Sulle orme di Rafa - Prenotazioni Club Tennis Povegliano Asd
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Sulle orme di Rafa Rafael Nadal: intervista e speciale in 4 puntate, da lunedì a giovedì, su SuperTennis (foto Getty Images) S i chiama “Sulle orme di Rafa” ed è l’intervista esclusiva realizzata a Maiorca da SuperTennis Tv. Sulle tracce di un grande campione, che ormai è anche un grande brand e che allo stesso tempo mantiene un lato umano molto forte. 48 minuti di materiale, in onda a blocchi da 12 minuti l’uno, da lunedì a giovedì sera in prima serata. Ore 20.30, appuntamento fisso per conoscere tutto sul campionissimo che a Monte-Carlo ha ritrovato nuovo smalto e convinzione dopo una delle fasi più dure della sua carriera. E proprio appena prima che lui e il suo staff partissero per il Principato, Giovanni Di Natale è andato a casa sua: sui campi della sua isola, nelle strutture della sua nuova accademia, per le strade della sua città. Ne è venuto fuori un ritratto imperdibile, un’intervista non soltanto al pluri-campione Slam ma anche a due figure fondamentali del suo team. Le quattro puntate In primo luogo c’è Zio Toni, autore della sua crescita tennistica, coach di lungo corso e ultimamente al centro di parecchie voci da parte di media e addetti ai lavori sulle presunte responsabilità in questa fase poco brillante. Altro volto e altra voce di grande peso quelli di Carlos Costa, manager del ragazzo di Maiorca. Gli appuntamenti come detto sono quattro, a partire da lunedì sera. Nella prima si parlerà di allenamenti, tecnica e sudore, con le telecamere di SuperTennis all’interno della nuova Accademia Nadal. Nella seconda l’obiettivo si sposta invece su Maiorca, sullo Zio coach e sulla famiglia, per conoscere meglio l’ambiente-Rafa. Terzo blocco dedicato invece ai risultati sportivi, alle grandi imprese, ai match più importanti, quelli che l’hanno fatto diventare leggenda. Infine, per chiudere, la puntata più intima: quella dedicata a Porto Cristo, la città dove Rafa abita, alle sue passioni, alla pesca... e molto altro ancora. Quattro chicche da non perdere. Le finali di domenica: Stoccarda alle 14.30, Barcellona alle 17.30 Giovedì 21 Venerdì 22 00:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 02:00 - Fed Cup Spagna vs Italia (replica) 04:00 - Road to Foro 04:15 - ATP 500 Barcellona (replica) 06:15 - WTA Stoccarda (replica) 08:15 - Magazine ATP 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 11:00 - WTA Stoccarda (replica) 13:00 - Tennis Magazine 13:30 - Live ATP 500 Barcellona 15:15 - La Voce delle Regioni 15:30 - Live ATP 500 Barcellona 17:25 - News 17:30 - Live ATP 500 Barcellona 18:30 - Live WTA Stoccarda 20:25 - News 20:30 - Live WTA Stoccarda 22:15 - Tennis Parade 22:30 - La Voce delle Regioni 22:45 - ATP 500 Barcellona (replica) 00:30 - Magazine ATP 01:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 03:00 - I Miti del Foro, Tra stelle e Meteore 03:30 - Magazine WTA 04:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 06:15 - WTA Stoccarda (replica) 08:15 - Tennis Magazine 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 11:00 - WTA Stoccarda (replica) 12:15 - Tennis Parade 12:30 - Live ATP 500 Barcellona 14:30 - Live ATP 500 Barcellona 16:30 - Live ATP 500 Barcellona 18:30 - Live WTA Stoccarda 22:00 - WTA Stoccarda QF (differita) Sabato 23 Domenica 24 Lunedì 25 Martedì 26 01:00 - Reloaded 01:00 - WTA Master 1000 Miami Stoccarda SF 03:00 - Magazine (replica) WTA 03:00 - ATP 500 03:30- Tennis Barcellona SF Magazine (replica) 04:00 - I Miti del Foro, Tra stelle e 05:00 - Tennis Parade Meteore 05:15 - Reloaded 04:30 - WTA Master 1000 Miami Stoccarda Finale 06:15 - Fed Cup (replica) Svizzera vs Rep. Ceca 06:30 - ATP 500 08:15 - Road to Foro Barcellona Finale 08:45 - La Voce delle (replica) 08:30 - Tennis Regioni Magazine 09:00 - WTA 09:00- WTA Stoccarda Finale Stoccarda SF (replica) (replica) 11:00 - ATP 500 11:00 - LIVE WTA Barcellona SF Praga (replica) 12:45 - Road to Foro 15:00 - I Miti del Foro 13:00- WTA 15:30 - Reloaded Stoccarda SF (replica) Master 1000 Miami 15:00 - ATP 500 16:45 - La Voce delle Barcellona SF Regioni (replica) 16:45 - La Voce delle 17.00 - News 17:05 - ITF Salso Regioni Maggiore 17.00 - News 17:05 - WTA 17:15 - ATP 500 Stoccarda Finale Barcellona Finale (replica) (replica) 19:00 - Wimbledon 19:00 - WTA Praga 2014 Finale Doppio (replica) 20:00 - Magazine 20:30 - Sulle orme di WTA 20:30 - Sulle orme di Rafa - Part 2 Rafa - Part 1 20:45 - La Voce delle 20:45 - La Voce delle Regioni Regioni 21.00 - News 21.00 - News 21:05 - WTA Praga 21:05 - I Miti del (replica) Foro 23:00 - Fed Cup 21:30 - ATP 500 Spagna vs Italia Barcellona Finale (replica) 23:30 - Fed Cup Spagna vs Italia NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali 00:00 - ATP Barcellona QF (differita) 02:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 04:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 06:00 - ATP 500 Barcellona (replica) 08:00 - WTA Stoccarda (replica) 10:00 - WTA Stoccarda (replica) 12:00 - WTA Stoccarda (replica) 13:30- LIVE ATP 500 Barcellona SF 15:30 - Tennis Magazine 16:00- LIVE ATP 500 Barcellona SF 18:00 - Road to Foro 18:30 - Live WTA Premier Stoccarda SF 20:30 - WTA Premier Stoccarda SF (differita) 22:30 - ATP 500 Barcellona SF (replica) 00:30 - ATP 500 Barcellona SF (replica) 02:30 - WTA Stoccarda SF (replica) 04:30 - WTA Stoccarda SF (replica) 06:30 - ATP 500 Barcellona SF (replica) 08:00 - ATP 500 Barcellona SF (replica) 10:00 - WTA Stoccarda SF (replica) 12:00 - WTA Stoccarda SF (replica) 14:00 - I Miti del Foro, Tra stelle e Meteore 14:30 - Live WTA Stoccarda Finale 16:30 - Reloaded Master 1000 Miami 17:30- LIVE ATP 500 Barcellona Finale 20:00 - Magazine WTA 20:30 - Tennis Magazine 21:00 - News 21:05 - Road to Foro 21:30 - WTA Stoccarda Finale (replica) 23:00 - ATP 500 Barcellona Finale (replica) Mercoledì 27 01:00 - Road to Foro 02:15 - WTA Praga (replica) 04:15 - WTA Praga (replica) 06:15 -WTA Stoccarda Finale (replica) 08:15 - I Miti del Foro 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 500 Barcellona Finale (replica) 11:00 - LIVE WTA Praga 15:00 - Fed Cup Spagna vs Italia 16:45 - La Voce delle Regioni 17.00 - News 17:05 - ITF Salso Maggiore 17:15 - WTA Stoccarda Finale (replica) 19:00 - WTA Praga (replica) 20:30 - Sulle orme di Rafa - Part 3 20:45 - La Voce delle Regioni 21.00 - News 21:05 - Tennis Magazine 21:30 - Magazine ATP 22:00 - WTA Praga (replica) L’Italia vola verso Roma a quota 9 mila iscritti “Il torneo più grande del mondo”, come l’ha definito il presidente Fit Binaghi, sfonda un altro tetto: +30% rispetto al 2015. Intanto il 14 aprile sono scattati anche gli ultimi tre Open a calendario I l presidente Fit Angelo Binaghi lo aveva detto alla conferenza stampa di presentazione degli Internazionali Bnl d’Italia: “Abbiamo il torneo più grande del mondo, con quasi 9 mila iscritti”. Si riferiva proprio alle pre-qualificazioni e agli Open Bnl che stanno ancora facendo il giro d’Italia (gli ultimi eventi scatteranno a fine aprile). Un giro d’Italia da boom in quanto a numeri, con una quota così elevata a portata di mano. E certamente raggiungibile a brevissimo, visto i tornei ancora in ballo. Gli ultimi tre in calendario sono partiti soltanto qualche giorno fa, il 14 aprile, e le iscrizioni si prendono ancora. A lunedì 18 aprile la cifra precisa era di 8954, il che significa che bastano 46 iscrizioni su ben 8 categorie per sfondare il muro. Un muro che segna anche un aumento stratosferico rispetto all’edizione 2015, un +30% netto rispetto ai sei mila (che già erano un record e sembravano impressionanti) della scorsa stagione. Prima di chiudere i conti con i numeri definitivi, ci vorranno almeno un altro paio di settimane per farlo, andiamo a vedere chi ha strappato il pass per il Foro Italico negli ultimi Open BNL conclusi. Siro Bologna, derby per Pancaldi-Licciardi Maratona tennistica, colpi d’autore e chilometri in campo al Siro Tennis di Bologna per il torneo di pre-qualificazione maschile agli Internazionali Bnl d’Italia, evento contraddistinto da due finali - singolare e doppio - entrambe molto combattute e concluse al tiebreak. La manifestazione, con un montepremi complessivo di 15mila euro, è stata intitolata alla memoria del tecnico nazionale Cesare Zavoli - fondatore della Bologna Tennis Academy - scomparso improvvisamente nel febbraio dello scorso anno. A Bologna, il vincitore Luca Pancaldi (a sinistra) e il finalista Pietro Licciardi La coppia formata da Francesco Borgo e Nicola Ghedin (destra) a Bologna Vittoria, in un derby targato Emilia Romagna, per un frizzante Luca Pancaldi (classifica 2.2), 23enne bolognese del Ct Brindisi contro il ravennate Pietro Licciardi (2.2), 22 anni e ‘portacolori’ del Club Sinalunga. Il romagnolo, partito favorito dopo aver sconfitto agli ottavi Marco Speronello, campione italiano in carica di 2a categoria, non è stato certo ‘baciato’ dalla Dea Bendata e si è dovuto arrendere al gioco vario dell’emiliano. Accelerazioni da fondo campo, palle corte, discese a rete: questi gli ingredienti del successo di Pancaldi che, colpo dopo colpo, ha scalfito la regolarità dell’avversario. La vittoria arriva al tie-break del secondo set con un diritto vincente lungo linea. A conquistare il ‘pass’ per il Foro Italico è la coppia Nicola Ghedin (2.1 della Società Canottieri Casale) e Francesco Borgo (2.2 del Ct Vicenza) che si è imposta sul vincitore del singolare Luca Pancaldi in coppia con Fabio Mercuri (2.2 del Ct Bologna). Match deciso sul filo di lana al super tie-break. Resta il boom di partecipazioni e i numeri da record: tra singolo e doppio al Siro Tennis Bologna si sono dati battaglia 440 tennisti di cui ben 111 di seconda categoria. (s.b.) A Modena avanti le semifinaliste Primi verdetti anche dall’Emilia Romagna per le pre-qualificazioni femminili agli Internazionali Bnl d’Italia, valevoli anche come “7° Memorial Stefano Antichi” e giocate al Club La Meridiana di Modena. La finale, conclusa anticipatamente, ha decretato la vittoria di Deborah Chiesa (2.3), 19enne trentina tesserata per il Plebiscito Padova che sul 6-2 2-0 ha sfruttato il ritiro per un lieve malore della bolognese Agnese La premiazione alla Meridiana di Modena, con la vincitrice Deborah Chiesa (in rosa) e la finalista Agnese Zucchini Zucchini (2.2) del Ca Faenza. Entrambe avevano già in tasca il pass per le prequalificazioni del Foro Italico: la prima grazie alla vittoria al torneo pre-quali di Ortisei; la seconda con la finale disputata a Rovereto. Via libera dunque per l’appuntamento romano alle due semifinaliste Alice Savoretti (2.2) del Ct Bologna e Giulia Pasini (2.4) del Ca Faenza. Quest’ultima, fresca di un ‘posto al sole’ nella manifestazione del Foro Italico, è stata anche la rivelazione del torneo: nel taccuino della 24enne originaria di Cesena ‘vittime’ di tutto rispetto e vittorie su avversarie di pari e di superiore classifica, a partire da Anna Floris (2.1) testa di serie numero uno del seeding. E così le quattro semifinaliste si sono potute godere un grandissimo filotto alla Meridiana, dove sono arrivate tutte e quattro a giocarsi anche la finale del tabellone di doppio. Vittoria per la coppia Zucchini/Pasini che imponendosi in tre set sulle avversarie Chiesa/Savoretti ha conquistato il pass per Roma pure nel tabellone di specialità. Resta anche il boom di partecipazioni all’evento, con un montepremi complessivo di 11.200 euro: ben 165 le atlete iscritte (molte anche da fuori regione), di cui 48 di seconda categoria. (s.b.) Alla Stampa Torino ok Remondina e Smirnova È stata la 26enne bresciana Anna Giulia Remondina a vincere l’Open Bnl femminile 2016 giocato al Circolo della Stampa Sporting di Torino. La portacolori del Ct Lucca, ex n. 219 del ranking mondiale WTA (nel 2011) e ora intorno alla posizione n.500, ha fermato nell’ultimo atto Irina Smirnova, finalista anche lo scorso anno. 6-2 7-6 il punteggio finale. Il pass per il Foro Italico di Roma la lombarda se l’è guadagnato con pressing da fondo campo, discese a rete efficaci e un inizio comodo che l’ha portata a condurre per 5-0, fino al 6-2 del primo parziale. Nel secondo set la 32enne di origine siberiana - e casalese d’adozione - è riuscita a spezzare il ritmo della Remondina, comunque brava in questa fase a fare gli adattamenti giusti. Nel tie break del secondo parziale la Smirnova ha avuto anche a disposizione due set point per rimandare il verdetto al terzo set, ma la Remondina ha chiuso i conti con due diritti vincenti sulle righe fino a conquistarsi il titolo. Entrambe, oltre all’assegno di 2.800 euro per la vincitrice e di 1.680 euro per la finalista, si sono conquistate il pass per le pre-qualificazioni degli Internazionali Bnl d’Italia di Roma. Per Giulia Remondina sarà un ritorno: “A Roma ci sono andata nel 2008, ed ero in qualificazione. Tornarci scatenerà una bella serie di ricordi. L’obiettivo del 2016? Tentare di riavvicinarmi al mio best ranking, 219 Wta nel 2011. Vorrei entrare a fine anno nelle prime 300 del mondo, ora sono 523”. Nel doppio il titolo è andato invece al- Le due finaliste del singolare a Torino, la vincitrice Giulia Remondina (a sinistra) e la finalista Irina Smirnova Maestra e allieva, Stefania Chieppa (sinistra) e Michele Alexandra Zmau, vincono il doppio alla Stampa di Torino la coppia di casa formata da Stefania Chieppa e Michele Alexandra Zmau, che in finale si sono imposte sul duo cuneese Nicole Clerico/Carlotta Ripa per 6-1 6-0. Un bel successo per le due Dai tabelloni Open agli Nc, tutti i risultati delle finali CT PESCARA, ABRUZZO Finale Open Maschile: Gianluca Di Nicola b. Andrea Vavassori 6-2 6-4. Finale Open Femminile: Anastasia Grymalska b. Martina Di Giuseppe 6-7 6-2 6-1. Finale 3a Categoria Maschile: Andrea Del Federico b. Paolo Cartuccia 3-6 6-4 6-3. Finale 3a Categoria Femminile: Giorgia Di Muzio b. Ilaria Sposetti 6-2 6-1. Finale 4a Categoria Maschile: Andrea Novelli b. Massimiliano Pesce 4-2 rit. Finale 4a Categoria Femminile: Emily Di Giannantonio b. Laura Spadano 6-3 6-2. Finale Tabellone Nc Maschile: Simone Marcantonio b. Luca Morelli 6-4 6-4. Finale Tabellone Nc Femminile: Martina Pietrolungo b. Victoria Grymalska 6-3 6-4. SIRO TENNIS (BOLOGNA), EMILIA ROMAGNA Finale Open Maschile: Luca Pancaldi b. Pietro Licciardi 6-4 7-6. Finale 3a Categoria Maschile: Matteo Mingori b. Lorenzo Baldini 2-6 6-1 6-2. Finale 4a Categoria Maschile: Luca Cedrini b. Andrea Caniato 6-4 6-4. Finale Tabellone Nc Maschile: Marcello Tamburini b. Mariano Pagano 7-6 6-0. CLUB LA MERIDIANA (MODENA), EMILIA ROMAGNA Finale Open Femminile: Deborah Chiesa b. Agnese Zucchini 6-2 6-0. Finale 3a Categoria Femminile: Chiara Arcangeli b. Francesca Bottardi 6-7 6-3 6-0. Finale 4a Categoria Femminile: Alessia Serra Zanetti b. Giulia Guizzardi 6-2 6-2. CIRCOLO DELLA STAMPA SPORTING (TORINO), PIEMONTE Finale Open Femminile: Giulia Remondina b. Irina Smirnova 6-2 7-6. Finale 3a Categoria Femminile: Chiara Fornasieri b. Francesca Valle 5-7 6-4 6-3. Finale 4a Categoria Femminile: Giulia Coletti b. Giulia Canonero 6-2 6-1. Finale Tabellone Nc Femminile: Rebecca Frant b. Simona Bonello 6-0 6-2. portacolori del Circolo della Stampa Sporting, rispettivamente anche nel ruolo di maestra e allieva: “Mi è spiaciuto abbandonare la semifinale del singolare contro la Smirnova per il problema alla gamba, ma evidentemente il doppio turno con due incontri in un giorno è stato troppo per me - ha detto la Chieppa -. Mi consolo con questo successo, a cui in realtà tenevo molto perché è la prima volta che gioco con una mia allieva”. “Molta emozione - aggiunge la Zmau -. E ora si parte insieme per Roma”. (r.b.) tesserato con il Ct L’Aquila, che non ha avuto problemi a liquidare il pur quotato Andrea Vavassori, piemontese del Ct Pinerolo. Giusto qualche indecisione nella parte conclusiva di gara, ma per il resto Di Nicola ha dimostrato un gioco estremamente pulito. “Sto lavorando molto a livello mentale - ha detto Di Nicola -, credo che qualche risultato si stia vedendo”. Di Nicola è l’abruzzese meglio piazzato in questo momento e ha una classifica mondiale intorno al 900, ma essendo poco più che ventenne ha tempo per fare cose eclatanti. Un grande sforzo organizzativo, con il supporto federale e con lo staff del Ct Pescara presieduto da Franco Leone, che a breve - proprio nel mese di maggio - ospiterà anche il torneo internazionale giovanile che ormai è diventato una consuetudine nel panorama. (p.s.) Qui sopra, i finalisti del maschile a Pescara: il vincitore Di Nicola (in nero) e Vavassori; A sinistra, Anastasia Grymalska davanti ai microfoni di SuperTennis dopo il successo Agli IBI sugli spalti... ma non solo Ecco i pacchetti per andare a Roma Pescara promuove Di Nicola e Grymalska Un montepremi complessivo così alto per un torneo di tennis in Abruzzo non si era mai visto, ben 20.700 euro. In più, un sogno, quello di poter accedere alle qualificazioni degli Internazionali Bnl di Roma, in programma a Roma dal 2 al 15 maggio. A partire dal 2 aprile al Circolo Tennis Pescara sono giunti da ogni dove per poter innanzitutto vincere un torneo molto importante (anche economicamente), e poi come è naturale che sia, giocarsi la propria chance della vita a Roma nell’evento-clou tennistico dell’anno in Italia. Numeri da record: quasi 500 iscritti, la sede abruzzese voluta dalla federazione è risultata essere la quinta in Italia per partecipazione, al cospetto di regioni ben più popolose. Nel femminile, la finale è stata vinta dall’idolo di casa Anastasia Grymalska (tesserata per il Ct Beinasco). La numero 320 del mondo ha sconfitto la romana Martina Di Giuseppe (Ct Parioli), numero 496 del mondo, con il punteggio di 6-7 6-2 6-1. Al maschile, c’era grande attesa per la finale, che si è conclusa in due set, 6-2 6-4 a favore di colui che ogni anno - ed è il quarto consecutivo - riesce a imporsi in questa manifestazione che porta dritto al Foro Italico. Ha vinto il marsicano Gianluca Di Nicola, Partite da lontano? Volete fermarvi qualche giorno ad assaporare il grande tennis degli Internazionali Bnl d’Italia? Beh, come nel 2015 si potranno acquistare dei veri e propri pacchetti comprensivi di biglietti e di pernottamenti in hotel. Pacchetti personalizzabili adatti a tutte le esigenze e a tutte le tasche. Con tanto di benefit esclusivi: niente code all’ingresso sfruttando il Fast Pass, la garanzia (fino a esaurimento) di un posto sul “Pietrangeli”, l’accesso al “Ballroom”, il locale che anima le serate del Foro Italico. Per visionare i due pacchetti a disposizione basta andare sul sito internet www.super-sport.it oppure chiamare il call-center dedicato allo 06/97626248 (dal lunedì al venerdì 9.30-13 e 14-18.30; sabato 9.30-13.30). Una prima soluzione si chiama Easy: all’interno di questo pacchetto i biglietti vengono assegnati fra tutti i settori del campo centrale disponibili per le sessioni e le giornate prescelte, il pernottamento è fissato in un hotel 3 o 4 stelle o in un residence (colazione inclusa). Inoltre la certezza di essere accolti alla Welcome Area esterna all’impianto e il diritto a svariati sconti nella shopping area del Foro Italico. Acquistabili a parte, anche i servizi di navetta dall’hotel al Foro e dall’hotel verso le stazioni e gli aeroporti. L’altra soluzione disponibile si chiama Premium. Per l’assegnazione dei biglietti, in questi pacchetti ci sono quelli delle prime file dei settori “Italian Open Club”, “Distinti Top” e “Tribuna Internazionale Top”. La sistemazione in hotel prevede strutture di altissimo livello (4 o 5 stelle, colazione inclusa) e situate nelle vicinanze al Foro Italico. Tra i benefit aggiuntivi, oltre a quelli del pacchetto Easy, la soluzione Premium offre anche incluso nel prezzo il servizio navetta tra l’hotel e il Foro (o un parcheggio riservato per l’auto all’interno dell’impianto). In più si può provare il cosiddetto Walk About nell’area giocatori, una visita guidata da prenotare giornalmente che consentirà di scoprire i segreti delle aree riservate del Foro. Luda Samsonova, “Top10? Posso farcela” Nata in Russia, ma ormai italianissima, Ludmilla è una delle più promettenti giovani azzurre. Va a Roma grazie all’Open BNL di Genova: “Foro Italico? La cosa più bella che mi sia capitata” secondo grado Itf Juniores. Come sta andando l’anno? “Il 2015 era stato per me difficile per diversi motivi ma mi è servito per capire cosa volessi davvero fare nella vita. Ero in crisi per i pochi risultati ottenuti. La Serie A1 mi è servita tantissimo per riprendere fiducia in me stessa. Dopo questa esperienza mi è anche tornata la voglia di allenarmi. Adesso sto giocando molto bene, ho cambiato qualcosa nell’allenamento fisico. Mi sto sentendo bene e spero di andare avanti così. Non ho ancora giocato al 100%, nemmeno a Firenze, ma grazie al lavoro fatto in questi mesi sono riuscita comunque a vincere quel torneo”. Nata a Olenegorsk, in Russia, l’11 novembre 1998, Ludmilla Samsonova si è trasferita in Italia dopo soltanto un anno: oltre a qualificarsi per il Foro Italico, qualche settimana fa ha vinto il torneo internazionale Under 18 di “Città di Firenze” DI S ARA MONTANELLI L udmilla Samsonova, classe 1998, è tra le giocatrici più giovani e promettenti del panorama italiano, forse quella su cui si hanno più aspettative. Ed è anche lei ad averne: vuole diventare Top 10. Non importa quanto ci metterà. È molto determinata e nel corso della sua breve carriera ha già dato filo da torcere a molte giocatrici con grande esperienza. Ludmilla, nata nel profondo nord della Russia, si è trasferita in Italia quando aveva solo un anno per seguire il padre, giocatore professionista di tennistavolo e preparatore fisico. Il talento, insom- ma, regna in casa Samsonova. Grazie alla semifinale conquistata all’Open Bnl del circolo Valletta Cambiaso di Genova, con entrambe le finaliste già sicure di un posto per il torneo di Roma, anche “Luda” ha conquistato un posto per le pre-qualificazioni degli Internazionali Bnl d’Italia. Cosa significa per te andare a giocare al Foro Italico? “È la cosa più bella che mi sia mai capitata. È un torneo molto importante e per me giocare le pre-qualificazioni è un sogno. Sono molto contenta”. Hai appena vinto due tornei di Tra Open Bnl e gare a squadre sei una delle più giovani in un mondo di grandi. Cosa si prova? “È bello da un punto di vista, ma dall’altro le altre giocatrici hanno tutte più esperienza di me. Ho tanto da imparare ancora. È tutto molto diverso dal mondo junior, credo sia anche più difficile. Dovrò farci l’abitudine”. Cosa pensi di poter ancora migliorare? “A livello mentale devo migliorare ancora tanto, devo capire come affrontare le partite e gestire bene le situazioni importanti. Anche per quanto riguarda il gioco ho ancora tanta strada da fare, devo migliorare soprattutto la difesa”. Dove ti vedi in futuro? “A lungo termine mi piacerebbe diventare Top 10, e penso anche di riuscire a farcela. Ma non so quanto tempo mi servirà, dipende tutto dalla mia crescita”. “Ho giocato con Mats, e ora vado a Roma” Andrea Canella è uno dei qualificati per il Master Nazionale del Foro Italico. Non è nella Top Ten e per ora non ha fatto l’exploit: “Ma grazie al circuito ho ritrovato l’amore per il tennis”. E ha pure palleggiato con Wilander... DI MARCELLO SPORTELLI Andrea Canella, n.123 delle classifiche amatoriali Fit-Tpra: quando hai preso la racchetta in mano per la prima volta? “Gioco a tennis da quando ero bambino, cresciuto nella Sat di Teo Gaudenzi di Faenza a palline e Agassi... Poi sono stato diversi anni lontano dai campi, prima distratto dai divertimenti di gioventù, poi fermato da un menisco che mi ha mollato. Dopo un decennio di pausa ho ripreso a giocare saltuariamente, quando, incuriosito da questa formula innovativa, allora sconosciuta, ho ricominciato a correre tra una partita e l’altra, grazie al circuito amatoriale Fit-Tpra, che mi ha dato l’opportunità di poter fare tornei nell’arco di una giornata, sfidare tanti altri appassionati e soprattutto, fare nuove amicizie”. È stato amore a prima vista? “Inizialmente non riuscivo a entrare nell’ottica di giocare un solo set e concludere velocemente un incontro e così perdevo spesso. Una volta abituato a questo tipo di tornei ho iniziato a concentrarmi e migliorare il mio tennis sempre di più, cercando di essere più concreto e togliendomi qualche soddisfazione. E ora, la classifica, il sito web dedicato, la scheda personale con punteggi aggiornati in tempo reale, palmares, classifica e grafici di rendimento sono diventati una parte della mia quotidianità. Inoltre la possibilità di accumulare punti, semplicemente sfidando amici di gioco, mi stimola quotidianamente a migliorare il mio ranking”. Come racconteresti il circuito Fit-Tpra a un compagno di cir- “Classifica, sito web dedicato, la scheda personale con punteggi aggiornati in tempo reale, palmarès, classifica e grafici di rendimento sono diventati una parte della mia quotidianità”, parola di Andrea Canella, n.123 del ranking amatoriale Fit-Tpra colo che non lo conosce? “Direi che è un sistema di gare a misura di Over 35 con lavoro impegnativo, ‘panzetta’ e con il piacere di farsi una birretta a fine torneo con gli avversari, a volte ci scappa pure la pizza. Ho un lavoro che non mi permette di gestire molto tempo libero e non potrei mai portare a termine un torneo di 4 a categoria Fit. Faccio l’operaio, metalmeccanico, e spesso mi cambiano i turni anche senza preavviso”. Qual è stato, fino a ora il tuo momento memorabile? “Fortunatamente più d’uno. Grazie al circuito Fit-Tpra ho avuto la fortuna di palleggiare con Mats Wilander in occasione de “La Grande Sfida 4” di Modena, dove ho partecipato grazie ai campionati provinciali amatoriale Fit-Tpra ed è stato uno di quei momenti che ricorderò per tutta la vita. Inoltre ho avuto la fortuna di partecipare a un torneo durante il quale Gene Gnocchi ha girato la trasmissione “Il pallettaro” per SuperTennis Tv, e proprio davanti alle telecamere mi sono divertito giocando travestito dal mio idolo di sempre, Andre Agassi”. E qualche bel risultato? “Beh, la ciliegina sulla torta deve ancora arrivare, grazie alla vittoria a sorpresa nel Master Finale amatoriale della provincia di Ravenna, ho l’opportunità che tutti sognano: vado a giocare il Master Nazionale a Roma durante gli Internazionali BNL d’Italia, con la possibilità di toccare la terra rossa del Foro Italico, da giocatore, almeno una volta nella vita”. Se dovessi fare un bilancio del primo anno di esperienza nel circuito? “Insomma, sono solo 123° nella classifica AWT, ma le opportunità di raggiungere soddisfazioni importanti e di vivere emozioni fantastiche sono già state molte... Tutto questo un anno fa non me lo sarei mai immaginato. Grazie al Fit-Tpra, la motivazione per giocare e migliorare costantemente è cresciuta a dismisura”. Perché giocare... aperti La cosiddetta “Open Stance” nel diritto, l’allineamento di gambe e tronco prima dell’esecuzione, è fondamentale nel gioco moderno. I pro la usano circa l’80% delle volte: è molto utile sulle palle alte e in fase difensiva DI GENNARO VOLTURO, I.S.F. R. LOMBARDI Molto utile in difesa T ra gli aspetti tecnici caratterizzanti il diritto moderno, particolare attenzione merita la cosiddetta “open stance” che si riferisce alla posizione frontale che i piedi e il corpo possono assumere rispetto alla rete al termine della fase di preparazione. I tennisti di alto livello eseguono circa l’80% dei diritti da tale posizione, mentre il rimanente 20% è distribuito tra esecuzioni “in neutral stance” (in tal caso il corpo è disposto lateralmente rispetto alla rete) e semi-open stance (posizione intermedia tra le due descritte precedentemente). Piuttosto rare sono le esecuzioni di diritto in “closed stance”, da associare esclusivamente ad alcuni recuperi in situazioni tattiche prettamente difensive. Quale tra le opzioni tecniche menzionate rappresenta la soluzione migliore? Gli studi di tipo quantitativo (condotti in particolar modo dal biomeccanico Knudson) hanno dimostrato, ponendo a confronto il diritto in neutral stance con il diritto eseguito in open, che la velocità prodotta dall’attrezzo al momento dell’impatto è pressoché la stessa. Per tali motivazioni la scelta relativa alla stance è da associare prevalentemente a fattori di tipo tattico, quali la velocità e l’altezza della palla e solo in parte ad aspetti di tipo tecnico quali il grip e la tipologia di swing prodotto durante la fase di accelerazione. Se la palla è alta... In particolare è consigliabile adottare un’open stance tutte le volte in cui occorre fronteggiare un impatto elevato, ad esempio all’altezza delle spalle o su piani superiori. Eseguendo il diritto in posizione aperta il tennista genera prevalentemente una forza di tipo verticale. Per ottimizzare tale azione, è fondamentale che il passo di allineamento rispetto alla palla sia effettuato L’open stance “mostrata” da Novak Djokovic con il piede destro (ci riferiamo a un giocatore destrimane) che deve disporsi in posizione leggermente arretrata rispetto al piede sinistro. In tal modo è possibile accumulare energia elastica nella gamba posteriore, che ha poi il compito di attivare il movimento verticale del corpo durante la fase di accelerazione. Al contrario eseguendo il diritto di fianco rispetto alla rete (neutral stance) la direzione della forza è prevalentemente orizzontale, il che comporta evidenti benefici quando il tennista deve colpire palle più corte che non producono un rimbalzo particolarmente elevato. Un altro vantaggio dell’open stance è da associare ai recuperi difensivi. Diverse ricerche hanno dimostrato come a seguito di uno spostamento laterale, effettuando un diritto in “open” il tennista può recuperare la posizione ottimale in tempi più brevi rispetto a quelli che sarebbero necessari se eseguisse il colpo in neutral stance. Da un punto di vista tecnico è opportuno precisare come i giocatori che adottano una presa di diritto aperta, tra i quali ad esempio Djokovic e Nadal, possono avvertire alcune difficoltà nelle esecuzioni in neutral. Questo perché il blocco esercitato dal piede anteriore, quando ci si dispone di fianco rispetto alla rete, può limitare il grado di torsione del tronco e il grado di rotazione interna del braccio che sono particolarmente pronunciati con una presa prossima alla western. Per sopperire a tale svantaggio è di particolare importanza il passo laterale di recupero effettuato con il piede posteriore che consente, nella fase successiva all’impatto, di completare la torsione del tronco e la rotazione interna del braccio. Al contrario tennisti come Federer o Berdych che eseguono il diritto con una presa eastern, producono minore torsione del tronco e minore rotazione del braccio e pertanto sia in open che in neutral stance possono generare uno swing completo con il vantaggio di associare la scelta della stance unicamente alla situazione tattica. Open stance, meglio impararla per gradi Si ricordi con i giovani allievi, di non abusare del diritto in open stance nel tentativo di emulare troppo presto il modello offerto dai tennisti di vertice. Questo perché i fondamentali della posizione aperta - quali il peso del corpo che gravita sulla gamba esterna (con evidenti limitazioni in termini di equilibrio), l’estensione dell’anca posteriore, la torsione del tronco, l’azione a salto necessaria per controllare impatti elevati - possono essere ottimizzati solo nel corso degli anni parallelamente allo sviluppo della capacità di forza. Un percorso didattico graduale che prevede l’acquisizione progressiva di competenze, necessita di tempo affinché si possano proporre elementi di evoluzione tecnico-tattica senza che gli stessi siano disfunzionali all’apprendimento motorio. VCore Duel G: la sfida La nuova Yonex di Stan Wawrinka, uno dei telai più pesanti sul mercato (versione HG, 330g). Bisogna saperci fare e spingere a tutto braccio da fondo campo, senza esagerare con le rotazioni. Prezzo: 259,95 euro IL LAB Marca: Yonex Modello: VCore Duel 97 G Ovale 97; Profilo: 20 mm Lunghezza: 68,6 cm Peso: 345 g Bilanciamento: 32,3 cm Rigidità: 66 Inerzia: 346; Potenza: 61/100 Controllo: 35/100 Maneggevolezza: 56/100 (Racchetta incordata corde Poly Tour Fire calibro 1,25 tensione 22-21 kg) DI MAURO SIMONCINI L a qualità dei prodotti finiti Made in Japan, non solo tennistici, è unanimemente riconosciuta. Il mercato del tennis la esprime con gli attrezzi Yonex (più recentemente protagonista anche con le calzature e altri accessori). Se poi si azzecca la scelta di un testimonial, peraltro “total look” - cioè anche calzato e vestito Yonex - il successo ai botteghini è una naturale conseguenza. È così sin dagli Australian Open gli occhi di molti appassionati erano puntati su Stan Wawrinka e sulle sue bordate di rovescio con la sua nuova La nuova racchetta di Stan Wawrinka (nello scacco sopra a sinistra) vede utilizzata la fibra Tough G, che è tre volte più flessibile del Carbon Nanotube arma, la Yonex VCore Duel G 97. LE TECNOLOGIE Il nuovo modello ha perso un bel po’ di arancione a favore di nero canna di fucile e grigio/verde; ma ha acquisito Tough G Fiber (una combinazione di fibra di vetro - Glass Fiber - e di carbonio) che risulta tre volte più flessibile del Carbon Nanotube. Reattività ed elasticità si traducono sul campo in pesantezza e resa più immediata degli spin. Gli studi dei giapponesi riguardano un momento fondamentale, quello successivo al rimbalzo: 14% di altezza in più dopo il rimbalzo della pallina e l’8% di spin in più (sempre dopo il rimbalzo), tutto rispetto alla precedente versione VCore Tour G. C’è poi anche un innovativo sistema di grommet (Lock Booster System) per distribuire al meglio la pressione della corda, che si blocca maggiormente e fa disperdere così meno potenza. lidità. Sembra di riuscire a trasferire il peso importante dell’attrezzo sulla palla, che diventa, appunto, davvero pesante. Certo ci vuole un livello tecnico medio-alto per poter sfruttare le qualità di un’arma che può diventare letale. Certosino il backspin, davvero incisivo oltre che preciso; il top non è così “generoso” se a eseguirlo non sono mani e braccia educate oltre che strutturate fisicamente. Insomma, precisa sì, ma soprattutto potente. Sempre proporzionalmente al livello tecnico di gioco, si riesce anche quasi sempre a difendersi bene: il merito è il piatto corde di forma isometrica (isome- tric), marchio di fabbrica Yonex, per ampliare lo sweetspot, caratteristica che in un telaio con queste asperità si fa sentire. A rete è comoda, anche qui forse oltre alle aspettative; si serve bene in tutte le varianti anche se per ottenere pesantezza e incisività, magari da una seconda in kick, occorre spingere a dovere con le gambe. Una racchetta per chi vuole - e sa - spingere a tutto braccio, senza troppi fronzoli e non esasperando le rotazioni. Non per tutti, ma per agonisti di seconda e terza categoria (almeno). Oppure per “quarta” molto ambiziosi e allenati. IN CAMPO Sicuramente si intuisce dal primo contatto che di racchetta molto seria, agonistica e selettiva si tratta. Ma senza conoscere il dato del peso della bilancia, tenendola in mano in pochi penserebbero di manovrare quasi tre etti e mezzo (telaio con incordatura). Merito del bilanciamento, che è stato sapientemente collocato tra manico e cuore della nuova Yonex VCore Duel G 97. I primi colpi, specialmente quelli piatti, “appoggiandosi” sul ritmo e sulla palla dell’avversario, hanno ottimo controllo e tanta potenza, forse più di quella che ci si aspetterebbe. La sensazione è quella di pastosità, so- IL PAGELLONE 81/100 Potenza: 7,5 Controllo: 8 Maneggevolezza: 8 Fondo: 8 Rete: 8 Servizio: 8 Top: 7,5 Back: 8 Estetica: 9 Comfort: 9 Thiem a Monte-Carlo col prototipo Strike La grafica non è ancora quella definitiva, ma il telaio è già quello buono: l’austriaco Dominic Thiem, 22 anni, n.15 del mondo, ha affrontato il primo Masters 1000 sul “rosso”, quello di Monte-Carlo, con il prototipo della nuova Babolat Pure Strike. Non è un caso che il modello “vecchio” cioè quello attualmente nei negozi, sia in saldo questa settimana su Tennis Warehouse a 79,70 euro e su Tennis Point a 93,90 euro. Da quello che si più notare non si tratta di un cambio di cosmetica con qualche inserimento di tecnologia, ma di un attrezzo che mixa un po’ le caratteristiche della Pure Strike con quelle della linea Pure Control. Un attrezzo quindi destinato a chi picchia forte e chiede alla sua racchetta una buona dose di controllo. (e.a.) Il tacco della VCore Duel 97 G è predisposto per ospitare lo Smart Tennis Sensor di Sony Alt, non sono pronto Ma era fallo di piede L’infrazione sul servizio segnalata da un giudice di linea, nello stesso tempo la segnalazione del ribattitore non ancora pronto a iniziare lo scambio. Resta la chiamata, si ripete il punto, oppure solo “il servizio”? Ma che cos’è il “Let in service”? In questo caso, però, non è importante stabilire se il punto sia iniziato o meno, in quanto dall’altro lato il giocatore stava comunicando tramite segno convenzionale di non essere pronto a iniziare il punto. Il suo atteggiamento lo manifesta chiaramente, stando fermo sul suo posto con la racchetta alzata. Il giocatore che non è pronto a giocare dunque viene inserito nella fattispecie dei casi definiti di “let in service”, i quali non comportano una ripetizione dell’intero punto ma solamente di quello specifico servizio (prima o seconda palle). Si ripete il servizio La situazione Come si procede? Mario sta giocando una partita di singolare su un campo veloce contro Francesco, con la presenza di un arbitro di sedia e anche con quella dei giudici di linea. Ancora una volta, proprio come sullo scorso numero, affrontiamo una situazione che mischia una normale casistica, unita alla regola di applicazione del “fallo di piede”. Come abbiamo già appreso nelle scorse settimane, il fallo di piede, venendo chiamato una volta che la racchetta impatti la palla, implica la perdita di quel servizio. Inoltre abbiamo anche imparato che nel caso in cui venisse chiamato un “fallo di piede”, la palla non può essere considerata in gioco: di conseguenza, sia che la palla si rompa, o che vada correttamente nel giusto campo, non ha rilevanza a seguito di una chiamata di “fallo di piede”, la quale di fatto annulla qualunque ulteriore possibile conseguenza se non quella della perdita di quel servizio. Che cosa succede? Mentre Mario sta servendo una seconda palla di servizio, subito dopo l’impatto con la pallina, viene chiamato da uno dei giudici di linea - quello posto proprio sulla riga di base - il fallo di piede ai danni dello stesso Mario. Nello stesso momento però l’arbitro si accorge che il ricevitore, vale a dire Francesco, è fermo dall’altra parte del campo con la racchetta alzata, segnalando di non essere ancora pronto a ricevere. Bisogna specificare che il giocatore non pronto, dovrà segnalarlo per tempo e chiaramente: sia l’arbitro di sedia (se presente) sia - soprattutto - il giocatore avversario dovranno sincerarsi che tutto sia “a posto” e che sia dunque possibile iniziare il punto. Nel nostro caso, quindi, Mario andrà a servire una seconda palla di servizio, in quanto l’avversario non era pronto e il fallo di piede non avrà rilievo, dato che di fatto il gioco tecnicamente non è ancora iniziato. Inviateci via mail le vostre domande I nostri esperti risolvono i vostri dubbi. Come? Semplicissimo: scriveteci all’indirizzo di posta elettronica [email protected] e spiegateci i vostri dubbi - o le vostre curiosità - di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti del settore arbitrale della Fit e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica numero per numero.
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