alcuni suggerimenti sull`uso dei funghi
Transcript
I funghi così preparati vanno sbollentati in acqua con sale e aceto per 10 minuti, poi scolati e disposti in vasi di vetro precedentemente sterilizzati per ebollizione e ben asciugati. Si ricoprono completamente i funghi con l'aceto, oppure olio d'oliva, e aromi a piacere, si chiudono ermeticamente i vasi e si sottopone a un ulteriore sterilizzazione, facendoli bollire per almeno 20 minuti. Trascorso questo tempo si lasciano raffreddare i vasi nell'acqua; poi li si estrae e li si conserva al fresco. Per la conservazione sottaceto o sottolio sono indicati i porcini, ma anche i funghi coltivati, purchè molto freschi, bianchi e privi di macchie scure. CONGELAZIONE Scelti dei funghi sani, sodi e non tarlati, anche in questo caso bisogna togliere bene tutta la terra con una pezzuola, tagliare via la base del gambo, talora sia troppo incrostata, ed, eventualmente, lavarli e asciugarli. I funghi, eventualmente sbollentati per un paio di minuti e poi ben asciugati, possono essere congelati sia interi che tagliati a fette. I funghi possono essere congelati anche da crudi, in questo caso però perdono parecchie caratteristiche organolettiche ed una volta scongelati appaiono molli e poco appetibili. Una regola è quella di tagliarli a fette, prima di lasciarli scongelare completamente, e cucinarli subito, così facendo il liquido di scongelazione non andrà gettato. Alcune specie di funghi congelati crudi possono diventare dannose per la salute a causa della formazione con il congelamento di sostanze tossiche; tra queste citiamo l' Armilariella mellea (chiodino), la Lepista nuda (agarico violetto) etc. Si consiglia quindi di eseguire una precottura, senza usare sale e condimenti, prima di procedere alla congelazione. Importante è anche l’applicazionealle confezioni di etichette riportanti la data di congelazione e le specie conservate. Si raccomanda il consumo di funghi congelati entro 6 mesi dal/a data di congelamento. ISPETTORATO MICOLOGICO AZIENDA U.L.S.S. n. 6 REGIONE DEL VENETO UNITA' LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 - Nel riconoscimento e nel consumo dei funghi evitare il pressapochismo: la sicurezza deve essere del 100%. Nel dubbio. rinunciare al consumo. - Non consumare funghi crudi o poco cotti, se non di provata commestibilità anche da crudi. - Guardarsi in modo assoluto dal consumo di funghi nei quali sia in atto un processo, anche iniziale, di alterazione organica ( il 40% delle intossicazioni è di questa origine). - Non raccogliere funghi lungo arterie di traffico, parchi, aiuole, giardini, in prossimità di impianti industriali e discariche, perchè assorbono metalli pesanti. - Evitare di consumare funghi che possono essere andati incontro ad un processo di scongelamento e successivo congelamento. - Non somministrare funghi a bambini, anziani e donne incinte. - Far eseguire un controllo micologico sui funghi raccolti a cura del personale dell'Ispettorato Micologico. Il servizio è gratuito per i privati. - Nel caso di malessere dopo ingestione di funghi, anche se di lieve entità o passeggero, non trascurare il fatto e rivolgersi immediatamente al pronto soccorso del più vicino ospedale. - E’ bene tenere presente che i sintomi derivati dall'ingestione di funghi tossici/velenosi si possono manifestare in tempi diversi (già sul finire del pasto o, in casi particolari, anche dopo alcuni giorni). - In occasione di sospetto o accertato avvelenamento da funghi, è di massima utilità conservare residui dei funghi cotti e/o crudi per permettere la determinazione della specie eventualmente responsabile. SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE ISPETTORATO MICOLOGICO VICENZA tel 0444.752229-20 NOVENTA VIC.NA tel. 0444.755608 ALCUNI SUGGERIMENTI SULL'USO DEI FUNGHI ACQUA 89-92% PROTEINE 1-3% ZUCCHERI 0,2-0,8% GRASSI 0,2-0,91>/0 Potassio, ferro, fosforo, rame, zinco A, D, K, PP, VITAMINE e parecchie del complesso B Contengono inoltre: enzimi, amminoacidi e alcune sostanze antibiotiche SALI MINERALI .COTTURA.' I . . . . I funghi hanno scarso valore energetico (100 gr. di fungo fresco forniscono dalle 18-29 kcal), ma procurano un buon apporto di proteine, sali minerali e vitamine. Non fanno ingrassare, non contengono colesterolo, ed hanno un discreto valore plastico, inoltre, favoriscono la regolazione intestinale. Sono però di difficile digestione in quanto contengono polisaccaridi quali la cellulosa, micosina e trealosio. Vanno consumati non frequentemente e in piccole quantità e devono essere banditi dalle tavo1e di chi ha disturbi di fegato e stomaco. . . . ALTRE INDICAZIONI . . . Alcune specie fungine eduli hanno un contenuto in cesio (isotopo radioattivo) superiore al valore di 600 Bq/Kg., limite previsto per la commerci abilità dei prodotti alimentari. Tra queste ricordiamo: Rozites caperata, Cantharellus lutescens, Hydnum repandum etc. I funghi saprofiti (es. Agaricus sp., Lepista sp., Lycoperdon sp., Macrolepiota procera etc.) sono forti accumulatori di metalli pesanti quali mercurio, piombo e cadmio. II contenuto in metalli pesanti delle specie succitate supera soventemente i limiti raccomandati per gli alimenti dall' Organizzazione Mondiale della Sanità. Consumare soprattutto funghi che crescono in simbiosi con le radici degli alberi (micorrizici). Evitare pasti frequenti e abbondanti costituiti da prataioli, mazze di tamburo, vesce, e altri funghi saprofiti. . .1 I funghi vanno puliti, lavati, tagliati e cotti al più presto dopo la raccolta o l'acquisto (entro le 24 ore); durante queste operazioni si elimineranno le parti e gli esemplari meno freschi, ammuffiti o invasi da parassiti. La cottura dei funghi eduli è indispensabile per la maggior parte delle specie, in quanto molte sono quelle che contengono sostanze tossiche termolabili ( che vengono distrutte con la temperatura elevata). II tempo di cottura ottimale dipende quindi dalle specie raccolte e dalle dimensioni dei pezzetti; in media i funghi devono essere cotti per almeno 40 minuti, fatta eccezione per alcune specie particolarmente tenaci che richiedono tempi di cottura più lunghi. L'aggiunta di condimenti abbondanti, piccanti o salati non favorisce la digeribilità dei funghi. Poche sono le specie che possono essere consumate crude, ovviamente queste devono essere perfettamente conosciute, le più comuni sono: Amanita caesarea (ovulo buono), Boletus edulis (porcino). Infine si ricorda che la cottura non distrugge nè attenua principi tossici delle specie velenose (eccezion fatta per le sostanze tossiche termolabili). I. ..'CONSERVAZIONE" I funghi possono essere conservati con diverse tecniche. I metodi più diffusi sono: l'essiccamento, il condizionamento e la congelazione. ESSICCAMENTQ E' un procedimento che si usa solo con funghi ben freschi, asciutti e soprattutto sani, che non presentino in superficie quei buchini che indicano inequivocabihnente la presenza di piccoli vermi all'interno. Si elimina la base dal gambo, quando sia particolarmente ricoperta di terriccio incrostato; poi si pulisce tutta la superficie del fungo con una pezzuola umida, per eliminare ogni traccia di terra; quindi si tagliano sia il gambo che il cappello a fette regolari, di uguale spessore e abbastanza sottili, che si allineano su tavole di legno o su una rete, in un solo strato, senza sovrapporle. I supporti vanno poi esposti al sole e le fette eli fl11lg0 rivoltate più volte, finchè non vi sarà più nessuna traccia di umidità. Ifunghi secchi si conservano in ambiente fresco e asciutto in vasi di vetro ermetici, oppure in sacchetti di plastica ben chiusi. Le qualità di fungo più adatte ad essere essiccate sono i boleti in genere ma anche le spugnole, le gambe secche, le trombette da morto etc. Vanno consumati entro 12 mesi. C.ONDIZIONAMENTO Consiste nella conservazione dei funghi in un liquido, chiamato "di governo", che può essere l'aceto o l'olio. Questo tipo di conservazione, se effettuato in versione casalinga, deve essere particolarmente scrupoloso e corretto, per evitare il rischio di intossicazione botulinica, molto frequente nelle conserve domestiche. La presenza del botulino è rilevabile nella conserva pronta per il consumo per un odore di burro rancido e dalla produzione di gas.(anidride carbonica). Innanzitutto, è importante che si utilizzino solo funghi di buona qualità, freschi e perfettamente sani, che devono essere lavati molto bene per eliminare qualsiasi traccia di terriccio.
Documenti analoghi
Conservare i funghi - AUSL Romagna Rimini
I funghi, una volta raccolti, vanno controllati
dal punto di vista della commestibilità; il
controllo
va
eseguito
da
persone
di
comprovata esperienza.
L’Ispettorato Micologico dell’AUSL di
Rimini f...
Guida ai funghi - Pro Loco Alfedena
commercio. Si ricorda che il Coprinus comatus non essicca naturalmente essendo inarrestabile il processo
di maturazione anche dopo la raccolta, a meno che si utilizzi un essiccatore ventilato.
Profumo di terra
compaiono entro 4 ore, e a lunga incubazione, dopo 6 ore
e ricercati funghi commestibili unitamente alle somiglianti
dal loro consumo. Sono le più pericolose, perché nel
specie velenose. L"Amanita...
FUNGHI - Liguria Informa Salute
Il rischio di intossicazione o di avvelenamento in seguito al consumo di
funghi raccolti è molto alto, anche perché se non si è dei veri esperti è
facile scambiare un fungo per un altro, senza cont...
FUNGHI, UN MONDO A PARTE
possono dare origine a complicanze; nella migliore delle ipotesi la corsa al pronto soccorso è d'obbligo.
Non vanno poi trascurati i casi di intolleranze alimentari, per cui alcune specie di funghi...
Presenta - Ulss Feltre
IMPORTANZA DELLA COTTURA
• Molti funghi commestibili contengono tossine
termolabili.
• La temperatura necessaria per la loro
distruzione è di 70°C per almeno 10 minuti;
N.B. La cottura alla piastr...