Anno 1 - Comune di Dolzago
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Anno 1 - Comune di Dolzago
Periodico d’informazione Comunale - Anno 1 numero 1 C arissimi cittadini per condurre con efficacia l’azione amministrativa all’interno degli enti locali occorre indubbiamente lealtà nei rapporti con i propri collaboratori, ma anche sincerità da parte dei cittadini, che porti al raggiungimento di una convivenza civile e responsabile da parte di tutti. Oggi siamo tutti necessari alla vita pubblica, tutti dobbiamo muoverci dentro un progetto che metta in evidenza il concetto di solidarietà. in questo numero: La parola all’opposizione 2 La replica della redazione 2 Servizi e progetti a sostegno della persona e della famiglia 3 Vividolzago 4 La scuola 5 Lavori pubblici 6 La situazione economica è veramente difficile, specie a livello locale, e l’ultima finanziaria incupisce ulteriormente lo scenario, proponendo ulteriori tagli ai Comuni. Dolzago e letteratura 6 Piccole storie di Dolzago 8 Purtroppo andrà sempre peggio, fino a che il governo non troverà le risorse necessarie attuando le riforme di cui tutti avremmo bisogno. Associazioni 8 La parola ai cittadini 9 Perché, io mi chiedo ad esempio, non abolire le Province, eliminando la ridicola sudditanza che in qualche modo i Comuni hanno verso questi enti, e liberare così risorse per gli enti locali e rilanciare l’economia? Anche la nostra Amministrazione, dovrà fare ulteriori sforzi per continuare a mantenere i servizi offerti. Allo scopo di mantenere alta la qualità dei servizi, si può agire ridimensionando la spesa corrente oppure, nel caso in cui si voglia essere un’Amministrazione propositiva, fissando obiettivi, finanziandoli, ma introducendo la tassa di scopo. Introdurre tale dazio, significherebbe resuscitare in percentuale ridotta l’imposta comunale sugli immobili (ICI), che permetterebbe al Comune di disporre di entrate sicure, ma che sicuramente graverebbe ulteriormente sulle tasche dei nostri cittadini, non è la strada che vogliamo seguire. Il governo deve decidere, se dare il giusto ossigeno finanziario ai Comuni virtuosi, con i bilanci in regola, oppure trasformare gli stessi in Enti non più propositivi, ridurli al ruolo di passacarta, tenuti in vita per gestire l’ufficio anagrafe, e non avere neppure risorse per gestire le manutenzioni alle strade e ai beni immobili. Una finanziaria non deve essere fatta di soli tagli per contenere il deficit di bilancio dello Stato, ma deve prevedere anche capitoli di spesa per rilanciare l’economia e per creare nuovi posti di lavoro, per disoccupati e giovani in cerca del primo impiego. Fino a ieri Dolzago, da questo punto di vista, era un’isola felice per la piena occupazione, oggi anche il nostro paese è in parte vittima della recessione. Faccio un appello alle realtà produttive sul nostro Comune affinché abbiano un occhio di riguardo a quelle potenzialità che esistono sul nostro territorio in modo da alleviare e dare serenità economica a tutte le famiglie e i giovani in difficoltà. Il Sindaco Adelio Isella Oggi si parla di … 10 A ntiche vie Rispettare e tenere pulito il proprio paese, salvaguardarne il territorio in tutte le sue componenti ed evitare l’abbandono di rifiuti, sono comportamenti che denotano un alto senso civico e un profondo sentimento d’appartenenza alla propria realtà territoriale. Sulla base della “Giornata del Verde Pulito”, istituita dalla Regione Lombardia con la Legge del 20 Luglio 1991 n.14, che ogni anno si svolge anche nel nostro Comune, è stata avviata nel 2010 un’iniziativa molto importante, un progetto che intende recuperare, pulire e segnalare i sentieri che collegano il nostro paese con i Comuni limitrofi. Il patrimonio sentieristico che nel passato era utilizzato principalmente dagli abitanti delle cascine o frazioni che dovevano recarsi in paese, oggi è quasi invisibile, ricoperto da vegetazione e dimenticato con il trascorrere del tempo. Eppure i nostri sentieri rappresentano un patrimonio storico di notevole importanza per il paese di Dolzago: è per questo motivo che il progetto di recupero e riapertura di queste vie storiche si presenta come una sfida altamente interessante e di estrema importanza, sia a livello puramente ambientale, che a livello storicosociale. (segue a pag 12) L a parola all’opposizione L a replica della redazione oltre 600.000 euro: stiamo cercando di capire in quali opere significative siano stati spesi così tanti soldi, visto e considerato che “investire” migliaia di euro per pulire i marciapiedi dalla neve (prestazione che con l’amministrazione precedente veniva realizzata gratuitamente dal distrutto gruppo di protezione comunale della Protezione Civile) non ci sembra un grande obbiettivo raggiunto. Così come non ci sembra sia funzionato il servizio di spargimento sale e pulizia strada dalla neve e dal ghiaccio. Malgrado le critiche indirizzate alla gestione precedente il risultato conseguito dall’attuale maggioranza è stato veramente penoso. Della serie: forse sarebbe stato più opportuno tacere, piuttosto che criticare; vero Lanfranchi? Quello che è accaduto in Via “Ai Poggi” è gravissimo, ma molto più grave è stato il comportamento di chi, disattendendo decine di testimonianze ha continuato a sostenere una propria verità, ben diversa da quella riscontrata dai cittadini residenti. Il gruppo di minoranza continua ad auspicare la ricezione nel piano di governo di tutte le istanze prodotte dai cittadini indistintamente: speriamo che ad essere accolte non siano solo quelle di qualche parente di assessore o di qualche azienda che, dopo aver recentemente chiuso e licenziato gli operai, si vedrebbe premiata, per motivazioni che nessuno riuscirebbe a capire, con una vantaggiosa trasformazione della destinazione urbanistica. Se ciò accadesse, il Sindaco che da tempo ormai sta dimostrando tutta la propria inadeguatezza a ricoprire il ruolo rivestito, dovrebbe rassegnare immediatamente le dimissioni. La nostra imperterrita battaglia per il bene del paese continua … Contattateci per condividere motivazioni e strategie per mandare a casa una sinistra superata e demagogica. Il gruppo di minoranza, per la rappresentazione del proprio operato e per l’esplicitazione del proprio pensiero sebbene sistematicamente marginalizzato attraverso l’assegnazione di uno spazio oltremodo esiguo, non ritiene di ricorrere alla pubblicazione e divulgazione suppletiva di informatori che non rispettano i requisiti previsti dalla legge, così come invece hanno fatto, in occasione della pubblicazione del primo numero, i componenti del gruppo politico “Dolzago si confronta”. Esso al proprio interno annovera Sindaco ed Assessori che, per replicare alle nostre argomentazioni, hanno preferito non attenersi alla normativa in materia di stampa, utilizzando spazi aggiuntivi, compendiati in una pubblicazione non registrata presso la cancelleria del Tribunale e distribuito in tutto il paese. Questo comportamento gravissimo la dice lunga anche sulla nostra possibilità di intrattenere relazioni con soggetti arroganti e sleali. I numerosissimi cittadini che ci contattano evidenziano e rimarcano la delusione e l’amarezza per le aspettative sistematicamente tradite, per la mancanza di risposte ai problemi posti, per l’arroganza nella gestione della cosa comune che non tiene conto delle istanze della gente, per il rifiuto di riconoscere l’esistenza di problematiche, per una presenza funzionale soltanto all’immagine e non alla soluzione delle questioni. Del resto il progetto politico di una certa sinistra è fallito in tutta Italia e quindi con un vice sindaco di tale estrazione, attento talvolta più all’apparenza che alla sostanza, più alla chiacchiera che all’azione, il comune non poteva certo fare molta strada … e infatti di strada non ne ha fatto per nulla; chiacchiere, chiacchiere … l’unica evidenza oggettiva è che in due anni l’attuale amministrazione ha quasi bruciato un avanzo di amministrazione lasciato in eredità di Mai piegheremo la testa ad una maggioranza, ne tantomeno ad un’opposizione volgare e cinica. A tal proposito è istintivo ricordare la distribuzione, nel dicembre 2006, dell’indimenticabile bollettino comunale “Dolzago Informa”, promosso dall’allora giunta Panzeri di cui illustri membri sono attualmente all’opposizione. Pur con il serio intento di “avvicinare la cittadinanza alla vita amministrativa del paese e rendere più trasparente l’operato della giunta”, le 23 pagine dell’informatore comunale mostrano la vera natura dittatoriale dell’allora amministrazione, dipingendo il sindaco come il risolutore di ogni problema o l’assessore di turno come l’infaticabile ricettacolo delle istanze popolari. E’ superfluo dilungarsi su queste operazioni di chiara matrice autoritaria, preme invece sottolineare che per la realizzazione di tale bollettino non fu nominato un comitato di redazione composto da volontari, ma l’intero servizio venne affidato alla società “Iniziative Editoriali Srl” di Lecco, al costo di € 3.250,00 oltre IVA. “Bisognerebbe fare un lungo esame di coscienza prima di pensare a criticare gli altri” sosteneva Molière, e la redazione di Dolzago Informa intende sottoscrivere queste parole. Riconosciamo però un merito all’allora maggioranza: aver limitato l’uscita di tale informatore ad un solo numero. Ci pare doveroso concludere replicando all’accusa di “non attenerci alla normativa in materia di stampa”. In occasione della copia distribuita lo scorso anno alcuna registrazione in tribunale è stata attivata, in quanto l’art. 16 L.47/48 definisce non periodico un bollettino che venga pubblicato a più di 12 mesi di distanza dal precedente numero. In questo caso il numero non ha senso, ed infatti il bollettino riporta la dicitura “Numero 0”. In merito a ciò, il gruppo di minoranza dovrebbe appunto saperne qualcosa. Nonostante la redazione abbia concesso al gruppo di minoranza uno spazio circoscritto a 3.500 caratteri, le direttive sono state puntualmente disattese. Riteniamo che la libertà di espressione sia elemento fondante di ogni democrazia, e pur riservandoci il doveroso diritto di replica abbiamo proceduto con la pubblicazione integrale dell’articolo, auspicando una maggiore attenzione nel rispetto degli spazi assegnati. Le tematiche politiche affrontate da “Uniti per Dolzago”, nello spazio qui sopra, troveranno con ogni probabilità opportuno dibattimento nelle sedi appropriate. Ciò che la redazione di Dolzago Informa non può invece accettare è l’ipocrisia e l’offesa, biechi strumenti utilizzati per manipolare il consenso elettorale dei cittadini, che mai più verranno pubblicati su questo organo illustrativo. E’ pertanto doveroso esprimere la nostra solidarietà al vicesindaco Lanfranchi, tacciato di essere un chiacchierone improduttivo, ed invece assessore apprezzato per l’impegno profuso nell’accrescimento sociale e culturale del paese. Che all’operatività unisca una certa capacità dialettica, decisamente superiore a quella mostrata dagli esponenti del gruppo di minoranza, è da considerarsi virtù e non difetto. L’intervento del gruppo di minoranza dipinge l’attuale redazione come una squadra di servitori, alla corte dell’attuale amministrazione. Se quest’ultima ha promosso la pubblicazione di un periodico informativo per la popolazione, un gruppo di “volontari dell’informazione” ha accettato con entusiasmo l’invito, sacrificando parte del proprio tempo libero in maniera del tutto gratuita. La libertà di manifestazione del pensiero è il caposaldo del nostro operato, e crediamo che i contenuti ci abbiano dato al momento ragione, anche se il cammino è ancora lungo e tortuoso. 2 L ’approfondimento Servizi e progetti a sostegno della persona e della famiglia Nel nostro comune sono attivi interventi socio assistenziali ed educativi, secondo normative nazionali, regionali e scelte che l’Amministrazione intende sviluppare al fine di promuovere condizioni di benessere e qualità della vita dei cittadini. I servizi offerti sono attuati nel rispetto della dignità, libertà e sviluppo della persona umana. La finalità principale è quella di promuovere azioni di tipo preventivo, oltre a rimuovere le condizioni di disagio e bisogno di individui e nuclei familiari. L’approccio e il modo di affrontare i problemi parte dal presupposto fondamentale che, anche nelle situazioni più difficili e compromesse, esistono potenzialità e risorse personali che vanno ricercate e sviluppate per promuovere percorsi di autonomia e non di dipendenza assistenziale. Nel progetto di aiuto e di cura quindi le persone vengono coinvolte in modo attivo, mettendo in moto anche la rete familiare, parentale, di vicinato. Inoltre, attraverso il coordinamento e il lavoro in rete con altri servizi e realtà socio-sanitarie ed educative del territorio, si costruiscono risposte integrate ai bisogni di persone, famiglie e comunità. Nell’area minori e famiglie sono attivi: l’assistenza domiciliare educativa, l’affido, i collocamenti in comunità, centri diurni per minori o centri di formazione professionale, l’assistenza educativa scolastica, i progetti integrati fra scuola secondaria di primo grado e centri professionali, il doposcuola per alunni della scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, il centro estivo, il sostegno alla Parrocchia per l’oratorio estivo. Nell’area disabilità trovano spazio l’assistenza educativa scolastica, gli inserimenti in comunità, centri di formazione professionale e centri diurni, gli inserimenti lavorativi, il servizio pasti a domicilio, il trasporto, il sostegno ad associazioni che operano per la ricerca anche attraverso iniziative di tipo culturale e aggregativo (associazione “Stefano e bambini Marfan”, associazione “ A.I.S.I.C.C”). Nell’area anziani citiamo l’assistenza domiciliare (SAD), il servizio pasti a domicilio, il soggiorno climatico, i supporti per il ricovero in case di riposo, il trasporto, i gruppi di cammino oltre alle iniziative di tipo culturale e sociale. Infine l’area adulti, che prevede i voucher Inps e l’inserimento in strutture per adulti in difficoltà. L’investimento di risorse, idee e progettualità si integra ed arricchisce della preziosa collaborazione con la Caritas parrocchiale attraverso 9 volontari che effettuano la consegna dei pasti e il trasporto, 11 volontari per il doposcuola della scuola primaria, 1 per la scuola secondaria di primo grado; è obbligo doveroso citare l’associazione “Il Girasole”, che gestisce lo sportello Informa-disabili e promuove iniziative a carattere ricreativo, aggregativo e culturale. Ultima ma non in ordine di importanza è la Caritas decanale, preziosa per il banco alimentare e altri servizi accessori. Si segnala inoltre l’esistenza di agevolazioni previste dallo Stato, dalla Regione, dalla Provincia e dal comune. Per la maggior parte di queste agevolazioni non ci sono ancora indicazioni per l’anno 2011. Il Servizio Sociale di base comunale, attraverso l’assistente sociale (supportata da un responsabile di servizio), è preposto agli interventi di natura sociale. Accoglie le domande e le richieste nei giorni di apertura al pubblico (vedi i riferimenti in fondo al giornale), compie un’attenta analisi dei bisogni, predispone i progetti e l’attivazione di servizi e interventi adeguati. Il servizio svolge inoltre un’importante funzione di informazione e orientamento circa opportunità, agevolazioni e servizi presenti sul territorio. Si invitano gli interessati a rivolgersi al Servizio Sociale di Base o a prestare attenzione ad ulteriori comunicazioni che verranno rese note ai cittadini tramite le bacheche comunali e il sito. 3 V ividolzago Il gruppo Vividolzago nasce dall’allargamento del piccolo nucleo di persone nato all’interno dell’ormai exgruppo giovani. Si è scelto infatti di creare un gruppo più ampio, non necessariamente ristretto alla sola fascia di età giovanile, per poter disporre del maggior potenziale possibile. Lo scopo rimane ovviamente invariato: organizzare iniziative di interesse pubblico, sia culturali che semplicemente ricreative. Il gruppo ha organizzato l’evento della Giornata della Memoria, svoltasi nella serata di Giovedì 27 Gennaio presso la biblioteca comunale. Si è trattata di una serata molto particolare: all’ingresso i partecipanti sono stati timbrati sul braccio (rosso per donne e bambini, nero per gli uomini) ed invitati a sedersi separatamente nell’aula in base al timbro ricevuto. Questo per evocare le pratiche organizzative tipicamente usate nei campi di concentramento e spingere i presenti a riflettere. La serata si è articolata in due momenti: la lettura di quattro brani, ognuno incentrato su un tema ben preciso (leggi razziali, cattura e viaggio, detenzione, liberazione) e la proiezione del film “Il bambino con il pigiama a righe”. L’evento ha visto una buona partecipazione da parte della popolazione dolzaghese, a testimonianza del fatto che anche in un piccolo paese come il nostro sia radicata una forte volontà di impedire che certi accadimenti storici vengano dimenticati. Quest’anno, nella sera di sabato 29 Gennaio, Dolzago ha visto per la prima volta la festa della Giubiana, tradizione diffusissima in molti paesi della Brianza. Si tratta di un rito con radici molto antiche, che consiste nel rogo di un fantoccio di paglia rappresentante la vecchia strega, tramite il quale i contadini propiziavano le forze della natura che secondo le credenze popolari condizionavano l’andamento dei raccolti. Dopo esser stata processata e accusata di reati come “avere scantonato più volte la fila all’ufficio postale” e “avere fatto pipì nel Gandaloglio causandone la famigerata alluvione di Ferragosto”, la vecchia strega è stata condotta al rogo da un nutrito corteo di persone. Al termine ci si è potuti scaldare con il vin brulè degli alpini e l’immancabile risotto con luganega preparato dallo Sci Club Dolzago. Per i mesi più caldi il gruppo Vividolzago ha già cominciato a lavorare all’organizzazione di due eventi: un “Music Festival” ed una giornata di “Sport in Piazza”, quest’ultima organizzata con la collaborazione del Gruppo Giovani di Bulciago. La leggenda della Giubiana La Giubiana è una strega, spesso magra, con le gambe molto lunghe e le calze rosse. Vive nei boschi, e grazie alle lunghe leve non mette mai piede a terra, ma si sposta di albero in albero. Così osserva tutti quelli che entrano nel bosco e li fa spaventare, soprattutto i bambini. E l’ultimo giovedì di gennaio va alla ricerca di qualche bambino da mangiare. Ma una mamma, che voleva molto bene al suo bambino, le tese una trappola. Preparò una gran pentola piena di risotto giallo (zafferano) con la luganega (salsiccia), e lo mise sulla finestra. Il profumo era delizioso, da far venire l’acquolina in bocca. La Giubiana sentì il buon odore, e corse con la sua scopa verso la pentola, cominciando a mangiare il risotto. Quest’ultimo era tanto, e così buono che la Giubiana non si accorse che stava per arrivare il sole. Il sole uccide le streghe, così il bambino fu salvo. Una versione un poco più macabra, dice che una mamma prese una bambola e la riempì di coltelli e forbici, poi la mise nel letto al posto della figlia. A mezzanotte si sentirono i passi della Giubiana. La bimba spaventatissima, si strinse vicino alla mamma, mentre si sentì la Giubiana salire i gradini ed entrare nella stanza. La Giubiana era feroce e in un attimo ingoiò la bambola, pensando di mangiare la bambina. Si sentì un urlo, la mamma andò nella stanza della bimba e trovò il corpo della Giubiana a brandelli, per via dei coltelli e delle forbici. 4 L a scuola Lo sai che i bambini hanno dei diritti ideati espressamente per loro? Sono contenuti in un documento così importante da essere valido in tutto il mondo e per tutti i bambini del mondo. L’esperienza vissuta a scuola … I bambini ne parlano… commenti e riflessioni degli alunni di quinta raccontata dagli alunni di quarta. • Il diritto all’istruzione ci fa diventare degli adulti responsabili e intelligenti. Noi, bambini della scuola primaria, venerdì 17 dicembre 2010 siamo stati invitati dall’assessore alla Pubblica Istruzione (sig.ra Civillini) ad assistere ad una piacevolissima ed originale lettura animata. Una lettrice del tutto speciale, attraverso la narrazione di una storia, ci ha fatto conoscere due personaggi molto particolari, Monx e Mars, di professione inventori. Questi ultimi, durante l’evolversi della loro rappresentazione, ci hanno coinvolto in un’insolita tombola dove ad ogni numero estratto da una macchina “salva-spazio” (loro invenzione), corrispondevano tante parole importanti: • Trovo giusto che i bambini non vadano in guerra e non siano maltrattati. • I bambini devono avere una famiglia o delle persone che si prendano cura di loro. • Per me è un’ingiustizia portare i bambini in guerra. • Tutti i bambini devono avere il diritto e la possibilità di essere curati dai propri genitori o dalle persone a cui vengono affidati. • Secondo me il diritto alla protezione contro la guerra e contro la privazione della libertà è giustissimo perché mandare dei bambini in guerra è orribile, i bambini non dovrebbero vedere questi orrori! I DIRITTI DEI BAMBINI • Tutti i bambini hanno bisogno di essere istruiti correttamente in modo che il futuro riservi loro felicità e un lavoro. Eccone alcune: • DIRITTO ALLA VITA E ALLA SALUTE • DIRITTO ALL’AMORE E ALLA COMPRENSIONE • Qualsiasi bambino che sta male ha bisogno di cure e di una famiglia che gli stia accanto. • DIRITTO AL GIOCO E ALL’AMICIZIA • DIRITTO ALL’EDUCAZIONE E ALL’ISTRUZIONE • I bambini nati non possono essere abbandonati perché per crescere devono avere amore e calore dai genitori. • DIRITTO A NON ESSERE SFRUTTATI • È importante stare bene e in forma. Se i bambini sono ammalati bisogna curarli, farli stare bene e accompagnarli dal medico se è necessario… • DIRITTO A UNA SCUOLA SERENA E GIOIOSA • DIRITTO ALLA LIBERTÀ DI PAROLA Scuola dell’Infanzia dei bambini e far sì che il mio modo di pormi sia corretto ed educativo. So che devo imparare ancora molto, ma sono pronta a fare ciò! La mia giornata alla Scuola dell’Infanzia mi ha anche permesso di incontrare e conoscere i genitori dei bambini. Non ho ancora avuto la possibilità di intrattenermi con le mamme, ma ho notato che sono felici di portare i loro bambini all’asilo, perché capiscono che in questo luogo i loro bambini stanno crescendo bene ed imparano molte cose. Con l’esperienza alla Scuola dell’Infanzia sto imparando anch’io tante cose importanti e belle, come per esempio capire che ogni bambino è diverso dall’altro e va accolto, rispettato e aiutato a crescere. I bambini, inoltre, mi hanno riempita di emozioni, calore e momenti indimenticabili. Per finire vorrei ringraziare don Giorgio che mi ha presentato alla Scuola dell’Infanzia, tutte le maestre per il loro caloroso benvenuto, la coordinatrice che ha dimostrato tanto interesse nell’aiutarmi in ogni cosa, tutti i genitori e i bambini perché, da quando ho iniziato a vivere in mezzo a loro, hanno sempre apprezzato la mia presenza e sono veramente gentili con me. Hannah Sono arrivata a Dolzago due anni fa accolta da don Giorgio nella casa parrocchiale e mi è stata data l’opportunità di iniziare un’esperienza di volontariato nella Scuola dell’Infanzia. Ho cercato di mettermi a disposizione dei bambini e delle insegnanti con l’aiuto e i consigli che mi venivano dati dalla coordinatrice. Ho avuto l’opportunità di conoscere i bambini, di vederli crescere, di comprendere dalle insegnanti quale poteva essere il modo migliore di rapportarmi con loro, aiutandoli a crescere nel migliore dei modi. Ho cercato di trasmettere loro anche gli insegnamenti che avevo appreso da mia madre, che fa la maestra in una scuola elementare del Kenia. Ho raccolto, in questi due anni, i pianti, i sorrisi, le gioie, i capricci, i piccoli discorsi di questi meravigliosi bambini. Ho visto con quanto amore le maestre e la coordinatrice Daniela insegnano ai bambini a lavorare con tanti materiali, a disegnare, ad ascoltare, a rispettare piccole ma importanti regole di comportamento. Ora, da settembre, sono assunta come ausiliaria e sono felicissima! Mi è stata data la possibilità di frequentare un corso che mi sta aiutando a comprendere meglio il bellissimo mondo 5 L avori pubblici E’ evidente l’impegno dell’amministrazione comunale nel proseguire con l’avanzamento di alcune importanti opere per l’utilità pubblica. In questi mesi sono stati portati avanti diversi lavori, che possono essere così sintetizzati. CENTRO SPORTIVO E FORMAZIONE NUOVI SPOGLIATOI l’amministrazione comunale affinché si intervenga il più rapidamente possibile nella messa in sicurezza degli argini del fiume. Tale raccolta è già stata inoltrata agli enti provinciali e regionali competenti. E’ stato istituito un tavolo tecnico di pianificazione degli interventi, al quale è stata invitata anche la nostra Amministrazione. Si è già svolto un primo incontro conoscitivo/ esplorativo, al quale ha partecipato il Vicesindaco Paolo Lanfranchi. Sono stati ultimati i lavori per la riqualificazione del centro sportivo comunale che hanno portato alla costruzione di un nuovo campo da calcetto (da destinarsi esclusivamente per il Calcio a Cinque). E’ in corso di definizione l’appalto per la costruzione di nuovi spogliatoi. Nel bilancio presentato il 21/2/2011 ultimo scorso sono state stanziate le risorse finanziarie, ottenute attraverso la stesura di un mutuo, per una spesa complessiva che si aggirerà attorno ai 300.000,00 euro, cifra che comprende anche la ristrutturazione del bar del centro sportivo comunale. Con una stima approssimativa, si presume che i lavori possano essere completati per il prossimo autunno. CIMITERO A seguito di un sopralluogo da parte della ASL e nel contesto dell’abbattimento delle barriere architettoniche, è stata segnalata la necessità di procedere alla realizzazione di una pavimentazione del corridoio centrale del cimitero. Il lavoro verrà deliberato e appaltato nel corso del 2011. OPERE DI VIABILITA’ SECONDARIA TORRENTE GANDALOGLIO E’ in previsione per quest’anno la costruzione di un marciapiede che dal nuovo parcheggio realizzato in via Parini, passando attraverso il Parco Alpini, permetterà di arrivare in via Donatori di Sangue. Altra opera in programma da realizzare è la costruzione, a completamento, del tratto di marciapiede lungo la strada Provinciale che dall’uscita di via Adua proseguirà fino all’incrocio, proseguendo poi fino al sottopasso (zona farmacia). A seguito degli ingenti danni causati dalla forte pioggia di ferragosto che ha causato in più punti lo sfaldamento degli argini del torrente Gandaloglio, lo scorso autunno è stato ricostruito un tratto di sponda nelle vicinanze di Piazza della Repubblica crollato in conseguenza al forte ingrossamento del fiume. I lavori sono stati eseguiti dal Genio Civile e finanziati dalla regione Lombardia per un ammontare di circa 40.000,00 euro. Sono in calendario per questo anno 2011 altri interventi di messa in sicurezza del torrente che avremo modo di elencare nelle prossime uscite del giornale. A tal proposito un gruppo di cittadini ha organizzato una raccolta firme, tra coloro che proprio risiedono a ridosso del torrente, col fine di sollecitare NUOVA SCUOLA DELL’INFANZIA In concomitanza con l’approvazione del nuovo PGT, si darà il via alla procedura di acquisizione dell’area ex abitazione Bonomelli che sarà destinata alla costruzione della nuova Scuola dell’Infanzia. Si tratta di un’opera molto importante, che necessiterà importanti sforzi economici, ma che potrà dare al nostro paese una nuova scuola, più grande e più funzionale, per la crescita e l’educazione dei fanciulli. 6 D Gli ultimi scampoli di 2010 hanno riservato alla popolazione dolzaghese un ciclo d'incontri con alcuni scrittori locali, che ha riportato la cultura al centro della vita di paese. L'iniziativa ha coinvolto positivamente la cittadinanza, la quale ha partecipato in maniera corposa agli eventi in programma, alimentando una serie di dibattiti nell'arco delle serate. olzago e letteratura Sabato 16 ottobre è stata la volta del milanese Alberto Fossati, che ha avvicinato la popolazione dolzaghese alla “letteratura gialla” con il suo “Fermata Duomo”, in cui l'assassinio di un avvocato milanese è l'input di una storia lunga 132 pagine. Nell'occasione lo scrittore ha rifuggito il concetto di giallo come letteratura di serie B, ribadendo invece che questo genere di narrativa popolare può essere occasione per trattare importanti temi storici e sociali, crisi economiche comprese. Ha esordito sabato 25 settembre il monticellese Renato Ornaghi, autore dell'opera "Il cammino di Sant'Agostino. Un pellegrinaggio in Brianza", il quale ha illustrato il percorso che collega i 25 Santuari mariani presenti in Brianza con l'ausilio di diapositive. L'intervento è stata occasione per promuovere la visita dei principali siti artistici e storici locali, ma anche per incentivare un turismo ecosostenibile e slegato dalle logiche di massa. Ultimo, ma non in ordine di importanza, è stato l'incontro del 19 novembre con Giancarlo Castoldi. L'autore di “Un uomo e la sua squadra”, il diario di un'intera stagione vissuta al fianco della Fiorentina, si è cimentato in un lungo dibattito sulle principali tematiche calcistiche con il nostro caporedattore Francesco Ratti. Gli interventi del pubblico presente hanno offerto ulteriore linfa alla serata, improntata sulla riscoperta dei valori tradizionali dello sport più seguito al mondo. Il 1° ottobre ha fatto visita alla Biblioteca Comunale il giovane Daniele Perego, artefice del romanzo a tinte rosa “Lacrime di ghiaccio”, la cui idea è nata durante un viaggio nei territori dell'Europa orientale. La presentazione del romanzo, ispirato nello stile dalle opere di Dostoevskij, ha permesso all'autore e al pubblico di interagire riguardo il concetto di “amore platonico”. Il filosofo francese Jean-Paul Sartre, per evidenziare l'importanza della cultura nella società, affermava che “il mondo può benissimo fare a meno della letteratura, ma ancor di più può fare a meno dell'uomo”. Facile pensare quindi, visto l'esito positivo degli eventi, alla programmazione di nuovi appuntamenti letterali per l'anno 2011. Il soffio dell’anima di Dolzago Chi non ama il blues ha un buco nell'anima, questo è ciò che recita una frase scolpita su un muro del Mississippi, ed è quello che, in una serata che definirei magica, abbiamo imparato da una chitarra, una voce ed un'armonica. Il 23 Ottobre Fabrizio Poggi e Gianfranco "French" Scala dei Chicken Mambo, ci hanno accompagnato in un viaggio alla scoperta della musica del diavolo, presentando anche con l'aiuto dell'amico Claudio Ravasi, noto esperto di musica americana, l'ultima fatica letteraria che parla di storie e leggende del blues: Angeli perduti del Mississippi. E siamo stati proiettati mediante il suono di note semplici, dirette come il linguaggio della gente di quelle terre, a sentir parlare di peccato e redenzione, amore e lavoro, oppressione e libertà, depressione e gioia. Abbiamo scandito con il battito delle mani e del nostro cuore l'andamento di uno spiritual, perché "chi non batte le mani andrà dritto all'inferno", così insegna la tradizione afro-americana, e così è piaciuto credere alla gente di Dolzago. Ci siamo sentiti tutti, almeno per una sera, e anche se all'interno di un luogo così apparentemente "anonimo" quale l'atrio di una biblioteca comunale, fratelli e sorelle, in una laica spiritualità che solo il blues sa regalare a chi ha l'anima abbastanza aperta da saper accoglierlo. Abbiamo ascoltato una cover del maestro Robert Zimmerman, brani autografi di Fabrizio, contenuti nell'ultimo ottimo album "Spirit & Freedom", pezzi di Mr. Robert Johnson e una cover struggente di Willy De Ville, spiritual e canti di lavoro dei neri americani, ed abbiamo imparato, finalmente, che il blues, quello vero (e non quello scimmiottato da qualche artistucolo italiano, che magari si pavoneggia autodefinendosi hoochie coochie man in brani ben noti al grande pubblico), non è una musica di nicchia, solo per intenditori, bensì è un genere che parla della vita, nel bene e nel male, quindi dedicato a tutti, indistintamente. Abbiamo scoperto che è da qui che nasce tutto quello che ascoltiamo alla radio, ma soprattutto abbiamo imparato che per emozionare non serve uno stadio, muri di amplificatori ed effetti, ma bastano una pentatonica, una voce, e un "Mississippi saxophone". Grazie ancora Fabrizio, Grazie French, e … … lunga vita al blues! 7 P iccole storie di Dolzago Inauguriamo con questo numero una rubrica che non ha pretese storiche, ma si prefigge di raccontare piccoli aneddoti più o meno antichi sul nostro paese. Esordiamo quindi con un personaggio che molti nostri anziani ricordano con affetto: Don Enrico Ronchi. Parroco dal 1934 al 1959, pare che abbia speso tutti i suoi averi per la parrocchia e per la conservazione della memoria storica dolzaghese. Tralasciamo le opere materiali da Lui compiute, gia ben raccontate in un numero del bollettino parrocchiale, e soffermiamoci brevemente sulla sua opera letteraria “Dulzaci”. Riportiamo la presentazione di chiaro stampo manzoniano: “Carissimi parrocchiani di Dolzago, si avvicina il tramonto, ancora poco e la mia giornata sarà finita. Sono venuto tra Voi orsono 22 anni, con un grande desiderio di fare un pò di bene: ma l’avrò io fatto?...Il Signore lo sa; voi quando leggerete queste memorie, siatemi indulgenti e non abbiatene a male, se in qualche riga ho giudicato con rigore la vostra gente: non l’ho fatto per offendere, ma perché conoscendo le manchevolezze di nostra stirpe, possiate correggervi. E’ una storia che spero non sarà priva di interesse e vorrei che servisse come incentivo, ai L miei successori, per raccogliere le memorie del nostro paese. A voi nella gran maggioranza, queste cose poco interessano, tanto più che la materia trattata, a base di successioni, istrumenti, date, in qualche pagina sarà arida e finirà per stancarvi; ma troverete anche notizie e fatti, che vi piaceranno e vi potranno interessare, cosicché nella conoscenza delle vicende liete e tristi di nostra gente, imparerete ad amare di più questo lembo di terra, che il Buon Dio ci ha dato, avendola da lunga mano preparata per voi, come al popolo prediletto, aveva preparato la terra promessa. Il vostro Parroco”. C’è amore per la propria comunità nelle parole di Don Ronchi, ma allo stesso tempo bonaria ironia per le sue manchevolezze, oltre ad un tocco di ecologismo ante litteram nell’esortazione ad amare la terra. Se questo stralcio vi ha incuriosito, vi invitiamo alla lettura del libro. Scoprirete uno scrittore raffinato e al tempo stesso semplice, arguto ed ironico nelle sue riflessioni. Vi stupirete di quanto siano attuali le sue idee di multiculturalismo, democrazia ed amministrazione della “res publica”. Ai nostri amministratori va l'esortazione a valorizzare la memoria di questo personaggio, promuovendo magari la ristampa del libro, con un occhio di riguardo a quella tomba grigia in un angolo del cimitero, dove riposano un prete e la sua mamma Maria che tanto hanno amato Dolzago. e Associazioni Lo Sci Club Dolzago fu fondato nel 1970 per volontà di un gruppo di appassionati di questo sport. I fondatori furono il compianto Mario Colombo e Romano Manzoni. Da quell’anno ad oggi si sono succeduti cinque presidenti: Mario Colombo, Franco Tentori, Arnaldo Severgnini, Gianpaolo Galbusera e Ezio Dell’Oro, presidente attualmente in carica. L’attività svolta prevalentemente è sempre stata quella dello sci alpino, in questo ultimo decennio sono sempre più numerosi gli appassionati di uno sport invernale relativamente nuovo: lo snowboard. Per favorire l’apprendimento di questo sport vengono organizzati annualmente dei corsi di sci e snowboard: - il corso del sabato, organizzato con il patrocinio del Comune di Dolzago, è dedicato ai bambini fino a 10 anni, che vogliono cimentarsi per la prima volta sugli sci; - il corso della domenica, aperto a persone di tutte le età e provenienti da molti paesi della Brianza, dà la possibilità a tutti non solo di muovere i primi passi in questo sport ma anche di perfezionare quanto già appreso. Nell’arco dell’anno vengono organizzate gare amatoriali, gite e giornate sportive nelle più belle e rinomate località sciistiche. Lo Sci Club Dolzago partecipa attivamente anche all’organizzazione del “Trofeo Brianza” (gara di slalom gigante, che coinvolge sette sci club brianzoli), che ha visto diverse volte vittoriosi gli atleti dolzaghesi. In tutti questi anni il sodalizio risulta essere uno dei più importanti della provincia con un numero medio di associati annualmente di circa trecento unità, tra sciatori attivi e simpatizzanti. Quest’anno grazie all’interessamento della nuova amministrazione comunale di Dolzago, abbiamo una nuova e bellissima sede, in Via Corsica n. 18, dove attendiamo tutti gli appassionati della montagna e del nostro avvincente sport nelle sere di apertura: ogni martedì e venerdì dopo le ore 21,00. L’obiettivo che ci ha guidato nel corso degli anni e che siamo sicuri perseguiremo anche per il futuro è vivere la montagna in amicizia, nel rispetto di tutti e dei valori dello sport. 8 L a parola ai cittadini Scrivete la vostra posta a [email protected] oppure imbucatela nell’apposito contenitore posto nell’atrio dell’ingresso municipale. Verranno pubblicate solo lettere firmate o con richiesta di non pubblicare il mittente Spettabile Amministrazione Comune di Dolzago, sull'ultimo numero di "Dolzago informa" ho letto di quanto Vi stiano a cuore la salute e l'incolumità dei cittadini e questo non può che far piacere (vedi sosta di via Montecuccoli). Vorrei qui evidenziare una situazione secondo me alquanto evidente di pericolosità per i pedoni che vogliono attraversare via Roma. Quasi tutti i giorni mi trovo a percorrere per lo più a piedi la via Roma, provengo da via Provinciale (lascio volentieri a casa l'auto), mi reco alle Poste; nell'attraversare sulle strisce pedonali suddetta via all'altezza dell'intersezione con via Corsica il più delle volte devo fare molta attenzione perché sul lato destro si trovano sempre parcheggiate auto e furgoni. Questi ultimi poi ostacolano maggiormente la visibilità. Risulta difficoltoso nonché molto pericoloso cercare di attraversare in quel punto dal momento che le auto provenienti da via Provinciale usualmente sfrecciano a velocità non adeguata al tipo di strada. Pure per gli automobilisti rimane difficile notare il pedone che sbucherebbe inatteso e improvviso tra le auto in sosta. Sosta che è interdetta come da segnaletica verticale e orizzontale. Saprà questa amministrazione intervenire onde ovviare quanto da me sopra esposto? Non ne dubito. Grazie. Colgo l'occasione per porre a tutti i migliori saluti. Angelo Bosisio Egregio sig. Bosisio, il problema che lei sottopone è reale. L’amministrazione che presiedo ha dato incarico, già dalla sua entrata in servizio, al vigile urbano rispetto alla necessità di sanzionare le soste abusive in quel tratto. Evidentemente le sanzioni non insegnano nulla, provocando proteste da parte di chi, sottolineando la brevità delle soste, lamenta un danneggiamento delle attività commerciali. Stiamo lavorando con l’ufficio Tecnico e la nostra Polizia Urbana per trovare una soluzione che tuteli la sicurezza dei pedoni, specie nell’attraversamento della strada. Un’ipotesi che stiamo valutando attentamente è quella di collocare l’attraversamento pedonale (con le opportune strisce) su di un dosso che rallenterebbe di molto la velocità dei veicoli. Ovviamente la creazione di dossi artificiali non sempre è vista di buon occhio dai cittadini, ma la scelta a volte è inevitabile. Lei che ne pensa? Il sindaco Adelio Isella L’INCONTRO TRA IL CARD. DIONIGI TETTAMANZI E GLI AMMINISTRATORI LOCALI Nell’incontro svoltosi venerdì 14 Gennaio a Lecco, il Cardinale Tettamanzi ha esortato gli amministratori della Provincia di Lecco a guadagnarsi la stima con onestà, contribuendo in modo significativo alla costruzione e alla promozione del bene comune, consigliando pazienza, lungimiranza e perseveranza nel proprio operato. Riferendosi alla nota parabola del seminatore, anche le scelte dell’amministratore devono essere buone, ma in tutto e non soltanto nelle intenzioni, finalità o modi. A conclusione dell’incontro, il Cardinale si è intrattenuto a parlare con i numerosi amministratori intervenuti. Soffermandosi con la delegazione di Dolzago, l’Arcivescovo ha colto l’occasione per salutare il nostro Parroco decano Don Giorgio Salati, Don Lindo e la popolazione tutta. 9 O ggi si parla di … Il giorno della memoria Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita nel luglio 2000 dal Parlamento italiano, in seguito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in ricordo delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, hanno protetto i perseguitati, opponendosi al progetto di sterminio. La data scelta per tale giornata ricorda chiaramente il 27 gennaio 1945, giorno in cui le truppe sovietiche, durante la marcia verso Berlino, giunsero ad Auschwitz, divenendo i primi testimoni dell’orrore che i nazisti avevano compiuto non solo nei confronti degli Ebrei, ma anche contro altri popoli e categorie di uomini ai margini della società. In molti, nel corso degli anni, si sono chiesti come sia potuto accadere un fenomeno di questo genere e, soprattutto, come si potesse evitare che ciò si verificasse di nuovo: a tal proposito, il Giorno della Memoria rappresenta per tutti un’occasione unica di riflessione su quanto è avvenuto. Sono molte le iniziative organizzate per questa ricorrenza: ogni anno testimonianze, conferenze, letture e film ci vengono proposti per ricordare le vittime di tanta crudeltà. Ma di fronte a un fenomeno del genere, per quanto ormai appartenente al passato, non possiamo solo ricordare. Come ha scritto il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, “c’è una problematica nel rapporto tra Storia e Memoria: la Shoah è ormai consegnata ai libri di scuola, come un evento importante ma lontano, da studiare al pari di qualsiasi altro capitolo, col rischio di rendere distanti il significato e la vera ragione per cui il Giorno della Memoria è stato istituito per legge”. E’ necessario, infatti, che un evento di questo genere non si verifichi più, e per far sì che ciò non avvenga bisogna che, anche tra i più giovani, si sviluppi un’attenta riflessione fatta di dibattiti e domande, volti a comprendere al meglio le ragioni e l’origine che hanno potuto dar vita a tanta crudeltà. Occorre quindi fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere cosa l’umanità è stata in grado di fare. Questo, forse, sarebbe il modo migliore di vivere la Giornata della Memoria. Il 27 gennaio non può ridursi ad essere semplice celebrazione di un avvenimento storico, ma, al contrario, essa deve portare a una riflessione sull’origine e le cause di quanto avvenuto. La testimonianza di un prigioniero Un’altra via, per tramandare la memoria di guerra e prigionia, è l’ascolto dei grandi e piccoli protagonisti della storia. Ne abbiamo trovato uno a Dolzago: il signor Angelo Spreafico, novanta anni portati alla grande, forse anche grazie ad una tempra fortificata dalle vicissitudini fisiche e morali di quegli anni. Il secondo conflitto mondiale lo coglie a vent’anni mentre sta facendo il servizio militare in Piemonte. Da lì, nell’ottobre 1940, in Grecia per partecipare alla durissima guerra in montagna con fucili vecchi e scarpe di cartone. Ferito, fortunatamente in modo lieve, ritorna in prima linea giusto in tempo per la fase finale dei combattimenti, sino al disfacimento della Grecia. Dopo un anno e mezzo su due isole elleniche, arriva il fatidico 8 settembre 1943. Catturato dai tedeschi, con una pagnotta in tasca e otto giorni di carro merci, viene portato in un campo di prigionia a Mainz, nel cuore della Germania. Fino al maggio 1945 la prigionia scorre lenta. Sveglia, appello, pulizia del corpo, in fabbrica a lavorare, quattro patate per pranzo. Poi di nuovo lavoro, rientro, contrappello, una ciotola di zuppa la sera, oltre alla pagnotta da condividere con un compagno. I bombardamenti americani e i compagni morti sono il triste preambolo all'arrivo dei liberatori, con il conseguente ritorno a casa nel luglio 1945. La vita riprende, in fabbrica di giorno, barbiere a tempo perso. Intanto la gioventù è andata e con questa anche i suoi sogni e la sua innocenza. Certo, forse il signor Angelo ha dovuto affrontare solo in parte tutte le indicibili sofferenze afflitte agli ebrei, ma il suo racconto è importante perchè sempre meno persone, ormai, possono essere testimoni diretti di quanto sia insensata la guerra. Un grazie al signor Angelo e alla sua generazione per averci permesso, con sacrifici in guerra e negli anni successivi, di vivere in pace e prosperità. Non dimentichiamo i loro insegnamenti, uno su tutti: “Coltivate la pace, il bene più prezioso per l’uomo, e insegnate ai vostri figli ad amarla sopra ogni cosa”. 10 O ggi si parla di … Diario della memoria Anche nella breve cerimonia di commemorazione ricordiamo Dachau come una tappa fondamentale della nostra libera esistenza, in quanto membri di una comunità internazionale fondata sullo stato di diritto. Visitare questi luoghi è essenziale per evitare di lasciare alle generazioni future l’assurdità di viverli, e ciò dovrebbe essere imposto da ogni singolo stato con legge nazionale. Osservare strumenti di sterminio di massa, oltre ad indurci a riflettere sull’inutilità della guerra, dovrebbe essere propedeutico alla costruzione di una coscienza collettiva in grado di rifiutare la violenza e l’odio, per evitare che esseri umani possano nuovamente subire tale umiliazione. Ciò però non basta: occorre interrogarci sulle cause di tale brutalità, e sui comportamenti da mettere in atto affinché questo mai più accada. Il malcontento popolare e il disprezzo verso le istituzioni, specialmente nei periodi di depressione economica, sono da sempre terreno fertile per l’ascesa di dittature populiste quali nazismo e fascismo. Il principio dell'assurda ideologia nazionalsocialista si fondava sul concetto di razza. Questo presupponeva che la razza ariana fosse la più pura e dovesse dominare su tutte le altre ritenute inferiori, principalmente su quella Ebrea. L’ottica malata del “dominio di un popolo sui popoli” ha portato allo sterminio di milioni di persone, molte di queste successivamente allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Il rispetto e la tolleranza dovrebbero essere valori condivisi di una società che mira alla propria prosperità, presente e futura. L’individualismo e l’egoismo rischiano di riportare la nostra esistenza su terreni sbagliati, che non vorremmo mai assumessero le sembianze del tristemente famoso “Binario 21”. Proviamo pertanto a scrollarci di dosso questa inutile e dannosa diffidenza, cerchiamo di abbattere gli steccati che ci separano, tentiamo di uscire dal nostro settarismo culturale e di staccarci dalla nostra visione economicista della società. E’ nostro compito valorizzare la democrazia, impegnandoci a fondo per renderla maggiormente partecipativa, lottando per la rimozione delle diseguaglianze formali e sostanziali che ancora esistono. Solo così potremo evitare che un nuovo capitolo infame e vergognoso venga scritto nel grande libro della storia. Sono le 6.45 di venerdì 11 febbraio, e dalla Biblioteca di Dolzago parte un pullman per la storia. Non viaggeremo stipati come deportati o migranti, ma comodamente seduti ai nostri posti proveremo ad attribuire un significato al nostro percorso, o quantomeno a generare aspettative. Riflettere, discutere, leggere o riposarsi: canoniche immagini da un viaggio organizzato, che di convenzionale non ha proprio nulla. Monaco ci attenderà con la sua storia, arte, cultura, vita notturna degna di essere vissuta. Ma è poco più a nord che corre il nostro pensiero, a quella cittadina in cui si consumarono atrocità che la mente umana non può concepire. Dachau: il freddo ci attanaglia solo a pronunciarne il nome. MONACO DI BAVIERA L’arrivo in città nel pomeriggio ci permette una prima visita del centro storico, grazie al supporto della guida turistica Claudio, romano di nascita ma monacense d’adozione. La bravura di un cicerone non risiede solamente nella conoscenza dei luoghi che si va a visitare, ma a rendere interessante e gradevole il suo operato sono capacità dialettica, cultura di base e competenze trasversali. Monaco e una storia legata alla dinastia dei Wittelsbach, Monaco culla del nazismo e della “Rosa Bianca”, Monaco città d’arte e cultura. Un lento cammino ci conduce nei vicoli della città, dalle antiche porte di accesso sino alla storica Marienplatz, su cui si affaccia il Municipio Nuovo. Il coinvolgente racconto di Claudio illustra la particolare architettonica degli edifici bavaresi, soffermandosi in particolar modo sulla residenza degli antichi regnanti, il favoloso Teatro Nazionale e la Odeonsplatz, su cui si affacciano la Loggia dei Marescialli e la Chiesa di San Gaetano. Non ci facciamo abbagliare dalla logica consumistica del polo commerciale di recente edificazione in pieno centro storico, mentre l’orario non ci consente di marcare degna visita al “giardino all’italiana” dell’Hofgarten. Domani sarà il turno della Cattedrale di Nostra Signora, chiesa costruita in stile gotico sul finire del 1400. La vita notturna ci mostra il lato più mondano della città. Monaco potrà conoscere la siccità, ma non la mancanza di birra, di cui è capitale mondiale. La cucina bavarese è un semplice strumento di accompagnamento alla melodia del luppolo, che non conoscerà soste questi tre giorni. FÜSSEN E RITORNO La visita del Castello di Neuschwanstein, costruito nel 1869 per ordine del re bavarese Ludwig II, è una delizia per gli esteti. La posizione del tutto scenografica fa il resto: ai piedi di una montagna, poco distante da un lago, sul ciglio di una gola vertiginosa e in vista di un altro castello, immerso nella foresta. L’orologio scandisce le ore 13, la ripartenza verso Dolzago è imminente, e la stanchezza fisica inizia a farsi sentire. Al termine di questo viaggio cosa ci rimarrà? L’accrescimento del nostro bagaglio culturale, certo, ma spero che questa “tre giorni” ci faccia riflettere sulle nostre origini e sui nostri destini, in quanto membri di una collettività. Ogni partecipante ha ricevuto una sorta di investitura morale, che si espleta mediante l'esercizio dei poteri dell'operatore di democrazia. Vediamo di non disperderla nei meandri della banalità moderna. DACHAU E LA FOLLIA NAZISTA Non facciamo in tempo ad accedere al campo, che il freddo subito ci avvolge. “Arbeit macht frei” recita la scritta di benvenuto posta all’ingresso, messaggio in grado di riassumere tutta la menzogna e la crudeltà di un regime criminale, a cui il nostro “beneamato” paese diede supporto e fiducia. Non vi sono parole per descrivere ciò che i nostri occhi stanno vedendo, ogni istantanea riporterà una fredda immagine di quanto abbiamo studiato sui libri scolastici. 11 N umeri e indirizzi utili MUNICIPIO Piazza della Repubblica, 7/8 Telefono: 0341 451263 Fax: 0341 451277 [email protected] www.comune.dolzago.lc.it IL SINDACO Riceve tutti i giorni (Mercoledì su appuntamento) dalle ore 10:30 alle ore 12:00 [email protected] UFFICIO SERVIZI DEMOGRAFICI Lunedì e Giovedì 10.30-13.00/16.00-18.00 Martedì, Mercoledì e Venerdì 10.30-13.00 Sabato 10.00-12.00 [email protected] UFFICIO SEGRETERIA Lunedì 10.30-13.00 Giovedì 11.00-13.00 Sabato 10.00-12.00 [email protected] UFFICIO TRIBUTI Lunedì e Giovedì 10.30-13.00/16.00-18.00 Martedì, Mercoledì e Venerdì 10.30-13.00 Sabato 10.00-12.00 [email protected] UFFICIO RAGIONERIA Lunedì dalle 10.30 alle 13.00 Giovedì dalle 11.00 alle 13.00 Sabato dalle 10.00 alle 12.00 [email protected] UFFICIO LAVORI PUBBLICI ED EDILIZIA PRIVATA Lunedì 10.30-13.00 per i cittadini Giovedì 10.30-12.00 per i professionisti Sabato 09.00-12.00 per i cittadini [email protected] UFFICIO SERVIZI SOCIALI Lunedì 10.30-12.00 / 16.00-17.00 Mercoledì 10.30-12.00 Giovedì 16.30-17.30 [email protected] IL SEGRETARIO COMUNALE Lunedì 16.00-17.00 Mercoledì e Venerdì 10.30-11.30 [email protected] BIBLIOTECA COMUNALE Via Corsica, 12/A - Telefono: 0341 451400 [email protected] Martedì 14.00-18.00 Giovedì 10.00-13.00 / 14.00-18.00 Sabato 10.30-13.00 Domenica 11.00-12.00 UFFICIO POLIZIA LOCALE Giovedì 10,00-12,00 Tel. cell.: 335 345525 [email protected] CIMITERO Feriali 8.30- 16.30 Festivi 8.00-19.00 (aprile/settembre) Festivi 8.00-17.00 (ottobre/marzo) CENTRO DI RACCOLTA L’area ecologica è collocata nella zona dietro il Centro Sportivo Comunale e vi si accede dalla Via Pessina. Martedì 14.00-16.00 Giovedì 14.00-16.00 Sabato 10.00-12.00 / 14.00-16.00 SCUOLA DELL’INFANZIA “VINCENZO BONACINA” Via Alessandro Manzoni, 5 Telefono: 0341 450054 www.smbonacina.it SCUOLA PRIMARIA Via Corsica, 14 Telefono: 0341 451360 PARROCCHIA S.MARIA ASSUNTA Via Alessandro Manzoni,3 Telefono: 0341 451109 UFFICIO POSTALE Via Corsica, 15 Telefono: 0341 451121 Fax: 0341 451496 FARMACIA Via Provinciale, 42 Telefono: 0341451445 [email protected] Mattino: 08.30 - 12.30 Pomeriggio: 15.30 - 19.30 Riposo: Sabato pomeriggio CROCE VERDE - OGGIONO Loc. Bersaglio, 4 Telefono: 0341 576370 A.S.L. - OGGIONO Via Bachelet, 7 Telefono: 0341 482817 Fax: 0341 269713 Periodico d’informazione comunale registrato presso il Tribunale di Lecco al Registro della Stampa con il n. 3/2011 del 10.02.2011. Comitato di redazione Adelio Isella (Direttore Responsabile) Francesco Ratti (Redattore Capo) Alberto Conti Costanza Colombo Lorenza Fumagalli Dalmazio Bertacchi Simone De Capitani Sede di Redazione Piazza della Repubblica, 7/8 Telefono: 0341 451263 Fax: 0341 451277 [email protected] http://dolzagoinforma.blogspot.com Impaginazione grafica e stampa Grafiche Villa srl - Molteno (Lc) STAMPATO SU CARTA RICICLATA 100% 12 … segue da pag 1 Alla scoperta di antiche vie Una volta recuperati, i sentieri potrebbero essere utilizzati per finalità agricole, oppure da turisti, sportivi, da gruppi di cammino o dagli escursionisti, alla ricerca di aree adatte per trascorrere una giornata all’aria aperta. Nell’ambito della riscoperta dei sentieri che hanno consentito alla popolazione di lavorare nei campi o di spostarsi a piedi nei paesi limitrofi, sono stati identificati una serie di percorsi descritti di seguito: 1. Sentiero da Dolzago a Peslago strada comunale 2. Sentiero da Dolzago a Cogoredo (già utilizzato in alcune iniziative comunali) 3. Sentiero da Cogoredo a Trescano 4. Sentiero da Dolzago a Trescano 5. Sentiero da Cogoredo a Ello 6. Sentiero da Cavonio a Fura e Marconaga 7. Sentiero da Cavonio a Panizzera 8. Sentiero da Dolzago a Beverino Brianzola – Cavonio 9. Sentiero da Dolzago inferiore a Brianzola Nel corso del 2010 sono stati eseguiti diversi interventi di pulizia con cadenza mensile da un gruppo di volontari, con l’ausilio del gruppo cacciatori, sui sentieri n°2, 3, 4 e 9. Accanto a questi interventi di pulizia, sono stati segnalati con apposite frecce i percorsi n°1, 3, 4 nel punto di partenza e nei punti importanti del tracciato. Durante il 2011 saranno effettuati altri interventi di pulizia e di segnalazione sui restanti sentieri, sempre con cadenza settimanale. Oltre a questi importanti interventi è in progetto anche la realizzazione di una tavola sinottica che raggruppa tutti i sentieri, da porre in alcuni punti del paese per poter mettere a conoscenza i cittadini della posizione delle diverse vie. Altro punto fondamentale è lo sviluppo della sentieristica locale con quella già praticata dal CAI Oggiono e Calco sul Monte di Brianza, tramite gite guidate.