CONSERVAZIONE dei prodotti
Transcript
CONSERVAZIONE dei prodotti
Tavola & Dintorni presenta: CONSERVE CONFETTURE E ERBE AROMATICHE DELLA VALSASSINA METODOLOGIE DI CONSERVAZIONE • • • • Conservazione allo stato fresco Conservazione con Mezzi chimici: aggiunta di sale e zucchero / conservanti conservazione sottolio / sotto aceto e marinature Conservazione per Fermentazione Conservazione con Mezzi fisici: Trattamento termico sterilizzazione / pastorizzazione congelazione/surgelazione concentrazione / essiccamento / liofilizzazione L’essiccazione e la liofilizzazione La maggior parte dei microrganismi non si moltiplicano più a umidità relative inferiori a 85-90%. Entrambi i metodi non eliminano i numero dei germi ma li rendono inattivi. Se il prodotto riacquista l’acqua sottratta i germi presenti riprendono lo sviluppo. Fondamentale mantenere ridotta l’acqua libera nel caso associare altri trattamenti (refrigerazione, sottovuoto ecc..) La preparazione della verdura destinata all’essiccazione Partire da vegetali freschi, ben lavati , asciugati, tagliati o affettati Le cipolle, le carote, le melanzane, i peperoni, le zucchine, i funghi vanno preparati a fette o a rondelle; a pezzetti il sedano e i fagiolini. Prezzemolo e spinaci vanno depicciolati, i pomodori aperti in due e privati dei semi. Scottare la verdura in acqua bollente per 1 – 3 minuti per mantenere al meglio colore e gusto (a parte cipolle, pomodori, prezzemolo e peperoni) Tecniche di essiccazione Si stendono i prodotti in modo ordinato su graticci di legno o telai con reti in plastica, che vengono esposti al sole. Utilizzare una garza sopra il telaio per evitare l’attacco degli insetti, rivoltare regolarmente i pezzi per facilitare l’essiccamento. Se l’escursione termica tra giorno e notte supera i 10°C, o l’umidità è troppo elevata, ritirare i telai nelle ore notturne per evitare che il prodotto già in parte secco si reidrati. Se il sole è debole conviene deporre sopra il graticcio un telaio sul quale si pone una lastra di vetro o di plexiglas per concentrare il calore e accelerare il processo di essiccamento. Conservazione per affumicatura Il fumo viene utilizzato per conferire particolari caratteristiche gustative e come conservante grazie alla presenza di formaldeide A questa azione blanda vengono associati l’essiccatura, l’aggiunta di sale o di nitrati Il fumo contiene un composto cancerogeno ( 3-4 benzopirene) che deve essere < 1microgrammo / kilo L’affumicatura può essere fatta a FREDDO o a CALDO La Mostarda italiana La mostarda italiana è tipicamente fatta con frutta candita contenuta in uno sciroppo nel quale è miscelata una quantità variabile di senape, che lo rende più o meno piccante. A differenza delle mostarde francesi e inglesi, quasi senza calorie, le mostarde italiane sono sempre molto caloriche in quanto si utilizzano zuccheri e frutta candita o sciroppata. Mostarda cremonese La più conosciuta e diffusa, una miscela di frutta candita e sciroppo con una percentuale di zucchero del 50-60%, con l'aggiunta di olio essenziale di senape. Si utilizzano ciliegie, pere, mele cotogne, mandarini, fichi, albicocche, pesche. Mostarda vicentina La Mostarda vicentina, a base di polpa di mela cotogna, che si ottiene dalla cottura della polpa con zucchero al 50% in peso. Una volta raffreddata la marmellata ottenuta, si aggiunge olio essenziale di senape. Si usa anche farla con le pere. Mostarda piemontese o Cougnà. È una marmellata a base di mosto d'uva (barbera, uva fragola) cui si aggiungono in cottura mele cotogne, pere madernassa, nocciole tostate. Viene usata per accompagnare le robiole e i formaggi stagionati in genere. Gli Ingredienti per Mostarda di Cremona ALBICOCCHE 100 gr ANANAS 100 gr ARANCE 50 gr CILIEGIE 100 gr MANDARINI 50 gr MELE 100 gr PERE 100 gr PESCHE 100 gr FICHI 100 gr Senape essenza 10 gocce Zucchero semolato 400gr Procedimento Togliere i noccioli alla frutta e tagliare a pezzi grossolani la frutta troppo grossa. Mettere la frutta preparata a macerare nello zucchero per 24 ore. Mettere la frutta in un pentolino con poca acqua, portare ad ebollizione lasciando bollire per 5 minuti. Far riposare per 24 ore e ripetendo l’operazione precedente per altre due volte, non coprire mai la pentola durante e dopo la cottura perché le gocce di vapore rovinerebbero la preparazione. Una volta terminata la cottura, aggiungere la senape al composto e confezionare in recipienti a chiusura ermetica. Sterilizzare i vasetti e conservare in un luogo buio fino al consumo. Abbinamenti delle mostarde • Le mostarde di frutta e verdure si abbinano a tutti i tipi di formaggi: vaccini, caprini ovini Mostarde con frutta più delicata: - MELE, PERE, CIPOLLE ROSSE, - ANGURIA BIANCA Abbinamento: - FORMAGGI GIOVANI E SEMI STAGIONATI • • Mostarde saporite: - POMODORI VERDI,PERE E LIME,FICHI Abbinamento: - FORMAGGI STAGIONATI ED ERBORINATI Mostarde acide e miele di castano: - MANDARINI, ARANCE, KIWI Abbinamento: - FORMAGGI MOLTO STAGIONATI E MOLTO PICCANTI Le mostarde di frutta sia delicate che più saporite ben si abbinano anche a: - CARNI BOLLITE, ARROSTI DI VITELLO E CARNI BIANCHE, - SALUMI TIPO CRUDO, COPPA, SPECK E - SELVAGGINA ALLO SPIEDO Possibile azzardare l’accostamento anche a: - PESCE AFFUMICATO E PESCE DI LAGO ALLA PIASTRA Confetture e salse senapate Per la preparazione di tali prodotti si seguono le tecniche impiegate per la produzione delle confetture. Nel caso si di preparati a basso contenuto di zucchero finale ( < 45%) Si parla di SALSE SENAPATE con elevata percentuale di frutta o verdura LA SENAPE: Dai semi della senape nera e bianca si ricava un olio volatile detto essenza di senape (isosolfocianato di allile). In presenza di acqua il glucoside si decompone e libera l'essenza intensamente irritante. Possono essere usati direttamente i semi aggiunti alla composta di frutta oppure essenza di senape liquida. Prodotti Tipici Tra i prodotto presenti sul territorio è possibile realizzare salse o confetture senapate che ben si abbinano a carni e formaggi tipici della Valsassina - FICHI - MELE COTOGNE - PERE Abbinamenti delle senapate Le confetture si abbinano bene a diversi tipi di formaggi freschi vaccini, ovini e caprini Le marmellate si possono abbinare a formaggi stagionati e semi stagionati anche per la loro leggera acidità Tipicità del territorio - I FICHI I PICCOLI FRUTTI DI BOSCO LE CASTAGNE I FUNGHI I PESCI DI LAGO I fichi Frutto estivo - autunnale che si presta a essere usato fresco, secco e in purea come confettura e mostarda. - - Freschi si possono abbinare a salumi (coppa, speck, crudo) e utilizzare per preparare crostate o torte. Si possono usare come dessert: freschi o caramellati con vino rosso e con il gelato Secchi in abbinamento a ripieni di carne bianche, per torte, per pane da accompagnare con i formaggi, per dolci tipo Zelten e Bisciola. In confettura utilizzati per crostate con noci da prima colazione. Mostarda di fichi in accompagnamento a formaggi freschi, semi stagionati e salumi. I piccoli frutti Lamponi, more, mirtilli neri e rossi, ribes, uva spina, rosa canina, sambuco, olivello spinoso. Tipicamente utilizzati nelle confetture, in tale forma si possono abbinare a svariati piatti in particolare alla selvaggina con cottura rosa e al sangue: ideale il MIRTILLO ROSSO Possibile conservare tali frutti in sciroppo zuccherino usati direttamente o ridotti in purea come guarnizione di dessert. La confettura di OLIVELLO SPINOSO è ideale per accompagnare formaggi stagionati, salmone o pesce affumicato Le castagne Frutto secolare autunnale presente sul nostro territorio si presta a diversi metodi di conservazione. Essiccazione del frutto intero e riduzione in farina, aggiunta di zucchero nella marronita e nella canditura. Utilizzato da sempre come importante fonte di amidi oggi possono essere riscoperti vari impieghi Ricette e usi delle castagne • • FARINA DI CASTAGNE OTTENUTA DAL FRUTTO INTERO: In cucina si può utilizzare per fare pasta tipo tagliatelle , lasagne,crepe, tortelli, ma anche minestre e polenta Nei dolci utilizzata per fare frittelle alle mele, biscottini e castagnaccio CASTAGNE SECCHE DOPO COTTURA: INTERE come accompagnamento alla carne di maiale arrosto e alla selvaggina, TRITATE come ripieno di carni bianche e maiale, IN PUREA per preparare gnocchi o creme da accompagnare con panna montate e in bavaresi I funghi Vi sono varie modalità di conservazione dei funghi: - congelati cotti e congelati crudi - essiccati - sott’olio, al naturale, sott’aceto Modalità di utilizzo delle varie forme di conserva dei FUNGHI Il modo migliore è quello di usarli freschi alla griglia, trifolati o in umido con la polenta I funghi secchi vanno reidratati a bagno in acqua tiepida per almeno 20 minuti dopo di che si tolgono dall’acqua e si tagliano come si desidera. L’acqua filtrata si usa per fare il risotto, le scaloppine, le tagliatelle, gli gnocchi e i ravioli I funghi congelati si scongelano in parte immergendoli in acqua bollente per 30 secondi secondo la grandezza e poi si fanno trifolare, i funghi congelati in pezzi possono essere trifolati direttamente in padella calda e usati come gli altri Funghi sott’olio e aceto usati in accompagnamenti classici con i salumi I pesci di lago Agone, Alborella, Cavedano, Salmerino, Lavarello, Luccio, Persico, Carpa, Trota. • Conservazione - in carpione o agrodolce (lavarello, agone), - affumicato (il cavedano) – essiccato (l’agone) – uova di pesce (persico, lavarello, agone, luccio preparazione tipo bottarga). • Tecniche di preparazione prodotto conservato Tecniche di preparazione pesce conservato L’AGONE per eccellenza si presta alla preparazione dei Missoltini, dopo la salatura gli agoni vengono lavati, puliti e appesi ad essiccare e poi vengono messi nelle apposite latte e pressati. Si consumano poi alla griglia accompagnati con dei crostoni di polenta oppure dopo averli spinati per la preparazione della pasta con i Missoltini. Freschi si possono preparare in salsa verde oppure alla piastra IL LAVARELLO si mangia appena pescato fresco al burro e salvia, in carpione e in salsa verde, però assieme al cavedano si prestano ad essere sfilettati salati ed essiccati per poi essere consumati alla piastra IL PERSICO si usa in modo particolare per fare il classico riso e pesce persico oppure al burro e salvia LA TROTA si può consumare fresca al burro, alla griglia o bollita, si può sfilettare, marinare e tagliare a fettine sottili e gustare con insalata e olio del nostro lago, oppure affumicata IL SALMERINO viene preparato al burro e salvia ma si può mangiare bollito o alla griglia, si può sfilettare e marinare IL LUCCIO è di difficile lavorazione per la presenza di molte spine. Data la difficoltà di ottenere dei filetti interi si presta ad essere preparato per dei patè o in carpione con crostoni di polenta alla griglia. LE ALBORELLE, ormai quasi scomparse, si prestavano ad essere preparate fritte o in carpione La CARPA e la TINCA sono pesci un po’ particolari che hanno sempre un sentore di fango a causa dell’ambiente in cui vivono: si prestano ad essere preparati sia in umido che marinati con aceto e olio del lago. Dai pesci un po’ più grossi si possono estrarre le sacche delle uova e prepararle come la bottarga per mezzo di Salatura e essicazione. Tale preparato si usa come accompagnamento al pesce marinato o per fare dei primi piatti Piatti della tradizione da riscoprire “Le pattole” di Esino e gli “Scapinasc” di Crandola e dintorni i funghi, il salmì, la polenta taragna, il missoltino con la polenta, la polenta “uncia”,il carpione e l’agone in salsa verde formaggi di capra, formaggi vaccini, confetture con frutti del bosco e di montagna, il miele delle nostre piante FORMAGGI E CONFETTURE FORMAGGIO CONFETTURA DA ABBINARE CAPRA FRESCO CAPRA STAGIONATO TALEGGIO STRACHITUND CONFETTURE A COLAZIONE CONFETTURE ABBINAMENTI
Documenti analoghi
Mostarda Vicentina
“Mostarda Mantovana e Viadanese” Mele e Pere
“Mostarda Mantovana e Viadanese” Apple and Pear
Dalla tradizionale ricetta Mantovana tutta la fragranza delle mele “Duracine”
tagliate a fette, candite ...
La mostarda mantovana - Consorzio Agrituristico Mantovano
come ingrediente principale nella preparazione della mostarda mantovana.
La mela campanina: piccola e “potente”
Diffusa tra le province di Mantova e Modena, la campanina è una piccola mela dalla bu...