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5 7 5 maggio 2014 Power: +65% nel 2014 www.elettronica-plus.it Il mercato globale della “digital power” – alimentatori e relativi IC – crescerà del 65% nel 2014: questa la stima contenuta nel report “The world market for digital power – 2014” di IHS Technology. Il fatturato globale degli alimentatori digitali varrà 3,3 miliardi di dollari quest’anno e raggiungerà 11,8 miliar- di entro il 2018, Alimentatori digitali IC di potenza digitali (market share – 2013 – Fonte IHS Technology) mentre il fattu- (market share – 2013 – Fonte IHS Technology) Azienda Quota di mercato Azienda Quota di mercato rato degli inteDelta Electronics 10,3% Texas Instruments 9,9% grati di potenza “digitali, stimato Eltek 9,1% Infineon Technologies 9,6% quest’anno in Powervation 8,9% Emerson 8,8% 605 milioni di dollari, toccherà quota 3,1 miliardi nel frammentati, dai quali non emerge 2018. Si tratta di mercati fortemente una posizione dominante. Chip: buone previsioni per il biennio 2014/15 Mensile di notizie e commenti per l’industria elettronica all’interno Mercati Trasporti intelligenti pagina 6 report standard 3d pagina 9 tavola rotonda IoT e Big data pagina 16 attualità interviste ai partner tecnologici di expo milano 2015: came group pagina 21 Nel primo trimestre del 2014 il mercato dei semiconduttori ha totalizzato 78,5 miliardi di dollari, in diminuzione dell’1,% rispetto al trimestre precedente e in aumento dell’11,4% rispetto al corrispondente periodo del 2013 (Fonte Wsts). Le previsioni per il secondo trimestre sono positive: per molte tra le più importanti aziende del setto- Stime dell’andamento del mercato dei semiconduttori re è previsto un buon incremento (Maggio 2014) (dal 6% per Intel al 14% di Ti). Un Q2 “robusto” potrebbe portare a una crescita a due cifre entro la fine dell’anno. Per il 2014 la crescita varia tra il 4,1% (Wsts) all’11,9% di Mike Cowan. Per l’anno successivo le stime divergono parecchio: Wsts, Gartner e Semiconductor Intelligence si aspettano un andamento simile al 2014, mentre Future Horizons prevede una forte accelerazione e Mike Cowan un brusca decelerazione. Stelvio Kontek entra nell’orbita di Würth Elektronik A conclusione di un’operazione avviata nel 2012 Stelvio Kontek, azienda oggionese specializzata nella produzione di connettori con propri stabilimenti anche in Ungheria e Romania è stata acquisita da Würth Elektronik. La società di Waldenburg attivo in ben 50 Paesi, con tredici stabilimenti di produzione nei principali mercati internazionali, offre una gamma di prodotti ampia e articolata che comprende componenti Emc, induttori di potenza, di segnale e HF, trasformatori, varistori, convertitori dc/dc, Led, connettori, microinterruttori e sistemi di interconnessione. take care your business giono e degli stabilimenti di progettazione e produzione di Blaj e Tab, dove attualmente lavorano rispettivamente 140, 180 e 40 dipendenti, ai quali si aggiungono i dodici addetti al settore commerciale operativi a Santeny, in Francia. seguici all’indirizzo: Oliver Konz, amministratore delegato di Würth Elekronik e Ercole Crippa, presidente di Stelvio Kontek www.elettronica-plus.it Il contratto di acquisizione, che riguarda il 100% delle azioni, prevede il mantenimento della sede centrale di Og- SEGUICI SU twitter e facebook light up your business Riprogramma il mondo. Fare ingegneria in un mondo complesso porta ogni giorno nuove sfide. Cambia approccio per affrontarle al meglio. Riprogramma il tuo mondo ingegneristico con la piattaforma integrata hardware e software di National Instruments. Supera la complessità dei sistemi di misura e controllo. >> A te l’idea, a noi gli strumenti. Visita italy.ni.com 02.413091 ©2013 National Instruments. Tutti i diritti riservati. National Instruments, NI e ni.com sono marchi commerciali di National Instruments. Altri prodotti e nomi aziendali citati sono marchi commerciali delle rispettive aziende. 14887 14487_NI_ADS_Ph2_Snowboard_265x310.indd 1 10/29/13 11:01 AM Terza Pagina 3 EONews n. 575 - maggio 2014 Massimo Giussani Negli ultimi anni il confine tra batterie e supercondensatori si è fatto sempre meno definito, complici anche i laboratori di ricerca intenti a inseguire il Sacro Graal dell’elettronica portatile: una batteria leggera, capiente e in grado di sostenere decine di migliaia di cicli di carica e scarica. Tanto le batterie quanto i supercondensatori basano il proprio funzionamento su processi elettrochimici; i meccanismi di separazione e trasporto delle cariche sono tuttavia così diversi da portare a prestazioni diametralmente opposte in termini di densità di energia e densità di potenza. Le batterie si appoggiano a reazioni di ossidoriduzione che interessano l’intero volume degli elettrodi e richiedono il trasporto di ioni in un mezzo elettrolitico, fenomeno tipicamente diffusivo e lento. Ne conseguono una densità di energia elevata (per le batterie a ioni di Litio varia tra 100 e 250 Wh/kg) e una ridotta densità di potenza (con picchi compresi tra 0,4 e 1,5 kW/kg). I supercondensatori (o condensatori elettrochimici a doppio strato, EDLC) immagazzinano le cariche per adsorbimento degli ioni di elettrolita sulla sola superficie degli elettrodi. Questo si traduce in densità di energia ben La terza via tra batteria e supercondensatore Un condensatore elettrochimico a film sottile unisce in unico dispositivo flessibile i vantaggi di batterie e supercondensatori inferiori a quelle delle batterie (valori tipici per gli EdlC commerciali variano da 5 a 25 Wh/kg), compensato da un meccanismo di carica e scarica estremamente veloce (le densità di potenza possono superare i 10 kW/kg). Dai tentativi di miglioramento dell’una o dell’altra tecnologia, nascono spesso degli ibridi batteria-supercondensatore. Ad esempio, un gruppo di ricercatori della Rice University sotto la guida del chimico James Tour ha proposto di modificare gli anodi delle batterie a ioni di litio con nanonastri in grafene (GNR) e nanoparticelle di ossido di stagno. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati nel luglio dello scorso anno su ACS Nano e dimostrano che è possibile incrementare la capacità delle batterie Li-Ion ov- Fonte Rice University viando ai problemi di fragilità degli anodi in grafite. Il gruppo di Tour ha successivamente focalizzato i propri sforzi sulla ricerca di un nuovo materiale che risultasse flessibile come il grafene e i polimeri conduttivi ma al tempo stesso avesse una capacità di immagazzinamento dell’energia più vicina a quella dei fragili materiali inorganici. Il risultato di questa nuova ricerca, pubblicata a fine aprile sul Journal of the American Chemical Society è una pellicola spessa solo un centesimo di pollice, realizzabile con processi produttivi standard, che si presta ad essere impilata a formare condensatori elettrochimici con prestazioni comprese tra quelle di una batteria al litio e un supercondensatore ad alta densità di potenza. Il tutto si basa su una struttura flessibile con elettrodi nanoporosi in fluoruro di nichel che racchiudono uno strato di elettrolita solido (idrossido di potassio in alcool polivinilico). Gli elettrodi vengono formati depositando il nickel su un supporto temporaneo in materiale plastico (PET) placcato d’oro e utilizzando un processo di incisione chimica per creare una struttura in NiF2 con nanopori da 5n ad ampliarne l’area utile. Due di questi elettrodi possono essere deposti sui lati opposti dello strato di elettrolita solido per formare un condensatore a film sottile con una capacità specifica di 66 mF/ cm2, che in caso di impilamento in una struttura 3D permette di raggiungere 733 F/cm3 (o 358 F/g). Dispositivi di questo tipo sono in grado di offrire una densità di energia di 384 Wh/kg e una densità di potenza di 112 kW/ kg, mentre i test di usura sul prototipo hanno mostrato che dopo 10 mila cicli di carica e scarica e 1000 cicli di piegamento viene conservato il 76% della capacità originaria. Il gruppo di ricerca della Rice University sarebbe già stato contattato da aziende interessate alla commercializzazione di questa tecnologia. 4 Hi-tech & finanza EONews n. 575 - maggio 2014 La Cina frena la corsa di Qualcomm Elena Kirienko I risultati dei primi tre mesi del 2014, ma soprattutto le prime indicazioni sul prevedibile andamento dei profitti per il trimestre in corso non sono affatto piaciuti agli investitori di Wall Street. Nella prima seduta di borsa successiva le quotazioni dei titoli del colosso guidato da Steve Mollenkopf hanno perso circa il 4%. Ma vediamo nel dettaglio i numeri che sono stati comunicati per meglio comprendere le ragioni della reazione degli investitori. Il leader mondiale nei chip e nelle tecnologie 3G e 4G per dispositivi mobili ha registrato nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 30 marzo 2014 un fatturato di 6,37 miliardi di dollari, in crescita del 4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, ma leggermente inferiore alla media delle stime degli analisti che indicavano la cifra di quasi 6,5 miliardi. A trainare i ricavi, le vendite di chip e servizi, cresciute del 6% su base annua, mentre le entrate provenienti dalle licenze sono rimaste invariate. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la profittabilità, con l’utile netto in crescita del 6% a 1,96 miliardi. Con riferimento al trimestre in corso, i vertici di Qualcomm hanno indicato per il fatturato un valore compreso tra 6,2 e 6,8 miliardi, mentre la media delle stime degli analisti indicava la cifra di 6,6 miliardi, e per l’utile per azione un intervallo compreso tra 1,15 e 1,25, rispetto a una stima media degli analisti di 1,25 dollari. Ricordiamo che nel secondo trimestre del 2013, il fatturato del colosso di San Diego era stato di 6,24 miliardi e l’utile per azione aveva raggiunto quota 1,03 dollari. A giudizio degli esperti, la ridotta crescita dei ricavi è La crescita del gruppo di San Diego nel 2014 sarà limitata a causa dei ritardi nell’introduzione del sistema LTE in Cina che spinge i consumatori a rinviare l’acquisto di nuovi smartphone. Gli analisti che coprono il titolo rimangono comunque ottimisti sulle prospettive di medio-lungo termine riconducibile alla debolezza delle vendite di nuovi dispositivi mobili sul mercato cinese che, a sua volta, è legata al comportamento di un numero sempre maggiore di consumatori che, nell’attesa che venga finalmente introdotta in Cina la rete di comunicazione dati di ultima generazione (LTE, cioè Long Term Evolution), snobba gli smartphone basati sulla vecchia tecnologia. Mollenkopf è, tuttavia, convinto che l’introduzione del sistema LTE sul mercato della telefonia mobile cinese subirà una forte accelerazione a partire dalla fine del 2014. Anche alla luce di queste dichiarazioni, molti esperti sono convinti che il 2014 sarà un anno di crescita limitata per Qualcomm che dovrebbe riprendere a correre a partire dall’anno prossimo, sempre che il rallentamento dell’economia in Cina, che rappresenta circa il 57% del giro d’affari complessivo del gruppo di San Diego, registrato negli ultimi mesi non si trasformi in una vera e propria frenata nel 2015. Nel frattempo, gli analisti che coprono il titolo Qualcomm rimangono nel complesso ottimisti sulle prospettive di medio-lungo termine della società: su 45 giudizi ben 36 sono positivi e soltanto due suggeriscono ai propri clienti di vendere le azioni agli attuali prezzi di mercato. Steve Mollenkopf, Ceo di Qualcomm Samsung e Globalfoundries si alleano per i chip a 14 nanometri Federico Filocca Samsung e Globalfoundries hanno appena concluso un importante accordo strategico. Il gruppo sudcoreano e l’azienda californiana (di proprietà del fondo ATIC di Abu Dhabi) hanno deciso di stringere un patto di ferro su più anni per sfruttare insieme il processo produttivo a 14 nanometri con transistor FinFET, destinati alla produzione di system on chip (SoC), in particolare orientati al mercato dei mobile device. Questo nuovo processo produttivo, sviluppato da Samsung e concesso in licenza a Globalfoundries, potrà contare sulle capacità industriali di Samsung a Hwaseong (Corea del Sud) e Austin (Texas), oltre che sulla fabbrica di Globalfoundries a Saratoga (New York) che inizieranno la produzione di massa entro fine anno. Sono già disponibili infatti i Process Design Kits per i clienti progettisti di chip. Dal punto di vista delle performance, i transistor FinFET a 14nm, sfruttando un design tridimensionale, “puntano a superare i limiti delle soluzioni planari offrendo fino al 20 percento di velocità in più, il 35 percento di consumi in meno e uno scaling del 15% per quanto concerne l’area occupata rispetto al tradizionale processo a 20 nanometri con transistor 2D” ha spiegato una nota congiunta delle due aziende evidenziando che il prodotto finale sarà un ibrido (transistor a 14nm FinFET su un Back End of Line a 20 nm LPM) capace di abbattere i consumi e migliorare le prestazioni. Questa nuova offerta produttiva sarà sicuramente studiata con interesse dalle numerose aziende fabless che Intesa storica fra i due produttori che mirano ad avere una tecnologia più avanzata dei concorrenti dividendosi i costi. Una strategia di cui potrebbero beneficiare anche i fabless a cominciare da Amd. Ma intanto con TSMC e Intel la battaglia è già iniziata finora si sono rivolte a Intel o a TSMC. Si apre infatti un nuovo scenario competitivo che garantisce rapidità di innovazione e maggiore flessibilità, qualità fondamentali per competere su un mercato dinamico come quello dei mobile device. Infine, questo accordo strategico consentirà a Samsung e Globalfoundries di concentrare gli investimenti e guardare al futuro con maggiore serenità grazie anche alla possibilità di poter sfruttare al meglio, con la nuova tecnologia, gli impianti esistenti. “Intese industriali di questo tipo portano grandi vantaggi per coloro che le stringono – ha spiegato un analista statunitense – ma sono anche uno stimolo per l’intero mercato che deve allinearsi alla rapidità con cui si muovono i player più veloci e offrire prodotti competitivi a prezzi interessanti”. Insomma l’alleanza stretta fra i due gruppi potrebbe dare il via a un giro di intese che potrebbero solo far del bene al mercato. Compensatore di caduta corrente nei cavi ILOAD VIN IN OUT VREG Da 0A a 3A RWIRE REGOLATORE CARICO REMOTO RSENSE FB VLOAD + – LT6110 RWIRE Compensazione dinamica della caduta di tensione tra alimentazione e carico Connettere l’alimentazione a un carico non sempre è semplice. Il calo di tensione dovuto a fili, cavi, connettori e piste sulle schede, può provocare notevoli errori di regolazione sul carico. Il “wire drop compensator” LT®6110 riduce il calo di tensione regolando in modo dinamico l’uscita di un regolatore in base alla corrente di carico. LT6110 funziona con tensioni di alimentazione comprese tra 2V e 50V e controlla regolatori con feedback standard e dispositivi con riferimento in corrente, quali l’LT3080 di Linear Technology. Questo dispositivo compatto ed economico garantisce una connessione senza problemi tra l’alimentazione e il carico. Caratteristiche Linear Technology Italy Srl +39-039-5965080 www.linear.com/product/LT6110 Tel.: +39-039-596 50 80 Fax: +39-039-596 50 90 VREG 3.3V 500mV/DIN • Facile implementazione • Funziona con qualsiasi tipo di regolatore • Migliora di 10 volte la regolazione del carico remoto • Consente l’uso di un filo più sottile • Resistenza di sense integrata per correnti fino a 3A • Funziona con resistenza di sense esterna • Range di alimentazione da 2V a 50V • Corrente di alimentazione max di 30µA • Ingombro ridotto Info e campioni gratuiti VLOAD 3.3V 2A ILOAD 1A 2ms/DIV Tensione sul carico remoto con e senza compensazione di caduta video.linear.com/1142 , LT, LTC, LTM, Linear Technology e il logo Linear sono marchi registrati di Linear Technology Corporation. Tutti gli altri marchi sono di proprietà dei rispettivi titolari. Distributori Arrow Electronics Farnell Digi-Key +39-02-661251 +39-02-93995200 800.786.310 6 Mercati EONews n. 575 - maggio 2014 Trasporti intelligenti Massimo Giussani Non è certo una novità: c’è sempre più elettronica a bordo delle autovetture odierne, una tendenza destinata a intensificarsi nei prossimi anni. Un esempio significativo è quello dei sensori: si ritiene che in media un’autovettura odierna utilizzi tra 60 e 100 sensori, ma il numero è destinato a passare i 200 entro il 2020. Considerando che le proiezioni di vendita per quell’anno sono di circa 110 milioni di veicoli leggeri, significa che il solo settore automotive assorbirà un volume di 22 miliardi di sensori. In particolare, l mercato dei sensori intelligenti sarebbe, stando a uno studio condotto da Transparency Market Research, dominato dalla domanda proveniente dal settore automobilistico e dal più generale campo dei sistemi di trasporto intelligente (ITS, Intelligent Transport Systems). Il fatturato globale di questa tipologia di sensori è destinato a toccare 21,60 miliardi di dollari nel 2019 (Cagr di 12,2% sul periodo 20132019). Tra i componenti destinati ad applicazioni automobilistiche è cospicua anche la domanda di circuiti integrati: già oggi un’autovettura di fascia alta può incorporare fino a 150 unità elettroniche di controllo, spesso dotate microcontrollore o microprocessore dedicato. Nel suo ultimo aggiornamento trimestrale delle previsioni relative al mercato dei semiconduttori, Gartner prevede che il fatturato dei dispositivi elettronici per l’automotive raggiungerà quota 36,5 miliardi di dollari nel 2018, con un’espansione in larga parte attribuibile al crescente numero di applicazioni elettroniche a bordo veicolo. Con sempre più elettronica a bordo, i veicoli si fanno sempre più intelligenti e interconnessi Elettronica su ruote Nello studio “Global Automotive Electronic Devices Industry 2013-2018: Trends, Profits and Forecast Analysis” pubblicato a fine 2013, Research and Markets ha analizzato il mercato dell’elettronica automotive nel suo complesso, includendo le applicazioni di trazione elettrica, protezione, sicurezza, navigazione, comunicazione, infotainment e altre ancora. Per il segmento dei dispositivi elettronici destinati al mercato automotive è prevista una moderata crescita che da qui al 2018 porterà a un fatturato globale di 19 miliardi di dollari. In una precedente analisi, dal titolo “Global Automotive Electronics with Special Focus on OEMs Market”, gli analisti di Research and Markets hanno valutato il mercato globale dell’elettronica automotive per il 2013 in 191,3 miliardi di dollari. Per il 2014 è stata pronosticata una crescita anno su anno del 6,95%, che porterà a un fatturato di 204,6 miliardi. Il trend positivo sul periodo 2012-2020 è caratterizzato da un Cagr del 7,2% che porterà il fatturato 2020 a 314,4 miliardi di dollari. La fetta più cospicua della torta dell’elettronica automobilistica è comprensibilmente appannaggio dei produttori OEM, che nel 2013 si aggiudicano l’86,3% del totale (equivalente a 165,2 miliardi di dollari). Nel 2014 questa percentuale diventa dell’86,6% (177,2 M$) per arrivare nel 2020 all’88,1% (277,1 M$). Fonte IHS Solo un anno fa, uno studio pubblicato da IHS sotto il titolo “The World Market for Automotive OEM Electronic Systems” aveva pronosticato per il mercato globale dell’elettronica automotive un fatturato 2020 di 240 miliardi di dollari. Si tratta di un salto di poco più del 50% rispetto al valore di 157 miliardi di dollari rilevato nel 2010, ma i valori citati da IHS non contemplano la sostanziale fetta del segmento infotainment. Lo studio, pur se relativamente datato, offre comunque un’interessante disanima della prossima espansione dell’elettronica automotive, splay) saranno la norma. Se oggi i visori a sovrimpressione fanno capolino solo nei modelli di fascia alta, entro cinque anni entreranno a far parte anche dell’offerta delle auto familiari. Tornando ai sistemi ADAS, gli analisti di IHS rilevano un tasso di crescita molto più alto rispetto al resto dei componenti automotive, e pronosticano per il 2016 un mercato complessivo di due miliardi di dollari. E mentre si assiste alla sperimentazione su strada di precursori come Google e – più vicino a noi, in quel di Parma – Vislab, il mon- ed identifica nelle iniziative di sicurezza messe in atto da governi e produttori i principali motori di crescita. do automotive sta vivendo la rapida transizione dei sistemi di guida assistita da passiva (segnali di avvertimento) ad attiva (controllo diretto). Dai dati di IHS emerge che il segmento dei circuiti integrati destinati ai sistemi passivi di ausilio alla guida sta andando incontro a una crescita relativamente lenta: da 953 milioni di dollari nel 2013 a 1,8 miliardi di dollari nel 2020. Per i sistemi attivi, il Cagr sullo stesso periodo è invece del 25%, con un fatturato che passerà da 190 milioni di dollari del 2013 a 800 milioni nel 2020. Il traguardo dei veicoli con guida Guida assistita Significativo, da questo punto di vista, è il contributo dei sistemi avanzati di guida assistita (ADAS, Advanced Driver Assistance Systems), che nel 2020 saranno responsabili di un fatturato quasi triplo rispetto a quello di dieci anni prima. Nel prossimo futuro, secondo gli analisti di IHS, i sistemi di ausilio alla guida integrati con la strumentazione di bordo e i visori HUD (Head Up Di- 7 Mercati EONews n. 575 - maggio 2014 Nuove prospettive per il mercato dei sensori ottici e di immagine La rapida crescita di smartphone e tablet, ma anche le opportunità offerte da nuove applicazioni nei settori automobilistico, industriale e medicale, stanno rilanciando il mercato dei sensori ottici e di immagine Francesco Ferrari autonoma viene comunque collocato tra il 2030 e 2035, è richiederà il superamento di numerosi ostacoli di natura normativa e legislativa. Trasporti intelligenti Nel frattempo si osservano tassi di crescita a doppia cifra per tutto il mercato dei sistemi di trasporto intelligente: secondo un recente studio pubblicato da MarketsandMarkets il fatturato globale dei sistemi ITS crescerà con un Cagr dell’11,30% da qui al 2020, anno in cui toccherà la cifra di 33,75 miliardi di dollari. Questi valori sono in linea con le previsioni effettuate da Grand View Research, nello studio pubblicato con il titolo “Global ITS Market Analysis And Segment Forecasts To 2020”: il fatturato globale previsto per fine decennio è qui di 36,68 miliardi di dollari. A spingere verso l’adozione di questi sistemi è la crescente domanda di sicurezza stradale, di ottimizzazione dei consumi di carburante e di riduzione delle emissioni. La ricerca di soluzioni al problema della congestione del traffico cittadino passa anche attraverso l’adozione di sistemi di trasporto intelligente, come i sistemi avanzati di trasporto pubblico (APTS) che si appoggiano alle tecnologie informatiche per migliorare le prestazioni dei Fonte Research and Markets servizi. I sistemi Apts sono il segmento ITS con il maggior tasso di crescita (il Cagr sul periodo 2014-2020 è del 13,7%), mentre i sistemi avanzati di gestione del traffico (ATMS) si accaparrano la fetta più grande del mercato (5,16 miliardi di dollari del 2013, che corrispondono a circa il 40% del fatturato globale) almeno fino al 2020. A rendere possibile la realizzazione di complessi sistemi di gestione del traffico sono anche i progressi nelle tecnologie di comunicazione tra veicoli (V2V, Vehicle to Vehicle) e verso l’infrastruttura di controllo (V2I, Vehicle to Infrastructure). L’aspetto della connettività in ambito automotive è affrontato nello studio “Emerging Technologies: Big Data in the Connected Car” stilato da IHS che rileva che entro sei anni ci saranno 152 milioni di autoveicoli attivamente connessi in rete, contro i 26 milioni del 2013. Il volume di dati scambiati (relativi a diagnostica, percorso, guida assistita o autonoma e interazioni con i passeggeri) sarà di oltre 11 mila TB, e sarà associato a un fatturato di 14,5 miliardi di dollari. A dominare in termini di numero di byte scambiati e di controvalore monetario saranno le comunicazioni dei sistemi ADAS. In base a un’analisi di Frost & Sullivan intitolata “Strategic Analysis of the World Optical and Image Sensors Market”, il mercato globale dei sensori ottici e di immagine sta crescendo anche grazie alla domanda da parte dei clienti di funzionalità di imaging di alta qualità, esperienza visiva migliorata e caratteristiche di risparmio energetico nei telefoni cellulari, nei tablet e nei sistemi industriali di visione artificiale. A queste richieste si aggiungono le opportunità che arrivano da settori come quello automobilistico, della sicurezza e medicale che, secondo gli analisti, favoriranno un ulteriore sviluppo dei sensori caratterizzati da alte prestazioni e prezzo elevato, con funzionalità come per esempio un’ampia gamma dinamica (WDR) e sensibilità alla luce bassa. Gli analisti comunque precisano anche che per il settore medicale è richiesto il raggiungimento di un livello elevato di complessità di progettazione e l’adesione ai rigidi standard di sicurezza, mentre per il settore automotive, i produttori di sensori dovranno lavorare con le grandi case produttrici per sviluppare la prossima generazione di sistemi di visione. I dati dell’analisi indicano che il mercato ha prodotto entrate per 9,07 miliardi di dollari nel 2013 e si prevede che questa cifra raggiungerà i 15,12 miliardi di dollari nel 2019. Tra le sfide principali per i fornitori di sensori ottici e di immagini c’è la ricerca del bilan- ciamento fra aspetti come una elevata qualità delle immagini, tecnologia e prezzo, a cui si aggiunge la competizione sui prezzi innescata dai numerosi operatori, affermati ed emergenti, specialmente nel segmento dell’elettronica di consumo. Uno dei problemi dei produttori più piccoli, invece, è la difficoltà a differenziare i prodotti per qualsiasi altro fattore che non sia il prezzo, e quindi gli analisti prevedono che il loro ingresso in mercati applicativi ad alto volume non sarà facile. La differenziazione dei prodotti permette, infatti, di competere su altri fattori scollegati dal prezzo. Anche la riduzione dei tempi di sviluppo per i sensori ottici e di immagine è un fattore importante, soprattutto per il mercato consumer dove n cui i cicli di vita dei prodotti sono particolarmente brevi. A questo va aggiunto che alcuni produttori hanno costruito una forte immagine del loro marchio nel mercato dei sensori di immagine, premiata dalla fedeltà dei clienti, e questo spingerà i piccoli produttori a puntare su aree di nicchia, caratterizzate da bassi volumi, ma alti margini, per poter competere con queste grandi aziende. 8 Mercati EONews n. 575 - maggio 2014 Come cambiano le vendite di IC Francesco Ferrari Una recente analisi fatta da IC Insights indica che i sistemi di comunicazione saranno l’elemento trainante per le vendite IC in tre delle quattro principali aree geografiche mondiali e questo settore, per la prima volta, sorpasserà nel 2014 quello dei sistemi informatici come principale applicazione per gli IC. Lo studio, intitolato “ IC Market Drivers, A Study of Emerging and Major End-Use Applications Fueling Demand for Integrated Circuits” evidenzia che le maggiori richieste di IC nel 2014 arriveranno dalle Americhe, Europa e Asia/Pacifico. Il settore dei computer resta invece molto forte dal punto di vista delle vendite di IC in Giappone. Comunicazioni, computer e prodotti consumer si prevede che saranno le tre principali categorie per gli IC in tutte le aree geografiche tranne che in Europa. Queste tre applicazioni si stima che riguarderanno l’83,4% delle vendite di Fig. 1 – Utilizzo di circuiti integrati su base regionale in base alla tipologia di applicazioni (Fonte IC Insights - Aprile 2014) IC nel 2014 nelle Americhe, il 78,5% in Giappone e in 92,3% nell’area Asia/Pacifico. In Europa, invece, le applicazioni del settore automotive, insieme a quelle per le comunicazioni e il computing, si prevede che raggiungeranno IC Insights stima che i sistemi di comunicazione saranno il principale driver di crescita per le vendite di IC nella maggior parte del mondo complessivamente l’80,6%. A livello globale, si prevede che i sistemi di comunicazione rappresenteranno il 37,9% dei 285,9 miliardi dollari che costituiscono il mercato complessivo degli IC di quest’anno. Per fare un confronto, le vendite di IC per il settore computer raggiungeranno il 36,3%, il mercato consumer l’11,2%, mentre il 7,6% sarà per il settore automobilistico, il 6,2% per uso industriale e lo 0,9% per il settore government/militare. Gli analisti stimano che nel periodo da 2011 al 2017 la percentuale delle vendite totali di IC per i mercati delle comunicazioni e dei computer dovrebbe rimanere pressoché costante al 73-75%, ma si prevede però anche che il mix cambierà in modo significativo. Nel 2011 il 41,1% del fatturato globale IC arrivava dalle vendite per il mercato dei computer rispetto al 32,1% derivante dai sistemi di comunicazione. Entro il 2017 si prevede che le applicazioni di comunicazione raggiungeranno invece il 41,8% delle vendite di IC rispetto al 32,7% destinato ai sistemi di calcolo. Sempre più IP di terze parti per i semiconduttori Francesco De Ponte Secondo un recente report pubblicato da MarketsandMarkets il mercato degli IP per i semiconduttori è destinato a crescere con un CAGR del 12,6 % nel periodo compreso tra il 2014 al 2020, e dovrebbe Cresce il valore del mercato degli IP per la realizzazione dei componenti elettronici, con una stima di 5,63 miliardi di dollari entro il 2020 Fig. 2 – Stime 2014 sulle percentuale di utilizzo dei circuito integrati in base alla tipologia di sistemi (Fonte IC Insights Aprile 2014) raggiungere un fatturato di 5,63 miliardi dollari nel 2020. Dietro questa crescita ci sono diversi fattori ma, essenzialmente, occorre considerare che i team di progettazione degli IC sono costantemente alle prese con le sfide tecnologiche e le richieste dei clienti che esercitano una sempre maggiore pressione per avere dispositivi più piccoli, con caratteristiche sempre più sofisticate, una elevata affidabilità, ma prezzi accessibili. Sul versante della tecnologia l’evoluzione dei processi produttivi per i semiconduttori ha notevolmente modificato gli scenari con un sensibile incremento del numero di componenti inseribili nei chip e una sempre maggiore integrazione che ha portato allo sviluppo dei SoC (System on Chip) e alla loro sempre maggiore diffusione. Purtroppo non sempre le capacità di progettazione e le risorse sono riuscite a tenere il passo con questa rapida evoluzione, con il risultato che si è creato un divario Principali settori di utilizzo dei Sip (http://www.marketsandmarketsblog.com) crescente fra i progetti effettivamente realizzati e le potenzialità invece raggiungibili sfruttando i processi produttivi più recenti. Per risolvere questo problema, molte aziende di semiconduttori con i loro progettisti hanno deciso di utilizzare le licenze delle proprietà intellettuali (IP) relative ai chip, come per esempio quelle per i core dei processori, memorie e blocchi di codice per applicazioni specifiche, disponibili da terze parti invece che svilupparle internamente. L’industria SIP (Semiconductor Intellectual Property) è relativamente recente, almeno rispetto al mercato dei semiconduttori che l’ha generata, ma ha un tasso di crescita assolutamente elevato proprio grazie a questo trend di rivolgersi verso il licensing di proprietà intellettuali di terze parti. 9 Report - Mercati EONews n. 575 - maggio 2014 Stampa 3D, tecnologia in crescita Francesca Prandi La diffusione di modelli desktop per uso personale e professionale ha aperto il campo a un’infinità di applicazioni di tipo creativo, contagiando un pubblico sempre più vasto. Tecniche di stampa 3D a dire il vero esistono da molti più anni, 25 sicuramente, associate alle produzioni di tipo additivo (AM, additive manufacturing), che sono numerose e si basano su materiali e trattamenti degli stessi molto diversi fra di loro (estrusione, filo, polveri, polimeri e così via). Nel 2013 la società di analisi di mercato Gartner ha realizzato la prima previsione per il mercato consumer ed enterprise sulle stampanti 3D di prezzo inferiore ai 100mila dollari, secondo la quale le consegne nel 2013 sono cresciute del 49% per un volume complessivo di oltre 56mila unità. Un volume ancora ristretto apparentemente, che denota una fase iniziale del mercato. Tuttavia, secondo Gartner, La stampa 3D è nota al mercato degli appassionati di tecnologia da circa una decina di anni, ma solo negli ultimi 3-4 anni è diventata un vero e proprio fenomeno alla moda le vendite stanno imboccando un deciso trend ascendente, tanto da prevedere una crescita del 75% quest’anno e un raddoppio in quello successivo. La spesa totale nel 2013 è stata di 325 milioni di dollari nell’enterprise e di 87 milioni nel consumer. Nel 2014 si passerà a 536 e 133. Secondo Pete Basiliere, research director di Gartner: “Il mercato delle stampanti 3D ha raggiunto il suo punto di svolta. Sebbene si tratti ancora di un mercato nascente, con l’hype che supera la realtà tecnica, la velocità di sviluppo e la crescita dell’interesse dei compratori stanno spingendo i fornitori di hardware, software e servizi a La stampante 3D Galileo di Kentstrapper Le previsioni per gli inchiostri e le paste conduttive Francesco Ferrari Il report intitolato “Conductive Ink Markets 2014-2024: Forecasts, Technologies, Players” di IDTechEx stima che nel 2014 il mercato degli inchiostri e delle paste conduttive genererà 1,6 miliardi di dollari, cifra che, in base alle previsioni, potrebbe raggiungere i 2,8 miliardi di dollari entro il 2024. Questo settore in realtà è notevolmente segmentato e composto da diversi mercati emergenti e maturi. Per il prossimo decennio, gli analisti di IDTechEx indicano un CAGR del 4,5%, con una crescita non uniforme, differenziata in base Inchiostri conduttivi: IDTechEx stima che il mercato arriverà a 2,8 miliardi dollari entro il 2024 ai diversi mercati. Per esempio, il settore fotovoltaico è un importante mercato per la pasta conduttiva, ma questo, attualmente non sembra essere un vantaggio. Il mercato dei pannelli fotovoltaici, infatti, sta subendo diversi assestamenti, anche a causa della rapida espansione della capacità produttive in Cina e del taglio degli incentivi in Europa. Altri settori, come quello dei touch screen e l’automotive, offrire strumenti più facili da usare e materiali che producono risultati di alta qualità”. Sempre Gartner prevede che queste macchine andranno incontro a una flessione dei prezzi nei prossimi anni mentre sul mercato entreranno nuovi dispositivi con prestazioni più elevate. Entro il 2015, sette tra le 50 realtà retailer multinazionali proporranno le stampanti 3D al grande pubblico, ed entro stanno avendo invece una crescita continua. Sullo sfondo ci sono inoltre fattori come la crisi finanziaria che ha influenzato il prezzo dell’argento, che rappresenta la tecnologia dominante, facendolo aumentare di 4,5 volte tra il 2009 e il 2012. Anche se il settore fotovoltaico si sta riprendendo, la ricerca di alternative alla pasta conduttiva di argento condizionerà il mercato. Il mercato dei touch screen continuerà la sua crescita, soprattutto per la penetrazione nei segmenti dei notebook e dei monitor. Per quanto riguarda i trend dei materiali, la pasta d’argento è un prodotto maturo e quindi sembra improbabile che si possano ottenere ulteriori miglioramenti delle prestazioni e una riduzione dei costi, a meno che i prezzi dei metalli di base non il 2017 i produttori dovranno accontentarsi di margini più bassi. Nel futuro più lontano i ricercatori vedono possibili applicazioni nella produzione di organi e tessuti per l’essere umano (tecnologie di bioprinting tridimensionale). Se ne parlerà a partire dal 2016, ma intanto solo a livello etico. Nel frattempo la stampa tridimensionale di protesi e dispositivi artificiali esploderà a partire dal 2015 a seguito della domanda nei mercati emergenti. Tra hobby e prototipazione La stampa 3D crea nuovi business. Appassionati di tecnologie si cimentano con i kit di montaggio e apprendono i segreti del mestiere nello scambio di esperienze sui forum online; in alcuni casi quello che era nato come hobby diventa attività produttiva. È successo a Luciano e Lorenzo Cantini, fondatori di Kentstrapper. “Kent” da Cantini continua a pag.10 scendano. Le nanoparticelle di argento invece dovrebbero migliorare, anche se continuerà il trend per la ricerca di soluzioni alternative come rame e leghe di argento, in particolare in Giappone, dove molte aziende offrono diverse paste a base di rame. Materiali come il Grafene, PEDOT e i nanotubi di carbonio saranno invece destinati ad applicazioni di nicchia. Andamento mercato inchiostri conduttivi nel periodo 20142023 (Fonte IDTechEx) 10 Report EONews n. 575 - maggio 2014 segue da pag. 9 e “Rapper“ dal progetto RepRap (Replicable Rapid Prototyping), la stampante 3D che consente di replicare le parti plastiche della macchina per produrne di nuove. Una fortunata esposizione, ospitata nello stand dell’azienda paterna nel corso di una fiera a Firenze, fece nascere l’idea di impresa. Kentstrapper propone stampanti 3D della famiglia FDM, che sono stampanti a deposito di materiale termofuso: polimeri plastici, il PLH che è derivato dell’amido di mais, l’ABS, quello dei mattoncini Lego e dei paraurti delle automobili, il PET, oppure altri materiali a effetto vetro, legno o pietra. Attualmente l’azienda sta testando nuovi materiali elastico-gommosi e fluorescenti. La clientela di Kentstrapper comprende PMI produttive, che utilizzano la stampa 3D per la prototipazione (ad esempio nei settori della bigiotteria, moda, meccanica, giochi), architetti, libero professionisti e creativi, che realizzano plastici di edifici, strutture architettoniche, copie di reperti archeologici, oggetti di design, produttori di protesi dentarie. Dal 2011, data della fondazione dell’impresa, ad oggi, Kentstrapper ha già proposto al mercato tre diverse versioni della propria stampante più piccola e due modelli più grandi, mentre continua la R&S per crearne di nuove con diverse funzionalità. “A mio parere le stampanti 3D a basso costo continueranno a essere utilizzate per la prototipazione o tutt’al più per piccole campionature – afferma Luciano Cantini. Altro settore di impegno per Kentstrapper è l’educational. L’azienda fornisce le macchine alle scuole (istituti tecnici, di moda, design e architettura) e propone lezioni e workshop per insegnarne l’uso. “In tre anni abbiamo osservato una crescita della conoscenza e della diffusione in Italia di questa tecnologia, che suscita entusiasmo in tanti giovani creativi e piace agli artigiani, perché attraverso queste macchine riescono a ridurre i tempi di esecuzione del loro lavoro”. In Italia esistono e crescono tante piccole realtà di produzione di stampanti 3D nate per hobby, come quella dei fratelli Cantini, mentre le imprese più struttura- te sarebbero 4 o 5, secondo il nostro intervistato, che conclude: “Il settore sta nascendo solo ora e le attese di crescita sono davvero molto elevate”. “Le stampanti 3D sono già presenti anche nel mondo industriale dove vengono utilizzate nella fase di prototipazione e sono molto apprezzate perché realizzano oggetti di altissima finitura” – afferma Oscar Cipolla, regional products marketing manager – Italy and Iberia di RS Components. La società distribuisce e supporta la distribuzione e la promozione del mondo 3D, in quanto è legato al pacchetto DesignSpark Mechanical proposto dal distributore. “Il tema è molto sentito in tutto il mondo della progettazione, sia elettronica sia meccanica – dice Cipolla, anche perché con una stampante 3D si possono creare parti di oggetti o prototipi in tempi rapidissimi, senza dovere dipendere dai tempi di attesa dell’esecuzione da parte di un’officina meccanica”. “Nell’immaginario comune una stampante 3D è simile a un microonde che si collega a un PC con una chiavetta USB o con un cavo al fine di realizzare un oggetto di plastica: un ingranag- Foto: Kentstrapper gio, una maniglia, un pupazzo, un cappello, una scarpa e così via. In realtà esistono molte altre macchine classificate come stampanti 3D, che utilizzano materiali diversi e hanno forme e dimensioni varie”. RS Components propone 3 categorie di macchine. Una entry level in scatola di montaggio che produce oggetti con dimensione fino a 120 mm per lato. Orientata al mondo educational e agli hobbisti, è molto economica e prima di utilizzarla richiede assemblaggio e messa a punto. Un’altra categoria comprende vari modelli con diversi colori e dimensioni di stampa fino a 300 mm per lato. Infine il modello CubeX che è una macchina di stampa monocolore e molto piccola. Oltre a queste, il distributore fornisce anche la ben nota statunitense MakerBot, stampante molto robusta e funzionale utilizzata soprattutto nel mondo della prototipazione industriale. leader di settore è quello di puntare al mondo professionale con uno strumento molto economico, ma ritengo che sarà enorme anche l’utilizzo privato e domestico”. “Tra l’altro sta nascendo anche il nuovo business delle agenzie di stampa 3D – aggiunge ancora Cipolla – che producono su commissione a partire dal file del cliente”. Anche in Italia si assisterà a un’evoluzione rapidissima. “Storicamente siamo stati leader nella produzione di macchine a controllo numerico e ora stanno nascendo tante piccole aziende che costruiscono stampanti 3D”. EONEWS: Quale tipo di concorrenza ci si può attendere negli anni di esplosione del mercato? CIPOLLA: “Nella fascia medio bassa se dovessero entrare i grandi player della stampa tradizionale (come HP, Epson Canon), tutto il mercato entry level sarebbe nelle EONEWS: La stamloro mani. Non si impa 3D esiste già da pegnano ancora prooltre due decenni. babilmente perché Come mai è diventata un tema così di Oscar Cipolla, l’utilizzo della macregional products china non è alla portendenza? CIPOLLA: “La tec- marketing manager – Italy tata di tutti, dato che nologia della svolta and Iberia di RS le attività di messa in funzione e taratuè la scheda di ge- Components ra richiedono un mistione, con il sofnimo di conoscenze tware che consente di trasformare un’immagine meccaniche. Per le macchine 3D qualsiasi in un’immagine di fascia alta, invece, c’è già 3D dedicata alla macchina da un ampio mercato potenziale stampa. Ciò ha reso questo che sta attendendo una dimistrumento fruibile da tutti. La nuzione dei prezzi con una scheda di controllo degli assi crescita delle funzionalità. della macchina si avvicina al Questa è la sfida lanciata ai mondo dell’area embedded; costruttori. In Italia al momenl’utilizzo di schede a micro- to non abbiamo produttori di controllore a basso costo e fascia alta”. ad alte prestazioni (ad esempio Arduino piuttosto che Dalla prototipazione Raspberry) ha reso possibile alla manifattura la realizzazione di macchine Passiamo ora alla categoria funzionali che vengono pro- più elevata della stampa 3D, le poste al mercato a prezzi macchine destinate ad applicacontenuti. Per questo ritengo zioni industriali. EONEWS ha che in futuro la crescita sarà intervistato Arcam, EOS e Straenorme e sarà possibile in tut- tasys, società leader internaziote le direzioni. L’obiettivo dei nali nella produzione additiva. Report EONews n. 575 - maggio 2014 EOS propone la stampa 3D dividualizzazione del prodotto, come soluzione per la mani- ciò che si definisce come cufattura additiva. L’azienda infatti stomizzazione di massa”. si focalizza su un processo di stampa che utilizza polveri (me- EONEWS: Quali sono talli e materiali plastici). Sotto il le maggiori sfide che la profilo tecnico è un processo stampa 3D deve affrontare di fusione laser che consente nell’ambito della produzione di produrre parti di alta den- industriale? sità e qualità per applicazioni CHINELLATO: “I clienti induindustriali. I mercati che EOS striali sono molto sensibili al ritiene molto promettenti sono prezzo, soprattutto nel caso l’aerospaziale e il medicale. Nel di grandi volumi, ma la prodentale le stampanti di duzione additiva non EOS vengono già utiè ancora competitilizzate in tutto il monva in termini di costo do per la produzione per pezzo. Per EOS, di ponti e corone. quindi, uno dei mag“In ambito industriale giori obiettivi è prola stampa 3D è veraprio l’aumento della mente un’innovazioproduttività dei sistene di svolta in quanto Andy mi e la riduzione del Middleton, modifica i paradigmi senior vice costo per unità di protecnologici dello svi- president e dotto attraverso innoluppo del prodotto e general manager vazioni tecnologiche”. EMEA di della produzione – af- Stratasys ferma Vito ChinellaL’offerta di Stratasys to, regional manager si indirizza a tutti i tarItalia di EOS. Non parlerei di get di clientela attraverso una rivoluzione tecnologica ma di gamma completa di stampanti un’importante evoluzione, un 3D, dalle più piccole destinate progresso che richiede la vo- ad appassionati e professiolontà di approcciare le cose nisti (prodotta dalla ben nota in modo differente rispetto a subsidiary MakerBot) alle più quanto si faceva con le tecno- grandi utilizzate nell’industria. logie convenzionali. L’utilizzo I prodotti più innovativi, su cui della produzione additiva non l’azienda investe pesantemenè appropriato per tutte le appli- te, comprendono stampanti 3D cazioni industriali. Se le tecno- multimateriale e multicolore. Relogie convenzionali soddisfano centemente ha lanciato sul mergià le richieste del cliente non cato Objet500 Connex3, prodotc’è motivo per cambiare. La to unico al mondo dotato di una nostra tecnologia di tecnologia triple-jetting stampa 3D, del resto, che combina l’emissioviene utilizzata per ne di 3 materiali base lo più in mercati di per produrre parti con nicchia, che tuttavia una combinazione virstanno crescendo notualmente illimitata di tevolmente. Direi che materiali rigidi, flessibili la stampa 3D entra in e trasparenti di colori gioco quando le tec- Vito differenti; tutto in un’unologie di produzione Chinellato, regional manager nica emissione. “Quetradizionali raggiungo- Italia di EOS sta capacità di ottenere no i loro limiti oppure le caratteristiche desiquando alcuni fattoderate, senza assemri svolgano un ruolo chiave blaggio o pittura successiva, nell’applicazione, ad esempio conduce a un notevole risparla libertà nel design, la crea- mio di tempo – commenta Andy zione di strutture complesse, Middleton, senior vice president leggere e incavate, così come e general manager EMEA. Ciò l’integrazione funzionale o l’in- aiuta i produttori a validare il di- segno e a prendere buone deci- che ha utilizzato la tecnologia sioni molto prima di impegnarsi Stratasys per produrre una nella produzione, arrivando sul macchina per riciclare il sangue mercato più rapidamente. Rite- rivoluzionaria chiamata Hemoniamo che la stampa 3D multi- sep. Il sistema cattura il sangue materiale e multi-colore rappre- versato nel corso dell’intervento senti il futuro del design di questi chirurgico, lo filtra e lo immette prodotti”. nuovamente nella circolazione “In termini di design e sviluppo la del paziente. Si riduce così la stampa 3D continua a rivoluzio- necessità di sangue donato, con nare i processi di prototipazione minori rischi per i malati e consiin tutti i settori. Nelle applicazioni derevole risparmio per il sistema di manifattura digitale è usata sanitario nazionale. nello stampaggio ad iniezione e nella produzione di parti finali Arcam sviluppa e vende stampienamente funzionali. Quest’ul- panti 3D che vengono utilizzatimo utilizzo si osserva special- te nella produzione di parti in mente nelle industrie metallo: titanio e altre automotive e spaziali, leghe pregiate. Settori che con questa tecnofinali di riferimento per logia producono tutto, questa azienda sono dalle parti fisse delle l’ortopedia e le induali ai componenti dei strie aerospaziali. Il 2% motori”. delle protesi d’anca utiAnche Middleton ricor- Magnus René, lizzate nel mondo sono da come la tecnologia president & Ceo prodotte con sistemi di stampa 3D non sia di Arcam Arcam. “Il mercato è in una novità, è disponibigrande crescita”, dice le infatti da 25 anni, e Magnus René, presituttavia tutto faccia ora pensare dent & Ceo di Arcam, (nel 2013 che sia giunta ad un punto di le vendite dell’azienda svedese svolta nei mercati; questo grazie sono aumentate in termini di alla proliferazione di pacchetti di valore del 43%); possiamo dire software CAD e a una gamma sicuramente che la stampa 3D è sempre più ampia di stampanti un’innovazione di svolta”. home e professional. Dal settore dell’ortopedia il Ceo Come EOS, anche Stratasys prende alcuni esempi di innovaè molto presente nel settore zioni veramente importanti, cadentale, dove – spiega Middle- paci di risolvere taluni problemi ton, “la stampa 3D consente di ossei molto più brillantemente costruire parti della dentatura in che in passato. Con la polvere un’ampia gamma di materiali; di titanio la società Lima Corpoparti che sono assolutamente rate, cliente di Arcam, riesce a precise e customizzate sulle produrre delle strutture che hancaratteristiche del paziente in no qualità molto simili a quelle cura”. Anche i produttori di elet- dell’osso. Sono composte da tronica di consumo (ad esempio celle esagonali che imitano la Logitech) utilizzano la stampa morfologia dell’osso spugnoso 3D nella prototipazione, ci infor- e che promuovono in questo ma Middleton. In questo modo modo la crescita dell’osso al suo gli OEM dell’elettronica riescono interno. Come risultato le protead arrivare sui mercati molto più si sono estremamente stabili e rapidamente che non utilizzan- hanno capacità di osteointegrado i processi produttivi tradizio- zione superiori. Un concetto sinali nella fase di design mile viene utilizzato da DiSanto Le storie di applicazioni del- Technology, partner di Arcam. In la stampa 3D nell’industria questo caso la protesi ossea è davvero interessanti e affasci- destinata a distanziare vertebre nanti sono innumerevoli. Andy adiacenti che si sono fuse e la Middleton segnala il caso di struttura prodotta con la stampa un produttore UK, Brightwake, 3D ha la forma di maglia. 11 12 Distribuzione EONews n. 575 - maggio 2014 Tecnologie per i sistemi embedded Antonio Turri In risposta alla richiesta dei principali clienti, e in considerazione delle particolari caratteristiche del settore embedded, Rutronik ha deciso di combinare in un’unica area le soluzioni rivolte a questo segmento per consentire l’ottimizzazione delle soluzioni specifiche e ridurre sensibilmente i tempi di introduzione sul mercato. Il supporto ai prodotti embedded Tutti i prodotti RUTRONIK EMBEDDED sono supportati dai servizi RMA/PCN/EOL, che coprono ogni aspetto di questa attività, dalla scelta dei componenti fino alla produzione. L’obiettivo di questa iniziativa è offrire al cliente la possibilità di ottenere prodotti e soluzioni perfettamente rispondenti alle proprie esigenze applicative. Oltre ai singoli prodotti, l’area RUTRONIK EMBEDDED comprende vari kit, presentati come ‘best fit’ per facilitare l’introduzione sul mercato in un tempo estremamente rapido. L’offerta di Rutronik copre tutti gli aspetti dell’elettronica embedded e comprende moduli wireless per applicazioni specifiche, componenti auto ID, sensori e attuatori, processori, convertitori DC/DC e AC/DC, switch e sistemi di connessione filati, oltre a connettori e zoccoli speciali, soluzioni per la gestione termica, alimentatori open-frame e batterie di backup. La gamma dei prodotti offerti è completa non solo in termini di parti a catalogo, ma anche per livello di integrazione, fascia di prezzo (si va dai modelli low-end ai componenti Il distributore tedesco Rutronik Elektronische Bauelemente GmbH ha raggruppato nell’unica voce ‘RUTRONIK EMBEDDED’ l’intera offerta di prodotti embedded, che comprende schede, display, sistemi di storage, moduli wireless, componenti auto ID e periferiche specifiche delle comunicazioni di Rutronik, Andreas Mangler, il quale ha illustrato come questo approccio faciliti “la realizzazione di un’ampia gamma di soluzioni nell’ambito dell’IoT (Internet of Things) e di futuri scenari industriali nei vari contesti: dalla fabbrica intelligente alla casa intelligente, dalla Smart Grid alla Smart Mobility e alla Smart Logistic.” Rutronik: 40 anni di attività nella distribuzione Rutronik fu fondata nel 1973 da Helmut Rudel a Ispringen, in Germania, dove ha tuttora di alta qualità) e numero di fornitori (almeno due per ogni prodotto o gruppo di prodotti). Queste caratteristiche consentono al cliente di disporre della massima flessibilità per fronteggiare una produzione pilotata dalla domanda e per realizzare i relativi sistemi di controllo. Nella scelta dei componenti e nell’attività di progettazione il cliente è assistito da Rutronik attraverso i product manager, i field application engineer e gli specialisti del settore, oltre ai business development manager. La catena dei sistemi embedded L’iniziativa RUTRONIK EMBEDDED non nasce dal nulla, ma è l’ultima fase (per ora) di un lungo processo di crescita, durante il quale la società ha sviluppato prodotti e soluzioni per riprodurre l’intera catena dei sistemi embedded, dall’acquisizione dei dati e dalla loro elaborazione, fino alla loro distribuzione per la visualizzazione dei processi resa possibile da specifiche soluzioni di display, combinando un alto grado di coerenza con la massima flessibilità. Si tratta di un aspetto fondamentale, che è stato sottolineato dal direttore del marketing strategico e la propria sede centrale. In questi quarant’anni la società si è trasformata da ditta individuale a società globale, fino a diventare il terzo distributore in Europa. Oggi Rutronik Elektronische Bauelemente GmbH è uno dei maggior distributori broadline di prodotti elettronici, con oltre 1.300 dipendenti nel mondo e un fatturato di 682 milioni di euro nell’anno fiscale 2012. Le principali tipologie di prodotto distribuite da Rutronik sono: semiconduttori, componenti passivi ed elettromeccanici, display, schede, memorie, tecnologie wireless, soluzioni per l’illuminazione e soluzioni fotovoltaiche. Le soluzioni high-end per il fotovoltaico e l’illuminazione a LED sono distribuite in Europa attraverso Rusol Energy. I moduli e i dispositivi elettronici in piccole, medie e grandi serie sono realizzati da BEK Systemtechnik, che produce anche campioni ed offre servizi di consulenza e supporto. I principali mercati serviti da Rutronik sono l’industria automobilistica, le telecomunicazioni, l’industria dei beni di consumo e l’elettronica industriale. Recentemente, Rutronik è stata nominata “Distributore dell’Anno” per il 2013 da parte di JAE, produttore di connettori plug-in e cable assembly. Le soluzioni JAE di alta precisione per applicazioni scheda-scheda, scheda-cavo e scheda-FPC/ FFC e di connettori plug-in per PC e memory card sono largamente diffuse in automotive e nei mercati dell’illuminazione, industriale, medicale e consumer. La collaborazione tra Rutronik e JAE, che risale al 2005, ha contribuito notevolmente alla crescita della penetrazione di mercato di questi prodotti. La tecnologia informatica della società offre una base informativa intersede globale, accessibile sia ai Global Key Account Manager sia alle filiali. Per gestire richieste specifiche, Rutronik mette a disposizione dei propri clienti un team di specialisti per ogni segmento di mercato verticale. La società dispone di un efficiente sistema di approvvigionamento, grazie al quale garantisce che le etichette e le unità di imballaggio siano identiche in tutte le sedi, oltre a realizzare servizi logistici personalizzati per soddisfare le singole esigenze di una filiale. In sintesi, l’espressione “in tutto il mondo” significa per Rutronik servizi globali per i clienti europei, contratti a livello globale, unificazione globale dei prezzi, soluzioni logistiche globali ed eProcurement, connettività online, supporto tecnico e consulenza. Garantiamo la consegna in 24 ore. SÌ E’ FACILE TROVARE QUELLO CERCO? Sono NO Non rischio. SEMPRE PUNTUALI NELLE CONSEGNE? SÌ NO SÌ HANNO UN EFFICIENTE Aaargh! 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Michele Barbiero Grazie alle nuove tecnologie è possibile raggiungere importanti obbiettivi di business come flessibilità dei sistemi e un nuovo modo di interrogare i dati. Tuttavia è necessario chiedersi quali conseguenze comportino i nuovi strumenti digitali sul piano della sicurezza e se si è pronti ad affrontarle. Quando una nuova tecnologia estende la possibilità di comunicare in movimento, erogare servizi in rete o gestire grandi volumi di dati in cloud, infatti, porta sempre con sé nuove sfide in termini di protezione dell’informazione e diritto alla privacy. È per questo motivo che governi e autorità di garanzia a livello globale partecipano con forza al dibattito su come fornire regole sicure e rispettose dei diritti dei cittadini, alle quali tutti gli operatori del settore IT sono tenuti a ottemperare. A questo dobbiamo aggiungere che il mercato italiano è mediamente meno evoluto rispetto a Paesi come USA o Paesi asiatici emergenti. Questo è particolarmente vero nelle PMI, dove si incontrano spesso interlocutori che non avevano mai neanche riflettuto in precedenza sulla necessità di dotarsi di strumenti per la protezione dei dati, e che gestiscono incautamente informazioni estremamente sensibili, spesso di proprietà dei loro clienti, attraverso mail o altri strumenti la cui vulnerabilità informatica è massima. La situazione sta evolvendo, grazie anche al clamore mediatico sollevato dall’affaire NSA/ Snowden in USA, o dalle recenti iniziative della vice presidente UE Kroes sul tema Cloud Computing in chiave sicurezza; tuttavia è ancora molto il lavoro di sensibilizzazione su queste tematiche che spetta agli operatori del settore. Quello che emerge La rivoluzione del mobile, il Cloud computing, i Big Data, i social media e le nuove forme di Business Analytics fanno parte di quelle tecnologie digitali sempre più indispensabili per le aziende chiaramente dal dibattito internazionale è che le difese tradizionali sono strumenti necessari come punto di partenza per un normale utilizzo della Rete e dei sistemi informatici in generale, ma non possono rispondere a una reale tutela dei dati sensibili o a esigenze di salvaguardia profonda. Basti pensare alla questione della sicurezza nella condivisione sul Cloud o allo scambio di dati tramite e-mail, in particolare in ambito professionale. Nel momento in cui un dato attraversa la rete non si ha nessuna reale garanzia di tutela, a meno di non ricorrere a sistemi molto complessi e di frequente non disponibili nella quotidianità, soprattutto nel caso delle PMI. Spesso infatti si tende a considerare la sicurezza informatica un aspetto importante solo per le organizzazioni di grandi dimensioni perché sono quelle che gestiscono patrimoni più significativi, in termini sia di denaro sia di quantità di dati. Nella nostra esperienza, invece, abbiamo riscontrato una richiesta e una necessità di sicurezza soprattutto da parte delle PMI. Le aziende di medie/grandi dimensioni solitamente sono già dotate di una propria efficiente struttura ICT, con tecnologie e procedure collaudate in termini di sicurezza per la gestione interna dei dati. Quello che manca e che viene richiesto sono soluzioni pensate per la comunicazione di documenti sensibili verso l’e- Michele Barbiero, sales & marketing director di Quantec sterno, che ottemperino ai livelli di sicurezza imposti dagli standard aziendali, ma che siano anche facilmente sovrapponibili agli strumenti interni già in essere, come il document management o altro. Sempre più spesso, però, a essere prese di mira sono le piccole e medie imprese perché hanno livelli di difesa più bassi, nella maggior parte dei casi non sono dotate di competenze ICT al proprio interno e solitamente i dipendenti non vengono istruiti su come garantire la sicurezza online. Un esempio sono gli studi professionali come commercialisti, avvocati, private banker o studi di progettazione industriale, che hanno necessità di proteggere documenti sensibili da intrusioni esterne e al tempo stesso di condividerli in maniera sicura con clienti, partner e colleghi; quello che chiedono è un modo di proteggere e condividere i propri documenti che sia soprattutto facile da usare. Questa è la nuova sfida posta alle aziende che si occupano di R&S nel settore delle telecomunicazioni e ai distributori: diventare una preziosa risorsa per le PMI aumentando il loro livello di consapevolezza sui rischi che la gestione dei dati comporta, alimentare una cultura della sicurezza e suggerire le tecnologie adeguate alla singola realtà, oltre a porsi come fidati consulenti riguardo gli sviluppi, spesso velocissimi, nel panorama normativo regionale e locale. Nota Quantec è specializzata nell’R&D nel settore delle telecomunicazioni e insieme a Partner Data, uno dei principali distributori italiani di prodotti per la sicurezza IT e protezione del software, sistemi di identificazione e programmi di fidelizzazione, ha rannunciato la disponibilità di un nuovo firmware per IndependenceKey, dispositivo crittografico che offre un elevatissimo livello di protezione dei dati e che permette di effettuare per la prima volta al mondo chiamate VoIP sicure, protette e criptate a livello hardware. Francesca Prandi Avnet Memec ha voluto presentare la propria strategia per l’IoT nel momento in cui il mercato sta avviandosi lungo un trend decisamente ascendente che, secondo alcune stime, entro il 2020 porterà ad avere il 39% dei 23 miliardi di apparati connessi al web, impiegati proprio in soluzioni di IoT. Osserva l’azienda che, considerando che nel 2013 la percentuale di dispositivi IoT era solo l’1% del totale dei sistemi elettronici connessi in rete, la rivoluzione che ci attende supera come dimensioni quella che abbiamo vissuto con l’avvento degli apparati mobili. I vertici tecnici e marketing italiani ed europei di Avnet Memec erano presenti all’evento, per illustrare l’importanza del fenomeno, le sfide tecnologiche a cui rispondere per consentire il decollo dei progetti IoT, e la proposte della società. Solida nelle proprie partnership con importanti aziende globali di sviluppo e comunicazione, Avnet Memec oltre a essere fornitore delle singole parti di un sistema IoT (silicio, software, moduli e servizi) è anche un consulente a 360° che vanta la capacità di fornire soluzioni complete grazie ai propri team di ingegneri specializzati e le competenze delle società rappresentate. La pervasività dell’IoT si avrà se si saprà rispondere puntualmente ai requisiti di consumo, ingombro, interoperabilità e sicurezza, è stato l’assunto di partenza dei relatori, che hanno quindi illustrato le tecnologie, le aziende del proprio listino e le soluzioni proposte. Riportiamo solo alcuni dei vari esempi illustrati nel corso della conferenza stampa. Il consumo e quindi il costo della connettività è sicuramente uno fra i temi cruciali nell’IoT. A tal riguardo, i relatori hanno citato tecnologie di rete e connettività a basso 15 Distribuzione EONews n. 575 - maggio 2014 La strategia di Avnet Memec per l’IoT costo che consentono di soddisfare in pieno le richieste della clientela IoT. Sulla base dell’accordo di distribuzione raggiunto con Telecom Design, Avnet Memec sta espandendo una strategia di connessione a basso costo dalla Francia all’Europa e quindi anche all’Italia. Te l e c o m Design fornisce infatti una gamma completa di moduli, tool e web server che abilitano la connettività alla Sigfox Network, una particolare rete privata short-range che con una sola antenna può garantire la stessa copertura di 50-100 antenne cellulari. Parigi è stata coperta con 8 di queste antenne e Milano lo sarà entro la fine del 2014 utilizzando solo 6 antenne. Attraverso un operatore virtuale che gestisca la rete sarà così possibile arrivare a un’offerta di tariffe flat con contratti assolutamente competitivi che effettivamente abiliteranno l’IoT. Addirittura, con una spesa di circa 1,5-2 milioni di euro si potrebbe coprire tutta l’Italia, hanno stimato i tecnici di Avnet Memec, e rendere l’Internet delle Cose alla portata di tutte le aziende. Dalla vasta gamma di opzioni tecnologiche e infrastrutturali offerte, i relatori hanno ricordato anche la reference platform end to end sviluppata per il controllo dell’energia e in generale per le applicazioni industriali. Qui uno smart server e un modem GSM forniscono un gateway per Internet. Una pagina web del gateway è Lo scorso 17 aprile si è svolta a Milano la prima conferenza del press tour di Avnet Memec dedicato all’Internet delle Cose, IoT (Internet of Things) accessibile attraverso qualsiasi browser su PC o smart device. Abbiamo così che: dalla fabbrica attraverso powerline ci si connette al web server industriale; da questo, attraverso una piattaforma di management di Porthos si arriva al cloud su Internet e da qui a qualsiasi dispositivo mobile, che è in grado di controllare e disporre da remoto azioni che riguardino il risparmio energetico, la produzione e così via. Quella di Porthos, altro partner di Avnet Memec, è un’applicazione web-based che consente ai clienti di gestire i propri servizi in tutta sicurezza, ovunque essi si trovino. Oltre ai vari esempi applicativi relativi ai settori dell’energia e dell’industriale, durante la conferenza stampa è stato toccato anche il tema Smart City che, secondo Avnet Memec, in futuro sarà il protagonista assoluto. Qui infatti si compirà l’integrazione tra le reti di distribuzione energetica e le soluzioni dedicate a mobilità, edifici e servizi pubblici intelligenti. Foto: Avnet Memec 16 Tavola Rotonda EONews n. 575 - maggio 2014 IoT e Big Data: “Il futuro di Internet degli oggetti? È appeso alla rete” Giorgio Fusari L’attuale evoluzione dello scenario nel mondo dell’elettronica sta compiendosi sotto il segno di due megatrend che agiscono sullo sfondo: Internet of Things (IoT) e ‘Big Data’. Tutti ne parlano, e le applicazioni che queste tecnologie promettono di far passare dall’immaginazione alla realtà sono affascinanti e al tempo stesso inquietanti. Non mancano poi difficoltà, legate soprattutto all’infrastruttura di rete e all’ecosistema. In questa tavola rotonda, EONEWS chiede ad alcuni operatori del mondo elettronico di fare il punto sulla situazione del mercato, e di esprimere la propria visione su questi trend, indicando anche le strategie studiate per cogliere le nuove opportunità di mercato, e le prospettive di trasformazione tecnologica che intravedono nel lungo termine. Gli intervistati: David Andeen, reference design manager in Maxim Integrated; Matteo Bambini, marketing manager di National Instruments per Italia e Spagna; Daniel Cooley, senior marketing director microcontroller and wireless products di Silicon Labs; Alexander Damisch, senior director IoT solutions di Wind River; Raffaele Giglio, country director Italia e Grecia di Avnet Memec; Graham Maggs, european marketing director di Mouser. EONEWS: Qual è la vostra opinione sull’andamento del mercato, e quali settori applicativi possono influenzarlo più positivamente? Queste due tendenze promettono di essere ‘disruptive’ nello scenario tecnologico dell’elettronica e dell’IT. Quali veri cambiamenti però comportano, non solo nello sviluppo di nuovi prodotti, ma anche nell’orchestrazione di tecnologie, infrastruttura e standard, all’interno di un complesso e ricco ecosistema di partner? Le opinioni degli operatori in questa tavola rotonda di EONEWS ANDEEN: Le applicazioni caratterizzate da tassi di crescita più sostenuti rappresentano senza dubbio un volano per l’innovazione. Certamente, quelle che sfruttano il concetto di Internet of Things conosceranno una crescita di notevoli proporzioni. Un altro settore applicativo che si distinguerà per un elevato tasso di crescita è quello medicale. Il concetto di IoT ha il vantaggio di poter essere utilizzato in una pluralità di applicazioni, molte delle quali dai contorni ancora non ben definiti. In uno scenario di questo tipo, una categoria sicuramente destinata a crescere è anche quella dei sensori connessi. BAMBINI: Il mercato mostra segni di ripresa e crescita. Forse per la prima volta, anche la visibilità sugli ordini in ingresso, che negli ultimi anni è sempre stata piuttosto limitata, sta migliorando, e anche le previsioni di fatturato sono più affidabili. Un settore che oggi presenta particolari spunti positivi per National Instruments è quello dei sistemi cyber-fisici, che collegano mondo fisico e cyber, progettati per interagire in modo continuo e dinamico con l’ambiente circostante, mediante l’unione di componenti fisici e computazionali distribuiti. C’è poi il mondo dei big data, intesi però nell’accezione più tipica degli ambiti ingegneristici, dove i dati più interessanti sono quelli provenienti dal mondo fisico: quindi i dati analogici, catturati e digitalizzati. Per questo motivo si può parlare di ‘big analog data’. COOLEY: Secondo noi la Internet degli oggetti sarà la più grande opportunità per il mercato embedded. Stando alle previsioni, Gartner dà per la IoT una crescita nella misura di 26 miliardi di unità installate e connesse entro il 2020, mentre ABI Research stima che il numero totale dei dispositivi connessi sarà più che triplicato nel 2020, arrivando addirittura a 30 miliardi. A prescindere dalle varie opinioni, gli esperti del settore concordano nel definire la IoT una grossa opportunità, molto più di PC e palmari. E all’interno del mercato IoT, i segmenti in più rapida crescita comprendono aree come la ‘smart energy’ – quindi l’efficienza energetica – , la ‘connected home’ – la rete domestica – , il controllo dell’illuminazione e la sicurezza. DAMISCH: C’è un significativo cambiamento in diversi segmenti di mercato, che sta aiutando la Internet of Things a diventare una realtà. Uno sguardo alla ‘terza rivoluzione industriale’ mostra come sta reagendo un mercato sotto pressione. La produzione manifatturiera sta crescendo, l’occupazione diminuendo, e ciò ha impatto sulla tecnologia richiesta per Tavola Rotonda EONews n. 575 - maggio 2014 la moderna produzione automatica. Questa è la chiave per riportare il settore manifatturiero nei paesi ad alto costo del lavoro. Inoltre, in vari mercati la pressione dei costi sta riducendo la monetizzazione dei dispositivi, e richiede nuovi modi di creare business. Solo per fare un esempio, Apple ha il potenziale di generare più business da un iPhone fornendo servizi e app, rispetto a quanto possa ricavare dal dispositivo in sé. La stessa cosa sta accadendo in altre aree, come le costose attrezzature medicali o industriali. Così dovremmo concepire la IoT: non è un trend, è un business case. Dapprima sarà sostenuta la monetizzazione centrata sui dispositivi, che poi verrà sostituita da modelli orientati ai servizi, in cui gli asset sono solo il punto d’ingresso nel business. Questo è il modo in cui mercati maturi e in lenta ripresa stanno reagendo e uscendo dalla crisi. nonostante l’estrema frammentarietà che caratterizza in generale il Sud Europa. Altrettanto promettenti sono la geolocalizzazione e la gestione flotte, settori fortemente trainanti anche grazie al contributo delle applicazioni assicurative, le quali – pur non essendo ad altissimo contenuto tecnologico innovativo – garantiscono volumi elevati. MAGGS: Ci sono forti segnali di una crescita del mercato. Mouser è concentrata sulla community di progettisti che traccia la strada del futuro. Negli ultimi tempi abbiamo visto dati di vendita in frantumi, trimestre dopo trimestre, e singole giornate di vendite record. Il settore è in reale fermento e prevediamo di mantenere il nostro modello di crescita straordinaria, che lo scorso anno è stata del 30%. Tutti parlano di Internet delle cose, ma noi stiamo riscontrando una sana crescita in molti settori: medicale, energia alternativa, misurazione intelligente, illuminazione allo stato solido, solo per citarne alcuni. GIGLIO: R i fe r e n d o c i a l 2014, in Europa stiamo assistendo a una crescita a singolo digit ma significativa, compresa tra EONEWS: In partiil 5 e il 7%. L’Italia colare, quale speotterrà prevedibilcifico potenziale mente lo stesso di innovazione r isultato. Questo vedete in tecnoloconsiderando l’egie come IoT e Big lettronica a tutto Data? tondo, cioè non soAndeen, ANDEEN: Per enlo semiconduttori, David reference connessioni e pas- design manager trambe le tecnolosivi, ma anche i si- di Maxim gie il potenziale di stemi, che nell’am- Integrated innovazione è debito di tale crescita cisamente elevato. avranno un ruolo preponderante. “La Internet degli In Italia, in particolare, alcuni segmenti di mercato stanno oggetti sarà guidando la domanda più di la più grande altri, e abbiamo avuto prova di ciò con l’ordinato del priopportunità mo trimestre. Nello specifico, per il mercato i segmenti più brillanti sono il ‘metering’, l’aerospaziale embedded” e l’automazione industriale, Dal nostro punto di vista, connessi, come il cloud, per il settore più significativo è rimanere strettamente collesenza dubbio quello IoT, in gati ai sistemi di acquisizione quanto favorirà la crescita dati (DAQ). I big data analoe diffusione dei sensori. In gici nascondono intuizioni inparticolare prevediamo un gegneristiche e commerciali futuro brillante per i senso- straordinarie. Per sfruttare ri ‘intelligenti’, ossia quei di- questa vasta risorsa, gli svispositivi in grado di luppatori si stanno rilevare un maggior dedicando a solunumero di informazioni basate su struzioni e interagire in menti e piattaforme, modo più completo in grado d’integrarsi con l’ambiente cirperfettamente tra costante. Un esemloro e con tanti altri pio potrebbe essere soggetti partner. La un sensore remoto Matteo soluzione a tre livelli per il rilevamento Bambini, – sensori/attuatori, dello stato di salute marketing nodi di sistema e inmanager di un ecosistema. In di National frastruttura IT – dei passato, i ricercatori Instruments per big data analogici è dovevano verifica- Italia e Spagna sempre più richiere periodicamente sta, perché risolve i sensori, e registravano in genere dati relativi alla tem“I big data peratura. Oggi, gli attuali sensori sono in grado di inanalogici viare rapporti a intervalli renascondono golari, e fornire un numero di dati di gran lunga supeintuizioni riore: pressione atmosferica, ingegneristiche umidità, contenuto di minerali nel suolo e così via. I e commerciali sensori del futuro forniranno straordinarie” una mole ancora maggiore di dati, e la connettività sarà il requisito minimo richiesto. Ovviamente tutti questi dati problemi in aree applicatidevono essere elaborati per ve importanti: nella ricerca fornire informazioni utili, e scientifica, nei test dei prociò rappresenta una grande dotti, nel monitoraggio delopportunità per il mondo dei le attività e delle condizioni big data. La loro analisi con- delle macchine. sente non solo di identificare i trend, ma anche di indivi- COOLEY: Le MCU ARMduare eventuali anomalie. based sono essenziali in tutte le applicazioni connesse BAMBINI: Nelle imprese in ambito IoT, e la loro efficon diverse sedi nel mondo cienza energetica è in concresce l’esigenza di acces- tinua evoluzione. Nel settore so virtuale ai dati scientifici, mixed-signal continuiamo a ingegneristici e aziendali a investire in integrazione, per livello geografico. Ad esem- combinare MCU a basso aspio, gli ingegneri di test delle sorbimento, multi-protocol linee di produzione in Suda- transceiver e interfacce di merica e Cina potrebbero sensori in dispositivi SoC aver l’esigenza di accedere dedicati alla IoT, e in grado ai dati dei due stabilimenti di ridurre costi e complessiper fare analisi comparative. tà di queste applicazioni. Tutto questo si traduce nella necessità di sistemi IT intercontinua a pag.18 17 18 Tavola Rotonda EONews n. 575 - maggio 2014 segue da pag.17 agli ingegneri dati sui difetti, consentendo analisi estese. La manutenzione predittiva identificherà gli assett che necessitano di riparazioni, riducendo i downtime per le ispezioni e ottimizzando le attrezzature in servizio. Gli operatori del sistema avranno visibilità real-time su prestazioni, consumi, utilizzo, necessità di manutenzione. Uno scenario ancora più evoluto è l’integrazione dei ‘sistemi di sistemi’ – come quelli automobilistico e ferroviario, o di trasporto urbano ed extraurbano – tramite un’intelligenza IoT-enabled. La combinazione dell’intelligenza di diversi settori di trasporto creerà un’esperienza di mobilità totalmente nuova per gli utenti. DAMISCH: La IoT sarà dirompente in un ampia gamma di segmenti di mercato. In particolare, i dispositivi industriali proprietari – quelli definibili ‘brownfield’ – progettati per rimanere ‘standalone’ o per connettersi solo alle reti legacy on-premise, saranno modificati per connettersi a Internet. Nuovi dispositivi industriali – i ‘greefield’ - saranno progettati da zero per abilitare questa connettività, e cogliere i benefici della IoT, come la diminuzione dei costi dei servizi, possibile attraverso la manutenzione predittiva e la gestione remota. Ma dispositivi brownfield e nuovi progetti dovranno indirizzare le sfide della connettività sicura, per garantire che questi sistemi GIGLIO: Sulle applicazioni possano resistere agli ine- big data vi è un grande punvitabili attacchi in rete che li to di domanda. In Italia, i coprenderanno di milossi che da sempre ra. Inoltre sarà netrattano hardware e cessario dispiegare servizi per big data dispositivi ‘smar t sono praticamente edge’ e gateway inscomparsi dal puntelligenti, per ridurto di vista manifatre i grandi volumi di turiero, anche se dati generati dalle permangono alcune macchine al mini- Raffaele attività di sviluppo. Giglio, country mo subset richiesto director Italia e Viceversa, la IoT per fornire le funzio- Grecia di Avnet rappresenta un’opnalità di predictive Memec portunità di innomaintenance e geva z i o n e e n o r m e stione remota. L’analisi adattiva e la manutenzione predittiva sono “La IoT certo fattori chiave che conrappresenta tribuiranno a creare nuove opportunità. Ad esempio, i un’opportunità sistemi di trasporto potranno di innovazione operare con maggior affidabilità e sicurezza, grazie a enorme e reale” veicoli, aerei, bus in grado di scambiarsi informazioni su turbolenze o ritardi pro- e reale. Il grande fermento vocati dal traffico, e a siste- non si è ancora trasformato mi di controllo centralizzati in domanda di produzione, e cloud-based che traccia- ma sicuramente sono in fase no i loro spostamenti. Inve- di sviluppo applicazioni conce di spedire semplicemen- crete che coinvolgono player te messaggi di allarme agli significativi. operatori, i veicoli potranno Ciò che è fondamentale trasmettere in tempo reale comprendere è che la IoT avrà una motivazione reale nel momento in cui sarà disponibile un vero e proprio ‘ecosistema’. Certamente si può pensare a una IoT in ambito loca- Graham Maggs, le o privato, ma l’e- european splosione di queste marketing applicazioni avverrà director di Mouser solo quando i network pubblici saranno in grado di supportare completamente le comunicazioni con gli endpoint. MAGGS: Internet of Things racchiude così tante tecnologie dei componenti che l’innovazione è richiesta ovunque. Ma due dei principali fattori trainanti sono la potenza e i sensori. Le reti IoT possono implicare il monitoraggio remoto, quindi la potenza è un aspetto importante. Prodotti come le batterie allo stato solido ricaricabili EnerChip di Cymbet con sistema di power management integrato sfruttano nuovi concetti nell’applicazione di accumulo dell’energia per i circuiti integrati e nuovi prodotti per dispositivi medicali, sensori, RFID, controllo industriale, comunicazioni e dispositivi elettronici portatili. I sensori offrono poi tecnologie e applicazioni molto ampie e diversificate. Per quanto riguarda i big data, essi rappresentano giornalmente una sfida per chi lavora in settori quali la meteorologia, la genomica, le simulazioni o la ricerca biologica e ambientale. Qui, il nostro compito è mettere a disposizione di questi utenti i processori più veloci. EONEWS: Quali strategie adotterete nel breve e medio periodo per soddisfare al meglio le richieste di questi mercati, e come le state organizzando? COOLEY: Per semplificare lo sviluppo di applicazioni IoT, abbiamo presentato una nuova versione della nostra piattaforma di sviluppo Simplicity Studio, che permette ai progettisti di disporre di tutto ciò di cui necessitano per por- “Due dei principali fattori trainanti sono la potenza e i sensori” tare a termine i loro progetti in modo rapido e semplice. Per rafforzare ancora la strategia low-energy IoT, abbiamo acquisito il catalogo e la proprietà intellettuale di Touchstone Semiconductor, una società attiva nella tecnologia di power management e in grado di fornire circuiti integrati analogici ad alte prestazioni e a basso consumo. Questi prodotti contribuiranno a rendere veramente completo il nostro catalogo energy-friendly embedded per IoT. DAMISCH: È necessario costruire modelli che permettano di aggiungere intelligenza agli asset proprietari esistenti. Per indirizzare questa opportunità, abbiamo una strategia gateway che include la piattaforma software per IoT Wind River Intelligent Device Platform. Stiamo anche collaborando con Intel e McAfee a una strategia gateway basata su Intel Gateway Solutions for the IoT. Vi è poi l’aspetto dell’ecosistema, che pone in luce come la IoT richieda soluzioni end-to-end. La convergenza fra IT e oggetti del mondo fisico richiede ai nuovi part- 19 Tavola Rotonda EONews n. 575 - maggio 2014 ner di collaborare insieme, per garantire l’uso di standard aperti e un più ampio ecosistema. Ciò sta creando nuove alleanze: ad esempio, gli operatori di data center e reti devono adottare SLA (service level agreement) più stringenti laddove l’ecosistema embedded ha necessità di aprire la gestibilità e la sicurezza a livello enterprise. Il recentemente formato Industrial Internet Consortium è un esempio di un’alleanza che combina tutti i layer dello stack IoT end-to-end. GIGLIO: Come detto, oggi il limite del mercato IoT è proprio la rete: troppi stanno pensando allo sviluppo di applicazioni e apparati finali, senza prestare sufficiente attenzione alle condizioni di contorno. Per contro, l’approccio Avnet Memec è considerare non solo gli endpoint, ma l’intero ecosistema, cioè tutti gli aspetti legati all’infrastruttura indispensabile per portare nel cloud il layer software che rappresenta la vera interfaccia per il servizio. Secondo noi questo è l’unico approccio che permetterà alla IoT di trasformarsi in un mercato davvero grande. A tal fine, Avnet Memec ha stretto una serie di partnership con costruttori di apparati, service provider e virtual network operator – con particolare attenzione a quelli europei – che stanno coprendo aree significative del territorio con sistemi di comunicazione specifici per la IoT. In Francia siamo molto avanti, e anche in Italia presto saranno coinvolte importanti città. Per esempio, grazie alla partnership con Wyless, un virtual network operator che vanta importanti accordi con carrier telecom locali di tutta Europa, siamo in grado di proporre coperture globali e senza roaming, offrendo su tutto il territorio tariffe flat per il controllo remoto degli endpoint attraverso portali Web personalizzati per il cliente. MAGGS: In Mouser siamo costantemente impegnati a rafforzare la nostra gamma di prodotti. Ora abbiamo nel nostro portfolio quasi tutti i più grandi nomi del settore, anche se dobbiamo ancora siglare qualche contratto. Per noi è estremamente importante collaborare anche con aziende di nicchia – a volte con le startup – che forniscono una sola tecnologia in grado di offrire notevoli miglioramenti in termini di prestazioni. Ma i chip, da soli, non sono sufficienti per iniziare a lavorare a nuovi progetti. È necessario l’intero ‘ecosistema’ di tecnologia – sistema di sviluppo software, scheda di sviluppo, idee di progettazione e documentazione – quindi offriamo anche una delle più estese selezioni di kit di sviluppo immediatamente disponibili dell’intero settore. EONEWS: Quali principali fattori vi differenziano dai concorrenti? ANDEEN: L’elettronica analogica, che interfaccia il mondo fisico con quello digitale, è nel DNA di Maxim. All’interno del mercato analogico abbiamo sviluppato su base continuativa nuovi prodotti: la nostra cultura è dunque basata sul costante rinnovamento di questo portafoglio. Continueremo a sfruttare tale know-how per innovare, e ricercare nuove applicazioni in cui l’utilizzo dei nostri prodotti possa garantire prestazioni migliori e fornire un reale valore aggiunto. L’obiettivo è anche integrare tali prodotti in sistemi analogici, in modo da fornire non solo valore aggiunto, ma anche accelerare l’adozione di queste applicazioni. BAMBINI: Nei sistemi cyberfisici, un punto di differenziazione per NI è rappresentato dalla disponibilità di strumenti di progettazione dotati di corretti livelli di astrazione, perché questi permettono la combinazione automatica, la simulazione e la distribuzione dei modelli cyber e fisici. Gli stessi modelli possono poi adattarsi ai requisiti di monitoraggio, e ai test hardware-in-the-loop. gestibilità ai dispositivi intelligenti e ai sistemi che li controllano. Lavorando a stretto contatto con i nostri clienti, stiamo sviluppando soluzioni end-to-end: dal dispositivo, al gateway, all’applicazione. La Wind River Intelligent Device Platform funziona come backbone software per i gateway intelligenti, e fornisce componenti pre-integrati, completamente collaudati e ready-to-use per connetterli, gestirli e renderli sicuri. COOLEY: Un primo fattore è L’ultima versione dell’RTOS la tecnologia energy-friendly: VxWorks è stata riprogettata attraverso la famiglia Gecko per il mondo IoT. In collaboEFM32, offriamo il paniere di razione con Intel, forniamo MCU ARM-based più ener- una soluzione di ‘secure gagy-friendly oggi disponibile. teway’ che accellera l’analiPoi la semplicità: il nostro si del traffico di rete via DPI ambiente di sviluppo Simpli- (deep packet inspection). city Studio fornisce una piat- In ambito data center e IT, tafor ma unificata il software carrier per MCU a 8/32 bit, grade Open Virin grado di semplifitualization consencare notevolmente te la migrazione di la progettazione di appliance vir tuali sistemi embedded. su differenti piattaUn terzo fattore è forme di computing, l’integrazione miabilitando i service xed-signal: Silicon Alexander provider a fornire Labs ha una lunga Damisch, senior una disponibilità IoT tradizione d’innova- director solutions di Wind di livello ‘six-nine’ zione nella tecnolo- River (99,9999%). Infine, gia a segnale misto, nel dominio cloud, con un’esperienza d’avanguardia “La tecnologia nell’integrazione di periferiche, funzioni analogiche e deve integrare mixed-signal nei CMOS, per le esigenze delle ridurre costi, complessità e consumi. persone” DA M I S C H : I n t e r n e t o f Things è diventato un termine popolare per descrivere un approccio di rete che Wind River ha praticato e raffinato nel corso di decenni: attivare sistemi automatizzati e interconnessi. Con oltre trent’anni di esperienza nelle tecnologie embedded e come pioniere nelle comunicazioni machine-tomachine, abbiamo la competenza e gli strumenti per fornire connettività intelligente, elevata sicurezza, e ancora in partnership con Intel, possiamo fornire l’ultima generazione del software Hadoop, che permette di sviluppare funzionalità analitiche per l’elaborazione dei big data. GIGLIO: Come chiarito, il nostro approccio punta principalmente all’ecosistema. continua a pag.20 20 Tavola Rotonda EONews n. 575 - maggio 2014 segue da pag.19 Questo non vuol dire che sia adatto a tutto, ma sicuramente è molto apprezzato. Un altro aspetto è la nostra strategia di acquisizione dei partner fornitori, elemento che ci permette di garantire ai clienti le tecnologie più abilitanti. Sicuramente abbiamo adottato un processo di selezione estremamente mirato, che in passato ci ha portato a dire anche dei ‘no’ importanti, ma che ha permesso di differenziare Avnet Memec rispetto a qualsiasi altro distributore tecnico specializzato in Europa. In tale contesto, si inserisce il tema della ricerca e sviluppo. Nell’individuazione dei partner selezioniamo realtà che ci permettono di fruire di flessibilità e customizzazione, attraverso attività di coR&D mirate alle applicazioni dei nostri interlocutori. Non è un caso se nella IoT abbiamo scelto fornitori di calibro medio piccolo, specialmente nell’ottica di uno sviluppo teso a garantire ai clienti progetti di riferimento e soluzioni flessibili improntate sulle loro esigenze. MAGGS: Siamo l’unico distributore che si concentra soprattutto sul ciclo di progettazione dei componenti elettronici. Le altre aziende soddisfano i requisiti di produzione o realizzano una parte del proprio fatturato vendendo scale, indumenti protettivi o torce elettriche. Ma il ruolo di Mouser è principalmente supportare la realizzazione di progetti. Per questo dobbiamo disporre dei componenti più innovativi nel minor tempo possibile, idealmente nel momento stesso del loro lancio da parte del produttore. Il nostro obiettivo è fornire componenti in tutta Europa entro 2-3 giorni, e in questo abbiamo un’altissima percentuale di successo. Ciò richiede sistemi sofisticati, ma disponiamo anche di team locali in tutti i principali paesi europei, inclusa l’Italia. Perciò conosciamo non solo la tecnologia e la logistica, ma anche la cultura di business locale. EONEWS: Pur non avendo la sfera di cristallo, che previsioni vi sentite di fare nel lungo termine? ANDEEN: La tecnologia deve soddisfare le esigenze delle persone. La sempre maggiore semplicità di utilizzo dei sensori nelle applicazioni mobili ne ha favorito la diffusione, nel settore IoT e medicale. Oggi i sensori si installano in modo economico per rilevare nuovi fenomeni, o eventi in precedenza rilevabili mediante sistemi più costosi e caratterizzati da ridotta mobilità. Si pensi ai progressi nelle apparecchiature per ECG usate in ambito medicale o, nel mondo consumer, agli smartphone, che consentono sia la comunicazione mobile, sia il rilevamento di un numero maggiore di fenomeni. Si consideri anche un’applicazione come il rilevamento in ambito industriale: all’interno di uno stabilimento è necessario rilevare un certo numero di parametri quali temperatura, prossimità, velocità e livelli di potenza. In passato, nella fase di progettazione di una fabbrica, si cercava di installare il minor numero possibile di sensori, a causa del loro costo e del lungo tempo richiesto per la configurazione. Oggi, una tecnologia come IO-Link, una sorta di USB per i sensori industriali, consente la configurazione automatica. L’installazione di sensori in fabbrica è divenu- ta un’operazione più veloce, di ringiovanire settori e creed è quindi possibile utiliz- are nuovi flussi di fatturato; zarne un maggior numero, preoccupanti a causa delle o adottarli in situazioni pri- complessità insite nell’assima non praticabili. Il comun curare che tutti questi device denominatore di tali applica- eseguano i compiti promessi zioni è che le persone ora e siano mantenuti sicuri. le adottano grazie alla mag- La IoT è un fenomeno diromgiore semplicità e/o pente che avrà imeconomicità. I setpatto su operatori e tori da considerare utenti. Tutti dovransono dunque quelli no adottare tali tecin cui gli utenti sonologie, e trasforno impegnati in atmarsi, facendo leva tività che richiedono su di esse. In mamolto tempo, o ladniera simile a come Daniel Cooley, dove l’innovazione senior marketing la rivoluzione degli può fare una reale director smartphone ha quadifferenza. Nei com- microcontroller si messo fuori gioco and wireless parti automobilisti- products di i tradizionali player co e della medicina Silicon Labs e guidato i nuovi esiste ancora largo spazio per l’innovazione, “La IoT è un mentre nel segmento dell’efenomeno nergia nei prossimi decenni si assisterà a un mutamento dirompente radicale. COOLEY: Il settore dei PC è stato il primo a raggiungere i 100 milioni di unità all’anno; i palmari sono stati i primi a raggiungere il miliardo. Pensiamo che la IoT raggiungerà per prima i 10 miliardi di prodotti annui. Nel giro di pochi anni, ci aspettiamo di rendere disponibile silicio e software per incrementare l’efficienza energetica delle applicazioni IoT di un ordine di grandezza, allungando incredibilmente la durata delle batterie e la funzionalità dei dispositivi connessi. DAMISCH: Gli analisti prevedono che 15 miliardi di dispositivi intelligenti saranno connessi per il 2015. Alla fine, questi device controlleranno ogni cosa: dalle temperature interne delle abitazioni, ai sistemi di navigazione in auto, ai flussi di energia nelle nostre città, al flusso dei fluidi endovenosi. E le prospettive sono al contempo affascinanti e preoccupanti: emozionanti per il potenziale che possiedono che avrà impatto su operatori e utenti” verso la gloria e la leadersship di mercato, così la IoT impatterà sull’intero ecosistema e creerà nuovi ‘giocatori’ a ogni suo livello. GIGLIO: È evidente che la pervasività dell’elettronica è sempre maggiore, e che l’inserimento di nuove tecnologie nella nostra vita quotidiana tende a crescere. Quanto l’Europa e l’Italia saranno in grado di cogliere queste opportunità è difficile da determinare, ma noi sicuramente faremo del nostro meglio per essere sempre in prima fila. MAGGS: La nostra visione del futuro è decisamente positiva. Siamo convinti che continueremo a crescere così come stiamo facendo da anni, perché emergono sempre nuove idee. Dato che operiamo in tutti i mercati, non siamo legati alla sorte di un settore specifico. 21 AttualitÁ EONews n. 575 - maggio 2014 Interviste ai partner tecnologici di Expo Milano 2015: Came Group Risponde Riccardo Samiolo, Strategy and Special Projects Manager Came Group Francesca Prandi EONEWS: Quali tematiche di Expo Milano 2015 c o i nvo l g o n o l a vo s t r a azienda? SAMIOLO: Came declinerà le proprie tecnologie di automazione e controllo accessi, smart home e smart building nella costruzione della smart city di Expo Milano 2015. EONEWS: Quali soluzioni tecnologiche e quali elementi di innovazione mostrerete sul campo? SAMIOLO: A Expo Milano 2015 mostreremo un tornello con una testa intelligente che comanda i punti di ingresso per i passaggi pedonali, ma anche tutte le automazioni che gestiranno i flussi veicolari dei mezzi di servizio. La testa intelligente è la novità tecnologica che è stata creata appositamente per l’evento e che, in un certo senso, unifica le tre anime del gruppo Came. L’azienda nacque infatti all’inizio degli anni ‘70 come CM Costruzioni Meccaniche, divenuta poi Came Cancelli Automatici. Nel 2004 entrò nel Gruppo la società Urbaco, leader nel settore dei dissuasori automatici, e infine, nel 2011, acquisimmo Bpt, azienda specializzata nel settore delle tecnologie domotiche, della sicurezza e dell’illuminazione a LED. La testa intelligente del tornello progettato per Expo Milano 2015 rappresenta una piattaforma tecnologica unica per tutti i prodotti del Gruppo. Nei varchi veicolari del sito con un’unica testa di lettura comanderemo tre barriere stradali, otto dissuasori e un’automazione per cancello, archiviando così una molteplicità di centrali di comando, una per ogni dispositivo, che sarebbero state necessarie senza l’innovazione concepita dal nostro reparto di R&S. EONEWS: Come si articolerà la vostra presenza corporate durante l’evento? SAMIOLO: Potrei rispondere che fin dall’ingresso nel sito di Expo Milano 2015 Came sarà in mostra, e lo rimarrà – per così dire – in uno “stand” di oltre un milione di mq, ossia l’area occupata dalla manifestazione. Al di là di questo, come tutti gli altri partner tecnologici avremo un’area Corporate per tutto il Gruppo nel quale ci aspettiamo di accogliere tutta la nostra rete vendita e i maggiori clienti worldwide. Con l’entusiasmo e la voglia di fare e di collaborare che è nella natura del Gruppo e di tutte le sue maestranze, siamo fieri di legare il nostro nome a quello di Expo Milano 2015. Prova ne è che alla fiera Intetraffic di Amsterdam, che si è svolta a fine marzo, abbiamo offerto ospitalità a Expo, dedicando anche una giornata intera alla presentazione delle soluzioni che verranno adottate da Expo Milano 2015 per risolvere i problemi dei flussi dell’Esposizione Universale. EONEWS: Quali risvolti di business vi aspettate da questa presenza im- Riccardo Samiolo, Strategy and Special Projects Manager di Came Group portante a Expo Milano 2015? SAMIOLO: Abbiamo cominciato a lavorare a questo progetto con grande entusiasmo e subito abbiamo preso contatto con tutti gli altri partner tecnologici di Expo Milano 2015 per integrare le nostre tecnologie nella creazione di quella che sarà la prima smart city costruita nativamente come tale in Europa. Queste collaborazioni si sono subito mostrate feconde e sono nate nuove idee di business che vanno anche al di là dell’evento Expo. I risvolti di business sono quindi già attuali e sono convinto che queste partnership diventeranno stabili dopo l’evento, rappresentando una sorta di legacy morale e tecnologica lasciata al Paese da questa grande manifestazione internazionale. Con un’aspirazione: guidare la rinascita della manifattura italiana. Altro punto di attenzione per il business è il nostro canale di vendita. Expo Milano 2015 è un evento promozionale da riversare nella rete vendita; una rete vasta e molto variegata che comprende installatori (15mila in Italia e oltre 20mila in Francia), la nostra vendita diretta, filiali distributive e distributori. Il progetto Expo Milano 2015 è stato comunicato dall’amministratore delegato Paolo Menuzzo a tutta la filiera ed è stato accolto con entusiasmo a tutti i livelli; tanto che molti collaboratori della rete vendita stanno già promuovendo iniziative e progetti legati ad Expo. EONEWS: In quali modi e con quale visibilità i vostri fornitori potrebbero essere presenti ad Expo Milano 2015? SAMIOLO: Il nostro prodotto è totalmente realizzato in Italia da una rete di imprese che vive in simbiosi con Came. Sono i nostri subfornitori e assemblatori che ogni giorno interagiscono con noi in un lavoro di squadra che ha portato a quei risultati che ci hanno reso famosi nel mondo e che, ne sono certo, produrranno il massimo dei benefici proprio per Expo. L’installazione della soluzione e la sua gestione saranno a carico di personale Came e di maestranze delle società a noi collegate. In questo modo tutti avranno visibilità. EONEWS: Secondo voi quali saranno i benefici di questa manifestazione sul medio periodo per l’economia italiana? Questi saranno solo appannaggio delle grandi imprese o riguarderanno anche le PMI? SAMIOLO: Le grandi eccellenze italiane saranno in evidenza, ma i benefici riguarderanno tutta la loro supply chain, che in Italia è fatta di piccole e medie imprese. Expo Milano 2015 sarà di stimolo a tutta l’economia italiana, infatti il rialzo del PIL nel 2015 avrà effetti moltiplicativi che si manterranno nel breve e medio periodo e che dovremo cogliere immediatamente. Si sta preparando una grande occasione per ritrovare il nostro entusiasmo nazionale e porsi nuovamente in modo costruttivo. A mio parere, inoltre, mentre il settore agroalimentare si mostrerà nel sito di Expo, le altre categorie industriali, soprattutto quelle che esportano e sono riconosciute nel mondo, potrebbero sfruttare questa opportunità di avere per molti mesi un’ampia presenza straniera nel nostro Paese attraverso delle iniziative collaterali. 22 AttualitÁ EONews n. 575 - maggio 2014 Sfide nella gestione delle batterie per veicoli ibridi/elettrici Brian Black I progressi tecnologici delle batterie hanno di recente consentito alcune delle più interessanti innovazioni sul mercato automobilistico, dando origine a nuove generazioni di veicoli elettrici (EV) e di veicoli ibridi elettrici (HEV). Stanno inoltre emergendo nuove applicazioni, come i sistemi di accumulo dell’energia (ESS), che potrebbero rivoluzionare il modo di produrre, distribuire e accumulare l’energia Chi progetta questi sistemi affronta importanti sfide in termini di costi, flessibilità progettuale, affidabilità e durata del gruppo batterie e sicurezza. Il sistema di gestione delle batterie (BMS) svolge un ruolo determinante per la capacità dello stack di batterie di soddisfare ciascuna di queste sfide nella progettazione. Al centro del BMS si trova un circuito integrato (CI) di monitoraggio delle batterie. Questo CI misura le tensioni delle singole celle, permettendo di stabilire lo stato di carica e la salute dello stack. Le caratteristiche più critiche di un CI di monitoraggio delle batterie sono la precisione, la robustezza dei dati e la rilevabilità dei guasti per garantire la sicurezza. La precisione del CI di monitoraggio influisce direttamente su costo del la capacità totale di ciascuna sistema, affidabilità e durata cella, riducendo il costo glodel gruppo batterie. bale del sistema con Ogni cella ha una stack di batterie. capacità limitata che Per ottenere la mioccorre gestire con gliore precisione nel attenzione. Sovractempo e in condiziocaricarla può comni operative difficili, portare problemi di Linear Technology sicurezza e affidabilisi serve di un riferità, mentre scaricarla Brian Black, mento di tensione product troppo può influire marketing Zener subsuperficiasulla durata della cel- manager, Signal le nel CI di monitola. Un CI di monito- Conditioning raggio delle batterie Products raggio meno preciso di Linear LTC6804 (Fig. 1). Ne richiede al progettista Technology Corp. deriva la garanzia del sistema “bande di di un errore totale guardia” più ampie di misurazione della per la protezione contro so- tensione delle celle inferiovratensioni e sottotensioni, re a 1,2 mV. Per mantenere limitando di conseguenza la misurazioni della massima quantità di capacità totale di- precisione in presenza di rusponibile per il veicolo. Un CI more elettrico e transienti da di monitoraggio caratterizzato inverter, attuatori, commutada una precisione superiore tori, relè e così via, LTC6804 consente di sfruttare meglio utilizza convertitori analogici digitali sigma delta con filtro antirumore integrato di 3º ordine. In un’applicazione ideale, uno stack di batterie sarebbe diviso in moduli più piccoli, distribuiti in tutto il veicolo per consentire una migliore flessibilità progettuale e distribuzione del peso. La sfida è rappresentata dal fatto che i moduli devono comunicare dati di misurazione sensibili in un ambiente fisicamente difficile e caratterizzato da rumore elettrico. Il CAN-bus, in origine, fu progettato per fornire comunicazioni robuste in ambienti automotive difficili, ma le esigenze di produzione di dati grezzi del BMS e i costi dei componenti hanno impedito di adottarlo per i veicoli elettrici e per i veicoli ibridi elettrici. Per questa ragione, Linear Technology ha creato l’interfaccia isoSPI per offrire comunicazioni robuste a basso costo con cavi lunghi fino a 100m. L’interfaccia isoSPI integrata nell’LTC6804 e il CI di interfaccia di comunicazione isoSPI LTC6820 che lo affianca funzionano unitamente a piccoli trasformatori simili a quelli usati nelle reti Ethernet e a un doppino bilanciato, for- nendo fino a 1Mbps di velocità dei dati senza i costi associati al CAN-bus. L’interfaccia isoSPI è stata concepita per una trasmissione esente da errori anche se sottoposta ai rigori di prove di interferenza con iniezione di corrente nel cablaggio (bulk current injection BCI). In pratica, in Linear Technology è stato dimostrato il livello di prestazione massimo rispetto a BCI estreme a 200 mA, replicato poi presso diverse aziende di primo piano del settore automotive, qualificando pienamente i collegamenti isoSPI per il cablaggio dello chassis. La sicurezza è una priorità per i produttori di veicoli elettrici. Con il crescente impiego dei componenti elettronici nelle automobili è aumentata l’attenzione dedicata all’impatto del loro funzionamento sulla sicurezza. Linear Technology è da anni fornitore di grandi aziende del comparto automotive ed è sempre attenta a migliorare i suoi ottimi standard di qualità e affidabilità. Inoltre, i progettisti dello stack di batterie contano sui fabbricanti di CI per la rivelazione completa dei guasti. Un monitoraggio delle batterie, progettato per la sicurezza automobilistica, deve rispondere alla norma ISO26262 e comprendere circuiti ridondanti, autotest, timer watchdog e rivelazione con correzione di errori di comunicazione. Poiché i veicoli elettrici e i veicoli ibridi elettrici sono sempre più popolari, i progettisti di sistemi con stack di batterie lavorano nell’intento di continuare a migliorare costo, prestazioni e sicurezza. Riconoscendo il ruolo chiave che il CI di monitoraggio delle batterie svolge in ognuno di questi ambiti, i progettisti di automobili si serviranno di CI che offrano i più elevati livelli di precisione, robustezza e rivelazione dei guasti. AttualitÁ - Tecnologie EONews n. 575 - maggio 2014 La scelta dell’outsoucing Francesco Ferrari Lo sviluppo di prodotto in outsourcing può rendere nervoso qualsiasi OEM. I rischi sono infatti quelli di vedere un aumento dei costi e un ritardo nel timeto-market che riduce il volume delle vendite, comporta una minore redditività e abbrevia il ciclo di vita del prodotto. In un mondo perfetto, il project manager dell’OEM comunica al partner di sviluppo i requisiti generali e stabilisce un rapporto di collaborazione. Entrambe le parti lavorano insieme per definire i requisiti esatti per il nuovo prodotto e il partner di sviluppo si dimostra perfettamente capace di eseguire il compito. Nel mondo reale, invece, lo stallo del progetti viene provocato da problemi come per esempio requisiti di prodotto vaghi o conflittuali, soluzioni progettuali che non riescono a funzionare come previsto, processi che non includono la convalida e il test funzionale. Per capire perché nascono i problemi con l’outsourcing – e anche come prevenirli – occorre quindi esperienza. Per evitare problemi occorre anzitutto cominciare a riconoscere le vulnerabilità in tre aree chiave, quella dei requisiti di prodotto, l’applicazione della tecnologia e le pratiche di sviluppo. Quando si tratta di requisiti di prodotto non ci possono essere ambiguità. Bisogna anche essere in grado di sfruttare l’esperienza: se per esempio c’è un requisito che può creare problemi con le interferenze elettromagnetiche (EMI), occorre trovare un partner di sviluppo in grado di suggerire una modifica alla progettazione che elimini l’inconveniente. Identificare problemi come questo consente al team di sviluppo di scavare più a fondo collaborando per valutare elementi come le aspettative dei singoli componenti, i requisiti ambientali, i tipi di test e di certificazioni richieste. Una buona comunica- Che cosa potrebbe andare male nello sviluppo in outsourcing di un prodotto? zione permette di lavorare verso gli stessi obiettivi prevenendo alcuni problemi e riducendo i rischi di imprevisti. Quando un OEM richiede nuove funzionalità del prodotto dopo che è stato raggiunto un accordo dettagliato sui requisiti, il team di sviluppo deve soppesare i vantaggi della nuova funzione contro il potenziale impatto sui costi, i tempi, i test, la produzione e la redditività. Serve quindi un partner di sviluppo che abbia il coraggio di comunicare le implicazioni effettive di questi cambiamenti. Quando si realizzano prodotti elettronici, una determinata tecnologia o un componente può funzionare bene per un prodotto, ma fallire miseramente per altri; per questo occorre identificare con precisione le funzionalità richieste. Se, per esempio, nelle specifiche si chiede il WiFi, invece di connettività wireless, un partner di sviluppo dovrebbe assicurarsi su ciò che si vuole esattamente. Per farlo, il team di sviluppo deve porre le domande giuste come per esempio su cosa occorre realmente trasmettere (solo pochi caratteri di testo o altro) oppure su come questa scelta influirà sul fabbisogno energetico. Spesso l’applicazione della giusta tecnologia inizia con le domande corrette sulle effettive esigenze del prodotto. Il processo è l’elemento fondamentale per uno sviluppo corretto del prodotto e può creare opportunità per l’innovazione, l’analisi di costi e benefici e la pianificazione del ciclo di vita. Nessun progetto è privo di contrattempi, ma un processo adeguato può minimizzarne l’impatto. Per questi motivi occorrerebbe assicurarsi che il partner di sviluppo utilizzi un processo di sviluppo documentato e ripetibile. Gli strumenti per la generazione Y Chris Delvizis Ogni generazione di ingegneri ha assistito alla nascita di nuove generazioni di strumenti. La generazione del baby boom (nata tra il 1940 e il 1960) utilizzava oscilloscopi a raggi catodici e multimetri con lancetta, oggi comunemente definiti L’”ossessione” per la tecnologia della generazione Y sarà l’elemento trainante della prossima generazione di strumentazione da banco • 1/3 degli intervistati con“strumenti analogici”. La generazione X (nata tra il 1960 trolla il proprio smartphoe il 1980) ha introdotto una ne almeno una volta ogni nuova generazione di stru30 minuti. menti “digitali” con conver• L’80% utilizza almeno una titori analogico-digitali e diapp regolarmente. • Due su tre trascorrono splay grafici. La generazione con gli amici lo stesso Y (nata tra il 1980 e il 2000) tempo o addirittura sta entrando nel monpiù tempo online do del lavoro con una che di persona. mentalità nuova, che farà da guida agli La generazione utilizzatori dei nuovi Y è ossessionata strumenti. La generadalla tecnologia, zione Y è cresciuta in accoglie i camun mondo circondaChris Delvizis, biamenti e adotta to da tecnologia. Dai product in modo rapido computer, da internet, manager le nuove tecnoloai dispositivi mobili di National gie perché comodierni, la tecnologia Instruments prende i vantaggi si è evoluta a ritmi più che ne derivano. rapidi che mai. Un recente rapporto di Cisco ha Gli strumenti impiegati in analizzato a fondo la gene- ambito professionale sono razione Y e il suo rapporto stati superati dai progressi dell’elettronica di consumo, con la tecnologia: • La popolarità degli smartpho- che la generazione Y utilizza ne ha superato del doppio quella dei pc desktop. continua a pag.24 23 24 Tecnologie EONews n. 575 - maggio 2014 nella vita quotidiana. Il fattore di forma degli strumenti da banco invece è rimasto in gran parte invariato negli anni. Tutti i componenti, display, processore, memoria, sistemi di misura, manopole/ pulsanti, sono stati integrati in un singolo dispositivo stand-alone. La strumentazione odierna ha raggiunto una certa maturità, e gli ingegneri della generazione Y avranno la necessità di incorporare le tecnologie moderne negli strumenti. La strumentazione della generazione Y comprenderà touchscreen, dispositivi mobili, connessioni cloud e intelligenza predittiva, in grado di fornire vantaggi significativi rispetto alle generazioni precedenti. dona completamente le manopole e i pulsanti fisici, e utilizza un touchscreen come interfaccia utente, potrebbe risolvere queste problematiche. Invece di mostrare tutti i comandi contemporaneamente, il touchscreen potrebbe semplificare l’interfaccia, fornendo in modo dinamico solo i contenuti e i comandi relativi all’attività in corso. Gli utenti, inoltre, potrebbero interagire con i dati direttamente sullo schermo invece che con manopole o pulsanti separati. Potrebbero utilizzare interazioni basate su gesti, come il pinch sul grafico dell’oscilloscopio per modificare il time/div o il volts/div. Le interfacce touchscreen sostituiscono in modo più efficiente ed intuitivo le manopole e i pulsanti fisici. Touchscreen Secondo Frost & Sullivan, “gli ingegneri assoceranno sempre più il concetto di interfaccia utente a quello utilizzato nei dispositivi elettronici di consumo.”Le interfacce utente touchscreen dei dispositivi mobili odierni forniscono un’esperienza completamente diversa rispetto alle manopole e ai pulsanti fisici degli strumenti attuali, inadeguati per la generazione Y. Aggiungendo nuove funzionalità, gli strumenti si arricchiscono di nuove manopole e pulsanti. Questo approccio, tuttavia, non è scalabile. A un certo punto, il numero di manopole e pulsanti diventa problematico e inefficiente. Alcuni strumenti ricorrono a menu multilivello e a “pulsanti leggeri”, corrispondenti ad azioni variabili, ma la complessità di questi sistemi ha generato altri problemi di usabilità. Gran parte degli ingegneri della generazione Y descriverebbe gli strumenti odierni come ingombranti. Uno strumento che abban- Strumenti basati su dispositivi mobili Usufruendo delle risorse hardware fornite dai dispositivi mobili, gli strumenti possono sfruttare componenti migliori e tecnologie più recenti. L’approccio sarebbe molto diverso rispetto a quello degli strumenti odierni. L’elaborazione e l’interfaccia utente verrebbero gestite da una app su un dispositivo mobile. Poiché non sarebbero necessarie manopole, pulsanti fisici, o display, l’hardware dello strumento sarebbe costituito soltanto da sistemi di misura e temporizzazione, risultando più piccolo e a basso costo. Gli utenti non sarebbero limitati da minuscoli display incorporati, da memorie su schede ridotte e funzionamento lento Potrebbero, al contrario, usufruire di display nitidi e di grandi dimensioni, gigabyte per l’archiviazione dei dati e processori multi-core. Le telecamere integrate, i microfoni e gli accelerometri potrebbero semplificare nuove funziona- segue da pag.23 lità, come catturare l’immagine di una configurazione di test o registrare annotazioni audio per l’inclusione con i dati. Gli utenti potrebbero persino sviluppare app personalizzate per soddisfare esigenze specifiche. Anche se gli strumenti tradizionali sono in grado di integrare componenti migliori, la velocità con cui ciò potrebbe avvenire risulterebbe troppo lenta rispetto ai dispositivi mobili. L’elettronica di con- sumo ha cicli di innovazione più rapidi e si basa su economie di scala. Gli strumenti che usufruiscono di questi andamenti incalzanti presenteranno sempre tecnologie migliori e a costi inferiori. Connessi al cloud Gli ingegneri, solitamente, trasferiscono i dati dagli strumenti ai computer con chiavette USB o software che effettuano il download dei dati tramite cavi Ethernet o USB. Anche se si tratta di un processo piuttosto comune, la generazione Y è abituata a un accesso istantaneo ai dati, basato su tecnologie cloud. Servizi come Dropbox e iCloud archiviano i documenti nel cloud e li sincronizzano automaticamente tra i dispositivi. Grazie al WiFi e alle reti cellulari che mantengono gli utenti sempre connessi, è possibile accedere ai propri documenti e modificarli ovunque e in qualsiasi momento. Oltre ad archiviare semplicemente i file nel cloud, alcuni servizi ospitano applicazioni complete. Con servizi come Google Docs, gli utenti possono collaborare da remoto e modificare simultaneamente i documenti da qualsiasi luogo. Gli strumenti che incorporano reti e connessioni cloud potrebbero fornire gli stessi vantaggi agli ingegneri. Ingegneri da qualsiasi parte del mondo potrebbero accedere sia ai dati sia all’interfaccia utente. Per eseguire il debug di un problema con un collega remoto, piuttosto che condividere soltanto uno screenshot statico, gli ingegneri potrebbero interagire con gli strumenti in tempo reale per comprendere meglio il problema. Le tecnologie cloud migliorerebbero notevolmente l’efficienza e la produttività dei team di ingegneri. GESTIONE POTENZA Parola alle Aziende EONews n. 575 - maggio 2014 Intelligenza artificiale Il context-aware computing sta iniziando a farsi strada e potrebbe cambiare radicalmente il nostro modo di interagire con i dispositivi. Questa tecnologia utilizza le informazioni legate all’ambiente e al contesto per anticipare le esigenze degli utenti. Un esempio noto è Siri, un’applicazione degli ultimi dispositivi iOS di Apple. Gli utenti impartiscono comandi o pongono domande e Siri risponde svolgendo azioni o dando suggerimenti. Google Now dispone di funzionalità simili a quelle di Siri, ma fornisce informazioni in modo passivo, basandosi sulla geolocalizzazione e i dati di ricerca, immaginando cosa cercherà l’utente: le informazioni meteo e le indicazioni sul traffico visualizzate al mattino, i promemoria degli appuntamenti con il tempo stimato per l’arrivo nel luogo d’incontro, le informazioni sui voli e le carte d’imbarco. Un’intelligenza simile, combinata alla strumentazione, potrebbe cambiare le regole del gioco. Una problematica comune a cui gli ingegneri devono far fronte riguarda l’introduzione di modifiche al set up di uno strumento mentre le mani sono impegnate con le sonde. Un controllo vocale potrebbe non solo fornire un’interazione senza l’utilizzo delle mani, ma semplificare anche le interazioni con le varie funzioni. L’intelligenza predittiva, inoltre, potrebbe essere impiegata per mettere in risalto dati interessanti o specifici. Un oscilloscopio potrebbe effettuare uno zoom in automatico, configurarsi in base a una parte interessante del segnale o aggiungere misure specifiche relative alla forma del segnale. Uno strumento che utilizza i dispositivi mobili integrerebbe e sfrutterebbe anche le applicazioni context-aware. Il vantaggi della generazione Y La tecnologia dei dispositivi elettronici di consumo si Integrati di potenza: un settore in continua evoluzione Parviz Ghaffaripour Una delle tendenze che, oltre ad avere il maggior impatto, ha senza dubbio contribuito a indicare una nuova direzione per la nostra industria è stata l’affacciarsi di un gran numero di nuove realtà in Asia e in particolar modo in Cina. Questo comparto ha tratto notevoli benefici dalla presenza di un maggior numero di costruttori di circuiti integrati di potenza. Le nuove aziende che hanno fatto il loro ingresso sul mercato hanno avuto un ruolo dominante nella fascia bassa del mercato, fornendo prodotti a prezzi più bassi nei mercati locali di appartenenza. La conseguente diminuzione dei prezzi ha indotto le aziende già consolidate a convertirsi (o ritornare) allo sviluppo di prodotti innovativi e ad alto valore aggiunto, caratteristica questa che in origine era stata uno dei punti di forza di questo settore. Il conseguente processo di selezione premierà le aziende con capacità di In considerazione dei recenti mutamenti avvenuti nel settore degli integrati di potenza, è interessante esaminare le future tendenze e le problematiche che questo comparto si prepara ad affrontare innovazione, che risulteranno quindi più competitive e in grado di fornire prodotti all’avanguardia. La gestione dell’energia è un’altra tendenza che ha contribuito a cambiare il volto di questa industria. L’incremento della potenza di elaborazione richiesta dai prodotti destinati al mercato dell’elaborazione dati e della mobilità ha comportato lo sviluppo si sistemi “ad hoc” per la gestione della potenza. I più importanti costruttori di CPU hanno dovuto definire chipset di potenza sofisticati, integrati nella CPU o disponibili sotto forma di chip di supporto, conosciuti sotto l’acronimo di PMIC Power Management Integrated Circuit) o PMU (Power Management Unit). Da questo momento ha avuto inizio la transizione dal concetto di conversione di Parviz Ghaffaripour, senior vice president e general manager, Power Management e Connectivity Products di Exar potenza a quello di gestione della potenza (o dell’energia) e la contemporanea diffusione di un gran numero di terminali (rail) a bassa tensione. In passato i progettisti di sistemi consideravano le specifiche relative al sistema di potenza come una sorta di “scatola nera” e facevano affidamento sui produttori di circuiti integrati per soddisfare le loro esigenze attraverso componenti discreti. Nella maggior parte dei casi questi componenti erano di tipo general purpose e quindi non in grado di soddisfare le specifiche esigenze dei clienti. Con l’avvento di PMIC e PMU i progettisti di circuiti integrati hanno iniziato ad affrontare, in maniera più “creativa” e globale, il problema dell’incremento dell’efficienza a livello di sistema e a proporre soluzioni flessibili per la gestione della sta evolvendo rapidamente, influenzando le aspettative della generazione Y. Sempre più ingegneri della generazione Y stanno entrando a far parte del mondo del lavoro. È solo una questione di tempo prima di vedere le loro aspettative applicate agli strumenti che utilizzano per l’attività professionale. Questa tecnologia in continua evoluzione apporterà vantaggi non soltanto alla strumentazione perché l’ingegnere della generazione Y con ottime competenze tecnologiche la utilizzerà per far fronte alle sfide ingegneristiche in modo più rapido rispetto alle generazioni precedenti. potenza invece di limitarsi a migliorare l’efficienza e quindi la gestione dell’energia a livello di componenti. Attualmente è quasi sempre richiesta una più complessa gestione di potenza a livello di sistema e i progettisti preferiscono utilizzare circuiti integrati flessibili al fine di poter adeguarsi al variare dei requisiti. Soluzioni per tutte le esigenze In seguito ai mutamenti appena descritti, hanno iniziato a fare la loro comparsa sul mercato numerose soluzioni molto diversificate tra di loro. Prodotti per la gestione digitale della potenza, moduli di potenza, PMIC complessi che integrano un gran numero di funzionalità, oltre a componenti specialistici come ad esempio i moduli DrMOS per applicazioni PoL (Point of Load) sono in grado di soddisfare le esigenze di una pluralità di mercati e applicazioni – alta tensione, alta potenza o bassa tensione/alta potenza. Tali soluzioni richiedono competenze che vanno oltre la semplice progettazione continua a pag.26 25 26 Parola alle Aziende GESTIONE POTENZA EONews n. 575 - maggio 2014 segue da pag.25 di circuiti integrati e spaziano dalla progettazione del package alle conoscenze delle tecnologie di processo dei wafer fino ad arrivare al know how a livello di sistema. Come spesso accade la diversità dell’offerta per ciascuna area applicativa genera confusione negli utenti e la ricerca degli aspetti che differenziano le varie soluzioni si rivela spesso un’operazione che non produce risultati apprezzabili. Nel caso della potenza digitale, per esempio, le soluzioni spaziano dall’integrazione di semplici funzioni di supervisione con regolatori a commutazione PWM all’inclusione di driver e di un processore DSP completo. Il successivo problema che le aziende devono affrontare è differenziare la propria offerta da quella della concorrenza. Per conseguire tale obbiettivo è innanzitutto necessario sviluppare prodotti capaci di soddisfare le esigenze degli utilizzatori, prediligendo semplicità e chiarezza. Non esiste una singola soluzione in grado di soddisfare tutte le necessità degli utilizzatori. Vi saranno, al contrario, differenti soluzioni che devono conformarsi a criteri comuni: soddisfare specifiche esigenze applicative, garantire la durata oltre l’attuale generazione, essere semplici da utilizzare e competitive dal punto di vista economico, ovviamente in funzione delle prestazioni offerte. In Exar abbiamo investito ingenti risorse, sia progettuali sia finanziarie, per la messa a punto di soluzioni che potessero creare un reale valore aggiunto per il cliente. Circa due anni fa la società ha deciso di focalizzare le proprie attività nel campo della gestione della potenza in maniera coerente con le tre principali tendenze di questo mercato: proliferazione di terminali a bassa tensione, gestione dell’energia e sviluppo di soluzioni a livello di sistema. Un approccio unico L’approccio di Exar alla gestione dell’energia è sintetizzato dalla famiglia Universal PMIC, una linea di dispositivi di potenza programmabili (Programmable Power). Questi sistemi di potenza a uscita multipla si propongono come una soluzione compatta completamente personalizzabile mediante configurazioni hardware e software che consentono il monitoraggio e la configurabilità locale o remota, garantiscono la sicurezza contro tentativi di manomissione e danno la possibilità di effettuare sia l’assistenza sul campo sia gli aggiornamenti. Questi dispositivi, che utilizzano una tecnologia proprietaria per l’anello di controllo e integrano un’interfaccia digitale, richiedono pochi filtri per la compensazione d’anello (o addirittura non necessitano di alcun filtro) e un numero veramente ridotto di componenti esterni. Vista la complessità del progetto e le molte problematiche che gli sviluppatori di sistemi devono affrontare, molti di loro non dispongono del tempo necessario per la realizzazione della sezione di gestione della potenza. Questi progettisti preferiscono ricorrere a una soluzione che abbini la semplicità Il blocco per la gestione della potenza XRP7724 è un elemento presente in tutti i progetti e la possibilità di programmarlo consente di soddisfare le esigenze di una pluralità di applicazioni d’uso alla flessibilità necessaria per consentirne l’uso in differenti versioni del progetto in via di sviluppo. In questo caso la soluzione più idonea è rappresentata da moduli miniaturizzati che, sebbene del tutto simili a un circuito, includono la schede PCB completa e i componenti esterni. Per lo sviluppo di una soluzione come questa, in grado di garantire un reale valore aggiunto, sono necessarie competenze nel campo della tecnologia di package, dei sistemi e della gestione della potenza. Un esempio di soluzione di questo tipo è XRP9711. Alloggiato in un package LGA di dimensioni pari a 12x12x2,8 mm, questo sistema integra MOSFET, induttori, condensatori e resistori e rende disponibili tensioni di uscita programmabili comprese tra 0,6 e 5,5V per due uscite step-down da 6A oltre a due uscite PWM esterne. XRP9711 compendia un’estrema semplicità d’uso con le doti di flessibilità e controllo di un PMIC universale. All’estremo opposto è utile tener conto del fatto che in ogni sistema è necessaria la presenza di semplici regolatori LDO (Low Drop Out) lineari. Indipendentemente dal numero di uscite presenti in un PMIC, esiste sempre un valido motivo per prevedere uno o più regolatori in un sistema: basso rumore, ridotte dimensioni, limitato numero di componenti esterni richiesti. Nel momento in cui sono disponibili LDO ad alta corrente in grado di operare con tensioni di ingresso estremamente ridotte e caratterizzati da livelli di efficienza uguali o superiori rispetto a quelli dei regolatori a commutazione, il loro utilizzo si rivela particolarmente utile. Il regolatore XRP6275 di Exar, caratterizzato da una tensione di dropout di 7 5mV e in grado di fornire in uscita una corrente di 2A operando con tensioni comprese tra 1,045V e 2,5V rappresenta un vero e proprio “problem solver” per i progettisti di sistemi. Come affermato in precedenza, la competizione è un elemento importante per lo sviluppo dell’industria della potenza. Essa semplifica il processo di selezione naturale e permette alle aziende migliori di emergere e di proporre soluzioni realmente innovative. Grazie a queste ultime, i progettisti di sistemi potranno sviluppare prodotti finali che contribuiranno, in ultima analisi, a migliorare la qualità della nostra vita. 27 News EONews n. 575 - maggio 2014 Xilinx Soluzioni embedded Vision Machine Xilinx ha presentato le soluzioni embedded programmabili per applicazioni Vision Machine con dimostrazione, che permetterà agli utenti di assistere all’implementazione di un processore di immagini real time embedded, progettato con un’interfaccia grafica user friendly. Da un elenco di operatori vision ad alte prestazioni, gli utenti possono simulare il loro design su un Zynq – 7000 Soc programmabile senza scrivere una sola riga di codice. La dimostrazione mostrerà due flussi di video trasferiti con differenti protocolli ad alta velocità per machine fotografiche di visione artificiale e frame grabber abilitati dai dispositivi Xilinx Serie FPGA e Zynq SoC. Il sensore di immagine supporta GigEVision 2.0 e CoaXPress IP con velocità di trasferimento di circa 10 G/s. Tutte le soluzioni SoC ARM di Xilinx sono ideali per l’elaborazione pixel in real time, con supporto di librerie OpenCV. CUI comprese fra 30 e 85W. Gli alimentatori possono operare con tensioni di ingresso universali comprese tra 90-277 Vac con frequenza di ingresso di 47-63 Hz, garantendo in tal modo agli OEM la compatibilità a livello globale. Questa nuova linea è stata espressamente ideata per l’uso in applicazioni ITE, industriali e consumer. Disponibili in versioni da 30, 50, 70 e 85W, i nuovi alimentatori sono caratterizzati da tensioni di uscita di 5, 12, 15, 18, 24, 28 e 48 Vdc in funzione del modello. Per tutte le versioni è possibile regolare la tensione di uscita entro +/-5% attraverso un potenziometro presente a bordo. I modelli VOF-30, VOF-50 e VOF-70 possono funzionare a pieno carico nell’intervallo di temperature compreso tra -20 °C e 50 °C (fino al 60 °C con derating al 50% del carico). Il mod. VOF-85 può funzionare a pieno carico nell’intervallo tra -20 °C e 40 °C (con derating al 50% del carico a 60 °C). Molto compatte, le nuove unità open frame misurano 101,6 x 50,75 x 33,6 mm: le dimensioni dei componenti la serie a 30 W sono ancora più ridotte, pari a soli 90 x 50,8 x 21,1 mm. Cypress Semiconductor SRAM asincrone con ECC on chip Cypress Semiconductor ha annunciato i primi campioni di una nuova SRAM asincrona veloce con ECC (Error-Correcting Alimentatori open frame CUI ha annunciato l’introduzione di quattro nuovi modelli di alimentatori ac-dc compatti di tipo open frame con potenze Code). Il circuito ECC presente a bordo del chip garantisce i più elevati livelli di affidabilità dei dati senza dover ricorrere a chip aggiuntivi per la correzione degli errori, semplificando la progettazione e riducendo gli ingombri sulla scheda. Questa nuova SRAM assicura la massima affidabilità dei dati in numerose applicazioni nei settori industriale, militare, delle comunicazioni, dell’elaborazione dati, medicale, consumer e automotive. Cypress ha anche annunciato una nuova SRAM veloce corredata di funzionalità PowerSnooze che abbina tempi di accesso di 10 ns tipici delle SRAM veloci con consumi di potenza in standby confrontabili con quelli dei prodotti della famiglia MoBL. PowerSnooze è una ulteriore modalità di risparmio energetico che permette di ridurre a 12 uA (valore tipico) il consumo di corrente nello stato “deep-sleep” di una SRAM a 16 Mb. La nuova SRAM veloce da 16 Mb con funzionalità PowerSnooze dispone anch’essa di un blocco hardware ECC on-chip. Le nuove SRAM asincrone da 16 Mbit di Cypress sono disponibili in configurazioni standard: x8, x16 e x32. Esse possono operare con diversi valori di tensione (1,8V, 3V e 5V) negli intervalli di temperatura da -40 °C a +85 °C (industriale) e da -40 °C a +125 °C (Automotive-E). Datacore Nuove funzionalità per SAN virtuali e SANsymphony-V10 Datacore ha presentato una nuova funzionalità per SAN virtuali e significativi miglioramenti a SANsymphony-V10, la decima generazione della sua piattaforma globale di servizi di storage. Questa nuova versione migliora in modo rilevante le funzionalità di SAN virtuale, progettate per ottenere prestazioni superiori, maggiore disponibilità e sfruttamento ottimale di storage Flash e su disco direttamente collegato agli host applicativi e ai server organizzati in cluster nell’impiego in SAN virtuali (lato server). La nuova Virtual SAN di DataCore è una soluzione esclusivamente software che automatizza e semplifica la gestione e il provisioning dello storage offrendo funzionalità di livello enterprise, recovery automatico e prestazioni significativamente superiori. Semplice da impostare, funziona su server x86 nuovi o già presenti in azienda attraverso i quali crea un pool di storage condiviso utilizzando le risorse di storage Flash e su disco disponibili per quei server. Questo significa che DataCore Virtual SAN può essere adottato in modo economicamente conveniente come livello aggiuntivo, senza la necessità di grandi investimenti in nuovo hardware o in complessi sistemi SAN. Gefran Controllori di potenza Gefran ha presentato i controllori di potenza serie Xtra, soluzione in ambito industriale con protezione ultra-veloce da sovracorrenti incorporata. I controllori della serie Xtra prevengono interruzioni ai processi di produzione che utilizzano sistemi di riscaldamento, causati da guasti intermittenti della alimentazione elettrica, con conseguenti importanti benefici per l’utilizzatore in termini di riduzione del fermo macchina. Questa funzione unica, infatti, elimina la necessità di sostituire i fusibili o di resettare protezioni magnetotermiche nell’impianto, intervenendo istantaneamente ad azzerare la corrente in caso di eventi di sovracorrente e corto circuito. In questo modo si prevengono guasti distruttivi ai dispositivi e al prodotto in lavorazione nell’impianto. L’operatività può essere facilmente ripristinata, sia manualmente sia automaticamente. I controllori di potenza Gefran serie Xtra aumentano la redditività degli impianti, mantenendo la produzione in caso di guasti intermittenti dei sistemi riscal- danti, prevenendo il tempo perso causato da un blocco completo delle linee produttive. I controllori di potenza serie Xtra sono disponibili nelle versioni GTF Xtra da 25 a 60 Ampere, con tensione 480 Vac e nelle versioni GFW Xtra da 40 a 100 Ampere, per sistemi mono/ bi/trifase, con tensione 480 Vac. Le applicazioni sono molteplici, dai forni elettrici sotto vuoto e a pozzo per trattamenti termici alle linee di formatura e indurimento lamiere, dagli impianti di produzione vetro fino alle macchine soffiatrici per le bottiglie in PET. Cymbet RTC Ultra-Low Power con batteria integrata Cymbet ha annunciato il lancio della famiglia di prodotti RTC EnerChip, che combina un real time clock ultra-low power con una batteria a stato solido ricaricabile e un power management, integrato in un unico 28 News EONews n. 575 - maggio 2014 pacchetto di 5 x 5 mm. RTC EnerChip fornisce da 30 a oltre 100 ore di clock per migliaia di cicli di carica. I primi tre dispositivi della famiglia di prodotti EnerChip sono: CBC34123, che combina un RTC NXP con l’EnerChip e PMIC per 30 ore di lavoro con supporto bus SPI; CBC34803, che combina un RTC Ambiq con l’EnerChip e PMIC per 100 sicure per la lotta alla contraffazione e la tutela del marchio. EM4237 fornisce una carta d’identità universale e un certificato digitale crittografato per trasmettere la garanzia di buo- na qualità in qualsiasi parte del mondo. Le misure di sicurezza del dispositivo di cifra pubblica sono utilizzate per salvaguardare l’integrità dei dati in memoria e ga- rantire la riservatezza della comunicazione tra l’IC e il lettore. Ogni dispositivo EM4237 contiene un identificatore a 64 bit unico e un certificato digitale di base ECC a 32 byte. Motori, inverter, azionamenti, riduttori, motoridut-II a tori, sistemi di trasmissione della potenza, sistemi edizio di attuazione oleoidraulica e pneumatica, strumenne tazione di misura e controllo, sistemi di controllo e nto, supervisione, software di analisi e dimensionamento, software per la gestione dei carichi, diagnostica, sistemi di alimentazione, sistemi per la generazione e distribuzione di aria compressa, trasmissioni meccaniche, elementi di accoppiamento meccanici ecc. La firma digitale a 32- byte è calcolata utilizzando il numero univoco ID del dispositivo a 64 bit, una chiave pubblica e una segreta. EM4237 offre inoltre una mo- INDUS TECHNO EFFICI PRODOTTI E SOLUZIONI TECNOLOGICHE NELL’AUTOMAZIONE: EFFICIENZA A LA SESSIONE PLENARIA ore di lavoro e supporto bus I2C; CBC34813, che combina un RTC Ambiq con l’EnerChip e PMIC per 100 ore di lavoro e supporto bus SPI. Le varie configurazioni supportano le funzioni di allarme e timer, 256B di RAM, oscillatore RC, Watchdog e il controllo on-chip della carica della batteria. Inoltre, ciascun dispositivo ha un kit CBC - EVAL -12 che utilizza un’interfaccia USB per il controllo dei registri e completo accesso in lettura e scrittura. Come concretizzare le potenzialità di risparmio energetico dei processi industriali: strategie, Audit, modalità gestionali, incentivi, tecnologie e Case History. A cura di Business International I SEMINARI I LABORATORI L’agenda della giornata prevede una serie di seminari tecnici della durata di 30 minuti tenuti dai tecnici delle aziende partecipanti. Il programma degli incontri, i relatori e i titoli saranno aggiornati man mano che verranno confermati sul sito dell’evento. Nati con il proposito di offrire gratuitamente cultura e conoscenza in una modalità semplice e in grado di dare un ritorno di immagine alle aziende che si metteranno in gioco proponendo il corso. A numero chiuso, previa registrazione. Si rinnova l’appuntamento con ITE Day delle aziende espositrici e i laboratori 2014 il 24 giugno, anche quest’anno organizzati dalle Redazioni in collaborazione a Milano. Dopo il riscontro positivo con primarie aziende del settore durante i registrato da parte delle aziende quali i visitatori potranno imparare veramente EM Microelectronic espositrici e dei partecipanti, Fiera qualcosa sui prodotti, come utilizzarli, e come IC compatibile con ISO/IEC15693 Milano Media propone in linea con la realizzare vere e proprie applicazioni sotto la scorsa edizione una sessione plenaria guida di esperti. L’idea che sta alla base realizzata con l’autorevole contributo è continuare a fare ‘cultura’, permettendo di Business International, le sessioni così ai partecipanti di ampliare know-how e di presentazione dei prodotti ad opera competenze. Ma questo non è tutto… EM Microelectronic ha annunciato il dispositivo EM4237, compatibile con ISO/IEC15693, che offre prestazioni RF consentendo soluzioni efficienti e Per aderire on line all’indirizzo ite.mostreconvegno.it La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet MEDIA PARTNER: A La giornata si rivolge ai protagonisti della filier produttivi in ambito manifatturiero e di process • Uffici tecnici • Direttori tecnici • Progettisti • Tecnici e responsabili di produzione • Direttori di stabilimento • Manager aziendali • Energy Manager 29 News EONews n. 575 - maggio 2014 dalità di privacy. In questo modo, l’IC non risponde ai comandi ricevuti dal lettore RFID o può restituire un numero UID casuale che sarà utilizzato nella transazione successiva. TTI schicon LR, LT, LV e LH conformi alle normative RoHS. Questi dispositivi di dimensioni da 8 mm x 10 mm fino a 10 mm x13.5 mm, sono chip di condensatori ad alta Condensatori integrati ad alta tensione TTI ha ampliato la sua gamma di condensatori con la serie Ni- TRIAL D LOGY A ENCY Y MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014 IBM CLIENT CENTER SEGRATE Con il patrocinio di: A LIVELLO DI SISTEMA PRODUTTIVO A CHI SI RIVOLGE ra tecnologica che si occupano di progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti so: • Tecnici della manutenzione • Buyer • Ricercatori, tecnici e responsabili R&S • OEM • System Integrator • Utilizzatori finali • Public utilities tensione, progettati per fornire prestazioni affidabili in applicazioni quali HID automotive, alimentatori e driver LED, apparecchiature di alimentazione e unità di montaggio della batteria per veicoli elettrici/ibridi. La serie LR ha una tensione nominale da 160V a 500V e una gamma di capacità nominale tra 2.7 μF a 39 μF; temperatura di esercizio è -40 °C a +105 °C. La serie LV, invece, ha una vita operativa di 3000 ore a tensione nominale da 160V a 450V e capacità di lavoro da 3.3 μF a 33 μF. La serie LT, inoltre, è stata progettata per temperature fino a 125 °C su una gamma di tensione da 160V a 450V con una capacità da 3.3 μF a 33 μF. Vita media operativa di circa 2000 ore. Per applicazioni che richiedono una durata più lunga, c’è la serie LH Nishicon con 4000 ore di funzionamento e capacità da 2.2 μF a 27 μF. ORGANIZZATO DA: FTDI Microcontrollori Ground-Breaking 8-32 bit FTDI ha presentato una famiglia di microcontrollori per applicazioni orientate (AOC), destinati a compiti fondamentali dove possono aggiungere valore. Questi microcontrollori ottimiz- PARTNER The Executive Network Per informazioni: Tel 02 49976533 – 335 276990 – Fax 02 49976572 [email protected] – ite.mostreconvegno.it zano la velocità per aumentare le prestazioni del sistema e l’efficienza operativa, fornendo buone caratteristiche di connettività, oltre a semplificare l’implementazione del sistema e dei processi di integrazione di chip. Ci sono due famiglie di prodotti AOC: FT51 8-bit, progettata per 30 News EONews n. 575 - maggio 2014 sistema di controllo e FT900 32-bit, utilizzata in sistemi ad alte prestazioni come video di imaging, multimedia e altro, che coinvolgono grandi quantità di dati. Entrambe impiegano una vasta scelta di opzioni I/O e incorporano potenti ed efficienti architetture di elaborazione di base. CPU 8051, core dell’FT51, è stato ottimizzato per ottenere capacità di elaborazione di 48MIPS. FT900 ha una fotocamera integrata per il collegamento a moduli di imaging CMOS con risoluzione VGA. namico; Led bicolore (rosso e verde) per indicare l’attivazione di un display; protezione IP 69K; cablaggio a 3 fili. Panasonic Electric Works Sistema di marcatura laser Panasonic Electric Works ha realizzato LP-Z, un innovativo sistema di marcatura laser con sorgente in fibra FAYb da 25 Watt e lunghezza d’onda di 1,06 um, in grado di effettuare IFM Electronic Pulsanti capacitivi per quadri elettrici IFM Electronic ha ampliato la sua vasta gamma di pulsanti capacitivi della serie KT51xx di struttura cilindrica, con fori standard di 22 mm, ideali per quadri elettrici utilizzabili senza un montaggio complesso. La tecnologia utilizza l’effetto capacitivo per rivelare l’avvicinamento di un dito senza alcuna pressione di commutazione. Questi dispositivi non sono soggetti a usura e sono poco ingombranti rispetto ai tradizionali equivalenti meccanici. Il principale utilizzo dei pulsanti KT51xx è come interruttori di Start/Stop o per altri comandi di controllo relativi alle macchine. Tra le principali caratteristiche: applicazione di un simbolo per indicare Start, Stop, On o Off; principio di lavoro statico o di- marcature perfettamente a fuoco con un’escursione di +/- 25 mm (50 mm). Grazie a una speciale lente montata su motori elettrici estremamente rapidi e precisi, è possibile garantire risultati perfetti su tutte le superfici definite mediante il software in dotazione Panasonic LaserMarkerNAVI. Questo tipo di marcatore è idoneo a marcare immagini, loghi, scritte alfanumeriche, codici a barre e codici datamatrix su tutti i metalli e sulla maggioranza delle plastiche. T utte le marcature sono eseguite ad altissima velocità e con assoluta precisione. Il marcatore inoltre si occupa di mantenere automaticamente le proporzioni delle scritte sulle superfici, che altrimenti verrebbero inesorabilmente distorte dalla proiezione 2D sul piano inclinato. Tutti i marcatori laser Panasonic sono coperti da garanzia ufficiale di 24 mesi. Toshiba Electronics Europe Fotorelè ad alta corrente Toshiba Electronics Europe ha presentato TLP3107, un nuo- vo fotorelè ad alta corrente (max 3,3 A) di piccole dimensioni. Disponibile in un contenitore 2.54SOP6 da 6,3 x 7,0 mm, grazie alla sua bassa resistenza e all’elevata corrente ammessa è adatto ad applicazioni in sistemi di collaudo, compresi gli interruttori di alimentazione, i commutatori per resistenze di retroazione resistiva e i commutatori delle linee di misura. Se ne prevede l’impiego anche in impianti di automazione industriale e in impianti di sicurezza. I fotorelè offrono un’alta velocità di commutazione, un’elevata affidabilità, un basso consumo energetico e un funzionamento silenzioso in un piccolo contenitore: una valida alternativa ai relè meccanici. Composto da un foto-MOSFET otticamente accoppiato a un LED a infrarossi, il nuovo fotorelè utilizza la tecnologia MOSFET a trincea di ultima generazione e offre una corrente attiva circa 1,4 volte maggiore rispetto al dispositivo Toshiba precedente (TLP3103). Queste prestazioni, combinate con un’uscita a 3,3 A (max.), accelereranno il rimpiazzo dei relè meccanici in applicazioni che richiedono un’elevata densità di componenti. La sostituzione del contenitore DIP da 3A con il 2.54SOP6, riduce la superficie di montaggio del 40% e l’altezza complessiva del 50%. Ulteriori caratteristiche: corrente di innesco del LED di 3 mA (max), tensione di uscita a vuoto pari a 60 V (min) e tensione di isolamento di 1500 Veff (min). Yokogawa Analizzatore di spettro ottico Yokogawa ha presentato il nuovo analizzatore di spettro ottico che incorpora nuove funzioni d’analisi per misure effettuate nell’intervallo di lunghezze d’on- da usate nelle telecomunicazioni, da 600 a 1700 nm. Il nuovo analizzatore di spettro ottico AQ6370D, modello che rappresenta la quarta generazione della famiglia di strumenti AQ6370 Series, incorpora numerose nuove funzioni che ne migliorano la precisione e le capacità di analisi dei segnali rilevati nella banda di lunghezze d’onda che va da 600 a 1700 nm. Le nuove funzioni aggiunte comprendono la capacità di data logging, il gate sampling, la calibrazione della risoluzione, una funzione avanzata di misura con marcatori ed una modalità di sweep automatico migliorato. Il nuovo AQ6370D è disponibile in due versioni: standard o highperformance. Entrambe permettono di selezionare la risoluzione di misura da 0.02 nm a 2 nm, entrambe garantiscono una precisione di misura della lunghezza d’onda di ±0.02 nm (sulla banda C+L) ed un livello di sensibilità massima di –90 dBm. Per il modello high-performance il close-in dynamic range raggiunge i significativi valori di 78 dB a ±1nm dal picco con risoluzione di 0.05 nm e di 50 dB a ±0.1nm dal picco con risoluzione di 0.02nm. I l rapporto di soppressione della luce diffusa è per entrambe le versioni sempre maggiore di 73 dB ed il tempo di misura è di soli 0.2 sec per 100 nm di banda misurata. XP Power Alimentatori compatti da 400 W con raffreddamento a convezione XP Power ha recentemente presentato SDH400, una nuova serie di alimentatori da 400 W a singola e doppia uscita per montaggio a chassis, con alta efficienza e raffreddamento a convezione. Questi dispositivi, che per le dimensioni di 203.0 x 127.0 x 40.64 mm (8.0 x 5.0 x 1.6 inches) sono corrispondenti al formato 1U, possono erogare la piena potenza di 400 W senza necessità di ventole o di aria forzata per il raffreddamento. Inoltre, i modelli a singola uscita sono in grado di fornire una potenza di picco di 750 W per 0,5 secondi, cosa che li rende particolarmente adatti per applicazioni che richiedono alte correnti istantanee di spunto evitando così di ricorrere all’impiego di alimentatori di maggior potenza e quindi più grandi e costosi. L’efficienza si attesta tipicamente all’85% e all’88% per i modelli rispettivamente a doppia e a singola uscita. Nel segmento a uscita singola, la serie SDH400 comprende nove modelli che coprono i valori nominali di tensione più comuni da +3 a +60 VDC; per quanto riguarda i modelli a doppia uscita, sono disponibili tre abbinamenti: +5/+12 VDC, +5/+24 VDC e +12/+24 VDC. Una funzione di trimmer consente la regolazione fine della tensione d’uscita nel range +/-5% del valore nominale per compensare cadute dovute al carico o per soddisfare la necessità di valori fuori standard. 31 EONews n. 575 - maggio 2014 www.elettronica-plus.it www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it Inserzionisti Sede legale - Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 Milano Sede operativa ed amministrativa - SS. del Sempione, 28 - 20017 Rho (Mi) tel. +39 02 4997.1 fax +39 02 49976573 - www.fieramilanomedia.it LINEAR TECHNOLOGY................................. 5 RS COMPONENTS..................................... 13 MOUSER ELECTRONICS.............................. 3 TOPFLIGHT ITALIA..................................... 1 Direzione NATIONAL INSTRUMENTS............................ 2 Redazione Giampietro Omati Antonio Greco Presidente Amministratore Delegato Antonio Greco Direttore Responsabile Filippo Fossati Coordinamento Editoriale [email protected] - tel. +39 02 49976506 Paola Bellini Coordinamento di Redazione [email protected] - tel. +39 02 49976501 Franco Metta Redattore [email protected] - tel. +39 02 49976500 Laura Varesi Segreteria [email protected] - tel. +39 02 49976516 Si parla di... ACS NANO AMD ARCAM Collaboratori: Brian Black, Chris Delvizis, Francesco Ferrari, Federico Filocca, Aldo Garosi (disegni), Parviz Ghaffaripour, Massimo Giussani, Elena Kirienko, Francesca Prandi Grafica e produzione Franco Tedeschi Coordinamento grafici-impaginazione [email protected] - tel. +39 02 49976569 Alberto Decari Coordinamento DTP [email protected] - tel. +39 02 49976561 Nadia Zappa Ufficio Traffico [email protected] - tel. +39 02 49976534 Pubblicità Giuseppe De Gasperis Sales Manager [email protected] tel. +39 02 49976527 - fax +39 02 49976570-1 International Sales U.K. - SCANDINAVIA - NETHERLAND - BELGIUM - Huson European Media Tel +44 1932 564999 - Fax +44 1932 564998 Website: www.husonmedia.com SWITZERLAND - IFF Media Tel +41 52 6330884 - Fax +41 52 6330899 Website: www.iff-media.com USA - Huson International Media Tel +1 408 8796666 - Fax +1 408 8796669 Website: www.husonmedia.com GERMANY - AUSTRIA - MAP Mediaagentur Adela Ploner Tel +49 8192 9337822 - Fax +49 8192 9337829 Website: www.ploner.de TAIWAN - Worldwide Service co. 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News ha frequenza mensile. www.avnet-memec.eu15-16 CAME GROUP http://www.came.com/it/21 CUI http://www.cui.com/27 CYMBET www.cymbet.com27 CYPRESS SEMICONDUCTOR www.cypress.com27 DATACORE SOFTWARE http://www.datacore.com/27 EM MICROELECTRONIC www.emmicroelectronic.com28 EOS EXAR EXPO MILANO 2015 FROST & SULLIVAN FTDI FUTURE HORIZONS GARTNER GEFRAN GLOBALFOUNDRIES GOOGLE GRAND VIEW RESEARCH IC INSIGHTS IDTECHEX IFM ELECTRONIC IHS ISUPPLI http://www.eos.info/en9 www.exar.com25 http://www.expo2015.org/21 www.frost.com7 www.ftdichip.com29 www.aboutus.org/FutureHorizons.net1 www.gartner.com6 www.gefran.com27 www.globalfoundries.com4 www.google.com6 www.grandviewresearch.com6 www.icinsights.com8 www.idtechex.com9 www.ifm-electronic.com30 www.isuppli.com6 IHS TECHNOLOGY www.ihs.com1 INTEL www.intel.com4 KENTSTRAPPER LINEAR TECHNOLOGY MARKETSANDMARKETS MAXIM INTEGRATED MOUSER ELECTRONICS NATIONAL INSTRUMENTS PANASONIC ELECTRIC WORKS PARTNER DATA QUALCOMM RESEARCH AND MARKETS Informativa resa ai sensi dell’art. 2, Codice Deontologico Giornalisti Ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003 e dell’art. 2 del Codice Deontologico dei Giornalisti, Fiera Milano Media SpA – titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in Rho, SS. del Sempione 28, vengono conservati gli archivi di dati personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti e pubblicisti che collaborano con le testate edite dal predetto titolare attingono nello svolgimento della propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa. 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Presso il titolare è disponibile l’elenco completo ed aggiornato dei responsabili. www.amd.com4 http://www.arcam.com/9 AVNET MEMEC QUANTEC INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Informativa art. 13, d. lgs 196/2003 I dati degli abbonati sono trattati, manualmente ed elettronicamente, da Fiera Milano Media SpA – titolare del trattamento – Piazzale Carlo Magno,1 Milano - per l’invio della rivista richiesta in abbonamento, attività amministrative ed altre operazioni a ciò strumentali, e per ottemperare a norme di legge o regolamento. Inoltre, solo se è stato espresso il proprio consenso all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, Fiera Milano Media SpA potrà utilizzare i dati per finalità di marketing, attività promozionali, offerte commerciali, analisi statistiche e ricerche di mercato. 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