giovanireporter
Transcript
giovanireporter
G I O V A N I R E P O R T E R OTTOBRE 2005 “Poste Italiane. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB Torino n° 7 Anno 2005”- € 1,00 FOTOSONDAGGIO Anche i campioni ci fanno sognare. Qual è il tuo mito? Marco Elena Pietro G I O V A N I R E P O R T E R Giovani e Informazione Loris Roma, giovedì 29 settembre 2005, ore 9.30 - 13.30 Aula Magna del Liceo Classico “E.Q. Visconti” “Amo molto andare in bici, per me Pantani sarà sempre il migliore ” Matteo Michael "Mennea è stato un grande campione e poi è di Barletta, il mio paese di origine" Ana Lucia Piazza del Collegio Romano, 4 Valentino Programma Ore 09.30 Ore 09.45 Ore 10.00 “Tenacia e talento: Michael Jordan è il mio idolo da tanti anni” Fabio Martina “Mi piace perché è forte, simpatico e dotato di grande intuito” Igor Ivan Ore 10.20 Ore 10.40 Ore 11.00 Ore 11.30 “Il mio campione in assoluto è Cannavaro, lo seguo da sempre” Simone Alexandre “Sono un fan sfegatato di Igor Cassina, medaglia d’oro alla sbarra” Gloria Ore 11.40 Ore 12.00 Ore 12.20 Ore 12.40 Giuseppe Ore 13.00 “È praticamente insuperabile nei tuffi. Alexandre Despatie è il migliore” Andrea Francesco “La pallavolo è uno dei miei sport preferiti, Lucchetta è tra i giocatori più bravi” “Signori mette il cuore in quello che fa e ha lasciato tanto alla mia Lazio” Enrico Valerio “La mia squadra del cuore è la Fiorentina, Fantini è uno dei giocatori più bravi” Apertura a cura di Daniela Monteforte, Assessore alle Politiche scolastiche della Provincia di Roma. Relazione introduttiva a cura di Lidia Gattini (Editore di Zai.net) Riccardo Grassi, ricercatore dell'Istituto IARD, illustra i dati della Banca Dati dell'Istituto sul tema "giovani e nuovi media" Oliviero La Stella (Giornalista de Il Messaggero) Lelio Grassucci (Presidente di Mediacoop) Due giovani reporter della redazione di Zai.net raccontano la loro esperienza: Martina Chichi e Francesco Testi Flaminia Fioramonti (ex reporter di Zai.net ed esponente dell’associazione “Giovani per la Costituzione”) Marco Lodoli (Scrittore e giornalista) Piero Marrazzo (Presidente della Regione Lazio) Walter Veltroni (Sindaco di Roma) Conclusioni a cura di Vincenzo Vita, Assessore alle Politiche Culturali, della Comunicazione e Sistemi Informativi della Provincia di Roma Aperitivo Una giornata di riflessione e di analisi sul rapporto fra giovani e informazione nella realtà nazionale ed europea, in occasione dell’ottavo anno di attività di Zai.net, periodico di informazione nato nel 1997 a Torino come laboratorio di scrittura giornalistica con la partecipazione degli studenti, ormai radicato sul territorio nazionale grazie alla rivista distribuita in oltre 250.000 copie al mese in 1.000 istituti di istruzione secondaria in Italia. Edito da Mandragola Editrice, cooperativa di giornalisti, Zai.net è realizzato anche grazie al contributo economico di Enti ed aziende pubbliche, imprese private e fondazioni bancarie, che ne condividono le finalità e l’approccio innovativo. Nel corso dei lavori sarà presentato il progetto “Fotovisioni. Sguardi incrociati”, ideato e realizzato da Intesa & C.P. S.r.l. con il sostegno dell’Unione Europea, che prevede un bando di concorso dedicato ai giovani fotografi di 17 Paesi del bacino del Mediterraneo, numerose attività di comunicazione ed una serie di mostre in questi Paesi a partire dalla mostra a Roma nel gennaio 2006. G I O V A N I R E P O R T E R OTTOBRE 2005 Ragazzi, si cambia! 12 Dopo otto anni Zai.net dà una bella sterzata, rinnovandosi nel formato (ci avete proposto una rivista più grande, più adulta…) nella grafica, nella cover, nella distribuzione e inaugurando una striscia giornaliera radiofonica, Zai.net Time, oltre alla prima sit-com on air ambientata in un liceo: la nostra risposta al proliferare di pseudo reality con protagonisti che dei sedicenni veri non hanno neanche le scarpe, figuriamoci i pensieri o l’immaginazione. Direttore responsabile Renato Truce Vice direttore Lidia Gattini Segreteria di redazione Sonia Fiore Coordinamento redazioni scolastiche Simonetta Mitola, Eleonora Fortunato Redazione di Torino corso Allamano, 131 - 10095 Grugliasco (To) tel. 011.7072647 - 7072283 fax 011.7707005 e-mail: [email protected] Redazione di Savona via Amendola - 17100 Savona Presso C.F.P. Varaldo e-mail: [email protected] Redazione di Roma via Nazionale, 5 - 00184 Roma tel. 06.47881106 fax 06.47823175 e-mail: [email protected] Redazione di Pisa piazza Guerrazzi, 19/21 - 56100 Pisa tel. 050.503488 fax 050.2209713 e-mail: [email protected] Hanno collaborato Loris Liuzzi, Alberto Puliafito, Emanuele Colonnese, Giovanni Battaglio, Lorenzo Capisani, Federica Mantovani, Maya Santamaria, Massimiliano Coccia, Annalisa Caputo. Impaginazione Manuela Pace, Gianni La Rocca Illustrazioni Alessandro Pozzi Fotografie e fotoservizi Circolo di Sophia, Lucilla Ruffinatti, Fabrizio Caratto Sito web: www.zai.net Davide Lattanzio, Eleonora Fortunato, Francesco Tota Editore Mandragola Editrice cooperativa di giornalisti via Nota, 7 - 10122 Torino Stampa Stige S.p.A. - via Pescarito, 110 10099 S. Mauro (To) Concessionarie esclusive pubblicità: Enti pubblici Mandragola ADV corso Allamano, 131 - 10095 Grugliasco (To) tel. 011.7707002 - fax 011.7707005 e-mail: [email protected] Clienti All Media srl Viale Col di Lana 8 - 20136 Milano tel. 02.45495501 - fax 02.45487377 e-mail: [email protected] Zai.net Lab Anno IV / n. 7 - ottobre 2005 Autorizzazione del Tribunale di Roma n°486 del 05/08/2002 Abbonamento annuale: 9 euro Servizio Abbonamenti MANDRAGOLA Editrice cooperativa di giornalisti via Nazionale, 5 - 00184 Roma tel 06.47881106 - fax 06.47823175 Ma vediamo nel dettaglio. Ci avete scritto tante e-mail. Citiamo solo un brano: “Sappi che fai parte di una delle cose più belle che mi siano mai capitate”. Una grande responsabilità, da brividi (giuro che non siamo la De Filippi), ma che ci spinge a continuare nell’intuizione iniziale: si può non subire soltanto il mondo dell’informazione, ma entrarci, capirlo, parteciparvi attivamente. Un’espressione di libertà e, vogliamo esagerare, di democrazia. Proprio per questo abbiamo deciso di dedicarci alla radio, la nostra compagna inseparabile, colonna sonora dei compiti di matematica, ma anche dei pomeriggi con gli amici. Ogni giorno, in alcune zone d’Italia, va in onda Zai.net Time, una trasmissione di due ore realizzata secondo la “Zai.net philosopy”, ovvero al centro gli studenti che lavorano da radio reporter presso i laboratori delle scuole, la musica, l’attualità e le scene di vita vissuta. Voltiamo pagina e illustriamo i contenuti, giusto un accenno: la partenza di un reportage dalle città a puntate sulle tifoserie e le curve che proseguirà nel corso dell’anno (avete presente la serie “le periferie?) e, ancora, musica, tecnologia, futuro – scuola versus lavoro – cinema, libri, ecc. Passando alla cruda materialità, Zai.net non arriverà più negli istituti in abbinamento al quotidiano La Stampa. Questo significa che dal mese di gennaio, forse, troverete meno copie di Zai.net a disposizione e chiederemo alle scuole o ai lettori di sottoscrivere un contributo per l’abbonamento (soltanto i costi di stampa e spedizione). Ebbene sì, anche i sogni, nel secondo millennio, hanno un prezzo. E, a proposito di sogni, sulla cover è riprodotta una frase dei Negrita “Ormai che ho imparato a sognare non smetterò” che inaugura la serie di copertine dei prossimi mesi: parole d’autore al centro del nostro mondo. Voi quali vorreste trovare? DOVE ASCOLTARE ZAI.NET TIME Sul canale satellitare Radio Zai.net, ricevibile da tutte le parabole satellitari posizionate su Hotbird 13° Est (lo stesso di Sky e di Rai Educational) – sulla frequenza 11200 Mhz Da tutti i computer collegati alla rete Internet in streaming all’indirizzo www.radiozainet.it Sulle radio fm terrestri: a Torino Radio Flash 97.6 in Toscana Radio Flash 97.1 e 91.1 ad Aosta Radio Monterosa 94.6 e 99.5 a Sanremo Radio Flash Liguria 93.6 a Savona su Radio Savona Sound 104.0 – 101.6 e prossimamente in tutta Italia. FRESCHI DI STAMPA LE SOLE 24 ORE MA LE STELLE QUANTE SONO La giovane scrittrice romana Giulia Carcasi si presenta insieme al suo libro TATTOO A RISCHIO Inchiesta sul mondo dei tatuaggi: attenzione ai rischi di allergia e infezione legati all’uso dei coloranti. E poi, l’intervista con l’uomo più tatuato d’Italia, e forse del mondo MUSICA 26 28 29 TOSCANI DOC: EHI NEGRITA! Drigo, chitarrista della band, ci svela i segreti dell’ultimo successo BELLO! ME LO SCARICO, TANTO È GRATIS Pirateria via Internet: facciamo il punto su come funziona e quanto è diffuso il fenomeno FOLK E RESISTENZA: MODENA CITY RAMBLERS Cisco, voce solista, ci spiega un po’ di Appunti Partigiani 33 C’È CHI INIZIA E CHI ABBANDONA Uno studente su quattro non arriva al diploma, ma il mondo del lavoro offre alternative migliori alla scuola? PASSIONE OCCITANA: LOU DALFIN Vincitori del premio Tenco 2004, molto amati anche all’estero NEI PANNI DI ALANTA Natalia Estrada dà la voce alla principessina tutto pepe protagonista di Gaya 20 40 VIVAIO CREATIVO SCANDINAVIA ON THE ROAD Il più bel reportage dalle vostre vacanze LE DUE FACCE DELL’AMORE Stefania Rocca racconta il nuovo film di Cristina Comencini, La bestia nel cuore 36 TEST TELEVISIONE, TRIBUNA O CURVA? INCHIESTA - SPORT Guarda che curve! 6 Essere tifosi non vuol dire essere violenti. Non sempre almeno. Ne abbiamo parlato con Corrado Zunino, giornalista sportivo de La Repubblica Genoa, i più vecchi d’Italia Il viaggio nelle tifoserie italiane comincia da qui 19 LAVORO GIOVANI CRITICI 32 16 8 11 Inchiesta - Sport 7 6 Guarda che CURVE LE IMMAGINI DI VIOLENZA DAGLI STADI IN QUESTI ANNI SI SONO SUSSEGUITE CON UN RITMO INCESSANTE E PURTROPPO FREQUENTE. MA LA PASSIONE PER IL CALCIO RESTA E NELLE CURVE SI RESPIRA SEMPRE UN’ATMOSFERA DI PARTECIPAZIONE E DI AMORE PER LA PROPRIA SQUADRA. NOI DI ZAI.NET CI SIAMO POSTI TANTI PERCHÈ E ABBIAMO INIZIATO UN VIAGGIO FRA CHI IL TIFO LO PRATICA DAVVERO. CI GUIDA IN QUESTA PRIMA TAPPA CORRADO ZUNINO, GIORNALISTA SPORTIVO DE LA REPUBBLICA di Loris Liuzzi, 19 anni Università di Torino ra, o almeno doveva essere, una normale giornata di sport. Il 6 maggio del 2001 allo stadio Meazza di Milano, teatro delle gesta di due grandi squadre come Milan e Inter, accade qualcosa di inaspettato: si sta giocando Inter Atalanta, la squadra nerazzurra sta avendo la meglio per 3-0 e alcuni tifosi locali decidono di gettare dall'anello superiore dello stadio uno scooter rischiando di travolgere e ferire diverse persone. È l'ennesimo triste episodio di violenza negli stadi. "È un problema di cui si comincia a parlare seriamente con la nascita del movimento Ultras, agli inizi degli anni '70", ci riferisce Corrado Zunino, giornalista, E che si è occupato a lungo della questione, "anche se episodi di violenza allo stadio risalgono addirittura alla metà dell'Ottocento, in Inghilterra, dove qualche arbitro veniva rincorso e magari picchiato da alcuni tifosi un po' esagitati". Negli anni '70 nasce quindi il cosiddetto "tifo organizzato", composto da vivaci sostenitori che fanno sentire la propria voce non solo per incitare la squadra per cui tifano, ma, ultimamente, anche riguardo alle questioni politiche. Quando la politica entra allo stadio, il problema diventa più serio? "Non è l'unica causa", risponde Zunino prontamente, "infatti, negli anni '70, la violenza non nasce dalla politica, perché i leader dei partiti non avevano ancora capito che lo stadio fosse un vero e proprio 'pezzo di società', nel quale confluiscono fattori di tipo economico, sociale e politico. Solo dalla metà degli anni '90 la politica prende mano negli stadi d'Italia, ma in modo decisamente superficiale: voglio dire che allo stadio entra solo lo slogan, ovvero la parte più superficiale di un'ideologia". Quali sono le altre cause? "Lo stadio rappresenta un posto in cui sfogarsi. Gli episo- Gli episodi più gravi, tra cui anche le dimostrazioni di razzismo, nascono dalla volontà di fare la 'voce grossa' di più gravi, tra cui anche le dimostrazioni di razzismo, nascono dalla volontà di fare la 'voce grossa', di commettere un gesto che faccia discutere". Secondo quanto viene costantemente ripetuto in diverse trasmissioni televisive sul calcio, all'estero la situazione sarebbe sotto controllo. Me lo conferma? "In effetti in Francia, Spagna e Germania le tifoserie sono per la maggior parte pacifiche, anche se alcuni estremisti di destra, soprattutto in Spagna, nelle tifoserie del Real Madrid e del Barcellona, a volte riescono a mettersi in evidenza con qualche triste episodio. Anche negli stadi tedeschi i naziskin non sono più una reale minaccia". E in Inghilterra pare che la questione hooligans sia quasi risolta… "Esattamente. Bisogna però dire che gli hooligans, in realtà, non si sono estinti. Infatti, continuano a commettere atti vandalici quando gioca la nazionale inglese. Questa è la prova evidente che per risolvere i problemi negli stadi non basta stabilire decreti punitivi…". Come commenta il decreto Pisanu che obbliga il campionato italiano di calcio a dotarsi di biglietto d'ingresso nominativo per individuare Sarebbe necessario investire maggiormente sulla tecnologia e puntare su un'intelligente opera di propagazione del calcio come cultura gli ultras violenti? "Il decreto Pisanu, benché necessario, sconta il difetto che, nella sua formulazione, non esiste alcun tentativo di ragionamento e prevenzione del problema. Creerà sicuramente dei problemi ai tifosi violenti, ma non basta. Renderà il movimento Ultras una sorta di associazione criminale. Invece, gli Ultras non sono violenti. Nessuno conosce l'ideologia che sta alla base del movimento. Chi conosce, per esempio, Carlo Balestri? Ebbene, è uno degli ideatori di questo movimento e nessuno sa chi sia veramente. Non viene mai ascoltato. Penso che, per risolvere veramente il problema, bisognerebbe incontrare le tifoserie, organizzare incontri nelle singole città, dialogando, capendo. Sarebbe assolutamente necessario investire maggiormente sulla tecnologia negli stadi e puntare su un'intelligente opera di propagazione del calcio come cultura". Inchiesta - Sport 9 8 GENOA I PIÙ VECCHI D'ITALIA NATO ALLA FINE DELL’OTTOCENTO, IL GENOA È SENZA DUBBIO UNO DEI PIÙ ANTICHI CLUB D’ITALIA. PER QUESTO PROPRIO DA QUI COMINCIA IL RITRATTO DI ZAI.NET DELLE TIFOSERIE. LE GIOIE, LE SCONFITTE E LE TALVOLTA IRRAGIONEVOLI PASSIONI mo la nostra passione e non riusciranno a togliercela". E questo amore, quando si tratta del Genoa, è davvero assoluto, se pensiamo che il Genoa conosceva una delle pagine più nere della propria storia ultracentenaria - la retrocessione in serie C sul campo - e 30mila persone cantavano "Ma se ghe pensu". Alberto era con loro. Fa parte di Ponente Rossoblu, un di Alberto Puliafito piccolo gruppo di Arenzano, amici con la passione Veterano di Zai.net comune per il Genoa, che vivono l'essere genoano in un certo modo, quello degli ultras. "Abbiamo festeggiato la retrocessione come fosse uno scudetto, perché ce la meritavamo e perché una squadra può retrocedere, noi rimaniamo. Il tifo per il Genoa etrocessa in serie C sul campo, poi ripescata a è così. Lo dicono in tanti, quelli che sanno di calcio, disputare il campionato di serie B, quindi proche siamo la tifoseria più bella d'Italia. Forse perché mossa in serie A e infine retrocessa di nuovo in C abbiamo organizzato una carovana di macchine da per questioni che ben poco hanno a che fare con lo Genova a Oviedo (2000 km) per la sport e che invece chiamano in causa illeciti, intercettazioni telefoAbbiamo festeggiato la prima partita in UEFA. La prima macchina è partita alle otto e niche, episodi che trasformano il retrocessione come quand'era a Ventimiglia è partita calcio in qualcosa di più di un semfosse uno scudetto, l'ultima. Forse perché nel '71, sinplice gioco. Tutto ciò capita alla perché ce la daco Campart in testa, un traghetto squadra più antica d'Italia, che nella con più di mille persone a bordo, sua denominazione ufficiale risente meritavamo e perché s'è diretto a Porto Torres, forse perancora delle origini britanniche: una squadra può ché nella trasferta di Piacenza, Genoa Cricket and Football Club. retrocedere, noi 2mila persone in moto si sono fatte Football in realtà venne dopo: prima 145 km di curve in statale solo per c'era il Cricket, accompagnato a un rimaniamo seguire il vecchio balordo". più generico Atlethic. La storia del Mentre appella in quel modo il Genoa, Alberto non Genoa affonda le proprie radici nell'ultimo decennio del nasconde un po' di commozione. Secondo lui essere 1800, fra il 1893 e il 1897. Ma come si fa a continuare genoani è nientemeno che un'estrinsecazione del proa tifare ancora, dopo tutti questi sconvolgimenti, dopo prio DNA. Un DNA che ha portato i tifosi a gesti d'amoche la giustizia, la politica, la corruzione entrano di prere folle: nel 1924 furono i primi ad affittare un battello potenza nel mondo dello sport? per seguire la squadra in trasferta a Savona. Alberto Parodi, 34 anni, ha una sua teoria in merito. La filosofia dell'ultras si riassume nell'appartenenza, "È l'amore per la squadra a mandare avanti tutto. I signocome diceva Gaber: fai parte di un gruppo e tutti gli altri ri del calcio facciano pure le loro schifezze, ma noi abbia- R Più di una volta mi è capitato di innervosirmi per il trattamento subito dalle forze dell'ordine… A volte mi sorge un dubbio: che serva a qualcuno la violenza? fanno parte di te. E poi c'è il lavoro per rendere più colorato il tifo, realizzare coreografie, coinvolgere le persone. "Quando la squadra vince senti la vittoria tua. Quando perde ti senti comunque gli altri vicini, condividi la tristezza, ti Il Genoa e il tifo su Internet dai la carica per passare un momento brutto. http://www.genoacfc.it C'è chi può definirlo ‘stupido’, ma questa sofferenza è indicativa di un http://www.grifoni.org/ collezionare francobolli può essere vero e proprio stile di vita. Alberto altrettanto stupido. ci racconta un paio di aneddoti che È una passione - prosegue Alberto - non so spiegare la lo commuovono ancora adesso. scintilla che mi fa fare quaranta ore di traghetto per "Era il 1991, ultima partita di campionato, Genoastare a Palermo, vedere il Genoa perdere e divertirmi". Juventus, Skuravy-Branco a dieci minuti dalla fine. Divertirsi in ogni caso e in maniera un po' particolare, Genoa in UEFA. Juve fuori. Davanti a me un signore visto che tifare Genoa è sinonimo di sofferenza. sulla cinquantina guarda accanto e in un singhiozzo "Sì, gli altri piangono per il dolore, noi per la gioia. Gli dice: "Paolo, ghe semmu", mi giro e vedo un ragazzo altri sperano di vincere contro il Real Madrid, noi spedella mia età, gli stessi occhi del padre, le stesse lacririamo di non perdere contro una squadra di terza cateme e in un singhiozzo risponde "Si pa' ghe semmu ghe goria. Questo è essere genoani". semmu", scavalcano i tre o quattro gradini che li sepaÈ un discorso che è difficile da capire per chi non fa rano e si abbracciano piangendo. E quella volta una parte del mondo delle tifoserie, probabilmente, ma tutta signora, poteva essere mia nonna, mi guarda col sorri- Test Inchiesta - Sport 11 10 so che solo un nonno ti può dare - in quel momento ero suo nipote, come gli altri 8mila nipoti in quella gradinata - e mi dice: ‘Mio marito è morto. Adesso m'è rimasto il Genoa’”. E tutto questo, però, si perde nelle logiche di palazzo, nella giustizia sportiva - e ordinaria, quando è il caso e nei calendari riscritti a tavolino. "Fosse per me, il presidente della Lega Calcio dovrebbe essere il presidente dell'ultima delle neo promosse, dovrebbero distribuire i soldi al contrario per agevolare le squadre più deboli. E poi credo sia giusta la proporzionalità nel rapporto tifosi-diritti televisivi, perché il bacino d'utenza è importante, come in tutti i campi: le leggi economiche vanno rispettate, le leggi di palazzo no. Ma i padroni del calcio hanno fatto e continuano a fare schifezze, cosa ci possiamo fare? Ragiono su quelle cose come persona che ha un'opinione, non come tifoso. La violenza negli stadi è un fenomeno che si è evoluto in guerriglie urbane a sfondo politico, per la maggior parte. Io sono un tifoso, se qualcuno vuole spaccarsi la testa si accomodi. Ma distante da me. Quanto alle norme antiviolenza, sembrano rispondere ad un tentativo di rendere il calcio uno spettacolo televisivo, invece di arginare il problema. Poi, più di una volta mi è capitato di innervosirmi per il trattamento subito dalle forze dell'ordine: ti trattano come una bestia che sta per andare al macello. Tra noi ci saranno anche dei violenti, invece di isolarli, fanno diventare violenti anche quelli che non lo sono. A volte mi sorge un dubbio: che serva a qualcuno la violenza?". A.P. INVIA SUL SITO WWW.ZAI.NET O ALLA REDAZIONE IL RACCONTO DELLE TUE DOMENICHE ALLO STADIO. IL PROSSIMO AD ESSERE PUBBLICATO POTREBBE ESSERE IL TUO! UN CORO RECENTE CHE SI STA DIFFONDENDO FRA I TIFOSI GENOANI VIA SMS. DA CANTARSI SULLE NOTE DI "RICOMINCIAMO". Noi che abbiamo sofferto lottato di certo l'abbiam meritata ce l'hanno levata ma noi non molliamo per questo gridiamo per te ricominciamo. Di nuovo in giro in Italia sarà una battaglia ma noi non molliamo per questo gridiamo grifone ti amo perciò ricominciamo. Televisione, tribuna di Emanuele Colonnese, 22 anni - Roma o curva ? Ciabattone, sportivo o furioso? Qual è il tuo atteggiamento nei confronti del calcio? La domenica preferisci sprofondare in poltrona o buttarti nella mischia? In ogni caso, non perderti il nostro pseudo psico-test, il tuo profilo lo trovi a pag. 34 1. Cosa ti aspetti dalla tua squadra del cuore? Tante emozioni, gioie e dolori o comunque gioco spettacolare, concreto, divertente e soprattutto corretto. E possibilmente buoni risultati. B Più che altro mi aspetto che la dirigenza sganci soldi e corrompa gli arbitri come ogni anno. C Più che la vittoria in sé, importante è l’impegno, il bel gioco e soprattutto sfasciare più capocce possibili tra le varie tifoserie avversarie. 4. In quale di questi calciatori ti riconosci maggiormente? A In quel tizio del Cervia, quello coi capelli lunghi e le gambe… dai quello! Capito chi? B Più che riconoscermi in lui, magari vorrei somigliare un po’ ad Adriano con la sua classe e potenza… o a Vieri, che non segna più tantissimo ma è simpatico lo stesso. C A Mike Tyson, che pur non essendo un calciatore (e neanche più uno sportivo da un pezzo) ha il mio stesso gusto per lo staccare le orecchie della gente a morsi. A 2. Ah, il calcio che passione! Beh, questo è poco ma sicuro! Ve la immaginate la domenica senza partite? Saremmo costretti a passare tutto il nostro tempo all’Ikea! B Il calcio è uno sport divertente e appassionante. Se solo il campionato non se lo giocassero sempre le stesse squadre… C Avevo provato con l’allevamento di piranha o con lo origami, ma un bel pestaggio all’antica – di quelli che al giorno d’oggi solo allo stadio puoi trovare - è tutta un’altra cosa! A 3. Il gol più bello. La Catapulta Infernale dei gemelli Derrick. O il Tiro della Tigre di Mark Lenders, dipende dai casi. B Beh, chiaramente la classica rovesciata al volo – non c’è tiro più spettacolare! Anche un gol di tacco non è male però. C 17 dicembre 2000, Lazio-Roma: fantastico e indimenticabile autogol di Paolo Negro, il più bello dei sogni si avverava! A 5. Veline/Letterine/pseudo-ballerine varie e calciatori, un binomio inossidabile. A Loro – le signorine – dicono che frequentando gli stessi locali è normale. Mai che ne vedi una che frequenti baristi o buttafuori però! B Diciamo che, a parte gli immeritati ingaggi da sogno, è uno dei motivi principali per cui mi secca di essere una schiappa a pallone. C Vado a vedere tutte le partite, trasferte comprese, sperando di beccarmi gli avanzi. 6. Meglio Totti o John Cena? Valentino Rossi. Totti, che può sembrare poco sveglio ma ha un piede d’oro e alla fine è pure un bravo ragazzo. C John Cena, che ha due bracci grossi come camion. A B 7. La cassanata. È una caratteristica festività siciliana, capita un paio di volte all’anno e ci si abbuffa dei prodotti tipici della terra, ovvero cassate e frutti di marzapane. B È un’azione sciocca, arrogante e soprattutto infantile, possibilmente compiuta dal talento di Bari Vecchia. C …Una s******a! A LEGGI IL TUO PROFILO A PAG. 34 Freschi di Stampa foto: Francesco Toiati 13 12 MA LE STELLE QUANTE SONO Intervista con Giulia Carcasi LA PASSIONE PER LA SCRITTURA NON DIVIDE, ANZI SI CONTAMINA CON QUELLA PER LA MEDICINA. SCRIVERE, POI, È COME FARE ORDINE IN UN ARMADIO, CON I RICORDI E LE EMOZIONI CHE FANNO DA VESTITI. LA GIOVANISSIMA AUTRICE DEL LIBRO EDITO DI RECENTE DA FELTRINELLI CI RACCONTA QUALCOSA DI SÈ E DEI SUOI SOGNI PER IL FUTURO. A volte il libro finisce in mani che non mi piacciono, allora vorrei toglierlo e dire : “Questa è roba mia!” di Massimiliano Coccia, 19 anni Roma l tuo libro Ma le stelle quante sono racconta la storia semplice, bella e intensa di Alice e Carlo, narrata da entrambi i punti di vista. Come è stato immedesimarsi nelle emozioni e nei pensieri di un corpo maschile? «Stare nel corpo di un ragazzo quando scrivo mi fa sentire protetta perché so che nessuno mi riconoscerà, infatti la parte di Carlo è stata la prima che ho scritto. Trovavo più facile mettermi in un corpo distante in tutto e per tutto dal mio; poi è arrivata Alice ed è cominciata una forma di scrittura più coraggiosa. Le emozioni mi bastava cercarle dentro. Invece, cercare le emozioni di un ragazzo è stata una caccia al tesoro. Ho studiato il ‘materiale’ maschile che avevo a portata di mano: ho iniziato a osservare mio fratello e i miei amici, ma sempre da lontano. Credo che la capacità dello scrittore sia proprio questa: saper descrivere qualcosa senza starci dentro, il sapersi nascondere in mezzo agli altri per raccontarli». Il tuo romanzo descrive una storia che è anche un po’ la tua e forse un buon antidoto alle tante immagini stereotipate della nostra generazione. Perché hai deciso di pubblicare questo libro? «È impossibile che esista un libro in cui non siano descritte le emozioni di chi lo scrive e chiaramente io faccio parte di quel libro, anche perché non avrei usato l’ana- I gramma Saricca-Carcasi (Saricca, cognome di Alice, ndr). La pubblicazione a mio avviso è necessaria perché in questo modo la storia riesce ad arrivare a tante di quelle persone che alla fine ti senti meno solo e meno ‘eccezione’. Credo che si scriva un po’ per solitudine, la pubblicazione è come un antidoto». Tu studi medicina all’università, e la dicotomia tra scrittura e studio è evidente, ma neanche inconciliabile a quanto pare. Tu come la vivi? «La scrittura e la medicina fanno a pugni per questioni di tempo, nel senso che la medicina mi assorbe molto e a volte mi verrebbe voglia di chiudere il libro. Oppure a volte, mentre studio, se vedo un foglio bianco ho subito la tentazione di iniziare a scrivere. La medicina, però, non è qualcosa di altamente scientifico e privo di magia, ad esempio Sant’Agostino diceva : “Ci stupiamo di quello che abbiamo intorno e non ci stupiamo Cos’è per te scrivere? «È come fare ordine in un armadio, con i vestiti che non devi accartocciare nè buttare alla rinfusa, e poi chiudere l’armadio. È un ordine preciso da dare ai ricordi, alle emozioni, che sono i vestiti sulla stampella. Io con questo libro, che funge da segnalibro di una pagina della mia vita, ho chiuso un armadio che non vorrei riaprire, altrimenti ne escono i ricordi». Quali sono i tuoi scrittori e poeti preferiti? «Mi piace molto Hikmet, la Dickinson, Alda Merini e Umberto Saba, citato nel libro. Tra gli scrittori Pratolini, Bassani, Baricco, Isabel Allende, Moravia e la Mazzantini». Come sono stati i primi mesi da “colei che ha scritto un libro”? «Giusta la definizione, perché si è scrittori anche se non si pubblica un libro. Sono sempre stata scrittrice, fin da sei anni, quando raccontavo di rigatoni, pirati e streghe o scrivevo filastrocche. Adesso sono entrata nel mondo del ‘fare’ la scrittrice e devo dire che i primi mesi sono stati uguali agli altri, faccio le stesse cose che facevo prima, con gli stessi amici e negli stessi posti. L’unico cambiamento consistente lo percepisco quando incontro una persona con il mio libro in mano e ho quei cinque minuti di cuore accelerato e polmoni larghi che sono impagabili. Perché capisci che hai davvero trovato un modo di comunicare. Altre volte il libro finisce in mani che non mi piacciono, allora vorrei toglierlo e dire : “Questa è roba mia!”». Cosa sogni per il futuro? «Una volta una giornalista mi ha detto che nella vita bisogna fare tre cose: piantare un albero, scrivere un libro e fare un figlio. Il libro l’ho scritto e mi aspetto dal futuro serenità e felicità, che non fa rima con popolarità. Sogno la serenità delle quattro mura, di un’altalena e di una bambina con i capelli lisci e non ricci come i miei che sfidano le leggi fisiche e non si fanno piegare mai». >>Giulia Carcasi è nata a Roma nel 1984, dove attualmente vive e studia. Nel 2005 ha pubblicato “Ma le stelle quante sono”, il suo primo romanzo. Puoi visitare il suo blog sul sito www.feltrinelli.it del corpo umano”, il corpo umano è forse la cosa più incantevole che ci sia. Inoltre, se non studiassi medicina, mi dimenticherei che esiste un mondo fatto di materia, perché quando scrivo vedo solo anime che camminano, non vedo corpi. La medicina mi fa comprendere che queste anime hanno un contenitore non meno importante dell’anima». Hai malinconia per il mondo della scuola oppure quel momento della tua vita è animato da altri sentimenti? «Non ho malinconia per la scuola, ma ho malinconia della storia. La scuola era un ambiente con il quale facevo a pugni. I 30 mq di un’aula diventavano 3 mq, i libri mi piaceva sceglierli in base all’odore, alla copertina, allo spessore della pagina. Invece a scuola la scelta diventa obbligo. Poi c’era la distanza tra docente e alunno, il disinteresse verso lo studente, la paura del giudizio e l’attenzione che si ferma solo al sapere fine a se stesso. La scuola andrebbe rivoluzionata». foto: Francesco Toiati Tatuaggi: una moda che può nascondere qualche insidia per la nostra salute. E poi, l’intervista all’uomo più tatuato d’Italia. LeSole 24Ore Pirati del web: scaricare gratis musica e film dalla rete è reato, ma le alternative legali non mancano. La redazione de “LeSole24Ore” è sostenuta dall’Assessorato al Commercio della Regione Piemonte. Il progetto è cofinanziato dal Ministero delle Attività Produttive Inchiesta - Costume 17 16 MONDO TATUATO TATTOO A R I S C H I O SIMBOLI MAGICO-RELIGIOSI, SEGNI DI APPARTENENZA SOCIALE O SEMPLICE ARTE? I TATUAGGI HANNO UN'ORIGINE ANTICA, ANZI ANTICHISSIMA, DIVENTATI DA TEMPO UNA MODA. MA ATTENZIONE AI RISCHI DI INFEZIONE E ALLERGIA. di Simmy, 20 anni Torino sistono dalla notte dei tempi, ma da noi si sono diffusi soprattutto negli ultimi due decenni. Stiamo parlando di tatuaggi e piercing, che sempre più di frequente abbelliscono i corpi di noi ragazzi e non solo. La nuova tendenza preferisce i ‘tattoo’ a soggetto decorativo, di solito monocromatici, cioè ad un solo colore (nero o blu), di forma circolare, attorno ad un braccio, al polso, alla caviglia o al giro vita, non sempre scultoreo. La moda è esplosa nella seconda metà degli anni '80, mentre prima erano davvero in pochi ad avere la pelle tatuata o forata da anellini anche in reconditi luoghi del corpo. Ma perché ci tatuiamo? Sicuramente per abbellire il nostro corpo, in una società che è dedita al suo culto edonistico. Ma anche per differenziarci, per connotare il nostro carattere e la nostra fisicità in modo assolutamente originale. Insomma per comunicare chi siamo, anche senza parlare. E LE ORIGINI DEL TATUAGGIO Il termine ‘tatuaggio’ ha origine polinesiana, in particolare tahitiana, e deriva dal vocabolo ‘tatau’, traducibile con ‘marcare con segni’, ‘scrivere sul corpo’. L'esploratore inglese James Cook ritrascrisse il vocabolo nella sua lingua, trasformandolo prima in ‘tattow’, poi in ‘tattoo’. In Polinesia il tatuaggio rappresentava un segno di distinzione sociale e spirituale, diffuso solamente tra le classi sociali più elevate, a partire dai 12 anni. Nella loro società, la funzione del tatuaggio non era soltanto decorativa, ma finalizzata all'esaltazione della vita, all'aspirazione a diventare dèi ma soprattutto all'attrazione sessuale: gli uomini più tatuati erano preferiti dalle donne. Si tratta, quindi, di un'arte antichissima, come testimonia- no alcuni utensili di epoca preistorica, probabilmente utilizzati per tale scopo, ma come emerge anche dai racconti di Erodoto (V sec. a.C.) e Plinio il Vecchio (I sec. d.C.), oppure dal ritrovamento di corpi mummificati in varie parti del mondo che portano evidenti segni di tatuaggi. MARCHI DI CRIMINALITÀ O SIMBOLI DI TRASGRESSIONE Vietati da Papa Adriano nel 787 d.C., i tatuaggi ricompaiono in Europa solo tra il XV e il XVIII secolo, dopo l'avvio delle grandi esplorazioni geografiche, come espressione di libertà ed arte. Agli inizi del 1900 si diffondono solo tra i ceti bassi della popolazione, come marinai, soldati, malavitosi e carcerati, tanto da diventare un vero e proprio segno di appartenenza alla criminalità. Negli anni ’60, invece, diventano simbolo di ribellione e trasgressione. Chi sceglieva di tatuarsi, solitamente apparteneva al ceto medio-alto ed era mosso dalla voglia di stupire e di porsi in alternativa alla mentalità comune. L'area geografica ritenuta più ricca di tatuaggi, sia per quanto riguarda la quantità che la complessità dei disegni, è l'Oceania, dove l'uso del tatuaggio è sopravvissuto fino ai giorni nostri. In Africa si ritrova una stretta connessione tra tatuaggio, magia e medicina. In Asia invece il tatuaggio ha origini lontane, ma la pratica si è evoluta con tempi e ritmi diversi nelle diverse zone. Nel Sud-Est asiatico il suo uso è limitato alle fasce povere della popolazione, mentre in Giappone assume un valore ornamentale e di connotazione sociale. Anche tutte le popolazioni dell'America precolombiana conoscevano il tatuaggio: valgano come esempio gli indiani della costa Nord del Pacifico ed i Maia. In Europa il tatuaggio era diffuso già in epoca preistorica e sembra che la sua funzione fosse principalmente terapeutica e curativa. Fu utilizzato anche dai Greci e dai Romani per indicare l'appartenenza ad una classe bassa o ad alcune categorie sociali: schiavi, prigionieri, disertori e stranieri. Negli anni '70 e '80, con i ‘punk’ ed i ‘biker’, i tatuaggi diventano simbolo di contrapposizione, ma al tempo stesso, segno di riconoscimento ed appartenenza. Negli anni '90, invece, non sono più espressione di ribellione e rabbia, ma si pongono piuttosto come una scelta di stile di vita personale. Negli anni 2000 sono moda. ATTENTI ALLE INFEZIONI Ogni anno vengono realizzati numerosissimi tatuaggi e piercing, ma sono davvero sicuri? Per evitare possibili infezioni, è necessario scegliere bene il centro presso il quale farsi tatuare. Trattandosi di un piccolo intervento chirurgico, è bene che vengano usati aghi "usa e getta", guanti in lattice e teli protettivi, pigmenti colorati atossici, ed è necessario che siano rispettate tutte le norme di sterilizzazione della strumentazione. Se queste precauzioni non vengono rispettate, il rischio che si corre è quello di contrarre un'infezione da epatite virale B e C o peggio da virus Hiv. Inoltre, con il tatuaggio si possono introdurre nella pelle batteri e funghi. COLORANTI: GLI STESSI USATI PER LE STAMPANTI Un altro rischio è legato agli inchiostri utilizzati, che potrebbero contenere tracce di metalli pesanti, potenzialmente tossici. I risultati di alcune indagini hanno evidenziato, infatti, la presenza di elevati livelli di piombo, litio, nichel e rame, dannosi per la salute. È BENE SAPERE CHE 1) Il disegno inciso sulla pelle, con il tempo, tende a sbiadirsi. I colori perdono tonalità e, spesso, bisogna tornare dal tatuatore per rinnovarlo. 2) I tatuaggio possono essere professionali o non professionali. I primi sono molto ben definiti, realizzati con macchine adatte che rilasciano più pigmento sulla pelle. I secondi sono eseguiti con pochi granuli di pigmento e, in caso di ripensamento, si possono asportare più facilmente. 3) I "tattoo" policromatici possono dare reazioni allergiche in alcune persone perché l'organismo fagocita i granuli di carbonio distruggendo l'inchiostro e assimilandolo. 4) Per quanto riguarda il piercing, il pericolo è che nei fori artificiali creati, si depositi di tutto, compromettendo l'igiene. Il "piercing" nella lingua può causare ristagno di zuccheri e batteri durante i pasti; quello al naso dà particolarmente fastidio in caso di malattie da raffreddamento. Inchiesta - Costume 19 18 Il problema è che mancano informazioni sugli ingredienti degli inchiostri, i produttori non sono controllati e sulle etichette non sono elencati i componenti. Inoltre, non esiste un ente deputato ad esercitare tali verifiche. La questione sconcertante è che molti di questi prodotti sono approvati per l'impiego cosmetico ma nessuno, invece, è stato mai autorizzato per l'iniezione nella pelle. E alcuni di essi sono normalmente impiegati nelle vernici per auto o come inchiostri per le stampanti. Per questo motivo la Food and Drug Administration (www.fda.gov/) ha emanato un comunicato per avvertire i consumatori circa le possibili reazioni allergiche. SI DEFINISCE LA PERSONA PIÙ CONOSCIUTA DEL MONDO: ABBIAMO INTERVISTATO ANGELO PIOVANO, L'UOMO PIÙ TATUATO D'ITALIA (E FORSE DEL MONDO). HA 69 ANNI E VIVE A TORINO. È TATUATO PER IL 98% DEL CORPO COMPRESI I GENITALI, AD ESCLUSIONE DELLA PIANTA DEI PIEDI E DEL PALMO DELLE MANI. Il suo corpo è interamente tatuato, l'ha fatto E I TATUAGGI ALL'HENNÉE? Si tratta di tatuaggi semi-permanenti ma, secondi i dermatologi, non sono innocui. Possono causare, infatti, reazioni allergiche come eczemi, lesioni ed infezioni batteriche. Sotto accusa è la composizione delle tinture che non sono sempre naturali e possono contenere coloranti e altri additivi chimici come inchiostro e vernici altamente allergizzanti. Un altro tipo di tatuaggio che, spesso, viene trascurato è il cosiddetto "trucco permanente". Eseguito sulle sopracciglia, sulle ciglia e sul contorno labbra di molte donne, consiste nell'introduzione di granuli molto fini di pigmento scuro in sedi della pelle molto delicate. Si tratta di pratiche molto simili alla microchirurgia, ma che vengono effettuate in condizioni igieniche e ambientali tutte da verificare. E SE POI CI SI PENTE? Quando lavoravo in fabbrica non ero proprietario del mio corpo. Adesso lo uso a mio piacimento UN VUOTO LEGISLATIVO Angelo Piovano, il più tatuato d'Italia Purtroppo in Italia non esiste una normativa che regolamenti l’esecuzione corretta di questa tecnica così invasiva. A questo proposito abbiamo intervistato Michela Audenino, dirigente dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, settore igiene e sanità pubblica. Audenino ci ha raccontato che “Alcune amministrazioni si sono mosse per regolamentare il settore nel 2003, in seguito alla morte di un ragazzo milanese per un’infezione fatale da piercing alla lingua. In tal senso la Regione Piemonte ha approvato il Decreto Legislativo n. 46 del 22 maggio 2003 che fornisce le prime indicazioni tecnico-sanitarie per l'esecuzione dell'attività di tatuaggio e di piercing. Attualmente l'amministrazione sta lavorando ad un nuovo disegno di legge che prevede sanzioni per chi non rispetta le norme. A livello nazionale è possibile citare il disegno di legge n. 477 del 2 marzo 2004, che però non è ancora stato approvato”. Il piercing è facilmente reversibile perché alcuni fori si cicatrizzano spontaneamente, mentre per altri è sufficiente un piccolo intervento per chiuderli in maniera definitiva. Per i tatuaggi, invece, il discorso è più complesso: si possono eliminare con il laser, ma l'intervento può lasciare delle cicatrici. Secondo il professor Marcello Monti, responsabile dell'Unità Operativa di Dermatologia dell'Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, "Il fatto sconcertante è che il 50% dei soggetti portatori di un tatuaggio permanente, dopo non molto tempo, fa di tutto per toglierlo. Noi dermatologi li definiamo i pentiti del tatuaggio". S. per nascondere la sua vera identità o per esaltarla? "Per nessuna delle due ragioni, perché non nascondo e non esalto niente. Mi considero una persona normale anche se dall'aspetto non sembro ‘normale’. A me la normalità non dice niente perché non esiste". Quando ha iniziato a tatuarsi? "Ho iniziato dopo essere andato in pensione e dopo la morte di mia madre. Essendo single e libero da obblighi familiari, ho deciso di cambiare stile di vita. Ero stufo di essere una persona perbene". In quanti anni ha ricoperto tutta la superficie del suo corpo? "In dieci anni, ma molto a rilento. Le ultime parti sono state la testa, il viso e i genitali". Nella società polinesiana gli uomini con più tatuaggi erano preferiti dalle donne, lei ha avuto qualche riscontro in questo senso? "No e poi le donne non mi sono mai interessate, perché io sono una persona di tendenza e… ci siamo capiti. I tatuaggi, però, hanno un significato magico-religioso e una tradizione arcaica a seconda dei paesi". Per lei cosa rappresentano? "Per me sono una forma di arte che si può fare anche sul corpo". Che rapporto ha con il suo corpo? "È stato importante prenderne coscienza. Quando lavoravo in fabbrica come operaio modello, non ne ero proprietario. Ero costretto per motivi socio-economici a lavorare per un salario, ma nel mio intimo sentivo che il corpo non mi apparteneva. Quando, poi, ho lasciato il lavoro me ne sono riappropriato e adesso lo uso a mio piacimento". Lei nota le reazioni della gente? "Sì, sì, ce n'è per tutti i gusti". Ogni tatuaggio ha un significato particolare? "Mi sono fatto tatuare interamente da un unico artista di Aosta, Enrico Gambini, con il quale ho studiato i vari disegni. Sulla coscia sinistra, poi, l'autore ha firmato la sua opera". Un messaggio per i lettori di Zai.net? "Andate piano con i tatuaggi perché ci sono persone che lavorano malissimo e fanno disastri. Non vi precipitate e aspettate di essere maggiorenni. Inoltre, non consiglio ai ragazzi di tatuarsi interamente il corpo perché renderebbe la loro vita molto difficile". S.M. Inchiesta - Tecnologia 21 20 CREATIVE COMMONS: LIBERI CON RISPETTO Riconoscimento della paternità dell'opera, nessuno scopo di lucro e fedeltà all'originale. Sono i tre capisaldi delle licenze Creative Commons (http://www.creativecommons.it) , associazione che si è diffusa rapidamente su Internet, operativa in Europa e che in Italia risiede al Politecnico di Torino. Propone un modello di licenze e di sfruttamento delle opere alternativo. Non tutti i diritti riservati, ma solo alcuni, nella convinzione che le opere sono prodotte per essere divulgate, tenendo però presenti alcune regole di civiltà e rispetto, frutto del buonsenso prima ancora che del legislatore: non si deve far passare per proprio ciò che di fatto non lo è, non si deve lucrare sul lavoro altrui e non si può travisare o modificare l'opera originale senza il consenso dell'autore. Nel 2002: 13 miliardi di dollari le perdite relative alla pirateria del software (fonte: BSA), 7,6 miliardi per musica e cinema (fonti: IFPI e MPA). BELLO! È GRATIS Me lo scarico, tanto è PAROLA D’ORDINE: DOWNLOAD. LA PIRATERIA VIA INTERNET VANTA DANNI CONSISTENTI AI MERCATI DELL'INTRATTENIMENTO, CHE SI TRATTI DI FILM, MUSICA O SOFTWARE. MA COME FUNZIONA E QUANTO È DIFFUSO IL FENOMENO? di Giovanni Battaglio, 18 anni Liceo Classico "Chiabrera"- Savona con l’avvento di Internet che si sono preannunciati tempi duri, o almeno di lotta, per autori, produttori e organismi a controllo e tutela del copyright. La diffusione capillare che la rete delle reti ha avuto negli ultimi anni, la facilità di comunicazione, nonché l’aumento delle velocità di trasmissione, hanno permesso di privare le opere dell’ingegno dei diritti che la legislazione internazionale riconosce loro. Da parecchi anni, infatti, nel mare magnum di Internet è possibile reperire canzoni, film e libri con estrema semplicità, e soprattutto gratuitamente, attraverso l’utilizzo dei programmi di scambio, altrimenti detti P2P (Peer to peer). E non sono loro, i programmi, che devono finire sotto accusa: essi si limitano a consentire la condivisione e lo scambio dei file presenti sul proprio computer con il resto degli utenti collegati alla rete. Non esiste un database illegale di file da cui gli utenti scaricano. Ognuno è allo stesso tempo fornitore e fruitore. È proprio questo meccanismo che rende difficile applicare la legge, difficili le indagini e praticamente impossibile bloccare il fenomeno: non c’è un nemico da combattere. Ottenere gratis ciò che altrimenti si pagherebbe, spesso anche in modo abbastanza salato, alletta. Il costo di musica, film e libri è indubbiamente troppo elevato per le tasche di consumatori esigenti e attenti alle novità, e così si ricorre al download. Ma non si può dar torto neanche agli autori e alla loro giusta pretesa di non vedersi privati dei propri diritti. LE PROVOCAZIONI DELLA TECNOLOGIA Ma mentre da un lato si combatte la pirateria e la copia illegale, dall’altro il mercato hi-tech sforna in continuazione prodotti in grado di copiare qualunque supporto: dai cd ai dvd passando per il buon vecchio vinile. Per non parlare dei lettori Mp3, mini hard-disk in grado di memorizzare e leggere i file musicali. Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche. Unico neo? Vengono per lo più riempiti di canzoni scaricate illegalmente dalla rete. Stesso discorso per i lettori DivX, utilizzati per vedere i film presi da Internet spesso prima ancora che questi siano distribuiti nelle sale. Una forte contraddizione che svela gli interessi contrapposti nell’ambito dello stesso mercato e che fa leva su una concezione formatasi ai tempi d’oro della ‘New Economy’, quando dire Internet equivaleva a dire gratis. Insomma, sappiamo tutti che scaricare materiale protetto da copyright è illegale, ma nessuno se ne vergogna: tecnicamente è un furto, in pratica “lo fanno tutti, che male c’è, con quel che costano i cd!”. LeSole24Ore Inchiesta - Tecnologia 23 22 LA VIA LEGALE: SCARICARE A PAGAMENTO Se ne contano almeno 300, di cui 180 lanciati nel solo 2004: sono i servizi di download di musica digitale. Parliamo di negozi virtuali dove è possibile acquistare e scaricare sul proprio computer brani musicali in modo totalmente legale. L’acquisto di musica su Internet è un trend in netta crescita (180 milioni i brani scaricati legalmente nei primi 6 mesi del 2005, erano 57 milioni quelli scaricati nello stesso periodo del 2004). Non ci resta dunque che vedere i portali più famosi e più utilizzati dagli utenti. Sul gradino più alto del podio va senz’altro iTunes Music Store (www.apple.com/it/itunes/store) della Apple, da cui sono stati acquistati finora ben 500 milioni di canzoni. Con prezzi un po’ meno omogenei rispetto al precedente, troviamo Messaggerie Musicali (www.messaggeriemusicali.it). Impossibile infine non citare il più pubblicizzato, RossoAlice (www.rossoalice.it), da cui si possono acquistare singoli e album, ma anche film, giochi e altro ancora. SCUOLA D’ORO Non esiste un database illegale di file da cui gli utenti scaricano… non c'è un nemico da combattere VEDIAMOCI PIU’ CHIARO Per capire qualcosa di più sulla pirateria messa in atto attraverso Internet, abbiamo intervistato Tommaso Padula, esperto di tecnologie open source (ovvero “codice sorgente leggibile”, cosicché chiunque, avendo le dovute conoscenze tecniche, possa apportare modifiche e plasmare il software secondo le proprie esigenze) e membro del comitato scientifico di Assodigitale, l’Associazione Italiana Operatori Media Digitali. Inquadriamo il fenomeno della pirateria via Internet: di cosa si tratta? “Non mi piace parlare di ‘pirateria’, che si ricollega all’immaginario dei pirati che assaltavano navi e vascelli, uccidendo e rubando le merci trasportate. In rete non funziona così: nessuno ruba e nessuno uccide. La prima differenza fondamentale tra il mondo degli atomi e quello dei bit è che i beni si possono ‘trasferire’ senza che qualcuno se ne privi. Il pirata digitale, violando la legge, non accetta di pagare la tassa che l’autore può giustamente imporre sulla copia dell’opera e non ha niente da spartire con il suo ‘cugino’ del mondo reale”. COS'È IL DIRITTO D'AUTORE? È un diritto assoluto volto a tutelare le opere che per essere realizzate necessitano di ingegno e creatività. Ma è solo recentemente che di questo diritto si fa un gran parlare: nell'Antica Roma, ad esempio, all'autore non era riconosciuto alcun privilegio in termini economici; un guadagno veniva invece percepito dall'editore e dal libraio. Relativamente giovane dal punto di vista giuridico - la prima legge italiana in materia risale al 1865 - con l'arrivo della società dell'informazione, il diritto d'autore ha navigato veramente in brutte acque a causa della quasi totale dematerializzazione dell'opera (in formato telematico, senza supporto e senza limiti tecnici di riproduzione). Ritornando alla stessa metafora... Internet è un covo di pirati? “Niente affatto. Non vi sono dati certi, ma sembra che i pirati si attestino tra i 10 e i 20 milioni, un numero veramente esiguo se si pensa che gli utenti Internet sono tra i 500 milioni (stime pessimistiche) e il miliardo (stime ottimistiche). Di questi 10-20 milioni di utenti dei network P2P, l’1% fornisce il 90% dei contenuti scambiati. Il fenomeno inoltre è in forte diminuzione”. Musica, film... I pirati sono solo ragazzi che non vogliono spendere i soldi per comprare cd e dvd? “Non so delineare un profilo preciso, ma non è sempre così. In America è per gran parte come dice lei: i pirati sono studenti universitari che sfruttano le connessioni ad alta velocità dei campus universitari e lo scambio riguarda principalmente le canzoni degli artisti contemporanei. In Asia (in particolare Cina e India) invece la situazione è completamente diversa: la pirateria è focalizzata sullo scambio del software e coinvolge i milioni di persone che hanno sufficiente denaro per acquistare un PC, ma non per il software necessario a farlo funzionare in maniera produttiva. Prodotti diversi, ma anche esigenze assai diverse”. Com’è il quadro attuale? E dal futuro dei mercati interessati da questo fenomeno, cosa dobbiamo aspettarci? “Da una parte abbiamo le major musicali che vogliono preservare il loro modello di business e per questo chiedono normative sempre più stringenti, maggiori sanzioni e poteri di prevenzione. Dall’altra parte ci sono le esigenze degli utenti, che possono contrarre o far scomparire vecchi mercati. L’esempio della distribuzione dei film tramite la vendita e il noleggio di videocassette ne è una dimostrazione storica. All’inizio la cosa fu ostacolata dai colossi di Hollywood, oggi invece senza questi nuovi canali pochissimi film potrebbero coprire gli investimenti effettuati per la loro realizzazione. Anche per questo il mondo cinematografico sembra meglio preparato alla rivoluzione digitale; quello della musica, invece, è tutto concentrato su un solo servizio e canale: la vendita dei CD. Un prodotto a basso costo, ma anche a scarso valore aggiunto per i clienti”. G.B. È RIPARTITA ANCHE QUEST’ANNO LA CORSA ALL’ACQUISTO DEL MATERIALE SCOLASTICO. TRA LIBRI, ZAINI E QUADERNI, QUANTO INCIDE LA SPESA SCOLASTICA SUI BILANCI DELLE NOSTRE FAMIGLIE? di Clorinda, 19 anni Torino LIBRI A RATE gni anno lo slalom tra astucci, pennarelli, tempePer aiutare le famiglie meno abbienti, in Piemonte la rini e quadernoni costa alle famiglie italiane più di Compagnia di San Paolo insieme alle cartolerie associa200 milioni di euro, non contando i libri. Secondo te a Cartoclub hanno promosso il ‘ticket sociale’. Si tratl’associazione Federconsumatori, quest’anno ogni nucleo ta di un blocchetto di buoni scuola, simili ai buoni pafamiliare sborserà in media 621 euro per mandare un fisto, per un valore che va dai 150 ai 300 euro, studiato glio a scuola, circa 36 euro in più rispetto al 2004. per gli alunni di elementari e medie e concesso in base Sui dati, però, è guerra di cifre: secondo l’Associazione al reddito. Italiana Editori (AIE) i libri sono aumentati solo Infine, la novità di quest’anno è il pagamento dei libri a dell’1,17% rispetto all’anno scorso; ma le associazioni rate. L’iniziativa, promossa dalle Poste Italiane e da aldei consumatori parlano di aumenti intorno al più 3-4%. cune finanziarie, consente di pagare i libri in 12 comode Inoltre, secondo gli editori, le scuole che avrebbero sforate, anche con prestiti a tasso zero. rato i tetti ministeriali di spesa sarebbero intorno al 30%, mentre per le associazioni sono quasi il 50% degli istituti esaminati. Per fare un po’ di chiarezza abbiamo intervistato la dott.ssa Ethel Serravalle consulente dell'AIE Associazione Italiana CHI CI RIMETTE? Editori. In questa bagarre, a rimetterci sono le nostre O famiglie, che devono fare i conti anche con le richieste di noi ragazzi, sedotti dalle mode e bombardati dai messaggi pubblicitari. Gli articoli scolastici griffati quest’anno hanno subito i rincari più pesanti, registrando un aumento del 10% rispetto all’anno scorso anche negli ipermercati, mentre i prodotti senza marca sono diminuiti del 21%. Nonostante gli aumenti, le agende classiche e i quaderni semplici non esercitano un grande fascino su di noi, mentre sono decisamente più graditi se in copertina mostrano sorridenti star della tivù e dello sport. Nella classifica dei desideri dei più piccoli, quest’anno ci sono i muscolosi divi del Wrestling, le streghette di Winxs ma anche il tenero Winnie the Pooh. Tra noi ragazzi, invece, va forte il diario di Tre metri sopra il cielo, sempreverde anche la Smemoranda e l’agenda di Comix. Inoltre è molto trendy lo zainetto di Baci e Abbracci e i gadgets scelti da Valentino Rossi. Il costo dei libri per l'anno scolastico che sta iniziando è aumentato? “Gli aumenti sono molto contenuti e si attestano in media attorno al 1,17% in più rispetto all’anno scorso. Gli editori quest’anno hanno fatto registrare aumenti nettamente inferiori all’andamento dell’inflazione”. Le scuole possono sforare i tetti ministeriali? “In base alla normativa vigente, le scuole possono eventualmente sforare del 10% il limite fissato dal ministero dell’Istruzione, purché il consiglio d’istituto sia d’accordo”. Come mai ci sono continue riedizioni che bloccano il mercato dei libri usati e costringono a comprare i testi nuovi? “Gli editori si impegnano a dichiarare ‘nuova edizione’ solo il testo in cui più del 20% sia stato modificato. Le modifiche del testo sono normalmente imposte o dai programmi o da aggiornamenti dei contenuti scientifici, giuridici ed economici che i testi contengono. Noi dell’AIE per contenere i costi dei libri adottiamo la regola del mercato: per poter stare sul mercato in una fase difficile e con molta concorrenza non si possono certo gonfiare i prezzi”. Toscani doc A tu per tu con Drigo, chitarrista dei Negrita GIOVANI CRITICI Folk e Resistenza Intervista con Cisco, voce solista dei Modena City Ramblers Musica 27 26 TOSCANI DOC: EHI NEGRITA! DOPO LA SERIE DI CONCERTI COLORATI E SCOPPIETTANTI DE L'UOMO SOGNA DI VOLARE TOUR, I NEGRITA SI GODONO IL MERITATO RIPOSO. MA NON PER QUESTO RINUNCIANO A SVELARCI I SEGRETI DEL LORO ROCK INTENSO E POETICO di Maria Rossetti, 17 anni Milano oscana. Terra d'arte, di natura e d'incontaminata libertà. Terra di geni, chi più, chi meno. Soltanto da questo angolo di paradiso potevano evadere quattro ragazzi un po' sfasati con la fissa del musicare. In effetti loro, Pau (voce), Cesare (chitarra ritmica), Drigo (chitarra), Franco (basso), non suonano, musicano semplicemente. Il loro rock poetico, reso inconfondibile da un mood aggressivo quanto basta, all'alba del loro sesto album (Greatest Hits esclusa) è diventato garanzia di successo e buona musica. Indiscutibile la loro bravura nel realizzare lavori quali Reset (1999) - quella di Così è la vita per intenderci - e Radio Zombie (2001), che li hanno consacrati tra i mostri sacri della musica rock/alternative italiana. Un risultato confermato anche dall'inaspettato successo di singoli quali Holliwood, Bambole, In ogni Atomo, Cambio, Mama Maè (sì, quella di Così è la vita ). Poesia confusa pacatamente a musica, passione delirante che li porta ad esibirsi con lo stesso entusiasmo degli albori, quando ancora non si sapeva se i soldi guadagnati in una serata bastavano per garantirsi un tetto per la notte. E col nuovo album, L'uomo sogna di volare, hanno T saputo sorprenderci ancora una volta, un rock al sapore latino. Musicanti che ci sanno fare, vero Drigo? Cosa sono i Negrita? "Passione. Per la musica, l'amicizia, i brividi sotto la pelle, l'armonia, la vita". La Toscana è da sempre matrice del genio allo stato brado. Leonardo da Vinci. Dante. Petrarca. Tutti toscani. Tutti follemente artisti. Quale influenza ha avuto il vostro ego toscano nella carriera? "La Toscana è un posto unico al mondo. Magico. La natura sembra esprimersi al massimo del suo splendore. Non esiste un panorama brutto o depresso o in qualche modo sofferente. È una condizione che trasmette sicurezza, fiducia e benessere spirituale a chi l'attraversa. Questa condizione necessariamente si riflette sull'arte ed ha sempre molto da insegnare a chiunque si metta in ascolto". Nei vostri testi il diverso sembra davvero sopravvivere alla piaga del nostro tempo, il conformismo. Il buono sembra davvero battere il cattivo e l'uomo pare davvero capace di volare. È questo quello che volete trasmettere al vostro pubblico? "La catena evolutiva di ogni forma di vita parla chiaro: lo spirito di conservazione ci accomuna tutti sotto lo stesso desiderio: adattarsi; meglio ancora, migliorarsi. Il desiderio di volare è un'ambizione impossibile eppure com- La collaborazione con Aldo, Giovanni e Giacomo: Improvvisamente, proiettato su di loro, ho riconosciuto con gioia il nostro stesso procedimento creativo: cercare l'utile nel divertimento prensibilmente urgente e poeticamente stimolante". Cosa vi è rimasto della collaborazione con Aldo, Giovanni e Giacomo (nel 1999 hanno partecipato alla colonna sonora del film dei tre comici Così è la vita, ndr)? "Abbiamo discusso del film durante una cena. C'eravamo noi, loro ed alcuni collaboratori. Tutto si è svolto in un clima divertente e rilassato. Ogni spunto sembrava ispirare una battuta. E le battute fioccavano. Strada facendo, durante la cena, ho capito che stavo assistendo a ciò che noi chiamiamo jam session: improvvisazione d'insieme. Le battute migliori venivano appuntate da un collaboratore. Improvvisamente, proiettato su di loro, ho riconosciuto con gioia il nostro stesso procedimento creativo: cercare l'utile nel divertimento". Modestia a parte, siete diventati di diritto dei mostri sacri del rock italiano. Cosa pensate del panorama della musica del nostro Paese, oggi? "Di recente, essere spesso in giro per il mondo ci ha suggerito prospettive nuove. Visto da lontano, il nostro Paese risulta oggi piccolo, culturalmente povero e poco propositivo. Circoscrivere l'interesse all'Italia è un atteggiamento che non c'interessa più: nasconde il pericolo di provincialismo e chiusura mentale". Non a caso avete fatto un minitour in Sudamerica. Come ha risposto il pubblico latino alla vostra musica? “Brasile, Argentina, Uruguay e Cile sono in realtà Paesi molto diversi. Ogni concerto è stato una storia a sé”. Ne avete fatta di strada da Negrita fino ad oggi. Cosa ha contribuito alla vostra crescita come musicisti? "Dal primo album ad oggi, la risposta del pubblico è andata spesso in contrasto con quella della critica, generando un'ambiguità che a volte ha confuso anche noi. Questo ci ha stimolati ogni volta a cercare altrove e a non ricalcare formule. Abbiamo pericolosamente sfiorato ogni genere e c'è voluto molto tempo per riconoscere ed assorbire la consapevolezza di un lessico personale nella nostra musica. Eppure, guardando alla nostra discografia vedo, se non altro, la coerenza e l'entusiasmo di un piccolo gruppo di amici sinceramente appassionati e continuamente folgorati dalle possibilità di questa grande forma d'espressione". Alzo stereo a palla per non pensare, è diventata la filosofia di vita di molti ragazzi. Come vi vedete nelle vesti di 'profeti'? "Sono un gran lettore di biografie altrui e assiduo frequentatore delle nostre… Posso dire con sollievo che s'impara molto anche dagli errori. Mi auguro che si guardi con critico interesse anche a quelli". Come avete vissuto l'uscita di Zama dal gruppo (il batterista ha lasciato la formazione durante il tour Ehi Negrita! a causa della malattia del padre, ndr)? Quali conseguenze ha avuto sulla vostra produzione musicale? "In seguito alla malattia di suo padre, che ora fortunatamente è di nuovo in forma, Zama ha scelto di prendersi cura dell'attività familiare. E' stata una decisione a suo modo eroica, difficile e sofferta. Per tutti. Il fatto che gli affetti siano rimasti intatti, in un certo senso credo renda più difficile il distacco per entrambe le parti; d'altro canto, però, perdiamo il musicista, non l'amico. Ad ogni modo, uscendo, Zama ha aperto una porta dalla quale è entrato in principio soltanto un vento freddo, sinistro e scoraggiante; ma poi sono arrivati musicisti eccellenti con le loro storie e le loro fresche energie. La paura del fallimento ha ceduto il passo ad un entusiasmo inedito che ha dato accesso a nuove possibilità: ecco che un grave momento di debolezza si è rivelato un ottimo spunto per rinascere con maturità". Dedico questa intervista al mio amico Marco Il mini tour in Sudamerica: Suonare per gente che probabilmente non capisce le tue parole ti costringe a ridisegnare le tue capacità espressive Musica Musica 29 28 FOLK E RESISTENZA: PASSIONE OCCITANA: MODENA CITY RAMBLERS L'ITALIA HA UNA STORIA. E I PARTIGIANI L'HANNO FATTA. APPUNTI PARTIGIANI, DISCO CHE I MODENA CITY RAMBLERS ASSIEME A NUMEROSI ALTRI ARTISTI HANNO CREATO PER IL 2005, 60° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE D'ITALIA, AIUTA A NON DIMENTICARE. Foto: Marina e Piero Ravicca LA BAND: di Lorenzo Capisani, 18 anni Liceo "C. Beccaria" - Milano ascono nel 1991 come gruppo di folk irlandese, ma sorpresi dal calore con cui viene accolta la loro mistura di punk, celtic folk e canti della Resistenza, diventano una delle più amate live band. Cisco, voce del gruppo, ha risposto alle nostre curiosità. Perché avete deciso di fare questo cd? "La Resistenza, nel 1945, ha liberato l'Italia e la coscienza di ciò che è stato deve aiutare oggi a costruire la democrazia nel nostro Paese. Non è un fatto di parte: ci furono partigiani rossi come partigiani democristiani, liberali... E' la storia di tutti gli italiani". Che risposta ha ottenuto il disco? "Positiva: c'è interesse nei giovani. Hanno voglia di ascoltare e appassionarsi alla storia di questo Paese". Credete che ora la gente sia più consapevole? "Noi facciamo musica perché chi ci ascolta si diverta, si distragga dalle preoccupazioni quotidiane. Se, poi, arriviamo a dar da pensare, è ancora meglio". Italo Calvino compare due volte: come ispiratore del brano Il Sentiero e come compositore dello splendido testo di Oltre il Ponte. Che cosa vi ha affascinato di lui? "Il Sentiero è una canzone ispirata al suo libro autobiografico, I Sentieri dei Nidi di Ragno, che narra della lotta partigiana durante la Liberazione, ma ci ha colpito soprattutto quel suo testo che abbiamo musicato in Oltre il Ponte. Questo pezzo si stacca dal resto del repertorio costituito da canti partigiani più incentrati sulla lotta: in quelle parole Italo Calvino esprime tutta la difficoltà di tra- N Foto: Marina e Piero Ravicca mandare ciò che è successo alle generazione future". Una qualche difficoltà a far ricordare, in effetti, sembra ci sia, dato che l'Italia primeggia in Europa per opere commemorative, ma esse sono talvolta dedicate a personaggi ambigui. Non avete mai fatto confusione? "La confusione si crea quando, per esempio, vengono accomunati i morti di Salò con i partigiani caduti liberando l'Italia. Tutte le morti sono uguali, ma bisogna guardare alle idee che hanno guidato un uomo in vita. Forse servirebbero meno monumenti, ma una coscienza civile più forte negli italiani". Progetti futuri: avete affermato che questo non è il 'vostro' disco, a quando quello propriamente vostro? "Dopo due anni di intensa attività, i MCR si prenderanno una pausa. In seguito, affronteremo il tema del prossimo album". Stefano "Cisco" Bellotti: voce solista, chitarra, mandolino Arcangelo "Kaba" Cavazzuti: tastiere, batteria, percussioni, chitarra, mandolino, cori Franco D'Aniello: tin whistle, flauto, tromba, cori Massimo "Ice" Ghiacci: basso, chitarra baritono, cori Francesco "Fry" Moneti: chitarra, violino, mandolino, cori Roberto Zeno: batteria, percussioni, tastiere, mandolino, cori E si avvalgono della collaborazione di: Daniele Contardo: fisarmonica, organetto, plettri Luca "Gabibbo" Giacometti: bouzouki, mandolino, chitarra, banjo LOU DALFIN PENSAVATE CHE LA LINGUA D’OC FOSSE UN’INVENZIONE DEI LIBRI DI LETTERATURA? BEH, I LOU DALFIN SONO UNA PROVA VIVENTE DEL FATTO CHE LE COSE NON STANNO PROPRIO COSÌ... di Carlotta Monti, 20 anni Milano I LOU DALFIN SONO: Da ricordare le collaborazioni con artisti importanti come Massimo Giuntini dei Modena City Ramblers, che ha valso al gruppo il Premio Tenco del 2004 per il miglior cd in dialetto, L'Oste dal Diau, che ha riscosso successo anche nella sua versione internazionale. Per i cultori del fumetto, tra l'altro, una chicca: la copertina del cd vanta la firma di Luca Enoch, padre di "Gea". hi ama il folk nella sua espressione Sergio Berardo - voce, più alta, ma anche chi è rimasto organetto, flauti, boha deluso dalle trovate commerciali di Ricky Serra - batteria, alcuni grandi esponenti del genere ed percussioni infine chi proprio non ha mai preso in Enrico Gosmar - chitarre considerazione la musica popolare - ma Dino Tron - fisarmonica, infine il "Saint Charter", una rassegna a magari ne ha schernito l'aspetto da organetto, cornamuse livello europeo di musica tradizionale. balera che talora ne accompagna le più Gianluca Dho - basso Il jazz, il pop, il rock e addirittura lo ska e basse manifestazioni - potrebbe rimaneil punk si incontrano su note antiche, le Luca Biggio - saxofoni re piacevolmente stupito dall'ascolto movimentano, ne esaltano la forza e ne (meglio se dal vivo) dei Lou Dalfin… Mario Poletti - buzuki, guadagnano in espressività, il ritmo è Il gruppo, che gode di una discreta fama mandolino incalzante e dotato della gioia schietta non soltanto italiana ma anche oltralpidegli abitanti delle vallate: riflette la semplice difficoltà di na, con notevoli apprezzamenti soprattutto in Francia, vivere, l'amore per la propria storia, un'atmosfera intima e parte da un'ottima preparazione sul repertorio tradizioaccogliente, ma fervente di vita, ribollente nel suo sforzo nale occitano, con l'uso degli strumenti originali delle esistenziale per non estinguersi o essere costretta nei limiballate (la ghironda, la fisarmonica, l'organetto, la cornati di un'omologazione smemorata. musa, il clarinetto, la viola, il flauto), per poi sconvolgeLa danza nasce spontanea durante i concerti, quasi non re e contaminare le melodie con l'introduzione di chitaresistesse musica senza ballo, e accanto ai ballerini più re elettriche, bassi, percussioni, tastiere, sulla base della impacciati trovano posto i gruppi organizzati che non ritmica e della metrica dei trovatori. abbandonano il delfinato ma lo seguono nelle date del I Lou Dalfin approdano a questa fusione eterogenea tour; la musica è così coinvolgente che mentre Sergio dopo un inizio, nel 1982, più tradizionale, dando una Berardo canta e pesta sulla ghironda anche gli adepti vera svolta allo stile che li caratterizza nel 1990, quando degli Iron Maiden e del metal più pesante sono affascisi riuniscono dopo una parentesi individuale di progetti nati al punto di non poter fare a meno di saltare, comalternativi iniziati nel 1985. La carriera prosegue tra i plici di un'euforia collettiva. numerosi concerti in Italia - importante la loro presenza Che dire ancora? In attesa del loro prossimo concerto non ad "Arezzo Wave" nel 1994 - ma anche, da buoni gitani, resta che provare i passi delle danze, godersi i loro cd e all'estero; in Catalogna vicino a Barcellona suonano al visitare il sito del gruppo, www.loudalfin.it, dove, tra i "Mercat de musica viva", in Francia sono numerose le link trova spazio il curioso sito di google in occitano. loro tappe, tra le quali vi è il "Printemps de Bourges" ed C novità LIBRI CINEMA & Libri 30 DUE DI DUE Autore Andrea De Carlo Editore Einaudi Prezzo 9 euro Dati 376 pagg. L'anarchia, il desiderio di fuggire dagli schemi imposti dalla società, l'amicizia e l'amore: sono questi i temi fondamentali di un libro che saprà catturarvi sin dalle prime righe, con la tecnica narrativa fresca e accattivante di Andrea De Carlo. Un libro da leggere tutto d’un fiato, che sarà capace di farvi immedesimare nella vita del protagonista e di Guido Laremi, il suo inseparabile e coinvolgente amico. E' la storia indimenticabile di un'amicizia, nata tra i banchi di scuola e che si protrarrà per ben 20 anni. UNA SOGNATRICE Il nuovo libro di Martha Cooley descrive la storia di una antiquaria teatrale di New York che ripercorre l’omicidio del padre, un regista famoso, avvenuto durante le purghe staliniane, nella Russia degli anni ’20. Durante il viaggio novità LIBRI CINEMA & vita a una storia di fiabe in cui i protagonisti sono però i celebri fratelli Grimm che se ne vanno in giro per i villaggi a prendere in giro la povera gente. Ma non mancheranno di cadere anche loro nelle grinfie di un perfido sortilegio… Uscita: ottobre L’ENFANT Francia 2005 Regia: Jean-Pierre e Luc Dardenne Genere: drammatico Un motivo per leggerlo: Se vi piacciono i romanzi che seguono la vita del protagonista attraverso gli anni. Autore Derek Walcott Editore Adelphi Prezzo 8,50 euro Dati 167 pagg. Derek Walcott è un poeta sconosciuto al grande pubblico nonostante nel 1992 gli sia stato conferito il Premio Nobel per la letteratura. Le sue poesie nascono in maniera semplice ed hanno come sfondo le atmosfere calme ed impetuose dei Caraibi. Racchiudere Walcott in uno stile è un’impresa ardua e sbagliata: il naturalismo assume sfumature ermetiche fino a trasformarsi in espressionismo. Ma questa varietà non è semplicemente un modo diverso di essere artista: “Io sono solamente un negro rosso che ama il mare; ho avuto una buona istruzione coloniale, ho in me dell’olandese, del negro, e dell’inglese, sono nessuno, o sono una nazione”. Un motivo per leggerlo: Se siete curiosi di conoscere scenari molto diversi da quelli proposti nei soliti libri. Un motivo per non leggerlo: Se le letture poetiche non sono mai state il vostro forte. Massimiliano, 19 anni - Roma QUELL’ANNO A SCUOLA Un motivo per leggerlo: E’ un libro adatto agli adolescenti e ai non più adolescenti che vogliono ricordare quel periodo della loro vita, non sempre tutto rose e fiori. Un motivo per non leggerlo: Se siete rimasti tiepidi di fronte a Il giovane Holden di Salinger. Priscilla, 18 anni - Lucca 31 Hong Kong 2005 Regia Hark Tsui Cast Liwu Dai, So-yeon Kim, Duncan Lai L’ultima fatica di Hark Tsui è una iper-contaminazione culturale: dagli Spaghetti western di Leone a I sette samurai di Kurosawa, fino ad approdare a scene che sembrano essere riprese direttamente dal Signore degli anelli. Ambizioso, quindi, ma non per questo un film a cui fare spazio nella propria videoteca. Siamo in Cina, all'inizio del XV secolo, quando il nuovo governo della dinastia Ching decide di vietare la pratica delle arti marziali per ripristinare l'ordine nel paese. Ma Fu Qingzhu e due compagni della vecchia guardia non ci stanno e si recano da un vecchio eremita maestro di spada… Un motivo per non vederlo: Se avete amato La tigre e il dragone, Hero e La foresta dei pugnali volanti questo film potrebbe deludervi seriamente. Lorenza, 17 anni - Napoli nella memoria le sta accanto un misterioso uomo dei sogni… Guanda, 18 euro, 450 pagg. LA REGINA DELLA CASA Sophie Kinsella, autrice dei fortunati romanzi della serie I love shopping e di Sai tenere un segreto, torna in libreria con un nuovo romanzo che potrebbe sembrare la versione aggiornata di Mary Poppins Protagonista una donna in carriera che gli accidenti della sorte catapultano in un paese di campagna a fare da governante a una improbabile coppia di nuovi ricchi. Mondadori, 17,50 euro, 354 pagg. GABRIELLE Francia 2004 Regia Patrice Chéreau Cast Isabelle Huppert, Pascal Greggory, Thierry Hancisse I FRATELLI GRIMM Usa 2005 Regia: Terry Gilliam Genere: fantasy Il nuovo film di Terry Gilliam Una storia d’amore turbata dall’arrivo di un bebè che costringe la coppia a fare i conti con una realtà piena di responsabilità. Bruno e Sonia, giovani delinquenti di piccolo taglio, si amano ed hanno un figlio. Per ovviare alle difficoltà economiche Bruno compie una scelta estrema: vendere il bambino. Il film, che ha vinto la Palma d’oro a Cannes, mette in scena l’antagonismo tra tanti sentimenti umani, primi tra tutti il desiderio di libertà e l’interesse verso il denaro. Uscita: dicembre porta in scena un cast di tutto rispetto: Matt Damon, Heath Ledger, Monica Bellucci nei panni di Cappuccetto Rosso, il Lupo, la Bella Addormentata, Biancaneve. Il regista di “Paura e delirio a Las Vegas” questa volta dà LA GUERRA DI MARIO Italia 2005 Regia: Antonio Capuano Genere: drammatico Per difenderlo da abusi e maltrattamenti, Mario, un bambino di nove anni, viene affidato dal Tribunale dei Minori a una coppia di quarantenni non sposati appartenenti all'alta borghesia napoletana che da tempo stava cercando di adottare un bambino difficile. Mario viene catapultato in un mondo pieno di premure e attenzioni nel quale, però, non si riconosce. Perciò la fuga verso una realtà immaginaria ispirata ad un videogioco e regolata da un "codice cavalleresco"... Uscita: novembre Autore Tobias Wolff Editore Einaudi Prezzo 10,80 euro Dati 242 pagg. Un liceo americano, negli anni ’60. Pur di vincere un prestigioso premio letterario e di vederselo consegnato dalle mani di Hemingway, il primo della scuola è disposto a tutto, persino a plagiare il racconto scritto da un altro. Ma lo scandalo lo travolge e presto lui non potrà mai più frequentare la scuola. A raccontare la storia è il protagonista, ma 20 anni dopo, quando ormai è un affermato scrittore che pure non riesce a liberarsi del tormento scaturito da quell’episodio. Egli si sente continuamente in preda all’angoscia, ma questo sentimento è il pretesto che lo spinge a un viaggio dentro di sé e che lo porta a domandarsi: è stata l’ambizione o l’ingenuità? SEVEN SWORDS Un motivo per vederlo: Se amate le ambientazioni orientali e i virtuosismi della macchina da presa. Un motivo per non leggerlo: Se le storie di rapporti a lungo termine non vi coinvolgono. Annalisa, 19 anni - Potenza MAPPA DEL MONDO NUOVO Film Zai.net è per il diritto di critica… vota, consiglia, str onca Basato sulla breve novella Il ritorno di Joseph Conrad, il nuovo film di Patrice Chéreau (Orso d'oro al Festival di Berlino con Intimacy) è un thriller dei sentimenti in cui si cerca di scoprire quando, come e perché si cessa di amare. Protagonisti sono Jean e Gabrielle, sposati da dieci anni e proiettati di colpo in una crisi matrimoniale che scatena un gioco perverso di provocazioni e ricatti. Perché la fuga di Gabrielle da una vita domestica tranquilla e in apparenza appagante? Ma soprattutto, perché dopo qualche ora lei ritorna dicendo di essere disposta a rimanere anche se non ama più suo marito? Un motivo per vederlo: Se amate ritrovare sul grande schermo l’indagine e l’approfondimento psicologico che caratterizza spesso i buoni libri. Un motivo per non vederlo: Se siete alla ricerca di film che parlino con semplicità dei sentimenti umani. Giuliano, 20 anni - Livorno BATMAN BEGINS Usa 2005 Regia Christopher Nolan Cast Christian Bale, Michael Caine, Morgan Freeman Si è detto che per farsi piacere un film di questo genere, bisogna essere un minimo ‘credenti’ nei supereroi; alla fine, visionare un film simile, è come leggere un fumetto. Bruce Wayne (Christan Bale), rimasto orfano a causa dell'omicidio dei propri genitori commesso da uno scippatore, decide di lasciare la propria vita da ultramilionario e di dedicarsi al combattimento dei criminali diventando ‘uno di loro’. A guidarlo sulla retta via un maestro di arti marziali, Nel Buthan (Liam Neeson). Tuttavia Bruce, non d’accordo con i metodi punitivi estremi di Nel, decide di lasciare la sua banda... Un motivo per vederlo: Le numerose scene di azione ricche di combattimenti ‘marziali’. Un motivo per non vederlo: Se i fumetti non sono mai stati tra i vostri hobby. Jacopo, 17 anni - Milano f i l m , l i b r i , m u s i c a e a l t r o s u l s i t o w w w. z a i . n e t Cinema Cinema 32 AL A N TA Nei panni di Intervista con Natalia Estrada AVETE RICONOSCIUTO DI CHI È LA VOCE DI ALANTA, LA PRINCIPESSINA TUTTO PEPE PROTAGONISTA DI ‘GAYA’? di Tristana, 19 anni Torino l 30 settembre è uscito nei cinema il film di animazione ‘Gaya’, in cui lei doppia la protagonista femminile. E’ stata la sua prima esperienza di doppiaggio? «No, avevo già doppiato un altro film, si trattava anche in quel caso di una principessina. Nel personaggio di Alanta, però, mi sono ritrovata molto di più». Com’è Alanta? «Alanta è una principessina tutto pepe, la vita comoda non fa per lei, è una ragazza moderna, vivrebbe sempre all’avventura e questo le crea un po’ di problemi con il papà, che la vorrebbe più femminile. In una delle prime scene si traveste proprio da maschio, durante una corsa in macchina. Per questo motivo ho dovuto darle una voce mascolina e poi trovare il modo di caratterizzare il personaggio con una voce femminile simile alla mia, ma con sfumature diverse». Il suo accento spagnoleggiante, molto gradevole, calzava bene al personaggio? «A questo proposito un po’ di difficoltà ci sono state. Roberto Chevalier, il direttore del doppiaggio, che dà voce per esempio a Tom Cruise ed è molto in gamba, I mi ha un po’ massacrata. Nel parlato l’accento spagnolo può andare, ma con Alanta abbiamo dovuto lavorare di più, soprattutto sulle vocali. Arrivare alla dizione corretta in italiano per me è difficile in quanto ho studiato la lingua da autodidatta e ho fatto le scuole di doppiaggio in Spagna». ‘Gaya’ è un mondo fantastico che poi si scopre essere uno scenario televisivo, vero solo sullo schermo, una sorta di Truman Show. Che reazioni ha il suo personaggio di fronte a questa scoperta? «Il personaggio è molto sicuro di sé, quindi affronta la scoperta con la giusta dose di intraprendenza. La storia che si trova a vivere è molto innovativa poiché il mondo fantastico non è associato agli incantesimi, ma a una cosa molto più reale, la televisione. I suoi protagonisti sono frutto della fantasia di uno sceneggiatore, non c’entra nulla la magia». Sembra esserci stato un vero boom dei film d’animazione, che piacciono ai piccini ma anche ai grandi. Lei come interpreta questo fenomeno? «A volte si trovano storie più interessanti nei film d’animazione che nei film classici. Nei cartoni bisogna stare veramente attenti: i bambini non hanno peli sulla lingua. Penso che ai grandi i film d’animazione piacciano perché hanno grandi contenuti, come nel caso di ‘Gaya’». Cosa pensa della tv, quanto condiziona le nostre vite? "In questo periodo parecchio, ma negativamente. Stiamo vivendo un momento televisivo fondato sul voyeurismo e sul pettegolezzo. Una tv del genere non costruisce nulla di buono, soprattutto nelle nuove generazioni”. Che consiglio dà ai lettori di Zai.net? «Di non perdersi il film, anche se non avrà il battage pubblicitario che può avere un film della Walt Disney. Si divertiranno perché ‘Gaya’ è una nuova dimensione dell’avventura». >>Gaya REGIA > Lenard Fritz Krawinkel SCENEGGIATURA > Jan Berger, Don MacEnery, Bob Shaw DISTRIBUZIONE > DNC Entertainment PRODUZIONE > Ambient Entertainment, Recorded Picture Company, Morena Filmes MUSICHE ORIGINALI > Michael Kamen DIREZIONE DOPPIAGGIO > Roberto Chevalier NAZIONALITA’ > Germania, UK, Spagna DURATA > 91’ USCITA > 30 settembre 2005 "Ecco Natalia al lavoro in sala doppiaggio" 33 LE DUE FACCE DELL’AMORE UNA GIOVANE NON VEDENTE OMOSESSUALE È L'ULTIMA APPASSIONATA INTERPRETAZIONE DI STEFANIA ROCCA NEL FILM DI CRISTINA COMENCINI ‘LA BESTIA NEL CUORE’. PER RIFLETTERE SUL LATO OSCURO DEI NOSTRI SENTIMENTI. di Viridi@na, 20 anni Roma i parli del ruolo che interpreta nel film… "Nel film sono una non vedente omosessuale, Emilia, una donna incredibile, che perde la vista a 20 anni e prova un amore Stefania Rocca e Angela Finocchiaro ossessionante per Sabina (Giovanna in una scena del film Mezzogiorno), l'amica con cui è cresciuta, con la quale studiava fin da Stefania Rocca è nata a bambina. Sabina poi si allontana ed cazione che ci ha insegnato che i Torino e ha intrapreso fin da panni sporchi si lavano in famiglia". Emilia a quel punto si sente abbangiovanissima gli studi di Come si è trovata con gli altri attori donata. Ma nella sua vita entra Maria, interpretata da Angela Finocchiaro, recitazione. A Roma ha del cast? che ha un carattere duro, diretto, un frequentato il Centro "Benissimo, abbiamo creato un'alchipo' rabbioso. Tra Emilia e Maria si Sperimentale di mia e un accordo che ci hanno aiutacrea come un gioco di specchi: si riti durante tutto il film. Il merito di Cinematografia, poi si è flettono l’una nell’altra e così riconoquesto va a Cristina (Comencini, la spostata a New York presso regista, Ndr), che ha saputo scegliere scono i loro difetti". l'Actor's Studio per una serie attori che potessero stare bene insieÈ stato difficile interpretare il ruolo di una non vedente? di corsi. Tra le sue me. Ci ha diretti e ci ha uniti". "Perdere lo sguardo al cinema vuol interpretazioni più note, Che emozioni le ha trasmesso la redire rinunciare a uno dei veicoli gista e autrice del libro da cui è tratNirvana (1996) di Gabriele espressivi principali. Per rendermi to il film? Salvatores; Viol@ (1998) di "Tantissime emozioni, noi attori abconto di come si vive senza la vista e Donatella Maiorca, biamo letto il libro, ci siamo scamper poter costruire meglio il personaggio ho fatto per tre mesi la volonpresentato a Venezia; Il biati le nostre impressioni. Quando taria in un centro per non vedenti". talento di Mr.Ripley (1999) di lavoravamo sul set Cristina cercava ‘La bestia nel cuore’ è un film che fa Anthony Minghella; Casomai di non stare troppo sul libro, ma di riflettere su certe sfaccettature delricreare un'altra storia. Lei cercava, (2001) di Alessandro D'Alatri. l'amore. Si può amare fino a far del insieme a noi, un'autenticità nel moSito ufficiale: mento, non voleva ripetersi. Per noi, male? www.stefaniarocca.it d'altra parte, che dovevamo costruire "Sì, si può amare fino a fare male. Credo che la bestia sia dentro ognui personaggi, il libro è stato un granno di noi, l'importante è dominarla". de aiuto". Il microcosmo familiare può rivelarsi, come testimonia la Che rapporto ha con la critica? cronaca recente e passata, un ambiente malsano. Come "Molto positivo, credo che uno sguardo esterno possa mai, secondo lei, si nascondono perversioni e violenza aiutare un attore a capire gli errori. Spesso si è troppo in quello che dovrebbe essere un nido di affetti? emotivamente coinvolti nel film per guardare alla propria "Forse per vergogna, a volte non si ha il coraggio di acinterpretazione in maniera lucida". cettare che c'è un problema e si continua a far finta di Conta più la critica o il pubblico? niente. Bisogna pensare anche che veniamo da un'edu"Assolutamente il pubblico". C Risultati Test 34 TELEVISIONE, TRIBUNA O CURVA? (pag. 11) Reportage dalle vacanze Diario di bordo dalla Scandinavia Punteggio: per ogni risposta A: Da 7 a 12 punti: 1 punto - per ogni risposta B: 2 punto - per ogni risposta C: 3 punto Da 13 a 16 punti: Da 17 a 21 punti: Ciabattone Sportivo Furioso Ah, la domenica… senza scuola nè lavoro siete liberi di piantare il vostro sederone sul divano con la scusa della passione per il pallone! E poi, dopo le partite, ancora processi, contro-campi e movioloni vari! Muovetevi, datevi allo sport e ritrovate gioia di vivere e autostima perduta – ve lo dice uno che non fa attività fisica da almeno dieci anni! Scommetto che sei una di quelle persone che si fa ogni tanto la partitella a calcetto con gli amici e va a correre quando se lo ricorda, eh? Beh, male non fa, ma ricordati che non di solo calcio o sport in generale si vive, ci sono tante altre cose interessanti da fare o da vedere. E in ogni caso c’è sempre la playstation! Ok, l’aggressività è una componente della natura umana che non è possibile eliminare del tutto ma che possiamo, con tanta pazienza, imparare a controllare. Ma il calcio è indubbiamente uno sport che ad essere violento ti ci porta per forza, quindi perché non cominciare a seguire anche i campionati di raccolta di margherite da campo? VIVAIO CREATIVO Oroscopo: con l’alibi delle stelle arrivano i consigli di lettura Reportage 37 36 no lungo il percorso ate che si incontra Una delle tante casc stoccafisso esso a essiccare lo m ne vie ve do o relliera di legn Caratteristica rast SCANDINAVIA ON THE ROAD TRA I TANTI REPORTAGE DELLE VACANZE ARRIVATI IN REDAZIONE, VI PROPONIAMO QUELLO DI UNA GIOVANE FOTOREPORTER MILANESE CHE SI È SPINTA CON GLI AMICI FINO A CAPO NORD fotografie e testo di Federica Mantovani, 20 anni Milano fine luglio parto per la Scandinavia, affascinante penisola che segna i confini settentrionali dell’Europa. Dopo aver attraversato metà del nostro continente, approdo a Malmo, città non molto interessante, che evito di visitare. Proseguo dritto fino a Oslo, dove mi fermo qualche giorno. Purtroppo il tempo non è dei migliori e la città mi appare un po’ malinconica, anche se il suo lungomare in legno è molto romantico. I lunghi viali del centro sono costeggiati da palazzi molto diversi tra loro: ce ne sono di modernissimi e altri interamente in legno. Nelle città nordiche l’anarchia architettonica si sparge ovunque. Riparto attraversando il Telemark, regione nel Sud della Norvegia, che racchiude in sè stupendi paesaggi montani. I norvegesi considerano il Telemark una “Norvegia in miniatura”, perché in questi quattrocento chilometri si alternano tutti gli scenari della nazione. Proseguo verso Bergen, cittadina sul Korsfjorden, che mi colpisce per la sua atmosfera frizzante. Bergen ospita un importante mercato del pesce, proprio nella piaz- A zetta centrale, e sulle strade più affollate si esibiscono molti artisti di strada. Tra tutte le città norvegesi che ho visitato, questa è quella che preferisco, allegra e vivace durante la notte, che sembra non diventare mai buia. Sul porto i locali pullulano di persone che sorseggiano cocktails avvolte in calde coperte per ripararsi dal vento freddo. Dopo una sosta di un paio di giorni, riparto verso il Nord, attraversando innumerevoli fiordi, profonde insenature che tagliano imponenti montagne. Lungo la strada è un continuo susseguirsi di laghi, cascate, fiordi e passi di montagna, su cui si estende la neve perenne; la natura regna incontaminata su questi luoghi. Durante il tragitto visito lo Jostedalbreens, il ghiacciaio più esteso del Nord Europa, e percorro panoramiche stradine come la “strada dei Troll” con le sue guglie aguzze e “l’Atlantic Road”, che si snoda su piccole isolette collegate da ponti vertiginosi. La zona costiera è affascinante, ovunque è facile scoprire un angolo incantato o un paesaggio che ti lascia a bocca aperta. Qualsiasi stradina si rivela panoramica e ‘obbliga’ gli appassionati di fotografia a continue soste per immortalare scenari splendidi. Decido di visitare anche le isole Lofoten, ma la giornata è grigia e non riesco ad apprezzare al massimo la varietà paesaggistica di queste meravigliose isole, che alternano aspre montagne a mari cristallini e spiagge bianche. Ritorno sulla penisola, ma da Narvik a Tromso il paesaggio non è più così interessante. Visito la cittadina universitaria di Tromso, allegra e vivace, anche se collocata molto a Nord, oltre il circolo polare artico. Proseguo lungo la strada per Capo Nord fino a ritrovarmi nel Finmark, la regione più settentrionale della Norvegia. Il paesaggio si fa via via sempre più brullo, siamo in una specie di deserto freddo in cui crescono solo sporadici arbusti. La strada è completamente deserta e si allunga a perdita d’occhio tagliando l’immensa e desolata steppa. A pochi chilometri da Capo Nord compaiono le renne, che brucano indisturbate sul ciglio della strada. Arrivo al Capo verso mezzanotte, ma c’è ancora molta luce. Qui regna il nulla, l’estrema appendice settentrionale termina con una scogliera a picco sul mare. Verso l’una si alza una fitta nebbia, che avvolge ogni cosa e limita il campo visivo a pochi metri. Dopo moltissimi chilometri e altrettanta fatica, ho raggiunto la meta del mio viaggio, ora non mi resta che ricominciare il lungo tragitto per poter tornare a casa. Bergen, antichi edifici in matto ne PER ALLARGARE GLI ORIZZONTI... “VIAGGIO NEL VIAGGIO” Appunti per una sociologia del viaggio Autori: R. Iannone, E. Rossi, M.P. Salani Editore: Meltemi Prezzo: 16,00 Euro Esiste una differenza tra viaggio e turismo? “Al di là delle mode e dei modelli di consumo, l’eccezionalità dell’esperienza viaggio e la competizione, nella sua pratica, che suscita nell’altro, sono la molla che fa crescere il desiderio di nuovi viaggi. Si potrebbe dire che il viaggio dà assuefazione, fino ad arrivare a forme patologiche…”. Il desiderio del viaggio, adesso come 3000 anni fa, scaturisce da un bisogno profondo che, nonostante la quotidianità cerchi di inglobare nei suoi riti ordinari (i viaggi ormai si possono comprare col 3x2, sottolineano ironicamente gli autori di questo libro), si può tentare di recuperare. Un libro che vi farà trascorrere ore piacevoli se avete voglia di cimentarvi in una lettura un po’ impegnata Nelle città nordiche l'anarchia architettonica si sparge ovunque 39 LO SAPEVATE CHE BASTA UN COLPO DI MOUSE PER ENTRARE NELLA REDAZIONE DI ZAI.NET E FAR PARTE DEL GRUPPO DI REPORTER PIU' GIOVANI D'ITALIA? LORO L'HANNO FATTO... FEDERICA MANTOVANI, 19 ANNI, MILANO “Ho scoperto Zai.net quando frequentavo il liceo, ma allora non vi partecipavo direttamente, mi limitavo a leggere gli articoli di altri. Con l`università ho riscoperto il sito di Zai.net e mi sono accorta dell'eccezionale possibilità che offre: poter scrivere reportage, articoli di critica, recensioni e tutto ciò che si vuole senza nessuna limitazione, con la certezza che siano revisionati da persone esperte e che vengano pubblicati almeno on-line. Per chiunque voglia entrare nel mondo del giornalismo è un'occasione da non lasciarsi sfuggire". EDOARDO ROSSO, 19 ANNI, VERCELLI “Scrivere per Zai.net è gratificante perché è come parlare direttamente ai tuoi compagni di scuola, però su scala nazionale. Ci si esibisce in corse e sgomitate per accaparrarsi le prime copie che arrivano a scuola ancora imballate, è quasi un oggetto di culto e questo successo garantisce lo scambio di idee, punti di vista e opinioni. Ci spinge a scrivere l'opportunità di entrare in una redazione vera senza bisogno di concorsi o raccomandazioni, scrive chi ha voglia di impegnarsi, senza obbligo". VALENTINA PETRUCCI, 17 ANNI, TORINO "Zai.net dà spazio a noi ragazzi, o meglio, a dei semplici ragazzi. Oramai le riviste, i giornali parlano solo ed esclusivamente di vip, di personaggi conosciuti, famosi. E' bello vedere, leggere anche pareri di ragazzi comuni, magari anche affiancati ai personaggi dei loro sogni. Scrivere un semplicissimo articolo, a volte, fa sentire importanti". GIORNALISTI CON UN CLICK Cos’è Zai.net? Quella che state sfogliando è la rivista mensile che fa un po’ da vetrina a tutte le attività e le interattività del network, che prende vita soprattutto nel sito, nella radio, nelle notizie del Televideo Regionale Rai e nella pagina sui quotidiani nazionali. Dove si trova Zai.net? Zai.net non si compra in edicola, ma arriva direttamente a scuola. Tuttavia, le copie vanno a ruba in fretta: per ricevere il tuo Zai.net direttamente a casa, puoi abbonarti individualmente andando sul sito www.zai.net e seguendo le istruzioni alla voce “Abbonamenti”. Come mai gli articoli sono scritti da studenti e non da giornalisti? Qui è il nodo di rivista riteniamo per raccontarsi, geografiche e di tutta la faccenda. Noi che siamo i coordinatori della di dare ai ragazzi delle scuole uno strumento in più identificarsi e confrontarsi, nonostante le distanze tipologia di scuola. Come si entra a far parte della redazione? Basta entrare in contatto con noi giornalisti, che vi teniamo al corrente sul percorso degli articoli e vi forniamo le dritte per svolgerli al meglio. Le distanze non contano: dialoghiamo continuamente attraverso Internet e il telefono. Contano solo l’entusiasmo e la voglia di scrivere. Chi sceglie gli argomenti su cui scrivere? Beh, gli stimoli sono quelli che ci vengono dall’attualità, ma anche dagli argomenti di studio, dai vostri hobby, dal vostro universo. A noi spetta il compito di coordinarvi sollecitandovi a seguire le regole principali del giornalismo. Si possono ottenere i crediti formativi? Sì, e solitamente sono molto ben graditi dagli insegnanti! Come si finanzia Zai.net? Finora ha spesso contato sul contributo economico di enti pubblici e privati che ne condividevano l’approccio innovativo e le finalità formative. Ma la parte più cospicua dei costi è da sempre sostenuta dalla nostra cooperativa di giornalisti, Mandragola Editrice. Info: [email protected] - tel. 06 47881106 Lavoro 41 40 C'è chi inizia... e chi ABBANDONA ADDIO VACANZE: SETTEMBRE HA SANCITO PER MOLTISSIMI DI NOI IL RITORNO SUI BANCHI DI SCUOLA. MA NON PER TUTTI. PURTROPPO C'È ANCHE CHI I LIBRI LI HA MESSI IN SOFFITTA DA TEMPO, SPESSO SENZA AVERE IN MANO NEMMENO UN ‘PEZZO DI CARTA’. nelle scuole elementari e medie, pubblicata dal Ministero dell'Istruzione nel gennaio 2004. Ma basta passare alle superiori per scoprire il dramma: uno studente su quattro non arriva al diploma. Soltanto il 72% dei ragazzi completa il ciclo di studi superiori. Sono ben 240mila quelli che abbandonano la scuola nel corso del quinquennio, all'incirca 50mila ogni anno. Una situazione che sembrerebbe lontana dalla strada tracciata nel maggio 2003 a Lisbona, dove i ministri dell'Istruzione dei Paesi dell'Unione Europea si sono riuniti per fissare alcuni interventi da portare a termine entro il 2010. E, tra le aree di intervento, una riguarda proprio il tasso di dispersione scolastica, che non dovrà superare il 10%. L'esercito degli annoiati di Giovanni, 18 anni Savona l Ministero la chiama dispersione, ma il fenomeno è noto ai più con l'etichetta di abbandono scolastico. E non bisogna pensare subito a realtà sottosviluppate: se si parla di scolarizzazione, l'Italia, che pure è tra i Paesi eletti che partecipano al G8, è uno dei fanalini di coda d'Europa insieme con Grecia e Portogallo. Se la media europea dei ‘dispersi’ è infatti del 15,9%, in Italia le statistiche del 2004 ci parlano di un tasso pari al 23,9%, addirittura in salita negli ultimi anni. E non pensiamo neppure alle aree più degradate del Meridione: il fenomeno dell'abbandono è trasversale e sappiamo bene che maggiore sviluppo e prosperità non significano per nulla minor tasso di dispersione. Emblematico è, per esempio, il caso della Lombardia e del Nord-Est, dove si registrano, soprattutto in alcune province, tassi di abbandono davvero allarmanti. Il motivo? La spiegazione più avvalorata è quella legata alla forte occupazione: il lavoro è così abbondante e ben remunerato da far apparire poco produttivo, se non addirittura inutile, un percorso di istruzione e formazione. I Missione diploma È un titolo di studio considerato quasi scontato, nei curricula non si mette nemmeno la votazione, a meno che non sia particolarmente lusinghiera. Eppure i dati parlano chiaro e ci mostrano che scontato non lo è affatto. Nella scuola elementare la scolarizzazione è prossima al 100%, con un tasso di dispersione dello 0,08%. Altrettanto rosea è la situazione nelle scuole medie, dove si attesta al 99,23%, con un coefficiente di dispersione dello 0,37%. Un fenomeno dalle dimensioni assai contenute, che "si attesta su livelli fisiologici costanti nel tempo", come recita l'indagine campionaria sulla dispersione scolastica “Ragazzi giovani, anche di 15 anni, vengono a cercare lavoro. Nessuno però li può assumere” Lo scarso interesse per le materie trattate sembra essere alla base del 50% dei casi di interruzione precoce degli studi. A dirlo è un'indagine promossa dal Ministero del Welfare presentata in occasione del seminario dal titolo "Ricerca - azione sul fenomeno dell'abbandono scolastico e formativo", che si è tenuto a Foggia lo scorso aprile. Lo studio, svolto su 8 province italiane, ha fatto emergere da una parte i difetti di un sistema di istruzione che evidentemente non stimola quelle migliaia di ragazzi che decidono di lasciarlo per sempre, e dall'altra una questione di natura sociale: la voglia di indipendenza. Il 26% degli intervistati ha dichiarato che preferisce andare a lavorare. Un'ipotesi, quest'ultima, che sembra andare un po' controcorrente, in diretta opposizione alla tendenza che vede i figli mammoni a casa fino ad età davvero imbarazzanti. Non è la voglia di lavorare il problema, ovviamente, ma l'ingresso nel mondo del lavoro senza le necessarie basi. Professione precario È proprio la questione lavoro quella a destare maggiori preoccupazioni. "I ragazzi ancora minorenni che non vogliono più andare a scuola e che si recano qui da noi accompagnati dai genitori non sono una barzelletta”, come ci racconta con grande passione Paola Dall'O, operatrice del Centro per l'Impiego di Albenga. “E cosa li mettiamo a fare? L'unica via è quella della formazione prevista dalla legge fino a 18 anni, se c'è la possibilità anche attraverso un apprendistato, che però non sempre dura abbastanza da far raggiungere loro la maggiore età. Diversamente non possono lavorare, nessun datore di lavoro li assumerebbe". Un problema reale, quello di trovare un'occupazione, che si accosta però ad un altro problema, altrettanto reale: mantenere l'occupazione ottenuta. Impresa tutt'altro che semplice, come dimostra il rapporto ISFOL 2004. "Il tasso di disoccupazione - si dice nel rapporto - continua a colpire in modo più rilevante i giovanissimi con meno di 19 anni che hanno conseguito al massimo la licenza media". "Risulta invece evidente - continua - che il conseguimento dei titoli di studio professionalizzanti o del diploma di scuola secondaria superiore costituisce una delle principali variabili funzionali alla transizione al lavoro". Maggiori sono i titoli e il percorso di formazione, maggiori sono le possibilità non solo di trovare un'occupazione, ma anche di mantenerla e di crescere. L’inviata POTENZA – Anche da queste parti il fenomeno dell’abbandono scolastico incide in maniera significativa sulla realtà dei giovani. Sono molti i ragazzi che però, dopo aver assaporato il gusto del lavoro, reputano la propria scelta sbagliata. Come nel caso di Antonio, 22 anni, che afferma: "Frequentavo l'I.t.i.s. e pensavo che la scuola non fosse fatta per me! Era inutile, odiavo i libri, i professori e qualsiasi materia: volevo guadagnarmi il ´pane`. I miei genitori hanno deciso di assecondarmi, e sono andato a lavorare in una concessionaria di automobili. Dopo qualche mese, però, ho capito che il lavoro non richiede affatto meno impegno dello studio e che senza un titolo di studio non sarei mai arrivato da nessuna parte. Così ho deciso di riprendere la scuola dal principio, frequentando l'Istituto Alberghiero". Annalisa Caputo, 19 anni La situazione a Savona Non si discosta dalla media nazionale la provincia di Savona, con il suo 10% di dispersi, gran parte dei quali maschi. Anche qui sono le difficoltà di apprendimento e di integrazione le cause, ma soprattutto la mancata corrispondenza tra le aspettative personali e le realtà degli istituti. "Ed è proprio in questa direzione che il servizio Politiche Attive del Lavoro e Sociali (P.A.L.S.), si sta muovendo, “Uno studente su quattro non arriva al diploma. Sono 50mila gli abbandoni ogni anno” Techno Lavoro 43 42 Giovani, lavoro e media facendo da regia e coordinando tutti gli altri soggetti coinvolti nelle iniziative promosse dalla Provincia”, ci spiega l’Assessore Teresa Ferrando. "L'obiettivo è quello di costruire un percorso formativo vicino alle aspettative e alle attitudini dei ragazzi. Come? Attivando e potenziando le iniziative di orientamento; fornendo ai ragazzi gli strumenti necessari per fare e verificare la scelta e la riuscita scolastica". "I moduli di orientamento - continua - sono organizzati in collaborazione con docenti e genitori. Con questi ultimi, in particolare, sono stati attivati incontri ad ampia partecipazione sui temi del diritto e dovere allo studio, in orario pomeridiano o serale per venire incontro alle esigenze di tutti. Esiste poi il progetto O.R.F.E.O., rivolto invece ai percorsi di formazione professionale". E in materia di controllo sull'effettivo rispetto dell'obbligo formativo? "È compito della provincia effettuare controlli incrociati in collaborazione con i comuni, le scuole e i centri di formazione professionale. A coloro che non hanno assolto l'obbligo formativo verrà inviato materiale informativo su corsi di apprendimento professionale triennali. Verranno inoltre convocati presso i Centri per l'Impiego tramite comunicazione scritta o telefonica". G. Per essere sempre aggiornati sulle ultime novità dal mondo del lavoro e conoscere in tempo reale tutte le opportunità lavorative, di tirocinio o di stage, ascoltate il Trovalavoro. Realizzato dall'Agenzia Nazionale di Stampa Mandragola e finanziato dal Settore Lavoro delle Province di Savona e Torino, il servizio prevede la pubblicazione e l'aggiornamento quotidiano degli annunci sulle pagine 525 (Savona) e 540 (Torino) del Televideo Regionale Rai e la realizzazione di notiziari radiofonici trasmessi sulle frequenze delle radio convenzionate nelle province di Savona e Torino. Oltre a diffondere le principali offerte di lavoro, in Italia e all'estero, il Trovalavoro fornisce anche le risposte degli esperti e promuove l'attività dei Centri per l'Impiego che facilitano l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Novità dal mondo HYPE gadget di tipo , febbrile discussione su oggetti e Si chiama hype l'eccessiva, smodata ente avanzato. i costi qualcosa che sia tecnologicam tutti a re usa di gno biso il ico, tecnolog o perché anche su ti una vera e propria passione. Ecc Per alcuni è una malattia, per mol zioso superfluo di alle mode tecnologiche, a quel deli zio spa olo picc un amo ichi ded Zai.net meno. L'hype, appunto. sensazione di non poterne fare a cui, al solo parlarne, si avverte la >>N90 – Nokia e la serie N Scegliamo, nella serie N della Nokia, il modello N90, premiato come "Best European Media Phone" per il 2005. Fortemente orientato verso le foto è il video, ha una fotocamera da 2 Megapixel con ottica Carl Zeiss, e sistema di apertura che lo rende simile a una videocamera ultracompatta in modalità di registrazione. Il prezzo indicativo è di 800 euro. A breve arriverà anche l'N91, questo invece music-oriented; sarà dotato di una memoria interna di 3Gb (fino a 3000 brani musicali). (www.nokia.com/) >>Sony Ericcson S-600 >>AV700 – Archos Questo telefonino, disponibile dal quarto trimestre del 2005, è dedicato, negli intenti del produttore, a un pubblico giovane. Riproduce MP3 e AAC, radio FM RDS; ha le cuffie stereo in dotazione. L'immancabile fotocamera è da 1,3 megapixel; lo schermo da 1,8 pollici a 262.000 colori. La novità è dovuta al fatto che si può utilizzare anche in orizzontale per videogiocare; la memoria integrata è di 64 Mb per l'archivio di foto e video. (sito ufficiale: www.sonyericcson.com) Non sarà fashion quanto l'iPod, ma la serie AV700 dei lettori multimediali Archos è decisamente interessante. Non riproduce solamente file audio, ma anche video. Ha uno schermo da 7” per visualizzare filmati, possibilità di videoregistrare direttamente da qualsiasi fonte (televisore, dvd...) e codifica immediata in divx, capacità che arriva, a seconda della fascia del prodotto, fino a 100 Gb. Uscita e ingresso analogico e USB, fino a 12 ore di autonomia. Legge anche le flash card. Dai 450 euro in su. (www.archos.com) >>PSP – l'intrattenimento secondo Sony PSP sta per PlayStation Portable. Ovvero, una console portatile, dal design estremamente raffinato. Per videogiocare, ma anche per vedere video e film, per ascoltare musica, tant'è che la Sony la definisce piattaforma di intrattenimento. È stata presentata nientemeno che alla Mostra del Cinema di Venezia, visto che si propone con un importante catalogo di film nel formato dedicato. Dimensioni: 17 x2,3x7,4 cm, 280 grammi batteria inclusa. Costa 249 euro. (sito ufficiale: www.yourpsp.com/ - ampie sezioni dedicate: www.gamesblog.it) >>ROKR – Motorola iPhone? Motorola ha fatto un accordo con la Apple per il suo nuovo cellulare ROKR, disponibile da fine settembre in Italia. Si tratta di un cellulare che si interfaccia con iTunes (il popolare software Apple) e ha una memoria che può contenere fino a 100 brani Mp3. Nulla di nuovo sotto il sole, sembra, e un sistema operativo piuttosto lento per quello che avrebbe dovuto essere l'attesissimo iPhone. Chissà, forse la Apple ha temuto per la concorrenza all'iPod e c'è da aspettarsi qualche novità nel prossimo futuro? (sito ufficiale: www.motorola.com/ - anticipazioni su www.mobileblog.it) A.P. PASSIVO A) Patrimonio Netto: I - Capitale II - Riserva di sovraprezzo delle azioni III - Riserva di Rivalutazione IV - Riserva Legale V - Riserve Statutarie VI - Riserva azioni proprie in portafoglio VII - Altre Riserve: a) Riserva Straordinaria b) Riserva Indivisibile VIII - Perdite portati a nuovo IX - Utile d’esercizio TOTALE B) FONDI PER RISCHI E ONERI 1) Per Trattamento di quiescenza e obblighi simili 2) Per imposte 3) Altri TOTALE C) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO 571 14.783 14.783 8.853 25.895 2.309 21.209 6.544 4.686 34.748 23.518 11.230 101.490 101.490 29.586 17.832 11.754 1.203 185.322 2.300 183.022 212.946 234.263 594.377 594.377 1.125.088 587.703 587.703 880.479 6.674 6.674 244.609 957.688 227.730 122 957.810 -102 227.628 777.871 1.715 175.872 19.878 120.000 16.832 7.081 1.163 CONTO ECONOMICO AL 31/12/2004 101.490 151.592 327.416 24.089 343.243 101.490 127.503 -15.827 434.173 292.719 141.454 761.589 635.962 125.627 39.044 184.197 -145.153 2.863 41.907 803.496 442 184.639 820.601 2.421 -142.732 -17.105 170.000 170.000 1.125.088 31.12.04 170.000 170.000 880.479 244.609 31.12.03 VARIAZIONI 51.129 51.128 1 1.473 1.002 471 27.228 18.282 8.946 2.509 82.339 9.418 79.830 -6.909 2.509 1.163 1.163 Affari di cuore Non ci sono grossi elementi di disturbo, questo mese l’unico pianeta contrario è Venere. Ricordate che la vita, però, non ruota solo intorno a Cupido. Amici & famiglia Disponibilità è la parola d’ordine. Ogni conflitto può essere risolto se sarete meno pignoli con amici e parenti. Consiglio Se ancora non lo avete fatto, andate a leggervi Invisible Monsters di Chuck Palahniuk. 1.203 447.209 A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1) Ricavi delle vendite e prestazioni 1.185.418 2) Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione 4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) altri ricavi e proventi a) Contributi in conto esercizio b) Altri ricavi e proventi 20 TOTALE 1.185.438 B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) Per servizi 953.743 8) Per godimento beni di terzi 21.593 9) Per il personale a) Salari e Stipendi 136.832 b) Oneri Sociali 7.081 c) Trattamento di Fine Rapporto 1.163 d) Trattamento di quiescenza e simili e) Altri Costi 10) Ammortamenti e Svalutazioni: a) Ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali 2.783 b) Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali 15.301 c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) Svalutazione delle rimanenze di materie prime. sussidiarie, di consumo e merci 11) Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12) Accantonamenti per rischi 13) Altri accantonamenti 14) Oneri diversi di gestione 1.364 TOTALE 1.139.860 DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) 45.578 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15) Proventi da Partecipazioni a) Dividendi da imprese controllate b) Dividendi da imprese collegate c) Dividendi da altre imprese d) Altri proventi da partecipazioni 16) Altri proventi Finanziari: a) da Crediti iscritti nelle immobilizzazioni verso: - imprese controllate - Imprese collegate - Controllanti - Altri b) da altri titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) Proventi diversi dai precedenti da: - imprese controllate - Imprese collegate - Controllanti - Altri 97 17) Interessi e altri oneri finanziari verso: - imprese controllate - Imprese collegate - Controllanti - Altri 3.653 17 bis) – Utile / Perdite su Cambi TOTALE (15+16+17) -3.556 D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA’ FINANZIARIE: 18) Rivalutazioni di: a) Partecipazioni b) Immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) Titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 19) Svalutazioni di a) Partecipazioni b) Immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) Titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni TOTALE DELLE RETTIFICHE (18-19) E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI: 20) Proventi: a) Plusvalenze da alienazioni b) Altri proventi 16.957 21) Oneri : a) Minusvalenze da alienazioni b) Imposte relative ad esercizi precedenti c) Altri oneri 27.933 TOTALE DELLE PARTITE STRAORDINARIE (20-21) -10.976 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+/-C+/-D+/-E) 31.046 22) Imposte sul reddito dell’esercizio 28.537 23) UTILE DELL’ESERCIZIO 2.509 21 maggio - 21 giugno 14.783 15.354 980 1.803 10.440 4.861 32 911.038 1.332 228.822 46.772 -1.194 185 -88 4.861 1.208 -4.676 1.120 56 16.901 16.121 -16.065 26.031 16.613 9.418 -11.812 5.089 5.015 -11.924 -6.909 Affari di cuore La luna rende volubili e non sempre chi vi è accanto è disposto a subire scenate e capricci. Chi esce da storie bruscamente interrotte, non continui a lacerarsi. Amici & famiglia È un mese importante per mettere alla prova le vostre abilità a scuola. Consiglio Lasciami andare, madre di H.Schneider, un pugno nello stomaco che vi riporterà alla realtà. Affari di cuore Starvene sempre per conto vostro non favorisce certo i nuovi incontri e le occasioni di svago. Non è detto che le delusioni d’amore debbano perpetuarsi all’infinito! Amici & famiglia In famiglia continuano a crearsi momenti di tensione a causa delle uscite serali infrasettimanali. Non sarà il caso di fare qualche piccola concessione anche ai genitori? Consiglio Datevi alla fanta-politica con La svastica sotto il sole di P.K. Dick. Affari di cuore Non si può dire che abbiate avuto un anno facile. Ma le stelle, si sa, girano e questa volta sono tutte a vostro favore. Non saltate feste, né altre uscite con gli amici. Amici & famiglia Finalmente potete smettere di tenere il muso a parenti e amici. La rinnovata serenità vi rende perfino più belli. Consiglio Andate a vedere l’ultimo film di Cristina Comencini, La bestia nel cuore. Affari di cuore La situazione piatta di inizio mese si rivelerà già verso la seconda decade più interessante grazie all’influenza di Saturno. Amici & famiglia Marte in questo periodo sottrae energie preziose, vi sentirete perciò un po’ stanchi e disinteressati allo studio. Consiglio Ogni sera un racconto da Storie di ordinaria follia di C.Bukowsky. Affari di cuore Giove, il pianeta della fortuna, entra nel vostro segno e vi regala incontri importanti. Alla fine del mese anche il Sole fa il suo ingresso e vi rende pieni di energia. Amici & famiglia Giove vi aiuta anche a scuola, ma voi non dimenticate di dare una mano ai vostri amici in difficoltà. Consiglio Sognate ad occhi aperti, riguardandovi Il favoloso mondo di Amelie. Affari di cuore Mamma mia quanto nervosismo! Avete ragione, non è un periodo facile, ma siete forti abbastanza per gestire al meglio i problemi. Amici & famiglia Inutile dire che il vostro nervosismo non vi rende propriamente simpatici. Siete suscettibili e tendete a polemizzare per ogni sciocchezza. Consiglio In momenti come questi non si deve fare a meno di ridere, noleggiate Johnny Stecchino. 24 agosto - 23 settembre 571 23 novembre - 21 dicembre 571 38.284 21 aprile - 21 maggio -35.789 -35.789 192.814 23 luglio - 23 agosto 35.789 35.789 231.098 Affari di cuore Non è sempre così facile capire quello che pensa il partner e le incomprensioni a volte creano malumori. Amici & famiglia Vi sentite inclini all’arte, la musica, la poesia, ma chi vi sta accanto però non sempre comprende le vostre esigenze. Compratevi qualcosa di rosso: pull, scarpe, accessori. Consiglio Ma le stelle quante sono di Giulia Carcati vi farà riflettere sul significato dell’amore. 20 febbraio - 20 marzo TOTALE ATTIVO 31.12.03 VARIAZIONI 23 ottobre - 22 novembre A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI DOVUTI TOTALE B) MMOBILIZZAZIONI I - IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI: 1) Costi Impianto e ampliamento 2) Costi di Ricerca, di Sviluppo e pubblicità 3) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 4) Concessioni, licenze, Marchi 5) Avviamento 6) Immobilizzazioni in corso e acconti 7) Altre TOTALE II - IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI: 1) Terreni e Fabbricati 2) Impianti e Macchinario 3) Attrezzature Commerciali e Industriali 4) Altri Beni 5) Immobilizzazioni in Corso e Acconti TOTALE III - IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE : 1) Partecipazioni in: a) Imprese Controllate b) Imprese Collegate c) Imprese controllanti d) Altre Imprese 2) CREDITI: a) Verso Imprese Controllate Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ b) Verso Imprese Collegate Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ c) Verso Controllanti Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ d) Verso Altri Esigibili entro l’esercizio successivo 3) ALTRI TITOLI 4) Azioni Proprie - Valore Contabile “ “ - Valore Nominale TOTALE TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) C) ATTIVO CIRCOLANTE I - RIMANENZE: 1) Materie prime, Sussidiarie e di Consumo 2) Prodotti in Corso di Lavorazione e Semilavorati 3) Lavori in corso su ordinazione 4) Prodotti Finiti e Merci 5) Acconti TOTALE II - CREDITI 1) VERSO CLIENTI Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 2) VERSO IMPRESE CONTROLLATE Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 3) VERSO IMPRESE COLLEGATE Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 4) VERSO CONTROLLANTI Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 4 bis) CREDITI TRIBUTARI Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 4 ter) IMPOSTE ANTICIPATE Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 5) VERSO ALTRI Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ TOTALE III - ATTIVITA’ FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI 1) Partecipazioni in Imprese Controllate 2) Partecipazioni in imprese Collegate 3) Partecipazioni in imprese Controllanti 4) Altre Partecipazioni 5) Azioni Proprie - Valore contabile 6) Altri Titoli TOTALE IV - DISPONIBILITA’ LIQUIDE : 1) Depositi Bancari e Postali 2) Assegni 3) Denaro e Valori in Cassa TOTALE TOTALE ATTIVI CIRCOLANTE (C) D) RATEI E RISCONTI: a) Disaggi su prestiti b) Ratei Attivi TOTALE 31.12.04 Affari di cuore I primi mesi dell’anno sono stati un po’ tormentati, ma Saturno e Venere ben disposti a metà ottobre vi faranno sentire pronti per nuove storie. Amici & famiglia Saturno è positivo anche in quest’ambito e favorirà i primi compiti in classe e i primi guadagni. Consiglio Se avete voglia di una storia esotica, a colpo sicuro con Balzac e la piccola sarta cinese di Dai Sijie. 21 gennaio - 19 febbraio STATO PATRIMONIALE AL 31/12/2004 ATTIVO 21 marzo - 20 aprile BILANCIO ESERCIZIO AL 31/12/2004 45 22 giugno - 22 luglio ******* Elenco testate con contratto raccolta pubblicitaria in esclusiva: ZAI.NET LAB, RADIO FLASH, RADIO MONTE ROSA ******* Oroscopo a cura di Cassandra e Tiresia 24 settembre - 22 ottobre SEDE: GRUGLIASCO (TO) – C.SO ALLAMANO, 131 ISCRITTA PRESSO LA C.C.I.A.A. DI TORINO AL N° 947896 DEL R.E.A. CAPITALE SOCIALE: EURO 51.128= COD. FISC. E P. I.V.A.: 0811888 001 5 D) DEBITI 1) Obbligazioni Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 2) Obbligazioni Convertibili Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 3) Debiti verso Soci per Finanziamenti Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 4) Debiti Verso Banche Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 5) Debiti Verso altri finanziatori Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 6) Acconti Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 7) Debiti verso fornitori Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 8) Debiti rappresentati da titoli di credito Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 9) Debiti verso imprese Controllate Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 10) Debiti verso imprese collegate Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 11) Debiti verso controllanti Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 12) Debiti tributari Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 13) Debiti Verso istituti di previdenza e di sicurezza Sociale Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ 14) Altri debiti Esigibili entro l’esercizio successivo “ oltre “ “ TOTALE E) RATEI E RISCONTI a) Aggi su prestiti b) Ratei Passivi TOTALE TOTALE PASSIVO 22 dicembre - 20 gennaio MANDRAGOLA ADVERTISING S.R.L. Affari di cuore È un momento favorevole per i nuovi amori, che però vanno vissuti stando con i piedi per terra. Meglio non fare troppi progetti su Leone, Toro, Scorpione e Acquario. SAmici & famiglia Bisogna lavorare fin da adesso per la promozione a pieni voti. Approfittate del benevolo sguardo di Giove. Consiglio Concedetevi qualche ora di evasione con L’amico ritrovato di F.Ulhman. Affari di cuore I vostri problemi sentimentali sono arrivati al capolinea. Voi che d’amore soffrite più degli altri, questa volta potrete tirare un sospiro di sollievo: c’è più di una possibilità che le cose migliorino. Amici & famiglia Le stelle stimolano la vostra naturale ambizione. A scuola otterrete ottimi risultati. Consiglio Una lettura umoristica. Provate con La cerimonia del massaggio di A.Bennett. Affari di cuore Il passaggio di Giove, a metà mese, potrebbe portare qualche complicazione a chi si sente indeciso e non sa se troncare o no una storia barcollante. Amici & famiglia Se da una lato Giove crea problemi, dall’altro emana i suoi effluvi positivi sulla vita scolastica. Consiglio Per qualche sera da brivido, dilettatevi con i racconti noir di Maupassant. ABBONARSI? No n è mai stato così facile! GARANZIE DELL’ABBONAMENTO PREZZO BLOCCATO Il prezzo resterà bloccato per tutta la durata dell’abbonamento, anche se subirà aumenti CONSEGNA A CASA GRATUITA Riceverai il tuo mensile a casa senza alcun sovrapprezzo NESSUN NUMERO PERSO Impossibile perderlo anche se le copie nella tua scuola sono finite o non arrivano MODALITA’ DI ADESIONE Potrai pagare l’importo scontato nelle modalità che preferisci tramite bollettino postale o contrassegno Tutela dei dati personali d.lgs n. 196/2003 - Informativa e Consenso I dati personali raccolti saranno trattati da Mandragola Editrice scgrl, nel rispetto della vigente normativa e degli obblighi di riservatezza, nell'ambito delle attività istituzionali proprie e delle sue collegate per finalità: (I) strettamente connesse e strumentali alla gestione del rapporto con l'interessato; (II) statistiche, di comunicazione commerciale anche interattiva; (III) adempimento di obblighi previsti da leggi, regolamenti e normativa comunitaria. Il conferimento dei dati è facoltativo ma necessario per il rapporto di cui sopra. L'interessato potrà esercitare, in qualsisi momento e gratuitamente, i diritti di cui all'art 7 e segg. del d.lgs n 196/2003 (cancellazione, blocco, aggiornamento, rettificazione e opposizione, in tutto o in parte, al trattamento) rivolgendosi al responsabile dei dati di Mandragola Editrice scgrl, C.so Allamano 131, 10095 Grugliasco (To). Uffa! Anche questo mese le copie sono già esaurite... Sei stufo di rimanere a corto di Zai.net? Non vuoi perdere i due numeri speciali riservati agli abbonati? ABBONATI SUBITO CON LO SCONTO SPECIALE STUDENTI 9 NUMERI AL PREZZO DI 5 DIRETTAMENTE A CASA TUA A SOLI 5 EURO ABBONATI NEL MODO PIU’ COMODO PER TELEFONO Chiama la redazione al 06-47881106 (Federica) 011-7707002 (Sonia) PER FAX Invia la richiesta al numero 06-47823175 VIA E-MAIL RICHIESTA D’ABBONAMENTO Sì, sottoscrivo un abbonamento annuale a 9 numeri di Zainet al prezzo esclusivo di soli € Pagherò l’importo di € 5 con il bollettino postale che mi invierete (NB: per lo sconto studenti devono essere compilati i campi età e scuola) Firma Età Via C/C POSTALE CAP VIA POSTA Mandando la richiesta a: Mandragola-ufficio abbonamenti, Via Nazionale 5 - 00184 Roma Data Cognome [email protected] Versamento sul c/c postale 38586103 intestato a MANDRAGOLA scsrl 5 Nome Scuola N. Località Prov. Tel. Abbonamento Formula Classic (non studenti) 9 numeri € 9 Abbonamento Sostenitore 9 numeri € 15 Servizio abbonamento MANDRAGOLA, Via Nazionale 5 Roma Tel 06-47881106
Documenti analoghi
novembre 2005.qxd
Impaginazione
Manuela Pace
Illustrazioni
Alessandro Pozzi
Fotografie e fotoservizi
Circolo di Sophia, Lucilla Ruffinatti,
Fabrizio Caratto
Sito web: www.zai.net
Davide Lattanzio, Eleonora Fortunato...
E - Zai.Net
Hanno collaborato
Loris Liuzzi, Alberto Puliafito, Emanuele
Colonnese, Giovanni Battaglio, Lorenzo
Capisani, Federica Mantovani, Maya Santamaria,
Massimiliano Coccia, Annalisa Caputo.
Impaginazione...