Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Transcript
Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Rassegna Stampa Venerdì 23 gennaio 2015 Rassegna Stampa realizzata da SIFA Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587 [email protected] Rassegna del 23 gennaio 2015 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Nd Il Gazzettino Di Treviso 10 Il lions premia la campionessa bebe vio 1 La Gazzetta Dello Sport 35 Idee csi Gazzetta Di Modena 33 attraverso lamore ho imparato a volare Giornale Di Treviglio 37 Quando lo sport si spinge oltre la disabilit 5 Il Gazzettino Di Padova 23 Campionati italiani padova fa il pieno 6 Il Quotidiano Molise 21 I campioni si raccontano successo per il convegno con gli studenti 7 Il Quotidiano Molise 21 Il tecnico andrea capobianco nominato sportivo dellanno 10 Corriere Della Sera 57 io astutillo e la mia vita per i disabili Il Biellese 32 Meeting regionale di nuoto 14 La Vita Cattolica 36 Adesso voce ai giovani 15 Torino Cronaca 22 Lhandicap non ferma i baby-sciatori con limpegno di fondazione paideia 16 Torinosette 40 La disabilit sfida il ghiaccio 17 Tuttosport (piemonte) 1 A cernusco lo sport cerca le nuove idee Mondo Padano 3 A nuoto sul tetto del mondo 19 Mondo Padano 19 Dalle partite di baskin allippoterapia sport e ricreazione per tenersi in forma 20 Mondo Padano 2 Mondo padano dal 1982 un premio per le eccellenze 21 2 Michele Fuoco Paolo Tomasello Stefano Scacchi 3 12 18 ii yiaizenino s.p.A. | IU: uuuuuuuiii IP: H Lions premia la campionessa "Bebé" Vio MOGLIANO - (nd) Una serata di gala a villa Braida in onore della campionessa mondiale di scherma paralimpica Beatrice Vio. È stata organizzata dal Lions club Mogliano. «È un onore premiare Bebé che ha conquistato il campionato del mondo di fioretto a Kong Kong» ha detto il presidente Benvin consegnandole l'onorificenza "Melvin Jones Fellow". Bebé ora si allenerà per le Paralimpiadi di Rio 2016. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 1 | VARIE | • IDEE CSI Presentata la «24 ore di idee per lo sport» ideata dal Csi che si terrà all'oratorio Sacer di Cernusco (Mi) dalle 12 di sabato 31. Oltre 150 giovani si confronteranno col mondo dello sport. Presenti Graziano Delrio, Giovanni Malagò, Piero Fassino, Roberto Maroni, don Antonio Mazzi, Gianni Letta, Andrea Monti, Luca Pancalli, Carlo Tavecchio, Andrea Abodi, Alfio Giorni, Luciano Bonfiglio, Gianni Gola e altri campioni. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 2 FORUM EVENTI » DOMANI AL MONZAN «Attraverso l'amore ho imparato a volare» Simona Atzori presenta "Dopo di te" dedicato alla madre e racconta la sua vita straordinaria e la ricerca della felicità di Michele Fuoco » MODENA Nell'incommensurabile amore, quello dei genitori sardi, è possibile riconoscere una delle fondamentali ragioni di vita di Simona Atzori che, nata a Milano 40 anni fa senza le braccia, conduce un' esistenza normale, esaltata dal talento che le permette di essere ballerina di danza classica, pittrice e scrittrice. E il suo ultimo libro "Dopo di te" per Mondadori, viene presentato domani alle 17, al Monzani. È facile pensare alle diverse solidarietà che possono aver contribuito alla sua immagine pubblica, ma resta determinante l'affetto della madre di cui il libro si fa cronaca, seguendo il percorso dell'inesorabile malattia che l'ha portata alla morte, la vigilia di Natale del 2013. E Simona riesce a emozionare ogni pagina di sorprese, di episodi persino d'incanto della sua difficile infanzia. Lei scrive che "ora so che posso volare anche da sola. Grazie a te, mamma". E per aiutarla a volare da sola cosa ha fatto "mamma Tonina"? «Ha fatto tante cose, ma la più importante è forse, come lei direbbe, quella di aver fatto solo la mamma. In ciò c'è tutto il suo essere speciale, perché abbiamo scoperto che nelle cose semplici si rivelano cose più grandi: amare una figlia, con tutte le difficoltà della vita da cui trarre il meglio». Dopo il dolore si arriva ad uno stato di accettazione, di serenità, e affiorano anche ricor- di belli... «Il suo modo di affrontare la malattia, la voglia di vivere che è affiorata in maniera più determinante durante la sofferenza, con l'energia vitale che l'abbandonava e con l'energia mentale mai persa. La capacità di andare oltre il dolore fisico e di essere presente a se stessa e agli altri e di lodare la vita. Lei diceva: "Voglio arrivare alla morte viva". La ricordo come una mamma allegra, anche dura perché da me pretendeva tanto, ma con il sorriso». In un mondo in cui tutti si piangono addosso, lei dimostra di avere una forza straordinaria. Da dove le deriva? «Dagli esempi di mia madre. Penso di avere avuto tante fortune: carattere positivo, voglia di incontrare e comunicare con gli altri e la mia arte è stata una grande forza». È stato, quindi, anche il talento a "salvarla"? «Sì, perché l'arte diventa parte della mia vita. Ho scoperto la pittura da bambina, giocavo attraverso i disegni, i colori, le forme, e poi la danza e la scrittura, come tramite per raccontare parte di me, un mondo dalle mille sfumature. La pittura e la danza mi accompagnano da sempre, le chiamo le due mie ali che mi permettono di volare. La scrittura è una terza ala che mi sta dirigendo verso altri mondi. Nutro una grande passione per lei e non voglio fermarmi qui. Le coltivo tutte e tre, perché ognuna mi permette di raccontare COMITATO ITALIANO PARALIMPICO qualcosa che forse l'altra non riesce a fare». Lei ha danzato in importanti occasioni, quale ritiene più emozionante? «L'8 ottobre scorso ho danzato, con la mia compagnia, nella Sala Nervi davanti a Papa Francesco. E a lui, come in passato a Giovanni Paolo n, ho donato il loro ritratto. Ma è stata qualcosa di forte anche la cerimonia, in mondovisione, di apertura delle Paralimpiadi di Torino nel 2006». Che cosa la commuove? «Cento cose... Mi commuovo facilmente e con piacere. Credo che la commozione sia tra i sentimenti più belli. Mi commuovo davanti agli affetti e gesti semplici, spontanei, contenuti e inaspettati». Come autrice di un altro libro di successo, "Cosa ti manca per essere felice?", crede che tutti abbiano diritto alla felicità e che basti cercarla? «Penso che non sia un diritto ma un dovere di tutti cercarla. E la felicità non si trova nelle grandi cose, ma in quelle più semplici, e la troviamo se abbiamo la voglia di cercarla tutti i giorni. Se pensiamo che la felicità sia un viaggio quotidiano, allora abbiamo sempre l'occasione di trovare momenti di felicità che possono essere un abbraccio, un sorriso...». E la sua felicità? «La cerco ogni giorno. La felicità è quella serenità di riuscire a scoprire ogni giorno la possibilità di sorprendermi». Pag. 3 Simona Atzori, nata senza braccia, scrive e dipinge usando i piedi; è inoltre ballerina di danza classica COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 4 INIZIATIVA Domenica in via Zambianchi storie di vita e di sport, grazie alla Croce Rossa Quando lo sport si spinge oltre la disabilità Giulio Gusmeroli e, sullo sfondo, Norbert Casali (vfs) «Lo sport è la mia vita. Correre per me è sentirmi libero». E' il messaggio lanciato da Norbert Casali, protagonista domenica dell'evento «Lo sport oltre la disabilità» tenutosi presso la palestra di Via Zambianchi. Norbert è un esempio, una testimonianza, ma prima di tutto è un ragazzo di 17 anni residente ad Urgnano, che non s'è lasciato abbattere da una malattia, l'ipovisione, che lo ha colpito sei anni fa. «Ho sempre gareggiato con i normodotati finché mi stato possibile, poi mi sono avvicinato al mondo paraolimpico ed al Torball, ed ora sono campione ita- liano in carica dei 100 e 200 metri di atletica leggera» così si racconta Norbert. E' stato proprio lui, in quanto Responsabile del Gruppo Giovani della Croce Rossa, ad aprire l'evento. Storie di vita e di sport, come quella di Giulio Gusmeroli, ipovedente come Norbert, atleta della «Omero Bergamo» che ha partecipato a quattro Paraolimpiadi e oggi detiene il record italiano nella maratona. I racconti di questi ragazzi hanno aperto il pomeriggio di esibizioni sportive: dai ragazzi del torball, che hanno coinvolto alcuni volontari della croce rossa, alle partite di calcio a cinque che, con lo spettacolo finale dei rigori, hanno conquistato tutti i presenti. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Infine si è passati alle esibizioni di basket paraolimpico. A presentare ciascuna esibizione sono stati rispettivamente Alessandro Beloni (Presidente ASD Omero Bergamo), Giancarlo Bondardo (ASD Oratorio Martinengo) e Mauro Poppa (SBS Special Bergamo Sport), mentre per l'Amministrazione hanno presenziato gli assessori Mario Segherai e Luca Taramelli. Il bilancio finale della manifestazione è stato la totale partecipazione del pubblico e la vittoria collettiva di tutti coloro che hanno partecipato. La disabilità è spesso vista come un ostacolo, o peggio ancora un handicap che pone il disabile in una condizione di inferiorità. Ci si dimentica però, come questa giornata ha dimostrato, che la disabilità il più delle volte sta negli occhi di chi guarda. Ma nello sport questi ragazzi hanno trovato, in mezzo a tutte le difficoltà, un mezzo per sentirsi al pari di tutti: e per tutti gli altri uno spunto per riflettere sul significato della parola «normalità». Pag. 5 ATLETICA INDOOR E MARATONA Campionati italiani, Padova fa il pieno (m.zi.) Padova sempre più tricolore. Nel fine settimana arriva il primo appuntamento con i campionati italiani al Palalndoor, quelli di prove multiple per allievi, junior, senior e under 13, che precedono gli assoluti al coperto in calendario il 21 e 22 febbraio. Intanto arriva la notizia che la Maratona di Sant'Antonio del prossimo 19 aprile tornerà ad essere sede di un campionato tricolore, quello per atleti con disabilità. Nella due giorni di gare del Palalndoor saranno in palio otto maglie tricolori con 133 atleti (71 uomini e 62 donne) in pedana. Da tenere d'occhio soprattutto Simone Fassina, che lo scorso 11 gennaio a Padova ha stabilito il nuovo record italiano juniores. In campo femminile saranno in gara la campionessa europea juniores del triplo, la vicentina Ottavia Cestonaro, tra le junior e l'argento dei Giochi Olimpici giovanili nel lungo Beatrice Fiorese tra le allieve. In questa categoria ci sarà anche la padovana Alice Lunardon. L'appuntamento del fine settimana (si gareggia mattina e pomeriggio sia sabato che domenica) sarà una sorta di antipasto alla kermesse di febbraio, con i migliori azzurri in gara per il titolo italiano indoor. Come detto la serie di appuntamenti tricolori non si ferma alla stagione al coperto. Il 19 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO aprile la Maratona di Sant'Antonio tornerà, a quattro anni dall'ultima edizione, ad essere la sede dei campionati italiani Fispes (Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali). In palio in questo caso i titoli per atleti paraplegici e tetraplegici (carrozzine olimpiche), per amputati e non vedenti. Intanto il Palalndoor è stato sede anche di una riunione infrasettimanale riservata alla categoria cadetti. Tra i maschi vittoria in 8"76 di Edwin Chinedu Ebem (Arzergrande) nei 60 ostacoli, in campo femminile l'42"25 nei 600 per la portacolori delle Fiamme Oro Alice Bagarello. Pag. 6 Sara Simeoni, Pasquale Gravina, Andrea Brandimarte e Gloria Marinelli i testimonial dell'evento I campioni si raccontano: successo per il convegno con gli studenti di Stefano Saliola Un mix di emozioni tra chi la storia sportiva l'ha scritta e chi invece la sta scrivendo adesso. E' stato questo il convegno dal titolo "La scuola incontra i campioni" che ha di fatto aperto la seconda giornata dello sport organizzata dalla Regione Molise. Un convegno che ha visto sul palco dell'Ex Gii a Campobasso testimonial di spessore assoluto come Pasquale Gravina, Sara Simeoni, Gloria Marinelli e Andrea Brandimarte. I primi due hanno portato in alto i colori dell'Italia nel volley e nell'atletica leggera mettendo in bacheca successi e medaglie. La Simeoni ha tra l'altro conquistato anche la medaglia d'oro nel salto in alto alle Olimpiadi di Mosca nel 1980. Gravina, che a Campobasso è nato, e proprio nell'attuale sede dell'ex Gii ha mosso i primi passi da pallavolista, ha nel proprio palmares scudetti, coppe, titoli mondiali e medaglie olimpiche. Gloria Marinelli e Brandimarte, invece, dal canto loro, rappresentano il presente dello sport italiano e rappresenteranno certamente il futuro. L'attaccante agnonese, non ancora maggiorenne, indossa la maglia del Grifo Perugia e di recente ha contribuito con gol bellissimi (da manuale del calcio quello alla Costarica), alla conquista della medaglia di bronzo dell'Italia under 17 ai mondiali. Brandimarte, invece, atleta paralimpico, pratica con grandissimi risultati sia basket che tennistavolo. I quattro, in una mattinata intensa, hanno raccontato le loro esperienze di vita e di sport alla platea composta dagli studenti delle scuole molisane che hanno poi posto dei quesiti agli atleti. "Oggi sento una grande emozione nell'essere qui - assicura Gravina - perché in questo posto c'era la palestra dove ho svolto i miei primi allenamenti. Ringrazio la regione Molise, il consigliere con delega allo sport, il Coni e tutti coloro che hanno lavorato per la buona riuscita di questo bellissimo evento. Vorrei dire a voi tutti - dice COMITATO ITALIANO PARALIMPICO rivolto ai ragazzi - che per raggiungere il successo e poi mantenerlo, bisogna fare sacrifici e rispettare le regole. Cosi facendo si può arrivare in alto". Il pensiero va poi ai successi ottenuti con la maglia della nazionale (della squadra di Julio Velasco il centrale di casa nostra è stato uno dei pilastri). "Ho festeggiato tante vittorie in carriera - interviene - ma sicuramente la più bella è stata quella della World League nel 1995 in Brasile. Avevamo una squadra giovanissima e nonostante questo siamo riusciti a portare a casa il successo finale facendo qualcosa di straordinario e dimostrando che l'essere giovani nello sport può rappresentare una forza". C'è però, nella carriera di Pasquale Gravina, una sconfitta che brucia più delle altre ma che allo stesso tempo ha probabilmente insegnato più di tante vittorie. "Nello sport si può vincere o perdere per pochi centimetri, per un episodio - sottolinea - ed è quello che è successo all'ltalvolley alle Olimpiadi di Atlan- Pag. 7 ta nel 1996, quando contro l'Olanda a un passo dall'oro, siamo stati battuti. Quella partita l'ho rivista soltanto di recente, a distanza di 20 anni. Nella circostanza - continua Gravina loro sono stati un po' più bravi di noi. Ad essere sincero, però, il ko di Atlanta mi ha insegnato più di tante vittorie". Sara Simeoni, dal canto suo, ha sottolineato la valenza dello sport soprattutto per i giovani. "Praticarlo è importante per rimanere in forma e se queste sono le premesse c'è da essere soddisfatti e felici - dice rivolta alla platea degli studenti e ai campioni Brandimarte e Marinelli - un plauso voglio rivolgerlo a chi ha organizzato questa giornata e agli insegnanti delle varie scuole della regione qui presenti". La Simeoni racconta le emozioni del suo oro olimpico a Mosca. "Vincere una medaglia alle Olimpiadi è il massimo per ogni atleta - interviene - io sono arrivata all'appuntamento dopo il record del mondo e quindi volevo assolutamente quella medaglia. Quando sono scesa in pista ho notato un gruppetto di tifosi italiani che mi incitavano, mi è salito il cuore in gola e il mondo mi è caduto addosso. Poi ho sentito un grido dalla tribuna ed era il mio allenatore, Erminio Azzaro (presente ieri in sala visibilmente emozionato ndr) che mi caricava. Con il passare dei minuti mi sono tranquillizzata e dopo un primo salto di prova non buono, sono cresciuta e la gara è finita bene". Applausi scroscianti per l'attaccante agonese Gloria Marinelli che ha trascinato l'Italia under 17 alla conquista del terzo posto ai recenti mondiali in Costarica. "Quando ero più piccola - dice - i miei amici con i quali giocavo mi prendevano in giro. Nonostante tutto, però, io riuscivo a mettermi in mostra e segnavo sempre. Poi dopo una partita con la rappresentativa molisana mi è arrivata la chiamata di un allenatore dall'Umbria che mi ha chiesto se volevo andare a giocare a Perugia. E così è iniziata la mia avventura nel calcio che conta". Sport e COMITATO ITALIANO PARALIMPICO scuola vanno di pari passo per la giovane promessa del calcio nazionale. Stare lontano da casa non è facile ma se si vuole fare strada servono dei sacrifici anche in questo senso. A scuola le cose vanno bene e riesco a conciliarle studio e sport. Il calcio mi impegna parecchio e per questo il sabato sera non esco quasi mai perché preferisco anticiparmi i compiti per la settimana. Voglio regalare alla mia famiglia delle soddisfazioni anche nello studio e non solo nello sport". Visibilmente emozionato, ma ovviamente felice, Andrea Brandimarte che ha saputo mettersi in mostra sia nel basket che nel tennistavolo. "Sono due sport diversi ma ugualmente belli che regalano emozioni - attacca - nel secondo sport ho conquistato il titolo di campione italiano giovanile oltre a due bronzi. Sono contentissimo ed entusiasta di quello che riesco a fare e ringrazio la mia famiglia che mi sostiene". La mattinata si è chiusa con la premiazione degli istituti che si sono fatti onore nei campionati studenteschi. Pag. 8 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 9 Il tecnico Andrea Capobianco nominato sportivo dell'anno E' Andrea Capobianco lo sportivo dell'anno. Il tecnico molisano ha ricevuto ieri sera l'importante riconoscimento nel Gran Gala che ha chiuso la seconda giornata dello sport della regione Molise. Uno dei risultati più prestigiosi ottenuti di recente dal tecnico ex Teramo e Avellno, è senza dubbio la conquista del trofeo Schweitzer alla guida dell'Italia Under 18 che ha battuto in finale gli Stati Uniti (86-73). Un torneo, quello andato in scena in Germania, che viene considerato dagli addetti ai lavori una sorta di Mondiale della categoria. Per gli azzurrini si è trattato del quarto trionfo nella kermesse, giunto a trentuno anni dall'ultima vittoria. E' stata una serata importante per l'allenatore che nel temoo ha sa- puto ottenere risultati prestigiosi ed è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nell'ambito della pallacanestro nazionale e internazionale. Dopo Lalli, incoronato sportivo dell'anno nel 2014, è toccato ad un rappresentante della palla a spicchi raccogliere l'ambito riconoscimento della Giornata dello sport. Oltre al premio di sportivo dell'anno sono stati diversi i riconoscimenti assegnati ad atleti che si sono distinti nelle varie discpline sportive nell'arco dell'ultimo anno . Miglior giovane - Fabio Su- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO liani (pesistica). Miglior atleta donna - Gloria Marinelli (calcio). Miglior Master - Ivan Di Mario (atletica). Miglior atleta assoluto-Enrico Sciulli (sport equestri). Prima delle premiazioni che hanno di fatto mandato in archivio l'evento organizzato dalla Regione Molise, si è svolto un convegno dal tema "Il Talento sportivo e i fattori ambientali" che ha visto sul palco il presidente del Coni Molise Giovanni Malagò la campionessa olimpica Sara Simeoni e il 'nostro' Pasquale Gravina. Assente, perché influenzato, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. A moderare il confronto il giornalista Mediaset Giacomo Crosa. La manifestazione è riuscita grazie all'impegno e al lavoro di tutti ricevendo consensi e applausi da più parti. Andata in archivio la seconda edizione, gli organizzatori da domani coninceranno a pensare all'edizione del 2016. Pag. 10 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 11 «Io, Astutillo, e la mia vita per i disabili» La missione di Malgioglio: «Mi prendevano in giro: il calcio e incapace di fare le cose col cuore» La storia DAL NOSTRO INVIATO PIACENZA «È vero, ho sempre usato le mani. E continuo a farlo. In campo come portiere e fuori: stando in mezzo alla gente che soffre, dando tutto me stesso. Perché, come dice il mio padre spirituale, le mani bisogna sporcarsele, mettendole anche nella m...». Astutillo Malgioglio è tornato a vivere appieno la sua rivoluzione quotidiana: assistere i disabili, in modo totalmente gratuito. Lo ha fatto per tutta la sua carriera di calciatore, dal Brescia all'Atalanta, passando per Cremonese, Bologna, Pistoiese, Lazio, Roma e Inter. Lo ha fatto anche dopo, con una pausa recente per problemi di salute. Un momento di difficoltà, soprattutto psicologica, che adesso finalmente è alle spalle: davanti a lui, premiato per la sua attività dal Coni di Piacenza prima di Natale, c'è l'aiuto ai malati di ogni età, con problemi fisici o psichici. «Sono andato in crisi, pensavo di non venirne fuori. Ma ora ho ripreso ad aiutare gli altri con mia moglie Raffaella e sono molto felice. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza: il Signore mi ha dato questo talento, mi ha detto di fare queste cose e io sono contento di servirlo. Ci vuole fede, ma non siamo bigotti: abbiamo qualcosa da portare avanti fino alla fine e la portiamo avanti perché è giusto farlo. Mi sento libero, mi viene naturale. Ma le cose straordinarie le fanno i missionari o i dottori che salvano le vite, non certo io». Malgioglio, classe '58, aveva anche un altro talento: a 20 an- ni era già padre di Elena, esordiva in A ed era nella nazionale Olimpica. Astutillo, detto Tito per gli amici, se la ride: «L'allenatore aveva paura di bruciarmi, ma il mitico preparatore dei portieri Battara gli disse: ma cosa vuoi che si bruci, con quella faccia da c o ! . Avevo una passione incredibile, ero un portiere con buoni maestri, molto tecnico. Certo, non come Zenga: Walter in quegli anni era il migliore del mondo, con uno stile bellissimo. Se vedo un campo anche oggi mi viene subito voglia di buttarmi, ho fatto tutte le nazionali giovanili, ma non ho reso per il potenziale che avevo. Come dice lo stesso Battara, da buon portiere non ero mica normale: giocavo, ma già pensavo a qualcosa di più grande». E questo cammino parallelo è stato gratificante, ma anche faticoso: «E calcio a un certo punto mi pesava molto. Ho tenuto aperta la palestra per disabili fino al 1994, poi ho iniziato a lavorare a domicilio. Ma la mia associazione, Era77, è sempre attiva e il 15 febbraio c'è la riunione con i miei amici per la raccolta fondi a Pompiano, nel bresciano. Tutte le scelte che ho fatto in carriera sono state "extracalcistiche" e qualche errore l'ho commesso, ma non ho rimpianti. A Brescia sono stato eletto portiere del se- Ex portiere «All'Inter del Trap il periodo migliore. Trai colleghi solo Klinsmann mi diede una mano» colo. Alla Lazio ho seguito Simoni in B, rifiutando il Bari in A e ho sbagliato: come quella famosa volta in cui ho sputato sulla maglia biancoceleste per- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO ché mi insultavano proprio per il mio impegno sociale. Un incubo. All'Inter con Trapattoni sono stati gli anni più belli, ma ogni volta che giocavo dovevo dare più del 100 per cento. Appena sbagliavo qualcosa, sapevo quello che dicevano: è un bravo ragazzo, ma pensa troppo ad altro... Le incomprensioni non sono mai mancate, anche se io non ho mai saltato un allenamento. Però riconosco che per i mezzi tecnici che avevo potevo fare di più». Poteva fare di più anche per cercare di cambiare il calcio dal di dentro? Per Tito non è mai stata questa la priorità: «Ma io al calcio ho mandato spesso dei messaggi, senza ricevere mai una risposta o una telefonata. I moralizzatori, o quelli che hanno comunque un punto di vista diverso, sono considerati solo un peso. Ogni tanto si raccolgono dei fondi, ma non c'è niente che venga davvero dal cuore, è tutto meccanico: come la doccia ghiacciata dei vip per la Sia. E per me contano solo i gesti, anche piccoli, che vengono dal cuore». Quando era a Milano nell'Inter del Trap le giornate di Tito erano scandite così: «Allenamento al mattino ad Appiano, poi al pomeriggio lavoravo, facendo terapia con un disabile all'ora. Se c'era allenamento al pomeriggio, arrivavo a Piacenza in tempo per farne uno solo, verso sera». Spesso, con un compagno di viaggio: «Jùrgen Klinsmann veniva anche due volte a settimana, evidentemente l'avevo colpito. Veniva nelle case dei ragazzi, mangiava con loro, parlava coi genitori. Una gran persona. Aveva un atteggiamento bello, senza pudori. Era libero. È stato l'unico». Paolo Tomaselli Pag. 12 Chi è Astutillo Malgioglio è nato a Piacenza il 3 maggio 1958. È sposato con Raffaella e ha una figlia, Elena La carriera Ha giocato da portiere in serie A dal 7 6 al'92. Il maggior numero di presenze (159) nel Brescia, il top della carriera (chiuso da Zenga) nell'Inter del Trap. Tra le sue squadre anche Lazio e Roma Esempio Astutillo Malgioglio, 57 anni il prossimo 3 maggio, nella palestra di Piacenza dove svolge il suo lavoro di volontariato e assistenza peri disabili. Ha chiuso la carriera nel '92 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 13 MEETING REGIONALE DI NUOTO Domenica 2 5 gennaio Piscina Massimo Rivetti Appuntamento, questa domenica, con il meeting regionale di nuoto riservato alle società affiliate FISDIR e agli atleti con disabilità intellettive-relazionali e FISICI tesserati per l'anno in corso ed in regola con le norme sanitarie di idoneità alla pratica sportiva agonistica. Orario dalle 13 alle 18, organizzato da Società Ginnastica La Marmora sezione Team Abilìty. Info Becchia Roberta-tei. 335 486697 Mossetti Leila -tei. 333 9053340 www.ginnasticalamarmora.it COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 14 Csi. Da sabato 31 la "24 Ore di Idee per lo Sport" Adesso, voce ai giovani A Cernusco S/N una giornata di incontri e dibattiti con grandi nomi II Centro Sportivo Italiano lancia una nuova sfida allo sport italiano. Propone il 31 gennaio la "24 Ore di Idee per lo Sport" Si tratta di un'intera giornata di incontri, con interventi e dibattiti alla ricerca di idee concrete che aiutino lo sport italiano a crescere e a svilupparsi ulteriormente soprattutto tra i giovani. 24 ore no-stop, dalle 11 di sabato 31 gennaio alle 12 di domenica 1 febbraio. Base sarà l'oratorio Sacer di Cernusco sul Naviglio (Milano), dove ha la propria sede il più grande gruppo sportivo oratoriale di tutta Italia, il Gs Aso, che infatti vanta oltre mille tesserati. Vi potranno partecipare tutti, dai semplici appassionati agli "addetti ai lavori". Sono tanti i nomi dei grandi personaggi, le curiosità e le novità che saranno svelate durante i lavori. Tutti quanti dovranno dare il loro contributo in idee, in proposte, in iniziative che potranno essere realizzate nel breve termine. Saranno più di 150 i giovani delle varie società affiliate che dialogheranno con i personaggi che a vario titolo fanno parte della galassia sportiva italiana. Questa vuole essere dunque un'occasione per dare voce ai giovani che fanno sport, per recepirne le idee, per metterli concretamente al centro della realtà che vivono quotidianamente. Per tutta le 24 Ore sarà attivo un "tavolo di idee" nel quale si alterneranno presidenti di società sportive di base, al fine di portare il loro contributo con idee concrete. Molti i personaggi che si alterneranno sul palco: per il Coni Giovanni Malagò e Luca Pancalli, Carlo Tavecchio, Alfio Giorni e Luciano politiche, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio. Importante anche la conferma dei campioni di ieri e di oggi, tecnici e dirigenti che porteranno la loro esperienza tra i quali Igor Cassina, Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Emiliano Mondonico, Sandro Campagna, Marco Tardelli, Massimo Moratti, Gian Paolo Montali, Antonio Rossi, Antonio Cabrini, Josefa Idem, Andrea Zorzi, Manuela Benelli, Giusy Versace, Cecilia Camellini, Luca Galimberti, la Nazionale di Calcio Amputati CSI e altri a sorpresa. Una giornata che si annuncia intensa e al tempo stesso ricca di significati perr migliorare il nostro sport. Non mancherà, ovviamente, una folta rappresentanza del comitato provinciale di Cremona. Marco Ravara Buonfiglio. Tra le personalità COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 15 PROGETTO Sulla neve del Sestriere con la collaborazione dell'associazione Freewhite L'handicap non ferma i baby-sciatori con l'impegno di Fondazione Paideia Maestri esperti accompagneranno i bambini L a neve è finalmente arrivata anche sulle montagne piemontesi. Cosa c'è di meglio che trascorrere una divertente giornata sugli sci, accompagnati da maestri esperti? Sono questi gli ingredienti che caratterizzano il corso di sci alpino per bambini e ragazzi con disabilità organizzato dall'Associazione Freewhite in collaborazione con Fondazione Paideia Onlus. Il progetto, che nasce con l'obiettivo di offrire attività sportive in montagna accessibili a tutti, prevede l'offerta di 5 lezioni gratuite individuali o in micro-gruppi a Sestriere, comprensive di attrezzatura sportiva. Ai partecipanti dai 3 ai 18 anni viene chiesto di Drovve- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO dere alle spese di viaggio, allo skipass (5 euro al giorno oppure 30 euro stagionale) e all'assicurazione annuale (10 euro). I posti per partecipare al corso sono limitati: priorità sarà data a chi prova l'esperienza della neve per la prima volta e a chi ha partecipato un solo anno all'analogo corso promosso dal Cip nell'anno scolastico 2013-2014. Per partecipare all'iniziativa, è necessario compilare il modulo di iscrizione scaricabile al sito web www.fondazionepaideia.it e inviarlo poi a Freewhite Ski Team via Fax (0122.881521) o mail ([email protected] e [email protected]). Freewhite Sport Disabled Onlus è un'associazione che presta particolare attenzione ai servizi per le persone diversamente abili e considera lo sport come momento di integrazione e di aggregazione sociale. Promuove, organizza e valorizza le attività sportive, in particolare la disciplina dello sci, tra le persone diversamente abili e fornisce sostegno psicologico agli stessi ed alle loro famiglie. Fondazione Paideia collabora da alcuni anni con Freewhite proprio nell'organizzazione di percorsi sportivi per bambini con disabilità e le loro famiglie. Per maggiori informazioni: Gianfranco Martin ([email protected]; 393.9317821). Pag. 16 DOMENICA 25 ESIBIZIONE LA DISABILITA SFIDA IL GHIACCIO U OSCARSERRA n'esibizione per mostrare un lato dello sport a molti ancora sconosciuto. Domenica 25, alle 14, la patinoire di piazza Carlo Alberto a Torino ospita i Torelli Seduti, giovani promesse dei Tori Seduti, club subalpino campione d'Italia nell'ice sledge hockey, variante sulla slitta dell'hockey su ghiaccio. Saranno una dozzina i partecipanti, tutti compresi tra i 12 e i 19 anni, per una manifestazione organizzata dal comitato piemontese della Federazione sport ghiaccio e dall'associazione Sportdipiù, che dal 2000 opera per coinvolgere i ragazzi diversamente abili nel mondo dello sport. L'esibizione prevede una partita amichevole mentre negli stand all'esterno della pista vengono illustrate le regole del gioco e mostrata l'attrezzatura che utilizzano gli atleti. Tra i partecipanti non ci sono solo disabili, «ma anche tanti normodotati coinvolti da amici che una volta a settimana vengono ad allenarsi al PalaTazzoli» racconta Giuseppe Antonucci di SportDiPiù. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.toriseduti.org oppure telefonare allo 011/197.82.279. La pista di pattinaggio resterà aperta al pubblico fino a domenica 22 febbraio con orari 14-23 per i giorni feriali (ingresso 5 euro) e 8-24 nei festivi e prefestivi (ingresso 7 euro). I Torelli Seduti promesse dell'ice sledge hockey COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 17 .A MARATONA DEL CSI A Cernusco lo sport cerca le nuove idee Nel weekend di fine gennaio una "24 ore" alia presenza di Malagò e Tavecchio: dalie domande dei ragazzi alle risposte dei relatori STEFANO SCACCHI MILANO I vertici dello sport italiano a Cernusco sul Naviglio per una maratona di 24 ore alla ricerca di idee nuove, organizzata dal Csi. Sabato 31 gennaio e domenica 1° febbraio l'oratorio Sacer della cittadina lombarda - il "paese dei liberi" come viene chiamato dagli appassionati di calcio per aver dato i natali a Scirea, Tricella e Galbiati ospiterà dibattiti e confronti tra dirigenti, allenatori, atleti, ex campioni e 150 ragazzi delle società sportive di base. Hanno garantito la loro presenza i presidenti di Coni e Figc, Malagò e Tavecchio (interverrà anche Don Alessio Albertini, fratello di Demetrio, sfidante alle elezioni di agosto); il numero 1 del Comitato paralimpico, Pancalli; il presidente della Lega Serie B, Abodi; Josefa Idem, Gian Paolo Montali, Marco Tardeili, Dino Meneghin, Igor Cassina, Sara Simeoni, Antonio Rossi, Emiliano Mondonico, Andrea Lucchetta, Giusy Versace e anche Sandro Campagna. Moratti c'è Massimo Moratti terrà una relazione dal titolo "Lo sport che racconta la vita'! Al cen- Giovanni Malagò, 55 anni tro del suo discorso, l'indissolubile legame della sua famiglia con la storia dell'Inter. Attesa per lo spettacolo teatrale dell'ex fuoriclasse del volley azzurro, Andrea Zorzi: "La leggenda del pallavolista volante" Nutrita la rappresentanza politica: Graziano Delrio, Piero Fassino, Roberto Maroni e Gianni Letta. I ragazzi faranno domande ai relatori che poi sinterizzeranno la loro idea per lo sport italiano in un breve video. Alla fine saranno proprio i giovani a votare la proposta migliore che poi potrebbe essere girata al Coni per un'applicazione pratica. «Diventerà un appuntamento fisso - dice il presidente del Csi, Massimo Achini - così rispondiamo all'invito di Papa Francesco che ha chiesto di far vincere i valori della vita attraverso lo sport». COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 18 Sport Tenacia ed entusiasmo sono i segreti dell'atleta di Futura A nuoto sul tetto del mondo L'anno magico di Maria Bresciani, dai record fatti in casa ai cinque titoli mondiali \nche il 2014 è stato un anno ricco di sodiisfazioni e di buoni risultati per gli spor:ivi cremonesi, soprattutto per i giovani. Soltanto un'atleta, però, ha riportato sotto il Torrazzo quasi tre chili di medaglie da in campionato del mondo disputato dal'altra parte dell'oceano. Nessun dubbio. La sportiva cremonese del 2014 è la nuotatrice Maria Bresciani: 5 Dronzi, 1 argento e ben cinque titoli iridati d mondiali di nuoto Dsiso (l'associazione nternazionale nuoto per atleti con la sindrome di down) in Messico. Un exploit straordinario che ha consacrato la campioìessa della società Futura ai massimi liveli internazionali nella sua disciplina. Nuotatrice duttile e tenace, Maria ha messo in fila tutte le avversarie nei 50, 100 e 100 metri farfalla e con le compagne della staffetta azzurra sale sul gradino più alto iel podio anche in 4x50 e 4x100 mista, mifiorando il suo record europeo in vasca :orta dei 50 metri farfalla con il tempo di H"09" e quello della staffetta 4x50 mista :on il tempo di 3'06"57. \ppassionata di teatro e musica (i suoi preferiti sono Jovanotti e Laura Pausini), viaria è un modello per l'energia e l'impe- gno che dedica alla disciplina di cui è innamorata e che affronta con un entusiasmo contagioso, nei trionfi come nelle difficoltà quotidiane. Supportata da mamma Angela e papà Giuseppe, e seguita con affetto e professionalità dai due allenatori Silvia Ferrari e Federico Belicchi, Maria sorprende tutti per la sua continua capacità di crescere e migliorarsi. Quella messicana, infatti, è stata la sua terza rassegna iridata: nelle prime due occasioni era riuscita a raccogliere quattro medaglie complessive. Per l'exploit del 2014 è servito un lavoro attento e faticoso di preparazione nella vasca della Comunale di Cremona, dove, il 18 maggio, ha frantumato il precedente record del mondo nei 200 metri farfalla in vasca lunga ai campionati regionali, abbassando il tempo di ben 6 secondi, a 3'33"18. Sempre nelle acque di casa, insieme alle compagne della staffetta Azzurra, stabilisce anche il record mondiale nella staffetta 4x100 mista e quelli europei sui 200 stile e sui 50 farfalla in vasca lunga. Tempi da fenomeno e un sorriso luminoso: è questa la forza di Maria, 20 anni ancora da compiere, che tra una bracciata e l'altra frequenta la scuola, partecipa alle attività teatrali integrate della Compagnia teatrale Intrecci e si esercita con la chitarra classica. E se Cremona è la città della musica, una delle sue più illustri cittadine non poteva che avvicinarsi anche ai tesori della liuteria: se fate una visita al Museo del Violino la troverete lì, al sabato mattina, con la divisa del servizio alle sale. E' il suo progetto di alternanza scuola-lavoro. Maria lo affronta con lo stesso impegno di una gara di coppa del mondo e la riconoscerete dal sorriso. Lo stesso che ha portato in cima al mondo, con una medaglia al collo. Maria Bresciani con uno degli ori iridati COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 19 IL PROCEDO Dalle partite di baskin all'ippoterapia sport e ricreazione per tenersi in forma Un programmino d'allenamento per tenere in forma 408 persone? Si può fare. L'offerta ricreativa e sportiva che la Fondazione Sospiro offre ai suoi ospiti è tra le più variegate nel settore. Del resto, nel gruppo, c'è chi ha l'età per fare sport, chi può pensare a tenersi in forma e chi ha la necessità (e la capacità motoria) di fare solo qualche minimo movimento. Di bello, c'è che anche la collaborazione è ad ampio spettro. Il professor Daniele Tolomini ospita i suoi allievi di Sospiro nella palestra di ginnastica artistica. Il suo programma è definito "ambientalismo attivo", ma non ha risvolti ecologici. Il lavoro serve a far prendere fiducia nel proprio corpo e - per esempio - a fare con maggior sicurezza una rampa di scale. L'associazione Futura propone l'ippoterapia, poi c'è una classe della media di Sospiro che aiuta e completa la squadra di baskin, c'è un gruppo che gioca a bocce e partecipa anche a dei tornei. C'è anche la squadra di calcio e quella di basket, ma non fanno campionati, solo partite amichevoli. Altrimenti giocano tra di loro. «Poi - racconta Gianluca Rossi, responsabile dei laboratori di Sospiro - ci sono attività che si possono considerare più ricreative che sportive e che si rivolgono alla fascia più debole degli utenti. Con l'associazione El muroon, di Sospiro, i ragazzi vanno a dar da mangiare alle oche, alle anatre, ai conigli e alle galline dell'oasi. A Parma, da anni, si va ad aiutare un'associazione che gestisce il canile e il gattile». C'è poi il gruppo delle passeggiate e il gruppo di rilassamento che svolge un'attività simile al training autogeno. Infine c'è la "danza-movimento terapia". I meno bravi si limitano ad ascoltare la musica, i più portati arrivano a fare alcune figure. Sono gli operatori responsabili delle residenze a indirizzare gli ospiti verso le attività più congeniali alle loro caratteristiche. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 20 Mondo Padano Dal 1982 un premio per le eccellenze Dal 1982 'Mondo Padano' propone all'attenzione dei lettori personaggi, associazioni o enti che si sono messi in evidenza nel nostro territorio, in Italia e sulla scena internazionale, per un fatto o per una attività condotta nel corso del tempo e meritoria di segnalazione. Il premio non è stato assegnato nel 2012 ma dall'anno scorso la tradizione è ripresa. Per il 2013 erano stati nominati il dottor Renzo Rebecchi, presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona; per la cultura, nell'anno del riconoscimento Unesco per la nostra tradizione liutaria, era stato premiato il Museo del Violino, inaugurato il 12 set- tembre 2013. Per la solidarietà il premio era andato a don Alberto Mangili, animatore infaticabile della Fondazione Moreni e di quel gruppo di volontari che organizzano ogni anno il Banco Alimentare. E per lo sport, infine, alla giovanissima Valentina Rodini, medaglia d'oro nel quattro di coppia ai Mondiali di canottaggio di Trakai in Lituania. Anche quest'anno la redazione ha segnalato quattro personaggi per ognuno dei settori dell'attività pubblica, della cultura, dello sport e della solidarietà che si sono particolarmente distinti per il loro impegno. Il primo è l'economista Carlo Cottarelli, attuale rappresentante per COMITATO ITALIANO PARALIMPICO l'Italia nel Board del Fondo Monetario Internazionale. Per la cultura il cremonese dell'anno è l'attore dovarese Dario Cantarelli, per il ruolo dell'assistente della santa vivente nel film "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino premiato con l'Oscar nel 2013. Per lo sport è stata premiata Maria Bresciani, la giovanissima protagonista a livello mondiale del nuoto paralimpico azzurro, con le 11 medaglie vinte ai campionati del mondo Dsiso svoltisi in Messico. Infine per la solidarietà il premio va all'associazione Arco, fondata dal dottor Daniele Generali, per l'attività a favore di tutti i pazienti oncologici del territorio cremonese. Pag. 21
Documenti analoghi
Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Rassegna Stampa realizzata da SIFA
Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende
20129 Milano – Via Mameli, 11
Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587
[email protected]
Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
inserito tra gli atleti del Club Azzurro Promo della Federazione. ««Ho
sempre gareggiato con i normodotati finché mi stato possibile, poi mi
sono avvicinato al mondo paralimpico e al torball - spie...
Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Rassegna Stampa realizzata da SIFA
Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende
20129 Milano – Via Mameli, 11
Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587
[email protected]