n.30 - 3 Agosto 2016
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Anno XII - n.30 - 3 agosto 2016 La nuova Wilson di Federer: anteprima Il fuoriclasse svizzero ha disegnato la Pro Staff come piace a lui Pag.14 Roger compie 35 anni e cambia racchetta L’8 agosto Roger Federer diventa over... Pag.12 Caccia all’oro, ecco chi può vincerlo A Rio si parte con tante defezioni ma molta voglia di medaglia Pag.4 Guida TV live: tutti i tornei di agosto SuperTennis continua a seguire il circuito: Messico, Cincinnati e oltre Pag.18 La storia del tennis alle Olimpiadi Dal 1896 a oggi un percorso accidentato. Ecco chi è salito sul podio Pag.8 GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: Federico, che scatto! Pag.3 - Focus: C’è un podio per Sania, la regina dei doppi? Pag.6 - Circuito mondiale: Novak 30 per 1000 Pag.16 - I numeri della settimana Pag.17 - Giovani: Master Kinder Pag.20 Wheelchair: Mazzei che campione Pag.21 - Paddle Pag.22 Circuito Fit-Tpra: Tornei sotto l’ombrellone Pag.23 Personal Coach Pag.24 - La regola del gioco Pag.26 ALTEZZA DELLA PALLA DOPO IL RIMBALZO: SPIN: La nuovissima VCORE DUEL G è in grado di sviluppare una potenza e pressione sulla palla dell’altro mondo e uno spin in campo che potrà cambiare letteralmente il vostro modo di giocare … da tennista standard a campione internazionale! Nessuna perdita di velocità e potenza anche dopo il rimbalzo. 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Federico Gaio è passato nel giro di tre settimane da n.292 a 158 del mondo e persino la sua scheda dell’Atp (a destra) è rimasta a bocca aperta: stamattina c’era ancora solo il nome, il cognome, l’età (24 anni) e la classifica, 158 appunto. È una signora classifica arrivata grazie a un salto di quasi 150 posti che a quel livello è durissimo da fare. Oltretutto non è frutto di un paio di partite azzeccate in una settimana benedetta dalla sorte e dalle congiunzioni astrali. Viene da due tornei Atp Challenger vinti (San Benedetto e Biella), l’ultimo dei quali salvando diversi match-point lungo la strada e battendo nettamente in finale (quando uno che viene dalle retrovie potrebbe sentirsi appagato) un signor giocatore come il brasiliano Thomaz Bellucci, n.55 del mondo. Parentesi: qualcuno potrebbe ricordare l’atmosfera surreale, quest’anno sul Centrale del Foro Italico, la sera in cui Bellucci è partito rifilando un bel 6-0 in 24 minuti a Novak Djokovic... Così mentre si va ormai parlando solo di Olimpiadi, viene da accendere i riflettori sulla storia di questo ragazzo di Faenza molto educato, sportivo e lavoratore che non attira più di tanto l’interesse del mondo. Viene in mente la bellezza del suo tennis già da junior, quando arrivò in finale al Trofeo Bonfiglio, sorta di Slam italiano del circuito ITF Under 18, mostrando più di una deliziosa smorzata. A batterlo fu l’argentino Facundo Arguello, uno dei migliori talenti classe 1992 come lui (tra gli altri Bernard Tomic, Ryan Harrison, Jack Sock). Da lì tanto lavoro, tanta umiltà, tanti anni in cui si è impegnato al Centro Tecnico e in giro per il mondo con una crescita costante ma senza grandi balzi. Un mezzo flop DIRETTORE Angelo Binaghi COMITATO DI DIREZIONE Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina DIRETTORE RESPONSABILE Enzo Anderloni in un mondo dove si diventa famosi in 24 ore azzeccando un selfie o un video spiritoso che diventa virale. Fa piacere vederlo improvvisamente partire come un razzo ed emergere a una quota dalla quale può veramente fare il grande balzo nella Top 100, l’unico livello di tennis che si può definire “professionismo” a pieno titolo perché significa ingresso nei tabelloni principali del Grand Slam che da soli garantiscono uno stipendio serio (chi perde al primo turno agli Us Open quest’anno guadagna 43.300 dollari). Federico è uno tosto, ricco di qualità ma sempre con i piedi per terra. Quando con SuperTennis Tv siamo andati a Tirrenia a girare contenuti di tecnica e di preparazione fisica, con i vari Eduardo Infantino, Giancarlo Palumbo, Umberto Rianna per la trasmissione Tennis Magazine lo abbiamo sempre trovato disponibile a fare da “cavia”, in campo come in palestra. Se andate a rivedervi quelle puntate sul sito supertennis.tv, nella sezione “on demand”, lo potete vedere in azione. Un fisico bestiale tra l’altro, ben guida- COORDINAMENTO REDAZIONALE Angelo Mancuso SUPER TENNIS TEAM Antonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica) FOTO Getty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli HANNO COLLABORATO Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio A CURA DI Sportcast srl Via Cesena, 58 - 00182 Roma [email protected] 3 3 to dal suo coach Daniele Silvestre, che gli dà tranquillità e lo ha aiutato a far salire la qualità, a partire dal servizio più continuo e incisivo. Da qui a fine anno non ha molti punti da difendere e così, mentre ci accingiamo a seguire con passione la difficile corsa alle medaglie dei nostri 7 azzurri a Rio de Janeiro (Thomas Fabbiano, l’ultimo aggregato alla comitiva, è n.113 del mondo, non così tanto lontano da Gaio...), continueremo a tenere d’occhio Federico che sta correndo per un obiettivo meno puntuale e circoscritto: diventare un top 20 (il suo sogno). Qualcosa che nel tennis va anche oltre una medaglia ma potrebbe aiutare a conquistarla in futuro. Buone vacanze SuperTennis Magazine va in vacanza ma non vi lascia soli neanche un giorno. Nel mese di agosto potrete continuare a trovare i nostri approfondimenti, quotidianamente, sul sito www.supertennis.tv. L’appuntamento con il prossimo numero della rivista (31-2016) è per mercoledì 31 agosto. REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE GAME Comunicazione & Media S.r.l. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. REDAZIONE E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G 00135 Roma Info: [email protected] Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 dell’ 8 gennaio 2004 La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www. federtennis.it e www.supertennis.tv e spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a [email protected] olimpiadi Guida alle medaglie Tutto quello che dovete sapere sui tornei di tennis dei prossimi Giochi: come funzionano, quanto “valgono”, chi gioca e chi sono i favoriti che puntano all’oro. 172 i giocatori al via nei 5 eventi previsti, nei singolari tabelloni a 64 di Andrea Nizzero - foto Getty Images A lla vigilia dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, i temi, e gli spunti e i nomi da considerare sono moltissimi. Parecchie purtroppo anche le defezioni, spesso in extremis. Così abbiamo deciso di concentrarci sul tennis, proponendovi una piccola guida su Rio 2016. A partire dall’Olympic Tennis Center che è all’interno del Parco Olimpico di Barra, all’estremità nord dell’immensa zona che costituisce il cuore dei Giochi. Il centro dedicato al tennis può vantare un Centrale da 10.000 posti a sedere (dedicato a Maria Esther Bueno, campionessa brasiliana Anni ‘50). Gli altri due show court sono invece da 5.000 e 3.000 posti. Qui sopra l’Olympic Tennis Center di Rio de Janeiro dove si disputano i vari tornei. Sotto, il Centrale da 10 mila posti intitolato a Maria Esther Bueno, campionessa carioca Anni ‘50 e a Wimbledon, senza rimediare vittorie). Non mancano, però, le possibilità di fare bene. Soprattutto Fabio potrebbe regalarci e regalarsi un percorso sorprendente in tabellone. I numeri a 5 cerchi In totale, sono 172 i giocatori e le giocatrici che parteciperanno nei cinque eventi previsti, che sono: singolare maschile (tabellone a 64 giocatori), singolare femminile (64), doppio maschile (32), doppio femminile (32), doppio misto (16). In nessuno di questi verranno messi in palio punti validi per il ranking, tanto Atp quanto Wta. I tornei maschili e femminili si disputano senza tiebreak nel set decisivo, al meglio dei tre set, con l’unica eccezione della finale del singolare maschile che si disputa al meglio dei 5. Il torneo di misto si disputa invece con un super tiebreak (a 10) al posto del terzo set. I tabelloni vengono sorteggiati giovedì 4 agosto, mentre il torneo inizia sabato 6 agosto. Queste le giornate dedicate ai match per la medaglie d’oro: venerdì 12 agosto ci si gioca quella del doppio maschile, sabato 13 quella del singolare femminile e domenica 14 singolare maschile, doppio femminile e doppio misto. L’Italia a Rio Nel femminile, saranno Roberta Vinci, Sara Errani e Karin Knapp le nostre Chi manca? Anche Federer rappresentanti. Proprio da Roberta e Sara vengono le nostre più accese speranze di medaglia. Insieme costituiscono il doppio più forte della storia del tennis italiano, con 5 slam all’attivo, ma a Londra 2012 non sono riuscite ad andare oltre i quarti di finale. Ora le Cichis hanno dato vita alla reunion che può far sperare gli italiani. A Montreal non è andata bene, ma il Torneo Olimpico è sempre stato cosa a sé: l’unica cosa che conta è saper vincere, e in materia le ex numero 1 del mondo possono dare lezione. Nel maschile, i nostri alfieri saranno Fabio Fognini, Andreas Seppi, Paolo Lorenzi e Thomas Fabbiano. Le possibilità di medaglia sono limitate, tanto nel singolare quanto nel doppio (in questa stagione Fabio e Andreas hanno giocato assieme solo agli Internazionali BNL d’Italia, al Roland Garros 4 Alexander Zverev, i fratelli Bob & Mike Bryan, Dominic Thiem e John Isner sono tra gli ultimi ad aver rinunciato al loro posto a Rio. L’Australia ha scelto di scendere al livello di due ventenni, finendo per passare quasi dalla parte del torto con Nick Kyrgios e Bernard Tomic, che in Brasile non ci saranno. Milos Raonic, il neo papà Tomas Berdych, Alexandr Dolgopolov, Martin Klizan l’hanno detto chiaramente: a spingerli a rinunciare sono stati i timori per lo Zika virus. Feliciano Lopez e Kevin Anderson hanno invece portato motivazioni di programmazione, convenienza per le rispettive carriere, e così via. In precedenza era arrivato il mal di schiena di Richard Gasquet e soprattutto l’annuncio di Roger Federer che, via Facebook, ha detto di dover dar tempo e riabilitazione a corpo e ginocchio per tornare a questi livelli nel 2017. olimpiadi Spauracchio Zika Il virus Zika, con il pericolo che presenta per la maternità, minaccia in particolare le donne. Simona Halep non ha nascosto di aver rinunciato alle Olimpiadi per il virus. Lo stesso vale per Karolina Pliskova. Le altre big assenti hanno però motivi diversi: Victoria Azarenka si è levata il pensiero rimanendo incinta prima di Rio 2016, Belinda Bencic soffre ancora dell’infortunio al polso patito a Wimbledon, mentre Maria Sharapova deve ancora preoccuparsi di avvocati e tribunali per la vicenda doping che l’ha coinvolta. Per il resto, il torneo femminile ha vissuto certamente meno defezioni volontarie di quante ne abbia patite quello maschile. Quanto vale Rio Quanto vale l’Olimpiade nel tennis? Per alcuni, come Andy Murray, Rafael Nadal e Serena Williams, la medaglia d’oro ha un valore non paragonabile agli altri allori tennistici. Per Nole Djokovic è il “quinto Slam”, quindi un gradino al di sotto dei major. Per altri, ha il valore di un Masters 1000. La particolarità del Torneo Olimpico riguarda anche il premio finale. Al contrario del tennis tradizionale, perdere in semifinale non significa tornarsene a casa a mani vuote. L’assegnazione della medaglia di bronzo dà ulteriore densità al weekend conclusivo e non rischia di ridurre il match per il terzo e quarto posto a una svogliata partita consolatoria. La corsa alle medaglie Il mese di agosto per il tennis è altissima stagione. Questa volta però le insidie per la programmazioni dei tennisti sono inferiori: non ci sono oceani da attraversare e la superficie rimane la stessa, il DecoTurf, delle US Open Series. Dopo Rio, il circuito si sposterà a Cincinnati, con un volo di una decina di ore. È difficile fare previsioni su una competizione che rappresenta l’anomalia più importante del calendario tennistico, alcune cose, però, non sono in dubbio. La prima: Novak Djokovic è l’unico dei Big 4 a non avere una medaglia d’oro. Solo questo piccolo dettaglio dà al torneo un interesse diverso. Reduce dall’inopinata sconfitta a Wimbledon, giunta sull’onda lunga del Nole Slam chiuso al Roland Garros, ma fresco del successo a Toronto, il serbo sarà più determinato che mai. Il suo rivale principale è colui che difende l’oro olimpico, Andy Murray. L’incognita è costituita da Rafael Nadal e dal suo polso convalescente. Svizzera da tener d’occhio Stan Wawrinka si caricherà sulle spalle quasi tutte le speranze della sfortunata Svizzera, che avrebbe dovuto essere una contendente per ogni medaglia in palio: Stan e Roger in singolare e doppio maschile, Belinda Bencic nel singolare femminile, Martina Hingis nel doppio femminile e misto. La Hingis ora rischia di ritrovarsi appiedata: Roger e Belinda non ci saranno, e Stan ha già fatto capire di non avere intenzione di prendere parte al misto. Sempre tra le cose che si possono già dire con certezza, ce n’è una dal sapore piuttosto amaro: Roger Federer non vincerà mai l’oro olimpico in singolare, forse l’unico grande sogno irrealizzato della sua carriera. Nel doppio maschile, so- 5 no molte le coppie che possono puntare all’oro. Per la Francia, con i doppisti Mahut (n.1 del mondo) e Herbert e la coppia di singolaristi composta da Tsonga e Monfils; i fratelli Murray per la Gran Bretagna; mentre Tecau e Mergea potrebbero portare una medaglia alla Romania. Anche la Serbia, con Nenad Zimonjic e Novak Djokovic, ha ambizioni importanti. Rafael Nadal, che sarebbe in coppia con Marc Lopez, rimane un’incognita anche nel doppio. Medaglie... rosa Il torneo di singolare femminile ha in Serena la naturale favorita, con quattro medaglie d’oro all’attivo e forte del trionfo a Wimbledon. Angie Kerber, al momento, e Garbine Muguruza sembrano le uniche in grado di impensierirla, con le crisi di Aga Radwanska e Petra Kvitova sempre più evidenti e le assenze di Simona Halep, Victoria Azarenka e Belinda Bencic a ridurre il campo delle contendenti. Serena sarà tra le ovvie favorite anche in doppio, dove lei e la sorella Venus hanno già vinto tre medaglie d’oro e non dovranno affrontare la coppia più forte del momento, Hingis e Mirza, separate dalla nazionalità. focus C’è un podio per Sania, la regina dei doppi? La Mirza ha vinto tutto con compagni diversi, gli Slam con Martina Hingis e ora a Rio va a caccia di una medaglia: nel femminile ci proverà con Prarthana Thombare, n.190; nel misto è tra i favoriti al fianco di Bopanna di Alessandro Nizegorodcew foto Getty Images S ania Mirza è la doppista più forte del mondo. Sania Mirza è anche la guida spirituale delle giovani donne indiane, così come maestra di vita per i giovani che si allenano nella sua accademia tennistica a Hyderabad. Classe 1986, talento cristallino, ha conquistato tutto, o quasi, nella sua carriera nel circuito Wta. Ma l’obiettivo di una medaglia olimpica non si è ancora realizzato e Rio 2016 è, ovviamente, il sogno da esaudire. Un titolo in singolo, ma 37 in doppio Sania Mirza; nata a: Mumbai, il 15 novembre 1986; Altezza: 173 cm, peso: 57 kg; ranking Doppio: 1 Best Ranking Singolare: 27 (27 agosto 2007) Titoli Wta Singolare: 1 (Hyderabad 2005) Titoli Wta Doppio: 37 La storia - Sania Mirza nasce a Mumbai il 15 novembre del 1986. Subito dopo la sua nascita la famiglia si trasferisce a Hyderabad, dove la piccola Sania inizia a giocare a tennis, grazie a papà Imran, all’età di 6 anni. Talento sconfinato, vera e propra enfant prodige del tennis indiano, la Mirza conquista il primo titolo Itf under 18 nella natia Mumbai, a 13 anni. Nelle successive tre stagioni gli allori diventano ben 23, di cui 10 in singolare e 13 in doppio. Il successo più importante arriva nel 2003 quando, in coppia con la russa Alisa Kleybanova, trionfa a Wimbledon Junior. A livello professionistico giungono 14 titoli Itf, i primi dei quali conquistati a 14 anni, e il trionfo ca- salingo nell’evento Wta di Hyderabad superando Alona Bondarenko in finale. È in doppio, però, che Sania Mirza conquista il mondo del tennis: i trionfi sono 37, oltre a 17 finali, tra cui le coppe alzate al cielo a Melbourne, Wimbledon e New York, sempre insieme a Martina Hingis. Attualmente leader indiscussa del ranking mondiale di doppio, si avvicina a Rio 2016 con il sogno di una medaglia olimpica. Sogno olimpico - Sania Mirza e le Olimpiadi, un rapporto mai sbocciato. La campionessa indiana ha da sempre i Giochi Olimpici nel mirino ma, sino ad ora, tra sfortuna e prestazioni non all’altezza, la medaglia non è mai giunta. A Pechino 2008 fu un infortunio a fermarla, mentre a Londra 2012, dopo la precoce sconfitta nel doppio femminile, fu stoppata nel misto nei quarti di finale, a un passo dall’agognato alloro. “Siamo tutti eccitati e speranzosi di far bene a Rio de Janeiro - ha dichiarato la Mirza, che parteciperà al doppio femminile insieme alla ventiduenne Prarthana Thombare (numero 190 di specialità) e al misto con il fortissimo doppista Rohan Bopanna, insieme al quale rappresenta una delle coppie favorite per la vittoria finale. Che finalmente Rio 2016 rappresenti la svolta olimpica di Sania Mirza? Il Time: “Sania è tra le 100 donne più influenti al mondo” Sania Mirza è da sempre sotto la luce dei riflettori, indiani e non, anche e soprattutto fuori dal campo. Il ‘Time Magazine’ l’ha inserita nella lista delle 100 persone più influenti del pianeta insieme a personaggi come Mark Zuckenberg, Leonardo Di Caprio e Papa Francesco ed è considerata una vera e propria guida per le giovani donne indiane. Ogni sua dichiarazione o scelta ha sempre fatto discutere, come per il matrimonio con l’atleta pakistano Shoaib Malik. Il giocatore di cricket indiano Sachin Tendulkar ha scritto di lei: “La fiducia, la forza e le capacità di Sania vanno oltre il tennis. Lei ha ispirato una generazione di indiani a inseguire i loro sogni, aiutandoli a capire che possono anche essere i migliori”. Oltre a prendere parte a sfilate di moda e a una innumerevole serie di programmi tv, è stata anche giudice per Miss India. (al.ni.) 6 terza pagina Corsa all’oro: la storia Da John Boland ad Atene nel 1896 ad Andy Murray a Londra 2012, passando per Suzanne Lenglen (Anversa 1920) e Serena Williams (2001): le controverse vicende del nostro sport in chiave olimpica di Alessandro Mastroluca Getty Images foto I l barone de Coubertin, ha scritto lo storico Jean-Marie Brohm, “è al centro di un paradosso. A ogni Olimpiade il suo nome è pronunciato, sovente con venerazione ma le sue idee rimangono sconosciute. Gioca un po’ lo stesso ruolo emblematico di Gandhi tra i non violenti e Clausewitz tra i militari: ognuno pretende di conoscerlo, nessuno l’ha letto”. 1896: il tennis nella prima Olimpiade Simbolo dell’ecumenismo olimpico, ha inserito il tennis fra le nove discipline della prima edizione dei Giochi dell’era moderna. Partecipano 241 atleti in rappresentanza di 15 nazioni. Il primo campione nella storia del tennis olimpico è l’irlandese John Boland, che piega in finale il greco Dionysios Kasdaglis, futuro fondatore della National University of Ireland di Dublino e membro per 18 anni del Parlamento britannico (dal 1900 al 1918). Boland conquista anche il titolo in doppio insieme al tedesco Fritz Traun, “a conferma del fatto che l’internazionalismo del tennis prevaleva sul nazionalismo olimpico” scrive Gianni Clerici”. La finale della prima Olimpiade, qui sopra, ad Atene 1896 tra Boland e Kasdaglis. Sotto, il podio di Londra 2012: da sinistra, Federer (argento), Murray (oro) e Del Potro (bronzo) 1900: a Parigi i primi big L’edizione di Parigi del 1900 segna l’avvento anche del torneo femminile. Charlotte Cooper diventa così la prima donna di sempre a conquistare un oro olimpico. Charlotte aveva già conquistato tre volte Wimbledon con lob millimetrici e un velenoso rovescio tagliato. Vincerà il titolo di singolare senza perdere un set e in doppio misto con Reginald “Reggie” Doherty, l’unico giocatore oltre alle sorelle Williams con quattro medaglie a cinque cerchi all’attivo. Charlotte si sposerà poi con un altro tennista, Rex Sterry, e vincerà i suoi ultimi titoli a Wimbledon nel 1901 e 1908. 1908: si gioca a Wimbledon Quell’anno, con le Olimpiadi spostate a Londra, il torneo assume regole e principi moderni. I tornei, per la ve- rità, sono due: il primo a maggio, al Queen’s Club, su campi al coperto, il secondo all’All England Lawn Tennis and Croquet Club, nella vecchia sede di Worple Road, dopo Wimbledon: all’evento olimpico parteciperanno più nazioni che ai Championships nel singolare maschile. Al femminile si presentano solo in sette, tutte britannich. Vince Dorothea Chambers, nella foto qui a sinistra). 1912: in tribuna il re di Svezia Problemi logistici continuano a pe- 8 terza pagina La “divina” francese Suzanne Lenglen, oro nel femminile ad Anversa ’20 nalizzare l’edizione di Stoccolma 1912, che non vede la partecipazione delle stelle britanniche, francesi e americane nei tornei maschili. Fissa invece la presenza sulle tribune dei Royal Courts della famiglia reale svedese. programma olimpico. Tornerà solo come disciplina dimostrativa a Messico ‘68, nell’anno della rivoluzione “open”. Il passo decisivo per il ritorno stabile nel programma a cinque cerchi è l’evento riservato agli under 21 a Los Angeles 1984. David Gray, allora segretario generale dell’International Tennis Federation (ITF) che morirà prima di vedere realizzato il suo sogno, è il primo sostenitore dei meriti del tennis fra gli sport olimpici, sostenuto dal presidente Philippe Chatrier e dal vice-presidente Pablo Llorens. 1992: Barcellona, tutti i big in campo 1920: l’oro di Suzanne La guerra mondiale, scrive Sergio Giuntini, è “un laboratorio sperimentale dell’effettiva qualità della preparazione psicofisica impartita al soldato”. Anche i Giochi di Anversa 1920, allo stadio Pershing, mantengono una spiccata matrice militare. La presenza di 29 nazioni, a dispetto della sistemazione a dir poco spartana (per i tennisti non c’erano acqua calda né asciugamani), rappresentano un record celebrato con un’innovativa cerimonia d’apertura, la prima con il giuramento e la bandiera a cinque cerchi. Emergono nuove nazioni, come Spagna e Cecoslovacchia, ma a trionfare è il mancino sudafricano Louis Raymond sul giapponese Ichiya Kumagai. 1924: Moschettieri sul podio La Divina Suzanne Lenglen, che conquista l’oro ad Anversa nel singolare femminile, con c’è a Parigi quattro anni dopo. I 99 uomini e le 43 donne rappresentano il meglio del tennis mondiale: Jean Borotra, Rene Lacoste, Henri Cochet, Vincent Richards (vincitore), Helen Wills, Hazel Wightman e la campionessa di Wimbledon Kitty McKane. Ma incredibilmente il CIO non sceglie di organizzare i tornei in uno dei club meglio attrezzati di Parigi, ma in un terreno intorno allo stadio di Colombes. ne di partire nemmeno Chris Evert, preoccupata anche per la difficile situazione politica. Chris America è fidanzata allora con lo sciatore Andy Mill, ed è proprio l’atmosfera delle Olimpiadi invernali di Calgary che le farà cambiare idea. “So come ci si sente a vincere Wimbledon o lo Us Open - diceva - ma nessuno di noi tennisti oggi sa come ci si senta con una medaglia olimpica al collo”. Per esserci, insieme a Pam Shriver e Zina Garrison, posticiperà anche la data del suo matrimonio. Non può evitare, però, il Golden Slam di Steffi Graf (qui in foto a sinistra) che accompagna il trionfo a sorpresa di Gattone Mecir. 1988: un ritorno difficile A Seoul le stelle si dividono. Wilander, allora numero 1 del mondo, vede il torneo olimpico come un evento inferiore agli Slam. Non partono nemmeno Lendl, Agassi e Connors. Non c’è nemmeno Martina Navratilova, che protesta per le restrizioni in materia di accordi commerciali (tanto in discussione anche quest’anno con gli atleti che in teoria rischiano di vedersi revocate le medaglie perfino se uno sponsor personale non compreso fra i partner dei Giochi pubblica un twit di incoraggiamento). “Non è uno sport olimpico” spiegava allora, ma alla fine un’edizione la giocherà, a 47 anni: uscirà ai quarti in doppio ai Giochi di Atene 2004. Non ha intenzio- Il consolidamento comincia già da Barcellona, con la presenza di tutti i top-5 nel singolare maschile, Jim Courier, Stefan Edberg, Boris Becker, Goran Ivanisevic, portabandiera croato e finalista battuto da Rosset, e Pete Sampras. L’oro di Jennifer Capriati, che gioca uno dei suoi match migliori contro Steffi Graf, aumenta l’entusiasmo ad Atlanta dove Mary Joe e Gigi Fernandez diventano la prima coppia di doppio di sempre a difendere l’oro, seguite poi da Venus e Serena Williams a Pechino 2008 e Londra 2012. E poi Agassi, Nadal, Murray, Serena Williams… Agassi, osservato dal padre presente nella nazionale di pugilato ai Giochi del 1952, e Kafelnikov (primo russo ad arrivare numero 1) considerano l’oro olimpico il più grande traguardo della carriera. È un cambio di prospettiva segnato dalla decisione di assegnare punti validi per il ranking anche al torneo olim- Tennis fuori dai giochi La federazione internazionale non è certo soddisfatta e il tennis esce dal Qui sopra, Atlanta ’96, da sinistra: Leander Paes (bronzo), Sergi Bruguera (argento) e Andre Agassi; Poi, Venus e Serena Williams con l’oro in doppio di Pechino 2008, bissato nel 2012 9 terza pagina Tutte le medaglie dei singolari Andy Murray con l’oro nel singolare vinto a Londra 2012 sull’erba di Wimbledon pico, almeno fino a Londra 2012. Il trionfo cileno di Atene e il dominio russo accompagnano i Giochi nel terzo millennio. A Londra, Murray diventa il primo britannico a vincere una medaglia nel tennis dal maggiore Josiah Ritchie a Worple Road nel 1908. E il cripwalk di Serena sui campi senza più il bianco dominante di Wimbledon raccontano tutta la primaria magia delle Olimpiadi. Quando il mondo si ferma e la storia lascia il posto alla speranza. MASCHILE, USA CON 3 ORI 1912,1928-1984 Non in programma Sotto, nell’ordine, l’anno delle Olimpiadi e i vincitori di oro, argento e brozno 2012 Andy Murray (GBR), Roger Federer (SVI), Juan Martin Del Potro (ARG) 2008 Rafael Nadal (SPA), Fernando Gonzales (CIL), Novak Djokovic (SER) 2004 Nicolas Massù (CIL), Mardy Fish (USA), Fernando Gonzalez (CIL) 2000 Yevgeny Kafelnikov (RUS), Tommy Haas (GER), Arnaud Di Pasquale (FRA) 1996 Andre Agassi (USA), Sergi Bruguera (SPA), Leander Paes (IND) 1992 Marc Rosset (SVI), Jordi Arrese (SPA), Goran Ivanisevic (CRO) 1988 Miloslav Mecir (CEC), Tim Mayotte (USA), Stefan Edberg (SVE) 1924 Vincent Richards (USA). Henri Cochet (FRA), Uberto De Morpurgo (ITA) 1920 Louis Raymond (SAF), Ichiya Kumagae (JAP), Charles Winslow (SAF) 1912 Charles Winslow (SAF), Harold Kitson (SAF), Oscar Kreuzer (GER) 1908 Josiah Ritchie (GBR), Otto Froitzheim (GER), Wilberforce Eaves (GBR) 1904 Beals Wright (USA), Robert LeRoy (USA), Alphonzo Bell (USA) 1900 Lawrence Doherty (GBR), Harold Mahoney (GBR), Reginald Doherty (GBR) 1896 John Boland (IRL), Dionysios Kasdaglis (GRE), Konstantinos Paspatis (GRE) FEMMINILE, BIS WILLIAMS 1896,1904,1928-1984 non in programma Sotto, nell’ordine, l’anno delle Olimpiadi e i vincitori di oro, argento e brozno 2012 Serena Williams (USA), Maria Sharapova (RUS), Victoria Azarenka (BLR) 2008 Elena Dementieva (RUS), Dinara Safina (RUS), Vera Zvonareva (RUS) 2004 Justine Henin (BEL), Amélie Mauresmo (FRA), Alicia Molik (AUS) 2000 Venus Williams (USA), Elena Dementieva (RUS), Monica Seles (USA) 1996 Lindsay Davenport (USA), Arantxa Sánchez Vicario (SPA), Jana Novotna (CZE) 1992 Jennifer Capriati (USA), Steffi Graf (GER), Arantxa Sánchez Vicario (SPA) 1988 Steffi Graf (GER), Gabriela Sabatini (ARG), Zina Garrison (USA) 1924 Helen Wills (USA), Julie Vlasto (FRA), Kathleen McKane (GBR) 1920 Suzanne Lenglen (FRA), Edith Dorothy Holman (GBR), Kathleen McKane (GBR) 1912 Marguerite Broquedis (FRA), Dorothea Koring (GER), Molla Bjurstedt (USA) 1908 Dorothea Chambers (GBR), Penelope Boothby (GBR), Joan Winch (GBR) 1900 Charlotte Cooper (GBR), Helène Prevost (FRA), Marion Jones (USA) Ori di coppia: maschile, femminile e misto Sotto, nell’ordine, l’anno delle Olimpiadi e i vincitori di oro, argento e bronzo MASCHILE 1928-1984 Non in programma 2012 Bob Bryan/Mike Bryan (USA), Michael Llodra/Jo Wilfried Tsonga (FRA), Julien Bennetau/Richard Gasquet (FRA) 2008 Roger Federer/Stanislas Wawrinka (SVI), Simon Aspelin/Thomas Johansson (SVE), Bob Bryan/Mike Bryan (USA) 2004 Fernando Gonzalez/Nicolas Massù (CIL), Nicolas Kiefer/Rainer Schuttler (GER), Mario Ancic/Ivan Ljubicic (CRO) 2000 Sebastien Lareau/Daniel Nestor (CAN), Todd Woodbridge/Mark Woodforde (AUS), Alex Corretja/Albert Costa (SPA) 1996 Todd Woodbridge/Mark Woodforde (AUS), Neil Broad/Tim Henman (GBR), Marc Kevin Goellner/David Prinosil (GER) 1992 Boris Becker/Michael Stich (GER), Wayne Ferreira/Piet Norval (SAF), Goran Ivanisevic/Goran Prpic (CRO) 1988 Ken Flach/Robert Seguso (USA), Emilio Sanchez/Sergio Casal (SPA), Miloslav Mecir/Milan Srejber (CEC) 1924 Vincent Richards/Francis Hunter (USA), Henri Cochet/Jacques Brugnon (FRA), Jean Borotra/Rene Lacoste (FRA) 1920 Oswald Turnbull/Max Woosnam (GBR), Ichiya Kumagae/Seiichiro Kashio (JAP), Max Décugis /Pierre Albaran (FRA) 1912 Charles Winslow/Harold Kitson (SAF), Felix Pipes/Arthur Zborzil (AUT), Albert Canet/Eduard Meny de Marangue (FRA) 1908 George Hillyard/Reginald Doherty (GBR), Josiah Ritchie/James Parke (GBR), Charles Cazalet/Charles Dixon (GBR) 1904 Beals Wright/Edgar Leonard (USA), Robert LeRoy/Alphonzo Bell (USA), Joseph Wear/Allen West (USA) 1900 Lawrence Doherty/Reginald Doherty (GBR), Max Décugis/Basil Spalding de Garmendia (FRA/GBR), Harold Mahoney/Arthur Norris (GBR) 1896 John Boland/Fritz Traun (IRL/GER), Dionysios Kasdaglis/Demetrios Petrokokkinos (GRE), Edwin Flack/George Stuart Robertson (GBR) FEMMINILE 1896-1912,1928-1984 Non in programma 2012 Serena Williams/Venus Williams (USA), Andrea Hlavackova/Lucie Hradecka (CZE), Liezel Huber/Lisa Raymond (USA) 2008 Serena Williams/Venus Williams (USA), Anabel Medina Garrigues/Virginia Ruano Pascual (SPA), Yan Zi/Jie Zheng (CIN) 2004 Li Ting/Sun Tiantian (CIN), Conchita Martinez/Virginia Ruano Pascual (SPA), Paola Suarez/Patricia Tarabini (ARG) 2000 Serena Williams/Venus Williams (USA), Kristie Boogert/Miriam Oremans (OLA), Els Callens/Dominique Van Roost (BEL) 1996 Gigi Fernandez/Mary Joe Fernandez (USA), Jana Novotna/Helèna Sukova (CZE), Arantxa Sánchez Vicario/Conchita Martínez (SPA) 1992 Gigi Fernandez/Mary Joe Fernandez (USA), Arantxa Sánchez Vicario/Conchita Martínez (SPA), Nicole Bradtke/Rachel McQuillan (AUS) 1988 Pam Shriver/Zina Garrison (USA), Jana Novotna/Helèna Sukova (CZE), Elisabeth Smylie/Wendy Turnbull (AUS) 1924 Hazel Wightman/Helen Wills (USA), Kathleen McKane/Phillis Covell (GBR), Evelyn Colyer/Dorothy Shepperd (GBR) 1920 Kathleen McKane/Margaret McNair (GBR), Winifred Beamish/Edith Holman (GBR), Suzanne Lenglen/Elisabeth D’Ayen (FRA) MISTO 1896-2008 non in programma 2012 Victoria Azarenka/Max Mirnyi (BLR), Laura Robson/Andy Murray (GBR), Lisa Raymond/Mike Bryan (USA) 10 circuito atp e wta Buon compleanno Roger Lunedì Federer compie 35 anni. E si regala tutto il resto dell’anno per rimettere a punto il fisico dolorante e preparsi per essere ancora competitivo ai massimi livelli per almeno due anni. Tornerà in campo, con una racchetta nuova, l’1 gennaio 2017 di Enzo Anderloni L’ otto di agosto, cioè lunedì prossimo, Roger Federer compirà 35 anni. Nel fargli i nostri più affettuosi, partecipi e grati auguri (dopo l’ennesima esperienza religiosa che ci ha fatto vivere rimontando due set a Marin Cilic nei quarti a Wimbledon), non possiamo non notare che per un tennista si tratta di un’età dal forte valore simbolico. Segna il passaggio nel mondo degli Over. Neonato su Facebook Certo, quella degli Over 35 è la categoria meno significativa dell’essere ormai un veterano. A quell’età quelli davvero forti sono più solidi dei ventenni e dunque non è un discorso di immediata sostanza. Però la carta d’identità parla chiaro e quella foto di se stesso poco più che neonato che ha postato su Facebook un paio di settimane fa, la dice lunga: comincia anche lui, come tutti i mortali, a far rivivere i ricordi, a ripercorrere il passato oltrechè a guardare al futuro e soprattutto a non inquadrare più solo il campo da tennis. Da padre di due coppie di gemelli è entrato in una nuova dimensione della vita e guarda le cose con un distacco diverso. Altrimenti non avrebbe preso una decisone così drastica: salutare tutti dopo la bellissima quindicina di Wimbledon e darci appuntamento all’anno prossimo. Tra l’altro senza neanche provare ufficialmente la nuova racchetta, che ha contribuito a disegnare e ci ha mostrato tutto soddisfatto in un curioso video su facebook, che lo inquadrava contornato dalle cime delle sue verdi montagne. Arrivederci a Perth Oddio, un minimo di tatto nei confronti delle coronarie dei suoi milioni di tifosi l’ha avuto. Un giorno ha annunciato che aveva deciso di ripartire nel 2017 dalla Hopman Cup, la gara/esibizione a squadre miste che apre la stagione australiana a Perth, intitolata al grande coach di Hoad, Rosewall, Laver e poi anche McEnroe, Harry Hopman. Dunque ci ha dato certezza del domani. Poi la mazzata. L’annuncio sempre via facebook che i medici gli avevavo detto che se vuole tornare davvero forte e non patire i mille dolorini tra ginocchia e schiena che l’hanno martoriato quest’anno dopo l’operazione al menisco post Australian Open, deve dare tregua al suo corpo. Deve lavorare dandogli il tempo di smaltire le infiammazioni, ritrovare i suoi equilibri, rinforzando un po’ tutta la muscolatura, al fine di prevenire ricadute. Altri due anni in campo Roger, come è nella sua indole, ha puntato forte, pensato in grande. Si vede in campo da protagonista per al- 12 meno altre due stagioni (l’ha confidato all’amico Claudio Mezzadri, ex pro, ora telecronista e capitano della svizzera in Davis al tempo dell’esordio di Roger, che l’ha raccontato durante un match televisivo). E dunque non gli bastano le pomate, gli impacchi, i piccoli rimedi per tirare avanti. Rivuole la sua macchina da corsa e rivuole la pole position. Wimbledon 2016 gli ha detto che può ancora mettere il naso davanti a tutti (lui stesso non si sentiva pronto al 100% e aveva dichiarato all’inizio del torno che i favoriti erano altri. E invece...). Poi la finale gli è sfuggita per un pelo e lì forse ha capito che se sta bene in certe condizioni può ancora davvero battere chiunque. Quel brusco inciampo Contemporaneamente quel brusco inciampo (e conseguente rovinosa caduta) nel quinto set contro Raonic (che in realtà ha posto fine all’incontro) deve averlo segnato fortemente. Una cosa circuito atp e wta del genere non gli era mai successa ed è parsa proprio legata a un momento di appannamento. Non sono stati causali quel suo attimo di contraccolpo psicologico, quei centesimi di secondo in cui è rimasto lungo disteso sul prato del Centre Court, come dovesse radunare tutte le energie dopo un colpo da ko. Aveva funzionato. Questo nuovo tennis più propenso alla rete, agli scambi brevi, definitivi, gli aveva permesso di battere due volte Djokovic. Adesso che cosa si inventerà? C’è da star certi che uno “malato di tennis“ come lui, passato il primo periodo che a quanto pare sarà di fisioterapia e potenziamento muscolare, penserà a qualcosa di nuovo e potente da mettere nel proprio armamentario. Del resto il fatto che avrebbe, a quanto pare, potuto rientrare per il torneo di Basilea ma, confrontandosi con Ljubicic, abbia deciso di tirare dritto fino a fine anno, fa pensare che voglia lavorare su migliorie tecniche importanti. Modifiche e miglioramenti dei propri colpi che di solito i giocatori fanno fatica a realizzare perché richiederebbero un tempo che i professionisti non hanno, dovendo limitare alle tre settimane circa di preparazione “invernale” il tempo a disposizione per tecnica, tattica, preparazione fisica e mentale di una eventuale nuova variante di gioco. Uscirà dai Top 10 Non sappiamo e probabilmente non sapremo mai se in quell’attimo si è rotto qualcosa, anche solo una fibra psicofisica millimetrica. Ma l’espressione del viso, impenetrabile ma scura, un po’ come quella che aveva negli allenamenti pre-match a Roma, quando, acciaccato, viveva giorno per giorno la scelta se scendere in campo o no. E poi ha saltato Parigi, rompendo l’incredibile striscia record di 65 partecipazioni consecutive nei tornei dello Slam, dagli Us Open 1999 (e a un certo punto 36 volte consecutivamente almeno nei quarti di finale!). Sta di fatto che dalle dichiarazioni programmatiche Roger ha intenzione di lavorare sodo e a lungo, senza le interruzioni e le fatiche dei tornei, per tornare davvero più forte di prima. Possibilmente molto più forte, visto che scivolando (come fisiologicamente avverrà per la prima volta dal 2003) fuori dalla top 10 (13°? 15° posto?) dovrà cominciare a far fuori pezzi grossi sin dagli ottavi di finale dei grandi tornei. In fondo, passato lo shock da impatto della notizia, ci si sente quasi sollevati all’idea che Federer tornerà. E anche bello carico, con l’idea di giocare ancora per anni. D’altra parte lui è così. Non ama il testa a testa, la lotta gomito a gomito con gli avversari o con la sorte. Lui si prepara da dio, affila le armi e il repertorio, cerca di essere talmente più forte dei propri avversari, da non dover combattere palla su palla. Vuole vincere ancora per distacco. Si è regalato del tempo Dunque possiamo dire che per i 35 anni Federer si è regalato del tempo. E di questi tempi è gran cosa, un privilegio da gran signori. Anche a noi comunque ne ha regalato, portandoci a credere che il suo addio, una volta collocato dai vaticinatori di tennis dopo l’Olimpiade di Rio, si sia ulteriormente allontanato. Di certo di qui alla Hopman Cup 2017 la fame di tennis crescerà. La sua, una volta a posto fisicamente, di sicuro, anche perché non vedrà l’ora di sfilare dal borsone queste nuove racchette nere con la sua faccina che si è fatto confezionare dalla Wilson. La nostra, beh, nel generale appiattimento degli stili, come potrebbe essere diversamente. Ci basta ricordare due o tre colpi da mandrake contro Cilic per risentire immediatamente l’acquolina in bocca. Buon compleanno vecchio Roger. Arrivederci a gennaio. Già ci manchi, però. Inventerà nuovi colpi? Uscendo da una stagione 2014 sfortunata per il mal di schiena era tornato in campo a inizio 2015 con una nuova raccheta prototipo, piatto corde più ampio, più potente e più stabile. Attuava nuovi schemi più offensivi e persino un colpo nuovo, la famosa Sabr (Sneacky Attack by Roger), la risposta al servizio aggressiva di controbalzo, giocata di soppiatto entrando in campo per prendere l’avversario alla sprovvista. Roger come Serena, ma il più anziano è Karlovic Tra i primi 100 giocatori del mondo ce ne sono quattro più anziani di Federer: il croato Ivo karlovic, n. 26 del mondo, recente vincitore a Newport ha compiuto 37 anni; il francese Stephane Robert (n.58) ne ha 36 come il dominicano Victor Estrella Burgos (n.87) e il tedesco Benjamin Becker, n.98 del mondo, ne ha festeggiati 35 lo scorso 16 giugno. Compiranno 35 anni nel 2016 anche lo spagnolo Feliciano Lopez e il nostro Paolo Lorenzi. In campo femminile, Venus Williams, attuale n. 6 Wta ha già compiuto 36 anni. Serena ne farà 35 il prossimo 26 settembre. 13 racchette e dintorni La nuova (e forse ultima) spada del re In vendita nei negozi dall’1 settembre, è stata presentata direttamente da Roger Federer la nuova Wilson Pro Staff RF 97 Autograph. In veste all black (anche opaco) ha firma e faccina del fuoriclasse svizzero... di Mauro Simoncini T utto quello che ruota intorno a Roger Federer è magia. Tifosi, fan, sostenitori, o anche semplicemente tennisti, di qualsiasi età, provenienza, livello di gioco... non si può non essere catturati dalla classe, dallo stile e dall’eleganza di Sua Maestà, forse “il tennista più forte della storia”. Un atleta che da sempre si è accompagnato a due sponsor tecnici di livello assoluto, colossi dell’industria sportiva come Nike e Wilson. È proprio Roger a parlare delle sue racchette: “Mi ricordo ancora quando da piccolino indicai subito una Wilson a mio padre. Era la mia prima racchetta!”. Questo ricordo fa parte dell’introduzione di un video in cui Roger presenta l’ultimo gioiello, la sua prossima racchetta: la nuova Wilson Pro Staff RF 97 Autograph. Sarà disponibile a partire dall’1 settembre nei negozi, qualche giorno prima negli store degli Us Open a New York. Per ora si vedono le foto e i video. Roger ce l’ha mostrata in anteprima su Facebook. “Da 25 anni gioco con Wilson. Non mi sembra vero di aver contribuito direttamente alla realizzazione della mia racchetta, al design e alle scelte dei particolari. Sono davvero entusiasta”. Così prosegue Federer stesso parlando della sua nuova arma. Che sia l’ultima, quella che lo accompagnerà per tutto il gran finale di carriera? Tutti sperano di no, ma a 35 anni le probabilità sono elevate. Ma adesso prendiamo in mano lei, la spada del re. Così a bruciapelo è la racchetta più bella che Roger abbia mai impugnato. Il design è semplicissimo, minimalista, caratterizzato, anzi dominato, dal nero. Niente più bianco, niente più rosso, solo nero, alternato tra opaco e lucido (black velvet e tuxedo black) con serigrafie tutte in argento. Specifiche - Sul piano tecnico di fatto non è cambiato niente rispetto all’ultimo attrezzo: sono ben 340 i grammi di peso (esclusa l’incordatura, che Federer continua a montare in ibrido reverse con monofilo Luxilon sulle orizzontali e budello sulle verticali) con un bilanciamento a 30,5 centimetri, “all’indietro” rispetto alle moderne concorrenti agonistiche. 14 97 pollici quadrati l’ampiezza del piatto corde. Il profilo è quello consueto, sottile da 21,5 mm, costante e squadrato; lo schema corde 16x19. Quindi nulla di nuovo, anche perché Roger ha già fatto due anni fa lo storico cambio di ovale, più ampio e permissivo rispetto ai 90 pollici quadrati che usava da sempre (e prima erano addirittura 85). racchette e dintorni Dettagli - La vera novità qui è l’estetica, il look dell’attrezzo, che lo rende se possibile ancora più oggetto raro, da collezione. Come detto, sull’onda delle tendenze e del gusto estetico anche di altri settori (automobilismo, moda e hi-tech per esempio), dopo 18 mesi di studi e incontri anche con lo stesso Roger, gli ingegneri di Wilson hanno scelto un design minimalista ed essenziale e un colore solo, il nero. L’abbinamento davvero accattivante è l’alternanza tra nero lucido e opaco (in grado di assorbire la luce). La zona lucida è quella a ore 9 e a ore 3 del fusto, mentre l’opaco caratterizza tutto il cuore: la mano non dominante di sostegno nei colpi non bimani avrà un feeling particolare nella “presa”, un’esperienza tattile quasi unica. Le scritte, ridotte ai minimi termini, asciutte ed essenziali, sono lucide e metalliche, ottenute con il laser (novità assoluta). Ma la vera chicca, nella gola, sull’interno di uno dei due steli, oltre all’autografo di RF, è la sua faccina stilizzata. Più sotto, con la bandiera svizzera (unica nota di rosso oltre al tappo con logo Wilson in bianco) c’è la scritta “Designed with Roger in Switzerland - Engineered in Chicago” (quartier generale di Wilson). Dulcis in fundo, anche il manico è unico: di cuoio sì, ma nero. Insomma tutti i dettagli di questo look sembrano davvero incarnare lo stile, l’eleganza e la classe del campione. “Dal suo cuore alle vostre mani”, così recita il claim di Wilson. Giovani - Poi è lo stesso Roger Federer nel suo video di presentazione della racchetta su Facebook (direttamente dalle montagne svizzere) a sottolineare il ruolo e l’importanza di tutta la gamma Pro Staff RF97, non solo della “sua” Autograph. Ci sono, come già successo nell’attuale collezione, tutte le declinazioni e le sorelle minori più leggere. In particolare - lo sottolinea Roger stesso - quelle concepite per i giovani tennisti: la 97LS (che sta per Light e Spin) da 290 grammi, con profilo poco più spesso (23 mm) e schema corde invertito 18x16. Tutto per regalare spinta e rotazioni. E poi c’è la ancor più leggera ULS da 270 grammi di peso. Perché i più giovani, proprio come ha fatto Roger, possano accompagnarsi con un valido attrezzo Wilson (quasi definitivo) sin da quando escono dal segmento di attrezzi junior più corti. In alto, schizzi e anteprime delle soluzioni grafiche: le zone da verniciare “lucido”, l’autografo e la faccina di Federer Qui e sopra, alcuni dettagli, a partire dai grommet “incassati” nel telaio fino alla finitura opaca “black velvet” 15 circuito mondiale Novak 30 per 1000 Djokovic distanzia di due titoli Masters Nadal (28) e fa poker a Toronto, e chiede agli spettatori di abbracciarsi. Nel femminile, sempre in Canada ma a Montreal, arriva il 14° successo Wta della rumena Simona Halep Novak Djokovic è a quota 30 Masters 1000 in carriera; a destra, la rumena Simona Halep N ovak Djokovic torna ad alzare le braccia al cielo dopo la delusione di Wimbledon. È il n.1 al mondo il vincitore della “Rogers Cup”, sesto Masters 1000 stagionale giocato sul duro di Toronto, città canadese che si alterna come sede a Montreal. Battuto in finale per 6-3 7-5 il giapponese Kei Nishikori, n.6 Atp, che esce sconfitto per la decima volta su 12 confronti diretti con il dominatore del circuito. Per Djokovic è dunque il 66° titolo assoluto, il 30° in un Masters 1000. Successo che arriva con Andy Murray, Roger Federer e Rafa Nadal ai box e che gli vale comunque il poker canadese (ormai a due titoli dal record di Ivan Lendl, con sei). Forse il dato che stupisce di più è che Nole è alla14a finale nelle ultime 15 partecipazioni nei ‘1000’. I trofei non gli mancano, ma Djokovic cerca sempre di conquistare anche il pubblico, e a Toronto lo ha fatto con un curioso fuori programma: “Ho promesso che avrei chiesto a tutti i presenti di abbracciare il loro vicino: invito tutti a farlo”, le parole di Djokovic, che per primo abbraccia la persona accanto a lui, uno delle autorità intervenute per la premiazione. Halep, buona la seconda Con un anno di ritardo Simona Halep conquista la “Rogers Cup”, torneo Wta Premier giocato quest’anno a Montreal, in Canada. In finale la rumena n.5 Wta serie ha avuto la meglio sulla statunitense Madison Keys, numero 12 del ranking mondiale. Lo scorso anno Simona era stata fermata sul più bello da Belinda Bencic e soprattutto da un colpo di calore. Questa volta Simona ha fatto centro: per lei è il 14° trofeo in carriera a fronte di 22 finali disputate, il terzo in una stagione in cui ha vinto tutte e tre le sfide per il titolo giocate (oltre Montreal, anche Madrid e Bucarest). Rendimento che le vale il ritorno sul podio Wta (n.3). Appuntamento con la gloria ancora rimandato invece per Madison Keys, tradita dalla sua arma migliore (il servizio). Per lei era la prima finale sul cemento, la quinta in carriera, la terza in un 2016 che l’ha vista vincere a Birmingham e perdere agli Internazionali BNL d’Italia a Roma, sconfitta da Serena Williams. Ad ogni modo Madison è tornata Top 10 e ha pure eguagliato il suo best ranking (numero 9 Wta). 16 Gaio e Vanni, che doppietta! Evidentemente qualcosa si è sbloccato per Federico Gaio, che ha conquistato il secondo titolo challenger nel giro di 15 giorni: dopo il successo a San Benedetto del Tronto il faentino si è aggiudicato anche il torneo di Biella (85mila euro di montepremi): in finale il 24enne romagnolo, che si allena al Centro Tecnico di Tirrenia, ha battuto per 7-6 6-2 il brasiliano Thomaz Bellucci, n.52 Atp e secondo favorito del torneo. Nella stessa settimana Luca Vanni si è aggiudicato il Challenger Atp da 64mila euro di Segovia, in Spagna: in finale il 31enne toscano, n.170 al mondo, si è imposto per 6-4 3-6 6-3 sull’ucraino Illya Marchenko, n.72 Atp. Per Vanni è il secondo titolo Challenger in carriera dopo Portorose 2015. i numeri della settimana Lorenzi n.1 d’Italia I primi 25 del ranking Atp di Giorgio Spalluto - foto Getty Images 1 la medaglia vinta dall’Italia nel tennis alle Olimpiadi. Fu il barone triestino Uberto de Morpurgo a vincere il bronzo in singolare nel 1924. Nel 1984 Paolo Canè e Raffaella Reggi si aggiudicarono un bronzo in un’edizione in cui il tennis era relegato a sport dimostrativo. 14 le edizioni in cui il tennis ha fatto parte del programma dei Giochi olimpici estivi. Presente sin dalla nascita (1896) e per 7 Olimpiadi, è stato escluso a partire dal 1928, per tornare a essere ufficialmente sport olimpico nel ‘88 a Seoul. Sia nel ‘68 che nell’84 il tennis fu presente come sport dimostrativo. 16 gli anni di Jennifer Capriati quando vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992. La statunitense, vittoriosa in finale su Steffi Graf, è la più giovane ad aver vinto un oro olimpico nel tennis. 3 gli ori vinti da Reginald Doherty, l’unico tennista ad aver fatto tris nella competizione a 5 cerchi: 2 in doppio (1900 e 1908) e 1 in misto (1908). Seguono a 2 ori Laurence Doherty, Charles Winslow, John Pius Boland, André Gobert, Arthur Gore, Beals Wright e Nicolas Massu, l’unico a vincere più di un oro (singolo e doppio nel 2004), da quando il tennis è tornato a far parte dei Giochi nel 1988. 5 le medaglie vinte dalla britannica Kitty McKane, la più medagliata della storia dei Giochi, vincitrice di 1 oro (doppio 1920), 2 argenti (misto 1920 e doppio 1924), 2 bronzi (singolare 1920 e 1924). Potrebbe essere eguagliata, ed eventualmente superata a Rio, dalle sorelle Williams, vincitrici entrambe di 4 medaglie tutte d’oro (una in singolare e 3 in doppio). Pos. Nome (nazionalità) 1 Novak Djokovic (SRB) 2 Andy Murray (GBR) 3 Roger Federer (SUI) 4 Rafael Nadal (ESP) 5 Rafael Nadal (ESP) 6 Kei Nishikori (JPN) 7 Milos Raonic (CAN) 8 Tomas Berdych (CZE) 9 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 10 Dominic Thiem (AUT) 11 Gael Monfils (FRA) 12 David Ferrer (ESP) 13 David Goffin (BEL) 14 Marin Cilic (CRO) 15 Richard Gasquet (FRA) 16 Roberto Bautista Agut (ESP) 17 John Isner (USA) 18 Nick Kyrgios (AUS) 19 Feliciano Lopez (ESP) 20 Bernard Tomic (AUS) 21 Pablo Cuevas (URU) 22 Steve Johnson (USA) 23 Philipp Kohlschreiber (GER) 24 Alexander Zverev (GER) 25 Jack Sock (USA) I primi 25 italiani del ranking Atp Punti 16040 10065 5945 5945 4940 4845 4465 3660 2995 2865 2800 2695 2655 2615 2365 1970 1895 1865 1835 1690 1675 1645 1600 1510 1495 Le prime 25 del ranking Wta Pos. Nome (nazionalità) 1 Serena Williams (USA) 2 Angelique Kerber (GER) 3 Simona Halep (ROU) 4 Garbine Muguruza (ESP) 5 Agnieszka Radwanska (POL) 6 Venus Williams (USA) 7 Victoria Azarenka (BLR) 8 Roberta Vinci (ITA) 9 Madison Keys (USA) 10 Svetlana Kuznetsova (RUS) 11 Dominika Cibulkova (SVK) 12 Carla Suarez Navarro (ESP) 13 Johanna Konta (GBR) 14 Petra Kvitova (CZE) 15 Timea Bacsinszky (SUI) 16 Belinda Bencic (SUI) 17 Karolina Pliskova (CZE) 18 Samantha Stosur (AUS) 19 Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) 20 Elina Svitolina (UKR) 21 Barbora Strycova (CZE) 22 Sloane Stephens (USA) 23 Kiki Bertens (NED) 24 Elena Vesnina (RUS) 25 Sara Errani (ITA) 17 Punti 8300 6745 5970 5481 5340 4010 3761 3550 3455 3060 3015 3010 2940 2920 2609 2605 2540 2425 2400 2330 2005 1995 1987 1967 1880 Pos. Rank. 1 40 2 41 3 74 4 113 5 138 6 144 7 158 8 200 9 207 10 217 11 230 12 232 13 236 14 259 15 263 16 278 17 292 18 303 19 305 20 316 21 330 22 332 23 339 24 359 1515 25 373 Nome Paolo Lorenzi Fabio Fognini Andreas Seppi Thomas Fabbiano Luca Vanni Marco Cecchinato Federico Gaio Simone Bolelli Andrea Arnaboldi Filippo Volandri Alessandro Giannessi Stefano Napolitano Lorenzo Giustino Matteo Donati Alessandro Bega Riccardo Bellotti Edoardo Eremin Lorenzo Sonego Roberto Marcora Gianluca Mager Matteo Viola Salvatore Caruso Gianluigi Quinzi Francisco Bahamonde Flavio Cipolla Punti 1145 1120 730 545 422 411 364 277 262 251 240 237 234 198 196 177 166 158 156 151 143 142 137 127 120 Le prime 25 italiane del ranking Wta Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Rank. Nome Punti 8 Roberta Vinci 3550 25 Sara Errani 1880 68 Camila Giorgi 950 104 Francesca Schiavone 622 113 Karin Knapp 544 267 Anastasia Grymalska 180 273 Martina Caregaro 168 327 Jessica Pieri 122 350 Cristiana Ferrando 109 371 Gioia Barbieri 98 382 Alice Matteucci 95 388 Jasmine Paolini 93 390 Nastassja Burnett 91 397 Martina Trevisan 90 400 Corinna Dentoni 89 404 Martina Di Giuseppe 86 423 Alberta Brianti 78 446 Angelica Moratelli 71 454 Giulia Gatto-Monticone 68 464 Georgia Brescia 66 486 Claudia Giovine 61 506 Camilla Scala 57 592 Deborah Chiesa 40 593 Alice Balducci 40 611 Martina Spigarelli 37 il tennis in tv L’agosto tutto live del cemento Usa S i parte da Atlanta, si termina con New Haven e Winston Salem. Un agosto da godersi sempre in diretta, dal mare o dalla montagna, sempre sugli schermi di SuperTennis Tv. Palinsesto e fusi orari aiutano, perché una volta rientrati dalla spiaggia o dalle passeggiate in montagna, è possibile tuffarsi sul cemento americano, dove tutti i migliori saranno impegnati nelle fasi di preparazione agli Us Open di New York. Quest’anno l’estate del tennis internazionale è particolarmente torrida, merito dell’appuntamento olimpico di Rio de Janeiro. Ma una volta terminata la caccia all’oro riparte subito la rincorsa ai punti. E all’ultimo Slam stagionale. Anticipato come ormai da tradizione delle Us Open Series. SuperTennis, canale n.64 del digitale terrestre, n.224 di Sky e n.30 di TivùSat, proporrà la bellezza di cinque tornei. Live da Atlanta, la “casa” di Isner Tra i live estivi il Wta di Cincinnati vinto nel 2015 da Serena Williams (Getty Images) Si comincia dalla Georgia, profondo Sud-Est degli Stati Uniti, dove si gioca il BB&T Open, evento “250” da Tennis Magazine aperto per ferie, in onda anche il 10 e il 24 agosto Tennis Magazine, il format esclusivo di SuperTennis Tv che sta dalla parte di chi gioca, non vi lascia nemmeno nella settimana di Ferragosto. Dopo l’appuntamento standard di mercoledì 3 agosto, tecnica, preparazione fisica, mental game, segreti di racchette e accessori, così come tutte le altre rubriche tornano anche mercoledì 10 agosto, sempre in prima serata (alle 21.05). Unico mercoledì di “ferie”, il 17 agosto; ma ci si rivede il 24. Domenica 7 alle 21 la finale dell’Atp di Atlanta in diretta Giovedì 4 Venerdì 5 00:00 - Lajovic vs Edmund, Coppa Davis Serbia vs Gran Bretagna 03:00 - WTA Montreal (replica) 05:00 - ATP Umag (replica) 07:00 - WTA Montreal Finale (replica) 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - Reloaded Coppa Davis Quarti di Finale 10:00 - WTA Montreal (replica) 12:00 - ATP Kitzbuhel (replica) 14:00 - Trofeo Kinder + Sport - Novara 14:15 - WTA Stanford (replica) 16:15 - Tennis Magazine 16:45 - La Voce delle Regioni 16:55 - News 17:00 Magazine ATP 17:30 - Doppio, Coppa Davis Italia vs Argentina 20:45 - La Voce delle Regioni 21:00 - News 21:05 - Magazine ATP 21:30 - WTA Montreal Finale (replica) 23:30 - Tennis Magazine 00:00 - Reloaded Coppa Davis Quarti di Finale 01:00 - WTA Montreal (replica) 03:00 - Lorenzi vs Struff, ATP Kitzbuhel (replica) 06:15 - WTA Stanford (replica) 08:15 - Tennis Magazine 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - WTA Montreal (replica) 11:00 - ATP Umag (replica) 13:00 - Highlights 13:15 - Coppa Davis Serbia vs Gran Bretagna 16:15 - Magazine ATP 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - News 17:00 - Fognini vs Delbonis, Coppa Davis Italia vs Argentina 19:45 – Atp Challenger Cortina 20:00 - LIVE ATP Atlanta QF 21:45 - La Voce delle Regioni 22:00 - LIVE ATP Atlanta QF Sabato 6 00:00 - Tennis Magazine 00:30 - Doppio, Coppa Davis Italia vs Argentina 04:15 - ATP Atlanta QF1 (replica) 06:15 - ATP Atlanta QF2 (replica) 08:15 - Magazine ATP 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP Umag (replica) 11:00 - WTA Montreal (replica) 13:00 - ATP Atlanta QF1 (replica) 15:00 - ATP Atlanta QF2 (replica) 17:00 - News 17:05 - WTA Montreal Finale (replica) 19:00 - ATP Umag (replica) 20:30 – Atp Challenger Cortina 20:45 - La Voce delle Regioni 20:55 - News 21:00 - LIVE ATP Atlanta SF 23:00 - Tennis Magazine 23:30 - Magazine ATP Domenica 7 00:00 - WTA Montreal Finale (replica) 02:00 - LIVE ATP Atlanta SF 04:00 - Reloaded Coppa Davis Quarti di Finale 05:00 - WTA Montreal (replica) 06:45 - ATP Atlanta SF1 (replica) 09:00 - ATP Atlanta SF2 (replica) 11:00 - ATP Kitzbuhel (replica) 13:00 - WTA Montreal Finale (replica) 15:00 Tennis Magazine 15:30 Magazine ATP 16:00 - Reloaded Coppa Davis Quarti di Finale 17:00 - News 17:00 - ATP Atlanta SF1 (replica) 19:00 - ATP Atlanta SF2 (replica) 21:00 - News 21:00 - LIVE ATP Atlanta F 23:00 - Reloaded ATP Master 1000 Torornto Lunedì 8 00:00 - ATP Atlanta SF1 (replica) 02:00 - Lajovic vs Ward, Coppa Davis Serbia vs Gran Bretagna 07:00 - ATP Kitzbuhel (replica) 09:00 - ATP Atlanta SF2 (replica) 11:00 - Magazine ATP 11:30 - Tennis Magazine 12:00 - Reloaded ATP Master 1000 Torornto 13:00 - ATP Atlanta Finale (replica) 15:00 - ATP Washington Finale (replica) 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - NEWS 17:05 - WTA Montreal Finale (replica) 19:00 - ATP Umag Finale (replica) 21:00 - NEWS 21:05 – Atp Challenger Cortina 23:00 - ATP Atlanta Finale (replica) Martedì 9 01:00 - ATP Umag (replica) 07:00 - ATP Atlanta SF1 (replica) 09:00 - Doppio, Coppa Davis Serbia vs Gran Bretagna 13:00 - ATP Atlanta SF2 (replica) 15:00 - WTA Montreal (replica) 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - NEWS 17:05 - ATP Atlanta Finale (replica) 19:30 - Reloaded ATP Master 1000 Torornto 20:30 - Trofeo Kinder + Sport Milano 20:45 - La Voce delle Regioni 21:00 - NEWS 21:05 - Fognini vs Delbonis, Coppa Davis Italia vs Argenti na Mercoledì 10 06:00 - Doppio, Coppa Davis Serbia vs Gran Bretagna 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP Atlanta Finale (replica) 11:00 - Seppi vs Delbonis, Coppa Davis Italia vs Argentina 15:30 - Reloaded ATP Master 1000 Torornto 16:30 - Trofeo Kinder + Sport Milano 16:45 - La Voce delle Regioni 17:00 - NEWS 17:05 - WTA Montreal (replica) 19:00 - ATP Atlanta SF1 (replica) 20:45 - La Voce delle Regioni 21:00 - News 21:05 - Tennis Magazine 21:30 - ATP Kitzbuhel (replica) NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali 18 il tennis in tv quasi 700 mila dollari di montepremi che negli anni ha rappresentato quasi una seconda casa per lo statunitense John Isner. Il ragazzone del Nord Carolina, oggi al n.16 del ranking Atp ma già Top 10 nel 2012, è stato capace di portarsi a casa il trofeo per ben tre volte, ultima edizione compresa (2015). Le dirette di SuperTennis vanno dal 5 al 7 agosto, per vedere le condizioni dei protagonisti del circuito a una sola settimana dall’appuntamento olimpico di Rio 2016. L’agosto in Italia? Con l’Atp a Cortina Tre appuntamenti con approfondimenti, interviste, immagini e curiosità dal Challenger Atp di Cortina. La terza edizione del torneo ampezzano, per il secondo anno consecutivo tappa d’apertura del calendario agostano, sbarca su SuperTennis venerdì 5 agosto, sabato 6 e lunedì 8 agosto. Sempre in prima serata. La terra rossa delle Dolomiti, lo scorso anno, aveva incoronato Paolo Lorenzi, che proprio nella conca ampezzana aveva cominciato la sua rincorsa al best ranking, culminata un paio di settimane fa con il successo nell’Atp 250 di Kitzbuehel. Dopo Rio tutti in Messico Anche durante il torneo olimpico, il circuito Atp non chiude i battenti e continua ad assegnare punti per il ranking dal Messico. Lo fa con Campi duri americani protagonisti in agosto sugli schermi di SuperTennis Tv: si parte venerdì 3 con il torneo Atp di Atlanta (Getty Images) l’Abierto Mexicano di Los Cabos, e SuperTennis trasmetterà in diretta vale a dire a partire dalle 5 del mattino - le fasi calde dell’evento tra il 12 e il 14 agosto, date di “quarti”, semifinali e finale. L’evento messicano, con i suoi 800 mila dollari di montepremi complessivo, oltre a essere un nuovo appuntamento in agenda e a essere ospitato in uno delle maggiori località turistiche del Messico, è anche il più ricco Atp 250 del Centro America. Cincinnati, tornano i Premier Dal 5 al 27 agosto, la guida tv delle dirette su SuperTennis Giorgno Evento Live Orario inizio match Venerdì 5 agosto 2016 Atp Atlanta 20:00 - 22:00 Sabato 6 agosto 2016 Atp Atlanta 21:00 - 01:00 Domenica 7 agosto 2016 Atp Atlanta 19.00 Venerdì 12 agosto 2016 Atp Los Cabos 01:00 - a seguire Sabato 13 agosto 2016 Atp Los Cabos 05:00 - a seguire Domenica 14 agosto 2016 Atp Los Cabos 05.00 Lunedì 15 agosto 2016 Wta Cincinnati 17.00 – 19.00 Martedì 16 agosto 2016 Wta Cincinnati 17.00 - 19.00 – 02:30 Mercoledì 17 agosto 2016 Wta Cincinnati 17.00 - 19.00 – 21.00 Giovedì 18 agosto 2016 Wta Cincinnati 17.00 - 19.00 - 02:30 Venerdì 19 agosto 2016 Wta Cincinnati 17.00 – 19.00 - 20:30 - 01:00 Sabato 20 agosto 2016 Wta Cincinnati 19:00 - 20:30 Domenica 21 agosto 2016 Wta Cincinnati 20.00 Mercoledì 24 agosto 2016 Wta New Haven 10.00 * Giovedì 25 agosto 2016 Wta New Haven 19.00 - 01.00 * Atp Wiston Salem 01.00 – a seguire Wta New Haven 19:00 - 01:00 * Atp Wiston Salem 21:00 - 01:00 Wta New Haven 21.00 * Atp Wiston Salem 19.00 Venerdì 26 agosto 2016 Sabato 27 agosto 2016 * in rosso orari soggetti a modifica 19 Scocca di nuovo l’ora-Premier. Lo fa in pieno agosto con l’appuntamento Wta di Cincinnati, dove si gioca il Western & Southern Open, il più antico torneo professionistico di tutti gli Stati Uniti (la prima edizione si svolse nel 1899). Sebbene il circuito femminile vi sia sbarcato nel 2004, quasi 13 anni fa, l’evento è prima diventato “combined” a partire dal 2011 e poi è stato inserito nella stretta élite dei Premier 5 nel 2014. In questo caso la copertura da parte di SuperTennis non garantisce soltanto i week-end e le fasi finali, bensì tutta la durata della manifestazione con le dirette lungo tutta la settimana (15-21 agosto) nella fascia tardo-pomeridiana e serale. Verso New York E se tutto questo non dovesse bastare per placare gli appetiti tennistici estivi degli appassionati più incalliti, dal 27 al 29 arriva pure una bella doppietta che copre entrambi i circuiti e che manda in onda sia i protagonisti Atp che quelle targate Wta. Da una parte il Winston-Salem Open, in Carolina del Nord, è l’ultimo torneo maschile delle Us Open Series prima dello Slam newyorchese. Stesso discorso ovviamente vale per il torneo femminile di New Haven, Connecticut. E in questo pingpong tutto nord-americano, a telecomando comunque fermo, le immagini delle dirette rimbalzano da uno stato all’altro a seconda di programmi di gioco e di giornata. Se questo non è un agosto a tutto tennis... giovani Ragazzi, tutti al Master ma con l’iscrizione Non basta aver vinto una tappa durante l’anno, o aver raggiunto la finale, per giocare al gran finale del Foro Italico del 22-30 agosto serve confermare la presenza entro il 7. Gli ultimi qualificati dalle tappe dei Centri Estivi di GABRIELE RIVA la procedura, ricordando prima però che la conferma di partecipazione deve essere effettuata entro il 7 agosto. Quindi, per farlo, bisogna registrarsi al sito www.trofeotennis.it, lo stesso che durante l’anno ha accompagnato i partecipanti per le iscrizioni ai tornei, per i tabelloni, le fotografie e molto altro. Una volta inseriti i propri dati di login (la mail usata per la registrazione e la relativa password), bisogna accedere nell’area riservata e cliccare su “calendario tornei” (menu orizzontale in alto). A questo punto va selezionato “Master Nazionale” (il torneo numero 142 dell’elenco), successivamente va indicata quale finale è stata disputata durante l’anno e concludere il tutto con un clic su “iscriviti al Master”. V incere non basta. Bisogna confermare la presenza, come ai grandi eventi. E il Master finale del Trofeo Tennis Kinder +sport per molti ragazzini italiani lo è. Si gioca a Roma, al Foro Italico dal 22 al 30 agosto e per essersi guadagnati il posto bisogna aver vinto, oppure aver raggiunto la finale, in una delle 142 tappe giocate dal 6 febbraio al 30 luglio scorso. Come detto però c’è un’iscrizione da perfezionare. Sono proprio gli ultimi giorni per farlo, la scadenza è fissata per il 7 agosto. La registrazione e la conferma va effettuata sul sito www. trofeotennis.it, lo stesso che durante l’anno ha accompagnato i partecipanti per le iscrizioni, i tabelloni e i risultati. Dall’area riservata bisogna cliccare su “calendario tornei” (menu orizzontale in alto). A questo punto va selezionato “Master Nazionale” (il torneo numero 142 dell’elenco), successivamente va indicata quale finale è stata disputata durante l’anno e concludere il tutto con un clic su “iscriviti al Master”. Qualificati al... Centro Gli ultimi qualificati per il grande ballo finale, che si disputa tra Foro Italico, Veio Sporting Club e Salaria Sporting Village, sono arrivati dalle ultime tre tappe speciali ospitate nei Centri Estivi Fit di Brallo, Serramazzoni e Castel di Sangro. Tappe speciali non solo perché giocate durante i raduni federali estivi, ma anche perché offrivano un pass per Roma non solo a vincitori e finalisti, ma Solo un tabellone anche ai semifinalisti. A Roma il programma sarà fittissimo, con i tabelloni che scatteranno alla spicciolata a partire dal giorno 22. Per tutti, oltre ai campi gara, sono garanti i campi d’allenamento nei tre circoli (rispettivamente in Via dei Gladiatori, 31, in via di Grottarossa 1148, e in Via Salaria 1327). In più ulteriori campi potranno essere riservati, al costo convenzionato di 7 euro l’ora, al circolo Excel Sporting Club (Via degli Scolopi 31). L’iscrizione è on-line Vediamo quindi nel dettaglio qual è Guida al Master del Foro Italico Sul sito www.federtennis.it potete trovare tutte le informazioni sugli alberghi convenzionati, nonché i moduli per effettuare la propria prenotazione. I pasti potranno essere consumati in ognuna delle sedi di gioco a prezzi convenzionati (ad esempio al Foro Italico 16 euro gli atleti e 25 gli adulti). Insomma c’è proprio tutto quello che serve per passare una settimana romana... da baby campioni. 20 Altro dettaglio non indifferente da ricordare è che i giocatori ammessi al Master Nazionale non possono partecipare a più di un tabellone, il che significa che i giocatori che si sono qualificati in due categorie - oppure quelli che hanno giocato categorie differenti (con approvazione tecnico macroarea) - devono comunicare sempre entro il 7 agosto (via email a trofeotennis@ federtennis.it) la categoria nella quale vorrebbero partecipare al Master (in caso di mancata comunicazione saranno iscritti nel tabellone del proprio anno di nascita). Oltre ai qualificati di diritto, ci sarà spazio anche per alcune wild card, che verranno sorteggiati in qualità di wild card, otto giocatori e sei giocatrici per ogni tabellone. Il sorteggio avverrà tra tutti coloro che abbiano disputato prove del circuito e che ne abbiano fatto richiesta inviando una email a trofeotennis@federtennis. it entro il 7 agosto. Il sorteggio avverrà il giorno 10 agosto presso la sede della Fit. E poi spazio al campo. wheelchair tennis Mazzei, che campione: è lo “scudetto” n.57 Gli Assoluti BNL vanno al bolognese che raggiunge una quota record di titoli tra singolari e doppi. Giulia Capocci fa doppietta tra le donne vincendo sia singolare che doppio. Nella categoria Quad successo per Alessandro Bernardi di Roberto Bertellino anna Miletti foto U n numero incredibile: 56 titoli italiani prima di scendere in campo al Monviso Sporting Club di Grugliasco (Torino) nell’atto decisivo dei Campionati Italiani Assoluti BNL di Wheelchair Tennis 2016. Così Fabian Mazzei, bolognese classe 1973 nonché campione uscente, ha fatto 57 conquistando un altro Scudetto. A rendergli la vita complicata in finale il pari età Silviu Culea, italiano a tutti gli effetti anche se di origine rumena. È stato proprio Culea ad aggiudicarsi il primo set al tie-break, grazie a un tennis più aggressivo. Mazzei ha iniziato un po’ in difesa e solo con il passare dei minuti ha preso contezza della necessità di cambiare tattica. L’ha fatto sullo 0-2 del secondo set, dando sempre meno ritmo all’avversario e risalendo via via fino ad aggiudicarsi la frazione al nono gioco. Nel terzo parziale, poi, Mazzei non ha più tolto il piede dall’acceleratore e ha messo in bacheca il suo 57° titolo italiano (tra singolari e doppi), il 17° consecutivo. “Sono stato bravo a non mollare sullo 0-2 del secondo set - ha detto Fabian Mazzei -. È la legge dello sport e della vita. Ho avuto anche un po’ di fortuna ma bisogna meritarsela”. Dal canto suo il finalista Culea si è detto “allo stesso tempo contento e rammaricato, perché in vantaggio per 50 minuti”. Giulia Capocci, campionessa in rosa È Giulia Capocci la campionessa italiana di Wheelchair Tennis. Lo è diventata avendo la meglio sulla plurititolata Marianna Lauro, tennista sarda n.1 d’Italia e prossima esponente A sinistra, il campione d’Italia di wheelchair tennis Fabian Mazzei; sopra, la vincitrice del titolo femminile Giulia Capocci azzurra a Rio 2016. Ed è stata proprio quest’ultima, la più esperta, a partire con il piede sull’acceleratore, tanto da chiudere la prima frazione con un netto 6-0. Ma la Capocci non si è persa d’animo, è rientrata nel match riducendo gli errori gratuiti e prendendo sempre più le misure all’avversaria. La toscana è stata poi brava a chiudere al decimo gioco e a portare la sfida al terzo set, dove poi ha chirurgicamente colpito l’avversaria con entrambi i fondamentali, fino al 6-3 conclusivo: “Sono molto contenta - ha detto alla fine la vincitrice - perché per me era una prima volta assoluta nei campionati”. Doppio da tre ore Sono servite quasi tre ore di gioco per assegnare lo scudetto del doppio maschile, finito poi al tandem toscano Cippo/Banci su Culea/Trat- 21 ter. Successo arrivato con lo score di 3-6 6-4 7-6 e dopo che i due avevano annullato tre match point consecutivi alla coppia rivale dal 3-6 del tiebreak fino all’8-6 che ha sigillato la sfida. Il titolo di doppio femminile è invece andato alla coppia Lauro/Capocci su Ricci/Bertola, per 6-0 6-0. Nella categoria Quad titolo italiano ad Alessandro Bernardi, seconda piazza per Nicola Codega. Bernardi si è poi ripetuto in doppio, vincendo il titolo a fianco di Mauro Fasano e contro il duo Codega/Oliviero. Ottimo il bilancio a livello organizzativo, come ha confermato il responsabile di settore della Fit Gianluca Vignali: “Un torneo entusiasmante e ben preparato - ha dichiarato -, finali degne del grande evento e ottimo seguito di pubblico. È proprio in questo modo che si cresce come movimento”. paddle Very important... padeleri Molti calciatori appassionati: da Francesco Totti, che si è fatto costruire un campo in casa, all’allenatore dell’Inter Roberto Mancini. E Leo Messi sogna di giocare con il n.1 Belasteguin. Tanti anche i tennisti, Nadal compreso di Gianpaolo Martire L a paddle mania sta contagiando tutti. A fianco dei numeri in crescita che vedono sempre più atleti avvicinarsi a questo sport, il paddle prende sempre più piede anche tra i vip, soprattutto tra quelli del mondo del pallone. Dal campo di calcio a quello da paddle il passo sembra essere breve per tanti. Su tutti, Francesco Totti. Il capitano della Roma è uno dei più attivi e dei più appassionati sportivi che si è avvicinato al mondo del paddle, tanto che si è fatto costruire un campo in casa. Lo conferma anche la Gazzetta dello Sport, che in un articolo dello scorso 27 giugno racconta come il paddle sia uno dei “segreti” per tenersi in forma del capitano giallorosso, prossimo alla sue venticinquesima stagione con la maglia della Roma. Per restare in giallorosso, anche il jolly Alessandro Florenzi è solito calcare la pista da paddle, come la chiamano in Spagna. “Sono tantissimi gli sportivi, soprattutto del calcio, e i vip che giocano a paddle - racconta Gianfranco Nirdaci, coordinatore del settore paddle della Federtennis -. Oltre a Totti e Florenzi, giocano spesso anche Gigi Di Biagio, Vincent Candela, Stefano Fiore e Luca Marchegiani, ma anche tanti altri”. Il perché di questo successo è presto detto: “Come dice Vincenzo Santopadre, il primo colpo che si fa nel tennis è il servizio, un colpo molto complesso. Nel paddle invece si parte con il colpo da sotto, molto più semplice. La facilità di approccio al gioco è uno dei principali motivi del successo» continua Nirdaci. Il paddle poi, è uno degli sport più “aggregativi” e di compagnia e, soprattutto, “la colpa è sempre del compagno”. Calciatori innamorati Luca Marchegiani, ex portiere della Lazio e della Nazionale e attualmente opinionista per Sky, ha anche fatto qualche passo in più, giocando in se- Il capitano della Roma Francesco Totti; in alto con l’allenatore Roberto Mancini rie B con il 3C Roma. “Marchegiani è un grande giocatore, uno degli avversari più difficili che abbia mai affrontato prosegue Nirdaci, che è anche responsabile paddle della Canottieri Aniene Roma, club campione d’Italia -. Anche Candela ha capito subito l’essenza del gioco, mentre una menzione particolare la merita Fiore (ex Udinese e Lazio, ndr), che tecnicamente sembra proprio un giocatore di paddle”. Uscendo da Roma, molto attivo anche il tecnico dell’Inter Roberto Mancini, che qualche mese fa postò una foto su Instagram raccontando di un match giocato insieme a Sylvinho, Sergio Scariolo e Nicola Berti. Si è talmente affezionato al paddle, tanto da costruire un campo nel proprio centro sportivo, Gianluca Zambrotta, che ha così portato questo sport nel nord Italia, a San Fermo (Como). Fenomeno sul campo da calcio oggi e, forse, un domani fuori classe anche sulla pista. Lionel Messi, asso del Barcellona, è un grande amico del n.1 del paddle Fernando Belasteguin e pare gli abbia confessato che il suo grande sogno sia quello di far coppia con lui. Da Errani a Nadal Ma non sono solamente i calciatori ad essersi appassionati al paddle; an- 22 L’azzurra Sara Errani e l’ex pro Wta Annabel Medina Garrigues; Più in alto, Leo Messi con il padelero Belasteguin che tanti tennisti stanno imparando a conoscerlo. Ci sono ex pro, come la francese Sandrine Testud, ex n.9 al mondo Wta, che ha vestito anche la maglia della Nazionale ed è recentemente arrivata al secondo posto in serie A con il TC Le Molette. Vincenzo Santopadre e Flavio Cipolla sono riusciti anche a laurearsi campioni d’Italia con il Circolo Canottieri Aniene Roma. Anche i migliori dei circuiti si dilettano nel paddle. Sara Errani, insieme ad Anabel Medina Garrigues, ha preso parte al Valencia Master, uno dei principali tornei del World Paddle Tour, nel novembre 2015 arrivando alle fasi finali. Grande appassionato di paddle anche Rafael Nadal: già si vocifera per lui un futuro da padelista professionista... circuito fit-tpra Tornei sotto l’ombrellone Da Olbia a Rimini, da Imperia a Massa Carrara, ecco le competizioni amatoriali dell’estate e vicine alle spiagge di tutta Italia. Una lista di eventi per continuare ad accumulare punti del ranking, anche in vacanza A gosto alla ricerca di punti. Proprio come fanno i campioni dei circuiti internazionali. Solo che invece di essere in giro per il tour, qui sono gli amatori a voler scalare il ranking. Quelli che hanno un lavoro, una famiglia, degli impegni e il sacrosanto diritto alle vacanze. Eppure, perfino sotto l’ombrellone o in riva al mare, tra una tintarella e un bagno, ecco spuntare un borsone e una coppia di racchette. Giocare si può, e il calendario del circuito Fit-Tpra mette a disposizione una serie di eventi anche nelle località turistiche di tutta Italia, dalla Liguria all’Emilia Romagna passando per Campania e Toscana. Al mare in agosto? Trova il tuo torneo Fit-Tpra SARDEGNA 2 agosto 2016, Olbia 4° Torneo Geovillage Estate 2016 Campionato torneo: Olbia Tempio Geovillage Sporting Club EMILIA ROMAGNA 14 agosto 2016, Rimini Uptennis Holiday Doppio Maschile Campionato Torneo: Rimini Centro Up Tennis 14 Agosto 2016, Rimini Uptennis Holiday Doppio Femminile Campionato Torneo: Rimini Centro Up Tennis 14 agosto 2016, Rimini Uptennis Holiday Doppio Misto Campionato Torneo: Rimini Centro Up Tennis MARCHE 22 agosto 2016, Porto San Giorgio 12a Tappa - Clay Series Campionato Torneo: Ascoli Piceno Ct Porto San Giorgio LAZIO 6 agosto 2016, Latina Quinto Awt Limit 65 - Asd L’onda Tc Campionato Torneo: Latina Asd L’’Onda Tc 6 agosto 2016, Latina Awt Open Femminile - Asd L’onda Tc Campionato Torneo: Latina Asd L’’Onda Tc 25 Agosto 2016, Latina Tccisterna Asd Limit 45 Campionato Torneo: Latina Asd Tennis Club Cisterna 16 agosto 2016, Latina Tpra Open Maschile Asd L’onda Tc Campionato Torneo: Latina Asd L’’Onda Tc 25 Agosto 2016, Latina Tccisterna Asd Limit 65 Campionato Torneo: Latina Asd Tennis Club Cisterna 20 agosto 2016, Latina Open Maschile Tecariba Campionato Torneo: Latina A.S.D. Junior Tennis Tecariba CAMPANIA 5 agosto 2016, Napoli Tc Euro - Torneo Open Campionato Torneo: Napoli Ass. Dilett. Tennis Club Euro 20 Agosto 2016, Latina Doppio Misto Tecariba Campionato Torneo: Latina A.S.D. Junior Tennis Tecariba 27 agosto 2016, Caivano (Na) 5° Open Asd Tennis Campiglione Campionato Torneo: Napoli Tennis Campiglione Caivano 20 Agosto 2016, Latina Open Zeppieri Tennis Team Campionato Torneo: Latina Asd Zeppieri Tt LIGURIA 13 agosto 2016, Arma di Taggia Torneo One Set Summer Armesi Campionato Torneo: Imperia Amatori Tennis Armesi 20 Agosto 2016, Latina Doppio Misto Zeppieri Tennis Team Campionato Torneo: Latina Asd Zeppieri Tt 13 agosto 2016, Arma di Taggia (IM) Torneo Limit 45 Summer Armesi Amatori Tennis Armesi 23 20 agosto 2016, Ceriale (SV) Open Maschile Ceriale Estate 2016 Campionato Torneo: Savona Tennis Club Ceriale TOSCANA 8 agosto 2016, Marina di Massa Torneo di Ferragosto Campionato Torneo: Massa Carrara Tc Marina Di Massa 13 agosto 2016, Livorno Trofeo Bar Acropoli Summer 2016 Open Campionato Torneo: Livorno Sporting Club Marciana Marina 16 agosto 2016, Livorno After Ferragosto 2016 Campionato Torneo: Livorno Sporting Club Marciana Marina 22 agosto 2016, Livorno 4° Torre Medicea Cup 2016 (Quattro Tornei ) Campionato Torneo: Livorno Sporting Club Marciana Marina personal coach 5 dritte senza età per non farsi male Un discreto livello aerobico, lo stretching, lo sviluppo dei muscoli posturali e delle capacità motorie o ancora avviamento e defaticamento aiutano a prevenire gli infortuni. Ecco le linee guida per ridurre i rischi a zero di Giovanni Catizone e Vittorio Santini I.S.F. R. Lombardi - foto Getty Images P raticando una qualsiasi disciplina sportiva, ancora prima di cercare di incrementare i livelli della prestazione, è di fondamentale importanza creare tutte le condizioni che servono per evitare possibili infortuni. Le scienze motorie hanno individuato alcuni cardini fondamentali per non incorrere negli stessi. Quali sono le attività motorie da cui non si può prescindere per evitare di farsi male? Ci sono età più a rischio? La pratica del tennis espone a rischi certi? Innanzitutto facciamo chiarezza su alcuni aspetti ed elenchiamo cinque punti ben precisi. 1. Quanto più è alto il livello di resistenza e tanto meno si va incontro a infortuni. Certamente un discreto livello aerobico aiuta a prevenire gli infortuni in quanto il muscolo viene sufficientemente “ossigenato” sia nelle fasi di stress che in quelle di ristoro. 2. I muscoli posturali costituiscono una sorta di corazza che sostiene tutte le parti del corpo. Laddove i suddetti muscoli vengono sviluppati armonicamente e adeguatamente, svolgono un’azione preventiva in quanto mettono in condizione l’atleta di non assumere posizioni inadeguate (paramorfismi) particolarmente rischiose. Alcuni esempi di muscoli posturali sono gran pettorale, trapezio, grande dorsale, ecc. 3. La pratica quotidiana dello stretching e della mobilità articolare consentono al tennista di svolgere qualsiasi attività sportiva in condizioni di scioltezza muscolare. Queste pratiche oramai diffuse costituiscono un cardine a livello preventivo in quanto incidono favorevolmente sull’estensibilità muscolare e sui gradi di escursione di tutte le articolazioni del corpo umano. Assumono particolare importanza nelle fasi più intense del gioco, scongiurando così probabili infortuni. 4. Lo sviluppo di tutte le capacità motorie, in primis quelle coordinative e poi quelle organico-muscolari certamente scongiurano fortemente la possibilità di farsi male. Uno degli errori più comuni nell’apprendimento del tennis, ma anche degli sport in generale, è quello di cercare di utilizzare la forza ancora prima di avere acquisito la tecnica, invertendo così la naturale successione delle capacità organicomuscolari rispetto a quelle coordinative. Questa condizione determina una gestualità particolarmente disarmonica e caratterizzata da un’eccessiva tensione muscolare che aumenta in modo esponenziale la possibilità di imbattersi in infortuni. 5. L’avviamento motorio e il defaticamento, due splendide abitudini motorie, consentono all’atleta inizialmente di essere pronto a qualsiasi tipo di richiesta fisica e successivamente creano le basi per rigenerare tutti gli 24 aspetti di carattere psico-fisico che consentiranno in seguito di affrontare nuovi stress fisici nella pienezza dei propri mezzi. Età e intensità Per quanto riguarda i rischi relazionati all’età, è naturale comprendere che col passare degli anni gli acciacchi aumentano in quanto avviene una sorta di sommatoria di traumi conseguenti a tutte le ore praticate in precedenza. Un tennista che gioca da trent’anni paga lo scotto dell’usura di tutte le strutture utilizzate, pertanto gli infortuni sono sicuramente maggiori. Ancora più dell’età è l’intensità della prestazione che espone a rischio. Quando non si è più bambini bisogna avere la consapevolezza che la ricerca spasmodica e sistematica della prestazione aumenta in modo esponenziale la possibilità di frequentare più il fisiatra che il compagno di gioco. Il tennis, fermo restando quanto evidenziato, ha l’enorme vantaggio di essere praticato a qualsiasi età e a livelli diversi. Quando la pratica del tennis viene intesa come un mezzo per potenziare la salute, per concepire la vita in modo dinamico e per imparare a rispettare i propri e gli altrui limiti, i rischi si riducono a zero. 21 la regola del gioco Pallina colpita, punto finito. O no? Se una palla in gioco ne colpisce una che giace sul campo in un’area “buona”, cioè entro le righe, bisognerà necessariamente rigiocare il punto? Quasi mai, perché il punto procede. Eppure c’è un’eccezione che ci obbliga a farlo... La situazione Antonio sta giocando una partita di singolare contro Francesco. La partita si gioca senza arbitro. Che cosa succede? Antonio serve una prima palla di servizio che rimbalza fuori: Francesco di istinto la colpisce ma lo fa rispedendo la pallina in rete in quanto conscio della chiamata fuori del servizio. La palla rotola sul lato del campo di Francesco e si ferma esattamente sulla linea centrale di servizio. Antonio serve la seconda pallina la quale va a rimbalzare direttamente sopra la pallina che giace sulla linea centrale di servizio. Così Francesco non riesce a rispondere correttamente. Come si procede? Questo interessantissimo caso ci è stato posto da un nostro attento lettore che prende in considerazione un episodio che non accade mai nei tornei che siamo abituati a vedere alla tv (in quanto i raccattapalle presenti provvederanno sempre a rimuovere una pallina giacente sul campo): può però accadere nei tornei sia professionistici che amatoriali. A livello di regolamento, in effetti, non è fatto obbligo a nessuno di rimuovere forzatamente una pallina che possa trovarsi in mez- zo al campo. È molto importante ricordare però che, nel momento in cui entrambi i giocatori iniziano il punto con quella condizione, implicitamente stanno accettando il rischio che quella pallina possa interferire nel gioco. Lo scambio continua La conseguenza è che, come nel nostro caso, se una palla dovesse colpire durante il gioco una palla giacente in mezzo al campo, il gioco continua regolarmente: se quindi Francesco dovesse essere in grado di colpire la pallina allora lo scambio continuerà, altrimenti perderà il punto. Si rigioca sempre il punto se... Esiste però un’eccezione alla fattispecie spiegata nel caso di questo numero. Ricapitolando: la palla servita supera la rete e rimbalza proprio sulla palla che giaceva, all’interno delle righe e dunque nell’area di gioco, sul campo avversario. Ebbene, l’unico caso in cui si dovrà per forza rigiocare il punto si avrà quando - una volta avvenuta la carambola tra le due palline - non dovesse essere possibile stabilire quale, tra le due palle per l’appunto, è la palla effettivamente in gioco e quale era “morta”. 26 Inviateci via mail le vostre domande L’articolo di questa pagina risponde al quesito posto via mail dal nostro lettore Swimmer_2014. I nostri esperti risolvono i vostri dubbi. Come? Semplicissimo: scriveteci all’indirizzo di posta elettronica [email protected] e spiegateci i vostri dubbi - o le vostre curiosità - di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti del settore arbitrale della Fit e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica numero per numero. E se la palla era fuori? Nel caso in cui la palla giacesse al di fuori del campo oppure al di fuori dell’area di battuta, non potremmo rifarci alla casistica sopra indicata, perché comunque la pallina si trova in un lato del campo che in ogni caso è considerato “out” e dunque la pallina in gioco rimbalzerebbe – fisicamente - fuori dalle righe e dunque dall’area di gioco. SU SUPERTENNIS È SEMPRE L’ORA DEL GRANDE TENNIS! Solo con SUPERTENNIS TV hai un canale interamente dedicato al tennis visibile 24 ore su 24, con 50 tornei live all’anno, Internazionali BNL d’Italia, Davis Cup by BNP Paribas, Fed Cup by BNP Paribas, news, approfondimenti, interviste. E il piacere infinito di uno sport unico al mondo. canale in tutta Italia 64 canale in alta definizione 224 canale 30 In streaming su www.supertennis.tv
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arrivato a Tirrenia a 14 anni e ancora sono lì, dove ho a disposizione un
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n.4 - 3 febbraio 2016
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