Marzo - Associazione Vecchia Alassio
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Marzo - Associazione Vecchia Alassio
ANNO LII - N. 3 Venerdì 16 Marzo 2012 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Socio Effettivo € 25,00 - Socio Aderente € 22,00 - Socio Aderente estero € 27,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it Risposta all’interrogazione presentata nell’ultimo Consiglio Comunale relativa alla nuova viabilità e mercato settimanale Trascriviamo il testo di un’interrogazione, ricavata dal web, da parte di un Consigliere Comunale: - preso atto della volontà di questa amministrazione di intervenire con un sostanziale rivoluzione della viabilità su Corso Dante con inversione di marcia e creazione di pista ciclabile: - rilevato che l’intervento previsto comporta la revoca della licenza e lo smantellamento dei dehors esistenti; - venuto a conoscenza che il rinnovo della concessione sarà a discrezione dell’amministrazione; - rilevato che saranno persi posti auto appaltati alla società SCT; - rilevato la già critica disponibilità di posti auto nelle area bianche; rilevato la criticità temporale (prima dell’inizio della prossima stagione); - rilevata l’intenzione di trasferimento del mercato. Viste le premesse sopra esposte. il sottoscritto chiede di conoscere: A) Le tempistiche per la realizzazione della trasformazione. B) Il principio previsto per il rinnovo delle licenze per i dehors lato mare. C) Soluzione prevista per compensare i posti revocati alla società che gestisce i parcheggi. D) Previsione di sviluppo ulteriore della pista ciclabile verso levante e ponente. E) Data trasferimento del mercato in corso Europa e pareri tecnici di compatibilità con la variazione di scorrimento della viabilità. Si chiede che la seguente interrogazione sia inserita nell’ o.d.g del primo C.C utile e venga data risposta orale. Il Sindaco risponde ai quesiti formulati dal Consigliere: A) tempistiche esatte per la realizzazione della trasformazione: L’approvazione della planimetria di dettaglio è demandata alla Giunta in quanto talune decisioni operative ad oggi non sono ancora preventivabili in considerazione sia dei lavori pubblici e modifiche alla viabilità che dovranno essere attuate preventivamente al trasferimento del mercato, sia in ordine ai procedimenti amministrativi in corso presso l’Ufficio Commercio in merito alla verifica dei requisiti soggettivi dei singoli titolari di posteggio, in esito dei quali si potrà avere una riduzione dell’area complessiva utilizzata dal mercato. In merito alla realizzazione della pista ciclabile, l’ufficio suolo pubblico ha avviato i procedimenti amministrativi finalizzati alla revoca delle concessioni come da disposizioni impartite con delibera di Giunta Comunale n. 7 del 10/01/2012 con la quale è stato stabilito quanto segue: “... a) l’Ufficio Suolo Pubblico è incaricalo di avviare i procedimenti relativi alla revoca/diniego di rinnovo delle concessioni di suolo pubblico insistenti in Via Dante nel tratto compreso tra viale Gibb e via Diaz in considerazione dei lavori di riqualificazione e realizzazione di pista ciclabile di cui in premessa, consentendo il mantenimento delle occupazioni stesse fino alla data di inizio dei lavori. ...b) Di dare atto che l’eventuale riassegnazione delle concessioni di cui al punto b) sarà subordinata alla verifica della compatibilità delle stesse con l’area come risulterà a lavori completati nonché con l’esercizio della pista ciclabile in progetto .. “ B) principio previsto per il rinnovo delle licenze per i dehors lato mare: I procedimenti sono attualmente in corso, si sta valutando la possibilità di mantenere i dehors collocati in via Dante lato mare e studiando modifiche al vigente regolamento dei dehors per trovare soluzioni alternative per gli operatori con dehors lato monte (eventuale spostamento su lato mare o fronte di altre attività). C) soluzione prevista per compensare i posti revocati alla Società gestrice dei parcheggi: È in corso di studio una soluzione che sia in grado di contemperare le esigenze dell’Amministra- ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO Floreat Alaxium lunedì 23 aprile 2012 presso Il giorno la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio è convocata L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI alle ore 20.30 in prima convocazione e alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Relazione del Presidente; 2) Varie ed eventuali. Per i Soci è un dovere morale partecipare all’Assemblea Il Presidente A.V.A. Gianni Giardini zione Civica con quelle della Società appaltatrice. D) previsione di sviluppo ulteriore della pista ciclabile verso levante e ponente: È in previsione l’estensione della pista ciclabile a tutto il percorso urbano da levante a ponente usando anche altre direttrici di viabilità. E) data di trasferimento del mercato in Corso Europa e pareri tecnici di compatibilità con la variazione di scorrimento della viabilità: Si prevede il trasferimento nel mese di maggio 2012. In merito il Comandante della Polizia Municipale di Alassio ha scritto: “In riferimento alla nota com. interne n. 366 del 03/02/2012, con la quale si richiede di relazionare, per quanto di competenza, in merito al progetto di trasferimento del mercato del sabato nella nuova area di corso Europa ed adiacenze, il sottoscritto Com. te Pampararo Fabrizio rende noto quanto segue: I) Osservazioni di carattere generale: L’individuazione della nuova area mercatale, allo stato delle informazioni disponibili, risulta, se confrontata con l’attuale localizzazione, maggiormente rilevante dal punto di vista della viabilità. Oggi infatti, la preclusione al transito di via Pera, tenendo conto dell’ esistenza della parallela via Gastaldi e dell’entità del flusso veicolare in quella zona, comporta di fatto disagi limitati all’utenza. Anche le abitazioni e le attività esistenti in quella zona, con accesso su via Pera, sono in numero assolutamente esiguo e, pertanto, anche sotto questo aspetto, l’incidenza del mercato è decisamente relativa. L’area individuata per lo sposta- mento del mercato (corso Europa, via Londra - lato monte fino a via Don Cerruti lato mare - via Terike fino a via Don Cerruti -, corso Dante - limitatamente al trallo compreso tra via Diaz e l’incrocio con via Boselli / via Paolo Ferreri e via Diaz lato mare con esclusione della Z. T. L.) appare maggiormente significativa sotto l’aspetto viabilistico sia perché si interrompe una delle due arterie principali di traffico della città, sia per la considerevole densità abitativa della zona e la presenza di attività sia all’interno dell’area interessata, sia nelle immediate adiacenze comunque interessate dalla iniziativa. Occorre pertanto, al fine di dar corso alla volontà dell’Amministrazione circa il nuovo posizionamento del mercato ed al tempo stesso garantire il minore impatto possibile sulla viabilità, valutare interventi anche rilevanti sulla viabilità cittadina che consentano la coesistenza dei diversi interessi. Per far ciò in primo luogo occorre individuare le problematiche in A proposito della R.S.A. Se corrisponde al vero quanto pubblicato nei giorni scorsi su un quotidiano ligure circa l'accordo che il Comune di Alassio avrebbe ottenuto con la Regione Liguria, possiamo esprimere la nostra soddisfazione per quanto si sarebbe ottenuto circa i beni della RSA di Alassio. L’accordo prevederebbe la cessione al Comune di Alassio della parte di edificio della ex fisiatria, compreso il giardino e la sua ristrutturazione da parte della Ditta che realizzerà l'intera opera oltre ad una congrua percentuale sull’utile derivante dall’alienazione. Si parla, inoltre, della possibilità di acquisire qualcuno dei locali di via Mazzini utilizzabile eventualmente quale futura sede di associazione o per attività di carattere sociale e culturale. Ci sembra che questa ipotesi possa rappresentare una ragionevole via di uscita per questa vicenda che tanto sta nel cuore di tutti gli Alassini. Se proprio dobbiamo perdere l’ex ospedale, realizzato con i lasciti dei nostri Avi, almeno ci venga dato in cambio qualcosa di concreto. (Vedi nostro articolo Novembre 2011). A.V.A. tutte le aree che, anche se non interessate direttamente dal posizionamento dei banchi, di fatto subiscono l’influenza del mercato. 2) Osservazioni più di dettaglio: Indubbiamente la chiusura di via Dante all’altezza di via Diaz determinerà un considerevole flusso di veicoli che, provenienti da via Dante, dovrà dirigersi verso l’incrocio via Diaz / via L. da Vinci, con possibili situazioni di crisi sull’intersezione. Inoltre l’ingombro di via Diaz lato mare determinerà la necessità di chiudere al transito anche via Roma, nel tratto di Z. T. L. compreso tra via Boselli e via Diaz. Nella stessa via Diaz, nel tratto verso mare, è presente un’area per la sosta di veicoli al servizio di persone disabili il cui utilizzo viene precluso dalla presenza di banchi. Proseguendo verso ponente, la prima via laterale che si incrocia, sia a monte che a mare, è vico Granaro, anch’essa preclusa al transito per la presenza di banchi. Sul tratto a monte della stessa è presente un’autorimessa condominiale. Proseguendo è la volta di vico privato di via Roma, posto sul lato mare della strada ave sono presenti numerosi veicoli (autorimessa, posti aula privati ed auto in sosta sulla via); l’utilizzo della via appare compromesso, a meno che non vengano eliminati due banchi posizionati proprio allo sbocco su via Dante. L’incrocio via Boselli / via P. Ferreri / via Dante parrebbe rimanere transitabile e. pertanto, non dovrebbe essere necessaria alcuna valutazione al riguardo. Via Terike è la via successiva, sul lato monte di corso Europa, che si incrocia proseguendo su quest’ultima. Si tratta di strada a senso unico a salire che interseca via Don Cerruti. Il posizionamento dei banchi comprometterebbe l’utilizzo del tratto iniziale, ma proprio via Don Cerruti permette la realizzazione di un “anello” tra via Londra, la via Don Cerruti stessa ed il tratto finale di via Terike. Non appare compromesso l’utilizzo dei posti auto c box ivi esistenti, tuttavia su detto anello dovrà essere prevista una limitazione al transito per i veicoli di maggiori dimensioni, stante la ridotta larghezza di via Terike. Su via Londra, nel tratto a mare da via Don Cerruti, vengono posizionati i banchi che precludono l’utilizzo della strada. In tale tratto è sita un’autorimessa che tuttavia presenta un accesso utile da via Leonardo da Vinci e, conseguentemente, si ritiene non ne venga compromesso l’utilizzo. Sul tratto a mare di via Londra, tra corso Europa e via Roma, è previsto il posizionamento di banchi sino al civico n. 8 (escluso) che da accesso ad un’ autorimessa ed a posti privati. Tenendo conto che l’attuale disciplina della via è a senso unico verso mare, dall’autorimessa i veicoli potranno uscire verso via Roma, ma non raggiungerla. Nel tratto di corso Europa tra via Terike e l’Hotel Saraceno, sono presenti (continua a pagina 2) Sabato 24 marzo - ore 17.00 Sala Carletti - Associazione Vecchia Alassio Presentazione del volume MAFALDA DI SAVOIA ASSIA Facile essere una principessa… di Ninel Ivanovna Podgornaja a cura del traduttore ALFREDO BERTOLLO Governatore della “Corallina” Relatrice: Prof.ssa RAFFAELLA SAPONARO La Cittadinanza è invitata MOSTRE Sala Carletti - Sede A.V.A. dal 1° al 22 aprile 2012 espone LOREDANA BOCCARDO 2 «L’ALASSINO» VIABILITÀ E MERCATO (segue dalla prima pagina) È nato il consorzio Alassio un mare di Shopping bili. Per ciò che attiene l’area di sosta per bus turistici, la stessa andrà ovviamente rimossa e l’Amministrazione valuterà la necessità o meno di individuarla in altra area esterna al mercato. In caso positivo ritengo che l’unica strada disponibile nelle vicinanze sia la via Aurelia. La necessità di garantire il transito in particolare ai mezzi di emergenza e soccorso comporta l’imprescindibile condizione che il tratto di carreggiata disponibile per i veicoli abbia dimensioni il più possibile costanti ed almeno pari a quanto previsto dal vigente codice della strada. La corsia dovrà pertanto avere una larghezza non inferiore a m. 2.75, meglio se maggiore. Tale larghezza dovrà essere mantenuta non solo sul piano strada, ma tenendo anche conto dell’altezza di tali veicoli e, pertanto, dovranno essere evitate sporgenze oltre l’occupazione assentita tipo tende di copertura, ombrelloni o “stenderie” che possano ridurre la possibilità d’impiego della carreggiata. Con l’attuale disciplina viabilistica della zona, in particolare di corso Europa e via Dante, è altamente probabile che, specie in determinati periodi di maggiore afflusso, il traffico veicolare dirottato su via Diaz possa mettere in crisi la viabilità in corrispondenza dell’incrocio con via Leonardo da Vinci. A tale riguardo, una soluzione possibile potrebbe essere quella di ruotare il senso di marcia di corso Europa, via Dante e via Marconi. Ciò determinerebbe, in occasione della giornata del sabato, una considerevole riduzione dei mezzi in uscita da via Diaz lato mare. La soluzione sulla carta appare percorribile, non tanto perché la scelta operata all’epoca fosse errata, ma solo in quanto, nel tempo, le correnti di traffico sono cambiate. Oggi, con l’apertura dell’Aurelia bis, la maggior parte di coloro che escono dal casello autostradale di Albenga raggiungono Alassio attraverso quest’ultima, cosi come tutti coloro che abitano nell’entroterra albenganese e che per vari motivi intendono raggiungere Alassio, Laigueglia o Andora. In effetti non risulta si siano più verificate le code che in passato erano rilevabili dall’incrocio via Mazzini via Robutti verso Albenga, specie nelle giornate di aggior afflusso turistico. Permangono invece ancora oggi, anche se in forma attenuata grazie alla mini rotatoria di via Diaz, occasionali rallentamenti sul rettilineo di Laigue- glia per i veicoli in entrata verso Alassio. Una soluzione di quel genere potrebbe ridurre o addirittura annullare tali disagi. Inoltre, la rivoluzione del senso di marcia di corso Europa consentirebbe, con una opportuna sistemazione dei banchi, l’utilizzo pieno di via Don Piccagli anche in giorni di mercato. La conseguenza negativa potrebbe essere un maggior numero di veicoli in transito sulla parallela all’Aurelia, specie in determinate situazioni o periodi, ed un maggior flusso di traffico sull’ Aurelia stessa in direzione Laigueglia. Al riguardo potrebbe essere opportuno valutare anche altri interventi successivi finalizzati ad attenuare tale ultimo aspetto (intervenendo ad esempio su via Michelangelo). Al fine di valutare la percorribilità della proposta, si suggerisce di considerare i dati in possesso della ditta S. C. T. (e comunque accessibili) relativi al numero di veicoli in transito sulle varie direttrici, rilevati dalle apparecchiature posizionate sulla via Aurelia e sull’Aurelia bis (in ingresso ed in uscita). In ordine alla disponibilità di parcheggi per gli avventori nella zona, sia la via Leonardo da Vinci, sia via Roma presentano un sufficiente numero di posti auto, specie se rapportato all’attuale situazione. In particolare via Roma, trattandosi di area a pagamento, dovrebbe garantire, almeno per la maggior parte dell’ anno, un adeguato ricambio di veicoli in sosta. I commercianti il cui posteggio non prevede la possibilità di far sostare il proprio mezzo (circa una ventina), al fine di non incorrere in sanzioni e non creare disagi, dovranno essere opportunamente sensibilizzati circa la necessità di ricoverare il proprio mezzo in zone anche non immediatamente adiacenti all’area mercatale. Da ultimo, anche se appare superfluo ribadirlo, nello studio per la sistemazione dei banchi e dell’intero mercato, dovrà tenersi conto della necessità di mantenere liberi e fruibili gli accessi pedonali agli edifici, siano essi abitazioni, attività od altro, esistenti nella zona, garantendo uno spazio di passaggio sufficiente anche per le fasce più deboli (carrozzine, invalidi, ecc.).” RACCOLTA DIFFERENZIATA Comunicato stampa congiunto di Italia Nostra e WWF due posti auto per disabili ed una fermata per bus turistici che, ovviamente, non saranno utilizzabili nelle giornate di mercato. Proseguendo su corso Europa, all’altezza dell’asilo “Piccolo Principe” è presente uno stallo ad uso dei mezzi comunali in funzione della struttura, anche in questo caso non utilizzabile nella mattinata del sabato. Sul lato monte di corso Europa, ai civici n. 72-74 è presente un accesso ed un’autorimessa condominiale la cui fruizione appare compromessa durante il mercato. Occorrerà inoltre precludere l’accesso su corso Europa dalla traversa esistente nelle adiacenze del distributore Total il cui ingresso è posto su via Leonardo da Vinci e la cui disciplina prevede ad oggi un senso unico verso mare. Infine, l’ultima traversa ivi esistente è via Don Piccagli, strada a senso unico che conduce a Via Roma. Anche in questo caso, con l’attuale disciplina, l’autorimessa ivi esistente sarebbe fruibile unicamente per l’uscita dei veicoli verso via Roma ma non per l’accesso alla struttura. Si precisa, infine, che nell’intera zona sono presenti diversi accessi, di dimensioni minori, il cui utilizzo appare compromesso. 3) Suggerimenti e proposte: Presupposto necessario per garantire la sicurezza degli operatori e dei frequentatori del mercato è che l’intera zona interessata sia preclusa al traffico veicolare, con l’ovvia eccezione dei veicoli di polizia, di emergenza e soccorso, nonché di servizi connessi all’effettuazione del mercato (ad esempio N.U.). In considerazione dei numerosi accessi presenti all’area interessata, si ritiene opportuno suggerire di porre delle barriere fisiche (transenne od altro meglio visto) sui limiti del mercato onde impedire l’accesso nella zona a veicoli non autorizzati. Ciò ha come ulteriore conseguenza la necessità di inibire l’uso dei passi carrai ivi esistenti per la durata delle operazioni di mercato. Tenuto conto, inoltre, che le aree di sosta per disabili, pur non essendo nominative, sono state realizzate in quelle posizioni in funzione della presenza in quella zona di persone residenti con difficoltà motorie, si suggerisce di individuare altrove, ma nelle vicinanze (ad esempio su via Dante quella posta su via Diaz e nell’area libera di via Londra per le altre due), altrettanti posti per disa- Alassio. Per raggiungere gli obiettivi previsti dalla normativa pari ad una percentuale del 65% di raccolta differenziata e per contenere i costi legati alla gestione dei rifiuti, l’Amministrazione Comunale di Alassio in collaborazione con la ditta Aimeri Ambiente ha deciso di avviare, a partire dal 15 marzo, un nuovo servizio di raccolta della frazione umida, e di potenziare la raccolta differenziata di carta e cartone, plastica, vetro e lattine. Con il nuovo servizio verranno raccolti e smaltiti separatamente gli scarti organici da conferire nel sacchetto biodegradabile di carta e poi nel contenitore marrone, gli imballaggi in plastica da conferire nei contenitori bianchi, la carta e il cartone nel contenitore giallo, il vetro e la banda stagnata da conferire nei contenitori blu, mentre il Rifiuto Solido Urbano Indifferenziato non più recuperabile (RSU) andrà conferito nel contenitore verde. Sarà inoltre avviata una raccolta porta a porta per le sole utenze non domestiche. Consapevoli che la questione dei rifiuti non va gestita solo dal punto di vista tecnico e normativo, ma anche e soprattutto dal punto di vista ambientale, si sono tenuti incontri formativi sul tema nelle scuole della città; a tutte le utenze nel corso della campagna informativa, che ha il nuotatore Massimiliano Rosolino come testimonial, è stata recapitata una lettera ed un pieghevole su cui trovare tutte le informazioni relative alle novità del servizio. Chi dovesse ancora ritirare il mastello e i sacchetti per la raccolta degli scarti organici, può farlo presso il cantiere di Aimeri Ambiente in via Podestà 4 dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle 12. Dice Luigi Sibelli, vicesindaco di Alassio e Assessore all’Ambiente: “sarà fondamentale il rispetto assoluto delle indicazioni e delle modalità di conferimento. Nulla di particolarmente complicato, ogni cittadino e operatore economico sarà il protagonista del nuovo sistema perché dovrà selezionare e dividere i propri rifiuti e depositarli nei cassonetti stradali, delle "eco-postazioni" mentre per gli operatori economici garantiremo una speciale raccolta presso le proprie attività. Insomma, nulla sarà lasciato al caso: stiamo facendo tutto il possibile affinchè il nuovo sistema funzioni alla perfezione. I veri protagonisti di questa rivoluzione culturale per la nostra comunità, tuttavia, saremo tutti noi in quanto cittadini, e operatori economici chiamati a dare dimostrazione di senso civico, di impegno e di rispetto delle regole: cambia la raccolta dei rifiuti per far crescere la città, per questo ti ringrazio sin da ora per la tua collaborazione”. Per informazioni sul servizio: 800 556871. La Natura ringrazia. Venerdì 16 Marzo 2012 Al momento di andare in stampa apprendiamo che l’operazione slitta ai primi di ottobre. Spesso noi ambientalisti siamo le voci critiche e siamo abituati a suonare campanelli di allarme per diverse iniziative che contrastano con la tutela del paesaggio. Riteniamo giusto però far sentire la nostra voce, anche quando vengono presi dei provvedimenti che invece si muovono in direzione opposta, cioè di salvaguardia del verde e degli interessi della comunità che a volte si contrappongono a quelli di singoli cittadini. L’ultimo Consiglio Comunale ha coraggiosamente deliberato la modifica di un articolo del Piano Regolatore in senso restrittivo, vietando l’autorizzazione alla costruzione di autorimesse in zone destinate a verde pubblico. Insieme all’approvazione del Piano del Verde, elaborato dal Dipartimento Polis della Università di Genova, e all’incontro sul Punteruolo Rosso testimoniano la volontà di prestare attenzione ai temi ambientali, a volte anche con scelte che possono essere difficili in tempi di restrizioni quali quelli che oggi ci caratterizzano. Riteniamo, infatti, che un Progetto più ambizioso che voglia Alassio fra gli esempi di qualità potrà sicuramente ripagare nel futuro. Il 28 Febbraio 2012 presso il salone delle opere parrocchiali di sant’Ambrogio è stato presentato pubblicamene il consorzio “Alassio un mare di shopping”. La serata è stato un successo per partecipazione e contenuti. Conforta l’impegno di chi si è messo in prima persona credendo nel consorzio, la forte adesione spontanea dei partecipanti alla serata, segno che finalmente si sta prendendo coscienza civica che il lavoro di collaborazione può portare molti frutti. Il consorzio non nasce né all’improvviso né per “autoelezione” dei consorziati fondatori, ma è il risultato di un percorso iniziato da ben due anni, sotto la precedente amministrazione, con il progetto “le vie dello shopping”, nel tentativo di presentare e coordinare le iniziative insieme all’ufficio commercio del Comune Alcuni commercianti hanno svolto spontaneamente, questa attività di coordinamento con la amministrazione precedente e quella attuale. Da lì si sono di fatto ritrovati a rappresentare ciascuno un tratto di strada, di via, di borgo. La nascita del consorzio, è nata sull'idea di dare una voce uniforme alla categoria, per poter interloquire con la amministrazione portando veramente la voce di tutti. Per lavorare meglio sul territorio e per una maggiore rappresentatività si è suddivisa la città in borghi, ognuno con un suo rappresentante, presente sul territorio come riferimento concreto per dare un forte segnale che nessuno vuole primeggiare, ma ci si vuole muovere nel rispetto democratico di tutti. Dopo varie ricerche la città è stata così suddivisa in: • BORGO COSCIA/IL PASSO (dalla coscia sino a p.zza Partigiani esclusa) • BORGO A PORTA (da piazza Partigiani inclusa a via Cavour esclusa) • BORGO A CIASSETTA (da via Cavour e P.zza Beniscelli a p.zza Matteotti esclusa e via Volta) • BORGO A CIASSA (da P.zza Matteotti incl. Via Milite Ignoto a via Torino esclusa) • BORGO A CARITÀ (da via Torino a P.zza Paccini inclusa) • BORGO BARUSSO (da P.zza Paccini a via Roma inclusa) • BORGO AL MARE (via Torino e fronte mare incluso) • BORGO LEVANTE (via Dante a levante sino a via torino) • BORGO PONENTE (da via Torino a ponente sino a via aurelia) • BORGO HAMBURY (dall’ingresso di Alassio a incrocio con via Torino) • BORGO DA VINCI (da incrocio con via Torino a inizio Laigueglia) Gli attuali rappresentanti di borgo sono: • BORGO COSCIA/IL PASSO Margherita Mantica (agenzia Rinaldo Muratore) • BORGO A PORTA Chicca Chiozzone (Oissala) • BORGO A CIASSETTA Lella Vitrano (Giocalassio) • BORGO A CIASSA Loredana Polli (Valmoda pelleterie) • BORGO A CARITÀ Maurizio Paolieri( FIrenze ricama) • BORGO BARUSSO Giancarlo Formichella( Silvana gioielli) • BORGO AL MARE Gina Cecchin (Glamour bomboniere) • BORGO LEVANTE Luca Castagnino(My style) • BORGO PONENTE Lucia Leone (Via Veneto 50) • BORGO HAMBURY Martino Bossetti(Hilabela) • BORGO L. DA VINCI Patrizia Boscione (la cruna nell'ago) Ogni borgo avrà un suo colore che lo rappresenterà anche negli addobbi per le varie festività e manifestazioni a cui si aderirà come consorzio; anche qui c’è stato uno studio sui criteri utilizzati per la definizione dei colori: 1. SI SONO SCARTATI I COLORI ESTREMI (come il bianco e il nero). 2. SI SONO SCARTATI I COLORI MASCHILI E FEMMINILI PERCHE IL BORGO NON ABBIA UNA IDENTITÀ SESSUALE (come il Rosa e il Nero). 3. IN TUTTA LA GAMMA DEI COLORI SI SONO CERCATI TONI COLORE PIÙ INDEFINITI, PER NON DIRE SBIADITI DAL SOLE. 4. ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO ALASSIO: MARE MONTI SOLE SPIAGGIA 5. I COLORI DEL SOLE E SPIAGGIA: GIALLO E SUE DECLINAZIONI FINO AL BORDEAUX I COLORI DEL MARE: BLU E SUE DECLINAZIONI SINO AL VIOLA I COLORI DELLA COLLINA: DECLINAZIONI DEI VERDI. 6. L’ORDINE DI DECLINAZIONE DEL COLORE SEGUE IL GIRASOLE, LA LUCE NASCE AD EST (ALLA COSCIA) E SI SPEGNE AD OVEST (BOGO BARUSSO) PERTANTO LA GAMMA COLORI E’ STATA DECLINATA DAL PIU’ CHIARO AD EST AL PIU’ SCURO AD OVEST, DA LEVANTE A PONENTE. 7. SI È TENUTO CONTO DEL COLORE DEL MARE E DI VIA TORINO CHE A QUESTO CONDUCE DAL CENTRO DEL PAESE DIVENTI LA DIVISIONE TRA LEVANTE E PONENTE E TRA I ROSSI E I BLU. (Così Borgo al mare si tinge di azzurro, Borgo Levante di un Rosso-Bordeaux e Borgo Ponente un Blu inchiostro-navy). 8. VIA DANTE DIVENTA LA DIRETTRICE EST – OVEST MENTRE VIA TORINO TAGLIA LA CITTA TRA LEVANTE E PONENTE 9. LA VIA AURELIA PRENDE I COLORI DELLA COLLINA DECLINATI DA EST VERDE (VERREBBE DA DIRE INGLESE) Borgo Hambury A VERDONE Borgo L.da Vinci. Quindi i colori scelti sono: • BORGO COSCIA-IL PASSO SOLE (GIALLO) RAL1018 • BORGO A PORTA SABBIA (BEIGE) RAL1034 • BORGO A CIASSETTA MATTONE RAL3016 • BORGO A CIASSA LILLA RAL4005 • BORGO A CARITÀ CICLAMINO RAL4006 • BORGO BARUSSO VIOLA SCURO RAL4007 • BORGO AL MARE AZZURRO RAL5012 • BORGO LEVANTE BORDEAUX RAL4004 • BORGO PONENTE NAVY RAL5013 • BORGO HAMBURY VERDE RAL601 • BORGO DA VINCI VERDONE RAL6020 Prima di costituire il consorzio, davanti al notaio Vercellotti che ha prestato la sua opera a titolo gratuito come segno di fiducia nel progetto, è stato fatto un sondaggio scritto che ha raccolto centinaia di adesioni, chiarendo chi avrebbe fondato tale iniziativa e le cariche iniziali: • Presidente Mantellassi Giordano • vicepresidente Betti Claudio • tesoriere Castagnino Luca • segreteria Polli Loredana Le Politiche, le priorità e finalità del Consorzio sono: 1. Pulizia della città e arredo urbano. 2. Lotta all’abusivismo commerciale. 3. Sicurezza della città. 4. Promozione turistica, programmata, adeguata ai tempi e di qualità finalizzata alla destagionalizzazione Le caratteristiche e peculiarità del consorzio sono : 1. Apolitico 2. Indipendente ed autonomo dall’amministrazione Comunale. 3. Propositivo 4. Collaborativo La trasparenza dell’operato passerà anche attraverso le nuove tecnologie, esiste già da ora una pagina di facebook: “Alassio un mare di shopping”dove sono presenti e scaricabili , lo statuto, e i verbali delle riunioni del direttivo. Tale strumento sarà uno dei modi per tenere informati i consorziati delle attività del consorzio stesso, accompagnato a breve da un sito dedicato. Il lavoro è appena cominciato; ci rendiamo conto che non sarà facile ma l’entusiasmo a questa proposta, nonostante i tempi difficili, ci fa credere che la crisi possa essere davvero occasione per tirare fuori quei valori come il sacrificio e l’onesto lavoro che ha portato i nostri vecchi a dare ad Alassio lustro e fama. Per Il Consorzio Alassio un mare di shopping la segretaria Loredana Polli No ai campanili, sì alla collaborazione Oggi più che mai, per sostenere e valorizzare il nostro turismo, è necessario non fermarsi al campanile ma creare comprensori e “reti” che possano offrire un complesso di attrattive valido per attrarre gli ospiti. Ma nello stesso tempo, oggi più che mai, esiste separatezza (e freddezza, per non dire di peggio) fra Alassio e Albenga. Se tale clima non collaborativo dovesse protrarsi, il nostro comprensorio (che va da Ceriale ad Andora) ne verrebbe a soffrire e con esso le attività turistiche. Perché l’ospite che visita i musei di Albenga non deve poter fare anche visita alla stazione balneare numero uno esistente in Liguria, ovvero ad Alassio? Perché gli ospiti alassini non possono godere del patrimonio storico ed archeologico di Albenga che vanta primati mondali con la sua concentrazione di torri medievali e col suo Piatto blu, il piatto di vetro antico (quasi 2 mila anni) più bello del mondo? Queste cose le conoscono alla perfezione gli operatori dell’ospitalità (gli albergatori soprattutto) che sanno quanto sia importante avere elementi di attrazione tali da giustificare una vacanza o un viaggio nelle nostre località. Quando insegno materie turistiche agli addetti al settore dell’ospitalità, mi accorgo (e con me i giovani studenti) come sia anacronistico fare per proprio conto, comune per comune. Quante idee, quante possibilità nascerebbero se praticassimo una politica comune, suddividendo equamente oneri ed onori. Partendo da queste considerazioni mi rivolgo all’Alassino (questo miracolo pluriennale unico di bel giornalismo basato sul volontariato) affinché apra un dibattito che chiarisca la necessità di una politica turistica comprensoriale e su di essa chiami ad esprimersi gli amministratori locali. Si potrebbero in questo modo superare arretratezze e posizioni di separatismo che rispondono ad istinti senza profonde motivazioni. Non si può certo ritornare ai tempi in cui lungo la “montecala” (così era chiamata la strada romana) fra albenganesi e alassini rilucevano i coltelli e la strada si arrossava di sangue. Ai tempi di internet, per affacciarsi al mercato turistico italiano ed europeo occorre presentare una offerta forte, costruita con le eccellenze di una territorio quanto meno ampiamente intercomunale. Gli amministratori che privilegiano chiusure fanno pagare un alto prezzo ai loro cittadini. L’Alassino dovrebbe farsi portavoce di questa esigenza, ponendo i politici locali di fronte all’esigenza di usare tecniche di promozione e di marketing più moderne ed avanzate. Romano Strizioli L’A.V.A. plaude all’idea e si rende fin d’ora disponibile alla collaborazione. Venerdì 16 Marzo 2012 Barche, bambini, bagnini… racconti alassini… Insomma: cose… così! N ella sequenza degli episodi che compongono il tragitto di una vita, hanno il loro posto anche quelli che riguardano i bambini; buffi o teneri, lieti o meno lieti, ma sempre importanti, tanto da guadagnarsi una collocazione tutta loro nella galleria dei ricordi, perché tutto quello che riguarda i bambini merita considerazione... e certi bambini te li ricordi più di altri! Me ne ricordo uno, per esempio, che faceva parte di un paio di simpaticissimi e vivacissimi mini-bagnanti; indaffarati tutto il giorno a rincorrersi sui piedi degli adulti, a scavare buche, a litigare ecc. Non so come si chiamasse, ma dei due era un po’ il capetto e trascinatore: lui decideva i giochi, l’ora del bagno e tutti gli altri momenti-chiave della loro giornata; quel giorno, sempre su sua iniziativa, s’erano messi a giocare a palla sulla riva del mare, rimandandosi l’attrezzo avanti e indietro, scalciandolo decisa- 3 «L'ALASSINO» accompagnava in spiaggia e, mentre lei lavorava a maglia o magari faceva quattro chiacchiere con mia moglie e me, Andrea si applicava ai suoi giochi. Era un bambino tranquillo, che pareva non soffrire la solitudine: scavava le sue buche, faceva i suoi mucchietti di sabbia, tracciava le sue piste per le biglie... Quel giorno particolare, il pomeriggio non si presentava molto bene: nuvoloni spessi e neri avevano cominciato a tracimare dalle colline di ponente, ammassandosi in modo allarmante. La nonna di Andrea, della quale purtroppo non ricordo il nome, mi chiese se ci fosse pericolo di pioggia. “Certo” dissi “le nuvole arrivano proprio dalla parte giusta; di solito, venendo da lì, portano pioggia”. “Va bè” disse la signora dopo avere un po’ riflettuto: “vuol dire che se verrà a piovere ce ne andremo; tanto l’albergo è lì, appena attraversata la strada...”. E non l’ho più visto, si è fermato in quelle immagini e quegli avvenimenti che fanno parte dei miei ricordi di cinquant’anni di vita da bagnino. Giancarlo era il terzo di tre fratelli e aveva circa otto o nove anni. I suoi genitori passavano con i due figli più grandi il mese di luglio, mentre il più piccolo, da un paio d’anni veniva affidato, per il mese di agosto, al nonno. Erano una delle mie più fedeli famiglie, che aveva perso un componente, la nonna, una piccola signora eterea, la cui scomparsa mi era dispiaciuta parecchio. Così, la custodia di Giancarlino era passata di persona. La scelta del mese da assegnare ai figli per le vacanze, credo che venisse fatta in base alla disponibilità dei due maggiori, i quali avevano impegni di lavoro indifferibili. comunque fosse, toccava al nonno passarsi circa un mese in compagnia del nipote più piccolo, la cui differenza di età con i maggiori CRONACA DI ANDATE MESE DI MARZO 2012 L’importante è partecipare “Più in là ci sta la signora Caé”, direbbero i nostri nonni che, con questa espressione un po’ misteriosa volevano significare che erano giunti a raschiare il fondo del barile, cioè vicini a perdere le loro residue speranze. Il fatto è che abbiamo letto sui giornali regionali a fine febbraio che, nell’ambito delle tante ristrutturazioni in campo nazionale per il riordino delle iniziative statali, si vuole praticamente declassare Andate per quanto riguarda le forze dell’ordine preposte alla sorveglianza e alla sicurezza della città. Infatti, a dar retta a tali notizie, il commissariato di polizia sarebbe trasferito ad un centro più grande. Va bene, direte voi, la scelta rientra nella politica governativa che vuole accentrare la polizia nelle grandi città per affidare ai carabinieri i piccoli centri. Ma allora come mai si parla anche contemporaneamente di ridurre la Compagnia dei CC a Tenenza (e speriamo non a Stazione)? Qui non è che chiediamo di soffiare e sorbire contemporaneamente, ma solo di continuare a respirare decentemente! Se ci aggiungete che il comando dei Lagunari che sorveglia il lago sarà spostato – si dice – a Lo Didietro, allora la frittata, è fatta. Se penso ai nostri nonni, che per vantare la superiorità di naviganti degli andatini citavano il proverbio “Marinai di Tramontenga...” (era una cittadina agricola!) cosa direbbero a sapere che, dopo i favolosi anni ’60 e ’70 in cui eravamo all’avanguardia in Italia, ora siamo stati superati nell’importanza turistica da Lo Didietro, e domani, forse da Tramontenga stessa, che sta progettando il suo porto? Sarebbero avviliti come lo sono io. Mi sento come se la mia città fosse stata declassata da un’Agenzia di Rating da AAA+ a B meno meno, con timore del “C”. Ma, direte voi, certamente tutti i movimenti politici andatini saranno in fibrillazione, i consiglieri comunali faranno mille interpellanze, il pluriconsigliere Megagalattico scriverà sette o ottomila manifesti di vibrata protesta! Eh, sì! Ho dimenticato di dirvi che in questo momento tutti i partiti locali sono ripiegati su se stessi, come quei vecchi braccianti della terra, pieni di artrosi dopo una vita di duro lavoro, che si vedevano camminare lentamente in qualche sentiero di campagna. Stanno cercando di riorganizzarsi, dicono, e non si sono accorti che, a causa della situazione politica nazionale, compreso il governo tecnico, so- no scoppiati. Ma non sono esplosi come tante bombe a mano, sono “implosi” come i tubi catodici dei vecchi televisori, che, raramente, ma succedeva, scoppiavano, ma “dentro”. E di fuori nessuno se ne accorgeva! Cioè “implodevano”. D’altra parte il vecchio proverbio dei nonni, dopo “Marinai di Tramontenga” continuava così: “...consiglieri di Andate...” classificandoli per affidamento come i marinai di cui sopra. Non è un proverbio mio. Risale al 1800. Ma forse oggi tutte le cose sono cambiate, e se Tramontenga avrà il suo porto meraviglioso, anche noi avremo i nostri consiglieri stupendi. Quindi sperate, gente! PS. Magari quando uscirà questo articolo i quotidiani vi avranno già informato che le Autorità preposte hanno cambiato idea, che Andate sarà sede di Questura, che la Compagnia dei CC diventerà Gruppo Provinciale, che verrà un colonnello dei Lagunari, e che nei mesi di luglio e di agosto verranno mandati 30 agenti in più e 15 vigili di rinforzo, come accadeva nei magici anni sessanta. E allora sarò lieto di avere sbagliato e dimenticherò di aver temuto invano. Speriamo, dai! Luca Caravella IL LATO POETICO DELL’ATTESA mente. Ora, si deve sapere che il gioco del pallone è vietato per ordinanza sulla spiaggia, ma data l’età dei contravventori, per un po’ li lasciai fare; nel momento in cui, avendo notato qualche segno di fastidio nei clienti della prima fila, mi stavo avviando per intervenire, un signore, proveniente da una delle file retrostanti, scelse, per piazzarsi impalato a scrutare il mare, proprio la traiettoria lungo la quale i due si rinviavano il pallone. A me la cosa fece piacere perché mi risolveva un problema , ma non fece assolutamente piacere ai minicalciatori, che si videro interrompere il divertimento. Il capetto, con l'oggetto del contendere sotto al braccio, cominciò a gridare, deciso: “Signore, signore, si tolghi...” Il signore, non rendendosi conto dello stato delle cose, non solo non si “togliette”, ma continuò imperterrito la sua contemplazione del mare e dei bagnanti. “Signore, signore... SI TOLGHI!” Niente da fare. A questo punto, dimostrando tutta la sua forza di carattere di piccolo condottiero, il capetto fece alcuni passi andando a piazzarsi di fronte all'adulto. Guardandolo con fierezza dal basso in alto, lo apostrofò decisamente: “Signore, CRETINO! Si tolghi!” A me, quel misto di rispetto (signore) e di stizza (cretino), più la sgrammaticatura (si tolghi) fece venire da ridere, e probabilmente ebbe lo stesso effetto sul li signore perché, con un malcelato sorriso, si tolse dalla traiettoria. ••• Andrea; doveva avere, indovino, cinque o sei anni. Era un bambino tranquillo ed alloggiava, coi genitori e la nonna, nell’albergo di mia pertinenza. Ogni giorno, nel primo pomeriggio, mentre i genitori facevano il loro sonnellino post-prandiale (erano romani), l’anziana signora lo si rimise tranquilla a sferruzzare, mentre Andrea, poco lontano, faceva andare la sua paletta. Il primo tuono fu un brontolio lontano, come un recipiente vuoto fatto rotolare giù da una gradinata. La signora interruppe un attimo il suo lavoro, per guardarmi. Io non dissi nulla. Lei riprese i ferri. Il secondo tuono fu notevolmente più vicino e più sonoro.Questa volta la domanda venne: “Sta per piovere?” “Eh, penso di sì, signora. Sembra proprio un temporale...”. “Un temporale? O mamma mia!” Il terzo tuono sembrò una cannonata e fu accompagnato da un lampo chiarissimo. La nonna depose i ferri e cominciò, affannata, a raccogliere borse e asciugamani gridando: “Presto, presto, corri Andrea corri, che c'è il temporale!” Andrea, spronato da quell’allarme, abbandonò tutti i suoi giochi e cominciò a correre in mezzo alle sdraio, come una falena impazzita; andava avanti e indietro, su e giù, verso la riva, poi verso l’ingresso e nuovamente in mezzo alle file, mentre la nonna continuava: “Corri Andrea, corri che c'è il temporale!”. Qui successe qualcosa: Andrea si bloccò improvisamente dal suo correre cieco, si avvicinò con estrema calma alla sua progenitrice e chiese: “Sì, io corro, corro, ma... corro dove?” Era soltanto la domanda di un bambino, ma talmente sensata che la signora si calmò di botto, prese Andrea per mano e, sempre colla calma riacquistata, si avviò all’uscita mentre le prime gocce si schiacciavano, forti, sulla sabbia. ••• Ormai, dalle notizie un po’ incerte che ne ho avuto, penso che “Giancarlino”, divenuto “Giancarlone” o forse solo Giancarlo, sia oggi almeno un paio di volte padre di famiglia, ma per me, che era abbastanza consistente. Il nonno era un ometto mingherlino, dalla parlata gentile nel suo accento lombardo e dal carattere dolce, che gli permetteva di controbilanciare quello esuberante del nipotino e di sorvolare più di una volta sulle sue intemperanze verbali, fingendo di non avere sentito. Perché Giancarlo usava a intermittenza alcuni modi di dire dialettali, avendoli molto probabilmente appresi dai fratelli grandi, per cui il suo vocabolario non sempre risultava immacolato. Ma,trattandosi appunto di espressioni dialettali, pur nella loro… impudicizia, non erano così terribili da non poter essere ignorate; specie se nelle vicinanze non v'era nessuno che potesse udire! Uno dei modi di dire era il preferito di Giancarlino, il quale lo sfoderava spesso e sovente ed era: “va’ a dar via i ciapp!”. Litigava con un altro bambino? lo spediva “a dar via…”; il nonno lo rimproverava? Che andasse... Era, insomma, un piccolo spacconcello, tutto sommato innocuo e (perché no) simpatico. Poi un giorno, in pieno ossequio alle leggi di probabilità, l’inevitabile avvenne: Giancarlo fu udito mentre rivolgeva il suo “invito” al nonno! Ad aggravare la cosa fu il fatto che chi lo udì era una signora conosciuta, e non un’estranea, per cui il nonno proprio non poteva far finta di niente. Il povero vecchio, aggrappandosi a due mani ad un coraggio ed una severità che poteva solo fingere di avere, tentando di dare alla voce un tono deciso, si rivolse al nipote dicendo: “Giancarlo: non si dice ‘va’ a dar via i ciapp’!” Il piccolo impenitente lo guardò con aria di tolleranza e poi, prima di voltagli le spalle per andarsene, rispose a modo suo al rimprovero: “Ma va’ a dar via il cül!!”. Bambini. Antonio Boscione Organizzato dal Circolo Zonta, si è tenuto il 23 sera all’Hotel Savoia un incontro dal titolo suggestivo: “Il sentimento dell’attesa espresso in pittura, poesia e prosa”, tema su cui, dopo la cena, i presenti sono stati intrattenuti dal Generale Domenico Nisi. Chi conosce il dottor Nisi e ha assistito a qualcuna delle sue conferenze (l’ultima, sul centocinquantenario dell’unità d’Italia), o dà una scorsa alle sue qualifiche professionali (comandante presso Unità del nostro Esercito, Addetto Militare di Ambasciate Italiane presso vari Governi, rappresentante italiano nell’Ufficio di Politica Militare dell’Alleanza Atlantica), nutrirà qualche perplessità di fronte al titolo della sua ultima disquisizione. Come conciliare, infatti, le sue competenze ed esperienze in campo prettamente militare, con un tema tanto avulso dalla specifica area di riferimento, e invece tanto “spirituale” e denso di richiami artistico-letterari? Ma Nisi ci riesce perfettamente, destando nell’uditorio, oltre allo stupore, una grande ammirazione. L’attesa dunque, quale senso di sospesa attenzione a “qualcosa che forse arriverà” (tanto più invischiante quanto meno nota), per cominciare viene indagata e posta in evidenza nella proiezione di una serie di quadri di grande notorietà. Ad esempio in una tela di Felice Casorati raffigurante una cena senza ospiti, in dipinti di Paolo Uccello o Raffaello sulla attesa del drago a cui sarà offerta in sacrificio la figlia del re, o di Caravaggio e altri ancora. Quindi sarà la volta di poesie di Salvatore Di Giacomo, Prèvert, Garcia Lorca. E, ancor più significativi, passi di prosa dal “Deserto dei Tartari” di Dino Buzzati, “L’amore ai tempi dei colera” di Garcia Marquez, e l’emblematico “En attendant Godot” di Beckett. Quest’ultimo in particolare, nella vana at- tesa dei due personaggi che sostano sotto un albero scheletrico, evoca nel fantomatico Godot (arriverà mai? e soprattutto, chi è? Dio?) suggestioni tra il surreale e il soprannaturale, ma di natura più che altro disforica: alle quali tuttavia, come acutamente ha ricordato Nisi, un tocco di speranza positiva viene conferita dalla presenza quasi invisibile, su uno dei rametti stecchiti dell'albero, di una fogliolina verde: segno di possibile attesa di rinascita. Ha chiuso la rassegna, a mo’ di nota scherzosa, la gigantografia di una cospicua fila di belle ragazze sedute sul muretto di Alassio... in speranzosa attesa di elezione a Miss Muretto. Al termine, il pubblico ha applaudito calorosamente. Proprio anche perchè la sua, di attesa, era stata coronata da una inaspettata grande “perizia del narrare”, e da una sorprendente acutezza di rilievi critici. Romana Rutelli Associazione Arte delle Donne Alassio L’Associazione “Arte delle Donne” continua con proficuo la sua attività ed in data 07 febbraio 2012 presso l’Hotel Al Mare di Alassio ha organizzato la serata “Carnevalando ………….. in solidarietà”. Il party che aveva come ospite d’onore il dott. Guglielmo Valenti del Centro Oncologico Ligure ha visto la numerosa partecipazione di personaggi ed associazioni di Alassio ed Albenga. La festa è iniziata con un’accoglienza piacevole, è proseguita tra gustose portate splendidamente preparate e servite dal personale dell’Hotel capitanato dallo chef Maurizio, la musica, le risate ed i giochi ma verso la fine – prima dell’inizio delle danze - c’è stato spazio per la parte “seriosa” e la solidarietà. La nostra Associazione, infatti, grazie all’aiuto e la disponibilità delle numerose attività commerciali alassine ed albenganesi che hanno messo a disposizione numerosi premi, alla Direzione dell’Hotel al Mare che ha messo a disposizione la struttura a titolo gratuito ed a tutti i parteci- panti, ha potuto offrire al Dott. Valenti un cospicuo contributo al fine di poter mantenere in essere quanto da lui e da tutti i Volontari svolto in questi anni. Il dottore ha spiegato in maniera “leggera” il lavoro che il Centro porta avanti, la necessità di fare prevenzione ma anche di aiutare sia l’ammalato che i familiari da un punto di vista psicologico. La speranza è che con l’aiuto di tutti al più presto si possa aprire un ambulatorio nelle nostre zone. Durante il corso della serata – grazie ad una consistente parte della vendita dei lavori realizzati dalle nostre socie nel periodo natalizio - abbiamo anche offerto un contributo al Banco di Solidarietà “Suor Maria Assunta Bonadiman”. Il Banco – come ha avuto modo di spiegare la Presidente - prof.ssa Orietta Arata - contribuisce ad aiutare famiglie bisognose di Alassio le cui condizioni economiche sono ridotte, se non addirittura inesistenti. È stato un momento per sensibilizzare sul problema i presenti che hanno seguito il discorso attenti ed un po’ stupefatti; sembra quasi incredibile che nella nostra splendida cittadina esistano persone che non riescono ad arrivare a fine mese. Una festa che come già diceva il suo titolo ha permesso a tutti di divertirsi ma anche di offrire il proprio contributo per nobili scopi e per far conoscere realtà importanti che operano sul nostro territorio molte volte in maniera silenziosa. Dalle pagine del Vostro giornale vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno premesso di poter raggiungere una parte degli obiettivi che ci eravamo prefisse al momento della nostra costituzione. Un particolare ringraziamento – per tutti vada all’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Albenga, dr. Eraldo Ciangherotti che, come sempre, ha creduto in noi e ci sostiene in tutte le nostre iniziative. Per l’Associazione Arte delle Donne – La Segretaria Antonella Olivieri 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico Io che ho un cane… sono indignata… perché non è possibile camminare sui marciapiedi della nostra città (che nonostante tutti i problemi e le critiche che le vengono fatte è sempre bellissima) senza fare lo slalom per evitare “ricordini” di cane, che passeggiano sicuramente non soli. Questo succede molto più sovente quando arrivano i turisti, ma anche in questa stagione ci sono stradine nascoste dove è quasi impossibile camminare, specialmente se è già buio e non si vede bene dove si mettono i piedi. Anche lì ci sono ingressi di case e di box e si può rischiare di portare questi “ricordini” anche dentro casa. Per non parlare, poi, davanti alle vetrine dei negozi, dove forse le signore troppo attratte dalle esposizioni interne non si rendono conto di ciò che avviene all’esterno. I nostri amici sono i colpevoli, ma chi li accompagna dovrebbe essere munito del famoso sacchetto e RACCOGLIERE. Un piccolo consiglio: quando si fa la spesa al banco frutta e verdura, si ha l’obbligo dei guantini, non buttateli, metteteli in tasca, si possono usare al momento opportuno. Io che ho un cane, sono INDIGNATA. Laura Fassu da mì… Alassio e i suoi giovani Prendo spunto da un articolo apparso sul vostro giornale nel Dicembre 2011. Condivido appieno quanto affermato, cioè che ad Alassio si è persa la cultura. La consigliera alla cultura, nominata in fretta e furia, per dimissioni di un altro consigliere, forse non è la persona più adeguata, ma si sa, quando si fanno le cose in fretta e furia..... Personalmente credo che alla carica di questo ruolo occorra un laureato in Lettere, così come ai lavori pubblici occorrerebbe un Ingegnere, al turismo una persona molto esperta del settore. Considerando che il Circolo ARCI Brixton, luogo di aggregazione per giovani, è stato chiuso per i motivi a tutti noti, son sempre più convinta che la cultura non dovrebbe avere colore politico. La biblioteca civica è frequentata solo da pochi studenti che studiano o fanno ricerche; gli altri ragazzi alassini invadono i marciapiedi e le vie cittadine con rumorosi scooter. Una volta vi era l’orato- rio salesiano, dove noi genitori mandavamo tranquillamente i nostri figli a giocare, svagarsi e divertirsi, ed eravamo tranquilli anche noi. Ad Alassio, purtroppo, vi è di nuovo un incremento di sostanze stupefacenti (dato rilevato dal mensile “Rivisto”), gli adolescenti sono una facile preda, si sa, di elementi senza alcun scrupolo. Chiedo cortesemente al Sig. Sindaco di occuparsi dei giovani alassini che sono il nostro futuro. Forse sarebbe il caso di accantonare, almeno per il momento, alcuni progetti poco utili alla città, vedi pista ciclabile in Via Dante o mercato in Corso Europa - È un luogo di villeggiatura, ma se i locali sul lungomare in particolare, adottassero una sorta di divisa per il proprio personale, sarebbe un biglietto da visita migliore per la città ed i suoi ospiti (anche più igienico). Vi ringrazio per lo spazio concessomi, Distinti Saluti Un’alassina doc Venerdì 16 Marzo 2012 riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Il punteruolo rosso colpisce le nostre palme Nelle giornate del 23 e 24 febbraio 2012 sono stati organizzati ad Alassio nella Biblioteca sul mare degli incontri per informare su una malattia, il punteruolo rosso, che sta distruggendo le nostre palme ornamentali. Si tratta di un insetto rincota, originario della Malesia, che si è avvicinato negli ultimi decenni del secolo scorso, grazie al fenomeno della globalizzazione. Ha un ciclo vitale di 90 giorni, mangia giorno e notte devastando la pianta; ha fecondità di 200 uova e fertilità di 28 larve ed è molto robusto. La palma fa parte della nostra storia dal 1.200. È una pianta dall’apparato radicale fascicolato, in grado di rigenerare il tessuto radicale; il suo sistema vascolare è formato da 100.000 cavi che trasportano la linfa grezza (xilema) e quella elaborata (floema). La palma è dicotiledone, produce un numero di foglie costante ed impiega sei anni per generare una foglia. Il punteruolo rosso è comparso per la prima volta in Toscana nel 2004 e in Campania nel 2006. In Sicilia il problema è stato molto grande, si sono spesi 60 milioni di euro per abbattere le piante. La Liguria ha sei punti d’ingresso: due aereoporti e quattro porti. A Levante non è stata trovata traccia della presenza dell’insetto. Il 16 agosto 2007 c’è stato il ritrovamento del primo adulto. Nel 2008 sono state abbattute ben 18 palme ad Albenga e nel 2009 56 ad Alassio. Nel 2011 sono state infestate S. Bartolomeo Al Mare, Ospedaletti, Ceriale, Diano Marina e, più recentemente Loano e Albissola Superiore. I sintomi sono: chioma disomogenea, foglie rosicchiate in modo geometrico. Nei primi 30 giorni, la palma non presenta alcun sintomo, poi si formano delle cavità alla base della foglia e l’insetto affonda nel cuore della pianta. L’elemento che caratterizza un’infezione da parte del punteruolo rosso è l’odore penetrante prodotto dalla palma sotto stress. Il monitoraggio degli insetti viene effettuato posizionando dei secchielli con esche di cui il punteruolo rosso è ghiotto; vengono controllati con un apparecchio acustico. Una pianta non abbattuta è una fonte di altri punteruoli rossi, per questo le palme vengono abbattute, tagliate e ceppate; questo annoso vegetale deve essere sterilizzato e bruciato oppure sotterrato. La tecnica del risanamento meccanico è sopportata dalla pianta 1 o 2 volte nella vita. Sanremo ha collaborato tantissimo con un piano di intervento sulla pianta entro 24 ore dalla comparsa del sintomo. A scopo preventivo varrebbe la pena di fasciare la pianta. Esperti del settore hanno parlato dell’aspetto pratico. Secondo un protocollo ci sono oneri di sicurezza, che chi ha indotto una gara d’appalto ha il diritto di sapere; conoscere le persone che approcciano la palma sospetta. È fondamentale per evitare la diffusione del punteruolo. Nella giornata prima dell’intervento bisogna intervenire con un insetticida a base di piretro, se si tratta di prodotti a persistenza bassissima. È preferibile lavorare con ditte che effettuano la biotriturazione in loco, come quella che ha lavorato ad Alassio; se non fosse possibile, il materiale deve essere messo sotto rete e deve esserci una sinergia con il luogo dove avverrà la biotriturazione, in quanto il punteruolo potrebbe seguire il materiale abbattuto, e ha un’altra capacità di nascondersi. La potatura deve essere evitata d’estate, nel periodo di caldo, perché la palma emette un liquido odoroso che agevola l’insetto a trovare la ferita. L’intervento è stato fatto in Piazza del Comune. Un operaio con l’apposita attrezzatura e ha potato la pianta e si è scoperto che l’insetto è penetrato distruggendo i cotiledoni. Essendo la palma una pianta dicotiledone non è possibile che ricresca e bisognerà procedere con l’abbattimento della pianta. Albenga, 01/03/2012 Letizia SIRI 5A-Agraria-Albenga La frittata di bianchetti (a frittò de bellifìn) I girovan pe u carrugiu: “Beellifìn donne – i criòvan, pescài dexe menuti fa; vegnì, che robba, n’ammu u carrettu cìn!” Me Nonna, leccaressa, sciurtìva d'a so cà: “dùi etti a mi, me fassu na frittò”. Due ôve ben sbattùe ’n te na fundina cun poca pèrsega e du baxaricò, na stissa de péve e d'erba seullina a metteva au fôgu dentru ’na paella cun dui cüggiài d’ôriu a rusulò, inversandughe u tüttu, e quande quella frizzeva, cuntinuova a remesciò ciancianìn ch’a nu s’attaccasse au fundu: “besôgna arreversola quand’ha u curù d’oru, faghendula sgüò ’n te ’n tundu rimettendula a frizze trei menuti ancù,” a me musciòva. E diggu che in t’a xatta güstandumela a buccui cianìn cianìn cun pe cunturnu in pocu de insaratta cumme i l'eran calüi e bòi sti bellifìn! Traduzione e ricetta Giravano per il vicolo: “Bianchetti donne – gridavano – pescati dieci minuti fa, venite, che roba, ne abbiamo il carretto pieno!” mia nonna, golosa, usciva dalla sua casa: “due etti per me, me ne faccio una frittata”. Due uova ben sbattute in un piatto fondo con un poco di maggiorana e basilico, un niente di pepe e erba cipollina; la metteva al fuoco dentro una padella a rosolare con due cucchiai d'olio e quando cominciava a friggere continuava a rimescolare pianino perché non si attaccasse al fondo. “Bisogna rovesciarla quando ha il colore dell'oro, facendola scivolare su un piatto e rimettendola a friggere ancora tre minuti” - mi insegnava. Io dico che nel piatto gustandomela pian piano a bocconi, con contorno una insalatina, come erano croccanti e buoni quei bianchetti! In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. Se Sanremo fosse Rimini Siamo reduci da Sanremo (nel senso del Festival della canzone); sì “reduci” ho detto, come se avessimo passato una brutta influenza…. Ma come, abbiamo una meravigliosa vetrina per mostrare la Liguria amata e ritratta dai grandi viaggiatori “foresti” che facendo il Grand Tour non riuscivano a resistere alle nostre pur aspre bellezze, e quello che mostriamo non sono i giardini Hanbury o l’esotico Pallanca, nemmeno visioni di sogno di quadri ispirati magari ai fiori che rallegrano il nostro paesaggio, ma una triste serie di brutte inquadrature di Sanremo (che non è per niente una brutta cittadina). Quando parlo di grandi stranieri che hanno attraversato e amato (certamente più di noi che non ne abbiamo neanche letto le pagine evidentemente) la nostra Terra, non parlo di nomuncoli, mi riferisco ad artisti del calibro di Monet, Carrà, Corot, Kandinsky (per citarne solo pochi tra i tanti), ma anche a scrittori che non faranno 15 milioni di share, ma sono pur sempre Goethe, Stendhal, Byron o Shelley. Certo bisogna trovare dei modi non noiosi di porgere certi contenuti, ma mi sembra che la “lectio magistralis” sull’Inno di Mameli di Benigni del 2011 abbia fatto ben più di 19 milioni di ascolto, Vi è sembrata noiosa? Vi è sembrata un predicozzo? A me è sembrata un bel modo (parlando di quei ragazzi senza un soldo in tasca che davano tutto – anche la vita, Mameli è morto a 22 anni di cancrena in seguito ad una ferita per una idea di società, per un Carrà, da Genova cui è insabbiato il porto naturale -, alla Repubblica Ligure 1797, ai Francesi, alle società operaie…..), sull’arte che citavo prima di Monet e Carrà (per dirne solo due), ma anche di Aligi Sassu ad Albisola, etc. ….. né sulla letteratura così copiosa…. Nemmeno la vicinanza a Bordighera ci induce a rammentare le romantiche pagine del “Dottor Antonio” di Giovanni Ruffini o tantomeno a ricordare i giardini della Mortola pensati da Ludwig Winter per i fratelli Thomas e Daniel Hanbury vero gioiello di botanica che non ha nulla da invidiare ai ben più noti giardini di Boboli di Firenze. Beh, dopo tutte queste riflessioni mi scatta proprio un paragone con Rimini: se Sanremo fosse Rimini certo i suoi organizzatori o amministratori si sarebbero inventati degli eventi collaterali, che Monet Soleil levant progetto di futuro, per raccontare un po’ di quel Risorgimento che consente anche ai ‘celentano’ che passano, di poter parlare per quel che hanno da dire. Un tempo, il maestro Manzi ha contribuito tramite la televisione ad alfabetizzare il Paese, ma oggi sicuramente ci sentiamo enciclopedici nella nostra ignoranza se dopo aver assistito ad un evento come questo Festival, il telespettatore non porta a casa un grammo di conoscenza in più sui prodotti liguri (che vanno dall’olio, ai fiori, ai vini, all’artigianato delle chiavarine e dei merletti al tombolo), sull’architettura ligure (le ardesie dei portali, le ville, i palazzi cinque-seicenteschi dei Rolli, i forti di difesa dai saraceni, le torri, i castelli…), sulla storia (dagli antichi Liguri, ai Celti, agli scambi con Etruschi e Greci, ai Romani, ai bizantini, ai longobardi, ai normanni, ai saraceni, ai dominii laici ed ecclesiastici, ai Liberi Comuni - Savona indipendente ne so… delle gare sulle palestre di roccia del Finale, dei concorsi fotografici sugli scorci liguri, delle estemporanee di pittura, un concorso a fumetti sulla storia di Adelasia e Aleramo, una passeggiata a cavallo lungo tutta l’Alta Via dei Monti Liguri che finisca nei giorni del Festival (ma dov’è un viaggio così scenografico?), una votazione su facebook sulle più belle immagini liguri e chi più ne ha più ne metta…. Avrebbero insomma trovato il modo di pubblicizzare le nostre meraviglie, così tante e così misconosciute; ovviamente la politica turistica sarebbe stata alla loro maniera, con offerte sensate per l’imprenditore e per l’utente, ma forse si sarebbero smarriti con tutto questo “ben di Dio”. A proposito, ammesso che si possa parlare di Dio, con tutto questo materiale a disposizione, c’è proprio bisogno di pistolotti moralistici? Silvio Viglietti Monet I papaveri Elisabetta Brunetti Buraggi Venerdì 16 Marzo 2012 LA GROTTA DI SALE La GROTTA DI SALE è una stanza, ricoperta interamente di sale: sulle pareti, sul pavimento e sul soffitto. Ospita fino a 4 persone, che appena entrate avvertono una sensazione di assoluto relax, grazie al colore bianco del sale che riveste tutto l’ambiente. Le proprietà benefiche del sale fanno il resto: si crea infatti un microclima puro, che viene mantenuto costante per temperatura e umidità; una ventola dà origine ad un’aspirazione forzata, assicurando il ricambio d’aria. Il cloruro di sodio inalato fa sì che si verifichi quell’aumento della produzione di muco nasale e di espettorazione che, in maniera caratteristica, per chi soggiorna al mare si verifica soprattutto nei primi giorni di permanenza. Con 30 minuti di trattamento all’interno della Grotta è infatti possibile ottenere gli stessi risultati di tre giorni al mare, accelerando così il risultato benefico Dopo poco tempo il naso si asciuga e non gocciola più, e i linfonodi del collo che tanto e spesso allarmano le mamme, hanno modo di tornare in uno stato di quiescenza e riducono progressivamente il loro volume. L’haloterapia è in questo caso la risposta ai nostri bisogni. La terapia col sale è totalmente naturale e non ha effetti collaterali; proprio per questo è adatta a tutte le fasce d’età, anche ai bambini (che, essendo molto delicati, sono i primi a soffrire di disturbi legati all’apparato respiratorio). Il sale inalato ha inoltre un effetto battericida; vi è, infatti, una dimostrata diminuzione della carica batterica presente nelle vie aeree. In altre parole il sale inalato, che si deposita nelle prime vie, interferisce con la sopravvivenza dei batteri (pneumococchi e stafilococchi) che vengono pertanto a trovarsi in un ambiente a loro poco favorevole. Vi sono anche dimostrazioni di un miglioramento del nostro apparato immunologico difensivo. Un proficuo utilizzo dell’Haloterapia riguarda sicu- ramente la patologia acuta e cronica a carico delle vie respiratorie superiori e in particolar modo la rinosinusite e le sue complicanze quali l’ingrossamento e l’infiammazione delle adenoidi, le patologie acute e croniche a carico dell’orecchio che possono complicarsi ed essere seguite da una riduzione dell’udito e che si verificano spesso in età pediatrica. L’haloterapia trova una sua indicazione anche per altre patologie molto gravi come la fibrosi cistica, caratterizzata dalla produzione di muco molto denso e difficile da eliminare. Altre patologie respiratorie gravi, come la bronchiolite che comporta spesso ricoveri e l’innescarsi di episodi ricorrenti di broncospasmi per parecchi mesi successivi al primo episodio. Studi condotti su asmatici hanno dimostrato come il trattamento con il sale inalato nelle grotte sia risultato efficace nel ridurre l’iperreattività bronchiale. Studi scientifici ne hanno dimostrato l’efficacia nella cura della dermatite atopica in età pediatrica. L’haloterapia normalizza la normale flora cutanea superficiale. Idonea per la psoriasi anche in età adulta Per entrare in Aerosal®non servono particolari accorgimenti e neppure un abbigliamento specifico: si rimane vestiti, preferibilmente in modo comodo, e ci si rilassa, magari ascoltando musica o addirittura guardando un dvd. L’Aerosal è presente in esclusiva al centro benessere Aquarosa dell’Hotel Rosa in via Maddalena Conti di Alassio. Per tutti i residenti abbiamo formulato una convenzione che prevede il 20% di sconto sugli abbonamenti. I bimbi fino a 3 anni sono gratuiti Hotel Rosa Alassio Via Conti, 10 17021 Alassio (SV) Italy Tel. (+39) 0182640821 Tel. (+39) 0182640766 Fax (+39) 0182660028 www.hotelrosa.it [email protected] Rubrichetta mensile - Un ricordo per... SCUOLA DOMUS AUREA – Anno 1949 – 2a Media Banchi lato sinistro, dal basso – Rita MASSANO – Angela MAZZONI – Liliana GIUSQUIANO – ……… PARODI – SUOR MARIA ESTER BAILE – Maria Rosa TRAVERSO – Carla BESOZZI – Milena NATTERO – Emi GILARDINO – Anna Maria TINÈ – Adriana GAMBATO – Mariella LAIOLO – Regina COSTANZA – ….?.... – ….?.... – Banchi lato destro, dal basso – Ernestina STILLIO – Teresa BOGLIOLO – Viola SOLARI – Stefania SORANZO – Carla MONTANO – …?... – …PANIZZA – …?... – Nuccia GRANCELLI – Ines REVELLO – Rosalba SAITTO – ….?.... – …?.... San Valentino 2012 Antonio Boscione, l’assessore Rinaldo Agostini, ………… Flavio Oreglio. ALASSIO - PIAZZA AIRALDI DURANTE 1° classificato: GIANCARLO BELLONI - Codogno (Lo) San Valentino 2012 “Tantu pe cangiò” La politica di cura e conservazione del verde cittadino, adottata gli anni scorsi, sembra continuare con perseveranza. Splendidi esempi e notevoli risultati si sono avuti in Piazza dei Partigiani, alla Coscia nei pressi della chiesa dei Cappuccini e nella cura peculiare delle palme sparse sul territorio comunale. Ora a essere sottoposta alle amorevoli cure degli operatori del verde cittadino è l’unica superstite delle querce di Piazza Airaldi Durante, dove la moto sega è recentemente intervenuta. La secolare pianta non aspettava altro che l’operazione, come un essere umano si sottopone a un banale taglio delle unghie; si vedrà a 5 «L'ALASSINO» breve il risultato, speriamo positivo con la quercia in piena salute per sfidare i prossimi anni. Altrimenti, la popolazione nativa e residente, potrebbe insorgere contro queste operazioni, come ha fatto nel passato, con blocchi stradali, picchettaggi accampamenti e bivacchi nei pressi della zona d’intervento della moto sega, difendendo il verde pubblico con estremo eroismo, essendo la Città di Alassio, notoriamente, un valido empio contro il vandalismo botanico, di cui s’interessarono i maggiori media italiani ed esteri con una pubblicità inaspettata e gratuita. “L’amore è ancora vivo tra noi due. Riverbero di fiamma che scalda Tenerezze autunnali I mie occhi ti vedono sempre com’eri quando ti ho incontrata anche se la passione ha perso il suo vigore, scaldi il mio cuore come allora Accarezzo dolcemente i tuoi capelli grigi trame d’argento intessute dagli anni Tu sei il fiore che ho amato e che amo; Oggi, brindo, con le gocce di rugiada posate sui tuoi petali come fossero bollicine di champagne Ti guardo con il cuore gonfio di commozione di gioia serena, perchè, so che domani mi sveglierò con la certezza di averti ancora vicina”. Ro.Sa. 2° classificato: ANDREA MAZZOLINI - Prov. Pistoia “C’è stato un tempo in cui mi sembravi così bella, così seducente, così diversa dalla gente comune, che non capivo perché nessuno rimanesse frastornato come me quando ti aspettavo impaziente, scrutando l’angolo della strada. Mi sembrava impossibile che tutti gli altri non impazzissero d’amore al disegno perfetto delle tue labbra, al vento dei tuoi capelli, al volo delle tue mani, all’argento della tua voce, all’oro del tuo ridere. C’è stato un tempo in cui avrei rivoltato il mondo intero per stare anche un solo minuto vicino a te, un tempo in cui la tua bocca era poesia e il tuo sorriso era musica, un tempo in cui sentivo che ogni cosa nell’universo era al posto giusto quando eravamo insieme. In quel tempo la terra e il cielo, il sole e il mare erano i tuoi occhi. Quel tempo non è mai passato: è ancora così. C’è stato un tempo in cui non ti ho detto ti amo. Te lo dico adesso. Piazza Airaldi Durante com’era. Domenica 12 febbraio u.s. ha avuto luogo, in Piazzetta Beniscelli, la premiazione degli elaborati per il concorso “Le più belle lettere d’amore”, che da non pochi anni, nato da un'idea di Mario Berrino e che molti hanno copiato, ha esaltato, davanti al “Muretto”, quel sentimento che smuove le cose del mondo. Vi sono stati, rispetto a prima, alcuni cambiamenti: innanzi tutto la data (il 12 anziché il 14, data di S. Valentino), non so quanto opportunamente, perché parecchia gente mi ha chiesto come mai quest’anno la festa non si è fatta, gente evidentemente non abituata a leggere le locandine. La sede: degnissima Piazzetta Beniscelli, sontuoso il palcoscenico... ma tutto questo non è il “Muretto”, colle sue piastrelle e la statua degli innamorati. Bravissima la presentatrice, anche se aveva il non facile compito di rimpiazzare la comunicativa di Andrea Gallea; brave le due canterine, riproponendo, una parte del repertorio delle ROMANTOS; simpaticissimo il cabarettista (forse solo un pochino fuori tema? Non me ne voglia!). L’unica cosa realmente stonata era il freddo, innaturale per Alassio: che sia stata questa sfortunata circostanza a tenere lontano qualcuno? Ma, al di là e al disopra di tutto questo, encomiabile l'intenzione degli organizzatori di promuovere qualcosa in modo nuovo e diverso... anche se a volte “chi lascia la strada vecchia per la nuova...” 3° classificato: DANIELA BEY - Alassio Guardami «Ti guardo da molto, molto tempo... e ti “vedo”. Ti sento profondamente nel mio respiro fino dentro all’anima, ogni giorno, in ogni istante. Sei il calore del fuoco del camino sulle mani gelate, quando fuori fa freddo, sei la brezza marina fresca sul viso nella calura estiva, sei il silenzio e i suoni accattivanti del bosco lontano dal frastuono della città, sei il profumo dei fiori e dell’erba verde chiaro in un prato a primavera, sei un lago azzurro di montagna in cui si specchiano le cime innevate, sei un volo di farfalle dalle ali rosse e arancio al tramonto, sei la ninnananna della mamma e il bacio della buonanotte di quando ero bambina... sei un sorriso, una risata, dopo una lacrima di dolore, sei la luna piena e brillante nel cielo scuro della mia notte, sei il raggio di sole più tiepido in una stanza buia... Ti vedo, ti sento, ascolto i tuoi pensieri attraverso i tuoi gesti. Una carezza basta per rendere l’universo un posto meraviglioso e unico in cui abitare e una parola, un sorriso, sciolgono il tormento di battaglie remote combattute senza armi né esercito, vinte o perdute...non ha più importanza... Ti guardo. Ti vedo. Oltre la fisicità e l’apparenza. E scopro ogni giorno parti di un mondo inesplorato e sorprendente che mi attende anch’esso curioso... Guardami Amore... tu mi “vedi”?» 6 «L'ALASSINO» Venerdì 16 Marzo 2012 CINEFORUM Carnevale in compagnia all’Asilo del Nonno Grande successo per il carnevale organizzato all’interno dell’Asilo del Nonno, il giorno di martedì grasso, ovvero il 21 febbraio. Gli ospiti del Centro diurno hanno avuto la possibilità di festeggiare in compagnia dei loro cari e di partecipare alla “Pentolaccia”, nota anche come pignatta, costruita dagli stessi ospiti durante i laboratori di manualità che ogni giorno vengono attivati all’interno del servizio. La Festa di Carnevale, organizzata nel più tradizionale martedì grasso, ha visto la partecipazione oltre che degli ospiti del Centro, anche di coloro che si avvalgono del servizio di Cure Domiciliari e di numerosi parenti che hanno voluto condividere in questo spicchio di famiglia allargata, la gioia che tradizionalmente precede il periodo di quaresima. Gli anziani e non, che hanno preso parte alla pentolaccia e hanno trasforma- PROGRAMMA DI PROIEZIONE DA LUNEDI 2 APRILE 2012 DALLE ORE 21 Lunedì 2 Aprile: Lunedì 7 Maggio: “NON LASCIARMI” “I GUARDIANI DEL DESTINO” Lunedì 16 Aprile: Lunedì 14 Maggio: “THE TOWN” di Ben Affleck, “BIUTIFUL” di Alejandro Iñarritu, di Mark Romanek, con Carey Mulligan, Andrew Garfield 20th Century Fox - USA/GB 2011 Durata minuti 104 - Drammatico. con Ben Affleck, Rebecca Hall, Blake Lively - Warner Bros - USA 2010 - Durata minuti 123 Thriller/Sentimentale. di George Nolfi, con Matt Damon, Emily Blunt - Universal Pictures - USA 2010 - Durata minuti 124 Fantastico/Sentimentale. con Javier Barden, Maricel Alvarez - Universal Pictures Maxico/Spagna 2010 - Durata minuti 138 - Drammatico. Lunedì 23 Aprile: Lunedì 21 Maggio: “HEREAFTER” “C’È CHI DICE NO” di Clint Eastwood, con Matt Damon, Cécile de France - Warner Bros - Canada/Italia 2010 - Durata minuti 129 - Drammatico. to per qualche ora il Centro in una “sagra di paese” cimentandosi in balli, canti e animazioni sapientemente coordinate dagli operatori che hanno offerto a tutti i partecipanti anche i dolci e in particolar modo le frittelle di mele, realizzati dagli ospiti all’interno del laboratorio di cucina. È stato un bellissimo momento di aggregazione e condivisione, e speriamo che possa ripetersi al più presto, in occasione di altri momenti conviviali. Chiunque desideri ricevere informazioni circa il Centro Diurno Alzheimer di Alassio può rivolgersi allo Sportello di Cittadinanza del Servizio Politiche Sociali del Comune di Alassio telefonando al numero 0182 – 602228. L’Assessore alle Politiche Sociali Dott.ssa Loretta Zavaroni e l’equipe del Centro Diurno di Alassio di Giambattista Avellino, con Luca Argentero, Paola Cortellesi, Giorgio Albertazzi Universal Pictures - Italia 2010 Durata minuti 95 - Commedia. Lunedì 30 Aprile: “UNKNOWN - SENZA IDENTITÀ” di Jaume Collet-Serra, con Liam Neeson, Diane Kruger - Warner Bros - USA 2011 - Durata minuti 111 Drammatico/Thriller. Una Stella al Cineforum Sono senza un Presepe sotto la coda, non so dove andare; così, ho deciso di fermarmi qui da voi ancora per un po’, anche se non avete un Cinema, che a me piace tanto. Però ho letto il programma del Cineforum. E credetemi: non esagero se dico che nei pro valutati da me – per restare - ci sono due film, che voglio andare a rivedere. Uno è Hereafter di Clint Eastwood. Certo non uno dei suoi capolavori, ma è talmente emozionante, che mi si sono scomposte le punte, quando l’ho visto per la prima volta. Lasciate perdere chi vi racconta che è un thriller, che parla di morte e bla bla bla. È una storia d’amore nei confronti della vita, che si serve della morte, sì, ma per parlare della vita. E lo fa come solo Clint sa fare: servendosi del punto di vista di chi non ti chiede di credere, ma ti chiede di capire! E poi Biutiful. Per vedere Biutiful occorre munirsi di una forte energia, regola che vale per tutti i film di Iñárritu; …beh questa volta c’è andato giù pesante: un’infinita spirale di dolore. Ma è da vedere, perché il protagonista, Javier Bardem, è di una bravura estrema, è talmente potente, che stringe il cuore. Non avrete un attimo di un attimo di tregua, attraverso una Barcellona cupa e violenta; dove, alla fine, uno spiraglio si intravede. Ecco, io ve li consiglio. Portatevi dietro i fazzolettini e la voglia di emozionarvi! La Stella Cometa IL BANCO ALIMENTARE E L’ARTE DELLE DONNE A nome e per conto del Banco di solidarietà “ Suor M. Assunta Bonadiman” ringrazio di cuore l’Associazione “L’arte delle donne”, che ha voluto sostenere tanto generosamente la nostra attività. Come ho avuto l’opportunità di spiegare durante la cena di beneficenza e come alcune socie della vostra associazione ben sanno, il nostro Banco , che ha sede in un locale gratuitamente concesso da mons. Angelo De Canis nella Parrocchia S. Ambrogio, aiuta persone e famiglie che abitano in Alassio e che si trovano in una condizione temporanea o stabile di indigenza. Grazie all’aiuto del Banco Alimentare della Liguria ed ai privati, che con regolarità fanno la spesa per il Banco, ogni mese le famiglie segnalate ricevono un pacco piuttosto ricco, contenente generi alimentari di prima necessità, consegnato a casa da due volontari. In questo modo, se gli assistiti sono disponibili, si crea un rapporto in cui possono emergere eventuali altri bisogni (compagnia, ricerca di lavoro o di un alloggio, aiuto di vario tipo ai bambini, ecc.). Come abbiamo sperimentato, la condivisione è il modo più efficace di intervento, perché rompe la sensazio- Orietta Arata, il Presidente del Centro Oncologico Valenti, la Presidente dell’associazione “Arte delle donne” Patrizia Aicardi, le rappresentanti del Consiglio direttivo dell’associazione “Arte delle donne”: Antonella Olivieri, Sandra Aicardi, Alessandra Angiolini, Franca Carrù, Piera Olivieri e l’avv. Preve. La bambina è la mascotte del gruppo: Odulia Canobbio. ne di solitudine, che rende ulteriormente pesante affrontare le circostanze difficili. Attualmente il nostro Banco assiste 36 famiglie, per un totale di 120 persone, con oltre 700 Kg. di generi alimentari al mese. La serata da Voi preparata con tanta cura è stata per noi anche una opportunità grandissima di incontro, di cui abbiamo già incominciato a raccogliere i frutti. Sono molto grata alla Vostra associazione anche per questo. Inoltre voglio ringraziare particolarmente la Vostra presidente, sig.ra Patrizia Galloni, e le sig.re Antonella e Piera Olivieri per le attenzioni rivolte alla mia persona. Nella prospettiva di una proficua collaborazione , Vi auguro di poter continuare sempre meglio questa Vostra benemerita iniziativa, così brillantemente avviata. Cordialmente Alassio, 19/2/2012 Orietta Arata Presidente del Banco di Solidarietà “Suor M. Assunta Bonadiman” Carnevale a Moglio Il giorno 16 febbraio 2012 presso i giardinetti di Moglio si è svolto il carnevale dei bambini. Hanno partecipato i bambini della scuola primaria e della scuola dell’infanzia e altri bambini della frazione. Per l’occasione sono stati allestiti nello spazio dei giardinetti un percorso ginnico che i bambini si sono divertiti a percorrere ricevendo alla fine un premio di partecipazione. La festa è poi continuata con l’im- mancabile corsa nei sacchi e tiro alla fune, a cui i bambini hanno partercipato con molto entusiasmo e allegria. Naturalmente non potevano mancare le pentolacce che suscitano sempre grande aspettativa e partecipazione. La festa si è conclusa con una succulenta merenda offerta e preparata dalle bravissime donne della società di mutuo soccorso sempre disponibili e gentili. BATTESIMO Federico Badoino, con la mamma Giovanna Bellino e il papà Claudio, è felice di annunciare l’arrivo della sorellina ELISA nata a Pietra Ligure il 17/09/11. Il Vicario Don Giorgio Brancaleoni ha celebrato il Battesimo di Elisa nella Parrocchia di Sant’Ambrogio il 22/01/12 alla presenza di parenti ed amici. Festival di Sanremo 2012 Un festival che batte se stesso, con picchi di Un palco con gradi star e superpapere, re in onda il molleggiato”, Lucio Dalla “Mai visto quasi 17 milioni di persone nella sua prima serata Abbinamenti da bar di Guerre stellari, ma stan- un festival peggiore e la giuria di qualità fa solo di martedì, ma che non può godere di questo suc- ding ovation per Patti Smith, Brian May e Noa. confusione”. E con il premier Bagnasco parla di cesso. Perché viene subito “commissariato”. Spettacolari pure le papere di Morandi, sfinito dal- Celentano “Cresce un clima anticlericale”, Mauro Il festival paga l’effetto Celentano. La Mazza “Adriano ha violato il codice etiRai, addirittura, voleva le dimissioni di co. Ma io non c’entro”. Mazza; il prossimo contratto, infatti, Prima di chiudere questo reportage con lui non sarà rinnovato. Un Sanremo vorrei sottolineare l’alto livello tecnolodavvero seguito da molti, anche dal gico espresso dalla regia televisiva. E a Vaticano, visto che chiede le scuse forproposito di gossip qualcuno, dai picmali. Anche i cantanti si sono risentiti coli corridoi dell’informazione, si fa dichiarando, in coro, che Adriano e i scappare che a presentare il prossimo suoi sermoni ci hanno oscurato. E nella Sanremo 2013 potrebbe essere nuovaseconda uscita di sabato sera lo stupomente Fazio o l’arrivo della De Filippi. re infantile del fustigatore fustigato dalComunque io non ricordo un Festival la platea. Dura anche l’eliminazione di senza polemiche. Questo è tutto; diamo grandi big della musica italiana come la linea ad Alassio alla sede di produzioGigi D’Alessio, Loredana Bertè e Lucio ne dell’Alassino, un mio ringraziamento Dalla, Carone. A questo festival non è va certamente a Claudia Maineri, mancato proprio nulla, nemmeno le Crhistian De Crescenzo e Michael Fiamme gialle, controlli a tappeto per la Branco per la loro attenta collaborazioverifica e controlli di ricevute e scontrine senza dimenticare l’apporto tecnico ni da parte dei titolari di esercizi pubdella Casa del Disco di Alassio/Albenga. blici, soprattutto bar, ristoranti e alberTutti gli articoli e news sul mio facebook ghi. Oltre che al Casinò, a Sanremo, si è con migliaia di contatti. Da Sanremo è scommesso sulla farfallina di Belen e sul tutto, da Franco Branco dj, il vostro dj suo spacco inguinale, che ha turbato Nella foto: Tonino Manzi (direttore Ufficio RAI Press), Franco Branco del mare, a voi studio. A dimenticavo, il l’Italia televisiva che cercava di capire dj, Claudia Maineri. Festivallo è stato vinto da Emma con se la show-girl indossasse o meno slip “Non è l’inferno”, Alessandro Casillo, fantasma, ma da informazioni assunte e della sezione giovani di anni 15, vince su certe i mini slip li indossava. Un buon voto lo dia- la conduzione “a braccio” di serate interminabili. tutti! mo a Rocco Papaleo che, in mezzo al marasma, si Alcune dichiarazioni: Lucia Annunziata “prevale Festival di Sanremo 2012 esprimeva in maniera sincera e genuina dichia- l’estetica. Le persone normali non hanno spazio”, Franco Branco dj rando, poi, in sala stampa “sono sereno, non sal- Marano, il commissario “Nessuno stop a Celentano, Non mi hanno ordinato di non mandae Claudia Maineri viamo vite, sono solo canzonette”. Società Operaia Mutuo Soccorso ALASSIO PRANZO SOCIALE Domenica 15 Aprile 2012 - ore 12,45 presso il Ristorante Hotel Toscana, via F. Gioia, 4 Sono invitati i Signori Soci e simpatizzanti. Prenotazioni Hotel Toscana tel. 0182 640657 e/o presso A.V.A. tel. 0182 643937 entro il giorno 14/4/2012 Venerdì 16 Marzo 2012 7 «L'ALASSINO» Carnevale con la pentolaccia TOMBOLATA CHE PASSIONE I giovanissimi partecipanti. Siamo agli sgoccioli del Carnevale. Una tradizione, più o meno sentita in diverse parti d’Italia, è quella della pentolaccia. Attualmente è molto nota quella fatta per i bambini e piena di dolci e caramelle ma le origini sono più antiche; risale infatti al Medioevo in cui veniva celebrata il giovedì di mezza Quaresima. Molti associano questa tradizione alla cultura messicana anche se in realtà arrivò dalla Cina grazie a Marco Polo e si diffuse in tutte le regioni italiane superando i confini nazionali fino ad arrivare in Spagna dove la prima domenica di Quaresima viene detta domingo de piñata. Questo rito ha diverse spiegazioni. C’è chi lo vuole come buon augurio per l’anno nuovo, chi lo vede come un invito ad astenersi dai peccati di gola durante il successivo periodo. La pentolaccia, solitamente di cartone o di cartapesta colorata, viene riempita di coriandoli e dolci. Nel pomeriggio di martedì grasso 21 febbraio presso il salone parrocchiale di Sant’Ambrogio, organizzata e sostenuta dalla Confraternita di Santa Caterina V.M., si è svolta la festa in costume per il Carnevale rivolta esclusivamente ai bimbi e bambini che hanno trascorso un piacevole pomeriggio tra coriandoli e stelle filanti, balli e giochi e nel cimentarsi a rompere le pentolacce ricche di coriandoli, ma soprattutto di cioccolatini e caramelle. Un pomeriggio, dunque, all’insegna della spensieratezza giovanile, dove anche i famigliari si sono ritrovati e divertiti incoraggiando i loro piccoli. Merenda per tutti con un maxi filone di pane e cioccolato, bevande e altri dolci. Fal/ per l’A.V.A. PREMIO FEDELTÀ Era l’anno 1734 e il re di Napoli Carlo III di Borbone era deciso ad ufficializzare nel suo Regno il gioco del Lotto che, se mantenuto in modo clandestino, avrebbe sottratto entrate alle casse dello Stato. A ciò si opponeva il frate domenicano Gregorio Maria Rocco, perciò tra il sovrano e il frate scoppiò una violenta disputa. Padre Rocco, legato al re da un rapporto di amore-odio, diceva che non era giusto introdurre un “così ingannevole ed amorale diletto” in un paese in cui si cercava sempre di rispettare gli insegnamenti cattolici. Alla fine, però, Carlo III, facendo presente che il lotto, se giocato di nascosto, sarebbe stato più pericoloso per le povere tasche dei sudditi, riuscì a spuntarla, ad un patto però, che il gioco del lotto, almeno nella settimana delle festività del Natale, sarebbe stato sospeso; in quei giorni il gioco, insomma, non poteva distrarre il popolo dalle preghiere. Ma il popolo subito pensò di organizzarsi per proprio conto. I novanta numeri del lotto furono messi in “panarielli” di vimini e, per divertirsi in attesa della mezzanotte, ciascuno provvide a disegnare numeri sulle cartelle. Così la fantasia popolare riuscì a trasformare un gioco pubblico in un gioco familiare, che prese il nome di tombola dalla forma cilindrica del numero impresso nel legno e dal capitombolo che fa lo stesso numero nel cadere sul tavolo dal panariello che, una volta, aveva la forma di tombolo. Si può, dunque, affermare che la tombola è figlia del lotto, ma soprattutto della fantasia del popolo napoletano. (da Internet). E quale meglio occasione per organizzare delle tombolate pomeridiane nel periodo di carnevale? Così, l’attiva Confraternita di Santa Caterina V.M., in collaborazione con la parrocchia di Sant’Ambrogio e il sostegno del Comune di Alassio - Assessorato alle politiche Sociali, nei pomeriggi del 9 e 16 febbraio hanno organizzato le “tombolate” per gli appassionati dei numeri estratti e di tutti coloro intenzionati a partecipare allegramente alla manifestazione. Non è mancata la musica e la merenda e la simpatia degli organizzatori pronti a dispensare scacciapensieri nei presenti accorsi in gran numero nel salone parrocchiale. Arrivederci al prossimo anno e, sopratutto, che non manchi nessuno. Fal/ per l’A.V.A. San Valentino festeggiato all’Hotel Mignon dal Gruppo Bocciofilo L’8 settembre 2011 ha ricevuto il premio fedeltà la signora June Goodman, ospite per 35 anni all’Hotel Primula di Alassio. Nella foto la festeggiata tra un’amica, la proprietaria dell’Hotel e il Sindaco Roberto Avogadro. I RAGAZZI… DEL 1951! La leva del 1951 ha festeggiato allegramente i primi 60 anni presso il ristorante Savoia di Alassio. OGGI SPOSI Grande festa il giorno 19 Febbraio u.sc. Si sono uniti in matrimonio il signor Mazen con la dolce Fatma (esercenti della panetteria Arcobaleno) festeggiati da parenti ed amici. A questa nuova famiglia gli auguri di una vita serena dall’Associazione Vecchia Alassio. Come ogni anno il Gruppo Bocciofilo amatoriale organizzato da Cesare Rovida e altri collaboratori, si è ritrovato sulla spiaggia di Alassio, presso i “Bagni Pierinella”, a giocare a bocce sulla sabbia. Tutto il gruppo (più di quaranta persone ultrasettantenni), ringraziano sentitamente: la signora Caterina Iebole, l’Hotel Mignon, l’Agenzia Casamare per la loro disponibilità ad offrire, gratuitamente, locali adibiti a deposito materiale (bocce… ecc.) e a rendere più sereno il periodo di soggiorno. Ringraziano inoltre l’Ente Locale Alassino che nel corso di questi ultimi anni ha avviato e migliorato iniziative a so- stegno dei turisti prevalentemente anziani,, durante il periodo invernale. A tutti un augurio di buon proseguimento. Un particolare grazie al Signor Mauro Bartoli di Co- reggio per l’offerta al gruppo Bocciofila di 12 bottiglie di Lambrusco Principe, prodotto dalla sua Vigna. Ciao a tutti e arrivederci nel 2013. Cesare Rovida 8 «L'ALASSINO» ISTITUTO INTERNAZIONALE DI STUDI LIGURI Sezione Ingauna Conferenze su “IL SETTECENTO IN LIGURIA” Un gioiello del ’700 alassino: Palazzo Ferrero. Il ciclo di conferenze organizzato dall’Istituto di Studi Liguri sul Settecento in Liguria ha avuto inizio sabato 18 febbraio scorso con la lezione sul paesaggio, l’agricoltura e lo sfruttamento del suolo, tenuta dal prof. Diego Moreno dell’Università di Genova, che ha riscosso grande successo nel folto pubblico presente ed è stata seguita da un lungo e animato dibattito. Di grande interesse anche la lezione che sabato 25 alle ore 16,30, sempre nel palazzo Peloso Cepolla, ha tenuto l’alassino prof. Giovanni Puerari, La fioritura settecentesca di un centro ligure: Alassio, borgo dinamico e ambizioso. Il prof. Puerari ha parlato di Alassio e dei suoi legami col mare, con Albenga e con Genova. Ha sviluppato i temi delle attività marinare del Settecento, della crescita demografica e della ricchezza di alcune famiglie, dei problemi distrettuali in confronto ad Albenga e dei rapporti con Genova, soprattutto fiscali: sono argomenti che ha studiato a fondo – un suo libro sulla legislazione alassina sarà pubblicato a breve – e che presenterà partendo da numerosi documenti inediti, da lui trascritti grazie alla sua costante frequentazione dell’Archivio di Stato di Savona dove sono conservati sia il fondo dei cartulari notarili relativi al nostro territorio, sia quello dell’archivio comunale di Alassio. Ed ora alcuni punti salienti del discorso di Puerari: «Alassio nel ‘700 godeva di una florida ricchezza dovuta al commercio di alcuni prodotti. Uno di questi era il formaggio, veniva importato dalla Sardegna, da dove veniva importato anche grano. L’unità di misura era il “cantaro”. Fino alla fine del ‘700 fiorente era la pesca del corallo, anche questa in Sardegna, poi in Tunisia con base a Tabarca (era cominciata nel 1300), investivano denaro in questa pesca, il corallo era molto richiesto, perciò faceva gola ai pirati, gli alassini si facevano proteggere da navi armate. Se venivano catturate navi e marinai, si riscattavano tramite intermediari; per limitare i danni le spedizioni venivano finanziate da più persone. Tabarca era abitata da molti liguri che poi furono trasferiti in Sardegna e fondarono Carloforte. Altra attività di pesca era il tonno, anche questa in Sardegna, gli alassini si dedicavano pure alla lavorazione: tutto produceva ricchezza. Molti cognomi di famiglie alassine del ‘700 sopravvivono ancora oggi, altri si sono estinti. Lo sviluppo edilizio avviene soprattutto nel 6-’700. Tanti erano gli orti e i giardini, anche questo indice di ricchezza. Le relazioni con Genova erano buone. I rapporti con Albenga: Alassio è sempre stata inserita nell’amministrazione albenganese fino a Napoleone. Uno dei problemi più grossi era quello giudiziario: chiesero un giudice per Alassio, che venne concesso da Genova. Poi venne concesso un “podestà” (a metà del ‘500), venne formato anche un Consiglio. Comunque i rapporti con Albenga sono sempre stati conflittuali: gli alassini non le volevano pagare le tasse. La comunità di Alassio possedeva mulini a Villanova, a volte i carichi venivano sequestrati. I confini erano sempre fonti di litigi: gli alassini possedevano terre oltre i confini stabiliti dai Benedettini. Solo Napoleone nel 1812 stabilì dei confini definitivi. I rapporti con Genova: veniva chiesta una maggiore autonomia. Il problema erano le gabelle, arrivarono a chiedere un contributo in olio. Genova aveva il controllo su tutto, anche sulle questioni marginali. Gli alassini partecipavano ai ”carati” del mare: finanziamenti frazionati ai viaggi commerciali della navi, partecipavano agli utili o, nel caso, alle perdite; ma anche qui venivano imposte gabelle. Per concludere: è la storia di un Borgo del ‘700 che ha cercato di ottenere una sua autonomia; l’esosità di Genova a volte causava indebitamenti nella comunità, per farvi fronte venivano chiesti finanziamenti alle famiglie abbienti». Le altre conferenze in programma: 3 marzo, Livio Luciano Calzamiglia I vescovi di Albenga nel settecento; 10 marzo, Antonio Rolandi Ricci Maragliano e maraniglianeschi nella Diocesi di Albenga: note di aggiornamento; 17 marzo, Rosalina Collu Civiltà di villa nel Settecento ligure nelle residenze dei Durazzo, “mecenati di prestigio”: personaggi, artisti, opere; 24 marzo, Alberto Beniscelli Il Settecento letterario a Genova. Carlo Bertolino Venerdì 16 Marzo 2012 All’Anglicana in gennaio altri due spettacoli teatrali Ha vinto un premio prestigioso (il Calandra 2009 per il Migliore Spettacolo e Migliore Interprete) l’atto unico Stasera ovulo, messo in scena con successo in varie piazze italiane, e ora presentato come quarto spettacolo della rassegna teatrale alassina 2011-12 curata dal Direttore Artistico Giorgio Caprile. Si tratta di un monologo di cui è autrice Carlotta Clerici, interprete Antonella Questa, regista Virginia Martini, aiuto-regista Sabine Bordigoni, capo ufficio-stampa Serena Sarbia. E non deve stupire la grande predominanza di nomi femminili fra le realizzatrici, più che giustificata dalla tematica su cui lo spettacolo è incentrato: la maternità frustrata, la difficoltà o impotenza a procreare nella donna. Ma neppure inganni l’aspetto disforico del problema di chi, pur desiderandolo molto, non riesce ad avere un figlio. Nonostante la sua serietà e, talvolta, drammaticità, l’argomento viene trattato con umorismo e leggerezza, nelle varie fasi prospettate di cui sono volutamente sottolineati gli aspetti comici. Unico supporto dell’attrice al suo articolato monologo è l’arredo, costituito da un grosso cubo bianco. Su di esso la Questa, infagottata in un inutile pre-maman, si abbarbica, si accovaccia, si contorce, si sdraia a gambe all’aria, in una molteplicità di posizioni davvero insospettabile. Qualcuna di esse certo richiama il lettino ginecologico; ma anche la poltrona da cui telefonare, il letto coniugale, o altro. E gli interlocutori previsti da questi svariati posizionamenti sono la dottoressa, due o più amiche, il marito, il professore illustre, il consigliere, la madre... Mentre all’elenco dei progetti, o esiti, di esami medici effettuati e tentativi vari si alternano molteplici indagini della protagonista sulle proprie mutandine, puntualmente negativi nella sperata segnalazione di un inizio di gravidanza... E intanto il pavimento ne viene costellato, sono almeno una dozzina quelle che la Questa volta a volta si toglie con incredibile abilità (e lo spettatore si chiede allibito come faccia a sfilarsele una per volta senza creare un ingorgo...). L’effetto generale è indubbiamente quello di una irresistibile comicità, comprovato dalle frequenti risate del pubblico. Resta tuttavia sospesa nell’aria una vaga aura di paradosso e sconcerto, certo determinata dalla menzione di espedienti che nella realtà vengono impiegati da chi un figlio lo desidera davvero e con tutte le proprie forze cerca di averlo, frustrato spesso dalla inanità di ogni sforzo. E che il testo di Carlotta Clerici eviti comunque di fornire illusorie speranze in proposito è comprovato dalla conclusione, in cui viene annunciata la nascita finalmente di un bel bambino... a Nairobi: frutto evidente di una adozione. Credo che in questo testo, e in particolare, appunto, nella sua conclusione, l’autrice abbia voluto esprimere anche una posizione critica nei confronti dell’accentuazione enfatica della maternità naturale, quale è manifesta nella cultura che la illustra attraverso le immagini e il bombardamento di luoghi comuni che la esaltano. Il finale sembra invece voler dare particolare risalto al valore del rapporto affettivo genitoriale, che può proficuamente instaurarsi anche con figli adottivi. *** Pur bandita ogni suggestione di comicità, ancora di prevalente impronta femminile è stato il quinto spettacolo della rassegna teatrale alassina, dal titolo L’Ipazia, prodotto dalla compagnia Teatro dell’Aria e incentrato sul personaggio, storicamente esistito nel IV secolo dopo Cristo, della omonima filosofa alessandrina. Va detto subito che l’interpretazione di Simona Grillo e la regia di Nella Bozzano hanno saputo dare alla vicenda il giusto tocco di calcolata sobrietà. La storia di Ipazia (scienziata, astronoma, matematica, pensatrice punita con la morte per la sua vena libertaria e, conseguentemente, la sua posizione antitetica al dogmatismo cristiano e al potere imperiale) è infatti improntata a una drammaticità che non consente sbavature, e che sarebbe risultata molto meno coinvolgente se avesse indulto a momenti di facile sensazionalismo. Nata intorno al 370, figlia del matematico Teone, Ipazia fu educata fin dall’infanzia all’esercizio della speculazione intellettuale. Ancora giovanissima, impartiva lezioni di astronomia, matematica, filosofia, e quant’altro riguardasse le sue appassionate ricerche, nella scuola alessandrina. Ma si tramanda anche che amasse uscire in mezzo alla città dove “spiegava pubblicamente, a chiunque volesse ascoltarla, Platone o Aristotele o le opere di qualsiasi altro filosofo”. Questa istintiva generosità le valse notevole popolarità e molta considerazione: ma inevitabilmente anche grande invidia. Per questo e altri motivi di carattere politico, incorse nell’ira di eminenti personalità del tempo, e in particolare si inimicò il vescovo di Alessandria Cirillo, patriarca e teologo. La sua uccisione ad opera del fanatismo militante cristiano (i monaci parabolani) assunse il carattere di un vero e proprio martirio, dal momento che, come si riferisce, il corpo della donna venne letteralmente smembrato in singoli pezzi. Ipazia dunque, benché non siano stati reperiti suoi scritti, è annoverata nella storia delle idee in quanto costituisce un esempio di sacrificio femminile subíto in nome della cultura; e anche forse una testimonianza della mentalità che in tutti i tempi ha discriminato la donna specie se dotata di ‘eccessivo’ talento, e improntitudine nell’eleggerlo a proprio stile di vita e pensiero. Simona Grillo che, oltre ad essere autrice della riduzione teatrale del testo di Adriano Petta e Antonio Colavito (Ipazia, scienziata alessandrina, 2006) e consulente alla regia insieme a Marco Durando, ha impersonato la protagonista, ne ha fornito un ritratto sommamente centrato: aiutata anche dal proprio aspetto accattivante, ha saputo cioè alternare i caratteri di una sicura e battagliera coscienza di sé e dei propri valori, agli atteggiamenti dell’umiltà propria di chi si confronta quotidianamente con la conoscenza. Quanto alla regia di Nella Bozzano (anche incisiva interprete), si è avvertita l’impronta di un tocco che, pur nell’osservanza della verità storica, ha dato rilievo alle istanze dell’attuale: e ciò sia per quanto riguarda i contenuti attinenti le rivendicazioni femminili e culturali, sia per il gioco magistrale degli effetti scenici che, alla storicità ambientale della vicenda, oppone appunto un efficace contrappunto di modernità. Bene, di conseguenza, i balletti che intersecano le varie scene, gestiti con perizia e padronanza di idee dai ballerini: le danzatrici Brenda De Palo, Raffaella Furno, e Dora Spano, oltre a Demian Troiano. E un particolare elogio va a quest’ultimo, la cui eccezionale ‘snodosità’ di movimenti si sposa con un’inventiva che ad ogni volteggio li rende, agli occhi dello spettatore, incredibilmente inediti. Ma bravissimi anche gli altri, che qui menziono: gli attori Paolo Portesine e Danilo Spadoni, e la voce narrante fuori scena di Antonio Minelli. Romana Rutelli ASSOCIAZIONE ALASSIO DONNA Alassio... c’era una volta! Serata commemorativa dedicata a Mario Berrino, Antonio Carossino e Tommaso Schivo Encomiabile iniziativa dell’Associazione “Alassio Donna”: una serata per commemorare tre alassini recentemente scomparsi, che hanno onorato Alassio soprattutto in campo culturale. Il 19 febbraio scorso all’Hotel Aida il professor Andrea Gallea ha pronunciato tre intensi discorsi commemorativi, il poeta Antonio Boscione ha letto alcune poesie. Ecco un sunto di quanto ha detto Gallea dopo il saluto delle dirigenti di “Alassio Donna”. «Generalmente mi invitano per far sorridere, non per commemorare, ma per me questi tre amici sono ancora vivi: Ugo Foscolo diceva che chi è ricordato non è morto. Cominciamo da Tommaso Schivo: È stato “Il Professore” per antonomasia, soprattutto un grande insegnante, anche quando è diventato Preside; aveva uno sconfinato amore per la scuola lo dimostra il fatto che lasciato l’insegnamento professionale si dedicò all’Unitre. Fondatore (con altri) della “Vecchia Alassio” ne divenne Presidente; fino all’ultimo ha corretto le bozze de “L’Alassino”. Partecipò alla trasmissione televisiva “Campanile sera”. Scrisse un buon numero di libri su Alassio, come storico e come poeta in lingua e in dialetto. Passiamo a Mario Berrino: Una vita intensa dedicata a promuovere la sua Alassio, ideatore e realizzatore di tante manifestazioni e di locali per ospitarle, basti ricordare il Muretto e il Roof Garden del Caffè Roma, che negli anni d’oro raccoglieva personaggi fa- mosi italiani e stranieri, e “lanciava” giovani di talento divenuti celeberrimi in seguito. Con la sua pittura ha contribuito ulteriormente a far conoscere Alassio nel mondo. In fine Antonio Carossino: Aveva in mente un’associazione alassina, ne parlò col maestro Mario Richero e nacque la “Vecchia Alassio”. Era autodidatta, aiutava suo padre che faceva l’ortolano per l’Istituto Salesiano, nel tempo libero si recava nella biblioteca dove leggeva e studiava con grande passione. Aveva una competenza non comune sulla storia alassina: per cercare un manoscritto che mi serviva per la tesi di laurea, a Genova mi consigliarono di rivolgermi a Carossino. Forniva notizie a molti autori di libri sulla Liguria. Tanti laureandi si rivolgevano a lui per le tesi (ne ha superato la trentina). Ha lasciato un archivio vastissimo che per sua volontà potrà essere consultato dopo cinque anni dalla sua morte». Antonio Boscione per ognuno dei tre personaggi ha letto alcune poesie sue e di altri. L’assessore Rinaldo Agostini ha recato il saluto dell’Amministrazione. È seguita una prelibata cena impeccabilmente servita, allietata dalla musiche del cantautore Luca Griotto e dell’artista emergente Elena Aloe; era presente come cliente dell’albergo il fratello del celebre cantante Totò Cotugno che pure lui ha cantato alcuni brani del congiunto. Ca. Bl. Per A.V.A. Me’ bella U bèn, mé bella, che te vöiu a tì u l’è faitu de cose e de mumènti, de parolle, silènsi, sèntimènti... Cos’e dareva pé savélu di’! U l’è cumme sèntise in gruppu a-a gura de cuntèntessa danduse u bungiurnu, aspèntò tütte e vote u to’ riturnu quande ti sciorti, pé in menütu o in’ura; spartise e cose bone o e ciü cattive, ricunusce a to’ vuxe c'a me ciamma, nu savése mai di’ ’na raxiun gramma... Cos’e dareva pé savélu scrive, mette tütte ’ste cose drent’a ’n föiu, savete bèn spiegò cumm’e me sèntu... ninte u pureva fome ciü cuntèntu de savé dite quantu bèn te vöiu. Antonio Boscione Venerdì 16 Marzo 2012 8 Marzo; la mia mimosa, se non ora, quando “due buoni orologi segnano la stessa ora, anche se sono di marche diverse. Basta che partano insieme.” Sono le parole che Primo Levi fa dire a Mendel soldato dell’armata Rossa, in quello che viene considerato il suo primo vero romanzo: Se non ora, quando? con il quale vinse, nel 1982 sia il Premio Viareggio che il Premio Campiello. Mendel è un soldato; ebreo e orologiaio, nella vita civile, e le sue parole si riferiscono alla voglia e alla possibilità di aiutarsi reciprocamente, in una Europa in fiamme, per raggiungere la terra promessa dei suoi avi. Ma le stesse parole andrebbero bene anche in riferimento all’uomo e la donna che, se si muovessero assieme, potrebbero segnare la stessa ora sull’orologio dell’Umanità. Se non ora, quando? il 13 febbraio dello scorso anno si è trasformato nello slogan che ha riempito le piazze italiane di donne offese ed indignante per il comportamento di politici ai vertici della Nazione. Le giornate di Siena del 9 e 10 luglio hanno deliberato che questo spontaneismo diventasse un movimento in grado di dialogare con la politica per farle capire che occorre ancora cambiare la condizione di vita delle donne e del Paese intero. Perché le donne vogliono contare nelle decisioni politiche e affermare che; secondo un altro slogan del SNOQ: un Paese per donne è un Paese per tutti. Oltre al motto Mazziniano “Una Repubblica di tutti, per tutti” risuonano nelle orecchie anche altre parole dette e scritte da Mazzini e riferite alle donne, quali: “Come due rami che muovono distinti da uno stesso tronco, l’uomo e la donna muovono varii da una base comune, che è l’Umanità.” E ancora: ! La donna e l’uomo sono due note senza le quali l’accordo umano non è possibile.” E a seguire: Abbiate dunque la Donna siccome compagna e partecipe, non solamente delle vostre gioie e dei vostri dolori, ma delle vostre aspirazioni, dei vostri pensieri, dei vostri studi e dei vostri tentativi di migliora- mento sociale. Abbiatela eguale nella vostra vita civile e politica. Siate le due ali dell’anima umana verso l’ideale che dobbiamo raggiungere. Queste parole le ho già fatte apparire in altri scritti, specie in occasione dell’otto marzo ma sempre e anche in questo caso ripeterle non fa male, anzi giova. Il baratro è culturale. È l’assenza di istruzione, di cultura, di consapevolezza, di dignità da parte di entrambi i rami, le due note, le due ali. Verrebbe facilmente da dire che questo è il danno prodotto dal quindicennio che abbiamo appena attraversato ma non è così; se questo fosse sarebbe ancora facile e possibile porvi un definitivo rimedio. La questione della emarginazione della donna non è di oggi o di ieri ma è di sempre; non è solo italiana ma è mondiale; oggi si dice globalizzata. La mia, sempre simbolica mimosa, quest’anno va a tutte le donne che si sono ritrovate il 13 febbraio dello scorso anno riunite in piazza a reclamare quello che dovrebbe essere ovvio: il rispetto. Un mazzo di questa mimosa va in particolare a Stefania Noce, che sulla piazza issava al vento un foglio con su scritto “Non sono in vendita” e che è stata uccisa da un ragazzo che affermava di amarla più della sua vita. In un suo articolo sul giornalino del movimento studentesco catanese Stefania affermava: “Queste righe sono per quelle donne che non hanno ancora smesso di lottare. Per chi crede che c’è ancora altro da cambiare, che le conquiste non siano ancora sufficienti, ma le dedico soprattutto a chi NON ci crede. A quelle che si sono arrese e a quelle convinte di potersi accontentare. A coloro i quali pensano ancora che il femminismo sia l’estremo opposto del maschilismo.(..) Abbiamo denunciato qualsiasi forma di “patriarcato”, le sue leggi, le sue immagini. Pensavamo di aver finito. Ma non è finita qui. Pensiamo poi ai problemi sul lavoro e, dunque, ai datori che temono le assenze, i congedi per maternità, le malattie di figli e congiunti vari, cosicché le donne spesso scelgono un impiego a tempo parziale, penalizzando la propria carriera. Un altro problema, spesso dimenticato, è quello delle violenze (specie in famiglia). Malgrado i risultati ottenuti, (oggi), una donna violentata “avrà avuto le sue colpe”, “se l’è cercata” oppure non può appellarsi a nessun diritto perché legata da vincolo matrimoniale al suo carnefice. Inoltre, la società fa passare pubblicità sessiste o che incitano allo stupro; pornografie e immagini che banalizzano le violenze alle donne. Stefania chiude l’articolo con un perentorio: “Nessuna donna può essere proprietà oppure ostaggio di un uomo, di uno Stato, né, tanto meno, di una religione”. Dopo il mesto ricordo di Stefania Noce, che ha pagato con la vita il non voler essere proprietàostaggio, vorrei chiudere parlando di una donna che dopo anni di arresti domiciliali, senz’altro aiutata, oltre che alla sollevazione internazionale, ancor più dal conferimento del pur meritato premio Nobel per la pace, è riuscita a tornare sulla scena politica del suo paese. Si tratta di Aung San Suu Kyi, che in una delle sue affermazioni dice: «Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, all’istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo è il sollievo di un popolo». La mia ricerca di fonti e di notizie è avvenuta nella immensa biblioteca di internet ed in particolare sui siti: http://www.zeroviolenzadonne.it http://movimentostudentesco.org http://www.senonoraquando.eu http://www.primolevi.it Giuseppe Cotta Socio AMI sezione di Savona III Memorial Bartolomeo Marchiano I Piatti della Memoria delle Pro Loco del Ponente Savonese Si è svolta con successo l’inaugurazione e la prima giornata del Memorial Bartolomeo Marchiano presso l’Istituto Alberghiero Giancardi di Alassio. La Pro Loco di Alassio sfida con il “Cappon Magro” la Pro Loco di Garlenda e il suo “Pan Fritto”. Con le pro loco del ponente savonese, in competizione per il III Memorial Bartolomeo Marchiano, tornano i piatti della tradizione ligure, già sostenuti da Slow Food con l’iniziativa “gra- 9 «L'ALASSINO» nai della memoria”. A contendersi il “piatto del cuore” i custodi della tradizione gastronomica di ALASSIO – LAIGUEGLIA - STELLANELLO - CALICE LIGURE - GARLENDA – CASTELBIANCO. Nella giornata di martedì 21 febbraio 2012 si sono misurati ai fornelli dell’alberghiero di Alassio, coadiuvati dagli alunni della professoressa Katiuscia Giuria, la Città del Muretto e la Capitale della 500. Per l’occasione, Alassio ha presentato il cappon magro e Garlenda il pan fritto. Il progetto, coordinato dai docenti Monica Barbera, Franco Laureri e Michela Calandruccio, ha visto competere i team degli alunni del corso di cucina per il trofeo della Regione Liguria e quelli di sala per il premio dell’associazione sommelier italiani. I piatti sono stati abbinati ai vini, pigato e rossese, dell’Azienda Sartori di Torre Pernice presentati dal sommellier dell’A.I.S Fausto Carrara. Ospiti “d’onore” della sfida gli alunni della scuola primaria di Garlenda che sono stati introdotti alle magie e ai segreti della cucina alassina dal presidente della Pro Loco di Alassio Gian Paolo Fracchia. La rassegna gastronomica ha il patrocinio di Regione Liguria, Provincia di Savona e Slow Food, ed è svolta in collaborazione con CONAD, Frantoio Armato, Tonietta Carni, e Azienda Fortuna. Presenti le telecamere di Tgevents Television che documenterà la manifestazione mediante la realizzazione di servizi video che saranno di volta in volta inseriti nei siti web www.tgevents.it e www.telegusto.it PREMIO SOMMELLERIE Presentato nella sala ristorante dell’Istituto Alberghiero F. Maria Giancardi il premio sommelerie, dell’Associazione Italiana Sommelier, delegazione di Savona, destinato agli allievi del corso enogastronomico che partecipano in attività di sala nell’ambito del prestigioso Memorial Bartolomeo Marchiano, albergatore e grande gourmet della Baia del Sole. Il riconoscimento andrà all’allievo che si sarà distinto per capacità professionali durante gli incontri della rassegna culinaria dedicata ai “piatti della memoria”, che vedrà competere le Pro Loco del ponente savonese. L’evento è organizzato con il patrocinio di Regione Liguria, Provincia di Savona, Slow Food e si avvale del contributo professionale dell’Associazione Italiana Sommelier. L’A.I.S. è stata fondata il 7 luglio 1965 ed ha ottenuto il 6 aprile 1973, con Decreto n. 539 del Presidente della Repubblica, il riconoscimento giuridico dello Stato ed è Socio Fondatore e Membro della Worldwide Som- melier Association. L’Associazione Italiana Sommelier organizza moltissime attività nel campo dell’enogastronomia: degustazioni guidate, seminari a tema, cene e visite in aziende vinicole in Italia e nel mondo. Il riconoscimento A.I.S., verrà consegnato, dalla delegata provinciale Cinzia Mattioli, Venerdì 4 maggio 2012, nell’ambi- to della cena di gala del III Memorial Bartolomeo Marchiano, alla presenza delle autorità regionali, provinciali e scolastiche all’alunno che avrà dimostrato di possedere le migliori abilità, conoscenze e competenze tecniche e professionali nel campo della sommelerie e che si è distinto per eleganza e stile nel servizio. CONFERENZA “OCCHIO ALLA TRUFFA!! Come difendersi da truffe e raggiri” Il Comune di Alassio, Assessorato alle Politiche Sociali, già da alcune stagioni organizza un ciclo di conferenze per la salute e la sicurezza della persona anziana. Quest’anno, grazie alla gentile collaborazione con la redazione della trasmissione televisiva “Striscia la Notizia” a parlare di sicurezza e soprattutto come potersi difendere da truffe e raggiri è stato invitato quale illustre relatore il dott. Vincenzo Panza, Presidente dell’Associazione Italiana Carabinieri, sezione di Brugherio, che si avvarrà della collaborazione della dott.ssa Elisabetta Galbiati, psicologa e psicoterapeuta. Attraverso i filmati che la redazione di “Striscia la Notizia” ha messo loro a gentile disposizione, i relatori proporranno una presentazione efficace delle truffe più frequenti e più complesse. Scopo dell’incontro è quello di imparare a riconoscere un truffatore, indipendentemente dalla maschera che indossa (postino, tecnico del gas, ispettore dell’Inps… etc.), semplicemente dai suoi atteggiamenti. Il pubblico sarà guidato all’individuazione di quei punti di attenzione che consentono di individuare l’imbroglione. La psicologa poi fornirà validi suggerimenti su come gestire la situazione contingente, evitare il trauma post – truffa e su come riconoscere i meccanismi utilizzati dai truffatori per far breccia nella fiducia delle persone. La presenza di rappresentanti del territorio dell’Arma dei Carabinieri fornirà inoltre quel qualificato e specialistico contributo all’incontro ed al successivo dibattito con particolare riferimento alla realtà locale. Un invito quindi alla cittadinanza a partecipare alla conferenza che si terrà sabato 24 marzo alle ore 16,00 presso l’Auditorium “Roberto Baldassarre” della Biblioteca Civica “Renzo Deaglio”, Piazza Airaldi e Durante 7. L’Assessore alle Politiche Sociali dott.ssa Loretta Zavaroni Assemblea di Italia Nostra Il giorno 6/ 2/ 2012 alle ore 21 presso la Associazione Vecchia Alassio si riunisce l’assemblea di Italia Nostra, sezione di Alassio. Sono presenti: Giovanna Fazio, Giuseppina Mazzola, Anna Fedi, Angelo Campi, Angelo Berrino, Marina Balduzzi, Riccardo Pellicci, Lorena Nattero, Carlo Bertolino. Ordine del giorno: Relazione sulle attività svolte durante l’anno Approvazione del bilancio 2011 Questione riguardante il Tennis e la sentenza del Tar Varie ed eventuali. A causa dell’assenza della tesoriera Maria Grazia Pozzi la lettura delle spese viene dilazionata alla successiva seduta. Si ricordano insieme le attività svolte durante l’anno: Per la tutela di ambiente e paesaggio: Spoglio e pubblicazione sui giornali locali dei dati del sondaggio sui luoghi di Alassio più amati da tutelare Quesiti relativi ai temi della tutela del paesaggio per i candidati sindaco Incontro con i candidati, organizzato dalla sezione presso la sala convegni della Biblioteca, con proiezione fotografica, aperto alla cittadinanza (grandissimo successo di pubblico). Contatti con la Nuova Amministrazione Costante collaborazione con la stampa locale. Incontri con la Soprintendenza e presso i vari enti per la tutela di Punta Murena, l’Hanbury Tennis Club e la collina di Alassio Incontri con cittadini e visita alle criticità di Andora e entroterra Per la settimana sui Paesaggi Sensibili: incontro-convegno-dibattito sul paesaggio agrario di Liguria: “Facciamoli secchi!” (i muri a secco) Nostra presenza sulla “Goletta Italia” il 19 agosto, in Tv nella trasmissione “Prodotto Italia” del 12 novembre 2011sul paesaggio dell’entroterra e i muri a secco e nel Tg1 del 20 dicembre 2011 del per la denuncia del pericolo alluvioni a causa della tombinatura dei rivi e pericoli per frane. Per l’educazione alla conoscenza e conservazione del patrimonio paesaggistico, ambientale e artistico: Interventi nella Scuola Alberghiera perché chiamati a fare una ”intervista impossibile” a Mario Fazio. In collaborazione con Slow Food: “L’orto in condotta” nella scuola elementare alassina Organizzazione di due gite a Genova: una per la visita dei Palazzi dei Rolli e Museo Chiossone e l’altra al complesso di S. Maria di Castello e alla mostra a Palazzo Ducale: “Mediterraneo, da Monet a Courbet a Matisse” Coinvolgimento degli alunni di una scuola media di Alassio nella settimana dei Paesaggi Sensibili per avvicinarli alla conoscenza della cultura contadina dell’entroterra, anche con la costruzione di un muro a secco. Nell’Istituto agrario di Albenga, assistenza al progetto in via di elaborazione sui paesaggi sensibili. Viene quindi affrontato l’argomento Tennis. La notizia è che il TAR ha accolto il ricorso della Soc. Tennis contro la decisione della Sovrintendenza del 21/5/ 2010 di vietare la costruzione di 233 box privati sotto i campi da tennis del Law Tennis Club. Le motivazioni della sentenza del Tar appaiono non corrette, in particolare perché si nega la presenza di alberi, quando invece esiste (prove fotografiche) un’intera fila di cipressi. L’intervento risulta molto preoccupante anche sotto l’aspetto geomorfologico per lo scavo in zona fragile e negativo anche per la creazione di nuove tribune laterali che altererebbero profondamente il complesso del giardino, oltre a eliminare i campi in terra rossa, ormai rari. Si discute come affrontare la questione , anche alla luce del fatto che il Comune, nella nuova Amministrazione, è contrario all’edificazione di questi box e si prepara a emettere un’ordinanza che vieti di costruire autorimesse sotto le aree verdi, tra cui appunto il tennis. Si ritiene comunque opportuno sentire il parere di un avvocato per intraprendere un ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar. I soci si riserveranno, dopo il parere, di prendere una decisione. Si osservano intanto alcune fotocopie del progetto e si decide di chiedere al Comune l’ultima sentenza del Ministero contraria ai box. Con la promessa di convocare i soci in un incontro conviviale, si chiude la seduta alle ore 23,30. 10 «L'ALASSINO» Venerdì 16 Marzo 2012 MOVIMENTO E SALUTE CRUCIALASSINO 1 2 3 4 6 13 12 MOVIMENTO E’ SALUTE 5 16 7 14 9 10 22 23 11 15 18 17 8 19 AFA L’obiettivo primario dei più recenti piani sanitari nazionali è quello di promuovere comportamenti e stili di vita per il più efficace mantenimento della salute.delle persone. Se lo stimolo a favore di una vita attiva è importante per un giovane “sano”, lo è ancora di più per l’anziano, le cui patologie seguono un decorso cronico-invalidante soprattutto per lo svolgimento delle attività quotidiane. E’ ormai noto che l’esercizio fisico rientra tra i fattori che contribuiscono ad un buon invecchiamento; infatti una regolare attività motoria previene patologie croniche come: • diabete • disturbi cardiocircolatori • obesità protegge da condizioni disabilitanti tipo: • osteoporosi • artrite riduce o elimina fattori di rischio come: • pressione alta • colesterolo alto L'attività fisica deve essere intesa non solo come un atto terapeutico di tipo riabilitativo in pazienti reduci da patologie ma anche un presidio fondamentale della prevenzione della disabilità. L’attività fisica regolare permette di combattere efficacemente sedentarietà e disuso favorendo contemporaneamente una migliore integrazione sociale.. EFFETTI DELLA SEDENTARIETA’ MENOMAZIONI Osteoporosi, Diabete, Ictus, Cancro, Obesita’, ecc VITA SEDENTARIA LIMITAZIONI FUNZIONALI Depressione, perdita delle relazioni sociali o familiari, ecc. Ridotta resistenza agli sforzi, Perdita di equilibrio, Cammino difficoltoso, Alterata destrezza, attività fisica adattata LIMITAZIONI FUNZIONALI DISABILITÀ STILE DI VITA ATTIVO DISABILITA’ MOVIMENTO E SISTEMA CARDIOVASCOLARE L’attività aerobica ed uno stile di vita attivo riducono il rischio di malattie cardiache, come la cardiopatia coronarica, e di morte per cause cardiovascolari. E’ stato dimostrato peraltro che esiste una relazione tra esercizio fisico e controllo nella pressione arteriosa. MOVIMENTO ED APPARATO RESPIRATORIO L’esercizio fisico non è certo in grado di aumentare la forma, il volume o la capacità di espandersi dei polmoni, però il cuore di una persona allenata è in grado di pompare maggiori quantità di sangue favorendo il trasporto maggiori quantità di ossigeno e sostanze nutritizie alle cellule. Inoltre i tessuti, specie quello muscolare, ottimizzano la capacità di estrarre l’ossigeno dal sangue e rimuovere velocemente l’anidride carbonica che si viene a creare come prodotto di rifiuto. L’allenamento fisico costante induce nell’organismo una riduzione dell’intervallo necessario al recupero funzionale, con riduzione sia della frequenza cardiaca che di quella respiratoria. MOVIMENTO E METABOLISMO Il mantenimento del peso forma dipende dall’apporto e dal dispendio energetico; se per un periodo di tempo il primo fattore è superiore al secondo, si sviluppano soprappeso ed obesità. Uno stile di vita sano unito al movimento può prevenire l’obesità e mettere al riparo dall’aumento fisiologico di peso tipico della mezza età. Inoltre è stato dimostrato che mantenendo l’attività e la forma fisica gli obesi possono ridurre il rischio di essere soggetti a malattie cardiache e diabete, riportandolo ai livelli tipici delle persone con un peso normale. MOVIMENTO E APPARATO LOCOMOTORE L’attività fisica regolare può cambiare la struttura e la funzione muscolare; si assiste ad un incremento di forza e di resistenza con effetti positivi anche sulla flessibilità articolare. L’attività motoria è il miglior stimolo per la mineralizzazione ossea con effetto di prevenzione dell’osteoporosi e delle fratture. 21 25 24 27 Migliore cammino ed equilibrio, resistenza allo sforzo, destrezza manuale Miglior trofismo muscolare, escursione articolare, miglior densità ossea e funzione cardiovascolare Miglior tono dell’umore, motivazione, relazioni sociali 28 ATLETICA LEGGERA Abate: record italiano indoor 7,57 Questo era il titolo dell’articolo apparso sulla Gazzetta dello Sport di domenica 5 febbraio. Il nostro concittadino Emanuele Abate ha battuto per ben due volte di fila, sia a Magglingen in Svizzera sia a Karlsruhe in Germania, il record italiano sui 60 m a ostacoli indoor, che resisteva da ben 14 anni. Queste ottime prestazioni, ovviamente, sotto i minimi richiesti dalla Federazione italiana, gli hanno consentito di partecipare ai Campionati mondiali Indoor che si sono tenuti a Istanbul, nei quali si è classificato al 6° posto. Complimenti! 29 30 31 32 33 37 Sì all’attività fisica quindi, ma con delle regole per non mettere a repentaglio la propria salute. Prima di iniziare è necessario parlare con il proprio medico per valutare l’opportunità di eseguire tutti gli accertamenti necessari per poter poi muoversi in totale sicurezza. Ad AlassioSalute abbiamo creato gruppi di lavoro che praticano attività motoria costante, sono formati da persone con sindromi dolorose da ipomobilità che provocano mal di schiena, controllo alterato della postura, dell’equilibrio e del cammino (fibromialgia, osteoporosi, artrosi), e da persone con sindromi croniche stabilizzate negli esiti, ad esempio ictus, diabete, broncopneumopatie, ed altre patologie in cui le menomazioni dovute alla patologia principale sono causa di sedentarietà che a sua volta origina nuove menomazioni con conseguente ulteriore perdita di funzione e disabilità. A ciascuna persona viene assegnato un programma di lavoro specifico ed individualizzato. Nei prossimi mesi spiegheremo in maniera più dettagliata che tipo di esercizi si possono eseguire in palestra, per ora ci limitiamo ad accennare alcuni dei corsi da noi proposti. Si tratta di una tecnica utilizzata nella Medicina Tradizionale Cinese volta a raggiungere uno stato di benessere psicofisico completo e alla quale si attribuisce grande valore preventivo all'insorgere di ogni male. Il Qigong è una disciplina che deve essere acquisita al pari di una pratica di igiene personale. Il nostro corso di Qigong è finalizzato all'insegnamento di quest’arte antica alle persone che vogliano apprendere un metodo per poter migliorare la propria salute e imparare a conoscere meglio il proprio corpo e la propria mente. La pratica del qi gong è uno strumento di prevenzione ed un modo di poter fare attività motoria leggera per limitare i danni derivati da patologie invalidanti. L’attività è costituita da esercizi abbastanza semplici ed è praticata da tempo in molte strutture sanitarie, anche ospedaliere. La forma attraverso la quale si applica il Qi Gong è quella di una ginnastica dolce che si svolge su quattro livelli: Esercizi dinamici,per regolare il corpo; • • Tecniche di respirazione; • Concentrazione mentale, per regolare la mente; • Emissione di suoni terapeutici, per regolare le emozioni. LA BACK SCHOOL E’ la scuola della schiena e nasce con l’intento di insegnare ed educare l’ uso sano della schiena tramite esercizi e posture. Essa mette insieme il contributo di medicina, fisioterapia, ergonomia, psicologia ed educazione alla salute: non si affida infatti ad un metodo univoco ma lo sceglie in base all’obiettivo da raggiungere o alle necessità del paziente. Anche per questa disciplina il paziente è protagonista, ha un ruolo attivo, la sua collaborazione è indispensabile per la buona riuscita degli esercizi; viene infatti data a ciascuno la possibilità di conoscere come funziona e come è fatta la propria colonna vertebrale per poi indagare quali sono i meccanismi che innescano una dinamica dolorosa. Attraverso la consapevolezza del proprio corpo si apprende la conoscenza dell’ uso corretto della schiena attraverso posture efficaci e più coerenti alle differenti condizioni dettate dalle abitudini quotidiane. Tramite il controllo della respirazione e del rilassamento si riescono anche a gestire meglio i propri stati d’ansia ed a ridurre le tensioni. 41 40 35 36 39 42 43 45 48 34 38 46 49 44 47 50 CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – Marzo 2012 Orizzontali 1. Succede sempre a... Dicembre – 7. Antico borgo Alassino – 12. Sigla della nostra Associazione – 13. Esclamazione che vale “evviva” – 15. Noto circolo ricreativo – 16. Amore a Cardiff – 18. Lo Spampinato, compianto componente de “I Pentallegro” – 20. Sfiora il mare a gran velocità – 21. Oltre a sorreggere, possono contenere cariche micidiali – 24. Noi, in dialetto, lo chiamiamo “tuccu” – 25. Incoraggia il torero – 26. Provincia spagnola già antico reame – 27. Figura scolpita – 29. Gigante della strada – 30. Macabre... fiere – 31. Re a Parigi – 32. Tipiche reti di “corsa” – 36. Provincia siciliana – 37. La presiede il Cardinale Bagnasco – 38. Metallo resistente alle alte temperature – 39. Raganelle – 40. Dario, premio Nobel italiano – 41. Lo ricorda un vicolo denominato “u scò” – 44. Esempio in breve – 45. Assennato, avveduto - 46. Piccoli cubetti – 48. In Alassio è anche il “Palmero” – 49. Battesimo in quel del 41 orizzontale – 50. Già Ente Comunale di assistenza. Verticali 1. Una è la via Lattea – 2. Progredite, moderne – 3. Marinaio – 4. Simbolo dell’oro - 5. In un vecchio film era “la dolce” – 6. Lavora il 4 verticale – 7. Coloro che... – 8. Insidia marina – 9. Targa di Cremona – 10. Affermazione tedesca - 11. Un tempo venivano chiamati “Ingauni” - 14. Occhiello per bottoni – 17. Segreta, occulta... misteriosa – 19. Negazione – 22. Non è più oggi – 23. Così inizia il... volo – 28. Consonanza, accordo e pace – 29. Deve la sua fama alle “streghe” – 33. G.G., industriale che fondò Astoria (Oregon-Usa) nel 1811 – 34. Genio Militare Italiano – 35. Composizione musicale romantica di cui fu caposcuola Schubert – 36. Per la sua bellezza scoppiò una guerra – 37. Città Lariana (sigla) – 40. Era l’agognato... West - 42. Abbreviazione di... legale – 43. Importante città Nigeriana – 45. Capoluogo della Valtellina – 47. Vice in... mezzo SOLUZIONE FEBBRAIO 2012 Il Team di FKT e Palestra di AlassioSalute La responsabile Dott.ssa Angela Gatta VELA MOVIMENTO E ASPETTO PSICOLOGICO L’esercizio fisico protegge il sistema nervoso, migliora le attività cognitive , i deficit motori e neurologici causati da alcune malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson, migliora il benessere psicologico, la gestione dello stress, dell’ansia, regola il sonno ed innalza il tono dell’umore. 26 MENOMAZIONI IL QIGONG Difficoltà nelle azioni quotidiane, riduzione dell’autonomia dentro e fuori casa, ecc. 20 MOUNTAIN BIKE Classifica Generale Trofeo “Marina di Alassio” Rinasce la Gran fondo del Muretto Una bellissima giornata di sport domenica 26 febbraio, per un appuntamento con la mountain bike, che mancava ad Alassio dal 2009. Uno splendido sole ad illuminarne il ritorno dopo che il primo marzo di due anni fa, l’avevamo lasciata sotto una pioggia torrenziale. Gli amici di Alassio Bike come sempre, pur con risorse più scarse che in passato e tempi ristretti a causa di difficoltà nell’individuare una data idonea, hanno offerto un’organizzazione perfetta. Diversi partecipanti intervistati dopo la gara, hanno pubblicamente ringraziato gli organizzatori per come era stato segnalato il percorso e presidiati tutti i bivi. Devo dire che anche il villaggio allestito nella Piazza Partigiani, era veramente molto accogliente e il pasta-party particolarmente ricco, come pure la dotazione dei premi. Partente con il numero uno Mirko Celestino, tricolore marathon nonché vice campione del mondo, a bordo strada ad applaudirlo, in compagnia del sindaco Avogadro, il grande ex campione delle due ruote Gianni Motta, ospite in questi giorni all’Hotel Toscana. A premiare i vincitori l’ultima miss Muretto Lia Popescu e la sua “vice” l’alassina Giulia Mingoia. Tralascio volutamente il risultato della gara e i nomi dei vari vincitori di categoria; in quest’occasione mi sembra più importante sottolineare come, nonostante la crisi economica, esista nella nostra città la voglia e la capacità di tornare ad organizzare eventi sportivi di una certa risonanza. Il ritorno della Gran Fondo del Muretto, è stato fortemente voluto dal giovane consigliere incaricato per lo sport Matteo Monti, alimentato dall’entusiasmo di Alassio Bike con in testa l’ottimo Simone Rossi e, realizzato con la collaborazione di un folto gruppo di volontari senza i quali queste iniziative non sarebbero possibili. Sempre in tema di MTB, per iniziativa del Prof. Danio Maghella, nella nostra città dall’8 al 18 marzo, il ritiro collegiale della nazionale azzurra sia maschile che femminile; CT di quest’ultima la due volte campionessa olimpica Paola Pezzo. Renato Bellia 3-4 marzo 2012 Si è concluso il Trofeo “Marina di Alassio” organizzato dal Cnam Alassio e dalla Marina di Alassio S.p.A.. Dopo la giornata di bonaccia di sabato 3 che non ha permesso di svolgere alcuna regata, domenica 4 sono state portate a termine 2 prove. Nonostante la giornata si fosse presentata con molte nuvole e niente vento, il sole finalmente ha fatto capolino nella Baia e una leggera brezza da 195° ( il nostro ponente) ha permesso di far partire la flotta alle 11:25. Dopo una prova e l'attesa delle ultime imbarcazioni all'arrivo, il Comitato di regata ha fatto partire la seconda prova con partenza fissata alle 13:27. Due belle prove svolte nel golfo di Alassio; tra una settimana la nostra città ospiterà le due giornate con il classico Meeting Internazionale del Gioventù, con circa 120 partecipanti delle classi optimist e l’equipe. La classifica generale è stata questa: Classe IRC: 1° Lima Golf (armatore Giorgio Gobbo dell’ A.S. Aquilia); 2° Clean Energy (armatore Cogni Alberto del Cnam Alassio); 3° Twilight (armatore Valentini Roberto del CN Varazze); 4° Gambalunga (armatore Agosti Roberto del CN Loano) Classe Gran Crociera: 1° Horizons (armatore Doriano Boscolo del Lni Finale Ligure); 2° Go Ghin Go (armatore Frattegiani Gianfranco del CN Andora); 3° Atlantis (armatore Botto Alberto del CN Andora) Classe Libera: 1° Helsingor (armatore Rollero Giobatta del Cnam Alassio) Classe ORC: 1° Lima Golf 3.1 (armatore Gobbo Giorgio del A.S. Aquilia); 2° Irruenza II (armatore Scandolera Matteo dello Y.C. Sanremo); 3° Clean Energy (armatore Cogni Alberto del Cnam Alassio); 4° Twilight (armatore Valentini Roberto del CN Varazze); 5° Tuara (armatore Fazio-Cristoforoni del Cnam Alassio). Luca Russo (add. stampa Cnam Alassio) Venerdì 16 Marzo 2012 11 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI ALDO GROLLERO 1938 - 2012 IOLANDA DI SOMMA IN RUSSO DI ANNI 84 e pace rispose il suo ultimo “Eccomi”. A lei il nostro grazie per il molto bene e la generosa dedizione verso i più piccoli. La Famiglia Salesiana di Alassio L’Associazione Vecchia Alassio si unisce al dolore delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Alassio per la perdita di suor Gemma, ricordandola per il suo viso solare e l’amore che aveva per i più piccoli. RICORDO DI ALDO GROLLERO In occasione del funerale nella Chiesa di San Giovanni Battista: a nome di tutta la Fenarina, del circolo ricreativo e delle associazioni di quartiere è stato espresso, al carissimo Aldo, un affettuoso ringraziamento e saluto per quanto ha fatto e per tutto quello che ha dato in tanti anni. Come riportava il giornale l’Alassino, del dicembre scorso, parlare di Aldo GROLLERO voleva dire la “Fenarina” ed è la realtà delle cose. La città ha vissuto in questi ultimi 8 mesi la scomparsa di importanti personaggi di riferimento della vita sociale e culturale ed ora, con la Sua dipartita, questo triste avvenimento ha toccato anche questa zona. Non è facile esprimere delle parole per ricordare un personaggio come lui. Egli non era una persona qualunque ma ha rappresentato, sempre, un punto di riferimento degli abitanti del “Massatoiu”. Le molte persone presenti, sia al rito funebre che alla recita del santo rosario, hanno espresso già di per se tutto. La Sua è stata una vita professionale da infaticabile autotrasportatore e da valente presidente del circolo, molto attento al rapporto con gli altri ed instancabilmente presente nello svolgimento di tutte le attività. Un uomo umile, schietto e concreto, che godeva di grande stima per Suo voler essere utile. La Sua figura, che poteva sembrare austera, celava invece una persona disponibile e gentile, che basava il suo agire sui retti principi della correttezza. Per lui una parola o una stretta di mano avevano più valore di qualsiasi altra cosa; era, come si suol dire, un uomo d’altri tempi. È stato il presidente del decennale circolo ricreativo, di quello che da sempre il punto di ritrovo e di aggregazione. Un anno fa era stato riconfermato per l’ennesima volta alla guida del sodalizio e se molto, nel tempo, è stato fatto è grazie alla di Lui lungimiranza, alla Sua volontà e tenacia. Dopo il gioco delle bocce, si sono aggiunte le manifestazioni, il divertimento, si sono ampliate le attività e cambiate nel tempo, le sedi, continuando però nello scopo del circolo rendendolo sempre più saldo e forte. Non possiamo dimenticare anche la partecipazione ed il contributo canoro domenicale nella corale di S.Giovanni Battista e nella cappella musicale di Sant’Ambrogio o a tutte le altre associazioni di cui faceva parte, in primis gli Amici di S.Bernardo ed “U’Massatoiu”, alle quali dava il suo contributo. Il giorno 11/11/11 ha festeggiato le nozze d’oro; cinquant’anni di matrimonio, amore e rispetto. Per le giovani coppie è stato un modello di vita coniugale in un momento in cui il matrimonio sembra un vincolo effimero. La moglie Graziella lo sentirà vicino, dal cielo, come quando Egli era “esiliato” in terra ed i suoi occhi brilleranno di luce vera, perché parteciperà al banchetto eterno, quello della vita vera ed infinita, che il Signore ha preparato per i suoi figli. Aldo è stato un dono comune, per la moglie come coniuge fedele e premuroso e per la Fenarina un esempio ed un grande amico. L’Associzione Vecchia Alassio, di cui era socio ed amico, porge alla moglie Graziella ed ai parenti le più sentite condoglianze. Gli “Amici di San Bernardo” lo ricorderanno con grande amicizia ed affetto e grazie alla sua fattiva collaborazione per anni ha permesso l’effettuazione della sagra sulla collina. Cara Iole Così, in silenzio te ne sei andata, lasciando un grande vuoto in tutti noi. Purtroppo abbiamo il triste compito di rimpiangerti. Ti ricorderemo sempre... con tutti quelli che ti hanno voluto bene. PIER LUIGI CAMPARINI LIBRI-VHS-CD 1'11 febbraio 2012, il tuo ultimo progetto che, purtroppo, non sei riuscito a vedere realizzato: "L'Autorimessa Bogliolo Mario" situata nella "tua amata" Fascia del Pozzo. Questo è il nostro modo per dimostrarti quale grande uomo tu sia stato per noi. Ciao Mario. M.E.V PATRIZIA FALCONE IN SELVA 2009 - 2012 5/1/1945 - 16/1/2012 La tua famiglia L’A.V.A. si unisce al lutto di tutti i famigliari della cara Iole. PAOLO BASSO DI ANNI 67 Ciao Paolo, Gimmy, Maria Teresa, Mirella e tutti coloro che ti hanno voluto bene… e sono veramente tanti. L’A.V.A. porge alla famiglia le più sentite condoglianze. Improvvisamente è scomparso un grande amico della Baia del Sole. Era molto legato a Laigueglia (ove era nato) e ad Alassio, pur abitando a Torino. Nell’Alassino del 19-072011 avevamo pubblicato un suo articolo sui cent’anni della Mamma Angiolina Barbera, laiguegliese di nascita: Giornalista pubblicista avrebbe ricevuto nel prossimo mese di novembre la Madaglia d’Oro per i cinquant’anni di attività giornalistica. L’Associazione Vecchia Alassio lo ricorda con affetto a quanti lo conobbero, sia in Alassio che a Laigueglia, e porge alla famiglia le più sentite condoglianze. E ti ricorderò così, con la vita nei sorrisi e l’amore nelle parole…e ti ricorderò così come una piuma bianca volteggiante nel cielo azzurro che giunge a me…e ti ricorderò così, nel cuore di chi ti ama… nel mio sempre. Mamma e famiglia ANNA TESTA IN FRANCHELLI 30/3/2010 - 30/3/2012 ANNIVERSARI Suor GEMMA SPINETTI GIANNINA LARGHI VED. GROPPELLI Figlia di Maria Ausilatrice 6/3/2007 - 6/3/2012 Nonostante siano già passati due anni, il marito Silvano, la ricorda con immutato affetto a quanti la conobbero e le vollero bene. RENATA AVERAME 24/3/2007 - 24/3/2012 Nata a Minucciano (Lucca) il 20 luglio 1920 Morta all’ospedale di Albenga l’11 febbraio 2012 Dopo la prima professione nel 1950, nel noviziato di Montoggio (Genova), suor Gemma fu inviata a Vallecrosia, poi a Genova, Varazze, S. Stefano Magra, La Spezia, con il prevalente incarico di assistente dei bambini piccoli. Nel 1979 l’obbedienza la chiamò ad Alassio nell’istituto “Maria Ausiliatrice”, dove rimase per trent’anni impegnata in varie prestazioni comunitarie e in particolare nell’assistenza ai bimbi della scuola materna, molti dei quali la ricordano come una persona dal tratto gentile, amorevole e affabile. Nel 2009 fu trasferita a “Villa Piaggio”: suor Gemma soffrì molto il distacco dalla comunità, dove, insieme a diversi compiti comunitari, aveva continuato la sua missione salesiana di assistente delle bambine della colonia: le teneva ordinate, amava accompagnarle sulla spiaggia. Molti la ricordano sulla passeggiata, dove spesso si recava, dove si sentiva a casa nella contemplazione del mare. Riferisce di lei una maestra: “Suor Gemma è stata una grande educatrice. Ci donava serenità e pace. Averla vista recentemente, mi ha lasciato la stessa pace che mi lasciava un tempo”. Ricoverata all’Ospedale di Albenga per un malore, la sera prima ha ricevuto il Sacramento dell’unzione degli infermi e come sposa fedele con la lampada accesa, nelle prime ore della festa della Madonna di Lourdes, con serenità La tua immagine, mamma cara, è sempre con me, nel mio cuore, mi aiuta, mi guida, mi segue, mi consiglia, mi protegge. Ora mi assalgono la mente silenti pensieri e così scorre la vita sul filo dei ricordi. Clementina con Maurizio MARIO BOGLIOLO Il 24 marzo 2012 ricorre il triste anniversario della scomparsa di Renata Averame. Il marito Franco, la figlia Anna col marito Marco e l’adorato nipotino Alessio la ricordano con immutato affetto. LUTTI CITTADINI A cura dell’Assoc.Vecchia Alassio FEBBRAIO 2012 Caro Mario, sono passati tre anni da quando, quella mattina di inizio primavera, ci hai lasciati; sono cambiate molte cose, ma l'unica rimasta intatta è il tuo ricordo in noi. Basta solamente socchiudere gli occhi per ricordarti prendere la panda per andare a caccia e in A'Valle, oppure vederti mentre chiudi il cancello della "tua fascia del pozzo" dopo esser stato dalle galline. Questi sono solo piccoli e semplici ricordi quotidiani che custodiamo con grande affetto e affinchè il tuo ricordo non rimanga soltanto nei nostri cuori, ma sia sempre vivo in tutto Moglio ti abbiamo dedicato, BASSO Paolo anni 67 BENEDETTO Rosina (Casarico)anni 88 CAROZZA Giovanni Battista anni 63 CASILLO Sergio anni 70 DAFFIENO Francesco anni 83 DI SOMMA Iolanda in Russo anni 84 GAGGINO Irma ved. Filippi anni 79 GAI Emma in Russo anni 76 GROLLERO Aldo anni 74 ISANDORO Maria ved. Matthews anni 93 MARTINOTTI Dante anni 82 ROBALDO Simone anni 35 SANGIORGI Giacomo anni 87 SCHIVO Chiara “Olga” ved. Porcella anni 88 SPINETTI Suor Gemma (Figlia di Maria Ausiliatrice) anni 91 URSO Saverio anni 51 L’A.V.A., per mezzo del suo giornale “L’Alassino”, esprime le più sentite condoglianze a tutti i famigliari per i loro cari congiunti. NO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIE Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole 12 «L'ALASSINO» Venerdì 16 Marzo 2012 INCONTRI SALUTARI Mercoledì 25 gennaio 2012, presso il Bar Pasticceria Riviera, in Via Brennero, 5 si è svolto il terzo incontro del ciclo di conferenze per la terza età “7 Incontri Salutari”, organizzate dallo Sportello di Cittadinanza del Servizio Politiche Sociali del Comune di Alassio, con l’intervento del dott. Ernesto Carbone, oculista, che ha trattato il tema “Le infiammazioni dell’occhio”. Il dott. Carbone ha illustrato le principali patologie che interessano l’occhio. I Fiori di Bach a cura di Caterina Maggi BFRP Carissimi Amici lettori, eccomi, come promesso a parlarvi del RESCUE REMEDY. Per essere sicura di darvi le informazioni più serie e corrette, vi riporto il testo tratto da www.bachcentre.it Di tutti i Rimedi Floreali, questa combinazione è la più nota e diffusa in tutto il mondo. È l’unico Rimedio pre-composto (5 Rimedi) messo a punto dal Dr. Bach ed è indispensabile per le più svariate situazioni di emergenza quali lo stress emotivo, grande ansia, shock ecc. Rescue Remedy è ideale quando a causa di un avvenimento improvviso e spiacevole, o quando improvvisamente ci si sente emotivamente bloccati, non riusciamo a reagire con la serenità che servirebbe. Il Rescue Remedy è una miscela che comprende 5 Rimedi ed è indispensabile nei momenti di crisi, paura intensa-panico, forte sconforto,a fronte di un’emergenza di qualunque tipo. I 5 Fiori di Bach di questo composto formano un Rimedio unico, la loro azione copre una vasta gamma di emozioni: Star of Bethlehem per lo shock, il trauma, un lutto Rock Rose per il panico, il terrore, una intensa paura improvvisa, Impatiens per l’agitazione, Cherry Plum per chi teme di perdere o ha perso il controllo delle proprie azioni o emozioni, Clematis per la sensazione di perdere conoscenza, di non essere presenti o per un improvviso vuoto-assenza mentale. Ecco alcune delle indicazioni per l’utilizzo del Rescue Remedy: • in caso di stress emotivo o choc causato da avvenimenti esterni come cattive notizie, funerali e lutto, un brutto spavento, un incidente, incidenti domestici ecc. • in situazioni emotive stressanti o difficoltà interiori, ad esempio prima o dopo piccoli interventi, operazioni chirurgiche o chemioterapia, in occasione di prelievi, esami o medicazioni dolorose, prima o dopo il parto o una seduta dal dentista, un viaggio in aereo che crea panico, un colloquio di lavoro o un esame ecc. • per chi lavora in un ambiente stressante: in ospedale, pronto soccorso, in ufficio, per infermiere domiciliari, psicologi, asili e scuole, ecc. • in una crisi acuta di una patologia: in questi casi, nell’attesa dell’intervento medico, Rescue aiuta non solo il malato ma anche i parenti. Nell’attesa del medico o autoambulanza il Rimedio agisce sul fluttuare delle emozioni alle quali l’organismo è molto sensibile. Rescue Remedy, sia in gocce che in crema, è un prodotto molto utile ed efficace nelle emergenze ma non è per situazioni o problemi specifici dove invece è sempre preferibile trovare il mix di Rimedi personali. Mercoledì 29 febbraio 2012, presso il Bar Mokambo, in via Roma 16, si è svolto invece il quarto incontro salutare, con la partecipazione del dott. Alessandro Gori, chirurgo, che ha illustrato il tema “La chirurgia nella persona anziana”. Il dott. Gori supportato anche da immagini video, ha illustrato diversi argomenti, tra cui l’importanza di una adeguata preparazione all’intervento chirurgico ed i rischi ad esso correlati. L’Assessore alle Politiche Sociali Dott.ssa Loretta Zavaroni MOUNTAIN BIKE Come si usa il Rescue Remedy • quando non si ha acqua a portata di mano 4 gocce direttamente dal contagocce del flacone venduto in farmacia sulla lingua, ripetibile all’inizio a intervalli ravvicinati (pochi minuti), poi diradando le assunzioni fino a scomparsa o attenuazione dei sintomi. • oppure: 4 gocce in un bicchiere d’acqua o altra bevanda (succo, tè), da bere a piccoli sorsi ogni pochi minuti fino a miglioramento avvenuto. L’effetto del Rimedio che siano 4 gocce messe nel bicchiere d’acqua e bevuto a sorsi ravvicinati oppure 4 gocce prese più volte a intervalli ravvicinati è identico. Preferibile quindi metterlo nel bicchiere in modo da sprecare meno prodotto. In caso di incoscienza della persona o qualora non potesse deglutire, il Rescue Remedy si usa esternamente mettendo alcune gocce sulle labbra, sulle tempie, sui polsi e dietro le orecchie e ripetendo l’applicazione se necessario. Rescue Cream è una crema per la pelle per uso esterno. Utilissima per ecchimosi, bruciature, punture di insetti, irritazioni, pruriti, eritemi e in tutti i casi di emergenza. Grazie ai 6 Rimedi di cui si compone (i 5 del Rescue più Crab Apple il cosiddetto Fiore purificatore), questa pomata è disinfettante, disinfiammante e idrata la pelle ruvida e secca ristabilendone il naturale equilibrio. L’applicazione può essere fatta su viso, mani o corpo. Avvertenza: Analogamente a quanto già detto per tutti gli altri Fiori di Bach, anche Rescue Remedy non sostituisce le cure mediche. A fronte di una situazione di emergenza Rescue Remedy può dare un aiuto molto prezioso in attesa del Medico o dell’autoambulanza in quanto si tratta di un Rimedio naturale, sicuro e senza controindicazioni, che non porta a assuefazione e che non pregiudica o influisce su gli effetti delle cure mediche.’’ testo tratto da www.bachcentre.it, sito ufficiale del The Dr. Edward Bach Centre- The Dr. Edward Bach Foundation Spero che con queste indicazioni sia più semplice ed efficace usare il Rescue Remedy , ricordando sempre che è un rimedio di emergenza, e come tale va usato. Ricordiamoci che esso non può sostituire l'uso quotidiano dei Fiori di Bach. Per ottenere dei buoni risultati e per essere in buona salute con il Metodo del Dottor Bach, è importante assumere i fiori più adatti a ciascuno, personalizzandoli sulla base della situazione del momento. Alla prossima, Amici, e… Buon vento ! Meteorologia Alassina a cura dell’Osservatorio Don Bosco FEBBRAIO 2012 “Febbraio, febbraietto, corto (ma quest’anno un po’ più lungo) e maledetto (solo per metà). Vediamo i perché. Non 28 giorni ma 29 = BISESTILE. È un merito di Giulio Cesare che nel 45 a.C., su suggerimento di un egiziano, aggiunse un giorno al mese di febbraio e precisamente fece ripetere il “die sexto (due volte sesto =bis sesto) per allineare il calendario civile a quello astronomico. Mese maledetto… solo a metà! Ecco i dati a sostegno: Temperatura minima del giorno 6 febbraio: + 1,6 °C, minima del giorno 11: + 2,8 °C. Di colpo a metà mese si raddoppia: minima il giorno 15: 7,4 °C; il giorno 17: 10,2 °C; a fine mese, giorno 29: 14,2 °C. Potremmo fare analogo discorso per le temperature massime. Diamo ora una sintesi più generale. Pressione media: 760,7 mmHg; medie decadali: 758,7 mmHg nella prima; 759,9 mmHg nella seconda; 763,7 mmHg nell’ultima. Temperatura media mensile: 9,6 °C; eloquenti le medie decadali: 5,6 °C nella prima; 9,2 °C nella seconda; 14,5 °C nell’ultima. Umidità media mensile: 40%; le medie decadali: 26% nella prima; 48% nella seconda e nella terza. Alcuni valori estremi di umidità: umidità quasi nulla alle ore 14 del giorno 6 e alle ore 2 del giorno 23; 85% alle ore 7 del giorno 24 e 82% alle 6 del giorno 16. Nessuna precipitazione rilevabile in tutto il mese! Giorni sereni: 20, così distribuiti: 6 nella prima decade; 6 nella seconda e 8 nell’ultima. I primi 12 giorni del mese sono stati caratterizzati da venti assai insistenti; ventosi anche: giorni 21, 22 e 23. Eliofania totale: 184,3 ore di limpido sole; medie decadali: 5,6 ore nella prima (un solo giorno senza raggio di sole); 5,9 ore nella seconda (nessun giorno completamente coperto); 7,6 ore nella terza (anche qui un solo giorno senza presenza del sole). Media mensile: 6,4 ore. Devo proprio concludere che per la nostra “Baia del Sole” il mese di febbraio 2012 ha confermato la sua fama di “maledetto” solo a metà; per il resto… una primavera anticipata. Il Direttore dell’osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. Articolo a pag. 10. Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro il 30 di ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo. A.V.A. «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. 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