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cover agosto.qxp_Base_Matchpoint_17x24 11/08/15 15:49 Pagina 1 Tennis Market Tutte le novità in campo agli Us Open In sei anni ha già un posto fra i grandi ABBIGLIAMENTO MANTIS. La scalata! LA RIVISTA DEL TENNIS DA ACQUISTARE Numero 04/2015, bimestrale, gratuito Spedizione per e-mail - Agosto 2015 Uno stile italiano anche nel settore degli integratori POOL PHARMA SHOT. Quando il tennis è d’autore TECNOLOGIA IN CAMPO È la sfida del futuro, e sta impegnando anche i colossi del settore. L’obiettivo? Migliorare il gioco, e aprire un nuovo fronte del mercato Tech-nis cover agosto.qxp_Base_Matchpoint_17x24 11/08/15 15:49 Pagina 3 Sommario Sommario Cinguettii-1 Cinguettii-2 Cinguettii-3 le rubriche Tennis Market 3 19 59 65 Abbigliamento / Le novità degli Us Open Rafa Nadal Academy L’asciugamano freddo di Serena La festa Capri Watch Federer, il più commerciabile La Polizia d’Europa si sfida a tennis 5/10 14 15 16 17 17 Tecnologia / Una nuova Era per il tennis Introduzione: siamo tutti Techno? Babolat, radiografia di Nadal Artengo, un coach al polso FitBit Charge, benessere per tutti Sony Smart, e il tennis è connesso Pro-T-One, un laboratorio italiano Pro-T-One, l’intervista 20/49 20/21 22/26 28/32 34/36 38/41 44/47 48/49 le news l’azienda l’attualita’ Stan the YONEX Mantis. Un posto fra i grandi Head. L’artista della racchetta Shot. Quando il tennis è d’autore Umag. La penisola del tennis Pool Pharma. Avanti il consumatore gli speciali 52/56 60/63 66/67 68/71 74/78 80/83 Bimestrale, gratuito, online numero 04/2015 Editore Absolutely Free via Roccaporena, 44 00191 Roma p.i./c.f. 04216311003 telefono +39 06 3330041 fax +39 06 99337302 [email protected] www.oktennis.it Direttore Daniele Azzolini Retali Redazione testi Jason D’Alessandro Giulio Nicoletti Grafica Absolutely Free Direttore commerciale Roberto Bartolozzi Hanno scritto su questo numero del magazine: Jason D’Alessandro Roberto Bartolozzzi Giulio Nicoletti Matteo Vanni Immagini fotografiche: Gianni Ciaccia Questo numero è stato distribuito a 14.795 e-mail Prossima uscita: 15 ottobre 2015 3 Tennis News News news news agosto.qxp_Base_Matchpoint_17x24 11/08/15 01:24 Pagina 1 Tutte le notizie dalle sedi delle aziende LE NUOVE PROPOSTE PER LA STAGIONE SUL CEMENTO AMERICANO Lotto, tutto il fascino delle “limited edition” B ROBERTO BARTOLOZZI Ecco la nuova Lux Metallic Lace Print per la Capsule Collection 2015 dell’azienda italiana asta una semplice nota su Facebook, a volte. Lotto ha scelto la comunicazione all’apparenza più minimalista per lanciare sul circuito la sua nuova creazione, la seconda “uscita” della Capsule Collection 2015, che tanto è piaciuta quest’anno indosso ad Agnieszka Radwanska. Una mise complessa, molto originale, dai colori dorati che sembrano catturati da un tramonto estivo. Lux Metallic Lace Print, il nome dell’abito, ovviamente in edizione limitata, come in tutte le creazioni della Capsule Collection. Il lancio è avvenuto prima del via del torneo Premier in Canada, all’inizio della grande stagione sul cemento americano, e lo vedremo dunque anche agli Us Open. Vedremo anche chi lo indosserà, seppure siamo convinti che Agnieszka, con la sua eleganza, non perderà certamente l’occasione. Del resto, la scuderia Lotto è oggi fra le più ampie e competitive del tennis internazionale. Ne fanno parte ben 35 atleti, fra uomini e donne. Si va dai nomi più importanti, come David Ferrer, Nicolas Almagro, Kevin Anderson e Victor Troicki in campo maschile, Agnieszka Radwanska, Ekaterina Makarova, Carla Suarez Navarro e Karin Knapp in campo femminile, fino alle giovani speranze che si affidano all’esperienza Lotto nel loro primo impatto con il tennis che conta. Fra queste anche il nostro Gianluigi Quinzi. Nuances dorate e riflessi metallici per la nuova Capsule Collection di Lotto 5 News news news agosto.qxp_Base_Matchpoint_17x24 11/08/15 01:24 Pagina 3 tennis NEWS LE NUOVE PROPOSTE PER LA STAGIONE SUL CEMENTO AMERICANO Nike. A Nadal e Federer un outfit non basta L GIULIO NICOLETTI e scelte sono state fatte, e sono doppie per entrambe le star del tennis dell’ultimo decennio. Nike li ha assecondati. Per la trasferta americana Roger Federer ha scelto il bianco con profili arancioni e pantaloncini neri per le sessioni diurne, e il verde, con righe nere sul petto per quelle serali. Nadal risponde con il verde per i match giocati di giorno (dal chiaro allo scuro, come si vede dalla foto, con pantaloncini dello stesso colore e scarpe nere e profili verdi) mentre è probabile che per le sessioni 6 Adidas. Rosso fuoco, la passione di Ana Nelle foto, le due scelte di Federer e Rafa Nadal per la stagione sul cemento americano. Bianco, arancione e nero per lo svizzero; verde, con scarpe nere per il tennista spagnolo La scelta di Serena Sempre più aggressiva per la conquista del Grand Slam notturne riproporrà il bianco e blù che gli abbiamo già visto nei match successivi al torneo di Wimbledon e in particolare ad Amburgo, dove ha vinto. Ben più aggressiva la scelta di Serena Williams, com’è nel suo carattere, e forse anche nella sfida che è chiamata a sostenere, la conquista del Grand Slam tennistico, evento che in campo femminile non si verifica dal lontano 1988 di Steffi Graf. Base nera, mentre sul davanti il colore è un rosso tendente al marrone con un disegno che ricorda le mises pitonate già indossate dalla numero uno. Rosso fuoco la risposta Adidas, affidata ad Ana Iva- Rosso per Ana trasparenze per Caroline novic. Una scelta quasi... Passionale. Il gioco di nuances lucide e morbide sul gonnellino è di grande effetto. Solo all’apparenza più tradizionale la scelta di Caroline Wozniacki (sempre Adidas): una blusa gialla, sbracciata, molto semplice, sulla quale però irrompono le audaci trasparenze del gonnellino, quasi un velo sulle gambe belle e muscolose della tennista danese. 7 News news news agosto.qxp_Base_Matchpoint_17x24 11/08/15 01:24 Pagina 5 tennis NEWS LE NUOVE PROPOSTE PER LA STAGIONE SUL CEMENTO AMERICANO Tacchini. Agli Us Open nel nome di McEnroe A ROBERTO BARTOLOZZI gli Us Open si va con McEnroe. È un buon consiglio quello di Tacchini, che nella collezione “primavera-estate 2015” ha pensato di riproporre, direttamente dal proprio, vasto archivio, alcune delle polo indossate sul campo di Flushing Meadows, negli anni Ottanta, dal campione statunitense. Due modelli in particolare, chiamati Siper Mac uno, e Super Mac due. La prima, in varie tinte, è una polo in piquet di cotone, con le due righe in contrasto di colore sul petto: ha il girocollo e il bordo manica in costina a contrasto. Il logo ricamato impreziosisce il capo. Costa 45 euro (taglie da S a 3XL), ideale per il campo come per il tempo libero. La seconda, invece, è una t-shirt sportiva in cotone, anch’essa con le due righe a contrasto sul petto. Costa 25 euro. Della serie Super Mac, anche la felpa (55 euro). Per le ragazze, invece, la confortevole canotta Game Tank (20 euro) della linea Club, con inserti in bianco o blu a contrasto. I pantaloncini da uomo (neri o bianchi) sono modello New Delon, in tessuto tecnico diamond ripstop. A tinta unita con profilo in contrasto sul lato della gamba. Costano 30 euro. Tutti i capi sono acquistabili direttamente sul sito Tacchini. 8 Dall’alto in basso, la t-shirt Super Mac, con le polo azzurra e blu, la canotta donna Game Tank e gli short New Delon News news news agosto.qxp_Base_Matchpoint_17x24 11/08/15 01:24 Pagina 7 tennis NEWS LE NUOVE PROPOSTE PER LA STAGIONE SUL CEMENTO AMERICANO Australian. L’America tra fiori e capi eleganti S GIULIO NICOLETTI emplicità ed eleganza. E fiori, tantissimi fiori. È incredibilmente varia e colorata la proposta Australian per il 2015, che l’azienda italiana ripropone per la ripartenza del circuito internazionale sul cemento americano. Ammiccante già dal nome, e molto italiana, la linea Luxury Boudoir propone capi da donna di grande fascino, capaci di trasformare il campo da tennis in una passerella. Tessuti Dry Light uniti a organza ramage e tulle nella t-shirt nera abbinata alla gonna, e ancora organza e raso coulisse nel bellissimo gilet con cappuccio. Divertente e con uno spiccato richiamo alle tendenze hippy di fine anni Sessanta, la linea Flower Power. Anche la linea a fiori punta tutto sul Dry Light, il massimo ritrovato tecnologico applicato ai tessuti tecnici: la peculiarità del tessuto è la straordinaria elasticità e rapidità nel mantenere il corpo asciutto nonostante le fatiche sportive, espellendo l'umidità in eccesso. Gran parte dei capi della Collezione Australian 2015 sono disponibili, scontati, sul sito dell’azienda. Un consiglio: dateci un’occhiata, meritano davvero. 10 Umag e integratori.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/08/15 12:56 Pagina 12 News news news agosto.qxp_Base_Matchpoint_17x24 11/08/15 01:28 Pagina 9 tennis NEWS La cattedra di Rafa U A Manacor sta sorgendo la nuovissima “Rafa Nadal Academy by Movistar”, l’apertura è prevista a maggio 2016. Per saperne di più e seguire le ultime fasi della costruzione, dai primi di agosto è operativo il sito internet MATTEO NANNI n figlio alla Nadal... Se mai lo avete pensato, o desiderato, bene, siete a buon punto. Non vi resta che affidarlo a lui stesso, o alle pratiche mani di zio Toni, per farlo plasmare nella forma finale. A maggio dell’anno prossimo, l’Accademia Nadal sarà finalmente operativa. Al momento siamo ancora “in fase di costruzione”. La prima pietra è stata posta il 24 novembre scorso, nell’area scelta vicina a Manacor, città natale di Rafa, ma dai primi di agosto è disponibile il nuovo sito web dell'accademia. E da lì potete cominciare a farvi un’idea più precisa. Digitando www.rafanadalacademy.movistar.com si avrà la possibilità di accedere ai programmi di allenamento dell'accademia, alla spiegazione delle metodologie dei differenti programmi e sulle agevolazioni per i loro ospiti. Non solo... Viene illustrato infatti anche il programma di istruzione scolastico con la volontà, da parte dell'accademia stessa, di trovare un posto ai propri allievi nei maggiori college statunitensi. Oltre a tutto questo, c’è una lettera di benvenuto firmata da Rafael Nadal, Toni Nadal e Carlos Costa. L'aspetto più rilevante, però, è la possibilità di ottenere dettagli per il programma di iscrizione e di richiedere informazioni relative all'accademia, che aprirà le porte 14 C Un asciugamano freddo per il tennis caldo di Serena a tutti i suoi ospiti verso l'inizio del mese di maggio 2016 con programmi settimanali e mensili oltre a un Summer Camp che durerà fino ad agosto. Ci saranno poi i programmi più lunghi, quelli annuali, che cominceranno a settembre con il “Metodo Nadal” basato sull'intenso allenamento. Il sito web, sponsorizzato e prodotto da Telefonica, include le tecnologie più avanzate e un design innovativo ottimizzato per ogni dispositivo elettronico. Dall’alto in basso, la t-shirt Super Mac, con le polo azzurra e blu, la canotta donna Game Tank e gli short New Delon hiunque faccia sport conosce il problema del sovra-riscaldamento, cioè il calo di energia e di concentrazione che si verifica quando la temperatura corporea è troppo elevata. Negli Stati Uniti il problema è stato studiato da un gruppo di medici, scienziati e campioni dello sport - tra i quali la vincitrice di 21 tornei del Grande Slam di tennis, Serena Williams, e il golfista Sergio Garcia - che hanno dato vita a MISSION®, un’azienda che è diventata il riferimento nel campo della termoregolazione. Dopo anni di ricerche, è nata EnduraCool®, una rivoluzionaria linea di raffreddanti istantanei che fornisce un rapido effetto attraverso soffici tessuti traspiranti e privi di sostanze chimiche. Mission EnduraCool funziona semplicemente, basta bagnarlo, strizzarlo per eliminare l’acqua in eccesso, scuoterlo e in pochi secondi la sua temperatura scende di circa 13 gradi. Può essere applicato su varie parti del corpo per alcune ore, ottenendo un efficace refrigerio. L’asciugamano è ovviamente riutilizzabile. La tecnologia del prodotto sta tutta nella particolare conformazione delle fibre tessili di cui è composto. Al tatto è soffice come una micro-fibra, dunque gradevole sulla pelle anche da asciutto. A contatto con l’acqua e con l’azione dell’aria, il tessuto rilascia un effetto raffreddante dovuto alla regolazione dell’evaporazione. Quando l’effetto cala, in media dopo due ore, si può riattivare bagnandolo di nuovo. «Mi ha colpito molto quanto a lungo funziona, quanto rimane fresco e quanto è piacevole», ha detto Serena Williams, «è un prodotto eccezionale per gli atleti professionisti e per chiunque voglia sentirsi più fresco». L’EnduraCool® sarà in vendita a 19,90 € nei migliori negozi di articoli sportivi. Per informazioni: www.artcrafts.it 15 News news news agosto.qxp_Base_Matchpoint_17x24 11/08/15 01:28 Pagina 11 tennis NEWS S 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. tando alle analisi effettuate dalla scuola di marke- 8. ting di Londra, è Roger Federer lo sportivo più 9. commerciabile del mondo. Lo svizzero si posi10. ziona davanti ad atleti del calibro di Tiger Woods, 11. Phil Mickelson e LeBron James. 12. Le statistiche sono state elaborate basandosi sul valore delle 13. sponsorizzazioni degli atleti, tenendo conto anche dei guada- 14. gni fuori dal campo e della popolarità sui social network. 15. «Roger è onesto e umile, e dedica tempo ai suoi sponsor e 16. alla sua fondazione. Le compagnie puntano molto sui mo17. delli di comportamento e Roger è uno di questi», ha spiegato 18. Tony Godsick, CEO del TEAM8 e manager del campione 19. svizzero. 20. LA CLASSIFICA DEI CAMPIONI PIÙ COMMERCIABILI Federer scopre di essere ancora il n.1 C apri Watch ha compiuto vent’anni, e per celebrarli il brand caprese più diffuso nel mondo, si è concesso una grande festa, in occasione dell'apertura del secondo store Capri Watch Jewels in Via Camerelle, una delle più famose strade dell’isola. Uno store dal concept minimalista, teche blindate in cristallo e pezzi rari e unici, che ha ricevuto il “benvenuto” da un parterre di tutto rispetto, presente il mondo televisivo, dell'arte, dello sport e della carta stampata, oltre a presenze istituzionali, con i due sindaci di Capri (Gianni De Martino) e 16 5 Vent’anni dopo... Capri Watch raddoppia Anacapri (Franco Cerrotta) e l'assessore alla cultura di Capri, Caterina Mansi. Il via della festa è iniziato alle 19 quando è stato tagliato il nastro del nuovo Capri Watch Jewels, dirimpettaio della casa madre, dove 20 anni fa, alle 23 in punto, Silvio Staiano espose in vetrina il primo Capri Watch. Prima di tutto, il cocktail nella strada delle griffes, che ha coinvolto migliaia di persone, vacanzieri e isolani. Dopo il brindisi, gli ospiti si sono trasferiti nel giardino del Grand Hotel Quisisana per il Gala Dinner organizzato da Silvio Staiano e dalla sorella Alba. Peppino di Capri alle 23 in punto ha regalato un fuori programma di canzoni immortali come Champagne e Luna Caprese. Tra gli invitati di Silvio e Alba Staiano in questa serata condotta da Veronica Maya, anche Adriano Panatta e Gianni Ippoliti. Poi, a sorpresa, il videomessaggio di Fabio Fognini alla vigilia della finale di Amburgo, giocata contro Rafa Nadal. Una serata magica, proprio come le notti capresi che Capri Watch ha trasferito nei suoi orologi-gioiello. U SPE 2015, vale a dire, European Police Championship Tennis, evento che ogni 4 anni fa riunire, sempre in un Paese diverso, le forze di polizia di tutta Europa per sfidarsi in un torneo di tennis. Quest’anno tocca all’Italia, sarà infatti il Bonacossa di Milano a ospitare dal 13 al 19 settembre l’ottava edizione del torneo che vuole promuovere lo sport nella polizia, ma anche i contatti tra le persone e aumentare la consapevolezza e la comprensione delle diverse culture, che porta all’armonizzazione della cooperazione interculturale nelle attività di polizia. Roger Federer Tiger Woods Phil Mickelson LeBron James Kevin Durant Rory McIlroy Novak Djokovic Rafael Nadal Mahendra Singh Dhoni Cristiano Ronaldo Kobe Bryant Maria Sharapova Lionel Messi Usain Bolt Neymar Andy Murray Kei Nishikori Derrick Rose Floyd Mayweather Serena Williams Tennis Golf Golf Basket Basket Golf Tennis Tennis Cricket Calcio Basket Tennis Calcio Atletica Calcio Tennis Tennis Basket Boxe Tennis A Milano, dal 13 al 19 settembre Le forze di Polizia di tutta Europa si sfidano. Sul campo da tennis Durante la giornata di lunedì 14 settembre si terrà la conferenza “Sport - Disciplina di Vita” allo spazio Center di Expo. Moderatrice Elisabetta del Medico. 15.00 – 15.30: introduzione Dr. Antonio Barbato Presidente A.S.P.M.I. 15.30 – 17.00: Tavola Rotonda “Alimentazione sportiva” Relatore Dr. Tobias Kuhne 17.00 – 18.00: Tavola Rotonda “doping” 18.00 – 18.30: Testimonianze e Discussione (probabile intervento, da definire, del campione del mondo Novak Djokovic ) 19.00 – 23.00: Visita Expo 2015 17 6 News news news agosto.qxp_Base_Matchpoint_17x24 11/08/15 01:28 Pagina 13 cinguettii @se1 London SE1 Tutti con Federer per un selfie di gruppo... (Twitter proposto dallo stessa zona di Londra denominata “SE1” – zona centro, riva sud del Tamigi – dove Roger Federer si è allenato sui campi della Nike a Tanner Street Park) 19 tecnologia a cura di JASON D’ALESSANDRO ANALISI DI UNA RIVOLUZIONE. Da sempre sport aperto alle innovazioni, il tennis oggi punta dritto sulla tecnologia, attirando sempre più aziende nel nome della sua “complessità” Il tennis al passo coi TEMPI La racchetta tecnologica ccoci qua, ancora una volta a scrivere di tecnologia! Nei primi numeri di Tennis Market abbiamo sfiorato questo argomento ma forse, in un periodo come questo, abbiamo il “dovere” di approfondire e analizzare quella che, ogni giorno che passa, sembra sempre di più una rivoluzione. Gli ultimi vent’anni hanno visto un’impennata tecnologica unica nel suo genere e il tennis, forse più degli altri sport, ne è rimasto coinvolto: oltre ai materiali ultra leggeri utilizzati per la costruzione delle racchette, delle fibre traspiranti che caratterizzano l’abbigliamento, delle gomme sempre più malleabili presenti nelle calzature, oggi, il nostro amato Sport ha aperto, o forse è meglio dire spalancato, le porte all’elettronica. Ora, la domanda è la seguente... Rilevatori di frequenza cardiaca, di ossigeno presente nel sangue, conta-passi e conta-colpi super intelligenti riusciranno a rivoluzionare le prestazioni? E Questa serie di componenti attira le aziende di elettronica perché è sulla complessità che si può lavorare, che si può stupire, migliorare. Nel calcio o nel basket, forse, non si può fare più di tanto (il forse è doveroso, chi lo sa? Magari fra qualche mese troveremo in commercio un conta palleggi o un conta dribbling); ormai anche uno smartphone che si rispetti prevede un conta-passi, conta-calorie, conta-chilometri percorsi, misura-frequenza cardiaca, misura-ossigeno presente nel sangue e via dicendo; tutto ciò però si limita all’attività aerobica, ad esempio ciclismo o corsa. Il tennis, in ogni caso, sembra rappresentare una bella fonte di ispirazione e questo perché c’è un elemento che complica le cose (aspetto fondamentale per innescare la mente degli ingegneri): la racchetta. Proprio così, è la racchetta che rappresenta l’epicentro della ricerca perché è proprio “Lei” che riceve e indirizza la palla; proprio “Lei” il cuore pulsante del tennis, proprio “Lei” che diventa “tecnologica”. Non è come sembra Tecnologia e prestazioni Il tennis è semplice e complesso allo stesso tempo, anzi è più complesso di quello che sembra. Agli occhi dei profani potrebbe risultare monotono: una palla spinta di diritto o di rovescio da una parte all’altra della rete, punto. Chi sta leggendo queste righe sa che non è così, anzi forse starà anche accennando un sorriso con la certezza, magari sofferta sulla propria pelle, che poche volte un’affermazione è stata così lontana dalla realtà. Il tennis, senza aprire la parentesi “mentale” (che richiederebbe minimo sessanta pagine con poche immagini per risparmiare spazio), prevede diritto piatto, in top, a sventaglio, rovescio in back, in top, a una mano, bimane, servizio slice, piatto, kick, volée di diritto, di rovescio e non è finita qui, per non parlare di tutte le possibili varianti in relazione alle superfici, alla posizione che si ha in campo, insomma … È complesso. La tecnologia riuscirà a rivoluzionare la prestazione? Ci siamo posti questa domanda alla quale non proveremo a dare una risposta, troppo alto il rischio di fallire, però una cosa la possiamo fare: informarvi sulle novità più calde presenti sul mercato. Nelle prime pagine del numero di maggio avrete letto il bell’articolo di Roberto Bartolozzi sul nuovo sensore “SSETN1W Smart Tennis” di Sony, in precedenza avevamo trattato la nuova racchetta “Babolat Play”; in questa sede tenteremo di descrivere a fondo questi e altri prodotti. Riporteremo tutte le funzioni del sensore Sony, scopriremo la nuova tecnologia Babolat raccontata da Toni Nadal, scriveremo per la prima volta di “FIt Bit Charge”, del “Personal Coach” proposto da Decathlon e di “Pro-t-one”, un laboratorio nato in Emilia Romagna dalla passione di tre ingegneri, che ha dato una scossa positiva alla valutazione e lo studio dei materiali specifici per il tennis. 20 21 tecnologia La Babolat Play secondo Toni Nadal. «Questo piccolo dispositivo ci permette di valutare l’intero percorso di preparazione che Rafael conduce per giungere come si deve a un grande appuntamento» Intervista. «Rafael ha uno stile di gioco fondato sulla qualità del diritto, la sua arma principale. Che si tratti di un match d’allenamento o di un incontro ufficiale, abbiamo osservato che quando Rafael effettua il 70% dei colpi di diritto e il 30% di rovescio, significa che è ben posizionato, che si muove bene sul rovescio e che rimane aggressivo». Radiografia di Rafa È stata la prima in commercio, quella che ha avviato ciò che più volte abbiamo definito come una “rivoluzione tecnologica”: ci riferiamo a “Babolat Play”, la racchetta intelligente che da qualche mese accompagna Rafael Nadal negli allenamenti e in tutti i tornei ATP. Nadal, considerato da molti il giocatore più forte di sempre sulla terra rossa (ha vinto ben nove Roland Garros), ha scelto di monitorare, valutare e analizzare i suoi colpi. La tecnologia “play” ha creato scompiglio nel mondo del tennis, tanto che, come potete leggere in queste pagine, molti altri brand si sono attivati proponendo prodotti simili. La racchetta intelligente aiuta il giocatore e forse, ancora di più, il suo coach, il quale, sempre alla ricerca di metodi per migliorare l’atleta trova nella tecnologia un fidato consigliere. Chi meglio di Toni Nadal ci può spiegare in che modo “Babolat Play” ha rivoluzionato l’allenamento di suo nipote Rafa? a cura di JASON D’ALESSANDRO 22 segue a pagina 24 23 tecnologia La Babolat Play secondo Toni Nadal continua da pagina 23 Attività e altri parametri Attività, ripartizione dei colpi, incontri e allenamento, localizzatore d’impatto, volume di gioco, varietà dei colpi. Questi i principali parametri valutati da “Babolat Play”: andiamo ad analizzarli e sentiamo cosa ne pensa, dal punto di vista tecnico, “zio Toni”. L’attività (activity wall) consente di valutare il numero delle sessioni, degli allenamenti, dei colpi, del numero delle ore passate sul campo dall’atleta. «Per prepararsi a un Grande Slam, Rafael ha bisogno di passare un numero minimo di ore al giorno sul campo affinché il suo gioco di gambe, i movimenti e l’approccio siano ottimali. All’approssimarsi della scadenza, lavora più su allenamenti specifici (schemi di gioco) e meno sulla quantità. Questi dati ci consentiranno di regolare la durata e l’intensità degli allenamenti in funzione della programmazione dei tornei. L’activity wall mi consente di condividere i dati di gioco in termini di volume e intensità con il nostro preparatore atletico, affinché possa conoscere meglio il grado di affaticamento di Rafael e di conseguenza adattare il contenuto e la durata delle sedute di preparazione atletica». Ripartizione dei colpi Il numero dei diritti e dei rovesci giocati durante una sessione di allenamento o un match, questo 24 Attività, ripartizione dei colpi, incontri e allenamento, localizzatore d’impatto, volume di gioco, varietà dei colpi. Questi i principali parametri valutati da “Babolat Play” decifra l’opzione “ripartizione dei colpi”. «Rafael ha uno stile di gioco fondato sulla qualità del diritto, la sua arma principale. Che si tratti di un match d’allenamento o di un incontro ufficiale, abbiamo osservato che quando Rafael effettua il 70% dei colpi di diritto e il 30% di rovescio, significa che è ben posizionato, che si muove bene sul rovescio e che rimane aggressivo. Questi dati in genere mostrano che sta dominando l’avversario e che sta giocando un buon match». Inoltre “Play” permette di analizzare uno dei colpi nello specifico, ad esempio è possibile definire quanti colpi sono stati giocati in top o in backspin ecc. «È importante osservare la varietà dei colpi che Rafael utilizza durante i suoi incontri. Un numero elevato di backspin significa che è troppo difensivo. Può anche trattarsi di una strategia che ha adottato per spezzare il ritmo o per obbligare l’avversario a giocare più basso. Nel corso della sua carriera, Rafael ha compiuto enormi progressi con il rovescio e noi cerchiamo di ottenere performance ancora migliori, in modo che questo colpo rimanga un’arma efficace del suo gioco». Incontri e allenamento La possibilità di osservare nel dettaglio i colpi, secondo Toni Nadal, risulta fondamentale perché permette di capire la quantità e la qualità degli effetti utilizzati. «Una delle armi principali di Rafael è la qualità e la potenza del lift. Cerchiamo costantemente di migliorarlo affinché tenga l’avversario più possibile a distanza. Vedere il livello della rotazione è un fattore importante per valutare la qualità dei colpi di Rafael, sapere se è in forma, se si muove bene e se è sicu- ro di sé. Possiamo anche lavorare in allenamento su piccoli dettagli tecnici in funzione delle statistiche rilevate. Si tratta di un fattore importante quando passiamo da una superficie all’altra, per potersi adattare ed effettuare colpi un po’più piatti sul duro o sull’erba». Localizzatore d’impatto Già dal nome è facile intuire in che modo si comporta questa proprietà: permette di localizzare l’impatto sul piatto corde, quindi la percentuale di palle colpite al centro o laterali per poi verificarne l’efficacia. «L’analisi del localizzatore d’impatto ci consente di vedere se i colpi di Rafael sono prossimi allo sweetspot e ci forniscono un’idea del suo livello di forma (movimenti, zona e inclinazione d’impatto). Il localizzatore d’impatto è un elemento importante per valutare il gioco. Se la percentuale è alta verso la base del piatto corde, forse è perché ci si trova troppo addosso alla palla oppure che si colpisce in posizione arretrata rispetto al corpo. Forse si dovrà colpire un po’ prima. Se la percentuale è alta verso la sommità della racchetta, forse ci si trova un po’ lontano dalla palla e nel gioco di gambe manca un passo in più. Se la percentuale è alta verso destra o verso sinistra, può dipendere dall’effetto che si imprime alla palla, oppure dal fatto che non si osserva abbastanza la palla per poter colpire al centro dell’ovale. Se, infine, il servizio è costituito da un gesto molto rapido, il punto dell’ovale in cui il colpo renderà al meglio (velocità di palla e angolazione ottimale per colpire il riquadro di battuta) è poco al di sopra del centro dell’ovale. In tal caso, si dovrà avere una percentuale elevata di palle colpite verso la sommità della racchetta». Basta uno smartphone per entrare nel mondo Babolat Play: i dati inviati dal dispositivo nella racchetta si trasformano in schermate utili alla visualizzazione dell’attività svolta in campo In alto, accanto alla foto di Toni Nadal, “zio Toni”, il dispositivo “intelligente” installato nel manico della Babolat Play commercializzata dallo scorso gennaio 25 tecnologia Volume di gioco Verifica la quantità: il numero dei colpi, delle ore di gioco, del numero delle sessioni e di tutti quei valori che possono essere quantificati. «Come in tutti gli sport, per ottenere risultati in gara, bisogna allenarsi molto. Se vuoi progredire, sarà utile cercare di effettuare X sessioni di allenamento in più alla settimana, colpire X volte in più, aumentare del X% il tempo passato in campo ogni mese. Il tennis è uno sport individuale e bisogna provare e riprovare migliaia di volte prima di acquisire la padronanza di un certo tipo di colpo». Varietà dei colpi Permette di verificare la varietà dei colpi giocati in una sessione di allenamento o di gara: il numero dei rovesci in back ad esempio, dei diritti al fine di conferire alla palla più accelerazione e darle più «peso». Se sono invece i backspin che mancano, si dovrà cercare di variare un po’ il proprio gioco per ottenere tiri più bassi e mettere in difficoltà l’avversario. Se si dispone di pochi colpi piatti, si dovrà cercare di spingere un po’ di più la palla, per conferirle più velocità e sorprendere l’avversario; cercare inoltre di variare il gioco tra diritti e rovesci. La funzione “Skills” ti consentirà di avere una buona visione della tua padronanza dei diversi tipi di colpo». Sempre più leader in top e di tutti gli altri colpi. «Nel tennis è importante padroneggiare tutti i tipi di colpi per essere in grado di variare il proprio gioco in base all’avversario. Se non si dispone di molti colpi nella categoria lift, il proprio gioco è troppo piatto; bisognerà modificare leggermente l’impugnatura della racchetta o la propria tecnica 26 Babolat Play è nelle mani dei grandi: Rafa Nadal e il suo coach Toni si lasciano supportare dall’intelligenza della casa francese che, per prima, ha introdotto la tecnologia in campo e fuori. Inserito nel manico, il software Babolat capta e comunica tutte le informazioni che abbiamo appena descritto, lasciando la possibilità all’atleta e al suo coach di capire, analizzare e individuare gli eventuali errori per poi programmare il lavoro e mantenere quell’evoluzione che sempre deve caratterizzare l’allenamento. Babolat rispetta il proprio ruolo di leader, si evolve e si adatta, divenendo protagonista indiscusso dei nostri tempi “tecnologici”. tecnologia dal nostro inviato a Milano JASON D’ALESSANDRO Un coach Il “Personal Coach” Artengo, un sensore che si può applicare a ogni racchetta E che sa valutare tutti gli aspetti importanti del gioco di un tennista È considerato il fiore all’occhiello della proposta per il tennis di Decathlon. Nasce con lo scopo di valutare alcuni degli aspetti più rilevanti del gioco di ogni tennista: la tipologia del colpo (diritto, rovescio o servizio); la qualità della centratura sul piatto corde per ognuno di questi colpi e la velocità stimata del servizio L’ al polso orgoglio brillava negli occhi degli addetti ai lavori di Decathlon quando, in occasione della conferenza stampa di presentazione dei prodotti alla quale abbiamo assistito a marzo, hanno presentato il “personal coach”, prodotto in commercio già da qualche mese ma considerato il fiore all’occhiello della proposta per il tennis di Decathlon. Il tennista Decathlon, oltre al materiale tecnico che abbiamo descritto nel numero precedente di Tennis Market, ha la possibilità di valutare e analizzare il proprio gioco tramite un sensore applicabile sul cuore della racchetta. La tecnica è fondamentale, sembra voler dire Decathlon, ma perché non aiutarla con un pizzico di tecnologia? A domanda… risposta “La prima racchetta in legno fa la sua comparsa nel 1505, ma occorre attendere il 1963 per l’acciaio, il 1970 per l’alluminio e gli anni ‘80 per la grafite. E poi? La comparsa di sistemi di misurazione in altri sport ha fatto nascere il desiderio di innovazione anche nel tennis, suscitando di conseguenza grandi aspettative negli appassionati di questo sport. 28 Sono sei le aspettative principali rilevate: conoscere la velocità del servizio, le calorie consumate, il numero di colpi battuti, la distanza percorsa, l’analisi dei punti segnati e persi e la condivisione delle prestazioni. Per rispondere a queste esigenze, Artengo ha messo a punto un insieme di tecnologie, sotto forma di sensore, che ha chiamato “Personal Coach”. Così inizia il comunicato stampa di Decathlon: il “Personal Coach” è nato per soddisfare le esigenze dei tennisti! Il Personal Coach Il “Personal Coach” è un sensore che si può applicare su ogni racchetta; è munito di un sistema d’aggancio con il velcro che garantisce un fissaggio semplice e veloce. L’apparecchio nasce con lo scopo di valutare alcuni degli aspetti più rilevanti del gioco del tennista: la tipologia del colpo (diritto, rovescio o servizio); la qualità della centratura sul piatto corde per ognuno di questi colpi; la velocità stimata del servizio. L’analisi di questi aspetti rende il giocatore più cosciente della propria tecnica e lo aiuta a organizzare un programma d’allenamento per migliorare laddove riscontra maggiori difficoltà. Tutto questo in uno spazio ri29 tecnologia L’orologio si può collegare alla porta USB del computer ed essere visualizzato tramite un’interfaccia. I dati possono poi essere condivisi sulla piattaforma internet di Artengo UNA GRAFICA FACILE Nelle immagini, alcune delle schermate prodotte dal dispositivo Artengo. La grafica è molto chiara, ben evidenziata e i dati rilevati sono tra i più utili per determinare la prova fornita dal tennista, sia durante il match, sia durante i periodi di più intenso allenamento DATI IN TEMPO REALE Il “Personal Coach” si fissa agevolmente alla racchetta con il velcro, e invia i dati al “terminale” fissato al polso, come un orologio. In particolare, la schermata visualizzata nell’immagine mostra la velocità ottenuta con un prima palla di servizio. L’orologio mostra i dati in tempo reale dotto: il “Personal Coach” pesa solamente 24,4 grammi e vanta delle misure (larghezza e altezza) che non superano i 5 centimetri. Coach “on-line” Il “Personal Coach” può essere collegato a un orologio al quale comunica tutti i dati in tempo reale; se impostato sulla modalità “match” è possibile avere tutte le statistiche della partita, ad esempio il tempo di gioco, numero delle 30 palle break, percentuale della prima e della seconda di servizio. Tutti questi dati potranno essere analizzati grazie a un’interfaccia presente sul sito www.artengo.com, dove è stato sviluppato da “Geonaute”, partner della stessa Artengo, il software “On Connect”, ideale per la trasmissione dei dati sul sito. L’orologio si collega alla porta USB del computer e, tramite un’interfaccia dedicata al Personal Coach, si analizzano i dati registrati. Inoltre, connet- tendo il sensore al computer, si possono analizzare le statistiche dei dati e condividerle sulla piattaforma internet di Artengo. L’orologio allenatore L’orologio “TW Personal Coach” rappresenta una sorta di diario di bordo e, in tempo reale, ci comunica tutti i dati rilevati; può essere utilizzato anche come rilevatore di frequenza cardiaca e conta-passi. Vanta diverse modalità che si adattano alle esigenze del tennista. Abbiamo la modalità “allenamento”, la quale misura e restituisce in diretta la quantità e il tipo di colpi, la centratura delle palle e la velocità di servizio; la modalità “partita”, che oltre ai dati della modalità allenamento, indica i punteggi della partita in corso; la modalità “sfida”, che permette di sfidare il proprio avversario monitorando la velocità dei servizi dei due sensori; infine abbiamo la modalità “cor31 tecnologia DALL’OROLOGIO AL COMPUTER Nell’immagine qui sopra, il Personal Coach collegato a un computer attraverso la porta USB I dati possono essere in tal modo immagazzinati, analizzati e confrontati L’orologio offre invece i dati in tempo reale sa podistica”, la quale permette di associare l’orologio “TW Personal Coach” a un cardiofrequenzimetro e a un contapassi e utilizzarlo per gli allenamenti. Il network Come scritto in precedenza tutti i dati potranno essere immessi sul network Artengo, sul quale sarà possibile valutare i grafici comparativi e analizzare l’eventuale evoluzione nel tempo dei colpi. Lo storico permetterà di tornare su ognuno degli incontri effettuati paragonando, ad esempio, due partite giocate contro lo stesso avversario e valutandone i punti 32 salienti. Il diario della partita analizza, set per set, gioco per gioco, colpo dopo colpo la giocata, permettendo di individuare i colpi decisivi per la partita. È possibile infine, con la selezione del periodo, scegliere precisamente il momento sul quale analizzare la giocata. Decathlon e la “sua” Artengo non perdono mai terreno: alla ricerca dei materiali usati nella costruzione delle racchette, delle calzature e dell’abbigliamento tecnico corrisponde la stessa attenzione per la tecnologia. Con i suoi “Personal Coach” e “TW Personal Coach” possiamo certamente scrivere che l’azienda francese… è al passo coi tempi! tecnologia Un orologio “super intelligente”, che monitora, analizza e consiglia… Nato per chi svolge attività fisica intensa, ma anche per chi vuole tenere sotto controllo la propria forma fisica Servizio a cura di JASON D’ALESSANDRO Fitbit Charge, il benessere ora è per tutti 34 B attito cardiaco con “Pure Pulse”; esercizi e intera attività della giornata; orologio; controllo dell’allenamento; batteria a lunga durata; modalità “sonno automatico” e sveglia; sincronizzazione wireless: tutto questo è “Fitbit Charge”! La proposta si divide nei prodotti per l’attività di tutti i giorni (“Zip”, “One”, “Flex” e Charge”), per il fitness attivo (“Charge FR”) e per le alte prestazioni (“Surge”); e attra35 tecnologia Elegante e moderno, in molte colorazioni differenti il Fit Bit Charge si propone come il dispositivo che “mostra tutto ciò che serve in un unico strumento”. verso varie campagne pubblicitarie, “FItbit” si sta guadagnando un posto importante sulla scena del mercato dell’attività fisica. L’importanza del battito cardiaco “FItbit Charge” è rivolto a chi svolge attività fisica intensa, ma anche a chi semplicemente vuole tenere sotto controllo la propria forma fisica; a tutti gli effetti un orologio “super intelligente” che monitora, analizza e consiglia chi lo porta al polso. Tramite il monitoraggio del battito cardiaco, ad esempio, è possibile valutare la quantità di calorie bruciate: impostando i parametri personali (altezza, peso ecc.) e inserendo un obiettivo, che potrebbe essere rappresentato dal peso ideale si può lavorare, aiutati dall’orologio, per raggiungerlo; si può inoltre valutare il dispendio energetico durante l’attività fisica. Durante gli allenamenti, impostando la frequenza cardiaca ideale e attraverso i margini semplificati, si può lavorare alla giusta intensità per bruciare grassi o per migliorare le prestazioni aerobiche. Il tutto infine potrà essere analizzato sul proprio smartphone attraverso dei grafici e delle tabelle che riportano i parametri del lavoro appena svolto. Il continuo monitoraggio del lavoro del 36 cuore, insieme al conta passi, alla valutazione della distanza percorsa e alla misurazione del tempo di attività, consente di avere un’idea generale e chiara su come ci “si muove” all’interno della giornata. Altre proprietà Quando si corre, si cammina, si lavora non è sempre facile controllare il telefono… a meno che questo non si trovi ben saldo al nostro polso. Proprio così, “Fitbit Charge” può essere collegato al proprio telefono e avvisa se qualcuno ci scrive o chiama in ogni momento, ed è attivo anche quando si dorme: con la modalità “sonno automatico” è possibile monitorare la durata e la qualità del sonno. Come scritto sul sito www.fitbit.com, molto dinamico grazie alla sua grafica moderna, «tutto ciò che serve in un solo strumento». “Fitbit Charge” è compatibile con oltre duecentocinquanta modelli di smartphone e, scaricando l’applicazione, è possibile controllare ogni passo, battito cardiaco, caloria direttamente sullo schermo del nostro telefono. Non è un prodotto esclusivamente per tennisti, ma è rivolto a ogni sportivo e a chi tiene al proprio benessere. tecnologia Il sensore Sony Smart Tennis segna l’ingresso nel nostro sport di una delle Major mondiali del settore tecnologico. Un punto di partenza che potrebbe avere enormi sviluppi Servizio a cura di JASON D’ALESSANDRO BE MOVED... Il tennis è connesso Sony è entrata di prepotenza nel mondo del tennis, assicurandosi attenzioni e ottime valutazioni grazie al sensore “smart tennis” e legando alla propria filosofia un numero crescente di brands 38 N el numero precedente di Tennis Market, il collega Roberto Bartolozzi aveva trattato una delle più interessanti novità: il sensore “smart tennis” di Sony. Il gruppo “Sony” è entrato di prepotenza nel mondo del tennis e, quasi senza chiedere il permesso, si trova a rappresentare un’eccellenza nella nuova frontiera dell’allenamento tecnologico. “Sony Corporation” se lo può permettere… È uno dei gruppi più forti del mondo; nato nel 1946 in Giappone, oggi è quotato nelle borse di Tokio e New York e, degno del proprio slogan “Be Moved”, si muove evolvendosi incessantemente. Inutile elencare tutti i prodotti, considerando solamente impianti audio, video e telefonia non basterebbe l’intera rivista; arriviamo diritti al punto, al nuovo sensore specifico per il tennis! Compatibile con quasi tutti i modelli di alcuni tra i brand dominanti il nostro sport, abbraccia una larga schiera di tennisti di ogni livello, di coach e maestri e certamente rappresenta un supporto consistente per le aziende stesse. Forse in ambito di ricerca, con una quantità di informazioni campione così ampia, la ricerca di Wilson e delle concorrenti trova delle basi ancora più solide su cui costruire i modelli futuri. Nell’attesa di scoprire se effettivamente ci sarà questa svolta nell’”ingegneria del tennis”, andiamo a osservare i dettagli dello “smart sensor sony” nella tabella tecnica del prodotto. Il tennista on line Lo assicuri all’estremità inferiore della racchetta, giochi e poi valuti ogni tuo colpo! Questa la frase che mette in risalto l’evi- 39 tecnologia SENSORE IMPERMEABILE FUNZIONI RESISTENTE ALLA POLVERE COMPATIBILITÀ CONNETIVITÀ AUTONOMIA BATTERIA Livello di protezione JIS/IEC equivalente a 5 (IP5X) * Previene i danni causati dall’acqua proveniente da tutte le direzioni. Livello di protezione JIS/IEC equivalente a 6 (IP6X) * Garantisce la protezione contro la polvere. 2 LED (Accensione, Bluetooth). SO/DISPOSITIVI SUPPORTATI PER APP Smartphone/tablet con fotocamera Android 4.1 o successivo (possono esservi alcune eccezioni) oppure iPhone/iPad (eccetto iPhone 3GS) con iOS6.1 o successivi BLUETOOTH Si TEMPO DI CARICA Carica di 120 minuti DURATA DI UTILIZZO CON (BLUETOOTH) DIMENSIONI PESO ACCESSORI IN DOTAZIONE dente semplicità del prodotto. Dopo aver caricato il sensore, che rimarrà acceso per le successive tre ore, si toglie il tappo dall’impugnatura della racchetta, si applica un anello di fissaggio sulla parte terminale e si posiziona il sensore sull’anello; a questo punto si può iniziare a giocare. Le informazioni sui vari colpi si possono rivedere in tempo reale o al termine della partita; basterà collegare, tramite wifi, il sensore a uno smartphone o un tablet e si ha la possibilità, utilizzando l’applicazione gratuita “Smart Tennis Sensor” (scaricabile da Google Play) di trasferire e registrare una vasta gamma di dati, ad esempio il numero dei colpi, il punto di impatto della palla, il tipo e 40 Numero di colpi; punto di impatto della pallina; tipo di tiro (stabilisce il tipo del tiro); velocità di tiro; velocità della pallina (velocità iniziale); rotazione della pallina. LED SENZA BLUETOOTH MISURE E CONFEZIONE Sempre più numerosi da fare daglifare accordi da farefra daSony fare da e aziende fare da fare produttrici da fare dadifare racchette Da fare Wilson, Head, Yonex e Prince, fra le altre, hanno da reso fare compatibili da fare dai fare loro da prodotti fare dacon fareil sensore da fare daSmart fare da Tennis fare La confezione Smart Tennis Sensor della Sony, a sinistra la scheda completa del prodotto in vendita ormai dallo scorso mese di maggio Carica di 90 minuti *Ipotizzando 500 colpi/tiri in 60 minuti Carica di 180 minuti Diametro: 31,3 mm, altezza 17,6 mm Circa 6 grammi Gruppo di attacco, supporto, tappo supporto, cavo micro USB, utensile di rimozione, borsa per il trasporto la velocità del colpo, la velocità e la rotazione della palla; l’app permette inoltre di passare in rassegna i riepiloghi, analizzare i dati aggiornati e storici e definire i traguardi per tenere traccia dei vari progressi nel corso del tempo. Utilizzando la funzione di riproduzione slow-motion e creando immagini di sequenze di colpi, è possibile “sezionare” i movimenti in ogni minima parte, per individuare nel dettaglio le aree in cui è possibile migliorare il proprio gioco. È anche possibile collegare il sensore allo “smart watch3” così, senza dover abbandonare il campo da gioco, si avrà la possibilità di controllare ogni aspetto sul proprio orologio da polso. I modelli compatibili Sony ha siglato degli accordi con alcuni dei marchi più prestigiosi che si possono incontrare su un campo da tennis: Wilson, che vede come principale testimonial Roger Federer; Head, da qualche anno legata al numero uno del mondo Novak Djokovic; Yonex, che fornisce materiale tecnico e abbigliamento a Stan Wawrinka e Prince, impugnata dal Top Ten ATP David Ferrer. I modelli Wilson compatibili sono: PRO STAFF RF, 97 AUTOGRAPH, PRO STAFF 97, PRO STAFF 97 LS, BLADE 98 16X19, BLADE 98 18X20, BLADE 98S, BLADE 104, BURN 95, BURN 100, BURN 100S, BURN 100 LS, BURN, 100 ULS, BURN 100 TEAM, JUICE 100, JUICE 100S, JUICE 100L, JUICE 100UL, JUICE 108, SIX.ONE 95, 16X18, SIX.ONE 95 18X20, SIX.ONE 95L 16X18, SIX.ONE 95L 18X20, SIX.ONE 95S, STEAM 99S, STEAM 105S. I modelli Head dell’anno 2015: GRAPHENE XT PRESTIGE PWR, GRAPHENE XT SPEED PRO, GRAPHENE XT SPEED MP, GRAPHENE XT SPEED S, GRAPHENE XT SPEED REV PRO 16x16, GRAPHENE XT SPEED REV PRO 16x19, GRAPHENE XT SPEED MP A 16x16, GRAPHENE XT SPEED MP A 16x19, GRAPHENE XT SPEED LITE, GRAPHENE XT SPEED PWR, GRAPHENE XT INSTINCT MP, GRAPHENE XT INSTINCT S, GRAPHENE XT INSTINCT REV PRO 16x16, GRAPHENE XT INSTINCT REV PRO 16x19, GRAPHENE XT INSTINCT LITE. I modelli Yonex che si prestano al sensore Sony sono: SFIT Radia G1/G2, VCORE Tour F 93, VCORE Tour F 97, VCORE Tour F 97, VCORE Xi 98 E, VCORE Xi 100 E, VCORE Xi 100 E, EZONE Ai 98 E, EZONE Ai 98 E, EZONE Ai 100 E, EZONE Ai LITE E, VCORE Tour G, VCORE Tour G, REGNA, VCORE Si 98, VCORE Si 98, Si 100, VCORE Si 100. Infine i modelli Prince: WARRIOR 107, WARRIOR 107T, TOUR 100T, TOUR 95, HARRIER 100 XR-J, HARRIER 104 XR-J, HARRIER TEAM 100W, EMBLEM 105 ESP, EMBLEM 115 ESP, EMBLEM 120 XR, GRAPHITE OVERSIZE, TOUR PRO 95 XR, TOUR, 98 XR-J, TOUR PRO 100T XR, SIERRA 100, SIERRA 110. 41 News news news agosto.qxp_Base_Matchpoint_17x24 11/08/15 01:30 Pagina 15 tecnologia Dalla passione di ingegneri come Gabriele Medri, Alessandro Rossi e Matteo Evangelisti, nasce un progetto per la creazione di strumenti in grado di rendere più facile la vita dei tennisti Pro-T-One Balance Board e Twist Board, il primo in grado di raccogliere tutti gli elementi utili per bilanciare alla perfezione la racchetta secondo le proprie caratteristiche di gioco. Il secondo, invece, si presenta come il primo strumento in grado di valutare il bilanciamento trasversale dell’attrezzo. Una realtà artigianale che punta a una tecnologia sofisticata. L’avanguardia, all’improvviso a cura di JASON D’ALESSANDRO N o, non è nata per caso, ma come la maggior parte delle cose belle, da una semplice idea e da una grande dose di passione. «Una piccola realtà artigianale, un’impresa di cervelli in fermento, un amore per le cose fatte su misura, la passione per lo sport e la tecnica»… questa è “Pro-t-one”. I cervelli in fermento sono quelli degli ingegneri Gabriele Medri, Alessandro Rossi e Matteo Evangelisti che, nel dicembre 2013, hanno gettato le basi per quella che, in meno di due anni, rappresenta un’avanguardia nello studio e la valutazione di materiali tecnici specifici per il tennis. Le parole “società” e “organizzazione” stonano; “laboratorio”, come ha affermato Medri, relatore all’ultimo Convegno Maestri UISP del quale, più avanti, riportiamo l’intervista, è il termine più adeguato per definire “Pro-t-one”. A mano, con la testa e il cuore Viaggio fra gli strumenti e le ricerche nate nel laboratorio “Pro-T-One” grazie alla passione degli ingegneri Gabriele Medri, Alessandro Rossi e Matteo Evangelisti. 44 «Handmade, brainmade, heartmade», questo il motto di “Pro-tone” che, tradotto in italiano significa «fatto a mano, con la testa e col cuore». Dalle parole di Gabriele Medri risulta evidente la passione per questo progetto, più volte ha utilizzato la parola “emozionale” perché anche se si tratta di calcoli, frazioni e numeri dei quali, noi profani, ci limitiamo ad ascoltare e tutt’al più a leggere, sono le emozioni che spingono nella direzione della scoperta e sono quelle stesse emozioni che permettono di migliorare sempre e raggiungere orizzonti sempre più lontani. Oggi “Pro-t-one” progetta e costruisce a mano vari strumenti e software per valutare gli aspetti fisici specifici dei movimenti del nostro sport e, ultimamente, ha composto uno “stringing team” (squadra di incordatori) formato da “amici” negozianti, atleti e maestri di tennis. 45 tecnologia Pro-T-One. Viaggio nel laboratorio dove si inventa il futuro del tennis Dal Multi Tool al Mini String Lab passando per il Balance Board, un esempio di tecnologia applicata al tennis nata dalla qualità artigianale e tutta rigorosamente “made in Italy” Le tavole per il bilanciamento Nel primo numero di Tennis Market avevamo riportato un approfondimento su tutti quei valori presenti sui telai delle racchette; avevamo parlato di bilanciamento, peso, rigidità e tutti gli aspetti che non possono essere trascurati nella scelta del proprio attrezzo da gioco. I prodotti “Pro-t-one” vengono ideati per studiare e dare dei risultati infinitamente precisi su tutti quei valori. Un esempio sono le tavole per la valutazione del bilanciamento della racchetta: “Balance Board” e “Twist Board”. La prima viene definita dagli specialisti del laboratorio “lo strumento principe delle operazioni di “customizzazione” degli attrezzi da tennis, squash e beach tennis; permette di bilanciare perfettamente la racchetta in funzione delle caratteristiche di gioco che si vogliono ottenere adattando l’attrezzo alle peculiarità del giocatore. La tavoletta è dotata anche di un’esclusiva e inedita tabella per il calcolo rapido del momento d’inerzia (swingweight - kg/cmq) in funzione del peso (grammi) e del bilanciamento (cm) dell’attrezzo”. La tavola “twist” invece rappresenta il primo strumento per valutare il bilanciamento trasversale, ovvero la corretta distribuzione del peso tra la parte destra e la sinistra dell’attrezzo. Entrambe le tavole sono ricavate da una lastra in acciaio inox con finitura spazzolata e tagliata al laser; dotate di scala millimetrata (la “Balance” anche in pollici), tamburo rotante e pomelli per un’accurata rotazione. I laboratori Il termine “Lab” viene utilizzato per definire quelli che forse rappresentano gli strumenti più complessi e all’avanguardia: “Racquet Lab”; “Swing Lab”; “String Lab”; “Mini String Lab”. Il “Racquet Lab” rappresenta uno strumento molto sofisticato in grado di determina46 re le caratteristiche fisiche e flessionali della racchetta; è in grado di calcolare: la flessione della racchetta in molteplici punti e infinite combinazioni; la flessione del piatto corde in più punti stimando la tensione operativa; la flessione combinata telaio-piatto corde in molteplici punti; l’omogeneità flessionale del piatto corde e l’analisi dell’ampiezza del piano ideale di battuta. “Swing Lab” è uno strumento in grado di calcolare: il momento d’inerzia a piatto verticale (swingweight racchetta); il momento d’inerzia a piatto orizzontale- (spinweight); il momento d’inerzia longitudinale (twistweight); il momento di inerzia baricentrico (recoil weight); il coefficiente di polarizzazione, ovvero il valore che restituisce la distribuzione media delle masse all’interno del telaio; e il centro delle masse, cioè il baricentro teorico. “String Lab” rappresenta uno strumento che avvicina anche i semplici appassionati allo studio e alla valutazione delle corde da tennis; valuta la rigidezza statica, la resistenza tensile, la perdita di tensione e le altre caratteristiche fisiche delle corde da tennis. Il “Mini String” infine, anche se con dimensioni ridotte, fornisce un sofisticato foglio di calcolo che permette di realizzare un completo report del test effettuato sulla corda. Sul sito di “pro-tone” c’è la descrizione approfondita dei vari strumenti con, in alcuni casi, annesso manuale per l’uso corretto. “Digital Scale” (bilancia digitale); questi gli altri strumenti progettati dal team di “Pro-tone”. Il primo, certamente, rappresenta il più innovativo: determina la rigidezza dinamica del piatto corde di una racchetta incordata, ma anche la rigidezza del telaio dalla sua frequenza di risonanza, il principio sul quale si basa è lo stesso per il quale si vedono i tennisti battere la mano sul piatto corde. Abbiamo poi dei software, che permettono la valutazione dell’inerzia della raccheta e un libro “Aspetti tecnici fisici e pratici della racchetta da tennis e delle corde”, il primo “manuale pratico dello smanettone del tennis” ovvero rivolto a tutti quegli appassionati che amano testare, cambiare, analizzare i vari attrezzi da gioco. In evoluzione “Pro-t-one” si evolve giorno dopo giorno. Dopo appena un anno e mezzo dalla nascita del laboratorio, Gabriele Medri e colleghi rivestono un ruolo di primaria importanza nello studio dei materiali da tennis, tanto che la loro presenza nei convegni specifici è sempre molto ap- prezzata e richiesta. In queste righe abbiamo tentato di fare un focus sui prodotti che “Pro-tone” presenta senza scendere troppo nei particolari matematici. Sul sito www.pro-t-one.it è possibile trovare i manuali specifici degli strumenti in commercio e richiedere anche informazioni sui prezzi di mercato, i contatti degli ideatori e delucidazioni sugli aspetti tecnici dell’attrezzatura da tennis. Ora lasciamo la parola all’ingegner Grabriele Medri, che abbiamo intervistato, certamente con le cinture ben allacciate, in macchina, tra le strade di Cesenatico. Strumenti, software e libri “Chromatic String Tuner” (Accordatore cromatico); “Multi-tool” (strumento multiplo) e 47 tecnologia L’intervista. Gabriele Medri fa il punto sui primi risultati raggiunti dal progetto “Pro-T-One” «La differenza con altri laboratori sta nell’approccio che abbiamo tentato e nei calcoli che abbiamo fatto» tecnologia e passione» «Per far correre il tennis, ci mettiamo C om’è composta la vostra “organizzazione”, e in che modo è nato il progetto “Pro-tone”? «Siamo un gruppo formato da tre ingegneri, abbiamo avviato il progetto “Protone” quasi per scherzo; avevamo intenzione di fare qualcosa di nuovo, sapevamo che esistevano alcune di queste macchine in commercio, ma anche che era assolutamente difficile procurarsele, così parlando con un mio amico, ingegnere meccanico, ci siamo chiesti se fossimo in grado di portare avanti un progetto come quello di cui stiamo parlando e proprio in quel momento abbiamo iniziato a lavorare alla prima macchina: il ri- 48 levatore di inerzia». Quali sono le differenze con le macchine che già si trovano in commercio? «La differenza si trova nella serie di calcoli che abbiamo impostato e che altre aziende non fanno: questo non significa che noi siamo particolarmente avanti, ma piuttosto che il nostro campo, nel tennis, è fermo a più di vent’anni fa. Dopo il rilevatore di inerzia, abbiamo cominciato a progettare e sviluppare le altre macchine: una per testare le corde da tennis che ti puoi portare dove ti pare e utilizzare in qualsiasi momento e un’altra che esegue dei test sui telai delle racchette, o meglio sulla flessione combinata corda/racchetta». Qual è l’iter della costruzione di queste macchine? Voi seguite ogni passo: dalla progettazione alla costruzione? «Le macchine vengono pensate, progettate e costruite partendo da zero e noi curiamo ogni singolo passo: la parte elettronica viene seguita da un ingegnere elettronico programmatore, quella meccanica prevede un ingegnere che segue ogni aspetto delle progettazione e del funzionamento della macchina e i vari passi prima del montaggio, che come detto, è sempre curato da noi. Mi piace definirla come un’impresa “stile anni ‘60”: un mix tra progettualità e artigianalità». Questa, per voi, rappre- senta l’occupazione primaria o lavorate in altri campi? «Tutte le persone che si occupano di “Protone”, me compreso, hanno un lavoro che gli dà da mangiare. Io mi occupo di edilizia, nello specifico di “progettazione strutturale e architettonica”; gli altri ragazzi rispettivamente di “progettazione meccanica e automazione” e di “programmazione”. Tutto questo, nato da una grande passione, ora sta diventando qualcosa di più importante, il problema è che se si vuole fare un salto a livello ndustriale bisogna ottenere grandi numeri e di conseguenza si perderebbe lo spirito su cui abbiamo basato il nostro lavoro». Quali sono i progetti principali e come li utilizzate in campo? «In campo facciamo molte cose: oltre alle macchine che ho accennato in precedenza, abbiamo progettato un sistema di accelerometri che permette di utilizzare l’attrezzo in funzione delle prestazioni dell’atleta; ho scritto un libro sulla tecnica della racchetta e tutto questo, ci tengo a sottolinearlo, legato all’emozione e alla passione che abbiamo per il nostro lavoro e per il tennis». Quali sono gli obiettivi che vi ponete? Avete dei contatti con delle aziende note? «Noi tentiamo di mettere a conoscenza maestri e giocatori di tennis di ogni li- vello, dell’importanza del contenuto dei materiali tecnici e sì, siamo in contatto con diverse aziende. Io sono tester corde per una rivista di tennis: mi arrivano le corde, le testo e faccio una valutazione; ho testato circa 500 tipi di corde, che ora ho inserito nel database del mio computer e quando arrivano delle novità, come per esempio avviene spesso con Mantis, le testo e restituisco dei feedback. Oltre a questo abbiamo anche una squadra di incordatori che esegue un duplice lavoro, sia quello sul territorio di ottimizzazione degli attrezzi con gli accelerometri di cui abbiamo parlato, sia quello di servizio incordatura durante i tornei». Roberto Bartolozzi 49 Yonex.qxp_Base_Matchpoint_17x24 08/08/15 00:19 Pagina 1 Yonex.qxp_Base_Matchpoint_17x24 11/08/15 16:06 Pagina 3 l’azienda Y Un grande campione per un’azienda che “produce tennis” a 360 gradi Wawrinka è Yonex al cento per cento: la racchetta VCore Tour G, l’abbigliamento (pantaloncini compresi, ormai nel Museo del Roland Garros), e le scarpe SHT-Pro onex diventa sempre più grande con Stan “The Man” Wawrinka! Lo svizzero è attualmente il numero tre del ranking mondiale, ha trionfato a Parigi giocando un tennis straordinario che gli ha permesso di battere in finale il numero uno e super favorito (che aveva surclassato Nadal ai quarti di finale) Novak Djokovic con il punteggio di 4-6 6-4 6-3 6-4. Il rovescio a una mano, o forse è meglio dire la “sassata” a una mano di Wawrinka, parte da una “V Core Tour G” e i suoi movimenti accompagnati dall’abbigliamento della stessa marca giapponese, che si trova ancora una volta protagonista del tennis che conta, forse del più bel tennis giocato negli ultimi tempi. Nelle prossime righe proporremo un focus sulle calzature firmate 52 53 Yonex.qxp_Base_Matchpoint_17x24 08/08/15 00:19 Pagina 5 l’azienda Yonex, sulle tecnologie utilizzate e sulle caratteristiche che le rendono confortevoli e sicure per chi le indossa. Stan vincente in rosso Stan Wawrinka, Nick Kirgios, Lleyton Hewitt, Ana Ivanovic, Angelique Kerber Sabine Lisicki; ecco alcuni dei top players che colpiscono con una racchetta Yonex. Wawrinka si veste anche del marchio giapponese il quale, negli ultimi tornei ha stupito con colori sgargianti. Lo svizzero ha alzato la coppa al centrale di Parigi colorato di rosso (quasi rosa): con dei calzoncini con una fantasia a quadri, una t-shirt grigia rifinita di rosso e le sue scarpe “SHT-PRO” sempre prevalentemente rosse. Oggi l’abbigliamento, soprattutto le calzature, si tingono di colori inconsueti e accesi, basti pensare ai calciatori: fino a una decina d’anni fa lo “scarpino” era nero, tutt’al più poteva cambiare il colore del logo; nel basket si poneva l’attenzione sul particolare ma comunque i colori di base rimanevano il bianco e il nero; oggi il colore acceso ha ormai prevalso. Giallo fluo, rosa, fucsia, verde: questi i colori che vanno per la maggiore sui campi da calcio e sui parquet di tutto il mondo e il nostro tennis non è da meno: queste tonalità rappresentano la “moda” di oggi. La linea di abbigliamento Yonex è stata corredata da un’ampia gamma di scarpe. Al centro la linea SHT-Pro, studiata per i professionisti, che Wawrinka ha portato alla vittoria di Parigi Da sinistra a destra, dall’alto in basso... Ecco i nuovi modelli della Yonex: SHT-Durable2, SHT-Soft, SHT-ProL, SRT800 running, SHT-205C, SHT-Pro all-courts, e SHT-FusioneREV vantano i più avanzati materiali e tecnologie per assicurare protezione ai piedi durante le fasi di gioco. Gli esclusivi materiali Yonex assorbono e respingono l’energia dell’impatto per un trasferimento dinamico all’interno del movimento proteggendo il corpo e riducendo la fatica. Ecco perché alcuni dei giocatori più forti del mondo sono orgogliosi di giocare con le calzature Yonex”. La proposta del marchio giapponese si divide nei seguenti prodotti: “SHT-PRO all courts”; “SHT-PRO clay court”; “SHTPROL all courts”; SHT-DURABLE 2 all courts”; “SHT-SOFT all courts”; “SHT205C carpet court”; “SHT-PROJR all court junior”. Sht-Pro, campioni a Parigi La “SHT-PRO” rappresenta la linea di punta della gamma e si divide nei modelli “all courts” e “clay court”. Le calzature Yonex “Yonex footwear uses the most advanced materials and technology to ensure absolute protection for your feet during play. Exclusive YONEX materials absorb and reverse impact energy for smooth and dynamic transfer into the next movement, as well as protecting your body and reducing fatigue. That's why some of the world's top players are proud to play with YONEX footwear”, queste le parole manifesto sul sito Yonex in relazione alla produzione di calzature, le traduciamo in italiano: “le scarpe Yonex 54 La “Guard Durable Skin” mantiene la forma laterale della scarpa per evitare spostamenti del piede all’interno; il “foglio di grafite” nella suola permette di accumulare energia nelle fasi di spinta, e quindi di imprimere più potenza alla palla; la “heel contact round 55 Yonex.qxp_Base_Matchpoint_17x24 08/08/15 00:19 Pagina 7 l’azienda sole” consente il passaggio fluido dal tacco alla punta nella fase di appoggio; il “cuscinetto triplo” ammortizza ogni impatto; la tecnologia “toughbrid” rende la calzatura molto leggera e la “linguetta” in maglia ultra fina fornisce un’areazione del piede otto volte superiore rispetto alle altre scarpe sul mercato. Infine la costruzione della suola permette di distribuire l’impatto su tutto il piede evitando dei sovraccarichi in alcuni punti specifici che potrebbero causare dei problemi. Le “SHTPRO” vengono proposte nei colori nero su base rossa con le rifiniture bianche (all courts) o rosse su base bianca con rifiniture nere. Abbiamo anche le “SHTPRO L”, celesti su base bianca con rifiniture rosse. Insomma, Stan Wawrinka può giocare (e vincere) i suoi match consapevole di indossare una scarpa del suo stesso livello! Corri sicuro. Parola di Martina “SHR” 900, 800, 301, 300: non solo numeri e lettere, ma i nomi delle nuove calzature da running presentate in un video da Martina Hingis (ex numero uno del ranking mondiale WTA). Yonex tenta di portare l’alta tecnologia utilizzata per racchette e scarpe da tennis anche nella corsa. Presentate in diversi colori e rivolte a entrambi i sessi, le nuove scarpe da running della 66 56 La suola della SHT-Pro, il modello da terra rossa utilizzato da Stan Wawrinka per la sua vittoria al Roland Garros casa nipponica si sono già guadagnate il rispetto di specialisti e consumatori. “Proteggi le ginocchia e corri sicuro con Yonex”, questo lo slogan della nuova campagna pubblicitaria “Saferun” (corsa sicura). Con dei cuscinetti speciali, un sistema di ammortizzazione sulla punta e una lunga durata garantita, la proposta di Yonex per i runner sembra completa e molto competitiva. Dal Giappone con qualità La casa giapponese, attiva anche nel badmington e nel golf mette al primo posto la qualità, figlia di una ricerca del minimo particolare; tenta di creare e costruire dei prodotti che, oltre alle alte prestazioni in campo, garantiscano la sicurezza del giocatore e lo proteggano da fastidi e infortuni. Nel tennis vede parecchi testimonial tra i top players: le racchette dall’inconfondibile forma isometrica rappresentano il fiore all’occhiello e un po’ il marchio di fabbrica, la vera identità di Yonex. Tennis Market è in contatto con i dirigenti del marchio e vi aggiornerà, numero dopo numero, su tutte le novità provenienti dal Giappone. Yonex.qxp_Base_Matchpoint_17x24 08/08/15 00:19 Pagina 9 cinguettii @SharkoTennis Feliciano Lopez, uno dei dieci giocatori di trent’anni o più nei primi 25 del ranking ha vinto (7-5) il secondo set contro Lleyton Hewitt al City Open (Greg Sharko è il responsabile del settore statistiche dell’ATP) 59 Mantis.qxp_Base_Matchpoint_17x24 07/08/15 00:47 Pagina 1 racchette N MANTIS. In soli sei anni l’azienda austriaca si è guadagnata un posto nel mercato del tennis. Tanta tecnologia a prezzi accessibili, e i materiali di fabbricazione restano i migliori possibili Le linee Mantis per il tennis dei professionisti: la “300” con il profilo nero, la racchetta di gamma più alta dell’azienda austriaca, la “265” dal profilo azzurro, e la “285” (profilo rosso) che si differenziano dalla “300” essenzialmente per il peso dell’attrezzo. on è facile affermarsi, anche solo guadagnarsi un posto nel “mercato” del tennis. Gli esperti del settore lo sanno bene e se ne rendono conto anche i lettori di “Tennis Market”: i prodotti in commercio sono molti e di altissima qualità. Ogni due mesi riportiamo le proposte più calde dei vari marchi; la ricerca, la scelta dei materiali, le metodologie di assemblaggio sono numerose e non lasciano nulla al caso: per questo i tennisti di ogni livello hanno la possibilità di acquistare e utilizzare prodotti pressoché perfetti. Oggi, un marchio che riesce a dire la sua è un marchio di alta qualità: un chiaro esempio è “Mantis”. Mantis nasce nel 2009 da un’intuizione di un ex tennista, attualmente coach di tennis e grande conoscitore dei meccanismi commerciali dello sport che, per un decennio, è stato tra i responsabili di uno tra i marchi più influenti nel tennis e ha lavorato a stretto contatto con i campioni del circuito e i loro incordatori di fiducia. Oggi, ideatore di Mantis, riversa la sua esperienza nei modelli di racchette che ora presenteremo e a cura di JASON D’ALESSANDRO 60 61 Mantis.qxp_Base_Matchpoint_17x24 07/08/15 00:47 Pagina 3 racchette Il marchio austriaco si è riservato un bel posto nel mondo del tennis: tenta di conquistare tennisti di ogni età e livello tramite prodotti che rappresentano il risultato di uno studio accurato, che si prolunga fino a quando non vengono considerati perfetti nella costruzione delle corde attualmente utilizzate da giocatori ATP e WTA. Ogni prodotto Mantis subisce un percorso di progettazione in laboratorio e lunghissimi test sul campo, che per le racchette durano addirittura due anni; solamente quando c’è la certezza della qualità del prodotto, questo viene lanciato sul mercato. «I successi che le nostre racchette hanno ottenuto», dicono i responsabili del marchio, «testimoniano la cura con la quale vengono costruite». Qualità a prezzi competitivi Le racchette Mantis nascono già pensate per poter essere customizzate, in modo da avvicinarsi ancora di più a quello che potrebbe essere l’attrezzo “ideale” di ogni singolo atleta. La tecnologia, secondo gli specialisti di casa Mantis sta nel poter utilizzare nel miglior modo possibile i migliori materiali, ossia la grafite ad alto modulo, curando ogni minimo dettaglio. I prezzi, inoltre, sono più che accessibili: consapevoli delle spese alte e delle conseguenti difficoltà che riscontrano i giocatori che girano per i tornei in tutto il mondo, Mantis tenta di associare i migliori prodotti a prezzi molto competitivi. Ora andiamo a descrivere quattro modelli di racchette Mantis: la “300”, la “285”, la “265” e la “250” e a presentare l’intera gamma. Mantis 300. Tre anni di test in laboratorio «Ci sono voluti quasi tre anni di test in laboratorio e sul campo, per uscire con una racchetta degna di essere la nuova versione della Mantis 300», parola degli degli specialisti Mantis. La prima Mantis 300 ha guadagnato grande rispetto nel mondo del tennis, grazie ai forum e a titoli come “Best Value For Money”, offrendo prestazioni 62 La linea “Junior”, a sinistra: racchette coloratissime per i più piccoli. Di seguito, un particolare della linea “Xenon” e due racchette delle linee “Tour” e “Pro” che completano la gamma delle proposte della azienda austriaca per ogni tipologia di giocatori superiori rispetto alle più conosciute concorrenti. «Non è stata un'impresa facile riuscire a migliorare un prodotto così ben riuscito. Si è scelto di lavorare sulla disposizione delle fibre di grafite ad alto modulo, per ottenere un attrezzo che, pur mantenendo gli stessi valori di rigidità statica, riuscisse a offrire ancora di più in termini di potenza e comfort». “Performance Series” rappresenta la bandiera di Mantis, uno dei riferimenti nel mercato delle racchette con piatto corde 100 e peso 300 grammi. Presentata nei colori rosso e nero, la “300” mantiene lo schema corde 16x19, un valore di rigidità di 70 e un bilanciamento a 320 mm. Mantis 285. Per il tennis a tutto campo La principale differenza tra la “285” e la “300” si trova nel peso che è, appunto, di 285 grammi. Lo schema corde rimane lo stesso, come la lunghezza, i colori e la rigidità; il bilanciamento è a 325 mm. Questo prodotto, ideato per il gioco a tutto campo, risulta più maneggevole e giocabile, è indicato per chi è ancora agli inizi e per le ragazze e rappresenta, inoltre, una base ideale per poter essere customizzato, per avvicinarsi cioè al telaio specifico per giocatori più avanzati. Mantis 265. Potenza e controllo in equilibrio Con i suoi 265 grammi, questa racchetta offre un perfetto equilibrio tra potenza e controllo, e grande manovrabilità. Presentata nei colori blu e bianco, mantenendo lo schema corde 16x19 e bilanciata a 335 mm, non risulta troppo rigida e non si fa percepire come troppo bilanciata in testa; permette di spingere con efficacia e vivacità e rappresenta un’ottima base per customizzazioni che cerchino nell’equilibrio e nel comfort il risultato ottimale. Mantis 250 e gli altri prodotti della gamma La “250” rappresenta la racchetta più leggera della gamma Mantis. Presentata nei colori bianco, nero e giallo, con un piatto corde da 300 centimetri quadrati, un bilanciamento a 345 mm e il solito piatto corde 16x19, è stata ideata per i giovani giocatori associando a leggerezza e manovrabilità una buona stabilità e capacità di spinta. Oltre a quelle sopra descritte, Mantis propone altri prodotti di alta qualità: la “27” ad esempio, con un piatto corde da 98 pollici quadrati e un peso di 290 grammi; le “Pro 295 e 310”, anch’esse con un piatto corde da 98 e un peso rispettivamente di 295 e 310 grammi; le “Tour 305 e 315”, che presentano un piatto corde di 95 pollici quadrati e uno schema corde rispettivamente da 16x19 e 18x20; abbiamo infine la linea “Xenon” (con i modelli “Xenon”, “285” e “265) che rappresenta la più economica di tutta la gamma. Mantis lavora anche per i più piccoli; propone una linea “Junior” caratterizzata da racchette di diverse lunghezze e molto colorate. Alla conquista del tennis Il marchio austriaco si è riservato un bel posto nel mondo del tennis: tenta di conquistare tennisti di ogni età e livello tramite prodotti che rappresentano il risultato di uno studio accurato e di test molto severi, che si prolungano fino a quando non vengono considerati perfetti. Tennis Market ha avviato una collaborazione con l’ufficio stampa di Mantis e, d’ora in poi, informerà i lettori, su tutte le novità che il marchio propone. 63 Mantis.qxp_Base_Matchpoint_17x24 07/08/15 00:47 Pagina 5 cinguettii @FedCup Serena WIlliams, Maria Sharapova e Vika Azarenka hanno vinto le medaglie ai Giochi di Londra 2012, ma chi salirà sul podio a Rio 2016 ? (A un anno dai Giochi di Rio, Wta e ITF hanno lanciato su Twitter una campagna di sostegno al prossimo appuntamento olimpico) 65 Mantis.qxp_Base_Matchpoint_17x24 07/08/15 00:47 Pagina 7 marketing L’artista della racchetta S i chiama Stefan Bojic, è serbo ed è un tennista, ma non uno qualunque; è il protagonista della nuova campagna pubblicitaria firmata Head: Il marchio austriaco stupisce continuamente i propri clienti e appassionati con iniziative di marketing innovative e sempre creative. Con il supporto dei suoi top players Novak Djokovic, Maria Sharapova, Andy Murray e Tomas Berdych che, spesso e volentieri, si trasformano in attori, Head desta curiosità sui propri prodotti e lo fa in grande stile. Bojic, classe 1990, non ha superato la posizione 1000 del ranking ATP ma è già famoso. È l’artista, il funambolo della racchetta. Il “free style”, già molto sviluppato nel calcio (da ricordare le pubbli- 66 HEAD. Al centro del nuovo spot dell’azienda c’è Stefan Bojic, il tennista-giocoliere Djokovic, Murray, Sharapova e Berdych fanno da comparse... E imparano il “free style” cità che vedevano i calciatori palleggiare per le via di qualche città o nei bagni di un aeroporto) e nel basket, dove esistono delle vere e proprie manifestazioni di “magie con la palla”, ora trova vita anche nel tennis: cosa ci si può inventare con una palla e una racchetta? In che modo si può stupire? La risposta racchiusa nei movimenti di Stefan. Sbatte la palla contro un muro, poi la blocca tra la racchetta e la testa; la palleggia col piede, la tira su uno scivolo per poi riprenderla; cammina in equilibrio su un corrimano facendola scorrere sul telaio; non è facile spiegare tutto ciò a parole, ma... Vedere per credere. Head non si è lasciata scappare l’occasione: ora il ragazzo serbo fa tutto questo con una racchetta Head. «In una serie di video, l'artista dimostra in modo divertente come acquistare maggiore controllo sulla racchetta e migliorare le abilità di coordinazione divertendosi. Coinvolgerà gli appassionati di tennis di tutto il mondo a unirsi allo spettacolo». Ne vedremo delle belle! «Nel corso di una sequenza di video, con i suoi 15 trucchi progressivi “Frame & Play”, Bojic sorprende e mette alla prova i professionisti Head del calibro di Novak Djokovic, Maria Sharapova e Andy Murray». Così continua il comunicato stampa e, a ridosso del Roland Garros, Head ha pubblicato alcuni video che vedono protagonista Bojic e i più forti giocatori e giocatrici del circuito. Roberto Bartolozzi 67 n’ U Mantis.qxp_Base_Matchpoint_17x24 07/08/15 00:47 Pagina 9 abbigliamento avventura che parte ventisei anni fa a New York, un marchio che fa strada sui campi da tennis, un uomo che crede fermamente nel proprio progetto, l’irruzione di stile nello sport che conta, la sofferenza dovuta alla crisi e i dubbi di cessione a una società estera, l’or- SHOT. Allontanato lo spettro russo, l’azienda romana è pronta a ripartire. E a stupire ancora... «Nel nostro futuro tanti capi di altissima qualità, le più belle maglie tecniche mai prodotte» goglio italiano e lo spirito protettivo che allontanano quest’ultima possibilità: tutto questo è Shot, il brand creato da Quirino Cipolla, padre e coach di Flavio (ex top 100 ATP) e artista autentico, imprevedibile, istintivo. Tra arte e abbigliamento Se si ha la fortuna di sedere accanto a Quirino, magari durante una cena, non è raro che cominci a disegnare; su pezzi di carta trovati qua e là, il tratto sicuro della sua penna/matita/pastello potrebbe generare qualcosa in un baleno: un volto di donna, di uomo, un paesaggio, e forse quella sera di ventisei anni fa, vittima della salsedine dell’Atlantico che bagna la “Grande Mela”, quella penna/matita/pastello ha abbozzato una maglietta Il tennis d’autore 68 a cura di JASON D’ALESSANDRO T-shirt come quadri Quirino CIpolla ha ideato una nuova linea di grande fascino: maglie dipinte a mano e colori in rilievo 69 Mantis.qxp_Base_Matchpoint_17x24 07/08/15 00:47 Pagina 11 abbigliamento «Abbiamo deciso di mantenere il marchio a tutti gli effetti italiano. È il primo passo per il rilancio del nostro brand. Stiamo testando nuovi prodotti di altissima qualità» da tennis, poi dei calzoncini, poi un logo che appare come un’acca imprecisa, poi definitivamente l’idea che ha contribuito, negli anni a venire, a colorare d’arte i campi da tennis. Piccole grandi rivoluzioni Il mondo dell’abbigliamento del tennis e sportivo in generale è in mano alle multinazionali; per un’azienda appena nata, ovviamente sconosciuta, non è facile affermarsi e l’investimento comporta rischi molto elevati; la qualità è alta, i materiali utilizzati dalle grandi marche sempre più ricercati, il design innovativo e i testimonial di alto, altissimo livello. C’è bisogno di qualcosa di “strano”, di realmente creativo, dire di “bello” forse è scontato ma pare il termine che più si addice a questo contesto. Shot, nel 2000, si trasferisce definitivamente in Italia e fa subito parlare di sé: introduce definitivamente il colore arancione, fino a quel momento tra i più difficili da proporre e indossare; propone materiali pregiati come seta e microfibre di Alcantara; introduce capi “Hi-Tech” termoregolanti come la cosiddetta “maglia fredda”, divenuta poi uno dei cavalli di battaglia, e la “t-shirt scultura”, che rispecchia appieno la vena artistica del proprio creatore. Da Atene al mondo intero La consacrazione definitiva del marchio avvenne grazie alla partecipazione alle Olimpiadi di Atene, nel 2004, alle semifinali di Coppa Davis e ai vari tornei Challenger in giro per il mondo. Per cinque anni, Shot occupa tre stand al Foro Italico in occasione degli Internazionali d’Italia e diviene, a tutti gli effetti, uno dei “brand del tennis”. Indossati in primo luogo da 70 Flavio Cipolla, ma anche da grandi coach come Claudio Pistolesi e Alberto Castellani, i capi Shot calcano i campi da tennis di tutto il mondo: dalla terra di Parigi all’erba di Wimbledon, dal cemento di New York a quello di Melbourne e tutt’ora, disegnati ad arte, stupiscono chi se li trova davanti. Lo spettro russo «Nonostante le pressioni dei russi e le difficoltà economiche e non solo di questo periodo, abbiamo deciso di non cedere le nostre quote e mantenere il marchio a tutti gli effetti italiano». Queste le parole di Quirino Cipolla che allontanano definitivamente lo “spettro” estero. I vertici di Shot avevano avviato una trattativa con una società russa interessata ad acquistare alcune quote del marchio con l’obiettivo di portarlo a Mosca, lontano dal controllo di chi l’ha messo al mondo. «Oggi stiamo rivedendo la “mission” azien- dale e stiamo testando dei prodotti di altissima qualità che definiamo con orgoglio le più belle maglie tecniche mai prodotte». Nell’orgoglio messo in mostra da Cipolla c’è la concretezza nelle scelte gestionali e la voglia di migliorare, di stupire. Le maglie di cui parla Cipolla sono in parte realizzate a mano e a rilievo, ispirate a spettacoli teatrali o dipinti contemporanei e sono quelle che vi proponiamo in queste immagini. Oggi Shot è alla ricerca di un partner commerciale, propone meno linee che in passato ma con le proprie forze, con la consapevolezza della qualità dei propri prodotti, con la fede nell’arte e nel bello continua a stupire i tennisti (e non solo) in Italia e nel mondo. 71 Mantis.qxp_Base_Matchpoint_17x24 07/08/15 00:47 Pagina 13 CAMPAGNA ABBONAMENTI 2015 MATCHPOINT ABBATTE I PREZZI... E CRESCE NUOVI MAGAZINE Le nuove formule di abbonamento Matchpoint Tennis Magazine 2015 formato carta: 30 euro (*) formato online: 10 euro (*) Per tutti gli abbonati 2015 (carta e online) in regalo il nuovo magazine “Tennis Market” bimestrale online in uscita da gennaio 2015 e il 20% di sconto sui libri della collana Sport.doc da richiedere telefonando alla nostra segreteria, 06.3330041 La nuova campagna abbonamenti 2015 è partita dal 1 novembre 2014 Per abbonarsi bastano due semplici “mosse”: 1) versamento sul cc bancario intestato ad Absolutely Free sas, IBAN IT95D0340303201CC0010002897 presso Imprebanca, oppure tramite Pay Pal all’indirizzo [email protected]; 2) telefonare allo 06.3330041 o inviare un fax (06.99337302) per comunicare l’indirizzo o la mail cui spedire la rivista (*) Gli sconti praticati sono di 12 euro in meno rispetto all’abbonamento 2014 per il formato carta, e di 8 euro in meno per l’abbonamento online Umag e integratori.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/08/15 12:55 Pagina 1 tennis e viaggi La proposta di Umag • Sistemazione di qualità • Sessantasei campi da tennis di cui: 57 in terra battuta all’aperto, 4 in terra battuta al coperto e 5 campi in superficie dura. La maggior parte è illuminata con posti a sedere. • programmi di tennis per tutte le età e categorie • possibilità di allenamento sul campo centrale dello stadio ATP • deposito per l’attrezzatura da tennis • vicinanza del mare • clima mite • allenatori qualificati • alimentazione per sportivi • servizio professionale • esperienza organizzativa • centri di wellness e fitness • attività per il tempo libero S Il Centrale ATP Stella Maris, Dominik Thiem vincitore dell’edizione 2005 e l’ingresso della Umag Tennis Academy nella quale Ivanisevic tiene i suoi corsi UMAG E L’ISTRIA. Un torneo frequentato dai campioni della terra rossa (Muster, Moya, Rios, Ferrero), 66 campi da tennis, tutti noleggiabili, un’Academy firmata da Goran Ivanisevic... E cibo e vini di prima qualità La penisola del tennis a cura di ROBERTO BARTOLOZZI ono sessantasei i campi da tennis di Umag, o Umago se ancora vi va di dirla all’italiana... Sessantasei solo lì, in un angolo dell’Istria che intorno al nostro sport ha costruito un piccolo regno e un brand riconoscibile in tutto il mondo. Il torneo, l’accademia, le strutture alberghiere che si dedicano allo sport, il mare da alternare con la racchetta... Oggi Umag è la principale destinazione tennistica in Croazia e da decenni ormai attira migliaia di tennisti amatoriali, allenatori e addetti ai lavori, professionisti che scelgono la penisola istriana come residenza per allenarsi e da lì spostarsi in Europa. Un anno fa venne siglato 74 l’accordo con la federazione cinese... Non solo: Goran Ivanisevic ha accettato di fare da nume tutelare all’Accademia sorta a Umag, una delle migliori strutture europee per allenarsi o semplicemente imparare a giocare come si deve. Il clima mediterraneo favorisce il connubio con il tennis all’aperto: molte giornate di sole e una temperatura media di 18 ° consentono di giocare a tennis durante la maggior parte dell'anno. Gli investimenti mirati all'infrastruttura, al personale e all’esperienza, hanno fatto di Umag una perla del nostro sport. Le capacità organizzative della città, sostenute dalle associazioni che curano l’immagine della penisola istriana e della Croazia si sono evidenziate in alcune scelte che hanno aumentato e migliorato la fruizione tennistica. Sono stati creati pacchetti di servizi sempre più ricchi per i giocatori di tennis, i campi sono stati costruiti in posizioni attraenti, accanto al mare, e lo stesso è stato fatto per le capacità ricettive; ben pensata anche la decisione che tutti i campi, nessuno escluso, fossero noleggiabili (comprese l'attrezzatura e tutta una serie di servizi aggiuntivi, essenziali per gli allenamenti e le gare di qualità). Valga un esempio: il campo centrale dello Stadio ATP Stella Maris, con 3.500 posti a sedere, ritenuto uno degli impianti sportivi più famosi in Croazia, è an75 Umag e integratori.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/08/15 12:55 Pagina 3 tennis e viaggi Nei giorni del torneo, il festival della grande cucina istriana. Un progetto e un esperimento che vanno avanti ormai da sei anni e che riuniscono intorno al tennis l’eccellenza della gastronomia ch’esso a disposizione dell’utenza: per chi lo desidera, infatti, è possibile allenarsi proprio in questa splendida arena accanto al mare, dove si sono disputati emozionanti episodi del tennis professionale. Un torneo per tutti Al centro del tennis istriano c’è il torneo di Umag, tappa irrinunciabile, da venticinque anni, per tutti i tennisti che al termine della stagione sull’erba, ritengono utile cercare nuove chance di affermazione tornando a giocare sulla terra rossa, prima di affrontare l’estate sul cemento americano. Un torneo da sempre ben partecipato, con un albo d’oro che annovera campioni e numeri uno del tennis (come Muster, tre volte vincitore; come Moya, che a Umag ha lasciato il segno con quattro successi; come Rios, vincitore nel 2000; e come Ferrero, che ha firmato il torneo nel 2010), ma anche giovani emergenti, che presto diventeranno a loro volta campioni. È il caso di Dominic Thiem, austriaco, che si è “impossessato” del Konzum Croatia Open Umag 2015 battendo il portoghese Joao Sousa in finale, 64 61. Una finale, fra l’altro, “onorata” dalla presenza in tribuna di Novak Djokovic. Il numero uno del mondo, infatti, è giunto a Umag tra lo stupore generale, si è fermato per autografi e foto di rito, poi si è trattenuto nelle sale del villaggio prima di farsi vivo sugli spalti a metà del primo set. Il festival della cucina istriana Goran Ivanisevic con alcuni dei partecipanti al suo corso presso la Umag Tennis Academy. Qui sotto, alcune delle specialità della cucina istriana, Su tutte, prosciutto, tartufi, vini e formaggi tipici Ma il torneo di Umag è anche l’occasione (offerta a tutti) per scoprire da vicino il meglio della cucina istriana. Tennis&Food è ormai la formula vincente del Konzum Croatia Open. Per il sesto anno di fila, infatti, parallelamente all'evento tennistico si è svolto anche l'Istria Gourmet Festival, evento gastronomico diventato ormai un “must'” per gli appassionati. Al centro del festival, quest’anno, il “Taste Istria”, da venerdì 17 luglio a domenica 26. Da mezzogiorno alle due di notte, tra vini e prodotti tipici della zona si è potuto assaggiare davvero ogni cosa. Vini dell’ottima tradizione istriana presentati dalle aziende più importanti della zona (fra le quali Arman, Franc, Benvenuti, Cattunar, Coronica, CUJ, Degrassi, Kabola, Kozlović, Matošević, Peršurić, Prelac, Rossi, Tomaz, Trapan, Veralda, Vina Laguna, Vinistra, Zigante) e cibi proposti dagli specialisti dell’Istrian Food, come AZZRI, Aura, Natura tartufi, Pisinium, Sir Laguna e Zigante tartufi. Altro posto di spicco è stato il ristorante Zigante, luogo con una lunga tradizione di piatti tipici preparati con tartufi accuratamente scelti dallo chef Damir Modrusan. E ancora... Lo chef Robert Peric è stato alla guida di un super servizio di catering al ristorante LF, mentre dal lunedì fino al sabato delle semifinali è stata disponibile 76 77 Umag e integratori.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/08/15 12:55 Pagina 5 tennis e viaggi una eccellente degustazione di vini all’interno dell'evento denominato “Hidden charms of Istrian wines”, con le migliori bottiglie scelte da Antonjia Mandic, mentre il famoso sommelier italo-svizzero Paolo Basso, uomo di grande esperienza nell'area di vini rari e pregiati e otto volte finalista al concorso internazionale per sommelier, ha fatto da guida ai rappresentanti dell'associazione croata dei sommelier. In ultimo, il caffè. Franck, l'azienda croata leader nella produzione di caffé, ha organizzato l'evento “The rich world of coffee”. È stato possibile gustare il Caffé Franck 100% arabica e il Franck 100% arabica con nocciola e cioccolata, oltre al Franck espresso con un'aggiunta di Baileys. Un’Academy da sogno Padrone di casa assoluto è Goran Ivanisevic, che non manca a nessuna edizione e viene spesso e volentieri coinvolto in attività come “clinics” o esibizioni. Goran è al centro dell’attività della Accademia di tennis sorta a Umag e quest’anno ha rilanciato – dopo lo straordinario successo dello scorso anno – le tre ricche settimane di tennis al Pro Camp Goran Ivanišević. Nel 2014, al programma intensivo guidato dal vincitore di Wimbledon 2001, svoltosi dal 12 luglio al 2 agosto, si iscrissero numerosi aspiranti tennisti, principalmente dai 7 ai 20 anni, 45giovani talenti provenienti da Croazia, Gran Bretagna, Italia, Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Finlandia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, e dalle più lontane USA, Corea e Russia. Quest’anno l’esperienza è stata riproposta. Goran Ivanišević assieme a 5 allenatori professionisti e un preparatore atletico hanno organizzato per i partecipanti 6 giorni di eccellenti allenamenti. Il programma comprendeva 4 ore di tennis e un’ora e mezza di preparazione atletica quotidiani, lo studio della strategia e della tattica sul campo, le partite di allenamento e divertenti attivita ricreative all’Umag Tennis Academy. I partecipanti vengono sottoposti a una valutazione iniziale grazie alla quale Goran e gli allenatori adattano il programma in base alle necessità e al livello di ciascun giocatore. L’approccio individuale e assicurato dal fatto che un allenatore segue al massimo 4 giocatori, che si allenano contemporaneamente sullo stesso campo. Al termine, i partecipanti riceveranno il certificato di partecipazione, una foto ricordo con Goran Ivanišević e la maglietta del Camp. Ma oltre ai servizi dedicati al tennis, Umag propone varie attività per il tempo libero, dalle gite e la scoperta della ricca storia dell’Istria, fino al wellness e all'offerta sportiva aggiuntiva come il ciclismo, il nuoto, il calcio e il jogging. 78 Ancora Goran Ivanisevic impegnato con due giovani allievi della sua Academy 65 Umag e integratori.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/08/15 12:55 Pagina 7 integratori S “ Pool Pharma, un’azienda tutta italiana fra i leader del settore integratori alimentari Anche la linea “MG.K Vis Full-Sport”, come tutte le altre del brand di proprietà della famiglia Pizzoni, si fonda su una vasta gamma di prodotti per venire incontro a tutte le esigenze specifiche dei consumatori. «Il nostro primo partner? Le farmacie...» a cura di JASON D’ALESSANDRO viluppare, selezionare e commercializzare, in partnership con la Farmacia, un’offerta di integratori alimentari, nutrizionali e funzionali, e di trattamenti cosmetici orientati alla protezione e al miglioramento del benessere globale del consumatore, soddisfacendo contemporaneamente le aspirazioni di crescita del farmacista”. Il manifesto di “Pool Pharma”, casa farmaceutica tutta italiana che ormai da quarant’anni è attiva nella promozione del benessere, usa parole chiare. In questa quarta uscita di Tennis Market diamo spazio agli integratori alimentari prodotti da “Pool Pharma” e targati “MG Kvis”. Grazie alla disponibilità di Silvia Scrofani, re- sponsabile stampa di “Pool Pharma” che ci ha gentilmente fornito tutte le informazioni che state leggendo, possiamo presentarvi i prodotti presenti sul mercato, gli obiettivi primari, e raccontarvi qualcosa riguardo alla storia del marchio. Partiamo, appunto, dall’inizio. Quarant’anni di esperienza “Pool Pharma” nasce negli anni ’90 dall’esperienza del suo Presidente Giorgio Pizzoni il quale, già una quindicina di anni prima aveva costituito la “DLF Spa”, acronimo di “Distribuzione Lombarda Farmaci”, società ancora oggi titolare di numerosi man80 Nelle immagini in pagina alcuni dei prodotti del settore “integratori alimentari” che ruotano intorno al marchio base, MG.K Vis. La confezione “Full-Sport”, prodotto dietetico per sportivi con sali minerali, aminoacidi e antiossidanti. Il “Pocket Stick” al gusto di limone, l’Instant Energy, per il recupero immediato delle energie, e la “Ricarica Plus”. Qui sopra, la confezione MG.K Vis in bottiglia 81 Umag e integratori.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/08/15 12:55 Pagina 9 integratori Alla base del successo Pool Pharma. Profonda conoscenza del mercato, attenta selezione dei fornitori e un deciso orientamento verso i consumatori con prodotti e servizi di alto profilo. Infine, la rete degli informatori scientifici Il brand MG.K Vis. Da “Full Sport” al “Gold Magnesio Citrato”, sono 12 i prodotti della gamma dati di vendita per le regioni Lombardia, Piemonte e Liguria. Oggi l’azienda veste sempre più i panni di un “progetto familiare”, i figli di Pizzoni, Camilla e Sandro, rivestono un ruolo sempre più decisivo nella gestione: la prima, laureata in farmacia ricopre la carica di Direttore Tecnico, il secondo, oltre a orientare la rete di vendita di “DLF”, si occupa della definizione e dell’implementazione di nuovi progetti di marketing di “Pool Pharma”, con particolare riferimento all’area cosmetica di recente avviamento. Dal 1997 “Pool Pharma” opera con successo nel settore degli Integratori alimentari, con particolare riguardo alle aree dell’integrazione idrosalino-energetica con “MG.K vis” e del controllo ponderale con “Kilokal”, marchi di riferimento nei rispettivi mercati. Sempre più vicini e all’avanguardia «In vista dei propri obiettivi, “Pool Pharma” si è dotata di strutture orientate a sostenere la strategia di sviluppo: “Medical Division” per realizzare un link sempre più stretto con la classe medica specialistica e il mondo ospedaliero e “Hynecos Research Division” per sviluppare la propria presenza nel mondo cosmetico con solide proposte d’avanguardia. In linea con la mission, concretizza e propone al mercato “proposte progettuali a tema” che si declinano, secondo la logica “umbrella branding” o Giorgio Pizzoni durante una premiazione al Rotary Club 82 con la creazione di nuovi brand, in prodotti innovativi volti a soddisfare bisogni specifici fortemente percepiti dal consumatore e ad elevata potenzialità». Così Silvia Scrofani ci spiega in che direzione tende a muoversi “Pool Pharma”, certamente in perfetta linea con le parole con cui abbiamo aperto questo articolo. Negli anni si è sviluppata una minuziosa ricerca orientata verso diverse aree tematiche, che più avanti vi proporremo, e aperto la strada alla produzione di prodotti specifici per i vari settori. Alla base del successo Alla base del successo dei prodotti “Pool Pharma” ci sono diversi fattori: innanzitutto una profonda conoscenza del mercato e una attenta selezione dei fornitori; un deciso orientamento verso i consumatori e la loro soddisfazione con prodotti e servizi di alto profilo; il sostegno continuativo dei marchi in portafoglio con investimenti di forte rilievo su tutti i mezzi utili a raggiungere il target: TV nazionali e areali, stampa mensile e settimanale; quotidiani nazionali e locali, sponsorizzazioni negli sport di primaria importanza e telepromozioni. Abbiamo poi una solida partnership con la farmacia; una rete di vendita professionale fortemente radicata a livello regionale e sostenuta da un coordinamento locale e centrale continuativo (Direzione Commerciale e Capi Area); infine una rete di informatori scientifici per sviluppare, attraverso il contatto con una selezione di medici specialisti, un adeguato “medical endorsement” (approvazione medica). Integrazione e altre aree tematiche La proposta inerente agli integratori idrosalini-energetici è completa e prevede numerosi prodotti adatti alle diverse esigenze dei consumatori. Abbiamo, targati “MG.Kvis”: Magnesio-Potassio 14/30 bustine arancia e lemonade; Idrosalino-Energy 500ml drink arancia e lemonade; Instant Energy 60ml, pocket stick arancia e limone; Creatin; Full Sport (che approfondiremo nel prossimo paragrafo); Ricarica Plus; Ricarica Papaya; Nadh Complex; Memory Total; Multimix & Vitamina c; Gold Magnesio Citrato. Troviamo poi prodotti per l’equilibrio del peso, che racchiudono tutta la proposta “Kilokal”, prodotti per il benessere intestinale, integratori minerali, prodotti “calming and sleeping”, nonché quelli per le lesioni cutanee e di cosmetica. MG Kvis Full Sport “Full Sport” nasce con l’intento di garantire gli zuccheri necessari per far fronte al maggior dispendio energetico durante l’attività sportiva ed è ideale per chi frequenta palestre e pratica aerobica e spinning. Come abbiamo scritto nei numeri precedenti, il ten- nis richiede, oltre all’ossigeno, carboidrati e lipidi essendo caratterizzato da movimenti rapidi e violenti inseriti in un contesto aerobico e di lunga durata. “Full Sport” reintegra i sali minerali (Magnesio, Potassio, Sodio e Cloro) persi con la sudorazione; apporta gli aminoacidi indispensabili per l’ossigenazione dei muscoli, favorendo la diminuzione dell’acido lattico e di conseguenza la fatica e i tempi di recupero. Infine, grazie alle Vitamine C, E e ROC (Red Orange Complex) svolge un’elevata azione antiossidante per contrastare i radicali liberi provocati dallo sforzo fisico. “Full Sport” è distribuito in bustine da 500ml che, sciolte in acqua, daranno una gradevole bevanda ipotonica al gusto di arancia rossa di Sicilia. Ricerca e marketing Ogni prodotto distribuito da “Pool Pharma” presenta delle avvertenze, ad esempio “Full Sport” dev’essere conservato a una temperatura che va dai 15 ai 30 gradi centigradi e può essere assunto in un massimo di tre bustine per giorno. Eticamente integra, l’azienda nelle mani della famiglia Pizzoni, rappresenta ormai uno dei leader di settore: la continua ricerca e l’attività pubblicitaria e mediatica, hanno dato vita a dei prodotti di alta qualità, per tutte le esigenze, e li hanno resi noti in ogni parte d’Italia e non solo. La strategia di sviluppo. Pool Pharma si è dotata di strutture “ad hoc”: Medical Division, per un rapporto sempre più stretto con la classe medica e il mondo ospedaliero, e Hynecos Research Division per le linee di cosmetica 83 Umag e integratori.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/08/15 12:55 Pagina 11
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Absolutely Free
n.4 - 3 febbraio 2016
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