I più forti siamo noi
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I più forti siamo noi
Campo aperto Claas “Axion 900” I più forti siamo noi Con i loro 410 cavalli di potenza effettiva gli “Axion 900” di Claas si propongono quali trattori tradizionali più potenti del mercato. Dispongono anche di idrauliche da 220 litri al minuto e sollevatori da 11 tonnellate P resentati nel settembre dello scorso anno, ma proposti per qualche mese in preserie solo su alcuni mercati particolarmente orientati alle macchine di alta potenza, i nuovi Claas “Axion” serie “900” stanno per arrivare anche in Italia guardando ai grandi contoterzisti e alla grandi aziende agricole. E mai come in questo caso l’aggettivo “grandi” non è solo un qualificativo ma anche un imperativo. I nuovi mezzi van- tano infatti numeri da primato dal sapore osé per le gestioni famigliari e solo le organizzazioni più strutturate e professionalmente preparate possono sfruttarne appieno le potenzialità. A cominciare dai 420 cavalli di potenza massima resi disponibili dai sei cilindri “Cursor C9” di produzione Fpt Industrial che si celano sotto le cofanature, unità emissionate scr da quasi nove litri di cilindrata che operano in abbinamento a trasmissioni Zf serie “Eccom 3.0”, le più evolute fra quelle costruite dalla Casa tedesca. Si tratta di gruppi derivanti dall’abbinamento fra una trasmissione continua propriamente detta con quattro gamme meccaniche pilotate in automatico, soluzione che da una parte realizza una trasmissione in grado di far lavorare i trattori in un range di velocità compreso fra i 20 metri l’ora e i 50 chilometro l’ora dove permesso, ma dall’altra assicura anche la possibilità di sganciare il legame normalmente in tUtto IN Uno I motori “Cursor” dei nuovi Claas “Axion 900” propongono tutti i più moderni contenuti oggi inseribili in un diesel, a partire dal sistema di alimentazione common rail operante ad alta pressione e al sistema di sovralimentazione turbo/intercooler. Questi opera su una sofisticata distribuzione monoalbero in testa a quattro valvole per cilindro azionate mediante punterie a rullini che minimizzano gli assorbimenti energetici interni del motore, obiettivo cui peraltro guarda anche il sistema di raffreddamento a controllo elettronico che entra in azione solo quando necessario. L’emissionamento è poi ottenuto mediante un sistema scr di ultima generazione che non va ad abbattere le emissioni azotate intervenendo sulla resa termodinamica ma, al contrario, enfatizza quest’ultima delegando allo scarico il compito di trattare i gas reflui. Il sistema è integrato nel sottocofano e il consumo di urea è ridotto al tre, massimo sei per cento, del consumo di gasolio. essere fra regime motore, velocità di marcia e carico così da poter ottimizzare i tre parametri in un’ottica di prestazioni realizzate con i minimi consumi. Concorre a tale obiettivo anche la presenza di quattro gamme che, nel loro insieme, permettono di lavorare in altrettanti campi di velocità in presa diretta e quindi solo per via meccanica. Il gruppo ovviamente opera sotto lo stretto controllo di una centralina e lo stesso accade anche per tutte le altre funzioni ope- Campo aperto Claas “Axion 900” software originale claas Sia la mappatura del motore sia i vari software di gestione della trasmissione e, più in generale, dell’intera macchina sono originali Claas. La Casa tedesca ha infatti delegato ai suoi fornitori strategici, Ftp Industrial per i motori e Zf per le trasmissioni, la realizzazione dei gruppi meccanici, ma si è riservata di pilotarne il funzionamento sulla base di proprie logiche esclusive. Queste ultime prevedono anche la presenza di un sistema di autodiagnosi che monitorizza i parametri di lavoro della macchina avvertendo l’operatore quando si avvicina il momento di dover tagliandare il mezzo. Per i motori tale incombenza è scadenziata ogni 600 ore di lavoro, per le trasmissioni ogni mille e 200. Un dettaglio dell’assale anteriore sospeso Dana. Opera mediante uno schema a ruote interconnesse risultando trainato anteriormente. Il sistema di sospensione è di tipo oleodinamico con controllo elettronico claas axion 900 Modello 950 Motore Cilindrata (l/cil) 8.7/6Ti Potenza (cv) 416 Coppia (nm) 1.650 Trasmissione Idraulica (l/min) 220 Sollevatore (kg) 11.000 Lungh. (mm) 5.590 Peso (kg) 13.060 940 930920 Cursor C9 8.7/6Ti 8.7/6Ti 8.7/6Ti 380 350 320 1.550 1.450 1.350 Continua Zf “Eccom 3.0” 220 220 220 11.000 11.000 11.000 5.590 5.590 5.590 13.060 12.840 12.840 rative degli “Axion” che, di fatto, si propongono quali mezzi ad alto tasso di robotizzazione. Risultano in effetti controllati in elettronico anche l’idraulica, forte di una capacità di 220 litri al minuto e i sollevatori posteriori e anteriori, con i primi che riescono ad alzare fino a 11 tonnellate di carico e i secondi che possono sfiorare le sette dando luogo a una capacità di carico di 18 tonnellate. Tale prestazione è peraltro resa possibile dall’impostazione costruttiva degli “Axion” la cui struttura di fondo è costituita da un robustissimo telaio di acciaio che nella sua parte posteriore va a collegarsi con i carter dei gruppi meccanici finali. La struttura è stata progettata già in origine per abbinarsi a un gruppo di sollevamento anteriore e sempre sull’anteriore risulta anche sospesa su un assale Dana a ruote interconnesse. Il sistema garantisce una marcia sicura e confortevole su strada garantendo anche la costanza dell’assetto indipendentemente dal carico. Sospese anche le cabine ovviamente, nella miglior tradizione della Casa. Poggiano infatti su quattro molle operanti in tandem con altrettanti ammortizzatori e con un sistema di barre antirollio che assicura il più totale isolamento del vano abitativo dal carro e quindi livelli di insonorizzazione e di efficienza climatica unici nel loro genere. Va da sè che le cabine sono anche climatizzate mediante sistemi pilotati in automatico e che dispongono di posto guida completamente regolabile, a partire dal volante per arrivare alla consolle inserita nel bracciolo destro passando attraverso il sedile di guida che può trasformarsi in una più confortevole poltrona se si accetta di dare in gestione la macchina ai sistemi di gestione Claas. “Cebis” permette di far lavorare il trattore per via satellitare sulla base delle traiettorie ritenute più adeguate dall’operatore, “CamPilot” entra in azione quando le lavorazioni richiedono una precisione di guida dell’ordine di pochi centimetri, mentre “Telematics” assicura la possibilità di monitorare il lavoro a distanza. A pilotare le attrezzature pensa ancora “Cebis” collegandosi con le stesse via isobus mentre “Csm”, “Claas Sequence Management” provvede a memorizzare le manovre di fine campo permettendo di richiamarle al semplice tocco di un pulsante. A quel punto l’operatore deve per forza di cose smetterla di guardare i film sul dvd di bordo e mettersi a lavorare. Solo con un dito però, se no ci si stanca. © RIPRODUZIONE RISERVATA 50 luglio/agosto 2012
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