Mar 2011 - Gente di Falchera

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Mar 2011 - Gente di Falchera
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ALCHERA
ANNO 19° - N° 3
P ERIODICO I NDIPENDENTE S UPPL . A.S.I. R EG . T RIB . 4227/90
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE
ALL’INTERNO
EDITORIALE
di
AMILCARE
DE LEO
Alla ricerca dei locali perduti
Pg. 3
SOMMARIO
Tavolo Sociale a Rischio Chiusura
Carissimo Pinocchio
Raccolta differenziata
Concerto a S. Pio X
Esenzione Ticket
Pag - Giovane
Un ricordo di Salvatore Scavello
Il giornale della scuola
PGS Conquista
I lettori scrivono
L’angolo della poesia
Tumore al seno
Ricordi dietro le quinte
C’è sempre da imparare
Benv. nel decennio dell’intelligenza
Il potere correttivo della verità
Ragazze da marito
Per chi ama il teatro
La narrativa
Astronomia / Briciole di storia...
Fratelli d’Italia
Parliamo di Circoscrizioni
Silent Key
pag. 2
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pag. 22
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R
eperire dei locali liberi alla Falchera, per
attività politiche, sociali e culturali o comunque atte al tempo libero, francamente è un po’ come cercare un ago nel pagliaio. Mi
riferisco ovviamente a locali pubblici, quelli del Comune che dovrebbero essere a disposizione degli utenti, della gente, del pubblico che ne fa motivata e responsabile richiesta. Oggi come oggi per
fruire di un locale, di un ambiente disponibile per un avvenimento
importante, bisogna ricorrere per lo più all’ex cinema della parrocchia, oppure (come è già avvenuto) alla Scuola Media “Leonardo
da Vinci” e ciò non è sempre facile da ottenere per svariate e valide
ragioni. Pensiamo recentemente alle affollate riunioni organizzate
dall’Università della III Età, alle stesse manifestazioni culturali coordinate da “Gente di Falchera” e dal C.I.M. di Mappano (ricordiamo la presentazione di libri con l’autore, l’iniziativa dedicata a
Emilio Salgàri, il video in anteprima sulla storia della Falchera Nuova e ancora più recentemente l’incontro letterario e musicale “I poeti
della Falchera”, allestito nella Sala Colonne della Biblioteca Intercomunale di Mappano - Caselle). Ovviamente molte altre attività
non sono state realizzate alla Falchera a causa dell’impossibilità
della Biblioteca Civica di quartiere ad offrire locali agibili, come ad
esempio la ben nota Sala Riunioni sottostante, il cosiddetto “Fungo”. Ancora e non a caso molte lezioni dell’università della III Età
sono state trasferite altrove causando non pochi disagi agli stessi
iscritti della nostra borgata. Non ci rimane che aspettare l’apertura
della nuova Biblioteca civica che sorgerà, come si sa, (ci auguriamo quest’anno) presso i locali dismessi della vecchia e storica Scuola
Elementare Ambrosini. Oggi non solo il Fungo è ormai inaccessibile, anche gli stessi “storici” locali di P.zza Astengo 10, oltre ad essere stati presi di mira a Natale da certi balordi, sono stati ritenuti da
voci ufficiali e competenti del Comune di Torino ugualmente inidonei, inagibili, pare… addirittura pericolanti. Rischiano di “saltare”
anche le poche lezioni dell’Università della III Età rimaste, nonché
il nostro Corso di Informatica e la stessa Redazione di questo periodico, che ormai da tempo è raminga di sede in sede. Un po’
Gente di Falchera 1
segue a pag. 7 in seconda colonna
In pericolo anni di attività sociali e culturali, sono a rischio:
la Redazione “Gente di Falchera”, i Corsi di Informatica,
l’Università della Terza Età e
molte altre attività.
E’ un centro sociale, culturale
e storico che si sta sfasciando, nonostante sia nato dal
progetto del grande urbanista
Giovanni Astengo.
E’ stato abbandonato a se stesso per vent’anni prima di essere utilizzato e allo stato attuale ritorna nella stessa misera
situazione.
Dovrebbe finalmente rinascere per diventare una vera e propria Casa della Cultura, Centro
Propulsore delle Attivita’ del
Quartiere.
Carissimo Pinocchio...
Musical a S. Pio X
Chi nei suoi ricordi d'infanzia non si è
sentito qualche volta come il simpatico burattino di legno, protagonista della storia di Collodi? Chi in tenera età, non è stato ammonito con lo spauracchio che le bugie gli avrebbero fatto
crescere il naso a dismisura? Penso che quasi tutti abbiamo subito il fascino di questa fiaba dal sapore antico ma
dai contenuti
sempre attuali, e
per questo che i
bambini delle
elementari nell'ambito dei
gruppi del catechismo, hanno voluto proporci la favola di Pinocchio in
chiave moderna.
Lo spettacolo
musicale è stato
rappresentato
sabato 5 febbraio 2011 presso
la palestra S. Pio X, alle ore 21:00, di fronte ad una
platea di parenti, amici e genitori ansiosi di vedere il risultato di mesi di faticoso lavoro degli artisti, animatori,
mamme e papà, volenterosi di seguirli nella realizzazione
del progetto. Il musical è la proposta dei ragazzi per commemorare
Don Bosco,
il Santo dei
Giovani, di
cui in questo
periodo ricorre l'anniversario, ed è anche un modo giovane ed allegro di comunicare con gli adulti.
segue in seconda colonna
Gente di Falchera 2
Carnevale Falcherese 2011
Come ogni anno il Comitato per lo Sviluppo della
Falchera, insieme al Tavolo Sociale e alle associazioni di
territorio, organizzano con il contributo della VI
Circoscrizione e del Settore Rigenerazione Urbana e
Integrazione, l’ormai tradizionale Carnevale Falcherese.
Per l’edizione del 2011, il Tavolo Sociale ha scelto di
aderire alle celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità
d’Italia, ponendo quest’ultimo come tema della gioiosa
festa.
Le associazioni di territorio e i gruppi spontanei
parteciperanno al carnevale uniformandosi al tema,
allestendo ove possibile alcuni carri, coinvolgendo i diversi
gruppi a partecipare alla sfilata e animando la festa.
Invitiamo quindi tutti i Falcheresi a partecipare alla
sfilata e alla festa e a celebrare tutti insieme
l’anniversario della nostra Italia, con un costume a
tema. In particolare invitiamo tutti i BAMBINI E
BAMBINE a fare un grande
gruppo (sarebbe bellissimo
arrivare a 100!) che rappresenti
la SPEZIONE DEI 1000 e
quindi a vestirsi con camicia
rossa, jeans e foulard, COME
LA FOTO QUI A FIANCO!
E non dimenticate di esporre
dal balcone la bandiera italiana
durante la sfilata!
IL LUNGO
PERCORSO
DELLA SFILATA!
Ritrovo ore 13,30 da via degli Ulivi 25 – Chiesa di Gesù
Salvatore e partenza ore 14,00.
Si percorrerà via degli Ulivi (direzione laghetti) e lungo la
curva dell’anello si percorrerà via delle Querce. Si
ritornerà, attraverso via degli Abeti, in via degli Ulivi in
direzione del capolinea della linea 4 e si scenderà verso
Falchera Vecchia passando per via dei Tigli, viale Falchera
e infine si arriverà in piazza Astengo.
LA MEGA FESTA IN PIAZZA
La festa in piazza Astengo, quest’anno sarà animata come
sempre dalle tante associazioni e dai gruppi di cittadini,
che intratterranno grandi e piccoli con uno SPETTACOLO
RICCO DI MUSICA E DANZE:
Banda di San Mauro, Sbandieratori di Avigliana, danza
moderna e hip hop dell’ASD L’Olimpo, Animazione
Falklab, Falkcrew, concerto di musica calabrese con
Taranta Calabra, balli di gruppo del Centro d’Incontro,
Baby Dance per i più piccini, danze folkloristiche
peruviane e ghanesi con l’ass. Tradiciones Peruanas e
G.I.A.T.O. Ma quest’anno anche tante novità:
I docili ASINI di ARAMENGO da far cavalcare ai più
piccini!
Le GIOSTRE! Mini-catene, gonfiabile e trenino!
Le BANCARELLE degli operatori del proprio ingegno.
STAND GASTRONOMICI GRATUITI: il vin brulé del
Comitato Spontaneo E2, la fagiolata del gruppo dei
volontari Croce Rossa Leinì, golosa cioccolata e le bugie
e la novità di quest’anno: la busaca (trippa e fagioli) del
circolo G. Lorca e dei volontari e volontarie del Tavolo
Sociale.
PARTECIPA ANCHE TU ALLA PIÙ MITICA
FESTA DEL NOSTRO QUARTIERE!
DOMENICA 13 MARZO 2001
Non mancate!
Per informazioni su come partecipare e se vuoi dare
una mano in qualche modo vieni al Laboratorio di
Quartiere in Piazza Astengo 10, vicino alla
Biblioteca, tel. 011 443 2621!
segue carissimo Pinocchio
La rappresentazione è stata espressiva e piacevole, ricca
di balli, canti, effetti di luci ed anche qualche piccolo intoppo tecnologico, superato brillantemente dagli attori con
l'aiuto dei tecnici.
Passiamo poi al messaggio, intenso ed attuale, come solo
i personaggi di Pinocchio possono trasmettere: il birichino protagonista che faticosamente cresce e capisce che
non sempre le scorciatoie nella vita pagano; l'amorevole
Geppetto che pazientemente accetta il figlio per quello
che è ma nello stesso tempo lo educa ai sani valori della
vita; l'intrigante Grillo parlante, un richiamo alla nostra
coscienza; Lucignolo il tentatore; il Gatto e la Volpe seducenti ed incantatori con le loro vane promesse.
Che dire! Il variegato mondo di oggi, che illude i giovani
con modelli sempre più superficiali, ammaliandoli con false
aspettative. Spetta a noi educarli che la vita di tutti i giorni è impegno e sacrificio ma anche gioia e soddisfazione
nella realizzazione dei progetti che portiamo avanti, siano essi la scuola, lo sport, il lavoro ma anche gli amici e
la famiglia, perchè anche le relazioni umane hanno bisogno d'impegno ed amore quotidiano.
A tutti un meritato bravo ed un sentito grazie.
Alba Giusy
18 Febbraio 2011 - Mario Alba
70 anni, un bel traguardo; ricco di soddisfazione e
belle esperienze. Ci uniamo in un forte abbraccio per
festeggiarti ed augurarti con affetto un buon compleanno. Maria, Alessandro, Giusy, Sabrina e Giorgio.
Anche la Redazione si unisce agli auguri
Gente di Falchera 3
RACCOLTA DIFFERENZIATA
L'Azienda Multiservizi AMIAT comunica che in alcuni
contenitori per la raccolta differenziata, sono stati rinvenuti rifiuti non destinati a quel tipo di colore del contenitore.
Se la raccolta differenziata non verrà fatta in modo corretto, l'AMIAT applicherà le sanzioni previste a carico
dei condomini.
Pertanto si ricorda che:
CONTENITORE GIALLO:
solo carta e cartone (senza le borse di plastica)
CONTENITORE BLU:
vetri e lattine (senza le borse di plastica)
CONTENITORE MARRONE:
rifiuti organici (avanzi alimentari)
CONTENITORE VERDE:
rifiuti non recuperabili (oggetti in gomma, giocattoli rotti, spugne sintetiche, pannoloni e assorbenti, piatti e posate in plastica e tutto quello che non può andare negli
altri contenitori).
PLASTICA:
metterla nei sacchi appositi e depositarli vicino ai contenitori la sera prima del ritiro.
(I sacchi per la plastica, si possono ritirare gratuitamente
in via degli Abeti 16 il mercoledì dalle ore 15 alle 16)
Inoltre si ricorda che per i rifiuti ingombranti si può telefonare al n° verde 800-017277 per appuntamento e
verranno a ritirarli GRATUITAMENTE.
Oppure presso l'ECOCENTRO di via Germagnano, 48
da lunedì al sabato dalle ore 6,30 alle 11,30 e dalle 13,30
alle 18, si possono portare GRATUITAMENTE vari
materiali:
mobili, reti, materassi, pile e batterie, toner e cartucce,
elettrodomestici, apparecchi elettronici (TV, PC, cellulari), latte di vernice, oli esausti, medicinali, ecc. ecc.
ATTENZIONE
Si sono verificati in quartiere episodi
preoccupanti, soprattutto per gli anziani.
La tecnica è sempre la stessa: “signore”
di bella presenza fermano uomini anziani
fingendo una conoscenza di vecchia data
e mentre il malcapitato cerca di ricordare, molto abilmente gli viene sottratto il
portafoglio.
Attenzione a chi si presenta in modo
troppo confidenziale e ravvicinato!!
Concerto a S. Pio X
In occasione della
Festa dei nostri Santi
Educatori Don Bosco e Santa G. Antida, sabato 29 gennaio alle ore 21, nella
parrocchia di S. Pio
X, si è svolta una
speciale serata offerta dal nostro parroco Don Adelino.
Il pubblico, numeroso, ha apprezzato con entusiasmo
l’eccezionale esecuzione della cantata sacra “Gloria” di
Antonio Vivaldi da parte del Coro e Orchestra da Camera dell’Accademia “Giovanni Pagella” diretti da
Gianluca
Fasano, con
la partecipazione del soprano Magda Kozka e
del mezzosoprano Sabrina Pecchenino, e all’oboe Elena Miglietta.
L’interpretazione magistrale da parte dei solisti del coro
e dell’orchestra ha fatto sì che si creasse un’atmosfera
ricca di emozioni.
Un grazie di cuore a don Adelino che ha permesso la
realizzazione di questa “magica” serata.
Maria Briscese
ESENZIONE TICKET
La validità degli attestati di esenzione del pagamento dei
ticket sanitari rilasciati dalle Asl è prorogata fino al
30 giugno 2011.
La decisione è stata deliberata dalla Giunta regionale il
23 dicembre, su proposta dell'assessore alla Tutela della
salute e Sanità, Caterina Ferrero.
Per ottenere il beneficio, il reddito annuo del nucleo
famigliare deve essere inferiore a 36.151 euro, indipendentemente dall'età anagrafica.
La spesa farmaceutica convenzionata nei primi dieci mesi
del 2010 ha registrato, in confronto allo stesso periodo
del 2009, un decremento della spesa lorda da dei 3,60%
e di quella netta del 3,56%, ed un aumento dell'11,22%
della quota pagata dal cittadino a causa dell'aumento dei
consumi e dell'introduzione sul mercato di nuovi farmaci
a brevetto scaduto.
Tratto da Notizie Regione Piemonte
Gente di Falchera 4
dic. 2010
PAG - GIOVANE
A cura del Tavolo
Sociale Giovanile
Intervista ai Giovani
In un freddo giovedì di gennaio una trentina giovani falcheresi tra i 18 e 30 anni hanno risposto al nostro invito
a partecipare ad una “plenaria” per capire quali fossero
le esigenze del popolo giovanile rispetto al proprio quartiere…
“Il cibo unisce tutti!” questa è stata la conclusione della
serata, poiché dalle diverse proposte e idee, l’esigenza
di avere uno spazio ricreativo dove mangiare e bere qualcosa, fare due chiacchiere e nuove amicizie è stato ciò
che unito tutti. I desideri emersi sono stati infatti di avere
in Falchera:
* un pub a prezzi sociali
* kebab
* skatepark più figo!
* cinema
* gelateria/pasticceria
* piscina
* discoteca
Discutendo e riassumendo, ciò che soddisferebbe le esigenze generali sarebbe un centro polifunzionale, una struttura adatta ad essere versatile per poter fare feste, cineforum, karaoke, un circolo ricreativo quotidiano aperto
tutte le sere, specialmente in settimana.
La cosa che ci ha colpito positivamente è stata la buona
partecipazione dei ragazzi e ragazze del quartiere provenienti da diversi gruppi e cumpa “extra-Falklab”. Ciò che
invece non ci ha stupito sono appunto le richieste che i
giovani hanno portato alla nostra attenzione. Basta riflettere un po’ ed osservare la Falchera in una sera infrasettimanale. Cosa c’è a disposizione dei giovani vent’enni?
Quali attività aggregative o culturali sono offerte loro? Zero!
A parte il Falklab ovviamente, che però, per carenze strutturali ed essendo situato all’interno di un cortile scolastico
e non si presta a questo genere di attività.
Un po’ diversa e un po’ migliore è la situazione per gli
adolescenti che hanno a disposizione la struttura tutti i
pomeriggi con il progetto Crescere Insieme, detto Invernò. Sentiamo direttamente le loro testimonianze, in
un’intervista rilasciataci il 18 febbraio:
Marco F. 17 anni – Liceo Artistico, fidanzato, gioca a
calcio nella Mappanese. Viene al Falklab per stare con
gli amici e perché si diverte, soprattutto quando si va
giocare alla piastra di Viale Falchera.
Isy C. 18 anni – Istituto Tecnico Geometri, gioca a calcio e a briscola nel tempo libero. Anche lui viene al Falklab perché ama la compagnia che lo frequenta e perché
là “il tempo scorre in fretta”. La cosa che anche a lui
piace di più è giocare a pallone alla piastra, mentre la
cosa che gli è meno gradita del Falklab è… il bagno!
Adriana F. e Noemi G. 12 anni - Scuola Media Da Vinci,
fanno danza a L’Olimpo. Hanno conosciuto il Falklab dai
ragazzi del Tavolo Sociale Giovani e vengono perché si
divertono ad incontrare altri loro coetanei e coetanee. Le
cose che amano di più sono le feste, mentre ciò che ama-
no meno è lo spazio troppo limitato e i momenti in cui non
ci sono attività particolarmente… “femminili”!
Yassine B. 17 anni – Istituto Professionale per Odontotecnici, gioca a calcio nel Gabetto–Villaretto. All’interno
del Falklab, ha fondato la Falkrew, un gruppo autogestito di ballo hip hop, ispirato ai Jabbawackets. Si è affezionato al Falklab perché è un posto giovanile, dove si
riconosce e un domani vorrebbe diventare “l’animatore”. La cosa di cui è maggiormente contento è che grazie
a Invernò sa sempre cosa fare e dove andare, quella che
gli piace meno è lo spazio troppo piccolo… “W i
Blackpower!”
Ossema 15 anni – Scuola di Arti e Mestieri, pratica la
boxe a Pietralta.Viene al Falklab perché gli piace e ci
sono molti amici anche se non tutti gli sono simpatici,
poiché “purtroppo ognuno ha il suo carattere!”. Ama
moltissimo i graffiti che decorano le pareti interne, ma
critica il fatto che ci sono poche ragazze grandi “da baccagliare”.
Questa è la voce dei ragazzi, voce che noi ci impegniamo ad amplificare e promuovere.
Gioia raro
Un ricordo di Salvatore Scavello
Il Comitato per lo Sviluppo per la Falchera e
i ragazzi del Falklab ricordano con affetto il
nostro concittadino Salvatore Scavello e sono
vicini ai suoi familiari.
Salvatore è stato per il
nostro quartiere un cittadino attivo che alla Falchera ha dato tanto. Salvatore
rappresenta oggi un pezzo di storia del nostro quartiere,
che noi tutti, ed in particolare noi giovani, cercheremo sempre di ricordare e di onorare con lo stesso impegno civile.
CORSO DI BALLI
LATINO AMERICANI
Riprendono i corsi di Latino Americano all'associazione L'Olimpo con
i bravissimi e diplomati maestri Francesco e Tiziana Belvedere. I corsi
sono aperti a tutti e si svolgono in
orario serale il mercoledì dalle ore
20,00 alle ore 22,00 presso la palestra della scuola elementare Ambrosini. Per informazioni è possibile rivolgersi all'ass.
L'Olimpo direttamente nella sede dei corsi in via dei
Pioppi 45 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17,00
alle 20,00 oppure telefonando in segreteria al numero
328 804 22 45.
Vi aspettiamo come sempre numerosi… olé!
Gente di Falchera 5
IL GIORNALE DELLA SCUOLA
ISTITUTO COMPRENSIVO
“LEONARDO DA VINCI”
IN RICORDO DI…
Il 20 luglio 2000, il Parlamento italiano
istituì il "Giorno della Memoria" aderendo in tal modo
alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio
giornata commemorativa delle vittime degli stermini nazisti e fascisti.
Le scuole, e molte altre istituzioni, celebrano attraverso
attività di documentazione, studio e ricerca questa ricorrenza e spesso si ampliano in una "Settimana della Memoria" le iniziative a tal proposito, in quanto moltissimi
sono i materiali che si possono sottoporre all'attenzione
degli studenti affinché ne ricavino un messaggio di civiltà
da trasmettere, a loro volta, alle generazioni future, proprio “…per non dimenticare…”.
Anche nella nostra scuola abbiamo celebrato questa ricorrenza con la visione di films, di materiale video, letture ed altro per rendere consapevoli i nostri ragazzi di un
percorso di progressiva perdita delle libertà personali
imposto dal regime nazista in Germania e fascista in Italia. Infatti, anche se siamo a conoscenza degli orrori dei
campi di sterminio, bisogna comunque sapere che prima
di ciò sono state emanate leggi che ledevano pesantemente i diritti umani e rendevano LEGALE la persecuzione di cittadini tedeschi ed italiani, solo perché ebrei, o
Rom o disabili, o oppositori di regime, ecc.
Ecco raccolti alcuni lavori dei nostri allievi.
LA PERSECUZIONE DEI CITTADINI EBREI
Il 27 gennaio è un giorno molto importante perché è la
data dell'abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz. Viene chiamato il "Giorno della Memoria" in quanto si commemorano le vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell'Olocausto e si onorano le persone che a rischio della propria vita hanno protetto i cittadini perseguitati e deportati.
Il termine "Olocausto" significa sterminio di moltissimi
ebrei (circa sei milioni). I tedeschi ritenevano razze impure gli ebrei, gli zingari, i portatori di handicap mentali o
fisici.
Nel 1933 Adolfo Hitler, capo del partito nazionalsocialista, salì al potere e nel 1935 vennero emanate le "leggi
di Norimberga":
*
veniva negata agli ebrei la cittadinanza tedesca e
questo comportò la perdita di diritti fondamentali
come quello del voto;
*
le libertà personali vennero gravemente limitate
impedendo, per esempio, matrimoni di ebrei con
non ebrei per "salvaguardare la purezza della razza ariana"
*
veniva impedito agli ebrei di lavorare per lo stato,
di esercitare professioni quali il medico, l'avvoca
to, ecc. per questo molti insegnanti, per esempio,
furono licenziati solo perché ebrei.
Le leggi divennero sempre più discriminanti ed emarginanti fino a che gli ebrei furono costretti a vivere nei "ghetti", quartieri chiusi nei quali peggiorava drammaticamente la loro esistenza a causa della povertà nella quale erano costretti e del progressivo sovraffollamento di questi
luoghi.
Il passo successivo che il governo nazista fece fu quello
di costruire campi di concentramento che ben presto divennero campi di sterminio. Gli ebrei venivano trasferiti
ammassati in treni merci e portati a Sobibor, Treblinka,
Auschwitz, separati dai propri familiari, costretti a lavorare in condizioni disumane, torturati, uccisi nelle camere
a gas. Anche i bambini subivano lo stesso trattamento,
spesso ancora peggiore che per gli adulti. Molti morivano per fame o per malattia (come è successo ad Anna
Frank ed a sua sorella, poco prima della liberazione).
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche arrivarono ad
Auschwitz, aprirono i cancelli e mostrarono al mondo
tutto l'orrore di cui erano stati capaci i nazisti.
Fortunatamente alcuni prigionieri riuscirono a sopravvivere ed è grazie alle loro testimonianze che abbiamo
potuto comprendere in minima parte le loro sofferenze.
Dopo la guerra si fecero diversi processi per condannare molti tra i collaboratori di Hitler, ma altri riuscirono a
trovare asilo in paesi stranieri. Quanto è accaduto rimane tra gli eventi più crudeli che l'uomo abbia vissuto.
Crediamo e speriamo che mantenere vivo questo ricordo possa aiutare noi e le generazioni future a non commettere più questi errori.
Valentina Camerlo e Diego Cianfaglia
Altri allievi hanno utilizzato lo strumento del "Diario" per
raccontare e riflettere su questi avvenimenti, così come
fece Anna Frank (finché le fu possibile…) appena tredicenne durante la sua clandestinità nell'appartamento segreto ad Amsterdam.
Caro diario,
nella settimana dal 24 al 28 gennaio a scuola abbiamo
parlato delle persecuzioni degli ebrei perciò farò finta di
essere uno di loro, appena stato liberato.
"Ancora non posso credere che sono libero dalla fame,
dai pidocchi e dalla sporcizia. Libero dall'umiliante divisa a strisce, lurida e logora. Libero dal filo spinato, dalle
Gente di Falchera 6
ciminiere fumanti, dalle guardie crudeli, dal lavoro massacrante.
Finalmente sono libero di camminare in mezzo alla mia
povera città, semidistrutta dalle bombe senza indossare
la stella di Davide. Libero di pensare al futuro, finalmente. Non più ammassato, con tanti altri sofferenti, nella
baracca del campo di concentramento. Chissà se un giorno riuscirò a liberarmi anche l'anima dalle atrocità vissute. Liberarmi dal numero tatuato sul braccio e dal terrore dei cani che abbaiano.
Alan
Caro diario,
questo è il quarantaseiesimo giorno che mi hanno catturato e rinchiuso in questo campo di concentramento.
Anche questa notte non ho dormito molto a causa del
freddo e del poco spazio a disposizione. La piccola coperta sudicia non era sufficientemente pesante per potermi riscaldare. Arrivata l’alba un soldato è entrato nel
dormitorio, sparando una serie di colpi di mitra in aria
per svegliarci.
Questo è servito per riunirci all’esterno e poter fare la
conta dei prigionieri. Nonostante siano passati quarantasei giorni non riesco ad abituarmi a queste regole. Alla
fine della conta i soldati si sono accorti che mancava un
prigioniero. Io sapevo benissimo che cosa sarebbe successo dopo, quindi ho incominciato a tremare. I soldati
erano molto nervosi e parlavano in tedesco, io non capivo la loro lingua ma immaginavo cosa si dicevano. Ad un
certo punto hanno preso dieci persone a caso e le hanno
fucilate. Per fortuna anche oggi l’ho scampata!!! Come
tutti i giorni, anche oggi ho dovuto scavare la fossa per
poter ammucchiare i corpi dei morti e seppellirli. I morsi
della fame continuavano nonostante la grande puzza dei
cadaveri. Non vedevo l’ora che qualcuno mi portasse
qualcosa da mangiare.
Detto fatto! “E’ arrivata l’ora del pranzo”. Un pezzo di
pane secco, è stato questo il mio pranzo, uguale a tutti gli
altri. Ho continuato tutto il giorno a scavare fosse, la mia
schiena è a pezzi. Adesso eccomi qui a descrivere un’altra giornata infernale, mi domando quando tutto questo
finirà. Ho tanta voglia di tornare a casa con la mia famiglia e i miei amici, in tutto questo mi manca perfino la
scuola. Ma ora devo dormire, anche se ho parecchia
fame e tantissimo freddo
Lionetti Raffaele
Per non dimenticare.....
Caro diario,
ti scrivo perchè oggi a scuola abbiamo parlato della persecuzione degli ebrei e ho bisogno di condividere con
qualcuno le mie idee.
Tutto d'un tratto la libertà degli ebrei è stata limitata per
colpa di alcune leggi emanate dai politici tedeschi. Tutti
hanno iniziato ad emarginarli e ad insultarli. Non potevano più lavorare ed andare a scuola! Poi è iniziata la persecuzione: tutti gli ebrei che si trovavano venivano rinchiusi nei ghetti e poi trasportati nei campi di concentramento e sterminati o fatti lavorare duramente. I viaggi
era duri. I lavori erano duri. La vita era più che dura. Mi
sembra strano che nessun tedesco abbia protestato per
quello che stava succedendo sotto i suoi occhi. Forse
perchè questo sterminio era stato veloce e silenzioso.
Forse perchè non potevano ribellarsi o sarebbero morti
anche loro. Unica cosa positiva è che degli uomini, armati di coraggio e determinazione, hanno liberato gli stati occupati ed evitato la morte a tantissime persone. Secondo me la cosa più giusta da fare per evitare queste
torture è ricordare. Anche se ricordando si prova dolore. Ricordare! Ora, però, devo proprio andare. Alla prossima lezione (sperando che sia un po' più allegra)!
Leonardo De Venezia
segue editoriale di Amilcare De Leo
tutto, dunque, quel complesso adibito a Centro culturale, che era caro agli abitanti della Falchera e anche originale nella sua struttura “d’avanguardia” propria della fine
Anni Sessanta, è ora sotto l’assedio della precarietà strutturale. Ci auguriamo vivamente che la nuova Amministrazione comunale non tralascerà di pensare e di rimediare alla fragilità di questo “pezzetto” di Falchera, che
fa parte dei nostri ricordi, della nostra storia.
Sarebbe bello e auspicabile che noi (beninteso Gente di
Falchera) potessimo sopravvivere ove ci troviamo almeno fino al definitivo trasloco della biblioteca per poi
poter occupare, senza colpo ferire, quei locali di P.zza
Astengo 6, che ci sembrano ancora in piedi, là dove spuntò la piccola sede originaria della stessa biblioteca, la
quale vide la luce il 20 aprile del 1976 e che potremmo
anche dividere, perché no, con il nostro, da sempre,
Ufficio di stanza: il Comitato Sviluppo Falchera, nonché
il Tavolo Sociale.
Scusateci, ma questa volta abbiamo chiesto una cosa
per noi.
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Gente di Falchera 7
Dal 1972 attenzione
verso i giovani atleti
P G S CONQUISTA
E alla volta dei primi impegni dei piccoli dell’U14M, all’imbocco di quella strada che porta a diventare giocatori, anche la società ha scelto di percorrere una nuova
strada. Una filosofia nuova che verrà introdotta gradualmente in tutte le squadre, ma la U14M è la nostra squadra sperimentale, capostipite di un cambiamento importante nell’approccio societario.
U14M – L’INIZIO
Quando è stato presentato ai genitori, il nuovo progetto
sì è lasciato accogliere come un membro della famiglia.
Devo riconoscere che Marco e Carla sono capaci di
creare quella atmosfera famigliare tipica delle grandi decisioni. Hanno messo i genitori a loro agio, hanno presentato con parole efficaci la nostra società e lo stato
attuale, a persone che si trovavano di fronte al primo
incontro ufficiale presso di noi. L’atmosfera mi ha particolarmente colpito, perché i genitori ascoltavano una parte
della nostra storia, la più recente, e capivano il significato intrinseco di quelle parole assorbendone l’essenza. A
questo punto è stata presentata la nuova filosofia, il nostro nuovo modo di cominciare l’attività sportiva.
A parte questo, i piccoli stanno per incominciare il loro
cammino da giocatori, come già detto. Il primo passo sarà
la partecipazione al campionato PGS nella categoria Propaganda, al fianco delle bimbe guidate da Roberto. Infatti
in questo tipo di campionato è previsto l’utilizzo di maschi.
Massimo 4 a referto, massimo 2 contemporaneamente in
campo; lo sviluppo fisico non è ancora in grado di selezionare con precisione le caratteristiche proprie del genere a
cui si appartiene, per cui esiste la possibilità di gioco misto. Anche dopo i 18 anni si può partecipare ad un campionato Misto, ma questa è un’altra scelta.
I più piccoli parteciperanno anche alle tappe minivolley
della FIPAV, mentre più avanti parteciperemo con tutti
al campionato Libertas, utile all’approccio di nuove squadre. So che avete una domanda che vi frulla per la testa… ma quale è la nuova filosofia? Lo scoprirete il mese
prossimo. Forse. Oppure venite a conoscere la U14M,
magari lo scoprirete da voi!
Oggi: lo sport in
Falchera per tutti
rie sufficiente a giocarmi una finale.
La 2DF non se la cava male, alcuni inciampi, ma poi
anche le giovani inserite quest’anno stanno iniziando a
dare il loro contributo. Il “derby” con il Reba che si giocherà a breve potrebbe essere un importante giro di boa.
La U16F zoppica un po’, ma i cambiamenti di modulo
hanno sempre questo effetto e sono sicuro che la seconda metà dell’anno sarà ricca di soddisfazioni.
La U16M ha finito in modo turbolento, più lento che
turbo in realtà, il campionato regolare UISP. Ora siamo
in attesa di capire cosa può esserci in una categoria difficile come questa.
La Propaganda ha avuto uno sprint nelle ultime uscite,
segno che pian piano iniziano a tirare fuori le loro capacità e, soprattutto, ciò che hanno imparato in palestra.
Luigi Fabio Varesano
Laboratorio di
Quartiere Falchera
AVVISO FONDO SOCIALE
MOROSITA’ INCOLPEVOLE
ANNO 2010
Lo sportello Fondo Morosità sara attivato indicativamente dal 7 Febbraio al 14 Marzo
presso l’ A.S.L. in via degli Abeti 16.
Modulistica e aiuto compilazione.
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in via degli Abeti 16
Tutti i Martedì
dalle ore 10,30 - 12,30
S p o r t e l l o A . T. C .
I RISULTATI
Le altre squadre proseguono indomite il loro percorso
nei campionati specifici. Con vittorie e sconfitte. Preferisco le vittorie e, pur se qualcuno ci ripete che le sconfitte
aiutano a crescere, preferisco avere un numero di vitto-
in via S. Benigno 22
al 1° e al 3° Giovedì di ogni mese
dalle ore 10,30 - 12,30
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presso Biblioteca Civica Falchera
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Gente di Falchera 8
I lettori scrivono
AVVISO PER CHI SCRIVE.
FOTOVOLTAICO
“Gente di Falchera” pubblica opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non
dovranno superare le 40 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a discrezione della redazione. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente; su richiesta, potranno essere pubblicate con uno pseudonimo. Quelle anonime non saranno prese
Attenti alle truffe
Chi ha un tetto al sole e pensasse di produrre in proprio,
con dei pannelli fotovoltaici l'Energia Elettrica sappia che
per ammortizzare il costo di un impianto da 3 kw, qui al
Nord, ci vogliono almeno 15 anni se è fortunato.
Attenti dunque a Internet e alle varie Ditte che vi promettono che bastano 8 anni, grazie all'incentivo ventennale
di circa 0,4 Euro per kW del G S E più 0,15 sulla bolletta che non dovrete più pagare: infatti se è vero l'incentivo
ventennale del G S E (con contratto "Scambio sul posto"), è invece falso l'ulteriore guadagno di 0,15 perché
la Bolletta continuerete a pagarla; il G S E, annualmente,
riconosce unicamente un’eventuale eccedenza di energia ma ad un prezzo base assai inferiore.
Ancor peggio vi capiterà se scegliete di farvi finanziare
(vi diranno "Impianto a costo zero") perché la Banca,
non essendo un'opera di beneficenza, farà in modo che il
Mutuo superi i Ricavi così da mandare l'Ammortamento
a più di 19 anni, quando comincerà ad affacciarsi il problema della demolizione.
Per essere breve, ho dovuto necessariamente omettere
i conteggi di Ammortamento e omettere tante altre considerazioni tecniche sull'Affidabilità, nel tempo, del
Fotovoltaico; auspico comunque più semplicità e trasparenza da parte del G S E e soprattutto forti multe alle
ditte che diffondono false notizie.
Tanti Auguri.
in considerazione: saranno cestinate!!
SPORTELLO BANCO POSTA
Ho già fatto presente al Direttore dell’ufficio Postale della
Falchera, ma voglio segnalarlo anche al vostro giornale
l’'anomalia dello sportello Banco Posta (Torino 51).
E’ esposto contro luce e sul diplay non si riesce a vedere
bene quello che uno digita, con il rischio, in caso di errore di digitazione, che il bancomat venga trattenuto. Inoltre sarebbe opportuno valutare la posizione del banco
Posta, che trovandosi vicino alla strada può diventare
pericoloso per eventuali scippi durante i prelievi.
Ma se ci fosse una cabina si potrebbero evitare molti
inconvenienti e la gente si sentirebbe più sicura.
Fiducioso che il problema si possa risolvere, ringrazio.
Bonalberti Giovanni
Come riceviamo pubblichiamo.
Spettabile redazione
Segnalo un’episodio vergognoso che è accaduto ieri
pomeriggio, all’altezza della scuola Media L. da Vinci.
Una mia vicina di 60 anni camminava per i fatti suoi ed è
stata minacciata di morte perché non le ha dato una sigaretta a dei Rom, oltre che a dirle parolacce e quant’altro.
Falchera che cosa è diventata? Li vogliamo mandare via
questa gente o giriamo tutti armati?
Distinti saluti.
Lettera firmata
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personalizzati su richiesta
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CHIUSO DOMENICA E LUNEDÌ
Mario Mèmore
IN BREVE dalla Provincia
A cura di Ricciardetto
•
L’11febbraio scorso è stata inaugurata la nuova tangenziale che collega la Reggia di Venaria con
Borgaro in occasione del 150° anniversario dell’Unità
d’Italia. E’ venuta a costare 77.000.000 euro. Presenti il presidente della Provincia Saitta e il presidente della Regione Cota.
•
S. Mauro. Alle 11 di venerdì 18 febbraio in
p.zza Mochino lato Ponte Vecchio sul Po, l’Amministrazione comunale ha inaugurato due nuovi distributori: uno di acqua naturale e refrigerata garantita da
SMAT, l’altra del latte crudo fornito dalla Cascina
Progresso di Volpiano.
•
Caselle. Il sindaco scrive al prefetto. Lo sfogo di Marsaglia contro l’ipotesi del pedaggio sulla
Torino-Caselle dal 1° maggio p.v. Le automobili, per
non pagare il pedaggio, si riverserebbero tutte sulle
strade comunali di Caselle. Un vero caos.
Gente di Falchera 9
L’angolo della poesia
LA PRIMAVERA
a cura di
Mario Alba
TESTAMENTO
La sento bisbigliare
fiduciosa nell’aria.
La sento arrivare.
Il mio cuore batte più forte:
la primavera
è già sopra il sentiero.
Arriva all’improvviso
con scoppi di splendore,
in un mantello
ricamato di ogni colore.
Sono colori che danno
speranza e vita
e mi riempiono il cuore
di una calda valuta:
la valuta dell’amicizia
e della bella stagione
e un sole fa maturare
fragole e mirtilli
(aspettando il solleone!)
Vartiainen Sai Ida
IL VOLO
Leggère e lente
brezze delle sere
sfumano gli alberi sul cielo
raccolgono pensieri
al di qua dell’orizzonte.
A cercare me stesso
spingo la solitudine
mi incontro a tratti su
terre insperate.
Raccontarsi è volare
oltre il limite non c’è altro che il volo.
Si ritorna a sera
stanchi
ma migliori.
Lascio i capelli bianchi
ai figli.
Lascio le ansie e le paure
al vento.
Lascio il profumo dell'erba recisa
ai figli.
Lascio le guerre e le atrocità
alla storia.
Lascio una notte stellata
ai figli.
Lascio lo scroscio dell'onda
al mare.
A te moglie mia
lascio ciò che mi è più caro:
l'amore per i figli,
il ricordo di una vita vissuta
tenendoci per mano.
Ti lascio ogni stella che è in cielo
e illumina il tetto perenne
che copre l'inferocito
mio pensiero
e ti lascio
una poesia al giorno
perché tu sappia chi sono stato
o quello che avrei voluto essere
Renato Cavagnero
SICUREZZA
L'erba verde ossigenata
dà risalto alla natura,
che si vede rianimata
e si dona più sicura.
Così il bimbo gioca e ride;
tutto è bello ciò che tocca
e la mamma gli sorride,
poi lo prende e se lo cocca.
All'ovile torna il gregge,
ben pasciuto e promettente;
il pastore già sorregge
agnellino in lui fidente.
Laggiù, al piano, il grano miete
l'agricoltore operoso.
Salute riceve e quiete
del suo campo rigoglioso.
Fabrizio Rosi
SOGNI
Appoggio la testa sul cuscino
E vago, vago nei
Pensieri miei
Dove presente tu sei
Balliamo, giochiamo
E alla fine ci ritroviamo
Abbracciati l’uno all’altra
Raccontandoci i nostri segreti
Ma improvvisamente mi sveglio
E ciò che rimane
È la dolce lacrima
Che ricorda il tuo pensiero.
Rossato Francesco
STASERA
Stasera c'è pace in me
la pace che entra dolce e intensa.
Il gattino accarezza la luce
e guarda il mondo stupito:
io mi sento lontana, nel cielo.
Un grillo canta e la notte arriva.
Es. Safiani
Gente di Falchera 10
Lina Sorrentino
Tumore al seno
VINCONO GLI “ITALIAN DOCTORS”
Il dogma della mastectomia (asportazione totale della
mammella), che si poneva l’obiettivo di salvare la vita
della paziente, era stato superato dalla nuova tecnica della
quadrantectomia (asportazione di una parte, un
quadrante, della mammella) che non solo salvava la vita,
ma ne preservava anche qualità. Il risultato, spiegava
l’articolo, era dovuto agli «italian doctors» che avevano
appena pubblicato sul New England Journal of
Medicine gli esiti di uno studio clinico durato sette anni e
realizzato a Milano. Sono felice di avere fortemente
voluto quello studio e di aver firmato quella pubblicazione
scientifica, perché cambiando la direzione del trattamento
del tumore del seno, ha cambiato la vita delle donne. Poi
abbiamo capito all’Istituto Europeo di Oncologia che
potevamo spingerci più in là nella protezione dell’integrità
del corpo della donna e, oltre alla mammella ci siamo
chiesti se potevamo salvare l’ascella, evitando ove
possibile l’intervento di rimozione dei suoi linfonodi. Così
abbiamo messo a punto la tecnica del linfonodo sentinella,
vale dire quel linfonodo che è in grado di darci indicazioni
sullo stato di tutti gli altri. Se è sano, l’ascella è sana, se è
malato, l’ascella è malata. Abbiamo iniziato a effettuare
gli interventi all’ascella solo in caso di linfonodo sentinella
malato, risparmiando così operazioni non necessarie alle
nostre pazienti, e evitando di privarle di una parte preziosa
della loro difesa immunitaria. La notizia americana ci
incoraggia e rafforza i nostri capisaldi, andando ancora
oltre nella strategia della conservazione:
la rimozione dei linfonodi dell’ascella, anche se malati,
non deve necessariamente essere effettuato, per certi
specifici tipi di tumori (pari al 20% circa di tutti i casi)
perché non porta vantaggi nella cura.
Si profila sempre più chiaramente quindi il tramonto del
concetto stesso di dogma in medicina. La cura si fa
personalizzata e già siamo molto vicini a poter offrire ad
ogni donna con tumore del seno un percorso di cura
individuale. E per far crollare i dogmi, l’abbiamo detto,
contiamo molto sulla forza delle donne.
da La Stampa dell’11/2/2011
Umberto Veronesi
IL PENSIERO SI FA VOCE
Esprimiamo il nostro vivo disappunto per
quanto è successo a Lucento, in occasione
della commemorazione del massacro avvenuto
nelle foibe. I vandali, come ha detto giustamente qualcuno, non solo sono da condannare ma non conoscono la storia. Siamo vicini a tutti gli Istriani, in modo particolare agli
amici della Falchera.
la redazione
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quattro camere e bagno. Euro: 160.000,00
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120.000,00 EURO
Gente di Falchera 11
Ricordi dietro le quinte
Uomini di legno sotto il "ponte"
L'avanzare dell'età porta con sé strani "cambiamenti" nella
nostra vita. Viene ridotta - e non di poco - la velocità dei
riflessi e dei movimenti, le forze, dopo tanti anni di convivenza, si comportano come certi mariti (o mogli) che
dopo 30 anni di matrimonio se ne vanno per cercare lidi
giovanili: gli acciacchi, ad un certo punto, sfondano la porta ed
entrano prepotentemente nelle
varie parti del nostro corpo. E la
memoria? Meno male che ci
sono le agende benedette perché, così, almeno, man mano che
le cose devono essere fatte sono
scritte li, nero su bianco, giorno
per giorno (quasi ora per ora).
Però…accade un fatto strano, ma, per me, bellissimo.
Affiorano, come piccoli flash fotografici, nomi, cose, facce, persone, avvenimenti, gioie infinite (non cito in questo elenco i dolori perché, purtroppo, quelli non ti abbandonano mai, sono diventati parte della tua mente, del
tuo cuore).
E così, scorrendo velocemente le innumerevoli pagine
dedicate agli spettacoli, la mia attenzione si è fermata di
colpo sul "teatro di figura": Burattini e Marionette. E altrettanto di colpo mi è arrivato il ricordo addirittura "visivo" di un breve ma indimenticabile periodo della mia vita
in cui ho avuto a che fare con queste piccole - ma grandi
- creature di legno che tanto fascino esercitavano sui bambini, ma - credetemi sulla parola - anche sugli adulti. Plaudo con entusiasmo a chi tiene ancora in vita questa ARTE
così ingiustamente trascurata e non considerata. A Torino, per fortuna, "vivono" ancora le Marionette e i Burattini di Augusto Grilli (docente UNITRE del Corso in
questione, con Andreina Levi), e le Marionette del Teatro di via Santa Teresa, ereditate dalla famosa famiglia
dei Lupi (8 generazioni per l'esattezza) ora trasferito al
Teatro Giulia di Barolo, piazza Santa Giulia, 2/bis. Ed è
proprio per caso, ma per fortuna. che negli Anni Settanta, sono entrate nella Compagnia di Luigi Lupi (sesto)
per fare un favore ad una amica attrice e marionettista
che aveva bisogno di un periodo libero. Entravo come
sua sostituta per i pomeriggi di sabato e domenica. Luigi
Lupi, magnifico e magico marionettista sapeva che lavoravo in teatro e quando mi presentai, mi precisò: "Lei
Peruviana 35enne con auto e patente offresi per
assistenza anziani, anche servizio serale.
Tel. 011-7651324 - 3278155753
presterà la voce al limite muoverà qualche animaletto e,
se occorre, cambierà i dischi della colonna"
Con lui, in quel mondo magico e affascinante, c'erano il
figlio Gigi, bravissimo scenografo e fulmineo tecnico di
palcoscenico; il piccolo Franco, figlio di Gigi e nipote d'arte, con un'aria seria e molto professionale che mi dava un
po' di soggezione, e tre o quattro attori della Compagnia.
E così, con grande emozione, sono salita sul "ponte": E'
quasi incredibile che in quello spazio così esiguo, a circa
tre metri di altezza, agiscano delle persone che muovono
i fili della marionetta e leggono
su un unico copione situato al
centro, e, ancora più incredibile, che nessuno si intralci nel lavoro.
Con grande tenerezza ricordo
quel grosso copione un po' ingiallito, scritto a mano, a penna,
con inchiostro nero e una calligrafia da manuale, e le battute innocenti e spiritose, a
volte enfatiche e a volte stupendamente sgrammaticate
("scesimo le scale"). E in tutte le storie conosciute da
sempre: CAPPUCCETTO ROSSO, BIANCANEVE,
IL GATTO CON GLI STIVALI, c'era sempre l'infiltrazione del personaggio fisso, d'obbligo: GIANDUJA, interpretato dal vecchio Lupi, con il suo dialetto piemontese e con le mani fatate nei movimenti.
Proprio lui, una volta, scendendo velocemente dal ponte
alla fine del primo tempo, mise un piede in fallo e cadde
rovinosamente a terra picchiando la testa. Lievemente
stordito, si rialzò e mi indicò col dito una bottiglietta di
acqua distillata che stava in una mensolina. Gliela porsi e
lui, afferrandola al volo, si verso il contenuto sulla ferita
che sanguinava, dicendo a tutti noi che lo guardavamo
con occhi sgranati dallo stupore: "Se va bene per la batteria dell'automobile, va bene anche per la mia". E svelto
come un gatto, schizzò sul ponte per il secondo tempo.
Francesca Portonero
Nuovo sportello per la
CONSULENZA LEGALE
Dal mese di Novembre è a disposizione dei cittadini un nuovo servizio di
consulenza legale tenuto dall’avvocato Michele Ianniello.
Tutti i Mercoledì dalle ore 15 alle 16,
in Piazza G. Astengo 10. E’ obbligatoria la prenotazione al n° 011-44.32.621
Gente di Falchera 12
C’è sempre da imparare
Il 21 maggio 2011 si celebra la Giornata dell’educazione dell’adulto. Qualcuno può anche arricciare il
naso… ma occorre riflettere prima di protestare: non
è affatto vero che l’educazione è fatta per i bambini.
Non si finisce mai di educarsi. come mai si finisce
d’imparare.
Tutti abbiamo bisogno di imparare. Chi non vuol cambiare, non migliora la vita. Crea futuro solo colui che
ogni giorno ammette di sbagliare.
Alcune giornate mondiali appaiono come ovvie. Ma
non per tutti. È capitato, tra i tanti casi, con l’olocausto,
l’islam, il terrorismo, l’eutanasia, il razzismo, ecc. Per
ricordare l’eliminazione di sei milioni di Ebrei è stato istituito il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, data in cui
le truppe sovietiche entrarono nel lager di Auschwitz. Non
tutti sono d’accordo, perché anche la Russia stalinista
ebbe i suoi lager e in quel periodo altri gruppi, oltre gli
ebrei, come i rom, i cristiani, gli omosessuali, i testimoni
di Geova, furono sterminati. È’ stata proposta un’altra
data in ricordo di tutte le vittime, quelle di Stazzema e
delle foibe istriane; quelle della Risiera di San Sabba a
Trieste e delle Fosse Ardeatine a Roma.
Una giornata che non appare ovvia è anche quella
che si è celebrata. Eppure non siamo fuori tema, come
può sembrare. Tutt’altro. Ed ecco il perché: se anche
un evento storico come l’Olocausto non ha il medesimo
senso per tutti, allora è necessaria per i giovani, ma anche per gli adulti, una nuova educazione il dibattito diventa scottante, perché ne è coinvolto il concetto stesso
di “adulto”. Egli è una persona in continua verifica delle
proprie convinzioni. Infatti, l’educazione non finisce
mai. “Finisci di imparare il giorno dopo che sei morto”,
scherzava un professore. Non aveva torto: uno che crede di sapere tutto è morto. E chi è convinto di non sbagliare mai, sbaglia sempre, chi crede di azzeccarle tutte
non ne azzecca una. Si comincia a capire che il mondo
andrà avanti su una possibile difficile via giusta, solo se
guidato da intelligenze umili e critiche.
Il 21 maggio vuole proporre a tutti, nessuno escluso,
di cominciare a camminare in questa direzione... I casi ci
sono, non pochi, ma ci vogliono occhi nuovi per vederli.
Il Comune di Villafranca Sicula (Agrigento) sta sperimentando un programma che crea sinestesia tra interventi diversificati:
approccio a tecniche artigianali, edilizie, culinarie del passato; incontri di studio, escursioni nel territorio e tesi di
laurea per studenti; presenza di 25 partner europei con
analoghi progetti, e quadrangolare di pallavolo; 5 generi
musicali in una serata, in TV internazionale. Si parla del
nuovo “cittadino europeo”: sarà il vero adulto, di cui il
mondo ha bisogno?
Benvenuti nel decennio
dell'intelligenza
Lo scorso anno abbiamo iniziato una serie di conversazioni su come rendere il nostro pianeta più intelligente.
A un anno di distanza possiamo già vedere i primi segnali
di questa nuova realtà. Sistemi intelligenti stanno creando nuovo valore per aziende, enti e istituzioni in tutto il
mondo.
Nei Paesi industrializzati e nelle nazioni in via di sviluppo.
L'intelligenza viene infusa all'interno dei sistemi e dei processi che fanno funzionare il mondo. Dalle auto agli elettrodomestici, dalle autostrade alle reti elettriche, dagli abiti
fino ai sistemi integrati con la natura come l'agricoltura o
le reti idriche. Oggi non solo i computer, ma praticamente ogni cosa può incorporare tecnologia, essere interconnessa e dotata di intelligenza operativa.
Bilioni di dispositivi digitali, collegati attraverso Internet,
stanno producendo un oceano di dati. E queste informazioni possono essere trasformate in intelligenza operativa, grazie a capacità di calcolo e strumenti di analisi con
cui possiamo dar loro nuovi significati.
Dallo studio di 439 città è risultato che quelle che hanno
introdotto sistemi per il controllo del traffico hanno ridotto la media dei ritardi sui mezzi di trasporto di oltre
700.000 ore annue.
Otto grandi centri ospedalieri e 470 case di cura hanno
migliorato i risultati clinici e l'efficienza operativa del 10%
fornendo l'accesso diretto alle informazioni a medici e
responsabili delle terapie.
Le principali catene di distribuzione hanno ridotto fino al
30% i costi per la supply chain e aumentato le vendite
del 10%.
Con modelli matematici sofisticati, oggi possiamo iniziare a prevedere i cambiamenti all'interno dei nostri sistemi. E prendere le misure necessarie. New York ha un
sistema intelligente per combattere i crimini. A Galway la
rete di distribuzione dell'acqua è intelligente. Reti elettriche intelligenti forniscono energia a Copenhagen.
Durante lo scorso anno abbiamo appreso tanto su cosa
ci vuole per costruire un pianeta più intelligente. E abbiamo capito anche che farlo crea nuove priorità, come la
protezione della privacy o la sicurezza delle infrastrutture vitali.
Il fatto che pubbliche amministrazioni, istituzioni e grandi
aziende in tutto il mondo stiano facendo propria questa
sfida è già un'ottima notizia. Soprattutto perché hanno
preso coscienza che non possiamo lasciarci sfuggire questo momento. Dobbiamo farlo ora. E farlo tutti insieme,
Il decennio dell'intelligenza è già iniziato.
Costruiamo insieme un pianeta più intelligente.
Severino Cagnin
Gente di Falchera 13
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Il Potere Correttivo della Verità
La società attuale fa quasi un elogio della bugia; ottenere
consensi e raggiungere i propri obiettivi sono le priorità e
vengono anzi sempre più ammirate e perfezionate le strategie per eludere la verità a proprio favore. Ci sono due
modi per distorcere la verità: la bugia e l'omissione.
Un esempio di strategia per omettere una verità: quando
un politico in un talk show televisivo deve rispondere ad
una domanda scomoda, attacca magari una parola contenuta nella frase della domanda di modo da spostare
tutta l'attenzione su essa e far dimenticare agli spettatori
il contenuto della domanda.
Questi meccanismi non sono privi di conseguenze psicologiche sia per chi le bugie le dice, sia per chi le
subisce.Tutti noi abbiamo un bisogno innato di mantenere una certa coerenza tra le nostre credenze e la realtà
esterna; chi mente mette in atto entro se stesso dei micro
conflitti poiché ciò che noi sappiamo non coincide più
con la verità oggettiva. Ovviamente poi ci sono bugie di
diversa portata: è ben diverso sostenere il peso di avere
rubato la marmellata, di avere tradito la propria compagna o di avere ucciso qualcuno.
Il fatto è che in una società dove è normale mentire, anche per piccole questioni, i micro conflitti si sommano
tra di loro finchè si crea una confusione su quale sia effettivamente la realtà oggettiva e il proprio mondo interno. Esempio: se io dico una piccola bugia sono in grado
tranquillamente di mantenere una certa coerenza tra me
e la realtà perché so che coincide tutto tranne quella piccola questione su cui volutamente ho mentito. Ma se poi
per rendere credibile la mia bugia devo creare altre bugie a sostegno della prima, ciò porta ad un circolo vizioso. Se poi la mia diventa un'abitudine, alla lunga diventerà sempre più difficile mantenere una coerenza tra le mia
realtà interna e quella esterna.
Il rapporto tra due persone viene messo a dura prova
poiché una bugia crea una tensione psicologica tra le due
parti. Il mentitore non può completamente lasciarsi andare con l'altra persona perché deve mantenere sempre
una certa accortezza per non farsi scappare la verità e
l'altra persona sente questa distanza e ne soffre. Il rapporto viene inevitabilmente rovinato.
La psicoterapia è fondamentalmente un modo per trovare la coerenza interna. Che può essere la coerenza
interna ad un individuo o tra i membri di una famiglia o di
un gruppo in generale.
Capita ad esempio che all'interno di una famiglia ci siano
dei tabù riguardo a qualche evento traumatico o un lutto
non elaborato. Questa omissione di tutti i membri della
famiglia crea una tensione familiare che va a ricadere sul
membro più debole che svilupperà un disagio mentale o
un disturbo psicosomatico. È un modo con cui il malato si
fa portavoce della sofferenza di tutta la famiglia. I familiari
ovviamente non capiranno tutto ciò, lo porteranno da un
dottore sostenendo che il problema è lui, ma in quel caso
è tutta la famiglia che va curata. Le tensioni vanno sciolte,
la verità deve emergere e i membri dovranno esprimere
tutta la sofferenza accumulata nel tempo.
Anche dentro di noi, qualunque cosa abbiamo rimosso
dalla nostra coscienza e pensiamo non ci riguardi più, sta
invece da qualche parte della nostra psiche e se non può
esprimersi in pensieri e in parole, si esprimerà tramite
una malattia organica o un disagio mentale che non riusciamo a spiegarci.
Siate sinceri.
Massimiliano Irenze
Ragazze da marito
Un tempo, quando la famiglia era un nucleo numeroso e
allargato, avere figlie da maritare, rappresentava un problema non indifferente; c’era da preparare il corredo e
vestire bene per fare bella figura. Le ragazze difficilmente avevano un lavoro, che sacrificio quindi per la famiglia, specialmente quando le figlie erano... più di una! In
una società maschilista era l’uomo che sceglieva, le ragazze dovevano solo aspettare e inventare trucchi e sotterfugi per apparire belle e farsi notare. Guai se fossero
rimaste zitelle, che ne sarebbe stato di loro? Il problema
non era soltanto delle classi meno abbienti, ma anche di
quelle benestanti e nobili. Perfino le famiglie regnanti con
nidiate di figlie femmine avevano serie difficoltà; per quelle
che non riuscivano ad accasare con altrettanti rampolli
regnanti, restava il convento. Autori di cinema, letteratura e teatro, ispirandosi a questa fascia di umanità, hanno
tratto dei capolavori.
Alessandro Manzoni nella sua più famosa opera “I Promessi Sposi” ci porta a conoscenza di una tragica storia:
la Monaca di Monza, vittima della crudeltà del padre
che obbliga la figlia a scegliere il convento. Nel folclore
paesano rurale, proverbi e canzonette ormai in disuso,
riemergono talvolta durante le feste e sagre, hanno per
tema le ragazze in cerca di marito.
Gente di Falchera 14
Lidia Gentili
Sosteniamo il
Giornale del
Nostro Quartiere!!
8 Marzo festa della Donna
Le origini della festa
dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908,
quando, pochi giorni
prima di questa data,
a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili
condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero
si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica
per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne
appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno
morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data
venne proposta come giornata di lotta internazionale, a
favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.
Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che
i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano
come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle
operaie morte nel rogo della fabbrica.
Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle
iniziative, che vedevano come protagoniste le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale,
diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso
dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio
riscatto.
Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa, le
associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla
condizione della donna, ma è attesa anche dai fiorai che
in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini
di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi
esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali
affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del
1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari
trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza. Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare questa data, è andato in massima parte
perduto il vero significato della festa della donna, perché
la grande maggioranza delle donne approfitta di questa
giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi
una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali,
che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per
una volta i ruoli invertiti.
Sindacato
Pensionati Italiani
TORINO / Quartiere Falchera
Via Tanaro n. 33 - Telefono: 011/262.43.50
Lo Spi-Cgil di “Falchera” vuole ricordare ai propri iscritti
e a tutti i cittadini gli orari e le prestazioni dei servizi che
si effettuano nella nostra sede:
ORARI: da lunedì a venerdì,
dalle ore 09.00 alle 11.30
e dalle ore 15.00 alle 17.30
Negli uffici di questa sede sono garantiti
educazione, competenza e professionalità.
Servizi Previdenziali
PATRONATO INCA
- Pensioni Anzianità / Vecchiaia e Reversibilità
(Inps - Inpdap - Enpals - Ipost - Enasarco)
- Inabilità Inps e Invalidità Civili
- Estratti Contributivi
- Ricostituzioni Pensionistiche
- Supplementi
- Accrediti periodo militare
- Accrediti Contributi Maternità
Questi si effettuano nei giorni della settimana
Martedì dalle 15.00 alle 17.30
Mercoledì dalle 09.00 alle 11.30
Società dei Servizi Fiscali “Attiva/Cgil”
- Compilazione in Sede, informazioni e controllo di:
Mod 730 - Mod. Ici - Mod. Red - Isee
CONTROLLO BUSTE-PAGA
Informazioni e relativi indirizzi delle
nostre sedi cittadine per quanto riguarda:
- Informazioni sportello dei diritti dell’ammalato
- Informazione per assunzione e retribuzione di
badanti e colf.
- Conpilazione moduli vari delle socirtà di erogazione
gas ed energia elettrica
- Successioni - Consultorio Giuridico
- Consulenze Legali e Notarili (Inform. e indirizzi)
Lo Spi-Cgil mette a disposizione dei
cittadini tutta l’esperienza maturata
in tanti anni di attività.
Erborista ed
Insegnante di Yoga
IMPARTISCE CORSI DI YOGA
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Gente di Falchera 15
Per chi ama il teatro
a cura di Vittorio Leode
Questo mese segnaliamo
Cavallerizza reale Via Verdi 9
Torino Tel. 011-8390006
8-13 marzo 2011
"Ciao maschio"
di Valeria Parrella, regia Raffaele Di Florio
Partitura per attrice, ma anche monologo a più voci, quelle degli uomini privi di corpo ma che troneggiano nella
mente della protagonista. Una donna sola, chiusa in uno
spazio asettico come quello di una camera di rianimazione, un non-luogo dove fare i conti con se stessi e che ha
il sapore di un finale di partita.
Limone Fonderie Via Pastrengo 88- Moncalieri
(TO) Tel. 011-6059709
8- 13 marzo 2011
"Precarie età"
di Maurizio Donadoni, regia Cristina Pezzoli
Storie di donne scritte da un uomo di grande sensibilità.
"Precarie età" è una commedia in due atti appunto di
Maurizio Donadoni. Le due protagoniste dai cognomi
evocativi, Marina Battaglia e Silvana Nobile, perdono
lavoro e mariti. Gli eventi della quotidianità fanno cambiare in fretta e lasciano intravedere le cose in maniera
del tutto differente e poco tempo prima impensabile.
Carignano
P.zza Carignano 6-Torino Tel.011-547048
8-20 marzo 2011
"Le bugie con le gambe lunghe"
di Eduardo de Filippo
diretto e interpretato da Luca de Filippo
Libero Incoronato è un uomo semplice, un uomo davvero "insignificante", che passa quasi inosservato. Intorno a lui però si snodano squallide menzogne, a cui Libero cerca di opporsi con una lucida etica, naturale per lui,
fino a quando, piegato, sceglie di adeguarsi alla regola
generale, amplificandola fino al paradosso.
Limone Fonderie
29 marzo- 3 aprile 2011
"Crociate"
Liberamente ispirato a "Nathan il saggio" di G.E.
Lessing
Testo e regia di Gabriele Vacis
Capolavoro del Lessing, "Nathan il saggio",scritto
nel 1778-1779, dà voce all'insofferenza per il fanatismo religioso. "Crociate"
intreccia voci lontane e offre molteplici spunti di riflessione sulla necessità di elaborare percorsi di pace e di
reciproca tolleranza, per superare le diffidenze e favorire una reale integrazione tra le culture e le genti.
E ora più vicino a noi sempre per chi ama il teatro e
anche il cinema:
Teatro Monterosa
Via Brandizzo 65-Torino Tel. 0112304153
"Ma non è una cosa seria"
due atti di Luigi Pirandello/Compagnia "Affetti
Collaterali" ingresso 4 euro giovedì 10 marzo 2011ore 15,30
Rassegna cinematografica: "8 marzo 2011"
In occasione della "festa della donna" la 6° Circoscrizione, in collaborazione con il cinema Monterosa, propone
una piccola rassegna di film con tematiche legate al mondo
femminile.
Ingresso gratuito. 16 e 23 marzo 2011, ore 15,30
L’assedio di Canelli
di Toni
Barilla
L’ assedio di Canelli , avvenuto nell’ anno 1613 prende il via da un fatto storico ben documentato che si inquadra nell’ambito delle guerre per la successione del
Ducato di Monferrato (1613-1617).
Nel 1612 moriva Francesco Gonzaga, duca di Mantova
che aveva diritti sul Monferrato. Alla sua morte si aprirono innumerevoli controversie per la successione. Carlo Emanuele I, duca di Savoia (che era il nonno dell’unica figlia del defunto Duca), per difendere i secolari interessi che casa Savoia aveva sul Monferrato, decise di
risolvere le controversie con le armi. Si diede inizio a
quella che fu definita la guerra per la successione del
Ducato di Monferrato.
Canelli, posta sul confine tra Savoia e Monferrato, interamente fortificata, fu teatro di innumerevoli combattimenti e subì numerosi attacchi.
Nel giugno del 1613, approfittando della mancanza di
soldati dalle fortificazioni Canellesi, Carlo Gonzaga, duca
di Nevers con un reggimento di cavalleria, uno di fanteria e con diversi cannoni, attraversò il fiume Belbo e pose
l’assedio alla città. Le truppe monferrine tentarono in più
modi di entrare in Canelli, ma la piccola guarnigione rimasta fu aiutata in modo determinante dalla popolazione
che, con non pochi sacrifici riuscì a resistere a tutti gli
attacchi e a reagire in modo decisivo. I nemici furono
costretti a ritirarsi.
Il Duca di Savoia per ringraziamento e per premiare gli
uomini e le donne di Canelli del loro comportamento li
esentò per trent’anni, con apposito decreto, dal pagamento delle tasse.
SPORTELLO
VIGILI di PROSSIMITA’
Da venerdì 12 marzo
2010 si segnala la variazione di orario dello sportello dei Vigili
di Prossimità, che riceveranno i cittadini
dalle ore 10 alle
ore 12 di ogni venerdì.
I Vigili di Prossimità, in questo orario, sono a disposizione dei cittadini per dare informazioni e raccogliere
segnalazioni riguardanti il territorio.
Gente di Falchera 16
La narrativa
Dal libro di marcia di Mowgli, scout nel 1957.
Piano Margi.
La strada verso “Antenna a mare” era dura e impervia. Il
monte si ergeva fino ai 1.100 metri di altitudine. Noi procedevamo in fila indiana, lentamente, appesantiti dagli zaini.
Dopo un certo tempo giungemmo all’osservatorio meteorologico, dove ci fermammo per salutare i nostri amici
dell’aeronautica militare che svolgevano il loro servizio e
per fare loro un po’ di compagnia.
Normalmente il
“viaggio di prima
classe” si svolgeva in solitaria,
ma vista la difficoltà del percorso, noi eravamo
in due scouts.
Dopo un anno di
noviziato, gli
scouts che hanno fatto la “Promessa”, si cimentano in
questa prova per mettere in atto tutto ciò che hanno appreso sulla tecnica scout, riguardo all’orientamento con
la bussola millesimale, la marcia all’Azimut, la costruzione di una mappa con il metodo delle “Tavolette Pretoriane”, il riconoscimento delle piante e degli animali, le loro
orme e tracce, la conoscenza dei nodi e delle legature,
l’allestimento di vari tipi di fuochi per cuocere le vivande,
il montaggio di una tenda o di un rifugio di fortuna, la conoscenza dei primi rudimenti di pronto soccorso, l’invio di
messaggi a mezzo di bandiere semaforiche o con l’alfabeto Morse ecc. Con questo Hike (Viaggio) conseguono
il brevetto di “Scout di Prima Classe”.
Lo “Scoutismo” (Scouting), fu fondato da un generale inglese di nome Sir Robert Stephenson Smyth Lord Baden
Powell of Gilwell, chiamato Baden Pawell dagli scouts o
semplicemente B. P.
Durante la guerra dei Boeri, in Sud Africa, nell’assedio di
Mafeking, vista la scarsità degli uomini, utilizzò dei ragazzi per i servizi di vedette e portaordini.
Alla fine della guerra, tornato in patria, visto l’entusiasmo
e l’impegno con cui i giovani svolsero il loro compito, pensò di creare un gruppo di ragazzi, i giovani esploratori o
scouts, insegnando loro, quell’insieme di conoscenze necessarie ad un esploratore. Nell’agosto 1907 tenne un
campo sull’ isola di Brownsea con venti ragazzi di diverse estrazioni sociali, per verificare la praticabilità di alcune delle sue idee. Scouting for boys (Scoutismo per ragazzi) fu in seguito pubblicato, nel marzo 1908.
Ragazzi e ragazze si unirono spontaneamente per formare squadriglie ed il movimento scout divenne inaspettatamente un fenomeno di massa, dapprima nazionale, in seguito internazionale.
In Italia, durante il ventennio fascista, vennero chiusi tutti
i Gruppi Scout. La squadriglia delle “Aquile Selvagge”,
operò clandestinamente sui monti dell’Italia del Nord.
Giunti a “Piano Margi”, una verde e larga radura circondata da boschi di conifere, trovammo altri due scouts che
avevano raggiunto quel luogo seguendo un altro percorso. Poi ne giunsero altri due. Dopo circa tre ore dal no-
stro arrivo eravamo in otto scouts. C’era anche il nostro
Assistente, il Salesiano Don Giuseppe, il nostro Baloo, che
si cimentava nella prova. Quella sera montammo quattro
tende canadesi “Mottarone”. Quindi, fatto l’alzabandiera, accendemmo un fuoco, in una buca, dove poi cuocemmo il pane azzimo chiamato Twist. Era un impasto di farina acqua e sale con cui si modellava un cordone spesso
circa due centimetri e arrotolato su un ramo di pino scortecciato ed introdotto nella buca dove restavano le braci
della legna bruciata.
Al Fuoco di Bivacco, Baloo narrò una storia di B. P.:
“Quando ero giovane c’era in voga una canzone popolare: «Guida la
tua canoa»
con il ritornello» «Non
startene inerte, triste o
adirato. Da
solo tu devi
guidar la tua
canoa».
Questo era
davvero un
buon consiglio per la vita. Nel disegno che ho fatto, sei tu che stai
spingendo con la pagaia la canoa, non stai remando in
una barca. La differenza è che nel primo caso tu guardi
dinnanzi a te, e vai sempre avanti, mentre nel secondo
non puoi guardare dove vai e ti affidi al timone tenuto da
altri e perciò puoi cozzare contro qualche scoglio, prima
di rendertene conto. Molta gente tenta di remare attraverso la vita in questo modo. Altri ancora preferiscono
imbarcarsi passivamente, veleggiando trasportati dal vento
della fortuna o dalla corrente del caso: è più facile che
remare, ma egualmente pericoloso. Preferisco uno che
guardi innanzi a sé e sappia condurre la sua canoa, cioè si
apra da solo la propria strada. Guida tu la tua canoa.”
Cantammo poi alcuni canti: “Signor, tra le tende schierati…”; Ah io vorrei tornare anche solo per un di…”
Al mattino, ammainato il tricolore, dopo una breve preghiera, tornammo al Reparto, nella nostra sede del XXIII Gruppo
Scout, percorrendo circa trenta chilometri di marcia.
Baloo ed un altro scout, Kaa, ci hanno lasciati perché
sono tornati alla casa del Padre. Li avremo sempre nei
nostri cuori.
Desidero ricordare alcune parole dell’Ultimo Messaggio
di Baden Powell a tutti gli scouts del mondo:
« ...ma il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Procurate di lasciare questo
mondo un po’ migliore di quanto non l’avete trovato
e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete
morire felici nella coscienza di non aver sprecato il
vostro tempo, ma di aver fatto “del vostro meglio”. »
Mowgli.
(Gaetano Donato)
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Gente di Falchera 17
Una ricetta al mese
a cura
di
Mario Alba
O R Z O T T O P R I M AV E R A
Ingredienti per 6 persone:
zucca gialla già pulita g 300 - orzo perlato g 300 - piselli sgranati g 100 - scalogno - gambo di sedano - una carota
- una zucchina piccola - un porro piccolo - burro - formaggio grana - brodo - olio d'oliva sale - pepe.
Dopo aver lavato l'orzo, metterlo a bagno per circa 3
ore.
Soffriggere lo scalogno in poco olio, aggiungere l'orzo,
le verdure tagliate a cubetti, i piselli e portare a cottura,
aggiungendo gradatamente il brodo caldo, sale e pepe
(alla fine, l'orzotto deve assomigliare a un risotto morbido).
Mantecarlo con burro e formaggio grana.
Il vernacolo
a cura di
Livio Scremin
CARLEVE'
Aj'è tanta confusion al "Bal Maschè"
le "maschere" a festegio ël Carlevè.
Maschere tradissionai che a goardeje bin
t'encontre tut l'ani sël tò camin.
Quanti Meneghin spavald ch'a ganasso,
quanti Arlechin, bufon, quanti paiasso;
tanti Balanson pien 'd bòria ch'a blago
e tròpi Pantalon, ij sòlit ch'a pago.
Goardand con malissia ël Carlevè
a j'è sempre quajcòsa d'amparè.
En mes al bonimor e l'alegria
la scòla dla vita a l'è mai finia.
Angelo Verderone (Veciot)
Macelleria Steri
Spesa Famiglia
2 kg fettine di vitello
2 kg bollito di vitello
1 kg salsiccia
2 kg spezzatino
2 kg braciole di maiale
1 kg petti di pollo
1 kg fesa di tacchino
1 kg hamburgher
2 kg tritata di vitello
2 kg costine di maiale
2 kg cosce di pollo
1 coniglio
1 kg rolatine di vitello
1 kg rustichelle
1 kg tritata
1 kg fettine di vitello
1 kg braciole di maiale
1 kg di salsiccia
1 kg di cosce di pollo
1 kg coniglio o un pollo
1 kg bollito c/osso
1 rolata o tasca ripiena
1 kg costine di maiale
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IL MERIDIANO CASSINI
Briciole di storiaa curapiemontese
di Franco Foppiani
Palazzo Carignano
Un meridiano può essere definito come una linea immaginaria che congiunge i due poli della Terra, passando
per tutte le località situate alla stessa longitudine.
Nel 2009, Anno Internazionale dell'Astronomia, il comune di Perinaldo (Imperia) si è fatto promotore dell'iniziativa di tracciare e segnalare il meridiano di longitudine
7°40'00'' Est denominandolo "Meridiano Cassini", in
onore al celebre
astronomo Gian Domenico Cassini nato
nello stesso comune
ligure nel 1625. Poiché, in quel periodo,
Perinaldo era sotto la
contea di Nizza e a sua volta Nizza apparteneva ai Savoia, si può considerare il Cassini anche un po' "piemontese". Questi ha dato un grande contributo alla scienza
astronomica ed in particolare proprio allo studio delle
longitudini ed alla loro applicazione in astronomia e geografia. Ha compiuto i suoi primi studi a Vallebona (Im);
ha studiato scienza astronomica a Genova ed ha affermato la sua fama internazionale a Bologna; ha poi proseguito gli studi, le ricerche e le scoperte scientifiche a
Parigi, dove è morto nel 1712. Astronomi sono stati anche suo figlio e suo nipote. Il "Meridiano Cassini" è tracciato e segnalato con cartelli esplicativi e borchie incise
dalle Alpi al Mediterraneo, da Saint Vincent a Bordighera (Im), passando per Torino, dove corre parallelamente vicino alla stessa via Gian Domenico Cassini ed attraversa poi il Lingotto.
E venerdì 28 gennaio alle
ore 12,30 proprio a Lingotto, nella piazzetta di
fronte al'ingresso di Eataly
(centro enogastronomico), c'è stata l'inaugurazione per la posa dei cartelli e della borchia che segna il
"Meridiano Cassini", iniziativa appunto del Comune di
Perinaldo, in collaborazione con la Città di Torino.
(a.d.l.)
La costruzione di Palazzo Carignano è commissionata dal
principe Filippo Emanuele di Savoia - Carignano, detto il
“Sordomuto”, all’architetto Guarino Guarini, nel 1679.
L’edificio, in mattoni a vista, è costruito a forma ellittica da
cui si sviluppano due ali laterali che cingono il cortile. Da
notare, che sulle finestre del piano nobile c’è un fregio
raffigurante la testa di un Indiano d’America che vuole
ricordare la vittoria riportata da un reggimento del Principe di Carignano a fianco dei Francesi nel 1667 contro gli
Indiani Irochesi durante la colonizzazione del Canada.
L’edificio è stato dichiarato dall’UNESCO “patrimonio
dell’Umanità”. Nel 1884 sulla facciata ellittica viene aggiunto un grande cartiglio in bronzo a commemorare la
nascita nel palazzo di Vittorio Emanuele II nel 1820. Nel
1814 la storia del palazzo è legata a quella Risorgimentale: il 21 Marzo 1821 il Principe reggente Carlo Alberto
legge il proclama che annuncia la concessione della Costituzione di Spagna. Con l’ascesa al trono nel 1831 e conseguente trasferimento, Palazzo Carignano viene ceduto
al Demanio, nel 1848, l’edificio è destinato a sede della
Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, per questo l’architetto Carlo Sada modifica il salone delle feste. Il
Museo Nazionale del Risorgimento, aperto nella Mole
Antonelliana, avendo i locali inadeguati, venne scelto Palazzo Carignano. Tutto il materiale del Museo, dell’Archivio e della Biblioteca nel 1938 fu trasportato e sistemato
attorno all’Aula del Parlamento Subalpino. Adesso il Museo è composto da 26 sale contenenti cimeli di vario genere che illustrano gli eventi più significativi del Risorgimento, della Grande Guerra, la lotta clandestina al fascismo e la Resistenza.
Giovanna Foppiani
Hanno collaborato a questo numero:
Giusy Alba, Toni Barilla, Severino Cagnin, Renato
Cavagnero, Giovanni Bonalberti, Maria Briscese,
Gaetano Donato, Giovanna Foppiana, Massimiliano Irenze, Mario Memore, Francesca Portonero, Gioia Raro, Crocilio Ricci, Fabrizio Rosi, Francesco Rossato, E.S. Safiani, Livio Scremin, Lina
Sorrentino, Luigi Fabio Varesano, Ida Vartiainen
Sai, Umberto Veronesi.
Gli eventuali contributi potranno essere versati
volontariamente alle persone già conosciute oppure
presso la Redazione, in P.zza. G. Astengo 10.
Orario di Redazione dal lunedì al venerdì:
dalle ore 9,30-11,30 / 15,30 -17,30
Tel. Fax e Segr. 011 - 22.47.387
E mail: [email protected]
Un ringraziamento particolare a tutti
i sostenitori, inserzionisti e agli amici che
ci aiutano nella distribuzione del giornale.
Gente di Falchera 19
Ha il core e la mano;
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla;
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Fratelli d’Italia...
Alcuni anni fa abbiamo pubblicato l’inno di Mameli e da
Gennaio a Dicembre 2010 abbiamo raccontato la storia
dell’Unità d’Italia.
Ora più che mai ci sembra il momento adatto per riproporre il testo completo che in occasione del Festival di
San Remo è stato magistralmente interpretato, a modo
suo, da Roberto Begnini, spiegando il significato delle
varie strofe.
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
Le spade vendute;
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia
E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Inno di Mameli o il Canto degli Italiani
Scritto nell'autunno del 1847
Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta;
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma;
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme;
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci;
L'unione e l'amore
Rivelano ai popoli
Le vie del Signore.
Giuriamo far libero
Il suolo natio:
Uniti, per Dio,
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
Dall'Alpe a Sicilia,
Dovunque è Legnano;
Ogn'uom di Ferruccio
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Siam pronti alla morte;
l’Italia chiamò, si!
150° Anniversario Unità d'Italia
Il 17 marzo dovrebbero iniziare,
un po' in sordina a quanto pare, i
festeggiamenti ufficiali per la commemorazione dell'Unità d'Italia.
Noi vorremmo semplicemente e
brevemente ricordare, proprio
sulle pagine del nostro periodico,
una famosa frase di Garibaldi di cui forse abbiamo dato
scarsa importanza ma che, con i tempi di oggi, ci sembra
più adatta ed attuale che mai: "Abbiamo fatto l'Italia, ora
dobbiamo fare gli Italiani".
La redazione
Nuovo sportello per la
CONSULENZA LEGALE
Dal mese di Novembre è a disposizione dei cittadini un nuovo servizio
di consulenza legale tenuto dall’avvocato Michele Ianniello.
Tutti i Mercoledì dalle ore 15 alle 16, in
Piazza G. Astengo 10. E’ obbligatoria
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Gente di Falchera 20
Gente di Falchera 21
Parliamo di Circoscrizioni
Quanta strada hanno fatto le Circoscrizioni, dai
vecchi Comitati di
Quartiere
degli Anni
Settanta a
oggi, tra luci
e ombre, tra
dubbi e certezze. Come
accade, chi ne parla bene, chi ne parla male, chi le vuole
sopprimere, chi no. -sempre la bocca della politica a
sentenziare, ma a doppia voce, ora a favore di una tesi
ora incredibilmente al contrario, come se la verità avesse, veramente, due facce- poi il cittadino a tirare la somma di tali dispute tentando però di ragionare con la propria testa.
Già da qualche tempo è iniziata nella Commissione Consiliare Statuto la discussione sulla deliberazione proposta dalla Giunta comunale per modificare lo Statuto della
Città e la riforma del decentramento, quindi della partecipazione dei cittadini alle scelte dell’amministrazione. Per
quanto riguarda l’aspetto che strettamente ci interessa
pare che sia emersa la convinzione che le attuali dieci
Circoscrizioni siano troppe. Si è dunque pensato di realizzare cinque Municipalità, ognuna con quattro o cinque
quartieri, per un totale di ventitré. L’assetto attuale, infatti, pare, non corrisponde più alle nuove aspettative
dei cittadini. Secondo il progetto della Giunta comunale,
ogni Municipalità dovrebbe avere a sua volta una Giunta, composta da quattro assessori, nominati dal presidente della Circoscrizione, eletto direttamente dai cittadini. Verrebbe inoltre prevista la figura del Coordinatore
del Consiglio.
Le attuali Commissioni circoscrizionali diventerebbero
Commissioni di Quartiere, sempre aperte alla partecipazione dei cittadini, ma con una competenza diversa e
cioè non più per materie specifiche (come accade ora in
Comune, con Commissione Sanità, Cultura, Patrimonio,
ecc.) bensì su base territoriale. In questo modo si valorizzerebbero l’identificazione dei cittadini con i quartieri
di appartenenza e la loro profonda conoscenza dei quartieri stessi. Le nuove Municipalità, è stato spiegato, avranno competenza in materia di servizi educativi, suolo pubblico, immobili, viabilità locale, sempre però all’interno
del piano della mobilità urbana, che dovrà definire le vie
d’interesse locale e quelle d’interesse cittadino. Reste-
rebbero all’Amministrazione Centrale le funzioni di programmazione e d’indirizzo generale, l’emanazione dei regolamenti, il coordinamento, la definizione degli standard
cittadini e il controllo complessivo. Per quanto riguarda
il coordinamento istituzionale, si prevede di istituire la
cosiddetta Conferenza del Sindaco e dei Presidenti della Municipalità, che verrebbe ad affiancare il Coordinamento dei Presidenti e garantirebbe l’unitarietà delle scelte
politico-amministrative.
Ora è tempo di aspettare. Se ne riparlerà, sicuramente,
dopo le elezioni amministrative di primavera.
a.d.l.
CROCE ROSSA ALLA FALCHERA
Come già annunciato nello scorso numero, vi ricordo
che tutti i martedì dalle 15.30 alle 17.00 nei locali
adiacenti all'anagrafe potrete trovare me con alcuni
amici volontari e qualcun altro che si è reso disponibile: forniamo informazioni, controlliamo la pressione e
diamo un aiuto per alleviare qualche piccola sofferenza o anche solo per passare un po' di tempo e scambiare qualche battuta con chi ne abbia bisogno.
Come al solito potete contattarmi per maggiori informazioni al numero 3358026904.
Crocilio Ricci
Viale Falchera 70/D 10156 Torino
Tel. 011 2620362
www.farmaciadellastura.it [email protected]
ORARIO 8.45-12.45 / 15.00-19.30
Chiusura: Sabato pomeriggio e Lunedì mattina
Omeopatia - Dermocosmesi - Analisi del sangue Intolleranze alimentari - Preparazioni - Veterinaria
- Erboristeria - Prenotazioni esami
Nella nostra farmacia la misurazione
della pressione è gratuita
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Gente di Falchera 22
Si fanno buchi all’orecchio
L’ADDIO A UN
VECCHIO AMICO
Nello scorso mese di febbraio,
Salvatore Scavello ci ha lasciato
a sessanttotto anni. Pochi per
chiunque, ma soprattutto per chi
come lui aveva tanta voglia di
vivere, di fare, di stare in mezzo
agli altri. Ho conosciuto Salvatore nei primi anni
Settanta, insieme al suo caro amico Badino (anche lui
ora non c’è più), quando facevamo vita di sezione
politica nei piccoli e umidi locali di via Platani 11, con
i cappotti addosso per il freddo d’inverno e ci
illudevamo quasi di riscaldarci con il fitto fumo delle
sigarette che aleggiava nell’aria. Il tempo delle battaglie
ideologiche, di lotte, di pace e di rissa: non si
scherzava, si faceva politica! Dopo gli scontri ci
stringevamo la mano. E nelle riunioni Salvatore era
sempre presente, attivo, solerte, capace di intervenire
ma anche di ascoltare: proponeva e agiva. Grazie a
lui, sempre in via Platani, sorse il primo vero circolo
culturale della borgata, un club, dedicato a un suo
illustre conterraneo: “Rocco Scotellaro” poeta ed
educatore in terra di Calabria. Con altri ma soprattutto
con Scavello, la Biblioteca civica di quartiere, negli
anni Ottanta, ebbe il piacere di fondare il primo numero
del giornale “FALCHERA una voce”, che in seguito
diventerà l’attuale “Gente di Falchera”. Non sto ora a
elencare altri indiscutibili meriti a favore della borgata
perché sono noti a tutti, nel campo della politica, del
tempo libero, della musica e della cultura. Possono
infatti, indistintamente, parlare bene di lui non solo gli
amici ed elettori, ma francamente gli stessi avversari
politici, che lo hanno sempre stimato e rispettato.
Siamo fortunati noi Gente di Falchera perché
manteniamo costantemente vivo il suo ricordo
attraverso la presenza della figlia Adriana, che da anni
ormai collabora proficuamente con noi nella rubrica
“Il piacere di leggere”.
Particolarmente significativo e toccante è stato infine
l’intervento di Salvatore, i primi di ottobre del 2010,
nel video “Storia della Falchera Nuova”, in cui, ad un
occhio inconsapevole, traspare ancora lo Scavello di
sempre che parla di sé e di quella Falchera cui ha
dato tanto, ma oggi chi sa scorge su quel volto pacato,
reso più fragile forse dai capelli troppo bianchi, una
ruga in più… Ho il profondo rammarico di non averlo
più incontrato recentemente, ma posso confessare il
piacere di averlo visto di persona l’ultima volta, credo
a fine estate del 2009, ad una festa del Centro
d’Incontro quando, tra l’altro, invitando don Dario,
insieme a lui all’aperto, intonò mirabilmente le parole
di quella bella canzone “Vagabondo che tu sei…”
Suggestivo fu il momento, struggente è il ricordo.
Amilcare De Leo e la Redazione
SILENT KEY
CI HANNO LASCIATO:
09/01/2011 Bonaparte Libera
viale Falchera 55
21/01/2011 Abeli Ferdinando
via delle Querce 65
23/01/2011 Liparulo Caterina
via degli Ulivi 96
25/01/2011 Capovilla Eleonora
Casa di cura
31/01/2011 Traina Giuseppe
via degli Aceri 5
01/02/2011 Recanatini Basiliola
via dei Pioppi 18
03/02/2011 Zatelli Stanislao
via delle Betulle 37
05/02/2011 Geloso Antonio
via delle Querce 95
07/02/2011 Bruno Salvatore
via degli Ulivi 31
16/02/2011 Robert Lucia
via degli Olmi 14
18/02/2011 Scavello Salvatore
via degli Ulivi 37
di anni 84
di anni 75
di anni 85
di anni 82
di anni 86
di anni 84
di anni 92
di anni 91
di anni 45
di anni 89
di anni 68
ANNIVERSARIO
Il 28 marzo 2008 Spinapolice Michele ci ha dovuto lasciare... e da quando non ci
sei più ti ricordiamo con affetto e rimpianto, sei sempre
in noi.
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Fam. Spinapolice
Sig. Castelletti Vittorio
Sig. Molina Marcello
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Sig.ra Cottari Giuliana
Lettrice Anonima
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E 10,00
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E 10,00
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F. Foppiani, R. Voyat,
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Gente di Falchera 24