CORRIEREFC_NAZIONALE_WEB(2016_01_26)
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49 Corriere della Sera Martedì 26 Gennaio 2016 # Risponde Sergio Romano BRODSKIJ, INVISO AL REGIME MA NON FU UN DISSIDENTE di Dacia Maraini Quell’aiuto che la scuola può dare all’integrazione LETTERE AL CORRIERE GRANDE GUERRA Ricordo di Silvio Crespi Caro Romano, nel 150° anniversario della Grande guerra vengono continuamente rievocati il Trattato di Versailles con la Germania e il Trattato di Saint Germain con l’Austria. Naturalmente si parla sempre di Orlando e di Sonnino. Della Delegazione italiana fece parte non secondaria anche Silvio Benigno Crespi, ministro per gli Approvvigionamenti e i Consumi alimentari nel governo Orlando. Di lui, che fu firmatario di ambedue i trattati, non si dice alcunché. Può ricordarne la figura? LAURA BOLDRINI Funzioni «super partes» Laura Boldrini, presidente della Camera, dovrebbe essere, per la sua funzione, «super partes», mentre non manca mai di dichiarare da che parte sta, soprattutto di fronte a scelte che lacerano il Paese, come quella attuale sulle unioni civili. Questo suo comportamento, rivendicato come un diritto a cui non rinuncerebbe mai, la porta a essere amata da una parte e odiata dall’altra. Esattamente il contrario da quanto ci si aspetta dalla carica che ricopre. Pierfrancesco Camilleri Padova Non saprei se Josif Brodskij, poeta e drammaturgo russo, possa essere definito un dissidente. Non sono in grado di valutare se il premio Nobel per la letteratura assegnatogli nel 1987 sia assimilabile a quello di cui fu insignito Pasternak e se abbia provocato altrettanti malumori nell’Urss ormai prossima al crollo. Certamente da noi è del tutto sconosciuto. So solo che era nelle grazie della poetessa Achmatova e che subì un processo con la condanna di cinque anni ai lavori forzati, che paradossalmente giudicava i più belli della sua vita. Potrebbe illustrarci la sua attività? Giampaolo Grulli [email protected] Le lettere firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579 @ [email protected] www.corriere.it [email protected] Caro Grulli, el suo discorso di Stoccolma, quando ricevette il premio Nobel per la letteratura l’8 dicembre 1987, Brodskij disse tra l’altro: «Se l’arte insegna qualcosa (all’artista, anzitutto), è il carattere privato della condizione umana. L’arte è la più antica delle imprese private e ha l’effetto di sviluppare nell’uomo, consapevolmente o inconsapevolmente, il senso della sua unicità, individualità, separatezza, di tutto ciò che lo trasforma da essere sociale in essere autonomo». E più in là, verso la fine del discorso, Brodskij disse: «La scelta estetica è una scelta eminentemente individuale, e l’esperienza estetica è sempre una esperienza privata». Considerate in una prospettiva sovietica, queste parole sono il efficace degli atti d’accusa che il regime avrebbe formulato contro la sua persona. Brodskij non fu mai un dissidente. N Niccolò R. Del Turco Firenze Silvio Crespi fu soprattutto uno dei maggiori cotonieri italiani ed è ricordato come industriale in molte storie dell’economia italiana fra il XIX e il XX secolo. Per quanto concerne la partecipazione ai negoziati di Versailles, le ricordo che il suo libro (Alla difesa dell’Italia in guerra e a Versailles. Diario 1917-1919, Milano 1937) è frequentemente citato in quasi tutte le bibliografie della Grande guerra. Le proposte di oggi su Corriere digital edition La bussola di oggi Le notizie da tenere d’occhio raccontate dalle firme del «Corriere» sin dall’alba A scuola di finanza Stefania Tamburello racconta il bisogno di innalzare l’educazione finanziaria Rassegna e notiziari Rassegna stampa dalle 7.15 e due notiziari alle 13 e alle 19.30 ACCUSE INGIUSTE I vecchi e i commentatori Penso che per meglio capire, senza strumentali infingimenti, la vera drammaticità del tempo in cui viviamo, con tutte le prevedibili non confortanti conseguenze, basti riflettere su due fatti: 1) la metà della popolazione mondiale (certo non ricca) vive su un territorio pari all’ 1% dell’intero globo; 2) gli Usa, la potenza più ricca del mondo, rappresentano il 4% della popolazione globale e producono il 20% del Pil mondiale. A seguito delle violenze della notte di Capodanno, il sindaco di Colonia ha annunciato una serie di regole per prevenire il ripetersi di simili incidenti. Il pacchetto di sicurezza prevede: vietare alle donne di girare da sole, dare confidenza agli stranieri e non assumere in pubblico atteggiamenti che possano essere fraintesi da persone di altre culture. Le donne che non si adegueranno saranno a questo punto, aggiungo io, «selberschuld» (se la sono cercata). Mah! I media si occupano spesso d’invecchiamento della popolazione e della crisi demografica. Discorso certo legittimo, ma mi chiedo come ci si possa arrogare il diritto di parlare di «un enorme cronicario» e via dicendo, quasi che i vecchi fossero tali per colpa loro e non si fossero guadagnati la pensione, spesso misera. Una volta ci pensavano le guerre a decimare la popolazione; oggi il bazooka è stato messo in mano ai pensatori. Giovanni Cama Virgilio Avato Piero Campomenosi [email protected] [email protected] [email protected] gli eurodeputati, i diretti rappresentanti del popolo a Bruxelles e a Strasburgo, nel suo ragionamento sulla burocrazia (Corriere, 22 gennaio)! C’è in molti ambienti una dannosa mancanza di conoscenza del ruolo degli eurodeputati e dei compiti delle diverse istituzioni dell’Ue. Anche per questo, a volte, la legislazione europea non viene adeguatamente seguita, presidiata e condivisa da chi poi quelle norme deve rispettare e applicare. (Ogni riferimento alla direttiva sul bail-in è puramente voluto). Abbiamo la possibilità di cambiare il modo di fare politica in Europa perché l’Italia con il governo Renzi ha recuperato credibilità, perché il Parlamento italiano ha fatto le riforme e perché l’Italia è diventato un Paese stabile che rispetta le regole comunitarie. Al Parlamento europeo abbiamo due vicepresidenti italiani ed è un italiano che guida lo schieramento dei Socialisti e Democratici europei, che è la componente fondamentale della coalizione di popolari e progressisti che tiene in vita la Commissione Juncker. Mi si permetta anche di dire, con orgoglio, che quella degli eurodeputati Pd è la più numerosa delegazione nazionale di tutti i gruppi, © 2016 RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Luciano Fontana Maurizio Costa AMMINISTRATORE DELEGATO VICEDIRETTORE VICARIO Barbara Stefanelli VICEDIRETTORI Daniele Manca Antonio Polito (ROMA) Venanzio Postiglione Giampaolo Tucci Laura Cioli CONSIGLIERI Gerardo Braggiotti, Paolo Colonna, Teresa Cremisi, Dario Frigerio, Tom Mockridge, Mario Notari, Stefano Simontacchi DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri © RIPRODUZIONE RISERVATA MANUALI Sicurezza delle donne La politica dei toni alti a Bruxelles La politica europea è cambiata, anzi direi che è iniziata la stagione di una vera politica europea. Alcuni autorevoli osservatori chiedono di tenere i toni bassi, di attivare «interlocutori» discreti, di negoziare negli incontri a porte chiuse, di mandare felpati diplomatici a sussurrare le richieste italiane nei corridoi ovattati della Commissione. «La politica (sbagliata) dei toni alti», si intitolava anche l’editoriale di ieri di Paolo Mieli. Quello però era forse l’unico modo possibile di operare in Europa un tempo. Oggi, invece, abbiamo la possibilità e la necessità di fare politica a Bruxelles, non solo diplomazia o burocrazia. E politica, nel senso più alto, significa vita democratica nelle istituzioni e verso l’opinione pubblica. Non per niente è stata l’Italia a far togliere il velo di segretezza sul Ttip. È anche singolare che un osservatore così attento e attrezzato come Alberto Alesina includa FONDATO NEL 1876 Quando i censori del ministero della Cultura dell’Urss e i guardiani del realismo socialista constatarono che i samizdat delle sue poesie cominciavano ad attrarre grande attenzione in patria e all’estero, le parole utilizzate dalla stampa per definire l’autore furono «pornografico, antisovietico e parassita sociale». Un processo, nel 1964, lo condannò a cinque anni di lavori forzati e lo confinò in un villaggio dell’Artico, nella regione di Arcangelo. Per il regime quella condanna ebbe l’effetto di un boomerang. Cacciato da Leningrado, Brodskij divenne il protagonista di uno scandalo internazionale e la sua opera, pubblicata all’estero in russo o tradotta in altre lingue, lo rese molto più famoso di quanto fosse stato precedentemente. Fu questa la ragione per cui, dopo un anno e mezzo di lavori forzati, il regime lo rimandò a casa. Ma anche questa seconda decisione produsse l’opposto degli effetti desiderati. Il mondo della cultura voleva essere informato sulla sua vita e la sua opera; gli scrittori stranieri che visitavano l’Urss chiedevano di vederlo; le università e le istituzioni culturali europee e americane organizzavano incontri in suo onore. Per tagliare corto e ridurre i danni, il regime, nel 1972, lo mise su un aereo per Vienna. Il segretario generale del partito comunista sovietico, allora, era Leonid Breznev. Nel 1987, l’anno del premio Nobel, il segretario generale era Michail Gorbaciov e il clima era alquanto diverso. Ne avemmo una prova quando scoprimmo che la Literaturnaja Gazeta, autorevole organo della Unione degli scrittori, era stata autorizzata a pubblicare il testo della conferenza di Stoccolma. NEL MONDO Disparità drammatiche INTERVENTI E REPLICHE DIRETTORE RESPONSABILE Il sale sulla coda Sede legale: Via Angelo Rizzoli, 8 - Milano Registrazione Tribunale di Milano n. 5825 del 3 febbraio 1962 Responsabile del trattamento dei dati (D. Lgs. 196/2003): Luciano Fontana [email protected] - fax 02-6205.8011 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge. DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA 20121 Milano - Via Solferino, 28 - Tel. 02-62821 EDIZIONI TELETRASMESSE: RCS Produzioni Milano S.p.A. 20060 Pessano con Bornago - Via R. 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Nei mesi scorsi è stato proprio con delle richieste politiche fatte ad alta voce, non con dei discreti negoziati diplomatici, che il governo italiano e noi eurodeputati abbiamo ottenuto dalla Commissione, in cambio del nostro appoggio, la comunicazione sulla flessibilità, il piano Juncker sugli investimenti, l’Agenda sulle Migrazioni con la redistribuzione dei richiedenti asilo e, presto, la modifica del regolamento di Dublino. Chi parla a voce è alta lo fa perché ha una strategia chiara. Nelle nostre battaglie è tutto online e tutto pubblico. È la democrazia ed è la politica che finalmente in Europa è cambiata. Patrizia Toia, capodelegazione eurodeputati pd al Parlamento europeo DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano - Tel. 02-2582.1 - Fax 02-2582.5306 PUBBLICITÀ RCS MediaGroup S.p.A. Dir. Communication Solutions Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano - Tel. 02-25846543 www.rcscommunicationsolutions.it I ncontro una scuola media di Gioia dei Marsi. Il dirigente mi dice che il 30% degli studenti è di origine straniera. Si chiamano Mohamed, Jasmin, Pol, Elias. Parliamo di libri e storie. Ma appena salta fuori il tema dell’emigrazione, si fanno tutti attenti. Alcune mani si alzano, nonostante la timidezza. Magda, un ragazzina magra dagli occhi tristi, mi dice che è nata in Italia da genitori marocchini e lei non si sente del tutto italiana. Sembra che questo la amareggi. Le racconto la mia storia di bambina italiana che a un anno è andata in Giappone, ha vissuto in mezzo a bambini giapponesi, parlando giapponese; a dieci è rientrata in Italia e ha dovuto cambiare lingua e abitudini e non è stato facile. Mi hanno aiutato i libri, le dico, le amicizie infantili, la scuola, il teatro, non senza qualche viscerale nostalgia. «Magda» aggiungo «le tue due patrie non ti dividono ma ti arricchiscono». Nella sala non vola una mosca. La conoscenza e la convivenza con culture diverse li ha resi pensosi. Racconto che recentemente a Boston ho incontrato un gruppo di emigrati abruzzesi. Si sentono americani, sono integrati, ma hanno conservato legami con l’Italia e con l’Abruzzo. Cosa vuol dire integrazione e quali sono i doveri e i diritti di chi chiede ospitalità a un altro Paese? La prof si avvicina alla lavagna. «Proviamo a stabilire insieme i doveri di chi vuole vivere in un Paese ospitante?» dice e tutti approvano. E lei compita a voce alta: 1) Imparare la lingua e frequentare le scuole del Paese ospitante. 2) Imparare le leggi del Paese ospitante. 3) Rispettare le conquiste che riguardano i diritti civili del Paese ospitante; per esempio: niente mutilazioni genitali, niente violenza sulle donne, anche se pretendono di vestirsi o di comportarsi all’occidentale, niente copertura totale del corpo e del viso, niente 4 mogli. 4) Stare alle regole della Costituzione del Paese ospitante. E le libertà dell’ospite? chiede un bambino dagli occhi scintillanti. Ebbene, elenchiamole, dice la dolcissima prof: 1) L’ospite ha la libertà di esercitare la propria religione. 2) La libertà di pregare, in luoghi scelti con il Paese ospitante. 3) La libertà di avere un documento valido per spostarsi nel Paese ospitante. 4) La libertà di parola e di pensiero, purché non trasgredisca la legge. 5) La libertà di studiare e parlare la propria lingua, purché non sia la sola. Non posso che ringraziare la scuola di Gioia dei Marsi, il suo preside e le sue insegnanti per l’esempio che danno. Corsera + IoDonna + Cor. Como € 1,30 + € 0,50 + € 0,20. In Campania, Puglia, Matera e prov., non acquistabili separati: lun. Corsera + CorrierEconomia del CorMez. € 1,00 + € 0,50; m/m/g/d Corsera + CorMez. € 1,00 + € 0,50; ven. Corsera + Sette + CorMez. € 1,00 + € 0,50 + € 0,50; sab. Corsera + IoDonna + CorMez. € 1,00 + € 0,50 + € 0,50. In Veneto, non acquistabili separati: m/m/g/d Corsera + CorVen. € 1,00 + € 0,50; ven. 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