Erreà, con l`UISP per entrare nel tennis
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Erreà, con l`UISP per entrare nel tennis
cover maggio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 18:18 Pagina 1 Tennis Market «Sorpresa! L’Italia ora è un ottimo cliente online» WAREHOUSE Al centro di tutto c’è il comfort ARTENGO LA RIVISTA DEL TENNIS DA ACQUISTARE Numero 02/2015, bimestrale, gratuito Spedizione per e-mail - Maggio 2015 Nato per lo sport. Come rigenerarsi in ogni situazione POLASE Tutte “smart” con il Sensor Sony Erreà, con l’UISP per entrare nel tennis Accanto ai colossi del settore, sono sempre più numerose le “firme” dell’abbigliamento tennistico. Vediamo le loro proposte T-Show cover maggio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 18:21 Pagina 3 Sommario Sommario Studio Meloccaro Cinguettii-1 Cinguettii-2 Cinguettii-3 le rubriche Scatti d’armonia. Ray Giubilo racconta il mestiere di fotografo del tennis 18/24 le aziende professioni 3 5/7 47 61 77 Longines 9 Kia 10 Le Coq Sportif 10/11 Mouratouglu 10/11 Maui Jim 11 Australian 12 Sony 13 Tacchini 14 le news Under Armour, sotto i campioni Decathlon, cento di questi negozi Artengo, un mondo soft Artengo, intervista a Lorenzo Villa Erreà, avanti con l’UISP Dunlop, tennis a 360 gradi Wilson. L’altra faccia di Mr Wilson Babolat le fa di tutti i colori Polase al centro dello sport gli integratori 88/93 40/45 34/36 38/41 42/44 49/55 56/59 62/64 66/69 Warehouse. Intervista 72/75 Hydrogen. Lo stile 78/81 Head. Creatività 82/83 gli speciali ...e un grazie agli sponsor Singapore Airlines 2; Lotto 4; Absolutely Free 8; Australian 13; Sky 15; Tacchini 17; Neri industrie alimentari 25; Acqua Uliveto 33; MP Broker 37; Banca Generali 45; Soluzioni Arredamenti 46; Dunlop 60; Toscosped 65; Olio Bardahl 70/71; Federcon 76; Corsi di formazione istruttori MTMCAItalia 84; Absolutely Free 86/87; Eurosporting 94; Tc Treviso 95; NobiLed 96. 3 cover maggio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 18:21 Pagina 5 C Studio Meloccaro «Devi prestarmi una felpa, dico all’amico Filippo, che fa il tastierista del live-show di Fiorello. Mi porta nella boutique del Circolo Due Ponti e mi ritrovo immerso apita, a Roma, di imbattersi in bei posti dove pra- in una spessa coltre di abbigliamento e calzature Joma. ticare sport, il tennis in partico- Un gran bel marchio sportivo che non conoscevo, lare. E prima o poi finisci per e che mi pare notevole per estetica e notevolissimo scoprire il Due Ponti, perché ci per rapporto qualità/prezzo ... » sono diciannove campi in terra e perché il circolo è decisamente tra i più belli della Capitale. STEFANO MELOCCARO La scoperta di Joma Possibile sentirne parlare come luogo piuttosto vippaiolo, e in effetti non è raro scorgervi facce note di provenienza sport/spettacolo. Ma tranquilli, qui bazzica solo gente preda del sacro fuoco, e per quanto famosi sono tutti “sweat oriented”. copo ultimo della presenza è sempre e comunque non andarsene senza aver fatto una sana sudata. E da queste parti le occasioni non mancano: rettangoli di terra battuta a perdita d’occhio, cinque palestre, tre piscine, due campi da calciotto e uno di calcetto, percorso running, saune, bagno turco e idromassaggio. Alla bisogna c’è pure il centro di fisioterapia e quello estetico, basta S D che non vi facciate fare le sopracciglia ad ali di gabbiano! ice, ok, ma come ci sei capitato? Facile: frequentando i live show di Fiorello nel famoso baretto sulla Flaminia, sono diventato amico del di lui fedele tastierista Filippo Merola. Che oltre a essere musicista talentuoso (come tennista meno, perde con me), gestisce il bar ristorante all’interno della struttura. A suon di musica, tennis, cibo e casino con Rosario, familiarizzare è stato un attimo. rbene, qualche tempo fa passo a salutare il buon Phil che al solito non resiste, e ci terrebbe tanto a pren- O dersi il suo salutare 61 62. Ok, amico. Ma devi prestarmi una felpa, perché fa freschino. Vieni con me. Un attimo e siamo nella boutique del Due Ponti, immersi in una spessa coltre di abbigliamento e calzature Joma. Logo, sono sincero, a me quasi ignoto fin lì. Prelevo il mio giubbino azzurro taglia M, lo indosso, trionfo sul campo, e rifletto... 5 cover maggio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 18:21 Pagina 7 L Studio Meloccaro a passione del mio amico musicista/tennista/ristoratore mi ha rivelato un gran bel marchio di abbigliamento sportivo, che non conoscevo e che mi pare notevole per finiture, estetica e rapporto qualità/ prezzo. A dimostrazione della vocazione acclarata che hanno da queste parti per lo sport vero, fatto di “sostanza”, il negozio del Club non propone una marca di quelle fighette per antonomasia, ma una linea nuova, modaiola al punto giusto e soprattutto stra-conveniente, che di questi tempi non guasta manco al Due Ponti. a filosofia del brand è esattamente questa, come mi ha poi confermato la chiacchierata con Mauro Conti, direttore marketing di Joma Sport per l’Italia. Apprendo che il marchio nasce in Spagna nel 1965, irrompe da noi nel 2000, e che l’obiettivo è arrivare presto sul podio delle vendite. A base di due ingredienti primari: ottima qualità dei materiali e politica prezzi molto aggressiva. Tradotto, cose belle che costano il giusto. Cioè meno della metà rispetto alle marche considerate top. Da noi nel 2014 hanno fatto +80% di fatturato, mi pare un buon viatico. on solo tennis, chiaro. È possibile scorgere una grande “J”campeggiare anche su maglie di atletica, padel, basket, calcio a 5, volley, hockey e pallamano. Nel calcio sono stati dei grandi innovatori: le prime scarpe rosse e bianche viste negli stadi se le sono inventate proprio quelli di Joma. Che vanta, oltre Pirenei, nomi tipo Butragueno, Pepe Reina e Morientes. Dalle nostre parti vestono Joma Fiorentina e Palermo, in serie A. el tennis, il marchio spagnolo si fa notare soprattutto addosso a Marcel Granollers e al neo arrivato in famiglia Alexander Dolgopolov, uno dei più riconoscibili e fantasiosi racchettari del circuito, dotato di talento imprevedibile quanto (sovente) micidiale. Noi praticanti occasionali vantiamo esigenze e silhouette non proprio raffrontabili, ma il Signor Joma garantisce che i testimonial indossano esattamente quel che è presente negli scaffali dei negozi. In ogni caso, di frequente ri-sfodero la Immagini. Due scelte di abbigliamento Joma, indossato sui courts da Marcel Granollers e da Alexander Dolgopolov. Sotto, le scarpe del marchio spagnola, tutte con tecnologia “Pulsor” L N N 6 felpa azzurra di quel giorno contro Filippo. Cui, qualche tempo dopo, ho affiancato un completo maglia antracite e pantaloncino nero, della linea Pro. La t-shirt è girocollo, spalla e manica camouflage grigionero, due righe sottili rosse verticali sui fianchi, fronte e retro. Shorts a mezza coscia, come detta la tendenza imperante del momento, il ritorno degli anni Ottanta. Tessuto tecnico traspirante (tipo Dry Fit, per intenderci) che qui si chiama Micro-Mesh, vestibilità slim senza eccedere. est superato in pieno: coordinato ben sagomato, pregevole al tatto, bello e funzionale. In particolare assai figo il dettaglio mimetico sulle spalle, ormai un classico del nostro tempo. E poi la tinta scura sfina, alzi la mano chi non se ne avvantaggia almeno un po’. vito di dilungarmi oltre, mi parlano molto bene anche delle scarpe – in questo caso la tecnologia costruttiva si chiama Pulsor – ma non avendo toccato con mano (anzi, plantare) mi riservo il giudizio per tempi a venire. Valutazione che invece sintetizzo in “eccellente” per Joma, per il Due Ponti e per il Bistrò dell’ottimo Filippo. Ristoratore/ musicista di incomparabile qualità. Nota bene, non ho detto tennista, sia ben chiaro. Eddai Phil, si scherza… T E Tennis Market Bimestrale, gratuito, online numero 02/2015 Editore Absolutely Free via Roccaporena, 44 00191 Roma p.i./c.f. 04216311003 telefono +39 06 3330041 fax +39 06 99337302 [email protected] www.oktennis.it Direttore Daniele Azzolini Retali Redazione testi Jason D’Alessandro Nicoletta Azzolini Grafica Absolutely Free Direttore commerciale Roberto Bartolozzi Responsabile Marketing Francesca Cicchitti Hanno scritto su questo numero del magazine: Jason D’Alessandro Stefano Meloccaro Francesca Cicchitti Nicoletta Azzolini Roberto Bartolozzzi Immagini fotografiche: Gianni Ciaccia Questo numero è stato distribuito a 11.790 e-mail Prossima uscita: 15 luglio 2015 7 Tennis News News news news.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:24 Pagina 1 Le notizie dalle sedi delle aziende Longines, doppio smash er il sesto anno con- Nel momento più caldo Il torneo Longines Future Tennis Aces si secutivo, Longines del tennis in Europa, svolge durante la prima settimana del Roinvita 16 promet- il marchio di orologi tenti tennisti di età svizzero cala due aces: uno inferiore ai 13 anni spot con Graf e Agassi ama dimostrare il proprio ta- bientato a Parigi lento in una competi- e il Longines Future Tennis zione degna dei più Ace, torneo riservato alle grandi professionisti: il giovani promesse del torneo Longines Future tennis che si svolgerà nei Tennis Aces. Sul Champ giorni del Roland Garros de Mars, nel cuore land Garros, di cui di Parigi, Longines è Partner e i ragazzi Official Timekeeper si sfidedal 2007. In questa ranno per occasione Longines aggiudipresenta un nuovo carsi il cronografo in acciaio, primo il Conquest Classic posto Moonphase, che nella fiospita un movimento nale di sabato 30 meccanico a carica maggio, una automatica. Il suo borsa di studio quadrante argenté presenta nove inannuale a coperdici applicati rivestiti con Super-Lutura delle spese miNova® che contrastano per le attrezzaelegantemente con l’indicazione ture tennistiche delle fasi lunari. Impermeabile fino fino al compia 5 bar, è dotato di un fondello tramento del 16° sparente attraverso il quale si può compleanno, e ammirare il suo movimento. un orologio Longines. Tutti i giocatori proven- Per salutare la sua presenza al Roland Garros, gono da paesi differenti (per l’Italia giocherà Longines ha varato un nuovo spot pubblicitario il giovane messinese, classe 2003, Giorgio Ta- (che sarà lanciato durante le trasmissioni sul torbacco). La visita di Parigi per questi futuri cam- neo francese), realizzato in 3D e ambientato a pioni inizierà il 26 e 27 maggio con l'Accademia Parigi, i cui protagonisti sono Steffi Graf e Longines, un training camp che darà loro l'op- Andre Agassi, ambasciatori Longines nel portunità di familiarizzare con il gioco sulla terra mondo, e un gruppo di bambini. e di ricevere preziosi suggerimenti tecnici. NICOLETTA AZZOLINI P 9 News news news.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:24 Pagina 3 Nadal e Kia, altri cinque anni insieme ia Motors ha annunciato che Rafa Nadal sarà per altri cinque anni ambasciatore della casa automobilistica coreana. Il campione spagnolo è ambassador del brand globale Kia dal 2006. La nuova collaborazione vedrà Rafa continuare ad apparire nelle campagne pubblicitarie di Kia attraverso tv, stampa e social media, e contribuirà a promuovere Kia prendendo parte a manifestazioni internazionali sponsorizzate Kia, tra cui gli Australian Open. «Kia Motors è diventato un brand leader e nel corso degli anni ho visto molti grandi cambiamenti e miglioramenti», ha dichiarato Rafa dopo la firma del nuovo accordo. «È stato divertente lavorare con il team nel corso degli ultimi nove anni e non vedo l'ora di vedere cosa riserva il futuro». Thomas Oh, Executive Vice President di Kia Motors Corporation, ha aggiunto: «Rafa è il partner perfetto per Kia, ci aiuta a elevare il marchio su scala mondiale. Incarna vitalità e dinamismo, proprio le caratteristiche che cerchiamo di includere in ogni modello del nostro marchio». K 10 Tennis News Le Coq Sportif, operazione eleganza tmosfera creativa quest’anno sui campi dei French Open con Richard Gasquet e Alize Lim, brand ambassadors Le Coq Sportif e portavoce dello stile francese. I loro outfit unici sono stati concepiti come capi “maisons de couture”. Alize Lim indosserà un outfit dove creatività e modernità si mixano con materiali innovativi e ad alta tecnicità. Il playsuit è un tributo alla Parigi degli anni Venti e all’heritage del brand sportivo francese. A Alize presta il suo occhio esperto e la sua freschezza allo sviluppo della capsule, affiancando i designers del brand sia in fase di progettazione sia nella selezione dei materiali. Richard Gasquet celebrerà l’eleganza francese sulla terra battuta con una polo total white con dettagli tricolori su colletto e maniche. Design elegante e materiali high-tech, la polo è realizzata in cotone piqué mixato con materiale tecnico traspirante che garantisce comfort ed eleganza. L’outfit di Richard Gasquet sarà disponibile in edizione limitata sull’e-boutique lecoqsportif.com e nei negozi selezionati a partire dall’11 maggio 2015. NICOLETTA AZZOLINI La prima pietra di Mou Cerimonia di apertura dei lavori per la nuova super accademia Mouratoglou, a Biot ROBERTO BARTOLOZZI a prima pietra è stata posata, il resto verrà. Presto però... Il futuro Centro di Eccellenza voluto a Biot, nelle Alpi Marittime, da Patrizk Mouratoglou e dalla sua Mouratoglou Tennis Academy ormai strafamosa, sarà pronto per il 2016, con le sue strutture all’avanguardia, «mai viste prima in Europa» giura Patrick stesso, che comprendono fra l’altro un hotel a quattro stelle. Fondata nel 2014, la Mouratoglou Tennis Academy si rinnova riunendo in un’unica dimensione l'Accademia TETC fondata nel 1996 dal coach di Serena Williams, situata a Thiverval L Grignon, vicino Parigi, e la ISP, fondata da Charles Auffray, con sede nel Sophia Country Club a Biot, adiacente ai giardini dell'hotel che porta lo stesso nome, un'istituzione iconica e ormai famosa nella regione per l’ospitalità. Grazie alla sua posizione unica in Europa, a due passi dalla Costa Azzurra, ma in altura, l'Accademia garantisce condizioni climatiche eccezionali che sono particolarmente favorevoli alla pratica del tennis. Il progetto rappresenta anche un forte vettore di attrazione per la città di Biot. La posa della prima pietra segna l'inizio dei lavori di costruzione delle infrastrutture sportive. L'apertura dell'Accademia, è prevista per il prossimo anno. Il progetto è sostenuto dal Gruppo Eren, che investe nello sviluppo delle attività nel settore delle risorse naturali, lo sport, il tempo libero e la cultura. Maui Jim e Pennetta cin cin con gli occhiali Flavia Pennetta Allo stand Maui Jim, sotto gli occhiali scelti dalla tennista azzurra aui Jim, azienda leader del settore eyewear, preferita dai migliori distributori ottici e atleti professionisti di tutto il mondo per la tecnologia PolarizedPlus2® delle sue lenti e per la protezione della vista, aggiunge alla lista dei suoi Ambassador il nome di Flavia Pennetta, affiancandolo a quelli di Martina Hingis, David Ferrer, Philipp Kohlschreiber e Benoît Paire. Il brand ha ufficializzato l'accordo durante gli Internazionali BNL d'Italia 2015. Flavia Pennetta, dieci titoli WTA in carriera, tra cui Indian Wells 2014 è considerata una tra le atlete più interessanti nel panorama tennistico, per il suo naturale stile di gioco e la schiettezza in campo. «Nel corso dell'ultimo anno, abbiamo lavorato per ampliare il nostro rapporto con i tennisti professionisti», ha dichiarato Martijn Van Eerde, direttore marketing di Maui Jim per l'Europa. «Flavia è una giocatrice fantastica e davvero divertente da guardare. Nel corso degli anni, molti giocatori, allenatori e giudici di linea hanno scoperto i vantaggi delle lenti dei nostri occhiali da sole a tecnologia PolarizedPlus2® che migliorano la loro vista in campo, durante il gioco». «Sono entusiasta di collaborare con Maui Jim», ha detto Flavia, che ha scelto per sé il modello Kawika. «Ho scoperto il brand pochi anni fa e sono diventata subito una loro fan! La qualità delle lenti è semplicemente la migliore. Quello che mi piace di Maui Jim è che hanno una vasta selezione di modelli sportivi, perfetti per quando mi alleno, senza tralasciare il design». • Per ulteriori informazioni visita il sito MauiJim.com o vai su Facebook e Twitter alla pagina @OfficialMauiJim. M ROBERTO BARTOLOZZI 11 News news news.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:24 Pagina 5 Tennis News T - Shirt Donna Polo Bimba Ball Boys Maglione Uomo Australian, Internazionali alla moda C T - Shirt Uomo ominciano gli Internazionali e Australian si fa trovare pronta. Ecco la nuova collezione per il torneo 2015, nel quale l’azienda veste giudici e raccattapalle. Collezione in linea con il gusto e la tradizione Australian, sponsor tecnico anche delle squadre azzurre. Polo Bimbo Ball Boys T - Shirt Uomo Felpa Uomo Borsa Tennis 12 Giacca Donna da giudice Tennis News segue a pagina 14 Polo piquet Uomo 13 News news news.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:24 Pagina 7 Tennis News IL NUOVO SMART TENNIS SENSOR SONY a cura di ROBERTO BARTOLOZZI E tutte le racchette divennero “smart” he tutte le racchette diventino “smart”, intelligenti. Detto, e fatto. Grazie allo Smart Tennis Sensor SSE-TN1W proposto da Sony. Lo collegate allo smartphone o al tablet e potrete analizzare, rivedere, condividere e confrontare i vostri progressi sul campo da tennis. Sony ha collaborato con Wilson, Head, Prince e Yonex, per garantire la perfetta compatibilità del suo sensore intelligente con le loro racchette. Grazie alle tecnologie di rilevamento e alla neosviluppata meccanica di analisi delle vibrazioni, esaminare le prestazioni sul campo non è mai stato così facile. Dopo aver caricato il sensore, è sufficiente rimuovere dall’impugnatura della racchetta il tappo su cui è apposto il logo, applicare l’anello di fissaggio sul manico e introdurre il sensore nell’anello. A questo punto, si accende il sensore e si inizia a giocare: il dispositivo comincia a registrare il numero di colpi, il punto di impatto della palla, il tipo di swing, la velocità dello swing, la velocità della palla e lo spin della palla. Completamente carico, il sensore SSE-TN1W dura 180 minuti (il tempo di un’intera partita), i dati possono essere rivisti in tempo reale o alla fine del match. È sufficiente collegare in wireless il sensore a uno smartphone o a un tablet per trasferire i dati registrati e accedervi tramite l’app Smart Tennis Sensor, scaricabile gratuitamente da Google Play / App Store. L’app può registrare scambi e contemporaneamente visualizzare video registrati e metriche dei colpi per associare i dati a una spe- C 14 cifica fase di gioco o sessione di allenamento. L’app Smart Tennis Sensor per- mette di rivedere i dati registrati in molti modi. Analizza le panoramiche di gioco, studia i dati storici e correnti e fissa obiettivi per monitorare i vostri progressi nel tempo. Secondo Marc DiPizzo, responsabile vendite e marketing per l’Europa, «lo Smart Tennis Sensor Sony è semplice da impostare. Un dispositivo che non comporta disagio né distrazioni, tale che il giocatore possa concentrarsi sull’aspetto più importante: la partita. Dopo aver finito di giocare, i dati registrati e la relativa analisi consentono di migliorare la tecnica». Anche se si cambia racchetta, il sensore può essere facilmente trasferito, con tutti i dati registrati, su qualsiasi altro modello di racchetta compatibile. Inoltre è approvato dalla ITF per le competizioni. Tennis News segue a pagina 16 • Lo Smart Tennis Sensor Sony è distribuito dai rivenditori Wilson http://www.wilson.com/en-us /international http://www.sony.it/electronics/ smart-tennis-sensors/sse-tn1w News news news.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:24 Pagina 9 Tennis News Tacchini porta l’estate al Roland Garros Si chiama “Tennis VIBE” ed è la nuova collezione che l’azienda italiana ha preparato per i French Open di quest’anno. Ingredienti: colori solari e alta tecnologia n occasione dell’edizione 2015 del Roland Garros, Sergio Tacchini lancia la sua nuova collezione tennis pro, la Tennis VIBE. L’ufficio stile del brand si è ispirato per questa linea tecnica ai colori forti e solari dell’estate, utilizzando l’Ocean Blue, il giallo e il Berry Red, e all’iconico doppio bandone della Young Line che è stato completamente rivisitato con motivi pixelati che trasformano un elemento grafico degli anni ’80 in un inserto grafico attualizzato e moderno. La polo è in tessuto tecnico interlock quick dry ad asciugatura rapida che favorisce l’immediata evaporazione del sudore per una sensazione ottimale di sempre asciutto. Il colletto è engineered, ovvero disegnato e realizzato con lavorazioni diverse della costina per maggior leggerezza e traspirabilità, offrendo un comfort decisamente maggiore rispetto al normale collo a costina. La manica è modello raglan con inserto grafico su spalla ripreso da una polo dell’archivio aziendale degli anni ‘80. Inserti monoblocco in mesh sono stati inseriti lungo tutto il fianco della polo per garantire fluidità nei movimenti, traspirabilità e una vestibilità elegante che mette in risalto la figura atletica del giocatore. Il pantaloncino è in tessuto tecnico mechanical stretch quick dry, quindi con un effetto elasticizzato che non è dato dalla presenza di fibre elasticizzate, ma dalla particolare lavorazione I 16 della trama del tessuto stesso. Un effetto di grande morbidezza del capo è dato dal tes- suto soft touch, per il comfort di chi indossa il capo, leggero e impalpabile. Inserti in mesh sono presenti sia nell’interno gamba che sull'esterno, dove una fascia in rete profila tutto il pantaloncino da gamba a gamba passando sul dorso, lasciando così più libera la muscolatura per una maggiore elasticità e la massima performance del capo. La grafica dello short è un gioco di pixel bianco su bianco che come un'onda sonora irradia dal logo del brand verso l'esterno. La tuta che completa la linea è in tessuto tecnico mechanical stretch quick dry con collo lavorato e inserti grafici su spalle come per la polo. La giacca è bianca in contrasto colore con il pantalone blu navy. La morbidezza del capo è garantita dal trattamento soft touch. Cappellino, bandana, polsini e calzini completano la linea in vendita sull’online store www.sergiotacchini.com a partire dall’11 maggio 2015. ROBERTO BARTOLOZZI Euritmics.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 01:19 Pagina 1 intervista a cura di FRANCESCA CICCHITTI 18 R PROFESSIONISTI. Un fotografo del tennis alle prese con le più imprevedibili richieste delle aziende. RAY GIUBILO svela gli ingredienti per arrivare in fondo a uno Slam e mettere tutti d’accordo... ay, come e quando è nata la tua passione per la fotog,rafia? «È nata quando ero in collegio in Inghilterra, a Londra era il 1977. Mi ero portato la macchina fotografica perché è sempre stato un oggetto in grado di affascinarmi. In colle- gio avevamo la possibilità di scegliere una materia extra oltre a quelle obbligatorie, tra le altre c’era fotografia, io la scelsi sia perché mi piaceva molto fare foto, sia perché 19 Euritmics.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 01:19 Pagina 3 PICCOLO È BELLO. «Dovevo fotografare Jana Kandarr per la Tacchini, ma le consegnarono per sbaglio un abitino di una o due taglie più piccolo. Sembrava nuda... Decisi che non potevo farmi sfuggire l’occasione...» avrei potuto evitare lo studio di un’altra materia. Nel collegio c’era una bellissima camera oscura, l’insegnante era giovane e simpatico, era una sorta di hippy, è là che mi sono appassionato. Una volta finiti gli studi, nell’ 81 sono tornato in Australia, ma è dal 1984 che ho iniziato a il fotografo professionista». Tu non hai iniziato con il tennis, quali sono stati i tuoi primi lavori? «Ho iniziato con la moda, bellezza, Still Life: gioielli e pelletteria». Quando sei passato al tennis e come è successo? «A me è sempre piaciuto il tennis, è uno sport che pratico tutt’ora. Un giorno ho ricevuto una telefonata del mio amico Leo Bassi, un giornalista che in quel periodo scriveva per Matchball, mi diceva che sarebbe venuto a Melbourne per l’Australian Open, mi chiese se volevo andare con lui. Trovai la cosa interessante e mi fece accreditare come fotografo: è così che ho iniziato a fare il fotografo di tennis. Quello fu il mio primo torneo e da quel momento in poi, il sodalizio col tennis continua ancora oggi». Hai un aneddoto particolare, divertente che ricordi di questi anni? «Di aneddoti ce ne sono tanti, uno divertente che ricordo molto bene, fu quando Tacchini aveva appena preso Martina Hingis e Goran Ivanisevic, in più avevano Jana Kandarr, una giocatrice tedesca molto bella, con un fisico a dir poco fantastico. Normalmente un’azienda fornisce ai vari giocatori che sponsorizza lo stesso tipo di abbigliamento, mentre ai giocatori di punta viene fatta una collezione personalizzata. La Hingis e la Kandarr avevano lo stesso modello ma per sbaglio alla Kandarr diedero un vestitino di una taglia troppo pic82 cola e quando scese in campo sembrava che non avesse il gonnellino. Era al Roland Garros, la Kandarr giocò comunque, sembrava fosse mezza nuda, io naturalmente la fotografai e la foto fece il giro della maggior parte delle riviste, io mi divertii ma lei non fu proprio contenta». Quali sono i segreti che ci sono dietro una fotografia, qual è la preparazione indispensabile per ottenere il risultato migliore? «Innanzi tutto bisogna utilizzare un’attrezzatura al top, delle macchine fotografiche di ultima generazione, corredo di lenti dal grandangolare ai supertele, nel mio caso fino ai 600 mm di focale. Nonostante oggi esistano dei programmi per ritoccare le foto, è comunque impossibile far diventare bella una foto mediocre. Quindi la foto deve avere una buona esposizione, deve essere a fuoco, deve avere una bella composizione, non devono esserci sullo sfondo cose o persone che possano rovinare la bellezza dello scatto. In più bisogna saper bilanciare bene il bianco, perché la luce cambia a seconda dell’ora del giorno in cui si fa la foto: più il sole va giù, più la foto tende a diventare arancione. Poi, prima di fotografare un giocatore, bisogna prendere la giusta posizione in base alla bellezza dei suoi colpi». Qual è la foto più difficile che ti ha richiesto un’azienda? «Mi è successo di recente, un’azienda mi richiedeva di fare dei servizi fotografici a dieci giocatori e tutte le foto, dovevano avere le stesse caratteristiche: dovevano avere una luce simile e non dovevano esserci ombre sui visi dei giocatori. Considerando però che le foto venivano fatte in giorni differenti ad orari diversi, è stato difficile dare la stessa armonia a ciascuna di esse». 21 Euritmics.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 01:19 Pagina 5 SEMPRE PIÙ DIFFICILE. «Di recente un’azienda mi ha proposto un autentico rebus... Riprendere dieci diversi giocatori, durante i loro match, ma facendo in modo che vi fossero identiche condizioni di luce. Ovviamente giocavano tutti in giorni diversi...» TUTTO CAMBIA. «La fotografia nella quale ho mosso i primi passi aveva un budget da rispettare. Io facevo un torneo con 100 rullini, dunque 3600 scatti. Oggi faccio 1700 scatti al giorno ed è tutto diverso. Prima dovevi pensare, ora puoi sbizzarrirti» Quali sono i particolari che un’azienda vorrebbe ci siano in una tua foto? «Quando di tratta di abbigliamento, non vogliono che ci siano brutte pieghe nei capi, ad esempio un gonnellino che svolazza va bene, un colletto di una maglietta alzato va male. Inoltre ci tengono che i giocatori non abbiano delle facce buffe. Se si tratta di racchette, le aziende vogliono che la racchetta sia a fuoco, all’altezza del giocatore in modo da poterla utilizzare nelle pubblicità della racchetta e del giocatore che la usa». «Una volta avevamo un budget da rispettare, le pellicole e lo sviluppo costavano, io facevo un torneo con 100 rullini, vale a dire 3600 fotogrammi. Oggi nei primi giorni di uno Salm faccio 1700/1800 foto al giorno, quindi in due giorni ne faccio tante quante ne facevo un tempo durante un intero torneo. La differenza è che prima scattavi meno foto, pensavi di più e aspettavi il momento giusto per fare lo scatto, oggi invece ci si può sbizzarrire, se vedi qualcosa che ti colpisce puoi scattare una raffica di foto. È ovvio che il lavoro aumenta proporzionalmente, perché occorre fare una scrematura delle foto scattate, e questo comporta non meno di tre ore di lavoro al computer dopo una giornata intera sui campi». La foto che ami di più, quella che ti è riuscita meglio, che ti è rimasta nel cuore? «Per me è quella che ho fatto a Venus Williams nel 98, in Australia, dall’alto. In quella foto Venus sta facendo il servizio, ha appena colpito la palla e sul campo si vede la sua ombra ma sembra che lei abbia una sola gamba. Quella è una foto che mi è sempre piaciuta, era ancora il tempo della fotografia analogica e dunque non vedevi subito le foto. Io avevo avuto la sensazione di aver fatto una bella foto ma non ero sicuro che fosse esposta bene, che fosse a fuoco, in quei tempi si metteva a fuoco a mano, quindi finché non l’ho vista il giorno dopo, non sapevo se la sensazione era giusta». Che cosa è cambiato nella fotografia rispetto al passato, quali sono le differenze che ci sono oggi? 22 Immagini. Le foto di questo servizio, scelte direttamente da Ray Giubilo nel suo vasto e prezioso archivio, illustrano con efficacia la qualità e la professionalità degli scatti dell’autore, ponendo in rilievo le sue doti poliedriche. In apertura di servizio, lo scatto preferito da Giubilo: colta dall’alto, Venus Williams dà vita a un perfetto scambio di geometrie fra il suo corpo, il gioco delle ombre e le linee del campo. Nella pagina successiva, Jana Kandarr, un’immagine scelta dall’autore per raccontare un aneddoto che ben chiarisce le linee guida del suo lavoro, e gli scherzi del destino cui inevitabilmente, quanto involontariamente, va incontro. In questa pagina, “Beauty”, uno scatto in studio eseguito da Giubilo durante un servizio di moda. Infine, due scatti di vela, una grande passione di Ray che, prima o poi (così assicura) darà vita a un libro fotografico. 23 Euritmics.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 01:19 Pagina 7 Quante macchine fotografiche utilizzi durante un torneo? «Ne porto due con me, uguali. Sono quelle che uso per fare le foto in azione, con dei grandi obbiettivi. In più ne tengo un’altra appesa al collo, sempre di tipo professionale. Questa la utilizzo se devo fare una foto veloce e non ho il tempo di cambiare l’obbiettivo alle altre». C’è qualcosa che ancora non hai fatto nella tua carriera e che vorresti fare? Uno sfizio, un sogno…? «Sì, c’è una cosa che mi piacerebbe fare: un libro di C’È ANCORA QUALCOSA DA FARE... «Mi piacerebbe firmare un libro di foto sulla vela, una grande passione che il tennis mi ha costretto a mettere da parte. Lo giuro... Un giorno salgo in barca e faccio il giro del mondo» fotografie di vela. La vela è stata l’altra mia grande passione che purtroppo ho dovuto mettere da parte per lasciare campo libero al tennis. Mi piacerebbe poter fare il giro del mondo su di una bella barca a vela e fotografare i differenti paesaggi che si possono incontrare. È una cosa a cui penso da tempo, una soddisfazione che mi voglio togliere. E giuro che un giorno di questi farò in modo di poterla realizzare». 24 Under A.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 11:55 Pagina 1 Immagini. Andy Murray, campione di Wimbledon e degli Us Open, ultimo “acquisto” dell’azienda di Baltimora. Nelle foto piccole a destra, Lindsey Vonn, Brandon Jennings, Stephen Curry, Georges St-Pierre e Michael Phelps L’AZIENDA. 1996-2015, in appena diciannove anni Under Armour è cresciuta negli Stati Uniti fino a sfidare i colossi del settore. Grazie alle stelle dello sport cui ha affidato la sua immagine Sotto i campioni Lindsey Vonn nello sci, Brandon Jennings e Stephen Curry nella pallacanestro, Georges St-Pierre nelle arti marziali, Michael Phelps nel nuoto, e dallo scorso gennaio anche Andy Murray nel tennis, l’ultima disciplina in ordine di tempo a entrare nei pensieri e nei progetti dell’azienda creata da Kevin Plank, ex giocatore di football intenzionato a trovare, per se stesso, il meglio dell’abbigliamento sportivo 26 L a notizia che Andy Murray avrebbe vestito Under Armour è stata, finora, la più calda “marketing news” del 2015. A inizio anno, il campione scozzese ha firmato un quadriennale con l’azienda di Baltimora, ormai tra le più influenti del mondo sportivo. Se in Italia UA sta muovendo i primi passi importanti, negli States già rappresenta il secondo marchio più venduto (dopo Nike e prima di Adidas). La ricerca del comfort, con l’obiettivo, addirittura, di miglio- servizio a cura di JASON D’ALESSANDRO rare le performance degli atleti e le giuste trovate pubblicitarie hanno lanciato, negli ultimi vent’anni, il marchio nell’eccellenza mondiale: oggi Under Armour, che tradotto dall’inglese significa “sotto la corazza” e rivela il Dna proveniente da sport di grande impatto, come il football americano, la fa da padrona in Nord America, Canada e persino in Giappone, e non nasconde l’obiettivo di espandersi anche in Europa, dove di recente ha aperto una filiale ad Amsterdam che controlla la Gran Bretagna, la Francia e la Germania. La nascita di un colosso “Heat Gear”, “Cold Gear”, “All Seasons Gear”... La proposta di un capo adatto a ogni stagione e temperatura, da sempre rappresenta uno degli obiettivi della ricerca del marchio che, come spesso accade, è nato quasi per caso. Under Armour nasce nelle periferie di Georgetown grazie a un’idea, o forse è meglio dire, a una necessità di Kevin Plank, ex capitano della squadra di football della University of Mariland, di trovare un tessuto che diminuisse il fastidio dovuto alla sudorazione durante le fasi di gioco. Plank, nel 1996, fonda una società che, dopo vari test e ricerche sui tessuti in fibra sintetica, finalmente riesce a realizzare una maglia con fibre ad asciugatura rapida, in grado di offrire una sensazione di freschezza, asciutto e leggerezza durante l’attività fisica anche con il caldo intenso. Nasce così il prototipo di quello che oggi conosciamo come “Heat Gear”. In pochi mesi Plank formò un team addetto alle vendite e, alla fine del primo anno, Under Armour registrò un fatturato di 17000 dollari. Da allora fu solo un crescendo: nel 1997 27 Under A.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 11:55 Pagina 3 “Make all athletes better!”, migliorare ogni atleta. È l’obiettivo di UA, da raggiungere tramite tessuti di alta qualità e vestibilità, che consentono all’aria di circolare e garantiscono un’adeguata protezione ai muscoli venne lanciata la tecnologia “Cold Gear”, pensata per l’abbigliamento isolante e traspirante da indossare durante la stagione invernale, e subito dopo le “All Season Gear”, più indicate per le mezze stagioni. Alla conquista del mercato Alla fine del 1998, appena due anni dopo la fondazione, Under Armour si trasferisce da Georgetown a Baltimora, con una nuova 28 sede e un proprio magazzino. Un anno più tardi arriva la svolta dovuta alla firma di un contratto di collaborazione con la produzione del film di Oliver Stone “Ogni maledetta domenica” (quello con l’indimenticabile discorso che Al Pacino, nei panni di un coach, rivolge alla propria squadra di football); in pochi mesi il fatturato aumentò di 750000 dollari. Plank, successivamente firmò importanti accordi e collaborazioni che consacrarono definitivamente il marchio come uno dei più grandi e influenti nel mercato dello sport. Nel 2014, il fatturato dell’azienda ha raggiunto i 3 miliardi di dollari. Rendere gli atleti… Migliori! “Make all athletes better!”. Ecco l’obiettivo principale di UA, migliorare ogni atleta! La società americana, con la linea “Performance Apparel”, propone un prodotto ideale per l’allenamento e la gara, che consente, grazie alla qualità dei tessuti e alla vestibilità, di migliorare le performance di chi lo indossa. Come scritto, i segmenti principali in cui si divide la produzione sono “Heat Gear” e “Cold Gear”, il primo per temperature superiori a 18 gradi, il secondo ideale a temperature più basse. “Heat gear” è caratterizzato da un particolare poliestere chiamato “Polyarmour”, estremamente leggero e con una tramatura minima che consente di far lavorare il prodotto come un’autentica seconda pelle e, grazie alla sua costruzione a celle aperte, consente all’aria di circolare tra le fibre regolando la temperatura del corpo in modo da lasciare all’atleta un piacevole senso di freschezza, migliorando lo scambio termico e favorendo una minor sudorazione con conseguente riduzione di perdita di sali minerali. L’adeguata “compressione” dei muscoli inoltre, mantiene la muscolatura in sede riducendo le oscillazioni muscolari e la formazione di acido lattico, quindi velocizzando il recupero. Under Armour vuole proteggere l’atleta, sotto la “corazza” dei suoi prodotti, dai vari fattori esterni, primo fra tutti, quello climatico. Dal caldo al freddo Trattenere la temperatura corporea, permettere l’evaporazione del sudore lasciando il corpo asciutto, aderire sulla pelle per assecondare ogni processo fisiologico, tutto questo è “Cold Gear”. Anche qui troviamo il “Polyarmour”, ma mescolato a delle fibre di nylon che aiutano a mantenere alta la temperatura corporea; la parte interna della micro-fibra viene sot- toposta a un trattamento “brushed” che la rende più grezza e, non essendo il tessuto a strettissimo contatto con la pelle, le piccolissime concavità ripiene d’aria creano un effetto che “tira” la molecola di sudore verso l’esterno e un filtro che aumenta la capacità della fibra di tenere caldo l’atleta. Il sudore trova così le condizioni ideali per una veloce evaporazione lasciando la tshirt asciutta e leggera. 29 Under A.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 11:55 Pagina 5 Maglie Raid da gara, Tech da allenamento e pantaloncini Launch: il “corredo” di Murray I prodotti Under Armour subiscono numerosi test prima di essere proposti per il mercato. Mettere l’atleta a proprio agio, è la missione dell’azienda Per tutte le stagioni I prodotti UA sono frutto di una ricerca accurata e subiscono innumerevoli test prima di essere proposti sul mercato: oltre alla linea e al design innovativo c’è la ricerca del comfort, di un modo per mettere l’atleta a suo agio nelle situazioni critiche di gara, dove risulta fondamentale una buona sensazione sul corpo e, in primo luogo, sui muscoli utilizzati. I muscoli devono essere “contenuti” e non “costretti”: il corretto contenimento consente di far lavorare il muscolo in modo ottimale ma la costrizione crea atrofia muscolare con effetti contrari. Il perfetto equilibrio Under Armour ricerca il perfetto equilibrio per la miglior performance atletica e l’innovazione non si ferma mai: negli ultimi anni, sono state introdotte le tecnologie “All Season 30 5 Gear”: “Recharge Suit” per il recupero post attività; “Charged Cotton” per chi vuole usare un cotone che asciuga cinque volte più velocemente di quello tradizionale; “Storm”, completamente antipioggia e antivento; “Infrared” un nuovo tessuto che ingloba la ceramica rendendo i capi molto più termici e isolanti. Andy, uno di famiglia! Oggi, Under Armour veste testimonial di lusso in diversi sport: la sciatrice medaglia d’oro Lindsey Vonn, il campione mondiale di MMA Georges StPierre, i giocatori della NBA Brandon Jennings e Stephen Curry, candidato quest’anno a MVP della stagione e alla vittoria del titolo insieme ai suoi Golden State Warriors; il più grande atleta olimpico di tutti i tempi, il nuotatore Michael Phelps, il due volte MVP al Super Bowl Tom Brady. Da gennaio, come detto, anche Andy Murray. Il tennista scozzese, vincitore di Wimbledon e degli US Open è, ormai da quasi dieci anni, uno dei top player e anche quest’anno risulta sempre tra i favoriti nei tornei più importanti del circuito ATP. «Sono molto onorato ed entusiasta di essere entrato a far parte della squadra Under Armour e di poter rac contare insieme a loro la storia del marchio in modo completo». Con queste parole dettate alla firma del contratto, Murray ha subito trovato un posto di rilievo nella famiglia Under Armour. Ad esse hanno fatto seguito quelle di Ryan Kuehl, manager per il tennis e il golf di UA: «La firma con Andy è stata davvero un momento speciale per il marchio, mentre continuiamo a elevare e diversificare la nostra rosa di atleti ed espandere la nostra presenza internazionale». I In campo con Andy ROBERTO BARTOLOZZI prodotti Under Armour sono il risultato finale di un lavoro capillare e il frutto di una ricerca curata nei minimi dettagli. Oltre al design e agli abbinamenti dei colori molto piacevoli, c’è la scelta dei materiali utilizzati che pone al primo posto la leggerezza, la traspirazione, la libertà dei movimenti dell’atleta che indossa la “corazza”. Abbiamo nominato alcune delle tecnologie e i materiali utilizzati, in primo piano la “Heat gear” e il “Polyarmour”; nei capi indossati da Andy Murray, che nelle prossime righe andremo a descrivere, troviamo anche il “Moisture Transport System” e il sistema “anti-odore”, che ancora di più, rendono i capi ideali alle condizioni esterne e degli alleati che permettono di concentrarsi esclusivamente sul proprio gioco. Under Armour RAID Shortsleeve T Immagini. Rossa, azzurra e gialla, tre delle numerose versioni della “Raid Shortsleeve T” con tecnologia “Heat Gear” per conservare il corpo fresco anche durante lo sforzo fisico ad alte temperature La “Raid” è una t-shirt costituita per il 90% da poliestere e per il 10% da elastan e vanta la tecnologia “Heat Gear”, ideale per alte temperature, che la rende liscia, molto soffice e leggera. Il tessuto è elasticizzato: oltre alla struttura a quattro vie che consente grande libertà di movimento senza inficiare la forma originale del capo, ci sono dei pannelli in rete elasticizzata sul giro manica e sulla schiena che permettono una buona ventilazione. La tecnologia “Moisture Transport System” regola il sudore stimolandone l’evaporazione e allontanandolo dalla cute, mentre quella “anti-odore” previene la proliferazione microbica re31 Under A.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 11:55 Pagina 7 Una trovata il pantaloncino “2 in 1”... Oltre al tessuto esterno il modello Launch prevede un sotto-pantaloncino in tessuto “Heat Gear” Immagini. Il pantaloncino Launch “2 in 1” indossato da Andy Murray In pagina, due esempi di maglie Tech, nate per l’allenamento quotidiano sponsabile della formazione di cattivi odori. La t-shirt va dalla taglia S alla XXL e viene proposta in quasi tutte le tonalità di colore. Under Armour TECH Shortsleeve T La “Tech” è una t-shirt costituita per il 100% da poliestere ed è progettata per l’allenamento. Molto leggera e confortevole al tatto, prevede un eccellente trasporto dell’umidità e ridotto tempo di asciugatura. Le maniche a raglan e le cuciture piatte garantiscono comfort e ampia libertà di movimento. Come la “Raid”, prevede la tecnologia “antiodore”. È disponibile dalla taglia S alla XXL e in moltissimi colori diversi. Under Armour LAUNCH Short Il “Launch” è il pantaloncino utilizzato da Andy Murray. Nella sigla si fa riferimento al “2 in 1” perché, oltre al tessuto esterno, è previsto un sotto-pantaloncino in tessuto “Heat Gear” con l’obiettivo di potenziare la corsa. Il materiale utilizzato in gran percentuale è il poliestere, elasticizzato e ultraleggero per una grande libertà di movimento. Le tecnologie utilizzate sono le stesse delle t-shirt sopra descritte: abbiamo il “Moisture Transport System” e la “anti-odore” e alcuni inserti laterali per garantire una buona ventilazione. Gli shorts prevedono una tasca posteriore con cerniera e un taschino portachiavi interno. Il pantaloncino esterno è lungo 17,78 cm, quello interno 12,7 cm; è disponibile nelle taglie S, M, L, XL e XXL e nei colori nero, grigioverde e rosso acceso. 32 Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 1 L’AZIENDA. Dal 1998 in Italia, Decathlon si è affermata come “il negozio degli sportivi”puntando a rendere lo sport accessibile a tutti. La mission è «aumentare il valore abbassando i prezzi» A Punti vendita in tutta Italia, tante buone occasioni e venti brands specifici per le diverse discipline sportive a cura di JASON D’ALESSANDRO lmeno cento le motivazioni che rendono Decathlon uno dei pilastri del commercio sportivo, ognuna di esse corrispondente a un punto vendita presente sul territorio italiano; la casa francese, negli ultimi anni, si è fatta strada lungo il nostro stivale, rendendo più accessibile lo sport a chi, semplicemente, lo vuole giocare. Tennisti, cestisti, calciatori ma anche scalatori, ciclisti e nuotatori, età permettendo, hanno assistito al grande cambiamento di cui è stato oggetto il com- 34 mercio negli ultimi tempi. Ormai siamo “on-line” e in tempo reale osserviamo, confrontiamo, valutiamo, acquistiamo; il commercio ha visto una drastica mutazione e, anche se i più nostalgici (generalmente quelli che hanno meno dimestichezza col computer) non sono d’accordo, è impossibile negare l’apertura al mondo introdotta da internet, e con questa, ovviamente, anche quella legata al mercato, alla scelta e al confronto dei prodotti. Oggi ci sono realtà che si sono perfettamente adattate all’ambiente in cui operano, cre- ando vantaggi palpabili alla popolazione; una di queste è Decathlon. “Il negozio degli sportivi”: lo slogan della casa francese non poteva essere più appropriato; ogni sportivo, infatti, ha la possibilità, on-line e nei punti vendita, di trovare i prodotti inerenti alla disciplina che pratica a prezzi accessibili e di essere seguito nell’acquisto da personale qualificato. La missione fondamentale di Decathlon è rendere lo sport accessibile e la coerenza di questa linea si sviluppa nello studio e nelle campagne pubblicitarie dell’azienda; prima fra tutte il “fattore VP”. Aumentiamo il Valore, e abbassiamo i Prezzi “Rendere accessibili, al maggior numero di persone, il piacere e i benefici dello sport: questo è in sintesi il senso d’impresa di Decathlon e l’impegno che l’azienda si assume nei confronti di chi pratica lo sport tutti i giorni con passione, siano essi adulti o bambini, principianti o esperti, collaboratori o clienti”. Con queste parole ha inizio il comunicato stampa, datato febbraio 2015, col quale Decathlon presenta il “fattore VP - aumen- 35 Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 3 «Far convivere senza compromessi Prezzo e Valore», spiega Fulvio Matteoni, amministratore delegato di Decathlon Italia, «è la nostra sfida quotidiana». I Il sito di Decathlon: il tennis a buon prezzo tiamo il Valore, abbassiamo i Prezzi”. Tale campagna mondiale coinvolge oltre 800 punti vendita e consiste nell’ottimizzare le risorse, compresa la comunicazione, affidata agli stessi clienti che diventano veri e propri testimonial. Fulvio Matteoni, Amministratore Delegato Decathlon Italia, afferma: «Prezzo e valore sono due pilastri che spesso vivono uno a discapito dell'altro; spesso, nel tentativo di distanziare i due concetti, le aziende agiscono solo sul prezzo o, viceversa, solo sulla qualità a prezzi elevati. Il nostro obiettivo e la nostra sfida quotidiana è farli convivere senza compromessi, lavorando su entrambe le leve». Decathlon punta sulla qualità del proprio “Centro Ricerca e Sviluppo” e quindi dei prodotti, che subiscono migliaia di test per garantire un risultato curato in ogni particolare a un prezzo più che accessibile. Dal 1976 a oggi Il marchio francese nasce con un negozio nei pressi di Lille in Francia nel 1976 per poi espandersi in Germania nel 1986, in Italia nel 1998, nel Regno Unito e negli States (dal cui però deciderà di uscire nel 2006) nel 1999. Nel 2008, il gruppo assume il nome di “Oxylane”, Decathlon diventa l'insegna principale; un anno più tardi, il fondatore Michel Leclercq, decide di lasciare la presidenza del gruppo al figlio Olivier. Oggi, Decathlon, è presente in ben 21 paesi in tutto il mondo, comprende quelle che vengono 36 l sito di Decathlon apre a un mondo di buone occasioni. Basta il colpo d’occhio per accorgersene. Vi sono racchette (Artengo, la TR700) a 7,95 euro, e le famose Babolat Pure Drive Lite e Wilson 105 Team vengono offerte, rispettivamente, a 144,95 e a 69,95 euro. Interessanti anche gli sconti sulle palline da tennis (uno o tre tubi), che riportiamo nella foto qui sotto. Fra le scarpe, occhio ai prodotti Nike: le Vapor Court da uomo sono a 44,95. Le Artengo TS800 bianche, fine serie, sono a 15,45 mentre le TS710 nere a 22,95 euro. chiamate le venti “marche passione”, ovvero dei brand specifici per le varie discipline sportive, ad esempio “Quechua” per la montagna; “Kipsta” per gli sport di squadra; “Btwin” per il ciclismo; “Artengo” per gli sport di racchetta, ed è proprio quest’ultima che a noi interessa maggiormente. Il 18 marzo abbiamo raggiunto il “Quanta Village” di Milano, dove era prevista la conferenza stampa di presentazione dei prodotti Artengo per il tennis. Nelle prossime pagine riportiamo l’intervista a Lorenzo Villa, direttore commerciale sport di racchetta per Decathlon Italia e le immagini con annessa descrizione degli ultimi prodotti per il tennis. Il mondo corre veloce, Decathlon è al passo coi tempi! Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 5 Racchette, scarpe, palle e abbigliamento: ARTENGO ha presentato al Quanta Village di Milano le nuove linee tennis per il 2015. In tutti i nuovi prodotti si è voluto privilegiare il comfort degli atleti La nuova tecnologia “soft feel” al centro della racchetta TR960, messa a punto da Escudé. Nelle scarpe inserti su tallone e piede per garantire il massimo ammortizzamento A C’ Immagini. La nuova tecnologia “soft feel” (C/D) nelle racchette Artengo di nuova generazione. La borsa a rete per le palline (B) e il sotto plantare (A)della nuova collezione di scarpe, dotato di tecnologia In’ Up che migliora l’ammortizzamento B era un bel sole al “Quanta Village” di Milano il 18 marzo, tanti ragazzini con scarpini e completi da calcio e i loro mister che li guidavano da una parte all’altra del campo. Appena superata la sbarra all’entrata della proprietà, balzavano agli occhi i cartelli con scritto “presentazione prodotti Artengo”; bastava seguirli per trovarsi a bere comodamente un succo d’ananas nella hall della “zona conferenze”. Marcello Ghisi, responsabile della formazione dei dipendenti per Decathlon Italia nonché ex giocatore di buon livello, ci ha accolto e D C dal nostro inviato a Milano, JASON D’ALESSANDRO immediatamente il discorso si è acceso sui vari colpi di Federer, Nadal, Djokovic, Edberg e gli altri grandi del tennis di oggi e di ieri. Solo dopo una breve rivisitazione della storia del tennis il gruppo, ormai composto da una trentina di persone, è stato guidato nella sala adibita alla conferenza. La parola ai manager Appena entrati abbiamo notato il nuovo materiale Artengo: il completo, la nuova racchetta, le scarpe e le palle; ci siamo seduti e abbiamo ascoltato il primo intervento, quello di Lorenzo Villa, direttore commerciale sport di racchetta 39 Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 7 C’è molta tecnologia nella nuova collezione di scarpe Artengo: l’inserto “Diapad 3” per evitare problemi al tallone, e il plantare “In’ Up” per meglio ammortizzare le sollecitazioni al piede Immagini. La nuova collezione di scarpe da tennis Artengo: per le giocatrici (a destra) in azzurro e celeste, per gli uomini, in nero (a sinistra) la “all court” e in grigio (sotto) la scarpa da terra battuta per Decathlon Italia, il quale ha definito quelli che saranno i prossimi passi del marchio in Italia, ha accennato al “fattore VP – aumentiamo il Valore, abbassiamo i Prezzi”, sottolineando una volta ancora l’anima della politica di Decathlon, ovvero lavorare per ottenere alta qualità mantenendo i prezzi sempre accessibili. «Il nostro obiettivo è raggiungere e soddisfare il tennista regolare perché, secondo alcune indagini, è quello che rappresenta buona parte del mercato». Villa ha concluso così, per poi passare la parola ai due manager francesi di Artengo: Eric Briet, responsabile di racchette e palle da tennis e Karel Van Beveren, specializzato nello sviluppo delle calzature da tennis. I due hanno esposto i concetti nella loro lingua madre, tradotti in tempo reale dalla responsabile nazionale della comunicazione di Decathlon Nicoletta La Torre. Test accurati e continui La marca Artengo nasce nel 2006 ed è specializzata negli sport di racchetta: tennis, badmington, tennis tavolo, squash, padel e beach tennis. Il percorso che conduce allo sviluppo dei prodotti è ben definito e parte da un’accurata ricerca seguita da una serie di test esigenti e continui. Tutti i prodotti Artengo vengono testati da giocatori di alto livello che criticano, consigliano e infine approvano; uno di questi è Nicolas Escudè (numero 17 del ranking ATP nel 2000). La nuova racchetta Artengo “TR960”, costruita proprio grazie al supporto del giocatore francese, non si distingue solo per il design innovativo, ma soprattutto per la nuova tecnologia “soft feel”, che le conferisce grande giocabilità e comfort. All’interno del telaio è stata inserita una lamina finissima di legno proveniente dalle Americhe che riduce le vibrazioni, al momento dell’impatto con la palla, addirittura del 50%. La racchetta pesa 305 grammi, ha una rigidità di 73 e un bilanciamento a 320 mm che permette di mantenere una buona ma40 novrabilità. L’ovale è di 100 pollici quadrati e lo schema corde 16x19. La “TR960” quindi, è una racchetta completa, maneggevole ma compatta, potente senza inficiare la precisione. La “TR860” vanta la stessa tecnologia ma si differenzia in alcuni valori, che sono leggermente ridotti: pesa 290 grammi, ha un valore di rigidità di 70, ed è bilanciata a 325 mm. Le nuove scarpe Artengo Anche nella progettazione delle calzature, la parole d’ordine è “comfort”. Lo staff di Artengo è partito da un accurato studio sulla morfologia del piede per costruire la scarpa ideale per il tennista odierno, che non prevede cuciture, ma si sviluppa in un unico foglio. La “TS990”, questo il nome del nuovo prodotto, pesa 355 grammi (numero 43) ed è tra le calzature di settore più leggere in commercio; il tessuto della tomaia è in “mesh 3D”, la linguetta, grazie alla schiuma densa e morbida rimane confortevole e traspirante. «La suola intermedia», ha spiegato Van Beveren, «è in schiuma “EVA pressato” fusa», e ci sono gli inserti “Diapad 3” sul tallone e “In’Up” sull’avampiede per garantire un buon ammortizzamento. La suola di gomma “Rublast” presenta rinforzi sulle zone d’usura e ha inserti a spina di pesce specifici (solo per versione terra battuta) per offrire un’ottima aderenza. I rinforzi in PU sull’alluce e sulla parte interna del piede conferiscono resistenza alla tomaia durante le ripetute sollecitazioni generate dalle scivolate. Le nuove calzature Artengo sono disponibili nelle versioni da uomo: “terra battura” di colore grigio, “All court” in nero; e da donna “All court” in blu. I numeri nella versione donna vanno da 36 a 42 e nella versione uomo da 39 a 48. Le palle già nel circuito Atp Eric Briet, dopo la presentazione della nuova racchetta, ha presentato le nuove palle “TB920”, utilizzate nel torneo ATP 250 di Moselle, in Francia. La qualità del caucciù conferisce un’ottima accelerazione; la qualità del feltro una buona resistenza. Anche le palle sono state testate e approvate con la collaborazione dei partner tecnici: Nicolas Escudé e Jérome Haehnel (ex N°78 ATP). Per quanto riguarda l’abbigliamento, i colori principali sono il grigio e il blu rifiniti con l’arancio; anche in questo caso i prezzi al pubblico sono molto contenuti senza nulla togliere alla qualità del prodotto. La polo “990” da uomo, proposta insieme al pantaloncino, è realizzata con la tecnologia della termosaldatura che consente di diminuire il numero delle cuciture, così da evitare ogni disagio durante i movimenti; il tessuto traforato sulla schiena e sotto le ascelle consente al corpo di rimanere ventilato e di restare asciutto a lungo; il posizionamento di “mesh” sul dorso potenzia l’aerazione. Il tessuto “Equarea” consente la traspirazione per evitare di rimanere sudati durante e dopo l’attività sportiva: assorbe l’umidità, la trasferisce verso l’esterno e asciuga rapidamente. Il completo da donna, composto da canotta e gonnellino, vanta le stesse caratteristiche di quello da uomo: comfort, libertà di movimento e stile. Dalla sala al campo Una volta terminata la presentazione con tanto di video e slide, i presenti hanno ricevuto una sacchetto firmato Artengo con un completo da gioco, un bagnodoccia e un tappetino poggia piedi firmato “nabaiji”, la marca di Decathlon specifica per il nuoto; dopo un rapido passaggio nello spogliatoio si è scesi in campo per la prova di tutti i prodotti. In questo frangente abbiamo colto l’occasione per porre qualche domanda a Lorenzo Villa per saperne di più su come Decathlon Italia si muoverà dal punto di vista del marketing, su quali saranno le prossime mosse e iniziative pubblicitarie; insomma cosa dobbiamo aspettarci, nel prossimo futuro, dall’azienda che forse più di ogni altra, ha rivoluzionato il commercio sportivo negli ultimi anni. 41 25 Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 9 Intervista. Lorenzo Villa, direttore commerciale per il tennis di ARTENGO, ci guida alla filosofia del brand francese per conquistare il mercato Immagini. Nicolas Escudé, ex numero 17 ATP, è capo prodotto Artengo per il tennis. Eccolo mentre testa una racchetta. Sotto, a destra, il borsone per 6 racchette. In basso, Lorenzo Villa, direttore commerciale per il tennis in Italia. Nella pagina accanto Karel Van Beveren che cura il settore scarpe. «Comfort e sicurezza Q per avvicinare il tennista di tutti i giorni» uali sono le novità Decathlon per il 2015? In che modo si muoverso il verà cliente? «La situazione è in evoluzione. Noi siamo molto bravi a fare quello che facciamo da sempre, cioè vendere i nostri prodotti all’interno dei negozi e, su questo, continuiamo a migliorare. La proposta che faremo ai nostri clienti con “carta fedeltà” è quella di dar loro la possibilità di te- 42 stare racchette, completi e scarpe Artengo per un periodo più lungo, di trenta giorni, per fare in modo che ne apprezzino veramente il valore». In ambito marketing, quali saranno le prossime mosse? «Ci stiamo organizzando anche da questo punto di vista. Con Artengo abbiamo creato la rivista “Tennis Addict”, dove abbiamo esposto il confronto tra scarpe occasionali, regolari e intensive; la vo- lontà è quella di prendere iniziativa anche sul web, utilizzando banner e altre trovate pubblicitarie con l’obiettivo di far conoscere e confrontare i nostri prodotti attraverso internet». Per quanto riguarda l’organizzazione della pubblicità: c’è una divisione tra nord, sud e centro Italia? Utilizzate diverse strategie in relazione alla zona di competenza? «La comunicazione è su tutto il territorio italiano, è unica e unificata: tutto ciò che viene fatto al Nord lo possiamo trovare anche al Sud e al Centro. Quello che riteniamo particolarmente importante è proporre dei prodotti che siano coerenti con gli interessi maggiori nelle diverse zone italiane. Gli sport sono presenti dappertutto però, ogni negozio, in base a una valutazione degli interessi, stabilisce la propria politica commerciale e pubblicitaria e quindi se, per esempio, in una zona si pratica molto l’equitazione, ci sarà un reparto a riguardo molto svi- luppato; se invece le discipline che vanno per la maggiore sono altre, allora verrà dato loro ampio spazio». Tutte queste informazioni le riscontrate tramite lo studio delle vendite? «Certamente. Inoltre, noi direttori commerciali teniamo monitorate le presenze nei club nelle varie zone; tramite le federazioni e le nostre ricerche di mercato, riusciamo a capire quali sono le discipline sportive più praticate». Le strategie e le scelte di mercato, in Italia, sono autonome o devono seguire una sorta di protocollo uniforme per tutte le nazioni in cui operate? «Abbiamo delle strategie macro comuni internazionali ma, sul territorio nazionale, sia a livello di comunicazione sia di marketing, abbiamo possibilità di agire a seconda delle esigenze e margini di manovra abbastanza ampi». L’Artengo è forse il più rappresentativo dei mar- 43 Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 11 «La proposta per i nostri clienti con Carta Fedeltà sarà quella di testare più a lungo i nostri prodotti. Gli lasceremo a disposizione trenta giorni» chi presenti in Decathlon. Com’è nato? In che modo si svilupperà e crescerà nel prossimo periodo? «Artengo è nata nove anni fa dalla volontà di Decathlon di creare un brand per ogni disciplina sportiva; si occupa degli sport di racchetta, il tennis certamente rimane l’attività principale, ma sono presenti anche il padel, lo squash, il tennis tavolo, il beach tennis e il badmington. La volontà forte, in questi ultimi anni, è quella di costruire dei prodotti che abbiamo un valore, primo fra tutti il comfort. La nuova tecnologia “soft feel” che si trova all’interno delle racchette, per esempio, garantisce la possibilità di giocare con elevate prestazioni tutelando, allo stesso tempo, le articolazioni coinvolte nel movimento. Il comfort rappresenta uno dei principali obiettivi nella progettazione di calzature, racchette e tutti i prodotti che lo richiedono». Quindi possiamo dire che tentate di creare dei prodotti che quasi prevengono eventuali infortuni? 44 «Sì. Per noi, il valore sicurezza è tutto. Ci adoperiamo per la persona che entra in un nostro punto vendita come per l’utilizzatore del prodotto che proponiamo, che può essere Artengo, per il tennis, ma anche “Quechua” per la montagna e “B’Twin” per il ciclismo. Questa è una tendenza fortissima e cerchiamo di farla coincidere con quella che rappresenta la nostra missione principale: dare a tutti la possibilità di avvicinarsi allo sport, grazie ai prezzi accessibili. Non ideeremo mai una tecnologia innovativa ma inaccessibile per il cliente». Qual è il percorso che porta i prodotti nei punti vendita Decathlon? Quali sono le fasi, dall’ideazione all’esposizione in negozio? «L’ideazione e la progettazione del prodotto si sviluppano in Francia, dove c’è la sede Artengo. Nicolas Escudè, capo prodotto per il tennis, raggiunge tre o quattro volte l’anno Eric Briet nella sede generale, testa i nuovi prodotti e fornisce un feedback; solo dopo numerosi test con esito positivo, i prodotti verranno messi in produzione in diverse parti del mondo, dove abbiamo i nostri partner. Dalle fabbriche poi arrivano sul mercato internazionale». Avete in previsione di sponsorizzare qualche atleta? Proporrete a qualche tennista di vestire i panni di vostro testimonial? «Sponsorizzare non è la parola giusta. Tentiamo piuttosto di creare dei partenariati e quindi cerchiamo solamente di migliorare il prodotto. Lontano da strategie puramente di marketing, non proporremo a un atleta top 20 di vestire i nostri prodotti, certo che se il top 20 ce lo chiedesse sarebbe difficile dire di no, però, scherzi a parte, non siamo interessati a questo genere di pubblicità. A noi serve un giocatore intensivo, anche di alto livello, come può essere Nicolas Escudè, per capire se il prodotto è di qualità, se presenta difetti o parti migliorabili. L’ottica è quella di avere giocatori professionisti per capire se il prodotto soddisfi le loro esigenze e se, quindi, può essere proposto ai tennisti di ogni livello». Puoi riassumere in due parole gli obiettivi del 2015? «Conquistare e sedurre il giocatore regolare!» Deca - Arte.qxp_Base_Matchpoint_17x24 09/05/15 12:15 Pagina 13 Cinguettii @MariaSharapova I compleanni hanno sempre un riflesso speciale, come le giornate che iniziano. Grazie per tutti i meravigliosi auguri. 47 Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 1 Immagini. A sinistra, alcune delle squadre sponsorizzate da Erreà: la compagine dell’Università Australiana, le Zebre del rugby, il Parma calcio, il Diatec Trentino Volley, il Bisonte Volley di San Casciano, e le felpe UISP. Sotto il presidente Uisp Erasmo Palma con Sara Ghirelli Erreà, una realtà italiana famosa in tutto il mondo e apprezzata in tutti gli sport. Per entrare nel tennis ha scelto l’UISP del presidente Palma Unione sportiva abbigliamento per tutti I Un’azienda che fa della qualità il proprio fiore all’occhiello. L’accordo presentato al recente Convegno Maestri a Cesenatico. servizo a cura di JASON D’ALESSANDRO l dodicesimo Convegno Nazionale Maestri UISP, oltre ai quasi trecento maestri provenienti da ogni parte d’Italia, ha aperto le porte a un ospite, o forse è meglio dire uno sponsor, di tutto riguardo: Erreà. Il marchio originario di Parma, più precisamente di San Polo di Torrile, ha scelto di avvicinarsi al tennis al fianco dell’UISP di Erasmo Palma. Già radicata nel calcio, nel basket e nella pallavolo, Erreà rappresenta un bell’esempio di azienda a conduzione familiare che ha fatto della scelta del materiale e del controllo sulla produzione i suoi fiori all’occhiello; in questo periodo precario dal punto di vista economico e non solo, si rinnova 46 continuamente con progetti e iniziative, e l’avvicinamento al tennis rappresenta una prova lampante del dinamismo in ambito di marketing. Cesenatico porta bene Quest’anno, il Convegno Maestri UISP è stato davvero un successo; oltre 280 partecipanti hanno seguito le relazioni di altissimo livello: dal tennis olistico di Amanda Gesualdi al pedagogista francese Alain 49 Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 3 Immagini. Le T-shirts della collezione Erreà-UISP. A destra, in basso, lo stand Erreà al recente convegno Maestri a Cesenatico. A destra, il Presidente UISP Erasmo Palma con lo staff del negozio Officine Sportive 2 Buono, da Flavio Cipolla (ex azzurro di Davis e best ranking numero 70 ATP), ai coach Gianluca Rinaldini e Patricio Remondegui (ex tecnico delle sorelle Serra Zanetti e di Stefano Galvani). Nella sala adiacente a quella delle lezioni, con l’ausilio del negozio toscano “Officine Sportive”, Erreà ha allestito uno stand con i nuovi prodotti UISP: tute, felpe, tshirt, completi da gioco, polsini e zaini. La collaborazione è partita subito forte; come si evince dalle parole di Loreno Fiesoli, uno dei più importanti dirigenti Erreà, nell’intervista che pubbli- 50 chiamo di seguito. L’accordo tra le due parti funziona perché nato in un clima di fiducia reciproca basato, prima che sul ricevere, sul dare. Bianco, nero e verde Erreà, nel calcio, veste: Parma, Modena, Pescara, Bari, Pro Vercelli, Feralpisalò, Reggiana, Pro Patria, Spal, Grosseto, Renate, Prato, ProPiacenza; nel volley di A1 maschile è al fianco dei quattro volte campioni del mondo per club dell’Itas Diatec Trentino e della Porto Robur Costa Ravenna; in A1 femminile veste VBC CasaImaggiore, LJ Modena, Il Bisonte San Casciano ed il Volley Novara. La nuova linea UISP Tennis (t-shirt, magliette, calzoncini, polsini, tute) è possibile acquistarla sul sito di Officine Sportive, il negozio fiorentino di sport che vanta con Erreà un rapporto di stretta collaborazione È presente anche nel basket e nel rugby e, da qualche giorno, anche nel tennis. L’azienda emiliana tenta di rimanere fedele ai colori dei club o delle società che veste; i capi siglati UISP Tennis sono in bianco, nero e verde (il colore che forse più rappresenta l’UISP Tennis, utilizzato per i completi da gioco da uomo e donna). Sul pantalone della tuta, fortemente voluta dal presidente nazionale Palma, ben visibile c’è la scritta “UISP TENNIS”, così come nella felpa, nei polsini, nelle calze e negli altri capi in produzione. È possibile osservare e acquistare tutti i prodotti in questione sul sito del negozio “Officine Sportive”: www.officinesportive2.it. Il ruolo di Officine Sportive Abbiamo chiesto, alla titolare del negozio fiorentino Elisa Focardi, qualche notizia sul ruolo che “Officine Sportive” riveste nella produzione di capi sportivi, sulla sua storia e sul rapporto che ha instaurato con Erreà e UISP Tennis: «“Officine Sportive” nasce nel 2008 dall’unione di due rivenditori che, stretti nelle loro piccole realtà locali, pensarono che il mercato della fornitura sportiva al dettaglio e all’ingrosso, negli anni successivi, avrebbe avuto esigenze e necessità molto diverse e che se avessero unito le forze, investito sulla struttura logistica e su un servizio adeguato, si sarebbe potuto creare un centro super specializzato in cui realizzare tutto quello che un ente sportivo, una società ma anche il singolo atleta può ricercare nella propria specialità sportiva». Dopo un accenno alla nascita dell’azienda, la Focardi, ha speso qualche parola sulle metodologie di lavoro e sul rapporto con Erreà: «“Erreà sport” rappresenta l’azienda che più si avvicina a questo tipo di proposta. Nata nel 1988, fondata da Angelo Gandolfi, si impone sul mercato grazie a una scelta contro tendenza: la gestione tutta interna dell’intera filiera produttiva. Erreà sviluppa un’accurata ricerca e, di conseguenza, una qualità dei materiali utilizzati rara nella gran parte dei concorrenti che spesso affidano la produzione a terzi, in Cina o nel sud est asiatico. La particolarità di Erreà sta nel fatto che anche le fasi terminali del processo produttivo avvengono ancora oggi in maniera artigianale; la ricerca dei tessuti si è molto evoluta nel tempo, infatti non abbiamo avuto alcun problema a trovare il tessuto ideale per il tennis. Passione - tecnologia avanzata – design - servizio attento e capillare - stampa e personalizzazione dei capi, sono le parole che meglio definiscono il pianeta “Errea-Officine Sportive”; una sinergia continua nella quale ci poniamo l’obiettivo di una migliore proposta e di un servizio accurato e puntuale». Da Parma all’Europa Il marchio emiliano, oggi, rappresenta una realtà conclamata nell’abbigliamento sportivo, in Italia ma anche all’estero, dove veste team di calcio, basket e pallavolo in Germania, Francia e Inghilterra e le nazionali di volley maschile e femminile di Olanda, Francia, Turchia, Kazakhstan, Slovacchia, Ucraina, Danimarca, Cipro, Austria, Romania, Azerbaijan, Algeria, Australia ed Arabia Saudita. Nonostante l’espansione che ha vissuto negli ultimi anni, Erreà mantiene il controllo minuzioso della produzione e la scelta sempre molto accurata dei materiali. 51 Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 5 L’intervista. Loreno Fiesoli, responsabile commerciale Erreà per Toscana ed Emilia Romagna ci apre le porte dell’azienda. Il Progetto UISP Tennis è nato dal suo incontro col presidente Erasmo Palma «Erreà è un’azienda atipica, che non importa i prodotti dall’Asia ma è rimasta l’ultima produttrice di abbigliamento sportivo in Europa» «A tutto sport» L a cura di JASON D’ALESSANDRO oreno Fiesoli, a lei raccontarci la storia di Erreà. Quando nasce questo marchio? «Erreà rappresenta un’azienda familiare nata ventisei anni fa, di esclusiva proprietà di Angelo Gandolfi, di sua moglie Rosanna e dei figli. Con sede a Parma, più precisamente a San Polo di Torrile, Erreà nasce nel mondo del calcio, diversificando poi il proprio impegno nello sport. Oggi investiamo nel volley, dove abbiamo diverse nazionali e squadre top; circa due anni fa siamo entrati in maniera abbastanza importante nel campionato di seria A di 52 «L’azienda controlla direttamente ogni passaggio del prodotto e abbiamo un nostro importante centro styling per grafica e design» Immagini. Loreno Fiesoli (a destra, necessariamente...) insieme con Francesca Vannini, allenatrice del Bisonte Volley di San Casciano ed Elisa Focardi, titolare del negozio “Officine Sportive 2”. A sinistra, la sede Erreà a San Polo di Torrile, Parma basket italiano; quasi tutte le squadre più importanti di rugby hanno vestito il nostro marchio, negli ultimi due anni abbiamo inserito il running e ora anche il tennis. La nostra è un’azienda atipica perché non importa i prodotti dall’Asia; noi di Erreà siamo rimasti gli ultimi produttori in Europa. Sarebbe sbagliato dire “in Italia” perché, a parte alcuni capi di intimo sportivo che sono completamente “Made in Italy”, il resto lo fabbrichiamo in uno stabilimento dell’azienda in Romania, dove abbiamo circa 900 dipendenti a ciclo continuo. Quindi non acquistiamo la merce finita in Cina o in Bangladesh, ma produciamo la materia prima, i tessuti, gli accessori che poi tagliamo, confezioniamo e spediamo». E lei, Fiesoli, di cosa si occupa? Qual è il suo ruolo nel team Erreà? «Sono il responsabile per Toscana ed Emilia Romagna. Ho portato avanti il progetto tra UISP Tennis, il nostro negoziante di fiducia “Officine Sportive” con sede a Prato, e la nostra azienda che, invece, è originaria di Parma». Quali sono i passi della produzione? C’è un centro styling? «Noi controlliamo ogni passo e sì, abbiamo un centro styling per quanto riguarda la grafica e il design. Da cinque anni abbiamo anche sviluppato una linea di tendenza giovanile che si chiama “Errea Republic” e abbiamo inserito, circa sette anni fa, la linea di intimo chiamata “3D Wear”; esse fanno parte della stessa azienda nonostante rappresentino delle divisioni che si occupano della diffusione del marchio di più facile interesse». Per quanto riguarda la vendita, avete negozi specializzati? Vendete on-line? «Da circa sei mesi abbiamo la vendita on-line, ma 53 6 Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 7 «Il rapporto con UISP Tennis è nato in modo diverso dal solito. Ci siamo incontrati e abbiamo stabilito di fare un investimento iniziale per parte. I Circoli affiliati UISP possono contattare i nostri negozi» Via Di Vittorio, 2/1 San Polo di Torrile - Parma Pantaloncini Ivan Gonna donna Calza Training Avete degli atleti che, nelle varie discipline, testano i nuovi prodotti? «Certamente. Abbiamo un responsabile in ogni disciplina sportiva che, nella maggior parte dei casi, proviene dal mondo della stessa disciplina che rappresenta. Nel caso del tennis, abbiamo un ex maestro che ha lavorato per un’azienda concorrente per tanti anni e che, da sei mesi circa, ha scelto di lavorare con noi proprio per sviluppare questo nuovo progetto. Questo tassello, questa base che abbiamo creato con l’UISP Tennis, per noi rappresenta la grande opportunità di entrare in un mondo che fino a oggi non avevamo esplorato». «Essere presenti solo nel calcio è limitante. Noi abbracciamo tutti gli sport, anche canottaggio e nuoto» 54 Giaccone Niagara Felpa Adam Polo Ayes Perché avete scelto di avvicinarvi al tennis? Trovate ci siano delle buone possibilità di crescita? Quali gli obiettivi che vi ponete? «Come dicevo poco fa, noi siamo produttori, quindi tutto ciò che è tessuto fa parte del nostro DNA e quindi, fondamentalmente, abbiamo tutti i tipi di tessuti per soddisfare le esigenze in ogni sport; è chiaro che abbiamo dei nostri percorsi strategici, perché inserire uno sport piuttosto che un altro prevede uno studio approfondito sul tessuto da utilizzare, sulla vestibilità e quindi non è esclusivamente legato a un fatturato, anche se è inutile dire che i fatturati rivestono la loro importanza in un momento economico come questo; quindi essere diversificati e andare ad affrontare anche discipline sportive meno pubblicizzate del calcio, ci offre la possibilità di entrare nel tessuto sociale italiano. Essere presenti solo nel calcio è limitante, lo abbiamo capito da un bel po’, forse prima di altre aziende. Per questo noi desideriamo abbracciare tutti gli sport: facciamo materiale per il canottaggio, per il nuoto e anche per altre discipline». Erreà Sport Spa T-shirt Liverpool offriamo questo servizio solo per acquisti al dettaglio. Vendiamo poi grandi quantità di materiali alle associazioni sportive o, in questo caso, ai circoli di tennis. Se, per esempio, un circolo decide di vestire i propri soci con il nostro materiale, noi abbiamo, in ogni provincia, uno o due negozi molto specializzati in grado di commerciare anche grosse quantità di prodotto. Ad esempio, riusciamo, senza problemi, a soddisfare le richieste di una società calcistica che vuole vestire 500 bambini o un circolo di tennis che può richiedere anche 400 borse. Non tutti i negozi sono in grado di offrire tale servizio». In che modo è nato il rapporto con UISP Tennis? Come vi siete avvicinati? T-shirt Ramos Vestitino donna «Io sono di Firenze, come il presidente nazionale dell’UISP Tennis Erasmo Palma, il quale è stato il mio professore all’ISEF. C’è stata la conoscenza tra il presidente e i nostri negozianti di Prato, che rappresentano uno dei nostri fiori all’occhiello per la specializzazione e per il modo di lavorare. È nato questo rapporto, che poi si è sviluppato attraverso diversi incontri, dove abbiamo trovato un’unità d’intenti e finalmente, in occasione del convegno Nazionale Maestri a Cesenatico, abbiamo mosso i primi passi di questa nuova avventura». Il Servizio clienti è disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 18.00 via email scrivendo a [email protected] dotti da tennis targati UISP, che potranno, comunque, essere acquistati solamente dagli associati. Chi volesse acquistare gli altri prodotti di Erreà lo può fare comodamente dal sito o nei negozi. Ogni circolo di tennis affiliato all’UISP, può contattare i nostri negozi». Questa nuova collaborazione con l’UISP dà ulteriore motivazione alla vostra azienda? «Il rapporto con l’UISP è nato in una maniera diversa da come generalmente nascono i rapporti di questo tipo. Nella maggior parte dei casi, entrambe le parti chiedono prima di dare. Con l’UISP Tennis, invece, è avvenuto l’esatto contrario. Ci siamo detti... “Cominciamo, valutiamo, facciamo un investimento iniziale per parte”. Questi i concetti principali che hanno stabilito un rapporto da subito paritetico e molto motivante per cominciare questa avventura. Tutto ciò è molto raro e oggi, in un momento come questo, non si può solo chiedere ma bisogna anche dare, perché le aziende potrebbero trovarsi nella stessa situazione in cui si trovano le persone, le società, i negozi; tutto deve ricominciare a re-ingranare e se il movimento risulta unilaterale non ci saranno le basi per lo sviluppo e il cambiamento». «I nuovi prodotti vengono testati dai vari responsabili. Ne abbiamo uno per ogni disciplina sportiva» I prodotti UISP Tennis sono a disposizione solo per i soci UISP o sono vendibili anche a chiunque volesse acquistarli? «Noi organizzeremo una vendita on-line dei pro- 55 Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 9 Non solo racchette e palline. Dunlop rappresenta per il tennis un universo completo nel quale spiccano le nuove linee di abbigliamento e scarpe a cura di JASON D’ALESSANDRO R acchette, corde, grip, overgrip, borsoni, palle, tutto questo è Dunlop e anche di più. Nei precedenti numeri di Tennis Market, abbiamo dato ampio spazio alle novità relative al marchio britannico, prima con un ampio focus sulle nuove racchette, che abbiamo provato confermandone la qualità, e poi approfondendo l’argomento corde. Dunlop propone, oltre al materiale tecnico, anche delle linee di abbigliamento complete; l’accuratezza nella produzione dei materiali si ripete anche nella progettazione, nel design e nella cucitura dei capi d’abbigliamento ideati per uomini, donne, ragazzi e ragazze. “Performance”, “Club” ed “Essentials e Casual”, le tre linee d’abbi- 56 57 Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 11 Performance, Club e, fuori dal campo, la linea Essentials e Casual... Capi colorati e senza eccessi, ma di alta tecnologia. Come le nuove scarpe della serie Flash, le Elite, le Team e le più economiche Club gliamento adatte fuori e dentro il rettangolo di gioco; “Flash Elite”, “Flash Team” e “Flash Club” i tre modelli di calzature già sul mercato. Linea Performance A SPASSO NEL SITO DUNLOP Studiata per chi scende in campo, la “Performance” prevede, come tessuto principale, il poliestere in una finitura soffice, protettiva dai raggi UV e caratterizzata da una veloce asciugatura; quindi ideata per dominare la sudorazione durante le fasi di gioco. La proposta per l’uomo prevede il modello “Polo”, disponibile nei colori rosso, celeste e bianco: due modelli si sviluppano su diverse tonalità di un unico colore, la parte inferiore più chiara, quella superiore più scura; il terzo invece prevede l’abbinamento di bianco e celeste. Anche il modello “girocollo” vanta le stesse caratteristiche traspiranti e gli stessi colori (ai quali aggiungiamo il grigio) abbinati tra loro. Le taglie disponibili vanno dalla S alla XXL e si ripetono anche negli shorts. I pantaloncini da uomo “Performance”, oltre alla grande percentuale di poliestere, prevedono un 8% di elastan che facilita i movimenti degli arti inferiori. Sono disponibili nei colori bianco, grigio e nero. Gli stessi tessuti sono presenti nella giacca e nel pantalone da riscaldamento. La linea per la donna mantiene gli stessi materiali e si divide nei modelli: “polo”, “girocollo”, “micromanica” e “canotta”; gli abbinamenti di colori utilizzati sono bianco, blu, rosa e grigio. Come per la linea uomo, abbiamo anche la giacca e il pantalone da riscaldamento e a sostituire il pantaloncino, ovviamente, la gonna da gioco che, con la solita percentuale di elastan per garantire libertà nei movimenti, viene proposta in rosa, grigio e bianco. 58 “Performance”, sono disponibili anche in taglie ridotte per ragazzi e ragazze; in ogni caso i tessuti, i colori e le rifiniture non cambiano, lasciando i particolari del modello invariati. Alla ricerca del miglior prezzo in un sito che offre la massima possibilità di scelta Essentials e Casual Con la linea “Essentials e Casual”, Dunlop esce dal campo da tennis: al poliestere viene aggiunta una buona percentuale di cotone, che diminuisce l’entità della traspirazione a favore della linearità necessaria nell’indossare il capo tutti i giorni. Le felpe proposte, munite di tasca anteriore e cappuccio appaiono sobrie e comode, presentano la scritta “Dunlop” all’altezza del petto e il logo nei pressi del polso sinistro. Gli stessi principi valgono per le t-shirtS 100% cotone manica corta e lunga, ideali per le stagioni primaverile ed estiva. Oltre a magliette e felpe, abbiamo il giacchetto “softshell”, impermeabile e resistente al vento e il “fleece jilet”, ideale per i maestri di tennis che necessitano di avere le braccia libere durante le ore di lezione. Le calzature Flash Linea Club: uomo, donna e ragazzi La linea Club, come la Performance, prevede la stessa gamma di indumenti della precedente, quindi, sia per l’uomo che per la donna: polo, t-shirtS girocollo, canotte, gonne, pantaloncini, una tuta completa e, inoltre, un giacchetto con cappuccio. I materiali utilizzati sono il poliestere e l’elastan; i colori principali il rosso, il blu e il bianco e il nero. Tutti i capi descritti finora, anche quelli della linea La proposta Dunlop si completa con le nuove linee di calzature: “Flash Elite”, “Flash Team” e “Flash Club”. Le “Elite”, come lascia intuire il nome, rappresentano il top della linea, vantano la tecnologia “D30”, che conferisce, lungo tutto il plantare, una resistenza superiore all’impatto e previene lesioni e la “Exoshield” che, sul lato mediale della scarpa, contrasta le forti sollecitazioni per una migliore resistenza abrasiva. La suola è in gomma per una maggiore trazione; il disegno superiore della maglia è in CPU per rendere la scarpa leggera e traspirante; sono presenti inoltre delle cinghie laterali per aumentare la stabilità. Le “Elite” sono disponibili in blu e in arancione. Le “Team”, meno ricercate e più economiche delle precedenti, oltre alla tecnologia “Exoshield”, prevedono il Design Premium e la sezione del tallone ammortizzata per garantire comfort e stabilità e sono disponibili in bianco rifinite con blu e celeste. Infine abbiamo il modello base delle “Club”, ancora più accessibili dal punto di vista economico e disponibili in bianco rifinito in blu. 59 Errea doppio.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:17 Pagina 13 Cinguettii @milosraonic Saro’ sottoposto a un intervento chirurgico per curare un nervo del piede destro. Rinuncio a Roma per essere pronto a competere nel piu’ breve tempo possibile. 61 Babo and Wils.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:47 Pagina 1 L’azienda di Chicago non si ferma a racchette, corde e palle, ma propone tennis a 360 gradi grazie alle sue numerose linee di abbigliamento e alle scarpe da gioco. Tutte sotto il segno della tecnologia L’altra faccia di Mr. Wilson S Nelle T-shirts la sfida è quella della comodità durante tutte le fasi della partita. Al centro della gamma i modelli Ringer e Solar Lime con supporti anti-microbici e anti-umidità Immagini. Le due linee di T-shirts da gioco ideate per i tennisti, la Solar Lime, caratterizzata dal colore giallo molto vivace, e la Ringer, blu con profili rossi. Nelle foto i due tipi di maglia sono mostrati davanti e dietro. A essi si aggiungono i pantaloncini della serie Knit Short Solar Lime e Knit Short Woven. e si pensa a Wilson saltano alla mente immediatamente racchette, corde e palle da tennis, o le palle da gioco per basket, football e pallavolo. Ricordate l’amico che ha salvato Tom Hanks naufrago su un’isola deserta (il film era Castaway)? Era proprio Wilson, anzi Mr. Wilson, e si è guadagnato un bel posto nella storia di Hollywood. Ma oltre al cinema e al materiale tecnico, la casa di Chicago, Illinois, si distingue anche nel settore dell’abbigliamento: da qualche anno veste alcuni tra i tennisti più importanti: prima Feliciano Lopez e tutt’oggi il tedesco Philipp Kohlschreiber, attualmente numero 22 del ranking ATP. La cura dei particolari, dai colori alle cuciture, dalla linea alle varie tecnologie che rendono il gioco più confortevole, rende la gamma di prodotti Wilson, nel nostro caso per il tennis, di alta qualità e adatti a uomini, donne, ragazzi e ragazze. I pantaloncini adatti a ogni gioco Wilson pone l’attenzione non solo sul modello e sulla scelta dei colori, ma soprattutto sull’utilizzo di tecnologie che rendono il capo confortevole durante ogni fase di gioco. I movimenti degli arti inferiori, nel tennis, risultano fondamentali: l’atleta deve sentirsi pienamente a suo agio durante lo scambio. Il tessuto elasticizzato degli shorts Wilson garantisce ogni spostamento, la cintura elastica è aggiustabile e confortevole, la tasca per le palle quasi impercettibile e studiata per inserire ed estrarre le sfere senza il minimo fastidio. Il tessuto è elasticizzato anche all’altezza dei glutei e permette movimenti a 360 gradi, inoltre è traspirante, per aumentare il flusso d’aria e la respirazione della pelle. Le novità Wilson sono i pantaloncini “Knit Short Solar Lime”, in blu 62 63 Babo and Wils.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:47 Pagina 3 Innovativa la linea di scarpe “Rush 2.0”, dotata di supporto laterale per facilitare gli spostamenti, di tecnologia “endofit” per aumentare il comfort, e del Pro Torque Chassis nella suola per evitare torsioni Immagini. Le scarpe Wilson della nuova linea Rush 2.0, ad alta tecnologia: a destra il modello da donna, sotto, quello da uomo. Ancora per le tenniste, il top della linea Nvision Elite, il tank della linea Tour e quello della Classic Rush. Per chiudere, la Timeless Polo, bianca, sempre per la donna notte con le rifiniture e il simbolo gialli e i “Knit Short Woven”, bianchi con le rifiniture e il simbolo neri. T-shirts di classe Dagli shorts passiamo alle t-shirts. I capi d’abbigliamento Wilson vengono studiati per sostenere l’atleta in tutte le fasi di gioco. Il tennista si trova ad affrontare il caldo, la sudorazione, il vento ed eventuali altri disagi; un buon prodotto è quello che, in situazioni non proprio piacevoli come queste, riesce a proteggere chi lo indossa. La magliette da gioco sono state testate ad almeno 30 gradi UPF, acronimo che sta per “Ultraviolet Protection Factor”, non presentano aree di particolare peso o stress dovuti alle cuciture, e vantano due tipi di tecnologia, quella anti microbica “nanoBan”, che permette al tennista di stare fresco durante tutto il match, e quella anti umidità, “nanoWik”. Le t-shirts appena lanciate sul mercato sono: la “Solar Lime”, che accompagna i pantaloncini sopra descritti, gialla con le rifiniture grigie e la “Ringer”, blu con rifiniture e il simbolo rossi e il colletto nero. Abbiamo anche altre linee: “Nvision Elite Crew”, “Nvision Elite Polo”, “Great Get Crew”, “Great Get Polo” e “Rush Colorblock Crew”; come le precedenti sono 100% in poliestere e assicurano comfort, traspirabilità e grande libertà in tutti i movimenti tipici del tennis. 64 Il tennis per lei Wilson veste anche le ragazze. Sono due le linee principali: la “athletic” e la “classic”, entrambe basate sulle stesse misure ma rivolte a giocatrici con esigenze diverse. La prima è attillata al corpo e prevede un’ampia scollatura, la seconda invece è meno aderente, presenta una scollatura più alta e cinghie più larghe, senza però trascurare il look. La linea “Athletic” prende vita nel capo “Tour Tank II”, formato per il 92% da poliestere e l’8% da spander knit e disponibile nei colori rosa, bianco, blu e nero. La linea “Classic”, invece, mette al centro il capo “Rush Tank” nei colori blu, bianco e viola. Abbiamo poi altri modelli: “Nvision Elitecap Sleeve Top”, “Timeless Polo”, “Rush Polo” e i vari tipi di gonne con diversi tagli e colori. Le nuove Rush 2.0 L’innovazione delle calzature Wilson prende forma nelle nuove “Rush 2.0”. Diverse le tecnologie utilizzate: la “3D-F.S” consiste in un supporto laterale che permette di aumentare la reattività nel tempo di risposta ed è un vero e proprio supporto negli spostamenti laterali; la “endofit”, posizionata nella parte laterale della scarpa e caratterizzata da un particolare materiale a “rete”, aumenta il comfort nei movimenti; la nuova “Pro Torque Chassis PTC” è un arco di gomma posto nella suola che permette un maggiore controllo nei movimenti di torsione, e infine la “duralast”, che è presente in tutte le calzature Wilson e consiste nella particolare gomma resistente e duratura con cui è costruita la suola. Ogni calzatura possiede delle caratteristiche specifiche dovute a particolari tecnologie; tutte le scarpe da donna sono caratterizzate dal “WSS” (Women’s Specific Support), un supporto ideato per stabilizzare il piede e la scarpa a contatto con il calzino. Le “Rush 2.0” sono disponibili nelle combinazioni di colori: rosso e nero, giallo e blu, celeste e blu per gli uomini e: rosa e rosso, rosa e blu per le donne. Wilson per tutti Abbiamo descritto le novità nell’abbigliamento per uomo e donna riportando le ultime tecnologie ideate dal marchio americano. Wilson tenta di abbracciare le richieste di ogni giocatore, cura i particolari e pone l’attenzione anche sull’abbigliamento per i più piccoli: riprendendo i modelli degli adulti, con colori accesi e divertenti, li adatta ai tennisti di domani. Propone inoltre polsini, fasce per i capelli, visiere, cappelli, tute complete e magliette di cotone per il post allenamento. Tennis Market continua la ormai salda collaborazione con WIlson; nei prossimi numeri le ultime novità da indossare, allacciare, giocare. Jason D’Alessandro 65 Babo and Wils.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:47 Pagina 5 Immagini. Racchette in Special Edition... Babolat Pure Drive per Wimbledon, Aero Pro Drive per il Roland Garros. Accoppiate con i borsoni degli stessi colori. Sotto, sempre con i colori dei Championships la scarpa Propulse BPM Il tennis della casa francese sposa il rosso del Roland Garros e il verde di Wimbledon Ecco le ultime “Special Edition”, Aero Pro da terra rossa e Pure Drive per l’erba Babolat le fa di tutti i colori R oland Garros e Wimbledon si colorano di Babolat. Il marchio francese ha presentato le nuove linee dedicate ai due prestigiosi tornei dello Slam: racchette, borsoni, palle e scarpe rosse come Parigi e verdi come Wimbledon. Nadal riuscirà, per la decima volta, a vincere ai piedi della Tour Eiffel? E Federer, si riprenderà il trono dei Championships? Il clima si fa rovente e Babolat mette sul mercato i prodotti giusti, quelli che, tra una domanda e l’altra, calcheranno i campi da tennis di tutto il mondo. Solo per intenditori della terra rossa Fornitore ufficiale del Roland Garros 2015, Babolat fornirà le 66 oltre 60.000 palle da gioco che verranno utilizzate e i metri, o forse meglio dire i chilometri, di corde per le racchette dei campioni. Le nuove palle “French Open” garantiscono ai fruitori vivacità, durata e comfort e sono in commercio, da aprile, in tubi da tre o quattro palle. La nuova racchetta “Aerodrive French Open”, padrona indiscussa del torneo nelle mani di Rafael Nadal, viene proposta in edizione limitata nei colori rosso, nero e giallo mantenendo la grande capacità di generare rotazioni ed effetti. Anch’essa sul mercato da aprile, è disponibile anche nelle versioni “Lite” e “Junior”. Con gli stessi colori della nuova “Aerodrive”, il borsone “Racket Holder” è disponibile nelle versioni per sei e dodici racchette offre, tra le altre funzionalità, uno scomparto isotermico integrato che preserva la tensione delle corde a ogni temperatura. 67 Babo and Wils.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:47 Pagina 7 E per i 350 raccattapalle dei Championships a Wimbledon, Babolat ha pensato alla SFX All Court con le insegne del torneo e la suola Michelin Immagini. La scarpa SFX All Court con le insegne di Wimbledon e (a destra) la suola Michelin Verde brillante... Come l’erba Licenziatario dei prodotti dei Championships, Babolat ha presentato anche la linea verde e viola per Wimbledon. La principale testimonial è la giovane Heather Watson: «Sono davvero entusiasta di rientrare nel team e nella famiglia Babolat. Giocavo con Babolat da piccola e, durante la passata off season, non appena ho preso in mano la “Pure Strike” ho capito che era la racchetta per me. Spero di poter vincere tanti altri titoli con la mia nuova racchetta Babolat!». La nuova “Pure Strike” è rivolta ai tennisti che richiedono reattività e precisione, è ideale per i “first striker” che giocano d’anticipo colpendo la palla nella fase di risalita e sfruttandone la velocità impressa dall’avversario. Il modello “Wimbledon” presenta delle rifiniture verde brillante che ricordano il manto erboso del torneo più famoso al mondo. 68 Raccattapalle da pit-stop Oltre al borsone “Pure Strike Wimbledon”, che richiama i colori della racchetta, Babolat propone la nuova linea di calzature che vestiranno gli oltre 350 raccattapalle presenti a Londra: le “Propulse BPM All Court” e le “SFX All Court”. Le prime, disponibili nei colori bianco e nero, presentano le rifiniture verdi, sono adatte a ogni superficie e sono state studiate per i tennisti che esigono lunga durata, supporto e resistenza. Le seconde, bianche, verdi e viola vantano, nella parte esterna, il logo dei Championships e la suola “Michelin”; sono adatte a tutte le superfici e assicurano eccellente presa sul terreno e trazione. Babolat mantiene alto il nome che porta, rimane grande tra i grandi e, in attesa del Roland Garros e di Wimbledon, colora i tennisti con le tonalità tipiche dei due prestigiosi tornei. Jason D’Alessandro Babo and Wils.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:47 Pagina 9 Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 1 SETTE DOMANDE A... Christian Singer, General Manager di Tennis Warehouse Europe - Sports Warehouse GmbH «Sorpresa! L’Italia è diventata un ottimo cliente on line» Q «C’è anche la crisi economica dell’Europa tra i vari fattori che hanno generato un interesse crescente per gli acquisti sul web. L’importante è dare un’ampia gamma di articoli, informazioni precise e professionalità. E noi lo facciamo» 1) uando è nata l'idea di aprire il sito Tennis Warehouse? E a chi è venuta? «Tennis Warehouse, una divisione di Sports Warehouse Inc. è nata nel 1992 a San Luis Obispo, in California, come piccolo negozio specializzato nel tennis. Da allora è cresciuto fino a diventare il rivenditore online specializzato in articoli da tennis più grande al mondo e partner ufficiale dell’ATP World Tour e della WTA Tour. Nel 2008 Tennis Warehouse si è ampliato per inclu- dere una divisione europea, Tennis Warehouse Europe, con sede a Schutterwald, in Germania. Nel 2014 Tennis Warehouse ha acquisito Tennis Only per espandersi in Australia. Nel gennaio 2015 è stato lanciato Running Warehouse Europe, il negozio specializzato in un’altra disciplina sportiva: la corsa». 2) Com’è stato il percorso dalla nascita sino ai nostri giorni? Vi sono state delle difficoltà? Se ci sono state come le avete affrontate? «Certamente ci sono state delle difficoltà, ma non abbiamo mai intervista a cura di FRANCESCA CICCHITTI smesso di crescere, sempre con lo stesso obiettivo in mente: sorprendere e deliziare i clienti offrendo un’ampia gamma di marche specializzate e cercando di offrire il miglior servizio e la miglior esperienza d’acquisto. Dal 2014 abbiamo esteso la nostra presenza in tutti i continenti che ospitano uno Slam, ampliando la nostra portata a livello globale per sfruttare al meglio i nostri punti di forza, rinforzando così le relazioni con i fornitori oltre a ottimizzare l’esperienza dei nostri clienti». 3) Cosa significa vendere prodotti on line? Come rispondono gli acquirenti del web? «A parte il fatto che i clienti hanno la possibilità di acquistare quando vogliono, ordinando comodamente da casa o ovunque si trovino risparmiando tempo ed energia, generalmente i negozi fisici specializzati in tennis non hanno modo di offrire una così ampia scelta di prodotti come facciamo noi. Chi compra online cerca i prodotti migliori e più recenti, un’ampia gamma di articoli, informazioni precise, recensioni e 73 Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 3 «Abbiamo creato due negozi, ma la nostra priorità resta la vendita on line. Il nostro Gruppo poggia su tre sedi, San Luis Obispo in California, Schutterwald in Germania e Tennis Only in Australia» dettagliate, oltre a un servizio clienti professionale e appassionato capace di rispondere prontamente a tutte le varie domande». 4) Com'è l'utente italiano? E quali sono i prodotti che compra di più rispetto agli altri clienti europei? «Generalmente la clientela italiana non è molto differente dal resto dei clienti europei, nel senso che tutti sono alla ricerca delle ultime novità, dei prodotti migliori e di un servizio eccellente. Gli italiani amano particolarmente Roger Federer e la sua attrezzatura, non che i clienti degli altri paesi europei non lo amino ma in Italia è più accentuato. Inoltre il tennis femminile azzurro cresce di anno 74 in anno e le appassionate italiane sono sempre più interessate a questo sport, e sempre più numerose. Generalmente adorano portare in campo le ultime novità, quelle più alla moda e scelgono le marche più prestigiose». Immagini. La mappa dell’Impero di Sports Warehouse Inc. di cui Tennis Warehouse è una divisione. Sotto, a sinistra, il sito web di tenniswarehouse-europe.com raggiungibile anche dal nostro sito, www.oktennis.it esperienza d’acquisto sia per gli appassionati di tennis sia per quelli di running». 5) Tennis Warehouse ha risentito della crisi economica di questi anni? In che modo l'avete affrontata? E se invece non ne aveste risentito, com’è stato l'andamento delle vendite on-line negli ultimi anni? «Non possiamo certamente ignorare la crisi economica che sta investendo l’Europa e di conseguenza la clientela europea. Tuttavia, allo stesso tempo, c'è stata una svolta economica per cui si è vista in Europa una generale e rapida crescita di internet e degli acquisti online, poiché questo è l'ambito della nostra attività, ne abbiamo chiaramente benefi- 7) ciato. Negli ultimi anni abbiamo avuto una straordinaria progressione specialmente in Italia e stiamo continuando a crescere espandendoci. Negli ultimi due anni in Eu- ropa vi sono state varie novità: abbiamo traslocato in un edificio più grande per fare spazio a una più ampia varietà di prodotti e abbiamo creato un secondo negozio specia- lizzato nella corsa: Running Warehouse Europe. Come già detto, a livello globale ci siamo espansi in Australia acquistando il negozio online Tennis Only». 6) Quali sono le previsioni per il futuro? Come si evolveranno le cose? Rimarrete sempre online oppure avete mai pensato di aprire dei punti vendita? «Abbiamo già due negozi fisici, uno in Germania e uno in Francia ma la nostra priorità resta comunque la vendita online, con l’obiettivo di offrire la miglior Da quante persone è composto Tennis Warehouse, qual è la suddivisione, e quanti i ruoli? In quanti paesi siete presenti e com’è distribuito il lavoro? «Al momento abbiamo circa 100 persone impiegate, di venti nazionalità differenti, possiamo dire che siamo un’impresa dall’ambiente internazionale. La nostra struttura riflette quella di molte altre imprese di taglia media con aree chiave divise in dipartimento acquisti, marketing, sviluppo commerciale, servizio clienti, logistica e funzioni di supporto come informatica, risorse umane e contabilità. Come si può intuire dal nostro nome, Tennis Warehouse Europe, spediamo nella maggioranza dei paesi d’Europa». 75 Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 5 Cinguettii «Un trofeo e una borsa. Nessun volo, né valigie. Ci prendiamo qualche giorno ora. Grazie, ragazzi! L'abbiamo fatto di nuovo!» Il saluto di @DjokerNole a Monte-Carlo 77 Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 7 L’ a cura di JASON D’ALESSANDRO « eleganza può avere regole e canoni oggettivi, ma è lo stile a lasciare il segno più profondo nell’immaginario collettivo, a raccontare la personalità di chi lo sprigiona». Queste le parole che più descrivono “Hydrogen”, il brand tra sport e lusso che unisce, appunto, l’eleganza all’anticonformismo. Da poco più di un anno, la creatura dello stilista Alberto Bresci, ha fatto irruzione anche nel tennis, vestendo giocatori di altissimo livello come Simone Bolelli, vincitore degli Australian Open di 78 Eleganza, lusso e provocazione. Nel nome del combustibile futuro Alberto Bresci inventò Hydrogen doppio in coppia con Fognini, Filippo Volandri, Jan-Lennard Struff e Adrian Ungur. Con “Hydrogen” facciamo un passo nel futuro e lo stesso nome, che tradotto in italiano significa “idrogeno” ne è la prova lampante. Così Bresci giustifica questa scelta: «L’idrogeno è il combustibile del futuro. Convinto che nei prossimi decenni le auto andranno a idrogeno, era un modo per augurarmi un futuro vincente e per suggerire un’idea di moda più audace capace di mixare una giacca doppiopetto super elegante con un paio di pantaloni della tuta e creare quindi un luxury sportswear unico nel suo genere». La camicia dell’Avvocato Alberto Bresci, classe 1977 era un tennista di buon livello, tanto che, adolescente lasciò l’Italia per andare ad allenarsi a Miami con molti di quei tennisti che, anni più tardi, hanno conquistato i vertici delle classifiche internazionali. Un infortunio fermò la sua carriera di tennista e Bresci si trasferì a Londra per frequentare la “European Business School di Londra”, dove prese la laurea in marketing internazionale con una tesi sulle sponsorizzazioni in Formula 1 che gli aprì le porte per uno stage di tre mesi nella società di Bernie Ecclestone. L’incontro che ha indirizzato Bresci verso la carriera di stilista, 79 Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 9 «L’eleganza può esprimersi anche attraverso un look casual, divertente o spiazzante, ma deve essere sempre in grado di definire uno stile, una personalità carismatica» Immagini. Alcuni capi della nuova collezione tennis di Hydrogen, Simone Bolelli agli ultimi Australian Open e la famosa camicia dell’Avvocato però, è stato quello con Lapo Elkann, suo compagno di studi. Elkann regalò una vecchia camicia del nonno, l’avvocato Gianni Agnelli a Bresci, che racconta così quell’avvenimento e ciò che poi ha reso possibile: «Mi regalò una camicia jeans un po' lisa che era appartenuta a suo nonno, Giovanni Agnelli, e io decisi di riprodurla con un tessuto invecchiato ad arte, rotta e lisa negli stessi punti dell’originale, con il polsino decorato, invece che dalle iniziali, da un tricolore ricamato, omaggio alla qualità del Made in Italy. Con la “camicia avvocato” volevo lanciare un messaggio a chi ama la moda o se ne interessa in qualche modo: è sempre il dettaglio a fare la differenza, e l’eleganza può esprimersi anche attraverso un look casual, divertente o spiazzante, ma 80 capace di definire sempre uno stile, una personalità carismatica». La consacrazione con le felpe FIAT È quasi impossibile non ricordare le felpe “FIAT”, vero e proprio fenomeno mediatico nato, ancora una volta, dalla collaborazione tra Bresci ed Elkann. L’idea era quella di fondere un marchio noto come quello della Fiat a un’azienda ancora poco conosciuta come Hydrogen. In pochi mesi, le 999 felpe prodotte e proposte, per negozi di alta moda, al prezzo provocatorio di 250 euro, andarono a ruba. «L’idea», spiega Bresci, «era che fossero un po’ snob, pur con un marchio nazional-popolare. L’obiettivo era di lanciare un marchio casual che vendesse nei negozi del lusso insieme a griffe e abiti sartoriali. Hydrogen è oggi un prodotto di alta qualità e immagine, anche quando è un capo casual come una felpa, che però trovi nelle vetrine più fashion in Italia e all'estero». Oggi “Hydrogen” è sinonimo di eleganza, alta moda e provocazione che può essere riassunto in un unico termine: stile. Nel tennis, sui campi di tutto il mondo, vediamo correre a destra e sinistra completi che subito saltano all’occhio per la linea e i colori particolari, come quelli militari che, in Australia, indossati da Simone Bolelli, hanno alzato al cielo il trofeo più importante nella competizione di doppio. A breve verranno presentate le novità per la stagione estiva. Tennis Market non si farà trovare impreparato. Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 11 La nuova edizione della Graphene Radical. Grafica accattivante con decalcomanie in 3D e un borsone con “Climate Control” Creatività radicale E a cura di JASON D’ALESSANDRO cco a voi la nuova edizione limitata di Head: la “Graphene Radical LTD Edition”. Il marchio austriaco è solito stupire gli appassionati e i tennisti di tutto il mondo con innovative trovate pubblicitarie, materiali, forme e colori sempre all’avanguardia e possiamo azzardare… Alla moda! Bene, che dire? Vi è riuscito anche questa volta. “Head aggiunge creatività radicale sui campi da tennis”, queste le parole scelte per presentare la nuova linea che comprende, oltre alla racchetta scelta da Sloane Stephens e Bernard Tomic, anche il borsone “Mostercombi”. La nuova “Graphene Radical” vanta le stesse caratteristiche della serie MP, si differenzia nella scelta dei colori accesi e ben abbinati e nelle scritte, in rilevo, sul telaio. Con un piatto corde di 98 pollici quadrati, uno schema corde 16x19 e un peso di 295 grammi senza corde, offre un perfetto equilibrio tra maneggevolezza e potenza, accontentando una larga schiera di tennisti di ogni livello. Le racchette “Head” vengono, inoltre, mantenute alla giusta temperatura grazie alla nuova tecnologia “Climate Control” che troviamo nel borsone “Mostercombi”, la quale permette di preservare la temperatura interna nono82 Immagini. Sloane Stephens, numero 11 Wta due anni fa, oggi n. 38. Tocca a lei portare in campo la nuova Graphene Radical. In campo maschile l’alfiere Head sarà invece l’australiano Bernard Tomic LA SCHEDA piatto corde lunghezza peso senza corde bilanciamento senza corde profilo 20/23/21 schema corde 16 x 19 costruzione Graphene 630 cm2 68,5 cm 295 grammi 315 mm millimetri Dynamic stante le condizioni climatiche. Il borsone è munito di tre scompartimenti, di diverse tasche e di due spallacci che ne rendono facile e comodo il trasporto, tra i quali spicca la scritta “Head” in verde su sfondo azzurro, che insieme al nero e all’arancione, rappresentano i colori scelti per l’edizione limitata. “La Graphene Radical LTD Edition conquisterà i tennis addict con i colori pop e un design accattivante che colpisce l’attenzione e cattura lo sguardo grazie alle nuovissime decalcomanie in 3D”. L’intenzione, dichiarata, è quella di aggiungere un tocco di colore e di vivacità sui campi da tennis. 83 Tennis Ware.qxp_Base_Matchpoint_17x24 14/05/15 23:58 Pagina 13 Cinguettii @TaylorTownsend Ho trovato un taglio e un colore per la prossima stagione sulla terra! 85 Popo di Polase.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:06 Pagina 1 CAMPAGNA ABBONAMENTI 2015 MATCHPOINT ABBATTE I PREZZI... E CRESCE NUOVI MAGAZINE Le nuove formule di abbonamento Matchpoint Tennis Magazine 2015 formato carta: 30 euro (*) formato online: 10 euro (*) Per tutti gli abbonati 2015 (carta e online) in regalo il nuovo magazine “Tennis Market” bimestrale online in uscita da gennaio 2015 e il 20% di sconto sui libri della collana Sport.doc da richiedere telefonando alla nostra segreteria, 06.3330041 La nuova campagna abbonamenti 2015 è partita dal 1 novembre 2014 Per abbonarsi bastano due semplici “mosse”: 1) versamento sul cc bancario intestato ad Absolutely Free sas, IBAN IT95D0340303201CC0010002897 presso Imprebanca, oppure tramite Pay Pal all’indirizzo [email protected]; 2) telefonare allo 06.3330041 o inviare un fax (06.99337302) per comunicare l’indirizzo o la mail cui spedire la rivista (*) Gli sconti praticati sono di 12 euro in meno rispetto all’abbonamento 2014 per il formato carta, e di 8 euro in meno per l’abbonamento online Popo di Polase.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:06 Pagina 3 INTEGRATORI. Creato nel 1960 come farmaco, è diventato uno degli integratori alimentari più noti e utilizzati nell’attività fisica. Dal 2015 sarà al fianco dell’UISP in tutti gli eventi nazionali P JASON D’ALESSANDRO olase non ha bisogno di presentazioni: degli integratori alimentari, è tra i più conosciuti, e non solo in Italia. Da qualche anno, oltre al prodotto giornaliero “Polase”, produce anche “Polase Ricarica Inverno” e quello più vicino alle nostre esigenze: “Polase Sport”, integratore atto a ricostruire il patrimonio dei Sali minerali utilizzati durante l’attività fisica. L’UISP ha siglato un accordo con i vertici di Polase e, in questo 2015, l’azienda affiancherà l’ente di promozione sportiva nelle manifestazioni nazionali relative al tennis e agli altri sport. A Cesenatico, i partecipanti del dodicesimo Convegno Nazionale Maestri, hanno ricevuto una cartellina siglata “Polase Sport” e “UISP” con all’interno una penna, un taccuino e una bustina equivalente a una dose del prodotto con annessa descrizione delle proprietà. Una cartellina diventata il simbolo di una collaborazione a lungo termine. 88 Da farmaco a integratore alimentare Polase, prodotto oggi da “Pfizer Italia” è stato creato da “Weyth Medica” nel 1960 per rispondere alle problematiche giornaliere di perdita di Potassio e Magnesio. Inizialmente classificato come farmaco, richiedeva la prescrizione medica; solo nel 1993, grazie a una variazione delle normative diviene un prodotto “SOP” (Senza Ob- bligo di Prescrizione), avvicinandosi così al consumatore. Nel 2000 diviene addirittura un prodotto da banco e automedicazione per poi, otto anni più tardi, ottenere la nomenclatura di “integratore alimentare”. “Polase”, in questi oltre cinquant’anni, ha mantenuto la sua formula originale, con gli stessi quantitativi di Magnesio e Potassio, rimanendo fedele a se stesso e ai consumatori. Nel 2013 ha rafforzato la proposta con “Polase Ricarica Inverno” e ora con “Polase Sport”. Proviamo a fare chiarezza sulle proprietà di ognuno di questi prodotti. “Polase”: rigenera in ogni situazione Potassio e Magnesio rappresentano gli elementi principe dei prodotti “Polase”. Gli alimenti che contengono 89 Popo di Polase.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:06 Pagina 5 il primo sono: carni rosse, pollo, salmone, merluzzo, broccoli, fagioli, piselli, pomodori, patate, banane, kiwi, prugne, agrumi, latte e yogurt. In ogni caso, non sempre la dieta riesce a soddisfare i bisogni dell’organismo e quindi, soprattutto in situazioni di stress, è bene integrare con dei prodotti specifici. Il Potassio ha azione preventiva nei confronti di aterosclerosi, diabete, ipertensione arteriosa e altre patologie. Il Magnesio, che invece troviamo soprattutto nei legumi, ma anche nei semi, nelle noci, nei broccoli e nel caffè, ha azione positiva per l’apparato cardio-circolatorio, per la crescita, per il mantenimento delle ossa e il corretto funzionamento dei muscoli. “Polase” ha lo scopo di reinserire nell’organismo questi due elementi, che possono venire meno per diverse ragioni, tra le quali l’eccessiva sudorazione e una dieta ricca di fibre che comporta un minore assorbimento di Sali minerali. “Polase” svolge un’azione tonica e ricostituente. È proposto in bustine, al gusto di arancia o limone, e compresse (una bustina equivale a due compresse). “Polase Ricarica Inverno” La soluzione “Ricarica Inverno”, oltre al Magnesio e al Potassio, vanta lo Zinco e le Vitamine B6, B12, C e D. Quello invernale è un periodo impegnativo dal punto di vista fisico come da quello mentale e Polase, con questa proposta, tenta di andare a compensare le carenze dovute alla fatica giornaliera. La Vitamina B12 ha un ruolo diretto nei processi fisiologici della produzione di energia e contribuisce al metabolismo energetico, oltre che alla riduzione di stanchezza e fatica; la B6 si occupa del normale metabolismo energetico. “Polase Ricarica Inverno” viene proposto in bustine al gusto di frutti misti e la dose massima consigliata è di 2 bustine al giorno. ( 90 )( )( ) Immagini. La cartellina Polase-UISP al Convegno Maestri, e i prodotti Polase Sport, Ricarica Inverno e Polase 91 Popo di Polase.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:06 Pagina 7 Una scelta etica. L’accordo con un Ente di promozione sportiva come l’UISP, si incanala nella scelta operata dall’azienda produttrice di Polase: il benessere davanti all’agonismo... “Polase Sport” La proposta “Sport” è un prodotto energetico salino per sportivi con Fruttosio, Maltodestrine, Sali minerali, Vitamine C ed E. Può essere assunto nelle tre fasi relative all’attività fisica: prima, durante e dopo. Prima della gara agisce la Maltodestrina, garantendo il rilascio graduale di energia, fornendo il glucosio che l’organismo utilizzerà nelle fasi di gara, dove invece interverranno il Fruttosio, che fornisce energia di pronto utilizzo e il Potassio e Magnesio che, oltre a ridurre la stanchezza, agiscono sulla buona funzione muscolare. Dopo la gara il Magnesio aiuta a reintegrare le perdite idrosaline che si sono verificate con la sudorazione; le Vitamine C ed E proteggono le cellule dallo stress ossidativo indotto dall’attività fisica. La Vitamina C inoltre, contribuisce al mantenimento della normale funzione del sistema immunitario durante e dopo uno sforzo fisico intenso. “Polase Sport” viene proposto in confezioni contenenti 10 bustine da 20 grammi di polvere al gusto di arancia solubile in acqua. più utilizzati e conosciuti, grazie all’evidente qualità del prodotto, ma anche alle varie campagne pubblicitarie televisive, on-line e su carta stampata. L’accordo con l’UISP ne è un chiaro esempio e va a rappresentare la ricerca cosciente di una scelta etica. Quando si studiano dei prodotti da proporre alla popolazione, come appunto gli integratori alimentari, il rispetto della persona e dei valori, in questo caso, inerenti allo sport, devono essere messi al primo posto. L’UISP Tennis come quello nazionale che, ripetiamo, sono degli enti di promozione sportiva, hanno il compito di diffondere lo sport nella sua veste più pura e cor- Immagini. Pubblicità e spot di Polase nel mondo. Lo spot scelto, è forse il più noto delle campagne Polase apparse in tivvù. Ruota intorno alla Statua della Libertà, che spossata dal caldo ha scelto di prendersi un attimo di “libertà” per rigenerarsi con un bicchiere di Polase al limone. Lo spot è del 2014, girato a New York dal regista Di Bacco per Serviceplan. Il benessere di tutti Polase rappresenta uno dei leader del proprio settore, ed è certamente tra gli integratori 92 retta. Polase, ora, affianca l’UISP nella promozione dello sport che non esclude nessuno, quello che mette il benessere davanti all’agonismo, lo sport “eticamente” per tutti. 87 93 Popo di Polase.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:06 Pagina 9 Popo di Polase.qxp_Base_Matchpoint_17x24 15/05/15 00:06 Pagina 11
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