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SETTEMBRE 2003 LIBeRI da STRESS! Spedizione in a.p. - 45% -Art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale Genova - € 0,50 TENETEVI FORTE! E’ PARTITA RADIO ZAI.NET LA PRIMA RADIO CHE DA’ VOCE AI GIOVANI REPORTER E sì ragazzi finalmente ci siamo! I nostri tecnici stanno collegando le scuole e sistemando gli ultimi dettagli e poi, entro la fine del mese, si va in onda ...DOVE? Per adesso: IN TOSCANA 24 ore su 24 sulle frequenze di Radio Flash (fm 97.1) affidata alle capaci mani della "Bottega radiofonica dei giovani reporter" IN PIEMONTE E LIGURIA tutti i giorni dalle 12 alle 13 sulle frequenze di Radio Veronica One in collegamento con le "officine radiofoniche piemontesi" IN RETE sul nostro sito www.zai.net/radio RICOMINCIA LA SCUOLA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Il fotosondaggio di Zai.net è realizzato in collaborazione con CHE CONSIGLIO DARESTI AI LETTORI DI ZAI.NET PER CONTENERE IL “TRAUMA DA RIENTRO”? Valeria Durante, 17 anni: La cosa migliore sarebbe iniziare a studiare giorno per giorno senza creare accumuli e… pensare alle vacanze di Natale “ “ Sara Torriaca, 17 anni: Sicuramente prendere tutto con tranquillità, senza iniziare a studiare con ritmi troppo intensi: meglio preservarsi per novembre e febbraio, quando escono le pagelle 3 “ 4 “ Sabrina Vespa, 8 18 anni: Non vi preoccupate troppo, passerà! Sarà dura all’inizio, soprattutto se non siete in quinta perché avete il pensiero che ve ne toccheranno altri ancora 7 Gabriele Daga, 19 anni: Non preoccuparsi più di tanto, ma modificare qualche abitudine: per esempio cominciare ad andare a letto presto la sera e studiare le cose volta per volta Marco Gaido, 17 anni: Provare a mettersi d’impegno fin da subito, senza crearsi accumuli di roba da studiare che poi rovinano l’umore solo a pensarci “ Maria Bologna, 18 anni: Io dò un consiglio a quelli di quinta: stringete i denti, alla fine di quest’anno ci aspetta una nuova vita… “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ Arianna Albanese, 6 19 anni: Non è così pesante, alla fine la scuola è un divertimento, ci sono gli amici. Per quelli che non la vivono in modo positivo consiglio di fare le sei ore di scuola e aspettare il ritorno a casa 5 Francesco Amendola, 18 anni: Mettersi in testa che le vacanze sono finite, ma che presto torneranno anche. Cercare di considerare lo studio in modo positivo Alessandro Glorioso, 19 anni: Cercare di ripensare agli errori commessi durante l’anno o gli anni passati e vivere i primi giorni con tranquillità, cominciando a studiare senza strafare 9 “ Edoardo Borreani, 19 anni: Bisogna cercare i lati positivi, per esempio il fatto che si rivedono gli amici e qualche professore simpatico “ “ “ “ “ 12 11 Emanuela Iannone, 16 17 anni: Forse non sarà un grosso trauma, dal momento che i prof non ci caricano subito con compiti e interrogazioni, meglio studiare giorno per giorno Sonia Loberto, Valentina Marchesin, 18 anni: 18 anni: Non impegnarsi Il primo giorno è uno subito all’inizio, ma come tanti! Anzi non dosare bene l’impegno, hai la preoccupazione di studiare sì volta per compiti in classe e volta, ma senza strafare: interrogazioni… L’ideale basta quel po’ che ti fa sarebbe far finta che andare avanti senza siano tutti così! troppi problemi 2 1 15 Ignazio Modolo, 19 anni: Leggere molto e ascoltare buona musica. In generale tenersi aggiornati sull’attualità, leggere molto anche i giornali “ “ “ “ 10 “ “ Daniele Sasia, Lorenzo Zeta, 14 13 19 anni: 18 anni: Continuare Il primo giorno è sicuramente a curare i difficile per tutti, ma non propri hobbies è un problema poi così inserendovi grave: lo studio non sarà gradualmente lo studio; subito troppo intenso e consiglio di leggere poi le prime settimane ci tanti libri, magari di serviranno a riabituarci Paulo Coelho gradualmente “ “ “ Con “ “ le opinioni di noi giovani anche sui grandi quotidiani nazionali “ INCHIESTA MUSICA 26 3 QUALI PERIFERIE? Viaggio nella zona 4 di Milano per scoprire quello che i media non dicono JANIS JOPLIN: LEGGENDA ANNI ‘60 ...l’interpretazione dei Supershock in occasione di una rassegna sulla tossicodipendenza MUSICA VI PRESENTIAMO LE VIBRAZIONI La rivelazione musicale dell’anno FACCE DA ZAI.NET Che consiglio daresti ai lettori di Zai.net per contenere il trauma da rientro? PSICO 52 VOGLIO UN FISICO BESTIALE! Intervista alla scrittice Fabiola De Clercq INCHIESTA CARO LIBRO, MA QUANTO SEI CARO! Consigli per non rimanere in mutande... 48 14 29 10 INCHIESTA AIUTO, RICOMINCIA LA SCUOLA Vademecum per limitare i danni alle prime interrogazioni VIVAIO CREATIVO FUMETTO “Uomini e topi” Comincia la saga di Cloud City... ATTUALITA’ FEDERALISMO SCOLASTICO: ECCO COSA NE 18 PENSIAMO Le opinioni di noi giovani secondo un recente sondaggio RIFLETTORI SU 40 LICEO MONTESSORI: bando all’abbuffata di nozioni REGIONE LOMBARDIA 44 45 DISABILITA’ E SCUOLA: Riprendiamo il dialogo STUDENTI COME GLI ALTRI? Visita al Liceo Kandinskj di Milano “NELLA LISTA DEI WANTED” Canto rap 59 58 REDAZIONE SOCIALE “VENGO DA LONTANO… STUDIO QUI” DIARIO UNICEF: L’esperienza di un giovane protagonista 46 47 ARTE E FOTOGRAFIA E’ DI SCENA LA NATURA “I Paesaggi della Biodiversità” presentati dalla X Biennale internazionale di Fotografia 20 a giugno a settembre. Un quarto di anno. Tre mesi. Novanta giorni. Troppo poco! Giugno non si considera, è un mese di vacanza incompleto perché viene mangiucchiato dalle ultime interrogazioni, dagli scrutini e dagli esiti finali. Luglio conta poco perché serve per smaltire lo stress accumulato durante tutto l’anno, dimenticare le facce dispotiche dei professori e liberarsi dalle pressioni dei genitori. Agosto è il mese dei falò sulla spiaggia, dello scambio di sguardi, degli inseguimenti del tizio con i capelli a spazzola che fa windsurf... troppo figo. Ma proprio quando sembra che le vacanze stiano prendendo una piega interessante, perché il tipo ci ha sorriso, ecco che il tempo è scaduto. Arriva Settembre. Il tragico Settembre. Sinonimo di ritorno a scuola, compiti non fatti, addio agli amici conosciuti, scambio di numeri di cellulare, abbandono dell’amorazzo estivo che abita lontanissimo. D LE VACANZE SONO GIÀ FINITE? NON È POSSIBILE! DOPO AVERLE ASPETTATE TUTTO L’ANNO SI DISSOLVONO COME UNA BOLLA DI SAPONE PROPRIO SUL PIÙ BELLO. NO PANIC, ECCO L’AIUTO: I CONSIGLI DI ZAI.NET PER CONTENERE I TRAUMI DA RIENTRO. A I U T O, ricomicia la S C U O L A !!! Ma tutto questo perché? Dov’è finito quel paese fantastico in cui non esistono le scuole, non si deve studiare, non sono stati inventati i compiti a casa e ci si diverte allegramente tutto il giorno, senza obblighi o doveri? In cui i professori sono categorie in estinzione e comunque innocue perché non dotate di registro e in cui i libri servono per il camino? Nell’attesa che qualcuno lo trovi e comunichi agli altri l’indirizzo (voi di Zai.net sarete i primi ad essere informati su orari di apertura, mezzi di trasporto, tempi di raggiungimento e costi) ecco qualche consiglio per non farsi soffocare inutilmente dallo stress. Come affrontare al meglio il rientro dalle vacanze cercando si ridurre al minimo i traumi? Innanzitutto respirate profondamente. Non basta? Allora continuate a leggere. Problema compiti. Sono una dura realtà, ma perché farsi affliggere? Basta concentrarli tutti al mattino o al pomeriggio in modo da avere il resto della giornata libero. 12 Incubo professori. Anche loro sono esseri umani (anche se a volte non sembra). Provate a guardarli con occhi diversi... magari serve. Lontananza amici o ragazzo/a: la distanza è pesante da sopportare ma potete organizzare qualche week-end per rivedervi. Il gioco di sguardi e’ rimasto interrotto? Superate la timidezza, che non vi ha portato da nessuna parte, e chiedete il numero di telefono a conoscenti comuni. E’ fondamentale, però, che sfoderiate tutto l’ottimismo di cui disponete e che vi impegniate a vedere colorato di rosa anche ciò che vi sembra nero. Anche la scuola ha i suoi lati positivi. Non ne trovate nessuno? Sforzatevi di più e... in bocca al lupo! Simonetta Mitola 13 se lo scorrere della penna sul registro scatena già malumori nei più spensierati e ansie negli emotivi da eterno senso di colpa, ecco qualche dritta per sopravvivere almeno fino alla fine del primo quadrimestre. E Si può cominciare, ad esempio, cercando di ottimizzare al massimo il tempo dedicato allo studio evitando distrazioni che possano compromettere la concentrazione (musica a volume troppo alto, oggettini spalmati qua e là per la stanza…). (1) Per prepararsi ad un’interrogazione è sempre bene leggere attentamente il testo che si ha davanti, sottolineare le parti che sembrano più importanti e alla fine di ogni capitolo rileggere le parti sottolineate. (2) S O SP R I M A I N T E R R O G A Z I O NE V A D E M E C U M ESSERE AL : P E R TOP Dopo si può “interrogare” in maniera critica quello che si è appena “imparato” chiedendosi qual è lo scopo di quel paragrafo: per esempio, se stiamo leggendo notizie sulla vita di un autore, ci renderemo conto che alcune cose sono assolutamente importanti, mentre su altre si può sorvolare. (3) Sarebbe opportuno segnare accanto ad ogni paragrafo parole-chiavi o frasi-concetto: esse riusciranno di vitale importanza al momento del ripasso veloce. Si può poi provare a motivare con degli stati d’animo le cose che si sono apprese, legarle il più possibile alle nostre esperienze. Per molti è fruttuoso l’esercizio della schematizzazione su fogli o quaderni a parte, usando colori diversi a proposito di concetti, argomenti e date. (4) E’ inevitabile accusare una certa stanchezza mentre si studia: anche la concentrazione ha i suoi tempi, che devono essere rispettati. Meglio ogni tanto concedersi qualche quarto d’ora di assoluta libertà, magari chiudendo gli occhi e creando un sottofondo musicale gradito e confortevole. Quando si ritorna sul libro, poi, ci si può chiedere velocemente qual è l’ultimo concetto che si è studiato; se si nota qualche difficoltà, subito buttare l’occhio indietro alle parti sottolineate o agli appunti laterali. (5) 14 Dopo aver letto uno o due capitoli, conviene simulare una vera e propria interrogazione e cercare di spiegare ad alta voce ciò che si è letto. Il metodo di sintetizzare i singoli paragrafi è sicuramente valido ma va abbinato a un’esposizione più generale, in modo che risultino evidenti i collegamenti tra un paragrafo e l’altro. (6) Fermo restando che il metodo di studio rimane una delle cose più personali, rimane tuttavia altamente improbabile che dopo aver seguito in linea di massima questi consigli si corra il rischio di fare “scena muta”. Non ci resta che farvi il nostro inboccallupo... QUALCHE CONSIGLIO PER NON RIMETTERCI IL FISICO... Mentre si studia bisogna fare molta attenzione alla luce, che deve sempre essere sufficiente ad illuminare bene ciò che è scritto. Gli oculisti spesso consigliano di esporsi alla luce diretta del sole e, soprattutto nel caso della luce artificiale, di fare attenzione a che non si creino coni d’ombra sul testo che si ha davanti. Per quanto riguarda la posizione del libro, esso dovrebbe essere inclinato davanti a chi studia in modo che questi non lo veda completamente steso sul piano della scrivania. Attenzione anche al modo in cui si sta seduti: in linea di massima conviene il più possibile dimenticare schiene curve, gambe per aria, e altre cose simili. Il modo più opportuno, consigliano gli esperti, è stare seduti su una sedia che abbia lo schienale leggermente inclinato in avanti per diminuire il carico del disco lombare e rispettare la fisiologia delle curve lombari. Un altro errore comune è abusare dello studio a letto: la colonna vertebrale si inarca in modo innaturale e preme troppo sulla parte posteriore, accentuando i problemi di lordosi. Ma ecco una soluzione che rischia di diventare la panacea di tutti i mali: fare ogni tanto un po’ di stretching e sgranchirsi le gambe camminando un po’ almeno ogni ora. La Redazione 15 C A R O L I B m a quanto sei ALLA FACCIA DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, CHE HA FISSATO UN TETTO MASSIMO DI SPESA, I LIBRI SCELTI DAGLI INSEGNANTI SUPERANO I LIMITI STABILITI, A VOLTE DEL 50%. EPPURE NOI STUDENTI POTREMMO INTERVENIRE NELLA SCELTA, MA SIAMO IN POCHI A SAPERLO. R O, CARO ? na classe su tre, in media il 38%, ha superato i limiti ministeriali, con un incremento di tre punti in percentuale rispetto all’anno scorso. Quest’anno, per i libri, le nostre famiglie hanno sborsato più di 500 euro per ogni figlio, quasi il 5% in più rispetto al 2002. Questo è quanto emerge da un’indagine condotta dall’associazione “Altroconsumo” su 175 classi di Milano e Roma. In alcuni casi il superamento dei limiti è stato di una ventina di euro, in altri casi si è superato il costo previsto del 50%. E’ il caso della quarta ginnasio, sezione C, del liceo Parini di Milano, che ha stilato una lista di libri per un ammontare di 472,05 euro contro i 317 euro previsti U dall’ordinanza ministeriale. Uno sforamento di 155,05 euro, alias 300.000 delle vecchie lire. Il preside dell’istituto ha precisato che il superamento è avvenuto nelle classi sperimentali previste dal progetto Brocca, in cui si studiano anche diritto ed economia. Il costo dei due manuali presenti nell’elenco, però, ammonta soltanto a 22,50 euro… Il Ministero dichiara, intanto, di non ammettere aumenti o deroghe ai tetti indicati l’anno scorso, e non accetta che il costo della riforma sia scaricato sulle famiglie. Precisa inoltre che le spese eccedenti potrebbero essere recuperate negli anni successivi. LA SCUOLA, UN LUSSO PER RICCHI? La situazione è preoccupante. L’Italia è l’unico paese in cui l’obbligo scolastico non è stato innalzato come, invece, avevano lasciato sperare precedenti ipotesi di riforma della scuola. Non esistendo, poi, una politica fiscale proporzionale al reddito, le famiglie meno abbienti sono costrette a decidere per un tipo di scuola piuttosto che per un altro, o addirittura a scegliere di non fare proseguire gli studi, in base ai costi di iscrizione e frequenza. Il problema del caro libri va risolto alla radice, facendo sì che gli organi di tutela esistenti, quali l’“Osservatorio sui libri di testo” (inattivo da due anni) istituito presso il MIUR, vengano nuovamente convocati e svolgano i necessari controlli sulla politica dei prezzi delle case editrici, attualmente incontrollata. E’ necessario riattivare i finanziamenti alle Al liceo scuole pubbliche, danneggiate dalle politiclassico "Dettoche regionali volte a dirottare i soldi verso le scuole private, e costrette a chieri" di Cagliari, gli dere contributi sempre più onerosi ai gestudenti hanno attuato una protesta nitori per mantenere inalterati i livelli di singolare: hanno appeso mutande ed inofferta di istruzione. Inoltre, la riduzione drastica di finandumenti intimi alle finestre e lungo il ziamenti agli Enti Locali, da parte del perimetro dell'istituto. La metafora e’ Governo, potrebbe portare ad un innalevidente: lo Stato ha lasciato in zamento dei prezzi di mense ed altri sermutande loro e le loro famiglie, vizi che, oltre ai libri e al kit del perfetto studente (zaino, diario, penne e quaderni che incontrano grandi diffisuper-firmati) graverebbero in maniera davcolta’ nel mantenerli vero eccessiva sulle famiglie. Soprattutto su agli studi. quelle prolifiche. Studenti in mutande per il caro-scuola. 16 17 CONSIGLI PER IL RISPARMIO Comprare i libri usati garantisce un risparmio del 50% sui libri delle medie inferiori e dal 30 al 40% su tutti gli altri. Questo è quanto divulgato dai negozianti di libri usati, in polemica con le case editrici che ogni anno introducono ristampe che di “nuovo” hanno solo la copertina. Una truffa editoriale o un tentativo di ovviare al danneggiamento della vendita dell’usato? La politica adottata delle stesure limitate in base alle richieste, assicura alle case editrici le vendite e le tutela dalle giacenze in magazzino. L’aumento dei prezzi, inoltre, è dovuto alla prassi diffusa di suddividere i testi in fascicoli: mentre prima l’antologia di letteratura italiana veniva suddivisa in base ai secoli (Ottocento, Novecento), adesso i fascicoli sono dedicati a periodi storici più brevi. Tale divisione riduce il problema del peso dei libri all’interno degli zaini, ma aggrava il peso economico a carico delle famiglie. LIBRO ELETTRONICO E LIBRO “LIBERO” Alcuni politici hanno formulato proposte innovative per fare fronte al problema dei libri. La prima riguarda il libro elettronico che aumenterebbe il livello di preparazione informatica degli studenti e garantirebbe il diritto allo studio a tutti. I libri, infatti, si scaricherebbero dalla rete a basso costo. I vantaggi sarebbero: facile consultazione, durata illimitata e costi contenuti (a parte l’investimento iniziale comunque ridotto). Un’altra proposta riguarda la libertà di scelta dei libri per cui ogni studente potrebbe deci- 18 dere autonomamente quali testi acquistare, sulla base di criteri personali. Tale proposta contribuirebbe a sviluppare la capacità critica e favorirebbe il dibattito e il confronto all’interno delle classi. Risolverebbe inoltre il problema della truffa editoriale e della faziosità dei libri di testo. LE PROTESTE DELLE ASSOCIAZIONI L’Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) invita i genitori a segnalare gli istituti ed i libri di testo fuori norma e a non acquistare i libri troppo cari. Propone inoltre che questi, come già avviene per i farmaci generici, si possano automaticamente e liberamente sostituire con i testi equivalenti che rientrano nei tetti di spesa stabiliti. Diffida il Ministero dell’Istruzione ed i Provveditori agli studi perché facciano rispettare i tetti da loro stessi fissati ed annuncia che saranno denunciati alle Procure delle Repubbliche tutte le scuole e le case editrici che si ostineranno a fissare i prezzi illegali, violando l’ordine dell’Autorità. MA IL MINISTERO NON CONTROLLA? In seguito alla denuncia di Altroconsumo, alcune scuole hanno revisionato la lista di testi scelti, ma le istituzioni non hanno messo in atto iniziative sistematiche di monitoraggio e controllo del rispetto dei budget stabiliti. Si auspica però che il ministero e l’associazione italiana degli editori (AIE) diffondano i dati relativi alle classi che hanno supe- rato il budget previsto e che il Ministro Moratti invii una circolare ai presidi affinché convochino i consigli di quelle classi che non hanno rispettato i limiti fissati. Anche i genitori possono chiedere ai presidi la convocazione del consiglio di classe per rivalutare la scelta dei testi, se il loro costo ha superato il budget fissato. A noi di Zai.net sembra inoltre preoccupante la tendenza italiana, emersa da una recente indagine, volta a risparmiare sulle spese per l’istruzione privilegiando i beni di consumo (abbigliamento, ristoranti, tecnologia). Non bisognerebbe dimenticare che l’istruzione costituisce un nucleo centrale per lo sviluppo della persona e, di conseguenza, dell’intero paese e sarebbe necessario che funzionasse meglio. Simonetta Mitola I LIMITI DI SPESA ( ) (fissati dal Ministero dell’Istruzione per l’anno 2003/2004, valori in euro): 1^ media 2^ media 3^ media L. Classico L. Socio Psico Pedagogico L. Scientifico L. Linguistico Ist. Prof. Agricol. Amb. Ist. Prof. Serv. Ec. Az. Ist. Prof. Serv. Pubbl. Ist. Prof. Servizi Sociali Ist. Prof. Serv: Alberg. E Rist. Ist. Prof. Ind. E Artigianato Istituto d’Arte L. Artistico Ist. Tec. Agrario Ist. Tec, Aeronautico Ist. Tec. Commerciale Ist. Tec. Per. Az. Corr. Lin. Est. Ist. Tec. Attività Sociali Ist. Tec: Industriale Ist. Tec: Nautico Ist. Tec. Geometri Ist. Tec. Turismo 108 124 317 299 303 304 247 204 204 198 243 214 273 235 257 225 245 245 251 254 264 253 279 280 Qualche approfondimento Quali devono essere le caratteristiche dei nostri libri? I libri di testo devono: presentare contenuti propri di ogni insegnamento, evidenziando anche i nessi e i collegamenti con altre discipline; utilizzare un linguaggio coerente con l’età dei destinatari ed essere comprensibili; contenere l’indicazione bibliografica, per permettere eventuali approfondimenti e le indicazioni riguardo a impostazione e metodologia; dichiarare i prerequisiti necessari agli studenti per una completa fruizione dello strumento didattico, nonché gli obiettivi di apprendimento che il libro stesso si prefigge e i criteri per eventuali verifiche. La presenza di un glossario è sicuramente importante perché aiuta a comprendere il significato dei termini di uso meno frequente utilizzati nel testo. Devono inoltre contenere le indicazioni di carattere generale, relative ad esempio al numero delle pagine e al formato del volume. Che cos’è il buono scuola? Lo Stato ha istituito un fondo di 18 milioni di euro per l’anno 2003/2004 per aiutare le famiglie con un reddito basso a sostenere le spese relative all’istruzione dei figli. La richiesta va presentata ai singoli istituti che informeranno le famiglie sulle modalità e condizioni per l’accesso. Il bonus può essere richiesto per tutte le classi della scuola media inferiore e per la prima classe della media superiore. A ogni studente verrebbe dato dallo stato un buono del valore di 8 milioni di lire (4 mila ¤ circa) equivalente al costo medio annuo di uno studente in una scuola statale, che la famiglia può decidere di spendere per l’educazione del proprio figlio o in una scuola statale o non statale paritaria (che rispetti cioè certi standard di insegnamento stabiliti dal ministero). In questo modo anche i meno abbienti possono permettersi di frequentare una scuola non statale. 19 F E D E R A L I S M O S C O L A S T I C O : ecco cosa ne pensiamo L’IPOTESI CHE LE SCUOLE VENGANO GESTITE ED ORGANIZZATE DIRETTAMENTE DALLE REGIONI È UN TEMA SPESSO AL CENTRO DELLE DISCUSSIONI DEI POLITICI E CAPITA, PERCIÒ, CHE SALTI DI FREQUENTE ANCHE ALLA RIBALTA DEI QUOTIDIANI. MA QUASI SEMPRE GLI ORDINI DEL GIORNO TRALASCIANO DI DOMANDARSI QUALI SIANO I PARERI A RIGUARDO DEI DIRETTI INTERESSATI, CIOÈ GLI STUDENTI. er rispondere a questo interrogativo la fondazione di ricerca “Istituto Carlo Cattaneo” di Bologna, su indirizzo dell’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, ha realizzato una ricerca su “Giovani, istituzioni e identità nazionale”; Essa ha indagato su cosa pensano i giovani del federalismo e su come giudicano la capacità delle loro Regioni di gestire i problemi che riguardano la scuola. Dai dati si ricava che, per esempio, i giovani del Sud apprezzano il federalismo ma non P sono convinti che la propria regione sia veramente capace di gestirlo. All’opposto i giovani del Nord, che nutrono una grande fiducia nelle istituzioni locali e nella loro capacità di realizzare la riforma federalista. Emergono, quindi, alcune tendenze interessanti, che meritano di essere analizzate più nel dettaglio. una riforma federalista possa compromettere l’attuale assetto. In Campania e Calabria, infine, si registrano giudizi particolarmente negativi sulle competenze dell’istituzione regionale, in concomitanza però con giudizi relativamente favorevoli per il federalismo scolastico. DA NORD A SUD... DIAMO I NUMERI... Si registrano anche differenze territoriali nella valutazione del federalismo scolastico: quest’ultimo piace soprattutto al Nord-Ovest, dove la differenza fra favorevoli e contrari ammonta addirittura a 37,5 punti percenIndipendentemente da come la pensi sul federalismo tuali (in particolare i scolastico, pensi che la tua Regione sia più capace o sostenitori più conmeno capace di gestire le scuole rispetto alle altre vinti del federalismo Regioni? scolastico risultano D. C. B. A. essere i giovani lombardi: +44,6 punti). Non Totale Egualmente Meno Più A-C so capace capace capace Riportiamo di seguito le domande che sono state rivolte ai giovani di tutta Italia e di fianco i risultati in percentuale delle loro risposte: Nel complesso 19,5 41,2 27,8 Nord-Ovest 33,4 42,2 12,7 Nord-Est 30,2 39,5 14,4 Centro 19,1 42,9 25,4 8,9 40,5 40,9 Sud e Isole È interessante sottolineare come la capacità attribuita alla propria Regione di gestirsi bene in un contesto di federalismo scolastico non sia stata determinante per il giudizio nei confronti di quest’ultimo. Nel Meridione, infatti, i giovani non sono molto fiduciosi nelle proprie Regioni, ma non per questo si sono dichiarati contrari al federalismo scolastico. In Lombardia, invece, dove si rileva un forte sostegno per il federalismo, è altrettanto radicata la convinzione nella capacità della Regione di gestirlo. Un caso anomalo è rappresentato, tuttavia, dal TrentinoAlto Adige (o meglio dalle due province autonome che lo costituiscono), dove i giovani sembrano consapevoli del fatto di partecipare a un sistema formativo che già gode di parecchia autonomia e forse temono che 11,6 100 –8,3 11,7 100 +20,7 Ai giovani si è anche chiesto di esprimere un parere com15,8 100 +15,8 parativo sulla capa12,6 100 –6,3 cità della propria 9,6 100 –32,0 Regione (rispetto alle altre) di gestire le scuole. Nel complesso, il 41,2% degli intervistati ritiene che la propria Regione sia egualmente capace delle altre, e l’11,6% dichiara di non essere in grado di formulare un giudizio. Fra i rimanenti intervistati, sono più numerosi coloro che ritengono la propria Regione meno capace (27,8%) rispetto a coloro che invece risiedono in una Regione che giudicano più capace (19,5%). A differenza di quanto osservato in relazione ai giudizi sul federalismo scolastico, le opinioni sulle capacità delle Regioni non sembrano dipendere dalla carriera formativa degli intervistati: si registra più o meno lo stesso profilo di risposta fra studenti e lavoratori, fra liceali e frequentanti di istituti tecnici e professionali. La Redazione Questi i dati raccolti dalla fondazione “Carlo Cattaneo”; per cono scere le vostre opinioni, vi aspettiamo nel forum di www.zai.net. E ’ d i s c e n a Nello scatto dei grandi artisti della X Biennale Internazionale di Fotografia un percorso per conoscere “I Paesaggi della Biodiversità”. Si chiama così la sezione della mostra - inaugurata il 10 settembre a Torino e aperta fino al 19 ottobre (Via Avogadro, 4) - che raccoglie le fotografie di Pablo Balbontìn Arenas, di Franca Chiono e di Michele Dantini sui temi che riguardano il la n a t u r a futuro del nostro pianeta, dalle strategie di conservazione alla tutela del paesaggio e del mondo animale. Nell’ambito della Biennale è stato presentato un concorso fotografico, indirizzato alle scuole di tutti i livelli, col patrocinio del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio. Info sui siti: www.fif.arte2000.net; www.focus.it/biodiversità 23 Rispondete alle seguenti questioni, sommate i punti ottenuti, e “affrontate” la vostra situazione... IL RIENTRO DALLE VACANZE ESTIVE E’ PESANTE, SCOPRI QUANTO CON IL TEST: IMPATTO DEVASTANTE b) COME HAI RISPOSTO AI NUOVI ORARI?: 1) benissimo: alle nove, dopo la prima ora, mi alzo dal banco e vado a fare colazione, al secondo cambio d’ora mi lavo i denti e mi vesto… 2) mi abituerò sicuramente (mi sono alzato alle 6.45 per tutto luglio-agosto, anche se andavo a dormire alle 7 e 20 del mattino). 3) mi sono tenuto in allenamento: ogni tanto mi alzavo alle sette, litigavo per entrare in bagno, poi guardavo tutto il divertente programma Unomattinaestate prendendo appunti sulle ricette… 24 c) COME HAI VISSUTO IL RINNOVATO INCONTRO MATTUTINO CON GLI AFFOLLATI MEZZI PUBBLICI? 1) ottimamente: mi hanno fregato zaino, cellulare e perfino il biglietto mensile (o forse l’ho dimenticato nella timbratrice?) 2) non avendo ancora libri a sufficienza, per poter farmi largo a zainate ho dovuto zavorrarlo con un mattone. 3) non l’ho vissuto perché mi sono addormentato sulla panchina della fermata. c d e f G 3 1 3 1 3 3 2) 3 1 5 5 3 1 1 3) 1 5 3 1 5 5 5 (1) Nausea, inappetenza, astenia, insonnia; e già prima di aver toccato un banco, per non dire una cattedra. Unica consolazione: tutto scorre; tra un “po’” (che puo’ essere un “po’” assai lungo) sarà Natale e di li’ a giugno si sa, con il disgelo il tempo vola. a) L’ULTIMO GIORNO DI VACANZA: 1) ultimo bagno, gita, cazzeggio, dormita… 2) comprare libri, diario, penne: è già stressante prima di ricominciare. 3) NNNNOOOOOoooooo!!! b d) LA COSA PIU’ TRAUMATICA DELL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO: 1) la levataccia 2) la matematica 3) la scuola e) IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA: 1) freddo, buio, pioggia. 2) cioccolata calda, amici, banchi. 3) conoscere, cambiare, crescere. INCIDENTE DI PERCORSO (2) Sei conscio che si soffre l’ultimo dì di vacanza e dal secondo-terzo giorno di scuola, perché il primo mattino fa quasi piacere e pesa poco a livello di sonno, il mattino successivo inizia la sagra delle Zampe di Gallina e il festival dello Sbadiglio. Sei rassegnato al tuo destino, e lo prendi con un certo stoicismo. Da 27 a 35 punti R I T O R N A N O... Da 17 a 26 punti V O L T E Da 7 a 16 punti ... A io g g te n a pu 1) 5 ATTERRAGGIO MORBIDO (3) Dire che l’estate aveva smesso di riservare sorprese è eccessivo, però la scuola, che un luogo di conoscenza (delle lettere, della mate, ma anche del compagna/o di banco…), non è proprio del tutto da buttare. f) SETTEMBRE: 1) fine dell’estate, delle vacanze. 2) inizio dell’inverno, della scuola. 3) si cambia classe, e quindi si sta per cambiare un po’ anche noi. g) TI MANCHERA’ DI PIU’: 1) gli amici “estivi”. 2) la libertà . 3) mettere i pantaloncini corti, che all’uscita da scuola ci sono ancora seimila gradi. Marco Bazzica, 21 anni Genova il tuo profilo 25 Janis Joplin La leggenda anni ‘60 REDAZIONE MUSICALE Le Vibrazioni La rivelazione musicale dell’anno J J A N I S OPLIN, leggenda anni ‘60 AMAVA LA VITA SPERICOLATA. IN OCCASIONE DI UNA RASSEGNA CENTRATA SUL TEMA DELLA TOSSICODIPENDENZA, I SUPERSHOCK TENTANO L'ESPERIENZA DEL BLUES E PARTECIPANO A UNO SPETTACOLO SULLA GRANDE CANTANTE JANIS JOPLIN. IN ATTESA DELL’USCITA DI UN FILM SU DI LEI, A HOLLYWOOD. L a proposta era di portare in scena Janis Joplin e noi dovevamo interpretarne la band: i Big Bro- thers! Una bella sfida. Sicuramente non potevamo trasformarci nei Big Brothers, questo l’avevamo capito sin da subito: noi facciamo indie-rock e non avevamo mai intrapreso la strada del blues; poi siamo 3 elementi (basso, chitarra e batteria) mentre i Big Brothers avevano una seconda chitarra e una tastiera in più. Ma lo spettacolo - che si è tenuto nel corso della rassegna “Monteciorock” a Montecchio (VI) nel mese di settembre - per come era stato concepito, era una libera interpretazione biografica che ricostruiva la vita e la morte di Janis Joplin in una chiave di lettura contemporanea. Un tentativo innovativo e originale di riportare in scena gli anni, il suono, l’ambiente dell’epoca. Allora ci abbiamo provato, cercando di entrare nello spirito del tempo ma mettendoci del nostro… il risultato è stato un bluesrock con sonorità contemporanee. 28 Janis Joplin Supershock UN TUFFO NEL MONDO DEGLI ANNI ‘60 Quello che ci veniva richiesto non era di fare delle “cover”, ma di entrare nel mondo di quegli anni, di conoscere Janis Joplin. Per prepararci non abbiamo solo studiato i brani, ma abbiamo ascoltato molta musica del tempo, guardato filmati, interviste e concerti per conoscere meglio l’epoca e Janis Joplin. Partendo dagli studi fatti dall’autrice Elena Pugliese e dall’attrice Maria Grazia Solano abbiamo conosciuto Janis Joplin sotto un aspetto più intimo, osservandone anche l’evoluzione fisica: da ragazzina emozionata e fragile a donna aggressiva e consumata dalla droga. Essendo abituati a fare musica composta da noi, l’esperienza di suonare pezzi di altri ci ha fatto scoprire sonorità e potenzialità nuove dei nostri strumenti. FUSIONE DI MUSICA E TEATRO Lo spettacolo che abbiamo allestito è originale anche perché unisce musica e teatro. A noi era sempre piaciuta l’idea di preparare uno spettacolo più completo di un concerto perché siamo convinti che la contaminazione tra le singole discipline sia il futuro dell’arte. Ci siamo posti il problema di rivolgerci ad un pubblico più complesso di quello che solitamente viene ai nostri concerti. La differenza non consiste tanto nell’età o nella differente estrazione culturale, ma in un differente rapporto che ogni spettatore instaura con lo spazio. A teatro il pubblico sta seduto e c’è un netto distacco fra palco e platea. Il sipario impedisce una preliminare interazione tra pubblico e artista e la trasmissione di suoni e immagini non viene amplificata o eccitata come in un concerto. Il pubblico è catturato da un’attenzione di tipo contemplativo che non ne condiziona l’emozione ma l’istintiva reazione. 29 Le L’ULTIMO CONCERTO DI JANIS RIVIVE SUL PALCO Lo spettacolo non vuole narrare una leggenda, ma gli anni gloriosi e turbolenti di una ragazza americana che, meglio di chiunque altro, ha dato voce a speranze, delusioni e al coraggio di un’intera generazione. Abbiamo provato a replicare il suo ultimo concerto a Port Arthur, il suo paese d’origine e, prendendo spunto dalla sua abitudine a conversare con il pubblico, abbiamo alternato brani originali, cantati e interpretati dal vivo, a monologhi graffianti. Ne è emerso un ritratto appassionato e carico della grandezza di Janis, che da quella fatidica domenica del 4 ottobre 1970, in cui è morta per overdose, non ha mai perso di forza e attualità. 30 CHI E’ JANIS JOPLIN? CHI E’ JANIS JOPLIN? CHI E’ JANIS JOPLIN? CHI E’ JANIS JOPLIN? CHI E’ JANIS JOPLIN? Supershock E’ la leggendaria rock-blues star della Controcultura anni Sessanta. Nasce nel 1943 a Port Arthur (Texas), ma la sua patria e’ stata San Francisco. Li’ Janis diventa una delle piu’ atipiche rock’n’roll star che si ricordino. La sua voce era carta vetrata, implorazione disperata, cosmica richiesta di affetti, difficolta’ di vivere. Lei viveva solo quando cantava. Per questo aveva paura che la voce l’abbandonasse, rimanendo priva dell’unica arma con la quale era in grado di affrontare il mondo. Il suo primo gruppo furono i “The Big Brother & The Holding Co.” Amava bere, fumare e drogarsi. Molto. A soli 27 anni viene trovata riversa per terra nella sua camera, morta per overdose. E’ considerata la Jimmy Hendrix al femminile ed e’ stata la portavoce di tutte le speranze e le delusioni della generazione americana anni ‘70. LA NASCITA V I B R A Z I O N I Il gruppo si forma a Milano nel marzo 1999 ma si dedica al progetto “Le Vibrazioni” in modo continuo e assiduo solo da poco più di un anno. Durante questo periodo la band incontra tutti i problemi che deve suALESSANDRO DEIDDA - 11/01/76 perare un emergente per farsi notaBatteria re, ogni volta che bussavano alla porta di una casa discografica la riFRANCESCO SARCINA - 30/10/76 sposta era sempre la stessa: ”non ci interessa”. Voce/Chitarra E’ così che i membri del gruppo, convinti della qualità delle canzoni MARCO "GARRINCHA" CASTELLANI - 25/12/78 composte, hanno cercato in mille Basso modi i finanziamenti necessari per auto produrre un lavoro che fosse il STEFANO VERDERI - 22/08/74 più possibile professionale. Ecco Chitarra/Tastiere così che “le Vibrazioni” si rivolgono a varie banche fino a quando un direttore non si entusiasma al progetto e concede il denaro necessario per poter incidere i pezzi che intanto il gruppo aveva composto, arrangiato e suonato in lunghe ore in sala prove. 4 RAGAZZI QUALUNQUE DIVENTANO LA RIVELAZIONE DEGLI ULTIMI MESI, ANCHE SENZA LE GRANDI CASE DISCOGRAFICHE... IL VIDEO Le Vibrazioni Per usare le parole di Francesco: “fare il video è stato come per un cuoco fare un soufflè, o viene o non viene. E questo è tutto!” Come per la registrazione del disco, la mancanza dei fondi necessari per girare un video “convenzionale” ha spinto Le Vibrazioni alla ricerca di un’idea originale e accattivante che potesse essere messa in pratica con un modesto budget. Ecco allora che si decide di girare il video in un solo piano sequenza, cioè senza mai stoppare le riprese della camera così che il video risulta come una sola scena senza tagli. Questa tecnica però presentava degli inconvenienti che la band ha superato brillantemente. Tutti gli attori del cast e i componenti stessi del gruppo dovevano infatti essere sincronizzati al secondo per fare la cosa giusta al momento giusto e comparire e sparire dal campo di ripresa senza sbagliare. La sceneggiatura è molto semplice: la telecamera segue una ragazza nel percorso da casa al locale dove le vibrazioni suonano davanti ad un gruppo di persone. Durante il percorso questa ragazza (la Giulia a cui è dedicata la canzone) incontra “casualmente” i vari membri del gruppo travestiti da persone normali. Ecco allora che i musicisti passano davanti alla telecamera, e, appena escono dalla ripresa, corrono ad imbracciare gli strumenti sul palco per essere pronti a suonare. Il tutto in 3 minuti e 23 secondi! 32 Altra particolarità del video sta nel fatto che ne sono state girate 2 versioni, una con protagonista femminile bionda ed una con protagonista femminile mora, entrambe in programmazione sulle reti televisive musicali. Una terza versione del video è stata girata in Dvcam, ha per protagonista la vera Giulia, ma probabilmente non sarà mai trasmesso. film Dalla nostra inviata a Venezia, le novità dell’autunno A conclusione di questa breve presentazione di una delle rivelazioni musicali dell’anno c’è da dire che le vibrazioni sono il classico esempio che dimostra che se le idee sono valide e si ha la forza e la costanza di difenderle e proporle, alla fine si possono ottenere risultati eccellenti anche senza l’intervento delle grosse case discografiche che sono in grado di distribuire i propri prodotti in modo capillare e di spendere montagne di soldi per portare al successo i propri protetti. INFLUENZE MUSICALI Le principali influenze del gruppo partono dalla scena britannica di fine anni '60 e inizio anni '70, per giungere a una sintesi fra le melodie di band come Beatles ed Animals, e il rock di Led Zeppelin, The Who e Jimi Hendrix Experience. Ma saranno la psichedelia dei Pink Floyd e il funk americano di James Brown e di Sly and the Family Stone ad avvicinare il sound de "Le Vibrazioni" a formazioni moderne come Jane's Addiction, Red Hot Chili Peppers e Kula Shaker. GIOVANI CRITICI libri Undici minuti Nudi e crudi musica Il patinato Sting Youth & young manhood film film film film film film film film film Giappone 2003 Regia Takeshi Kitano Cast Beat Takeshi, Tadanobu Asano, Michiyo Oguso, Yui Natsukawa Zatoichi Un "Beat" Takeshi con i capelli platinati si aggira per la campagna medievale giapponese con un bastone che nasconde una lama tagliente: è il massaggiatore cieco Zatoichi, in realtà un abilissimo spadaccino che non perdona. Come nei western di Sergio Leone, il misterioso straniero giunge nel villaggio tormentato dalle faide tra bande rivali e se ne va dopo aver versato litri di sangue e riportato la pace e la serenità. E come in un film di Tarantino la violenza e l'ironia scorrono a fiumi provocando catarsi liberatorie. Però questo è un film di Kitano, il genio pazzo made in Japan, cabarettista e showman in patria e acclamato maestro del cinema all'estero. Per la prima volta alle prese con un film in costume e con la tradizione storica giapponese, Kitano conserva la sua caratteristica vena noir e allestisce un vero spettacolo per occhi e orecchie, orchestrando con maestria stupefacente inquadrature e sequenze, curando sapientemente la fotografia, e soprattutto il sonoro, e liberando nello spettatore il desiderio di ballare e battere le mani negli ultimi strepitosi e travolgenti minuti finali. Un motivo per vederlo: Il finale più esaltante degli ultimi anni. Un motivo per non vederlo: L'appuntamento sentimentale più importante della vostra vita. Italia 2003/GB/Francia Regia Bernardo Bertolucci Cast Micheal Pitt, Louis Garrel, Eva Green, Robin Renucci, Anna Chancellor. The Dreamers Il raggiungimento della maturità passa attraverso il sesso, l'amicizia e il cinema. Per le strade di Parigi vibrano i fermenti sessantottini mentre nell'intimità di un appartamento ardono altrettante passioni e ferventi discorsi politici, cinefili e musicali che si mescolano ad esperienze sessuali estreme e intense. A viverle sono tre ventenni, i gemelli francesi Isabelle e Thèo e l'americano Matthew, conosciutisi alla Cinematheque Française e uniti da un folle e totalizzante amore per il cinema. Il film è un gioco di specchi che si rincorrono l'un l'altro: specchi reali, quelli dell'appartamento, in cui si riflettono i volti, gli sguardi e i corpi; lo specchio del cinema che è riflesso dei sogni e della vita, oggetto di citazioni e identificazioni per i protagonisti ma anche per noi spettatori; il microcosmo dell'appartamento che ripercorre le stesse dinamiche del macrocosmo esterno; le scoperte e le trasformazioni dei protagonisti che si snodano parallele all'evoluzione e al cambiamento di un'intera generazione. Finchè un vetro si spezza, il mondo esterno irrompe nell'intimità e tutti i piani si mescolano, imponendo quelle scelte che portano alla maturità. Un motivo per vederlo: Il nuovo bacio più lungo della storia del cinema. Un motivo per non vederlo: L'orribile taglio di capelli del biondino Michael Pitt. film film film film film film film film film Alice Cucchetti, 20 anni, di Milano, ci commenta i film visti alla 60ª Mostra del Cinema di Venezia GIOVANI CRITICI Usa 2003 Regia Joel Coen Cast George Clooney, Katherine Zeta-Jones, Jeoffrey Rush, Billy Bob Tornton Usa 2003 Regia Christofer Hampton Cast Ruben Blades, Horacio Flash, Emma Thompson, Antonio Banderas Prima ti sposo, poi ti rovino Immagini Il titolo originale è "Intolerable Cruelty", crudeltà intollerabile. E crudeli sono i fratelli Coen che da anni attraversano e sconvolgono i generi cinematografici classici con la loro ironica cattiveria. Questa volta è la commedia romantica sofisticata a sottoporsi all'"operazione Coen", regalandoci momenti di comicità irresistibile. Oltretutto a scontrarsi troviamo due divi come Cathrine Zeta Jones e George Clooney, i quali promettono (e mantengono) scintille. Lui fa l'avvocato divorzista che non perde mai una causa, lei sposa miliardari non troppo astuti per poi spogliarli di tutti i loro averi. Si incontrano, si scontrano, si sposano, si truffano, si sfidano in appassionanti duelli verbali al vetriolo, in cui le battute cadono taglienti una dopo l'altra ad un ritmo sempre più serrato. Non bisogna lasciarsi ingannare dalla comicità e dal finale in rosa: la cattiveria abbonda, il cinismo dipinge tutto di nero e la società e i (non)valori di oggi ne escono con le ossa rotte. Nonostante risate e grandi divi, i fratelli Coen si riconfermano i più crudeli di Hollywood. Probabilmente dopo gli splendidi lavori di Marco Bechis ("Garage Olympo" e "Hijos") è diventato ancora più difficile raccontare la tragedia dei desaparecidos. Eppure avremmo pensato che realizzare un film brutto come "Immagini" fosse quasi impossibile. Nell'Argentina degli anni '70 la moglie giornalista del regista teatrale Antonio Banderas viene portata via dai militari e il nostro protagonista si scopre improvvisamente sensitivo e veggente. Toccando le mani di un parente riesce a vedere cosa succede alle vittime dei rapimenti e delle torture. Da qui il racconto si snoda tra picchi di cattivo gusto, situazioni inverosimili e dialoghi imbarazzanti. Il povero Banderas passa dalle visioni in stile crisi epilettica a momenti che dovrebbero essere di pathos ma che scatenano solamente ilarità. L'indubbia bravura di Emma Thompson non riscatta una sceneggiatura ridicola e una vicenda assurda, in cui una pagina di storia viene ridotta a poco più di un espediente per un pasticcio hollywoodiano. Peccato che il calvario dei desaparecidos e delle madri di Plaça de Mayo sia una cosa seria. Un motivo per vederlo: La Zeta Jones che dice a Clooney "quelli come te me li mangio a colazione” Un motivo per vederlo: Scoprire che ognuno di noi potrebbe realizzare un film migliore. Un motivo per non vederlo: Il terrificante titolo italiano. Un motivo per non vederlo: L'espressione afflitta e immutabile di Antonio Banderas Zai.net è per il diritto di critica… vota, consiglia, stronca film, libri, musica e altro sul sito www.zai.net libri libri libri libri libri libri libri libri libri Undici Minuti "11 minuti" è la vera storia di Maria, un'ingenua ragazza di un piccolo paese del Brasile in cerca di amore e di una vita diversa da quella dei suoi paesani. Quando sulla spiaggia di Rio de Janeiro incontra un impresario svizzero, che le promette una carriera come ballerina di samba, si trasferisce a Ginevra pensando finalmente di realizzare i suoi sogni. Ben presto però si rende conto che la vita è ben diversa da come uno se la immagina e verrà coinvolta in un giro di prostituzione che la farà diventare una donna cinica e incapace di amare, fino a quando non incontrerà un pittore che risveglierà le sue emozioni e la sua anima. Un motivo per leggerlo: "11 minuti" è un romanzo appassionante, ricco di emozioni, adatto a chi vuol vivere la storia di una donna forte che affronta le avversità che la vita le pone davanti con coraggio. Un motivo per non leggerlo: L'importanza di questo romanzo non è tanto nella storia in sè ma nell'introspezione della protagonista e nei sentimenti che da lei scaturiscono, e quindi non adatto a chi vuole leggere semplicemente una storia d'amore Marty, 18 anni Sacred Love Sting propone un nuovo lavoro di inediti dopo ben quattro anni dall’uscita del precedente “Brand new day”, che si inserisce perfettamente nel percorso che il cantautore inglese segue dal giorno dello scioglimento dei Police. Questo percorso è caratterizzato dalla presenza di elementi che si riallacciano al passato e da alcune novità quali l’uso dell’elettronica e di nuove sonorità. Già da tempo Sting ha raggiunto il massimo della sua espressività artistica e negli ultimi lavori si sentiva che puntava più a cavarsela con mestiere che spinto da genuina ispirazione. “Sacred Love” non smentisce questa tendenza e suona in tutti i pezzi come un disco finto e troppo patinato, con una cura negli arrangiamenti e nei suoni maniacale (e Sting in questo è un maestro), ma alla fine dei conti, sterile e povero di contenuti. All’interno dell’album ci sono dei bei pezzi come “Inside” o “Never Coming Home”, è vero, ma per tutta la durata del disco si ha la sensazione che Sting voglia strafare, volendo a tutti i costi dimostrare di cosa è capace e tralasciando la componente più emotiva della musica. Un motivo per ascoltarlo: Sting ha prodotto un album comunque di pregevole fattura, impedibile per i fans. Un motivo per non ascoltarlo: Ripensando al fatto che i Police hanno fatto la storia del rock venti anni fa e che Sting ne è stato il fondatore, da lui ci si deve aspettare di più. musica musica musica musica musica musica Autore Paulo Coelho Editore Bompiani Prezzo 15 euro Dati 260 pag. GIOVANI CRITICI Autore Alan Bennett Editore Adelphi Prezzo 6,20 euro Dati 95 pag. Nudi e crudi E’ un racconto a metà tra il surreale e la commedia: attraverso la tecnica letteraria dello straniamento - che caratterizza, ad esempio, la “Metamorfosi” kafkiana - narra la storia di due coniugi, un agiato e rassegnato avvocato londinese e sua moglie, che rientrando nel loro appartamento trovano una lugubre sorpresa: la casa è completamente vuota, sono spariti i mobili, la moquette, la carta igienica, lo sformato, persino il forno! I due malaugurati protagonisti non sanno se pensare al classico furto (che di classico, in realtà, ha ben poco), oppure a un macabro scherzo e, allibiti, vengono descritti senza risparmio nelle loro azioni e nei loro stati d’animo. Leggendo “Nudi e crudi” si ha l’impressione di essere catapultati in un universo ambiguo, a metà tra il sogno, la realtà e la menzogna: emerge fin troppo lucidamente però che il vero protagonista è il gioco d’intelligenza dell’autore, che riesce a gestire un fitta, sottile e demenziale trama dell’ironia. Un motivo per leggerlo: Se siete amanti del nonsense e dello humour inglesi non perdetevelo: questo libricino ne è l’apoteosi! Un motivo per non leggerlo: Se non vi piacciono le sperimentazioni letterarie ardite. Francesco, 18 anni Torino Zai.net è per il diritto di critica… vota, consiglia, stronca Youth & young manhood Come ha già sentenziato la stampa inglese, questo disco di debutto dei Kings of Leon è considerato la rivelazione dell’anno. Il gruppo è composto da quattro fratelli, i Followill, che arrivano dal profondo sud degli Stati Uniti, sono figli di un pastore evangelista e suonano un garage rock secco e diretto, quello che è tornato di moda negli ultimi anni e che vede i gruppi che lo suonano in cima alle classifiche di mezzo mondo. “Youth & young manhood” è, al di là delle mode del momento, un disco consistente, fatto di canzoni rock, quel rock immediato ed energico che non ha bisogno di numerosi ascolti per essere apprezzato, ma che arriva diretto all’ascotatore in tutta la sua forza. Certo, non un capolavoro, ma un bell’album, questo sì, soprattutto se si considera la giovane età e la poca esperienza del gruppo che si affaccia sul mercato discografico per la prima volta. Un motivo per ascoltarlo: Il disco è bello e piacevole, da ascoltare prima che le case discografiche decidano di puntare su altri tipi di prodotti. Un motivo per non ascoltarlo: le band di questo genere non lasciano vedere grossi spiragli di evoluzione, c’è il rischio che stufi abbastanza presto. Francesco, 18 anni Torino film, libri, musica e altro sul sito www.zai.net internet I siti più interessanti da visitare in autunno REDAZIONE a Vol c on Internet Prosegue con successo l’iniziativa del ministero “Vola con internet” che si rivolge ai circa 540.000 di noi che hanno già compiuto o compiranno 16 anni nel corso del 2003: a ognuno verranno erogati bonus di 175 euro per l'acquisto di un PC. Allo sconto si avrà diritto presentando ad un rivenditore che aderisca all’iniziativa la card personalizzata che il Ministro ha inviato e continuerà ad inviare a tutti i nati del 1987 che abbiano già fatto richiesta o abbiano già ricevuto il codice fiscale (dal lunedì al sabato il ministero risponde al numero 840.000.160 su quesiti relativi alle lettere). INFORMATICA Ma non è finita qui: volare seriamente su internet significa anche conseguire la Patente europea del Computer (ECDL), che sarà possibile ottenere in modo gratuito con l’unica condizione di acquistare il software e i dispositivi necessari per collegarsi a internet. Anticipiamo che tutti i nati nel corso dell’87 che hanno già ricevuto il loro codice fiscale, riceveranno a casa una lettera di auguri del Ministro Stanca che ha in allegato una card che permetterà di ottenere lo sconto sull’acquisto del pc da un qualsiasi rivenditore che aderisca all’iniziativa. I ragazzi che non hanno ancora ottenuto il codice fiscale possono farne richiesta all’ufficio apposito e per maggiori informazioni chiamare il numero del Ministero 840.000.160, attivo dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.00. Info w w w . i t a l i a . g o v . i t Riflettori su: Dal Liceo Montessori bando all’abbufata di nozioni internet internet internet internet internet Dove vai, se il Blog non ce l’hai? E’ la nuova moda per lasciare un segno, una traccia. Il Blog, ovvero il diario personale reso pubblico e interattivo in rete. Blog è l’abbreviazione di Web Log e, volendo continuare a giocare con le parole, è un immenso “Blob” di pensieri, parole, comunicazioni, immagini lasciate da anonimi che, grazie alla rete, si prendono ben più dei canonici “15 minuti di popolarità”. In Italia la più numerosa comunità di utenti che si dedicano a questa nuova moda si trova su www.splinder.it che conta ormai qualcosa come ventimila iscritti. Gli utenti dei web log si connettono più o meno periodicamente per raccontare i loro interessi, le loro giornate, i loro umori e li mettono a disposizione di tutti. Condivisibile o meno, sicuramente è o diventerà a breve la nuova frontiera della comunicazione fra i giovani, grazie alla libertà espressiva che garantisce e all’immensa possibilità, fornita dalla rete, di fare nuove conoscenze. E se continuerà a espandersi come ora sta accadendo, non mancherà di suscitare dibattiti con l’intervento di esperti che metteranno in luce pregi e difetti dei Blog, proprio come a suo tempo accadde per le chat e i forum, creature ormai conosciute e accettate. Open Source – File 1 Una valida alternativa ai costosissimi software o alla pirateria informatica (che, lo ricordiamo, nonostante la straordinaria diffusione è illegale!), è costituita dall’open source. Questo strano mondo, in cui i software sono free è sconosciuto ai più, ma di fatto costituisce una validissima alternativa ai più noti programmi per pc. Alternativa che, fra l’altro, è assolutamente gratuita e legale! E’ il caso ad esempio di “The Gimp” (www.thegimp.org), software di fotoritocco sviluppato dal progetto GNU che non ha nulla da invidiare ai costosissimi fratelli maggiori (pensiamo, ad esempio, a “Photoshop” o a “Paint Shop Pro”). Per la videoscrittura, i fogli di calcolo e via dicendo, suggeriamo invece una visita al www.openoffice.org, dove potrete trovare un pacchetto completo chiamato appunto Open Office, ovviamente compatibile con Office & company. Che altro? Beh non può mancare qualche software di protezione del pc: un buon antivirus, “avast! 4 Home Edition”, (www.avast.com) un programma in vendita ma il cui utilizzo gratuito è concesso per scopi non commerciali e infine un “anti-intrusi”, forse il firewall più noto, “Zone Alarm” (www.zonealarm.com). Ecco un primo quadro di possibilità per gestire le più comuni funzioni del vostro pc senza incorrere in spiacevoli inconvenienti, provvederemo ad aggiornarlo periodicamente e a segnalare le più interessanti novità in campo di free-software fornite dalla rete. internet internet internet internet internet Alberto Puliafito, 24 anni, di Genova, ci segnala i siti più interessanti da visitare in autunno GIOVANI CRITICI Virtual City La rete offre spesso la possibilità di evadere un po’ dalla realtà quotidiana e (senza esagerare, mi raccomando) recitare la parte di un personaggio nelle ambientazioni più varie. Anche se risulta quasi impossibile una “mappatura” di questo mondo alternativo, proveremo a intraprendere un viaggio virtuale, che comincia, per questioni soggettive e di amore cinematografico, con una Virtual City basata su Star Wars. Temporalmente, la “vita” della chat si svolge anni dopo la fine ufficiale della saga di Star Wars. Una volta registrati e scelto il proprio pianeta di provenienza, dopo qualche tempo di ambientazione, si potrà scegliere che tipo di personaggio interpretare… sarete un sith o un jedi? Un difensore della Nuova Repubblica o un membro del rinascente Impero? Oppure un neutrale e scaltro contrabbandiere? A voi la scelta… ricordate solo che è vietato ogni riferimento alla realtà, per non rovinare il gioco. La presenza di “master di corporazione” e di “Osservatori” garantisce poi giochi di ruolo “ufficiali” nei quali si può interpretare il proprio personaggio per accrescere la propria esperienza, proprio come avviene nei “gdr” da tavolo. Il sito è raggiungibile attraverso il seguente link www.reluda.com, oppure direttamente dalla pagina di iscrizione: http://62.149.226.32/starwars/login.asp. Naturalmente, il tutto è assolutamente gratuito. Cliccare, scoprire e par tire: ecco le rotte più interessanti Mondi Persistenti Ancora Star Wars in una versione “ufficiale” basata su un concetto decisamente diverso, almeno a quanto si riscontra dal sito ufficiale: http://starwarsgalaxies.station.sony.com/. Si tratta, a detta degli sviluppatori, del più importante MMORPG (ovvero Massive Multiplayer Online RolePlaying Game) che sia mai stato sviluppato. Ma in cosa consiste esattamente? Star Wars, nella sua nuova veste, é un immenso videogame travestito da gioco di ruolo, in cui il videogiocatore impersona un certo personaggio della saga fantascientifica più famosa del mondo. La grande differenza dai giochi di ruolo tradizionali sta nel fatto che ben poco é lasciato alla fantasia perché una volta connessi ci si trova immersi in un meraviglioso mondo grafico ricreato alla perfezione dagli artisti Sony e Lucasart. Negli Stati Uniti d’America il gioco ha raggiunto dei livelli di popolarità tali da costringere i server di molti giochi analoghi a ridimensionarsi per il calo di utenti. In Europa l’uscita ufficiale di Star Wars è prevista per il 31 Ottobre. Il pacchetto software costerà indicativamente 45-50 euro e poi ci sarà da sostenere il costo di abbonamento al server, con diverse soluzioni. per i navigatori che non vogliano perdersi nella rete... LA REDAZIONE DI ZAI.NET HA VISITATO IL LICEO TECNOLOGICO “MONTESSORI” DI ROMA ED HA RIVOLTO AL PRESIDE ROBERTO DI MASI ALCUNE DOMANDE SULLE ATTIVITA’ SVOLTE E SUL RAPPORTO TRA FORMAZIONE E INNOVAZIONE TECNOLOGICA. B A N D O ’a b b u f f a t a struzione e innovazione tecnologica formano un binomio oggi più che mai auspicabile e certamente affascinante per i giovani (e per i genitori) che sono chiamati a fare una scelta di formazione. I dati (per esempio il numero delle iscrizioni), già confermano questa percezione o bisognerà attendere tempi più maturi? L’offerta del Liceo Tecnologico è partita nel 1999 ed ha avuto enorme successo sin dal suo debutto. Il curriculum ha un percorso organizzato in un biennio e un triennio e rilascia uno dei titoli previsti dall’ordinamento scolastico (in attesa dell’attuazione della riforma, diploma di maturità scientifica ad indirizzo tecnologico). Lo specifico di questo indirizzo consiste nell’insegnamento-apprendimento delle discipline attraverso l’uso delle tecnologie, ma soprattutto nell’obiettivo di sistemare con rigore scientifico le conoscenze cognitive propedeutiche all’utilizzo delle innovazioni tecnologiche. E tanto la caratterizzazione di un percorso liceale quanto la capacità di padroneggiare le innovazioni tecnologiche hanno catalizzato l’interesse di studenti e famiglie al punto da portare al boom le iscrizioni, in questi anni sempre in crescita. Un fenomeno da studiare è la percentuale dei maschi iscritti, che è doppia se non tripla rispetto a quella delle femmine. all I di 42 N O Z I O N I ... Ma ci racconti, come è nato il Liceo Tecnologico Montessori? Con l’avvento della autonomia scolastica (1997) e con il DPR 275 del 1999 fu concesso alle scuole la possibilità di riformare i curricula scolastici; in più, fu concessa ad alcune scuole che già avevano una buona tradizione di sperimentazione, ai sensi del DPR 419 del 1974, l’opportunità di sperimentare, anche questa volta, percorsi didattici e metodologici innovativi alla luce di alcuni paletti che già la Riforma Berlinguer aveva individuato come caratterizzanti la nuova secondaria superiore e che vivono ancora oggi nella Riforma Moratti. Ne cito alcuni: l’introduzione di discipline scelte dalla scuola; un percorso snello e alcune ore curriculari in codocenza.Torno sul percorso snello per sottolineare che mi riferisco ad una modalità di insegnamento-apprendimento non più caratterizzato da enciclopedismo, ma caratterizzato dai nuclei fondanti delle discipline per mettere lo studente in grado di apprendere per concetti generativi di ulteriori conoscenze. Insomma imparare ad imparare. Che è altro dall’abbuffata di nozioni. Il sociologo Edgar Morin sostiene che una testa ben fatta è migliore di una testa ben piena. Quali sono le discipline, i percorsi di studio e le attività che lo caratterizzano? Quali i campi in cui si esprime maggiormente l’approccio innovativo della sua scuola? Due le discipline che caratterizzano la curvatura scientifico- tecnologica del curricolo. La prima, studiata nel biennio, viene definita “linguaggi non verbali e multimediali”; la seconda è l’informatica; ma devo sottolineare che non si tratta di discipline , ma di ambienti di apprendimento. Una innovazione che passasse solo attraverso l’aggiunta di una o più discipline informatiche avrebbe un respiro corto, perché gli studenti che scelgono questo percorso sanno già navigare e manipolare gli strumenti elettronici, ma si tratta di capacità empiriche che non hanno una collocazione sistematizzata. Conta, invece, l’ambiente in cui si apprendono tutte le discipline, dal latino alla storia dell’arte. Voglio dire che la metodologia didattica in questo liceo ad indirizzo tecnologico è organizzata per moduli disciplinari la cui struttura a oraria prevede la codocenza del docente di informatica accanto a tutte le altre discipline. I docenti sono già preparati alla pratica di un insegnamento che, immagino, privilegerà il più possibile l’interazione tra metodo tradizionale e nuove tecnologie? Lo scorso anno sono partiti dei corsi di formazione per docenti e personale ata, a vari livelli di apprendimento, organizzati dal MIUR, attraverso il centro dell’INVALSI. L’iniziativa ha avuto successo in quanto sono stati coinvolti circa duecentomila docenti di tutte le discipline. Ormai posso sostenere che la repulsione da parte dei docenti verso gli strumenti tecnologici è sempre più limitata, mentre cresce l’interesse a saper integrare l’insegnamento di tipo frontale con momenti di apprendimento attraverso INTERNET, le RETI e così via. Il confronto tra l’apprendimento a scuola e l’apprendimento che avviene fuori dalla scuola è la sfida che dobbiamo vincere. E’ in gioco il senso stesso della scuola come istituzione in un mondo dove l’apprendimento telematico è più accattivante, ma meno cognitivo. Mi consenta una provocazione: in qualità di esperto del sistema educativo, se la sentirebbe di tracciare un ipotetico limite oltre il quale, però, l’innovazione tecnologica a scuola non dovrebbe spingersi? Due preoccupazioni, la prima: un alleggerimento delle capacità cognitive; la seconda, un’attenzione alla tecnica e ai problemi. L’uso del PC può indurre, inoltre, alla dispersività, cioè al contrario di quello che fa il testo scritto, che induce ed educa alla concentrazione e alla graduale sistematicità dell’apprendimento. Insomma una biblioteca non può avere solo libri da consultare, ma neppure dobbiamo pensare ad aule multimediali dove i libri siano messi al bando. Eleonora Fortunato LICEO MONTESSORI via Livenza, 8 00198 Roma tel. 06 8848395 fax 06 85350325 sito: www.istitutomontessori.com e-mail: [email protected] 43 dis…ABILI? Comune di Milano Vengo da lontano… studio qui Inchiesta Quali periferie? REDAZIONE SOCIALE Regione Lombardia Disabilità e Scuola Campagna di sensibilizzazione promossa da Mandragola Editrice, cooperativa Sociale dal 1983 www.mandragola.com - Infohandicap: Rai 3 Televideo Regionale pag. 405 La redazione sociale è sostenuta dall’Assessorato a Famiglia e Solidarietà Sociale della D I S A B I L I TA e S C U O L A ’ : riprendiamo il colloquio GIAN CARLO ABELLI Assessore a Famiglia e Solidarieta’ Sociale della Regione Lombardia nnanzi tutto un cordiale saluto a tutti gli studenti che riprendono gli studi. Ogni anno scolastico ripropone attese e speranze per un’opera educativa e di formazione che avvicina sempre più l’impegno dei ragazzi e degli insegnanti al mondo del lavoro. E’ anche una importante occasione per la Redazione Sociale di Zainet. Il tema della Disabilità è stato posto dall’Unione Europea al centro della riflessione della società: pertanto la Regione Lombardia, ed in particolare l’Assessorato alla Famiglia e alla Solidarietà Sociale, intende promuovere iniziative che incrementino una cultura di attenzione e di solidarietà per le persone toccate da fragilità particolarmente acute. La redazione sociale di Zai.net, sul tema “Disabilità e Scuola”, ha incontrato l’Istituto “Kandinsky” di Milano, annualmente frequentato per circa il 5% da giovani con disabilità. E’ una situazione scolastica particola- I re e proprio per questo proponibile come tentativo di fare scuola introducendo fattori facilitanti nella didattica riservata alla persona fragile. Disabili e scuola è un tema di grande criticità, non solo dal punto di vista ergonomico e strutturale – spesse volte le nostre scuole presentano barriere architettoniche che rendono difficile la partecipazione e la vita scolastica agli studenti svantaggiati – ma soprattutto per la difficoltà di poter condurre una preparazione al programma scolastico con personale dedicato e soprattutto dotato di strumentazione adeguata. Esempi di soluzione come il “Kandinsky” rappresentano proprio i più desiderati da tutti: sono, infatti, poli di studio e lavoro che contribuiscono alla crescita culturale della società ed inducono a considerare la drammatica questione della disabilità in termini di grande opportunità per affrontare tutte le tematiche relative alla emarginazione delle persone svantaggiate e al bisogno educativo delle nuove generazioni. Alla teoria si sostituisce l’esemplificazione di nuove risorse attraverso un corretto uso dell’ambiente scolastico, con una didattica riservata alla singola persona. Per la Regione Lombardia la persona è centrale rispetto alla rete dei servizi. Che questo possa essere un riferimento anche per il mondo scolastico e il “Kandinsky” possa essere mostrato quale esempio concreto di tutto ciò. Ringraziamo per questo il lavoro della redazione sociale di Zai.net. PER RISPONDERE A QUESTA DOMANDA LA REDAZIONE SOCIALE DI MILANO HA INTERVISTATO LA PRESIDE DELL’ISTITUTO PROFESSIONALE AD INDIRIZZO GRAFICO, DI MODA E SOCIALE “W.KANDINSKY” ANNAMARIA INDINIMEO: uanti sono gli alunni disabili nella scuola? Da che tipo di handicap sono affetti? Vi è un numero massimo per classe o per corso?” “Vi sono quest’anno 26 ragazzi disabili, rispetto ad un totale di 508 alunni, e sono distribuiti in tutti e tre i corsi e nelle classi senza limiti di numero, ma secondo le domande d’iscrizione. Nella scuola abbiamo ragazzi sordo-muti, sordi, down, etc., ma non abbiamo ragazzi con la sedia a rotelle, pur non avendo alcun tipo di barriere architettoniche”. Chi segue i ragazzi disabili in classe? Chi è che fornisce i mezzi e i fondi per assisterli? “È l’insegnante di sostegno, che viene concesso alle scuole in base al numero degli alunni disabili ed alla gravità dell’handicap a seguito di gare d’appalto istituite dal Comune, che ha il dovere di fornire l’assistenza adeguata per garantire il diritto allo studio. La Provincia invece fornisce gli assistenti e le apparecchiature per i ragazzi sordi, muti o ciechi. L’unico grande scoglio all’inserimento di questi ragazzi è dato dalla riduzione delle Q cattedre di sostegno varata dalla riforma del Ministro della Pubblica Istruzione L.Moratti”. Collaborate con qualche associazione per l’assistenza dei ragazzi disabili? Se sì, come integrate il vostro lavoro con il loro? “La nostra scuola ha diverse collaborazioni con l’ANFAS, con il CAPAC e con il Centro Vismara. Il percorso integrato tra ANFAS e scuola mira a sviluppare due aspetti diversi della vita di questi ragazzi: la prima cerca di esaltare l’autonomia personale, mentre l’altra si concentra sull’aspetto didattico. I ragazzi disabili passano comunque molto tempo con i loro compagni di classe”. Avete qualche progetto specifico per questi ragazzi? “Abbiamo dei progetti molto interessanti in corso, anche se non sono limitati agli alunni portatori di handicap: uno è locale e riguarda la realizzazione ed il mantenimento di un orto in collaborazione con il Centro Anziani di Rozzano, e l’altro è a livello regionale e si chiama progetto Pinocchio. Esso prevede la partecipazione di trenta scuole medie superiori per la realizzazione del nuovo musical intitolato Pinocchio, diretto dal gruppo musicale italiano dei Pooh”. Per concludere, avete mai avuto problemi o situazioni particolarmente difficili nel rapporto tra alunni disabili e non? “Mai avuti problemi gravi, solo qualche incomprensione nei primi tempi”. Marco Giacomini Studenti c o m e gli altri? 47 Diario U N I C E F Vengo da l o n t a n o. . studio q u i Educazione e Infanzia Politiche Sociali Settore Servizi Formativi e Diritto allo Studio Settore Servizi alla Famiglia uesta nuova redazione vuole creare un “luogo” in cui sviluppare la comprensione reciproca tra ragazzi provenienti da contesti linguistici e socioculturali diversi. Bruno Simini, Assessore all’Educazione e Infanzia, sottolinea come, nonostante la percentuale significativamente alta di studenti stranieri all’interno delle nostre scuole (30% nel comune di Milano, e 50% in periferia), il livello di dispersione e la presenza di barriere culturali restino ancora elevate. La causa di questo, continua l’Assessore, non risiede tanto nella mancanza di possibilità culturali o elementi di riferimento, quanto nell’influenza che più o meno consciamente gli adulti esercitano sui propri figli. Un esempio per tutti è la cattiva accoglienza che alcuni genitori italiani riservano ai menu etnici proposti ciclicamente nelle mense scolastiche del nostro Comune. Per contenere il più possibile queste situazioni di disagio e dispersione, è necessario favorire l’integrazione a partire dai primi anni di vita di un bambino. Tuttavia il forte incremento di arrivi di ragazzi in età già avanzata, causato dai numerosi ricongiungimenti familiari, crea la necessità di assistere Q QUEST’ANNO LA RUBRICA “VENGO DA LONTANO STUDIO QUI” COLLABORA CON L’ASSESSORATO ALL’EDUCAZIONE E INFANZIA DEL COMUNE DI MILANO A UN PROGETTO DELLA LEGGE 40/89 PER REALIZZARE UNA REDAZIONE GIORNALISTICA INTERCULTURALE. nel processo di integrazione anche la fascia di età che va dagli 11 ai 17 anni. Si pone in quest’ottica la collaborazione con “Vengo da lontano studio qui”, che si concentra prevalentemente sugli adolescenti poiché, in aggiunta alle difficoltà specifiche di questa fase della vita, essi hanno la necessità di essere sostenuti in concreto all’interno del loro percorso scolastico, per molti aspetti più difficile rispetto a quello dei coetanei italiani. Si tratta di difficoltà legate sia alla lingua e al testo scolastico nello specifico, sia alla cultura in generale. Attraverso questo nuovo laboratorio giornalistico si vuole offrire un modo diverso per mettersi alla prova, per lavorare con il linguaggio e approfondire gli elementi delle reciproche culture. UN GIOVANE CI AIUTA A SCOPRIRE CHE ANCHE A SCUOLA E’ POSSIBILE PARTECIPARE ALLA COSTRUZIONE DI UN MONDO A MISURA DI BAMBINO ATTRAVERSO LE ATTIVITA’ E GLI INCONTRI PROMOSSI DALL’UNICEF. Pasquale Salerno 16 anni, Milano: Ho iniziato a collaborare con l’UNICEF in seguito ad una proposta della mia insegnante di Lettere, alla quale era stato chiesto di scegliere tre alunni per il “Forum dei ragazzi”, che quest’anno si è tenuto a Collodi dal 18 al 20 Novembre 2002. Questa esperienza è stata talmente bella che non esistono parole per descriverla! Ho imparato molto e conosciuto ragazzi di tutta Italia, ma soprattutto ho scoperto che esistono posti in cui posso manifestare le mie idee e i miei pensieri, senza che nessuno obietti ciò che dico o penso! Lì, io e gli altri ragazzi presenti, abbiamo continuato il lavoro svolto e l’abbiamo presentato al Chidren’s Forum, tenutosi a New York dall’8 al 10 Maggio 2002. Quindi la mia attività di “partecipazione” ha avuto ulteriori sviluppi, in occasione della presentazione del bilancio annuale UNICEF, tenutosi il giorno 11 Dicembre 2002 a Bruxelles. Per la prima volta vi partecipavano ragazzi e ragazze, in quanto l’argomento di quest’anno riguarda la partecipazione “ATTIVA” di noi giovani (0-18 anni). Eravamo in tutto 10 ragazzi provenienti da diverse parti d’Europa e Africa. Anche allora ho appreso molte cose, ma soprattutto ho notato il problema della lingua. Comunque anche questa è stata un’esperienza bellissima! Successivamente sono stato inviato ad un incontro/lezione presso l’“Università Statale di Milano”, e ad uno presso l’ “Istituto Tecnico Schiapparelli”. Ho inoltre partecipato al progetto MAE (Ministero affari esteri), dove abbiamo sviluppato alcune idee su come volevamo che si tenesse una lezione sull’ Educazione allo Sviluppo. Sono andato a Roma per partecipare alla giornata de “I SINDACI DEI BAMBINI” e presentare i progetti sviluppati durante l’esperienza precedente. Adesso continuo a vedermi con i miei amici del progetto MAE, per poter continuare a sviluppare autonomamente nuovi lavori sugli stessi temi. Redazione Milano 49 sidente della Commissione servizi sociali della Zona 4. I disagi in questa zona sono molti, dice, come molte sono le associazioni di volontariato cattolico e laico che ci lavorano. Ci parla della Cooperativa “La Strada”, che si occupa del recupero dei numerosi casi di tossicodipendenza e disagio, ci parla del CeAS, che elabora e attua progetti per il reinserimento di minori disadattati, ci parla dell’Associazione Luisa Berardi e dell’ottimo lavoro svolto dalle parrocchie. Poi c’è il Comitato Inquilini del quartiere Molise Calvairate-Ponti, una realtà unica a Milano e, probabilmente, anche in Italia. Siamo andati a intervistare il presidente del Comitato, Franca Caffa, e Gianni Barbarossa, per 30 anni ingegnere dell’ALER (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale), che da 7 anni lavora insieme al Comitato Inquilini. A loro e a Casiraghi, in sedi e momenti diversi, abbiamo posto circa le stesse domande. Le risposte sono state quasi unanimemente convergenti. Quali ? Periferie a’ felici menti di citt Ci sono fram no mente prendo che continua iscono, forma e svan lici. e citta’ infe nascoste nell Italo Calvino invisibili” a “Le citta’ Introduzione Einaudi, 1972 l problema delle periferie è in realtà molto più articolato di come è stato dipinto dai mezzi d’informazione. Per questo non pensiamo di poter tratteggiare un quadro completo della situazione in queste poche pagine. Cercheremo di far emergere quello che finora non è stato detto o che è stato detto con troppa debolezza: le periferie nel complesso sono, è vero, luoghi difficili in cui spesso e volentieri mancano le strutture adeguate. Ma sono luoghi fertili, abitati da persone che con una determinazione non comune lavorano (singolarmente o associate) per dar vita al proprio territorio, offrendo servizi efficienti e concreti negli ambiti più vari, da quelli ludico-ricreativi, a quelli strutturali e culturali. Tutto questo, sottolineiamo, senza nessuna forma di compenso economico. I 50 NE HANNO PARLATO TUTTI, PROCEDENDO A SCIABOLATE, MACELLANDO LA QUESTIONE (CI SONO SOLO I CRIMINALI, GLI ABUSIVI, LA DROGA, LE ARMI, NIENT’ALTRO) E LIQUIDANDOLA APPENA L’AUDIENCE DELLA STRAGE DI ROZZANO HA COMINCIATO A CALARE… PARLIAMO DELLA ZONA 4 DI MILANO Ovvero dei quartieri Ponte Lambro e Molise Calvairate-Ponti, che hanno attirato l’attenzione di studiosi e ricercatori e su cui si sono scritte tesi di laurea. Abbiamo intervistato Massimo Casiraghi, pre- EMERGENZA ALER Il cattivo stato in cui spesso versano le case dell’ALER costringe spesso a condizioni abitative difficili. Monolocali di 23 mq senza bagno e doccia in cui vivono 4 persone, per esempio. Molti palazzi sono privi del servizio di custodia da 15 anni, con conseguenze gravissime per l’ordine e per il rispetto delle norme di convivenza. Nel Molise Calvairate-Ponti si trova la più alta percentuale di malati di mente e di anziani di tutta la città, soggetti deboli a cui manca l’assistenza adeguata. Sempre nello stesso quartiere si trova la più alta percentuale di immigrati, molti dei quali in età scolare, che necessitano della giusta attenzione soprattutto a livello di comprensione dei testi scolastici. Ai nostri interlocutori abbiamo chiesto cosa viene fatto dalle istituzioni per risolvere questi problemi e tutti concordano sul fatto che i loro interventi risultano spesso solo parzialmente utili. Progetti come la custodia e il portierato sociale pur fornendo figure assistenziali in grado di aiutare i più deboli nei bisogni quotidiani, non risolvono, ad esempio, il problema della custodia dei cortili e dei palazzi, perché non è di loro competenza. Quello che manca dalla parte pubblica, affermano tutti, è ECCO I NOMI MI CHECHE I REACGCAO ZIZINOD NNNONAOD AD AZZI DAA ALICRUANUGE E EFREIR PEERRIF I ALC NE P MIMLILAANNEESSII: : IE Lam brate : Rozzano : Lambrook lin Rozzange les Gratosog lio : Gr atobeach 51 gli alloggi ALER a Milano 120.000 gli abitanti 13.000 cittadini aventi diritto in attesa di un alloggio popolare 2.800 persone sfrattate 1.884 gli occupanti abusivi 23.100 numero di ultra65enni che vivono nelle ALER a Milano Fonte: Corriere della Sera la capacità e la volontà di ascoltare gli abitanti del quartiere, necessariamente esperti dei loro problemi. Più volte è stato proposto dal Comitato Inquilini e da altre associazioni e parrocchie di dar vita a progetti “integrati e partecipati”, ma finora i risultati sono stati piuttosto deludenti. FORSE UNO SPIRAGLIO Sia a Ponte Lambro sia al Molise CalvairatePonti deve partire, infatti, un progetto che coinvolgerebbe direttamente le realtà del territorio, riconoscendo finalmente all’abitante il ruolo che gli spetta. E’ ora in atto la procedura (un po’ lunga) per il 2° bando dell’apertura di questo progetto che viene chiamato “Contratto di quartiere”, e Casiraghi, Caffa e Barbarossa, pur con precauzione, sono fiduciosi. “Non sarà facile”, dice Franca Caffa, “in vent’anni che lavoro qui non è mai cambiato niente, indipendentemente da chi governava, a sinistra e a destra sono sempre stati sordi”. “Da parte della politica” afferma Casiraghi, politico lui stesso, “ci intervenuto con una dichiarazione pubblicata dal Corriere della Sera lo scorso 27 luglio. Il quotidiano titolava: Un progetto antidegrado in ogni periferia. Basta con interventi tampone. Ferrante ai comitati di quartiere: “Siete una risorsa, è importante che i milanesi possano vivere la loro zona”. “È un segnale molto positivo e inaspettato”, commenta Franca Caffa, “adesso attendiamo i risultati. Nel frattempo noi continuiamo il nostro lavoro, che è molto e richiede tempo e impegno. Abbiamo i doposcuola ricreativi e didattici per le scuole elementari, medie inferiori e superiori. Coi ragazzi facciamo spesso gite in montagna o al mare. Poi abbiamo le scuole di italiano per stranieri, il mattino per le donne e le mamme, la sera per tutti. Il normale servizio di sportello informativo per gli inquilini. Capita spesso che lo sportello debba andare dall’inquilino, soprattutto nel caso di anziani e malati psichici. Quello che facciamo, oltre a elevare il livello culturale in genere, mira a creare scambio, aggregazione e socialità”. Queste dunque le non poche attività del Comitato Inquilini, che ha attirato la nostra attenzione, oltre che per i suoi servizi, anche per la sua origine e composizione. È una realtà davvero indipendente, promossa e composta esclusivamente da cittadini e da abitanti della zona, libera da interessi che non siano quelli del quartiere. Redazione Milano Dimenticavamo una cosa cosa Dimenticavamo una importantissima: tra non importantissima: tra non molto molto proporremo proporremo aiai ragazzi che ragazzi che frequentano frequentano ilildoposcuola doposcuola didi partecipare nostra partecipare alla alla nostra redazione! redazione! 52 ( ) NEI PROSSIMI NUMERI ANDREMO IN ALTRE ZONE DI MILANO, IN ALTRE CITTA’ D’ITALIA E NELLE CAPITALI EUROPEE, COME PARIGI E LONDRA! 17 DAL 42.011 24ottobre L O Dopo il successo dello scorso anno, ritorna il Concorso “Critica l’ambiente” che Zai.net promuove insieme al VI Festival Internazionale Cinemambiente, a Torino dal 17 al 24 ottobre 2003 (Cinema Massimo, Via Verdi 18). La rassegna, che getta uno sguardo complessivo sugli uomini e la loro terra, sulle guerre che infiammano il mondo, sull’immigrazione, sulle frontiere che dividono i popoli, prevede Ecokids, la sezione speciale dedicata alle scuole. Nelle mattinate da lunedì 20 a venerdì 24 ottobre verranno proiettati, infatti, film pensati per le diverse fasce scolastiche, elementari medie e superiori. Tutti i ragazzi potranno poi recensire il film che hanno visto scrivendo le proprie riflessioni sul tema sollevato; i migliori articoli, nelle categorie elementari, medie e superiori, verranno pubblicati sulla rivista Zai.net e sul sito www.cinemambiente.it. Alla classe vincitrice andrà un premio di 200 euro e il “Dizionario dei film”. I lavori, che dovranno contenere considerazioni personali sul tema CORSO REGINA MARGHERITA, 73 ambientale a partire dalla 10124 TORINO situazione proposta dal film, TEL 011 19711943 FAX 011 19711944 dovranno pervenire entro il 14 E-MAIL: [email protected] novembre alla casella di posta: WEBSITE: www.cinemambiente.it [email protected] A più fiducia nella base, una fiducia che SULLE vorrebbe I C I R E N E G D A si traduca in finanziamenti efficaci per le realtà I T T I G DA E N E RICI che già esistono e che conoscono la situazioCASSEULLEMICL NO meglio di chiunque altro”. A OPOOLLAARRII A M AASE neAnche POPP il prefetto di Milano Bruno Ferrante è ILAN Cinemambiente V oglio u n fisico B E S T I A L E! n questi ultimi anni i mezzi di comunicazione (televisione, riviste, pubblicità) hanno creato il mito illusorio di ragazze supermagre e sempre in forma. Le ragazze “normali” si sentono inferiori per i chili di troppo che hanno rispetto ad attrici e modelle, riconosciute come ideali di persone perfette, realizzate e felici. Per questo motivo spesso cominciano diete ferree senza chiedere il parere di un dottore esperto e saltano i pasti con lo scopo di assomigliare fisicamente al loro modello. Ma queste diete possono provocare gravi danni, se non sono equilibrate, e possono portare a gravi disturbi alimentari. I IL CORPO PROTESTA PER IL DISAGIO L’anoressia e la bulimia sono due malattie sempre più frequenti fra le giovani d’oggi, ma molto spesso sottovalutate. Entrambe sono espressione di uno stato di disagio che non si riesce a comunicare. Il corpo viene posto al centro dell’attenzione e si vuole che sia lui ad urlare il malessere che si prova. Le persone anoressiche cercano, con la magrezza, di ottenere una buona immagine; le persone bulimiche tendono a trasformare il proprio corpo in qualcosa di non amabile, in modo da ingrandire le distanze fra sé e gli altri. 54 DA UN’INDAGINE DELL’ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA (ISTAT 2000) EMERGE CHE, SU UNA POPOLAZIONE DI 4.600.000 GIOVANI DONNE FRA I 12 E I 25 ANNI, SI STIMANO 138.000 CASI DI ANORESSIA NERVOSA E 250.000 DI BULIMIA NERVOSA. I DISTURBI ALIMENTARI STANNO AUMENTANDO, MA QUALI SONO LE CAUSE? Il cibo diventa l’unico pensiero: le anoressiche lo rifiutano e cercano di mantenere lo stomaco vuoto perché convinte di non poter colmare il vuoto che le opprime; le bulimiche ne abusano per colmare i vuoti e i dolori interiori. ABBASSO LE MODELLE, VIVA IL CIBO SANO Questi problemi che non vanno curati superficialmente, ma in maniera molto approfondita, sia dal punto di vista alimentare che da quello psicologico. Il nostro parere è che non è importante assomigliare fisicamente alle modelle, ma stare bene con se stessi e sentirsi bene. La ginnastica e un’alimentazione corretta aiutano a conservare un corpo snello e sano. E’ importante, però, che il regime alimentare e la pratica di qualche sport diventino uno stile di vita e non si ricorra ad essi solo in prossimità della prova bikini. Un consiglio è quello di eliminare tutti i cibi fuori pasto che noi ragazzi mangiamo abitualmente, ma per una vera dieta è meglio consultare il parere di un esperto. Anche perché non è vero che per dimagrire bisogna digiunare. Annelise Cirillo, 18 anni Martina Badia, 19 anni Albenga 4 milioni di persone in Italia sono obese, 16 milioni in sovrappeso, tra cui il 36% dei bambini tra i 7 e i 9 anni proprio per l’abuso di snacks, biscotti, merendine, patatine e hamburger. L’unione Europea si sta mobilitando contro il boom del “cibo spazzatura”, per cui si privilegiano cibi poco costosi ma sicuramente piu’ dannosi alla salute. Negli ultimi 50 anni, in Italia, l’incidenza della spesa per alimenti e bevande e’ passata dal 55% al 18%, mentre i soggetti obesi o sovrappeso hanno superato la soglia dei 20 milioni. I ministri della salute dell’Unione Europea stanno discutendo in questi giorni, a Milano, su come adottare stili di vita piu’ salutari e sugli sbagli che si commettono a tavola. L’errore piu’ grosso e’ sostituire la dieta mediterranea con stili alimentari stranieri. L’Europa contro i “cibi spazzatura” 55 A FABIOLA DE CLERCQ Fabiola De Clercq, nata a Bruxelles ma da sempre residente in Italia, prima a Roma e da dieci anni a Milano, è stata prima bulimica, poi anoressica. E’ guarita e ha deciso di raccontare nel libro autobiografico “Tutto il pane del mondo” (1990, tradotto in tedesco, spagnolo e giapponese, oggi alla diciassettesima edizione) la sua storia per aiutare le migliaia di malate e malati segreti che, rifiutando di parlarne, non riescono a trovare la via di salvezza. Ha pubblicato, inoltre: “Donne invisibili” (1995, quattro edizioni), “Fame d’amore” (1998). Ecco come Fabiola ha risposto alle domande della redazione di Zai.net: Annelise e Martina, le autrici del nostro articolo, attribuiscono la responsabilità dei disturbi alimentari nelle giovani soprattutto ai media. E’ soltanto accennata e stenta a venir fuori dalle loro parole l’idea di un disagio più profondo, che nei media trova magari soltanto una cassa di risonanza, ma nulla di più. Anche lei, Fabiola, ritiene che nel desiderio di assomigliare a un modello possa stare tutta l’origine della bulimia e dell’anoressia? E’ molto semplice fermarsi a una considerazione di questo tipo, mentre il vero nucleo del problema sta tutto in famiglia, nella mancanza di modelli e di valori a cui una giovane donna nel momento forse più delicato della propria esistenza possa ispirarsi. Voler somigliare a qualcosa che viene da fuori, o che ci viene imposto dalla società, è il rimedio che esse riescono a sperimentare più in fretta per sopperire al loro male e al 56 loro disagio interiore. Se in famiglia non trovano il clima ideale alla loro crescita emotiva, psichica e sessuale, esse difficilmente riusciranno a trovare certezze nei valori che realmente fondano la persona, quali l’intelligenza, la simpatia, la solidarietà, il talento artistico, e a rispondere con questi alle sfide della vita; tutto rischia di passare in secondo piano di fronte al problema che in quel momento le opprime maggiormente: diventare donne. Ci spieghi meglio, Fabiola, quali potrebbero essere le dinamiche familiari che più incoraggiano l’insorgenza di disturbi di questo tipo. Attribuirei la responsabilità maggiore all’incapacità dei genitori di relazionarsi come coppia nei confronti dei figli. Mi spiego: spesso i figli rimproverano ai genitori di non comportarsi come due persone che fabiola de clercq Nel 1991 Fabiola De Clercq ha fondato l’ABA, l’Associazione per lo studio e la ricerca su anoressia, bulimia e obesita’, la prima realta’ italiana a ridurre la distanza tra le persone che soffrono di questi disagi e le strutture specifiche deputate alla cura. L’ABA e’ oggi presente in molte citta’ d’Italia (Ancona, Alessandria, Bologna, Catania, Genova, La Spezia, Salerno, Torino, Verona, Venezia, Roma e Milano) e sul suo sito (www.bulimianoressia.it) si trovano tutte le informazioni circa le attivita’, la ricerca, gli incontri, i corsi di formazione e le pubblicazioni dell’Associazione. stanno insieme perché si amano e si desiderano. Nel caso particolare delle ragazze, esse tendono nel momento della crescita a cercare nella madre il loro modello, ma non trovano una donna che si sente oggetto d’amore da parte del proprio marito, né tanto meno una donna che prova attrazione nei confronti del proprio partner. Spesso le giovani per riferirsi al rapporto che lega i loro genitori usano espressioni del tipo “sembrano fratello e sorella, vivono come due soci d’affari, stanno insieme per convenienza”. Le madri dovrebbero, invece, fornire un modello forte intorno al quale esse possano costruire la propria crescita e proiettare il proprio diventare donne. Come mai secondo lei il momento dell’adolescenza risulta essere il più delicato? L’adolescente percepisce acutamente la difficoltà della crescita, della conquista dell’autonomia, ed ha realmente bisogno di modelli concreti ai quali rifarsi. C’è poi un altro problema: spesso queste ragazze non riescono nemmeno a trovare il coraggio di crescere e di conquistare la propria autonomia poiché su di loro grava il peso di madri che riversano su di loro tutte le proprie attenzioni tirandole a sé come partner. PER CONTATTARE DIRETTAMENTE L’ABA: numero verde: 800.16.56.16 [email protected] SEDI PRINCIPALI: Milano Via Solferino, 14 tel. 02 29.000.226 Roma Via Giambullari, 8 tel. 06 70.49.19.12 Logo ABA INTERVISTA Per concludere, quindi, i media passano del tutto in secondo piano? Direi proprio di sì, o meglio, essi inseriscono i loro contenuti superficiali in quei buchi causati dai corto circuiti che si creano in famiglia. Se alla figlia viene a mancare in famiglia un modello di donna reale, con la sua sessualità e i suoi desideri, è comprensibile che faccia attecchire più facilmente dentro di sé i prodotti che la televisione o gli altri media propongono, senza avere la forza e la capacità di discernere: ciò che conta in primo luogo è riempire i vuoti. D’altra parte questo è un meccanismo abbastanza frequente: l’idea di ottenere un corpo perfetto, ad esempio, dà l’illusione di possedere qualcosa di solido, che poi si rivela invece subito effimero. Manca, poi, la possibilità di dire qual è il proprio stato d’animo, di gridare il proprio malessere, poiché viviamo in una società in cui bisogna dimostrare di essere sempre competitivi, in cui non si può dire “io sto male, non mi sento all’altezza”, altrimenti si è subito tagliati fuori. Eleonora Fortunato 57 PERCHE’ RACCONTARE... scrivere Il corso “Scritture” a cura della scuola Holden di Alessandro Bericco, si rivolge a chiunque sia interessato a discutere e approfondire le nuove forme di scrittura narrazione, saggio breve, articolo e sceneggiatura. E’ composto di una parte teorica e di una parte pratica con un tutor individuale e si rivolge agli studenti e agli insegnanti delle scuole medie superiori italiane. Negli obiettivi è una rivalutazione dell'esperienza personale degli studenti sia come produttori che come consumatori di storie: perciò capiterà di parlare di narrazione analizzando una canzone di Vasco Rossi, fino a vedere come anche le striscie di Charlie Brown & company possano servire a parlare del saggio breve. Condizioni speciali riservate ai lettori di Zai.net: studenti e insegnanti I n fo : w w w. z a i . n e t / e d u c a t i o n a l Fumetto Uomini e topi VIVAIO CREATIVO & COMUNICAZIONE Canto Rap Nel listino dei Wanted La redazione del Vivaio creativo e della comunicazione visiva è sostenuta dalla Fondazione A. De Mari e dall’Assessorato alle Politiche per l’Istruzione della Provincia di Savona Nel listino dei wanted Intanto prego e spero per il mio avvenire Visto che so cosa vuol dire Avere il portafoglio e la pancia vuota Quando gli altri vanno in giro con capi firmati alla moda Whisky e soda Bevo broda Per dimenticare Un passato all’insegna del sudore alla fame Quindi se posso rinnego il mio presente il mio ieri Sperando in un domani migliore very very! Ora resto qui nella mia thug mantion Con il mio compare reggo una little conversation Parliamo di profection Quando gli altri pensano ancora al gioco più gettonato di playstation Sarà che io non riesco Ogni mio gesto Porta il riflesso Delle conseguenze Non faccio mai niente Senza pensare a fare migliore il mio presente… Non ho mai avuto il lusso di essere bambino Nel listino Dei wanted fin dal mio primo mattino Sheta Amrou, 16 anni Milano IL COMMENTO DELLA REDAZIONE: E’ un recitativo rap riuscito, intenso nel messaggio e piacevole nel ritmo. Unisce brandelli onirici dalla beat generation, in stile Kerouac o Ginsberg, all’impronta realistica di un’infanzia difficile, che, si sente, è qualcosa di più di un ricordo. Ci sei veramente piaciuto, Sheta, scrivici ancora! UNA STORIA SURREALE E UMORISTICA COMPLETAMENTE IDEATA E REALIZZATA DA DUE GIOVANISSIMI AUTORI DI TORINO, MICHELE D’AGOSTINO E MASSIMILIANO MOCCHIA, ENTRAMBI USCITI DALL’ISTITUTO D’ARTE PASSONI DI TORINO. COMINCIA SU QUESTO NUMERO L’AVVINCENTE SAGA DI CLOUD CITY, verdeggiante cittadina americana, tutta villette a schiera e delicati salottini da thé, abitata negli abissi della sua rete fognaria da un coacervo di ratti governati, o meglio tiranneggiati, dall’ex sindaco della città. Siamo alla fine degli anni ’40 e il loro scopo è, alla fine, quello di riconquistare finalmente il potere sulla città e poi sul mondo intero. Ma tutto comincia con la truculenta scoperta della signora Johnson… 61 62 … 63 A S T R Oc Ogni mese Cassandra seleziona per voi il volto più rappresentativo di ciascun segno zodiacale… a s t i n g a cura di Cassandra e Tiresia ARIETE TORO GEMELLI CANCRO LEONE Yuri R. - 19 anni Alessandra A. - 16 anni Simona L. - 19 anni Jessica C. - 18 anni Sara M. - 15 anni 21 marzo - 20 aprile 21 aprile - 21 maggio 21 maggio - 21 giugno 22 giugno - 22 luglio 23 luglio - 23 agosto AMORE Non sei al massimo della forma, e ti senti un po’ deluso nelle aspettative che avevi dal tuo partner: improvvisamente lui ti sembra un po’… noioso. Non prendere decisioni affrettate, comunque, ed aspetta che la congiuntura astrale torni favorevole. AMORE Nonostante la mente ti riporti spesso ai bei momenti trascorsi col partner, non è il caso di lasciarsi travolgere dalla nostalgia, ma anzi, preparati a sfoderare tutto il tuo fascino… sarà un potente antidepressivo! AMORE Sei in un momento di forte indecisione: non sai se tornare insieme al tuo partner o proseguire l’avventura estiva cominciata un po’ per caso. Il problema è che la novità ti entusiasma, ma far finire una storia che dura ormai da tanto ti spaventa. AMORE Non ci sono grosse novità. Per chi è in coppia la vita è un lungo fiume tranquillo, per i single si profila ancora qualche breve e frizzante incontro, senza troppe pretese. Forti emozioni non tarderanno a venire. AMORE E’ un periodo di transizione, qualcosa ti frulla per la testa, o meglio qualcuno… E’ venuto il momento di chiarire col partner tutto quello che non va: può darsi che il dialogo vi aiuti a ritrovare l’armonia di un tempo. VERGINE BILANCIA SCORPIONE Maria Cristina T. - 16 anni Emilia B. - 18 anni Mario C. - 19 anni 24 agosto - 23 settembre 24 settembre - 22 ottobre 23 ottobre - 22 novembre AMORE Non si può dire che l’estate ti abbia deluso, ma adesso ricomincia la scuola e gli impegni si moltiplicano a scapito del tempo libero da passare col partner. Attenzione a non esagerare con le uscite serali fino a tardi. AMORE Sia che tu sia single sia che tu abbia una storia, sei in un periodo veramente esplosivo: hai fascino da vendere. Attenzione però a non attirarti le antipatie di chi non ha il tuo stesso savoir faire… AMORE Ti trovi bene col tuo partner, anche se a volte senti che l’intesa tra voi non è così totale come vorresti o come era in passato. Per dare un tocco di novità alla storia prova a preparare piccole sorprese che ravvivino l’atmosfera. AMICI AMICI AMICI AMICI AMICI AMICI AMICI AMICI E’ un buon momento per fare nuove amicizie, l’inizio della scuola potrebbe facilitare l’incontro con persone molto interessanti con cui trascorrere belle serate. Non che siano da accantonare gli amici storici: nuovi stimoli, però, non guastano! Con la riapertura delle scuole tornano le solite compagnie, ma chissà che qualche new entry nel gruppo non vi aiuti a cambiare un po’ i soliti orizzonti e a movimentare in modo più originale le serate. Le stelle prevedono, comunque, un discreto autunno. E’ un periodo un po’ morto: la vecchia compagnia si sta sfaldando a causa dei nuovi interessi che travolgono ciascuno. Si rischia di rimanere delusi dal comportamento di qualche amico storico. Qualche commento di troppo rischia di rovinarti il rientro a scuola: meglio non darvi troppa importanza, spesso questi atteggiamenti sono frutto di un po’ d’invidia. Comunque rilassati, vedrai che trascorrerai bei momenti in compagnia. In questo periodo forse sei un po’ troppo preso da te stesso e non presti abbastanza attenzione a coloro che ti stanno intorno. Cerca di fare attenzione soprattutto alle richieste silenziose di aiuto da parte degli amici: occorre molta sensibilità. Cerca di trovare il tempo anche per gli amici, troppo spesso sfuggi alla vita sociale per rifugiarti nel rapporto di coppia. Ricorda che quando inevitabilmente una storia finisce, gli amici sono una risorsa preziosa. Un tuo amico sta vivendo una situazione molto difficile: cerca di stargli accanto il più possibile, ma con discrezione. Ritrovare il vecchio gruppo ti darà una nuova carica, ma cerca di concentrare le energie anche per lo studio. L’entrata di nuove persone nel gruppo potrà creare qualche imbarazzo, ma conviene puntare sul dialogo e imparare a sdrammatizzare le situazioni a volte un po’ ambigue. Se così proprio non se ne esce, provate a cambiare compagnia. CONSIGLIO CONSIGLIO CONSIGLIO CONSIGLIO Non ripensare troppo all’estate: serve un bel concentrato di energia positiva per cominciare bene. Dedica un po’ di tempo ai tuoi hobby e fai un po’ di sport. Una lettura che parli di scelte: “Ricorda con rabbia” di J. Osborne è un’idea. Approfitta del tempo libero per tuffarti in un bel classico di Pennac. CONSIGLIO Per affrontare con calma le situazioni, sentimentali e non, guarda qualche film d’annata. CONSIGLIO Rendetevi autonomi, stabilite una sera a settimana da dedicare a voi stessi. CONSIGLIO CONSIGLIO Ti ci vuole una tregua fatta di buone letture: punta sullo humour inglese di A. Bennet Non è un periodo molto propizio per la scuola. Ogni tanto ricordati di studiare... D i v e n t a a n c h e t u i l v o l t o p ro t a g o n i s t a d e l t u o s e g n o n e l n o s t ro o ro s c o p o ASTROcasting SAGITTARIO CAPRICORNO ACQUARIO PESCI Diego G. - 18 anni Ilaria S. - 14 anni Stefano C. - 18 anni Monica S. - 14 anni 23 novembre - 21 dicembre 22 dicembre - 20 gennaio 21 gennaio - 19 febbraio 20 febbraio - 20 marzo AMORE Ci sarà a breve un nuovo incontro che rischierà di stravolgere la tua situazione sentimentale già un po’ in crisi. Non saprai se lasciarti subito andare e i dubbi rischieranno di occuparti più del dovuto, a scapito dello studio e degli hobby. AMICI Per i nati sotto questo segno si profilano belle sorprese: persone che finora non avevano attirato più di tanto la vostra attenzione potrebbero rivelarsi in realtà ottime compagnie con cui trascorrere piacevoli momenti. CONSIGLIO Tuffatevi nei film dell’autunno, “The Dreamers” di Bertolucci potrebbe essere un’idea. AMORE Vivi in un altalenare continuo di triangoli amorosi e salti allegramente da una storia a un’altra senza farti troppi problemi. L’imperativo categorico della tua adolescenza sembra essere Carpe diem! AMICI Tendete a chiudervi e a non raccontare la parte più profonda di voi: una maggiore fiducia negli amici potrebbe però giovarvi molto nei momenti difficili che si presenteranno con la riapertura delle scuole. AMORE Scintille per i nati sotto questo segno, Venere è al posto giusto! Approfittatene per far decollare la storia interrotta con l’estate o per trascorrere momenti indimenticabili col partner di sempre... AMICI Siete vivaci ed intraprendenti al punto giusto. Le stelle vi aiuteranno a risolvere questioni lasciate in sospeso da troppo tempo e a ritrovare il giusto equilibrio. AMORE Questo è un periodo un po’ burrascoso a causa dei frequenti litigi col partner, dovuti soprattutto alla mancanza di dialogo. Fate in modo però di non scaricare su altri le vostre responsabilità, agite da adulti! AMICI Anche in gruppo non siete al massimo della forma, apparite scontrosi ed irascibili. Attenti a non tirare troppo la corda con gli amici storici, che già in altre occasioni hanno dimostrato di sapervi stare accanto. CONSIGLIO CONSIGLIO CONSIGLIO Non perdetevi i concerti più trendy dell’autunno, contribuiranno a rendervi meno asociali Dedica l’autunno alla scoperta dei sapori della cucina etnica Se la stima di voi è bassa, provate a scatenare le endorfine con l’attività sportiva. S u l s i t o w w w. z a i . n e t l e i s t r u z i o n i p e r p a r t e c i p a r e Direttore responsabile Lidia Gattini Vice direttore Renato Truce Segreteria di redazione Sonia Fiore Coordinamento redazioni scolastiche Simonetta Mitola, Lucia Rapisarda, Pietro Farneti Impaginazione Manuela Pace (progetto grafico) Illustrazioni Alessandro Pozzi Fotografie e fotoservizi gli studenti fotoreporter dell’Istituto Alber Steiner (To), Marco Giacomini, FIF Fondazione Italiana Fotografia, Liceo Tecnologico Montessori (Roma), Lucilla Ruffinatti, Fabrizio Caratto. Redazione nazionale corso Allamano, 131 - 10095 Grugliasco (To) tel 011.7072647 - 7072283 - fax 011.7707005 e-mail: [email protected] Redazione di Savona via Amendola - 17100 Savona Presso C.F.P. Varaldo e-mail: [email protected] Redazione di Roma via Nazionale, 5 - 00184 Roma tel 06.47881106 - fax 06.47823175 [email protected] Redazione di Milano via Vittadini, 3 - 20123 Milano tel 02.58317883 / e-mail: [email protected] Redazione di Bari via Abate Gimma, 147 - 70122 Bari tel 080.5242006 / e-mail: [email protected] Le foto della redazione di Zai.net sono state realizzate con Nikon Coolpix 880 Hanno collaborato Marco Giacomini, Mattia Muratore, Francesca Sebastiani, Fabio Berio, Simonetta Mitola, Eleonora Fortunato, Alice Cucchetti, Sheta Amrou, Massimiliano Mocchia, Michele D’Agostino, Pasquale Salerno, Alberto Puliafito, Marco Bazzica, Annelise Cirillo, Martina Badia, Francesco Barontini. Sito web: www.zai.net Davide Lattanzio, Eleonora Fortunato, Francesco Tota Editore Mandragola Editrice via Nota, 7 - 10122 Torino Stampa Stige S.p.A. - via Pescarito, 110 - 10099 S. Mauro (To) Concessionaria pubblicità: Mandragola ADV corso Allamano, 131 - 10095 Grugliasco (To) tel 011.7707002 - fax 011.7707005 e-mail: [email protected] Zai.net Lab Anno II / n. 6 - Settembre 2003 Autorizzazione del Tribunale di Roma n° 486 del 05/08/2002 Tiratura: 100.000 copie interamente distribuite Abbonamento annuale: 5 euro Servizio Abbonamenti MANDRAGOLA via XX Settembre, 33/9 - 16121 Genova Versamento su conto corrente postale 38586103 intestato a Mandragola s.c.s.r.l. Il progetto Zai.net è realizzato in collaborazione con Provincia di Savona Comune di Milano
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