L`ITALIA A BELGRADO
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L’ITALIA A BELGRADO Rassegna Stampa Anno 2014 – Secondo Semestre RASSEGNA STAMPA Martedì 08 luglio 2014 Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado Video 42 (Belgrado) (ANSAmed) - BELGRADO, 7 LUG - Il rafforzamento della collaborazione economica e commerciale e la prospettiva di nuovi investimenti in Serbia saranno al centro di una visita che la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchaini, effettuerà domani e dopodomani a Belgrado. Alla guida di una missione economico-istituzionale della Regione, Debora Serracchiani ha in programma colloqui con il presidente serbo Tomislav Nikolic, la presidente del parlamento Maja Gojkovic, la vicepremier e ministro per le infrastrutture e i trasporti Zorana Mihajlovic, il caponegoziatore della Serbia ai negoziati di adesione alla Ue Tanja Miscevic. Previsti anche incontri con Bojan Pajtic, presidente del Partito democratico (Ds) e capo del governo regionale della Vojvodina, e con Boris Tadic, presidente del Nuovo partito democratico (Nds) ed ex presidente della Serbia. Al termine dei colloqui verranno firmati alcuni accordi di collaborazione. Mercoledi' Debora Serracchiani e Zorana Mihajlovic apriranno nella sede della Camera di commercio serba un Forum economico 'Il Friuli Venezia Giulia incontra la Serbia - Opportunità di investimento e crescita', nel quale rappresentanti delle istituzioni, dell'economia e del mondo della Serbia si imprenditoriale confronteranno con gli enti regionali e le organizzazioni economiche del Friuli Venezia Giulia per individuare le possibilità di collaborazione e settori di interesse commune, anche in funzione dei danni causati dalla recenti alluvioni. Particolare attenzione verrà riservata ai settori dell'energia, delle infrastrutture, dell'agricoltura, delle tecnologie. Domani sera all'Ambasciata d'Italia a Belgrado Debora Serracchiani e Maja Gojkovic saranno ospiti d'onore a un 'Concerto per l'Europa' organizzato dall'Ambasciatore Giuseppe Manzo in occasione dell'inizio del semestre italiano di presidenza della Ue. L'Orchestra Filarmonica di Belgrado e il tenore Dejan Maksimovic eseguiranno brani tratti da opere di grandi autori italiani, fra gli altri Rossini, Bellini, Leoncavallo. (Nova) Belgrado, 07 lug - Prende il via domani la visita di due giorni a Belgrado della presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. La visita prevede, nella giornata di domani, alcuni incontri con il presidente della Repubblica serba Tomislav Nikolic, il presidente del parlamento serbo Maja Gojkovic, il presidente del Partito democratico (Ds) Bojan Pajtic e il presidente del Nuovo partito democratico, Boris Tadic. E' prevista inoltre una colazione di lavoro con il capo negoziatore serbo per i negoziati di adesione con l'Unione europea, Tanja Miscevic. Al centro della colazione di lavoro saranno le tematiche attinenti alla Macroregione Adriatico-Ionica. Nella giornata di domani, alla presenza della presidente Serracchiani, verranno inoltre sottoscritti tre accordi di collaborazione, il primo dei quali fra il consorzio Corridoio Italia-Serbia e il consorzio Serbia Transport e Zit Belgrado. Il secondo sarà invece fra la Società finanziaria di promozione della cooperazione Economica con i paesi dell'Est europeo (Finest) e la Camera di commercio serba, mentre il terzo sarà fra l'Area Science park di Trieste e il ministero serbo dell'Istruzione. La presidente Serracchiani sarà infine presente al concerto organizzato dall'ambasciata d'Italia a Belgrado per l'apertura del Semestre di presidenza italiana dell'Ue, eseguito dall'Orchestra filarmonica di Belgrado. Nella giornata del 9 luglio la Serracchiani parteciperà al Forum economico "Il Friuli Venezia Giulia incontra la Serbia - opportunità di investimento e crescita", presso la sede della Camera di commercio serba a Belgrado. Il Forum sarà aperto dalla Serracchiani e dal ministro dell'Edilizia serbo, Zorana Mihajlovic. (Nova) 8 luglio - L'Italia vuole aiutare la Serbia nel suo percorso di integrazione europea, e allo stesso tempo vuole aiutare a costruire insieme le infrastrutture che collegheranno nel futuro quest'area all'Italia e al resto d'Europa. Lo ha dichiarato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in visita oggi a Belgrado. La Serracchiani ha commentato così, in una conferenza stampa tenuta presso la residenza dell'ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo, la giornata di incontri istituzionali avuti con le massime autorità serbe. Nella residenza dell'ambasciatore Manzo sono stati siglati tre accordi di collaborazione, alla presenza anche del ministro serbo dell'Edilizia, trasporti e infrastrutture Zorana Mihajlovic. Il primo accordo è stato siglato dal consorzio Corridoio Italia-Serbia e il consorzio formato da Serbia Transport e Zit Belgrado. Il secondo è stato invece sottoscritto fra la Società finanziaria di promozione della cooperazione Economica con i paesi dell'Est europeo (Finest) e la Camera di commercio serba, mentre il terzo è stato stretto fra l'Area Science park di Trieste e il ministero serbo dell'Istruzione. La firma degli accordi è stata preceduta da una serie di incontri istituzionali con il presidente della Repubblica serba Tomislav Nikolic, il presidente del parlamento serbo Maja Gojkovic, il presidente del Partito democratico (Ds) Bojan Pajtic e il presidente del Nuovo partito democratico, Boris Tadic. La Serracchiani ha avuto inoltre una colazione di lavoro con il capo negoziatore serbo per i negoziati di adesione con l'Unione europea, Tanja Miscevic. Al centro della colazione di lavoro sono state le tematiche attinenti alla Macroregione Adriatico-Ionica, ed in particolare nei settori dei trasporti e dell'energia. A questo proposito, ha ricordato la Serracchiani nel corso della conferenza stampa, il Friuli Venezia Giulia è leader delle regioni proprio nei settori delle infrastrutture, trasporti ed energia. "L'Italia e il Friuli Venezia Giulia vogliono investire in Serbia non solo per il ruolo che ha il paese nel contesto regionale, ma anche perché è asse fondamentale per la stabilizzazione europea. Oggi - ha proseguito - abbiamo tracciato una collaborazione ancora più forte nell'ambito della Macroregione Adriatico Ionica". Gli incontri istituzionali, ha aggiunto, "sono stati di altissimo livello e la sensazione è quella di un'ulteriore capacità dei due paesi di collaborare, nell'interesse comune e dell'intera Europa". Anche nel corso del colloquio con i presidente serbo Tomislav Nikolic è stata sottolineata l'esistenza di numerose possibilità di sviluppo della cooperazione fra Serbia e Italia. La Serracchiani ha confermato il sostegno dell'Italia al percorso di integrazione della Serbia, durante il semestre italiano, e ha confermato l'interesse della regione da lei presieduta ad un'espansione della collaborazione, in particolare nel campo dei trasporti, dell'energia e fra i centri di ricerca scientifica. La presidente del Friuli Venezia Giulia ha inoltre espresso soddisfazione per la collaborazione in corso fra la sua regione e la provincia serba autonoma della Vojvodina. A questo proposito, in un'intervista rilasciata alla stampa italiana, la Serracchiani ha precisato che "con la Vojvodina abbiamo un accordo che risale già ai tempi dell'amministrazione Illy. Intendiamo sviluppare e rafforzare questo rapporto, ma in ogni caso abbiamo come regione l'interesse ad ampliare il nostro raggio d'azione a tutta la Serbia, e una delle nostre intenzioni è quella di sottoscrivere un nuovo memorandum d'intesa fra la Regione Friuli Venezia Giulia e il paese, dopo che quello precedente è scaduto". Durante l'incontro fra la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e la presidente del parlamento serbo Maja Gojkovic è stato ribadito, da parte della Serracchiani, il sostegno dell'Italia al percorso europeo della Serbia durante il semestre di presidenza dell'Unione europea. La Gojkovic ha confermato a sua volta l'impegno della Serbia verso il cammino di integrazione europea e le riforme economiche, in particolare per quello che riguarda il miglioramento degli standard di vita dei cittadini. L'Assemblea parlamentare serba, ha proseguito la Gojkovic, è pronta sia dal RASSEGNA STAMPA Martedì 08 luglio 2014 Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado Video 43 (Belgrado) punto di vista amministrativo che da quello politico ad approvare le leggi di riforma per un miglioramento della situazione economica, come pure per un allineamento della legislatura a quella europea. (Nova) 8 luglio - L'accordo tra Italia e Serbia sull'energia di derivazione idroelettrica "è stato sottoscritto ritenendo strategico il percorso di approvvigionamento da energie rinnovabili e alternative rispetto a quelle fossili". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in un'intervista concessa a Belgrado alla stampa italiana. La Serracchiani ha così commentato l'accordo di collaborazione energetica siglato 25 ottobre del 2011 fra i due governi, e per la cui piena attuazione manca al momento l'emanazione di un decreto da parte del governo italiano. "Resta comunque un principio italiano - ha detto la Serracchiani e siamo consapevoli che abbiamo il dovere di onorare l'impegno che ci siamo assunti. Abbiamo però espresso con chiarezza al governo serbo anche la circostanza che da quando è stato sottoscritto quell'accordo ad oggi è cambiato il mondo delle energie rinnovabili. Quindi - ha proseguito – abbiamo chiesto di poter formare un tavolo di discussione e costituire una task force, per trovare il giusto equilibrio fra gli interessi di tutti e due i paesi, sia per quanto riguarda la quantità di energia che il costo". L'Italia, ha aggiunto la Serracchiani, ha già individuato anche il componente italiano che farà parte della task force. L'intesa intergovernativa fra Italia e Serbia prevede la realizzazione, da parte di investitori italiani e serbi, di impianti idroelettrici per una capacità complessiva di 418 megawatt e una producibilità annuale stimata intorno ai 1.545,45 gigawattora. L'energia "pulita" prodotta dai suddetti impianti, secondo l'accordo, dovrebbe essere convogliata nel nostro mercato attraverso il cavo di interconnessione marina tra Italia e Montenegro. (Nova) 8 luglio - Occorre trovare tutte le condizioni per la diversificazione delle fonti energetiche e della provenienza dell'energia. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel corso della visita compiuta oggi a Belgrado. La Serracchiani, in un'intervista alla stampa italiana, ha commentato così l'importanza del progetto del gasdotto, "anche alla luce delle recenti crisi. L'Italia quindi porterà questa richiesta in Europa, e riteniamo che il South Stream resti fra le priorità europee. "Siamo consapevoli - ha aggiunto - che in Europa non la pensiamo tutti allo stesso modo, e che quindi anche la costruzione del Terzo pacchetto energetico abbia in qualche modo risentito dalla pregiudiziale che c'era sull'infrastruttura da parte di alcuni paesi e forse ancora di più da parte del commissario europeo Oettinger. Noi però riteniamo che resti importante - ha concluso - e che vada perseguita questa strada". ha infine osservato, l'Italia lavorerà per un avanzamento della cooperazione regionale, che comporterà un più facile accesso ed un migliore utilizzo dei fondi europei. La Serracchiani ha infine consegnato alla presidente del parlamento serbo il Programma della presidenza italiana dell'Ue. (Nova) 8 luglio - L'Italia sostiene il percorso europeo della Serbia: lo ha detto la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, al termine dell'incontro con la presidente del parlamento serbo Maja Gojkovic, avvenuto oggi a Belgrado. Lo ha riferito il parlamento serbo attraverso un comunicato stampa. La Gojkovic ha confermato a sua volta l'impegno della Serbia verso il cammino di integrazione europea e le riforme economiche, in particolare per quello che riguarda il miglioramento degli standard di vita dei cittadini. L'assemblea parlamentare serba, ha proseguito la Gojkovic, è pronta sia dal punto di vista amministrativo che da quello politico ad approvare le leggi di riforma per un miglioramento della situazione economica, come pure per un allineamento della legislatura a quella europea. La Gojkovic ha infine ringraziato l'Italia per il supporto dato al percorso di adesione della Serbia. La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, secondo la nota di Belgrado, ha sottolineato l'importanza del ruolo del parlamento nel percorso di adesione europea. La regione che presiede, ha aggiunto, è interessata ad un'espansione della cooperazione economica con la Serbia. A questo proposito verranno sottoscritti, nel corso della visita della presidente, tre accordi. Nel corso della presidenza dell'Ue, (ANSAmed) 8 luglio - L'appoggio dell'Italia, durante il suo semestre di presidenza della Ue, al cammino europeo della Serbia è stato sottolineato dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in un colloquio oggi a Belgrado con la presidente del parlamento serbo Maja Gojkovic. Serracchiani, ha riferito la Tanjug, ha evidenziato il ruolo del parlamento nel percorso di avvicinamento alla Ue, sottolineando che la Regione Friuli è interessata a sviluppare la collaborazione economica con la Serbia. A questo riguardo si è riferita ai tre accordi che verranno firmati nel corso della sua visita a Belgrado. Esiste un interesse, ha aggiunto, a incrementare gli investimenti in Serbia, e durante la presidenza italiana dell'Unione si lavorerà per lo sviluppo della collaborazione regionale, cosa questa che consentirà un più facile accesso ai fondi europei e un loro migliore utilizzo. Gojkovic da parte sua ha sottolineato il convinto orientamento della Serbia verso il cammino europeo e le riforme economiche, con l'obiettivo principale di migliorare il livello di vita della popolazione. Il capo del parlamento ha quindi ringraziato l'Italia per l'appoggio costante alla prospettiva di adesione della Serbia all'Unione europea, e per la sua posizione favorevole all'ulteriore allargamento della Ue. L'appoggio alla Serbia, ha osservato, è allo stesso tempo un appoggio all'intera regione dei Balcani occidentale. Debora Serracchiani ha in programma in giornata altri incontri con la dirigenza serba, compreso il president Tomislav Nikolic. Domani interverrà a un Forum economico bilaterale Friuli-Serbia. (AGI) - Belgrado, 8 lug - Nel corso dell'odierna visita ufficiale della presidente Debora Serracchiani a Belgrado, alla presenza della stessa presidente della Regione, dell'ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo e del vicepremier e ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Zorana Mihajlovic, sono stati siglati nella sede diplomatica italiana tre accordi di collaborazione. Accordi che si inseriscono concretamente in quel contesto di "eccellenti rapporti tra Friuli Venezia Giulia e Serbia dovuti non solo alla presenza di una grande comunità serba a Trieste ed in Friuli Venezia Giulia, ma anche alle collaborazioni in atto da un punto di vista economico, che vedono aziende del Fvg operare attivamente in Serbia, dando così un contributo notevole agli oltre 3,5 d'interscambio miliardi di euro commerciale ed ai 2 miliardi di euro di investimenti che fanno dell'Italia il primo partner commerciale ed il primo investitore straniero", come oggi ha ricordato Serracchiani. RASSEGNA STAMPA Martedì 08 luglio 2014 Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado (Belgrado) Il primo accordo è stato sottoscritto dal consorzio "Corridoio Italia-Serbia", costituito dall'Interporto di Pordenone, con il consorzio Serbijatransport. Obiettivo del protocollo (traendo anche spunto dal progetto "Destinazione Kragujevac", Tavolo di lavoro su infrastrutture e logistica attivato da Finest e dallo stesso Interporto della Destra Tagliamento) l'avvio di studi ed analisi sui problemi del traffico, del dumping e la creazione di un "borsino" per la regolamentazione del traffico per l'autotrasporto. Sempre Finest e la Camera di Commercio e Industria serba di Belgrado, che rappresenta tutte le realtà economiche del Paese, hanno siglato l'accordo di collaborazione per un rinnovato scambio di informazioni bilaterale, lo sviluppo di iniziative volte all'internazionalizzazione delle aziende e all'incremento dell' import/export. Questi due progetti, è stato osservato, potranno trovare anche inserimento in progettualità con finanziamento Ue o attivando risorse della Banca Europea degli Investimenti (BEI) e della Bers, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. Infine è stato anche firmato l'accordo tra Area Science Park ed il ministero serbo per l'Istruzione, la Scienza e lo Sviluppo tecnologico per l'attivazione di programmi di formazione e assistenza in tema di trasferimento tecnologico, l'avvio di sistemi territoriali di innovazione, la definizione di progetti di ricerca e sviluppo da "candidare" ai finanziamenti Ue (progetto "Horizon 2020"), il potenziamento dell'uso di strumenti finanziari come il microcredito. (ASCA) - Trieste, 08 lug 2014 - Nel corso dell'odierna visita ufficiale della presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, a Belgrado, alla presenza della stessa presidente della Regione, dell'ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo e del vicepremier e ministro ai Trasporti e Infrastrutture, Zorana Mihajlovic, sono stati siglati nella sede diplomatica italiana tre accordi di collaborazione. Accordi che si inseriscono concretamente in quel contesto di ''eccellenti rapporti tra Friuli Venezia Giulia e Serbia dovuti non solo alla presenza di una grande comunità serba a Trieste ed in Friuli Venezia Giulia, ma anche alle collaborazioni in atto da un punto di vista economico, che vedono aziende FVG operare attivamente in Serbia, dando così un contributo notevole agli oltre 3,5 miliardi di euro d'interscambio commerciale ed ai 2 miliardi di euro di investimenti che fanno dell'Italia il primo partner commerciale ed il primo investitore straniero'', come oggi ha ricordato Serracchiani in un'intervista pubblicata nelle prime pagine dell'autorevole quotidiano di Belgrado ''Blic''. Il primo accordo è stato sottoscritto dal consorzio ''Corridoio Italia-Serbia'', costituito dall'Interporto di Pordenone, con il consorzio Serbijatransport. Obiettivo del protocollo (traendo anche spunto dal progetto ''Destinazione Kragujevac'', tavolo di lavoro su infrastrutture e logistica attivato da Finest e dallo stesso Interporto della Destra Tagliamento) l'avvio di studi ed analisi sui problemi del traffico, del dumping e la creazione di un ''borsino'' per la regolamentazione del traffico per l'autotrasporto. Sempre Finest e la Camera di commercio e industria serba di Belgrado, che rappresenta tutte le realtà economiche del Paese, hanno siglato l'accordo di collaborazione per un rinnovato scambio di informazioni bilaterale, lo sviluppo di iniziative volte all'internazionalizzazione e all'incremento delle aziende dell'import/export. Questi due progetti, è stato osservato, potranno trovare anche inserimento in progettualità con finanziamento Ue o attivando risorse della Banca europea degli Investimenti (Bei) e della Bers, la Banca europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. Infine è stato anche firmato l'Accordo tra AREA Science Park ed il ministero serbo per l'Istruzione, la Scienza e lo Sviluppo tecnologico per l'attivazione di programmi di formazione e assistenza in tema di trasferimento tecnologico, l'avvio di sistemi territoriali di innovazione, la definizione di progetti di ricerca e sviluppo da ''candidare'' ai finanziamenti Ue (progetto ''Horizon 2020''), il potenziamento dell'uso di strumenti finanziari quali il microcredito. (ASCA) - Trieste, 08 lug 2014 - L'ingresso della Serbia nell'Unione europea è stato al centro, oggi a Belgrado, del colloquio che la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha avuto con il presidente della Repubblica di Serbia, Tomislav Nikolic. Il Friuli Venezia Giulia, ha dichiarato la presidente Serracchiani al presidente Nikolic nel corso di un colloquio svoltosi nella sede della Presidenza della Repubblica, al quale ha partecipato l'ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo, intende svolgere ''ogni azione, sostanziale e non formale, per favorire e sostenere l'ingresso della Serbia nella Ue''. Una volontà - ribadita sempre oggi a Belgrado anche negli incontri con la presidente del Parlamento Maja Gojkovic e la responsabile nei negoziati per l'adesione della Serbia alla Ue, Tanja Miscevic - dettata anche dal ruolo e dalla collocazione storico-territoriale del Friuli Venezia Giulia, da sempre coinvolta nei processi e nelle relazioni con l'area balcanica e soprattutto con la Serbia. ''I Governi cambiano - ha così sottolineato il presidente Nikolic - ma le relazioni con l'Italia rimangono buone'' e questo orientamento non subirà modifiche in futuro, ha aggiunto, ricordando anche le strette collaborazioni in atto tra la Provincia autonoma della Vojvodina ed il Friuli Venezia Giulia: ''la sua regione è molto sviluppata – ha annotato Nikolic - e forse oggi questo tipo di relazioni debbono essere incrementate al livello nazionale''. ''Siamo una regione 'ambiziosa''', ha indicato Serracchiani, e dunque ''non ci accontentiamo'', volendo incrementare il tasso di cooperazione con l'intera Serbia, a partire ad esempio dalla partita delle infrastrutture viarie, strategica per tutta l'area, e dal settore della ricerca e sviluppo. Video 44 ''Il Friuli Venezia Giulia sostiene ed incoraggia il cammino di riforme avviato dalla Serbia'', ha poi osservato Serracchiani, confermando - in questo contesto - il rinnovo dell'accordo di collaborazione (sottoscritto nel 2009) tra Serbia e Friuli Venezia Giulia, ''arricchendolo e potenziandolo, per una sua maggiore efficacia'': il nuovo testo, ha sottolineato Serracchiani, dopo le verifiche con il nostro Governo nazionale, ''ci auguriamo possa essere firmato a Trieste nei prossimi mesi''. (ANSAmed) - Belgrado, 9 LUG - La collaborazione regionale e le prospettive dei rapporti economici tra Serbia e Regione Friuli Venezia Giulia, in particolare nei settori dei trasporti, dell'energia e dei Centri di ricerca scientifica sono stati i temi principali al centro di un colloquio che la presidente del FVG Debora Serracchiani ha avuto oggi con il vicepremier e ministro degli esteri serbo Ivica Dacic, al termine della sua visita di due giorni a Belgrado. Come ha riferito il ministero degli esteri in un comunicato, Dacic ha ringraziato per gli aiuti umanitari inviati dall'Italia alla Serbia dopo le inondazioni dello scorso maggio, e per le donazioni della Regione FVG a sostegno del restauro della Chiesa ortodossa di San Spiridone a Trieste. Nel corso del semestre di presidenza Ue, ha detto Serracchiani, l'Italia si impegnera' a far avanzare i rapporti fra Unione europea e Serbia, e allo stesso tempo a promuovere un dialogo costruttivo fra Ue e Federazione russa per quanto riguarda la costruzione del gasdotto South Stream, nel rispetto della normativa europea. Dacic da parte sua ha sottolineato l'interesse al ripristino del collegamento aereo fra Belgrado e Trieste. I due interlocutori si sono infine accordati sul RASSEGNA STAMPA Martedì 08 luglio 2014 Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado Video 45 (Belgrado) rinnovo del Memorandum d'intenti fra la Serbia e la Regione Friuli Venezia Giulia. Prima di incontrare Ivica Dacic, Debora Serracchiani, in visita a Belgrado da ieri, era intervenuta a un Forum economico sulla collaborazione fra Serbia e FVG. (ITALPRESS) 9 luglio 2014 - Razionalizzare e coordinare le attività di internazionalizzazione rivolte alla Serbia da parte di 'tutto' il sistema Friuli Venezia Giulia; consolidare sinergie e reti, superando in tal modo i singoli interventi, per affrontare meglio il mercato; promuovere la collaborazione economica e commerciale FVG-Serbia con programmi di filiera a medio-lungo termine, condivisi con il sistema Regione e le rappresentanze produttive italo-serbe. Sono questi i tre temi chiave di una rinnovata cooperazione tra il Friuli Venezia Giulia e la Serbia che la presidente della Regione Debora Serracchiani ha illustrato oggi a Belgrado aprendo i lavori, assieme al vicepresidente del Consiglio e ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture, Zorana Mihajlovic, ed all'ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo, del forum economico "il Friuli Venezia incontra la Serbia - Opportunità di investimento e crescita", ospitata alla Camera di commercio della Serbia. La Serbia, "Paese chiave per il rilancio economico di tutta l'area adriaticodanubiana", ha indicato Serracchiani, continua ad essere un partner importante per l'Italia e per il Friuli Venezia Giulia (il Paese è il quinto partner economico della nostra regione, ha ricordato il presidente di Unioncamere FVG, Giovanni da Pozzo) ed un rilancio della cooperazione bilaterale può partire anche grazie al momento storico che si sta vivendo: il 2014 appare infatti di grande rilievo per le proiezioni internazionali dell'Italia e del Friuli Venezia Giulia, con l'insediamento del nuovo Parlamento europeo. In questo contesto, "la politica di allargamento, che il Friuli Venezia Giulia ha sempre sostenuto, viene confermata come una priorità strategica, un'occasione fondamentale per promuovere la cooperazione, per consolidare la pace, la democrazia e la sicurezza in tutti i Balcani occidentali", ha dichiarato la presidente, ribadendo "la volontà ed il sostegno del Friuli Venezia Giulia" al futuro ingresso della Serbia nella Ue. Al ministro Mihajlovic ed al presidente della Camera di commercio di Serbia, Zeljko Sertic, Serracchiani ha quindi evidenziato il ruolo del Friuli Venezia Giulia nella macroregione Adriatico-Ionica, una funzione di coordinatore per i settori dei trasporti e dell'energia svolta assieme proprio assieme alla Serbia: "nell'ambito della futura governance della strategia adriatico-ionica la Regione ora si offre di proseguire il suo lavoro di coordinamento, a supporto dei ministeri dei Trasporti di Italia e Serbia", ha quindi annunciato la presidente. (DIRE) Roma, 9 luglio - La presidente del Friuli Venezia Debora Serracchiani ha incontrato oggi a Belgrado il vicepremier e Ministro degli Affari esteri della Repubblica di Serbia Ivica Dacic. Nel corso del colloquio, cui ha partecipato l'ambasciatore d'Italia nella capitale serba, Giuseppe Manzo, è stata confermata la comune volontà di Italia e Serbia, e nello specifico del Friuli Venezia Giulia, di approfondire le intense relazioni in atto tra le due aree, comunque sin d'ora definite "già buone" dallo stesso vicepresidente del Consiglio dei ministri. In questo senso, Serracchiani e Dacic hanno concordato sull'esigenza di giungere quanto prima al rinnovo dell'accordo che lega Friuli Venezia Giulia e Serbia, sottoscritto nel 2009 ma recentemente scaduto: il ministro degli Esteri si è detto "completamente d'accordo, anche perché' lavorare bene è di comune interesse". E' stata condivisa la proposta della presidente Serracchiani di inserire nell'accordo bilaterale alcuni nuovi temi, dedicati in particolare al settore del trasporto, anche e soprattutto in considerazione del ruolo di capofila di Serbia e Friuli Venezia Giulia all'interno della con macroregione Adriatico-Ionica, l'indicazione della stessa Regione Friuli Venezia Giulia di sviluppare un "tavolo bilaterale" di assistenza tecnica. Inoltre, è stata auspicata una più incisiva collaborazione nel settore della ricerca, a vantaggio dei due Paesi, prendendo spunto ed ampliando nel tempo i contenuti dell'accordo che nella giornata di ieri è stata sottoscritto tra AREA Science Park ed il ministero serbo per l'Istruzione, la Scienza e lo Sviluppo tecnologico. "Possiamo fare assieme molte cose", ha osservato il ministro Dacic, che ha tra l'altro ricordato, come possibili temi di discussione, il comparto del trasporto, l'utilizzo congiunto di fondi comunitari, gli investimenti diretti sul territorio serbo, nonché' una valutazione sul ripristino del volo aereo diretto Belgrado-Trieste. La presidente Serracchiani ed il vicepremier Dacic (in rientro da New York dove ha avuto un colloquio con il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in vista della riunione di Bruxelles del prossimo 16 luglio sugli aiuti ai Balcani alluvionati lo scorso maggio) hanno avuto inoltre uno scambio di opinioni su altri temi, tra cui l'approvvigionamento energetico ed il progetto "South Stream". (ANSAmed) 9 luglio - L'Italia e la Regione Friuli Venezia Giulia in particolare sostengono con convinzione il processo di integrazione europea della Serbia, un Paese chiave per lo sviluppo e la stabilità dell'intera regione balcanica e adriaticodanubiana. Lo ha detto la presidente del Fvg Debora Serracchiani, che ha aperto stamane a Belgrado il Forum economico 'Il Friuli Venezia Giulia incontra la Serbia Opportunità di investimento e crescita'. Alla riunione, svoltasi nella sede della Camera di Commercio della Serbia, hanno preso parte, insieme ai rappresentanti serbi, una cinquantina di imprenditori, economisti e esperti, componenti di una missione economico-istituzionale del Fvg che ha accompagnato la presidente Serracchiani nella sua visita di ieri e oggi a Belgrado. Hanno preso parte ai lavori anche il vicepremier serbo e ministro dei trasporti e infrastrutture Zorana Mihajlovic, e l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo. Dopo aver espresso al popolo serbo la solidarietà e la partecipazione dell'intera Regione Fvg per le recenti devastanti alluvioni che hanno colpito la Serbia, Debora Serracchiani ha sottolineato l'importanza della collaborazione economica con il Paese balcanico, di cui l'Italia è divenuto il primo partner commerciale (3,5 mld di euro nel 2013) e il primo investitore estero, con la presenza di grandi gruppi industriali, a cominciare da Fiat, ma anche di centinaia di piccole e medie imprese. In totale oltre 500 aziende italiane (abbigliamento, calzature, meccanica) danno lavoro a più di ventimila persone. Forte la presenza italiana anche nel settore bancario, assicurativo e dell'agroalimentare. "La presidenza italiana della Ue con il premier Matteo Renzi - ha detto Serracchiani - ha posto la crescita, lo sviluppo e l'occupazione tra le prime priorità in assoluto dell'agenda europea. In tale contesto rientra il forte interesse allo sviluppo delle relazioni con la Serbia, un Paese vicino e dinamico, importante ai fini dell'internazionalizzazione del sistema produttivo italiano e del Fvg". E la politica di allargamento della Ue sostenuta dall'Italia ha aggiunto - "e' una occasione importante per sviluppare la cooperazione e rafforzare la democrazia". E' necessario a questo riguardo, ha proseguito la presidente del Friuli Venezia Giulia, valorizzare i sistemi di partenariato e promuovere la cooperazione commerciale con programmi di filiera a lungo termine. "Servono investimenti sul capitale umano, sulla ricerca e RASSEGNA STAMPA Martedì 08 luglio 2014 Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado (Belgrado) l'innovazione", ha affermato Debora Serracchiani, che ha fatto riferimento ai tre accordi di collaborazione sottoscritti ieri nell'Ambasciata d'Italia: tra il Consorzio 'Corridoio Italia-Serbia' e il Consorzio Serbia Transport e Zit Belgrado; tra Finest e Camera di commercio della Serbia; tra Area Science Park di Trieste e Ministero dell'educazione, scienza e sviluppo tecnologico della Serbia. Un settore strategico di collaborazione - ha osservato Serracchiani - è quello dei trasporti nell'ambito della Macroregione adriatico-ionica, nella quale il Friuli Venezia Giulia coordina tutte le Regioni italiane. Ed è importante, ha concluso, "far diventare il porto di Trieste-Monfalcone 'la porta d'ingresso' verso la Serbia e Belgrado". "La presenza a Belgrado della presidente Serracchiani dimostra concretamente come l'Italia voglia investire sul futuro della Serbia", ha detto da parte sua l'ambasciatore Giuseppe Manzo, secondo cui "dopo le alluvioni di maggio la Serbia ha bisogno di rilanciare la sua economia. E l'Italia, da pochi giorni presidente della Ue, fa della crescita la prima priorità del suo programma". (Nova) 9 luglio - E' opportuno intensificare ulteriormente l’attività di cooperazione tra il Friuli Venezia Giulia e la Serbia e aumentare il livello degli interventi per perseguire l'obiettivo comune della crescita. E' quanto sottolineato dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel corso del suo intervento al Forum "Il Friuli Venezia Giulia incontra la Serbia opportunità di investimento e crescita", che si è tenuto oggi presso la sede della Camera di commercio serba a Belgrado. L'internazionalizzazione del sistema produttivo, ha aggiunto, implica una molteplicità di attività svolte da una pluralità di soggetti istituzionali. "E' quindi necessario – ha osservato attuare una svolta che implichi la promozione di progetti bilaterali integrati, intervenendo in maniera strutturata su tutta la filiera produttiva, sia in Serbia che in Italia". Da qui, ha aggiunto, nasce la necessità di svolgere una più intensa attività di cooperazione, anche in accordo con il ministero dello Sviluppo economico e gli organismi a ciò preposti, mettendo in campo strumenti che assicurino il sostegno finanziario mirato a progetti di qualità, che coinvolgano le associazioni di categoria, il sistema camerale e fieristico, le università e i parchi tecno-scientifici, ed utilizzando in maniera più decisa i fondi europei che a vario titolo operano in materia di internazionalizzazione. I tre temi chiave su cui va data priorità assoluta, per la Serracchiani, sono quelli di razionalizzare e coordinare le attività di internazionalizzazione rivolte verso la Serbia da parte di tutto il sistema della regione, di consolidare e valorizzare le reti di partenariato in una logica che superi i singoli interventi, e di promuovere la cooperazione economica e commerciale tra la Serbia e il Friuli Venezia Giulia attraverso programmi di filiera a medio e lungo termine. "In un periodo in cui le risorse pubbliche si assottigliano – ha osservato - lo scopo deve essere concentrato sulla qualità". Aumentare il livello degli interventi deve quindi essere prioritario, e gli accordi sottoscritti nella giornata di ieri sono un prova tangibile di tutto questo, ha infine aggiunto la Serracchiani. Gli accordi sono stati stretti ieri a Belgrado fra il consorzio Corridoio Italia-Serbia e il consorzio formato da Serbia Transport e Zit Belgrado, fra la Società finanziaria di promozione della cooperazione Economica con i paesi dell'Est europeo (Finest) e la Camera di commercio serba, ed infine fra l'Area Science park di Trieste e il ministero serbo dell'Istruzione. (Nova) 9 luglio Le politiche dell'allargamento sono una priorità del semestre italiano di presidenza dell'Unione europea. Lo ha ribadito la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel corso del suo intervento al Forum "Il Friuli Venezia Giulia incontra la Serbia - opportunità di investimento e crescita", che si è tenuto oggi presso la sede della Camera di commercio serba a Belgrado. Si tratta di una priorità strategica, ha proseguito la Serracchiani, per consolidare la pace, la democrazia e la sicurezza in tutti i Balcani occidentali. "Il futuro ingresso della Serbia nell'Unione europea - ha aggiunto - non rappresenta un risarcimento o un atto doveroso, ma è il risultato meritato degli sforzi compiuti dal paese fino ad ora". Il Friuli Venezia Giulia, ha detto ancora la Serracchiani, sosterrà non solo formalmente ma anche in modo sostanziale questo percorso, perché da sempre condivide i processi in atto nell'area dei Balcani". La Serbia non è solo un paese amico legato da profondi legami storici e culturali, ha precisato la Serracchiani nel suo intervento, ma è anche uno stato chiave per il rilancio economico di tutta l'area adriatica e danubiana. In questo rilancio, ha aggiunto, L'Italia e il Friuli Venezia Giulia sono impegnati per favorirne il rilancio politico ed economico. Il 2014 rappresenta un momento di grande rilevanza, ha osservato, per le attività internazionali dell'Italia e della Regione Friuli Venezia Giulia. "Da poco si è insediato il nuovo parlamento europeo, è in corso il rinnovo della commissione europea, e si è dato avvio al nuovo ciclo di bilancio 2014-2020. In tale contesto si situa la nuova presidenza italiana dell'Unione europea, in cui la priorità sull'allargamento è chiaramente definita dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, come punto qualificante del programma della presidenza italiana". (Nova) 9 luglio - La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, partecipa oggi al Forum economico "Il Friuli Venezia Giulia incontra la Serbia opportunita' di investimento e crescita", presso la sede della Camera di commercio serba a Belgrado. Il Forum è aperto dagli interventi Video 46 dell'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, e dal presidente della Camera di commercio serba, Zeljko Sertic. Fra gli interventi si conta anche quello del ministro dell'Edilizia, infrastrutture e trasporti serbo, Zorana Mihajlovic L'Ambasciata d'Italia a Belgrado in collaborazione con la Camera di commercio italo-serba ha organizzato una missione a Belgrado dove la Serracchiani guida una delegazione istituzionale, di imprenditori, di organizzatori di categoria ed enti economici. Nella giornata di ieri il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia ha avuto una serie di incontri istituzionali con le massime autorità politiche serbe. L'Italia vuole aiutare la Serbia nel suo percorso di integrazione europea, ha ribadito ieri la Serracchiani, e allo stesso tempo vuole aiutare a costruire insieme le infrastrutture che collegheranno nel futuro quest'area all'Italia e al resto d'Europa. Nella residenza dell'ambasciatore Manzo siglati tre accordi di sono stati collaborazione, alla presenza della Serracchiani e del ministro serbo dell'Edilizia, trasporti e infrastrutture Zorana Mihajlovic. Il primo accordo è stato siglato dal consorzio Corridoio Italia-Serbia e il consorzio formato da Serbia Transport e Zit Belgrado. Il secondo e' stato invece sottoscritto fra la Società finanziaria di promozione della cooperazione Economica con i paesi dell'Est europeo (Finest) e la Camera di commercio serba, mentre il terzo è stato stretto fra l'Area Science park di Trieste e il ministero serbo dell'Istruzione. La firma degli accordi è stata preceduta da una serie di incontri con il presidente della Repubblica serba Tomislav Nikolic, il presidente del parlamento serbo Maja Gojkovic, il presidente del Partito democratico (Ds) Bojan Pajtic e il presidente RASSEGNA STAMPA Martedì 08 luglio 2014 Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado Video 47 (Belgrado) del Nuovo partito democratico, Boris Tadic. La Serracchiani ha avuto inoltre una colazione di lavoro con il capo negoziatore serbo per i negoziati di adesione con l'Unione europea, Tanja Miscevic. Al centro della colazione di lavoro sono state le tematiche attinenti alla Macroregione Adriatico-Ionica, ed in particolare nei settori dei trasporti e dell'energia. A questo proposito, ha ricordato la Serracchiani nel corso della conferenza stampa, il Friuli Venezia Giulia è leader delle regioni proprio nei settori delle infrastrutture, trasporti ed energia. "L'Italia e il Friuli Venezia Giulia vogliono investire in Serbia non solo per il ruolo che ha il paese nel contesto regionale, ma anche perché è asse fondamentale per la stabilizzazione europea. Oggi - ha proseguito - abbiamo tracciato una collaborazione ancora più forte nell'ambito della Macroregione Adriatico Ionica". Gli incontri istituzionali, ha aggiunto, "sono stati di altissimo livello e la sensazione è quella di un'ulteriore capacità dei due paesi di collaborare, nell'interesse comune e dell'intera Europa". Sul tema dell'energia,la Serracchiani ha ribadito che a livello italiano ed europeo "occorre trovare tutte le condizioni per la diversificazione delle fonti energetiche e della provenienza dell'energia". In un'intervista concessa alla stampa italiana, ha commentato l'importanza del progetto del gasdotto South Stream, "anche alla luce delle recenti crisi. L'Italia quindi porterà questa richiesta in Europa, e riteniamo che il South Stream resti fra le priorità europee. Siamo consapevoli - ha aggiunto - che in Europa non la pensiamo tutti allo stesso modo, e che quindi anche la costruzione del Terzo pacchetto energetico abbia in qualche modo risentito dalla pregiudiziale che c'era sull'infrastruttura da parte di alcuni paesi e forse ancora di più da parte del commissario europeo Oettinger. Noi però riteniamo che resti importante - ha concluso – e che vada perseguita questa strada". A proposito dell'accordo energetico sottoscritto nel 2011 fra i governi di Italia e Serbia, e per la cui piena attuazione manca al momento l'emanazione di un decreto da parte del governo italiano, la Serracchiani ha osservato che "l'accordo sull'energia di derivazione idroelettrica è stato sottoscritto ritenendo strategico il percorso di approvvigionamento da energie rinnovabili e alternative rispetto a quelle fossili. Resta comunque un principio italiano - ha detto la Serracchiani - e siamo consapevoli che abbiamo il dovere di onorare l'impegno che ci siamo assunti. Abbiamo però espresso con chiarezza al governo serbo anche la circostanza che da quando è stato sottoscritto quell'accordo ad oggi è cambiato il mondo delle energie rinnovabili. Quindi – ha proseguito - abbiamo chiesto di poter formare un tavolo di discussione e costituire una task force, per trovare il giusto equilibrio fra gli interessi di tutti e due i paesi, sia per quanto riguarda la quantità di energia che il costo". L'Italia, ha aggiunto la Serracchiani, ha già individuato anche il componente italiano che farà parte della task force. Nel corso degli incontri istituzionali, con il presidente serbo Tomislav Nikolic e' stata sottolineata l'esistenza di numerose possibilità di sviluppo della cooperazione fra Serbia e Italia. La Serracchiani ha confermato il sostegno dell'Italia al percorso di integrazione della Serbia, durante il Semestre italiano, e ha ribadito l'interesse della regione da lei presieduta ad un'espansione della collaborazione, in particolare nel campo dei trasporti, dell'energia e fra i centri di ricerca scientifica. La presidente della Regione Friuli ha inoltre espresso soddisfazione per la collaborazione in corso fra la sua regione e la provincia serba autonoma della Vojvodina. A questo proposito, in un'intervista rilasciata alla stampa italiana, la Serracchiani ha precisato che "con la Vojvodina abbiamo un accordo che risale già ai tempi dell'amministrazione Illy. Intendiamo sviluppare e rafforzare questo rapporto, ma in ogni caso abbiamo come regione l'interesse ad ampliare il nostro raggio d'azione a tutta la Serbia, e una delle nostre intenzioni è quella di sottoscrivere un nuovo memorandum d'intesa fra la Regione Friuli Venezia Giulia e il paese, dopo che quello precedente è scaduto". Durante l'incontro fra la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e la presidente del parlamento serbo Maja Gojkovic è stato ribadito, da parte della Serracchiani, il sostegno dell'Italia al percorso europeo della Serbia durante il Semestre di presidenza dell'Unione europea. La Gojkovic ha confermato a sua volta l'impegno della Serbia verso il cammino di integrazione europea e le riforme economiche, in particolare per quello che riguarda il miglioramento degli standard di vita dei cittadini. L'assemblea parlamentare serba, ha proseguito la Gojkovic, è pronta sia dal punto di vista amministrativo che da quello politico ad approvare le leggi di riforma per un miglioramento della situazione economica, come pure per un allineamento della legislatura a quella europea. La prima giornata di visita della Serracchiani a Belgrado si è conclusa con un concerto, organizzato dall'ambasciata d'Italia a Belgrado, nella residenza dell'ambasciatore Giuseppe Manzo. Il Concerto per l'Europa, tenuto in occasione dell'inizio del Semestre italiano di presidenza Ue, ha visto l'esecuzione di celebri arie della lirica italiana da parte di fiati e archi della Filarmonica di Belgrado, con la partecipazione del tenore Dejan Maksimovic. All'esecuzione hanno assistito, per il governo serbo, anche il ministro dell'Edilizia, infrastrutture e trasporti, Zorana Mihajlovic, e il ministro della Cultura Ivan Tasovac. (Nova) 9 luglio - Il percorso di integrazione europea di Belgrado e la cooperazione fra Serbia, Italia e Regione Friuli Venezia Giulia sono stati i temi al centro del Forum economico "Il Friuli Venezia Giulia incontra la Serbia - opportunità di investimento e crescita", che ha visto partecipare una folta delegazione istituzionale e imprenditoriale guidata dalla presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. Il Forum, che si è tenuto presso la sede della Camera di commercio serba a Belgrado, è stato aperto dagli interventi dell'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, e dal presidente della Camera di commercio serba, Zeljko Sertic. Fra gli interventi figurano, oltre quello della Serracchiani, anche quelli del vicepremier e ministro dell'Edilizia, trasporti e infrastrutture, Zorana Mihajlovic, dei rappresentanti del ministero serbo dell'Energia e del presidente della Camera italo-serba, Andrea Simoncelli. La Serracchiani ha sottolineato l'importanza della Serbia, che "non è solo un paese amico legato da profondi legami storici e culturali, ma è anche uno stato chiave per il rilancio economico di tutta l'area adriatica e danubiana". In questo rilancio, ha aggiunto, L'Italia e il Friuli Venezia Giulia sono impegnati per favorirne il rilancio politico ed economico. Il 2014 rappresenta un momento di grande rilevanza, ha osservato, per le attività internazionali dell'Italia e della Regione Friuli Venezia Giulia. "Da poco si è insediato il nuovo parlamento europeo, è in corso il rinnovo della commissione europea, e si è dato avvio al nuovo ciclo di bilancio 2014-2020. In tale contesto si situa la nuova presidenza italiana dell'Unione europea, in cui la priorità sull'allargamento è chiaramente definita dal presidente del Consiglio Renzi come punto qualificante del programma della presidenza italiana. Si tratta di una priorità strategica, ha proseguito, per consolidare la pace, la democrazia e la sicurezza in tutti i Balcani occidentali. "Il futuro ingresso della Serbia nell'Unione europea – ha aggiunto - non rappresenta un risarcimento o un atto doveroso, ma è il risultato meritato degli sforzi compiuti dal paese fino ad ora". Il Friuli Venezia Giulia, ha detto ancora la Serracchiani, sosterrà non solo formalmente ma anche in modo sostanziale questo percorso, perché' da sempre condivide i processi in atto nell'area dei Balcani. La Serracchiani ha dunque posto l'accento su una ulteriore intensificazione della cooperazione tra il Friuli Venezia Giulia e la Serbia, aumentando il livello degli interventi per perseguire insieme l'obiettivo comune della crescita. "E' necessario - ha osservato - attuare una RASSEGNA STAMPA Martedì 08 luglio 2014 Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado Video 48 (Belgrado) svolta che implichi la promozione di progetti bilaterali integrati, intervenendo in maniera strutturata su tutta la filiera produttiva, sia in Serbia che in Italia". Da qui, ha aggiunto, nasce la necessità di svolgere una più intensa attività di cooperazione, anche in accordo con il ministero dello Sviluppo economico e gli organismi preposti. I tre temi chiave su cui va data priorità assoluta, per la Serracchiani, sono quelli di razionalizzare e coordinare le attività di internazionalizzazione rivolte verso la Serbia da parte di tutto il sistema della regione, di consolidare e valorizzare le reti di partenariato in una logica che superi i singoli interventi, e di promuovere la cooperazione economica e commerciale tra la Serbia e il Friuli Venezia Giulia attraverso programmi di filiera a medio e lungo termine. "In un periodo in cui le risorse pubbliche si assottigliano - ha osservato - lo scopo deve essere concentrato sulla qualità". Aumentare il livello degli interventi deve quindi essere prioritario, e gli accordi sottoscritti nella giornata di ieri sono una prova tangibile di tutto questo, ha infine aggiunto. Gli accordi sono stati stretti ieri a Belgrado fra il consorzio Corridoio ItaliaSerbia e il consorzio formato da Serbia Transport e Zit Belgrado, fra la Società finanziaria di promozione della cooperazione Economica con i paesi dell'Est europeo (Finest) e la Camera di commercio serba, ed infine fra l'Area Science park di Trieste e il ministero serbo dell'Istruzione. La Serracchiani ha poi affrontato il tema della cooperazione all'interno della Strategia della macroregione adriaticoionica. All'interno di questa strategia, ha osservato, Italia e Serbia hanno coordinato il pilastro due dedicato ai trasporti e all'energia. In questo contesto la Regione Friuli Venezia Giulia, in sinergia con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, coordina tutte le regioni italiane e ha contribuito alla redazione del piano d'azione della Strategia. "La Regione - ha detto la Serracchiani - nell'ambito della della Strategia futura governance adriatico-ionica si offre di continuare il proprio lavoro di coordinatore delle istanze regionali, questa volta a supporto dei due coordinatori del pilastro, ovvero il ministero delle Infrastrutture serbo e il ministero delle Infrastrutture italiano". La Serracchiani ha inoltre annunciato che la regione sosterrà la piena estensione della rete delle grandi linee di trasporto a tutti i Balcani occidentali. Tale estensione dovrà accompagnarsi, ha precisato, con l'implementazione e il miglioramento di importanti progetti in campo ferroviario come il corridoio 10 e la sezione ferroviaria Belgrado-Antivari (Bar), e in quello stradale. "In tale nuovo contesto ritengo opportuno - ha concluso - che gli operatori e rappresentanti governativi qui presenti considerino la possibilità di far diventare gli scali regionali del Friuli Venezia Giulia, in primo luogo il porto di Trieste, la porta verso la Serbia e Belgrado". Per quanto riguarda il settore dell'energia, la Serracchiani ha menzionato l'accordo di cooperazione Italia-Serbia firmato il 25 ottobre 2011 ed entrato in vigore agli inizi dello scorso anno. L'accordo, ha detto, vede l'ultimazione delle fasi attuative, legate all'emanazione del decreto di impatto ambientale. " In questo senso - ha detto la Serracchiani - voglio informare i colleghi serbi che sono intervenuta presso il ministro Guidi affinché venga convocata al più presto la task force, in cui auspico che venga riavviato al più presto il processo di collaborazione avviato anni fa e trovati i giusti equilibri per gli interessi dei nostri due stati. In apertura del Forum, l'ambasciatore d'Italia Giuseppe Manzo ha sottolineato come la presenza della Serracchiani a Belgrado in questi due giorni, i suoi incontri con le più alte cariche dello stato e la sua presenza al forum rappresentino concretamente e in maniera visibile l'investimento dell'Italia sul futuro della Serbia. Lo stesso messaggio, ha aggiunto Manzo, viene portato da tutti i componenti della folta delegazione che sono giunti a Belgrado per presentare le eccellenze del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un messaggio quanto mai attuale all'indomani delle alluvioni di maggio, in una fase in cui la Serbia ha bisogno di rilanciare la propria economia. "L'Italia, presidente di turno dell'Unione europea, fa della crescita e dell'occupazione priorità assolute del suo programma", ha detto Manzo, ricordando come questo sia stato ribadito dalla Serracchiani nel corso delle sue visite istituzionali, e altrettanto verrà confermato dal ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, nella sua prossima visita a Belgrado. Per anni i cittadini della Serbia sono andati a Trieste, ha infine osservato Manzo. "Oggi che la Serbia è in marcia verso l'Europa - ha concluso - è il Friuli Venezia Giulia che viene verso Belgrado, anche attraverso la creazione di una Macroregione europea di cui Belgrado e Trieste si propongono come le capitali". Gli incontri istituzionali della Serracchiani si sono conclusi oggi con un colloquio con il vicepremier e ministro degli Esteri serbo Ivica Dacic, avvenuto dopo la partecipazione al Forum economico. Secondo quanto riporta un comunicato del ministero serbo degli Esteri, al centro dei colloqui sono state le questioni relative alla cooperazione regionale e i rapporti economici fra il Friuli Venezia Giulia e la Serbia. La Serracchiani, prosegue la nota, ha ribadito l'impegno italiano nel semestre di presidenza Ue a far avanzare i rapporti fra la Serba e l'Unione, come pure a promuovere un dialogo costruttivo fra l'Unione europea e la Federazione russa sulla questione del gasdotto South Stream, nel rispetto delle regole europee. Dacic e la Serracchiani hanno infine concordato sull’opportunità di un rapido rinnovo del memorandum, scaduto nel 2009, fra la Regione Friuli Venezia Giulia e Serbia. La giornata di ieri aveva invece visto gli incontri con il presidente della Repubblica serba Tomislav Nikolic, il presidente del parlamento serbo Maja Gojkovic, il capo negoziatore serbo per i negoziati di adesione con l'Unione europea, Tanja Miscevic, il presidente del Partito democratico (Ds) Bojan Pajtic e il presidente del Nuovo partito democratico, Boris Tadic. (TANJUG) - Italija u Srbiji uložila 2 milijarde evra BEOGRAD, 9. jul 2014. - Srbija je spremna da uspostavi još bližu i efikasniju saradnju sa Italijom, i to u svim sektorima - saobraćaju, infrastrukturi, energetici i naročito u obnovljivim izvorima energije, izjavila je danas potpredsednik Vlade Srbije Zorana Mihajlović. "Mi smo vrlo pripremljeni i željni da zajednički napravimo nove korake", poručila je Mihajlović na poslovnoj konferenciji "Frijuli Venecija Đulija u susret Srbiji Mogućnosti za investicije i razvoj" u Privrednoj komori Srbije. Ona je podsetila da je Italija jedan od najznačajnijih partnera Srbije, ukazavši da je srpski izvoz u Italiju u prethodnih deset godina povećan pet puta, a uvoz dva puta. Mihajlović je istakla i da je poseta privredne delegacije Frijuli Venecija Đulija veoma važna, budući da je to jedna od najbogatijih i najznačajnijih italijanskih regija. Veliki broj kompanija iz te regije rade u Srbiji, navela je Mihajlović, naglašavajući da očekuje da u narednom periodu svako ministarstvo ima svoje kontakte i da se na taj način istinski radi na realizaciji projekata. Ona je izrazila nadu da neće sve ostati samo na današnjoj konferenciji i istakla da u Srbiji ima dovoljno zakonskih procedura i svih akata koji omogućavaju realizaciju projekata. Predsednik Privredne komore Srbije Željko Sertić takođe je naveo da je Italija prvorazredni partner srpske privrede. "Robna razmena dve zemlje prošle godine vredela je bezmalo pet milijardi dolara, a uvoz je u potpunosti izbalansiran izvozom od 2,4 milijarde dolara”, precizirao je Sertić. Investicije Italije u srpsku privredu u protekloj deceniji dostigle su dve milijarde dolara, u Srbiji posluje oko 500 italijanskih firmi, koje zapošljavaju više od 30.000 radnika i ostvaruju promet od oko 2,2 milijarde evra. Saradnja dve privrede je izuzetna ali ima dosta prostora za unapređenje kroz zajednička ulaganja i nastup na trećim tržištima, rekao je Sertić. On je najavio na jesen realizaciju nekoliko projekata sa italijanskim partnerima, među kojima je najinteresantniji trilateralni susret ItalijaSrbija-Rusija, podsetivši i na razgovore u RASSEGNA STAMPA Martedì 08 luglio 2014 Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado Video 49 (Belgrado) Moskvi o mogućnosti izvoza automobila Fijat 500 i na rusko tržište. Ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco zahvalio je PKS i Vladi Srbije na ovoj inicijativi i dodao da je ovo konkretizacija navoda da Italija investira u budućnost Srbije. On takođe očekuje da će se danas italijanski i srspki privrednici još bolje upoznati sa potencijalima i dogovoriti konkretnu saradnju. Manco je kazao i da Srbija nakon katastrofalnih poplava ima potrebu da "izbalansira" privredu, što zahteva i strane investicije. Predsednica Regije Frijuli Venecija Đulija Debora Serakjani složila se da postoje velike mogućnosti za unapređenje saradnje u oblasti energetike, infrastrukture i naučnotehnoloških istraživanja. B92 - Italija za brže pregovore Srbija-EU Beograd -- Italija će se zalagati za ubrzavanje pregovora Srbije o pristupanju EU,navodi se u agendi te zemlje predstavljenoj na početku šestomesečnog predsedavanja Uniji. Na svečanosti u Beogradu, ambasador Đuzepe Manco rekao je za B92 da je namera Italije da Evropu dovede u Srbiju. Početak predsedavanja obeležen je potpisivanjem tri sporazuma o saradnji u oblasti saobraćaja, biznisa i nauke izmedju Srbije i italijanske regije Frijulja Venecija Đulija. Šest meseci italijanskog predsedavanja Evropskoj uniji obeležice borba za izlazak iz krize i oporavak ekonomije i nastavak zalaganja za integraciju Srbije i ostalih zemalja zapadnog Balkana. U italijanskoj agendi za narednih šest meseci, koju je ambasador Manco poklonio i našoj televiziji navodi se da je proširenje strateški prioritet neophodan za uspostavljanje mira, demokratije i bezbednosti u regionu. Italija će se zalagati za ubrzavanej pregovora o članstvu sa Srbijom. "Naš prioritet je ubrzavanje pregovora o članstvu Srbije, to ćemo da uradimo tako što ćemo Evropu da dovedemo u Srbiju. Znate, nekada je region Frijulja Venecija Đulija bila kapija ka Evropi za bivšu Jugoslaviju. Danas taj region može biti ulazna kapija kojom će Evropa stići u Srbiju. Italija će insistirati na ekonomskom rastu i rastu zaposlenosti što su i prioriteti Srbije naročito posle poplava ," kaže ambasador Manco. Predsednica italijanske regije čiji je centar Venecija Debora Serakjani i ministarka saobraćaja Zorana Mihajlović najavile su saradnju u oblasti saobraćaja koja će omogućiti izgradnju i obnovu koridora i povezivanje regije Venecija Đulija i Kragujevac, koje spaja zajednička investicija u Fijat. "Italija sada, budući da u narednih šest meseci predsedava EU, želi da pomogne Srbiji na njonom evropskom putu, kao i da pomogne Srbiji da zajedno sagradimo infrastrukutru koja će nas povezivati", kaže Debora Serakjani. Ministarka saobraćaja, građevine i infrastrukture Zorana Mihajlović kaže da će se sada krenuti na formiranje radne grupe i utvrđivanje tačno koridora koji treba da se gradi ili dogradi. "Ono što je bitno jeste da postoji dobra volja sa obe strane i ovo je sada pitanje odnosa između kompanija, a ne između dve vlade, već komapnije koje realizuju ono što su se dogovorile. Trebalo bi sve da bude brzo realizovano, kad kažem brzo, putevi ne mogu da budu izgrađeni za par meseci ali mogu za period od jedne do dve godine", rekla je ona. Početak italijnskog predsedavanja EU obeležilo je i potpisivanje dva sporazuma koji će pospešiti saradnju u naučnotehničkoj saradnji kao i trgovinsku saradnju. TANJUG - Serakjani: Italija želi da pomogne evropski put Srbije BEOGRAD, 8. jul 2014. - Predsednica Skupštine Srbije Maja Gojković razgovarala je danas sa predsednicom italijanske regije Friuli Venecija Đulija Deborom Serakjani, koja je naglasila da Italija tokom svog predsedavanja Evropskom unijom želi da pomogne evropski put Srbije. Gojković je, kako se navodi u saopštenju iz kabineta predsednice parlamenta, istakla da je Srbija u potpunosti opredeljena za evropski put i ekonomske reforme, pre svega radi poboljšanja životnog standarda građana. Ona je navela da je Skupština Srbije i administrativno i politički spremna za donošenje reformskih zakona kako bi poboljšala stanje u ekonomiji, kao i za usklađivanje zakonodavstva sa Evropskom unijom. Gojković je zahvalila na podršci Italije članstvu Srbije u EU kao i na stavu da se Unija nije umorila od proširenja, ističući da je podrška Srbiji ujedno i podrška Zapadnom Balkanu. Serakjani je, kako se navodi, naglasila značaj uloge parlamenta u pristupanju EU i navela da je regija, čija je predsednica, zainteresovana za proširenje ekonomske saradnje sa Srbijom. U tom cilju će tokom njene posete biti potpisana tri sporazuma. Serakjani je navela da postoji interes za dodatno investiranje u Srbiju i dodala da će se u okviru italijanskog predsedavanja EU raditi na unapređenju regionalne saradnje, što će omogućiti lakši pristup evropskim fondovima i kvalitetniju upotrebu sredstava iz tih fondova. Serakjani je predsednici Narodne skupštine uručila Program italijanskog predsedavanja EU. TANJUG - Nikolić, Srbija povoljna za investicije BEOGRAD, 8. jul 2014. - Predsednik Srbije Tomislav Nikolić istakao je danas u razgovoru sa predsednicom italijanske regije Frijuli Venecije Đulije i regionalnim liderom vladajuće Demokratske partije Deborom Serakjani da su odnosi Srbije i Italije kroz istoriju intezivni i izrazio zadovljstvo visokim nivoom bilateralnih odnosa dve države. On je naglasio da je naš zadatak da u budućnosti još čvršće učvrstimo naše odnose, pre svega na polju ekonomske saradnje. „Reformama koje smo pokrenuli želimo da pokažemo da je Srbija zemlja povoljna za investicije i siguran partner za plasman proizvoda na treća tržišta“. Serkjani se saglasila sa predsednikom Nikolićem da postoje brojne mogućnosti za unapređenje saradnje između Italije i Srbije i naglasila da se njena Regija naročito interesuje za proširenje saradnje u oblasti saobraćaja, energetike kao i između naučno istraživačkih centara. Ona je takođe izrazila zadovoljstvo nivoom saradnje između Autonomne pokrajine Vojvodine i regije Frijuli Venecije Đulije, i istakla nameru da se ta saradnja proširi na celu Srbiju, saopštila je pres služba predsednika Srbije. Predsednica regije Frijuli Venecije Đulije istakla je da su za Italiju veze sa Srbijom vrlo važne i da će Italija za vreme predsedavanja Evropskom unijom nastojati da približi odnose između Evropske unije i Srbije. Predsednik Nikolić zahvalio se Italiji na značajnoj podršci Srbiji na putu ka evrointegracijama. TANJUG - Potpisana tri sporazuma o saradnji Srbije i Italije BEOGRAD, 8. jul 2014. - U Rezidenciji Ambasade Italije u Beogradu danas su potpisana tri sporazuma o privrednoj i naučno-tehnološkoj saradnji Italije i Srbije. Sporazum o trgovinskoj saradnji italijanskog udruženja industrijalaca - Finest i Privredne komore Srbije potpisali su u ime Finesta Mauro Del Savio, a u ime srpske komore predsednik Željko Sertić. Sporazum o saradnji u oblasti saobraćaja potpisao je predstavnik Konzorcijuma "Koridori Italija-Srbija" Đuzepe Bortolusi, direktor firme Srbijatransport a.d. Goran Aleksić i direktor firme Železnički integralni transport Beograd Svetozar Milanović. Sporazum o naučno-tehnološkoj saradnji dve zemlje potpisali su predsednik Area Science Parka Adrijano De Majo i državni sekretar srpskog Ministarstva prosvete Aleksandar Belić. Potpredsednik Vlade Srbije Zorana Mihajlović rekla je da je sporazum koji se odnosi na izgradnju saobraćajnih koridora između Italije i Srbije veoma značajan, jer se gotovo tri godine dogovarao, napominjući RASSEGNA STAMPA Martedì 08 luglio 2014 Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado Video 50 (Belgrado) da još ne postoji tačno utvrđen rok za njegovu izgradnju. "Ali je činjenica da postoji dobra volja između obe strane, jer to nije više pitanje dve vlade, već su u pitanju kompanije koje su se dogovorile", rekla je Mihajlović i dodala da su u pitanju i italijanske i srpske kompanije i da će izgradnja koridora biti realizovana brzo, što znači u roku od jedne do dve godine. Mihajlović je objasnila da se radi o izgradnji saobraćajnica koje nedostaju da bi se spojili Kragujevac sa regijom Frijuli Venecija Đulija i lukom Pordenone. Predsednica italijanske regije Frijuli Venecija Đulija Debora Serakjani ocenila je da su potpisani sporazumi veoma važni za za taj italijanski region i za sveukupne odnose Italije i Srbije, naglašavajući da je Italija najznačajniji trgovinski partner Srbije. Regija Frijuli Venecija Đulija ima ulogu italijanskog sagovornika Srbije u tri veoma važne oblasti: u oblasti infrastrukture i saobraćaja, zatim u oblasti naučnotehnoloških istraživanja i u trgovini, navela je Serakjani. Sporazumi u oblasti infrastrukture, odnosi se na izgradnju saobraćajnog koridora, koji treba da spoji regiju Frijuli Venecija Đulija, pre svega italijansku luku Pordenone i Srbiju, odnosno Kragujevac gde se nalazi Fijatova fabrika automobila, objasnila je Serakjani. "Italija sada, budući da je započela šestomesečno predsedavanje EU, želi da pomogne Srbiji na njenom evropskom putu, ali takođe želi i da pomogne Srbiji da zajedno sagradimo infrastrukturu koja će nas povezivati", kazala je Serakjani. Govoreći o utiscima o današnjim sastancima u Beogardu, Serakjani je izrazila nadu da će dve zemlje moći da i dalje rade na integracijama, kako u regionu, tako i u Evropi. "Mislim da sada postoje uslovi da se dodatno ojačaju i poboljsasju odnosi koji su i inače dobri", rekla je Serakjani i poručila da će italijanski investiortori nastaviti da ulažu u Srbiju, jer našu zemlju smatraju veoma važnom za stabilnost ovog dela Evrope. Ceremoniji potpisivanja sporazuma prisustvovao je i ambasador Italije u Beogradu Đuzepe Manco. U Rezidenciji Ambasade Italije održan je i "Koncert za Evropu", koju je izveo orkestar beograske Filharmonije, povodom početka italijanskog šestomesečnog predsedavanja EU. "Koncertu za Evropu" prisustvovali su ministar informisanja i kulture Ivan Tasovac, šef Delegacije EU u Beogradu Majkl Devenport, ambasador SAD Majkl Kirbi, kao i ambasadori Grčke, Švedske, Španije i drugih zemalja. Duvači i gudači Beogradske filharmonije izveli su dela znamenitih kompozitora Rosinija, Belinija, Tostija, BuziPeća, Gastaldonija, Leonkavala i Kardila u pratnji tenora Dejana Maksimovića, koji je već 10 godina prvi tenor Opere Narodnog pozorišta u Beogradu. PRIVREDNE VESTI - 9. Jul 2014. - Srbija među ekonomskim prioritetima regije Frijuli Venecija Đulija. Veliki broj mogućnosti za zajedničke projekte u energetici, infrastrukturi, saobraćaju, kao i nastup na trećim tržištima Robna razmena Srbije i Italije prošle godine vredela je bezmalo pet milijardi dolara, uvoz je izbalansiran izvozom koji je dostigao 2,4 milijarde dolara. Italija je, u protekloj deceniji, investirala dve milijarde dolara u Srbiji, gde danas posluje oko 500 italijanskih firmi koje zapošljavaju više od 30.000 radnika i ostvaruju promet oko 2,2 milijarde evra. Italija je prvorazredni partner srpske privrede, saradnja je izuzetna, ali ima dosta prostora za unapređenje kroz zajednička ulaganja i nastup na trećim tržištima, rekao je Željko Sertić, predsednik Privredne komore Srbije (PKS) na poslovnoj konferenciji srpskih i italijanskih investitora. Konferencija „Frijuli Venecija Đulija u susret Srbiji – Mogućnosti za investicije i razvoj” okupila je u PKS više od 200 privrednika iz Srbije i Italije, predstavnike vlada dve zemlje i druge zvaničnike. Na jesen očekujemo realizaciju nekoliko projekata sa italijanskim partnerima, najviše interesovanja je za trilateralni susret ItalijaSrbija-Rusija, istakao je Sertić, podsetivši na razgovore u Moskvi o mogućnostima izvoza, na rusko tržište, automobila fijat 500 l koji se proizvodi u Kragujevcu. Sertić je pozvao srpske i italijanske privrednike da aktivno učestvuju u realizaciji zajedničkih projekata. To je dobar primer kako treba da radimo u budućnosti, poručio je predsednik PKS. Za privredu Srbije, istakao je Sertić, od posebnog je interesa da primeni pozitivna iskustva regije Frijuli Venecija Đulija u formiranju proizvodnih klastera malih i srednjih preduzeća. Srbija je spremna da uspostavi još bližu i efikasniju saradnju sa Italijom, u saobraćaju, infrastrukturi, energetici, naročito u obnovljivim izvorima energije, izjavila je Zorana Mihajlović, potpredsednik Vlade Srbije. “Mi smo vrlo pripremljeni i željni da zajednički napravimo nove korake. Italija je jedan od najznačajnijih partnera Srbije, srpski izvoz na italijansko tržište u proteklih deset godina povećan je pet puta, a uvoz dva“, podsetila je Mihajlović, koja je i ministar građevine, saobraćaja i infrastrukture. Poseta privredne delegacije Frijuli Venecija Đulija veoma je važna jer je to jedna od najbogatijih i najznačajnijih italijanskih regija, rekla je Mihajlović i najavila da će tokom leta biti donet set reformskih zakona – o planiranju i izgradnji, radu, privatizaciji i stečaju, koji će znatno poboljšati investicioni ambijent u Srbiji. Fijat je u Srbiji pet puta povećao broj zaposlenih, a cilj nam je da izmenama zakona podstaknemo još više zapošljavanje stručnih, obrazovanih i vrednih ljudi, dodala je Mihajlović. Ambasador Italije u Beogradu Đuzepe Manco zahvalio je PKS i Vladi Srbije na inicijativi da se u saradnji sa italijanskim partnerima organizuje poslovna konferencija koja je, kako je rekao, konkretizacija navoda da Italija investira u budućnost Srbije. Ambasador je izrazio očekivanje da će se italijanski i srpski privrednici još bolje upoznati i dogovoriti konkretnu saradnju. Srbija nakon katastrofalnih poplava ima potrebu da „izbalansira” privredu, što zahteva strane investicije, dodao je ambasador. Debora Serakjani, predsednica Regije Frijuli Venecija Đulija složila se da postoje velike mogućnosti za unapređenje saradnje u više privrednih oblasti. Ona je istakla da je Srbija među prioritetima te regije, kao i da je dugačak spisak mogućih zajedničkih projekata. Srbija i Frijuli Venecija Đulija potpisale su u Rimu 2009. godine Memorandum o razumevanju. Ta regija je Srbiju stavila u privredne prioritete kada je 2006. godine iz budžeta odobren regionalni projekat „Srbija, vrata prema istoku”, kojim su finansirane brojne posete privrednih delegacija, učešće na sajmovima u Srbiji i regiji. „Srbija je zemlja koja nudi kvalitet kad su ljudski resursi u pitanju“, rekao je Andrea Simončeli, predsednik Italijansko-srpske privredne komore. Niko u 500 italijanskih firmi u Srbiji nije se žalio na lokalnu radnu snagu. Logistička bliskost i fiskalni podsticaji čine Srbiju najpoželjnijom destinacijom za italijanske investitore, istakao je Simončeli. Potencijalnim partnerima iz Italije na konferenciji u PKS predstavljeni su projekti iz oblasti saobraćaja, građevinarstva i energetike, među kojima Koridor 10 kroz južnu Srbiju, obilaznica Bubanj potok-VinčaPančevo, obnova železnice, mostovi na Drini i kod Ostružnice. Obnova postojećih energetskih kapaciteta u Srbiji istaknuta je kao prioritet, u razgovoru privrednika, posebno imajući u vidu štetu koje su poplave nanele Termoelektrani „Nikola Tesla“. Kod izgradnje novih energetskih kapaciteta akcenat se stavlja na mini hidroelektrane na Ibru, geotermalne projekte i izgradnju dalekovoda koji će preko Crne Gore i Bosne i Hercegovine spajati Srbiju sa Italijom. Na poslovnoj konferenciji predstavljene su karakteristike prijateljske italijanske regije, a posebna pažnja posvećena je prezentaciji konzorcijuma „Koridor Italija – Srbija“ i njegovom angažmanu na revitalizaciji puteva koji spajaju Kragujevac u, kome se proizvodi fijat, sa Pordenoneom, glavnim gradom Frijuli Venecija Đulija. RASSEGNA STAMPA Martedì 08 luglio 2014 Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado Video 51 (Belgrado) ranije", zaključila je ministarka Mihajlović. U rezidenciji italijanskog ambasadora u Beogradu Đuzepea Manca potpisana su tri sporazuma u oblasti saobraćaja, trgovinske saradnje i naučno-tehnološke saradnje između Srbije i Italije, a potpisivanju je prisustvovala ministarka Mihajlović i predsednica italijanske Regije Frijuli Venecija Đulija, Debora Serakjani. (RTS) - utorak, 08. jul 2014 Potpredsednica Vlade i ministarka za saobraćaj, građevinarstvo i infrastrukturu Zorana Mihajlović zahvalila je italijanskoj vladi, regijama i kompanijama koje su pružile pomoć Srbiji posle poplava, ali je upozorila da je pred našom zemljom "još teži period". "Pred nama je sada jedan gotovo teži period, rekla bih, iako smo prošli poplave", rekla je Mihajlovićeva novinarima nakon potpisivanja tri sporazuma u rezidenciji italijanskog ambasadora, uz podsećanje da je šteta od poplava procenjena na milijardu i po evra. "Pred nama je period brze rekonstrukcije i popravke, od infrastrukture do onoga što je najvažnije za ljude a to su kuće", dodala je ona. Ministarka Mihajlović je naglasila da je Vlada Srbije zahvalna italijanskoj vladi i čelnicima gotovo svih regija i mnogih italijanskih kompanija koji su se javljali i pomagali kada su poplave pogodile zemlju. "To je, prosto, jedan prijateljski odnos koji postoji između dve države i koji se nadograđuje iz godine u godinu", rekla je i podsetila da odnosi Italije i Srbije iz godine u godinu beleže stalni rast, na ekonomskom, trgovinskom i političkom planu. "Naša trgovinska razmena je u 2013. godini bila tri puta veća u odnosu na godinu predsednica parlamenta Maja Gojković. Italijanski ambasador Đuzepe Manco je poručio da Srbija oduvek pripada Evropi i sve joj je bliže od otvaranja pregovora o pristupanju, uz podršku Italije. Manco, koji se obratio zvanicama pred početak koncerta orkestra Beogradske filharmonije, naveo je da su zapošljavanje, razvoj, prava i međunarodna uloga u svetu okosnica aktivnosti italijanskog predsedavanja EU. Prema njegovim rečima, to su prioriteti i isti oni izazovi koje Srbija danas ima pred (BLIC) - Potpisana tri sporazuma o saradnji sobom i koje će, napredujući na svom Srbije i Italije evropskom putu uz podršku Italije, moći Tanjug | 08. 07. 2014 efikasnije i na vreme da savlada. "Večeras u U Rezidenciji Ambasade Italije u Beogradu Beogradu zajedno slavimo ove principe i danas su potpisana tri sporazuma o zajedničke ciljeve koji spajaju Italiju, Evropu privrednoj i naučno-tehnološkoj saradnji i Srbiju, iako kao što nas spaja univerzalni Italije i Srbije. jezik muzike", zaključio je Manco, čija zemlja Sporazum o trgovinskoj saradnji italijanskog je 1. jula preuzela od Grčke "štafetu" udruženja industrijalaca - Finest i Privredne predsedavajućeg EU. komore Srbije potpisali su u ime Finesta Predsednik Srbije Tomislav Nikolić istakao je Mauro Del Savio, a u ime srpske komore danas u razgovoru sa predsednicom predsednik Željko Sertić. italijanske regije Frijuli Venecije Đulije i Sporazum o saradnji u oblasti saobraćaja regionalnim liderom vladajuće Demokratske potpisao je predstavnik Konzorcijuma partije Deborom Serakjani da su odnosi Đuzep rtolusi, Koridori Italija-Srbija Srbije i Italije kroz istoriju intezivni i izrazio direktor firme Srbijatransport a.d. Goran zadovljstvo visokim nivoom bilateralnih Aleksić i direktor firme Železnički integralni odnosa dve države. transport Beograd Svetozar Milanović. On je naglasio da je naš zadatak da u Sporazum o naučno-tehnološkoj saradnji budućnosti još čvršće učvrstimo naše dve zemlje potpisali su predsednik Area odnose, pre svega na polju ekonomske Science Parka Adrijano De Majo i državni saradnje. sekretar srpskog Ministarstva prosvete Reformama koje smo pokrenuli želimo da Aleksandar Belić. Ceremoniji potpisivanja pokažemo da je Srbija zemlja povoljna za sporazuma prisustvovali su i ambasador investicije i siguran partner za plasman Italije u Beogradu Đuzepe Manco, proizvoda na treća tržišta. potpredsednik Vlade Srbije Zorana Serkjani se saglasila sa predsednikom Mihajlović i Debora Serakijani. Nikolićem da postoje brojne mogućnosti za U Rezidenciji Ambasade Italije održan je i unapređenje saradnje između Italije i Srbije i "Koncert za Evropu", koju je izveo orkestar naglasila da se njena Regija naročito beograske Filharmonije, povodom početka interesuje za proširenje saradnje u oblasti italijanskog šestomesečnog predsedavanja saobraćaja, energetike kao i između naučno EU. Počasni gost događaja bila je i istraživačkih centara. Ona je takođe izrazila zadovoljstvo nivoom saradnje između Autonomne pokrajine Vojvodine i regije Frijuli Venecije Đulije, i istakla nameru da se ta saradnja proširi na celu Srbiju, saopštila je pres služba predsednika Srbije. Predsednica regije Frijuli Venecije Đulije istakla je da su za Italiju veze sa Srbijom vrlo važne i da će Italija za vreme predsedavanja Evropskom unijom nastojati da približi odnose između Evropske unije i Srbije. Predsednik Nikolić zahvalio se Italiji na značajnoj podršci Srbiji na putu ka evrointegracijama. Mihajlović: Srbija zahvalna Italiji za pomoć posle poplava Potpredsednica Vlade Srbije i ministarka za saobraćaj, građevinarstvo i infrastrukturu Zorana Mihajlović izrazila je večeras zahvalnost italijanskoj vladi, regijama i kompanijama koje su pružile pomoć Srbiji posle poplava, ali je upozorila da je pred našom zemljom "još teži period". "Pred nama je sada jedan gotovo teži period, rekla bih, iako smo prošli poplave", rekla je Mihajlović novinarima nakon potpisivanja tri sporazuma u rezidenciji italijanskog ambasadora, uz podsećanje da je šteta od poplava procenjena na milijardu i po evra. "Pred nama je period brze rekonstrukcije i popravke, od infrastrukture do onoga što je najvažnije za ljude a to su kuće", dodala je ona. Ministarka Mihajlović je naglasila da je Vlada Srbije zahvalna italijanskoj vladi i čelnicima gotovo svih regija i mnogih italijanskih kompanija koji su se javljali i pomagali kada su poplave pogodile našu zemlju. "To je, prosto, jedan prijateljski odnos koji postoji između dve države i koji se nadograđuje iz godine u godinu", rekla je i podsetila da odnosi Italije i Srbije iz godine u godinu beleže stalni rast, na ekonomskom, trgovinskom i političkom planu. "Naša trgovinska razmena je u 2013. godini bila tri puta veća u odnosu na godinu ranije", zaključila je ministarka Mihajlović. (Studio B) - 08. Jul. 2014 Predsednik Srbije Tomislav Nikolić izjavio je da u budućnosti treba učvrstiti saradnju Srbije zemlje i Italije, posebno na polju ekonomije. U razgovoru s predsednicom italijanske regije Friuli Venecija Djulija, Deborom Serakjani, Nikolić je istakao da su odnosi dve države kroz istoriju intenzivni i izrazio zadovoljstvo zbog visokog nivoa bilateralnih odnosa dve države. "Reformama koje smo pokrenuli želimo da pokažemo da je Srbija zemlja povoljna za investicije i siguran partner za plasman proizvoda na treća tržišta", kazao je Nikolić, a saopštio kabinet predsednika. Serkjani je naglasila da se njena regija naročito interesuje za proširenje saradnje u oblasti saobraćaja, energetike kao i izmedju naučno istraživačkih centara. Ona je takodje izrazila zadovoljstvo nivoom saradnje izmedju Autonomne pokrajine Vojvodine i regije Friuli Venecije DJulije i istakla nameru da se ta saradnja proširi na celu Srbiju. Potpisana tri sporazuma o saradnji Srbije i Italije U Rezidenciji RASSEGNA STAMPA Martedì 08 luglio 2014 Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado (Belgrado) Ambasade Italije u Beogradu danas su potpisana tri sporazuma o privrednoj i naučno-tehnološkoj saradnji Italije i Srbije. Sporazum o trgovinskoj saradnji italijanskog udruženja industrijalaca - Finest i Privredne komore Srbije potpisali su u ime Finesta Mauro Del Savio, a u ime srpske komore predsednik Željko Sertić. Sporazum o saradnji u oblasti saobraćaja potpisao je predstavnik Konzorcijuma "Koridori Italija-Srbija" Đuzepe Bortolusi, direktor firme Srbijatransport a.d. Goran Aleksić i direktor firme Železnički integralni transport Beograd Svetozar Milanović. Sporazum o naučno-tehnološkoj saradnji dve zemlje potpisali su predsednik Area Science Parka Adrijano De Majo i državni sekretar srpskog Ministarstva prosvete Aleksandar Belić. Potpredsednik Vlade Srbije Zorana Mihajlović rekla je da je sporazum koji se odnosi na izgradnju saobraćajnih koridora između Italije i Srbije veoma značajan, jer se gotovo tri godine dogovarao, napominjući da još ne postoji tačno utvrđen rok za njegovu izgradnju. "Ali je činjenica da postoji dobra volja između obe strane, jer to nije više pitanje dve vlade, već su u pitanju kompanije koje su se dogovorile", rekla je Mihajlović i dodala da su u pitanju i italijanske i srpske kompanije i da će izgradnja koridora biti realizovana brzo, što znači u roku od jedne do dve godine. Mihajlović je objasnila da se radi o izgradnji saobraćajnica koje nedostaju da bi se spojili Kragujevac sa regijom Frijuli Venecija Đulija i lukom Pordenone. Predsednica italijanske regije Frijuli Venecija Đulija Debora Serakjani ocenila je da su potpisani sporazumi veoma važni za za taj italijanski region i za sveukupne odnose Italije i Srbije, naglašavajući da je Italija najznačajniji trgovinski partner Srbije. Regija Frijuli Venecija Đulija ima ulogu italijanskog sagovornika Srbije u tri veoma važne oblasti: u oblasti infrastrukture i saobraćaja, zatim u oblasti naučnotehnoloških istraživanja i u trgovini, navela je Serakjani. Sporazumi u oblasti infrastrukture, odnosi se na izgradnju saobraćajnog koridora, koji treba da spoji regiju Frijuli Venecija Đulija, pre svega italijansku luku Pordenone i Srbiju, odnosno Kragujevac gde se nalazi Fijatova fabrika automobila, objasnila je Serakjani. "Italija sada, budući da je započela šestomesečno predsedavanje EU, želi da pomogne Srbiji na njenom evropskom putu, ali takođe želi i da pomogne Srbiji da zajedno sagradimo infrastrukturu koja će nas povezivati", kazala je Serakjani. Govoreći o utiscima o današnjim sastancima u Beogardu, Serakjani je izrazila nadu da će dve zemlje moći da i dalje rade na integracijama, kako u regionu, tako i u Evropi. "Mislim da sada postoje uslovi da se dodatno ojačaju i poboljsasju odnosi koji su i inače dobri", rekla je Serakjani i poručila da će italijanski investiortori nastaviti da ulažu u Srbiju, jer našu zemlju smatraju veoma važnom za stabilnost ovog dela Evrope. Ceremoniji potpisivanja sporazuma prisustvovao je i ambasador Italije u Beogradu Đuzepe Manco. U Rezidenciji Ambasade Italije održan je i "Koncert za Evropu", koju je izveo orkestar beograske Filharmonije, povodom početka italijanskog šestomesečnog predsedavanja EU. "Koncertu za Evropu" prisustvovali su ministar informisanja i kulture Ivan Tasovac, šef Delegacije EU u Beogradu Majkl Devenport, ambasador SAD Majkl Kirbi, kao i ambasadori Grčke, Švedske, Španije i drugih zemalja. Duvači i gudači Beogradske filharmonije izveli su dela znamenitih kompozitora Rosinija, Belinija, Tostija, Buzi-Peća, Gastaldonija, Leonkavala i Kardila u pratnji tenora Dejana Maksimovića, koji je već 10 godina prvi tenor Opere Narodnog pozorišta u Beogradu. Italija podržava evropski put Srbije, i to ne samo politički Italija podržava evropski put Srbije i to, ne samo na političkom nivou, već i na svakom drugom, poručili su danas ambasador Italije u Beogradu Đuzepe Manco i predsednica italijanske Regije Frijuli Venecija Đulija, Debora Serakjani. "Ovde konkretno govorimo o izgradnji infrastruktura, a graditi infrastrukture znači i - povezivati se sa Evropom", rekao je Manco novinarima nakon što su u njegovoj rezidenciji potpisana tri sporazuma u oblasti saobraćaja, trgovinske saradnje i naučnotehnološke saradnje između Italije i Srbije. Manco je zahvalio Debori Serakjani, koja boravi u poseti Beogradu, na porukama koje je uputila tokom današnjih razgovora sa visokim srpskim zvaničnicima, a jedna od njih je, kako je naglasio, da će Italija tokom šestomesečnog predsedavanja podržavati Srbiju i pomoći joj da se približi EU. Serakjani je, kako je Manco rekao, te poruke uputila ne samo u ime Italije, već i i u ime regije koju vodi, a ta regija je "element koji spaja Srbiju, Balkan i Evropu". Govoreći o Južnom toku, Serakjani je novinarima rekla da je Italija ubeđena da treba da postoje razni energetski izvori. "Za nas je, inače, gasovod Južni tok veoma važan. Smatramo da ćemo uspeti da prebrodimo neke probleme koji se tiču tog trećeg energetskog paketa i učinićemo mnogo toga da u toku našeg predsedavanja ubedimo i naše partnere u EU u vaznost realizacije Južnog toka", poručila je ona. Prema njenim rečima, Južni tok je kompatibilan i sa nekim drugim koridorima. Serakjani je, takođe, rekla da je danas sa srpskim zvaničnicima razgovarala i o mogućnosti saradnje u okviru JardanskoJonske regije te da je predložila konkretnu saradnju po pitanjima koja se tiču saobraćaja, infrastrukture i energetike u okviru te regije. U rezidenciji italijanskog ambasadora večeras je izveden i "Koncert za Evropu" povodom početka italijanskog predsedavanja Evropskom unijom, 1. jula. Video 52 RASSEGNA STAMPA Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado (Belgrado) Martedì 08 luglio 2014 RASSEGNA STAMPA Presidente Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in visita ufficiale a Belgrado (Belgrado) Martedì 08 luglio 2014 RASSEGNA STAMPA Venerdì 11 luglio 2014 Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia Video 53 (Belgrado) (Nova) - L'ambasciata d'Italia a Belgrado, in collaborazione con la delegazione europea in Serbia e l'Eu Info center, apre oggi le sue porte a tutti i visitatori in occasione dell'evento Eu Open day "L'Italia porta l'Europa in Serbia". L'iniziativa si inserisce nel quadro delle iniziative previste dalla presidenza italiana dell'Unione europea. Le porte dell'ambasciata italiana saranno aperte, dalle 11 alle 15, a tutti i visitatori che vorranno avere informazioni sull'Unione europea ed in particolare sulle attività che la presidenza italiana intende promuovere a sostegno dei negoziati di adesione della Serbia all'Ue. A tale riguardo l'ambasciatore italiano, Giuseppe Manzo, e il capo della delegazione europea, Michael Davenport, risponderanno alle domande degli utenti di twitter in una chat sull'hashtag #pitajEU. A seguire, insieme al ministro serbo per l'Integrazione europea, Jadranka Joksimovic, dialogheranno in un incontro con gli studenti dell'Universita' di Belgrado e i rappresentanti di organizzazioni non governative e think tank attivi sui temi europei. L'incontro vedrà come moderatore Nebojsa Lazarevic, direttore dello European Policy Center. Potranno inoltre essere visitati gli spazi dell'ambasciata dove per l'occasione saranno allestiti punti d'informazione sull'Ue e stand su Expo Milano 2015, oltre che dell'ufficio turistico della Città di Belgrado. Saranno inoltre esposte delle motociclette Vespa d'epoca dello storico marchio italiano Piaggio, alcuni modelli della Fiat 500 L prodotta a Kragujevac ed opere d'arte contemporanea dei giovani artisti serbi Ivan Gracner e Viktor Kiss. Nel giardino della residenza i visitatori potranno anche visitare l'orto biologico dell'ambasciata, realizzato da Slowfood Serbia ed inaugurato dal ministro dell'Agricoltura Snezana Bogosavljevic Boskovic lo scorso 2 giugno in occasione della Festa nazionale dell'Italia. (Nova) - Si è tenuto oggi presso l'ambasciata d'Italia a Belgrado l'Eu Open day "L'Italia porta l'Europa in Serbia". L'iniziativa, in collaborazione con la delegazione europea in Serbia e l'Eu Info center, si è inserita nel quadro delle iniziative previste dalla presidenza italiana dell'Unione europea. Le porte dell'ambasciata italiana sono state aperte, dalle 11 alle 15, per dare informazioni ai visitatori sulle istituzioni e le politiche dell'Unione europea ed in particolare sulle attività che la presidenza italiana intende promuovere a sostegno dei negoziati di adesione della Serbia all'Ue. Insieme all'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, erano presenti il capo della delegazione europea in Serbia Micheal Davenport e il ministro per l'Integrazione europea, Jadranka Joksimovic. Manzo e Davenport hanno risposto alle domande degli utenti di Twitter in una chat sull'hashtag #pitajEU. A seguire, insieme al ministro serbo per l'Integrazione europea, Jadranka Joksimovic, hanno tenuto un incontro con gli studenti dell’Università di Belgrado e i rappresentanti di organizzazioni non governative e think tank attivi sui temi europei. Saranno proprio le nuove generazioni, ha dichiarato Manzo, quelle che potranno beneficiare maggiormente dell'ingresso nell'Ue del loro paese. "Oggi apriamo le nostre porte - ha detto l'ambasciatore - per portare l'Europa in Serbia". Il premier italiano Matteo Renzi, ha proseguito Manzo, ha voluto sottolineare come l'Unione europea rappresenti una grande opportunità per la generazione più giovane, definendola come la "generazione Erasmus" chiamata a riformare l'Europa, le sue istituzioni e le sue politiche. "La vostra generazione – ha osservato infine Manzo - potrà essere il miglior promotore del nuovo progetto europeo che l'Italia propone. Le persone della vostra età - ha concluso - possono aiutarci a colmare quei gap nella comunicazione che l'Europa non ha solo con i paesi vicini e candidati, ma anche al suo interno". Negli spazi dell'ambasciata sono stati allestiti punti d'informazione sull'Ue e stand su Expo Milano 2015, oltre che dell'ufficio turistico della Città di Belgrado. Sono stati inoltre esposti ciclomotori Vespa d'epoca dello storico marchio italiano Piaggio, alcuni modelli della Fiat 500 L prodotta a Kragujevac ed opere d'arte contemporanea dei giovani artisti serbi Ivan Gracner e Viktor Kiss. Nel giardino della residenza i visitatori hanno infine potuto visitare l'orto biologico dell'ambasciata, realizzato da Slowfood Serbia ed inaugurato dal ministro dell'Agricoltura Snezana Bogosavljevic Boskovic lo scorso 2 giugno in occasione della Festa nazionale dell'Italia. (Nova) - L'Italia è un importante partner per la Serbia e i Balcani occidentali nel loro processo di integrazione europea. Lo ha dichiarato il ministro per l'Integrazione europea serbo, Jadranka Joksimovic, nel corso del suo intervento all'EU Open day "L'Italia porta l'Europa in Serbia" presso l'ambasciata d'Italia a Belgrado. L'Italia, ha proseguito la Joksimovic, è uno dei promotori della politica di allargamento dell'Unione, e questo fattore è di grande rilevanza per la Serbia. Roma ha inoltre fissato, secondo la Joksimovic, per la sua presidenza di turno Ue delle priorità che la Serbia ha posto per la sua politica interna, ovvero la crescita e l'occupazione, oltre che la trasparenza dell'utilizzo delle risorse finanziarie. Fra le misure che Belgrado ha intenzione di adottare, ha aggiunto il ministro, vi sono anche quelle mirate ad un'amministrazione pubblica più snella e più efficiente per quanto riguarda il lavoro sul processo di integrazione Ue. Belgrado, ha infine precisato, spera in un avanzamento del processo negoziale nel corso della presidenza italiana. La Joksimovic ha infine sottolineato l'importanza dei capitoli 23 e 24 dei negoziati di adesione, osservando che i rapporti relativi al processo di screening sono nella fase finale della loro compilazione. "Spero - ha concluso - che a fine luglio siano pronti, dopo di che definiremo i piani d'azione per poter consentire la loro apertura al più tardi entro febbraio-marzo del 2015". (Nova) - La presidenza di turno dell'Italia è di grande importanza per il processo d'integrazione della Serbia. Lo ha dichiarato il capo della delegazione europea in Serbia, Micheal Davenport, intervenendo nel corso dell'Eu Open day "L'Italia porta l'Europa in Serbia". L'iniziativa, in collaborazione con la delegazione europea in Serbia e l'Eu Info center, si è inserita nel quadro delle iniziative previste dalla presidenza italiana dell'Unione europea. Davenport ha inoltre sottolineato l'impegno del governo serbo nel quadro del processo di adesione all'Ue. "Dall'apertura dei negoziati di adesione, lo scorso gennaio - ha detto Davenport - non è stato perso tempo, nonostante la campagna elettorale in corso. Gli incontri sono proseguiti con lo stesso ritmo, e finora è stato completato lo screening di 15 capitoli". Davenport ha poi definito come " i più importanti" i capitoli 23 e 24 del RASSEGNA STAMPA Venerdì 11 luglio 2014 Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia Video 54 (Belgrado) processo negoziale, che riguardano la sicurezza, la giustizia e i diritti civili. "Coinvolgere la società civile – ha osservato il capo delegazione Ue - significa costruire un percorso ancora più veloce verso l'adesione europea". Si è tenuto oggi presso l'ambasciata d'Italia a Belgrado l'EU Open day "L'Italia porta l'Europa in Serbia". Le porte dell'ambasciata sono state aperte, dalle 11 alle 15, per dare informazioni ai visitatori sulle istituzioni e le politiche dell'Unione europea ed in particolare sulle attività che la presidenza italiana intende promuovere a sostegno dei negoziati di adesione della Serbia all'Ue. Insieme all'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, erano presenti il capo della delegazione europea in Serbia Micheal Davenport e il ministro per l'Integrazione europea, Jadranka Joksimovic. Manzo e Davenport hanno risposto alle domande degli utenti di Twitter in una chat sull'hashtag #pitajEU. A seguire, insieme al ministro serbo per l'Integrazione europea, Jadranka Joksimovic, hanno tenuto un incontro con gli studenti dell’Università di Belgrado e i rappresentanti di organizzazioni non governative e think tank attivi sui temi europei. Sono stati inoltre esposti ciclomotori Vespa d'epoca dello storico marchio italiano Piaggio, alcuni modelli della Fiat 500 L prodotta a Kragujevac ed opere d'arte contemporanea dei giovani artisti serbi Ivan Gracner e Viktor Kiss. Nel giardino della residenza i visitatori hanno infine potuto visitare l'orto biologico dell'ambasciata, realizzato da Slowfood Serbia ed inaugurato dal ministro dell'Agricoltura Snezana Bogosavljevic Boskovic lo scorso 2 giugno in occasione della Festa nazionale dell'Italia. (EU Info centre) - EU acknowledges Serbia's commitment to reforms In a joint Twitter chat with citizens, organised on the occasion of Italian presidency of the European Union, Head of the EU Delegation to Serbia Michael Davenport and Italian Ambassador Giuseppe Manzo said the EU acknowledged Serbia's commitment to pursue reforms. "New Government is committed, just as the Prime Minister (Aleksandar Vučić) said in his exposé. We encourage the Government to pursue reforms,” Ambassador Manzo said. Asked about Prime Minister's recent visit to Moscow Davenport said that to EU, maintaining good relations between Serbia and other partners was important, and “to the EU, Russia remains an important partner”. When asked the question of what is the position of media laws in the EU's priority list, Davenport said that the implementation of media strategy was of great importance to the EU, as well as passing the laws in this field. To the question of whether persons who plagiarised their PhD theses and were engaged in public affairs were acceptable as interlocutors, the two officials responded they welcomed the authorities' intention to investigate the allegations regarding PhD theses. Asked if the Italy's agenda during its Presidency of the Council of the EU recognises the importance of Western Balkans countries' facing their past, the Italian Ambassador said the past mattered, as well as the future. "Serbia's swift return to the EU is on the Italian agenda”, Ambassador highlighted during his hour long Twitter chat with citizens as well as media and nongovernmental sector representatives. Manzo said the the environmental protection was of major importance during Serbia's accession negotiations, and the EU was in continuous contact with the authorities regarding this area. Davenport said that in the framework of EU accession talks, the EU would also insist on dealing with the legacy of the armed conflicts in former Yugoslavia, because according to him, facing the past was a prerequisite to reconciliation and efficient regional cooperation. "We support all efforts for addressing the issues from the past,” the EU Ambassador wrote. When asked to “evaluate his trust in Aleksandar Vučić on a scale of 1-10”, Davenport said he had "stopped evaluating people 25 years ago when (his) teacher carrer ended.” Together with Minister in charge of Euroepan integration Jadranka Joksimović, ambassadors Davenport and Manzo then talked to citizens who had visited the Italian Embassy within the Open Doors manifestation. (NAJAVA) - Ambasada Italije u Beogradu, u saradnju sa Delegacijom Evropske unije i EU Info Centrom, otvoriće svoja vrata svim posetiocima u petak 11. jula, od 11.00 do 15.00 časova, povodom manifestacije EU Open Day “Italija dovodi Evropu u Srbiju” u okviru inicijativa predviđenih italijanskim predsedavanjem Evropskom unijom. Vrata Ambasade Italije biće otvorena za sve posetioce koji žele da se informišu o Evropskoj uniji a naročito o aktivnostima koje Italija tokom svog predsedavanja namerava da promoviše kako bi podržala pregovore o pridruživanju Srbije Evropskoj uniji. U tom smislu će u periodu od 11.00 do 12.00 časova, ambasador Italije Đuzepe Manco i ambasador EU Majkl Davenport, odgovarati na pitanja Twitter korisnika u okviru Twitter Chat na hashtag #pitajEU, a nakon toga će zajedno sa ministarkom za evropske integracije Jadrankom Joksimović razgovarati zajedno sa studentima Univerziteta u Beogradu i sa predstavnicima nevladinih organizacija koje se bave evropskim temama. Moderator diskusije će biti Nebojša Lazarević, direktor Centra za evropske politike. Posetioci će moći da se upoznaju sa prostorijama Ambasade gde će za tu priliku biti postavljeni informativni punktovi o Evropskoj uniji, štand svetske izložbe Expo Milano 2015 i Turističkih organizacija Srbije i Beograda. Takođe, biće izloženo nekoliko modela motocikala Vespa čuvenog italijanskog brenda Piaggio, nekoliko automobila FIAT 500L „made in Kragujevac“ i dela savremenih srpskih umetnika Ivana Gračnera i Viktora Kisa. U bašti rezidencije posetioci će moći da vide i organski povrtnjak, koji je realizovao pokret Slowfood Serbia i koji je ministarka poljoprivrede Snežana BogosavljevićBošković otvorila 2. juna u okviru prijema povodom Nacionalnog praznika Italije (TANJUG) BEOGRAD - Ministarka bez portfelja zadužena za evropske integracije Jadranka Joksimović ocenila je danas da je Italija snažan partner Srbije i Zapadnog Balkana u procesu proširenja EU. Joksimović je, na Danu otvorenih vrata Ambasade Italije u Beogradu, istakla da je Italija jedan od nosilaca politike nastavka proširenja Unije, što je, kako je primetila, veoma važno za Srbiju. Ambasador Italije Đuzepe Manco rekao je, povodom italijanskog presedavanja EU, da će diplomate 28 članica Unije 10. septembra u Beogradu održati sastanak radne grupe što će biti prvi put da se takav sastanak održava van Brisela. "Želeli smo da u septembru dovedemo diplomate u Beograd kako bismo pomogli jačanju komunikacije između Beograda i Brisela i kako bi oni iz prve ruke mogli da vide kretanje Srbije ka EU", kazao je Manco. Šef Delegacije EU u Beogradu Majkl Devenport pozdravio je inicijativu Italije da dovede u Srbiju radnu grupu. Devenport je istakao da, kada je reč o tehničkom aspektu pristupnih pregovora, ni srpska ni evropska strana nisu gubile vreme, da se svi skrininzi odvijaju prema planu i da su srpski timovi izuzetno posvećeni. On je upozorio da ima još mnogo posla i mnogo izazova do kraja godine, ali i kasnije, i izrazio zadovoljstvo posvećenošću koju pokazuje Vlada Srbije. RASSEGNA STAMPA Venerdì 11 luglio 2014 Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia Video 55 (Belgrado) Devenport je rekao da je ohrabrujuće to što su i Vlada i opozicija u parlamentu saglasne oko toga da Srbija treba da ostvari evropske standarde i istakao je da Srbija može mnogo da doprinese EU, što je i jedan od razloga iz kojeg članice Unije žele Srbiju u svojim redovima. (BETA) BEOGRAD, 11. jula 2014. - Šef delegacije EU u Srbiji Majkl Devenport izjavio je u petak u Beogradu da Srbija može mnogo da doprinese Uniji i da je zajednički interes obe strane da Srbija bude njena članica. "Srbija ima mnogo da doprinese EU i razlog za podršku proširenju jeste to što članice EU žele da Srbija bude deo Unije, deo jedinstvenog tržišta. To je naš zajednički interes", rekao je Devenport na debati u ambasadi Italije u Beogradu organizovanoj povodom početka predsedavanja te zemlje EU. Na otvorenoj debati učesnici su bili i ambasador Italije Djuzepe Manco i srpska ministarka bez portfelja zadužena za evropske integracije Jadranka Joksimović, a pitanja su mogli da postavljaju studenti Beogradskog univerziteta. Joksimovićeva je najavila da očekuje da će srpska vlada do kraja jula dobiti iz Brisela izveštaje o skrininzima za poglavlja 23 i 24 i da bi ta poglavlja mogla da budu otvorena najkasnije u februaru ili martu. "Izveštaji skrininga su u konačnoj fazi, očekujemo da ih dobijemo do kraja jula", rekla je ona i dodala da do kraja godine treba završiti akcione planove za ta poglavlja kako bi ih Srbija otvorila u februaru ili martu, ako ne već tokom italijanskog predsedavanja. (BETA) Beograd - Šef Delegacije Evropske unije u Srbiji Majkl Devenport i italijanski ambasador u Beogradu Đuzepe Manco istakli su danas važnost suočavanja sa prošlošću kao preduslova za pomirenje i efikasnu regionalnu saradnju "Suočavanje sa prošlošću je preduslov za pomirenje i za efikasnu regionalnu saradnju", naveo je Devenport odgovarajući na pitanja preko Tvitera zajedno sa ambasadorom Italije koja od 1. jula predsedava EU. Na pitanje da li podržava da se suočavanje sa prošlošću stavi u fokus tokom pregovora o pristupanju EU, Devenport je naveo da EU "podržava sve napore da se pitanja iz prošlosti reše". Ambasador Manco je istakao da je "prošlost važna, a i budućnost". "Agenda Italije želi brzi povratak Srbije u Evropsku uniju", dodao je on. Upitan da li bi Srbija kao ostale EU zemlje trebalo da uvede Dan sećanja na genocid u Srebrenici, Devenport je istakao da je važno "poštovati sve žrtve". Na pitanje gde se može videti integralni izveštaj o napretku Srbije koji je pominjao premijer Aleksandar Vučić, Devenport je uzvratio da "ako je reč o izveštaju o kome je govorio premijer, to nije bio izveštaj EU". Srpski premijer Aleksandar Vučić je 29. juna rekao da mu je predsednik EK Žoze Manuel Barozo pokazao izveštaj o ostvarenom napretku Srbije odnosno o tome "gde sve nije dobro obavljala svoj posao". Vučić je naveo da su zelenim označene oblasti gde su rezultati dobri, žutim loši, a crvenim katastrofalni i da u izveštaju ima "pet crvenih oblasti, a jedna je posebno crvena". Povodom nedavne posete srpskog premijera Moskvi, Devenport je istakao da je "za EU važno da Srbija ima dobre odnose sa svim partnerima". "Rusija je važan partner za EU", dodao je on. Kad je reč o medijima, Devenport je istakao da je "implementacija medijske strategije vrlo važna za nas, kao i usvajanje zakona". Upitan kakav će stav EU biti ukoliko u predviđenom roku Srbija ne pređe na projektno finansiranje medija, Devenport je odgovorio da EU "očekuje da će se zakon primeniti". Na pitanje da li se ukida Generalni direktorat EK za proširenje i kakvu to poruku šalje državama kandidatima na Zapadnom Balkanu, Devenport je naveo da "nema informacija da će tako nešto dogoditi". Devenport je takođe "pozdravio nameru nadležnih da ispitaju tvrdnje o doktoratima", pošto je jedno od pitanja bilo da li su osobe sa plagiranim doktoratima na javnim funkcijama prihvatljive kao sagovornici. Italijanski ambasador je ocenio da će predstojeće predsedavanje Srbije OEBS-om "biti jako važno". "Siguran sam da se srpska vlada jako dobro priprema, a zemlje EU će je naravno podržati", dodao je on. Manco je naveo i da nova srpska vlada posvećena evropskim integracijama. "Ohrabrujemo vladu da nastavi sa reformama", istakao je on i naveo da je "životna sredina od velikog značaja tokom pregovora". "U stalnom smo kontaktu sa vlastima oko napretka Srbije", dodao je on. Devenport je izbegao da odgovori na pitanje koliko veruje Vučiću na skali od 1 do 10, navodeći da je "prestao da daje ocene kad je završio karijeru nastavnika pre 25 godina", uz mali smajli. Na pitanje da li će nova Evropska komisija imati 10 žena od 28 članova, Manco je naveo da je za Italiju ravnopravnost polova veoma važna i dodao da su u italijanskoj vladi polovina ministara žene. (BLIC) - Italijansko predsedavanje Savetom EU imaće veliki značaj za proces pristupanja Srbije Evropskoj uniji, a saradnja sa civilnim društvom će pomoći Vladi Srbije u procesu pregovaranja – neki su od zaključaka otvorene debate povodom Dana otvorenih vrata Ambasade Italije u Beogradu, koju su organizovali Ambasada Italije i Centar za evropske politike. Među ciljevima Italije nalazi se i približavanje EU građanima i premošćavanje komunikacionog jaza koji postoji u EU. Otvorenu debatu „Italija dovodi Evropu u Srbiju“ u kojoj su učestvovali ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco, šef Delegacije EU Majkl Devenport, ministarka za evropske integracije Jadranka Joksimović, moderirao je Nebojša Lazarević, direktor Centra za evropske politike. Glavne teme debate bile su italijansko predsedavanje Savetom EU, napredak Srbije u procesu pristupanja Evropskoj uniji kao i brojna druga pitanja postavljena od strane studenata i predstavnika organizacija civilnog društva. Na osnovu rezultata diskusije, Ksenija Simović, istraživačica Centra za evropske politike ukazala je na koristi za Srbiju tokom narednih 6 meseci predsedavanja Italije Savetom Evropske unije. Italija je uvek bila jedna od zemalja članica koja je najviše podržavala Srbiju na njenom putu ka Evropskoj uniji. Sama činjenica da Italija trenutno predsedava Savetom Evropske unije ne daje joj znatno veću moć, ali joj daje svakako bolju poziciju da predlaže prioritete u Savetu. Po rečima Italijanskog državnog sekretara Sandra Gocija, kao i po tvrdnjama ambasadora Italije u Srbiji, Đuzepea Manca, pitanje proširenja Evropske unije na Balkan je svakako među prioritetima Italije za sledeći semestar. Odnosi Srbije i Italije su već na zavidnom nivou i Srbija je značajan ekonomski partner za Italiju. Uzimajući u obzir da u Srbiji postoji više od 500 italijanskih firmi, da ulaganja Italije u našu zemlju svake godine rastu, kao i da 25% domaćeg bankarskog tržišta drže dve italijanske banke (Uni Credit i Intesa) u samom je interesu Italije da Srbija uspešno napreduje na svom putu ka članstvu u Evropskoj uniji i u reformama koje to članstvo podrazumeva. Ambasador Manco rekao je da se bilateralna saradnja između Srbije i Italije sve više proširuje i u oblastima nauke, razvijanja privrede i poljoprivrede, RASSEGNA STAMPA Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia (Belgrado) pogotovo u vidu EXPO izložbe u Milanu sledeće godine, gde se očekuje i značajno prisustvo Srbije. Program i ciljevi predsedavanja Italije u narednih 6. Meseci Po rečima ambasadora Italije u Srbiji, glavni prioritet Italije u sledećem semestru predsedavanja Savetom je da podrži i ubrza sve akcije na Evropskom nivou koje će podstaći rast u Evropskoj uniji. To pre svega podrazumeva smanjenje nezaposlenosti i ekonomski oporavak. Ambasador je posebno naglasio da su ove politike izuzetno važne i za Srbiju jer dolazi do sve većeg otvaranja opcija za studente, koji će imati najviše koristi od članstva u EU i reformi koje članstvo sa sobom nosi. On je takođe skrenuo pažnju i na značaj koji je program ERASMUS imao za evropsku omladinu i da se raduje što će i Srbija biti deo ERASMUS + generacije. Šef Delegacije EU u Srbiji, Majkl Devenport se nadovezao na izlaganje ambasadora dodavši da je najskoriji pozitivan korak takođe i novi zakon o visokom školstvu koji će znatno olakšati procedure nostrifikacije diploma koje su srpski studenti stekli u inostranstvo i samim tim olakšati njihovu integraciju na tržište rada u Srbiji. Konkretni rezultati za Srbiji u pregovorima tokom italijanskog predsedavanja Savetom EU Na Danu otvorenih vrata u Ambasadi Italije, potvrđeno je da Radna grupa za proširenje Saveta Evropske unije (COELA), koja broji 28 diplomata iz država članica, dolazi u Beograd u septembru da se iz prve ruke upoznaju sa situacijom u Srbiji i napretkom reformi. Sastanak diplomata upotpuniće i susret sa predstavnicima civilnog društva čija je uloga važna u procesu pristupanja Evropskoj uniji. Takođe, po rečima ambasadora Italije i ministarke bez portfelja zadužene za evopske integracije Jadranke Joksimović, Srbija može da očekuje otvaranje prvih poglavlja tokom predsedavanja Italije, pre svega poglavlja 32 – Finasijska kontrola, a predviđa se takođe i otvaranje poglavlja 35, kao i vrlo važnih poglavlja 23 i 24, koja se odnose na pravosuđe i osnovna prava, odnosno pravdu, slobodu i bezbednost. Venerdì 11 luglio 2014 Video 56 RASSEGNA STAMPA Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia (Belgrado) Venerdì 11 luglio 2014 RASSEGNA STAMPA Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia (Belgrado) Venerdì 11 luglio 2014 RASSEGNA STAMPA Eu Open day - Italia porta l'Europa in Serbia (Belgrado) Venerdì 11 luglio 2014 RASSEGNA STAMPA Lunedi 28 luglio 2014 Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado Video 57 (Belgrado) (ANSA) - BELGRADO, 28 LUG - La Serbia, tradizionale alleato della Russia, deve "allinearsi maggiormente" all'Ue sulla crisi ucraina, per accelerare il suo cammino verso l'adesione. E' questo il messaggio portato dal ministro degli Esteri Federica Mogherini alle autorità locali, perché' una crisi "così grave" necessita di una "risposta unitaria" dell'Europa. Anche a Belgrado, penultima tappa della missione nei Balcani della Mogherini, prima di volare in Montenegro, il tema centrale e' stato l'allargamento, dopo la recente apertura dei negoziati tra Belgrado e Bruxelles. Tra i capitoli attualmente in discussione c’è quello che riguarda l'allineamento alla politica estera e di sicurezza europea. In questo quadro la titolare della Farnesina ha fatto presente che la crisi ucraina costituisce un passaggio fondamentale per i destini europei della Serbia, tradizionalmente vicina a Mosca, tanto da non aver aderito alle sanzioni europee (e la Russia, da parte sua, non riconosce il Kosovo, dopo la sua dichiarazione d'indipendenza da Belgrado). Non si è trattato di un "ultimatum", come era stato evocato dalla stampa serba: "Una parola che non fa parte del vocabolario Ue", ma piuttosto una "discussione franca", ha specificato la Mogherini, incontrando il suo collega Ivica Dacic, il premier Aleksandar Vucic, il presidente della Repubblica Tomislav Nikolic, ed i parlamentari serbi, a cui ha sottolineato la necessità di "rafforzare la pressione politica nei confronti di Mosca", convitato di pietra nel conflitto tra Kiev e separatisti, degenerato con l'abbattimento del boeing malese sui cieli dell'Ucraina orientale, presidiato proprio dai filorussi. Da qui la richiesta di "maggiore allineamento alla politica estera europea", a cui Belgrado da parte sua ha risposto in modo rassicurante, garantendo tra le altre cose che "darà continuità" alla linea fin qui seguita dall'Osce, quando ne prenderà la presidenza nel 2015. Per il resto, la marcia della Serbia verso l'adesione procede bene, dopo i due "traguardi storici" dell'apertura dei negoziati e dell'accordo con Pristina, ha sottolineato la Mogherini, auspicando ora che il processo di riforme vada avanti, in particolare per quanto riguarda rule on law, giustizia, media, lavoro e tutela delle minoranze. E l'Italia, che ha sempre sostenuto la Serbia nel suo percorso europeo, auspica che entro il semestre di presidenza si possano aprire i negoziati su altri due capitoli, quello sulla regolamentazione dei mercati finanziari e quello della normalizzazione dei rapporti con il Kosovo, su cui la Mogherini ha invitato la controparte serba "ad attuare gli accordi già raggiunti con Pristina". Da parte serba, non sono mancati gli attestati di amicizia nei confronti dell'Italia, il primo partner economico e politico, e di profonda stima nei confronti della Mogherini. Dacic, a questo proposito, ha auspicato fortemente la sua nomina a capo della diplomazia Ue, che "appoggiamo con tutto il cuore anche se purtroppo non possiamo dare il nostro voto". (AGI) - "Un messaggio molto chiaro di richiesta di maggiore allineamento alle linee di politica estera e di sicurezza dell'Ue" in un momento delicatissimo in cui l'Europa si trova a gestire la crisi con Mosca a causa del conflitto in Ucraina. Nella tappa serba del suo tour nei Balcani, il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha dovuto fare i conti con la 'scomoda' posizione di Belgrado, che da una parte prosegue il suo percorso di integrazione avendo ottenuto lo status di Paese candidato all'ingresso nella Ue, dall'altra resta politicamente ed economicamente agganciata al potente alleato russo. Il mancato allineamento della Serbia alle sanzioni varate dall'Europa contro Mosca è stato cavalcato dall'opposizione e dalla stampa locale che ha visto nella visita di Mogherini l'occasione di un messaggio di ultimatum di Bruxelles a Belgrado. "E' una parola che non appartiene al vocabolario dell'Unione europea", ha sottolineato il ministro che però al tempo stesso ha precisato quanto sia "indispensabile dare un segnale non soltanto forte, ma univoco e unitario", perché "la gravità della crisi in Ucraina cresce di giorno in giorno". Nella conferenza stampa congiunta con la collega italiana, il ministro degli Esteri serbo, Ivica Dacic, ha assicurato che Belgrado "non ha mai ricevuto ultimatum ne' pressioni dalla Ue" e che Mogherini è arrivata in Serbia in visita 'amichevole'. "La parola ultimatum - ha detto - sa di guerra ed è di quelle che non porta niente di buono". Nelle vesti di ministro degli Esteri, Mogherini ha incassato il ringraziamento di Belgrado per il ruolo "determinante" dell'Italia di sostegno al processo di integrazione della Serbia nella Ue, di cui Roma è presidente di turno. La titolare della Farnesina si è congratulata per le riforme già approvate dal nuovo governo in soli cento giorni ed ha esortato Belgrado a continuare sulla strada intrapresa e soprattutto nelle riforme nei campi della giustizia, lavoro e dei media. Mogherini ha poi espresso l'auspicio che durante il semestre di presidenza italiano ci siano progressi nell'apertura, lungo il percorso di adesione, dei capitoli 32 (regolamentazione dei mercati finanziari) e 35, quello più delicato, sulla normalizzazione dei rapporti con il Kosovo (di cui Mosca non riconosce l'indipendenza). Infine, e anche qui non è mancato il riferimento alla crisi ucraina, Mogherini ha auspicato una continuità tra la presidenza serba dell'Osce, che inizierà nel 2015, e quella Svizzera attualmente in corso. Il caloroso sostengo di Dacic a Mogherini nella corsa alla poltrona di Alto rappresentante: "Ci rallegrerebbe, appoggiamo con tutto il cuore, purtroppo non possiamo dare il nostro voto", ha detto il ministro serbo. A Belgrado il capo della diplomazia italiana ha incontrato anche il presidente della Repubblica, Tomislav Nikolic, il premier Alexandar Vucic, ed il presidente del Parlamento, la signora Maia Gojkovic. Mogherini ha poi partecipato ad una tavola rotonda con i gruppi parlamentari locali sulla integrazione europea della Serbia. La lunga missione nei Balcani, iniziata giovedì scorso a Sarajevo e Pristina, proseguita venerdì a Skopje e Tirana, si è conclusa a Podgorica. Anche in Montenegro il ministro ha incontrato le maggiori cariche istituzionali e si è complimentata per l'apertura di dodici capitoli dei negoziati di adesione e per "l'allineamento pressoché' totale alla politica estera e di sicurezza dell'Unione europea". (9Colonne) Roma, 28 lug - "Voglio portare un messaggio di forte incoraggiamento affinché venga proseguito quel cammino di riforme e integrazione europea intrapreso negli ultimi anni dalla Serbia". E' quanto scrive nel suo blog il ministro degli Esteri Federica Mogherini che conclude oggi, con le visite ufficiali a Belgrado e Podgorica, la sua missione nei Balcani. A Belgrado Mogherini ha incontrato il vicepremier e il ministro degli esteri Ivica Dacic, il premier Aleksandar Vucic e il presidente Tomislav Nikolic. Successivamente il ministro degli Esteri ha incontrato in parlamento il presidente dell'Assemblea Maja Gojkovic e i presidenti di commissioni e gruppi parlamentari. Mogherini ha auspicato per la Serbia la ripresa del dialogo con Pristina e ha sottolineato che il Paese "condivide con l'Europa le stesse priorità di crescita economica e occupazione. Sono lieta di vedere che il governo serbo - ha detto nonostante la recente tragedia delle alluvioni, si è mosso con determinazione nel promuovere l'agenda delle riforme indispensabili per adeguarsi agli standard europei, così come ha approvato un'importante riforma del mercato del lavoro". Il ministro degli Esteri ha poi ricordato che "quest'anno cade il 135esimo anniversario dell'avvio delle relazioni diplomatiche bilaterali" tra Italia e Serbia e "inoltre, con RASSEGNA STAMPA Lunedi 28 luglio 2014 Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado Video 58 (Belgrado) 3,5 miliardi di euro di interscambio commerciale, 2 miliardi di investimenti e oltre 500 imprese presenti, l'Italia è il primo partner commerciale e il primo paese investitore in Serbia. Siamo consapevoli che, per continuare ad alimentare l'intensità di queste relazioni, è necessario gettare nuove basi per nuove iniziative di cooperazione economica, anche nel settore della ricerca e dell'innovazione". Nel corso della sua visita ufficiale nei Balcani, che ha fatto tappa anche in Bosnia, Kosovo, Macedonia e Albania, il ministro degli Esteri ha sottolineato più volte che "una delle priorità della presidenza di turno italiana dell'Ue è proprio l'integrazione europea della regione dei Balcani occidentali, per completare il progetto originario dei padri fondatori dell'Europa unita. Per questo motivo - scrive Mogherini - ho programmato, nelle prime settimane del semestre, questa visita nella regione che si conclude oggi con le capitali che sono più avanti nel processo di adesione". (TMNews) - Nessun ultimatum europeo alla Serbia, come ipotizzato dalla stampa locale, ma un "messaggio molto chiaro e forte": per completare il suo percorso verso l'Ue, Belgrado deve "allinearsi" alla Politica Estera e di Sicurezza dell'Unione, anche sul tema della crisi in Ucraina. Federica Mogherini, in visita nel Paese nel suo ultimo giorno di tour nei Balcani, non nasconde la distanza con la Serbia sulla gestione della crisi in Ucraina e le responsabilità della Russia. E non lo fa neppure Ivica Dacic, il suo omologo serbo che la riceve in mattinata. Il ministro, che ricopre anche la carica di vice premier, lo dice chiaramente: Belgrado è contraria alle sanzioni internazionali contro Mosca. Ma dall'Europa, aggiunge, non c'è "alcun ultimatum" e, d'altra parte, la Serbia "non lo accetterebbe, perché non può portare a nulla di buono". Una posizione, questa, condivisa dalla titolare della Farnesina: "la parola ultimatum non appartiene al vocabolario dell'Ue", afferma. Ma nessuno spazio a fraintendimenti: "Il messaggio è stato questo", "l'allineamento" è necessario, così come è "fondamentale aumentare la pressione politica su Mosca". E' chiaro, dunque, che la posizione filorussa di Belgrado riguardo alla crisi in Ucraina, e più in generale "un maggiore allineamento della Serbia alla Politica Estera e di Sicurezza dell'Ue", rappresentano uno dei temi chiave anche del negoziato di adesione del Paese all'Unione europea. A questo proposito, Federica Mogherini ha auspicato che entro il semestre di presidenza italiana dell'Ue ci possa essere l'apertura dei capitoli 32 e 35 del negoziato con Belgrado, che riguardano rispettivamente la regolamentazione dei mercati finanziari e la normalizzazione dei rapporti con il Kosovo. L'accordo di Belgrado con Pristina e l'apertura dei negoziati di adesione all'Ue della Serbia sono stati definiti dal ministro "due traguardi storici": ora "bisogna continuare sulla strada delle riforme e del dialogo con il Kosovo, non appena ci sarà un nuovo governo in quel Paese", secondo la titolare della Farnesina. Due condizioni necessarie a completare il percorso serbo di integrazione all'Ue. D'altra parte non ci sono strade alternative: "Non credo che ci sia l'ipotesi di interrompere questo percorso, credo sia insostenibile per voi ma anche per noi. E' solo una questione di tempi", ha commentato Federica Mogherini, che ha confermato questa posizione anche al presidente della Repubblica Tomislav Nikolic, al premier Alexandar Vucic e al presidente del Parlamento Majka Gojkovic. Se ne riparlerà in futuro, dunque, in formato bilaterale e multilaterale. Entrambi i ministri hanno auspicato un nuovo incontro, entro la fine del semestre di presidenza italiana dell'Ue. "Speriamo di rivedere presto Federica. Non importa in quale veste, se come ministro degli Esteri italiano o con un'altra carica europea", quella di Alto rappresentante Ue, "che ci rallegrerebbe e che appoggiamo di tutto cuore anche se, purtroppo, non possiamo esprimere ancora il nostro voto favorevole", ha spiegato Dacic, confermando il sostegno esterno della Serbia alla nomina della Mogherini a capo della diplomazia dell'Ue. Un sostegno arrivato nei giorni scorsi anche da Kosovo e Albania. (Nova) - L'attuale gestione politica in Serbia ha mostrato determinazione nel compiere il percorso di adesione europea. Lo ha dichiarato il presidente serbo, Tomislav Nikolic, nel corso del colloquio avuto oggi a Belgrado con il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini. Secondo una nota della presidenza serba, il paese e' intenzionato a costruire un sistema che lo renda un posto sicuro per gli investimenti. La titolare della Farnesina ha sottolineato l'importanza della regione balcanica per l'Italia, e tale attenzione e' testimoniata dalla decisione di compiere un tour nelle capitali della regione a poche settimane dall'avvio del semestre italiano di presidenza Ue. L'Italia, ha detto la Mogherini, continuera' ad offrire il suo sostegno nel processo di adesione della Serbia. A questo proposito il ministro ha auspicato che nel corso del semestre italiano possano essere aperti alcuni capitoli negoziali. Il presidente Nikolic ha infine invitato il capo dello stato italiano, Giorgio Napolitano, a compiere una visita in Serbia nel prossimo periodo. (ANSAmed) - Per accelerare il suo ingresso nell'Unione europea la Serbia deve "continuare sulla strada delle riforme e riprendere il dialogo con Pristina". E' quanto torna a ribadire oggi da Belgrado il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, dopo avere incontrato il presidente serbo Tomislav Nikolic, il premier Aleksandar Vucic e il suo omologo, Ivica Dacic. Quest'anno, ha detto Mogherini, in un punto stampa, la Serbia ha ottenuto "traguardi storici" con l'avvio dei negoziati di adesione all'Ue e raggiungendo un accordo con il Kosovo, grazie a "una forte leadership politica rafforzata dopo le elezioni per costruire un percorso di integrazione", portando a termine riforme come quella del 'rule of law', giustizia, media e lavoro. La titolare della Farnesina ha poi auspicato che durante il semestre di presidenza italiana dell'Ue si aprano altri capitoli negoziali. Dal canto suo, ha fatto sapere il ministro degli Esteri Dacic, la Serbia conta molto sull'appoggio della presidenza italiana per il prosieguo del suo cammino europeo. "Siamo pronti - ha assicurato - a dare il nostro contributo al successo della presidenza italiana". La strada verso l'Ue, ha rimarcato, "è la nostra priorità e per questo siamo impegnati nel programma di riforme. Ottime, ha ricordato, le relazioni economiche tra Roma e Belgrado: "In questo l'Italia è in gara con Germania e Russia e il vostro Paese ha vinto. Vorremmo che i nostri rapporti oltre che in campo economico si sviluppassero anche nel campo politico", ha poi concluso il ministro degli Esteri. In tournée nei Balcani, la responsabile della diplomazia italiana, ha fatto poi sapere che prossimamente in Italia si terrà un incontro trilaterale Italia-SerbiaAlbania. Nel pomeriggio il ministro effettuerà una visita anche a Podgorica. (ANSA) - Il ministro degli Esteri Federica Mogherini, oggi in visita a Belgrado anche nella sua qualità di presidente di turno del Consiglio europeo, ha sollecitato la Serbia ad adeguare il più possibile le sue posizioni con la politica di sicurezza della Ue, ma ha sottolineato che la Ue non pone ultimatum di alcun tipo. "Noi chiediamo che la vostra politica sia conforme il più possibile alla politica estera RASSEGNA STAMPA Lunedi 28 luglio 2014 Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado (Belgrado) e di sicurezza della Ue, poiché è importante che l'Europa invii un segnale forte e unitario alla Russia sulla crisi ucraina, che ogni giorno si aggrava", ha detto Mogherini in un incontro-dibattito avuto oggi in parlamento con i vari gruppi parlamentari. "Ciò non significa, come scrivono I vostri media, lanciare un ultimatum. Questa parola non appartiene al vocabolario della Ue. Si tratta piuttosto di colloqui", ha affermato il ministro degli Esteri, che nel pomeriggio si è trasferito in Montenegro, ultima tappa del suo giro nei Balcani occidentali. (Nova) - L'Italia continuerà a sostenere il percorso europeo della Serbia e il dialogo fra Belgrado e Pristina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, nel corso del colloquio avuto oggi con il premier serbo, Aleksandar Vucic. Secondo quanto riporta un comunicato governativo di Belgrado, Vucic e la Mogherini hanno confermato l'intenzione di tenere il quarto vertice intergovernativo fra Italia e Serbia entro la fine dell'anno a Belgrado. Al centro del vertice vi saranno innanzitutto i temi economici e quelli legati Nel corso al settore energetico. dell'incontro odierno, prosegue la nota, sono stati discussi anche temi regionali e quelli riguardanti la crisi ucraina. Riguardo ai rapporti bilaterali fra i due paesi, Vucic ha ribadito che l'Italia è uno dei maggiori e più affidabili partner della Serbia, e ha ringraziato Roma per il suo sostegno al processo di integrazione di Belgrado. (ANSA) - Il presidente serbo Tomislav Nikolic ha invitato il capo dello stato Giorgio Napolitano a compiere una visita in Serbia. Nikolic, ha reso noto la presidenza in un comunicato, ha ufficializzato l'invito in occasione di un colloquio avuto oggi a Belgrado con il ministro degli esteri, Federica Mogherini. Nell'incontro il presidente ha ribadito la ferma determinazione della Serbia a progredire verso la piena integrazione nella Ue. Mogherini da parte sua ha assicurato il sostegno dell'Italia nel processo di avvicinamento di Belgrado all'Unione, sottolineando come la regione balcanica sia di "straordinaria importanza per l'Italia, e in particolare la Serbia". (Nova) - Il ministro italiano degli Esteri, Federica Mogherini, ha portato a Belgrado un messaggio di richiesta per un maggiore allineamento alla politica estera dell'Unione europea. Lo ha dichiarato la stessa Mogherini nel corso del dibattito con i capigruppo e i capi commissione del parlamento serbo avvenuto oggi a Belgrado. Il ministro italiano ha risposto così alla domanda del capogruppo del Partito democratico (Ds), Borislav Stefanovic, riguardante eventuali richieste al governo serbo sulla questione ucraina. "Credo - ha aggiunto - che un messaggio come questo, inviato a Belgrado da un paese amico come l'Italia, possa avere un impatto positivo". La Mogherini ha smentito che si tratti di un "ultimatum", secondo il termine usato da alcuni media locali nei giorni scorsi. "La parola ultimatum - ha osservato la Mogherini - non appartiene al vocabolario dell'Unione europea". La Mogherini ha infine aggiunto che, di fronte a una situazione come quella che si sta verificando in Ucraina, l'unica risposta e' quella di un messaggio chiaro e unanime alla Russia. Il ministro Mogherini ha concluso la visita in Serbia con un incontro con il presidente del parlamento di Belgrado, Maja Gojkovic, a cui è seguito un dibattito con i deputati serbi. Prima ancora il capo della diplomazia italiana è stata a colloquio con il vicepremier e ministro degli Esteri, Ivica Dacic, con il premier serbo Aleksandar Vucic e con il presidente serbo, Tomislav Nikolic. (ANSA) - L'eccellente stato dei rapporti fra Italia e Serbia è stato constatato in un colloquio che il ministro degli esteri Federica Mogherini ha avuto oggi a Belgrado con il premier serbo Aleksandar Vucic. In un comunicato diffuso dal governo si afferma che entrambe le parti hanno concordato nel definire le relazioni fra i due Paesi "amichevoli e molto vicine". Vucic in particolare ha osservato come l'Italia sia "uno dei partner più affidabili della Serbia", e "ha ringraziato per l'appoggio di Roma al processo di integrazione europea della Serbia". Federica Mogherini da parte sua, aggiunge il comunicato, ha sottolineato "l'importanza della continuità nei rapporti di amicizia", e la volontà dell'Italia di "continuare ad appoggiare la prospettiva europea della Serbia, e la prosecuzione del dialogo con Pristina". Nell'incontro è stato confermato il prossimo vertice intergovernativo entro l'anno a Belgrado, un incontro che sarà dedicato soprattutto alla collaborazione economica, in particolare nel campo energetico. Vucic e Mogherini hanno parlato inoltre della situazione nei Balcani e della crisi ucraina. (ANSA) - Per accelerare il suo ingresso nell'Unione europea la Serbia deve "continuare sulla strada delle riforme e riprendere il dialogo con Pristina". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, al termine di un incontro con il suo omologo serbo, Ivica Dacic, a Belgrado. La Mogherini ha ricordato che la Serbia quest'anno ha ottenuto "traguardi storici" con l'avvio dei negoziati di adesione all'Ue e con un accordo con il Kosovo, grazie a "una forte leadership politica rafforzata dopo le elezioni per costruire un percorso di integrazione", portando a termine riforme come quella del 'rule of law', giustizia, media e lavoro e attuando i punti dell'accordo siglato con Pristina l'anno scorso, ha aggiunto. Mogherini ha auspicato che durante il semestre a presidenza italiana si aprano altri capitoli del negoziato. La Serbia conta molto sull'appoggio della presidenza italiana per il prosieguo del suo cammino europeo, ha detto il ministro degli esteri serbo Dacic a Belgrado, nella conferenza stampa congiunta con Mogherini. La Serbia, ha aggiunto Dacic, spera di aprire durante la presidenza italiana i primi capitoli negoziali, in particolare i capitoli 32 e 35. "Siamo pronti a dare il nostro contributo al successo della presidenza italiana", ha affermato Dacic che ha ribadito il forte impegno europeo di Belgrado. "La strada verso l'Ue è la nostra priorità e per questo siamo impegnati nel programma di riforme. Ci aspettiamo che nonostante alcuni segnali di stanchezza il processo di allargamento dell'Unione proseguira'" ha aggiunto il capo della diplomazia serba. La Serbia, ha ancora detto Dacic, "vuole essere fattore di pace e di stabilità nella regione balcanica ed è molto preoccupata per gli sviluppi della crisi Ucraina per la quale è necessario l'immediato cessate il fuoco". Dacic si è riferito agli ottimi rapporti bilaterali con l'Italia, che è il maggior partner economico della Serbia. "In questo l'Italia è in gara con Germania e Russia e il vostro Paese ha vinto. Vorremmo che i nostri rapporti oltre che in campo economico si sviluppassero anche nel campo politico" ha concluso il ministro degli esteri. (ANSA) - "E' fondamentale aumentare la pressione politica su Mosca" per l'Ucraina: lo ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, rispondendo a una domanda sulle nuove sanzioni allo studio, e in particolare a una proposta arrivata da Londra di togliere a Mosca i prossimi Mondiali di calcio. "E' imperativo far seguire alle parole i fatti", ha aggiunto a proposito delle promesse russe di contribuire a risolvere la crisi ucraina e in particolare a far luce sul disastro del Boeing malese. RASSEGNA STAMPA Lunedi 28 luglio 2014 Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado (Belgrado) (TMNews) - Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, oggi in visita a Belgrado, ha auspicato che la Serbia proceda sulla strada delle riforme, e insista nel dialogo con Pristina, allo scopo di poter completare quanto prima il suo cammino verso l'integrazione all'Unione europea. "La Serbia ha raggiunto traguardi storici per il paese e per la regione: mi riferisco in particolare all'accordo con Pristina e all'apertura dei negoziati all'Ue" ha detto la titolare della Farnesina, ricevuta a Belgrado dall'omologo Ivica Dacic. "Speriamo che la Serbia possa continuare sulla strada delle riforme, specie nel settore della giustizia, dei media, dell'occupazione", ha aggiunto il ministro.Mogherini ha poi ribadito l'importanza della "ripresa del dialogo con Pristina, nei prossimi mesi, quando in Kosovo ci sarà il nuovo governo". "Per l'Italia e l'Europa la realizzazione delle riforme interne alla Serbia, la continuazione del dialogo con il Kosovo e il ruolo di stabilizzazione del paese nella regione balcanica è di interesse strategico", ha aggiunto il ministro. Da parte sua Ivica Dacic ha ribadito l'intenzione della Serbia di procedere sulla "strada europea", definita "una priorità". "La Serbia vuole essere un fattore di pace e stabilità nella regione e intende proseguire il dialogo con Pristina. Ci auguriamo che tutti i paesi dei Balcani diventino membri dell'Ue", ha commentato il capo della diplomazia serba. (AGI) - Belgrado, 28 lug. - "E' fondamentale aumentare le pressioni politiche su Mosca affinché' alle parole pronunciate e firmate di impegno per la de-escalation oggi ci sia l'imperativo di fa seguire i fatti". Lo ha detto il ministro degli esteri Federica Mogherini a proposito della crisi ucraina, nel corso di una conferenza stampa a Belgrado. "E' la priorità di tutta la comunità internazionale sulla quale si è registrata grande unità nell'ultimo Consiglio Affari esteri", ha aggiunto il ministro, rinnovando l'appello a Mosca a facilitare la soluzione della crisi. Per Mogherini è "importante che Mosca colmi quella distanza tra le intenzioni e i fatti, rendendo possibile l'accesso agli esperti internazionali al sito del disastro aereo del volo della Malaysia Airlines". Mogherini: fondamentale aumentare pressione politica su Mosca Ministro a Belgrado. Dacic: "Far tacere le armi". (TMNews) - "E' fondamentale aumentare la pressione politica su Mosca". Così il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha risposto oggi, durante la sua visita a Belgrado, a una domanda dei giornalisti sulle pressioni e le sanzioni internazionali contro la Russia per le sue responsabilità nella crisi in Ucraina. "Oggi Mosca deve far seguire alle parole i fatti. È importante che colmi la distanza tra le intenzioni, le parole, e una reale collaborazione" per una soluzione della crisi ucraina, ha insistito il ministro Mogherini.Da parte sua l'omologo serbo Ivica Dacic, che l'ha ricevuta A Belgrado, ha spiegato che "la Serbia è molto preoccupata per la situazione in Ucraina e ritiene indispensabile far tacere le armi e aprire un tavolo negoziale". "E' nostro interesse che la situazione si calmi al più presto", ha insistito Dacic. (Nova) - E' importante che Mosca renda possibile l'accesso a una squadra internazionale per accertare le dinamiche dell'abbattimento dell'aereo malese nell'est dell'Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, nel corso della sua odierna visita a Belgrado. "Oggi - ha detto la Mogherini - c’è l'imperativo da parte di Mosca di far seguire i fatti alle parole. In ambito europeo stiamo lavorando su questo". Secondo la Mogherini, è fondamentale aumentare la pressione politica su Mosca. E' importante - ha concluso - che Mosca dia dei segnali concreti, che renda possibile l'accesso ad una squadra internazionale per accertare le dinamiche dell'abbattimento dell'aereo, ma anche per il recupero dei corpi e per l'avvio di un'inchiesta internazionale. (ANSA) - Un nuovo vertice bilaterale italoserbo, il quarto, si terrà entro l'anno a Belgrado. Lo hanno annunciato i ministri degli esteri Federica Mogherini e Ivica Dacic, al termine di un colloquio a Belgrado. Parlando in una conferenza stampa congiunta, Mogherini ha parlato anche di un prossimo incontro trilaterale Italia-Serbiadovrebbe tenere Albania che si prossimamente in Italia. Un incontro, ha precisato la titolare della Farnesina, da lei concordato durante la sua recente visita a Tirana. (ANSA) - Il vicepremier e ministro degli esteri serbo Ivica Dacic ha smentito con forza oggi le speculazioni della stampa serba su crescenti pressioni dell'Occidente per indurre la Serbia ad allinearsi alle sanzioni occidentali contro la Russia per la crisi Ucraina. "Non abbiamo avuto alcun ultimatum da nessuno", ha detto Dacic parlando ai giornalisti accanto al ministro degli Esteri, Federica Mogherini, con la quale ha avuto oggi un colloquio. "Noi ci auguriamo che venga prontamente ripristinata la pace sia in Ucraina che a Gaza - ha aggiunto -. Col ministro Mogherini abbiamo avuto un colloquio tra amici e gli amici non parlano la lingua degli ultimatum". Il ministro Dacic ha risposto in questi termini a una domanda relativa a speculazioni della stampa serba secondo cui Federica Mogherini avrebbe posto alla dirigenza serba, durante la sua visita odierna, un presunto ultimatum per l'allineamento di Belgrado alle posizioni dell'Occidente per le sanzioni a Mosca. (Nova) - Belgrado deve proseguire il percorso di integrazione europea avviato in questi anni. Lo ha dichiarato il ministro italiano degli Esteri, Federica Mogherini, in un'intervista al quotidiano serbo "Politika". Il ministro Mogherini, che oggi incontrerà a Belgrado i massimi vertici politici serbi, ha sottolineato che la sua visita vuole portare un messaggio di incoraggiamento in questa direzione. "Porto - ha detto il ministro - un messaggio di forte incoraggiamento affinché' venga proseguito quel cammino intrapreso negli ultimi anni dalla Serbia. Il paese condivide con l'Europa le stesse priorità di crescita economica ed occupazione. Sono lieta di vedere - ha proseguito - che il governo serbo, nonostante la recente tragedia delle alluvioni, si è mosso con determinazione nel promuovere l'agenda delle riforme indispensabili per adeguarsi agli standard europei, come ha approvato un'importante riforma del mercato del lavoro". Una delle priorità della presidenza di turno italiana dell'Ue, ha inoltre ricordato il ministro Mogherini, è l'integrazione europea della regione dei Balcani occidentali, per completare il progetto originario dei padri fondatori dell'Europa unita. "Per questo motivo - ha aggiunto - ho programmato, nelle prime settimane del semestre, questa visita nei Balcani occidentali che si conclude oggi con le capitali che sono più avanti nel processo di adesione". Riguardo ai rapporti fra Italia e Serbia, il capo della diplomazia italiana ha ricordato che quest'anno cade il 135mo anniversario dell'avvio delle relazioni diplomatiche bilaterali. Inoltre, con 3,5 miliardi di euro di interscambio commerciale, 2 miliardi di euro di investimenti e oltre 500 imprese presenti, l'Italia è il primo partner commerciale e il primo paese investitore in Serbia. "Siamo consapevoli - ha aggiunto la titolare della Farnesina - che per continuare ad alimentare l’intensità di queste relazioni è necessario gettare nuove basi per nuove iniziative di cooperazione economica, ma anche nel settore della ricerca e dell'innovazione. Solo poche settimane fa, la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha guidato qui a Belgrado una delegazione di oltre trenta imprenditori sottoscrivendo intese proprio nei settori strategici per Italia e Serbia dell'energia, delle infrastrutture e trasporti RASSEGNA STAMPA Lunedi 28 luglio 2014 Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado (Belgrado) e della ricerca scientifica. Dopo le alluvioni che hanno così duramente colpito il vostro paese - ha infine osservato - l'Italia sin da subito si è mobilitata, anche a Bruxelles. Ma non basta, perché la solidarietà deve ora tradursi in rilancio della cooperazione economica e degli investimenti di imprese italiane in Serbia". (ANSA) - Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, in visita a Belgrado, si è detta soddisfatta del cammino delle riforme perseguito dalla dirigenza serba, nonostante il duro colpo subito dal Paese balcanico con le recenti devastanti alluvioni. In una intervista apparsa stamane sull'autorevole quotidiano Politika, Mogherini - nella sua veste anche di presidente di turno del Consiglio europeo ribadisce al tempo stesso l'impegno della presidenza italiana dell'Ue a favore dell'integrazione europea dei Balcani occidentali. "Il messaggio che porto a Belgrado è un forte incoraggiamento alla Serbia a proseguire sulla strada intrapresa negli ultimi anni. La Serbia condivide con l'Europa le stesse priorità: sviluppo economico e occupazione", ha detto il ministro degli Esteri, che oggi conclude in Serbia e Montenegro un giro nei Balcani occidentali nell'ambito del quale nei giorni scorsi ha visitato Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia e Albania. "Noto con soddisfazione - ha aggiunto - che il governo serbo, nonostante le alluvioni, ha intrapreso con decisione la strada delle riforme e dell'adeguamento agli standard europei, comprese le riforme nel campo del mercato del lavoro". "Una delle priorità della presidenza italiana della Ue sarà l'integrazione europea dei Balcani occidentali, per portare a compimento il progetto originario dei fondatori dell'Europa unita e proprio per questo nelle prime settimane della presidenza italiana ho intrapreso una missione nei Balcani occidentali che si conclude oggi, con la visita nelle capitali che sono più avanti nel processo di integrazione", ha affermato Mogherini, che a Belgrado ha in programma colloqui con il collega serbo Ivica Dacic, il premier Aleksandar Vucic e il president Tomislav Nikolic. Il ministro degli Esteri si è quindi riferita all'importanza dei rapporti bilaterali italo-serbi. "Con 3,5 miliardi di euro di interscambio, 2 miliardi di euro di investimenti e 500 imprese, l'Italia è il principale partner commerciale e il maggiore investitore in Serbia", ha detto Mogherini. Anche se, ha osservato, "siamo consapevoli che sono necessarie nuove forme di collaborazione, sia in economia che nel campo della ricerca e dell'innovazione". A questo riguardo il ministro si è riferito alla recente visita fatta a Belgrado dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, alla guida di una nutrita delegazione di imprenditori, con la firma di "accordi in settori di interesse strategico per Italia e Serbia, come l'energia, le infrastrutture, i trasporti, la ricerca scientifica". "Subito dopo le recenti alluvioni l'Italia si è immediatamente adoperata e a Bruxelles ha dato il suo contributo per gli aiuti alla Serbia, anche se questo ovviamente non basta poiché la solidarietà ora deve manifestarsi con la collaborazione economica e gli investimenti delle imprese italiane in Serbia", ha concluso il ministro Mogherini. (NOVA) - Proseguire nel cammino delle riforme e nell’attuazione dell’accordo con Pristina sono due priorità fondamentali per la Serbia al fine di costruire il percorso d’integrazione europea. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, nel corso della conferenza stampa congiunta tenuta a Belgrado con l’omologo serbo, Ivica Dacic. “E’ importante continuare sulla strada delle riforme - ha detto la Mogherini soprattutto nei campi della giustizia, dello stato di diritto, dei media e del lavoro. Penso che sia importante che questo momento di forza politica del governo sia speso per il beneficio di tutti i cittadini serbi sulla strada delle riforme interne”. Il secondo punto decisivo, per la Mogherini, è la ripresa del dialogo con Pristina dopo che verrà formato il nuovo governo kosovaro e l’attuazione dei punti già concordati dalle parti. “La continuazione del dialogo con il Kosovo e il ruolo di stabilizzazione regionale che la Serbia può avere è un interesse strategico europeo, perché è nell’interesse di tutta l’Europa. Si tratta di una priorità anche per la regione dei Balcani e per l’Italia”, ha aggiunto la Mogherini. Il ministro ha auspicato che, nel corso del semestre di presidenza italiana dell’Ue, possano essere aperti alcuni capitoli dei negoziati di adesione, in particolare il 35 e il 32. Il capo della diplomazia italiana ha inoltre reso noto che con Dacic è stato discusso il tema della prossima presidenza serba dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). “E’ importante - ha detto la Mogherini – garantire continuità all’agenda Osce, in particolare sulla questione ucraina, proseguendo lo sforzo della presidenza svizzera”. Durante l’incontro con Dacic è stato anche affrontato il tema del capitolo 31 dei negoziati d’adesione, riguardante l’allineamento di Belgrado alla politica estera dell’Ue. “Da parte italiana – ha osservato la Mogherini – ho presentato l’auspicio e la necessità che la Serbia possa aumentare la sua percentuale di allineamento”. La titolare della Farnesina ha concordato con Dacic che verrà definita una data per il quarto vertice intergovernativo Italia-Serbia, da tenersi entro la fine dell’anno. E’ stato infine concordato che verrà convocato un vertice trilaterale con l’Albania da tenere in Italia nei prossimi mesi della presidenza italiana dell’Ue. (NOVA) - La Serbia ritiene prioritario il percorso d’integrazione europea e auspica un suo avanzamento nel corso del semestre di presidenza italiana dell’Ue. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri serbo, Ivica Dacic, nel corso della conferenza stampa congiunta tenuta a Belgrado con il capo della diplomazia italiana, Federica Mogherini. “La Serbia – ha detto Dacic – ritiene l’Italia uno dei suoi migliori amici in Europa. Spero che nel prossimo periodo faremo ancora dei passi in avanti nel percorso europeo, aprendo i capitoli 32 e 35 dei negoziati d’adesione. Siamo pronti – ha concluso il ministro – a dare il nostro pieno contributo per il successo della presidenza italiana”. La Serbia, per Dacic, intende essere un fattore di pace e di stabilità, proseguendo il dialogo con Pristina. “I Balcani – ha detto il ministro – devono essere una zona di pace e vogliamo che tutti i paesi della regione diventino membri dell’Ue”. Riguardo alla questione ucraina, Dacic ha smentito che la Serbia abbia ricevuto ultimatum o pressioni da parte occidentale. Il ministro ha infine ricordato che a ottobre Belgrado inizierà lo screening del capitolo negoziale 31, sull’allineamento alla politica estera, di difesa e sicurezza dell’Ue. Dacic ha osservato che l’allineamento è attualmente al 72-73 per cento. “Ci siamo associati a dieci dichiarazioni Ue – ha detto Dacic – mentre non l’abbiamo fatto su quattro che riguardavano le sanzioni alla Russia. La Serbia è particolare, perché ha buoni rapporti con Russia ed Europa. Belgrado ha però il suo obiettivo: ovvero allineare la sua politica estera con quella dell’Ue, e nel futuro andremo verso la chiusura del capitolo 31”. Il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, si reca oggi a Belgrado in visita ufficiale, nell’ambito di una missione nei paesi dei Balcani occidentali iniziata giovedì 24 luglio da Sarajevo. A Belgrado la Mogherini incontrerà il vicepremier e ministro degli Esteri, Ivica Dacic, con il quale terrà un punto stampa congiunto. Successivamente avrà un colloquio con il primo ministro, Aleksandar Vucic, dopo di che vedrà il presidente della Repubblica, Tomislav Nikolic e infine la presidente dell’Assemblea nazionale, Maja Gojkovic. La visita si concluderà con un dibattito con i presidenti di commissioni e gruppi parlamentari. Dopo Belgrado la Mogherini si recherà a Podgorica, in Montenegro, ultima tappa del suo tour balcanico. RASSEGNA STAMPA Lunedi 28 luglio 2014 Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado (Belgrado) TANJUG - Italijanska ministarska spoljnih poslova Federika Mogerini izrazila je danas očekivanje da će Srbija u narednom periodu povećati nivo usaglašenosti spoljne politike sa EU, dok je šef srpske diplomatije Ivica Dačić poručio da Srbija na tome radi i odbacio da je bilo ikakvih ultimatuma s tim u vezi. "Nadam se da će Srbija povećati procenat usaglašenosti svoje spoljne politike sa politikom EU u narednim nedeljama ili mesecima", izjavila je Mogerini posle sastanka sa Dačićem u Palati "Srbija", kojim je otpočela svoju posetu Srbiji. Srbija ima za cilj usaglašavanje svoje spoljne politike sa evropskom, što znači da ćemo u narednom periodu, do završetka svih tih poglavlja, naročito poglavlja 31, (spoljna politika) ići ka tome da ispunimo svoje obaveze, rekao je Dačić. Na pitanje novinara da li su Srbiji bili postavljani bilo kakvi ultimatumi na bilo koju temu i da li je bilo pritisaka, Dačić je to odlučno odbacio. "Ovo je normalan razgovor i dijalog, imaćemo ga više puta za vreme italijanskog predsedavanja, i sa Italijom i EU ćemo sarađivati najiskrenije i otvoreno", rekao je Dačić. Podsetivši da u oktobru predstoji skrining za poglavlje 31 koje se tiče spoljne politike, Dačić je naveo da je u poslednja tri meseca došlo do značajnog napretka u u povećanju procenta usaglašenosti naše spoljne politike sa EU i da je taj procenat sad veći od 70 odsto. Prema njegovim rečima, prošle godine je nivo usaglašenosti iznosio 90 odsto, a u prvih nekoliko meseci tehničke vlade je opao na ispod 50 odsto. "Od 14 deklaracija EU mi smo prihvatili 10, a nismo četiri među kojima su i sankcije prema Rusiji", dodao je on. Dačić se, takođe, založio za to da se kriza u Ukrajini rešava za pregovaračkim stolom. "Srbija ima specifične i izuzetno bliske odnose i sa EU i sa Ukrajinom i sa Rusijom, i nama bi svima bilo u interesu bilo da se situacija smiri", zaključio je Dačić. Beogradska štampa pisala je da će Srbiji biti postavljen ultimatum da se do 1. septembra priključi sankcijama EU prema Rusiji, kao i da će šefica italijanske diplomatije iskoristiti posetu da izvrši pritisak s tim u vezi. Mogerini je najavila da će se sutra u Rimu susresti sa šefom diplomatije Švajcarske, države koja trenutno predsedava OEBS-om, i da će tom prilikom istaći da je značajno da Srbija nastavi da tom organizacijom predsedava na način na koji Švajcarska to sada čini u smislu rešavanja aktuelnih pitanja u svetu, kao što je Ukrajina. Osvrnuvši se na situaciju u Ukrajini, ona je ocenila da je od suštinske važnosti izvršiti politički pritisak na Moskvu. "Imperativ je da Moskva realizuje ono na šta se obavezala", ukazala je italijanska šefica diplomatije i dodala da, posle nedavnog rušenja malezijskog aviona, "treba preći sa reči na dela i utvrditi šta se tačno dogodilo". Komentarišući situaciju u Gazi, ona je naglasila da međunarodna zajednica insistira na produženju humanitarnog primirja što je, kako je ocenila, u interesu i Izraela i Palestine, kao i da je glavni prioritet da stanovništo u Gazi bude zaštićeno. Italija je prvi ekonomski i važan politički partner Srbije, složili su se danas šefovi diplomatija dve zemlje, izrazivši nadu da će tokom italijanskog predsedavanja Evropskom unijom biti otvorena pregovaračka poglavlja 32 i 35. "Nadamo se da će italijansko predsedavanje EU dati dodatni podsticaj evropskim integracijama Srbije", izjavio je Dačić na zajedničkoj konferenciji za novinare po završetku sastanka sa Mogerini. Srpski šef diplomatije je izrazio očekivanje da će, bez obzira na zamor od proširenja koji postoji među nekim državama članicama EU, Srbija napredovati na evropskom putu u skladu sa svojim zaslugama. On je podsetio da Srbija ovih dana usvaja čitav paket reformskih zakona, od onih u oblasti ekonomije do medijskih. "Srbija će biti inicijator dobrih odnosa u regionu", istakao je Dačić i napomenuo da je čitav niz koraka koje naša zemlja preduzima a koji nisu laki, počev od dijaloga sa Prištinom, "iskorak u odnosu na prethodna vremena". Poručivši da Srbija smatra Italiju jednim od najvećih prijatelja u Zapadnoj Evropi, Dačić je istakao da je ta zemlja jedan od naših najvažnijih partnera na političkom planu, a da je na ekonomskom - naš partner broj jedan. "Stalno su se za prvo mesto borile Rusija, Nemačka, Italija, ali je Italija pobedila", zaključio je, podsetivši da u Srbiji radi veliki broj italijanskih preduzeća. Dačić se, kako je rekao, sa Mogerinijevom dogovorio da će bilateralna saradnja biti intenzivna i operativna i najavio da će u Srbiji, kako se očekuje, do kraja godine biti održana četvrta zajednička sednica dveju vlada. Mogerini je navela da je, takođe, planiran trilateralni sastanak vlada Srbije, Italije i Albanije. "Srbija je uspela da postigne istorijske korake koji su od značaja i za čitavu Evropu, a pre svega je to sporazum sa Prištinom i otvaranje pristupnih pregovora", istakla je ona. Šefica italijanske diplomatije je ukazala na značaj puta koji, kako je rekla, možemo i zajedno da pređemo, a to je nastavak reformi i nakon prvih 100 dana vlade. "Znam koliko su reforme obavezujuće i važne", kazala je, istakavši da političke snage vlade treba da budu upotrebljene u interesu svih građana, a sve u smislu unutrašnjih reformi. Ona je, takođe, ukazala da treba dati podsticaj dijalogu sa Prištinom, naročito nakon formiranja nove kosovske vlade. Mogerini je izrazila saučešće svima koji su izgubili svoje bližnje u poplavama koje su nedavno zadesile Srbiju i naglasila da je Italija spremna da pomogne našoj zemlji i na putu obnove. Italijansku ministarku su primili i predsednik Srbije Tomislav Nikolić i premijer Aleksandar Vučić. Ona će se tokom dana sastati i sa predsednicom parlamenta Majom Gojković i učestvovati u panel diskusiji u skupštini. TANJUG - Federika Mogerini, ministarka spoljnih poslova Italije, države predsedavajuće EU, doputovaće danas u posetu Beogradu gde će razgovarati s predsednikom države, premijerom, šefom diplomatije, predsednicom Skupštine Srbije i učestvovati u panel diskusiji u parlamentu. Mogerini je uoči posete Beogradu izjavila da donosi poruku snažnog ohrabrenja da se nastavi putem kojim je Srbija krenula poslednjih godina. "Srbija s Evropom deli iste prioritete: privredni razvoj i zapošljavanje. Sa zadovoljstvom primećujem da je srpska vlada, uprkos poplavama, odlučno krenula da sprovodi reforme i prilagođava se evropskim standardima kao što je usvajanje reforme u oblasti tržišta rada", rekla je Mogerini za "Politiku". Ona je naglasila da će jedan od prioriteta italijanskog predsedavanja EU biti upravo integracija Zapadnog Balkana da bi se zaokružio izvorni projekat u koji su verovali osnivači ujedinjene Evrope. "Upravo iz tog razloga, u prvim nedeljama italijanskog predsedavanja krenula sam na turneju po zemljama Zapadnog Balkana koja se završava danas, posetom prestonicama koje su najviše odmakle u procesu pridruživanja", rekla je ministarka spoljnih poslova Italije. Kada je reč o odnosima dve zemlje, Mogerini je navela da ove godine slavimo 135.godišnjicu diplomatskih odnosa i da je sa 3,5 milijarde evra u trgovinskoj razmeni, dve milijarde evra u investicijama i 500 preduzeća, Italija najvažniji trgovinski partner i investitor u Srbiji. "Ali svesni smo da su potrebni i novi vidovi saradnje, kako u privredi, tako i u oblasti istraživanja i inovacija. Zato je pre nekoliko nedelja predsednica regije FurlanijaVenecija-Julija, Debora Serakjani, posetila Beograd u pratnji delegacije od tridesetak privrednika i potpisala sporazume upravo u oblastima od strateškog značaja za Italiju i Srbiju, odnosno u oblastima energetike, infrastrukture, saobraćaja, naučnog istraživanja", rekla je Mogerini. "Posle poplava koje su tako teško pogodile vašu zemlju, Italija se odmah pokrenula i u Briselu dala svoj doprinos za pomoć Srbiji, ali to, naravno, nije dovoljno jer solidarnost sada treba da se ispolji kroz privrednu saradnju i ulaganje italijanskih preduzeća u Srbiju", naglasila je šefica italijanske diplomatije. Ministarku Mogerini primiće šef države Tomislav Nikolić, najavljen je i sastanak šefice italijanske diplomatije s premijerom Aleksandrom Vučićem, kao i sa prvim potpredsednikom Vlade Srbije i šefom diplomatije Ivicom Dačićem. Predsednica Skupstine Srbije Maja Gojković primiće takođe ministarku spoljnih poslova Italije, a potom će u skupštini biti održana panel diskusija koju će otvoriti predsednica Narodne skupštine i ministarka spoljnih poslova Italije. Na panelu će učestvovati i potpredsednici Narodne skupštine, predsednici poslaničkih grupa, skupštinskih odbora za evropske integracije i spoljne poslove i grupe prijateljstva sa Italijom. Beograd, prema rečima Dačića, očekuje da tokom italijanskog predsedavanja EU budu otvorena pregovaračka poglavlja 32 (o finansijskoj kontroli) i 35 (o ostalim pitanjima, uključujući Kosovo). Mogerini je u četvrtak, tokom posete Sarajevu, potvrdila da će Italija tokom šestomesečnog predsedavanja EU posebnu RASSEGNA STAMPA Lunedi 28 luglio 2014 Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado (Belgrado) pažnju posvetiti procesu evrointegracije Zapadnog Balkana. "Zapadni Balkan strateški je prioritet našeg predsedavanja, jer će Unija morati da pokaže dodatno zalaganje u pomaganju potencijalnim članicama", naglasila je Mogerini u Sarajevu, prvoj etapi njene turneje po balkanskim zemljama. Mogerini je posetila Prištinu, Skoplje i Tiranu. Italija je 1. jula preuzela šestomesečno predsedavanje EU od Grčke. B92, Politika, Tanjug Beograd -- Federika Mogerini, ministarka spoljnih poslova Italije, države predsedavajuće EU, dolazi danas u posetu Beogradu, gde će razgovarati sa državnim vrhom. Planirani su susreti s predsednikom države, premijerom, šefom diplomatije, predsednicom Skupštine Srbije, a Mogerinijeva će učestvovati i u panel diskusiji u parlamentu. Ministarka Mogerini izjavila je da u Beograd donosi poruku snažnog ohrabrenja da se nastavi putem kojim je Srbija krenula poslednjih godina. "Srbija s Evropom deli iste prioritete: privredni razvoj i zapošljavanje. Sa zadovoljstvom primećujem da je srpska vlada, uprkos poplavama, odlučno krenula da sprovodi reforme i prilagođava se evropskim standardima kao što je usvajanje reforme u oblasti tržišta rada", rekla je Mogerini za "Politiku" pred današnjuu posetu Beogradu. Ona je naglasila da će jedan od prioriteta italijanskog predsedavanja EU biti upravo integracija Zapadnog Balkana da bi se zaokružio izvorni projekat u koji su verovali osnivači ujedinjene Evrope. "Upravo iz tog razloga, u prvim nedeljama italijanskog predsedavanja krenula sam na turneju po zemljama Zapadnog Balkana koja se završava danas, posetom prestonicama koje su najviše odmakle u procesu pridruživanja", rekla je ministarka spoljnih poslova Italije. Kada je reč o odnosima dve zemlje, Mogerini je navela da ove godine slavimo 135. godišnjicu diplomatskih odnosa i da je sa 3,5 milijarde evra u trgovinskoj razmeni, dve milijarde evra u investicijama i 500 preduzeća, Italija najvažniji trgovinski partner i investitor u Srbiji. "Ali svesni smo da su potrebni i novi vidovi saradnje, kako u privredi, tako i u oblasti istraživanja i inovacija. Zato je pre nekoliko nedelja predsednica regije FurlanijaVenecija-Julija, Debora Serakjani, posetila Beograd u pratnji delegacije od tridesetak privrednika i potpisala sporazume upravo u oblastima od strateškog značaja za Italiju i Srbiju, odnosno u oblastima energetike, infrastrukture, saobraćaja, naučnog istraživanja", rekla je Mogerini. "Posle poplava koje su tako teško pogodile vašu zemlju, Italija se odmah pokrenula i u Briselu dala svoj doprinos za pomoć Srbiji, ali to, naravno, nije dovoljno jer solidarnost sada treba da se ispolji kroz privrednu saradnju i ulaganje italijanskih preduzeća u Srbiju", naglasila je šefica italijanske diplomatije. (DANAS) - Dačić: Značajna poseta MogerinijeveAutor: M. Stojanović Beograd - Poseta ministarke spoljnih poslova Italije Federike Mogerini u okviru je predsedavanja Italije Savetu EU i ona će posetiti ceo region Zapadnog Balkana, kaže za Danas prvi potpredsednik Vlade Srbije i ministar spoljnih poslova Ivica Dačić povodom današnjeg dolaska šefice italijanske diplomatije u Beograd. On najavljuje da će tom prilikom biti razmatrano niz važnih tema, uključujući ekonomiju.„Razgovaraće se o evropskom putu Srbije i podršci Italije, o bilateralnim odnosima, a naročito o ekonomskoj saradnji, dijalogu Beograda i Prištine, pomoći za obnovu posle poplava, regionalnoj saradnji... Reč je o značajnoj poseti jer mi očekujemo podršku Italije evropskim integracijama Srbije“, ističe ministar Dačić.U Ministarstvu spoljnih poslova Srbije za Danas navode da će se ministarka spoljnih poslova Italije osim sa šefom srpske diplomatije susresti i sa predsednikom države Tomislavom Nikolićem, premijerom Aleksandrom Vučićem, te sa predsednicom Skupštine Srbije Majom Gojkovićem i predstavnicima skupštinskih odbora za evropske integracije i spoljne poslove i Grupe prijateljstva sa Italijom. Predviđeno je da posle razgovora Dačić i Mogerinijeva održe zajedničku konferenciju za novinare. Nakon posete Beogradu italijanska ministarka će otputovati u Podgoricu. Mogerinijeva je prošle sedmice tokom posete Sarajevu potvrdila da će Italija tokom šestomesečnog predsedavanja EU, koje je preuzela 1. jula, posebnu pažnju posvetiti procesu evropske integracije Zapadnog Balkana. „Zapadni Balkan strateški je prioritet našeg predsedavanja, jer će Unija morati da pokaže dodatno zalaganje u pomaganju potencijalnim članicama“, naglasila je ona u Sarajevu, prvoj etapi njene turneje po balkanskim zemljama. Istom prilikom poručila je da Italija, u svojstvu predsedavajućeg EU, insistira da se prošire sankcije uvedene Rusiji zbog ukrajinske krize i da će Evropska komisija sačiniti paket mera koje će se sprovesti u tom kontekstu. Prema njenim rečima, u već nekoliko navrata diplomatski napori na terenu nisu dali rezultate, pa je jednoglasno odlučeno da se nastavi sa pritiscima na Rusiju. Italijanska ministarka je u poslednje vreme posetila i Prištinu, Skoplje i Tiranu. Tokom posete Prištini izrazila je nadu da će Kosovo za vreme predsedavanja Italije EU potpisati Sporazum o stabilizaciji i pridruživanju sa EU.„Bićemo izuzetno angažovani u tom pravcu. Što se tiče vizne liberalizacije, svesni smo frustracija stanovnika Kosova, posebno omladine. Sarađivaćemo sa EU, a u međuvremenu naša ambasada izdaje dugotrajne vize za one koji ispunjavaju uslove“, rekla je Federika Mogerini. Ona je ocenila da je dijalog Beograda i Prištine vrlo važan za budućnost Kosova i dodala da će EU biti angažovana u rešavanju problema barikada na reci Ibar u Kosovskoj Mitrovici. RASSEGNA STAMPA Ministro Mogherini in visita ufficiale a Belgrado (Belgrado) Lunedi 28 luglio 2014 RASSEGNA STAMPA Lunedi 28 luglio 2014 RASSEGNA STAMPA Lunedi 28 luglio 2014 RASSEGNA STAMPA Lunedi 28 luglio 2014 RASSEGNA STAMPA Lunedi 28 luglio 2014 RASSEGNA STAMPA Mercoledì 10 settembre 2014 Gruppo di lavoro sull'allargamento del Consiglio dell'Unione europea (COELA) in visita a Belgrado Video 59 (Belgrado, 10-12 settembre) L'Italia porta l'Europa in Serbia. Visita a del Gruppo di Lavoro Belgrado sull'allargamento (COELA) del Consiglio dell'UE (10-12 settembre 2014) 09/09/2014 Comunicato stampa dell'Ambasciata Portare l'Europa in Serbia e offrire alla Serbia, al suo Governo, Parlamento e società civile l'opportunità di dialogare direttamente con i rappresentanti di tutti gli Stati membri dell'UE che a Bruxelles discutono di allargamento e dei negoziati di adesione della Serbia. Grazie a questa visita i delegati torneranno a Bruxelles con un quadro più chiaro sulla Serbia e su come essa sta lavorando per entrare in Europa. Questo è lo scopo della visita che, per la prima volta, il Gruppo di Lavoro sull'Allargamento e sui Paesi che negoziano l’adesione all’UE (COELA) del Consiglio dell'UE svolgerà a Belgrado tra il 10 e il 12 settembre per iniziativa della Presidenza Italiana che pone l'allargamento e l'integrazione europea dei Balcani tra le priorità del suo programma insieme all'obiettivo di avvicinare l'Europa ai cittadini. Grazie alla fattiva collaborazione del Governo serbo, ed in particolare al sostegno del Ministero degli Esteri di Belgrado, il programma della visita è molto intenso e consentirà ai diplomatici europei di incontrare le Istituzioni serbe, tra cui rappresentanti del Governo e dell'Assemblea Nazionale, e la società civile. Oltre al Capo Negoziatore con l'Unione Europea e al Capo dell'Ufficio per il Kosovo, l'agenda prevede incontri con il Ministro degli Affari Esteri, il Ministro degli Interni, il Ministro della Giustizia, il Ministro delle Finanze, il Ministro degli Affari europei, la leadership del Parlamento e con un gruppo di rappresentanti di organizzazioni non governative. Grazie all'Ente serbo per il Turismo alla fine della loro visita i delegati avranno anche la possibilità di visitare alcuni dei monumenti della Serbia a Belgrado, Sremski Karlovci e Novi Sad. Il COELA, attualmente presieduto da una diplomatica italiana, riunisce i 28 rappresentanti degli Stati membri, che si incontrano regolarmente a Bruxelles per discutere e preparare le decisioni del Consiglio dell'UE in materia di allargamento, compresi natuSerbia-Ue: al via domani visita Coela a Belgrado su iniziativa presidenza di turno italiana. (Agenzia Nova) - 09 set - rende il via domani la visita a Belgrado del Gruppo di lavoro sull'allargamento del Consiglio dell'Unione europea (Coela). La delegazione sarà per la prima volta in Serbia dal 10 al 12 settembre, su iniziativa della presidenza di turno italiana dell’Ue che pone l'allargamento e l'integrazione europea dei Balcani tra le priorità del suo programma. L’agenda della visita, stilata con la collaborazione del governo serbo ed in particolare con il sostegno del Ministero degli Esteri di Belgrado, consentirà ai diplomatici europei di incontrare le istituzioni nazionali, tra cui rappresentanti del governo, dell'assemblea parlamentare e della società civile. Oltre al capo negoziatore con l'Unione europea, Tanja Miscevic, e il capo dell'Ufficio per il Kosovo, Marko Djuric, l'agenda prevede incontri con il ministro degli Esteri Ivica Dacic, il ministro dell’Interno Nebojsa Stefanovic, il ministro della Giustizia Nikola Selakovic, il Ministro delle Finanze Dusan Vujovic, il Ministro per l’Integrazione europea Jadranka Joksimovic, i rappresentanti del parlamento e un gruppo di esponenti delle organizzazioni non governative. Grazie all'Ente serbo per il turismo al termine della visita i delegati avranno anche la possibilità di visitare alcuni dei monumenti nazionali presenti a Belgrado, Sremski Karlovci e Novi Sad. Il Coela, attualmente presieduto da una diplomatica italiana, riunisce i 28 rappresentanti degli stati membri, che si incontrano regolarmente a Bruxelles per discutere e preparare le decisioni del Consiglio dell'Ue in materia di allargamento, compresi i negoziati di adesione della Serbia. In un’intervista alla stampa locale, l’ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe Manzo ha sottolineato come l’allargamento sia una delle priorità della presidenza italiana. “Riteniamo – ha osservato – che il posto della Serbia sia in Europa, e vediamo l’integrazione della regione come la realizzazione del progetto dei fondatori dell’Ue”. Per questa ragione, ha proseguito Manzo, il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, ha deciso di visitare Belgrado e le altre capitali della regione nel primo mese in cui l’Italia ha assunto la presidenza dell’Unione. La Mogherini, che nel frattempo è stata nominata Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, nella sua visita a luglio aveva partecipato nella sede del parlamento di Belgrado alla tavola rotonda dal titolo “L’Italia porta l’Europa in Serbia”. Con la visita del Coela, ha osservato Manzo, “continuiamo a portare l’Europa in Serbia. Con ciò offriamo l’occasione unica alla Serbia di rivolgersi direttamente ai rappresentanti di tutti i paesi membri che, insieme a voi, prendono parte al processo di adesione della Serbia”. (Nova) - 11 set - Il ministro degli Esteri serbo, Ivica Dacic, ha incontrato oggi il Gruppo di lavoro sull'allargamento del Consiglio dell'Unione europea (Coela) in visita a Belgrado. Secondo quanto riporta un comunicato ministeriale, il capo della diplomazia serba ha illustrato le attività messe in campo dal governo di Belgrado per proseguire nel percorso di integrazione europea, con l'auspicio che i primi capitoli negoziali di adesione possano essere aperti entro la fine dell'anno. Dacic ha ricordato che fino ad ora è stato completato lo screening di 14 capitoli nell'ambito dei negoziati di adesione, mentre sette sono attualmente in corso. Il 10 ottobre, ha aggiunto, si terrà lo screening del capitolo 31, riguardante la politica estera e di sicurezza dell'Unione europea. Il ministro degli esteri di Belgrado ha infine colto l'occasione dell'incontro per illustrare le attività in agenda in previsione della presidenza di turno dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) da parte della Serbia. (Nova) - 11 set - Il ministro per l'Integrazione europea serbo, Jadranka Joksimovic, ha incontrato oggi il Gruppo di lavoro sull'allargamento del Consiglio dell'Unione europea (Coela) in visita a Belgrado. Secondo quanto riporta un comunicato ministeriale, il ministro serbo ha illustrato le priorità del governo per allineare entro il 2018 la sua legislazione a quella europea. La Joksimovic ha inoltre ringraziato i membri dell'Ue per il costante supporto alla Serbia, sia attraverso i suoi esperti che dal punto di vista finanziario. L'allargamento europeo, ha infine osservato, è un processo nell'interesse di tutte le parti. Comunicato del Governo serbo: Serbia conferma la capacità amministrativa per i negoziati con l’UE - 11 set - Il primo vice presidente del Governo della Repubblica di Serbia e ministro degli Esteri Ivica Dacic si è incontrato oggi con i membri della delegazione del Comitato per l’allargamento del Consiglio dell’Unione europea (COELA), che è in visita di tre giorni a Belgrado, organizzata su iniziativa d’Italia, la quale dal 1 luglio presiede il Consiglio dell’UE. Dacic ha informato i diplomatici di 28 paesi membri dell’Unione europea e i rappresentanti della Commissione europea con le attività riformatorie e legislative che il nostro paese conduce con lo scopo di aprire i primi capitoli nel processo dei negoziati entro la fine di questo anno. Il passato corso dello screening, nell'ambito del quale sono completati gli screening di 14 capitoli, e per sette sono ancora in corso, è stato stimato come riuscito, e Serbia ha mostrato di avere le buone capacità amministrative. Siccome il 10 ottobre si terrà lo screening bilaterale per il Capitolo 31 – la politica RASSEGNA STAMPA Mercoledì 10 settembre 2014 Gruppo di lavoro sull'allargamento del Consiglio dell'Unione europea (COELA) in visita a Belgrado Video 60 Video 61 (Belgrado, 10-12 settembre) estera e la politica della sicurezza dell'UE, il cui portatore è il Ministero degli Esteri, al quale assisterà anche il ministro Dacic, la particolare attenzione è stata prestata ai settori rilevanti per esaminare questo capitolo, come l'appoggio alla politica estera e della sicurezza dell'UE e la cooperazione regionale nei Balcani. Dacic ha informato i membri del COELA anche sull’intensiva agenda internazionale e molte attività della politica estera e ha particolarmente rilevato la grande responsabilità che Serbia avrà nel prossimo anno, quando sarà presidente di rotazione all’OSCE, nonché l’importanza di quella presidenza per l’intera regione. Il primo vice presidente del Governo ha espresso l’aspettativa che i membri dell’UE riconosceranno e rispetteranno gli impegni che Serbia ha fatto nell’ambito del processo delle integrazioni europee, il che permetterebbe di mantenere la dinamica prevista dell’apertura dei primi capitoli dei negoziati entro la fine di questo anno, si dice nella dichiarazione del Ministero degli Esteri. Comunicato Ministero della Giustizia serbo - 11 set - Il ministro della giustizia Nikola Selakovic ha incontrato oggi i membri della delegazione COELA, con i quali ha discusso delle attività svolte dal Ministero della giustizia essenziali per il progresso della Serbia sul percorso dell’integrazione UE. Il ministro Selakovic ha sottolineato che la giustizia è uno settori più complessi e più soggetti al verificarsi di problemi, ma che negli ultimi due anni sono stati compiuti passi importanti verso la rule of law, riconosciuti come tali anche da parte della CE. Egli ha ricordato che la Serbia ha adottato strategie nazionali – per la riforma del sistema giudiziario 2013-2018 e per la lotta alla corruzione, ed ha altresì ribadito come, insieme a tali strategie, fossero sviluppati e successivamente approvati i relativi piani d’azione. Selakovic ha aggiunto che, grazie a tali strategie e piani d’azione, sviluppati da codesto dicastero insieme agli esperti UE, è stata redatta e poi inoltrata alla Commissione europea la prima bozza del Piano d’azione per i negoziati sul Capitolo 23. Egli ha infine auspicato che il Piano d’azione definitivo possa essere compiuto nei prossimi due mesi, ma che ciò non sarebbe che l’inizio del vero lavoro, essendo necessaria una realizzazione coerente e determinata del piano in oggetto. Durante i colloqui, Selakovic ha inoltre dichiarato che le attività del ministero da lui capeggiato mirano con convinzione verso i tre pilastri deteriminanti il Capitolo 23 – creazione di un sistema giudiziario efficace e indipendente, lotta alla corruzione e il rafforzamento del ruolo della società civile al fine di promuovere il rispetto dei diritti umani. L’ambasciatore d’Italia in Serbia Giuseppe Manzo ha ricordato come la rule of law sia la priorità assoluta di ogni Paese moderno e democratico ed ha dichiarato che la Serbia ha fatto dei progressi in quel senso adottando determinate leggi e strategie. Egli ha sottolineato come il prossimo passo importante per la Serbia sia l’applicazione di tali leggi. I rappresentanti COELA hanno rilevato che il Capitolo 23 è la chiave dei negoziati con l’UE e che la Serbia ha davanti a sé, sulla strada dell’eurointegrazione, un grande lavoro da fare e numerosi sfide da affrontare. (TANJUG) - 11 set - Il direttore dell’Ufficio per il Kosovo Marko Djuric ha espresso oggi davanti ai rappresentanti del Gruppo Coela il desiderio della Serbia di attuare tutti gli elementi dell'Accordo di Bruxelles, aggiungendo che la comunità serba in Kosovo deve essere forte dal punto di vista economico e politico. Lui ha detto che tale obiettivo “non può essere raggiunto se non si risolve la questione dei diritti di proprietà in Kosovo, sia privata che pubblica, e finché non sarà risolta la questione di 247.000 sfollati. Djuric ha detto ai suoi interlocutori che la Serbia è pronta a presentare in modo trasparente tutto quello che sta finanziando in Kosovo, aggiungendo che il Paese non rinuncerà a quei finanziamenti. Djuric ha informato il Gruppo Coela su cosa significa vivere oggi in Kosovo e quali sono i problemi che il nord del Kosovo sta affrontando quando si tratta della creazione di istituzioni che saranno riconosciute da Belgrado, Pristina e Bruxelles. „Abbiamo discusso molto dell'economia e del problema dei posti di lavoro“, ha precisato Djuric. „Sono convinto che dopo la formazione del nuovo Governo kosovaro, i rappresentanti serbi ne faranno parte e che potremo lavorare con loro e con tutti gli altri per risolvere numerosi problemi“, ha detto Djuric. Secondo Djuric, Belgrado vuole portare avanti i colloqui delle due parti a Bruxelles, con i temi che riguardano i diritti di proprietà, tutela della Chiesa ortodossa serba e del patrimonio culturale. Lui ha aggiunto che nella riunione si è discusso anche delle emissioni di mandati d'arresto ed effettivi arresti dei serbi in Kosovo: "Ho detto chiaramente che la nostra posizione è che la missione Eulex deve collaborare con la comunità serba come anche il popolo serbo deve avere contatti con la missione europea in modo di risolvere i problemi“, ha dichiarato Djuric. RASSEGNA STAMPA Mercoledì 10 settembre 2014 Gruppo di lavoro sull'allargamento del Consiglio dell'Unione europea (COELA) in visita a Belgrado Video 62 Video 63 (Belgrado, 10-12 settembre) Tanjug, PRVI PRIORITET ČLANSTVO U EU Predsednik Srbije Tomislav Nikolić izjavio je danas da je punopravno članstvo u Evropskoj uniji prvi prioritet nove Vlade Srbije Predsedni Srbije je rekao da smo posvećeni tom cilju i opredeljenju da pristupne pregovore okončamo u 2018. godini i da bi Srbija u tom slučaju mogla da bude član EU do 2020. godine. Nikolić je u obraćanju članovima Komiteta za proširenje EU (COELA) u palati Srbija, izrazio zadovoljstvo što je Srbija domaćin predstavnicima svih zemalja članica EU i posebno je zahvalio Italiji, predsedavajućem Saveta EU, što je predložila da se ova poseta Komiteta, umesto u Rimu, ovoga puta održi u Beogradu. "Vi dobro znate da je punopravno članstvo u EU prvi prioritet nove Vlade Srbije. Verujem da ste se danas dodatno uverili da smo veoma posvećeni ostvarivanju ovog cilja i da smo opredeljeni da pristupne pregovore okončamo do kraja njenog mandata 2018. godine. Srbija bi u tom slučaju do 2020. mogla da postane punopravna članica EU. Sve ostalo zavisiće od EU", rekao je predsednik Srbije. Nikolić je naznačio da je početkom ove godine, otvaranjem pristupnih pregovora, započela poslednja etapa puta. "Ona vodi prilično uzbrdo i zahteva velike napore, ali na kraju uspona je samo jedan cilj - da postanemo deo ujedinjene Evrope kojoj svakako pripadamo istorijom koju delimo, jedinstvenim kulturnim i visokoškolskim prostorom, istovetnim sistemom vrednosti u pogledu uređenja države i društva", rekao je Nikolić. On je podvukao da je Srbija posvećena sprovođenju reformi u svim oblastima, posebno vladavine prava, unutrašnjih poslova, zaštite ljudskih prava i prava manjina. Kako je rekao, novi pristup EU kojim je predviđeno otvaranje najzahtevnijih poglavlja - 23 i 24 na samom početku pregovaračkog procesa, vidimo kao korak koji će doprineti bržoj transformaciji države i društva i ubrzanju samog pregovaračkog procesa. "Evropske integracije posmatramo kao najefikasniji i najbrži način da dostignemo visoke standarde u ovim oblastima ključnim za sveobuhvatni napredak", istakao je predsednik Sbije koji je dodao da je to, uostalom, i preduslov za privlačenje stranih investicija, aktiviranje malog i srednjeg preduzetništva i obezbeđivanje ekonomskog rasta i društvenog prosperiteta zemlje. On je goste obavestio da se Srbija, usvajanjem Strategije o reformi pravosuđa i Strategije za borbu protiv korupcije, 2013. godine, uhvatila u koštac sa korupcijom koju nastoji da iskoreni i izgradi kulturu nultog stepena tolerancije prema korupciji. Prema njegovim rečima, bilo bi veoma korisno da do kraja godine otvorimo poglavlje 32, "ne samo radi obezbeđivanja finansijske kontrole utroška budžetskih sredstava", već i što bi to u velikoj meri doprinelo upravo uspešnijoj borbi protiv korupcije i organizovanog kriminala. "Stoga se nadamo da će i one zemlje EU koje još uvek nisu definisale svoj stav u pogledu dinamike otvaranja prvih poglavlja, ovo pitanje sagledati i u tom kontekstu", rekao je Nikolić. Kako je ocenio, evropska perspektiva bila je i ključni faktor koji je omogućio uspeh dijaloga Beograda i Prištine. "Uspešnost ovog dijaloga pokazala je da politika proširenja i dalje predstavlja snažnu motivacionu snagu na zapadnom Balkanu. Na ovom primeru video se i međunarodni značaj EU kao faktora koji je u stanju da rešava krize i suštinski doprinosi stabilnosti i bezbednosti na evropskom tlu", naglasio je predsednik Srbije. On je naveo i da se nada da će EU, odnosno njene države članice, uvažiti pozitivne korake koje je Srbija učinila u nameri da normalizuje odnose na Kosovu i Metohiji i da će, vrednujući naše napore i rezultate, doneti odluku da se što je skorije moguće otvori poglavlje 35. Predsednik Srbije je ukazao i da je perspektiva članstva u EU imala, takođe, pozitivan efekat i na region Balkana koji danas sarađuje na konkretnim projektima, a da se otvorena pitanja u regionu...rešavaju dijalogom. "Verovatno ste upoznati da sam, zajedno sa predsednicima Bosne i Hercegovine, Hrvatske i Crne Gore, 29. avgusta ove godine u Mostaru potpisao Deklaraciju o nestalim licima, čiji je cilj da podstakne proces pronalaženja nestalih u regionu. To je pitanje koje godinama opterećuje naše odnose, a koje mora biti rešeno zarad naše zajedničke budućnosti na ovim prostorima", ukazao je Nikolić. On je podsetio i da je Srbija nedavno u Berlinu predstavila projekte kojima je cilj bolje povezivanje regiona jačanjem železničke i putne infrastrukture, ukidanjem carinskih barijera i stvaranjem asocijacije mladih. "Sve ovo je dokaz da region danas zajedno radi i sarađuje, a ovom procesu regionalne saradnje u velikoj meri doprinele su evropske integracije. Solidarnost u regionu postala je ključna reč tokom nedavnih poplava koje su pokazale koliko smo ranjivi pred prirodom i koliko smo jači kada radimo i nastupamo zajedno", rekao je on. Nikolić je naznačio da je Srbija opredeljena da očuva princip solidarnosti regiona u evropskim integracijama, uz međusobno pomaganje i razmenu iskustava. "Sa druge strane, očekujemo da EU ostane privržena takozvanom „principu regate" kada je reč o proširenju, kako bi se omogućilo da svako napreduje prema učinku i ostvarenim reformama, bez nametnutnog ujednačavanja tempa", dodao je Nikolić. On je članovima Komiteta poručio da iskoriste boravak u Srbiji i iz prve ruke se upoznaju sa usvajanjem i primenom reformskih zakona u Srbiji i da neposredno saznaju u kojoj meri je Srbija posvećena ispunjenju svoje evropske agende. "Za nas je veoma važno da sa državama članicama EU imamo što intenzivniji dijalog od susreta na najvišem nivou, do toga da ljudi koji se, poput članova COELA, kroz svoje redovne aktivnosti bave Srbijom i regionom i razmatraju pitanja od značaja za proces proširenja, imaju priliku da posete i bolje upoznaju našu zemlju", rekao je on. "Uveren sam da vaša poseta neće biti korisna samo za teme kojima se bavite na profesionalnom planu, već i za upoznavanje sa ljudima, našom bogatom kulturom i običajima. Smatram to veoma bitnim, jer ćete na taj način bolje razumeti Srbiju. Tako će Srbija, od teme koja se nalazi na vašoj nedeljnoj agendi, postati nešto mnogo bliže i konkretnije", rekao je predsednik Srbije. On je uputio iskrene čestitke predstavnicima Poljske i Italije povodom imenovanja premijera Donalda Tuska i ministra inostranih poslova Frederike Mogerini na funkcije predsednika Evropskog saveta i Visokog predstavnika EU za spoljnu i bezbednosnu politiku. Skupu se obratila i predsedavajuća Komiteta Ðorđa Deparolis koja je navela da su svedoci izuzetnih napora i stremljenja koje Srbija čini i dodala da oni kao predstavnici 28 zemalja članica daju punu podršku Srbiji na njenom putu ka EU. Ambasador Italije u Beogradu Ðuzepe Manco, takođe, je istakao tu podršku i istovremeno naveo da je Italija najveći investitor u Srbiji. On je dodao da je to i zbog tradicionalno dobrih odnosa između dve zemlje, ali i zbog toga ostvarivanja zajedničkih interesa. On je rekao da je, takođe, EU najveći spoljnotrgovinski partner Srbije i dodao da i Unija i Italija imaju interes u tome da ovaj region bude prosperitetan i stabilan. Skupu je prisustvovao i šef delegacije EU u Srbiji Majkl Devenport. (TANJUG) - DAČIĆ RAZGOVARAO SA ČLANOVIMA DELEGACIJE COELA, EU DA PREPOZNA NAPORE SRBIJE Delegaciju COELA koja boravi u trodnevnoj poseti Beogradu primio je danas i prvi potpredsednik Vlade Srbije i šef diplomatije Ivica Dačić. Prvi potpredsednik vlade i ministar spoljnih poslova Ivica Dačić rekao je danas da očekuje da će članice EU prepoznati i uvažiti napore koje Srbija ulaže u okviru procesa evrointegracija, što bi omogućilo da se održi planirana dinamika otvaranja prvih pregovaračkih poglavlja do kraja 2014. godine. Dačić je na sastanku sa članovima delegacije Komiteta za proširenje Saveta Evropske unije (COELA), upoznao diplomate 28 zemalja članica EU i predstavnike Evropske komisije sa reformskim i zakonodavnim aktivnostima koje Srbija sprovodi u cilju otvaranja prvih poglavlja u pregovaračkom procesu do kraja ove godine. On je ,kako se navodi u saopštenju MSP, naglasio da je dosadašnji tok skrininga, u okviru kog je okončan skrining u 14 poglavlja, a sedam je još u toku, ocenjen kao uspešan, a Srbija je pokazala da raspolaže dobrim administrativnim kapacitetima. Imajući u vidu da će se 10. oktobra održati bilateralni skrining za Poglavlje 31 - spoljna i bezbednosna politika EU, čiji je nosilac aktivnosti Ministarstvo spoljnih poslova tokom razgovora posebna pažnja posvećena je oblastima relevatnim za razmatranje ovog poglavlja, kao što su podrška spoljnoj i bezbednosnoj politici EU i regionalna saradnja na Balkanu. Ministar Dačić iskoristio je priliku da članove COELA upozna sa intenzivnom međunarodnom agendom i brojnim spoljno-političkim RASSEGNA STAMPA Mercoledì 10 settembre 2014 Gruppo di lavoro sull'allargamento del Consiglio dell'Unione europea (COELA) in visita a Belgrado Video 64 (Belgrado, 10-12 settembre) aktivnostima, a naročito je istakao veliku odgovornost koju će Srbija imati naredne godine, kada bude predsedavala OEBS, kao i značaj ovog predsedavanja za čitav region. Delegacija Komiteta boravi u trodnevnoj poseti Beogradu, na inicijativu Italije, koja od 1. jula predsedava EU. (TANJUG) - Ministarka bez portfelja zadužena za evropske integracije Jadranka Joksimović izjavila je danas da je dolazak delegacije Komiteta za proširenje Saveta Evropske unije (COELA) prilika da se predstavi celokupan reformski proces koji je Srbija uveliko započela. Joksimović je Tanjugu u Palati Srbija, gde je, pored nje i više ministara imalo sastanke sa delegacijom COELA, podvukla da je prvi put da ta delegacija održava sastanak u zemlji kandidatu, što se nikada ranije dešavalo jer je običaj da se taj sastanak drži u zemlji koja je aktuelni predsedavajući Unijom što je u ovom slučaju Italija. "Međutim u dogovoru sa Italijom odlučili su da dođu u Beograd i to je zaista izvanredna vest" rekla je Joksimović koja je istakla da je veoma važna i činjenica da su ovde ljudi koji su svi diplomate i koji se bave pripremom izveštaja o Srbiji i odlukama koje Savet donosi. Ona je podvukla da je važno što su oni u Beogradu i kada se imaju u vidu najnovije promene u EK i nova postavljenja. "Vrlo je važno da sa njima uspostavimo kontakt" naglasila je Joksimović i ocenila da je bitno i da upoznaju našu zemlju. Kako je navela, svi resorni ministri važni za proces evrointegracija razgovaraće sa njima i značajno je to da članovi COELA dobiju informacije iz prve ruke kako bi mogli, da kada diskutuju u Briselu o Srbiji, na neki način znaju o kojoj zemlji diskutuju, znaju ljude sa kojima pričaju... "To je značajan pomak u razumevanju i komunikaciji" kazala je Joksimović. "Mi ćemo ovu priliku zaista iskoristiti da predstavimo ceo reformski proces koji je uveliko započeo, sve ono što smo uradili i šta sve planiramo da uradimo" naznačila je ministarka. Ministarstvo pravde Srbije prosledilo je Evropskoj komisiji prvi nacrt Akcionog plana za pregovare o Poglavlju 23, koji se odnosi na pravosuđe, borbu protiv korupcije i osnovna prava. Ministar pravde Nikola Selaković rekao je da veruje da će finalni Akcioni plan biti završen u naredna dva meseca, navodi se u saopštenju Ministarstva pravde. To međutim, prema rečima Selakovića, nije kraj posla, već početak jer je potrebna dosledna i jaka primena tog plana. EK bi sada trebalo da iznese svoje sugestije na nacrt Akcionog plana i vrati ga na eventualnu doradu. Nakon konačne verzije Akcinog plana koji potvrde države članice EU, mogu da počnu pregovori o pristupanju Srbije EU, jer se Poglavlje 23 otvara prvo, rekao je on. Tokom razgovora sa Delegacijom o aktivnostima Ministarstva od kojih zavisi napredak Srbije na putu ka EU, Selaković je ukazao da je prvi nacrt Akcionog plana za pregovore o Poglavlju 23 izrađen zahvaljujući nacionalnim strategijama za reformu pravosuđa od 2013-2018. godine i za borbu protiv korupcije i akcionim planovima za njihovo sprovođenje. Aktivnosti ministarstva su, kako je naveo Selaković, snažno usmerene na tri osnovna stuba Poglavlja 23, a to izgradnja efikasnog i nezavisnog pravosuđa, borba protiv korupcije i jačanje uloge civilnog društva u cilju unapređenja i poštovanja ljudskih prava. (BETA) - Miščević: Poseta Komiteta izuzetno važna za Srbiju Šefica Pregovaračkog tima Srbije sa EU Tanja Miščević ocenila je današnju posetu delegacije Komiteta za proširenje Saveta Evropske unije kao izuzetno važnu, jer se "sve što prođe kroz ruke Komiteta automatski prihvata". "To je prva trijaža svega što mi radimo, zato je važno da članovi tog komiteta razgovaraju sa ministrima, direktorom Kancelarije za Kosovo i Metohiju Markom Đurićem, jer su to ključna politička pitanja važna za dalje razumevanje", navela je ona za televiziju B92. Komentarišući izjavu predsednika Evropske komisije Žan-Klod Junkera da u narednih pet godina neće biti novih članica Evropske unije, Miščević je rekla da je to realistična izjava, te da su i procene Srbije da ne može pre 2020. postati članica. "On je u junu već izjavio da u narednih pet godina neće biti novih članica Evropske unije. Reč je o realističnoj izjavi, to su i naše procene da Srbija pre 2020. godine ne može postati članica Evropske unije, jer je i nama važniji kvalitet naših reformi od ubrzanja procesa pristupa", kazala je Miščević. Delegacija Komiteta sastala se danas s predsednikom Srbije Tomislavom Nikolićem, ministrom spoljnih poslova Ivicom Dačićem, ministrom pravde Nikolom Selakovićem, ministarkom zaduženom za evropske integracije Jadrankom Joksimović. (TANJUG) - Đurić: Srbi na KIM da budu ekonomski i politički snažni Direktor kancelarije za KIM Marko Đurić preneo je danas predstavnicima Komiteta za proširenje Saveta EU želju Srbije da se sprovedu svi elementi Briselskog sporazuma i da srpska zajednica u pokrajini bude ekonomski samoodrživa i politička snažna. Đurić je rekao da je sagovornicima preneo da je Srbija spremna da na transparentan način prikaže šta sve finansira na KIM i da od tog finansiranja neće odustati. "Preneo sam predstavnicima EU da Srbija želi da se elementi Briselskog sporzuma sprovedu i da se kroz nekoliko godina na KIM imamo ekonomski samoodrživu politički snažu i dugoročno stabilnu srpsku zajednicu", rekao je Đurić novinarima. On je naveo i da je sagovornicma preneo "da tog cilja ne možemo da dođemo dok ne rešimo pitanje imovine na KIM , kako privatne tako i javne i dok ne budemo rešili pitanje 247.000 prognanih i interno raseljenih". Đurić je, uz napomenu da je razgovor vodio " krajnje otvoreno i iskreno i ne u uštogljenom diplomatskom maniru", dodao i da je na sastanku preneo kako izgleda život naših ljudi na KIM. Prema njegovim rečima, na isti način je sagovornicma saopštio koje su brige na severu KIM vezano za proces primene i uspostavljanje institucija koje će biti priznate i od Beograda, Prištine i međunarodne zajednice. "Govorili smo dosta i o ekonomij i da je najveći problem u ekonomskoj sferi i sigurnosti radnih mesta...otvoreno sam rekao predastavnicima EU da Srbija jeste spremna da na potpuno transparentan način prikaže sve što finasira na KIM ali da svoja ulaganja neće smanjiti", rekao je on. Đurić je napomenu i da je sadašnja vlada " prepoznala da novac koji smo ulagali nije bio, u prethodnim godinama i kod prethodnhih vlada naročito efikasno korišćen" dodavši da "želimo da sada taj novac bude upotrebljen i na raspolaganju našoj zajednici na KIM". On je rekao i da je sagovornicima iz EU preneo uverenje da će predstavnici Srba sa KIM biti u budućoj kosovskoj vladi. "Uveren sam da će po formrianju nove pokrajinske vlade predstavnici srpske zajednice sedeti u toj vladi i da ćemo sa njima i svima ostalima raditi na rešavanju brojnih problema", rekao je Đurić. Prema njegovim rečima, Beograd želi da se razgovori dve strane u Briselu nastave, sa temama po pitanju imovine i zastite SPC i kulturne baštine. Đurić kaže i da je neophodno doći do sveobuhvatnog sporazuma koji bi zaštitio SPC jer " nije svejedno da li će neki manastir renovirati SPC ili neko ministarstvo u Prištini". On je na dodao i da je na sastanku bilo reči i o raspisivanju poternica i hapšenjima Srba na KIM i da je sagovornicma preneo jasan stav Beograda: "Nedvosmisleno sam rekao da je naš stav da Misija Euleks treba da sarađuje sa srpskom zajednicom baš kao što srpski narod na KIM treba da kroz razgovore sa tom misijom rešava probleme", rekao je Đurić. RASSEGNA STAMPA Giovedì 18 settembre 2014 Inaugurazione dell'impianto Calzedonia a Subotica (Nova) - La società Gordon, affiliata al gruppo tessile italiano Calzedonia, inaugura oggi ufficialmente lo stabilimento produttivo nella zona industriale Mali Bajmok a Subotica. Lo riporta la stampa serba, precisando che alla cerimonia partecipano il premier serbo Aleksandar Vucic, il ministro dell'Economia Zeljko Sertic, il ministro delle Infrastrutture Zorana Mihajlovic e l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo. Gordon progetta di assumere entro i prossimi tre anni mille lavoratori, che verranno impiegati nello stabilimento di 12 mila metri quadri. Il memorandum d'intesa fra il governo serbo e Calzedonia è stato stipulato nel novembre 2011. Il premier serbo, Aleksandar Vucic, ha partecipato oggi alla cerimonia ufficiale di inaugurazione della fabbrica della società Gordon, del gruppo tessile italiano Calzedonia, a Subotica, nella provincia autonoma della Vojvodina. Alla cerimonia erano presenti anche il ministro delle Infrastrutture, Zorana Mihajlovic, e l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo. Il premier serbo ha dichiarato che la Serbia offrirà le migliori condizioni in tutta la regione per consentire lo sviluppo delle attività del gruppo italiano. Dalla Serbia, ha inoltre ricordato Vucic, sono agevolate le esportazioni verso l'Unione europea e verso paesi quali la Russia, il Kazakhstan, la Bielorussia e la Turchia. "Sono sicuro - ha infine osservato - che con le riforme che porteremo avanti la Serbia diventerà un posto migliore per viverci e battere la concorrenza in ogni senso". L'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, ha ricordato che oggi un'impresa italiana avvia un nuovo investimento e amplia la sua attività. "Un'impresa italiana ha osservato - pone le basi per rafforzarsi anche in Italia e per competere ancora meglio sui mercati internazionali. In altre parole, oggi una impresa italiana cresce". La parola "crescita", ha proseguito l'ambasciatore, è "il filo rosso" che forse più di ogni altro accomuna italiani e serbi. "Accomuna noi italiani, perché oggi un'eccellenza dell'imprenditoria italiana registra un importante successo lungo quella via internazionale alla crescita sempre più cruciale per le nostre imprese, una via che il gruppo guidato da Sandro Veronesi conosce benissimo e che fa sì che il suo marchio sia riconosciuto in tutto il mondo - ha aggiunto Manzo -. Accomuna i serbi, perché è 'crescita' quella che Calzedonia porta oggi a Subotica con lo stabilimento Gordon e che sta portando in altre città della Serbia con gli investimenti già avviati e quelli in corso di realizzazione". Secondo quanto riporta la stampa locale, il gruppo italiano potrebbe aprire presto altri due stabilimenti nelle località di Ruma e ad Apatin, mentre ne possiede già uno a Sombor dove sono impiegate 2 mila persone. Il memorandum d'intesa fra il governo serbo e Calzedonia è stato stipulato nel novembre 2011. (ANSAmed) Un nuovo stabilimento Gordon del gruppo italiano Calzedonia è stato inaugurato oggi a Subotica, nel nord della Serbia. Alla cerimonia, unitamente all'ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo, erano presenti il premier serbo Aleksandar Vucic e i ministri dell'economia Zeljko Sertic e dei trasporti e infrastrutture Zorana Mihajlovic. "Oggi un'impresa italiana avvia un nuovo investimento, un'impresa italiana amplia la sua attività, un'impresa italiana pone le basi per rafforzarsi anche in Italia e per competere ancora meglio sui mercati internazionali. In altre parole, oggi una impresa italiana cresce", ha detto l'ambasciatore Manzo. "E 'crescita' - ha aggiunto - è la parola, il filo rosso, che forse più di ogni altro accomuna tutti noi, italiani e serbi, che siamo qui oggi. Noi italiani, oggi un'eccellenza perché' dell'imprenditoria italiana registra un importante successo lungo quella via internazionale alla crescita sempre piu' cruciale per le nostre imprese. Una via che il gruppo guidato da Sandro Veronesi conosce benissimo e che fa sì che il suo marchio sia riconosciuto in tutto il mondo". E' previsto che il nuovo stabilimento Gordon, che produce abbigliamento intimo, arrivi a impiegare circa tremila dipendenti nel giro di tre anni. Il premier Vucic ha assicurato che la Serbia intende offrire agli investitori esteri le migliori condizioni. "Non troverete di meglio da nessuna altra parte nella regione", ha detto, sottolineando i vantaggi per l'export dalla Serbia, considerando gli accordi di libero scambio che il Paese ha con Russia, Kazakhstan, Bielorussia, Turchia. In Serbia Calzedonia ha già una fabbrica a Sombor (nord) con 2 mila dipendenti, e altre sono previste a Ruma e Apatin (nord), con altri 2 mila lavoratori. (Tanjug) SUBOTICA – Il presidente del Governo serbo Aleksandar Vucic ha inaugurato oggi a Subotica la fabbrica Gordon, società che fa parte del gruppo Calzedonia. Il primo messaggio che ha voluto lanciare era che la Serbia offrirà all’impresa italiana le migliori condizioni che ci siano nella regione, mentre al presidente del CdA Sandro Veronese ha chiesto di esaminare la possibilità di aprire 3000, posti di lavoro, anziché i 2000 previsti dal progetto. Il gruppo italiano dispone già di un impianto a Sombor con 2000 dipendenti ed ha annunciato la prossima apertura di due nuove fabbriche, a Ruma ed a Apatin, per altri 2000 dipendenti. „Di gente, lavoratori migliori, con quella energia, coscienza e diligenza, non ne troverete da nessuna parte, fateci un pensiero, aumentate il numero dei dipendenti a Subotica“, ha detto Vucic. Il premier ha ricordato come le imprese serbe possano esportare i propri prodotti nell’UE, nella Federazione russa, in Kazakhstan, Turchia, Belorussia... e che così sarà anche in futuro. Il premier ha dichiarato che il merito per il nuovo investimento è della Città di Subotica, ma anche del Governo serbo, ed ha invitato i giovani che vi saranno assunti a essere laboriosi e onesti. „Sono certo che la Serbia, tempo due anni, con le riforme che saranno realizzate, può diventare un posto molto migliore in cui vivere e vincere la concorrenza in tutti i sensi“, ha detto Vucic. All’inaugurazione della fabbrica era presente anche l’ambasciatore d’Italia in Serbia Giuseppe Manzo, la vicepremier Zorana Mihajlovic e i rappresentanti della giunta. Il MoU con la Calzedonia, che produce calze, costumi da bagno e intimo dei marchi di fabbrica Calzedonia, Intimissimi, Falconeri e Teezenis è stato firmato nel novembre del 2011. Dopo la stipula del documento d’intesa, Calzedonia ha aperto la Gordon s.r.l., la quale nel novembre del 2013 ha iniziato con la produzione delle canottiere Intimissimi nel nuovo capannone di 12000 m2 costruito nella Zona industriale Mali Bajmok. RASSEGNA STAMPA Inaugurazione dell'impianto Calzedonia a Subotica (Tanjug) SUBOTICA - Predsednik Vlade Srbije Aleksandar Vučić otvorio je danas u Suboticu fabriku "Gordon", koja posluje u okviru grupacije "Kalcedonia", poručivši da će Srbija toj italijanskoj kompaniji ponuditi najbolje uslove u regionu, a predsedniku uprave Sandru Veronezeu da umesto najavljenih 2.000, razmisli o zapošljavanju 3.000 radnika. Italijanska grupa već ima fabriku u Somboru koja zapošljava 2.000 ljudi, a najavljeno je da će uskoro biti otvorene dve nove fabrike u Rumi i Apatinu, tako da će posao naći još 2.000 radnika. "Nigde nećete naći bolje ljude, radnike, energiju i marljivost, tako da razmišljate da povećate taj broj i na 3.000 radnika", rekao je Vučić. Premijer je napomenuo i da kompanije iz Srbije mogu da izvoze u Evropsku uniju, Rusku Federaciju, Kazahstan, Tursku, Belorusiju...i da će tako biti i ubuduće. Premijer je poručio da je za otvaranje nove investicije zaslužan grad Subotica, ali i Vlada Srbije, a da od mladih koji će se tu zaposliti očekuje da budu vredni, marljivi i pošteni. "Siguran sam da Srbija za dve godine, uz reforme koje ćemo sprovesti, može da bude mnogo bolje mesto za život i da pobedi konkurenciju u svakom smislu", rekao je Vučić. Otvaranju fabrike prisustvovao je ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco i potpredsednica Vlade Zorana Mihajlović i predstavnici lokalne samouprave. Memorandum o razumevanju sa italijanskim investitorom "Kalcedonia", koji se bavi proizvodnjom dečijih, ženskih i muških čarapa, kupaćih kostima i donjeg veša robnih marki "Calzedonia", "Intimisimi", "Falconeri" i "Tezenis" potpisan je novembra 2011. godine. Kalcedonia je zatim osnovala ćerku kompaniju "Gordon" d.o.o. koja je novembra 2013. godine započela proizvodnju ženskih majica "Intimisimi", u novoizgrađenom proizvodnom objektu površine oko 12.000 kvadratnih metara na lokaciji Industrijske zone "Mali Bajmok". (Politika online) СУБОТИЦА – Премијер Србије Александар Вучић присуствоваће данас свечаном отварању фабрике „Гордон” у Суботици која послује у оквиру италијанске групације Калцедонија. Осим Вучића, отварању фабрике која ће, од добијања Употребне дозволе па у наредне три године, запосли око 1.000 радника, присуствоваће и потпредседница Владе Зорана Михајловић, министар привреде Жељко Сертић и Амбасадор Италије у Србији Ђузепе Манцо. Меморандум о разумевању са италијанским инвеститором „Калцедониа”, који се бави производњом дечијих, женских и мушких чарапа, купаћих костима и доњег веша робних марки „Калзедониа”, „Интимисими”, „Фалцонери” и „Тезенис” потписан је новембра 2011. године. Калцедониа је затим основала ћерку компанију „Гордон” д.о.о. која је новембра 2013. године започела производњу женских мајица „Интимисими”, у новоизграђеном производном објекту површине око 12.000 квадратних метара на локацији Индустријске зоне „Мали Бајмок”. Giovedì 18 settembre 2014 RASSEGNA STAMPA Martedì 30 settembre 2014 Belgrade Security Forum - Partecipazione al Forum di Giuliano Amato e Franco Frattini Video 65 (Belgrado) (ANSA) - 30 SET - La necessità che dalla Ue giungano alla Serbia segnali concreti di progresso nel negoziato di adesione, in modo da incoraggiare Belgrado nel suo cammino europeo è stata sottolineata dall'ambasciatore d'Italia in Serbia Giuseppe Manzo. "L'Italia appoggia con forza l'allargamento dell'Unione europea, in modo particolare alla Serbia e al resto dei Balcani occidentali. Il progetto europeo sarà concluso solo quando l'Europa sarà intera, ciò significa che la Serbia e i Balcani saranno parte dell'Unione", ha detto Manzo intervenendo oggi a Belgrado al quarto Forum sulla sicurezza. "Incoraggiamo la Serbia a proseguire sulla strada dell'integrazione europea, ma dobbiamo darle segnali concreti sul fatto che i negoziati di adesione avanzano. I Balcani occidentali devono essere parte della Ue", ha aggiunto l'ambasciatore, secondo il quale l'Italia - che detiene la presidenza semestrale dell'Unione - deve rispondere alla richiesta della Serbia per 'più' Europa'. Manzo ha al tempo stesso detto che non è certa l'apertura dei primi capitoli negoziali con la Serbia entro la fine dell'anno, anche se - ha sottolineato - l'Italia lavora per questo. Al Forum sulla sicurezza di Belgrado, intitolato 'Europa 2014: chiusura e/o nuovo inizio?' e al quale partecipano politici, esperti, studiosi di vari Paesi, interverranno fra gli altri, giovedì, l'ex ministro degli esteri Franco Frattini e l'ex presidente del consiglio Giuliano Amato. (Nova) – 01 OTT - Il programma della presidenza italiana di turno dell'Unione europea considera una priorità l'incoraggiamento dei paesi candidati nel loro percorso di adesione. Lo ha dichiarato l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, a margine del suo intervento tenuto ieri presso il quarto Forum sulla sicurezza a Belgrado. Non è ancora noto, ha precisato Manzo, se nell'ambito dei negoziati di adesione della Serbia verranno aperti dei capitoli entro la fine di quest'anno. L'ambasciatore ha auspicato a questo proposito che i negoziati vedano dei passi concreti di avanzamento. "Se ciò significa che sarà aperto un capitolo o che saranno aperti due capitoli entro la fine di dicembre, questo non è ancora noto", ha detto il diplomatico. (Agenzia Nova) - 02 OTT - Rinvigorire il processo di integrazione europea nei Balcani è un’operazione necessaria per superare le difficoltà comuni. Lo ha dichiarato l’ex presidente del Consiglio italiano Giuliano Amato, nel corso del suo intervento al Belgrade security forum nel panel dal titolo “Is It Time For a New Balkans Commission” dedicato al percorso di integrazione della regione dei Balcani occidentali. Solo insieme, ha osservato Amato, l’Europa e la regione balcanica potranno affrontare le sfide del futuro. In una dichiarazione rilasciata a margine alla stampa italiana, Amato ha spiegato che “va rivista la mappa che segna il centro e la periferia” nel contesto europeo ed internazionale, poiché questo è profondamente cambiato rispetto al passato. I temi della convivenza multietnica e quelli legati all’economia creano un tessuto in cui gli europei si ritrovano di fronte alle stesse istanze, oggi ancor di più rispetto al passato. “Vedo dunque rinforzate le ragioni dell’allargamento europeo, piuttosto che indebolite”, ha osservato Amato. Le resistenze a tale processo, ha ricordato l’ex presidente del Consiglio, sono sempre esistite all’interno dell’Europa. “Il mio rapporto di nove anni fa sottolineava la consapevolezza della fatica che implicava il processo di allargamento, e in questo senso il metodo meno adatto è forse quello del big bang”, ha osservato Amato ricordando nel 2004 l’ingresso contemporaneo di 10 nuovi paesi nell’Ue. “Gli ingressi che avvengono uno alla volta – ha concluso – alla fine non vengono quasi notati, come è accaduto per la Croazia. Questo paese a mio avviso è entrato nel modo più felice, senza provocare le proteste di nessuno”. (Agenzia Nova) - 02 OTT - E’ necessario arrivare ad una soluzione politica per risolvere la crisi ucraina. Lo ha dichiarato l’ex ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, presente al Belgrade security forum dove ha partecipato al panel dal titolo “Will the outcome of the Ukrainian crisis determine a new path for Europe and beyond?”, dedicato alla crisi ucraina nel contesto europeo ed internazionale. Il mondo, ha dichiarato Frattini, oggi non può affrontare una nuova atmosfera da guerra fredda. E’ necessario ritrovare quello spirito, ha proseguito, che in passato ha consentito nel 2002 di arrivare agli accordi di Pratica di mare sul Consiglio Nato-Russia, grazie anche al forte impegno italiano. Frattini, ricordando quanto detto dal nuovo segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel suo discorso d’insediamento, ha inoltre osservato che occorre riconsiderare la partnership strategica con la Russia e dare attenzione al ruolo politico che la Nato può avere in questa crisi. Occorre, ha dichiarato infine Frattini, ripristinare la fiducia reciproca nel rapporto con la Russia, superando questa crisi per potersi concentrare ed unire le forze contro il vero nemico comune rappresentato dal terrorismo islamico. Sulle “possibili lezioni” che la comunità e la politica internazionale possono apprendere dagli avvenimenti in ex Jugoslavia negli anni ‘90, l’ex titolare della Farnesina ha precisato che i Balcani occidentali rappresentano una “storia di successo per l’Unione europea”, per il processo di integrazione in atto “e anche perché siamo stati capaci di cooperare con la Russia per dare un nuovo futuro a questa regione”. L’Ucraina, ha concluso Frattini, deve a sua volta avvicinarsi all’Europa attraverso un processo graduale, seguendo i passaggi e i tempi che hanno scandito il percorso di tutti gli altri paesi. (TANJUG) - Manco: EU da ohrabri Srbiju Ambasador Italije u Beogradu Đuzepe Manco, čija zemlja trenutno predsedava EU, izjavio je danas da Unija treba da da konkretan signal Srbiji da pristupni pregovori napreduju kako bi je ohrabrila na njenom evropskom putu. "Italija snažno podržava proširenje EU, posebno kada je reč o Srbiji i Zapadnom Balkanu. Evropski projekat će biti zaključen tek kada Evropa bude cela, a to znači da Srbija i Balkan budu deo Unije", rekao je Manco na četvrtom Beogradskom bezbednosnom forumu. "Ohrabrujemo Srbiju da nastavi ka EU, ali joj moramo dati konkretne signale da pregovori napreduju. Zapadni Balkan mora biti deo EU", dodao je on. Italija, prema njegovim rečima, mora da odgovori na zahtev Srbije "za više Evrope". Manco je izrazio nadu da će istraživanje Nemačkog Maršalovog fonda naredne godine obuhvatiti i Srbiju, što bi, kako je rekao, pokazalo da proširenje nije samo cilj Italije, već i Nemačkog fonda. Italijanski ambasador je govorio na panelu na kojem je Konstanca Štelcenmuler, viši transatlantski saradnik Nemačkog Maršalovog fonda SAD predstavila u Beogradu izveštaj o transatlantskim trendovima za 2014. godinu. Na tom panelu učestvovali su i ambasadori SAD i EU u Beogradu, Majkl Kirbi i Majkl Devenport, kao i generalni sekretar Saveta za regionalnu saradnju Goran Svilanović. Beogradski bezbednosni forum, u organizaciji Beogradskog fonda za političku izuzetnost, Evropskog pokreta u Srbiji i Beogradskog centra za bezbednosnu politiku, koji je okupio 450 učsnika, traje do 2. oktobra. (B92) - "Srbija napreduje ka EU" Beograd -- Šef Delegacije EU u Beogradu Majkl Davenport ocenio je da Srbija sistematski napreduje ka EU i da će takvo opredeljenje biti potvrđeno 8. oktobra. Tada Evropska komisija treba da predstavi izveštaj o napretku Srbije. "Važno je da je Srbija napravila izbor, strateški izbor, počela pristupne pregovore u januaru i da napreduje na sistematski način", rekao je Davenport na četvrtom Beogradskom bezbednosnom forumu. Ambasador EU je naglasio da nije izgubljen RASSEGNA STAMPA Martedì 30 settembre 2014 Belgrade Security Forum - Partecipazione al Forum di Giuliano Amato e Franco Frattini (Belgrado) nijedan dan u pregovaračkom procesu, i pored toga što su u Srbiji u martu održani izbori, i dodao da nema sumnje da će proces biti nastavljen. Američki ambasador u Beogradu Majkl Kirbi ocenio je danas da Srbija postaje izvoznik stabilnosti i da se na pozitivan način priključuje međunarodnoj zajednici. Kirbi je, na četvrtom Beogradskom bezbednosnom forumu, izrazio uverenje da će Srbija nastaviti da dobro napreduje ka članstvu u EU. "Srbija je sprovela važne reforme, 21. januara počela pristupne pregovore, u martu su održani izbori koji su omogućili sprovođenje nužnih reformi, postignut je sporazum s Prištinom, a u julu je održana zajednička vojna vežba više zemalja, među kojima i SAD i Srbije", naveo je on. Srbija je, prema njegovim rečima, dala veći doprinos nego ranije u mirovnim operacijama, čime sve više postaje izvoznik stabilnosti, umesto nestabilnosti. Kirbi je podsetio da je pre 50 godina bilo uobičajeno da neka zemlja najpre postane članica NATO, a potom i EU, dok danas to nije slučaj. Srbija se angažuje i nadam se da ću je videti u EU jednog dana. NATO je otvoreno pitanje, ali ako Srbija bude želela da uđe u NATO, NATO će biti spreman da to razmotri", kazao je Kirbi. Kirbi i Davenport su govorili na panelu na kojem je Konstanca Štelcenmuler, viši transatlantski saradnik Nemačkog Maršalovog fonda SAD predstavila u Beogradu izveštaj o transatlantskim trendovima za 2014. godinu. Na tom panelu učestvovali su i ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco i generalni sekretar Saveta za regionalnu saradnju Goran Svilanović. Ambasador Italije u Beogradu Djuzepe Manco, čija zemlja trenutno predsedava EU, izjavio je danas da Unija treba da da konkretan signal Srbiji da pristupni pregovori napreduju kako bi je ohrabrila na njenom evropskom putu. "Italija snažno podržava proširenje EU, posebno kada je reč o Srbiji i Zapadnom Balkanu. Evropski projekat će biti zaključen tek kada Evropa bude cela, a to znači da Srbija i Balkan budu deo Unije", rekao je Manco na četvrtom Beogradskom bezbednosnom forumu. "Ohrabrujemo Srbiju da nastavi ka EU, ali joj moramo dati konkretne signale da pregovori napreduju. Zapadni Balkan mora biti deo EU", dodao je on. Italija, prema njegovim rečima, mora da odgovori na zahtev Srbije "za više Evrope". Manco je izrazio nadu da će istraživanje Nemačkog Maršalovog fonda naredne godine obuhvatiti i Srbiju, što bi, kako je rekao, pokazalo da proširenje nije samo cilj Italije, već i Nemačkog fonda. (TANJUG) - Amato: Ima napretka, ali i još posla na putu Balkana ka EU Đulijano Amato, sudija Ustavnog suda Italije, ocenio je da je od poslednjeg izveštaja Međunarodne komisije za Balkan postignut napredak, ali da ima još posla u izgradnji evropske budućnosti Balkana, kao i da je potrebno veće zalaganje za proširenje Evropske unije. "Od poslednjeg izveštaja moje komisije dogodilo se nešto korisno i veoma produktivno. Vreme nije protraćeno i nije sve ostalo kao što je bilo", istakao je Amato, koji je u vreme kada je objavljen izveštaj pod naslovom "Evropska budućnost Balkana", 2005. godine, bio predsednik te komisije. "To, međutim, nije dovoljno i ima još posla", upozorio je Amato u izjavi za Tanjug, dodavši da podsticanje tog procesa zavisi od Evropske unije. Amato je učestvovao na Beogradskom bezbednosnom forumu, a na pitanje da li je potrebna nova Balkanska komisija, što je bila tema njegovog panela, on je odgovorio da ona nije nužno potrebna. "Međutim, potrebno je da se ljudi zalažu za proširenje u zapadnoevropskim prestonicama, kao i ovde (na Balkanu)", ukazao je Amato, koji je i bivši italijanski premijer. On, takođe, smatra da Evropska unija u ovom trenutku nije raj. "EU uopšte nije raj, već vrsta izazova sa kojim se mi sada zajedno suočavamo, i to je danas mnogo više zajednički izazov nego pre nekoliko godina", istakao je on. "Svi mi imamo iste strahove, iste nade", ocenio je Amato i zaključio da je to, samo po sebi, "dobar razlog da budemo zajedno". (TANJUG) - Fratini: Reforme izvlače Srbiju iz krize Smatram da su izgledi za pristupanje Srbije EU sve bolji i bolji, istakao je nekadašnji šef italijanske diplomatije Franko Fratini, predsednik Italijanskog društva za međunarodnu organizaciju, ocenio je danas da će paket reformi, koji je premijer Srbije nedavno predstavio, izvući našu zemlju iz krize te da su zato evropske perspektive Srbije sve bolje, izrazivši uverenje da će predstojeći izveštaj Evropske komisije biti pozitivan. "Mislim da je paket reformi koji je nedavno predstavio premijer Srbije Aleksandar Vučić dobar, snažan i sveobuhvatan, i da će Srbiju izvući iz krize", rekao je Fratini na marginama četvrtog Beogradskog bezbednosnog foruma. "Smatram da su iz tog razloga izgledi za pristupanje Srbije EU sve bolji i bolji", istakao je on uz ocenu da "prvi put srpska vlada ispunjava očekivanja i pokazuje konkretne rezultate". Upitan da li misli da bi naša zemlja mogla da do kraja godine otvori prva pregovaračka poglavlja i koja, Fratini je izrazio nadu da će se to dogoditi i ocenio da postoji mogućnost da to najpre bude Poglavlje 32. Bivši evropski komesar i šef italijanske diplomatije smatra da je to veoma važno poglavlje pošto podrazumeva transparentnost u oblasti ekonomije. "Mislim da će biti moguć i dobar napredak kad je reč o poglavljima 23 i 24, koja se odnose na pravosuđe i bezbednost, u smislu da bi barem mogli da budu odobreni akcioni planovi ako ne i da poglavlja budu otvorena", naveo je Fratini, koji je i predsednik Veća italijanskog Vrhovnog administrativnog suda. Prema njegovim rečima, ono što Evropa sada traži od Srbije je "mnogo, mnogo manje nego pre par meseci". On je, takođe, izrazio uverenje da će izveštaj Evropske komisije o napretku Srbije, koji će biti objavljen iduće nedelje, biti "prilično pozitivan". Osvrnuvši se na krizu između Rusije i Ukrajine, što je bila tema sesije na kojoj je danas učestvovao, Fratini je rekao da je njegova glavna poruka da bi trebalo uraditi tri stvari, od kojih je prva puna implementacija sporazuma iz Minska. "Drugo je je trilateralni dijalog na temu energetskog snabdevanja između Rusije, Ukrajine i Evropske komisije, a treće preispitati političke sankcije protiv Rusije koje izuzetno teško pogađaju evropsku ekonomiju", istakao je on. Fratini je dodao da je, takođe, potrebno obnoviti tradicionalno stateško partnerstvo sa Ruskom Federacijom što je, kako naglasio, u obostranom interesu. Video 66 RASSEGNA STAMPA Lunedi 20 ottobre 2014 Settimana lingua italiana: donati libri a Università Belgrado (Belgrado) (ANSAmed) - 20 OTT - Manuali di grammatica e letteratura italiana per insegnanti e studenti del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Belgrado sono stati consegnati oggi a nome del Governo italiano dall'ambasciatore in Serbia Giuseppe Manzo come atto simbolico di apertura della XIV Settimana della Lingua Italiana nel mondo. La cerimonia di donazione dei libri, ha reso noto l'Ambasciata d'Italia, si è svolta in occasione dell'incontro “Nuovi scrittori, nuovi lettori: nuova Europa" che ha aperto il programma di manifestazioni per la XIV Settimana, organizzato a Belgrado e in numerose altre città della Serbia dall’Istituto Italiano di Cultura diretto da Sira Miori. All’Università di Belgrado Nikola Savic ha incontrato e raccontato agli studenti del Corso di Laurea in Lingua e Letteratura Italiana la sua storia di giovane scrittore serbo vincitore in Italia del talentshow letterario “Masterpiece” con il suo primo romanzo “Vita Migliore”, scritto in italiano e recentemente tradotto anche in serbo. "Un giovane serbo che vince un premio scrivendo un libro in italiano è il segno di quanto la nostra lingua sia considerata anche qui in Serbia una lingua attuale e del futuro. I libri che consegniamo costituiscono al tempo stesso un riconoscimento e un incoraggiamento ai giovani serbi per continuare a coltivare l'interesse verso l'italiano, in un paese in cui la presenza dell’Italia si misura sia in termini economici che in termini culturali", ha detto l'ambasciatore Manzo, sottolineando il senso di un’iniziativa che si inquadra nel tema „Scrivere la Nuova Europa“ cui è dedicata l’edizione 2014 della Settimana della Lingua italiana. I volumi, insieme ad altro materiale didattico acquistato e messo a disposizione dalla Farnesina, saranno utilizzati nella biblioteca del Dipartimento di Italianistica ospitata nei locali della Facoltà di Filologia di Belgrado. Il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Belgrado conta attualmente circa 1000 studenti e negli ultimi trent’anni sono stati oltre 2000 i laureati in Lingua e Letteratura italiana nella sola Facoltà di Filologia di Belgrado. Dall’anno scolastico 2001/2002 ll Dipartimento di Italianistica sovrintende inoltre all’insegnamento dell’italiano nel sistema scolastico serbo con circa 9000 alunni e più di 100 docenti di scuole elementari, medie e medie superiori (compresa la sezione italo-serba del III Liceo di Belgrado). (Nova) - 20 OTT - L'ambasciatore italiano in Serbia, Giuseppe Manzo, ha consegnato oggi a nome del governo di Roma una donazione di manuali di grammatica e letteratura italiana per insegnanti e studenti del dipartimento di Italianistica dell’Università di Belgrado. La donazione è stata effettuata simbolicamente all'apertura della XIV Settimana della lingua italiana nel mondo, ed è avvenuta in occasione dell'incontro "Nuovi scrittori, nuovi lettori: nuova Europa". L'evento ha aperto il programma delle manifestazioni organizzate a Belgrado e in numerose altre città della Serbia dall'Istituto italiano di cultura diretto da Sira Miori in occasione della Settimana. All’Università di Belgrado lo scrittore Nikola Savic ha incontrato gli studenti del corso di laurea in Lingua e letteratura italiana e ha raccontato la sua storia di giovane scrittore serbo vincitore in Italia del talent-show letterario "Masterpiece" con il suo primo romanzo "Vita Migliore", scritto in italiano e recentemente tradotto anche in serbo. "Un giovane serbo che vince un premio scrivendo un libro in italiano è il segno di quanto la nostra lingua sia considerata anche qui in Serbia una lingua attuale e del futuro. I libri che consegniamo costituiscono al tempo stesso un riconoscimento e un incoraggiamento ai giovani serbi per continuare a coltivare l'interesse verso l'italiano in un paese in cui la presenza dell'Italia si misura sia in termini economici che in termini culturali", ha detto l'ambasciatore Manzo, sottolineando il senso di un'iniziativa che si inquadra nel tema "Scrivere la Nuova Europa" cui è dedicata l'edizione2014 della Settimana della lingua italiana. I volumi, insieme ad altro materiale didattico acquistato e messo a disposizione dalla Farnesina, saranno utilizzati nella biblioteca del dipartimento di Italianistica ospitata nei locali della facoltà di Filologia di Belgrado. Il dipartimento di Italianistica dell’Università di Belgrado conta attualmente circa 1.000 studenti e negli ultimi trent'anni sono oltre 2.000 i laureati in Lingua e letteratura italiana nella sola facoltà di Filologia di Belgrado. Dall'anno scolastico 2001/2002 il dipartimento di Italianistica sovrintende inoltre all'insegnamento dell'italiano nel sistema scolastico serbo con circa 9.000 alunni e più di 100 docenti di scuole elementari, medie e medie superiori, compresa la sezione italo-serba del III Liceo di Belgrado. Ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco danas je u ime Vlade Republike Italije uručio udžbenike gramatike i italijanske književnosti za predavače i studente Katedre za italijanistiku Univerziteta u Beogradu kao simbolični čin početka XIV Nedelje italijanskog jezika u svetu. Donacija knjiga je upriličena tokom susreta „Novi pisci, novi čitaoci: nova Evropa“ koji je otvorio program manifestacija povodom XIV Nedelje italijanskog jezika, koju Italijanski institut za kulturu, predvođen g.đom Sirom Miori, organizuje u Beogradu i u drugim gradovima Srbije. Nikola Savić se danas na Beogradskom univerzitetu sreo sa studentima italijanskog jezika i književnosti i sa njima razgovarao o svom iskustvu mladog srpskog pisca koji je odneo pobedu u šou programu talenata „Masterpiece“ sa svojim prvim romanom „Bolji život“, koji je napisan na italijanskom a nedavno je preveden i na srpski jezik. „Mladi Srbin koji dobija nagradu za knjigu napisanu na italijanskom jeziku pokazuje koliko je naš jezik aktuelan i u Srbiji, a knjige koje uručujemo su u isto vreme priznanje i ohrabrenje mladim Srbima da nastave da gaje interesovanje prema italijanskom jeziku, u zemlji u kojoj se prisustvo Italije meri kako privrednim tako i kulturnim parametrima“, izjavio je ambasador Manco, ističući smisao inicijative koja se uklapa u temu „Pisati novu Evropu“ („Writing the new Europe“) kojoj je posvećena Nedelja italijanskog jezika u 2014. Godini. Knjige, uz drugi didaktički materijal koji je Ministarstvo spoljnih poslova Italije nabavilo i stavilo na raspolaganje, biće dostupne u biblioteci Katedre za italijanistiku Filološkog fakulteta u Beogradu. Odsek za italijanistiku Univerziteta u Beogradu trenutno pohađa oko 1000 studenata a u poslednjih trideset godina preko 2000 studenata je diplomiralo italijanski jezik i književnost samo na Filološkom fakultetu u Beogradu. Od školske 2001/2002 godine Katedra za italijanistiku je nadležna za nastavu italijanskog u školskom sistemu Srbije sa oko 9000 đaka i više od 100 predavača u osnovnim i srednjim školama (uključujući i srpsko-italijansku bilingvalnu nastavu u Trećoj beogradskoj gimnaziji). RASSEGNA STAMPA Martedì 21 ottobre 2014 Prefetto Porzio a Belgrado incontra autorità locali in vista di avvio progetto Ipa Polizia-Balcani (Belgrado) (NOVA) - 21 ott - Si è conclusa la serie di incontri previsti nell'ambito della visita a Belgrado del prefetto Annapaola Porzio del dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell'Interno italiano. Il prefetto ha incontrato le autorità governative nazionali nell'ambito dell'avvio del progetto Ipa Polizia-Balcani 2013, di cui è project leader. La Porzio ha incontrato il ministro dell'Interno Nebojsa Stefanovic, il capo della polizia serba Milorad Veljovic, il capo della procura speciale per il crimine organizzato, Miljko Radisavljevic e il capo negoziatore serbo per l'adesione all'Ue Tanja Miscevic. In un'intervista con la stampa italiana presso la residenza dell'ambasciatore Giuseppe Manzo, la Porzio ha illustrato i punti fondanti del progetto finanziato dalla direzione per l'Allargamento dell'Unione europea e vinto dall'Italia. Il programma riguarda sei paesi dei Balcani, ovvero la Serbia, la Bosnia Erzegovina, l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom), l'Albania e il Kosovo, vede una durata di tre anni ed è ora entrato nella fase preliminare, prima dell'avvio previsto nella seconda metà di novembre a cui seguirà una conferenza di apertura che si terrà a Roma ai primi di dicembre. L'intero programma vede un finanziamento della direzione generale per l'Allargamento Ue di 5 milioni di euro. La particolarità e punto di forza del progetto è la rete di esperti residenti, mandati dall'Italia e che lavoreranno nelle sedi dei dicasteri dell'Interno dei vari paesi, affiancando così operativamente il personale locale. I quattro esperti sono stati inviati in Serbia, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Fyrom. Gli ufficiali rispecchiano la natura interforze del progetto e fanno parte dell'Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e della Polizia. La finalità è quella di affiancare gli Stati beneficiari nei temi della lotta alla criminalità organizzata in tutti i possibili aspetti, compresi la tratta degli esseri umani e il traffico di stupefacenti, escludendo il settore migratorio. (ANSA) - 21 OTT - Il rafforzamento e un maggiore coordinamento della lotta comune alla criminalità organizzata sono stati al centro di colloqui che il prefetto Annapaola Porzio ha avuto oggi a Belgrado con la dirigenza serba, alla quale ha illustrato il progetto IPA Polizia-Balcani 2013. Si tratta di un piano finanziato dalla direzione generale Ue per l'allargamento, la cui finalità è quella di affiancare e accompagnare gli stati beneficiari in relazione ai temi della lotta al crimine organizzato in tutti i suoi aspetti e sfaccettature. Il progetto, che è stato affidato all'Italia la cui grande esperienza nel contrasto alla criminalità è ampiamente riconosciuta, riguarda sei Paesi dei Balcani occidentali Serbia, Montenegro, Macedonia, BosniaErzegovina, Albania e Kosovo - ha una durata di tre anni ed è dotato di un fondo di 5 milioni di euro. "I Balcani sono un'area di grande interesse strategico per l'Europa e per l'Italia in particolare, alla quale sono vicini non solo geograficamente ma anche culturalmente", ha detto il prefetto Porzio, che ha incontrato a Belgrado il ministro dell'interno serbo Nebojsa Stefanovic, il direttore generale della polizia Milorad Veljovic, il capo della procura speciale per il crimine organizzato Miljko Radisavljevic e il capo del team negoziale con la Ue Tanja Miscevic. "La rotta balcanica è ancora viva, anche se ormai la criminalità viaggia ora via web", ha osservato il prefetto Porzio, secondo cui l'idea del progetto IPA non è in alcun modo quella di imporre punti di vista o peggio 'colonizzare' i Paesi coinvolti, ma piuttosto "affiancarli per aiutarli ad adeguarsi più velocemente agli standard europei". Le aree di intervento sono la cooperazione giudiziaria e di polizia, lo scambio di informazioni e di intelligence, la tecnologia delle comunicazioni e la protezione dati, le indagini internazionali, i processi e le procedure. Il prefetto Porzio, che è 'Project Leader', si avvale di 'Resident Experts' dislocati in Serbia. Montenegro, BosniaErzegovina e Macedonia. L'inaugurazione formale del progetto, che è già partito con una fase preliminare, avverrà con una conferenza in programma a Roma l'1 e 2 dicembre prossimi. "Sono molto soddisfatta dei colloqui avuti qui a Belgrado, dove in tutti gli interlocutori ho riscontrato grande interesse e disponibilità", ha detto Annapaola Porzio, che ha sottolineato come le autorità serbe e degli altri Paesi coinvolti abbiano acconsentito a far lavorare i responsabili italiani all'interno delle rispettive strutture operative. "Tutto ciò contribuisce anche a migliorare i rapporti fra l'Italia e i Paesi interessati". Il ministro Stefanovic, in un comunicato diffuso in serata sul colloquio con il prefetto Porzio, ha definito da parte sua "eccellente a tutti i livelli" la cooperazione fra i ministeri dell'interno di Serbia e Italia. "Siamo aperti, ha aggiunto, a ogni tipo di proposta e assistenza che l'Italia e altri Paesi Ue intendono offrire alla Serbia". Comunicato del Ministero dell’Interno serbo: L’aiuto dell’Italia nella lotta con tutti i tipi di criminalità Belgrado, 21 ottobre 2014 – Il ministro dell’Interno serbo Nebojsa Stefanovic ha incontrato oggi il direttore dell’Ufficio per il coordinamento e per la pianificazione delle forze di polizia del Ministero dell’Interno italiano ed il direttore della cooperazione internazionale della polizia Annapaola Porzio, con la quale ha discusso delle attività legate al progetto IPA “Lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione: cooperazione internazionale nel diritto penale”. Stefanovic ha valutato che la cooperazione tra i due Ministeri dell’Interno è straordinaria su tutti i livelli, dicendosi convinto che esiste un desiderio reciproco di rafforzarla ulteriormente attraverso lo scambio di esperienze tra le due parti. Facendo riferimento al processo di integrazione europea, lui ha dichiarato che tale processo è priorità principale di politica estera della Serbia, sottolineando che il Ministero dell’Interno serbo fa tutto per adempiere alle condizioni necessarie per l’apertura del Capitolo 24 che si riferisce alla giustizia, libertà e sicurezza. Il ministro ha dichiarato che il nostro Paese accoglierà qualsiasi tipo di proposta o aiuto da parte dell’Italia, ma anche da altri Paesimembri dell’UE, aggiungendo che l’individuazione degli esperti da entrambe le parti, responsabili della realizzazione del progetto, riveste grande importanza per il successo del progetto. E’ stato detto nei colloqui che la prevenzione e la lotta alla criminalità organizzata transfrontaliera è un obiettivo generale che porterà allo smantellamento delle organizzazioni criminali che si occupano del traffico illegale al livello transfrontaliero. La Porzio, avendo in mente le ricche esperienze del Ministero dell’Interno italiano nella lotta contro la criminalità organizzata, specialmente contro furti aggravati, falsificazione di documenti, traffico illecito di stupefacenti e immigrazione clandestina, ha ribadito che l’Italia è pronta a prestare qualsiasi tipo di aiuto al Ministero dell’Interno serbo. RASSEGNA STAMPA Prefetto Porzio a Belgrado incontra autorità locali in vista di avvio progetto Ipa Polizia-Balcani (Belgrado) Beograd, 21. oktobar 2014. godine – Ministar unutrašnjih poslova u Vladi Republike Srbije Nebojša Stefanović razgovarao je danas sa direktorom Kancelarije za koordinaciju i planiranje policijskih snaga Ministarstva unutrašnjih poslova Italije i direktorom za međunarodnu policijsku saradnju Anapaolom Porci o aktivnostima u okviru realizacije IPA projekta „Borba protiv organizovanog kriminala i korupcije: međunarodna saradnja u krivičnom pravu“. Stefanović je ocenio da je saradnja ministarstava unutrašnjih poslova dveju zemalja na svim nivoima izuzetno dobra, i izrazio uverenje da postoji obostrana želja za njeno dalje unapređenje, posebno kroz razmenu iskustava i ekspertiza dveju strana. Govoreći o procesu evropskih integracija, on je naveo da je taj proces glavni spoljnopolitički prioritet Srbije, i naglasio da MUP Srbije čini sve kako bi ispunio neophodne uslove za što ranije otvaranje Poglavlja 24, koje se odnosi na pravdu, slobodu i bezbednost. Ministar je rekao da je naša zemlja otvorena za svaku vrstu predloga i pomoći koju bi Italija, ali i ostale članice EU bile spremne da pruže, uz ocenu da je imenovanje eksperata sa obe strane zaduženih za realizaciju ovog projekta od velikog značaja za njegovo uspešno sprovođenje. U razgovoru je ukazano na to da su prevencija i borba protiv organizovanog prekograničnog kriminala opšti cilj koji će dovesti do razbijanja kriminalnih organizacija koje se bave nelegalnom trgovinom na prekograničnom nivou. Porci je, imajući u vidu bogata iskustva MUP-a Italije u borbi protiv organizovanog kriminala, naročito teških krađa, falsifikovanja isprava, nedozvoljene trgovine drogama i ilegalnih transfera migranata, naglasila da je Italija spremna da Ministarstvu unutrašnjih poslova Srbije pruži svaki vid pomoći. Martedì 21 ottobre 2014 RASSEGNA STAMPA Giovedì 23 ottobre 2014 Conferenza dei Ministri degli Esteri e dell'Economia dei Balcani Occidentali Video 67 Video 68 (Belgrado) Berlino il 28 agosto scorso su iniziativa del cancelliere Angela Merkel. (Agenzia Nova) – 23 OTT - Il ministro degli Esteri serbo Ivica Dacic è stato a colloquio con il direttore Balcani del ministero italiano degli Esteri, Andrea Orizio. Lo rende noto un comunicato del dicastero serbo degli Esteri, precisando che Dacic e Orizio hanno espresso soddisfazione per l’alto livello dei rapporti bilaterali fra i due paesi. Dacic ha ringraziato Orizio per il continuo sostegno dato dalla Repubblica italiana alla Serbia nell’ambito del processo di integrazione europea di quest’ultima. Orizio, prosegue la nota di Belgrado, ha ribadito che l’Italia continuerà a fornire il proprio sostegno alla Serbia nel suo percorso europeo. (ANSA) - 23 OTT - La cooperazione politica ed economica a livello regionale è al centro di una conferenza dei ministri degli esteri e delle finanze dei Paesi dei Balcani occidentali apertasi oggi a Belgrado. All'incontro partecipano i commissari europei Jyrki Katainen e Stefan Fuele, responsabili rispettivamente per gli affari economici e monetari e per le questioni dell'allargamento, e per la presidenza italiana della Ue Andrea Orizio, responsabile Balcani al ministero degli esteri. Sono presenti fra gli altri i rappresentanti di Albania e Kosovo, per questo l'incontro - in base agli accordi tra Serbia e istituzioni internazionali - si tiene col formato Gymnich, che prevede l'indicazione dei soli nomi dei partecipanti, senza alcun segnale o simbolo nazionale. L'incontro di Belgrado era stato concordato alla conferenza sui Balcani occidentali tenutasi a (ANSA) - 23 OTT - L'Italia, che detiene fino alla fine dell'anno la presidenza di turno della Ue, ha ribadito oggi a Belgrado il pieno sostegno all'integrazione europea della Serbia e di tutti gli altri Paesi dei Balcani occidentali. "La riunificazione dell'Europa non sarà completa fino a quando nell'Unione non sarano integrati anche i Balcani occidentali", ha detto Andrea Orizio, direttore per i Balcani al ministero degli esteri e inviato del ministro Federica Mogherini, a nome della presidenza italiana della Ue, alla conferenza di cooperazione regionale svoltasi oggi a Belgrado. Per l'Italia, unico Paese Ue, era presente anche l'ambasciatore in Serbia Giuseppe Manzo. Orizio - al quale in un incontro stamane il ministro degli esteri serbo Ivica Dacic ha rinnovato i ringraziamenti all'Italia per il costante appoggio all'integrazione europea della Serbia - si è detto "molto soddisfatto" per la riunione di oggi a Belgrado, alla quale hanno preso parte i ministri degli esteri e delle finanze dei Paesi della regione, unitamente ai commissari europei Jyrki Katainen e Stefan Fuele, responsabili rispettivamente per gli affari economici e monetari e per le questioni dell'allargamento. Per la prima volta a una riunione regionale in Serbia ha partecipato anche il ministro degli esteri del Kosovo Enver Hoxhaj. Un evento quello odierno, ha osservato Orizio, che ha testimoniato della "maturità di tutti gli attori sulla scena". "In questa conferenza si è visto che episodi come gli incidenti alla partita Serbia-Albania si possono superare". A suo avviso, è importante "lo spirito di collaborazione" messo in mostra nella riunione. "E' stata una giornata molto positiva, un incontro svoltosi in uno spirito sereno e costruttivo, con tanta voglia di parlarsi l'un l'altro. Anche la presenza del Kosovo non ha creato problemi, Anzi, e' stata la dimostrazione che il dialogo fra Belgrado e Pristina avanza è da' risultati". Dando atto all'importante ruolo della Serbia come fattore di stabilità nella regione, il rappresentante italiano ha sottolineato al tempo stesso come proprio oggi a Bruxelles sia stata approvata la Strategia AdriaticoIonica, che vera' lanciata ufficialmente il 18 novembre. "Si mettono insieme Paesi Ue e Paesi non appartenenti all'Unione per attivare strumenti di interconnessione e favorire i progressi di questa regione sulla strada dell'integrazione". Co-presidenti della Strategia Adriatico-Ionica sono Italia e Serbia. A tale forum regionale è stato fatto riferimento anche nel colloquio che Orizio ha avuto con Dacic, al quale ha trasmesso l'invito a partecipare alla riunione inaugurale del 18 novembre a Bruxelles. Beograd, 23. oktobar 2014. godine – Prvi potpredsednik Vlade Republike Srbije i ministar spoljnih poslova Ivica Dačić razgovarao je sa direktorom za Balkan u Ministarstvu spoljnih poslova Italije Andreom Oriciom, koji će kao specijalni predstavnik italijanskog predsedavanja EU učestvovati na današnjem neformalnom sastanku ministara spoljnih poslova i ekonomije zapadnog Balkana u Beogradu. U razgovoru je izraženo zadovoljstvo visokim nivoom bilateralnih odnosa Srbije i Italije, pri čemu je Dačić preneo zahvalnost na kontinuiranoj podršci koju ta zemlja pruža Srbiji u procesu evropskih integracija. Oricio je potvrdio da će Italija nastaviti da podržava Srbiju na njenom putu ka Evropskoj uniji. U domenu multilateralne saradnje konstatovano je da je predsedavanje Srbije OEBS-u, između ostalog, važno za potvrđivanje uloge naše zemlje kao faktora stabilnosti u regionu i pouzdanog međunarodnog partnera. Na sastanku je razmatrano i pitanje saradnje u okviru Jadransko-jonske inicijative, a istaknut je i značaj zajedničke saradnje u okviru Strategije za Jadransko– jonski region. Dačiću je uručen i formalni poziv za promociju tog dokumenta, koja će biti održana 18. novembra u Briselu. (saopstenje Ministarstva spoljnih poslova Republike Srbije) (Agencija TANJUG) - Specijalni izaslanik italijanskog predsedavanja EU Andrea Oricio izjavio je da današnji neformalni sastanak šefova diplomatije i ministara privrede zemalja regiona jasno svedoči o zrelosti svih aktera, ocenivši da je reč o istorijskom događaju za Zapadni Balkan. "Ovaj skup je dokaz da epizoda sa utakmicom Srbija-Albanija može da se prevaziđe", rekao je Oricio u izjavi Tanjugu na marginama konferencije. Prema njegovim rečima, ovaj skup je dokaz ozbiljnog rada i posvećenosti vlasti u Beogradu. "Ovde su svi danas i to jasno svedoči o zrelosti svih aktera u regionu i to je veoma važan korak za prilike u ovom delu Evrope", dodao je italijanski zvaničnik. Oricio, koji je i direktor za Balkan u Ministarstvu spoljnih poslova Italije, ocenio je da je konferencija u Beogradu istorijski događaj koji, između ostalog, dokazuje da dijalog Beograda i Prištine napreduje i daje rezultate. Osim napretka u dijalogu sa Prištinom, Oricio podseća da je izuzetno važno da naša zemlja nastavi sa reformskim kursom. Upitan kako zvanični Rim gleda na ulogu Srbije na Zapadnom Balkanu, Oricio je odgovorio da je Srbija za njegovu zemlju ključna za stabilizaciju prilika u regionu. Prema njegovim rečima, Srbija ima veoma važnu ulogu i u napredovanju svih zemalja regiona u procesu evropskih integracija. Italijanski diplomata nije želeo da govori o tome koja bi pregovaračka poglavlja mogla prva da budu otvorena u pristupnim pregovorima Srbije sa EU, ali je istakao da Italija, kao trenutno predsedavajuća zemlja EU, izuzetno vrednuje napore koje srpske vlasti preduzimaju. "Srbija je uradila odličan posao, ali ima još puno toga da se uradi u predstojećem periodu kako bi sve članice EU bile uverene u to da je vaša zemlja spremna da otvori prva poglavlja", ukazao je Oricio. Prema njegovim rečima, posao Italije kao predsedavajuće EU je da u to uveri druge zemlje članice EU. Oricio je ponovio stav zvaničnog Rima da je potpuno posvećen evropskoj perspektivi svih zemalja regiona. "Današnji skup je, ponavljam, dokaz da Srbija vodi konzistentnu politiku i da je fokusirana na sprovođenje suštinskih reformi poput onih u ekonomskoj oblasti, ali i da želi da se povezuje sa drugima", zaključio je italijanski zvaničnik. RASSEGNA STAMPA Martedì 28 ottobre 2014 Visita dell’Ammiraglio Binelli Mantelli Video 69 (Belgrado) (ANSAmed) - La necessità di accelerare il processo di integrazione europea della Serbia è stata sottolineata oggi a Belgrado dall’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, capo di stato maggiore delle Forze armate italiane. “L’Italia ritiene che si debba accelerare l’integrazione della Serbia nell’Unione europea”, ha detto l’ammiraglio al termine di un colloquio con il suo omologo serbo, il generale Ljubisa Dikovic. Per Binelli Mantelli, la cooperazione fra le Forze armate dei due Paesi faciliterà il processo di integrazione europea della Serbia. L’Italia, che detiene attualmente la presidenza di turno del consiglio Ue, continuerà ad appoggiare Belgrado sulla strada verso l’Europa – ha aggiunto. E l’Italia, ha sottolineato ancora Binelli Mantelli, vede la Serbia come fattore di stabilità, non solo nei Balcani ma anche per l’Ucraina e per il mondo islamico, nel contesto delle crisi che circondano l’Europa suscitando preoccupazione. Il capo di stato maggiore ha fatto quindi riferimento alle truppe italiane inquadrate nella Kfor, la Forza Nato in Kosovo, sottolineando il loro ruolo a favore dello sviluppo civile e sociale, sforzi questi - ha osservato - appoggiati dalla Serbia. Per Binelli Mantelli - che in giornata ha incontrato anche il ministro della difesa serbo Bratislav Gasic - i settori nei quali la cooperazione italo-serba continuerà anche in futuro riguardano in particolare l’addestramento di truppe di terra dell’aeronautica e del personale della flotta fluviale. Con il generale Dikovic l’ammiraglio Binelli Mantelli ha parlato delle prospettive generali della cooperazione militare e della partecipazione congiunta a missioni della Ue e delle Nazioni Unite. Il generale serbo ha detto fra l’altro che Belgrado intende inviare una unità militare serba nella missione di pace dell’Onu in Libano, quale parte del contingente italiano, che conta oltre 1.500 soldati. (Nova) - Si è svolto oggi a Belgrado un incontro fra il capo di stato maggiore della Difesa italiana, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, e il capo di stato maggiore serbo, generale Ljubisa Dikovic. Secondo quanto riporta una nota del ministero della Difesa serbo, Mantelli e Dikovic hanno discusso della presente e futura collaborazione fra le due forze armate, del contesto attuale politico e di sicurezza a livello regionale e della partecipazione nelle operazioni multinazionali delle Nazioni Unite e dell'Unione europea. L'ammiraglio Mantelli ha ricordato che, nella storia, Italia e Serbia sono state a volte più vicine e a volte più lontane l'una dall'altra, ma nei momenti storici chiave, ha osservato Mantelli, l'Italia è stata con la Serbia. “Oggi è un momento importante - ha dichiarato - perché le crisi, sia quelle militari che sanitarie, che circondano l'Europa ci preoccupano. L'Italia - ha aggiunto - considera la Serbia un fattore di stabilità non solo nei Balcani ma anche nel mondo slavo, a causa degli avvenimenti in Ucraina ma anche nel mondo islamico per i problemi che lì esistono”. Mantelli ha inoltre sottolineato che l'Italia è presente nel contingente Kfor in Kosovo per aiutare lo sviluppo civile e sociale, e in questo non vi sarebbe stata una riuscita senza l'appoggio della Serbia. “I colloqui con il generale Dikovic - ha aggiunto Mantelli - aprono a nuove possibilità di collaborazione, innanzitutto penso alla cooperazione militare, a quella nel campo della medicina militare e l'equipaggiamento delle unità di terra, della marina, della flotta fluviale, come pure quello del personale in mare aperto e di aria. Tutto questo – ha concluso - potrà agevolare la Serbia nel suo percorso europeo”. Il generale serbo Dikovic ha ricordato che l'Italia è uno dei maggiori partner commerciali della Serbia, sottolineando che le forze armate dei due paesi vedono una lunga collaborazione nei campi dell'istruzione, equipaggiamento del personale e formazione dei quadri. “La cooperazione militare - ha detto Dikovic - è sviluppata, cercheremo di farla avanzare ulteriormente in futuro e di definire nuovi campi di collaborazione”. Dikovic ha poi ricordato la partecipazione italiana in Kfor, aggiungendo che a questo proposito con Mantelli è stata discussa la situazione attuale della sicurezza. Il generale serbo ha infine sottolineato l'ottima collaborazione con le forze italiane nelle operazioni multinazionali, ricordando che le squadre serbe e italiane hanno lavorato insieme nell'Oceano Indiano. Esistono dei progetti, ha concluso Dikovic, per una partecipazione comune in operazioni dell'Unione europea e delle Nazioni Unite. “Siamo vicini - ha infine aggiunto – ad un accordo per la partecipazione di un'unità serba all'interno del contingente italiano nella missione Onu in Libano”. (Comunicato del Ministero della difesa della Serbia) Cooperazione con Italia nel settore della difesa è in crescita continua Belgrado, il 28 ottobre 2014 – Il ministro della Difesa nel Governo della Repubblica di Serbia Bratislav Gasic e il capo di Stato Maggiore della Difesa della Repubblica italiana, l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, oggi hanno stimato che le relazioni bilaterali tra i due paesi sono stabili e tradizionalmente amichevoli. Gasic e Binelli Mantelli hanno sottolineato che la cooperazione nel campo della difesa è ottima e si svolge con l’accento sull’istruzione e aggiornamento, l’attività e ricognizione, la dell’intelligenza cooperazione militare-militare e militaresanitaria. Si è parlato anche delle modalità per la futura cooperazione ed è stata anche rilevata l’importanza dei consultamenti bilaterali sulla difesa che si terranno a Roma nel dicembre, quando sarà armonizzato il Piano della cooperazione per il prossimo anno. Gasic e Binelli Mantelli hanno concluso che la buona cooperazione tra l’Esercito di Serbia e il Kfor è il garante della sicurezza della popolazione serba in Kosovo e Metohija, ricordando che i membri delle forze armate d’Italia sono tra i maggiori contribuenti nel contingente del Kfor e Eulex, si dice nella dichiarazione del Ministero della Difesa. (Tanjug) - Italija smatra da je vreme da se ubrza proces evropskih integracija Srbije, izjavio je danas načelnik Generalštaba Oružanih snaga Italije admiral Luiđi Bineli Manteli. Manteli je, na zajedničkoj konferenciji za medije sa načelnikom Generalštaba Vojske Srbije generalom Ljubišom Dikovićem, istakao i da će saradnja dve vojske pomoći da se olakša put Srbije u EU. On je podsetio da Italija trenutno predsedava Savetom Evrope, naglasivši da će narednih šest meseci to iskoristiti kako bi podržala Srbiju na evropskom putu. "Vreme je da se ubrza proces intergacija, jer istorija ne čeka nikoga, a problemi se nagomilavaju", rekao je Manteli. On je naglasio i da Italija smatra Srbiju faktorom stabilnosti ne samo na Balkanu, nego i u Ukrajini i u islamskom svetu, u kontekstu krize koje opkoljavaju Evropu i koje kod nas u Evropi izazivaju zabrinutost. Manteli je podsetio i da su italijanski vojnici prisutni u sastavu Kfora na Kosovu i Metohiji kako bi pomogli civilni i društveni razvoj, dodavši da i u tome imaju podršku Srbije. Prema njegovim rečima, vojna saradnja u snaga pripadnika obuci kopnenih vazduhoplovstva i rečne flotile su oblasti u kojima će se sarađivati i ubuduće. Diković je izrazio zadovoljstvo dosadašnjim nivom saradnje i najavio da će tokom posete italijanskog kolege biti razgovarano o njenom unapređenju u više oblasti. Prema njegovim rečima, tu spadaju oblasti vojne i vojno ekomonske saradnje, kao i zajedničkog učešća u mirovnim misijama EU i UN. Diković je rekao i da VS planira da jednu svoju jedinicu pošalje u mirivnu misiju UN u Libanu u sastav italijanskog kontigenta koji tamo ima više od 1.500 ljudi. Načelnik Generalštaba VS je naveo i će aktuelna bezbednosna situacija, takođe, biti tema RASSEGNA STAMPA Visita dell’Ammiraglio Binelli Mantelli (Belgrado) tokom boravka Montalija u Beogradu, obzirom da Italija u sastavu Kfora ima 750 ljudi. Diković je naveo i da "naši prijatelji iz Italije pružaju punu podršku reformama VS". Prema njegovim rečima, razgovarće se i o mogućnosti remonta određenih sredstava vojne opreme i naoružanja VS u Italiji. Diković je naveo i da je saradnja u oblasti školstva i usavršavanja zajedničke obuke i vojne ekonomske saradnje dosta razvijena, a da će se razgovarati o njenom unapređenju i definisanju novih oblika saradnje. Tokom svoje prve posete Beogradu, Manteli, kome je priređen svečani doček u Generalšatabu VS, podsetio je i na saradnju dve vojske u Prvom svetskom ratu kada je italijanska mornarica pomogla srpskoj vojsci prilikom evakuacije iz Albanije kako bi se ponovo vratila na front. Beograd, 28. oktobar 2014. godine – Ministar odbrane u Vladi Republike Srbije Bratislav Gašić i načelnik Generalštaba Republike Italije admiral Luiđi Bineli Manteli ocenili su danas da su bilateralni odnosi dveju zemalja stabilni i tradicionalno prijateljski Gašić i Manteli su istakli da je saradnja u oblasti odbrane odlična i težišno se odvija kroz školovanje i usavršavanje, obaveštajnoizviđačku delatnost, vojno-vojnu i vojnomedicinsku saradnju. Razgovarano je i o modalitetima buduće saradnje, a istaknut je i značaj bilateralnih odbrambenih konsultacija koje će se u decembru održati u Rimu, kada će biti usaglašen Plan saradnje za narednu godinu. Dosadašnje zajedničko učešće u multinacionalnim operacijama, kao i početak zajedničkog angažovanja našeg voda za zaštitu snaga u okviru italijanskog kontingenta u Sektoru zapad u Misiji UNIFIL u Libanu predstavljaće krunu saradnje i poverenja resornih ministarstava, naglasio je Gašić. Gašić i Manteli su zaključili da je dobra saradnja Vojske Srbije i Kfora garant bezbednosti srpskog stanovništva na Kosovu i Metohiji, uz podsećanje na to da su pripadnici oružanih snaga Italije jedan od najvećih kontributora u sastavu Kfora i Euleksa. Takođe, oni su razgovarali i o regionalnoj vojnoj saradnji, učešću u multinacionalnim operacijama UN i EU, kao i o saradnji u okviru Zajedničke bezbednosne i odbrambene politike EU. Gašić je uputio zvaničan poziv ministru odbrane Italije Roberti Pinoti da poseti Srbiju tokom naredne godine. Gašić i Manteli su ocenili da je uspostavljanje strateškog partnerstva tokom Samita 2009. godine u Rimu doprinelo unapređenju saradnje u svim oblastima, uz napomenu da je Italija jedan od glavnih partnera i vodećih investitora u srpsku privredu. Ministar je iskazao zahvalnost Vladi Italije i na pomoći koju je uputila našoj zemlji tokom majskih poplava, kao i na podršci u procesu evropskih integracija. Na sastanku je bilo reči i o aktuelnim političkim bezbednosnim pitanjima u regionu i svetu, navodi se u saopštenju Ministarstva odbrane. Martedì 28 ottobre 2014 RASSEGNA STAMPA Martedì 04 novembre 2014 Centenario della Prima Guerra Mondiale. Storie di eroismo ed amicizia tra Italia e Serbia Video 70 (Belgrado) Intervento dell’Ambasciatore Giuseppe Manzo Vi sono solo due modi per onorare i caduti in guerra: il silenzio e la memoria. Le note del silenzio che ascolterete tra breve sono il segno del rispetto per chi ha dato la vita per la patria. La targa che scopriremo subito dopo, piantata nella terra di questo cimitero, serve a non dimenticare, per non ripetere gli errori del passato. Questa targa serve anche a ricordare una storia di eroismo e di grande amicizia tra due popoli. Dal 12 dicembre 1915 al 29 febbraio 1916 le navi della Marina Italiana, con 248 viaggi, portarono sulle coste italiane e salvarono 260.895 militari e sfollati serbi. Pochi mesi dopo questi valorosi militari serbi tornarono al fronte per contribuire alla vittoria finale degli Alleati. In questo cimitero sono sepolti 1063 italiani. Molti di loro persero la vita al fianco i quegli stessi soldati che la Marina Italiana aveva salvato pochi mesi prima. Ringrazio il Primo Ministro per aver voluto testimoniare con la sua presenza oggi il senso di un’amicizia capace di rinnovarsi e rafforzarsi di fronte ad ogni sfida che, insieme, i nostri due Paesi affrontano e superano. (Agenzia Nova) - E’ avvenuta oggi a Belgrado la commemorazione dei nostri soldati caduti in battaglia a cento anni di distanza dalla Prima guerra mondiale, organizzata dall’ambasciata italiana a Belgrado e dall’ufficio dell’addetto per la Difesa. La commemorazione si è svolta presso il cimitero militare dove riposano 1.063 soldati italiani, e ha compreso una cerimonia durante la quale è stata deposta una corona di fiori presso l’altare maggiore, cui è seguita l’inaugurazione di una targa commemorativa del centenario della Prima guerra mondiale. La targa è stata scoperta dal premier serbo Aleksandar Vucic e dall’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, alla presenza di un plotone di lancieri italiani in uniforme storica di stanza a Codroipo in Friuli Venezia Giulia. L’ambasciatore Manzo ha sottolineato come il silenzio e la memoria siano i due modi per onorare i caduti in guerra, e la targa inaugurata oggi, ha aggiunto, serve a ricordare una storia di amicizia e di eroismo che lega la storia serba con quella italiana. Nel 1916, infatti, dopo lo sbarco a Gallipoli gli alleati chiesero all’Italia di intervenire sul fronte balcanico e 52.700 soldati italiani vi combatterono dal dicembre 1916 al settembre 1918. L’Italia pagò il suo tributo con 8.324 fra morti, feriti e dispersi mentre furono circa 10 mila le vittime per il freddo e le malattie. Fra costoro, 1063 furono seppelliti nel cimitero militare di Belgrado. Nel corso del conflitto avvenne anche un episodio di salvataggio da parte della nostra Marina militare che trasse in salvo oltre 265 mila soldati e civili serbi spinti verso le coste adriatiche dall’offensiva austro-ungarica nell’inverno 1915-’16. L’ambasciatore Manzo ha ricordato nella cerimonia odierna come quegli stessi militari serbi, salvati dalla nostra Marina, si riorganizzarono e tornarono a combattere nel fronte balcanico dove erano presenti le nostre truppe. “In questo cimitero molti di loro persero la vita a fianco di soldati serbi che la nostra Marina aveva salvato pochi mesi prima”, ha ricordato l’ambasciatore ringraziando il premier Vucic per la presenza, “segno di un’amicizia fra i due paesi capace di rinnovarsi e superare tutte le difficoltà”. Il premier serbo Vucic ha ricordato l’episodio del salvataggio dei militari serbi, osservando come si tratti di un fatto che “pochi conoscono a causa del congelamento dei rapporti bilaterali pochi anni dopo, per la disputa per l’Istria e la Dalmazia”. L’episodio, ha detto Vucic, nondimeno ha dimostrato che l’amicizia fra Serbia e Italia non è lunga anni ma secoli. Si tratta di un’amicizia storica, ha concluso il premier di Belgrado, “che coltiveremo insieme anche in futuro, e la Serbia saprà mostrare la sua gratitudine”. Dopo la commemorazione ai caduti è seguita l’inaugurazione presso la sede della nuova Cineteca jugoslava di una mostra fotografica dal titolo “Per l’esercito serbo – una storia dimenticata”. La mostra trae spunto da un volume, curato dalla giornalista Mila Mihajlovic, che racconta la storia dell’operazione di salvataggio ricordata dal premier serbo e dall’ambasciatore d’Italia. Le commemorazione del 4 novembre prosegue nel pomeriggio con il ricevimento presso la residenza dell’ambasciatore italiano, e si conclude in serata alla Cineteca jugoslava con la proiezione in anteprima del film “Torneranno i prati” del regista Ermanno Olmi. Il film, ambientato sul fronte bellico nord-orientale italiano nel 1917. Il film sarà proiettato in contemporanea in quasi 100 paesi nell’ambito delle attività italiane per il centenario della Prima guerra mondiale. La proiezione in Italia si svolgerà a Roma alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. (ANSA) - BELGRADO, 4 NOV - La ricorrenza del 4 Novembre è stata ricordata oggi a Belgrado con una cerimonia solenne al cimitero militare italiano dove sono sepolti i resti di 1.063 soldati italiani caduti durante la Prima guerra mondiale, di cui ricorre quest'anno il centenario. Alla cerimonia, presieduta dal nostro addetto militare Paolo Pappalardo, è intervenuto fra gli altri il premier serbo Aleksandar Vucic che, insieme all'ambasciatore d'Italia in Serbia Giuseppe Manzo, ha scoperto una targa commemorativa in ricordo dei cento anni trascorsi dallo scoppio della Grande Guerra. Insieme ad ambasciatori e attache' militari di vari Paesi, era presente un plotone di lancieri italiani in uniforme storica di stanza a Codroipo (Friuli Venezia Giulia). Nei loro interventi, il premier Vucic e l'ambasciatore Manzo hanno rievocato la storia dell'eroico salvataggio dell'Esercito serbo da parte della Marina italiana nell'inverno 1915-1916. (fonte: Governo della Repubblica di Serbia) Memoria dei soldati italiani caduti nella Grande guerra Belgrado, il 4 novembre 2014 – Il presidente del Governo della Repubblica di Serbia Aleksandar Vucic e l’ambasciatore d’Italia in Serbia Giuseppe Manzo hanno scoperto oggi a Belgrado, nel Cimitero militare italiano, la placca memoriale per i soldati italiani caduti nella Prima guerra mondiale Vucic e Manzo hanno ricordato la grande azione dell’esercito italiano, che alla fine del 1915 e all’inizio del 1916 ha salvato più di 260 mila soldati serbi, con il messaggio che l’amicizia tra i due popoli dura ancora. Il premier ha detto che l’azione del salvataggio, che ha durato dal 12 dicembre del 1915 al 29 febbraio del 1916, è poco nota nella storia serba e se ne è parlato poco perché le relazioni con l’Italia si erano raffreddate a causa dell’Istria e Dalmazia dopo la fine della guerra. Lui ha espresso gratitudine all’ambasciatore italiano perché i cittadini di Serbia hanno l’opportunità di imparare ancora della loro storia ma anche perché ci ha aiutato a imparare qualcosa di nuovo anche di noi stessi e della nostra storia comune, nonché di approfondire la nostra mutua amicizia. Vucic ha detto che Serbia e Italia formeranno le più strette relazioni amichevoli, e ha riportato gratitudine al Governo e al popolo italiano per il rispetto che mostrano verso Serbia e il popolo serbo, il quale sempre saprà mostrare la propria gratitudine. Parlando dei soldati caduti, Manzo ha sottolineato che l’onore a quei che hanno perso la vita nella guerra si può fare in due modi – con il silenzio e con la memoria. Secondo le sue parole, questa placca memoriale serve a impedirci di lasciarci nell’oblio e a non ripetere gli errori del passato e la memoria dell’episodio di una grande amicizia e l’eroismo. Lui ha sottolineato che a Belgrado ci sono sepolti 1.063 soldati che hanno perso la vita lottando contro l’occupante al fianco con alcuni dei soldati serbi che alla fine del 1915 RASSEGNA STAMPA Martedì 04 novembre 2014 Centenario della Prima Guerra Mondiale. Storie di eroismo ed amicizia tra Italia e Serbia Video 71 Video 72 (Belgrado) e all’inizio del 1916 sono stati salvati nell’azione della marina militare italiana. L'ambasciatore d'Italia ha espresso gratitudine al premier Vucic, il quale, come ha detto, ha voluto con la sua presenza testimoniare dell'amicizia che si rinnova e rafforza con ogni sfida che i due paesi affrontano e superano insieme. TANJUG - Vučić i Manco otkrili spomen ploču italijanskim vojnicima BEOGRAD - Svečanim otkrivanjem Spomen ploče na Italijanskom vojnom groblju premijer Srbije Aleksandar Vučić i ambasador Italije Đuzepe Manco odali su danas počast italijanskim vojnicima poginulim u Prvom svetskom ratu. Premijer Srbije i ambasador Italije su podsetili na veliku akciju Italijanske vojske koja je krajem 1915. godine i početkom 1916. godine spasla više od 260.000 srpskih vojnika i istakli da prijateljstvo dva naroda još traje. Vučić je naveo da je akcija spasavanja koja je trajala od 12. decembra 1915. do 29. februara 2016. godine malo poznata u srpskoj istoriji i da se o njoj malo govorilo zbog zahlađenja odnosa sa Italijom zbog istre i Dalmacije nakon okončanja rata. "Bez obzira na to što je istina o tom velikom događaju bila pomalo skrivena negde su svi videli da između Srba i Italijana postoiji viševekovno prijateljstvo i da tu vrstui osećanja ni prikrivanje činjenica nije moglo da sakrije i ublaži", rekao je Vučić. On je Italijanskom ambasadoru zahvalio što građani Srbije imaju priliku da nauče još nešto o svojoju istoriji ali i zato što je doprineo da naučimo nešto i o sebi i zajedničkoj istoriji i produbimo uzajamno prijateljstvo. "Hvala i na ovim osnovama i osnovama istorijskog pritateljstva, ali i osnovama zajedničke budućnosti. Srbija i Italija gradiće najbliže prijateljske odnose i veoma sam zahvalan Italijanskoj valdi i narodu na poštovanju koje pokazuju prema Srbiji i srpskom narodu, a mi ćemo svoju zahvalnost uvek umeti da pokažemo" poručio je Vučić. Govoreći o stradalim vojnicima Manco je istakao da se počast onima koji su izgubili život u ratu može odati na dva načina tišinom i sećanjem. Prema njegovim rečima spomen ploča, koja je danas otkrivena služi da se ne prepustimo zaboravu i da se ne ponove greške prošlosti i sećanje na epizodu velikog prijateljstva i herojstva. Italijanski ambasador je istakao da je u Beogradu sahranjeno 1063 vojnika koji su izgubili život boreći se proitv okupatora rame uz rame sa nekima od srpskih vojnika koji su krajem 1915. i pocetkom 1916 akcijom Italijanske mornarice spaseni. "Hvala predsedniku Vlade koji je želeo svojim prisustvom da svedoči o prijateljstvu kojej se obnavlja i jača pred svakim izazovom sa kojima se naše dve zemlje zajedno suočavaju i koje pobeđuju" poručio je Manco. Spomen ploču su na Italijanskom vojnom groblju otkrili Vučić i Manco, u prisustvu voda italijanskih kopljanika u tradicionalnim uniformama svog puka iz Kodroipa, u Furlaniji, Veneciji, Juliji. Povodom Dana oružanih snaga Italije ambasador Manco, predstavnici srpske vlade i vojni izaslanici ranije danas su na Italijanskom vojnom groblju i spomen kosturnici branilaca Beograda iz Prvog svetskog rata položili vence i odali počast palim borcima. Uz intoniranje himne Srbije i Italije, vence su položili predstavnici ministarstava odbrane i rada, predstavnici grada Beograda kao i vojni izaslanici Austrije, Francuske, Nemačke, Velike Britanije i Društva za negovanje tradicije oslobodilačkih ratova 1912. do 1918. godine. Ataše za odbranu Republike Italije pukovnik Paolo Papalardo je u obraćanju istakao da obeležavanje Dana oružanih snaga te zemlje znači, pre svega, odavanje duboke počasti palim borcima i ranjenicima, kao i svima koji su trpeli teškoće i strah na bojnom polju. "Čast, žrtvovanje i odanost vojnika, mornara, vazduhoplovaca i karabinjera su vrednosti koje su oduvek odlikovale njihovo i delovanje njihovih pukova, čineći Italiju uzvišenom čak i u teškim i tužnim vremenima kao što je bio Prvi svetski rat", rekao je Papalardo i dodao da su oni ovekovečili te vrednosti koje su prisutne i danas. Prema njegovim rečima, svako žrtvovanje i odanost u prošlim vremenima na dugom i kako je rekao, napornom putu ka nacionalnom jedinstvu i demokratiji, danas se prenose u zemlje zahvaćene sukobima, gde oružane snage Italije pomažu ljudima koji pate i "koji u njihovom prisustvu pronalaze razlog za nadu i poverenje u novi početak". "Lica naših konjanika, mornara i karabinjera prisutnih i danas u prelepom Beogradu, kako bi ukazali dostojnu čast prijateljstvu koje je vezivalo i još neraskidivo vezuje italijanski i srpski narod koji su se pre sto godina zajedno borili za slobodu i nezavisnost, svedoče da će i u budućnosti nastaviti da rade sa istom posvešćenošću i u ime večitih vrednosti časti, žrtvovanja i odanosti, ponosni na nasleđe naših palih boraca koji ovde počivanju zauvek, daleko od svoje voljene Italije", poručio je Papalardo. Posle polaganja venaca, održan je blagoslov palim borcima i pročitana "vojnikova molitva". U novoj zgradi Jugoslovenske kinoteke svečano će biti otvorena izložba fotografija "Za srpsku vojsku - jedna zaboravljena priča", koja je inspirisana knjigom novinarke Mile Mihajlović, a koja govori o akciji spasavanja srpske vojske koju je tokom zime 1915-16 izvela Kraljevska italijanska mornarica. Nakon prijema u rezidenciji italijanskog ambasadora, dan komemoracije završiće se uveče u Jugoslovenskoj kinoteci, pretpremijernim prikazivanjem filma "Vratiće se livade" Ermana Olmija. Radnja filma dešava se 1917. godine na bojištima u severoistočnoj Italiji. BETA - Vučić: Srbija i Italija grade dobre odnose Premijer Srbije Aleksandar Vučić izjavio je danas da će Srbija i Italija graditi najbliže odnose na osnovu istorijskog prijateljstva i zajedničke budućnosti. "Veoma sam zahvalan italijanskoj vladi i narodu na poštovanju koje pokazuju prema Srbiji i srpskom narodu, a mi ćemo svoju zahvalnost uvek umeti da pokažemo", rekao je Vučić na komemoraciji povodom stogodišnjice Prvog svetskog rata na italijanskom vojnom groblju u Beogradu. Vučić i italijanski ambasador u Srbiji Đuzepe Manco otkrili su tom prilikom spomen-ploču palim italijanskim borcima u Prvom svetskom ratu. Manco je podsetio da je italijanska mornarica krajem 1915. i početkom 1916. godine prebacila u Italiju i time spasila 260.895 srpskih vojnika koji su kasnije učestvovali u konačnoj pobedi saveznika. Prema rečima italijanskog ambasadora, od 1.603 italijanska vojnika sahranjena na Novom groblju mnogi su poginuli rame uz rame sa srpskim vojnicima koje su prethodno spasavali. "Ova spomen ploča služi da se ne prepustimo zaboravu i da se ne ponove greške iz prošlosti", rekao je Manco. Dodao je da postoje dva načina da se odaju počast poginulima u ratu - tišina i sećanje. Premijer Vučić je kazao da se "o ovom velikom događaju s kraja 1915. i početka 1916. godine u Srbiji malo zna i da se o njemu ne uči u školama delimično zbog zahlađenja odnosa između Jugoslavije i Italije nakon 1918. godine zbog Dalmacije i Istre, a delom i zbog toga što ne negujemo našu tradiciju". "Između Srba i Italijana postoji ne višedecenijsko, već viševekovno prijateljstvo, i to nikakvo prikrivanje činjenica nije moglo da sakrije ili ublaži", naveo je srpski premijer. Vučić je zahvalio italijanskom ambasadoru zbog toga što je sa nekoliko Srba iz Rima doprineo da se nauči nešto o zajedničkoj istoriji i produbi prijateljstvo dva naroda. Otkrivanju spomen-ploče prisustvovali su predstavnici diplomatskog kora i verskih zajednica. RASSEGNA STAMPA Martedì 04 novembre 2014 Mostra fotografica – Per l’Esercito serbo (Belgrado) Nel pieno dell’inverno del 1915-1916, l’Esercito serbo, incalzato dalle armate degli Imperi centrali che avevano sfondato il fronte in Serbia, fu costretto a ritirarsi verso il mare attraverso i monti, seguito in massa dai civili. Giunto sulle coste dell’Adriatico, l’esercito venne tratto in salvo grazie ad un’eccezionale operazione umanitaria e militare dalla Regia Marina italiana, con il concorso di Unità francesi e inglesi, che assicurò il trasferimento dell’intero esercito serbo sull’altra sponda dell’Adriatico. Dal 12 dicembre 1915 fino al 29 febbraio 1916, sulle navi italiane scortate dalla Regia Marina, vennero trasportati 260.895 profughi e militari serbi, 24 soldati austriaci prigionieri dell’Esercito serbo, 10.153 cavalli, 68 pezzi di artiglieria e 300.000 quintali di materiale bellico. L’operazione si compose di 248 viaggi, nel corso dei quali vennero impiegate 350 navi, e assieme all’Esercito furono tratti in salvo anche il Governo serbo e i vertici militari del Paese, il Re Pietro I Karađorđević e il Reggente Alessandro II. Furono inoltre imbarcati e portati in salvo anche 6.000 soldati montenegrini e il Re del Montenegro Nicola I assieme alla famiglia reale. L’impresa della Marina italiana rimase fino ad oggi pressoché sconosciuta nonostante il fatto che tra gli alleati della Triplice Intesa l’Italia sostenne quasi in totalità il peso e la responsabilità del salvataggio dell’esercito e della popolazione serba e montenegrina. L’impresa ebbe anche una forte valenza strategica e cambiò le sorti della Grande Guerra. Lo sfondamento, ad opera dell’esercito, del fronte balcanico nel 1918 (evento che anticipò e permise la grande offensiva sul fronte occidentale che segnò la fine della Prima Guerra Mondiale) non si sarebbe infatti compiuto senza il salvataggio dell’esercito serbo compiuto alcuni anni prima dalla Regia Marina italiana sulle sponde del mare in Albania. Allo stesso tempo, quest’intervento della Marina italiana fu una vera e propria “operazione umanitaria” ante literam e rappresenta fino ai giorni nostri la più importante, vasta ed articolata operazione di aiuto e soccorso tra i popoli di tutti i tempi. U jeku zime 1915/1916. godine, povlačeći se pred snagama Centralnih sila koje su prethodno probile srpski front, vojska Srbije bila je prinuđena da se uputi prema moru preko planina; u tom pohodu pratile su je kolone izbeglica. Dospevši na obalu Jadrana, vojska je spašena zahvaljujući vanrednoj humanitarnoj i vojnoj operaciji Italijanske kraljevske mornarice koja je, uz pomoć francuskih i engleskih jedinica, organizovala prebacivanje celokupne srpske vojske na drugu obalu Jadranskog mora. Od 12. decembra 1915. do 29. februara 1916. na italijanskim plovilima prevezeno je, pod budnim okom Kraljevske mornarice, 260.895 srpskih izbeglica i vojnika, 24.000 austrijska zarobljenika, 10.153 konja, 68 komada artiljerije i 30.000 tona ratne opreme. U okviru operacije obavljeno je 248 plovidbi na 350 brodova, a zajedno sa vojskom spašeni su srpska vlada i vojni vrh zemlje, kralj Petar I Karađorđević i regent Aleksandar I. Na italijanskim plovilima spas je pronašlo i 6.000 crnogorskih vojnika zajedno sa crnogorskim kraljem Nikolom I i kraljevskom porodicom. Do danas je retko ko čuo za podvig italijanske mornarice, uprkos tome što je od svih članica Antante jedino Italija preuzela na sebe skoro sav teret i odgovornost spašavanja srpske i crnogorske vojske i življa. Ovaj podvig je imao i veliki strateški značaj, budući da je promenio tok Velikog rata. Proboj Solunskog fronta 1918. godine (kojim je pripremljena velika ofanziva zapadnog fronta, odnosno kraj Prvog svetskog rata) srpska vojska ne bi mogla da izvede da je nekoliko godina pre toga sa obala mora u Albaniji nije spasila Italijanska kraljevska mornarica. Istovremeno, poduhvat Italijanske mornarice je preteča humanitarnih operacija modernog doba i do dana današnjeg ostaje najvažnija i najzahtevniji podvig spašavanja drugog naroda. RASSEGNA STAMPA Lunedi 10 novembre 2014 Ministro integrazione UE Jadranka Joksimovic in visita a Roma (ITALPRESS) 10 nov - Il sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova, ha incontrato alla Farnesina il ministro dell'Integrazione Europea della Serbia, Jadranka Joksimovic. Al centro del cordiale colloquio, le prospettive di apertura del negoziato di adesione con l'Ue della Serbia, le forme di cooperazione regionale con i Balcani occidentali ed i rapporti bilaterali con Belgrado in campo economico. "In quanto presidente di turno dell'Unione Europea, l'Italia sostiene con vigore l'apertura nel più breve tempo possibile del negoziato di adesione con l'UE della Serbia, anche alla luce delle riforme attuate da Belgrado, che incoraggiamo, e del quadro dei rapporti con gli altri paesi della regione", ha sottolineato Della Vedova, che ha altresì ricordato l'imminente lancio della Strategia Ue per la regione adriatico-ionica, recentemente approvata dal Consiglio Europeo. In tale quadro, "Italia e Serbia collaborano coordinando il pilastro su connettività, infrastrutture ed energia. Non bisogna del resto dimenticare – ha concluso Della Vedova - che l'Italia è il primo investitore, primo paese fornitore e primo acquirente della Serbia". (NOVA) - L'Italia è stato ed è uno dei più forti sostenitori dell'integrazione europea della Serbia e per questo motivo Belgrado confida nella possibilità di aprire almeno uno dei capitoli d'adesione entro la fine del semestre di presidenza italiana dell'Ue. E' quanto affermato oggi dal ministro dell'Integrazione europea della Serbia, Jadranka Joksimovic, nel suo intervento alla conferenza organizzata oggi dalla Società italiana per l'organizzazione internazionale sulla prospettiva europea di Belgrado. "L'ultimo rapporto della Commissione europea sui progressi della Serbia è stato molto positivo, forse il migliore finora - ha detto la Joksimovic -. Per questo ora è un buon momento per ricevere un messaggio dall'Ue". La Joksimovic ha ricordato i rapporti di amicizia che legano Italia e Serbia, sottolineando come sia importante curare anche i rapporti bilaterali e non solo quelli con Bruxelles. (ANSA) - ROMA, 11 NOV - Il senatore Vannino Chiti, presidente della commissione Politiche dell'Unione Europea, ha incontrato oggi il ministro per l'integrazione europea della Serbia, Jadranka Joksimovic, accompagnata dall'ambasciatore serbo a Roma, Ana Hrustanovic, per discutere del progressivo avvicinamento di Belgrado all'Unione Europea, nel delicato contesto della situazione balcanica. In particolare - si legge in una nota - il Ministro Joksimovic ha chiesto il supporto del Parlamento italiano affinché, proprio durante il semestre di Presidenza italiana della UE, vengano aperti, nell'ambito del gia' avviato processo di adesione della Serbia, i capitoli 32, riguardante le riforme economiche, e 35, riguardante i rapporti con il Kosovo. A tale riguardo, il presidente Chiti ed il Ministro Joksimovic hanno espresso la comune condivisione circa i cospicui progressi compiuti dalla Serbia nel cammino verso l'Unione, procedendo a numerose riforme della propria struttura economica e della pubblica amministrazione. Chiti, infine, ha prospettato l’opportunità che la commissione Politiche dell'Unione Europea del Senato - insieme eventualmente all'omologa commissione della Camera dei Deputati - possa a breve adottare una risoluzione in cui si invita il governo italiano ad accelerare l'apertura dei capitoli negoziali più importanti. (ANSA) - ROMA, 11 NOV - Il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo ha incontrato oggi il ministro per l'integrazione europea della Serbia Jadranka Joksimovic, accompagnata dall'ambasciatrice serba a Roma Ana Hrustanovic. L'incontro, si legge in un comunicato, si inserisce nell'ambito di una serie di colloqui, promossi dal governo serbo, volti a creare le basi per il progressivo avvicinamento di Belgrado all'Unione Europea. Il presidente Bordo, che ha espresso un giudizio favorevole sulle riforme realizzate in questi anni dalla Repubblica di Serbia, specialmente in campo economico e politico, ha ribadito la sua piena disponibilità e il suo impegno personale affinché ci sia un'accelerazione del processo di integrazione della Serbia nell'UE. Bordo ha fatto anche sapere che parlerà con il suo omologo al Senato Vannino Chiti e con il sottosegretario Sandro Gozi per calendarizzare quanto prima, e comunque entro la fine del semestre europeo di presidenza italiana, una seduta congiunta delle commissioni politiche europee di Camera e Senato al fine di approvare una risoluzione che impegni il governo italiano ad accelerare i negoziati in corso, necessari per consentire poi alla Serbia l'ingresso nell'Unione europea. (NOVA) - La Serbia appoggia pienamente un'eventuale iniziativa italiana per fare da mediatore nei rapporti tra Belgrado e Tirana. E' quanto affermato dal ministro dell'Integrazione europea della Serbia, Jadranka Joksimovic, nel suo intervento alla conferenza organizzata dalla Sioi sulla prospettiva europea di Belgrado. "Non siamo in un conflitto e la mediazione italiana e' sempre benvenuta", ha detto la Joksimovic, ricordando che fino a poco tempo fa era impensabile che Belgrado raggiungesse un accordo con gli albanesi del Kosovo, che "in ogni caso la Serbia non intende riconoscere come stato indipendente". La Joksimovic ha anche posto l'accento sugli storici rapporti d'amicizia tra Italia e Serbia, auspicando che ci sia sempre una maggior presenza di investitori italiani nel suo paese. "Auspichiamo inoltre che entro la fine dell'anno si possa tenere un incontro tra i nostri due premier, Aleksandar Vucic e Matteo Renzi", ha concluso la Joksimovic. (NOVA) - L'Unione europea deve dare un messaggio politico alla Serbia con l'apertura di uno o due capitoli del processo d'adesione entro la fine dell'anno o all'inizio del prossimo. Lo ha detto oggi l'ex ministro degli Esteri Franco Frattini, intervenendo alla Conferenza organizzata oggi dalla Sioi sulla prospettiva europea di Belgrado, in occasione della visita a Roma del ministro dell'Integrazione europea della Serbia, Jadranka Joksimovic. "La Serbia ha bisogno di un messaggio simbolico da parte dell'Ue - ha detto Frattini -. La leadership serba sta facendo molto e deve essere aiutata". Frattini ha sottolineato come Belgrado abbia "una leadership forte ora. Dobbiamo riconoscere il ruolo del premier serbo Aleksandar Vucic e la sua capacità di seguire un progetto e andare avanti, prima di tutto nell'interesse dei serbi", ha aggiunto Frattini. L'ex ministro degli Esteri italiano ha ricordato come Belgrado abbia intrapreso un processo di riforme economiche, dure ma necessarie, dicendosi convinto che nel giro di due anni, nel 2016, il paese possa tornare a crescere. "Bruxelles però deve fare di più, in termini di impegni politici e pubblici", ha concluso Frattini. (NOVA) - La Serbia deve entrare nell'Ue per migliorare gli standard di vita dei suoi cittadini. E' questa, secondo Jadranka Joksimovic, ministro dell'Integrazione europea di Belgrado, la principale ragione alla base del processo d'adesione europea della Serbia. "Se vogliamo migliorare la nostra società e il nostro tenore di vita - ha detto oggi la Joksimovic intervenendo ad una conferenza oggi alla Sioi, a Roma allora dobbiamo allinearci agli standard raggiunti dall'Ue: per questo sono richieste riforme organiche e comprensive, non solo nel settore economico". La Joksimovic ha ricordato che il governo ha adottato un piano di consolidamento fiscale, che prevede misure rigide e impopolari come la riduzione dei salari pubblici e delle pensioni. "Allo stesso tempo dobbiamo proteggere le parti vulnerabili della popolazione attraverso i programmi di assistenza sociale e non è un compito facile. Stiamo facendo del nostro meglio", ha sottolineato la Joksimovic. "Non vogliamo perdere il nostro focus sui valori dell'integrazione europea (quelli previsti dai capitoli 23 e 24) sullo stato di diritto, le riforme giudiziarie e della polizia e la tutela delle minoranze e della libertà d'informazione - ha aggiunto il ministro -. Per questo abbiamo preparato dei piani d'azione che la Commissione europea ha già approvato. Per le riforme però non sono necessarie solo modifiche legislative, ma anche un cambiamento di mentalità, di approccio. Questa è la sfida RASSEGNA STAMPA Lunedi 10 novembre 2014 Ministro integrazione UE Jadranka Joksimovic in visita a Roma maggiore". La Joksimovic ha ribadito come sia importante per i cittadini serbi comprendere le "implicazioni concrete" dell'ingresso nell'Ue. "Come paese candidato siamo in una posizione che ci permette di usufruire di vantaggi concreti ha spiegato il ministro dell'Integrazione europea -. Grazie a questi vantaggi abbiamo potuto accedere al Fondo di solidarietà europeo per i progetti di ricostruzione dopo le alluvioni di maggio, ottenendo risorse aggiuntive pari a 60 milioni di euro. Se non fossimo stati un paese candidato non avremmo potuto". (TANJUG) RIM - Ministarka bez portfelja zadužena za evropske integracije Jadranka Joksimović izjavila je da Srbija ima snažnu podršku Italije na putu ka EU i da veruje da će do kraja italijanskog predsedavanja Unijom za Srbiju iz Brisela stići dobri signali. "Očekujemo i imamo snažnu podršku Italije", rekla je Joksimović Tanjugu, nakon razgovora sa državnim sekretarom Ministarstva spoljnih poslova Italije, senatorom Benedetom Dela Vedovom i diplomatskim savetnikom italijanskog premijera Armandom Varikijom. Prema njenim rečima, u bilateralnim aktivnostima Srbije Italija je nezaobilazno mesto, ne samo zato što je predsedavajuća EU, već i zato što nas zaista snažno podržava na evropskom putu i jedan je od najvećih zagovornika daljeg proširenja Unije, naravno, uz već poznate kriterijume i procedure. Italija je takođe posebno zainteresovana za region zapadnog Balkana i dobar je prijatelj Srbije, dodala je ona. "Još jednom smo izrazili očekivanje i uverenje da bi EU trebalo da prepozna sav napor koji Srbija ulaže u reformskom procesu, kao i sve što je učinjeno u okviru dijaloga između Beograda i Prištine. Dosta smo uradili na svim poljima i verujemo da sada više nije trenutak kada mi treba da molimo za otvaranje poglavlja već da je stvar u tome da se prepozna i oceni taj napredak Srbije", rekla je Joksimović. Prema njenim rečima, Italija je veoma važan partner Srbije i zainteresovana je da za vreme njenog predsedavanja Unijom "neki dobar signal bude poslat Srbiji iz Brisela". "Ja verujem da ćemo do kraja godine imati ako ne otvaranje poglavlja, onda bar najavu da će to biti urađeno u najskorije vreme", rekla je Joksimović , dodajući da postoji očekivanje i da dođe do susreta premijera dve zemlje do kraja italijanskog predsedavanja EU. Ona je dodala da je podrška Italije i još nekih zemalja, koje na pravi način razumeju proces proširenja, od koristi ne samo Srbiji, već i EU, bez obzira na poruke da li će se proces prosirenja nastaviti za pet, sedam ili tri godine. "To nije toliko važno, važno je da mi idemo u dobrom pravcu i da to što radimo ne radimo zbog toga da bismo postali članice EU - to je samo dodatan cilj koji nas tera da budemo brži u procesu reformi. A ključni cilj je da uredimo zemlju da građani žive bolje. Kad pitate naše građane gde bi voleli da žive to je obično neka zemlja EU . Pa kad je već tako onda treba da ubrzamo sami sebe i da budemo spremniji da uredimo zemlju na taj način", zaključila je srpska ministarka. Saradnja na regionalnom povezivanju Jadranka Joksimović razgovarala je danas u Rimu sa državnim sekretarom za politiku i poslove EU u vladi Italije Sandrom Gocijem, o konkretnim projektima s ciljem regionalnog povezivanja, potencijalnim novim italijanskim investicijama i podršci Rima na evropskom putu Srbije. "Razgovarali smo o konkretnim projektima saradnje. Dosta smo pažnje posvetili jadransko-jonskoj strategiji. To je jedna od makrostrategija EU, gde i mi i Italija imamo značajan interes. To su veliki projekti za koje treba biti dobro pripremljen. Mi smo kao zemlja formirali nacionalni investicioni odbor za infrastrukturne projekte, imamo metodologiju, relativno smo se dobro pripremili da započnemo neke stvari u tim projektima", rekla je Joksimović Tanjugu. Prema njenim rečima, za Italiju je to od velikog značaja. "To je još jedno od polja saradnje, pored toga što znamo da je Italija jedan od najvećih investitora u Srbiju. Naravno da ekonomska diplomatija ne gubi na značaju. Razgovarali smo i o nekim drugim mogućim investicijama u Srbiji. Premijer Srbije je već nešto i najavio i ja očekujem da se i to realizuje", rekla je srpska ministarka. Prema njenim rečima, postoji razumevanje sa italijanske strane, Italija ponovo pokazuje interes za zapadni Balkan i Srbiju i njihova pomoć je dobrodošla. "Očekujem da ćemo to valorizovati na konkretan način do kraja godine ili u naredna dva-tri meseca", rekla je ona. Joksimović je navela da je Goci verziran za pitanja EU, ali i za zapadni Balkan i prati Srbiju već dugo. Srpska delegacija je na sastanku predstavila ono što su trenutne potrebe i očekivanja Srbije na putu evropskih integracija, rekla je Joksimović. "Imamo i dalje snažnu podršku Italije i verujem da ćemo nekakav pomak učiniti do kraja godine. To bi trebalo, po meni, da bude izvesno", zaključila je ministarka. Joksimović, koja se nalazi u dvodnevnoj poseti Rimu, prethodno je razgovarala sa državnim sekretarom u Ministarstvu spoljnih poslova Italije, senatorom Benedetom Dela Vedovom, i sa diplomatskim savetnikom italijanskog premijera Armandom Varikijom. (TANJUG) RIM - Državni sekretar Ministarstva spoljnih poslova Italije senator Benedeto Dela Vedova razgovarao je u Rimu sa ministarkom bez portfelja zaduženom za evropske integracije Jadrankom Joksimović o mogućnosti otvaranja pristupnih pregovora Srbije i EU, kao i o regionalnoj saradnji sa Zapadnim Balkanom i bilateralnim ekonomskim odnosima Rima i Beograda. "Italija kao zemlja koja predsedava EU snažno podržava pravovremeno otvaranje pristupnih pregovora Srbije sa EU, ne samo u svetlu reformi koje sprovodi Beograd koje ohrabrujemo, već i odnosa sa drugim zemaljama regiona", istakao je Dela Vedova u razgovoru sa ministarkom Joksimović, navodi se u saopštenju italijanskog ministarstva inostranih poslova. Italijanski zvaničnik je takođe istakao značaj skorog pokretanja Strategije EU za Jadransko-jonski regionu koji je nedavno usvojio Evropski savet. U tom okviru, dodao je on, Italija i Srbija sarađuju na koordinaciji na polju infrastrukture, energetike i komunikacije, navodi se u saopštenju. "Ne smemo da zaboravimo, štaviše, da je Italija najveći investitor u Srbiji, kao i najveći izvoznik i uvoznik", zaključio je on. Ministarka bez portfelja zadužena za evropske integracije Jadranka Joksimović nastavila je danas posetu Rimu susretom sa predsednikom Odbora za politiku EU u Senatu Vaninom Kitijem. Joksimović će se nakon toga sastati sa predsednikom Instituta za međunarodne organizacije Frankom Fratinijem i održati predavanje. Kako je ministarka izjavila za Tanjug, to će biti prilika da predstavi osnovne tačke evropskog puta Srbije i reformskog procesa. Tokom dana ministarka će se sastati i sa predsednikom Odbora za politiku EU u Donjem domu parlamenta Mikeleom Bordom, kao i sa predsednikom parlamentarne grupe prijateljstva Srbije i Italije Stefanom Dambruosom. (BLIC On line)Ministarka bez portfelja zadužena za evropske integracije Jadranka Joksimović ocenila je danas da je poseta Italiji došla u pravom trenutku i da je još jednom potvrđeno da je Italija pouzdan partner Srbije na evropskom putu. Italija je još predsedavajuća EU, mi imamo očekivanje da do kraja godine ili bar do kraja januara naredne godine otvorimo jedno poglavlje. Tražili smo podršku Italije za to i dobili smo podršku i puno razumevanje za opsežan reformski proces koji se sprovodi u Srbiji, za sve napore kojeje vlada Srbije učinila - rekla je Joksimović za Tanjug. Kako je istakla, prepoznat je značaj i odgovorna politika koju Vlada Srbije sprovodi u pogledu regionalne stabilnosti. - Ocenjeno je kao izuzetno liderstvo i stav premijera Aleksandra Vučića u nekim situacijama koje su se nedavno dogodile. Srbija je prepoznata kao važan i siguran partner EU u budućnosti, kao faktor stabilnosti u regionu zapadnog Balkana rekla je Joksimović. Thanks to minister Jadranka Joksimovic: interesting lecture at #SIOI on #Serbia and #EU perspectives. @SerbianGov pic.twitter.com/oYKDOySbnP — Franco Frattini (@FrancoFrattini) RASSEGNA STAMPA Lunedi 10 novembre 2014 Ministro integrazione UE Jadranka Joksimovic in visita a Roma November 11, 2014 Ministarka je održala i predavanje na Institutu za međunarodne organizacije, koji ima tradiciju dugu 70 godina a na čijem čelu je danas bivši šef italijanske diplomatije Franko Fratini. - Predavanje je bilo izuzetno posećeno, veliko je bilo interesovanje i studenata i diplomatskog kora i predstavnika medija što pokazuje da je Srbija i dalje visoko na lestvici interesovanja i EU i Italije - rekla je ona. Tokom posete razgovaralo se i o ekonomiji, daljim investicijama, snaženju političkih odnosa. - Očekujemo i nove investicije iz Italije. Sve u svemu, mislim da je Italija pouzdan partner Srbije na evropskom putu zaključila je Joksimović. Joksimović je danas razgovarala sa predsednikom Odbora za politiku EU u Senatu Vaninom Kitijem, predsednikom istoimenog Odbora u Donjem domu parlamenta Mikeleom Bordom, generalnim direktorom Direkcije za EU u Ministarstvu spoljnih poslova Italije Luidjijem Matiolom i predsednikom parlamentarne grupe prijateljstava Srbije i Italije Stefanom Dambruosom. Ona se juče sastala sa državnim sekretarom u Ministarstvu spoljnih poslova, senatorom Benedetom Dela Vedovom, diplomatskim savetnikom italijanskog premijera Armandom Varikijom i državnim sekretarom za politiku i poslove EU u vladi Italije Sandrom Gocijem. (BLIC On-line, izvor: Tanjug) - | Ministarka bez portfelja zadužena za evropske integracije Jadranka Joksimović poručila je danas u Rimu da je Srbija otvoreno društvo, koje pripada evropskoj porodici, i da je čvrsto opredeljena da promoviše stabilnost i dijalog u regionu. - Želeli bismo da dobijemo dobar signal iz Brisela tokom italijanskog predsedavanja EU u vidu otvaranja jednog poglavlja, najverovatnije poglavlja 32, do kraja godine ili početkom naredne. Italija je jedan od naših najvećih i najiskrenijih prijatelja. Takođe, i poslednji Izveštaj EK je bolji nego ijedan pre - rekla je Joksimović tokom predavanja u Institutu za međunarodne organizacije, na čijem je čelu bivši evropski komesar i šef italijanske diplomatije Franko Fratini. Srpska ministarka je naglasila da proces evropskih integracija nije lak, ali da predstavlja veliki izazov. Prema njenim rečima, u Srbiji je u toku proces sveobuhvatnih reformi, od kojih su ekonomske najbolnije, ali, naglasila je, Vlada nastoji da zaštiti najranjiviji deo stanovništva. - Mere fiskalne konsolidacije su teške. Činimo najbolje što možemo, ali takve mere teško padaju i jačim ekonomijama od srpske. Takođe, nastojimo da usvojimo vrednosti obuhvaćene poglavljima 23 i 24 i za Akcione planove za ta poglavlja dobili smo veoma dobre ocene iz Brisela - istakla je ona. Prisutnima se obratio i Fratini, rekavši da je Srbija stabilna zemlja, bliska Italiji ne samo geografski već i politički. - Srbija sada više nego ikada ima jakog lidera, koji ima kapacitet da pokrene i menja stvari u interesu građana Srbije. Reforme koje se sprovode su teške ali uveren sam da će za dve godine BDP Srbije biti pozitivan. Postoje dobre perspektive, uprkos žrtvama koje sada podnose građani Srbije - rekao je on. Fratini je takodje istakao da je većina Srba za članstvo u EU i da se to raspoloženje ne bi promenilo neophodno je da Brisel uputi pozitivan signal, da učini nešto više. Fratini i Joksimović su se osvrnuli i na jučerašnje istupanje albanskog premijera u Beogradu, ocenivši da je reakcija Aleksandra Vučića bila adekvatna i da predstavlja dobru poruku o liderstvu i čvrstu opredeljenosti za stabilnost regiona. Joksimović je ocenila da je albanski premijer Edi Rama juče u Beogradu na konferenciji za novinare posle susreta sa premijerom Srbije Aleksandrom Vučićem, zloupotrebio situaciju, umesto da pošalje dobru poruku o saradnji i stabilnosti u regionu. - Ali mi, naš premijer, smo se poneli odgovorno. Premijer je poslao jasnu i oštru poruku na pristojan način - rekla je ministarka. Istakavši da će Rama danas posetiti Preševo, ona je naglasila da Srbija želi da pokaže da je čvrsto opredeljena za dijalog. - Naučili smo svoje lekcije iz prošlosti. Želimo da pokažemo odgovornost i opredeljenost za dijalog - naglasila je Joksimović. Fratini je istakao da je do pre neki dan bilo nezamislivo da albanski premijer poseti Beograd i oblast Srbije naseljenu Albancima, ali, to se danas dešava i to okarakterisao kao ono na čemu insistira EU - pomirenje i normalizacija. Osvrćući se na Ramin istup, on je rekao: "Bravo, premijeru Vučiću. To je dobra poruka o liderstvu. Samo lider kao što je Vučić bi ohrabrio takav korak (posetu Preševu)." Joksimović je takodje rekla da Srbija, iako je kandidat za članstvo u EU, ne može da uvodi sankcije Rusiji, jer bi to bilo pogubno za njenu ekonomiju, ali da će kao i do sada nastaviti da usaglašava svoju spoljnu politiku sa evropskom. Ona je takodje rekla da će Beograd nastaviti dijalog sa Prištinom, iako je on trenutno u zastoju, zbog nepostojanja institucija na Kosovu. - Ne priznajemo nezavisnost Kosova, ali ne odustajemo zbog konstruktivnog pristupa. Želimo da budemo deo rešenja, a ne deo problema - zaključila je Joksimović. Predavanju su prisustvovali predstavnici diplomatskog kora i italijanske akademske zajednice. Joksimović je prethodno imala odvojen sastanak sa Fratinijem, kao i sa generalnim direktorom Direkcije za EU pri italijanskom Ministarstvu spoljnih poslova. (Tanjug) - RIM - Državni sekretar Ministarstva spoljnih poslova Italije senator Benedeto Dela Vedova razgovarao je u Rimu sa ministarkom bez portfelja zaduženom za evropske integracije Jadrankom Joksimović o mogućnosti otvaranja pristupnih pregovora Srbije i EU, kao i o regionalnoj saradnji sa Zapadnim Balkanom i bilateralnim ekonomskim odnosima Rima i Beograda. "Italija kao zemlja koja predsedava EU snažno podržava pravovremeno otvaranje pristupnih pregovora Srbije sa EU, ne samo u svetlu reformi koje sprovodi Beograd koje ohrabrujemo, već i odnosa sa drugim zemaljama regiona", istakao je Dela Vedova u razgovoru sa ministarkom Joksimović, navodi se u saopštenju italijanskog ministarstva inostranih poslova. Italijanski zvaničnik je takođe istakao značaj skorog pokretanja Strategije EU za Jadransko-jonski regionu koji je nedavno usvojio Evropski savet. U tom okviru, dodao je on, Italija i Srbija sarađuju na koordinaciji na polju infrastrukture, energetike i komunikacije, navodi se u saopštenju. "Ne smemo da zaboravimo, štaviše, da je Italija najveći investitor u Srbiji, kao i najveći izvoznik i uvoznik", zaključio je on. Ministarka bez portfelja zadužena za evropske integracije Jadranka Joksimović nastavila je danas posetu Rimu susretom sa predsednikom Odbora za politiku EU u Senatu Vaninom Kitijem. Joksimović će se nakon toga sastati sa predsednikom Instituta za međunarodne organizacije Frankom Fratinijem i održati predavanje. Kako je ministarka izjavila za Tanjug, to će biti prilika da predstavi osnovne tačke evropskog puta Srbije i reformskog procesa. Tokom dana ministarka će se sastati i sa predsednikom Odbora za politiku EU u Donjem domu parlamenta Mikeleom Bordom, kao i sa predsednikom parlamentarne grupe prijateljstva Srbije i Italije Stefanom Dambruosom. (BLIC online) - Ministarka bez portfelja zadužena za evropske integracije Jadranka Joksimović ocenila je danas da je poseta Italiji došla u pravom trenutku i da je još jednom potvrđeno da je Italija pouzdan partner Srbije na evropskom putu. - Italija je još predsedavajuća EU, mi imamo očekivanje da do kraja godine ili bar do kraja januara naredne godine otvorimo jedno poglavlje. Tražili smo podršku Italije za to i dobili smo podršku i puno razumevanje za opsežan reformski proces koji se sprovodi u Srbiji, za sve napore kojeje vlada Srbije učinila - rekla je Joksimović za Tanjug. Kako je istakla, prepoznat je značaj i odgovorna politika koju Vlada Srbije sprovodi u pogledu regionalne stabilnosti. - Ocenjeno je kao izuzetno liderstvo i stav premijera Aleksandra Vučića u nekim situacijama koje su se nedavno dogodile. Srbija je prepoznata kao važan i siguran partner EU u budućnosti, kao faktor stabilnosti u regionu zapadnog Balkana rekla je Joksimović. Thanks to minister Jadranka Joksimovic: interesting lecture at #SIOI on #Serbia and #EU perspectives. @SerbianGov pic.twitter.com/oYKDOySbnP — Franco Frattini (@FrancoFrattini) RASSEGNA STAMPA Ministro integrazione UE Jadranka Joksimovic in visita a Roma November 11, 2014 Ministarka je održala i predavanje na Institutu za međunarodne organizacije, koji ima tradiciju dugu 70 godina a na čijem čelu je danas bivši šef italijanske diplomatije Franko Fratini. - Predavanje je bilo izuzetno posećeno, veliko je bilo interesovanje i studenata i diplomatskog kora i predstavnika medija što pokazuje da je Srbija i dalje visoko na lestvici interesovanja i EU i Italije - rekla je ona. Tokom posete razgovaralo se i o ekonomiji, daljim investicijama, snaženju političkih odnosa. - Očekujemo i nove investicije iz Italije. Sve u svemu, mislim da je Italija pouzdan partner Srbije na evropskom putu zaključila je Joksimović. Joksimović je danas razgovarala sa predsednikom Odbora za politiku EU u Senatu Vaninom Kitijem, predsednikom istoimenog Odbora u Donjem domu parlamenta Mikeleom Bordom, generalnim direktorom Direkcije za EU u Ministarstvu spoljnih poslova Italije Luidjijem Matiolom i predsednikom parlamentarne grupe prijateljstava Srbije i Italije Stefanom Dambruosom. Ona se juče sastala sa državnim sekretarom u Ministarstvu spoljnih poslova, senatorom Benedetom Dela Vedovom, diplomatskim savetnikom italijanskog premijera Armandom Varikijom i državnim sekretarom za politiku i poslove EU u vladi Italije Sandrom Gocijem. Lunedi 10 novembre 2014 RASSEGNA STAMPA Lunedi 17 novembre 2014 Ministro Gentiloni - Avvio negoziati con la Serbia sul capitolo 32 (Bruxelles) Potrebno je zapravo da „budemo svesni da su neke zemlje, poput Srbije, koje su više pod lupom, sprovele važne reforme i da zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj uniji“, objasnio je Đentiloni, dodajući da je italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o poglavlju 32 „naišao na zadovoljavajući prijem u Savetu“. (Nova) - Bruxelles, 17 nov - L'Unione europea dovrebbe avviare al più presto i negoziati con la Serbia sul capitolo 32 incentrato sul controllo finanziario. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, al termine della riunione a Bruxelles con i suoi omologhi dell'Ue. Il titolare della Farnesina ha spiegato che durante la riunione di oggi l'Italia ha posto l'accento sulla necessità che l'Unione europea mantenga una politica di "apertura" nei confronti dei Balcani occidentali. E' necessario infatti "essere consapevoli che alcuni paesi, come la Serbia, sono in una condizione esposta, ma hanno fatto riforme importanti e meritano di fare passi in avanti con l'Ue", ha spiegato Gentiloni, riferendo che la richiesta italiana di aprire i negoziati sul capitolo 32 "ha ricevuto discreta accoglienza in Consiglio". (Nova) – Evropska unija treba što pre da započne pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se tiče finansijske kontrole. To je izjavio ministar spoljnih poslova Italije, Paolo Đentiloni, po završetku sastanka na kome su u Briselu učestvovale njegove kolege iz Evropske unije. Šef italijanske diplomatije je rekao da je tokom sastanka Italija stavila akcenat na neophodnost da Evropska unija nastavi sa politikom „otvaranja“ prema Zapadnom Balkanu. TANJUG - Italija: EU da započne pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 Evropska unija treba što pre da započne pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se tiče finansijske kontrole, rekao je ministar spoljnih poslova Italije Paolo Đentiloni. Đentiloni je to izjavio posle sastanka na kome su u Briselu učestvovale njegove kolege iz Evropske unije, prenela je italijanska novinska agencija NOVA, a vest je prosledila ambasada Italije u Beogradu. Šef italijanske diplomatije rekao je da je tokom sastanka Italija stavila akcenat na neophodnost da Evropska unija nastavi sa politikom "otvaranja" prema Zapadnom Balkanu. Potrebno je zapravo da "budemo svesni da su neke zemlje, poput Srbije, koje su više pod lupom, sprovele važne reforme i da zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj uniji", poručio je Đentiloni. Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući prijem u Savetu", rekao je Đentiloni. (BLIC) - Đentiloni: Neophodno započeti pregovore o poglavlju 32 Evropska unija bi trebalo što pre da započne pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se tiče finansijske kontrole, rekao je ministar spoljnih poslova Italije Paolo Đentiloni. Đentiloni je to izjavio posle sastanka na kome su u Briselu učestvovale njegove kolege iz Evropske unije, prenela je italijanska novinska agencija NOVA, a vest je prosledila ambasada Italije u Beogradu. Šef italijanske diplomatije rekao je da je tokom sastanka Italija stavila akcenat na neophodnost da Evropska unija nastavi sa politikom "otvaranja" prema Zapadnom Balkanu. Potrebno je zapravo da "budemo svesni da su neke zemlje, poput Srbije, koje su više pod lupom, sprovele važne reforme i da zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj uniji", poručio je Đentiloni. Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući prijem u Savetu", rekao je Đentiloni.BLIC On-line italijanska novinska agencija NOVA, a vest je prosledila ambasada Italije u Beogradu. Šef italijanske diplomatije rekao je da je tokom sastanka Italija stavila akcenat na neophodnost da Evropska unija nastavi sa politikom "otvaranja" prema Zapadnom Balkanu. Potrebno je zapravo da "budemo svesni da su neke zemlje, poput Srbije, koje su više pod lupom, sprovele važne reforme i da zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj uniji", poručio je Đentiloni. Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući prijem u Savetu", rekao je Đentiloni. B92 - "Otvoriti poglavlje 32 što pre" Beograd -- EU treba što pre da započne pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se tiče finansijske kontrole, rekao je ministar spoljnih poslova Italije Paolo Đentiloni. Šef italijanske diplomatije rekao je da je tokom sastanka Italija stavila akcenat na neophodnost da Evropska unija nastavi sa politikom "otvaranja" prema Zapadnom Balkanu. Potrebno je zapravo da "budemo svesni da su neke zemlje, poput Srbije, koje su više pod lupom, sprovele važne reforme i da zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj uniji", poručio je Đentiloni. Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući prijem u Savetu", rekao je Đentiloni. BLIC online - Evropska unija bi trebalo što pre da započne pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se tiče finansijske kontrole, rekao je ministar spoljnih poslova Italije Paolo Đentiloni. Đentiloni je to izjavio posle sastanka na kome su u Briselu učestvovale njegove kolege iz Evropske unije, prenela je italijanska novinska agencija NOVA, a vest je prosledila ambasada Italije u Beogradu. Šef italijanske diplomatije rekao je da je tokom sastanka Italija stavila akcenat na neophodnost da Evropska unija nastavi sa politikom "otvaranja" prema Zapadnom Balkanu. Potrebno je zapravo da "budemo svesni da su neke zemlje, poput Srbije, koje su više pod lupom, sprovele važne reforme i da zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj uniji", poručio je Đentiloni. Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući prijem u Savetu", rekao je Đentiloni. Centar za evroatlantske studije (CEAS) iz Beograda pozdravio je italijansku inicijativu da EU to pre počne proces pregovora sa Srbijom, otvarajući ga poglavljem 32 o TANJUG - Evropska unija treba što pre da započne pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se tiče finansijske kontrole, rekao je ministar spoljnih poslova Italije Paolo Đentiloni. Đentiloni je to izjavio posle sastanka na kome su u Briselu učestvovale njegove kolege iz Evropske unije, prenela je finansijskoj kontroli. Ovo poglavlje ima posredno veze sa druga dva vrlo vana poglavlja, 23 - pravosuđe i osnovna prava i 24 - pravda, sloboda i bezbednost, kao i sa borbom protiv korupcije, navodi CEAS i ocenjuje da je ono izuzetno bitno jer uređuje za građane Srbije loe, a za pojedince vrlo profitabilno postojeće stanje. Kako smatraju u Centru, ti pojedinci, pod maskom tradicionalnih odnosa sa Rusijom i ekonomske preuveličavanjem nae zavisnosti od Rusije, u stvari namerno odlau početak naih EU integracija, koje bi ugrozili njihove monopole i izvore korupcije na kojima profitiraju. B92 - Beograd -- EU treba što pre da započne pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se tiče finansijske kontrole, rekao je ministar spoljnih poslova Italije Paolo Đentiloni. Šef italijanske diplomatije rekao je da je tokom sastanka Italija stavila akcenat na neophodnost da Evropska unija nastavi sa politikom "otvaranja" prema Zapadnom Balkanu. Potrebno je zapravo da "budemo svesni da su neke zemlje, poput Srbije, koje su više pod lupom, sprovele važne reforme i da zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj uniji", poručio je Đentiloni. Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući prijem u Savetu", rekao je Đentiloni. Politika - Kolike su šanse za otvaranje pregovora u decembru Neophodno je započeti pregovore o poglavlju 32, izjavio je Paolo Đentiloni, ministar spoljnih poslova Italije, zemlje koja predsedava EU U ovom trenutku stižu protivurečne vesti oko toga kolike su šanse da u decembru RASSEGNA STAMPA Lunedi 17 novembre 2014 Ministro Gentiloni - Avvio negoziati con la Serbia sul capitolo 32 (Bruxelles) bude otvoreno prvo poglavlje u procesu pregovora Srbije sa Evropskom unijom. S jedne strane, Paolo Đentiloni, ministar spoljnih poslova Italije, zemlje koja do kraja godine predsedava EU, izjavio je da EU treba što pre da započne pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se tiče finansijske kontrole. Juče je preneto i da je Evropska komisija predložila da prvo pregovaračko poglavlje sa Srbijom, poglavlje 32, bude otvoreno 16. decembra. S druge strane, izvori u Evropskom savetu ocenjuju da bi EU mogla da odloži otvaranje pregovora ako Srbija ostane pri stavu da ne uvodi sankcije Rusiji. Podseća se i na apel Johanesa Hana, komesara za susedsku politiku i proširenje, uoči njegovog dolaska u Beograd, da Srbija treba da podrži sankcije unije prema Rusiji. Da je neophodno započeti pregovore o ovom poglavlju, za koje je inače Srbija tehnički spremna, Đentiloni je izjavio posle sastanka na kome su u Briselu učestvovale njegove kolege iz EU, prenela je italijanska novinska agencija NOVA, a vest je prosledila ambasada Italije u Beogradu. On je rekao da je tokom sastanka Italija stavila akcenat na neophodnost da EU nastavi sa politikom „otvaranja” prema zapadnom Balkanu, preneo je Tanjug. „Potrebno je zapravo da budemo svesni da su neke zemlje, poput Srbije, koje su više pod lupom, sprovele važne reforme i da zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj uniji”, poručio je Đentiloni, koji je naveo i da je italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o poglavlju 32 naišao na zadovoljavajući prijem u savetu. Istovremeno, „Večernje novosti ” su, pozivajući se na izvor u Evropskom savetu, prenele da je predlog EK o otvaranju prvog poglavlja 16. decembra stigao u Evropski savet i da to znači da je Srbija tehnički spremna, ali da ostaje da Evropski savet donese odgovarajuću političku odluku. S obzirom na to da se ta odluka donosi konsenzusom svih zemalja članica, posebnu težinu imaju glasovi iz vrha briselske administracije, koji navode da trenutno „naročito zateže Berlin”. Nemačka traži, kako je to pre nekoliko dana objasnioi Hajnc Vilhelm, nemački ambasador u Srbiji, da najpre bude otvoreno poglavlje 35, koje se tiče Kosova, dok bi poglavlje 32 moglo biti otvoreno zajedno sa 35, ali nikako posebno. Da li iza svega toga stoji samo već prošlogodišnji stav Bundestaga u vezi sa procesom normalizacije odnosa Beograda i Prištine ili možda i događaji koji su potom usledili na svetskoj političkoj sceni? Fonet je preneo da bi odlaganje pregovora moglo da bude odgovor na protivljenje Srbije da se pridruži sankcijama Rusiji. Vučić: Na putu ka EU, prijateljski odnosi sa Rusijom Stara Pazova – Premijer Srbije Aleksandar Vučić izjavio je juče da je Srbija na putu ka Evropskoj uniji i da će zadržati dobre i prijateljske odnose sa Ruskom Federacijom. Na pitanje da prokomentariše izjave hrvatskih zvaničnika da li povratak lidera SRS Vojislava Šešelja može da ugrozi put Srbije u EU i stabilnost u regionu, Vučić je odgovorio: „Ne mešam se u dnevnopolitičke stvari. Srbija je na putu ka Evropskoj uniji i Srbija će zadržati dobre i prijateljske odnose sa Ruskom Federacijom i tačka.” Evropski komesar Han dolazi u Beograd da podstakne reforme Komesar za evropsku politiku susedstva i pregovore o proširenju EU Johanes Han posetiće Beograd u četvrtak da bi ohrabrio reforme i pristupne pregovore, saopštila je juče Evropska komisija. „Poseta na samom početku Hanovog mandata jasan je znak da su pregovori o proširenju unije jednako prioritetni kao i pre i pokazuje posvećenost zapadnog Balkana evropskoj perspektivi”, navodi se u saopštenju. Evropski komesar, dodaje se u saopštenju, veruje da pristupni pregovori i strukturalne reforme u partnerskim državama nisu samo tehnički proces, nego da napredak mora imati opipljiv uticaj na svakodnevni život građana. U skladu s tim, po njegovom mišljenju, uz usklađivanje prava država kandidata za članstvo u EU s evropskim zakonodavstvom, od jednake važnosti su jačanje vladavine prava i sprovođenje korenitih ekonomskih reformi kako bi se privukle investicije. Komesar EU će se sastati s vladinim zvaničnicima i drugim ključnim partnerima kako bi ih ohrabrio da ubrzaju reforme tokom pregovora o proširenju, saopštila je Evropska komisija. Posle posete Srbiji Han će otputovati u Crnu Goru, a planira da u skorije vreme poseti sve zemlje jugoistočne Evrope. DANAS - Tanja Miščević: Srbija spremna za otvaranje poglavlja o Kosovu Beograd - Srbija je spremna za otvaranje poglavlja 35 o Kosovu u pregovorima sa Evropskom unijom, ocenjuje za Danas Tanja Miščević, šefica pregovaračkog tima Vlade Srbije sa EU. Da li će to poglavlje biti prvo otvoreno u procesu integracija, odnosno kada bi se to moglo očekivati, prema rečima naše sagovornice, zavisi isključivo od država članica EU. Insistiranje Nemačke, koju obavezuje stav Bundestaga da se najpre otvori poglavlje 35, u vezi sa procesom normalizacije odnosa Beograda i Prištine, kao i poglavlja 23 i 24 o vladavini prava, za čije su otvaranje pripreme još u toku, aktuelizovano je izjavom Tanje Miščević od pre par dana, kada je poručila da je Nemačka jedina zemlja koja još nije aminovala otvaranje prvih poglavlja, među kojima mora biti i poglavlje 35 - o Kosovu. To je potvrdio i ambasador Nemačke u Beogradu Hajnc Vilhelm istakavši da je za Berlin ključ za otvaranje poglavlja potpuna primena Briselskog sporazuma. Međutim, kako je dodao, za to će biti potrebno još najmanje nekoliko meseci. Srbija je, s druge strane, insistirala da se najpre otvori poglavlje 32 o finansijama. Sudeći po izjavi šefice pregovaračkog tima Srbije, to se izgleda promenilo.„Dijalog sa Prištinom je preduslov, i za to, kao i za poglavlje 35 smo spremni“, ističe Tanja Miščević za Danas.Upitana da li to znači da će poglavlje o Kosovu biti prvo otvoreno, kao i kada bi se to moglo očekivati, Miščevićeva je odgovorila da je to pitanje za države članice EU.„Naše je da budemo spremni. Ne znam kada se može očekivati otvaranje poglavlja, jer da bi države članice odlučivale o tome, mora postojati konsenzus svih“, ističe Tanja Miščević.Ona je naglasila da je u toku usvajanje pregovaračke pozicije za poglavlje 32.„Upravo je Komitet za proširenje Saveta Evropske unije (COELA) poslao Komitetu stalnih predstavnika EU (COREPER) predlog zajedničke pregovaračke pozicije za poglavlje 32, o finansijama, i to je korak do njenog usvajanja“, navodi Danasova sagovornica.Na pitanje kako komentariše saznanja našeg lista o mogućem odlaganju otvaranja poglavlja zbog neuvođenja sankcija Rusiji, Tanja Miščević kaže: „Ne mogu komentarisati takve rekla-kazala ocene, jer to nema veze sa stvarnošću. Tema nije Rusija, niti nešto što postaje obaveza stupanjem u članstvo. Uslov za otvaranje pregovaračkih poglavlja je ocena našeg napretka.“ Kako je Danas izvestio, s obzirom na zaoštravanje sukoba na relaciji EU Rusija, odnosno sve izraženije zabrinutosti Berlina zbog pokušaja intenziviranje uticaja Rusije na Srbiju i ceo Balkan, kao odgovor na odbijanje Srbije da podrži uvođenje sankcija Ruskoj Federaciji moglo bi da bude odlaganje otvaranja poglavlja u procesu integracija, dok Srbija u ovom domenu ne uskladi spoljnu politiku sa evropskom. RTS - Rim za otvaranje pregovora o poglavlju 32 Italija se zalaže da Evropska unija što pre započne pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se tiče finansijske kontrole, rekao je ministar spoljnih poslova Italije Paolo Đentiloni Paolo Đentiloni je izjavu o prgevorima sa Srbijom dao po završetku sastanka na kome su u Briselu učestvovale njegove kolege iz EU. Kako prenosi agencija Nova, Đentiloni je rekao da je tokom jučerašnjeg sastanka Italija stavila akcenat na neophodnost da EU nastavi politiku otvaranja prema Zapadnom Balkanu. Potrebno je zapravo da budemo svesni da su neke zemlje, poput Srbije, koje su više pod lupom, sprovele važne reforme i da zaslužuju da napreduju na putu ka EU, rekao je Đentiloni, dodajući da je italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o poglavlju 32 naišao na zadovoljavajući prijem u Savetu. Centar za evroatlantske studije (CEAS) iz Beograda pozdravio je italijansku inicijativu da EU što pre počne proces pregovora sa Srbijom. VESTI - Đentiloni: Neophodno započeti pregovore o poglavlju 32 Evropska unija bi trebalo što pre da započne pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se tiče finansijske kontrole, rekao je ministar spoljnih poslova Italije Paolo Đentiloni. Đentiloni je to izjavio posle sastanka na kome su u Briselu učestvovale njegove kolege iz Evropske unije, prenela je italijanska novinska agencija NOVA, a vest je prosledila ambasada Italije u Beogradu. Šef RASSEGNA STAMPA Ministro Gentiloni - Avvio negoziati con la Serbia sul capitolo 32 (Bruxelles) italijanske diplomatije rekao je da je tokom sastanka Italija stavila akcenat na neophodnost da Evropska unija nastavi sa politikom "otvaranja" prema Zapadnom Balkanu. Potrebno je zapravo da "budemo svesni da su neke zemlje, poput Srbije, koje su više pod lupom, sprovele važne reforme i da zaslužuju da napreduju na putu ka Evropskoj uniji", poručio je Đentiloni. Italijanski zahtev da se otpočnu pregovori o poglavlju 32 "naišao je na zadovoljavajući prijem u Savetu", rekao je Đentiloni. NASLOVI - Evropska unija (EU) trebalo bi što pre da počne pregovore sa Srbijom o poglavlju 32 koje se tiče finansijske kontrole, izjavio je ministar spoljnih poslova Italije Paolo Đentiloni, saopštila je danas Ambasada Italije u Beogradu Đentiloni je rekao da je Italija, tokom sastanka ministara inostranih poslova država članica EU, stavila akcenat na neophodnost da EU nastavi sa politikom "otvaranja" prema Zapadnom Balkanu, prenela je agencija Nova. Potrebno je zapravo da budemo svesni da su neke zemlje, poput Srbije, koje su više pod lupom, sprovele važne reforme i da zaslužuju da napreduju na putu ka EU, objasnio je Đentiloni. Italijanski zahtev da se počnu pregovori o poglavlju 32 naišao je na zadovoljavajucć prijem u Savetu EU, dodaje se u saopštenju Ambasade. Lunedi 17 novembre 2014 RASSEGNA STAMPA Lunedi 17 novembre 2014 Ministro Gentiloni - Avvio negoziati con la Serbia sul capitolo 32 (Bruxelles) (Nova) - Bruxelles, 18 nov - La strategia adriatico-ionica può avere un "ruolo di ponte" grazie alla sua "cruciale posizione geopolitica tra Europa, Asia e Mediterraneo". Lo ha detto oggi a Bruxelles il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel corso della conferenza di lancio della strategia approvata a fine ottobre dai capi di stato e di governo dell'Ue. "L'iniziativa rappresenta un’opportunità da un punto di vista economico", ma è anche "molto importante in questo momento di tensioni" nel vicinato orientale e meridionale dell'Ue. Venticinque anni dopo il crollo del muro di Berlino, "l'Europa non ha bisogno di muri, ma di ponti: questo è il ruolo che questa iniziativa può giocare", ha aggiunto Gentiloni. (AGI) - Bruxelles, 18 nov. - La macroregione adriatico-ionica lanciata dalla Commissione europea può avere una funzione di "ponte" del dialogo con i paesi dell'Est, e in particolare con la Russia, in un momento di tensioni geopolitiche proprio in quell'area. Come ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni intervenendo a Bruxelles alla conferenza di lancio della macroregione, infatti, "l'area di cui stiamo parlando rappresenta il crocevia di tre zone, l'Europa, l'Asia e il Mediterraneo: rafforzare la cooperazione già esistente nella regione può essere molto importante in questo momento di tensioni fra Europa e vicinato orientale e del sud, e rappresentare un contributo positivo nell'evoluzione della dinamica di rischio". Venticinque anni dopo l'abbattimento del muro di Berlino, ha concluso, la macroregione, "che ha una lunga storia ma il cui calcio di inizio avviene proprio durante la presidenza italiana e questo mi rende orgoglioso", va nella direzione di "costruire ponti e non più muri". (ANSA) - BRUXELLES, 18 NOV - Per l'Europa la macroregione Adriatico-Ionica può avere il "ruolo di ponte", di accesso, data la sua "cruciale posizione geopolitica" che attraversa "Ue, Asia e Mediterraneo", così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni intervenendo alla conferenza per il lancio della regione. In questo momento di grandi tensioni, "l'Europa non ha bisogno di muri, ma di ponti - ha proseguito - e questo è ciò che questa iniziativa può portare". (Nova) - La strategia adriatico-ionica porterà i paesi dei Balcani occidentali più vicini all'Unione europea: è il messaggio portato oggi a Bruxelles dai ministri degli Esteri di Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia, rispettivamente Zlatko Lagumdzija, Igor Luksic e Ivica Dacic. "Si tratta di una strategia molto importante per la Serbia, che permetterà il rafforzamento della cooperazione regionale e la maggiore integrazione all'Ue", ha affermato Dacic all'evento di lancio della strategia. Grazie a progetti concreti, in particolare nel settore delle infrastrutture, sarà possibile "uno scambio di migliori pratiche" dall'Unione europea alla regione balcanica. "La strategia è fondamentale per promuovere la crescita economica e progetti nei settori dell'ambiente, dell'energia e dell'istruzione", ha sottolineato dal canto suo Lagumdzija. Secondo Luksic, l'iniziativa "apre nuove possibilità di sviluppo" per le due sponde dell'adriatico e dello ionio e "aiuterà i Balcani ad adottare progressivamente la legislazione comunitaria". (ANSAmed) - BRUXELLES, 18 NOV "L'allargamento Ue non è un peso ma un veicolo per pace e prosperità", così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni al lancio della strategia Ue per la macroregione Adriatico-Ionica oggi a Bruxelles. E la macroregione, la cui strategia è stata disegnata secondo un "approccio dal basso" - ha aggiunto - è una "nuova piattaforma per la cooperazione tra Paesi Ue e non Ue", ma anche tra "investitori privati e pubblici". La macroregione Adriatico-Ionica, ha proseguito Gentiloni, è "un nuovo modo di pensare" i territori ed "un nuovo inizio" per l'area. "E' cruciale per crescita e stabilità", ha sottolineato il capo della Farnesina, "ma ha anche un significato politico importante" poiché' "traccia la strada Ue per i Balcani occidentali". La macroregione AdriaticoIonica vede protagonisti quattro Stati Ue (Italia, Croazia, Slovenia e Grecia) e quattro non membri (Albania, Bosnia e Erzegovina, Montenegro e Serbia). (ANSA) - BRUXELLES, 18 NOV - La macroregione Adriatico-Ionica è "un nuovo modo di pensare" i territori ed "un nuovo inizio" per l'area. Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni alla conferenza del lancio della strategia Ue della regione che vede protagonisti quattro Stati Ue (Italia, Croazia, Slovenia e Grecia) e quattro non membri (Albania, Bosnia e Erzegovina, Montenegro e Serbia). "E' cruciale per crescita e stabilità", dice Gentiloni, "ma ha anche un significato politico importante" poiché "traccia la strada Ue per i Balcani occidentali". (Nova) - La strategia adriatico-ionica rappresenta "un nuovo modo di pensare la cooperazione tra paesi e popolazioni" e intende promuovere "il cammino europeo" dei Balcani occidentali. E' quanto ha detto oggi a Bruxelles il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel discorso di apertura della conferenza di lancio della strategia adriatico-ionica, approvata a fine ottobre dai capi di stato e di governo dell'Ue. La regione adriatico-ionica è "cruciale per dare stabilità e crescita a tutto il continente", ha osservato il titolare della Farnesina. La strategia "ha un significato politico molto forte" per facilitare l'integrazione all'Ue dei paesi balcanici. L'allargamento rimane "una delle più importanti strategie dell'Ue al di là delle sue frontiere" e costituisce uno strumento importante per portare "pace, democrazia e stabilità". In un periodo di difficoltà per le politiche di allargamento, secondo Gentiloni la nuova strategia potrà "incoraggiare l'allineamento alla legislazione comunitaria" dei paesi dei Balcani occidentali, contribuendo così al "potere trasformativo dell'Unione europea". Dopo l'approvazione del Consiglio europeo, la strategia adriatico-ionica passa ora alla "fase di attuazione" con l'obiettivo di renderla "un esempio per altre regioni" del continente. Il piano coinvolge otto paesi europei, di cui quattro sono membri dell'Ue (Italia, Croazia, Grecia e Slovenia) e quattro sono candidati o potenzialmente candidati all'adesione (Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Montenegro). All'evento di lancio oggi a Bruxelles partecipano anche i ministri degli Esteri di Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia, rispettivamente Zlatko Lagumdzija, Igor Luksic e Ivica Dacic. (Adnkronos) - La creazione della macroregione Adriatico-Ionica e il rafforzamento della cooperazione fra i Paesi che si affacciano sui due mari "potrà contribuire ad allentare le tensioni" fra l''Unione europea e i suoi vicini orientali e meridionali. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel suo intervento al lancio della conferenza per la strategia della Ue per la regione Adriatica e Ionica in corso a Bruxelles. "Rafforzare la cooperazione e costruire questa macroregione -ha spiegato- non è solo un''opportunità economica. Può essere qualcosa di molto importante in questo momento di tensione fra l''Unione europea e i suoi vicini a Est e a Sud". Un rafforzamento della cooperazione della collaborazione "potrebbe contribuire alla positiva evoluzione che tutti auspichiamo di questa rischiosa dinamica", ha aggiunto. Con la creazione della macroregione, ha continuato Gentiloni, "possiamo giocare un ruolo importante, in primo luogo economico", con la "possibilità di spingere gli investimenti, dando un grande slancio alla cooperazione fra attori pubblici e privati in tutta la regione". Con la macroregione "possiamo costruire una sorta di ponte: l''Unione europea ha bisogno non di muri ma di ponti". (ANSAmed) - BELGRADO, 18 NOV - Il ministro degli esteri serbo Ivica Dacic, presente oggi a Bruxelles al lancio della strategia della macroregione AdriaticoIonica, ha sottolineato il grande interesse della Serbia per tale iniziativa, destinata a suo avviso a intensificare la collaborazione regionale. Belgrado vede nella macroregione Adriatico-Ionica un'ottima occasione per "approfondire la collaborazione concreta sia con i Paesi membri della Ue sia con gli altri Paesi partner della nostra regione che, come noi, aspirano a entrare nell'Unione europea", ha detto Dacic citato dai media serbi. "La strategia Adriatico-Ionica - ha aggiunto - è la conferma che solo con la cooperazione e con lo sviluppo di buoni rapporti economici e culturali e solidi collegamenti infrastrutturali possiamo raggiungere insieme risultati positivi". Nel suo intervento, Dacic ha quindi ribadito RASSEGNA STAMPA Lunedi 17 novembre 2014 Ministro Gentiloni - Avvio negoziati con la Serbia sul capitolo 32 (Bruxelles) la ferma intenzione della Serbia di procedure sulla strada dell'integrazione europea, sottolineando che il vasto programma di riforme messo in cantiere dal governo di Belgrado è funzionale allo scopo finale, che è la piena adesione del Paese all'Unione. La Serbia è uno dei quattro Paesi non membri Ue a far parte della macroregione, insieme a Montenegro, Bosnia-Erzegovina e Albania. Gli altri quattro componenti, appartenenti all'Unione, sono Italia, Grecia, Croazia e Slovenia. (Nova) - La strategia europea per la macroregione adriatico-ionica darà un contributo fondamentale al percorso d'integrazione all'Ue dei Balcani occidentali, in un momento in cui il processo di adesione non sembra più essere fra le priorità dei Ventotto. E' questo il messaggio principale della conferenza di lancio della strategia che si è svolta oggi a Bruxelles, organizzata dalla presidenza italiana del Consiglio Ue e dalla Commissione europea. L'iniziativa adriatico-ionica rappresenta "un nuovo modo di pensare la cooperazione tra paesi e popolazioni" e intende promuovere "il cammino europeo" dei Balcani occidentali, ha spiegato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel discorso di apertura della conferenza. La regione adriatico-ionica è "cruciale per dare stabilità e crescita a tutto il continente", ha osservato il titolare della Farnesina. La strategia "ha un significato politico molto forte" per facilitare l'integrazione all'Ue dei paesi balcanici. L'allargamento rimane "una delle più importanti strategie dell'Ue al di là delle sue frontiere" e costituisce uno strumento importante per portare "pace, democrazia e stabilità". In un periodo di difficoltà per le politiche di allargamento, secondo Gentiloni la nuova strategia potrà "incoraggiare l'allineamento alla legislazione comunitaria" dei paesi dei Balcani occidentali, contribuendo così al "potere trasformativo dell'Unione europea". Dopo l'approvazione del Consiglio europeo di fine ottobre, la strategia adriatico-ionica passa ora alla "fase di attuazione" con l'obiettivo di renderla "un esempio per altre regioni" del continente. Entro la fine dell'anno "saranno definiti gli organismi di governo della macroregione" per poi avviare progetti comuni "tra il 2015 e il 2016". Il titolare della Farnesina ha spiegato che l'iniziativa può avere un "ruolo di ponte" grazie alla sua "cruciale posizione geopolitica tra Europa, Asia e Mediterraneo". La strategia "rappresenta un’opportunità da un punto di vista economico", ma è anche "molto importante in questo momento di tensioni" nel vicinato orientale e meridionale dell'Ue. Venticinque anni dopo il crollo del muro di Berlino, "l'Europa non ha bisogno di muri, ma di ponti: questo e' il ruolo che questa iniziativa può giocare", ha aggiunto Gentiloni. Anche secondo il nuovo commissario per le Politiche regionali, Corina Cretu, la macroregione darà "un nuovo impulso al processo d'integrazione europea" della regione balcanica. "La strategia adriatico-ionica può diventare un esempio anche per altre iniziative sul continente europeo", ha detto la Cretu. Lo stesso messaggio è stato inviato dai ministri degli Esteri di Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia, rispettivamente Zlatko Lagumdzija, Igor Luksic e Ivica Dacic. "Si tratta di una strategia molto importante per la Serbia, che permetterà il rafforzamento della cooperazione regionale e la maggiore integrazione all'Ue", ha affermato Dacic. Grazie a progetti concreti, in particolare nel settore delle infrastrutture, sarà possibile "uno scambio di migliori pratiche" dall'Unione europea alla regione balcanica. "La strategia è fondamentale per promuovere la crescita economica e progetti nei settori dell'ambiente, dell'energia e dell'istruzione", ha sottolineato dal canto suo Lagumdzija. Secondo Luksic, l'iniziativa "apre nuove possibilità di sviluppo" per le due sponde dell'adriatico e dello ionio e "aiuterà i Balcani ad adottare progressivamente la legislazione comunitaria". L'obiettivo della macroregione è rilanciare l'economia e creare nuovi posti di lavoro, promuovendo allo stesso tempo l'integrazione europea dei Balcani occidentali. Il piano d'azione proposto dalla Commissione Ue lo scorso giugno mira ad aiutare settanta milioni di cittadini a "trarre vantaggio da una più stretta cooperazione in settori come la promozione dell'economia marittima, la tutela dell'ambiente marino, il completamento dei collegamenti nel settore dei trasporti e dell'energia e il rafforzamento del turismo sostenibile". La strategia si basa sull'iniziativa adriaticoionica, lanciata nel maggio del 2000 ad Ancona per rafforzare la cooperazione tra i paesi rivieraschi. Il piano coinvolge otto paesi europei, di cui quattro sono membri dell'Ue (Italia, Croazia, Grecia e Slovenia) e quattro sono candidati o potenzialmente candidati all'adesione (Albania, BosniaErzegovina, Serbia e Montenegro). La strategia rimane aperta alla partecipazione di altri partner nella regione, come ad esempio l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom). L'iniziativa si basa su quattro pilastri, ognuno dei quali coordinato da una coppia di paesi: la Grecia e il Montenegro coordinano la "crescita blu"; l'Italia e la Serbia il tema "Collegare la regione" nei settori dei trasporti e dell'energia; la Slovenia e la Bosnia-Erzegovina l'ambiente; la Croazia e l'Albania il turismo sostenibile. La macroregione non avrà accesso a finanziamenti aggiuntivi dell'Unione europea, ma dovrà mobilitare i finanziamenti già esistenti a livello nazionale e comunitario, nonché attirare investimenti privati. All'attuazione della strategia contribuiranno i fondi strutturali ed europei, nonché lo strumento di assistenza preadesione. TANJUG - BRISEL - Šef srpske diplomatije Ivica Dačić rekao je danas u Briselu da su reformske aktivnosti koje Vlada Srbije intenzivno sprovodi u svim segmentima društva u funkciji doprinosa punoj afirmaciji glavnog spoljnopolitičkog cilja - članstva u EU "Prvenstveno bih izdvojio aktivnosti koje se odnose na dalju izgradnju što efikasnijih i izazovima modernog društva prilagođenih institucionalnih kapaciteta. Srbija, kao zemlja kandidat za članstvo u EU, nastoji da u punoj meri koristi sve raspoložive mogućnosti za što tešnju saradnju sa Unijom i njenim članicama, a u cilju ubrzanja procesa naše evropske integracije i ekonomskog i socijalnog oporavka zemlje", rekao je Dačić na Konferencije povodom pokretanja Strategije EU za Jadransko-jonski region. Kako je dodao, Srbija je u proteklom periodu nedvosmisleno potvrdila svoju posvećenost evropskom putu, jačanju regionalne saradnje i dobrosusedskih odnosa, kao i normalizaciji odnosa sa Prištinom i primeni postignutih dogovora u dijalogu Beograda i Prištine. "Članstvo Srbije u EU nije samo po sebi cilj, već evropsku integraciju vidimo, prvenstveno, kao instrument podsticaja sprovođenju reformi i modernizaciji u svim oblastima društva i države. U tom smislu započete političke i ekonomske reforme imaju snažan podstrek upravo u procesu evropskih integracija, a svoju, i budućnost regiona, vidimo u EU", rekao je Dačić. On je obavestio učesnike skupa da je Srbija, da bi mogla na odgovoran i kvalitetan način da sprovodi zahtevan proces primene Strategije Evropske unije za Jadranskojonski region, u finalnoj fazi osnivanja posebnog radnog tela Vlade - Radne grupe za saradnju sa Evropskom unijom u Jadransko-jonskom regionu. Zadatak Radne grupe biće da koordinira sve aktivnosti vezane za Strategiju EU za Jadransko-jonski region, a imajući u vidu da je Srbija jedina od osam država članica Strategije koja nema direktan izlaz na more, Dačić je istakao da je naša zemlja spremna na aktivan pristup i angažman institucija kako bi adekvatno promovisali značaj funkcionalne i sinergetske povezanosti morskog priobalja sa kontinentalnim zaleđem regiona, pre svega na planu umrežavanja transportnih i energetskih koridora. Prema njegovim rečima, Srbija Strategiju EU za Jadransko-jonski region vidi kao veoma dobar okvir za produbljeniju praktičnu saradnju kako sa zemljama članicama EU, tako i zemljama partnerima iz našeg regiona koje, takođe, poput nas, teže članstvu u Uniju. "Strategija predstavlja dokument koji potvrđuje da samo saradnjom, razvojem dobrih infrastrukturnih, ekonomskih i kulturnih veza, možemo postići konkretne rezultate u zajedničkim aktivnostima koje sprovodimo i koje predstoje, i doprineti ostvarivanju ključnih ekonomskih ciljeva", rekao je Dačić. Ti ciljevi su, kako je naglasio, da makroekonomski sistemi u regionu RASSEGNA STAMPA Lunedi 17 novembre 2014 Ministro Gentiloni - Avvio negoziati con la Serbia sul capitolo 32 (Bruxelles) funkcionišu u skladu sa visokim standardima EU, da se infrastruktura u regionu razvija što je osnov razvoja i u drugim oblastima, da poslovno okruženje bude predvidivo i stabilno, da iskoristimo na najbolji način komparativne prednosti koje imamo na lokalnim, ali i na evropskom tržištu, i da svaki građanin taj boljitak što skorije počne da oseća u svom svakodnevnom životu. BLIC - Dačić: Srbiji potreban pristup moru Ministar spoljnih poslova Srbije Ivica Dačić najavi o je danas u Briselu formiranje Radne grupe za saradnju s Evropskom unijom u Jadransko-jonskom regionu, u cilju razvoja i celokupne infrastrukture, turizma ekonomije i povećanja investicija. Na konferenciji povodom pokretanja Strategije EU za Jadransko-jonski region, Dačić je rekao da je osnivanje posebnog radnog tela Vlade Srbije u finalnoj fazi i da će zadatak te grupe biti koordinacija svih aktivnosti vezanih za primenu te strategije. On je istakao da Srbija Strategiju EU vidi kao veoma dobar okvir za produbljeniju praktičnu saradnju sa državama članicama EU, kao i sa zemljama iz regiona koje, takodje, teže članstvu u Uniji. - Korisnost Strategije EU za Jadransko-jonski region sagledavamo pre svega u kontekstu prenošenja najboljih iskustava iz prakse EU, identifikovanja i realizacije zajedničkih interesa, jačanja državne i lokalne uprave kroz programe obuke i konkretne projekte saradnje, posebno na planu razvoja infrastrukture, turizma i povećanja investicionih ulaganja koja su jedan od ključnih elemenata za jačanje ekonomskih sistema - kazao je Dačić. Savet ministara EU je 29. septembra odobrio Strategiju za jadransko-jonski region, koja predviđa saradnju članica Unije i zemalja Zapadnog Balkana u razvoju infrastrukture, pomorstva, zaštite životne sredine i turizma. Strategija obuhvata osam zemalja regiona - Albaniju, Bosnu i Hercegovinu, Crnu Goru, Srbiju, kao i članice EU - Hrvatsku, Grčku, Italiju i Sloveniju. - Imajući u vidu da je Srbija jedina od osam država članica Strategije koja nema direktan izlaz na more, želim da istaknem da smo spremni na aktivan pristup i angažman naših institucija, kako bismo adekvatno promovisali značaj funkcionalne i sinergetske povezanosti morskog priobalja s kontinentalnim zaleđem regiona, pre svega na planu umrežavanja transportnih i energetskih koridora - istakao je Dačić. Strategija, po njegovim rečima, potvrđuje da se samo saradnjom, razvojem dobrih infrastrukturnih, ekonomskih i kulturnih veza, mogu ostvariti ključni ekonomski ciljevi: usklađivanje makroekonomskih sistema s visokim standardima EU, razvoj infrastrukture u regionu, stabilnost poslovnog okruženja i ostvarenje boljitka koji će svaki građanin što skorije osetiti u svakodnevnom životu. Po jedna članica EU i jedna zemlja na putu ka Uniji će usklađivati rad na jednom od četiri elementa Akcionog plana Strategije. Srbija i Italija su zadužene za pitanja saobraćajnih i energetskih mreža regiona, Grčka i Crna Gora za "plavi rast" - razvoj ekonomije zasnovane na morskim bogatstvima, dok će Slovenija i BiH koordinisati rad na zaštiti životne sredine, a Hrvatska i Albanija na razvoju turizma. RTV - Ministri podržali Strategiju EU za Jadransko-jonski region Ministri spoljnih poslova osam zemalja regiona na današnjem sastanku u Briselu dali su punu političku podršku sprovođenju Strategije za Jadransko-jonski region koju je usvojila Evropska komisija (EUSAIR), saopštilo je Ministarstvo spoljnih poslova Srbije. Šef srpske diplomatije Ivica Dačić koji je učestvovao na sastanku najavio je formiranje Radne grupe za saradnju sa EU u Jadransko-jonskom regionu, radi razvoja infrastrukture, turizma i celokupne ekonomije i povećanja investicija. Pored ministara inostranih poslova država članica Strategije, na konferenciji su učestvovali i predstavnici institucija Evropske unije, nacionalnih i regionalnih tela zaduženih za upravljanje fondovima EU, kao i drugi akteri odgovorni za sprovođenje Strategije. Savet ministara EU je 29. septembra odobrio Strategiju za jadransko-jonski region, koja predviđa saradnju članica Unije i zemalja Zapadnog Balkana u razvoju infrastrukture, pomorstva, zaštite životne sredine i turizma. Strategija obuhvata osam zemalja regiona Albaniju, Bosnu i Hercegovinu, Crnu Goru, Srbiju, kao i članice EU - Hrvatsku, Grčku, Italiju i Sloveniju. Han: Nisam tražio sankcije protiv Rusije Evropski komesar za susedstvo i pregovore o proširenju Johanes Han izjavio je danas da nije tražio da Srbija uvede sankcije Rusiji i da to pitanje nije povezano sa otvaranjem poglavlja u procesu proširenja. "Nisam tražio da se Srbija pridruži evropskim sankcijama protiv Rusije", rekao je Han novinarima nakon sastanka sa šefom srpske diplomatije Ivicom Dačićem u Briselu. Evropski komesar je rekao da je spoljna politika Srbije bila jedna od tema današnjih razgovora sa Dačićem, ali je naglasio da su odluke te vrste suverena stvar srpske vlade. "Sankcije i otvaranje poglavlja u pregovaračkom procesu nisu ni u kakvoj vezi", naglasio je Han i izrazio očekivanje da će prva poglavlja biti otvorena u najskorijoj budućnosti. Dačić je, na konferenciji za novinare, potvrdio da ne postoji eksplicitan zahtev da se protiv Rusije uvedu sankcije, mada u Briselu očekuju da Srbija do stupanja u članstvo usaglasi svoju spoljnu politiku sa EU. "Mi se nadamo da ćemo vrlo brzo otvoriti poglavlje 32 koje se odnosi na finansijsku kontrolu", rekao je Dačić i dodao da skoro sve članice EU to podržavaju. Međutim, ukazao je Dačić, Nemačka zasad insistira da se prvo otvori poglavlja 35, koje se tiče Kosova, i poglavlja 23 i 24 o vladavini prava. "To nema nikakve veze sa sankcijama protiv Rusije", rekao je Dačić. Upitan da objasni nedavno zajedničke vojne vežbe Srbije i Rusije u svetlu ukrajinske krize, Dačić je naglasio da je Srbija neutralna zemlja koja vojno sarađuje i vežba kako sa ruskom, tako i sa američkom i mnogim drugim vojskama. "Nekima bi tražili objašnjenje i ako ruski hor dođe da peva u Srbiji", naveo je Dačić. Komesar Han je na konferenciji za novinare izrazio razumevanje za ovaj stav, uz podsećanje da je njegova domovina, Austrija, takođe neutralna zemlja. Dačić i Han su nakon današnjeg susreta u Briselu izjavili da se raduju nastavku razgovora kada Han u četvrtak poseti Beograd. RASSEGNA STAMPA Giovedì 20 novembre 2014 Commissione Politiche UE del Senato approva risoluzione apertura capitolo 32 (ANSA) - ROMA, 20 NOV - La commissione Politiche dell'Unione europea del Senato ha approvato una risoluzione che "impegna il governo ad attivarsi, nel corso del rimanente periodo della presidenza italiana 2014 dell'Unione europea, in tutte le sedi negoziali opportune, affinché' venga implementato il processo di adesione della Serbia all'UE, già avviato nel gennaio 2014". In particolare, nella risoluzione si chiede "l'apertura di un primo capitolo del complessivo pacchetto negoziale, ossia quello relativo ai controlli finanziari, rispetto al quale, peraltro, la Serbia, per riconoscimento praticamente unanime, è tecnicamente pronta, nonché l'accelerazione delle procedure di futura apertura di altri capitoli, come quello sul sistema giudiziario e sui diritti fondamentali e quello su giustizia, libertà e sicurezza''. Il presidente della commissione Vannino Chiti ha sottolineato che "l'Italia intrattiene consolidati rapporti di amicizia e collaborazione politica ed economica con la Repubblica di Serbia, Paese che si è ormai incamminato stabilmente sulla via dell'integrazione europea nel delicato contesto dell'area balcanica. L'allargamento delle frontiere dell'UE a tutti gli Stati della ex Jugoslavia è un passo decisivo per assicurare la pace in quella regione martoriata nel secolo appena passato da una spaventosa guerra". (askanews) - "La commissione Politiche dell'Unione europea del Senato ha approvato una risoluzione che "impegna il governo ad attivarsi, nel corso del rimanente periodo della presidenza italiana 2014 dell'Unione europea, in tutte le sedi negoziali opportune, affinché venga implementato il processo di adesione della Serbia all'UE, già avviato nel gennaio 2014".In particolare, nella risoluzione si chiede "l'apertura di un primo capitolo del complessivo pacchetto negoziale, ossia quello relativo ai controlli finanziari, rispetto al quale, peraltro, la Serbia, per riconoscimento praticamente unanime, è pronta, nonché tecnicamente l'accelerazione delle procedure di futura apertura di altri capitoli, come quello sul sistema giudiziario e sui diritti fondamentali e quello su giustizia, libertà e sicurezza". Il presidente della commissione Vannino Chiti ha sottolineato che "l'Italia intrattiene consolidati rapporti di amicizia e collaborazione politica ed economica con la Repubblica di Serbia, Paese che si è ormai incamminato stabilmente sulla via dell'integrazione europea nel delicato contesto dell'area balcanica. L'allargamento delle frontiere dell'UE a tutti gli Stati della ex Jugoslavia è un passo decisivo per assicurare la pace in quella regione martoriata nel secolo appena passato da una spaventosa guerra". La Commissione Politiche dell'Unione europea del Senato - uno dei due rami del Parlamento italiano - ha approvato ieri all’unanimità una risoluzione che appoggia gli sforzi del Governo affinché’, nel corso del rimanente periodo della Presidenza italiana 2014 dell'Unione europea, in tutte le sedi negoziali opportune, venga portato avanti il processo di adesione della Serbia all'UE, già avviato nel gennaio 2014. In particolare, nella risoluzione si chiede "l'apertura di un primo capitolo del complessivo pacchetto negoziale, ossia il capitolo 32 relativo ai controlli finanziari, rispetto al quale, peraltro, la Serbia, per riconoscimento praticamente unanime, è tecnicamente pronta, nonché l'accelerazione delle procedure di futura apertura di altri capitoli, come quello sul sistema giudiziario e sui diritti fondamentali e quello su giustizia, libertà e sicurezza". La risoluzione approvata dal Senato segue di pochi giorni la dichiarazione che il Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, aveva rilasciato questa settimana a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles ed in cui si chiedeva che l’UE avvii al più presto i negoziati con la Serbia sul capitolo 32 in considerazione delle importanti riforme adottate da Belgrado negli ultimi mesi. Il Presidente della Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato, Sen. Vannino Chiti ha sottolineato che "l'Italia intrattiene consolidati rapporti di amicizia e collaborazione politica ed economica con la Repubblica di Serbia, Paese che si è ormai incamminato stabilmente sulla via dell'integrazione europea nel delicato contesto dell'area balcanica”. Ad ulteriore conferma degli stretti rapporti di collaborazione che intercorrono tra Italia e Serbia, anche a livello parlamentare, una delegazione della Commissione per le Politiche UE del Senato italiano guidata dal Sen. Chiti sarà in visita a Belgrado dal 14 al 16 dicembre, su invito ufficiale del Presidente dell’omologa Commissione dell’Assemblea Nazionale della Repubblica di Serbia, Aleksandar Senic. Blic - Italija: Rezolucija da se sa Srbijom otvori poglavlje 32 Komisija za politiku EU u italijanskom Senatu usvojila je rezoluciju kojom se traži da sa Srbijom bude otvoreno pregovaračko poglavlje 32. koje se odnosi na finansiju kontrolu, za šta je, po praktično jednoglasnom mišljenju, Beograd tehnički već spreman, preneli su danas italijanski mediji. U rezoluciji se traži da se "Vlada Italije angažuje do kraja italijanskog predsedavanja EU da na svim za to nadležnim mestima podrži proces evropskih integracija Srbije započet u januaru 2014." Rezolucijom se takođe traži ubrzanje budućih procedura za otvaranje ostalih poglavlja kao što su ona o pravosudnom sistemu i osnovnim pravima, ili poglavlja o pravdi, slobodi i bezbednosti. Predsednik komisije Senata Vanino Kiti naglasio je da Italija podržava trajne odnose prijateljstva i političke i ekonomske saradnje sa Srbijom, zemljom koja se stabilno nalazi na putu evrointegracija u delikatnom kontekstu regiona Balkana. Tanjug: Italija: Rezolucija da se sa Srbijom otvori poglavlje 32 RIM - Komisija za politiku EU u italijanskom Senatu usvojila je rezoluciju kojom se traži da sa Srbijom bude otvoreno pregovaračko poglavlje 32. koje se odnosi na finansiju kontrolu, za šta je, po praktično jednoglasnom mišljenju, Beograd tehnički već spreman, preneli su danas italijanski mediji. U rezoluciji se traži da se "Vlada Italije angažuje do kraja italijanskog predsedavanja EU da na svim za to nadležnim mestima podrži proces evropskih integracija Srbije započet u januaru 2014." Kako je javila agencija Ansa, rezolucijom se takođe traži ubrzanje budućih procedura za otvaranje ostalih poglavlja kao što su ona o pravosudnom sistemu i osnovnim pravima, ili poglavlja o pravdi, slobodi i bezbednosti, navodi Ansa. Predsednik komisije Senata Vanino Kiti naglasio je da Italija podržava trajne odnose prijateljstva i političke i ekonomske saradnje sa Srbijom, zemljom koja se stabilno nalazi na putu evrointegracija u delikatnom kontekstu regiona Balkana, prenela je agencija. Odbor za politiku EU italijanskog Senata – jednog od dva ogranka italijanskog Parlamenta - juče je jednoglasno usvojio rezoluciju kojom se podržavaju nastojanja Vlade Italije da se do kraja italijanskog predsedavanja Evropskom unijom, na svim za to predviđenim mestima, podrži evropski put Srbije započet u januaru 2014. godine. Rezolucijom se posebno zahteva „otvaranje prvog pregovaračkog poglavlja, odnosno 32. poglavlja o finansijskoj kontroli, oblasti za koju postoji praktično opšta saglasnost da je Srbija potpuno spremna u tehničkom smislu. Traži se i ubrzavanje budućih procedura otvaranja drugih poglavlja, kao što su poglavlja o pravosuđu i osnovnim pravima ili poglavlje o pravdi, slobodi i bezbednosti“. Rezolucija je u Senatu odobrena svega nekoliko dana nakon izjave koju je italijanski šef diplomatije Paolo Đentiloni dao na marginama sastanka Saveta ministara spoljnih poslova EU u Briselu, zatraživši da Evropska unija što pre započne sa Srbijom pregovare o poglavlju 32 imajući u vidu da je Beograd sproveo važne reforme poslednjih nekoliko meseci. Predsednik Odbora za politiku EU italijanskog Senata senator Vanino Kiti istakao je da „Italiju vežu dugogodišnji prijateljski odnosi, kao i politička i ekonomska saradnja sa Republikom Srbijom, zemljom koja danas sigurno korača putem evropskih integracija u delikatnom okruženju Balkana“. Još jedan dokaz čvrste saradnje koja postoji između Italije i Srbije, i na parlamentarnom nivou, biće poseta Beogradu delegacije Odbora za politiku EU italijanskog Senata koju će predvoditi senator Kiti od 14. do 16. decembra, na zvanični poziv predsednika istoimenog Odbora Narodne skupštine Republike Srbije, Aleksandra Senića. RASSEGNA STAMPA Sabato 22 novembre 2014 Intervista Ambasciatore Manzo per il quotidiano Vecernje Novosti (ANSA) BELGRADO, 22 NOV - L'Italia è fortemente a favore dell'apertura dei primi capitoli dei negoziati di adesione della Serbia all'Ue entro la fine dell'anno e "stiamo lavorando per raggiungere il consenso tra tutti gli Stati membri dell'Ue". E' questo il messaggio dell'Ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo, rilasciato nell'intervista per quotidiano "Vecernje Novosti". L'ambasciatore Manzo ritiene che i rapporti tra i due paesi sono "eccellenti" e rileva che Roma ritiene che la Serbia si merita il riconoscimento per i risultati concreti realizzati negli ultimi mesi sul percorso Europeo. L'ambasciatore Manzo ha ricordato che solo pochi giorni fa, il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha invitato il Consiglio dell'Unione europea di concedere alla Serbia l'apertura del capitolo 32 sul controllo finanziario entro la fine dell'anno, come riconoscimento dei grandi sforzi compiuti dalle autorità serbe nel processo delle riforme. Lo stesso messaggio è stato ribadito in una risoluzione parlamentare che il Senato italiano ha approvato all’unanimità durante questa settimana per chiedere la rapida apertura del capitolo 32, ha detto l'ambasciatore Manzo nell'intervista per il quotidiano belgradese "Vecernje Novosti". (askanews) - L'Italia sostiene con forza l'apertura dei primi capitoli del negoziato di adesione della Serbia all'Unione europea entro la fine dell'anno e sta lavorando "per raggiungere un consenso fra tutti gli Stati membri dell'Unione europea". E' quanto ha detto l'ambasciatore italiano in Serbia, Giuseppe Manzo, in un'intervista al quotidiano di Belgrado "Vecernje Novosti", pubblicata anche sull'edizione online. Dopo avere ricordato l'importanza per l'Europa di "una piena normalizzazione delle relazioni tra Belgrado e Pristina", Manzo ha ribadito che pochi giorni fa il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni, ha invitato il Consiglio europeo "ad approvare l'apertura del Capitolo 32 sul controllo finanziario entro la fine dell'anno", come "riconoscimento dei grandi sforzi compiuti dalle autorità serbe nell'ambito del processo di riforme" nel Paese."Lo stesso messaggio è stato confermato in una risoluzione parlamentare che il Senato italiano ha approvato all'unanimità, con la quale si chiede la rapida apertura del Capitolo 32", ha insistito l'ambasciatore Manzo. (Nova) - L'Italia è fortemente favorevole all'apertura dei primi capitoli dei negoziati di adesione della Serbia all'Unione europea entro la fine dell'anno: lo ha detto l'ambasciatore d'Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, nell'intervista per il quotidiano serbo "Novosti". "Stiamo lavorando per raggiungere il consenso tra tutti gli stati membri dell'Ue. La presidenza italiana dell'Unione europea ha incluso la voce 'allargamento' all'ordine del giorno nel prossimo Consiglio europeo. Ora tocca ai 28 stati membri", ha aggiunto Manzo. L'ambasciatore ha sottolineato poi che i rapporti tra Italia e Serbia sono eccellenti e che Roma sostiene il percorso di adesione di Belgrado, che ha ottenuto risultati concreti negli ultimi mesi nel processo d'integrazione all'Unione europea. "L'Italia ritiene che la Serbia meriti un riconoscimento dei risultati ottenuti, come incentivo per il governo e il popolo serbo a continuare a lavorare con lo stesso impegno e determinazione", ha affermato Manzo. "Pochi giorni fa, il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha invitato il Consiglio dell'Unione europea a concedere alla Serbia l'apertura del capitolo 32 sul controllo finanziario entro la fine dell'anno, come riconoscimento dei grandi sforzi compiuti dalle autorità serbe nel processo di affermato Manzo. riforma", ha L'ambasciatore ha spiegato che lo stesso messaggio è stato anche ribadito in una risoluzione parlamentare, che il senato italiano ha approvato all’unanimità durante questa settimana per chiedere la rapida apertura del capitolo 32. Manzo ha poi affermato che l'Europa sta chiedendo una piena normalizzazione tra Pristina e Belgrado. "In questo processo si può contare sul sostegno dell'Italia, com’è stato negli ultimi anni in cui Roma è stata un forte sostenitore del percorso della Serbia verso l'Ue", ha aggiunto Manzo. TANJUG - Italijanski ambasador u Beogradu Đuzepe Manco rekao je da se Italija snažno zalaže za otvaranja prvih pregovaračkih poglavlja sa Srbijom do kraja godine i da radi "na postizanju konsenzusa o tome među svim zemljama članicama Evropske unije". "Italijansko predsedništvo EU uključilo je stavku "proširenje" na dnevni red sledećeg Evropskog saveta i sada je sve na 28 zemalja članica", rekao je Manco u intervjuu za "Novosti". On je, navodi list, odnos dveju zemalja nazvao izvanrednim i naglasio da Rim smatra da Srbija zaslužuje da joj se priznaju konkretni rezultati postignuti poslednjih meseci na evropskom putu. Na pitanje da li je Italija zadovoljna primenom Briselskog sporazuma, on je rekao da Italija ohrabruje i Beograd i Prištinu u tom procesu. "Značajni rezultati postignuti su u oblasti energetike i graničnoj kontroli, i pored političke situacije na Kosovu koja ne pomaže unapređenju dijaloga, ali verujemo da se može postići pomak čak i u trenutnoj situaciji". Manco je istakao da su ulaganja italijanskih kompanija u Srbiji premašila dve milijarde evra, da je u Srbiji prisutno više od 600 malih i srednjih preduzeća iz Italije, kao i da treba očekivati i nove investicije, s tim što za poljoprivredu postoji posebno interesovanje. Što se tiče Ukrajine, italijanski ambasador je rekao da su srpske vlasti mnogo puta izjavile da Srbija podržava teritorijalni integritet Ukrajine, uključujući Krim. "Uveren sam da će Srbija, kao predsedavajuća OEBS, igrati konstruktivnu ulogu da se pronađe političko rešenje između svih uključenih strana", kao i da razume specifičnu poziciju Srbije u pogledu sankcija Rusiji i to zbog srpskih istorijskih i ekonomskih veza sa Moskvom. RASSEGNA STAMPA Intervista Ambasciatore Manzo per il quotidiano Vecernje Novosti Sabato 22 novembre 2014 RASSEGNA STAMPA Lunedi 01 dicembre 2014 Ministro Interno Nebojsa Stefanovic in visita a Roma Nel corso dei colloqui il ministro Alfano ha dato atto delle positive azioni intraprese dalle autorità serbe finalizzate a migliorare le condizioni di legalità nel Paese e la cooperazione bilaterale in materia di immigrazione irregolare, lotta al terrorismo, con particolare riguardo al fenomeno dei foreign fighters, del contrasto alla criminalità organizzata e al traffico di stupefacenti". (ANSA) - BELGRADO, 1 DIC - L'Italia appoggia pienamente la Serbia nel suo cammino verso la Ue. Lo ha detto il ministro dell'interno serbo Nebojsa Stefanovic al termine di un colloquio oggi a Roma con il collega italiano Angelino Alfano. Come ha riferito in un comunicato il ministero dell'interno a Belgrado, Stefanovic ha ribadito la posizione della Serbia per il rispetto dei diritti umani, la promozione delle libertà democratiche e la sicurezza e stabilità internazionali attraverso il dialogo e la collaborazione. L'Italia, ha aggiunto Stefanovic, continuerà a sostenere gli sforzi della Serbia per l'apertura dei capitoli negoziali con la Ue, in particolare il capitolo 24 relativo a giustizia, libertà e sicurezza. Con Alfano, sempre secondo il comunicato, Stefanovic ha discusso fra l'altro la creazione di team investigativi congiunti per una lotta più efficace alla criminalità organizzata e alla corruzione, come pure al terrorismo e all'immigrazione illegale. (ilVelino/AGV NEWS) Roma, 01 DIC - Nel pomeriggio, il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha avuto un incontro bilaterale con il ministro dell'Interno della Repubblica di Serbia, Nebojsa Stefanovic. "Al centro dell'incontro - si legge in una nota del Viminale - il percorso di integrazione europea della Serbia con particolare riferimento ai progressi di Belgrado nei settori della sicurezza e dello stato di diritto. (Agenzia Nova) - Le collaborazioni internazionali per la lotta al terrorismo, alla corruzione, al crimine organizzato e al narcotraffico: questi i temi al centro degli incontri tenuti al Viminale tra il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e gli omologhi di Albania, ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) e Serbia, rispettivamente Saimir Tahiri, Gordana Jankulovska, Nebojsa Stefanovic, in visita a Roma per partecipare ad una riunione dei ministri dell’Interno dei Balcani occidentali. “L'Albania ha un ruolo importante e ha compiuto importanti passi nel percorso di avvicinamento all'Europa”, ha scritto il ministro Alfano sulla sua pagina Facebook. Con la Jankulovska, invece, è stato siglato un accordo per la cooperazione di Polizia con l’obiettivo di sviluppare attività operative e scambiare di informazioni “per il raggiungimento degli standard europei nella lotta al crimine transnazionale, alla corruzione, ai traffici illeciti di droga, migranti, armi ed esplosivi”. Per quanto riguarda Stefanovic, Alfano ha sottolineato che “è forte collaborazione Italia-Serbia nel contrasto all'immigrazione irregolare, al terrorismo e in particolare al fenomeno dei foreign fighters, alla criminalità organizzata e alla lotta al traffico di stupefacente: la Serbia lavora per una rapida integrazione nell'Unione Europea”. TANJUG: Stefanović: Srbija uživa podršku Italije na putu ka EU RIM, 1. decembar 2014. - Ministar unutrašnjih poslova Nebojša Stefanović izjavio je danas, nakon sastanka sa prvim potpredsednikom italijanske vlade Anđelinom Alfanom u Rimu, da Srbija uživa veliku podršku te zemlje na putu ka EU. Ministarstvo unutrašnjih poslova Italije nastaviće da podržava Srbiju u otvaranju svih poglavlja, a naročito poglavlja 24 u kojem su pravda, sloboda, bezbednost, a koje ujedno predstavlja fokus MUP Srbije u pregovorima sa Evropskom unijom, rekao je Stefanović. Kako prenosi MUP u saopštenju, Stefanović je sa Alfanom razgovarao o formiranju zajedničkih istražnih timova koji će se efikasnije boriti protiv organizovanog kriminala i korupcije, kao i terorizma i ilegalnih migracija. Ministar je ukazao da kao zemlja kandidat za članstvo u EU Srbija ulaže velike napore na jačanju strateških kapaciteta u borbi protiv negativnih tokova današnjice. Stefanović je rekao da susret sa italijanskim ministrom predstavlja potvrdu čvrste opredeljenosti da zajedničkom saradnjom pokažemo privrženost principima i vrednostima savremenog sveta, poštovanju ljudskih prava, unapređenja demokratskih sloboda i sveukupne međunardone bezbednosti i stabilnosti. Prema Stefanovićevim rečima, poseta Rimu ima veliki značaj i zbog važnog skupa "IPA projekti Zapadni Balkan" koji bi trebalo da pomognu u jačanju kapaciteta MUP-a i poboljšaju efikasnije sprovođenje zajedničkih istraga i razmenu informacija, prilikom krivičnog gonjenja kriminalnih grupa, uključujući prekogranične kriminalne organizacije. (Kurir) Razgovarano je o formiranju zajedničkih istražnih timova radi efikasnije borbe protiv organizovanog kriminala, korupcije, terorizma i ilegalnih migracija. Ministar unutrašnjih poslova Nebojša Stefanović razgovaro je danas u Rimu sa ministrom unutrašnjih poslova Italije Anđelinom Alfanom o formiranju zajedničkih istražnih timova radi efikasnije borbe protiv organizovanog kriminala, korupcije, terorizma i ilegalnih migracija. Stefanović je nakon sastanka sa Alfanom rekao da je ova poseta Rimu još jedan korak ka učvršćivanju dobrih odnosa Srbije i Italije, kao i da Srbija uživa veliku podršku Italije na putu ka EU, saopštio je MUP Srbije. Ministarstvo unutrašnjih poslova Italije nastaviće da podržava Srbiju u otvaranju svih poglavlja, a naročito poglavlja 24, koje se odnosi na Pravdu, slobodu i bezbednost, navodi se u saopštenju. Dodaje se da to poglavlje "ujedno predstavlja fokus MUP Srbije u pregovorima sa Evropskom unijom, naročito nakon povoljnih komentara na Akcioni plan" Srbije. Stefanović je ocenio da njegova poseta Rimu ima veliki značaj i zbog skupa "IPA projekti Zapadni Balkan" koji bi, kako se navodi, trebalo da pomognu u jačanju kapaciteta Ministarstva unutrašnjih poslova i poboljšaju efikasnije sprovođenje zajedničkih istraga i razmenu informacija, prilikom krivičnog gonjenja kriminalnih grupa, uključujući prekogranične kriminalne organizacije. RASSEGNA STAMPA Mercoledì 10 dicembre 2014 Video 73 Il Premier Vucic in visita a Roma (Agenzia Nova) - Gli investimenti italiani in Serbia, la partecipazione a Expo 2015, la sospensione del gasdotto South Stream, la conclusione dell'accordo di cooperazione in materia di energia, le riforme economiche, il cammino di Belgrado verso la comunita' europea: questi i temi al centro della visita a Roma del primo ministro serbo Aleksandar Vucic, ricevuto oggi dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dal premier Matteo Renzi e dal presidente del Senato, Pietro Grasso. Ieri sera, invece, il capo del governo serbo ha avuto un incontro privato con i rappresentanti della multinazionale italiana gruppo dolciaria Ferrero, del agroalimentare Cremonini, delle industrie Rigoni di Asiago e del marchio italiano di calzature Geox. Per Vucic è stata la prima volta in Italia in qualità di premier. Le ultime visite risalgono al 2013, quando Vucic aveva partecipato in qualità di vicepremier al vertice intergovernativo fra Italia e Serbia ad Ancona in ottobre, mentre a giugno dello stesso anno aveva incontrato l'allora premier italiano Enrico Letta. Nell'incontro con il presidente Napolitano, il premier serbo ha sottolineato che Belgrado considera l'Italia come un paese "amico e sincero" e ha illustrato al capo dello Stato italiano il processo di riforme in atto in Serbia, così come lo stato del percorso di adesione all'Unione europea. Napolitano ha lodato il processo di riforma, precisando che "è importante resistere" al di là della difficoltà delle riforme stesse. E' altrettanto importante, ha detto il presidente italiano, inviare un chiaro messaggio alla popolazione sul fatto che le riforme, per quanto difficili, nel prossimo futuro condurranno ad una vita migliore. Napolitano ha infine dichiarato che l'Italia ha fornito pieno sostegno al processo di integrazione della Serbia e continuerà ad insistere presso i partner europei affinché il percorso di adesione nell'Ue venga ultimato al più presto. Il premier serbo, da parte sua, ha dichiarato che il suo paese è riuscito a tutelare la stabilità interna nonostante le difficili riforme portate avanti, e si pone come colonna per la stabilità dell'intera regione dei Balcani occidentali. In una dichiarazione resa a "Nova" al termine dei colloqui a Palazzo Chigi, il premier Vucic ha annunciato che il premier italiano Matteo Renzi si recherà a Belgrado nel mese di aprile. "Abbiamo avuto un ottimo incontro. Sono rimasto molto colpito dalla sua energia, dal suo approccio e dalla sua conoscenza della Serbia e della regione dei Balcani occidentali. Spero di ospitare Matteo Renzi a Belgrado nel mese di aprile", ha detto Vucic. Il premier serbo ha poi confermato a "Nova" di aver parlato con Renzi anche dell'accordo di cooperazione in materia energetica. "Entrambi - ha detto Vucic - siamo persone che trattano di questioni concrete: penso che ci avvicineremo a finalizzare questo accordo di partnership energetica siglato nel 2011. Le squadre delle 'task force' si riuniranno a Belgrado entro una o due settimane e penso che possono trovare una soluzione". L'accordo prevede la costruzione di impianti idroelettrici, realizzati da investitori italiani e serbi, allo scopo di importare energia pulita in Italia attraverso l'elettrodotto sottomarino tra il Montenegro e il sud d'Italia. Il progetto, tuttavia, è in attesa di un decreto attuativo da parte del governo italiano. Sempre per quanto riguarda l'energia, Vucic ha detto a "Nova" che la Serbia vuole condurre una "valutazione finale" con i partner italiani sul progetto del gasdotto South Stream, recentemente bloccato dalle autorità di Mosca. "Abbiamo discusso di questo progetto. Ho detto a Renzi che non è stata una decisione facile da digerire per la Serbia, soprattutto per quanto riguarda la nostra sicurezza energetica", ha dichiarato Vucic, in riferimento all'annuncio del presidente russo Vladimir Putin di sospendere la realizzazione del gasdotto. "Matteo Renzi – ha aggiunto il premier - mi ha informato delle sue idee sui progetti italiani per il futuro, ma dovremo comunque fare una valutazione finale della situazione: continueremo la nostra cooperazione con i nostri amici italiani su questo argomento". Secondo quanto dichiarato da Vucic alla stampa serba dopo l'incontro, "Renzi ha detto che l'Italia sta pensando ad altre soluzioni, ma la loro situazione è diversa dalla nostra e da quella delll'Ungheria, maggiormente colpite perché toccate dal tracciato della conduttura". In merito al percorso europeo di Belgrado, Vucic ha spiegato che la Serbia "non deve chiedere una data per l'ingresso nell'Ue" perché il suo governo ha fatto "di tutto e di più" per soddisfare le richieste di Bruxelles. "Abbiamo parlato di riforme, una cosa molto importante per la Serbia soprattutto per quanto riguarda il cammino verso l'Unione europea. Noi non chiederemo a nessuno alcuna data per l'ingresso nell'Unione europea perché il governo ha fatto tutto e anche più di quello che si aspettava Bruxelles", ha detto Vucic ai giornalisti serbi dopo l'incontro con Renzi. Parlando delle riforme, il capo del governo serbo ha spiegato che i governi di Roma e Belgrado hanno un compito simile che entrambi i premier stanno portando avanti con energia: quello di attuare "riforme molto importanti" per ambedue i paesi. Durante i colloqui a Palazzo Chigi, il capo del governo serbo si è poi congratulato con l'omologo italiano Matteo Renzi per il processo di riforme portato avanti dall'esecutivo di Roma. Vucic ha ringraziato Renzi per il sostegno fornito dall'Italia alla Serbia nel processo di integrazione europea e ha inoltre illustrato al premier italiano le nuove leggi e le misure di riforma portate avanti da Belgrado. Renzi, secondo una nota del governo serbo, ha sottolineato l'importanza dei rapporti fra Italia e Serbia, aggiungendo che Roma sarà il maggior partner di Belgrado nel cammino verso l'Unione europea. Il premier italiano ha dichiarato infine che la cooperazione economica fa i due paesi è di grande significato, suggerendo di tenere ad aprile del prossimo anno un forum economico nella capitale serba. Il primo ministro italiano ha infine auspicato la massima partecipazione possibile delle imprese serbe in Expo 2015 nel mese di maggio a Milano. Durante l'incontro con il presidente del Senato, Pietro Grasso, secondo quanto riporta una nota del governo serbo, Vucic ha sottolineato che lavorerà per far sì che in futuro i rapporti con l'Italia siano ancora più stretti. Il ruolo dei parlamenti in questo senso, ha aggiunto Vucic, è di fondamentale importanza. Il premier serbo Vucic ha inoltre sottolineato che Italia e Serbia proseguiranno a collaborare nella lotta contro criminalità e corruzione, che sono fra i più grandi problemi dei nostri tempi. Il presidente del senato italiano, sempre secondo la nota di Belgrado, ha ribadito che la Serbia è un partner molto importante per l'Italia. Grasso ha inoltre osservato che delle condizioni favorevoli per gli investimenti potranno portare al coinvolgimento di un maggior numero di compagnie italiane in Serbia. Vucic ha dichiarato, secondo quanto riporta il comunicato, che la Serbia sta lavorando per realizzare le migliori condizioni possibili per favorire gli investimenti da parte delle compagnie straniere, al fine di conseguire una crescita più rapida e lo sviluppo del paese. (Agenzia Nova) - La Serbia considera l’Italia come un amico sincero. Lo ha dichiarato il premier serbo Aleksandar Vucic, secondo quanto riporta una nota ufficiale diramata da Belgrado. Le dichiarazioni di Vucic sono state pronunciate nel corso dell’incontro con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nel corso del colloquio Vucic ha illustrato il processo di riforme in atto in Serbia e lo stato del percorso di adesione all’Unione europea. Il comunicato prosegue aggiungendo che Napolitano ha lodato il processo di riforma, precisando che “è importante resistere” al di là della difficoltà delle riforme stesse. E’ altrettanto importante, ha detto Napolitano secondo la nota, inviare un chiaro messaggio alla popolazione sul fatto che le riforme, per quanto difficili, nel prossimo futuro condurranno ad una vita migliore. Napolitano ha infine dichiarato che l’Italia ha fornito pieno sostegno al processo di integrazione della Serbia e continuerà ad insistere presso i partner RASSEGNA STAMPA Mercoledì 10 dicembre 2014 Video 74 Il Premier Vucic in visita a Roma europei affinché il percorso di adesione nell’Ue venga terminato al più presto. Il premier serbo Vucic ha dichiarato che il suo paese è riuscito a tutelare la stabilità interna nonostante le difficili riforme portate avanti, e si pone come colonna per la stabilità dell’intera regione dei Balcani occidentali. “L’Italia - ha aggiunto Vucic - è diventata il maggiore partner commerciale della Serbia nel 2013, e mi aspetto che nel 2014 avremo un aumento della cooperazione commerciale. La Serbia – ha osservato – considera l’Italia un suo amico sincero”. Vucic ha infine ringraziato per il sostegno e la comprensione offerti dall’Italia nel processo di integrazione europea. (Agenzia Nova) - Italia e Serbia stanno per finalizzare l’accordo di cooperazione sull’energia firmato il 25 ottobre 2011. Lo ha detto a “Nova” il primo ministro serbo, Aleksandar Vucic, dopo i colloqui con l’omologo italiano Matteo Renzi tenuti questo pomeriggio a Palazzo Chigi. “Entrambi siamo persone che trattano di questioni concrete: penso che ci avvicineremo a finalizzare questo accordo di partnership energetica siglato nel 2011. Le squadre delle ‘task force’ si riuniranno a Belgrado entro una o due settimane e penso che possono trovare una soluzione”, ha detto Vucic. L’accordo in questione prevede la costruzione di impianti idroelettrici, realizzati da investitori italiani e serbi, allo scopo di importare energia pulita in Italia attraverso l’elettrodotto sottomarino tra il Montenegro e il sud d'Italia. Attualmente il progetto è in attesa di un decreto attuativo da parte del governo italiano. (ANSA) - ROMA, 10 DIC - E' terminato dopo circa un'ora e mezza il pranzo a Palazzo Chigi del premier Matteo Renzi con il primo ministro della Repubblica di Serbia Aleksandar Vucic. Secondo quanto si apprende, in una dichiarazione ai media serbi, Vucic ha espresso parole di apprezzamento per il sostegno del governo italiano al percorso di adesione della Serbia all'Unione europea. (Agenzia Nova) - La multinazionale italiana dei dolciumi Ferrero, il gruppo agroalimentare Cremonini, le industrie Rigoni di Asiago: questi tre leader del “Made in Italy” potrebbero aprire presto una loro produzione in Serbia. E’ quanto apprende “Nova” da fonti riservate, secondi cui i rappresentanti delle tre aziende italiane hanno cenato ieri con il premier serbo, Aleksandar Vucic, attualmente in visita a Roma per colloqui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l’omologo Matteo Renzi e il presidente del Senato Pietro Grasso. Alla cena erano presenti, oltre agli investitori italiani, anche l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, consigliere del primo ministro serbo per i dossier relativi all’adesione all’Unione europea. (ANSAmed) - BELGRADO, 9 DIC - L'Italia resta uno dei primi partner in assoluto della Serbia, sia in termini politici che economici, e Belgrado ritiene fondamentale il costante appoggio del governo italiano al suo cammino verso l'integrazione nell'Unione europea. E' questo il messaggio che il premier Aleksandar Vucic intende portare a Roma, dove incontrerà il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il premier Matteo Renzi e il presidente del Senato Pietro Grasso. In un'intervista all'ANSA poco prima della partenza per Roma, Vucic ha sottolineato la grande importanza che gli investimenti italiani hanno per l'economia e l'occupazione in Serbia, e ha elogiato la politica economica orientata alla crescita avviata dal governo di Matteo Renzi. "Vado a Roma - ha detto Vucic - per dire che la Serbia conta sull'Italia, che il nostro Paese intende attuare le riforme e che farà del suo meglio per garantire la ripresa già dal prossimo anno, ma soprattutto nel 20162017. Noi contiamo sull'ulteriore appoggio dell'Italia nel nostro cammino europeo". Definendo l'Italia "uno dei Paesi più importanti per la Serbia" e "il suo maggiore partner commerciale", Vucic si è detto soddisfatto per l'afflusso dei "tanti investitori italiani" la cui attività è fondamentale per l'economia del Paese balcanico, colpito anch'esso dalla crisi globale e che soffre per le conseguenze delle disastrose alluvioni di maggio. "L'Italia - ha detto il capo del governo di Belgrado – sta facendo importanti riforme e sostiene la crescita come nuovo modello di politica economica. Noi condividiamo tale politica". "E credo, ha osservato, che anche l'Italia come la Serbia sia molto interessata alla stabilità regionale". Particolare gratitudine Vucic ha espresso per il fermo e convinto sostegno dell'Italia al processo di integrazione europea della Serbia, che ha avviato ufficialmente il negoziato di adesione alla Ue lo scorso gennaio ma che attende ancora l'apertura del primo capitolo negoziale. "L'Italia, che conclude a fine anno il suo semestre di presidenza Ue, chiede l'apertura dei primi capitoli, e di questo siamo molto grati. Ma noi sappiamo che non dipende solo dall'Italia, ci sono altri Paesi", ha detto Vucic. Nell'intervista all'Ansa il premier serbo si è poi riferito allo stop imposto dalla Russia al progetto di gasdotto South Stream, una decisione che ha definito "una brutta notizia per la Serbia" sia in termini di stabilità energetica del Paese sia per le società di costruzione coinvolte nel progetto. "Non v’è dubbio che con Renzi parlerò anche di questo, per sentire quello che pensa al riguardo". E alla domanda sul ruolo che la Serbia potrà avere con la presidenza Osce nel 2015 per una mediazione nella crisi ucraina (tenuto conto dei suoi buoni apporti con Mosca), il premier ha mostrato di non farsi illusioni. "Faremo tutto il possibile per stabilizzare la situazione, ma non mi aspetto risultati clamorosi. La situazione è estremamente complessa, e noi siamo un piccolo Paese". (ANSA) - BELGRADO, 9 DIC - "L'Italia è uno dei Paesi più importanti per la Serbia, è il nostro maggiore partner commerciale e gli investimenti italiani sono molto significativi per l'economia del nostro Paese". Lo ha detto all'Ansa il premier serbo Aleksandar Vucic, che dal pomeriggio di oggi sarà a Roma dove domani ha in programma un incontro con il presidente del consiglio Matteo Renzi. "L'Italia - ha aggiunto Vucic – sta facendo importanti riforme e sostiene la crescita come nuovo modello di politica economica. Noi condividiamo tale politica". Il premier serbo a Roma sarà ricevuto inoltre dal presidente della repubblica Giorgio Napolitano e incontrerà il presidente del Senato Pietro Grasso. (TANJUG) RIM - Premijer Srbije Aleksandar Vučić izjavio je danas u Rimu da Srbija uživa jasnu i nedvosmislenu podršku Italije na svom evropskom putu, ali i u okviru bilateralnih odnosa, i ponovio da neće nikoga u EU da moli za otvaranje pregovaračkih poglavlja. "Rekao sam (Mateu) Renciju da smo veoma zahvalni na načinu na koji nas Italija podržava, da nikoga ništa ne molimo, da ni na koga nikada nismo ljuti, pa i na one koji od Srbije ponekad možda od Srbije traže i više od onoga što je moguće, da verujemo da će naše reforme dati rezultate", rekao je Vučić novinarima u Rimu. On je rekao da je Italija tražila otvaranje poglavlja do kraja godine, da su doneli rezoluciju u parlamentu, i da će i u Evropskom parlamentu izraziti svoju želju i pokazati jasnu privrženst i poršku Srbiji na njenom evropskom putu. "Ja sam rekao Renciju da nisam i neću nikoga da molim ni za šta. U ime Srbije bih bio u stanju da molim šta god hoćete, ali za otvaranje datuma neću da molim nikoga. I mislim da su naši italijanski domaćini i prijatelji to odlično razumeli i mislim da su to svi i te kako dobro razumeli", naglasio je Vučić. On je rekao, da za razliku od nekih u prethodnim godinama, neće imati nameru da se dodvorava ni svom narodu ni bilo kome drugom. "Ako vi niste videli za šest meseci velike reforme, a video ih je jedan Mateo Renci i mnogi svetski lideri, i vide ih od Zakona o radu, o stečaju, penzijama, do mera fiskalne konsolidacije i aranžmana sa MMF, ako to sve niste videli i ako to nije bilo dovoljno, pa izvinite šta želite da vas molimo. Kažite. Ima nešto oko Kosova - pa kažite šta, da vidimo možemo li ili ne možemo. Ovako na ćutanje ne umem da odgovaram i neću da molim nikoga ništa", poručio je Vučić. On je ocenio da su razgovori sa italijanskim RASSEGNA STAMPA Mercoledì 10 dicembre 2014 Il Premier Vucic in visita a Roma kolegom bili izvanredni i o budućnosti Srbije u Evropi i o bilateralnim odnosima i tome kako da Srbija privuče još više italijanskih investitora. Prema njegovim rečima, Italija je najveći trgovinski partner Srbije, a trgovinska razmena je tri milijarde 567 miliona evra. "Očekujemo da je povećamo u narednom periodu. Mislim da imao dobre izglede, dogovorili smo se da Mateo Renci u aprilu poseti Beograd, u maju ćemo mi na EXPO u Milano. Učvršćivaćmo odnose i približavaćemo dve zemlje", reako je Vučić, dodavši da je bio oduševljen energijom italijanskog premijera. "On mi je rekao jednu veliku stvar, rekao je to i Đorđo Napolitano (predsednik Italije), ali posebno naglašavam način na koji je to rekao Renci: nastavite sa reformama jer to pokazuje i energiju i ideale i želju da nešto promenite a ne samo da se neko održava na vlasti a da se ništa ne dešava", rekao je Vučić. Prema njegovim rečima, Srbija je veliku podršku po tom pitanju dobila i od Napolitana, koji je rekao da je veoma važno da "izdržimo na tom polju" i da Srbija bude ne samo pristojna i normalna, već moderna i uspešna zemlja. "I mi ćemo to da uradimo", poručio je Vučić. Vučić je rekao da je u Rimu razgovarao sa predsednicom MMF Kristinom Lagard, predstavnicima italijanskih kompanija. "Ferero i Kremonini dolaze u Srbiju, Geox je već prisutan, ove godine treba da počne da radi fabrika sa 1.200 zaposlenih u Vranju.. Sve je na dobrom putu, sve funkcioniše. Očekujem dolazak i velikog broja biznismena sa Rencijem u Beograd ", dodao je Vučić. Prema njegovim rečima, jedna od tema razgovora je bio i projekat Južni tok. "Razgovarali smo o tome kako da nađemo rešenje za budućnost kada je reč o energetskoj bezbednosti. Renci mi je govorio o čemu oni razmišljaju, mi moramo da napravimo proračune i da vidimo šta je to najisplativije za Srbiju. Nekako su Srbija i Mađarska u najtežoj poziciji, ali ćemo naći rešenje i naši građani po tom pitanju ne treba da brinu", rekao je Vučić. Kako je saopštila Kancelarija Vlade Srbije za saradnju s medijima, italijanski premijer je naglasio da je Italiji odnos sa Srbijom veoma važan, kao i da će Italija biti najvažniji partner Srbije na putu ka EU. Renci je istakao da je ekonomska saradnja dve zemlje od velikog značaja i predložio da se u aprilu naredne godine u Beogradu održi poslovni forum. Italijanski premijer se založio za što veće učešće srpskih kompanija na EXPO 2015 u maju mesecu u Milanu, navedeno je u saopštenju. Vučić sa Napolitanom o reformama Premijer Srbije Aleksandar Vučić razgovarao je danas u Rimu sa predsednikom Italije Đorđom Napolitanom i tom prilikom ga obavestio o reformama koje je Srbija započela i o statusu procesa pridruživanja EU. Vučić je naglasio da je Srbija uspela da očuva unutrašnju stabilnost, uprkos teškim reformama koje sprovodi, kao i da postane stub stabilnosti u regionu Zapadnog Balkana. "Italija je u 2013. postala najveći trgovinski partner Srbije i ja očekujem da ćemo u 2014. godini imati povećanje trgovinske saradnje. Srbija smatra Italiju svojim iskrenim prijateljem", istakao je Vučić zahvalivši na podršci i razumevanju koje Italija pruža Srbiji u procesu evropskih integracija. Napolitano je pohvalio reforme koje sprovodi srpska Vlada i savetovao premijeru Vučiću da je važno izdržati, bez obzira na težinu reformi a narodu Srbije poslati jasnu poruku da reforme, kako god teške bile, u bliskoj budućnosti donose bolji život. Napolitano je istakao da je Italija pružala punu podršku Srbiji u procesu evroatlanskih integracija i dodao da će Italija nastaviti da insistira kod evropskih partnera kako bi proces prijema Srbije u EU bio što pre okončan, sapštila je Kancelarija Vlade Srbije za saradnju s medijima. Vučić i Graso o saradnji parlamenta i investicijama Predsednik Vlade Srbije Aleksandar Vučić poručio je danas u razgovoru sa predsednikom Senata Republike Italije Pjetrom Grasom da će raditi na tome da odnosi između dve države budu još čvršći i bliži i da je uloga parlamenata dve zemlje u tom procesu veoma važna. Italija i Srbija će sarađivati i na polju borbe protiv kriminala i korupcije, kao jednog od najvećih problema modernog doba, istakao je Vučić, a saopštila je vladina Kancelarija za saradnju sa medijima. Graso je istakao da je Srbija veoma važan partner za Italiju i naglasio da će povoljni uslovi za strane investicije dovesti do angažovanja većeg broja italijanskih kompanija u Srbiji. Vučić je naglasio da se Srbija trudi da stvori najbolje uslove za strane kompanije jer želi brzi rast i razvoj zemlje. (TANJUG) BEOGRAD - Premijer Srbije Aleksandar Vučić razgovarao je danas u Rimu sa predsednikom Italije Đorđom Napolitanom i tom prilikom ga obavestio o reformama koje je Srbija započela i o statusu procesa pridruživanja EU. Vučić je naglasio da je Srbija uspela da očuva unutrašnju stabilnost, uprkos teškim reformama koje sprovodi, kao i da postane stub stabilnosti u regionu Zapadnog Balkana. "Italija je u 2013. postala najveći trgovinski partner Srbije i ja očekujem da ćemo u 2014. godini imati povećanje trgovinske saradnje. Srbija smatra Italiju svojim iskrenim prijateljem", istakao je Vučić zahvalivši na podršci i razumevanju koje Italija pruža Srbiji u procesu evropskih integracija. Napolitano je pohvalio reforme koje sprovodi srpska Vlada i savetovao premijeru Vučiću da je važno izdržati, bez obzira na težinu reformi a narodu Srbije poslati jasnu poruku da reforme, kako god teške bile, u bliskoj budućnosti donose bolji život. Napolitano je istakao da je Italija pružala punu podršku Srbiji u procesu evroatlanskih integracija i dodao da će Italija nastaviti da insistira kod evropskih partnera kako bi proces prijema Srbije u EU bio što pre okončan, sapštila je Kancelarija Vlade Srbije za saradnju s medijima. (TANJUG, 10.12.2014) Srpski premijer je tom prilikom naglasio da je Srbija uspela da očuva unutrašnju stabilnost, uprkos teškim reformama koje sprovodi, kao i da postane stub stabilnosti u regionu Zapadnog Balkana. Takođe, istakao je da Srbija smatra Italiju svojim iskrenim prijateljem. Napolitano je pohvalio reforme koje sprovodi srpska Vlada i savetovao Vučiću da je važno izdržati, bez obzira na težinu reformi a narodu Srbije poslati jasnu poruku da reforme, kako god teške bile, u bliskoj budućnosti donose bolji život. Napolitano je istakao da je Italija pružala punu podršku Srbiji u procesu evroatlanskih integracija i dodao da će Italija nastaviti da insistira kod evropskih partnera kako bi proces prijema Srbije u EU bio što pre okončan, sapštila je Kancelarija Vlade Srbije za saradnju s medijima. Italija do kraja godine predsedava EU. Kako je najavljeno, Vučić bi trebalo da razgovara i sa predsednikom italijanskog Senata Pjetrom Grasom. Vučić je juče razgovarao sa predstavnicima kompanija "Geoks", "Ferero" i "Kremonini", kao i sa direktorkom Međunarodonog monetarnog fonda Kristin Lagard. (TANJUG, 10.12.2014.) - Predsednik Vlade Srbije Aleksandar Vučić boraviće danas u zvaničnoj poseti Italiji. Tokom jednodnevnog boravka u Rimu Vučić će se sastati sa predsednikom Italije Đorđom Napolitanom, predsednikom Vlade Italije Mateom Rencijem, kao i sa predsednikom italijanskog Senata Pjetrom Grasom, saopštila je Kancelarija Vlade Srbije za saradnju s medijima. Vučić je u izjavi za agenciju ANSA rekao da je zahvalan Italiji na konstantnoj podršci evropskom putu Srbije. "Italija je jedna od zemalja koja je najviše podržavala Srbiju na njenom evropskom putu", rekao je Vučić. Osvrćući se na Južni tok, Vučić je rekao da je odustajanje od tog projekta bilo "jako loša vest za Srbiju", kako zbog energetske stabilnosti, tako i zbog građevinskih firmi. "Sada moramo da revidiramo našu politiku na energetskom planu. Nema sumnje da ću sa premijerom Rencijem razgovarati o toj temi. Želim da čujem šta on misli o tome", rekao je Vučić. Italija je jedna od zemalja učesnica tog projekta. Kako je rekao Vučić, Italija je jedan od najznačajnijih trgovinskih partnera Srbije. Italijanska ulaganja su veoma značajna za privredu naše zemlje, rekao je on. "Italija sprovodi značajne reforme i podržava rast kao novi model ekonomske politike. Mi se slažemo sa takvom politikom", zaključio je Vučić. RASSEGNA STAMPA Il Premier Vucic in visita a Roma (TANJUG) Predsednik Vlade Srbije Aleksandar Vučić razgovarao je večeras sa predstavnicima jednog broja italijanskih kompanija o investiranju u Srbiju, rečeno je Tanjugu u kabinetu premijera. On se, takođe, susreo sa direktorkom Međunarodonog monetarnog fonda Kristin Lagard. Vučić je, navedeno je, razgovarao sa predstavnicima kompanija "Geoks", "Ferero" i "Kremonini". Kako je ranije najavljeno, predsednik Vlade Srbije, sutra će se u okviru zvanične posete Italiji, sastati sa predsednikom Italije Đorđom Napolitanom, premijerom Mateom Rencijem, kao i sa predsednikom Senata Pjetrom Grasom. U intervjuu italijanskoj agenciji ANSA, neposredno pred posetu Rimu, Vučić je istakao veliki značaj koji italijanski investitori imaju za srpsku privredu i zapošljavanje i pozdravio ekonomsku politiku orijentisanu ka rastu koju primenjuje Rencijeva vlada. On je poručio da Italija ostaje jedan od glavnih partnera Srbije i na političkom i na ekonomskom planu, a konstantna podrška italijanske vlade je ključna za Srbiju na njenom putu ka Evropskoj uniji. "Idem u Rim da kažem da Srbija računa na Italiju, da naša zemlja namerava da sprovede reforme i da će učiniti sve kako bi obezbedila da oporavak počne već naredne godine, ali uglavnom 2016-2017. Računamo na dalju podršku Italije na našem evropskom putu", rekao je Vučić za agenciju ANSA. Mercoledì 10 dicembre 2014 RASSEGNA STAMPA Giovedì 11 dicembre 2014 Mostra su Tiepolo e concerto per l'Europa a Belgrado (ANSA) - BELGRADO, 12 DIC - I ministri dell'Interno e della Giustizia, Angelino Alfano e Andrea Orlando, a Belgrado per un Forum Ue-Balcani occidentali sulla lotta a criminalità e terrorismo, sono intervenuti ieri sera all'inaugurazione al Museo Nazionale di una mostra intitolata 'Tiepolo, da Udine a Belgrado'. In visione fino al 18 sono due capolavori di gennaio Giambattista Tiepolo che risalgono agli anni della maturità artistica del grande maestro veneziano: 'L'Angelo Custode' (1737) dalla collezione dei Civici Musei di Udine e 'L'Educazione della Vergine' (1720-1730) conservato presso il Museo Nazionale di Belgrado. La Mostra è organizzata in occasione della chiusura del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea, per iniziativa dell'Ambasciata d'Italia a Belgrado e del Museo Nazionale della capitale serba, in collaborazione con l'Istituto italiano di cultura, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, i Civici Musei di Udine e con il patrocinio del ministero della cultura e dell'informazione serbo. "La collaborazione culturale è altrettanto importante come quella politica, economica e della lotta al crimine, e si basa su un sentimento di amore tra i nostri popoli che ha radici profonde", ha detto all'Ansa il ministro Alfano. L'ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo, intervenuto in apertura di cerimonia, ha sottolineato come la mostra del Tiepolo a chiusura della presidenza italiana segni "un anno straordinario per l'amicizia tra Italia e Serbia", all'insegna del motto che ha ispirato tutti questi mesi: "L'Italia porta l'Europa in Serbia". La cerimonia - alla quale hanno assistito ugualmente i ministri serbi della cultura Ivan Tasovac, dell'interno Nebojsa Stefanovic, della giustizia Nikola Selakovic, e la direttrice del Museo Nazionale Bojana Boris-Breskovic - è stata aperta dal 'Concerto per l'Europa' organizzato dall'Ambasciata d'Italia ed eseguito dal Quartetto d'archi dell'Orchestra Filarmonica di Belgrado e dal tenore Dejan Maksimovic, che hanno eseguito brani di Corelli, Giordani, Bellini, Schubert. Oggi i ministri Alfano e Orlando, in rappresentanza della presidenza italiana dell'Ue, apriranno a Belgrado insieme ai loro omologhi serbi il Forum ministeriale Ue-Balcani occidentali sulla lotta comune a criminalità, corruzione e terrorismo. (TANJUG) BEOGRAD - U Narodnom muzeju je večeras svečano otvorena izložba "Tijepolo, od Udina do Beograda", velikana venecijanskog slikarstva Đovanija Batiste Tjepola. Ministar kulture Ivan Tasovac izjavio je, otvarajući izložbu, povodom uspešnog završetka italijanskog predsedavanja EU, da večerašnji događaj posvećuje daljem razvoju prijateljstva Italije i Srbije i svima onima koji pružaju podršku Srbiji na putu ka EU. Tasovac je, takođe, najavio da će završetak 2014. godine obeležiti još jedan značajan događaj: 20. decembra počeće radovi na sanaciji Narodnog muzeja u Beogradu. "Srećan sam što mogu da kažem da na kraju kalendarske godine gradimo tradiciju optimizma za buduće", rekao je ministar Tasovac. Ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco, rekao je da izložba doprinos italijanske vlade godini koja je istorijska po mnogim aspektima za Sr biju i za prijateljstvo dveju zemalja. To prijateljstvo, prema njegovim rečima, još jednom je potvrđeno jučerašnjom posetom premijera Srbije Aleksandra Vučića Rimu. Manco je rekao i da izložba obeležava kraj italijanskog predsedavanja EU, tokom kojeg su se aktivnosti ambasade u Beogradu odvijale pod motom "Dovodimo Italiju i Evropu u Srbiju". Podsetivši da je Srbija početkom godine počela pregovore za pristup zajednici naroda kojima istorijski pripada, Manco je naglasio da je i saradnja izumeđu Srbije i Italije dostigla još veći nivo. U Nacionalnom muzeju predstavljena su dela "Anđeo čuvar" i "Obučavanje Bogorodičino" (1720-1730) tog poslednjeg predstavnika velike tradicije italijanskog fresko slikarstva. Direktor Narodnog muzeja u Beogradu Bojana Borić-Brešković istakla je da izložene slike povezuju narode i prostore, i svedoče o važnosti kulturnog nasleđa kao sastavnog dela zajedničke svetske baštine. Svečanosti su prisustvovali ministri pravde i unutrašnjih poslova Srbije i Italije, Nikola Selaković, Nebojša Stefanović, Anđelino Alfano i Andrea Orlando. Svečanosti je doprineo i gudački kvartet Beogradske filharmonije i tenor Dejan Maksimović, koji su izveli dela Korelija, Đordanija, Belinija i Šuberta. Posetioci će od sutra do 18. januara u atrijumu Narodnog muzeja imati priliku da na izložbi "Tijepolo, od Udina do Beograda" vide dva ostvarenja jednog od najvećih evropskih slikara 18. veka, Đambatiste Tijepola. Slika "Anđeo čuvar" iz 1737. godine čuva se u Muzeju istorije i umetnosti u Udinama i jedno je od najreprezentativnijih dela koje je tokom prethodnih godina postalo simbol događaja organizovanih povodom manifestacije Dani Tijepola, kao jedan od simbola grada. Sa predstavom anđela koji bdi nad usnulim detetom, delo poseduje sve odlike umetnikovog razvijenog stila: lagani dašak vetra koji pokreće figure, hromatsku svetlost, živost kompozicije i vazdušestost celine. "Obučavanje Bogorodičino" je slika koju je 1891. godine u okviru donacije slika italijanskih umetnika Narodnom muzeju poklonio Bertold Lipaj. To malo platno, po svoj prilici, nastalo kao pripremna skica za konačnu verziju slike, poseduje sve odlike rane faze Tijepolovog slikarstva koje se prepoznaju pre svega u snažnim svetlo-tamnim kontrastima kojima je postignut dramatičan efekat. Umetnik je oko 1726. godine napustio taj način slikanja rasvetlivši značajno svoju paletu, razvijajući stil monumentalnog iluzionističkog slikarstva po kojem je ostao najprepoznatljiviji. Izlaganjem ovih slika naglašava se o važnost vrednovanja kulturnog nasleđa kao sastavnog dela zajedničkog nasleđa i pripadnosti zajedničkoj svetskoj kulturnoj baštini. Inicijativom ambasade Italije i Vlade Republike Italije, a zahvaljujući podsticaju Ministarstva kulture i informisanja Srbije realizovana je ova izložba, koja svedoči o živim kulturnim vezama između dveju država. (Blic) Otvorena izložba "Tijepolo, od Udina do Beograda" "Povodom uspešnog završetka italijanskog šestomesečnog predsedavanja EU, imam čast da otvorim izložbu "Tijepolo, od Udina do Beograda", velikana venecijanskog slikarstva Đovani Batista Tijepola", ovim rečima večeras se brojnim zvanicama u Narodnom muzeju u Beogradu obratio ministar kulture i informisanja Ivan Tasovac. Ministar Tasovac istakao je da izložba realizovana u atrijumu Narodnog muzeja predstavlja “mali, ali vrlo značajan segment dinamičnih kulturno diplomatskih odnosa Italije i Srbije” i da predstavljena platna “simbolično prikazuju veze između dve kulture”. - Dva veka ranije, u duhu prijateljskih odnosa upravnika Narodnog muzeja u Beogradu Mihaila Valtrovića i slikara Bertolda Lipaja, u Narodni muzej prispela je RASSEGNA STAMPA Mostra su Tiepolo e concerto per l'Europa a Belgrado donacija od čak 90 dela italijanskih umetnika, među kojima i “Obučavanje Bogorodičino”. Pomenuti poklon inicirao je formiranje kolekcije italijanskog slikarstva, koji su deo današnje Zbirke strane umetnosti Narodnog muzeja - dodao je Tasovac. Ministar je iskoristio priliku i najavio još jedan događaj koji će obeležiti završetak 2014. - Naime, 20. decembra započinju radovi na sanaciji Narodnog muzeja u Beogradu. Srećan sam što mogu da kažem da na kraju kalendarske godine, gradimo tradiciju optimizma za buduće - istakao je Tasovac. Ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco kaže da će italijansko predsedavanje EU biti završeno u Beogradu obeležavanjem godine izuzetnog prijateljstva između Italije i Srbije. - Večeras nije reč ni o politici, ni o diplomatiji, već o umetnosti. Reč je o spoju koji podseća na prijateljstvo Srbije i Italije i naročito regije Friuli Venecija Đulija, gde je Tijepolo radio dugi niz godina tokom 18. veka, a koji će Beograđanima dva veka kasnije postati kapija ka Evropi - istakao je ambasador. Ambasador je dodao i da sama ideja izložbe nosi “dobronamerno značenje oličeno u želji da će duboko humana osećanja i vrednosti koja ova remek-dela bude, nastaviti da prate odnose između Italije i Srbije”. Povodom završetka šestomesečnog predsedavanja Italije EU večeras su u Narodnom muzeju nastupili i Gudački kvartet Beogradske filharmonije i tenor Dejan Maksimović, a svečanosti su prisustvovali brojni predstavnici diplomatskog kora i institucija, kao i italijanski ministri unutrašnjih poslova i pravde Anđelino Alfano i Andrea Orlando i njihove srpske kolege Nebojša Stefanović i Nikola Selaković. Posetioci od sutra pa sve do 18. jaunara u atrijumu Narodnog muzeja imaju priliku da vide dva dela jednog od najvećih evropskih slikara 18. veka - “Anđeo čuvar” iz kolekcije Gradskih muzeja Udina i “Obučavanje Bogorodičino” koje se čuva u nacionalnom muzeju u Beogradu. (Beta) - Koncert za Evropu i izložba "Tijepolo, od Udina do Beograda" biće održani u četvrtak u 19.00 u Narodnom muzeju u Beogradu povodom završetka šestomesečnog predsedavanja Italije Evropskoj uniji. Ambasador Italije u Srbiji Djuzepe Manco rekao je da će italijansko predsedavanje EU biti završeno u Beogradu obeležavanjem godine izuzetnog prijateljstva Italije i Srbije. U Narodnom muzeju biće izložene dve slike jednog od najvećih evropskih slikara 18. veka, Djanbatiste Tijepola, "Andjeo čuvar" iz Muzeja istorije i umetnosti u Udinama i delo iz kolekcije Narodnog muzeja u Beogradu "Obučavanje Bogorodičino". Na koncertu će nastupiti Gudački kvartet Beogradske filharmonije i tenor Dejan Maksimović, a na programu su klasična i praznična dela Vivaldija, Šuberta, Gastaldona i Belinija. Kako je saopštio Narodni muzej u Beogradu, izlaganjem tih slika naglašen je značaj vrednovanja zajedničkog nasledja i pripadnosti zajedničkoj svetskoj kulturnoj baštini. Izložba Djanbatiste Tijepola "Od Udina do Beograda" u Narodnom muzeju u Beogradu biće dostupna za publiku od petka, 12. decembra. Giovedì 11 dicembre 2014 RASSEGNA STAMPA Giovedì 11 dicembre 2014 Riconoscimento al premier serbo Vucic dalla Camera di Commercio italo-serba Video 75 Video 76 (Belgrado) (ANSAmed) - BELGRADO, 11 DIC - La Camera di commercio italo-serba (Ccis) ha conferito al premier serbo Aleksandar Vucic un riconoscimento speciale per il particolare impegno del suo governo nel favorire l'afflusso di investimenti esteri in Serbia. Il conferimento è avvenuto nel corso dell'incontro annuale della Ccis, ieri sera in un grande albergo di Belgrado, alla presenza del premier Vucic, appena rientrato da una visita ufficiale in Italia dove ha avuto colloqui con il presidente della repubblica Giorgio Napolitano, il premier Matteo Renzi e il presidente del Senato Pietro Grasso. "La Camera di commercio italo-serba ha deciso all’unanimità di assegnare il riconoscimento speciale al governo della Serbia che, tra tutti i Paesi dei Balcani, è quello che ha creato le condizioni più favorevoli ad attrarre investimenti dall'estero", ha detto il presidente della Camera di commercio Andrea Simoncelli. Sottolineando il costante incremento della presenza imprenditoriale italiana in Serbia, che vede attualmente operative almeno 800 aziende del nostro Paese, Simoncelli ha elogiato il programma di riforme economiche varate dal governo di Belgrado, insieme all'alto grado di serietà e preparazione della forza lavoro serba. Certo, ha osservato, molto resta ancora da fare, ma il governo presieduto da Aleksandar Vucic sta dando prova di grande impegno e serietà per risanare l'economia, creare posti di lavoro e accelerare il cammino della Serbia verso l'integrazione nell'Unione europea. Ringraziando per il riconoscimento, Vucic si è riferito ai colloqui in Italia, affermando di aver avuto a Roma 24 ore molto intense e utili al rafforzamento delle relazioni fra i due Paesi. "Sono molto contento e soddisfatto degli incontri. Abbiamo rafforzato la nostra amicizia, indispensabile a creare nuovi posti di lavoro. E dopo l’austerità intendiamo favorire la crescita", ha detto il premier che ha ringraziato i tanti imprenditori italiani che decidono di investire e operare in Serbia. "Dal vostro bellissimo Paese venite nel nostro Paese anch'esso bellissimo. Ciò serve non solo al nostro sviluppo ma anche all'Italia, perché' parte degli introiti li portate in Italia", ha aggiunto Vucic che si è detto "meravigliato della grande energia del premier Matteo Renzi". Nel corso della serata - alla quale con i tanti imprenditori italiani sono intervenuti esponenti del mondo politico, economico e diplomatico - il presidente della Ccis e l'Ambasciatore d'Italia a Belgrado Giuseppe Manzo hanno consegnato il tradizionale Premio 'G.M Leonardi' alla società GORDON del gruppo Calzedonia, per il suo particolare contributo allo sviluppo dell'industria tessile e al rafforzamento dei rapporti economici e commerciali tra Italia e Serbia. (Agenzia Nova) - Il governo di Belgrado fornirà un sostegno sempre maggiore agli imprenditori italiani che vorranno investire in Serbia. Lo ha dichiarato il premier serbo Aleksandar Vucic, nel corso della cerimonia per il conferimento del Premio Leonardi da parte della Camera di commercio italo-serba. Il premier serbo ha ricevuto nel corso della serata a nome del governo un riconoscimento speciale per il miglioramento del clima per gli investimenti nel corso del 2014. Vucic, appena tornato da una visita ufficiale a Roma, ha dichiarato che non vi è alcun altro paese nell’area in grado di offrire agli investitori sostegno ed aiuto come la Serbia. Parte del denaro guadagnato nel paese balcanico, secondo Vucic, potrà tornare in Italia costituendo così un vantaggio economico anche per Roma. “Con l’Italia – ha detto Vucic – siamo riusciti a costruire un’amicizia che alle compagnie di Roma porta profitto e ai nostri cittadini porta occupazione”. Il premio Leonardi è stato conferito quest’anno alla ditta Gordon, parte del gruppo Calzedonia, per il contributo fornito al settore dell’industria tessile. L’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Giuseppe Manzo, ha espresso soddisfazione per la premiazione della Gordon, una ditta che impiega prevalentemente giovani e donne, e per la visita effettuata da Vucic nella giornata di ieri a Roma, dove sono stati affrontati i temi riguardanti la cooperazione politica ed economica fra i due paesi. Manzo ha inoltre sottolineato l’importanza del processo di riforma avviato dal governo serbo. Il primo ministro di Belgrado è stato ricevuto ieri a Roma dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dal premier Matteo Renzi e dal presidente del Senato, Pietro Grasso. La sera precedente, invece, il capo del governo serbo aveva avuto un incontro privato con i rappresentanti della multinazionale italiana dolciaria Ferrero, del gruppo agroalimentare Cremonini, delle industrie Rigoni di Asiago e del marchio italiano di calzature Geox. Nel corso del conferimento del Premio Leonardi a Belgrado, il presidente della Camera di commercio italo-serba Andrea Simoncelli ha dichiarato che gli imprenditori italiani sono soddisfatti per le riforme intraprese dal governo serbo, che includono la nuova legge sul lavoro e i testi su privatizzazioni e procedure fallimentari, oltre che agevolazioni fiscali e sostegni a settori chiave quali l’agricoltura. Simoncelli ha infine ribadito che l’associazione da lui presieduta ha deciso di premiare il governo serbo perché è quello che, fra tutti i paesi nella regione dei Balcani, ha realizzato le condizioni più favorevoli per attirare gli investimenti stranieri attraverso delle riforme messe in atto in un breve periodo. (TANJUG) - Premijer Srbije Aleksandar Vučić izjavio je da će Srbija, posle teških mera koje su preduzete, biti okrenuta politici rasta i reformi i poručio italijanskim kompanijama da mogu da ocekuju još veću podršku vlade. Vučić je na sinoćnjem svečanom godišnjem koktelu Komore italijansko-srpskih privrednika u ime Vlade Srbije primio priznanje Komore za unapređenje investicionog okruženja tokom 2014, uz obrazloženje da je vlada stvorila najpovoljnije uslove za privlačenje stranih investicija na Balkanu. Vučić je rekao da nijedna druga zemlja u okruženju neće moći da pruži investitorima podršku i pomoć kao Srbija. On je italijanskim kompanijama poručio da će biti zadovoljni poslovanjem u Srbiji, zato što će deo novca zarađenog ovde moći da vrate u Italiju, a da će od te investicije imati korist i Srbija, jer će italijanske kompanije uplaćivati porez i puniti budžet, kao i da će zapošljavati nove radnike. Premijer je istakao da Srbija neće da bude na začelju Evrope, već da želi da oživi ekonomiju i bude ravnopravni član Evropske unije. "Mi smo sa Italijom uspeli da izgradimo prijateljstvo koje italijanskim kompanijama donosi profit, a našim građanima veću zaposlenost“, rekao je Vučić, ističući da je uveren da će Srbija u boljem raspoloženju dočekati 2016. godinu. Ambasador Italije u Srbiji Đuzepe Manco rekao je da je Italija živ sistem koji gleda ka budućnosti, ka Evropi, ka kojoj, kako je naveo Vučić vodi Srbiju. Manco je rekao da su se srpski i italijanski premijeri danas u Rimu založili da se odnos dve zemlje u svim oblastima poboljša, kao i da se poveća broj zaposlenih radnika u italijanskim firmama u Srbiji. Predsednik Komore italijansko-srpskih privrednika Andrea Simončeli rekao je da su italijanski privrednici zadivljeni reformama koje je ostvarila vlada, ističući Zakon o radu, zakone o privatizaciji, poreske podsticaje, podršku poljoprivredi, ali i osnivanje slobodnih zona i zakon o planiranju i izgradnji, koji drastično skraćuje vreme za dobijanje građevinskih dozvola. Simončeli je rekao da su svi ti zakoni zajedno sa ekonomskom i političkom stabilizacijom i smanjenjem inflacije doprineli porastu kupovne moći građana Srbije. “Znamo da je pred vama još mnogo posla, ali zbog velikih reformi koje ste već ostvarili u tako kratkom vremenskom periodu, Upravni odbor komore jednoglasno je odlučio da vladi Srbije dodeli priznanje kao vladi koja je, od svih zemalja na Balkanu, stvorila najpovoljnije uslove za privačenje stranih investicija”, rekao je Simončeli. On je dodao i da je Italija među prvim trgovinskim partnerima Srbije, sa oko pet milijardi evra prometa u oblasti bilateralne trgovine. "Ovo je zemlja koja nije bogata naftom, ali ima veliki broj pametnih i obrazovanih ljudi“, zaključio je Simončeli. Na svečanosti je ambasador Đuzepe Manco kompaniji „Gordon“, koja pripada grupaciji Kalcedonija, uručio nagradu "G.M.Leonardi“ za izuzetan doprinos koji su dali u sektoru tekstilne industrije. Manco je rekao da "Gordon“ promoviše ono najbolje što Italija može da ponudi u inostranstvu. Komora italijansko-srpskih privrednika obuhvata više od 500 kompanija koje posluju u Italiji i Srbiji i obezbeđuju više od 25.000 radnih mesta. RASSEGNA STAMPA Giovedì 11 dicembre 2014 RASSEGNA STAMPA Venerdì 12 dicembre 2014 Ministri Alfano ed Orlando al Forum ministeriale Ue-Balcani occidentali in materia di giustizia e affari interni Video 77 (Belgrado) (Agenzia Nova) - Il lavoro condotto nel corso del Forum ministeriale Ue-Balcani occidentali in materia di giustizia e affari interni è stato ampio e ha portato a risultati concreti. E’ questa la valutazione del ministro dell’Interno italiano Angelino Alfano, a chiusura dei lavori che hanno visto insieme i ministri dell’Interno e della Giustizia di Serbia, Montenegro, Albania, Bosnia-Erzegovina, Repubblica ex jugoslava di Macedonia (Fyrom) e Kosovo in quanto paesi dei Balcani occidentali. Hanno partecipato anche i ministri dell’Italia, che sta terminando la presidenza di turno dell’Ue, e quelli di Lettonia e Lussemburgo, che assumeranno la presidenza nell’arco del 2015, oltre che agenzie europee e associazioni regionali competenti. Hanno infine partecipato ai lavori il commissario Ue per la Migrazione, affari Interni e cittadinanza, Dimitris Avramopoulos, e il commissario Ue per la Giustizia, la tutela dei consumatori e l'uguaglianza di genere, Vera Jourova. Una tale partecipazione, ha precisato Alfano in una conferenza stampa conclusiva, ha consentito di portare avanti un lavoro proficuo con risultati concreti, quale ad esempio l’approvazione di un piano d’azione 2015-2019 sul traffico d’armi. Fra gli argomenti di pertinenza del ministero dell’Interno, ha detto Alfano, sono stati discussi quelli relativi alla collaborazione nella lotta al crimine organizzato, immigrazione illegale, traffico di esseri umani, lotta al terrorismo internazionale, i cosiddetti “foreign fighters” e la liberalizzazione dei visti verso l’Unione europea. “L’incontro – ha osservato Alfano – rafforza la collaborazione fra l’Unione europea e questo quadrante di assoluta importanza strategica per tali tematiche”. Secondo il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, anche nel settore della Giustizia sono stati affrontati temi molto significativi e sono stati registrati segnali importanti, a cominciare dal paese che ospita l’evento, ovvero la Serbia. La discussione, secondo Orlando, è stata concentrata anche su temi di rilievo per la quotidianità, come ad esempio “cosa fa la giustizia dopo la crisi del 2008, come reagisce e come è in grado di adeguare i propri strumenti”. Fra i temi affrontati vi sono stati quelli delle insolvenze e della giustizia civile, ma anche quelli legati al fenomeno della criminalità organizzata, per capire quali strumenti sono più efficaci. In questo contesto sono stati dunque discussi anche i temi della cooperazione giudiziaria e della confisca dei beni di provenienza illecita. “Non possiamo fronteggiare questi fenomeni - ha concluso Orlando – se non sappiamo darci una strategia comune”. (Agenzia Nova) - Sono stati aperti i lavori a Belgrado del Forum ministeriale Ue-Balcani occidentali in materia di giustizia e affari interni. All’apertura dei lavori hanno presenziato i ministri italiani dell’Interno e della Giustizia, rispettivamente Angelino in Alfano e Andrea Orlando, rappresentanza della presidenza italiana dell’Ue. Nel suo discorso introduttivo Alfano ha sottolineato l’importanza dell’evento per il rilievo che assumono tali materie nelle prospettive strategiche dell’Ue. “La sicurezza riguarda tutti noi europei, e le politiche sono destinate a diventare comuni per tutti – ha detto Alfano - . Per questo rafforziamo il partenariato su materie di interesse comune come queste”. L’apertura dei lavori ha visto intervenire anche i ministri serbi dell’Interno Nebojsa Stefanovic e della Giustizia Nikola Selakovic. Il Forum, che si tiene nella sede di Palazzo Serbia, vede al centro argomenti quali diritti, giustizia e sicurezza, che sono affrontati nei capitoli 23 e 24 dei negoziati di adesione della Serbia all’Unione europea. Nel corso della giornata saranno trattate questioni come la lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata, il traffico di esseri umani, la liberalizzazione dei visti, la riforma della Giustizia. Verranno infine analizzate le questioni relative ai diritti fondamentali, con particolare attenzione alle donne e ai bambini. La conferenza conta la presenza dei ministri dell’Interno e della Giustizia di Serbia, Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Repubblica ex jugoslava di Macedonia (Fyrom) e Kosovo in quanto paesi dei Balcani occidentali. Sono presenti anche i ministri dell’Italia, paese che sta terminando la presidenza di turno dell’Ue, e quelli di Lettonia e Lussemburgo, che assumeranno la presidenza nell’arco del 2015. (Agenzia Nova) - I ministri dell’Interno e della Giustizia italiani, Angelino Alfano e Andrea Orlando, apriranno oggi a Belgrado in rappresentanza della presidenza italiana dell’Ue il Forum ministeriale Ue-Balcani occidentali in materia di giustizia e affari interni. L’apertura dei lavori sarà effettuata insieme agli omologhi serbi, rispettivamente il ministro dell’Interno, Nebojsa Stefanovic, e quello della Giustizia, Nikola Selakovic. Il Forum, secondo una nota pubblicata sul sito dei due dicasteri serbi, si terrà presso la sede di Palazzo Serbia. Al centro dei lavori saranno i capitoli 23 e 24 dei negoziati di adesione all’Unione europea, riguardanti le materie di diritti, giustizia e sicurezza. Verranno inoltre affrontate le questioni relative alla lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata, il traffico di esseri umani, la liberalizzazione dei visti, la riforma della Giustizia. Verranno infine analizzate le questioni relative ai diritti fondamentali, con particolare attenzione alle donne e ai bambini. e criminalità, punti questi "molto importanti nel nostro cammino europeo". Anche nel contrasto al terrorismo e al traffico di droga e di esseri umani, ha aggiunto, la Serbia è impegnata a fondo. "Ci aspettiamo la rapida apertura dei primi capitoli negoziali con la Ue, per cercare di chiudere il processo di armonizzazione entro il 2018", ha affermato Stefanovic. Alla riunione di Belgrado sono presenti i ministri di interno e giustizia di nove Paesi Serbia, Montenegro, Albania, BosniaErzegovina, Macedonia e Kosovo, più Italia Lettonia e Lussemburgo (i due altri Paesi della presidenza Ue nel 2015). Ieri sera i ministri Alfano e Orlando erano intervenuti all'inaugurazione di una mostra su Giambattista Tiepolo organizzata in occasione della chiusura del semestre di presidenza italiana della Ue. In precedenza avevano visitato la procura speciale anticrimine della Serbia, e in particolare la sala intitolata al giudice Giovanni Falcone. (ANSA) - BELGRADO, 12 DIC - I ministri dell'Interno e della Giustizia, Angelino Alfano e Andrea Orlando, in rappresentanza della presidenza italiana dell'Unione europea, hanno aperto stamane a Belgrado un Forum Ue-Balcani occidentali sulla lotta comune a criminalità organizzata, corruzione e terrorismo. "La sicurezza è un tema che riguarda tutti noi europei, e per questo le politiche europee in questo ambito sono destinate a diventare comuni", ha detto Alfano aprendo i lavori della conferenza. Ciò, ha aggiunto, impone un "rafforzamento del nostro partenariato". Il ministro dell'Interno serbo Nebojsa Srefanovic ha sottolineato da parte sua i risultati concreti conseguiti dalle forze dell'ordine serbe nella lotta a corruzione (Tanjug) Ministri pravde i unutrašnjih poslova koji su učestvovali na forumu “EU i Zapadni Balkan” ocenili su da je značajno da zemlje zapadnog Balkana sarađuju kako međusobno, tako i sa Evropskom unijom, ali i da postanu njeni članovi. Italijanski ministar pravde Andreo Orlando rekao je da je važno da se zemlje zapadnog Balkana priključe EU, te da je to značajno ne samo za države regiona, već i za samu Uniju. “Verujem da su u Srbiji zabeleženi vrlo značajni signali”, rekao je Orlando na zajedničkoj konferenciji za novinare nakon foruma ministara unutrašnjih poslova i pravde “EU i zapadni Balkan”. On je rekao i da su na forumu ministri evidentirali napredak koje su zemlje zapadnog Balkana postigle u oblastima borbe protiv korupcije, organizovanog RASSEGNA STAMPA Venerdì 12 dicembre 2014 Ministri Alfano ed Orlando al Forum ministeriale Ue-Balcani occidentali in materia di giustizia e affari interni (Belgrado) kriminala, trgovine narkoticima i ljudima i da je taj napredak značajan. “Taj napredak je značajan jer su pokrenute reforme počev od Srbije. Saglasili smo se kako je važno za ove zemlje da pristupe EU, ali značajno i za samu Uniju da se one priključe”, podvukao je Orlando. Naglasio je i da su teme koje su razmatrali nametnute svakodnevnim problematikama te da je bilo reči o građanskim pitanjima, pravosuđu ali i krivičnim stvarima i oduzimanju nezakonito stečene imovine. “Ne možemo se boriti protiv tog fenomena ako nemamo zajedničku strategiju i politiku. Ne posedujemo institucije koje će efikasno da se bave tim pitanjima”, poručio je on. Italijanski ministar unutrašnjih poslova Anđelino Alfano poručio je da na forumu nije samo razgovarano, već da su postigli konkretne rezultate, istakavši da su usvojili Akcioni plan u borbi protiv organizovanog kriminala 2015-2019. godine. Njegovo mišljenje o skupu, kako ističe, pozitivno je jer jača saradnju između EU i ovog dela Evrope koji je, podvukao je, od presudnog značaja za bezbednost i saradnju na međunarodnom nivou. Kaže da su tokom rada na forumu učestvovali predstavnici Evropske komisije, novi komesar Dimitris Avramopulos, i izrazio zadovoljstvo što su na njemu učestvovali predstavnici Letonije i Luksemburga, kao i agencija Evropske službe za spoljne poslove i regionalnih agencija. “To nam je omogućilo da uradimo dobar posao, sveobuhvatan i da realizujemo određene važne rezultate, jer smo se pozabavili na koristan nacicn temama saradnje između EU i zemalja zapadnog Balkana, a u oblasti pravosuđa i unutrašnjih poslova”, rekao je Alfano. Na forumu je bilo reči i o liberalizaciji viznog režima, o borbi protiv međunarodnog terorizma i stranih boraca, što su,prema njegovim rečima, teme važne za EU i zemlje zapadnog Balkana. Evropski komesar za unutrašnje poslove Dimitris Avramopulos istakao je da vizna liberalizacija ostaje jedan od najznačajnijih stvari koje su urađene u regionu, kao i da je to ojačalo vladavinu prava i pojačalo kontakte među ljudima. “Prošle godine došlo je do porasta ljudi koji su bez viza putovali u EU. Neki su zlouoptrebili procedure i nadamo se da se to neće pogoršati iduće godine. Moramo zajedno da radimo na obezbeđivanju dobrih uslova za bezvizno putovanje”, istakao je on i dodao da su pojačane kontrole granica i saradnja sa EU. Kaže i da je u zemljama zapadnog Balkana mnogo učinjeno na vladavini prava, ali da je potrebno učiniti još toga, kao na primer, više napora u borbi protiv organizovanog kriminala i korupcije. “Na osnovu razgovora mogu reći da su se svi ministri obavezali da nastave reforme i približe njihove države bliže EU”, kazao je on. Evropska komesarka za pravosuđe Vera Jurov rekla je da je nastavak sudske reforme prioritet i ponudila je podršku Evropske komisije. Ona je uverena da će države kandidati imati pomoć, kako u reformi, tako i u drugim pitanjima. “Hteli bismo da podržimo obuku kako bi došlo do veće profesionalizacije tužilaca i sudija”, kazala je Jurov. Ministar unutrašnjih poslova Srbije Nebojša Stefanović zahvalio je italijanskim ministrima i komesarima koji podržavaju put Srbije ka EU i reforme, da naša zemlja brzo postane članica EU. Kaže i da Srbija želi da pokaže čvršću posvećenost i da će sa sa evropskim državama da radi na pitanjima bezbednosti koje se ne tiču samo Srbije već i šire. “Srbija nastavlja da bude posvećena borbi da se smanji opterećenje ilegalne migracije. Srbija nije zemlja odredišta već tranzita”, rekao je Stefanović i dodao da se radi na tome da se smanji broj migranata koji pokušavaju preko naše zemlje da dođu do EU. Istakao je i da reforma u policiji treba da bude efikasnija. Ministar pravde Nikola Selaković rekao je da je sesija o pitanju pravde bila posvećena i tome da je nužno što češće sarađivati na nižim nivoima od političkog koji se dešava jednom ili dva puta godišnje. Govoreći o oduzimanju imovine stečene kriminalnom aktivnošću koja se nalazi u inostranstvu, Selaković je rekao da u zemljama zapadnog Balkana ne postoji pravni okvir za to, dok postoji u EU. “Srbija ide napred reformišući svoj pravosudni sistem, to radi zbog sebe, a ne EU”, zaključio je Selaković. (IZVOR: BETA) Beograd -- Forum ministara unutrašnjih poslova i pravde "EU Zapadni Balkan", na kom je tema borba protiv organizovanog kriminala i korupcije počeo je danas u Beogradu. Otvarajući forum mnitara unutrašnjih poslova i pravde "EU Zapadni Balkan" u Palati Srbija, Alfano je rekao da su sve zemlje EU "osuđene na zajednički rad" i da očekuje da će danas biti dogovoreni detalji tog rada. U uvodnom govoru, ministar unutrašnjih poslova Srbije Nebojša Stefanović izjavio je danas da Srbija spremno dočekuje odluku EU o formalnom otpočinjanju pregovora sa Srbijom o poglavlju 24. On je rekao da je zadovoljan izveštajen EK o napretku Srbije u oblasti evrointegracija, posebno u delu koji se odnosi na Poglavlje 24, ali je napomenuo da je Srbija svesna da ima prostora za napredak. "Očekujemo da do marta 2015. godine završimo rad na Akcionom planu za tu pregovaračku oblast i da ga usaglasimo sa Briselom, a potom da ga usvoji vlada", kazao je Stefanović. On je naveo da je dugoročni cilj da se do 2018. godine završi proces usklađivanja s normama EU, kao i uspešna implementacija, a u cilju veće bezbednosti i boljeg života svih građana Srbije. "Kada sve isplanirane reforme budu završene, a rad srpske policije unapređen i usklađen sa normama EU to će doneti veću bezbednost ne samo građana Srbije, već i ostalim evropskim narodima", kazao je Stefanović. On je rekao da će osim zakonske i organizacione reforme fokus MUP-a i dalje biti suzbijanje organizovanog kriminala i korupcije, terorizma, naročito trafikinga, trgovine ljudima i ilegalnih migracija. Stefanović je napomenuo da kroz Srbiju treba da prođu ilegalni migranti i droga, kao i trgovci ljudima i njihove žrtve i da je zato Video 78 za celu Evropu važno da Srbija bude "čvrst bedem" i da policija dobro radi svoj posao. U uvodnom govoru ministar pravde Srbije Nikola Selaković izrazio je nadu da će Srbija u predstojećem periodu nastaviti da bude pouzdan partner EU i da će efikasno savladati izazove koji se pred svaku državu kandidata postavljaju u toku pristupnih pregovora. On je naveo da se 2014. godina po intenzitetu, kako saradnje Srbije sa EU, tako i s državama u regionu može nazvati istorijskom. Selaković je rekao da su godinu obeležile pripreme za otvaranje Poglavlja 23 i 24, kao i da je Srbija u procesu tih priprema pomoć dobila od suseda, ali i sugestije od Evropske komisije (EK). "Zadovoljstvo mi je da napomenem da je pregovaračka grupa za Poglavlje 23 pre nedelju dana uputila Evropskoj komisiji drugi nacrt Akcionog plana za Poglavlje 23, te da će u najkraćem periodu uslediti njegovo usvajanje", rekao je Selaković. Skup su organizovali ministarstvo unutrašnjih poslova i pravde Srbije uz podršku Italije, koja do kraja godine predsedava EU, u saradnji sa Evropskom komisijom. Na Forumu učestvuje i delegacija Kosova. Na skupu će se razgovarati i o borbi protiv organizovanog kriminala i korupcije, a nastavak foruma je zatvoren za javnost. RASSEGNA STAMPA Venerdì 12 dicembre 2014 Ministri Alfano ed Orlando al Forum ministeriale Ue-Balcani occidentali in materia di giustizia e affari interni Video 79 Video 80 (Belgrado) (TANJUG) BEOGRAD - Srbija će nastaviti da bude pouzdan partner EU i efikasno će savladati izazove koji se pred svaku državu kandidata postavljaju u toku pristupnih pregovora, poručili su danas ministar unutrašnjih poslova Nebojša Stefanović i ministar pravosuđa Srbije Nikola Selaković na forumu ministara unutrašnjih poslova i pravde "EU Zapadni Balkan". Ministar Stefanović rekao je da je cilj Ministarstva da do 2018.u skladu sa politikom Vlade završe proces usklađivanja sa normamama EU i uspešno ih implementira, u cilju veće bezbednosti i boljeg života svih građana Srbije. On je kazao da su borba protiv terorizma i organizovanog kriminala, trgovine ljudima, kao i Poglavlje 23 i 24 od velikog značaja za Srbiju na njenom evropskom putu. "Činjenica da će Poglavlje 24, kojim rukovodi MUP, među prvima biti otvoreno, a poslednje zatvoreno, nameće veliku odgovornost ministarstvu na čijem sam čelu", podvukao je Stefanović poručivši da suzbijanje trgovine narkoticima, ljudima i sprečavanje organizovanog kriminala nije samo pitanje bezbednosti unutar Srbije, već čitavog regiona i Evrope. Kako kaže za celu Evropu je važno da Srbija bude čvrst bedem, da naša policija dobro radi svoj posao i preseče sve kriminalne veze i krijumčarske puteve. "Jer kada se mi uspešno borimo protiv kriminala to donosi spokoj ne samo građanima Srbije i regiona, već i u velikom delu EU", naglasio je on. Stefanović je, govoreći o izveštaju Evropske komisije o napretku Srbije, u delu koji se odnosi na Poglavlje 24, rekao da je njime zadovoljan, ali da u ovoj oblasti ima prostora za napredak. "Zato ćemo nastaviti da sprovodimo reforme, ne samo ekonomske, već i reforme u oblatsi pravde, slobode i bezbednosti", podvukao je on. Stefanović je kazao da će u izradi akcionih planova MUP učiniti taj proces transaprentan, a što znači da će u izradi druge verzije akcionog plana čitav proces biti uključene i organizacije civilnog društva. On je rekao da se radi na nacrtu novog zakona o policiji, a koji će predstavljati temelj za promene u MUP-u, a u skladu sa tekovinama EU. Poseban značaj biće, kako je kazao, na prijemu, selekciji i karijernom napredovanju u policiji. Osim zakonske i organizacione reforme, prema njegovim rečima, fokus MUP će biti i dalje na suzbijanju organizovanog kriminala i korupcije, terorizma, narko-trafikinga, trgovine ljudima i ilegalne migracije. Stefanović je istakao da MUP želi da poveća poverenje građana u policiju i da pokaže da se bore protiv korupcije i kriminala u sopstvenim redovima, i na taj način pošalju poruku da niko, ko se bavi nezakonitim radnjama, neće biti zaštićen. Prema njegovim rečima u proteklih sedam meseci napravljen značajan napredak, podvukavši da je zaplenjeno 2,1 tona opojnih droga što je za oko 400 kilogram aviše nego u istom peirodu prošle godine, kao i da je to jedna od pokazatelja da je vlada odlučna da se suprostavi ovoj pešasti. Ministar Selaković je naglasio da su ove godine Srbiju obeležile pripremu za otvaranje Poglavlja 23 i 24, a koji se tiču vladavine prava, reforme pravosuđa, borbe protiv korupcije, kao i da je za pripremu naša zemlja imala pomoć suseda, kako onih koji su stigli do članstva u EU, tako i onih koji su stigli na tom putu dalje od nas. "To nam je u velikoj meri olakšalo što efikasniju realizaciju, kako kroz faze skrininga, tako i pisanja akcionih planova za pregovore u ova dva poglavlja", rekeoa je on. Selaković je istakao da su od velike važnosti za realizaciju ovih zadataka bile i precizne i blagovremene smernice i sugestije koje je Sbrija dobijala od Evropske komisije. Prema jegovim rečima pregovaračka grupa za Poglavlje 23 pre nedelju dana je Evropskoj komisiji uputila drugi nacrt Akcionog plana za ovo poglavlje, te dodao da će u najkraćem periodu uslediti njegovo usvajanje. Selaković je kazao da će Srbija dati sve od sebe da prenošenjem stečenih iskustava u vezi sa pregovaračkim procesom pruži svu potrebnu pomoć državama u okruženju koje tek očekuju koraci koje je srbija već načinila. Forum su otvorili italijanski ministri unutrašnjih poslova i pravde Anđelino Alfano i Andreo Orland, koji su istakli da se radi o važnom skupu, koji je od strateškog značaja. Sve zemlje Zapadnog Balkana, kako su kazali, predstavljaju vitalne partnere EU, i njihove politike su usmerene da postanu deo evropskog duha. Na skupu učestvuju ministri pravosuđa i unutrašnjih poslova Srbije, Crne Gore, Makedonije, Bosne i Hercegovine, kao i Kosova (sa zvezdicom), Albanije, Litvanije i Italije, a organizuju ministarstva unutrašnjih poslova i pravde Srbije, pod pokroviteljstvom Italije, koja predsedava EU, i u saradnji sa Evropskom komisijom. Na skupu ministara unutrašnjih poslova i pravosuđa regiona, koji će razgovarati i na dva odvojena sastanka o izazovima u svojim sektorima, učestvovaće evropski komesar za unutrašnje poslove Dimitris Avramopulos i evropska komesarka za pravosuđe Vera Jurova. (TANJUG), 11.12.2014. - Saradnja Srbije i Italije na polju borbe protiv organizovanog kriminala, kao i pravosudna saradnja, u stalnom je usponu, kaže ministar pravde Nikola Selaković. Specijalni sud posetili su italijanski ministri pravde i policije Andrea Orlando i Anđelino Alfano. Ministar Nikola Selaković, predsednik Višeg suda Aleksandar Stepanović i tužilac za organizovani kriminal Miljko Radisavljević primili su goste iz Italije, čiji je povod dolaska u Beograd sutrašnja regionalna konferencija "EU Zapadni Balkan" koju Srbija organizuje sa Italijom, kao predsedavajućom EU, prenosi Tanjug. "Srbija se još pre 10 godina ugledala na italijanski model borbe protiv organizovanog kriminala i korupcije", rekao je Selaković. Oni su u Posebnom odeljenju Višeg suda u Beogradu obišli, pored ostalog, i sudnicu broj 2, poznatiju kao "Falkone", koja je dobila naziv po čuvenom italijanskom sudiji Đovaniju Falkoneu, koji je izgubio život tokom intenzivne borbe protiv mafije. "To je bilo priznanje Italiji za postignute rezultate u borbi protiv kriminala i korupcije", naglasio je Selaković. Ministar pravde takođe je podsetio da je italijanska vlada prošle godine donirala softver Specijalnom sudu i tužilaštvu u Beogradu, koji koriste i njihovi organi gonjenja. Italijanski ministar pravde rekao je da je prisustvo njihove delegacije u Beogradu dokaz da se saradnja između dve države produbljuje, pre svega u sferi borbe protiv organizovanog kriminala, koji je često transnacionalan i ne poznaje državne granice. Orlando je dodao da Italija stalno radi na poboljšanju svog zakonodavstva, koje se tiče borbe protiv korupcije i organizovanog kriminala. "Falkone je bio ne samo dobar sudija, već i čovek koji je razumeo fenomene s kojima se borio. To mora da bude primer i za nas, kako bismo uspeli u toj borbi", rekao je Orlando. Ministar policije Italije podsetio je da je "intuicija sudije Falkonea govorila: 'ako želimo da se borimo i pobedimo mafiju, moramo da vidimo kuda idu tokovi novca'". Alfano je dodao da se italijansko zakonodavstvo zasniva na tom razmišljanju. RASSEGNA STAMPA Lunedi 15 dicembre 2014 Senatori italiani, Vannino Chiti, Giovanni Mauro e Pietro Liuzzi in visita ufficiale a Belgrado (Agenzia Nova) - Il premier serbo Aleksandar Vucic è stato oggi colloquio con il presidente della commissione Politiche dell'Unione europea del Senato, Vannino Chiti, accompagnato dal vicepresidente Giovanni Mauro e dal senatore Pietro Liuzzi. Secondo quanto riporta una nota del governo di Belgrado, Vucic ha ringraziato i senatori italiani per il sostegno fornito dall'Italia alla Serbia nell'ambito del percorso di adesione all'Unione europea. Vucic ha ringraziato in particolare i senatori per la risoluzione approvata lo scorso novembre dalla commissione Politiche dell'Unione europea in cui si chiedeva l'apertura di un primo capitolo del complessivo pacchetto negoziale della Serbia. Vucic ha ricordato la visita da lui effettuata a Roma la scorsa settimana, in cui ha incontrato il premier Matteo Renzi. Quell'incontro, ha dichiarato Vucic, così come quello odierno con la delegazione italiana conferma l'amicizia e i buoni rapporti politici ed economici fra i due stati. Il premier ha illustrato nel corso dell'incontro odierno le riforme economiche messe a punto dal governo serbo, che hanno l'obiettivo di attirare maggiormente gli investitori italiani e delle altre parti del mondo. Il premier di Belgrado ha infine espresso il proprio sostegno al rafforzamento della collaborazione fra i parlamenti di Italia e Serbia, e in particolare alla proposta del senatore Chiti di formare un gruppo di lavoro dove i parlamentari serbi assieme a rappresentanti del Senato italiano possano avviare uno scambio di esperienze in materia di avvicinamento all'Unione europea. Secondo la nota di Belgrado, infine, Chiti ha precisato che l'ingresso della Serbia nell'Unione europea è un fattore chiave per la stabilità della regione. appoggiato la proposta. (Agenzia Nova) - La presidente del parlamento serbo Maja Gojkovic ha accolto oggi la delegazione italiana composta dal presidente della commissione Politiche dell'Unione europea del Senato, Vannino Chiti, dal vicepresidente Giovanni Mauro e dal senatore Pietro Liuzzi. Secondo una nota del parlamento di Belgrado, la Gojkovic ha ringraziato l'Italia e il Senato per il sostegno forte e costante dato al percorso europeo della Serbia. La presidente dell'assemblea parlamentare serba ha ringraziato in particolare i senatori per la risoluzione approvata lo scorso novembre dalla commissione Politiche dell'Unione europea in cui si chiedeva l'apertura di un primo capitolo del complessivo pacchetto negoziale della Serbia. Il senatore Chiti, prosegue il comunicato, ha dichiarato che il sostegno al percorso europeo della Serbia è comune a tutte le forze politiche in Italia e ciò si è reso evidente con l'approvazione della risoluzione dello scorso novembre. Chiti ha inoltre sottolineato i buoni rapporti bilaterali fra i due paesi. La Gojkovic e Chiti hanno infine discusso la possibilità di una maggiore collaborazione fra i due parlamenti. Il senatore ha proposto, secondo la nota di Belgrado, delle riunioni periodiche fra le commissioni dei due parlamenti che si occupano delle questioni relative all'Unione europea. La Gojkovic, conclude la nota, ha (Agenzia Nova) - Il ministro degli Esteri serbo Ivica Dacic ha incontrato oggi il presidente della commissione Politiche dell'Unione europea del Senato, Vannino Chiti, accompagnato dal vicepresidente Giovanni Mauro e dal senatore Pietro Liuzzi. Secondo quanto riporta una nota del ministero di Belgrado, nel corso del colloquio è stato sottolineato l'alto livello dei rapporti bilaterali fra Italia e Serbia, ed è stato confermato il sostegno italiano al percorso di integrazione europea della Serbia. Secondo la nota di Belgrado, il senatore Chiti ha posto l'accento sulla collaborazione fra il Senato italiano e il parlamento serbo, ed in particolare fra le due commissioni dedicate alle politiche europee. Nel corso del colloquio è stato anche discusso il tema della prossima presidenza serba di turno dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Secondo quanto constatato durante il colloquio, conclude la nota, tale impegno sarà importante anche per confermare il ruolo della Serbia come fattore di stabilità nella regione. (ANSA) - BELGRADO, 15 DIC - Il premier serbo Aleksandar Vucic, in un incontro oggi a Belgrado con una delegazione del Senato italiano guidata dal presidente della commissione Politiche dell'Unione europea Vannini Chiti, ha ringraziato l'Italia per l'appoggio al cammino europeo della Serbia, e in particolare per la risoluzione approvata in novembre all’unanimità al Senato, con la quale si invita la Ue ad aprire entro quest'anno un primo capitolo negoziale con Belgrado. Vucic, ha reso noto il governo in un comunicato, ha sottolineato come la sua recente visita a Roma - nella quale ha avuto incontri con il presidente Giorgio Napolitano, il premier Matteo Renzi e il presidente del Senato Pietro Grasso - e i colloqui odierni a Belgrado confermino l'amicizia e i buoni rapporti politici ed economici tra Serbia e Italia. "La Serbia non dimentica chi le è stato a fianco anche nei momenti difficili", ha detto il premier come riferito dal comunicato. Il premier ha illustrato alla delegazione italiana - della quale con Chiti facevano parte il vicepresidente della commissione Politiche dell'Unione europea Giovanni Mauro e dal senator Pietro Liuzzi - le dure misure economiche adottate dal governo serbo allo scopo di creare condizioni favorevoli alle imprese e per attrarre ulteriori investimenti dall'Italia e ad altri Paesi. Nell'incontro, conclude il comunicato, Vucic si è detto al tempo stesso a favore di un rafforzamento della collaborazione fra i parlamenti dei due Paesi, e in particolare della proposta del senatore Chiti per la creazione nel parlamento serbo di un gruppo di lavoro che, in collaborazione con rappresentanti del Senato italiano, favorisca lo scambio di esperienze in fatto di avvicinamento all'Unione europea. L'adesione della Serbia all'Unione Europa è fondamentale per la stabilità della regione", ha detto Vannino Chiti, come riferito dal comunicato del governo serbo. In un incontro con il presidente del parlamento serbo Maja Gojkovic, Vannino Chiti ha rilevato che tutte le forze politiche in Italia sono concordi nel sostenere il processo di integrazione europea della Video 81 Serbia. I rapporti tra i due Paesi - ha affermato Chiti - sono ottimi anche se l'Italia, oltre allo sviluppo delle relazioni politiche e culturali, è interessata a rafforzare ulteriormente anche i rapporti economici. Anche Gojkovic ha ringraziato l'Italia e il Senato per l'appoggio al cammino europeo di Belgrado, esortando il nostro governo a impegnarsi affinché' tale appoggio venga anche da tutte le istituzioni dell'Unione europea. Nel colloquio è stata concordata una intensificazione della collaborazione fra i parlamenti di Italia e Serbia, in particolare con incontri periodici fra le rispettive commissioni responsabili della problematica europea. Nel pomeriggio Vannino Chiti e gli altri componenti della delegazione del Senato si incontreranno con il ministro degli esteri serbo Ivica Dacic. International Radio Serba - Vucic talked to Italian senators Prime Minister Aleksandar Vucic has acquainted the delegation of the Italian Senate with the difficult economic measures that the Serbian Government is undertaking, with the goal to create a favorable business setting and attract the Italian and other foreign investors. He has thanked the senators for the strong support that Italy has been extending to Serbia on its course towards the EU, and especially for the unanimously adopted resolution that invites the Union to open one of the negotiating chapters by the end of the year. Vucic has supported the strengthening of the cooperation between the two countries’ parliaments and the proposal to form a working group in the Serbian Assembly to work with the representatives of the Italian Senate on exchanging the experience about the EU association. The delegation was comprised of senators Vannino Chitti, Giovanni Mauro and Pietro Liuzi. RASSEGNA STAMPA Lunedi 15 dicembre 2014 Senatori italiani, Vannino Chiti, Giovanni Mauro e Pietro Liuzzi in visita ufficiale a Belgrado International Radio Serba - Gojkovic meets with Italian senators Serbian Assembly Speaker Maja Gojkovic met with the Italian Senate delegation headed by President of the Committee on EU Policy Vannino Chiti who underlined that the relations of the two countries are very good and that Italy is interested in even stronger political, economic, and cultural ties. Gojkovic thanked Italy for the strong and consistent support to Serbia’s EU integration. Gojkovic and Chiti discussed intensification of the cooperation between parliaments of the two countries. (TANJUG) BEOGRAD - Predsednik Vlade Republike Srbije Aleksandar Vučić upoznao je danas delegaciju Senata Republike Italije sa teškim ekonomskim merama Vlade Srbije, preduzetim sa ciljem da se stvori zdravo poslovno okruženje, kako bi privukli italijanske i druge strane investitore. U delegaciji Senata Republike Italije su bili senatori Vanino Kiti, Đovani Mauro i Pjetro Liuci. Premijer Vučić zahvalio je senatorima na podršci koju Italija pruža Srbiji na evropskom putu, a posebno na Rezoluciji, jednoglasno usvojenoj u novembru u Senatu, kojom se EU poziva da do kraja godine otvori jedno od pregovaračkih poglavlja. Predsednik srpske Vlade rekao je, kako je saopštila vladina kancelarija za saradnju sa medijima, da njegova prošlonedeljna poseta Rimu, tokom koje se sastao sa italijanskim državnim vrhom, kao i današnji sastanak, potvrđuju prijateljstvo i dobre političke i ekonomske odnose Srbije i Italije. „Srbija ne zaboravlja ko je bio uz nju i kad je bilo teško“, istakao je premijer Vučić. Predsednik srpske Vlade podržao je jačanje saradnje parlamenata dveju zemalja, posebno predlog senatora Kitija da se u Narodnoj skupštini Republike Srbije formira radna grupa koja bi zajedno sa predstavnicima Senata Republike Italije radila na razmeni iskustava kada je reč o približavanju Evropskoj uniji. „Pristupanje Srbije Evropskoj uniji ključno je za stabilnost regiona“, naglasio je senator Kiti, navodi se u saopštenju. (TANJUG) - Predsednica Skupštine Srbije Maja Gojković primila je danas delegaciju Senata Italije, na čelu sa predsednikom Odbora za politiku EU senatarom Vaninom Kitijem, koji je istakao da su bilateralni odnosi dve zemlje veoma dobri i da je Italija zainteresovana za još čvršće ekonomske veze. Gojković se, kako je saopšteno iz srpskog parlamenta, zahvalila Italiji i Senatu na snažnoj i kontinuiranoj podršci evrointegracijama naše zemlje. Ona je naglasila da je Senat Italije prepoznao koliko je važno ohrabriti Srbiju u otvaranju pregovaračkih poglavlja i dodala da je dobro da naša zemlja vidi da ima podršku članica EU. Predsednica sprskog parlamenta se zahvalila italijanskom Senatu na usvajanju rezolucije kojom je pozvao EU da otvori pregovaračka poglavlja sa Srbijom, a na Vladu Italije apelovao da uloži napore kako bi sve institucije EU podržale proces pridruživanja. Kiti je, kako je saopšteno, rekao da u Italiji, među svim političkim snagama, postoji jedinstvo u podršci evropskom putu Srbije, što se pokazalo i prilikom donošenja Rezolucije o otvaranju poglavlja sa Srbijom. On je naglasio da su odnosi Srbije i Italije na bilateralnom planu veoma dobri, a da je Italija osim za razvoj političkih i kulturnih veza zainteresovana i za još čvršće ekonomske odnose. Gojković i Kiti razgovarali su o konkretizaciji i intenziviranju saradnje na nivou parlamenata, a senator je predložio da se odbori dva parlamenta, koji se bave pitanjem EU, periodično sastaju, što je predsednica Skupštine Srbije podržala. Ministar Dačić primio delegaciju Senata Italije (saopstenje Ministarstva spoljnih poslova) Prvi potpredsednik Vlade i ministar spoljnih poslova Republike Srbije Ivica Dačić primio je danasu kurtoaznu posetu delegaciju Senata Republike Italije koja boravi u poseti Narodnoj skupštini Republike Srbije. U razgovoru sa predsednikom Odbora za politike EU senatorom Vaninom Kitijem, senatorima Pietrom Liucijem i Marčelom Galdanijem, kao i funkcionerom Senata Djovanijem Bajokijem, konstatovan je visok nivo bilateralnih odnosa, a potvrđena je i podrška Italije daljem procesu evrointegracija Srbije. Senator Kiti je istakao da je Rezolucija o podršci Srbije otvaranju pregovaračkih poglavlja jednoglasno usvojena u Senatu. Najavio je intenzivnu saradnju italijanskog Senata i Parlamenta Srbije, a posebno saradnju odbora za EU integracije, posete radi stručnog usavršavanja, kao i zajedničke nastupe u drugim zemljama EU, u cilju promovisanja budućeg članstva Srbije u EU. U domenu multilateralne saradnje konstatovano je da je predsedavanje Srbije OEBS-u važno za potvrđivanje uloge Srbije kao faktora stabilnosti u regionu. (TANJUG) - Predsednik Odbora za evropske integracije Aleksandar Senić i članovi tog odbora razgovarali su danas sa članovima delegacije Senata Republike Italije koju predvodi predsednik Odbora za politiku EU senator Vanino Kiti, koji je tom prilikom istakao da u njegovoj zemlji postoji kontinuitet u ubeđenju da Srbija treba da postane članica EU. Kako je saopšteno iz Skupštin eSrbije, Senić je zahvalio članovima Odbora za politiku Evropske unije Senata Republike Italije što su inicirali usvajanje Rezolucije o podršci otvaranju pregovora o članstvu Srbije u Evropskoj uniji i italijanskom Senatu na usvajanju Rezolucije kojom je pozvao EU da otvori poglavlje 32 o finansijskoj kontroli u pregovorima o pristupanju Srbije, za koju su, kako je dodao, glasali svi članovi Odbora. Senić je, kako se navodi, naglasio da je Srbiji veoma važna kontinuirana podrška Italije na njenom evropskom putu. On je, dodaje se, upoznao je članove delegacije Senata Italije sa nadležnostima i aktivnostima Narodne skupštine u procesu evrointegracija, navodeći usvajanje Rezolucije o ulozi Narodne skupštine i načelima u pregovorima o pristupanju Republike Srbije Evropskoj uniji, usvajanje Odluke o postupku razmatranja predloga pregovaračke pozicije u procesu pregovara pristupanju Republike Srbije EU, koju je doneo Odbor za evropske integracije i Video 82 Video 83 posebno naglasio intenzivnu saradnju odbora Narodne skupštine sa civilnim sektorom. Senić je izrazio zahvalnost Italiji na naporima koje ulaže kako bi do kraja godine bilo otvoreno poglavlje 32, čime bi formalno otpočeo proces pregovora o članstvu Republike Srbije EU. Senić je, takođe, zahvalio i na humanitarnoj pomoći koju je Italija uputila Srbiji nakon majskih poplava. Senator Kiti istakao je da u Italiji postoji kontinuitet u ubeđenju da Srbija treba da postane članica Evropske unije i dodao da među svim političkim snagama, postoji jedinstvo u tom ubeđenju, što se pokazalo i prilikom donošenja Rezolucije o otvaranju poglavlja sa Srbijom. Kiti je ocenio da Evropska unija što pre treba da primi u svoje članstvo zemlje Zapadnog Balkana, gde kako je dodao Srbija ima centralnu ulogu u očuvanju stabilnosti. On je naglasio da će Italija nastaviti da pruža podršku Srbiji na njenom evropskom putu. Kiti je ocenio i da su bilateralni odnosi Srbije i Italije veoma dobri i ukazao na značaj unapređenja međuparlamentarne, kulturne, ekonomske, kao i sardanje u oblasti obrazovanja. Članice Odbora za Evropske integracije Dušica Stojković i dr Aleksandra Tomić bile su složne u stavu da je Italija izuzetno značajan spoljnotrgovinski partner Srbiji i izrazile zahvalnost na podršci koju Italija pruža Srbiji tokom procesa pristupanja Evropskoj uniji. RASSEGNA STAMPA Mercoledì 17 dicembre 2014 Progetto “Ambasciata verde” per il 90mo anniversario della sede italiana a Belgrado Belgrado cominciò nel 1924 su progetto dell'architetto Florestano Di Fausto. L'edificio, ricco di capolavori d'arte italiani, è in un certo senso il simbolo degli stretti rapporti di amicizia fra Serbia e Italia. Fu infatti Elena del Montenegro, la Regina Elena d'Italia, a commissionare personalmente il progetto per avere tale magnifico edificio a rappresentare l'Italia in una regione a lei tanto cara. (ANSA) - 17 DIC - Per celebrare i 90 anni dalla sua fondazione, l'Ambasciata d'Italia a Belgrado ha presentato oggi il progetto 'Ambasciata verde', una iniziativa proiettata verso il futuro e che mira a massimizzare l'efficienza energetica e la sostenibilità della sede diplomatica, ambientale ricavandone un notevole risparmio. "In tal modo l'Ambasciata intende unire all'obiettivo del risparmio le questioni della sensibilizzazione all'efficienza energetica e della tutela ambientale, che saranno tra i temi centrali della prossima Expo Milano 2015", ha detto l'Ambasciatore d'Italia in Serbia Giuseppe Manzo. La ditta serba a capitale italiano Energo ha effettuato, utilizzando le più avanzate tecnologie, un energy audit che ha individuato tutti gli sprechi e le inefficienze della struttura, e tutti gli interventi da effettuare per ridurre i consumi energetici e l'impatto ambientale. Il primo e più importante di tali interventi, la sostituzione della caldaia per il riscaldamento dell'edificio, è già stato effettuato, unitamente alla preparazione di un orto biologico dell'Ambasciata in cui vengono coltivati prodotti tipici dell'agricoltura serba. A presentare il progetto questa sera in Ambasciata, insieme all'Ambasciatore Manzo, è stato Danilo Franchi, rappresentante in Serbia della ditta Energo. La costruzione dell'Ambasciata d'Italia a (Agenzia Nova) - Si tiene oggi il cocktail di presentazione del progetto “Ambasciata verde” in occasione dei 90 anni dalla fondazione della sede dell’ambasciata d’Italia a Belgrado. L’evento, allestito presso la residenza dell’ambasciatore d’Italia, intende celebrare l’anniversario della fondazione del palazzo della rappresentanza diplomatica, un gioiello dell’architettura italiana nella città di Belgrado, ricco di opere e di oggetti d’arte italiani. Questo patrimonio storico ed artistico viene legato al futuro attraverso “Ambasciata verde”, un progetto che consiste nel massimizzare l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale della sede dell’ambasciata. Per realizzare questo obiettivo la compagnia serba a capitale italiano Energo ha effettuato un energy audit che ha individuato tutti gli sprechi e le inefficienze della struttura, oltre che gli interventi da effettuare per ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale. Il primo e più importante di questi interventi, la sostituzione della caldaia per il riscaldamento della struttura, è già stato effettuato assieme alla preparazione di un orto biologico dell’ambasciata in cui vengono coltivati prodotti tipici dell’agricoltura serba. Si tratta di argomenti importanti anche per la collaborazione economica bilaterale Italia-Serbia, anche in vista di Expo Milano 2015 che ruota attorno al tema centrale “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. (Agenzia Nova) - Si è tenuta ieri la presentazione del progetto “Ambasciata verde” in occasione dei 90 anni dalla fondazione della sede dell’ambasciata d’Italia a Belgrado. L’evento, allestito presso la residenza dell’ambasciatore Giuseppe Manzo, ha voluto celebrare l’anniversario legandolo al futuro attraverso un progetto che consiste nel massimizzare l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale della sede. Alla presentazione ha preso parte anche Danilo Franchi, responsabile in Serbia della Energo, ditta serba a capitale italiano che ha effettuato un energy audit sull’edificio per individuare gli sprechi e le inefficienze, oltre che gli interventi da effettuare per ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale. Il primo e più importante di questi interventi, la sostituzione della caldaia per il riscaldamento della struttura, è già stato effettuato e consentirà di abbassare i costi per il riscaldamento del 20 per cento. “L’ambasciata d’Italia a Belgrado vuole unire all’obiettivo del risparmio quello della sensibilizzazione su temi quali l’efficienza energetica e la tutela ambientale, che sono centrali anche in Expo Milano 2015”, ha dichiarato l’ambasciatore Giuseppe Manzo. Le tematiche di Expo Milano 2015, che ruotano attorno al motivo centrale “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, sono al centro delle attività dell’ambasciata anche attraverso la preparazione di un orto biologico negli spazi esterni della sede, in cui vengono coltivati prodotti tipici dell’agricoltura serba. Video 84 (Il Piccolo) - 2 gennaio 2015 - La rete diplomatica italiana all’estero è sempre più “verde”: l’ambasciata a Belgrado ha aderito alla politica promossa dalla Farnesina per minimizzare i consumi energetici e più in generale l’impatto ambientale della struttura. L’iniziativa “Ambasciata verde” è stata presentata in occasione del 90esimo anniversario della fondazione del palazzo che ospita la rappresentanza, la cui costruzione iniziò nel 1924 e che rappresenta un simbolo tangibile dello storico legame di amicizia fra la Serbia e l’Italia, essendo stato costruito su espresso volere di Elena di Montenegro al tempo in cui era Regina d’Italia. In particolare, sono stati illustrati al pubblico gli studi compiuti, a partire dall’analisi dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione della struttura, così come delle caratteristiche di ogni ambiente, per arrivare a elaborare un modello computerizzato del funzionamento energetico del palazzo e individuare gli interventi necessari. Le azioni verranno effettuate gradualmente ma il primo e più importante degli interventi raccomandati, la sostituzione della caldaia per il riscaldamento, è stato già effettuato. U tom cilju, najnovijim tehnologijama utvrđene su intervencije koje u tom zdanju treba uraditi da bi se smanjila potrošnja energije i negativni uticaj na životnu sredinu, precizirala je italijanska ambasada. Projekat sprovodi italijansko-srpska kompanija Energo. Prva i najvažnija intervencija, zamena sistema grejanja u rezidenciji, već je izvršena zajedno sa sađenjem organske bašte u dvorištu ambasade u kojoj se gaje tipični srpski proizvodi. Govoreći o osnivanju zgrade ambasade za koju je zemljište poklonila Jelena Savojska, i koja predstavlja bliske istorijske i prijateljske veze Srbije i Italije, ambasador Đuzepe Manco rekao je da ta zemlja želi da promoviše korišćenje čiste energije i zaštite životne okoline i da je zato pokrenula ovaj projekat. "Ambasada će, sa sprovođenem ovog projekta, biti zelenija i zelenija, sa čistom energijom", kazao je Manco. Teme iz oblasti energetike i očuvanja životne sredine su i centralne teme razgovora o ekonomskoj saradnji između Italije i Srbije kojima će se bavit u manifestacija Expo 2015 u Milanu, čiji je slogan "Hraniti planetu energija za život". B92: 90 godina ambasade Italije IZVOR: BETA - Ambasada Italije u Beogradu obeležila je 90. godišnjicu od svog osnivanja, prijemom u rezidenciji ambasadora i predstavljanjem projekta "Zelena Ambasada". Obeležavanje godišnjice osnivanja zgrade Ambasade imalo je za cilj da poveže bogato istorijsko i kulturno nasleđe s budućnošću i pitanjima očuvanja životne sredine. Projekat "Zelena ambasada" se sastoji u poboljšanju energetske efikasnosti i ambijentalne održivosti sedišta Ambasade. (TANJUG) - Ambasada Italije u Beogradu obeležila je večeras koktelom 90. godišnjicu zdanja u kome se nalazi i na kojem je predstavljen projekat "Zelena ambasada". Zgrada ambasade, čija je gradnja počela 1924. godine, predstavlja dragulj italijanske arhitekture u srcu Beograda, i ambasada je želela da poveže tu baštinu s budućnošću projektom koji će doprineti zaštiti životne sredine i energetskoj održivosti zdanja. Zdanje predstavlja simbol bliskih istorijskih odnosa prijateljstva između Italije i Srbije, navedeno je u saopštenju ambasade. Ambasador Italije Đuzepe Manco izjavio je, RASSEGNA STAMPA Progetto “Ambasciata verde” per il 90mo anniversario della sede italiana a Belgrado predstavljajući projekat, da je zgrada ambasade zaveštanje Jelene Savojske, crnogorske princeze i kraljice Italije, koja je donirala zemljište na kojem je podignuta ambasada. "Zahvaljujući Jeleni Crnogorskoj, 90 godina kasnije slavimo u ovom prelepom zdanju", rekao je Manco u obraćanju zvanicama. On je istakao da projekat "Zelena ambasada" predstavlja rad za narednih 90 godina. Projekat je počeo izradom studije, koju je pripremila italijanska kompanija "Energo" radi povećanja energetske efikasnosti zgrade i smanjenja zagađenja okoline. Predviđeno je da radovi budu fokusirani na sisteme grejanja, hlađenja i osvetljenja, i u okviru tog plana već je promenjen glavni bojler u zgradi. Povodom 90-godišnjice od osnivanja Ambasade Italije u Beogradu u sredu, 17. decembra 2014. godine od 18.30 do 20.00 časova u Rezidenciji ambasadora Birčaninova 9a, Beograd, biće upriličen koktel radi predstavljanja projekta “Zelena ambasada”. Događaj je organizovan sa ciljem da se proslavi jubilej osnivanja zgrade Ambasade, dragulja italijanske arhitekture u Beogradu, bogatog umetničkim delima iz Italije i da se ovo bogato istorijsko i umetničko nasleđe poveže sa budućnošću pomoću projekta “Zelena ambasada”. Projekat se sastoji u poboljšanju, na najbolji mogući način, energetske efikasnosti i ambijentalne održivosti sedišta Ambasade. Da bi se to ostvarilo, italijansko-srpsko preduzeće ENERGO izvršila je, koristeći najnovije tehnologije, energetski audit koji je otkrio tačke prekomerne potrošnje i intervencije koje treba uraditi da bi se smanjila potrošnja energije i negativni uticaj na životnu sredinu Prva i najvažnija intervencija, zamena kotla za grejanje u rezidenciji ambasadora, već je izvršena, zajedno sa inauguracijom organske bašte u dvorištu ambasade u kojoj se gaje tipični srpski proizvodi. Ove teme koje se tiču energetike i očuvanja životne sredine su centralne teme razgovora o ekonomskoj saradnji između Italije i Srbije koje će biti tretirane i u okviru manifestacije Expo 2015 u Milanu čiji je slogan “Hraniti planetu energija za život”. Mercoledì 17 dicembre 2014 Video 85 Video 86 RASSEGNA STAMPA Giovedì 18 dicembre 2014 Intervista Ambasciatore Manzo al Serbian Monitor (Belgrado) Posted on 18/12/2014 by Biagio Carrano Al termine del semestre italiano di presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea, l’Ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe Manzo ha concesso al Serbian Monitor una lunga intervista, che fa il punto su un semestre che a Belgrado e per la Serbia si è dimostrato intenso e complesso, al contempo ricco di attese e carico di incognite, sospeso tra nuovi slanci europeisti e sciovinismi mai sopiti, cui l’Unione europea dovrà di certo dare una risposta univoca. SERBIAN MONITOR - Al termine del semestre italiano di presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea, l’Ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe Manzo ha concesso al Serbian Monitor una lunga intervista, che fa il punto su un semestre che a Belgrado e per la Serbia si è dimostrato intenso e complesso, al contempo ricco di attese e carico di incognite, sospeso tra nuovi slanci europeisti e sciovinismi mai sopiti, cui l’Unione europea dovrà di certo dare una risposta univoca. “Vorrei innanzitutto esprimere le mie congratulazioni alla redazione del Serbian Monitor per il brillante successo conseguito in questi primi mesi dall’avvio di questa importante iniziativa editoriale. Da Ambasciatore d’Italia in Serbia non posso che essere particolarmente lieto che il Serbian Monitor sia diventato nel tempo il portale in lingua italiana di news e approfondimenti sulla Serbia più seguito e cliccato sul web, ponendosi come un utilissimo punto di riferimento per tutti quegli italiani che, per turismo o per business, si affacciano sempre più numerosi a questo interessante Paese”. SM: Grazie Eccellenza per le parole di stima e incoraggiamento: nei limiti dei nostri mezzi, proviamo ad offrire uno sguardo aggiornato e oggettivo su un paese verso cui sempre più italiani guardano come un’importante opportunità per le loro attività economiche, per il sistema paese nazionale e anche per le loro scelte di vita. Per iniziare potrebbe presentarci le priorità della presidenza italiana? “Tra un paio di settimane l’Italia concluderà un’esperienza di lavoro davvero intensa, quale è quella della Presidenza di turno dell’UE, e che in un’Europa oggi a 28 Stati sempre meno membri capiterà frequentemente di vivere sul piano professionale per un diplomatico. Proprio pochi giorni fa il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha dichiarato che l’Italia ha condotto il Semestre di Presidenza conseguendo “risultati importanti, aprendo un confronto, forse per la prima volta con questa intensità politica, sulle prospettive stesse dell’Europa, uscendo un po’ da una dinamica burocratica degli ultimi anni” e lavorando con efficacia anche su il futuro temi strategici per dell’Unione quali l’occupazione, la crescita e gli investimenti. Siamo stati inoltre molto impegnati su questioni per noi fondamentali come quelle energetiche e climatiche e sul tema delle pressioni migratorie nel Mediterraneo, sul quale l’Italia ha chiesto e ottenuto l’applicazione di un “approccio integrato” tra politica interna ed estera che coinvolga tutti i partner europei e non solo quelli che, come noi, sono i più esposti ai flussi migratori dal Nord Africa. Senza infine dimenticare la politica internazionale, a cominciare dalla crisi ucraina sulla quale la Presidenza italiana dell’UE ha mantenuto una posizione senz’altro equilibrata e costruttiva tra le parti. SM: Uno dei risultati della Presidenza di turno italiana può essere certamente considerato il lancio della Strategia UE per la Regione Adriatico-Ionica. Ci può presentare in sintesi i risultati e le prospettive? “L’approvazione formale della Strategia UE per la Regione adriaticoionica da parte del Consiglio europeo dello scorso 23 ottobre è senza dubbio uno dei risultati più tangibili del Semestre italiano di Presidenza. La creazione di una macroregione adriatico-ionica, che l’Italia ha promosso a Bruxelles dal 2010, faciliterà europeo dei il percorso Balcani Occidentali attraverso lo scambio di esperienze con gli Stati membri dell’UE e la condivisione delle politiche di respiro regionale come i trasporti, le infrastrutture, l’energia, l’ambiente, la ricerca e l’innovazione. Tutti i Paesi non UE come la Serbia potranno già nei prossimi mesi, grazie alla Macroregione, sentirsi concretamente parte dell’Unione Europea traendo benefici sia da una migliore gestione dei fondi europei sia dall’introduzione di standard comunitari in tanti settori che riguardano la vita quotidiana dei cittadini”. SM: Storicamente l’Italia è uno dei paesi che maggiormente sostiene il percorso europeo della Serbia. Tuttavia la crisi di prospettive dell’Unione e le difficoltà economiche che vive la Serbia hanno affievolito l’entusiasmo per l’eurointegrazione. Nel corso del semestre quali iniziative avete promosso per far conoscere e apprezzare meglio l’Unione? “L’Italia è di gran lunga in seno all’UE il Paese che sostiene con maggiore convinzione e da diversi anni ormai il percorso europeo della Serbia sulla base dell’assunto che solo una piena integrazione europea possa essere reale garanzia di stabilità politica e benessere economico e sociale non solo per questo Paese ma anche per tutti i Balcani. Ma l’Europa deve essere spiegata meglio agli occhi dei cittadini serbi affinché siano resi a tutti più evidenti i benefici tangibili della comune appartenenza ad una grande area integrata quale è l’Unione europea dove merci, capitali e persone possono circolare liberamente. Per fare questo, nel corso del Semestre di Presidenza italiana abbiamo adottato un motto che ha ispirato la nostra azione in questi mesi: “L’Italia porta l’Europa in Serbia”. Abbiamo letteralmente aperto le porte dell’Ambasciata italiana per coinvolgere tutte le persone, tra le quali tantissimi giovani, desiderose di conoscere ancora più da vicino l’Unione europea.. Alcune settimane dopo la visita dell’allora Ministro degli Esteri italiano, oggi Alto Rappresentante PESC, Federica Mogherini, abbiamo per la prima volta portato a Belgrado il gruppo dei 28 diplomatici dei Paesi membri UE che a Bruxelles si occupano quotidianamente della politica di allargamento, compreso il percorso europeo della Serbia. In questi sei mesi abbiamo promosso tante iniziative, grandi e piccole, tutte finalizzate a superare cliché e pregiudizi reciproci per spiegare che l’adesione di Belgrado all’UE è una winwin situation dalla quale potranno trarre mutuo beneficio sia la Serbia che l’Unione europea. SM: Gli ultimi irrigidimenti di Berlino hanno fatto slittare l’apertura dei primi capitoli negoziali da fine 2014, come era da molti auspicato, a una data non definita nel 2015. Che azioni potrebbe immaginare l’Italia, alla luce dei risultati del semestre di presidenza di turno, per velocizzare questo processo? “Sono convinto che anche dopo la conclusione della nostra Presidenza di turno dell’UE, l’azione dell’Italia a Bruxelles affinché la Serbia possa aprire al più presto i primi capitoli negoziali non si esaurirà. Restiamo convinti dell’idea che Belgrado meriti un concreto segnale d’incoraggiamento da parte dell’UE a fronte dei numerosi progressi compiuti dalla Serbia negli scorsi mesi sui principali dossier d’interesse europeo come la lotta alla corruzione e al crimine organizzato, la progressiva normalizzazione dei rapporti con Pristina, la promozione dei diritti fondamentali quali la libertà d’espressione e dei media, il miglioramento del clima imprenditoriale, il consolidamento dei conti pubblici, etc. Non mancheremo certamente di continuare ad incoraggiare le Autorità serbe affinché portino avanti le riforme necessarie per l’adeguamento agli standard europei” SM: Durante il Consiglio informale dei Ministri per la cooperazione allo sviluppo dell’Unione Europea svoltosi a Firenze è stato detto che il tema di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è un’occasione per l’intera Unione per far evolvere i negoziati per lo sviluppo. Come punta a interpretare questo indirizzo in Serbia? “La partecipazione della Serbia ad EXPO Milano 2015 è già di per se stessa un’occasione di sviluppo unica. Con oltre 130 presenze istituzionali annunciate da tutto il mondo e svariati milioni di visitatori attesi, Expo Milano rappresenterà un’importantissima vetrina internazionale per questo Paese, che ha nel patrimonio agricolo le potenzialità maggiori in termini di crescita economica ed occupazione. RASSEGNA STAMPA Giovedì 18 dicembre 2014 Intervista Ambasciatore Manzo al Serbian Monitor (Belgrado) Nonostante le pesanti alluvioni di quest’anno, l’agricoltura serba resta infatti un pilastro fondamentale dell’export nazionale ed è un elemento essenziale nell’economia di tante famiglie del paese. In questo senso, l’Italia è’ pronta a fare la sua parte, promuovendo nuovi investimenti nell’agroindustria serba e trasferendo così competenze del nostro sistema paese nel campo della valorizzazione e promozione di prodotti tipici e dell’agricoltura biologica, in linea con quelli che sono i valori di fondo dell’Esposizione universale di Milano come la biodiversità, l’alimentazione a chilometro zero e la sicurezza alimentare. Realizzando, grazie al contributo determinante di Slowfood Serbia, un piccolo orto biologico nel giardino della residenza dell’Ambasciata italiana con tipiche sementi locali, abbiamo anche qui inteso accendere i riflettori e destare l’interesse del pubblico serbo su quello che l’anno prossimo sarà un grande evento internazionale” SM: I rapporti tra Italia e Serbia sono molto buoni su vari livelli (soprattutto economico e politico); ci sono spazi per ulteriori miglioramenti? Quali azioni concrete si possono intraprendere? “C’è sempre spazio per migliorarsi, anche quando si parte da una posizione privilegiata quale à quella occupata dall’Italia che anche quest’anno si è confermata il primo partner commerciale ed il primo investitore straniero in Serbia. Ho citato poco fa l’interesse di grandi imprese della nostra agroindustria ad investire in Serbia ma qui hanno già investito oltre 500 aziende italiane che danno lavoro a circa 20.000 impiegati serbi e sono presenti un po’ in tutti i settori dell’industria manifatturiera e dei servizi”. Una prima azione concreta per migliorare ancora di più le già eccellenti relazioni bilaterali è emersa in occasione dell’incontro che il Primo Ministro Vucic ha avuto la scorsa settimana a Roma con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Si è parlato anche di come promuovere nuovi investimenti ed il Presidente Renzi ha dato la sua disponibilità a venire in visita a Belgrado alla guida di una delegazione imprenditoriale visto che proprio a Belgrado si terrà la quarta edizione del Vertice intergovernativo italo-serbo durante il quale faremo insieme il punto della situazione sullo stato della collaborazione bilaterale nei vari settori”. SM: Per quanto riguarda, in particolare, la cultura, visto anche il grande amore che i serbi nutrono per il nostro Paese, ci sono idee per sfruttare il nostro patrimonio storico, culturale, artistico, paesaggistico e linguistico all’estero? “Le idee non mancano mai anche se talvolta bisogna anche avere le risorse per poterle mettere in pratica. Non c’è dubbio che cultura e lingua italiana siano asset fondamentali della nostra presenza all’estero, Serbia compresa. Proprio in questi giorni, in vista della conclusione del Semestre di Presidenza italiana dell’UE, abbiamo inaugurato, alla presenza dei Ministri Alfano e Orlando e delle Autorità serbe, un’importante mostra di Giambattista Tiepolo presso il Museo Nazionale di Belgrado, grazie al prestito di una tela del famoso pittore veneziano da parte dei Musei Civici di Udine e al sostegno di alcuni sponsor privati. Sul fronte della promozione della lingua italiana, abbiamo di recente conseguito con il nostro Istituto di Cultura un successo importantissimo con l’istituzione di un Dipartimento di Italianistica presso l’Università di Kragujevac, la città che, come noto, ospita l’investimento della Fiat. Nei prossimi mesi sarà quindi costituito, accanto a Belgrado, un nuovo polo per l’insegnamento dell’italiano in Serbia, che ci consentirà di allargare ulteriormente il bacino degli oltre 2.000 giovani serbi che attualmente studiano la nostra lingua”. SM: Belgrado sta gradualmente recuperando un ruolo di snodo tra varie culture e prospettive geopolitiche che aveva ai tempi dei paesi non allineati. Quali sono le opportunità e le sfide nel rappresentare oggi, qui, gli interessi italiani? “Belgrado, tra tutte le maggiori città della regione, ha sempre avuto questa vocazione cosmopolita e spiccata proiezione internazionale ed in effetti, quando mi trovo a ragionare sulle linee di fondo della politica estera della Serbia di oggi sono frequenti i riferimenti “titini” quando pensiamo alle iniziative e ai contatti che, parallelamente al profondo solco europeo nel quale Belgrado si muove in maniera prioritaria, la Serbia coltiva. Lo dimostra il vertice Cina-Paesi del Sud Est Europa appena svoltosi. Certamente, una prima conseguenza di queste dinamiche sugli interessi italiani in Serbia è la crescente competizione internazionale con la quale il “Sistema Italia” si trova a confrontarsi nell’ultimo periodo e sempre più sarà chiamato a confrontarsi nel prossimo futuro. Ma a questa sfida complessa corrisponderanno altrettante opportunità per nuovi investimenti, che si moltiplicheranno sempre di più con il progressivo avanzamento della Serbia lungo il suo percorso europeo e la conseguente stabilità politica ed economica che questo Paese potrà garantire agli investitori stranieri. In questo senso, l’Italia parte da una posizione di vantaggio, se non altro per la grande conoscenza del Paese acquisita in questi anni. La concorrenza sarà sempre più agguerrita ma noi abbiamo tutti gli strumenti per continuare a fare del nostro meglio”
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