterapia. "Interruzione della catena di comando" è ciò che è scritto nella relazione inviata all'assessorato alla Sanità dai vertici del San Martino Ist. Nell'antico gioco a scaricabarile, alla fine la responsabilità ricadrebbe, pare, quasi completamente sulle spalle di Barbara Rebesco, farmacista responsabile dell'Ufa, l'Unità farmaci antiblastici. Sarà destinataria nelle prossime ore di una sorta di richiamo scritto per non aver informato - sostengono i vertici del San Martino - tempestivamente l'azienda della situazione che si era creata all'Ufa, fiore all'occhiello dell'Irccs, ma indebolita dalla scadenza dei contratti di quattro ricercatori precari e subissata dal frenetico lavoro di preparazione dei farmaci antiblastici, oltre 250 dosi al giorno, comprese quelle per gli ospedali di Chiavari e Imperia. Dopo due giorni di caos, ieri al day hospital del San Martino- Ist è filato quasi tutto liscio, con i tempi di attesa per i pazienti oncologici rientrati nella normalità. Ma questo ai vertici del San Martino Ist ora sembra che non basti più. «Ciò che è accaduto mercoled ì , ci deve portare ad una riprogrammazione a 360 gradi di tutto il servizio per cancellare i tempi morti» annuncia il direttore generale, Mauro Barabino. In una parola, il San Martino parla di riorganizzazione. In parte si conosce già da due giorni: i farmacisti in servizio all'Ufa passeranno da due a tre (la richiesta di assunzione è già partita); aumenterà di una unità anche l'organico degli infermieri, oggi fermo a quattordici. Per il grosso della riorganizzazione, quella che dovrebbe tagliare molto i tempi di attesa dei pazienti sottoposti a chemioterapia, ci vorrà però qualche mese e il confronto serrato tra l'azienda ospedaliera e i sindacati. Entro la fine di aprile nel day hospital dell'Ist entrerà in funzione l'apparecchiatura "basic" per gli esami del sangue. Passo necessario, ma non sufficiente. La vera rivoluzione sarà lo "sdoppiamento" dei turni nel day hospital oncologico dell'Ist che, nei piani del direttore generale e del direttore sanitario Michele Orlando, dovrebbe funzionare anche il pomeriggio per assistere una certa quota di pazienti. Cos ì come dovrebbero essere resi più frequenti i "passaggi" della squadra che si occupa del trasporto dei materiali tra il day hospital e il laboratorio centrale: oggi la spola avviene ogni mezz'ora. Questo ovviamente in attesa, alla fine del 2018, che tutti i day hospital oncologici dell'azienda vengano concentrati in una sola struttura collegata al laboratorio con un sistema di posta pneumatica. Mentre il San Martino corre ai ripari, anche la Regione mette le mani avanti. Il cortocircuito all'Ufa dell'Irccs San Martino-Ist, polo di eccellenza oncologico, ha sorpreso e contrariato l' assessore alla Sanità. «Voglio evitare di ritrovarmi ancora in queste condizioni» si è sfogata Viale. E subito dopo ha ordinato un monitoraggio completo in Regione Liguria di tutte le strutture per le prestazioni ambulatoriali ai malati di cancro. «Voglio sapere tutto, voglio capire se ci sono criticità e come vengono affrontate» ha detto firmando la circolare in cui si chiede alle Asl di fotografare la situazione. E dunque analisi dei tempi di attesa dei pazienti, degli organici dei day hospital, dei servizi correlati e per finire degli Ufa, le "unità farmaci antiblastici". [email protected] cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI OPEN DAY SULLA SINDROME DI POLLAND QUESTA mattina a partire dalle 10, porte aperte all'IRCCS San Martino - Ist per l'Open day sulla Sindrome di Poland, prima giornata a sostegno della ricerca e dei portatori adulti della sindrome che colpisce una persona ogni 20-30.000. L'iniziativa vedr à specialisti dell'Istituto e di altre strutture del Servizio Sanitario Nazionale impegnati nella visita gratuita di persone provenienti da tutta Italia. VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/04/2016 63 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PROVVEDIMENTI DOPO IL CAOS IN CHEMIOTERAPIA 16/04/2016 Pag. 19 Ed. Genova diffusione:48346 tiratura:64670 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Un infermiere nel reparto di chemioterapia all'Ist Foto: GENTILE Foto: Mauro Barabino VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/04/2016 64 16/04/2016 Pag. 39 Ed. Caserta diffusione:41752 tiratura:56521 Differenziata, via il porta a porta in tutta la città MADDALONI. Primo serio tenGiuseppe Miretto Il commissario De Lucia prova la normalizzazione Apre anche l'Eco-sportello tativo di «rifondazione organizzativa», del servizio di raccolta, differenziazione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, targata commissario prefettizio. Con mezzi finanziari, ma soprattutto logistici largamente inadeguati, il vice-prefetto Samuele De Lucia prova a rimettere in carreggiata la gestione dell'igiene urbana, dopo il complicato passaggio di consegne tra la Dhi spa e il Consorzio Ci.te. Apre l'«Eco-sportello» presso il centro polifunzionale ex macello: punto di ritiro del kit per la raccolta differenziata dal lunedì fino al sabato (8.30-12.30). In regime di austerity parte pure la «raccolta carta e cartone» presso gli esercizio commerciali associata al vetro (venerdì). Fin qui si rilancia l'esistente. Scompare lo sconcio dei farmaci che fermentano sotto il sole: riprende il servizio sospeso da oltre 15 mesi. «Si deve ricominciare - spiega Fabrizio Corbo (Associazione ecorevolution) - dalla riesumazione di rifiuti nascosti, per mesi sotto il tappeto. Per mancanza di contenitori adeguati e con le farmacie prive di punti di recapito, i farmaci sono finiti nell'indifferenziato, contribuendo all'incremento della spesa e dell' inquinamento». In una condizione oggettivamente difficile il vice-prefetto De Lucia deve invertire la rotta. Il pesante rincaro di 720 mila euro annui del capitolato Nu, spalmato su tutto il 2015, non né bastato. Nonostante il gettito aggiuntivo versato dai contribuenti, il costo dei rifiuti conferiti in discarica resta esorbitante. In più, è impensabile, nonostante una fortissima emergenza, anche solo ipotizzare la rimozione dei rifiuti speciali: restano abbandonate le scorie combuste e le discariche clandestine in periferia. Garantito solo l'alto costo del personale. Gli allarmi roghi passano ma l'inquinamento prodotto, come nel caso della combustione dolosa della megadiscarica clandestina che sorge tra l'Interporto e l'A30 (via Ficucella e via Calabricito) resta. Solo, dopo otto mesi, è cessato l'allarme per la contaminazione della catena alimentare. «La zootecnia maddalonese e quello che resta dell'agricoltura - commenta Giuseppe Riccio, allevatore e delegato della Cicc agricoltura- ringraziano. Il servizio di rimozione dei rifiuti non può limitarsi alle aree urbane. Non può ignorare le periferie e le strade vicinali. Lanciamo un appello a chi ha il compito di rifondare i servizi e garantire la copertura integrale del territorio». Foto: Periferia Il degrado in via Starzalunga vicino all'A30 VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 16/04/2016 65 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Rifiuti Resta l'emergenza in periferia. Riccio (Cicc Agricoltura): «Raccolta da garantire» PROFESSIONI 2 articoli 16/04/2016 Pag. 24 diffusione:162324 tiratura:213091 Ima rileva il Medtech della Komax R.Fi. BOLOGNA pIma ha completato ieri l'acquisizione, annunciata a metà marzo, da Komax Holding della totalità del capitale delle società Komax Systems Lcf e Komax Systems Rockford, oltre del 76% del capitale di Komax Systems Malaysia, rafforzando la propria presenza nel settore del packaging farmaceutico. L'accordo - perfezionato tramite la controllata Gima -prevede anche la sottoscrizione di un'opzione per l'acquisto del residuo 24% del capitale di Komax Systems Malaysia, esercitabile nel 2018. Le tre società (Business Medtech di Komax Group) sono leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine per l'assemblaggio di prodotti medicali per l'automedicazione, come inalatori, siringhe per insulina e sistemi per iniezioni. Queste acquisizioni rappresentano un significativo rafforza- mento del gruppo di Ozzano (Bologna) nel settore dell'Automation, ossia quello relativo alle piattaforme di assemblaggio automatico, in un mercato previsto in decisa crescita nei prossimi anni. A questo si aggiungeranno le sinergie commerciali e produttive attese dall'integrazione delle società acquisite nella rete commerciale e nel sistema di subfornitura di Ima. L'operazione Medtech richiede un intervento finanziario al closing di sette milioni di franchi svizzeri per l'equity value, oltrea 21,3 milioni di franchi per il subentro nei finanziamenti in essere tra le società acquisite e Komax Holding. È previsto poi un ulteriore pagamento di sei milioni di franchia titolo di earn-out e due milioni di franchi in caso di esercizio dell'opzione sul residuo 24% di Komax Systems Malaysia. Il business prevede nel 2016 un fattura- to consolidato di circa 84 milioni di franchi svizzeri e un margine operativo lordo di 5,6 milioni, con circa 250 dipendenti. Nell'operazione Ima siè avvalsa della consulenza di Poggi&Associati, E&Y, White&Case, Homburger e Kelley Drye& Warren. Ieri a Piazza Affari il titolo Ima ha chiuso con un leggero ribasso (-0,58%) a 51,20 euro, livello sempre vicinissimo al record toccato a inizio mesea quota 52,5 euro. Da ricordare che Ima - leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tèe caffè -è in rapida crescita. Il 2015 infatti si è chiuso con un fatturato di oltre 1,1 miliardi di euro, quasi il 30% in più sull'anno precedente,e con utili in progresso del 37,2%a quota 77,84 milioni. Ima 15/03 15/04 +2,79% Variazione Andamento del titolo a Milano PROFESSIONI - Rassegna Stampa 16/04/2016 67 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Industria. Il gruppo si rafforza nel comparto macchinari per assembling nel settore medicale 16/04/2016 Pag. 22 diffusione:45501 tiratura:91390 Ima completa l'acquisizione di tre società per l'assemblaggio di prodotti medicali Ima ha completato l'acquisizione da Komax Holding AG della totalità di società Komax Systems LCF SA e Komax Systems Rockford Inc. e del 76% del capitale di Komax Systems Malaysia. Le tre società sono leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine per l'assemblaggio di prodotti medicali per l'automedicazione. PROFESSIONI - Rassegna Stampa 16/04/2016 68 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato MERCATINO PERSONAGGI 6 articoli 16/04/2016 Pag. 6 Ed. Torino diffusione:235298 tiratura:335733 I quaranta di Giaccone schierati con Fassino (s.str.) IL capolista, l'ex assessore alla Provincia Marco D'Acri, insiste su ricerca e attrattività per le imprese. L'avvocato Elisabetta Malagoli, esperta di diritto di famiglia e minorile, snocciola i dati cittadini su anziani fragili e persone con disabilità. Guidano la "Lista Civica per Fassino", i 40 della società civile (D'Acri è l'eccezione) cooptati dal consigliere regionale Mario Giaccone (Lista Monviso) per sostenere il sindaco uscente. Per ora sono in 38, quindici donne e 24 uomini e sono avvocati, studenti universitari, infermieri, sindacalisti. Il più giovane, 29 anni, è il campione italiano di boxe Andrea Scarpa. I più noti sono l'avvocato Alfredo Caviglione e Marco Scarabosio, figlio del senatore e fondatore dell'Associazione Amici del buon vino. «Diverse matrici - spiega Giaccone - dall'ampiezza delle professioni a quella interculturale e interreligiosa». In lista infatti ci sono anche l'egiziano Gergo Armanous Joakim e il romeno Moldova Noua, tecnico assistenza alla Jungheinrich di Moncalieri. In sala c'è anche un direttore regionale, Livio Dezzani, che da poco ha lasciato l'urbanistica per la pensione. Non è candidato, ma è un fan sostenitore che introduce l'ingegnere FrancescoTresso. Ha dato il suo contributo anche il consigliere Alfredo Monaco, ex Scelta Civica, confluito in elenco con quattro candidati. Il trentanovesimo è Paolo Chiavrino, ex Moderati, vent'anni a Palazzo Civico: «Portas si è messo di traverso su questa mia candidatura ma io ci sono», dice. PERSONAGGI - Rassegna Stampa 16/04/2016 70 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA LISTA CIVICA 16/04/2016 Pag. 40 Ed. Torino diffusione:172712 tiratura:244598 "Ho fatto più io come sindacalista Anci che Airaudo come sindacalista della Fiom" beppe minello «Ho strappato più io come sindacalista Anci che Airaudo come sindacalista della Fiom». L'affondo di Piero Fassino, nell'intervista al Circolo dei lettori condotta da Beppe Minello, avviene nel giorno in cui la lista civica che lo sostiene sceglie come uomo simbolo un pugile. È quella promossa da Mario Giaccone che intende ripetere con Fassino l'esperienza che l'ha portato in Regione con Chiamparino e un lusinghiero 4%. La nobile arte di Andrea Scarpa, 29 anni, un giovane che sacrifica tutto per il suo sogno di diventare pugile professionista, può metaforicamente tornare utile se dovessero degenerare i rapporti, mai stati cordiali, fra la squadra di Mario Giaccone e quella dei Moderati di Mimmo Portas. Quest'ultimo mal sopporta tutto ciò che può far concorrenza al suo gioiellino, un movimento che alle ultime amministrative ha raccolto il 9%. Risultato che vorrebbe bissare anche il 5 giugno. Cosa complicata se c'è concorrenza. Ora, senza che venga inteso come un giudizio, Moderati e Lista Civica sono due cose diverse. I primi più vicini alla politica visto i tanti ex che schiera, i secondi al mondo reale, soprattutto delle professioni, visti i pochi ex che schiera. Direte: si mettessero l'anima in pace! La fate facile. E a portarne le conseguenze è stato Paolo Chiavarino, ex Dc e tante altre cose, compresa un'esperienza da assessore a Rivoli per i Moderati, il quale, snobbato dalla lista di Portas, s'è avvicinato a Giaccone. Una decisione che ha scatenato l'ira del Moderato e dei suoi amici, come il senatore Pd Stefano Esposito che già si era esposto quando Chiavarino sembrava dovesse entrare nel Pd. In breve: nei 38 nomi che compongono la Lista Civica di Giaccone, ieri Chiavarino non c'era. Ma ci sarà prima del 7 maggio alle 12, quando scade il termine per presentare le liste. La caccia al voto sarà con il coltello tra i denti e si profila pure qualche scontro fratricida. Certo è che Giaccone ha fatto le cose per bene. La lista ha due capi: Marco D'Acri che ha ben chiaro le ambasce economiche di Torino, mentre Elisabetta Malagoli è punto di riferimento per Welfare e assistenza. Tra gli altri c'è un po' di tutto: 20 laureati, 14 diplomati, studenti. «Ci sono esponenti del mondo delle professioni, del mondo cooperativistico, del sindacato, della comunità egiziana (anche i Moderati hanno un egiziano in lista, ndr), quasi tutti alla loro prima esperienza elettorale», dice Giaccone. Il ventaglio delle professioni coinvolte è amplissimo, si va dal leader Anva dei mercatali, «Johnny» Iorio, al collega farmacista di Giaccone, Paolo Lorenzetti o l'ingegnere Francesco Tresso. La lista è appoggiata da Democrazia solidale di Maurizio Baradello, raccoglie il testimone di Alleanza per Torino e di Scelta di Rete Civica. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI PERSONAGGI - Rassegna Stampa 16/04/2016 71 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'attacco di Fassino 16/04/2016 Pag. 40 Ed. Torino diffusione:172712 tiratura:244598 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato "Ho fatto più io come sindacalista Anci che Airaudo come sindacalista della Fiom" La nostra missione è quella di allargare ulteriormente l'area delle forze impegnate nel governo di Torino Mario Giaccone Consigliere regionale «Lista Monviso» PERSONAGGI - Rassegna Stampa 16/04/2016 72 15/04/2016 Pag. 14 Ed. Bari diffusione:23632 tiratura:31653 E Quagliariello lancia l'allarme per la Puglia «C'è il rischio di ripresa della rotta Adriatica» Quattordici senatori firmano interrogazioni ai ministeri dell'Interno e degli Affari esteri l ROMA. «Sapere se le previsioni comunicate dal governo austriaco siano realistiche e quali provvedimenti si intendano adottare per evitare che si crei un pericoloso effetto imbuto al confine del Brennero. E conoscere i dati reali e le previsioni sugli arrivi dalla rotta balcanica, con particolare riferimento alla tratta libica e a quella tra Albania e Puglia. Infine, nei confronti di quali Paesi il "modello del trattato UE-Turchia" potrebbe essere replicato e se il governo abbia già aperto trattative diplomatiche a riguardo». È quanto chiedono i senatori Gaetano Quagliariello (primo firmatario), Andrea Augello, Antonio Azzollini, Michele Boccardi, Francesco Bruni, Luigi Compagna, Luigi D'Ambrosio Lettieri, Carlo Amedeo Giovanardi, Pietro Liuzzi, Giovanni Mauro, Mario Mauro, Luigi Perrone, Lucio Tarquinio e Vittorio Zizza ai ministri dell'Interno e degli Affari Esteri. «Premesso - spiegano - che l'accordo oneroso siglato dal Consiglio Ue con la Turchia ha chiuso la rotta balcanica esponendo le coste italiane ad una nuova impennata di arrivi da Sud e rendendo potenzialmente pericolosa la rotta adriatica. E si apprende che gli sbarchi di immigrati sono in forte aumento e a conferma di ciò è stata diramata un circolare ministeriale che comunica ai prefetti la saturazione dei centri di accoglienza e la massima urgenza di reperire ulteriori 15.000 posti». E inoltre, «il Generale Paolo Serra, consigliere militare dell'inviato speciale Onu in Libia, Martin Kobler, ha parlato di un milione di potenziali migranti dalla Libia, mentre il ministro degli Interni austriaco, Johann Mikl-Leitner, ha pubblicamente parlato di "flussi incontrollati di migranti" che potrebbero arrivare a quota 300mila, fenomeno che ha portato il Governo d'oltralpe ad avviare i lavori per una barriera di protezione al Brennero; lo stesso esecutivo austriaco ha comunicato, per vie ufficiali la nuova prassi in materia di frontiere. Ne sono stati informati, oltre all'Italia, tutti i Paesi della rotta balcanica, Slovenia, Croazia e Macedonia; e dall'avvio del nuovo protocollo Ue-Turchia, che ha riportato la rotta libica al centro, le cronache certificano che in Grecia quotidianamente stiano arrivando molti più profughi di quelli che vengono reimbarcati con destinazione Turchia. A seguito di queste informazioni, appare tutt'altro che trascurabile l'ipotesi che parte delle masse migratorie che premono sulla Grecia possano riversarsi sulle coste pugliesi attraverso il corridoio adriatico». PERSONAGGI - Rassegna Stampa 16/04/2016 73 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato DOPO L'ACCORDO CON LA TURCHIA E I «VETI» DEI PAESI DEL NORD EUROPA 15/04/2016 17:00 Sito Web Lospiffero.com Lista Fassino, sfondo rosso con giallo C'è una marocchina, un romeno e un egiziano. Non è la variante multietnica della vecchia barzelletta, piuttosto la variegata e cosmopolita lista civica di Piero Fassino, che oggi ha presentato i suoi candidati alle prossime amministrative di Torino. Poche sorprese, se non la "momentanea" esclusione dell'ex moderato (con sul groppone tante sigle) Paolo Chiavarino, 20 anni in Sala Rossa, dalla Dc a Forza Italia all'Udeur di Clemente Mastella, fino alla formazione di Mimmo Portas, e che, nonostante la pressione dell'eminenza grigiastra del Lungo Giancarlo Quagliotti, è stato tenuto fuori. Ma c'è chi è convinto che la decisione sia tutt'altro che definitiva. Al momento, infatti, l'elenco è formato da soli 38 aspiranti consiglieri sui 40 disponibili, lasciando due posti liberi, uno dei quali riservato proprio per Chiavarino (e probabilmente una donna con la quale fare coppia), il quale, non a caso, era presente in sala dopo aver minacciato fuoco e fiamme (e querele) qualora la sua esclusione fosse stata messa in relazione a "voci calunniose" messe in giro chissà da chi e chissà perché che però, come il famoso venticello rossiniano hanno preso a circolare, arrivando allo scatologico ventilatore. Posizione dunque congelata in attesa di ulteriori approfondimenti: "Fino al 26 aprile la lista è aperta - spiega il coordinatore Mario Giaccone -. In quella data ci sarà un incontro con tutti i candidati in Comune e nelle Circoscrizioni per iniziare a raccogliere le firme e da quel momento chi c'è c'è". Il capolista è Marco D'Acri, già assessore al Bilancio in Provincia di Torino e attualmente assessore a Leini (nonché nel cda di Eurofidi), su cui la lista punta anche per un eventuale incarico in giunta, prospettiva che tuttavia dovrà passare per un buon risultato elettorale (e visti i precedenti nessuno è pronto a scommettere a cuor sereno). Al suo fianco l'avvocato Elisabetta Malagoli, esperta in diritto di famiglia e minorile, proveniente da Scelta Civica, coinvolta in Alleanza per Torino da Pino De Michele, cui fa riferimento anche il campione di pugilato Andrea Scarpa. L'ala cattolica coordinata dal deputato Maurizio Baradello, può contare su Iole Avidano e Maurizio Versaci, consiglieri uscenti rispettivamente nelle circoscrizioni di San Salvario e Santa Rita. Dalla Piazza dei Mestieri arriva Ireneo Torrero, confermato l'avvocato Alfredo Caviglione, proposto dall'ex consigliere regionale del Pdl Daniele Cantore, mentre la new entry è costituita dal sindacalista del Csa in Regione Gigi Serra. Tra i presenti in sala, anche l'ex amministratore delegato di Gtt Tommaso Panero, un tempo braccio destro del segretario del Pd piemontese Davide Gariglio. Quindici donne e 23 uomini, tra avvocati, veterinari, studenti universitari e farmacisti (Paolo Lorenzetti, cercherà di attingere consensi nella categoria). "Vogliamo mantenere stabile - prosegue Giaccone - l'impianto di rete civica concorrendo a formare il mosaico pluralistico e culturale al quale mira Fassino". Ed è lo stesso Fassino a indicare nella lista "e nella volontà della società civile di assumersi la responsabilità della guida della città, un valore aggiunto". PERSONAGGI - Rassegna Stampa 16/04/2016 74 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Primo piano 15/04/2016 00:58 Sito Web Yahoo Finanza News Bologna, 15 apr. (askanews) - Il settore della sanità e delle imprese dei farmaci "è profondamente cambiato", ma da circa vent'anni è scaduto il contratto per l'erogazione da parte del Servizio sanitario nazionale dei farmaci, ora in larga misura dispensati direttamente dalle Asl o affidati alle farmacie. A chiedere con insistenza una "nuova convenzione" è il presidente di Federfarma, Annarosa Racca, che ha partecipato al convegno "Filiera del farmaco 4.0" promosso da Farmindustria al salone "Cosmofarma" di Bologna. "In un mondo di profondi cambiamenti - ha spiegato Racca - è importante essere sempre al passo con i tempi, basta osservare quanto ha fatto in questi anni la digitalizzazione: dalla ricetta elettronica alla fattura elettronica alle piattaforme informatiche e alle piattaforme di servizi che le farmacie hanno messo a disposizione delle proprie Regioni e naturalmente del paese. Tutto questo porta grandi vantaggi a una popolazione che invecchia e a una cronicità in aumento. Su questo vogliamo andare avanti". Sono però "tempi difficili" perché le "risorse sono limitate". C'è quindi bisogno di un confronto con tutti gli attori del settore del farmaco. "Abbiamo bisogno di una nuova convenzione che è scaduta da tanti anni - ha aggiunto il presidente di Federfarma in vista della ripresa delle trattative -. Speriamo che assieme a Antonio Saitta" presidente della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni" e a Massimo Garavaglia" presidente del Comitato di settore Sanità "si possa arrivare presto a firmare una convenzione che del 1998 aspetta. Il mondo è profondamente cambiato, sono arrivati farmaci innovativi, è arrivata la farmacia dei servizi e su questo c'è quindi bisogno di andare avanti, di una nuova convenzione che lega le farmacie allo Stato". PERSONAGGI - Rassegna Stampa 16/04/2016 75 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Racca ( Federfarma ): serve nuova convenzione Regioni-farmacie
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