Mag 2011 - Gente di Falchera
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Mag 2011 - Gente di Falchera
GF e t t u t a i Augur me le Mam 0 15 ente di MAGGIO 2011 ALCHERA ANNO 19° - N° 5 P ERIODICO I NDIPENDENTE S UPPL . A.S.I. R EG . T RIB . 4227/90 MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE ALL’INTERNO 25 Aprile festa della Liberazione pag. 3 SOMMARIO Estate Bimbi S. Pio X Solo per Amore Gruppo di cammino Attività del centro d’Incontro Pag-Giovane PGS Conquista Il giornale della scuola I lettori scrivono La narrativa Le piante del nostro quartiere Faldadifalchera Toponomastica Materassino salvavita L’angolo della poesia Pesanti eredità Per chi ama il teatro Un’idea in movimento Bambini di polvere Raccolta differenziata Astronomia e... Briciole di storia piemontese Benessere degli animali Piedibus, bambini a scuola Cassette per la pubblicità Il piacere di leggere pag. 2 pag. 2 pag. 2 pag. 3 pag. 4 pag. 5 pag. 6 pag. 8 pag. 10 pag. 11 pag. 11 pag. 12 pag. 12 pag. 14 pag. 15 pag. 15 pag. 16 pag. 17 pag. 18 pag. 19 pag. 19 pag. 21 pag. 21 pag. 21 pag. 22 EDITORIALE di AMILCARE DE LEO Alla ricerca della vera Falchera T orino, oggi notevolmente sviluppatasi a livello strutturale e culturale tanto da essere apprezzata anche sotto l’aspetto del turismo, si è finalmente liberata da quella patina, fino a qualche tempo fa proverbiale, di grossa città provinciale per trasformarsi in una vera e propria metropoli europea. E le periferie, soprattutto quelle ai confini estremi come la Falchera? Francamente non sono state al passo con il processo della svolta, dello sviluppo e della modernità della grande città. Ora che siamo in campagna elettorale tutto in sostanza è fermo, volano nell’aria le parole della politica, fatte di propaganda, d’interventi, d’idee e di quant’altro possa premiare la posizione del singolo candidato sindaco, che promette mari e monti a scapito dell’avversario. Se esaminiamo allo stato attuale la situazione delle periferie e quindi della nostra borgata non possiamo proprio ritenerci del tutto soddisfatti. Abbiamo l’impressione, non ce ne vogliano i soliti facili benpensanti, che, nonostante gli indiscutibili progressi, la Falchera viva attualmente un periodo poco felice. E’ solo una nostra impressione? Intanto la Circoscrizione e un po’ tutte le circoscrizioni da tempo tirano a campare in attesa di sapere quale sarà la loro sorte definitiva, creando disagio e incertezza tra la stessa popolazione sempre più confusa, disorientata anche dallo spettacolo poco edificante degli accadimenti politici che avvengono a livello nazionale. D’altra parte non c’è una grande partecipazione della base, cioè dei cittadini che talora, sia pure in buona fede, si lasciano influenzare dai soliti imbonitori o da coloro che alzano più la voce. Le Associazioni, a nostro parere, prima più attive e numerose sembrano oggi assottigliarsi e rivelarsi piuttosto in crisi, soprattutto quando, per varie circostanze, viene a mancare un leader. Alla Falchera non sono presenti o attivi determinati gruppi politici, non vi sono ad esempio sezioni di partito, se non qualcuna in particolare, in grado di interagire con la circoscrizione, con i cittadini, con il Tavolo sociale o con effettivi comitati spontanei, quest’ultimi praticamente inesistenti. Ad esempio che fine ha fatto la promessa di un nuovo comitato di quartiere tanto sbandierato da qualcuno ancor prima di Natale? Non parliamo poi dei giovani in genere, allergici a quanto pare all’idea di interessarsi di volontariato e di politica… L’indiGente di Falchera 1 segue a pag. 5 in seconda colonna Estate Bimbi Scuola Materna S. Pio X Il 1° luglio inizia l’Estate Bimbi organizzata dalla Scuola Materna San Pio X. Il servizio è stato pensato per tutte quelle famiglie che a luglio lavorano e non hanno modo di intrattenere in modo divertente i propri bambini. Dal 1° luglio al 29 luglio le maestre Francesca e Sara accoglieranno bambini dai 3 ai 5 anni per conoscere con loro la Gocciolina Lina che già l’anno scorso ha riscosso grande successo tra i piccoli partecipanti: * giochi d’acqua * magie salate e zuccherate, * giochi di gruppo * tanti lavoretti * 2 uscite nell’arco del mese coinvolgeranno i bimbi alla scoperta dell’ambiente e degli animali anche con passeggiate a cavallo o a dorso d’asino. L’attività si svolge dalle 8.30 alle 16. E’ possibile il servizio di pre attività (dalle 7.30 alle 8.30) e di post attività (fino alle 17.30) al raggiungimento di 10 iscrizioni per ciascun servizio per settimana. La partecipazione è suddivisibile in singole settimane. Le iscrizioni avvengono sul modulo predisposto e ritirabile presso la Direzione della Scuola, dove sono reperibili tutte le informazioni sulla programmazione dell’attività e sui costi: Scuola Materna San Pio X via dei Pioppi 15 dalle 9.00 alle 16.00 dal lunedì al venerdì. Le iscrizioni saranno possibili entro il 31 maggio 2011. Le informazioni vengono date esclusivamente in ufficio. La Scuola Materna Solo per Amore Venerdì 15 aprile 2011 nella Parrocchia S. Pio X le ragazze ed i ragazzi del 5°anno di Catechismo hanno regalato alle molte persone presenti un momento di raccoglimento, con una recita dal titolo “Solo per amore”. Sapientemente condotte da Elisabetta, aiutata da Michele nella parte tecnica, Federica, Giorgia, Helena, Marika, Marta, Martina, con l’ausilio di Leonardo, Mattia e Michel hanno rappresentato i momenti della Passione di Cristo visti dalle donne. Con molto impegno e serietà, hanno interpretato le donne che accompagnarono e consolarono Gesù nei momenti di sofferenza che lo hanno portato alla morte sulla croce. Al termine della rappresentazione, i protagonisti ci hanno descritto il percorso svolto per la sua preparazione. Come ha confermato anche Elisabetta, che le ha supportate, questa è stata la sperimentazione di una diversa modalità di fare catechismo, tramite la lettura dei vangeli e la ricerca dei momenti salienti sui quali le ragazze e i ragazzi hanno riflettuto per poi tradurli in scena. Un grazie per questo bel momento con la speranza di assisterne ad altri nel futuro. Adriana Scavello Gruppo di Cammino Si è costituito, ed è operativo già dal primo aprile, " il Gruppo di Cammino", formato da tante persone (donne, uomini, mamme, nonni, nonne, giovani, meno giovani e anche straniere) che vivono tutti nel nostro quartiere. Dopo aver accompagnato i ragazzi a scuola o i più piccoli all'asilo, tutte queste persone, si sentono accomunate da una grande voglia di confrontarsi, di rimanere attivi, di pensare anche alla loro salute e quindi si ritrovano tutte le mattine (dal lunedì al venerdì) verso le ore 9, sotto i portici di Piazza G. Astengo. Da quel punto d'incontro, iniziano a camminare percorrendo strade, parchi, viali di tutto il quartiere, sia in Falchera Nuova, che in Falchera Vecchia; la camminata ed il percorso (che non sempre è il medesimo) durano circa un'ora, e se qualcuno ha faccende o commissioni da sbrigare, per gli altri l'impegno rimane. In questo periodo, in piena primavera, passeggiando per tutto il quartiere, è meraviglioso poter respirare a pieni polmoni (tra il verde dei nostri prati e la frescura dei nostri alberi) quell'aria ricca di ossigeno e anche di poter ammirare tutte le piante in pieno germoglio, la cromaticità e il profumo dei fiori. Il Gruppo di Cammino invita, tutti i Falcheresi e coloro che se la sentono, a partecipare a questa iniziativa, con lo scopo anche di migliorare la salute di tutti, poiché un'ora di marcia ogni giorno leva il medico di torno (provare per credere) e buona salute a tutti.(r.d.p.) Gente di Falchera 2 Attività del Centro d’Incontro In un ambiente amichevole, simpatico e divertente anche quest’anno si è tenuto il corso di Balli di gruppo sapientemente diretto dall’insegnante Pamela. Sì, perché il Ballo di Gruppo, che a volte può essere considerato come un’attività dedicata esclusivamente a chi non voglia o sia impossibilitato a seguire un corso di ballo in coppia, un ripiego o una alternativa ad attività ginniche più noiose, spesso viene confuso con una forma di animazione. Invece chi pratica regolarmente il Ballo di Gruppo, potrà confermare che è una disciplina che comprende tecniche e passi di ballo provenienti dagli altri balli: latino-americani, tango, standard, ed è quindi impegnativo e necessita di concentrazione. Il 28 marzo i partecipanti al corso hanno allietato i presenti con un piccolo saggio, dove si è visto il lavoro eseguito, i passi e le coreografie imparate nel corso di questi anni. Insomma... un ottimo lavoro che ha lasciato tutti soddisfatti e gratificati. Al termine si è allestito un buffet con tutte le leccornie dolci e salate portate da tutti i presenti. Al termine ci si è salutati con un arrivederci al prossimo settembre per l’inizio del nuovo corso. Sabato 2 aprile si è svolta, come ogni anno, la Gara di scopa alla Baraonda. Anche questa occasione è un appuntamento fisso nel programma del Centro d’Incontro. Hanno partecipato circa 40 persone, appassionate del gioco delle carte. La gara si è svolta all’insegna della competizione ma con molta “cavalleria” nei confronti delle donne che vi hanno preso parte. Si sono classificati vincitori: 1° premio Ciro STORTIERO (un prosciutto), 2° premio Vincenzo DI MASI (mezzo prosciutto), 3° premio Vito D ’ A M AT O (forma di for- maggio), 4° premio Nicola GIGLIO (12 bottiglie vino). A tutti i partecipanti è stata offerta una bottiglia di vino. La giornata si è conclusa in allegria con l’immancabile merenda. Domenica 17 aprile tradizionale scambio degli auguri di Buona Pasqua. Un pomeriggio in musica e allegria con Filippo e Franco ed una fetta di colomba ai partecipanti. Adriana Scavello 25 Aprile Festa della Liberazione Il 25 aprile in Italia è la Festa della Liberazione, si ricorda cioè l’anniversario della liberazione dal nazifascismo. Durante la seconda guerra mondiale (1939-1945), dopo il 1943, l’Italia si ritrovò divisa in due: al nord Benito Mussolini e i Fascisti avevano costituito la Repubblica Sociale Italiana, vicina ai tedeschi e al Nazismo di Hitler, mentre al sud si formò in opposizione, il governo Badoglio, in collaborazione con gli Alleati americani e inglesi. Per combattere il dominio nazifascista si era organizzata la Resistenza, formata dai Partigiani. Questi erano uomini, donne, giovani, anziani, preti, militari, persone di diversi ceti sociali, diverse idee politiche e religiose, ma che avevano in comune la volontà di lottare personalmente, ognuno con i propri mezzi, per ottenere in patria la democrazia e il rispetto della libertà individuale e l’uguaglianza. Così lunedì 11 Aprile alle ore 11, le classi 5/A della scuola Neruda e le 5/B e 5/C della scuola Ambrosini con le loro maestre, hanno commemorato i Partigiani uccisi dai nazifascisti presso il cippo in str. Cuorgné del borgo vecchio. I ragazzi hanno letto dei racconti e intonato l’inno partigiano. Mattio Renato (ex Partigiano) ha raccontato ai ragazzi la storia dell’impiccagione di alcuni partigiani proprio dove sorge il cippo. Era presente la sig.ra Natalina ex partigiana, Maria Grazia Mazza ex maestra ed amica dell’ANPI, ha presenziato per la 6^ Circoscrizione il consigliere Armando Poggi. Non per ultimi va un ringraziamento ai Vigili Urbani per il servizio d’ordine prestato alla manifestazione. Gente di Falchera 3 U. G. PAG - GIOVANE A cura del Tavolo Sociale Giovanile Dipende da Te! Dipende da te, se stare tutto il giorno sulle panchine a lamentarti con i tuoi amici di quanto il tuo quartiere sia vuoto e noioso, riempiendo questo vuoto con una canna e una birra…. Oppure…?! L'alternativa c'è sempre e l'abbiamo scoperta insieme a un gruppo di ragazze e ragazzi guidati dagli animatori di Invernò del Falklab, che a marzo hanno iniziato un percorso che li ha portati a capire che le alternative, se non ci sono offerte su un piatto d'argento, bisogna crearsele e che la nostra vita dipende solo da noi e da nessun’altra sostanza, nonostante i mille enormi problemi che ricadono sulle nostre piccole spalle di giovani e adolescenti. I ragazzi sono stati guidati in un laboratorio di ricerca sui quali sono le attività che possono riempire il tempo libero in un quartiere come il nostro, evitando di farci sprecare la vita bruciando le cellule del nostro cervello sulle panchine o in discoteca. Durante il laboratorio, dagli stessi ragazzi è uscito fuori quanto sia importante, ad esempio, lo sport o gli hobby come la musica e la danza e che queste attività non sempre sono irraggiungibili e costose! Oppure anche solo il ritrovarsi in un luogo riservato ai giovani dove chiacchierare e giocare a carte, shangai, playstation, guardando film, tutti insieme, condividendo e confrontandosi tra amici e coetanei, senza stare in gruppi chiusi e isolati che non ci danno nessuna possibilità. I conduttori del laboratorio hanno poi lanciato degli stimoli, su alcuni ragazzi falcheresi, che hanno iniziato queste attività da piccoli e che con la loro passione le hanno trasformate in veri e propri lavori o servizi aperti agli al- tri. Sono usciti i nomi di una regista, un meccanico illustre alla Ferrari, piccoli imprenditori, campioni nazionali sportivi… tutti falcheresi! Perché quindi non andare a intervistare questi giovani adulti, chiedendo loro di raccontare la loro vita, le loro esperienze e il loro vissuto all'interno del quartiere? Da qui nasce il video "Dipende da Te", presto disponibile su you tube, in cui i ragazzi intervistano Alberto Olivieri e Katiuscia Irenze, due persone che hanno appunto realizzato i loro sogni. Il primo oggi gestisce un negozio di giochi fantasy e di ruolo a Settimo Torinese, la seconda ha fondato un'associazione sportiva qui a Falchera. Per concludere il progetto abbiamo poi realizzato una giornata di musica e concerti, in cui è stata data la possibilità ai ragazzi e ragazze che coltivano le loro passioni ogni giorno con impegno e costanza di mettersi in mostra e coinvolgere altre persone. Ci hanno contattato veramente molti gruppi, falcheresi e non, che se ne stavano nascosti chissà dove ad aspettare la loro occasione e noi siamo stati felici di dargliela e di averli conosciuti. Ringraziamo le band Starlight, Spindryer, Green Heaven, i rapper Lil King, El Diamante, Kekko, Straz, Pat e DJ Dadexx, i ballerini e ballerine dell'ass. L'Olimpo e la nostrana Falkcrew, gruppo di danza hip hop che hanno deciso di coltivare la loro passione con la sola forza della loro fantasia e del loro impegno. Ringraziamo l'Ass. Aria Viva e il progetto "Torino da Città a Comunità" della Città di Torino, che ha permesso la realizzazione di tutto questo, collaborando con il Falklab. Invitiamo tutti le ragazze e i ragazzi che si sono stufati di stare in panchina a venirci a trovare al Falklab, in via degli Abeti 13 (cortile interno scuola L. Da Vinci) per realizzare ancora e ancora tanti momenti di festa e occasioni di crescita per sé stessi e tutti i giovani che verranno! Ti aspettiamo… Dipende da Te! Gioia Raro Gente di Falchera 4 Dal 1972 attenzione verso i giovani atleti P G S CONQUISTA In questo spicchio d’Estate a metà Aprile non posso fare a meno di mettermi a leggere sul balcone. È un giorno in cui posso concedermi di rilassarmi non avendo impegni o appuntamenti precisi, per cui ho allontanato orologio e telefono e mi sono dedicato al libro. Dopo un po’, grazie alla sensazione di relax, le palpebre hanno ceduto e mi sono ritrovato “Alice” nel paese delle meraviglie pallavolistiche, all’interno della nostra palestra trasformata in palazzetto dello sport. Poi da “Alice” mi sono ritrovato “Cappellaio Matto”, seduto in panchina durante una importante partita. Marco, Carla, Roberto, Ivano, Angelo, Paola, Gianni, Davide e persino Don Adelino rappresentavano ognuno un personaggio di favole o fumetti. Non vi dico quali, perché sarebbe irriverente nei loro confronti e, probabilmente, il sole sulla testa alterava la visione, pur se in quel momento (nel sogno) sviluppavano completamente il loro compito. Ma il risultato della partita? Non so, non era così importante il valore numerico, mi importava di più l’atteggiamento vincente della squadra, lo spirito capace di regolare l’accettazione delle sconfitte puntando al miglioramento continuo. U14M – PRIMA GARA I bimbi della U14M hanno iniziato il loro percorso sportivo, iniziando con il campionato Libertas, utile a confrontarsi con squadre in evoluzione o nate da poco. Purtroppo abbiamo incontrato una squadra in evoluzione, con bimbi che giocavano da diverso tempo, qualcuno già da 3 anni, e la differenza si è vista. Ma voglio vedere il bicchiere mezzo pieno, considerando che abbiamo bimbi di V elementare, che peccano sulla forza; infatti abbiamo sviluppato diverse azioni, una chiusa persino con schiacciata-punto. Buone le battute, che con pochi errori ci hanno permesso di tenere il gioco almeno nella fase iniziale. In realtà spero di riempire presto la parte vuota del bicchiere, considerando anche l’impatto prima gara con una squadra che giocava. Per agganciarmi al discorso di prima, proprio questa squadra era motivata nel primo allenamento: nessuno vuole perdere. Va notata anche la maturità, o forse l’incoscienza dell’età, e magari il giusto approccio dell’allenatore, che ha permesso ai giovani atleti di terminare la partita in campo, senza portarsi addosso il peso della sconfitta o il continuo ronzare di colpe, responsabilità e forse, peggio, recriminazioni. Speriamo in un futuro radioso. Oggi: lo sport in Falchera per tutti UN PICCOLO SEGRETO Non ditelo a nessuno, ma la U14M ha genitori alti, quindi si prospetta una squadra alta, cosa che nel Conquista manca da ormai troppo tempo. Con il giusto accompagnamento tecnico, chissà che non si possa ritornare, e superare, i livelli di un tempo, rappresentati dalle molte coppe esposte in ufficio… speriamo! Luigi Fabio Varesano segue editoriale di Amilcare De Leo vidualismo pare abbia preso il posto del collettivismo e l’ intolleranza abbia avuto il sopravvento sulla solidarietà; si vive e ci si comporta a reparti stagni, ognuno per sé. Tali comportamenti o una certa mancanza di valori in un grosso quartiere possono forse anche passare inosservati ma entro una circoscritta realtà territoriale come la Falchera si presentano tutte cariche di problematicità che non raramente si esplicitano in atti ingiustificabili e di violenza, sempre più difficile da prevedere e da controllare. Oggi sarebbe tempo di tirare le somme e di beneficiare dei risultati ottenuti in vista sempre di un futuro migliore e invece ci si accorge che essi si sono via via vanificati nel tempo. Con il pretesto talora di agire sul sociale, in realtà ci si aggrega in qualche gruppo o associazione tanto per avere un locale in cui ritrovarsi, passare il tempo e giocare a carte. Certo non è male, ma non è tutto. Non si riscontra altresì un sufficiente sviluppo culturale, non si fanno riunioni, non si promuovono dibattiti in verità anche per mancanza di locali disponibili; uscire alla sera per qualche incontro o conferenza, diciamocelo apertamente, non è proprio all’ordine del giorno. Dobbiamo, tuttavia, riconoscere al Tavolo sociale lo sforzo e la capacità, già da parecchi anni, di aver operato in prima linea sul campo tastando, giorno dopo giorno, il polso del quartiere per studiarne i variegati aspetti al fine di una graduale e non facile riqualificazione. Dobbiamo altresì riconoscere al gruppo giovanile che vi opera altrettante capacità di intervenire nelle scuole e di attivare momenti aggregativi e culturali, anche di un certo rilievo. Certo tutto ciò segna dei punti a favore della Falchera, ma non è ancora sufficiente per uscire dal tunnel della inadeguatezza. La quasi completa assenza infine del cosiddetto terziario o comunque l’impossibilità di incentivare un processo industriale ed economico, da parte di chi intenda rischiare o scommettere sul territorio, mette sempre più a repentaglio il futuro della Falchera. La nostra borgata in sostanza non è ancora riuscita, nonostante gli sforzi palesi, a sganciarsi da quella doppia connotazione di “paese” e di “quartiere”, limite e vantaggio insieme. Se prima tuttavia tale peculiarità poteva attribuirsi a un originale fenomeno umano e sociale rispetto ad altri quartieri, con il passare del tempo si è rivelata sempre più sbiadita, confusa e conflittuale. Dobbiamo tutti fare un esame di coscienza e riflettere… per cominciare daccapo. Gente di Falchera 5 IL GIORNALE DELLA SCUOLA ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI” UN SABATO AL TRIBUNALE Il giorno 19 febbraio 2011 alcuni ragazzi appartenenti al “Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze” con alcuni rappresentanti delle classi terze e seconde accompagnati dal Preside e da 2 Insegnanti si sono recati al Tribunale per i Minori di Torino per una simulazione di un processo penale. I personaggi del processo sono stati interpretati, con la guida di alcuni avvocati e giudici reali, dai ragazzi delle varie scuole presenti. La vicenda si svolge inizialmente a scuola e viene raccontata: Caio, un alunno, ruba il cellulare di Tizio e lo rivende per 20 euro a Sempronio. Nella prima parte del processo (indagini preliminari) il cellulare viene trovato a Sempronio che all’inizio nega di averlo acquistato da Caio sostenendo di averlo acquistato in buona fede recandosi in un negozio. Anche Caio nega di averlo rubato e sostiene di averlo trovato per strada. Tutto questo negare non dura molto, tanto che ad un certo punto i due ragazzi dicono la verità. Si arriva al processo. 1° SCENA: Nella sala ci sono quattro giudici, il pubblico ministero, l’avvocato di Caio, l’avvocato di Sempronio, Caio, Sempronio, i genitori di Caio e i genitori di Sempronio. Sempronio è imputato perchè ha acquistato un cellulare da Caio, il quale l’ha rubato. Il primo ad essere interrogato è Caio. Gli si fanno domande sulla vita che conduce tutti i giorni per esempio se va a scuola regolarmente, se gli piace andare a scuola, com’è il suo rendimento scolastico ecc... Caio risponde tranquillamente a tutte le domande: frequenta la seconda superiore, è stato bocciato in prima media, non è un grande studioso... dichiara senza problemi di aver visto lo zaino di Tizio aperto e di aver visto il cellulare, di averlo preso e di averlo rivenduto a Sempronio, alla fine Caio accetta una <messa alla prova> con la quale, se andrà bene, il suo reato potrà essere estinto. Un giudice gli domanda se aveva avuto sensi di colpa ad aver sottratto il cellulare a Tizio ed un altro gli chiede il perchè avesse ammesso quasi subito di aver compiuto il furto. Caio risponde di non aver provato sensi di colpa, per la prima domanda e che non sarebbe servito mentire, per la seconda. Ora si passa a Sempronio che ha l’età di Caio, anche lui non è un grande studioso però non è stato ancora boc- ciato, vive con sua mamma e suo padre e qualche volta esce di sera con amici un po’ più grandi di lui e magari quando esce beve qualche bicchiere. Si sottopone anche lui alla <messa alla prova> e dichiara di aver acquistato il cellulare da Caio che a sua volta lo aveva rubato. I due ragazzi non sono seguiti particolarmente dalle famiglie e Sempronio è in una situazione più brutta di Caio. In conclusione vengono interrogati i genitori di Tizio, il ragazzino che ha subito il furto e i genitori di Caio. La mamma di Caio non si lamenta, dice che è un bravo ragazzo, il padre è completamente assente nella vita di suo figlio infatti non promette di impegnarsi ed essere più presente ma chiede che sia la moglie a occuparsi meglio del figlio prendendo provvedimenti più seri. 2° SCENA: L’udienza è rinviata e sulla scena ci sono gli operatori dei servizi per i genitori, gli imputati e le famiglie. Caio rischia da 1 a 6 anni con una multa di 103 euro circa, Sempronio da 2 a 8 anni con una multa di 232 euro circa. In questa sezione i due ragazzi si impegnano a frequentare di più la scuola, a migliorare il loro profitto scolastico, a fare un lavoro socialmente utile ed a incontrare la vittima. 3°SCENA: Tutti ritornano in tribunale e discutono sui provvedimenti presi. Dopo dodici mesi dal processo viene valutato l’esito della prova. Per Caio la prova è stata positiva e lo stesso per Sempronio che ha recuperato l’anno. Caio, nel periodo della prova ha insegnato a dei bambini con problemi ad andare a cavallo e Sempronio ha lavorato in un canile. Caio ha recuperato a scuola, la prova l’ha aiutato a crescere; sua mamma gli è stata molto vicina suo padre invece no. Sempronio si è pentito di quello che ha fatto ed è stata un’esperienza che ha fatto crescere anche lui. I genitori ammettono di perdonare i figli. Basile Giulia – cl. 3^L Coro dell’Istituto L. da Vinci Finalmente l’Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci ha il suo coro. È un gruppo di bambini uniti dalla passione per la musica e per il canto. Il Coro, diretto dal maestro Carmelo Spoto è accompagnato al pianoforte dalla professoressa Valentina Martino, è composto da alunni che frequentano le classi seconde, terze, quarte e quinte delle scuole elementari Ambrosini e Neruda. Il progetto arricchisce il Piano dell’Offerta Formativa e si affianca alle numerose iniziative organizzate dalla Scuola Leonardo da Vinci, fra le quali anche lo studio di uno strumento musicale, le attività di cinema, di teatro e di sport. La nascita del Coro “Leonardo da Vinci”, da tempo incoraggiata dal Dirigente scolastico, testimonia che le cose belle nascono e crescono in modo spontaneo: i bambini hanno l’opportunità di imparare gratuitamente a cantare e possono farlo nella loro scuola con insegnanti che lavorano nello stesso istituto. Gente di Falchera 6 L’appassionata dedizione dei bambini al canto ha portato il Coro ad oltrepassare i confini della scuola ed eseguire altrove il repertorio per voci bianche. L’otto aprile, dopo una laboriosa preparazione, i coristi si sono cimentati di fronte ad un nuovo pubblico: hanno animato la manifestazione “LIBERinbarriera” presso la Scuola Ilaria Alpi (Perotti). Al loro fianco alcuni alunni della Scuola Media da Vinci hanno interpretato diversi brani alla tastiera. In quella stessa occasione la classe III A è stata premiata nell’ambito del concorso letterario al quale ha partecipato sotto la guida della professoressa Federica Briganti. Presto il Coro porterà la sua bravura e la sua atmosfera festosa oltre il territorio della Circoscrizione: il pubblico potrà ascoltare il programma musicale durante le mattinate e le serate che sono state affidate ai giovanissimi cantori. I bambini parteciperanno alla rassegna “Voci in coro” esibendosi il 18 maggio alle ore 10 presso la sala dell’ATC di Corso Dante e il 19 maggio alle ore 20.30 presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Grazie al nuovo Coro “Leonardo da Vinci” Falchera può offrire gratuitamente un’opportunità importante alle sue eccellenze. Dalla scuola al territorio il percorso è breve, quando a guidare sono soprattutto la spensieratezza e la vivacità di questi nostri piccoli cantori. Palazzo Madama 14 aprile 2011 Consiglio dei ragazzi e delle ragazze Discorso di apertura Buongiorno a tutti. Mi chiamo Sabrina Ottavis e sono la Presidentessa del Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze della VI Circoscrizione di Torino. frequentanti le classi comprese tra la 4ª elementare e la 3ª media e che permette ai giovani di partecipare attivamente alla vita politica della città, in particolare della Circoscrizione, con progetti, idee e momenti di confronto con i coetanei di altri quartieri. Questa idea nacque in Francia nel 1979, per far sì che i giovani potessero essere in prima persona portavoce dei propri interessi e dei propri valori. Negli ultimi anni, nel nostro Paese, il numero dei Consigli dei Ragazzi e delle Ragazze è via via aumentato. I membri del Consiglio sono stati eletti attraverso una votazione all’interno delle rispettive scuole. I componenti del Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze hanno così definito le cariche da ricoprire all’interno del loro gruppo: Presidente, Vice Presidente, Segretario, Consigliere. Del Consiglio fa parte anche il Consigliere di Bagneux, cittadina francese vicina a Parigi, con cui la nostra Circoscrizione è gemellata. Quella che ci ha portato a riunirci oggi qui è un’esperienza che consente a noi giovani di lavorare su percorsi nuovi e interessanti, utili per il futuro della Circoscrizione, realizzando progetti sull’ambiente o su altre tematiche importanti per la vita della comunità. Dopo questa breve premessa ringrazio tutti i presenti per l’attenzione prestatami e dichiaro aperta la seduta. (SABRINA OTTAVIS I. C. Leonardo Da Vinci) Laboratorio di Quartiere Falchera S p o r t e l l o A . T. C . in via degli Abeti 16 Tutti i Martedì dalle ore 10,30 - 12,30 Sportello Ambiente: la distribuzione dei sacchetti per la raccolta della plastica avviene tutti i mercoledì dalle ore 15 alle 16 in via degli Abeti 16 Questo è un giorno particolarmente importante per noi, soprattutto per la sede nella quale ci troviamo. Questo luogo suscita, infatti, emozione, poiché è lo stesso che ospitò personaggi illustri della nostra storia, quali Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi, Giosue Carducci, Benedetto Croce, Guglielmo Marconi, Giovanni Gentile. Per questo motivo siamo molto onorati di essere qui. Il Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze della VI Circoscrizione è il più giovane del territorio comunale, in quanto nato solamente alla fine del 2009. È un organo di durata biennale, che coinvolge studenti “Comitato Sviluppo Falchera” Piazza Giovanni Astengo 10 presso Biblioteca Civica Falchera Tel. 011-443.26.21 / Fax 011-443.26.22 E mail: [email protected] Peruviana 35enne con auto e patente offresi per assistenza anziani, anche servizio serale. Tel. 011-7651324 - 3278155753 Gente di Falchera 7 I lettori scrivono AVVISO PER CHI SCRIVE. NON TOCCATE GLI ALBERI!! “Gente di Falchera” pubblica opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non dovranno superare le 40 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a discrezione della redazione. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente; su richiesta, potranno essere pubblicate con uno pseudonimo. Quelle anonime non saranno prese Sono anch’io un’abitante della Falchera Nuova da 37 anni, come te cara Giuseppina e voglio complimentarmi per la tua lettera. Sono d’accordo con te, gli alberi non vanno toccati, ma lasciati crescere naturalmente, perchè rappresentano la bellezza del quartiere e contribuiscono alla salute. Qualche giorno fa sulla linea bus 50, sono rimasta molto male nel sentire due signori anziani, criticare la Falchera Nuova a causa del taglio indiscriminato degli alberi. Spero tanto che questa distruzione non continui a ripetersi tutti gli anni, altrimenti il nostro quartiere diventerà sempre più brutto e squallido, come negli anni ‘70 quando venimmo ad abitare a Falchera. Spero vivamente che più gente del nostro quartiere la pensi come noi e si faccia sentire in modo che si possa mantenere il verde del nostro quartiere. in considerazione: saranno cestinate!! Autorità Assenti? Buongiorno, cinque mesi sono passati dalla mia lettera su questo giornale e mi trovo costretto ad ammettere che, nonostante qualcuno garantisca il diritto di esprimere le nostre opinioni su questo periodico, altri diritti continuano a non essere garantiti dalle Forze dell’Ordine e mi rivolgo a Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Municipale. * Strade: Furgoni e Autovetture continuano a sfrecciare a tutta velocità lungo le strade del nostro quartiere, senza che le Autorità prendano provvedimenti o dobbiamo aspettare l’incidente? Perché è permesso a ciclomotori e motocicli di correre per i parchi? * Pulizia: Qualcuno ha il coraggio di rimproverare i proprietari degli animali ma, nonostante tutto, la maggior parte raccoglie i bisogni dei propri animali... ma le bottiglie di vetro, di plastica, rifiuti inceneriti da falò notturni, vestiti e pezzi di metallo sparsi per i nostri giardini? Nessuno rimprovera queste persone... le Autorità non vengono la Domenica a controllare il gozzovigliare di persone al parco, con musica a tutto volume e addirittura un cavallo! Che ha pure lasciato i suoi bisogni in strada... * Autorità: Ma autorità di cosa mi chiedo io (non certo di pubblica sicurezza) è inutile chiamare 113-112-Polizia Municipale e denunciare questi fatti... tanto le risposte, sentite da questi orecchi, sono state le più varie: “Siamo già venuti, cosa dobbiamo fare?” “non è territorio nostro, chiamate xxx” “ha ragione signora, grazie di aver chiamato”. Questi sono i nostri tutori dell’ordine... eviterò ogni commento, tanto loro non leggeranno neanche queste cose, forse perché troppo impegnati a controllare i banchi al mercato o a scaldare le sedie. Inutile dire che, in paese senza una forza che vigila sulle regole, le persone cominceranno a farsi giustizia da soli... esasperate dalla completa inefficienza e scandalosa poca professionalità delle Autorità. Invito tutti a scrivermi a questo indirizzo ([email protected] ), inviandomi foto e video per scrivere una lettera firmata da tutti gli abitanti, affinché si obblighi le Autorità di Polizia a fare quello per cui sono pagate. Ringraziando ancora il periodico per la presenza, Porgo cordiali saluti. Alberto Ottaiano Gisella Lunardi NON TOCCATE GLI ALBERI? In risposta alla lettera della signora Calamera Giuseppina, (riferimento al giornalino del mese di aprile 2011) mi sento di dirle che anch’io amo la natura in tutte le sue espressioni, ma tutto va tenuto nel migliore dei modi. Mi spiego meglio: come si taglia l’erba, così si potano gli alberi, affinché crescano rigogliosi e non rechino danni a persone o cose, come è accaduto tempo addietro, che un pino ha causato danni al primo piano del n.40. Danni (per fortuna non a persone) risarciti dai condomini n.3234-36-38-40. Naturalmente questi lavori, come tutti gli altri (vedi grondaie, tetti, facciate ecc.) devono essere eseguiti da personale specializzato e seguiti personalmente dal nostro “Caro amministratore”, il quale è a dir poco latitante e gli operai non sembrano tanto specializzati. Cordiali saluti. Basile Generosa La faccia prosperosa della Falchera Passata l’amarezza e lo stupore per il gesto inconsulto, perpetrato da ignobili personaggi notturni messi in atto in Falchera nel mese scorso, io ringrazio tutti quei cittadini (99%), che hanno espresso la loro solidarietà con parole o con scritto per la condanna al fatto negativo, che non corrisponde minimamente alla civiltà, intelligenza, quieto vivere e tranquillità, che è l’adrenalina dei Falcheresi. Veniamo alla Falchera vera, quella quotidianità che c’interessa e riprendiamo il cammino dei nostri problemi di struttura, d’inserimento ambientale e di rivendicazioni sociali con le Istituzioni locali (Regioni, Provincia, Comune, A.T.C. e Circoscrizione), che in questi ultimi anni nella nostra zona sono stati leggermente “latitanti” i primi e molto “assenti” i secondi nostri rappresentanti locali nel portare avanti nei rispettivi “Palazzi” i problemi che da anni ci affliggono e faccio la lista (“della spesa!”): Gente di Falchera 8 1) I famosi laghetti sono sempre lì da 37 anni a farci compagnia nel luridume. 2) Le vie del quartiere fanno concorrenza alle mulattiere di montagna. 3) le discariche abusive nei dintorni fanno concorrenza a quelle nelle vie di Napoli. 4) L’acqua alta nelle cantine della Falchera batte quella di Venezia per “3 a 0!”. 5) La seconda uscita/entrata della Falchera si farà tramite “Elicottero!”. 6) L’inserimento sociale verrà per “rinuncia” all’insegnamento dei volenterosi. Questi sono i problemi più impellenti che ci disturbano l’esistenza della vita nella zona, prossimamente ci sarà una competizione elettorale per mandare i nostri rappresentanti nelle varie Istituzioni, da sperare, che chi è eletto non faccia orecchio da mercante dopo aver promesso e porti veramente nei dovuti “Palazzi” tutte le nostre “proposte”, che ci affliggono. Informandoci, periodicamente, con qualche volantino sui nostri problemi in discussione. Grazie! Il cittadino della Falchera: F.sco Traisci ILLUMUNAZIONE Ok parliamo di illuminazione stradale, dopo anni di lamentele, telefonate al comune e quant’altro siamo riusciti ad avere un’illuminazione più che decente oserei dire che le nostre strade sono illuminate a giorno. Girando per le vie della Falchera di sera o di notte vedo che le luci davanti ai portoni d’ingresso ad eccezione di qualche caso sporadico sono tutte spente e la gente non ne sente il bisogno di accenderle, di notte poi tantissimi portoni sono anche sprovvisti dello stesso impianto di illuminazione nonostante quanto detto a qualcuno questa illuminazione non basta, si è lamentato con il nostro amministratore e detto fatto ci scrive imponendoci: SI AVVISANO I SIGNORI CONDOMINI CHE PER LA SICUREZZA DI TUTTI I CONDOMINI DELLA SCALA E NON, È INDISPENSABILE LASCIARE ACCESA DALLA SERA ALLA MATTINA L’ILLUMINAZIONE DAVANTI AL PORTONCINO D’INGRESSO. RINGRAZIANDO DELLA COLLABORAZIONE PORGIAMO DISTINTI SALUTI. Per la sicurezza mi sembra che la Falchera sia abbastanza sicura sia di giorno che di notte al contrario di Torino i nostri problemi sono altri e siccome non posso andare a chiedere agli altri condomini del nostro stabile o ai condomini della Falchera perchè loro non accendono la luce, uso con il vostro permesso il giornale, letto penso dal 90 % degli abitanti della Falchera, per rivolgere a loro la domanda e se qualcuno gentilmente vorrà darmi una risposta o un motivo sarà ben accetto distinti saluti (d v) IL MIO SINDACO IDEALE Dopo tanta esperienza sono arrivato a sintetizzare che il mio Sindaco ideale deve possedere tre semplici doti: ONESTA’, UMANITA’ e SCALTREZZA. L’onestà non ha bisogno purtroppo di commenti, l’umanità racchiude invece tante altre doti, ne cito una sola, l’Equità, che presuppone di riconoscere tutti i cittadini degni dello stesso trattamento. La scaltrezza è fondamentale per non lasciarsi ingannare da un esercito di “faccendieri” sempre pronti a sfruttare i bilanci di una grande città. Un Sindaco così saprà certamente dare precedenza alla Salute (e pulizia), all’Istruzione e al Lavoro usando al meglio i Dipendenti e le Risorse. Non lasciamoci ingannare dalle apparenze; diamo importanza ai Programmi. Tanti auguri di buona scelta. mario mèmore Il significato della democrazia e delle elezioni Il 15 e 16 maggio siamo chiamati ad eleggere il Sindaco con il Consiglio Comunale ed il Consiglio Circoscrizionale. Ma come avviene e cosa significa tutto ciò? Al seggio elettorale, dove ci si presenta con un documento e con la tessera elettorale personale, verranno consegnate agli elettori 2 schede, una azzurra per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale e una verde per l’elezione dei Consigli di Circoscrizione. Per l’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale l’elettore segna con una crocetta il candidato Sindaco prescelto ed indica la preferenza scrivendo il nome del consigliere comunale scelto all’interno della lista del partito votato (i componenti del Consiglio comunale di Torino da eleggere sono 40). Stessa cosa vale per l’elezione del Consiglio circoscrizionale. L’elettore segna con una croce il partito prescelto ed indica il nome del consigliere di circoscrizione scelto all’interno del partito votato (i componenti del Consiglio Circoscrizionale da eleggere sono 25). Tutto questo avviene per esercitare il diritto di voto, nell’ambito di un sistema di governo basato sulla democrazia. Vorrei prendere spunto per una breve riflessione sul significato di alcuni concetti, utilizzati quotidianamente, di cui ultimamente forse si è persa la vera sostanza. Tante persone in questo momento stanno lottando per ottenere la democrazia, per poter esercitare in libertà il diritto di cittadinanza, lottando contro l’assolutismo e le dittature in molti casi perdendo la vita. Il significato del termine democrazia deriva dal greco (démos) popolo e (cràtos) potere. Il concetto e la parola democrazia ci giungono dunque dall’antica Grecia. Nell’Atene di Pericle fu sperimentata una forma di governo democratico che resterà un modello per la nostra tradizione politica e civile e su questa base Aristotele, un secolo dopo, attuò la prima grande teorizzazione politica, distinguendo tra la monarchia - il governo di uno solo -, l’aristocrazia - il governo dei migliori, non necessariamente della nobiltà - e la democrazia, intesa come governo di tutti i cittadini. Questo ci permette di comprendere l’inizio della nostra Costituzione, in cui si afferma che l’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro, in Gente di Falchera 9 quanto la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Bisogna quindi soffermarci sul concetto della rappresentatività, che è alla base dell’espressione della sovranità del popolo, che avviene attraverso l’elezione democratica dei propri rappresentanti all’interno delle organizzazioni politiche dei partiti e che una volta eletti, sono investiti del potere ad assumere le decisioni in nome e per conto dei cittadini che li hanno scelti. Queste, a mio parere, sono le conoscenze di base che ciascun cittadino elettore deve conoscere per esprimere in modo consapevole il proprio consenso nel momento in cui viene chiamato ad eleggere gli Organi istituzionali: a livello nazionale il Parlamento (Camera e Senato) e, a livello locale, gli organi della Regione (Presidente della Regione e Consiglio regionale) il Sindaco e Consiglio Comunale, Presidente e Consiglio di Circoscrizione. Soprattutto a livello locale (Comune e Circoscrizione) dove si possono indicare con preferenza individuale i nostri rappresentanti, la scelta delle candidate e dei candidati dovrebbe avvenire non in base alla semplice amicizia, ad un voto di scambio (se mi voti ti do qualcosa soldi, posto di lavoro, favori, ecc.), ma in base alla stima nei confronti delle persone chiamate per i prossimi 5 anni a decidere in che modo destinare le risorse, in che modo governare il territorio, cercando di risolvere problemi e criticità già esistenti o che man mano emergeranno, anche e soprattutto su segnalazione dei cittadini. Quindi, andiamo a votare ed eleggiamo i nostri e le nostre rappresentanti con la consapevolezza e la speranza che essi possano fare il bene della collettività nel modo più democratico ed imparziale possibile. Una cittadina responsabile La narrativa Oggi celebriamo il 150° dell’unità d’Italia, ricordando i grandi personaggi che con il loro impegno, i loro ideali e spesso con il loro sacrificio, ne permisero la realizzazione. Conte di Cavour, Massimo d’Azeglio, Filippo Buonarroti, Carlo Pisacane…. Molte donne parteciparono al grande movimento di risveglio e di rinascita della coscienza nazionale, quale fu il Rinascimento: la Contessa di Castiglione, Cristina Trivulzio di Belgioioso. E poi Adelaide Cairoli, Giuditta Sidoli, Anita Ribeiro Garibaldi… Tra le donne che parteciparono attivamente, prendendo le armi, scendendo nelle strade, combattendo al fianco degli uomini, ricordiamo, una figura semplice e umile di popolana, Rosa Donato. Nata a Messina nel 1808 e ivi morta nel 1867. Rosa Donato ha circa dodici anni quando si manifestano i primi moti risorgimentali, e quando nel 1820 scoppia la prima rivoluzione dell’800 siciliano, Rosa Donato assiste a quegli eventi. Assiste anche alla repressione, quando nel 1822 ben nove persone a Messina vengono condannate a morte, a conclusione di quei moti. Allo scoppio della rivolta, il 29 gennaio del 1848, scese in strada e, impadronitasi fortunosamente insieme al Lanzetta di un piccolo cannone sottratto ai soldati borbonici, andava sparando contro di loro. Essendosi dimostrata del tutto degna del valore di un uomo, nell’estate del ’48 fu insignita del grado di caporale con berretto e fazzoletto tricolore a girocollo, e fu posta al comando della batteria dei “Pizzillari”, situata vicino al torrente Portalegni, con il compito di difendere sino alla morte le mura a nord-ovest della città. Quando non poté più mantenere la sua posizione, diede fuoco al cassone delle munizioni, uccidendo molti soldati borbonici, mentre lei stessa veniva scaraventata giù dalle mura a colpi di baionetta. Fintasi morta, fuggì a Palermo, dove il Comitato di Liberazione Siciliana, composto da Giuseppe La Masa, Rosolino Pilo e Giacinto Carini, le affidò due pezzi di artiglieria. In quell’occasione Giuseppe La Masa fece sventolare il tricolore italiano. La sconfitta di Novara dell’esercito di Carlo Alberto, ebbe gravi conseguenze anche per la Sicilia. Il Re Ferdinando II, inviò l’esercito al comando del generale Filangeri, che dopo una dura repressione, riconquistò la Sicilia. Rosa Donato torna a Messina e viene subito catturata e imprigionata, rimanendo in carcere per circa 15 mesi. Negli anni ’50, una volta uscita dal carcere, la stessa vive di elemosina. La chiede solo agli studenti universitari, nei quali vedeva la speranza del futuro. Raffaele Villari storico, racconta che a chi le dava una moneta, lei gli baciava la mano, e qualcuno diceva che al contrario dovevano essere gli altri a baciarle la mano. Nonostante il fallimento della rivoluzione, Rosa Donato rimane viva nella coscienza dei messinesi. Una donna ormai presa dall’amarezza e dalla povertà. Nel 1860 ci si ricorderà delle sue gesta, ricompensandola con un piccolo sussidio, ma nulla di straordinario. Morirà in umili condizioni nel 1867. Per ricordarne le gesta lo scultore Vincenzo Gugliandolo scolpì nel 1893 un suo busto in marmo, oggi collocato all’”Unicredit” del Viale Garibaldi, all’interno, subito dopo l’entrata principale. Virgilio Saccà incise una lapide, in Via Primo Settembre che recita così: “Dina e Clarenza eroine della Guerra del Vespro, ebbero nel 1848, su questa via e al Forte dei Pizzillari, emula gloriosa, l’artigliera del popolo Rosa Donato”. Gente di Falchera 10 Gaetano Donato Le piante del nostro quartiere a cura di Tony Barilla Saluto gli amici che abitano in via dei Faggi parlando, appunto del Faggio. Da un termine greco che significa mangiare, potrebbe derivare il nome di questo albero e della famiglia cui appartiene insieme a quercia e castagno: tutti producono infatti frutti commestibili, graditissimi all’uomo (le castagne) e agli animali (ghiande), nutrimento in particolare per i suini, preziosa e unica, a volte, fonte di cibo nelle zone di montagna. Diffuso in tutta Europa, può raggiunge e supera i 500 anni di età. Nei secoli è stato soggetto a forti disboscamenti che ne hanno limitato l’ estensione a favore di zone coltivate e di pascolo. Abituato al clima oceanico, si adatta a diversi tipi di terreno ma patisce il freddo improvviso, e predilige alta umidità atmosferica in abbinamento a suoli ben drenati, cui si radica profondamente contribuendo in modo insostituibile alla stabilità delle pendici montane. Dà origine a foreste dall’aspetto solenne e maestoso, silenziose e ombrose, amanti di nubi e nebbie ed evocatrici di immagini fiabesche, caratterizzate da un sottobosco minuto e agevole, ricco di fiori delicati come ciclamini e anemoni e di funghi commestibili quali i porcini. Creando un humus particolarmente ricco in grado di migliorare la qualità del suolo, la faggeta è anche detta “madre del bosco”. Ha ispirato nel romanzo “il signore degli anelli” la figura di Barbalbero, signore degli Ent, gli enormi alberi parlanti alleati della Compagnia dell’Anello. Inoltre il faggio compare spesso nelle leggende popolari, ispiratore di leggende legate ad eroi e santi. Molti sono gli esemplari millenari sparsi in tutta Italia a cui sono legate vicende più o meno legate alla tradizione letterale locale. Per non parlare di credenze locali o di presunte virtù terapeutiche legate alla foglie, tipo dormire su un cuscino di foglie di faggio assicurava prosperità e ricchezza secondo vecchie tradizioni del nord Europa. Il principale prodotto officinale ricavato dal legno del faggio è il creosoto, un liquido ottenuto mediante distillazione dal catrame del legno, dotato di proprietà balsamiche, espettoranti e disinfettanti. Viene utilizzata anche la corteccia in infuso o decotto, che per l’azione degli stessi principi risulta antisettico e disinfiammante, in particolare per l’apparato urinario. Ad un particolare utilizzo si presta infine la polvere di legno prodotta dall’azione dei tarli, frequentemente ospiti del faggio: aspersa sulla cute si ritiene possa prevenire e curare le piaghe da decubito, fonte di gravi problemi per i lungodegenti in particolare se anziani. Dal comitato “FaldadiFalchera” Come sapete siamo in attesa delle risposte definitive, da parte dei nostri enti locali e aziende interessate a vario titolo, in merito alla prevista compartecipazione al progetto presentato in bozza nell’ultima riunione c/o Regione. Il nostro Presidente, avuto un colloquio con il coordinatore, ha chiesto ed ottenuto come data ultima il 18 Aprile, per avere quelle risposte attese oramai da troppo tempo, mentre la nostra situazione invece non attende, tanto che nei siti più critici (v. Tanaro 6-11-15 e v. Bormida 19 si sono ripresentati i fenomeni degli allagamenti. Anticipiamo che, Regione Piemonte, Comune di Torino, Provincia di Torino si sono dichiarati sino ad ora disponibili alla firma, che le imprese GTT, ed INFRA_TO, asseriscono di attendere il benestare del Comune stesso, e che invece RFI, si tira vergognosamente indietro, e fornisce la sensazione di aver chiuso i rapporti, avendo da poco ultimato una leggera opera di pulizia (finalmente dopo 7 anni) del loro cantiere lato v. Tanaro. Ricordiamo che ad oggi continuano a persistere condizioni di disagio per i sottopassi ancora inagibili, e per un ulteriore disagio dovuto all’allagamento del tratto pedonale che conduce ai binari, ed alla stazione Stura “fermata linea 4”! Forse i responsabili di tutta questa situazione vogliono provocare in noi una reazione, reazione che in tutti questi anni non è mai esplosa. Forse vogliono arrivare a superare le elezioni amministrative, per poi tornare ad ignorarci. A questo punto dobbiamo iniziare a pensare che tipo di reazione pianificare ...... Vi aggiorneremo nel più breve tempo possibile. Buona giornata a tutti. Gente di Falchera 11 Il Comitato Falda di Falchera Via Tanaro - Falchera Il vernacolo a cura di Roberto Slaviero AVRIL A son d'alpinista le lodole ch'a pòrto l'anunsi a le nìvole: a fan concertin mentre a svàntolo con j'ale '1 piasì d'esse vive. Bochét bianch e reusa le piante e tute j'avije a-j mësson-o... L'é Pasqua! e le ciòche a son tante son tante che ant l'ànima arson-o. Le bestie a ritorno an pastura soa gòj ciochinand për ij pra; na benedission d'aria pura spalanca le fnestre dle ca. Camillo Brero TOPONOMASTICA MATERASSINO SALVAVITA Nuovi nomi in città Nell’ultima seduta della Commissione Toponomastica di questo mandato amministrativo, i nomi inseriti sono veramente celebri. Enrico Berlinguer avrà un’area dedicata tra Via Vandalino e via Michele Rua. Enzo Tortora sarà ricordato con l’intitolazione di un giardino in C.so Moncalieri, all’altezza del rio Sappone. A fra’Dolcino e a Margherita di Trento, famosi eretici del Medioevo, saranno dedicati una strada e un giardino in una zona ancora da individuare. Sempre da definire è il giardino o la strada da intitolare a Giancarlo Pajetta, dirigente del P.C.I. e partigiano. Nella confluenza delle vie Lancia, Issiglio e Renier è stata intitolata una piazza a papa Giovanni Paolo II. Alla memoria dello scrittore Italo Calvino è stato dedicato un giardino tra le vie Chanoux, Val Lagarina e don Michele Rua. Mentre in onore di un gesto di eroismo civile compiuto da un giovanissimo Mario Soldati, scrittore e regista, una targa celebrativa è stata posta ai Murazzi, al fondo della discesa di destra, arrivando da P.zza Vittorio. L’ospedale Maria Vittoria ha incominciato ad effettuare l’ipotermia cerebrale MATERASSINO SALVAVITA PER NEONATI IN ASFISSIA Utilizzato entro 6 ore dal parto diminuisce il rischio di danni neurologici Viene dal freddo l’unica possibilità di contenere i danni neurologici nei neonati che durante il percorso nascita hanno presentato una asfissia perinatale, prima causa di morte in epoca neonatale, con sofferenza cerebrale causata dalla mancanza di ossigeno (danno ipossico- ischemico). La Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Maria Vittoria dell’ASL TO 2 si è appena dotata delle attrezzature specifiche per effettuare l’ipotermia (baby cooling) in questi neonati e ha già trattato due piccoli pazienti. Un materassino ad acqua collegato a un apparecchio raffreddante consente di abbassare gradualmente la temperatura corporea del neonato fino ai 33,5° e di mantenerla tale per 72 ore, sotto controllo continuo attraverso sistemi di servocontrollo. Al termine delle 72 ore la temperatura corporea viene riportata progressivamente a valori normali. Il trattamento del neonato con asfissia perinatale deve essere effettuato al più presto, entro 6 ore dal parto, qualora risulti un’alterazione dell’elettroencefalogramma ad integrazione d’ ampiezza (CFM), che viene eseguito tempestivamente. Durante l’ipotermia il neonato viene assistito in modo intensivo, con monitoraggio clinico e metabolico, valutazione ecocardiografica, supporto farmacologico, monitoraggio della situazione neurologica mediante elettroencefalogramma ed ecografia cerebrale. “L’asfissia perinatale colpisce dall’1 al 4 per mille dei nati e costituisce la principale causa di mortalità in epoca neonatale - spiega Giovanna Guala, Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’ASL TO 2 - nei neonati che sopravvivono, il danno ipossico-ischemico può determinare conseguenze neurologiche permanenti a cui si associano gradi di disabilità anche gravi; l’asfissia infatti può coinvolgere diversi organi del neonato, ma è soprattutto l’interessamento del sistema nervoso centrale che condiziona la prognosi”. E’ dimostrato che il trattamento ipotermico al momento è l’unico che consente di contenere i danni neurologici dopo una sofferenza cerebrale da mancanza di ossigeno: prima dell’ipotermia, infatti, il neonato asfittico poteva essere assistito esclusivamente con una terapia di sostegno delle funzioni vitali e un trattamento sintomatico delle complicanze. “Se vi è una risposta efficace alla rianimazione del neonato in sala parto, segue un periodo transitorio di miglioramento in cui viene ripristinato il metabolismo energetico cerebrale ma, dopo alcune ore, av- Ricciardetto Viale Falchera 70/D 10156 Torino Tel. 011 2620362 www.farmaciadellastura.it [email protected] ORARIO 8.45-12.45 / 15.00-19.30 Chiusura: Sabato pomeriggio e Lunedì mattina Omeopatia - Dermocosmesi - Analisi del sangue Intolleranze alimentari - Preparazioni - Veterinaria - Erboristeria - Prenotazioni esami Nella nostra farmacia la misurazione della pressione è gratuita LINEA SOMATOLINE SCONTATA DEL 10% ANALISI GRATUITA DELLA CELLULITE E DELLA RITENZIONE IDRICA Si fanno buchi all’orecchio Gente di Falchera 12 viene un peggioramento secondario, legato al danno delle cellule nervose – precisa la Dottoressa Guala – Se l’ipotermia cerebrale viene iniziata prima del deterioramento secondario, può migliorare l’esito neurologico a distanza, rallentando e contenendo la progressione del danno neurologico, considerato che, purtroppo, quanto più il danno è stato grave, tanto più sono possibili esiti a distanza”. Per l’attivazione di questa procedura l’equipe della Terapia Intensiva Neonatale ha collaborato strettamente con la Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Maria Vittoria ed effettuato training specifici presso la Neonatologia dell’Ospedale di Cuneo. “Questa nuova dotazione sottolinea il ruolo fondamentale dell’Ospedale Maria Vittoria nel percorso integrato fra punto nascita, trasporto neonatale e terapia intensiva neonatale di Torino e provincia commenta il Commissario dell’ASL TO 2, Giacomo Manuguerra - La massima integrazione di questi servizi è fondamentale per l’esito ottimale del trattamento in quanto, se il bimbo nasce fuori da un punto nascita dotato delle attrezzature, si assiste a una lotta contro il tempo per poter incominciare il trattamento ipotermico entro le 6 ore dal parto, condizione necessaria per la sua efficacia”. Dott.ssa Silvana Patrito Ufficio Stampa ASL TO 2 Mobile 3683782031 I n v i a To c e 2 3 a n g o l o v i a A d i g e CAF-ITALIA Risolve i tuoi problemi di: Mod. 730, Red, Isee, Murc, detrazioni, assegni famigliari, sostegno al reddito e bonus (gas, energia) senza tesseramento. Servizio Patronato con tesseramento Per info. Tel. 011-19702369 E mail: [email protected] Centro Commerciale “NATURALMENTE” Falchera Nuova via degli Abeti 10 Acconciature Tel. 011-26.20.381 SOLO IL MARTEDÌ Prodotti Naturali Sconti su colorazioni e Permanente SOLO IL MERCOLEDÌ PIEGA a E6.00 Studio Falchera S.a.s. Corso Vercelli, 425 Telefono 011/2243773 Propone nella zona di Barriera di Milano / Falchera / Villaretto VIA IVREA: BILOCALE, ultimo piano con ascensore, panoramico e luminoso, completamente ristrutturato. Cantina. Euro: 110.000,00 VIA CAVAGNOLO: in palazzina con posto auto, TRILOCALE composto ingresso, tinello, cucinino, due camere e bagno. 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Box auto. Euro 155.000,00 Gente di Falchera 13 L’angolo della poesia VORREI CREPUSCOLO Vorrei scrivere sul muro che per i figli nostri incerto è ormai il futuro. Mentre l’ultimo raggio di sole svanisce nell’infinito, il colore del giorno si perde con esso. Ombre si addensano irrequiete e nel silenzio affiorano i ricordi del passato, ora grigi, ora dorati, inseguono orizzonti lontani, stagioni passate, chimere svanite, speranze perdute, sogni di giovinezza che ormai non ti appartengono più. L’ombra del crepuscolo li avvolge dolcemente mentre tutt’intorno diventa quiete e pace. Vorrei anche scrivere sulla faccia della terra una parola sola… PACE per dare un po’ di serenità ma c’è chi ascolta con indifferenza…tace. Vorrei gridare al cielo che il mondo ormai è cambiato che si vive di ricordi che nulla è migliorato. Angela Saccone La porta Hai chiuso la porta con discrezione, così come, discreto, è stato il tuo passare. E dalle mani, inerti, è fuggito l’ultimo desiderio di sentirmi ancora una volta, di trasmettermi quella pace che a te, sazia, non più serviva. Ed è stato ancora insegnamento, di stoicismo, di rassegnazione, a ratificare che madre è innanzi tutto maestra con l’esempio! Nell’acqua dei fiumi che scendono a mare scriverei un messaggio che il mondo è ormai sporco che non abbiamo più la forza di lottare. Ma credo ancora nella gente onesta... di buona volontà di pace duratura che il mondo cambierà. Mosca Maria Grazia PAROLE PAROLE Tu ci sostieni con la tua dolce natura e saporiti frutti che vermigli non pendono più dai rami di fuliggine neri. Vedo squallidi prati interrotti da strade da rottami lamiere barattoli e carte, e brulicare insetti topi mosconi e ratti. Città fiumi paesi e mari sono forse inquinati? Il cuore soffre La mente freme ma la bocca impreca parole parole!... a cura di Mario Alba E.E. Orsonero LUCI ETERNE LUCI EFFIMERE Se guardo in alto in cielo vedo solo risplendere vivide luci eterne accese sempre dalla Grazia Divina e dal Suo amore. Se guardo in basso in terra vedo soltanto poche deboli luci effimere subito spente dall’egoismo umano e dal dolore. Agatino Smiroldo Lorenzo Bertone Gente di Falchera 14 PESANTI EREDITA’ Noi tutti ereditiamo dai nostri genitori e dai nostri nonni un’eredità psicologica. In questa eredità sono comprese: risorse, potenzialità, abilità…ma anche debiti. Questi debiti che noi contraiamo coi nostri predecessori consistono in aspettative, compiti, ruoli di cui veniamo investiti dalla famiglia che ci precede. Le idee di grandezza dei nostri genitori, dovute a loro volta alle aspettative di chi li ha preceduti, vanno a costituire il loro “Io ideale”, cioè ciò che aspirano ad essere o diventare nella vita. Se queste aspettative sono troppo elevate ed essi non riescono quindi a raggiungerle, le tramanderanno ai propri figli in un circolo vizioso che tende a ripetersi di generazione in generazione, insieme al carico di insoddisfazione che tutto ciò comporta. Non sempre queste “richieste” ai nascituri sono esplicite, a volte, anzi, si tratta di dinamiche inconsce legate spesso a eventi e ruoli familiari già avveratisi in passato nelle generazioni di una o di entrambe le famiglie di origine. Può essere possibile infatti chiedere al figlio di avere nella vita il successo che non si ha avuto e farlo sentire un fallito se ciò non avviene (e questa è una richiesta esplicita), oppure può capitare di chiedere implicitamente al proprio figlio di ammalarsi per deviare le tensioni della coppia genitoriale in modo da non doverle affrontare perché “troppo impegnati nella cura del figlio” , cura che magari aiuta anche a tenere la coppia unita (e questa è una richiesta inconscia). Per porre rimedio a ciò, è necessario che il nucleo familiare diventi consapevole di tali dinamiche e della distruttività di tali richieste impietose che i genitori impongono ai figli e che le tensioni familiari anziché direzionarsi su un unico membro, vengano ridistribuite in parti uguali sui vari membri. Perché ciò succeda ognuno deve accettare la responsabilità per il ruolo che si ha avuto in tali dinamiche ,ruolo che TUTTI i membri della famiglia hanno contribuito a creare (anche la vittima). Allo stesso tempo bisogna sapersi perdonare per i propri limiti e, una volta che si è presa coscienza dell’immane debito che i genitori ci hanno messo sulle spalle, saper perdonare anche loro. Per chi ama il teatro a cura di Vittorio Leode Questo mese segnaliamo Teatro Gobetti Via Rossini,8-Torino tel. 0115169424 3-8 maggio 2011 “Atto senza parole” di Samuel Beckett regia Pierpaolo Sepe Quattro interpreti della scuola partenopea interpretano sei testi di uno degli scrittori più complessi del Novecento (Teatro I, Teatro II, Atto senza parole II, un pezzo di monologo, Cosa dove) diretti da Pierpaolo Sepe, in una selezione drammaturgica che attraversa trent’anni di scrittura di un autore-simbolo appunto del Novecento, indagando il sottile filo che si dipana tra poetica e linguaggio. Teatro Carignano P.zza Carignano 6-Torino/ tel. 011547048 3-15 maggio 2011 “Aspettando Godot” di Samuel Beckett regia Marco Sciaccaluga, con Ugo Pagliai ed Eros Pagni (finalmente due attori di razza) Si può dire che “ Aspettando Godot”(1953), espressione del teatro dell’assurdo, sia il capolavoro di Samuel Beckett, premio Nobel per la letteratura nel 1969. In questa nuova edizione, diretta da Marco Sciaccaluga, i protagonisti sono due tra gli attori più blasonati del nostro teatro: Ugo Pagliai ed Eros Pagni. Chi di noi, nella vita, non aspetta un…Godot? Teatro Carignano 17-22 maggio2011 “Dopo la battaglia” Ideazione e regia di Pippo Delbono Intervistato Delbono ha così risposto: “Ogni mio spettacolo è la tappa che fa parte di un viaggio personale e un viaggio nel tempo che ci circonda. Un tempo turbolento questo, di contrasti, di violenze. Vorrei pensare al prossimo spettacolo immaginando che questo tempo sia passato. Che succederà dopo la battaglia?” Oggi più che mai tema drammaticamente attuale, se pensiamo alle guerre in corso. Massimiliano Irenze Nuovo sportello per la CONSULENZA LEGALE È a disposizione dei cittadini un nuovo servizio di consulenza legale tenuto dall’avvocato Michele Ianniello. Tutti i Mercoledì dalle ore 15 alle 16, in via degli ABETI 16. È obbligatoria la prenotazione al n° 011-44.32.621 Erborista ed I n s e g n a n t e d i Yo g a IMPARTISCE CORSI DI YOGA * * * * * per adulti e anziani per preparazione al parto per bambini Corso di erboristeria Corso sui fiori di Bach e fiori californiani Gente di Falchera 15 Si raccolgono prenotazioni per corso di yoga e piante officinali che si svolge, da maggio a settembre, in una radura in mezzo ai castagni a 750 m. Tel. 011-2625426 - Cell. 339-886120 SEDE via delle Robinie 4 - Torino UN’IDEA IN MOVIMENTO Molti conoscono già il nostro concittadino Crocilio Ricci, un uomo dedito al volontariato e al piacere del fare. In più stimolato dal calore dell’entusiasmo e dotato della forza del sorriso, è ricco di curiosità e interessi per cui non si arrende facilmente di fronte alle difficoltà della vita. Attivo in parrocchia, amante dei giovani, organizzatore e animatore d’importanti attività sportive, fondatore della Polisportiva stessa lo abbiamo anche scoperto sul suo posto di lavoro, prima come titolare della Cooperativa sotto i portici di ex P.zza Falchera e poi, con le stesse capacità commerciali, della tabaccheria vicina. Oggi in pensione, ma con mille idee in testa: una in particolare, e non solo da oggi. Che cosa ha in mente Crocilio? Costituire in Falchera un presidio della Croce Rossa Italiana: impresa semplice e complessa insieme. E’ da qualche tempo che egli, già volontario C.R.I. dal 1993, opera sul territorio in tal senso come si apprende dalle righe del nostro periodico, ove opportunamente ci informa sul suo operato e sui suoi progetti. E’ da qualche anno, e con un certo successo, che organizza in Falchera corsi di Pronto Soccorso con un buon numero d’iscritti, grazie all’appoggio del Comitato Croce Rossa esistente in Leinì. Sappiamo che mette tuttora in opera un buon servizio sociale che consente ai cittadini, soprattutto anziani, di sottoporsi alla misurazione della pressione arteriosa non solo nella sede adiacente agli Uffici Anagrafe, ma anche nelle proprie case. Aggiunge Crocilio: “…diamo inoltre un aiuto per alleviare qualche piccola sofferenza o anche solo per passare un po’ di tempo e scambiare qualche battuta con chi ne abbia bisogno, è poco ma per alcuni, oggi come oggi, è molto…”. Ma ama soprattutto rilevare la capillare presenza della Croce Rossa in tutte le manifestazioni ed il piacere e l’utilità che si ricavano dalla frequenza dei corsi che egli organizza in loco e che durano, secondo l’importanza didattica e le mirate finalità operative, dai tre ai sei mesi. Non poche sono le competenze che si possono acquisire da quelle lezioni e che si possono poi sperimentare direttamente quando se ne presenta l’occasione. Coloro che hanno frequentato i corsi sono in grado di valutare meglio la gravità di un’emergenza e di stabilire chi ha vera e urgente necessità della C.R.I. come mezzo di supporto e di trasporto oppure chi ha bisogno, già solo sul campo, di più semplici cure o attenzioni, con il beneficio di un risparmio economico, di non poco conto. E i mezzi di trasporto? Ci sono? Gli chiedo. Risponde, sorridendo, che non è lì, come qualcuno potrebbe credere, il vero problema, in quanto i “mezzi” ci sarebbero e potrebbero eventualmente essere ospitati in alcuni punti della Falchera che lui avrebbe già visualizzato ma di cui, per scaramanzia, preferisce non parlare… “Ma scusa,- insisto- dov’è allora il problema? Non risponde subito, mi fissa sempre sorridente per tenermi in sospeso, poi replica deciso: “Nella ricerca del volontariato, sì proprio nei volontari, che per ora mancano… o comunque non sono sufficienti”. Infatti, il Comitato Centrale della Croce Rossa, d’accordo con la Regione, non agisce se non è preventivamente assicurata la presenza di volontari, e abili volontari, in grado di gestire il progetto di cui Crocilio, da tempo, si fa portavoce. Da qui dunque un caldo appello: chi intende farsi volontario e intraprendere il cammino con Crocilio per raggiungere tale traguardo sa a chi rivolgersi (tel.3358026904). Ora non resta che aspettare fiduciosi. Amilcare De Leo Sindacato Pensionati Italiani TORINO / Quartiere Falchera Via Tanaro n. 33 - Telefono: 011/262.43.50 Lo Spi-Cgil di “Falchera” vuole ricordare ai propri iscritti e a tutti i cittadini gli orari e le prestazioni dei servizi che si effettuano nella nostra sede: ORARI: da lunedì a venerdì, dalle ore 09.00 alle 11.30 e dalle ore 15.00 alle 17.30 Negli uffici di questa sede sono garantiti educazione, competenza e professionalità. Servizi Previdenziali PATRONATO INCA - Pensioni Anzianità / Vecchiaia e Reversibilità (Inps - Inpdap - Enpals - Ipost - Enasarco) - Inabilità Inps e Invalidità Civili - Estratti Contributivi - Ricostituzioni Pensionistiche - Supplementi - Accrediti periodo militare - Accrediti Contributi Maternità Questi si effettuano nei giorni della settimana Martedì dalle 15.00 alle 17.30 Mercoledì dalle 09.00 alle 11.30 Società dei Servizi Fiscali “Attiva/Cgil” - Compilazione in Sede, informazioni e controllo di: Mod 730 - Mod. Ici - Mod. Red - Isee CONTROLLO BUSTE-PAGA Informazioni e relativi indirizzi delle nostre sedi cittadine per quanto riguarda: - Informazioni sportello dei diritti dell’ammalato - Informazione per assunzione e retribuzione di badanti e colf. - Conpilazione moduli vari delle socirtà di erogazione gas ed energia elettrica - Successioni - Consultorio Giuridico - Consulenze Legali e Notarili (Inform. e indirizzi) Lo Spi-Cgil mette a disposizione dei cittadini tutta l’esperienza maturata in tanti anni di attività. Gente di Falchera 16 Bambini di polvere “Grazie Signore, che Dio vi benedica”. Sono spiazzato da una frase così semplice, ma profonda, soprattutto se detta da una ragazzina di 9-10 anni. Sono al mercato di Koudougou, insieme a tutta la famiglia per fare la spesa, quando la vedo avvicinarsi con il suo enorme vassoio di banane sulla testa. Stavo cercando della frutta e la chiamo. Con una vocina appena percettibile, in quanto in Burkina ci si rivolge agli adulti con il massimo del rispetto e solo se interpellati, mi dice il prezzo di 10 frutti: 500 CFA (circa 75 cent). Di solito mi piace mercanteggiare perché fa parte del gioco, ma in questo caso è davvero troppo e le dò le monete richieste, aggiungendo 50 CF per lei. Un inchino e la benedizione sono il suo ringraziamento: una lacrima è uscita veloce dai miei occhi nascosti dalle lenti scure. Posso regalarle ancora una carezza mentre scivola veloce nella polvere rossa della route. I bambini colpiscono, lasciano il segno, in un paese giovane come il Burkina Faso. Sono decine quelli che incontri per la strada, nei campi, tra le bancarelle del mercato o agli incroci. Spesso sono vestiti come capita, quasi sempre impolverati, puntualmente indaffarati dietro ad un asinello a trasportare le merci della famiglia, a vendere qualcosa agli angoli delle strade o a fare lavoretti per la famiglia o i parenti. In Africa il concetto di lavoro minorile è sicuramente da rivedere e non da valutare attraverso i nostri parametri. I marmocchi qui sono “piccoli uomini”, che non hanno fatto in tempo a godere del piacere dell’essere bambini. La vita li chiama a collaborare alla sopravvivenza, appena possibile. Ci sono animali da portare al pascolo e orti da controllare, acqua da recuperare al pozzo e legna nella brousse per il fuoco del To (la polenta locale), il cortile da spazzare e la mamma da accompagnare al mercato per riuscire a trovare quei pochi spiccioli necessari ad acquistare le medicine o il libro per la scuola. In Burkina tutto costa: la scuola, la sanità e allora ognuno è chiamato a partecipare al grande gioco della vita in base alle proprie forze. I discorsi sul tema del lavoro e dei diritti dei bambini riempiono quotidianamente giornali e affollano convegni in hotel di lusso, ma è sul campo che bisogna agire per cercare di mutare una situazione che colpisce molte zone del pianeta. Nel mondo sono milioni i bambini che non hanno la possibilità di sperare in un futuro migliore dei loro padri e molti di questi affollano le strade polverose dell’Africa. Molti a Falchera mi conoscono come l’impiegato della Posta, ma da oltre 15 anni lavoro come volontario in un’as- sociazione che opera per cercare di garantire un futuro migliore ai piccoli burkinabè, che affollano la savana e i villaggi del Burkina Faso, un piccolo paese dell’Africa Occidentale, sconosciuto alla maggioranza di noi italiani. Un paese povero, ma orgoglioso, che cerca solo un sostegno sulla strada dello sviluppo e dell’autosufficienza. In questo paese operiamo soprattutto attraverso progetti di sostegno all’infanzia nel campo sanitario, alimentare e scolastico. Il Centro Oasis di Koudougou assiste ogni anno circa 1500 bambini con il programma delle adozioni a distanza e attraverso il centro di recupero dei bambini denutriti, ma sono ancora molti i piccoli burkinabè che necessitano di un aiuto per garantire loro futuro e dignità. Nel mio ultimo viaggio nel paese (a Marzo) ho avuto la possibilità di verificare il lavoro svolto quest’anno e di toccare con mano le necessità della zona. Il CREN ospita in questo momento una decina di mamme con i loro piccoli e le animatrici proseguono la loro attività come sempre. Prendere in braccio questi esserini così delicati è sempre un momento triste e contemporaneamente bellissimo. Sono così indifesi nella loro malattia, segnati da una situazione che li ha coinvolti loro malgrado, ma aggrappati alla vita fino all’ultimo respiro. L’importanza della struttura del Cren è fondamentale per il territorio ed è per questo che abbiamo deciso di metterlo al centro dell’azione dell’associazione e dei programmi per gli anni a venire. In questa struttura la solidarietà italiana è veramente tangibile, si tocca, si vede e si assapora. Possiamo veramente affermare che i piccoli sacrifici individuali di ogni donatore qui trovano la loro piena realizzazione. Abbiamo almeno un centinaio di bambini con le loro famiglie in situazione di estrema povertà e ci siamo assunti l’impegno di trovare le risorse per mandarli a scuola e fornire assistenza alimentare e sanitaria (le famiglie li mandano a lavorare per l’impossibilità di mantenerli diversamente). Scuola e salute sono i cardini di un’azione di sviluppo a lungo termine. Se volete aiutarmi nel lavoro svolto nel paese a favore dei bambini, potete farlo attraverso le adozioni morali a distanza. Con solo 55 centesimi al giorno potrete garantire assistenza sanitaria, alimentare e istruzione ad un piccolo amico in Burkina Faso, con una firma in occasione della dichiarazione dei redditi devolvete il 5x1000 all’associazione Legamondo. I fondi raccolti saranno utilizzati per interventi sociali e sanitari a favore dell’infanzia in Africa. Codice Fiscale 92026760014 Dio benedica i nostri figli, la bambina del mercato…i bambini di tutto il mondo! Gente di Falchera 17 Guido Barilla Raccolta differenziata La raccolta differenziata merita fiducia Torino è stata più volte definita una città laboratorio. Operosa e geniale nello stesso tempo, ha sperimentato nell’eurospaziale come nella pattumiera; tecnologica per lo Shuttle o per la raccolta differenziata dei rifiuti, la nostra città è spesso all’avanguardia. Quello sulla raccolta rifiuti, ad esempio, è un successo costruito negli anni e che, grazie anche al recente consolidamento del porta a porta, continua a far crescere la percentuale di rifiuti recuperati da e per conto di Amiat. Nel 2010 l’Azienda multiservizi igiene ambientale Torino ha raccolto circa 495mila tonnellate di rifiuti e 210 mila tonnellate di differenziata, pari ad una percentuale del 42,4%. Significativi i dati disaggregati: carta e cartone 84.063 tonnellate, organica domestica 43.596, organica mercatale 5.049, plastica 13.166, vetro e allumino (lattine) 24.690, legno 21.670. Dati positivi non ancora completamente suffragati da una presa di coscienza che tarda ad arrivare. Serve convincere gli scettici che la differenziata è una raccolta utile e che tutto il materiale raccolto non viene buttato indiscriminatamente in discarica, contrariamente a quanto alcuni credono. Per regolare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti riciclabili ci sono provvedimenti normativi ed economici prima ancora che ecologici. La legislazione in materia è piuttosto precisa ed è regolata da un accordo fra ANCI (l’Associazione nazionale comuni italiani) e CONAI (Consorzio nazionale imballaggi) siglato nel dicembre del 2008 che prevede, per i Comuni che vi aderiscono, un corrispettivo economico in funzione della quantità e della qualità dei rifiuti urbani raccolti. Dopo il loro utilizzo, gli imballaggi vengono così raccolti ARREDAMENTI con un sistema che li avvia a riciclo in appositi centri individuati sul territorio. E se prendiamo per vero il motto di Antonie Laurent de Lavoisier per cui nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, allora possiamo davvero affermare che carta, plastica, vetro, legno e metallo possono avere una seconda vita. Inaspettati i prodotti, per qualità e quantità, che si possono realizzare e che sono di uso quotidiano, utilizzando materiale riciclato adeguatamente selezionato e pulito. Vetro e plastica si prestano in modo particolare a questo processo: bottiglie, flaconi, contenitori anche alimentari, il carrello della spesa, maglioni e giacconi. La vetreria di Cairo Montenotte, nel Savonese, cui arriva tutto il vetro della raccolta torinese, lo utilizza per il 90% della sua produzione complessiva. Cittadini informati e consapevoli sulla necessità della raccolta differenziata, diventano determinanti anche nel momento del conferimento (quando si butta via l’immondizia), attraverso un corretto smaltimento che permette una più rapida selezione ed una minore quantità di scarto da consegnare alla discarica. Diventa allora indispensabile leggere attentamente le istruzioni presenti su cassonetti, imballaggi e confezioni, per evitare di mescolare oggetti fra loro incompatibili (la ceramica, ad esempio, non è compatibile con il vetro). Un compito importante spetta alle amministrazioni comunali che potrebbero omologare i colori dei cassonetti stradali all’interno di una stessa provincia (se la raccolta carta a Torino è contraddistinta dal colore giallo e in alcuni paesi della provincia il colore cambia, cresce la confusione ed il rischio di sbagliare contenitore). Piccole, grandi attenzioni che contribuiscono al consolidamento della raccolta differenziata. Per limitare gli sprechi e l’inquinamento e dimostrare una coscienza ecologica necessaria per la salvaguardia delle risorse naturali. CORSARO Marcello Longhin Arredamenti Corsaro Studio d’interni - Composizioni su misura Cucine, Camere, Soggiorni, Salotti, Bagni. Preventivi gratuiti e finanziamenti Via Sant’Elia, 4/c Falchera Tel. 011-2623334 cell. 3358019789 C U C I N E Gente di Falchera 18 A s t r o n a ocuramdel Gruppo i a “G.e... Plana” A PROPOSITO DELLA FINE DEL MONDO Apocalypse now? Nel libro di Roberto Giacobbo: “2012 la fine del mondo?”, ultima edizione gennaio 2010, si parla di catastrofisti ed ottimisti. Esaminiamo subito, tanto per non smentirci, il filone catastrofista. Tra gli altri disastrosi avvenimenti che omettiamo di elencare per delicatezza… leggiamo che sottoposti alle tempeste solari gli strati alti dell’atmosfera saranno talmente carichi di elettricità da mettere in pericolo tutto ciò che orbita al di sotto, interferendo con il tragitto dei satelliti che saranno comunque mandati fuori rotta dal cambio di magnetismo terrestre. Rientreranno in maniera distruttiva sulla Terra, abbattendosi senza controllo in luoghi che non potranno essere previsti in una pioggia letale di rottami. L’attività fortemente anormale del Sole, turbando l’equilibrio dell’intero sistema, porterà catastrofi ambientali al confronto delle quali lo tsunami del 26 dicembre del 2004 apparirà come “qualcosa di quasi innocuo e gestibile”. Il pianeta sarà devastato da maremoti e da terremoti di magnitudo 10 della scala Richter che, insieme agli incendi, causeranno molte ondate di fumo e polveri che satureranno l’atmosfera fino a che i raggi solari non potranno più filtrare e il mondo precipiterà nell’inverno nucleare. Le centrali nucleari esploderanno e il disastro sembrerà completo, ma (udite udite) non sarà ancora finito: i vulcani erutteranno e incrementeranno ulteriormente l’opprimente potenza dell’universo nucleare. I terremoti spaccheranno la crosta terrestre, le montagne si inabisseranno mentre nuove montagne sorgeranno devastando tutto ciò che sarà nel loro terreno. Una vasta porzione del mondo sarà sommersa dalle acque. Ma non è ancora finita! Un altro filone molto seguito dalla corrente dei catastrofisti è quello della comparsa di enormi asteroidi, a volte sostituiti nell’immaginario, da gigantesche comete che proprio, guarda caso, nel 2012 entreranno in rotta di collisione con la Terra. E’, tra l’altro, notizia recente quella che riguarda la mitica e biblica città di Gomorra. E’ stata infatti scoperta una tavoletta sumera risalente al 700 a.C. che è stata tradotta e interpretata dagli esperti, i quali hanno appurato che la città, punita da Dio per i suoi peccati, in realtà fu distrutta da un asteroide. Su Gomorra infatti cadde una palla di fuoco potente come quattro atomiche. Tutto sommato, noi che siamo, o meglio che ci reputiamo ottimisti possiamo dire, con i versi di quella famosa canzone , “…ma il cielo è sempre più blu?” a.d.l. Briciole di storiaa curapiemontese di Franco Foppiani Fra Dolcino Secondo la Chiesa Cattolica fra Dolcino era, e lo è tuttora, un eretico che, con la falsa legge che predicava, disturbava la fede e la vita pacifica dei sudditi. Al di fuori delle passioni religiose, cerco di vedere la storia di fra Dolcino e del movimento degli Apostolici che, negli anni dal 1300 al 1307, ha avuto il suo svolgimento e tragico epilogo sui monti della Valsesia e del Biellese. Gli Apostolici ebbero origine dallo stesso movimento francescano andato in crisi dopo la morte (1226) di San Francesco d’Assisi. Il Movimento Apostolico fu fondato nel 1260 da Gherardino Segalelli che iniziò a predicare lo svincolo della Chiesa dalle ricchezze e dal potere, nonché il suo ritorno alla povertà e umiltà delle origini. Gherardino, accusato di eresia, fu arso vivo nel 1300 a Parma alla presenza di fra Dolcino, suo discepolo che riorganizzò gli Apostolici e ne divenne ben presto il capo carismatico. Accanto a fra Dolcino spicca la figura della sua compagna Margherita, da tutti definita di straordinaria bellezza, che lo seguì in tutte le sue battaglie e ne condivise la tragica fine. I concetti della dottrina dolciniana sono così espressi: abbattimento della gerarchia ecclesiastica e ritorno della Chiesa alle sue origini di umiltà e povertà. Abbattimento dell’oppressivo sistema feudale. Liberazione umana da ogni costrizione e da qualsiasi potere costituito. Organizzazione di una società paritaria, di mutuo e reciproco aiuto, di comunione dei beni e parità dei diritti fra uomo e donna. Come si vede fra Dolcino più che un riformatore della Chiesa è da considerarsi un autentico rivoluzionario che ha anticipato i tempi di parecchi secoli, proprio per questo non poteva che uscirne sconfitto. Le sue teorie, che venivano applicate fra la sua gente, la sua straordinaria capacità di fare dei proseliti non potevano che allarmare seriamente le autorità costituite. Furono assoldate delle milizie mercenarie atte a reprimere sul nascere un movimento che sviluppandosi avrebbe portato a dei danni irreparabili. Per sfuggire ai suoi persecutori fra Dolcino passa da Parma a Bologna ed in seguito si rifugia nel Trentino dove conosce Margherita. continua sul prossimo numero A F F I T TA S I L O C A L E COMMERCIALE Con 2 ampie vetrate 50 Mq via Tanaro angolo via Bormida Tel. 011-267085 / cell. 3389193001 ore ufficio Gente di Falchera 19 Macelleria La primavera è arrivata e porta con sé le belle giornate da trascorrere in mezzo al verde quindi, perchè non fare una bella grigliata? Steri vi propone: Costine, Salsiccia, Salamelle, Spiedini, Rustichelle, Ali di pollo, Pancetta fresca e altro ancora. Inoltre si affittano tutti i tipi di attrezzature per rinfreschi, banchetti e feste in grande. Spesa Famiglia • • • • • • Il giorno 13 aprile sulla tangenziale Nord, direzione Milano - Aosta, sotto il cavalcavia di via Borgaro, si è sfiorata la tragedia per colpa di un gruppo di ragazzini provenienti dal vicino campo nomadi di strada Aeroporto. Questi infatti hanno lanciato sassi di grosse dimensioni mettendo in serio pericolo la vita di un camionista. Dal 16 maggio anche Borgaro adotterà il sistema della raccolta domiciliare dei rifiuti. Caselle. Il procuratore Guariniello ha aperto un’inchiesta sui laser che compromettono l’atterraggio degli aerei. Caselle. Il presidente della Provincia Saitta è contro il pedaggio Torino-Caselle Leinì. Sono state segate le bare perché non entravano nei loculi. Il sindaco Coral si è scusato con i parenti. Mini Spesa Famiglia 2 kg fettine di vitello 2 kg bollito di vitello 1 kg salsiccia 2 kg spezzatino 2 kg braciole di maiale 1 kg petti di pollo 1 kg fesa di tacchino 1 kg hamburgher 2 kg tritata di vitello 2 kg costine di maiale 2 kg cosce di pollo 1 coniglio 1 kg rolatine di vitello 1 kg rustichelle 1 kg tritata 1 kg fettine di vitello 1 kg braciole di maiale 1 kg di salsiccia 1 kg di cosce di pollo 1 kg coniglio o un pollo 1 kg bollito c/osso 1 rolata o tasca ripiena 1 kg costine di maiale € 6,50 al Kg € 7,50 al Kg In omaggio i sacchetti per la conservazione Giorno di chiusura mercoledì pomeriggio Macelleria Steri str. Cuorgnè 119 Mappano To.-Tel. 011-996.81.94 AGENZIA MAPPANO IN BREVE dalla Provincia A cura di Ricciardetto Steri di Angela Russo via Cuorgnè 104 10070 Mappano di Caselle (To) Vi offre i seguenti servizi: * * * Pratiche auto Subagenzia Toro Assicurazioni Rinnovo e______________ duplicati patente con medico in sede * Sportello Telematico dell’Automobilista Soggetto abilitato ai sensi del D.P.R. 19 settembre 2000 n. 358 CEDO MINIMARKET di 120 mq in zona Falchera per raggiungimento età pensionabile avviamento trentennale Per informazioni Tel. 011-26.20.364 Gente di Falchera 20 Orario 9-12,30/15-18,30 dal lunedì al venerdì Tel. 011-9968597 Fax 011-9969040 Cell. 335-5605217 Portando questo coupon avrete uno sconto del 5% sulle pratiche auto, patenti e sconto dal 3 al 20% sulle assicurazioni. Benessere degli animali Piedibus, bambini a scuola senza traffico Approvate le modifiche al Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in Città Il Consiglio comunale durante la seduta del 14 marzo ha approvato all’unanimità la proposta di deliberazione che va a modificare l’attuale Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in Città. Il regolamento prevede, dal 2013, il permesso di attendamento esclusivamente ai circhi che utilizzano animali selvatici come camelidi, zebre e bisonti in specifiche condizioni di detenzione, e che forniscono una documentazione più ampia di quella attualmente richiesta, con dichiarazioni univoche per l’identificazione del circo e degli animali. Tra le altre novità introdotte, la possibilità di accedere in tutti gli esercizi commerciali con gli animali domestici, ferme restando possibili deroghe per comprovate motivazioni igienico-sanitarie. Gli animali avranno libero accesso anche sui mezzi pubblici, metropolitana compresa. Via libera anche per gli anziani autosufficienti, ospiti delle case di riposo, per tenere in stanza il proprio animale. Vietati botti e fuochi pirotecnici salvo deroghe concesse dalla Città (festa patronale e Capodanno o in occasioni straordinarie); la detenzione di collari elettrici o con punte metalliche, oltre al divieto preesistente di vendita e utilizzo; non sarà possibile utilizzare cuccioli di età inferiore ai 6 mesi per l’accattonaggio e anche gli adulti non dovranno essere parti attive” I cani con ciotola per l’elemosina al collo, ad esempio; no alla vendita e all’utilizzo di animali vivi per l’alimentazione di altri animali; i nidi non potranno essere rimossi o distrutti in caso di ristrutturazioni e restauri salvo deroghe che in ogni caso non verranno mai concesse in periodo di nidificazione. Altra novità, i dissuasori per l’allontanamento dei colombi, che dovranno essere in plastica e non in metallo. Le dimensioni minime per acquari e voliere restano indicative in quanto non è possibile determinare misure precise; i prodotti della pesca vivi (crostacei, anguille, aragoste) dovranno essere in vasche con ossigenatore e depuratore, i crostacei con le chele non perennemente legate. Una nozione approvata dal Consiglio comunale l’8 novembre 2010 chiedeva che l’amministrazione si impegnasse per favorire ulteriormente la diffusione presso le scuole l’istituzione di “Percorsi Piedibus”. A distanza di alcuni mesi, la commissione Ambiente ha fatto il punto di quanta realizzata. Un’occasione per sottolineare il successo di un’iniziativa che, da quando è nata, nel 2008, ha sviluppato 13 percorsi per un totale di 9,3 chilometri, nelle Circoscrizioni 1, 2, 3 e 9 coinvolgendo circa un migliaio bambini delle scuole elementari. Sono in avvio altri 11 percorsi, nelle Circoscrizioni 5 e 6, per altri 8 chilometri. “Piedibus’è un progetto dell’assessorato Viabilità e trasporti della Città di Torino, che muove il trasporto non inquinante (a piedi...) nei tragitti casa - scuola - casa dei bambini accompagnati da un adulto, attraverso un percorso evidenziato da apposita segnaletica. Tigre siberiana in alto e micio affettuoso, ogni felino ha i suoi diritti, come ogni altro animale. Giorgia Gai Perché non si potrebbe realizzare tale progetto anche qui da noi in alla Falchera? Cassette per la Pubblicità In Falchera si sta propagando l’uso di cassette per la raccolta della pubblicità, applicate all’esterno dei portoni d’ingresso dei condomìni. Qualcuno ha sollevato il dubbio che non fossero a norma del regolamento comunale. A tale proposito è stato interpellato il comune il quale ha così risposto: U.G. Egregio Signor... l'installazione di cassette per la raccolta della pubblicità sui muri esterni del condominio non necessità di alcuna autorizzazione in quanto assimilata ad eventuali buche da lettere. Rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti colgo l'occasione per porgerle cordiali saluti. Ag S B. P. Apg Corpo di Polizia Municipale Relazioni Esterne - Sportello del Cittadino VENDO Condizionatore deumidificatore portatatile mod. super Pinguino De Longhi FAC 400 12.000 BTU ottimo e funzionante E 200,00 Tel. 3494201090 Gente di Falchera 21 Il piacere di leggere a cura di Adriana Scavello Vieni via con me 8 è il numero simbolo dell’infinito. Dell’impossibilità di uscire dal tracciato. Di trovare una fine, degna o no, non importa. Si ritorna sempre al punto di partenza. Con la matita si può percorrere l’8 infinite volte, fino a forare la carta con il segno ripassato della punta in grafite. E 8 sono i capitoli di “Vieni Via Con Me”, edito da Feltrinelli, capitoli scritti da Roberto Saviano, l’autore di uno dei libri più importanti degli ultimi anni, “Gomorra”. Sono i suoi monologhi, che già milioni di persone hanno potuto ascoltare alla televisione, nel programma evento che è stato condotto dall’autore insieme a Fabio Fazio. 8 storie che offrono esempi positivi e più di una speranza, senza la paura di guardarsi in faccia, riprese dal programma che per alcune serate ha tenuto il pubblico inchiodato davanti allo schermo, nonostante il mal di stomaco, ascoltando di appalti, cosche e politici, o di diritto alla vita, alle cure e alla comprensione. Ci si trova di fronte a molte riflessioni illuminanti e decisive, per esempio sul diritto e la Costituzione Italiana, sulla propaganda come comunicazione piegata al potere, sulla macchina del fango, come è stata chiamata, che fa affondare chi si ritrova nel suo raggio d’azione e fa una mossa sbagliata, volontariamente o meno, contraria al volere di chi comanda. Vieni via con me è l’elenco delle cose per cui vale la pena vivere, secondo Saviano alcune sono la sfida di don Giacomo Panizza alla ‘ndrangheta calabrese, la lotta di Piergiorgio Welby in nome della vita e del diritto, la difesa della Costituzione di Piero Calamandrei che vanno a fare da contraltare alle brutte storie di un’Italia contraddistinta da troppe tragedie annunciate. Cos’altro dirvi? Un invito a leggerlo per riflettere ancora una volta su alcuni importanti temi di attualità. ESTETICA STEFY Maggio il mese delle coccole mamma - bimba con il perdicure o french pedicure E 25 porta con te la tua bimba over 4 - 10 al costo di 15 E mani & piedi a base di cocco e melone profumatissimi con tanti adesivi e smalti colorati da scegliere ..... ORARIO CONTINUATO 9,30 / 19,00 VIA ADIGE 8/B TEL. 011-262.38.22 UN ALTRO AMICO SE N’È ANDATO Pierluigi Facciolini detto Pier ci ha lasciato a soli cinquantotto anni. Da tempo lottava contro quel male incurabile che gli era piombato addosso e che non gli dava tregua. Per un momento sembrava quasi che fosse sfuggito alle grinfie di un destino avverso ma poi ha dovuto cedere alla forza di quel volere fatale, che gli ha spezzato, troppo presto, la voglia di fare e di vivere. Attivo in biblioteca negli anni Settanta fu tra i primi, se non addirittura il primo, ad animare e organizzare attività culturali di non poco conto, come quelle dedicate alla poesia, alla storia, al disegno, al teatro, nonché più suggestivamente allo studio e al fascino dell’esoterismo, insieme ad altri amici e collaboratori, che oggi, come me, lo ricordano con stima e con affetto. Sì, ma Pier amava soprattutto la poesia, il teatro e il mistero; cultore di egittologia si compiaceva di scrutare il segreto di quel popolo, scoprirne il significato occulto e apprezzarne, nello stesso tempo, il valore scientifico nel campo della medicina e dell’astronomia. Nei primi anni Novanta curò in “Gente di Falchera” una rubrica che, ispirandosi al titolo di un famoso programma radiofonico di Umberto Eco e Carmelo Bene, si intitolava “Interviste Impossibili”: spiritosa ed avvincente fu, tra le altre, quella dedicata a Napoleone. Aveva però nel cuore anche la passione per il teatro che condivideva, si può dire da sempre, con la moglie Francesca; egli stesso, dopo aver frequentato dei corsi di recitazione al Teatro Stabile di Torino, organizzò negli anni Ottanta e Novanta vari corsi di dizione in biblioteca, con un buon numero di iscritti, alcuni dei quali divennero protagonisti in varie pièces teatrali, di cui egli fu autore, attore e regista. Dedicò inoltre gran parte del suo tempo libero, durante il Carnevale, nel curare la recitazione di allievi della Scuola dell’obbligo, provvedendo con la sua compagnia all’allestimento dei costumi e alla preparazione del trucco. Negli ultimi anni prima che si ammalasse, in cui io ebbi ancora l’occasione di frequentarlo, si appassionò, storicamente e cristianamente, allo studio di una santa dottore della Chiesa, che amava e apprezzava per la predilezione che ella, nella sua breve vita, ebbe proprio per il teatro, si chiamava Teresa di Lisieux. Pier avrebbe gradito tanto, mi diceva, che si fosse organizzato in Falchera un gruppo di preghiera in omaggio a quella santa, ma ciò non avvenne. Fatalmente profetiche furono, in chiusura, le parole che egli dedicò, nel 2009, alla morte di don Sandro nel contesto del nostro libro dedicato alla Falchera Nuova: “Addio Sandro, ci rivedremo lassù”. Lui, che credeva nelle profezie. a.d.l. Gente di Falchera 22 RINGRAZIAMENTI Io e Diego, ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicini, grazie a tutti per l'affetto che ci avete dimostrato. Mi rivolgo ai genitori di quei ragazzi meravigliosi che ci sono stati vicini, a me e a Diego, nel momento più terribile... la scomparsa di Piero… non faccio i nomi solo perché rischierei di dimenticarne qualcuno… ci avete commossi con la vostra partecipazione al nostro dolore, ragazzi meravigliosi… ormai uomini… non ho parole al momento, ho solo lacrime… Grazie a Don Dino per il ricordo bellissimo ed un grazie anche al Sig. Bruno per le belle parole. Donazione: Il ricavato sarà devoluto Al "reparto oncologico" dell'Ospedale infantile Regina Margherita. SILENT KEY CI HANNO LASCIATO: 27/03/2011 Sparti Nunziato via degli Ulivi 110 di anni 78 04/04/2011 Francolini Pierluigi via degli Olmi 30 di anni 58 07/04/2011 Malorno Michelina via delle Betulle 1 di anni 94 14/04/2011 Vazzaz Graziella via degli Ulivi 17 di anni 59 Francesca Facciolini ANNIVERSARIO UN RICORDO Il 25 Aprile è un anno che non sei più con noi ma nel mio cuore ci sarai sempre nonna Natalina. Ti ricordiamo con tanto amore. tua nipote Ornella e tua figlia Vittoria. Vorrei ricordare la scomparsa di Graziella Vazzaz in Bin. Una famiglia perfetta, persone buone, mi è dispiaciuto molto, aveva solo 59 anni. Io credo che da lassù Graziella proteggerà la sua famiglia e vivranno nel ricordo di una grande mamma e moglie. Tutti ti ricorderemo sempre come una grande persona, buona e mite. Chissotti Giacomo Ciao Graziella, sei stata la migliore sorella che io potessi avere. Per volere bene come ne volevi tu ci vuole un cuore semplice, e tu l’avevi, ci vuole la capacità di perdonare in fretta, e tu ne eri capace, ci vuole il desiderio di pace e armonia, e tu vivevi per questo, ci vuole sempre un sorriso, e tu ne avevi uno per tutti nonostante la tua sofferenza, anche nei giorni per te più difficili. Si dice che Dio faccia provare a noi uomini, solo le cose che sa che possiamo sopportare. Deve aver avuto una grande stima di te per averti dato tutta la sofferenza che hai saputo sopportare in questi ultimi anni, e deve averne di me per pensare che io possa reggere un colpo tanto duro come la tua perdita. Spero che da lassù tu possa finalmente passeggiare nelle “tue” montagne, e respirare quell’aria buona che tanto ti piaceva, e spero che Dio ti conceda la pace e il riposo che non hai avuto in questi ultimi anni di vita. Ti ringrazio per tutto sorellina mia, dal più piccolo gesto al più grande che hai fatto per me, sempre con l’immensa semplicità del tuo cuore pulito, ma sarà difficile ogni giorno senza di te. Ti porto nel cuore da qui fino al giorno in cui potrò finalmente riabbracciarti. Ciao Graziella, tuo “fratellino” Gianni. VENDO IN FALCHERA Per urgenza trasferimento vendo alloggio completamente ristrutturato, 4 camere, cameretta, doppi servizi, cucina abitabile, balconi e box, riscaldamento autonomo, ascensore. VERO AFFARE. E 139.000 trattabili. Tel. 011-9566306 Hanno collaborato a questo numero: Guido Barilla, Toni Barilla, Generosa Basile, Gaetano Donato, Giorgia Gai, Massimiliano Irenze, Marcello Longhin, Gisella Lunardi, Mario Memore, Alberto Ottaiano, Silvana Patrito, Gioia Raro, Livio Scremin, Adriana Scavello, Ricciardetto, Roberto Slaviero, Francesco Traisci, Luigi Fabio Varesano. Gli eventuali contributi potranno essere versati volontariamente alle persone già conosciute oppure presso la Redazione, in P.zza. G. Astengo 10. Orario di Redazione dal lunedì al venerdì: dalle ore 9,30-11,30 / 15,30 -17,30 Tel. Fax e Segr. 011 - 22.47.387 E mail: [email protected] Un ringraziamento particolare a tutti i sostenitori, inserzionisti e agli amici che ci aiutano nella distribuzione del giornale. Gente di Falchera 23 STUDIO DENTISTICO FALCHERA APERTO DAL LUNEDÌ AL SABATO SU APPUNTAMENTO Finanziamenti in sede IMPLANTOLOGIA ORTODONZIA PROTESI, FLUORO PROFILASSI PER BAMBINI E ADULTI VISITE E PREVENTIVI GRATUITI Portando questa pubblicità avrete uno sconto del 10% Via dei Tigli, 9 Vodafone: 348.1793466 / Tim: 339.8220987 Sostenitori “GENTE di FALCHERA” Gli allievi del corso base del mattino di computer E 55,00 istituito dalla Redazione G. di F. ASTRA SOCIETA’ COOPERATIVA TORINO C.so Giulio Cesare, 99-tel. 011-280901 Via Monginevro, 161-tel. 011-3828558 Testi scolastici - Tutto per la scuola - Articoli regalo - Servizio fax e fotocopie - Informatica. MICHI CARTOLERIA VIALE FALCHERA 68 TEL. FAX 011-22.43.853 E 20,00 E 20,00 Sig. Giuliani Mauro Sig. Raso Domenico Sig.ra Ovale Lucia Sig. Verrua Paolo Sig.ra. Dalena Flavia Tabaccheria Vassallo Sig.ra Panno Gaetana Deon Sig.ra Aquilante Bruna Sig.ra Pepè Ornella Sig.ra Cottari Giuliana Sig.ra Sarno Dolce Sig. Chissotti Giacomo Sig. Polidori Orazio E 10,00 E 10,00 E 10,00 E 10,00 E 10,00 E 10,00 E 10,00 E 5,00 E 5,00 E 5,00 E 5,00 Gli articoli da pubblicare dovranno pervenire entro il 15 di ogni mese. La redazione si riserva la facoltà di pubblicarli e/o modificarli secondo le esigenze del giornale. Gli articoli e le fotografie non verranno restituiti. 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