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Anno 2010 n° 4 Copia gratuita D E D I C AT O IL PUNTO IL PAESE CHIEDE GOVERNABILITA’ A l Nord ha vinto la Lega, al Centro ha tenuto il Partito Democratico, al Sud ha vinto il Partito della Libertà. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia del risultato delle elezioni che si sono tenute in tredici regioni italiane il 28 e il 29 marzo. Un anno di scandali e di inchieste giudiziarie non hanno evidentemente scalfito il giudizio della maggioranza degli italiani su Silvio Berlusconi. Che, da abilissimo comunicatore qual è, anche stavolta è riuscito a trasformare una partita elettorale locale in un referendum su di lui. E ancora una volta l’ha vinto. Il bipolarismo appena introdotto nel nostro Paese ne esce azzoppato. Chi pensava, sperava o soltanto prevedeva, che il panorama politico italiano si andasse sempre più concentrando sull’operato di due grandi partiti deve ricredersi. Nel centrodestra quanto nel centrosinistra si muovono invece più di un soggetto. La Lega, l’unico vero vincitore di queste elezioni (ha conquistato il Veneto e il Piemonte, ha avuto percentuali record nella più “rossa” delle regioni italiane, l’Emilia Romagna e si è molto ben piazzato anche in Umbria) conferma di tenere le redini della coalizione del centrodestra e di poter dettare legge. Così, Bossi non solo rilancia la riforma federalista (adesso non si può più perdere tempo) ma si candida addirittura a sindaco di Milano, scatenando le ire degli ex An che tra il Carroccio e gli uomini di Berlusconi rischiano di venir messi all’angolo. Dall’altro lato, il Partito democratico perde ma non crolla pur dovendo cedere quattro regioni al centrodestra per un saldo finale che da 11 (centrosinistra) a 2 (centrodestra) si fa 7 a 6. Ma ci sono anche alcune importanti novità. A cominciare dalla vittoria netta di Nichi Vendola in Puglia che viene riconfermato alla guida della regione. E dall’ottimo risultato di Italia dei Valori che conferma il trend positivo assestandosi al 7,2 per cento. Un risultato che costringe la segreteria di Pierluigi Bersani ad avviare una profonda riflessione su identità e presenza sul territorio, su ricambio generazionale nella direzione del partito e sulle alleanze. Le minoranze lo assediano: quella che tira verso il centro (alleanza con l’Udc) e quella che tira verso sinistra (alleanza con le altre formazioni: dall’Idv di Di Pietro a Sinistra e libertà). A complicare le cose ci si mette anche il comico genovese Beppe Grillo che, completamente ignorato dai media nazionali, e usando soltanto la forza della Rete, esplode nel panorama politico italiano con risultati straordinari. Sul piano nazionale è l’1,8 per cento (considerando che formazioni storiche come rifondazione sono ridotte a meno di 1%) ma che in regioni come il Piemonte conquista il tre per cento, levandolo al candidato del centrosinistra che proprio per questo viene battuto dal centrodestra. E in Emilia Romagna dove sull’altro fronte la Lega sfiora il 13 per cento, il candidato delle liste di Beppe Grillo conquista il 6,9 per cento. Voto di protesta, d’accordo, ma con cui bisognerà fare i conti. Specie a sinistra. ALLA C O M U N I TA ’ I TA L I A N A APRILE 2010 BRASILE Mensile di informazione AVVENIMENTI D al giorno sei all’ otto marzo, si è avuta la visita del Cacciatorpediniere “ Andrea Doria”, con al comando il comandante Giacinto Ottaviani, coadiuvato da circa 250 componenti di equipaggio, dei quali, molti di loro hanno una alta preparazione e specializzazione adeguata alle sofisticate strumentazioni di bordo, in grado di svolgere una difesa aerea e di mare e garantendo la protezione di convogli navali. Alcune caratteristiche di rilievo sono quelle di rendere la nave, invisibile ai radar, e sicura; infatti i macchinari sono protetti da urti, da vibrazioni, da incendi e da inquinamenti radioattivi. L’ Andrea Doria, in questa missione, ha toccato molti porti del Brasile continuando un progetto di cooperazione che storicamente esiste tra la Marina Militare Italiana e la Marina Militare Brasiliana ed ultimamente abbiamo avuto un esempio con l’ operazione umanitaria Italia-Brasile, in aiuto alla popolazione di Haiti, colpita da un disastro naturale causato dal terremoto. Tale visita si inserisce nel contesto di un generale rilancio e di una visione strategica che consiste nel Il Cacciatorpediniere “Andrea Doria” a Salvador Bahia “Dialogo e Cooperazione” fra le Istituzioni Italiane e Brasiliane . Certo è che questo clima di collaborazione e’ agevolato dalla vicinanza culturale tra i due popoli e dall’antico clima di intesa che esiste tra le due Marine; vedi il caso Haiti. L’ Andrea Doria coniuga la storia e la moderna tecnologia e rappresenta storicamente anche l’italianità, infatti il Cacciatorpediniere attraccatosi a Salvador ha il glorioso nome dell’ Andrea Doria ed il massimo della tecnologia sul mare e si può collocare fra le più importanti d’ Europa e del Mondo ed è considerata un fiore all’ occhiello della Fincantieri e della Finmeccanica, che hanno contribuito alla realizzazione. Dopo vari Simposi svoltosi dal 2007 al 2009, che ha visto le due Marine protagoniste, nel corso del corrente anno, è prevista la sottoscrizione di un accordo operativo, con l’auspicio di una maggiore cooperazione, volta a realizzare congiuntamente navi militari ed altri progetti, anche per come prevede l’Operazione Tucano. In occasione di tale evento il comandante Giacinto Ottaviani ha organizzato una conferenza stampa con le testate giornalistiche di Bahia ed Italiane e un cocktail sulla nave Andrea Doria, con la presenza del Console Italiano Giovanni V. Pisanu; erano presenti molti Italiani, Baiani ed anche le Istituzioni Militari e Civili sia Italiane che Brasiliane, nonché di altri Paesi. Inoltre si è registrata la presenza dell’ Ammiraglio e del comandante della Base Aerea Militare. Infine si sottolinea che, il Cacciatorpediniere Andrea Doria, nei giorni di permanenza nel porto di Salvador di Bahia, è stato aperto anche al pubblico ed ha avuto una grande affluenza di visitatori. Attorno alla nave Andrea Doria si è creato un clima di entusiasmo e si è ribadito l’auspicio che si guardi all’ Italia con interesse ed amicizia, da parte sia degli italiani che dei brasiliani. AUTO Una Ferrari 599 ancora più potente L’inconfondibile linea della Ferrari 599 Fiorano (motore benzina, e motore elettrico) esposta al salone di Ginevra con l’originale carrozzeria verde. Il colore del concept è in linea con la filosofia Ferrari che ha motorizzazione ibrida: consuma il 35% in meno. Dagli Stati Uniti al Brasile, la 500 conquista l’America La piccola Fiat nella baia di Rio. La 500 è stata lanciata nel grande mercato sud americano e verrà prodotta in Messico per gli Usa e il Brasile www.italianewsbrasile.com.br Aprile 2010 2 ECONOMIA EVENTI Nel 2010 Fiat Auto venderà più auto e furgoni in Brasile che in Italia Salvador di Bahia dà l’addio all’estate N el 2010 Fiat Auto venderà più auto e furgoni in Brasile che in Italia. La decisione del governo italiano di non rinnovare gli eco-incentivi per il mercato automobilistico sgonfierà le vendite d'auto nel Bel Paese che passeranno da quota 2,1 a 1.8 milioni e in questo contesto il gruppo Fiat prevede di "perdere" 100/120 mila pezzi sul mercato domestico. In sintesi le vendite di auto Fiat in Italia dovrebbero passare dalle 710 mila del 2009 a circa 600 mila. Esattamente l'opposto accadrà sul mercato automobilistico brasiliano che è in pieno boom. L'anno scorso le vendite carioca di Fiat sono arrivate a quota 620 mila auto (alle quali vanno aggiunti ben 118 mila furgoni). Quest'anno in Brasile potrebbero essere piazzate fra le 650 mila e le 700 mila vetture cui potrebbero aggiungersi 150 mila veicoli commerciali leggeri. Insomma il Brasile potrebbe arrivare a compensare le 100 mila minori vendite italiane. Ovviamente non ci sono ancora obiettivi ufficiali poiché i mercati automobilistici sono in fase di assestamento in tutto il mondo. E tuttavia le cifre sono più che indicative. A renderle credibili, infatti, sono le prime indicazioni concrete dell'andamento dei mercati. In Brasile l'associazione dei concessionari diffonde le cifre delle vendite ogni quindici giorni. Ebbene i dati delle prime due settimane di febbraio sono chiarissimi: il mercato dell'auto brasiliano è in pieno boom con una cresciata del 25% sulla prima quindicina di gennaio 2010 e in questo contesto Fiat ha fatto meglio del mercato aumentando la sua quota dal 22,8 al 23,6%. Il risultato in cifre assolute ha fatto stappare più di qualche buona bottiglia dalle parti del Lingotto: 28.500 auto e furgoni venduti nelle prime due settimane di febbraio contro i 22.500 pezzi piazzati nello stesso periodo di gennaio. Si tratta di un aumento di ben 6.000 unità o se si preferisce di 550 pezzi al giorno considerando gli 11 giorni lavorativi in esame. Il dato è tanto più rilevante se si considera che il confronto è fatto non sul gennaio 2009 che fu un mese opaco per l'economia brasiliana ma su gennaio 2010 che è andato benissimo per l'auto avendo fatto registrare un notevole aumento delle vendite. Basta poi farsi due conti sulla punta del naso e moltiplicare quelle 550 auto in più al giorno per 200 giorni lavorativi annui per ottenere una proiezione di incremento delle vendite superiore alle 100 mila unità. Ma davvero la performance Fiat sul mercato brasiliano sarà così brillante? Impossibile rispondere al momento ma, anche se la velocità di crescita dovesse rallentare nei prossimi mesi, ormai ci sono i margini per assegnare al Brasile la palma di primo mercato mondiale per Fiat Auto. La notizia non è secondaria anche per motivi finanziari. Ormai da qualche anno la gran parte degli utili di Fiat Auto arrivano praticamente solo dal Brasile. Il mercato carioca è ancora un mercato da "prima auto". Buona parte degli ordini non prevedono la permuta dell'usato e dunque i margini per i costruttori sono paradossalmente più alti che in Europa dove, peraltro, quest'anno l'assenza degli incentivi in Germania e Italia scatenerà una guerra dei prezzi senza precedenti. Dunque Fiat venderà meno in Europa, dove guadagna poco o nulla per ogni auto venduta, e di più in America Latina, dove gode di margini un po' più consistenti. Questo vuol dire che nei prossimi trimestri i conti Fiat potrebbero riservare qualche sorpresa. Anche perché oltre al mercato automobilistico brasiliano merita un attento monitoraggio anche quello argentino: nello scorso gennaio, infatti, il Lingotto ha piazzato a Buenos Aires e dintorni circa 9 mila auto contro le 50 mila vendute nell'intero 2009. Un ottimo risultato che ha consentito al Lingotto di sfiorare il 12% di quota di mercato, un livello che non si ricordava da anni. E sempre in America Latina si sta facendo strada il mercato messicano dove da dicembre saranno prodotte le prime "500". Fiat prevede di sfornarne 100.000 l'anno, la metà per le grandi città americane, il resto proprio per Messico e Brasile. F inito il carnevale, nel mese di marzo a Salvador ed in tutto lo Stato di Bahia, sono iniziati i festeggiamenti per l’ addio all’estate, meglio chiamati, “ espicha verao” . Nelle varie città Baiane si sono esibiti gruppi musicali e cantanti nazionali ed internazionali; e si sono avute anche iniziative sportive, cinematografiche e di arte plastica, sia di giorno che di notte. Nelle città di mare, gli eventi si sono svolti principalmente nelle spiagge, con spettacoli per la durata di 24 ore - “Praia 24 h”-. Merita una attenzione particolare l’ addio all’ estate svoltosi a Salvador di Bahia, nel Porto da Barra, con diecine di ore di musica e diverse attrazioni: la prima è stata dedicata a Dorival Caymmi e fra i tanti gruppi musicali e cantanti che si sono esibiti spiccavano i nomi di: R.Chaves, Filhos de Gandhy, la famiglia Caymmi, A. Menezes ecc. Nella seconda settimana l’attrazione è stata dedicata al giorno internazionale della donna ed anche in tale occasione si sono svolte molte iniziative e concerti come quelli di Sandra Simoens, Claudia Cunha, Isabella Taviani, Viviane Tripodi, Sandra de Sà ecc. La terza attrazione è stata dedicata a Pierre Verger ed alla cultura e musica dell’ America Latina e Caraibica, in tale occasione si sono esibiti molti musicisti come: Geronimo, l’orchestra Rumpilezz, Waltinho Queiroz, ecc., ma il grande finale è stato riservato al gruppo storico cubano Buena Vista Social Club. L’ ultimo atto dell’ addio all’estate si è tenuto nel Teatro SESC della Casa del Commercio, con la premiazione di molti trio elettrico, gruppi musicali, cantanti ed operatori del carnevale di Salvador di Bahia. I vincitori sono stati premiati col primo trofeo dedicato al poeta “Castro Alves”, realizzato magistralmente dal pittore e scultore italiano, Giuliano Ottaviani, che attualmente si trova a Salvador. Ma la platea del Teatro SECS della Casa del Commercio di Salvador di Bahia è stata subito conquistata dalla showgirl Ivete Sangalo, la quale si è esibita sia da sola che assieme ad altri cantanti e gruppi musicali, improvvisandosi anche presentatrice. Ivete Sangalo, come sempre, è riuscita ad affermare la sua grande energia baiana ed artistica, entusiasmando il numeroso pubblico e fans presenti nel Teatro SECS. CULTURA Presentato a Italia Amica “Oracoli e Miracoli”, l’ultimo romanzo di Franco Minni A Italia Amica, sede dei corsi ufficiali di Lingua e Cultura Italiana del Ministero degli Esteri a Salvador, si è tenuta la presentazione del libro “Oracoli e Miracoli” di Franco Mimmi. Alla presenza, tra gli altri, del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Rio, Rubens Piovano, hanno presentato il romanzo, un “triller politico” ambientato a Bahia, il Direttore de Letras Românicas dell’UFBA, Mauro Porru, e il lettore Raul Poleggi e Stefano Barbicinti. Davanti a una sala stracolma, Franco Mimmi, una vita dedicata a giornalismo e letteratura, sempre in viaggio tra Italia, Spagna e Brasile, si è raccontato con sincerità, stimolando un dibattito che si è subito scaldato, con interventi, che mischiavano volentieri italiano e portoghese. Parole appassionate e a volte polemiche su Bahia, Italia, giustizia, ambiente, sviluppo, lotta per un mondo migliore, hanno accompagnato i presenti fino al cokctail finale, offerto da Raul Poleggi, e organizzato deliziosamente dall’equipe dell’ICBIE (Istituto di Cultura Brasile-Italia-Europa) guidata dal Presidente Pietro Gallina e dalla Direttrice Marlene Souza. T erminou com sucesso a Exposiçao Criatividade e Multiforma do escultor, designer e pintor maestro Giuliano Ottaviani no Aeroporto Internacional Deputado Luís Eduardo Magalhães em Salbador-Bahia. Para alegria dos artistas baianos o maestro fez a réplica da escultura de Castro Alves, troféu dado para os melhores, em diversas categorias, do maior carnaval de rua do mundo. Esse ano o troféu teve certificado de garantia, assinado pelo mesmo. A festa foi patrocinada pela Revista Exclusiva, realizada no dia 16 de Março. Nesse período de estadia na Bahia o maestro fará também, uma exposição no espaço CUCA na cidade de Feira de Santana, no período de 08 à 26 de Abril, logo após retorna para a Itália e fará uma grande praça de 3000mÇ com muitas esculturas. RISTORANTI BALLO & DIVERTIMENTI Ristoranti Italiani Cucina Internazionale Trattoria il Maneggio Av. Praia de Itapuã s/n/ Villas do Atlântico- Lauro de Freitas / 33796562 Il Monticello restaurante pizzaria pastelleria Rua Recife 13 Jardim Brasil Tel. 71- 32375746 La Lupa Ladeira da Barra 3157 – Barra Tel. 33368542 Dionisio Largo da Palma n. 06 Mouraria tel.33248400 Osteria Dell’ Agazzi Rua Antônio dos Passos 30 – Federação tel.32459069 Volare Rua João das Botas, 157, Canela, Salvador - BA, tel. 3328-6644/3328-7791 Bella Napoli Alameda Das Espatódeas 491 Caminho das Árvores / 33541962 Av. Centenário 2992 Shopping Barra Tel. 21059696 Roma Restaurante e Pizzaria Rua Macapá 344 / Ondina Tel. 32456637 Mistura Rua Professor Souza Brito 41 Itapoã Tel. 33752623 La Figa Rua das Larangeiras 17 Pelourinho tel. 33220066 Vina del Mar AV. Contorno n.1010 Comercio Tel. 33215713 Tudo Azul Av. sete de setembro 3717 Porto da Barra tel. 32646346 Churrascarias Boi Preto Av. Otávio Mangabeira s/n Jardim Armação Tel. 33628844 Fogo de Chão Largo da Mariquita – Rio Vermelho Tel. 35559292 Baby Beef Av. Antônio Carlos Magalhães 3363 – Pituba Tel. 32703000 Rincão Gaúcho Rua Pedro Silva Ribeiro 429 – Jardim Armação Tel. 34614035 Sal e Brasa Rua Carimbamba 917 – Pituaçu Tel. 34611999 Villas's Av. Otavio Mangabeira 2326 Jd. dos NanoradosPituba Tel. 3240. Ristoranti Bahiani Odojà Largo de Sao Francisco Nº 1 - Pelourinho tel. 33227892 Paraíso Tropical Rua Edgard Loureiro 98 B Cabula Tel. 33847464 Yemanjá Av. Octávio Mangabeira 4655 Jardim Armação Tel. 34619010 Sorriso da Dadá Rua Frei Vicente 5 – Pelourinho Tel. 33219642 Casa da Gamboa Rua João de Deus 32 – Pelourinho Tel. 33213393 Ristoranti giapponesi Soho Av. Contorno 1010 Bahia marina Tel. 33224554 Aice Zushi Av. Paulo Vl 1790 – Pituba Tel. 33595628 Ristoranti di cucina Contemporãnea Gengibre Marina Av. Lafayete Coutinho 1010 Comercio 33212012 Lafayette Av. do Contorno 1010 Bahia Marina Tel. 33210800 Tel, Ristoranti Portoghesi Conventual Rua do Carmo 1 Hotel Convento do Carmo – Pelourinho Tel. 33278400 Ristorante BAR Santeria Hostel Barra AV .Sete DE Setembro 2914 Ladeira Da Barra Tel. 3012-7030 Pizzerie Piola Rua Conselheiro Pedro Luis 113 Rio Vermelho Tel.33113300 Luna Rossa Av. Marques de Leão 293 Barra Tel. 32676060 Cosa Nostra Rua Bahia n.144 Pituba Quattro Amici Rua Dom Marcos Teixeira 35 Barra Tel. 32645999 Bar Bar Livraria Sebo Pria Dos Livros (sobre loja) Av. Sete de Setembro 3564 Porto da Barra tel.30150093 Fran's Cafe' Rua das Hortensias 918 Pituba tel. 33532681 Rua Dr. Osvaldo Ribeiro198 Ondina tel. 32351272 Av. Manoel Dias da Silva 1338 Pituba tel. 33455798 Rua da Graça 27 Graça tel. 30132301 Praia do Forte Taverna Paradiso rua Alameda do sol s\n TEL.367I-1587 Skipper cucina italiana rua alameda do sol s\n tel. 9177-3250 www.italianewsbrasile.com.br Aprile 2010 3 INTERVISTA AL PROF. MAURO PORRU, CAPO DIPARTIMENTO DI LETTERE ROMANZE DELL’UFBA Vivere a Salvador: penso di aver fatto la scelta giusta D sono presidente. opo quali esperienze arriva a Salvador Bahia, quando e perché? Dopo essermi laureato in Giurisprudenza e Lettere Moderne (mio padre era avvocato e mia madre professoressa di lettere) e aver lavorato a Roma alla fine degli anni ’60, come ispettore di produzione e aiuto regista, per la casa di produzione Doria G. Film (che ha prodotto film come I Pugni in tasca di Bellocchio, Grazie zia di Samperi e I cannibali della Cavani), nel ’72 ho lavorato per la RAI Londra, realizzando 16 documentari per la trasmissione “ Sapere – Vita in Gran Bretagna”, insieme al regista Gianni Amico, molto noto qui in Brasile. All’inizio del ’73 ho avuto l’opportunità di venire in Sud America, precisamente a Caracas, dove ho collaborato con l’ Istituto Italiano di Cultura, ma l’ approccio con tale realtà non è stato fra i più felici. Nello stesso anno sono stato per la prima volta in Brasile (a Rio de Janeiro e brevemente a San Paolo) dove mi sono sentito immediatamente a casa. Rientrato in Italia ho fatto e vinto il concorso per il Ministero della Pubblica Istruzione, come Consigliere, e ho lavorato per tre anni agli Scambi Culturali con l´Estero, facendo parte soprattutto delle commissioni che avevano rapporti diretti con il Consiglio d’Europa e l’Unesco. Alla fine del ’76, ho deciso di tornare in Brasile, e precisamente a Salvador, con l’intenzione di rimanerci. Dopo una breve esperienza di “fazendeiro” (ho comprato una Fazenda nel territorio di Bahia, nell’intento di cambiare radicalmente la mia vita) tristemente fallita per la totale inabilità da parte mia di occuparmi di terra e bestiame (un antico desiderio che rimonta alla mia infanzia sarda), sono rientrato in città per dedicarmi a quello che realmente sapevo fare: occuparmi di istruzione, di cinema e di progetti sociali. Nel ’78, ho iniziato a dar lezione di lingua e cultura italiana all’ Associazione Culturale ItaloBrasiliana Dante Alighieri di Salvador, di cui sono stato docente e direttore didattico per circa vent’anni. Nel 1979, ho insegnato filosofia all’Università Cattolica di Salvador e nel 1980 ho cominciato a fare lezione di lingua, letteratura e cultura italiana presso l’Università Federale di Bahia (all’inizio come visiting professor e dopo due anni come professore di ruolo) dove insegno fino ad oggi. Sempre nel 1980, sono stato socio fondatore dell’ABPI (Associazione Brasiliana dei Professori di Italiano) di cui da otto anni Ha avuto difficoltà di adattamento nell’ inserirsi nella società baiana? Come ho detto prima, in Brasile mi sono sentito subito a casa e a Salvador più che mai. Qui, ho avuto la grande fortuna di incontrare Gina e Romano Galeffi, titolari di italianistica ed estetica dell’UFBA, che mi hanno aperto tutte le porte per poter ricostruire la mia vita in Brasile. La loro famiglia è diventata la mia famiglia. Con loro ho lavorato e collaborato finché sono stati vivi, coinvolgendomi nelle loro varie attività sia culturali che sociali, destinate soprattutto alle classi più povere. Tramite loro ho conosciuto anche le zone d’ombra di questa città che mi aveva colpito e stordito con la sua abbagliante bellezza e sensualità. La mia cultura, sarda di origine, mi ha aiutato a creare un ponte virtuale tra la Sardegna e Bahia in grado di farmi capire meglio la dura realtà delle classi più bisognose con cui sono venuto a contatto. Come è stato l’ impatto con le Istituzioni Italiane e Brasiliane a Bahia? L’impatto con le Istituzioni brasiliane è stato positivo. Non ho subito discriminazioni, anzi sono stato sempre accolto con molto generosità. Fin dall’inizio ho sentito il bisogno di partecipare a tutti i movimenti in difesa della democrazia, anche correndo certi rischi, visto che fino al 1985 in Brasile c’é stata la dittatura militare. Ho partecipato alla campagna delle Diretas já e di quella per l’Amnistia dei prigionieri politici. Sono stati momenti di grande entusiasmo e di grandezza morale per il Brasile, che ho condiviso appassionatamente con i miei colleghi dell’università e con i miei primi amici brasiliani che poi sono diventati la mia famiglia “scelta”. Ancora oggi, nell’ambito del mio lavoro, lotto per un’istruzione più degna, per un sistema sanitario efficiente e per una maggior sicurezza. Per quanto riguarda le Istituzioni Italiane, devo dire che come docente di italiano e come presidente dell’ABPI sono in diretto contatto con gli Istituti Italiani di Cultura di Rio de Janeiro (alla cui giurisdizione appartiene Bahia) e di San Paolo, che attualmente sono molto più disponibili che in passato ad appoggiare iniziative organizzate dai vari centri che si occupano della diffusione della lingua e della cultura italiana a Salvador, come l’ICBIE (Istituto di Cultura Brasile Italia Europa), la Dante Alighieri, l’Associazione Italia Amica, con cui collaboro regolarmente, o eventi dell’ABPI come l’ultimo convegno dell’associazione avvenuto a Belém nel settembre 2009. Dal convegno di Belém, come presidente dell’ABPI sono in contatto anche con l’Ambasciata d’Italia per l’introduzione dell’italiano all’Università Federale del Pará e per i progetti culturali del 2011, anno dell’ItaliaBrasile. Della sua attività di capo dipartimento di lettere romanze si ritiene soddisfatto? Anche se devo riconoscere che essere capo dipartimento è un incarico ingrato, perché la maggior parte del tempo si tratta di risolvere problemi burocratici, non posso negare la mia soddisfazione di essere in prima linea per poter contribuire alla crescita degli studi di lingue neolatine e in particolare di italianistica nell’ambito dell’UFBA. Lo stesso accade con la presidenza dell’ABPI a livello nazionale. Infatti, i nostri sforzi per l’introduzione dell’italiano in università del nord e nordest brasiliano stanno raccogliendo i primi frutti con il progetto di creazione del corso di italiano presso l’Università Federale del Pará, che spero vada in porto al più presto. Come è la sua realtà familiare e quella della famiglia di Salvador? La mia realtà familiare italiana è composta da due sorelle, Paola e Manuela (i miei genitori sono già scomparsi), dalla sorella di mia madre, zia Pia, la “Fata madrina” della mia vita, da un’altra zia, cugina di mia madre, Silvana, cinque nipoti, cinque pronipoti e uno in arrivo e da due cugini. Una famiglia relativamente piccola a cui sono attaccatissimo. Siamo tutti molto uniti e nonostante le distanze molto presenti. Le mie sorelle vengono praticamente quasi tutti gli anni a trovarmi ed io vado in Italia almeno una volta all’anno. Ho ancora rapporti con quasi tutto il giro di amici che avevo prima di trasferirmi in Brasile, tra cui il mio compagno di banco delle medie. La realtà familiare di Salvador è quella che ho descritto prima: una famiglia “scelta” , “allargata”, a tutti gli amici che mi hanno accompagnato e che continuano ad accompagnarmi in questo percorso brasiliano più che trentennale, con i loro figli e i loro nipoti e fa parte della mia famiglia Alcyr un giovane rimasto paraplegico a seguito di una pallottola vagante sparata dalla polizia. Ormai sono diversi anni che lo accudisco e gli ho comprato un appartamento adatto al suo stato. Quali consigli si sente di dare agli italiani presenti a Salvador? Pur non frequentando molti italiani (la maggior parte dei miei amici sono brasiliani) la mia esperienza più che trentennale mi ha fatto conoscere molti di loro, sia residenti che turisti. Rispetto a questi ultimi, devo ammettere che mentre negli anno ’80 e ’90 gli italiani che arrivavano a Salvador erano colti ed interessati alla cultura baiana, all’ambiente ed alla natura, quelli che arrivano oggi sono per lo più arroganti, maleducati, ignoranti e a volte anche razzisti. Riguardo ai residenti il discorso cambia, soprattutto quando si tratta di persone come i miei colleghi ed amici che dirigono i centri culturali che ho citato prima. Individui colti, integrati nella realtà baiana che rispettano criticamente. È difficile dare dei consigli. Quello che posso dire è che se non si è capaci di capire e rispettare una cultura diversa dalla nostra è meglio restarsene a casa. Rifarebbe tutto quello che ha fatto? Credo proprio di sì, perché, in fondo, tutto quello che di positivo e negativo è successo nella mia vita mi ha portato a Salvador. Più passa il tempo e più mi convinco di aver fatto la scelta giusta. ATTUALITA’ Il Tempo da recuperare 2 miliardi circa di abitanti nelle favelas del mondo nei prossimi vent'anni. II problema quindi c’ è, e non è un problema solo dei paesi in via di sviluppo. E’ un problema di tutte le società, sopratutto di quelle evolute. Quindi è necessario capire le dinamiche che portano alla formazione di tali aggregazioni, capire le culture sottostanti e la loro interazione con la spazio fisico della favela. E’ indispensabile vedere la produzione anche di sottoprodotti culturali e sociali comprensivi di delinquenza e violenza, ma non dimenticando che tali realtà producono pure un fatturato. Hanno un PIL. II fenomeno delinquenziale è ad oggi l’attore-innominato più importante. A fronte di ciò, con atteggiamenti sommessi che tendono a non innervosire l’attore principale, si hanno quelle metodologie applicate e con le quali si tenta di far evolvere queste estese realtà “urbane”. Sono filiazioni di attività religiose e caritatevoli, attività a prevalente vocazione imprenditoriale. Categorie sociali specificatamente private. Lo Stato c’è? Si ! Ma la sua funzione oggi è di mero contenimento delinquenziale. Le sopraelencate attività o presenze,mirate ad un’evoluzione positiva delle favelas, a quanto sembra poco seguite, èI’ integrazione di questi approcci con una visione a 360° delle problematiche esistenti o accadenti che potrebbe accelerare la mutazione della favela da fenomeno con evoluzione centrifugaa fenomeno ad evoluzione centripeta. E’ pur vero –e sembrerà strano – che le favelas sono dei macro-accadimenti di tipo privatistico, che per dinamiche interne restano tali. Nessuno ha voglia di condivi- dere. Ovvero, divenire parte della realtà urbana più vasta della Città. E’ vero anche che la favela viene vista come una particolarità nel mare grande della Città: questa visione e’ frutto di attenzioni settoriali che cercano di tamponare i danni piuttosto che porre basi solidi per l’evoluzione da tutti sperata. E allora? Occorre entrare dentro gli angusti spazi del vivere nella favela. Pochi metri quadrati per vivere, dormire e crescere per tanti, con una funzionalità degli spazi ridotta e quindi con una sottesa emergenza igienica e con una visibile emergenza sociale. Se gli spazi per gli umani non ci sono, ci possono essere adeguati spazi per l’insegnamento? Per il pronto soccorso? Per una decente esposizione delle merci? Per la raccolta delle acque meteoriche e dei liquami? Per la comunicazione e per le informazioni? Quindi occorre prima di tutto fare spazio. Sembrerà assurdo, ma occorre dare alle favelas “spazio istituzionale “con il quale si intende spazio per e del pubblico. Dalle campagne vengono a torme gente che vuole essere vicina alla “Città Grande “e pertanto le favelas si ingrandiscono, rubando spazio collettivo per il solo uso privato. Tutto ciò può anche andare bene; ma forse, se lo Stato divenisse il quarto attore, cioè quello che da’ le carte, la musica cambierebbe. Dunque lo Stato potrebbe fornire ciò che occorre, per fare delle favelas luoghi che abbiano “la possibilità” di trasformarsi da non- luoghi a luoghi vissuti insieme. Le favelas sono oggi lo spaziodel proibito almeno cosi’ la gente vede tale realtàE sono il luogo della sperimentazione di nuove alleanze sociali, come avviene – paradossalmente – nei luoghi recintati ed iper protetti dei ricchi, dove l’alleanza è sempre tra chi detiene il capitale e chi organizza la piazza forte. Le favelas sono la stessa cosa, sono i rapporti numerici che cambiano! Ma se per le cittadelle dei ricchi il collasso può avvenire solo a seguito di un crollo economico generalizzato, l’equilibrio all’interno della favela può essere modificato, perché ch detiene il controllo della sicurezza e’ proprio colui che ne è ostaggio. Ed allora lo Stato faccia spazio e dia spazio a queste realtà para-urbane. Ma questo spazio sia il luogo del produrre operosità condivisa da persone che vogliono più case, più piazza, più scuola, più comunicazione, più mercato etc... etc. Il contenimento del fenomeno non riduce il fenomeno, ma lo radicalizza, lo rende patologia urbana e sociale, e quando si e’ in presenza di elementi patologici le cure sono più drastiche, e serve anche l’esercito. Non dobbiamo più pensare che tra gli strumenti di cambiamento ci siano ancora i mezzi dell’esercito, ma solo strumenti di operosità costruttiva. Dove l’unico problema potrà essere il recuperare il tempo perduto ! www.italianewsbrasile.com.br Aprile 2010 4 Rede de franquias Flytour abre nova unidade na Bahia Notizia che entusiasma L'ASS. ITALO-BRASILEIRA - ANITA GARIBALDI DI PORTO SEGURO COMUNICA CHE SIEDE IN CONSIGLIO COMUNALE E SARA' PRESENTE ALLA IV CONFERENCIA ESTADUAL DAS CIDADES. IL SEGGIO CHE SI OTTIENE, SI INCARICHERA' DELLO SVILUPPO E DEL PIANO REGOLATORE DELLA CITTA' : E' UN CHIARO RICONOSCIMENTO ALL'A.I.B. DI RAPPRESENTARE UNA ENTITA' DI CLASSE SOLIDA E IMPORTANTE PER IL MUNICIPIO DI PORTO SEGURO. IN APRILE, ALLA IV CONFERENCIA ESTADUAL DAS CIDADES, CHE SI SVOLGERA' IN SALVADOR, L'A.I.B. SARA' RAPPRESENTATA DA LUIGI ROTUNNO E ANTONIO ALBERGHINI. ORMAI L' A.I.B. STA SEMPRE PIU' PRESENTE NEL TERRITORIO CON VARIE INIZIATIVE, COME PER ESEMPIO: LA RICHIESTA UFFICIALE ALLA COMPAGNIA AEREA " LIVINGSTONE " ED AL TOUR OPERATOR " AXE' BRASIL" DELLA CONCESSIONE DI ALTRI 10 KG. SUPPLEMENTARI AGLI ITALIANI RESIDENTI PROVVISTI DI R.N.E., E COSI' DI ESSERE EQUIPARATI AI BRASILIANI CHE HANNO UN LIMITE DI PESO DI 30 KG. PER IL LORO BAGAGLIO. PuntoVirgola s.r.l. VIAGGI PORTO SEGURO A Agenzia di stampa e Service Editoriale CNPJ 10.939.170/0001-90 rede de franquias de serviços turísticos Flytour inaugurou uma nova unidade na cidade de Lauro de Freitas, região metropolitana de Salvador, sendo a terceira na Bahia. A empresa fechou 2009 com 75 franquias em todo o país e pretende ampliar esse número em 13% neste ano. “Estamos localizados em uma região estratégica, vizinha às cidades de Simões Filho e Camaçari, que reúnem importantes empresas”, afirma Nelma Santana, diretora da nova unidade, que pretende aproveitar o encontro da ONU na Bahia, em abril, a Copa do Mundo e as Olimpíadas para aumentar seu faturamento. Atualmente a empresa está dando prioridade para franqueadores nas regiões Nordeste e Norte. Giornale interamente realizzato in Italia Editore “Insieme possiamo” ONLUS Presidente: Marco Parsi Vice Presidente: Carlo Loria Via Giulio Galli n.71 00123 Roma Italia tel. +39 339 13 09 084 Italianews Brasil Direttore Responsabile: Luca Cardinalini Corrispondenti per il Brasile Agostino Piero Pedone tel. 71 - 91 65 07 34 Salvatore Dimino tel. 71 - 92 29 25 84 Reg. Trib. di Roma n. 341/2009 Amministratore delegato Punto Virgola S.R.L. Bruno Santana tel. 71 - 81 34 36 19 stampato in Salvador Bahia (Brasile) Grafica Santa Helena End. Rua Priscila B.Dutra - QdB- lote 17 - Jardim Concordia Vilas do Atlantico- Lauro de Freitas - Ba cep.42700-000 CNPJ: 14.583.041.0007-58 . [email protected] . Punto Virgola s.r.l. AGENZIA DI STAMPA E SERVICE EDITORIALE CNPJ 10.939.170/0001-90 Av. Estados Unidos n.258 sala 311 Un progetto per il palato La ricerca del buon gusto Av. 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