Anno 1 - Comune di Dolzago

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Anno 1 - Comune di Dolzago
Periodico d’informazione Comunale - Anno 1 numero 1
C
arissimi cittadini
per condurre con efficacia l’azione
amministrativa all’interno degli enti locali
occorre indubbiamente lealtà nei rapporti
con i propri collaboratori, ma anche sincerità
da parte dei cittadini, che porti al
raggiungimento di una convivenza civile e
responsabile da parte di tutti. Oggi siamo
tutti necessari alla vita pubblica, tutti
dobbiamo muoverci dentro un progetto che
metta in evidenza il concetto di solidarietà.
in questo numero:
La parola all’opposizione
2
La replica della redazione
2
Servizi e progetti a sostegno
della persona e della famiglia
3
Vividolzago
4
La scuola
5
Lavori pubblici
6
La situazione economica è veramente difficile, specie a livello locale,
e l’ultima finanziaria incupisce ulteriormente lo scenario, proponendo
ulteriori tagli ai Comuni.
Dolzago e letteratura
6
Piccole storie di Dolzago
8
Purtroppo andrà sempre peggio, fino a che il governo non troverà le
risorse necessarie attuando le riforme di cui tutti avremmo bisogno.
Associazioni
8
La parola ai cittadini
9
Perché, io mi chiedo ad esempio, non abolire le Province, eliminando
la ridicola sudditanza che in qualche modo i Comuni hanno verso
questi enti, e liberare così risorse per gli enti locali e rilanciare
l’economia?
Anche la nostra Amministrazione, dovrà fare ulteriori sforzi per
continuare a mantenere i servizi offerti.
Allo scopo di mantenere alta la qualità dei servizi, si può agire
ridimensionando la spesa corrente oppure, nel caso in cui si voglia
essere un’Amministrazione propositiva, fissando obiettivi,
finanziandoli, ma introducendo la tassa di scopo.
Introdurre tale dazio, significherebbe resuscitare in percentuale
ridotta l’imposta comunale sugli immobili (ICI), che permetterebbe
al Comune di disporre di entrate sicure, ma che sicuramente
graverebbe ulteriormente sulle tasche dei nostri cittadini, non è la
strada che vogliamo seguire.
Il governo deve decidere, se dare il giusto ossigeno finanziario ai
Comuni virtuosi, con i bilanci in regola, oppure trasformare gli stessi
in Enti non più propositivi, ridurli al ruolo di passacarta, tenuti in vita
per gestire l’ufficio anagrafe, e non avere neppure risorse per gestire
le manutenzioni alle strade e ai beni immobili.
Una finanziaria non deve essere fatta di soli tagli per contenere il
deficit di bilancio dello Stato, ma deve prevedere anche capitoli di
spesa per rilanciare l’economia e per creare nuovi posti di lavoro,
per disoccupati e giovani in cerca del primo impiego.
Fino a ieri Dolzago, da questo punto di vista, era un’isola felice per
la piena occupazione, oggi anche il nostro paese è in parte vittima
della recessione.
Faccio un appello alle realtà produttive sul nostro Comune affinché
abbiano un occhio di riguardo a quelle potenzialità che esistono sul
nostro territorio in modo da alleviare e dare serenità economica a
tutte le famiglie e i giovani in difficoltà.
Il Sindaco
Adelio Isella
Oggi si parla di …
10
A
ntiche vie
Rispettare e tenere pulito il proprio paese,
salvaguardarne il territorio in tutte le sue
componenti ed evitare l’abbandono di rifiuti,
sono comportamenti che denotano un alto senso
civico e un profondo sentimento d’appartenenza
alla propria realtà territoriale.
Sulla base della “Giornata del Verde Pulito”,
istituita dalla Regione Lombardia con la Legge
del 20 Luglio 1991 n.14, che ogni anno si svolge
anche nel nostro Comune, è stata avviata nel
2010 un’iniziativa molto importante, un progetto
che intende recuperare, pulire e segnalare i
sentieri che collegano il nostro paese con i
Comuni limitrofi.
Il patrimonio sentieristico che nel passato era
utilizzato principalmente dagli abitanti delle
cascine o frazioni che dovevano recarsi in paese,
oggi è quasi invisibile, ricoperto da vegetazione e
dimenticato con il trascorrere del tempo.
Eppure i nostri sentieri rappresentano un
patrimonio storico di notevole importanza per il
paese di Dolzago: è per questo motivo che il
progetto di recupero e riapertura di queste vie
storiche si presenta come una sfida altamente
interessante e di estrema importanza, sia a livello
puramente ambientale, che a livello storicosociale.
(segue a pag 12)
L
a parola all’opposizione
L
a replica della redazione
oltre 600.000 euro: stiamo cercando di capire in quali opere
significative siano stati spesi così tanti soldi, visto e considerato
che “investire” migliaia di euro per pulire i marciapiedi dalla neve
(prestazione che con l’amministrazione precedente veniva
realizzata gratuitamente dal distrutto gruppo di protezione
comunale della Protezione Civile) non ci sembra un grande
obbiettivo raggiunto. Così come non ci sembra sia funzionato il
servizio di spargimento sale e pulizia strada dalla neve e dal
ghiaccio. Malgrado le critiche indirizzate alla gestione precedente
il risultato conseguito dall’attuale maggioranza è stato veramente
penoso. Della serie: forse sarebbe stato più opportuno tacere,
piuttosto che criticare; vero Lanfranchi? Quello che è accaduto in
Via “Ai Poggi” è gravissimo, ma molto più grave è stato il
comportamento di chi, disattendendo decine di testimonianze ha
continuato a sostenere una propria verità, ben diversa da quella
riscontrata dai cittadini residenti. Il gruppo di minoranza continua
ad auspicare la ricezione nel piano di governo di tutte le istanze
prodotte dai cittadini indistintamente: speriamo che ad essere
accolte non siano solo quelle di qualche parente di assessore o di
qualche azienda che, dopo aver recentemente chiuso e licenziato
gli operai, si vedrebbe premiata, per motivazioni che nessuno
riuscirebbe a capire, con una vantaggiosa trasformazione della
destinazione urbanistica. Se ciò accadesse, il Sindaco che da
tempo ormai sta dimostrando tutta la propria inadeguatezza a
ricoprire il ruolo rivestito, dovrebbe rassegnare immediatamente
le dimissioni. La nostra imperterrita battaglia per il bene del paese
continua …
Contattateci per condividere motivazioni e strategie per mandare
a casa una sinistra superata e demagogica.
Il gruppo di minoranza, per la rappresentazione del proprio
operato e per l’esplicitazione del proprio pensiero sebbene
sistematicamente marginalizzato attraverso l’assegnazione di uno
spazio oltremodo esiguo, non ritiene di ricorrere alla pubblicazione
e divulgazione suppletiva di informatori che non rispettano i
requisiti previsti dalla legge, così come invece hanno fatto, in
occasione della pubblicazione del primo numero, i componenti del
gruppo politico “Dolzago si confronta”. Esso al proprio interno
annovera Sindaco ed Assessori che, per replicare alle nostre
argomentazioni, hanno preferito non attenersi alla normativa in
materia di stampa, utilizzando spazi aggiuntivi, compendiati in una
pubblicazione non registrata presso la cancelleria del Tribunale e
distribuito in tutto il paese. Questo comportamento gravissimo la
dice lunga anche sulla nostra possibilità di intrattenere relazioni
con soggetti arroganti e sleali.
I numerosissimi cittadini che ci contattano evidenziano e
rimarcano la delusione e l’amarezza per le aspettative
sistematicamente tradite, per la mancanza di risposte ai problemi
posti, per l’arroganza nella gestione della cosa comune che non
tiene conto delle istanze della gente, per il rifiuto di riconoscere
l’esistenza di problematiche, per una presenza funzionale soltanto
all’immagine e non alla soluzione delle questioni. Del resto il
progetto politico di una certa sinistra è fallito in tutta Italia e quindi
con un vice sindaco di tale estrazione, attento talvolta più
all’apparenza che alla sostanza, più alla chiacchiera che all’azione,
il comune non poteva certo fare molta strada … e infatti di strada
non ne ha fatto per nulla; chiacchiere, chiacchiere … l’unica
evidenza oggettiva è che in due anni l’attuale amministrazione ha
quasi bruciato un avanzo di amministrazione lasciato in eredità di
Mai piegheremo la testa ad una maggioranza, ne tantomeno ad
un’opposizione volgare e cinica.
A tal proposito è istintivo ricordare la distribuzione, nel dicembre
2006, dell’indimenticabile bollettino comunale “Dolzago Informa”,
promosso dall’allora giunta Panzeri di cui illustri membri sono
attualmente all’opposizione. Pur con il serio intento di “avvicinare
la cittadinanza alla vita amministrativa del paese e rendere più
trasparente l’operato della giunta”, le 23 pagine dell’informatore
comunale mostrano la vera natura dittatoriale dell’allora
amministrazione, dipingendo il sindaco come il risolutore di ogni
problema o l’assessore di turno come l’infaticabile ricettacolo delle
istanze popolari. E’ superfluo dilungarsi su queste operazioni di
chiara matrice autoritaria, preme invece sottolineare che per la
realizzazione di tale bollettino non fu nominato un comitato di
redazione composto da volontari, ma l’intero servizio venne
affidato alla società “Iniziative Editoriali Srl” di Lecco, al costo di
€ 3.250,00 oltre IVA. “Bisognerebbe fare un lungo esame di
coscienza prima di pensare a criticare gli altri” sosteneva Molière,
e la redazione di Dolzago Informa intende sottoscrivere queste
parole. Riconosciamo però un merito all’allora maggioranza: aver
limitato l’uscita di tale informatore ad un solo numero.
Ci pare doveroso concludere replicando all’accusa di “non
attenerci alla normativa in materia di stampa”. In occasione della
copia distribuita lo scorso anno alcuna registrazione in tribunale è
stata attivata, in quanto l’art. 16 L.47/48 definisce non periodico un
bollettino che venga pubblicato a più di 12 mesi di distanza dal
precedente numero. In questo caso il numero non ha senso, ed
infatti il bollettino riporta la dicitura “Numero 0”. In merito a ciò, il
gruppo di minoranza dovrebbe appunto saperne qualcosa.
Nonostante la redazione abbia concesso al gruppo di minoranza
uno spazio circoscritto a 3.500 caratteri, le direttive sono state
puntualmente disattese. Riteniamo che la libertà di espressione sia
elemento fondante di ogni democrazia, e pur riservandoci il
doveroso diritto di replica abbiamo proceduto con la pubblicazione
integrale dell’articolo, auspicando una maggiore attenzione nel
rispetto degli spazi assegnati.
Le tematiche politiche affrontate da “Uniti per Dolzago”, nello
spazio qui sopra, troveranno con ogni probabilità opportuno
dibattimento nelle sedi appropriate. Ciò che la redazione di
Dolzago Informa non può invece accettare è l’ipocrisia e l’offesa,
biechi strumenti utilizzati per manipolare il consenso elettorale dei
cittadini, che mai più verranno pubblicati su questo organo
illustrativo. E’ pertanto doveroso esprimere la nostra solidarietà al
vicesindaco Lanfranchi, tacciato di essere un chiacchierone
improduttivo, ed invece assessore apprezzato per l’impegno
profuso nell’accrescimento sociale e culturale del paese. Che
all’operatività unisca una certa capacità dialettica, decisamente
superiore a quella mostrata dagli esponenti del gruppo di
minoranza, è da considerarsi virtù e non difetto.
L’intervento del gruppo di minoranza dipinge l’attuale redazione
come una squadra di servitori, alla corte dell’attuale
amministrazione. Se quest’ultima ha promosso la pubblicazione di
un periodico informativo per la popolazione, un gruppo di
“volontari dell’informazione” ha accettato con entusiasmo l’invito,
sacrificando parte del proprio tempo libero in maniera del tutto
gratuita. La libertà di manifestazione del pensiero è il caposaldo
del nostro operato, e crediamo che i contenuti ci abbiano dato al
momento ragione, anche se il cammino è ancora lungo e tortuoso.
2
L
’approfondimento
Servizi e progetti a sostegno
della persona e della famiglia
Nel nostro comune sono attivi interventi socio
assistenziali ed educativi, secondo normative nazionali,
regionali e scelte che l’Amministrazione
intende
sviluppare al fine di promuovere condizioni di benessere
e qualità della vita dei cittadini.
I servizi offerti sono attuati nel rispetto della dignità,
libertà e sviluppo della persona umana.
La finalità principale è quella di promuovere azioni di tipo
preventivo, oltre a rimuovere le condizioni di disagio e
bisogno di individui e nuclei familiari.
L’approccio e il modo di affrontare i problemi parte dal
presupposto fondamentale che, anche nelle situazioni
più difficili e compromesse, esistono potenzialità e
risorse personali che vanno ricercate e sviluppate per
promuovere percorsi di autonomia e non di dipendenza
assistenziale.
Nel progetto di aiuto e di cura quindi le persone vengono
coinvolte in modo attivo, mettendo in moto anche la rete
familiare, parentale, di vicinato. Inoltre, attraverso il
coordinamento e il lavoro in rete con altri servizi e realtà
socio-sanitarie ed educative del territorio, si
costruiscono risposte integrate ai bisogni di persone,
famiglie e comunità.
Nell’area minori e famiglie sono attivi: l’assistenza
domiciliare educativa, l’affido, i collocamenti in comunità,
centri diurni per minori o centri di formazione
professionale, l’assistenza educativa scolastica, i progetti
integrati fra scuola secondaria di primo grado e centri
professionali, il doposcuola per alunni della scuola
primaria e scuola secondaria di primo grado, il centro
estivo, il sostegno alla Parrocchia per l’oratorio estivo.
Nell’area disabilità trovano spazio l’assistenza educativa
scolastica, gli inserimenti in comunità, centri di
formazione professionale e centri diurni, gli inserimenti
lavorativi, il servizio pasti a domicilio, il trasporto, il
sostegno ad associazioni che operano per la ricerca
anche attraverso iniziative di tipo culturale e aggregativo
(associazione “Stefano e bambini Marfan”, associazione
“ A.I.S.I.C.C”).
Nell’area anziani citiamo l’assistenza domiciliare (SAD),
il servizio pasti a domicilio, il soggiorno climatico, i
supporti per il ricovero in case di riposo, il trasporto, i
gruppi di cammino oltre alle iniziative di tipo culturale e
sociale.
Infine l’area adulti, che prevede i voucher Inps e
l’inserimento in strutture per adulti in difficoltà.
L’investimento di risorse, idee e progettualità si integra
ed arricchisce della preziosa collaborazione con la
Caritas parrocchiale attraverso 9 volontari che
effettuano la consegna dei pasti e il trasporto, 11
volontari per il doposcuola della scuola primaria, 1 per la
scuola secondaria di primo grado; è obbligo doveroso
citare l’associazione “Il Girasole”, che gestisce lo
sportello Informa-disabili e promuove iniziative a
carattere ricreativo, aggregativo e culturale.
Ultima ma non in ordine di importanza è la Caritas
decanale, preziosa per il banco alimentare e altri servizi
accessori.
Si segnala inoltre l’esistenza di agevolazioni previste
dallo Stato, dalla Regione, dalla Provincia e dal comune.
Per la maggior parte di queste agevolazioni non ci sono
ancora indicazioni per l’anno 2011.
Il Servizio Sociale di base comunale, attraverso
l’assistente sociale (supportata da un responsabile di
servizio), è preposto agli interventi di natura sociale.
Accoglie le domande e le richieste nei giorni di apertura
al pubblico (vedi i riferimenti in fondo al giornale), compie
un’attenta analisi dei bisogni, predispone i progetti e
l’attivazione di servizi e interventi adeguati. Il servizio
svolge inoltre un’importante funzione di informazione e
orientamento circa opportunità, agevolazioni e servizi
presenti sul territorio.
Si invitano gli interessati a rivolgersi al Servizio Sociale
di Base o a prestare attenzione ad ulteriori comunicazioni
che verranno rese note ai cittadini tramite le bacheche
comunali e il sito.
3
V
ividolzago
Il gruppo Vividolzago nasce dall’allargamento del piccolo nucleo di persone nato all’interno dell’ormai exgruppo giovani. Si è scelto infatti di creare un gruppo più ampio, non necessariamente ristretto alla sola
fascia di età giovanile, per poter disporre del maggior potenziale possibile. Lo scopo rimane ovviamente
invariato: organizzare iniziative di interesse pubblico, sia culturali che semplicemente ricreative.
Il gruppo ha organizzato l’evento della Giornata della Memoria, svoltasi nella
serata di Giovedì 27 Gennaio presso la biblioteca comunale.
Si è trattata di una serata molto particolare: all’ingresso i partecipanti sono stati
timbrati sul braccio (rosso per donne e bambini, nero per gli uomini) ed invitati
a sedersi separatamente nell’aula in base al timbro ricevuto. Questo per
evocare le pratiche organizzative tipicamente usate nei campi di
concentramento e spingere i presenti a riflettere. La serata si è articolata in due
momenti: la lettura di quattro brani, ognuno incentrato su un tema ben preciso
(leggi razziali, cattura e viaggio, detenzione, liberazione) e la proiezione del film
“Il bambino con il pigiama a righe”. L’evento ha visto una buona partecipazione
da parte della popolazione dolzaghese, a testimonianza del fatto che anche in
un piccolo paese come il nostro sia radicata una forte volontà di impedire che
certi accadimenti storici vengano dimenticati.
Quest’anno, nella sera di sabato 29 Gennaio, Dolzago ha visto per la prima volta la festa della Giubiana,
tradizione diffusissima in molti paesi della Brianza. Si tratta di un rito con radici molto antiche, che consiste
nel rogo di un fantoccio di paglia rappresentante la vecchia strega, tramite il quale i contadini propiziavano
le forze della natura che secondo le credenze popolari condizionavano l’andamento dei raccolti.
Dopo esser stata processata e accusata di reati come “avere scantonato più volte la fila all’ufficio postale”
e “avere fatto pipì nel Gandaloglio causandone la famigerata alluvione di Ferragosto”, la vecchia strega è
stata condotta al rogo da un nutrito corteo di persone. Al termine ci si è potuti scaldare con il vin brulè degli
alpini e l’immancabile risotto con luganega preparato dallo Sci Club Dolzago.
Per i mesi più caldi il gruppo Vividolzago ha già cominciato a lavorare all’organizzazione di due eventi:
un “Music Festival” ed una giornata di “Sport in Piazza”, quest’ultima organizzata con la collaborazione
del Gruppo Giovani di Bulciago.
La leggenda della Giubiana
La Giubiana è una strega, spesso magra, con le gambe molto lunghe e le
calze rosse. Vive nei boschi, e grazie alle lunghe leve non mette mai piede
a terra, ma si sposta di albero in albero. Così osserva tutti quelli che
entrano nel bosco e li fa spaventare, soprattutto i bambini. E l’ultimo
giovedì di gennaio va alla ricerca di qualche bambino da mangiare. Ma
una mamma, che voleva molto bene al suo bambino, le tese una trappola.
Preparò una gran pentola piena di risotto giallo (zafferano) con la
luganega (salsiccia), e lo mise sulla finestra. Il profumo era delizioso, da
far venire l’acquolina in bocca. La Giubiana sentì il buon odore, e corse
con la sua scopa verso la pentola, cominciando a mangiare il risotto.
Quest’ultimo era tanto, e così buono che la Giubiana non si accorse che
stava per arrivare il sole. Il sole uccide le streghe, così il bambino fu salvo.
Una versione un poco più macabra, dice che una mamma prese una
bambola e la riempì di coltelli e forbici, poi la mise nel letto al posto della
figlia. A mezzanotte si sentirono i passi della Giubiana. La bimba
spaventatissima, si strinse vicino alla mamma, mentre si sentì la Giubiana
salire i gradini ed entrare nella stanza. La Giubiana era feroce e in un
attimo ingoiò la bambola, pensando di mangiare la bambina. Si sentì un
urlo, la mamma andò nella stanza della bimba e trovò il corpo della
Giubiana a brandelli, per via dei coltelli e delle forbici.
4
L
a scuola
Lo sai che i bambini hanno dei diritti ideati espressamente per loro?
Sono contenuti in un documento così importante da essere valido in tutto il mondo e per tutti i bambini del mondo.
L’esperienza vissuta a scuola …
I bambini ne parlano…
commenti e riflessioni degli alunni di quinta
raccontata dagli alunni di quarta.
• Il diritto all’istruzione ci fa diventare degli adulti
responsabili e intelligenti.
Noi, bambini della scuola primaria, venerdì 17
dicembre 2010 siamo stati invitati dall’assessore alla
Pubblica Istruzione (sig.ra Civillini) ad assistere ad una
piacevolissima ed originale lettura animata.
Una lettrice del tutto speciale, attraverso la narrazione
di una storia, ci ha fatto conoscere due personaggi
molto particolari, Monx e Mars, di professione
inventori.
Questi ultimi, durante l’evolversi della loro
rappresentazione, ci hanno coinvolto in un’insolita
tombola dove ad ogni numero estratto da una
macchina
“salva-spazio”
(loro
invenzione),
corrispondevano tante parole importanti:
• Trovo giusto che i bambini non vadano in guerra e non
siano maltrattati.
• I bambini devono avere una famiglia o delle persone che
si prendano cura di loro.
• Per me è un’ingiustizia portare i bambini in guerra.
• Tutti i bambini devono avere il diritto e la possibilità di
essere curati dai propri genitori o dalle persone a cui
vengono affidati.
• Secondo me il diritto alla protezione contro la guerra e
contro la privazione della libertà è giustissimo perché
mandare dei bambini in guerra è orribile, i bambini non
dovrebbero vedere questi orrori!
I DIRITTI DEI BAMBINI
• Tutti i bambini hanno bisogno di essere istruiti
correttamente in modo che il futuro riservi loro felicità e
un lavoro.
Eccone alcune:
• DIRITTO ALLA VITA E ALLA SALUTE
• DIRITTO ALL’AMORE E ALLA COMPRENSIONE
• Qualsiasi bambino che sta male ha bisogno di cure e di
una famiglia che gli stia accanto.
• DIRITTO AL GIOCO E ALL’AMICIZIA
• DIRITTO ALL’EDUCAZIONE E ALL’ISTRUZIONE
• I bambini nati non possono essere abbandonati perché
per crescere devono avere amore e calore dai genitori.
• DIRITTO A NON ESSERE SFRUTTATI
• È importante stare bene e in forma. Se i bambini sono
ammalati bisogna curarli, farli stare bene e
accompagnarli dal medico se è necessario…
• DIRITTO A UNA SCUOLA SERENA E GIOIOSA
• DIRITTO ALLA LIBERTÀ DI PAROLA
Scuola dell’Infanzia
dei bambini e far sì che il mio modo di pormi sia corretto ed
educativo. So che devo imparare ancora molto, ma sono
pronta a fare ciò!
La mia giornata alla Scuola dell’Infanzia mi ha anche permesso
di incontrare e conoscere i genitori dei bambini. Non ho ancora
avuto la possibilità di intrattenermi con le mamme, ma ho
notato che sono felici di portare i loro bambini all’asilo, perché
capiscono che in questo luogo i loro bambini stanno crescendo
bene ed imparano molte cose.
Con l’esperienza alla Scuola dell’Infanzia sto imparando
anch’io tante cose importanti e belle, come per esempio capire
che ogni bambino è diverso dall’altro e va accolto, rispettato e
aiutato a crescere. I bambini, inoltre, mi hanno riempita di
emozioni, calore e momenti indimenticabili.
Per finire vorrei ringraziare don Giorgio che mi ha presentato
alla Scuola dell’Infanzia, tutte le maestre per il loro caloroso
benvenuto, la coordinatrice che ha dimostrato tanto interesse
nell’aiutarmi in ogni cosa, tutti i genitori e i bambini perché, da
quando ho iniziato a vivere in mezzo a loro, hanno sempre
apprezzato la mia presenza e sono veramente gentili con me.
Hannah
Sono arrivata a Dolzago due anni fa accolta da don Giorgio
nella casa parrocchiale e mi è stata data l’opportunità di iniziare
un’esperienza di volontariato nella Scuola dell’Infanzia.
Ho cercato di mettermi a disposizione dei bambini e delle
insegnanti con l’aiuto e i consigli che mi venivano dati dalla
coordinatrice.
Ho avuto l’opportunità di conoscere i bambini, di vederli
crescere, di comprendere dalle insegnanti quale poteva essere
il modo migliore di rapportarmi con loro, aiutandoli a crescere
nel migliore dei modi. Ho cercato di trasmettere loro anche gli
insegnamenti che avevo appreso da mia madre, che fa la
maestra in una scuola elementare del Kenia.
Ho raccolto, in questi due anni, i pianti, i sorrisi, le gioie, i
capricci, i piccoli discorsi di questi meravigliosi bambini.
Ho visto con quanto amore le maestre e la coordinatrice
Daniela insegnano ai bambini a lavorare con tanti materiali, a
disegnare, ad ascoltare, a rispettare piccole ma importanti
regole di comportamento.
Ora, da settembre, sono assunta come ausiliaria e sono
felicissima! Mi è stata data la possibilità di frequentare un corso
che mi sta aiutando a comprendere meglio il bellissimo mondo
5
L
avori pubblici
E’ evidente l’impegno dell’amministrazione comunale nel proseguire con l’avanzamento di alcune
importanti opere per l’utilità pubblica.
In questi mesi sono stati portati avanti diversi lavori, che possono essere così sintetizzati.
CENTRO SPORTIVO E
FORMAZIONE NUOVI SPOGLIATOI
l’amministrazione comunale affinché si intervenga il più
rapidamente possibile nella messa in sicurezza degli
argini del fiume.
Tale raccolta è già stata inoltrata agli enti provinciali e
regionali competenti.
E’ stato istituito un tavolo tecnico di pianificazione degli
interventi, al quale è stata invitata anche la nostra
Amministrazione.
Si è già svolto un primo incontro conoscitivo/
esplorativo, al quale ha partecipato il Vicesindaco
Paolo Lanfranchi.
Sono stati ultimati i lavori per la riqualificazione del
centro sportivo comunale che hanno portato alla
costruzione di un nuovo campo da calcetto (da
destinarsi esclusivamente per il Calcio a Cinque).
E’ in corso di definizione
l’appalto
per
la
costruzione di nuovi
spogliatoi.
Nel bilancio presentato
il 21/2/2011 ultimo
scorso sono state
stanziate le risorse
finanziarie,
ottenute
attraverso la stesura di
un mutuo,
per una
spesa complessiva che si aggirerà attorno ai
300.000,00 euro, cifra che comprende anche la
ristrutturazione del bar del centro sportivo comunale.
Con una stima approssimativa, si presume che i lavori
possano essere completati per il prossimo autunno.
CIMITERO
A seguito di un sopralluogo da parte della ASL e nel
contesto dell’abbattimento delle barriere architettoniche, è stata segnalata la necessità di procedere alla
realizzazione di una pavimentazione del corridoio
centrale del cimitero.
Il lavoro verrà deliberato e appaltato nel corso del 2011.
OPERE DI VIABILITA’ SECONDARIA
TORRENTE GANDALOGLIO
E’ in previsione per quest’anno la costruzione di un
marciapiede che dal nuovo parcheggio realizzato in via
Parini, passando attraverso il Parco Alpini, permetterà
di arrivare in via Donatori di Sangue.
Altra opera in programma da realizzare è la
costruzione, a completamento, del tratto di
marciapiede lungo la strada Provinciale che dall’uscita
di via Adua proseguirà fino all’incrocio, proseguendo
poi fino al sottopasso (zona farmacia).
A seguito degli ingenti danni causati dalla forte pioggia
di ferragosto che ha causato in più punti lo sfaldamento
degli argini del torrente Gandaloglio, lo scorso autunno
è stato ricostruito un tratto di sponda nelle vicinanze di
Piazza della Repubblica crollato in conseguenza al
forte ingrossamento del fiume.
I lavori sono stati
eseguiti dal Genio Civile
e finanziati dalla regione
Lombardia per un
ammontare di circa
40.000,00 euro.
Sono in calendario per
questo anno 2011 altri
interventi di messa in
sicurezza del torrente
che avremo modo di
elencare nelle prossime uscite del giornale.
A tal proposito un gruppo di cittadini ha organizzato
una raccolta firme, tra coloro che proprio risiedono a
ridosso del torrente, col fine di sollecitare
NUOVA SCUOLA DELL’INFANZIA
In concomitanza con l’approvazione del nuovo PGT, si
darà il via alla procedura di acquisizione dell’area ex
abitazione Bonomelli che sarà destinata alla
costruzione della nuova Scuola dell’Infanzia.
Si tratta di un’opera molto importante, che necessiterà
importanti sforzi economici, ma che potrà dare al
nostro paese una nuova scuola, più grande e più
funzionale, per la crescita e l’educazione dei fanciulli.
6
D
Gli ultimi scampoli di 2010 hanno riservato
alla popolazione dolzaghese un ciclo
d'incontri con alcuni scrittori locali, che ha
riportato la cultura al centro della vita di
paese.
L'iniziativa
ha
coinvolto
positivamente la cittadinanza, la quale ha
partecipato in maniera corposa agli eventi
in programma, alimentando una serie di
dibattiti nell'arco delle serate.
olzago e letteratura
Sabato 16 ottobre è stata la volta del
milanese Alberto Fossati, che ha avvicinato
la popolazione dolzaghese alla “letteratura
gialla” con il suo “Fermata Duomo”, in cui
l'assassinio di un avvocato milanese è l'input
di una storia lunga 132 pagine.
Nell'occasione lo scrittore ha rifuggito il
concetto di giallo come letteratura di serie B,
ribadendo invece che questo genere di
narrativa popolare può essere occasione per
trattare importanti temi storici e sociali, crisi
economiche comprese.
Ha esordito sabato 25 settembre il
monticellese Renato Ornaghi, autore
dell'opera "Il cammino di Sant'Agostino. Un
pellegrinaggio in Brianza", il quale ha illustrato il percorso
che collega i 25 Santuari mariani presenti in Brianza con
l'ausilio di diapositive. L'intervento è stata occasione per
promuovere la visita dei principali siti artistici e storici
locali, ma anche per incentivare un turismo
ecosostenibile e slegato dalle logiche di massa.
Ultimo, ma non in ordine di importanza, è stato l'incontro
del 19 novembre con Giancarlo Castoldi. L'autore di
“Un uomo e la sua squadra”, il diario di un'intera stagione
vissuta al fianco della Fiorentina, si è cimentato in un
lungo dibattito sulle principali tematiche calcistiche con
il nostro caporedattore Francesco Ratti. Gli interventi del
pubblico presente hanno offerto ulteriore linfa alla serata,
improntata sulla riscoperta dei valori tradizionali dello
sport più seguito al mondo.
Il 1° ottobre ha fatto visita alla Biblioteca Comunale il
giovane Daniele Perego, artefice del romanzo a tinte
rosa “Lacrime di ghiaccio”, la cui idea è nata durante un
viaggio nei territori dell'Europa orientale. La
presentazione del romanzo, ispirato nello stile dalle opere
di Dostoevskij, ha permesso all'autore e al pubblico di
interagire riguardo il concetto di “amore platonico”.
Il filosofo francese Jean-Paul Sartre, per evidenziare
l'importanza della cultura nella società, affermava che “il
mondo può benissimo fare a meno della letteratura, ma
ancor di più può fare a meno dell'uomo”.
Facile pensare quindi, visto l'esito positivo degli eventi, alla programmazione di nuovi appuntamenti letterali per l'anno 2011.
Il soffio dell’anima di Dolzago
Chi non ama il blues ha un buco nell'anima, questo è ciò
che recita una frase scolpita su un muro del Mississippi,
ed è quello che, in una serata che definirei magica,
abbiamo imparato da una chitarra, una voce ed
un'armonica.
Il 23 Ottobre Fabrizio
Poggi e Gianfranco
"French" Scala dei
Chicken Mambo, ci
hanno accompagnato
in un viaggio alla
scoperta della musica
del diavolo, presentando anche con l'aiuto dell'amico
Claudio Ravasi, noto esperto di musica americana,
l'ultima fatica letteraria che parla di storie e leggende del
blues: Angeli perduti del Mississippi.
E siamo stati proiettati mediante il suono di note
semplici, dirette come il linguaggio della gente di quelle
terre, a sentir parlare di peccato e redenzione, amore e
lavoro, oppressione e libertà, depressione e gioia.
Abbiamo scandito con il battito delle mani e del nostro
cuore l'andamento di uno spiritual, perché "chi non batte
le mani andrà dritto all'inferno", così insegna la tradizione
afro-americana, e così è piaciuto credere alla gente di
Dolzago.
Ci siamo sentiti tutti, almeno per una sera, e anche se
all'interno di un luogo così apparentemente "anonimo"
quale l'atrio di una biblioteca comunale, fratelli e sorelle,
in una laica spiritualità che solo il blues sa regalare a chi
ha l'anima abbastanza aperta da saper accoglierlo.
Abbiamo ascoltato una cover del maestro Robert
Zimmerman, brani autografi di Fabrizio, contenuti
nell'ultimo ottimo album "Spirit & Freedom", pezzi di Mr.
Robert Johnson e una cover struggente di Willy De Ville,
spiritual e canti di lavoro dei neri americani, ed abbiamo
imparato, finalmente, che il blues, quello vero (e non
quello scimmiottato da qualche artistucolo italiano, che
magari si pavoneggia autodefinendosi hoochie coochie
man in brani ben noti al grande pubblico), non è una
musica di nicchia, solo per intenditori, bensì è un genere
che parla della vita, nel bene e nel male, quindi dedicato
a tutti, indistintamente.
Abbiamo scoperto che è da qui che nasce tutto quello
che ascoltiamo alla radio, ma soprattutto abbiamo
imparato che per emozionare non serve uno stadio, muri
di amplificatori ed effetti, ma bastano una pentatonica,
una voce, e un "Mississippi saxophone".
Grazie ancora Fabrizio, Grazie French, e …
… lunga vita al blues!
7
P
iccole storie di Dolzago
Inauguriamo con questo numero una rubrica che non ha
pretese storiche, ma si prefigge di raccontare piccoli
aneddoti più o meno antichi sul nostro paese.
Esordiamo quindi con un
personaggio che molti nostri
anziani ricordano con affetto:
Don Enrico Ronchi.
Parroco dal 1934 al 1959, pare
che abbia speso tutti i suoi
averi per la parrocchia e per la
conservazione della memoria
storica dolzaghese.
Tralasciamo le opere materiali da Lui compiute, gia ben
raccontate in un numero del bollettino parrocchiale, e
soffermiamoci brevemente sulla sua opera letteraria
“Dulzaci”.
Riportiamo la presentazione di chiaro stampo
manzoniano:
“Carissimi parrocchiani di Dolzago, si avvicina il tramonto,
ancora poco e la mia giornata sarà finita. Sono venuto tra
Voi orsono 22 anni, con un grande desiderio di fare un
pò di bene: ma l’avrò io fatto?...Il Signore lo sa; voi
quando leggerete queste memorie, siatemi indulgenti e
non abbiatene a male, se in qualche riga ho giudicato con
rigore la vostra gente: non l’ho fatto per offendere, ma
perché conoscendo le manchevolezze di nostra stirpe,
possiate correggervi. E’ una storia che spero non sarà
priva di interesse e vorrei che servisse come incentivo, ai
L
miei successori, per raccogliere le memorie del nostro
paese. A voi nella gran maggioranza, queste cose poco
interessano, tanto più che la materia trattata, a base di
successioni, istrumenti, date, in qualche pagina sarà arida
e finirà per stancarvi; ma troverete anche notizie e fatti,
che vi piaceranno e vi potranno interessare, cosicché
nella conoscenza delle vicende liete e tristi di nostra
gente, imparerete ad amare di più questo lembo di terra,
che il Buon Dio ci ha dato, avendola da lunga mano
preparata per voi, come al popolo prediletto, aveva
preparato la terra promessa. Il vostro Parroco”.
C’è amore per la propria comunità nelle parole di Don
Ronchi, ma allo stesso tempo bonaria ironia per le sue
manchevolezze, oltre ad un tocco di ecologismo ante
litteram nell’esortazione ad amare la terra. Se questo
stralcio vi ha incuriosito, vi invitiamo alla lettura del libro.
Scoprirete uno scrittore raffinato e al tempo stesso
semplice, arguto ed ironico nelle sue riflessioni. Vi
stupirete di quanto siano attuali le sue idee di
multiculturalismo, democrazia ed amministrazione della
“res publica”.
Ai nostri amministratori va l'esortazione a valorizzare la
memoria di questo personaggio, promuovendo magari
la ristampa del libro, con un occhio di riguardo a quella
tomba grigia in un angolo del cimitero, dove riposano un
prete e la sua mamma Maria che tanto hanno amato
Dolzago.
e Associazioni
Lo Sci Club Dolzago fu fondato nel 1970 per
volontà di un gruppo di appassionati di questo
sport. I fondatori furono il compianto Mario
Colombo e Romano Manzoni. Da quell’anno
ad oggi si sono succeduti cinque presidenti:
Mario Colombo, Franco Tentori, Arnaldo
Severgnini, Gianpaolo Galbusera e Ezio
Dell’Oro, presidente attualmente in carica.
L’attività svolta prevalentemente è sempre
stata quella dello sci alpino, in questo ultimo decennio
sono sempre più numerosi gli appassionati di uno sport
invernale relativamente nuovo: lo snowboard.
Per favorire l’apprendimento di questo sport vengono
organizzati annualmente dei corsi di sci e snowboard:
- il corso del sabato, organizzato con il patrocinio del
Comune di Dolzago, è dedicato ai bambini fino a 10
anni, che vogliono cimentarsi per la prima volta sugli sci;
- il corso della domenica, aperto a persone di tutte le età
e provenienti da molti paesi della Brianza, dà la possibilità
a tutti non solo di muovere i primi passi in questo sport
ma anche di perfezionare quanto già appreso.
Nell’arco dell’anno vengono organizzate
gare amatoriali, gite e giornate sportive
nelle più belle e rinomate località sciistiche.
Lo Sci Club Dolzago partecipa attivamente
anche all’organizzazione del “Trofeo
Brianza” (gara di slalom gigante, che coinvolge
sette sci club brianzoli), che ha visto diverse volte
vittoriosi gli atleti dolzaghesi.
In tutti questi anni il sodalizio risulta essere uno dei più
importanti della provincia con un numero medio di
associati annualmente di circa trecento unità, tra sciatori
attivi e simpatizzanti.
Quest’anno grazie all’interessamento della nuova
amministrazione comunale di Dolzago, abbiamo una
nuova e bellissima sede, in Via Corsica n. 18, dove
attendiamo tutti gli appassionati della montagna e del
nostro avvincente sport nelle sere di apertura: ogni martedì
e venerdì dopo le ore 21,00.
L’obiettivo che ci ha guidato nel corso degli anni e che siamo
sicuri perseguiremo anche per il futuro è vivere la montagna
in amicizia, nel rispetto di tutti e dei valori dello sport.
8
L
a parola ai cittadini
Scrivete la vostra posta a [email protected] oppure imbucatela nell’apposito
contenitore posto nell’atrio dell’ingresso municipale. Verranno pubblicate solo lettere firmate o con
richiesta di non pubblicare il mittente
Spettabile Amministrazione Comune
di Dolzago, sull'ultimo numero di
"Dolzago informa" ho letto di quanto
Vi stiano a cuore la salute e
l'incolumità dei cittadini e questo non
può che far piacere (vedi sosta di via
Montecuccoli).
Vorrei qui evidenziare una situazione
secondo me alquanto evidente di
pericolosità per i pedoni che vogliono
attraversare via Roma.
Quasi tutti i giorni mi trovo a percorrere
per lo più a piedi la via Roma,
provengo da via Provinciale (lascio
volentieri a casa l'auto), mi reco alle
Poste; nell'attraversare sulle strisce
pedonali suddetta via all'altezza
dell'intersezione con via Corsica il più
delle volte devo fare molta attenzione
perché sul lato destro si trovano
sempre parcheggiate auto e furgoni.
Questi ultimi
poi ostacolano
maggiormente la visibilità.
Risulta difficoltoso nonché molto
pericoloso cercare di attraversare in
quel punto dal momento che le auto
provenienti da via Provinciale
usualmente sfrecciano a velocità non
adeguata al tipo di strada.
Pure per gli automobilisti rimane
difficile notare il pedone che
sbucherebbe inatteso e improvviso tra
le auto in sosta.
Sosta che è interdetta come da
segnaletica verticale e orizzontale.
Saprà
questa
amministrazione
intervenire onde ovviare quanto da me
sopra esposto?
Non ne dubito.
Grazie.
Colgo l'occasione per porre a tutti i
migliori saluti.
Angelo Bosisio
Egregio sig. Bosisio,
il problema che lei sottopone è reale.
L’amministrazione che presiedo ha
dato incarico, già dalla sua entrata in
servizio, al vigile urbano rispetto alla
necessità di sanzionare le soste
abusive in quel tratto. Evidentemente
le sanzioni non insegnano nulla,
provocando proteste da parte di chi,
sottolineando la brevità delle soste,
lamenta un danneggiamento delle
attività commerciali.
Stiamo lavorando con l’ufficio
Tecnico e la nostra Polizia Urbana
per trovare una soluzione che tuteli la
sicurezza dei pedoni, specie
nell’attraversamento della strada.
Un’ipotesi che stiamo valutando
attentamente è quella di collocare
l’attraversamento pedonale (con le
opportune strisce) su di un dosso
che rallenterebbe di molto la velocità
dei veicoli. Ovviamente la creazione
di dossi artificiali non sempre è vista
di buon occhio dai cittadini, ma la
scelta a volte è inevitabile.
Lei che ne pensa?
Il sindaco
Adelio Isella
L’INCONTRO TRA IL CARD. DIONIGI TETTAMANZI E GLI AMMINISTRATORI LOCALI
Nell’incontro svoltosi venerdì 14 Gennaio a Lecco, il
Cardinale Tettamanzi ha esortato gli amministratori della
Provincia di Lecco a guadagnarsi la stima con onestà,
contribuendo in modo significativo alla costruzione e
alla promozione del bene comune, consigliando
pazienza, lungimiranza e perseveranza nel proprio
operato. Riferendosi alla nota parabola del seminatore,
anche le scelte dell’amministratore devono essere
buone, ma in tutto e non soltanto nelle intenzioni, finalità
o modi.
A conclusione dell’incontro, il Cardinale si è intrattenuto
a parlare con i numerosi amministratori intervenuti.
Soffermandosi con la delegazione di Dolzago,
l’Arcivescovo ha colto l’occasione per salutare il nostro
Parroco decano Don Giorgio Salati, Don Lindo e la
popolazione tutta.
9
O
ggi si parla di …
Il giorno della memoria
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita nel luglio 2000 dal Parlamento italiano, in seguito alla proposta
internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in ricordo delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo,
dell’Olocausto e in onore di coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, hanno protetto i perseguitati,
opponendosi al progetto di sterminio.
La data scelta per tale giornata ricorda chiaramente il 27 gennaio 1945, giorno in cui le truppe sovietiche, durante
la marcia verso Berlino, giunsero ad Auschwitz, divenendo i primi testimoni dell’orrore che i nazisti avevano compiuto
non solo nei confronti degli Ebrei, ma anche contro altri popoli e categorie di uomini ai margini della società.
In molti, nel corso degli anni, si sono chiesti come sia potuto accadere un fenomeno di questo genere e, soprattutto,
come si potesse evitare che ciò si verificasse di nuovo: a tal proposito, il Giorno della Memoria rappresenta per tutti
un’occasione unica di riflessione su quanto è avvenuto.
Sono molte le iniziative organizzate per questa ricorrenza: ogni anno testimonianze, conferenze, letture e film ci
vengono proposti per ricordare le vittime di tanta crudeltà. Ma di fronte a un fenomeno del genere, per quanto ormai
appartenente al passato, non possiamo solo ricordare.
Come ha scritto il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, “c’è una problematica nel rapporto tra
Storia e Memoria: la Shoah è ormai consegnata ai libri di scuola, come un evento importante ma lontano, da studiare
al pari di qualsiasi altro capitolo, col rischio di rendere distanti il significato e la vera ragione per cui il Giorno della
Memoria è stato istituito per legge”.
E’ necessario, infatti, che un evento di questo genere non si verifichi più, e per far sì che ciò non avvenga bisogna
che, anche tra i più giovani, si sviluppi un’attenta riflessione fatta di dibattiti e domande, volti a comprendere al
meglio le ragioni e l’origine che hanno potuto dar vita a tanta crudeltà. Occorre quindi fornire, soprattutto alle nuove
generazioni, gli strumenti per comprendere cosa l’umanità è stata in grado di fare. Questo, forse, sarebbe il modo
migliore di vivere la Giornata della Memoria.
Il 27 gennaio non può ridursi ad essere semplice celebrazione di un avvenimento storico, ma, al contrario,
essa deve portare a una riflessione sull’origine e le cause di quanto avvenuto.
La testimonianza di un prigioniero
Un’altra via, per tramandare la memoria di guerra e prigionia, è
l’ascolto dei grandi e piccoli protagonisti della storia. Ne abbiamo
trovato uno a Dolzago: il signor Angelo Spreafico, novanta anni
portati alla grande, forse anche grazie ad una tempra fortificata
dalle vicissitudini fisiche e morali di quegli anni.
Il secondo conflitto mondiale lo coglie a vent’anni mentre sta
facendo il servizio militare in Piemonte. Da lì, nell’ottobre 1940, in
Grecia per partecipare alla durissima guerra in montagna con fucili
vecchi e scarpe di cartone. Ferito, fortunatamente in modo lieve,
ritorna in prima linea giusto in tempo per la fase finale dei combattimenti, sino al disfacimento della Grecia. Dopo
un anno e mezzo su due isole elleniche, arriva il fatidico 8 settembre 1943. Catturato dai tedeschi, con una pagnotta
in tasca e otto giorni di carro merci, viene portato in un campo di prigionia a Mainz, nel cuore della Germania.
Fino al maggio 1945 la prigionia scorre lenta. Sveglia, appello, pulizia del corpo, in fabbrica a lavorare, quattro patate
per pranzo. Poi di nuovo lavoro, rientro, contrappello, una ciotola di zuppa la sera, oltre alla pagnotta da condividere
con un compagno. I bombardamenti americani e i compagni morti sono il triste preambolo all'arrivo dei liberatori,
con il conseguente ritorno a casa nel luglio 1945.
La vita riprende, in fabbrica di giorno, barbiere a tempo perso. Intanto la gioventù è andata e con questa anche i suoi
sogni e la sua innocenza. Certo, forse il signor Angelo ha dovuto affrontare solo in parte tutte le indicibili sofferenze
afflitte agli ebrei, ma il suo racconto è importante perchè sempre meno persone, ormai, possono essere testimoni
diretti di quanto sia insensata la guerra. Un grazie al signor Angelo e alla sua generazione per averci permesso, con
sacrifici in guerra e negli anni successivi, di vivere in pace e prosperità. Non dimentichiamo i loro insegnamenti, uno
su tutti: “Coltivate la pace, il bene più prezioso per l’uomo, e insegnate ai vostri figli ad amarla sopra ogni cosa”.
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O
ggi si parla di …
Diario della memoria
Anche nella breve cerimonia di commemorazione ricordiamo
Dachau come una tappa fondamentale della nostra libera
esistenza, in quanto membri di una comunità internazionale
fondata sullo stato di diritto.
Visitare questi luoghi è essenziale per evitare di lasciare alle
generazioni future l’assurdità di viverli, e ciò dovrebbe essere
imposto da ogni singolo stato con legge nazionale. Osservare
strumenti di sterminio di massa, oltre ad indurci a riflettere
sull’inutilità della guerra, dovrebbe essere propedeutico alla
costruzione di una coscienza collettiva in grado di rifiutare la
violenza e l’odio, per evitare che esseri umani possano
nuovamente subire tale umiliazione. Ciò però non basta:
occorre interrogarci sulle cause di tale brutalità, e sui
comportamenti da mettere in atto affinché questo mai più
accada.
Il malcontento popolare e il disprezzo verso le istituzioni,
specialmente nei periodi di depressione economica, sono da
sempre terreno fertile per l’ascesa di dittature populiste quali
nazismo e fascismo. Il principio dell'assurda ideologia
nazionalsocialista si fondava sul concetto di razza. Questo
presupponeva che la razza ariana fosse la più pura e dovesse
dominare su tutte le altre ritenute inferiori, principalmente su
quella Ebrea. L’ottica malata del “dominio di un popolo sui
popoli” ha portato allo sterminio di milioni di persone, molte di
queste successivamente allo scoppio della Seconda Guerra
Mondiale.
Il rispetto e la tolleranza dovrebbero essere valori condivisi di
una società che mira alla propria prosperità, presente e futura.
L’individualismo e l’egoismo rischiano di riportare la nostra
esistenza su terreni sbagliati, che non vorremmo mai
assumessero le sembianze del tristemente famoso “Binario
21”. Proviamo pertanto a scrollarci di dosso questa inutile e
dannosa diffidenza, cerchiamo di abbattere gli steccati che ci
separano, tentiamo di uscire dal nostro settarismo culturale e
di staccarci dalla nostra visione economicista della società. E’
nostro compito valorizzare la democrazia, impegnandoci a
fondo per renderla maggiormente partecipativa, lottando per
la rimozione delle diseguaglianze formali e sostanziali che
ancora esistono. Solo così potremo evitare che un nuovo
capitolo infame e vergognoso venga scritto nel grande libro
della storia.
Sono le 6.45 di venerdì 11 febbraio, e dalla Biblioteca di
Dolzago parte un pullman per la storia. Non viaggeremo stipati
come deportati o migranti, ma comodamente seduti ai nostri
posti proveremo ad attribuire un significato al nostro percorso,
o quantomeno a generare aspettative. Riflettere, discutere,
leggere o riposarsi: canoniche immagini da un viaggio
organizzato, che di convenzionale non ha proprio nulla.
Monaco ci attenderà con la sua storia, arte, cultura, vita
notturna degna di essere vissuta. Ma è poco più a nord che
corre il nostro pensiero, a quella cittadina in cui si
consumarono atrocità che la mente umana non può concepire.
Dachau: il freddo ci attanaglia solo a pronunciarne il nome.
MONACO DI BAVIERA
L’arrivo in città nel pomeriggio
ci permette una prima visita del
centro storico, grazie al
supporto della guida turistica
Claudio, romano di nascita ma
monacense d’adozione.
La bravura di un cicerone non
risiede
solamente
nella
conoscenza dei luoghi che si va a visitare, ma a rendere
interessante e gradevole il suo operato sono capacità
dialettica, cultura di base e competenze trasversali.
Monaco e una storia legata alla dinastia dei Wittelsbach,
Monaco culla del nazismo e della “Rosa Bianca”, Monaco città
d’arte e cultura. Un lento cammino ci conduce nei vicoli della
città, dalle antiche porte di accesso sino alla storica
Marienplatz, su cui si affaccia il Municipio Nuovo. Il
coinvolgente racconto di Claudio illustra la particolare
architettonica degli edifici bavaresi, soffermandosi in particolar
modo sulla residenza degli antichi regnanti, il favoloso Teatro
Nazionale e la Odeonsplatz, su cui si affacciano la Loggia dei
Marescialli e la Chiesa di San Gaetano. Non ci facciamo
abbagliare dalla logica consumistica del polo commerciale di
recente edificazione in pieno centro storico, mentre l’orario non
ci consente di marcare degna visita al “giardino all’italiana”
dell’Hofgarten. Domani sarà il turno della Cattedrale di Nostra
Signora, chiesa costruita in stile gotico sul finire del 1400.
La vita notturna ci mostra il lato più mondano della città.
Monaco potrà conoscere la siccità, ma non la mancanza di
birra, di cui è capitale mondiale. La cucina bavarese è un
semplice strumento di accompagnamento alla melodia del
luppolo, che non conoscerà soste questi tre giorni.
FÜSSEN E RITORNO
La visita del Castello di Neuschwanstein, costruito nel 1869
per ordine del re bavarese Ludwig II, è una delizia per gli esteti.
La posizione del tutto scenografica fa il resto: ai piedi di una
montagna, poco distante da un lago, sul ciglio di una gola
vertiginosa e in vista di un altro castello, immerso nella foresta.
L’orologio scandisce le ore 13, la ripartenza verso Dolzago è
imminente, e la stanchezza fisica inizia a farsi sentire. Al
termine di questo viaggio cosa ci rimarrà? L’accrescimento del
nostro bagaglio culturale, certo, ma spero che questa “tre
giorni” ci faccia riflettere sulle nostre origini e sui nostri destini,
in quanto membri di una collettività. Ogni partecipante ha
ricevuto una sorta di investitura morale, che si espleta
mediante l'esercizio dei poteri dell'operatore di democrazia.
Vediamo di non disperderla nei meandri della banalità
moderna.
DACHAU E LA FOLLIA NAZISTA
Non facciamo in tempo ad
accedere al campo, che il freddo
subito ci avvolge. “Arbeit macht
frei” recita la scritta di benvenuto
posta all’ingresso, messaggio in
grado di riassumere tutta la
menzogna e la crudeltà di un
regime criminale, a cui il nostro “beneamato” paese diede
supporto e fiducia. Non vi sono parole per descrivere ciò che i
nostri occhi stanno vedendo, ogni istantanea riporterà una
fredda immagine di quanto abbiamo studiato sui libri scolastici.
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N
umeri e indirizzi utili
MUNICIPIO
Piazza della Repubblica, 7/8
Telefono: 0341 451263
Fax: 0341 451277
[email protected]
www.comune.dolzago.lc.it
IL SINDACO
Riceve tutti i giorni
(Mercoledì su appuntamento)
dalle ore 10:30 alle ore 12:00
[email protected]
UFFICIO SERVIZI DEMOGRAFICI
Lunedì e Giovedì 10.30-13.00/16.00-18.00
Martedì, Mercoledì e Venerdì 10.30-13.00
Sabato 10.00-12.00
[email protected]
UFFICIO SEGRETERIA
Lunedì 10.30-13.00
Giovedì 11.00-13.00
Sabato 10.00-12.00
[email protected]
UFFICIO TRIBUTI
Lunedì e Giovedì 10.30-13.00/16.00-18.00
Martedì, Mercoledì e Venerdì 10.30-13.00
Sabato 10.00-12.00
[email protected]
UFFICIO RAGIONERIA
Lunedì dalle 10.30 alle 13.00
Giovedì dalle 11.00 alle 13.00
Sabato dalle 10.00 alle 12.00
[email protected]
UFFICIO LAVORI PUBBLICI
ED EDILIZIA PRIVATA
Lunedì 10.30-13.00 per i cittadini
Giovedì 10.30-12.00 per i professionisti
Sabato 09.00-12.00 per i cittadini
[email protected]
UFFICIO SERVIZI SOCIALI
Lunedì 10.30-12.00 / 16.00-17.00
Mercoledì 10.30-12.00
Giovedì 16.30-17.30
[email protected]
IL SEGRETARIO COMUNALE
Lunedì 16.00-17.00
Mercoledì e Venerdì 10.30-11.30
[email protected]
BIBLIOTECA COMUNALE
Via Corsica, 12/A - Telefono: 0341 451400
[email protected]
Martedì 14.00-18.00
Giovedì 10.00-13.00 / 14.00-18.00
Sabato 10.30-13.00
Domenica 11.00-12.00
UFFICIO POLIZIA LOCALE
Giovedì 10,00-12,00
Tel. cell.: 335 345525
[email protected]
CIMITERO
Feriali 8.30- 16.30
Festivi 8.00-19.00 (aprile/settembre)
Festivi 8.00-17.00 (ottobre/marzo)
CENTRO DI RACCOLTA
L’area ecologica è collocata nella zona
dietro il Centro Sportivo Comunale e vi si
accede dalla Via Pessina.
Martedì 14.00-16.00
Giovedì 14.00-16.00
Sabato 10.00-12.00 / 14.00-16.00
SCUOLA DELL’INFANZIA
“VINCENZO BONACINA”
Via Alessandro Manzoni, 5
Telefono: 0341 450054
www.smbonacina.it
SCUOLA PRIMARIA
Via Corsica, 14
Telefono: 0341 451360
PARROCCHIA S.MARIA ASSUNTA
Via Alessandro Manzoni,3
Telefono: 0341 451109
UFFICIO POSTALE
Via Corsica, 15
Telefono: 0341 451121
Fax: 0341 451496
FARMACIA
Via Provinciale, 42
Telefono: 0341451445
[email protected]
Mattino: 08.30 - 12.30
Pomeriggio: 15.30 - 19.30
Riposo: Sabato pomeriggio
CROCE VERDE - OGGIONO
Loc. Bersaglio, 4
Telefono: 0341 576370
A.S.L. - OGGIONO
Via Bachelet, 7
Telefono: 0341 482817
Fax: 0341 269713
Periodico d’informazione comunale
registrato presso il Tribunale di Lecco al Registro
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Francesco Ratti (Redattore Capo)
Alberto Conti
Costanza Colombo
Lorenza Fumagalli
Dalmazio Bertacchi
Simone De Capitani
Sede di Redazione
Piazza della Repubblica, 7/8
Telefono: 0341 451263
Fax: 0341 451277
[email protected]
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STAMPATO SU
CARTA RICICLATA 100%
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… segue da pag 1
Alla scoperta di antiche vie
Una volta recuperati, i sentieri
potrebbero essere utilizzati per
finalità agricole, oppure da turisti,
sportivi, da gruppi di cammino o
dagli escursionisti, alla ricerca di aree
adatte per trascorrere una giornata
all’aria aperta.
Nell’ambito della riscoperta dei
sentieri che hanno consentito alla
popolazione di lavorare nei campi o
di spostarsi a piedi nei paesi limitrofi,
sono stati identificati una serie di
percorsi descritti di seguito:
1. Sentiero da Dolzago a Peslago
strada comunale
2. Sentiero da Dolzago a Cogoredo
(già utilizzato in alcune iniziative
comunali)
3. Sentiero da Cogoredo a Trescano
4. Sentiero da Dolzago a Trescano
5. Sentiero da Cogoredo a Ello
6. Sentiero da Cavonio a Fura e
Marconaga
7. Sentiero da Cavonio a Panizzera
8. Sentiero da Dolzago a Beverino Brianzola – Cavonio
9. Sentiero da Dolzago inferiore a
Brianzola
Nel corso del 2010 sono stati
eseguiti diversi interventi di pulizia
con cadenza mensile da un gruppo
di volontari, con l’ausilio del gruppo
cacciatori, sui sentieri n°2, 3, 4 e 9.
Accanto a questi interventi di pulizia,
sono stati segnalati con apposite
frecce i percorsi n°1, 3, 4 nel punto
di partenza e nei punti importanti del
tracciato.
Durante il 2011 saranno effettuati
altri interventi di pulizia e di
segnalazione sui restanti sentieri,
sempre con cadenza settimanale.
Oltre a questi importanti interventi è
in progetto anche la realizzazione di
una tavola sinottica che raggruppa
tutti i sentieri, da porre in alcuni punti
del paese per poter mettere a
conoscenza i cittadini della posizione
delle diverse vie.
Altro punto fondamentale è lo
sviluppo della sentieristica locale con
quella già praticata dal CAI Oggiono
e Calco sul Monte di Brianza, tramite
gite guidate.