CORRIEREFC_NAZIONALE_WEB(2015_07_22)

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CORRIEREFC_NAZIONALE_WEB(2015_07_22)
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45
Corriere della Sera Mercoledì 22 Luglio 2015

#
Risponde Sergio Romano
FORMIGGINI, EDITORE GENIALE
APOLOGO DEL RELATIVISMO
di Gian Antonio Stella
La lezione che Cassano
deve ancora imparare
LETTERE
AL CORRIERE
MOSCA
La nostra ambasciata
Caro Romano, a proposito di
Palazzo Berg vorrei chiederle
in quale rapporto si colloca la
sede di Uliza Viesnina. Le
spiego. Nel 1967, per sei mesi e
appena laureato in ingegneria,
frequentai l’Università di
Mosca grazie a una borsa di
studio scambio tra Italia e
Unione sovietica. Prima di
partire mi era stato detto di
rivolgermi alla nostra
Ambasciata di Uliza Viesnina
per ogni necessità «logistica».
Trovai molto aiuto ed ebbi
anche l’occasione di conoscere
l’ambasciatore Federico Sensi.
L’aiuto mi fu molto prezioso
perché la vita allora a Mosca
era abbastanza dura. Scopro
adesso che la nostra sede non
era stata sempre quella, ma
prima della guerra e in anni
successivi fu Palazzo Berg.
Come mai avvennero questi
cambiamenti: Berg, Viesnina,
Berg? Perché fu scelta via
Viesnina?
Enrico Odetti
In un articolo sul magazine Sette di qualche
settimana fa, dove veniva ricordata l’editrice
Elvira Sellerio e un libro scritto in suo ricordo,
si accenna alla figura dell’editore Angelo
Fortunato Formiggini. Potrebbe darmi qualche
informazione sul personaggio che duellò
intellettualmente con il ministro Gentile e con
alcuni esponenti del neonato regime fascista?
Andrea Sillioni
[email protected]
Le lettere firmate con
nome, cognome e
città, vanno inviate a
«Lettere al Corriere»
Corriere della Sera
via Solferino, 28
20121 Milano
Fax: 02-62827579
@
[email protected]
www.corriere.it
[email protected]
Caro Sillioni,
duelli intellettuali di Formiggini furono numerosi, ma raramente provocati da divergenze politiche. Per il fascismo, in particolare, manifestò interesse e simpatia: un atteggiamento che spiega l’amarezza con cui reagì alle leggi razziali e il suo suicidio il 29 novembre
1938. In un breve profilo per il suo Dizionario degli italiani illustri e meschini, Giovanni Ansaldo
descrisse la sua morte (si gettò dalla Ghirlandina
di Modena, una torre alta più di cinquanta metri) e aggiunse che la notizia di una fine così
atroce, «diffusa, nonostante il silenzio imposto
alla stampa, produsse in Italia una commozione
assai viva tra i molti che conoscevano il Formiggini; e un senso di dolorosa perplessità in tutti.
Fu, quello del Formiggini, il suicidio più famoso
del Ventennio».
Ho già parlato in altre occasioni del suo stra-
I
La tua
opinione su
sonar.corriere.it
La Cassazione
ha stabilito che
per cambiare
sesso
all’anagrafe
non serve
l’intervento
chirurgico.
Condividete?
San Donato Milanese
Berg è il nome del palazzo.
Ulica Vesnina è il nome della
via in epoca sovietica, da quello
dell’architetto Leonid Alekandrovic Vesnin (1880-1933). In
epoca zarista il nome della via
era Denezhnij Pereulok (vicolo
delle transazioni finanziarie).
Dopo la fine dell’Urss la via ha
ritrovato il suo nome originario. Dal 1924 a oggi la via e il palazzo sono sempre gli stessi.
SUL WEB
RIFORME
Renzi e sinistra dem
La domanda
di oggi
Renzi propone la legge
elettorale con capilista
bloccati, Senato non elettivo e
via l’ Imu sulla prima casa.
La sinistra dem vuole le
preferenze, Senato elettivo e
prima l’evasione. È facile
immaginare che se Renzi
avesse proposto queste
osservazioni la sinistra dem
avrebbe sostenuto le prime
 Tuttifrutti
proposte. Non interessano le
riforme, ma solo bloccare
Renzi e tornare all’antico «
nessuno deve governare così
governiamo tutti». Evviva !
Franco Sarto. Arese (Mi)
Risposte
alle 19 di ieri
(657 votanti)
Sì
36%
TAGLI DELLE TASSE / 1
Dubbi di un contribuente
64%
Non so se devo gioire o
preoccuparmi per l’annuncio
di Renzi che taglierà le tasse.
Gioisco (voglio credere
all’annuncio!) per
l’eliminazione dell’imposta
sulla prima casa nel 2016; mi
preoccupo per l’introduzione
della «local tax» che lascia
liberi gli amministratori locali
di definire l’entità della
imposizione. L’obbiettivo è
semplificare la vita ai
cittadini, viene sottolineato.
Uhm...
No
Secondo voi in
Italia sarà
possibile
introdurre
subito il
riconoscimento
legale per
coppie gay
come chiede la
Corte europea
dei diritti
umani?
ordinario lascito editoriale. La collana dei Classici del ridere conta 105 volumi, dal Decamerone di
Boccaccio a Tartarino sulle Alpi di Alphonse
Daudet. Quella dei Profili ne conta 129 ed è una
straordinaria galleria umana da Botticelli a
Darwin, da Rossini a Marx, da Galileo a Tolstoj.
Quella delle Medaglie ne contiene soltanto dodici, ma fra queste vi sono Stravinskij di Alfredo
Casella, Trilussa di Silvio D’Amico, Einstein di
Mario Pantaleo, Loisy di Ernesto Buonaiuti e
Mussolini di Giuseppe Prezzolini.
Una delle sue idee più brillanti fu quella di
pubblicare una collana di Apologie delle grandi
fedi e dei loro maggiori avversari. Uscirono così,
fra il 1924 e il 1928, undici volumi dedicati, rispettivamente, all’ebraismo, al cattolicesimo, al
paganesimo, al protestantesimo, al buddismo,
all’ateismo, all’islamismo, allo scetticismo, allo
spiritualismo, al positivismo, al parsismo. Gli
autori erano teologi, filosofi, storici. La collana
fu un monumento al relativismo e non piacque
quindi all’Osservatore Romano. Ma le parole
con cui Formiggini la annunciò al pubblico restano attuali: «Farò una collezione di Apologie
di tutte le principali religioni per aprire gli occhi
all’umanità, che sta tuffandosi a capofitto in un
nuovo fervore mistico, affinché questo fervore
valga ad affratellarla di più, non a separarla in
più profonde correnti di odio».
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TAGLI DELLE TASSE / 2
Sentenze della Consulta
Dagli annunci del governo
sulla riduzione della
imposizione tributaria deve
desumersi che il bilancio
statale è nelle condizioni di
sopportare la manovra. Se così
stanno le cose, non sarebbe
più opportuno corrispondere
agli aventi diritto per intero le
somme dovute in forza delle
recenti sentenze della Corte
costituzionale? Si verrebbe
incontro alle necessità di
milioni di cittadini
ingiustamente privati delle
loro spettanze.
Giuseppe Costarella
avvgiuseppecostarella@
virgilio.it
Pierfrancesco Camilleri
INVITO AI SINDACATI
I dipendenti pubblici
fracamilleri@
hotmail.it
Perché, invece di continuare a
parlare di riforma della legge
Fornero sulle pensioni, i
sindacati non si occupano del
rinnovo dei contratti del
pubblico impiego, fermi da
anni e sul cui blocco si è di
recente pronunciata
sfavorevolmente la Corte
costituzionale?
Enrico Mampieri
[email protected]
LIMITE DEI REDDITI
Familiari a carico
Passano gli anni, ma il limite
di reddito per le persone a
carico di 2840,51 euro annui,
fissato in lire da un governo
Prodi nel lontano 1994, resiste
sempre in barba a tutto e a
tutti. È possibile sperare che
qualche legislatore abbia il
buon senso di aggiornare il
limite, considerando
l’inflazione intervenuta negli
ultimi 21 anni?
Angela Sozzi
E
vviva: nessuno vuol più Antonio Cassano.
Che non ci sia una squadra che si affanni
(così pare) per togliere l’ex campioncino
mai diventato campione dalla naftalina in cui
si è cacciato è un’ottima notizia. Per il calcio
italiano, che forse (non vorremmo illuderci…)
ha cominciato a capire come serietà,
professionalità, spessore umano, spirito di
gruppo siano più importanti, che non la
capacità, spesso sprecata per bullismo, di
saper fare una veronica o di inventarsi un gol.
Ma più ancora un’ottima notizia per lui,
l’ormai panzuto ex-fantasista di Bari vecchia.
Che forse sbattendo il muso contro il muro
potrebbe finalmente imparare (troppo tardi
come calciatore, probabilmente, ma non come
uomo) quanto fossero oscene e disgustose le
parole che disse contro uno molto più grande
di lui, come campione e come persona, cioè
Roberto Donadoni. Ricordate? Era gennaio, il
Parma era sempre più nei guai e lui piantò in
asso la squadra, i compagni e l’allenatore
sbattendo la porta con la convinzione che
tutti, dal Chelsea al Bayern, dal Barcellona al
Paris Saint Germain si sarebbero precipitati a
implorarlo perché si degnasse di mettere i
suoi piedi inestimabili a disposizione delle
loro povere squadrette. «Ci vuol più dignità a
rimanere in sella che ad andarsene», disse
Donadoni, «Non bisogna pensare solo per sé,
è da ipocriti e vigliacchi». Al che lui twittò:
«Dopo 17 sconfitte parlare di dignità è il
colmo!! Capisco che hai perso l’occasione x
andare via prima e capisco anche
l’attaccamento ai soldi ma prima o poi
qualcuno ti cercherà abbi fede
Crisantemo!!». Peccato. Se fosse rimasto a
Parma vivendo per intero, con onore e dolore,
la via crucis fino alla retrocessione, alle aste
giudiziarie e al fallimento, forse potrebbe
anche lui dire ciò che dice oggi il suo ex
allenatore così volgarmente insultato: «Ho
imparato più da questa esperienza che in tutta
la precedente carriera».
Invece no: non ha imparato nulla. Come mai
nulla aveva imparato prima. Buttando via, una
dopo l’altra, tutte le occasioni che la dea
Fortuna gli aveva fin troppo generosamente
offerto. Una sola cosa potrebbe tentare di fare:
piantarla lì col tappezzamento di tatuaggi,
piantarla lì coi tweet suoi e di Carolina (una
che twitta «In culo a tutti!! #grande
#amoremio»), piantarla lì con le
spiritosaggini offensive e tutte le cassanate e,
dopo aver chiesto perdono pubblicamente a
tutti, a partire da Donadoni, tornare a giocare
a calcio. L’unica cosa che, a sprazzi, sapeva
fare. Ammesso ne sia ancora capace.
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Villa di Serio
Vincino
INTERVENTI E REPLICHE
Area dell’ex acciaieria di Bagnoli: la bonifica
Marco Demarco riassume la penosa vicenda
dell’ex acciaieria dell’Ilva dolendosi dell’ennesimo
pasticcio che si sta cucinando per non risolvere il
problema urbanistico di Bagnoli (Corriere, 19
luglio). «Tutto questo – scrive – a 25 anni dalla
dismissione dell’acciaieria. A 20 anni dal primo
progetto di riconversione firmato Renzo Piano.
Tredici da quando Ermanno Rea, già deluso dai
ritardi accumulati, ci scrisse su un bel romanzo. A
10 anni dall’approvazione del piano attuativo del
Comune e a 9 dall’ultimo concorso internazionale
vinto dall’architetto Francesco Cellini, mai avviato.
Un disastro senza uguali, insomma». Mi sfugge il
riferimento al romanzo di Rea con il quale fummo
entrambi finalisti allo Strega. Ma il mio amico
Demarco commette un errore non lieve di
omissione, e se fosse un giornalista di Cividale del
Friuli non me ne dorrei più di tanto: ma Demarco
ha diretto il Corriere del Mezzogiorno al quale ho
collaborato per anni dalla fondazione e non può
non sapere che il primo progetto di riconversione
per Bagnoli fu redatto e firmato da Renzo Piano
e da chi scrive. E io, dinanzi al silenzio in cui è
finito il nostro progetto, ne ho di recente scritto
per ribadire quanto la nostra ipotesi fosse
lontana dal piano del Comune e dal progetto
vinto da Cellini. Demarco può pensare del
nostro progetto tutto il male che vuole, ma non
può trascurare così platealmente il diritto
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d’informazione omettendo il mio nome. Una
damnatio memoriae che mi lascia stupito.
Cesare de Seta, [email protected]
Mea maxima culpa. Ma de Seta non mi
attribuisca più del dovuto. (m. d.)
Recupero dell’evasione
L’ Agenzia delle Entrate, con 800 funzionari in
meno, non ha incamerato un miliardo e mezzo di
euro dalla lotta all’evasione fiscale (Corriere, 20
luglio). La cifra è considerata persa. A me il
tesoretto sembra solo in sospeso e potrà essere
recuperato in seguito. Se la volontà non manca!
Umberto Gaburro, Guidizzolo (Mn)
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Coslada (Madrid) - Spagna • Miller Distributor Limited Miller House, Airport Way,
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Ltd 44/10 Soi Sukhumvit, 62 Sukhumvit Road, Bang Chark, Phrakhanong - Bangkok
10260 - Thailandia
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Como € 1,30 + € 0,20; ven. Corsera + Sette + Cor. Como € 1,30 + € 0,50 + € 0,20; sab.
La tiratura di martedì 21 luglio è stata di 395.482 copie
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ISSN 1120-4982 - Certificato ADS n. 7971 del 9-2-2015
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