Gennaio - Associazione Vecchia Alassio
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Gennaio - Associazione Vecchia Alassio
ANNO XLV - N. 1 Mercoledì 19 Gennaio 2005 € 1,50 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio aderente € 17,50 - Socio Sostenitore € 20,50 - Socio estero € 22,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected] Ritruvammuse Insemme MANIFESTAZIONE DI FINE ANNO 2004 Veglionissimo sotto le stelle 2004-2005 L’ormai tradizionale manifestazione di Ritruvammuse Insemme, serata di musica e poesia alassina, che rappresenta un poco il momento culminante più noti poeti e musicisti alassini che di seguito citiamo, divisi per generi. Per la poesia il folto pubblico ha potuto apprezzare l’arte e i Consegna del premio “Alassini per il futuro”. dell’attività dell’AVA nel corso dell’anno, si è svolta con la solita grande e calda affluenza di pubblico, nel Salone Parrocchiale (g.c.) la sera del 16 di- versi di Antonio Boscione, Paolo Ammirati, Gianni Croce e Tommaso Schivo, le cui opere, come è stato ricordato dal presentatore prof. Gallea sono sta- te recentemente riunite (insieme a quelle di Olga Freghetti e Daniela Bey) nel libro intitolato “Alassio in Versi” edito dal Lions Club Alassio. Premio “Alassini nel mondo” a Mauro Vero. tatore “storico” della serata. Andrea Gallea (che ha guidato tutte le edizioni della manifestazione) e sotto la regia di Gianni Croce, “Ritruvammuse 2004” ha visto l’esibizione dei Nel settore dei complessi musicali e dei cantanti, il pubblico ha applaudito caldamente l’esibizione dei complessi “I Ribatta continua a pag. 2 Consiglio Comunale del 26 dicembre 2004 Era da aspettarselo, è stato ancora una volta una conferma, un grande successo. Un successo fatto di tecnologia, il suono digitale, gli effetti luci strabilianti, gli ospiti telefonici in diretta live dal palco. È stata registrata una presenza di persone doppia rispetto al Capodanno in piazza del 2003 sono state migliaia le persone che hanno ballato, mangiato e brindato al nuovo anno. Ma l’animazione professionale di Franco Branco D.J. non si è dimenticata assolutamente della solidarietà per i fatti tragici accaduti nel sud est asiatico, infatti Franco Branco in accordo con l’Amministrazione del Comune di Alassio ha cambiato il titolo dell’evento e l’hanno intitolata “Solidarietà sotto le stelle”. Cinque ore di grande spettacolo ed intrattenimento sono passate come un video clip senza mai fermarsi se non solo per il minuto di raccoglimento per le vittime sud est asiatico proposto prima e dopo la mezzanotte da Franco Branco D.J., dall’Amministrazione Comunale e dalle Forze dell’ordine presenti nella piazza. Presente, tra gli ospiti, la sig.ra Giusi di Moglio, ormai nota in tutta Italia per i suoi merletti e pizzi inviati a quelli di Striscia la Notizia. Alle due, quando abbiamo do- vuto chiudere i festeggiamenti la piazza era ancora piena, ha raccontato soddisfatto il D.J. Franco Branco grande animatore della manifestazione. Oltre alla musica, balli, giochi e tanti tantissimi sms di solidarietà, è stato effettuato un collegamento li- Complimenti anche al Service audio/luci “Croce Service”. Continui consensi e positivi giudizi verso il Comune di Alassio, organizzatore dell’evento e verso l’animatore Franco Branco D.J. su questa seconda edizione del Veglionissimo sotto le ve con Roma per parlare con il coreografo e regista internazionale Gino Landi. Già al pomeriggio, durante le prove, la presenza del pubblica in piazza Matteotti era significativa, questo per indicare la grande voglia da parte dei residenti e dei turisti di scendere in piazza alla sera per stare insieme festeggiando, ma senza dimenticare il senso di solidarietà fulcro dell’evento. stelle ad Alassio da parte dei residenti, ma soprattutto da parte della grande realtà turistica. Voto ottimo anche dal nostro mensile «L’Alassino», perché tanto lavoro e tanta professionalità appaga le aspettative dei nostri ospiti e della nostra città. Alla prossima edizione sempre qui ad Alassio, sempre con questo staff e sempre con questo successo. A.V.A.: assemblea generale dei Soci Ringraziamenti dal Presidente dell’ASCOM e della FIPE Come sempre, con grande partecipazione dei soci, si è tenuta il 13 dicembre u.s. l’annuale Assemblea ordinaria 2004. Ha esordito (ed è stato l’incontrastato protagonista) il Presidente, Carlo Cavedini, che, dopo i saluti di prammatica, ha condotto la serata, ricordando i Soci defunti nell’anno in corso ed ha sviluppato un’ampia e dettagliata relazione sull’attività frenetica e trainante dell’A.V.A. in ogni campo e ogni qual volta si sia dovuto intervenire per il bene e l’efficienza della vita cittadina; l’A.V.A. sempre presente in tutte le manifestazioni culturali e sociali (turismo, tutela del verde collinare, antincendio, difesa dell’arenile ecc.). Il Presidente ha, poi, parlato della notevole attività per la sempre maggiore efficienza del Giornale mensile, delle mostre di pittura, delle numerose ri- A nome dell’ASCOM, Confcommercio e della Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Alassio, che ho l’onore di rappresentare, desidero pubblicamente ringraziare l’Amministrazione Comunale di Alassio per aver promosso, nell’ambito delle attività turistiche e ricreative offerte ai nostri graditi ospiti e residenti, la manifestazione “SOTTO LE STELLE” svoltasi in occasione di fine anno in Piazza F. B. chieste di pubblicazione di articoli, istanze, progetti, consigli, pareri per migliorare la vita della città e dei suoi abitanti. Ha ricordato gli annuali appuntamenti artistici con “Alassio fra Musica e Poesia” di maggio e “Ritruvammusse insemme” prenatalizio, che riscuote ogni anno un grande concorso di pubblico e di approvazioni; ha parlato del pranzo sociale eccellentissimo sempre al Casté e del fraterno collegamento con le Società Operaie di Alassio, Moglio e Solva, della Consulta Ligure e dei molti Soci che danno spesso “una mano” per le cospicue, numerose esigenze dell’Associazione. Passando a trattare della situazione economica ha rilevato che, nonostante i continui aumenti di tutti i servizi, è buona e continua a pag. 2 Mostra alla Chiesa Anglicana continua a pag. 2 Auguri di Buon Anno! Inizia la seduta con un minuto di silenzio ed il pensiero rivolto alle vittime del catastrofico maremoto che ha colpito il sud-est asiatico, tra le quali molti nostri connazionali. Intervento del sindaco Marco Melgrati per augurare un anno di pace e serenità a tutti i concittadini; in particolare auguri al consigliere Lisandro Pellegrini, ricoverato in ospedale, per una pronta guarigione. Ringraziamenti ai tecnici sigg. Fasano e Zandonai per le trasmissioni in diretta televisiva dei Consigli Comunali, molto seguite dai cittadini, essendo questa l’ultima poiché l’emittente Baia del sole cessa l’attività con la fine di quest’anno. Accordi sono stati già presi con Teleimperia per le future trasmissioni, che andranno in onda non più in diretta ma in differita nei giorni successivi alle ore 21,00 e 16,30. continua a pag. 2 di Daniele La Corte 2a edizione Consegna riconoscimento al comm. Rinaldo Muratore. cembre u.s. Introdotta con garbo e affabilità dal Presidente dell’AVA, Cavedini, presentata con molto brio e spirito dall’ormai presen- Angolo GRAZIE PER GLI AUGURI L’A.V.A. ringrazia tutti coloro che in occasione delle feste hanno inviato biglietti ed e-mail di auguri, attestazioni d’apprezzamento, stima ed amicizia. Rinnoviamo a tutti un nuovo anno pieno di soddisfazioni. Noëlqui: “Il tutù”. (ARTICOLO A PAG. 8) Mare d’inverno “Il mare d’inverno è solo un film in bianco e nero... punti invisibili rincorsi dai cani, stanche parabole di vecchi gabbiani... Il mare d’inverno è un concetto che il pensiero non considera. È poco moderno, è qualcosa che nessuno mai desidera... alberghi chiusi manifesti già sbiaditi... Mare non ti posso guardare così perché questo vento agita anche me... Passerà il freddo e la spiaggia lentamente si colorerà…”. Ho preso in prestito le parole di Enrico Ruggeri, quelle cantate da Loredana Bertè, perché meglio di altre descrivono la desolazione e mettono in evidenza situazioni a noi già note. “Mare d’inverno” sembra raccontare l’Alassio che, da novembre ad aprile, accompagna giorni spesso sempre uguali. Spiaggia abbandonata in attesa che ritornino i colori dell’estate: nessuno che muova un dito per cercare di renderla più attraente, ripulendola dai troppi “intrusi” che danneggiano il paesaggio. Ma come sempre è il bene di tutti per la ricchezza di pochi. È per questo motivo che gradirei che i “pochi” si rimboccassero le maniche anche per il mare d’inverno. La spiaggia è pilastro insostituibile dell’economia cittadina anche quando milanesi e torinesi sono indaffarati in altri lidi. Ci sono gli abitanti di Alassio, quelli che vivono di turismo e quelli che pur lavorando altrove non sono riusciti a tagliare con il suolo natio. L’arenile è anche loro ed è legittimo che chiedano interventi. Cartacce, lattine, a volte vera spazzatura portata dal mare, imbratta chilometri di sabbia. Non è una bella immagine. Forse molti alassini distratti non vedono e tirano avanti senza accorgersi che i catafalchi permangono sulla spiaggia per mesi, là dove sono nati ristoranti e ritrovi prendendo il posto di sedie a sdraio e ombrelloni. Spiaggia bene grande, tesoro insostituibile dove un filo d’ombra può provocare fughe di bagnanti da uno stabilimento all’altro ma che si arricchisce di chioschi che gli esperti dicono rendano più di metri di finissima sabbia. Togliamo i residuati di strutture che con la tintarella nulla hanno a che fare e lasciamo che,caduto, purtroppo soltanto temporaneamente, il “muro” di cabine, ci si possa ancora innamorare, contemplandolo, del nostro mare che, almeno d’inverno, si possa considerare veramente “Nostrum”. Non sterili critiche ma suggerimenti nella speranza che qualcuno capisca che la spiaggia deve essere gestita in maniera ottimale, perché fonte collettiva di benessere, anche quando la massa dei turisti è lontana. Non facciamo di tutta l’erba un fascio ma via subito cartacce e lattine. Via ferraglia pericolosa che la salsedine corrode facendo sbiadire anche ciò che la natura, con generosità, ha donato. Ma spazziamo via anche la sabbia da quel “passaggio obbligato” costruito per non danneggiare chi vive di cabine, sedie a sdraio e ombrelloni. Aiutiamo la mammina o la nonna con passeggino e il disabile in carrozzella ad attraversare senza difficoltà il tratto a mare sotto piazza dei Partigiani. Il vento è nemico di certe situazioni ma la buona volontà può avere la meglio. Così il mare d’inverno farà innamorare tutti e più in fretta apriremo alla bella stagione. 2 «L'ALASSINO» Mercoledì 19 Gennaio 2005 RITRUVAMMUSE INSEMME RINGRAZIAMENTI DAL PRESIDENTE ASCOM E FIPE (segue dalla prima pagina) (segue dalla prima pagina) Bastiui” (formato da Santino Bruno Pezzuolo, notissimo poeta anch’egli compreso nel libro di cui si è detto, e autore di freschissime stornellate alassine, e Luciano Raita). “I Cantarasce” formati da Mario Beretta, Luciano Raita e Bruno Sibona. Quest’ultimo ha tradotto in dialetto alassino una canzone, scritta tempo addietro da Sferrazza e Antonio Ricci, canzone che il trio ha eseguito con vivo successo. È stata poi la volta della voce e della chitarra di Marilena Massano la quale ha dato ancora una volta prova della sua abilità nel conquistare ed affascinare il pubblico. È toccato poi al grande e notissimo tenore Andrea Elena, vanto della città di Alassio nella musica lirica, eseguire un applaudito brano de “I Pagliacci” con accompagnamento al pianoforte della famosa pianista Felicia Galati. Non vogliamo dimenticare le bravissime e conosciutissime Romantos (Rosanna Mainieri, Marina Ferrari e Simonetta Mauti) che accompagnate dal maestro Dino Ferrari e introdotte dal “loro” presentatore Gallea, hanno eseguito brani natalizi e “medley” di canzoni moderne. Il “clou” della serata è stato costituito come da tradizione della consegna (da parte del presidente AVA Carlo Cavedini e del consiglio Direttivo) dei premi ad Alassini particolarmente meritevoli. Quest’anno il Premio “Alassini per il Futuro” è andato all’ iniziativa “Piccolo Principe” (l’Asilo Nido organizzato dal Comune che ha avuto una assai positiva rispondenza nella cittadinanza). Sono stati premiati l’Assessore alla Cultura Dott.sa Monica Zioni e le responsabili del funzionamento del “Piccolo Principe”. Il premio “Alassini nel mondo” è andato a Mauro Vero. Diplomato in chitarra classica, Mauro Vero poco più che quarantenne, ha suonato in numerose formazioni di musica leggera e attualmente è docente presso il Ginnasio Musicale di Imperia. Ha inciso dischi con Paola Mei, il cantante cubano Al Pollan, ha registrato sigle televisive e programmi per Canale 5, Rete 4, TMC, e collabora alle tournées di Franco Fasano. Nell’ambito Jazzistico ha suonato con tutti i maggiori Jazzisti italiani e stranieri. Dopo la premiazione Mauro Vero si è esibito, con la sua chitarra nell’esecuzione di pregevoli canzoni del repertorio sudamericano. Nell’ambito delle premiazioni il presidente Cavedini ha consegnato un riconoscimento anche al comm. Rinaldo Muratore, titolare di una nota agenzia immobiliare, che tramite la sua rappresentante in Alassio sig.ra Margherita Mantica, ha organizzato varie manifestazioni in ambito turistico e dello spettacolo. La serata si è chiusa con l’attesa esibizione della Compagnia Teatrale Dialettale Alassina, diretta da Augusto Soldi, che ha presentato una famosa commedia di Gianni Croce, riveduta dall’autore e adattata ai nuovi ingressi di attori della Compagnia. “Leunardu Suriàn, geniu nustràn” è una spassosa commedia in cui l’autore dimostra come i cittadini di ogni città, ma particolarmente quelli di Alassio, non siano molto comprensivi con i “profeti in patria”. Ma quando questi ultimi ottengono il successo, tutti sono pronti a salire sul carro del vincitore. Vogliamo qui citare gli attori della compagnia unendoli tutti in un solo applauso: Pierino Bogliolo, Marisa Gaibisso, Lina Nattero, Augusto Bogliolo, Silvana Vella, Laura Armato, Nino Brusco, Nino Moirano, Mimmo Bogliolo, Giorgio Gioberti, Rina Benvenuto, Wanda Berrino, Nino Bruzzone. La scenografia è stata di Astrid Hammond, i costumi di Marisa Brusco, le luci e i microfoni dei Fratelli Croce; ha suggerito Andrea Gallea. Al termine della serata il Parroco, Mons. De Canis, che gentilmente aveva messo a disposizione la Sala Parrocchiale, e il sindaco Melgrati (presente in sala con l’assessore dott.sa Zavaroni) hanno ringraziato gli artisti e gli attori che hanno dato vita ad una serata veramente indovinata e gradita dal folto pubblico presente. L.C. ASSEMBLEA A.V.A. (segue dalla prima pagina) non desta alcuna preoccupazione. Raggiante in volto e soddisfatto ha ricordato che la Regione Liguria, finalmente, ha riconosciuto all’AVA la personalità giuridica, e l’iscrizione ambita al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato e di fregiarsi automaticamente O.N.L.U.S. con tutti i vantaggi relativi. Ciò ha comportato anche una accurata ispezione governativa, per la quale sono stati richiesti tutti i documenti di due annate (si sono scelti gli anni 1999 e 2000) e tutto è risultato perfettamente in ordine. Alla fine il Presidente ha ringraziato tutti i collaboratori, augurando ai Soci ed alle loro famiglie i migliori auguri per le prossime feste. Un lungo e meritato applauso ha coronato la relazione del Presidente. È seguita la relazione finanziaria del segretario Nino Brusco, approvata all’unanimità. È stato poi il momento della discussione, abbastanza accesa, ma salutare sull’uso del Giornale e su certi abusi di “spazio” per le fotografie e per articoli troppo stucchevoli o lunghi, a volte anche per dire cose di poco conto; sono intervenuti molti Soci (il presidente Carlo Cavedini, Gallea, Grollero, Bertolino, Schivo D. e T., Bozzolo, Berretta, Carbone, Bogliolo M. e altri). A conclusione si è chiesto al Presidente di consigliare agli articolisti, una maggiore sinteticità nell’esprimere i propri pensieri. Gli auguri e il solito rinfresco natalizio hanno concluso la serata. t.s. per A.V.A. QUOTE 2005 Si comunica che l’Assemblea del 13 dicembre u.s. ha approvato alla unanimità l’importo delle quote Sociali 2005: Soci Aderenti € 17,50 Soci Sostenitori € 20,50 Estero € 22,00 La compagnia con i due sindaci: quello vero e quello della finzione teatrale. Matteotti. A sancire inequivocabilmente il successo della serata sono state le centinaia e centinaia di persone che hanno gremito la vecchia Piazza sino a tarda ora con grande partecipazione ed entusiasmo. Alla riuscita di questa importante manifestazione ha certamente contribuito con grande professionalità e bravura, l’instancabile opera del nostro concittadino Franco Branco, vera anima della serata, che per ben cinque ore consecutive e senza sosta, è stato l’autentico mattatore. Alassio necessita di creare, in occasione del massiccio arrivo dei nostri turisti (e giova ricordare ai più distratti, che portano denaro sonante che va a beneficio di tutto il nostro comparto commerciale, ricettivo e relativo indotto!) quell’atmosfera serena e festosa che è molto apprezzata in particolar modo da coloro i quali, provenienti da grandi centri me- tropolitani, vivono una quotidianità spersonalizzata e piena di rischi. Qualche collega, probabilmente affetto da miopia congenita, ha obiettato che tali manifestazioni sottraggono clientela a pubblici esercizi e locali che della notte fanno il caposaldo delle loro entrate, ma non è vero! La chiusura dello spettacolo “sotto le stelle” avvenuta alle ore 2, consentiva, comunque, ove desiderato, di prolungare la festa sino a tarda notte nei locali deputati ad un divertimento non popolare. E poi, per una volta all’anno, tutti possono fare un piccolo sacrificio a favore di Alassio, questa grande “mucca” che con le mammelle ancora piene di latte, anche se parzialmente scremato, in fin dei conti assicura benessere e serenità a tutti noi! Buon Anno a tutti con molta cordialità. IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. Pasquale Balzola CONSIGLIO COMUNALE (segue dalla prima pagina) Su richiesta del consigliere Agostino Testa viene ritirata l’interrogazione, presentata dallo stesso, in merito alla situazione della strada Alassio-Solva, data l’ora inusitata dell’odierno Consiglio, e che verrà riproposta nella prossima riunione. Si passa al 2° argomento: Interrogazione presentata da alcuni consiglieri di minoranza del Gruppo “La vespa” in merito alla situazione ascensore per invalido alassino . Risposta del sindaco per affermare di essere a conoscenza del problema e che è stata offerta dal Comune, in seguito ad esposto, una quota mensile all’amministrazione del condominio per far sì che l’interessato possa usufruire dell’ascensore, trovandosi diversamente costretto a rimanere immobilizzato in casa, offerta che non è stata accettata. Si farà comunque il possibile per venire incontro alle esigenze di questo nostro concittadino, mentre viene rimarcata la scarsa sensibilità dei condomini verso una persona bisognosa di aiuto. Altro argomento all’O.d.G. il regolamento di gestione dell’asilo nido, con conseguenti modifiche ad alcuni articoli dello statuto. Riferisce in merito l’assessore alle Politiche Sociali Monica Zioni. In particolare è stato approvato l’inserimento di altri 4 bambini presso l’asilo nido “Piccolo Principe”. Tale aumento del numero di bambini ospitati è giustificato dal fatto, come viene spiegato, che negli ultimi anni non è mai stato raggiunto il limite fissato dalla Regione. Non del tutto d’accordo il consigliere di minoranza Agostino Testa che si astiene dal voto. Ultimo argomento in trattazione: Approvazione nuovo regolamento dei contratti. Si tratta, come riferisce il Sindaco, di portare alcuni emendamenti su articoli riguardanti contratti comunali (servizi vari, forniture ecc.). Perplessità del consigliere Testa, con richiesta di chiarimenti sulle “spese in economia”. Il consiglio approva infine con 12 favorevoli e 1 astenuto. A.V.A. Alassio, quale promozione? Un appello alla coesione Questo è stato l’argomento dell’incontro-dibattito avvenuto presso la sede della Associazione Vecchia Alassio il 2 dicembre u.s., al quale hanno partecipato le Autorità Comunali e i rappresentanti le Associazioni di Categoria. In seguito all’analisi sull’andamento della passata stagione estiva, svoltasi nella riunione del 25 ottobre u.s., sono stati affrontati i vari problemi che affliggono il turismo della nostra città, quali rimedi e scelte promozionali possibili. Inutile ripetere che l’Alassio di una volta non c’è più, i tempi sono cambiati ecc.; è diventato ormai classico il “touch and go” (tocca e riparti) come tutti sappiamo. È necessario quindi guardare al futuro e cambiare il modo di accogliere i clienti affezionati. Non ci sono, purtroppo, alberghi di lusso a 5 stelle per accogliere personaggi d’élite anche se, da quanto emerso, Alassio è al secondo posto per presenze turistiche dopo Genova (capitale europea per la cultura 2004). Non dimentichiamoci che Alassio è un’isola felice per quanto riguarda la sicurezza, oltre le bellezze naturali. Si deve puntare sulle famiglie e su turismi di nicchia, approfittando del nuovo traforo dell’Aurelia-bis che ci collega con un entroterra che è veramente splendido e con l’offerta di settimane a tema. Bisogna anche cambiare mentalità, aggiornarsi professionalmente, continuare a migliorare i servizi e soprattutto orientarsi verso la specializzazione. Un tipo originale di promozione proposto da Enrico Mantellassi, presidente dell’Associazione Albergatori, è quella di offrire vacanze a rate, tramite una convenzione con la Banca S. Paolo-IMI, che permette di pagare il conto diluito in dieci mesi senza interessi; questo fa sì di sopperire alla scarsa liquidità imperante e poi oggi è consuetudine acquistare qualsiasi cosa a rate. Un monito da parte della Sig.ra Piera Olivieri, Responsabile Ufficio Turismo del Comune, che si dà da fare con grande passione e professionalità: il nostro problema è la mania di piangerci addosso; quel che occorre innanzitutto è la globalità delle associazioni operanti sul territorio. La promozione si fa con la città tutta, dobbiamo farci conoscere fuori, sia in Italia che all’estero, a mezzo gli organi di stampa nazionali e incrementare, come già è stato fatto, la promozione nella vicina Francia. Altri bacini interessanti, verso cui dovremo rivolgerci, sono l’Est Europeo e il Vallese svizzero. Con rammarico dobbiamo rilevare che non c’è coesione fra le varie categorie economiche; quella artigiana, ad esempio, non esiste o perlomeno non è interessata a programmare per il futuro. Si evidenzia un individualismo esagerato; anche la stragrande maggioranza dei cittadini non pare curarsi dei problemi legati al turismo. L’A.V.A., come organismo al di sopra delle parti, cerca in tutti i modi di operare nel segno del dialogo per mettere insieme il tessuto associativo, almeno a livello dei rappresentanti di categoria, ed è sempre disponibile ad operare per il bene della Città. Prossimo appuntamento quindi il 3 febbraio 2005 per la messa a punto dei programmi individuati. A.V.A. Interventi di dubbio gusto nel centro storico e in contrasto col regolamento edilizio. Frittata a sorpresa Dosi per otto persone: 600 gr di patate; 8 uova; 2 decilitri di olio; 2 cipolle; 200 gr di funghetti sott’olio; sale; pepe. Pelate le patate, lavatele e tagliatele a fettine sottili. Tagliate finemente le cipolle e unitele all’olio bollente in una padella, fatele soffriggere per un momento e unite quindi le patate. Lasciatele cuocere fino a quando saranno tenere. In una terrina a parte sbattete le uova, salate, pepate, unite quindi i funghetti sott’olio e le patate quando avranno finito di cuocere. In una padella leggermente unta d’olio versate il composto e fate cuocere a fuoco allegro prima da un lato; poi dall’altro fino a quando entrambi saranno ben dorati. Servite con un contorno di insalata verde e rossa. Serate culturali alla S.O.M.S. Dopo la lunga parentesi estiva, si è ripresa, nel Salone storico della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Alassio, l’attività culturale fortemente voluta dal presidente, geom. Enzo Barbera, con una serata di notevole impegno. È stato invitato a parlare, ancora una volta, il prof. Tommaso Schivo, che ha presentato un argomento di grande interesse, che è stato seguito da ascoltatori attenti, “L’evoluzione della lingua italiana, da Roma ad oggi”. L’oratore ha tracciato una valida sintesi, attraverso i tremila anni di storia e di linguistica, per sottolineare le radici romanogreche della nostra lingua, ma soprattutto la faticosa ascesa attraverso il latino e le varie parlate peninsulari sino al fiorentino ed alla unificazione dell’Italia, da cui è partita anche l’unificazione faticosa e lenta della lingua nazionale. Guerre, occupazioni, mercati, commerci, navigazioni lo stesso turismo hanno determinato un apporto straniero (a volte eccessivo e sconvolgente) al nostro vocabolario ed altri contributi la stessa nostra parlata ha dato alle lingue del mondo. È giustificata la necessità di offrire ospitalità a neologismi e a termini difficilmente identificabili in modo diverso, ma “cum grano salis” per non mortificare la forza e la grazia e la stessa musicalità che la “lingua di Dante” è in grado di dimostrare ancora oggi al mondo. È seguito un interessante dibattito nel quale il relatore ha risposto alle numerose richieste del pubblico presente. Un plauso alla S.O.M.S. per il costante programma sociale ed al suo Presidente per l’entusiasmo che pone nel suo apprezzato coinvolgimento. Erano presenti molte autorità e personalità cittadine, fra le quali Mons. A. De Canis, l’Assessore comunale dott.sa L. Zavarroni, il Presidente dell’Ufficio Turistico, dott. Silvestri, il Presidente AVA, C. Cavedini e il dott. G. Barilaro. A.V.A. Mercoledì 19 Gennaio 2005 Pace in terra Nella Chiesa di San Giovanni Battista, martedì 28 dicembre u.s. alle ore 21, si è tenuto il IX Concerto di Natale. Un concerto ideato dal compianto dott. Giacomo Natale e che la corale a Lui intitolata seguita a proporre. Molti gli inni cantati dalle Corali partecipanti: Corale “San Vincenzo” diretta da Mirella Marcarino, corale “Giacomo Natale” e coro “La Mongolfiera” formato dai giovani e giovanissimi della Parrocchia di San Vincenzo, dirette da Ilaria Natale, e la prestigiosa Schola Cantorum “Don Primo Volpe” di Albenga diretta dal M°. Paolo Guido. Dopo i saluti del parroco Don Luciano Massaferro ha presentato la serata Pier Francesco Corsi. Accompagnatori: alle chitarre Giulia Natale e Andrea Ghigliazza, all’organo il dott. Carlo Vallega. Una serata piacevole in serenità, che il pubblico ha molto apprezzato. Prima della chiusura, con le corali unite nel cantare “Tu scendi dalle stelle” la signora Paola Ravera ha letto un messaggio di “Auguri scomodi” di don Tonino Bello che hanno fatto riflettere sulle feste e sull’egoismo umano. c.c. Ambulatorio infermieristico A un anno dall’apertura la prima parola GRAZIE, grazie a tutte le Associazioni di volontariato religiose e laiche, culturali, sportive, di categoria, alle Società di Mutuo Soccorso, ai parrocchiani della Parrocchia San Vincenzo ai singoli privati che generosamente ci hanno aiutato a sostenere questo progetto a “servizio” della città. Un doveroso ringraziamento all’Assessorato al Volontariato nella persona della dott.sa Loretta Zavaroni e a tutto il personale dipendente che hanno creduto nel progetto fin dall’inizio e ci hanno sempre appoggiati. Un ultimo grazie al personale infermieristico e dell’accoglienza, Exallieve ed Exallievi delle Figlie di Maria Ausiliatrice e Volontari della Parrocchia San Vincenzo, che con generosa dedizione hanno messo a disposizione il loro prezioso tempo gratuitamente, permettendoci di aprire ogni giorno con orario fisso. Ora alcuni numeri che danno l’idea esatta e concreta del nostro servizio: terapia iniettiva, misurazione della pressione arteriosa, stick diabetico, Stick colesterolo per un TOTALE di 5.017 prestazioni, con una media giornaliera di 18 persone che fruiscono del servizio. Questi dati sono riferiti al periodo 9 dicembre 2003 della rassegna. Sabato 18 dicembre al Palazzetto dello Sport “Lorenzo Ravizza” – ore 21,00 sono stati messi in scena “I Pagliacci” melodramma di Ruggero Leoncavallo. Protagonisti il Coro Polifonico e le Voci Bianche “G. Manzino” di Savona, le Comparse del Gruppo Storico “I Pertinaci” di Vado Ligure e il Tenore Andrea Elena. Il 28 dicembre nella Parrocchia di Sant’Ambrogio si è tenuto il “3° Concerto Elgar”, concerto Sinfonico Corale dell’Orchestra da Camera “Giorgio Strehler” di Milano e il Coro Polifonico “Giuseppe Manzino” di Savona. Sono stati raccolti fondi a favore della P.A. Croce Bianca di Alassio. Mercoledì 5 gennaio, presso la Chiesa Santa Maria Immacolata (Frati Cappuccini) si è tenuto il concerto con il Coro Femminile “La Ginestra” di Savona “Anno 2005... in concerto”, organizzato dall’Associazione Culturale “E.W. Elgar in Alassio” insieme all’Unitrè. B.T. Concerto organistico per il nostro patrono Sant’Ambrogio Lunedì 6 dicembre, nella chiesa parrocchiale di S. Ambrogio, alle ore 21.00, il maestro Roberto Maria Cucinotta, in occasione dei festeggiamenti in onore del nostro patrono, ha manifestato ad altissimi livelli sia la sua abilità interpretativa sia le capacità espressive del grand’organo Gandolfo. I registri più significativi dello strumento, dal flauto alla tromba, dall’oboe alla bombarda, dal cornetto al cromorno, si sono avvicendati e fusi creando un piacevole mosaico di effetti, di sonorità e rendendo al massimo lo spirito dei brani interpretati. Per la prima volta, e forse per l’unica, sul nostro organo il maestro ha dato vita alla Sonata in Trio N° 5 di J.S. Bach, opera difficile sia per i passaggi tecnici, veramente ostici, sia per il fraseggio musicale. E ancora sorprendente è apparso nella presentazione del Praeludium und fuge a-moll sempre dello stesso Bach, dove il gioco dei pedali nel basso ha raggiunto alti livelli di virtuosismo. L’Orgel Suite di Mozart ha messo in evidenza il suono piacevole dei flauti e nell’insieme l’in- al 24 dicembre 2004. Ad un anno dall’apertura ci riteniamo soddisfatti e pensiamo di poter affermare che abbiamo centrato l’obiettivo e cioè, oltre a dare un servizio infermieristico sanitario, favorire uno stile di relazione che permetta all’altro di sentirsi amato, favorendo sentimenti di apertura e gratuità. Molti pazienti tornano giornalmente perché trovano un ambiente accogliente e “caldo”, questo detto dai pazienti stessi. Ricordiamo che l’Ambulatorio Infermieristico è aperto tutti i giorni (eccetto i festivi) dalle ore 9,30 alle 11,00 e si trova in via L. da Vinci 67/2 (di fronte “Di per Di”) e vi aspetta! Terapie praticate: terapia iniettiva intramuscolare (dietro prescrizione medica), misurazione della pressione arteriosa, stick diabetico e colesterolo, misurazione peso corporeo con bilancia di precisione. Ci auguriamo di poter proseguire a lungo questo “servizio” alla comunità con l’aiuto indispensabile di tutti! Terminiamo con una parola sola GRAZIE a TUTTI! Il Consiglio di Unione Exallieve/i delle Figlie di Maria Ausiliatrice e il Parroco Don Luciano Massaferro CRONACA DI ANDATE: MESE DI GENNAIO 2005 Ma qui ad Andate siamo proprio speciali! In questo primo numero del nuovo anno, vorrei fare alcune precisazioni, che mi sembrano necessarie, perché alcuni lettori continuano a confondere la città di Andate, situata sulle rive del lago di Como con la Vostra bella e curata città di Alassio, posta, come si sa, sulle sponde del mar Ligure. Ora, poiché questo equivoco deve finire, provo a trattare un paio di problemi che riguardano sia Alassio che Andate, per farvi capire, una volta per sempre, quale enorme differenza, di situazione e di governo, ci sia fra le due realtà storiche. Il primo problema che tratto è quello del teatro pubblico o comunale. Come Vi è molto noto, da Voi ad Alassio la questione è stata affrontata e sta per essere risolta in maniera razionale, efficace. Nella convinzione profonda ed ovvia che un teatro non deve essere ubicato in mezzo alla gente, nel centro urbano (se no che schifo sarebbe) ma va situato nell’estrema periferia, al fondo di una valle verde, e in modo tale da non lasciarlo raggiungere a piedi da nessuno (altrimenti che gioia ci sarebbe nel “conquistarsi” una recita?), la Vostra efficiente amministrazione sta trasformando la bene augurante struttura storica del mattatoio comunale in una sala teatrale. Veramente in un primo tempo nel luogo doveva sorgere un asilo per bambini, la cui costruzio- tervento di registri fedeli allo spirito del compositore tedesco. Con la Salve Regina di Padre Davide da Bergamo i numerosi presenti sono entrati direttamente nel mondo del sinfonismo ottocentesco e hanno potuto gustare bei motivi che rispecchiavano da vicino lo stile donizettiano. Con F. Provesi, compositore poco conosciuto, maestro di Verdi, e con la sua Sinfonia in Do M. abbiamo avuto una ulteriore conferma delle poliedriche capacità del nostro strumento, costruito appunto a metà Ottocento, nel periodo del trionfo dell’opera verdiana. R.M. Cucinotta, in apertura e alla fine del concerto, ha interpretato alcune sue composizioni, tra cui Tre Contrasti Gregoriani pro Antiquo Organo Italico (Dies irae, Sanctus, Veni Creator) e Partite diverse e fuga sul Corale Natalizio “Wie schon leuchtet der Morgenstern”, dedicate al mons. De Canis, nel 40° anniversario di ordinazione sacerdotale e nel 20° di pastorale parrocchiale. Giovanni Puerari L’aeroporto Clemente Panero di Villanova d’Albenga sarà il primo aeroporto in Italia (ma forse anche nel mondo) ad utilizzare un robot per la videosorveglianza notturna. Il progetto era già stato presentato nel giugno scorso, ma a dicembre è stato portato il primo prototipo per i test sul posto. Per un paio di settimane il robottino ha girato per l’aerostazione, sotto il controllo costante di un ingegnere, per una serie di prove statistiche per stabilire la precisione raggiunta dal sistema di guida autonoma all’aperto. I dati rilevati, uniti ad altri, porteranno alla realizzazione del vero e proprio sistema per la videosorveglianza. Il progetto è nato dalla collabo- razione di tre dipartimenti dell’area di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Genova, il Dimec, il Dibe e il Dist, in collaborazione con il Parco Scientifico Tecnologico della Liguria e naturalmente in collaborazione con l’Aeroporto Clemente Panero di Villanova d’Albenga. Barbara Testa Un porto sicuro Spicca direttamente sul mare come nessun altro ad Alassio. Il mio porto sicuro: l’Hotel Milano! Non fatevi ingannare dal suo nome che rievoca tristi ricordi di fredde nebbie e gelide invernate. Qui regna quasi sempre il sole a illuminare l’aspro, forte mare della bella Liguria. Qui mi piace tornare, ogni anno, puntuale come il tempo che passa ed ogni volta chiedo una camera in alto, una di quelle che danno sull’ampio terrazzo a mare. Di lassù, di notte, ascolto il ne è stata interrotta anche per le proteste di sciocchi ambientalisti che lamentavano (che esagerati!) il possibile inquinamento elettrico dalla vicina presenza appunto di una Centrale Elettrica; mentre per esempio ad Albenga la Centrale Enel sorge nei pressi di un Liceo, e i ragazzi che lo frequentano sono sempre sani e belli, alla faccia Vostra. Invece da noi ad Andate, la nostra Amministrazione pubblica ha proceduto in maniera diversa, imprevidente, un po’ sciocca. Ha pensato che una struttura teatrale deve “vivere” in mezzo alla gente, quasi a costituire una sola unità con la vita di ogni giorno, e, con una certa spesa (ma non superiore alla spesa che Alassio sta facendo per il Vostro teatro), approfittando dell’evoluzione delle sale cinematografiche (ne sono sorte sette, strutturate a multisala, a Tramontenga) ha comprato una delle due storiche sale di Andate, per la precisione il cinema Amerigo Vespucci, dotato di oltre ottocento posti, e di uno spazio per un vero palcoscenico, e lo ha attrezzato a teatro, costruendo, in pieno centro cittadino, con una visibilità fisica e morale enorme, il teatro comunale. Che verrà usato non solo per cederlo alle Compagnie di giro nella stagione invernale, ma servirà anche per le varie (almeno tre) Compagnie Teatrali Andatine, per le manifestazioni musicali, poetiche folkloristiche operistiche, che si susseguono per tutto l’anno (e, volendo, anche da cinema) lasciando la ex Chiesa ortodossa russa ad altri obiettivi come mostre ecc. Che iniziativa stupida, vero? Non lo pensate anche voi? Il secondo fatto, che differenzia Andate da Alassio (ma ce ne sarebbero mille) riguarda ciò che ha affermato il Vostro amato Sindaco nell’ultimo numero del Vostro giornale: “Nella Piazza Partigiani, a lavori terminati saranno posate circa trentacinque palme di nuovo impianto”. Che bello! Qui ad Andate, invece, poiché il nostro sindaco, poverino, in una situazione simile, si dichiara incapace di far crescere trentacinque nuove palme in trenta centimetri di profondità di terra (infatti di più non se ne può mettere perché sotto ci sono i garages di cemento) ha deciso di commissionare ad un grande scultore trentacinque palme di marmo colorato, che contorneranno un monumento dedicato a “negoziante un poco arrabbiato” e cioè ad uno di quelli che avevano o hanno il negozio aperto sul “buco” della piazza. Ma siamo proprio speciali noi di Andate, vero? Comunque tanto dovevo, per la precisione. Luca Caravella Maremoto in Thailandia e… Natale 2004 Robottino Musica concertistica Come è ormai consuetudine anche quest’anno l’associazione “E.W. Elgar in Alassio” ha organizzato la rassegna invernale di musica. Una serie di appuntamenti di grande livello iniziati il 5 dicembre presso la ex chiesa Anglicana con “Dicembre in jazz”, un concerto del bravissimo Emanuele Cisi accompagnato al pianoforte da Alessandro Collina, al contrabbasso da Simone Monanni e alla batteria da Thomas Gallianò. Una serata bellissima, a contatto con i suoni del jazz puro, in una grande e splendida jam session. Un occhio anche alla solidarietà. Sono stati infatti raccolti fondi a favore di Emergency per dare un contributo a questa associazione che aiuta le popolazioni in guerra. Il personaggio di Emergency più conosciuto è Gino Strada, medico in prima linea nei maggiori conflitti nel mondo. Quanto raccolto permetterà ai meno fortunati di avere un sostegno e un aiuto per ricominciare a vivere. Questi gli altri appuntamenti 3 «L'ALASSINO» mare che si frange a riva, onda dopo onda e scordo le lunghe ore di veglia trascorse a casa in perenne insonnia. Qui ritrovo infatti, i lunghi sereni sonni della giovinezza. Al mattino mi sveglia il sole che sorge, lontano, sul mare, con un lungo caldo bacio. Il mio primo sguardo è rivolto alla superba isola della Gallinara che si erge, non lontana, come una rocca a difesa della sua dolce Alassio. Alassio 13/12/2004 Giovanni Quanti cuori stretti nella pena per quello che vediamo e sentiamo in TV. Stasera mio figlio mi ha detto: «Mamma, il Golfo del Bengala è grande come tutta l’Europa, 10.000 km di costa, e non esiste più niente…». Poco prima, sempre la tv, parlava e faceva scorrere immagini di “bambini” rimasti “soli”. Ci rendiamo conto!? Ho detto io! Quanto dovremmo tutti considerare meglio la nostra esistenza e magari accontentarci di più di ciò che abbiamo e che siamo. Varie città rinunciano a spese per i fuochi d’artificio per l’ultimo dell’anno per rispetto e aiuto alla povera gente che ha subito tale cataclisma. Ho pensato: «Ogni cittadino e Paese dovrebbe appoggiare tale iniziativa e forse anche gli stessi abitanti, quest’anno brindare semplicemente al futuro di questa povera gente e mandare loro i soldi e chi possiede donare loro una casa o un lavoro. Offrire un periodo per riprendersi, aprire la propria casa a chi non l’ha più. Oggi all’altro mio figlio scrivevo: «Troppe famiglie sono divise per colpa dei soldi: quando ce n’è quanto basta, non sono i denari che danno la felicità. Scopritelo e siate sereni…». Che non vengano per niente queste catastrofi! Che non muoiano per niente tante persone! E che non restino a soffrire per niente tanti innocenti! Tante lacrime versate! Che ogni nucleo sociale, familiare, che ognuno di noi sappia trarne una morale di vita. Occorre amare di più,essere meno orgogliosi. Umiltà e miopia di donare. Scoprire… e aiutare… Ci sono mille modi per dare!!! Questo le catastrofi ci devono insegnare!… Il mondo ha bisogno. Sarà il mondo dei nostri figli e dei figli dei nostri figli. Oggi tocca a noi. Dall’America all’Europa, dall’Asia all’Africa, all’Australia. La Thailandia è uno Stato dell’Asia ed il Golfo del Bengala una costa… Che questo orrendo, tremendo cataclisma ci scuota un po’ tutti: e ognuno dal più piccolo al più grande, cerchi di riportare la Pace nel Mondo. Lasciamo la terra alla terra e lo spazio… allo Spazio… La luna… i pianeti… le stelle… il sole… lasciamoli là… siano contemplati, per riscaldarci e dare serenità. Lasciamo loro il fascino del mistero… e auguriamoci per tutti che il più grande dei Misteri vinca ancora… affinché regni la Pace nei tempi dei tempi a venire… con la certezza antica dell’eternità… a compimento di ogni epoca, di ogni vita!!! Poli Maria Giovanna L’ARTIGIANA FERRO di Degola Franco ricordando che è al servizio dei gentili clienti da oltre 40 anni, desidera rinnovare l’impegno nell’attività per accontentare quanti vorranno riporre la loro fiducia nella Ditta. Con l’occasione, lo staff augura a tutti un sereno 2005 Via Solferino, 167 – 17021 ALASSIO (SV) Telef. e fax 0182 470248 Emergenza Sud-est Asia due Raccolta fondi Abbiamo attivato una Raccolta fondi da destinare alla popolazione colpita dal maremoto, in particolare i bambini. Grazie ai canali salesiani e trascorsi pochi giorni dai necessari tempi bancari le vostre offerte si trasformeranno subito in aiuto concreto per la popolazione duramente colpita. La tua donazione puoi farla tutti i giorni in Ambulatorio dalle 9,30 alle 11,00 oppure all’Oratorio Maria Ausilia- trice a Rosanna o Milena dalle 16,00 alle 18,00, oppure lasciando il contributo con il tuo nome in portineria specificando per Rosanna Iebole. GRAZIE! È attivo anche il c/c postale 58069410 intestato alla Federazione Ligure Exallieve/i delle FMA - Corso Sardegna 86 - 16142 Genova sul quale puoi versare la tua generosa offerta. Ricordati di specificare la causale: EMERGENZA SUD/EST ASIA. 4 «L'ALASSINO» Lettere del pubblico Quale futuro per il Circolo Nautico al Mare? Ill.mo Sig. Sindaco Città di Alassio Arch. Marco Melgrati. Egr. Ass. Sport Rag. Fabrizio Calò Egr. Cons. Com. del. Demanio Dott. Rocco Invernizzi e p.c. Rag. Enrico Mantellassi Pres. Ass. Albergatori Cav. Pasquale Balzola Pres. Ass. Commercianti Sig. Giuseppe Maiellano Pres. Confesercenti Spett .le Associazione “VECCHIA ALASSIO” Oggetto: Quale futuro per il Circolo Nautico AI Mare Alassio? Egregi Signori, la presente per fare il punto sulla situazione attuale del nostro Circolo Nautico, e per ipotizzare un futuro consono al nome che il nostro sodalizio è riuscito a costruirsi negli anni, in virtù del fatto che il prossimo 3 giugno il CNAM virerà la boa degli 80 anni di attività. Nonostante le molteplici rassicurazioni verbali e i buoni propositi che ci sono stati prospettati dall’Amministrazione Comunale e dalla Società che ha in gestione il Porticciolo, ad oggi non abbiamo avuto nessun riscontro oggettivo, circa la possibilità di poter continuare la nostra attività. In particolare come ormai tristemente noto il Circolo a seguito dei nuovi lavori che hanno seguito l’ampliamento del porto ha perso la concessione della spiaggia a nord della nuova banchina senza averne di fatto una nuova che gli consenta lo svolgimento della consueta attività sia di scuola vela che di base logistica per l’organizzazione degli eventi sportivi. Alla pari sarebbe opportuno che ci venisse data la possibilità di autofinanziarci attribuendoci la concessione demaniale del tratto di arenile sino alla costruzione in muratura ex “Campeggio Sant’Anna” per la realizzazione di un porto a secco con la relativa gestione. Per meglio organizzare tutta la nostra attività l’aspetto logistico assume una fondamentale importanza, pertanto, con la presente intendiamo sottolineare che non sono ancora state attribuite le nuove cubature previste sul molo di sottoflutto sede ideale per l’insediamento della base nautica. Al fine di poter ospitare una squadra agonistica con base ad Alassio risulta di fondamentale importanza uno spazio a terra per poter ospitare una decina di carrelli e le relative imbarcazioni. Di altrettanta importanza risulta la necessità di poter disporre di un piccolo spazio per il posizionamento di una gruetta semovibile di varo e alaggio e di uno scivolo a mare possibilmente in cemento battuto, per poter organizzare tutte le manifestazioni anche in condizioni meteo difficili. Le presenti richieste devono ovviamente essere valutate singolarmente rispetto alle reali possibilità tecniche ed oggettive di realizzazione. Quest’anno, nostro malgrado, siamo stati costretti a spostare ben quattro week-end di regate ad Andora, con conseguente danno agli esercizi Alassini che non hanno potuto ospitare come gli anni passati centinaia di velisti. Abbiamo ottenuto solo ora le rassicurazioni scritte necessarie per lo svolgimento delle regate del mese di marzo 2005 che è intenzione del C.N.A.M consacrare come mese della vela alassina portando ad Alassio centinaia di velisti da tutto il mondo. In sintesi, nonostante che le richieste sopra indicate siano state fatte verbalmente in numerose occasioni con le relative rassicurazioni, alle stesse in forma scritta non ha fatto seguito nessuna risposta da parte del Comune. Dovendo pertanto programmare con rilevante anticipo le attività per il biennio successivo risulta fondamentale conoscere quale indirizzo l’amministrazione comunale intende adottare nei confronti del C.N.A.M. Non dimentichiamo, inoltre, che quando venne costituita la società Marina di Alassio S.p.a. ed il Circolo dovette cedere la gestione alla stessa, furono date rassicurazioni, peraltro indicate nei patti parasociali, in merito alla possibilità di poter sviluppare l’attività sportiva nell’interesse della collettività. Oggi ci ritroviamo nella condizione di non aver neppure garantita la sopravvivenza. Crediamo con la presente superfluo dover sottolineare l’importanza dell’attività svolta dal nostro circolo sino ad oggi, che ha portato negli anni migliaia di presenze agli alberghi ed al settore commerciale, soprattutto “fuori stagione”. Certi che queste richieste verranno recepite nella maniera migliore da parte del Comune, cogliamo l’occasione per porgere i nostri migliori auguri di Buone Feste. Alassio, 24/12/2004 Il Consiglio Direttivo del C.N.A.M. Calendario venatorio In questi giorni nella provincia di Savona, malgrado le proteste dell’Enpa e degli animalisti, si spara sulla neve a caprioli e cinghiali, comprese le femmine gravide. Lo scorso maggio abbiamo votato per la giunta Bertolotto, il cui programma elettorale prevede di fermare queste stragi. Ma il neopresidente dice che non può cambiare il calendario venatorio, emanato l’ultimo giorno di governo dalla precedente straultrafilovenatoria giunta Garassini. A parte il fatto che in politica tutto è possibile, basta volerlo, non potrebbe almeno anticipare la chiusura di questi massacri portandola, per rispetto verso gli elettori e per mantenere la parola data, dal 31 al 15 gennaio? Seguono numerose firme. Mercoledì 19 Gennaio 2005 riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Letture Nelle feste molti regalano un libro da leggere, e tra i tanti vengono scelti i best seller del momento; vanno di moda i “gialli” con trame psicologiche ingarbugliate pseudo religiose, filosofiche, che paiono scritte da psichiatri bisognosi loro stessi di cure; comunque piene di sesso, sangue, ammazzamenti sadici, dubbi pseudo scientifici che arrovellano la mente; racconti a volte blasfemi ricchi di suspense per la bravura dello scrittore che sa protrarre la soluzione all’ultima pagina dopo molte pagine anche superflue e inutili al racconto stesso. Erano più interessanti i classici gialli di Agata Christi, i Van Dine, Simenon, Fallace, almeno erano scevri da orripilanti e sanguinanti trame, senza compiacenti scene di sesso estremo o velleitarietà storico-fantastiche inframmezzate da parolacce e oscenità. Non vorrei fare il moralista, ma mi pare che un libro, specie regalato sotto le feste, dovrebbe avere contenuti almeno non diseducativi e che possono generare in chi lo legge moti di fastidio o repulsione. C’è tra i tanti, un libro che vorrei consigliare di rileggere con calma e regalare anche ad altri; libro di cui credo neppure una copia è stata venduta in questi anni; forse perché l’avevano imposta nelle scuole, forse troppo incomprensibile per ragazzi del ginnasio o liceo, e quindi odiato e diventato obsoleto: parlo dei “Promessi Sposi” del Manzoni. Lo ricordate? Ora che Coca ad Alassio l’ho detto mi pare di sentire i commenti: «Stulì u l’è nesciu»! ma io insisto e vorrei che riandaste a leggervi alcune pagine come «Addio monti sorgenti dall’acque…»; l’incontro di Don Abbondio con i bravi; l’episodio di Ludovico (Padre Cristoforo) con i famigliari dell’ucciso; l’episodio della madre che «…scendeva dalla soglia di uno di quegli usci…» e le mirabili pagine della conversione dell’Innominato, da quando sente suonare a festa le campane fino all’incontro col cardinale Federigo «Dio, se lo vedessi, se lo sentissi…». Sono questi i quadri di pura poesia che fanno bene al cuore e che si rileggono volentieri senza arrovellarsi il cervello, che danno una visione ottimistica della vita, già grama di per sé. Termino con due brevi citazioni manzoniane, che il buon maestro Don Piccagli ci aveva dato come temi in prima liceo: “Dio non turba mai la gioia dei suoi figli se non per prepararne loro una più certa e più grande”. E ancora “I provocatori, i soverchiatori, tutti coloro che in qualunque modo fan torto altrui, sono rei non solo del male che commettono ma del pervertimento ancora a cui portano gli animi degli offesi”. Provate anche voi a svolgere questi temi e vi convincerete che quel testo obsoleto dovrebbe non solo tornare nelle scuole, ma in ogni casa, riletto e meditato. Silvio Viglietti Alassini d’oro Assai singolare m’è parsa la recente consegna dell’Alassino d’Oro e non per l’attribuzione a questo o a quell’eminente personaggio cittadino, ma per la sede decisamente impropria in cui si è voluto realizzare l’avvenimento! Chiesa, religione e fede sono nobili cose che nulla hanno a che spartire con un premio eminentemente laico, un premio che sin qui era stato destinato ai cittadini in riconoscimento delle benemerenze acquisite in campo sociale, professionale e artistico e consegnato dalle mani del sindaco nell’unica sede appropriata: quella dell’ideale Campidoglio comunale. Confondere immotivatamente il profano con il sacro, il confessionale con il laico, anzi- ché accrescere il valore dell’importante riconoscimento ne sminuisce e ne confonde senza ombra di dubbio il valore. Tanto valeva istituire un nuovo premio decisamente privo di ambiguità dedicato ai cittadini probi ed osservanti, professionalmente socialmente e artisticamente meritori: una sorta di Ambrogino d’Oro (come avviene a Milano da tempo) consegnato alla presenza di tutte le Autorità, clericali comprese... Ma sì, l’Ambrogino d’Oro - vedi caso - è consegnato in Comune dalle mani del sindaco! Non se ne abbia alcuno di questa mia cortese, ma decisa protesta, tanto dovevo! Spett. L’Alassino – all’att. del dott. La Corte Egregio dott. La Corte, ho letto il suo articolo sull’Alassino riguardante la cocaina e volevo congratularmi con lei per la schiettezza con cui si esprime. Ogni volta le sue parole ci regalano quei momenti di riflessione utili per capire la vita anche al di là del nostro giardino. “Sorelle all’inferno” è la giusta iniezione per coloro che, peggio degli struzzi, nascondono la testa sotto la sabbia per non vedere. Grazie per aver sollevato il problema! Devo informaLa comunque, che il mese scorso ad Albenga c’è stata una conferenza in merito (purtroppo non sufficientemente pubblicizzata) organizzata dall’Uni 3 ingauno. I relatori erano un ufficiale dei Carabinieri ed il dr. Tessmann (un neurologo di origine tedesca, abitante a Salea). Il milite ha relazionato sulla crescente gravità del problema nelle Baie del Sole, mentre il medico ha spiegato, in modo ammirevole, le conseguenze della cocaina e delle altre droghe attualmente in commercio, sull’organismo. Cordiali saluti Simona Casagrande Casa di cura “Ville Paradiso” Presunte disfunzioni Alla spett. Direzione de “L’Alassino” Alassio (Savona) Desideriamo scriverVi in relazione alle notizie apparse su vari organi di stampa riguardo a presunte disfunzioni che sarebbero state riscontrate nei confronti della Casa di Cura “Ville Paradiso” di Alassio. Non vogliamo entrare nel merito delle indagini che sono in corso di svolgimento, ma solo presentarVi una nostra esperienza diretta. Una nostra cara congiunta, molto anziana e completamente invalida è ricoverata da oltre un anno e mezzo presso la struttura “Ville Paradiso”. Qualcuno di noi familiari, a turno, va a trovarla ogni giorno, ad ore diverse, permanendo presso di lei per parec- chio tempo. Ebbene, possiamo affermare, senza alcuna ombra di dubbio, che la nostra congiunta riceve, da tutto il personale delle “Ville Paradiso” una assistenza medica, infermieristica e di supporto in maniera continua, efficiente, competente, completa. Noi e la paziente siamo oltremodo contenti del trattamento prestato, che unisce all’efficacia anche un’apprezzabile dose di calore umano molto importante nella delicata situazione. Quanto sopra, e lo ripetiamo, senza voler interferire nelle indagini in corso, ma soltanto per portare un’esperienza di vita vissuta da noi familiari e dalla nostra congiunta ricoverata. Grazie e cordiali saluti. Lettera firmata Scuola dell’infanzia di via Gastaldi Festa Natalizia Francesco Guido Si cercano volontari per una Onlus Un gruppo di volontari impegnati in campo sociale ed umanitario sta cercando nuovi amici e sponsor per proseguire le proprie iniziative. Si tratta dell’Associazione @YNIL Onlus guidata da Domenico Siffredi da molti anni impegnata in tutta una serie di importanti iniziative a favore delle fasce deboli della società. «Abbiamo bisogno – dice Siffredi – di nuovi volontari per le molteplici iniziative che contiamo di realizzare in campo assistenziale, sociale e socio sanitario. La nostra associazione organizza manifestazioni sportive, attività ricreative e ludiche e vuole offrire una possibilità di realizzazione personale a coloro i quali In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. sono stati meno fortunati e dalla vita hanno avuto meno di quanto meritassero. Siamo anche alla ricerca di qualche sponsor che ci aiuti a realizzare i nostri progetti». Attualmente l’associazione sta raccogliendo fondi a favore dell’Aritmo (Associazione Ricerca Trapianto Midollo Osseo). Fra i più attivi collaboratori vi sono Walter Aibaldi e Massimo Bianchi. Per avere informazioni più dettagliate e per coloro che fossero interessati a diventare volontari e collaborare alle iniziative di questa associazione è possibile contattare direttamente Domenico Siffredi al numero telefonico 339 2385012. Claudio Almanzi In occasione della Festa di Natale 2004 i bambini della scuola dell’Infanzia di Via Gastaldi hanno incontrato i genitori nella consueta festa Natalizia. I piccoli si sono esibiti con canti, poesie e brevi scenette. Tutto questo per consolidare un rapporto di collaborazione e continuità educativa con le famiglie. Il medesimo spirito di partecipazione si è evidenziato anche il 19/12/04 in occasione del mercatino del volontariato in Via Torino insieme alle altre Scuole del Circolo. Le insegnanti Mercoledì 19 Gennaio 2005 5 «L'ALASSINO» Rimme da noscia tèra Servizio salvaguardia ambientale Salmastre vuxi Rubrichetta mensile Un ricordo per... Città di Alassio Settore 1° amministrativo Ufficio salvaguardia ambientale (Dialetto alassino) Brixiò a l’è dau sù st’arena cuscì fina da longa marina accaressò dau mò. Se ti a pii in te man a te sgüia tra e die cumme puve d’oru. In sci-a battigia di stroni disegni de tante vitte differènti. Gianche cugette straccuài i aspentan invidiusse quelle ch’i lòccian lènte in ta resacca, e l’arzì u ne fa cumpagnia. Luntàn l’unda a cresce, a s’aissa, a se enscia, a s’abbascia, a se franze in sci-i scöggi e a te sbrinsa in ti öggi mille guççe de sc-ciümma. Ma au returnò da bunassa Tesai i sun e ureggie: cianìn quarcòsa a se mescia, a sbatte e a s’aissa. In tu silènsiu du primmu lümecàn e sentu cumme in murmurò che u cö u me pia. Spett.le Redazione de L’Alassino e.p.c. Spett.le Sign. Geom. Per Paolo Pizzimbone Presidente Ponticelli S.R.L. Via don Abbo il Santo 12 IMPERIA Spett.le Sig. Gino D’Orazio Responsabile Cantiere Ditta Ponticelli S.R.L. Via Bonorino ALASSIO Vuxe amiga du mò Vuxe d’antiga puesia. Paolo Ammirati SALMASTRE VOCI: È bruciata dal sole / questa sabbia così fine / della lunga spiaggia / accarezzata dal mare. // Prendendola in mano / ti scivola fra le dita / come polvere d’oro / Sulla battigia / strani disegni / raccontano la storia infinita / di tante vite differenti. // Bianche conchiglie spiaggiate / aspettano invidiose / le compagne che ancora ondeggiano / lentamente nella risacca / assaporandosi il profumo del mare. // In lontananza l’onda cresce / si alza, s’abbassa, / e frangendo negli scogli / ti sprizza negli occhi / mille gocce di schiuma. // Ma col ritorno della bonaccia / tendo le orecchie: / qualcosa lentamente si muove / si agita, si alza. // E nel silenzio del crepuscolo / sento come un mormorio / che il cuor mi prende. // Voce amica del mare // Voce d’antica poesia. A seguito dell’elogio a firma di G.G., pervenuto all’operatore della Ditta Ponticelli impiegato nella “zona 8” e pubblicato sul numero datato 16/10/04 dell’Alassino, essendo limitante gratificare una sola persona, mi sento in dovere di estendere il mio plauso personale e dell’Ufficio Salvaguardia Ambientale del Comune di Alassio a tutti i dipendenti della Ditta, che quotidianamente svolgono il loro lavoro con impegno e dedizione, spesso in condizioni disagiate, dimostrando in ogni occasione una notevole professionalitàè ed efficienza. Anno1949 - Partita amichevole tra le squadre improvvisate dei frequentatari dei Caffè Unica e Roma È fotografata la squadra del Bar Confetteria Venchi Unica - La partita è stata disputata sul vecchio campo sportivo Sandro Ferrando, arbitrata dal fervente sportivo Dante Bottelli, terminata in parità 0 a 0. È visibile la vecchia tribuna in legno. Nella foto da sinistra, in piedi: 1) Nino Bogliolo (u sciurban)- 2) Dante Bottelli- 3) Elio Moirano - 4) Nello Merello - 5) Luciano Bottelli - 6) Carlo Carenzo - 7) Diego Giraldi - 8) Raffaele Vio - direttore Banca d'America) 9 ) Nino Rubaudo - 10) Silvio Gallo - 11) Claudio Bottelli (l'aucattu) 12) Aldo Cristiani - 13) Luigi (coeffeur). Accosciati: 14 Carlo Morteo - 15) Moiso (ex impiegato daziale) - 16) Antoine Cristiani - 17) Roberto Galleani (il portiere della squadra) - 18) Gino Gallo - 19) Antonio Gabiati (odontotecnico studio Cerigliaro) - 20) Elena Franco (u francu de Lamiccia) - 21 Giorgio Sandon - 22) Santino Brogg. Distini saluti Alassio, L’assessore all’Ambiente Marco Salvo Errata corrige - Rubrichetta dicembre 2004 Leggasi: Classe V in gita - maggio 1949 anziché 1955 Sant’Ambrogio, uomo e vescovo “virtuoso” Daré ao te cancèlo (Dialetto spezzino - SP) Pe’ abrassate ancoa me a retorno ao te reciamo daré a quer cancèlo en pò ruzenénto ch’i protéza pradi de stele ch’i regalava agosto. Oamai i eno àspee e pagine dea vita. Me a ghe la fago apena a core come quell’aquilon che, privà der vento, i se giga contro i feri do te cancèlo. E ogni vota me a ghe saò prima che l’aquilon i càia, teston, a trategnie ’n somio, a trassae sorve ar chèe ’n abrasso e poi ’nt’er vento sghigiae via. Anna Maria Tarolla DENTRO IL TUO CANCELLO: Per abbracciarti ancora / ritorno al tuo richiamo / dietro a quel cancello / un poco arrugginito / che protegge prati di stelle / che regalava agosto. // Ormai sono ruvide le pagine di vita. / Riesco appena a correre / come quell’aquilone / che, orfano di vento, si piega / tra le sbarre del tuo cancello. // E ogni volta ci sarò / prima che l’aquilone cada, / caparbio, a trattenere un sogno, / a tracciare sul cuore un abbraccio / e poi nel vento scivolare via. Onde anomale Nell’atmosfera natalizia abbiamo in tanti provato a sognare tempi di dialogo, d’amore e di vera amicizia. In tanti abbiamo ritrovato la speranza di poter ricostruire castelli che non fossero sulla sabbia. In passato onde anomale hanno cancellato vite di lavoro onesto, di rinunce, di risparmi, creando delle situazioni che ancor oggi hanno dell’incredibile. Se tutti gli uomini credessero onestamente nel Giudizio Universale, dovrebbero ricordare principi fondamentali come: «Non desiderare la roba d’altri», «Non fare falsa testimonianza» ecc. Sperare che le ondate anomale del passato si arrestino non deve essere utopia, ma la certezza di poter affrontare il domani con amore fraterno perché le onde assassine possono minacciare il dono della vita tanto all’uomo ricco quanto all’uomo povero. Fernanda Venerdì 3 dicembre, nella sala delle riunioni della biblioteca civica, si è svolta una tavola rotonda sulla figura del nostro patrono, Sant’Ambrogio. Ad oltre sei secoli di distanza dalla sua morte, il messaggio di questo grande vescovo è sempre attuale e vivo sia per i fedeli sia, in particolare, per coloro che hanno responsabilità religiose e civili. Il Santo, come ha sostenuto il dott. Giampaolo Mela, ha tradotto nella condotta di vita, soprattutto come metropolita, costantemente, senza la più piccola incertezza, le virtù teologali e cardinali. In ogni occasione il vescovo di Milano ha saputo essere coerente con l’ideale cristiano, a quei tempi ancora in espansione, con ogni persona, con i potenti, gli imperatori, con i poveri, con i vescovi stessi. Dalla esauriente presentazione del prof. Tommaso Schivo si è compreso in quale difficile e critico ambito storico abbia operato Ambrogio: il disfacimento ormai imminente dell’impero, la forza dell’eresia ariana, la mancanza di una guida sicura anche nel campo religioso. L’arcivescovo è riuscito ad essere una guida forte non solo per i governanti, laici o ecclesiastici, ma anche per i cattolici, un punto fermo a cui fare riferimento in ogni circostanza difficile. I relatori, quindi, di volta in volta presentati dal prof. Franco Gallea, hanno esaminato il culto locale per il patrono. Antonio Carossino ha parlato diffusamente delle istituzioni sorte all’interno della nuova chiesa, ricostruita ex novo nel 1507, dei vasti e profondi legami tra la comunità alassina, gli abitanti del borgo, e la realtà ecclesiastica. Numerosi erano i sacerdoti che officiavano in Sant’Ambrogio e riuniti in collegiata prestavano servizio liturgico presso le cappelle, gli altari delle famiglie alassine. Il prof. Giovanni Puerari ha esaminato la struttura architettonica della chiesa, il suo percorso storico fino a giungere all’aspetto attuale; si è soffermato in particolare sugli aspetti artistici delle cappelle che si incontrano lungo le navate dell’edificio sacro. Il cap. Dante Schivo ha voluto porre in rilievo il ruolo fondamentale dei marinai alassini nella storia della città ed anche la loro devozione, la fede nell’aiuto della Madre Celeste. Gli ex voto, presenti numerosi al Santuario della Madonna della Guardia, offrono una prova chiara e visibile di quanto sia stata solida la fiducia degli Alassini nel soccorso divino. È stato quanto mai opportuna, in questo contesto storico in cui oscillano diversi modi di vivere la realtà, la spiegazione del parroco, mons. Angelo De Canis, sulle caratteristiche del laico e dell’ecclesiastico, sulle varie interpretazioni dei due termini e sulle finalità che molto spesso li accomunano, pur nella diversità dei ruoli. Il laico che crede, non certo quello che rifiuta il messaggio evangelico, sta diventando nella chiesa attuale una forza, una vocazione importante e indispensabile. L’interessante pomeriggio culturale, organizzato per ricordare la figura del nostro santo patrono nell’imminenza della sua festa, 7 dicembre, ha avuto un prologo: la proiezione del filmato, realizzato da Beppe Rizzo, relativo alla solenne celebrazione dello scorso anno, che ha visto la presenza di importanti personalità, tra cui l’arcivescovo, sua eminenza Tarcisio Bertone, il vescovo, sua eccellenza Mario Oliveri, il ministro Scajola, e le massime autorità della città e della provincia. Giovanni Puerari Un felice augurio Dopo tanto impegno, attenzione e costi… finalmente è arrivato il “Certificato di prevenzione incendi” all’Istituto Maria Ausiliatrice di Alassio in corso Diaz 60. Nel primo periodo dell’anno scolastico sono state effettuate un paio di visite da parte dei responsabili della Prevenzione Incendi e avendo trovato la situazione in conformità con la legislazione, sia per gli ambienti della scuola con la relativa centrale termica e cucina, sia per la parte adibita all’attività estiva, nonché degli impianti fissi e mezzi portatili per l’estinzione incendi, la Com- missione Provinciale dei Vigili del Fuoco di Savona, ha affermato, con soddisfazione, che questa è una delle prime scuole ufficialmente in regola con questo tipo di certificazione. Questo riconoscimento ci è giunto come felice augurio natalizio e di buon auspicio per il nuovo anno scolastico di cui si apriranno a gennaio le nuove iscrizioni. Il Consiglio di Istituto, i genitori e i tecnici responsabili si sono congratulati e hanno goduto con noi per il traguardo raggiunto. La direttrice Piastrelle Con una suggestiva cerimonia, sul Muretto di Alassio sono state sistemate due nuove piastrelle. Una è quella di Don Mario Andreoletti, salesiano, da sempre impegnato nel mondo del volontariato, già premiato con il “Volontario d’Oro” istituito dall’assessorato al Volontariato con la seguente motivazione: “A Don Mario Andreoletti, volontario e forgiatore di giovani volontari, ci ha insegnato e ci insegna che l’unico senso della nostra vita è la solidarietà e l’amore verso tutti gli esseri umani, senza limiti di razza, fedi religiose e politiche e quant’altro che gli uomini chiamano ‘diversità’”. Con la posa della piastrella con la sua firma si vuole sottolineare ancora una volta il valore umano di Don Mario. La seconda piastrella è quella realizzata dall’associazione “La Grotta”, un luogo dove molti ragazzi si ritrovano per realizzare opere in ceramica. È stato proprio Mario Berrino a volere sul Muretto una loro piastrella, riconoscendo ne “La Grotta” un punto di aggregazione importante per i giovani di Alassio e chissà mai, che dalla Grotta non possano uscire nuovi giovani artisti. Ad accompagnare la posa delle due piastrelle anche la Banda “Città di Alassio”. Presenti oltre un folto pubblico, il sindaco Marco Melgrati, l’assessore al volontariato Loretta Zavaroni, una rappresentanza delle associazioni di volontariato alassine e alcuni ragazzi dell’Istituto Don Bosco. B.T. 6 «L'ALASSINO» FRAMMENTI DI STORIA NOSTRANA (a cura di Tommaso Schivo) ficile il reperimento delle falde acquifere, sino a quello di S. Anna che poteva erogare, al massimo, 60 metri cubi di acqua. L’acqua… un bene prezioso (il secolo che verrà, come il nostro è stato quello del petrolio, sarà proprio quello dell’acqua!), tanto tori recarvisi con le barche stesse per approvvigionarsi dell’acqua, così utile e così preziosa. Certamente i Cosciarelli avevano dato un nome preciso anche a quella fonte, ma esso non è giunto fino a noi; per questo l’abbiamo chiamata “il pozzo di levan- SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) Sandro Pesato, torinese di nascita e imperiese di adozione, è tornato ad esporre le sue stupende fotografie alla Sala Carletti: un turbinio di vele che ricopre le pareti. Sembra strano che questo signore dall’aspetto pacioso e bonario riesca a inquadrare nell’obbiettivo soggetti che richiedono, oltre che passione e occhio esperto, talvolta non comuni doti atletiche, per cogliere l’attimo più significativo di una regata. Ma il risultato è sotto gli occhi di tutti i visitatori della mostra, che si congratulano per la sua bravura e il suo senso artistico, nonché sportivo. Le “sue” barche a vela, di tutte le fogge e dimensioni, d’epoca e recenti, nelle più spericolate evoluzioni o bordeggianti, spinte dalla brezza, sul mare appena increspato della nostra Riviera, sono lì a meravigliare gli appassionati e anche i semplici curiosi. Vecchie e nuove generazioni alla ribalta della storia alassina Numerosissimi erano i pozzi ad Alassio. (disegno di Gibba) che qualche Alassino “benedetto da Dio” aveva il pozzo anche in casa. Ne resta uno ancora ben visibile e ben conservato nel negozio di Rosandré di Iebole, in Via Vittorio Veneto 59 e un altro ricordo di aver visto, in un negozio del carrugio, un poco più a levante. Insomma, l’acqua era un bene prezioso e non si lasciava sfuggire occasione per attingerla ovunque fosse possibile. Ma torniamo ai fratelli Banchio ed alla loro improvvisa e fortunata “scoperta”, una specie di pozzo, ben fatto, con alcuni gradini di pietra e con un minuscolo camminamento laterale. Una sorpresa, ma anche la difficoltà di conoscere la ragione dell’esistenza e lo scopo. Risale certamente ad epoche Memorie di maree Memorie di Maree è il titolo della personale che l’artista Maria Rita Craviotto tiene in questi giorni presso la Galleria Centro arte 46 di Alassio. Le maree, cosi come le nuvole, tracciano e cancellano imma- lontane; io l’ho visitato, perché mi hanno chiesto delucidazioni e ritengo di poter dire che si tratta proprio di un antico pozzo di acqua dolce e potabile. I vecchi pescatori del borgo Coscia (come accadde in altre parti della costa, ad esempio a MOSTRE D’ARTE (a cura di Carlo Bertolino) CAP. 35° - IL POZZO DI LEVANTE I conosciutissimi fratelli Banchio, ormai da considerare alassini a tutti gli effetti, stanno creando, in una zona della Passeggiata Cadorna, quasi al porto, un nuovo locale caratteristico, il “Corsaro beach”, un Ristorante “sui generis” e lo fanno con capacità ed estro, con genialità e buon gusto estetico, in perfetta armonia con l’ambiente, particolare questo che non sempre ad Alassio viene salvaguardato. In esso, a livello del mare, hanno “scoperto” un pozzo caratteristico, perfettamente conservato, che hanno voluto “salvare” come un cimelio antico e mi hanno chiesto quale fosse stata la sua funzione e la sua “storia”, data la particolare struttura dello stesso e la posizione apparentemente strana. Il mio parere è modesto, ma venga considerato per quello che vale. È risaputo che il primo acquedotto pubblico alassino è, per così dire, relativamente recente, risalendo a poco meno che a cent’anni fa, quando alcuni lungimiranti amministratori del paese concordarono, pur dopo aspre discussioni e difficoltà, la messa in opera della conduttura dalle Prealpi liguri-piemontesi di Caprauna (Alto, Cuneo) sino ad Alassio. L’acquedotto fu un avvenimento di grandissima importanza, anche se l’usura del tempo, la lunghezza del percorso (ben otre 30 Km, con 8 Km di diramazioni) e soprattutto le numerose “servitù” verso i Comuni e i Comunelli del tragitto finirono per depauperare eccessivamente la portata d’acqua e per creare non poche e continue perdite “in itinere”. Prima del ’900 Alassio si servì dell’acqua proveniente dai pozzi artesiani, numerosissimi nel pur breve spazio pianeggiante esistente fra il mare e le colline. Se ne contavano più di cento, soprattutto nella zona di Ponente, più ampia, ricca di orti e giardini che da essi venivano costantemente alimentati. Ce n’erano (come già scrissi nel mio volume «Alassio, briciole di storia patria» - Ca. XXVIII, pag. 159 e seg.) ben 75 dal Rio Gonghe sino alla Cà gianca; 35 fra l’esciu da Giexa e il Garseu (o il Torrione); altri, ma in numero minore, a levante, ove il terreno era assai ridotto e più dif- Mercoledì 19 Gennaio 2005 Laigueglia, sul capo Mele, la sorgente o la fonte del Faro o dell’attuale Suerte) avevano individuato lungo la costa di levante del golfo, prima del piccolo promontorio ove oggi sorge la Cappelletta, una sorgente, o più semplicemente, una vena d’acqua dolce; l’acqua scendeva dal Colle di Santa Croce e giungeva in un punto preciso, ma percolava adagio e quasi a goccia a goccia, tanto che sarebbe stato difficile, pressoché impossibile, raccoglierla per l’uso. Fu necessario creare artificialmente un pozzo di raccolta e contenimento e i vecchi pescatori si trasformarono in abili muratori e imprenditori. Proprio in quel punto giungeva il mare ed era facile per i pesca- te”. L’acqua, percolando lentamente dalla sommità del colle, scendeva sino al pozzo, attraverso le rocce e gli anfratti della collina e così per chissà quanto tempo… Poi il passaggio dell’Aurelia, le costruzioni più o meno sensate sulla stessa scarpata, forse anche l’assestamento geologico della roccia sovrastante e della terra hanno modificato quel percorso, deviando o disperdendo le «stille» benefiche e il pozzo non servì più e rimase interrato, dimenticato sino alla nuova scoperta dei fratelli Banchio. Il “pozzo di levante” sta per incominciare una nuova vita, una vita “di vetrina” o di museo e fra breve tempo sarà possibile dargli un’occhiata e sarà una meraviglia per tutti. La famiglia Larcher-Manzini trent’anni fa… Presepe artistico a Laigueglia la tela nel modo più diretto e naturale. Nei quadri di Maria Rita, colori, immagini, sofferenza ed ironia si fondono in una storia continua che si sta sviluppando di tela in tela. Società Mutuo Soccorso “Fratellanza” di Moglio. Il nostro sodalizio ringrazia tutti coloro che hanno partecipato al mercatino del volontariato, svoltosi in via Torino il 19/12/2004. Con volontà e interesse, insieme hanno lavorato, dando esempio di concreta solidarietà. I proventi sono stati devoluti al “Comitato per Valentina” Vado Ligure. LAUREA gini fantastiche che si rincorrono e si modificano in un divenire continuo, evocando in chi le sa leggere, fantasie dall’inconscio che questa nostra artista raffinata e sensibile traduce sul- L’inaugurazione che si è svolta sabato 18 dicembre ha ottenuto un importante consenso. La mostra è rimasta aperta fino al 7 gennaio. Federico Bellenghi Come ogni anno la nostra antica Confraternita (il primo statuto risale al 1594) allestisce nel locale Oratorio di Santa Maria Maddalena la sacra rappresentazione della Natività. Dopo il gran successo decretato dal pubblico, con migliaia di visitatori, e di critica, quest’anno si è pensato di cambiare totalmente la scenografia. Si è ricostruito uno degli angoli più caratteristici della nostra amata Laigueglia, dipinta dal noto pittore L. Conteduca, il quale con la collaborazione di Confratelli e artigiani locali ha ricostruito case, archivolti e uno scorcio di spiaggia dove avverrà la nascita di N.S. Gesù. La scena sarà come sempre animata dalle statue lignee policrome del XIX secolo vestite da pescatori liguri. È da rilevare che le statue sono alte circa cm 120 quindi la scenografia è nelle dovute proporzioni, anche se vista in prospettiva. L’intero Presepe si svi- luppa, infatti, su di una superficie di circa 40 mq all’interno dell’Oratorio stesso. Visitato lo scorso anno da circa 5.000 persone, l’apertura e presentazione al pubblico e stampa è stata prevista dopo la S. Messa delle ore 17.30 del 24 dicembre, quindi sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 09.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.30 sempre accompagnati da una guida. Apertura straordinaria nei giorni 8, 9, 15 e 16 gennaio sempre con gli stessi orari. Questa sarà anche un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica della necessità di un urgente restauro del coro ligneo dell’Oratorio, per il quale ci stiamo già muovendo in collaborazione con la Soprintendenza alle Belle Arti di Genova, dalla quale abbiamo avuto già un plauso di consenso per l’originalità del nostro Presepe. Per il Consiglio Direttivo il priore Eliseo Schivo Il 20/09/2004 si è brillantemente laureata a pieni voti presso l’Università di Birminghan (Inghilterra) in Pedagogia infantile la nostra giovane concittadina ANNA NATTERO con la seguente tesi: “Parallelo tra Italia e Inghilterra in materia di pubblica istruzione nei primissimi anni di scuola”. Alla neo dottoressa, figlia di Gillian e Piero, cosciarello doc, felicitazioni vivissime dall’A.V.A. e dai molti amici e conoscenti. Un nuovo, entusiasta, appassionato abbonato a «L’Alassino»… Babbo Natale 2004 Mercoledì 19 Gennaio 2005 7 «L'ALASSINO» Ritruvammuse Insemme 2004 SERVIZIO FOTOGRAFICO DI «FOTO CICCIONI» Marilena Massano. Gianni Croce. Il numeroso pubblico segue lo spettacolo. Paolo Ammirati. Tommaso Schivo. Mauro Vero. Antonio Boscione. I Ribattabastiui. Andrea Gallea. Andrea Elena. Le Romantos con Dino Ferrari. I Cantarasce. I saluti di mons. De Canis. Ringraziamenti a mons. De Canis. Andrea Elena e Felicia Galati. Un momento della commedia. Gli artisti della Compagnia Dialettale Alassina durante la loro applauditissima esibizione teatrale. 8 «L'ALASSINO» Mercoledì 19 Gennaio 2005 INCONTRI CON L'AUTORE Mostre d’arte alla Chiesa Anglicana “Su e giù attraverso la storia di Alassio” - Presentazione dei libri di Antologica di Noëlqui (Noël Quintavalle) Antonio Carossino intervistato da Romano Strizioli “E M’AREGORDU” Ed. Bacchetta -Albenga 2004 Maura Muratorio “DANIEL HANBURY E LA COLONIA INGLESE DI ALASSIO” Ed. M. Sabatelli - Savona 2004 Tommaso Schivo “ALASSIO IN VETRINA - Nuovo album fotografico e storico” Ed. Ass. Vecchia Alassio - 2004 Tre autori per una serata tutta alassina: ecco l’incontro avvenuto il 6 dicembre scorso nell’auditorium della Biblioteca civica. Se per il libro “Alassio in vetrina” si è già parlato su queste colonne nel luglio 2004 e per “Daniel Hanbury…” nel 2000 (ma questa è una nuova edizione ampliata), “E m’aregordu” è un libro recentissimo, del quale parleremo ulteriormente in altra occasione. Con questa triplice presentazione si è voluta porre in risalto l’evoluzione degli studi sulla Storia di Alassio nel suo insieme. Il professor Franco Gallea così esordisce: «Ho un grosso volume di Ippolito Riccardo Gallo (“Storia della città di Alassio”-1888), ora si propone un aggiornamento dopo un secolo, speriamo in un nuovo libro sull’ultimo periodo, intanto presentiamo tre opere particolari in argomento». Inizia il giornalista Romano Strizioli: «Il libro (“M’aregordu”) è stato un’opportunità: Raccogliere le memorie di Carossino staccandomi dalla tradizione, anche su proposta dell’assessore dott. Monica Zioni. Abbiamo percorso tutta Alassio, Antonio, di ogni luogo, mi raccontava quanto ricordava». È intervenuto il presidente della Vecchia Alassio Carlo Cavedini per informare come è nato “Alassio in vetrina”: «Dalla volontà del Consiglio direttivo dell’A.V.A. di riproporre un libro fotografico dato l’esaurimento delle edizioni precedenti: il professor Schivo ha accettato di buon grado l’invito a curarne la realizzazione». La professoressa Maura Muratorio: «La mia storia con gli Hanbury è cominciata parecchio tempo fa: durante la stesura di un volume su Thomas ho trovato molti documenti riguardanti Alassio, così mi sono decisa a scrivere un libro su Daniel, che qui si stabilì e fondò la celebre Colonia inglese. La prima edizione terminava con la morte di Daniel, questa comprende la vita della vedova Ruth». Antonio Carossino precisa alcuni punti dell’argomento: «Sono stati vari i personaggi che facevano parte della Colonia inglese di Alassio. Fra i più importanti il musicista Edward Elgar, del quale si era quasi persa la memoria, un musicologo inglese venne a fare ricerche e si rinverdì il ricordo. Gli Inglesi costruirono le loro ville con sistemi antisismici. La villa di Costa Lupara è stata fatta costruire da un Americano-tedesco dall’impresa Gorlero di Diano Castello, ne costruì altre per gli Inglesi, il giardino botanico competeva con quello degli Hanbury alla Mortola». Tommaso Schivo parla dei criteri che ha seguito nella scelta e nell’ordinamento delle fotografie di “Alassio in vetrina”. Ricorda che le ville degli Inglesi sono sopravvissute al boom edilizio degli anni ’50. Poi insieme agli altri autori continua con una interessante conversazione su ciò che di Alassio si è salvato, su quello che è stato distrutto e su quello che con un po’ di criterio e di amor patrio si poteva salvare: la distruzione della Villa gotica e della chiesa di San Vincenzo, la costruzione della via Dante, la costruzione degli archetti antisismici (che sembra siano inutili) e la messa in opera delle chiavarde per “legare” i muri considerati a rischio ad opera di maestranze piemontesi, l’esecuzione dell’ouverture “In the South - Alassio” di Edward Elgar dall’Orchestra della Scala diretta da Riccardo Muti alla presenza della regina Elisabetta, ed altri interessanti argomenti. Giuseppe Cassinelli: “I LUNGHI GIORNI DEL TRESTO - Decadenza dei ‘casati’ nell’entroterra di Ponente” Ed. Le Mani - Ge Uno scrittore, o meglio, un poeta “nostrano” ha presentato il suo primo romanzo il 18 dicembre scorso nell’auditorium della Biblioteca civica. Era presente l’assessore alla Cultura dott. Monica Zioni che ha porto il suo saluto, quindi il professor Franco Gallea, come di consueto, ha parlato dell’autore e della sua opera. «Nato a Dolcedo, alassino di adozione, Giuseppe Cassinelli è stato Maestro ad Alassio dal 1973 fino al recente pensionamento, Ha scritto poesie, saggi sui poeti liguri Boine, Capasso, Ettore Serra, Elena Bono, Mario Novaro; poi novelle, ora presenta questo libro “I lunghi giorni del TrestoDecadenza dei ‘casati’ nell’entroterra di Ponente”. Per la trama: siamo in Liguria a metà dell’’800 in un grosso paese, gli uliveti reggono l’economia del posto; ci sono i proprietari e i braccianti, la siccità talvolta manda in crisi la popolazione: è il “Tresto”. In particolare si parla di una famiglia in difficoltà, i Mainardi: un figlio intellettuale e artista, Lorenzo, che poi entra in contrasto col fratello, le due sorelle cercano di mediare; due opere pittoriche di Lorenzo si inseriscono nel conflitto in uno scenario affascinante, con il senso del “giallo”. Un libro “Verghiano”: all’inizio è il paese che parla, poi i singoli personaggi; in Verga c’è una realtà fatalistica, qui spiritualistica. I dialoghi hanno la struttura del dialetto». Cassinelli: «Ho cominciato ad insegnare a Vergiate, poi a Savona, ad Imperia, infine ad Alassio. Il libro doveva pubblicarlo una rivista che poi cessò l’attività, dopo alcune vicissitudini l’ho pubblicato con “Le Mani”. A metà ’800 in questi paesi esisteva una situazione sociale di casta: all’origine vi erano grossi proprietari di estesi oliveti che per evitarne il frazionamento (che poi comunque avveniva) combinavano i matrimoni. Dolcedo (anche se nel libro non viene nominata) contava allora 8.000 abitanti. I miei personaggi non vengono descritti interiormente, i caratteri vengono rivelati dal loro agire; ho inserito uno sfondo religioso. I toponimi sono veri, i personaggi di fantasia. Mi sono divertito a costruire il linguaggio dei contadini dell’entroterra imperiese dell’epoca. “Tresto” è un personaggio fantomatico, figura fantastica che per estensione significa anche baccano, situazione caotica o negativa. I tre racconti finali, scritti a parte, li ho inseriti a richiesta dell’editore». Istituto Salesiano Incontro con la scrittrice Paola Mastrocola studi di ricerca all’Università di Torino; i suoi libri denunciano le carenze della nostra scuola. La scrittrice poi inizia il suo discorso. «Racconto come è nato il libro: 1) nutro amore per le isole, piccole comunità che si contrappongono alle grandi, qui non ci sono scuole superiori, ciò costringe i ragazzi a trasferirsi, con tutti i sacrifici che ne conseguono; 2) sono MEMORIAL GALLERY Pinacoteca Richard West e Fondo Librario inglese Viale Hanbury, 17 - tel/fax 0182.643029 Mercoledì, Venerdì, Sabato e Domenica ore 15,00-18,00 PINACOTECA Carlo Levi Palazzo Morteo Venerdì, Sabato e Domenica dalle ore 15,15 alle ore 17,45 INGRESSO LIBERO una nota scritta nel catalogo dal pittore alassino Carlo Cattaneo che dice (fra l’altro): «…una sera, l’estate stava finendo, seduti in disparte al bar Sandon’s, con voce tenue velata di malinconia mi disse: se l’opera d’arte manca di passione, manca di umanità; quindi è disumana, cinica, accademica… Fummo amici…». L’assessore alla cultura dott. Monica Zioni afferma: «Sono personalmente molto onorata di organizzare questa mostra, perché bambina ho avuto l’opportunità di conoscere il Maestro». Il prof. Cesare Segre, autore dell’intervento critico in catalogo, così si esprime: «Non conosco i suoi scritti. Mi sono abituato lentamente alla conoscenza dei dipinti di Noëlqui in casa del figlio Giorgio. Un punto importante nella sua biografia è l’abbandono delle correnti artistiche contemporanee per seguire una sua strada personale. I suoi primi quadri dimostrano una maestria che egli mantenne nel suo percorso arti- insegnante part-time, ma vedo ciò che non va nella scuola. Rimasi sconcertata da una circolare che invitava i professori ad accogliere gli allievi, il primo giorno di scuola, con una visita all’istituto; io cominciavo con una lezione piuttosto impegnativa. Così mi sono messa nei panni di un allievo all’impatto col mondo della scuola odierno: lui volenteroso e motivato alle prese con una realtà diversa da quella immaginata. Nel libro mi sono anche proposta l’osservazione dei giovani: ho constatato un forte spirito di gruppo, che penso sia negativo per l’individualità. Avevo impostato la vicenda sul concetto di “amore lontano” (dalla poesia provenzale), poi ha prevalso la scuola e il rapporto dei giovani con i genitori, oggi così diverso rispetto a qualche tempo fa». I ragazzi hanno seguito con molto interesse quanto esposto dalla scrittrice, nel successivo dibattito è emersa una situazione, in questo Liceo, alquanto diversa da quella del libro. C.B. stico; due le caratteristiche: il simbolo e la composizione a triangolo, indice di un’ascesa. La pittura è anche artigianato, Noëlqui dimostra una singolare abilità tecnica». Ha preso poi la parola il pittore Galeazzo Viganò: «Ho scritto poche pagine (un breve saggio critico) confrontando la posizione artistica di noi della “Scuola di Alassio” (con me che ero il più giovane, Andreasi, Becchi, Cattaneo, Gromo) con quella che prima Noëlqui aveva assunto: singolare e coraggiosa, che mantenne per oltre cinquant’anni. È stato scrittore, poeta e incisore, ha prodotto centinaia di xilografie, magistrali per la sua epoca, in gran parte per un libro d’artista che è un capolavoro: “Tutto il mondo è burla” (titolo forse tratto dal Falstaff di Shakespeare poi musicato da Verdi)». La mostra, stupendamente allestita, ha avuto un meritato grandioso successo. C. B. Concerto in Romania del M°. Mauro Borri Il programma di concerti 20042005 predisposto dalla Radio Nazionale di Romania, recita così: «Din 1990 este director al complexului coral Don Bosco din Alassio ……..a realizat concerte de muzică vece corală şi in strumentală” messaggio che, se al nostro orecchio suona come uno strano e pur familiare dialetto, è, in effetti, espresso nella lingua neolatina che i discendenti delle popolazioni romanizzate, stanziate nella regione danubiano-carpatica meridionale, corrispondente alla attuale Romania, continuano tutt’oggi a parlare. rocca con organici di strumenti originali, direttore artistico, direttore di corsi di perfezionamento, titolare di cattedre di pianoforte, canto corale, educazione musicale. L’elenco potrebbe continuare a lungo, basti però ricordare le tournèes in tutta Italia e all’estero, in particolare le esibizioni, nell’ottobre 2002, con la Paganini Philarmonic Orchestra nel Teatro “Kyoio” di Tokyo e nell’Auditorium della NHK ad Oita in Giappone. Notevoli soprattutto le registrazioni: il maestro Borri ha inciso sia per la RCA-Voce del Padrone JVC a Yohokohama, sia Il frammento, tratto dal nutrito curriculum del maestro MAURO BORRI, evidenzia anche il nome di ALASSIO, circostanza che suscita in tutti noi la soddisfazione per l’attività di un artista che, ligure di adozione dal 1973, e da qualche tempo cittadino di Alassio, ha diffuso in Svizzera, Francia, Spagna, Giappone e Romania, il nome della nostra terra collegandolo al proprio prestigio di giurato a vari concorsi musicali internazionali, direttore di musica antica e ba- per la Radio Nazionale della Romania. Mauro Borri che, diplomato in pianoforte, ha esteso i suoi studi al cembalo, alla composizione perfezionandosi nel repertorio preromantico, è stato invitato, per la seconda volta a Bucarest dove, il 17 novembre scorso, nell’Auditorium della Radio Nazionale di Romania, ha interpretato, con trasmissione in diretta radiofonica, brani di Scarlatti e di Haendel per clavi- Carlo Bertolino INCONTRI CULTURALI La vincitrice del “Premio Alassio-100 libri” e del “Premio Selezione Campiello” col suo romanzo “Una barca nel bosco” (Ed. Guanda) ha intrattenuto gli allievi del Liceo Don Bosco la mattina del 17 dicembre scorso. Dopo il saluto del Direttore del Liceo, il professor Guido Sanlorenzo ha presentato l’ospite: Paola Mastrocola insegna in un Liceo scientifico e fa Alassio onora con una mostra antologica un artista, Noëlqui, che è stato una vera istituzione cittadina, anche se nativo di Ferrara (1893) e ha iniziato la sua carriera artistica a Milano dopo essersi diplomato all’Accademia di Brera; attivo oltre che come pittore, incisore e scultore, anche come valido scrittore. Molti Alassini non più giovani lo ricordano. Sue opere si trovano nei Musei di arte moderna di tutto il mondo. Giunse fra di noi verso la fine della prima guerra mondiale, per curare una ferita contratta in combattimento, si sposò con la pianista alassina Gina Mascardi e vi rimase fino alla morte avvenuta nel 1977. All’inaugurazione, presenti il figlio prof. Giorgio, valente psichiatra, con la consorte prof. Romana Rutelli, docente universitaria, scrittrice e poetessa, il sindaco di Alassio arch. Marco Melgrati ricorda che molte sue opere sono state eseguite ad Alassio e legge Spettacolo di cabaret Enrique Balbontin Doveva essere la presentazione di un libro, ma si è trasformata in un esilarante, pirotecnico spettacolo di cabaret, la serata del 19 dicembre scorso alla Chiesa anglicana. Alla presenza della dott. Monica Zioni e di altri assessori e consiglieri comunali, Rinaldo Agostini in veste di presentatore inizia dicendo che questa estate si doveva presentare questo libro… ma irrompe lui, Enrique Balbontin entrando, prima di cambiarsi, con le prime sue battute fulminanti. Lasciato tranquillo, Agostini può proseguire: «La presentazione del libro (“Son tutti finocchi col culo degli altri - corso avanzato di Lingua Savonese” - Ed. Mon- dadori) è saltata a causa di un incidente automobilistico, per fortuna non grave, del quale è stato vittima l’autore. La cosa più interessante di questo libro è la prefazione di Diego Abatantuono» (la legge). Si tratta di una particolare, dissacrante, sarcastica, divertente, ma anche affettuosa biografia di Balbontin. I dati essenziali: Nato a Genova, di origine spagnola, avvocato, residente a Savona, ha esercitato la sua professione forense in chiave comica, lasciandola poi da parte per dedicarsi quasi completamente allo spettacolo. Savona, il suo dialetto, i suoi abitanti, il suo territorio, sono gli argomenti della comicità di cembalo solo e, in duo con il violoncellista rumeno ALEXANDRU MOROSANU (prestigioso solista, insegnante di masters di perfezionamento per violoncello, membro di giuria in concorsi internazionali) le sonate n. 6 e n. 9 di Antonio Vivaldi: Forse non è superfluo sottolineare che clavicembalo e pianoforte, pur avendo nella spinetta un comune antenato medioevale, lungi dal costituire una evoluzione l’uno dall’altro, discendono da due diversi “rami dinastici”; strumento a corde pizzicate il primo, e a corde percosse il secondo, hanno qualità, destinazione e resa formale assolutamente distinte. Già nel 1620 Martin Opitz asseriva che “La musica è stata creata per i Rumeni ed i Rumeni per la musica”. L’asserzione è tuttora pregnante di significato e verità se tutte le città rumene annoverano Scuole ed Istituti Musicali in cui si persegue la “tradizione musicale profana a livello colto” con estremo rigore scientifico (la musica è definita arte e scienza al tempo stesso) costituendo dei veri e propri “vivai” di musicisti ed esecutori ai quali attingono a piene mani i più prestigiosi complessi strumentali d’Europa e del mondo. Risalta quindi, con ogni evidenza, che l’esser stato invitato a Bucarest per una diretta radiofonica di ben 75 minuti, aggiunga una perla al curriculum del maestro Borri esaltandone, se ancora fosse necessario, il talento. La corale San Francesco che, dal 2003, si avvale della preziosa collaborazione del maestro Mauro Borri, esprimendogli apprezzamento e congratulazioni, si fa interprete di un desiderio comune a quanti amano la musica: riascoltarlo al clavicembalo proprio qui, in Alassio, dove ancor viva è la eco, e l’emozione destata dal suo precedente concerto. Ines Revello Balbontin, che viene trasferita nel libro. Ha partecipato, e partecipa, a trasmissioni televisive e radiofoniche come “Zelig”, “E allora no!”, “Bulldozer”, “Colorado Café Live”, “Tutto esaurito”, e sta preparando il suo primo singolo “Io parlo savonese” (il titolo è tutto un programma). Poi Balbontin, coadiuvato dall’ottima “spalla” Flavio Isopo, si esibisce in una scoppiettante, ininterrotta sequela di battute che sarebbe problematico riportare. Solo un piccolo esempio: «Nella Preistoria il mondo era fatto dal 98% di Savona e dal 2% di Alassio, ci voleva una località per andare a fare l’amore; per giungere qui mi sono sorbito tutta la piana delle articiocche; Belin, ad Alassio anche gli assessori sono abbagasciati!» (Naturalmente detto in senso figurato). C. B. Mercoledì 19 Gennaio 2005 Una grande occasione per le spiagge di Alassio Il progetto di costruzione di parcheggi interrati in Piazza Partigiani prevede l’asportazione di oltre 40.000 metri cubi di materiale sedimentario proveniente da uno scavo che arriva ad una profondità di oltre 10 metri. Le stratigrafie del materiale presente “in situ” ricavate dalle indicazioni fornite dalle perforazioni e dai carotaggi eseguiti, mostrano una successione di strati sedimentari con differenti caratteristiche granulometriche, il che è perfettamente logico se si tiene in considerazione che gli strati presenti sono il risultato delle sovrapposizioni di materiali accumulatisi nelle ultime ere geologiche (tecnicamente una tale conformazione viene definita tessitura di una paleospiaggia ). La stratigrafia presente è il risultato di coltri differenti dal punto di vista granulometrico, effetto del combinarsi degli eventi meteomarini (periodi di calme o di mareggiate) con gli eventi alluvionali del rio Cardellino, che sfocia nella parte ovest della piazza. Appare ragionevole utilizzare questa irripetibile occasione ed utilizzare il materiale scavato per ripascere e migliorare le spiagge di Alassio che sono: - l’ arenile antistante l’abitato lunga circa 3 km - pressoché stabile - la spiaggia della rada di S. Anna di circa 500 metri – in forte erosione - la spiaggia di punta Cippo/ Camping Monti e mare di 300 metri – in erosione Gli eventuali dubbi circa l’intorbidimento delle acque ed i conseguenti danni alla vegetazione marina, vengono superati dalla legge regionale 13/1999 che unitamente al D.G.R. 1553 del 20/12/2001, a tale scopo, fissa i criteri generali per il ripascimento degli arenili imponendo il rigido parametro del 2% come valore massimo della quantità di limo ed argilla nei sedimenti usati per ripascere le spiagge della Liguria. Il materiale presente nello scavo è costituito da banchi di sabbia, sabbia con ghiaia e ghiaia con ciottoli nella parte ovest presso il rio Cardellino. 9 «L'ALASSINO» Al momento salvo diverse e migliori valutazioni da farsi quando gli strati saranno in vista e quindi analizzabili in maniera più dettagliata e precisa, si possono ipotizzare i seguenti quantitativi e la conseguente destinazione: a - circa 5-6.000 metricubi di sabbia con le stesse caratteristiche granulometriche, mineralogiche e cromatiche di quella esistente sull’arenile, la sola adatta ad un ripascimento dell’arenile stesso b - circa 5.000 metri cubi di sabbia-ghiaia adatta al ripascimento della spiaggia di punta Cippo c - circa 10.000 metri cubi di ghiaia e ciottoli debolmente sabbiosi adatti a proteggere e ripascere la zona di levante della baia di S .Anna d- circa 20.000 metricubi al momento ritenuti non utilizzabili per scarsa qualità dei sedimenti (cappellaccio con presenza di asfalto e residui di demolizioni) o per presenza di limi ed argille superiore al 2 %, che saranno inviati a discarica. Considerazioni relative ad a: la spiaggia antistante il centro abitato ha caratteristiche così uniche (frazione quarzosa e quarzoso-sericitica di valore 80-85%, granulometria pressoché costante con D50 = 0,2 mm e assenza di impurità) da rendere praticamente impossibile un ripascimento senza alterare le caratteristiche attuali della nostra sabbia, e ciò indipendentemente dal costo di acquisto e di trasporto della sabbia utilizzata. La sabbia scavata è invece la spiaggia di Alassio di qualche secolo, o, nella parte più a monte di qualche millennio fa. È opportuno notare che, ad esempio, la sabbia di ripascimento, utilizzata attualmente per l’arenile di Laigueglia non sarebbe adatta per Alassio in quanto diversa per granulometria, per caratteristiche mineralogiche e per colore. Considerazioni relative a b: l’arenile di punta Cippo a causa della sua esposizione meteomarina è composto da sabbia grossolana e ghiaia, e pertanto, si ritiene utile ripascerlo con un materiale 42° cimento invernale Nonostante la pioggia e il vento in 150 hanno affrontato il mare di Alassio nella quarantaduesima edizione del cimento di nuoto organizzato dalla Società Nazionale di Salvamento di Alassio e dal Comune. Sono arrivati un po’ da tutto il nord Italia, qualcuno anche dall’Inghilterra. tra un trenino aperto da un trio di ardimentosi con tanto di cappello di “Nemo”, personaggio della Walt Disney, e un altro organizzati per salutare i tantissimi turisti che gremivano la passeggiata, tutti di corsa verso il mare increspato, sotto l’occhio vigile degli uomini della Guardia Tra i centocinquanta che hanno affollato la spiaggia di fronte all’hotel Mediterranee i più giovani erano Federico Ratto di Varazze, otto anni e Martina Pelosi sanremese di 6 anni. Il nuotatore più anziano è stato invece Attilio Chiodo 81 anni di Sanremo, fedelissimo dei cimenti di tutta la Liguria mentre la più anziana è la genovese Raffaella Aironi 80 anni. Ad animare la mattinata il dj Franco Branco. E Costiera, della Polizia Municipale e dell’elicottero dei carabinieri che, con un passaggio sui partecipanti, ha voluto salutare tutti gli ospiti. Alla fine panini a volontà, vin brulè, tè caldo e panettone offerti dalla società di Salvamento a tutti coloro che hanno partecipato al cimento alassino mentre altre nuvole minacciose si assiepavano sul golfo di Alassio. Barbara Testa similare in quanto: un materiale più fine sarebbe facilmente asportato dalle mareggiate, mentre uno più grossolano peggiorerebbe le qualità balneari della spiaggia. Questo tratto di spiaggia, suggestivo perché circondato dal verde e prospiciente l’isola Gallinara, ha iniziato la sua lenta ma costante erosione da quando, intorno al 1970 è stata chiusa la discarica di materiali inerti provenienti da scavi edilizi, che era posizionata proprio su punta Cippo, tali materiali, seppur di pessima qualità fornivano una costante alimentazione, e consentivano di compensare la naturale erosione. Çonsiderazioni relative a c: la parte orientale della baia di S. Anna, per effetto della diga foranea del porto, è in forte erosione. Il sito dove prima della costruzione del porto esisteva una spiaggia di sabbia fine larga 15-20 metri, è totalmente privo di sabbia, arretrato di oltre 15 metri e difeso parzialmente dai marosi da grossi ciottoli (più che decimetrici), mentre la caratteristica torretta è ormai crollata in mare. In tale situazione lo sversamento di materiale grossolano, recuperato nella parte più profonda dello scavo di piazza Partigiani, nella zona del rio Cardellino, potrà probabilmente tamponare per qualche anno una situazione drammatica in cui ogni mareggiata provoca frane e smottamenti delle pendici del promontorio di Villa Russa. L’erosione in quest’area è ormai talmente avanzata, che solo interventi di ingegneria marittima, quali pennelli e/o dighe soffolte, in quanto capaci di ridurre l’energia del moto ondoso, potranno contrastare in maniera efficace il problema. I benefici apportati alle tre spiagge di Alassio dall’operazione descritta saranno proporzionali alla quantità di sedimenti sversati a mare, mentre i costi previsti saranno pressoché uguali a zero, considerando che comunque anche il sito più lontano dal cantiere (punta Cippo), dista meno della metà dalla più vicina discarica. Ing. Franco Ferrando Un ricordo Nell’imminenza del 60° anniversario della fine della seconda guerra mondiale, mi sovviene di riportare alla memoria e all’attenzione degli Alassini più anziani la figura di un mio prozio (zio di mio padre) da decenni creduto tragicamente disperso in Russia. Millo Mastroianni, figlio del fu Antonio e di Adelina, nacque ad Alassio il 29/8/1915 e da ragazzo lavorava come garzone presso una panetteria, (da Barlan) da anni ormai chiusa, che si trovava nel budello. Cippo eretto nel lager Suzdal. presso l’ospedale da campo militare n° 1.773 di stanza a Bistriaghi (Russia Bianca) una località vicino a Kirov a metà strada tra Mosca e la catena degli Urali. Per me è stata un’importante constatazione apprendere questa circostanza, perché il mio povero nonno, che è deceduto nel 1999, non riusciva a darsi pace per questa giovane vita assurdamente spezzata. Egli ricevette anche la croce al merito di guerra a nome del mio prozio. Pubblico anche una foto dello zio Millo, che lo ritrae in divisa da alpino con la pipa in bocca. Marco Mastroianni Presentazione del libro di Josepha Costa Restagno “OTTAVIO COSTA (1554-1639) le sue case e i suoi quadri” Ed. Istituto Internazionale di Studi Liguri Si è conclusa la grandiosa manifestazione “GENOVA 04 Capitale Europea della Cultura”. Alassio vi ha partecipato con la mostra propria “La Route de Gênes” con meritato successo. La vicina città di Albenga è stata inserita in quella maggiore “L’età di Rubens Dimore, committenti e collezionisti genovesi”. In tale contesto la professoressa Josepha Costa Restagno (consorte dell’avvocato albenganese Cosimo Costa, presidente dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e discendente della storica famiglia), studiosa di storia Inaugurazione Centro socio-ricreativo per anziani Martedì 21 dicembre 2004, il Sindaco, Marco Melgrati e l’Assessore alle Politiche Sociali Monica Zioni, hanno inaugurato con il classico taglio del nastro il Centro Socio Ricreativo per Anziani presso gli ex- locali della Croce Bianca con ingresso da Via Piemonte, n° 12. Alla cerimonia, dove sono intervenute tantissime persone, il Sindaco ha ricordato che il Centro Ricreativo Comunale per Anziani completa una serie di servizi, rivolti soprattutto alle persone bisognose di aiuto, già operanti sul territorio come il poli-ambulatorio, l’asilo del nonno e il centro trasfusionale. Ha ringraziato l’Assessore alla Cultura e alle Politiche Sociali, Dott.ssa Monica Zioni che, insieme ai funzionari del Comune, hanno voluto realizzare un sogno che sulla carta sembrava irrealizzabile, ma che attraverso la stretta collaborazione tra Comune, la Croce Bianca, che ha messo a disposizione i locali e la GESCO SPA, che gestisce il servizio di animazione e le attività del Centro, il sogno si è concretizzato e da martedì 21 dicembre la Città di Alassio ha finalmente un locale per favorire la socializzazione e instaurare fra le persone della terza età una rete di relazioni efficaci e soddisfacenti. Il Monsignore De Canis, intervenuto alla cerimonia di inaugurazione, nell’atto della benedizione, ha rammentato che gli sforzi di una Comunità, che mette in circolo risorse per attivare sul territorio momenti di incontro, diventano segni di civile convivenza, di rispetto verso le persone e se- Nel 1942 fu arruolato nel I° Reggimento degli Alpini, col grado di Caporale Maggiore ed inviato al fronte russo con la spedizione dell’ARMIR. Di lui non si seppe più nulla; mio nonno mi raccontava che non avrebbe potuto lasciare il fronte, avendo in cura diversi feriti ed assiderati e se avesse abbandonato il suo incarico sarebbe stato arrestato per diserzione. Altri suoi concittadini riuscirono a tornare a guerra finita. Con la trasparenza, dopo il crollo dell’URSS nel 1989, i leaders del Cremlino hanno divulgato gli elenchi ufficiali, custoditi negli archivi segreti, dei dispersi e prigionieri dei lager nella campagna di Russia. L’UNIRR (Unione Nazionale Italiana Reduci dalla Russia), tramite il Ministero della Difesa ha acquisito e pubblicato tali elenchi (e per questo ringrazio il presidente provinciale di Savona Sig. Enrico S. Albertazzi), venuti in mio possesso in forma di fotocopie, ed abbiamo così appreso che il mio prozio non morì vittima della barbarie bellica, come i miei familiari hanno sempre ritenuto, bensì è deceduto per un attacco di tifo petecchiale il 10/4/1943, gni significativi di pace. Dopo il taglio del nastro, i ringraziamenti di rito e la benedizione, gli intervenuti hanno gustato un ricco buffet allestito dai bravi studenti dell’Istituto Alberghiero di Alassio, e tutti hanno brindato al successo dell’iniziativa e alla cura che si intuisce, da parte del Comune e della GESCO nello scegliere i colori degli arredi, i servizi accessori di cui è fornito il Centro e dal programma di animazione studiato appositamente per andare incontro più possibile ai bisogni delle persone. Il Centro Ricreativo rimane aperto anche durante le vacanze natalizie con l’orario consueto, dalle ore 16.00 alle ore 19.00, dal lunedì al sabato. Per iscriversi è necessario aver compiuto 50 anni, compilare il foglio di iscrizione, portare la fotocopia della carta di identità, e il pagamento della quota annuale (Euro 10,00 per i residenti, i turisti che soggiornano degli alberghi della Città di Alassio e albergatori ed Euro 15,00 per i non residenti). Le iscrizioni si possono effettuare durante l’apertura del Centro: sarà cura degli animatori della GE.S.CO. sbrigare le operazioni di iscrizione. Ci piace ricordare che l’obiettivo per cui è nato il Centro Ricreativo Anziani è che vuol diventare uno spazio, un’opportunità per trovare ascolto, amicizia, sostegno, coltivare e scoprire nuovi interessi, attivare nuove energie, creare una nuova cultura INSIEME! locale, è stata incaricata delle ricerche e di scrivere il capitolo del catalogo riguardante il banchiere ingauno Ottavio Costa. Nativo di Conscente, trascorse la maggior parte della vita a Roma, esercitando la sua professione e contemporaneamente, da fine intellettuale e appassionato di arti figurative, collezionando dipinti dei maggiori artisti del tempo, in particolare di Michelangelo Merisi da Caravaggio e Guido Reni, ai quali li commissionò direttamente. Ampliando il frutto di questa esperienza, la prof. Costa ha scritto in proprio il libro “Ottavio Costa (1554-1639) le sue case e i suoi quadri”: interessantissima e documentata biografia e saggio storico-artistico, che è stato presentato il 28 dicembre scorso nel Palazzo Peloso-Cepolla di Albenga, sede del Museo Navale Romano e dell’Archivio Storico Ingauno, dal professor Enrico Basso, docente di Storia medievale alle Università di Genova e Cagliari e facente parte della Soprintendenza di Genova. Ecco una breve sintesi del suo intervento. «È stata una lettura affascinante. L’archivio di Ottavio era disperso, è difficilissimo rintracciare certe carte. Nel ‘4-‘500 con l’avvento dei papi liguri, molte famiglie, soprattutto per l’influenza dei propri prelati, si inseriscono nella Corte papale; Ottavio è uno di questi. Ha vissuto a Roma 66 dei suoi 86 anni, ma si è sempre considerato albenganese. Nonostante le sue ricchezze visse sempre in sontuosi palazzi presi in affitto. Alcune proprietà le aveva anche a Roma, ma le affittava a sua volta, in compenso mantenne e incrementò quelle di Albenga e dintorni. Nel suo testamento dispose che i suoi quadri fossero trasferiti ad Albenga. Ne aveva commissionati alcuni al Caravaggio, altri li ha acquistati, ma alla sua morte la collezione venne dispersa. Il libro non è solo la biografia di Ottavio, ma la storia di una famiglia di persone colte e religiose secondo il Cattolicesimo riformato, nel contesto culturale del tempo: il ‘600 e il ’700». Il libro riporta minuziosamente inventari e testamenti: i quadri erano numerosi, anche se molti erano repliche di bottega o copie. Ad Albenga sono rimasti solo quelli che Ottavio destinò alle chiese di Garlenda e Conscente. Le opere più importanti rimaste in Italia sono due, commissionate direttamente agli artisti: il “Martirio di Santa Caterina” di Guido Reni e la “Giuditta” del Caravaggio. La prima è al Museo Diocesano di Albenga, proveniente da Conscente: raffigura la Santa dall’espressione rassegnata con gli occhi rivolti al cielo, al suo fianco un giovane carnefice brandisce la spada per decapitarla, mentre un Angelo al di sopra le pone una coroncina di fiori sul capo; i vividi colori degli abiti contrastano col paesaggio cupo e il cielo tempestoso. In una mostra dei musei diocesani di tutta Italia, alcuni anni fa, la riproduzione di questo quadro fu posta sulla copertina del catalogo. L’altra faceva parte della collezione di Ottavio, era negli inventari e nei testamenti, è un capolavoro del Merisi, la “Giuditta”. Per fortuna, dopo varie vicissitudini, è custodita a Roma nella Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, al contrario di altri due Caravaggio finiti negli Stati Uniti. La scena è alquanto orripilante, ricca di contrasti: Giuditta affonda la spada nel collo di Oloferne, ne esce un fiotto di sangue; lei è una bella giovane, dall’aspetto fiero, con capelli rosso “Tiziano” raccolti in un’acconciatura semplice ma accurata, vestita con eleganza, la camicetta leggerissima lascia trasparire il roseo dei seni, una vecchia arcigna le porge un panno, lui ha il viso deformato dall’urlo della violenta morte. Questi due quadri possono bastare per confermare la cultura e il raffinato gusto artistico di Ottavio Costa, banchiere albenganese. Carlo Bertolino Associazione Albergatori Dicembre: mese di feste, cene d’auguri, resoconti e buoni propositi. Sotto la vigile direzione del Presidente, sig. Enrico Mantellassi, ed alla presenza di numerosi ospiti, tra cui l’Assessore Regionale Dr. Orsi, il Sindaco d’Alassio, arch. Melgrati, dei rappresentanti delle forze dell’ordine e di molti sponsor, Domenica 20 Dicembre si è tenuta, nella splendida cornice dell’Hotel Savoia, la cena organiz- strazione Comunale e con le altre categorie cittadine, per migliorare e qualificare ulteriormente le proposte per incrementare il turismo alassino. Doni per tutti i presenti consegnati dalle sempre attente Daniela ed Elaine, preziose collaboratrici dell’Associazione che, anche nell’occasione, hanno controllato che tutti i presenti fossero a loro agio e si divertissero. Come di tradizione non si è volu- zata dall’Associazione Albergatori per i suoi soci. È stata l’occasione per fare un resoconto dell’anno appena trascorso e per parlare delle iniziative che si vogliono portare avanti nel 2005, di concerto con l’Ammini- to dimenticare la solidarietà e, quindi, sono stati raccolti fondi a favore del Laboratorio infermieristico cittadino, riconoscendo il notevole ed importante lavoro svolto dai volontari a favore non solo dei residenti ma anche dei numerosi ospiti. GE.S.CO S.P.A. 10 «L'ALASSINO» Mercoledì 19 Gennaio 2005 La parola alle immagini RIME NUOVE di Tommaso Schivo di Mimmo Ottonello Ricunuscensa (au Caffè Rumma) Spettàculu, spettaculu impunènte sèra da sèra, cumme in te gran sitài: tüttu quellu entuxiasmu, quella gènte, gente da pocu e persunalitài. Radiu e riviste, tüttu u mundu u sa da “Gran Cagnara” bella istitusiùn du Caffe Rumma. «Quanti anni a l’à?» I an ditu sei, ma a pò na tradissiùn de chi sa quante! E u meritu, u se dixe, u va a Berrin e a quell’intelligènsa di soi fieui chi han faitu pe u paise, cu-u Caffè, cu-u mürettu e tutta a sciènsa, du Ruf Garden, na cosa tantu grande. che nui semmu urgugliùsi de ‘sti fatti. Brovi Berrin! E m’arregordu quande chinz’anni fa e emu quattro gatti, (mi, u Testa, u Mauri e (quarche autru ancù) du taroccu clienti “habitué”: Zigòmmu tüttu u giurnu pe in fru-frù, tütta a sèra zigòmmu pe’ in caffè. Aù, mancu t’encalli de fermòte, d’entrò se nu ti passi da-u barbé. Che maravea quande ti vai a setòte, che scangiaméntu scicche, che piaxé! Brovi Berrin, lasciàmelu criò; chi fàssen tutti quanti u so mesté, ma ün giurnu in sciù mürettu e çercherò tra e grandi firme u Vosciu nomme, andè! Foto 1 e 2: …Ma non si era detto che le costruzioni sulla spiaggia sarebbero state “stagionali”? E che, quindi, dovevano essere smontate durante l’inverno e rimontate nella bella stagione? Oppure sono cambiate le disposizioni? E se sono cambiate, chi ha dato il permesso di un obbrobrio del genere? Tommaso Schivo 7 agosto 1958 Un antico “reperto” che Mario Berrino ha consegnato all’Alassino Dalla raccolta di poesie in vernacolo alassino e ligure “Pe rie… pe nu rie” dell’affettuoso e sobrio poeta alassino Bruno Pezzuolo (Pessö) togliamo e pubblichiamo – ci perdoni l’autore – con ritardo, questa simpatica lirica ricercata e viva, che ricorda il primo incontro dei Meneghini con i simpaticissimi e cordiali Amici dell’Associazione Vecchia Alassio, Autorità e Cittadini. Il nostalgico ricordo di quelle belle giornate dell’aprile 1975. Foto 3 e 4: …Aiuole, come sempre. Questi altri sommi esemplari di bellezza e cura del verde, che meriterebbero di essere imitati dagli espositori di Euroflora, si trovano nel nuovo parcheggio a pagamento nei pressi della Stazione Ferroviaria. Ci chiediamo: se sappiamo di non poterle mantenere, perché costruire delle aiuole? Solo perché mostrino tutta la nostra trascuratezza per il verde “inutile”? PERCHÉ MILAN Milan! Milan! Milan! Perché Milan? Perché in tu dì Milan u se dixe tüttu Ricchezza, unestai, travaiu, franchezza, impeggnu, allegria, amù, agiüttu. A l’è a Çittai che in te’n parlò arreundu, dunde u Manzoni e u Porta i han vistu a vitta, u batte u cö d’Italia e u fa palanche pe dôle a-a Capitale sitta, sitta. A Madunnina de quellu “Dommu a Pisse” a teggne in Sant’Ambröxiu, anche Araxin, a l’è a guidda de sta Gènte tantu attiva, pratica e tenace, sènsa tanti inchin. Nui Araxin, che oggi i Milanesi e ammu chì vixin au mò celèste, e semmu in fèsta, e semmu in vixibiliu e a sti Scignuri e fammu tante fèste. Che e bèlle sciure de tütti sti giardin, u verde da Rivera, l’aria du mò i fagghen unure a-a “gente dell’indüstria” ………………………… Araxe a so cansun a vo cantò. U l’è u cantu sc-ciettu du ligure decisu ch’u vive dunde u su u gh’ha faitu u nìu. In cantu sènsa ciacchere, ma autu. ………………………… A’n Milanese nu se pò dighe addiu. Pessö PERCHÉ MILANO: Milano! Milano! Milano! Perché Milano? / Perché nel dire Milano si dice tutto. / Ricchezza, onestà, lavoro, franchezza, / impegno, allegria, amore, aiuto. // È la Città che nel suo parlar rotondo, / ove il Manzoni e il Porta hanno visto la vita, / batte il cuore d’Italia e produce ricchezze / per darle alla Capitale che se ne sta tranquilla. // La Madonnina di quel Duomo a guglie / conserva un Sant’Ambrogio, anche alassino, / ed è la guida di questa Gente attiva, / pratica e tenace senza grilli in testa. // Noi alassini che abbiamo i Milanesi oggi / vicino al nostro mare celeste,/ siamo in fèsta, siamo in visibilio / e a questi signori facciamo tante fèste. // Che i bei fiori di tutti questi giardini, / il verde della Riviera, l’aria del mare / facciano onore alla “Gente dell’industria”. / ………… / Alassio oggi vuol cantare la sua canzone. // È il canto schietto del ligure, deciso, / che vive ove il sole ha fatto il suo nido. / Un canto senza fronzoli, ma alto. / ………… / A un milanese non si può mai dire addio. / Foto 5 e 6: È aperto da pochi mesi il nuovo “supercarcere” di Alassio; si trova agli inizi di via Adelasia ed è ben visibile dalla Stazione Ferroviaria. Prima sorgeva un giardino (del tutto inutile). Complimenti vivissimi a chi ha dato il permesso di varare una costruzione architettonica così orripilante. Al signor Sindaco, al geometra Ernesto Schivo e al signor Giancarlo Bonifai Le imminenti Festività sono occasione propizia per scambiare gli auguri e rivolgersi agli amici, con cui si sono condivisi buoni propositi e raggiunti obiettivi, oseremmo dire, prestigiosi. È per questo che ci corre alla mente e soprattutto al cuore l’estate scorsa, periodo che ci ha dato modo di scoprire con molta soddisfazione la sensibilità, la generosità e la creatività del gruppo di amici di Alassio. Il fine anno è tempo di bilanci ma soprattutto di progetti per chi opera nel sociale, è il periodo in cui si vogliono stendere programmi ambiziosi con una gran voglia di fare meglio per ritrovarci poi a dire un altro anno, anche noi abbiamo creato qualcosa di nuovo per dare il nostro contributo disinteressato alla lotta al male incurabile sia per chi oggi ne soffre sia, soprattutto, per le generazioni future sempre più esposte al rischio cancro. La lotteria di Alassio splendida e coinvolgente idea per reperire fondi per la ricerca, grazie al contributo non solo istituzionale del Comune di Alassio, della Associazione Bagni Marini di Alassio e all’energia sprigionata dal caro amico Bonifai, ha consentito alla AITC Onlus di raccogliere in meno di due mesi circa 32.000 € lordi. Da tale cifra vanno dedotti i costi dei premi ed i rimborsi spese organizzative, trasporto e approvvigionamenti per 11.000 €, pertanto AITC Onlus, in occasione del prossimo Natale, metterò 21.000 € a disposizione della Divisione di Medicina Nucleare e Terapia Radiometabolica dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano diretto dal prof. Giovanni Paganelli per l’acquisizione di attrezzature necessaria per condurre i progetti di ricerca nell’ambito della terapia recettoriale. Considerato che si trattava di una prima esperienza del genere e condotta a termine in meno di due mesi, non possiamo che ritenere molto positiva l’esperienza di Alassio che ha interessato e incuriosito diverse altre località turistiche che vedrebbero di buon grado l’organizzazione di tali iniziative per tutta la durata della stagione turistica. Cogliamo l’occasione quindi per ringraziare il Comune e l’Associazione Bagni Marini di Alassio e tutti coloro, che con grande entusiasmo e partecipazione, hanno contribuito al successo di questa iniziativa che ha dato un apporto prezioso e concreto alla ricerca e giunga a tutti il più sincero augurio per un lieto Natale ed un nuovo anno ricco di soddisfazioni umane e professionali. Cordiali saluti. Il presidente AITC Minghetti Guido Ricordo di Carlo Levi In una brutta giornata d’inverno,assai fredda, Idelmino e Remo con Carlo Levi, vennero a visitare il mio studio. Salimmo al 4° piano, senza ascensore!!! Ahimè! Arrivati lassù incominciammo a visionare tutte le tele. Aprii la finestra che dava sul cavedio che si affacciava sulle ciccia di Paresi di Bra (chissà se esiste ancora questa ditta) con del buon vino Barolo Piocesare e il Ceretto…ma che bontà! Ogni volta che mi capitava di incontrarlo lui alzava al cielo un dito e mi diceva “SALCICCIA DI BAROSI DI Brà” e proseguiva la sua passeggiata a passo modera- cucine della tavola calda della “Famigliare”. Entrò una folata di un profumo stupendo che invitava alla buona tavola e con l’acquolina in bocca dissi a Carlo Levi: "Scendiamo alla Tavola calda e pranziamo lì". Benissimo mi dissero, e scendemmo. Ma che bontà quella polenta con la sal- to. Mio fratello Giorgio aveva dato ordine ai camerieri del Night :” Il tavolo d’entrata, in alto sulla destra, con 2 posti, è riservato a Carlo Levi. Se dopo le 23 non viene datelo pure ad altri”. Abbiamo delle belle foto con Carlo Levi al Night. Mario Berrino Mercoledì 19 Gennaio 2005 11 «L'ALASSINO» Operativi 365 giorni su 365 Basta polemiche sulle ferrovie! L’Alassino d’oro - anno 11 Da qualche giorno la Giunta Comunale è stata chiamata a deliberare circa la formazione di un Comitato Comunale di Protezione Civile cui spetterà il compito di vivificare il Piano di Protezione Civile recentemente approvato dal Consiglio Comunale. Del Comitato faranno parte il sindaco, o l’assessore alla Protezione Civile, il segretario comunale, il dirigente o funzionario delegato del 1° settore (ambiente, servizi demografici), il dirigente o funzionario delegato del 2° settore (turismo, volontariato, politiche scolastiche e servizi sociali), il dirigente o funzionario delegato del 4° settore (tecnico), il comandante della Polizia Municipale, il responsabile del Volontariato Comunale di Protezione Civile e il referente dell’Associazione Nazionale di Salvamento. Un organismo integrabile di volta in volta, a seconda delle problematiche trattate con altri responsabili di settori comunali, forze dell’ordine e responsabili per la fornitura di servizi di prima necessità. Ma la vera novità sta in un programma di attività che si articola nel corso di tutto l’anno e non solo, quindi, in occasione delle emergenze. Le immagini che giungono dalle Maldive e dalla Thailandia non possono non aver fatto riflettere. «Recentemente – spiega il geologo Alessandro Scarpati, consulente del Comune di Alassio in questa materia certamente scottante – Alassio, e il suo territorio sono stati inseriti nell’area di rischio “medio” per quanto attiene il rischio sismico. Allo stesso modo il piano di bacino ha evidenziato aree a forte rischio di inondazioni. Il rischio di frane, di incendi boschivi sono ulteriori eventi che possono generare vere e proprie emergenze. Rii assolutamente innocui, l’abbiamo purtroppo già visto, possono trasformarsi in veri e propri torrenti e trappole mortali». «Far conoscere i rischi reali – aggiunge l’Assessore alla Protezione Civile, dott.sa Loretta Zavaroni – educare la cittadinanza ad una maggiore consapevolezza sarà il primo compito del Comitato. Parlo della pianificazione degli scenari di rischio, cosa quindi può accadere nella peggiore delle ipotesi prevedibili e al tempo stesso or- ganizzarsi per un tempestivo intervento, il tutto supportato da una capillare attività di informazione sui rischi possibili e sui comportamenti da adottare in casi di emergenza, ma che svolga anche attività di formazione e sensibilizzazione ad ampio raggio». Da circa trent’anni, però, la città può contare sul prezioso supporto di una trentina di volontari della Protezione Civile. «Dall’Irpinia alle Maldive – spiega Cesare Caviglia, coordinatore del gruppo – siamo sempre intervenuti per portare il nostro aiuto. È dell’altro ieri (28 dicembre u.s.) la consegna di un ingente carico di generi di sussistenza all’aereporto di Malpensa, perché, al seguito dell’equipe medica della Regione Liguria giungessero a chi, laggiù, ha perso davvero tutto». Trenta tra uomini e donne che si ritrovano e organizzano puntualmente presso la sede di via della Chiusetta e che intervengono puntuali ed efficienti nei casi di incendio boschivo, purtroppo così frequente nelle estati alassine, per il trasporto d’acqua sull’autostrada ogniqualvolta si formano code nei grandi esodi, o quando la SCA segnala qualche disservizio, o ancora quando la siccità non consente di far giungere regolarmente l’acqua agli utenti. Tre mezzi antincendio, un’autobotte e un mezzo per il trasporto di materiali diversi è il parco mezzi in loro dotazione, ma dalla stretta collaborazione con la Società Nazionale di Salvamento non solo giunge un valido supporto in termini di uomini, ma anche di mezzi: un pulmino 9 posti, un ulteriore mezzo antincendio, un fuoristrada, un carrello torre-faro, due tende attrezzate per sedici persone e due gommoni attrezzati rispettivamente per il soccorso in mare e nei casi, purtroppo ben noti alla cittadinanza, di alluvione. Li ritroviamo anche a supporto delle manifestazioni comunali e non e in ogni occasione di aggregazione e grandi spostamenti di folla. Vigilano, intervengono, aiutano… sono angeli custodi della nostra sicurezza. Magari non li vediamo, ma ci sono e sono preziosissimi. Un gruppo affiatato che cerca nuovi collaboratori. Per saperne di più rivolgersi al numero 0182 641700. m.r. Progetto sulla salute delle scuole Si sta svolgendo all’Alberghiero di Alassio e nelle scuole ingaune dell’Agrario e dell’Itis un progetto del Ministero dell’Istruzione, concordato con la collaborazione del Ministero della Salute e della Comunità Montana Ingauna che in precedenza era stato già realizzato nei licei classico, scientifico e linguistico di Albenga. Si tratta di un progetto di educazione alla salute rivolto ad aiutare i giovani in età adolescenziale e che coinvolge ben ottocento studenti, decine di coordinatori di classe, referenti e responsabili di varie commissioni. “Scuola e territorio per una comunità educativa” è il titolo del progetto che si basa su un Gruppo di Ascolto con gli adolescenti ed i genitori per prevenire il disagio giovanile e le tossicodipendenze: «È molto importante – dice la preside dell’istituto secondario di Alassio professoressa Marinella Trifoglio – in questo delicato campo rivolgere l’attenzione alla prevenzione delle molteplici problematiche che riguardano l’adolescenza». Il progetto (che è coordinato dalla dottoressa Nocito) prevede cinque incontri degli operatori dei Servizi Socio Sanitari con studenti, genitori e coloro che sono interessati ad affrontare le varie problematiche legate alle tematiche del corso. Gli incontri sono terminati il 21 dicembre e sono previsti nel progetto di Educazione alla Salute previsto dal POF. Claudio Almanzi Depuratore: Alassio avanti da sola È di ieri mattina – lunedì 20 dicembre – l’incontro presso la sede dell’A.T.O. dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Alassio, Marco Salvo; del presidente del Consorzio Acqua Azzurra, Roberto Socco e del direttore della SCA, Gianfranco Benzo. L’incontro, sollecitato dall’amministrazione di Alassio, a seguito dei nuovi scenari emersi nel corso della conferenza dei sindaci del 14 dicembre u.s. presso la Provincia di Savona, era volto a comprendere le dinamiche dei rapporti delle amministrazioni con l’ATO e i vincoli derivanti. L’occasione quindi per il Comune di Alassio di chiedere di continuare il percorso, peraltro già in fase avanzata, del Project Financing dell’impianto di depurazione di Sant’Anna anche senza l’assenso e l’adesione del Comune di Laigueglia. Leggo sui quotidiani locali che continua, questa volta a cura dei DS, la polemica sul tracciato del raddoppio ferroviario. Ritengo inaccettabile la posizione espressa nel comunicato stampa diffuso volta a strumentalizzare politicamente una vicenda che poteva essere dolorosa per la città di Alassio e che invece, grazie all’apporto di tutti, si è trasformata in un risultato positivo per la città e i cittadini stessi. Infatti, come, insieme al Sindaco, ho avuto modo di ripetere più volte, abbiamo raggiunto il risultato che ci eravamo prefissi fin dall’inizio: di avere la stazione ad Alassio e soprattutto di non demolire abitazioni private. Scartato infatti il progetto del Dott. Russo, Italfer ha ribadito la sua disponibilità ad abbassare di 5 metri il tracciato, come da nostra richiesta. Non è vero, quindi che sono stati buttati via i soldi dei cittadini: ricordo peraltro che fin dai primi incontri con il Comitato il Sindaco stesso aveva personalmente già ventilato l’ipotesi dell’abbassamento della linea del ferro, come da indiscrezioni di RFI a seguito delle vibrate proteste di questa Amministrazione. Il progetto redatto dal Dott. Russo, sicuramente positivo nelle idee e nei contenuti, non può però essere forzatamente contrapposto a quello di Rete Ferroviaria Italiana, perché, stando ai progettisti, il nuovo progetto implicherebbe costi di realizzazione maggiori, maggiori costi di manutenzione successiva e, dato fondamentale, non sarebbe sicuro perché non risulterebbe possibile realizzare sufficienti vie di fuga. Ribadisco quindi che nessuna abitazione civile sarà demolita a seguito dell’intervento e che unica “vittima” del nuovo tracciato sarà la piscina di Alassio ma se poi, questa viene demolita e ricostruita ex novo, più grande, più bella e interamente a spese di Rete Ferroviaria Italiana, non può che essere un bene per la città. Vorrei infine aggiungere che al momento si tratta comunque di un progetto preliminare per il quale, ha assicurato Italfer sono prevedibili successive future migliorie in fase di redazione del definitivo e successivamente alle ulteriori indagini statiche dell’area interessata dagli scavi. Rag. Gianni Aicardi Vice Sindaco di Alassio Claudio Crescente che a Milano diedero vita all’Associazione per lo studio e la divulgazione del pensiero mazziniano. Lo scopo dei promotori non era quello di creare una ristretta organizzazione a carattere culturale, «...ma un largo movimento, promosso con l’ardore di una missione, che renda familiari al maggior numero di Italiani di ogni ceto e di ogni tendenza i principi di virtù morale, di giustizia sociale e di libertà politica, che dovranno ispirare la nuova Giovane Italia, se essa intende veramente riscattarsi dalla vergogna e risorgere in un modo purificato dal dolore e fraternizzato dal lavoro, per non perire più». Non una organizzazione a carattere politico (l’AMI accoglie tutti sotto le sue bandiere), bensì una tribuna dalla quale si cerchi di meglio interpretare e più attivamente diffondere il pensiero di Giuseppe Mazzini. In particolare i problemi morali, politici, sociali ed economici: viene propagandato, per riordinare il senso della solidarietà e per un rinvigorimento culturale, il socialismo mazziniano di cui il Popolo è la base, la libertà è il mezzo e la giustizia è il fine. Nell’AMI non vi sono favori da ricevere, onori da distribuire, ricchezze da dividere, ma solo doveri da compiere, e tutti vi possono accedere senza pregiudiziali di sorta, che non siano di dignità morale. Così pure non vi è alcunché di segreto, di mistico, di rituale: tutto si svolge in una solare evidenza di metodi e di intenti. Risolti i problemi politicoistituzionale l’Associazione opera perché la Repubblica italiana si sostanzi nell’etica mazziniana per il raggiungimento di quell’unità europea auspicata da Mazzini oltre un secolo fa con la creazione della Federazione della nuova Europa. Nel convincimento che i grandi problemi italiani, ed anche quelli europei e mondiali, abbisognino, soprattutto, di un’etica e di una educazione, l’AMI fa di sè tutta una grande scuola capace di accogliere quanti siano desiderosi di apprendere e di comprendere. Giuseppe Cotta Gli auguri del Piccolo Principe Da sottolineare che Alassio è l’unico Comune ad aver invitato un comune limitrofo a scaricare i propri reflui all’interno del proprio impianto di depurazione. Nei prossimi giorni è previsto un incontro chiarificatore proprio con il Comune di Laigueglia e, qualora questo non intendesse aderire all’offerta, all’interno delle osservazioni del piano d’ambito, Alassio potrà quindi procedere da sola, ridimensionando la capacità dell’impianto con conseguente significativo risparmio che, è ovvio, si rifletterà anche sulle future tariffe. Il risparmio sarebbe quantificabile in circa 5 milioni di Euro, considerando anche il fatto che non sarà necessario realizzare i collegamenti tra Alassio e Laigueglia. Alassio, 21 dicembre 2004 M.R. Una visita gioiosa quella di stamattina presso la Sede Comunale. Alle 10 di stamani, infatti, una nutrita delegazione dei bambini ospiti dell’Asilo Nido Piccolo Principe accompagnata dalle educatrici è stata ricevuta dal Sindaco per il tradizionale incontro di Natale. I bambini si sono esibiti in un canto di Natale coreografato, le. Molti i cittadini presenti e particolarmente toccante la commozione generale per i “premiati”, cui sono state rivolte parole di elogio, di ringraziamento dal sig. Sindaco per quanto essi (ciascuno nel suo campo specifico) hanno compiuto per il bene della nostra città. Ed essi, fra la commozione dei presenti ben palpabile, hanno risposto ringraziando per l’onore ricevuto. Si è trattato di una manifestazione simpatica e doverosa che ha onorato chi per molti anni (e in molti casi per molta parte della vita) ha dato dimostrazione costante di onestà, di amore, di sacrificio disinteressato per onorare sé, la propria famiglia e la città, per la Alassio, 11 dicembre 2004 Accadeva 200 anni or sono Correva l’anno 1805 quando nel mese di giugno, il giorno 22, nasceva a Genova Giuseppe Mazzini, figlio del dott. Giacomo e della di lui moglie Maria Drago. Nella stessa Genova troverà degna sepoltura il 17 marzo 1872, sette giorni dopo la sua morte, avvenuta a Pisa in casa di Nathan Rosselli. Ricorrono dunque quest’anno i 200 anni dalla nascita e fervono già i preparativi per ricordare degnamente quest’uomo che non fu solo quello stereotipo che i libri di storia ci hanno consegnato. Basterebbe ricordare che il suo primo scritto fu “Dell’amor patrio di Dante” e leggere le lettere, soprattutto del periodo londinese, scritte alla famiglia. L’impegno maggiore, per far sì che la ricorrenza non sia, come spesso succede, accademica, ridondante, retorica e peggio ancora strumentale, spetterà alle Associazioni più squisitamente mazziniane come la Domus Mazziniana di Pisa, l’Istituto Mazziniano di Genova e l’A.M.I. Non per fare torto alle altre ma unicamente perché vi sono iscritto vi presento per sommi capi quest’ultima. Eccone pertanto La storia, gli scopi e l’azione: L’Associazione Mazziniana Italiana, sorta nell’agosto del 1943 come organizzazione clandestina, ha partecipato alla cospirazione politica e militare contro il nazifascismo, temprando nell’azione le sue giovani energie contribuendo a riscattare l’Italia da vent’anni di dispotismo culminati in una guerra nefanda e crudele. Molti italiani cercarono allora una formula che potesse unirli nella ricostruzione. I partiti politici spesso dividono, ma essi hanno la loro funzione ed i cittadini debbono aderirvi per sostanziarli dei loro pensieri e delle loro opere. Ma i partiti politici hanno bisogno di essere influenzati da correnti di pensiero e di azione che scaturiscono ed agiscono al di sopra e al di fuori di essi. Fra i promotori dell’AMI, Nello Meoni Ernesto Re, Achille Magni, Giuseppe Colombo, Giannetto Savorani, Antonio Bandini-Buti, Per il secondo anno consecutivo, in occasione della ricorrenza del Santo Patrono, il 7 dicembre u.s., abbiamo assistito alla consegna dell’Alassino d’oro (la più alta ed ambita onorificenza nell’ambito della nostra città) ad alcuni emeriti concittadini, che nella loro vita e nella loro attività si sono dimostrati particolarmente degni della città. Lo scorso anno furono premiati lo storico Antonio Carossino e il prof. Tommaso Schivo; quest’anno il nostro Mons. Angelo De Canis, il dott. Giannetto Beniscelli, il prof. Franco Gallea, il Rag. Santino Pezzuolo e l’ex Sindaco (per quattro legislature) prof. Traiano Testa. preparato da giorni insieme al personale del Nido e hanno consegnato nelle mani del sindaco, arch. Marco Melgrati, e dell’Assessore alle Politiche Sociali, dott.sa Monica Zioni, i loro “lavoretti” augurali. Per loro tanti panettoncini e una divertente chiacchierata con il primo cittadino. Alassio, 23 dicembre 2004 Alassio, teatro parrocchiale Sant’Ambrogio, 7/12/2004 - Dopo la processione e la Messa in onore del Santo Patrono, il Sindaco Marco Melgrati con il vescovo mons. Oliveri, il vice sindaco Gianni Aicardi, l’assessore Monica Zioni, il consigliere Giardini e il presidente dell’AVA Cavedini, hanno conferito il premio “Alassino d’oro” a cinque concittadini: al parroco don Angelo De Canis e, seduti da sinistra, al prof. Traiano Testa, al dott. Giannetto Beniscelli, al rag. Santino Bruno Pezzuolo e al prof. Franco Gallea. (FOTO SILVIO FASANO) La cerimonia è stata ricca di compiacimento generale e di autentica commozione e si è svolta, in presenza di S.E. il Vescovo Mario Oliveri e di molte autorità militari e civili (dopo la solenne processione per le vie del paese e il grande Cerimoniale e la S. Messa in Duomo) nel Teatro parrocchia- quale si è vissuti e si è lavorato. Il presidente dell’Associazione Vecchia Alassio, Carlo Cavedini e i Soci, da queste colonne del nostro giornale, plaudono all’iniziativa e porgono le più vive felicitazioni, ben meritate, ai singoli concittadini premiati. A.V.A. Fiocchi Rosa e Azzurro Anche se lontana dalla nostra e “sua” Alassio è nata a Udine il 25 agosto 2004, con cuore alassino, AURORA Ferrua attorniata dai genitori Nicoletta e Matteo, dai nonni Giovanna Badano e Filippo Tufo e dalla bisnonna felicissima Elsa. ••• Dal 14 dicembre u.s. siamo in tre! È arrivata GAIA in casa Vaccarezza. Lo annunciano a parenti ed amici i genitori felici Nong e Agostino. ••• Grande gioia in casa Corciulo per l’arrivo di VALERIO, il giorno 30 dicembre u.s. Lo annunciano mamma Laura e papà Andrea, cui si uniscono i nonni Rosanna e Giorgio, Marisa e Mario Grollero, zii e parenti tutti. Anche l’A.V.A. augura a tutti i neonati una vita lunga e felice! IL CERCAFAMIGLIA (JOIS-Cadibona) L’ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI di SAVONA informa che, presso i RIFUGI ENPA di CADIBONA, LECA D’ALBENGA e FINALE LIGURE, sono adottabili i seguenti cani: 1) GISELLA, femmina, 2 anni, fantasia. taglia media, pelo raso fulvo (Cadibona) 2) JOIS, maschio, 8 anni, fantasia. taglia piccola, pelo lungo biondo (Cadibona) 3) REMO, maschio, 8 mesi, tipo pastore tedesco (Finale) 4) CAMILLO, maschio, 3 anni, springler, nero-bianco, taglia media (Finale) 5) RUDY, maschio, 4 anni, meticcio, taglia medio-grande, bruno scuro (Albenga) 6) LEO, maschio, 12 anni, segugio, taglia grande, pelo raso-marrone sc. (Albenga) Per informazioni ed appuntamenti rivolgersi alla sede di Corso Vittorio Veneto 2 a Savona, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 (telefono 019/824735). E N ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI P A Corso Vittorio Veneto, 2/3 - 17100 Savona - Tel. 019 824735 Fax 019-802470 - e-mail: [email protected] - web: www.enpa.sv.it 12 «L'ALASSINO» Mercoledì 19 Gennaio 2005 DIREZIONE MARITTIMA DI GENOVA Il ciclismo cerca il suo presidente Operazione complessa di vigilanza in mare e a terra lungo la filiera della pesca marittima nell’area ligure Il posto di Lorenzo Dogliotti, dimessosi dalla presidenza della Fci provinciale, verrà preso da Silvio Caviglia? È questa la domanda che si pongono molti ciclofili che danno credito ad una delle voci che più insistentemente si sono sentite in questi giorni negli ambienti del ciclismo ponentino. Ma il nome di Caviglia, ex professionista ed attualmente responsabile regionale delle categorie agonistiche liguri, non è l’unico a circolare nell’ambiente delle due ruote. Gli altri tre nomi sono quello dell’ex professionista Bruno Zanoni, anima dell’UC Laigueglia, di Luisella Manfrino, ex designatrice regionale dei Giudici di gara e di Walter Greco, responsabile regionale per le attività amatoriali. «A dire il vero i nomi che circolano – dice la stessa Luisella Manfrino – sono molti di più. Oltre a quelli di Zanoni, Greco e Caviglia infatti circolano anche quelli di Gaibisso, Anselmo, Saccu e Capello. Insomma è ancora tutto da decidere. Il presidente uscente Dogliotti ha comunque ben operato, ma ora dopo tanti anni dedicati al ciclismo vuole passare la mano. Speriamo che le società facciano una scelta utile a tutto il movimento». La scelta di Zanoni potrebbe essere importante per rilanciare il ciclismo a livello provinciale: Zanoni è un personaggio trascinante e vulcanico ed avrebbe tutte le credenziali per dare una forte spinta alle due ruote provinciali. Il nome di Greco darebbe ancora credito al tradizionale gruppo dirigente del ciclismo savonese che ha prodotto negli Al fine di tutelare il consumatore nel periodo delle vacanze natalizie e come da mandato legislativo comunitario e nazionale, il Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Genova ha coordinato una ampia e complessa operazione di vigilanza pesca a terra e in mare, denominata “Aldebaran”, su tutta la filiera della pesca, sino alla vendita al consumatore per garantire il rispetto delle normative, tutelare l’ecosistema marino, le risorse ittiche e la freschezza del pescato immesso nel circuito di vendita al dettaglio e all’ingrosso. Dal 13 al 16 dicembre, le unità della Guardia Costiera hanno controllato 65 unità da pesca. A terra, con la partecipazione di tutti i Comandi dipendenti dalla Direzione Marittima di Genova, sono state effettuate 211 verifiche nei centri di distribuzione. Le violazioni amministrative accertate sono state 15, mentre le notizie di reato inoltrate all’Autorità Giudiziaria sono state 5. L’operazione complessa appena conclusa è l’ultima di un anno di intensa attività volta al controllo delle specie ittiche. Si riportano di seguito alcuni dati molto significativi. Nell’anno 2004 le Autorità marittime liguri hanno sequestrato 1.044 chilogrammi di pesci e molluschi sotto misura. Sono state accertate anche alcune frodi in commercio. La più ripetitiva è riferita alla vendita del novellame di pesce cinese poi etichettato come bianchetto. 1980 metri di rete sono stati sottoposti a sequestro, sia per maglie irregolari, cioè più strette del consentito, che per pesca a strascico entro la fascia dei 50 metri di profondità. L’attività di cui sopra continuerà anche nel prossimo anno al fine di contrastare la pesca di frodo e le immissioni sul mercato di specie non consentite. Particolare cura si è posta nelle ispezioni delle etichettature che devono riportare, oltre la specie in vendita anche ove essa è stata pescata o allevata. Volley Consueto appuntamento con le manifestazioni di volley organizzate dalla nostra associazione nel periodo prenatalizio, patrocinate dal comune di Alassio: il Torneo Nazionale Under 13 dell’Immacolata, disputato il 4 e il 5 dicembre al Palalassio. non hanno risparmiato energie per ottenere il massimo dei risultati. Folto il pubblico e gli accompagnatori. A tutti gli atleti oltre merenda e bevande, è stato consegnato un omaggio, ricordo della giornata, offerto dal Comune. anni ottimi presidenti quali Olivero e Dogliotti. Silvio Caviglia rappresenterebbe invece una scelta radicale: lasciando perdere i nomi dei vecchi dirigenti si svecchierebbe l’ambiente e si aprirebbe il campo alle nuove leve dirigenziali. Scegliere Luisella Manfrino alla presidenza della FCI provinciale potrebbe infine rappresentare la soluzione migliore per il comitato di Savona: affidare questa carica per la prima volta ad una donna sarebbe un segnale rilevante nell’ambito delle tanto sbandierate (e poco realizzate) pari opportunità. Sarebbe anche un modo, pur nel rinnovamento, di dare un certo riconoscimento di stima alla vecchia guardia del pedale della quale, in un certo senso, fa parte la stessa Manfrino, da oltre vent’anni impegnata a vario livello nel settore ciclistico. A decidere sarà comunque l’assemblea provinciale che è stata convocata per il prossimo 4 febbraio e che sarà anche un’occasione per fare il punto sulle nuove normative federali per le varie specialità. «Ogni anno – dice Walter Greco, responsabile per il settore amatoriale – è sempre più difficile organizzare manifestazioni ciclistiche. Ad esempio società come il DLF Albenga o l’UC Dianese-Garlenda, che in passato riuscivano ad allestire decine di corse ogni anno, ora devono affrontare tutta una serie di difficoltà, problematiche burocratiche ed ostacoli che spesso possono, anche ai più appassionati, far passare la voglia di organizzare qualsiasi tipo di gara». Claudio Almanzi Manifestazioni Ge.S.Co. Spa Gli ultimi giorni dell’anno hanno regalato alla GE.S.CO. Spa, che gestisce da anni gli impianti sportivi del Comune di Alassio, le attività sportive della Piscina comunale e del Palalassio Ravizza, e gli spettacoli teatrali, grosse soddisfazioni ed alcune preoccupazioni sanate dall’intervento del presidente, rag. Vincenzo Zarrillo che hanno ristabilito tranquillità e ribadito la serietà dell’azienda. Il cartellone delle iniziative inizia lunedì 20 dicembre con il primo spettacolo teatrale della Rassegna Teatrale 2004/2005 programmata presso il Palazzet- sia in palestra che in piscina. I sessanta invitati, hanno avuto la possibilità di scambiarsi gli auguri, di gustare un ottimo fritto misto e portare a casa, oltre che il ricordo di una bella serata, il regalo del classico panettone che ogni anno l’assessorato alle politiche sociali fa trovare sotto l’albero dei partecipanti che diventano sempre più numerosi. Alla serata ha partecipato tutto lo staff tecnico della GESCO che con professionalità e devozione segue ed organizza tutte le attività ricreative sia in palestra che in piscina. to dello Sport con la magistrale interpretazione di Jonny Dorelli e la sua compagnia che ha presentato “I ragazzi irresistibili” di N. Simon. Lo spettacolo seguito dagli affezionati abbonati, ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico e l’intervento del sindaco Marco Melgrati che ha ribadito gli sforzi dell’Amministrazione per offrire agli alassini una rassegna che ogni anno porta ad Alassio i nomi più prestigiosi del teatro italiano. Per la GESCO e lo staff spettacolo che si occupa dell’organizzazione delle serate, un riconoscimento della professionalità profusa in questi anni premiata sia dall’Amministrazione che dal pubblico sempre più numeroso. Il 21 dicembre l’inaugurazione del Centro socio-ricreativo per anziani e alle ore 20.00 grande festa al Circolo della Fenarina con “cena di Natale” offerta a tutti gli iscritti dell’Attività motoria per la terza età che seguono i corsi Ma le sorprese non sono ancora finite! Mercoledì 22 dicembre alle ore 17.00 il gran finale: la festa della Scuola Nuoto presso la piscina di Alassio che ha visto la partecipazione di tutti i bambini iscritti ai corsi di scuola nuoto che si sono cimentati in vari giochi con vero spirito natalizio. La festa è stata aperta dal presidente GESCO SPA, rag. Vincenzo Zarrillo che ha ricordato ai genitori, mentre i bambini cominciavano a giocare, gli sforzi di mantenere sia la piscina che i locali puliti, funzionali e a norma di legge. Comunque davanti ad un sorriso di un bimbo e la gioia di vedere un genitore giocare e diventare bambino, il presidente della GESCO non ha potuto altro che ringraziare di cuore tutti i partecipanti e lo staff della piscina. Auguri e Buon anno e grazie alla redazione dell’Alassino che segue con particolare attenzione tutte le nostre attvità. Alassio Volley “A”. Le partite si sono svolte sui campi allestiti al Palazzetto e alla Palestra Don Bosco. 11 le Società intervenute, 14 le squadre in campo. La società vincitrice del torneo è stata il S. Orsola di Alba che ha battuto l’Asti Volley; le squadre di Alassio si sono classificate al 3° e 10° posto. Domenica 12 dicembre per le categorie Mini e Supermini Volley, si sono confrontati oltre 350 piccoli atleti dai 6 agli 11 an- Nell’attesa del Torneo dell’Epifania, che per chi legge si sarà già svolto, in programma per il 4-5-6 gennaio ’05, cogliamo l’occasione per augurare un felice 2005 a tutti e ringraziare chi ci ha dato un aiuto per il buon risultato di questi tornei: Frantoio Armato, Supermercato Diperdi, Pizzemporio, Torrefazione Bavaro, Calzedonia, Il Fornaio di Marchisio, Hotel Rio, Blueyes, Spinnaker Uomo, Gioielleria La Le finaliste del S. Orsola. ni, di ventuno società provenienti dalla provincia di Imperia e di Savona. Il torneo si è svolto all’insegna del divertimento e dell’impegno agonistico da parte delle future promesse della pallavolo che Sfinge, Erboristeria l’Ape sul Fiore ed il Bar del Palalassio, non ultimo il Comune di Alassio nella persona dell’Assessore Fabrizio Calò. Il Direttivo dell’Alassio Volley GESCO SPA UOMINI DIVERSI 25 a cura di Dante Schivo Fotografia del documento originale. La fregata “Agamennon” (veliero da guerra con due ponti, 32 cannoni da 18 libbre, armato con tre alberi a vele quadre) con i colori della Royal Navy a riva, al comando di Horazio Nelson, quel sereno mattino del 26 agosto 1795, di conserva con un’altra fregata, una corvetta, un brick e un cutter della RHM, filava di bolina stretta ad una splendida andatura, sollevando un’onda di spuma bianca che faceva sembrare ancor più blu il blu del mare sul quale navigava. La squadra navale era passata a meno di 500 metri dalla punta di un isolotto tondeggiante sulla cui sommità erano, come appollaiate, ben visibili un palazzotto bianco e una torre di avvistamento. «Gallinara island?» «Aye, aye, sir. L’isola Gallinara e… a Ponente Capo Mele, sir». Con il cannocchiale puntato verso terra, appoggiato sulla bigotta della sartia più vicina, il più prestigioso rappresentante della marina da guerra inglese, osservava con particolare interesse una lunga serie di casette chiare che parevano cercare, tra ciuffi di rigogliosa vegetazione, lo spazio per guardarsi nello specchio ceruleo che le fronteggiava. «Alassio?» «Aye, aye Sir». La RHM fregata accostò e sull’allineamento determinato dal rilevamento del santuario che spiccava sulla montagna e il campanile della chiesa più grande, cominciò ad ammainare il belvedere ed il contro belvedere ed ad allentare le scotte di tutte le vele di strallo, del controfiocco e della trinchettina. La velocità dell’Agamennon calò di colpo. «Giù velaccino e controvelaccino, velaccio e controvelaccio e pronti a mio ordine a prendere a collo le altre vele. Voglio levare tutto l’abbrivio, prima di dar fondo». «Aye, aye Sir». Continuando a guardare con il suo cannocchiale “lungadistanza”, Nelson pensava che Alassio era un piccolo ma lungo paese ripetendo tra di sé, a sua insaputa, l’espressione usata pochi giorni prima da Napoleone Buonaparte nel suo breve soggiorno in questo bel sito: “Alassio, c’est une ville longue”. Erano, ormai, ben visibili undici navigli, uno dei quali, una corvetta (nave a vela da guerra con due alberi a vele quadre un solo ponte di batteria che era quello di coperta con 16 cannoni da 12 libbre e 4 carronate da 8 lb, battente bandiera francese). (La lettera sopra riprodotta, scritta in quell’occasione, è stata “battuta” da Christie’s, insieme ad altre lettere, incluse due a carattere amoroso per Emma Hamilton, in una recentissima asta, per un prezzo, in sterline, considerevole). Questa la missione di guerra di Nelson e della squadra navale inglese: sorprendere e affondare le navi francesi e della Neutrale Repubblica Ligure nella baia di Alassio. Così scrive Giovanni Battista Fontana, Alassino: «Nell’epoca che l’armata della Repubblica Francese, cioè nel 1795, aveva preso le linee del Borghetto Santo Spirito per impedire il progresso all’esercito austriaco comandato dal Dewin stavano depositate in Alassio le sue munizioni da guerra e da bocca. Un giorno (il 26 agosto del 1795) in cui erano giunti di Francia vari bastimenti carichi di provviste… con l’idea di impadronirsene ed incendiarli, od anche di impadronirsi dei depositi, le navi inglesi vennero nella rada di Alassio. Le fregate si ancorarono prossime ed in faccia al centro del caseggiato, nel mentre le scialuppe della flotta e i legni minori manovravano per impadronirsi dei carichi dei bastimenti che si trovavano ancorati nei pressi di un bel molo di pietroni ignudi, in fondo al quale si ergeva, con l’aria di proteggerlo, un bel forte cinereo. (La batteria S. Michele con due pezzi da 36 era l’unica che esisteva sull’arenoso lido)». Della trattativa di resa descritta nella lettera di Nelson, lo scrittore degli «Annedoti patrii o fatti illustri di alcuni Alassini antichi» e unico “farmacista” di Alassio Gio Battista Fontana, non fa menzione. Dalla sua narrazione del fatto, ancora una volta, invece, risalta la virtù dei Liguri, la loro capacità di ergersi con “gloriose azioni e forti” al di sopra degli eventi dettando le regole anche ad illustri personaggi che la storia ha reso immortali. Si sa infatti che, in quella terribile giornata estiva del 1975, i forti Alassini sulla quale sventolava la bandiera della neutrale Repubblica Ligure, non si schierarono a difesa dei legni francesi, malgrado fosse giunto da Porto Maurizio il rappresentante Chiappe, commissario della Convenzione Nazionale di Francia con l’ordine per la guarnigione Francese al comando del Capo Battaglione Aggarat di impadronirsi dei cannoni e delle colubrine dei fortini alassini, per far fuoco sulle “fregate” inglesi di Horatio Nelson. Si può immaginare la febbrile trattativa, le minacce verbali e fisiche che gli alassini dovettero subire per non venir meno al patto di neutralità con il quale si erano legati. Fautore di tutto questo fu il Marchese Onorato Ferreri al quale il Podestà di Alassio si era rivolto. «Con due bordate gli inglesi distruggeranno il paese mentre i nostri cannoni non riuscirebbero a scalfire loro le navi». Il Marchese, il quale era dai francesi molto stimato e ben visto così si espresse: «Non permetterò giammai, mi ci vadano le sostanze e la vita. La salvezza della nostra Patria è il primo e precipuo dei nostri doveri». Chiappe e Aggarat furono convinti nel nome del principio che in uno Stato libero, la Politica non deve pronunciarsi sulla verità bensì sulla migliore possibilità d’intesa. Così le fortificazioni non spararono e le navi inglesi,vedendo che Alassio stava nei limiti della più stretta neutralità, non solo non cannoneggiarono le case, ma rispettarono anche tre o quattro legni alassini sul quale sventolava la ligure bandiera. «Cominciamo a Salpare». «Aye. Aye sir». «Appena spedata l’ancora, dirigiamo con rotta sud» (Nelson pensava già ad Abukir, dove sconfiggerà la grande flotta francese e a Trafalgar come preludio di Waterloo o semplicemente agli occhi azzurri di Emma Hamilton?). «Aye, aye Sir». Non ci sono altre pagine di storia locale che facciano luce sugli avvenimenti del 26 agosto del 1975 ad Alassio; rimane l’interrogativo: Horatio Nelson non distrusse Alassio perché ottenne la resa della Corvetta francese come aveva chiesto con la lettera che abbiamo citato o perché, fedele alla prima regola del realismo, ragionò sul fatto che non bisogna mai chiedere più di quello che è possibile ottenere? Per me vinsero gli Alassini, Uomini Diversi, Liguri fino in fondo. Per me prevalse su tutto (l’Inghilterra e la Francia) e su tutti (Nelson e Napoleone) la capacità politica del Marchese Onorato Ferreri, Alassino. Uomini Diversi - Continua Mercoledì 19 Gennaio 2005 13 «L'ALASSINO» L’ANGOLO DEL PERCHÉ 9 Comincia bene come tutti i giorni. In questo posto privilegiato di Alassio mai c’è qualcuno che arriva primo di un altro. E tutti portano qualcosa. Il bello è che, qui, in questo luogo incantevole, tutti si informano, tutti leggono ma soprattutto, tutti amano il loro paese. «Vorrei che leggeste… anzi voglio leggervelo… Anna Maria Olcese… Biblioteca Adelchi… “La Lente Oscura”… sentite: parla della Liguria: “La gente è naturalmente corretta, il paesaggio è la bellezza stessa, divenuta mare, spiaggia, collina. Ma la sensazione d’estraneità rimane e trova la sua origine nell’assurdità di questa bellezza, nella sua perfezione e incomunicabilità assolutamente al di fuori dell’umano”». Sempre bella la nostra terra; bella perché indecifrabile, o meglio non sempre comprensibile da chi non la vive. Quell’acqua che ad intingervi il dito, sembra debba uscirne turchino, quel cielo la cui luminosità è degna di secoli passati, quel verde esercito di monti e colline ai cui piedi riposano, entro insenature mirabili, come incrostazioni di corallo, porticcioli, spiagge e paesi; quel silenzio che la notte o all’alba, ghiaccia i colori, ricamato soltanto dal respiro prolungato del mare su spiagge vuote e risplen- denti… «Non sono più cose di questo mondo: non ne hanno i limiti, la precarietà, la durezza, l’angoscia… Non sono l’oggi, ma l’ieri. Un ieri rimasto miracolosamente intatto». «Intatto, è una tua opinione. Intatto?… d’inverno forse…» «D’estate? La spiaggia intasata di ombrelloni non è più un posto per i turisti; il nostro mare la nostra spiaggia rivelano, d’estate, un suo volto animale frutto di almeno dieci anni di testarda e approssimativa imitazione USA». «Ma la cosa che non riesco a capire è l’assurda propensione a testimoniare la bellezza, unica e rara, con fotografie di spiagge piene di sedie a sdraio, lettini, ombrelloni solari variopinti… e il mare irraggiungibile diviso dal sogno di refrigerio del bagnante da un autentico… percorso di guerra». «È per questo motivo che turisti stranieri ci hanno in parte abbandonato?» «E i nostri imprenditori cercano il nuovo, il divertente… incredibile organizzano giochi di spiaggia… trasferiscono i rumori e le ansie cittadine, di tutta quella rete di convenzioni, di obblighi, di interessi, e di preoccupazioni che sono il prezzo che ciascuno di noi paga al viver civile. E che vorrebbe scordare… almeno in vacanza. Non uno spazio per la poesia, non uno spazio per guardare il cielo, non la possibilità di pensare in pace…». «Ma che razza d’imprenditori sono…». «Sono capitato, come un baule… come propriamente dicevano ad Alassio… cumme in baullu… ad Atlanta, tra un aereo e l’altro, cumme in baullu, mi hanno fatto visitare la città della CNN e della Coca Cola e (avevo ancora negli occhi e nel cuore la mia Alassio) mi era sembrato un territorio fatto di parcheggi di cemento armato pressoché senza colori, aiuole e giardini… E la famosa “landscape architecture?” chiesi all’agente che mi accompagnava». «Dopo le Olimpiadi. Fu la risposta». «Chissà se la città americana è diventata un contemporaneo regno del bello; chissà se gli abitanti di quella grande città si sentono, oggi, in mezzo alla natura senza scendere dalla loro auto?». «Ma nui e duvemmu pensò a-a Arasce…; a sentite ti, u pò de sentì quelli veggi chi me dixevan: “va dau bittegò a cattò due palanche demuru pistu. S’u nu ghe l’ha pistu fattelu pistò.”». «I o fascevan pe rie». «Anche nui l’autra vota e ammu parlau dell’aigua da beve e intanto… e-e nu l’hammu faitu per rie… ma intantu u Scindicu d’Arasce u la replicau, a u Cunseu Cumunale, che l’aigua a-a custurà ciù du duggiu…». «Ma è una cosa normale. L’ho letto su Famiglia Cristiana: Un’interrogazione parlamentare sui rischi della privatizzazione dell’acqua è stata firmata da 24 Senatori dell’intero schieramento politico così recita: “Andando al di là dello spirito della legge 36 del 1994, alcuni Ato (ambiti territoriali ottimali) stanno di fatto consegnando la proprietà del ciclo idrico integrato a gestori privati aprendo la strada ad una brutale speculazione finanziaria”. A guadagnarci, continua l’articolo firmato, sarebbero le “corporation” del settore idrico, multinazionali alleate delle ex municipalizzate che realizzano ingenti profitti su un bene comune». «Ad Alassio non sarà così…». «Aspetta, aspetta… ho letto sulla cronaca della Valbormida della “Stampa 24.11.2004”, in un incontro “Acqua bene comune per il futuro delle Bormide e delle sue genti”, alla presenza degli assessori delle province di Savona e Alessandria, il Prof. Riccardo Petrella ha invitato le comunità locali a difendere senza paura il valore dell’acqua come bene comune contro ogni tentativo, più o meno mascherato di privatizzazione». «Ma u nosciu Assessure u gh’era?». Dante Schivo LUTTI CITTADINI E NECROLOGI FRANCESCO NATTERO (PANCECHIN) CATERINA GROLLERO (ADA) 1/6/1924 - 14/12/2004 5/7/1926 - 1/12/2004 Dopo una vita dedicata al lavoro e alla Famiglia e alla sola distanza di 14 giorni l’una dall’altro, sono mancati i coniugi Ada e Francesco. Al cordoglio dei famigliari vuole aggiungersi, sincero, quello dell’A.V.A. E così sei voluto andare via anche tu. Non sei proprio riuscito a restare più di dodici giorni su questa terra senza la tua sposa. Lo sai qui da oggi non sarà più la stessa cosa senza di te, senza i tuoi piccoli gesti pieni di amore, senza il tuo sguardo di persona umile che non ha mai chiesto nulla alla vita, senza i tuoi racconti di vicende passate con amici e colleghi dei bei tempi. Per quanto ci riguarda siamo pieni di tuoi ricordi, sei stato un maestro di vita e rivolgendo lo sguardo verso uno di quei muri che tanta fatica ti hanno procurato, ma che ti hanno reso fiero del tuo lavoro, non dimenticheremo mai di rivolgerti un pensiero. Sicuramente qualche lacrima ci solcherà il volto, ma nel nostro cuore la fierezza di essere stati cresciu- ti dal tuo amore di persona umile prenderà il sopravento. Sei stato e sei tuttora per noi il pilastro della famiglia; il dispiacere per la tua perdita della gente che ci sta intorno non ha fatto altro che rafforzare la nostra convinzione di esser vissuti fino ad oggi vicino a una persona meravigliosa. Queste parole forse ti avrebbero un po’ imbarazzato, ci avresti detto che tu non sei un signore che si merita questi encomi pubblici ma a noi sembra il minimo per tutto quello che ci hai insegnato. Ti salutiamo ora sperando che qualche ricordo di noi ti sia rimasto impresso nel cuore e che ti tenga compagnia nel lungo viaggio che hai intrapreso da poche ore. Ti vorremo sempre bene. Ci ha lasciato alla veneranda età di 91 anni, proprio all’alba del nuovo anno, GIULIANA DEGL’INNOCENTI Ved. Berruti, fedelissima “alassina” di adozione fin dalla più tenera età. La ricordano a coloro che la hanno conosciuta ed apprezzata le figlie Angela e Nuccia con tutti i parenti. Anche l’A.V.A. si unisce nel cordoglio. LINA MERENGHETTI 17/1/2004 19/9/2001 Un carissimo saluto ai nostri speciali genitori, il vostro ricordo resterà per sempre nei nostri cuori e la vostra guida ci accompagnerà fino a quando ci incontreremo un giorno. Costa Lupara non è più la stessa senza di Voi. Le vostre figlie Marina e Carla LUCIANO BRAIDA SERGIO PONZO 2/1/2004 - 2/1/2005 15/1/2000 - 15/1/2005 Ad un anno dalla tua scomparsa sei sempre nei nostri cuori e nei pensieri di tutti coloro che ti volevano bene. La moglie Maddalena, i figli Teresa e Gianni. Sono ormai passati cinque anni ma il suo ricordo è sempre vivo nel cuore di chi l’ha conosciuto come uomo e come medico per la sua sensibilità, umanità e professionalità. Il vuoto della sua scomparsa resterà incolmabile. ••• DINO RAITA 2003 - 2004 Mese di dicembre 2004 anni 92 anni 87 anni 74 anni 84 anni 81 anni 89 EGIDIO PRADA Tuo figlio e tuo nipote Enrico GIULIANA DEGLI’INNOCENTI VED. BERRUTI BARONE Enrichetto BRIATORE Dandolo BRUSACHETTO Franca CAPPELLO Maria GENNARI Pierina GONELLA Olga ANNIVERSARI GROLLERO Caterina NATTERO Francesco PELLISSETTO Margherita PERTILE Antonio SIRI Genesio VINAI Angelo anni 78 anni 80 anni 77 anni 75 anni 77 anni 99 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari. Nell’anniversario della scomparsa lo ricordano con immutato affetto: la moglie, i figli, la sorella, il fratello, cognati, i nipoti e parenti tutti. ••• 14 «L'ALASSINO» Specie ittiche della Baia del Sole Trachina o Pesce Ragno (Trachinus) - (Tròxina) Nel nostro mare vivono tre specie di questo pesce inconfondibile che fra il capo e la pinna dorsale sul dorso, in un ventaglietto nero, ha tre aculei velenificati e dolorosissimi sì che prima di slamarlo è necessario ucciderlo. Ha anche aculei veleniferi sulle branchie. Le tre specie sono: la vipera (con macchie azzurre e rosa), la drago (con macchie marcate in nero), la minore (piccola senza macchie ma con riflessi argentati). La drago può superare il chilogrammo di peso. Si pesca con canna da lancio nel fondale sabbioso. Carne ottima. Esca: verme, pesce, polpa – Aramtura: a/b/c Amo: 6/15 – Filo: 020/030 Mercoledì 19 Gennaio 2005 Tradizionale festa dell’olio nuovo Ormai le date del 7 e dell’8 dicembre sono diventate una ricorrenza tradizionale per la festa dell’olio nuovo al Frantoio Armato di via Solferino. Allegria, simpatia ed amicizia per due giorni sono state protagoniste indiscusse in questo “gombo” artigianale. Quest’an- Meteorologia Alassina a cura dell'Osservatorio Don Bosco (passito di Pigato), “Rubino di Aleramo”; Sartori ha aperto un “Wine bar” nella torre saracena della fattoria e organizza manifestazioni culturali come la presentazione di libri di noti autori. Le due giornate sono state rallegrate dal complesso musicale “I Cantarasce”: Luciano Raita al- Trachina o Pesce Ragno Alcuni... fedelissimi alla festa annuale del frantoio ARMATO (2004). DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO no la produzione è stata abbondante e le olive sane: frante a freddo esaltano il gusto e mantengono tutte le proprietà organolettiche rendendo un ottimo prodotto. Leccornie di tanti tipi, tartine al paté di olive, pesto, pomodoro e altro, soprattutto la calda ottima farinata, hanno deliziato il palato al numeroso pubblico di amici e turisti, richiamati da questo avvenimento. Il tutto accompagnato dal prestigioso vino della premiata Azienda Agricola Sartori di Torre Pernice (Albenga): Pigato, Rossese, Vermentino, “Oro di Aleramo” la chitarra e Bruno Sibona, quest’anno rinforzati da Filippo Pomella), che hanno eseguito popolari canzoni liguri. Apprezzatissimo quest’olio nuovo, che veniva fatto assaggiare, ricavato dalle olive delle nostre campagne, fatto con passione dalla nuova generazione di frantoiani. Grazie alla signora Laura, a sua figlia Alessandra, che con il marito Giordano e tutta la famiglia, hanno ancora una volta voluto offrire un momento di autentico svago a tutti gli intervenuti. C. C. SINTESI ANNO 2004 Prima di schematizzare i fenomeni meteorologici di tutto l’anno, mi pare utile dare qualche informazione sul mese di dicembre. DICEMBRE 2004: Pressione media: 759,2 mmHg Temperatura media: 12,5 °C; le medie nelle tre decadi: 13,8 °C nella prima e nella seconda; 10,1 °C nella terza. Temperature minima assoluta del mese: +7,0 °C alle ore 7 del giorno 26. Umidità media: 45%. Giorno più secco: 11 dicembre con 5% di media. Precipitazioni: 50,0 mm; 6,2 mm di pioggia nella prima decade; 43,8 mm nella terza decade Giorni sereni: 16; giorni coperti: 4 Eliofania: 128,3 ore; media giornaliera: 4,1 ore; sole limpido medie decadali: 1,7 ore nella prima; 6,2 ore nella seconda;4,5 nell’ultima. SINTESI ANNUALE: Pressione: 758,7 mmHg Temperatura media: 17,4 °C; - minima assoluta: +4,8 °C alle ore 10 del 30 gennaio; - massima assoluta: 30,2 °C alle ore 18 del 20 agosto. Dicembre con 40%; più umida: la prima di ottobre con 84%. Precipitazioni totali: 471,8 mm; mese meno piovoso: marzo con 4,8 millimetri; più piovoso; aprile con 123,2 mm. Eliofania totale: 2351,9 ore di limpido sole con media mensile 196,0 ore e media giornaliera 6,4 ore. La prima decade di dicembre ha fatto registrare solo 1,7 ore di media; la seconda decade di luglio presenta una media di 11,7 ore di limpido sole. Luglio è stato anche il mese con maggior eliofania (322,0 ore), mentre febbraio è il fanalino di coda con 93,5 ore. Giorni sereni: 199. Giorni coperti: (ma non sempre senza qualche presenza di sole): 50. Il mese più povero di giorni sereni è stato ottobre con 8 giorni, i più generosi sono stati i mesi di luglio e di agosto con lo stesso numero di 23 e 23 giorni. Poche le novità nell’arco dell’anno; voglio ricordare l’insolita abbondanza di sabbia rossa del deserto caduta con la pioggia dei giorni 20 e 21 febbraio e il rarissimo fenomeno della nebbia che ha avvolto, anche se tenuamente, la nostra Baia per alcune ore del giorno 18 marzo. Sembra che non ci sia altro da aggiungere. Posso solo ripetere quanto già detto tante altre volte: sembra che la Natura abbia un “occhio di benevolenza” per questo angolo di Liguria. Il Direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi Inverno alassino 1° gennaio 2005 ore 11.15 dai bagni Molo. Valide terapie dei nonni La santoreggia profumata e afrodisiaca (Satureja montana – Pàrseghetta) Pianta aromatica che predilige le regioni mediterranee soleggiate. Spande un gradevolissimo profumo. Contiene sostanze molto attive che si ritrovano anche nel timo, nell’eucaliptus e nel serpillo. È antisettica, espettorante e tonica. Fu ritenuta per lungo tempo uno stimolante psichico e fisico e anche un afrodisiaco. Studiosi di etimologia fanno derivare Satureja dal termine: satiro. Per le sue proprietà carminative è un ottimo condimento che facilita l’assimilazione degli alimenti ricchi di fecola. Per il suo potere antibiotico fa tollerare all’intestino le carni frollate. Si conserva in mazzetti da sminuzzare sulle vivande. Esiste un’altra specie di santoreggia, quella hortensis, che ha simili proprietà. In una tiritera antica qui da noi si recitava: O perseghetta dau to celeste udù all’ommu porta salüte, poxe e amù. (O santoreggia dall’odore celeste – porta all’uomo salute, pace e amore) Una preda eccezionale I complimenti all'amico "Ernesto" per la magnifica cattura; uno splendido esemplare di spigola (branzino) catturato con la canna dal molo "Bestoso" (74 cm di lunghezza per Kg 6,200 di peso) e spiaggiato dopo un lungo combattimento. ••• Pessö Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L'Alassino» del mese successivo. A.V.A. Il tradizionale saluto della banda “Città di Alassio” all’A.V.A. Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Fausto Buffarello EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: Archivio A.V.A. Associato all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana
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RINGRAZIAMO TUTTI COLORO CHE HANNO INVIATO ATTESTAZIONI DI STIMA, AMICIZIA E SIMPATIA.
Ricambiamo di cuore, augurando a tutti un 2008 ricco di