Mag 2010 - Gente di Falchera
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Mag 2010 - Gente di Falchera
GF ente di MAGGIO 2010 e t t u t a i r u g u A e m m a le M ALCHERA ANNO 18° - N° 5 P ERIODICO I NDIPENDENTE S UPPL . A.S.I. R EG . T RIB . 4227/90 MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE ALL’INTERNO Festa dei vicini pag. 4 SOMMARIO L’Unitre in gita MUS-E “Falchera TVB” Per differenziarci Corsi gratuiti di computer Il giornale della scuola I lettori scrivono PGS Conquista Materna S. Pio X Degusti Byke Pag-Giovane Garcia Lorca L’angolo della poesia Lo spazio dello psicologo Sportelli del laboratorio La Croce Rossa alla Falchera Lettera ai giovani La narrativa Poter viaggaire senza bisogno..... Fotovoltaico sui tetti Il piacere di leggere Astronomia /Briciole di storia 150° Anniversario Unità d’Italia pag. 2 pag. 3 pag. 4 pag. 4 pag. 5 pag. 8 pag. 10 pag. 10 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 17 pag. 18 pag. 19 pag. 22 pag. 23 pag. 25 pag. 26 pag. 27 EDITORIALE di AMILCARE DE LEO Vorrei ricordare le ultime votazioni regionali per esprimere alcune valutazioni in merito. In Italia il voto è sacro, quasi ogni anno abbiamo un appuntamento con le urne e, nonostante il solito astensionismo più o meno accentuato, la gente compie il proprio dovere, soprattutto al Nord. Quei volti sorridenti “piaciosi” invitanti, un po’ come sono i divi in questo caso della politica con vere pose da studio fotografico, rimangono ormai sbiaditi e stracciati sulla carta ancora appiccicata per poco sui muri delle strade. Nessuno ormai li guarda più, è acqua passata, come dicono a Napoli: “chi ha dato ha dato chi ha avuto ha avuto!” Eppure dietro ciascuna maschera di quei personaggi, appunto sereni ed ammiccanti, per un determinato o addirittura un lungo periodo di tempo, si sono celate lotte di ogni sorta e sopportate ansie di ogni tipo frammiste a speranze, illusioni, delusioni, sconfitte e vittorie. Non siamo ipocriti, non regge l’adagio che recita -l’importante è partecipare- A tutti piace vincere. E questa volta c’è chi ha veramente vinto! A questo punto, e sono convinto di rappresentare tutto lo staff della redazione, liberamente e spassionatamente vorrei complimentarmi per la vittoria del nuovo e giovane governatore del Piemonte al quale va il mio più sincero augurio di buon lavoro; nel contempo, consentitemi di salutare e ringraziare l’ex governatrice per quanto ha fatto per la nostra regione e alla quale va tutta la mia solidarietà. E’ stata veramente una sfida all’ultimo voto. Dispiace tuttavia, a mio parere, notare che quello spirito “sportivo” un tempo forse esistente quasi non sussiste più o non sussiste del tutto tra i signori politici che vincono e quelli che perdono. Non so, ma ho notato molto raramente tra i vari contendenti quel semplice segno di signorilità costituito ad esempio da una stretta di mano, un simbolo di rispetto, di riguardo, in merito a ciò che si è realizzato e si realizzerà in futuro grazie a chi subentra al nuovo incarico politico. Almeno in “democrazia” questa semplice forma di etica dovrebbe esseGente di Falchera 1 segue a pag. 2 in prima colonna segue editoriale di Amilcare De Leo re perseguita. Invece anche alla fine della lizza, come in genere accade, chi ha vinto e chi ha perso si guarda in cagnesco. Come sempre o quasi, dopo le elezioni, cambiano i politici, ma restano i cittadini, i lavoratori, restano i volontari come noi, che rimarremo al nostro posto finché ce la sentiremo; continueremo, con l’ entusiasmo e la passione che ci contraddistinguono, il nostro lavoro sulle pagine di questo periodico, insieme al contributo dei nostri lettori e collaboratori, comportandoci come sempre abbiamo fatto nel rispetto delle nostre idee e di quelle degli altri, apprezzando, a nostro giudizio, ciò che si fa di bene nel nostro quartiere e criticando, naturalmente, ciò che si fa di …meno bene. Ieri come oggi. L’Unitre in gita Sabato 13 marzo 2010: gita a Novara. In una chiara, soleggiata, ancora fresca giornata di fine inverno il Gruppo Unitre Falchera va in gita a Novara. Appuntamento alle 8 a Falchera e 8,15 in corso Giulio Cesare, ponte Stura. Partenza in perfetto orario. Durante il viaggio la docente Lina Chianale anticipa i temi della visita in quella città. Il signor Giovanni Ferrero ci intrattiene, quindi, narrandoci alcune barzellette e freddure che rallegrano l’ambiente e svelano un intrattenitore dalla verve molto comunicativa e simpatica. Giungiamo abbastanza presto sul posto e subito seguiamo la nostra guida, Lina Chianale, che illustra le più importanti note storiche e artistiche che caratterizzano la cittadina. Scopriamo così che anche Novara, come Torino, nasce da un primitivo accampamento romano (Castrum). Notiamo sulla cartina della città le vie squadrate del centro storico, che hanno mantenuto l’antica impostazione. Osserviamo le antiche mura nel loro sito archeologico. Pensiamo: quanta strada fecero a piedi gli antichi romani. Oltre ai monumenti, alle strade, ai ponti, agli acquedotti, lasciarono la loro civiltà, il loro diritto, la loro impronta. La passeggiata continua nelle vie e nel tempo. Il Cristianesimo e la sua storia ci parlano grazie ai monumenti e le chiese, e attraverso gli stili che passano e si sovrappongono. Ci rechiamo presso la Basilica di San Gaudenzio innalzata dentro la cerchia delle mura urbane. All’interno della Basilica è di grande interesse artistico la cappella della Natività dove è conservato un monumentale polittico di Gaudenzio Ferrari datato tra il 1514 e il 1516. Sulla Basilica poggia la spettacolare cupola, che domina la città, alta 121 metri, realizzata da Alessandro Antonelli e completata nel 1888. In vetta alla cupola venne issata la statua in rame dorato del Salvatore, opera di Pietro Zucchi. Il campanile settecentesco della Basilica è opera di Benedetto Alfieri. Visitando la Basilica il tempo scorre veloce e presto giunge l’ora di pranzo. Ci rechiamo quindi al ristorante, che si trova poco lontano. La scelta del locale da parte del signor Giovanni Ferrero, si è rivelata ottima; infatti si è mangiato molto bene. Durante il pranzo il chiacchiericcio riempie la sala, poiché i commensali subito socializzano scambiandosi pareri e amicizia. Subito dopo il passaggio dei camerieri con le portate si avverte un improvviso silenzio provocato dalle meditazioni. “E dopo aver mangiato, mangiato e ben bevuto…” i nostri riprendono di buona lena la passeggiata in città. La visita del Duomo e i musei della Canonica occupano tutto il pomeriggio. Interessanti ambedue le esperienze: notevoli le sensazioni provocate dalle statue rappresentanti la passione del Cristo nel Museo della Canonica. Nelle prime ore del pomeriggio le strade del centro storico si riempiono di passanti che percorrono le vie nei due sensi, osservando le belle vetrine dei negozi, portando i bimbi a spasso in questa fresca giornata di sole. Verso le 18 si torna a casa; alcuni minuti vengono dedicati al rilassamento degli arti inferiori, che tanto sono stati impegnati durante la giornata. Poi un breve riepilogo della docente Lina Chianale e un saluto a tutti i partecipanti. Dalma, con la consueta efficienza, dà tutte le comunicazioni relative agli impegni futuri e, in modo specifico sottolinea le iniziative previste per festeggiare “IL DECENNALE” della sezione UNITRE FALCHERA. Arrivederci alla prossima avventura. Gente di Falchera 2 Gaetano Donato MUS-E PRESENTA LO SPETTACOLO “FALCHERA TVB” In poco più di mezzo secolo il quartiere Falchera, “creato” negli anni Cinquanta come unità residenziale autonoma, ha visto crescere e mutare considerevolmente il proprio territorio, sia dal punto di vista strettamente urbanistico sia da quello sociale, al punto da costituire oggi un terreno privilegiato per accogliere attività e interventi finalizzati all’integrazione interculturale. Tra questi figura il Progetto Mus-e (MusicaEuropa), nato nel 1991 a Bruxelles per volontà del musicista Yehudi Menuhin e presente in Italia dal 1999. Focalizzando la propria attenzione sull’arte quale linguaggio libero e spontaneo, esso contribuisce allo sviluppo dell’espressività e della creatività e svolge un ruolo fondamentale nella formazione del bambino. Il progetto Mus-e propone alle classi dalla prima alla terza elementare un percorso di 6 laboratori artistici nel triennio. A conclusione del triennio, i bambini avranno fatto esperienze artistiche diversificate incontrando musica, canto, danza, pittura, teatro ed espressione corporea. I laboratori sono condotti da artisti professionisti in condivisione con gli insegnanti di classe. Dall’anno scolastico 200405 l’istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” ha aderito al Progetto Mus-e in quanto le sue finalità di prevenzione dell’emarginazione sociale aderivano pienamente al Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto. Il gruppo di lavoro Mus-e/ Falchera è composto da cinque artisti esperti nella didattica musicale, teatrale, delle arti visive e della danza popolare (Roberta Billè, Luisa Borio, Angelo Di Vito, Massimiliano Giai Bastè, Manuel Vennettilli), che operano da anni in varie realtà educative e in numerose altre scuole torinesi. Come si vive all’alba del terzo millennio in una delle più eccentriche periferie urbane, nata negli anni Cinquanta come quartiere-giardino d’ illuminato respiro europeo, mal cresciuta nei giorni del boom edilizio e oggi isolata in un arcipelago di svincoli , accampamenti e centri commerciali, in attesa forse che le magnifiche sorti dell’ennesima speculazione la connettano all’asse padano nobilitandola a dormitorio verde di un pendolarismo maggiore? Cosa significa appartenere alla terza generazione delle famiglie che a Falchera giunsero allora dall’Istria o dal Veneto, dalla Sicilia o dalla Puglia, nell’Italia dell’immigrazione interna e della ricostruzione dove l’antica miseria contadina si stemperava nei turni in fabbrica e la società tradizionale lasciava progressivamente il posto ai miti industriali del confort e del consumo? del Secolo Breve, la scuola, la cultura e in special modo l’arte, “speranza dell’umanità” per l’ipotesi pedagogica del Progetto Mus-e nelle parole del suo fondatore Yehudi Menuhin? A questi e altri interrogativi dà voce Falchera T.V.B., uno spettacolo pensato dagli allievi delle tre classi quinte delle scuole Ambrosini-Neruda e dagli artisti del Progetto Mus-e alla conclusione di un percorso laboratoriale svolto lungo tutto l’arco del quinquennio elementare, in collaborazione con le insegnanti e le istituzioni presenti sul territorio. Aperto tanto al musical quanto al teatro di parola, lo spettacolo integra, in una complessa messinscena, le discipline oggetto dei laboratori e le approfondite indagini che i bambini hanno condotto sul quartiere che ospita la loro quotidianità di nativi o migranti e si offre come viatico per il viaggio della loro esistenza, cominciata appena e nello stesso tempo già quasi adulta. Come location deputata, il capolinea della Linea 4, punto di arrivo e di ogni partenza da Falchera verso il resto del Mondo: qui, sul palcoscenico itinerante del Tram Teatro del gruppo GTT, si terrà: SABATO 22 MAGGIO ALLE ORE 20.30 LO SPETTACOLO “FALCHERA T.V.B.” Con la preziosa collaborazione delle insegnanti Antonella Bertana, Paola Busto, Rita Pane, Franca Vicari, Elena Candiloro, Lidia Forasacco, Elisa Pascarella, Anna Potenza e del signor Rodolfo Grasso L’Associazione Mus-e ringrazia l’Associazione “I tranvieri e la Città” che ha messo a disposizione il Tram Teatro e il Comitato per lo Sviluppo della Falchera per la preziosa collaborazione nell’ organizzazione dell’evento. Hanno contribuito alla realizzazione del progetto GTT Gruppo Torinese Trasporti e la Circoscrizione 6. Gente di Falchera 3 Per Differenziarci Sono arrivate in redazione (e continuano ad arrivare), parecchie segnalazioni di protesta per il servizio di (RD) “Raccolta Differenziata” dei rifiuti solidi urbani della nostra zona. La maggior parte dei cittadini che si lamenta, pur comprendendo le difficoltà oggettive degli addetti a tale servizio, fanno notare, come sovente i contenitori sono stracolmi (forse di dimensioni troppo piccoli in funzione del numero di utenti e di passaggi periodici insufficienti per il loro svuotamento) ed in particolare si segnala il disordine ed il degrado provocato dai sacchi per la raccolta della plastica che sovente vengono sparpagliati sul terreno circostante o dal vento o da persone che rovistano dentro. Con la buona volontà di tutti, si può migliorare la situazione (più impegno da parte di noi utenti, nel rispettare le regole della RD e degli addetti AMIAT a rispettare rigorosamente i giorni stabiliti per il ritiro). Qualche cittadino fa notare che se un giorno i cassonetti non vengono svuotati (o perché il personale è assente o vi è una festività o per il mezzo indisponibile), come risultato si ha uno svuotamento dei cassonetti dopo 15 giorni; troppo tempo e gli utenti lasciano i rifiuti fuori dai contenitori e quindi prossimamente con la bella stagione le cose non andranno meglio. Altri cittadini ci hanno segnalato che in alcune zone di Torino sono state installate delle “ECOISOLE” ed in quei luoghi si è eliminato del tutto il problema di degrado dei cassonetti; tali isole ecologiche interrate e semi-interrate sono progettate per la raccolta differenziata di rifiuti solidi urbani, carta, vetro, plastica e organico; la grande capacità di carico sotterranea, non ha alcun impatto sull’area di allestimento esterna, essendovi come unica interfaccia una torretta di conferimento dei rifiuti (sulla parte superiore), la torretta è la parte visibile dell’isola interrata e su di essa è possibile installare eventualmente sistemi elettronici per l’identificazione degli utenti o per altri servizi. Sperando che i responsabili AMIAT prendano in considerazione questa o altre soluzioni, confidiamo che tutti gli utenti della RD continuino solerti e con impegno a far rispettare i regolamenti per mantenere pulito e in ordine il nostro quartiere. Dal 2003 tale sistema ha già portato, nei quartieri dove è attiva la Raccolta Differenziata, a risultati superiori al 60%, noi vorremmo arrivare ad una percentuale più alta in breve tempo. D. p. R Festa dei vicini 2010 Sabato 29 Maggio torna la “Festa dei Vicini”. L’iniziativa nata a Parigi nel 1999, festa che ha ottenuto un successo immediato e crescente, vi partecipano ogni anno 8 milioni di cittadini europei di 29 paesi e 725 città. Torino (e Falchera) ha aderito per la prima volta nel 2006 e con l’edizione del 2010 vuole lanciare un messaggio che facciamo nostro, partire dalla festa per instaurare nuove pratiche di vicinato basate sulla tolleranza, scambi interculturali e conoscenza reciproca utile a vincere la diffidenza e l’impoverimento delle relazioni sociali. La festa è aperta a tutti i condomini ed il laboratorio di quartiere, aiuta logisticamente (sedie, tavoli, ecc..) chi intende aderire alla festa. Per informazioni: Tel. 011-443.26.21 E-mail: [email protected] Corsi gratuiti di Computer Sono aperte le iscrizioni per i corsi di computer, organizzati dalla redazione “Gente di Falchera” e che inizieranno a settembre. I corsi, tenuti dal docente Rocco De Pace, sono rivolti a tutti i cittadini che desiderano acquisire le nozioni di base del computer. Oggi è un mezzo che sta diventando sempre più prepotentemente indispensabile nella nostra vita quotidiana. Le lezioni saranno 12 di 2 ore settimanali così suddivise: 6 lezioni per principianti per acquisire le prime nozioni di base dell’utilizzo del computer, a proseguire 6 lezioni per acquisire le basi della navigazione in Internet e gestione della casella postale. I corsi di base si svolgono presso la struttura di via degli Abeti 16 e grazie all’interessamento del Settore Biblioteche Civiche della città di Torino, i corsi rivolti alle nozioni di Internet, si svolgeranno presso il laboratorio di informatica della Biblioteca Civica Falchera. I corsi sono gratuiti ed a numero chiuso. Per informazioni rivolgersi presso la redazione “Gente di Falchera” in piazza Giovanni Astengo 10 - Tel. 011-22.47.387 Gente di Falchera 4 G..U. IL GIORNALE DELLA SCUOLA ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI” N° 5, anno 2°, inserto “Gente di Falchera” Maggio 2010 dal 4 al 7 maggio 2010 Liberinbarriera3 IL VIAGGIO COMINCIA! Come annunciato nel precedente numero di Gente di Falchera, l’ICS Leonardo da Vinci ospiterà dal 4 al 7 Maggio Liberinbarriera, evento a cui tutte le classi dell’istituto hanno lavorato fin dall’inizio dell’anno scolastico. La manifestazione, giunta alla terza edizione, vedrà le scuole del quartiere aprirsi ai bambini, ai ragazzi, ai giovani e agli adulti di tutta la Barriera di Milano, in quanto fulcro di una serie di attività culturali che vertono intorno al tema “IL VIAGGIO”. La palestra della LEONARDO DA VINCI (Via degli Abeti 13) diverrà in quei giorni una grande libreria, curata dalla Libreria “Torre di Abele” in collaborazione con “La Casa delle Note”, a cui studenti e genitori potranno accedere ogni giorno dalle 9 alle 17 per guardare, sfogliare, comprare libri selezionati. Nei locali della Vinci, della scuola elementare ANTONIO AMBROSINI (via dei Pioppi 45) e della Media BERNARDO CHIARA (via Porta 6) saranno allestiti spazi espositivi visitabili, con mostre grafico-pittoriche e i prodotti multimediali realizzati dagli alunni, ma anche curati dal Tavolo Sociale e dal Comitato per lo Sviluppo di Falchera, che fra l’altro in quest’occasione presenterà il volume “L’altra storia vent’anni dopo Falchera nuova”. Sono attesi numerosi autori: Quarzo, Del Ponte, Tesio, Pelanda, Badellino, Viviani, Robino ed altri ancora. Agli allievi delle scuole elementari e medie saranno destinati alcuni laboratori di lettura, teatro e manualità creativa, condotti da docenti dell’istituto e da esperti esterni. Anche presso le altre scuole della Circoscrizione 6 si svolgeranno diverse iniziative. La novità di questa edizione è il coinvolgimento dei ragazzi dai 14 ai 18 anni delle scuole superiori di zona, ma non solo, tutti quelli che vivono le numerose realtà aggregative di Barriera di Milano che, attraverso un’apposita cartolina, potranno votare le letture che preferiscono ed eleggere il “libro del quartiere”. Ci sarà spazio anche per lo sport, per le classi che vorranno sfidarsi nelle Olimpiadi di Liberinbarriera, il 7 Maggio in Ambrosini e per i giovani che incontreranno, all’Istituto Bodoni, Emiliano Poddi e il suo romanzo d’esordio, storia di un giovane appassionato del basket. Nemmeno i più piccoli saranno esclusi e grazie alla disponibilità di due mamme, ai bambini della scuola dell’infanzia Luxemburg sarà destinato un laboratorio di ascolto e drammatizzazione e la possibilità di visitare la grande libreria. Naturalmente anche la biblioteca Falchera attiverà iniziative quali letture per famiglie, attività all’aperto e scambio di libri nelle giornate di martedì 4 e venerdì 7. Inoltre il piccolo teatro della scuola “L. da Vinci” vedrà avvicendarsi giovanissimi artisti del nostro e di altri istituti scolastici in una serie di attività teatrali e musicali aperte a tutti. Martedì 4 maggio alle ore 10 una breve conferenza stampa e l’esibizione di alcuni alunni apriranno le porte della manifestazione. L’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione ed il finanziamento della Circoscrizione 6^ attraverso la V Commissione. L’IC Leonardo da Vinci invita la popolazione a vivere con i bambini e i ragazzi del quartiere l’avvenR.P. tura di questo viaggio. GLI EVENTI PERMANENTI LEONARDO DA VINCI (Via degli Abeti 13) GRANDE LIBRERIA all’interno della PALESTRA. A cura delle librerie “Torre di Abele”e “La casa delle note”Aperta ogni giorno dal 4 al 7 maggio in orario 9-17 MOSTRA di elaborati grafici e multimediali sul tema “Il viaggio”. A cura dei plessi dell’ICS Leonardo da Vinci. Aperta a tutti Mostra fotografica sulla storia della Falchera dal 1950 al 1999 realizzata da IRES Piemonte. MOSTRA fotografica sulla storia della azione di sviluppo locale partecipato di Falchera realizzata dalla Città di Torino. A cura del Comitato Sviluppo Falchera. BERNARDO CHIARA (Via C. Porta 6) MOSTRA di elaborati grafici e multimediali prodotti dalle classi del plesso Chiara Gente di Falchera 5 ANTONIO AMBROSINI (Via dei Pioppi 45) MOSTRA di elaborati grafico-pittorici delle classi del plesso Ambrosini ALTRE SCUOLE partecipare a un soggiorno, nel mese di luglio, di una settimana nella cittadina francese, offerto dalla circoscrizione. Mi pare una iniziativa interessante. In conclusione è stato un momento emozionante, nel quale ci siamo sentiti particolarmente importanti. UNA GIORNATA PER RICORDARE Scuola GABELLI (Via Santià 25) Esposizione di piccoli libri e cartelloni realizzati dagli alunnni Scuola SALVO D’ACQUISTO (Via Tollegno 83) Mostra e prodotti multimediali Scuola “CENA” (Strada S. Mauro 32) MOSTRA sulla storia della scuola Liberinbarriera è in Falchera. VI ASPETTIAMO! CONSIGLIO DEI RAGAZZI Ciao a tutti, sono Enrico Carraro della II H della scuola Bernardo Chiara. Martedì 16 marzo tutti i rappresentanti della nostra scuola, con i compagni degli altri istituti, si sono riuniti per la prima volta presso la sede della Circoscrizione. Il presidente della circoscrizione, Vittorio Agliano, ha presentato, con una brevissima introduzione, la struttura del consiglio dei ragazzi e delle ragazze e i compiti a noi assegnati. In seguito ha presentato, al pubblico, la giunta. La nostra prima votazione riguardava l’approvazione per l’insediamento del consiglio. Ci ha spiegato che nel consiglio quando si vota è necessario esprimere la propria opinione utilizzando una di queste tre espressioni: “accetto, rifiuto, mi astengo”. La coordinatrice della V commissione, Nadia Conticelli, ha invitato i consiglieri ad attivarsi nelle singole scuole, nell’ambito della rosa dei già eletti, al fine di candidare nelle prossime elezioni un presidente, un vice presidente ed un segretario. Con molta sorpresa abbiamo saputo che in occasione del trentesimo anniversario di gemellaggio fra la sesta circoscrizione e Bagneux (comune francese nei pressi di Parigi) sarà data la possibilità ad uno di noi di Stamattina,15 aprile, noi alunni delle classi V dell’Istituto Comprensivo “Leonardo Da Vinci” siamo andati alla lapide dei partigiani di Strada Cuorgnè per commemorare tre giovani partigiani. Eravamo accompagnati da rappresentanti della Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, del Tavolo sociale e della VI Circoscrizione. Dopo aver deposto i fiori davanti alla lapide, abbiamo osservato un minuto di silenzio per ricordare i caduti morti nella lotta antifascista della Resistenza e uno dei principali organizzatori dell’ANPI, il signor Albino Rossello, scomparso poco tempo fa. Successivamente ogni classe ha recitato una poesia e la cerimonia si è conclusa con il canto “Oh bella ciao”. E’ stato molto commovente cantare insieme ai partigiani un brano significativo di quanto in gioventù, coraggiosamente, hanno dovuto affrontare. Questa cerimonia è stata molto importante ed è giusto che venga svolta ogni anno, perché tutti continuino a ricordare che molte persone hanno lottato per i nostri diritti sanciti dalla Costituzione. Gli alunni della VB ANIMALI CHE PASSIONE! Gli animali piacciono molto ai bambini che amano giocare con loro: a volte li stuzzicano, a volte li coccolano e sempre li cercano. Tra gli animali preferiti, all’interno della classe IV A, c’è il CANE. Una bambina parla del cane di suo cugino. “E’ un cane femmina di nome Regina. E’ nera, alta, ha un anno ed è bravissima. Ogni volta che lancio qualcosa, Regina la prende e me la riporta, ma se le butto un pallone diventa un fulmine e inizia a giocare a..calcio! Sposta la palla da una parte all’altra con le zampe anteriori, evita gli ostacoli e infine tira in porta!” Un bambino è andato dai nonni per conoscere Palli- Gente di Falchera 6 no, un cagnolino. “Con lui ho giocato a palla, gli ho messo il guinzaglio e ho fatto una passeggiata fino al parco.” Un altro ha trovato sotto la neve un cane piccolo e nero, con gli occhi azzurri. “L’ho chiamato Bobi, era bravo, giocavamo a nascondino. Gli volevo tanto bene, ma un giorno la mamma l’ha venduto”. Dalle nonne due bambini hanno incontrato ognuno il suo cane, compagno di giochi per un’estate: un cane si chiama Max, è tutto nero con gli occhi castani; l’altro è un cane lupo di nome Jack. “Una notte c’erano i tuoni, Max si è spaventato ed è corso da me, si è rannicchiato nel mio letto e si è addormentato”. “Jack mi ha aiutato a costruire la sua cuccia.” Un bimbo ci presenta Balto, un cagnolino trovato dalla sorella in un vicolo del centro di Torino. “Mi sono affezionato a Balto perché mi fa tenerezza. Con il suo pelo a macchie nere, bianche, grigie e marroni, corre saltellando e abbaia facendo un verso che assomiglia al <qua qua> dell’oca. E’ un coccolone e si fa sempre accarezzare”. Una bambina desiderava tanto un cagnolino e finalmente la mamma gliel’ha regalato. “Era tutto color nocciola con le orecchie lunghe e grosse come Dumbo. Era piccolo piccolo e aveva uno strano modo di correre, appoggiandosi sulle zampe di sinistra e facendo sentire lo scalpiccio: <tin tin tin>. Un giorno i miei genitori lo portarono via perché ero allergica al pelo del cane” A un bambino, quando era piccolo, è stato regalato per il suo compleanno un cane di nome Stic. “L’avevo tanto desiderato che quasi non credevo ai miei occhi! Poi purtroppo è morto travolto da un’auto”. Anche il GATTO riscuote successo. Un bambino ha una gattina che ha chiamato Leoncina perché : “Mi ricorda quella che ho visto allo zoo. L’aveva trovata mamma in mezzo alla strada mentre tornava dal lavoro; era nata solo da qualche giorno perché non aveva ancora aperto gli occhi”. Un altro bambino d’estate ritrova al suo paese una gatta di nome Mimì. “Ha le macchie nere e bianche, le unghie lunghe, gli occhi azzurri. Quando mi avvicino a lei mi graffia e mi graffia anche quando le metto i croccantini nella ciotola.” Ad un bimbo piace il PAPPAGALLO. “Il mio pappagallo si chiama Rosita e ha le piume un po’ verdi e un po’ rosse. Quando mi siedo vicino a lei mi fa degli scherzi: me la vedo comparire davanti agli occhi all’improvviso con il becco spalancato e io mi spavento”. Una CONIGLIETTA suscita la simpatia di una bambina. “D’estate in una fattoria ho visto tanti conigli. Ho cercato di accarezzarli ma sono scappati tranne una coniglietta piccola e bianca, tenera e simpatica. L’ho accarezzata e lei stava lì a prendersi le mie coccole. L’ho chiamata Titti e ogni tanto l’andavo a trovare”. Ad una bambina piace il CAVALLO che desidera da quando era piccola. “Quando avevo quattro anni avevo visto un cavallo nero di cui mi sono subito innamorata e, col permesso di papà, l’avevo cavalcato; da lì è nata la mia passione”. I PESCI sono gli animali preferiti da un bambino. “Sono i miei amici! I miei bellissimi pesci colorati! Sono tanti, alcuni grandi altri piccoli. Quando gli metto il cibo nell’acquario in cinque secondi lo mangiano tutto”. Che teneri questi animali! Quante emozioni suscitano! Quante parole dolci fanno sussurrare ai bambini della IV A! E’ proprio vero: solo i bambini sanno rapportarsi con gli animali con naturalezza e semplicità. I poeti della Falchera a Mappano Nell’ambito del “Maggio Mappanese” il C.I.M. (Centro Intercomunale Mappano), dedica una serata ai “Poeti della Falchera”, che collaborano alla rubrica “L’angolo della poesia” sul nostro giornale “Gente di Falchera”. La serata è stata fissata per il giorno 27 maggio alle ore 20,30 presso i locali del C.I.M. in p.zza Amerano 1, Mappano di Caselle. Alla manifestazione, saranno presenti gli autori delle poesie, le quali saranno accompagnate dalle musiche della prof.ssa Lina Sorrentino. Presenterà Antonio Zappia, animatore culturale e consigliere comunale di Caselle. Gente di Falchera 7 I lettori scrivono AVVISO PER CHI SCRIVE. “Gente di Falchera” pubblica opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non dovranno superare le 40 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a discrezione della redazione. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente; su richiesta, potranno essere pubblicate con uno pseudonimo. Quelle anonime non saranno prese in considerazione: saranno cestinate!! Come siamo caduti in basso!! Ieri 28 marzo una calda giornata di primavera finalmente esco anche se solo per andare a votare, (premetto sono disabile e un pò per il freddo, la pioggia e il brutto tempo erano 4 mesi che non uscivo da casa), dopo aver votato visto il bello decidiamo di fare un giro per la Falchera; L’avessi mai fatto, tra le strade rotte, rattoppate sopra i rattoppi e i marciapiedi con le salite e le discese per i disabili fatti a mo di passo carraio (inclinazioni pari al 20-30% passando poi per la famosa piazza Falchera o piazza Astengo anche questa inaugurata più volte ma mai finita specialmente in un pezzo fatto di mattonelle di pietre tutto dissestato e rotto, proseguendo saliamo dal giornalaio sino ad arrivare in via sant’Elia, tutto buchi e dalla disperazione e dal male alla schiena sono tornato a casa. Oggi riflettendo su ciò che ho visto ieri pongo delle domande al sindaco in testa, poi alla giunta, agli assessori, alla circoscrizione e chi più ne ha più ne metta. 1) perchè rattoppare le strade sopra i rattoppi e con catrame che si sbriciola e dopo 2-3 giorni le strade sono come prima se non peggio. 2) vorrei poi dire solo due parole all’architetto o al geometra che ha proggettato gli scivoli “torna a scuola non fate sprecare soldi alla comunità” 3) non so chi ha proggettato la piazza ne chi ha eseguito i lavori ma il tutto è servito a farci capire in che paese stiamo vivendo dove i soldi dei cittadini servono ad arricchire la gente ...... decidete voi come definirla 4)la pulizia poi lascia il tempo che trova dai cassonetti pieni perchè non vengono svuotati con una certa regolarità, buste per terra, plastica o altro, strade che non hanno niente da invidiare a Napoli poi vengono a fare le multe per la raccolta differenziata 5)per non parlare della neve dove gli spazzaneve erano un sogno e la speranza la pioggia così scioglieva la neve dalle strade. EPPURE HO VISSUTO TANTO ALLA FALCHERA ED ERA BELLA ANCHE SE CON TANTI DIFETTI. Chiedo alla circoscrizio- ne “organo inutile e deleterio” cosa ha fatto sino ad oggi o cosa intende fare per dare un pò di lustro a un quartiere che di colpe e tasse ne ha pagate tante invece al sindaco e alla giunta chiederei un incontro in piazza onde rispondere a tutti questi quesiti ai concittadini così possono toccare con mano la realtà e conoscere il volto delle persone da cui è governata. Con una grande delusione e rammarico chiudo questa lettera che a volte non vorrei mai averla aperta ma almeno mi sono tolto un sassolino dalla scarpa anche se sono rimaste le pietre. In attesa di un riscontro in merito da parte di chiunque sia interessato e non per fare polemica ironia. Porgo i distinti saluti Domenico Valente Spettabile Redazione Con grande stupore e rammarico vi segnalo cosa accade al parco di piazza Volgograd. Si sono accampati dei Room con i loro camper e quant’altro e tanta gente come me ha notato che fanno uso della fontana per sciacquarsi i loro attributi, poi usano il prato come water, si fanno le loro grigliate e se si vuole fare una passeggiata, ti vengono pure a dire che il cane non devi portarlo in questo parco? E allora cosa bisogna fare secondo voi portargli un caffè macchiato magari? Grazie per l’attenzione, con grande stima. L G. Gentile signora Chiara Vittorini Gentile Signora; ho letto la Sua lettera che in alcuni punti mi trovo d’accordo con il Suo pensiero. Lei scrive alcune cose inerenti al Terzo Mondo, vede qui il discorso sarebbe un po’ lungo, perché in parte è anche colpa dei Paesi Europei, vedi colonialismo. Chi le scrive queste note non fa vita mondana come suppongo Lei, visto che conosce tutte le feste che si fanno qui da noi. Alla Falchera Nuova in principio le porte dei box erano verdi poi una direttiva Comunale ha ordinato a dipingerli di grigio. Sulla differenziata Lei ha perfettamente ragione, infatti c’è molta gente ammalata di menefreghismo, o non ha ancora capito cosa vuol dire Differenziata, ma vedrà quando arriveranno le multe, forse capiranno. La mia risposta alla Sua lettera ha un risvolto. Nell suo scritto c’è, quasi in fondo un pensiero che mi sconvolge, Le rivolgo una richiesta, Signora venga in redazione le offriremo un buon caffè (non corretto), e mi sveli chi sono il Peppone e don Camillo locali. Sperando di una Sua disponibilità le porgo distinti saluti. Gente di Falchera 8 Franco Foppiani Gentile redazione Con questa mia vorrei raccontarvi cosa è successo oggi pomeriggio (domenica 18 aprile) in P.zza G. Astengo. Con i miei bimbi ed i miei genitori ci trovavamo presso le panchine in granito della piazza quando a distanza di pochi minuti uno dall’altra sono caduti, mettendo il piede dentro le canaline di scolo con le grate divelte, prima mio figlio di quattro anni poi mia madre con in braccio la bimba di un anno. Non so come, visto che si può facilmente rovinare sulle panche in granito e sbattervi magari il viso o la testa, i bimbi alla fine se la sono cavata con delle lievi escoriazioni, mentre mia madre con contusioni più gravi ed una “bella” tachicardia. Non si è recata in pronto soccorso poichè sarebbe stato solo un ulteriore disagio oltre al danno subito. Ho comunque chiamato i Vigili Urbani che hanno fatto transennare i buchi aperti in piazza. Sempre che le transenne non vengano rimosse o spostate! In ogni caso: come dobbiamo muoverci affinchè non si ripetano altri incidenti? A parte ovviamente stare lontani dalle zone in questione (non sarebbe giusto però, e neanche fattibile dato che la piazza è utilizzata soprattutto da bimbi piccoli che non riescono sempre ad evitare i vari buchi di cui è disseminata la piazza). E non mi dilungo sulla manutenzione della piscina, i motorini che incuranti dei pedoni scorazzano a velocità pazzesche e le automobili che passano nella zona pedonale... Faccio presente che proprio qualche secondo prima che cadesse mia madre stavo parlando con due conuigi che raccontavano proprio di aver a loro volta sfiorato una caduta del genere. Il nostro non è un caso isolato, come si può ben immaginare anche senza la mia attuale comunicazione. Se volete pubblicare la mia lettera ben venga (vi chiedo cortesemente di omettere la firma però). In realtà scrivo perchè vorrei sapere anche dal Tavolo Sociale quali azioni sono state messe in atto in favore di chi utilizza gli spazi della piazza nei modi più consoni. Faccio presente che per il problema motorini ho personalmemte contattato più volte sia i Vigili di prossimità sia i Vigili di zona. Propongo una raccolta firme sponsorizzata dal Giornale di quartiere, tenuta presso il Tavolo sociale e inviata in seguito sia al Comando dei Vigili sia in Circoscrizione: è una delle azioni che mi sono state consigliate affinchè vi sia un intervento adeguato da parte degli organi preposti. Personalmente non riesco a farmene carico ed in ogni caso credo che sia auspicabile un’azione collettiva. Grazie mille per l’attenzione e per la disponibilità. Lettera firmata Risposta all’articolo “Scuola fatiscente” sul numero di aprile nella rubrica “I lettori scrivono” Mi rivolgo al sig. Mario Bonalberti e lo ringrazio per l’interesse che rivolge all’insegna della nostra scuola Ambrosini e, di riflesso, non solo ai suoi nipoti, ma a tutti i bambini della scuola. Avrei piacere di conoscerlo e di parlare personalmente con lui, per spiegargli quanto segue: i responsabili della scuola hanno più volte segnalato al Comune, ente predisposto per tali interventi. La precarietà delle lettere “E” e “N” dell’insegna, e anche i furti e le rotture delle grondaie. Non ricevendo risposta, i responsabili della scuola hanno personalmente parlato con il geometra che si occupa della ristrutturazione dell’ex ala Ambrosini di via dei Pioppi, 43, futura biblioteca. Il geometra ha assicurato che si occuperà della cosa. Mi permetto di invitare il sig. Bonalberti a visitare la scuola Ambrosini, così si potrà rendere conto personalmente che la nostra scuola, ristrutturata da pochi anni, non è assolutamente fatiscente, ma rispettosa delle norme di sicurezza, pulita ed accogliente. Ringrazio ancora e saluto cordialmente. Ins. Patrizia Sopetto “Favola d’altri tempi letta oggi!” C’era una volta un quartiere popolare, detto Villaggio, che, quando capitava qualcosa, era sempre per strane coincidenze, (come in Falchera E/2! Nel decennio1975/85). Sugli abitanti della zona, quasi tutti onesti lavoratori, credevano di emergere in modo positivo alcuni personaggi, piuttosto seri anzi che no, di vario tipo. Si atteggiavano come capo “mammasantissima”, pretendendo la “venerazione” a tutti i costi di solito, oppure dei personaggi, che in quel momento di confusione, cercavano di fare il proprio comodo in modo da “allettare” una loro migliore esistenza di vita. Tutti questi attori, memori di personaggi d’avventura nelle favole raccontate dai loro avi, cercavano d’imitarne le imprese di questi, però in modo distolto dalla realtà. Il popolo pertanto assisteva divertito a queste interpretazioni di metafora. “DON CHISCIOTTE”: con “Sancio Pancia” a fianco, anziché dare la carica ai mulini a vento, va contro di tutti quelli che gli danno una mano sicura, collezionando insuccessi, che lui stesso poi giustifica con delle pubbliche scuse. Figuratevi la risata del villaggio! “DON CALOGERO”: nel chiuso del suo castello in- Gente di Falchera 9 dirizza ed illumina la mente dei suoi “Picciotti”, i quali richiamando l’attenzione del popolo sui grandi avvenimenti a tempo delle famose Udite!Udite! Fanno credere, che la verità arriva dal cielo e invece se ne accorgono poi a proprie spese, di avere sbagliato tutto. “DON ABBONDIO”: anziché avere paura dei “Bravi” si associa e ne gestisce i profitti, giustificando l’impresa di questi scalmanati come un momento di sfogo necessario. “D’ARTAGNAN”: con quei baffi, anziché andare ai convegni amorosi, partecipa a tutte le riunioni della zona, senza risolvere uno dei tanti problemi impellenti, che la popolazione spera da anni la soluzione. “DON CAMILLO”: come antagonista anziché il sindaco “Peppone” ha nei dintorni dei “Papponi”, che approfittando di certi valori, realizzano i loro intenti senza guardare le esigenze del quartiere. “EX TRE MOSCHETTIERI”: al motto di “Tutti” per uno e Uno! Divide! La sua colpa per tutti. Gli aneddoti, simulazione di personaggi, comportamenti e fatti raccontati se raffrontati a delle circostanze di “Oggi” sono puramente casuali e non specifici a personaggi di attività esistente in zona. Ringrazio la sig.ra Vittorini per il suo articolo. Francesco Traisci P G S CONQUISTA Non è raro sentir dire “i giovani d’oggi non valgono niente” o “noi eravamo meglio”. Io stesso alcune volte ho commentato “ai miei tempi…” o “io facevo così”, ma subito mi sarei voluto mordere la lingua, perché non è possibile fare paragoni, bisogna prendere i ragazzi come sono e aiutarli a crescere, così come hanno fatto i nostri genitori e i nostri educatori. I TEMPI CAMBIANO Mi capita di ripensare alle mie reazioni da adolescente, al mio modo di vedere la vita in un’età in cui si parte alla conquista del mondo, ritrovando similitudini con i giovani d’oggi, con loro azioni, con il loro modo di pensare. L’evoluzione tecnologica galoppante non deve farci allontanare da ciò che riteniamo giusto per i nostri ragazzi. Dobbiamo conoscere i mezzi che usano, dobbiamo portare la nostra razionalità nel loro mondo e permettere che si esprimano come credono. La comunicazione è fondamentale e, giustamente, i giosegue a pag. 24 Materna S. Pio X Salve a tutti! Siamo sempre noi ad affacciarci alle pagine del nostro giornale di quartiere per raccontarvi le ultime novità. Il 29 e 31 marzo si è concluso il laboratorio di lettura dei Piccoli delle scuola dell’infanzia e dei divezzi (che l’anno prossimo scenderanno al piano terra, dai fratelli più grandi!) del nido. È stato un bel successo: per noi, per le nostre famiglie che ci hanno visti impegnati in tante attività, guidati dalle maestre Francesca e Sara, con il contributo della cuoca Caterina per la realizzazione dei biscotti di panpepato. Cosa c’entrano i biscotti? Perché non condividete con noi la storiella che abbiamo commentato per 10 belle lezioni? Eccola: IL CONIGLIOLO DI PAMPEPATO C’era una volta una vecchina piccina piccina che stava dentro la sua cucina e cucinava tanta roba buona. Un giorno fece il pan pepato, che è una torta, un dolce buono! Ma invece di farlo rotondo oppure quadrato, il pan pepato lo fece a forma di coniglio. Gli fece un bel musetto, due begli orecchi lunghi, gli zampini, il codino, poi lo mise nel forno. Mentre aspettava che il pan pepato fosse cucinato, ecco che alla porta del forno si sente un rumore come di calci: tuppete tuppete tuppete. La vecchina apre il forno e dal forno scappa… un coniglio! Ma un coniglio vero! Che scappa, scappa, in due salti è nell’orto, altri due piglia lo stradello, e via come il vento, ma ogni tanto si volta e le fa “Marameo”. La vecchina ci rimane male, si affaccia alla finestra e grida: “Piglialo, piglialo, il mio conigliolo, di pan pepato, dal forno se n’è scappato”. La vecchina si mette a correre dietro a quel coniglio Marameo, ma come fa a pigliarlo? La vecchina chiede alla capra: “Signora capra, per favore mi aiuti lei ch’è di buon cuore!”. (Capra) “Beeh! Ditemi voi, che debbo fare?” (Vecchina) “Il mio coniglio s’ha d’acchiappare, no?” (Capra) “Ed io lo piglio si, il tuo coniglio di pan pepato se dal forno t’è scappato!” Capra e vecchina corrono dietro al coniglio, ma quello va come il vento, ogni tanto si gira e fa “…. Marameo”. Allora la vecchina chiede al gatto “Signor gatto, per favore mi aiuti lei ch’è di buon cuore!”. (Gatto) “Miaoo! Ditemi voi, che debbo fare?” (Vecchina) “Il mio coniglio s’ha d’acchiappare, no?” (Gatto) “Ed io lo piglio si, il tuo coniglio di pan pe- Gente di Falchera 10 pato se dal forno t’è scappato!” Corrono, intanto, gatto, capra e vecchina dietro al coniglio quello, però, va come il vento, e quando si gira e fa “… Marameo …”. Allora la vecchina chiede al cane: “Signor cane, per favore mi aiuti lei ch’è di buon cuore!”. (Cane) “Uoh, uoh, uoh! Ditemi voi, che debbo fare?” (Vecchina) “Il mio coniglio s’ha d’acchiappare, ti prego!” (Cane) “Ed io lo piglio si, il tuo coniglio di panpepato se dal forno t’è scappato!” Corrono capra, gatto, cane e vecchina dietro al coniglio, ma quello “…Marameo…” va come il vento! Ora, dovete sapere, che c’era, infondo allo stradello, una volpe che pigliava il fresco. E quando la volpe vede arrivare quel coniglio che corre, corre come il vento e fa …“Marameo… “ spalanca la bocca e …ham!, ne fa un boccone solo. Era ancora là che s’accarezzava la pancia, quando arrivano capra, gatto cane e vecchina che le dicono “Signora volpe, per favore ci aiuti lei ch’è di buon cuore!”. (Volpe) “Ditemi voi, che debbo fare?” (Vecchina) “Il mio coniglio, no? s’ha d’acchiappare!” E la volpe rispose queste parole famose: “Il tuo conigliolo di panpepato, l’ho già pigliato e l’ho mangiato! E adesso …adesso piglialo, il tuo conigliolo di pan pepato, se dal forno t’è scappato!” A sentire queste parole la vecchina si arrabbiò, s’arrabbiò tanto, eh! Prese il mestolo e attaccò a bastonare la volpe: (Vecchina) “E piglia questo, questo e questo” (Volpe) “Ahia, Ohio, Ahia, basta, aiuto! Ahia, Ahia!” E sotto tutte quelle mestolate, la volpe sputò il coniglio. Il coniglio si ritrovò in mezzo al prato, drizzò le orecchie, si asciugò il naso bagnato, poi si guardò attorno e disse: “… Marameo…” E via di corsa! E dietro tutti: la vecchina, la volpe, la capra, il gatto, il cane e sono ancora là, che corrono, corrono tutti e cantano: Piglialo, piglialo, il mio conigliolo, di pan pepato, dal forno se n’è scappato. Speriamo sia piaciuta a voi come a noi questa bella storiella musicale. I nostri prossimi appuntamenti sono: 11 maggio: gita scolastica della scuola dell’infanzia all’agrigelateria 27 maggio: saggio di fine anno 31 maggio: saggio di inglese 4 giugno: saggio di psicomotricità Seguiteci con attenzione e perché no? Passate a trovarci!!! DegustiByke “Se sei interessato a pedalare per conoscere ed assaggiare i prodotti tipici delle nostre zone, questa è l’associazione che fa per te”. Questo è lo slogan di Degustibyke, Associazione culturale-sportiva, nata per la valorizzazione del patrimonio eno-gastronomico Italiano. Enogastronomico perché alla fine della pedalata ci si ferma in un locale a degustare nei locali tipici. E’ la seconda volta che ci aggreghiamo al gruppo Degustibyke per una gita in bicicletta. A maggio 2009 avevamo “degustato” un percorso sul Ticino. Sabato 27 marzo siamo partiti, un gruppo di circa 20 persone, alla scoperta della ciclostrada della Stura di Lanzo, coprendo il percorso che va da Devesi (Ciriè) a Lanzo e ritorno a Devesi. Il percorso, quasi completamente asfaltato, è costituito da un circuito ad anello di 30 km, che si sviluppa fra Ciriè e Lanzo, con un tracciato immerso nel verde, tra la sponda sinistra della Stura e il Banna. Una bellissima pedalata nel verde, molto apprezzata, forse perché, essendo la prima della stagione, aveva un sapore particolare. Il pranzo che ci attendeva al Ristorante “Il Cantuccio di Devesi” non ha deluso: antipasti misti, agnolotti al sugo di salsiccia e barbaresco, arrosto alle nocciole, un tris di dolci che ha ripristinato le calorie perse durante la pedalata. Che dire? Arrivederci alla prossima pedalata!!! Adriana Scavello VENDESI ALLOGGIO Str. del VILLARETTO alloggio recente molto luminoso ultimo piano composto da Salotto, Cucina abitabile, 2 ampie Camere, doppi Servizi, Terrazzino, Cantina, Box auto doppio. Predisposizione aria condizionata. E 215.000,00 Tel. 347.119.22.22 Gente di Falchera 11 oltre alla serata con un concerto di punta REGGAE e ad una serata DJ SET con musica House, Techno, Commerciale, Minimal. Per finire vi proponiamo altre due attività che poi nei prossimi numeri di gente di Falchera approfondiremo meglio. PAG - GIOVANE A cura del Tavolo Sociale Giovanile Finalmente sembra che il tempo delle nevicate e del freddo stiano abbandonando anche la nostra piccola Falchera. Questo ci da l’opportunità di cominciare a pensare ed organizzare le attività che svolgeremo durante il periodo estivo. Ma andiamo con ordine…Come ben sapete il Tavolo Sociale Giovanile è nato per dare voce alle esigenze di cui i giovani sentono il bisogno. Noi che ormai siamo attivi da ben 6 anni sul territorio cerchiamo attraverso le attività e gli eventi culturali e di spettacolo che organizziamo di andare a risanare quella mancanza di idee,considerazione, spazi e di partecipazione che sappiamo che i ragazzi vivono all’interno del quartiere… Detto questo ecco la soluzione che speriamo porti una ventata nuova e soprattutto prolungata nel tempo nella nostra Falchera. In collaborazione con il Settore Rigenerazione Urbana e Integrazione, con la Circoscrizione 6 e il Comitato per lo Sviluppo della Falchera stiamo per dare il via a delle attività che coinvolgeranno non solo i ragazzi ed i cittadini del quartiere ma anche speriamo tantissimi giovani di tutta la città. Adesso arriviamo al programma delle attività estive… Cominceremo con il PROGETTO ESTADO’ che si occuperà da metà Giugno a fine Luglio di organizzare momenti ricreativi e di aggregazione giovanile ( con fascia dai 14 ai 18 anni ) tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 14,00 alle 19,00 in due punti “strategici” del quartiere. Il primo è la piastra polivalente situata in Viale Falchera ( vicino al campo da calcio a 11 ) dove vi è il campetto in cemento per giocare a calcetto, basket e dove attiveremo anche la pallavolo, il secondo punto è lo SKOOLSKATE (piccolo Skate Park ) presente all’interno della scuola media “Leonardo Da Vinci” in Via degli Abeti, dove noi ragazzi del TAVOLO SOCIALE GIOVANI assieme a degli operatori di Aria Viva organizzeremo delle attività sportive e non solo… verranno organizzate delle piccole gite, tramite iscrizione gratuita. Cominciate a spargere la voce gente!!! Adesso passiamo all’EVENTO CLOU dell’estate falcherese… Durante la terza settimana di giugno organizzeremo una 3 GIORNI DI MUSICA dove nel fine settimana si esibiranno in Piazza Giovanni Astengo gruppi emergenti divisi in due categorie: rock ed hip hop La prima attività che presenteremo presto in collaborazione con l’AUTOSCUOLA FALCHERA sarà quella del CORSO PER IL PATENTINO GRATUITO, di cui vi faremo sapere i dettagli al più presto per tutte le informazioni rivolgersi presso l’ufficio del COMITATO DELLO SVULUPPO in Piazza Giovanni Astengo tel. 011 4432621. L’altra attività sarà quella del FALKLAB ITINERANTE, in pratica ci stiamo organizzando per avere una struttura mobile in modo tale da proporre e realizzare attività, serate musicali e aggregazione nei punti di maggiore presenza di giovani. Per riuscire nell’impresa vogliamo rinnovare l’invito a tutti quei ragazzi che hanno voglia di METTERSI IN GIOCO, di partecipare a queste iniziative…e soprattutto DI ENTRARE A FAR PARTE DEL TAVOLO SOCIALE GIOVANILE…non fatevi scappare l’occasione gente..FATEVI SOTTO!!! Come sempre vi ricordiamo che ci potete trovare tutti i giovedì dalle ore 21.30 alle 23.30 presso il FALKLAB in Via degli Abeti 13 ( cortile interno scuola media Leonardo Da Vinci ) oppure scriverci tramite mail [email protected]. VI ASPETTIAMO NUMEROSI… E’ ORA DI FARCI SENTIRE. a.c. IN BREVE dalla provincia A cura di Ricciardetto • Il 12 aprile il T.A.R., per la seconda volta, ha bocciato l’iniziativa di quel Comitato Cittadini che voleva le elezioni del Referendum, domenica 18 aprile, per Mappano Comune. • Caselle. Mostra: “Rivelazioni la via della carta. Da Caselle alla bibbia di Gutenberg. Ecce homo. Il volto della Sindone”. Ingresso libero. C/o Ente Espositivo Multifunzionale, Via B. Bona,29. Per informazioni tel. 3393606820 • Il C.I.M. dedica un omaggio ai “Poeti della Falchera”, in seno alla manifestazione “Maggio Mappanese”, alle ore 20,45 di giovedì 27 maggio presso i locali di p.zza Amerano 1- Mappano Caselle. Presenta Antonio Zappia. Gente di Falchera 12 Direttivo Garcia Lorca Il mese di aprile, in occasione delle festività Pasquali, si è riunito il direttivo della nostra società ed ha riformato l’organigramma del nostro circolo. Pertanto ne diamo visione alle istituzioni affinché ne possano prendere atto. Direttivo Società Presidente Onorario: Ivo Manecchia Presidente Circolo: Ivo Cuniglio Vice Presidente: Ivo Manecchia Direttore Artistico: Pino Vasile Consiglieri: Domenico Raso, Arnaldo Perna, Mauro Rossi, Franco Tavilla, Onnik Halepliyan. Direttivo Bocciofila Presidente: Ivo Cuniglio Vice Presidente: Massimo Vendemmiati Direttore di gara: Pino Clari Consiglieri: Pino Vasile, Antonio Piccioni, Marcello Marangoni, Domenico Giolitto. Ringraziamo quanti collaborano al nostro interno per rendere sempre più efficiente la nostra società. OFTALMICO Nasce il primo centro per le maculopatie All’ospedale Oftalmico è nato il primo centro per la diagnosi e la cura delle maculopatie con attività medica e chirurgica, malattie degenerative della retina che compromettono anatomia e funzione di quella regione dell’occhio deputata alla visione di dettagli e colori essenziale per la lettura e la guida. Così l’Oculistica B dell’Oftalmico con la Chirurgia 2 e la Medicina 4 delle Molinette ha avviato il progetto reso possibile grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo di Torino che ha contribuito con una borsa di studio e un assegno di ricerca. “Cronaca qui” del 2 aprile 2010 AFFITTASI IN FALCHERA Locale Commerciale angolare con due grandi vetrine mq. 50 due vani e servizi Tel. 011-267.085 Cell. 3389193001 Il direttivo Oggi la tua salute ha un indirizzo naturale Hanno collaborato a questo numero: Valentina Balangione, Tony Barilla, Lorenzo Bertone, Severino Cagnin, Augusto Curcio. Rocco De Pace, Gaetano Donato, Garcia Lorca, Fabrizio Manca, Materna S. Pio X, Gioia Raro, Crocilio Ricci, Adriana Scavello, Livio Scremin, Patrizia Sopetto, Carlo Terraneo, Francesco Traisci, Domenico Valente, Luigi Fabio Varesano. Gli eventuali contributi potranno essere versati volontariamente alle persone già conosciute oppure presso la Redazione, in P.zza. G. Astengo 10. Orario di Redazione dal lunedì al venerdì: dalle ore 9,30-11,30 / 15,30 -17,30 Tel. Fax e Segr. 011 - 22.47.387 E mail: [email protected] Un ringraziamento particolare a tutti i sostenitori, inserzionisti e agli amici che ci aiutano nella distribuzione del giornale. FARMACIA DELLA STURA Viale Falchera 70/d - Torino Tel. 011-26.20.362 Chiusura: Sabato pomeriggio e Lunedì mattina Omeopatia - Dermocosmesi - Analisi del sangue - Intolleranze alimentari - Preparazioni Veterinaria - Erboristeria - Prenotazioni esami Nella nostra farmacia la misurazione della pressione è gratuita Novità in farmacia! Entra e fissa il tuo appuntamento! Esaminiamo professionalmente lo stato di salute della: * pelle * capello * cellulite per consigliare il prodotto migliore per la tua bellezza. Nuovo servizio: si fanno buchi all’orecchio Gente di Falchera 13 L’angolo della poesia a cura di Mario Alba UN GIORNO, UNA VITA AL MIO DOTTO INCLITO INQUISITORE Il sentiero induce all’ignoto cammino con un fascio di luce ed è già mattino. E’ un richiamo vitale, primo passo incerto, verso l’incognito destino di chi ancor non è esperto. Un percorso insidioso che ti mette alla prova, dove si cerca l’acqua e quasi mai si trova. Impetuose sfilano le illusioni irrealizzate, c’è sempre un imprevisto e le ali son tarpate. Di quelle immagini sei spettatore impotente, tanto ribellarsi non servirebbe a niente. Scorre il pensiero nella scia dei ricordi, di cui prigioniero lentamente affondi. E quando al tramonto il lume si fa fioco, con tutte le tue forze ti rimetteresti in gioco. Ma il torpore ti assale dopo tante lotte. Si è fatto tardi e d’improvviso…è notte! Se parlo con pacatezza non é un pregio; se scrivo con veemenza é quasi sempre un difetto. “Faccio della poesia” ed è un male! Ma tu, o mio dotto inclito inquisitore, con il Tuo indice di presuntuosità juris et de jure, juris tantum e che ostenti una altolocata distinzione di classe, impregnato da quell’attrattiva che si chiama addottoramento senza aver raggiunto l’agognato apice; o si che Tu, o mio dotto inclito inquisitore, in buona o cattiva fede Tu fai più male di me. C.D. AL MIO PAPA’ Lorenzo Bertone Papà , che sei così sicuro di te, che mi vieni incontro, e mi vuoi tutto il bene che c’è. Papà, che a me sei tanto attento, quando mi avvicino il tuo amore sincero io sento. Papà, che ti impegni per il mio bene, ti sacrifichi felici sono i momenti che passiamo insieme. Papà, oggi è la tua festa che a te dedichiamo Che stiamo aspettando ?! Festeggiamo! ANDANTE CON MOTO Dolcezza, possibilità d’amare e di non amare. Non pensare. Non pensare. Destarti e vedere il sole, che illumina gli aspetti amati. E poi tormentarti nel pensiero delle ore, delle cose, delle azioni. Mentre le cose t’avvolgono la luce diminuisce, il sole impallidisce, la luce della sera si crea, e la natura è pervasa dal buio. Ma tu non t’accorgi dei semi della terra che respirano, dei colori che s’imbrunano, dei visi che s’adagiano nella sera. La tortuosità del sistema umano t’avvinghia. Non esisti. Non vivi, ma azioni comandi per una vita meccanizzata. Leonardo De Venezia FILASTROCCA IMPERTINENTE Filastrocca impertinente, chi sta zitto non dice niente; chi sta fermo non cammina; chi va lontano non s’avvicina Chi va storto non va dritto; e chi non parte, in verità, in nessun posto arriverà Lina Sorrentino Gianni Rodari A cura di franca Zito Gente di Falchera 14 “Lo spazio dello psicologo”’ Sulla depressione. Nota dell’autore: questo è un breve e sintetico articolo che descrive la depressione da un punto di vista psicologico. Ovviamente non è esaustivo dell’argomento, che è per sua natura molto complesso. AVVERTENZA. Leggete questo articolo con la giusta distanza emotiva, con senso critico, senza immedesimarvi nelle descrizioni dei sintomi. Questo è solo un articolo, il fatto che vi ritroviate in alcuni sintomi non significa che siate depressi. La depressione è una esperienza comune della vita umana. E’ un disturbo che ha molte cause, e per alcuni aspetti è da considerarsi un normale stato emotivo. Oltre alla normale oscillazione degli stati emotivi, più marcata nelle donne per le variazioni nel sistema ormonale dovute anche al ciclo mestruale, tutte le persone attraversano momenti di depressione, le differenze tra le persone consistono nel modo con cui reagiscono a questo stato, ed il tempo in cui rimangono nello stato depressivo. Alcuni eventi che inducono uno stato depressivo sono tipici della vita umana; per fare qualche esempio si possono citare i lutti, le malattie, le separazioni, la depressione postparto, il pensionamento e in questi tempi, come ci ricordava nel numero scorso l’editoriale di Amilcare De Leo, la perdita del posto di lavoro. Di fronte a questi eventi la persona prova emozioni depressive, normali, che con le dovute differenze vengono normalmente elaborate e superate. I lutti richiedono circa un anno di elaborazione, la depressione post-parto alcune settimane, a volte mesi; ogni evento depressivo ha le sue caratteristiche e ogni persona ha i suoi tempi per elaborarlo. A volte questi vissuti depressivi normali non vengono però superati, permangono e portano in luce una traccia, una matrice di funzionamento depressivo. Per la teoria psicoanalitica, la nascita ha un rilievo particolare nella formazione della “matrice emotiva” della depressione, legata alla sofferenza provata dal bambino durante il parto. Nella nascita c’è una separazione, un trauma, la perdita di un ambiente protettivo e confortevole. Anche se le condizioni psico-fisiche e ambientali della mamma hanno un peso rilevante nella formazione delle prime esperienze del figlio, la nascita costituisce sempre un passaggio traumatico tra ambienti del tutto diversi; questo anche quando il parto è stato del tutto normale. Se successivamente avvengono altre precoci esperienze dolorose o di carenza di affetto e cure, si rinforza la matrice emotiva della depressione e si può costituire una struttura depressiva. Di fronte ad intense e prolungate esperienze negative, con il bambino ancora poco maturo e privo di difese emotive del dott. Fabrizio Manca adeguate, si può verificare una degenerazione patologica. Uno dei possibili esiti della carenza di cure nella prima infanzia è la strutturazione di un funzionamento depressivo della personalità. La mancanza di amore e affetto può indurre una sensazione di inferiorità cronica, seguita da un vissuto di inadeguatezza che può accompagnare la persona nel resto della sua vita, portandola ad un atteggiamento dimesso e remissivo. Si forma così una personalità debole, insicura e rinunciataria, che affronterà la vita con approcci fallimentari. E’ tipico di questo tipo di personalità il costante rinvio al futuro delle proprie realizzazioni, ma di fatto il momento di agire verso il raggiungimento di queste realizzazioni non arriva mai. Nella situazione di scarsa autostima che vive costantemente, la persona depressa, seppur capace e competente, finisce per accettare i compromessi peggiori, i lavori più umili, le situazioni più pesanti, anche se queste sono palesemente in contrasto con le proprie aspirazioni e desideri. La persona depressa acquisisce gradualmente una particolare dimestichezza con la sofferenza ed il dolore, che gli procura una sensibilità particolare per la sofferenza ed il dolore altrui; a volte questo modello di funzionamento depressivo si concretizza in una scelta di vita, per cui la persona depressa adotta una ideologia, organizzazione o partito in cui può mettersi al servizio degli altri. La persona depressa ha dentro di sé, inconsapevolmente, una esperienza dolorosa di mancanza di amore, una sete incolmabile di affetto e cure, reclama il soddisfacimento di un bisogno di attenzione. Gli interventi di trattamento della depressione sono in genere su più fronti. Con alcuni farmaci si può ridurre l’intensità dei vissuti depressivi, mentre con la psicoterapia si cerca di attivare la rielaborazione dei ricordi traumatici. Le probabilità di successo delle terapie, successo per la verità per nulla scontato, sono determinate da fattori individuali, dall’età della persona e dal momento della diagnosi, ma anche dal funzionamento della “rete sociale” attorno all’individuo. Una persona “socialmente ricca”, che frequenti parenti e amici ha probabilità molto maggiori di uscire da un momento depressivo rispetto a chi vive solitario il proprio disagio. Coltivare le relazioni affettive è quindi un ottimo “medicinale preventivo” per il disagio emotivo e la depressione, anche in prospettiva dell’avanzare dell’età. Così come i medici consigliano di mangiare sano e fare movimento, come psicologo mi sento di consigliare di mantenere una vita mentalmente e emotivamente attiva. Meglio uscire e vedere gente, amici, parenti e possibilmente non stare sempre chiusi in casa. Gente di Falchera 15 Per chi ama il teatro a cura di Vittorio Leode Questo mese segnaliamo Teatro Stabile di Torino Teatro Limone Via Pastrengo 88-Moncalieri (TO) tel. 011537312 4-9 maggio 2010 “Tre storie di acqua” di G. Vacis e N. Balasso con Laura Curino Nel vagone di un treno ad alta velocità, che attraversa una pianura, si incontrano casualmente alcuni viaggiatori. Essi non lo sanno, ma hanno qualcosa in comune: sono in qualche modo dei reduci scoprendo di essere scampati tutti alla furia dell’acqua. Teatro Carignano P.zza Carignano 6-Torino- tel. 011547048 4-16 maggio 2010 “Edipo re” di Sofocle con Franco Branciaroli e Giancarlo Cortesi Regia di Antonio Calenda Antonio Calenda e Franco Branciaroli tornano a lavorare insieme, dopo “Riccardo III” del 1997, con un classico”Edipo Re”. Teatro Alfa Via Casalborgone 16/1 – Torino tel. 0118193529 Inizio spettacoli: feriali ore 20,45- festivi ore 16,00 7-8 maggio “La bisbetica domata” di W.Shakespeare Per chi ama l’Operetta 22-23 maggio 2010 “Al Cavallino Bianco”di Benatsky/ Stolz AFFITTASI In Falchera seminterrato con servizi per attività varie mq. 370 Tel. 011-26.21.639 VENDESI Località Pessinea Viù Casa indipendente su 4 lati. Composta da: 2 camere da letto, 2 cucine, 2 cantine, servizi e lavanderia, terrazza. Ristrutturato e ammobiliato Richiesta E 80.000 trattabili Tel. 011-26.24.749 Gli Sportelli del Laboratorio di Quartiere - Sede di Via Degli Abeti 16 Il Laboratorio di Quartiere dall’anno scorso si svolge presso la sede in Via degli Abeti 16, all’interno degli edifici dell’A.S.L. Ad oggi i vari sportelli sono in fase di ri-programmazione e osservano i seguenti orari: SPORTELLO ATC: l’amministratore d’area Geom. Domenico Reale riceve OGNI MARTEDÌ DALLE ORE 10,30 ALLE ORE 12,30 SPORTELLO AMBIENTE: la distribuzione dei sacchetti per la raccolta della plastica avviene OGNI MERCOLEDÌ DALLE 15 ALLE 16 Si ricorda che ad ogni famiglia si consegna una sola confezione di sacchetti sufficiente per la durata di 6 mesi circa (1 sacchetto alla settimana). Si raccomanda inoltre di depositare il sacchetto contenente la plastica presso i cassonetti la sera precedente o durante le primissime ore della giornata di raccolta della plastica, in base al calendario della propria zona. E’ possibile ritirare il calendario dei passaggi AMIAT insieme ai sacchetti della plastica. SPORTELLO DI ORIENTAMENTO AL LAVORO Finalmente riparte lo SPORTELLO DI ORIENTAMENTO AL LAVORO del Laboratorio di Quartiere. Da MERCOLEDI’ 27 GENNAIO presso la sede di VIA DEGLI ABETI 16 (all’interno dell’edificio dell’A.S.L.) sarà presente un volontario del Servizio Civile Nazionale che aiuterà i cittadini a: redigere il curriculum, a dare informazioni orientative a dare sostegno alla ricerca del lavoro ad individuare dei percorsi formativi. I giorni di apertura saranno i seguenti: ogni mercoledì dalle 9,30 - 12,30 / 14,30 - 16,15 ogni giovedì dalle ore 9,30 alle ore 12,30. Lo sportello sarà dotato di connessione Internet per la ricerca di informazioni in tempo reale Inoltre al più presto, grazie alla collaborazione instaurata con l’Agenzia di Pietra Alta, lo sportello sarà attivo anche in via Ivrea 47 con orari da definirsi. Per il momento chi avesse bisogno di redigere il curriculum e di informazioni orientative alla ricerca del lavoro o di corsi di formazione, potrà rivolgersi allo sportello di via degli Abeti 16. Per ulteriori informazioni telefonare allo 0114432621 o contattare [email protected]. “Comitato Sviluppo Falchera” Piazza Giovanni Astengo 10 presso Biblioteca Civica Falchera Tel. 011-443.26.21 / Fax 011-443.26.22 E mail: [email protected] Gente di Falchera 16 DISTRIBUZIONE SACCHETTI PER LA RACCOLTA PLASTICA PRESSO GLI ECOCENTRI LA CROCE ROSSA ALLA FALCHERA Si informa che, al fine di agevolare i cittadini, Amiat ha aumentato la frequenza di distribuzione gratuita dei sacchetti utilizzabili per il conferimento della plastica. I sacchetti verranno distribuiti in una quantità di 1 rotolo per ciascun utente richiedente, munito di documento che attesti la propria residenza nel comune di Torino. Eccezionalmente, a fronte della presentazione di un secondo documento di persona residente a Torino, sarà consentito il prelievo di un secondo rotolo di sacchetti. Sarà possibile ritirare i sacchetti tutto l’anno nelle giornate di: MERCOLEDÌ ORARIO 8.30 - 12.00 SABATO ORARIO 14.30 - 18.00 presso gli ecocentri siti in: - Via Germagnano n. 48 - Via Zini n. 139 - Via Arbe n. 12 - C.so Brescia n. 113/A Nei giorni festivi gli ecocentri rimarranno chiusi. Si precisa inoltre che la distribuzione gratuita dei sacchetti, non prevista dal contratto di servizio con la città, viene svolta comunque da parte di Amiat per favorire e incentivare i cittadini alla raccolta differenziata. Peraltro si ricorda che per il conferimento della plastica è possibile utilizzare comuni sacchetti semitrasparenti da 50 a 110 litri acquistabili nei supermercati. PER INFORMAZIONI NUMERO VERDE AMIAT Tel. 800-017277 CORSO DI PRIMO SOCCORSO PER LA POPOLAZIONE “Tutte le cose lecite, non sempre sono convenienti; tutte le cose lecite non sempre sono edificanti” Paulo Coelho Durata del Corso: 10 lezioni bisettimanali -La condotta del primo soccorritore. L’urgenza. La “catena della sopravvivenza” L’autoprotezione. Esame dell’infortunato. Le funzioni vitali (coscienza, respiro, circolo): L’ABC del soccorso. Attivazione precoce del Sistema Emergenza-urgenza:come allertare il 118. -Il B.L.S. (Easic Life Support): “sostegno di base delle funzioni vitali”. La Rianimazione Cardiopolmonare. Esercitazioni pratiche su manichino. -Cause di arresto respiratorio e cardiaco. -Il sangue. La pressione arteriosa.. Le emorragie. Lo stato di shock. -Le ferite: medicazioni, Il tetano (vaccinazione e sieroprofilassi). Ustioni. Congelamento. -Fratture, distorsioni, lussazioni, trauma cranico. Sospetta frattura di colonna vertebrale. -Perdita di sensi. Malori. Lipotimia (svenimento). Convulsioni. Epilessia. isterismo. Malori da cause ambientali (colpo di sole, colpo di calore, assideramento). -Ictus cerebrale, infarto del miocardo, Angina pectoris. -Avvelenamenti. Coliche. -Aspetti urgenti della tossicodipendenze. -Corpi estranei. Punture di insetti. Morsi d’animale. Per ulteriori informazioni e iscrizioni: * Ricci Crocilio al numero 3358026904 * Il martedì dalle 15 alle 17 presso: Laboratorio di quartiere piazza Giovanni Astengo 10 Tel. 011-4432621 fax 011-4432622 * Il venerdì dalle 15 alle 17 presso: Centro d’incontro Via delle Querce 23 bis Tel. 011-2623417 E’ previsto un attestato di frequenza Vi aspetto numerosissimi! Un grazie anticipato al comitato CRI di Leinì. Crocilio Ricci NUOVO CENTRO CUCINE STOSA Sconto 50% su tutti i divani esposti VENDO Computer nuovo imballato con tastiera e mouse (senza monitor) Hard disk da 500 GB - Ram 2 GB Processore AMD Sempron 2.71 GHz, scheda wirelles, lettore multischede, XP, Office 2003 E 270,00 Tel. 3494201090 Gente di Falchera 17 CURIOSITA’ E CONSIDERAZIONI ECONOMICHE Ora che sono in pensione, dopo aver lavorato per tanto tempo e fatto enormi sacrifici mangiando pane e cicoria, come orgogliosamente amava dire l’onorevole Rutelli; ora posso anch’io, finalmente, permettetemi suntuose prelibatezze. E’ proprio vero…non è mai troppo tardi; così almeno penso, ma stiamo a vedere. L’altro giorno sfogliando un vecchio estinto giornale “LA FOLLA” del 26 ottobre 1902, direttore Paolo Valera, ho letto quanto segue: “Considerazioni Economiche. Io sottoscritto dichiaro di aver ricevuto dal signor Abramo Levi 25 lire, per le quali ritiene in pegno una spada di mio padre, sei camice, quattro lenzuoli e due tovaglie. Addì 2 di marzo 1570. Torquato Tasso”. Mi è venuto in mente il Goffredo ossia La Gerusalemme Liberata e quindi le vicissitudini di questo Grande, tutt’ora mi addolorano. Ho cercato ne “LA STAMPA” altro tipo di lettura tale da potermi rincorare, ed ecco che nell’amato quotidiano torinese dell’otto settembre 1993 ho trovato una notizia esultante da leggere cantando: “Roma. Carlo Azeglio Ciampi ha ottenuto di non percepire lo stipendio destinato al Presidente del Consiglio. Lo ha fatto per dare l’esempio; se lo Stato deve risparmiare, si comincia con il Premier. Il trattamento economico riservato al Presidente del Consiglio è di circa 6.800.000 lire mensili, come stabilito dalla legge. Ciampi ha deciso che non aveva bisogno dell’appannaggio come primo ministro, visto che dispone di un reddito sufficiente come pensionato della Banca d’Italia” che bell’esempio! Rinunciare a 6.800.000 lire mensili è davvero un bell’esempio, però…la maggioranza degl’italiani è ora convinta che l’onorevole Berlusconi sotto sotto fa qualche cosina in più per la sua bella Italia. Chissà, invece, cosa hanno fatto all’epoca centinaia di migliaia di pensionati Inps al minimo e al gorgo. Ci è stato anche qualche ignoto eroe che pure ha rinunciato alla sudata pensione mentre anzi tempo moriva di fame. Ma…acqua passata, ormai. Si…l’acqua è passata ma i triboli e le privazioni son rimasti e con essi anche i tanti Torquato Tasso. I più fortunati fanno la spola da casa al Monte. Auguri a tutti e attenti al lupo. Lorenzo Bertone Lettera ai giovani C’è una strada tracciata per ciascuno La strada è lunga. Ci vogliono tanti anni. Non fare l’errore di vivere solo di attesa. Cammina. Vivi intensamente questo momento di grazia. Un con- siglio per il tuo futuro: donalo! Dieci anni sono come dieci giorni per chi vive con amore. La cosa più utile che tu possa fare è esser utile a te stesso e perché questo avvenga incomincia a essere utile agli altri. Se un giorno sarai chiamato a donare, impara a farlo giorno per giorno. Se vorrai investire la tua vita come amore, impara ad amare momento per momento. Non attendere le grandi occasioni per misurarti con il futuro, ma fidati della vita di tutti i giorni. Vivi il presente, le tue ore di luce e di sole. Se fossi un fiume ti direi: disseta la terra. Se fossi il sole ti consiglierei: riscalda il fiore. Se fossi il tuo futuro ti farei scoprire un segreto: sei già in parte quel che sarai, perché sarai quello che già oggi vuoi essere. Un consiglio per il tuo passato: accettalo! Non avere rimpianti. Purificalo da tutte le scorie, disintossicati. Il presentimento circa la tua scelta fa parte del tuo vissuto. La perla della tua vocazione era sepolta nel campo della precedente esperienza. Non vieni fuori dal buio, dal caso. Il tuo passato è la terra che copre la radice del tuo albero. Non voglio esagerare dicendoti che il tempo della tua interiorità è nell’esperienza che ti lasci alle spalle. Frequentalo e troverai il talento che ti è stato donato. Il passato ti ha messo nella condizione di essere chiaroveggente, ti ha fatto intravedere, sentire una voce. Lascia perdere dal tuo passato quello che non ti dà forza e coraggio. Fatti consegnare l’entusiasmo del sogno e la mappa del cammino. “E’ meglio sapere dove andare e non sapere come, che sapere come andare e non sapere dove”. E’ un proverbio latinoamericano che, tradotto, suona cosi: “sai dove andare, affidati ai tuoi compagni di viaggio”. Un consiglio per il tuo presente: vivilo! I piccoli passi rendono sicura la strada. Mi ripeto: se cammini, cammina con amore, perché stai percorrendo la via di Emmaus. Se scegli le piccole cose, sceglile con amore, perché quando le piccole cose iniziano ad avere importanza non sono più piccole; le hai trasformate in grandi cose. Non dare niente per scontato. Trasforma in oro tutto quello che tocchi. La pietra filosofale è l’amore adesso e qui. Quando l’amore è presente tu non ci sei più: sei gia nei giovani da soccorrere, nei poveri da aiutare, nel futuro da vivere. Se accanto all’amore ci metti una virtù che dipende solo da te, cioè l’umiltà, ti accorgerai non solo di non essere più te stesso, ma di sentirti vivo in chi ha fame, sete, in chi è nudo, in carcere, terremotato sepolto vivo. Ci sei? Ci sono Essere sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda dà benessere. Grazie. Con affetto. Carlo Terraneo [email protected] Gente di Falchera 18 La narrativa 7 Gennaio 1986 –Trasferta a Parigi– L’aereo parte alle 8,00 da Caselle e dopo circa un’ora atterra all’aeroporto Charles De Gaulle. Con un taxi raggiungono la tipografia “A..Press” dove li aspetta M.lle Madeleine Charonne, la titolare dell’azienda. Alloggiano al solito albergo “Hotel Royal Navarin, In rue de Navarin, dove si recano per portare i loro bagagli e depositare in cassaforte il denaro affidatogli per la trasferta. Alla reception c’è sempre Roselyne Gomez, una ragazza peruviana che già da tempo lavora all’hotel. Quando Romeo va a Parigi va sempre a trovarla. “Hola Roselyne, como estas?” – “Muy bien, querido, y tu?” – “Bastante bien, gracias, estoy aquì por un trabajo de acerca de un mes.” “Roselyne, ricordati che hai promesso di portarmi a vedere il “Louvre” – “Non dimentico le promesse, querido, anche a me interessa visitarlo! E poi adesso c’è un ristorante peruviano molto interessante, se vuoi possiamo andare con Raffaele” – “Provo a dirglielo, ma sai, lui è tradizionalista, come i friulani, e preferisce il Merlot e le costate alla brace!” – “Hasta la vista Roselyne, !” – “Hasta la vista, y suerte!” “Good bye!” – “Good bye!” La tipografia di M. lle Madeleine Charonne è in un locale sito in rue Victor Meric, a Clichy. Troviamo la macchina già schierata nella sala dove dovrà poi operare. Sono cinque elementi stampa più un mettifoglio ed una uscitafogli, per un totale di circa 12 – 15 metri ed un’altezza di tre. Il suo valore si aggira intorno ai tre miliardi di lire. Contrariamente a quanto succede a Torino, al mattino, gli operai della tipografia, si ritrovano davanti alla macchina del caffè e si salutano calorosamente stringendosi la mano. Cosa per noi inusuale dal momento che ci si guarda a mala pena in viso senza profferir parola. “Bon jour à tout le monde” – Dice Pierre, il macchinista della “Heidelberg”, e stringe una per una otto mani. “Bon jour!” – Rispondono in coro gli astanti. Romeo e Raffaele si guardano in viso con un’espressione divertita. “Questi francesi ci insegnano le buone maniere.” Pensa Romeo fra se. Dopo qualche battuta sulla “Juventus” e su Platini si inizia il lavoro. Per recarsi al lavoro, al mattino, prendono due metro, attraversando la città in circa 20 minuti. Sul metro la gente corre sempre, sulle scale, lungo i marciapiedi, nelle stazioni. Nelle carrozze la gente in piedi, attaccata alle maniglie, ad ogni fermata scende per agevolare chi lascia la vettura, per poi risalire. “Raffaele, non ti sembra la risacca delle onde del mare che salgono sulla rena per poi ritirasi con un movimento che non finisce mai?” – Raffaele ancora non completamente sveglio e vagamente ascoltando l’amico, con voce fioca risponde: “Si mi sembra la risacca …. ma come ti vengono certe idee a questa ora? Sei proprio un poetastro!” In fondo alla vettura alcuni artisti di strada improvvisano veloci rappresentazioni di arte varia: burattini, mimi, cantanti, poeti. Nelle gallerie sotterranee suonatori di strumenti vari si possono incontrare. E’ un’umanità che va veloce. Dove? Romeo pensa che la destinazione sia sempre la stessa, in qualsiasi città del mondo. Il montaggio della macchina prosegue. Di giorno in giorno la struttura prende forma. Sotto un certo punto di vista è un’opera d’arte. Questa enorme mole di ghisa e acciaio è così perfetta in ogni particolare. Il foglio di carta dopo aver percorso quasi venti metri trascinato da molti cilindri e curletti, alla fine del suo percorso ha una precisione di stampa con un massimo di un centesimo di millimetro di tolleranza. Il puntino tipografico è il migliore del mondo, anche se la velocità lascia un po’ a desiderare. La Nebiolo, fondata nei primi del 900 da Giovanni Nebiolo e dal genio imprenditoriale dei fratelli Lazzaro e Giuseppe Levi, amanti delle scienze e studiosi delle moderne innovazioni, fu per molti anni un’importante azienda a Torino. La Fonderia Caratteri, dove per alcuni anni aveva lavorato Romeo, vantava alcuni tra i più prestigiosi disegnatori grafici e creatori di caratteri del mondo, come Alessandro Butti e Aldo Novarese. Con l’avvento delle leggi razziali, la famiglia Levi, di origini ebraiche, fu colpita da questi vergognosi provvedimenti ed in seguito iniziò per l’azienda un lento ed inesorabile declino. Un signore di origini italiane, nativo di Feltri, saputo della presenza di italiani, veniva a trovarli in tipografia per scambiare con loro qualche parola nella sua lingua madre. Pierre, così si chiamava, era già in pensione e portava molto bene i suoi 75 anni. Aveva lavorato per molti anni alla Citroën come meccanico, ed in seguito aveva aiutato Raffaele e Romeo a risolvere dei problemi tecnici. “Allons boire un coup? Garcons?” – “andiamo a bere, ragazzi?” – andavano a bere al bar vicino un bicchiere di Pastis. Poi mentre Raffaele e Romeo lavoravano, Pierre narrava episodi della sua vita a Parigi, dove viveva da circa 50 anni e dove aveva conosciuto la moglie. Una sera erano andati insieme dal “Bolognese” a mangiare gli spaghetti, les escargots e a bere un vero caffè. Una sua frase rimase loro impressa nella memoria: “Voi italiani vivete per lavorare, mentre i francesi lavorano per vivere…” sotto questo punto di vista, Pierre aveva imparato molto bene dai francesi, infatti si concedeva un vita intensa e attiva. Gente di Falchera 19 A mezzogiorno andavano a mangiare a “Le Silex”, in rue Victor Meric, da Katigia, soprannominata Madame Poulet perché spesso cucinava il pollo. Era una signora marocchina, corpulenta che intercalava il suo conversare con bicchieroni di birra. Per questo era sempre di ottimo umore. Il marito era un ometto smilzo un po’ pelato che correva tra i tavolini portando le vivande. Gustarono degli ottimi couscous, falafel, kebab e altre ricette marocchine e francesi. Mustafà, così si chiamava, vista la loro assiduità, promise loro che quando avrebbero finito il lavoro, avrebbe cucinato in loro onore il pesce alla griglia. Giunto il fatidico giorno, Mustafà aveva preparato i pesci puliti sulla graticola. Quando a mezzogiorno arrivarono Raffaele e Romeo, diede fuoco alla legna del focolare. Di una cosa Mustafà si era dimenticato, che il camino dove intendeva cucinare i pesci era stato da tempo otturato. Passati cinque o dieci minuti, un fumo nero ed intenso si levò nell’aria riempiendo i locali della taverna e anche rue Meric. Madame Katigia con una scopa in mano minacciò il povero Mustafà correndo tra i tavoli. Questi subito trasferì i pesci su un altro fornello e con l’aiuto di Romeo e Raffaele spense il fuoco che aveva provocato quella improvvisa e torbida nebbia. Quei pesci rimasero impressi nella loro memoria e nei loro ricordi per lungo tempo. Gaetano Donato Non vedo non sento... di Toni Barilla Come ben sanno tutti i nostri lettori ci siamo sempre occupati, nei nostri articoli, di argomenti relativi al quartiere. Ma il quartiere non è una isola persa nel mare e le realtà che ci sono nel nostro paese si ripercuotono verso tutti e tutti noi penso che abbiamo spesso sentito parlare di cose che non vanno e, per vari motivi, abbiamo deciso che “NON VEDO NON SENTO” Non vedo e non sento che tutti i politici parlano di lavoro e questo lavoro è sempre più raro, specialmente se sei giovane e se non hai santi in paradiso. Non vedo e non sento che viviamo in un paese che non potrà andare meglio, in quanto manca la ricerca lo sviluppo e si è sempre indietro rispetto all’Europa, vedasi nucleare alternative ecologiche di produzione energetica. Non vedo e non sento che non abbiamo più, da tempo una seria classe dirigente e politica; dove la carriera non è legata ai meriti personali, ma alle “amicizie importanti”. Non vedo e non sento che viviamo in un paese dove esistono, come ai tempi di Dante Alighieri, lobby di potere professionale, dove ci si trasmette la professione come fosse un terreno agricolo, senza tenere conto delle intelligenze, che ha questo paese, a favore dei soliti “noti”. Non vedo e non sento che viviamo in un paese che distrugge la cultura a favore di prodotti mediocri per imbambolare la poca gente che usa, ancora, il suo cervello; che sostituisce valori coma famiglia e lavoro con modello tipo “Grande fratello” e simili. Non vedo e non sento che c’è una televisione che tra- smette solo miti finti e non sa, o meglio non vuole, essere strumento di cultura ma trasmettitore di pensieri occulti, di certi personaggi. Non vedo e non sento di proteggere chi fabbrica in Italia, di agevolare CHI ASSUME, di creare botteghe dell’artigianato e sussidi per le imprese per stage seri con le aziende. Non vedo e non sento nessuna misura legale efficace contro imbroglioni, faccendieri e affini che ormai hanno preso piede in Italia e che hanno sostituito gli imprenditori con i nuovi pirati dell’era moderna, i finanzieri. Non vedo e non sento, da qualsiasi parte si guardi, parlare di programmi per il lavoro e non spacciare per “progresso” i lavori interinali “da caporalato moderno” Non vedo e non sento come contrastare la corruzione, le mafie e tutto quello che sappiamo che non dovrebbe essere accettati, e che invece vengono, a volte scandalosamente, presi a modello e mitizzati. Non vedo e non sento alcuna riduzione dei privilegi parlamentari, che sarebbero ineccepibili se facessero il loro lavoro e non fossero in combutta con elementi poco chiari (non tutti chiaramente) Non vedo non sento parlare di ridurre il costo della politica, di cacciare i corrotti e i condannati per mafia e altro e di limitare la permanenza, in Parlamento, al massimo due legislature, insomma il politico come servizio e non come casta di “intoccabili”. Non vedo e non sento da nessuna parte politica voglia di fare qualcosa di vero, che non vada oltre la solita retorica da periodo elettorale. Non vedo e non sento azioni per far pagare le tasse alle BANCHE che le eludono da decenni, nonchè non vedo e non sento provvedimenti contro il blocco dei mutui e prestiti delle banche. Non vedo e non sento… Ci sono troppe cose e lascio ad ognuno dei lettori la sua “aggiunta” Sento solo che non cambia niente e che ci prendono in giro, TUTTI. “NATURALMENTE” Acconciature Centro Commerciale Falchera Nuova via degli Abeti 10 Tel. 011-26.20.381 Prodotti SOLO IL MARTEDÌ Naturali Sconti su colorazioni e Permanente Abbronzatura spray Facciale in un minuto E 5.00 Integrale in cinque minuti E 10.00 Novità trucchi effetto TATTOO Solo il Mercoledì PIEGA a E 6.00 Gente di Falchera 20 Macelleria Steri E’ in arrivo la bella stagione e insieme ti porta la voglia di stare fuori in compagnia con banchetti e grigliate. Inoltre per qualsiasi tipo di banchetti come: Comunioni, Cresime, Compleanni, feste in genere con molte persone, noleggiamo attrezzature frigoriferi, frizeer, cucina, cuocipasta, griglie, contenitori termici e altro ancora e possiamo fornire carne anche in grossi quantitativi. Con Steri Spesa Famiglia Mini Spesa Famiglia 2 kg fettine di vitello 2 kg bollito di vitello 1 kg salsiccia 2 kg spezzatino 2 kg braciole di maiale 1 kg petti di pollo 1 kg fesa di tacchino 1 kg hamburgher 2 kg tritata di vitello 2 kg costine di maiale 2 kg cosce di pollo 1 coniglio 1 kg rolatine di vitello 1 kg rustichelle 1 kg tritata 1 kg fettine di vitello 1 kg braciole di maiale 1 kg di salsiccia 1 kg di cosce di pollo 1 kg coniglio o un pollo 1 kg bollito c/osso 1 rolata o tasca ripiena 1 kg costine di maiale E 6,50 al Kg E 7,50 al Kg In omaggio i sacchetti per la conservazione Giorno di chiusura mercoledì pomeriggio Macelleria Steri str. Cuorgnè 119 tutto è possibile Mappano To.-Tel. e Fax 011-996.81.94 Cellulare 338-117.18.69 SPORTELLO VIGILI di PROSSIMITA’ AGENZIA MAPPANO Da venerdì 12 marzo 2010 si segnala la variazione di orario dello sportello dei Vigili di Prossimità, che riceveranno i cittadini dalle ore 10 alle ore 12 di ogni venerdì. 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La patente sì, ma chi guida è responsabile di sé e della vita altrui. La piaga sociale delle troppe morti sulla strada pesa sulla coscienza di chi le provoca... e non c’è medicina in farmacia, che possa tacitare la coscienza. La mancanza di sicurezza stradale è considerata una delle massime piaghe sociali. Nell’analisi dei dati definitivi del 2007, quando a Parigi è stata istituita la Giornata, le vittime sono state 43.000, i feriti gravi 1.700.000 e i danni economici attorno ai 200 miliardi di euro. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea, ha ribadito: “La Commissione si è fissata l’obiettivo ambizioso di salvare ogni anno 25.000 vite a partire dal 2010". E’ anche vero che negli ultimi cinque anni sono stati conseguiti risultati importanti riguardo alla sicurezza sulle strade, ma ancora insufficienti. Occorre sensibilizzare sempre maggiormente i giovani sui pericoli della guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La Giornata fa pensare alle vere cause della strage quotidiana, soprattutto tra i giovani e di notte. LA MEDICINA È LA SCUOLA La medicina contro gli incidenti s’impara a scuola. Ecco l’esempio nella provincia di Crotone, 61 mila abitanti. L’Amministrazione della cittadina calabrese, capoluogo dell’omonima provincia, ha organizzato, per prova, in sei comuni “La settimana della Sicurezza Stradale”, e i giovani scout dell’Agesci sono stati per due domeniche i vigili urbani per un giorno, controllando i percorsi in bicicletta e assegnando la “Patente di buon cittadino” ai più piccoli, ma comminando anche simboliche multe! Grande successo ha ottenuto anche il Katedromos (Catechismo della Strada), per mille studenti delle scuole superiori, con dati statistici, messaggi forti e un incontro/ spettacolo su incidenti in moto e scooter, alternati da interventi comici. GLI ERRORI SI PAGANO SPESSO CON LA VITA Ha commosso un filmato con immagini di errori mortali e testimonianze di chi ha perduto i figli sulla strada. Marisa, madre di Marco, morto in un incidente, ha lanciato un messaggio ai ragazzi presenti: “Alla vostra età si è padreterni, non può succedere a sé, mai; sono sempre gli altri gli stupidotti che fanno le imprudenze, che non sanno guidare. Mio figlio era uno di quelli, sapeva guidare, ma...”. Anche su questo serio problema la risposta sembra stare dalla parte delle radici: non alla superficie, non pratica e facile, ma graduale, lunga e impegnativa. Oggi la patente dell’anima costa molto: l’amore per la vita di ciascuno. Una ricetta al mese a cura di Mario Alba Risotto di magro con seppie TEMPO OCCORRENTE: 2 h Ingredienti per 4 persone 500g di seppie; 300g di pomodori maturi; 350g di riso; un litro di brodo di pesce; 20g di funghi secchi; 1 cipolla; 1 costola di sedano 1 carota; 1 ciuffo di prezzemolo; 3 cucchiai di olio extravergine di oliva; sale; pepe. •Mettete i funghi a bagno in acqua tiepida per 30 minuti. Sbucciate la cipolla, lavate e mondate il sedano, la carota e il prezzemolo; tritate finemente gli odori. •Pulite le seppie, togliete gli occhi, il dente e le interiora; eliminate anche l’osso rovesciando la sacca. Staccate i tentacoli, lavate il tutto accuratamente e tagliatele a listarelle. •Scottate i pomodori in una pentola con acqua a bollore, toglieteli con un mestolo forato, pelateli, tagliateli a spicchi ed eliminate i semini: riducete la polpa a pezzetti. •In una capace casseruola mettete l’olio e soffriggetevi per una decina di minuti il trito, i funghi e i pomodori. Aggiungete le seppie, mescolate con un cucchiaio di legno e lasciate cuocere per 45 minuti su fuoco basso. •A questo punto versate il riso a pioggia, mescolate accuratamente, bagnate con un mestolo di brodo caldo e lasciate che venga assorbito. Portate il riso a cottura, unendo il brodo caldo poco alla volta. Mettete il risotto su un piatto di portata e servite ben caldo. Per preparare il brodo di pesce fate bollire in una casseruola un pezzo di pesce (bastano anche la testa e la coda) con un carota, un gambo di sedano e una cipolla. Severino Cagnin Gente di Falchera 22 Il vernacolo a cura di Livio Scremin NO DIMENTICHEMO Va per el ciel, de qua e de là girando, un tochetin de luna e, tra le frasche, fis’ceta un rosignol ‘na serenada. S’colto in silenzio e guardo, posà sula finestra, le stele lusigar nel scuro mar de la note e col pensier ghe mando al tochetin de luna ‘na preghiera: “Quando doman, in viagio, ti rivarà sul mio paese, carezime, te prego, la cesa, el campanil, la mia caseta. Fermite un momentin, solo un momento, sora le tombe del vecio cimitero e basa una per una le lapide e le crose e dighe ai Morti, dighe luna, te prego, che no dimentichemo.” Bepi Nider Fotovoltaico sui tetti in cambio di manutenzione straordinaria Negli ultimi anni tutte le istituzioni hanno perseguito obiettivi di risparmio energetico e difesa dell’ambiente (Onu, Comunità Europea, Governo nazionale, Regione Piemonte, Provincia, Comuni). A tali obiettivi ATC con il suo patrimonio immobiliare sta offrendo e può ulteriormente offrire un notevole contributo, I pannelli fotovoltaici oltre a contribuire al risparmio energetico e a produrre energia pulita, assicurano vantaggi economici. ATC sta provando tulle le strade per raggiungere i suddetti obiettivi. Purtroppo le procedure dell’Unione Europea favoriscono l’installazione del fotovoltaico negli edifici pubblici (è imminente ‘emanazione di un bando della Regione Piemonte), ma non consentono di finanziare i condomini. ATC, quindi, sfumata per motivi tecnici la strada delle banche (di cui si era parlato nel 2009), caduta l’ipotesi dell’Unione Europea/Regione Piemonte, per i condomini sta predisponendo una ricerca pubblica per individuare operatori privati interessati a rifare i tetti, smaltire l’eventuale amianto presente e installare il fotovoltaico, in cambio dell’utilizzo, per un certo periodo, dei proventi ricavati dalla vendita dell’energia prodotta (c’è la concreta possibilità di trovare operatori seri, poiché alcuni si sono già proposti ad ATC, ma ATC, per presentarli ai condomini, è bene segua una procedura pubblica). Quanto spiegato vale anche per i condomini dove sia già stato rifatto il tetto o abbiano deliberato di rifarlo. Questa operazione dovrebbe consentire un costo vicino allo zero sia per i proprietari privati che per ATC. Ogni voce difforme da quanto dichiarato è falsa e destituita da ogni fondamento. Una giornata di mio Nonno alla mia età: i nipoti raccontano La persona che ho deciso di intervistare è la nonna paterna. Si chiama Elda Picco, è nata il 21 Novembre del 1943 a Bibiana. Una sua giornata tipo iniziava dalla sveglia al mattino, al massimo alle ore 6,30. Subito dopo, per lavarsi, scendevano, lei o una sorella, a prendere l’acqua fresca dal pozzo. Quest’acqua serviva per tutta la famiglia, sia per la pulizia personale, sia per bere. Prima di spiegare il lavoro che compiva durante il mattino, devo fare una premessa: più o meno alla mia età la nonna non andava a scuola; infatti aveva solamente frequentato le scuole elementari. Dopo la sveglia si recava con la famiglia nella stalla, per occuparsi del bestiame. Il lavoro in stalla durava dalle due alle tre ore. In una piccola pausa, tra un lavoro e l’altro, si consumava la colazione. Il bestiame poi necessitava di essere portato al pascolo. A questo doveva provvedere nonna Elda, che portava al pascolo gli animali due volte al gior- no d’estate, e una volta al giorno in inverno. Il suo compito consisteva nel badare che le mucche non si facessero male o non si perdessero. A seconda delle stagioni, anche i lavori variavano. Ad esempio, in primavera veniva seminato il mais e la nonna aiutava molto. Infatti, per dedicarsi a fondo in questo lavoro, a volte erano necessarie molte giornate di intensa attività. Per questo motivo, durante il mattino, lei poteva anche arare una minima parte del campo, con aratro in legno trainato dalle mucche. Oppure facendo dei buchi, con un attrezzo in legno, dove poi depositava dei semi, poteva piantare il mais. Il pranzo non veniva consumato in un orario preciso, perché prima occorreva terminare il lavoro. Il pranzo era composto da pochi alimenti e sempre uguali. Nel pomeriggio si svolgevano molti lavori; ad esempio durante l’estate la nonna poteva lavorare il fieno, o irrigare i campi, rigorosamente coi piedi scalzi. Invece d’inverno poteva fare delle fascine di rami che erano stati tagliati agli alberi da frutta. Queste fascine venivano poi utilizzate per alimentare il fuoco che, in seguito, avrebbe cotto il pane. Infatti ogni settimana si preparava il pane, e se ne andava a comperare dell’altro, soprattutto per i cani. Il lavoro del pomeriggio era molto duro, lungo e faticoso. Infatti se lavoravano il fieno anche la nonna prendeva degli attrezzi semplici e spostava, rastrellava tutto il fieno con quegli attrezzi e con la propria e inevitabile forza, senza un minimo aiuto di una qualsiasi macchina. Si lavorava ininterrottamente fino quando si faceva sera e, tornata a casa, nonna doveva ancora portare gli animali al pascolo. Come per il pranzo, anche per la cena c’erano orari precisi. Nonna Elda si ricorda che a volte, mangiando, si rimaneva addirittura addormentati. Di solito, dopo aver cenato si andava a letto molto affaticati, per il troppo lavoro svolto durante il giorno, senza dedicarsi a nessun passatempo. Nonna infatti usciva soltanto già avanti negli anni, e soprattutto dopo aver compiuto per bene tutti i lavori. Da questo racconto ho potuto dedurre che una volta si lavorava molto, senza distinzione di età e di persone. Anche le ragazze praticavano molteplici e faticosi lavori in campagna. Non avevano assolutamente nessuna delle comodità che ci sono al giorno d’oggi. Era tutto veramente molto più diverso e complicato. La nonna crede che noi ragazzi del presente siamo decisamente diversi da come erano i ragazzi di allora. Oggi siamo molto più comodi e agiati e a volte persino troppo. Gente di Falchera 23 Valentina Balangione - 111" media B Unitre Falchera Un grande vuoto ha lasciato la scomparsa di Francesco, in modo particolare all’Unitre di Falchera dove insegnava “Diritti Umani e del Cittadino” sin dal 1999 ad oggi. Ci mancheranno la sua umanità, la sua gentilezza, la sua capacità di guardare con simpatia alle persone, caratteristiche che unite alla sua preparazione ed alla sua cultura hanno fatto di lui un vero docente. SILENT KEY CI HANNO LASCIATO: 02/04/2010 Grivetto Foiaia Luigi str. Molino 24 Villaretto di anni 87 07/04/2010 Lust Aldo via dei Pioppi 62 di anni 83 I familiari della Compianta Mafalda Cossetto in Canzian Sentitamente ringraziano quanti hanno partecipato al profondo dolore RICORDO Il 7 aprile è mancato serenamente all’affetto dei suoi cari Lust Aldo di anni 83. Lo ricordano i figli, le nuore e i nipoti. Un grazie a tutti per l’affettuosa partecipazione. segue da pag. 10 vani usano un linguaggio che li porta a distaccarsi da quel mondo adulto che non li capisce. Sta a noi non diventare come loro, ma comunicare sulla loro stessa frequenza. Non dobbiamo vestirci o atteggiarci come adolescenti, non dobbiamo lasciarci ingannare dal distacco generazionale, perché non sono ostacoli ma modi di educare. Non è facile, ma certo è una sfida divertente e stimolante, che ci permette di arrivare a fine giornata con la consapevolezza di aver lavorato per un mondo migliore. E sì, l’unica cosa che non dobbiamo dimenticare è proprio la voglia di cambiare il mondo, che ci permetteva di andare alla ricerca di cose nuove, di nuovi stimoli. Assolutamente, però, devono essere evitate giustificazioni su atteggiamenti violenti ed eccessi, rappresentando noi l’esempio comportamentale. “Case”, “isole” e “fattorie” rappresentano la scarsa maturità di persone che fanno parte del mondo adulto; senza voler offendere ritengo che i partecipanti ai reality siano la sporcizia di quel mondo adulto che dovrebbe costruire attraverso l’educazione. La violenza, l’ipersessualità, l’ipocrisia e quant’altro traspare dal video sono la rappresentazione di ciò che viene scambiato per libertà d’espressione, ma che invece uccide la libertà altrui. Non voglio fare un trattato sull’educazione, ma con un Aprile scarso di episodi sportivi mi sono ritrovato a voler commentare quello che vedo in giro. Un mio pensiero liberamente espresso grazie a Gente di Falchera e al ruolo che mi sono ritagliato all’interno del Conquista. Famiglia Lust CEDO MINIMARKET di 120 mq in zona Falchera per raggiungimento età pensionabile avviamento trentennale Per informazioni Tel. 011-26.20.364 Luigi Fabio Varesano Gente di Falchera 24 Il piacere di leggere Il giallo venuto dal freddo Avevo già parlato, mesi fa, di Stieg Larsson, ormai da alcuni anni dominatore incontrastato della scena letteraria mondiale con 22 milioni di copie della sua celeberrima Millennium Trilogy vendute in 44 paesi. Ma, oltre a Larsson, secondo una recente ricerca condotta in sette paesi europei, tra i dieci autori più venduti in Europa nel 2009 altri due sono svedesi, tutti editi da Marsilio: sono Camilla Läckberg e Henning Mankell. Camilla Läckberg ha ottenuto il maggior successo internazionale con la sua serie di Erika Falck. Uscito anche in Italia, il suo primo romanzo La principessa di ghiaccio è già ai vertici delle classifiche. Il nuovo fenomeno del thriller svedese, la giovane autrice è considerata l’erede di Stieg Larsson. Un libro che vi darà il batticuore, La principessa di ghiaccio è un gioiello nella letteratura scandinava di genere. La trama: Erica Falck è tornata nella casa dei genitori a Fjällbacka, incantevole località turistica sulla costa occidentale della Svezia che, come sempre d’inverno, sembra immersa nella quiete più assoluta. Ma il ritrovamento del corpo di Alexandra, l’amica d’infanzia, in una vasca di ghiaccio riapre una misteriosa vicenda che aveva profondamente turbato il piccolo paese dell’arcipelago molti anni prima. Erica è convinta che non si tratti di suicidio, e in coppia con il poliziotto Patrik Hedström cerca di scoprire cosa si nasconde dietro la morte di una persona che credeva di conoscere. La principessa di ghiaccio sarà presto un film prodotto in Francia. Camilla Läckberg (Eriksson, Svezia, 1974), prima di diventare una delle più celebri e vendute autrici di polizieschi della Svezia, ha lavorato per diversi anni nel marketing. Oggi, madre di due figli, vive a Stoccolma dove continua a scrivere. Grazie ai suoi personaggi così ricchi di sfumature e alle trame attente agli aspetti più oscuri della psicologia umana è stata definita dalla critica la nuova Agatha Christie del Nord. Altro autore svedese, Henning Mankell (Stoccolma, 3 febbraio 1948), è stato il primo giallista svedese ad affermarsi nel mondo intero, aprendo la strada a tutti gli altri. Il suo commissario Wallander – ora a cura di Adriana Scavello anche una serie TV della BBC interpretata da Kenneth Branagh – è ormai entrato nel pantheon dei più amati personaggi della letteratura poliziesca di tutti i tempi. Lo scrittore vive fra la Svezia ed il Mozambico e dal 1998 è sposato con la regista teatrale e televisiva Eva Bergman, figlia di Ingmar Bergman. La trama di Assassino senza volto, il suo primo romanzo: Una giornata di gennaio, in un paese della Svezia, un contadino scopre che i suoi vicini, una coppia di vecchi contadini, sono stati assaliti e picchiati barbaramente. Incredulo di fronte a tanto sangue, avverte la polizia. Kurt Wallander accorre subito alla chiamata della centrale e quello che vede è peggio di quanto avesse immaginato. L’uomo è stato torturato e colpito fino alla morte, la donna è ancora viva e anche lei vittima di una violenza senza ragione. Prima di morire sussurra le sue ultime parole: “Straniero, straniero”. Basta una fuga di notizie e i cittadini organizzano una caccia all’uomo. Wallander deve arginare la loro determinazione a farsi giustizia da soli, ma presto scoprirà anche che l’uomo ucciso conduceva una doppia vita. Altri suoi romanzi: La leonessa bianca, L’uomo che sorrideva, La falsa pista, La quinta donna, Muro di fuoco, Piramide Prima del gelo, Il figlio del vento, Comédia infantil, Il segreto del fuoco, Il cane che inseguiva le stelle, Nel cuore profondo, Il ritorno del maestro di danza, Il cervello di Kenned, Scarpe Italiane, Il ragazzo che dormiva con la neve nel letto, Il cinese. RISTRUTTURAZIONE Alloggi Case Indipendenti Rustici Locali Commerciali Chiavi In Mano www.lormat.it E-mail: [email protected] Tel. 335-6072089 Manodopera qualificata e materiali di qualità fanno di noi un punto affidabile in ogni settore edile!!! Gente di Falchera 25 A s t r o n a ocuramdel Gruppo i a “G.e... Plana” Briciole di storiaa curapiemontese di Franco Foppiani Amare una Città LA SCIENZA NELLO SPAZIO Parliamo di due progetti importanti e costosi, patrocinati dall’ESA e dalla NASA. Il primo progetto si chiama Swarm: la missione prevede il lancio di tre satelliti che per 4 anni orbiteranno intorno alla Terra a una distanza fra i 400 e i 500 chilometri, monitorandone il campo magnetico con straordinaria precisione. Obiettivo della missione Swarm è eseguire il miglior rilevamento mai ottenuto del campo geomagnetico e della sua evoluzione nel tempo, al fine di raccogliere nuove informazioni sul sistema terrestre approfondendo la conoscenza del clima e della parte interna del nostro pianeta. Uno dei motivi fondamentali di questo progetto riguarda proprio il campo magnetico della terra che, attualmente, sta attraversando una fase di grandi mutamenti. Il lancio dei satelliti è previsto proprio quest’anno. Il secondo progetto si chiama Lisa (Laser Interferometer Space Antenna). Lisa, un’antenna spaziale costituita da tre satelliti orbitanti intorno al Sole connessi da raggi laser e formanti un enorme triangolo equilatero di cinque milioni di chilometri di lato, sarà in grado di cavalcare le onde gravitazionali dell’orbita intorno al Sole e di rilevare le onde d’urto gravitazionali emesse meno di un trilionesimo di secondo dopo il Big Bang. Lo scopo di Lisa è quello di scoprire la vera struttura dell’universo e capire l’origine di quelle onde gravitazionali che sembrano essere emesse dal nulla. Il lancio di Lisa è previsto per il 2011. a.d.l. VENDO Alloggio Falchera Nuova 90 mq ristrutturato con riscaldamento autonomo Tel. 3391112915 CERCO LAVORO Signora seria cerca lavoro come badante oppure assistenza anziani Telefonare dopo le ore 18,30 Tel. 3391112915 La Torino grande e bellissima “madama”, conosciuta ed amata da uomini come Nostradamus, dal conte di Saint Germain e dal conte di Cagliostro. Nell’oscurità della sera Torino mostra il suo volto più intrigante mentre il percorso si delinea piano piano mostrando spettrali dragoni e simboli esoterici sovente ignorati. Ma anche storie maledette che resistono alle inqurie del tempo lasciando tracce ovunque uno sguardo attento si posi per indagare sotto il velo della storia la Torino più magica e misteriosa. Sorta alla confluenza di due fiumi, il Po e la Dora e posta al vertice di due triangoli, quello della magia bianca e quello della magia nera. Torino vanta una tradizione esoterica secolare. Un tour intrigante e curioso prende vita attraverso tutti questi elementi partendo da piazza Statuto, tradizionalmente centro della magia nera per accompagnare i curiosi alla scoperta di una città segreta ed inquietante. Dalla fontana Angelica con la sua simbologia massonica alla misteriosa leggenda del portone del Diavolo e ai suoi delitti, una sorta di filo “noir” si dipana lentamente nel centro storico fino a scoprire i sinistri guardiani dei palazzi barocchi, per culminare nei misteri della Gran Madre di Dio, la donna velata che regge in mano il calice del Santo Graal. Per una sera, toglietevi di dosso la maschera dello scettico: una magica inesplicabile Torino vi aspetta. Mi rivolgo ai torinesi ed agli immigrati sappiate che questa città mi ha dato tanto e non mi ha mai chiesto nulla. 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La resa doveva essere “assoluta, piena ed intera”, tutte le armi dovevano essere consegnate e così i bastimenti, i pubblici stabilimenti, i forti e gli arsenali. In compenso tutte le persone che lo avessero voluto avrebbero potuto lasciare Venezia entro quarantotto ore, mentre un “perdono generale” sarebbe stato emanato per i soldati. Pochi giorni dopo Venezia si arrese: cadde così l’ultimo centro della rivoluzione europea”. Il Piemonte costituzionale e il conte di Cavour Vittorio Emanuele II, salito al trono dopo la sconfitta di Novara, in un momento molto difficile per la monarchia di Savoia, resistette alle pressioni di Radetzky e dei principi italiani, che cercavano di indurlo ad abolire la Costituzione e a tornare ad un regime di sovranità assoluta. Restò, invece, fedele allo Statuto che suo padre, Carlo Alberto, aveva concesso. Nel Piemonte costituzionale, a partire, dal 1852, per molti anni quasi senza interruzione, il conte di Cavour fu Presidente del Consiglio dei Ministri. Il Cavour era un liberale moderato, contrario ad ogni sconvolgimento rivoluzionario. Era, tuttavia, convinto che lo Stato piemontese, se voleva allontanare la minaccia della rivoluzione, doveva intraprendere con coraggio una politica di riforme, per eliminare o correggere tutto quello che di sbagliato o di vecchio c’era nella società e nelle istituzioni, prima che il numero degli scontenti crescesse ed imponesse il cambiamento con la violenza. Da giovane il Cavour (che era di Amilcare De Leo nato a Torino nel 1810) aveva compiuto lunghi viaggi all’estero, aveva soggiornato in Francia, in Svizzera, in Belgio, in Inghilterra, cioè nei paesi più progrediti d’Europa. Qui aveva osservato e studiato i metodi con i quali gli agricoltori rendevano più fertili e produttivi i loro campi. Ritornato in Piemonte, li aveva applicati nella coltivazione delle sue terre. Nello stesso tempo il Cavour si era formato delle chiare convinzioni politiche: il regime migliore era la monarchia costituzionale; le istituzioni preferibili erano quelle liberali. Il suo modello era l’Inghilterra. In questo paese, nel 1832, il sistema elettorale era stato modificato da una legge, che aveva portato il numero degli elettori da circa mezzo milione a circa ottocentomila. Dal voto restavano esclusi i poveri e gli analfabeti, cioè la grande maggioranza della popolazione, ma questo cambiamento aveva ridotto la superiorità eletIl conte Camillo Benso torale degli aristocratici di Cavour in età giovanile e dei grandi proprietari terrieri e aveva fatto eleggere deputati alla Camera dei Comuni anche molti rappresentanti liberali della borghesia industriale e commerciale. Successivamente, per molti anni, l’Inghilterra era stata governata da ministri liberali. Questi, con una serie di provvedimenti, avevano cercato di migliorare le condizioni dei lavoratori: per esempio, avevano limitato, per legge, l’orario di lavoro dei bambini. Avevano istituito delle “case di lavoro”, nelle quali i disoccupati potevano essere impiegati in qualche attività produttiva e ricevere, come retribuzione, un piccolo sussidio in denaro da parte dello Stato. E tante altre utili iniziative inglesi destarono sempre più la curiosità e l’ammirazione da parte del Cavour, il quale divenuto poi ministro nel 1852, volle fare del Piemonte una nazione moderna. Bisognava creare industrie, dar vita ad una classe di capitalisti piena di risorse, che investisse il suo denaro in macchine e ferrovie, che facesse circolare il denaro e conoscesse l’arte di moltiplicarlo rapidamente. Per impulso di Cavour il porto di Genova divenne il più importante d’Italia. In agricoltura, come in Inghilterra, fu abolito anche in Piemonte il dazio sul grano e vaste opere di irrigazione e di canalizzazione furono condotte a termine. Anche la rete ferroviaria si estese grandemente. Il traforo della prima galleria sotto le Alpi (quella del Fréjus) ebbe inizio nel 1857, quando il Cavour era primo ministro. Gente di Falchera 27 Fine V puntata STUDIO DENTISTICO FALCHERA APERTO DAL LUNEDÌ AL SABATO SU APPUNTAMENTO Finanziamenti in sede IMPLANTOLOGIA ORTODONZIA PROTESI, FLUORO PROFILASSI PER BAMBINI E ADULTI VISITE E PREVENTIVI GRATUITI Portando questa pubblicità avrete uno sconto del 10% Via dei Tigli, 9 Cell. 348.1793466 - 339.8220987 ASTRA SOCIETA’ COOPERATIVA TORINO C.so Giulio Cesare, 99-tel. 011-280901 Via Monginevro, 161-tel. 011-3828558 Sostenitori “GENTE di FALCHERA” Sig.ra Angela "Garcia Lorca" E 25,00 Sig.ra Dalena Flavia E 20,00 Sig.ra Lanzoni Gianna E 20,00 Sig. Amprimo Enrico (Bussoleno) E 20,00 Sig. Mastrorosa Enzo E 20,00 Sig.ra Sciutto E 10,00 Fam. Roccia E 10,00 Tabaccheria Vassallo E 10,00 Lettr. Anonima E 10,00 Sig. Castelletti Vittorio E 10,00 Fam. Cravero E 10,00 Sig.ra Panno Gaetana Deon E 10,00 Sig. D. G. E 10.00 Sig.ra Ovale Lucia E 10,00 Edicola di Cavallero Marco E 10,00 Sig.ra Bosello Sabina E 10,00 Sig. Migliasso Tommaso E 10,00 Sig.ra Laiolo Angela E 10,00 Sig. Lust Bruno E 10,00 Lett. Anonimo E 5,00 Sig.ra Cottari Giuliana E 5,00 Sig. Capasso Pasquale E 5,00 Lettr. Anonima E 5,00 Gli articoli da pubblicare dovranno pervenire entro il 15 di ogni mese. La redazione si riserva la facoltà di pubblicarli e/o modificarli secondo le esigenze del giornale. Gli articoli e le fotografie non verranno restituiti. 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