Anno 2 - Numero 1 - Comune di Dolzago
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Anno 2 - Numero 1 - Comune di Dolzago
Periodico d’informazione Comunale - Anno 2 numero 1 C arissimi cittadini in questo numero: I TAGLI AI COMUNI SONO TAGLI AI CITTADINI La difficile situazione economica italiana ci è costata in un anno ben cinque manovre finanziarie, che incidono pesantemente sulle nostre tasche e altrettanto, se non di più , sul bilancio del nostro Comune. Ci attendono sacrifici, sia nel privato che per il nostro Comune. Come ho sempre fatto, con il supporto della giunta e dei consiglieri comunali, risponderò a voi delle scelte operate per il bene di Dolzago. Desidero però fare un po’ di chiarezza: con la reintroduzione della tassazione sulla prima casa, si sta facendo largo la convinzione, completamente infondata, che questa porti introiti maggiori ai Comuni. Non è così: di municipale l’imposta ha solo il nome, il suo gettito invece finirà in gran parte allo Stato. E’ un meccanismo complicato anche da spiegare : da quando è stata abolita l’Ici sulla prima casa, i Comuni ricevono dallo Stato un indennizzo per le entrate mancanti, che nel tempo è stato tagliato sempre di più. Oggi viene reintrodotta in qualche maniera l’Ici che si chiamerà Imu. Il gettito di questa nuova imposta non andrà tutto al Comune, ma in parte allo Stato. Lo Stato taglierà i trasferimenti ai Comuni per ogni singolo euro che la tassa dovesse portare in più rispetto alle entrate attuali. Inoltre sono già programmati tagli ai fondi destinati comuni per 1,62 miliardi nel 2012, 1,76miliardi nel 2013 e 2,16 nel 2014. Se volessimo abbassare l’Imu a voi cittadini dal minimo stabilito, la differenza allo Stato dovrebbe versarla direttamente il Comune utilizzando i fondi di altre entrate. Lo Stato incassa la tassa “comunale”, e il Comune ci rimette sia la cassa di sua competenza sia la faccia, per avere elaborato i conti su di un’entrata che poteva essere significativa se spesa sul ns. territorio, ma che invece va a finire in un entrata statale dal pozzo di spesa infinito. L’unica libertà che come amministratori oggi abbiamo per fare quadrare i conti è quella di aumentare l’Imu dal minimo stabilito. E’ una scelta impopolare, ma se si vogliono mantenere i servizi spesso essenziali per i cittadini, che al Comune costano molto di più di quanto non siano coperte dalle rette e dalle tariffe. Penso all’asilo, ai servizi scolastici, ai servizi sociali specialmente a quelle persone con problemi di handicap, al decoro urbano, ecc. Il credo che mi supporta nel proseguire ad amministrare è quello di investire quelle risorse che abbiamo per lo sviluppo del nostro territorio e mantenere vive l’identità e le tradizioni della nostra comunità. Si parla di tagli agli sprechi e ai privilegi , e questo è certamente giusto per larga parte della pubblica amministrazione. Ma quando si parla di Comuni, spesso si vedono sprechi e privilegi anche là dove non ci sono; e in questa categoria di Comuni senza sprechi e privilegi a testa alta ci possiamo mettere a pieno titolo anche Dolzago. La parola all’opposizione 2 Per far crescere un bambino … 2 L’angolo della cultura 3 Eventi 4-5 Lavori pubblici 6 La Scuola 7 Piccole storie di Dolzago 8 La parola ai cittadini 9 Oggi si parla di … 10-11 A ppunti sul decreto delle liberalizzazioni Tra le norme più importanti, che hanno destato anche diverse proteste tra i cittadini italiani, vi sono quelle che prevedono, come nel caso di farmacie, notai, taxi, una diversa regolamentazione sul lato dell’offerta dei servizi. Alle farmacie, in particolare, sarà data la possibilità di fare sconti a piacimento sui farmaci in vendita; vi sarà anche una diversa regolamentazione sugli orari di apertura, che non saranno più vincolati, ma saranno liberi. Altre novità sono state introdotte anche riguardo alla vendita e alla somministrazione dei farmaci “generici”, che dovranno essere consigliati al paziente a titolo informativo dal medico e non più dal farmacista. Il Sindaco Adelio Isella (segue a pag 12) P.S.: in via sperimentale si è provveduto a tracciare un’ipotesi di applicazione della tassa IMU. Allo 0,5 prima casa e allo 0,9 seconde case e altro, per avere grosso modo le stesse entrate dell’anno scorso. L a parola all’opposizione Moltissimi cittadini preoccupati ci hanno contattati per conoscere le motivazioni sottese al nostro gesto di non far pervenire presso la redazione del giornalino comunale l’articolo che periodicamente prepariamo al fine di notiziarvi in ordine alle dinamiche e problematiche comunali. Ribadiamo in questo ambito le gravi ragioni che ci hanno indotto a tale scelta. In data 14 marzo 2011 il capogruppo di minoranza Avv. Panzeri Pier Giorgio informava il sindaco che con il proprio gruppo non avrebbe presenziato ai lavori consiliari per protestare contro il gravissimo comportamento tenuto dal comitato di redazione del giornale che, senza motivazione, mandato e titolarità di funzioni pubbliche specifiche, si era permesso non solo di esprimere, in assenza di competenza, giudizi in ordine all’operato politico dell’attuale minoranza, e dell’allora maggioranza ma era arrivato a proferire, secondo il nostro avviso, gravissime ingiurie ed affermazioni diffamanti lesive dell’onorabilità e della credibilità dei consiglieri di minoranza. Non essendo assolutamente accettabile tale comportamento, sia sotto il profilo giuridico che etico si era rimasti in attesa di conoscere le determinazioni che il consiglio comunale avrebbe assunto al fine di evitare per il futuro il ripetersi di analoghi, gravi episodi. Il sindaco in data 04 agosto 2011 notiziava i consiglieri Panzeri Pier Giorgio e Colombo Roberto che nella seduta del consiglio del 14.03.2011 si era fatto carico di invitare il comitato di redazione dall’astenersi in futuro dal fare valutazioni politiche nel rispetto delle persone e delle loro idee politiche, in quanto questi rivestono un ruolo istituzionale in rappresentanza della minoranza in consiglio comunale. Ricordava loro che il periodico ha l’esclusiva funzione di informare i cittadini. Risulta evidente da quanto successo come sia essenziale il controllo esperito dalla minoranza sul comitato di redazione dell’informatore comunale che nei fatti ha dimostrato di non essere imparziale. Ricordiamo che l’informatore è pagato con i soldi di tutti i concittadini e quindi non può rappresentare il pensiero solo di una parte denigrando chi si permette di dissentire o di esprimere critiche legittime all’operato dell’assessore alla cultura Lanfranchi Paolo. A proposito dell’assessore Lanfranchi, ci domandavamo come mai, lui sempre attento ai diritti di tutti, nell’occasione non ha impedito che venisse divulgato un articolo gravemente lesivo dell’immagine dei consiglieri comunali di minoranza? E’ o non è l’assessore alla cultura? E dove era quando veniva scritto e divulgato in tutto il paese l’informatore comunale e in particolare l’articolo censurato che tesseva le sue lodi e denigrava la minoranza? Per una questione di correttezza e coerenza le sue dimissioni irrevocabili da ogni incarico sarebbero il minimo, ma non ci facciamo illusioni… Ai cittadini un giudizio sulla vicenda, significando che il gruppo di minoranza non si lascia certo intimidire da ingiurie ed offese anche se non è nella sua natura la dialettica che prescinde dal confronto e dal rispetto della controparte. Il gruppo di minoranza Uniti per Dolzago P er far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio (proverbio africano) interesse. Inoltre il servizio di doposcuola si pone come supporto alle famiglie nel seguire il cammino scolastico dei propri figli e, come punto di aggregazione per i ragazzi offrendo a loro la possibilità di un’esperienza di relazione fra coetanei e con figure adulte. Il DOPOSCUOLA che si rivolge ai bambini che frequentano la scuola primaria di Dolzago, è attivo da circa 4 anni. Nel tempo si sempre più affinato e migliorato, grazie alla proficua collaborazione con la scuola primaria e la Caritas parrocchiale. Da tre anni si svolge presso i locali della scuola primaria, nei giorni di martedì e giovedì pomeriggio. E’ frequentato da 14 bambini, seguiti da 11 volontari della Caritas. Un’educatrice comunale coordina l’attività, curando costantemente i rapporti con la scuola e con le famiglie. Il DOPOSCUOLA che si rivolge ai ragazzi delle medie, nella forma attuale, è il frutto di un lavoro che da anni l’Associazione “Punto Famiglia per…” ha in corso con l’Istituto Comprensivo Marco d’Oggiono. In passato si teneva presso i locali della scuola media a Oggiono, da due anni a questa parte la scelta è stata quella di avvicinare e attivare in paese l’attività. A Dolzago si svolge presso alcune aule della biblioteca, nei giorni di lunedì e mercoledì, coinvolge 13 alunni seguiti da 2 operatori, 2 giovani e un volontario .Il raccordo e la collaborazione fra comune, scuola e l’associazione Punto Famiglia per consente di raccogliere e monitorare i bisogni, di verificarne l’utilità e la possibilità di prevedere interventi per migliorare la qualità del servizio. La rete che si è creata tra i diversi soggetti è il segno di una comunità che si prende cura delle nuove generazioni sviluppando inclusione e coesione sociale. La crescita di un bambino trova innanzitutto nella famiglia il luogo primo e fondamentale in cui si gettano quelle basi di solidità necessarie per uno sviluppo armonioso. Altre agenzie educative, tra cui la scuola, affiancano e completano il ruolo educativo della famiglia in questo importante e delicato compito.La scuola è il luogo in cui il bambino viene accolto in un percorso in cui l’apprendimento didattico si completa, in un circolo virtuoso, con quello educativo verso l’obiettivo più alto di crescere persone in cui il sapere, il saper fare e infine il saper essere sono aspetti di una formazione completa, che guarda al bambino non come “vaso da riempire” ma come colui che dotato di cuore, mente e corpo necessita di un’ attenzione globale. Oggi le famiglie, come pure la scuola manifestano fatiche a svolgere un ruolo educativo che si è reso sempre più complesso perché è cambiato il contesto sociale, culturale, istituzionale. Capita per esempio che durante il pomeriggio bambini e ragazzi si trovino da soli ad affrontare i compiti e gli impegni scolastici; la pigrizia, la sfiducia in sé stessi o la noia, come pure difficoltà personali, familiari o culturali, possono ripercuotersi negativamente sul percorso generale scolastico. Di fronte a questi bisogni e problemi la scelta dell’Amministrazione è stata quella di rafforzare e migliorare il servizio di SOSTEGNO SCOLASTICO, più noto come DOPOSCUOLA. Tale servizio si propone di seguire i ragazzi nello svolgimento pomeridiano dello studio e di aiutarli laddove trovano delle difficoltà nelle materie scolastiche, cercando di colmare eventuali lacune e facendo riscoprire lo studio come momento di crescita personale, ma anche di 2 L ’angolo della cultura Musica I Luf cantano Guccini che corredano l’album: “un regalo per il suo settantesimo compleanno”. Il gruppo ripercorre i testi del “Maestrone” con grande competenza e con strumenti tipici più della musica folkloristica che di quella cantautorale. “Abbiamo vestito quelle belle signore, che sono le canzoni di Guccini, con abiti nuovi, fatti a mano, con fisarmonica, violino e cornamuse e le abbiamo fatte ballare con contrabbasso, banjo e batteria. Nessuno stravolgimento, solo un giro in campagna”. Un disco che vale la pena ascoltare, sia per l’attualità che queste canzoni hanno anche a trent’anni di distanza, sia per gustare la musica di uno dei gruppi più noti del nostro territorio. Un mix gradevolissimo. Un disco dedicato ai ventenni di oggi perché accompagnino “il viaggio della vita con una colonna sonora di cui essere fieri anche fra trent’anni”. Un cd che va bene anche per chi aveva vent’anni quando i brani in esso contenuti erano nuovi e non ha mai smesso di cantarli. Uno (Francesco Guccini) ha la erre moscia, l’altro (Dario Canossi) no. È forse questa la differenza più rilevante nell’ascoltare il nuovo lavoro dei Luf con cui il gruppo lecchese ha voluto omaggiare uno dei “grandi vecchi” della musica italiana. Undici canzoni, tra quelle più note, attentamente scelte nel repertorio del Maestro pavanese. Nella track list troviamo infatti: Bologna, Dio è morto, Il vecchio e il bambino, Canzone per un’amica, Auschwitz, Vedi cara, Incontro, Eskimo, Canzone per Silvia, Le cinque anatre, L’avvelenata. Brani forse ignoti al pubblico dei più giovani, abituati ad altri suoni. A proposito di sound bisogna dire che i Luf ci hanno messo del loro, pur senza stravolgere gli originali. Un tributo, o meglio, come scrivono loro all’interno delle pagine Cinema “Benvenuti al Nord” di Luca Miniero (2012) forse scontato, ma che non poteva essere diverso da così. In coda al film, gli attori che scorrono un nuovo copione con in bella vista il titolo “Benvenuti ad est” fa pensare che i due potrebbero diventare la nuova coppia di comici da cinepanettoni. Degni sostituti di Boldi e De Sica, tanto per intenderci. Il che, di per sé, non sarebbe male. Non ci sono volgarità nella loro comicità che prende spunto da altrettanti film di stampo francese per ricondurli a pregiudizi del tutto italiani. E anche questo, data la tanta spazzatura che siamo abituati a vedere sia in televisione sia al cinema, è un altro punto a favore di questa nuova coppia del cinema italiano. Fanno il bis Claudio Bisio e Alessandro Siani con il loro “Benvenuti al Nord” che ripete il successo del precedente “Benvenuti al sud”. Più per la fama della coppia che per l’originalità del soggetto. Un doppio del film precedente, con diversi spunti comici lasciati un po’ in sospeso e alcuni dejà vu che potrebbero essere evitati. Tutto sommato, comunque, due ore di piacevole allegria. Si ride (e questo, con i tempi che corrono, è già un merito) e si passa un pomeriggio o una serata del tutto spensierata. La carovana che avevamo già conosciuto nel primo film si trasferisce a Milano. Tutti, compresi Bisio e la Finocchiaro (che in origine, prima di trasferirsi a Castellabate abitavano a Usmate). Milano significa nebbia e non solo… efficienza, puntualità. Sono in gioco tutti gli stereotipi che ben conosciamo e che vengono sfatati dalla presenza di Mattia e dei suoi compagni che rendono il lavoro più “umano” e che riescono a farsi benvolere da tutti. Anche i dissapori iniziali tra Maria e Mattia rientrano in un finale Libri “Il sogno di Lilli” di Vaifra Pesaro, Sara Magnoli (2011) - A breve disponibile presso la Biblioteca Auschwitz. Obbedisce, la piccola, nonostante ogni tanto qualche errore lo commetta. Come quando un soldato le rivolge la parola per chiederle come si chiama e lei risponde terrorizzata: “Giuro che non mi chiamo Vaifra Pesaro”. Il suo sogno è quello di tanti altri bambini: giocare con i cuginetti, andare a scuola, uscire con i genitori. La realtà, però, è crudele. Nel libro sogno e realtà sono rappresentati dal colore delle pagine: bianche per quello, nere per questa. Un dolore che per molto tempo lei ha portato dentro di sé senza parlarne mai. Ora che la sua storia è di dominio pubblico, ora che Lilly è una delle ultime testimoni viventi del periodo più nero della nostra storia, lei la racconta anche nelle scuole, “Perché – dice – i ragazzi devono imparare che solo l’amore permette di non ripetere queste terribili esperienze”. Vaifra Pesaro è nata nel 1938, anno in cui Mussolini ha introdotto in Italia le leggi razziali promulgate qualche anno prima da Hitler. Una storia simile a quella di tanti altri bambini e ragazzi ebrei cresciuti in quei terribili anni. Una vicenda che ricorda da vicino quella della più tristemente nota Anna Frank, e che è diventata un libro: “Il sogno di Lilly”, scritto a quattro mani, anzi “a due cuori” con la giornalista Sara Magnoli e con la prefazione di Marco Travaglio. Nel racconto sogno e realtà si alternano nella vita di una bambina costretta a vivere nascosta, senza uscire a giocare, senza frequentare nessuno e che deve perfino fornire un nome falso a chiunque le chieda le generalità. E lei, nonostante la sua manciata di anni, capisce che tutto questo serve a evitarle un destino peggiore, quello che non ha risparmiato suo padre, deportato ad 3 E venti GIORNATA DELLA MEMORIA MEMORIA Gli oggetti cari che avevamo portato fin qui rimasero nel carro e con loro, alla fine, le nostre illusioni. Ogni due metri una S.S., il mitra puntato si di noi. La mano nella mano seguivamo la massa. Un graduato delle S.S. ci venne incontro, il manganello in mano. Ordinò: - Uomini a sinistra! Donne a destra! Quattro parole semplici, brevi. Ma fu l’istante in cui abbandonai mia madre. Non avevo avuto neanche il tempo di pensare che già sentivo la pressione della mano di mio padre: restammo soli. Queste sono state le prime frasi lette durante la serata della memoria davanti al pubblico silenzioso e raccolto che ha riempito la biblioteca civica di Dolzago la sera di venerdì 27 gennaio. Le parole sono tratte dal romanzo “La notte”, in cui l’autore Elie Wiesel, rumeno di cultura ebraica, racconta minuziosamente la sua drammatica avventura nei campi di concentramento di Auschwitz e Buckenwald cominciata all’età di soli quattordici anni, mettendo a nudo i sentimenti che lo attanagliarono in quel buio periodo, dalla paura allo sdegno, fino ad arrivare alla quasi totale perdita di fiducia in Dio e nella stessa umanità. “L’umanità? L’umanità non si interessa a noi. Oggi tutto è permesso, tutto è possibile, anche i forni crematori…” La lettura è stata preceduta dalla breve ma toccante testimonianza diretta del signor Vincenzo Pirovano, internato in un campo di prigionia in Montenegro mentre prestava servizio militare durante la Seconda Guerra Mondiale. Le sue parole ci hanno ricordato che questa orribile vicenda GIORNATA DELLA non può essere relegata come distante o appartenente esclusivamente alla storia tedesca, ma ha coinvolto in modo diretto anche l’Italia e quindi anche la nostra amata Brianza. Ed è proprio questo l’intento di questa ricorrenza: fare propri gli avvenimenti del passato per comprendere ciò che può averli originati ed evitare che essi possano un giorno ripetersi. Momento principale della serata è stata la visione del film “Train de vie – Un treno per vivere” di Radu Mihileanu, la cui trama narra la balzana avventura di un villaggio ebraico dell’Europa dell’est che, per sfuggire all’avanzata dei nazisti, decide di organizzare un fittizio treno di deportazione per trasportare l’intero villaggio in Palestina e scampare così alla terribile minaccia. La peculiarità della pellicola è sicuramente la prevalenza di un registro comico e grottesco, decisamente insolito nella cinematografia che tratta il tema della Shoah, con il quale vengono satiricamente messi in risalto i difetti e le debolezze sia dei nazisti che degli ebrei stessi (come l’ortodossia religiosa e la loro proverbiale avarizia), senza comunque risultare in alcun modo irrispettoso nei confronti della storica tragedia. Dolzago ha risposto in maniera decisamente positiva alla chiamata, partecipando in numero superiore rispetto agli anni precedenti, manifestando grande interesse e sensibilità verso questi temi. L’evento è stato organizzato dall’associazione Vividolzago con il patrocinio dei comuni di Dolzago, Colle Brianza, Bulciago, Garbagnate M.ro, Castello B.za, Annone B.za, Ello. Il comune di Dolzago propone, da Aprile a Novembre 2012, una serie di visite organizzate connotate di una forte valenza artistica, per gustare il meglio che il territorio di Milano e del Lario offre. Si prosegue Domenica 13 Maggio, dove nella splendida cornice del nostro Lago ci attende la visita alla famosa Villa del Balbianello e ai suoi affascinanti giardini; un percorso che ci permetterà di conoscere, attraverso le mappe e i cimeli dei viaggi, la vita del purtroppo poco noto esploratore Guido Monzino. Domenica 23 Settembre ci spostiamo invece nel territorio milanese alla ricerca delle più importanti testimonianze di età romanica: un viaggio tra i tesori architettonici delle basiliche santambrosiane di San Simpliciano e della più famosa Sant’Ambrogio. E come concludere al meglio l’anno se non immergendoci Domenica 16 Dicembre nella “calda” atmosfera natalizia di Milano, alla scoperta delle sue più radicate tradizioni? Ammireremo il magnifico presepe situato nella chiesa di San Marco e proseguiremo l’itinerario nelle stanze di Castello Sforzesco, dove verremo a conoscenza della leggenda sul panettone, il tutto seguito dalla degustazione in un’altrettanto leggendaria pasticceria meneghina. Per partecipare alle suddette iniziative è necessario prenotarsi presso la biblioteca. 4 E venti LA GIBIANA Sabato 28 gennaio si è svolta la seconda edizione della festa della Gibiana, organizzata dalla collaborazione tra Vividolzago, Sci Club, Gruppo Alpini e Gruppo Volontari Piedibus con il patrocinio del Comune. Quest’anno l’enorme strega di paglia, portatrice del freddo e dei mali dell’inverno, è stata processata e bruciata nell’incantevole cornice di una Dolzago sotto la prima nevicata dell’anno, la quale ha reso l’avvenimento ancora più suggestivo e scatenato la gioia dei più piccoli, armati di pentole e coperchi nel tragitto che ha condotto la vecchia megera al rovente patibolo. Al termine del rogo, la tradizionale risottata con vin brulè. Certo non si può dire che quest’anno il rito abbia dato gli effetti sperati, dato il gelo polare delle prime settimane di febbraio, ma almeno è riuscito per una serata a scaldare il cuore dei dolzaghesi, che non hanno esitato ad uscire dalle calde dimore per passare un momento di aggregazione insieme. E non è roba da poco. GIOCABARATTO Domenica 25 marzo si è svolta la seconda edizione del “Giocabaratto” nel piazzale della scuola primaria. Rispetto alla scorsa edizione, è stato aperto anche il baratto di oggetti tra adulti e sono stati proposti dei laboratori per bambini con materiale di riciclo. Scopo dell'evento è quello di fermare l'attenzione sulle possibilità offerte dal riuso, sullo scambio di risorse, sull'aspetto ecologico oltre che creare un momento di condivisione. IL SENSO DEL VIAGGIO DELLA MEMORIA Il 27 gennaio si sono ricordate, con la Giornata della Memoria, le numerose vittime della follia nazista. Alle proposte di lettura, dibattito o visione di un film, affiancare la possibilità di un "viaggio della memoria", con l'obiettivo di visitare e vedere coi propri occhi i luoghi di questa tragedia, potrebbe sembrare ridondante. Perchè prendere parte ad un'iniziativa del genere? Non basta ricordare con una serata, una riflessione, quanto accaduto? Va detto che, con una lettura o un film, seppur incisivi, l'impatto emotivo, sicuramente più rapido, rischia di essere facilmente superato o rimosso. Il viaggio è certamente un modo più intenso di rivivere questa triste vicenda: passare per quei luoghi e fermarsi a pensare che il suolo su cui noi, visitatori occasionali, camminiamo, è lo stesso su cui in molti hanno sofferto, può essere un'occasione per rendersi effettivamente conto della gravità di quanto avvenuto. Calcare le orme di chi, in quegli anni, ha forzatamente percorso quei tratti di strada, permette di assorbire, passo dopo passo, quello che fu lo strappo lacerante con la propria storia di individuo per comporre una più grande storia dell'orrore. Un orrore di cui bisogna prendere coscienza e consapevolezza, di cui bisogna valutare l'effettivo peso per poterne prendere le distanze. Non si visita quello che è stato un campo di concentramento come si visiterebbe un museo: l'Olocausto non è una realtà così lontana dalla nostra mentalità, e ciò va costantemente ricordato per ponderare il rischio di atteggiamenti leggeri o scontati, che serbano ancora il seme dell'odio e della xenofobia. Occorre prendere coscienza di paure e ansie che possono tollerare o accarezzare atteggiamenti di chiusura o di rifiuto. Una società civile e multietnica non può convivere con esse. 5 L avori pubblici Continuano gli impegni che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti riguardo ai lavori pubblici. Di seguito vogliamo portare alla vostra attenzione: CENTRO SPORTIVO PANNELLO INFORMA CITTA’ Oggi giorno è importante ridurre le distanze che spesso separano le Amministrazioni Comunali dai cittadini mantenendo vivo il rapporto con un’azione di informazione giornaliera costante e puntuale. Uno strumento ideale per perseguire questo obbiettivo sono i tabelloni INFORMACITTA’. Per questo recentemente è stato posizionato uno di questi pannelli informatori a messaggio variabile nei pressi della Piazza della Repubblica. Con l’utilizzo di questo moderno strumento, la cittadinanza potrà avere informazioni in tempo reale per esempio riguardo gli orari dei vari uffici comunali, della biblioteca, essere avvisata di lavori in corso o di scadenze di pagamenti, avere avvisi di polizia municipale o di protezione civile, conoscere l’andamento demografico del paese, conoscere i momenti della raccolta immondizie, essere informata su eventi vari, su iniziative culturali o iniziative a carattere sociale e altre informazioni utili al vivere quotidiano. Per la posa di questo importante strumento comunicativo è stata sostenuta una spesa solo per la posa in opera e per la formazione del personale per la gestione dello strumento, il resto è stato fornito dalla società che gestisce la riscossione della tassa sulla pubblicità. Come si auspicava, è stato approvato in tempi ragionevoli, da parte degli uffici dei Beni Ambientali, il progetto per la ristrutturazione della palazzina presso il centro sportivo comunale. Hanno quindi già preso il via i lavori per l’ammodernamento della struttura che vedranno un sostanziale ampliamento del bar che sarà allargato includendo la porzione di fabbricato fino ad ora occupata dai vecchi spogliatoi e inglobando anche la porzione di porticato situato a nord della palazzina. Il progetto prevede anche di ricavare, dai nuovi spazi che verranno recuperati, alcuni locali, servizi e una sala riunioni che sarà utilizzata dalle varie associazioni che utilizzano la struttura sportiva. Con questo importante intervento, il cui costo si aggirerà attorno ai 120mila euro, viene quindi completato il progetto di riqualificazione e rilancio del centro sportivo comunale quale luogo di ritrovo e aggregazione per tutte le fasce di età, progetto iniziato due anni fa con la creazione del campetto da calcio in erba sintetica. È stata indetta e conclusa la gara di appalto per la gestione del bar, che è stata aggiudicata all’ Associazione Sportiva Arcadia. MARCIAPIEDI Proseguono i lavori per la messa in sicurezza dei pedoni lungo la via Provinciale. E’ stato realizzato infatti, con una spesa di circa 90mila euro, il tratto di marciapiede che da via Adua conduce fino allo sbocco di via Roma dove è stato formato un attraversamento pedonale rialzato per tutelare i pedoni dalle auto che dalla provinciale si dirigono in paese. Il nuovo marciapiede proseguirà poi fino alla proprietà Bonfanti. A questa altezza infatti verrà realizzato un attraversamento pedonale della strada provinciale per consentire di raggiungere la farmacia in sicurezza. L’Amministrazione Comunale aveva fatto richiesta in quel punto per un attraversamento regolato da semaforo a chiamata valutato più sicuro, richiesta però respinta dall’Amministrazione Provinciale che ha disposto per un attraversamento tradizionale a raso. Anche il tratto di marciapiede che partendo sempre da via Adua conduce nell’altro senso fino a via Bettolino, sarà prossimamente oggetto di attenzione per la sua riqualificazione. Altro tratto della strada provinciale che si vuole rendere più sicuro è quello all’entrata nel parcheggio del centro sportivo. E’ infatti in fase progettuale la formazione del tratto di marciapiede che l’Amministrazione Comunale intende realizzare partendo dall’accesso del centro sportivo comunale per proseguire dinnanzi alcimitero fino ad arrivare al parcheggio del centro commerciale Laghetto. Verrebbe così contemporaneamente ridisegnato e reso più funzionale l’ingresso al centro sportivo. Per questo intervento si renderà necessario l’acquisizione di un tratto di area da una proprietà privata. L’ammontare di spesa per questo progetto può essere stimata attorno ai 60/70mila euro. Anche lungo via Parini si sta pensando al rifacimento dell’intero tratto di marciapiede che costeggia il fiume dove si evidenziano i segni dell’usura. Questo intervento vedrà la rimozione degli attuali cordoli in cemento che si stanno sgretolando anche causa della salatura che si effettua nei periodi invernali per evitare il formarsi di punti ghiacciati. Questi verranno sostituiti con dei nuovi in pietra granitica e si procederà poi alla formazione del nuovo camminamento. CENTRO RACCOLTA DIFFERENZIATA Come già anticipato sul precedente numero di questo informatore l’Amministrazione Comunale ha predisposto il nuovo sistema di accesso alla piazzola ecologica. Il sistema di controllo degli accessi è stato realizzato mediante sbarre automatiche gestite tramite l’utilizzo di una tessera magnetica. Questo nuovo sistema è stato adottato per evitare il conferimento abusivo di rifiuti presso la piattaforma ecologica per il loro smaltimento. L’accesso al centro raccolta da parte dei soli cittadini di Dolzago avviene mediante l’introduzione della propria tessera personale (per chiarezza è la CARTA REGIONALE dei SERVIZI ) nel lettore apposito posizionato all’ingresso. Il riconoscimento da parte del sistema di controllo comporterà l’apertura della sbarra in entrata. Per l’Amministrazione Comunale il tutto si traduce nel vantaggio economico di non dovere realizzare ex-novo tessere di riconoscimento per l’accesso e nello stesso tempo di avere un controllo accurato e sicuro sull’utilizzo della stazione ecologica. Inoltre dal 1° Aprile, l’utilizzo sarà regolamentato anche per le utenze non domestiche tramite una tessera che sarà possibile richiedere in comune presso lo sportello tributi a partire dal 15-02-2012. Si rammenta inoltre che gli operatori del centro raccolta non potranno in alcun caso permettere l’accesso ad utenti privi di tessera o con tessera non abilitata. 6 L a scuola Scuola Primaria UN NUOVO AMICO: il folletto GREEN Martedì scorso è venuto a trovarci a scuola un simpatico signore di nome Alberto che ci ha presentato un nuovo amico, un piccolo folletto che si chiama Green. Il signor Alberto ci ha spiegato che il nome di questo folletto significa “VERDE” perché Green si occupa di tutto ciò che riguarda i prati, i fiori e gli alberi, ma quello che lo appassiona di più è coltivare l’orto e veder crescere tante buone verdure. Anche noi bambini quindi abbiamo voluto costruire un piccolo orto in classe. Abbiamo riempito di terriccio alcuni vasetti, vi abbiamo messo i semini delle carote, dell’insalata, dei pomodori, e li abbiamo innaffiati con l’acqua. Ogni giorno, a turno, dovremo bagnare il nostro orto e sicuramente vedremo crescere tante belle verdure. Ogni notte Green verrà a controllare il nostro lavoro e senza dubbio sarà contento di vedere come ci prendiamo cura delle piantine. Quando le piantine saranno cresciute un po’, non potranno più stare nella nostra classe; noi vorremmo invece vederle crescere ancora e magari raccogliere la verdura. PER QUESTO CHIEDIAMO SE QUALCHE PERSONA DISPONIBILE PUO’ VENIRE A SCUOLA AD AIUTARCI A VANGARE, ZAPPARE E PREPARARE IL TERRENO DOVE VORREMMO FAR CRESCERE E CONTINUARE A CURARE LE NOSTRE PIANTINE. LA PAROLA AI BAMBINI “Io non volevo mangiare i cornetti ma poi la mamma mi ha convinto; così li ho provati ed erano buoni. Poi ha tentato anche con i cavolfiori ma non ci è riuscita!” LA PAROLA AI BAMBINI “I fagiolini erano così buoni che io li ho mangiati tutti e il papà è rimasto senza!” “La verdura a pezzi non mi piace, allora la mamma mi fa il passato e io lo mangio.” “Ho aiutato il papà a coltivare l’orto con tanta fatica. Quando l’insalata era pronta l’abbiamo raccolta, lavata e condita. Non mi piaceva molto ma l’ho mangiata lo stesso. Dopo tanto lavoro!” “L’insalata non mi piace ma la mamma mi ha dato quella rossa e riccia e io l’ho mangiata!” “La mamma mi ha cucinato la “ratatouille” come il cartone animato, ed era buonissima!” Scuola dell’Infanzia Il 19 Marzo è stato un giorno speciale per un papà come me che ha avuto il piacere di iniziare la giornata con una colazione assolutamente unica. Sveglia presto insieme alla mia bimba che, dopo avermi stampato un bel bacio sonoro su una guancia, mi incita a prepararmi in fretta in fretta per non arrivare in ritardo al grande appuntamento della giornata: la colazione con i papà alla Scuola dell’Infanzia. Tanta è la gioia della mia cucciola che anch’io mi lascio trasportare dalla sua carica e in men che non si dica ci ritroviamo pronti, arrivando addirittura in anticipo all’appuntamento. Quando si apre il cancello della scuola, alle 8 in punto, le maestre ci accolgono con un sorriso ed è la mia bimba a guidarmi decisa nella sala da pranzo dove è tutto pronto per una ricca colazione a buffet: latte, caffè, tè, crostate, brioche e biscotti. Quindi mi conduce ad un tavolino al centro della sala dove vuole che mi sieda con lei. Ben presto si uniscono a noi altri bimbi con i loro papà con i quali condividiamo questo momento di festa e la sala da pranzo si anima pian piano di voci allegre e festose. Prima di salutarci, quando accompagno mia figlia in classe, mi porge orgogliosa un regalo fatto proprio con le sue mani e con l’aiuto delle insegnanti: una tovaglietta variopinta per la colazione sulla quale è riportata una bella poesia “Bambinissimi papà” (o forse una canzone?). La colazione a scuola, oltre ad un piacevole momento di festa, è stata l’occasione per vedere come la mia cucciola si muova ormai con sicurezza in un ambiente diverso dalle mura domestiche, un ambiente in cui si sente ora a suo agio e considera un po’ anche suo. Mi è sembrata decisa, serena e soprattutto felice di trascorrere questo momento al fianco del proprio papà. Credo che questa colazione rimarrà a lungo impressa nella mia mente per il sapore assolutamente unico che mi ha permesso di gustare. Un grazie ai bambini e alle maestre per averci fatto vivere questa esperienza! Un papà 7 P iccole storie di Dolzago Dolzago com’è e com’era. In tempi di wine-bar, sushi-bar, fish-bar e cioccolaterie, chi volete che sappia cos’è un “bettolino”? Via Bettolino, un nome familiare al redattore di questo articolo sin dalla nascita, affonda le proprie radici nel 1500 quando, udite udite, nelle prime e uniche case della via vi era una bettola, cioè un’osteria con mescita di vino. Probabilmente la prima sul tratturo che da Dolzago conduceva a Oggiono. C’era una volta Dolzago, poche case, qualche stalla e parecchie osterie, circoli e un albergo con alloggio e stallazzo. Ogni gruppo di case un luogo di ritrovo, solo gli anziani non si stupiranno di questo lungo elenco di luoghi scomparsi: ristorante “Belvedere”, alloggio con stallazzo e telefono pubblico. L’albergo Belvedere aveva inoltre, come si è potuto recentemente appurare, delle enormi cantine sotterranee e una ghiacciaia (antenato del frigorifero) veramente profonda. Il circolo “vinicolo familiare” poi “Montanel” nella parte inferiore del paese, ormai Castello Brianza; il circolo “Tripolitania” poi circolo Arci in via Piazzoni con ben 2 campi da bocce; l’osteria “del canton”o “del cantinon” in via Bonacina, aveva perfino la televisione! E poi osteria “de Girolem”, con maniscalco, più o meno dove ora si trova l'ex “Cast away”, naturalmente quando vi era ancora il vecchio edificio “Gigi il ciclista”, che potevi trovare, se ne avevi bisogno, nella sopradetta osteria insieme ad una degli ultimi gestori, la signora Rita detta “Riton” . Non è finita: pare che vi fossero due osterie nella “corte dei resega” di fronte alla chiesa, ma da quel che si ricorda la fiaschetteria e la corte erano una sola, poi a causa di litigi tra mogli, i due fratelli titolari dovettero erigere un bel muro, così le corti e le osterie, per breve tempo, divennero due, l’ultimo gestore, se non sbagliamo, è stato il padre dei fratelli Spreafico. A seguire è necessario ricordare l’osteria “Nessi” prima nella porta a fianco dell’ alimentari e poi nell’edificio vicino, stiamo parlando della casa dove ora vi è una pizzeria da asporto a Dolzago Superiore; l’osteria alla Pessina, un tempo frazione isolata dal paese gestita prima dalla famiglia Frigerio e poi dalla famiglia Pizzagalli. Per completare l’opera l’osteria “dei Biscioia” a Cogoredo e l’osteria Vismara di fronte al panificio Isella , anche questa con la TV. Sebbene nella corte dei Contenta, vicino alla cappelletta, non vi fosse un’osteria, era però presente un fabbricante di gelati. Vi sono, poi, i locali fuori dai confini comunali ma storicamente collegati a Dolzago: l’osteria “Bonfanti” alla Frazione Fura, con annesso campo di bocce, e l’osteria “del Ross” a Marconaga. Infine è doveroso citare i locali “fantasma”, come “Caen” a Cavonio e “Coma” (quest'ultimo da comare, la padrona era forse una levatrice) in via Corsica, dove pare si ballasse; due locali durati poco o semplicemente non ricordati da molti, su cui ci piacerebbe avere maggiori informazioni. In tempi più recenti sono giunti il bar dell’oratorio, la signora Anna che dava i gelati è tra i miei ricordi d’infanzia e il celebre “Tre Archi” la cui storia parte, forse da due sorelle zitelle – Emilio saprà darci più notizie - mentre abbiamo volutamente omesso le nuove entrate e le recenti uscite, tra cui il mitico Camillo. Ci scuseranno i lettori, ma l’elenco dei locali può risultare incompleto o non perfettamente corretto, perché quasi tutti hanno cessato l’attività molto tempo fa e i gestori sono morti o trasferiti. Sono rimasti, per quel che ne sa il redattore dell’articolo, solo tre titolari: la signora Maria Cattaneo per l’osteria “dei Biscioia”, la signora Rina Frigerio per la Pessina e la signora Bazzoni Bonomina per l’albergo Belvedere, meglio conosciuto alle ultime generazioni come il bar di Prospero. Ciò che può sorprendere il giovane lettore di questo periodico è il numero cospicuo degli esercizi, in rapporto al numero di abitanti, allora, molto più esiguo di oggi. Praticamente un locale in ogni corte, gruppo di case o frazione, anche perché per fare un’osteria era sufficiente uno, due locali più o meno fumosi, tavoli e sedie in legno, un banco con poche bottiglie, mazzi di carte e, da non molto tempo, i primi “frigidarie” con gelati. Com’erano poco moderni questi luoghi a noi così lontani, più per il modo di intendere la vita che per l’inesorabile scorrere del tempo. Esemplificativo è questo piccolo estratto dallo statuto di un circolo: “costituito allo scopo di radunarsi fra loro e le proprie famiglie, onde divertirsi, conversare e godere onesti divertimenti che consistono in giochi di carattere familiare e in un risparmio”. 8 L a parola ai cittadini Scrivete la vostra posta a [email protected] oppure imbucatela nell’apposito contenitore posto nell’atrio dell’ingresso municipale. Verranno pubblicate solo lettere firmate o con richiesta di non pubblicare il mittente. Gentile Sindaco, le scrivo perché nonostante sia un cittadino amante degli animali e della natura, durante le mie passeggiate pomeridiane o serali per le vie del paese, mi ritrovo spesso a dover fare lo slalom tra gli escrementi di cani sui marciapiedi (soprattutto sul viale Montecuccoli e in via Papa Giovanni XXIII). Per questo motivo penso di essere stato uno dei pochi cittadini che si sono fermati a leggere i fogli plastificati appesi per tutto il paese riguardo ai comportamenti incivili di alcuni padroni. Apprezzo molto il fatto che siano stati messi alcuni “dog box” , ma credo che siano poco utilizzati. Mi chiedo quindi se non fosse veramente il caso di punire con qualche sanzione più severa coloro che non rispettano l’ambiente e il nostro paese oppure fare qualche campagna di sensibilizzazione che colpisca maggiormente i nostri concittadini. Confido nella vostra disponibilità e nel senso civico di ognuno di noi per avere veramente una Dolzago pulita. Cordiali saluti. Egregio Concittadino, purtroppo , devo convenire , che ancora oggi dopo richiami e ordinanze, molti cittadini si lamentano per la sempre più frequente presenza di feci sui marciapiedi prodotte dai cani portati a passeggio nelle ore serali, o lasciati liberi a circolare senza essere condotti al guinzaglio. Esistono alcune regole non scritte per passeggiare con il cane che, se rispettate, possono farci vivere una piacevole abitudine quotidiana che ci permette di mantenere in salute il nostro amico e farci vedere dagli altri come persone civili e rispettabili. Prima di lasciare il cane libero e senza guinzaglio, occorre verificare che l’ambiente sia sicuro e privo di presenze umane o animali, che potrebbero interagire negativamente. Non bisogna poi liberare il cane, se non si è più che certi che torni ad un semplice richiamo, occorre mantenere una distanza entro la quale è certa la nostra influenza sull’animale. Tenere poi gli occhi ben aperti ed esplorare in continuazione i Egr. Sig Sindaco Da tempo volevo esprimerle un mio pensiero. Abito in via Alfieri però il cartello della via è nascosto perlopiù chiusa al traffico, prende posto all’accesso al nuovo ponte in via per Peslago, qui non si trova a indovinare Dx o Sx. Io direi di togliere il cartello via e metterlo vicino a via Peslago. Sarebbe buona indicazione per le ambulanze o chi per chi viene. Distinti saluti e buon anno. dintorni al fine di individuare potenziali pericoli che permetterebbero al cane di agire in modo negativo. Non permettere il contatto dell’animale con persone che manifestano paura dei cani. Quando si capisce che il cane sta per sporcare , occorre farlo scendere dal marciapiede o comunque fuori da un passaggio pubblico, e ricordarsi sempre che è un dovere poi raccogliere le feci. Questa raccomandazione è rinnovata a quei proprietari di cani che se ne fregano di raccogliere quanto prodotto dal loro cane sui marciapiedi, e suscitano proteste presso gli uffici comunali. Il Sindaco Adelio Isella Egr. Sig. Vetrini, nel ringraziarla per la segnalazione del problema inerente il cartello indicante Via Alfieri posto in un punto ormai errato,in quanto la viabilità per raggiungere le abitazioni avviene attraverso il nuovo ponte costruito tramite PL, La informo che si è provveduto a posizionare il cartello in punto più consono per indicare la stessa via. Il Sindaco Adelio Isella Vetrini Primo 9 O ggi si parla di … Raccordare e coordinare le realtà associative, condividere metodi e spazi, nell’autonomia di ognuno, fare sinergia nel proporre eventi e iniziative che uniscano e rendano davvero comunità il nostro paese. Questo è lo scopo dell’identità che da poco ha visto la luce a Dolzago. Da un’idea di Beatrice Civillini (Assessore ai servizi alla persona e all’istruzione) e Paolo Lanfranchi (Assessore alla cultura, sport e politiche giovanili), è nata la “Cabina di Regia” delle associazioni, che si propone, attraverso incontri periodici, di unire in assemblea i rappresentanti di associazioni, gruppi di volontariato, enti e realtà operanti nei diversi ambiti all’interno del nostro territorio comunale, per proporre ai cittadini un’azione concertata e per superare i difetti di comunicazione che, se pur in buona fede, da sempre caratterizzano i rapporti tra le varie entità del “fare”. Fanno parte della cabina di regia la parrocchia, il gruppo missionario, i rappresentanti delle associazioni sportive (sci, calcio e karate, così come pescatori e cacciatori), la scuola dellinfanzia “V. Bonacina”, il fotoclub “Ricerca e Proposta”, le associazioni di raccolta fondi per le malattie rare “Stefano Bambini e Marfan” e “A.I.S.I.C.C.”, così come la scuola di musica “Music World”, i gruppi di cammino e la scuola primaria, la caritas parrocchiale e l’associazione per l’assistenza ai disabili “Il Girasole”, insieme a “Vividolzago”, oltre che all’immancabile gruppo alpini, insieme alla protezione civile A.N.A.. Nei primi due incontri ci siamo occupati di condividere gli intenti e un calendario di massima per il 2012, allo scopo di evitare lo spiacevole sovrapporsi degli eventi e delle proposte. Inoltre è stata lanciata l’idea di una “festa del volontariato e delle associazioni”. Una sorta di “vetrina”, questa, per proporre quanto di buono viene realizzato in paese per quanto riguarda la vita comune che verrà realizzata presumibilmente in settembre. I dettagli organizzativi sono ancora da definire, ma si pensa all’allestimento di stand che consentano di promuovere quanto realizzato da ogni realtà, oltre che ad un torneo di calcio tra le varie associazioni e ad un servizio di ristorazione. Nel serale è previsto uno spettacolo musicale e di intrattenimento, nel corso del quale avremo modo ancora una volta di approfondire la conoscenza delle tante, preziose individualità che, unite, fanno grande il nostro piccolo paese. Cabina di regia Protezione civile Il progetto per migliorare e potenziare il gruppo di Protezione civile, con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Alpini, prosegue proficuamente. Dopo due anni il gruppo guidato da Roberto Bottari ha raggiunto il numero di 22 unità: un ottimo risultato, questo, che dimostra l’esistenza di tante persone che dedicano parte del loro tempo libero per il bene del paese. Ma in cosa consiste il lavoro del gruppo? Innanzitutto essere presenti in caso di calamità naturali come quella avvenuta nell'Agosto 2010, durante la piena del Fiume Gandaloglio, oppure quella del Luglio 2011 quando si è verificato un violento temporale che ha causato gravi danni in Via Giovanni XXIII e nella frazione di Cogoredo, quando caddero parecchi alberi nel torrente e vi fu la conseguente necessità di rimuoverli per impedire che si ostruisse il normale scorrere del fiume. Il gruppo ha inoltre collaborato con i Carabinieri durante il grave incendio subito dalla ditta Spreafico il giorno 1 Gennaio 2012. Fra le nostre iniziative più rilevanti, occorre ricordare la pulizia periodica che viene svolta nel torrente Gandaloglio, che ha per scopo la rimozione dei detriti o dei pezzi di alberi che potrebbero rivelarsi pericolosi in caso di forti piogge. Per effettuare i vari lavori l'Amministrazione Comunale si è impegnata nell'acquisto di nuove e utili attrezzature come il biotrituratore, motoseghe, decespugliatori, pompa per aspirazione di acqua e fango, corde e altro materiale necessario; inoltre è stato ristrutturato il vecchio locale, presso le case Aler di Via Dante, adibito a magazzino per le attrezzature con una nuova pavimentazione. I volontari del gruppo sono inoltre impegnati, insieme ad altri cittadini, nella pulizia e nel mantenimento dei vecchi sentieri, che rappresentano una risorsa importante del nostro territorio. L'amministrazione comunale chiede spesso la nostra collaborazione per la logistica delle varie iniziative a scopo sociale o culturale. Chiunque volesse può aderire al gruppo. Per rendere più professionale la collaborazione dei nuovi iscritti, questi vengono indirizzati a frequentare dei brevi corsi durante i quali è possibile approfondire, tra le altre cose, anche le nozioni per il primo soccorso. Per chi lo desiderasse, inoltre, vi è anche la possibilità di fare corsi più specifici, ad esempio quelli per le unità cinofile, antincendio, subacquea e comunicazione radio. Approfittiamo di questo spazio per ringraziare tutti i volontari che impiegano le loro risorse personali e il loro tempo per metterlo a disposizione della comunità, tale contributo volontario è un nobile gesto in una società sempre più orientata al profitto e al consumo, l'azione di questi collaboratori resta come una preziosa risorsa da valorizzare, promuovere e conservare nel tempo. 10 O ggi si parla di … La festa delle Associazioni Ogni volta che si respira l'odore dell'erba, ritorna addosso l'infanzia. Nel calcio moderno del business e delle televisioni, il tappeto erboso viene frequentemente sostituito dal più pratico manto sintetico, soggetto a una manutenzione sicuramente più celere ed economica, distruggendo così un aspetto romantico dello sport nel nome dell'artefizio. Verde, terra, fango o ghiaia: su qualsiasi superficie, il calcio rimane comunque lo sport più praticato al mondo. Basta un pallone per improvvisare momenti di incomparabile felicità, da condividere con amici, conoscenti o compagni occasionali di gioco. Il calcio è fonte di aggregazione e unione, ci aiuta ad abbattere barriere che spesso la nostra ottusità crea con facilità disarmante. Ma, soprattutto, il calcio è lo sport più praticato al mondo. Tutti partecipano secondo le proprie possibilità tecniche, atletiche e mentali, senza alcuna discriminazione. Nel calcio non emerge colui che possiede le scarpette migliori e più costose, ma il talento, la fantasia e l'imprevedibilità. Il calcio appiana le differenze sociali, tutti possono offrire la propria opinione. Questa è la vera essenza del calcio, svuotato del proprio autentico significato nel corso del tempo, con l'avvento del professionismo prima e con le sponsorizzazioni massicce poi. Come afferma il celebre intellettuale uruguayano Eduardo Galeano, ci sono alcuni paesi e villaggi del Brasile che non hanno una chiesa, ma non ne esiste neanche uno senza un campo di calcio. A Dolzago esistono sacrari e terreni di gioco, di questi ultimi vi è ampia possibilità di fruirne durante l'anno, senza dover attendere necessariamente gli eventi in fase di organizzazione sul territorio. Una manifestazione appare però irrinunciabile: è il torneo delle associazioni. Si tratta della competizione sportiva che avrà luogo nell'ambito della festa delle associazioni, aperta a tutte le aggregazioni presenti nel paese, il giorno 16 settembre 2012 presso il Centro Sportivo Comunale. Le associazioni, riescono ad amalgamare le persone, rendono l'uomo più forte e mettono in risalto le doti dei singoli. La giornata settembrina diventa quindi occasione per farsi conoscere meglio alla popolazione, cercare nuovi adepti, riflettere sui propri scopi e le proprie iniziative, raccogliere fondi vitali per la realizzazione delle singole iniziative e, perchè no, autocelebrare la propria propria esistenza. Ogni gruppo disporrà di un proprio stand, vi saranno alcune iniziative di contorno e non mancherà il servizio ristoro. Anche se “non di solo pane vivrà l'uomo”, il cibo, dopotutto, attecchisce in ogni rassegna di rilievo. Un ruolo importante lo reciterà "Impressioni di settembre", ovvero la passerella serale per le varie associazioni, all'insegna dell'intrattenimento e della goliardia, dove non mancheranno però alcuni momenti di approfondimento che faranno riflettere la sempre attenta cittadinanza dolzaghese. A dominare la scena sarà il torneo di calcio anzidetto, la cui modalità verrà stabilita in base al numero di adesioni, che si auspicano numerose. Sarà interessante vedersi sfidare ad armi pari i “promozionisti” di Vividolzago, gli sportivi dell'Arcadia, il Gruppo Missionario Parrocchiale o il club degli sciatori. Un confronto serrato, a colpi di dribbling, rovesciate, colpi di tacco, interventi difensivi, parate plastiche, rabona, flip flap, tunnel, sombrero e lambreta, sui campi di gioco di un centro sportivo rinnovato. Il fine ultimo rimane il divertimento, sul terreno di gioco come ai lati dello stesso, perchè il calcio, oltre a essere cultura, significa anche svago, immaginazione e autoironia. Ognuno di noi, dopotutto, ambisce ad essere un fenomeno nei sogni notturni, salvo poi rivelarsi il peggiore degli “scarponi” durante il giorno. L'importante è non dare eccessivo peso all'evidente realtà. 11 N umeri e indirizzi utili MUNICIPIO Piazza della Repubblica, 7/8 Telefono: 0341 451263 Fax: 0341 451277 [email protected] www.comune.dolzago.lc.it IL SINDACO Riceve tutti i giorni (Mercoledì su appuntamento) dalle ore 10:30 alle ore 12:00 [email protected] UFFICIO SERVIZI DEMOGRAFICI Lunedì e Giovedì 10.30-13.00/16.00-18.00 Martedì, Mercoledì e Venerdì 10.30-13.00 Sabato 10.00-12.00 [email protected] UFFICIO SEGRETERIA Lunedì 10.30-13.00 Giovedì 11.00-13.00 Sabato 10.00-12.00 [email protected] UFFICIO TRIBUTI Lunedì e Giovedì 10.30-13.00/16.00-18.00 Martedì, Mercoledì e Venerdì 10.30-13.00 Sabato 10.00-12.00 [email protected] UFFICIO RAGIONERIA Lunedì dalle 10.30 alle 13.00 Giovedì dalle 11.00 alle 13.00 Sabato dalle 10.00 alle 12.00 [email protected] UFFICIO LAVORI PUBBLICI ED EDILIZIA PRIVATA Lunedì 10.30-13.00 per i cittadini Giovedì 10.30-12.00 per i professionisti Sabato 09.00-12.00 per i cittadini [email protected] UFFICIO SERVIZI SOCIALI Lunedì 10.30-12.00 / 16.00-17.00 Mercoledì 10.30-12.00 Giovedì 16.30-17.30 [email protected] IL SEGRETARIO COMUNALE Lunedì 16.00-17.00 Mercoledì e Venerdì 10.30-11.30 [email protected] BIBLIOTECA COMUNALE Via Corsica, 12/A - Telefono: 0341 451400 [email protected] Martedì 14.00-18.00 Giovedì 10.00-13.00 / 14.00-18.00 Sabato 10.30-13.00 Domenica 11.00-12.00 UFFICIO POLIZIA LOCALE Giovedì 10,00-12,00 Tel. cell.: 335 345525 [email protected] CIMITERO Feriali 8.30- 16.30 Festivi 8.00-19.00 (aprile/settembre) Festivi 8.00-17.00 (ottobre/marzo) CENTRO DI RACCOLTA L’area ecologica è collocata nella zona dietro il Centro Sportivo Comunale e vi si accede dalla Via Pessina. Martedì 14.00-16.00 Giovedì 14.00-16.00 Sabato 10.00-12.00 / 14.00-16.00 SCUOLA DELL’INFANZIA “VINCENZO BONACINA” Via Alessandro Manzoni, 5 Telefono: 0341 450054 [email protected] www.smbonacina.it SCUOLA PRIMARIA Via Corsica, 14 Telefono: 0341 451360 PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA Via Alessandro Manzoni,3 Telefono: 0341 451109 UFFICIO POSTALE Via Corsica, 15 Telefono: 0341 451121 Fax: 0341 451496 FARMACIA Via Provinciale, 42 Telefono: 0341451445 [email protected] Mattino: 08.30 - 12.30 Pomeriggio: 15.30 - 19.30 Riposo: Sabato pomeriggio CROCE VERDE - OGGIONO Loc. Bersaglio, 4 Telefono: 0341 576370 A.S.L. - OGGIONO Via Bachelet, 7 Telefono: 0341 482817 Fax: 0341 269713 Periodico d’informazione comunale registrato presso il Tribunale di Lecco al Registro della Stampa con il n. 3/2011 del 10.02.2011. Comitato di redazione Adelio Isella (Direttore Responsabile) Francesco Ratti (Redattore Capo) Alberto Conti Costanza Colombo Lorenza Fumagalli Dalmazio Bertacchi Simone De Capitani Sede di Redazione Piazza della Repubblica, 7/8 Telefono: 0341 451263 Fax: 0341 451277 [email protected] http://dolzagoinforma.blogspot.com Impaginazione grafica e stampa Grafiche Villa srl - Molteno (Lc) STAMPATO SU CARTA RICICLATA 100% 12 … segue da pag 1 Situazione analoga anche per i notai che aumenteranno, con la previsione di concorsi pubblici da bandire nel 2012, 2013 e 2014. Per i taxi, è previsto l’incremento del numero delle licenze. Altra novità riguarda l’introduzione di norme che agevolano la riduzione delle commissioni interbancarie a carico degli esercenti in relazione alle transazioni effettuate mediante carte di pagamento. In pratica si spinge il cittadino ad utilizzare per i pagamenti le carte di credito, per limitare al minimo l’utilizzo del denaro contante. Fra le altre liberalizzazioni, troviamo anche quelle che riguardano il sistema di distribuzione dei carburanti: dal 30 giugno “tutte le clausole contrattuali che prevedano per gli stessi gestori titolari di impianti forme di esclusiva nell’approvvigionamento cessano di avere effetto per la parte eccedente il cinquanta per cento della fornitura complessivamente pattuita”. Interessanti novità anche per gli edicolanti, la cui attività si farà più libera grazie alla possibilità di vendere qualunque prodotto, anche non di fornitura esclusiva degli editori. Inoltre sarà consentito praticare sconti sulla merce venduta. Infine è importante menzionare anche la previsione per gli impianti fotovoltaici, con moduli collocati a terra in aree agricole, della cessazione degli incentivi previsti da leggi dello Stato.