Anno 1 - Numero 3 - Comune di Dolzago
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Anno 1 - Numero 3 - Comune di Dolzago
Periodico d’informazione Comunale - Anno 1 numero 3 C arissimi cittadini sono ormai trascorsi due anni dal mio insediamento come Sindaco, a capo di una squadra che aveva come scopo fondamentale il buon governo del nostro paese, libero da connotazioni politiche. Parecchie cose sono state fatte, prima fra tutte l’approvazione del Piano di Governo del Territorio (PGT), avvenuta in via definitiva lo scorso Luglio. La realizzazione di tale importante obiettivo è passata anche attraverso momenti critici, che ci hanno portato a volte a metterci in discussione, anche a livello di coscienza, per la scelta delle varie zonizzazioni. Il punto fermo che ci ha guidato nelle varie importanti decisioni è stato il programma che ci eravamo prefissati in campagna elettorale. Il PGT approvato rispecchia gli obiettivi di salvaguardia del territorio e sostenibilità ambientale che sono i cardini della nostra azione amministrativa. La pianificazione è nata da un positivo confronto in Consiglio Comunale, all’interno del quale ogni gruppo ha difeso la propria tesi, dove si è trovata infine l’opportuna sintesi anche grazie al valido supporto tecnico dei professionisti ai quali ci siamo affidati. Le scelte sono state dettate dal buon senso, e sono state prese da persone che svolgono la loro attività amministrativa al di fuori dalle strette e obsolete logiche di partito. Si è pensato alla crescita, al bene della nostra comunità e a porre un freno alla cementificazione, che riteniamo sia giunta al limite per quanto riguarda il nostro territorio. Quando si diventa un gruppo, che interpreta ed esprime il pensiero della maggioranza dei cittadini, nasce una coscienza comune, che permette di operare, nel rispetto delle individualità e delle idee personali, avendo come fine ultimo il bene di Dolzago. A tal proposito mi piace citare le parole di uno dei padri della nostra Repubblica, Alcide De Gasperi: “Si parla molto di chi va a sinistra o a destra, ma il decisivo è andare avanti e andare avanti vuol dire andare verso la giustizia sociale”. Non domandateci quindi se per condurre la nostra azione di governo del paese ci chiediamo se questa o quella decisione sia “di destra” o “di sinistra”. A questi confronti di solito ricorrono le persone più raffinate politicamente, che hanno bisogno di una “topografia politica” necessaria per catalogare le persone, ed esprimere giudizi il più delle volte affrettati. Riteniamo questo modo di “etichettare” le persone e le amministrazioni, specie se locali, ormai superato. Le nostre intenzioni erano, sono e saranno guidate da una ricerca continua del progresso sociale, libero dagli stati di privilegio che sono stati acquisiti con gli anni. A voi cittadini spetta il giudizio sul lavoro fatto. Il Sindaco Adelio Isella in questo numero: La parola all’opposizione 2 Farestate adolescenti 2 L’angolo della cultura 3 Librarsi 2011 4 Eventi 5 Lavori pubblici 6 La Scuola 6 Piccole storie di Dolzago 8 Associazioni 8 La parola ai cittadini 9 Oggi si parla di … 10 M anovra economica ed enti locali Spesso si compie l’errore di considerare alcuni provvedimenti governativi come un qualcosa di estraneo alla nostra vita di tutti i giorni. Questo succede soprattutto in occasione del varo di provvedimenti complessi ed elaborati, ad esempio in occasione della promulgazione dell’annuale legge di stabilità economica, ai più nota come “Finanziaria”. La recente manovra, costruita in un periodo di particolare contingenza sfavorevole, in realtà, condizionerà e non poco la nostra quotidianità (si consideri, ad esempio, la variazione dell’aliquota Iva, portata al 21%) e quella degli enti locali, limitando o comunque indirizzando le scelte anche della nostra amministrazione comunale. Ad oggi il contenuto reale della manovra risulta essere ancora piuttosto confuso, vi sono però alcuni punti già confermati che meritano la nostra attenzione. Vediamo quali. L’idea che ha guidato la stesura del documento è stata quella di far compartecipare, pesantemente, al raggiungimento dell’equilibrio di bilancio nazionale anche i piccoli Comuni. E’ stato inasprito il patto di stabilità (la legge (segue a pag 12) L a parola all’opposizione L'articolo del gruppo di opposizione “Uniti per Dolzago” non è giunto alla redazione, pertanto lo spazio loro affidato rimane bianco F arestate adolescenti: un’esperienza per costruire politiche giovanili Con la fine di luglio, si è concluso il progetto “Farestate adolescenti” che ha visto, per tre settimane, 22 ragazzi di Dolzago, tra i 15 e i 16 anni, cimentarsi e mettersi alla prova in un’esperienza di tirocinio presso realtà lavorative del paese. L’idea di fare questa proposta è nata dalla considerazione che durante il periodo estivo, molti ragazzi, svincolati da impegni scolastici e attività sportive o di altra natura, solitamente portati avanti durante l’anno scolastico, hanno molta disponibilità di tempo libero. Il tempo estivo può allora diventare un’occasione preziosa per potersi sperimentare in attività nuove e stimolanti per la propria crescita. Da qui l’idea dell’assessore all’istruzione e ai servizi alla persona e alla famiglia, di realizzare un progetto volto a offrire un’opportunità per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro, attraverso un’esperienza nuova, che potesse aiutarli a conoscere meglio se stessi, le proprie potenzialità e a sentirsi cittadini attivi. Non si intendeva certo fare imparare un lavoro, ma far comprendere sul campo cosa significa essere responsabili sul lavoro: rispettare ruoli e regole, rapportarsi adeguatamente agli altri, mantenere fede a un impegno, essere puntuali sugli orari. Si è trattato di una sfida a più livelli: riuscire a interessare e coinvolgere i ragazzi in questa proposta, sperando di cogliere nel segno rispetto a bisogni di crescita e realizzazione, per restituire fiducia nelle loro potenzialità e stimolarli nell’essere cittadini attivi. Una sfida che ha coinvolto anche le realtà lavorative di Dolzago, nell’accettare di partecipare al progetto, accogliendo i ragazzi per accompagnarli in questo percorso di tirocinio. L’esito è stato sicuramente molto positivo ed è andato aldilà delle aspettative iniziali. Le adesioni dei ragazzi sono state alte, e grazie alla cura e alle attenzioni educative messe in campo, attraverso la figura di un tutor, nell’incontrare i ragazzi per farli parlare delle loro aspettative e paure, negli abbinamenti e nel monitorare l’esperienza hanno consentito una buona riuscita, con grande soddisfazione da parte dei ragazzi stessi, delle realtà lavorative che li hanno ospitato e delle famiglie. Varie sono state le possibilità: alimentari, panificio, officine meccaniche, studi professionali di geometri e architetti, negozi di fiori, abbigliamento e scarpe, parrucchiere, uffici e bar. Insomma, ce n’è stato per tutti i gusti e per tutte le inclinazioni. Un sentito grazie va alle realtà che hanno ospitato i ragazzi, mostrando capacità di accoglienza e disponibilità , passione e competenza nel trasmettere la loro esperienza e professionalità, partecipando e condividendo la responsabilità educativa che con modi, tempi e forme diverse, appartiene al mondo adulto. Questo progetto inoltre, grazie alla collaborazione con l’associazione ViviDolzago, ha consentito anche di avviare un primo scambio e confronto con gli adolescenti del paese su altri temi e dimensioni della loro vita quotidiana: il tempo libero, le proposte culturali e aggregative a loro misura, gli interessi, la possibilità di conoscere realtà che si impegnano nel nostro paese. Un’attenzione, questa, che vuole crescere nel tempo per ipotizzare percorsi ulteriori di coinvolgimento e partecipazione. L’ascoltare e il raccogliere spunti che arrivano dai ragazzi è sicuramente il punto di partenza. 2 L ’angolo della cultura Musica “I’m with you” Red Hot Chili Peppers radiofonico “Adventures Of Rain Dance Maggie”, che ha un solo così scolastico da suonare come fosse incollato via software, con uno scherzo (di pessimo gusto) creato in studio. Fortunatamente l’indubbia classe del pazzoide Flea e del frontman Kiedis salvano l’album dal tracollo, regalandoci comunque un lavoro orecchiabile, dimostrandoci che, insieme all’altro strano individuo Chad, questi strani personaggi hanno ancora voglia di saltare di palco in palco per tutto il globo terraqueo. Lo stile vocale inoltre è rimasto intatto, così come il patchwork di basso e batteria, che non fanno una grinza. Ora non resta che ricostruire, insieme al “giovincello” del gruppo, la personalità, la verve, la capacità di stupire il pubblico, quella dote di mantenere all’interno dei brani quanto di buono si sente nelle introduzioni dei brani anche di questo cd. Abbandonare le pulsioni pop, forse, può essere la strada giusta, il successo questi ragazzacci se lo sono conquistato in tempi assolutamente non sospetti infischiandosene di tecnica, giochi di prestigio e tormentoni estivi. Li vogliamo così: grezzi, funk, imprevedibili, e di certo ce la faranno, gli stadi li aspettano. Magari con il ritorno del “figliol prodigo” Frusciante, sarebbe tutto più semplice. Una caricatura dei RHCP, ecco cosa rappresenta questa nuova “fatica” della band californiana. Orfano del chitarrista John Frusciante, il gruppo si presenta con un sound decisamente più blando. Flea e compagnia si sperimentano con questo nuovo dischetto in un macchinoso esercizio funk-rock, ben lontano dal precedente “Stadium Arcadium”, che proponeva invece in maniera chiara il loro manifesto, fatto di un chitarrismo pertinente e di un sound infuocato che disegnava atmosfere sempre nuove, distratti forse dai progetti paralleli che ultimamente i musicisti, singolarmente, hanno intrapreso. Il vuoto lasciato dalla chitarra di John c’è, e si sente. Il gregario Klinghoffer cerca di costruire insieme ai suoi compagni quella perfetta alchimia di riff e deliri funk che tanto ce li hanno fatti apprezzare da “Californication”, in giù. Il nuovo membro esegue i brani come seguendo una partitura, sciorinando note che restano in piedi solo grazie ad artifizi elettronici, e prive di groove. Ci limitiamo a commentare a questo proposito il singolo Cinema “Tatanka” di Giuseppe Gagliardi (2011) Tatanka è il nome in lingua lakota del bisonte americano, un appellativo con cui finirà per essere soprannominato Michele, uno dei tanti ragazzi nati nei feudi della camorra, cresciuti a pane e malavita, che cercherà il riscatto personale attraverso la passione per la boxe. La storia, vera, è tratta da uno dei racconti contenuti nel secondo libro di Roberto Saviano, dal titolo La bellezza e l'inferno. Ma Tatanka è anche la storia di due amici, Michele (Clemente Russo) e Rosario (Carmine Recano), cresciuti nella malavita, in un mondo dal quale è quasi impossibile emanciparsi, perché riesce ogni volta a riportarti a fondo, a legarti ai suoi codici con sempre maggior vigore perché rinnegarlo vuol dire quasi sempre autocondannarsi. Dopo un'adolescenza segnata da piccole attività malavitose e culminata con un episodio che costerà a Michele sette anni di carcere, la strada dei due amici prenderà due diverse strade. Michele, ragazzo tutto d'un pezzo con un potente destro, troverà nella boxe la forza di andare avanti per spingersi verso il suo sogno di partecipare alle Olimpiadi. Libri Rosario, più fragile, si lascerà definitivamente incastrare dai controversi legami, che lo condurranno attraverso i tornanti della subdola attrattiva di “potere e denaro”, e che lo metteranno anni dopo di fronte all'impietosa scelta di eliminare o meno il suo migliore amico. Una resa dei conti necessaria, che avverrà in una minacciosa notte di pioggia, in cui l'onore ultimo di un'amicizia da salvaguardare riscatterà finalmente Michele, dandogli la chance di uscire dal tunnel di un passato da incubo e camminare verso la luce del suo sogno. Un film davvero coinvolgente che si fa carico, in un’epoca costellata da modelli sempre più che fuorvianti, di un urgente messaggio sociale: c’è sempre un’onesta alternativa all’inferno. “La danzatrice bambina” di Anthony Flacco (2006) fortuna che Zubaida sia sopravvissuta. Ma non per suo padre, determinato e disposto a tutto pur di non arrendersi. Dovesse camminare fino all’inferno per salvare quella bambina ferita, piagata, fasciata in mille bende, che ora urla per affermare la propria esistenza. Fino ai campi militari degli americani, con le loro regole incomprensibili. Fino a oltrepassare la linea di demarcazione tra due culture, tra “loro” e “gli altri”. Perché Zubaida possa tornare a danzare al ritmo della musica. Un libro emozionante ed empatico, capace di guarire e che fa provare un sentimento di ammirazione per la grandezza dell’animo umano. Una storia indimenticabile che sarete felici di aver conosciuto. Questa è la storia di una piccola bambina. Zubaida ha nove anni e vive nel deserto dell’Afghanistan. Non sa niente del mondo oltre il suo villaggio, poco della travagliata storia del suo paese, dei cingolati dell’Armata Rossa, della lotta dei mujaheddin, del regime dei talebani che ha proibito anche gli aquiloni, degli elicotteri con la bandiera a stelle e strisce. Cammina danzando, a piedi nudi, al ritmo di una musica che le suona dentro. Ma non dopo quel giorno. Non da quando un terribile incidente le ha ustionato le mani, il viso, il corpo. Da allora, la musica si è spenta. In un paese privo della più elementare assistenza medica, e in cui la vita di una figlia femmina vale ben poco, non sembra una 3 L ibrarsi 2011 - Splendori e miserie dei nostri tempi Nel mese di Ottobre si è svolto il primo festival letterario dolzaghese “Librarsi 2011 - Splendori e miserie dei nostri tempi”, organizzato e promosso dall’associazione Vividolzago con il patrocinio del Comune, un ciclo di sette incontri che ci ha permesso di esplorare il panorama culturale lecchese e non solo, durante il quale intellettuali di ogni genere ed estrazione ci hanno aiutato a capire l’importanza primaria della cultura, spesso sottovalutata o denigrata. Gli appuntamenti, svoltisi presso la biblioteca comunale e la scuola primaria, non sono stati semplici presentazioni letterarie, ma preziose occasioni per sviscerare l’argomento di ogni singola serata, creando un filo diretto tra l’autore e il pubblico. conseguito il diploma in lingua Portoghese Brasiliano rilasciato dal Ministero dell'Istruzione di Brasilia, ha collaborato per la realizzazione di alcuni libri e siti internet. Egli vive a Roma e collabora con i maggiori media della Capitale, tra i quali Radio Radio e RomaUno TV. Durante la serata Stefano, intervenuto venerdì 14 tramite Skype, ci ha aiutato a scoprire la terra di Niemeyer e Garrincha, travolgendo il pubblico in una singolare e appassionante lettura della storia attraverso il gioco del calcio, attingendo a piene mani alla sua sapienza. Nella prima serata, venerdì 7 ottobre, è stato affrontato il tema del rapporto tra gli uomini e le montagne, grazie alla partecipazione di Ruggero Meles. Nato a Lecco, da sempre appassionato di alpinismo e scialpinismo, Ruggero ha scritto diverse biografie di scalatori, tra cui l'ultima in uscita in questi giorni su Leopoldo Gasparotto e diretto documentari di montagna. In tempi di megaimprese alpinistiche con ricerca di megaprestazioni e l'aiuto di megasponsor, durante la serata si è cercato di tornare ad una visione più umana e semplice della montagna e dei suoi protagonisti. La serata ha visto anche la partecipazione di due scalatori,Teresina Airoldi e Romano Perego, quest'ultimo primo italiano a raggiungere la vetta del monte Eiger. Sabato 15 ottobre si è invece toccato il tema del lavoro, in particolare dell’evoluzione del mondo del lavoro nel lecchese, grazie all’intervento di Angelo De Battista, insegnante e studioso di cultura popolare e di storia locale. Direttore di “Agenda Lecchese”, periodico della Cgil di Lecco, e membro del comitato di redazione della collana “Ricerche di etnografia e storia”, è consulente del Museo Etnografico dell’Alta Brianza e componente del Consiglio Direttivo dell’Istituto lecchese per la storia del movimento di liberazione. Nell’ultima serata, sabato 22 ottobre, intitolata “Con un libro in mano”, il pubblico ha avuto la possibilità di partecipare attivamente all'evento, leggendo e interpretando una pagina, un passo, uno stralcio di un libro, opera o poesia del proprio autore preferito. Le discussioni scaturite da ogni lettura, protrattesi sino a mezzanotte, hanno permesso di arricchire il bagaglio culturale di ciascuno. Sabato 8 ottobre è stato il turno di una storia d’amore al ritmo di tango, “Lungomare Argentina: Canzoni alla deriva” scritto da Roberto Buscarini, nato a Vimercate. Si tratta del primo romanzo di questo autore, concepito dalla voglia di condividere esperienze e conoscenze con il lettore. La serata è stata particolarmente coinvolgente ed è scaturito subito un interessante dibattito con il pubblico, inerente soprattutto al contesto storico in cui si svolge la vicenda, gli anni della terribile dittatura dei colonnelli in Argentina. Il festival ha saputo offrire anche due occasioni per i più piccoli. Nel pomeriggio di sabato 15, Marco Menaballi ha intrattenuto i bambini dolzaghesi con il suo racconto “La pecorella che inseguì il palloncino”, utilizzando disegni, carta e colori e lasciando ampio spazio alla creatività e alla fantasia del suo piccolo pubblico. Secondo appuntamento, ma non in ordine di importanza, è stato quello di sabato 22 con la lettura animata di “Guizzo pasticcio e….tre racconti per bambini”. Dopo la terra natia del Che, il festival letterario ha toccato il tema della cultura brasiliana, grazie alla serata con Stefano Paolini, esperto di calcio brasiliano e consulente di mercato per alcune squadre professionistiche italiane. Paolini, dopo aver L'evento, vista al qualità degli autori coinvolti, non poteva che essere di buona riuscita. 4 E venti Sabato 17 Settembre Dolzago è stata ancora una volta teatro di un evento musicale di grande livello. Nell’ambito del festival musicale “Rockin’ Dolzago”, organizzato dall’associazione “Vividolzago” con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale si è tenuto nella palestra della scuola primaria il concerto di Fabrizio Poggi & Chicken Mambo. Nel corso dell’esibizione il pubblico presente ha potuto viaggiare per circa due ore alla ricerca delle radici e delle emozioni della musica blues, gospel e folk, attraverso sonorità vintage che hanno portato al cuore della musica americana. Nel corso della serata è stato presentato il nuovo cd della band, Live in Texas, che rappresenta l’ultima “fatica” di uno dei gruppi di punta del panorama blues internazionale. Per maggiori informazioni sulla band visitate il sito: www.chickenmambo.com COMMERCINSIEME - 25 settembre Dopo le tappe di Galbiate, Molteno e Oggiono, è arrivata anche a Dolzago l’allegra carovana di “Commercinsieme”. La manifestazione, organizzata dai comuni consociati, con un finanziamento della Regione, ha la scopo di promuovere e dare visibilità agli esercizi commerciali del territorio che hanno approfittato dell’opportunità. Così il 25 settembre, grazie ad una magnifica giornata e all’Amministrazione Comunale che ha curato l’organizzazione, circa quaranta gazebo hanno occupato il suolo di una parte di via Corsica, chiusa al traffico per l’occasione. Ogni gazebo è diventato la sede temporanea di negozi che hanno esposto e venduto i loro prodotti, di ristoranti che hanno fatto assaggiare le loro specialità e di associazioni che hanno propagandato le loro attività. In particolare per il paese di Dolzago erano presenti: il panificio Isella, i negozi di abbigliamento “Tentazioni” e “Ci.Emme.Gi”, “L’Angolo del Pulito”, “Ci vuole un fiore” e “Naturalmente Fiori”, “Mirtillo”, “Brambilla Calzature”, lo Sci Club Dolzago, l’associazione Vividolzago e la Scuola dell’Infanzia. La nutrita partecipazione di pubblico, dolzaghese e non, ha fatto si che la giornata si sia rivelata un successo. Quando le prime ombre della sera cominciavano a calare e gli stand venivano smantellati, si è svolto l’atto finale della manifestazione: due corti teatrali interpretati, nell’arena di Piazza della Repubblica, dalla compagnia teatrale Antisopore. “Aspettando Gegè” ed “ Eleuterio e Sempretua” le due miniopere comiche, intervallate da un sontuoso aperitivo o, come si dice di questi tempi, un happy hour eguagliato forse solo dalle cene di Eliogabalo o del ricco Epulone. Ironia a parte la popolazione ha mostrato di apprezzare il banchetto finale tanto che, unica nota dolente, la seconda piece teatrale è stata un pò snobbata per colpa dei maccheroni pasticciati. L’augurio è di rivedere tutti l’anno prossimo, sperando nella sospirata fine della crisi economica di questi tempi. Il giorno 24 settembre si è svolta a Dolzago l’ottava edizione del trofeo “Enzo Brambilla”, una gara podistica che è ormai entrata nella tradizione sportiva del nostro paese, organizzata dall’Amministrazione Comunale, in particolare l’Assessorato allo Sport, con il valido supporto del Gruppo Alpini, del Gruppo Ana di Protezione Civile e dall’Associazione “Vividolzago”. Dopo il ritrovo sul piazzale del Comune e la raccolta iscrizioni, sempre decisamente numerose, i partecipanti si sono cimentati su un percorso cittadino veloce di circa otto chilometri che ha percorso per due volte il nostro paese, in tutta la sua lunghezza. Il bel tempo quest’anno ha premiato i notevoli sforzi organizzativi, e i partecipanti maggiormente “competitivi” hanno potuto esprimersi al meglio. Sono stati premiati i primi tre classificati e le prime tre classificate, ma tutti all’arrivo hanno potuto ricevere vari gadget offerti dagli sponsor ed un opportuno e meritato ristoro. Il buon successo di pubblico sottolinea il fatto che la manifestazione è particolarmente sentita dai cittadini dolzaghesi, al di là della mera competizione sportiva. Come hanno ribadito il Sindaco Isella e l’Assessore allo Sport Lanfranchi durante le premiazioni, alle quali erano presenti i familiari di Brambilla, la figura di Enzo ha dato lustro alla nostra comunità, ha fatto crescere l’interesse per il podismo nel nostro territorio, e ha alimentato la nascita di un gruppo di amici accomunati dalla passione per lo sport. La sua prematura scomparsa ha riempito tutti noi di tristezza, e ogni anno il doveroso tributo alla sua persona ce lo fa sentire ancora vicino. Sabato 5 novembre, per utilizzare un’espressione verbale tanto cara all’ospite, Dolzago ha vissuto “momenti di estrema intensità emotiva”. Il monumentale giornalista sportivo Bruno Pizzul, per molti anni telecronista della nazionale italiana di calcio, ha calcato il prestigioso terreno del nostro comune per illustrarci l’evoluzione del gioco più popolare al mondo, dal dopoguerra sino ai giorni nostri. L’evento, organizzato dall’Assessorato allo Sport di Dolzago, ha avuto luogo nella biblioteca comunale. Si è registrata una nutrita presenza di pubblico, partecipe nella discussione con l'illustre ospite. 5 L avori pubblici Per questo nuovo appuntamento con la pagina dedicata ai lavori pubblici, di seguito vi segnaliamo: SPOGLIATOI CAMPO DI CALCIO CENTRO RACCOLTA DIFFERENZIATA Sono ormai in fase avanzata presso il centro sportivo comunale i lavori per la costruzione della palazzina che ospiterà i nuovi spogliatoi del campo di calcio. La nuova struttura sarà composta da due locali destinati ad uso spogliatoio, due locali per spogliatoio arbitri, un locale ad uso deposito, uno destinato a sala medica più uno spazio destinato ai servizi igienici. Il tutto occuperà una superficie di 200 mq. per un costo approssimativo di circa Euro 190.000,00. Visto lo stato di avanzamento dell’opera si può ipotizzare che nel mese di Novembre sarà consegnata. Per quanto riguarda invece la ristrutturazione della palazzina esistente con l’ampliamento del bar, si deve ancora attendere l’approvazione dei lavori da parte degli uffici dei Beni Ambientali per poi procedere alle gare di appalto. Si spera che il tutto possa avvenire entro la fine dell’anno. Vista la costante presenza in discarica di persone non residenti in Dolzago e quindi non aventi diritto di smaltire rifiuti nel centro di raccolta differenziata, l’amministrazione comunale sta valutando la possibilità di dotare tutte le famiglie dolzaghesi di badge magnetico di riconoscimento per regolamentare l’accesso alla discarica. Si sta valutando infatti di posizionare subito dopo il cancello di ingresso delle barriere che, azionate attraverso la lettura del badge magnetico, consentono di entrare con il proprio automezzo. Inoltre su via Pessina, che conduce all’isola ecologica, tutt’ora priva di pubblica illuminazione verranno posizionati alcuni punti luce. MANUTENZIONE TORRENTE GANDALOGLIO Dal continuo monitoraggio della situazione del torrente Gandaloglio, l’amministrazione comunale, per sanare una situazione critica venutasi a creare sotto il ponte “Nessi”, ha deciso di effettuare un’opera di pulizia straordinaria che ha permesso la rimozione di grossi depositi di sabbia trascinata a valle dalle acque nel corso degli anni e che, se non rimossi, avrebbero potuto provocare forti disagi in presenza di eventi atmosferici di particolare rilievo. L’accumulo di materiale asportato, riduceva di fatto lo spazio di scorrimento delle acque a poco più di un metro. Questa bonifica è costata alle casse comunali circa Euro 12.000,00 che il comune si è accollato nell’attesa di chiarire con lo Stern (ente preposto), che lamenta grosse carenze finanziarie, le competenze e quindi gli oneri per gli interventi da eseguirsi in futuro sul fiume. Da informazioni recenti avute dallo Stern, il prefetto avrebbe chiesto allo stesso organo uno studio più approfondito sullo stato attuale del corso d’acqua che attraversa una buona parte del nostro territorio comunale. Nel frattempo continua con cadenze programmate l’opera della protezione civile ANA supportata anche dalla preziosa collaborazione di cittadini volontari che li vede impegnati nella manutenzione e pulizia delle sponde del fiume andando continuamente a rimuovere materiali e vegetazione che in caso di piene del fiume potrebbero ostacolare lo scorrimento delle acque. Nel corso del 2011 sono già stati due gli appuntamenti, l’ultimo dei quali si è svolto sabato primo Ottobre ed ha visto i volontari impegnati nella pulizia del tratto di fiume che va da via Papa Giovanni XXIII a via Bettolino. PARCHEGGI Per risolvere il problema delle soste ad oltranza nei parcheggi pubblici del territorio comunale è stata posizionata la segnaletica che di fatto ha trasformato alcuni parcheggi in spazi di sosta a tempo determinato con sosta max. di 2 ore dalle 8,00 alle 20,00 nei giorni lavorativi. Si rammenta quindi agli utenti di esporre il disco orario, dove richiesto, onde evitare spiacevoli sanzioni. PARCHI GIOCHI Avvalendosi della collaborazione di una ditta del settore, è stata eseguita una manutenzione straordinaria delle attrezzature ludiche presenti nei parchi gioco del paese. Le strutture oramai logorate dal tempo e dall’ usura sono state sistemate e rese sicure, cosi che, in attesa di momenti economici migliori che permettano la loro completa sostituzione, possiamo con tutta tranquillità vedere divertirsi i nostri bambini. Le attrezzature del parco giochi al centro sportivo non sono rientrate in questa manutenzione, in quanto è probabile una loro rimozione per far spazio alla posa della nuova pista di skateboard per la quale si deve ancora attendere l’esito della trattativa in corso tra il comune e la società concessionaria. L’ammontare delle riparazioni eseguite si aggira a circa Euro 3.000,00. AREA DEPOSITO PROTEZIONE CIVILE E’ già in fase esecutiva il progetto che vedrà trasformare l’area deposito attrezzi della protezione civile in via Dante in locali attrezzati per poter affrontare eventuali situazioni di emergenza per la popolazione. La struttura è stata fino ad ora utilizzata come deposito per tutti gli attrezzi e le attrezzature in uso alla protezione civile e come rifugio di materiali utilizzati in paese durante le varie manifestazioni. I locali sono stati sgomberati dai vari depositi e si è gia provveduto alla formazione di un sottofondo per poi proseguire con la posa della pavimentazione sull’intera superficie. Verranno poi arredati con attrezzature di prima necessità. 6 L a scuola Scuola Primaria VACANZE …… RICORDI E PENSIERI Siamo i bambini di seconda, pronti a partire per un nuovo anno di scuola. L’estate è finita, ma dai nostri quaderni esce ancora il ricordo dei suoi colori. Siamo i bambini di classe terza e come tutti i nostri compagni abbiamo ricominciato la scuola! Pensando ora alle vacanze estive ci viene in mente un bel fiore da … sfogliare. Ecco alcuni pensieri nascosti nei petali colorati. ALFABETO DELLE LETTERE … IN VACANZA! Aquiloni….. su, su, su Barchette ….. giù, giù, giù Conchiglie a cuore Delfini dolci amici Elicotteri e fantasia Farfalle favolose Girandole graziose Hotel e … sogni Insieme è bello Laghi blu, blu Mare glu… glu Nuotare di più Onde su … onde Prati per giocare Quiete per riposare Rumore, aiuto! Silenzio, ascolta Torrente che scorre Urlo: evviva! Vacanze gioiose Zaini ….. a scuola! Scuola dell’Infanzia Partiamo da queste parole scritte da un papà di due bambini della nostra Scuola dell’Infanzia nell’anno scolastico 2007-2008 per dire che da allora abbiamo fatto tanta strada. “GRAZIE” è una parola di poche lettere che, però, racchiude in sé una moltitudine di sentimenti e pensieri ed è proprio questa piccola parola che vogliamo dedicare ad un grande numero di persone,a coloro che ci hanno aiutato e ci stanno aiutando a far sì che i bambini vivano bene il tempo e lo spazio della scuola dell’infanzia. Un ringraziamento speciale, quindi, a mamme, papà, nonni, semplici cittadini ma anche a tutti coloro che si sono impegnati e si impegnano in iniziative personali e in quelle presenti sul territorio. Grazie per i giochi nuovi, per la fornitura di materiale di uso comune, per aver condiviso e condividere con noi e per noi tempo, sapere, energie. Gli imprevisti e i momenti difficili non sono mancati e non mancheranno in futuro. Non sempre è facile accogliere ciò che non ci si aspetta, perché quando capita, si ha l’impressione di essere costretti a rinunciare a qualcosa. Solo dopo averlo accolto si scopre di non aver rinunciato a nulla, ma anzi di aver ricevuto, perché siamo cresciuti tutti un po’ di più, piccini e grandi. Ecco perché è necessario, a volte, guardare agli eventi con la semplicità e la naturalezza dei bambini. Per crescere un bambino ci vuole davvero un intero villaggio. Siamo convinti che l’educazione è essenzialmente una relazione tra persone caratterizzata da amore, dono e rispetto reciproco orientata alla libertà e all’esperienza di fare comunità. Per attivare una significativa esperienza di comunità educante è necessario “operare in rete”. Ciò richiede il riconoscimento e la fiducia reciproca, la comunicazione di azioni e risorse, l’attivazione di progetti condivisi. Ecco allora il significato della stretta condivisione con le famiglie, della collaborazione con la Parrocchia, con le Associazioni del territorio e con le Amministrazioni Pubbliche. “Un atto educativo non è possibile se non è permeato di quella fiducia che supera le sue stesse premesse per rischiare il presente e investire nell’avvenire” (dal ns. P.o.f.) L’avvenire sono anche i nostri bambini che frequentano la nostra Scuola dell’Infanzia, unica nella nostra comunità, che chiede di essere riconosciuta e sostenuta. 7 P iccole storie di Dolzago Dolzago com’è e com’era. Com’è, possiamo vederlo ogni giorno, ad ognuno di Voi il giudizio. Chi scrive non è così vecchio da vivere di ricordi, ma nemmeno così giovane da non ricordare: prati, teatri di mitiche partite di calcio; boschi, testimone di avventure alla Indiana Jones; pozze d’acqua, freschi intermezzi alla calura estiva. Ed inoltre colline, solcate da improbabili piste di bicicross; torrenti impetuosi in cui gettare l’amo di una canna di bambù; colorati ghiaccioli da freezer Algida di vecchie osterie con campi da bocce. Alcune fonti di ricordi sono scomparse, altre sono ancora vive, magari un po’ modificate, un po’ modernizzate, un po’ schiacciate dal progresso di cemento che le sovrasta: a Dolzago ci sono ancora le corti. Eccole, per chi ben le conosce, per chi le ha dimenticate e per chi le scopre per la prima volta: corte dei “sacrista” giustamente, data la professione sottesa al nome, di fronte alla chiesa, dei “cuntenta” vicino alla cappelletta, degli “Stevenett”, in via Bonacina. Non è finita: degli “Ebrei”, retaggio di antiche migrazioni (?), in fondo a via Corsica; dei “cavagnett”, tra via Corsica e via Roma. L E poi ancora degli “staii”, le stalle, in via Piazzoni; dei “Fura”, famiglia emigrata dalla frazione omonima, vicino all’asilo, della “resega”, anch’essa vicino alla chiesa. Chissà quali abbiamo dimenticato. E non parliamo, almeno per oggi, delle cascine, edifici più piccoli o più isolati e delle corti nelle frazioni che meritano un articolo a parte. Nomi che evocano mestieri ormai scomparsi (a che servono i cavagnett, cesti e affini d’altri tempi, nella società della plastica?), misteri insoluti (che c’entra il popolo d’Abramo con Dolzago?) o termini che anche gli anziani faticano a collegare a ricordi concreti, talmente sono antichi. I vecchi, questo peso della società del PIL, possono insegnare, a chi ha cinque minuti per ascoltare, tante cose e far evitare che si perda la memoria delle nostre radici. Questo viaggio a ritroso nel tempo riporta a ricordi sopiti di bambini vocianti, anziani sotto i portici che appendono stoppie e tuffi nelle pannocchie in un casotto fatto di melgascc intrecciati. “Ah, i bei tempi andati”, ci siamo cascati anche noi, ma forse è il classico ed inevitabile pensiero di chiunque cominci a riflettere sull’ineluttabile scorrere della clessidra della vita. e Associazioni L’inizio del nuovo anno sportivo dell’A.S.D. ARCADIA comincia con alcune grandi novità: da quest’anno la nostra associazione subentra nella gestione del CENTRO SPORTIVO DI DOLZAGO che finalmente diventerà a tutti gli effetti la nostra casa. Grazie all’unità di intenti riscontrata e all’intesa raggiunta con il Comune di Dolzago su programmi e modalità di gestione, ci sono tutte le premesse affinchè il centro sportivo possa sempre più diventare un luogo di aggregazione per il paese e di reale promozione sportiva per tutti. Il nostro compito sarà quello di renderlo uno spazio sempre più accogliente, vivo e vivace. Tali importanti cambiamenti però non devono far dimenticare quelle ragioni che fino ad oggi hanno reso interessante, innanzitutto a noi, l’impegno che un’associazione sportiva come la nostra richiede. Prima di affrontare questa nuova sfida e di iniziare un nuovo anno di attività desideriamo per questo richiamarcele ancora una volta e condividerle con tutti voi. Lo sport è qualcosa di prezioso e offre a chi lo pratica un’occasione unica, difficile da ripetere con la stessa intensità e semplicità in altre esperienze della vita: quando facciamo sport mettiamo in gioco noi stessi, la nostra umanità, la nostra voglia di realizzazione umana e sportiva, i desideri più elementari e autentici che ci vengono dal cuore; emerge come non mai quello che siamo, ciò che caratterizza la nostra persona, cadono insomma tutte le barriere che nella vita ci costruiamo addosso. Se guardiamo i nostri bambini scendere in campo e impegnare tutte le loro energie, questo è ancora più evidente; stanno dando tutto loro stessi per sfruttare l’occasione di realizzare il loro appassionante compito: quello di diventare grandi. E’ la loro partita e se la giocano fino in fondo. Ma anche per noi genitori, istruttori, dirigenti, atleti e spettatori c’è una grande e rischiosissima sfida che ci attende: la sfida dell’educazione. Al centro di ogni nostra azione ci deve sempre essere innanzitutto la persona, ognuno di noi, con i propri desideri di bellezza, di bontà, di felicità; desideri che cercano una risposta e una compagnia che li sostenga. Per imparare a farlo non dobbiamo fare altro che osservare i nostri bambini, spalancati alla realtà che ogni giorno incontrano, con il loro entusiasmo, la loro passione e lasciarci a nostra volta sorprendere da quella ricerca e da quella instancabile voglia di essere protagonisti che li caratterizza e che l’azione sportiva rende ancora più dirompente. Questo modo di guardarli tra l’altro è il contrario del giudicarli secondo una misura esterna, secondo la prestazione che ottengono, è il contrario dell’esasperazione dell’aspetto agonistico. 8 L a parola ai cittadini Scrivete la vostra posta a [email protected] oppure imbucatela nell’apposito contenitore posto nell’atrio dell’ingresso municipale. Verranno pubblicate solo lettere firmate o con richiesta di non pubblicare il mittente. Buongiorno Signor Sindaco, scriviamo questa lettera per capire le motivazioni che hanno spinto il comune ad introdurre il disco orario nella maggior parte dei parcheggi dolzaghesi. Ci siamo accorti di questo, in particolar modo durante la terza settimana di settembre, quando ci siamo imbattuti nella guardia comunale intenta a sanzionare delle auto in via Donatori di sangue. E' stato in quel momento che ci siamo accorti che anche in quel parcheggio era apparso il cartello che indicava la possibilità di parcheggiare solamente per due ore. Ci chiediamo a questo punto: che motivo ha la giunta comunale di tappezzare tutti i parcheggi del paese con cartelli di sosta a tempo? E' veramente necessario metterli in luoghi dove non ci sono attività commerciali e quindi grandi afflussi di auto? Una persona che lavora a Dolzago e non ha la possibilità di parcheggiare in ditta deve prendersi una multa al giorno oppure, per evitare ciò, deve uscire dal lavoro ogni due ore per aggiornare il disco orario? E' chiaro che su questa scelta affrettata di modificare tutti i parcheggi si poteva ragionare di più pensando anche ai disagi per i cittadini. Una risposta a queste domande potrebbe essere la necessità di nuove entrate per la cassa comunale, dato il periodo difficile e i tagli imposti ai comuni. Naturalmente speriamo non sia questo il motivo, altrimenti sarebbe più facile mettere in chiaro questa necessità ai cittadini senza ricorre a codesti modi alquanto meschini. Inoltre, ritornando al problema di via Donatori di sangue, i nuovi cartelli portano i cittadini a creare lunghe file di auto che ostacolano la viabilità su viale Montecuccoli, unico parcheggio libero ancora rimasto in zona. Non essendo stati gli unici a notare questo disagio spuntato da un giorno all'altro, abbiamo deciso di scrivere questa lettera, che non vuole però essere una condanna di tutti i parcheggio con disco orario, molto utili ad esempio in centro paese, ma una contestazione alla decisione di allargare queste restrizioni a tutti i parcheggi. Vorremmo quindi sapere cosa ha motivato questa decisione. Grazie dell'attenzione. Distinti saluti Due cittadini attenti Egr. Cittadini attenti, l’amministrazione comunale ha introdotto nel proprio organico la figura del vigile ausiliario per sorvegliare circa il corretto utilizzo dei parcheggi, ed evitare le soste a tempo indeterminato dei mezzi. Il compito del vigile ausiliario è quello di dare supporto all’ufficio di polizia urbana, specie nei momenti in cui il vigile “titolare” è impegnato in mansioni di ufficio. Dopo aver ricevuto un notevole numero di lamentele da parte dei cittadini, e valutata la portata del fenomeno della “sosta selvaggia”, si è ritenuto opportuno intervenire, allo scopo di evitare lo stato di anarchia all’interno del quale ogni automobilista si sente legittimato a sostare come, dove e quanto vuole. Non siamo alla ricerca di soldi facili per “fare cassetto”, bensì abbiamo messo in atto questi provvedimenti che mirano al ripristino della legalità e del rispetto degli altri. Avessimo voluto rimpinguare le casse comunali certamente avremmo optato per le soste a pagamento, non pensate? Due ore di tempo sono più che sufficienti per sbrigare commissioni, e dopo tutto non ci sembra uno sforzo immane quello di esporre il contrassegno all’arrivo negli spazi di sosta. In presenza di aree produttive deve essere inoltre a carico degli imprenditori il reperimento dei posti auto per i propri dipendenti. N.B: la corte costituzionale ha stabilito che l’ausiliario del traffico nominato dal sindaco è un pubblico ufficiale, gli atti che produce hanno validità pari a quelli redatti dagli organi di Polizia Stradale. L’art. 357 del codice penale, collega la qualifica di pubblico ufficiale ai caratteri propri dell’attività esercitata dal soggetto agente (ausiliario del traffico), in caso di offese, minacce o lesioni a danno dell’ausiliario stesso, magari durante la fase di contestazione della violazione, il contravventore si troverà a rispondere in violazione degli art. 336 C.P. (violenza o minaccia) e art. 337 C.P. (resistenza) Il Sindaco Adelio Isella Egr Sig. Sindaco Seguendo l’esempio di Oggiono, dove i videopoker sono stati , sembra , banditi, si potrebbero farli sparire anche dai locali di Dolzago, innescando un circuito virtuoso tra i comuni limitrofi. Le “macchinette” ingoiano mucchi di soldi da poveri ignoranti sprovveduti, che magari poi battono cassa in comune o lasciano debiti ad esempio alla scuola materna. Le macchinette portano in paese personaggi e figuri di cui se ne può fare a meno. Le macchinette sono un esempio becero per i giovani, sotto la vergognosa egida dello stato italiano. Le macchinette sono, a quanto pare, in mano spesso ad organizzazioni malavitose. In merito alla richiesta di seguire l’esempio del Comune di Oggiono, le segnalo che se avesse consultato il sito (www.comune.oggiono.lc.it), di sicuro avrebbe notato che la Giunta non ha bandito l’utilizzo dei videopoker, ma solo regolamentato il loro utilizzo. L’amministrazione Comunale di Oggiono si riserva la facoltà di condizionare il rilascio dell’autorizzazione rispetto all’impatto viabilistico, alla dotazione di un adeguato numero di parcheggi nell’arco di 100 m. dall’esercizio, e alla valutazione rispetto ad eventuali problemi di pubblica sicurezza. Il responsabile competente all’interno dei comuni, tuttavia, rilascia l’autorizzazione ai sensi dell’articolo 86 del T.U.L.P.S., nel rispetto del regolamento approvato e delle normative vigenti in materia urbanistica, edilizia, igienico-sanitaria, ambientale, monitoraggio e prevenzione incendi entro 90 giorni nel rispetto della legge N. 241 del 7 Agosto 1990. Lei mette in evidenza la parte peggiore di questa legge dello stato e usanze che vedono prosperare persone definite malavitose, ma bisogna ricordare che ci sono individui particolarmente deboli, che, magari spinti dal richiamo di facili guadagni, anche da pubblicità ingannevoli, finiscono facilmente nel baratro del gioco. Non è certo una delibera amministrativa che può cambiare la coscienza delle persone, e il modo di vivere all’interno della società. Occorre ricercare il motivo di questa debolezza nell’educazione ricevuta dalle persone, nel loro percorso formativo, e, forse, nel particolare periodo di crisi economica che stiamo attraversando. Il Sindaco Adelio Isella 9 O ggi si parla di … Il desiderio e la necessità di comunicare sono insiti nella natura umana: sin dall’era preistorica l’uomo ha sempre sentito il bisogno di esprimere con parole, gesti, rappresentazioni, i propri sentimenti e le sensazioni che provava in quel preciso momento. Naturalmente, col trascorrere delle epoche storiche, il concetto di comunicazione è cambiato, passando dall’utilizzo dei disegni, allo sviluppo della parola e della scrittura, alla nascita della carta stampata e della televisione, sino all’era dei cellulari, di internet e dei social network. Quella dei social network è stata una vera rivoluzione nell’ambito della comunicazione: basti pensare che solo con l’ausilio di un computer e di un collegamento alla rete internet, è possibile interloquire a migliaia di km di distanza, e di parlare con persone che vivono dall’altra parte del mondo come se si trovassero di fronte a te. Ma il social network non è solo questo: è uno strumento che ha rivoluzionato i modi di vivere della società, i rapporti interpersonali e le possibilità di conoscere nuove persone. Ormai in rete al giorno d’oggi sono stati creati innumerevoli social network, più o meno famosi, e più o meno frequentati; di seguito un elenco di quelli più usati nel mondo. Social Network FACEBOOK Rappresenta per eccellenza il social network più utilizzato al mondo. Secondo i dati forniti dal sito stesso, nel 2010 il numero degli utenti attivi ha raggiunto e superato quota 500 milioni in tutto il mondo. Facebook è stato fondato nel 2004 da Mark Zuckenberg, all'epoca studente diciannovenne presso l'università di Harvard, con l'aiuto di Andrew McCollum e Eduardo Saverin. Il dominio attuale, facebook.com, fu registrato soltanto tra l'aprile e l'agosto 2005, e molte singole università furono aggiunte in rapida successione nell'anno successivo. Dal 2006, chiunque abbia più di 13 anni può registrarsi e farne parte. Gli utenti possono integrarsi in una o più reti partecipanti, come la scuola superiore, il luogo di lavoro o la regione geografica. Se lo scopo iniziale di Facebook era di far mantenere i contatti tra studenti di scuole di tutto il mondo, con il passare del tempo si è trasformato in un social network che coinvolge tutti gli utenti di Internet. In Italia il boom si è avuto nel 2008; secondo i dati forniti da Facebook e raccolti nell'Osservatorio Facebook, gli utenti italiani nel mese di aprile 2011 sono 22 milioni. Il sito è gratuito per gli utenti e trae guadagno dalla pubblicità, inclusi i banner. Gli utenti creano profili che spesso contengono fotografie e liste di interessi personali, scambiano messaggi privati o pubblici e fanno parte di gruppi di amici. La visione dei dati dettagliati del profilo è ristretta ad utenti della stessa rete o di amici accettati dall'utente stesso. Facebook include inoltre alcuni servizi che sono usufruibili mediante dispositivo mobile. a livello locale e globale, per condividere foto e video con amici, creare reportage delle loro vite, e promuove se stesse ed i loro progetti. E’ considerato il social network degli incontri, perché è molto utilizzato in Italia per fare conoscenze dal vivo. NETLOG Nato in Belgio, ha avuto e continua ad avere un grandissimo successo. E’ il più completo dei Social Network perché offre la possibilità di creare un Blog, condividere 500 e più foto, caricare e aggiungere ai Preferiti un video, avere un libro per gli ospiti e unirsi ai vari gruppi, chiamati “clan”. LINKEDIN Nasce principalmente come sito per i privati e le aziende, infatti la registrazione avviene tramite nome e cognome per essere rintracciati, un pò come funziona per Facebook, solo che le informazioni sono maggiormente private. Infatti lo scopo principale del sito è consentire agli utenti registrati il mantenimento di una lista di persone conosciute e ritenute affidabili in ambito lavorativo. In definitiva Linkedin funge da interfaccia tra lavoratore ed azienda, per la ricerca di un posto di lavoro, o per la selezione del personale per una determinata mansione. ORKUT Molto utilizzato in Brasile, come altri siti simili Orkut permette di realizzare un profilo degli utenti in cui confluiscono dati generali, ma anche immagini ed elenchi flessibili degli interessi di ogni iscritto. È anche prevista la possibilità di inserire nel proprio profilo dei video. Caratteristica distintiva di Orkut è la presenza delle “comunità”, cioè di gruppi di utenti che condividono uno stesso interesse o, più spesso, una medesima lingua o nazionalità. Per iscriversi è necessario disporre di un account Google. MY SPACE Creato da un gruppo di americani ma subito dopo divenuto un “must” tra i giovani italiani, è un ottimo sito per conoscere altre persone, condividere foto e pensieri. Offre ai suoi utenti blog, profili personali, gruppi, foto, musica e video. Grazie a questo spazio su internet, diversi artisti e gruppi musicali sono diventati famosi in tutto il mondo ancora prima di mettere effettivamente sul mercato i loro dischi. TWITTER Si tratta di un servizio gratuito che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo con una lunghezza massima di 140 caratteri. Gli aggiornamenti possono essere effettuati tramite il sito stesso, via SMS, con programmi di messaggistica istantanea, posta elettronica, oppure tramite varie applicazioni basate sulle API di Twitter. BADOO Si tratta di un sito web di social network, con sede a Londra. Beneficiando di una interfaccia multilingue, offre ai suoi utenti registrati la possibilità di collegarsi con persone 10 O ggi si parla di … La comunicazione informatica Sono passati anni dacché si parlava della possibilità di avere, ognuno in casa propria, un computer che consentisse l'accesso al web. Oggi, quando ciò che un tempo si riteneva pura fantascienza è diventato realtà, è divertente ritrovarsi a fantasticare su quanto la tecnologia potrà offrirci in un futuro più o meno prossimo. Meno divertente diventerebbe questa riflessione se si ipotizzassero i cambiamenti che la tecnologia imporrebbe alle persone. Già, perché se da un lato è straordinario poter comunicare in tempo reale, senza utilizzare inutilmente carta o un telefono, poter avere a disposizione e in un tempo brevissimo notizie e informazioni su qualunque argomento, dall'altro bisognerebbe ammettere che le persone e le loro abitudini sono inevitabilmente cambiate. Il tempo che si passa davanti a un computer è andato aumentando con le possibilità offerte da internet. Fare ricerche, controllare le bollette e la situazione del proprio conto bancario, effettuare pagamenti, acquistare e vendere articoli di ogni tipo direttamente da casa sono solo alcuni e pochi esempi di ciò che si può fare tramite la rete. Anche i modi di comunicare delle persone sono nettamente cambiati. Pochi anni fa, tutto quello che si poteva fare per parlare con qualcuno, senza contare la possibilità di una chiacchierata faccia a faccia, era una telefonata o, per qualcuno, una lettera. Oggi, se un ragazzo volesse tenersi in contatto coi suoi coetanei non chiederebbe il numero di telefono, o meglio, non sarebbe la prima cosa che chiederebbe: prima di tutto farebbe una ricerca su Facebook, il social network che prima o poi attira tutti, grandi e piccini. Un ottimo sistema per contattare e ritrovare persone che non si sentivano ormai da tempo, ma anche un mezzo con cui esprimersi e esternare i propri pensieri. Ed è su quest'ultimo aspetto che si potrebbe discutere. Sono tantissimi i giovani che sentono di dover dire qualcosa sui più svariati argomenti, e che considerano i social network un modo per diffondere le proprie idee e riflessioni. Altri, più tristemente, ne fanno il centro dei loro pensieri: quello che conta è essere apprezzati per le proprie fotografie o le frasi ad effetto con cui si tenta di essere originali (non rendendosi conto che si è immersi nella totale banalità). La questione è quindi l'uso che si fa di questi strumenti che, come ogni cosa, se impiegati bene possono dar buoni frutti: non è conveniente cercare di cambiare la propria personalità in funzione di un social network, è più intelligente, invece, utilizzarlo per comunicare le proprie idee. In questo modo, le persone, pur dovendosi adeguare alla tecnologia in continuo sviluppo, potrebbero riuscire a mantenere la propria integrità col vantaggio, a differenza delle generazioni precedenti, di avere a disposizione un mezzo immediato per dire a tutti ciò che si pensa. E' fondamentale, però, essere in grado di “tenere a bada” questa continua evoluzione dei mezzi di comunicazione che, pur fornendo indiscusse comodità (il risparmio di tempo, carta ed energie sono solo un esempio), può risultare insidiosa, in modo particolare per coloro che non hanno ancora piena coscienza di ciò che internet rappresenta: i più giovani. Occorre infatti una continua attenzione nell'educare i ragazzi, a maggior ragione quando si decide di dar loro l'opportunità di utilizzare Internet per accedere ad un social network: lasciar loro carta bianca di fronte a sistemi che possono così facilmente condizionarli potrebbe creare problemi. Risulta quindi davvero importante far capire loro che l'amicizia non è un click, che è bello essere apprezzati per quello che si è, e non per quello che si cerca di essere, e che, insomma, non si può ridurre la propria vita a un semplice profilo su Facebook. Il punto di vista di un genitore Che cosa succederebbe se un giorno i miei figli arrivassero a casa chiedendomi di volersi iscrivere ad un social network? Fortunatamente è un problema che si verificherà tra qualche anno, ma mi troverei in una situazione piuttosto complicata. Sia chiaro, sono un internauta navigato, ma forse è ancora un mondo che non mi convince del tutto. Figuriamoci per i più giovani. E' un luogo dove le regole, e purtroppo anche i controlli, sono limitati. Il fatto è che in un'età dove educare è sempre più difficile, un social network come Facebook può distorcere la realtà , dato che molte persone fingono di essere ciò che non sono. Ma la cosa più importante è che se mai i miei figli avessero un problema, vorrei che venissero a parlarne con me anziché sfogarsi su una bacheca, perchè molte volte ci si isola dal mondo anche se si è in rete. In definitiva penso che acconsentirei a questa richiesta, ma mettendo dei paletti, come navigare insieme le prime volte, con un minimo di controllo. 11 N umeri e indirizzi utili MUNICIPIO Piazza della Repubblica, 7/8 Telefono: 0341 451263 Fax: 0341 451277 [email protected] www.comune.dolzago.lc.it IL SINDACO Riceve tutti i giorni (Mercoledì su appuntamento) dalle ore 10:30 alle ore 12:00 [email protected] UFFICIO SERVIZI DEMOGRAFICI Lunedì e Giovedì 10.30-13.00/16.00-18.00 Martedì, Mercoledì e Venerdì 10.30-13.00 Sabato 10.00-12.00 [email protected] UFFICIO SEGRETERIA Lunedì 10.30-13.00 Giovedì 11.00-13.00 Sabato 10.00-12.00 [email protected] UFFICIO TRIBUTI Lunedì e Giovedì 10.30-13.00/16.00-18.00 Martedì, Mercoledì e Venerdì 10.30-13.00 Sabato 10.00-12.00 [email protected] UFFICIO RAGIONERIA Lunedì dalle 10.30 alle 13.00 Giovedì dalle 11.00 alle 13.00 Sabato dalle 10.00 alle 12.00 [email protected] UFFICIO LAVORI PUBBLICI ED EDILIZIA PRIVATA Lunedì 10.30-13.00 per i cittadini Giovedì 10.30-12.00 per i professionisti Sabato 09.00-12.00 per i cittadini [email protected] UFFICIO SERVIZI SOCIALI Lunedì 10.30-12.00 / 16.00-17.00 Mercoledì 10.30-12.00 Giovedì 16.30-17.30 [email protected] IL SEGRETARIO COMUNALE Lunedì 16.00-17.00 Mercoledì e Venerdì 10.30-11.30 [email protected] BIBLIOTECA COMUNALE Via Corsica, 12/A - Telefono: 0341 451400 [email protected] Martedì 14.00-18.00 Giovedì 10.00-13.00 / 14.00-18.00 Sabato 10.30-13.00 Domenica 11.00-12.00 UFFICIO POLIZIA LOCALE Giovedì 10,00-12,00 Tel. cell.: 335 345525 [email protected] CIMITERO Feriali 8.30- 16.30 Festivi 8.00-19.00 (aprile/settembre) Festivi 8.00-17.00 (ottobre/marzo) CENTRO DI RACCOLTA L’area ecologica è collocata nella zona dietro il Centro Sportivo Comunale e vi si accede dalla Via Pessina. Martedì 14.00-16.00 Giovedì 14.00-16.00 Sabato 10.00-12.00 / 14.00-16.00 SCUOLA DELL’INFANZIA “VINCENZO BONACINA” Via Alessandro Manzoni, 5 Telefono: 0341 450054 [email protected] www.smbonacina.it SCUOLA PRIMARIA Via Corsica, 14 Telefono: 0341 451360 PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA Via Alessandro Manzoni,3 Telefono: 0341 451109 UFFICIO POSTALE Via Corsica, 15 Telefono: 0341 451121 Fax: 0341 451496 FARMACIA Via Provinciale, 42 Telefono: 0341451445 [email protected] Mattino: 08.30 - 12.30 Pomeriggio: 15.30 - 19.30 Riposo: Sabato pomeriggio CROCE VERDE - OGGIONO Loc. Bersaglio, 4 Telefono: 0341 576370 A.S.L. - OGGIONO Via Bachelet, 7 Telefono: 0341 482817 Fax: 0341 269713 Periodico d’informazione comunale registrato presso il Tribunale di Lecco al Registro della Stampa con il n. 3/2011 del 10.02.2011. Comitato di redazione Adelio Isella (Direttore Responsabile) Francesco Ratti (Redattore Capo) Alberto Conti Costanza Colombo Lorenza Fumagalli Dalmazio Bertacchi Simone De Capitani Sede di Redazione Piazza della Repubblica, 7/8 Telefono: 0341 451263 Fax: 0341 451277 [email protected] http://dolzagoinforma.blogspot.com Impaginazione grafica e stampa Grafiche Villa srl - Molteno (Lc) STAMPATO SU CARTA RICICLATA 100% 12 … segue da pag 1 secondo la quale gli enti locali devono limitare l’aumento della spesa) per i Comuni con oltre 5000 abitanti, e si paventa l’introduzione di tale normativa anche per i comuni la cui popolazione non supera in numero il limite precedente. Ciò comporterebbe inevitabilmente una perdita di qualità dei servizi, oltre che un inevitabile rallentamento nella realizzazione delle opere di pubblica utilità. I Comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti e comunque fino a 5.000 abitanti dovranno attivarsi per gestire in modo associato le funzioni fondamentali (istituzionali). In particolare, dovranno condividere almeno due funzioni dal 2011 (entro il 31/12) e, poi, tutte le altre funzioni fondamentali dal 2012. In questo caso, tali associazioni dovranno coinvolgere almeno 10.000 abitanti, allo scopo di poter ridurre la spesa di gestione. E’ ancora in corso di valutazione, e rimane piuttosto vaga la normativa riguardante l’accorpamento dei Comuni. Anche questo aspetto comporta notevoli difficoltà organizzative e una necessità di cambiamento delle abitudini per i cittadini, che, almeno in un primo periodo, si vedranno “spiazzati” rispetto alla nuova collocazione dei servizi. Vengono ridotti i trasferimenti statali, specie in materia di servizio sociale, istruzione, cultura. E’ facoltà delle amministrazioni innalzare l’aliquota delle addizionali locali, per recuperare, almeno in parte, il deficit di trasferimenti statali. La nostra amministrazione non intende tuttavia, al momento, avvalersi di questa possibilità, per non gravare ulteriormente sui bilanci delle famiglie già provate dal periodo. I Comuni dovranno intervenire direttamente nella lotta all’evasione fiscale, effettuando le opportune segnalazioni agli organi competenti (Agenzia delle Entrate).