Giornale Dicembre 2012.pmd

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Giornale Dicembre 2012.pmd
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e Bu tri Lettori
Nos
ALCHERA
ANNO 20° - N° 12
P ERIODICO I NDIPENDENTE S UPPL . A.S.I. R EG . T RIB . 4227/90
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE
ALL’INTERNO
EDITORIALE
SOMMARIO
Intervista a...
Balloween!
Notizie da ATC per la Falchera Nuo.
Centro d’Incontro
Ancora e sempre Falda
L’acqua deve restare pubblica
PGS Conquista
Ladri alla Falchera
Il giornale della scuola
Laboratorio di Quartiere
Bollettino sostenitori
Il primo presidente
Come eravamo
In breve dalla Provincia
L’albero di Natale
L’angolo della poesia
La costituzione Italiana per tutti
I saluti a don Dino
Psicanalisi e dintorni
Salvaguardia dei fondi Europei
Astronomia e...
Briciole di Storia...
La narrativa
Una ricetta al mese
Teatro Marchesa
Dicembre Musica 2012
Il piacere di leggere
I lettori scrivono
Orgoglio Peruviano
Silent Key
pag. 2
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C
di
AMILCARE
DE LEO
Luce e Ombra
ome al solito, alla fine dell’anno ci guardiamo alle spalle e riflettiamo su cosa è stato fatto di buono e su quello che ancora rimane
da compiere, in un preciso momento storico in
cui la crisi nazionale si trascina anche e maggiormente tra le
piaghe delle realtà locali come quelle dei quartieri di periferia.
Leggevo, sorpreso, qualche giorno fa un invitante slogan pubblicitario appiccicato su una borsa di stoffa diffusa gratuitamente qualche tempo fa dal Comune di Torino e che conservavo, senza sapere, in un
armadio di casa: “peCHIUSURA DEL
riferie, cuore della citGIORNALE ?
tà”. Mi viene da sorNell’era
di Internet e Google
ridere, perché vorrei
che fosse proprio così. con un clik puoi avere tutto il
E allora penso: come mondo a portata di mano, di
era bello quando si tutto e di più, ma non conosci i
stava peggio! Oggi luoghi e le notizie di casa tua...
segue a pag. 10
dobbiamo contare
solo più in noi stessi
e se ci operiamo nella realizzazione di una attività o di una
manifestazione tutto dipende dalla nostra volontà e dalla nostra disponibilità; non ci sono contributi, finanziamenti, non
sussiste alcun aiuto economico da parte di Enti o Istituzioni,
insomma, l’abbiamo capito, non ci sono più soldi. Ormai ci
siamo abituati a questa solfa, basta leggere i giornali, vedere la
televisione, spiare nelle nostre tasche. Un’umana verità, purtroppo. Già, tutto è fermo, statico, sempre peggio di una volta,
quando si aveva voglia di fare e si faceva, oggi si ha voglia di
fare, ma non si può. Per capire, guardiamoci attorno. Non intendiamo apparire come dei vecchi nostalgici frustrati perché,
alla fine, ci sforziamo di essere ottimisti e vogliamo assolutamente credere nell’avvento di tempi migliori... accidenti, ma
non è così facile, nemmeno se ci aggrappiamo ai migliori e
confortanti messaggi della filosofia.
Gente di Falchera 1
segue a pag. 9
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a cura di Amilcare De Leo
L’INTERVISTA A...
Don Adelino Montanelli, 68 anni, parroco
di “S. Pio X” dal 2004
D. Cosa pensa, signor Parroco, della sua comunità, della sua comunità religiosa?
R. Bella domanda..! Non è facile rispondere...
D. Capisco. Non è un quartiere facile il nostro.
R. Mi sono ormai assestato e
mi piace stare qui, alla Falchera. Ma non si tratta
di un quartiere facile o difficile. Vede, sono stato
prima alla Crocetta, a Casale Monferrato in parrocchie frequentate da fedeli di condizioni sociali, medio-alte eppure, nella sostanza, non trovo
differenze con gli attuali parrocchiani della Falchera in merito ai valori etici, morali e soprattutto spirituali.
D. Davvero?
R. E’ così, mi creda. Riscontro e ho riscontrato indifferenza, scarsa partecipazione alla vita spirituale e non tanto nei giovani, ma soprattutto da
parte degli adulti. Il mio disappuntoinveste particolarmente i genitori, piuttosto che i figli.
L’importante è avere sempre di più rincorrendo
beni materiali mentre si trascurano i veri valori,
quelli propri di un’affiatata comunità cristiana,
prima che sociale. La gente si comporta come se
fosse possibile vivere bene anche senza Dio... non
so se mi sono spiegato.
D. L’oratorio, don Adelino... funziona? Ho avuto recentemente il piacere di frequentare un corso di
“Primo Soccorso” tenuto in una saletta del maxioratorio e mi sono soffermato a guardare sulle
pareti belle fotografie di giovani e giovanissimi,
ripresi tra gite in montagna e suggestivi momenti
legati alla scorsa “Estate ragazzi”. Tra l’altro,
accanto alle foto, apparivano pezzi di articoli di
quotidiani che parlavano proprio di oratorio. Cosa
mi dice?
R. Certo, vado fiero di quegli eventi, perché rappresentano in concreto una bella esperienza di socialità e insieme un sano esempio giovanile di
comunità religiosa. L’oratorio ancora oggi mantiene un suo valore determinante, ma francamente con tutta sincerità, non lo ritengo primario.
Mi spiego meglio. A causa dell’evoluzione dei
tempi e per mille altre considerazioni contingen-
ti non siamo più negli anni Cinquanta o Sessanta. Allo stato attuale i ragazzi, diciamo pure anche i più giovani, sono già direttamente impegnati in svariate attività extrascolastiche, dal calcio al nuoto, dalla danza alla musica e così via
per cui oggi non è tanto l’aspetto ricreativo o ludico che deve essere perseguito o valorizzato
quanto l’aspetto più interiore di una vita pastorale da condividere, da vivere insieme.
D. Mi perdoni. Ho letto sulla rivista “Notizie”, periodico d’informazione Regione Piemonte sett.
2012, che mons. Nosiglia ha definito gli oratori,
sintesi tra fede e vita. Ha detto, tra l’altro, che
hanno un ruolo d’indubbio rilievo, perché accompagnano nella crescita umana e spirituale le
nuove generazioni... Ha poi aggiunto che i loro
strumenti essenziali riguardano l’accompagnamento nella aggregazione, sport, musica, teatro,
gioco, studio. Anche in questo caso, che mi dice?
R. Non mi meraviglia cosa abbia affermato mons.
Nosiglia, che è essenzialmente un vescovo del
Concilio Vaticano II. Egli rappresenta, a tutto tondo la Chiesa ed è giusto che si pronunci ufficialmente in tal modo, aperto e spassionato anche se
poi nell’effettiva realtà di tutti i giorni rimangono problemi e perplessità. Il vescovo in sostanza
annuncia consigli, suggerisce riflessioni ma senza imporli anche perché, ribadisco, oggi come
oggi non c’è ancora una vera e propria linea di
condotta da perseguire, in merito appunto alla funzionalità effettiva degli oratori.
D. Lei regge due chiese, San Pio X e Gesù Salvatore. La Chiesetta di “san Rocco” del Villaretto è
anche di sua competenza?
R. Un sacerdote talora deve fare anche l’amministratore... Per quanto riguarda il Villaretto, grazie al cielo, sono stato esentato da incarichi e responsabilità. Ci penseranno altri, don Amore o
lo stesso parroco di Borgaro.
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Gente di Falchera 2
Ragnatele, pipistrelli e simpatici fantasmini hanno
dato il benvenuto ai bambini e alle loro famiglie che
hanno partecipato a “Balloween” la festa di Halloween organizzata dall’ASD L’Olimpo presso il Centro
D’Incontro di via delle Querce e aperta a tutte le famiglie del quartiere.
Erano più di 50 i draculini e le streghette mascherati
per la festa e tutti accompagnati dai loro genitori,
che si sono divertiti a guardarli giocare, ridere e ballare, animati dal Gatto e dal Ragno, Katiuscia e Gioia, che hanno organizzato per loro balli e giochi di
gruppo.
Il Cento D’Incontro si è trasformato in un mostruoso
salone con inquietanti candeline all’ingresso, oscure
tende di plastica nera, ragni e ragnatele ovunque,
proprio come nel più temibile dei film horror…. Che
pare però non aver spaventato per niente i giovani
mostri, né i più piccolini (di soli 4 anni!), né i più
grandicelli.
Una bellissima serata allegra e tanto divertente per i
bambini, quanto estenuante per il caro sig. Bartolone Presidente del Centro D’Incontro, che ha aiutato
le animatrici Olimpo, tenendo sotto’occhio i mostriciattoli più scalmanati e facendo il bodyguard per
tutta la serata… Grazie Attilio!
Un grazie enorme va anche a Marco che ha confezionato palloncini di ogni forma e colore per tutti,
fino all’ultimo secondo!!!
C’è chi critica Halloween per il fatto che non appartenga alla nostra cultura…. Saggissima verità! Ma
in fondo… se questa può essere una buona occasione per riunire i bambini e le famiglie in un’atmosfera di gioia e divertimento… ben venga! Specialmente di questi tempi!
Un ringraziamento particolare va a tutte le mamme
che hanno allietato la serata portando leccornie di
ogni genere, alcune anche preparate in casa! Un buffet talmente ricco, da essere addirittura troppo!
Tranquillizziamo coloro che come noi sono attenti
agli sprechi, per dire che tutto ciò che è avanzato
(ovviamente confezionato ed integro!) è stato donato, in parte agli anziani del Centro D’Incontro e in
parte ai bambini del doposcuola “Falchera Viva”.
FESTA DI HALLOWEEN AL FALKLAB
Grande serata di divertimento anche per i giovani e
adolescenti del Falklab, che il 1° novembre hanno
festeggiato, approfittando del giorno di ponte successivo per scatenarsi in una serata di musica e divertimento...
Ottanta ragazzi e ragazze dai 13 ai 18 anni, masche-
rati e non, si
sono messi
in moto insieme agli
animatori
“senior” Augusto, Daniele e Double, per preparare il buffet, montare un impianto luci da far invidia alle discoteche del centro e una consolle da Dj professional... non solo per ballare, ma anche per far scatenare i nostri ragazzi rapper che hanno intrattenuto i loro
coetanei con i ritmi coinvolgenti dell’hip hop e del
freestyle.
Dopo i laboratori di Rap freestyle al Falklab, infatti,
Flower, Stinko e Zorz (in arte Blackout), hanno continuato a coltivare la loro passione e il loro talento e
pare che ora si stiano inserendo come artisti rap, nei
nei locali hip hop torinesi! Hanno formato la crew
Over the Mic e potete seguirli su Facebook o su Youtube...
Una bella soddisfazione per i nostri giovani e per il
Falklab che cerca da sempre di seminare e stimolare
i ragazzi ad essere creativi e protagonisti della propria vita e della propria comunità!
Altra bella sorpresa della serata è il fatto di aver visto un sacco di ragazzi di altri quartieri o zone limitrofe che per un giro di passa-parola e amicizie varie, conoscono il Falklab e hanno partecipato alla
festa, superando il luogo comune di venire nella cosiddetta periferia... perchè anche qui ce n’è di cose
interessanti da fare!!!
A questo proposito, ricordatevi di passarci a trovare TUTTI I MERCOLEDI’ E VENERDI’ DALLE 16,00 ALLE 18,30 AL FALKLAB!
Vi aspettiamo!.
Gioia Raro
AUGURI!!!
a Davide
Romeo
da mamma
Rosanna e
papà Bruno.
E a Nicolò
Alaimo da
mamma
Silvana con
papà Piero. Tantissimi auguri per i vostri 18
anni da tutta la famiglia.
Agli auguri per Davide e Nicolò si unisce
anche la redazione
AUGURI
Gente di Falchera 3
AUGURI
Notizie da ATC per
la Falchera Nuova
Sono iniziati degli incontri di piccoli gruppi
con ATC per la bonifica delle case alla Falchera Nuova (risparmio energetico, sostituzione amianto, riscaldamento centralizzato,
rivestimento delle case “cappotto”, serramenti, frontalini, ringhiere, balconi, ecc.).
Chi fosse interessato a questi incontri può
contattare la redazione “Gente di Falchera”
per prenotarsi allo 011-2247387
Verificare se esistono le condizioni per la riqualificazione energetica di Falchera Nuova con sistemi
innovativi e a basso costo, coinvolgendo tutti gli abitanti del quartiere. E’ questo, in sintesi, l’obiettivo
più importante del progetto FLASH, che ATC sta
realizzando insieme ad altri partner grazie ad un finanziamento del POR della Regione Piemonte.
Nel corso del progetto, verranno realizzate le diagnosi energetiche dei fabbricati per verificarne le
condizioni e i possibili interventi di riqualificazione,
calcolando il valore economico della fornitura attuale di energia e il risparmio potenziale. In seguito, si
individuerà un progetto di riqualificazione, che dovrà tenere conto del rapporto fra i costi e i benefici
per gli inquilini e per i proprietari: l’aumento del
valore dell’immobile, i risparmi di gestione, le spese
da sostenere per gli interventi, i contributi pubblici.
Il progetto FLASH si inserisce nel quadro di un rinnovato impegno nei confronti del quartiere, da parte
dell’Amministrazione comunale e della stessa Atc.
Nelle scorse settimane, infatti, la Città di Torino, di
concerto con Atc, ha presentato una richiesta di finanziamento nel quadro del Piano Città promosso
dalle autorità nazionali, finalizzata alla riqualificazione dell’area di Falchera. Inoltre, le due Amministrazioni, grazie ad un finanziamento messo a bando
dalla Commissione europea, stanno lavorando ad un
altro progetto comune, nel quadro del progetto Torino Smart City. Il progetto intende realizzare, con la
collaborazione dei cittadini e dei proprietari, un intervento significativo volto al risparmio energetico e
all’uso di energie rinnovabili per il riscaldamento
domestico.
In fase di progettazione, chiediamo quindi a tutti
gli abitanti di Falchera Nuova di compilare l’allegato questionario (che si può ritirare presso la redazione “Gente di Falchera”) e di partecipare agli
incontri che saranno organizzati per condividere
i contenuti progettuali.
Lo scopo del questionario è quello aiutarci a conoscere i fabbisogni attuali di energia, valutare i livelli di
servizio (temperature, spesa), ascoltare le aspettative
e le disponibilità sul progetto di riqualificazione.
Il questionario compilato è anonimo e può essere
consegnato in piazza Astengo 10, presso la redazione di Gente di Falchera o al Laboratorio di
quartiere, oppure direttamente in via degli Abeti
16, il martedì dalle ore 10,30 alle ore 12,30, allo
Sportello ATC.
Centro d’Incontro
Lo staff del Centro d’Incontro, come accade da un
pò di anni a questa parte,
domenica 4 novembre ci
ha invitati a pranzo.
Ci siamo guardati e ci siamo detti, perché no?!? Ed
allora via, abbiamo accettato di corsa il loro invito..
E credeteci abbiamo fatto
davvero bene!!!!
Le nostre cuoche ed i nostri cuochi hanno servito
un pranzo degno dei migliori chef; dall’antipasto
fino al dolce passando per
una pastasciutta ed una
succulenta grigliata
di carne con contorno di patatine e insalata. Il tutto innaffiato con acqua, vino...
E non è finita qui, il
pranzo è stato allietato da cori durante i
quali siamo stati guidati da Fausto e da Don Adelino, che ci ha fatto compagnia. E poi basta vero?!? Beh, i nostri amici non
hanno proprio voluto farci mancare nulla considerando che abbiamo avuto il piacere di avere con noi Antonio Martignon e la sua favolosa chitarra, e poi ancora Jennifer ed lsmary con le loro voci ed i loro cha
cha, le bachate... Grazie, e alla prossima occasione!
Domenica 11 novembre si
è svolta la castagnata, trasformata in castagnaccio
per mancanza di fondi. E’
stato cucinato dalle signore del Centro d’Incontro;
è stato molto apprezzato
da tutti i partecipanti, con
le musiche di Franco e Filippo la giornata è proseguita in allegria. Quest’anno è stata raccolta la cifra
di E 360, inviata come ogni anno al Centro per la
ricerca sul cancro di Candiolo. Il direttivo ringrazia
tutti i partecipanti.
Gente di Falchera 4
Manuela Capel Badino
Ancora e Sempre la Falda
Il 15 novembre h. 17,30, dietro sollecitazione del consigliere Agliano, si è tenuto un Consiglio Aperto presso la Circoscrizione di via San Benigno 22 durante il
quale si è trattato dell’annoso problema riguardante
l’innalzamento della falda acquifera in zona Falchera. Presenti, da una parte, maggioranza e minoranza
con a capo la Presidente Conticelli affiancata dai due
assessori comunali Enzo Lavolta (Innovazione Sviluppo e sostenibilità Urbana) e Claudio Lubatti (Trasporti e Viabilità). Mancano all’appello l’ass. Ronco
e l’ass. Bonino, rispettivi rappresentanti della Provincia e della Regione, che, come dichiara la Conticelli, avevano invece assicurato la loro presenza.
Assenza che viene più volte rimarcata.
Dall’altra, alcuni esponenti del Comitato Falda, cittadini interessati e coinvolti (francamente potevano
essere più numerosi), infine semplici osservatori.
Rimangono a “difendersi” i due assessori presenti:
più vago il primo che dopo il suo intervento confesssa di avere un impegno importante con il Sindaco
per cui abbandona la Sala. Resiste il collega Lubatti
che con coraggio, anche ammirevole, e con argomenti
più idonei non usa mezzi termini sostenendo che il
Comune, grazie proprio all’ampio interessamento del
sindaco Fassino, da qualche tempo si è impegnato
per cercare di risolvere il problema e ricorda il grosso intervento dell’estate scorso da parte delle Ferrovie. Aggiunge tuttavia che il Comune non potrà permettersi altri interventi senza l’indispensabile appoggio della Provincia e della Regione. Si fa notare a
questo punto un consigliere provinciale inviato dall’assessore Ronco, il quale dichiara che la materia,
in parole povere, non è di competenza della Provincia in prima fila. Erano presenti a supporto degli as-
sessori alcuni tecnici dell’amministrazione comunale, tra i quali anche coloro che nel mese di agosto
hanno presenziato ai lavori per il rientro dell’emergenza creata dalla fuoriuscita dell’acqua dalla bealera che ha allagato gli stabili adiacenti. I rappresentanti del Comitato, precisi come sempre fanno valere le proprie ragioni anche se piuttosto disillusi. Illustrano, con competenza acquisita quasi per disperazione, possibili interventi tecnici, rilevando che anch’essi sono consapevoli del problema acqua, esistente da sempre in zona Falchera per la particolare
struttura geologica, tuttavia tengono a sottolineare
che tutto si è aggravato dal 2004 e che ora temono
per la stabilità e la sicurezza degli edifici compromessi. Sono stati effettuati in precedenza, spiegano,
già numerosi lavori in autonomia, ma che non sono
risultati sufficienti. Chiedono poi la parola, decisi e
risoluti il Presidente del Comitato Falchera Villaretto, Luigi Canzian, e l’ex consigliere Ivo Manecchia.
Quest’ultimo con slancio accorato, ma con grande
fermezza e con vero spirito di solidarietà, auspica
che la questione non debba essere trattata solo come
un caso isolato di estrema periferia ma venga assunta più estesamente come un tema centrale, di cui si
deve fare carico la stessa Città di Torino, in grado di
intervenire, quando è il momento, sulle doverose e
urgenti priorità, come nel caso della falda nonostante la crisi. L’assemblea si conclude con le ultime parole confortanti di Lubatti, il quale, per ora, promette di intervenire con l’installazione di pozzi adeguati
per arginare l’innalzamento della fatidica falda. Cos’altro?
a.d.l.
Al termine del Consiglio aperto si è rimandata al
Consiglio successivo l’approvazione del documento
unitario. Il 20 novembre è stato votato dal Consiglio
di Circoscrizione un ordine del giorno che impegna:
- La Presidente e il Coordinatore competente, ad organizzare appena possibile gli opportuni approfondimenti in Commissione, relativamente alle ipotesi
progettuali e di intervento illustrati dagli Assessori
Comunali all’Ambiente ed ai Trasporti.
- le Istituzioni e gli Enti coinvolti (Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, GTT, Infra-To, RFI) a riprendere la concertazione sul tema e
a sottoscrivere nel più breve tempo possibile, il Protocollo d’Intesa che definisca puntualmente ed in dettaglio le competenze e l’impegno economico di ciascuna Amministrazione coinvolta al fine di giungere ad
una definizione di interventi su vasta area per affrontare in maniera risolutiva il problema dell’innalzamento della falda, verificando la possibilità di interventi
che nel breve periodo consentano di affrontare l’emergenza e di non esporre periodicamente i residenti ad
(A. S.)
affrontare disagi e danneggiamenti.
Gente di Falchera 5
IL SONDAGGIO
a cura di Rocco De Pace e Amilcare De Leo
Vi ricordate? Nel numero 5 del mese di maggio avevamo lanciato un questionario per i lettori e gli abitanti,
ebbene ora siamo in grado di pubblicare i risultati.
Abbiamo raccolto n° 75 schede, che per il loro giudizio riteniamo sufficientemente rappresentative. Allegheremo il prospetto con tutti i dati e le relative percentuali nel prossimo numero. Noi approfittiamo per rilevare, come si potrà verificare dal prospetto stesso, che
le segnalazioni più urgenti riguardano carenze nel campo di Viabilità, Istruzione, Pulizia, Svago, Servizi ai
cittadini e Tempo Libero nonché, marcatamente, in
quello della Sicurezza. Ringraziando a questo punto,
di vero cuore, i lettori e i cittadini per la preziosa collaborazione riportiamo ora testualmente alcuni brevi
e incisivi commenti riportati a lato di ogni argomento,
come era stato richiesto:
- fare manutenzione
- Polizia assente
- la condizione delle strade interne è vergognosa
- il parcheggio sta diventando un problema in alcuni
condomìni
- organizzare un mercatino delle pulci
- strade pessime
- linea 50 da prolungare
- chiusura del nido. Vergogna!
- nelle vie troppe buche
- Via Platani n. 8-10-12 piene di buche
- manca un posto di “Primo Soccorso”
- carenza di parcheggi in strade secondarie
- assenza di Vigili di Prossimità, Carabinieri e Polizia
- Polizia: chi li ha visti?
- i Vigili: chi li vede?
- il nostro asilo nido non avrà più futuro!
- mancanza di svaghi, non c’è neppure un oratorio
che funzioni
- mercato, pochi banchi e poca varietà
- Posta, ore e ore di coda, impossibile tutte le volte
- a parte il calcio, nient’altro
- Posta: più sportelli, più personale
- pochi svaghi, i giovani sono allo sbaraglio.
- come mai non avete chiesto un parere sul parroco e
sulla chiesa?.
Francamente ci è sfuggito. Comunque grazie per l’osservazione.
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Notizie dalla Circoscrizione
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
DEL VERDE PUBBLICO. UN MILIONE DI EURO PER GLI INTERVENTI
NELLE CRCOSCRIZIONI.
Un milione di euro per finanziare la manutenzione
straordinaria sul verde pubblico nel territorio delle
circoscrizioni torinesi. È l’importo totale dei lavori
– interventi di riqualificazione territoriale e di ampliamento delle aree – il cui progetto preliminare è
stato approvato dalla Giunta comunale.
La spesa complessiva sarà coperta per 300mila euro
con proventi derivanti dal pagamento degli oneri di
urbanizzazione e per 700mila euro mediante l’utilizzo di economie di mutuo.
Circoscrizione 6
Falchera – via degli Ulivi
L’intervento prevede la riqualificazione dell’area
mediante la realizzazione di un’area giochi e della
viabilità pedonale circostante comprendente: esecuzione dei sottofondi e delle pavimentazioni antitrauma, fornitura e posa di nuovi giochi, realizzazione di
pavimentazione in cls autobloccante dell’area circostante le piastre giochi, fornitura e posa di recinzione, realizzazione di pavimentazione marciapiedi e
camminamenti in asfalto, messa a dimora di siepe e
alberi, dotazione di elementi di arredo urbano.
Adriana Scavello
Unitre Falchera
BREVI E ULTIME NOTIZIE: il giorno 31 ottobre
alle ore 15,30 si è inaugurato l’Anno Accademico
2012-13 della Università III Età sezione Falchera
presso l’Istituto Tecnico “Aldo Moro” in Via Scotellaro 15. Si è ricorso alla sede di tale istituzione perché, purtroppo, alla Falchera attualmente non vi sono
locali liberi o disponibili. Non è una bella prospettiva. Era presente anche il Direttore delle Biblioteche
Civiche, Paolo Messina, il quale a seguito del suo
intervento ha concluso informando che la nuova Biblioteca Comunale decentrata, quasi sicuramente,
aprirà i battenti i primi mesi del 2013 e che avrà a
disposizione una Sala Riunioni, con una capacità
degna di una vera e propria palestra, in grado di ospitare non solo le lezioni dell’Università della III Età,
ma anche altre varie attività culturali del quartiere.
Gente di Falchera 6
A. D. L.
Dal 1972 attenzione
verso i giovani atleti
P G S CONQUISTA
È l’ultima pubblicazione di Gente di Falchera? Non
so, ma per me la chiusura di questo giornale equivale ad una perdita di ricchezza, al prosciugamento di
una risorsa importante. Arriva gratuitamente in tutte
le buche e parla della Falchera attraverso i falcheresi
(anche se io lo sono per attività e non per residenza).
Come già scritto in passato io
mi sono presentato, ho chiesto
uno spazio e mi
è stato concesso a fronte di un
serio impegno
di continuità.
Il mio parere, cioè quanto scritto in questa rubrica,
non è mai stato messo in discussione, segno che ogni
falcherese si ritrova la possibilità di scrivere la propria opinione. Non è una ricchezza questa?
I MIEI RITARDI
Sono sempre stato un po’ ritardatario, ma con la carriera di allenatore non lega molto, per cui mi credevo guarito. Purtroppo sono riuscito a legare i miei
ritardi al ruolo di addetto stampa del Conquista, con
qualche pena da parte della redazione del giornale,
che, di fronte alla mia dimostrazione di serietà, mi
ha quasi sempre offerto delle coperture. Ricordo ancora quando scrissi dall’India, da dove riuscivo a
mantenermi in contatto con le attività sportive, ma
dove le mie risorse di tempo erano risicate.
I PRIMI RISULTATI
Non voglio dilungarmi su ciò che rappresenta il mio
personale dispiacere per il prospetto di chiusura, per
cui scriverò il mio articolo parlando dei primi risultati sportivi delle nostre due squadre da campionato
e mettendo una foto della prima partita U13.
La Libera F Ecc. è partita con una sconfitta, ma era
chiaro sin dall’inizio che aver cominciato in ritardo
prospettava uno sviluppo dei risultati e prestazioni
nel futuro e non nell’immediato. Ho parlato con Gianni e mi ha detto che le ragazze hanno giocato una
buona Pallavolo, perdendosi nella scarsa conoscenza tra loro, ma ritenendo buona la strada intrapresa.
Anche l’U13 ha esordito con una sconfitta, un 3 a 0
netto, subito recuperato con una vittoria per 3 a 0 in
quel di Casalborgone. Le regole di quest’anno prevedono l’obbligatorietà per tutti i bambini di entrare
almeno per un set intero. Per noi non è un problema,
avendolo fatto in passato e progettato per quest’anno, ma vi assicuro che nella riunione dei calendari
molti sono stati i mugugni e che la UISP ha dovuto
mandare una mail per evitare interpretazioni personali della regola stessa. Dalla foto non si vede, ma i
piccoli atleti U13, avendo acquistato la divisa, hanno potuto mettere un nome sulle spalle e vi assicuro
che non è solo il nome proprio.
Oggi: lo sport in
Falchera per tutti
Al termine della prima gara abbiamo fatto una pizzata
d’inizio anno; pizza al taglio, acqua e succhi di frutta,
torte casalinghe e poi un piccolo torneo con squadre
miste formate da genitori e figli. Ci siamo divertiti,
abbiamo giocato e chiacchierato e ho impedito che si
parlasse della gara persa nel pomeriggio.
Le iscrizioni non sono mai chiuse, quindi se volete
fare ginnastica, Pilates, Pallavolo, Calcio, passate in
palestra per avere informazioni su corsi e orari.
Luigi Fabio Varesano
Ladri alla Falchera
da Torino Cronacaqui
a cura di Franco Mantione
Negli ultimi mesi cinquanta
appartamenti svaligiati
A Falchera torna l’allarme
furti. Una misteriosa banda
di delìnquenti, infatti, ha finito per mettere in ginocchio
l’intero quartiere. Secondo
le testimonianze dei cittadini sarebbero una cinquantina gli alloggi svaligiati negli ultimi mesi. Colpi compiuti da topi d’appartamento, veri specialisti visto che
nessuno è mai riuscito a
identificarli. I malviventi stando ai racconti di alcune vittime- entrerebbero in
azione a qualsiasi ora del giorno. Soprattutto nel tardo pomeriggio, tra le ore 17 e le ore 19. Prendendo
sempre di mira gli appartamenti al piano terra o al
piano rialzato. «E’ un orario non scelto a caso» spiega una delle vittime. Si tratta infatti delle due ore in
cui i residenti si assentano maggiormente dalla propria abitazione. Per andare a recuperare i figli all’uscita dalla scuola, per recarsi a fare la spesa e per svolgere qualche commissione. Molti anche i pensionati
che si sono ritrovati la casa svaligiata dopo esser tornati da messa. «Gli ignoti che stanno compiendo questi furti conoscono bene i movimenti delle loro vittime -dichiara la coordinatrice della circoscrizione Sei
Adriana Scavello- Seguono sempre lo stesso modus
operandi. Forzano la porta senza rompere i vetri, poi
arraffano quello che trovano e si dileguano in pochi
minuti». A sparire sono quasi sempre gli oggetti di
valore. Dai gioielli ai soldi passando per cellulari e
portatili. Molte delle vittime hanno già sporto denuncia alla polizia e ai carabinieri.
(ph.ver.)
E’ importante che si facciano tutte le denunce, perché più denunce ci sono, più le Forze
dell’Ordine sono costrette ad intervenire per
sorvegliare il quartiere.
Gente di Falchera 7
IL GIORNALE DELLA SCUOLA
ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI”
Siamo i bambini delle classi
II B e II C della scuola Ambrosini.
A settembre siamo tornati per il secondo anno a scuola e abbiamo nuovamente ritrovato il nostro amico
“GRANDE ALBERO” che ci aspettava ...(ricordate...)
Abbiamo iniziato l’anno scolastico accompagnato da
una bella notizia: nel mese di dicembre andremo con
le nostre maestre a Loano.
Sarà un’esperienza nuova per noi, infatti per la prima volta lasceremo le nostre famiglie per cinque giorni e dormiremo fuori casa.
Siamo tutti molto emozionati e vi racconteremo la
nostra esperienza al ritorno.
L’INVERNO
L’inverno ha un odorino,
davanti ai bar, di
cappuccino.
Odore di panettone
Di tante cose buone:
di frittelle
di Natale e di novelle,
della neve che c’è per via,
del calduccio di casa mia.
PER INVITARE AMICI NELLA CASETTA
La mia casetta va bene per me
ma se venite ci stiamo anche in tre
C’è solo un tavolo, c’è solo un letto
però se venite vi aspetto.
LA PACE
Non importa che tu sia
uomo o donna,
vecchio o fanciullo,
operaio o contadino,
soldato o studente o commerciante;
non importa quale sia il tuo credo
politico
o quello religioso;
se ti chiedono qual è la cosa
più importante per l’umanità
rispondi
prima/dopo/sempre: /la pace!
(Lin Tien Min)
dosi da mille diversi centri d’energia e di coraggio
queste speranze formano una corrente che può abbattere i più robusti ostacoli.
(E. Kenndy)
SCUOLA DI SCACCHI ALL’ “AMBROSINI”
Gli scacchi: lo sport della mente! Studi e ricerche in
molti paesi hanno dimostrato le valenze formative
del gioco degli scacchi praticato a scuola con la guida di esperti qualificati.
Si esercitano le capacità logiche e di astrazione, si
favorisce la formazione del pensiero strategico e la
capacità di affrontare e ricercare la soluzione dei problemi con un approccio sistematico e razionale.
Anche attenzione e concentrazione vengono molto
esercitate e si stimolano i nostri bambini ad apprezzare la competizione intellettuale.
Il corso di scacchi all’AMBROSINI è da tempo una
costante dell’Offerta Formativa della scuola che quest’anno si è ulteriormente arricchita di un’interessante
novità: accanto al corso tradizionale rivolto alle classi
terze, quarte e quinte, si svolge una attività che lega
insieme scacchi e psicomotricità. Gli incontri avvengono in palestra con l’impiego di una scacchiera gigante (4 metri x 4 metri) a pavimento, calpestabile.
I bambini stessi impersonano le figure degli scacchi
indossando grandi cappelli raffiguranti i trentadue
pezzi del gioco e, assumendone il ruolo, si muovono
sulla scacchiera secondo le indicazioni, i suggerimenti o le richieste del direttore del gioco. L’idea è quella di esercitare e sviluppare i prerequisiti motori essenziali per lo sviluppo delle funzioni cognitive.
In tutto ben otto classi, una volta la settimana, si divertono imparando il gioco degli scacchi.
….Ciascuno di noi può agire per cambiare qualcosa
nel mondo, e nell’insieme di tutte queste gesta sarà
scritta la storia di questa generazione. E’ da un numero incalcolabile di atti di coraggio e di fede che
viene formata la storia dell’umanità.
Ogni volta che un uomo difende un ideale o agisce
per migliorarne altre o si innalza contro le ingiustizie egli promuove una piccola speranza e, incontranGente di Falchera 8
(Sig. Gazzola)
segue editoriale di Amilcare De Leo
Notizie Flash
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dalle ore 15 alle 16 in via degli Abeti 16
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Piazza Giovanni Astengo 10
presso Biblioteca Civica Falchera
Tel. 011-443.26.21 / Fax 011-443.26.22
E mail: [email protected]
Si è tanto parlato di laghetti ma tutto è esattamente
come prima, essi rimangono al solito posto, desolato
e abbandonato a se stesso senza risoluzioni di fatto,
sporcizia e degrado la fanno da padroni, per quanto
ancora? Strade e parcheggi lamentano da tempo adeguata attenzione da chi di competenza, la sicurezza
è pressoché inesistente come si può vedere all’interno dal prospetto ottenuto in base al questionario compilato dai lettori. Non ci sono locali per incontri, dibattiti e riunioni pubblici, l’Università della III Età
Falchera per l’inaugurazione dell’Anno Accademico deve ricorrere ad un locale dell’ Istituto Tecnico
di via Scotellaro 15, là dove si effettuerà la gran parte delle lezioni. Potremmo avere a disposizione un
cinema parrocchiale, ma per volere del destino, diciamo così, esso è in mano a gruppi sportivi. Beh! È
già qualcosa, ma non poteva rimanere “cinema” ed
essere, naturalmente in modo adeguato, a disposizione di tutti? I locali che attualmente ed estemporaneamente ospitano “Gente di Falchera, nonché l’Ufficio del Tavolo Sociale con il suo Sportello a disposizione dei cittadini, per gentile concessione dell’Assessorato per la Rigenerazione Urbana, sono in stato
di degrado e il Comune, sempre allo stato attuale,
non è in grado di intervenire nella ristrutturazione
per mancanza di fondi. E poi lo stesso nostro periodico è stato lasciato per strada e non si sa per quanto
tempo potrà sopravvivere nonostante il buon cuore
dei lettori e dei cittadini che si stanno prodigando
perché possa riprendere il suo cammino. Ci chiediamo da tempo, che fine faranno quei locali affidati
alla Biblioteca, quando questa si trasferirà nei primi
mesi dell’anno nuovo presso la Scuola Ambrosini,
più grande e rinnovata? E poi forse manca una sincera attenzione verso i giovani, soprattutto i più emarginati e fragili, nel percorso, non di rado in salita,
che porta a diventare onesti cittadini, contro anche il
dilagare di corruzione della politica. Ci riferiamo al
vuoto degli oratori, sintesi tra fede e vita. In una intervista rilasciata a “Notizie”, periodico d’informazione della Regione Piemonte nel mese di settembre
scorso, monsignor Nosiglia sostiene che il ruolo degli oratori sono di indubbio rilievo, perché accompagna nella crescita umana e spirituale le nuove generazioni e rende i laici protagonisti, affidando loro
responsabilità educative. E aggiunge, riassumendo,
che i suoi strumenti e il suo linguaggio sono quelli
dell’esperienza quotidiana dei più giovani: aggregazione, sport, musica, teatro, gioco, studio... Da noi è
così? Ho descritto su questa pagina, in parte, ciò che
si deve ancora fare, di ciò che è stato fatto, francamente, non ho molto da dire. Intanto rallegriamoci
perché, nonostante la crisi, Torino, di notte, è dal 3
novembre, illuminata da luci di artista, un vero capolavoro. Da rimanere estasiati, con il naso all’insù.
Quanto Buio nelle Periferie!
Gente di Falchera 9
GRAZIE!!
Come abbiamo già espresso nelle puntate precedenti, siamo oltremodo riconoscenti a voi lettori che, soprattutto in questi ultimi tempi con il
vostro sostegno morale e materiale, permetterete al nostro “giornalino”, così ci piace definirlo, di giungere, auspichiamo, al traguardo dei
suoi vent’anni di vita. Un evento, da festeggiare nella primavera del prossimo anno, che noi
sogniamo possibile, ma temiamo non probabile. Ribadiamo intanto,con vera sincerità d’animo, tutta la nostra gratitudine per il profondo
gesto di amicizia, di comprensione e di solidarietà, che voi avete manifestato per dare fiato
allo sforzo di una redazione sull’orlo di un collasso... di amarezza, per questi tempi da lupi in
cui già da troppo una crisi la fa da padrone e
chissà per quanto ancora.”Gente di Falchera” è
un periodico nato con voi e grazie a voi, ma ci
rendiamo perfettamente conto che non possiamo contare a lungo, per mille comprensibili e
giustificabili motivi, su tale vostro preziosissimo appoggio umano e sociale, per cui noi, verso la fine della luce, non avremo rimpianti se
saremo costretti a staccare definitivamente la
spina. E per indurci al sorriso e per parafrasare
un’espressione leggera già sfruttata ma carica
ugualmente di significato potremo tutti insieme guardarci indietro ed esclamare: “comunque è andata è stato un successo”.
COME SOSTENERCI
“Gente di Falchera” è un’associazione culturale senza scopo di lucro che ha bisogno
del sostegno di appassionati cittadini, enti
e organizzazioni per diffondere e divulgare
la storia locale del quartiere Falchera e zone
limitrofe.
Chi fosse interessato può versare un contributo sull’allegato bollettino di C/C Postale
n° 1007364118, oppure recandosi in Redazione “Gente di Falchera” Piazza G. Astengo n° 10.
Gente di Falchera 9 Gente di Falchera 10
Il Primo Presidente
di
Amilcare
De Leo
Era un bell’uomo, alto,
con una folta chioma
chiara e due
grossi baffi
ingialliti un
tantino dal
fumo delle
sigarette,
sempre disposto ad ascoltare e a sorridere. A detta di molti un
signore della politica ed io francamente non posso
che condividere perché l’ho conosciuto e apprezzato. E’ venuto a mancare venerdì 19 ottobre all’età di
ottantadue anni. Mi riferisco a Frati, quel Giuliano
Frati che non tutti ricorderanno, ma di cui hanno
memoria coloro che come me non sono più giovanissimi. Fondatore dell’Agenzia Onoranze Funebri
Astra, lo ricordiamo essenzialmente come primo presidente ufficiale del Comitato di Quartiere Falchera,
negli anni 1975-76. Dapprima la sede era collocata
presso la “Casetta”, come veniva chiamata allora, in
P.zza Rebaudengo, all’angolo di C.so Grosseto. Comitato di quartiere, che più avanti diventerà XIX
Circoscrizione, situato in via Ivrea 46 e infine VI
Circoscrzione in via San Benigno 22. Riunioni di
fuoco, all’insegna dei colori di quei partiti forti e tradizionali, dalla D.C. al P.C.I., dal P.S.I. al P.S.D.I.,
dal P.L.I. all’M.S.I., senza considerare poi, in quegli
anni roventi, la presenza non trascurabile di alcuni
gruppi extraparlamentari. Allora non ci si vergognava di fare politica, al contrario ci si sentiva fieri e
orgogliosi anche perché si era guardati con fiducia e
rispetto dagli stessi cittadini con i quali si instaurava
un vero rapporto umano. L’importante era stare in
mezzo alla gente, condividere con essa, nella realtà
di tutti i giorni, ansie, speranze e... illusioni. E poi
parecchi giovani, spontaneamente impegnati e politicizzati, facevano da vivace e colorito corollario al
variegato contesto già di per sé attivo e battagliero,
per la soluzione di problemi in comune in una realtà
sociale difficile, ma comunque in cammino.
E Frati uomo di barriera, formatosi seriamente e severamente nelle “palestre” di partito, ebbe sempre un
occhio di riguardo per la Falchera e proprio in quel
gioco delle parti ma a carte scoperte, ebbe sempre un
ruolo di autorevole e, lasciatemelo dire, sentimentale
mediatore, amato e apprezzato dagli stessi suoi avversari, anche quando si assunse, in particolari e stridenti
momenti politici, la responsabilità di non facili decisioni. E non fallì. A lui rivolgo un ricordo legato alla
riconoscenza, all’amicizia e alla stima. Sono certo che
si unirebbero a tali sentimenti tutti quei nostri primi
concittadini eletti che, veri pionieri, furono presenti
nelle storiche riunioni di quartiere. Mi piace ora ricordarli, e mi auguro di non dimenticare nessuno: Rodolfo Allegri, Carmine Berardelli, Luigi Furfari, Walter
Grillone, Salvatore Scavello (ora non sono più), Benito Salerno e Ivan Stornelli.
Gente di Falchera 11
Gente di Falchera 10
La Comunità di San Pio X
Saluta Don Dino!
COME ERA
VAMO
ERAV
Sono passati cinquantotto anni da quel lontano giorno che Don Dino Cagliero in bicicletta è venuto a
celebrare la sua prima Santa Messa alla Falchera sotto
il porticato di via delle Betulle, perche in Falchera
non c’era ancora la chiesa che Lui farà poi costruire.
Ora ci lascia, non già per sua esplicita volontà ma
per ragioni di forza maggiore, ma lui e noi suoi parrocchiani, sappiamo che questo non è un addio perché ci ha assicurato, che di tanto in tanto, tornerà a
trovarci e noi le assicuriamo che quando deciderà di
tornare per qualche giorno sarà sempre il benvenuto
tra noi e lo andremo a prendere.
I MOMENTI SIGNIFICATIVI
DEL SUO IMPEGNO PASTORALE
Don Dino, è stato per la nostra comunità non solo,
ma per tutta la Falchera, un preciso e saldo punto di
riferimento, la nostra guida spirituale, egli è a pieno
titolo presente spiritualmente nelle nostre famiglie
delle quali è stato per tutto l’arco della sua vita pastorale: il nostro confessore, il nostro consigliere,
colui che ci ha uniti in matrimonio, ha battezzato i
nostri figli, li ha preparati alla santa comunione, alla
cresima e li ha fatti soldati del Signore.
La Chiesa, l’Oratorio, le Associazioni che operano all’interno della Parrocchia, tra queste, le ACLI, che sono
nate e cresciute sotto la sua amorevole guida e tutto ciò
che è visibile nella nostra realtà parrocchiale, è il frutto
del suo lavoro, del suo disinteressato impegno per migliorare e rendere sempre più consono e utile il suo servizio pastorale per l’intera comunità. A Don Dino dobbiamo molto! Se ne andrà portandosi dietro una preoccupazione, il rifacimento del tetto della Chiesa che deve
essere rifatto, ma siamo fiduciosi e certi che la nostra
comunità di San Pio X, sicuramente saprà essere generosa come sempre. La Comunità, la Presidenza delle
ACLI, il Direttivo i Soci, il Gruppo Donne, i Conduttori del Bar del Circolo, porgono un affettuosissimo saluto e ancora un grazie per il bene che ha fatto alla nostra
comunità ed a tutta la Falchera.
Il nostro amico e collaboratore Toni Da Ros, gentilmente, ci ha fornito alcune fotografie degli anni ‘50
- ‘60. Sono gruppi di amici in alcuni momenti di svago. Sperando che qualcuno si riconosca e gli faccia
cosa gradita, rammentiamo i vecchi ricordi.
a cura di Umberto Grassi
Presso il Bar di Pia 1968, da sinistra: Bruno...., Franco...., Salvatore De Pace, Carlo Magnesi e Toni Da
Ros. Alcuni cognomi si sono dimenticati, ma se qualcuno si riconosce... si può completare l’elenco.
Chi potrebbe
riconoscere
questi due
ragazzini del
1957 ?
Per la cronaca
sono: da
sinistra Ciola
Efren e Toni
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Gente di Falchera 12
L’albero di Natale...
Scuola di Karate
Scuola di Karate anche alla Falchera
Dal 2 ottobre presso la Palestra della Scuola Leonardo Da Vinci via degli Abeti 13, con i seguenti
orari: Martedì dalle ore 18,30 alle 20, Venerdì dalle
ore 19 alle 20,30.
M° OMAR Rhezouani 6° Dan - Maestro Docente
Federale specializzato (Fijlkam) (Wkf) Promotore
del Karate educativo.
Ins. Tec. Giovanni Punzone 3° Dan Accademia dello sport propone l’attività di Karate
amatoriale e agonistico per tutti.
Ti aspettiamo!
Per informazioni cell. 331.69.81.201.
IN BREVE dalla Provincia
a cura di Ricciardetto
√
√
√
√
√
√
Mappano Comune. Vincono i “sì” ma
trionfa l’astensionismo. Spesi 500 mila
euro, ora tocca alla Regione decidere come
procedere.
Leinì Fraz. Tedeschi. Residenza per Anziani
(prossima apertura) info: 3278662034
La Regione per il 2015 offre gli orti della
Reggia di Venaria da “unire” a Terra Madre
(Salone del Gusto).
Dal Cipe saranno stanziati i fondi per
collegare Caselle al centro di Torino. La
Torino - Ceres passerà sotto C.so Grosseto.
Una polizia locale unica per tutta la
provincia. L’ipotesi allo studio per la nascita
della città metropolitana.
La conferenza metropolitana, composta dai
sindaci dei 315 comuni della Provincia,
entro un anno dovrà varare lo statuto della
città metropolitana in vigore a inizio 2014.
E ora riprendiamo il nostro viaggio per i castelli
del Piemonte. Castello di Masino (Caravino prov.
di Torino). Struttura dell’XI e XII sec. Dal XVIII
secolo in poi sarà proprietà della famiglia Valperga-Caluso. Da questa grande e nobile famiglia
nacque Tommaso, astronomo, il quale probabilmente istituì un gruppo di appassionati, che costruirono le 14 meridiane (misteriose) che appaiono, sbiadite, sulla facciata del Castello. Perché
proprio 14?
è una delle più diffuse usanze natalizie. e viene preparato
qualche giorno prima di Natale (spesso nel giorno dell’Immacolata Concezione), e rimosso dopo le feste. Soprattutto
se l’albero viene collocato in casa, è tradizione che ai suoi
piedi vengano collocati i regali di Natale impacchettati, in
attesa del giorno della festa in cui potranno essere aperti.
In genere l’albero di Natale in Italia è un peccio detto
anche abete rosso; mentre nell’Europa Centrale e nei Paesi nordici è comune l’uso di abeti (Abies alba o Abiesnordmanniana); più raramente si usano pini o altre conifere sempreverdi, ma possono essere usati anche altri tipi
di albero, come ad esempio Magnolia grandiflora.
L’immagine dell’albero come simbolo del rinnovarsi della vita è un tradizionale tema pagano, presente sia nel
mondo antico che medioevale e, probabilmente, in seguito assimilato dal Cristianesimo. L’abete, essendo coniferasempreverde, facilmente richiama il perpetuarsi della
vita anche in inverno.
Molti commentatori cristiani lo identificarono con Gesù
Cristo o Sant’Antonio da Padova.
La derivazione dell’uso moderno da queste tradizioni,
tuttavia, non è stata provata con certezza anche se sembra
che sia nata a Tallinn, in Estonia nel 1441, quando fu eretto
un grande abete nella piazza del Municipio.
Tradizione poi ripresa dalla Germania del XVI secolo. Fra
i primi riferimenti storici alla tradizione, una cronaca di
Brema del 1570, secondo cui un albero veniva decorato
con mele, noci, datteri e fiori di carta. La città di Riga è fra
quelle che si proclamano sedi del primo albero di Natale
della storia (vi si trova una targa scritta in otto lingue, secondo cui il “primo albero di capodanno” fu addobbato
nella città nel 1510).
L’albero di Natale accoglie, certamente, i miti dell’albero, simbolo del rinnovarsi della vita, delle antiche genti
europee, ma direttamente esso trae la sua origine dagli
alberi innalzati, e ornati di frutti e altri simboli cristiani,
davanti alle cattedrali: durante queste cerimonie, quasi
liturgiche, si mettevano in scena episodi biblici, tipo, il
“gioco di Adamo e di Eva”, in cui venivano riempite le
piazze e le chiese di alberi di frutta e simboli dell’abbondanza per ricreare l’immagine del Paradiso. Successivamente gli alberi da frutto vennero sostituiti da abeti poiché questi ultimi avevano una profonda valenza “magica” per il popolo. Avevano specialmente il dono di essere
sempreverdi, simbolo della vita che sconfigge la morte.
L’usanza, originariamente intesa come legata alla vita
pubblica, entrò nelle case nel XVII secolo ed agli inizi
del secolo successivo era già pratica comune in tutte le
città della Renania. L’uso di candele per addobbare i rami
dell’albero è attestato già nel XVIII secolo.
Per molto tempo, la tradizione dell’albero di Natale rimase tipica delle regioni a nord del Reno. I cattolici la consideravano un uso protestante. Furono gli ufficiali prussiani, dopo il Congresso di Vienna, a contribuire alla sua
diffusione negli anni successivi. A Vienna l’albero di Natale apparve nel 1816 ed in Francia nel 1840
Nei primi anni del Novecento gli alberi di Natale hanno
conosciuto un momento di grande diffusione, diventando
gradualmente quasi immancabili nelle case dei cittadini
sia europei che nordamericani, e venendo a rappresentare
il simbolo del Natale probabilmente più comune a livello
planetario. Nel dopoguerra il fenomeno ha acquisito una
dimensione, senza perdere la sua magia.
Gente di Falchera 13
a cura di Toni Barilla
L’angolo della poesia
a cura di Rocco De Pace
Un nostro collaboratore “poeta” dedica questa
poesia in ricordo di Mario Alba,
MALINCONIA
Io vivo, convivo con te
malinconia;
ineluttabile amica, sincera
impetuosa e sconvolgente.
Ti sei attecchita nel mio cuore
peccaminoso come l’edera
che nell’espandersi invade ed avvince;
è perché tu, a piene mani
attingi vita dal dolore,
mentre fai scendere sulle mie madide guance
copiose lacrime.
Ti prego, lasciami…
l’incanto di un attimo soave,
di serena contemplazione e di trasporto
verso l’infinito misericordioso,
verso l’empireo.
Arrivederci caro, indimenticabile
Presidente Mario Alba,
arrivederci a quando Dio lo vorrà.
Lorenzo Bertone
ARRIVA IL NATALE
Stasera scendono lacrime, non voglio fermarle
Il cuore leggero vola felice,
un sospiro profondo, arriva Natale
Signore alzo gli occhi queste lacrime dicono tutto
La tua presenza ogni giorno indelebile
Dolori che racconto, ansie che passano
tristezza che va via
Amo tutti con umiltà, ora arriva il mio Natale
Vorrei stare in ogni casa, per brillare in ogni cuore
Dai Signore facciamo un patto d’amore
Questo Natale porta il paradiso sulla terra.
In ogni cuore soffia il tuo amore
Regala stelle di serenità, salute quanto basta
La tua presenza nelle case
Sarà una festa di pace
Io desidero un regalo, fai una magia nelle case
senza compagnia, nelle famiglie senza allegria
Chiedo troppo ma fammi felice
Agli amici un regalo speciale,
un Natale da ricordare 365 giorni,
aprendo gli occhi per dire grazie di saper volare
Con il tuo amore e sognare
NATALE
Son tornata una bimbetta, vispa,
bionda e rotondetta,
nella notte di Natale nulla fuori è più normale.
La finestra è spalancata, io rimango lì incantata.
C’è una magica atmosfera,
giù la neve vien stasera!
Un’impronta grande e grossa
ed un’ombra quasi rossa...
Tra le luci della luna mi son detta:
“Che fortuna!”
“E’ Natale ed è già festa!
Dal mio sonno son già desta,
chiudo gli occhi un attimino...
c’è qualcuno nel camino!
Sono molto emozionata,
ma un tantino anche assonnata.
Quasi quasi mi rimetto al calduccio nel mio letto,
abbracciata all’orsacchiotto, quello sai, col gilet rotto.
Ecco sveglia già al mattino: è arrivato un regalino!
Ma... non l’ho solo immaginato,
era un Babbo colorato!
Cielo e stelle nei suoi occhi
col suo sacco di balocchi.
La magia del Natale rende tutto surreale:
Ogni bimbo crede e spera...
ed il sogno suo si avvera!
“Che sorpresa! ma son io quella bimbetta,
al Natale credo spero con l’Amore più sincero!”
Manuela Barbara d’Ischia
PAURA DI AMARE
È ormai da troppo e sono solo ripieghi
e poi obblighi e solo dinieghi.
Mi affidavo, mi emozionavo, mi accontentavo,
mi svegliavo,
contavo le ore dentro giorni lenti e smorti
nell’attesa del tempo dei miei confronti.
Fragili, difficili parole, pensieri in fuga
o in una lunga muta,
fluttuavano in uno spazio di speranze e lacrime
avvolgendo il mio tempo di imprese e disfatte,
di prodigi e decisioni sfatte
che raccoglievo in quelle sere così... rarefatte.
È ormai da troppo e sono solo ripieghi
e poi obblighi e solo dinieghi.
Il sogno oggi, solo abbaglio,
scaglia chiodi in traiettorie che sanno di sbaglio
per quel cuore che come centro
è condannato a un eterno fallimento.
Cinzia Gargiulo
Gente di Falchera 14
Anna Rita Iotti
LA COSTITUZIONE
I TA L I A N A P E R T U T T I
DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI
XIII
I beni, esistenti nel territorio nazionali, degli ex re
Casa Savoia, delle loro consorti e dei loro discendenti maschi, sono avocati allo Stato. I trasferimenti
e le costituzioni di diritti reali sui beni stessi che si
siano avvenuti dopo il 2 giugno 1946, sono nulli.
XIV
I titoli nobiliari non sono riconosciuti. I predicati di
quelli esistenti prima del 28 ottobre 1922 valgono
come parte del nome. l’Ordine mauriziano è conservato come ente ospedaliero e funziona nei modi stabiliti dalla legge. La legge regola la soppressione della
Consulta araldica.
XV
Con l’entrata in vigore della Costituzione si ha per
convertito in legge il decreto legislativo luogotenenziale 25 giugno 1944, n. 151, sull’ordinamento provvisorio dello Stato.
XVI
Entro un anno dall’entrata in vigore della Costituzione si procede alla revisione e al coordinamento
con essa delle precedenti leggi costituzionali che non
siano state finora esplicitamente o implicitamente
abrogate.
XVII
L’Assemblea Costituente sarà convocata dal suo Presidente per deliberare, entro il 31 gennaio 1948, sulla legge per la elezione del Senato della Repubblica,
sugli statuti regionali speciali e sulla legge per la
stampa.
Fino al giorno delle elezioni delle nuove Camere,
l’Assemblea Costituente può essere convocata, quando vi sia necessità di deliberare nelle materie attribuite alla sua competenza dagli articoli 2, primo e
secondo comma, e 3, comma primo e secondo, del
decreto legislativo 16 marzo 1946, n. 98.
In tale periodo le Commissioni permanenti restano
in funzione. Quelle legislative rinviano al Governo i
disegni di legge, ad esse trasmessi, con eventuali
osservazioni e proposte di emendamenti.
I deputati possono presentare al Governo interrogazioni con richiesta di risposta scritta.
L’Assemblea Costituente, agli effetti di cui al secondo comma del presente articolo, è convocata dal suo
Presidente su richiesta motivata del Governo o di
almeno duecento deputati.
XVIII
La presente Costituzione è promulgata dal Capo provvisorio dello Stato entro cinque giorni dalla sua approvazione da parte dell’Assemblea Costituente, ed
entra in vigore il 1° gennaio 1948.
Il testo della Costituzione è depositato nella sala comunale di ciascun Comune della Repubblica per rimanervi esposto, durante tutto l’anno 1948, affinché
ogni cittadino possa prenderne cognizione.
La Costituzione, munita del sigillo dello Stato, sarà
inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica.
La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata
come Legge fondamentale della Repubblica da tutti
i cittadini e dagli organi dello Stato.
Data a Roma, addì 27 dicembre 1947
ENRICO DE NICOLA
Controfirmano:
Il Presidente dell’Assemblea Costituente
UMBERTO TERRACINI
Il Presidente del Consiglio dei Ministri
ALCIDE DE GASPERI
V:Il Guardasigilli GRASSI
Con questo numero termina la rubrica “La Costituzione Italiana per tutti”
Speriamo di aver fatto cosa gradita ai nostri
lettori, perché forse non tutti sappiamo i vari
articoli della nostra costituzione.
Sappiamo per certo che alcune classi delle nostre scuole hanno usufruito di questa rubrica
per lo studio, la conoscenza e l’approfondimento della costituzione Italiana.
I saluti a don Dino
La comunità nel lasciare un pensiero a don Dino che
ci ha lasciato, ha così risposto: tra il punto di raccolta della Merceria Gianna e la Redazione Gente di
Falchera, sono stati raccolti
E 1.130,00
Nell’arredare le stanze dove abita è stato acquistato:
E 159
Frigorifero
E 306
Televisore 26” + cavo antenna
Prolunga elettrica con ciabatta +
E
20
tappeto antiscivolo per doccia
E
45
Libreria
E
6
Tappeto scendiletto antiscivolo
E
15
Cornice per foto della Falchera
E
51
Lampada per scrivania + lampada
E 120
Cassettiera con vetrinetta
E 146
Vestiario + pantofole ortopediche
E
20
Alimenti vari
E
43
Bibite per rinfresco del 14 Ott.
E
50
Trasloco camera da letto
TOTALE
E
981
La rimanente cifra di E 149 è stata consegna(u.g.)
ta a don Dino per il suo fabbisogno.
Gente di Falchera 15
Psicanalisi e dintorni
del dott.
Oreste
Borio
Cambiamenti sociali e cambiamenti mentali
Piacerebbe che i cambiamenti del costume sociale
fossero la conseguenza dei cambiamenti mentali.
Questo significherebbe che l’uomo ha la capacità di
produrre idee nuove, una maturazione dei propri pensieri. La conseguenza sarebbe che la novità pensata
si propaga all’umanità tutta, che adotta nuovi e più
proficui comportamenti, individuali e collettivi, per
un migliore benessere psicologico, e perché no, morale. Ma questa è fantascienza, ancorché una bella
speranza. Accade invece che i cambiamenti, che abbiamo registrato in questi ultimi decenni del secolo
passato (intendo cambiamenti che abbiano modificato lo stile di vita personale e collettivo), non sono
scaturiti da menti illuminate o da grandi coscienze.
I più evidenti cambiamenti personali sono piuttosto
derivati dalla disponibilità di prodotti che la ricerca
scientifica, in questi casi la biochimica, l’informatica e la macroeconomia, hanno reso disponibili, o
imposto come consumo, alla maggioranza dei cittadini del mondo occidentale. Scoperte tecnologiche
insomma, anziché scoperte filosofiche.
Le modifiche maggiori del comportamento sono state
secondarie, ad esempio, alla disponibilità della pillola anticoncezionale che ha liberato la donna dalle
restrizioni morali dell’esercizio della sessualità, consentendola libera e consapevole e liberando di conseguenza l’intero comportamento femminile da una
subalternità millenaria. Di recente la pillola per potenziare la virilità maschile ha dilatato (è il caso di
dirlo) il tempo dell’esercizio sessuale a canuti anzianotti, che possono così, “ogni tantum”, concedersi
ancora uno scampolo di piacere, vietato alle generazioni precedenti. L’uso delle tecnologie informatiche poi consente a giovani e meno giovani, anche se
soli o isolati, di mantenersi informati sul mondo e
col mondo, anche se la comunicazione virtuale è psicologicamente solo un pallido surrogato della comu-
Sportello per la
CONSULENZA LEGALE
È a disposizione dei cittadini un servizio di consulenza legale tenuto dall’avvocato Michele Ianniello.
Tutti i Mercoledì dalle ore 15 alle 16, in
via degli ABETI 16. È obbligatoria la
prenotazione al n° 011-44.32.621,
nei giorni di Lunedì, Martedì e Venerdì
dalle ore 10,00 alle ore 12,00
nicazione personale; tuttavia è bene che sia possibile utilizzarla per chi lo desidera e può permettersela.
Ancora; ora che la crisi economica morde e sembra
avere tutta l’aria di voler durare, vengono rimessi in
gioco comportamenti desueti, di prudenza consumistica. I più anziani l’avevano già sperimentata nell’immediato dopoguerra e poi abbandonata senza rimpianti; i più giovani dovranno invece adeguarsi ad
impararla, in tranquilla fretta, per non ritrovarsi in
povertà, di cui non sanno nulla, a causa dell’essere
cresciuti in decenni di sbornia consumistica. Anche
questa nuova e necessaria virtuosità economica non
nasce dal pensiero razionale ma è imposta da fattori
esterni alla volontà personale.
A cercarli ci sono sicuramente altri importanti eventi che dimostrano (con rammarico) che i cambiamenti
rilevanti raramente sono il prodotto della coscienza,
del raziocinio, ma sono piuttosto l’effetto di cause
esterne, subite più che cercate. Se mai sarà l’elaborazione mentale successiva, il ragionarci su, per una
proficua interiorizzazione della mutata realtà, quello
che è prudente e necessario con urgenza fare; per
non ritrovarsi fuori tempo massimo, a pensare di vivere in un mondo che non esiste più come lo abbiamo conosciuto, ad evitare dannosi anacronismi.
Salvaguardia dei fondi europei
destinati alle città metropolitane
Approvato dal Consiglio
Comunale di Torino all’unanimità un ordine del giorno
presentato da Marta Levi
(consigliera e vicepresidente del Consiglio comunale).
Il documento votato il 19
novembre in Sala Rossa
chiede che da Torino parta un’iniziativa congiunta
con altre città metropolitane per mantenere il finanziamento alle aree urbane nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).
La riserva di finanziamento, prevista da una proposta della Commissione Europea – che ne destina il
5% all’uso diretto da parte delle città metropolitane
– rischia infatti di essere messa in discussione dai
tagli alle risorse destinate al FESR prospettati da diversi governi degli Stati membri (Italia compresa).
Trattandosi di un imprescindibile strumento per la
capacità di investimento sul territorio per strategie
di sviluppo e crescita sostenibile e solidale –spiega
il documento– si rende necessaria un’azione a livello nazionale e comunitario per preservare le risorse
del Fondo.
Gente di Falchera 16
Claudio Raffaelli
Astronomia e...
a cura del Gruppo “G. Plana”
Briciole di storia...
a cura di Franco Foppiani
Il Conte Di Saint Germain
L’ANNO DEI MAYA
L’ultima profezia
Siamo ormai vicini al 21
dicembre del 2012.
L’Età dell’Oro si chiuderà sotto la violenza di
una serie di inondazioni? Siamo solo all’inizio
Piramide Maya
dei mutamenti climatici
che porteranno a degli sconvolgimenti su scala planetaria? E’ forse questa la profezia dei Maya? Essi hanno definito gli ultimi venti anni del Lungo Computo
“il tempo del non tempo”, un periodo col quale non è
né giorno né notte, nel quale l’odio e la paura prevalgono. Eppure la fine di questa era rappresentava per
loro anche una possibilità di rinascita perché ogni ciclo che finisce lascia spazio al successivo. E’ importante a questo punto stabilire un parallelismo: il nostro calendario, cioè quello gregoriano ha come punto
di riferimento la venuta di Gesù, la cui nascita segna
l’anno zero. Il calendario Maya regola il suo andamento prendendo come parametro il suo universo,
qualcosa che trascende l’uomo ma che lo contiene
anche. Ciò che è catastrofico nella visione del singolo
può non esserlo in una visione più ampia. In sostanza
ciò che il messaggio della “profezia” Maya è che stiamo assistendo al tracollo della nostra impostazione
del mondo e che è invece tempo di allinearsi e armonizzarsi con il Tutto, per portare la Terra e il sistema
solare alla sincronizzazione con una comunità galattica più ampia. E questo dovrebbe avvenire proprio entro il 21 dicembre del 2012, quando la Terra e il Sole
saranno in asse con il centro della galassia. Comunque vada, noi ci rivedremo il giorno dopo... per scambiarci gli Auguri di Natale.
E ora per gli appassionati di astrofilia.
Mercurio torna visibile al mattino. Venere sempre
più vicino al Sole è visibile all’alba. Marte, immerso
nel crepuscolo, alla fine del mese diventa praticamente invisibile. Giove è nelle migliori condizioni di
visibilità. Saturno è visibile per una certa frazione,
sempre più ampia, nella seconda parte della notte e
alla fine del mese sorge intorno alle 02,45.
Vittorio Leode
“Non appoggiarti mai a nessuno,
ricordati che, se si sposta, tu cadi”.
anonimo
Nella Francia del XVIII secolo, e dell’illuminismo di
Rosseau, di Voltair, di Kant,
ma siamo anche nell’Europa di Cagliostro, di Mesmer,
del Principe di San Severo
e nel secolo delle Confraternite. In quest’epoca fervida
e in questa Francia culla
d’ingegni, appare d’improvviso il fantomatico Conte di
Saint Germain e il suo
nome, a partire dal 1750 farà ben presto il giro d’Europa dove, nonostante la mancanza dei mass media,
ben pochi ne ignoreranno l’esistenza. Secondo una
tesi più accreditata, il Conte di Saint Germain sarebbe nato nel 1698 a seguito di una relazione tra la
regina di Spagna, Maria Annie di Neuburg (rimasta
vedova), e un Grande di Spagna, certo Amirante di
Castilia. Questa nascita avrebbe permesso al Conte
di disporre d’ingenti ricchezze per formarsi di una
grande cultura e di conseguenza di essere ricevuto
presso tutte le corti europee senza fare anticamera.
Secondo una versione non molto accreditabile, si dice
che il Conte di Cagliostro sia stato un suo allievo. In
merito al suo aspetto fisico il barone di Gleichen,
Charles Henri lo descrive così “… un uomo di taglia
media, assai robusto, vestito con una semplicità magnifica e ricercata…). Nel suo eloquio scanzonato
ma fascinoso, Saint Gemain assicura il pubblico di
avere conosciuto personaggi del passato, è creduto
da personaggi fino al più alto dei livelli della società
del tempo tra cui la cortigiana Pompadour la favorita del Re Luigi XV, il suo aspetto non cambiava mai
tanto ché distribuiva delle pomate, gratuitamente, alle
avvizzite dame di corte. Tentò anche la carriera diplomatica ma lasciò stare subito perché il suo eloquio era più adatto ai salotti di Versailles. Il conte di
Saint Germain faceva parte dei massoni del RosaCroce. La sua fine è un mistero, si dice che finisse i
suoi giorni nel 1766 a 68 anni presso il principe d’Assia Cassel
Il tuo
ascensorista…
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Gente di Falchera 17
Macelleria Steri
Sta arrivando il Natale e
la macelleria STERI
nel proporvi i suoi prodotti
Spesa Famiglia
VI AUGURA BUONE FESTE
Maialini sardi
Capretti sardi
Agnellini sardi
“Sa Cordula”
(interiora di agnellini)
Tacchini ripieni
Polli ripieni
Faraone ripiene
Galline ripiene
Anatre ripiene
Rolate di agnello
Rolate di maialino
Tasche ripiene
e tante altre prelibatezze
2 kg fettine di vitello
2 kg bollito di vitello
1 kg salsiccia
2 kg spezzatino
2 kg braciole di maiale
1 kg petti di pollo
1 kg fesa di tacchino
1 kg hamburgher
2 kg tritata di vitello
2 kg costine di maiale
2 kg cosce di pollo
1 coniglio
E 6,50 al Kg
Macelleria Steri str. Cuorgnè 119 Mappano To.-Tel. 011-996.81.94
Sempre da Steri
è nata la baby spesa famiglia
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1
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kg.
kg.
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FETTINE
SPEZZATINO
ROLATINE
COSCE DI POLLO
PETTO DI POLLO
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e 8,50 al kg.
Mini Spesa Famiglia
1 kg rolatine di vitello
1 kg rustichelle
1 kg tritata
1 kg fettine di vitello
1 kg braciole di maiale
1 kg di salsiccia
1 kg di cosce di pollo
1 kg coniglio o un pollo
1 kg bollito c/osso
1 rolata o tasca ripiena
1 kg costine di maiale
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Tutti questi prezzi verranno applicati solo acquistando tutta la serie di prodotti della: “Spesa Famiglia,
Mini Spesa Famiglia o la Baby Spesa Famiglia”
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i sacchetti per la conservazione.
Giorno di chiusura mercoledì pomeriggio
A richiesta si confezionano cestini natalizi
Vi aspettiamo numerosi
Per la settimana di Natale, a tutti i nostri
clienti doneremo un grazioso omaggio
DOMENICA 23 DICEMBRE SIAMO APERTI TUTTO IL GIORNO
Gente di Falchera 18
La narrativa
Una ricetta al mese
E XTRATERRESTRE
Centinaia di anni fa, è scritto, un’Extraterrestre fu
mandato in missione sulla terra per rendere una testimonianza potente. L’amore e la giustizia che predicava e praticava erano Amore e Giustizia vere, profonde, perfette. Extraterrestri, appunto.
Lo appesero, in breve, sui Golgotha, esponendolo al
ludibrio della gente. In quei giorni le persone faticavano a comprendere. In quei giorni...
Oggi io corro in un mondo di cui mi è rivelata solo
una parte del suo stato comatoso. Mangio e bevo
veleni, ma di tutto non so. Per non farmi troppo spaventare ogni cosa mi è celata...
Ancora corro e gioisco per quanto realizzo, per le
sensazioni che provo, ma bombe cadono sempre più
vicine al mio piede.
Fischiano canzoni di morte le pallottole del Kalashnikov, ed alla mente l’occhio presenta angoscianti
immagini di soprusi, di violenze impunite.
Per me, rispettoso e timorato, per il “ mio bene”, un
milione di leggi da rispettare pena la condanna al
fuoco eterno; un milione di recinti gestiti da freddi,
im-personali, burocratici computer contro l’ottusità
dei quali non esiste logica alcuna. Impenetrabili muri
di gomma ovunque. Terrorismo morale.
Le bombe che uccidono non sono solo quelle che
fanno BUM!
Ho la casa stracolma di persone che soffrono intensamente, dì cadaveri ricoperti di fango e fuoco. Entrano
quotidianamente dalla finestra del televisore. Entrano
pure persone dalla parola suadente e dal sorriso buono, tanto buono.., e pubblicità di auto meravigliose!
La scienza, la tecnologia, oggi posseggono i mezzi
per bonificare i deserti, per debellare ragionevolmente
molte malattie, per gestire al meglio risorse essenziali alla vita dell’uomo, per portare benessere e serenità in ogni più sperduta e lontana realtà umana.
Eppure...
Mi è impossibile negarmi domande, non cercare risposte a perché che turbano la mente. Questa anarchia di morte, questo caos che non conosce patrie e
confini quali origini assurde tiene in se? Dove è diretto l’uomo? Dove pensa di arrivare camminando
come cammina?
Le bombe cadono, e non cadono troppo lontane da
ognuno di noi.
Continuiamo a correre, a lottare la comune battaglia
per la sopravvivenza, perché così è giusto, ma non
dimentichiamo di riflettere su ogni cosa prestando
anche qualcosa in più della solita attenzione. Oggi
ne è il tempo.
L’Extraterrestre tornerà?
E’ forse già tornato?...
a cura di
Carla
Rita
Continuiamo e concludiamo l’anno con le marmellate e le confetture. Per il prossimo anno, se ci rivedremo ancora come io spero e mi
auguro vivamente, tratteremo di un
altro argomento tematico, che per ora non dirò, per il
gusto della sorpresa. Intanto per il mese di dicembre
voglio prepararvi una CONFETTURA DI PERE
Ingredienti: pere 600 g - zucchero 300 g - limoni 2 brandy facoltativo
tempo due ore.
Sbucciate le pere e fate in
modo che siano ben pulite.
Onde evitare che diventino
nere immergetele in acqua
resa acidula con il succo di
limone. Scolatele e tagliatele a pezzi. Mettete le pere
con lo zucchero in un tegame e versatevi un bicchiere
e mezzo circa di acqua. Fate bollire lentamente finché non si otterrà un impasto di giusta densità. Versate nei vasi puliti e asciutti spruzzando sulla superficie qualche goccia di brandy. Chiudete ermeticamente e lasciate raffreddare in luogo riparato. Anche
in questo, due parole sul frutto, la pera. Il periodo di
maturazione delle pere si estende dall’inizio dell’estate all’inverno inoltrato. Tra le pere invernali si ricordano: Passa Crassana, Decana d’inverno, Curato. Ah!
Dimenticavo, Buon Natale, naturalmente.
Il vernacolo
Ernesto Ceraulo Somadaj
Gente di Falchera 19
a cura di
Livio
Scremin
Ant ël cel
mulin mulin-a
fior ëd fiòca
për farin-a
Për la pian-a solitaria
për montagna e për colin-a
fiòca, fìòca a svanta ant l’aria
siassa siassa e peui mulin-a
Ant ël cel
mulin mulin-a
fior ëd fiòca
për farin-a...
Camillo Brero
TEATRO MARCHESA
Dalla musica alla danza, passando per il teatro.
Si è inaugurata il 27 ottobre con il Gran Galà delle Stelle dello spettacolo, la stagione 2012-2013 con
una rassegna messa a punto dalla Compagnia Araba
Fenice.
Alla Cascina Marchesa di corso Vercelli, nell’auditorium Mario Borghi, rinato a nuova vita dallo scorso anno come Teatro Marchesa, una “novità” che il
pubblico ha dimostrato di apprezzare, con le presenze e la partecipazione, quest’anno, con un debutto
d’eccezione, l’interno e il palcoscenico completamente rinnovati, si prospetta una stagione poliedrica e
dalle molte sfaccettature.
Un contributo fondamentale è la voglia di puntare
sulla Barriera di Renato Cosenza e Luca Baraldi,
un’energia positiva che contagia e trascina.
La stagione è sostenuta con il progetto Urban “Cosa
succede in Barriera?”
Con alcuni spettacoli gratuiti, altri ad un costo popolare di 5 euro, sul nuovo palcoscenico del Teatro
Marchesa si alterneranno le più prestigiose compagnie di danza della scena torinese, dirette da nomi
prestigiosi come Beatrice Belluschi, Susanna Egri
e Raphaela Bianco, Loredana Furno, Aziza, Adriana Cava, Carla Perotti e anche spettacoli teatrali.
Oltre alla Compagnia Araba Fenice al Teatro Marchesa saranno presenti con le loro attività anche per
questa stagione il Teatro Comunità e la Compagnia
Alfa Folies.
Sul sito della circoscrizione www.comune.torino.it/
circ6 saranno pubblicati i giorni e gli orari degli spettacoli.
Spettacoli DICEMBRE 2012
sabato 8 ore 21 e domenica 9 ore 16 Commedia “IL
MARITO DI MIO FIGLIO” BARBARI INVASORI e THEALTRO
venerdì 14, sabato 15 ore 21 e domenica 16 ore 16
nuovissimo spettacolo di Danza Orientale AZIZA
ABDUL RIDHA con la Compagnia di Danza “Aziza Girl’s”accompagnata dal percussionista Tarek
Awad Alla e l’Ensemble di percussioni “ORIENTAL TANGO”
il ricavato dell’incasso sarà devoluto in Beneficenza
sabato 22, domenica 23 ore 21 e mercoledì 26 ore 16
e ore 21
Musical: “IL RE LEONE” - COMPAGNIA DI
DANZA L’ARABA FENICE Diretta da Renè Renato Cosenza e Luca Baraldi
giovedì 27 ore 21
Varietà: “BRAVA: gli anni 60,70,80 nella musica
italiana” BARBARI INVASORI di e con Walter Revello
venerdi 28 ore 21
Teatro bambini Gratuito “IL PRINCIPE ROSSO “
di e con Walter Revello
lunedì 31 ore 21.30
“TUTTI AL MOULIN ROUGE”
SPETTACOLO DI FINE ANNO COMPAGNIA DI
DANZA L’ARABA FENICE
Diretta da Renè Renato Cosenza e Luca Baraldi
DICEMBRE MUSICA XV EDIZIONE 2012
Rassegna realizzata realizzata da Associazione Artistico Culturale IPPOGRIFO
con la collaborazione di Circoscrizione 6 di Torino
Direzione Artistica, M. Luigi DI CESARE
Sabato 1 Dicembre – ore 21.00 – Chiesa di Gesù
Operaio, Via Leoncavallo, 18
Coro Gospel SINGTONIA
Direttore, Caterina CAPELLO
Musiche e canti Gospel e Spirituals
Venerdì 7 Dicembre – ore 21.00 – Chiesa di San
Giuseppe Lavoratore, Corso Vercelli, 206
Coro ALPETTE di Torino
Direttore, Andrea FERRERO MERLINO
Canti popolari e natalizi
MERLINERENSEMBLE
Direttore, Andrea FERRERO MERLINO
Canti popolari e natalizi
Venerdì 14 Dicembre – ore 21.00 – Chiesa di San
Grato – Strada Bertolla, 113
Corpo FILARMONICO di SAN MAURO
Direttore, Maurizio MALLEN
Musiche classiche e colonne sonore, brani natalizi
Sabato 15 Dicembre - ore 21.00 - Chiesa
di Gesù Salvatore, Via degli Ulivi, 25
Spettacolo di Musica Irlandese
Gruppo Musicale SHAMROCK
Gianni PELLE, cornamusa irlandese, whistles, bones
Rùt SHUILLEABHAIN, canto in gaelico e inglese
Dick REVILLE, canto scozzese
Riccardo ONGARETTO, chitarre elettrica e acustica
Stefano BOTTO STEGLIA, oboe
Giorgio PELLE, Irish bodhràan, percussioni
Gianraffael ARGIOLAS, tastiera
Musiche e canti irlandesi e scozzesi.
Venerdì 21 Dicembre – ore 21.00 – Chiesa di Maria SS. Speranza Nostra, Via Chatillon, 41
FILARMONICA CAFASSESE composta da circa 54
elementi
Direttore, Paolo Storti
Musiche classiche e colonne sonore, brani natalizi.
Il concerto sarà introdotto dall’esibizione di un gruppo strumentale di giovani di una scuola della Circoscrizione.
(a cura di Adriana Scavello)
Gente di Falchera 20
Il piacere di leggere
di
Adriana
Scavello
Venuto al mondo
È uscito all’inizio di novembre nelle
sale cinematografiche “Venuto al
mondo”, il film di Sergio Castellitto
tratto dall’omonimo romanzo di
Margaret Mazzantini (protagonista la brava Penelope Cruz) girato in parte a Torino e, visto che conosco
le sue opere, dedico la recensione di questo mese a
questa straordinaria autrice.
Venuto al mondo è
uno dei libri più intensi e belli che io
abbia mai letto. Anche se nei primi capitoli sembrava un
po’ noioso e pesante, mi sono ritrovata, pagina dopo pagina, immersa in una
bellissima storia,
coinvolgente. Con la
sua straordinaria
abilità descrittiva, la
Mazzantini riesce a far percepire gli odori, le immagini, talvolta quasi rivoltanti, con un piacevole realismo che cattura il lettore e lo fa immergere completamente nella trama.
Una storia che parla di amore, di pace e di guerra nello stesso tempo, di una maternità ricercata, negata, risarcita, sullo sfondo l’assedio di Sarajevo, storia recente della quale però siamo stati spettatori distanti,
come ad una rappresentazione cinematografica.
La Mazzantini ci fa ricordare cosa sono davvero la
violenza, la morte e l’odio, ma da questo terribile
contesto, in cui l’uomo si trasforma in animale privo
di sentimenti, fa nascere qualcosa che dà nuovo sen-
I n s e g n a n t e d i Yo g a
e d E r b o r i s t a svolge
CORSI d i Yo g a
* per adulti e per anziani
* per preparazione al parto
* per bambini
CORSO DI ERBORISTERIA
E SUI FIORI DI BACH
Le lezioni si diversificano in base alle esigenze dei
singoli partecipanti. Si prevedono lezioni per GRUPPI FAMIGLIARI con programma specifico.
Cell. 338-6185232 / 339-1886120
SEDE via delle Robinie 4 - Torino
so alla vita e al nostro essere uomini e donne che
nessuna forza, neanche la più distruttiva, potrà far
soccombere: il venire al mondo.
I personaggi ben costruiti, Diego, Pietro, Gojko, il padre buono, la madre un po’ estranea a quel mondo difficile che passa per la testa di Gemma, la protagonista.
Della stessa autrice ho letto “Manola”, “Non ti muovere” e “Nessuno si salva da solo”, tutti e tre mi sono
piaciuti molto.
Un po’ di biografia: Margaret Mazzantini nasce a
Dublino il 27 ottobre 1961. Suo padre Carlo, scrittore, e sua madre Anne Donnelly, pittrice, viaggiano a
lungo e alla fine approdano nelle campagne di Tivoli, nel Lazio.
Margaret frequenta l’Accademia d’Arte Drammatica
Silvio d’Amico di Roma dove si diploma nel 1982. Nel
corso degli anni ’80 dà vita sul palcoscenico a grandi
personaggi femminili, recitando Cechov, Strindberg,
Sofocle. Nel 1987 si sposa con Sergio Castellitto.
Il suo esordio in letteratura è del 1994 con Il catino
di zinco. Margaret si impone subito a pubblico e critica. Nel 1999 esce Manola; nel 2001 pubblica Non
ti muovere, con cui vince tra gli altri, il premio Grinzane-Cavour, il premio internazionale Zepter come
miglior libro europeo e nel 2002 il premio Strega.
Non ti muovere è un caso editoriale da 2 milioni di
copie e viene tradotto in 35 lingue. Nel 2004 il film
tratto dal romanzo e diretto da Sergio Castellitto replica nelle sale il successo del libro e segna la nascita dell’amicizia con Penelope Cruz, straordinaria attrice protagonista.
Nel novembre 2008 esce Venuto al mondo. Nel marzo 2011, esce Nessuno si salva da solo, che domina
le classifiche per mesi. Nel novembre dello stesso
anno il breve, intensissimo Mare al mattino.
Vive e lavora a Roma con Sergio ed i loro quattro
figli Pietro, Maria, Anna e Cesare.
E’ arrivata Irene!
Per la gioia di mamma
Daniela e papà Andrea.
L’aspettavano impazienti i
cuginetti Alessandro e Francesco
con mamma, papà e i nonni
Livia e Crocilio Ricci.
Alla piccola Irene un mondo
di auguri, affinché la sua vita sia
sempre serena e felice.
Gente di Falchera 21
I lettori scrivono
AVVISO PER CHI SCRIVE
“Gente di Falchera” pubblica opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non
dovranno superare le 40 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a discrezione della redazione. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente; su richiesta, potranno essere pubblicate con uno pseudonimo. Quelle anonime non saranno prese
in considerazione: saranno cestinate!!
Tentativo di truffa
Nel mese di novembre alle ore 11 circa, percorrendo
Corso Giulio Cesare sul controviale in direzione lungo Stura Lazio all’altezza del concessionario “Smart”
ho sentito un colpetto allo specchietto laterale destro. Si era leggeremente piegato, ma subito non ci
ho fatto caso non essendo successo nulla di grave.
Al semaforo di via Ivrea mi si affianca un’auto, di
quei carrettoni e mi accusa di avergli rotto lo specchietto lato guida, essendo passato io, secondo il suo
parere, vicino a lui. Subodorando l’inganno, dopo
una mia attenta osservazione, ho notato che non aveva niente di rotto. Ho proseguito diritto, mi ha inseguito e mi ha segnalato con i fari di fermarmi.
Ho risposto risoluto che avrei fatto la denuncia.
A questo punto, come sospettavo, se ne sono andati.
Dunque attenzione attenzione attenzione!
Dietro a queste truffe ci possono essere veri e propri
furfanti. Nel dubbio telefonare subito ai carabinieri
o alla polizia, vedrete che scompariranno.
Giacomo Chissotti
Spett. Le redazione di Gente di Falchera,
Vorrei utilizzare lo spazio dedicato a “I lettori scrivono” per ringraziare pubblicamente tutte le persone del quartiere, compresa la mia famiglia, che l’11
settembre u.s. ha aiutato me e il mio barboncino a
superare la brutta esperienza di un’aggressione da
parte di un pitbull… Grazie di cuore!
Colgo inoltre l’occasione per sensibilizzare tutti i
possessori di razza più istintive ed impulsive
(rottweiler,dobermann, pitbull…) di accompagnare
il proprio animale fuori da casa, sempre con la museruola, per evitare a tutti spiacevoli conseguenze.
Cordialmente
Sonia
Gentile Dr. Borio
Sono un ottantenne, di media cultura, figlio di genitori cattolici e a sua volta padre di figli cresciuti tranquillamente nella religione.
Premessa forse inutile, ma che spiega il taglio con cui
ho letto il Suo articolo “Cavalcando la mente selvag-
gia” su Gente di Falchera del mese di novembre, carico di forti critiche e accuse alla religione. Cose datate:
qualcuno già nell’800 parlava di religione-oppio.
Evidentemente ogni opinione vale per quel che vale
e comunque è sempre da rispettare.
Giunto però in fondo al Suo articolo, mi sarei aspettato una logica conclusione, per esempio di questo tipo:
“Fortunatamente la religione è dovunque in forte recessione, le statistiche danno tassi di partecipazione
a numeri bassissimi. Potremmo fortunatamente essere prossimi all’estinzione. Così, liberi da tale “tranquillante naturale a disposizione di una umanità inevitabilmente ignorante” (sic!), la nostra società può
finalmente progredire verso alti gradi di civiltà, come
ogni giorno puntualmente gli aggiornatissimi nostri
mezzi di comunicazione testimoniano. Quelli che
hanno occhi per vedere, hanno la certezza che dietro
l’angolo c’è finalmente ...il paradiso terrestre”.
Speriamo. Con i migliori saluti.
lettera firmata
Orgoglio Peruviano e…
Italiano, ma anche Falcherese!
Grande motivo di fierezza
per noi cittadini italiani, ed
in particolare falcheresi, il
fatto che il nostro Juan Salazar Orsi, pittore amazzonico,
abbia vinto nella sua terra
natia il premio di Artista Pe-
ruano Exitoso cioè
Artista Peruviano
di Successo… nel
mondo s’intende.
“Orgullo Peruano”,
cioè “orgoglio peruviano” (così si
chiama l’importante rassegna nazionale del Perù), ma anche orgoglio falcherese ed italiano, per i vent’anni di Juan spesi nel nostro paese a
lavorare sodo e a diffondere, attraverso la sua arte pittorica, la cultura della sua “May ushin”, la “Terra Rossa”, come l’ha definita nella recente mostra che l’artista ha portato in giro per il
mondo. La bellissima mostra
che conta oltre 30 opere d’arte, è infatti partita proprio da
Torino - Falchera (presso la
scuola L. Da Vinci) e dal centro culturale dei Bagni Pubblici di Via Aglié (sede artistica fissa del pittore) per arrivare fino a Lima, attraversando diversi paesi europei. Onore a Juan, quindi, con l’augurio che “May
Ushin” possa ripartire nuovamente, arricchita da nuove bellissime tele.
Gioia Raro
Gente di Falchera 22
ANNIVERSARIO
Nel 4° anniversario della scomparsa di Mastrogianni Irene, ti ricorda
con tanto amore la figlia Giovanna unitamente alla sua famiglia.
Ciao mamma, quest’anno non sei più sola, papà è
venuto a stare insieme a te per sempre. Vi voglio
bene. Ciao mamma, ciao papà.
ANNIVERSARIO
Nel settimo anniversario
della scomparsa di Santa
Sturiale in Bonocore, il
marito Antonino e i figli
Lucia e Giuseppe, la ricordano con grande affetto e amore, sarà sempre
nei nostri cuori.
ANNIVERSARIO
via... tutti quanti.
A Barbara Guerrieri,
4/12/203 - 4/12/2012
Un saluto, un pensiero e tanta nostalgia!! Ti vogliamo
sempre tanto bene, ci manchi tanto!! Tua sorellina SilLa tua mamma Giovanna
CONDOGLIANZE
Vogliamo far giungere i nostri sentimenti più affettuosi di cordoglio a Lina Sanna, direttrice della Biblioteca Falchera,
per la perdita della sua carissima mamma Concetta. Le siamo tutti vicini in questo momento doloroso.
La redazione e il Tavolo Sociale.
Croce Rossa Italiana. Un momento di lezione pratica del corso di “Primo Soccorso” grazie
all’iniziativa di Crocilio Ricci e al sostegno del
Comitato Provinciale
di Leinì. Si è tenuto
presso un locale del
maxioratorio (San Pio
X) alle ore 20,30 del 2
ottobre con 10 incontri bisettimanali. Monitrice Paola Campi,
volontaria C.R.I.
SILENT KEY
CI HANNO LASCIATO:
27/10/2012 Usai Rosalia
via degli Ulivi 110
di anni 78
18/10/2012 Gamarra Elvio
via dei Faggi 7
di anni 89
20/11/2012 Sarda Aldo
Str. Villaretto 214
di anni 78
ANNIVERSARIO
A Silvana
La vita è come un banchetto,
una tavola imbandita, ogni
tanto qualcuno si alza e in
silenzio se ne va, prima di
aver terminato il pranzo. Gli
altri commensali restano seduti, ma il posto a tavola rimane vuoto...
Il 23 dicembre 1994 questa
maledetta malattia che sta
decimando la nostra famiglia ti ha portata via, trentenne e dopo 18 anni
la tua risata, la tua voce ancora echeggiano fra
queste mura come se mai fossero trascorsi questi lunghi anni.
18 anni senza te. Non abbiamo avuto la fortuna
di invecchiare accanto, di far crescere insieme i
nostri figli e a volte mi chiedo: “Perché?”
Tua sorella Adriana S.
Ti voglio bene.
LA FORTUNA DEGLI OVER 70
Argento nei capelli...
Oro nei denti
Pietre nei reni
Zucchero nel sangue
Piombo nei piedi
Ferro nelle articolazioni
Fonte inesauribile
di gas naturale...
Diciamocelo pure:
Da ragazzi non ce lo
sognavamo neppure
di accumulare
tanta ricchezza...
Gente di Falchera 23
Hanno collaborato a questo numero:
Manuela Capel Badino, Toni Barilla, Oreste Borio, Ernesto Ceraulo, Luigi Canzian, Giacomo Chissotti, Federico D’Agostino,
Franco Mantione, Gioia Raro, Adriana Scavello, Livio Scremin,
Luigi Fabio Varesano. Gli eventuali contributi potranno essere
versati volontariamente alle persone già conosciute oppure presso la Redazione, in Piazza G. Astengo 10.
Orario di Redazione dal lunedì al venerdì:
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D’Amore Angelo
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Grasso Giuseppe
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Laiolo Angela
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Bove Antonio
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Clack Mario
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Canzian Luigi
Di Paola Giovanna
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