Anno 2 - Numero 1 - Comune di Dolzago

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Anno 2 - Numero 1 - Comune di Dolzago
Periodico d’informazione Comunale - Anno 2 numero 1
C
arissimi cittadini
in questo numero:
I TAGLI AI COMUNI SONO TAGLI AI CITTADINI
La difficile situazione economica italiana ci è
costata in un anno ben cinque manovre
finanziarie, che incidono pesantemente sulle
nostre tasche e altrettanto, se non di più , sul
bilancio del nostro Comune. Ci attendono
sacrifici, sia nel privato che per il nostro
Comune. Come ho sempre fatto, con il
supporto della giunta
e dei consiglieri
comunali, risponderò a voi delle scelte operate
per il bene di Dolzago. Desidero però fare un po’ di chiarezza: con
la reintroduzione della tassazione sulla prima casa, si sta facendo
largo la convinzione, completamente infondata, che questa porti
introiti maggiori ai Comuni. Non è così: di municipale l’imposta ha
solo il nome, il suo gettito invece finirà in gran parte allo Stato. E’ un
meccanismo complicato anche da spiegare : da quando è stata
abolita l’Ici sulla prima casa, i Comuni ricevono dallo Stato un
indennizzo per le entrate mancanti, che nel tempo è stato tagliato
sempre di più. Oggi viene reintrodotta in qualche maniera l’Ici che si
chiamerà Imu. Il gettito di questa nuova imposta non andrà tutto al
Comune, ma in parte allo Stato. Lo Stato taglierà i trasferimenti ai
Comuni per ogni singolo euro che la tassa dovesse portare in più
rispetto alle entrate attuali. Inoltre sono già programmati tagli ai fondi
destinati comuni per 1,62 miliardi nel 2012, 1,76miliardi nel 2013 e
2,16 nel 2014.
Se volessimo abbassare l’Imu a voi cittadini dal minimo stabilito, la
differenza allo Stato dovrebbe versarla direttamente il Comune
utilizzando i fondi di altre entrate. Lo Stato incassa la tassa
“comunale”, e il Comune ci rimette sia la cassa di sua competenza
sia la faccia, per avere elaborato i conti su di un’entrata che poteva
essere significativa se spesa sul ns. territorio, ma che invece va a finire
in un entrata statale dal pozzo di spesa infinito.
L’unica libertà che come amministratori oggi abbiamo per fare
quadrare i conti è quella di aumentare l’Imu dal minimo stabilito.
E’ una scelta impopolare, ma se si vogliono mantenere i servizi
spesso essenziali per i cittadini, che al Comune costano molto di più
di quanto non siano coperte dalle rette e dalle tariffe. Penso all’asilo,
ai servizi scolastici, ai servizi sociali specialmente a quelle persone
con problemi di handicap, al decoro urbano, ecc.
Il credo che mi supporta nel proseguire ad amministrare è quello di
investire quelle risorse che abbiamo per lo sviluppo del nostro
territorio e mantenere vive l’identità e le tradizioni della nostra
comunità. Si parla di tagli agli sprechi e ai privilegi , e questo è
certamente giusto per larga parte della pubblica amministrazione.
Ma quando si parla di Comuni, spesso si vedono sprechi e privilegi
anche là dove non ci sono; e in questa categoria di Comuni senza
sprechi e privilegi a testa alta ci possiamo mettere a pieno titolo
anche Dolzago.
La parola all’opposizione
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Per far crescere un bambino …
2
L’angolo della cultura
3
Eventi
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Lavori pubblici
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La Scuola
7
Piccole storie di Dolzago
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La parola ai cittadini
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Oggi si parla di …
10-11
A
ppunti sul decreto
delle liberalizzazioni
Tra le norme più importanti, che
hanno destato anche diverse
proteste tra i cittadini italiani, vi
sono quelle che prevedono,
come nel caso di farmacie, notai,
taxi, una diversa regolamentazione sul lato dell’offerta dei
servizi.
Alle
farmacie,
in
particolare,
sarà
data
la
possibilità di fare sconti a
piacimento sui farmaci in vendita;
vi sarà anche una diversa
regolamentazione sugli orari di
apertura, che non saranno più
vincolati, ma saranno liberi.
Altre novità sono state introdotte
anche riguardo alla vendita e alla
somministrazione dei farmaci
“generici”, che dovranno essere
consigliati al paziente a titolo
informativo dal medico e non più
dal farmacista.
Il Sindaco
Adelio Isella
(segue a pag 12)
P.S.: in via sperimentale si è provveduto a tracciare un’ipotesi di applicazione della tassa IMU.
Allo 0,5 prima casa e allo 0,9 seconde case e altro, per avere grosso modo le stesse entrate dell’anno scorso.
L
a parola all’opposizione
Moltissimi cittadini preoccupati ci hanno contattati per conoscere le motivazioni sottese al nostro gesto di non far pervenire
presso la redazione del giornalino comunale l’articolo che periodicamente prepariamo al fine di notiziarvi in ordine alle
dinamiche e problematiche comunali. Ribadiamo in questo ambito le gravi ragioni che ci hanno indotto a tale scelta. In data
14 marzo 2011 il capogruppo di minoranza Avv. Panzeri Pier Giorgio informava il sindaco che con il proprio gruppo non
avrebbe presenziato ai lavori consiliari per protestare contro il gravissimo comportamento tenuto dal comitato di redazione
del giornale che, senza motivazione, mandato e titolarità di funzioni pubbliche specifiche, si era permesso non solo di
esprimere, in assenza di competenza, giudizi in ordine all’operato politico dell’attuale minoranza, e dell’allora maggioranza
ma era arrivato a proferire, secondo il nostro avviso, gravissime ingiurie ed affermazioni diffamanti lesive dell’onorabilità e
della credibilità dei consiglieri di minoranza. Non essendo assolutamente accettabile tale comportamento, sia sotto il profilo
giuridico che etico si era rimasti in attesa di conoscere le determinazioni che il consiglio comunale avrebbe assunto al fine
di evitare per il futuro il ripetersi di analoghi, gravi episodi. Il sindaco in data 04 agosto 2011 notiziava i consiglieri Panzeri
Pier Giorgio e Colombo Roberto che nella seduta del consiglio del 14.03.2011 si era fatto carico di invitare il comitato di
redazione dall’astenersi in futuro dal fare valutazioni politiche nel rispetto delle persone e delle loro idee politiche, in quanto
questi rivestono un ruolo istituzionale in rappresentanza della minoranza in consiglio comunale. Ricordava loro che il
periodico ha l’esclusiva funzione di informare i cittadini.
Risulta evidente da quanto successo come sia essenziale il controllo esperito dalla minoranza sul comitato di redazione
dell’informatore comunale che nei fatti ha dimostrato di non essere imparziale. Ricordiamo che l’informatore è pagato con
i soldi di tutti i concittadini e quindi non può rappresentare il pensiero solo di una parte denigrando chi si permette di
dissentire o di esprimere critiche legittime all’operato dell’assessore alla cultura Lanfranchi Paolo. A proposito dell’assessore
Lanfranchi, ci domandavamo come mai, lui sempre attento ai diritti di tutti, nell’occasione non ha impedito che venisse
divulgato un articolo gravemente lesivo dell’immagine dei consiglieri comunali di minoranza? E’ o non è l’assessore alla
cultura? E dove era quando veniva scritto e divulgato in tutto il paese l’informatore comunale e in particolare l’articolo
censurato che tesseva le sue lodi e denigrava la minoranza? Per una questione di correttezza e coerenza le sue dimissioni
irrevocabili da ogni incarico sarebbero il minimo, ma non ci facciamo illusioni… Ai cittadini un giudizio sulla vicenda,
significando che il gruppo di minoranza non si lascia certo intimidire da ingiurie ed offese anche se non è nella sua natura
la dialettica che prescinde dal confronto e dal rispetto della controparte.
Il gruppo di minoranza Uniti per Dolzago
P
er far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio (proverbio africano)
interesse. Inoltre il servizio di doposcuola si pone come
supporto alle famiglie nel seguire il cammino scolastico dei
propri figli e, come punto di aggregazione per i ragazzi
offrendo a loro la possibilità di un’esperienza di relazione fra
coetanei e con figure adulte. Il DOPOSCUOLA che si rivolge
ai bambini che frequentano la scuola primaria di Dolzago,
è attivo da circa 4 anni. Nel tempo si sempre più affinato e
migliorato, grazie alla proficua collaborazione con la scuola
primaria e la Caritas parrocchiale. Da tre anni si svolge presso
i locali della scuola primaria, nei giorni di martedì e giovedì
pomeriggio. E’ frequentato da 14 bambini, seguiti da 11
volontari della Caritas. Un’educatrice comunale coordina
l’attività, curando costantemente i rapporti con la scuola e
con le famiglie. Il DOPOSCUOLA che si rivolge ai ragazzi
delle medie, nella forma attuale, è il frutto di un lavoro che da
anni l’Associazione “Punto Famiglia per…” ha in corso con
l’Istituto Comprensivo Marco d’Oggiono. In passato si teneva
presso i locali della scuola media a Oggiono, da due anni a
questa parte la scelta è stata quella di avvicinare e attivare in
paese l’attività.
A Dolzago si svolge presso alcune aule
della biblioteca, nei giorni di lunedì e mercoledì, coinvolge 13
alunni seguiti da 2 operatori, 2 giovani e un volontario .Il
raccordo e la collaborazione fra comune, scuola e
l’associazione Punto Famiglia per consente di raccogliere e
monitorare i bisogni, di verificarne l’utilità e la possibilità di
prevedere interventi per migliorare la qualità del servizio. La
rete che si è creata tra i diversi soggetti è il segno di una
comunità che si prende cura delle nuove generazioni
sviluppando inclusione e coesione sociale.
La crescita di un bambino trova innanzitutto nella famiglia il
luogo primo e fondamentale in cui si gettano quelle basi di
solidità necessarie per uno sviluppo armonioso. Altre agenzie
educative, tra cui la scuola, affiancano e completano il ruolo
educativo della famiglia in questo importante e delicato
compito.La scuola è il luogo in cui il bambino viene accolto
in un percorso in cui l’apprendimento didattico si completa,
in un circolo virtuoso, con quello educativo verso l’obiettivo
più alto di crescere persone in cui il sapere, il saper fare e
infine il saper essere sono aspetti di una formazione
completa, che guarda al bambino non come “vaso da
riempire” ma come colui che dotato di cuore, mente e corpo
necessita di un’ attenzione globale.
Oggi le famiglie, come pure la scuola manifestano fatiche a
svolgere un ruolo educativo che si è reso sempre più
complesso perché è cambiato il contesto sociale, culturale,
istituzionale. Capita per esempio che durante il pomeriggio
bambini e ragazzi si trovino da soli ad affrontare i compiti e gli
impegni scolastici; la pigrizia, la sfiducia in sé stessi o la noia,
come pure difficoltà personali, familiari o culturali, possono
ripercuotersi negativamente sul percorso generale scolastico.
Di fronte a questi bisogni e problemi la scelta
dell’Amministrazione è stata quella di rafforzare e migliorare
il servizio di SOSTEGNO SCOLASTICO, più noto come
DOPOSCUOLA. Tale servizio si propone di seguire i ragazzi
nello svolgimento pomeridiano dello studio e di aiutarli
laddove trovano delle difficoltà nelle materie scolastiche,
cercando di colmare eventuali lacune e facendo riscoprire lo
studio come momento di crescita personale, ma anche di
2
L
’angolo della cultura
Musica
I Luf cantano Guccini
che corredano l’album: “un regalo per il suo settantesimo
compleanno”. Il gruppo ripercorre i testi del “Maestrone” con
grande competenza e con strumenti tipici più della musica
folkloristica che di quella cantautorale. “Abbiamo vestito quelle
belle signore, che sono le canzoni di Guccini, con abiti nuovi, fatti
a mano, con fisarmonica, violino e cornamuse e le abbiamo fatte
ballare con contrabbasso, banjo e batteria. Nessuno
stravolgimento, solo un giro in campagna”.
Un disco che vale la pena ascoltare, sia per l’attualità che queste
canzoni hanno anche a trent’anni di distanza, sia per gustare la
musica di uno dei gruppi più noti del nostro territorio. Un mix
gradevolissimo. Un disco dedicato ai ventenni di oggi perché
accompagnino “il viaggio della vita con una colonna sonora di cui
essere fieri anche fra trent’anni”.
Un cd che va bene anche per chi aveva vent’anni quando i brani
in esso contenuti erano nuovi e non ha mai smesso di cantarli.
Uno (Francesco Guccini) ha la erre
moscia, l’altro (Dario Canossi) no.
È forse questa la differenza più
rilevante nell’ascoltare il nuovo
lavoro dei Luf con cui il gruppo
lecchese ha voluto omaggiare uno
dei “grandi vecchi” della musica
italiana. Undici canzoni, tra quelle
più note, attentamente scelte nel repertorio del Maestro pavanese.
Nella track list troviamo infatti: Bologna, Dio è morto, Il vecchio e
il bambino, Canzone per un’amica, Auschwitz, Vedi cara, Incontro,
Eskimo, Canzone per Silvia, Le cinque anatre, L’avvelenata. Brani
forse ignoti al pubblico dei più giovani, abituati ad altri suoni.
A proposito di sound bisogna dire che i Luf ci hanno messo del
loro, pur senza stravolgere gli originali.
Un tributo, o meglio, come scrivono loro all’interno delle pagine
Cinema
“Benvenuti al Nord” di Luca Miniero (2012)
forse scontato, ma che non poteva
essere diverso da così.
In coda al film, gli attori che scorrono
un nuovo copione con in bella vista il
titolo “Benvenuti ad est” fa pensare
che i due potrebbero diventare la
nuova coppia di comici da
cinepanettoni.
Degni sostituti di Boldi e De Sica,
tanto per intenderci.
Il che, di per sé, non sarebbe male.
Non ci sono volgarità nella loro comicità che prende spunto da
altrettanti film di stampo francese per ricondurli a pregiudizi del
tutto italiani.
E anche questo, data la tanta spazzatura che siamo abituati a
vedere sia in televisione sia al cinema, è un altro punto a favore di
questa nuova coppia del cinema italiano.
Fanno il bis Claudio Bisio e Alessandro Siani con il loro “Benvenuti
al Nord” che ripete il successo del precedente “Benvenuti al sud”.
Più per la fama della coppia che per l’originalità del soggetto.
Un doppio del film precedente, con diversi spunti comici lasciati
un po’ in sospeso e alcuni dejà vu che potrebbero essere evitati.
Tutto sommato, comunque, due ore di piacevole allegria.
Si ride (e questo, con i tempi che corrono, è già un merito) e si
passa un pomeriggio o una serata del tutto spensierata.
La carovana che avevamo già conosciuto nel primo film si
trasferisce a Milano. Tutti, compresi Bisio e la Finocchiaro (che in
origine, prima di trasferirsi a Castellabate abitavano a Usmate).
Milano significa nebbia e non solo… efficienza, puntualità.
Sono in gioco tutti gli stereotipi che ben conosciamo e che
vengono sfatati dalla presenza di Mattia e dei suoi compagni che
rendono il lavoro più “umano” e che riescono a farsi benvolere da
tutti.
Anche i dissapori iniziali tra Maria e Mattia rientrano in un finale
Libri
“Il sogno di Lilli” di Vaifra Pesaro, Sara Magnoli (2011) - A breve disponibile presso la Biblioteca
Auschwitz.
Obbedisce,
la
piccola,
nonostante ogni tanto qualche errore lo
commetta. Come quando un soldato le
rivolge la parola per chiederle come si chiama
e lei risponde terrorizzata: “Giuro che non mi
chiamo Vaifra Pesaro”.
Il suo sogno è quello di tanti altri bambini:
giocare con i cuginetti, andare a scuola,
uscire con i genitori. La realtà, però, è
crudele. Nel libro sogno e realtà sono
rappresentati dal colore delle pagine: bianche
per quello, nere per questa. Un dolore che per molto tempo lei ha
portato dentro di sé senza parlarne mai. Ora che la sua storia è di
dominio pubblico, ora che Lilly è una delle ultime testimoni viventi
del periodo più nero della nostra storia, lei la racconta anche nelle
scuole, “Perché – dice – i ragazzi devono imparare che solo
l’amore permette di non ripetere queste terribili esperienze”.
Vaifra Pesaro è nata nel 1938, anno in cui
Mussolini ha introdotto in Italia le leggi razziali
promulgate qualche anno prima da Hitler.
Una storia simile a quella di tanti altri bambini
e ragazzi ebrei cresciuti in quei terribili anni.
Una vicenda che ricorda da vicino quella
della più tristemente nota Anna Frank, e che
è diventata un libro: “Il sogno di Lilly”, scritto
a quattro mani, anzi “a due cuori” con la
giornalista Sara Magnoli e con la prefazione
di Marco Travaglio.
Nel racconto sogno e realtà si alternano nella vita di una bambina
costretta a vivere nascosta, senza uscire a giocare, senza
frequentare nessuno e che deve perfino fornire un nome falso a
chiunque le chieda le generalità. E lei, nonostante la sua manciata
di anni, capisce che tutto questo serve a evitarle un destino
peggiore, quello che non ha risparmiato suo padre, deportato ad
3
E
venti
GIORNATA DELLA MEMORIA
MEMORIA
Gli oggetti cari che avevamo portato fin qui rimasero
nel carro e con loro, alla fine, le nostre illusioni.
Ogni due metri una S.S., il mitra puntato si di noi.
La mano nella mano seguivamo la massa.
Un graduato delle S.S. ci venne incontro, il manganello
in mano. Ordinò: - Uomini a sinistra! Donne a destra! Quattro parole semplici, brevi. Ma fu l’istante in cui
abbandonai mia madre. Non avevo avuto neanche il
tempo di pensare che già sentivo la pressione della
mano di mio padre: restammo soli.
Queste sono state le prime frasi lette durante la serata
della memoria davanti al pubblico silenzioso e raccolto
che ha riempito la biblioteca civica di Dolzago la sera
di venerdì 27 gennaio. Le parole sono tratte dal
romanzo “La notte”, in cui l’autore Elie Wiesel, rumeno
di cultura ebraica, racconta minuziosamente la sua
drammatica avventura nei campi di concentramento di
Auschwitz e Buckenwald cominciata all’età di soli
quattordici anni, mettendo a nudo i sentimenti che lo
attanagliarono in quel buio periodo, dalla paura allo
sdegno, fino ad arrivare alla quasi totale perdita di
fiducia in Dio e nella stessa umanità.
“L’umanità? L’umanità non si interessa a noi. Oggi tutto
è permesso, tutto è possibile, anche i forni
crematori…”
La lettura è stata preceduta
dalla breve ma toccante
testimonianza diretta del signor
Vincenzo Pirovano, internato in
un campo di prigionia in
Montenegro mentre prestava
servizio militare durante la
Seconda Guerra Mondiale. Le
sue parole ci hanno ricordato
che questa orribile vicenda
GIORNATA
DELLA
non può essere relegata come distante o appartenente
esclusivamente alla storia tedesca, ma ha coinvolto in
modo diretto anche l’Italia e quindi anche la nostra
amata Brianza.
Ed è proprio questo l’intento di questa ricorrenza: fare
propri gli avvenimenti del passato per comprendere ciò
che può averli originati ed evitare che essi possano un
giorno ripetersi.
Momento principale della serata è stata la visione del
film “Train de vie – Un treno per vivere” di Radu
Mihileanu, la cui trama narra la balzana avventura di
un villaggio ebraico dell’Europa dell’est che, per
sfuggire all’avanzata dei nazisti, decide di organizzare
un fittizio treno di deportazione per trasportare l’intero
villaggio in Palestina e scampare così alla terribile
minaccia. La peculiarità della pellicola è sicuramente
la prevalenza di un registro comico e grottesco,
decisamente insolito nella cinematografia che tratta il
tema della Shoah, con il quale vengono satiricamente
messi in risalto i difetti e le debolezze sia dei nazisti
che degli ebrei stessi (come l’ortodossia religiosa e la
loro proverbiale avarizia), senza comunque risultare in
alcun modo irrispettoso nei confronti della storica
tragedia. Dolzago ha risposto in maniera decisamente
positiva alla chiamata, partecipando in numero
superiore rispetto agli anni
precedenti, manifestando grande
interesse e sensibilità verso
questi temi.
L’evento è stato organizzato
dall’associazione Vividolzago
con il patrocinio dei comuni di
Dolzago, Colle Brianza, Bulciago,
Garbagnate M.ro, Castello B.za,
Annone B.za, Ello.
Il comune di Dolzago propone, da Aprile a Novembre 2012, una serie di visite organizzate connotate
di una forte valenza artistica, per gustare il meglio che il territorio di Milano e del Lario offre.
Si prosegue Domenica 13 Maggio, dove nella splendida cornice del nostro Lago ci attende la visita alla
famosa Villa del Balbianello e ai suoi affascinanti giardini; un percorso che ci permetterà di conoscere,
attraverso le mappe e i cimeli dei viaggi, la vita del purtroppo poco noto esploratore Guido Monzino.
Domenica 23 Settembre ci spostiamo invece nel territorio milanese alla ricerca delle più importanti
testimonianze di età romanica: un viaggio tra i tesori architettonici delle basiliche santambrosiane di San
Simpliciano e della più famosa Sant’Ambrogio.
E come concludere al meglio l’anno se non immergendoci Domenica 16 Dicembre nella “calda” atmosfera
natalizia di Milano, alla scoperta delle sue più radicate tradizioni? Ammireremo il magnifico presepe situato
nella chiesa di San Marco e proseguiremo l’itinerario nelle stanze di Castello Sforzesco, dove verremo a
conoscenza della leggenda sul panettone, il tutto seguito dalla degustazione in un’altrettanto leggendaria
pasticceria meneghina.
Per partecipare alle suddette iniziative è necessario prenotarsi presso la biblioteca.
4
E
venti
LA GIBIANA
Sabato 28 gennaio si è svolta la seconda edizione
della festa della Gibiana, organizzata dalla
collaborazione tra Vividolzago, Sci Club, Gruppo
Alpini e Gruppo Volontari Piedibus con il patrocinio
del Comune. Quest’anno l’enorme strega di paglia,
portatrice del freddo e dei mali dell’inverno, è stata
processata e bruciata nell’incantevole cornice di una
Dolzago sotto la prima nevicata dell’anno, la quale
ha reso l’avvenimento ancora più suggestivo e
scatenato la gioia dei più piccoli, armati di pentole e
coperchi nel tragitto che ha condotto la vecchia
megera al rovente patibolo.
Al termine del rogo, la tradizionale risottata con vin
brulè. Certo non si può dire che quest’anno il rito
abbia dato gli effetti sperati, dato il gelo polare delle prime settimane di febbraio, ma almeno è riuscito per
una serata a scaldare il cuore dei dolzaghesi, che non hanno esitato ad uscire dalle calde dimore per
passare un momento di aggregazione insieme. E non è roba da poco.
GIOCABARATTO
Domenica 25 marzo si è svolta la seconda edizione del “Giocabaratto” nel piazzale della scuola
primaria. Rispetto alla scorsa edizione, è stato aperto anche il baratto di oggetti tra adulti e sono stati
proposti dei laboratori per bambini con materiale di riciclo.
Scopo dell'evento è quello di fermare l'attenzione sulle possibilità offerte dal riuso, sullo scambio di
risorse, sull'aspetto ecologico oltre che creare un momento di condivisione.
IL SENSO DEL VIAGGIO DELLA MEMORIA
Il 27 gennaio si sono ricordate, con la Giornata della Memoria, le numerose vittime della follia nazista.
Alle proposte di lettura, dibattito o visione di un film, affiancare la possibilità di un "viaggio della memoria",
con l'obiettivo di visitare e vedere coi propri occhi i luoghi di questa tragedia, potrebbe sembrare
ridondante. Perchè prendere parte ad un'iniziativa del genere? Non basta ricordare con una serata, una
riflessione, quanto accaduto? Va detto che, con una lettura o un film, seppur incisivi, l'impatto emotivo,
sicuramente più rapido, rischia di essere facilmente superato o rimosso.
Il viaggio è certamente un modo più intenso di rivivere questa triste vicenda: passare per quei luoghi e
fermarsi a pensare che il suolo su cui noi, visitatori occasionali, camminiamo, è lo stesso su cui in molti
hanno sofferto, può essere un'occasione per rendersi effettivamente conto della gravità di quanto
avvenuto.
Calcare le orme di chi, in quegli anni, ha forzatamente percorso quei tratti di strada, permette di assorbire,
passo dopo passo, quello che fu lo strappo lacerante con la propria storia di individuo per comporre una
più grande storia dell'orrore. Un orrore di cui bisogna prendere coscienza e consapevolezza, di cui
bisogna valutare l'effettivo peso per poterne prendere le distanze.
Non si visita quello che è stato un campo di concentramento come si visiterebbe un museo: l'Olocausto
non è una realtà così lontana dalla nostra mentalità, e ciò va costantemente ricordato per ponderare il
rischio di atteggiamenti leggeri o scontati, che serbano ancora il seme dell'odio e della xenofobia.
Occorre prendere coscienza di paure e ansie che possono tollerare o accarezzare atteggiamenti di
chiusura o di rifiuto. Una società civile e multietnica non può convivere con esse.
5
L
avori pubblici
Continuano gli impegni che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti riguardo ai lavori pubblici.
Di seguito vogliamo portare alla vostra attenzione:
CENTRO SPORTIVO
PANNELLO INFORMA CITTA’
Oggi giorno è importante ridurre le distanze che spesso
separano le Amministrazioni Comunali dai cittadini mantenendo
vivo il rapporto con un’azione di informazione giornaliera
costante e puntuale. Uno strumento ideale per perseguire
questo obbiettivo sono i tabelloni INFORMACITTA’.
Per questo recentemente è stato posizionato uno di questi
pannelli informatori a messaggio variabile nei pressi della Piazza
della Repubblica. Con l’utilizzo di questo moderno strumento, la
cittadinanza potrà avere informazioni in tempo reale per
esempio riguardo gli orari dei vari uffici comunali, della
biblioteca, essere avvisata di lavori in corso o di scadenze di
pagamenti, avere avvisi di polizia municipale o di protezione
civile, conoscere l’andamento demografico del paese,
conoscere i momenti della raccolta immondizie, essere
informata su eventi vari, su iniziative culturali o iniziative a
carattere sociale e altre informazioni utili al vivere quotidiano.
Per la posa di questo importante strumento comunicativo è
stata sostenuta una spesa solo per la posa in opera e per la
formazione del personale per la gestione dello strumento, il resto
è stato fornito dalla società che gestisce la riscossione della
tassa sulla pubblicità.
Come si auspicava, è stato approvato in tempi ragionevoli,
da parte degli uffici dei Beni Ambientali, il progetto per la
ristrutturazione della palazzina presso il centro sportivo
comunale. Hanno quindi già preso il via i lavori per
l’ammodernamento della struttura che vedranno un sostanziale
ampliamento del bar che sarà allargato includendo la porzione
di fabbricato fino ad ora occupata dai vecchi spogliatoi e
inglobando anche la porzione di porticato situato a nord della
palazzina. Il progetto prevede anche di ricavare, dai nuovi spazi
che verranno recuperati, alcuni locali, servizi e una sala riunioni
che sarà utilizzata dalle varie associazioni che utilizzano la
struttura sportiva. Con questo importante intervento, il cui costo
si aggirerà attorno ai 120mila euro, viene quindi completato il
progetto di riqualificazione e rilancio del centro sportivo
comunale quale luogo di ritrovo e aggregazione per tutte le
fasce di età, progetto iniziato due anni fa con la creazione del
campetto da calcio in erba sintetica.
È stata indetta e conclusa la gara di appalto per la gestione del
bar, che è stata aggiudicata all’ Associazione Sportiva Arcadia.
MARCIAPIEDI
Proseguono i lavori per la messa in sicurezza dei pedoni lungo
la via Provinciale. E’ stato realizzato infatti, con una spesa di
circa 90mila euro, il tratto di marciapiede che da via Adua
conduce fino allo sbocco di via Roma dove è stato formato un
attraversamento pedonale rialzato per tutelare i pedoni dalle
auto che dalla provinciale si dirigono in paese.
Il nuovo marciapiede proseguirà poi fino alla proprietà Bonfanti.
A questa altezza infatti verrà realizzato un attraversamento
pedonale della strada provinciale per consentire di raggiungere
la farmacia in sicurezza. L’Amministrazione Comunale aveva
fatto richiesta in quel punto per un attraversamento regolato da
semaforo a chiamata valutato più sicuro, richiesta però respinta
dall’Amministrazione Provinciale che ha disposto per un
attraversamento tradizionale a raso.
Anche il tratto di marciapiede che partendo sempre da via
Adua conduce nell’altro senso fino a via Bettolino, sarà
prossimamente oggetto di attenzione per la sua riqualificazione.
Altro tratto della strada provinciale che si vuole rendere più
sicuro è quello all’entrata nel parcheggio del centro sportivo.
E’ infatti in fase progettuale la formazione del tratto di
marciapiede che l’Amministrazione Comunale intende realizzare
partendo dall’accesso del centro sportivo comunale per
proseguire dinnanzi alcimitero fino ad arrivare al parcheggio del
centro commerciale Laghetto.
Verrebbe così contemporaneamente ridisegnato e reso più
funzionale l’ingresso al centro sportivo. Per questo intervento si
renderà necessario l’acquisizione di un tratto di area da una
proprietà privata.
L’ammontare di spesa per questo progetto può essere stimata
attorno ai 60/70mila euro.
Anche lungo via Parini si sta pensando al rifacimento dell’intero
tratto di marciapiede che costeggia il fiume dove si evidenziano
i segni dell’usura. Questo intervento vedrà la rimozione degli
attuali cordoli in cemento che si stanno sgretolando anche
causa della salatura che si effettua nei periodi invernali per
evitare il formarsi di punti ghiacciati. Questi verranno sostituiti
con dei nuovi in pietra granitica e si procederà poi alla
formazione del nuovo camminamento.
CENTRO RACCOLTA DIFFERENZIATA
Come già anticipato sul precedente numero di questo
informatore l’Amministrazione Comunale ha predisposto il
nuovo sistema di accesso alla piazzola ecologica.
Il sistema di controllo degli accessi è stato realizzato mediante
sbarre automatiche gestite tramite l’utilizzo di una tessera
magnetica. Questo nuovo sistema è stato adottato per evitare il
conferimento abusivo di rifiuti presso la piattaforma ecologica
per il loro smaltimento. L’accesso al centro raccolta da parte dei
soli cittadini di Dolzago avviene mediante l’introduzione della
propria tessera personale (per chiarezza è la CARTA
REGIONALE dei SERVIZI ) nel lettore apposito posizionato
all’ingresso. Il riconoscimento da parte del sistema di controllo
comporterà l’apertura della sbarra in entrata. Per
l’Amministrazione Comunale il tutto si traduce nel vantaggio
economico di non dovere realizzare ex-novo tessere di
riconoscimento per l’accesso e nello stesso tempo di avere un
controllo accurato e sicuro sull’utilizzo della stazione ecologica.
Inoltre dal 1° Aprile, l’utilizzo sarà regolamentato anche per le
utenze non domestiche tramite una tessera che sarà possibile
richiedere in comune presso lo sportello tributi a partire dal
15-02-2012.
Si rammenta inoltre che gli operatori del centro raccolta non
potranno in alcun caso permettere l’accesso ad utenti privi di
tessera o con tessera non abilitata.
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L
a scuola
Scuola Primaria
UN NUOVO AMICO: il folletto GREEN
Martedì scorso è venuto a trovarci a scuola un simpatico signore di nome Alberto che ci ha presentato un nuovo
amico, un piccolo folletto che si chiama Green.
Il signor Alberto ci ha spiegato che il nome di questo folletto significa “VERDE” perché Green si occupa di tutto
ciò che riguarda i prati, i fiori e gli alberi, ma quello che lo appassiona di più è coltivare l’orto e veder crescere
tante buone verdure. Anche noi bambini quindi abbiamo voluto costruire un piccolo orto in classe.
Abbiamo riempito di terriccio alcuni vasetti, vi abbiamo messo i semini delle carote, dell’insalata, dei pomodori,
e li abbiamo innaffiati con l’acqua.
Ogni giorno, a turno, dovremo bagnare il nostro orto e sicuramente vedremo crescere tante belle verdure.
Ogni notte Green verrà a controllare il nostro lavoro e senza dubbio sarà contento di vedere come ci prendiamo
cura delle piantine. Quando le piantine saranno cresciute un po’, non potranno più stare nella nostra classe;
noi vorremmo invece vederle crescere ancora e magari raccogliere la verdura.
PER QUESTO CHIEDIAMO SE QUALCHE PERSONA DISPONIBILE PUO’ VENIRE A SCUOLA AD AIUTARCI
A VANGARE, ZAPPARE E PREPARARE IL TERRENO DOVE VORREMMO FAR CRESCERE E CONTINUARE
A CURARE LE NOSTRE PIANTINE.
LA PAROLA AI BAMBINI
“Io non volevo mangiare i cornetti ma poi la mamma mi
ha convinto; così li ho provati ed erano buoni.
Poi ha tentato anche con i cavolfiori ma non ci è
riuscita!”
LA PAROLA AI BAMBINI
“I fagiolini erano così buoni che io li ho mangiati tutti e
il papà è rimasto senza!”
“La verdura a pezzi non mi piace, allora la mamma mi fa
il passato e io lo mangio.”
“Ho aiutato il papà a coltivare l’orto con tanta fatica.
Quando l’insalata era pronta l’abbiamo raccolta, lavata
e condita. Non mi piaceva molto ma l’ho mangiata lo
stesso. Dopo tanto lavoro!”
“L’insalata non mi piace ma la mamma mi ha dato quella
rossa e riccia e io l’ho mangiata!”
“La mamma mi ha cucinato la “ratatouille” come il
cartone animato, ed era buonissima!”
Scuola dell’Infanzia
Il 19 Marzo è stato un giorno speciale per un papà come
me che ha avuto il piacere di iniziare la giornata con una
colazione assolutamente unica.
Sveglia presto insieme alla mia bimba che, dopo avermi
stampato un bel bacio sonoro su una guancia, mi incita
a prepararmi in fretta in fretta per non arrivare in ritardo al
grande appuntamento della giornata: la colazione con i
papà alla Scuola dell’Infanzia.
Tanta è la gioia della mia cucciola che anch’io mi lascio
trasportare dalla sua carica e in men che non si dica ci
ritroviamo pronti, arrivando addirittura in anticipo
all’appuntamento.
Quando si apre il cancello della scuola, alle 8 in punto, le
maestre ci accolgono con un sorriso ed è la mia bimba a
guidarmi decisa nella sala da pranzo dove è tutto pronto
per una ricca colazione a buffet: latte, caffè, tè, crostate,
brioche e biscotti. Quindi mi conduce ad un tavolino al
centro della sala dove vuole che mi sieda con lei.
Ben presto si uniscono a noi altri bimbi con i loro papà
con i quali condividiamo questo momento di festa e la
sala da pranzo si anima pian piano di voci allegre e
festose. Prima di salutarci, quando accompagno mia
figlia in classe, mi porge orgogliosa un regalo fatto
proprio con le sue mani e con l’aiuto delle insegnanti: una
tovaglietta variopinta per la colazione sulla quale è
riportata una bella poesia “Bambinissimi papà” (o forse
una canzone?).
La colazione a scuola, oltre ad un piacevole momento di
festa, è stata l’occasione per vedere come la mia
cucciola si muova ormai con sicurezza in un ambiente
diverso dalle mura domestiche, un ambiente in cui si
sente ora a suo agio e considera un po’ anche suo.
Mi è sembrata decisa, serena e soprattutto felice di
trascorrere questo momento al fianco del proprio papà.
Credo che questa colazione rimarrà a lungo impressa
nella mia mente per il sapore assolutamente unico che
mi ha permesso di gustare.
Un grazie ai bambini e alle maestre per averci fatto
vivere questa esperienza!
Un papà
7
P
iccole storie di Dolzago
Dolzago com’è e com’era.
In tempi di wine-bar, sushi-bar, fish-bar e cioccolaterie,
chi volete che sappia cos’è un “bettolino”?
Via Bettolino, un nome familiare al redattore di questo
articolo sin dalla nascita, affonda le proprie radici nel
1500 quando, udite udite, nelle prime e uniche case
della via vi era una bettola, cioè un’osteria con mescita
di vino. Probabilmente la prima sul tratturo che da
Dolzago conduceva a Oggiono.
C’era una volta Dolzago, poche case, qualche stalla e
parecchie osterie, circoli e un albergo con alloggio e
stallazzo. Ogni gruppo di case un luogo di ritrovo, solo
gli anziani non si stupiranno di questo lungo elenco di
luoghi scomparsi: ristorante “Belvedere”, alloggio con
stallazzo e telefono pubblico.
L’albergo Belvedere aveva inoltre, come si è potuto
recentemente appurare, delle enormi cantine
sotterranee e una ghiacciaia (antenato del frigorifero)
veramente profonda.
Il circolo “vinicolo familiare” poi “Montanel” nella parte
inferiore del paese, ormai Castello Brianza; il circolo
“Tripolitania” poi circolo Arci in via Piazzoni con ben 2
campi da bocce; l’osteria “del canton”o “del cantinon”
in via Bonacina, aveva perfino la televisione!
E poi osteria “de Girolem”, con maniscalco, più o
meno dove ora si trova l'ex “Cast away”, naturalmente
quando vi era ancora il vecchio edificio “Gigi il
ciclista”, che potevi trovare, se ne avevi bisogno, nella
sopradetta osteria insieme ad una degli ultimi gestori,
la signora Rita detta “Riton” . Non è finita: pare che vi
fossero due osterie nella “corte dei resega” di fronte
alla chiesa, ma da quel che si ricorda la fiaschetteria e
la corte erano una sola, poi a causa di litigi tra mogli,
i due fratelli titolari dovettero erigere un bel muro, così
le corti e le osterie, per breve tempo, divennero due,
l’ultimo gestore, se non sbagliamo, è stato il padre dei
fratelli Spreafico. A seguire è necessario ricordare
l’osteria “Nessi” prima nella porta a fianco dell’
alimentari e poi nell’edificio vicino, stiamo parlando
della casa dove ora vi è una pizzeria da asporto a
Dolzago Superiore; l’osteria alla Pessina, un tempo
frazione isolata dal paese gestita prima dalla famiglia
Frigerio e poi dalla famiglia Pizzagalli. Per completare
l’opera l’osteria “dei Biscioia” a Cogoredo e l’osteria
Vismara di fronte al panificio Isella , anche questa con
la TV. Sebbene nella corte dei Contenta, vicino alla
cappelletta, non vi fosse un’osteria, era però presente
un fabbricante di gelati.
Vi sono, poi, i locali fuori dai confini comunali ma
storicamente collegati a Dolzago: l’osteria “Bonfanti”
alla Frazione Fura, con annesso campo di bocce, e
l’osteria “del Ross” a Marconaga. Infine è doveroso
citare i locali “fantasma”, come “Caen” a Cavonio e
“Coma” (quest'ultimo da comare, la padrona era forse
una levatrice) in via Corsica, dove pare si ballasse; due
locali durati poco o semplicemente non ricordati da
molti, su cui ci piacerebbe avere maggiori
informazioni.
In tempi più recenti sono giunti il bar dell’oratorio, la
signora Anna che dava i gelati è tra i miei ricordi
d’infanzia e il celebre “Tre Archi” la cui storia parte,
forse da due sorelle zitelle – Emilio saprà darci più
notizie - mentre abbiamo volutamente omesso le
nuove entrate e le recenti uscite, tra cui il mitico
Camillo.
Ci scuseranno i lettori, ma l’elenco dei locali può
risultare incompleto o non perfettamente corretto,
perché quasi tutti hanno cessato l’attività molto tempo
fa e i gestori sono morti o trasferiti. Sono rimasti, per
quel che ne sa il redattore dell’articolo, solo tre titolari:
la signora Maria Cattaneo per l’osteria “dei Biscioia”,
la signora Rina Frigerio per la Pessina e la signora
Bazzoni Bonomina per l’albergo Belvedere, meglio
conosciuto alle ultime generazioni come il bar di
Prospero.
Ciò che può sorprendere il giovane lettore di questo
periodico è il numero cospicuo degli esercizi, in
rapporto al numero di abitanti, allora, molto più esiguo
di oggi. Praticamente un locale in ogni corte, gruppo
di case o frazione, anche perché per fare un’osteria
era sufficiente uno, due locali più o meno fumosi, tavoli
e sedie in legno, un banco con poche bottiglie, mazzi
di carte e, da non molto tempo, i primi “frigidarie” con
gelati.
Com’erano poco moderni questi luoghi a noi così
lontani, più per il modo di intendere la vita che per
l’inesorabile scorrere del tempo. Esemplificativo è
questo piccolo estratto dallo statuto di un circolo:
“costituito allo scopo di radunarsi fra loro e le proprie
famiglie, onde divertirsi, conversare e godere onesti
divertimenti che consistono in giochi di carattere
familiare e in un risparmio”.
8
L
a parola ai cittadini
Scrivete la vostra posta a [email protected] oppure imbucatela
nell’apposito contenitore posto nell’atrio dell’ingresso municipale.
Verranno pubblicate solo lettere firmate o con richiesta di non pubblicare il mittente.
Gentile Sindaco,
le scrivo perché nonostante sia
un cittadino amante degli animali
e della natura, durante le mie
passeggiate pomeridiane o serali
per le vie del paese, mi ritrovo
spesso a dover fare lo slalom tra
gli escrementi di cani sui
marciapiedi (soprattutto sul viale
Montecuccoli e in via Papa
Giovanni XXIII).
Per questo motivo penso di
essere stato uno dei pochi
cittadini che si sono fermati a
leggere i fogli plastificati appesi
per tutto il paese riguardo ai
comportamenti incivili di alcuni
padroni.
Apprezzo molto il fatto che siano
stati messi alcuni “dog box” , ma
credo che siano poco utilizzati.
Mi chiedo quindi se non fosse
veramente il caso di punire con
qualche sanzione più severa
coloro che non rispettano
l’ambiente e il nostro paese
oppure fare qualche campagna di
sensibilizzazione che colpisca
maggiormente i nostri concittadini. Confido nella vostra
disponibilità e nel senso civico di
ognuno di noi per avere
veramente una Dolzago pulita.
Cordiali saluti.
Egregio Concittadino,
purtroppo , devo convenire , che
ancora oggi dopo richiami e
ordinanze, molti cittadini si
lamentano per la sempre più
frequente presenza di feci sui
marciapiedi prodotte dai cani
portati a passeggio nelle ore
serali, o lasciati liberi a circolare
senza essere
condotti al
guinzaglio.
Esistono alcune regole non
scritte per passeggiare con il
cane che, se rispettate, possono
farci vivere una piacevole
abitudine quotidiana che ci
permette di mantenere in salute
il nostro amico e farci vedere
dagli altri come persone civili e
rispettabili.
Prima di lasciare il cane libero e
senza
guinzaglio,
occorre
verificare che l’ambiente sia
sicuro e privo di presenze
umane o animali, che potrebbero interagire negativamente.
Non bisogna poi liberare il cane,
se non si è più che certi che
torni ad un semplice richiamo,
occorre mantenere una distanza
entro la quale è certa la nostra
influenza sull’animale.
Tenere poi gli occhi ben aperti
ed esplorare in continuazione i
Egr. Sig Sindaco
Da tempo volevo esprimerle un mio pensiero.
Abito in via Alfieri però il cartello della via è nascosto
perlopiù chiusa al traffico, prende posto all’accesso al
nuovo ponte in via per Peslago, qui non si trova a
indovinare Dx o Sx.
Io direi di togliere il cartello via e metterlo vicino a via
Peslago. Sarebbe buona indicazione per le ambulanze
o chi per chi viene. Distinti saluti e buon anno.
dintorni al fine di individuare
potenziali pericoli che permetterebbero al cane di agire in
modo negativo.
Non permettere il contatto
dell’animale con persone che
manifestano paura dei cani.
Quando si capisce che il cane
sta per sporcare , occorre farlo
scendere dal marciapiede o
comunque fuori da un passaggio pubblico,
e ricordarsi
sempre che è un dovere poi
raccogliere le feci.
Questa raccomandazione è
rinnovata a quei proprietari di
cani che se ne fregano di
raccogliere quanto prodotto dal
loro cane sui marciapiedi, e
suscitano proteste presso gli
uffici comunali.
Il Sindaco Adelio Isella
Egr. Sig. Vetrini,
nel ringraziarla per la segnalazione del problema
inerente il cartello indicante Via Alfieri posto in un
punto ormai errato,in quanto la viabilità per
raggiungere le abitazioni avviene attraverso il nuovo
ponte costruito tramite PL, La informo che si è
provveduto a posizionare il cartello in punto più
consono per indicare la stessa via.
Il Sindaco Adelio Isella
Vetrini Primo
9
O
ggi si parla di …
Raccordare e coordinare le realtà associative, condividere metodi e spazi,
nell’autonomia di ognuno, fare sinergia nel proporre eventi e iniziative che
uniscano e rendano davvero comunità il nostro paese.
Questo è lo scopo dell’identità che da poco ha visto la luce a Dolzago. Da un’idea di Beatrice Civillini (Assessore ai servizi
alla persona e all’istruzione) e Paolo Lanfranchi (Assessore alla cultura, sport e politiche giovanili), è nata la “Cabina di
Regia” delle associazioni, che si propone, attraverso incontri periodici, di unire in assemblea i rappresentanti di
associazioni, gruppi di volontariato, enti e realtà operanti nei diversi ambiti all’interno del nostro territorio comunale, per
proporre ai cittadini un’azione concertata e per superare i difetti di comunicazione che, se pur in buona fede, da sempre
caratterizzano i rapporti tra le varie entità del “fare”. Fanno parte della cabina di regia la parrocchia, il gruppo missionario,
i rappresentanti delle associazioni sportive (sci, calcio e karate, così come pescatori e cacciatori), la scuola dellinfanzia “V.
Bonacina”, il fotoclub “Ricerca e Proposta”, le associazioni di raccolta fondi per le malattie rare “Stefano Bambini e Marfan”
e “A.I.S.I.C.C.”, così come la scuola di musica “Music World”, i gruppi di cammino e la scuola primaria, la caritas
parrocchiale e l’associazione per l’assistenza ai disabili “Il Girasole”, insieme a “Vividolzago”, oltre che all’immancabile
gruppo alpini, insieme alla protezione civile A.N.A..
Nei primi due incontri ci siamo occupati di condividere gli intenti e un calendario di massima per il 2012, allo scopo di evitare
lo spiacevole sovrapporsi degli eventi e delle proposte. Inoltre è stata lanciata l’idea di una “festa del volontariato e delle
associazioni”. Una sorta di “vetrina”, questa, per proporre quanto di buono viene realizzato in paese per quanto riguarda
la vita comune che verrà realizzata presumibilmente in settembre. I dettagli organizzativi sono ancora da definire, ma si
pensa all’allestimento di stand che consentano di promuovere quanto realizzato da ogni realtà, oltre che ad un torneo di
calcio tra le varie associazioni e ad un servizio di ristorazione. Nel serale è previsto uno spettacolo musicale e di
intrattenimento, nel corso del quale avremo modo ancora una volta di approfondire la conoscenza delle tante, preziose
individualità che, unite, fanno grande il nostro piccolo paese.
Cabina di regia
Protezione civile
Il progetto per migliorare e potenziare il gruppo di Protezione civile, con la
collaborazione dell'Associazione Nazionale Alpini, prosegue proficuamente.
Dopo due anni il gruppo guidato da Roberto Bottari ha raggiunto il numero
di 22 unità: un ottimo risultato, questo, che dimostra l’esistenza di tante
persone che dedicano parte del loro tempo libero per il bene del paese. Ma
in cosa consiste il lavoro del gruppo?
Innanzitutto essere presenti in caso di calamità naturali come quella avvenuta
nell'Agosto 2010, durante la piena del Fiume Gandaloglio, oppure quella del
Luglio 2011 quando si è verificato un violento temporale che ha causato gravi
danni in Via Giovanni XXIII e nella frazione di Cogoredo, quando caddero
parecchi alberi nel torrente e vi fu la conseguente necessità di rimuoverli per
impedire che si ostruisse il normale scorrere del fiume.
Il gruppo ha inoltre collaborato con i Carabinieri durante il grave incendio
subito dalla ditta Spreafico il giorno 1 Gennaio 2012.
Fra le nostre iniziative più rilevanti, occorre ricordare la pulizia periodica che viene svolta nel torrente Gandaloglio, che ha
per scopo la rimozione dei detriti o dei pezzi di alberi che potrebbero rivelarsi pericolosi in caso di forti piogge.
Per effettuare i vari lavori l'Amministrazione Comunale si è impegnata nell'acquisto di nuove e utili attrezzature come il biotrituratore, motoseghe, decespugliatori, pompa per aspirazione di acqua e fango, corde e altro materiale necessario; inoltre
è stato ristrutturato il vecchio locale, presso le case Aler di Via Dante, adibito a magazzino per le attrezzature con una nuova
pavimentazione.
I volontari del gruppo sono inoltre impegnati, insieme ad altri cittadini, nella pulizia e nel mantenimento dei vecchi sentieri,
che rappresentano una risorsa importante del nostro territorio. L'amministrazione comunale chiede spesso la nostra
collaborazione per la logistica delle varie iniziative a scopo sociale o culturale.
Chiunque volesse può aderire al gruppo. Per rendere più professionale la collaborazione dei nuovi iscritti, questi vengono
indirizzati a frequentare dei brevi corsi durante i quali è possibile approfondire, tra le altre cose, anche le nozioni per il
primo soccorso. Per chi lo desiderasse, inoltre, vi è anche la possibilità di fare corsi più specifici, ad esempio quelli per le
unità cinofile, antincendio, subacquea e comunicazione radio.
Approfittiamo di questo spazio per ringraziare tutti i volontari che impiegano le loro risorse personali e il loro tempo per
metterlo a disposizione della comunità, tale contributo volontario è un nobile gesto in una società sempre più orientata al
profitto e al consumo, l'azione di questi collaboratori resta come una preziosa risorsa da valorizzare, promuovere e
conservare nel tempo.
10
O
ggi si parla di …
La festa delle Associazioni
Ogni volta che si respira l'odore dell'erba, ritorna
addosso l'infanzia. Nel calcio moderno del business e
delle televisioni, il tappeto erboso viene frequentemente
sostituito dal più pratico manto sintetico, soggetto a una
manutenzione sicuramente più celere ed economica,
distruggendo così un aspetto romantico dello sport nel
nome dell'artefizio. Verde, terra, fango o ghiaia: su
qualsiasi superficie, il calcio rimane comunque lo sport
più praticato al mondo.
Basta un pallone per improvvisare momenti di
incomparabile felicità, da condividere con amici,
conoscenti o compagni occasionali di gioco. Il calcio è
fonte di aggregazione e unione, ci aiuta ad abbattere
barriere che spesso la nostra ottusità crea con facilità
disarmante. Ma, soprattutto, il calcio è lo sport più
praticato al mondo. Tutti partecipano secondo le proprie
possibilità tecniche, atletiche e mentali, senza alcuna
discriminazione. Nel calcio non emerge colui che
possiede le scarpette migliori e più costose, ma il
talento, la fantasia e l'imprevedibilità. Il calcio appiana
le differenze sociali, tutti possono offrire la propria
opinione. Questa è la vera essenza del calcio, svuotato
del proprio autentico significato nel corso del tempo,
con l'avvento del professionismo prima e con le
sponsorizzazioni massicce poi.
Come afferma il celebre intellettuale uruguayano
Eduardo Galeano, ci sono alcuni paesi e villaggi del
Brasile che non hanno una chiesa, ma non ne esiste
neanche uno senza un campo di calcio. A Dolzago
esistono sacrari e terreni di gioco, di questi ultimi vi è
ampia possibilità di fruirne durante l'anno, senza dover
attendere necessariamente gli eventi in fase di
organizzazione sul territorio. Una manifestazione appare
però irrinunciabile: è il torneo delle associazioni. Si tratta
della competizione sportiva che avrà luogo nell'ambito
della festa delle associazioni, aperta a tutte le
aggregazioni presenti nel paese, il giorno 16 settembre
2012 presso il Centro Sportivo Comunale.
Le associazioni, riescono ad amalgamare le persone,
rendono l'uomo più forte e mettono in risalto le doti dei
singoli.
La giornata settembrina diventa quindi occasione per
farsi conoscere meglio alla popolazione, cercare nuovi
adepti, riflettere sui propri scopi e le proprie iniziative,
raccogliere fondi vitali per la realizzazione delle singole
iniziative e, perchè no, autocelebrare la propria propria
esistenza. Ogni gruppo disporrà di un proprio stand, vi
saranno alcune iniziative di contorno e non mancherà il
servizio ristoro. Anche se “non di solo pane vivrà
l'uomo”, il cibo, dopotutto, attecchisce in ogni rassegna
di rilievo. Un ruolo importante lo reciterà "Impressioni di
settembre", ovvero la passerella serale per le varie
associazioni, all'insegna dell'intrattenimento e della
goliardia, dove non mancheranno però alcuni momenti
di approfondimento che faranno riflettere la sempre
attenta cittadinanza dolzaghese.
A dominare la scena sarà il torneo di calcio anzidetto, la
cui modalità verrà stabilita in base al numero di adesioni,
che si auspicano numerose. Sarà interessante vedersi
sfidare ad armi pari i “promozionisti” di Vividolzago, gli
sportivi dell'Arcadia, il Gruppo Missionario Parrocchiale
o il club degli sciatori. Un confronto serrato, a colpi di
dribbling, rovesciate, colpi di tacco, interventi difensivi,
parate plastiche, rabona, flip flap, tunnel, sombrero e
lambreta, sui campi di gioco di un centro sportivo
rinnovato. Il fine ultimo rimane il divertimento, sul terreno
di gioco come ai lati dello stesso, perchè il calcio, oltre
a essere cultura, significa anche svago, immaginazione
e autoironia. Ognuno di noi, dopotutto, ambisce ad
essere un fenomeno nei sogni notturni, salvo poi rivelarsi
il peggiore degli “scarponi” durante il giorno.
L'importante è non dare eccessivo peso all'evidente
realtà.
11
N
umeri e indirizzi utili
MUNICIPIO
Piazza della Repubblica, 7/8
Telefono: 0341 451263
Fax: 0341 451277
[email protected]
www.comune.dolzago.lc.it
IL SINDACO
Riceve tutti i giorni
(Mercoledì su appuntamento)
dalle ore 10:30 alle ore 12:00
[email protected]
UFFICIO SERVIZI DEMOGRAFICI
Lunedì e Giovedì 10.30-13.00/16.00-18.00
Martedì, Mercoledì e Venerdì 10.30-13.00
Sabato 10.00-12.00
[email protected]
UFFICIO SEGRETERIA
Lunedì 10.30-13.00
Giovedì 11.00-13.00
Sabato 10.00-12.00
[email protected]
UFFICIO TRIBUTI
Lunedì e Giovedì 10.30-13.00/16.00-18.00
Martedì, Mercoledì e Venerdì 10.30-13.00
Sabato 10.00-12.00
[email protected]
UFFICIO RAGIONERIA
Lunedì dalle 10.30 alle 13.00
Giovedì dalle 11.00 alle 13.00
Sabato dalle 10.00 alle 12.00
[email protected]
UFFICIO LAVORI PUBBLICI
ED EDILIZIA PRIVATA
Lunedì 10.30-13.00 per i cittadini
Giovedì 10.30-12.00 per i professionisti
Sabato 09.00-12.00 per i cittadini
[email protected]
UFFICIO SERVIZI SOCIALI
Lunedì 10.30-12.00 / 16.00-17.00
Mercoledì 10.30-12.00
Giovedì 16.30-17.30
[email protected]
IL SEGRETARIO COMUNALE
Lunedì 16.00-17.00
Mercoledì e Venerdì 10.30-11.30
[email protected]
BIBLIOTECA COMUNALE
Via Corsica, 12/A - Telefono: 0341 451400
[email protected]
Martedì 14.00-18.00
Giovedì 10.00-13.00 / 14.00-18.00
Sabato 10.30-13.00
Domenica 11.00-12.00
UFFICIO POLIZIA LOCALE
Giovedì 10,00-12,00
Tel. cell.: 335 345525
[email protected]
CIMITERO
Feriali 8.30- 16.30
Festivi 8.00-19.00 (aprile/settembre)
Festivi 8.00-17.00 (ottobre/marzo)
CENTRO DI RACCOLTA
L’area ecologica è collocata nella zona
dietro il Centro Sportivo Comunale e vi si
accede dalla Via Pessina.
Martedì 14.00-16.00
Giovedì 14.00-16.00
Sabato 10.00-12.00 / 14.00-16.00
SCUOLA DELL’INFANZIA
“VINCENZO BONACINA”
Via Alessandro Manzoni, 5
Telefono: 0341 450054
[email protected]
www.smbonacina.it
SCUOLA PRIMARIA
Via Corsica, 14
Telefono: 0341 451360
PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA
Via Alessandro Manzoni,3
Telefono: 0341 451109
UFFICIO POSTALE
Via Corsica, 15
Telefono: 0341 451121
Fax: 0341 451496
FARMACIA
Via Provinciale, 42
Telefono: 0341451445
[email protected]
Mattino: 08.30 - 12.30
Pomeriggio: 15.30 - 19.30
Riposo: Sabato pomeriggio
CROCE VERDE - OGGIONO
Loc. Bersaglio, 4
Telefono: 0341 576370
A.S.L. - OGGIONO
Via Bachelet, 7
Telefono: 0341 482817
Fax: 0341 269713
Periodico d’informazione comunale
registrato presso il Tribunale di Lecco al Registro
della Stampa con il n. 3/2011 del 10.02.2011.
Comitato di redazione
Adelio Isella (Direttore Responsabile)
Francesco Ratti (Redattore Capo)
Alberto Conti
Costanza Colombo
Lorenza Fumagalli
Dalmazio Bertacchi
Simone De Capitani
Sede di Redazione
Piazza della Repubblica, 7/8
Telefono: 0341 451263
Fax: 0341 451277
[email protected]
http://dolzagoinforma.blogspot.com
Impaginazione grafica e stampa
Grafiche Villa srl - Molteno (Lc)
STAMPATO SU
CARTA RICICLATA 100%
12
… segue da pag 1
Situazione analoga anche per i
notai che aumenteranno, con
la previsione di concorsi
pubblici da bandire nel 2012,
2013 e 2014.
Per i taxi, è previsto
l’incremento del numero delle
licenze.
Altra
novità
riguarda
l’introduzione di norme che
agevolano la riduzione delle
commissioni interbancarie a
carico degli esercenti in
relazione alle transazioni
effettuate mediante carte di
pagamento.
In pratica si spinge il cittadino
ad utilizzare per i pagamenti le
carte di credito, per limitare al
minimo l’utilizzo del denaro
contante.
Fra le altre liberalizzazioni,
troviamo anche quelle che
riguardano il sistema di
distribuzione dei carburanti:
dal 30 giugno “tutte le clausole
contrattuali che prevedano per
gli stessi gestori titolari di
impianti forme di esclusiva
nell’approvvigionamento cessano di avere effetto per la
parte eccedente il cinquanta
per cento della fornitura
complessivamente pattuita”.
Interessanti novità anche per
gli edicolanti, la cui attività si
farà più libera grazie alla
possibilità di vendere qualunque prodotto, anche non di
fornitura
esclusiva
degli
editori.
Inoltre
sarà
consentito
praticare sconti sulla merce
venduta. Infine è importante
menzionare
anche
la
previsione per gli impianti
fotovoltaici,
con
moduli
collocati a terra in aree
agricole, della cessazione
degli incentivi previsti da leggi
dello Stato.