Divinis® è lieto di proporvi
Transcript
Divinis® è lieto di proporvi
Divinis® Bar à Vins è lieto di proporvi “A Cena Con…” Giovedì 16/1/2014 Giuseppe Quintarelli Filetto di Baccalà con Salsa di Prezzemolo Bianco Secco 2011 Giuseppe Quintarelli ~ Negrar (VR) Veneto I.G.T. ~ Garganega, Trebbiano, Sauvignon, Chardonnay, Saorin ~ 12,5° ~ Euro 22,00 Risotto al Nero di Seppia Primofiore 2007 Giuseppe Quintarelli ~ Negrar (VR) Veneto I.G.T. ~ 50% Corvina veronese e Corvinone, 50% Cabernet Sauvignon e Franc ~ 13,5° ~ Euro 31,00 Bigoli con l’Anatra Valpolicella Classico Superiore 2003 Giuseppe Quintarelli ~ Negrar (VR) ~ Valpolicella Classico D.O.C. 55% Corvina, 30% Rondinella, 15% Cabernet, Nebbiolo, Croatina e Sangiovese ~ 15° ~ Euro 60,00 Salama da Sugo con Cannolo Ripieno di Zucca Amarone Classico 2000 Giuseppe Quintarelli ~ Negrar (VR) ~ Amarone della Valpolicella Classico D.O.C. 55% Corvina, 30% Rondinella, 15% Cabernet, Nebbiolo, Croatina, Sangiovese, Molinara ~ 16,5° ~ E. 290,00 Tortino di Cioccolato con Cuore Fondente Recioto della Valpolicella Classico 1997 Giuseppe Quintarelli ~ Negrar (VR) ~ Recioto della Valpolicella Classico D.O.C. 55% Corvina, 30% Rondinella, 15% Cabernet, Nebbiolo, Croatina e Sangiovese ~ 15,5° ~ E. 180,00 (mezzina) Esclusivamente in occasione della serata a chi desidera acquistare i vini per l’asporto, riserviamo uno sconto del 10%. Le nostre iniziative sono dirette a favorire un consumo moderato e consapevole del vino. Qualità e non quantità. Giuseppe Quintarelli L’azienda si trova a Cerè di Negrar, sul monte Cà Paletta, sul versante Est della vallata di Negrar. L’esposizione dei vigneti è a Ovest ed il terreno è di tipo calcareo basaltico. Il sistema di allevamento dei vigneti è, nei vecchi impianti, a Pergola Veronese e, nei nuovi, a Guyot. L’azienda nasce all’inizio del secolo con Silvio Quintarelli, che, insieme ai suoi fratelli coltiva a mezzadria i vigneti di località Figàri, nel comune di Marano di Valpolicella. Il vino prodotto viene già allora esportato negli Stati Uniti, in barili da 50 litri, tramite il proprietario del fondo. Dopo la prima guerra mondiale, precisamente nel 1924, l’azienda si sposta nella vallata di Negrar, in località Cerè, dove Silvio prosegue la propria attività con il prezioso aiuto dei figli e della moglie. Negli anni `50, Giuseppe, il più giovane dei figli, subentra nella conduzione dell’azienda per continuare la tradizione paterna, della vigna e della cantina. Si rinnovano e si specializzano i vigneti, aumentano le botti e le richieste. Con il tempo l’attività diventa sempre più grande, ma ciò non distoglie la particolare attenzione al metodo tradizionale, che viene mantenuto rigorosamente, con amore e dedizione costanti, insieme alla moglie, alle figlie ed agli affezionati collaboratori. Gli anni che vanno dal `50 al `55 sono fondamentali per la cantina. Il Recioto è un vino importante e là dove l’annata risulta essere meno generosa dando un vino più secco, si cerca comunque di conservarlo per gli anni successivi. Da questa esperienza nasce un "metodo" che porta ad un vino, l’Amarone, di elevata qualità e che viene scoperto ed apprezzato da estimatori importanti. L’Amarone nasce dal rispetto della natura, nella coltivazione della vigna, da una paziente e scrupolosa selezione delle uve e da un fortissimo legame con la tradizione. Negli anni `80, in seguito ad un riassetto della proprietà, con l’acquisto di nuovi vigneti, si ottimizza la produzione e si apportano delle importanti varianti nella scelta delle uve e quindi della produzione. Dal 1985, infatti, vengono usate regolarmente varietà di uva come il Nebbiolo, la Croatina, il Cabernet Franc e Sauvignon, con dei risultati eccellenti. Nasce un vino, l’Alzero, frutto dell’esperienza e della consapevolezza nella tecnica dell’appassimento delle uve, peculiarità della tradizione di tutta la Valpolicella. Due caratteristiche accompagnano i vini prodotti dall’azienda: una naturale predisposizione al lunghissimo affinamento, che porta a migliorare il prodotto anche oltre i vent’anni, ed una sorprendente vivacità, che si esprimono per lungo tempo dopo l’apertura della bottiglia. Informazioni tratte dal sito vinievino.com Giuseppe Quintarelli è morto all’inizio del 2012 dopo una lunga malattia, ma l’attività dell’azienda era già garantita dalla famiglia e in particolare dal nipote Francesco Grigoli. Bianco Secco La pigiatura delle uve viene effettuata subito dopo la raccolta. La particolare macerazione di 12 ore si svolge a bassa temperatura; la fermentazione avviene a temperatura controllata e il vino viene affinato sulla feccia fermentativa con batonnage. Primofiore Dopo la pigiatura e la fermentazione il vino viene tenuto per più di un anno in botti di rovere di Slavonia - il risultato un vino di media struttura con una buona trama tannica ben equilibrata. Valpolicella Le uve vengono raccolte in cassette di legno e subito portate in cantina per la pigiatura. Dopo tre o quattro giorni circa di macerazione inizia la fermentazione alcolica che avviene ad opera di lieviti indigeni e dura circa sette - otto giorni. Al termine si svina e, dopo due o tre travasi, il Valpolicella viene fatto riposare fino ad aprile, momento del ripasso. La tecnica del ripasso dona al vino maggior complessità, colore e struttura. Alla fine di aprile, quando si svina l'Amarone, alle vinacce viene unito il Valpolicella. A questo punto parte, sempre spontaneamente, una seconda fermentazione alcolica al termine della quale si svina. Il prodotto ottenuto viene messo in botti medio-grandi di rovere di Slavonia, dove rimane per sei anni circa a completamento della sua maturazione. Amarone E’ importante adagiare le uve in modo adeguato affinché l’appassimento possa aver luogo in maniera completamente naturale. I primi segnali di muffa nobile compaiono a fine novembre — inizio dicembre e si sviluppano maggiormente nel mese di gennaio. Verso la fine di gennaio si pigiano le uve e, dopo circa 20 giorni di macerazione, inizia la fermentazione alcolica ad opera dei lieviti indigeni. La fermentazione avviene molto lentamente e dura circa 45 giorni. Dopo di ché si svina e il futuro Amarone viene messo in botti di rovere di Slavonia medio-piccole, dove effettua la propria maturazione per più di dieci anni. Durante questo periodo avvengono altre fermentazioni alcoliche che permettono di ottenere un vino secco di straordinaria struttura e complessità. Recioto Le uve vengono attentamente selezionate su determinate fasce di terreno che solo in certe annate sono adatte a produrre questo vino. II Recioto infatti dopo le diverse fermentazioni alcoliche, deve mantenere spontaneamente un notevole residuo zuccherino. L'appassimento avviene come per l'Amarone e viene utilizzata la stessa tecnica di vinificazione mentre l'affinamento, sempre in botti medio piccole di rovere di Slavonia, dura cinque o sei anni. I commenti di Maurizio Landi Nel panorama dei vini della Valpolicella, Quintarelli rappresenta indubbiamente un unicum. Io non amo molto i vini di questa regione; anche per questo mi risulta difficile capire come vini di questa qualità e personalità possano scaturire dalla Valpolicella. La capacità di questa cantina di creare capolavori non è certo una cosa nuova, ma che queste uve possano dare questa qualità, a confronto con la mediocrità della stragrande maggioranza dei vini di queste denominazioni, mi sembra quasi incredibile. Ovviamente si tratta di considerazioni strettamente personali… Venendo ai vini della serata, il mio apprezzamento per questi vini parte proprio dal Bianco Secco. Un vino semplice, ma di personalità notevole. Il carattere del vino viene fuori alla lunga, quando lascia una piacevole sensazione vinosa, che si presta perfettamente all’abbinamento con il cibo. In vino di questa semplicità è ancora più trasparente lo stile della cantina, che sembra proprio annullarsi per dare maggiore risalto ai caratteri del vino stesso. Magico nella sua immediatezza! Unica nota “stonata” nella serata (oltre al risotto al quale era abbinato e che è risultato decisamente sotto tono), il Primofiore. Un vino dove la presenza del Cabernet sembra annullare ogni territorialità. Purtroppo questo vitigno tende quasi sempre a prevaricare le altre caratteristiche e marcare in modo determinante il carattere del vino. Oltre a questo (che qualcuno può anche apprezzare), mi sembra che questo vino, al contrario del precedente, non abbia lo stesso peso degli altri, anche i più semplici, e rimanga una “cosa” a parte, di poco interesse. Si comincia a fare veramente sul serio con il Valpolicella, che, a discapito di un’annata “difficile”, ha una grinta veramente straordinaria. Nella fase iniziale sconta una nota vegetale e balsamica un po’ troppo evidente, frutto probabilmente di uve di difficile maturazione. Poi, però, si amalgama e tira fuori tutte le caratteristiche classiche con note di frutta fresca in bella evidenza e una persistenza invidiabile. Impressionante l’equilibrio di questo vino, nonostante il grado alcolico. Dilungarsi sui due vini finali è praticamente inutile. Sia l’Amarone che il Recioto sono due monumenti di classicità e di eleganza. Quello che impressiona in modo particolare è la bevibilità di questi vini vellutati. Purtroppo il desiderio che stimolano può essere difficilmente soddisfatto, visto il prezzo al quale sono venduti; ma è pur sempre il prezzo dei capolavori!
Documenti analoghi
Amarone della Valpolicella DOCG
Questo vino è ottenuto da uve raccolte in vari vigneti situati sulle colline della Valpolicella (colline di Mezzane e di Tregnago).
La diversa provenienza delle differenti varietà di uve è importan...
Amarone La Fabriseria
Produzione: 6000 kg/ettaro (3200 bottiglie/ettaro).
Varietà uve: 35% Corvina, 30% Corvinone, 30% Rondinella, 5% Oseleta.
Categoria: News
“A 20 anni incontro l’uomo che cambierà la mia vita, Giuseppe Quintarelli - racconta lo
stesso Celestino Gaspari - mio futuro suocero, con il quale lavorerò a lungo nella sua
azienda. Sono anni int...