13 maggio 2015 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna
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13 maggio 2015 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Mercoledì, 13 maggio 2015 UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Mercoledì, 13 maggio 2015 Prime Pagine 13/05/2015 Prima Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 1 Luca De Stefani Slalom tra bonus e (qualche) rincaro 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Pagina a cura diSalvina MorinaTonino Morina Per le addizionali vale il «domicilio» al 1° gennaio 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Beda Romano Bruxelles all' Italia: sei raccomandazioni, dialogo sulle pensioni 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Giorgio Pogliotti È rottura tra sindacati e governo 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Gian Paolo Tosoni L' energia fotovoltaica fuori dal reddito agrario 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Gian Paolo Ranocchi Non è obbligatorio adeguarsi a Gerico 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 14 Giovanna ManciniSara Monaci Il governo punta sul dopo Expo 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 14 Pagina a cura diMario Cerofolini Per l' Imu sui fabbricati la deduzione scende al 20% 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 15 Pagina a cura diGian Paolo Ranocchi Il bonus investimenti premia gli acquisti oltre la media 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 15 Mauro Salerno Cantone boccia la centrale appalti 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 16 Alessandro Arona Project finance, il 71% è «fittizio» 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 20 Roberto Galullo La parola per sconfiggere le mafie 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 33 Carlotta BenigniAntonio Tomassini Voluntary con obbligo allargato 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 35 G. Par. Contributo unificato rinviato alla Consulta 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 35 Giuseppe DebenedettoGianni Trovati Tasi ancora senza «precompilata» 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 38 Andrea Alberto Moramarco Pa, l' impresa va informata degli ostacoli al contratto 13/05/2015 Italia Oggi Pagina 4 TINO OLDANI Piaccia o no, le sei raccomandazioni fatte dalla Ue dimostrano che l'... 13/05/2015 Italia Oggi Pagina 8 GIOVANNI BUCCHI Enrico Letta, prima di emigrare, si rituffa nella Dc 13/05/2015 Italia Oggi Pagina 13 PAOLO SIEPI Periscopio 13/05/2015 Italia Oggi Pagina 18 MARCO A. CAPISANI Editoria, riforma prima dell' estate 13/05/2015 Italia Oggi Pagina 29 ENZO SOLLINI Per uno dei soggetti serve l' estraneità 13/05/2015 Italia Oggi Pagina 29 ENRICO SAVIO* Sport dilettantistico, benefici fai da te ko 13/05/2015 Italia Oggi Pagina 31 VALERIO STROPPA Gli avvisi bonari con il turbo 13/05/2015 Italia Oggi Pagina 32 Rischi fiscali stroncati subito 22 25 28 30 32 34 35 38 39 41 Spending review? Come non detto 13/05/2015 Italia Oggi Pagina 11 20 37 IN BREVE 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 38 17 27 IN BREVE 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 16 14 24 Sgravi del 65% per cultura e spettacolo 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 16 10 19 L' Ace in eccesso abbatte l' Irap 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 14 8 16 DEDUZIONE IMU 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 14 6 12 L' acquisto di case da affittare con deduzione del 20% 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 13 3 5 RAVVEDIMENTO 13/05/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 3 2 VALERIO STROPPA 43 45 47 49 51 52 54 13/05/2015 Italia Oggi Pagina 34 GABRIELE VENTURA Gli enti devono ripristinare i gdp soppressi 13/05/2015 Italia Oggi Pagina 34 58 L' Anac azzera la centrale Asmel 13/05/2015 Italia Oggi Pagina 34 56 FRANCESCO CERISANO E SERGIO TROVATO La Tasi non arriva a domicilio 59 Il Resto del Carlino Ravenna 13/05/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 8 61 Russi, riconoscimento per il Burson 13/05/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 11 62 Quattro profughi a Solarolo 13/05/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 63 LAVEZZOLA, ECCO I CANDIDATI DELLE CONSULTE 13/05/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 64 Cori contro la processione, è polemica 13/05/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 MONTANARI LORENZA Silvano Verlicchi:«Proponiamo di ridurre Tasie addizionale... 13/05/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15 67 Il motociclista ferito resta ricoverato 13/05/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16 68 Al Palazzo Ascom le opere di Marangoni dedicate a Baracca 13/05/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16 Alluvione, lavori per 500mila euro 13/05/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16 Emergenza sanitaria e calamità naturali,tre serate per tutti a 13/05/2015 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 16 Prendeva l'energia elettrica dal palo dell'illuminazione pubblica 66 FILIPPI DANIELE 69 71 72 Corriere di Romagna Ravenna 13/05/2015 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 12 Arrivano i profughi: verranno ospitati dall' Asp 13/05/2015 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 27 Serata di poesia con Giuseppe Bellosi 13/05/2015 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 30 Oltre 500mila euro per sistemare i danni dell' alluvione nel Lughese 13/05/2015 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 30 Si allaccia alla rete pubblica per avere energia gratis 13/05/2015 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 30 Modifiche alla viabilità 13/05/2015 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 30 Emergenza e calamità 13/05/2015 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 30 Candidati delle consulte 13/05/2015 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 30 Auto all'asta 73 74 75 77 78 79 80 81 La Voce di Romagna Ravenna 13/05/2015 La Voce di Romagna Pagina 4 Orva La piadina con l' esclamativo 13/05/2015 La Voce di Romagna Pagina 32 "Un arresto illegale al bar" 13/05/2015 La Voce di Romagna Pagina 33 Il Bursôn primeggia a Bruxelles 13/05/2015 La Voce di Romagna Pagina 34 Parco del Tondo, fioriscono le polemiche I 13/05/2015 La Voce di Romagna Pagina 34 IL 'RAPINATORE CHIRURGO' RESTA IN CARCERE 13/05/2015 La Voce di Romagna Pagina 34 Rubava energia elettrica per illuminare covo dello spaccio 13/05/2015 La Voce di Romagna Pagina 34 Dopo l' alluvione di febbraio opere per 560mila euro 13/05/2015 La Voce di Romagna Pagina 34 Conselice I candidati alle consulte si presentano alla cittadinanza 13/05/2015 La Voce di Romagna Pagina 34 Hera: con le bollette on line cresce il Parco Vatrenus 13/05/2015 La Voce di Romagna Pagina 35 Quattro profughi nigeriani in alloggio Asp 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 13 maggio 2015 Il Sole 24 Ore Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 13 maggio 2015 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali LA GUIDA. Slalom tra bonus e (qualche) rincaro Molte sono le novità che quest' anno vanno considerate per la compilazione del modello Unico persone fisiche, relativamente ai redditi del 2014. Dovranno prestare particolare attenzione i lavoratori dipendenti che da maggio 2014 hanno percepito il bonus mensile di 80 euro che spetta solo con un reddito complessivo non superiore a 26milaeuro, in quanto il loro datore di lavoro lo ha erogato senza conoscere molti dei redditi percepiti dagli stessi nel 2014. Se la restituzione di questa somma è incerta e va verificata di volta in volta, l' aumento di tassazione per i terreni incolti, invece, è certo, perché dal 2014 sono state eliminate le storiche agevolazioni che consentivano di non tassare completamente il reddito agrario e di ridurre del 70% quello dominicale. Per i fabbricati, poi, dal 2014 i canoni di affitto per i contratti "concordati" sono tassati al 10%, invece del 15%, se si è scelto la cedolare secca e l' immobile è ubicato in comuni ad alta tensione abitativa. Inoltre è stata eliminata la colonna relativa all' importo dell' Imu dovuta. Tra le deduzioni dal reddito, spicca quella del 20% del costo di acquisto o di costruzione di abitazioni da dare in locazione per 8 anni a canoni bassi, ma è stata eliminata quella dei contributi Ssn pagati con l' Rc auto. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Luca De Stefani Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 13 maggio 2015 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali Per le addizionali vale il «domicilio» al 1° gennaio Il modello su carta va presentato entro il 30 giugno Invio telematico fino al 30 settembre. Il modello Unico 2015 persone fisiche deve essere presentato entro il 30 giugno 2015, se in forma cartacea per il tramite di un ufficio postale. Il modello può essere presentato in via telematica entro il 30 settembre 2015, direttamente dal contribuente abilitato ai servizi telematici o tramite un intermediario abilitato. Il modello Unico, che fino a qualche anno fa, poteva comprendere i redditi, l' Iva, l' Irap e il modello 770, già dal 2009 può contenere solo l' Iva e i redditi, anche perché, dalla modulistica del 2009, si è separata dall' Unico la dichiarazione Irap. Per i contribuenti che presentano la dichiarazione unificata, Iva e redditi, si precisa che nel frontespizio, nel riquadro "Visto di conformità", la relativa casella deve essere compilata solo nel modello Unico, indicando il codice 1, se il visto riguarda la sola dichiarazione dei redditi; il codice 2 , s e i l v i s t o r i g u a r d a l a s o l a dichiarazione Iva; il codice 3 , s e i l v i s t o riguarda entrambe le dichiarazioni. Domicilio fiscale e stato civile Tra le novità del modello Unico 2015 persone fisiche, si segnalano la data di riferimento del domicilio fiscale al 1° gennaio che vale per il calcolo delle addizionali regionali e comunali, e l a scomparsa dello stato civile del contribuente, ad esempio, coniugato, che non va più indicato nel frontespizio. Come precisato dall' agenzia delle Entrate, nella circolare 31/E del 30 dicembre 2014, con la quale ha illustrato le novità contenute nel decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175, l' addizionale regionale dovuta per il 2014 dovrà essere versata alla Regione in cui il contribuente aveva il domicilio fiscale al 1° gennaio 2014, anche se nel frattempo ha cambiato residenza. Nel frontespizio del modello Unico 2015 sono richiesti i "Dati del contribuente", cognome e nome, sesso, data di nascita, Comune di nascita e sigla della relativa Provincia. Se qualcuno dei dati anagrafici indicati nella tessera sanitaria o nel tesserino è sbagliato, il contribuente deve recarsi presso un qualsiasi ufficio delle Entrate per avere la variazione. Fino a quando non viene fatta la variazione, il contribuente deve indicare i dati in suo possesso anche se sbagliati. La residenza anagrafica deve essere indicata solo se il contribuente ha variato la propria residenza nel periodo dal 1° gennaio 2014 alla data in cui presenta il modello Unico. In questo caso, indica negli appositi spazi i dati della nuova residenza, quali, Comune, sigla della Provincia, Cap, indirizzo, numero civico, e frazione se presente, il giorno, il mese e l' anno in cui è avvenuta la variazione. La residenza anagrafica va indicata anche dai contribuenti che presentano per la prima volta la dichiarazione dei redditi. Generalmente, il domicilio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 13 maggio 2015 Pagina 2 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali fiscale coincide con la residenza anagrafica e consente di individuare la Regione e il Comune per i quali è dovuta rispettivamente l' addizionale regionale e comunale. Se la residenza non è variata o è variata nell' ambito dello stesso Comune, si compila solo il rigo "Domicilio fiscale al 1° gennaio 2014". Se, invece, la residenza è variata in un Comune diverso, si compila anche il rigo relativo al domicilio fiscale al 1° gennaio 2015. Nel rigo "Domicilio fiscale al 1° gennaio 2014" si indica il vecchio indirizzo se la variazione è avvenuta a partire dal 3 novembre 2013. Se, invece, la variazione è avvenuta entro il 2 novembre 2013, si indica il nuovo domicilio. I contribuenti che si sono trasferiti in Italia nel corso del 2014 devono indicare il domicilio fiscale nel quale hanno trasferito la residenza. Nel modello Unico 2015 al rigo "Domicilio fiscale al 1° gennaio 2015" si indica il precedente domicilio se la variazione è avvenuta a partire dal 3 novembre 2014. Se, invece, la variazione è avvenuta entro il 2 novembre 2014, si indica il nuovo domicilio. I non residenti Non possono presentare il modello Unico 2015 i contribuenti che nel 2014 e/o nel 2015 non sono residenti in Italia. Ai fini fiscali, sono considerate residenti in Italia le persone fisiche che rientrano in una delle seguenti categorie:soggetti iscritti nelle anagrafi della popolazione residente per la maggior parte del periodo d' imposta; soggetti non iscritti nelle anagrafi, che hanno nello Stato il domicilio per la maggior parte del periodo d' imposta; il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi; soggetti non iscritti nelle anagrafi che hanno nello Stato la residenza per la maggior parte del periodo d' imposta; la residenza è il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. Le condizioni si verificano per la maggior parte del periodo d' imposta se sussistono per oltre 183 giorni anche non continuativi o per la metà del periodo intercorrente tra l' inizio e il decesso o la nascita e la fine dell' anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Pagina a cura diSalvina MorinaTonino Morina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 13 maggio 2015 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali RAVVEDIMENTO I contribuenti, che omettono o eseguono tardivamente adempimenti o versamenti o commettono irregolarità nelle dichiarazioni annuali dei redditi, dell' Irap, dell' Iva, dei sostituti d' imposta (modello 770), possono valersi del ravvedimento. Il ravvedimento per gli omessi o tardivi versamenti può riguardare solo i tributi. Chi si ravvede deve versare con il modello F24 le somme dovute, più la sanzione, più gli interessi dell' 1% annuo fino al 31 dicembre 2014 e dello 0,5% annuo dal 1° gennaio 2015, dal giorno successivo alla scadenza del pagamento, fino al giorno di pagamento compreso. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 13 maggio 2015 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali Commissione Ue. Competitività nel mirino. Bruxelles all' Italia: sei raccomandazioni, dialogo sulle pensioni BRUXELLES La Commissione europea pubblicherà oggi raccomandazionipaese che non vogliono essere né punitive né cattedratiche. Rispetto al passato, i suggerimenti dovrebbero essere più mirati, anche nel tentativo di renderli più facili da rispettare. L' Italia riceverà un via libera complessivo sulla politica economica del governo, sia sul fronte delle riforme che su quello del bilancio, anche se il nodo pensionistico, provocato dalla recente sentenza della Corte costituzionale, non mancherà di essere citato. L' obiettivo di Bruxelles è di indirizzare, incanalare le strategie economiche nazionali per meglio accompagnare gli sforzi verso una modernizzazione degli stati membri. La Commissione europea presieduta dal presidente JeanClaude Juncker ha scelto negli scorsi mesi di modificare l' atteggiamento di Bruxelles nei confronti dei Ventotto. Non parla più di consolidamento di bilancio, ma di responsabilità di bilancio, e l' obiettivo è di accompagnare la ripresa. L' Italia conterà con ogni probabilità sei raccomandazionipaese, come la Francia e la Croazia. «Il numero di suggerimenti non deve essere considerato un metro per valutare se la Commissione è particolarmente critica», spiega un funzionario comunitario. «È semplicemente funzione da un lato delle promesse di riforma del governo, e dall' altro dell' ampiezza del cantiere nel processo di modernizzazione dell' economia». A differenza che in passato, si è voluto cercare sintonia tra Bruxelles e Roma. I suggerimenti all' Italia dovrebbero servire a migliorare la competitività del paese, in ritardo cronico, e riguardare tra le altre cose la tassazione (alleggerendo le imposte sul lavoro trasferendo l' imposizione sulle proprietà); il riassetto del settore creditizio (troppo spezzettato); il mercato del lavoro e la contrattazione collettiva; il mercato dei servizi; le reti infrastrutturali; l' innovazione e l' istruzione; la pubblica amministrazione (si veda il Sole 24 Ore del 7 maggio scorso). Nel suo pacchetto, la Commissione farà propri gli obiettivi di bilancio dell' Italia (2,6% del prodotto interno lordo di deficit quest' anno, 1,8% nel 2016) così come i target di aggiustamento del disavanzo strutturale (0,25% e 0,1%). Bruxelles darà il suo benestare a una riduzione limitata del deficit strutturale l' anno prossimo, applicando le nuove regole sulla flessibilità di bilancio che consentono di ridurre gli impegni di bilancio in presenza di sforzi sul fronte delle riforme. Con l' occasione, l' esecutivo comunitario sottolineerà che l' Italia ha accesso alle nuove regole sulla Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 13 maggio 2015 Pagina 3 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali flessibilità di bilancio purché rispetti le sue promesse di riforma e i suoi obiettivi di deficit, alla luce anche dell' elevatissimo debito pubblico. In questo senso, Bruxelles prenderà per buone le garanzie del governo, dopo che la Consulta ha ritenuto priva di validità la scelta di abolire l' indicizzazione all' inflazione di alcune pensioni. La sentenza provocherà un aumento dei costi per l' esecutivo. Ieri ancora il ministro dell' Economia Pier Carlo Padoan ha assicurato qui a Bruxelles che «il governo sta lavorando per una soluzione che minimizzi l' impatto sulla finanza pubblica e permetta di rispettare tutti i parametri di finanza pubblica, come scritto nel Documento economico e finanziario». Il ministro ha incontrato lunedì il vertice della Commissione per discutere della questione. «Non è stato necessario mettere l' Italia sotto pressione», ha precisato ieri un alto responsabile europeo. Tornando alla strategia più complessiva dell' esecutivo comunitario, l' obiettivo di Bruxelles è di promuovere l' investimento; riformare il mercato dei servizi e dei prodotti; permettere una responsabilità di bilancio che non pesi sulla crescita economica; e migliorare le politiche favorevoli all' occupazione. La Commissione Juncker vuole appoggiare i governi nel loro sforzo economico, e teme che un atteggiamento troppo cattedratico possa stuzzicare le tensioni nazionalistiche. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Beda Romano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 13 maggio 2015 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Enti locali È rottura tra sindacati e governo Nulla di fatto all' incontro a Palazzo Chigi, rischio blocco scrutini De Vincenti: sconcertante. ROMA Si è concluso con un nulla di fatto l' incontro di ieri tra governo e sindacati che minacciano di scioperare anche in occasione degli scrutini. Al termine della riunione di Palazzo Chigi a dirsi «insoddisfatti» sono tutti i leader di Cgil, Cisl, Uil, e delle sigle di categoria FlcCgil, Cisl scuola, Uil scuola, Gilda, Snals e Cobas, che hanno bocciato anche gli emendamenti votati alla Camera, poiché «lasciano aperti i principali nodi» del Ddl scuola. Nonostante ciò il premier, Matteo Renzi,su twitter ha commentato: «dialogo su #labuonascuola è utile. Nei prossimi giorni faremo su questo un #matteorisponde». Il messaggio ai sindacati è: siamo pronti ad ascoltarvi senza però rinunciare ad andare avanti con il progetto di riforma. All' incontro, durato circa tre ore, per il governo erano presenti il sottosegretario alla presidenza Claudio De Vincenti, i ministri Marianna Madia (Pa), Maria Elena Boschi(rapporti con il Parlamento), Stefania Giannini (Istruzione) e Graziano Delrio (Infrastrutture): «Restano divergenze forti ma c' è la volontà di dialogo ha commentato il ministro Giannini . Il governo sui punti qualificanti del Ddl scuola non farà passi indietro». Tra i prossimi passaggi, è previsto un incontro tra il ministro Giannini e i sindacati di categoria che poi andranno in audizione al Senato e, prima del voto finale del Ddl, saranno ricevuti nuovamente a palazzo Chigi, dove si aprirà anche un tavolo sulla formazione e il lavoro con i ministri Poletti e Giannini. Anche se non tutte le sigle lo hanno detto apertamente, nel ventaglio di posizioni dei sindacati di categoria, è opinione comune che in mancanza di risposte, la mobilitazione finirebbe per impattare sugli scrutini, con l' effetto di provocarne un rallentamento. Contro la minaccia del blocco degli scrutini, è intervenuto il sottosegretario De Vincenti: «Sconcerta ha detto in serata che, a fronte di una manifesta volontà del Governo di dialogare si risponda da parte di alcune sigle sindacali minacciando il blocco degli scrutini. Un' iniziativa del genere sarebbe irresponsabile perché colpirebbe unicamente studenti e famiglie». L' incontro di ieri ha comunque segnato l' avvio del dialogo, anche se si è concluso con una fumata nera. «Il mondo della scuola continua ad essere mobilitato ha commentato la leader della Cgil Susanna Camusso . Visto il giudizio non positivo dell' incontro valuteremo quali altre iniziative mettere in campo. Il Ddl, anche rispetto alle poche modifiche apportate, contiene un modello non condiviso nella scuola. Continueremo a batterci per cambiarlo». Per Camusso «il governo ha sentito il colpo della Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 13 maggio 2015 Pagina 4 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali mobilitazione» dello scorso 5 maggio che ha avuto un' adesione media del 65% (dato ministeriale), e tra gli Ata si è aggirata intorno al 40%, tra i dirigenti scolastici al 5% e tra gli insegnanti ha toccato il 75% (dati sindacali). «Le modifiche introdotte in Parlamento non sono sufficienti perché non rimuovono i punti critici che noi non condividiamo ha aggiunto la numero uno della Cisl, Annamaria Furlan . Se si fossero fatti prima altri incontri con il Governo sicuramente avremmo costruito un percorso più utile per cambiare la scuola» . Il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha «apprezzato gli sforzi del Governo per apportare modifiche», che però considera «insufficienti: non c' è stata nessuna apertura su precariato, valutazione e contratto». Di blocco degli scrutini ha parlato il segretario di SnalsConfsal Marco Paolo Nigi, ritenendo «inaccettabile affidare la valutazione dei docenti ad un comitato composto con genitori e studenti», ha chiesto di «eliminare ogni aspetto di gestione autoritaria nella scuola», con riferimento ai poteri assegnati dal Ddl al dirigente scolastico. «Organizzeremo presidi in occasione dell' inizio del dibattito alla Camera, assemblee e iniziative di lotta nelle scuole, la mobilitazione continua» promette Domenico Pantaleo(FlcCgil). Per Massimo Di Menna (Uilscuola) «serve un piano assunzioni da adottare con provvedimento di urgenza per assicurare la stabilità del lavoro al personale docente e Ata impiegato da anni precariamente». Tra le richieste dei sindacati c' è anche il rinnovo del contratto scaduto da sette anni. Oggi a Palazzo Chigi saranno ricevute le associazioni di famiglie e studenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Giorgio Pogliotti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 13 maggio 2015 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Enti locali L' energia fotovoltaica fuori dal reddito agrario Conteggiati al 25% i corrispettivi registrati ai fini Iva che eccedono le soglie. Il quadro A del modello Unico persone fisiche comprende i redditi dominicale e agrario, derivanti dal possesso o dall' utilizzo dei terreni. Il reddito dominicale (che riguarda il possesso del terreno) deve essere dichiarato dal proprietario del terreno o titolare di un altro diritto reale, mentre, il reddito agrario (relativo all' utilizzo del terreno per fini produttivi) deve essere dichiarato dal soggetto che svolge direttamente l' attività agricola sul terreno. Le due tipologie di reddito Entrambi i redditi, dominicale e agrario, risultanti dalle iscrizioni catastali, devono essere rivalutati, nei righi relativi al reddito imponibile (colonne 11 e 12), rispettivamente nella misura dell' 80 e del 70 per cento. I redditi così determinati, vanno poi ulteriormente rivalutati del 15%, oppure del 5% qualora si tratti di terreni agricoli o non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti nella previdenza agricola (ai fini dell' acconto 2015, tali percentuali vanno aumentate rispettivamente al 30% e al 10%). Si ricorda che la rivalutazione dell' 80% e del 70% non va applicata nel caso di terreni concessi in affitto per usi agricoli a giovani imprenditori che non hanno ancora compiuto i 40 anni, in presenza di alcune specifiche condizioni (durata contratto non inferiore a cinque anni, possesso delle qualifiche professionali agricole). Terreni non coltivati Con decorrenza 2014, l' articolo 7, comma 3 del Dl 91 del 24 giugno 2014 ha abrogato il comma 1 dell' articolo 31 del Tuir, pertanto non è più applicabile la regola secondo cui, in caso di fondo rustico costituito per almeno 2/3 da terreni coltivabili a prodotto annuale, non coltivato per cause indipendenti dalla tecnica agraria, il reddito dominicale dell' annata agraria non coltivata è ridotto del 70%. Di conseguenza, nella colonna 7 ("casi particolari") scompaiono il codice 1 e il codice 5 da compilare in questo caso, anche se la norma è entrata in vigore in corso d' anno. Si ricorda che dal periodo di imposta 2014 il reddito derivante dalla produzione e cessione della energia elettrica da fonte agroforestale e fotovoltaica non rientra più nel reddito agrario. Infatti l' articolo 1, comma 423 della legge 266/2005 che considerava tale attività produttiva di reddito agrario in quanto "connessa" all' attività agricola principale (articolo 2135 del Codice civile) è stato modificato. Il Dl 66/2014 ha, infatti, mutato questa disciplina, prevedendo una soglia al d i sopra della quale i ricavi sono tassati ai fini Irpef e Irap. Energia elettrica o calorica Il nuovo testo di legge prevede infatti che per l' anno 2014, le attività di produzione e vendita di energia elettrica o calorica si considerano escluse da imposta entro il limite di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 13 maggio 2015 Pagina 4 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali 260.000 kWh per gli impianti fotovoltaici e entro il limite di 2.400.000 kWh per impianti a biogas/biomasse. La parte eccedente questi limiti (oltre soglia, appunto) concorre a formare base imponibile per il 25% dell' ammontare dei corrispettivi registrati ai fini Iva per la produzione di energia al netto della quota incentivo (tariffa incentivante) e va indicata nel quadro RD o, in caso di opzione per la determinazione dei redditi nei modi ordinari, nei quadri RF o RG, secondo le relative istruzioni. Non sempre l' Irpef è dovuta sui terreni; nel caso di terreni non affittati, l' Imu sostituisce l' Irpef e le relative addizionali sul reddito dominicale, mentre il reddito agrario continua ad essere assoggettato alle ordinarie imposte sui redditi. Pertanto, occorre verificare se il terreno sia esente o no dall' Imu; qualora il terreno sia esente da Imu si deve barrare la casella 9 ("Imu non dovuta"). Si ricorda, infine, che, secondo le indicazioni contenute nel decreto interministeriale del 28 novembre 2014 e il Dl 4 del 24 gennaio 2015 sono esenti dall' Imu, per il 2014, i terreni rientranti nelle seguenti fattispecie: terreni a immutabile destinazione agrosilvopastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile, anche se non ricadono in zone montane o di collina; i terreni agricoli, nonché quelli non coltivati, ubicati nei comuni classificati totalmente montani di cui all' elenco dei comuni italiani predisposto dall' Istituto nazionale di statistica (Istat); i terreni agricoli, nonché quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali o a questi concessi in comodato o affitto, ubicati nei comuni classificati parzialmente montani di cui allo stesso elenco Istat. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Gian Paolo Tosoni Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 13 maggio 2015 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Enti locali L' acquisto di case da affittare con deduzione del 20% Il beneficio riguarda anche i costi di costruzione Limite di spesa a 300mila euro. Pagina a cura diLuca De Stefani La nuova agevolazione, che consente, per il quadriennio 20142017, la deduzione dal reddito complessivo delle persone fisiche del 20% del costo di acquisto o di costruzione di abitazioni da dare in locazione per otto anni a canoni bassi, introdotta dall' articolo 21, decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, dovrà essere indicata nel rigo RP32 del modello Unico 2015 PF. Oggetto dell' agevolazione Le persone fisiche non esercenti attività commerciale possono dedurre dal reddito complessivo il 20% degli acquisti, effettuati dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017, di unità immobiliari a destinazione residenziale:di nuova costruzione e contemporaneamente rimaste invendute al 12 novembre 2014 o; oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia o di restauro e di risanamento conservativo, quindi, sono escluse, ad esempio, le più semplici manutenzioni, ordinarie o straordinarie. Sono deducibili anche gli interessi passivi dipendenti da mutui contratti per l' acquisto delle unità immobiliari medesime. Infine, la deduzione del 20% spetta anche per le spese sostenute dal contribuente per le prestazioni di servizi, dipendenti da contratti d' appalto, per la costruzione dell' abitazione su aree edificabili già possedute dal contribuente stesso prima dell' inizio dei lavori o sulle quali sono già riconosciuti diritti edificatori. Queste spese di costruzione sono attestate dall' impresa che esegue i lavori. Anche se le istruzioni ad Unico PF impongono che l' acquisto sia effettuato «da imprese di costruzione e da cooperative edilizie» e la ristrutturazione sia effettuata da «imprese di ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie», queste condizioni si considerano applicabili solo per il periodo che va dal 13 settembre 2014 all' 11 novembre 2014, in quanto questi vincoli sono stati eliminati dall' originario articolo 21, comma 1, Dl 133/2014, dalla legge di conversione (la 164/2014), a decorrere dal 12 novembre 2014. Misura del bonus La deduzione viene ripartita in otto quote annuali di pari importo dal periodo d' imposta della stipula del contratto di locazione. Il limite massimo complessivo delle spese su cui calcolare il 20% è di 300mila euro (deduzione massima di 60mila euro), anche nel caso di acquisto o costruzione di più immobili. Quindi, fermo restando il limite massimo complessivo di 300mila euro, la deduzione non spetta solo per una unità, ma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12 13 maggio 2015 Pagina 5 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali anche per l' acquisto o la realizzazione di ulteriori unità immobiliari da destinare alla locazione. Sembra che questo limite sia riferito alla persona fisica nell' arco di tutto il quadriennio agevolato (20142017), ma nel silenzio della norma si potrebbe ipotizzare anche che sia riferito al singolo acquisto. Destinazione a locazione L' unità immobiliare acquistata o costruita deve essere destinata, entro sei mesi dall' acquisto o dal termine dei lavori di costruzione, alla locazione per almeno otto anni e purché tale periodo abbia carattere continuativo. Il canone di locazione, poi, non può essere superiore a quello indicato nella convenzione comunale stipulata ai fini del rilascio del permesso di costruire relativo agli interventi di edilizia abitativa convenzionata (articolo 18, Dpr 6 giugno 2001, n. 380) o, in alternativa alla precedente condizione, non può essere superiore né a quello previsto per i contratti a canone convenzionale o concordato (articoli 2, comma 3, legge 431/1998), né a quello speciale stabilito per le unità abitative realizzate o recuperate nei Comuni ad alta tensione abitativa (articolo 3, comma 114, legge 350/2003), quindi, non può essere superiore al minore di questi due ultimi importi. Il bonus, pertanto, non è fruibile a quelle abitazioni per le quali non è applicabile nessuno dei tre suddetti canoni limite. Anche se la norma parla di «destinazione» alla locazione per 8 anni (non di stipula del relativo contratto), si ritiene che entro 6 mesi dall'acquisto debba essere stipulato un contratto di affitto per otto anni. Se viene scelto un contratto a canone concordato, quindi, deve essere modificata la durata che di solito viene utilizzata di 3 anni, rinnovabile per altri 2 anni (quindi, inferiore agli 8 anni). Si tratta, peraltro, di una durata minima, liberamente modificabile. Considerando che non vi è un contrattotipo di 8 anni, si ritiene comunque utilizzabile quello a canone libero, la cui durata è di 4 anni, rinnovabile per altri 4 anni. Solo con il rinnovo (in generale, obbligatorio per il proprietario), si arriva agli otto anni. Naturalmente, anche se si parla di canone libero, questo dovrà rispettare i canoni massimi previsti dall'articolo 21, comma 4, lettera e) del Dl 133/2014. © RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 13 maggio 2015 Pagina 13 Il Sole 24 Ore Enti locali Studi di settore. Il contribuente può inserire nelle "Annotazioni" le ragioni che giustificano la non congruità. Non è obbligatorio adeguarsi a Gerico Le prossime scadenze dichiarative metteranno, come ogni anno, molti contribuenti nella condizione di dover decidere se adeguarsi o meno ai risultati dell' elaborazione dello studio di settore di appartenenza. La decisione dipenderà da diversi fattori che in sintesi riepiloghiamo. Il rischio accertamento Sul punto va precisato che non vi è alcun automatismo di accertamento derivante dall' anomalia segnalata da Gerico. In pratica, quindi, il riscontro di non congruità non comporta automaticamente la notifica dell' invito al contraddittorio da parte dell' ufficio. Secondo la giurisprudenza di legittimità (Cassazione, sezioni unite, numeri 26635, 26636, 26637 e 26638 del 18 dicembre 2009), «Gli studi di settore sono una elaborazione statistica, il cui frutto è una ipotesi probabilistica che per quanto seriamente approssimata può solo costituire una presunzione semplice». Pertanto anche in ipotesi di accertamento sulla base dell' insufficienza di ricavi segnalata dello studio di settore di appartenenza, saranno necessarie ulteriori prove a carico dell' ufficio e riferibili nello specifico al caso di specie, al fine di supportare una legittima pretesa erariale. L' adeguamento, ovviamente, rimuove ogni rischio in questo senso. Il rischio redditometro L' adeguamento potrebbe avere, sia pur indirettamente, utilità anche nell' ambito del rischio di un accertamento di tipo sintetico basato sul cosiddetto redditometro. I maggiori ricavi o compensi dichiarati, infatti, aumentando il reddito imponibile attribuibile al contribuente, assegnano allo stesso una maggior capacità contributiva. Inoltre l' ottenimento dello status di regolarità fiscale nell' ambito dell' attività svolta con partita Iva, pur riguardando solo un comparto reddituale riferibile al contribuente, potrebbe consentire una difesa migliore e più efficace laddove lo stesso soggetto dovesse essere raggiunto da un accertamento da redditometro che, come noto, attiene al reddito complessivo del soggetto mirato. La norma premiale I contribuenti congrui e coerenti rispetto all' applicazione degli studi di settore, possono fruire di una copertura sui possibili accertamenti da parte degli uffici. Si tratta in pratica della preclusione degli accertamenti basati su presunzioni semplici di cui all' articolo 39, primo comma, lettera d), del Dpr 600/1973 e all' articolo 54, secondo comma, del Dpr 633/1972; della riduzione di un anno dei termini di decadenza per l' attività di accertamento previsti dall' articolo 43, primo comma del Dpr 600/1973 e dall' articolo 57, primo comma, del Dpr 633/1972 e del fatto che la determinazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 13 maggio 2015 Pagina 13 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali sintetica del reddito complessivo di cui all' articolo 38 del Dpr 600/1973 (redditometro), è ammessa a condizione che il reddito complessivo accertabile incida di almeno un terzo quello dichiarato. Va detto, per chiarezza, che le particolari condizioni che governano il bonus in questione non lo rendono facilmente fruibile. Come procedere L' adeguamento spontaneo alle risultanze degli studi di settore è disciplinato all' articolo 2 del Dpr 195/1999, il quale prevede che è sempre gratuito per gli studi nuovi o revisionati e soggetto all' applicazione di una maggiorazione del 3% per gli studi che, invece, non si trovano nel primo anno di applicazione (o di revisione) nel caso in cui l' entità dello scostamento superi il 10% dei ricavi o compensi dichiarati. Sul piano procedurale il contribuente persona fisica deve indicare al rigo RG5 o RF12, se svolge attività d' impresa, al RE5 se svolge attività di lavoro autonomo e nel rigo RQ80 i maggiori ricavi o compensi e la relativa Iva. Nella dichiarazione Irap deve essere dato conto dell' adeguamento in ogni quadro a seconda del tipo di attività. Ovviamente per il contribuente non congruo non vi è alcun obbligo di procedere all' adeguamento spontaneo in dichiarazione. In questo caso è comunque consigliabile anticipare alle Entrate nello spazio dedicato alle "Annotazioni" le motivazioni che lo hanno condotto a questa scelta e che giustificano la non congruità . © RIPRODUZIONE RISERVATA. Gian Paolo Ranocchi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 13 maggio 2015 Pagina 14 Il Sole 24 Ore Enti locali DEDUZIONE IMU 01 Tipologia immobili Immobili strumentali per destinazione: usati solo per l' esercizio dell' arte o professione o dell' impresa; per natura: non suscettibili di diversa utilizzazione senza radicali trasformazioni, anche se dati in locazione o comodato (categorie catastali B; C; D; E e A/10) 02 PRESUPPOSTI A decorrere da quanto dovuto per il periodo d' imposta 2013 e a condizione che la stessa sia stata pagata 03 MISURA Il 20% dell' imposta pagata, o il 30% per il periodo d' imposta in corso al 31 dicembre 2013. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 13 maggio 2015 Pagina 14 Il Sole 24 Ore Enti locali Esposizione universale. Primo incontro per i terreni di Rho: l' ipotesi della sottoscrizione di una quota di maggioranza di Arexpo. Il governo punta sul dopo Expo Possibile anche il finanziamento di Cdp a uno dei progetti di sviluppo dell' area. milano Una prima riunione tecnica per decidere se e con quali modalità il governo entrerà nella partita del dopoExpo. La decisione arriverà probabilmente tra una ventina di giorni, ma già ieri sono state avanzate diverse opzioni in un incontro a Roma tra i soggetti potenzialmente coinvolti, ovvero Presidenza del Consiglio, ministero per le Politiche agricole, agenzia del Demanio e Cassa depositi e prestiti. A quanto si apprende in via ufficiosa, tra le ipotesi che circolano c' è quella, già avanzata nelle scorse settimane, di un ingresso diretto nella società proprietaria dell' area (Arexpo), attraverso l' acquisizione delle quote attualmente in mano a Fondazione Fiera Milano (il 27,66%), senza escludere la possibilità di aumentare tale quota fino all' ottenimento di una maggioranza relativa. Altra ipotesi sul tavolo è quella di sostenere uno o più progetti per la valorizzazione del sito, con l' impegno di Cassa depositi e prestiti o d e l Demanio sottoforma di contributi o garanzie. La Cdp, a quanto si apprende, potrebbe sostenere una delle proposte (in particolare, quella dell' Università Statale di Milano, che non sarebbe in grado di finanziarsi completamente in modo autonomo) con un contributo che potrebbe aggirarsi attorno ai 400600 milioni di euro; ma non si esclude la possibilità di estinguere il debito di Arexpo nei confronti delle banche. Il Demanio potrebbe invece contribuire con il pagamento ai soci di mutui o affitti per il trasferimento nel sito dei suoi uffici milanesi; oppure rilevare parte delle quote societarie e dunque entrare direttamente nella partita come proprietario. La posizione ufficiale del governo, che dovrebbe decidersi già nel prossimo incontro tra i medesimi soggetti a inizio giugno, sarà poi presentata al nuovo tavolo con i soci di Arexpo (probabilmente a metà giugno), quando sarà noto anche l' advisor selezionato dalla società per lo sviluppo dell' area. In ogni caso, l' impegno del governo è ritenuto decisivo per il futuro dell' area, visto che i progetti per la sua valorizzazione e il suo utilizzo una volta terminata Expo non mancano, ma rimane l' incognita della fattibilità economica. L' ipotesi di realizzare sul sito una sorta di Cittadella della scienza e dell' innovazione, che metta insieme il campus dell' Università Statale di Milano e il polo tecnologico di Assolombarda, sembra raccogliere sempre più consensi e lascerebbe spazio anche ad altre proposte, come quella avanzata dalla Consob di realizzare nell' area un' agenzia europea per le piccole medie imprese. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 13 maggio 2015 Pagina 14 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Ma un sostegno finanziario da parte del governo sembra imprescindibile per il destino di un sito che è costato ai suoi proprietari 320 milioni, di cui 160 sottoforma di prestito da parte delle banche. Banche che hanno dato la disponibilità a prorogare il finanziamento a fine anno, ma soltanto se verrà presentata per tempo una proposta sostenibile anche dal punto di vista finanziario. In un intervento di Palazzo Chigi spera sicuramente il Comune di Milano, che oltre a essere socio di maggioranza assieme alla Regione Lombardia (con il 34,7% delle quote) ha anche il compito di decidere sulla destinazione d' uso dei terreni di Expo. «Il governo si è già impegnato a dare un contributo significativo attraverso Cassa depositi e prestiti ha del resto ricordato ieri il sindaco Giuliano Pisapia affinché il sito su cui ora sorge Expo diventi in futuro un' area tecnologicamente avanzata, ma anche tecnologicamente usata». Più critico nei confronti del governo il presidente della Lombardia Roberto Maroni, che già lunedì aveva liquidato la notizia del vertice a Roma commentando che soltanto i soci di Arexpo possono decidere sul futuro dell' area. «Il dopoExpo si decide in Lombardia ha ribadito ieri . Se il governo vuole collaborare nessuna obiezione. Per quanto mi riguarda, sposo al cento per cento l' idea di realizzare qui il più grande campus italiano, con residenze per gli studenti e un grande centro sportivo». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Giovanna ManciniSara Monaci Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 13 maggio 2015 Pagina 14 Il Sole 24 Ore Enti locali Lo scomputo. Resta dubbia l' aliquota Irpef da utilizzare per il calcolo. L' Ace in eccesso abbatte l' Irap L' eccedenza Ace non utilizzata può essere trasformata in credito d' imposta usufruibile in diminuzione dell' Irap dovuta in cinque quote costanti. Lo prevede l' articolo 19 del Dl 91/14. I soggetti Irpef eseguono tale trasformazione applicando sull' eccedenza «le aliquote di cui all' articolo 11 e 77 del Tuir». Come noto, la tassazione Irpef o p e r a c o n u n r e g i m e d i progressività, in relazione al quale sono previsti 5 scaglioni con un' aliquota che va da un minimo del 23% ad un massimo del 43 per cento. Non è quindi chiaro quale debba essere l' aliquota da utilizzare nella determinazione del credito d' imposta: la marginale massima applicata dalla persona fisica, quella minima o quella media. Sul punto le istruzioni ministeriali si limitano a richiamare il testo normativo. Alcune indicazioni sono invece contenute nella relazione al decreto, dove viene precisato che i soggetti Irpef, avuto riguardo alla modalità di calcolo dell' Ace in dichiarazione, devono applicare le aliquote corrispondenti agli scaglioni di reddito previste dall' articolo 11 del Tuir. In sostanza, calcolano il credito d' imposta nello stesso modo in cui si determina l' Irpef, ovvero distribuendo le eccedenze Ace secondo gli scaglioni di reddito previsti ai fini del calcolo dell' imposta. La scelta viene fatta direttamente nel quadro di competenza (rigo RS37) nel quale andrà indicata, al rigo 14, l' eccedenza trasformata in credito d' imposta. Scorrendo le istruzioni alla compilazione del quadro, è possibile comprendere come l' eccedenza trasformabile sia solo quella maturata nel 2014. La gestione del credito d' imposta viene poi fatta direttamente in dichiarazione Irap nella sezione XVI del quadro IS, dove andrà indicato il credito riferito al periodo d' imposta 2014 e l' eventuale residuo non utilizzato per incapienza dell' imposta di periodo. L' utilizzo viene effettuato con scomputo diretto nel quadro IR della quota deducibile (pari a 1/5), con possibilità di riporto dell' eccedenza non utilizzata negli anni successivi e recupero della stessa, laddove quest' ultima trovi capienza nell' imposta di competenza di tali anni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 13 maggio 2015 Pagina 14 Il Sole 24 Ore Enti locali Per l' Imu sui fabbricati la deduzione scende al 20% Il beneficio riguarda gli immobili strumentali per natura o per destinazione. L' Imposta municipale propria relativa agli immobili strumentali è deducibile ai fini della determinazione del reddito di impresa e del reddito derivante dall' esercizio di arti e professioni nella misura del 20% (o del 30% se riferita al periodo d' imposta 2013). Lo prevede l' articolo 1, comma 715, della legge di stabilità 2014, modificando l' articolo 14, comma 1, del Dlgs 23/2011. La medesima imposta resta, invece, indeducibile ai fini dell' Irap. L' ambito oggettivo di applicazione della norma è limitato all' imposta municipale relativa agli immobili strumentali. A tal fine è utile ricordare che l' articolo 43, comma 2, del Tuir, definisce due concetti di strumentalità: quella per destinazione sono tali gli immobili usati esclusivamente per l' esercizio dell' arte, o professione, o dell' impresa commerciale da parte del possessore (immobili strumentali per destinazione), a prescindere dalla loro classificazione catastale. L' utilizzo esclusivo ai fini dell' esercizio dell' attività d' impresa è basilare; pertanto qualora l' immobile venga locato o utilizzato in modo promiscuo, non può più essere considerato strumentale per destinazione; quella per natura tali gli immobili che per le loro caratteristiche non sono suscettibili di diversa utilizzazione senza radicali trasformazioni, anche se dati in locazione o comodato (immobili strumentali per natura). Sono strumentali per natura quelli appartenenti alle categorie catastali B; C; D; E e A/10. Quanto alla decorrenza delle norma, l' agenzia delle Entrate (nella circolare 10/E/2014) ha chiarito che, in base all' articolo 9, comma 2, del Dlgs 23 del 2011, l' Imu è dovuta per anni solari e, quindi, l' Imu relativa al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2013, con riferimento alla quale è possibile beneficiare della deduzione parziale, coincide con l' Imu dovuta per l' anno 2013. Per i soggetti titolari di reddito di impresa è necessario, inoltre, fare riferimento a quanto disposto dal secondo periodo del comma 1 dell' articolo 99 del Tuir in base al quale «le altre imposte sono deducibili nell' esercizio in cui avviene il pagamento». Pertanto, ai fini della determinazione del reddito d' impresa, costituisce costo deducibile l' Imu di competenza del periodo di imposta, a condizione che la stessa sia anche pagata dal contribuente nel medesimo periodo d' imposta. La deduzione in Unico 2015 può dunque essere beneficiata con riferimento all' Imu 2014 pagata nell' anno, ma anche sull' Imu 2013 eventualmente versata tardi. Tale imposta costituisce infatti un costo di competenza del periodo di imposta 2013 indeducibile in questo periodo di imposta, che diviene Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20 13 maggio 2015 Pagina 14 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali deducibile all' atto del pagamento. In base a questo principio, l' Imu sugli immobili strumentali pagata nel 2014, se riferita allo stesso periodo, risulterà deducibile nella misura del 20% mentre, se riferita al periodo antecedente, dovrebbe essere deducibile nella più elevata misura del 30%, risultando invece totalmente indeducibile l' imposta riferita alle annualità anteriori a quella in corso al 31 dicembre 2013. Depone a favore di tale tesi il fatto che il dato letterale della norma stabilisce espressamente che «per il periodo d' imposta in corso al 31 dicembre 2013, l' aliquota ... è elevata al 30 per cento», dando rilevanza al periodo di competenza dell' imposta e dall' articolo 99 del Tuir, che ne limita la deducibilità al momento del pagamento. Da un punto di vista operativo, diverse sono le modalità di indicazione delle deduzioni in Unico Pf. A tal fine è necessario distinguere tra soggetto in contabilità semplificata e soggetto in contabilità ordinaria. I soggetti che compilano il quadro G indicano la quota parte dell' Imu deducibile (20%) nel rigo RG22 "altre componenti negative". I soggetti in contabilità ordinaria operano, invece, una doppia variazione e più in particolare: una variazione in aumento per l' intera imposta versata nel 2014, al rigo RF16, e una variazione in diminuzione per la quota parte deducibile del 20%, al rigo RF55, indicando il codice 38. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Pagina a cura diMario Cerofolini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 13 maggio 2015 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Enti locali Il bonus investimenti premia gli acquisti oltre la media Nel calcolo si prendonoin esame i cinque periodi di imposta precedenti. Il bonus previsto dall' articolo 18 del Dl 91/2014 per gli investimenti effettuati nel corso del 2014 va indicato nel quadro RU di Unico 2015, con l' indicazione del codice A09. Qualificato il credito, la gestione del quadro si risolve compilando solo la colonna 3 del rigo RU3, indicando l' ammontare complessivo del credito maturato. L' importo deve essere riportato poi nel rigo RU12, dato che il bonus deve essere ripartito in tre quote annuali di pari importo e può essere utilizzato esclusivamente in compensazione mediante F24 dal secondo periodo d' imposta successivo a quello di effettuazione dell' investimento. Pertanto, per i soggetti con periodo d' imposta coincidente con l' anno solare, in caso di investimenti effettuati nel periodo d' imposta 2014 (25 giugno 2014 31 dicembre 2014) la prima quota sarà utilizzabile dal primo gennaio 2016 mentre, in caso di investimenti effettuati nel periodo d' imposta 2015 (all' orizzonte sembra si stia profilando la proroga del periodo agevolato a tutto il 2015), la prima quota sarà utilizzabile dal primo gennaio 2017. Il provento non concorre alla formazione del reddito e del valore della produzione ai fini Irap e non rileva ai fini della determinazione del prorata di deducibilità degli interessi passivi e delle spese generali, di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del Tuir. Dato che il bonus fiscale è rilevato come componente positivo nel bilancio 2014, occorre effettuare un' opportuna variazione in diminuzione nel quadro RF. Ricordiamo che sono agevolati gli investimenti "incrementali" in beni strumentali nuovi compresi nella Tabella 28 Ateco e che è prevista una soglia d' ingresso riferita al valore dell' investimento unitario non inferiore a 10mila euro. Le Entrate, con la circolare 5/E/2015, hanno fornito alcuni chiarimenti in merito all' applicazione del bonus. Investimento unitario In merito all' individuazione del valore soglia di 10mila euro per gli investimenti in beni "non unitari", le Entrate hanno affermato che «il tenore letterale della norma che fa riferimento agli "investimenti", confermato anche dalla relazione illustrativa, porta a ritenere che l' ammontare minimo pari a 10mila euro debba essere verificato in relazione a ciascun progetto di investimento effettuato dall' imprenditore in beni strumentali compresi nella divisione 28 della tabella Ateco e non ai singoli beni che lo compongono. Al riguardo si precisa che, qualora l' impresa realizzi più progetti di investimento nel Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22 13 maggio 2015 Pagina 15 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali medesimo periodo agevolabile, tale verifica dovrà essere effettuata in relazione a ciascun progetto di investimento unitariamente considerato». L' individuazione del valore soglia Nell' individuazione del valore soglia, l' agenzia delle Entrate sembra quindi fare riferimento al concetto innovativo di "progetto di investimento", con un' accezione più ampia rispetto a quello dell' individualità intesa come attitudine all' autonoma utilizzazione del bene, richiamata dalla risoluzione 9/1751/1979, in tema di deducibilità del costo unitario se inferiore a 516,46 euro. L' importo agevolabile è determinato tenendo in considerazione la media degli investimenti dei 5 periodi di imposta precedenti a quello di investimento. La logica che ha mosso il legislatore nel regolare l' agevolazione è stata infatti quella di premiare solo gli investimenti che eccedono il fisiologico ricambio delle immobilizzazioni. Nella determinazione della media precedente, occorre tenere presente che i criteri adottati per l' individuazione e il computo degli investimenti agevolati, valgono anche per gli investimenti degli esercizi precedenti da assumere ai fini del raffronto che, pertanto, deve avvenire tra termini omogenei. È altresì da ricordare che dalla media è possibile escludere il periodo in cui l' investimento è stato maggiore. Una questione delicata atteneva al fatto che, essendo il periodo agevolabile attualmente posto nella maggior parte dei casi a cavallo tra due periodi (2014 e 2015), i termini di raffronto del periodo di investimento spesso non sono omogenei. Si era quindi auspicato che l' Agenzia chiarisse che, in virtù del principio di omogeneità di valori, fosse possibile ragguagliare la media precedente con lo stesso criterio temporale previsto per il computo degli investimenti agevolati sul 2014. Questa soluzione non è stata però avallata dalle Entrate. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Pagina a cura diGian Paolo Ranocchi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 13 maggio 2015 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Enti locali Art bonus. Le erogazioni devono essere state effettuate attraverso strumenti tracciabili. Sgravi del 65% per cultura e spettacolo L' Art bonus previsto dall' articolo 1 del Dl 83/2014 è un credito d' imposta riconosciuto a favore di persone fisiche e giuridiche per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura e dello spettacolo. L' agevolazione si sostanzia nel riconoscimento di un credito d' imposta pari al 65% delle erogazioni liberali effettuate in ciascuno dei due periodi d' imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2013 (2014 e 2015, per i soggetti "solari") e del 50% delle erogazioni liberali effettuate nel periodo d' imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2015 (2016, per i soggetti "solari"). Per i soggetti titolari di reddito d' impresa, il credito d' imposta è riconosciuto nel limite del 5 per mille dei ricavi annui determinati ex articoli 85 e 87 del Tuir. Il credito, che va monitorato nel quadro RU del modello Unico, va utilizzato (senza limiti quantitativi) in tre quote annuali di pari importo ed è fiscalmente irrilevante in quanto non sconta tassazione di alcun genere (Ires, Irpef, e Irap). Esso, inoltre, non concorre ai fini della determinazione della quota di interessi passivi e delle altre spese deducibili dal reddito d' impresa. Per chi ha effettuato erogazioni liberali nel corso del 2014, la prima quota di credito, nella misura di 1/3, è utilizzabile già a decorrere dal 1° gennaio 2015. Per le liberalità effettuate dalle imprese, il riconoscimento del credito d' imposta opera in deroga alla deducibilità del costo ai sensi dell' articolo 100, comma 2, lettere f) e g) del Tuir, che resta in vigore per le fattispecie non contemplate dall' articolo 1 del Dl 83/2014. Ai fini della fruibilità del bonus, è previsto che le erogazioni liberali debbano essere effettuate esclusivamente "in denaro", per cui occorre fare attenzione di eseguire il pagamento attraverso strumenti cosiddetti "tracciabili". Sul piano dichiarativo, nel rigo RU l' Art bonus è individuato con il codice credito A3, con indicazione del quantum maturato nel corso del 2014 nel rigo RU5. Ricordiamo che l' Agenzia ha fornito i propri chiarimenti ufficiali sul tema con la circolare 24/E/2014. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 13 maggio 2015 Pagina 16 Il Sole 24 Ore Enti locali Contratti pubblici. Stop ad Asmel, gare a rischio. Cantone boccia la centrale appalti ROMA Doccia fredda di Cantone sull' Asmel, società consortile nata per aggregare gli appalti dei comuni, in risposta ai nuovi obblighi sulla centralizzazione degli appalti. P e r i l presidente dell' Autorità Anticorruzione, che ha anche il compito di censire le stazioni appaltanti e tenere l' albo dei soggetti aggregatori, la società non ha i requisiti per svolgere nessuna delle due funzioni. Lo stop alle gare gestite da Asmel è nero su bianco nella delibera n.32 firmata da Cantone il 30 aprile 2015 diffusa ieri dall' Authority. Il provvedimento nasce dagli esposti promossi da Anacap, l' associazione delle concessionarie di accertamento e riscossione dei tributi locali (settore in cui si era da poco proposta anche l' Asmel), Ance, Osservatorio regionale del Piemonte e Confindustria Cuneo. Il documento rappresenta una secca bocciatura dell' operato svolto dalla società, partecipata dal Comune di Caggiano (Sa), l' associazione Asmel e il consorzio Asmez, nato nel 1994 per l' iniziativa di alcune aziende private. Per Cantone la società «non può considerarsi legittimata ad espletare attività di intermediazione negli acquisti pubblici, peraltro senza alcun limite territoriale definito». Con la conseguenza che tutte le gare promosse da Asmel sono da considerare «prive del presupposto di legittimità». Una bocciatura non da poco se si pensa che al momento sono 45 le procedure gestite da Asmel per conto dei comuni aderenti all' iniziativa e che nel corso degli anni le gare promosse per conto degli enti locali sono state centinaia per un controvalore di centinaia di milioni. Un servizio offerto ai comuni aderenti (oltre 450 in tutta Italia alla centrale di committenza, 1.900 all' associazione) a fronte di un canone annuale stabilito in proporzione al numero degli abitanti e a una tariffa di aggiudicazione pari all' 1,5% dell' appalto posta a carico dell' aggiudicatario. A queste gare di recente si è aggiunta anche la stipula di tre convenzioni per la riscossione dei tributi locali con Gosaf, Romeo Gestioni e Infotirrena. In estrema sintesi sono due le obiezioni mosse da Cantone e confortate anche da un parere dell' Avvocatura dello Stato. La prima riguarda la presenza «seppur indiretta di società private nella compagine consortile». La seconda riguarda l' operatività non circoscritta ad un preciso ambito territoriale. Mentre, per l' Autorità la ratio della centralizzaizone sarebbe proprio quella di lavorare in un ambito definito «per consentire anche la condivisione delle risorse umane e strumentali degli Enti interessati, la razionalizzazione dei centri di spesa, la riduzione dei costi di gestione e il conseguente risparmio di risorse pubbliche». Al contrario, l' Asmel «agisce come un soggetto del tutto autonomo» dagli enti locali aderenti che «conferiscono una sorta di "delega" delle funzioni di committenza». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 13 maggio 2015 Pagina 16 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Il punto ora è capire cosa succederà alle gare gestite da Asmel e giudicate illegittime da Cantone. Un timbro che rischia di invalidare le decine di gare in corso e gettare un' ombra di regolarità anche sulle procedure già svolte per conto dei Comuni che potrebbero essere travolte da un' ondata di ricorsi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Mauro Salerno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 13 maggio 2015 Pagina 16 Il Sole 24 Ore Enti locali IN BREVE LA RIFORMA AL SENATO Pagamento diretto per i subappalti Obbligo di pagamento diretto dei subappaltatori, in caso di inadempimento del titolare dell' appalto e limitazione del massimo ribasso ad appalti sotto determinate soglie di importo. Sono due delle principali novità in arrivo con il nuovo pacchetto di emendamenti alla delega per la riforma degli appalti presentati dai relatori Stefano Esposito e Marco Pagnoncelli (Fi) al testo in discussione alla commissione Lavori pubblici del Senato. I nuovi emendamenti recuperano anche il divieto di appalti i n house p e r i concessionari, con l' obbligo di mandare a gara il 100% degli appalti, come peraltro il relatore Esposito aveva già annunciato (vedi Il Sole 24 Ore del 29 aprile). Ieri è arrivato anche il parere della commssione Bilancio sul nuovo testo base della delega. Resta però ancora da esaminare la compatibilità finanziaria degli oltre 300 emendamenti . Il rischio a questo punto è che l' esame di merito slitti al rientro della pausa dei lavori prevista per le elezioni regionali che scatta il 22 maggio. DOSSIER ON LINE Piano c a s a , l e l e g g i regione per regione Pronto il dossier on line di 300 pagine sul Piano casa, con tutti gli aggiornamenti degli ultimi mesi, spiegati dagli esperti. Il riassunto delle norme e i testi delle leggi, integrali e aggiornate. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 13 maggio 2015 Pagina 16 Il Sole 24 Ore Enti locali Regole Ue. Istat: 17 su 24 sono appalti mascherati senza rischi per i privati Gavio vince la gara per la A21. Project finance, il 71% è «fittizio» Il ministero dell' Economia: evitare questi errori, più analisi costibenefici. Oltre due terzi dei project financing "freddi" avviati negli ultimi dieci anni in Italia erano fasulli, contrari cioè alle regole Eurostat sui requisiti per classificare fuori bilancio u n ' opera pubblica finanziata in tutto o in parte con capitali privati. Il dato emerge dal rapporto «A focus on PPPs in Italy» della Ragioneria generale dello Stato (ministero Economia), presentato nel corso del Meeting Ocse sul Ppp (Parigi, 2324 marzo) e messo on line sul sito del Mef nei giorni scorsi. La "scoperta" è però dell' Istat, che ha messo sotto osservazione 24 operazioni di Ppp "freddi" (dove sono cioè i canoni pubblici a remunerare l' investimento privato) per un investimento di 4 miliardi di euro: ebbene, per 17 casi su 24, pari al 71%, per un valore di 3,5 miliardi su 4 (87%), i privati non rischiavano nulla (o quasi), e dunque non si trattava di un vero project financing ma di un "appalto mascherato". Questo significa che nella maggior parte di questi casi il Ppp non è stata la scelta migliore p e r Comuni e Asl, che alla lunga devono dunque sopportare costi maggiori. Significa inoltre che questi investimenti devono essere riclassificati, bisogna cioè inserire le spese negli anni in cui sono state effettuate nel conto economico delle pubbliche amministrazioni (l' impatto sui conti pubblici è però limitato, perché spalmato negli anni e riferito al passato). Significa infine lo dice chiaramente lo studio del Mef che va resa obbligatoria un' analisi costobenefici prima di lanciare queste operazioni, in modo che i Ppp siano utilizzati solo in caso di vantaggio "dimostrato" per la Pa. Facciamo un passo indietro. In base alle regole Eurostat 2004 (aggiornate nel Manuale Sec 2010) i partenariati pubblicoprivati sono davvero tali, e dunque il costo di investimento può essere classificato "fuori bilancio", senza impatto sui conti pubblici di Stati ed enti locali, solo se c' è un vero trasferimento ai concessionari privati di almeno due dei tre seguenti rischi: 1) costruzione; 2) mercato (introiti da tariffe o pedaggi); 3) disponibilità (canoni variabili pagati dalla Pa in base a parametri di qualità). Ebbene, dal 2010 al 2014 l' Istat ha condotto un complesso e paziente lavoro di verifica (su gare, contratti, canoni) su 24 progetti di Ppp italiani di dimensione media, per un valore totale di 4 miliardi di euro di investimento, scelti tra le categorie più a rischio, e cioè i Pf freddi. Nel campione (di cui non è stato possibile avere il dettaglio) ci sono 16 interventi sulla sanità, e 8 interventi in Lombardia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 28 13 maggio 2015 Pagina 16 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Dall' analisi Istat emerge che nel 71% dei casi (e per l' 87% dell' importo) i progetti sono stati riclassificati "on balance", cioè nel bilancio pubblico. Non c' è stato vero trasferimento dei rischi, vale a dire che canoni fissi, garanzie, clausole contrattuali e "paracadute" vari proteggono di fatto i privati da ogni vero rischio. Questo significa che probabilmente affidare queste operazioni ai privati, con alti costi finanziari e con servizi pluriennali a un soggetto unico non è stato affatto un buon affare per Comuni, Regioni, Asl. Anche la nuova direttiva europea sulle concessioni 23/2014, da recepire entro il il 18 aprile 2016, costringe l' Italia a una gestione meno "leggera" dei project financing: se non ci sarà trasferimento effettivo del rischio operativo ai privati, infatti, le opere non si potranno fare in concessione. Ieri intanto è stata aggiudicata all' Ati SatapItinera (Gruppo Gavio) la gara per riaffidare la concessione dell' autostrada A21 PiacenzaBrescia. Il ministero delle Infrastrutture annuncia l' aggiudicazione a breve anche della gara per la A3 NapoliSalerno «nonché delle ulteriori concessioni che via via perveranno a scadenza nei prossimi anni». Già scaduta, e da mettere a gara, ci sarebbe Autobrennero, e il 30 giugno scadrà la BresciaPadova, se non sarà approvato il progetto della Valdastico Nord. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Alessandro Arona Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 13 maggio 2015 Pagina 20 Il Sole 24 Ore Enti locali DA DOMANI LA COLLANA DEL SOLE 24 ORE. La parola per sconfiggere le mafie Venti volumi sulla lotta alla criminalità. Si parte con Giovanni Falcone. Le mafie non si sconfiggono con l' Esercito ma con un esercito di insegnanti. L' insegnamento è di un grande scrittore siciliano, Gesualdo Bufalino, che si riferiva in particolare al ruolo delle maestre elementari. Forse per il senso materno che rende ogni insegnamento più lieve ma al tempo stesso convincente e senza dubbio perché valori e principi di legalità si insegnano quando il cuore e il cervello dei ragazzi non sono ancora stati contaminati dai disvalori di cui la vita è disseminata. Quell' insegnamento è stato la luce ispiratrice prima della rubrica «Ora legale» (ogni giovedì su www.ilsole24ore.com) e poi della collana editoriale. Ora legale, dunque, proprio come quei 60 minuti di educazione civica che, una volta, a scuola tenevano banco. Le storie e le lezioni che si raccontano nella collana appartengono a chi aveva capito che le mafie non sono, da tempo, solo riti e santini, sangue e affiliazioni, violenze e intimidazioni ma sempre di più reti borghesi criminali in cui l' anima nera e tradizionale dei mafiosi convive con quelle dei servitori infedeli dello Stato e delle sue istituzioni e di soggetti che tradiscono le professioni, la politica e la pubblica amministrazione. Non a caso il primo libro, in uscita domani a 8,90 euro oltre al prezzo del quotidiano, è Cose di Cosa nostra, scritto da Giovanni Falcone con Marcelle Padovani, proposto quando l' Italia si avvicina indolentemente all' anniversario della strage di Capaci in cui, con il giudice e la moglie, 23 anni fa perirono tre agenti di scorta. I 20 volumi della collana (ogni giovedì in edicola per una settimana, oppure acquistabili, anche con gli arretrati, sul sito www.ilsole24ore.com/oralegale) sono percorsi di formazione e al tempo stesso di informazione: la conoscenza, infatti, è il primo antidoto contro le mafie. È proprio la parola ciò che più temono i sistemi criminali: che sia sussurrata, urlata o scritta, la parola che contiene in sé legalità e diritti fa paura perché crepa o rompe quel muro di omertà e di appartenenza criminale sul quale si ergono e si impongono le mafie. Conosceremo queste donne e questi uomini, più o meno noti al grande pubblico, con il tratto semplice e istruttivo di giornalisti, scrittori, professori, Servitori dello Stato che non solo hanno fatto del rigore, della denuncia, della prevenzione e del contrasto ai sistemi criminali una ragione di vita ma hanno anche tradotto in "parola scritta" il senso alto della formazione e dell' informazione. A volte, ed è il caso dei libri del presidente del Senato Pietro Grasso (Liberi tutti) e del procuratore aggiunto di Reggio Calabria Antonio Gratteri (La mafia fa schifo), gli autori si rivolgono direttamente ai Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 30 13 maggio 2015 Pagina 20 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali più giovani, con loro interloquiscono o da loro apprendono lezioni di vita quotidiana. Storie di eroi, mafia ed antimafia è il sottotitolo della collana editoriale che vengono proposte per far conoscere, attraverso la voce autorevole di chi le scrive, persone che hanno dedicato la propria vita a insegnare valori e principi di legalità: l' avvocato Giorgio Ambrosoli, l' imprenditore Libero Grassi, il giudice Rosario Livatino, don Pino Puglisi, il giornalista Giancarlo Siani, il politico Giuseppe Valarioti, il ribelle Peppino Impastato, la testimone di giustizia Rita Atria, il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa ed altri ancora, i cui sacrifici hanno profondamente segnato la nostra vita. Qualcuno li chiama eroi, qualcun altro vuol fuggire dalla retorica mitologica e preferisce non fare ricorso a questa definizione. Sono eroi perché, come si legge sull' Enciclopedia Treccani, «eroe è chi dà prova di grande abnegazione e di spirito di sacrificio per un nobile ideale». E quale ideale più nobile esiste della libertà di crescere nei valori e nei principi di legalità che queste persone hanno insegnato? La collana fa però spazio anche all' attualità di mafie che evolvono in raffinati sistemi criminali e che attaccano dunque, secondo prospettive nuove e diverse, società, economia e finanza. In questo filone si collocano il libro "Finanza criminale Soldi, investimenti e mercati delle mafie e della criminalità in Italia e all' estero" e, ancora, i volumi sugli imprenditori che hanno capitanato la rivoluzione antiracket a partire dalla Sicilia, sulle mani delle mafie a Milano e sulla peste dei rifiuti in Campania. .http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA. Roberto Galullo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 13 maggio 2015 Pagina 33 Il Sole 24 Ore Enti locali Rientro dei capitali. Le omissioni rischiano di portare a una sanzione sul totale degli attivi non monitorati per ogni soggetto collegato. Voluntary con obbligo allargato Necessaria un' istanza autonoma in presenza di una delega operativa sul conto estero. A ognuno la sua domanda di voluntary disclosure. Tutti i soggetti collegati, e in particolare cointestatari, eredi e delegati a operare su conti e depositi, devono presentare una propria richiesta di disclosure. Eventuali dimenticanze sono a rischio, in quanto mentre in caso di disclosure la sanzione da definire è unica e può essere ripartita tra tali soggetti, in caso di contestazione successiva a carico di uno di essi particolarmente "distratto", si tornerebbero ad applicare le ordinarie regole in materia di monitoraggio fiscale, per le quali ognuno è destinatario di una sanzione sulla totalità degli attivi non monitorati. Si rischia un proliferare di istanze a fronte, in definitiva, di un' unica violazione da regolarizzare. Questo almeno stando all' interpretazione erariale. Tuttavia la stessa legge 186/2014 prevede che, ai fini della disclosure, le attività intestate a più persone si presumono, salvo prova contraria, ripartite in parti uguali tra tutti coloro che ne avevano la disponibilità per ciascun periodo di imposta. Questa disposizione va letta alla luce delle regole di compilazione del quadro RW, che richiedono l' indicazione integrale dell' importo da parte di tutti i soggetti cointestatari (oltre che far riferimento, a partire da Unico 2014, anche alla nozione di titolarità effettiva). Se dunque marito e moglie hanno un conto cointestato dovranno presentare la disclosure ognuno autonomamente, anche se le sanzioni ai soli fini della disclosure si applicheranno solo sulla quota parte di spettanza di ciascuno. Stesse considerazioni, sulla base di quanto chiarito dalla circolare 10/E/2015, valgono per i soggetti delegati, ma qui le problematiche aumentano. È ipotizzabile che si debba trattare di deleghe operative, ovvero che quanto meno il delegato abbia la possibilità di disporre delle somme (effettuando, per esempio, prelevamenti, bonifici o giroconti). La circolare fa espresso riferimento alle deleghe di firma (paragrafo 1.1). In alcuni casi invece presso le banche estere vi sono semplici deleghe alla visura dei conti, per le quali sembrerebbe corretto concludere che il delegato non debba aderire alla disclosure (in quanto per queste situazioni non sembra sussistere obbligo di compilazione del quadro RW). Un' ulteriore riflessione merita la «prova contraria» a cui fa riferimento la norma, ossia la possibilità di dimostrare che alla cointestazione formale delle attività (o alla presenza di deleghe sulle stesse) non corrispondano poteri reali di disporne (qui il pensiero corre anche al caso dei beneficiari inconsapevoli, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 32 13 maggio 2015 Pagina 33 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali ovvero quei soggetti titolari di attività, anche magari con pienezza di poteri, a loro insaputa). La sostanza giuridica dei rapporti deve prevalere sulla forma. Se le somme appartengono al fratello maggiore ma il conto corrente è intestato anche al fratello minore, dovrebbe essere possibile che la disclosure avvenga integralmente a opera del maggiore, senza che il minore abbia alcun obbligo. Documentare una situazione di questo tipo potrebbe non essere agevole, sarebbe tuttavia possibile ricostruirsi l' origine (ad esempio che si tratta di evasione fiscale riferibile al solo fratello maggiore) o produrre il numero di transazioni effettuate dall' uno piuttosto che dall' altro (se il fratello minore non ha mai operato, tale ricostruzione deve essere considerata credibile). Resta da chiarire in questi casi se il soggetto collegato sia esonerato dalla presentazione della disclosure o debba presentarla a «zero» (o a «1») per evitare che essendo indicato nell' istanza del fratello maggiore come soggetto collegato possa incappare in problematiche future. La soluzione più ragionevole pare quella di fare un' unica disclosure non indicando l' altro soggetto tra i «collegati». Nel regolarizzare, in questi come in altri casi, occorre tuttavia prestare molta attenzione anche al verificarsi di situazioni di liberalità dirette o indirette che potrebbero far scattare (a meno che non siano spirati i termini di accertamento riferiti alle due imposte) la tassazione ai fini delle imposte di successione e donazione, imposte escluse dall' ambito di operatività della disclosure. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Carlotta BenigniAntonio Tomassini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 13 maggio 2015 Pagina 35 Il Sole 24 Ore Enti locali Ricorsi contro più atti. Contributo unificato rinviato alla Consulta ROMA Il calcolo del contributo unificato nel ricorso tributario contro più atti finisce alla Consulta. L' ordinanza 271/01/2015 della Ctp Campobasso (presidente e relatore Di Nardo) ha rimesso alla Corte costituzionale la valutazione di legittimità sulla norma (Dpr 115/2002, articolo 14, comma 3bis) modificata dalla legge di stabilità 2014 (legge 147/2013) che impone di determinare il valore della lite «per ciascun atto impugnato anche in appello». Per il collegio molisano, infatti, «costringere il contribuente che proponga un ricorso cumulativo a pagare per il contributo unificato tributario una somma maggiore di quella corrispondente al valore del processo determinato sulla somma dei soli tributi (oggetto degli atti impugnati) e pari a quella che avrebbe dovuto corrispondere se avesse attivato un numero di processi corrispondente a quello degli atti impugnati, costituisce palese violazione della capacità contributiva». Ma non solo. Perché «l' imposizione, per il ricorso cumulativo, di un contributo unificato non rapportato al costo del processo, ma ai singoli atti impugnati, si rivela come un eccessivo peso tributario e, in quanto tale, appare confliggere anche con l' articolo 113 della Costituzione che assicura come contro gli atti della Pa sia sempre ammessa la tutela giurisdizionale: tutela che comunque viene limitata notevolmente». © RIPRODUZIONE RISERVATA. G. Par. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 13 maggio 2015 Pagina 35 Il Sole 24 Ore Enti locali Tributi locali. L' Ifel rimarca l' inapplicabilità della promessa Confedilizia: «Situazione indegna di un Paese civile» Tasi ancora senza «precompilata» La promessa del «bollettino precompilato» per la Tasi è destinata a rimanere tale anche per quest' anno, e i contribuenti dovranno tornare a destreggiarsi fra le 200mila aliquote prodotte dall' incrocio fra il tributo sui servizi indivisibili e l' Imu: il problema non si porrà tanto per l' acconto, che bisognerà pagare in base alle aliquote 2014 (o a quelle più favorevoli eventualmente già approvate dai Comuni per quest' anno), ma soprattutto per il saldo in calendario a dicembre. Una condizione che Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, bolla come «indegna di un Paese civile. Non solo l' obbligo iniziale è stato trasformato in merà facoltà per i Comuni, ma p o c h i enti si stanno organizzando: per i contribuenti, come accade ormai dal 2012, si prepara insomma un altro anno in cui saranno calpestati i più elementari principii di civiltà giuridica». A far alzare i toni al presidente di Confedilizia è anche una nota diffusa ieri dall' Ifel, la Fondazione dell' Anci per la finanza locale, in cui si sostiene che la promessa del bollettino precompilato è semplicemente impossibile da attuare. Si tratta di una questione molto dibattuta sin dall' anno scorso poiché il comma 689 prevedeva (e tuttora prevede) «l' invio di modelli di pagamento preventivamente compilati da parte degli enti impositori», pur demandando le modalità di versamento a un decreto ministeriale. Quest' ultimo, adottato il 23 maggio 2014, chiariva però che la precompilazione sarebbe stata un' opzione per i Comuni e non un obbligo. Ma la questione non si è chiusa definitivamente perché la legge 89/2014, nel modificare per l' ennesima volta la norma sul versamento del tributo (comma 688), stabilisce che dal 2015 «i Comuni assicurano la massima semplificazione degli adempimenti dei contribuenti rendendo disponibili i modelli di pagamento preventivamente compilati su loro richiesta, ovvero procedendo autonomamente all' invio degli stessi modelli». In sostanza la preventiva compilazione si ha solo dietro richiesta del contribuente e non è obbligatoria per i Comuni. Ma più di quelli normativi, rilevano i problemi sostanziali: secondo l' Ifel, l' obbligo di inviare i modelli precompilati è nella pratica inattuabile, perché presuppone l' esatta conoscenza dei soggetti passivi (tra cui gli occupanti degli immobili): una conoscenza impossibile per mancanza di allineamento degli archivi catastali e per incompatibilità con la scadenza della dichiarazione Tasi, fissata dalla legge al 30 giugno «dell' anno successivo». Lo stesso debutto del 730 precompilato, del resto, ha mostrato che anche per l' amministrazione finanziaria la gestione dei dati catastali non è semplice, come confermato dalla frequenza dei problemi e degli errori incontrati dai contribuenti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 35 13 maggio 2015 Pagina 35 < Segue Il Sole 24 Ore Enti locali Insomma, ancora una volta i contribuenti si trovano schiacciati fra regole scritte male, con un' attenzione più intensa all' effettoannuncio che alle ricadute pratiche, e difficoltà di attuazione a livello amministrativo. I Comuni, in ogni caso, devono assicurare servizi di assistenza comprensivi della compilazione dei bollettini di pagamento, ma solo su richiesta del contribuente. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Giuseppe DebenedettoGianni Trovati Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 13 maggio 2015 Pagina 38 Il Sole 24 Ore Enti locali IN BREVE Giudici di pace Ripristino entro il 30 luglio Il ministero della Giustizia, con circolare del 12 maggio del Dipartimento dell' organizzazione giudiziaria, ricorda i principali passaggi applicativi che andranno rispettati da parte d e g l i enti locali c h e h a n n o e s p r e s s o l ' intenzione di conservare l' ufficio del giudice di pace che altrimenti sarebbe stato soppresso per effetto della nuova geografia giudiziaria. L' istanza di ripristino andrà presentata entro il prossimo 30 luglio e dovrà contenere, tra l' altro, l' assunzione piena dell' impegno economico al funzionamento e l' indicazione del personale amministrativo che all' ufficio sarà dedicato. Ecoreati Stretta finale sulla riforma Sono 10 gli emendamenti presentati al provvedimento sugli ecoreati nelle commissioni Giustizia e Ambiente al Senato: otto di questi chiedono la reintroduzione del divieto di air gun (la tecnica con esplosioni ad aria compressa per la ricerca di idrocarburi in mare) cancellata alla Camera. Le proposte di modifica depositate puntano a punire con il carcere da 1 a 3 anni chi fa uso dell' air gun. Gli emendamenti dovrebbero essere esaminati oggi pomeriggio dalle commissioni competenti. Il testo, ritornato in quarta lettura a Palazzo Madama, aggiorna il codice penale introducendo i delitti contro l' ambiente. Nel passaggio alla Camera il governo ha preso l' impegno ad una approvazione definitiva entro maggio e il presidente del consiglio Matteo Renzi si è anche detto disponibile a mettere la fiducia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 13 maggio 2015 Pagina 38 Il Sole 24 Ore Enti locali Appalti. Enti con responsabilità precontrattuale piena. Pa, l' impresa va informata degli ostacoli al contratto La Pubblica amministrazione deve tenere un comportamento corretto in tutte le fasi della procedura pubblica che portano al consenso contrattuale e informare il contraente privato delle circostanze che potrebbero determinare l' invalidità o l' inefficacia del contratto. Se non avviene la responsabilità precontrattuale è dell' ente pubblico. Lo ha affermato la Cassazione nella sentenza 9636. La vicenda che ha dato modo di precisare la portata applicativa degli articoli 1337 e 1338 del Codice civile quando uno dei contraenti è una Pa ha visto contrapporsi una società di costruzioni e il vecchio ministero dei Lavori pubblici (oggi accorpato a quello dei Trasporti) che, in seguito a licitazione privata, avevano stipulato un contratto di appalto per la costruzione per opere nella laguna di Venezia e sul naviglio Brenta. Il ministero aveva proceduto alla consegna immediata dei lavori per ragioni di urgenza, salvo sospenderli dopo 17 mesi per il no della Corte dei conti alla registrazione, rendendo il contratto inefficace. I giudici accogliendo il ricorso dell' impresa hanno affermato la responsabilità precontrattuale dell' ente pubblico sottolineando che a questi fini è rilevante la «correttezza del comportamento complessivamente tenuto» in tutte le fasi della procedura ad evidenza pubblica che «si pongono quale strumento di formazione progressiva del consenso contrattuale». E in questo contesto, la consegna dei lavori d' urgenza per un' opera poi divenuta ineseguibile avrebbe ingenerato nell' impresa «un ragionevole affidamento in ordine alla regolare esecuzione», mentre il ministero avrebbe dovuto informare il contraente privato della possibilità che i giudici contabili negassero la registrazione, e su eventuali altre incognite per quali il contratto poteva non andare a buon fine. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Andrea Alberto Moramarco Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 13 maggio 2015 Pagina 4 Italia Oggi Enti locali torre di controllo. Piaccia o no, le sei raccomandazioni fatte dalla Ue dimostrano che l' Italia è già stata commissariata Piaccia o meno al premier Matteo Renzi, l' Italia è, di fatto, un Paese commissariato dall' Unione europea. A volte è un bene, come nel caso della bocciatura delle concessioni eterne alle società autostradali. Altrettanto si può dire per la questione dei migranti. Ieri, su ItaliaOggi, Domenico Cacopardo, forte della sua esperienza di consigliere di Stato, ha spiegato da par suo come l' Europa si sia stancata dei metodi lassisti e tartufeschi con cui il nostro ministero dell' Interno affronta la questione degli sbarchi dal Nord Africa, e per questo abbia deciso di commissariarci, affiancando i funzionari europei a quelli di Angelino Alfano per schedare e rispedire a casa in pochi giorni ( e non mesi, come è avvenuto finora) gli immigrati che non siano perseguitati politici. Una decisione che, finalmente, potrebbe porre fine al business peloso e fintocaritatevole sui migranti messo in piedi dalle organizzazioni religiose e dalle cooperative, a spese dei contribuenti. Assai meno entusiasmante è invece la lettera che l' Unione europea ha inviato all' Italia sui conti pubblici, con ben sei raccomandazioni che elencano gli interventi e le riforme da fare, e fare in fretta. Lasciamo pure, sullo sfondo, le prime raccomandazioni, che riguardano l' obbligo di fare sui conti pubblici 2015 degli aggiustamenti strutturali dello zero virgola qualcosa: sappiamo già che, tra sei mesi, a fronte di un cambio repentino della congiuntura, del prezzo del petrolio o di un' altra sentenza bomba della Corte costituzionale come quella sulle pensioni, tali raccomandazioni potrebbero cambiare in meglio o in peggio. Funziona così da anni, le previsioni economiche sono quasi sempre sbagliate, e l' opinione pubblica, che non è stupida, se ne frega altamente. Un governo degno di questo nome dovrebbe invece respingere al mittente, senza la minima esitazione, la raccomandazione numero tre, con la quale sottolinea la Repubblica, che ha rivelato in anteprima i contenuti della lettera «Bruxelles ci impone di portare rapidamente a termine la riforma costituzionale (che prevede la fine del bicameralismo) e di accelerare la modernizzazione della pubblica amministrazione». Nulla da dire sulla pubblica amministrazione da ammodernare. Ma quale trattato ha mai autorizzato gli euroburocrati a imporre a un Paese sovrano come l' Italia un riforma costituzionale che ne modifica l' impianto democratico? Non è forse la conferma più eloquente del commissariamento dell' Italia da parte dell' Europa? Vi è Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 39 13 maggio 2015 Pagina 4 < Segue Italia Oggi Enti locali forse una cessione di sovranità più profonda e incisiva di questa? In fondo, quasi tutti gli altri Paesi europei, quali Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna, hanno una Camera e un Senato, oppure un Parlamento con due Camere, una alta e una bassa. Ma a nessuno di essi l' Ue ha mai ordinato di cancellarne una. Non è un primato umiliante? Bontà sua, la Repubblica sostiene che «le raccomandazioni che arrivano da Bruxelles mirano solo ad accelerare il processo delle riforme annunciate dal governo. Una forma di 'vincolo esterno' che potrebbe risultare utile all' esecutivo per superare le numerose resistenze, fuori e dentro la maggioranza». C' è del vero in questo: il premier Renzi ha fatto, del superamento del bicameralismo paritario, il primo punto del suo programma, mediante l' abolizione del Senato elettivo. Ma questa riforma, pensata per rendere più rapido il processo decisionale del governo, rischia ora di trovare ostacoli imprevisti al Senato, dove, in teoria, non sono più disponibili i voti di Forza Italia e quelli della minoranza dem. Ecco allora che il «vincolo esterno», costituito dalla raccomandazione Ue, potrebbe sì aiutare Renzi a superare l' ostacolo, ma fa nascere anche l' ipotesi che questa forma di commissariamento europeo sia stata suggerita da Roma, per una propria debolezza politica. Autocommissariamento? Se così fosse, sarebbe un pessimo precedente. In fondo, basta scorrere le altre raccomandazioni, per constatare che l' Unione europea ci ha talmente in pugno e talmente commissariati, da impartire al governo Renzi degli ordini tassativi, con tanto di data di scadenza. Giustizia: revisione delle prescrizioni entro luglio. Legge delega sul fisco, catasto incluso: entro settembre. Riforma del sistema bancario: entro l' anno. Privatizzazioni: attuarle rapidamente. Idem per la riforma della scuola, le misure sulla competitività e la semplificazione. Dulcis in fundo: entro il 2015 vanno rivisti tutti i contratti d' appalto degli enti locali e dei servizi pubblici che non rispettano le norme Ue, cioè quasi tutti. Quanto alle pensioni da restituire per effetto della sentenza della Consulta, Bruxelles aspetta di conoscere le decisioni del governo italiano, prima di valutarne l' effetto sui conti pubblici. Solo a queste condizioni, veri e propri diktat che fanno del governo Renzi un mero esecutore di ordini, Bruxelles darà disco verde ai conti pubblici 2015 dell' Italia. Con tanti saluti alle favolette sulla «flessibilità» conquistata con il semestre europeo. © Riproduzione riservata. TINO OLDANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 13 maggio 2015 Pagina 8 Italia Oggi Enti locali Renzi non la può fare fino a che avrà un parlamento formato dal vecchio establishment. Spending review? Come non detto Le società partecipate pubbliche sono illegali. Embè? DOMENICO CACOPARDO Con la storia della (molto) discutibile sentenza della Corte costituzionale in materia di tagli al meccanismo di rivalutazione delle pensioni (tagli decisi dal discutibilissimo governo commissariale di Monti), emerge in tutta la sua scandalosa evidenza l' infrangibile rigidità del bilancio dello Stato. Ma non s' era parlato di spending review? Non c' era stato un commissario (il cremonese Cottarelli, più longobardo che latino) che aveva scritto un ponderoso libro per indicare i tagli e i risparmi che si sarebbero potuti ottenere? Per esempio, l' unificazione delle forze di polizia che, tante quante sono, prima che uno spreco, sono una ridicolaggine tutta nostrana. Sul punto, rimane incomprensibile, o troppo comprensibile, perché in Italia non sia stato costituito, sull' esempio estero, un forte e ben organizzato «bureau» incaricato di indagare sui reati di magistrati e poliziotti. Ma così va il Belpaese e non possiamo che auspicare che il solito vento cambi le sue inveterate, borboniche abitudini. Ora, Cottarelli è stato sostituito da due consulenti di Renzi, i professori Perotti e Gutgeld e il loro dossier, se c' è, sembra sommerso da altre più urgenti carte, piombate sulle loro scrivanie. Di questi due baldi giovanotti va detto che, come altri consulenti del premier, lavorano a titolo gratuito: il che rappresenta il massimo dell' opacità. Infatti, si contraddicono: il principio morale e costituzionale che il lavoro deve essere retribuito (e se non c' è una retribuzione ufficiale, contrattuale, la retribuzione sarà cercata altrove); il principio logico che il lavoro deve essere riconosciuto (cioè deve essere disciplinato all' interno di una convenzione pubblicistica) e il principio funzionale (che il lavoro dev' essere produttivo di effetti identificabili). Queste parole saranno giudicate fisime vintage di chi ha una formazione giuridica, ma sono elementi sostanziali che, da soli, delegittimano la presenza di 10consulenti10 negli uffici di Palazzo Chigi, incaricati di suggerire al premier soluzioni sull' intero scibile amministrativo. Rimane, comunque, all' ordine del giorno il macigno chiamato spending review, il taglio cioè delle spese dello Stato, delle regioni e dei comuni. In una spesa complessiva di circa 830 miliardi di euro l' anno, ci dovrebbe essere ampio spazio per risparmi non lineari, ma indirizzati alle innumerevoli fonti di spreco e di dissipazione. Per esempio le migliaia (9000?) società pubbliche partecipate dai tre soggetti istituzionali di cui sopra, in gran parte deficitarie, quasi tutti create in frode alla legge. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 41 13 maggio 2015 Pagina 8 < Segue Italia Oggi Enti locali Perché in frode alla legge? Perché, con l' ultima riforma della legge comunale e provinciale, è stato consentita la costituzione di società cui affidare l' attuazione di particolari compiti della pubblica amministrazione. Le cosiddette inhouse. Si tratta di delegare a un soggetto esterno di proprietà dell' amministrazione incaricata, l' esecuzione di funzioni proprie della stessa. C' è da chiedersi come mai questa «gabola» abbia avuto tanto successo. Lo spieghiamo: 1)consente al sindaco, al presidente della regione, al ministro di associare nell' impresa un privato, possibilmente amico, attraverso una procedura aggiustabile; 2)autorizza il sindaco, il presidente etc. ad affidare alla società così formata, per esempio, la realizzazione di un certo tipo di opere pubbliche. E qui il ragionamento si fa chiaro: poiché questo soggetto ha natura privatistica, può non applicare la normativa europea e nazionale sugli appalti e affidare all' amico di turno progettazione, esecuzione, direzione lavori e tutto quanto riguarda l' esecuzione dell' opera. Alcuni, più raffinati, incaricano la società in questione di trovare un general contractor e quindi, frappongono tra se stessi e la prova del malaffare due sbarramenti. Certo, si sa che la Corte di cassazione e il Consiglio di Stato hanno escluso la natura privata di questo genere di attività e disposto l' applicazione della normativa europea e nazionale. Ma nel comune di «Oltredisotto» non lo sanno, lo dimenticano, lo aggirano, continuando a fare ciò che da oltre un decennio fanno. E poi, se nessuno ricorre (o denuncia), tutto fila liscio e tanta acqua arriva all' orto dell' amministratore. Insomma: «Se la va, la va. » Accanto a questo capitolo, c' è un' altra dissipazione da portare come esempio: riguarda le regioni e il finanziamento di migliaia di manifestazioni diffuse nel territorio, tutte con una buona (per chi richiede e divide) ragione di essere, nessuna che giustifichi il porle a carico dei contribuenti. In Sicilia, è stato così finanziato il concerto dei «Ricchi&Poveri» a «Oltredisopra», 650 abitanti nei Peloritani, e decine di carnevali senza storia, tradizioni, spettatori (in quest' ultimo caso per consentire ai comuni di distribuire soldi ai ragazzotti volenterosi che i carri carnascialeschi hanno costruito o comprato di seconda mano, riciclandoli). Insomma, il «magnamagna» allegramente continua nonostante un'«austerity» dichiarata e conclamata. Se torniamo al governo Renzi e alla «spending review» viene spontanea una domanda: perché questa inerzia rispetto al fenomeno? Non si sa ch' esso andrebbe rimosso per migliorare i dati della contabilità nazionale e per introdurre un po' di moralità nel sistema degli appalti? C' è una sola ragionevole spiegazione del mistero: finché sarà in carica questo parlamento, espressione della vecchia seconda Repubblica, se il governo attaccasse i centri di spesa parassitari, ben più forti (politicamente) delle categorie organizzate, in poche ore perderebbe l' appoggio della sua maggioranza, composta da gente che è legata indissolubilmente al sistema. Ancorché l' opportunismo parlamentare l' abbia spinta a schierarsi con Renzi (che la conosce bene). Solo col nuovo parlamento, tagliato il cordone ombelicale con i gruppi sociali che controllano il vecchio, Renzi e il suo governo, se vorranno restituire al Paese la voglia di correre (rendendolo simile al Regno Unito, alla Spagna e a chi nel mondo ha ingranato la quarta), potrà incamminarsi sulla pericolosa, ma vitale strada dell' effettiva «spending review». © Riproduzione riservata Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 13 maggio 2015 Pagina 11 Italia Oggi Enti locali Ma per un giorno solo. Roncofreddo, isola dc nella Romagna rossa, gli dà la cittadinanza onoraria. Enrico Letta, prima di emigrare, si rituffa nella Dc Festeggiato nel paese al quale si è ispirato il comico Paolo Cevoli, assessore alle eventuali. Da Palazzo Chigi alla Scuola di affari internazionali dell' Istituto di studi politici di Parigi, passando per il piccolo borgo di Roncofreddo. Impegnato nel tour di presentazione della sua ultima fatica letteraria (Andare insieme andare lontano, ed. Mondadori) Enrico Letta nel weekend scorso ha fatto tappa in Romagna. E oltre alle conferenze per promuovere il libro, tra un no all' Italicum renziano e qualche ragionamento sul suo futuro da professore lontano dalla politica parlamentare, l' ex premier ha trovato il tempo di ricevere una cittadinanza onoraria. Dove? Proprio a Roncofreddo, piccolo Comune di tremila anime inerpicato sulle colline di Cesena il cui sindaco è un amico di vecchia data nonché lettiano fin nel midollo, Massimo Bulbi. Cresciuti nella palestra della Democrazia cristiana sotto la benevola ala protettrice di Ciriaco De Mita e legati da una profonda amicizia, entrambi si sono fatti le ossa nei Giovani Dc prima di intraprendere la carriera politica vera e propria: l' uno, il pisano, nell' élite dei palazzi romani, l' altro, il romagnolo, nello spigoloso mondo degli enti locali, d a t o c h e p e r d i e c i a n n i è s t a t o presidente della Provincia di ForlìCesena. Sì sa, Letta ha deciso di voltare pagina, deluso com' è dal Pd di Matteo Renzi; da settembre andrà a fare il professore a Parigi ed entro l' estate si dimetterà da deputato lanciandosi in una nuova esperienza professionale dopo tanti anni di politica attiva. Così, prima del trasferimento in Francia, l' amico Bulbi lo ha voluto omaggiare con la cittadinanza onoraria di Roncofreddo, Comune storicamente in mano ai democristiani nel cuore della rossa Romagna. Lì il lettiano doc Bulbi è sindaco dall' anno scorso dopo aver vinto le elezioni con appena 921 voti, raccogliendo così l' eredità del padre Cleandro Bulbi, già sindacalista Cisl ed ex primo cittadino. La cerimonia si è tenuta sabato scorso, attirando tanti amici romagnoli dell' ex premier. Ora Roncofreddo balzato alla ribalta nazionale negli anni scorsi come fonte di ispirazione della parodia del comico romagnolo Paolo Cevoli e del suo Palmiro Cangini, assessore alle varie ed eventuali dell' immaginario Comune di Roncofritto ha un motivo di vanto in più, con un big come Letta cittadino onorario. Quando c' era da darsi una mano, quando le elezioni erano alle porte, i due amici ex Dc si sono sempre sostenuti reciprocamente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 43 13 maggio 2015 Pagina 11 < Segue Italia Oggi Enti locali Letta prova la scalata alla segreteria del Pd sfidando Walter Veltroni? Bulbi gli organizza la schiera di sostenitori in Romagna: serate, cene, incontri, presentazioni. E poi, quando il romagnolo si candida alla presidenza della Provincia, ecco che Letta si presta a fare campagna elettorale persino in discoteca e nel molo della notte di Cesenatico. Sempre a Cesenatico Letta torna anche da presidente del Consiglio, quando l' amico Massimo lo invita nel giugno del 2013 al concerto per i 50 anni di carriera dei Nomadi, una delle band preferite dell' allora primo ministro. Caratteri diversi (uno ha l' aria più pacata e ha scolpiti i geni del moderato nel dna, l' altro è invece abituato a sgomitare nella rossa Romagna e a tenere a bada i compagni), fisionomia agli antipodi (uno alto e magro, l' altro decisamente più in carne), ma un percorso politico comune (Dc, Popolari, Margherita, Pd) e un' attitudine alle questioni economiche: Bulbi è stato collaboratore della segreteria tecnica di Letta quando era ministro alle Attività produttive e ha ricoperto diversi ruoli in Confartigianato, diventando anche segretario regionale dell' associazione in Campania. Ora a sancire definitivamente la loro solida (e democristiana) amicizia è arrivata la cittadinanza onoraria a Roncofreddo, viatico per l' esperienza parigina di Letta. © Riproduzione riservata. GIOVANNI BUCCHI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 13 maggio 2015 Pagina 13 Italia Oggi Enti locali Periscopio Dopo essersi dedicato alla sinistra, Renzi ha distrutto anche la destra. Jena. La Stampa. Ogni tanto ci manca la Santanchè. Una a cui potevi dire quanto ti sta sulle palle senza che il mondo si mettesse a urlare al femminicidio. Daniela Rainieri. Il Fatto. Il presidente del Consiglio ha ricordato che, se servisse, l' Italia può ancora avvalersi della famosa Clausola Ue. Cioè, nel caso l' Europa ci dovesse chiedere dei soldi, noi possiamo rispondere: Uè, ma che vuò?!. Dario Vergassola, comico. il venerdì. Se Hillary fosse eletta presidente degli Usa sarebbe la prima donna a sedere alla Casa Bianca. Ai tempi di Bill stavano in ginocchio. Edelman. Il Fatto. Presentata la Carta di Milano sull' alimentazione. C' è scritto: «Venite già mangiati». Spinoza. il Fatto. Forza Italia, in generale, è in grande difficoltà, divisa, litigiosa perché si è sempre ed esclusivamente basata sul grande carisma di una leadership, un carisma che si è molto affievolito per motivi vari e non tutti dipendenti da Berlusconi. Antonio Martino, ex ministro degli esteri Fi (Mattia Feltri). la Stampa. Se la ride un prof. che a destra certo non sta, Massimo Cacciari: «Anche all' opposizione Berlusconi rimane il migliore alleato di Renzi. Per i suoi, invece, rappresenta un grosso macigno in mezzo ai binari. Non mangia l' insalata e non la fa mangiare agli altri, come il cane dell' ortolano». Ugo Magri. la Stampa. Ma tanto, si sa, con questa opposizione, Renzi potrà sbagliare quanto vuole ma gli altri in campo, nannimorettianamente, non vinceranno mai. Claudio Cerasa. Il Foglio. Forse dovrei mettermi su un barcone a largo di Lampedusa per avere una maggiore assistenza dallo Stato. È una cosa indegna quello che succede in Italia. E ormai io spero che mi prenda un colpo il prima possibile perché non so cosa posso fare in questa situazione. E devo pure sperare che qualcuno mi faccia un funerale: perché lo Stato paga la bara ai clandestini ma a noi no. Leopoldo Mastelloni, attore, Adnkronos. Tra pochi mesi ci saranno le elezioni politiche anticipate, è chiaro. Il Pd si spacca in due, nasce Democrazia proletaria. Civati, Cuperlo e soci portano via un 10% di voti. Altro 10% questo nuovo partito lo porta via a Grillo. Tanti di Forza Italia votano Renzi, per cui ecco i risultati: Pd Renzi presidente 51%; M5S 15% (anche meno); Fronte nazionale Salvini premier 25%. Dispiace dirlo, ma Forza Italia si spacca in due, un po' con Renzi, un po' con Salvini. Renzi sarà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 45 13 maggio 2015 Pagina 13 < Segue Italia Oggi Enti locali premier, Berlusconi nominato ambasciatore dell' Unione Europea all' Onu. Maurizio Milani, scrittore satirico, Lettere d' amore. Wingsbert House editore. Il caso Lubitz, il giovane pilota tedesco che si è suicidato in aereo uccidendo i suoi passeggeri è interessante per spiegare che cosa sta succedendo con l' abuso degli psicofarmaci. Il suo spettacolare suicidio mette insieme il senso di fallimento esistenziale e una sorta di delirio di onnipotenza: una condizione tipicamente iatrogena, ossia provocata dai farmaci. Qualcuno mi provoca: ma tu che fai, non dai pillole? Ma certo che le do, ma con parsimonia e solo nelle condizioni gravi. E bisogna sospenderle appena è possibile. L' assunzione prolungata modifica l' equilibrio chimico del cervello che sempre più dipenderà da quella sostanza. Piero Cipriano, psichiatra, autore de Il manicomio chimico Elèutera (Simonetta Fiori). la Repubblica. Mi diedero il numero di Sonego, lo sceneggiatore storico di Sordi. Telefonai. Passammo ore al telefono, al primo colpo. Poi ci vedemmo a Venezia, lui non frequentava il Festival del cinema da anni. Era un po' stordito dall' atmosfera, ma di straripante simpatia. Una sera, una sola sera, andammo a cena. E vidi, finalmente liberato dalle sue diete, dal controllo di sua moglie e dei suoi gendarmi travestiti da medici, il Sonego delle osterie del dopoguerra. Godeva e al tempo stesso, con la sola forza del rimpianto, faceva paura: «Cazzo, tutte le cose buone fanno male, che peccato non poter mangiare sempre i fagioli con le cotiche». Mangiava e raccontava, con la sua faccia da povero e intorno il mondo si fermava. Sembrava un fotogramma di C' eravamo tanto amati, quando a cena dal «re della mezza porzione», disgraziati e nobili decaduti in trattoria fanno a gara ad addentare la vita riempiendo l' aria di storie. Tatti Sanguineti (Nanni Delbecchi e Malcom Pagani), Il Fatto. Il grande corridore Gino Bartali aveva già 75 anni ma era ancora lucidissimo e dimostrava una fame da adolescente. Bruciò una portata dopo l' altra, come una stufa a pellet. Ordinò anche una bottiglia di Barbera, che si scolò da solo, con l' avvertenza finale di lasciarne due dita sul fondo per ragioni di urbanità. Conclusa la strippata, salutò, s' infilò di nuovo nella sua Golf e schizzò via. Seguiva le tappe del Giro così, da solo, guidando la propria macchinina fino al traguardo. Noi con l' ammiraglia del Corriere, una Fiat Croma, non riuscimmo a tenergli dietro. Sempre andato di fretta, il Ginettaccio. Vittorio Feltri e Stefano Lorenzetto, I buoni e i cattivi. Marsilio. Dice Procacci, sovrintendente alle Belle arti di Firenze: «No, no, al momento dell' alluvione lo Stato ci dette molti aiuti... Ma il più efficace fu l' esenzione (per un anno) dalle procedure richieste dalla legge. Per un anno, tutto andò liscio e alla svelta si poterono fare, in tre ore, delle case che, stando alle procedure normali, avrebbero richiesto tre anni...». È chiaro: l' Italia funziona solo quando non funzionano le leggi, e forse è per questo che se ne sfornano più di qualunque altro Paese al mondo. Indro Montanelli: I conti con me stesso». Rizzoli.2009. Dei romani Gogol, l' autore del Naso, assimilò tutte le golosità. Gli piacevano il parmigiano, i maccheroni, i ravioli, i broccoli romani, l' abbacchio, il marsala, il caffè con la panna, il latte di capra mescolato con il rum, bevanda che egli aveva scherzosamente ribattezzato «gogolmogol», lo zucchero e i dolci in tutte le forme. Se la spassava, insomma. Ma quietamente, romanamente, ben lontano dalla frenesia, più simile a un lavoro, che durante il periodo passato a Parigi (la tappa del suo viaggio europeo immediatamente precedente a Roma, che lui chiamava «la Babele francese»), lo aveva del tutto sfinito e irritato. Nicoletta Tiliacos. il Foglio. Non toccheremo la carta. E nemmeno la Plastica e il Metallo. Massimo Bucchi. il venerdì. È capace di tutto. Ma non gli riesce niente. Roberto Gervaso. il Messaggero. © Riproduzione riservata. PAOLO SIEPI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 13 maggio 2015 Pagina 18 Italia Oggi Enti locali Lotti apre il tavolo col settore e punta all' approvazione del ddl in Parlamento per quest' anno. Editoria, riforma prima dell' estate Criteri più stringenti per gli aiuti. Esclusi i giornali di partito. La riforma Lotti sull' editoria dovrà essere approvata dal parlamento entro fine anno e, quindi, il testo del disegno di legge (ddl) dovrà approdare in consiglio dei ministri tra un paio di mesi o comunque prima della pausa estiva ad agosto. Lo ha ribadito ieri lo stesso sottosegretario Luca Lotti, che da un anno ha la delega all' editoria e ieri ha aperto il tavolo per il settore alla presenza di una trentina di associazioni di rappresentanza, dagli editori ai giornalisti, dagli edicolanti alle società specializzate in rassegna stampa. L' incontro di ieri è stato il primo di una serie e Lotti ha iniziato ascoltando gli spunti dalle varie categorie dell' editoria tricolore. Anche se poi poi ci ha tenuto a fissare i paletti sulla tempistica della riforma, che ha già subito un primo ritardo visto il prolungarsi, per esempio, del dibattito politico sul sistema elettorale dell' Italicum. Il sottosegretario non ha voluto dettagliare subito i meccanismi alla base della sua riforma ma nel riordino generale la decisione è quella di tenere fuori dalla contribuzione statale le testate che siano espressione di partiti politici, secondo quanto risulta a ItaliaOggi. Obiettivo: concentrare i sempre più esigui soldi pubblici sulle altre categorie di pubblicazioni come quelle che fanno capo a cooperative, fondazioni o enti morali. Quale che sia poi la natura del giornale, a tutti verrà imposto un rapporto massimo tra aiuti ricevuti e fatturato complessivo, ossia le risorse pubbliche non potranno costituire più del 6070% dei ricavi di un giornale. Discorso che si è fatto analogamente anche per la riforma delle agenzie stampa, che stanno aspettano l' emanazione delle loro linee guida. La direttiva dovrebbe arrivare, in ritardo sulle previsioni, entro fine mese. In generale, comunque, il sottosegretario vicinissimo a Matteo Renzi ha promesso regole più severe per chi vuole aggiudicarsi gli aiuti. Di conseguenza, il parametro delle copie effettivamente vendute diventerà sempre più importante. Anche se oggi è già stato individuato come il criterio principale per l' erogazione di aiuti, adesso tenderà a soppiantare definitivamente quello della mera distribuzione (che incide per esempio sulla definizione di testata nazionale o locale, a seconda del numero di regioni in cui la stessa testata è presente). Delle intenzioni di Lotti si sa che punta ad arrivare a una riforma complessiva dell' editoria che metta insieme sia la contribuzione diretta sia gli sgravi e ogni altra agevolazione. Però, non si sa ancora di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 47 13 maggio 2015 Pagina 18 < Segue Italia Oggi Enti locali quale budget potrà disporre questa riforma. Per esempio, allo studio del governo ci sono interventi per facilitare gli investimenti pubblicitari sulla carta stampata o soprattutto per rafforzare la tutela del diritto d' autore sia nei confronti dei big di Internet (come i motori di ricerca e i social network) sia verso le società di rassegna stampa. Ma di tutti questi orientamenti non si conoscono gli impatti economici e, di conseguenza, nemmeno se o come peseranno sulla riforma complessiva. La riorganizzazione dell' editoria tricolore prevede anche quella del sistema di vendita delle edicole, che in Italia chiudono a più riprese. Motivo per cui le sigle del segmento Sinagi (SlcCgil)Snag (Confcommercio)Usiagi (Ugl) hanno proposto direttamente quattro linee d' intervento: una dislocazione ragionata e omogenea dei punti vendita su tutto il territorio nazionale, l' informatizzazione delle edicole, una nuova normativa che riequilibri i pesi tra edicolanti, distributori locali ed editori e infine l' introduzione di un «ticket cultura edicola» per incentivare l' acquisto di quotidiani e periodici cartacei. © Riproduzione riservata. MARCO A. CAPISANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 48 13 maggio 2015 Pagina 29 Italia Oggi Enti locali OPERAZIONI INESISTENTI/ La Ctr Toscana. Per uno dei soggetti serve l' estraneità Affinché si integri la fattispecie di operazioni inesistenti l' operazione commerciale non deve essere intercorsa tra i soggetti indicati nella fattura (o altro documento); quindi è necessario che uno dei soggetti sia rimasto del tutto estraneo alla transazione. Questa è la conclusione che emerge dalla sentenza 402/1/14 della prima sezione della Commissione tributaria regionale della Toscana. Fatto. L' Agenzia delle entrate notificava alla società X un avviso di accertamento recuperando Ires, Irap e Iva disconoscendo gli effetti delle fatture emesse a suo carico dalle società S e T, le quali, non avendo tenuto la contabilità né presentato alcuna dichiarazione fiscale, erano state considerate evasori totali e le operazioni qualificate inesistenti. Il contribuente proponeva rituale ricorso alla competente commissione tributaria provinciale che, accoglieva il ricorso ritenendo che le operazioni contestate alla società erano state regolarmente documentate. L' ufficio appellava la sentenza di prime cure chiedendone la riforma adducendo che la prova dell' inesistenza delle operazioni era costituita dalla mancanza di acquisti, da parte delle società accertate (S e T), dei prodotti che poi risultavano ceduti e fatturati alla società X. La società X si costituiva nel giudizio di secondo grado ribadendo che l' Agenzia delle entrate non aveva fornito alcuna prova diretta o indiretta dell' inesistenza delle operazioni e che l' accertamento compiuto a carico di terzi non poteva ripercuotersi così pesantemente a carico della ricorrente al punto di dare per scontato e, quindi, darsi per provata la fittizietà degli acquisti operati nei confronti dei soggetti interessati. Deciso. Per la commissione tributaria regionale della Toscana per affermare che un' operazione è inesistente non basta effettuare una verifica nei confronti di uno dei soggetti (anche se qualificato evasore totale) per ribaltare e dimostrare la corresponsabilità dell' altro. Per poter affermare la fittizietà delle operazioni commerciali tra le parti l' agenzia delle entrate deve produrre validi elementi indiziari, portando rigorose dimostrazioni e prove certe di quanto affermato. Inoltre la commissione, osserva che, come stabilito dalla Corte di giustizia europea, per poter affermare la frode fiscale l' ufficio deve provare che il contribuente era a conoscenza della frode in atto. I giudici toscani, osservano che è poco credibile che un soggetto partecipante a una presunta frode fiscale si limiti, come nel caso in esame, a fruire di tale situazione soltanto con due fatture per un importo esiguo. La commissione ha rigettato l' appello con condanna delle spese di lite a carico di parte soccombente. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 49 13 maggio 2015 Pagina 29 < Segue Italia Oggi Enti locali © Riproduzione riservata. ENZO SOLLINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 50 13 maggio 2015 Pagina 29 Italia Oggi Enti locali Ctr Milano: l' esercizio di fatto non è sufficiente. Sport dilettantistico, benefici fai da te ko L' esercizio, di fatto, di attività sportive non è di per sé sufficiente per qualificarsi come enti sportivi dilettantistici ed applicare le relative agevolazioni fiscali. Questo è quanto emerge dalla decisione della Ctr di Milano, sent. n. 873 del 09/03/2015, secondo la quale l' applicazione, ai sodalizi sportivi, delle specifiche agevolazioni fiscali è subordinata a una serie di presupposti formali in mancanza dei quali, neppure la prova «dell' effettivo svolgimento di un' attività sportiva dilettantistica prevalente rispetto ad ogni altra attività non sarebbe valsa a superare il difetto del requisito formale sopraindicato». Nel caso in esame un' associazione sportiva dilettantistica si era vista recapitare un avviso di accertamento per maggiori imposte Ires, Irap e Iva per l' anno 2007 a seguito di un controllo della Gdf, la quale, aveva accertato l' emissione di fatture per «attività oggettivamente commerciali» nonché, per quell' anno, la mancata affiliazione a una federazione o ente di promozione sportiva e iscrizione nel Registro Coni. Ai sensi dell' art. 7, del dl 136/04 (convertito in legge 186/04), il Coni rappresenta «l' unico organismo certificatore della effettiva attività sportiva svolta dalle società e dalle associazioni dilettantistiche», pertanto, gli enti non lucrativi che intendano fruire delle agevolazioni fiscali previste per il mondo dello sport devono necessariamente transitare per il c.d. «riconoscimento sportivo» mediante l' iscrizione nel registro di cui sopra. Tale mancata iscrizione, quindi, comportando l' assenza del requisito soggettivo (status di «ente sportivo dilettantistico»), ha spinto i giudici regionali, confermando la decisione di primo grado (Ctp Lecco n. 41/01/13), a escludere l' applicazione delle indicate agevolazioni fiscali e con esse la determinazione forfettaria del reddito secondo i dettami della legge 398/91. Tutto ciò premesso, pare utile fare una considerazione: essendo il regime di cui alla legge 398/91, esteso alla totalità delle «associazioni senza scopo di lucro [] in quanto compatibili», per effetto dell' art. 9bis, dl 417/91, ha ancora senso escludere da tale agevolazione un sodalizio che, pur perdendo la qualifica «sportiva», mantiene comunque la natura di «associazione senza scopo di lucro»? © Riproduzione riservata. ENRICO SAVIO* Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 51 13 maggio 2015 Pagina 31 Italia Oggi Enti locali La segnalazione di Unagraco sugli invii dell' Agenzia delle entrate per le dichiarazioni. Gli avvisi bonari con il turbo Le comunicazioni mettono k.o. il ravvedimento operoso. Gli avvisi bonari sprint bruciano il ravvedimento. L' Agenzia delle entrate sta recapitando in questi giorni ai contribuenti molti avvisi di irregolarità sulle dichiarazioni 2013, con una tempistica anticipata rispetto al passato. Ciò si traduce in sanzioni più salate per le persone fisiche e le imprese che, in crisi di liquidità, avevano deciso volontariamente di «autofinanziarsi» ritardando il pagamento delle tasse e contando sul successivo ravvedimento operoso. È quanto evidenzia Unagraco, l' Unione nazionale commercialisti ed esperti contabili, in una nota che critica l' operato dell' Agenzia. «Nei nostri studi in questo mese stanno arrivando gli avvisi bonari relativi ai redditi 2013», commenta il presidente nazionale, Giuseppe Diretto, «nel periodo di crisi che le aziende stanno vivendo è inconcepibile che non venga concessa loro la possibilità di ravvedersi nei termini previsti dalla normativa che, nel caso dei saldi per l' anno d' imposta 2013, scadrebbero il 30 settembre 2015. Ciò comporta un inevitabile aggravio di costi per le aziende». La sanzione ordinaria è pari al 30% del tributo versato in ritardo, che però si riduce sensibilmente laddove il contribuente ricorra al ravvedimento operoso. Se il pagamento è effettuato entro un anno si paga il 3,75% (pari a 1/8 del minimo). A seguito delle modifiche introdotte dalla legge di stabilità 2015, per i soli tributi amministrati dalle Entrate c' è anche la possibilità di regolarizzare entro il secondo anno dal compimento della violazione (pagando il 4,29%, ossia 1/7 del minimo) o ancora oltre i due anni, purché prima della constatazione della violazione (in questo caso si paga il 5%, cioè 1/6). La notifica di una comunicazione di irregolarità derivante da un controllo automatico delle dichiarazioni, ex articoli 36bis del dpr n. 600/1973 o 54bis del dpr n. 633/1972, costituisce però una causa ostativa al nuovo ravvedimento. Se il contribuente ritiene legittimo quanto preteso dal fisco nell' avviso, è possibile pagare entro 30 giorni e beneficiare della riduzione a un terzo (ossia al 10%). «Negli anni scorsi, i controlli automatizzati dell' Agenzia venivano effettuati circa un anno dopo la presentazione della dichiarazione», aggiunge Erica Di Santo, consigliere nazionale Unagraco, «ciò permetteva alle aziende che non erano riuscite a essere in regola con il pagamento delle imposte di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 52 13 maggio 2015 Pagina 31 < Segue Italia Oggi Enti locali estinguere il debito tributario in termini più prolungati e con minori aggravi di sanzioni». Si ricorda che in ogni caso il contribuente può dilazionare le somme richieste nell' avviso bonario: i debiti fino a 5 mila euro possono essere restituiti in un massimo di 6 rate trimestrali, mentre per gli importi oltre i 5 mila euro le rate trimestrali possono arrivare a 20. «In un paese sanzionato dall' Ue per il ritardo dei rimborsi Iva e nel quale la p.a. è in ritardo nei pagamenti alle aziende fornitrici dello stato», conclude Unagraco, «chiediamo di non ridurre i tempi per poter effettuare i pagamenti mediante ravvedimento operoso». L' accelerazione delle liquidazioni potrebbe essere legato anche alla necessità dell' amministrazione finanziaria di sveltire le attività ordinarie per potersi meglio concentrare nella gestione delle pratiche di voluntary disclosure nella seconda parte dell' anno (si veda ItaliaOggi dell' 8 maggio 2015). VALERIO STROPPA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 53 13 maggio 2015 Pagina 32 Italia Oggi Enti locali L' analisi del servizio studi di camera e senato sul decreto sulla certezza del diritto. Rischi fiscali stroncati subito Sprint ai modelli 231 grazie al dialogo con le Entrate. La cooperative compliance può ridare slancio ai modelli 231. I sistemi di controllo dei rischi aziendali previsti dal dlgs n. 231/2001 sono stati visti finora dalle imprese come costosi e poco utili. Ma i nuovi meccanismi di dialogo avanzato con l' Agenzia delle entrate, volti a monitorare e gestire sul nascere il rischio fiscale, possono rimettere i modelli di prevenzione al centro della vita delle grandi imprese. È quanto affermano i servizi studi della camera e del senato nel dossier relativo allo schema di dlgs sulla certezza del diritto, attuativo della legge n. 23/2014, approvato in prima lettura dal consiglio dei ministri del 21 aprile 2015. Il provvedimento, così come i decreti sull' internazionalizzazione e sulla trasmissione telematica dei corrispettivi Iva, dovrà ora incassare il parere delle commissioni e poi tornare a Palazzo Chigi per l' approvazione definitiva. La disciplina dell' adempimento collaborativo recepisce nell' ordinamento italiano la cooperazione rafforzata tra fisco e contribuente (enhanced relationship) auspicata dall' Ocse. A tale scopo i gruppi dovranno dotarsi di un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del tax risk, ossia del rischio di operare in violazione di norme tributarie. La cooperative compliance comporta anche l' assunzione di doveri da parte dell' amministrazione finanziaria. Tra questi, per esempio, l' obbligo per l' Agenzia delle entrate di pubblicare periodicamente sul proprio sito le operazioni di pianificazione fiscale ritenute «aggressive». Il nuovo regime si traduce nel preventivo esame dei casi dubbi e nella riduzione dei controlli ex post (e quindi dell' eventuale contenzioso). I contribuenti potranno pervenire con l' Agenzia delle entrate a una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali prima di effettuare determinate operazioni o comunque prima di presentare le dichiarazioni fiscali. A tale scopo, sarà introdotta una procedura abbreviata di interpello preventivo, con un termine per la risposta di 45 giorni. Secondo i tecnici parlamentari la cooperazione rafforzata dal punto di vista fiscale restituirà importanza anche alla specifica normativa in materia di limitazione ed esclusione della responsabilità delle persone giuridiche (prevista dal dlgs n. 231/2001). Fino a oggi, infatti, «la necessità di creare modelli organizzativi per evitare l' applicazione di sanzioni in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 54 13 maggio 2015 Pagina 32 < Segue Italia Oggi Enti locali relazione a comportamenti illeciti sempre più comuni è stata interpretata dalle imprese e dagli enti interessati prevalentemente in modo negativo, quale ulteriore adempimento generatore di costi e responsabilità di cui se ne poteva fare certamente a meno», si legge nel dossier, «questo modo di interpretare la normativa ha portato le stesse a creare modelli organizzativi «di facciata» senza vedere in questi alcuna utilità diretta sul piano gestionale e strategico». Modelli fittizi che, quando sono finiti all' attenzione del giudice penale, sono stati puntualmente disconosciuti dalla giurisprudenza, «in quanto non creati a misura sull' impresa, ma copiato da un prototipo soggettivamente inefficace». In futuro, invece, i modelli organizzativi dovranno tendere verso «un sistema integrato di controlli che consentano di gestire in modo efficiente e puntuale qualsiasi forma di rischio (compreso quello fiscale), offrendo all' imprenditore, ai soci e alla governance aziendale un vero e proprio sistema capace di monitorare l' attività dell' impresa». Come avvenuto negli Stati Uniti già nel 2002 per effetto della legge federale nota come «Sarbanes Oxley Act», che riguarda le società quotate che operano nei mercati finanziari e ricomprende anche il rischio fiscale. Si ricorda che nella prima fase di applicazione il regime di adempimento collaborativo è riservato ai contribuenti di maggiori dimensioni (con fatturato superiore ai 10 miliardi di euro) e alle 84 società (con fatturato superiore a un miliardo di euro) che avevano aderito al progetto pilota lanciato dalle Entrate nel 2013. © Riproduzione riservata. VALERIO STROPPA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 55 13 maggio 2015 Pagina 34 Italia Oggi Enti locali Gli enti devono ripristinare i gdp soppressi Enti locali chiamati al ripristino degli uffici dei giudici di pace soppressi. L' istanza deve essere infatti inviata entro il 30 luglio al ministero della giustizia, indicando però con precisione il personale da destinare agli uffici ripristinati, in modo da consentire l' avvio del progetto di formazione. È quanto prevede la circolare di ieri (prot. 3826. Id) del dipartimento dell' organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi uffici del giudice di pace di via Arenula, recante le «istruzioni per il ripristino degli uffici del giudice di pace soppressi, ai sensi del dl 31 dicembre 2014, n. 192, convertito con modifiche con legge 27 febbraio 2015, n. 11». In attuazione della legge n. 11/2015, sottolinea la circolare, la procedura dovrà essere definita in tempi ristretti, dato che, una volta scaduto il termine per la presentazione dell' istanza, entro il 28 febbraio 2016 debbano essere espletate da parte del ministero tutte le attività di: valutazione dell' impegno di spesa, degli ambiti territoriali, del personale messo a disposizione degli enti per essere assegnato agli uffici del giudice di pace da ripristinare, nonché portare a termine le relative attività di formazione, al fine di predisporre, entro il medesimo termine, il decreto ministeriale che individua gli uffici del giudice di pace ripristinati. Perciò, via Arenula chiede agli enti interessati di provvedere, già nel corpo dell' istanza, a individuare il personale da destinare agli uffici, con la compagine definitiva del personale da adibire, al fine assicurare una durata della loro formazione utile al passaggio di gestione dell' ufficio giudiziario entri i termini individuati dalla normativa in oggetto. G l i e n t i locali, già nel corpo dell' istanza del ripristino dovranno necessariamente: assumere esplicitamente l' impegno a «farsi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo» che deve esser messo a disposizione degli enti medesimi. Quanto al profilo territoriale, invece, l' istanza dovrà avere a oggetto la totalità dei comuni c h e compongono l' ufficio del giudice di pace soppresso e non solo una parte degli stessi. Gli accorpamenti di più uffici sono possibili qualora gli stessi siano limitrofi e ricadenti nel medesimo circondario di tribunale. Per quanto riguarda invece il personale, il ministero ricorda che il funzionamento in autonomia dell' ufficio ripristinato dovrà essere assicurato esclusivamente mediante il personale amministrativo messo a disposizione dagli enti richiedenti. Risulta pertanto necessario indicare nell' istanza, a pena di decadenza, i nominativi, i requisiti e l' inquadramento in profili professionali equipollenti a quelli previsti nella dotazione organica dell' ufficio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 56 13 maggio 2015 Pagina 34 < Segue Italia Oggi Enti locali soppresso. GABRIELE VENTURA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 57 13 maggio 2015 Pagina 34 Italia Oggi Enti locali Cantone: esclusa dai soggetti aggregatori. L' Anac azzera la centrale Asmel La società consortile Asmel non può essere inclusa tra i soggetti aggregatori istituiti con l' articolo 9 del dl 66/2014 né può considerarsi legittimata ad espletare attività di i n t e r m e d i a z i o n e n e g l i a c q u i s i t i pubblici, peraltro senza alcun limite territoriale definito. Le gare bandite da tale società sono quindi prive di legittimazione con la conseguenza che ora i comuni che avevano aderito al «sistema Asmel» dovranno rivedere i propri affidamenti. È questa la conseguenza della delibera n. 32 del 30 aprile 2015 con cui l' Autorità nazionale anticorruzione, sollecitata da diversi esposti (Anutel e Anacap su tutti), ha messo ai raggi X l' attività del Consorzio, costituito nel 1994 a Napoli. L' Authority presieduta da Raffaele Cantone ha confermato che l' inclusione nell' elenco dei soggetti aggregatori per l' acquisto di beni e servizi è riservata, oltre che alla Consip, agli enti locali i n t e r m e d i (province e c i t t à metropolitane) a cui siano state delegate le funzioni di acquisto. In alternativa, può trattarsi di associazioni, unioni, consorzi o anche accordi in forma di convenzione (ai sensi dell' art. 30 del Tuel), ma «occorre in ogni caso che siano istituiti su iniziativa di enti locali al fine di aggregare, attraverso la delega a un unico soggetto, le funzioni di acquisto degli enti partecipanti». Una caratteristica che invece manca al «sistema Asmel». Infatti, osserva l' Anac, gli enti locali aderiscono all' Associazione Asmel con delibera del consiglio «utilizzando moduli già predisposti e reperibili sul sito della società». Successivamente, con delibera di giunta, gli enti affidano alla società consortile le proprie funzioni di acquisto. E infine, nella determina a contrarre, l' ufficio competente affida la gestione della gara. Pertanto, prosegue Cantone, «la partecipazione degli enti locali alla centrale di committenza è solo indiretta, in quanto si realizza attraverso l' adesione all' associazione non riconosciuta Asmel (che a sua volta è socia di Asmel scarl) e l' accordo consortile con la Asmel scarl a cui gli enti conferiscono una sorta di delega delle funzioni di committenza, in spregio alle previsioni dell' art. 33». Ma sia nel consorzio che nella società consortile, conclude l' Anac, è stata mantenuta «una partecipazione da parte di società private che consente a queste ultime di svolgere un ruolo molto rilevante nella gestione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 58 13 maggio 2015 Pagina 34 Italia Oggi Enti locali L' Ifel: nessun obbligo per i municipi. Confedilizia: si annunciano le stesse incognite del 2014. La Tasi non arriva a domicilio L' invio dei precompilati è una facoltà per i comuni. I contribuenti dovranno rassegnarsi. I comuni non sono tenuti a inviare i bollettini di pagamento Tasi precompilati. Con buona pace di chi pensava che il caos vissuto l' anno s c o r s o ( o l t r e 1 6 m i l a delibere, 1 0 m i l a regolamenti e migliaia di possibili combinazioni tra Imu e Tasi per individuare l' aliquota correttamente applicabile) fosse un incubo non più ripetibile nel 2015. Secondo l' Ifel, la Fondazione per la finanza locale dell' Anci, non solo la legge non impone l' obbligo di spedire i bollettini di pagamento già predisposti, ma anche volendo è impossibile dare attuazione a questo adempimento per la Tasi perché i comuni non conoscono tutti i titolari e detentori degli immobili soggetti al prelievo. La Tasi, c o m e l ' Imu, deve infatti essere versata in autoliquidazione e spetta al contribuente fare i calcoli e pagare quanto dovuto. In una nota diffusa ieri, in vista della scadenza per l' acconto fissata per il 16 giugno, l' Ifel ha fornito la propria interpretazione delle discusse norme della legge di stabilità 2014 (commi 688689 della n.147/2013) che avevano illuso i contribuenti facendo sperare in un debutto dei bollettini precompilati dal 2015. La conclusione a cui approda l' Ifel è che non vi sia alcun obbligo a carico degli enti locali. Basandosi su una lettura letterale della norma, l' Ifel ritiene che il bollettino vada predisposto su richiesta dell' interessato, ma non vi sia un obbligo di invio generalizzato. La Tasi, rimane dunque, sul modello dell' Imu, un tributo in autoliquidazione. Tant' è vero che in caso di omesso, tardivo o parziale versamento si applica la sanzione del 30%. Inoltre, prosegue l' Ifel, l' obbligo di invio dei bollettini Tasi, «è nella pratica inattuabile», in quanto, presupporrebbe «l' esatta conoscenza dei soggetti passivi, in astratto ricavabili dalla banca dati Imu, per la quota di competenza dei possessori, e dalla Tares/Tari per la quota di competenza degli occupanti». «Tuttavia», osserva la nota, «anche ipotizzando un incrocio tra le suddette banche dati si deve considerare che negli archivi Tari gran parte degli immobili non sono ancora qualificati con i rispettivi identificativi catastali». E gli archivi catastali, poi, non sono tra loro allineati. Inoltre, la scadenza di pagamento dell' acconto (16 giugno) non è in linea con la data di presentazione della dichiarazione Tasi, fissata al prossimo 30 giugno. Quindi, l' amministrazione comunale non è detto che venga a conoscenza delle modifiche intervenute nel corso del 2015 sui soggetti obbligati al pagamento del tributo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 59 13 maggio 2015 Pagina 34 < Segue Italia Oggi Enti locali In ogni caso, ammette l' Ifel, i comuni dovranno assicurare ai contribuenti un servizio di assistenza compilando, su richiesta, i bollettini di pagamento. Parole che però suonano come una magra consolazione per i proprietari. «La lezione degli ultimi anni non è servita a nulla», tuona il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa. «Anche quest' anno, oltre a dover sopportare un carico fiscale senza precedenti e quasi triplicato rispetto al 2011, i contribuenti, a poco più di un mese dalla scadenza del termine per il versamento dell' imposta, sono alle prese con incertezze applicative indegne di un paese civile. Non solo l' originario obbligo per i comuni di invio dei bollettini di versamento precompilati è stato poi trasformato in mera facoltà, condizionata alla richiesta dei singoli contribuenti. Ma si ha notizia, per giunta, che solo pochi enti si stiano organizzando per far fronte a tale incombenza». Confedilizia contesta poi l' ulteriore affermazione dell' Ifel secondo cui sarebbe impossibile per gli enti inviare i bollettini precompilati anche perché non sarebbero stati emanati i decreti direttoriali a cui la legge 147/2013 ha affidato il compito di stabilire le modalità di versamento dell' imposta. Per l' associazione rappresentativa della proprietà edilizia, le indicazioni contenute nel decreto del 23 maggio 2014, con cui il Mef ha approvato il bollettino di conto corrente postale per il versamento della Tasi, bastano e avanzano anche per i modelli precompilati che quindi non avrebbero bisogno di ulteriori specificazioni per essere inviati ai contribuenti. © Riproduzione riservata. FRANCESCO CERISANO E SERGIO TROVATO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 60 13 maggio 2015 Pagina 8 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Russi, riconoscimento per il Burson UN ALTRO IMPORTANTE riconoscimento per il Bursôn della Tenuta Uccellina di Russi. Dopo la Doppia Medaglia d' Oro al China Wines and Sprits Awards di Honk Kong, il Bursôn 2009 è stato premiato con la Gran Medaglia d' Oro, il premio più prestigioso del concorso, al Concours Mondial di Bruxelles. Dopo gli ottimi risultati ottenuti già lo scorso anno, il Bursôn del Consorzio Il Bagnacavallo' conferma ancora una volta il suo grande valore conquistando ben sei medaglie. L' Italia in totale ha presentato oltre 1.200 vini e ha conquistato 16 gran medaglie d' oro di cui appunto una è quella del Bursôn 2009 della Tenuta Uccellina di Russi, che si può anche fregiare di essere l' unica azienda dell' Emilia Romagna a essersi aggiudicata il massimo riconoscimento del concorso. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 61 13 maggio 2015 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna ACCOGLIENZA. Quattro profughi a Solarolo PROFUGHI nel Faentino, a Solarolo. Si tratta di quattro ragazzi nigeriani fra i 20 ed i 30 anni, sbarcati in Italia a metà aprile, in Sicilia, provenienti dalla Libia. I giovani sono ospitati all' interno di un appartamento di proprietà dell' Azienda servizi alla persona Aspt. Quello nel territorio faentino dovrebbe essere un soggiorno della durata di alcuni mesi. Dal 24 aprile i giovani erano stati alloggiati provvisoriamente all' hotel Gemelli di Bagnacavallo, in attesa di essere destinati ad una struttura idonea per soggiorni di media lunga durata. Il progetto vede coinvolte l' Asp della Romagna Faentina, che di fatto ne è il referente per la Prefettura, l' amministrazione comunale di Solarolo, operatori qualificati, l' associazionismo locale e la società civile. In settimana, a Solarolo, verrà completata la progettazione di un primo percorso di accoglienza che comprende mediazione culturale, insegnamento della lingua italiana, integrazione attraverso momenti di aggregazione, formazione. Quattro in futuro verranno invece collocati a Casola Valsenio sempre dall' Asp. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 62 13 maggio 2015 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna [BLU]LUGO. LAVEZZOLA, ECCO I CANDIDATI DELLE CONSULTE Proseguono le presentazioni pubbliche dei candidati alle consulte cittadine di Conselice, Lavezzola e San Patrizio. D o p o l ' a p p u n t a m e n t o d i i e r i a Conselice, o g g i presentazione nella Sala polivalente della Casa comunale di Lavezzola e domani nella Sala della Consulta di San Patrizio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 63 13 maggio 2015 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Cori contro la processione, è polemica A Conselice urla di ragazzini dalle finestre di un' associazione di cultura islamica. A CONSELICE l ' e p i s o d i o h a s u s c i t a t o sconcerto e amarezza, anche se c'è chi parla solo di ragazzata', ma a rasserenare, almeno in parte gli animi, ieri sono giunte le scuse della comunità islamica. Stiamo parlando di quanto avvenuto domenica durante la processione con l'immagine della Madonna lungo le vie del paese. «Dopo la messa delle 9.30 nella chiesa dedicata a San Martino racconta un conselicese ancora turbato da piazza Foresti, è partita la processione con l'immagine della Madonna accompagnata da un centinaio di fedeli, tra cui bambini che a breve riceveranno la Prima Comunione ». Dopo aver attraversato le vie Gagliazzona, Kennedy, Selice Vecchia, Grossi e Bedeschi, il corteo ha raggiunto via Dante Alighieri. E' stato in quel punto che si è verificato il cosiddetto fattaccio'. «DURANTE il lento passaggio dell'immagine sacra prosegue il racconto di uno dei presenti alcuni ragazzini, che si trovavano al piano terra dell'edificio che ospita la sede dell'associazione di cultura islamica Attadamun', hanno intonato per alcune decine di secondi una sorta di coro del tipo Andate via di qui, andate via di qui'. Parole udite chiaramente da molti partecipanti al corteo e che hanno disturbato e amareggiato chi partecipava alla processione mariana. Tra l'incredulità e un comprensibile imbarazzo, visibile soprattutto sul volto dei bambini, la processione ha proseguito. Ad onor del vero c'erano persone che avrebbero voluto staccarsi dal corteo per riprendere gli adolescenti, ma alla fine a prevalere è stato il buon senso». Come però è facile immaginare al ritorno del corteo in piazza Foresti, sul sagrato della chiesa, non si parlava d'altro. In poche ore l'episodio ha fatto il giro del paese suscitando, come detto, non poche reazioni improntate quasi tutte a condanna. Non è tuttavia mancato chi ha in un qualche modo ha cercato di sdrammatizzare l'accaduto, sostenendo che «in fin dei conti si è trattato di un gruppetto di bambini che forse non si sono neppure resi conto della gravità del loro gesto». L'EPISODIO comunque non è passato sotto silenzio anche da parte degli amministratori e, appreso di quanto accaduto, ieri mattina il sindaco conselicese Paola Pula, dopo aver sentito i rappresentanti della parrocchia di San Martino, ha incontrato i rappresentanti della associazione di cultura islamica Attadamun'. Incontro a seguito del quale gli stessi rappresentanti hanno predisposto una formale lettera di scuse destinata ai rappresentanti della parrocchia conselicese. La lettera è stata consegnata allo stesso primo cittadino ed ai rappresentanti della parrocchia, i quali hanno accolto il gesto come premessa per un rapporto di reciproco rispetto della libertà religiosa e delle regole civili di una comunità. «L'accaduto, anche se riguarda il comportamento di alcuni bambini ha commentato il sindaco Paola Pula non è tollerabile e non va sottovalutato, tanto che mi risulta che i ragazzini siano stati rimproverati dagli stessi rappresentanti dell'associazione. Ribadiamo il nostro impegno per il rispetto di ogni sensibilità e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 64 13 maggio 2015 Pagina 15 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna appartenenza religiosa e auspichiamo pertanto, come sottolineato da tutte le parti coinvolte, che si proceda nella direzione positiva del dialogo e dell'educazione alla reciproca conoscenza, nel rispetto delle regole di convivenza. Considero il comportamento tenuto dai rappresentanti di entrambe le comunità, la migliore risposta a qualsiasi strumentalizzazione del brutto episodio». Luigi Scardovi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 65 13 maggio 2015 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna BILANCIO. Silvano Verlicchi:«Proponiamo di ridurre Tasie addizionale Irpef» IN VISTA della approvazione del bilancio di previsione del Comune di Lugo, in programma nella seduta consiliare di domani, proseguono gli interventi delle opposizioni. Nel bilancio 20152017, afferma Silvano Verlicchi, capogruppo della lista Per la Buona Politica', «ci sono scelte condivisibili come gli interventi su scuole, sulla sicurezza stradale e sulla valorizzazione del patrimonio pubblico. Ma la manovra complessiva non è convincente: non ci sono infatti elementi di novità e soprattutto non è delineata la visione di Lugo nei prossimi anni. Mancano scelte politiche per rendere più attrattivo il territorio e favorirne lo sviluppo». Nei mesi scorsi, prosegue Verlicchi, «in consiglio abbiamo votato alcune decisioni che non abbiamo condiviso, tra cui l' affidamento delle Farmacie Comunali a una società pubblica, il mantenimento delle azioni di Hera e di altre partecipate. Vendendo invece le Farmacie Comunali e le azioni Hera, il Comune avrebbe avuto fondi da investire sul territorio». Per la Buona Politica' ha dunque avanzato alla giunta comunale, «proposte di emendamento al bilancio che prevedono riduzioni dell' addizionale Irpef e della Tasi, minori spese per acquisti di beni e servizi, diminuzione delle spese per consulenze esterne e per riscossione tributi. A fronte del recupero di risorse, abbiamo ipotizzato la concessione di contributi per l' avvio di nuove attività produttive e interventi per la sicurezza di cittadini e imprese, come apparecchiature di videosorveglianza e adeguate misure contro criminalità e degrado. Proseguiremo l' azione di massima attenzione sulle decisioni adottate dalla Giunta misurandone l' opportunità e il gradimento attraverso il confronto con i cittadini». Lorenza Montanari. MONTANARI LORENZA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 66 13 maggio 2015 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Il motociclista ferito resta ricoverato E' ANCORA ricoverato con prognosi riservata all'ospedale Bufalini di Cesena il motociclista 60enne di Alfonsine, vittima di un incidente nella tarda mattinata di sabato scorso, lungo la via Stroppata' nei pressi di San Savino di Fusignano. L'uomo aveva riportato gravi traumi a causa di un'impressionate uscita di strada dopo che aveva perso il controllo della sua Honda Cbr 600'. L'uomo ora avrebbe un quadro stabile delle funzioni vitali (è mantenuto in coma farmacologico), nonostante nel violento impatto con un paio di paletti in cemento abbia riportato la perforazione di un polmone, la frattura di diverse costole, di una clavicola e della scapola destra. Come se non bastasse, l'uomo presenta pure la frattura, lateralmente, di due vertebre cervicali, senza interessamento del midollo. Il motociclista, che lavora a Lugo in un ente pubblico, muove tutti e quattro gli arti. Inoltre le tac cerebrali a cui è stato sottoposto hanno avuto esito negativo, non presentando quindi alcun ematoma al cervello. NEL FRATTEMPO il figlio, che al momento dell'incidente precedeva di pochi metri il 60enne in sella ad un'altra Honda Cbr 600', vorrebbe mettersi in contatto, al solo scopo di avere qualche indicazione circa la dinamica dell'incidente, con un paio di persone che potrebbero aver assistito alla fuoriuscita di strada. Si tratta, come il figlio stesso ha spiegato, del conducente di un Citroen Berlingo' grigio scuro che ha chiamato per primo il 118. Un'altra persona che potrebbe fornire utili indicazioni è il motociclista su una Ducati 1098 rossa che, pur non essendo in giro assieme a padre e figlio, si era accodato dal semaforo di Fusignano. Sia l'automobilista che il motociclista dovrebbero aver assistito all'incidente, anche se non è detto che abbiano fornito testimonianze alla polizia municipale della Bassa Romagna, intervenuta per i rilievi. lu. sca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 67 13 maggio 2015 Pagina 16 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna MOSTRA. Al Palazzo Ascom le opere di Marangoni dedicate a Baracca SULLE ali di Francesco Baracca. Il mito della grande Guerra nella pittura di Michele Marangoni' è il titolo della mostra che sarà inaugurata domani, giovedì, alle 18.30 al Palazzo del Commercio (sede di Confcommercio Ascom), in via Acquacalda 29 a Lugo. L a m o s t r a , p r o m o s s a d a l l ' associazione del commercio nell' ambito delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, presenta una selezione dal ciclo 24 visioni di Lugo e Baracca', realizzato dall' artista lughese tra il 1999 e il 2001, anno in cui fu esposto interamente a Casa Rossini. I quadri in mostra rappresentano una rivisitazione surrealista del mito dell' aviatore lughese e del monumento a lui dedicato, progettato dallo scultore Domenico Rambelli. Nato a Lugo nel 1944, Michele Marangoni si è laureato in storia e filosofia a Bologna nel 1970 e inizialmente si è occupato di letteratura, scegliendo poi di dedicarsi alla scultura con la guida della moglie, la ceramista lughese Marta Proni. Alla fine degli anni '90 inizia a dedicarsi alla pittura, realizzando numerose personali e partecipando a diverse collettive. La mostra sarà visitabile fino al 14 giugno nei seguenti orari: martedì e giovedì 1518, sabato e festivi 15.3018.30. l.m. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 68 13 maggio 2015 Pagina 16 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Alluvione, lavori per 500mila euro Nella Bassa Romagna serie di interventi del Consorzio di Bonifica. «PER la sicurezza idrologica del territorio l' importanza strategica dei Consorzi di Bonifica è fondamentale. La presenza e la professionalità del personale sono una garanzia, perché spesso l' uomo non ha un approccio lungimirante con il territorio. Mentre invece occorrerebbe pensare allo sviluppo sostenibile». Così il presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, Alberto Asioli, ha presentato le iniziative della Settimana della Bonifica e dell' irrigazione, nonchè i lavori eseguiti in conseguenza ai danni provocati dall' alluvione del 5 e 6 febbraio. Inoltre è stato illustrato il progetto Carte d' acqua. Le mappe della bonifica in Romagna, che presto diverrà una pubblicazione sul patrimonio cartografico del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale. Per quanto riguarda le opere urgenti eseguite e in corso di realizzazione sulla rete scolante e sugli impianti, per un totale di 556mila euro, rese necessarie dai danni causati dall' alluvione del 5 e 6 febbraio, Asioli ha sottolineato che nel territorio di Alfonsine sono stati ripristinati gli argini dello scolo Canal Vela, si è lavorato sull' argine destro dello scolo San Giuseppe alla foce in Destra di Reno e nell' argine sinistro del Canale di bonifica in Destra di Reno, davanti all' idrovora Tratturo; inoltre è stato ripristinato l' impianto idrovoro Ballirana, sommerso dalla rotta del Canal Vela. «Si sono verificate ha spiegato Asioli due importanti rotture arginali di circa 30 metri, legate alla presenza di tane di istrici, che hanno provocato l' allagamento di circa 400 ettari di terreno con 4 milioni di metri cubi d' acqua. Il Consorzio di Bonifica ha per questo dovuto affrontare una fase molto intensa di lavoro per quest' emergenza utilizzando risorse economiche che la Regione deve ancora rimborsare all' ente». A Bagnacavallo si è intervenuti sul Fosso Vecchio a Villa Prati e, a causa di frane, sullo scolo Consorziale Brignani in località Zagonara a Cotignola e sull' argine destro del Canale di bonifica in Destra di Reno a 200 metti dalla botte Selice a Conselice. A Lugo il Consorzio di Bonifica è invece intervenuto per rialzare l' argine della Canaletta di Budrio in fregio alle vie San Giorgio e Madonna delle Stuoie e a riprendere frane sull' argine sinistro del Canale dei Mulini a valle di via Sant' Andrea e sullo scolo Tratturo, a monte e a valle della via Chiese Catene. Passando alla Settimana nazionale della bonifica e dell' irrigazione, prevista dal 16 al 24 maggio, quest' anno il tema La terra nutre, l' uomo la divora e le iniziative daranno modo di conoscere da vicino le opere idrauliche gestite dal consorzio della Romagna Occidentale grazie al programma impianti aperti' e saranno proposti alcuni eventi speciali. Nella Bassa Romagna il programma di iniziative prenderà il via domenica 17 maggio con una camminata promossa in collaborazione con l' associazione Amici del fiume Senio' lungo l' argine del Senio, da Biancanigo a Tebano con descrizione della diga Steccaia leonardesca e della presa del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 69 13 maggio 2015 Pagina 16 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Canale dei Molini. Daniele Filippi. Il Resto del Carlino Ravenna FILIPPI DANIELE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 70 13 maggio 2015 Pagina 16 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Emergenza sanitaria e calamità naturali,tre serate per tutti a Bagnacavallo L' ASSOCIAZIONE Corpo Volontario Forestale', con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo, organizza tre serate gratuite aperte alla cittadinanza dedicate al Corretto comportamento in situazioni di emergenza sanitaria e di calamità naturali'. Gli incontri sono in programma questa sera, lunedì 18 e mercoledì 20 maggio, sempre alle 21 nella sala di Palazzo Vecchio, in piazza della Libertà. Saranno trattati temi informativi di primo soccorso e sui comportamenti da tenere in caso di calamità naturali come alluvioni e terremoti. Verranno fornite nozioni e saranno dati consigli pratici. Gli incontri saranno tenuti da formatori qualificati in area critica di pronto soccorso e per quanto riguarda le calamità naturali da formatori di protezione civile. A chi parteciperà a tutte e tre le serate sarà rilasciato un attestato. Per informazioni: 335 5425351 e [email protected]. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 71 13 maggio 2015 Pagina 16 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Prendeva l'energia elettrica dal palo dell'illuminazione pubblica AVEVA realizzato un allacciamento artigianale' assicurandosi per un paio di mesi l'energia elettrica a costo zero. Uno stratagemma efficace, che però è costato caro ad un giovane marocchino, Isak Alì, 21enne residente in via Fiumazzo, in località Torre (conosciuta anche come Santa Dorotea), a metà strada tra San Lorenzo e Belricetto. Oltre che per furto aggravato di energia elettrica, i carabinieri di San Lorenzo hanno arrestato il giovane per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e per ricettazione, visto che durante una perquisizione domiciliare sono stati trovati una ventina di grammi di stupefacenti e apparecchiature elettroniche rubate. L'altra sera i carabinieri si sono recati per un controllo nell'abitazione del magrebino, già noto alle forze dell'ordine, e nel corso di una perquisizione i carabinieri hanno rinvenuto, in parte nascosti in custodie, 8 grammi di hashish, 4 di marijuana e 7 di anfetamine in polvere, oltre al necessario per confezionare le dosi e denaro ritenuto provento di spaccio. Inoltre è stata trovato un piccolo elettrodomestico da cucina, provento di un furto in una casa avvenuto mesi fa alla periferia di Lugo: da qui l'accusa di ricettazione. Ma le sorprese non erano finite. I carabinieri hanno infatti notato un cavo che, partendo da un palo dell'illuminazione pubblica di via Fiumazzo, raggiungeva l'abitazione del 21enne. Sospettando un allacciamento abusivo, il personale dell'Arma ha staccato il contatore situato nei muri esterni della casa (nella foto). Ma gli apparati elettrici continuavano regolarmente a funzionare, appunto perchè alimentati dall'allacciamento abusivo. Ieri Isak Alì è comparso in Tribunale a ravenna per il rito direttissimo (giudice Andrea Galanti, pm Monica Gargiulo). L'arresto è stato convalidato e nei confronti del giovane è stata disposto l'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria fino al processo, rinviato a fine mese. Luigi Scardovi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 72 13 maggio 2015 Pagina 12 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Arrivano i profughi: verranno ospitati dall' Asp Quattro nigeriani accolti a Solarolo, nei prossimi giorni altri quattro a Casola Valsenio. FAENZA. L' Asp della Romagna faentina si fa capofila del progetto di accoglienza di alcuni profughi. Lunedì si sono registrati i primi quattro arrivi a Solarolo, nei prossimi giorni altri quattro giungeranno a Ca sola Valsenio. Per quanto riguarda il primo gruppo, si tratta di ragazzi nigeriani fra i 20 ed i 30 anni, sbarcati in Italia a metà aprile, in Sicilia, provenienti dalla Libia. I giovani sono ospitati all' interno di un appartamento di proprietà dell' Asp stessa. Quello nel territorio faentino dovrebbe essere un soggiorno della durata di alcuni mesi. I giovani erano stati in un primo momento alloggiati provvisoriamente all' hotel Gemelli di Bagnacavallo, in attesa di essere destinati ad una struttura idonea per soggiorni di media lunga durata. Il progetto accogliente, proprio per cercare di essere il più efficace ed efficiente possibile, vede coinvolte l' Asp della Ro magna Faentina, che di fatto ne è il referente per la prefettura, l' amministrazione comunale di Solarolo, operatori qualificati, l' associazionismo locale e la società civile. In settimana, a Solarolo, verrà completata la progettazione di un primo percorso di accoglienza. Un momento condiviso tra tutti i soggetti partecipanti che comprende attività di mediazione culturale, insegnamento della lingua italiana, integrazione attraverso momenti di aggregazione ed animazione, formazione in funzione di attività occupazionali e socialmente utili. L' incontro fra i diversi attori coinvolti per il coordinamento di questi interventi è fissato nei prossimi giorni. Parallelamente all' attività fatta a Solarolo, l' Asp della Ro magna faentina in collaborazione con l' amministrazione comunale di Casola Valsenio sta lavorando per realizzare lo stesso progetto anche per i futuri quattro profughi che verranno collocati nel paese collinare. A Casola Valsenio i profughi verranno sistemati in due mini appartamenti tra loro adiacenti, sempre di proprietà dell' Asp faentina. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 73 13 maggio 2015 Pagina 27 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Serata di poesia con Giuseppe Bellosi Appuntamento con la poesia venerdì 15 maggio alle 21 nella sede de "La Fenice", in via Cavour, 115. Il circolo di Meldola ospita una serata dedicata alla poesia, con Giuseppe Bellosi, lo studioso di Fusignano. Esperto in dialetti romagnoli ed etnologo, Bellosi ha iniziato giovanissimo a fare ricerche sul folclore e letteratura. È autore, fra l' altro, dei saggi "Cento anni di poesia dialettale romagnola" e "Romagna civiltà" in collaborazione con Gianni Quondamatteo. All' attività di ricercatore, ha affiancato quella di compositore in versi dialettali. L' ultima sua fatica è "Requiem", edita da La Mandragola. Il volume riunisce tre poemetti: "E' paradis" (Il paradiso), "Bur" (Buio) e appunto "Requiem". Una sequenza fulminante di vite quotidiane, scandite dal tempo. Presenta il giornalista scrittore Massimo Previato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 74 13 maggio 2015 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Oltre 500mila euro per sistemare i danni dell' alluvione nel Lughese PAVAGLIONE Modifiche alla viabilità. LUGO. Ammontano a 556.000 euro le risorse impiegate per realizzare le opere urgenti sulla rete scolante e sugli impianti del distretto di pianura rimasti danneggiati dagli eventi meteo degli scorsi 5 e 6 febbraio. I lavori, condotti dal Consorzio di bonifica della Romagna occidentale, hanno toccato Alfonsine p e r i l ripristino delle rotture arginali verificatesi nello scolo consorziale Canal Vela, nell' argine destro dello scolo San Giuseppe alla foce in Destra di Reno e nell' argine sinistro (a valle della via Cuor balestro) del Canale di bonifica in Destra di Reno, davanti all' idrovora Tratturo. È stato inoltre ripristinato l' impianto idrovoro Ballirana, sommerso sempre dalla rotta del Canal Vela. A Bagnacavallo si è provveduto alla sistemazione della rottura arginale dello scolo consorziale Fosso Vecchio in località Villa Prati, mentre interventi di ripristino a causa di frane si sono resi necessari sullo scolo consorziale Brignani in località Zagonara a Cotignola e sull' argine destro del Canale di bonifica in Destra di Reno a 200 m dalla botte Selice a Conselice. Per quanto riguarda Lugo, si è intervenuti per rialzare l' argine dello scolo consorziale Canaletta di Budrio nei tratti in fregio alle vie San Giorgio e Madonna delle Stuoie e a riprendere frane sull' argine sinistro del Canale dei Mulini a valle della via Sant' Andrea e sullo scolo Tratturo, immediatamente a monte e a valle della via Chiese Catene. Gli interventi, già svolti o in corso di effettuazione, sono stati illustrati ieri in occasione della presentazione della Settimana della bonifica e dell' irrigazione 2015, a cui hanno partecipato il presidente e il direttore del Consorzio, Alberto Asioli e Giovanni Costa, il direttore tecnico Elvio Cangini, il caposettore ufficio Progettazione Paola Silvagni e lo studioso Tito Menzani. La Settimana, nell' anno dell' Expo di Milano, è incentrata sul tema "La terra nutre, l' uomo la divora". Dal 16 al 24 maggio si potranno conoscere le opere idrauliche e irrigue gestite dal Consorzio di bonifica della Romagna Occidentale, grazie al programma "Impianti aperti". «Credo sia utile ha detto Asioli fare conoscere l' importan za strategica del lavoro fatto e di quello da svolgere considerati anche i cambiamenti climatici e l' attenzione che va prestata con serietà e continuità costante». «A seguito degli interventi eseguiti per via della massima urgenza dovuta agli eventi calamitosi dello Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 75 13 maggio 2015 Pagina 30 < Segue Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna scorso inizio febbraio ha aggiunto Costa , si è investito molto e mi auguro che giungano presto, magari entro fine primavera, i rimborsi visto che in pratica è il Consorzio che ha anticipato i soldi necessari: a oggi non si è visto un solo euro». Gli eventi partono domenica 17 maggio con una camminata promossa lungo l' argine del Senio, da Biancanigo a Tebano, mentre lunedì 18 maggio gli alunni di Conselice saranno accompagnati in una visita guidata all' impianto irriguo Rivalta e Santa Lucia di Faenza, al Mulino Scodellino e alla centrale di pompaggio SanternoSenio 3 di Castel Bolognese. Mercoledì 20 e giovedì 21 maggio i giovani studenti delle scuole di Castel Bolognese e Solarolo si recheranno in visita all' impianto idrovoro Tratturo e alla c a s s a d i e s p a n s i o n e d i Alfonsine. Sabato 23 maggio, infine, nell' ambito del programma "Naturalmente... in Bassa Romagna", visita guidata alla cassa di espansione Gambellara di Massa Lombarda. Gianfranco Camerini Da oggi, e fino a ultimazione dei lavori di ripavimentazione e consolidamento delle logge del Pavaglione, sarà modificata la viabilità in via Foro Boario per consentire il trasferimento degli ambulanti del mercato settimanale. Ogni mercoledì, dalle 5 alle 15, istituiti divieti di sosta con rimozione e di transito nel tratto compreso tra le vie Mentana e Brignani. Il termine dei lavori è previsto per novembre. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 76 13 maggio 2015 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Si allaccia alla rete pubblica per avere energia gratis LUGO. Aveva in casa droga, consolle e videogames rubati, e un cavo che, allacciato a un lampione davanti a casa, gli illuminava gratis l' intera abitazione, di due piani. Non poteva non scattare l' arresto per il malvivente "furbetto", il 21enne marocchino I.H., regolare in Italia, già noto alle forze dell' ordine. A far scattare le manette sono stati i carabinieri della stazione di San Lorenzo di Lugo. I militari hanno scoperto il "malloppo" durante un controllo effettuato alla sua residenza l' altra sera, attorno alle 22. Durante la perquisizione, i militari gli hanno trovato un mix di droghe (hashish, marijuana e anfetamine), per un totale di 20 grammi, nascosti dentro le scatole dei videogames, un centinaio di euro e materiale per il confezionamento delle dosi. La consolle e i giochi elettronici sono risultati provento di un furto messo a segno tempo fa in una casa del Lughese. Ma oltre ai reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, e di ricettazione, si è poi aggiunto quello di furto di energia elettrica. Gli uomini dell' Arma infatti hanno effettuato una verifica all' impianto elettrico e hanno scovato un cavo che, bypassando il quadro, collegava la rete di casa con un lampione posto non lontano: il 21enne si era allacciato alla rete pubblica, riuscendo così a utilizzare abusivamente la fornitura di energia. Ieri mattina il ragazzo è apparso in tribunale a Ravenna per il rito di direttissima (giudice Andrea Galanti, pubblico ministero Monica Gargiulo): arresto convalidato, processo fissato per fine mese e, nell' attesa, obbligo di presentazione in caserma. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 77 13 maggio 2015 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna PAVAGLIONE Modifiche alla viabilità Da oggi, e fino a ultimazione dei lavori di ripavimentazione e consolidamento delle logge del Pavaglione, sarà modificata la viabilità in via Foro Boario per consentire il trasferimento degli ambulanti del mercato settimanale. Ogni mercoledì, dalle 5 alle 15, istituiti divieti di sosta con rimozione e di transito nel tratto compreso tra le vie Mentana e Brignani. Il termine dei lavori è previsto per novembre. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 78 13 maggio 2015 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna BAGNACAVALLO Emergenza e calamità L'associazione Corpo volontario forestale organizza tre serate (oggi, 18 e 20 maggio, alle 21 a palazzo Vecchio) gratuite aperte al pubblico dedicate al corretto comportamento in situazioni di emergenza sanitaria e d i calamità naturali. Saranno trattati temi di primo soccorso e sui comportamenti da tenere in caso di calamità naturali come alluvioni e terremoti. Verranno dati consigli pratici. A chi parteciperà sarà rilasciato un attestato. E' gradita la preiscrizione al tel. 335 5425351. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 79 13 maggio 2015 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna CONSELICE. Candidati delle consulte Proseguono le presentazioni dei candidati alle consulte cittadine di Conselice, Lavezzola e San Patrizio. Stasera ci sarà la presentazione nella sala polivalente della Casa comunale di Lavezzola e domani nella sala della consulta di San Patrizio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 80 13 maggio 2015 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna BAGNACAVALLO Auto all'asta Il Comune ha indetto un' asta pubblica per la vendita di tre automezzi di sua proprietà: due Fiat Punto e un Furgone Ford Transit. I singoli veicoli saranno venduti a chi presenterà l' offerta migliore, entro mercoledì 20 maggio. Sarà possibile visionare i veicoli domani al magazzino comunale, in via Lanconelli 15, dalle 11 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 17.30. Sul sito del Comune sono disponibili tutte le informazioni e le schede tecniche (tel. 0545 280875, 280843, 280856). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 81 13 maggio 2015 Pagina 4 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna GASTRONOMIA. Orva La piadina con l' esclamativo All' inizio era solo piadina ed era semplicemente un ingrosso alimentare. Correva l' anno 1979 In poco più di 35anni di vita, Orva, 150 dipendenti, con stabilimenti a Bagnacavallo (Ra) e Misano Adriatico (Rn), e un altro ancora più grande in costruzione, sempre a Bagnacavallo, ha fatto molta strada. Allora si mangiava in modo differente. Ci si sedeva a tavola "e si mangiava un bel piatto di tagliatelle", racconta il titolare, Luigi Bravi. Oggi il modo di nutrirsi e di vivere è cambiato e la Orva, con "La sua piadina col punto esclamativo!" ha seguito questa trasformazione. Oggi produce piadine, tramezzini, focacce, bruschette, pane bauletto a fette per l' Italia e per l' estero: in totale una ventina di linee. I controlli sono serrati: masticazione, aspetto visivo. Tutto viene passato in rassegna ogni anno vengono fatte 10mila analisi e 20 panel test di raffronto con la concorrenza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 82 13 maggio 2015 Pagina 32 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna "Un arresto illegale al bar" Bagnacavallo Secondo il pm nel bloccare un 33enne due vigili, uno di Forlì e l' altro di Lugo, violarono l' iter previsto dalla legge. Per le difese fu invece tutto regolare, chiesto l' abbreviato. Hanno chiesto di potere essere giudicati per rito abbreviato i due agenti della polizia Municipale della Bassa Romagna accusati di arresto illegale e di false attestazioni in concorso in ragione di un intervento realizzato a Bagnacavallo il 21 gennaio del 2014 all' interno di un locale pubblico. Il gup Rossella Materia ha quindi aggiornato l' udienza a metà settembre quando le parti vedranno il filmato ripreso dalle telecamere del circuito interno del bar dove si svolsero i fatti. I due giovani indagati uno di Forlì e l' altro di Lugo sono difesi dagli avvocati Alessandra Giovannini, Andrea Visani, Ermanno Cicognani e Alessandro Mancuso. Per un terzo loro collega, inizialmente indagato nell' ambito della medesima vicenda, è già arrivata archiviazione così come chiesto dalla stessa procura. Secondo le verifiche coordinate dal pm Angela Scorza titolare del fascicolo, i due avrebbero abusato dei poteri derivanti dal loro ruolo. In particolare tutto sarebbe ac caduto quando al momento dell' identificazione di un 33enne di origine campane con numerosi precedenti che stava tenendo un comportamento oltraggioso nei loro confronti, avrebbero approfittato di un momento di distrazione dell' uomo che non si è tuttavia costituito in parte civile per atterrarlo all' improvviso e strin gergli le manette ai polsi. Quello stesso giorno prosegue l' accusa i due avrebbero poi compilato una relazione di servizio riferendo, falsamente, di avere messo a terra il 33enne in ragione della violenza che l' uomo stava esercitando nei loro confronti. Le manette erano insomma state necessarie per contenere lo slancio fisico di quell' avventore che, in evidente stato di alterazione alcolica, altrimenti avrebbe potuto rappresentare un pericolo sia per l' incolumità degli agenti stessi che per quella degli altri clienti del bar. Le difese si sono invece sempre dette convinte di potere dimostrare la correttezza dell' operato dei due agenti già sulla base delle carte in mano alla magistratura. Da qui la richiesta dell' abbreviato. Per quanto accaduto in quella giornata, era stato aperto anche un secondo procedimento: questa volta a carico del 33enne, tutelato dall' avvocato Nicola Casadio, e con i due agenti quali parti offese. ACo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 83 13 maggio 2015 Pagina 33 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna ENOLOGIA SUCCESSO ALLA 21ª EDIZIONE DEL CONCOURS MONDIAL: SUGLI SCUDI L' UCCELLINA DI RUSSI. Il Bursôn primeggia a Bruxelles Sono stati appena diffusi i risultati della 21ª edizione del Concours Mondial de Bruxelles, uno dei concorsi enologici più importanti del Mondo, come testimoniano i tantissimi vini che ogni anno vi partecipano, oltre 8.000 provenienti da una quarantina di Nazioni. Il B u r s ô n d e l C o n s o r z i o " I l Bagnacavallo" conferma ancora una volta il suo grande valore e l' apprezzamento che è capace di ottenere a livello internazionale, conquistando ben 6 Medaglie: 1 Gran Medaglia d' Oro (il premio più importante del concorso! ), 1 Medaglia d' Oro e 4 Medaglie d' Argento. Il massimo riconoscimento è andato al Bursôn 2009 della Tenuta Uccellina di Russi, che si può anche fregiare di essere l' unica azienda dell' Emilia Romagna a essersi aggiudicata l' ambito premio. La Medaglia d' Oro è stata invece vinta dal Bursôn 2009 dell' Azienda Agricola Ballardini di BoncellinoBagnacavallo. Le Medaglie d' Argento sono invece state conquistate dal Bursôn 2009 dell' Azienda Agricola Randi di Fusignano, dal Bursôn 2009 della Cantina Spinetta di Faen za, dal Bursôn 2010 dell' Azienda Agricola Zini di BoncellinoBagnacavallo, dal Bursôn 2007 dell' Azienda Celti Centurioni di Bagnacavallo. "Premi che hanno un valore ancora superiore se si considerano i grandi "numeri" del concorso e il valore della qualificata giuria internazionale, composta da ben 300 membri, che fanno del Concours Mondial de Bruxelles un importante punto di riferimento per addetti del settore, professionisti e consumatori", sottolineano dal. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 84 13 maggio 2015 Pagina 34 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Parco del Tondo, fioriscono le polemiche I LUGO Il gestore del baretto: "Noi rivitalizziamo l' area garantendo sicurezza, le regole devono farle rispettare altri" problemi del parco del Tondo? Di sicuro non li abbiamo inventati noi che da tre anni gestiamo il bar, anzi, questo parco a dirla tutta ricomincia a vivere solo grazie all' apertura primaverile del piccolo chiosco in cemento armato che permette di vedere i propri bimbi giocare mentre si prende un caffè". E' uno sfogo in piena regola quello che Matteo Zanotti, mente dell' associazione Lughé i ragazzi che gestiscono l' omonimo centro sociale autonomo di via dell' Industria e che da aprile a settembre animano anche il chiosco del Tondo affida a Facebook. Nei giorni scorsi, infatti, erano piovute critiche per via delle biciclette e dei cani che scorazzavano dentro l' area verde nonostante i divieti imposti dal Comune. "Noi non gestiamo il parco bensì il bar chiarisce Zanotti peraltro con la nostra attività facciamo presidio dalla mattina a sera, proponiamo eventi gratuiti per tutte le età e quindi semmai abbiamo aumentato l' affluenza e con essa la sicurezza nell' area". Non ci sta Zanotti a passare, insieme alla gestione targata Lughè, per il capro espiatorio: "Se anni di mala gestione e menefreghismo ha portato ad una ghettizzazione del parco non è certo colpa del Lughé, peraltro l' unica realtà in grado di proporre eventi e gestirli in un luogo difficile come il Tondo. Difficile per vari motivi, ma bellissimo, centralissimo e di vitale importanza per Lugo". Insomma, chiarisce il gestore dello spazio comunale, se ci sono ordinanze e regole da rispettare è il caso che in tervenga chi di dovere: "La polemica, se non altro, ha riacceso le luci sul Tondo ed ora i vigili vengono regolarmente afferma Zanotti quindi non tutti i mali vengono per nuocere. Peccato aggiunge che proprio ora, a tre anni dall' introduzione dei divieti, comincino improvvisamente ad arrivare le multe". Come accaduto l' altro giorno ad una ragazza di Bolzano arrivata in treno a Lugo: "E' entrata nel parco con cane al guinzaglio e per via di segnalazioni poco chiare si è presa più di cento euro di multa". La situazione del Tondo sarà affrontata anche dalla Consulta Lugo Centro nelle prossime riunioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 85 13 maggio 2015 Pagina 34 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna IL 'RAPINATORE CHIRURGO' RESTA IN CARCERE Convalido l' arresto di Roberto Zanotti, il 50enne lughese fermato sabato scorso dai carabinieri perché ritenuto l' autore delle due rapine compiute in un salone di parrucchiere di Ravenna e al Bar Oriani di Lugo. L' uomo e r a e v a s o d a u n a s t r u t t u r a sanitaria d e l Faentino. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 86 13 maggio 2015 Pagina 34 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna SAN LORENZO DI LUGO. Rubava energia elettrica per illuminare covo dello spaccio Per illuminare la propria abitazione, o meglio, il proprio covo adibito allo spaccio, aveva artigianalmente collegato il proprio contatore alla centralina dell' illuminazione pubblica. Il furto di energia elettrica messa in atto dal 21enne marocchino Halì Isak volto noto alle forze dell' ordine è stato scoperto dai carabinieri di San Lorenzo di Lugo che da tempo tenevano d' occhio il giovane poiché ritenuto dedito ad attività di spaccio. Durante la perquisizione messa in atto dai militari nel casolare di via Fiumazzo occupato dal 21enne, oltre al 'furto di energia' sono stati rinvenuti 8 grammi di hashish, 3 di marijuana e 7 di metedrina, una potente anfetamina, nonché il necessario per la confezione delle dosi e denaro ritenuto provento dello spaccio. L' uomo, trovato anche in possesso di elettrodomestici rubati, è stato arrestato per furto, ricettazione e spaccio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 87 13 maggio 2015 Pagina 34 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Dopo l' alluvione di febbraio opere per 560mila euro BASSA ROMAGNA Il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale ha fatto il punto sui lavori urgenti e presentato la Settimana nazionale della della Bonifica e dell' Irrigazione 2015: impianti aperti e visite guidate. Il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale ha presentato nella sua sede di Lugo le iniziative del la Settimana della Bonifica e dell' Irrigazione 2015. Il presidente del Consorzio Alberto Asioli, il direttore generale Giovanni Costa e i tecnici hanno inoltre fatto il punto dei lavori eseguiti a seguito dei danni provocati dall' alluvione del 5 e 6 febbraio scorsi. La Settimana Nazionale della Bonifica nell' anno dell' Expo di Milano è dedicata al tema "La terra nutre, l' uomo la divora". Dal 16 al 24 maggio sarà possibile conoscere le opere idrauliche e irrigue gestite dal Consorzio grazie al programma "Impianti aperti" e saranno inoltre proposti alcuni eventi speciali. Si inizierà nel pomeriggio di domenica 17 maggio con una camminata promossa in collaborazione con l' associazione Amici del Fiume Senio lungo l' argine del Senio, da Biancanigo a Tebano. Il presidente Asioli ha poi fatto il punto sulle o pere urgenti, per un totale di 556.000 euro, rese necessarie dai danni causati dal maltempo. Nel comune di Alfonsine si è lavorato per il ripristino delle rotture arginali verificatesi nello scolo consorziale Canal Vela, nell' argine destro dello scolo San Giuseppe alla foce in Destra di Reno e davanti all' idrovora Tratturo. È stato inoltre ripristinato l' impianto idrovoro Ballirana. A Bagnacavallo si è provveduto alla sistemazione della rottura arginale dello scolo consorziale Fosso Vecchio in località Villa Prati, mentre interventi di ripristino a causa di frane si sono resi necessari sullo scolo Consorziale Brignani in località Zagonara a Cotignola e sull' argine destro del Canale di bonifica a Conselice. Per quanto riguarda Lugo, si è intervenuti per rialzare l' argine dello scolo Canaletta di Budrio nei tratti in fregio alle vie San Giorgio e Madonna delle Stuoie e a riprendere frane sull' argine sinistro del Canale dei Mulini a valle della via Sant' Andrea e sullo scolo Tratturo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 88 13 maggio 2015 Pagina 34 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Conselice I candidati alle consulte si presentano alla cittadinanza Proseguono le presentazioni pubbliche dei candidati alle consulte cittadine di Conselice, Lavezzola e San Patrizio. Dopo l' appuntamento di lunedì all' auditorium d i Conselice, q u e s t a s e r a c i s a r à l a presentazione nella Sala polivalente della Casa comunale di Lavezzola e domani, 14 maggio, nella Sala della Consulta di San Patrizio. Per la prima volta i candidati vengono eletti direttamente dai cittadini con una vera e propria competi zione elettorale. A questi primi incontri pubblici, organizzati dall' Amministrazione comunale, ne seguiranno altri, utili a favorire la massima partecipazione al voto dei cittadini. I candidati saranno votati da tutti i cittadini domenica 7 giugno. Su 33 richieste verificate dall' Ufficio elettorale, sono 32 i candidati ammessi alla tornata elettorale, di cui 14 a Lavezzola, 11 a Conselice e 7 a San Patrizio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 89 13 maggio 2015 Pagina 34 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna SANT' AGATA SUL SANTERNO. Hera: con le bollette on line cresce il Parco Vatrenus Grazie all' adesione dei cittadini di Sant' Agata sul Santerno alla campagna di Hera "Elimina la bolletta. Regala un albero alla tua città" è stata inaugurata ieri mattina la nuova area verde del Grande Parco Vatrenus in via Massarenti. Presenti al taglio del nastro il sindaco Enea Emiliani, Marcello Folesani di Hera Comm, Marina Simoni per il Gruppo Hera, e tanti bambini dell' Istituto Comprensivo (primarie e secondarie di 1° grado) che hanno avuto la possibilità di partecipare anche ad un laboratorio didattico sul compostaggio. Una vera e propria festa aperta a tutta la città per celebrare insieme il raggiungimento di questo importante traguardo. La campagna promuoveva il passaggio dalla bolletta cartacea a quella online, legando il risultato alla piantumazione di alberi. Grazie ad oltre 100 cittadini di Sant' Agata s u l Santerno aderenti all' iniziativa, Hera ha potuto donare alla città 20 alberi, piantumati al Grande Parco Vatrenus. Con circa due anni di anticipo rispetto agli obiettivi iniziali, il progetto lanciato da Hera ha raggiunto, e superato, le 100.000 adesioni. Per info: www.alberi.gruppohera.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 90 13 maggio 2015 Pagina 35 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna gazze del Mini Volley giunte ottave. Quattro profughi nigeriani in alloggio Asp SOLAROLO Hanno fatto la traversata dalla Libia alla Sicilia: si fermeranno alcuni mesi. Altri quattro in arrivo a Casola. Sono arrivati lunedì nel territorio dell' Unione dei Comuni della Romagna faentina alcuni profughi che hanno chiesto protezione internazionale. Si tratta di quattro nigeriani di età compresa fra i 20 e i 30 anni, sbarcati sulle coste della Sicilia dopo la traversata marina su un barcone partito dalla Libia. I quattro sono ospitati a Solarolo in un appartamento di proprietà dell' Azienda di Servizi alla Persona della Romagna Faentina. Quello nel territorio faentino dovrebbe essere un soggiorno della durata di alcuni mesi. Dallo scorso 24 aprile i nigeriani erano stati alloggiati provvisoriamente in un albergo di Bagnacavallo, in attesa di essere destinati ad una struttura idonea per soggiorni di media lunga durata. Il "progetto accogliente", per cercare di essere il più efficace ed efficiente possibile, vede coinvolte l' Asp della Romagna Faentina, che di fatto ne è il referente per la Prefettura di Ravenna, l' amministrazione comunale di Solarolo, operatori qualificati, l' associazionismo locale e la società civile. In settimana a Sola rolo verrà completata la progettazione di un primo percorso di accoglienza. Un momento condiviso tra tutti i soggetti partecipanti che comprende attività di mediazione culturale, insegnamento della lingua italiana, integrazione attraverso momenti di aggregazione e animazione, formazione in funzione di attività occupazionali e socialmente utili. L' incontro fra i diversi attori coinvolti per il coordinamento di questi importanti interventi è fissato per giovedì alle 20.30 in municipio. Parallelamente all' attività fatta a Solarolo, l' Asp della Romagna Faentina in collaborazione con l' amministrazione comunale di Casola Valsenio sta lavorando per realizzare lo stesso progetto anche per i futuri quattro profughi destinati a Casola Valsenio. Nella cittadina collinare i profughi verranno sistemati in due mini appartamenti tra loro adiacenti, sempre di proprietà dell' Asp della Romagna Faentina. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 91
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