Anno 1 - Numero 3 - Comune di Dolzago

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Anno 1 - Numero 3 - Comune di Dolzago
Periodico d’informazione Comunale - Anno 1 numero 3
C
arissimi cittadini
sono ormai trascorsi due anni dal mio
insediamento come Sindaco, a capo di
una squadra che aveva come scopo
fondamentale il buon governo del nostro
paese, libero da connotazioni politiche.
Parecchie cose sono state fatte, prima fra
tutte l’approvazione del Piano di Governo
del Territorio (PGT), avvenuta in via
definitiva lo scorso Luglio.
La realizzazione di tale importante
obiettivo è passata anche attraverso
momenti critici, che ci hanno portato a volte a metterci in
discussione, anche a livello di coscienza, per la scelta delle varie
zonizzazioni.
Il punto fermo che ci ha guidato nelle varie importanti decisioni è
stato il programma che ci eravamo prefissati in campagna
elettorale.
Il PGT approvato rispecchia gli obiettivi di salvaguardia del
territorio e sostenibilità ambientale che sono i cardini della nostra
azione amministrativa.
La pianificazione è nata da un positivo confronto in Consiglio
Comunale, all’interno del quale ogni gruppo ha difeso la propria
tesi, dove si è trovata infine l’opportuna sintesi anche grazie al
valido supporto tecnico dei professionisti ai quali ci siamo affidati.
Le scelte sono state dettate dal buon senso, e sono state prese
da persone che svolgono la loro attività amministrativa al di fuori
dalle strette e obsolete logiche di partito.
Si è pensato alla crescita, al bene della nostra comunità e a porre
un freno alla cementificazione, che riteniamo sia giunta al limite
per quanto riguarda il nostro territorio.
Quando si diventa un gruppo, che interpreta ed esprime il
pensiero della maggioranza dei cittadini, nasce una coscienza
comune, che permette di operare, nel rispetto delle individualità
e delle idee personali, avendo come fine ultimo il bene di
Dolzago.
A tal proposito mi piace citare le parole di uno dei padri della
nostra Repubblica, Alcide De Gasperi: “Si parla molto di chi va a
sinistra o a destra, ma il decisivo è andare avanti e andare avanti
vuol dire andare verso la giustizia sociale”.
Non domandateci quindi se per condurre la nostra azione di
governo del paese ci chiediamo se questa o quella decisione sia
“di destra” o “di sinistra”. A questi confronti di solito ricorrono le
persone più raffinate politicamente, che hanno bisogno di una
“topografia politica” necessaria per catalogare le persone, ed
esprimere giudizi il più delle volte affrettati.
Riteniamo questo modo di “etichettare” le persone e le
amministrazioni, specie se locali, ormai superato.
Le nostre intenzioni erano, sono e saranno guidate da una ricerca
continua del progresso sociale, libero dagli stati di privilegio che
sono stati acquisiti con gli anni.
A voi cittadini spetta il giudizio sul lavoro fatto.
Il Sindaco
Adelio Isella
in questo numero:
La parola all’opposizione
2
Farestate adolescenti
2
L’angolo della cultura
3
Librarsi 2011
4
Eventi
5
Lavori pubblici
6
La Scuola
6
Piccole storie di Dolzago
8
Associazioni
8
La parola ai cittadini
9
Oggi si parla di …
10
M
anovra economica
ed enti locali
Spesso si compie l’errore di considerare alcuni
provvedimenti governativi come un qualcosa
di estraneo alla nostra vita di tutti i giorni.
Questo succede soprattutto in occasione del
varo di provvedimenti complessi ed elaborati,
ad esempio in occasione della promulgazione
dell’annuale legge di stabilità economica, ai
più nota come “Finanziaria”.
La recente manovra, costruita in un periodo di
particolare contingenza sfavorevole, in realtà,
condizionerà e non poco la nostra quotidianità
(si consideri, ad esempio, la variazione
dell’aliquota Iva, portata al 21%) e quella degli
enti locali, limitando o comunque indirizzando
le scelte anche della nostra amministrazione
comunale.
Ad oggi il contenuto reale della manovra risulta
essere ancora piuttosto confuso, vi sono però
alcuni punti già confermati che meritano la
nostra attenzione. Vediamo quali.
L’idea che ha guidato la stesura del
documento è stata quella di far compartecipare, pesantemente, al raggiungimento
dell’equilibrio di bilancio nazionale anche i
piccoli Comuni.
E’ stato inasprito il patto di stabilità (la legge
(segue a pag 12)
L
a parola all’opposizione
L'articolo del gruppo di opposizione “Uniti per Dolzago”
non è giunto alla redazione,
pertanto lo spazio loro affidato rimane bianco
F
arestate adolescenti: un’esperienza per costruire politiche giovanili
Con la fine di luglio, si è concluso il progetto “Farestate
adolescenti” che ha visto, per tre settimane, 22 ragazzi di
Dolzago, tra i 15 e i 16 anni, cimentarsi e mettersi alla
prova in un’esperienza di tirocinio presso realtà lavorative
del paese.
L’idea di fare questa proposta è nata dalla considerazione
che durante il periodo estivo, molti ragazzi, svincolati da
impegni scolastici e attività sportive o di altra natura,
solitamente portati avanti durante l’anno scolastico, hanno
molta disponibilità di tempo libero. Il tempo estivo può
allora diventare un’occasione preziosa per potersi
sperimentare in attività nuove e stimolanti per la propria
crescita.
Da qui l’idea dell’assessore all’istruzione e ai servizi alla
persona e alla famiglia, di realizzare un progetto volto a
offrire un’opportunità per avvicinare i ragazzi al mondo del
lavoro, attraverso un’esperienza nuova, che potesse
aiutarli a conoscere meglio se stessi, le proprie potenzialità
e a sentirsi cittadini attivi.
Non si intendeva certo fare imparare un lavoro, ma far
comprendere sul campo cosa significa essere responsabili
sul lavoro: rispettare ruoli e regole, rapportarsi
adeguatamente agli altri, mantenere fede a un impegno,
essere puntuali sugli orari. Si è trattato di una sfida a più
livelli: riuscire a interessare e coinvolgere i ragazzi in questa
proposta, sperando di cogliere nel segno rispetto a bisogni
di crescita e realizzazione, per restituire fiducia nelle loro
potenzialità e stimolarli nell’essere cittadini attivi.
Una sfida che ha coinvolto anche le realtà lavorative di
Dolzago, nell’accettare di partecipare al progetto,
accogliendo i ragazzi per accompagnarli in questo
percorso di tirocinio. L’esito è stato sicuramente molto
positivo ed è andato aldilà delle aspettative iniziali.
Le adesioni dei ragazzi sono state alte, e grazie alla cura e
alle attenzioni educative messe in campo, attraverso la
figura di un tutor, nell’incontrare i ragazzi per farli parlare
delle loro aspettative e paure, negli abbinamenti e nel
monitorare l’esperienza hanno consentito una buona
riuscita, con grande soddisfazione da parte dei ragazzi
stessi, delle realtà lavorative che li hanno ospitato e delle
famiglie. Varie sono state le possibilità: alimentari,
panificio, officine meccaniche, studi professionali di
geometri e architetti, negozi di fiori, abbigliamento e
scarpe, parrucchiere, uffici e bar. Insomma, ce n’è stato
per tutti i gusti e per tutte le inclinazioni.
Un sentito grazie va alle realtà che hanno ospitato i ragazzi,
mostrando capacità di accoglienza e disponibilità ,
passione e competenza nel trasmettere la loro esperienza
e professionalità, partecipando e condividendo la
responsabilità educativa che con modi, tempi e forme
diverse, appartiene al mondo adulto.
Questo progetto inoltre, grazie alla collaborazione con
l’associazione ViviDolzago, ha consentito anche di avviare
un primo scambio e confronto con gli adolescenti del
paese su altri temi e dimensioni della loro vita quotidiana:
il tempo libero, le proposte culturali e aggregative a loro
misura, gli interessi, la possibilità di conoscere realtà che
si impegnano nel nostro paese. Un’attenzione, questa, che
vuole crescere nel tempo per ipotizzare percorsi ulteriori di
coinvolgimento e partecipazione.
L’ascoltare e il raccogliere spunti che arrivano dai ragazzi
è sicuramente il punto di partenza.
2
L
’angolo della cultura
Musica
“I’m with you” Red Hot Chili Peppers
radiofonico “Adventures Of Rain Dance Maggie”, che ha un solo
così scolastico da suonare come fosse incollato via software, con
uno scherzo (di pessimo gusto) creato in studio.
Fortunatamente l’indubbia classe del pazzoide Flea e del frontman
Kiedis salvano l’album dal tracollo, regalandoci comunque un
lavoro orecchiabile, dimostrandoci che, insieme all’altro strano
individuo Chad, questi strani personaggi hanno ancora voglia di
saltare di palco in palco per tutto il globo terraqueo. Lo stile vocale
inoltre è rimasto intatto, così come il patchwork di basso e
batteria, che non fanno una grinza.
Ora non resta che ricostruire, insieme al “giovincello” del gruppo,
la personalità, la verve, la capacità di stupire il pubblico, quella
dote di mantenere all’interno dei brani quanto di buono si sente
nelle introduzioni dei brani anche di questo cd. Abbandonare le
pulsioni pop, forse, può essere la strada giusta, il successo questi
ragazzacci se lo sono conquistato in tempi assolutamente non
sospetti infischiandosene di tecnica, giochi di prestigio e
tormentoni estivi.
Li vogliamo così: grezzi, funk, imprevedibili, e di certo ce la
faranno, gli stadi li aspettano. Magari con il ritorno del “figliol
prodigo” Frusciante, sarebbe tutto più semplice.
Una caricatura dei RHCP, ecco
cosa rappresenta questa nuova
“fatica” della band californiana.
Orfano del chitarrista John
Frusciante, il gruppo si presenta
con un sound decisamente più
blando. Flea e compagnia si
sperimentano con questo nuovo
dischetto in un macchinoso esercizio funk-rock, ben lontano dal
precedente “Stadium Arcadium”, che proponeva invece in
maniera chiara il loro manifesto, fatto di un chitarrismo pertinente
e di un sound infuocato che disegnava atmosfere sempre nuove,
distratti forse dai progetti paralleli che ultimamente i musicisti,
singolarmente, hanno intrapreso.
Il vuoto lasciato dalla chitarra di John c’è, e si sente. Il gregario
Klinghoffer cerca di costruire insieme ai suoi compagni quella
perfetta alchimia di riff e deliri funk che tanto ce li hanno fatti
apprezzare da “Californication”, in giù. Il nuovo membro esegue
i brani come seguendo una partitura, sciorinando note che restano
in piedi solo grazie ad artifizi elettronici, e prive di groove.
Ci limitiamo a commentare a questo proposito il singolo
Cinema
“Tatanka” di Giuseppe Gagliardi (2011)
Tatanka è il nome in lingua lakota del bisonte americano, un
appellativo con cui finirà per essere soprannominato Michele, uno
dei tanti ragazzi nati nei feudi della camorra, cresciuti a pane e
malavita, che cercherà il riscatto personale attraverso la passione
per la boxe. La storia, vera, è tratta da uno dei racconti contenuti
nel secondo libro di Roberto Saviano, dal titolo La bellezza e
l'inferno. Ma Tatanka è anche la storia di due amici, Michele
(Clemente Russo) e Rosario (Carmine Recano), cresciuti nella
malavita, in un mondo dal quale è quasi impossibile emanciparsi,
perché riesce ogni volta a riportarti a fondo, a legarti ai suoi codici
con sempre maggior vigore perché rinnegarlo vuol dire quasi
sempre autocondannarsi. Dopo un'adolescenza segnata da
piccole attività malavitose e culminata con un episodio che
costerà a Michele sette anni di carcere, la strada dei due amici
prenderà due diverse strade. Michele, ragazzo tutto d'un pezzo
con un potente destro, troverà nella boxe la forza di andare avanti
per spingersi verso il suo sogno di partecipare alle Olimpiadi.
Libri
Rosario, più fragile, si lascerà
definitivamente
incastrare
dai
controversi
legami,
che
lo
condurranno attraverso i tornanti
della subdola attrattiva di “potere e
denaro”, e che lo metteranno anni
dopo di fronte all'impietosa scelta di
eliminare o meno il suo migliore
amico. Una resa dei conti necessaria,
che avverrà in una minacciosa notte
di pioggia, in cui l'onore ultimo di
un'amicizia da salvaguardare riscatterà finalmente Michele,
dandogli la chance di uscire dal tunnel di un passato da incubo e
camminare verso la luce del suo sogno. Un film davvero
coinvolgente che si fa carico, in un’epoca costellata da modelli
sempre più che fuorvianti, di un urgente messaggio sociale: c’è
sempre un’onesta alternativa all’inferno.
“La danzatrice bambina” di Anthony Flacco (2006)
fortuna che Zubaida sia sopravvissuta. Ma non per
suo padre, determinato e disposto a tutto pur di non
arrendersi. Dovesse camminare fino all’inferno per
salvare quella bambina ferita, piagata, fasciata in
mille bende, che ora urla per affermare la propria
esistenza. Fino ai campi militari degli americani, con
le loro regole incomprensibili. Fino a oltrepassare la
linea di demarcazione tra due culture, tra “loro” e “gli
altri”. Perché Zubaida possa tornare a danzare al
ritmo della musica. Un libro emozionante ed
empatico, capace di guarire e che fa provare un
sentimento di ammirazione per la grandezza
dell’animo umano. Una storia indimenticabile che
sarete felici di aver conosciuto.
Questa è la storia di una piccola bambina. Zubaida
ha nove anni e vive nel deserto dell’Afghanistan. Non
sa niente del mondo oltre il suo villaggio, poco della
travagliata storia del suo paese, dei cingolati
dell’Armata Rossa, della lotta dei mujaheddin, del
regime dei talebani che ha proibito anche gli
aquiloni, degli elicotteri con la bandiera a stelle e
strisce. Cammina danzando, a piedi nudi, al ritmo di
una musica che le suona dentro. Ma non dopo quel
giorno. Non da quando un terribile incidente le ha
ustionato le mani, il viso, il corpo. Da allora, la
musica si è spenta. In un paese privo della più
elementare assistenza medica, e in cui la vita di una
figlia femmina vale ben poco, non sembra una
3
L
ibrarsi 2011 - Splendori e miserie dei nostri tempi
Nel mese di Ottobre si è svolto il primo
festival letterario dolzaghese “Librarsi
2011 - Splendori e miserie dei nostri
tempi”, organizzato e promosso
dall’associazione Vividolzago con il
patrocinio del Comune, un ciclo di sette
incontri che ci ha permesso di esplorare
il panorama culturale lecchese e non
solo, durante il quale intellettuali di ogni
genere ed estrazione ci hanno aiutato a
capire l’importanza primaria della
cultura, spesso sottovalutata o
denigrata.
Gli appuntamenti, svoltisi presso la
biblioteca comunale e la scuola primaria, non sono
stati semplici presentazioni letterarie, ma preziose
occasioni per sviscerare l’argomento di ogni singola
serata, creando un filo diretto tra l’autore e il pubblico.
conseguito il diploma in lingua
Portoghese Brasiliano rilasciato dal
Ministero dell'Istruzione di Brasilia, ha
collaborato per la realizzazione di alcuni
libri e siti internet.
Egli vive a Roma e collabora con i
maggiori media della Capitale, tra i quali
Radio Radio e RomaUno TV.
Durante la serata Stefano, intervenuto
venerdì 14 tramite Skype, ci ha aiutato a
scoprire la terra di Niemeyer e Garrincha,
travolgendo
il pubblico in
una singolare
e appassionante lettura
della storia attraverso
il gioco del calcio,
attingendo a piene mani
alla sua sapienza.
Nella
prima
serata,
venerdì 7 ottobre, è stato
affrontato il tema del
rapporto tra gli uomini e le
montagne,
grazie
alla partecipazione di
Ruggero Meles.
Nato a Lecco, da sempre appassionato di alpinismo e
scialpinismo, Ruggero ha scritto diverse biografie di
scalatori, tra cui l'ultima in uscita in questi giorni su
Leopoldo Gasparotto e diretto documentari di
montagna.
In tempi di megaimprese alpinistiche con ricerca di
megaprestazioni e l'aiuto di megasponsor,
durante la serata si è cercato di tornare ad una visione
più umana e semplice della montagna e dei suoi
protagonisti. La serata ha visto anche la partecipazione
di due scalatori,Teresina Airoldi e Romano Perego,
quest'ultimo primo italiano a raggiungere la vetta del
monte Eiger.
Sabato 15 ottobre si è invece toccato il tema del
lavoro, in particolare dell’evoluzione del mondo del
lavoro nel lecchese, grazie all’intervento di Angelo De
Battista, insegnante e studioso di cultura popolare e di
storia locale. Direttore di “Agenda Lecchese”,
periodico della Cgil di Lecco, e membro del comitato
di redazione della collana “Ricerche di etnografia e
storia”, è consulente del Museo Etnografico dell’Alta
Brianza e componente del Consiglio Direttivo
dell’Istituto lecchese per la storia del movimento di
liberazione.
Nell’ultima serata, sabato
22 ottobre, intitolata “Con
un libro in mano”, il
pubblico ha avuto la
possibilità di partecipare
attivamente all'evento,
leggendo e interpretando
una pagina, un passo, uno
stralcio di un libro, opera o poesia del proprio autore
preferito. Le discussioni scaturite da ogni lettura,
protrattesi sino a mezzanotte, hanno permesso di
arricchire il bagaglio culturale di ciascuno.
Sabato 8 ottobre è stato il turno di una storia d’amore
al ritmo di tango, “Lungomare Argentina: Canzoni alla
deriva” scritto da Roberto Buscarini, nato a Vimercate.
Si tratta del primo romanzo di questo autore,
concepito dalla voglia di condividere esperienze e
conoscenze con il lettore. La serata è stata
particolarmente coinvolgente ed è scaturito subito un
interessante dibattito con il pubblico, inerente
soprattutto al contesto storico in cui si svolge la
vicenda, gli anni della terribile dittatura dei colonnelli
in Argentina.
Il festival ha saputo offrire anche due occasioni per i
più piccoli. Nel pomeriggio di sabato 15, Marco
Menaballi ha intrattenuto i bambini dolzaghesi con il
suo racconto “La pecorella che inseguì il palloncino”,
utilizzando disegni, carta e colori e lasciando ampio
spazio alla creatività e alla fantasia del suo piccolo
pubblico. Secondo appuntamento, ma non in ordine
di importanza, è stato quello di sabato 22 con la lettura
animata di “Guizzo pasticcio e….tre racconti per
bambini”.
Dopo la terra natia del Che, il festival letterario ha
toccato il tema della cultura brasiliana, grazie alla
serata con Stefano Paolini, esperto di calcio
brasiliano e consulente di mercato per alcune squadre
professionistiche italiane. Paolini, dopo aver
L'evento, vista al qualità degli autori coinvolti, non
poteva che essere di buona riuscita.
4
E
venti
Sabato 17 Settembre Dolzago è stata ancora una volta
teatro di un evento musicale di grande livello. Nell’ambito
del festival musicale “Rockin’ Dolzago”, organizzato
dall’associazione “Vividolzago” con il patrocinio
dell’Amministrazione Comunale si è tenuto nella palestra
della scuola primaria il
concerto di Fabrizio Poggi
& Chicken Mambo.
Nel corso dell’esibizione il
pubblico
presente
ha
potuto viaggiare per circa
due ore alla ricerca delle
radici e delle emozioni della
musica blues, gospel e folk,
attraverso sonorità vintage che hanno portato al cuore
della musica americana. Nel corso della serata è stato
presentato il nuovo cd della band, Live in Texas, che
rappresenta l’ultima “fatica” di uno dei gruppi di punta
del panorama blues internazionale.
Per maggiori informazioni sulla band visitate il sito:
www.chickenmambo.com
COMMERCINSIEME - 25 settembre
Dopo le tappe di Galbiate, Molteno e Oggiono, è
arrivata anche a Dolzago l’allegra carovana di
“Commercinsieme”. La manifestazione, organizzata dai
comuni consociati, con un finanziamento della Regione,
ha la scopo di promuovere e dare visibilità agli esercizi
commerciali del territorio che hanno approfittato
dell’opportunità. Così il 25 settembre, grazie ad una
magnifica giornata e all’Amministrazione Comunale che
ha curato l’organizzazione, circa quaranta gazebo hanno
occupato il suolo di una parte di via Corsica, chiusa al
traffico per l’occasione. Ogni gazebo è diventato la sede
temporanea di negozi che hanno esposto e venduto i
loro prodotti, di ristoranti che hanno fatto assaggiare le
loro specialità e di associazioni che hanno propagandato
le loro attività. In particolare per il paese di Dolzago erano
presenti: il panificio Isella, i negozi di abbigliamento
“Tentazioni” e “Ci.Emme.Gi”, “L’Angolo del Pulito”, “Ci
vuole un fiore” e “Naturalmente Fiori”, “Mirtillo”,
“Brambilla Calzature”, lo Sci Club Dolzago,
l’associazione Vividolzago e la Scuola dell’Infanzia.
La nutrita partecipazione di pubblico, dolzaghese e non,
ha fatto si che la giornata si sia rivelata un successo.
Quando le prime ombre della sera cominciavano a calare
e gli stand venivano smantellati, si è svolto l’atto finale
della manifestazione: due corti teatrali interpretati,
nell’arena di Piazza della Repubblica, dalla compagnia
teatrale Antisopore. “Aspettando Gegè” ed “ Eleuterio e
Sempretua” le due miniopere comiche, intervallate da un
sontuoso aperitivo o, come si dice di questi tempi, un
happy hour eguagliato forse solo dalle cene di Eliogabalo
o del ricco Epulone. Ironia a parte la popolazione ha
mostrato di apprezzare il banchetto finale tanto che,
unica nota dolente, la seconda piece teatrale è stata un
pò snobbata per colpa dei maccheroni pasticciati.
L’augurio è di rivedere tutti l’anno prossimo, sperando
nella sospirata fine della crisi economica di questi tempi.
Il giorno 24 settembre si è svolta a Dolzago l’ottava
edizione del trofeo “Enzo Brambilla”, una gara
podistica che è ormai entrata nella tradizione sportiva del
nostro paese, organizzata dall’Amministrazione
Comunale, in particolare l’Assessorato allo Sport, con il
valido supporto del Gruppo Alpini, del Gruppo Ana di
Protezione Civile e dall’Associazione “Vividolzago”.
Dopo il ritrovo sul piazzale del Comune e la raccolta
iscrizioni, sempre decisamente numerose, i partecipanti
si sono cimentati su un percorso cittadino veloce di circa
otto chilometri che ha percorso per due volte il nostro
paese, in tutta la sua lunghezza.
Il bel tempo quest’anno ha premiato i notevoli sforzi
organizzativi, e i partecipanti maggiormente “competitivi”
hanno potuto esprimersi al meglio. Sono stati premiati i
primi tre classificati e le prime tre classificate, ma tutti
all’arrivo hanno potuto ricevere vari gadget offerti dagli
sponsor ed un opportuno e meritato ristoro.
Il buon successo di pubblico sottolinea il fatto che la
manifestazione è particolarmente sentita dai cittadini
dolzaghesi, al di là della mera competizione sportiva.
Come hanno ribadito il Sindaco Isella e l’Assessore allo
Sport Lanfranchi durante le premiazioni, alle quali erano
presenti i familiari di Brambilla, la figura di Enzo ha dato
lustro alla nostra comunità, ha fatto crescere l’interesse
per il podismo nel nostro territorio, e ha alimentato la
nascita di un gruppo di amici accomunati dalla passione
per lo sport. La sua prematura scomparsa ha riempito
tutti noi di tristezza, e ogni anno il doveroso tributo alla
sua persona ce lo fa sentire ancora vicino.
Sabato 5 novembre, per utilizzare un’espressione
verbale tanto cara all’ospite, Dolzago ha vissuto
“momenti di estrema intensità emotiva”.
Il monumentale giornalista sportivo Bruno Pizzul, per
molti anni telecronista della nazionale italiana di calcio,
ha calcato il prestigioso terreno del nostro comune per
illustrarci l’evoluzione del gioco più popolare al mondo,
dal dopoguerra sino ai giorni nostri.
L’evento, organizzato dall’Assessorato allo Sport di
Dolzago, ha avuto luogo nella biblioteca comunale.
Si è registrata una nutrita presenza di pubblico, partecipe
nella discussione con l'illustre ospite.
5
L
avori pubblici
Per questo nuovo appuntamento con la pagina dedicata ai lavori pubblici, di seguito vi segnaliamo:
SPOGLIATOI CAMPO DI CALCIO
CENTRO RACCOLTA DIFFERENZIATA
Sono ormai in fase avanzata presso il centro sportivo
comunale i lavori per la costruzione della palazzina che
ospiterà i nuovi spogliatoi del campo di calcio.
La nuova struttura sarà composta da due locali destinati ad
uso spogliatoio, due locali per spogliatoio arbitri, un locale
ad uso deposito, uno destinato a sala medica più uno spazio
destinato ai servizi igienici.
Il tutto occuperà una superficie di 200 mq. per un costo
approssimativo di circa Euro 190.000,00.
Visto lo stato di avanzamento dell’opera si può ipotizzare che
nel mese di Novembre sarà consegnata.
Per quanto riguarda invece la ristrutturazione della palazzina
esistente con l’ampliamento del bar, si deve ancora attendere
l’approvazione dei lavori da parte degli uffici dei Beni
Ambientali per poi procedere alle gare di appalto.
Si spera che il tutto possa avvenire entro la fine dell’anno.
Vista la costante presenza in discarica di persone non
residenti in Dolzago e quindi non aventi diritto di smaltire
rifiuti nel centro di raccolta differenziata, l’amministrazione
comunale sta valutando la possibilità di dotare tutte le
famiglie dolzaghesi di badge magnetico di riconoscimento
per regolamentare l’accesso alla discarica.
Si sta valutando infatti di posizionare subito dopo il cancello
di ingresso delle barriere che, azionate attraverso la lettura
del badge magnetico, consentono di entrare con il proprio
automezzo. Inoltre su via Pessina, che conduce all’isola
ecologica, tutt’ora priva di pubblica illuminazione verranno
posizionati alcuni punti luce.
MANUTENZIONE TORRENTE GANDALOGLIO
Dal continuo monitoraggio della situazione del torrente
Gandaloglio, l’amministrazione comunale, per sanare una
situazione critica venutasi a creare sotto il ponte “Nessi”, ha
deciso di effettuare un’opera di pulizia straordinaria che ha
permesso la rimozione di grossi depositi di sabbia trascinata
a valle dalle acque nel corso degli anni e che, se non rimossi,
avrebbero potuto provocare forti disagi in presenza di eventi
atmosferici di particolare rilievo. L’accumulo di materiale
asportato, riduceva di fatto lo spazio di scorrimento delle
acque a poco più di un metro.
Questa bonifica è costata alle casse comunali circa Euro
12.000,00 che il comune si è accollato nell’attesa di chiarire
con lo Stern (ente preposto), che lamenta grosse carenze
finanziarie, le competenze e quindi gli oneri per gli interventi
da eseguirsi in futuro sul fiume.
Da informazioni recenti avute dallo Stern, il prefetto avrebbe
chiesto allo stesso organo uno studio più approfondito sullo
stato attuale del corso d’acqua che attraversa una buona
parte del nostro territorio comunale. Nel frattempo continua
con cadenze programmate l’opera della protezione civile
ANA supportata anche dalla preziosa collaborazione di
cittadini volontari che li vede impegnati nella manutenzione
e pulizia delle sponde del fiume andando continuamente a
rimuovere materiali e vegetazione che in caso di piene del
fiume potrebbero ostacolare lo scorrimento delle acque.
Nel corso del 2011 sono già stati due gli appuntamenti,
l’ultimo dei quali si è svolto sabato primo Ottobre ed ha visto
i volontari impegnati nella pulizia del tratto di fiume che va
da via Papa Giovanni XXIII a via Bettolino.
PARCHEGGI
Per risolvere il problema delle soste ad oltranza nei parcheggi
pubblici del territorio comunale è stata posizionata la
segnaletica che di fatto ha trasformato alcuni parcheggi in
spazi di sosta a tempo determinato con sosta max. di 2 ore
dalle 8,00 alle 20,00 nei giorni lavorativi.
Si rammenta quindi agli utenti di esporre il disco orario, dove
richiesto, onde evitare spiacevoli sanzioni.
PARCHI GIOCHI
Avvalendosi della collaborazione di una ditta del settore, è
stata eseguita una manutenzione straordinaria delle
attrezzature ludiche presenti nei parchi gioco del paese.
Le strutture oramai logorate dal tempo e dall’ usura sono
state sistemate e rese sicure, cosi che, in attesa di momenti
economici migliori che permettano la loro completa
sostituzione, possiamo con tutta tranquillità vedere divertirsi
i nostri bambini.
Le attrezzature del parco giochi al centro sportivo non sono
rientrate in questa manutenzione, in quanto è probabile una
loro rimozione per far spazio alla posa della nuova pista di
skateboard per la quale si deve ancora attendere l’esito della
trattativa in corso tra il comune e la società concessionaria.
L’ammontare delle riparazioni eseguite si aggira a circa Euro
3.000,00.
AREA DEPOSITO PROTEZIONE CIVILE
E’ già in fase esecutiva il progetto che vedrà trasformare
l’area deposito attrezzi della protezione civile in via Dante in
locali attrezzati per poter affrontare eventuali situazioni di
emergenza per la popolazione.
La struttura è stata fino ad ora utilizzata come deposito per
tutti gli attrezzi e le attrezzature in uso alla protezione civile e
come rifugio di materiali utilizzati in paese durante le varie
manifestazioni. I locali sono stati sgomberati dai vari depositi
e si è gia provveduto alla formazione di un sottofondo per
poi proseguire con la posa della pavimentazione sull’intera
superficie.
Verranno poi arredati con attrezzature di prima necessità.
6
L
a scuola
Scuola Primaria
VACANZE …… RICORDI E PENSIERI
Siamo i bambini di seconda, pronti a partire
per un nuovo anno di scuola.
L’estate è finita, ma dai nostri quaderni esce
ancora il ricordo dei suoi colori.
Siamo i bambini di classe terza e come tutti i
nostri compagni abbiamo ricominciato la
scuola! Pensando ora alle vacanze estive ci
viene in mente un bel fiore da … sfogliare.
Ecco alcuni pensieri nascosti nei petali
colorati.
ALFABETO
DELLE LETTERE
… IN VACANZA!
Aquiloni….. su, su, su
Barchette ….. giù, giù, giù
Conchiglie a cuore
Delfini dolci amici
Elicotteri e fantasia
Farfalle favolose
Girandole graziose
Hotel e … sogni
Insieme è bello
Laghi blu, blu
Mare glu… glu
Nuotare di più
Onde su … onde
Prati per giocare
Quiete per riposare
Rumore, aiuto!
Silenzio, ascolta
Torrente che scorre
Urlo: evviva!
Vacanze gioiose
Zaini ….. a scuola!
Scuola dell’Infanzia
Partiamo da queste parole scritte da un papà di due bambini della nostra Scuola
dell’Infanzia nell’anno scolastico 2007-2008 per dire che da allora abbiamo fatto
tanta strada.
“GRAZIE” è una parola di poche lettere che, però, racchiude in sé una
moltitudine di sentimenti e pensieri ed è proprio questa piccola parola che
vogliamo dedicare ad un grande numero di persone,a coloro che ci hanno
aiutato e ci stanno aiutando a far sì che i bambini vivano bene il tempo e lo
spazio della scuola dell’infanzia. Un ringraziamento speciale, quindi, a mamme,
papà, nonni, semplici cittadini ma anche a tutti coloro che si sono impegnati e
si impegnano in iniziative personali e in quelle presenti sul territorio. Grazie per
i giochi nuovi, per la fornitura di materiale di uso comune, per aver condiviso e
condividere con noi e per noi tempo, sapere, energie.
Gli imprevisti e i momenti difficili non sono mancati e non mancheranno in futuro.
Non sempre è facile accogliere ciò che non ci si aspetta, perché quando capita,
si ha l’impressione di essere costretti a rinunciare a qualcosa.
Solo dopo averlo accolto si scopre di non aver rinunciato a nulla, ma anzi di
aver ricevuto, perché siamo cresciuti tutti un po’ di più, piccini e grandi.
Ecco perché è necessario, a volte, guardare agli eventi con la semplicità e la
naturalezza dei bambini.
Per crescere un bambino ci vuole davvero un intero villaggio.
Siamo convinti che l’educazione è essenzialmente una relazione tra persone
caratterizzata da amore, dono e rispetto reciproco orientata alla libertà e all’esperienza di fare comunità. Per attivare una
significativa esperienza di comunità educante è necessario “operare in rete”. Ciò richiede il riconoscimento e la fiducia
reciproca, la comunicazione di azioni e risorse, l’attivazione di progetti condivisi. Ecco allora il significato della stretta
condivisione con le famiglie, della collaborazione con la Parrocchia, con le Associazioni del territorio e con le
Amministrazioni Pubbliche. “Un atto educativo non è possibile se non è permeato di quella fiducia che supera le sue stesse
premesse per rischiare il presente e investire nell’avvenire” (dal ns. P.o.f.)
L’avvenire sono anche i nostri bambini che frequentano la nostra Scuola dell’Infanzia, unica nella nostra comunità, che
chiede di essere riconosciuta e sostenuta.
7
P
iccole storie di Dolzago
Dolzago com’è e com’era.
Com’è, possiamo vederlo ogni giorno, ad ognuno di Voi
il giudizio. Chi scrive non è così vecchio da vivere di
ricordi, ma nemmeno così giovane da non ricordare:
prati, teatri di mitiche partite di calcio; boschi, testimone
di avventure alla Indiana Jones; pozze d’acqua, freschi
intermezzi alla calura estiva. Ed inoltre colline, solcate da
improbabili piste di bicicross; torrenti impetuosi in cui
gettare l’amo di una canna di bambù; colorati ghiaccioli
da freezer Algida di vecchie osterie con campi da bocce.
Alcune fonti di ricordi sono scomparse,
altre sono ancora vive, magari un po’
modificate, un po’ modernizzate, un po’
schiacciate dal progresso di cemento
che le sovrasta: a Dolzago ci sono
ancora le corti.
Eccole, per chi ben le conosce, per chi
le ha dimenticate e per chi le scopre per
la prima volta: corte dei “sacrista”
giustamente, data la professione
sottesa al nome, di fronte alla chiesa,
dei “cuntenta” vicino alla cappelletta,
degli “Stevenett”, in via Bonacina. Non è
finita: degli “Ebrei”, retaggio di antiche
migrazioni (?), in fondo a via Corsica; dei
“cavagnett”, tra via Corsica e via Roma.
L
E poi ancora degli “staii”, le stalle, in via Piazzoni; dei
“Fura”, famiglia emigrata dalla frazione omonima, vicino
all’asilo, della “resega”, anch’essa vicino alla chiesa.
Chissà quali abbiamo dimenticato. E non parliamo,
almeno per oggi, delle cascine, edifici più piccoli o più
isolati e delle corti nelle frazioni che meritano un articolo
a parte. Nomi che evocano mestieri ormai scomparsi (a
che servono i cavagnett, cesti e affini d’altri tempi, nella
società della plastica?), misteri insoluti (che c’entra il
popolo d’Abramo con Dolzago?) o termini che anche gli
anziani faticano a collegare a ricordi
concreti, talmente sono antichi. I vecchi,
questo peso della società del PIL,
possono insegnare, a chi ha cinque minuti
per ascoltare, tante cose e far evitare che
si perda la memoria delle nostre radici.
Questo viaggio a ritroso nel tempo riporta
a ricordi sopiti di bambini vocianti, anziani
sotto i portici che appendono stoppie e
tuffi nelle pannocchie in un casotto fatto
di melgascc intrecciati. “Ah, i bei tempi
andati”, ci siamo cascati anche noi, ma
forse è il classico ed inevitabile pensiero
di chiunque cominci a riflettere
sull’ineluttabile scorrere della clessidra
della vita.
e Associazioni
L’inizio del nuovo anno sportivo dell’A.S.D. ARCADIA
comincia con alcune grandi novità: da quest’anno la
nostra associazione subentra nella gestione del
CENTRO SPORTIVO DI DOLZAGO che finalmente
diventerà a tutti gli effetti la nostra casa.
Grazie all’unità di intenti riscontrata e all’intesa raggiunta
con il Comune di Dolzago su programmi e modalità di
gestione, ci sono tutte le premesse affinchè il centro
sportivo possa sempre più diventare un luogo di
aggregazione per il paese e di reale promozione sportiva
per tutti. Il nostro compito sarà quello di renderlo uno
spazio sempre più accogliente, vivo e vivace.
Tali importanti cambiamenti però non devono far
dimenticare quelle ragioni che fino ad oggi hanno reso
interessante, innanzitutto a noi, l’impegno che
un’associazione sportiva come la nostra richiede. Prima
di affrontare questa nuova sfida e di iniziare un nuovo
anno di attività desideriamo per questo richiamarcele
ancora una volta e condividerle con tutti voi.
Lo sport è qualcosa di prezioso e offre a chi lo pratica
un’occasione unica, difficile da ripetere con la stessa
intensità e semplicità in altre esperienze della vita:
quando facciamo sport mettiamo in gioco noi stessi, la
nostra umanità, la nostra voglia di realizzazione umana
e sportiva, i desideri più elementari e autentici che ci
vengono dal cuore; emerge come non mai quello che
siamo, ciò che caratterizza la nostra persona, cadono
insomma tutte le barriere che nella vita ci costruiamo
addosso.
Se guardiamo i nostri bambini scendere in campo e
impegnare tutte le loro energie, questo è ancora più
evidente; stanno dando tutto loro stessi per sfruttare
l’occasione di realizzare il loro appassionante compito:
quello di diventare grandi.
E’ la loro partita e se la giocano fino in fondo.
Ma anche per noi genitori, istruttori, dirigenti, atleti e
spettatori c’è una grande e rischiosissima sfida che ci
attende: la sfida dell’educazione.
Al centro di ogni nostra azione ci deve sempre essere
innanzitutto la persona, ognuno di noi, con i propri
desideri di bellezza, di bontà, di felicità; desideri che
cercano una risposta e una compagnia che li sostenga.
Per imparare a farlo non dobbiamo fare altro che
osservare i nostri bambini, spalancati alla realtà che ogni
giorno incontrano, con il loro entusiasmo, la loro
passione e lasciarci a nostra volta sorprendere da quella
ricerca e da quella instancabile voglia di essere
protagonisti che li caratterizza e che l’azione sportiva
rende ancora più dirompente. Questo modo di guardarli
tra l’altro è il contrario del giudicarli secondo una misura
esterna, secondo la prestazione che ottengono, è il
contrario dell’esasperazione dell’aspetto agonistico.
8
L
a parola ai cittadini
Scrivete la vostra posta a [email protected] oppure imbucatela
nell’apposito contenitore posto nell’atrio dell’ingresso municipale.
Verranno pubblicate solo lettere firmate o con richiesta di non pubblicare il mittente.
Buongiorno Signor Sindaco,
scriviamo questa lettera per capire le
motivazioni che hanno spinto il comune
ad introdurre il disco orario nella maggior
parte dei parcheggi dolzaghesi. Ci siamo
accorti di questo, in particolar modo
durante la terza settimana di settembre,
quando ci siamo imbattuti nella guardia
comunale intenta a sanzionare delle auto
in via Donatori di sangue. E' stato in quel
momento che ci siamo accorti che
anche in quel parcheggio era apparso il
cartello che indicava la possibilità di
parcheggiare solamente per due ore. Ci
chiediamo a questo punto: che motivo
ha la giunta comunale di tappezzare tutti
i parcheggi del paese con cartelli di
sosta a tempo? E' veramente necessario
metterli in luoghi dove non ci sono
attività commerciali e quindi grandi
afflussi di auto? Una persona che lavora
a Dolzago e non ha la possibilità di
parcheggiare in ditta deve prendersi una
multa al giorno oppure, per evitare ciò,
deve uscire dal lavoro ogni due ore per
aggiornare il disco orario? E' chiaro che
su questa scelta affrettata di modificare
tutti i parcheggi si poteva ragionare di
più pensando anche ai disagi per i
cittadini. Una risposta a queste
domande potrebbe essere la necessità
di nuove entrate per la cassa comunale,
dato il periodo difficile e i tagli imposti ai
comuni. Naturalmente speriamo non sia
questo il motivo, altrimenti sarebbe più
facile mettere in chiaro questa necessità
ai cittadini senza ricorre a codesti modi
alquanto meschini. Inoltre, ritornando al
problema di via Donatori di sangue, i
nuovi cartelli portano i cittadini a creare
lunghe file di auto che ostacolano la
viabilità su viale Montecuccoli, unico
parcheggio libero ancora rimasto in
zona. Non essendo stati gli unici a
notare questo disagio spuntato da un
giorno all'altro, abbiamo deciso di
scrivere questa lettera, che non vuole
però essere una condanna di tutti i
parcheggio con disco orario, molto utili
ad esempio in centro paese, ma una
contestazione alla decisione di allargare
queste restrizioni a tutti i parcheggi.
Vorremmo quindi sapere cosa ha
motivato questa decisione.
Grazie dell'attenzione.
Distinti saluti
Due cittadini attenti
Egr. Cittadini attenti,
l’amministrazione comunale ha introdotto nel proprio organico la figura del
vigile ausiliario per sorvegliare circa il
corretto utilizzo dei parcheggi, ed
evitare le soste a tempo indeterminato
dei mezzi.
Il compito del vigile ausiliario è quello
di dare supporto all’ufficio di polizia
urbana, specie nei momenti in cui il
vigile “titolare” è impegnato in
mansioni di ufficio.
Dopo aver ricevuto un notevole numero
di lamentele da parte dei cittadini, e
valutata la portata del fenomeno della
“sosta selvaggia”, si è ritenuto
opportuno intervenire, allo scopo di
evitare lo stato di anarchia all’interno
del quale ogni automobilista si sente
legittimato a sostare come, dove e
quanto vuole.
Non siamo alla ricerca di soldi facili per
“fare cassetto”, bensì abbiamo messo
in atto questi provvedimenti che
mirano al ripristino della legalità e del
rispetto degli altri.
Avessimo voluto rimpinguare le casse
comunali certamente avremmo optato
per le soste a pagamento, non
pensate?
Due ore di tempo sono più che
sufficienti per sbrigare commissioni, e
dopo tutto non ci sembra uno sforzo
immane
quello
di
esporre
il
contrassegno all’arrivo negli spazi di
sosta. In presenza di aree produttive
deve essere inoltre a carico degli
imprenditori il reperimento dei posti
auto per i propri dipendenti.
N.B: la corte costituzionale ha stabilito
che l’ausiliario del traffico nominato dal
sindaco è un pubblico ufficiale, gli atti
che produce hanno validità pari a quelli
redatti dagli organi di Polizia Stradale.
L’art. 357 del codice penale, collega la
qualifica di pubblico ufficiale ai
caratteri propri dell’attività esercitata
dal soggetto agente (ausiliario del
traffico), in caso di offese, minacce o
lesioni a danno dell’ausiliario stesso,
magari durante la fase di contestazione
della violazione, il contravventore
si troverà a rispondere in violazione
degli art. 336 C.P. (violenza o minaccia)
e art. 337 C.P. (resistenza)
Il Sindaco Adelio Isella
Egr Sig. Sindaco
Seguendo l’esempio di Oggiono, dove i
videopoker sono stati , sembra , banditi, si
potrebbero farli sparire anche dai locali di
Dolzago, innescando un circuito virtuoso
tra i comuni limitrofi. Le “macchinette”
ingoiano mucchi di soldi da poveri
ignoranti sprovveduti, che magari poi
battono cassa in comune o lasciano debiti
ad esempio alla scuola materna.
Le macchinette portano in paese
personaggi e figuri di cui se ne può fare a
meno. Le macchinette sono un esempio
becero per i giovani, sotto la vergognosa
egida dello stato italiano. Le macchinette
sono, a quanto pare, in mano spesso ad
organizzazioni malavitose.
In merito alla richiesta di seguire
l’esempio del Comune di Oggiono, le
segnalo che se avesse consultato il sito
(www.comune.oggiono.lc.it), di sicuro
avrebbe notato che la Giunta non ha
bandito l’utilizzo dei videopoker, ma solo
regolamentato
il
loro
utilizzo.
L’amministrazione Comunale di Oggiono
si riserva la facoltà di condizionare il
rilascio dell’autorizzazione rispetto
all’impatto viabilistico, alla dotazione di
un adeguato numero di parcheggi
nell’arco di 100 m. dall’esercizio, e alla
valutazione rispetto ad eventuali
problemi di pubblica sicurezza.
Il responsabile competente all’interno dei
comuni, tuttavia, rilascia l’autorizzazione
ai sensi dell’articolo 86 del T.U.L.P.S., nel
rispetto del regolamento approvato e
delle normative vigenti in materia
urbanistica, edilizia, igienico-sanitaria,
ambientale, monitoraggio e prevenzione
incendi entro 90 giorni nel rispetto della
legge N. 241 del 7 Agosto 1990.
Lei mette in evidenza la parte peggiore di
questa legge dello stato e usanze che
vedono prosperare persone definite
malavitose, ma bisogna ricordare che ci
sono individui particolarmente deboli,
che, magari spinti dal richiamo di facili
guadagni,
anche
da
pubblicità
ingannevoli, finiscono facilmente nel
baratro del gioco. Non è certo una
delibera amministrativa che può
cambiare la coscienza delle persone, e il
modo di vivere all’interno della società.
Occorre ricercare il motivo di questa
debolezza nell’educazione ricevuta dalle
persone, nel loro percorso formativo, e,
forse, nel particolare periodo di crisi
economica che stiamo attraversando.
Il Sindaco Adelio Isella
9
O
ggi si parla di …
Il desiderio e la necessità di comunicare sono insiti nella natura umana: sin dall’era
preistorica l’uomo ha sempre sentito il bisogno di esprimere con parole, gesti,
rappresentazioni, i propri sentimenti e le sensazioni che provava in quel preciso
momento. Naturalmente, col trascorrere delle epoche storiche, il concetto di comunicazione è cambiato, passando
dall’utilizzo dei disegni, allo sviluppo della parola e della scrittura, alla nascita della carta stampata e della televisione, sino
all’era dei cellulari, di internet e dei social network.
Quella dei social network è stata una vera rivoluzione nell’ambito della comunicazione: basti pensare che solo con l’ausilio
di un computer e di un collegamento alla rete internet, è possibile interloquire a migliaia di km di distanza, e di parlare con
persone che vivono dall’altra parte del mondo come se si trovassero di fronte a te. Ma il social network non è solo questo:
è uno strumento che ha rivoluzionato i modi di vivere della società, i rapporti interpersonali e le possibilità di conoscere
nuove persone. Ormai in rete al giorno d’oggi sono stati creati innumerevoli social network, più o meno famosi, e più o meno
frequentati; di seguito un elenco di quelli più usati nel mondo.
Social Network
FACEBOOK
Rappresenta per eccellenza il social network più utilizzato
al mondo. Secondo i dati forniti dal sito stesso, nel 2010 il
numero degli utenti attivi ha raggiunto e superato quota
500 milioni in tutto il mondo.
Facebook è stato fondato nel 2004 da Mark Zuckenberg,
all'epoca studente diciannovenne presso l'università di
Harvard, con l'aiuto di Andrew McCollum e Eduardo
Saverin. Il dominio attuale, facebook.com, fu registrato
soltanto tra l'aprile e l'agosto 2005, e molte singole
università furono aggiunte in rapida successione nell'anno
successivo.
Dal 2006, chiunque abbia più di 13 anni può registrarsi e
farne parte. Gli utenti possono integrarsi in una o più reti
partecipanti, come la scuola superiore, il luogo di lavoro o
la regione geografica. Se lo scopo iniziale di Facebook era
di far mantenere i contatti tra studenti di scuole di tutto il
mondo, con il passare del tempo si è trasformato in un
social network che coinvolge tutti gli utenti di Internet. In
Italia il boom si è avuto nel 2008; secondo i dati forniti da
Facebook e raccolti nell'Osservatorio Facebook, gli utenti
italiani nel mese di aprile 2011 sono 22 milioni.
Il sito è gratuito per gli utenti e trae guadagno dalla
pubblicità, inclusi i banner.
Gli utenti creano profili che spesso contengono fotografie
e liste di interessi personali, scambiano messaggi privati o
pubblici e fanno parte di gruppi di amici. La visione dei dati
dettagliati del profilo è ristretta ad utenti della stessa rete o
di amici accettati dall'utente stesso. Facebook include
inoltre alcuni servizi che sono usufruibili mediante
dispositivo mobile.
a livello locale e globale, per condividere foto e video con
amici, creare reportage delle loro vite, e promuove se
stesse ed i loro progetti.
E’ considerato il social network degli incontri, perché è
molto utilizzato in Italia per fare conoscenze dal vivo.
NETLOG
Nato in Belgio, ha avuto e continua ad avere un
grandissimo successo. E’ il più completo dei Social
Network perché offre la possibilità di creare un Blog,
condividere 500 e più foto, caricare e aggiungere ai Preferiti
un video, avere un libro per gli ospiti e unirsi ai vari gruppi,
chiamati “clan”.
LINKEDIN
Nasce principalmente come sito per i privati e le aziende,
infatti la registrazione avviene tramite nome e cognome per
essere rintracciati, un pò come funziona per Facebook,
solo che le informazioni sono maggiormente private. Infatti
lo scopo principale del sito è consentire agli utenti registrati
il mantenimento di una lista di persone conosciute e
ritenute affidabili in ambito lavorativo.
In definitiva Linkedin funge da interfaccia tra lavoratore ed
azienda, per la ricerca di un posto di lavoro, o per la
selezione del personale per una determinata mansione.
ORKUT
Molto utilizzato in Brasile, come altri siti simili Orkut
permette di realizzare un profilo degli utenti in cui
confluiscono dati generali, ma anche immagini ed elenchi
flessibili degli interessi di ogni iscritto. È anche prevista la
possibilità di inserire nel proprio profilo dei video.
Caratteristica distintiva di Orkut è la presenza delle
“comunità”, cioè di gruppi di utenti che condividono uno
stesso interesse o, più spesso, una medesima lingua o
nazionalità.
Per iscriversi è necessario disporre di un account Google.
MY SPACE
Creato da un gruppo di americani ma subito dopo divenuto
un “must” tra i giovani italiani, è un ottimo sito per
conoscere altre persone, condividere foto e pensieri. Offre
ai suoi utenti blog, profili personali, gruppi, foto, musica e
video.
Grazie a questo spazio su internet, diversi artisti e gruppi
musicali sono diventati famosi in tutto il mondo ancora
prima di mettere effettivamente sul mercato i loro dischi.
TWITTER
Si tratta di un servizio gratuito che fornisce agli utenti una
pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo
con una lunghezza massima di 140 caratteri. Gli
aggiornamenti possono essere effettuati tramite il sito
stesso, via SMS, con programmi di messaggistica
istantanea, posta elettronica, oppure tramite varie
applicazioni basate sulle API di Twitter.
BADOO
Si tratta di un sito web di social network, con sede a
Londra. Beneficiando di una interfaccia multilingue, offre ai
suoi utenti registrati la possibilità di collegarsi con persone
10
O
ggi si parla di …
La comunicazione informatica
Sono passati anni dacché si parlava della possibilità di
avere, ognuno in casa propria, un computer che
consentisse l'accesso al web. Oggi, quando ciò che un
tempo si riteneva pura fantascienza è diventato realtà, è
divertente ritrovarsi a fantasticare su quanto la tecnologia
potrà offrirci in un futuro più o meno prossimo. Meno
divertente diventerebbe questa riflessione se si
ipotizzassero i cambiamenti che la tecnologia imporrebbe
alle persone. Già, perché se da un lato è straordinario poter
comunicare in tempo reale, senza utilizzare inutilmente
carta o un telefono, poter avere a disposizione e in un
tempo brevissimo notizie e informazioni su qualunque
argomento, dall'altro bisognerebbe ammettere che le
persone e le loro abitudini sono inevitabilmente cambiate.
Il tempo che si passa davanti a un computer è andato
aumentando con le possibilità offerte da internet. Fare
ricerche, controllare le bollette e la situazione del proprio
conto bancario, effettuare pagamenti, acquistare e vendere
articoli di ogni tipo direttamente da casa sono solo alcuni
e pochi esempi di ciò che si può fare tramite la rete.
Anche i modi di comunicare delle persone sono
nettamente cambiati. Pochi anni fa, tutto quello che si
poteva fare per parlare con qualcuno, senza contare la
possibilità di una chiacchierata faccia a faccia, era una
telefonata o, per qualcuno, una lettera.
Oggi, se un ragazzo volesse tenersi in contatto coi suoi
coetanei non chiederebbe il numero
di telefono, o meglio, non sarebbe la
prima cosa che chiederebbe: prima
di tutto farebbe una ricerca su
Facebook, il social network che
prima o poi attira tutti, grandi e
piccini. Un ottimo sistema per
contattare e ritrovare persone che
non si sentivano ormai da tempo,
ma anche un mezzo con cui
esprimersi e esternare i propri
pensieri. Ed è su quest'ultimo
aspetto che si potrebbe discutere.
Sono tantissimi i giovani che sentono di dover dire
qualcosa sui più svariati argomenti, e che considerano i
social network un modo per diffondere le proprie idee e
riflessioni. Altri, più tristemente, ne fanno il centro dei loro
pensieri: quello che conta è essere apprezzati per le proprie
fotografie o le frasi ad effetto con cui si tenta di essere
originali (non rendendosi conto che si è immersi nella totale
banalità). La questione è quindi l'uso che si fa di questi
strumenti che, come ogni cosa, se impiegati bene possono
dar buoni frutti: non è conveniente cercare di cambiare la
propria personalità in funzione di un social network, è più
intelligente, invece, utilizzarlo per comunicare le proprie
idee. In questo modo, le persone, pur dovendosi adeguare
alla tecnologia in continuo sviluppo, potrebbero riuscire a
mantenere la propria integrità col vantaggio, a differenza
delle generazioni precedenti, di avere a disposizione un
mezzo immediato per dire a tutti ciò che si pensa. E'
fondamentale, però, essere in grado di “tenere a bada”
questa continua evoluzione dei mezzi di comunicazione
che, pur fornendo indiscusse comodità (il risparmio di
tempo, carta ed energie sono solo un esempio), può
risultare insidiosa, in modo particolare per coloro che non
hanno ancora piena coscienza di ciò che internet
rappresenta: i più giovani.
Occorre infatti una continua attenzione nell'educare i
ragazzi, a maggior ragione quando si decide di dar loro
l'opportunità di utilizzare Internet
per accedere ad un social network:
lasciar loro carta bianca di fronte a
sistemi
che
possono
così
facilmente condizionarli potrebbe
creare problemi. Risulta quindi
davvero importante far capire loro
che l'amicizia non è un click, che è
bello essere apprezzati per quello
che si è, e non per quello che si
cerca di essere, e che, insomma,
non si può ridurre la propria vita a
un semplice profilo su Facebook.
Il punto di vista di un genitore
Che cosa succederebbe se un giorno i miei figli arrivassero a casa chiedendomi di volersi iscrivere ad un social network?
Fortunatamente è un problema che si verificherà tra qualche anno, ma mi troverei in una situazione piuttosto complicata.
Sia chiaro, sono un internauta navigato, ma forse è ancora un mondo che non mi convince del tutto. Figuriamoci per i
più giovani. E' un luogo dove le regole, e purtroppo anche i controlli, sono limitati. Il fatto è che in un'età dove educare
è sempre più difficile, un social network come Facebook può distorcere la realtà , dato che molte persone fingono di
essere ciò che non sono.
Ma la cosa più importante è che se mai i miei figli avessero un problema, vorrei che venissero a parlarne con me anziché
sfogarsi su una bacheca, perchè molte volte ci si isola dal mondo anche se si è in rete. In definitiva penso che
acconsentirei a questa richiesta, ma mettendo dei paletti, come navigare insieme le prime volte, con un minimo di
controllo.
11
N
umeri e indirizzi utili
MUNICIPIO
Piazza della Repubblica, 7/8
Telefono: 0341 451263
Fax: 0341 451277
[email protected]
www.comune.dolzago.lc.it
IL SINDACO
Riceve tutti i giorni
(Mercoledì su appuntamento)
dalle ore 10:30 alle ore 12:00
[email protected]
UFFICIO SERVIZI DEMOGRAFICI
Lunedì e Giovedì 10.30-13.00/16.00-18.00
Martedì, Mercoledì e Venerdì 10.30-13.00
Sabato 10.00-12.00
[email protected]
UFFICIO SEGRETERIA
Lunedì 10.30-13.00
Giovedì 11.00-13.00
Sabato 10.00-12.00
[email protected]
UFFICIO TRIBUTI
Lunedì e Giovedì 10.30-13.00/16.00-18.00
Martedì, Mercoledì e Venerdì 10.30-13.00
Sabato 10.00-12.00
[email protected]
UFFICIO RAGIONERIA
Lunedì dalle 10.30 alle 13.00
Giovedì dalle 11.00 alle 13.00
Sabato dalle 10.00 alle 12.00
[email protected]
UFFICIO LAVORI PUBBLICI
ED EDILIZIA PRIVATA
Lunedì 10.30-13.00 per i cittadini
Giovedì 10.30-12.00 per i professionisti
Sabato 09.00-12.00 per i cittadini
[email protected]
UFFICIO SERVIZI SOCIALI
Lunedì 10.30-12.00 / 16.00-17.00
Mercoledì 10.30-12.00
Giovedì 16.30-17.30
[email protected]
IL SEGRETARIO COMUNALE
Lunedì 16.00-17.00
Mercoledì e Venerdì 10.30-11.30
[email protected]
BIBLIOTECA COMUNALE
Via Corsica, 12/A - Telefono: 0341 451400
[email protected]
Martedì 14.00-18.00
Giovedì 10.00-13.00 / 14.00-18.00
Sabato 10.30-13.00
Domenica 11.00-12.00
UFFICIO POLIZIA LOCALE
Giovedì 10,00-12,00
Tel. cell.: 335 345525
[email protected]
CIMITERO
Feriali 8.30- 16.30
Festivi 8.00-19.00 (aprile/settembre)
Festivi 8.00-17.00 (ottobre/marzo)
CENTRO DI RACCOLTA
L’area ecologica è collocata nella zona
dietro il Centro Sportivo Comunale e vi si
accede dalla Via Pessina.
Martedì 14.00-16.00
Giovedì 14.00-16.00
Sabato 10.00-12.00 / 14.00-16.00
SCUOLA DELL’INFANZIA
“VINCENZO BONACINA”
Via Alessandro Manzoni, 5
Telefono: 0341 450054
[email protected]
www.smbonacina.it
SCUOLA PRIMARIA
Via Corsica, 14
Telefono: 0341 451360
PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA
Via Alessandro Manzoni,3
Telefono: 0341 451109
UFFICIO POSTALE
Via Corsica, 15
Telefono: 0341 451121
Fax: 0341 451496
FARMACIA
Via Provinciale, 42
Telefono: 0341451445
[email protected]
Mattino: 08.30 - 12.30
Pomeriggio: 15.30 - 19.30
Riposo: Sabato pomeriggio
CROCE VERDE - OGGIONO
Loc. Bersaglio, 4
Telefono: 0341 576370
A.S.L. - OGGIONO
Via Bachelet, 7
Telefono: 0341 482817
Fax: 0341 269713
Periodico d’informazione comunale
registrato presso il Tribunale di Lecco al Registro
della Stampa con il n. 3/2011 del 10.02.2011.
Comitato di redazione
Adelio Isella (Direttore Responsabile)
Francesco Ratti (Redattore Capo)
Alberto Conti
Costanza Colombo
Lorenza Fumagalli
Dalmazio Bertacchi
Simone De Capitani
Sede di Redazione
Piazza della Repubblica, 7/8
Telefono: 0341 451263
Fax: 0341 451277
[email protected]
http://dolzagoinforma.blogspot.com
Impaginazione grafica e stampa
Grafiche Villa srl - Molteno (Lc)
STAMPATO SU
CARTA RICICLATA 100%
12
… segue da pag 1
secondo la quale gli enti locali
devono limitare l’aumento della
spesa) per i Comuni con oltre
5000 abitanti, e si paventa
l’introduzione di tale normativa anche
per i comuni la cui popolazione non
supera in numero il limite
precedente.
Ciò comporterebbe inevitabilmente
una perdita di qualità dei servizi, oltre
che un inevitabile rallentamento nella
realizzazione delle opere di pubblica
utilità.
I Comuni con popolazione superiore
a 1.000 abitanti e comunque fino a
5.000 abitanti dovranno attivarsi per
gestire in modo associato le funzioni
fondamentali
(istituzionali).
In
particolare, dovranno condividere
almeno due funzioni dal 2011 (entro il
31/12) e, poi, tutte le altre funzioni
fondamentali dal 2012.
In questo caso, tali associazioni
dovranno coinvolgere almeno 10.000
abitanti, allo scopo di poter ridurre la
spesa di gestione.
E’ ancora in corso di valutazione, e
rimane piuttosto vaga la normativa
riguardante l’accorpamento dei
Comuni.
Anche questo aspetto comporta
notevoli difficoltà organizzative e una
necessità di cambiamento delle
abitudini per i cittadini, che, almeno
in un primo periodo, si vedranno
“spiazzati” rispetto alla nuova
collocazione dei servizi.
Vengono ridotti i trasferimenti statali,
specie in materia di servizio sociale,
istruzione, cultura.
E’ facoltà delle amministrazioni
innalzare l’aliquota delle addizionali
locali, per recuperare, almeno in
parte, il deficit di trasferimenti statali.
La nostra amministrazione non
intende tuttavia, al momento,
avvalersi di questa possibilità, per
non gravare ulteriormente sui bilanci
delle famiglie già provate dal periodo.
I Comuni dovranno intervenire
direttamente nella lotta all’evasione
fiscale, effettuando le opportune
segnalazioni agli organi competenti
(Agenzia delle Entrate).