Zona 5-11-10 - Zona - Il giornale gratuito di Roma Nord
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Il settimanale gratuito del tuo quartiere Anno 3 - numero 106 Venerdì 5 novembre 2010 Pubblicità: 345 1529651 Grottarossa, 10 giorni e addio scorciatoia A partire dal 15 novembre verrà chiuso il collegamento al S. Andrea L’EDITORIALE Impossibile Di Nicoletta Liguori Impossibile seguire la politica nazionale in questo periodo! Apro sui TG e la cronaca dei quotidiani e chiudo immediatamente. Che amarezza! Ma dove sono i valori? Quelli che ho e sto insegnando ai miei figli? Il vivere civile, normale, tranquillo, dove è finito? Possibile che tutta la vita sia solo gossip? E insomma BASTA! A me interessano le leggi che il Parlamento promulga, non altro. A oggi non saprei dire, tranne le frange estreme, chi sta con chi e perché. I valori, le appartenenze, le rette vie su cui si costruisce la storia civile e politica. Qualcuno conosce la giusta linea della ferrovia che fa correre il treno delle idee ? In questo momento vedo solo nebbie. Per fortuna i nostri consiglieri municipali sono di un’altra razza, li conosciamo, sappiamo come raggiungerli e soprattutto LORO sanno che sono sotto (Segue a pagina 2) Via Cassia, Roma nord, Ponte Milvio, il comitato cittadino pista ciclabile il piazzale in punta alla viabilità regno del degrado internet col Wi-Fi Traffico al collasso, Cassia Antica ancora chiusa e trasporti pubblici da riorganizzare. Per questo verrà fatta una nuova manifestazione (a pag. 4) Viaggio da Ponte Milvio a Labaro lungo il percorso destinato alle due ruote. Il racconto del nostro inviato tra rifiuti e accampamenti (a pag. 6) Pubblicità su Istituito dalla Provincia di Roma il servizio gratuito di accesso a internet via Wi-Fi sul piazzale più famoso di tutta Roma nord (a pag. 12) 345 1529651 GROTTAROSSA Sant’Andrea: ancora 10 giorni e poi chiusa la strada Il solito “ping pong” tra proprietà pubbliche e private, ma a rimetterci sono migliaia di cittadini L a strada di collegamento tra la Cassia Bis (Cassia Veientana) e via di Grottarossa, passando per l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea, sarà aperta per ulteriori 10 giorni per permettere alle istituzioni di cercare di trovare una soluzione, e poi sarà (temporaneamente ci dicono) chiusa al traffico. La strada fu aperta al pubblico il 4 febbraio 2010; un collegamento indispensabile sia per chi lavora o deve usufruire dell’ospedale sia per la viabilità di chi venendo dalla Cassia è costretto a passare di lì per raggiungere la via Flaminia o prendere il raccordo. Quindi una via di collegamento a dir poco essenziale, talmente essenziale che a causa d’incomprensioni tra il direttore generale dell’ospedale Vitaliano De Salazar e il XX Municipio, si è deciso di chiuderla. Inizialmente la strada, il cui terreno è di proprietà del- l’ospedale, fu aperta di comune accordo con il Presidente del Municipio XX Gianni Giacomini, il quale si interessò personalmente a farla divenire una via di pubblico transito. “La strada è stata realizzata su terreno dell’ospedale” – lo afferma Maria D’amico dell’ufficio stampa del Sant’Andrea e portavoce del direttore generale Salazar - “con l’accordo da parte del Municipio che avrebbe dovuto prendersi le responsabilità di gestione essendo una strada a pubblico transito. Ma nel momento in cui questi accordi, che erano stati presi nello specifico con il Presidente Giacomini, non sono stati rispettati, l’ospedale sarà costretto a chiudere la strada. Io spero che si vada verso una fase risolutoria, ma c’è bisogno di un impegno continuativo da parte del Municipio per la gestione del traffico”. Il Presidente Gianni Giacomini suo territorio. Torniamo alle preferenze del proporzionale, i voti si devono trovare sul territorio di appartenenza, così ché il cittadino sappia con chi protestare, se le sue richieste non vengono accolte. Trovo assurdo che si scelgano politici che non conoscono ciò che rappresentano. Costoro dovranno avere un ufficio in loco, qui, mica in centro! Sul territorio si lavora! Torniamo con i replica così: “Sono riuscito a mettermi d’accordo con la direzione dell’ospedale convincendoli a tenere la strada aperta almeno fino al 15 Novembre. Nel frattempo ci lavoreremo sopra per trovare una soluzione, mi sembra a dir poco improprio chiudere un collegamento così importante”. Tutto questo è dipeso dal fatto che il grande afflusso di automobili crea delle file interminabili e quindi una gran diffi- (Segue da pagina 1) il nostro e vostro occhio/tiro, mantengono alta la guardia… In effetti sono gli unici che sanno di avere un controllo diretto da parte dei cittadini. Ecco L’ERRORE. Un politico deve rispondere del piedi per terra. Le mani volatili, invece, le ha avute chi ci ha sottratto 5 mazzette di ZONA a Corso Francia venerdì scorso: ma la volete smettere? CUI PRODEST? N.L. coltà per chi lavora all’interno dell’Azienda Ospedaliera; i dipendenti come gli studenti della facoltà di medicina sono costretti ad una fila interminabile (anche di un’ora) per compiere quei pochi metri prima di poter timbrare il cartellino. Il segretario del PD del XX Municipio Marco Tolli, afferma che: “ Tutti i residenti di Via Cassia passano lì per raggiungere la Flaminia, tutti gli abitanti di Labaro passano lì per prendere il raccordo in direzione Aurelia. Chiudere questa strada è una soluzione Improponibile! Se ci sono dei problemi, si verificano, si analizzano e si trovano le soluzioni, chiudendola si andrebbe a discapito solo dei residenti”. La via infatti verrebbe chiusa al traffico e resa accessibile, attraverso delle sbarre, solo a chi dovrà usufruire dell’ospedale, paralizzando così la viabilità, soprattutto tenendo conto della chiusura della rampa d’immissione al GRA in direzione di Fiumicino, e costringendo tutti gli automobilisti provenienti dalla zona Nord di Roma ad affrontare file interminabili per raggiungere la Flaminia, la Cassia o il Grande Raccordo Anulare. KATIA VITTORIA Corsi di lingua inglese per bambini dai 3 anni, ragazzi ed adulti Corsi individuali e per piccoli gruppi Corsi per aziende - corsi intensivi - corsi estivi Preparazione esami del University of Cambridge Vacanze e soggiorni studio all’estero www.new-english-teaching.it [email protected] Novità nella sede più vicina a te ROMA DUE PONTI ATTIVAZIONE NUOVI CORSI PRESSO LA SCUOLA NELLA VECCHIA FATTORIA VIA DEL CASALE DELLA CRESCENZA, 12 06 33220472 [email protected] DAL LUNEDI AL VENERDI ORARIO POMERIDIANO Sede di Roma EUR: Via mar della Cina, 19/1 06 52272329 347 6386213 New English Teaching è partner di Save the Children Italia 2 5 novembre 2010 CASSIA Nessun risultato: presto una nuova manifestazione Il Comitato Cittadino XX Municipio, esasperato per i problemi di viabilità, vuole tornare “in strada” I l Comitato Cittadino XX Municipio, in seguito alla riunione svoltasi lo scorso 25 ottobre, ha deciso di scendere nuovamente in strada per sensibilizzare le autorità locali e comunali, all’ormai annoso problema della mobilità su tutta la Cassia. La situazione è diventata insostenibile, per di più non mancano nuove problematiche che aggiungono caos ad una mobilità di per sé paralizzata. La manifestazione dovrebbe aver luogo alla fine di novembre, ma la data è ancora da definirsi, in attesa dell’autorizzazione della Prefettura, e dovrebbe di gran lunga superare, per numero di partecipanti, la manifestazione tenutasi il 28 novembre dello scorso anno. L’attenzione sarà concentrata su alcune questioni che generano malcontento fra i cittadini. Prima fra tutte sarà la riapertura a doppio senso di marcia di Via Cassia Antica, di cui ci siamo occupati molto an- 4 che nelle scorse settimane. Come noto, la strada è stata riaperta e definitivamente richiusa lo scorso maggio dopo una periodo di sperimentazione della durata irrisoria di appena 10 giorni. Le motivazioni che hanno portato a tale decisione sembrano le più disparate. A oggi, per di più, a complicare la viabilità del “discesone” i clienti del supermercato CTS svoltano a sinistra (direzione Piazza Giochi) all’uscita dello stesso, svolta che è tassativamente vietata essendoci l’obbligo di girare a destra (direzione Oriolo Romano). Il Comandante della Polizia Municipale allora aveva dichiarato “La segnaletica viene rispettata solo mediante la costante e continua presenza della polizia municipale” e che“ Il flusso di veicoli transitanti a via Cassia Antica, ex corsia preferenziale, è del tutto esiguo”, tale da portare alla fine della sperimentazione. Diciamo che dieci giorni erano troppo pochi e che molti cittadini non ne erano a conoscenza. Infine, come leggiamo sul sito del Comitato, la Comandante aveva affermato “Per ultimo, ma non per importanza, si segnalano le note di protesta ricevute dalla centrale operativa del gruppo, nonché dal gabinetto del sindaco, con nota n. 32794 del 14/5/2010 e nota del presidente del consorzio stradale Cortina D’Ampezzo”, appare quindi chiara la volontà del Consorzio stradale Via Cortina d’Ampezzo e del Gabinetto del Sindaco, di non volere la riapertura di Via Cassia Antica per non far aumentare il flusso di traffico per chi proviene da Via Cortina a scendere. Come è possibile che un comitato di quartiere, senza poteri vincolanti, possa far decidere delle sorti di un’importante strada che potrebbe servire da effettivo smaltimento di traffico per la tutta la Cassia? I cittadini vogliono delle risposte chiare. Altro punto su cui verterà la manifestazione è quello inerente al riassetto, da parte dell’Atac, delle reti di trasporto pubblico già esistenti in zona. Non è possibile che ci sia solamente una linea di autobus che arriva direttamente in centro, Piazza Augusto Imperatore, linea che fra l’altro passa “ogni morte di papa”, mentre ci sono linee che fanno praticamente lo stesso tragitto sulla Cassia, ma non verso via del Corso, si potrebbero ottimizzare le corse ed i mezzi impiegati. Si potrebbe anche istituire una seconda navetta, come ha già proposto il Comitato, (così come già fatto per il sopracitato quadrante di Via Cortina) che porti direttamente in centro da Tor di Quinto. Non chiediamo la luna. La domanda che ci poniamo è, quindi, la seguente: esistono cittadini di serie A e cittadini di Serie B? Si spera, infine, che la stessa Atac decida, insieme ai politici competenti, di istituire una rotatoria che abbia la conseguenza di eliminare il famigerato semaforo sulla Cassia all’altezza della Stazione della Giustiniana, che tanti problemi ha creato e continua a creare, addirittura fino alla Cerquetta/Olgiata. MARCO SCROFANI 5 novembre 2010 ROMA NORD Pista ciclabile, la desolazione corre sulle due ruote Viaggio sul percorso da Ponte Milvio a Labaro: insicurezza, degrado e abbandono le parole chiave I n una città come Roma, morfologicamente poco adatta alle passeggiate in bici, le piste ciclabili rappresentano uno dei pochi percorsi a disposizione degli amanti dell’attività fisica. Quando nel 1990, in occasione dei mondiali di calcio, venne costruito il tratto che costeggia il Tevere all’altezza di Ponte Milvio, infatti, il progetto venne accolto con enfasi dai cittadini. Inizialmente si trattava di un percorso di pochi chilometri, ma successivamente la ciclabile è stata estesa fino ad arrivare, ad oggi, a quasi 35 chilometri. Il tratto che va dalla diga sul Tevere fino a Ponte Milvio venne realizzato sull’argine rialzato del fiume con una bretella di asfalto rosso. Lungo il percorso erano state installate anche delle piccole aree di so- 6 sta dove i ciclisti potevano fermarsi a bere un goccio d’acqua al riparo dal sole estivo. Il percorso in questione per altro è anche piuttosto suggestivo, snodandosi in pezzo di quella che era la bella campagna romana, lungo il corso del Tevere tra pioppi e canneti. Purtroppo, a distanza di vent’anni dalla sua costruzione, la situazione non è più così idilliaca. Priva di vigilanza e manutenzione la pista ciclabile è scivolata nel degrado più estremo. All’altezza di Tor di Quinto, la ciclabile attraversa il campo nomadi di via del Baiardo, dove donne con bambini a seguito rovistano tra la spazzatura dei cassonetti rovesciati. Non è raro vedere “invasioni di pista” da parte dei bambini del campo che sfidano i ciclisti mettendosi in mezzo alla pista ed espletando i propri bisogni fi- siologici sul percorso. Da Ponte Milvio a Castel Giubileo quindi, il panorama non è più quello di una volta: centinaia di metri di sterpaglia bruciata, copertoni carbonizzati e baraccopoli. Da Tor di Quinto a Labaro la ciclabile è in totale abbandono e ostaggio di nomadi e barboni che ne hanno fatto la loro residenza più o meno stabile. Le staccionate di protezione sono state divelte in alcuni tratti ed usate come legna da ardere. Molte negli ultimi anni le denunce di scippi e rapine, situazione di scarsa sicurezza che è sfociata nell’omicidio di Luigi Moriccioli, ucciso a bastonate la sera del 17 agosto 2007 mentre pedalava sulla pista ciclabile di via Ostiense, all’altezza di Tor di Valle. A tale avvenimento seguì l’installazione di alcune telecamere e di un addetto alla sicurezza che percorreva la ciclabile su una moto ecologica. Tuttavia come spesso accade, passata l’emergenza e spenti i riflettori della stampa,il servizio di sicurezza è stato sospeso. Gli intrepidi che hanno ancora il coraggio di cimentarsi nel ciclismo “estremo” chiedono che vengano installate quantomeno delle colonnine per il SOS e che chi di dovere si prenda maggiore cura di un luogo pensato per essere punto di ritrovo e svago,dove le famiglie possano passeggiare, pattinare, e svolgere attività fisica in mezzo alla natura, sulle rive del Tevere. ALESSIO BARBATI 5 novembre 2010 Il ristorante giapponese ARASHI è una realtà importante del territorio di Roma Nord e della Cassia in particolare, ormai da molti mesi. Ogni buongustaio che si rispetti non può non conoscerlo. Dalla scorsa primavera infatti, nel cuore verde della via Cassia, precisamente al civico 923, c’è un nuovo ristorante nato per mettere d’accordo tutti gli appassionati di cucina asiatica: un ghiotto esperimento con il preciso intento di accontentare anche i palati più difficili. ARASHI del resto non è un semplice ristorante giapponese, ma un azzeccatissimo mix di sapori provenienti anche da altri paesi del continente asiatico. La particolarità sta tutta nel ricercatissimo menù in cui i sapori forti e decisi della cucina nipponica si sposano armoniosamente con il gusto esotico di pietanze tailandesi e malesiane. Non solo SUSHI, SASHImI, uramaki, wasabi, zuppe e uova di pesce dunque, ma anche riso al mango, pollo alla menta bagnato nel latte di cocco, ravioli di carne, curry, e frutta tropicale. Accostamenti bizzarri e un po’ azzardati, ottime ed eccentriche “combine” da assaporare boccone dopo boccone. Il pesce, rigorosamente freschissimo, la fa da padrone. Il più richiesto è senza dubbio e come prevedibile il sushi: quello di salmone, intenso e saporito, indicato specialmente a chi si accosta per la prima volta a questa cucina, quello di tonno, molto delicato e perfetto per i bambini e, “dulcis in fundo”, il “top del top”, quello di branzino, sublime e da veri intenditori. promo Non solo sushi: da Arashi il gusto nipponico sposa la magia dei sapori tailandesi e malesiani sulla cassia un ristorante giapponese che mette d’accordo tutti RISTORANTE ARASHI APERtO tutti i GiORNi A PRANZO E A cENA PER uNA “tEMPEstA” Di GustOsi sAPORi GiAPPONEsi E AsiAtici Sono proprie le notizie sul SUSHI ad aver confuso nelle scorse settimane gli ormai tanti fedeli appassionati del ristorante Arashi. In alcuni mezzi di informazione infatti è stata pubblicata una notizia non vera, ossia che il ristorante fosse stato chiuso. La questione verrà infatti chiarita, con i responsabili della vicenda, per vie legali. Il ristorante Arashi invece è sempre rimasto aperto, tutti i giorni sia a pranzo che a cena, e la sanzione della polizia municipale riguarda la parte amministrativa (insegne pubblicitarie, lampadari e D.i.a). Il locale si è infatti dotato anche del regolare “abbattitore” per la conserva giornaliera degli alimenti surgelati e il pesce servito è sempre quello freschissimo a cui i clienti abituali di ARASHI sono ormai abituati. Il titolare del ristorante, pur essendo cinese di nascita come la maggior parte dei proprietari di ristoranti giapponesi in Italia, è cresciuto e stato istruito a Roma nord, ed è un grande conoscitore e “assaggiatore” dei migliori ristoranti (asiatici e non) del mondo. Ciò gli ha concesso di portare tutto il suo bagaglio culturale nell’ambito della ristorazione in “Arashi” e negli altri cinque locali di cui è proprietario, tra cui un ristorante italiano in Cina. Il ristorante giapponese Arashi, come il nuovo noto fast food all’Ogiata, alcune grosse catene di supermercati e altri grandi marchi che lentamente stanno arrivando nella zona, stanno lentamente facendo della Cassia una zona ad alto richiamo commerciale, come i migliori e più famosi quartieri di Roma. E questo, siamo sicuri, non è che un bene. Vi lasciamo infine con un’ultima curiosità: il nome Arashi significa “TEmpESTA” e trae ispirazione da un antico poema giapponese, rispecchiando il contrasto di sapori e profumi tipico dei ristoranti asiatici. Non resta che lasciarsi trasportare dunque dal vento d’oriente e venire ad assaporare le specialità nipponiche e asiatiche dell’unico (e inimitabile) ristorante giapponesedella Cassia: ARASHI. ARASHI – Japanese Restaurant Roma, via Cassia 923 Prenotazioni: tel 06.30362246 VIA DI GROTTAROSSA Un anno dopo l’esplosione: il destino degli sfollati La intricata vicenda della fuga di gas al civico 91, le famiglie spostate e i risarcimenti ai residenti G rottarossa: a un anno di distanza il botto che distrusse l’appartamento al civico 91. Sulle cause la Procura indaga ma per ora nulla di certo. Coinvolte più assicurazione nel risarcimento del danno. Sta finendo nel dimenticatoio l’incredibile esplosione che nella notte del 10 ottobre dell’anno scorso fece tremare via di Grottarossa. L’occhio dei residenti di Cassia-Grottarossa si sarà forse ormai assuefatto a quel buco apertosi nella palazzina mezza sventrata davanti al Jolly Bar, nessuno si pone più tante domande. A distanza di un anno però, mentre la ricostruzione dello stabile stenta ad avviarsi, nulla è ancora chiaro nella vicenda che quel sabato notte sfiorò la tragedia. L’Italia di Lippi pareggiava a Dublino con l’Irlanda di Trapattoni vincendo l’accesso al Sud Africa. Dopo interviste, commenti e trasmissioni di approfondimento verso le undici e mezzo di sera con un enorme bagliore scoppiava l’appartamento al terzo piano della VI° palazzina del civico numero 91 di via di Grottarossa: calcinacci per strada e sugli alberi, auto distrutte e abitazione rovinate. Per for- 8 tuna nessun morto. Presente nell’abitazione al momento dell’esplosione Enrico Giuseppe, muratore cinquantenne. Rientrato a casa per vedere gli ultimi scorci di partita è finito immediatamente al Sant’Eugenio con il 70 % del corpo ustionato. Ora è fuori pericolo e sta in un residence del Comune sull’Ardeatina, con lui le altre dodici famiglie sfollate, alcune poi rientrate a casa poco prima dell’estate scorsa. Ad oggi alcuni condomini hanno dichiarato che “già la sera prima si sentiva un forte odore di gas”, a quanto pare nei giorni precedenti allertata dai residenti “la stessa Italgas aveva operato un controllo” ma la società non ha confermato. L’Italgas fa comunque sapere che “dalle loro rilevazioni i tubi sono risultati integri fino ai contatori compresi”, dal contatore alle abitazioni la manutenzione spetta ai proprietari dell’immobile. Tra le ipotesi anche che l’esplosione sia avvenuta in cucina causa la ventola del frigorifero, non è da escludere nemmeno il suicidio. Un’indagine è stata aperta in procura per fare chiarezza. Intanto le tubature che servono l’abitazione di Enrico Giuseppe sono state chiuse. A maggio, terminate le indagini del N.I.A. (Nucleo Investigativo Anti-incendi), è stato ordinato il dissequestro del fabbricato e lo stabile è stato messo in sicurezza. La ricostruzione è stata quindi affidata alla Domo Progetti che per iniziare sta aspettando i soldi delle assicurazioni. Sul fronte del risarcimento del danno la situazione è complessa e intricata: l’edificio che ha subito l’esplosione fa parte di un consorzio di otto palazzine di proprietà dell’Ater (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale) costruite nel ’64 per i dipendenti del Ministero degli Esteri. Ad oggi solo il 40% degli appartamenti è affittato ad Ater, tra cui quello di Enrico Giuseppe, il resto sono privati. Questo ha fatto sì che entrassero in gioco almeno tre polizze assicurative: quella del condominio (Generali), quella dell’Ater (Fondiaria) e quella del Cig, il Comitato Italiano Gas, (Assitalia). «L’alto numero di polizze assicurative ha reso difficile la gestione del sinistro – ha spiegato Alberto Nachira, l’avvocato che cura gli interessi del condominio – ci troviamo di fronte a più assicuratori e coassicuratori, il che allunga indefinitamente i tempi delle indagini peritali. Per la liquidazione poi bisognerà attendere non solo i risultati delle varie perizie da cui derivare l’esatto risarcimento del danno ma anche la chiusura delle indagini da parte della procura». Intanto Fabrizio Mocci, amministratore unico del condominio, ha fatto sapere che “per il 15 novembre i periti delle varie assicurazioni dovrebbero incontrarsi e fare il punto della situazione”. Staremo a vedere che succederà in attesa di un pronunciamento della procura. ANDREA LAMBERTI 5 novembre 2010 lA stORtA/cEsANO/sAxA RubRA tOR Di quiNtO La Giunta capitolina, su proposta dell'assessore all'Urbanistica, Marco Corsini, ha approvato la memoria per far partire le centralita' ancora bloccate. Il provvedimento, si legge in una nota, impegna gli uffici del Dipartimento Programmazione e attuazione urbanistica a ''verificare la fattibilita' urbanistica, ambientale, economico-sociale, finanziaria e giuridicoamministrativa'' di una possibile densificazione per l'attuazione di otto Centralita' urbane e metropolitane (Acilia Madonnetta, Anagnina Romanina, Casano, La Storta, Saxa Rubra, Torre Spaccata, Ponte Mammolo, Santa Maria della Pieta'). "E' iniziata la scorsa settimana l'operazione di ripiantumazione di 120 platani in viale di Tor di Quinto. A fine agosto eravamo dovuti intervenire con un'operazione di messa in sicurezza abbattendo gli alberi malati, attaccati da un fungo, e quindi a rischio caduta su un'arteria stradale molto trafficata". Così in una nota l'assessore all'Ambiente del Comune di Roma, Fabio De Lillo. "Come promesso, rispettando i tempi, nel periodo idoneo abbiamo iniziato questo intervento che si concluderà i primi di novembre - aggiunge - Sono stati messi a dimora platani di 20 anni di età con uno sviluppo verticale più adatto alle esigenze della strada. xx MuNiciPiO fORMEllO Una quota vincente del SuperEnalotto del 30 ottobre 2010 è stata venduta nell’edicola in Piazza della Repubblica nel Centro Urbano di Formello. La vincita ammonta a €2.538.000! E’ stato un sistema a caratura da 70 quote con giocate online dal costo di 24 euro ciascuna a sbancare il jackpot record del SuperEnalotto. Un montepremi di oltre 177,7 milioni di euro - il più alto di sempre in Italia e in Europa. Dal Comune di Roma sono stati stanziati e trasferiti al XX Municipio oltre 300 mila euro per interventi manutentivi presso alcune scuole. Si tratta delle scuole materna ed elementare "Angelici" di Cesano, scuola materna "Arcobaleno" di Colli d'Oro, asilo nido "Galline Bianche" a Via Baccano - 5 e asilo nido "Farnesina" di Via della Farnesina - 182. Si tratta di lavori di manutenzione del verde e degli interni. Lo segnala questa settimana in un comunicato stampa il consigliere comunale Ludovico Todini (Pdl). lA GiustiNiANA Approvata dal Municipio all’unanimità l’Interrogazione di Consiglio sul consorzio ‘Case e Campi’ per chiarire le vicende che hanno portato a disagi e ritardi nella consegna delle opere. Il voto favorevole è arrivato venerdì scorso durante l’ultima seduta di consiglio municipale dopo quella saltata lunedì 25 ottobre per mancanza del numero legale. Grande soddisfazione da parte del consigliere Marco Petrelli che, insieme alla commissione mobilità, ha valutato l’opportunità di presentare la suddetta interrogazione. Segnalati invece alcuni errori relativi alle attività commerciali di ‘Case e Campi’ citate nell’articolo dello scorso numero di ZONA. Ecco la rettifica: la videoteca, il negozio di piastrelle e la parafarmacia hanno chiuso, sono rimasti il bar pizzeria e il ‘baby parking’ di via Guido Rattoppatore senza dimenticare la moto officina di via Gherardini. Le strade contrariamente a quanto scritto sono illuminate abbastanza bene. Quell’articolo ha fatto riferimento ad una pubblicazione web del 2009 firmata da Angelo Tantaro edita sul sito agoravox.it. È mancata l’accortezza da parte del redattore di verificare le informazioni quando era sul posto e ne aveva la possibilità, da qui gli errori: ce ne scusiamo. 16# 4 .0& CBS M $PDLUBJ 3FTUBVSBOU o/ M K [ M X Q L o \ Q T I Q K M X [ Q L V I Z \ Q ^ W 6 ."35&%* * 5655* ,"3"0,& &3"5" 4 )5(( 17(51(7 , H W L W SDU H O H W 7XW R RQDW FDPSL GL /HDJXH RQV &KDPSL H WZVQ OQ Q \]\\Q IXMZ\Q IUW ;Q ! W WZIZQ !!! VNW Q ) : / \I ][KQ U\ ) I +I[[Q I >Q 10 5 novembre 2010 xx MuNiciPiO "Non rappresenta una novità quella di tornare a denunciare problemi di cui ci si è già occupati". Comincia così il comunicato stampa del consigliere del Pdl in XX Muncipio, Giuseppe Calendino. "Mi è capitato tante volte e posso documentarlo elencando qualche caso: 1. Riapertura della Via Cassia Antica. Con la Risoluzione n.1 del 9 gennaio 2007 il Consiglio del Municipio Roma XX chiedeva la riapertura del doppio senso di marcia, ma ad oggi NESSUN RISULTATO; 2. Disciplina traffico della Farnesina. Con la Risoluzione n. 6 del 17 marzo 2010 il Consiglio Municipale chiedeva l’attuazione di una Nuova disciplina di traffico, ma ad oggi, nonostante le patetiche rassicurazioni del sig. Antoniozzi NESSUN RISULTATO; 3. Fontanelle del Parco della Pace. Centinaia di segnalazioni al numero verde, un interrogazione presentata in data 5 dicembre 2006 prot. 5388, ma ad oggi, le fontanelle continuano ad essere rotte, per cui NESSUN RISULTATO; 4. Installazione semaforo pedonale Via di Grottarossa n. 193. Con la Risoluzione n. 19 del 12 febbraio 2007, considerata la pericolosità dell’attraversamento pedonale, vista la presenza di un Centro Anziani, di una Parrocchia, di un Parco Pubblico e di vari esercizi commerciali, il Consiglio Municipale chiedeva l’installazione di un semaforo pedonale, ma stavolta possiamo dire di avere otte- 5 novembre 2010 nuto qualche risultato. Qualche mese fa, un signore, uscendo dal XX Municipio Centro Anziani è stato investito da un’autovettura. In conseguenza di questo incidente, qualche giorno fa, l’anziano signore è morto. Dopo qualche giorno, in prossimità dell’attraversamento pedonale è stato installato un segnale di pericolo per l’attraversamento di animali selvatici. Come residente della zona, mi viene da affermare, oltre al danno anche la beffa. Come Consigliere del Municipio XX sento di esprimere una riflessione. Non sono un contestatore del Presidente del Municipio XX, sostengo la sua maggioranza ed il mio giudizio sull’operato di Giacomini è assolutamente positivo. Tuttavia penso che, troppo spesso, il buon lavoro della Giunta e del Consiglio Municipale, viene vanificato dall’operato di altri Enti ed organismi. Bisognerebbe instaurare rapporti di maggiore collaborazione con Acea o Atac ed è assolutamente necessario esercitare un maggiore controllo sul loro operato. Stessa cosa con la Polizia Municipale. Se tutto questo si verificherà probabilmente non dovrò tornare a scrivere NESSUN RISULTATO altrimenti..." xx MuNiciPiO "Per la prima volta il Gruppo del PD è costretto a dar ragione al Consigliere Calendino (PdL), il quale si nasconde dietro le presunte responsabilità di altri 'enti ed organismi' per celare le chiare inadempienze della Giunta del XX Municipio." Sono le parole del comunicato stampa inviato dal gruppo Pd al XX Municipio. "Ci preme puntualizzare che anche istaurare rapporti di collaborazione con Acea e Atac è una prerogativa, e un dovere, dell’Istituzione municipale. Per anni abbiamo sentito, da questi signori, sermoni infiniti contro il Comune di Roma guidato dal centrosinistra, ed ora, che governano Regione, Comune e Municipio indicano come responsabili una volta gli uffici, una volta i vigili, un’altra volta ancora le società di pubblici servizi. Nel Febbraio scorso il Presidente Giacomini comunicava a tutta l’aula e ai mezzi stampa “il grande risultato” ottenuto per l’apertura del passaggio del S. Andrea. Ora che il passaggio è chiuso non vorrei che, nei locali di Via Flaminia, parta la caccia alle streghe. Cogliamo l’occasione per chiedere la riapertura della strada, ma soprattutto chiediamo una atto di onestà intellettuale al PDL del XX Municipio, che dopo circa tre anni di governo, deve iniziare a prendersi le proprie responsabilità." lAbARO Sabato 30 il movimento RETAKE, noto alle cronache per aver dato una scossa nella pulizia e nell'ordine delle aree verdi in modo spontaneo e gratuito grazie all'adesione di moltissimi studenti, ha creato questa volta un parco per bambini. L'area, a Labaro, vicino al Ponte Giubileo, è stata attrezzata con panchine, un campo gioco e soprattutto piante. Le erbacce sono state estirpate e a realizzare il progetto sono stati sia giovani che anziani, in un unico grande spirito di collaborazione. L’Ama ha contribuito con l’invio di un furgone per ritirare i sacchi pieni di rifiuti e erba tagliata. Presto seguirà un secondo appuntamento per proseguire l’opera di riqualificazione delle aree abbandonate. Il movimento Retake ci è riuscito: un parco giochi dal niente. Un esempio da seguire. 11 PONTE MILVIO Internet, nell’area del piazzale è in funzione il Wi-Fi Ponte Milvio fa ora parte delle zone coperte dalla rete della Provincia: 500 mb al giorno gratis U tilità: “Devo controllare se mi è arrivata un’email importante...” ma anche svago: “E’ stato un piacere conoscerti, ora ti aggiungo su Facebook...” oppure “Devo farti vedere un video divertentissimo su YouTube...” Queste sono solo alcuni dei casi in cui i frequentatori abituali e non di Ponte Milvio avranno piacere di avvalersi della nuova rete senza fili installata nel Piazzale. Il progetto arriva direttamente dalla Provincia di Roma e usufruirne è abbastanza semplice. Innanzitutto va specificato che non è possibile accedere direttamente al servizio senza prima essersi registrati dal sito della Provincia o più specificatamente da questo link http://www.provincia.roma.it /wifi. La registrazione consiste nell’inserimento dei propri dati personali, nome, cognome, 12 data di nascita, indirizzo, email e numero di cellulare, il numero di cellulare serve per attivare il servizio tramite una chiamata gratuita. Dopo aver scelto una password, che dovrà essere di almeno 8 caratteri tra i quali almeno una lettera o un numero ed attivato il proprio accesso si potrà effettuare il login da una qualsiasi postazione abilitata nella provincia di Roma. Il progetto Provincia wi-fi consiste nell’installazione in piazze, biblioteche e luoghi di ritrovo del territorio provinciale di apparati per l’accesso gratuito ad Internet. Il servizio consente quindi a chiunque abbia effettuato l’accesso di navigare nella rete liberamente e gratuitamente fino ad un limite di 500 Mb giornalieri. Ma cosa significa fino a 500 Mb? I Mb non sono un limite di tempo, bensì di memoria, è impossibile stabilire quanto tempo si potrà navigare, perchè è in base ai mb che consumi... ti faccio un esempio se si scarica una canzone da 2 Mb si consumano 2 dei vostri 500 Mb. Lo stesso vale per le immagini che ci sono nei siti (Facebook, Myspace, ecc) e anche i video (YouTube). Il progetto nasce come il primo nucleo autorevole di una rete federata a cui possano connettersi anche reti di privati o di altre istituzioni. L’idea di base è quella di unire le risorse e condividere i benefici con altre reti pubbliche di biblioteche, istituzioni, centri sociali, centri sportivi e ricreativi. Non solo creare quindi punti di accesso gratuiti ad internet, ma fornire la connessione a reti di servizio come ad esempio quella delle Università di Roma, dando modo agli studenti di colle- garsi alla rete wi-fi della propria università anche senza venire a Roma. Il progetto è aperto al contributo dei privati, esercizi commerciali e associazioni no profit, che possono installare gli accesspoint nei loro locali e, nel rispetto delle norme di legge previste per l’accesso alla Rete, offrire un servizio ai loro clienti o associati. A Roma Nord sono presenti punti wi-fi anche a Le Rughe, Olgiata, Casale San Nicola, La Storta, Labaro e molte altre zone, locali e aree di ritrovo tra via Cassia e Ponte Milvio appunto (che possono essere visualizzate su un’apposita mappa sempre dal sito della Provincia). Il prossimo passo sarà attivarne anche un altro che si troverà in corrispondenza del Centro Commerciale di Via Riano. NICCOLÒ MATTEUCCI 5 novembre 2010 TOMBA DI NERONE L’eterno cantiere, abbandonato dagli anni novanta Nel cuore della via Cassia un’altra casa “fantasma”, lasciata a se stessa e dimora di sbandati A ll’altezza del civico 562/564 di Via Cassia un altro edificio in condizioni precarie minaccia la sicurezza dei cittadini. L’edificio, quasi al termine della sua realizzazione, doveva essere destinato ad abitazioni private e uffici. Le autorità sono intervenute più di sette anni fa mettendo sotto sequestro il cantiere. La struttura è stata messa sotto sequestro perché superava la metratura cubica concessa dagli uffici competenti. In altre parole, il costruttore, un imprenditore privato, era in fase di realizzazione dell’ultimo piano, “il piano in più”, che non era autorizzato a costruire e pertanto le autorità, venute a conoscenza della costruzione abusiva, hanno, giustamente, messo sotto sequestro giudiziario il cantiere, bloccando così i lavori in atto. Bloccati i lavori dall’oggi al domani, dopo quasi dieci anni tutto è rimasto 14 come il giorno prima del fermo dei lavori, con conseguenze rovinose. Nonostante una recinzione in lamiera e un lucchetto è facile accedere al “cantiere fantasma”, dove non è fantascienza supporre, che qualche appartamento sia abusivamente occupato da “senza tetto”. Al di là del decoro, sono parecchi i punti di domanda che ci poniamo e destano preoccupazione. In- nanzitutto, chi e quando si preoccuperà di ripulire il cantiere da tutti i vari tipi di rifiuti di dubbia natura che vengono da anni abbandonati lì? Chi si preoccuperà della messa in sicurezza dei pilastri terminati e di quelli in fase di costruzione che non hanno conosciuto nessun tipo di intervento e manutenzione dal blocco dei lavori? Chi si occuperà di rimuovere la gru, pre- sente nel cantiere e sospesa a un ‘altezza notevole, priva, anch’essa, di manutenzione dal fatidico giorno del sequestro giudiziario?Inoltre, se non fossero sufficienti i problemi derivanti dal cantiere, si aggiunge il pericolo di crollo di un albero, al civico 555/557 di Via Cassia, dall’altro lato della strada. L’albero, situato all’ingresso del passo carrabile di un condomi- nio, è stato dichiarato, circa due anni fa, pericolante da parte dei Vigili del Fuoco, ma nessuno è intervenuto per far fronte al problema. D'altronde il pericolo del rischio di crollo di rami e tronchi è presente in tutta Via Cassia, soprattutto in direzione di Corso Francia, dove è evidente la necessità di potare gli alberi sovraccarichi di rami. Da un lato, ci auguriamo che, ben presto, sia sollecitato chi di dovere per risolvere la problematiche interne al cantiere, che rischiano di minacciare l’incolumità pubblica. Dall’atro lato, auspichiamo in un intervento urgente per la manutenzione degli alberi, prima che siano le prossime piogge ad occuparsene, creando nella migliore delle ipotesi ingorghi ed aumento di code, tasto già dolente in condizione di “normalità” per Via Cassia. LUCIA MAGLIOCCO 5 novembre 2010 VIA CORTINA D’AMPEZZO Punto (Verde) Qualità, parentesi per via della Mendola I cittadini della zona e le associazioni denunciano l’incuria e la mancanza di spazi verdi idonei P iù di una volta nel nostro settimanale ci siamo occupati dei Punto Verde Qualità che sono delle aree verdi di proprietà comunale in stato di abbandono date in concessione ai privati con un canone bassissimo. Il gestore può svolgere attività commerciali a patto di mantenere il parco e offrire al pubblico, in particolare, un’ area attrezzata per i bambini, un’area per i cani, un punto ristoro. Ci viene segnalato dal signor. Giovanni Maria Tamponi, presidente dell’Associazione Scodinzolandia, che il Punto Verde Qualità di via della Mendola difetta nella parte dedicata al pubblico sotto molti aspetti. Siamo andati a verificare sul posto questa segnalazione e Tamponi si è prestato a farci da guida. In questo parco di area verde ad uso pubblico ne è rimasta 16 ben poca, la maggior parte è occupata da un centro benessere di proprietà del concessionario del P.V.Q. Il centro offe palestre, zona relax, studi medici, una piscina scoperta e una coperta, delle migliori della zona, come commenta l’intervistato. L’area destinata al pubblico però consiste in un vialetto che gira intorno al centro benessere, lungo il quale, in salita, troviamo resti di strutture ginniche, uno scolo, si presuppone di una fo- gna, già segnalato alle autorità che però non sono intervenute, spiega l’intervistato, negandone l’esistenza. Presente anche un’area cani in zona scoscesa, non attrezzata, dove, come ci dice la nostra guida, i cittadini non portano i cani perché piena di insetti, difficile da raggiungere, piccola e con erba alta. Esiste un bar che ha i tornelli di ingresso quindi riservato solo ai clienti del centro benessere e un’area per i bambini, pub- blica e ben fatta, priva però, di verde. Ai bambini è destinato anche l’asilo nido privato adiacente il centro benessere, mentre lì prima c’era una ludoteca frequentata a prezzi contenuti, ci racconta Tamponi. I cittadini si sono mobilitati per denunciare lo stato di fatto con raccomandate e fax arrivando anche alle denunce per inadempienza degli uffici preposti al controllo per il rispetto delle normative che di- sciplinano il P.V.Q. In realtà al gestore non si chiede molto, un punto ristoro per tutti, un’area cani decente e attrezzata e la manutenzione dell’area verde rimasta. Basterebbe poco per far tacere tutto questo polverone e allora perché non si interviene? Si vuole forse escludere l’area a qualcuno? Il bando del P.V.Q. permette sì al gestore di poter costruire zone accessibili solo ai privati, ma salvaguardando il pubblico e soprattutto il verde. Abbiamo chiesto al Presidente del XX Municipio, Giacomini, se è a conoscenza della mancata pulizia e ci ha risposto che dipende tutto dal X Dipartimento che gerneralmente fa una convenzione con una cooperativa multi servizi per il mantenimento del verde. All’Ama spetta solo la pulizia dei marciapiedi. CONCETTA GELARDI 5 novembre 2010 XX MUNICIPIO Al via sportello psicopedagogico per minori e famiglie Lo psicologo riceverà nella sede del Municipio a via Flaminia 872 tutti i mercoledì mattina 10-12 M artedì scorso nella sede del Municipio è stato presentato con una conferenza stampa un nuovo servizio di Sportello Psicopedagogico. Un supporto psicologico per venire incontro alle richieste d’aiuto di minori e famiglie. Erano presenti Roberto Cantiani - consigliere PdL Assemblea Capitolina Roma Capitale, Aldo Grauso - psicologo clinico operatore del servizio di ascolto psicopedagogico, Gianni Giacomini - presidente XX Municipio, Luigi Ciminelli - direttore generale XX Municipio, Clarissa Casasanta – consigliere XX Municipio, delegata ai servizi sociali. Con questo nuovo servizio rivolto ai cittadini residenti del municipio e che sarà pubblicizzato su tutti il territorio a partire dalle scuole primarie e secondarie, sarà possibile intervenire diretta- 18 mente in tutte quelle situazioni di disagio o difficoltà consentendo una prevenzione di tutti quei fenomeni negativi laddove si stanno rendendo manifesti. Fine di questa iniziativa è, dunque, quello di offrire supporto psicologico in tutti quei casi di disagio evolutivo e comportamentale, tanto per i singoli quanto per l’intero nucleo familiare. Come funziona? Lo sportello offre un servizio di consulenza nella regolamentazione della modalità di relazione tra i vari componenti della famiglia; per risolvere tutte le questioni connesse alla cura, l’educazione e la partecipazione di entrambi i genitori alla vita dei figli: un “punto di ascolto” grazie al quale verrà offerto un supporto da parte di esperti, o suggerimenti rispetto a problematiche relative ai rapporti con lo studio – come difficoltà di concentrazione, mancanza di motivazione, ansia, paure - ai rapporti con i compagni, o su tematiche personali avvertite come urgenti. Saranno tre gli obiettivi principali dello sportello: – Prevenire fenomeni di bullismo tra giovani; – Rinnovare il patto educativo tra scuola e famiglia; – Offrire mediazione familiare nei casi di separazione e/o divorzio delle coppie. Attivato presso la sede del Municipio XX, il servizio di supporto Psicopedagogico, curato dallo psicologo clinico dott. Aldo Grauso, garantirà un servizio di consultazione grazie al quale dirimere dubbi su condotte, problemi, sofferenze, disturbi di natura relazionale, comportamentale, psico-affettiva, sessuale e sulle problematiche inerenti i figli. Sarà altresì utile per poter ricevere informazioni e orientamento sulle psicoterapie.Il ricevimento è previsto il mercoledì, dalle ore 10 alle 12, a partire dal 3 novembre, nella stanza dello Sportello al piano terra della sede del Municipio a Via Flaminia 872. ERIC CRIALESI 5 novembre 2010 cinema a cura di Valeria Pighini dal vivo a cura di Niccolò Matteucci benvenuti al sud: bisio sfida i pregiudizi tito & tarantula, chicano-rock tagliente Mozzarella contro gorgonzola nel remake del francese “Giù al nord” La band preferita del regista Robert Rodriguez al “Crossroads” Nel 2007 “Giù al nord” di Dany Boon faceva letteralmente impazzire la Francia. Le vicissitudini del direttore di un ufficio postale costretto a trasferirsi nel profondo nord, sbancarono i botteghini diventando il caso cinematografico dell’anno. Il film approdò anche da noi, ma senza bissare il successo ottenuto in patria, forse proprio a causa di una trama, divertente sì, ma troppo radicata nella realtà transalpina. Eppure, qualcuno intuì le ottime potenzialità della storia e pensò di riadattarla al gusto italico. Detto fatto: paese che vai, pregiudizi che trovi! Ecco “Benvenuti al Sud” di Luca Miniero, remake nostrano della pellicola francese, con uno scoppiettante Claudio Bisio nel ruolo che fu di Kad Mérad e Alessandro Siani in quello di Philippe Duquesne (quest’ultimo compare in un breve cameo). Il plot ricalca per filo e per segno l’originale, ma se i francesi prendevano in giro gli abitanti del nord, i nostri “Ch’tis” non potevano che essere quei napoletani amati e odiati che, nel bene e nel male, riescono sempre a strapparci un sorriso grazie al loro tipico atteggiamento pacioso e disincantato. Bisio è un “lumbard” doc “spedito” per punizione in Campania. Inizialmente le differenze culturali e idiomatiche lasciano spazio a fraintendimenti ed esilaranti malintesi, poi però le cose cambiano... Una pellicola simpatica e istruttiva sulla necessità di spogliarsi dei preconcetti e degli stereotipi che spesso ci annebbiano la mente. Tuttavia, chi ha amato la versione francese, resterà deluso: diversa la location, diversi gli attori, ma situazioni e battute sono pressoché le stesse. Insomma, va bene essere fedeli, ma un po’ di fantasia in più non avrebbe certo guastato! Voto: 3/5 Se non avete presente il gangster messicano che spara in testa a Quentin Tarantino in Desperado, perché magari è un po' troppo da cultori, non potete non aver mai visto o sentito parlare della bollente scena con protagonista Salma Hayek nei panni di Miss Pandemonium, che balla con un serpente al collo nel bar di vampiri del cult Dal tramonto all'alba. Le note sulle quali la Hayek si adopera in danze sinuose sono quelle di After Dark, uno dei tanti brani eseguiti da Tito Larriva e i suoi 'companeros', lo scorso giovedì al Crossroads di Osteria Nuova. Sebbene nell'ultimo anno Tito e compagnia abbiano suonato altre due volte nella Capitale, il richiamo di pubblico è sempre altissimo, vista la possibilità di giocare su due fronti attirando sia gli appassionati musicali che quelli dei film di Rodriguez (che in passato è anche andato in tour con loro come terzo chitarrista) e Tarantino. Ovviamente i cinefili sono stati deliziati da quasi tutti i pezzi tratti dai film nei quali spesso e volentieri lo stesso Tito figurava anche come comparsa, quindi da Angry Cockroaches (ribatezzata 'Scarafaggio Incazzato' dopo una delle tante esilaranti interazioni con il pubblico) a Flor De Mal fino alla recentissima Machete, dall'omonimo film presentato nell'ultimo festival di Venezia. Brani dal sapore folcloristico messicano ma di matrice rock, o meglio “chicano rock”, intensità ed energia ma anche tanta atmosfera latina per una serata da gringos. Impossibile non apprezzare una band con un sound del genere, ma allo stesso tempo inquietante pensare che con ogni probabilità se non fossero stati presi sotto l'ala protettrice dei due celeberrimi registi sarebbero risultati pressoché sconosciuti ai più. Voto 4/5 libri a cura di Federica D’Oria videoGiochi a cura di Marco Scrofani quanti misteri nella Venezia del seicento Angry birds, il gioco più scaricato per i-Phone “Il diamante dell’harem” è un avvincente romanz Torna la saga uccellini vs maialini: più di 1 milione di download Dopo il successo de “Il giardino delle favorite”, ritorna in grande stile la scrittrice inglese Katie Hickman con un avvincente romanzo storico ambientato nella Serenissima del Seicento. 1604. In un piccolo e umile villaggio sulla costa meridionale dell’Italia, una strana e misteriosa creatura è stata trasportata a riva dalle onde del mare. La giovane donna, muta e dalle gambe deformi, dà alla luce un bimbo con le sembianze di una sirena. La gente del posto sembra esserne terrorizzata. Un uomo proveniente da Messina, un certo signor Bocelli, cerca in tutti i modi di convincere il capo di una compagnia femminile di acrobate itineranti, diretta a Venezia, a portarsi via madre e figlio. E pur di riuscirci è disposto a pagare profumatamente. È solo superstizione o c’è qualcosa di più? Venezia. Il famoso e ricco mercante della Compagnia del Levante, Paul Pindar, di ritorno da Costantinopoli dopo la sua missione come ambasciatore per la Corona inglese, sembra essersi dato completamente al gioco e all’alcool. Solo la notizia di un magnifico diamante, soprannominato “l’Azzurro del Sultano”, che si dice stia circolando tra le case da gioco veneziane, sembra riscuoterlo dal suo dolore. Entrarne in possesso diventa la sua unica ragione di vita perché qualcosa gli dice che il diamante stesso possa essere la chiave per ritrovare Celia. Intanto nell’ombra, una mano invisibile sembra aver dato il via ad un gioco senza regole in cui ogni mezzo è lecito pur di salvaguardare i propri interessi.Se con il precedente romanzo la Hickman aveva affascinato il lettore, introducendolo del mondo interamente femminile dell’harem, con “Il diamante dell’harem” (Garzanti, € 18,60) l’autrice sembra dar prova di maggior convinzione e coinvolgimento. Ritmo incalzante, minuzia nei particolari e affascinati descrizioni di una Venezia del Seicento, tra le cui calli e canali serpeggiano misteri, segreti, passioni e avidità. Lungo le pagine del romanzo il lettore stesso si ritroverà coinvolto nella vicenda, con il fiato sospeso in attesa del finale. Per ci ama i romanzi di ambientazione storica ricchi di suspense, questo è il libro ideale! (www.mangialibri.com) E’ da poco passato Halloween, la festa più macabra di tutto l’anno, ed anche i videogiochi escono con versioni rivedute e corrette che si adattano con la festa delle streghe, delle zucche intagliate e del “dolcetto o scherzetto” che fa impazzire i bambini americani; ma siccome, grazie alla globalizzazione, tale festa è ormai da diversi anni festeggiata anche in Italia, ecco che i bambini ( e non solo loro) italiani potranno godersi l’ultima mania dell’universo di Internet. Stiamo parlando di Angry Birds, famosa applicazione per le piattaforme della Apple (I-Phone, I-Pod Touch e I-Pad) uscita nel dicembre 2009, che si ripresenta sul mercato con una bonus pack versione Halloween. L’applicazione della Rovio, che già conta ben 1 milione di download dall’Apple Store al prezzo di € 0,79, e che ben presto sarà riproposta anche su piattaforme Sony (PSP e PS3), propone una nuova versione a tema Halloween, comprendente ben 45 nuovi livelli, all’interno dei quali si ripropone l’annosa sfida fra gli arrabbiatissimi pennuti e i maiali verdi ghiotti delle loro uova. Su Internet sono disponibili dei trailer video e diversi screen shots, ma anche al momento del download dal negozio applicazioni Apple sarà possibile scaricare il video game e il trailer che lo accompagna. Tanti piccoli particolari sono stati volutamente modificati per rendere tale versione più “Halloweenesca”, sia da un punto di vista audio sia video; cielo cupo, rintocchi di campane, uccelli che gracchiano. Anche i maiali verdi, coprotagonisti del gioco, avranno un qualcosa di “macabro” e sconfiggerli sarà ancora più difficile, dato che il coefficiente di difficoltà del gioco è di gran lunga aumentato.L’applicazione è, al momento, la più scaricata dall’Apple Store, così come accadde un anno fa per la versione lancio del videogame mentre, su Internet impazzano i gruppi su Facebbok e i cinguettii su Twitter relativi a questo nuovo fenomeno di massa. Voto 4,5/5 20 5 novembre 2010 L’orso goloso L’inverno è alle porte, il freddo è arrivato, ma l’Orso continua a essere Goloso! Anche se il clima è più rigido, è sempre tempo di gelato e di dolce a Roma nord. Soprattutto a L’Orso Goloso di via Vittorio Piccinini 13, dove per tutta la stagione potrete trovare, oltre al blasonato gelato doc, anche altre leccornie come le crepes (per esempio alla nutella, crema di castagne, arancia o fragola) e, su ordinazione, i pandori e panettoni farciti (alla vaniglia, al cioccolato o, perché no, al mandarino). Per i più implacabili cul- tori del dolce d’autore, L’Orso Goloso propone anche due specialità della casa: i cookies, buonissimi biscotti artigianali, e i bon bon, speciali semifreddi ripieni (il più gettonato, manco a dirlo, è quello alla nutella. Ma i semifreddi in generale possono vantare numerosi gusti. A L’orso Goloso potrete assaggiare una vasta gamma di prodotti a partire dalla mimosa, mimosa allo zabaione e l’ormai gettonatissimo pera e cioccolato, davvero imperdibile. Da non tralasciare il gelato, tutto senza coloranti, a consumo o nella pratica vaschetta da portare a casa da amici e parenti. Il consiglio dell’esperto? Sicuramente da provare la nocciola piemontese I.G.P e il pistacchio di “Bronte” (con tanto di certificato della nota casa dolciaria Pernigotti). Per grandi e piccini poi, due gusti di gelato che hanno reso famoso L’Orso Goloso in tutta la Cassia: il “piccolo orso” e il “grande orso”. Il primo, adatto ai bambini, è a base di miele profumato ai fiori, crema di latte e cioccolata bianca. Il secondo, pensato per gli adulti, deriva invece dal promo Non solo gelato: gustosi pandori e panettoni su ordinazione, crepes, cookies e semifreddi. noto dolce spagnolo Leche Merengada, composto da cannella, salsa di cioccolato, rum e amaretti. Il titolare, forte della sua esperienza sia di sommelier che di direttore di ristorante in Francia, può vantare una grande conoscenza nell’ambito della ristorazione e, in questo caso, della produzione artigianale di dolci e gelato. Quest’ultimo infatti, pur essendo freddo, conferisce una sensazione calda al palato, per la sua cremosità e composizione piena. Chiudiamo con un suggerimento scegliere il gelato giusto d’inverno. A L’Orso Goloso provate gelati dal sapore forte e deciso, molto calorici ma genuini: su tutti crema di nocciole e crema di mascarpone, dei veri “gusti da freddo” e allo stesso tempo buonissimi. L’Orso Goloso – Gelateria artigianale Via Vittorio Piccinini 13 (La Giustiniana) Cell. 328 87 49 394 promo Una location lussureggiante e raffinata Nel cuore del Parco di Veio una preziosa gemma si cela dentro un rigoglioso giardino: è il PICCHIO ROSSO, un ristorante di livello, ben conosciuto dai gourmet romani e non solo. Si evoca no preziose suggestioni, sia nella terrazza all’aperto che nella sala con il camino acce- so. E’ una location da preferire per l’organizzazione dei vostri eventi, dal rinfresco di nozze, alle cerimonie e gli incontri di lavoro. Se invece immaginate una sera speciale solo per voi due c’è anche la saletta “Io te e le rose”. Scegliere di trascorrere una romantica serata, o una cena conviviale è un viaggio nelle delizie della raffinata cucina. Seduti su comodi divani del pianobar, avremo tempo per leggere il menù, sempre e rigorosamente stagionale. Da questa settimana, il nostro antipasto sarà: caprino in crosta phillo con la nostra mostarda di pere, composta di astice con mango e mandorle all'olio vanigliato. Le nostre paste: fettuccine al Morellino con stracotto di cinghiale garofolato, riso allo zafferano con polpo al vino rosso. Le pietanze: filetto di maiale in camicia di provolone di bufala, trancio di ricciola limonato con chips di carciofi. Per dessert: bavarese allo zabaione in salsa di vaniglia Bourbon, pere cotte al Cesanese con gelo alla vaniglia. La cantina è ottimamente fornita di etichette prestigiose, più di 400, inoltre, per accompagnare le piacevoli e rilassanti conversazioni dopo cena potrete attingere ad una selezione accurata tra i migliori distillati, venerdì e sabato piano bar. Una meraviglia del gusto e del buon ricevere facilmente raggiungibile è IL PICCHIO ROSSO, a poche centinaia di metri dallo svincolo numero 3 Cassia del Grande raccordo anulare. E’ aperto tutte le sere tranne la domenica. Si accettano tutte le carte di credito e il parcheggio è custodito. Si consiglia la prenotazione. IL PICCHIO ROSSO, via Italo Piccagli, 101 (via Cassia km 13) Tel.06.30366468 www.ilpicchiorosso.it promo Veio sidence so Un residence immerso nel verde Il Veio Residence Resort è una struttura ricettiva che si estende su circa 5 ettari, costruita al centro di una vera e propria oasi naturalistica, a ridosso del rinomato "Parco di Veio". Nato dall'esperienza ultra trentennale in ambito ricettivo della famiglia Altobelli, questo piccolo paradiso non si trova in un luogo sperduto della cartina geografica, ma a Roma. Il residence dispone attualmente di 42 Mini-appartamenti/appartamenti, realizzati all'interno di tre casali il cui aspetto è quello delle case di campagna inglesi, rustiche ed eleganti, con il giardinetto privato davanti alla porta ed elementi di arredo classici. Gli appartamenti, del taglio di 45/50 mq offrono il meglio in fatto di comfort e tecnologia, sia per lunghi che per brevi periodi. Essi possono ospi- tare un massimo di 4 persone e sono dotati di TV satellitare, telefono con Voice mail, aria condizionata, parcheggio, servizio fax, recapito posta, Internet Wi-Fi. Le formule d' affitto degli appartamenti sono varie e molto convenienti: Formula quotidiana Bed & Bre- akfast, casa- vacanza settimanale, affitto loft mensile etc. Da non dimenticare sono i servizi come la grande piscina privata, il parcheggio privato, il servizio portineria, il ristorante-pizzeria " il Corvo Allegro", il ristorante "Il Picchio Rosso", la bisteccheria " Wild West Steak House", l' oasi animalista che comprende struzzi, emu, porcellini vietnamiti, pony... e poi i laghetti naturali, regno di oche, papere e aironi. Insomma un'atmosfera da fiaba: non è un caso se gli ospiti del residence appaiono sempre così rilassati e sereni. VEIO RESIDENCE RESORT via della Giustiniana, 906 tel. 0630207264 0630361782 fax 0630363148 [email protected] www.veioresidence.com promo wild west - steak house Il vicino “west” di tutti gli amanti della carne Sulla via Giustiniana, immerso nel verde del parco di Veio, sorge la bisteccheria Wild West Steak House. Il locale, che fa parte della stessa famiglia de "Il Picchio Rosso" e "Il Corvo Allegro", è il ristorante perfetto per godersi insieme ad amici e familiari, il piacere di un pranzo all'aria aperta di sabato e domenica, o una cena genuina e divertente. L'ampio cortile d'ingresso e la grande sala interna del Wild West vi immergeranno nell'atmosfera texana: elementi d'arredo tex-mex, tavoli e travi portanti in legno massiccio, luci calde e grandi anfore da cui fuoriesce acqua a corredo del locale interno. Verrete coccolati, in un'atmosfera rassicurante, dal personale di sala che vi seguirà durante la cena in maniera impeccabile. Sim- paticissima la presentazione dei piatti del giorno: curata dal grigliere Fadil. Antipasti in abbondanza: salumi tagliati a mano, riccottina fresca con miele, fagioli per tutti i gusti, mozzarelle di bufala freschissime e bruschettine miste; crocchette piccanti, tagliere di formaggi e deliziosi chilicanos panati (peperoni jalapeños messicani leggermente piccanti, farciti con crema al formaggio). Arriviamo al pezzo forte: le carni. Potrete sceglierle voi, direttamente dall'ampia vetrina del banco carni, indicando al grigliere cottura, spessore e peso della carne! La scelta varia fra carni italiane, danesi, del Nebraska e irlandesi di ottima qualità; tra le specialità del Wild West troviamo ottime carni di bisonte canadese, castrato di manzo irlande- se, lo scottone irlandese, T.Bone argentina rara, ed è consorziata per la bistecca “fiorentina chianina doc" . Tanti vini corposi da poter abbina- re al gusto deciso della carne e, per chi preferisce, anche della birra. Dulcis in fundo, ampia scelta dal carrello dei dessert: crostata cioccolato e pinoli, crêpe ripiene di crema fatta in casa ed altro ancora, da assaporare magari insieme a un buon passito, o ad altri distillati. Ogni sabato e domenica a pranzo, oltre alle carni, troverete anche primi piatti da poter gustare all'aria aperta nello splendido patio, dove c’è un parco giochi per bambini, gioia delle mamme. WILD WEST - STEAK HOUSE via della Giustiniana, 906 tel. 06.30207222 aperto tutti i giorni dalle 19 sabato e domenica anche a pranzo chiuso il lunedì www.wildweststeakhouse.it promo il corvo allegro Ottime proposte di brace e cucina nel cuore del parco di Veio Via Italo Piccagli è una piccola traversa della Cassia a pochi passi dal Grande Raccordo Anulare svincolo 3 della Via Cassia, La Giustiniana. Due curve e poi un grande rettilineo in discesa, ben indicata è la traversa che imboccherete per raggiungere il CORVO ALLEGRO, un ristorante dove l’arredamento rustico, ma molto curato e il grande camino per la brace e la pizza non devono fuorviare chi giunge in quest’angolo di campagna romana: qui si gusta un’ottima cucina sia di pesce, sempre freschissimo, con arrivi giornalieri, che di carne danese, antipasti primi e secondi prettamente di cucina romana. Le proposte sono elaborate da mani sapienti che la tradizione la conoscono proprio bene ed è per questo che riescono ad accontentare tutti, dai più piccoli (che potranno liberamente scorazzare nel de hors), ai palati esigenti dei romani, ormai abituati a trovare in quest’isola immersa nel verde, tutto di ottimo livello. Feste per bambini e per adulti Volete festeggiare un compleanno, una laurea o semplicemente una data speciale? Nel disco pub Ippopotamus adulti e bambini trovano il posto giusto per l'occasione.... 300mq riscaldati con allestimento, giochi di luce, musica, gonfiabili (a richiesta animazione) e buffet "merenda party" composto da patatine, pop-corn, supplì e crocchette, pizze bianche e rosse farcite in vari gusti, crostata o ciambellone, torta e bevande. Il tutto a partire da 18 Euro a persona (per le feste pomeridiane) 7gg la settimana e con possibilità di personalizzare il menù secondo esigenze. Parcheggio e parco di 4 ettari. Telefonare per info 06 30362751 IL CORVO ALLEGRO Seven Hills Village Via Cassia 1216 al km 13, tel. 06.30362751 Aperto solo la sera. Domenica aperto anche a pranzo Chiusura settimanale: mercoledi www.ilcorvoallegro.it, [email protected] Dias: da carneade a idolo della curva nord Nessuno lo conosceva quando arrivò, qualcuno lo criticò, ora tutti lo osannano I l gol decisivo contro il Palermo ma anche una prestazione impeccabile dietro, a difesa del vantaggio: Andrè Dias ha fatto tutto ciò, domenica. Giusto così, perchè proiprio dallo sbarco del trentunenne brasiliano a Formello, nel gennaio scorso, è partita la rincorsa della Lazio dalla zona retrocessione al primo posto. Quando, la Lazio ne annunciò l'acquisto dal San Paolo per 2,5 milioni di euro, molti si chiesero chi fosse questo Carneade brasiliano. L'età, 30 anni all'epoca dell'acquisto, e il fatto che nessuno prima di allora avesse sentito parlare di lui, aveva indotto stampa e tifosi, a pensare che il brasiliano fosse solo un rin- calzo della retroguardia. Si sbagliavano. Dias, dopo un inizio difficile con Ballardini, grazie a Reja è diventato un titolare inamovibile della retroguardia biancoceleste, nonché un leader della squadra. Nei primi 6 mesi alla Lazio ha inoltre segnato anche due gol, rivelandosi determinante anche sottoporta. Eppure nessuno lo ha mai veramente preso in considerazione, neanche in patria. Nonostante infatti negli ultimi tre anni, abbia ricevuto due riconoscimenti come miglior difensore del Brasile, non è mai stato convocato nella nazionale brasiliana. La carriera di Dias è sempre stata sottotraccia sin dagli esordi: dopo essersi formato nelle giovani del Palestra de San Bernardo, inizia una carriera che lo porta a girare per il Brasile: Paranà, Paysandù, Goias e San Paolo, i suoi club. Proprio nella squadra rossonera si afferma definitivamente e conosce l'altro artefice della cavalcata biancoceleste di questo periodo, hernanres. Proprio Dias è uno dei maggiori sponsor dello sbarco del Profeta a Roma. Lo tempesta di chiamate, gli parla della bellezza della città e dei progetti di Lotito, convincendolo della bontà di venire alla Lazio. Come Hernanes, Dias è religiosissimo e non ha grilli per la testa. Per lui conta solo la famiglia, con cui vive all'Olgiata e il lavoro. Con Biava attualmente forma una delle migliori coppie di difensori d' Italia, grazie anche a un carattere, da marine, ma non spigoloso che lo rende un vero guerriero in campo. Il Gol di domenica però con una volèè di destro, ha dimostrato anche che il brasiliano è dotato di buona tecnica. Del resto è lui a impostare l'azione, quando la palla è della difesa laziale, e sempre lui a dettare i movimenti dei compagni. Dias dimostra che la classe e la bravura di un giocatore non deriva dal nome o dall'età. Chissà quanti altri Carneadi come lui ci sono in giro per il mondo. Per il momrento ai tifosi basta lui: il brasiliano che arrivò da sconosciuto e diventò un idolo. DAVIDE LUCIANI Totti: troppi rossi per il capitano giallorosso Quella di Lecce è stata la quindicesima in carriera: troppe per un giocatore come lui L’ espulsione di Lecce è stata la decima di Totti in campionato. Dieci volte ha dovuto abbandonare anzitempo il campo. Al di là del fatto che l'espulsione sia sta giusta o meno è proprio il dato sui numeri dei cartellini rossi che deve far riflettere. Nella speciale classifica dei più “cattivi” della serie A Totti è al quarto posto dietro Montero (16 rossi) Di Biagio (12), Falcone, Bergomi e Couto (11). Con il Pupone c'è gente come Mihajlovic e Amarildo, mentre dietro di lui c'è addirittura il “cattivissimo” per antonomasia, Materazzi (“solo” 8 rossi). Se poi si analizza l'intera carriera in giallorosso, le esplusioni salgono a 14 ( alle 10 in campionato vanno aggiunte le due in coppa Italia e le due nelle coppe europee).,Senza dimenticare poi l'unico rosso 26 rimediato in azzurro, quello inflittogli da Moreno nel mondiale 2002. Troppe per un numero 10. Baggio, per dire, collezionò 3 cartellini rossi (tutte in serie A), in tutta la carriera, mentre Del Piero è a quota due. Il problema del Capitano, è che è uno che cade spesso e volentieri nella provocazione. La sua immagine “negativa” più famosa ( che non gli valse l'espulsione diretta, ma la squalifica di tre giornate con la prova Tv) è senza dubbio quella dello sputo a Poulsen all'Europeo del 2004. Molti altri però sono stati gli atteggiamenti sopra le righe del numero 10: dall'esplulsione nella finale di Coppa Italia dell'anno scorso, dopo il calcione rifilato a Balotelli ( che gli sono costate 4 giornate di squalifica) al cazzotto a Colonnese nell'aprile 2005 ( con annesse 5 giornate di squalifica). E chi non ricorda la spinta data al fido preparatore Vito Scala che cercava di placarne l'ira dopo l'espulsione per un fallo di reazione su Galante, il 21 gennaio 2007, contro il Livorno? Il rosso con il Lecce, per un FOTO: forzaroma.info fallo di reazione su Olivera, con la successiva scenata post espulsione, è solo l'ultima di tante reazioni spropositate del Capitano. A trentaquattro anni dovrebbe ormai essere vaccinato alle offese e ai trabbocchetti che ogni domenica gli vengono riservati, eppure il Pupone non riesce a mantenere i nervi saldi. Molto avrà giocato anche il momento poco felice sotto porta che sta vivendo (ancora 0 gol in questa stagione) però questo non basta a giustificarlo, anche perchè, bisogna dirlo, anche Totti provoca: ricordate il segno delle 4 dita fatte a Tudor con annesso gesto di andare a casa, durante RomaJuve, 4-0 dell'8 febbraio 2004? O i pollici versi mostrati alla curva laziale dopo l'ultimo derby? Totti deve pensare solo a giocare e a divertire il pubblico: le scenate le lasci a chi ha messo classe di lui. Un campione del suo calibro ha la classe per rispondere alla provocazioni: la usi. ERIC CRIALESI 5 novembre 2010 HI-TECH Shi-tech, ultime tecnologie per gli appassionati di sci Caschi, tute e microchip di ultima generazione per uno sport che sta diventando sempre più I-tech È sempre più in voga la tendenza ad abbinare moda e hitech e pare chequest'anno la reginetta delle piste sarà proprio la tecnologia che verrà spinta ai massimi livelli per sci e snowboard. Chi volesse quindi includere nel proprio equipaggiamento invernale un tocco di innovatività potrebbe pensare ad un casco con bussola e termometro incorporati (Waves) , oppure alla borsa porta scarponi riscaldabile elettricamente (Head) che si può allacciare alle prese di casa o dell'auto per avere i piedi sempre caldi e asciutti. Per il controllo della temperatura del corpo invece Helly Hansen ha ideato un sistema di ventilazione in giacche che associano cuscini esa- 5 novembre 2010 gonali di piuma d'oca con dei veri e propri canali di ventilazione che li contornano e permettono di allontanare l'umidità e il calore in eccesso. Gli amanti degli sport estremi non possono fare a meno di riprendere le loro avventure con una telecamera ad alta definizione ContourHD1080P che si può comodamente applicare sul caschetto. Anche gli sci più moderni si configurano come un concentrato di innovazione e tecnica. Le ricerche si sviluppano su tre diversi obbiettivi: la ricerca di tecnologie sempre più sofisticate da adattare agli sport invernali, la sfida dei materiali che devono essere resistenti ma allo stesso tempo flessibili e leggeri e lo studio di inclinazioni e angoli ottimali per garantire stabilità e controllo. Studi che in genere convergono in un solo prodotto progettato per i campioni di sci e solo successivamente l'offerta viene estesa al mercato. Quest'anno la Head ha trasferito il Kers, (Kinetic Energy Recovery System) sui suoi modelli racing. L'ispirazione proviene dalla Formula 1 tanto che già si parla di sci “turbo”, visto che il risultato è una maggior potenza, dovuta alla maggior risposta ela- stica dell'attrezzo che fa accelerare nelle curve e aumentare la velocità. Nello specifico il sistema funziona come un caricatore di energia che trasmette più potenza, come un vero e proprio turbo che si attiva alla fine della curva permettendo di accelerare. Il “trucco” è dato dalle fibre piezoelettriche, situate sulla coda degli sci che convertono l'energia meccanica delle vibrazioni in energia elettrica che viene immagazzinata in un microchip e rilasciata subito dopo modificando la flessione longitudinale e la rigidità sulla coda dello sci. Per quanto riguarda la scelta dei materiali il favorito rimane il carbonio per le sue proprietà che si conservano inalterate negli anni. Per la prima volta Fischer lo impiega come scocca portante; fibre di carbonio avvolgono l'anima dello sci garantendo una resistenza ottimale alla torsione ed eccezionale stabilità. La fibra di carbonio viene lavorata in una camera asettica per preservarne le qualità. La maggiore innovazione di Rossignol sta nell'utilizzo dell'Autoturn Technology nella costruzione di nuovi sci parabolici. Questa tecnologia consente l'adattamento immediato dello sci alle condizioni del tracciato e della neve permettendo di apportare maggior tenuta e precisione sotto i piedi e controllo ed equilibrio su spatola e tallone. C'è una buona notizia anche per i più tradizionalisti, non interessati agli ultimi ritrovati tecnologici: sono tornati di moda i “peloni”, i classici doposci a pelo lungo. Ne propone un suo modello Dolomite con tomaia in pelliccia, fodera in thinsulate e lana cotta e suola in Vibram. ALESSIO BARBATI 27 VIAGGI I love New York…in autumn! Idee per un soggiorno I grattacieli e il fascino di Central Park in autunno. Tutto quello che c’è da fare nella “Grande Mela” G li alberi di Central Park si tingono di tonalità calde, con sfumature che vanno dal rosso-bruno al giallo-oro, e tra lo spettacolo delle foglie che cadono immerse nella luce di magnifici tramonti, e la vista dei suoi altissimi grattaceli, ricoperti dalle nuvole autunnali, la Grande Mela, in autunno, diventa una città magica. Sotto tutti i punti di vista, questo è il periodo più indicato per fare un giro a NY: le temperature raggiungono dei livelli ideali, la città si riempie di eventi e manifestazioni di ogni tipo, ma soprattutto è possibile trovare dei pacchetti vacanze a prezzi convenienti, complice la bassa stagione. Ma una volta a New York, che si può fare? Di tutto e di più! La città che non dorme mai, riesce a accontentare i gusti e le esigenze di tutti. Si possono trovare tour organizzati di ogni tipo, dagli amanti dell’arte e della tranquillità agli amanti della vida loca. 28 Esiste un sito interamente in italiano dedicato proprio alla Grande Mela, www.nyc-site.com/newyork, che fornisce tutte le notizie e le informazioni in diretta da New York, con consigli su come muoversi per visitare la città, senza dover necessariamente spendere un patrimonio! Se si vuole visitare tutto il centro di New York in appena due giorni, è possibile acquistare un All Loops Tour, valido 48 ore, che permette di visitarne tutto il centro a bordo di un autobus a due piani, con la possibilità di scendere ad ogni fermata per esplorare i vari quartieri di Greenwich Village e Union Square, SoHo, Chinatown, il Lower East Side e Little Italy. Per iniziare una tipica giornata newyorkese, tappa obbligatoria è Sturbacks, e poi via, con un bel bicchiere di caffè bollente in mano (come un vero yankee) in giro per la grande metropoli. Ritrovarsi a Time Squares, con i suoi numerosi cartelli pubblicitari e insegne digitali, e girare per le strade di Manhattan con gli occhi all’insù, ammirando i magnifici grattaceli, mentre ci si perde tra la moltitudine di gente che corre in ogni direzione. Tappa successiva, Staten Island per un saluto a Lady Liberty, la magnifica Statua della Libertà, angelo custode d’America, senza dimenticare il ponte di Brooklyn. E ancora, una visita al Metropolitan Museum, un giro per i negozi di Fifth e Madison Avenue, ma soprattutto una lunga passeggiata a Central Park, sotto una pioggia di foglie cadenti. Se vi viene fame, niente paura! Ad ogni angolo della città si può trovare uno dei famosi venditori di hot dog, e poi via, tra un morso di hot dog e l’altro, ci si può rituffare alla scoperta della città. Per i più esigenti, a NY ci sono ristoranti e cucine di ogni tipo, quindi se proprio non si può fare a meno di un bel piatto di pasta o di una pizza come si deve, basta andare in uno dei numerosi ristoranti italiani. E in serata, non si può non assistere ad uno dei famosi spettacoli di Broadway. In questo periodo sono in programma musical come “Mamma Mia”, “Il Re Leone”, “Il Mercante di Venezia”, “Chicago”. Per l’acquisto di un biglietto si può andare presso la cabina TKTS a Duffy Square, dove è possibile trovare offerte e sconti. Prima di lasciare la città, ultima tappa al Rockfeller Center per godersi un indimenticabile vista panoramica della Grande Mela e, abbracciando l’intera città con lo sguardo, salutarla con un “goodbye, see you soon!”. FEDERICA D’ORIA 5 novembre 2010 CUCINA FINGER FOOD: UN ANTIPASTO DI MARE ED UN DOLCE AL CUCCHIAIO Piccole porzioni in contenitori da assaggio per ricevere gli amici senza formalità InSalatIna dI coUS coUS con GaMBerI cUrrY e PoModoro concaSSea Mont Blanc al BIcchIere (facIle e d'effetto) PROCEDIMENTO INGREDIENTI PER 10 FINGER 200 gr di cous cous 4 pomodori ramati 10 gamberi argentina 1 carota 2 zucchine un pizzico di curry un cucchiaino di cannella in polvere prezzemolo tritato piselli surgelati 1 mazzetto di menta 100 gr di formaggio feta 5 novembre 2010 PROCEDIMENTO INGREDIENTI PER 8 BICCHIERI Cuocere il cous cous, sgranarlo ed olearlo e tenerlo da parte. Tagliare la carota e la zucchina in cubetti molto piccoli tagliare il pomodoro a cubetti privandolo dei semi e condirlo con poco olio e la menta. Lessare i piselli. mescolare insieme al cous cous già cotto le verdure tagliate sottilissime ed i piselli e i pomodori. Frullare la feta con un po' d'acqua e poco olio fino ad ottenere una salsa. Unire curry e cannella. Sgusciare i gamberi senza togliere la coda e inserire uno stuzzicadenti dentro ogni gambero e cuocerli in forno a 170° per 5 minuti con un poco di brandy. STEFANIA S. 600 ml di panna fresca 200 ml di panna vegetale da montare 3 cucchiai di zucchero 1 vasetto di crema di castagne 80 g di cioccolato fondente sminuzzato meringhe marrons glacès violette zuccherate mezzo baccello di vaniglia Portate ad ebollizione 100 ml di panna fresca e versatela sul cioccolato. Mescolate fino ad ottenere una salsa liscia e lucida. Lasciate raffreddare in frigo. Nel frattempo montate i 500 ml di panna fresca con la panna vegetale e lo zucchero. Metà dose mescolatela con una frusta insieme alla crema di marroni, di cui terrete da parte un paio di cucchiai. Ora procediamo all'"assemblaggio": sbriciolate le meringhe e disponetene un cucchiaio sul fondo, distribuite in parti uguali la salsa di cioccolato e la crema di marroni tenuta da parte. Con la tasca da pasticcere o semplicemente con un cucchiaio create lo strato di panna e crema di castagne, ancora qualche meringa sbriciolata poi la panna semplice e la decorazione. L'aggiunta di un po' di panna vegetale vi aiuterà a mantenere "in piedi" la lavorazione con la tasca da pasticcere, in ogni caso nulla vi impedisce di usare solo panna animale fresca. Forse è inutile aggiungere che la tecnica perfetta per la degustazione del dolce è quella di affondare il cucchiaino in verticale nel bicchiere... STEFANIA S. 29 Per le vostre segnalazioni scrivete a: [email protected] redazione “ZONA” 06 33265424 "Non dirò nulla di nuovo e di originale ma di vero e inoppugnabile alle foto e alla realtà di chi voglia visitare la zona. Un quartiere ridotto a parcheggio abusivo. Giovedì 28 ottobre 2010: preparativi e apertura del Festival del Cinema. Tralasciamo il via vai da giorni di auto contromano in Via Gran Bretagna ed il parcheggio da giorni effettuato su una zona attigua al servizio giardini con divieto di fermata. Tralasciamo il normale non pagamento del ticket sulle strisce blu da effettuare fino alle 23 e da anni non effettuato praticamente se non da pochi che non sanno che in realtà nessuno paga. Tralasciamo i carichi e i mezzi da giorni lasciati in divieto di fermata e sui marciapiedi e prati di Via Gran Bretagna, Via Danimarca e Viale De Coubertin. Ma la sera accade il finimondo: impossibile descrivere in maniera tale da rendere la realtà surreale che si presentava agli occhi dei residenti: tre grossi automezzi parcheggiati sul prato all'angolo di Via Gran Bretagna con Viale De Coubertin, chissà come arrivatici dato che da qualche giorno lì sono stati apposti picchetti paramarciapiede, auto e camion sulla strada con divieto di fermata dalla parte dell'Auditorium; auto sui marciapiedi di Viale De Coubertin ove mancavano i paletti; grossi Suv sul prato di Via Danimarca; auto sui prati delle vie limitrofe, auto parcheggiate in curva di strada con divieto di fermata, Via Danimarca. Intervento dei Vigili, fuggi fuggi di alcuni, impavido 30 resistere di altri certi del loro diritto a fare i loro porci comodi. Una domanda sorge e continua a sorgere spontanea: ma a che serve il parcheggio interno all' Auditorium? Una risposta sorgeva spontanea alla mente: se questa è la cultura, se questo è il risultato che dà sulla civiltà dell'intelligenza, se per avere la cultura - io e altri già l'avevamo anche prima del colosso svettante - questo è il prezzo da pagare perché altri festeggino e dimostrino in nome dell'arte e della cultura, ben venga l'ignoranza, alla faccia dell'intelligenza: perché le regole vanno rispettate, anzi più consapevolmente, anche da chi usufruisce della cultura. Un abitante del Villaggio Olimpico Far West "Sono un’insegnante di Educazione Fisica. Insegno nella scuola media di Cesano, e più precisamente a Cesano Borgo. Ancora una volta i miei alunni sono stati presi in giro; ancora per un inverno dovrò fare lezione fuori, nel cortile scolastico, e i mesi invernali sono rigidi a Cesano Borgo. Non si fa Educazione Fisica alle otto di mattina, ci si muove per non morire dal freddo. I politici della XX mi hanno fatto tante promesse in questi anni ma non sono mai state mantenute. Addirittura sulla Gazzetta dello Sport (Settembre e Novembre 2008) è stato scritto che la scuola media di Cesano Borgo avrà la priorità, ripeto la priorità per la costruzione della palestra, o meglio, per la costruzione di una struttura coperta per poter svolgere le lezioni di Educazione Fisica secondo i vigenti programmi ministeriali : ambiente idoneo e non pieno di pericoli (tombini, asfalto disconnesso, angoli vivi). DOV’E’ QUESTA PRIORITA’!!! FATEMI CAPIRE DOV’E’ QUESTA PRIORITA’!!! In questi due anni ho visto Cesano cambiare: illuminazione stradale, strade asfaltate, ultimamente anche il cortile della caserma dell’arma dei carabinieri, fognature insomma lavori di manutenzione, costruzione e ristrutturazione sono all’ordine del giorno. Mi sono venute spontanee queste domande: PERCHE’ i politici della XX ci hanno illuso (i miei alunni e il sottoscritto)? PERCHE’ ci hanno fatto promesse che già sapevano di non poter mantenere? PERCHE’ per il quinto anno consecutivo dobbiamo svolgere le lezioni (i miei alunni e il sottoscritto) in condizioni di estremo disagio? Forse tra qualche anno Cesano Borgo avrà la sua palestra o forse verrà costruita prima una nuova scuola, spero dotata di palestra. Sicuramente quando succederà Fabio Partigiani sarà in un’altra scuola, con la palestra, ad insegnare lo SPORT, i suoi valori e veder crescere i propri alunni con dei sani principi dentro di loro. Qualcuno si domanderà che non è giusto abbandonare i propri alunni e smettere di lottare per ottenere una cosa giusta. Forse è vero. Ma io rispondo che mi sono stancato di prendere freddo, non ne posso più. Ho voglia anch’io di fare le- zione in una palestra!!! e di poter stringere una medaglia d’oro con un mio alunno." F.P. "Gentile Redazione, vi scrivo per segnalarVi la situazione di mala sanità in cui versa la parte iniziale di Via Tieri partendo dalla Cassia. Tale viale è costeggiato sulla sinistra da una lunga "zona verde comunale" che di fatto divide il viale dalla parallela Via S. Camasio, una strada uscita. Ormai da anni tale zona non viene presa in cura dal Comune che, dopo avervi piantato delle ginestre, l'ha lasciata in totale abbandono dando la possibilità a tali piante (notoriamente invasive) di coprirne totalmente l'area. Questa "muraglia" di ginestre ad oggi è: 1 covo di ratti talmente grossi che il mio cane li teme; 2 discarica delle belle persone civili che frequentano la fermata dell'autobus; 3 latrina personale del barbone che presidia l'incrocio con la Cassia tutti i giorni dalle 07 alle 19 (un vero e proprio professionista dell'accattonaggio ma innocuo e mai maleducato); 4 nel periodo estivo diventa una zona ad alto rischio incendi visto l'accumularsi di seccume non pulito. C'è da dire che qualche volta qualche vecchietto volenteroso si è messo a pulire di sua volontà la parte dove si accede a via Camasio ma, paradossalmente, è stato invitato a non intervenire in quanto vi è un servizio comunale preposto.... Mi aiutate a trovarlo questo organo preposto??? e magari an- che a convincerlo che basterebbe un intervento all'anno???? Vi scrivo quindi nella speranza che possiate dare voce a questa situazione... magari qualche lettore "importante" potrà far intervenire chi di dovere... Grazie per l'attenzione portata" A.C. "Buongiorno, sono un vostro assiduo lettore da quando oltre un anno fa mi sono trasferito in zona. Vi faccio innanzitutto i complimenti per l'ottimo lavoro che svolgete e la passione che ci mettete. Ma ora veniamo al dunque per cui vi scrivo; come avrete intuito dall'oggetto dell'email vi vorrei chiedere delucidazioni, se ne avete, o porre in evidenzia, la chiusura di Via della Villa di Livia (Prima Porta). Ormai sono settimane che la strada è chiusa per (dicono) una crepa nel tufo che sovrasta la strada in quel punto. Questa è una voce di quartiere perché di fatto il comune, la municipale, i pompieri, i beni archeologici, insomma chi l'ha chiusa non si sa; non hanno dato nessuna spiegazione. Non esiste segnaletica, non esiste un cartello. Non viene spiegata in alcun modo una strada alternativa. Chi arriva lì si trova la strada sbarrata e arrivederci e grazie. All'inizio era solo transennata la parte di manto stradale "pericolosa". Poi due settimane fa hanno deciso di mettere i new jersey per chiudere la strada, così chi arriva si ritrova direttamente un muro di cemento davanti! Cordiali saluti." Luca M. 5 novembre 2010 di Valeria Pighini Il trend della stagione? Ponchi, cappe e mantelle.. Dalle passerelle preziosi suggerimenti suo capi moda più “in” dei prossimi mesi invernali L e sfilate del Prêt-à-porter l’avevano preannunciato da mesi: il “trend” da assecondare per l’autunno-inverno 2010/2011 sarà uno e uno solo: mantelle, mantelle e ancora mantelle! Per la gioia delle più “pienotte” e di chi brama la comodità ad ogni costo, tornano in auge cappe, “ponchi” e affini. Basta dare un’occhiata in giro per rendersene conto: dalle vetrine dei negozi alla tv passando per i mercatini dell’usato, è una vera e propria invasione! Calde, avvolgenti e dannatamente “glam”, le mantelle hanno conquistato il pubblico delle passerelle milanesi e parigine e ora sono pronte a impossessarsi dei nostri armadi! Irresistibile “musthave” e autentico “passe-partout”, si sposano alla perfezione con qualsiasi “mise” decidiate di sfoggiare. Infatti, se indossate su jeans e pantaloni in pelle regalano un impeccabile tocco di classe; al contrario, se abbinate a tubini, vestiti e tailleur eleganti alleggeriscono il look rendendolo giovanile e frizzante. Chi ama gli Anni Settanta, potrà sbizzarrirsi con modelli ispirati ai Figli dei Fiori: righe, frange e colori sgargianti, mentre le più freddolose sceglieranno con tutta probabilità l’ottimo compromesso costituito dalle cosiddette “cappe-cappotto”, metà mantelle, metà cappotto, ideali se volete essere “in” anche nelle giornate più fredde. Le “fashion-victim” incallite infine non sapranno rinunciare alle mantelle con manica a pipistrello, originali, raffinate, comode, per un appeal intrigante che profuma di mistero e sensualità. E ora, andiamo a curiosare più nel dettaglio tra le proposte dei vari “Guru” della moda . . . Missoni scommette su cappe e “ponchi” dal sapore squisitamente esotico: la donna raccontata dallo stilista è una donna intraprendente, cittadina del mondo, amante dei viaggi e delle avventure, sognatrice e capace di assaporare appieno il gusto magico che deriva dalla sensazionale e disarmante scoperta dell’altro e del diverso: dettagli insoliti, fantasie tribali, un intreccio di culture che si completano e si abbracciano vicendevolmente. Laura Biagiotti punta tutto sul cachemire, sulla lana a trecce e sul “tricot” d’autore, per una collezione che prevede anche morbidissimi “ponchi” nelle sfumature del bianco e dell’avorio, senza dimenticare l’intramontabile fascino del nero. Mantelle anche per Chanel. che sceglie di impreziosire le sue creazioni con inserti raffinati e ri- cami. Il risultato? Veri e propri gioielli d’inverno pronti ad accogliervi nella loro ricca e avvolgente stretta. E per le più giovani, pioggia di mantelle con le nuove linee Motivi, Sisley e Deha, “brand” amatissimi dalle “teen” che già in questo freddo inizio di stagione si danno da fare per accontentare le modaiole più capricciose. La “caccia” è appena cominciata, fatevi sotto ragazze! Attente però agli scivoloni! Infatti, se è vero che cappe e mantelle si adattano ad ogni look, qualche accorgimento è bene seguirlo comunque. Se siete piccoline, fuggite i modelli maxi per non incappare nel fastidioso effetto “strascico nuziale”. Le più alte, invece, evitino le varianti troppo corte, un connubio stonato e decisamente azzardato! Infine, il dettaglio “trendy” che vi farà senz’altro guadagnare punti: un paio di guanti lunghi. In pelle, velluto o pvc, poco importa, il contrasto tra le braccia scoperte e il tessuto del guanto lascerà tutti senza parole! DIRETTORE RESPONSABILE: Nicoletta Liguori DIRETTORE EDITORIALE: Andrea Nardini PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Luca Civita, Eugenia Vailo CASA EDITRICE: editoriale Nartuc s.r.l. SEDE LEGALE: Via Guido D’Arezzo 10 00198 Roma Per la vostra pubblicità: 345.1529651 INFO E CONTATTI REDAZIONE: tel /fax 06.33265424 e-mail [email protected] sito www.settimanalezona.com STAMPA: Ferpenta Editore S.r.l. Via Tiburtina Valeria Km 18,300 snc Guidonia (Rm) Registrazione: Iscrizione al tribunale di Roma N°52/2008 del 14-2-2008
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