Mar 2011 - Gente di Falchera
Transcript
Mar 2011 - Gente di Falchera
GF ente di MARZO 2011 i r u g u A o z r a 8M e n n o D e a tutte l ALCHERA ANNO 19° - N° 3 P ERIODICO I NDIPENDENTE S UPPL . A.S.I. R EG . T RIB . 4227/90 MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE ALL’INTERNO EDITORIALE di AMILCARE DE LEO Alla ricerca dei locali perduti Pg. 3 SOMMARIO Tavolo Sociale a Rischio Chiusura Carissimo Pinocchio Raccolta differenziata Concerto a S. Pio X Esenzione Ticket Pag - Giovane Un ricordo di Salvatore Scavello Il giornale della scuola PGS Conquista I lettori scrivono L’angolo della poesia Tumore al seno Ricordi dietro le quinte C’è sempre da imparare Benv. nel decennio dell’intelligenza Il potere correttivo della verità Ragazze da marito Per chi ama il teatro La narrativa Astronomia / Briciole di storia... Fratelli d’Italia Parliamo di Circoscrizioni Silent Key pag. 2 pag. 2 pag. 4 pag. 4 pag. 4 pag. 5 pag. 5 pag. 6 pag. 8 pag. 9 pag. 10 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag. 13 pag. 14 pag. 14 pag. 16 pag. 17 pag. 19 pag. 20 pag. 22 pag. 23 R eperire dei locali liberi alla Falchera, per attività politiche, sociali e culturali o comunque atte al tempo libero, francamente è un po’ come cercare un ago nel pagliaio. Mi riferisco ovviamente a locali pubblici, quelli del Comune che dovrebbero essere a disposizione degli utenti, della gente, del pubblico che ne fa motivata e responsabile richiesta. Oggi come oggi per fruire di un locale, di un ambiente disponibile per un avvenimento importante, bisogna ricorrere per lo più all’ex cinema della parrocchia, oppure (come è già avvenuto) alla Scuola Media “Leonardo da Vinci” e ciò non è sempre facile da ottenere per svariate e valide ragioni. Pensiamo recentemente alle affollate riunioni organizzate dall’Università della III Età, alle stesse manifestazioni culturali coordinate da “Gente di Falchera” e dal C.I.M. di Mappano (ricordiamo la presentazione di libri con l’autore, l’iniziativa dedicata a Emilio Salgàri, il video in anteprima sulla storia della Falchera Nuova e ancora più recentemente l’incontro letterario e musicale “I poeti della Falchera”, allestito nella Sala Colonne della Biblioteca Intercomunale di Mappano - Caselle). Ovviamente molte altre attività non sono state realizzate alla Falchera a causa dell’impossibilità della Biblioteca Civica di quartiere ad offrire locali agibili, come ad esempio la ben nota Sala Riunioni sottostante, il cosiddetto “Fungo”. Ancora e non a caso molte lezioni dell’università della III Età sono state trasferite altrove causando non pochi disagi agli stessi iscritti della nostra borgata. Non ci rimane che aspettare l’apertura della nuova Biblioteca civica che sorgerà, come si sa, (ci auguriamo quest’anno) presso i locali dismessi della vecchia e storica Scuola Elementare Ambrosini. Oggi non solo il Fungo è ormai inaccessibile, anche gli stessi “storici” locali di P.zza Astengo 10, oltre ad essere stati presi di mira a Natale da certi balordi, sono stati ritenuti da voci ufficiali e competenti del Comune di Torino ugualmente inidonei, inagibili, pare… addirittura pericolanti. Rischiano di “saltare” anche le poche lezioni dell’Università della III Età rimaste, nonché il nostro Corso di Informatica e la stessa Redazione di questo periodico, che ormai da tempo è raminga di sede in sede. Un po’ Gente di Falchera 1 segue a pag. 7 in seconda colonna In pericolo anni di attività sociali e culturali, sono a rischio: la Redazione “Gente di Falchera”, i Corsi di Informatica, l’Università della Terza Età e molte altre attività. E’ un centro sociale, culturale e storico che si sta sfasciando, nonostante sia nato dal progetto del grande urbanista Giovanni Astengo. E’ stato abbandonato a se stesso per vent’anni prima di essere utilizzato e allo stato attuale ritorna nella stessa misera situazione. Dovrebbe finalmente rinascere per diventare una vera e propria Casa della Cultura, Centro Propulsore delle Attivita’ del Quartiere. Carissimo Pinocchio... Musical a S. Pio X Chi nei suoi ricordi d'infanzia non si è sentito qualche volta come il simpatico burattino di legno, protagonista della storia di Collodi? Chi in tenera età, non è stato ammonito con lo spauracchio che le bugie gli avrebbero fatto crescere il naso a dismisura? Penso che quasi tutti abbiamo subito il fascino di questa fiaba dal sapore antico ma dai contenuti sempre attuali, e per questo che i bambini delle elementari nell'ambito dei gruppi del catechismo, hanno voluto proporci la favola di Pinocchio in chiave moderna. Lo spettacolo musicale è stato rappresentato sabato 5 febbraio 2011 presso la palestra S. Pio X, alle ore 21:00, di fronte ad una platea di parenti, amici e genitori ansiosi di vedere il risultato di mesi di faticoso lavoro degli artisti, animatori, mamme e papà, volenterosi di seguirli nella realizzazione del progetto. Il musical è la proposta dei ragazzi per commemorare Don Bosco, il Santo dei Giovani, di cui in questo periodo ricorre l'anniversario, ed è anche un modo giovane ed allegro di comunicare con gli adulti. segue in seconda colonna Gente di Falchera 2 Carnevale Falcherese 2011 Come ogni anno il Comitato per lo Sviluppo della Falchera, insieme al Tavolo Sociale e alle associazioni di territorio, organizzano con il contributo della VI Circoscrizione e del Settore Rigenerazione Urbana e Integrazione, l’ormai tradizionale Carnevale Falcherese. Per l’edizione del 2011, il Tavolo Sociale ha scelto di aderire alle celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, ponendo quest’ultimo come tema della gioiosa festa. Le associazioni di territorio e i gruppi spontanei parteciperanno al carnevale uniformandosi al tema, allestendo ove possibile alcuni carri, coinvolgendo i diversi gruppi a partecipare alla sfilata e animando la festa. Invitiamo quindi tutti i Falcheresi a partecipare alla sfilata e alla festa e a celebrare tutti insieme l’anniversario della nostra Italia, con un costume a tema. In particolare invitiamo tutti i BAMBINI E BAMBINE a fare un grande gruppo (sarebbe bellissimo arrivare a 100!) che rappresenti la SPEZIONE DEI 1000 e quindi a vestirsi con camicia rossa, jeans e foulard, COME LA FOTO QUI A FIANCO! E non dimenticate di esporre dal balcone la bandiera italiana durante la sfilata! IL LUNGO PERCORSO DELLA SFILATA! Ritrovo ore 13,30 da via degli Ulivi 25 – Chiesa di Gesù Salvatore e partenza ore 14,00. Si percorrerà via degli Ulivi (direzione laghetti) e lungo la curva dell’anello si percorrerà via delle Querce. Si ritornerà, attraverso via degli Abeti, in via degli Ulivi in direzione del capolinea della linea 4 e si scenderà verso Falchera Vecchia passando per via dei Tigli, viale Falchera e infine si arriverà in piazza Astengo. LA MEGA FESTA IN PIAZZA La festa in piazza Astengo, quest’anno sarà animata come sempre dalle tante associazioni e dai gruppi di cittadini, che intratterranno grandi e piccoli con uno SPETTACOLO RICCO DI MUSICA E DANZE: Banda di San Mauro, Sbandieratori di Avigliana, danza moderna e hip hop dell’ASD L’Olimpo, Animazione Falklab, Falkcrew, concerto di musica calabrese con Taranta Calabra, balli di gruppo del Centro d’Incontro, Baby Dance per i più piccini, danze folkloristiche peruviane e ghanesi con l’ass. Tradiciones Peruanas e G.I.A.T.O. Ma quest’anno anche tante novità: I docili ASINI di ARAMENGO da far cavalcare ai più piccini! Le GIOSTRE! Mini-catene, gonfiabile e trenino! Le BANCARELLE degli operatori del proprio ingegno. STAND GASTRONOMICI GRATUITI: il vin brulé del Comitato Spontaneo E2, la fagiolata del gruppo dei volontari Croce Rossa Leinì, golosa cioccolata e le bugie e la novità di quest’anno: la busaca (trippa e fagioli) del circolo G. Lorca e dei volontari e volontarie del Tavolo Sociale. PARTECIPA ANCHE TU ALLA PIÙ MITICA FESTA DEL NOSTRO QUARTIERE! DOMENICA 13 MARZO 2001 Non mancate! Per informazioni su come partecipare e se vuoi dare una mano in qualche modo vieni al Laboratorio di Quartiere in Piazza Astengo 10, vicino alla Biblioteca, tel. 011 443 2621! segue carissimo Pinocchio La rappresentazione è stata espressiva e piacevole, ricca di balli, canti, effetti di luci ed anche qualche piccolo intoppo tecnologico, superato brillantemente dagli attori con l'aiuto dei tecnici. Passiamo poi al messaggio, intenso ed attuale, come solo i personaggi di Pinocchio possono trasmettere: il birichino protagonista che faticosamente cresce e capisce che non sempre le scorciatoie nella vita pagano; l'amorevole Geppetto che pazientemente accetta il figlio per quello che è ma nello stesso tempo lo educa ai sani valori della vita; l'intrigante Grillo parlante, un richiamo alla nostra coscienza; Lucignolo il tentatore; il Gatto e la Volpe seducenti ed incantatori con le loro vane promesse. Che dire! Il variegato mondo di oggi, che illude i giovani con modelli sempre più superficiali, ammaliandoli con false aspettative. Spetta a noi educarli che la vita di tutti i giorni è impegno e sacrificio ma anche gioia e soddisfazione nella realizzazione dei progetti che portiamo avanti, siano essi la scuola, lo sport, il lavoro ma anche gli amici e la famiglia, perchè anche le relazioni umane hanno bisogno d'impegno ed amore quotidiano. A tutti un meritato bravo ed un sentito grazie. Alba Giusy 18 Febbraio 2011 - Mario Alba 70 anni, un bel traguardo; ricco di soddisfazione e belle esperienze. Ci uniamo in un forte abbraccio per festeggiarti ed augurarti con affetto un buon compleanno. Maria, Alessandro, Giusy, Sabrina e Giorgio. Anche la Redazione si unisce agli auguri Gente di Falchera 3 RACCOLTA DIFFERENZIATA L'Azienda Multiservizi AMIAT comunica che in alcuni contenitori per la raccolta differenziata, sono stati rinvenuti rifiuti non destinati a quel tipo di colore del contenitore. Se la raccolta differenziata non verrà fatta in modo corretto, l'AMIAT applicherà le sanzioni previste a carico dei condomini. Pertanto si ricorda che: CONTENITORE GIALLO: solo carta e cartone (senza le borse di plastica) CONTENITORE BLU: vetri e lattine (senza le borse di plastica) CONTENITORE MARRONE: rifiuti organici (avanzi alimentari) CONTENITORE VERDE: rifiuti non recuperabili (oggetti in gomma, giocattoli rotti, spugne sintetiche, pannoloni e assorbenti, piatti e posate in plastica e tutto quello che non può andare negli altri contenitori). PLASTICA: metterla nei sacchi appositi e depositarli vicino ai contenitori la sera prima del ritiro. (I sacchi per la plastica, si possono ritirare gratuitamente in via degli Abeti 16 il mercoledì dalle ore 15 alle 16) Inoltre si ricorda che per i rifiuti ingombranti si può telefonare al n° verde 800-017277 per appuntamento e verranno a ritirarli GRATUITAMENTE. Oppure presso l'ECOCENTRO di via Germagnano, 48 da lunedì al sabato dalle ore 6,30 alle 11,30 e dalle 13,30 alle 18, si possono portare GRATUITAMENTE vari materiali: mobili, reti, materassi, pile e batterie, toner e cartucce, elettrodomestici, apparecchi elettronici (TV, PC, cellulari), latte di vernice, oli esausti, medicinali, ecc. ecc. ATTENZIONE Si sono verificati in quartiere episodi preoccupanti, soprattutto per gli anziani. La tecnica è sempre la stessa: “signore” di bella presenza fermano uomini anziani fingendo una conoscenza di vecchia data e mentre il malcapitato cerca di ricordare, molto abilmente gli viene sottratto il portafoglio. Attenzione a chi si presenta in modo troppo confidenziale e ravvicinato!! Concerto a S. Pio X In occasione della Festa dei nostri Santi Educatori Don Bosco e Santa G. Antida, sabato 29 gennaio alle ore 21, nella parrocchia di S. Pio X, si è svolta una speciale serata offerta dal nostro parroco Don Adelino. Il pubblico, numeroso, ha apprezzato con entusiasmo l’eccezionale esecuzione della cantata sacra “Gloria” di Antonio Vivaldi da parte del Coro e Orchestra da Camera dell’Accademia “Giovanni Pagella” diretti da Gianluca Fasano, con la partecipazione del soprano Magda Kozka e del mezzosoprano Sabrina Pecchenino, e all’oboe Elena Miglietta. L’interpretazione magistrale da parte dei solisti del coro e dell’orchestra ha fatto sì che si creasse un’atmosfera ricca di emozioni. Un grazie di cuore a don Adelino che ha permesso la realizzazione di questa “magica” serata. Maria Briscese ESENZIONE TICKET La validità degli attestati di esenzione del pagamento dei ticket sanitari rilasciati dalle Asl è prorogata fino al 30 giugno 2011. La decisione è stata deliberata dalla Giunta regionale il 23 dicembre, su proposta dell'assessore alla Tutela della salute e Sanità, Caterina Ferrero. Per ottenere il beneficio, il reddito annuo del nucleo famigliare deve essere inferiore a 36.151 euro, indipendentemente dall'età anagrafica. La spesa farmaceutica convenzionata nei primi dieci mesi del 2010 ha registrato, in confronto allo stesso periodo del 2009, un decremento della spesa lorda da dei 3,60% e di quella netta del 3,56%, ed un aumento dell'11,22% della quota pagata dal cittadino a causa dell'aumento dei consumi e dell'introduzione sul mercato di nuovi farmaci a brevetto scaduto. Tratto da Notizie Regione Piemonte Gente di Falchera 4 dic. 2010 PAG - GIOVANE A cura del Tavolo Sociale Giovanile Intervista ai Giovani In un freddo giovedì di gennaio una trentina giovani falcheresi tra i 18 e 30 anni hanno risposto al nostro invito a partecipare ad una “plenaria” per capire quali fossero le esigenze del popolo giovanile rispetto al proprio quartiere… “Il cibo unisce tutti!” questa è stata la conclusione della serata, poiché dalle diverse proposte e idee, l’esigenza di avere uno spazio ricreativo dove mangiare e bere qualcosa, fare due chiacchiere e nuove amicizie è stato ciò che unito tutti. I desideri emersi sono stati infatti di avere in Falchera: * un pub a prezzi sociali * kebab * skatepark più figo! * cinema * gelateria/pasticceria * piscina * discoteca Discutendo e riassumendo, ciò che soddisferebbe le esigenze generali sarebbe un centro polifunzionale, una struttura adatta ad essere versatile per poter fare feste, cineforum, karaoke, un circolo ricreativo quotidiano aperto tutte le sere, specialmente in settimana. La cosa che ci ha colpito positivamente è stata la buona partecipazione dei ragazzi e ragazze del quartiere provenienti da diversi gruppi e cumpa “extra-Falklab”. Ciò che invece non ci ha stupito sono appunto le richieste che i giovani hanno portato alla nostra attenzione. Basta riflettere un po’ ed osservare la Falchera in una sera infrasettimanale. Cosa c’è a disposizione dei giovani vent’enni? Quali attività aggregative o culturali sono offerte loro? Zero! A parte il Falklab ovviamente, che però, per carenze strutturali ed essendo situato all’interno di un cortile scolastico e non si presta a questo genere di attività. Un po’ diversa e un po’ migliore è la situazione per gli adolescenti che hanno a disposizione la struttura tutti i pomeriggi con il progetto Crescere Insieme, detto Invernò. Sentiamo direttamente le loro testimonianze, in un’intervista rilasciataci il 18 febbraio: Marco F. 17 anni – Liceo Artistico, fidanzato, gioca a calcio nella Mappanese. Viene al Falklab per stare con gli amici e perché si diverte, soprattutto quando si va giocare alla piastra di Viale Falchera. Isy C. 18 anni – Istituto Tecnico Geometri, gioca a calcio e a briscola nel tempo libero. Anche lui viene al Falklab perché ama la compagnia che lo frequenta e perché là “il tempo scorre in fretta”. La cosa che anche a lui piace di più è giocare a pallone alla piastra, mentre la cosa che gli è meno gradita del Falklab è… il bagno! Adriana F. e Noemi G. 12 anni - Scuola Media Da Vinci, fanno danza a L’Olimpo. Hanno conosciuto il Falklab dai ragazzi del Tavolo Sociale Giovani e vengono perché si divertono ad incontrare altri loro coetanei e coetanee. Le cose che amano di più sono le feste, mentre ciò che ama- no meno è lo spazio troppo limitato e i momenti in cui non ci sono attività particolarmente… “femminili”! Yassine B. 17 anni – Istituto Professionale per Odontotecnici, gioca a calcio nel Gabetto–Villaretto. All’interno del Falklab, ha fondato la Falkrew, un gruppo autogestito di ballo hip hop, ispirato ai Jabbawackets. Si è affezionato al Falklab perché è un posto giovanile, dove si riconosce e un domani vorrebbe diventare “l’animatore”. La cosa di cui è maggiormente contento è che grazie a Invernò sa sempre cosa fare e dove andare, quella che gli piace meno è lo spazio troppo piccolo… “W i Blackpower!” Ossema 15 anni – Scuola di Arti e Mestieri, pratica la boxe a Pietralta.Viene al Falklab perché gli piace e ci sono molti amici anche se non tutti gli sono simpatici, poiché “purtroppo ognuno ha il suo carattere!”. Ama moltissimo i graffiti che decorano le pareti interne, ma critica il fatto che ci sono poche ragazze grandi “da baccagliare”. Questa è la voce dei ragazzi, voce che noi ci impegniamo ad amplificare e promuovere. Gioia raro Un ricordo di Salvatore Scavello Il Comitato per lo Sviluppo per la Falchera e i ragazzi del Falklab ricordano con affetto il nostro concittadino Salvatore Scavello e sono vicini ai suoi familiari. Salvatore è stato per il nostro quartiere un cittadino attivo che alla Falchera ha dato tanto. Salvatore rappresenta oggi un pezzo di storia del nostro quartiere, che noi tutti, ed in particolare noi giovani, cercheremo sempre di ricordare e di onorare con lo stesso impegno civile. CORSO DI BALLI LATINO AMERICANI Riprendono i corsi di Latino Americano all'associazione L'Olimpo con i bravissimi e diplomati maestri Francesco e Tiziana Belvedere. I corsi sono aperti a tutti e si svolgono in orario serale il mercoledì dalle ore 20,00 alle ore 22,00 presso la palestra della scuola elementare Ambrosini. Per informazioni è possibile rivolgersi all'ass. L'Olimpo direttamente nella sede dei corsi in via dei Pioppi 45 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17,00 alle 20,00 oppure telefonando in segreteria al numero 328 804 22 45. Vi aspettiamo come sempre numerosi… olé! Gente di Falchera 5 IL GIORNALE DELLA SCUOLA ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI” IN RICORDO DI… Il 20 luglio 2000, il Parlamento italiano istituì il "Giorno della Memoria" aderendo in tal modo alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio giornata commemorativa delle vittime degli stermini nazisti e fascisti. Le scuole, e molte altre istituzioni, celebrano attraverso attività di documentazione, studio e ricerca questa ricorrenza e spesso si ampliano in una "Settimana della Memoria" le iniziative a tal proposito, in quanto moltissimi sono i materiali che si possono sottoporre all'attenzione degli studenti affinché ne ricavino un messaggio di civiltà da trasmettere, a loro volta, alle generazioni future, proprio “…per non dimenticare…”. Anche nella nostra scuola abbiamo celebrato questa ricorrenza con la visione di films, di materiale video, letture ed altro per rendere consapevoli i nostri ragazzi di un percorso di progressiva perdita delle libertà personali imposto dal regime nazista in Germania e fascista in Italia. Infatti, anche se siamo a conoscenza degli orrori dei campi di sterminio, bisogna comunque sapere che prima di ciò sono state emanate leggi che ledevano pesantemente i diritti umani e rendevano LEGALE la persecuzione di cittadini tedeschi ed italiani, solo perché ebrei, o Rom o disabili, o oppositori di regime, ecc. Ecco raccolti alcuni lavori dei nostri allievi. LA PERSECUZIONE DEI CITTADINI EBREI Il 27 gennaio è un giorno molto importante perché è la data dell'abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz. Viene chiamato il "Giorno della Memoria" in quanto si commemorano le vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell'Olocausto e si onorano le persone che a rischio della propria vita hanno protetto i cittadini perseguitati e deportati. Il termine "Olocausto" significa sterminio di moltissimi ebrei (circa sei milioni). I tedeschi ritenevano razze impure gli ebrei, gli zingari, i portatori di handicap mentali o fisici. Nel 1933 Adolfo Hitler, capo del partito nazionalsocialista, salì al potere e nel 1935 vennero emanate le "leggi di Norimberga": * veniva negata agli ebrei la cittadinanza tedesca e questo comportò la perdita di diritti fondamentali come quello del voto; * le libertà personali vennero gravemente limitate impedendo, per esempio, matrimoni di ebrei con non ebrei per "salvaguardare la purezza della razza ariana" * veniva impedito agli ebrei di lavorare per lo stato, di esercitare professioni quali il medico, l'avvoca to, ecc. per questo molti insegnanti, per esempio, furono licenziati solo perché ebrei. Le leggi divennero sempre più discriminanti ed emarginanti fino a che gli ebrei furono costretti a vivere nei "ghetti", quartieri chiusi nei quali peggiorava drammaticamente la loro esistenza a causa della povertà nella quale erano costretti e del progressivo sovraffollamento di questi luoghi. Il passo successivo che il governo nazista fece fu quello di costruire campi di concentramento che ben presto divennero campi di sterminio. Gli ebrei venivano trasferiti ammassati in treni merci e portati a Sobibor, Treblinka, Auschwitz, separati dai propri familiari, costretti a lavorare in condizioni disumane, torturati, uccisi nelle camere a gas. Anche i bambini subivano lo stesso trattamento, spesso ancora peggiore che per gli adulti. Molti morivano per fame o per malattia (come è successo ad Anna Frank ed a sua sorella, poco prima della liberazione). Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche arrivarono ad Auschwitz, aprirono i cancelli e mostrarono al mondo tutto l'orrore di cui erano stati capaci i nazisti. Fortunatamente alcuni prigionieri riuscirono a sopravvivere ed è grazie alle loro testimonianze che abbiamo potuto comprendere in minima parte le loro sofferenze. Dopo la guerra si fecero diversi processi per condannare molti tra i collaboratori di Hitler, ma altri riuscirono a trovare asilo in paesi stranieri. Quanto è accaduto rimane tra gli eventi più crudeli che l'uomo abbia vissuto. Crediamo e speriamo che mantenere vivo questo ricordo possa aiutare noi e le generazioni future a non commettere più questi errori. Valentina Camerlo e Diego Cianfaglia Altri allievi hanno utilizzato lo strumento del "Diario" per raccontare e riflettere su questi avvenimenti, così come fece Anna Frank (finché le fu possibile…) appena tredicenne durante la sua clandestinità nell'appartamento segreto ad Amsterdam. Caro diario, nella settimana dal 24 al 28 gennaio a scuola abbiamo parlato delle persecuzioni degli ebrei perciò farò finta di essere uno di loro, appena stato liberato. "Ancora non posso credere che sono libero dalla fame, dai pidocchi e dalla sporcizia. Libero dall'umiliante divisa a strisce, lurida e logora. Libero dal filo spinato, dalle Gente di Falchera 6 ciminiere fumanti, dalle guardie crudeli, dal lavoro massacrante. Finalmente sono libero di camminare in mezzo alla mia povera città, semidistrutta dalle bombe senza indossare la stella di Davide. Libero di pensare al futuro, finalmente. Non più ammassato, con tanti altri sofferenti, nella baracca del campo di concentramento. Chissà se un giorno riuscirò a liberarmi anche l'anima dalle atrocità vissute. Liberarmi dal numero tatuato sul braccio e dal terrore dei cani che abbaiano. Alan Caro diario, questo è il quarantaseiesimo giorno che mi hanno catturato e rinchiuso in questo campo di concentramento. Anche questa notte non ho dormito molto a causa del freddo e del poco spazio a disposizione. La piccola coperta sudicia non era sufficientemente pesante per potermi riscaldare. Arrivata l’alba un soldato è entrato nel dormitorio, sparando una serie di colpi di mitra in aria per svegliarci. Questo è servito per riunirci all’esterno e poter fare la conta dei prigionieri. Nonostante siano passati quarantasei giorni non riesco ad abituarmi a queste regole. Alla fine della conta i soldati si sono accorti che mancava un prigioniero. Io sapevo benissimo che cosa sarebbe successo dopo, quindi ho incominciato a tremare. I soldati erano molto nervosi e parlavano in tedesco, io non capivo la loro lingua ma immaginavo cosa si dicevano. Ad un certo punto hanno preso dieci persone a caso e le hanno fucilate. Per fortuna anche oggi l’ho scampata!!! Come tutti i giorni, anche oggi ho dovuto scavare la fossa per poter ammucchiare i corpi dei morti e seppellirli. I morsi della fame continuavano nonostante la grande puzza dei cadaveri. Non vedevo l’ora che qualcuno mi portasse qualcosa da mangiare. Detto fatto! “E’ arrivata l’ora del pranzo”. Un pezzo di pane secco, è stato questo il mio pranzo, uguale a tutti gli altri. Ho continuato tutto il giorno a scavare fosse, la mia schiena è a pezzi. Adesso eccomi qui a descrivere un’altra giornata infernale, mi domando quando tutto questo finirà. Ho tanta voglia di tornare a casa con la mia famiglia e i miei amici, in tutto questo mi manca perfino la scuola. Ma ora devo dormire, anche se ho parecchia fame e tantissimo freddo Lionetti Raffaele Per non dimenticare..... Caro diario, ti scrivo perchè oggi a scuola abbiamo parlato della persecuzione degli ebrei e ho bisogno di condividere con qualcuno le mie idee. Tutto d'un tratto la libertà degli ebrei è stata limitata per colpa di alcune leggi emanate dai politici tedeschi. Tutti hanno iniziato ad emarginarli e ad insultarli. Non potevano più lavorare ed andare a scuola! Poi è iniziata la persecuzione: tutti gli ebrei che si trovavano venivano rinchiusi nei ghetti e poi trasportati nei campi di concentramento e sterminati o fatti lavorare duramente. I viaggi era duri. I lavori erano duri. La vita era più che dura. Mi sembra strano che nessun tedesco abbia protestato per quello che stava succedendo sotto i suoi occhi. Forse perchè questo sterminio era stato veloce e silenzioso. Forse perchè non potevano ribellarsi o sarebbero morti anche loro. Unica cosa positiva è che degli uomini, armati di coraggio e determinazione, hanno liberato gli stati occupati ed evitato la morte a tantissime persone. Secondo me la cosa più giusta da fare per evitare queste torture è ricordare. Anche se ricordando si prova dolore. Ricordare! Ora, però, devo proprio andare. Alla prossima lezione (sperando che sia un po' più allegra)! Leonardo De Venezia segue editoriale di Amilcare De Leo tutto, dunque, quel complesso adibito a Centro culturale, che era caro agli abitanti della Falchera e anche originale nella sua struttura “d’avanguardia” propria della fine Anni Sessanta, è ora sotto l’assedio della precarietà strutturale. Ci auguriamo vivamente che la nuova Amministrazione comunale non tralascerà di pensare e di rimediare alla fragilità di questo “pezzetto” di Falchera, che fa parte dei nostri ricordi, della nostra storia. Sarebbe bello e auspicabile che noi (beninteso Gente di Falchera) potessimo sopravvivere ove ci troviamo almeno fino al definitivo trasloco della biblioteca per poi poter occupare, senza colpo ferire, quei locali di P.zza Astengo 6, che ci sembrano ancora in piedi, là dove spuntò la piccola sede originaria della stessa biblioteca, la quale vide la luce il 20 aprile del 1976 e che potremmo anche dividere, perché no, con il nostro, da sempre, Ufficio di stanza: il Comitato Sviluppo Falchera, nonché il Tavolo Sociale. Scusateci, ma questa volta abbiamo chiesto una cosa per noi. CAF-ITALIA Risolve i tuoi problemi di: Mod. 730, Red, Isee, Pensioni, Successioni, Vertenze Sindacali, Servizio Patronato. Via Toce, 23 - Tel. 011-19702369 E mail: [email protected] Gente di Falchera 7 Dal 1972 attenzione verso i giovani atleti P G S CONQUISTA E alla volta dei primi impegni dei piccoli dell’U14M, all’imbocco di quella strada che porta a diventare giocatori, anche la società ha scelto di percorrere una nuova strada. Una filosofia nuova che verrà introdotta gradualmente in tutte le squadre, ma la U14M è la nostra squadra sperimentale, capostipite di un cambiamento importante nell’approccio societario. U14M – L’INIZIO Quando è stato presentato ai genitori, il nuovo progetto sì è lasciato accogliere come un membro della famiglia. Devo riconoscere che Marco e Carla sono capaci di creare quella atmosfera famigliare tipica delle grandi decisioni. Hanno messo i genitori a loro agio, hanno presentato con parole efficaci la nostra società e lo stato attuale, a persone che si trovavano di fronte al primo incontro ufficiale presso di noi. L’atmosfera mi ha particolarmente colpito, perché i genitori ascoltavano una parte della nostra storia, la più recente, e capivano il significato intrinseco di quelle parole assorbendone l’essenza. A questo punto è stata presentata la nuova filosofia, il nostro nuovo modo di cominciare l’attività sportiva. A parte questo, i piccoli stanno per incominciare il loro cammino da giocatori, come già detto. Il primo passo sarà la partecipazione al campionato PGS nella categoria Propaganda, al fianco delle bimbe guidate da Roberto. Infatti in questo tipo di campionato è previsto l’utilizzo di maschi. Massimo 4 a referto, massimo 2 contemporaneamente in campo; lo sviluppo fisico non è ancora in grado di selezionare con precisione le caratteristiche proprie del genere a cui si appartiene, per cui esiste la possibilità di gioco misto. Anche dopo i 18 anni si può partecipare ad un campionato Misto, ma questa è un’altra scelta. I più piccoli parteciperanno anche alle tappe minivolley della FIPAV, mentre più avanti parteciperemo con tutti al campionato Libertas, utile all’approccio di nuove squadre. So che avete una domanda che vi frulla per la testa… ma quale è la nuova filosofia? Lo scoprirete il mese prossimo. Forse. Oppure venite a conoscere la U14M, magari lo scoprirete da voi! Oggi: lo sport in Falchera per tutti rie sufficiente a giocarmi una finale. La 2DF non se la cava male, alcuni inciampi, ma poi anche le giovani inserite quest’anno stanno iniziando a dare il loro contributo. Il “derby” con il Reba che si giocherà a breve potrebbe essere un importante giro di boa. La U16F zoppica un po’, ma i cambiamenti di modulo hanno sempre questo effetto e sono sicuro che la seconda metà dell’anno sarà ricca di soddisfazioni. La U16M ha finito in modo turbolento, più lento che turbo in realtà, il campionato regolare UISP. Ora siamo in attesa di capire cosa può esserci in una categoria difficile come questa. La Propaganda ha avuto uno sprint nelle ultime uscite, segno che pian piano iniziano a tirare fuori le loro capacità e, soprattutto, ciò che hanno imparato in palestra. Luigi Fabio Varesano Laboratorio di Quartiere Falchera AVVISO FONDO SOCIALE MOROSITA’ INCOLPEVOLE ANNO 2010 Lo sportello Fondo Morosità sara attivato indicativamente dal 7 Febbraio al 14 Marzo presso l’ A.S.L. in via degli Abeti 16. Modulistica e aiuto compilazione. Per info. 011-443.26.21 - Fax 011-443.2622 E-mail: [email protected] S p o r t e l l o A . T. C . in via degli Abeti 16 Tutti i Martedì dalle ore 10,30 - 12,30 S p o r t e l l o A . T. C . I RISULTATI Le altre squadre proseguono indomite il loro percorso nei campionati specifici. Con vittorie e sconfitte. Preferisco le vittorie e, pur se qualcuno ci ripete che le sconfitte aiutano a crescere, preferisco avere un numero di vitto- in via S. Benigno 22 al 1° e al 3° Giovedì di ogni mese dalle ore 10,30 - 12,30 VENDO IN FALCHERA “Comitato Sviluppo Falchera” Piazza Giovanni Astengo 10 presso Biblioteca Civica Falchera Tel. 011-443.26.21 / Fax 011-443.26.22 E mail: [email protected] Per urgenza trasferimento vendo alloggio completamente ristrutturato, 4 camere, cameretta, doppi servizi, cucina abitabile, balconi e box, riscaldamento autonomo, ascensore. VERO AFFARE. E 139.000 trattabili. Tel. 011-9566306 Gente di Falchera 8 I lettori scrivono AVVISO PER CHI SCRIVE. FOTOVOLTAICO “Gente di Falchera” pubblica opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non dovranno superare le 40 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a discrezione della redazione. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente; su richiesta, potranno essere pubblicate con uno pseudonimo. Quelle anonime non saranno prese Attenti alle truffe Chi ha un tetto al sole e pensasse di produrre in proprio, con dei pannelli fotovoltaici l'Energia Elettrica sappia che per ammortizzare il costo di un impianto da 3 kw, qui al Nord, ci vogliono almeno 15 anni se è fortunato. Attenti dunque a Internet e alle varie Ditte che vi promettono che bastano 8 anni, grazie all'incentivo ventennale di circa 0,4 Euro per kW del G S E più 0,15 sulla bolletta che non dovrete più pagare: infatti se è vero l'incentivo ventennale del G S E (con contratto "Scambio sul posto"), è invece falso l'ulteriore guadagno di 0,15 perché la Bolletta continuerete a pagarla; il G S E, annualmente, riconosce unicamente un’eventuale eccedenza di energia ma ad un prezzo base assai inferiore. Ancor peggio vi capiterà se scegliete di farvi finanziare (vi diranno "Impianto a costo zero") perché la Banca, non essendo un'opera di beneficenza, farà in modo che il Mutuo superi i Ricavi così da mandare l'Ammortamento a più di 19 anni, quando comincerà ad affacciarsi il problema della demolizione. Per essere breve, ho dovuto necessariamente omettere i conteggi di Ammortamento e omettere tante altre considerazioni tecniche sull'Affidabilità, nel tempo, del Fotovoltaico; auspico comunque più semplicità e trasparenza da parte del G S E e soprattutto forti multe alle ditte che diffondono false notizie. Tanti Auguri. in considerazione: saranno cestinate!! SPORTELLO BANCO POSTA Ho già fatto presente al Direttore dell’ufficio Postale della Falchera, ma voglio segnalarlo anche al vostro giornale l’'anomalia dello sportello Banco Posta (Torino 51). E’ esposto contro luce e sul diplay non si riesce a vedere bene quello che uno digita, con il rischio, in caso di errore di digitazione, che il bancomat venga trattenuto. Inoltre sarebbe opportuno valutare la posizione del banco Posta, che trovandosi vicino alla strada può diventare pericoloso per eventuali scippi durante i prelievi. Ma se ci fosse una cabina si potrebbero evitare molti inconvenienti e la gente si sentirebbe più sicura. Fiducioso che il problema si possa risolvere, ringrazio. Bonalberti Giovanni Come riceviamo pubblichiamo. Spettabile redazione Segnalo un’episodio vergognoso che è accaduto ieri pomeriggio, all’altezza della scuola Media L. da Vinci. Una mia vicina di 60 anni camminava per i fatti suoi ed è stata minacciata di morte perché non le ha dato una sigaretta a dei Rom, oltre che a dirle parolacce e quant’altro. Falchera che cosa è diventata? Li vogliamo mandare via questa gente o giriamo tutti armati? Distinti saluti. Lettera firmata Tatuaggi artistici personalizzati su richiesta Trucco semipermanente NOVITA’ Piercing eseguito da personale altamente professionale e qualificato - Attrezzature sterili monouso a normative CE C.SO VERCELLI, 360 TORINO TEL. 3494396872 CHIUSO DOMENICA E LUNEDÌ Mario Mèmore IN BREVE dalla Provincia A cura di Ricciardetto • L’11febbraio scorso è stata inaugurata la nuova tangenziale che collega la Reggia di Venaria con Borgaro in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. E’ venuta a costare 77.000.000 euro. Presenti il presidente della Provincia Saitta e il presidente della Regione Cota. • S. Mauro. Alle 11 di venerdì 18 febbraio in p.zza Mochino lato Ponte Vecchio sul Po, l’Amministrazione comunale ha inaugurato due nuovi distributori: uno di acqua naturale e refrigerata garantita da SMAT, l’altra del latte crudo fornito dalla Cascina Progresso di Volpiano. • Caselle. Il sindaco scrive al prefetto. Lo sfogo di Marsaglia contro l’ipotesi del pedaggio sulla Torino-Caselle dal 1° maggio p.v. Le automobili, per non pagare il pedaggio, si riverserebbero tutte sulle strade comunali di Caselle. Un vero caos. Gente di Falchera 9 L’angolo della poesia LA PRIMAVERA a cura di Mario Alba TESTAMENTO La sento bisbigliare fiduciosa nell’aria. La sento arrivare. Il mio cuore batte più forte: la primavera è già sopra il sentiero. Arriva all’improvviso con scoppi di splendore, in un mantello ricamato di ogni colore. Sono colori che danno speranza e vita e mi riempiono il cuore di una calda valuta: la valuta dell’amicizia e della bella stagione e un sole fa maturare fragole e mirtilli (aspettando il solleone!) Vartiainen Sai Ida IL VOLO Leggère e lente brezze delle sere sfumano gli alberi sul cielo raccolgono pensieri al di qua dell’orizzonte. A cercare me stesso spingo la solitudine mi incontro a tratti su terre insperate. Raccontarsi è volare oltre il limite non c’è altro che il volo. Si ritorna a sera stanchi ma migliori. Lascio i capelli bianchi ai figli. Lascio le ansie e le paure al vento. Lascio il profumo dell'erba recisa ai figli. Lascio le guerre e le atrocità alla storia. Lascio una notte stellata ai figli. Lascio lo scroscio dell'onda al mare. A te moglie mia lascio ciò che mi è più caro: l'amore per i figli, il ricordo di una vita vissuta tenendoci per mano. Ti lascio ogni stella che è in cielo e illumina il tetto perenne che copre l'inferocito mio pensiero e ti lascio una poesia al giorno perché tu sappia chi sono stato o quello che avrei voluto essere Renato Cavagnero SICUREZZA L'erba verde ossigenata dà risalto alla natura, che si vede rianimata e si dona più sicura. Così il bimbo gioca e ride; tutto è bello ciò che tocca e la mamma gli sorride, poi lo prende e se lo cocca. All'ovile torna il gregge, ben pasciuto e promettente; il pastore già sorregge agnellino in lui fidente. Laggiù, al piano, il grano miete l'agricoltore operoso. Salute riceve e quiete del suo campo rigoglioso. Fabrizio Rosi SOGNI Appoggio la testa sul cuscino E vago, vago nei Pensieri miei Dove presente tu sei Balliamo, giochiamo E alla fine ci ritroviamo Abbracciati l’uno all’altra Raccontandoci i nostri segreti Ma improvvisamente mi sveglio E ciò che rimane È la dolce lacrima Che ricorda il tuo pensiero. Rossato Francesco STASERA Stasera c'è pace in me la pace che entra dolce e intensa. Il gattino accarezza la luce e guarda il mondo stupito: io mi sento lontana, nel cielo. Un grillo canta e la notte arriva. Es. Safiani Gente di Falchera 10 Lina Sorrentino Tumore al seno VINCONO GLI “ITALIAN DOCTORS” Il dogma della mastectomia (asportazione totale della mammella), che si poneva l’obiettivo di salvare la vita della paziente, era stato superato dalla nuova tecnica della quadrantectomia (asportazione di una parte, un quadrante, della mammella) che non solo salvava la vita, ma ne preservava anche qualità. Il risultato, spiegava l’articolo, era dovuto agli «italian doctors» che avevano appena pubblicato sul New England Journal of Medicine gli esiti di uno studio clinico durato sette anni e realizzato a Milano. Sono felice di avere fortemente voluto quello studio e di aver firmato quella pubblicazione scientifica, perché cambiando la direzione del trattamento del tumore del seno, ha cambiato la vita delle donne. Poi abbiamo capito all’Istituto Europeo di Oncologia che potevamo spingerci più in là nella protezione dell’integrità del corpo della donna e, oltre alla mammella ci siamo chiesti se potevamo salvare l’ascella, evitando ove possibile l’intervento di rimozione dei suoi linfonodi. Così abbiamo messo a punto la tecnica del linfonodo sentinella, vale dire quel linfonodo che è in grado di darci indicazioni sullo stato di tutti gli altri. Se è sano, l’ascella è sana, se è malato, l’ascella è malata. Abbiamo iniziato a effettuare gli interventi all’ascella solo in caso di linfonodo sentinella malato, risparmiando così operazioni non necessarie alle nostre pazienti, e evitando di privarle di una parte preziosa della loro difesa immunitaria. La notizia americana ci incoraggia e rafforza i nostri capisaldi, andando ancora oltre nella strategia della conservazione: la rimozione dei linfonodi dell’ascella, anche se malati, non deve necessariamente essere effettuato, per certi specifici tipi di tumori (pari al 20% circa di tutti i casi) perché non porta vantaggi nella cura. Si profila sempre più chiaramente quindi il tramonto del concetto stesso di dogma in medicina. La cura si fa personalizzata e già siamo molto vicini a poter offrire ad ogni donna con tumore del seno un percorso di cura individuale. E per far crollare i dogmi, l’abbiamo detto, contiamo molto sulla forza delle donne. da La Stampa dell’11/2/2011 Umberto Veronesi IL PENSIERO SI FA VOCE Esprimiamo il nostro vivo disappunto per quanto è successo a Lucento, in occasione della commemorazione del massacro avvenuto nelle foibe. I vandali, come ha detto giustamente qualcuno, non solo sono da condannare ma non conoscono la storia. Siamo vicini a tutti gli Istriani, in modo particolare agli amici della Falchera. la redazione Studio Falchera S.a.s. Corso Vercelli, 425 Telefono 011/2243773 Propone nella zona di Barriera di Milano / Falchera / Villaretto VIA RIBORDONE: stabile anni '60 con ascensore, BILOCALE composto da ingresso, tinello con cucinino, camera da letto e bagno. Euro: 94.000,00 VIA CAVAGNOLO: in palazzina con posto auto, TRILOCALE composto ingresso, tinello, cucinino, due camere e bagno. Euro: 115.000,00 CORSO GIULIO CESARE: in stabile con ascensore, piano alto luminoso, TRILOCALE composto da ingresso, cucina, due camere e bagno. Euro: 135.000,00 VILLARETTO: in stabile recente BILOCALE composto da ingresso, cucina, camera, bagno. Panoramico. Euro: 94.000,00 FALCHERA VECCHIA: Via dei Platani, TRILOCALE con doppia esposizione e cantina. Euro: 119.000,00 FALCHERA VECCHIA: Via dei Pioppi, ultimo piano, ingresso, cucina, tre camere, bagno. Euro: 125.000,00 FALCHERA VECCHIA: Via dei Gelsi, ingresso, sala, cucina, due camere, doppi servizi. Euro: 139.000,00 FALCHERA VECCHIA: Viale Falchera, ultimo piano, ampia metratura, ingresso, tinello, cucinino, sala, quattro camere e bagno. Euro: 160.000,00 FALCHERA NUOVA: AMPIE METRATURE CON DOPPI SERVIZI E BOX AUTO A PARTIRE DA 120.000,00 EURO Gente di Falchera 11 Ricordi dietro le quinte Uomini di legno sotto il "ponte" L'avanzare dell'età porta con sé strani "cambiamenti" nella nostra vita. Viene ridotta - e non di poco - la velocità dei riflessi e dei movimenti, le forze, dopo tanti anni di convivenza, si comportano come certi mariti (o mogli) che dopo 30 anni di matrimonio se ne vanno per cercare lidi giovanili: gli acciacchi, ad un certo punto, sfondano la porta ed entrano prepotentemente nelle varie parti del nostro corpo. E la memoria? Meno male che ci sono le agende benedette perché, così, almeno, man mano che le cose devono essere fatte sono scritte li, nero su bianco, giorno per giorno (quasi ora per ora). Però…accade un fatto strano, ma, per me, bellissimo. Affiorano, come piccoli flash fotografici, nomi, cose, facce, persone, avvenimenti, gioie infinite (non cito in questo elenco i dolori perché, purtroppo, quelli non ti abbandonano mai, sono diventati parte della tua mente, del tuo cuore). E così, scorrendo velocemente le innumerevoli pagine dedicate agli spettacoli, la mia attenzione si è fermata di colpo sul "teatro di figura": Burattini e Marionette. E altrettanto di colpo mi è arrivato il ricordo addirittura "visivo" di un breve ma indimenticabile periodo della mia vita in cui ho avuto a che fare con queste piccole - ma grandi - creature di legno che tanto fascino esercitavano sui bambini, ma - credetemi sulla parola - anche sugli adulti. Plaudo con entusiasmo a chi tiene ancora in vita questa ARTE così ingiustamente trascurata e non considerata. A Torino, per fortuna, "vivono" ancora le Marionette e i Burattini di Augusto Grilli (docente UNITRE del Corso in questione, con Andreina Levi), e le Marionette del Teatro di via Santa Teresa, ereditate dalla famosa famiglia dei Lupi (8 generazioni per l'esattezza) ora trasferito al Teatro Giulia di Barolo, piazza Santa Giulia, 2/bis. Ed è proprio per caso, ma per fortuna. che negli Anni Settanta, sono entrate nella Compagnia di Luigi Lupi (sesto) per fare un favore ad una amica attrice e marionettista che aveva bisogno di un periodo libero. Entravo come sua sostituta per i pomeriggi di sabato e domenica. Luigi Lupi, magnifico e magico marionettista sapeva che lavoravo in teatro e quando mi presentai, mi precisò: "Lei Peruviana 35enne con auto e patente offresi per assistenza anziani, anche servizio serale. Tel. 011-7651324 - 3278155753 presterà la voce al limite muoverà qualche animaletto e, se occorre, cambierà i dischi della colonna" Con lui, in quel mondo magico e affascinante, c'erano il figlio Gigi, bravissimo scenografo e fulmineo tecnico di palcoscenico; il piccolo Franco, figlio di Gigi e nipote d'arte, con un'aria seria e molto professionale che mi dava un po' di soggezione, e tre o quattro attori della Compagnia. E così, con grande emozione, sono salita sul "ponte": E' quasi incredibile che in quello spazio così esiguo, a circa tre metri di altezza, agiscano delle persone che muovono i fili della marionetta e leggono su un unico copione situato al centro, e, ancora più incredibile, che nessuno si intralci nel lavoro. Con grande tenerezza ricordo quel grosso copione un po' ingiallito, scritto a mano, a penna, con inchiostro nero e una calligrafia da manuale, e le battute innocenti e spiritose, a volte enfatiche e a volte stupendamente sgrammaticate ("scesimo le scale"). E in tutte le storie conosciute da sempre: CAPPUCCETTO ROSSO, BIANCANEVE, IL GATTO CON GLI STIVALI, c'era sempre l'infiltrazione del personaggio fisso, d'obbligo: GIANDUJA, interpretato dal vecchio Lupi, con il suo dialetto piemontese e con le mani fatate nei movimenti. Proprio lui, una volta, scendendo velocemente dal ponte alla fine del primo tempo, mise un piede in fallo e cadde rovinosamente a terra picchiando la testa. Lievemente stordito, si rialzò e mi indicò col dito una bottiglietta di acqua distillata che stava in una mensolina. Gliela porsi e lui, afferrandola al volo, si verso il contenuto sulla ferita che sanguinava, dicendo a tutti noi che lo guardavamo con occhi sgranati dallo stupore: "Se va bene per la batteria dell'automobile, va bene anche per la mia". E svelto come un gatto, schizzò sul ponte per il secondo tempo. Francesca Portonero Nuovo sportello per la CONSULENZA LEGALE Dal mese di Novembre è a disposizione dei cittadini un nuovo servizio di consulenza legale tenuto dall’avvocato Michele Ianniello. Tutti i Mercoledì dalle ore 15 alle 16, in Piazza G. Astengo 10. E’ obbligatoria la prenotazione al n° 011-44.32.621 Gente di Falchera 12 C’è sempre da imparare Il 21 maggio 2011 si celebra la Giornata dell’educazione dell’adulto. Qualcuno può anche arricciare il naso… ma occorre riflettere prima di protestare: non è affatto vero che l’educazione è fatta per i bambini. Non si finisce mai di educarsi. come mai si finisce d’imparare. Tutti abbiamo bisogno di imparare. Chi non vuol cambiare, non migliora la vita. Crea futuro solo colui che ogni giorno ammette di sbagliare. Alcune giornate mondiali appaiono come ovvie. Ma non per tutti. È capitato, tra i tanti casi, con l’olocausto, l’islam, il terrorismo, l’eutanasia, il razzismo, ecc. Per ricordare l’eliminazione di sei milioni di Ebrei è stato istituito il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, data in cui le truppe sovietiche entrarono nel lager di Auschwitz. Non tutti sono d’accordo, perché anche la Russia stalinista ebbe i suoi lager e in quel periodo altri gruppi, oltre gli ebrei, come i rom, i cristiani, gli omosessuali, i testimoni di Geova, furono sterminati. È’ stata proposta un’altra data in ricordo di tutte le vittime, quelle di Stazzema e delle foibe istriane; quelle della Risiera di San Sabba a Trieste e delle Fosse Ardeatine a Roma. Una giornata che non appare ovvia è anche quella che si è celebrata. Eppure non siamo fuori tema, come può sembrare. Tutt’altro. Ed ecco il perché: se anche un evento storico come l’Olocausto non ha il medesimo senso per tutti, allora è necessaria per i giovani, ma anche per gli adulti, una nuova educazione il dibattito diventa scottante, perché ne è coinvolto il concetto stesso di “adulto”. Egli è una persona in continua verifica delle proprie convinzioni. Infatti, l’educazione non finisce mai. “Finisci di imparare il giorno dopo che sei morto”, scherzava un professore. Non aveva torto: uno che crede di sapere tutto è morto. E chi è convinto di non sbagliare mai, sbaglia sempre, chi crede di azzeccarle tutte non ne azzecca una. Si comincia a capire che il mondo andrà avanti su una possibile difficile via giusta, solo se guidato da intelligenze umili e critiche. Il 21 maggio vuole proporre a tutti, nessuno escluso, di cominciare a camminare in questa direzione... I casi ci sono, non pochi, ma ci vogliono occhi nuovi per vederli. Il Comune di Villafranca Sicula (Agrigento) sta sperimentando un programma che crea sinestesia tra interventi diversificati: approccio a tecniche artigianali, edilizie, culinarie del passato; incontri di studio, escursioni nel territorio e tesi di laurea per studenti; presenza di 25 partner europei con analoghi progetti, e quadrangolare di pallavolo; 5 generi musicali in una serata, in TV internazionale. Si parla del nuovo “cittadino europeo”: sarà il vero adulto, di cui il mondo ha bisogno? Benvenuti nel decennio dell'intelligenza Lo scorso anno abbiamo iniziato una serie di conversazioni su come rendere il nostro pianeta più intelligente. A un anno di distanza possiamo già vedere i primi segnali di questa nuova realtà. Sistemi intelligenti stanno creando nuovo valore per aziende, enti e istituzioni in tutto il mondo. Nei Paesi industrializzati e nelle nazioni in via di sviluppo. L'intelligenza viene infusa all'interno dei sistemi e dei processi che fanno funzionare il mondo. Dalle auto agli elettrodomestici, dalle autostrade alle reti elettriche, dagli abiti fino ai sistemi integrati con la natura come l'agricoltura o le reti idriche. Oggi non solo i computer, ma praticamente ogni cosa può incorporare tecnologia, essere interconnessa e dotata di intelligenza operativa. Bilioni di dispositivi digitali, collegati attraverso Internet, stanno producendo un oceano di dati. E queste informazioni possono essere trasformate in intelligenza operativa, grazie a capacità di calcolo e strumenti di analisi con cui possiamo dar loro nuovi significati. Dallo studio di 439 città è risultato che quelle che hanno introdotto sistemi per il controllo del traffico hanno ridotto la media dei ritardi sui mezzi di trasporto di oltre 700.000 ore annue. Otto grandi centri ospedalieri e 470 case di cura hanno migliorato i risultati clinici e l'efficienza operativa del 10% fornendo l'accesso diretto alle informazioni a medici e responsabili delle terapie. Le principali catene di distribuzione hanno ridotto fino al 30% i costi per la supply chain e aumentato le vendite del 10%. Con modelli matematici sofisticati, oggi possiamo iniziare a prevedere i cambiamenti all'interno dei nostri sistemi. E prendere le misure necessarie. New York ha un sistema intelligente per combattere i crimini. A Galway la rete di distribuzione dell'acqua è intelligente. Reti elettriche intelligenti forniscono energia a Copenhagen. Durante lo scorso anno abbiamo appreso tanto su cosa ci vuole per costruire un pianeta più intelligente. E abbiamo capito anche che farlo crea nuove priorità, come la protezione della privacy o la sicurezza delle infrastrutture vitali. Il fatto che pubbliche amministrazioni, istituzioni e grandi aziende in tutto il mondo stiano facendo propria questa sfida è già un'ottima notizia. Soprattutto perché hanno preso coscienza che non possiamo lasciarci sfuggire questo momento. Dobbiamo farlo ora. E farlo tutti insieme, Il decennio dell'intelligenza è già iniziato. Costruiamo insieme un pianeta più intelligente. Severino Cagnin Gente di Falchera 13 Scopri come su ibm.com/smarterplanet/it Il Potere Correttivo della Verità La società attuale fa quasi un elogio della bugia; ottenere consensi e raggiungere i propri obiettivi sono le priorità e vengono anzi sempre più ammirate e perfezionate le strategie per eludere la verità a proprio favore. Ci sono due modi per distorcere la verità: la bugia e l'omissione. Un esempio di strategia per omettere una verità: quando un politico in un talk show televisivo deve rispondere ad una domanda scomoda, attacca magari una parola contenuta nella frase della domanda di modo da spostare tutta l'attenzione su essa e far dimenticare agli spettatori il contenuto della domanda. Questi meccanismi non sono privi di conseguenze psicologiche sia per chi le bugie le dice, sia per chi le subisce.Tutti noi abbiamo un bisogno innato di mantenere una certa coerenza tra le nostre credenze e la realtà esterna; chi mente mette in atto entro se stesso dei micro conflitti poiché ciò che noi sappiamo non coincide più con la verità oggettiva. Ovviamente poi ci sono bugie di diversa portata: è ben diverso sostenere il peso di avere rubato la marmellata, di avere tradito la propria compagna o di avere ucciso qualcuno. Il fatto è che in una società dove è normale mentire, anche per piccole questioni, i micro conflitti si sommano tra di loro finchè si crea una confusione su quale sia effettivamente la realtà oggettiva e il proprio mondo interno. Esempio: se io dico una piccola bugia sono in grado tranquillamente di mantenere una certa coerenza tra me e la realtà perché so che coincide tutto tranne quella piccola questione su cui volutamente ho mentito. Ma se poi per rendere credibile la mia bugia devo creare altre bugie a sostegno della prima, ciò porta ad un circolo vizioso. Se poi la mia diventa un'abitudine, alla lunga diventerà sempre più difficile mantenere una coerenza tra le mia realtà interna e quella esterna. Il rapporto tra due persone viene messo a dura prova poiché una bugia crea una tensione psicologica tra le due parti. Il mentitore non può completamente lasciarsi andare con l'altra persona perché deve mantenere sempre una certa accortezza per non farsi scappare la verità e l'altra persona sente questa distanza e ne soffre. Il rapporto viene inevitabilmente rovinato. La psicoterapia è fondamentalmente un modo per trovare la coerenza interna. Che può essere la coerenza interna ad un individuo o tra i membri di una famiglia o di un gruppo in generale. Capita ad esempio che all'interno di una famiglia ci siano dei tabù riguardo a qualche evento traumatico o un lutto non elaborato. Questa omissione di tutti i membri della famiglia crea una tensione familiare che va a ricadere sul membro più debole che svilupperà un disagio mentale o un disturbo psicosomatico. È un modo con cui il malato si fa portavoce della sofferenza di tutta la famiglia. I familiari ovviamente non capiranno tutto ciò, lo porteranno da un dottore sostenendo che il problema è lui, ma in quel caso è tutta la famiglia che va curata. Le tensioni vanno sciolte, la verità deve emergere e i membri dovranno esprimere tutta la sofferenza accumulata nel tempo. Anche dentro di noi, qualunque cosa abbiamo rimosso dalla nostra coscienza e pensiamo non ci riguardi più, sta invece da qualche parte della nostra psiche e se non può esprimersi in pensieri e in parole, si esprimerà tramite una malattia organica o un disagio mentale che non riusciamo a spiegarci. Siate sinceri. Massimiliano Irenze Ragazze da marito Un tempo, quando la famiglia era un nucleo numeroso e allargato, avere figlie da maritare, rappresentava un problema non indifferente; c’era da preparare il corredo e vestire bene per fare bella figura. Le ragazze difficilmente avevano un lavoro, che sacrificio quindi per la famiglia, specialmente quando le figlie erano... più di una! In una società maschilista era l’uomo che sceglieva, le ragazze dovevano solo aspettare e inventare trucchi e sotterfugi per apparire belle e farsi notare. Guai se fossero rimaste zitelle, che ne sarebbe stato di loro? Il problema non era soltanto delle classi meno abbienti, ma anche di quelle benestanti e nobili. Perfino le famiglie regnanti con nidiate di figlie femmine avevano serie difficoltà; per quelle che non riuscivano ad accasare con altrettanti rampolli regnanti, restava il convento. Autori di cinema, letteratura e teatro, ispirandosi a questa fascia di umanità, hanno tratto dei capolavori. Alessandro Manzoni nella sua più famosa opera “I Promessi Sposi” ci porta a conoscenza di una tragica storia: la Monaca di Monza, vittima della crudeltà del padre che obbliga la figlia a scegliere il convento. Nel folclore paesano rurale, proverbi e canzonette ormai in disuso, riemergono talvolta durante le feste e sagre, hanno per tema le ragazze in cerca di marito. Gente di Falchera 14 Lidia Gentili Sosteniamo il Giornale del Nostro Quartiere!! 8 Marzo festa della Donna Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia. Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica. Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagoniste le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto. Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa, le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna, ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza. Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare questa data, è andato in massima parte perduto il vero significato della festa della donna, perché la grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli invertiti. Sindacato Pensionati Italiani TORINO / Quartiere Falchera Via Tanaro n. 33 - Telefono: 011/262.43.50 Lo Spi-Cgil di “Falchera” vuole ricordare ai propri iscritti e a tutti i cittadini gli orari e le prestazioni dei servizi che si effettuano nella nostra sede: ORARI: da lunedì a venerdì, dalle ore 09.00 alle 11.30 e dalle ore 15.00 alle 17.30 Negli uffici di questa sede sono garantiti educazione, competenza e professionalità. Servizi Previdenziali PATRONATO INCA - Pensioni Anzianità / Vecchiaia e Reversibilità (Inps - Inpdap - Enpals - Ipost - Enasarco) - Inabilità Inps e Invalidità Civili - Estratti Contributivi - Ricostituzioni Pensionistiche - Supplementi - Accrediti periodo militare - Accrediti Contributi Maternità Questi si effettuano nei giorni della settimana Martedì dalle 15.00 alle 17.30 Mercoledì dalle 09.00 alle 11.30 Società dei Servizi Fiscali “Attiva/Cgil” - Compilazione in Sede, informazioni e controllo di: Mod 730 - Mod. Ici - Mod. Red - Isee CONTROLLO BUSTE-PAGA Informazioni e relativi indirizzi delle nostre sedi cittadine per quanto riguarda: - Informazioni sportello dei diritti dell’ammalato - Informazione per assunzione e retribuzione di badanti e colf. - Conpilazione moduli vari delle socirtà di erogazione gas ed energia elettrica - Successioni - Consultorio Giuridico - Consulenze Legali e Notarili (Inform. e indirizzi) Lo Spi-Cgil mette a disposizione dei cittadini tutta l’esperienza maturata in tanti anni di attività. Erborista ed Insegnante di Yoga IMPARTISCE CORSI DI YOGA * * * * * per adulti e anziani per preparazione al parto per bambini Corso di erboristeria Corso sui fiori di Bach e fiori californiani Tel. 011 - 2625426 - Cell. 339 - 1886120 SEDE via delle Robinie 4 - Torino Gente di Falchera 15 Per chi ama il teatro a cura di Vittorio Leode Questo mese segnaliamo Cavallerizza reale Via Verdi 9 Torino Tel. 011-8390006 8-13 marzo 2011 "Ciao maschio" di Valeria Parrella, regia Raffaele Di Florio Partitura per attrice, ma anche monologo a più voci, quelle degli uomini privi di corpo ma che troneggiano nella mente della protagonista. Una donna sola, chiusa in uno spazio asettico come quello di una camera di rianimazione, un non-luogo dove fare i conti con se stessi e che ha il sapore di un finale di partita. Limone Fonderie Via Pastrengo 88- Moncalieri (TO) Tel. 011-6059709 8- 13 marzo 2011 "Precarie età" di Maurizio Donadoni, regia Cristina Pezzoli Storie di donne scritte da un uomo di grande sensibilità. "Precarie età" è una commedia in due atti appunto di Maurizio Donadoni. Le due protagoniste dai cognomi evocativi, Marina Battaglia e Silvana Nobile, perdono lavoro e mariti. Gli eventi della quotidianità fanno cambiare in fretta e lasciano intravedere le cose in maniera del tutto differente e poco tempo prima impensabile. Carignano P.zza Carignano 6-Torino Tel.011-547048 8-20 marzo 2011 "Le bugie con le gambe lunghe" di Eduardo de Filippo diretto e interpretato da Luca de Filippo Libero Incoronato è un uomo semplice, un uomo davvero "insignificante", che passa quasi inosservato. Intorno a lui però si snodano squallide menzogne, a cui Libero cerca di opporsi con una lucida etica, naturale per lui, fino a quando, piegato, sceglie di adeguarsi alla regola generale, amplificandola fino al paradosso. Limone Fonderie 29 marzo- 3 aprile 2011 "Crociate" Liberamente ispirato a "Nathan il saggio" di G.E. Lessing Testo e regia di Gabriele Vacis Capolavoro del Lessing, "Nathan il saggio",scritto nel 1778-1779, dà voce all'insofferenza per il fanatismo religioso. "Crociate" intreccia voci lontane e offre molteplici spunti di riflessione sulla necessità di elaborare percorsi di pace e di reciproca tolleranza, per superare le diffidenze e favorire una reale integrazione tra le culture e le genti. E ora più vicino a noi sempre per chi ama il teatro e anche il cinema: Teatro Monterosa Via Brandizzo 65-Torino Tel. 0112304153 "Ma non è una cosa seria" due atti di Luigi Pirandello/Compagnia "Affetti Collaterali" ingresso 4 euro giovedì 10 marzo 2011ore 15,30 Rassegna cinematografica: "8 marzo 2011" In occasione della "festa della donna" la 6° Circoscrizione, in collaborazione con il cinema Monterosa, propone una piccola rassegna di film con tematiche legate al mondo femminile. Ingresso gratuito. 16 e 23 marzo 2011, ore 15,30 L’assedio di Canelli di Toni Barilla L’ assedio di Canelli , avvenuto nell’ anno 1613 prende il via da un fatto storico ben documentato che si inquadra nell’ambito delle guerre per la successione del Ducato di Monferrato (1613-1617). Nel 1612 moriva Francesco Gonzaga, duca di Mantova che aveva diritti sul Monferrato. Alla sua morte si aprirono innumerevoli controversie per la successione. Carlo Emanuele I, duca di Savoia (che era il nonno dell’unica figlia del defunto Duca), per difendere i secolari interessi che casa Savoia aveva sul Monferrato, decise di risolvere le controversie con le armi. Si diede inizio a quella che fu definita la guerra per la successione del Ducato di Monferrato. Canelli, posta sul confine tra Savoia e Monferrato, interamente fortificata, fu teatro di innumerevoli combattimenti e subì numerosi attacchi. Nel giugno del 1613, approfittando della mancanza di soldati dalle fortificazioni Canellesi, Carlo Gonzaga, duca di Nevers con un reggimento di cavalleria, uno di fanteria e con diversi cannoni, attraversò il fiume Belbo e pose l’assedio alla città. Le truppe monferrine tentarono in più modi di entrare in Canelli, ma la piccola guarnigione rimasta fu aiutata in modo determinante dalla popolazione che, con non pochi sacrifici riuscì a resistere a tutti gli attacchi e a reagire in modo decisivo. I nemici furono costretti a ritirarsi. Il Duca di Savoia per ringraziamento e per premiare gli uomini e le donne di Canelli del loro comportamento li esentò per trent’anni, con apposito decreto, dal pagamento delle tasse. SPORTELLO VIGILI di PROSSIMITA’ Da venerdì 12 marzo 2010 si segnala la variazione di orario dello sportello dei Vigili di Prossimità, che riceveranno i cittadini dalle ore 10 alle ore 12 di ogni venerdì. I Vigili di Prossimità, in questo orario, sono a disposizione dei cittadini per dare informazioni e raccogliere segnalazioni riguardanti il territorio. Gente di Falchera 16 La narrativa Dal libro di marcia di Mowgli, scout nel 1957. Piano Margi. La strada verso “Antenna a mare” era dura e impervia. Il monte si ergeva fino ai 1.100 metri di altitudine. Noi procedevamo in fila indiana, lentamente, appesantiti dagli zaini. Dopo un certo tempo giungemmo all’osservatorio meteorologico, dove ci fermammo per salutare i nostri amici dell’aeronautica militare che svolgevano il loro servizio e per fare loro un po’ di compagnia. Normalmente il “viaggio di prima classe” si svolgeva in solitaria, ma vista la difficoltà del percorso, noi eravamo in due scouts. Dopo un anno di noviziato, gli scouts che hanno fatto la “Promessa”, si cimentano in questa prova per mettere in atto tutto ciò che hanno appreso sulla tecnica scout, riguardo all’orientamento con la bussola millesimale, la marcia all’Azimut, la costruzione di una mappa con il metodo delle “Tavolette Pretoriane”, il riconoscimento delle piante e degli animali, le loro orme e tracce, la conoscenza dei nodi e delle legature, l’allestimento di vari tipi di fuochi per cuocere le vivande, il montaggio di una tenda o di un rifugio di fortuna, la conoscenza dei primi rudimenti di pronto soccorso, l’invio di messaggi a mezzo di bandiere semaforiche o con l’alfabeto Morse ecc. Con questo Hike (Viaggio) conseguono il brevetto di “Scout di Prima Classe”. Lo “Scoutismo” (Scouting), fu fondato da un generale inglese di nome Sir Robert Stephenson Smyth Lord Baden Powell of Gilwell, chiamato Baden Pawell dagli scouts o semplicemente B. P. Durante la guerra dei Boeri, in Sud Africa, nell’assedio di Mafeking, vista la scarsità degli uomini, utilizzò dei ragazzi per i servizi di vedette e portaordini. Alla fine della guerra, tornato in patria, visto l’entusiasmo e l’impegno con cui i giovani svolsero il loro compito, pensò di creare un gruppo di ragazzi, i giovani esploratori o scouts, insegnando loro, quell’insieme di conoscenze necessarie ad un esploratore. Nell’agosto 1907 tenne un campo sull’ isola di Brownsea con venti ragazzi di diverse estrazioni sociali, per verificare la praticabilità di alcune delle sue idee. Scouting for boys (Scoutismo per ragazzi) fu in seguito pubblicato, nel marzo 1908. Ragazzi e ragazze si unirono spontaneamente per formare squadriglie ed il movimento scout divenne inaspettatamente un fenomeno di massa, dapprima nazionale, in seguito internazionale. In Italia, durante il ventennio fascista, vennero chiusi tutti i Gruppi Scout. La squadriglia delle “Aquile Selvagge”, operò clandestinamente sui monti dell’Italia del Nord. Giunti a “Piano Margi”, una verde e larga radura circondata da boschi di conifere, trovammo altri due scouts che avevano raggiunto quel luogo seguendo un altro percorso. Poi ne giunsero altri due. Dopo circa tre ore dal no- stro arrivo eravamo in otto scouts. C’era anche il nostro Assistente, il Salesiano Don Giuseppe, il nostro Baloo, che si cimentava nella prova. Quella sera montammo quattro tende canadesi “Mottarone”. Quindi, fatto l’alzabandiera, accendemmo un fuoco, in una buca, dove poi cuocemmo il pane azzimo chiamato Twist. Era un impasto di farina acqua e sale con cui si modellava un cordone spesso circa due centimetri e arrotolato su un ramo di pino scortecciato ed introdotto nella buca dove restavano le braci della legna bruciata. Al Fuoco di Bivacco, Baloo narrò una storia di B. P.: “Quando ero giovane c’era in voga una canzone popolare: «Guida la tua canoa» con il ritornello» «Non startene inerte, triste o adirato. Da solo tu devi guidar la tua canoa». Questo era davvero un buon consiglio per la vita. Nel disegno che ho fatto, sei tu che stai spingendo con la pagaia la canoa, non stai remando in una barca. La differenza è che nel primo caso tu guardi dinnanzi a te, e vai sempre avanti, mentre nel secondo non puoi guardare dove vai e ti affidi al timone tenuto da altri e perciò puoi cozzare contro qualche scoglio, prima di rendertene conto. Molta gente tenta di remare attraverso la vita in questo modo. Altri ancora preferiscono imbarcarsi passivamente, veleggiando trasportati dal vento della fortuna o dalla corrente del caso: è più facile che remare, ma egualmente pericoloso. Preferisco uno che guardi innanzi a sé e sappia condurre la sua canoa, cioè si apra da solo la propria strada. Guida tu la tua canoa.” Cantammo poi alcuni canti: “Signor, tra le tende schierati…”; Ah io vorrei tornare anche solo per un di…” Al mattino, ammainato il tricolore, dopo una breve preghiera, tornammo al Reparto, nella nostra sede del XXIII Gruppo Scout, percorrendo circa trenta chilometri di marcia. Baloo ed un altro scout, Kaa, ci hanno lasciati perché sono tornati alla casa del Padre. Li avremo sempre nei nostri cuori. Desidero ricordare alcune parole dell’Ultimo Messaggio di Baden Powell a tutti gli scouts del mondo: « ...ma il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri. Procurate di lasciare questo mondo un po’ migliore di quanto non l’avete trovato e, quando suonerà la vostra ora di morire, potrete morire felici nella coscienza di non aver sprecato il vostro tempo, ma di aver fatto “del vostro meglio”. » Mowgli. (Gaetano Donato) CEDO MINIMARKET di 120 mq in zona Falchera per raggiungimento età pensionabile avviamento trentennale Per informazioni Tel. 011-26.20.364 Gente di Falchera 17 Una ricetta al mese a cura di Mario Alba O R Z O T T O P R I M AV E R A Ingredienti per 6 persone: zucca gialla già pulita g 300 - orzo perlato g 300 - piselli sgranati g 100 - scalogno - gambo di sedano - una carota - una zucchina piccola - un porro piccolo - burro - formaggio grana - brodo - olio d'oliva sale - pepe. Dopo aver lavato l'orzo, metterlo a bagno per circa 3 ore. Soffriggere lo scalogno in poco olio, aggiungere l'orzo, le verdure tagliate a cubetti, i piselli e portare a cottura, aggiungendo gradatamente il brodo caldo, sale e pepe (alla fine, l'orzotto deve assomigliare a un risotto morbido). Mantecarlo con burro e formaggio grana. Il vernacolo a cura di Livio Scremin CARLEVE' Aj'è tanta confusion al "Bal Maschè" le "maschere" a festegio ël Carlevè. Maschere tradissionai che a goardeje bin t'encontre tut l'ani sël tò camin. Quanti Meneghin spavald ch'a ganasso, quanti Arlechin, bufon, quanti paiasso; tanti Balanson pien 'd bòria ch'a blago e tròpi Pantalon, ij sòlit ch'a pago. Goardand con malissia ël Carlevè a j'è sempre quajcòsa d'amparè. En mes al bonimor e l'alegria la scòla dla vita a l'è mai finia. Angelo Verderone (Veciot) Macelleria Steri Spesa Famiglia 2 kg fettine di vitello 2 kg bollito di vitello 1 kg salsiccia 2 kg spezzatino 2 kg braciole di maiale 1 kg petti di pollo 1 kg fesa di tacchino 1 kg hamburgher 2 kg tritata di vitello 2 kg costine di maiale 2 kg cosce di pollo 1 coniglio 1 kg rolatine di vitello 1 kg rustichelle 1 kg tritata 1 kg fettine di vitello 1 kg braciole di maiale 1 kg di salsiccia 1 kg di cosce di pollo 1 kg coniglio o un pollo 1 kg bollito c/osso 1 rolata o tasca ripiena 1 kg costine di maiale € 6,50 al Kg € 7,50 al Kg In omaggio i sacchetti per la conservazione Giorno di chiusura mercoledì pomeriggio Macelleria Steri str. Cuorgnè 119 Mappano To.-Tel. 011-996.81.94 AGENZIA MAPPANO di Angela Russo via Cuorgnè 104 10070 Mappano di Caselle (To) Vi offre i seguenti servizi: * * * Pratiche auto Subagenzia Toro Assicurazioni Rinnovo e______________ duplicati patente con medico in sede * Centro Commerciale “NATURALMENTE” Falchera Nuova via degli Abeti 10 Acconciature Tel. 011-26.20.381 SOLO IL MARTEDÌ Mini Spesa Famiglia Sportello Telematico dell’Automobilista Soggetto abilitato ai sensi del D.P.R. 19 settembre 2000 n. 358 Prodotti Naturali Sconti su colorazioni e Permanente SOLO IL MERCOLEDÌ PIEGA a E6.00 Gente di Falchera 18 Orario 9-12,30/15-18,30 dal lunedì al venerdì Tel. 011-9968597 Fax 011-9969040 Cell. 335-5605217 Portando questo coupon avrete uno sconto del 5% sulle pratiche auto, patenti e sconto dal 3 al 20% sulle assicurazioni. A s t r o n a ocuramdel Gruppo i a “G.e... Plana” IL MERIDIANO CASSINI Briciole di storiaa curapiemontese di Franco Foppiani Palazzo Carignano Un meridiano può essere definito come una linea immaginaria che congiunge i due poli della Terra, passando per tutte le località situate alla stessa longitudine. Nel 2009, Anno Internazionale dell'Astronomia, il comune di Perinaldo (Imperia) si è fatto promotore dell'iniziativa di tracciare e segnalare il meridiano di longitudine 7°40'00'' Est denominandolo "Meridiano Cassini", in onore al celebre astronomo Gian Domenico Cassini nato nello stesso comune ligure nel 1625. Poiché, in quel periodo, Perinaldo era sotto la contea di Nizza e a sua volta Nizza apparteneva ai Savoia, si può considerare il Cassini anche un po' "piemontese". Questi ha dato un grande contributo alla scienza astronomica ed in particolare proprio allo studio delle longitudini ed alla loro applicazione in astronomia e geografia. Ha compiuto i suoi primi studi a Vallebona (Im); ha studiato scienza astronomica a Genova ed ha affermato la sua fama internazionale a Bologna; ha poi proseguito gli studi, le ricerche e le scoperte scientifiche a Parigi, dove è morto nel 1712. Astronomi sono stati anche suo figlio e suo nipote. Il "Meridiano Cassini" è tracciato e segnalato con cartelli esplicativi e borchie incise dalle Alpi al Mediterraneo, da Saint Vincent a Bordighera (Im), passando per Torino, dove corre parallelamente vicino alla stessa via Gian Domenico Cassini ed attraversa poi il Lingotto. E venerdì 28 gennaio alle ore 12,30 proprio a Lingotto, nella piazzetta di fronte al'ingresso di Eataly (centro enogastronomico), c'è stata l'inaugurazione per la posa dei cartelli e della borchia che segna il "Meridiano Cassini", iniziativa appunto del Comune di Perinaldo, in collaborazione con la Città di Torino. (a.d.l.) La costruzione di Palazzo Carignano è commissionata dal principe Filippo Emanuele di Savoia - Carignano, detto il “Sordomuto”, all’architetto Guarino Guarini, nel 1679. L’edificio, in mattoni a vista, è costruito a forma ellittica da cui si sviluppano due ali laterali che cingono il cortile. Da notare, che sulle finestre del piano nobile c’è un fregio raffigurante la testa di un Indiano d’America che vuole ricordare la vittoria riportata da un reggimento del Principe di Carignano a fianco dei Francesi nel 1667 contro gli Indiani Irochesi durante la colonizzazione del Canada. L’edificio è stato dichiarato dall’UNESCO “patrimonio dell’Umanità”. Nel 1884 sulla facciata ellittica viene aggiunto un grande cartiglio in bronzo a commemorare la nascita nel palazzo di Vittorio Emanuele II nel 1820. Nel 1814 la storia del palazzo è legata a quella Risorgimentale: il 21 Marzo 1821 il Principe reggente Carlo Alberto legge il proclama che annuncia la concessione della Costituzione di Spagna. Con l’ascesa al trono nel 1831 e conseguente trasferimento, Palazzo Carignano viene ceduto al Demanio, nel 1848, l’edificio è destinato a sede della Camera dei Deputati del Parlamento Subalpino, per questo l’architetto Carlo Sada modifica il salone delle feste. Il Museo Nazionale del Risorgimento, aperto nella Mole Antonelliana, avendo i locali inadeguati, venne scelto Palazzo Carignano. Tutto il materiale del Museo, dell’Archivio e della Biblioteca nel 1938 fu trasportato e sistemato attorno all’Aula del Parlamento Subalpino. Adesso il Museo è composto da 26 sale contenenti cimeli di vario genere che illustrano gli eventi più significativi del Risorgimento, della Grande Guerra, la lotta clandestina al fascismo e la Resistenza. Giovanna Foppiani Hanno collaborato a questo numero: Giusy Alba, Toni Barilla, Severino Cagnin, Renato Cavagnero, Giovanni Bonalberti, Maria Briscese, Gaetano Donato, Giovanna Foppiana, Massimiliano Irenze, Mario Memore, Francesca Portonero, Gioia Raro, Crocilio Ricci, Fabrizio Rosi, Francesco Rossato, E.S. Safiani, Livio Scremin, Lina Sorrentino, Luigi Fabio Varesano, Ida Vartiainen Sai, Umberto Veronesi. Gli eventuali contributi potranno essere versati volontariamente alle persone già conosciute oppure presso la Redazione, in P.zza. G. Astengo 10. Orario di Redazione dal lunedì al venerdì: dalle ore 9,30-11,30 / 15,30 -17,30 Tel. Fax e Segr. 011 - 22.47.387 E mail: [email protected] Un ringraziamento particolare a tutti i sostenitori, inserzionisti e agli amici che ci aiutano nella distribuzione del giornale. Gente di Falchera 19 Ha il core e la mano; I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla; Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò. Fratelli d’Italia... Alcuni anni fa abbiamo pubblicato l’inno di Mameli e da Gennaio a Dicembre 2010 abbiamo raccontato la storia dell’Unità d’Italia. Ora più che mai ci sembra il momento adatto per riproporre il testo completo che in occasione del Festival di San Remo è stato magistralmente interpretato, a modo suo, da Roberto Begnini, spiegando il significato delle varie strofe. Stringiamci a coorte! Siam pronti alla morte; Italia chiamò. Son giunchi che piegano Le spade vendute; Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute. Il sangue d'Italia E il sangue Polacco Bevé col Cosacco, Ma il cor le bruciò. Inno di Mameli o il Canto degli Italiani Scritto nell'autunno del 1847 Fratelli d'Italia, L'Italia s'è desta; Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma; Ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamci a coorte! Siam pronti alla morte; Italia chiamò. Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un'unica Bandiera, una speme; Di fonderci insieme Già l'ora suonò. Stringiamci a coorte! Siam pronti alla morte; Italia chiamò. Uniamoci, amiamoci; L'unione e l'amore Rivelano ai popoli Le vie del Signore. Giuriamo far libero Il suolo natio: Uniti, per Dio, Chi vincer ci può? Stringiamci a coorte! Siam pronti alla morte; Italia chiamò. Dall'Alpe a Sicilia, Dovunque è Legnano; Ogn'uom di Ferruccio Stringiamci a coorte! Siam pronti alla morte; Siam pronti alla morte; l’Italia chiamò, si! 150° Anniversario Unità d'Italia Il 17 marzo dovrebbero iniziare, un po' in sordina a quanto pare, i festeggiamenti ufficiali per la commemorazione dell'Unità d'Italia. Noi vorremmo semplicemente e brevemente ricordare, proprio sulle pagine del nostro periodico, una famosa frase di Garibaldi di cui forse abbiamo dato scarsa importanza ma che, con i tempi di oggi, ci sembra più adatta ed attuale che mai: "Abbiamo fatto l'Italia, ora dobbiamo fare gli Italiani". La redazione Nuovo sportello per la CONSULENZA LEGALE Dal mese di Novembre è a disposizione dei cittadini un nuovo servizio di consulenza legale tenuto dall’avvocato Michele Ianniello. Tutti i Mercoledì dalle ore 15 alle 16, in Piazza G. Astengo 10. E’ obbligatoria la prenotazione al n° 011-44.32.621 Gente di Falchera 20 Gente di Falchera 21 Parliamo di Circoscrizioni Quanta strada hanno fatto le Circoscrizioni, dai vecchi Comitati di Quartiere degli Anni Settanta a oggi, tra luci e ombre, tra dubbi e certezze. Come accade, chi ne parla bene, chi ne parla male, chi le vuole sopprimere, chi no. -sempre la bocca della politica a sentenziare, ma a doppia voce, ora a favore di una tesi ora incredibilmente al contrario, come se la verità avesse, veramente, due facce- poi il cittadino a tirare la somma di tali dispute tentando però di ragionare con la propria testa. Già da qualche tempo è iniziata nella Commissione Consiliare Statuto la discussione sulla deliberazione proposta dalla Giunta comunale per modificare lo Statuto della Città e la riforma del decentramento, quindi della partecipazione dei cittadini alle scelte dell’amministrazione. Per quanto riguarda l’aspetto che strettamente ci interessa pare che sia emersa la convinzione che le attuali dieci Circoscrizioni siano troppe. Si è dunque pensato di realizzare cinque Municipalità, ognuna con quattro o cinque quartieri, per un totale di ventitré. L’assetto attuale, infatti, pare, non corrisponde più alle nuove aspettative dei cittadini. Secondo il progetto della Giunta comunale, ogni Municipalità dovrebbe avere a sua volta una Giunta, composta da quattro assessori, nominati dal presidente della Circoscrizione, eletto direttamente dai cittadini. Verrebbe inoltre prevista la figura del Coordinatore del Consiglio. Le attuali Commissioni circoscrizionali diventerebbero Commissioni di Quartiere, sempre aperte alla partecipazione dei cittadini, ma con una competenza diversa e cioè non più per materie specifiche (come accade ora in Comune, con Commissione Sanità, Cultura, Patrimonio, ecc.) bensì su base territoriale. In questo modo si valorizzerebbero l’identificazione dei cittadini con i quartieri di appartenenza e la loro profonda conoscenza dei quartieri stessi. Le nuove Municipalità, è stato spiegato, avranno competenza in materia di servizi educativi, suolo pubblico, immobili, viabilità locale, sempre però all’interno del piano della mobilità urbana, che dovrà definire le vie d’interesse locale e quelle d’interesse cittadino. Reste- rebbero all’Amministrazione Centrale le funzioni di programmazione e d’indirizzo generale, l’emanazione dei regolamenti, il coordinamento, la definizione degli standard cittadini e il controllo complessivo. Per quanto riguarda il coordinamento istituzionale, si prevede di istituire la cosiddetta Conferenza del Sindaco e dei Presidenti della Municipalità, che verrebbe ad affiancare il Coordinamento dei Presidenti e garantirebbe l’unitarietà delle scelte politico-amministrative. Ora è tempo di aspettare. Se ne riparlerà, sicuramente, dopo le elezioni amministrative di primavera. a.d.l. CROCE ROSSA ALLA FALCHERA Come già annunciato nello scorso numero, vi ricordo che tutti i martedì dalle 15.30 alle 17.00 nei locali adiacenti all'anagrafe potrete trovare me con alcuni amici volontari e qualcun altro che si è reso disponibile: forniamo informazioni, controlliamo la pressione e diamo un aiuto per alleviare qualche piccola sofferenza o anche solo per passare un po' di tempo e scambiare qualche battuta con chi ne abbia bisogno. Come al solito potete contattarmi per maggiori informazioni al numero 3358026904. Crocilio Ricci Viale Falchera 70/D 10156 Torino Tel. 011 2620362 www.farmaciadellastura.it [email protected] ORARIO 8.45-12.45 / 15.00-19.30 Chiusura: Sabato pomeriggio e Lunedì mattina Omeopatia - Dermocosmesi - Analisi del sangue Intolleranze alimentari - Preparazioni - Veterinaria - Erboristeria - Prenotazioni esami Nella nostra farmacia la misurazione della pressione è gratuita Eccezionale offerta VICHY deodoranti e shampoo tutti a E 7,90 Gente di Falchera 22 Si fanno buchi all’orecchio L’ADDIO A UN VECCHIO AMICO Nello scorso mese di febbraio, Salvatore Scavello ci ha lasciato a sessanttotto anni. Pochi per chiunque, ma soprattutto per chi come lui aveva tanta voglia di vivere, di fare, di stare in mezzo agli altri. Ho conosciuto Salvatore nei primi anni Settanta, insieme al suo caro amico Badino (anche lui ora non c’è più), quando facevamo vita di sezione politica nei piccoli e umidi locali di via Platani 11, con i cappotti addosso per il freddo d’inverno e ci illudevamo quasi di riscaldarci con il fitto fumo delle sigarette che aleggiava nell’aria. Il tempo delle battaglie ideologiche, di lotte, di pace e di rissa: non si scherzava, si faceva politica! Dopo gli scontri ci stringevamo la mano. E nelle riunioni Salvatore era sempre presente, attivo, solerte, capace di intervenire ma anche di ascoltare: proponeva e agiva. Grazie a lui, sempre in via Platani, sorse il primo vero circolo culturale della borgata, un club, dedicato a un suo illustre conterraneo: “Rocco Scotellaro” poeta ed educatore in terra di Calabria. Con altri ma soprattutto con Scavello, la Biblioteca civica di quartiere, negli anni Ottanta, ebbe il piacere di fondare il primo numero del giornale “FALCHERA una voce”, che in seguito diventerà l’attuale “Gente di Falchera”. Non sto ora a elencare altri indiscutibili meriti a favore della borgata perché sono noti a tutti, nel campo della politica, del tempo libero, della musica e della cultura. Possono infatti, indistintamente, parlare bene di lui non solo gli amici ed elettori, ma francamente gli stessi avversari politici, che lo hanno sempre stimato e rispettato. Siamo fortunati noi Gente di Falchera perché manteniamo costantemente vivo il suo ricordo attraverso la presenza della figlia Adriana, che da anni ormai collabora proficuamente con noi nella rubrica “Il piacere di leggere”. Particolarmente significativo e toccante è stato infine l’intervento di Salvatore, i primi di ottobre del 2010, nel video “Storia della Falchera Nuova”, in cui, ad un occhio inconsapevole, traspare ancora lo Scavello di sempre che parla di sé e di quella Falchera cui ha dato tanto, ma oggi chi sa scorge su quel volto pacato, reso più fragile forse dai capelli troppo bianchi, una ruga in più… Ho il profondo rammarico di non averlo più incontrato recentemente, ma posso confessare il piacere di averlo visto di persona l’ultima volta, credo a fine estate del 2009, ad una festa del Centro d’Incontro quando, tra l’altro, invitando don Dario, insieme a lui all’aperto, intonò mirabilmente le parole di quella bella canzone “Vagabondo che tu sei…” Suggestivo fu il momento, struggente è il ricordo. Amilcare De Leo e la Redazione SILENT KEY CI HANNO LASCIATO: 09/01/2011 Bonaparte Libera viale Falchera 55 21/01/2011 Abeli Ferdinando via delle Querce 65 23/01/2011 Liparulo Caterina via degli Ulivi 96 25/01/2011 Capovilla Eleonora Casa di cura 31/01/2011 Traina Giuseppe via degli Aceri 5 01/02/2011 Recanatini Basiliola via dei Pioppi 18 03/02/2011 Zatelli Stanislao via delle Betulle 37 05/02/2011 Geloso Antonio via delle Querce 95 07/02/2011 Bruno Salvatore via degli Ulivi 31 16/02/2011 Robert Lucia via degli Olmi 14 18/02/2011 Scavello Salvatore via degli Ulivi 37 di anni 84 di anni 75 di anni 85 di anni 82 di anni 86 di anni 84 di anni 92 di anni 91 di anni 45 di anni 89 di anni 68 ANNIVERSARIO Il 28 marzo 2008 Spinapolice Michele ci ha dovuto lasciare... e da quando non ci sei più ti ricordiamo con affetto e rimpianto, sei sempre in noi. I tuoi cari ESTETICA STEFY TRATTAMENTO GAMBE - ADDOME PERSONALIZZATO DEFATICANTE - RIDUCENTE a base di dattero - melograno - ginepro, vieni a scoprire le nuovissime tecniche per tornare in forma pacchetto promozionale 6 sedute 180 Erisultato finale: GAMBE DECONGESTIONATE ed ELIMINAZIONE di PESANTEZZA PELLE LISCIA e TONICA ORARIO CONTINUATO 9,30 / 19,00 VIA ADIGE 8/B TEL. 011-262.38.22 Gente di Falchera 23 STUDIO DENTISTICO FALCHERA APERTO DAL LUNEDÌ AL SABATO SU APPUNTAMENTO Finanziamenti in sede IMPLANTOLOGIA ORTODONZIA PROTESI, FLUORO PROFILASSI PER BAMBINI E ADULTI VISITE E PREVENTIVI GRATUITI Portando questa pubblicità avrete uno sconto del 10% Via dei Tigli, 9 Vodafone: 348.1793466 / Tim: 339.8220987 Sostenitori “GENTE di FALCHERA” ASTRA SOCIETA’ COOPERATIVA TORINO C.so Giulio Cesare, 99-tel. 011-280901 Via Monginevro, 161-tel. 011-3828558 Testi scolastici - Tutto per la scuola - Articoli regalo - Servizio fax e fotocopie - Informatica. MICHI CARTOLERIA VIALE FALCHERA 68 TEL. FAX 011-22.43.853 Sig.ra Angela "Garcia Lorca" Sig. Sgambellone Aurelio Sig. Manecchia Ivo Sig. Melito Salvatore Sig. D. G. Tabaccheria Vassallo Sig.ra Spinato (ved. Pepe) Sig. Pescarolo Renato Fam. Reinero Fam. Spinapolice Sig. Castelletti Vittorio Sig. Molina Marcello Sig. R. R. Sig.ra Cottari Giuliana Lettrice Anonima E 50,00 E 20,00 E 20,00 E 10,00 E 10,00 E 10,00 E 10,00 E 10,00 E 10,00 E 10,00 E 10,00 E 10,00 E 10,00 E 5,00 E 5,00 Gli articoli da pubblicare dovranno pervenire entro il 15 di ogni mese. La redazione si riserva la facoltà di pubblicarli e/o modificarli secondo le esigenze del giornale. Gli articoli e le fotografie non verranno restituiti. NON SEMPRE IL CONTENUTO DEGLI SCRITTI DI CHI COLLABORA RISPECCHIA LE OPINIONI DELLA REDAZIONE GESTIONE IN PROPRIO E DISTRIBUZIONE GRATUITA - STAMPATO IN 3000 COPIE Biblioteca Civica FALCHERA Periodico fondato nel 1993 Direttore Editoriale MASSIMO GIUSIO Redazione: M. Alba, A. De Leo, C. Elia, F. Foppiani, R. Voyat, U. Grassi, R. De Pace Capo redattore e grafica Umberto Grassi Partecipazione Redazione P.zza G. Astengo, 10 Tel. Fax e Segr. 011-22.47.387 E-mail: [email protected] Gente di Falchera 24
Documenti analoghi
Set 2010 - Gente di Falchera
L’estate è un periodo caldo per i giovani, non solo
per le temperature, che si alzano, ma anche per la
vita sociale che si intensifica e si arricchisce: le ragazze si scoprono, le panchine si riemp...