Autonomia e Raccomandazioni cliniche all`esame del
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Autonomia e Raccomandazioni cliniche all`esame del
le cia NE e sp lo IBU o n R ter O T n i l’ Al RTH O Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB Torino - Contiene inserti pubblicitari Anno VII n. 3 Marzo 2011 Medicina Legale Euro 3,00 Attualità Corso Teorico-Pratico LA CONCILIAZIONE Alcuni degli argomenti: Occlusione Ideale, Settori funzionali delle arcate, Linee funzionali e caratteristiche di una occlusione ideale (teoria e pratica) Rapporto tra occlusione ideale e quella del paziente Sistemi di analisi occlusale Montaggio in articolatore con arco facciale e cere (teoria e pratica) Analisi dei modelli montati in articolatore Determinazione della dimensione verticale rispetto alle caratteristiche scheletriche del paziente mediante l’utilizzo di analisi cefalometrica (parte teorica e pratica) Per informazioni ed iscrizioni www.aignatologia.it IN CAMPO SANITARIO SUI BANCHI DELLE FACOLTÀ ODONTOIATRICHE Anche in campo odontoiatrico il fenomeno della conciliazione non ha tardato a manifestarsi, comportando in pochi anni un incremento pari al 4% rispetto al numero dei dentisti. > pagina 6 Una mini-inchiesta sul cosiddetto “esilio odontoiatrico” scolastico: studenti che decidono di iscriversi a Facoltà straniere, ma anche giovani che scelgono l’Italia per le sue eccellenze. > pagina 8 Autonomia e Raccomandazioni cliniche all’esame del Consiglio Nazionale Andi Segreteria Organizzativa c/o Studio Tanteri 011 728316 Si è svolto sabato 5 febbraio, a Roma, il Consiglio Nazionale Andi, con la partecipazione di oltre 100 Presidenti provinciali e regionali dell’Associazione. PRESIDENTE Dott A. Bracco VICE-PRESIDENTE Dott. E. Tanteri SEGRETARIO Dott N. Margolo TESORIERE Dott. P. Lodo IDS, la vetrina più importante a livello mondiale dell’innovazione dentale Pubblichiamo l’intervista a Oliver P. Kuhrt, vicepresidente esecutivo della Koelnmesse, e a Martin Rickert, presidente dell’Associazione dei prodotti dentali tedeschi (VDDI). da 55 Paesi diversi che parteciperanno a IDS 2011. Grazie al numero crescente di partecipanti, l’organizzazione e la VDDI saranno lieti di replicare il successo della manifestazione 2009, in cui più di 100 mila visitatori sono venuti a Colonia da tutto il mondo. Le iscrizioni per il prossimo International Dental Show di Colonia sono in pieno svolgimento. Dopo il successo dell’edizione 2009, quanti espositori e visitatori pensate di avere quest’anno? Oliver P. Kuhrt: Ci aspettiamo Molti produttori presentano i nuovi prodotti prima di IDS Colonia. Questo fatto va a influire sul numero di visitatori? Martin Rickert: Non faccio previsioni in quanto IDS è la vetrina principale per quanto riguarda l’innovazione nel dentale a livello mondiale. circa aziende provenienti adv pro1900 argin_sistema completo_102x50:Layout 1 DT pagina 4 21-09-2010 Colgate Sensitive® Pro-Sollievo™ dentifricio è un Dispositivo Medico n° 0483. Leggere attentamente il foglio illustrativo e le istruzioni d’uso. Colgate Sensitive® Pro-Sollievo™ pasta desensibilizzante per lucidatura è un Dispositivo Medico. Leggere attentamente il foglio illustrativo e le istruzioni d’uso. IL TUO PARTNER NELL'IGIENE ORALE www.colgateprofessional.it Due le importanti tematiche discusse sul futuro professionale: l’autonomia ordinistica della professione odontoiatrica e le “Apre” il Collegio Docenti Si apre a Firenze (Palazzo Vecchio) giovedì 14 aprile ore 15.30 con una cerimonia, una Lettura inaugurale sul sistema immunitario e una Lectio Magistralis su Leonardo il Congresso Nazionale dei Docenti di Discipline Odontostomatologiche. Ispirato al “La ricerca scientifica in 12:23tema Pagina Odontostomatologia: evidenze e controversie”, il Congresso si terrà nelle giornate di venerdì e sabato nel Policlinico “Le Scotte” di Siena, dove, dopo vari momenti didattici e collegiali di rilievo, si concluderà nella tarda mattinata del 16 con la Conferenza dei Presidenti dei Corsi di Laurea e una Tavola rotonda. In questo numero viene dedicato un ampio servizio al Congresso Nazionale dei Docenti a pagina 18. “Raccomandazioni cliniche”, predisposte per volontà del Ministero della Salute sulle corrette modalità di esecuzione delle principali prestazioni odontoiatriche. Sul tema dell’autonomia ordinistica – afferma un comunicato Andi – dopo un’ampia analisi sul Progetto di legge di iniziativa governativa ora al Senato, sono stati presentati i risultati di un sondaggio tra i Soci ponendo in votazione la delibera proposta dall’Esecutivo nazionale, che ha ricevuto 178 sì e 15 no (12 astenuti). L’Associazione si batterà in sostanza per la piena autonomia della componente odontoiatrica all’interno dell’Ordine dei Medici. Sulle “Raccomandazioni cliniche” predisposte con la collaborazione di tutte le componenti il mondo odontoiatrico si è deliberato (con 174 sì, 11 no e 17 astenuti) di approvare il progetto lasciando alle Sezioni provinciali Andi di trasmettere, entro e non oltre il 25 marzo, osservazioni e proposte di modifica al testo per rendere le Raccomandazioni più applicabili alla realtà professionale. Verranno poi elaborate da un gruppo di lavoro – continua il comunicato – e trasmesse, come richiesto, al Ministero della Salute. Discusse anche varie tematiche attinenti la professione, su cui l’Andi è impegnata a difendere gli interessi dei Soci: nuova convenzione con Cadiprof, proposte di legge sulle Aso e l’Odontoiatra di famiglia, Codice etico, comportamentale associativo, network Andi ecc. 2 News e Commenti Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Editoriale Autonomi, sì ma solamente nell’Ordine Carissimi lettrici e lettori, finalmente una posizione ufficiale, rispetto all’istituzione di un Ordine autonomo degli Odontoiatri, ovvero al mantenimento di un’autonomia all’interno dell’Ordine dei Medici. L’ha presa l’Associazione nazionale dentisti italiani, previo referendum ai propri iscritti, come annunciato nell’articolo di prima pagina a cui si rimanda. Noi plaudiamo a questa scelta e ne spieghiamo le ragioni, come osservatori della categoria. Già nell’editoriale del giugno 2010, su questa rivista si segnalava l’importanza di questa categoria professionale sostenendo: “[…] Ma ci siamo chiesti quanto una categoria così piccina potrebbe influenzare con cambiamenti positivi ed equilibrati l’intera popolazione? Dagli avvocati, dai notai, ma anche da un cardiologo, un cittadino potrebbe non andare o dover andare per tutta una vita; invece tutti devono andare, almeno una volta, dal dentista”. Contestualizzando, un cittadino potrebbe non richiedere per tutta una vita una prestazione sanitaria da altro medico, se non il dentista, il quale potrebbe avere l’onore e l’onere, dopo un’accurata anamnesi, di intercettare le malattie di un paziente, di richiedere esami diagnostici o indirizzarlo verso lo specialista di competenza, di dare grandi suggerimenti sugli stili di vita, prima e durante il piano di trattamento odontoiatrico. Essere e migliorare a pieno titolo, dunque, la propria posizione di specialista, ma in quanto parte della categoria dei medici! Un Ordine autonomo conferirebbe, a nostro parere, un prestigio operativo sì, ma generando nei pazienti confusioni su una figura che potrebbe essere riconosciuta quale tecnico super specializzato, alimentando ulteriori “scambi” di figure professionali, fin troppo note. A volte, riflettere su queste grandi decisioni fa bene per ripartire in modalità progettuale. Recentemente, in un convegno in Italia, Johan Galtung, uno dei padri della peace research o peace studies (le sue opere ammontano a un centinaio di libri e oltre 1000 articoli, le istituzioni internazionali si sono spesso rivolte a lui per consulenze tecniche nelle mediazioni di conflitti), divide i Paesi in bambini, adolescenti, adulti e in pensione. Un Paese “in pensione” non ha progetti: l’unico sforzo che fa è mantenere la situazione presente. In Italia, sostiene, non vedo un progetto, ma vedo solo mantenere le cose come sono. Cari professionisti, cari Odontoiatri-Medici, da voi può esserci un grande sostegno per un’inversione di marcia. L’Editore Patrizia Gatto [email protected] Italian Edition Ministero: ecco le nuove Linee guida per la salute dei denti Sul sito del Ministero della Salute sono state pubblicate le nuove Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età adulta. Sono quattro, in particolare, i campi di prevenzione: delle patologie dei tessuti duri dentari; della malattia parodontale; dell’edentulia; dei tumori maligni del cavo orale. Nuova iniziativa del Ministero della Salute per promuovere la salute orale. Sul sito del dicastero sono infatti state pubblicate le “Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età adulta” dedicate, in particolare, alla prevenzione delle patologie dei tessuti duri dentari; prevenzione della malattia parodontale; prevenzione dell’edentulia; prevenzione dei tumori maligni del cavo orale. “La promozione di azioni di prevenzione delle malattie orali – spiega il Ministero nell’introduzione del documento – è particolarmente necessaria ed opportuna anche in considerazione del ruolo oggettivamente limitato che il nostro Servizio sanitario nazionale, ad oggi, svolge per l’odontoiatria”. Alla stesura del presente documento hanno partecipato: Patrizio Bollero (Università di Roma “Tor Vergata”); Felice Roberto Grassi (Università degli Studi di Bari); Antonio Federici (Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali); Enrico Gherlone (Università Vita-Salute San Raffaele, Milano); Gianna Maria Nardi (Università degli Studi di Roma “Sapienza”); Michele Nardone (Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali). L’aggiornamento delle linee guida è previsto ogni 4 anni, “a meno che – sottolinea il ministero – la base dell’evidenza non subisca cambiamenti, così da rendere le raccomandazioni o il loro upgrading, obsoleti”. Fonte: quotidianosanita.it Istituzione del profilo professionale di “Assistente di Studio Odontoiatrico” Il Ministero della Salute ha convocato in data 17 febbraio i rappresentanti della Commissione Albo Odontoiatri, Collegio Nazionale Docenti di Odontoiatria, Andi, Aio, Unid, Aidi e Confimea per la valutazione della proposta del Ministero inerente l’istituzione del profilo professionale di “Assistente di Studio Odontoiatrico”, al fine di uniformare quel profilo su tutto il territorio nazionale, stante legislazioni regionali non coordinate. Le componenti sindacali odontoiatriche Andi e Aio si sono espresse su modifiche e integrazioni dei contenuti, tanto sovrapponibili da ritenersi possibile la stesura di un testo condiviso. Anche le sigle sindacali degli Igienisti dentali sono sulla stessa linea per quanto attiene le mansioni delle ASO e si è, con loro, instaurato un dialogo che ci ha permesso di condividere una serie di valutazioni. Evidentemente la realtà di un’Odontoiatria moderna e in rapida evoluzione, proiettata al futuro con scienza e coscienza, esercitata in regime di libera professione, obbliga a riflessioni che portano tutte le componenti sindacali del dentale ad assumere posizioni che inevitabilmente risultano convergenti su un ruolo occupazionale che necessita di chiarezza e definizione. Fonte: Unid e Andi International Imprint Licensing by Dental Tribune International Publisher Group Editor Managing Editor DT Asia Pacific Editors Daniel Zimmermann [email protected] +49 341 48 474 107 International Editorial Board Dr Nasser Barghi, USA – Ceramics Dr Karl Behr, Germany – Endodontics Dr George Freedman, Canada – Aesthetics Dr Howard Glazer, USA – Cariology Prof Dr I. Krejci, Switzerland – Conservative Dentistry Dr Edward Lynch, Ireland – Restorative Dr Ziv Mazor, Israel – Implantology Prof Dr Georg Meyer, Germany – Restorative Prof Dr Rudolph Slavicek, Austria – Function Dr Marius Steigmann, Germany – Implantology Torsten Oemus Editorial Assistant Copy Editors Claudia Salwiczek Anja Worm Yvonne Bachmann Sabrina Raaff Hans Motschmann Publisher/President/CEO Sales & Marketing Director of Finance & Controlling Marketing & Sales Services License Inquiries Accounting Business Development Manager Project Manager Online Executive Producer Torsten Oemus Peter Witteczek Antje Kahnt Dan Wunderlich Nadine Parczyk Jörg Warschat Manuela Hunger Bernhard Moldenhauer Alexander Witteczek Gernot Meyer © 2011, Dental Tribune International GmbH. All rights reserved. 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Dental Tribune International Holbeinstr. 29, 04229, Leipzig, Germany Tel.: +49 341 4 84 74 302 | Fax: +49 341 4 84 74 173 Internet:www.dental-tribune.com-E-mail:[email protected] Regional Offices Asia Pacific Dental Tribune Asia Pacific Limited Room A, 20/F, Harvard Commercial Building, 111 Thomson Road, Wanchi, Hong Kong Tel.: +852 3113 6177 - Fax: +8523113 6199 The Americas Dental Tribune America 116 West 23rd Street, Ste. 500, New York, NY 10011, USA Tel.: +1 212 244 7181 - Fax: +1 212 224 7185 Comitato scientifico Gian Carlo Pescarmona, Claudio Lanteri, Vincenzo Bucci Sabattini, Gianni Maria Gaeta, Giancarlo Barbon, Paolo Zampetti, Georgios E. Romanos, Marco Morra, Arnaldo Castellucci, Alessandra Majorana, Giuseppe Bruzzone Realizzazione TU.E.OR. Srl - www.tueor.it Pubblicità TU.E.OR. Srl Direttore responsabile Massimo Boccaletti Comitato di lettura e consulenza tecnico-scientifica Luca Aiazzi, Ezio Campagna, Marco Del Corso, Luigi Grivet Brancot, Clelia Mazza, Gianna Maria Nardi, Giovanni Olivi, Franco Romeo, Marisa Roncati, Randal Rowland, Franco Tosco, Anita Trisoglio, Roly Kornblit Editore TU.E.OR. Srl - Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Tel.+39.011.197.15.665 - fax +39.011.197.15.882 www.tueor.com - [email protected] Contributi Mario Aversa, Annamaria Genovesi, Alessandro Lanteri, Valeria Melca, Fred Michmershuizen, Brock Rondeau, Daniel Zimmermann Sede amministrativa Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Coordinamento editoriale Cristiana Ferrari Amministratore Patrizia Gatto [email protected] Hanno collaborato Enrica Casalegno, Stefania Dibitonto, Alessia Murari, Francesco Pesce, Carla Ragni Coordinamento tecnico-scientifico Aldo Ruspa Grafica e impaginazione Angiolina Puglia Anno VII Numero 3, Marzo 2011 Registrazione Tribunale di Torino n. 5892 del 12/07/2005 Stampa Arti Grafiche Amilcare Pizzi Spa - Cinisello B. (MI) Ufficio abbonamenti TU.E.OR. srl - Corso Sebastopoli 225 - 10137 Torino Tel. 011.197 15 665 - 011.0463350 - Fax 011.197 15 882 [email protected] Copia singola: Euro 3,00 - Arretrati: Euro 3,00 + sped. postale Forme di pagamento: Versamento sul c/c postale n. 65700361 intestato a TU.E.OR. srl; Assegno bancario o bonifico su c/c postale 65700361 intestato a TU.E.OR. srl IBAN IT95F0760101000000065700361 Iva assolta dall’editore ai sensi dell’art.74 lettera C DPR 633/72 Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Dental Tribune Edizione Italiana fa parte del Gruppo Dental Tribune International che pubblica in 25 lingue in oltre 90 Paesi News e Commenti Italian Edition 3 Anno VII n. 3 - Marzo 2011 “La riforma dell’Università? Dipende…” Le osservazioni di Antonella Polimeni La neo Presidente del Collegio Docenti risponde ad alcuni quesiti che scaturiscono dalla recente approvazione della legge sulla riforma universitaria. Quali sono le date significative della nuova legge sulla Riforma? Dal 29 gennaio, a 15 giorni dalla pubblicazione della legge 240/2010 sulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 14 gennaio, la Riforma dell’Università è in vigore. Gli Atenei avranno tempo 6 mesi per adeguare gli Statuti secondo la nuova normativa. sono molte: dall’avvio delle procedure di abilitazione da Associato e da Ordinario, alla revisione dei settori scientifico-disciplinari, indissolubilmente legata alle procedura di reclutamento, l’avvio dei contratti di “tipo tenure” per i ricercatori. Una considerazione finale: giusto far dipendere l’erogazione del fondo premiale per gli Atenei dalla valutazione. Per questo è indispensabile che l’ANVUR parta quanto prima. m.boc Le novità più rilevanti? Come si diventa professori secondo la nuova legge? E chi lo decide? La scelta della qualità Punte Sonosurgery® © 08/2008 · BRA/0 · 404251V0 I 29 articoli che compongono il provvedimento ne introducono diverse, sia sul fronte della governance sia su quello del reclutamento. In particolare, arrivano i contratti “tenure track” per i ricercatori a tempo determinato, articolati in due tipologie: di durata triennale prorogabili per 2 anni per una sola volta, e triennali non rinnovabili per chi ha già usufruito di contratti del primo tipo ovvero di assegni di ricerca, borse post-dottorato ecc. Antonella Polimeni. per osteotomia e rizotomia sec. Dr. Ivo Agabiti, Pesaro Con l’entrata in vigore, si introduce l’abilitazione scientifica nazionale di durata quadriennale, condizione indispensabile per accedere ai ruoli di Professore Ordinario e di Professore Associato. La Commissione Nazionale sarà composta da 5 docenti di cui uno straniero o italiano attivo all’estero, sorteggiati da un elenco di Ordinari che presentano un curriculum scientifico di qualità. Un Decreto ministeriale determinerà i criteri per giudici e candidati secondo pareri del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) e dell’Agenzia Nazionale di Valutazione degli Atenei (ANVUR), la cui composizione del Consiglio Direttivo è stata approvata il 21 gennaio dal Consiglio dei Ministri. Sarà poi necessario il passaggio alle Commissioni parlamentari ed al Consiglio di Stato. Sono previste modifiche all’età pensionabile con la soppressione del cosiddetto “biennio Amato”: gli Ordinari andranno in pensione a 70 anni, gli Associati a 68. Il suo giudizio sulla Riforma? C’è stato un grande dibattito. Per esprimere un giudizio definitivo occorrerà attendere il tempo destinato ai Decreti delegati. Speriamo in una tempistica adeguata. Se questa legge rappresenterà un’iniezione di vitalità per il sistema, oppure la sua eutanasia, dipenderà da due fattori: i finanziamenti e i tempi. Servono in ogni caso le risorse per i concorsi di Associato, per il Fondo per il merito degli studenti, per il fondo premiale degli Atenei, per gli investimenti nella ricerca scientifica. Senza queste risorse il rischio enorme è “bruciare” le istanze dei giovani capaci e vanificare in maniera definitiva le aspettative dei Ricercatori più motivati. Le prossime scadenze? Sui tempi abbiamo già detto. Le scadenze previste dalla legge Una marcia in più in chirurgia orale SFS102 SFS100 SFS101 KOMET ITALIA S.r.l. · Via Fabio Filzi 2 · 20124 Milano · Telefono (02) 67 07 66 54 · Fax (02) 67 47 93 18 · [email protected] · www.komet.it 404251V0_AZ_KI_Sonosurgery_A4.indd 1 12.02.2009 8:26:01 Uhr News e Commenti 4 Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Italian Edition IDS è la vetrina più importante a livello mondiale per l’innovazione nel dentale Oliver P. Kuhrt. DT pagina 1 I professionisti del settore hanno a che fare con soluzioni complesse e applicazioni che vanno oltre il valore della “novità” dei prodotti di consumo comune e, quindi, le innovazioni per lo Studio e il laboratorio non perdono il loro appeal una volta che sono state presentate. La decisione su come e se integrare nuovi metodi nei nostri Studi si basa su quanto siamo in grado di approfondire la questione. Nel complesso, IDS offre ancora la panoramica più completa delle innovazioni per dentisti e odontotecnici. L’ultimo IDS ha visto un aumento del numero di produttori asiatici. Vedremo la partecipazione di qualche nuovo Paese anche quest’anno? Oliver P. Kuhrt: Secondo l’ultimo sondaggio, tra gli espositori non è prevista la partecipazione congiunta di alcun nuovo Paese. I mercati con il maggior numero di espositori sono tradizionalmente Germania, Italia, Corea del Sud, Svizzera e Stati Martin Rickert. Alcuni momenti catturati da IDS 2009. Uniti. Inoltre, daremo il benvenuto anche alle aziende di Paesi come: Argentina, Australia, Brasile, Bulgaria, Cina, Giappone, Israele, Pakistan, Russia, Spagna e Taiwan. A IDS 2009 l’attenzione si è concentrata sulle soluzioni implantari e sulle tecnologie CAD/CAM. Questo trend continuerà anche nel 2011? Martin Rickert: Ci aspettiamo tanti nuovi prodotti e tendenze nel 2011, ma la digitalizzazione sarà sicuramente l’elemento precursore. Quest’ambito, che va dalle scansioni di alta qualità alle numerose elaborazioni di vari e nuovi materiali dentali, sta diventando sempre più importante. L’Implantologia è un segmento in forte espansione da anni e nel corso del tempo sono stati lanciati impianti sempre più piccoli e corti. Anche i denti che mostrano alti livelli di decadimento possono essere riportati alla loro primaria funzionalità per molti anni a venire. In Endodonzia, la pulizia efficace dei canali radicolari rimane uno degli argomenti basilari. Per quanto riguarda nuovi modelli aziendali mi viene in mente la sinergia tra laboratori, centri di distribuzione e industria. Oggi, il laboratorio di un singolo operatore può offrire quasi gli stessi servizi di quelli dotati di una manodopera maggiore. Oggi anche i laboratori gestito da un solo professionista sono in grado di offrire quasi le stesse prestazioni di quelli con largo numero di dipendenti. La tecnologia digitale consente ai centri specializzati di offrire a piccoli Studi un intero ventaglio di prestazioni diagnostiche. Quali ambiti di produzione indicano le migliori prospettive? Oliver P. Kuhrt: Abbiamo segnali di crescita in molti settori del dentale, quale risultato ottenuto dai costruttori nell’estendere e integrare l’offerta di prodotti con soluzioni nuove e promettenti. I comparti più in sviluppo saranno probabilmente quelli di impianti dentali, profilassi, igiene dentale, odontoiatria estetica e CAD/CAM. Tuttavia, abbiamo anche osservato una crescita nelle attrezzature per Studi odontoiatrici e nei sistemi funzionali per i laboratori odontotecnici. L’economia mondiale si sta riprendendo velocemente. Avete avuto sviluppi analoghi nel settore dentale, nonché sull’attività fieristica? Martin Rickert: La domanda costante di servizi odontoiatrici da parte dei pazienti conferma che la volontà di migliorare la propria salute non è stata influenzata negativamente da condizioni economiche difficili. Molti sanno che gli investimenti fatti nella salute sono per la loro qualità di vita e, ultimo ma non meno importante, per il proprio futuro. A causa della recessione, l’industria Usa del dentale sta lottando contro molte difficoltà. Questo potrebbe avere un’influenza sul ruolo dell’IDS in quanto la più grande fiera mondiale? Martin Rickert: La posizione indiscussa di IDS come spazio espositivo leader nel dentale a livello mondiale è il risultato di una strategia continua “target-oriented” del dentale tedesco e del suo partner Koelnmesse. La forte presenza di espositori e visitatori stranieri ha permesso di creare una consapevolezza che fa di IDS quello che è oggi: un centro internazionale del dentale, indipendentemente dagli sviluppi economici temporanei o locali. Il primo giorno della fiera sarà ancora dedicato a rivenditori e importatori? Martin Rickert: Sicuramente! Secondo la maggior parte di espositori e commercianti internazionali con cui ho parlato, il “Dealer’s Day” del martedì è stato accolto molto bene in passato. La maggior parte dei rappresentanti dell’industria apprezza il fatto che in quel giorno gli specialisti siano disponibili no-stop per contatti e trattative. Cos’altro ci si può aspettare da questa edizione di IDS Colonia? Oliver P. Kuhrt: Oltre ai padiglioni 3, 4, 10 e 11, ci accingiamo ad aprire quest’anno anche la Sala 2, con uno spazio espositivo aggiuntivo di 143.000 m2. Grazie a questi provvedimenti, tutti i padiglioni della fiera si trovano ora uno accanto all’altro, facilmente accessibili attraverso gli ingressi Sud, Est e Ovest per guidare in modo uniforme il flusso di visitatori. Today international DTI partner ufficiale dell’iniziativa GCI by FDI DTI è lieto di annunciare un altro passo avanti per il Dental Tribune International Publishing Group. La FDI World Dental Federation ha lanciato un’iniziativa nel settore statunitense della risoluzione delle malattie non trasmissibili, al fine di ottenere un cambiamento dei paradigmi attuali e un approccio restaurativo per l’assistenza sanitaria odontoiatrica, basata sul modello di prevenzione per la gestione della carie e per fermare l’iniziazione e la progressione della carie dentale entro il 2020, attraverso un’azione coordinata basata su un’alleanza globale tra pratica clinica, istruzione, ricerca, salute pubblica, industria e associazioni nazionali del dentale. La Global Caries Initiative (GCI) sarà completata da altre due iniziative sul cancro orale e sulla prevenzione delle malattie parodontali in una fase successiva. DTI è stato nominato partner ufficiale per l’attuazione dell’iniziativa Unbenannt-9 1 04.02.2011 17:28:37 Uhr GCI attraverso il Dental Tribune Study Club e la rete DTI a livello internazionale, regionale e nazionale. In stretta collaborazione con il Comitato per l’Istruzione FDI, l’Associazione internazionale per la ricerca dentale (IADR) e la federazione internazionale degli educatori e delle associazioni del dentale (IFDEA), verrà sviluppato un sistema di istruzione continua universale con procedura di trasferimento crediti, insieme ad un grande portfolio web-based per lo sviluppo professionale continuo, offrendo formazione e istruzione specifica intorno all’iniziativa GCI. L’enorme impatto dell’iniziativa e i dettagli sui mezzi di informazione e sul partenariato formativo tra DTI e FDI saranno discussi nel corso del Meeting annuale DTI Publishers a Colonia. Per ulteriori informazioni, consultare il sito: http://globalcariesinitiative.org/ Fisco & Finanza Italian Edition 5 Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Gli strumenti anti-evasione: spesometro e nuovo redditometro anni), il contribuente dovrà giustificare la provenienza delle proprie disponibilità liquide. Naturalmente, per il Fisco una discrepanza tra il reddito dichiarato e quello presunto induce il sospetto di evasione e determina un accertamento fiscale. Lo spesometro, introdotto per la prima volta nel 2011, è un sistema informatico che permette accertamenti fiscali automatici sui singoli cittadini. Da quest’anno, infatti, vige l’obbligo di trasmettere all’Agenzia delle Entrate una comunicazione per ogni spesa di importo superiore a 3000 euro, se viene emessa una fattura, oppure superiore a 3600 euro senza fattura (per es., scontrino o ricevuta fiscale). Ad ogni comunicazione di spesa deve essere associato il codice fiscale dell’acquirente. In questo modo, lo spesometro eseguirà automaticamente una comparazione tra le spese sostenute e il reddito dichiarato. Anche lo spesometro, in caso di incongruità tra reddito dichiarato e reddito presunto sulla base delle spese sostenute, darà il via ad un accertamento fiscale sintetico. I controlli riguardano tutti i cittadini e non soltanto i titolari di partita Iva e saranno applicati Anno nuovo, fisco nuovo... anche quest’anno i contribuenti devono aggiornarsi sulle ultime novità che l’amministrazione tributaria ha introdotto per contrastare l’evasione fiscale. Nel 2011, oltre a un rinnovato “redditometro”, verrà introdotto uno “spesometro”. Si tratta di due strumenti predisposti per individuare i sospetti evasori in maniera rapida e capillare. Il redditometro è uno strumento con cui l’amministrazione tributaria verifica alcune categorie di spese sostenute da un contribuente e la consistenza dei suoi beni (si veda box). Sulla base di tali spese e sui presumibili costi di manutenzione di tali beni, l’amministrazione stima il reddito minimo presunto, al di sotto del quale non sarebbe possibile per il contribuente sostenere le spese in oggetto. Il redditometro, inoltre, terrà in considerazione anche elementi inediti, come la composizione del nucleo familiare (per es., un single o una coppia sposata con figli) e la posizione geografica (per es., area metropolitana o rurale, Nord o Sud). Se i redditi dichiarati risultano essere inferiori del 20% al reddito presunto (con il vecchio redditometro, lo scarto era del 25% per due già alle dichiarazioni dei redditi 2009. Tuttavia, in caso di accertamento, il contribuente potrà dimostrare di essersi procurato lecitamente le somme che vengono contestate. Vediamo quali sono i quattro più validi argomenti difensivi. Innanzitutto, la maggiore disponibilità economica potrebbe essere dovuta a redditi esenti oppure già tassati attraverso ritenute fiscali. In questo modo la differenza tra il reddito dichiarato e quello presunto potrebbe scendere al di sotto della soglia del 20%, facendo decadere il presupposto per l’accertamento. In alternativa, si può dimostrare di non essere i titolari di tutti i beni che il Fisco ci attribuisce. In questo modo, il reddito presunto dovrà essere ridotto proporzionalmente, riportando ad uno scostamento inferiore al 20%. Una terza possibilità consiste nel dimostrare che il bene è stato acquistato da terzi (per es., attraverso una donazione). Infine, si può dimostrare che la maggior disponibilità deriva dai propri risparmi, per esempio a seguito del disinvestimento di titoli o fondi, della liquidazione di fine rapporto di lavoro, di indebitamento (per es., mutui o leasing) o del rimpatrio di capi- tali ‘scudati’. In passato, il redditometro presumeva che alcune tipologie di beni che aumentano stabilmente il patrimonio del contribuente (per es., immobili) venissero acquistati in quote costanti ripartite, oltre che sul reddito dell’anno di acquisto, sui quattro anni precedenti. In altre parole, l’acquisto di un apparta- mento da € 100.000, determinava un reddito presunto di € 20.000 per cinque anni. Oggi non è più così e l’intera presunzione di reddito ricade nell’anno di acquisto, fatta salva naturalmente la possibilità di replicare al Fisco come detto sopra. Alessandro Lanteri Redditometro: alcune spese oggetto di verifica Rate di mutuo Canoni di leasing Canoni per posti barca Imbarcazioni Autoveicoli Aeromobili Assicurazioni Immobili Spese per ristrutturazioni di immobili Arredi di lusso Beni di valore (per es., quadri, sculture, gioielli...) Collaboratori familiari Rette per scuole private SPA e centri benessere Viaggi e vacanze Hobby costosi (per es., polo, motonautica...) Quote di riserve di caccia e pesca Medical Aesthetic presenta: MILANO, SABATO 21 MAGGIO 2011 TECNICHE DI MEDICINA ESTETICA DEL VISO CORSO MONOTEMATICO DI APPROFONDIMENTO Autori: Ezio Costa Alessio Redaelli Ultimi aggiormenti sull’utilizzo della tossina botulinica in medicina estetica, odontoiatria e nel trattamento dell’iperidrosi I FILLER - LA TOSSINA BOTULINICA - I BIORIVITALIZZANTI TOSSINA BOTULINICA Alessio Redaelli, Ezio Costa Il corso si rivolge a tutti i medici ed odontoiatri che vogliono avere un aggiornamento completo sulle indicazioni pratiche di utilizzo della tossina botulinica in medicina estetica, odontoiatria e nel trattamento dell’iperidrosi. Gli aspetti pratici di ogni indicazione terapeutica verranno ampiamente descritti e discussi con l’ausilio di immagini e video didattici proiettati in aula. La collana, composta da tre dvd, attraverso casi clinici si pone l’obiettivo di fornire un aggiornamento sui materiali più recenti e le principali tecniche di medicina estetica del viso. DVD 1: I filler DVD 2: La tossina botulinica DVD 3: I biorivitalizzanti e bioristrutturanti QUOTA DI PARTECIPAZIONE 190,00 Euro con ECM iva inclusa riservato ai primi 70 iscritti corso in fase di accreditamento 160,00 Euro senza ECM DURATA: 80 minuti circa ogni dvd iva inclusa SEDE DEL CORSO OFFERTA COLLANA COMPLETA I FILLER + LA TOSSINA BOTULINICA + I BIORIVITALIZZANTI E I BIORISTRUTTURANTI 80,00 Euro cad. 216,00 Euro IVA E SPESE DI SPEDIZIONE ESCLUSE IVA E SPESE DI SPEDIZIONE ESCLUSE Per ordini e info: 011 0463350 / www.tueor.it Novotel Milano Linate Via Mecenate, 121 20138 - Milano 9.00 Registrazione 9.30 Anatomia e studio della muscolatura del 11.00 volto e dei dettagli anatomici importanti: • studio della musc. mimica del volto • studio della musc. scheletrica del volto • studio anatomico dell’iperidrosi 11.00 PAUSA CAFFÈ 11.15 11.15 Particolari pratici di diluizione e di 11.45 preparazione con tossina Vistabex e Azzalure Aspetti di tecnica pratica con video illustrativi 11.45 Terzo superiore del volto: fronte, glabella e 13.00 muscoli perioculari 13.00 PAUSA PRANZO 14.30 14.30 Indicazioni estetiche nel terzo medio e 15.30 inferiore del volto e collo (Mesobotox) 15.30 Uso della tossina botulinica in odontoiatria: 16.15 • preparazione preventiva per implantologia a carico immediato • gummy smile • bruxismo 16.15 PAUSA CAFFÈ 16.30 16.30 Indicazioni pratiche nel trattamento 17.30 dell’iperidrosi ascellare e palmare Per iscrizioni e info: cell. 346 12 94 010 - www.medicalaesthetic.it 6 Medicina Legale Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Italian Edition La conciliazione in campo sanitario per una soluzione veloce delle controversie Valeria Melca. Il saluto più in voga per salutare i medici, ormai, pare sia: “Ci vediamo in tribunale”, come se fosse divenuto un luogo terapeutico, dove iniziare una terapia o proseguire una cura, quasi una sorta di terme ove curare i danni di chi cura. L’ormai malcelata diffidenza dell’utente/paziente verso il professionista sanitario ha dato vita a una nuova caccia all’errore, a volte ingiustificato, e alla “causa facile”. Si è passati quindi dall’“accusa di un male” al “male d’accusa”. Germe della nuova patologia, oltre all’attenzione riposta ai cosiddetti episodi di malasanità, è la presa di coscienza del paziente riguardo alla tutela della salute e al progresso tecnico-scientifico, che comporta l’obbligo anche di un risultato certo, influenza la crescita del contenzioso e riduce i margini di giustificazione da parte dell’operatore sanitario. Tutto ciò ha comportato una serie di conseguenze negative, quali aumenti delle polizze assicurative per medici e ospedali, un reciproco senso di precarietà e di non tutela da parte degli utenti e degli operatori, e la cosiddetta medicina difensiva, una sorta di cura preventiva alla cura stessa, posta in essere dai medici e strutture sanitarie, per evitare attacchi frontali dai pazienti e loro avvocati. Anche in campo odontoiatrico il fenomeno non ha tardato a manifestarsi, comportando in pochi anni un incremento pari al 4% rispetto al numero dei dentisti, con un rapporto di 3 a 1 rispetto ai contenziosi medici. Considerata la peculiarità di questa specializzazione, e senza volersi addentrare nei meandri della responsabilità medica, ciò che si richiede al professio- nista odontoiatra è il risultato estetico, al di là della soluzione tecnica del problema. Se delusa, l’aspettativa estetica comporta uno stato d’animo tale da indurre il paziente a chiedere un risarcimento danni per carenza di risultato. Il mancato risarcimento delle assicurazioni dà adito all’instaurazione di procedimenti civili e o penali nei confronti dei professionisti sanitari. Soggetti, tuttavia, ai tempi tecnici (lunghi) della Giustizia e ai suoi costi, tali procedimenti generano in chi li subisce un sempre maggior senso di diffidenza, sconfitta e delusione per la Sanità e la stessa Giustizia, accrescendo il senso di malessere in chi li ha intentati. Ciò considerato – partendo dal concetto che una struttura sanitaria non potrà mai considerarsi a-conflittuale – si auspica il contenimento del rischio/ errore e, quindi, del contenzioso, attraverso un maggior coinvolgimento e responsabilizzazione di tutti, oltre all’uso di adeguati mezzi di risk management. Per quanto attiene il contenimento dei giudizi in tribunale, invece, è intervenuta la nuova riforma del processo civile. Proroghe permettendo, a marzo 2011 dovrebbe prendere il via la procedura della conciliazione, entrata in vigore con il d.lgs. 28/2010, uno strumento idoneo a comporre i contenziosi e a raggiungere una soluzione stragiudiziale soddisfacente, eludendo la lentezza dei tribunali ordinari: un utile strumento, insomma, di tutela per l’apparato sanitario e l’utente finale. La responsabilità medica è un materia per cui il tentativo di conciliazione sarà obbligatorio prima di adire le vie giudiziali (ex art. 5, legge 24.3.2010): “Chi intende esercitare in giudizio un’azione relativa a una controversia in materia […] da responsabilità medica […], è tenuto preliminarmente ad esperire il procedimento di mediazione ai sensi del presente decreto […]. Tale esperimento è condizione di procedibilità della domanda giudiziale”. Il procedimento di conciliazione si svolge nella più totale riservatezza, con costi contenuti e, comunque, sempre predeterminati. Implica tempi brevi, al massimo 120 giorni, non più 4 mesi (ex art. 6, d.lgs 28/10), azzera i costi di giustizia; il verbale di conciliazione, se omologato, avrà il carattere di titolo esecutivo come una vera sen- tenza. La legge detta tempi precisi per uno svolgimento che è snello e veloce rispetto a quelli del giudizio civile. Infatti, il primo incontro con il mediatore è previsto non oltre 15 gg. dalla presentazione della domanda di mediazione, prevedendo, in casi in cui vengano richieste specifiche competenze, la figura di un mediatore ausiliario esperto nella materia oggetto della controversia. Al raggiungimento dell’accordo si redige un verbale cui si allega il testo dell’accordo. In caso di mancato raggiungimento, il mediatore comunicherà alle parti, per iscritto, una proposta conciliativa che esse saranno libere di accettare o rifiutare entro 7 giorni dal ricevimento. In caso di mancata accettazione, il mediatore redigerà un verbale di mancato accordo e la parte che ne avrà più interesse potrà adire il giudizio civile. In conclusione, si può affermare che con un utilizzo delle strategie di gestione e della conciliazione si potrà tornare a salutare i medici con un “arrivederci”! Avv. Valeria Melca Studio Legale TDMB & Partners L’Odontoiatria legale è una specialità necessaria (lo dimostra il caso segnalato dal nostro collaboratore) C’è proprio bisogno di un professionista dedicato all’Odontoiatria legale? Dopo aver letto la “storiella” seguente, la risposta è immediata. Trattasi un caso reale, recentissimo, che fa capire l’importanza della disciplina e dei professionisti che se ne occupano, al di là (forse meglio?) di qualsiasi forbita digressione teorica di livello culturale e scientifico. L’Odontoiatra legale, con adeguata conoscenza teorico-pratica della Medicina legale e dell’Odontoiatria clinica, riunisce infatti sinergicamente in un’unica figura professionale il giusto approccio metodologico nel valutare i singoli casi con una logica rigorosa basata su criteri scientifici. Una figura indispensabile per la risoluzione di controversie, anche ordinarie, in particolare quelle relative a presunta responsabilità professionale. Il fatto Sono incaricato di difendere una simpatica signorina di 17 anni, il cui babbo aveva richiesto al precedente odontoiatra la restituzione della parcella. In effetti, la minore aveva iniziato nel 2000 una terapia ortodontica, con apparecchiature prima mobili e poi fisse, ma dopo circa tre anni di trattamento non aveva sortito alcun apprezzabile beneficio. Nel corso del trattamento era stato estratto un laterale da latte (52), definito un “inutile sovra-dente”, e il canino superiore destro (13) – non ancora del tutto erotto all’epoca dell’inizio trattamento – era stato posizionato in posizione 12. Infatti, la minore aveva un’agenesia del 12, ma nessuno le aveva detto nulla a riguardo né era stato mai discusso, letto e firmato un modello di consenso informato al trattamento proposto, con le possibili alternative ed eventuali complicanze. Dopo un inutile tentativo di avvicinare le parti, arroccate – come spesso accade – su rigide posizioni, si giunge alla fase giudiziaria, con richiesta di una consulenza tecnica d’ufficio (CTU). Le operazioni iniziano alle ore 9, presenti 12 persone in sala d’attesa. Il CTU, affacciatosi, ad un tratto, dice: “Io vado a prendere un caffè; vi lascio soli così potete discutere un poco e trovare un eventuale accordo(!)”. Non avendo tuttavia alcuna intenzione di discutere con la controparte, con la scusa di essere in crisi di astinenza da caffeina, lo accompagno al bar. Ci segue anche il medico odontoiatra consulente di controparte (cioè del professionista accusato), forse per paura di un accordo in itinere. Durante il breve percorso verso il caffè, cerco di anticipare sinteticamente al CTU e al consulente di controparte la mia posizione sui profili di responsabilità, sul problema legato all’assenza del consenso, sulla restituzione della parcella da inadempimento del contratto… Riflessioni Quale strada seguire? 1.Aspettare il deposito della relazione e presentare note contro deduttive? 2.Cercare di ricondurre il tutto, ove possibile e non senza difficoltà, nei canoni della correttezza, competenza e metodologia medico-legale adeguata? Ho scelto la seconda strada, confidando nell’infinita bontà divina e nelle sante intercessioni. Mi è costato un po’ di lavoro in più: ho dato una mano per la stesura del verbale, suggerito la procedura da seguire, presentato delle note preliminari scritte al CTU (fogli di lume) in cui ho raccomandato atteggiamento più attento, puntualizzando gli elementi i focali della discussione per un’adeguata valutazione del caso. Santa Apollonia è intervenuta, perché siamo riusciti a ricondurre il tutto ad una serena analisi e ad una conclusione rapida ed equa (restituzione della parcella). Non è un’autocelebrazione né credo di essere un luminare dell’Odontoiatria legale. Vengo solo sorretto dall’esperienza di base che mi permette di affron- tare il caso specifico con una definita metodologia. Dopo circa 25 anni di pratica, in qualità di odontoiatra e di medico-legale, ritengo sia il minimo. L’ovvia conclusione: sono sacrosanti gli appelli ad una maggiore professionalità dei consulenti – sorretta da un adeguato percorso formativo – e ad una maggiore attenzione da parte del giudice nella scelta degli ausiliari, con l’impiego di criteri che vadano oltre la semplice conoscenza personale. Mario Aversa Medico-legale, odontoiatra Libero professionista in Salerno www.odontolex.it Attualità Italian Edition III Congresso Nazionale I Meeting Internazionale 7 Anno VII n. 3 - Marzo 2011 PISA - 6-7 maggio 2011 Hotel Abilitalia Tower Plaza Controllo di qualità anche per gli igienisti per non disconoscere il valore della prestazione CONSULTA LA BROCHURE ALLEGATA Per maggiori informazioni Tueor Servizi - 011 0463350 A tutti gli igienisti dentali sarà successo che pazienti appena trattati da altri presentino lesioni che, trattate nuovamente da un altro, vadano a posto o migliorino. Di qui la necessità di un controllo qualità della prestazione come premessa per l’affermazione di una Scienza dell’Igiene Orale, garantendo al paziente la cura migliore. Dobbiamo pertanto concentrare l’attenzione sulla pratica professionale quotidiana e sulla disuniformità delle ricadute quale “guadagno di salute” per il paziente. Siamo ben coscienti che tale valutazione, specie se si confronta il lavoro di strutture e persone diverse, ponga problemi metodologici e debba tenere conto dell’eterogeneità dei pazienti. Occorre, quindi, compiere ogni sforzo per eliminare le fonti di distorsione nell’analisi dei dati. Sebbene la dimensione empirica e discrezionale della Scienza della Salute sia ridimensionata da un approccio basato su prove scientifiche, rimangono ampie aree di inappropriatezza. Cominciamo, pertanto, a ragionare su strumenti per una “outcome research”(valutazione dei risultati) della prestazione. Protocolli rigorosi di terapia e una ben costruita cartella acquistano valore come mezzi indispensabili per conseguire di obiettivi di qualità. Di qui l’obbligo, anche etico, di strumenti informativi per documentare l’intero processo di lavoro dell’igienista. L’inquadramento concettuale e metodologico del protocollo favorisce l’adozione di modelli e processi utili alla crescita della cultura e della Scienza dell’Igiene Orale, perché la valorizzazione della professionalità igientistica è collegata a risultati “propri” delle nostre terapie, basati su evidenze scientifiche, da costruire e dimostrare mediante sperimentazione e applicazione di metodi e strumenti adeguati. È la cosiddetta “strategia basata sul risultato” con esplicitazione di un risultato controllato dall’igienista, che dovrà possedere competenza, autonomia e responsabilità per conseguirlo. Solo la gestione del risultato, non separata dalle operatività concorrenti al suo raggiungimento, impedisce la scissione fra aspetti decisionali ed esecutivi che disconoscerebbero il valore professionale della nostra funzione. Anna Maria Genovesi SISTEMA 4 1 STABILITÀ E DIMENSIONI SONO UNA PRIORITÀ! IM P IANTI CALCINABILE B A RR E ELASTIC SEEGER CAPPETTE RITENTIVE • MONCONI COMPATIBILI CON TUTTE LE MARCHE DI IMPIANTI • ALTEZZA DA: 1 a 7 mm • IL PROFILE VERTICALE E DIAMETRO MINORE SUL MERCATO • ECONOMICO • CAPPETTE ELASTICHE DI VARI GRADI RITENTIVI • PER BARRE • FACILE APPLICAZIONE CON LA GUAINA FILETTATA DA INCOLLARE • CONNESSIONI PASSIVE GRAZIE AL SISTEMA “ELASTIC SEEGER” Chiedi il NUOVO Catalogo/Manuale e CD-ROM per Dentisti e Odontotecnici. Via E. Zago, 8 - 40128 Bologna - Italy Tel. 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Un comunicato di “Sicilia informazioni” afferma, infatti, che sarebbero addirittura 1000 i ragazzi italiani che stanno studiando nelle Facoltà di “Medicina dentaria” in Romania, Paese aderente alla Comunità Europea dove esiste quindi l’obbligo di riconoscimento della laurea. Dove, fatto importante, la pratica è assai più sviluppa- Agli studenti spagnoli (e non solo) piace la Dental School di Torino Il fenomeno si è intensificato a partire dal 2008, quando è stata aperta la Dental School, diretta dal professor Stefano Carossa. S’è registrata un’inversione di tendenza, con l’incremento dell’afflusso di studenti stranieri provenienti anche da nazioni, come la Germania, che da meta privilegiata dei nostri studenti è diventata punto di partenza alla volta della nostra università. La tedesca Gottingen, la vicina Lione e le spagnole Murcia e Bilbao sono le quattro sedi universitarie dalle quali sono partiti gli studenti universitari in Odontoiatria che hanno voluto svolgere l’Erasmus alla Dental School. Adriana Montalvillo ed Elèna Abellar hanno entrambe ventidue anni e concludono a Torino il corso di laurea iniziato cinque anni fa in Spagna: a Bilbao la prima, a Murcia la seconda. Da cinque mesi sono impegnate nello studio, ma anche nel piacere di scoprire una città “piena di cose da visitare e di locali in cui divertirsi”. L’accento spagnolo è morbido con le “s” quasi soffiate, ma l’italiano è impeccabile. “Io l’ho imparato qui ai corsi dell’Università e grazie agli amici torinesi”, racconta Adriana, mentre Elèna aggiunge di aver frequentato “un breve corso fullimmersion quando stavo a Murcia”. La Mole Antonelliana – manco a dirlo – è il monumento che eleggono a simbolo “anche grazie al Museo del cinema, strepitoso”. Jogging lungo il Po, “che ricorda il rio Nervion di Bilbao” e pic-nic nel parco del Valentino, rappresentano l’occasione di un svago all’aperto. Ma sono i locali della movida, in centro, al Quadrilatero o a San Salvario, a regnare come mete incontrastate delle serate. A partire dalla Drogheria – sia Elèna sia Adriana vivono nei pressi di piazza Vittorio – e il Caffè Elena, ad alcuni must del Quadrilatero. Per l’aperitivo “tappa obbligata all’Obelix o al Km 5: si incontra un sacco di gente ed è facile fare amicizia”. Da non trascurare, poi, le serate in discoteca. “Le notti, gratis apposta per noi studenti Erasmus – dice Elèna – sono divertenti. Tra le mie preferite ci sono il Lapsus e lo Chalet”. E comunque, divertimento sì ma senza esagerare: “La mattina siamo sempre puntuali per il tirocinio alla Dental School”. Perché l’avete scelta fra tante altre facoltà europee? “È molto avanti per le strumentazioni utilizzate – spiega Elèna –; un’esperienza qui ti aiuta molto per il lavoro. Certo, anche la città è importante: a Torino c’era già stata una mia amica e si era trovata bene”. Per Adriana, poi, “i mesi qui a Torino aprono la mente: mi aiutano per gli studi, ma anche in generale per la vita. Non escludo di tornare per cercare un lavoro. O qui o in un’altra città del Nord Italia”. Intanto, se il tardo pomeriggio può essere dedicato a un gelato da Fiorio o un aperitivo al Xò di via Po, alla mattina e al pomeriggio si concentrano le ore di studio e di tirocinio. Gli studenti dell’Erasmus – il referente è il professor Francesco Bassi – hanno l’opportunità di fare pratica in una struttura che si sviluppa su due piani, per un totale di circa tredicimila mq in cui, oltre alla formazione (che vanta la presenza di docenti di grande professionalità, noti a livello internazionale), si svolge soprattutto attività di assistenza per casi complessi in pazienti con malattie sistemiche gravi. Pazienti che difficilmente trovano cure negli ambulatori sul territorio. Un punto di eccellenza sul fronte didattico-sanitario che attira tanti giovani stranieri come Elèna e Adriana. “Io tifo per l’Athletic Bilbao – conclude quest’ultima – ma per l’inverno sto usando una sciarpa della Juventus”. ta di quanto avviene in Italia, e per giunta negli ospedali pubblici. E dove, dopo il terzo anno, c’è la possibilità di prendere un attestato per lavorare presso Studi privati come assistenti dentisti, circostanza che piace molto agli studenti (forse un po’ meno ai pazienti). Per dare un’idea di che cosa significhi studiare in Italia (gli stranieri) o all’estero (gli italiani), riportiamo alcune testimonianze. Italiani e francesi, quasi il 70% degli stranieri iscritti a “Odonto” in Spagna Fu lo zio, dentista a Bra, ad ispirare ad Antonino Mastrolia, 21 anni, di Eboli (Salerno) la decisione di fare Odontoiatria all’Università. Ma quando, dopo aver sostenuto a Chieti (ottobre 2007) l’esame di ammissione alla Facoltà scoprì di non essere tra i 300 “happy few” sui 1000 circa che erano riusciti a passare, fu ancora lo zio a consigliargli di guardarsi attorno e cercare uno sbocco altrove. In Spagna, ad esempio, dove i problemi della lingua pesano meno, e dove, in 5 anni, sarebbe potuto diventare egualmente dentista, in barba a qualsiasi invalicabile esame d’ammissione italiano. Il titolo spagnolo, infatti, è equipollente a quello nostrano, grazie alla comune appartenenza dei due Paesi alla Comunità Europea. Ma per conseguirlo, soprattutto, non occorrono esami di ammissione iniziali e, quel che per uno studente non guasta, occorrono solo 5 anni invece dei nostri 6. Dopo un mese di familiarizzazione coatta con la lingua grazie al corso sostenuto ad Alcalà de Henard (100 km da Madrid), Antonino ha cominciato a frequentare i corsi all’Università di Villanueva, a pochi km dalla capitale, una cittadina universitaria di circa 10mila abitanti, che vive praticamente sugli studenti. Ora Antonino è al terzo anno, dopo aver ha passato momenti difficili d’ambientamento che l’hanno tuttavia psicologicamente irrobustito. Ora condivide un alloggio con un compagno proveniente da Vallo della Lucania e, come lui, sente palpabile il disagio di essere uno dei tanti, troppi, italiani (e francesi) che costituiscono il 65% della popolazione studentesca straniera dell’Università, provocando se non una reazione di rigetto, perlomeno un’irritazione tra gli spagnoli, studenti e non. “Ci trattano come intrusi”, dice Antonino. A tre anni dall’inizio si è anche in grado di tirare le somme dall’esperienza. Il suo primo confronto è tutto a favore della Spagna “perché a Villanueva – dice – i riuniti per la pratica abbondano: cinque o sei volte di più di quanto siano pubblicamente disponibili in Italia”. Inoltre, le ore di pratica, infinitamente più numerose in Spagna, consentiranno alla fine di poter esercitare con una certa tranquillità sui pazienti che accettano di essere curati, a minor prezzo, da (ancora) studenti vicini alla laurea, cosa che in Italia non è consentita”. Antonino avrebbe forse preferito rimanere nel proprio Paese a studiare, ma questo cruccio appare decisamente attenuato dall’esperienza derivante dalla vita lontano dalla famiglia, in un Paese e con una lingua pur sempre stranieri, anche se per molti versi simili ai nostri. Un’esperienza che comunque ripeterebbe volentieri, proprio per la maturità che dà l’affrontare tali problemi. Quanto al confronto tra i livelli delle due scuole, per quanto egli possa giudicare, “non c’è quella grande differenza. La differenza la fa il poter mettere subito in pratica gli insegnamenti”. “Alla fi ne penso che tornerò nello Studio di papà per stare vicino alla gente cui voglio bene” Sapendo che entrare a Odontoiatria in Italia sarebbe stata una cosa impossibile, mi ero informata – racconta A.C., una studentessa che preferisce mantenere l’anonimato – su altre possibili opzioni. La più soddisfacente è stata proprio l’Università di Madrid “Alfonso X El Sabio”. Arrivata qui mi è apparso tutto quasi come una vacanza-studio perché non realizzavo ancora che sarei dovuta rimanere lontano da casa 5 anni. Non sapevo una parola di spagnolo ma l’Università mi è venuta incontro offrendomi un buon corso di lingua. Così che, in solo tre mesi, ho potuto dare tutti gli esami con ottimi esiti. Ora abito in un appartamento con un’altra ragazza italiana e non più nella residenza del College, per essere più autonoma. Pur essendo un’ottima Università, sia a livello pratico che teorico, mi manca tutto dell’Italia: gli amici, la famiglia, la mia casa, la pallavolo. Trovo sia un’in- giustizia che un ragazzo non possa proseguire l’attività del padre per colpa di uno stupido test d’ingresso. Sono partita studiando a fondo le istruzioni della lavatrice, della lavastoviglie ed ora sono in grado di mandare avanti un appartamento da sola. Pago le bollette e mantengo tutto pulito e ordinato. Il costo di vita qui è minore rispetto all’Iitalia, perché costa tutto meno, nonostante io viva in una capitale. Però la mia Uni- versità è privata e quindi costa di più di quella statale italiana. Ci sono parecchi connazionali qui. Tutti studiano “Odonto”, alcuni anche Fisioterapia. È un’esperienza che consiglio a tutti i ragazzi che sognano di diventare dentisti e non riescono ad entrare in Facoltà qui da noi. Anche se, finiti gli esami, penso proprio che me ne tornerò a casa, per prelevare lo Studio di papà e stare vicino alla gente cui voglio bene. Attualità Italian Edition Protocollo di intesa tra Coi e Unid per agevolare i soci nella formazione Un protocollo di intesa con il Coi (Cenacolo Odontostomatologico Italiano) è stato siglato dall’Unid per il 2011. Ne dà notizia un comunicato dell’Unione. Tutti i soci Unid potranno partecipare ai convegni e corsi organizzati dal Coi alle stesse condizioni dei suoi soci e viceversa. Esempio: al Congresso nazionale Coi, in programma per l’1 e 2 aprile a Bologna, i soci Unid in regola con l’iscrizione 2011 potranno partecipare gratuitamente. L’accordo, nato dall’azione congiunta dei due Presidenti (per il Coi-Aiog, Maria Grazia Cannarozzo, e Gianfranco Sorgente per l’Unid), è praticamente a costo zero per gli appartenenti ad entrambe le Associazioni. Oltre a quasi raddoppiarsi, l’offerta formativa si è quindi molto diversificata: quasi tutte le sedi Coi-Aiog in Italia organizzano infatti anche eventi per gli igienisti dentali. “Un modo concreto di venire incontro alle esigenze dei colleghi in questo periodo di crisi – dice il comunicato – che comunque non esime da un aggiornamento serio come quello erogato da entrambi i gruppi imposto da etica e deontologia”. Tutti gli eventi, sottolinea ancora la nota, saranno accreditati Ecm. L’accordo prevede inoltre che gli igienisti che risiedano in località difficili da raggiungere, o dove l’offerta formativa è scarsa o nulla, potranno (assieme agli altri soci) acquistare una Card (70 euro) per i corsi Fad con 25 crediti Ecm. “Non esiste nessun corso Fad per igienisti ad un costo cosi contenuto – sottolinea il comunicato – e che permetta di acquisire metà dei crediti formativi per il 2011 (sono in totale 50). Era una promessa fatta nel 2010 – sottolinea la nota – e che ora viene mantenuta a un costo ancor più vantaggioso”. 9 Anno VII n. 3 - Marzo 2011 L’Aio fi rma il suo impegno internazionale contro il cancro Il 7 febbraio scorso l’Aio – afferma un comunicato – ha firmato la Dichiarazione Mondiale contro il Cancro redatta dall’Union for International Cancer Control. Presentata in occasione del World Cancer Day, tenutosi il 4 febbraio, si pone l’obiettivo di contrastare la tendenza che prevede un aumento pari all’80% dei casi di morte dovuti a tumori entro il 2030. Da sempre sensibile alla prevenzione dei tumori del cavo orale e impegnata in diverse iniziative in questo ambito, Aio sottolinea l’importanza che la figura dell’odontoiatra può rivestire nella raccomandazione ai pazienti di adottare stili di vita più salutari e nella diagnosi precoce di eventuali lesioni sospette a carico del cavo orale. La Dichiarazione Mondiale sul Cancro può essere consultata e sottoscritta sul sito www.uicc.org. 10 News Internazionali Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Italian Edition Con l’anestesia N2O più probabilità di provocare attacchi di cuore Hong Kong / Lipsia, Germania. Secondo una ricerca australiana, l’anestesia a base di protossido di azoto può aumentare la possibilità di attacchi di cuore dopo un intervento. Osservando i rischi a lungo termine di eventi cardiovascolari, un team della Royal Melbourne Hospital ha rilevato che la somministrazione di protossido di azoto, comunemente conosciuto come gas esilarante, è stata associata a infarto del miocardio. I risultati potrebbero allarmare i dentisti che ancora usano anestetici all’ossido di azoto per la chirurgia dentale, comprese le procedure semplici, come l’estrazione di un dente. Secondo lo studio, un numero tre volte maggiore di pazienti che avevano ricevuto anestetici all’ossido di azoto è deceduto dopo 30 giorni rispetto ai pazienti con sedazione diversa. La prova includeva più di 2000 soggetti sottoposti a chirurgia non-cardiaca in diversi ospedali in Australia e in Cina tra il 2003 e il 2004. Tuttavia, uno studio susseguente dopo tre anni ha rivelato che il protossido di azoto non ha aumentato né il rischio di morte né di ictus tra i pazienti che avevano rice- vuto questo tipo di anestesia. Segnali significativi e premonitori di morte sono stati l’età avanzata, il sesso maschile, la chirurgia addominale e utilizzo di Propofol. Inoltre, l’unico coefficiente significativo di ictus è stato l’età avanzata. Si ritiene che il protossido di azoto aumenti la concentrazione di omocisteina nel sangue, provochi stress ossidativo e destabilizzi potenzialmente le placche coronariche che rischiano di andare a bloccare i vasi sanguigni. Precedenti studi provano che l’esposizione a lungo termine ad ossido di azoto da parte di medici e dentisti si associ a intorpidimento, difficoltà di concentrazione, parestesia e disturbi dell’equilibrio. Tipi di sedazione alternativa per la chirurgia dentale comprendono la lidocaina, bupivacaina o articaina. Daniel Zimmermann, DTI Odontoiatri a rischio di perdita dell’udito Dai semi di cacao la chiave per trattare l’HPV? Nuove ricerche scientifiche provenienti dal New York Based Cacao Biotechnologies (www. cacaobiotech.com) ha scoperto nuove potenziali applicazioni dei semi di cacao, ricchi di antiossidanti, che potrebbero stimolare un approccio innovativo al trattamento del papilloma virus umano (HPV), precursore del cancro orale e cervicale. Al momento esistono vaccinazioni per il virus HPV, tuttavia queste sono efficaci solo contro un piccolo numero di ceppi ad alto rischio del virus stesso, che causano il cancro, e comunque non sono scevri da gravi effetti collaterali, tra cui convulsioni e paralisi. Come indicato nell’articolo della ricerca, “la vaccinazione non può curare qualcuno che è già stato infettato dal virus, quindi, anche con massicce campagne di istruzione sulla salute pubblica, l’HPV purtroppo non potrà essere debellato così facilmente”. Secondo Penny Hitchcock, capo del settore “Malattie a Trasmissione Sessuale” della Divisione di Microbiologia e Malattie Infettive del Governo statunitense, sono fondamentali ulteriori ricerche sui microbicidi topici e sui vaccini efficaci. Basandosi sul lavoro dei cofondatori di Cacao Biotechnologies, i dottori Mark Guiltinan e Siela Maximova della Penn State University, gli scienziati Randall Murphy e Daniel Preston di Cacao Biotechnologies hanno sviluppato dal cacao una suite di composti antiossidanti a base di epicatechina. La ricerca ha dichiarato che in base alla forma e all’analisi delle molecole di cacao, alcuni oligomeri di epicatechina dovrebbero avere forti proprietà antivirali. I test hanno dimostrato la loro teoria corretta, tanto da aver sviluppato un potente composto antivirale specifico contro l’HPV. Fonte: Smile-on Dal dentista con le cuffiette anti-trapano (il rumore sostituito con la musica) Tutti sanno che ci sono alcuni lavori che comportano un rischio per la perdita dell’udito. Vengono immediatamente in mente i musicisti rock. O i lavoratori edili che fanno uso di martelli pneumatici. E non dimentichiamo il personale aeroportuale che utilizza di quelle torce gialle per dirigere il traffico degli aerei. Secondo gli esperti, anche i dentisti sono tra i lavoratori a rischio per problemi di udito. La maggior parte delle persone non penserebbe mai a uno Studio dentistico come un luogo dove il rumore possa costituire un problema, ma la federal Occupational Safety and Health Administration (OSHA) prescrive che qualsiasi lavoratore esposto a livelli di rumore superiori a 85 decibel è a rischio. L’esposizione continua ad alte frequenze da trapano dentale possono peggiorare l’udito di chiunque. Secondo gli esperti, i professionisti dentali dovrebbero utilizzare dispositivi di protezione dell’udito. Altre professioni che compor- Deadline for abstract submission 15-02-2011 M RO E 1t INVITED SPEAKERS Baraldini V. (IT) Cantatore G. (IT) Gutknecht N. (D) Nammour S. (B) Parma Benfenati S. (IT) Rocca JP. (FR) Roncati M. (IT) Shapira J. (IL) Sculean A. (CH) Sibbet W. (UK) Stabholz A. (IL) Wilder-Smith P. (USA) light time good time es nc e cie om S al f R -1 o r f O ity t o ivers n e m Un ne Ju h 9t rt a” pa nz De apie “S www.wfld-ed-rome2011.com 1 01 2 h, tano rischi per la perdita dell’udito sono il settore dell’aviazione, delle costruzioni e tutto ciò che comporta l’uso di armi, come per le carriere militari. Secondo il National Institute of Deafness, 36 milioni di americani soffrono di ipoacusia e le persone esposte ad alta frequenza di rumore sono più a rischio. Nella maggior parte dei casi, gli individui sul posto di lavoro non controllano mai il proprio udito fino a quando non si verifica un danno vero. Gli apparecchi acustici possono servire dopo che il danno si sia già verificato, ma i professionisti raccomandano la protezione dell’udito se si lavora in un ambiente con esposizione a suoni alti. Ci sono molte aziende, come ad esempio la Tactical Hearing Co., che offrono strumenti di protezione di alta valenza tecnologica. La Tactical Hearing Co. utilizza le più recenti tecnologie avanzate e offre dispositivi per l’udito accessibili che possono essere utilizzati anche nelle industrie dell’odontoiatria, nonché nei settori delle costruzioni, dell’aviazione e in quelli militari. Fred Michmershuizen, DTI D’ora in poi un congegno sarà in grado di silenziare l’odioso trapano del dentista, mettendo fine alle pene di molti pazienti. Sviluppato dai ricercatori del King’s College di Londra, della Brunel University e della London South Bank University, consiste in una semplice cuffietta (del tutto simile a quelle usate per ascoltare la musica) capace di eliminare il rumore del trapano, ma in grado di far ascoltare la voce del dentista e le canzoni contenute nel proprio lettore portatile. Il minaccioso sibilo del trapano è una delle ragioni per cui molte persone vedono gli Studi dentistici come luoghi di terribili torture. Quella sottile punta che gira a velocità vorticosa emette un suono, percepibile già dalla sala d’aspetto, che per molti si trasforma in una vera causa di ansia. Il sistema messo a punto dagli esperti inglesi va incontro ai timori di tanti pazienti, in modo molto semplice: si basa su un particolare tipo di chip, detto processore digitale di segnali, che analizza il rumore prodotto dal trapano “ascoltandolo” grazie a un microfono. A questo punto l’apparecchio, ideato da Brian Millar del King’s Dental Institute, produce un’onda sonora contraria che annulla, in cuffia, lo sgradevole suono della trapanatura. Inoltre le cuffiette anti-trapano sono in grado di adattare la loro resistenza alle variazioni di ampiezza e di frequenza delle onde sonore che si verificano durante una normale trapanatura odontoiatrica. Realizzato dopo 10 anni di ricerche, l’apparecchio di Millar consente di sentire la voce del dentista e connettersi con il proprio lettore musicale portatile. “Il bello di questo gadget è che costerà poco ai dentisti, ha dichiarato Millar. Ogni paziente in possesso di un lettore Mp3 potrà beneficiarne, senza costi aggiuntivi”. Al momento il team di ricercatori inglesi è alla ricerca di investitori che finanzino la commercializzazione del loro sistema che, eliminando il temuto rumore, dovrebbe avvicinare le persone agli studi dentistici e a una corretta condotta odontoiatrica. Quantomeno nelle intenzioni dei ricercatori. Fonte: corriere.it Medicina Interdisciplinare 11 Italian Edition Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Russamento e apnea del sonno Come possono influenzare negativamente le relazioni e la salute Brock Rondeau , DDS, IBO, DABCP Fig. 1 - Questo è ciò che accade a coloro che soffrono di apnea del sonno: la lingua blocca completamente le vie respiratorie (Foto © Dr. Rondeau). È stato stimato che circa 90 milioni di persone in Nord America soffre di disturbi del sonno tra cui insonnia, russamento e apnea notturna. Russare è estremamente comune nella nostra società, basti pensare che è stato stimato che il 60% degli uomini russa, così come il 40% delle donne sopra i 50 anni. Il russamento si verifica quando vi è una parziale ostruzione delle vie aeree che porta i tessuti del palato a emettere una vibrazione. Russare è un grave problema sociale per il proprio compagno di letto e va a deteriorare molte relazioni. Personalmente mi capita di trattare molti pazienti in cui il russamento rappresenta un significativo fattore negativo nella loro vita. Alcuni studi riferiscono che il sonno dei propri compagni di letto viene gravemente compromesso almeno un’ora a notte, e ciò può avere un effetto negativo sulla loro salute, nonché rivelarsi la causa di mancanza di sonno adeguato (questa problematica è simile agli effetti negativi per la salute associati al fumo passivo). USA Today ha riportato che il 27% delle coppie oltre i 40 anni dorme in camere separate. Penso che ci sia una correlazione diretta tra questo dato e l’incidenza del russamento. Poiché la rilevanza dell’obesità continua ad aumentare nella nostra società, questi numeri sono destinati ad accrescere. L’apnea notturna è un disturbo medico che può essere diagnosticato da uno specialista del sonno, in una clinica del sonno. Il paziente deve essere sottoposto a uno studio del sonno durante la notte chiamato “polisonnogramma” che viene valutato dallo specialista. Molti specialisti del sonno preferiscono prescrivere la CPAP (pressione positiva continua di aria), dispositivo per il trattamento delle apnee ostruttive del sonno, e non apprezzano il ruolo effettivo che gli apparecchi per via orale sono in grado di fornire ai pazienti che mostrano una lieve o moderata OSA (apnea ostruttiva del sonno) o nei pazienti che non tollerano il dispositivo CPAP. Un significativo passo avanti per la professione odontoiatrica si è verificato nel 2006. Nel numero di gennaio della rivista medica Sleep, l’American Academy of Sleep Medicine (specializzata in Medicina del sonno) ha pubblicato delle linee guida, affermando che per i pazienti affetti da lieve a moderata apnea ostruttiva del sonno, l’apparecchio orale si è dimostrato l’opzione n. 1. Le linee guida, inoltre, dichiarano che gli apparecchi orali sono una valida opzione di trattamento per i pazienti che non rispondono alla perdita di peso o hanno tentato di utilizzare il dispositivo CPAP ma non sono stati in grado di tollerarlo. La diagnosi per l’OSA viene realizzata utilizzando un indice di apnea-ipopnea [in inglese AHI: apnea-hypopnea index, NdR]. La diagnosi viene effettuata durante uno studio del sonno durante la notte passata in ospedale o in una clinica del sonno privata. Questo studio è noto come PSG (polisonnogramma). Il numero di eventi di apnea e ipopnea sono rilevati come segue: Apnea del sonno: la lingua blocca completamente le vie aeree • apnea: la cessazione del respiro per 10 secondi o più; • ipopnea: il livello di ossigeno nel sangue diminuisce del 4% o più, cessazione del respiro per meno di 10 secondi; • apnea del sonno lieve (OSA): 5-15 eventi all’ora; • apnea del sonno moderata (OSA): 16-30 eventi all’ora; • grave apnea del sonno (OSA): più di 30 eventi all’ora. Ci sono tre opzioni di trattamento per l’apnea ostruttiva del sonno: • apparecchi orali; • dispositivo di CPAP (pressione positiva continua dell’aria); • rimozione chirurgica delle strutture che causano l’ostruzione. Le diagnosi dell’apnea ostruttiva del sonno possono essere effettuate solo da un medico, e di solito è uno specialista del sonno. Pertanto, i dentisti devo- Fig. 2 - Questo è ciò che accade a coloro che russano: la lingua blocca parzialmente le vie respiratorie e porta i tessuti del palato a vibrare (Foto © Dr. Rondeau). no inviare i loro pazienti in un ospedale o presso una clinica privata del sonno per un polisonnogramma (16 canali di studio del sonno durante la notte). Solo dopo aver valutato la relazione scritta da parte del centro del sonno, il dentista può procedere con la fabbricazione di apparecchi orali. Il dentista dovrebbe rivedere lo studio del sonno con il paziente una volta che l’AHI è stato determinato. I pazienti cui viene diagnosticata grave OSA dovrebbero essere incoraggiati dal dentista e dallo specialista del sonno ad indossare il dispositivo CPAP. Questo dispositivo è costituito da un compressore d’aria che sof- fia aria su dal naso del paziente e rinforza l’aria nei polmoni. L’apparecchio risulta estremamente efficace quando viene indossato fedelmente ogni sera; il problema, però, è che circa il 60/70% dei pazienti dimostra di non tollerare il dispositivo CPAP dopo un anno di utilizzo. Se il paziente mostra da lieve a moderata OSA, o non tollera la CPAP, allora i dentisti sono invitati a trattare questi pazienti con altri strumenti orali. Vi è inoltre una forte correlazione tra i pazienti che sono colpiti da GERD (malattia da reflusso gastroesofageo)(1) e OSA. Per quanto riguarda il diabete, l’eccessivo succedersi di eventi di apnea notturna può influenzare la produzione di insulina, che favorisce l’insorgenza di diabete di tipo 2(2). Questi eventi di apnea possono anche influire sulla permeabilità del rivestimento endoteliale delle arterie. Ciò aumenta l’accumulo di placca nelle arterie e la possibilità di complicazioni cardiovascolari, come un attacco di cuore. L’indebolimento delle pareti delle arterie aumenta il rischio di rottura di queste ultime, che possono verificarsi in seguito a colpi(3). DT pagina 12 12 Medicina Interdisciplinare Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Italian Edition registrate su un computer(6). Ostruzioni ipofaringee Fig. 3 - Un faringometro (Foto © Solutions Group Sleep). DT pagina 11 Ostruzione nasale Prima del trattamento, i medici devono accertare se vi siano eventuali ostruzioni nasali che potrebbero interferire con la capacità del paziente di respirare attraverso il naso. Se il paziente è un respiratore con la bocca cronico, allora deve essere affidato a uno specialista in otorinolaringoiatria per verificare se dovessero esserci il setto deviato, i turbinati allargati, polipi o altre ostruzioni nasali. Una determinazione deve essere effettuata anche nel caso in cui la mucosa nasale si dovesse gonfiare a causa di allergie, che potrebbero causare sempre ostruzione nasale(4). Nel nostro Studio, abbiamo un apparecchio diagnostico, noto come “rinometro”(5), che è un dispositivo di screening iniziale per determinare se vi è una ostruzione nasale in entrambe le narici. Il rinometro è un dispositivo preciso e non invasivo che valuta il potenziale ostacolo, inviando onde sonore su per il naso, e le eventuali ostruzioni vengono Il nostro Studio utilizza un faringometro per diagnosticare le dimensioni delle vie aeree durante il giorno e la notte(7). Viene utilizzato durante la prima visita per verificare le normali vie aeree del paziente (di giorno) e le vie respiratorie collassate (riposo notturno). Per valutare le dimensioni delle vie aeree che collassano durante la notte, il paziente viene indotto a espirare tutta l’aria dai suoi polmoni e, in seguito, viene presa una misurazione delle sue vie aeree. La dimensione normale di un collasso delle vie aeree è di 2 cm. I pazienti con OSA hanno in genere una collasso delle vie aeree molto più piccolo. Vengono prese delle registrazioni occlusali in diverse posizioni per vedere quanto le vie aeree possono essere aumentate. Spostando in avanti la mandibola a diverse altezze verticali, si determina se l’apparecchio orale riesca ad aprire le vie aeree in quella posizione in modo significativo. Nella maggior parte dei casi, quando una registrazione del morso rivela che le vie aeree si aprono in modo significativo perché l’apparecchio orale è messo in quella determinata posizione, il trattamento allora avrà successo. Apparecchi orali Gli apparecchi orali sono estremamente efficaci per eli- minare il russamento e l’OSA, in particolare nei pazienti con patologia lieve o moderata(8). La loro funzione si esplicita spostando la mascella inferiore, e di conseguenza la lingua, in avanti per liberare le vie respiratorie(9). Essi permettono di tenere la mandibola in avanti quando il paziente dorme sulla sua schiena, mantenendo aperte le vie respiratorie per tutta la notte. La letteratura è piena di articoli che riguardano l’efficacia delle diverse apparecchiature per via orale(10). I pazienti trovano che gli apparecchi orali siano estremamente confortevoli da indossare. Tre diversi apparecchi orali vengono utilizzati per prevenire il russamento e l’OSA, e comprendono: il Respire, l’EMA e l’apparecchio Suad. Tutti questi apparecchi lavorano essenzialmente nello stesso modo, spostando gradualmente in avanti la mandibola con piccoli incrementi e con l’aumento della dimensione verticale che, in ultima analisi, aumenta le dimensioni della via aerea faringea. È doveroso che i dentisti imparino a trattare i pazienti con lieve o moderata OSA e anche coloro che non tollerano la CPAP(11). Ci sono migliaia di pazienti cui è stata diagnosticata l’OSA, ma che non possono indossare la CPAP. La salute di questi pazienti continua a peggiorare e la loro aspettativa di vita viene ridotta, mentre la professionalità dell’odontoiatra racchiude in sé la chiave per un corretto trattamento. seconda PrimaVera I segreti del volto Conclusione In collaborazione con Direttore Prof. Dott. G.A.Favero Master in Estetica dei Tessuti Orali e Perioriali in Odontoiatria Università degli Studi di Padova Con il patrocinio di Dipartimento di Specialità Medico Chirurgiche Direttore Prof. Dott. G.A.Favero Università degli Studi di Padova Direttore Prof. Dott. Edoardo Stellini Sede Aula Morgagni, Policlinico Universitario Via Nicolò Giustiniani, 2 - Padova Segreteria scientifica POIESIS Perioral and Oral Integrated Esthetic Sciences Italian Society in collaborazione con Prof. Dott.ssa Maria Grazia Cocito Direttore scientifico Master in Estetica dei Tessuti Orali e Perioriali in Odontoiatria Università degli Studi di Padova Info e Iscrizioni Segreteria organizzativa PiErre Service srl Ph 0583 952923- Cell. 333 9069390 Sig.ra Rossana Pezzotti www.poiesisweb.eu/eventi.htm Fig. 5 - Si tratta di un apparecchio di tipo dorsale composto da due pezzi (www. respiremedical.com) (Foto © Dr. Rondeau). Ho trattato molti pazienti che soffrivano di gravi forme di OSA e che non hanno potuto indossare il dispositivo CPAP, riducendo con successo le loro manifestazioni di apnea sotto il numero di cinque volte all’ora, valore che rientra nella norma. Questo trattamento migliora certamente la loro salute e prolunga la loro vita, riducendo la pressione sanguigna e la suscettibilità ad attacchi cardiaci, ictus e diabete di tipo 2(12). SABATO, 9 APRILE 2011 aula Morgagni - Università degli Studi di Padova Clinica Odontoiatrica Fig. 4 - Foto © Solutions Group Sleep. U.N.I.D. Unione Nazionale Igienisti Dentali Programma > Saluti: Prof. Dott. Gian Antonio Favero, Prof. Dott. Edoardo Stellini, Dott. Ezio Costa > Analisi estetica multisciplinare del viso e del sorriso Dott. Ezio Costa, Dott.ssa Milvia Di Gioia, Sig. Franco Fares > Il piano di trattamento nelle riabilitazioni complesse: da dove partire? Dott. Leonello Biscaro > La fotogrammetria 3D per l’analisi estetica facciale Prof. Ing. Luigi M. Galantucci, Dott.ssa Eliana Di Gioia > Dettagli di estetica dentale Dott. Orio Luca Riccardi > L’Analisi Facciale dalla prospettiva in 2D alla prospettiva in 3D Prof. Dott. Roberto Deli e Dott.ssa Anna Borrelli La prevalenza di OSA è estremamente elevata nei Paesi del Primo mondo, principalmente a causa dell’aumento del tasso di obesità. Si stima che circa il 25% dei maschi e il 9% delle donne svilupperà apnea ostruttiva del sonno nel corso della vita(13). È importante per la professione dell’odontoiatra essere in grado di educare i propri dipendenti e se stessi, in modo da poter imparare a diagnosticare e trattare questo tipo di patologia con adeguati dispositivi orali. Il tasso di fallimenti con la CPAP è vicino al 70%, il che Fig. 6 - Uno dei tre apparecchi utilizzati per prevenire russamento e OSA. Applicazione dell’avanzamento mandibolare elastico (EMA) (Foto © Dr. Rondeau). significa che un gran numero di pazienti cercherà in ogni caso un trattamento alternativo. La professione medica e odontoiatrica non avrà fatto, in tal caso, un lavoro adeguato di educazione dei pazienti che mal sopportano la CPAP circa l’esistenza di apparecchi orali in alternativa. Un dentista può migliorare significativamente la salute di questi pazienti e devono essere coinvolti ora, quando il bisogno è così critico. La bibliografia è disponibile presso l’editore. > Studio estetico dei muscoli facciali mimici e scheletrici e punti di iniezione della tossina botulinica Dott. Alessio Redaelli > Valutazione Estetica Del Sorriso: Il Gummy Smile Autore Dott. Antonio Cesta, Prof. Dott.ssa Maria Grazia Cocito > Workshop Teorico-praTico LIVE La previsualizzazione del piano di trattamento in odontoiatria. La documentazione fotografica del volto: una semplice guida per il clinico. Dott. Roberto Favero KOSMO w w w. p o i e s i s w e b . e u mail: [email protected] Il dottor Brock Rondeau è uno dei più ricercati clinici e conferenzieri (più di 100 all’anno) di tutto il Nord America. È un formatore veterano, certificato dall’Associazione Internazionale per l’Ortodonzia di cui è stato anche presidente nel passato. Più di 19.000 dentisti hanno frequentato i suoi corsi negli Stati Uniti, Canada, Cina, Australia, Inghilterra e Polonia. Si è occupato del trattamento dei pazienti con problemi ortodontici, di russamento e apnea del sonno e di problemi di ATM. Rondeau è diplomato al Collegio Internazionale di Ortodonzia e all’American Academy of Craniofacial Pain. Per ulteriori informazioni sui suoi seminari e per contattarlo, potete visitare il suo sito: www.rondeauseminars.com. Anno V n. 1 Marzo 2011 Allegato n.1 di Dental Tribune Italian Edition Anno VII, n. 3 - Marzo 2011 PRESENTA le NOVITÀ Editoriali Consulta il catalogo LIBRI e DVD a pagina 13 di Ortho Tribune Matteo Beretta Oggi, più che in passato, le prestazioni professionali in campo medico, e quindi anche Storia Ortodonzia PRIMA CLASSE MOLARE Il consenso illustrato in Ortodonzia Indroduzione Case Report in ambito ortodontico, non possono essere erogate senza che vi sia una sempre più stretta collaborazione tra medico e CON AFFOLLAMENTO IL CONTRIBUTO DI JOHN HUNTER ALL’ORTODONZIA Interessante case report riguardante la Prima classe molare con affollamento in paziente adulto e conseguente trattamento con estrazione dei secondi premolari in tecnica low fiction. > pagina 4 Paolo Zampetti e Damaso Caprioglio propongono ai lettori un excursus storico della figura di John Hunter, considerato, insieme a Berdmore, il fondatore della scuola odontoiatrica inglese. > pagina 6 paziente, per quanto riguarda sia la condivisione degli obiettivi di terapia sia le modalità per il raggiungimento degli stessi e non solo per la gestione dei casi più complessi. La corresponsabilizzazione del paziente/cliente parte innanzitutto dalla comprensione da parte dell’ortodontista delle sue esigenze e aspettative, che potranno così tradursi, dopo adeguato inquadramento e analisi del problema, in un piano di cura quanto più aderente, se possibile, ai bisogni espressi inizialmente e a quelli successivamente evidenziati. Da qui emerge la sempre maggior necessità di migliorare le modalità di dialogo con il paziente, non solo quando il divario informativo e di conoscenze con il medico specia- lista è rilevante o quando si evidenzino condizioni di disinformazione, false aspettative o confusione in merito al problema in oggetto o alla percezione dello stesso, più frequenti di un tempo, grazie alle indicazioni fornite dai media o alle informazioni acquisibili dal web “senza filtro”. OT pagina 7 Damaso Caprioglio intervista Giuliano Maino Ai primi di aprile si terrà a Bologna il III Congresso Nazionale dell’Accademia Italiana di Ortodonzia (AIDOr). Quali i programmi? Ho avuto il piacere e l’onore di avere Giuliano Maino come allievo specializzando, e poi fra i più affezionati e validi collaboratori, all’Università di Cagliari, e poi a Parma come professore a contratto, incarico che ha tuttora all’Università degli Studi dell’Insubria. Specializzatosi alla Boston University, divenuto uno degli allievi prediletti di Tony Gianelly, Maino fu chiamato oltre 15 anni fa a far parte della Angle Orthodontic Society, di cui è divenuto uno dei membri più influenti. Attualmente è Presidente dell’Accademia Italiana di Ortodonzia, che accoglie solo gli specialisti Italiani fra i più preparati e della quale cui mi onoro di essere socio onorario e aver ricevuto un premio alla carriera. Per le sue ricerche Maino è anche uno degli speakers più invitati ai Congressi dall’American Association of Orthodontics. Quest’anno sotto la sua presidenza si terrà il 3° Congresso mondiale sull’Implantologia in Ortodonzia e di cui curerà l’organizzazione. Quanto al III Congresso mondiale sull’Implantologia in Ortodonzia è un grande onore per l’Ortodonzia italiana e per l’Accademia ospitare l’evento per la prima volta in Italia e in l’Europa. Quali le tematiche? OT pagina 2 facile da aprire e da chiudere, biomeccanicamente versatile, confortevole per il paziente. PP10/03-IT Giuliano Maino. L’attacco self-ligating passivo, L’Accademia organizzerà due convegni; il primo a Bologna all’Hotel Centergross (31 marzo - 2 aprile) su “La gestione degli spazi edentuli ed estrattivi”, argomento consolidato ma sempre delicato nella pratica ortodontia e su “Facilitazione del movimento ortodontico: approccio chirurgico”, appartenente alle frontiere più avanzate della professione. In entrambe prendono la parola oratori di fama, tra cui (venerdì) Marco Rosa, Andrea Bazzucchi, Antonello Pavone, Francesco Amato, John R. Bednar, Gabriela Marquez e José Chaques. Sabato, in primo piano Edward H. Segal, Giovanni Zucchelli, Stefano Parma Benfenati, Susan Balqui e Raffaele Spensa. Ancora venerdì l’AIOT (Accademia Italiana Odontotecnici) organizza la giornata “Expansion day” con intervento di Massimo Luppoli, Claudio Lanteri, Raffaele Spena, Giovanna Maino, Sara Martinez e Paolo Carletti, tra i relatori. LEONE S.p.a Ortodonzia e Implantologia Via P. a Quaracchi, 50 • 50019 Sesto Fiorentino • FIRENZE Tel. 055.30441 • Fax 055.374808 • [email protected] www.leone.it codice QR per Smart Phone 2 Fatti e Opinioni Anno V n. 1 - Marzo 2011 Italian Edition Editoriale Il nuovo presidente Sido, Lanteri, un interprete ideale di diverse esigenze e problematiche Al Congresso Sido (Società italiana di Ortodonzia) di fine novembre, Claudio Lanteri, nostro Direttore scientifico, è stato eletto Presidente. La Direzione della Rivista ne è orgogliosa e felice vedendo premiata una carriera dedicata con passione, entusiasmo e competenza alla disciplina ortodontica, e gli porge gli auguri più calorosi di ben operare. Col nuovo Statuto Sido, la sua presidenza durerà 6 anni, avendo fatto parte del Consiglio Direttivo, prima come Presidente eletto per 3 anni, poi un anno come Presidente in carica ed altri due come Past President Junior e Senior. Ha quindi davanti 6 anni di responsabilità, impegno, rapporti nazionali e internazionali, incontri multi ed interdisciplinari di rilievo. Come decano degli specialisti italiani in Ortodonzia e socio dalla fondazione, vorrei dargli alcuni consigli. Sappia innanzitutto essere il Presidente di tutti, moderando i personalismi, uomo di pace ed equilibrio fra le componenti Sido, in cui confluiscono ormai circa 3500 soci e ben 13 Società ortodontiche, e che ospita il gruppo IBO (Italian Board Of Orthodontics) degli ortodontisti clinicamente più qualificati. Ho avuto la fortuna di aver Lanteri vicino per quasi un ventennio, prima allievo specializzando, poi Professore a contratto a Cagliari e a Parma oltreché collaboratore di molte ricerche e pubblicazioni scientifiche: in particolare, coautore principale di “Ortodonzia Intercettiva” in italiano e in inglese, che m’impegnò per due anni sabbatici. Allora potei apprezzarne le sue doti di entusiasmo, energia e competenza per l’Ortodonzia: dalla ricerca alla clinica, dalla sperimentazione alla validazione dei risultati, dalla didattica al saper restare studente per la vita, cercando ogni giorno di migliorare le proprie competenze. La lunga militanza nei consigli Sido lo rendono esperto nelle responsabilità: l’essere al tempo stesso ottimo professionista e collaboratore docente con l’Accademia (è Professore a contratto presso l’Università dell’Insubria) ne fanno l’ideale interprete di diverse esigenze e problematiche. Sarà suo compito collimarle e coltivare la simbiosi che da sempre lega le due anime Sido. Stiamo vivendo tempi calamitosi sul piano sociale e economico. Domina la propaganda della terapia “low cost” e delle convenzioni con prezzi stracciati, mortificanti per la disciplina. Il neo eletto dovrà stimolare il Consiglio ad una campagna intensa, in difesa dello specialista in ortodonzia, della qualità ed eccellenza delle terapie ortodontiche e, soprattutto, della verifica della stabilità dei risultati e dei pericoli a lungo termine della “malpractice”. Dovrà adoperarsi per una campagna di motivazione e sostegno verso i giovani soci perché si preparino al “model display” e a specializzarsi per accedere tra i soci attivi Sido (ora, solo il 25%), stimolandoli a perfezionarsi a costo di sacrifici, attese e intenso lavoro di preparazione, ma anche ricco di gratificazioni. Dovrà sviluppare il rispetto dell’etica e diffonderne il valore. Come uomo dedito alla solidarietà (Lanteri da decenni partecipa a varie attività in Africa), gli sarà facile portare avanti l’ottima iniziativa della “Solidarietà Sido”, ideata dal Past President Alberto Laino e sviluppata da altri Presidenti, grazie alla quale un socio si fa carico di uno o più ragazzi senza mezzi, effettuando cure gratuite fino alla fine della crescita e donando loro un sorriso. Già circa 1000 soci hanno oggi aderito. Gli suggerisco di estendere la campagna di solidarietà su altre iniziative: uno dei migliori investimenti per valorizzare l’immagine Sido tra i media. L’ultima mia soddisfazione è aver condiviso con Lanteri l’appartenenza al Monferrato. Lui, ligure, è monferrino d’adozione da oltre 30 anni con tutti gli aspetti migliori della nostra gente: onestà intellettuale e morale, rispetto degli impegni, senso della solidarietà, passione per lavoro e sacrificio, attaccamento alla nostra terra, il mantenimento della parola data: basta una stretta di mano che ha il valore di un atto notarile. Per tutto questo sono ancor più certo che Lanteri saprà ben operare. Spero che trovi anche il tempo per continuare a seguire la nostra rivista, con l’attaccamento di sempre. Damaso Caprioglio Terzo Congresso sull’Implantologia in Ortodonzia: intervista a Maino OT pagina 1 Organizzato dall’AIDOr a Verona, nel Palazzo della Gran Guardia, si svolgerà il 6-8 ottobre. In occasione del VII Congresso Nazionale, l’Accademia Italiana di Ortodonzia, ospiterà il III WIOC (World Implant Orthodontic Conference), ossia il Terzo Congresso Mondiale di Impianti in Ortodonzia: “Applicazioni cliniche , vantaggi e sviluppi futuri degli ancoraggi scheletrici”. Si darà inoltre spazio a altri due importanti argomenti; giovedì 6 ottobre verranno affrontati: “Tecniche ortodontiche a confronto: stato dell’arte” e “Tecnologie 3D e Cad Cam”. Gli oratori (F. Weiland, M. Cozzani, A. Caprioglio, A. Secchi, A.M. Kuijpers, F. Garino, G. Cordasco, A. Gracco, L. Lombardo, C. Katsaros, G. Farronato) focalizzeranno le presentazioni sui recenti sviluppi delle tecniche ortodontiche e dei brackets e sul crescente impatto delle tecniche 3D sulla diagnostica e gestione clinica degli studi. Il sabato, il Congresso WIOC si concentrerà su “Applicazioni cliniche , vantaggi e sviluppi futuri degli ancoraggi scheletrici”. Come verranno suddivise ed impostate le varie relazioni? Ci saranno 6 differenti sessioni. Ecco i titoli: 1) Dispositivi di ancoraggio oggi ancora disponibili; 2) Il trattamento ortopedico; 3) Biomeccanica e applicazione degli ancoraggi temporanei (TADs); 4) Il controllo 3D dei denti; 5) Trattamenti senza collaborazione; 6) Approcci interdisciplinari e TADs. Avremo l’occasione di ascoltare più di 36 oratori internazionali (J. Sugawara, S. Kuroda, H. De Clerck, E. Roberts, B. Melsen, Y. Park, E. Liou, B. Wilmes, C. Luzi, A. Darendeliler, P. Ngan, J. Faber, A. Giancotti, T. Buyukyilmaz, A. Puigdollers, W. Moon, F. Weiland, H.M. Kyung, A. Gracco, N. Derton, S.H. Kim, H. Suzuki, F. Uribe, M. Musilli, G. Scuzzo, L. Favero, A.M. Kuijpers, G. Farronato, C. Katsaros). Attraverso le loro parole e immagini si potranno vedere la ricerca, l’innovazione e l’applicazione clinica di tutte le forme di ancoraggio scheletrico che il mondo ortodontico oggi propone. Per la prima volta verrà in Italia il famoso prof. Sugawara. Quali tematiche innovative presenterà? Esporrà il suo approccio ai casi combinati ortodontico-chirurgici con il concetto di “Chirurgia prima” del trattamento ortodontico, mostrando come si possano ottenere ottimi risultati e una riduzione dei tempi di trattamento attraverso una programmazione attentamente studiata, e il controllo delle fasi del trattamento ortodontico con ancoraggi scheletrici. Quali altri oratori prestigiosi saranno presenti e quali temi presenteranno? Anche lui per la prima volta in Italia, Kuroda mostrerà dei casi di open bite severi con il solo utilizzo di ancoraggi scheletrici e presenterà i risultati delle sue ricerche comparative tra trattamenti di open bite con approccio combinato ortodonticochirurgico e con i soli ancoraggi scheletrici. H. De Clerck illustrerà i risultati sorprendenti del trattamento delle terze classi scheletriche con un nuovo approccio interessante per tutto il mondo ortodontico. A.M. Kuijpers e C. Katsaros porteranno la loro esperienza sulle tecnologie 3D, mentre Farronato presenterà la prima analisi cefalometrica 3D; F. Weiland farà un excursus e un confronto sulle innovazioni tecnologiche introdotte con i brackets self-ligating comparandoli coi rackets convenzionali. Sarà presente un “parterre de roi” mai visto prima. Come è nato il WIOC? Una passerella mondiale che si svolge per la prima volta in Europa. Il WIOC sorse agli inizi del 2000 come un convegno limitato a tre Paesi (Giappone, Corea, Taiwan), dove l’interesse per questa nuova forma di ancoraggio era più sentita. Il WIOC è l’espressione culturale della WIOA (World Implant Orthodontic Association) nel cui consiglio direttivo siedono 26 professionisti reclutati tra gli esponenti più prestigiosi a livello mondiale, tra cui anche un rappresentante Italiano nella persona dell’attuale presidente AIDOr, Il primo congresso WIOC si tenne a Seoul (Corea), il secondo a Taipei (Taiwan), il terzo si svolgerà a Verona (Italia), quindi per la prima volta in Europa. L’Accademia Italiana di Ortodonzia è orgogliosa di poter organizzare un congresso le cui prossime edizioni si terranno in Australia e negli Stati Uniti. Quali occasioni si aprono per gli ortodontisti Italiani? Ad essi e a quelli europei l’unica, grande, occasione: per assistere alle presentazioni dei più famosi esperti della materia, partecipare ai workshop intercongresso e porre direttamente domande agli oratori in una speciale “Lounge Session”. Il programma scientifico verrà affiancato anche da un programma cultural-gastronomico con la partecipazione di due Associazioni: “La Confraternita del Baccalà” e “L’Accademia del Recioto”, due importanti testimoni di eccellenza che si uniranno all’eccellenza mondiale dell’Ortodonzia per dare un tocco particolare all’evento. Damaso Caprioglio International Imprint Licensing by Dental Tribune International Publisher Group Editor Managing Editor DT Asia Pacific Editors Copy Editors Daniel Zimmermann [email protected] +49 341 48 474 107 International Editorial Board Dr Nasser Barghi, USA – Ceramics Dr Karl Behr, Germany – Endodontics Dr George Freedman, Canada – Aesthetics Dr Howard Glazer, USA – Cariology Prof Dr I. Krejci, Switzerland – Conservative Dentistry Dr Edward Lynch, Ireland – Restorative Dr Ziv Mazor, Israel – Implantology Prof Dr Georg Meyer, Germany – Restorative Prof Dr Rudolph Slavicek, Austria – Function Dr Marius Steigmann, Germany – Implantology Torsten Oemus Claudia Salwiczek Anja Worm Sabrina Raaff Hans Motschmann Publisher/President/CEO Sales & Marketing Director of Finance & Controlling Marketing & Sales Services License Inquiries Accounting Business Development Manager Project Manager Online Executive Producer Torsten Oemus Peter Witteczek Antje Kahnt Dan Wunderlich Nadine Parczyk Jörg Warschat Manuela Hunger Bernhard Moldenhauer Alexander Witteczek Gernot Meyer © 2011, Dental Tribune International GmbH. All rights reserved. Dental Tribune makes every effort to report clinical information and manufacturer’s product news accurately, but cannot assume responsibility for the validity of product claims, or for typographical errors. 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Srl - Corso Sebastopoli, 225 10137 Torino Tel.+39.011.197.15.665 fax +39.011.197.15.882 www.tueor.it [email protected] Supervisore scientifico Damaso Caprioglio Amministratore Patrizia Gatto Direttore scientifico Claudio Lanteri Coordinamento editoriale Cristiana Ferrari Progetto e controllo grafico Angiolina Puglia Realizzazione TU.E.OR. Srl - www.tueor.it Stampa Arti Grafiche Amilcare Pizzi Spa - Cinisello B. (MI) Pubblicità TU.E.OR. Srl Attualità 3 Anno VII n. 1 - Marzo 2011 Italian Edition Igiene orale e Ortodonzia Abstract a cura di Giampietro Farronato, Presidente Corso di Laurea di Igiene Dentale e Direttore Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia - Università degli Studi di Milano, Facoltà di Medicina e Chirurgia La placca dentaria, biofilm, considerata oggi la principale causa locale responsabile della carie, è un’aggregazione microbica che si attacca alla superficie dello smalto mediante una pellicola di origine salivare che si forma in base a: - diminuzione pH locale; - diminuzione della concentrazione di ioni Calcio; - modificazione dei componenti salivari ad opera dei batteri. La composizione della placca batterica (che comprende batteri aerobi e anaerobi legati a una matrice intermicrobica) è molto variabile e comprende numerose famiglie di germi: se ne distinguono oltre 300 specie, soprattutto streptococchi, spirilli, lactobacilli, actinomiceti. Si può considerare come un deposito costituito da: - microrganismi; - cellule; - acqua (80%); - matrice intermicrobica. Quando sul dente si è formata la pellicola inizia la colonizzazione batterica attraverso due meccanismi: - crescita e moltiplicazione dei batteri che hanno aderito alla pellicola; - aggregazione continua di microrganismi della saliva, soprattutto streptococchi. Questi meccanismi vengono favoriti sia da fattori endogeni, provenienti dallo stesso paziente (per esempio scarsa salivazione), sia da fattori esogeni o ambientali (per esempio l’alimentazione). Il saccarosio (il comune zucchero da cucina) è un disaccaride e rappresenta la fonte di nutrimento preferita dai batteri della placca dentaria, che tuttavia metabolizzano anche monosaccaridi (come il glucosio, il galattosio e il fruttosio) e polisaccaridi (glicogeno e amido). Grazie a questi zuccheri di cui si nutrono, i batteri proliferano, continuano ad aderire tenacemente alla superficie dentaria, a produrre le sostanze in grado di disgregare lo smalto dei denti. La saliva, tra i suoi compiti, ha anche quello di dilavare (rimuovere) la placca batterica contribuendo a mantenere una corretta igiene orale. Questa sua funzione può però essere ostacolata da circostanze come la scarsa salivazione o dalla respirazione orale che comporta una minore quantità di saliva circo- lante in bocca. La stessa saliva, però, può essere veicolo di metaboliti (sostanze prodotte durante un processo metabolico) che vanno ad aumentare e alimentare la placca batterica: soprattutto i metaboliti da carboidrati, grassi e proteine. Un aspetto, questo, che non ha avuto in passato grande attenzione ma che oggi merita di essere ben valutato e studiato. Per mantenere una condizione di salute orale soddisfacente è quindi sempre consigliabile una visita odontoiatrica generale che tenga conto dei diversi fattori e valuti le specifiche esigenze della persona. Senza dimenticare il ruolo fondamentale che l’alimentazione svolge nell’eziogenesi (formazione) della placca: gli zuccheri assunti con la dieta condizionano infatti il suo sviluppo e la sua velocità di progressione. In ogni caso, tranne situazioni particolari, è sempre utile una seduta di igiene professionale, dal dentista, ogni 6 mesi. Ci sono infatti zone della bocca in cui è difficile arrivare con lo spazzolino o col filo interdentale per assicurare, a casa, una corretta igiene orale. Oltre una pulizia più completa e corretta, il dentista può individuare una eventuale mal posizione dentaria che va esaminata dall’ortognatodonzista, lo specialista che si occupa di tutte le anomalie di posizione, conformazione e sviluppo dei denti e delle ossa mascellari. È ovvio che, come una malposizione dentaria, anche un trattamento ortodontico di tipo fisso rende più difficoltosa la pulizia dentale. Quando però il trattamento ortodontico termina e i denti sono in posizione corretta, l’igiene domiciliare sarà facilitata e l’adesione della placca ridotta. Focus sulla placca È evidenza scientifica, entrata ormai nella consapevolezza comune, che una corretta igiene orale è indispensabile per conservare la salute della bocca, evitare l’accumulo di placca sui denti. La placca batterica va rimossa regolarmente dopo ogni pasto attraverso l’uso di spazzolino e filo interdentale. Pochi minuti per un impegno costante che serve al benessere di tutto il corpo. Già pochi minuti dopo aver spazzolato i denti per la normale pulizia, infatti, i batteri ricominciano ad aggre- garsi ed attaccarsi tenacemente ai denti appena puliti. Succede proprio in seguito alla formazione della pellicola (la base su cui si attaccano i germi) costituita da mucoproteine, sostanze contenute nella saliva. Trascurare l’igiene orale significa aprire la porta allo sviluppo di patologie quali la carie e la parodontite, l’infiammazione del parodonto, l’insieme cioè dei tessuti di sostegno del dente: il cemento, il legamento periodontale, l’osso alveolare, i tessuti gengivali. Oltre 15 italiani adulti su 100 soffrono di parodontite, causa principale di perdita dei denti (piorrea) e sempre più spesso richiamata dagli studi scientifici come concausa di malattie sistemiche. Se le gengive sanguinano mentre ci si lava i denti è un primo segnale di infiammazione da non trascurare. Dettagli sulla Ricerca multicentrica Ruolo dello zucchero esogeno ed endogeno nella proliferazione dei batteri della placca dentaria Glucosio nel sangue e glucosio nella saliva: un percorso e un rapporto che possono dire molto sullo sviluppo della carie e sull’insorgenza di altre malattie del cavo orale, come quella parodontale. Non solo in chi ha problemi di iperglicemia o mangia molti carboidrati, ma soprattutto in chi sta bene, osserva una dieta alimentare equilibrata, pratica normalmente una corretta igiene orale e ha una bocca sostanzialmente sana. Anche in questi casi, come risulta dalle ultime acquisizioni scientifiche, c’è comunque glucosio nella saliva. Più ce n’è, maggiore è la concentrazione, più c’è il rischio di carie e di parodontite. Ecco dunque un nuovo importante campo di ricerca: monitorare attraverso un protocollo standardizzato il normale flusso del glucosio dal sangue alla saliva nell’arco delle 24 ore e indagarne l’andamento, per individuarne poi gli effetti a carico dei denti e della bocca. Saranno selezionati soggetti fra i 16 e i 45 anni, in buona salute generale, con almeno 24 denti sulle due arcate e che non abbiano problemi parodontali (nessun sito con PD* o CAL** ≥ 4mm) o abbiano ricevuto trattamenti parodontali. L’ampiezza del campione sarà tale da garantire una adeguata significatività statistica (sample size). *PD: profondità di sondaggio. **CAL: livello clinico di attacco, distanza tra la giunzione smalto-cemento e il margine libero gengivale. Una consulenza ad hoc A colloquio con Claudio Chimenti, Presidente S.I.D.O. La domanda che spesso i genitori fanno a se stessi è: “Conviene trattare ortodonticamente mio figlio quando è molto piccolo, nella fase adolescenziale o nell’età adulta?” La risposta a questa domanda non è semplice anche perché il tempo in cui è preferibile trattare un paziente in crescita può variare da persona a persona a seconda dei problemi da risolvere. Inoltre, non esiste un unico apparecchio dentale per risolvere tutte le problematiche di allineamento dentale e per tutti i piccoli pazienti alla stessa età. Dunque, il comportamento più idoneo che può assumere un genitore, quando è colto da questo dubbio, è quello di affidarsi al proprio dentista che lo indirizzerà presso un ortodontista, oppure rivolgersi direttamente ad un ortodontista ricercandolo nel portale della Società Italiana di Ortodonzia (www.sido.it). L’ortodontista, dopo aver visitato il bambino, farà una diagnosi in seguito alla quale deciderà quale sarà l’età migliore per iniziare la terapia e quale sarà la terapia più adatta a risolvere quel problema specifico. In alcuni casi è di gran lunga preferibile attuare una terapia in età evolutiva. Infatti, le malocclusioni hanno spesso un percorso evolutivo ingravescente, dunque è molto importante risolvere determinati problemi in età precoce in modo da evitare che questi possano peggiorare nel tempo o anche dare il via ad altre problematiche dentali. Il corretto accrescimento delle basi ossee è determinante per far ottenere al giovane paziente una corretta respirazione, una corretta masticazione e una corretta deglutizione e fonazione. Infatti le più importanti funzioni alle quali assolve l’apparato stomatognatico possono essere alterate da un allineamento dentale non corretto. In altri casi, se il bambino è troppo piccolo per rispondere in maniera adeguata alla terapia, sarà l’ortodontista a decidere il momento più adatto per iniziare. In tal modo, affidandosi al giudizio di un ortodontista, il genitore sarà certo che suo figlio comincerà la terapia più adatta nel momento più adatto, evitando quella risposta che tutti temono di ricevere per il proprio figlio: “Caro genitore, suo figlio è ormai grande per poter svolgere una terapia ortodontica poco invasiva per la risoluzione della sua malocclusione”. In ultima battuta sarebbe opportuno far effettuare la prima visita di controllo ortodontico intorno ai 6 anni di età, in modo da mettere l’ortodontista nelle condizioni ideali per decidere nei casi di necessità di cominciare la terapia precocemente. Iniziative come il Mese della Salute Orale Colgate - S.I.D.O. consentono di attirare l’attenzione degli adulti, in qualità di genitori e di diretti interessati, sul problema della malocclusione come principale responsabile di importanti funzioni come la masticazione, la respirazione, la fonazione, eccetera. L’applicazione di apparecchi correttivi sia in età infantile sia in età adulta implica tra i portatori una maggiore sensibilità e attenzione verso l’igiene orale per contenere l’inevitabile accumulo della placca a detrimento della salute di denti e gengive. 4 Case Report Anno V n. 1 - Marzo 2011 Italian Edition Prima classe molare con affollamento in paziente adulto - Trattamento con estrazione dei secondi premolari in tecnica “low fiction” Diagnosi e piano di trattamento Paziente di 23 anni a inizio trattamento. Prima classe molare bilaterale con affollamento severo in entrambe le arcate. Presenza in arcata dell’elemento 85 e agenesia del 45. Al fine di risolvere l’affollamento si è ritenuto necessario ricorrere a delle estrazioni. La scelta è caduta oltre che, ovviamente, sul deciduo 85, sugli elementi 15-25-35, sia per questioni di simmetria sia per influire il meno possibile sul profilo della paziente, già armonioso prima del trattamento. Come ben visibile dalla sovrapposizione cefalometrica, si è potuto usare lo spazio fornito dalle estrazioni per allineare in distale i canini e i primi premolari e per riposizionare leggermente l’incisivo inferiore. Grazie all’utilizzo dell’apparecchiatura autolegante a bassa frizione (Quick Forestadent - slot .022” - prescrizione Roth), non è stato necessario utilizzare ancoraggi intraossei o extra-orali, né effettuare una preparazione di ancoraggio; la muscolatura periorale ha infatti consenti- to di evitare la vestiboloversione degli incisivi inferiori durante l’allineamento, mentre il differenziale di ancoraggio dei denti stessi ha permesso di decidere di volta in volta su quali far esprimere le forze applicate. La terapia è durata 18 mesi; è stata utilizzata per 6 mesi una placca di Hawley come contenzione notturna superiore, mentre è stato incollato uno splintaggio sugli elementi 33-32-3141-42-43 che rimarrà in sede per un anno. Filippo Cipriani Noce Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5 Fig. 6 Figg. 1-6 - Foto prima del trattamento. Fig. 7 - Ortopantomografia della paziente prima del trattamento. Sono ben visibili l’agenesia del 45 e la presenza in arcata del dente deciduo. Al momento della prima visita, la paziente ha riferito di essersi già sottoposta all’estrazione dei denti del giudizio, sia superiori che inferiori. Fig. 8 - Teleradiografia pre-trattamento; la leggera disclusione presente non è stata ritenuta tale da inficiare l’esame che, quindi, non è stato ripetuto. Case Report 5 Anno V n. 1 - Marzo 2011 Italian Edition Fig. 10 Fig. 10 - Valori cefalometrici nel complesso nella norma. Leggera iperdivergenza e piccolo aumento dell’angolo ANB. Fig. 9 Fig. 9 - Tracciato cefalometrico pre-trattamento. Fig. 11 Fig. 12 Fig. 13 Figg. 11-13 - Una delle fasi finali della terapia. Chiusura spazi di estrazione nell’arcata inferiore e step di intercuspidazione in quella superiore. Fig. 14 Fig. 15 C M Fig. 17 Y Fig. 18 CM MY CY CMY K Figg. 14-19 - Foto della paziente a fine trattamento. La prima classe molare e canina si accompagnano all’allineamento delle arcate e alla coincidenza delle linee mediane. Il viso mostra una buona linea del sorriso e il mantenimento dell’armonia del profilo. Fig. 19 BIOQUICK_OK2.pdf 1 01/03/11 12:48 Fig. 16 6 Case Report Anno V n. 1 - Marzo 2011 Italian Edition Fig. 20 - Ortopantomografia a fine trattamento. Buon parallelismo radicolare e assenza di rizalisi. Fig. 22 - Tracciato cefalometrico a fine trattamento. Fig. 21 - Teleradiografia a fine trattamento. Fig. 23 - Valori cefalometrici sostanzialmente invariati. La differenza nella divergenza è dovuta probabilmente dalla differente postura mandibolare durante l’esecuzione dell’esame. Unico cambiamento nell’inclinazione dell’incisivo inferiore, modificata per centrarlo al meglio all’interno della sinfisi mandibolare. Fig. 24 - Sovrapposizione cefalometrica. In nero il tracciato di inizio trattamento, in blu quello finale. Il contributo di John Hunter (1728-1793) all’evoluzione dell’Ortodonzia e della Gnatologia John Hunter (1728-93), considerato assieme a Berdmore il fondatore della scuola odontoiatrica inglese, nacque a Glasgow ed iniziò lo studio della medicina sotto la guida del fratello maggiore William (171883), celebre chirurgo e anatomico. Divenuto egli stesso abile chirurgo, si dedicò alla professione pratica esercitando la sua materia in tutte le sue branche, non trascurando nel contempo studi e ricerche di anatomia comparata ed anatomia patologica. Nel 1771 scrisse e pubblicò il trattato The Natural History of the Human Teeth, frutto di personali osservazioni, che andò a colmare una grande lacuna nelle opere precedenti, aventi pressoché tutte un taglio eminentemente pratico. Hunter orientò le sue analisi in quel settore odontostomatologico comprendente anatomia, anatomia patologica, istologia, embriologia e fisiologia del cavo orale, dei muscoli della masticazione e dell’articolazione temporo-mandibolare, apportando geniali contributi che presentano validità ancora attuale. Bisogna però notare che egli fu chirurgo generale con poche cognizioni pratiche e scarsa casistica personale di odontoiatria; pertanto, affrontò tale disciplina più da scienziato che da clinico, impostando la sua opera più teoricamente e scientificamente che da un punto di vista terapeutico, a differenza di Fauchard e Pfaff che erano esclusivamente chirurghi-dentisti. Per questo motivo, come nota Guerini, “nel campo della pratica questo autore cade più volte in contraddizione, e i suoi giudizi su importanti punti di vista terapeutici sono spesso incerti e titubanti”. Anche l’opera successiva, Practical treatise on the diseases on the teeth, edita a Londra nel 1778, presenta un contenuto più orientato verso la fisiopatologia che verso la pratica professionale. Ciononostante, il grande merito di Hunter fu quello di aver dato una connotazione di stampo scientifico, al pari di altri rami della scienza medica, all’odontostomatologia: non solo inglese, ma anche europea, contribuendo alla sua elevazione nel toglierla dal limbo della ciarlataneria ove era confinata. Nel suo più celebre trattato, The Natural History of the human teeth, l’Autore dedica gran parte dei capitoli ad una minuziosa e dettagliata dell’anatomia dei denti, del cavo orale, della lingua, dei muscoli della masticazione, dell’A.T.M. In particolare, per quanto concerne i denti, coniò i termini di cuspidati per i canini e bicuspidati per i primi molari. La fisiologia masticatoria viene trattata molto estesamente e viene riconosciuto un ruolo determinante all’articolazione temporo-mandibolare, della quale sono descritti tutti i possibili movimenti. Affermò che: “[…] l’articolazione è composta da una cavità e da una eminenza presenti nell’osso temporale, nella quale si inserisce il condilo. La superficie articolare in forma di cavità è ricoperta da una crosta cartilaginosa, continuata, liscia. Tanto la cavità come l’eminenza servono al moto dei condili della mascella inferiore”. Per quanto concerne quest’ultimo argomento, offrì sicuramente spunti molto all’avanguardia per l’epoca; descrisse, infatti, la possibilità della rotazione, della translazione e dello scivolamento dei condili, che possono compiere tale operazione in modo complementare in avanti e in addietro, consentendo così la possibilità, durante la masticazione, di separare i frammenti di cibo più grossi, in modo da poter essere triturati dai molari. Fu il primo che individuò le funzioni del disco articolare, che indicò come “una cartilagine mobile comune alla cavità e al condilo, che accompagna i movimenti di quest’ultimo. La sua struttura è legamentoso-cartilaginea”. Descrisse, inoltre, seppur genericamente, i legamenti articolari. Da notare poi che in quest’opera sono presenti ben tre capitoli relativi alle malocclusioni; ne viene proposto anche un tentativo di classificazione, anche se, come è noto, questa verrà effettuata tempo dopo da Georg Carabelli. Si può tuttavia considerare che in questo testo l’Ortodonzia viene trattata ed esposta organicamente e con criterio; tenendo conto che Hunter non era un dentista, ma un divulgatore e un ottimo rielaboratore di precedenti teorie, ciò acquisisce una valenza particolare. Si occupò anche di denti sovrannumerari e di malposizioni dentali, consigliando l’avulsione dei denti decidui solamente in caso di reale necessità; il raddrizzamento, da effettuare con le bande o fasce tipo quelle proposte da Fauchard e da Bourdet, dovrebbe essere iniziato solamente quando sono erotti tutti i bicuspidati. Per la cura del prognatismo introdusse un apparecchio composto da una doccia che ricopriva i denti inferiori; su di essa vi era un piano inclinato, in corrispondenza dei canini, che andava a battere lingualmente sotto gli incisivi superiori e permetteva ai due mascellari una giusta occlusione. Ai meriti di Hunter va ascritto anche quello di aver sostenuto la necessità della formazione di personale qualificato per intraprendere la professione odontoiatrica non avulsa dalla medicina generale con corsi teorico-pratici di apprendistato. Paolo Zampetti, Damaso Caprioglio Pratica & Clinica Anno V n. 1 - Marzo 2011 Italian Edition Il consenso illustrato in Ortodonzia Matteo Beretta , Odontoiatra, Specialista in Ortognatodonzia, Libero professionista - Casale Monferrato (AL) OT pagina 1 Un’adeguata forma di comunicazione con il paziente è il presupposto fondamentale perché si generino le condizioni per un “chiaro e libero consenso informato” alla terapia proposta. Il valore intrinseco del consenso informato emerge, infatti, dal diritto di ciascuna persona, prima di esser sottoposta a qualsiasi trattamento sanitario, ad essere correttamente informata sul proprio stato di salute, sulle opportunità di cura e sui rischi ad esse eventualmente connesse. Risulta a questo punto opportuno parlare di “informazione” e “consenso”, sottolineando la distinzione tra i due momenti, il primo condizione necessaria perché il secondo sia adeguatamente accordato. Il Codice di Deontologia medica(1,2) in vigore attesta all’articolo 33 che il consenso del paziente deve prevedere “la più idonea informazione”, mentre all’articolo 35 ribadisce che deve essere “esplicito e informato”. Il sottoporre un consenso informato al paziente non prevarica assolutamente la sua volontà. In realtà il consenso informato è uno degli strumenti più potenti che il paziente possiede per accedere serenamente alle cure di cui necessita. Dalla prima visita al piano di trattamento La prima opportunità per il paziente e per il medico, in questo caso l’ortodontista, di rendere effettive queste condizioni si deve realizzare già a partire dalla prima visita. In qualche caso il paziente, prima di giungere alla nostra attenzione per un colloquio preliminare compie un vero e proprio percorso ad ostacoli: - è consapevole o percepisce di avere un problema oppure glielo fanno notare; - pensa e valuta se questo è importante per sé; - decide di fare qualcosa; - si informa su cosa si può fare e chi se ne possa occupare; - pensa e valuta ancora una volta; - sceglie a chi rivolgersi, magari tra varie possibilità, spesso per passaparola; - decide di prendere un appuntamento; - prende contatti con lo Studio; - si ricorda di presentarsi all’appuntamento; - finalmente…prima visita. In occasione del primo incontro con il paziente è importante innanzitutto ascoltarlo, sentire i suoi problemi, magari la sua storia clinica pregressa o i resoconti di precedenti consulti con altri colleghi, percepire le sue emozioni a riguardo, quando ci chiede di aiutarlo, di dargli delle risposte. Fondamentale è annotare, anche in maniera sintetica, tutte queste informazioni, che saranno utilissime per formulare una corretta diagnosi e un piano terapeutico “cuciti su misura”. La visita 7 dovrebbe, quindi, procedere con una preliminare valutazione clinica, senza buttarsi a capofitto in cavo orale (no channel division), ma con un approccio più globale, mettendo al centro delle nostre attenzioni il paziente e non i suoi denti o l’apparecchio, secondo noi, più giusto per lui. Successivamente, se questo è possibile e non a rischio di generare aspettative fuorvianti, possono essere fornite al paziente delle risposte indicative ai suoi quesiti ovvero illustrate le ipotetiche possibilità di trattamento, magari attraverso un supporto informatico (schermo, pc portatile, tablet di ultima generazione) e una presentazione multimediale sintetica, comunicando il messaggio: si può fare, ci possiamo occupare di te (Fig. 1). Questo permette da subito, esaminando la sua risposta, anche emotiva, di avere indicazioni più precise in merito ai “suoi obiettivi” e quindi di confrontarli subito con quelli che potrebbero essere i nostri o quelli oggettivamente utili per lui. La raccolta della documentazione necessaria per l’analisi del caso, compresa una eventuale valutazione clinica più accurata, può essere un altro e importante momento di dialogo e scambio con il paziente, in occasione del quale potranno emergere ulteriori dettagli utili per una diagnosi completa e un piano di terapia personalizzato. La successiva programmazione per la discussione del piano di trattamento con il paziente e/o con i genitori dello stesso deve tenere in considerazione la complessità del caso e quindi è necessario prevedere un adeguato tempo in agenda da dedicare a questo momento, tempo per il paziente. L’ideale sarebbe disporre di un ambiente tranquillo e dedicato, non all’interno delle zone operative o peggio con il paziente seduto in poltrona, dove, utilizzando uno schermo di adeguate dimensioni e rivolto verso il paziente, illustrare e analizzare insieme la documentazione del caso. La presentazione dovrebbe essere costruita per obiettivi, ovvero in modo tale che ad ogni problema noto o rilevato corrisponda una soluzione esemplificata, focalizzando l’attenzione sul problema principale, che non necessariamente potrà coincidere con quello per cui il paziente si è presentato alla nostra attenzione. Se possibile, dovranno essere prese in considerazione anche una o più alternative, con pro e contro dell’una rispetto all’altra, per esempio la soluzione più confortevole, la più veloce, la più estetica e anche quella più economica o di compromesso. Lo spazio dedicato a “domande e risposte” deve essere idoneo alle richieste del paziente e commisurato alla sua possibilità o capacità di comprensione. È necessario, quindi, sin dall’inizio utilizzare un linguaggio semplice, nella maggior parte dei casi per non addetti ai lavori. L’eccesso di terminologia specialistica, nozioni e informazioni, Fig. 1 infatti, rischia a volte di generare confusione senza migliorare la comprensione. La conoscenza da parte nostra di chi ci sta di fronte, avendo già testato prima anche le sue risposte emotive, ci permette di tarare sul paziente le modalità di espressione che potremo adottare ed essere così più efficaci nel comunicare, permettendogli di comprendere meglio. Al termine del colloquio il paziente riceve un documento contenente un “Programma di Terapia Ortogna- todontica” su misura (Box 1-3), dove sono evidenziati, in maniera sintetica e comprensibile, tutti gli aspetti diagnostici, le possibilità terapeutiche valutate, gli eventuali limiti e i tempi di trattamento. Un ausilio importante per consolidare la sua comprensione e permettere al paziente di fare la scelta giusta per sé può essere un modulo pieghevole allegato, che chiamiamo “cartella clinica visiva” (Figg. 2a, b), contenente le sue fotografie, radiografie e le immagini esemplificative delle apparecchiature e delle terapie proposte. In caso di presenza di più alternative, queste ultime vengono contrassegnate da un box per apporre un segno di spunta di conferma visiva della scelta effettuata, quindi è presente uno spazio per la data di accettazione e la firma del paziente, così come sul Programma di Terapia. Il preventivo di spesa, a sua volta, dovrà essere strettamente aderente al piano terapeutico illustrato, per quanto riguarda la terminologia e la possibilità di associare le eventuali varie voci alle alternative previste. Tutti i documenti sono in duplice copia, una per lo Studio e una per il paziente. L’obiettivo deve essere la chiarezza, senza peccare in superficialità né eccedere in ridondanza di informazioni, disorientando il paziente. La decisione non deve essere forzata ma guidata, fornendo tutti gli elementi utili affinché avvenga in maniera consapevole e ponderata, dando al paziente la possibilità di pensarci per il tempo utile e provvedendo successivamente a dare indicazioni circa le modalità di inizio cura (cosa devo fare quando decido?). OT pagina 8 K-ETCHANT GEL F-BOND Paste Bracket Pratica & Clinica 8 Anno V n. 1 - Marzo 2011 OT pagina 7 Questa modalità di informazione documentata può permettere di ridurre la necessità di ulteriori chiarimenti in merito non solo alle caratteristiche delle proposte terapeutiche e ai loro relativi costi ma anche durante il corso del trattamento, grazie all’ottenimento di un consenso vero e proprio che oltre ad essere informato diventa così “illustrato”, in maniera tangibile, associando sin dall’inizio immagini alle parole. Grazie alle nuove tecnologie diagnostiche disponibili, come la radiologia e la fotografia digitale, immediatamente fruibili dal paziente anche in Italian Edition corso di terapia, il medico può comunicare in modo sempre più efficace con il paziente, che può comprendere ancora meglio anche l’evoluzione della cura. Il paziente e lo Studio traggono notevole vantaggio dal miglioramento dell’organizzazione delle attività e questo deve essere sempre più inteso non solo come lo svolgimento della prestazione ma come tutto ciò che vi sta intorno, prima e dopo, con sempre maggior attenzione alle esigenze specifiche del paziente, per cui non esiste quasi più una e una sola giusta terapia. Se poi quella sola, a nostro parere, non siamo in grado di poterla concretamente valutare o gestire dobbiamo saper onestamente indirizzarlo verso chi per formazione, esperienza e competenza se ne possa prendere cura, adottando così un modus operandi più eticamente sostenibile. Bibliografia 1. Il Codice di Deontologia Medica. Fnomceo. 2. Puccini C. Istituzioni di Medicina Legale. Casa Editrice Ambrosiana, 1999. Consigli pratici 1.Può essere utile una doppia firma da parte del paziente, in due momenti differenti. La prima dopo aver condiviso la discussione del caso, la seconda dopo che ha riletto attentamente a casa i documenti che gli abbiamo consegnato, ci ha ripensato e può così realmente dichiarare di essere consapevole ed avere avuto tutti i chiarimenti necessari. 2.Il trattamento ortodontico, la situazione clinica e i bisogni del paziente possono richiedere variazioni per cui può risultare opportuno e necessario aggiornare il piano terapeutico e il consenso. 3.Una casistica ortodontica ben documentata, oltre che importante dal punto di vista medico-legale e per la rivalutazione continua dell’andamento della terapia, diventa un’insostituibile e potente strumento di comunicazione con i pazienti. Box 1 Programma di Terapia ortognatodontica Gentile Sonia, il suo desiderio di una miglior salute e di una migliore estetica della sua bocca l’ha indotta a consultarci e perciò noi ci impegneremo a mettere in atto tutti i mezzi disponibili per ottenere il massimo risultato possibile. La moderna Ortodonzia, o meglio Ortognatodonzia, consente di ottenere significativi benefici che non si limitano al corretto allineamento dei denti. Equilibrio estetico delle labbra e del volto, efficacia della funzione masticatoria, salute dei denti e dei tessuti che li sostengono e stabilità nel tempo dei risultati ottenuti sono gli obiettivi che cerchiamo di realizzare a conclusione di ogni trattamento ortodontico. Nel corso delle visite precedenti abbiamo eseguito accertamenti clinici e radiografici che ci hanno consentito di giungere ad una diagnosi precisa e quindi di predisporre un programma di cura personalizzato. Diagnosi Malocclusione di I Classe - Canini superiori inclusi - Presenza di iniziale riassorbimento radicolare degli incisivi superiori sinistri e dei premolari superiori e inferiori - Morso coperto Piano di Trattamento I risultati degli esami eseguiti, le valutazioni estetiche del volto, la previsione di crescita e le condizioni attuali della bocca ci inducono a proporre il seguente piano di trattamento: OBIETTIVI - Recupero dei canini inclusi MEZZI - Apparecchiatura ortodontica fissa superiore (eventuali attacchi estetici) e inferiore - Aprire il morso oppure linguale - Armonizzare forma e funzione delle arcate - Recupero ortodontico chirurgico dei canini inclusi - Contenzione fissa - Mantenere i risultati TEMPO - 30 mesi Dichiarazione di consenso alla Terapia ortodontica Box 3 Io, sottoscritto _________________ nato a __________ il _________ dichiaro di aver pienamente compreso il Piano di Trattamento propostomi: • Dichiaro di aver ricevuto tutti i chiarimenti necessari e tutte le spiegazioni da me richieste. • Sono consapevole che l’esito della terapia può essere condizionato da fattori biologici non prevedibili e non controllabili e che il trattamento potrà subire modificazioni, nel mio esclusivo interesse. • Ho compreso che la durata del trattamento può subire variazioni anche molto ampie rispetto alle previsioni a causa di fattori non sempre controllabili. • Sono informato della necessità di eseguire esami radiografici, sia a scopo diagnostico sia al fine di controllare il decorso della terapia. - Indeterminato La posizione del canino di sinistra si presenta particolarmente problematica, pertanto dovrà essere monitorata la salute degli incisivi contigui, a rischio di ulteriore riassorbimento. Al termine della terapia verrà effettuata una rivalutazione dei denti del giudizio per eventuale estrazione. PRECAUZIONI NECESSARIE Figg. 2a, b Box 2 1) Igiene orale: Nelle fasi preliminari e durante tutto il trattamento dedicheremo tutta l’assistenza necessaria all’insegnamento delle tecniche più appropriate per mantenere la bocca nelle migliori condizioni igieniche. La placca batterica è il peggiore nemico dei denti e delle gengive e il suo accumulo provoca danni permanenti allo smalto (macchie, carie, decalcificazioni…) e infiammazione della mucosa (gengiviti, perdita dei tessuti che sostengono i denti, alito cattivo ecc.). La presenza di apparecchi rende più difficoltoso lo spazzolamento e richiede molto impegno per ottenere una buona detersione della bocca. È assolutamente necessario che i genitori si accertino che i bambini si spazzolino con cura i denti dopo ogni pasto, in particolare la sera, e sorveglino che dopo la pulizia non vengano assunti alimenti o bevande contenenti zucchero. 2) Alimentazione: Gli apparecchi fissi possono facilmente deteriorarsi se si masticano cibi molto duri o se si fa uso di chewing-gum e di caramelle gommose. È consigliabile non addentare con entusiasmo cibi come mele o panini ma piuttosto affettarli o spezzarli e masticare piuttosto lentamente. Una alimentazione varia e sana è di grande aiuto nella conservazione di un buon stato di salute della bocca. 3) Uso degli apparecchi: Gli apparecchi e gli ausiliari (elastici, trazioni extra-orali, ecc .) devono essere portati nei modi e nei tempi che saranno indicati. Alla fine della cura attiva, secondo le specifiche esigenze del caso, può essere programmato un periodo di contenzione, con apparecchi generalmente più semplici e di uso più ridotto, che permettono ai denti di stabilizzarsi nella nuova posizione. In alcuni casi i dispositivi adottati devono essere portati molto a lungo, talvolta addirittura per tutta la vita, per opporsi alla possibile ricaduta. Un esempio tipico è rappresentato dagli incisivi inferiori che mantengono una spiccata tendenza ad affollarsi, anche dopo molti anni. 4) Comportamento del paziente: Ci attendiamo pertanto puntualità agli appuntamenti programmati e di essere informati prontamente in caso di impedimento. Se temete che si sia verificato un guasto nell’apparecchio, avete qualche dubbio o qualche difficoltà, se compaiono dolori, sensazioni inconsuete o piccole ferite non esitate a mettervi in contatto con noi: saremo sempre a completa disposizione per ogni necessario intervento o chiarimento. 5) Aspetti economici: Il preventivo di spesa è calcolato in base alla difficoltà del caso, alla prevedibile durata, al numero e al tipo di apparecchi necessari e comprende tutte le visite programmate, gli interventi urgenti e le modifiche necessarie al raggiungimento dei risultati prestabiliti. Sono escluse le spese derivanti da sostituzione di apparecchi smarriti o deliberatamente danneggiati e i costi delle cure dentarie o di interventi non prevedibili che si rendessero necessari. Il pagamento prevede un acconto iniziale seguito da dilazioni rateali da concordarsi caso per caso. Se godete di qualche forma di assistenza di carattere assicurativo vi preghiamo di comunicarlo tempestivamente per permetterci di predisporre gli opportuni adempimenti. Ci auguriamo che quanto esposto risulti sufficientemente chiaro ed esauriente, e rimaniamo a vostra disposizione per ogni eventuale approfondimento. Mod. CL 06 REV 3 del 23/01/07 • Ho compreso che l’apparecchio ortodontico è formato da un insieme di componenti soggette a scollamenti, rotture, distorsioni ed accetto l’eventuale reciproco disagio derivante da tali imprevisti. • Sono a conoscenza che gli apparecchi e i materiali che saranno utilizzati durante la cura ortodontica sono sottoposti ai controlli e alle certificazioni prescritte dalla legge per la produzione e l’impiego dei dispositivi medicali. • Sono informato della necessità di presentarmi regolarmente agli appuntamenti e a collaborare al buon andamento della terapia attenendomi alle prescrizioni e ai suggerimenti che mi saranno dati. • Sono consapevole che una cattiva igiene orale può provocare decolorazioni e/o macchie irrimediabili sui denti, lungo il bordo gengivale e/o intorno agli attacchi, e che tale danno non è imputabile alla terapia ortodontica. • Mi impegno ad informare tempestivamente i Responsabili dello Studio di ogni significativa modificazione del mio stato di salute, con particolare riferimento a gravidanza e malattie infettive o comunque trasmissibili per contatto diretto o indiretto. • Accetto che la terapia venga interrotta in caso di insufficiente collaborazione da parte mia mentre, qualora desiderassi io stesso cessare la cura, mi impegno a darne tempestiva comunicazione ai Responsabili dello Studio. • Consento che sia utilizzato il materiale di studio del mio caso clinico (modelli, radiografie, fotografie ecc.) a scopo di ricerca, di insegnamento o di pubblicazione scientifica, nel rispetto delle norme sulla privacy. • Dichiaro di non essere in cura attualmente presso un altro Professionista per la medesima patologia. • Sono informato che il preventivo di spesa che mi è stato illustrato si riferisce esclusivamente alla cura ortodontica e non comprende pertanto eventuali cure per carie, interventi chirurgici, protesi o altre prestazioni odontoiatriche non espressamente specificate; si intende che ogni variazione che dovesse rendersi necessaria mi sarà tempestivamente illustrata. • Confermo di aver letto e compreso tutte le informazioni contenute nello stampato che mi è stato consegnato. • Autorizzo pertanto i Sanitari dello Studio a sottopormi alla cura ortognatodontica fino a che, a loro giudizio, sarà stato raggiunto il miglior risultato possibile e mi impegno a rispettare le scadenze economiche concordate. DATA __________ Il Medico ___________________________________________ DATA __________ Firma del Paziente (o di chi ne fa le veci) ______________________ LIBRI - LIBRI - LIBRI PRESENTA le NOVITÀ Editoriali in distribuzione I FILLER FARE IL DENTISTA È UN’IMPRESA P. MOTOLESE F. TOSCO V. BUCCI SABATTINI Suggerimenti e soluzioni per la gestione dello Studio odontoiatrico Tecnichediimpianto inMedicinaEstetica •Pagg.180 •Illustrazioniegraficiacolori •ISbN978-88-9564-103-4 •Illustrazioniacolori •ISbN8890391308 Prezzo di copertina Prezzo di copertina 186,00 € 60,00 € RIABILITAZIONE IMPLANTARE: CARICO IMMEDIATO I LASER IN TRAUMATOLOGIA DENTALE S. GAROCCHIO - E. CAMAIONI C. CAPRIOGLIO - G. OLIVI - M.D. GENOVESE •Pagg.308 •Illustrazioniacolori •ISbN978-88-7572-098-8 Prezzo di copertina 220,00 € prezzo scontato 198,00 € LA CHIRURGIA DELL’OTTAVO INFERIORE E IL NERVO LINGUALE M.S. RINI - G. 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Venturelli, innanzitutto partiamo del vostro incontro con gli Opinion Leaders. Volentieri, anche perché è una delle attività di cui andiamo più fieri. Simit già dai primi anni di propria attività ha iniziato una stretta collaborazione con i migliori professionisti orientata a creare un Network di Opinion Leaders che potessero collaborare con noi nella formazione del medico generico. Attività che ha premiato i nostri sforzi quando, alla fine degli anni ’90, furono introdotti sul mercato nuovi strumenti meccanici destinati a cambiare radicalmente l’endodonzia e di cui la formazione tramite corsi era parte fondamentale per l’apprendimento di tali metodiche. In occasione dell’Opinion Leaders Meeting erano presenti oltre 70 tra i migliori endodonzisti provenienti da tutta Italia che hanno potuto assistere alla presentazione del Attualmente il nostro gruppo è formato da circa 80 Opinion Leaders, suddivisi tra nazionali e internazionali; infatti, alcuni di loro collaborano oltre che con Simit anche direttamente con la casa madre Maillefer in tour mondiali: ulteriore testimonianza di come l’endodonzia in Italia venga considerata come standard di qualità. Quanti corsi di formazione gestite ogni anno? Questo è un dato estremamente importante; infatti, solo nel corso del 2010 abbiamo organizzato e supportato oltre 200 corsi a cui hanno partecipato oltre 1600 medici, dato che, se proiettato sulla nostra attività svolta da oltre 10 anni, porta un indotto che supera i 14.000 medici formati sulle nuove metodiche endodontiche. Ci può fare una piccola cronistoria del vostro percorso nel mondo endodontico? Nel 1996 Dentsply Maillefer, dopo l’acquisizione di Tulsa Dental, lancia sul mercato mondiale il sistema NiTi ProFile™: il primo strumento meccanico destinato a cambiare radicalmente le abitudini dell’odontoiatra passando da una classica preparazione canalare manuale a quella meccanica, diminuendo i tempi e migliorandone la qualità. Successivamente, nel 2001 fu introdotto con ProTaper il concetto di strumentazione a conicità variabile, ancora oggi lo strumento più venduto al mondo. Questi ovviamente sono solo due delle più rappresentative novità, ma in questi anni Maillefer ha lanciato altri numerosissimi prodotti orientati a migliorare le performance dell’endodonzista, come GT Series X, PathFile, Start-X. Dai vostri dati quanti sono i medici che a oggi utilizzano strumenti meccanici? Nel settore dentale è molto difficile avere dati precisi, ma da una nostra recente ricerca di mercato valutiamo che oltre il 64% dei medici usino quotidianamente strumentario meccanico, con una percentuale abbastanza importante di utilizzatori che lo associano ancora a quello manuale. Il restante è suddiviso per il 16% di medici che si dichiarano non interessati al cambiamento principalmente per motivi anagrafici, mentre il 20%, pur essendo uti- lizzatore di strumenti manuali, è disponibile a un cambiamento. Quali sono i motivi che bloccano un medico, ancora oggi dopo 15 anni dall’uscita del primo strumento meccanico, ad abbandonare il manuale? Penso che i principali motivi sono due: il primo è la paura della rottura dello strumento all’interno del canale, problematica che per il medico generico (solitamente non dotato di microscopio operatorio) nei casi più complicati lo obbliga ad inviare il proprio paziente da un collega specialista per estrarre lo strumento con un comprensibile disagio. Secondo motivo è spesso la complessità delle metodiche che in questi anni hanno aumentato notevolmente il numero di strumenti nella sequenza operativa. Veniamo all’argomento del Meeting: ci può anticipare le caratteristiche peculiari di questo nuovo sistema? Penso che Wave One stabilisca il nuovo standard dell’endodonzia in risposta alle esigenze del dentista, apportando semplicità, sicurezza ed efficacia al procedimento di sagomatura dei canali radicolari, grazie all’uso, nella maggior parte dei casi, di un unico strumento in NiTi per ogni trattamento canalare. Come detto precedentemente, la complessità delle procedure endodontiche può scoraggiare molti professionisti ad adottare queste nuove metodiche; Wave One, invece, introduce il concetto di semplicità in endodonzia, per un maggiore risparmio di tempo e un maggiore comfort, offrendo contemporaneamente una tecnica che assicura trattamenti canalari di prima qualità. Wave One, infatti, sfrutta il “movimento alternato” (generato da un apposito micromotore) cioè cambia alternativamente la direzione di rotazione in fase di sagomatura. Il ricorso ad un’ampia angolazione di rotazione nella direzione di taglio assicura un’elevata efficienza. Inoltre, l’utilizzo di un’angolazione inferiore in direzione contraria aiuta lo strumento Wave One ad avanzare lungo il canale, rispettandone l’anatomia. Le angolazioni ottimizzate riducono il rischio di avvitamento e di rottura dello strumento nel canale. Il “movimento alternato” di Wave One aumenta quindi la fiducia del professionista e la sicurezza del paziente. I vantaggi della tecnica con “movimento alternato” sono numerosi. Prima di tutto, permette di sagomare la maggior parte dei canali radicolari usando un solo strumento durante la procedura di sagomatura del canale radicolare, assicurando così al professionista la massima semplicità d’uso e diminuendo il tempo globale necessario per la sagomatura fino al 40% rispetto alla tecnica rotante tradizionale con movimento continuo. Da quando sarà disponibile Wave One? Da marzo il prodotto sarà disponibile presso tutti i depositi dentali, e le nostre attività saranno orientate principalmente alla formazione su questo nuovo strumento. Inoltre, la nostra forza vendite presente sul tutto il territorio nazionale sarà disponibile per dimostrazioni pratiche presso gli Studi dentistici. L’Intervista 15 Italian Edition Anno VII n. 3 - Marzo 2011 L’opinione di un Consorzio di odontotecnici sulle politiche per l’Odontoiatria in Italia Intervista a Daniele Benatti, Presidente della Società Consortile Q.E.T., in risposta agli articoli di pagina 2 di Dental Tribune 12/2010 Presidente Benatti può spiegare ai nostri lettori di cosa si occupa e come è organizzato il vostro consorzio? Il Q.E.T. nasce nel 2005 dall’idea di un gruppo di otto Aziende odontotecniche, sul mercato dentale da parecchi anni, che condividevano molteplici aspetti legati al concetto d’impresa. Criterio questo che nell’area odontotecnica non ha mai trovato una vera e propria praticabilità, risultando talvolta uno dei limiti maggiori della categoria. L’acronimo Q.E.T. (Qualità Etica - Tecnologia) si posiziona su parole impegnative che oggi, più di allora, trovano importanti riscontri nella pratica quotidiana per chi intende fare seriamente impresa in un sistema, quello dentale, che sta trasformando visibilmente i propri modelli operativi. Senza qualità di prodotto, di processo e di gestione, non si governa lo sviluppo di un’attività, per altro così specifica come la nostra, e neppure senza la capacità di creare valore e crescere per fare investimenti sia in ricerca che sviluppo. Senza etica, per quanto l’etimologia della parola possa aprire ampie strade di dibattito, non si costruisce un futuro migliore e adeguato alle generazioni che dovranno continuare la nostra attività imprenditoriale. Senza tecnologia, e soprattutto quella orientata all’innovazione, ogni attività rimane orfana di quel complemento necessario che ha esaltato, anche in Odontotecnica, il modello più generale del “Made in Italy”. Il Q.E.T. si sviluppa prevalentemente dal 2008 in poi per consentire alle aziende consorziate di restare nel mercato dentale, mercato che in questi ultimi anni si sta trasformando profondamente e richiede che tutti coloro che operano in questo contesto abbiano una elevata predisposizione al cambiamento: dentisti, odontotecnici, fornitori-distributori, produttori. Abbiamo cominciato a dire pubblicamente che bisognava reinventare la filiera dentale, che questa andava rimodellata, che gli attori presenti al suo interno si sarebbero dovuti impegnare a lavorare insieme, che gli odontoiatri non potevano non superare la logica della “professione liberale” e gli odontotecnici quella della “qualifica di mestiere”; si tratta di categorie superate dalla realtà economica. Nel frattempo abbiamo portato i soci alla certificazione ISO, stia- mo svolgendo per gli stessi un corso paragonabile ad un Master universitario sulla gestione aziendale e sul marketing, e siamo intenzionati a metterlo sul mercato, a disposizione di chi sa di dovere crescere, odontoiatri e odontotecnici. Stiamo anche aprendo trattative con primarie aziende produttrici, per concludere seri accordi di partnership commerciale e insieme a questi costruire un modello nuovo di welfare odontoiatrico che coinvolga ovviamente anche i nostri clienti medici e odontoiatri. Stiamo pensando ed agendo come un moderno consorzio di aziende. Come siamo organizzati? In primo luogo i componenti del CDA hanno ciascuno una responsabilità operativa, e poi abbiamo due coordinatori del lavoro che collaborano direttamente con il CDA e una sede autonoma; siamo pronti a crescere e per semplicità sottolineo che una visita al nostro sito (www.qetgroup.it) può fare comprendere meglio tanti aspetti troppo dispendiosi in termini di spazio da spiegare in una intervista. Quali sono i plus dei vostri laboratori? Il plus vero, quello che ha un peso, è che le oltre 20 aziende che sono consorziate possono, insieme, soddisfare qualunque richiesta di dispositivi e servizi dentali, in tutta l’Italia, sia per qualità sia per quantità, e con standard certi e certificati, oltre che con tutte le possibili variabili in termini di economia del prezzo. Poter garantire una produzione standard, con lo stesso livello per tutte le commesse, è al giorno d’oggi fondamentale. Disponiamo delle stesse tecnologie, ci aggiorniamo insieme, sappiamo insieme dove cerchiamo di andare; siamo in grado di affrontare appalti di fornitura pubblici o privati, possiamo trattare con le primarie aziende del settore dentale. Questo è sicuramente il plus. Ne aggiungo un altro che più che un plus lo definisco un’opportunità che va incontro alle sollecitazioni costanti che il mondo della produzione esprime. Aggregare, capitalizzare e strutturare maggiormente le nostre aziende per essere competitivi, sia in casa nostra sia nel mondo globale. Il nuovo frutto del Q.E.T. potrebbe più facilmente portare a ciò ed essere, più di oggi, in grado di strutturare progetti più concreti di filiera, dove questa si rivolge con più qualità anche economica al cittadino Italiano che fa parte di quel 60% che non va dal dentista. Poi un serio e attento progetto oltre confine con una filiera organizzata, non vedo perché non lo si possa attuare. In una lettera inviata alla redazione, commentando l’articolo comparso sul n. 12/2010 di Dental Tribune dal titolo “Quali politiche per l’odontoiatria in Italia alla luce delle evidenze disponibili”, trovavate molto importante intervenire in qualità di ampia rappresentanza della categoria degli odontotecnici e dei laboratori. Può esternarci meglio la vostra opinione? Questa è per me la domanda centrale e sottolineo che non rappresentiamo la categoria, ma la nostra Società consortile e le sue idee. Vede, i consueti attori del settore dentale italiano possono rapidamente essere espropriati del loro ruolo storico, e, a mio avviso, non ci vogliono molto anni perché questo succeda. Tutti conoscono alcuni nomi di Aziende low-cost, che mirano principalmente alla quantità e che sono entrati nel mercato con alle spalle grandi investitori; DT pagina 16 16 L’Intervista Anno VII n. 3 - Marzo 2011 DT pagina 15 se uno passeggia per qualche città europea, potrà vedere sigle che hanno decine di “punti vendita” che fanno pubblicità aggressiva (sta avvenendo anche in Italia), che offrono condizioni di pagamento e prezzi molto appetibili, che propongono sconti per famiglie, e via dicendo. Queste aziende stanno mutando il mercato, come lo hanno mutato i supermercati 20 o 30 anni fa. Tutto questo, che probabilmente è un modello iperindustriale valido, può risultare tale da can- Italian Edition cellare il nostro sistema dentale, fatto di miriadi di piccolissime aziende, flessibili, articolate, di eccellenza tecnica, ma deboli strutturalmente e finanziariamente. La nostra proposta concreta è di creare piccole vere imprese, con non meno di 10-12 addetti, integrate e certificate; il QET è appunto questo, con rapporti strutturali e contrattuali con le “aziende odontoiatriche”, anch’esse modificate. Si legge su un giornale molto diffuso nel mondo del dentale “… con la crisi, molti dentisti sono stati spinti a puntare sui super sconti, pur di ampliare il proprio bacino di utenza” e aggiungiamo noi che molti dentisti oggi lavorano per il servizio pubblico, che ha una sua onorevole e rispettabile qualità, con tariffe basse, ma compensate da lavoro sicuro e in quantità. Quindi la nostra proposta, comprendo non facile da percorrere, risponde all’esigenza di restare sul mercato e costruire un futuro per le aziende. Viene da chiedersi perché grandi Organizzazioni sindacali di artigiani, o la stessa Andi, non spingano i loro associati a sviluppare questo fenomeno e aumentare l’interscambio fra di loro. In questo contesto non posso non sottolineare un’esigenza oramai concreta nei fatti. Il dentista, riconosciuto da tutti come il capo della filiera, non può più esimersi dal guardare la propria attività come un’impresa e, in essa, il proprio paziente come un cliente. È un nodo critico, lo so, ma questa anomala resistenza non regge più il confronto con la realtà, e fino a quando questa rigidità verrà conservata, saranno morti nel nascere diversi progetti che potrebbero pesantemente aiutare il rilancio e l’armonizzazione di un settore. Un settore che deve avere la consapevolezza di dover dare risposte di cura e qualità della salute odontoiatrica a tutti, indipendentemente che questa avvenga in ambito misto o no tra pubblico e privato. Il nostro giornale ama sempre evidenziare tematiche e problematiche, ma anche fornire concrete e positive soluzioni. Voi state portando avanti una proposta? Quello che stiamo già facendo e che cerchiamo di fare è la risposta, proprio per stare sul concreto: certificarsi, aggiornarsi e confrontarsi continuamente insieme, partecipare a gare di appalto pubbliche e private, utilizzando la forza del gruppo, raggiungere accordi con le aziende principali della produzione; fare marketing insieme; presentarsi pubblicamente per sostenere le proprie posizioni. Il Q.E.T. nel 2008 ha tenuto un Forum Internazionale a Bologna, nel 2009 e 2010 ha partecipato alla Fiera degli Amici di Brugg a Rimini con stand importanti. In quei contesti abbiamo anche ottenuto elevati contributi relazionali dalle figure più importanti del settore, dalla Presidenza Andi a quella dell’Unidi, a quella degli Amici di Brugg, della S.O.C.I. (Medici e Odontoiatri operanti nel pubblico), dal mondo universitario e dallo stesso referente per l’Odontoiatria presso il Ministero della Salute, Enrico Gherlone. Oggi stiamo valutando l’iniziativa da svolgere verso la fine del 2011 che senz’altro si concentrerà su un tema che deve indurre gli attori a ragionare maggiormente in termini di “ fare sistema” e potrebbe portare questo titolo: “Protagonisti nella filiera dentale: il cliente-paziente odontoiatrico deve conoscere, competenze, qualità e accessibilità, che la filiera made in Italy può esprimere per lui”. Un’ultima domanda. I laboratori italiani come si collocano nel panorama internazionale? Contiene immagini video, illustrazioni e disegni animati che risultano gradevoli, considerando l’occhioelasensibilitàdichilivisiona. Si tratta quindi di un utile ausilio per il professionista,perchéconsentealpaziente,mentreèseduto insalad’aspetto,diriceveregiàleprimeistruzioni di igiene, sfruttando al meglio i tempi di attesa. Per ordini e info: 011 0463350 / 011 19715665 / www.tueor.it 75,00 euro + IVA La ringrazio per questa ultima domanda, visto che non tutto è grigio; ai laboratori italiani è riconosciuta una sicura eccellenza per una qualità dei dispositivi assai elevata. Questo è innegabile, ma cosa succede con una struttura di laboratori, che ancora nel 2010 era di 1,7 addetti per azienda? Accade che spesso facciamo denti quasi degni di un orafo, ma poi il mercato dentale italiano non supera il 30-40% dei cittadini che hanno bisogno di riabilitazioni dentali. Per cui il problema che ha tutta la filiera è di mantenere alta la qualità, ma anche di industrializzarla; di mantenere la flessibilità, ma di potere lavorare anche per numeri molto più grandi; e poi è indispensabile portare quel 30-40% ad un 70- 80%, non solo con soluzioni low-cost, ma fornendo protesi di buona qualità a prezzi più accessibili, certificando il prodotto e garantendo quel livello di servizi che rispondano alle nuove esigenze del cliente. Patrizia Gatto Speciale Meeting e Congressi 17 Italian Edition Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Convegno internazionale “Power for Oral Health 2010” Oral-B offre un’esclusiva panoramica della sua ricerca Oral-B sviluppa i suoi prodotti per l’igiene orale a stretto contatto con le Università e gli Studi dentistici. A giugno di quest’anno, nel centro internazionale di innovazione della Procter & Gamble di Kronberg e nel centro di produzione internazionale di Oral-B a Marktheidenfeld, si è tenuto il convegno “Power for Oral Health 2010”, che per due giorni ha visto riunito un gran numero di opinion leader. I quasi cinquanta esperti in profilassi e parodontologia, soprattutto professori universitari, ma anche dentisti e igienisti dentali provenienti da tutta Europa, sono rimasti molto colpiti, durante la visita al reparto di ricerca Oral-B di Taunus, dall’innovativa organizzazione e dalle sofisticate procedure di prova impiegate nei vari laboratori. Molto apprezzato dai visitatori è stato anche l’alto livello tecnologico dello stabilimento di produzione Oral-B di Markheidenfeld. Le relazioni esposte da ingegneri, medici e ricercatori esperti in profilassi in merito alla comprovata efficacia e sicurezza degli spazzolini elettrici, seguite dai vari dibattiti, hanno fornito un quadro più approfondito anche delle ultime scoperte scientifiche sulla pulizia effettuata con uno spazzolino da denti elettrico. Il percorso, che va dal progetto iniziale di uno spazzolino fino al prodotto pronto per essere immesso sul mercato, non è breve. Lo sviluppo del prodotto Oral-B si basa su un principio olistico, che prevede tre aspetti: 1) la comprensione delle esigenze del consumatore; 2) gli studi di laboratorio; 3) gli studi clinici. Nelle varie fasi dello sviluppo di un nuovo spazzolino elettrico vengono effettuati sia esami di laboratorio (ad esempio test con robot) sia ricerche in vivo, come ad esempio studi sulla sensorialità e studi clinici. Per analizzare le caratteristiche meccaniche degli spazzolini, nei vari laboratori se ne studiano le proprietà meccaniche, elettriche ed acustiche. Viene anche testato l’impatto meccanico degli spazzolini elettrici per quanto riguarda l’eliminazione della placca oltre all’aspetto sensoriale: quale spazzolino elimina più placca nel modo più dolce? Che sensazione danno i vari spazzolini e le setole? La rimozione meccanica della placca viene testata prima su un robot secondo determinate condizioni. Più vicini alle situazioni in vivo, ma per natura più difficilmente standardizzabili, sono invece gli studi clinici. Un esempio è il metodo DPIA (Digital Plaque Imaging Analysis) per l’analisi dell’eliminazione della placca(1), in cui vengono utilizzate delle videocamere a fluorescenza per visualizzare la placca in immagini di vari colori; alcuni esperti si sono offerti spontaneamente di fare da “cavia”, rimanendo favorevolmente impressionati da questo metodo peculiare. I partecipanti si sono mostrati particolarmente interessati anche ai test di sensorialità dei vari spazzolini elettrici. L’estetica, l’ergonomia e il design in generale contribuiscono notevolmente a far accettare il prodotto dai pazienti e a farlo entrare nella loro quotidianità. Per quanto riguarda l’aspetto scientifico, il prof. Fridus van der Weijden, dell’Università ACTA di Amsterdam, ha illustrato il quadro storico dello sviluppo degli spazzolini elettrici e dei relativi studi scientifici effettuati. Il sistema di pulizia oscillante-rotante ha confermato in studi esaurienti la sua sicurezza e la sua eccellente efficacia rispetto agli spazzolini manuali, grazie anche al lavoro pioneristico svolto dallo stesso professore. Nonostante tutti i risultati positivi degli studi(2), ancora pochi pazienti utilizzano lo spazzolino elettrico, riferisce van der Weijden. Nella sua relazione, il professore conferma la sicurezza dello spazzolino elettrico analizzando diversi studi sull’argomento. Anche uno studio controllato randomizzato, condotto durante un periodo di sei mesi dal prof. dott. Christof Dörfer della Clinica universitaria dello Schleswig-Holstein di Kiel, in Germania, e dal suo gruppo di lavoro, ha confermato la sicurezza – anche per quanto riguarda le gengive – e qualcosa in più: rispetto ai valori iniziali, secondo quando riferito dal prof. Dörfer, non si è avuta alcuna ulteriore recessione gengivale, né tra coloro che hanno utilizzato la versione manuale né tra coloro che hanno utilizzato spazzolini elettrici. Al contrario, i dati hanno mostrato addirittura una diminuzione della recessione gengivale(3) nel 40% degli utilizzatori di spazzolini elettrici e nel 38% degli utilizzatori di spazzolini manuali. Il secondo giorno di convegno, i partecipanti si sono trasferiti a Marktheidenfeld, nella zona del Taunus, per visitare lo stabilimento di produzione ad alta tecnologia degli spazzolini elettrici Oral-B. Lo stabilimento, specializzato nella produzione di grandi serie di prodotti per l’igiene orale, è diventato uno dei più importanti siti del gruppo; qui, infatti, vengono prodotti quotidianamente, su linee di produzione completamente automatizzate,140.000 prodotti che l’azienda esporta in tutto il mondo. Unanime è stata la soddisfazione di tutti i partecipanti per l’esito del convegno “Power of Oral Health 2010“, che ha permesso loro di condividere idee stimolanti da trasferire nella ricerca clinica. La II edizione del Meeting internazionale Link Team Days in Italia Sulla scia del successo della prima edizione tenutasi a Londra nel 2008, Neoss annuncia che il secondo congresso scientifico internazionale Link Team Days si terrà in Italia nella prestigiosa cornice dell’Hotel Regina Palace di Stresa, sul Lago Maggiore, dal 30 settembre al 1 ottobre 2011. Dal titolo “Science and Simplicity”, l’evento si propone come un importante momento di valutazione dell’evidenza scientifica più attuale, con l’obiettivo di coniugarne i risultati con la pratica clinica quotidiana. Nel presentare il Congresso, Neil Meredith, CEO and co-fondatore di Neoss, ha affermato che “si tratta di un evento importante che offre ai clienti Neoss di tutto il mondo un’opportunità di incontrarsi tra loro e con relatori di fama internazionale, di assistere a relazioni scientifiche di alto livello e di discutere su come migliorare il trattamento e i relativi risultati per i propri pazienti. Invito, quindi, gli amici di sempre e tutti coloro che si vorranno unire a noi a partecipare in questa importante occasione”. Per ulteriori informazioni sul programma preliminare: Neoss Italia Srl - [email protected] ANDI ASTI pubb156x185 Asti dental day R01-02032011:Layout 1 02/03/11 17:28 Pagina 1 Programma della giornata SNO-CNA Ore 8,30 Registrazione dei partecipanti Sindacato Nazionale Odontotecnici provinciale Asti Ore 8,45 Apertura dell’Asti dental day e saluto delle autorità Benedetta Borasio Presidente ANDI Piemonte Ettore Cenciarelli Coordinatore Nazionale SNO-CNA Evento culturale aperto a: Odontoiatri - Odontotecnici - Igienisti Dentali ASTI dental day L’odontoiatria che cambia: lo studio ed il laboratorio tra problemi e opportunità sabato 16 Aprile 2011 Chairman: Mario Contalbi, Davis Cussotto, Francesca Ibertis Ore 9,15 Roberto Rosso, Presidente Key Stone Congiuntura negativa o crisi strutturale? Impatto su studi dentistici e laboratori odontotecnici, possibili risposte strategiche e operative. Ore 10,00 Lamberto Magnani L’odontotecnico tra presente e futuro analisi del settore in Italia. Ore 10,30 Consuelo Sanavia, Igienista Dentale dirigente dell’Accademia il Chirone Il collaboratore Igienista dentale, qualità del servizio erogato e vantaggi economici apportati allo studio. Ore 11,00 Salone delle Conferenze della Camera di Commercio di Asti Piazza Medici - ASTI Comunicazione medico paziente e studio laboratorio Ore 11,45 Franco Tosco, Presidente del CdA di Lessicom srl, società per l’organizzazione e il controllo di gestione degli Studi odontoiatrici Fare il dentista è un’Impresa Ore 12,15 Norberto Maccagno, Giornalista Fondi sanitari integrativi Ore 12,30 Tavola Rotonda finale: Lamberto Magnani, Roberto Rosso, Franco Tosco, Consuelo Sanavia, Valentino Zamara risponderanno alle domande di Norberto Maccagno Ore 13,30 Riferimenti: 1. Sagel P, et al. Objective Quantification of Plaque Using Digital Image Analysis. In Faller RV Assessment of Oral Health - Diagnostic Techniques and Validation Criteria, Basel Krager, Monogr. Oral Sci. 2000; 17: 130-143. 2. Robinson PG, Deacon SA, Deery C, et al. Manual versus powered toothbrushing for oral health (Review). The Cochrane Database of Systematic Reviews 2005; Issue 2: 1-67. 3. Dörfer CE, Joerss D, Wolff D. A Prospective Clinical Study to Evaluate the Effect of Manual and Power Toothbrushes on Pre-existing Gingival Recessions. J Con¬temp Dent Pract 2009 July; (10)4:001-008. coffee break Ore 11,15 Valentino Zamara, Odontotecnico titolare della società di consulenze Odocons.net Chiusura dei lavori Iscrizioni Il workshop è a partecipazione gratuita ed aperto a Medici Chirurghi ed Odontoiatri, Odontotecnici, Igienisti dentali. Previa iscrizione fino ad esaurimento dei posti disponibili. CRAVERO ASSICURAZIONI Sponsor dell’evento Segreteria Organizzativa Enti o Aziende patrocinanti Provincia di ASTI Comune di ASTI OMCeO di Asti Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Asti ANDI Asti - Via Goito 12 - 14100 ASTI tel. 0141 321204 - fax 0141 592941 E-mail: [email protected] sig.ra Carmen Gerbasio cell. 366 3452330 18 Speciale Meeting e Congressi Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Italian Edition Al Congresso del Collegio la ricerca di diverse Scuole e l’intervento di significative Società scientifiche Un evento scientifico molto atteso dal mondo odontoiatrico, organizzato dalle Università degli Studi di Firenze e Siena, avrà luogo dal 14 al 16 aprile: il Congresso Nazionale dei Docenti di Discipline Odontostomatologiche. Viene inaugurato nel prestigioso Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio di Firenze, con una lettura del prof. Sergio Romagnani su “Il sistema immunitario oggi”, e da una attraente lezione magistrale del prof. Paolo Galluzzi dal titolo “L’ombra della luce. La mente di Leonardo al lume di candela”. I lavori vengono invece inaugurati a Siena nell’Aula Magna del Policlinico “Le Scotte” da una lettura del prof. Giovan Paolo Pini Prato, Direttore della Sezione di Sanità Pubblica dell’Università di Firenze e della SOD di Odontoiatria dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze. Il Congresso coincide con l’importante sinergia interateneo fra le Università di Siena e di Firenze, realizzata con la costituzione di un Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria unico federato – così come ha dichiarato il Professor Marco Ferrari, Direttore del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche ed Oftalmologiche e Presidente del Corso di Laurea Specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’Università di Siena. Il nuovo soggetto istituzionale, che rappresenta il terzo polo odontoiatrico italiano per numero di studenti e docenti, costituisce un riferimento per la comunità odontoiatrica internazionale per la sua notevole produttività scientifica. Tema specifico del Congresso è “La Ricerca Scientifica in Odontostomatologia: Evidenze e Controversie”. “Motore di tutte le discipline mediche, la ricerca verrà proposta nei suoi aspetti più significativi, con le certezze dovute ai risultati della letteratura scientifica, i dubbi e controversie che fanno parte dell’evoluzione della scienza”, dichiara Pini Prato. Il programma si presenta ricco di spunti di interesse e discussione, in quanto – spiega la prof. Gabriella Pagavino, Presidente del Corso di Laurea Specialistica in odontoiatria e protesi dentaria dell’Università di Firenze – il Congresso vede riunite le presentazioni dei risultati di ricerca scientifica e clinica delle diverse Scuole nazionali e la partecipazione straordinaria di alcune delle più significative Società scientifiche della disciplina, quali Sicmf, Sicoi, Sido, Sidoc, Sidp, Sie, Sio, Sioi, Siopi, Sipmo, che espongono le più attuali evidenze e controversie nei rispettivi campi di interesse. Particolare enfasi viene riservata, come nelle edizioni precedenti del Congresso del Collegio, alle relazioni presentate dai più giovani colleghi e alla sessione dei poster, tradizionalmente ricca di lavori scientifici, in collaborazione con gli studenti e laureandi della Facoltà. Un’edizione quindi da non mancare, per la possibilità di un attivo e puntuale aggiornamento per i colleghi più e meno giovani, per le occasioni di incontro, data la presenza di personalità di grande prestigio, la bellezza dei luoghi e delle sedi dove il Congresso ha luogo. Per informazioni: Segreteria organizzativa Promo Leader Service Congressi Srl Via della Mattonaia, 17 - 50121 Firenze Tel.: 055.2462201 - Fax: 055.2462270 E-mail: [email protected] Michelangelo. Centauromachia. 1492. rilievo in marmo. Firenze, Casa Buonarroti Sedi del Congresso Congresso nazionale dei doCenti di disCipline odontostomatologiChe La RiceRca Scientifica in OdOntOStOmatOLOgia: evidenze e cOntROveRSie Firenze-Siena 14-16 aprile 2011 save the date invio abstract 4 marzo 2011 iscrizione a quota ridotta 21 marzo 2011 Prenotazione alberghiera 21 marzo 2011 Sotto l’alto Patronato del Presidente della repubblica e con il Patrocinio di: Università degli Studi di firenze Università degli Studi di Siena Regione toscana Provincia di firenze comune di firenze comune di Siena Firenze AFirenze,giovedì14aprile,laCerimoniaInauguralesisvolgeràpressoilSalonedeiCinquecentoinPalazzovecchio,apartiredalleore 15.30.Cennistorici:IlSalonedeiCinquecentoèlasalapiùgrande epiùimportantesottoilprofilostorico-artisticotralesaledeipalazzi fiorentini.QuestasalaimponentesitrovaalsecondopianodiPalazzo vecchioesiaffacciasuPiazzadellaSignoria,inpienocentro. Ilmirabilesoffittoacassettonipresentaunaseriedipitturesultema dell’esaltazionediCosimoI,dellesueopereedellasuacasata,incorniciatedamagnificiintaglidorati. Il Palazzo vecchio, commissionato nel 1299 ad Arnolfo di Cambio dal Comune di Firenze per ospitare i Priori Maggiori di Firenze, fu sede della Signoria nel XV secolo (da cui deriva il nome di Palazzo della Signoria) e nel 1540 con Cosimo I dei Medici diventò dimora dellafamigliagranducale;èunmonumentodigrandissimaimportanzaartisticaestorica;nelcorsodeisecolièstatoilcentropoliticoed ilsimbolodellacittà. www.collegiodocentiodonto2011.com Per informazioni visitate il sito: www.collegiodeidocentidiodontoiatria.it maki-adv.it Comitato promotore collegio dei Referenti del collegio dei docenti di Odontoiatria Comitato scientifico giunta didattica del collegio dei docenti di Odontoiatria In collaborazione con: • la conferenza Permanente dei Presidenti dei corsi di Laurea magistrale in Odontoiatria e Protesi dentaria • la conferenza Permanente dei Presidenti dei corsi di Laurea in igiene dentale • la conferenza Permanente dei direttori delle Scuole di Specializzazione in Ortognatodonzia e chirurgia Orale Comitato organizzatore locale corso di Laurea magistrale in Odontoiatria e Protesi dentaria, firenze-Siena Tuscan School of Dental Medicine, University of Florence and Siena-Italy segreteria organizzativa PROmO LeadeR SeRvice cOngReSSi Srl via della mattonaia, 17 - 50121 firenze tel. 055 2462201 - fax 055 2462270 e-mail: [email protected] Siena ASiena,venerdì15esabato16aprile,ilavorisisvolgerannopresso il Centro Didattico del Policlinico Universitario Le Scotte. Cennistorici:l’OspedalediSienaaffondalesueradiciinunpassato ricco di storia e di tradizione. Il suo patrimonio storico, culturale e scientificoèlegatoall’antico“Spedale”SantaMariadellaScalalecui primenotizierisalgonoal1090. Con il passare dei secoli, l’antico “Spedale”, collocato di fronte alla Cattedrale,nonerapiùingradodifarfrontealleesigenzesanitarie, la proposta di trasferire l’ospedale in un nuovo edificio fu formulata perlaprimavoltanel1905daFabiobargagliPetrucciunaristocratico senese studioso e cultore di arte e storia, ma solo agli inizi degli anni Cinquanta,l’UniversitàdiSienapromosselacostituzionediunnuovo policlinico. Speciale Meeting e Congressi 19 Italian Edition Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Amici di Brugg verso il 54° Congresso A colloquio con il presidente Iorio Tra poche settimane (26-28 maggio) va in scena la 54a edizione del grande evento congressuale di Rimini organizzato dagli Amici di Brugg. Al presidente Mario Iorio chiediamo quali siano i tratti essenziali. Premetto che come unica Associazione italiana di odontoiatria generale cerchiamo di inserire nel programma argomenti variegati che tocchino diverse specialità, di interesse immediato. La giornata “centrale” di venerdì 27 maggio è emblematica: vi troviamo la chirurgia piezoelettrica in ortodonzia, dalla strumentazione endodontica si passa alla conservativa, un excursus di ricerca verso i biomateriali e la rigenerazione ossea, “pescando” in un bacino di temi molto ampio. Si corre, tuttavia, il rischio di trattarli in modo generico o superficiale: la difficoltà sta nella serietà dell’approfondimento con cui si affronta la discussione. Per quest’edizione disponiamo addirittura di due corsi precongressuali; uno per chi pratica chirurgia ambulatoriale, l’altro per chi si dedica principalmente alla protesi. Entrambi i corsi saranno fruibili senza la necessità di una scelta preventiva, cosa assai importante per un’associazione non specialistica come la nostra. Qual è il programma della componente odontotecnica sempre così attiva all’interno della vostra associazione? Gli odontotecnici – affiancati dal maestro di protesi tedesco Sieghert Witowski – completano il discorso estetico del corso del giovedì, approfondendolo sotto un profilo più squisitamente tecnologico-applicativo. Protesi rimovibile dopo la pausa pomeridiana con Antonio Zollo (denti artificiali), Franco Fares (protocolli di applicazione alla struttura implanto-supportata) e Francesco Ravasini (panoramica sul rapporto tra clinica e laboratorio). Il programma offre in chiusura una seconda novità: l’intervento, in rappresentanza di Unidi, di Giuseppe Venturini sull’analisi professionale della conduzione del laboratorio. Tratterà dei costi dell’azienda odontotecnica, aprendo un “sipario” manageriale nella discussione congressuale di grande interesse per il pubblico. Il sabato, in seduta comune, s’avvia nel segno di Carlo De Chiesa, il “ fantastico” presidente della storia degli Amici che ci ha recentemente lasciato. Lo ricorderanno in modo particolare Gian Carlo Pescarmona e la Scuola di Saluzzo con Sergio Barale ed Ezio Bruna, richiamandosi alla sua eredità clinico-scientifica con una relazione sulla riabilitazione protesica. In senso più lato ritiene che l’eredità di De Chiesa sia conquistata una volta per tutte oppure debba essere il frutto dell’impegno quotidiano di qualsiasi presidenza presente e futura? Per la sua, lo è? Non solo dal punto di vista delle risorse umane ed economiche, ma anche organizzativamente parlando? De Chiesa indubbiamente è stato il presidente della moderna svolta degli Amici, non solo per la lungimiranza nell’intrecciare un solido rapporto di collaborazione con Unidi, dandoci serenità nella programmazione della nostra attività culturale, ma anche per- ché nella sinergia con l’industria intravide sin dagli anni Ottanta un sistema di relazioni ben più profondo del rapporto economico. La sua modernità si misura anche sui tempi delle sue intuizioni. DT pagina 20 Iorio, Toffenetti e Pescarmona durante una precedente edizione di Amici di Brugg. 20 Speciale Meeting e Congressi Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Italian Edition Progra mma cO ngrES Accre ditato SO EcM Ingres so OV EST 26 - 27 - 28 magg io 2011 1 DT pagina 19 La sua presidenza terminò dodici anni fa, lasciando un’associazione impostata per gli anni Duemila a Fabio Toffenetti, che ha continuato in senso evolutivo. Altrettanto sto cercando di fare io su una strada già ben tracciata e, a mio parere, corretta, proprio “organizzativamente” parlando: il grosso cambiamento è avvenuto su quel fronte non senza innegabili difficoltà. Ma la modernizzazione richiede un mutamento di mentalità a livello di organizzazione. Un tempo la gestione era familiare, e questo “taglio” nella “conduzione delle cose” è rimasto. Senza arrivare ad una spersonalizzazione della segreteria e dell’organizzazione in generale (che almeno nel mio mandato, non avverrà mai), andava realizzata una maggiore razionalizzazione di compiti. È stata compiuta. Torniamo alle anticipazioni sul Congresso: il sabato in seduta comune... ...proseguirà con la programmazione della protesi estetica con Pio Bertani, l’odontotecnico Biacchessi e il dottor Generali. Infi ne, gran fi nale con la diretta satellitare dallo Studio di Gioachino Cannizzaro per parlare di “Toronto bridge”, di cui Cannizzaro è fra i massimi esperti. Infine, igienisti e assistenti... Anche quest’anno, preparate con l’attenta regia di Gian Edilio Solimei, avremo due sessioni distinte dedicate alle due cate- gorie. Per gli igienisti, nel pomeriggio di venerdì 27, Giancarlo Garotti aprirà i lavori con una relazione d’interesse, non solo clinico ma pratico sull’utilizzo dei materiali dentali. A seguire, il corso monotematico dove la Scuola di Milano terrà banco; le relazioni verteranno sul controllo dei fattori di rischio. A parlare, un quartetto di relatori di differente estrazione: per primo un odontoiatra, Roberto Weinstein, Direttore della Clinica Odontoiatrica IRCCS - Istituto Ortopedico Galeazzi, poi uno specialista di Medicina interna, Massimo Pagani, quindi una psicologa clinica, Daniela Lucini, e infine un geriatra, Luigi Bergamaschini. Presidente di seduta, l’insostituibile Carlo Guastamacchia. Il sabato mattina, come sempre, sarà riservato agli assistenti dentali. Per il programma 2011, la Commissione culturale ha posto l’accento sulle normative vigenti alla base di un corretto svolgimento dell’attività dello Studio. Proprio ad esse gli assistenti sono deputati garantendo la qualità dell’operatività quotidiana. Negli ultimi sette anni Rimini si è impreziosita anche con un “corposo” programma tecnologico gestito direttamente dalle aziende. Sarà così anche nel prossimo maggio? Ricordo innanzitutto che Unidi e la sua grande mostra merceologica “aprono” nella mattinata del 26 sino a tutto sabato 28: una presenza rassicurante per lo sviluppo tecnologico del dentale nazionale e, per noi, il rinnovo di una serenità e di un’amicizia indispensabili. La partecipazione di tanta parte dell’industria è una caratteristica specifica del Congresso, al di là dell’esposizione commerciale. Mi riferisco espressamente agli eventi a carattere promozionale che Rimini ha tenuto a battesimo nello scorso decennio. Corsi e workshop hanno affiancato il programma scientifico mai interferendo, ma completandolo con un’offerta tecnologica avanzata e apprezzata. Da questo punto di vista la 54a edizione non fa eccezione. Cambierà, tuttavia, la vetrina tecnologica per lasciar posto a forme di collaborazione diverse, più articolate e creative, che punteranno a un rapporto il più possibile diretto ed esclusivo con la clientela seriamente interessata. Allo scopo si utilizzano sale per alcuni corsi dimostrativi, attraverso i quali il cliente può apprendere nel dettaglio le procedure, l’utilizzo dei materiali, lo sviluppo della tecnologia e decidere sull’acquisto in piena consapevolezza. Scompaiono corsi e workshop? No, assolutamente. Semplicemente ce ne saranno di meno, più selezionati. Ad esempio, segnalo a maggio il corso di Sweden & Martina che illustrerà l’attività dell’Istituto Stomatologico del Tirreno dinanzi allo stesso chairman della struttura, Ugo Covani. Al corso Silfradent (chirurgia piezoelettrica) parteciperà invece per la prima volta uno staff universitario: la squadra clinica di Enrico Gherlone del San Raffaele di Milano. Crescono addirittura i corsi per igienisti, a conferma che la figura dell’igienista è sempre più determinante nell’“economia” professionale dello Studio odontoiatrico. Questo a grandi linee per quanto riguarda il programma scientifico. Ma sappiamo che ci sono importanti novità anche in campo tecnico-organizzativo. La novità maggiore riguarda i crediti formativi ECM, per i quali le disposizioni ministeriali prevedono una riduzione drastica per i “grandi numeri”. Da qui, l’adozione di un sistema innovativo. Le sessioni congressuali (al pari di quanto avviene da quest’anno anche per i corsi satellitari) vengono memorizzate e divulgate su una piattaforma e-Fad, ossia in rete su Internet, tramite una password rilasciata all’iscritto a fine “Io, dentista a San Patrignano, dove l’Odontoiatria si sposa alla solidarietà ed al recupero educativo” Al Centro Medico di San Patrignano vengo spesso presentato come il dr. Bruno Davide Pugliese, ma per tutti sono Davide, perché in comunità ci si da del tu. I miei genitori erano amici di quel Vincenzo Muccioli contro cui si è scritto molto, un po’ bene e un po’ male, ma solo chi ha visto i frutti della sua coraggiosa sensibilità può rendersi conto di come abbia potuto cambiare la vita delle persone. Il week end nella campagna romagnola – una mansarda con camino sempre acceso, un tavolone sempre pieno di nuovi invitati da Vincenzo – era quanto ai miei occhi di bambino appariva San Patrignano, luogo ove commensali più o meno abbienti siedono allo stesso desco, sentendosi tutti uguali. Nel ’78 si vedevano tante stranezze tra i giovani: look orientaleggianti, capelli sempre lunghi, orecchini, tatuaggi, grande cultura musicale, idee e atteggiamenti ribelli, ma anche sorrisi segnati da grande trascuratezza, lesi da denti iperpigmentati. Quando li si vedevano riversi nelle piazze, li chiamavano “tossici”, ma per noi no, erano “ragazzi”. In quel periodo, su consiglio di mia madre, decisi di iscrivermi al corso di odontotecnico in un Istituto di Rimini con alcuni ragazzi di comunità che si erano lasciati alle spalle la droga. Mi venne anche affidata la nipote di un noto professionista, ragazza irrequieta, legata alla vita passata per garantirne la correttezza negli studi e nei comportamenti, allorché usciva dal- La Comunità di San Patrignano. la comunità per la scuola. Da una parte questa difficile sfida e dall’altra lo studio mi catapultarono in una dinamica dai ritmi completamente nuovi. Strano, ma chi meno ha, più ha. In comunità litigi e tensioni erano frequenti, ma c’erano anche apertura e affetto, a cercar di risanare la ferita causata dai propri errori. L’estensione della famiglia comunitaria aiuta a credere in chi ti sta vicino e, soprattutto, nelle proprie capacità. Negli anni ’80 avevo di fronte dei ragazzi interessati da gravi deficit masticatori, che imponevano interventi e riabilitazioni con protesi parziali o totali, per la grave mancanza di igiene orale unita ad una dieta ricca di dolci (per compensare il deficit metabolico da epatopatie derivante dalle tossicodipendenze). L’ambulatorio odontoiatrico di allora si occupava per lo più di urgenze, risolvendo sintomatologie da carie penetranti attenuate dall’uso di oppiacei. Apprendere un mestiere in un centro caratterizzato da molti casi complessi, ha sempre rappresentato un’allerta clinica, nonché una straordinaria opportunità per chi vi sia impegnato. Il Servizio Odontostomatologico, grazie agli Amici di Brugg, lavori. Così, “Rimini dura tutto l’anno”, secondo l’antico progetto di rendere fruibile la tre giorni di dibattito clinico e scientifico ben al di là dello spazio temporale dell’ultima settimana di maggio. Insomma, si potrà approfittare dell’opportunità preziosa di un rivisitazione completa dell’intero evento. Quanto a crediti, riuscite così a coprire l’intero fabbisogno degli associati... Certo, perché nel caso dell’e-Fad (compresa nella quota di iscrizione al Congresso), la valutazione del Ministero è ben più alta. Attribuisce 20 crediti agli odontoiatri, 14 agli odontotecnici e 3,5 agli igienisti (per un solo pomeriggio di convegno). Se consideriamo che ciascuno dei sette corsi satellitari del programma formativo 2011 “porta in dote” 5 crediti, unendoli a quelli “guadagnati”, si supererà a Rimini la fatidica soglia di 50 punti annuali che il Ministero richiede agli operatori della Sanità. Al di là degli innegabili vantaggi pratici, non scorge il pericolo di un adeguamento verso una cultura virtuale che non vi appartiene? Non escludiamo il virtuale (perché mai?), qualora sia la prosecuzione del confronto diretto delle persone; specie quando offra la possibilità di consolidare il risultato del dibattito corale emerso in un’occasione importante come il Congresso di Rimini. È quanto avviene, ad esempio, nello svolgimento della nostra Fad satellitare. I corsi vengono “diramati” in tutta Italia nei centri di ascolto, ove l’approfondimento da “verticale” fra operatore e partecipanti diviene “orizzontale” nella discussione di gruppo. L’accesso a Rimini virtuale – cioè sul computer di casa propria – viene dato solo a chi ha già vissuto in prima persona quell’edizione di Rimini nelle tre giornate di programmazione scientifica. Bruno Davide Pugliese. alle Aziende, Accademie e Istituzioni con progetti di ricerca e culturali, in questi anni è stato qualificato dalle prestazioni di cura e dalla formazione di nuovi medici e assistenti: 10 ragazzi, infatti, si sono laureati in medicina, 23 ragazze hanno preso l’attestato di assistenti e 87 si sono diplomati odontotecnici. L’avvento delle sindromi da tossicodipendenza (Hiv, Hbv e Hcv) ha inoltre esteso l’attività clinico-riabilitativa ad una terapeutica di confronto con altre figure professionali (infettivologi, epatologi, otorinolaringoiatri, dermatologi ecc.). Sul piano della ricerca, per la prima volta, si è potuto dimostrare che la qualità di vita influisca nella decontaminazione del cavo orale affetto da HPV, un agente responsabile del CA Orale. Oggi ho l’opportunità di coordinare un progetto di solidarietà odontoiatrica in cui il lato professionale segue uno scopo educativo rivolto ai ragazzi impegnati nel recupero. Il rapporto con loro è fonte di grandi sforzi, ma rappresenta la risorsa interiore che si prova a spendere per sentirsi alla fine di ogni giornata, un po’ più ricchi. Bruno Davide Pugliese Speciale Meeting e Congressi 21 Italian Edition Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Corso di aggiornamento SIO con intervento di chirurgia “live” La Società Italiana di Implantologia Osteointegrata organizza per il giorno 7 maggio un corso di aggiornamento sulle metodiche di rialzo del seno mascellare. A prima vista potrebbe sembrare il solito corso di formazione, in realtà in questo caso la SIO ha voluto mettere in campo tutte le potenzialità e le tecnologie ad oggi disponibili per far sì che questo corso possa dare al clinico il massimo in termini formativi. Per iniziare il programma prevede la presenza di relatori italiani, tutti di valore internazionale, che affronteranno gli aspetti più rilevanti relativi a questa tecnica chirurgica ricostruttiva. Il corso inizierà con una relazione della prof.ssa Dellavia, docente di Anatomia presso l’Università degli Studi di Milano sugli aspetti anatomici e fisiologici del seno mascellare; seguirà il prof. Del Fabbro che ci indicherà, dal punto di vista della evidenza scientifica, l’affidabilità a lungo termine di questa tecnica. Completeranno la sessione del mattino il dott. Bianchi che relazionerà sulle metodiche di rialzo del seno mediante accesso crestale e il prof. Trombelli, docente dell’Università di Ferrara e Past-President della SIO, che presenterà una nuova metodica mini-invasiva di rialzo del seno mascellare sempre con accesso crestale. Nel pomeriggio, il dott. Conforti farà il punto sulle metodiche di rialzo del seno mascellare ad accesso laterale, cui seguirà, in diretta televisiva dall’Istituto Galeazzi, una live surgery di rialzo di seno eseguita dal dott. Tiziano Testori. Chiuderà la sessione del pomeriggio il prof. Felisati, docente di Otorinolaringoiatria dell’Università degli Studi di Milano, con una relazione sulla diagnosi e la gestione delle complicanze di questo tipo di intervento ricostruttivo. Il corso è stato accreditato come Formazione a Distanza (FAD), e sarà quindi in grado di fornire ai partecipanti molti più crediti formativi rispetto all’accreditamento di un qualunque evento residenziale. Sul sito della SIO verrà inserita la registrazione dell’intero corso di aggiornamento, e tutti i soci in regola per l’anno 2011 potranno accedere alla registrazione rivedendo tutte le relazioni, compreso l’intervento eseguito in live surgery. Peraltro, devo porre l’accento sul fatto che i soci SIO potranno, nel 2011, rivedere non solo le registrazioni del Corso di Como, ma anche quella del Congresso tenuto a Bologna ai primi di febbraio e del Corso che si terrà a Roma sul procedimento diagnostico nel novembre prossimo venturo. Ultima peculiarità di questo Corso è che tutto l’evento sarà trasmesso via satellite in quattro sedi distaccate nelle città di Bari, Salerno, Catania e Cagliari. In queste sedi distaccate saranno presenti dei tutori, che coordineranno i lavori nelle singole sedi e faranno da tramite con la sede di Como, inviando eventuali domande dei partecipanti. L’intento della SIO, attraverso questa proposta formativa, e mediante la trasmissione satellitare in sedi distaccate, è quello di portare formazione di altissimo livello cercando, attraverso una proposta innovativa, di diffondere un forte messaggio culturale in tutto il territorio nazionale. Obiettivo, inoltre, di questo corso è di dare il maggiore risalto possibile agli aspetti clinici per offrire un contributo pratico all’odontoiatra nell’attività di tutti i giorni. chi cerca trova COLLABORAZIONE Offerte Medico odontoiatra esperienza ventennale offre collaborazione presso studi dentistici seri Lecce, Brindisi, Taranto. Tel.: 338.4315936 Odontoiatra offre collaborazione lavo- Eugenio Romeo, rativa e disponibilità per direzione sanitaria presso studi dentistici o centri Milano, Varese, Bergamo, Novara e provincia. Tel.: 340.6848463 praticantato formativo. Tel.: 335.6869999 e 011.9002733. E-mail: monge.maurizio@ tiscali.it Richieste Avviato studio di specialista chirurgo odontoiatra cerca giovani apprendisti laureandi in Odontoiatria per periodo di Offerte Cedesi in affitto studio dentistico in provincia di Torino (40 km). Tel.: 345.0350046 STUDI modulo inserzione Presidente SIO Per gli abbonati la pubblicazione è gratuita, per i non abbonati il costo di un singolo annuncio è di 10 Euro. Pagamento da effettuarsi sul c/c postale n. 65700361 o con assegno intestato a: TU.E.OR. da far giungere in redazione assieme all’annuncio, al seguente indirizzo: TU.E.OR. Srl - C.so Sebastopoli, 225 - 10137 Torino - Tel. 011 19715665 - Fax 011 19715882 Nome _______________________________________ Cognome _ __________________________________________________________________ Per ulteriori informazioni: www.osteointegrazione.it oppure Via Marchesi 26 D - 43126 PARMA Tel. 0521-290191 Fax 0521-291314 [email protected] www.mvcongressi.it Indirizzo _________________________________________________________________________________________________________________ Città ________________________________________Cap ___________________ Prov. _ _______________________________________________ Tel. _________________________________________E-mail _______________________________________________________________________ scrivere in stampatello il testo specificando nome e cognome (o nome dello studio), indirizzo e numero di telefono. __________________________________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________________________________ Ai sensi dei Decreti Legislativi 196/03 e 276/03 (Nuovo Codice in materia di protezione dei dati personali e “Legge Biagi”) vi do il mio consenso per il trattamento dei dati sopra riportati. Firma ____________________________________________________________ la direzione non si considera responsabile del contenuto degli annunci Corso di Aggiornamento SIO TECNICHE DI RIALZO DEL SENO Iscriviti on-line su WWW.OSTEOINTEGRAZIONE.IT mascellare 4 sedi collegate via satellite Bari, Catania, Cagliari, Salerno Como, 07 Maggio 2011 Politecnico, Via Castelnuovo, 7 - Como Programma 08.15 08.45 SOCIETÀ ITALIANA DI IMPLANTOLOGIA OSTEOINTEGRATA Con il patrocinio Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi dentale Università degli Studi di Milano Registrazione dei partecipanti Saluto delle autorità e del Presidente SIO Eugenio Romeo FNOMCEO Informazioni generali Sedi del Corso Sede Principale: Politecnico di Milano, Polo Regionale di Como, Via Castelnuovo 7, Como www.polo-como.polimi.it Altre sedi collegate via web: ANDI - Sezione Provinciale Salerno, Via Enrico Bottiglieri, 13 Salerno ORDINE dei MEDICI Chirurghi e degli Odontoiatri - Prov. di Catania - CATANIA MEDICA, Via Ruggero di Lauria, 81 Catania HOLIDAY INN Cagliari - Mathesis snc, Via U. Ticca, 1 Cagliari RPN SERVICE MANAGEMENT S.R.L., Prolungamento di via Cuccari, 15 Bari Crediti Formativi ECM È stato richiesto l’accreditamento ECM FAD per la Categoria Odontoiatri. Maggiorni informazioni su www.osteointegrazione.it Segreteria Organizzativa e Delegata SIO Via Marchesi 26 D - 43126 PARMA Tel. 0521-290191 - Fax 0521-291314 [email protected] - www.mvcongressi.it Moderatori: Alberto CAPRIOGLIO Carlo MAIORANA 09.10 Claudia DELLAVIA Anatomia e fisiologia del seno mascellare 09.50 Massimo DEL FABBRO Efficacia delle metodiche di rialzo del seno mascellare. L’evidenza scientifica. 10.30 Matteo CHIAPASCO I biomateriali nel rialzo del seno mascellare 11.10 Coffee Break 11.40 Andrea E. BIANCHI Il rialzo di seno con accesso crestale: le metodiche convenzionali 12.20 Leonardo TROMBELLI Il rialzo di seno mascellare con accesso crestale: le metodiche minimamente invasive 13.00 Discussione 13.15 Pausa Lunch Moderatori: Giulio C. LEGHISSA Luca LEVRINI 14.30 Gianpaolo CONFORTI Il rialzo di seno con accesso laterale 15.10 Tiziano TESTORI Intervento di Chirurgia Live dall’Ospedale Galeazzi - Milano Il rialzo di seno con accesso laterale e impiego di biomateriali 16.50 Giovanni FELISATI Complicanze nell’intervento di rialzo del seno mascellare 17.30 Discussione 18.00 Termine dei lavori 22 Dental Meeting e Congressi Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Italian Edition Infopoint - Dove: Istituto Stomatologico ITALIA CORSO PRATICO SU PAZIENTE DI STRUMENTAZIONE PARODONTALE NON CHIRURGICA - Date: 3 incontri - ogni mese verranno stabilite le date Tirreno Centro di Odontoiatria dell’Ospedale della Versilia Lido di Camaiore (LU) - Contatti: dott.ssa Annamaria Genovesi - Tel.: 0584.6059888 e 328.9850147; dott.ssa Chiara Lorenzi Tel.: 0584.6059888 e 339.3069046 I BIOMATERIALI E LA LORO IMPORTANZA COMBINATA NELLE RIGENERAZIONE OSTEO-TISSUTALE L’ECCELLENZA IN CHIRURGIA IMPIANTARE A BASSO IMPATTO BIOLOGICO. IL BISTURI OSSEO AD ULTRASUONI, I FATTORI DI CRESCITA AUTOLOGHI, Livre surgery - Data: 1-2 aprile - Dove: Catania - Contatti: Alice Bertolina - Tel.: 340.6635578 - E-mail: alice@ htd-consulting.it GESTIONE DELLE URGENZE E DELLE EMERGENZE NELLO STUDIO ODONTOIATRICO - Data: 8-9 aprile - Dove: Hotel Michelangelo Milano - Contatti: Geass srl Chiara Passone - Tel.: 0432.669191 - E-mail: [email protected]; [email protected] - Web: www.geasscampus.it Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica 1861-2011 FONDAMENTI DI IMPLANTOPROTESI 150° AnnIveRSARIO unItà d’ItAlIA Corso di Aggiornamento AIC & Meeting Mediterraneo AIOP presentano Riccione, 15-16 aprile 2011 CoNservativa e Protesi: esiste uN CoNfiNe? Dott. Pascal Magne e Odt. Michel Magne Dott. Roberto Speafico, Dott. Stefano Patroni, Dott. Carlo Poggio, Odt. Roberto Bonfiglioli, Dott. Davide Cortellini, Odt. Angelo Canale Sinergia tra Odontoiatra ed Odontotecnico per ottimizzare indicazioni ed utilizzo clinico e tecnico dei nuovi materiali Sessione Comune - 15 Aprile 2011 Palazzo dei Congressi Riccione Sessione Odontotecnica - 16 Aprile 2011 Palazzo dei Congressi Riccione [email protected]; [email protected] - Web: www.geasscampus.it CONSERVATIVA E PROTESI: ESISTE UN CONFINE? AIOP - Meeting Mediterraneo Corso di Aggiornamento AIC - Data: 15-16 aprile - Dove: Riccione - Contatti: Promo Leader Service Congressi - Tel.: 0552.462201 - Fax: 0552.462270 - E-mail: aiop@ promoleader.com c/o Palazzo del Ghiaccio V. Piranesi, 14 - Milano - Contatti: e20 srl - Tel.: 010.5960362 - Fax: 010.5370882 - E-mail: [email protected] - Web: www.e20srl.com eNtro il 15 aPrile 2011 quOtA dI ISCRIzIOne AIOP € 450,00 e CORSO PReCOngReSSuAle nOvembRe 2011 gRAtuItO. SCOPRIte PROgRAmmI e mOdAlItà Sul SItO www.aioP.Com Odt. Daniele Rondoni, Odt. Salvatore Sgrò, Odt. Giuseppe Romeo - Tel.: 0432.669191 - E-mail: MIENDO - Data: 29-30 aprile - Dove: Open Care Sessione Comune - 16 Aprile 2011 Palazzo dei Congressi Riccione limite tra esigeNze CliNiChe e Possibilità teCNiChe Udine - Contatti: Geass srl Chiara Passone Conservativa e Protesi: esiste un confine? Nuovi orizzoNti iN odoNtoiatria restaurativa - Data: 14-16 aprile - Dove: Studio dott. Blasone CORSO ANNUALE PER ASSISTENTE ALLA POLTRONA DI STUDIO ODONTOIATRICO (ASO) - Data: inizio maggio 2011 - Dove: Roma - Verona Cosenza - Contatti: AIO Roma - E-mail: [email protected] - Web: www.aioroma.it IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO DAL DENTE SINGOLO A FULL-ARCH BISTURI PIEZO-ELETTRICO E FATTORI DI CRESCITA AUTOLOGHI: PROPULSORI REALI DI STABILITÀ PRIMARIA E GUARIGIONE OSTEO-TISSUTALE Segreteria Organizzativa Promo leader Service Congressi via della mattonaia, 17 - 50121 Firenze tel. 055 2462 201 - Fax 055 2462 270 [email protected] aioP riNgrazia gli sPoNsor 2011 GOld SPOnSOr 210x297_dentaltribune.indd 1 SIlver SPOnSOr elIte PlAtInuM SPOnSOr MedIA PArtnerS SenIOr GOld SPOnSOr nazionali 23/02/11 12.39 Corso terorico-pratico - Data: 13 maggio - Dove: Torino - Contatti: Alice Bertolina - Tel.: 340.6635578 - E-mail: alice@ htd-consulting.it Dental Meeting e Congressi 23 Italian Edition Anno VII n. 3 - Marzo 2011 Infopoint PROTESI TOTALE NEUROMUSCOLARE IN LABORATORIO per Odontotecnici -Data: 13-14 maggio -Dove: San Benedetto del Tronto (AP) -Contatti: I.A.P.N.O.R. -Tel.: 0735.781520 -Fax: 0735.781521 -E-mail: [email protected] -Web: www.iapnor.org IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO DAL DENTE SINGOLO A FULL-ARCH BISTURI PIEZO-ELETTRICO E FATTORI DI CRESCITA AUTOLOGHI: PROPULSORI REALI DI STABILITÀ PRIMARIA E GUARIGIONE OSTEOTISSUTALE segreteria.organizzativa@ promoleader.com CORSO PRATICO DI CHIRURGIA AVANZATA E TECNICHE IMPLANTARI CON DISSEZIONE ANATOMICA DELLA BOCCA Piezochirurgia -Data: 19-21 maggio -Dove: Centre Hospitalier Universitaire de Liege (Belgio) -Contatti: Dott. Luigi Grivet Brancot -Tel.: 011.5629674 -E-mail: [email protected] RESTO DEL MONDO CORSO SU PAZIENTE DI CHIRURGIA BASE AVANZATA -Data: 30 aprile - 7 maggio -Dove: Universidad de Bone, Biomaterials & Beyond Guided Bone Regeneration Symposium Estomatologia L’Avana (Cuba) -Contatti: Geass srl Chiara Passone -Tel.: 0432 669191 -E-mail: [email protected]; [email protected] -Web: www.geasscampus.it BBB 1° 2011 Corso terorico-pratico -Data: 14 maggio -Dove: Como -Contatti: Alice Bertolina -Tel.: 340.6635578 -E-mail: [email protected] ENDOTOUR: NUOVE GENERAZIONI DI STRUMENTI UNITI PER UN’ENDODONZIA SEMPLICE E DI SUCCESSO Corso teorico-pratico -Data: 20 maggio -Dove: Hotel Caparena V. Nazionale 189 Taormina (ME) -Contatti: e20 srl -Tel.: 010.5060362 -Fax: 010.5370882 -E-mail: [email protected] -Web: www.e20srl.com IV INTERNATIONAL MEETING ACCADEMIA “IL CHIRONE” -Data: 16-17 settembre -Dove: Dipartimento di La risposta del tessuto osseo ai biomateriali collagenati “dual-phase”: aspet ti biologici, tecniche chirurgiche ed evidenza clinica Simposio Nazionale Scienze odontostomatologiche e maxillo-facciali; Università di Roma “Sapienza” Via Caserta, 6 - Roma Roma Hotel Crowne Plaza Sabato 22 Ottobre 2011 EUROPA DENTAL SALON -Data: 25-28 aprile -Dove: Mosca (Russia) -Contatti: Dentalexpo -Tel./Fax: +7.4959214069 -E-mail: International@ dental-expo.com; [email protected] -Web: www.dental-expo.com PIEZOELECTRIC BONE SURGERY INTERNATIOANK SYMPOSIUM -Data: 5-7 maggio -Dove: Convention Centre P.zza Indipendenza, 4 Lugano (Svizzera) -Contatti: Promo Leader Service Congressi -Tel.: 055.2462277 -Fax: 055.2462270 In attesa di accreditamento ECM - Provider ECM Medical Service n° ID. 176 Relatori Antonio BARONE | Ugo COVANI | Ferdinando D’AVENIA | Marco ESPOSITO | Pietro FELICE | Paolo MARTEGANI | Ulf NANNMARK Luca PAGLIANI | Maurizio PIATTELLI | Roberto PISTILLI | Walter RAO | Antonio SCARANO | Lars SENNERBY | Stefano VOLPE Segreteria organizzativa TUEOR SERVIZI s.r.l. Tel. 011 0463350 - Fax 011 0463304 E-mail: [email protected] -E-mail: ROEN_bbb_A4.indd 1 4-03-2011 10:42:40 Notizie dalle Aziende Italian Edition Piezon Master Surgery di EMS offre tre nuovi sistemi di strumenti I nuovi sistemi implantari per rendere più agevoli le procedure chirurgiche. Fin da quando è stata lanciata, la linea Piezon Master Surgery – basata sulla tecnologia Piezon – ha sempre avuto un track record notevole in molti studi odontoiatrici. Oggi EMS amplia il campo di applicazione clinica del- la gamma di prodotti Piezon Master Surgery. Con una maggiore offerta di prodotti – e con strumenti speciali come Sinus System (Sistema di rialzo di seno) e Implant System (Sistema implantare) – i dentisti usufruiranno di tecnologie grazie alle quali potranno operare in maniera ancora più efficiente. Con Piezon Master Surgery sono disponibili oggi dei nuovi strumenti per applicazioni specifiche: 4 strumenti parodontali concepiti specificamente per la chirurgia parodontale resettiva Ems-swissqualitY.com savE cElls NuovE PuNtE Ems PER cHiRuRGia PREsERva il tEssuto coN lE ultimE iNNovaZioNi NEll’imPlaNtoloGia L‘inventore del metodo originale Piezon ha vinto un’altra battaglia contro la distruzione di tessuto durante il posizionamento degli impianti. La parola magica ¯ doppio raffreddamento – raffreddamento della punta sia internamente che esternamente, unito alla simultanea asportazione dei detriti ossei e ad una efficiente preparazione chirurgica mascellare. > EMS Swiss Instrument Surger y MB6 - Punta operativa con esclusivo disegno a spirale ed irrigazione interna per una bassissima temperatura del sito chirurgico e rigenerativa; 5 strumenti chirurgici avanzati per un rialzo del seno delicato e uniforme; 6 strumenti esclusivi completamente diamantati per interventi implantologici, con doppio sistema di raffreddamento ed eliminazione ottimale dei detriti. Si tratta di strumenti particolarmente adatti a quattro tipi di applicazioni cliniche: • preparazione del sito implantare dopo l’estrazione; • preparazione del sito implantare dopo l’osteotomia della cresta alveolare; • preparazione del sito implantare nelle aree posteriori; • preparazione del sito implantare in zone compromesse come quelle con cresta alveolare sottile. In teoria, gli strumenti possono essere utilizzati a basse temperature operative, non superiori ai 33 gradi centigradi e garantiscono una perforazione precisa ed efficace dell’area mascellare. L’intero metodo Piezon Master Surgery si basa sulla tecnologia piezoceramica a ultrasuoni, che produce vibrazioni ad alta frequenza perfettamente lineari (avanti e indietro). Questo tipo di vibrazione aumenta il livello di precisione e di sicurezza delle applicazioni chirurgiche, dichiara la EMS. Gli strumenti a ultrasuoni vengono utilizzati esclusivamente per il taglio selettivo dei tessuti duri. Il dispositivo garantisce risultati affidabili negli interventi di chirurgia parodontale e orale e in quelli di implantologia, anche grazie al pannello di comando touch, ergonomico e facile da usare. il RaFFREDDamENto GuaRiscE L‘esclusivo d iseg no a spira le e l‘irrigazione interna, prevengono l‘incremento della temperatura della punta durante la fase chirurgica. Queste caratteristiche si combinano in modo efficace per consentire un‘ eccellente rigenerazione del tessuto osseo. EMS Swiss Instruments Surgery MB4,MB5 e MB6, cilindrici e diamantati, ideali per la preparazione e la finalizzazione del sito implantare. Il disegno a spirale, combinato con l’innovativo doppio sistema di raffreddamento rendono questi strumenti unici nella chirurgia implantare. il coNtRollo salva Il controllo preciso della punta favorisce la preparazione implantare atraumatica e riduce al minimo ogni potenziale danneggiamento del tessuto osseo. la PREcisioNE RassicuRa Il taglio selettivo riduce al minimo il rischio di danneggiamento dei tessuti molli (membrane, nervi, vasi sanguigni, ecc.). L‘ottima visuale del sito chirurgico e il ridotto sanguinamento dovuto alla cavitazione (effetto emostatico), migliorano ulteriormente l‘efficacia. I nuovi EMS Swiss Instruments Sur- gery rappresentano un‘ ineguagliabile precisione ed innovazione svizzera a beneficio dei dentisti e dei loro pazienti – la vera f ilosof ia abbracciata da EMS. Per ulteriori informazioni > www.ems-swissquality.com Piezon Master Surgery: per chirurgia dentale e del cavo orale. Per informazioni: EMS Electro Medical Systems S.A. Chemin de la Vuarpillière 31 CH-1260 Nyon Tel.: +41.22.99.44.700 Fax: +41.22.99.44.701 E-mail: [email protected] www.ems-dent.com
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