Enterprise Architecture
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L’impatto delle tecnologie digitali sulla catena del valore dell’impresa La definizione di un’architettura di impresa Outline Introduzione The Zachman Framework for Enterprise Architecture Perspectives Abstractions The Open Group Architecture Framework Architecture domain Architecture Development Method Introduzione Nel 1987 John A. Zachman pubblica su IBM Systems Journal “Framework for Information Systems Architecture”, un articolo seminale nel quale introduce alcuni dei concetti che saranno fondamentali in ambito di Enterprise Architecture. Nel 1992 questi concetti sono approfonditi e raffinati, e le problematiche affrontate iniziano ad essere riconosciute dalla comunità: Complessità dei sistemi aziendali: le organizzazioni spendevano sempre più denaro per sviluppare sistemi IT; Scarso allineamento con il business: le organizzazioni avevano sempre più difficoltà a mantenere tali sistemi IT allineati con le necessità del business. Questi problemi, posti già venti ani fa, hanno raggiunto oggi un punto critico. Il costo e la complessità dei sistemi IT sono cresciuti esponenzialmente, mentre le possibilità di trarne un valore reale e immediato hanno subito un crollo. Le organizzazioni di grandi dimensioni non possono ignorare questi problemi. Le idee fondanti dell’Enterprise Architecture, che venti anni fa sembravano visionarie, oggi risultano profetiche e attuali. Introduzione Una visione olistica L’Enterprise Architecture (EA) rappresenta un’impresa nella sua interezza, agendo come mezzo di coordinamento fra: aspetti di business planning come obiettivi, vision, strategie e principi di governance; aspetti operativi come vocabolari di business, struttura organizzativa, processi e dati; asetti di automazione come sistemi informativi e database; e infrastrutture tecnologiche di supporto come computer, sistemi operativi e network. In un’azienda di grandi dimensioni, è necessario un framework rigoroso per poter scattare una fotografia dell’intera organizzazione in tutte le sue dimensioni e in tutta la sua complessità. L’Enterprise Architecture è in grado di coordinare in modo olistico le molteplici sfaccettature che costituiscono l’essenza fondamentale di un’impresa. Enterprise Strategic Alignment Business Strategy Business Concepts Operational Capabilities Technology Strategy Enabling Technologies Technology Capabilities Enterprise Business Improvement Introduzione Fattori critici di successo per una EA Un approccio efficace all’Enterprise Architecture è in grado di: creare e mantenere una visione condivisa del presente e del futuro che guidi l’allineamento continuo fra business e IT; creare processi di business che riflettono la strategia dell’impresa favorire l’agilità riducendo la complessità, forte inibitore del cambiamento; aumentare la flessibilità dell’impresa nel relazionarsi con partner esterni; sviluppare un’organizzazione proattiva capace di venire incontro alla domanda del cliente; ridurre i rischi e preparare l’impresa per cambiamenti rapidi e inaspettati; evitare la duplicazione di team IT che operano ciascuno allo scuro dell’altro; creare, unire e integrare i processi di business attraverso tutta l’impresa; sbloccare i flussi informativi, unendo gli “information silos” che intralciano le iniziative a livello corporate; eliminare tecnologie duplicate e sovrapposte, diminuendo i costi di supporto e migliorando l’integrazione fra i sistemi; ridurre il delivery time e i costi di sviluppo massimizzando il riuso di tecnologie, informazioni e applicazioni di business. Introduzione Alcune definizioni “L’Architettura di Impresa ci permette di determinare gli elementi che costituiscono l'impresa e come questi sono posti in relazione tra loro.” The Open Group “L’Enterprise Architecture è un asset strategico - informativo di base che definisce la business mission, le informazioni utili, le tecnologie di supporto e il processo di perfezionamento delle tecnologie in risposta alle necessità di cambiamento.” USA Federal CIO Council “L’Enterprise Architecture è l’espressione olistica di tutti i fattori chiave di business di un’organizzazione, delle informazioni, delle applicazione e delle tecnologie e del loro impatto sulle funzioni e sui processi di business. L'approccio guarda ai processi di business, alla struttura dell'organizzazione e al tipo di tecnologia usata per guidare i processi.” Meta Group, Inc. Introduzione Prospettiva storica La maggior parte dei framework ha una storia comune ed è frutto di raffinamenti di altri framework; Il framework di Zachman ha avuto il merito di aprire il filone e rimane tuttora il punto di riferimento per ogni altro framework. references DoD AF 2003 JTA ISO/IEC 14252 DoD TRM supported by TAFIM influenced references influenced influenced influenced influenced TASIF 1997 IAF v1 influenced 1996 1985 1990 1995 FEA 2002 supported by influenced UVA Model 1994 Zachman 2008 FEAF 1999 influenced TOGAF 2009 TEAF 2000 influenced influenced TOGAF 2002 influenced Zachman 1992 EAP 1992 supported by C4ISR 1999 references TOGAF 1995 adopted by Zachman 1987 DoD AF 2007 influenced influenced influenced influenced IAF v3 2001 2000 FEA 2007 E2AF 2003 XAF 2003 2005 E2AF 2006 XAF 2008 2010 Adapted from: Jaap Schekkerman, How to survive the jungle of Enterprise Architecture Frameworks, Trafford 2004 The Zachman Framework for Enterprise Architecture The Zachman Framework Secondo l’idea originaria di Zachman, l’Enterprise Arhitecture deve adottare un’approccio ingegneristico alla gestione di prodotti complessi. La creazione e gestione di un’impresa risulta, da questo punto di vista, qualcosa di molto simile a quella di un aeroplano. Essi sono semplicemente due istanze diverse di un generico “oggetto complesso” Il concetto di architettura è inteso come il mezzo per colmare il gap fra strategia e implementazione, cioè fra aspettative del committente e prodotto finale. L’architettura è centrale nella produzione di risultati di qualità e nei tempi stabiliti e nella gestione del cambiamento di prodotti complessi The Zachman Framework Dato un sistema/prodotto complesso, tuttavia, non ne esiste una singola rappresentazione che possa modellarne tutti gli aspetti. Esistono rappresentazioni da diverse prospettive e ruoli che entrano in gioco nel processo di produzione del prodotto. Come vedremo nel seguito è necessario tenere conto di punti di vista che vanno da quello del committente a quello del designer, dal quello dello sviluppatore, a quello del sub-contractor. La seguente tabella fornisce un esempio delle prospettive previste da Zachman per tre tipi di oggetti complessi: buildings, airplanes, information system: Generic Buildings Airplanes Ballpark Bubble charts Concepts Scope/Objectives Owner’s representation Architect’s drawings Work breakdown structure Model of the business (or business description) Designer’s representation Architect’s plans Engineering design /bill of materials Model of the information system (or information system description) Builder’s representation Contractor’s plans Manufacturing Engineering design / bill of materials Technology model (or technology-constrained description) Out-of-context representation Shop plans Assembly / fabrication drawings Detailed description Numerical code programs Machine language description (or object code) Airplane Information System Machine language representation Product Building Information Systems The Zachman Framework E’ possibile individuare, inoltre, rappresentazioni relative a diverse caratteristiche del prodotto (materiale, funzionale, geometrica, …) Tali caratteristiche (abstraction) rispondono alle domande: di cosa è fatto il prodotto (WHAT)? come funziona il prodotto (HOW)? come sono collocate reciprocamente le componenti (WHERE)? chi fa che cosa relativamente al prodotto (WHO)? quando accadono gli eventi rilevanti per il prodotto (WHEN)? con quale criterio sono prese le varie decisioni in merito al prodotto (WHY)? The Zachman Framework Zachman identifica una struttura logica generica che ci permette di organizzare e classificare le diverse rappresentazioni possibili di un oggetto complesso. Inoltre definisce il concetto di generico architettura. Architecture: set of design artefacts, or descriptive representations, that are relevant for describing an object such that it can be produced to requirements (quality) as well as maintained over the period of its useful life (change). The Zachman Framework Zachman, poi, specializza la definizione di architettura nell’ottica di architettura di impresa e contestualizza il framework logico in tale ambito Architecture: set of descriptive representations (i.e. models), that are relevant for describing an Enterprise such that it can be produced to management s requirements (quality) and maintained over the period of its useful life (change) there are different perspectives (and actually different representations) for each of the different participants The Zachman framework for Enterprise Architecture Perspectives The Zachman Framework Perspectives - Scope Role: planner Vicoli: Finanziari, enti esterni Ingegneria Edile: il primo diagramma è un semplice schizzo che delinea grossolanamente la dimensione, la forma, le relazioni spaziali e le finalità essenziali della struttura finale. Zachman Framework: sommario essenziale per chi voglia pianificare un investimento in un sistema informativo aziendale, delineandone lo scopo e stimandone i costi e le performance. The Zachman Framework Perspectives - Business model Role: owner Vicoli: uso, policy Ingegneria Edile:Un secondo diagramma che raffiguri il prodotto finale, disegni composti da sezioni orizzontali, verticali, ecc.. Serve committente per capire se “Questo è esattamente ciò che avevo in mente! “ Zachman Framework: obiettivi, strategie e processi che sono usati per supportare la mission del progetto in atto The Zachman Framework Perspectives - System model Role: designer Vicoli: strutturali, operazionali Ingegneria Edile: Progettazione archetettonica, strutturale, sicurezza ecc Zachman Framework: È la prospettiva dell'ingegnere, l'architetto del software, l'intermediario tra quello che è desiderabile (Riga 2) e quello che è fisicamente e tecnicamente possibile (Riga 4), cioè colui che si occupa del disegno logico del nuovo sistema. Queste rappresentazioni contengono i requisiti del sistema, gli oggetti, le attività e le funzioni che implementano il modello di business. The Zachman Framework Perspectives - Technology Role: builder Vicoli: tecnologici, fisici Ingegneria Edile: il costruttore deve adattare i progetti dell’architetto in modo da considerare vincoli dovuti agli strumenti, alla tecnologia e ai materiali disponibili. Zachman Framework: modello che adatta il progetto di sistema ai vincoli posti dai linguaggi di programmazione, dai dispositivi hardware e, in generale, dalle tecnologie esistenti. The Zachman Framework Perspectives - Detailed representations Role: subcontractor Vicoli: implementativi Ingegneria Edile: i sub-contractors lavorano sulla base di disegni e progetti che dettagliano le modalità di realizzazione di parti o componenti (e.g. finestre e porte su misura) Zachman Framework: specifica dettagliata fornita ai programmatori che hanno il compito di sviluppare moduli individuali senza la necessità di preoccuparsi del contesto, cioè della struttura generale del sistema. The Zachman Framework Perspectives - Proprietà Additività dei vincoli: i vincoli di ciascun livello sono aggiunti/applicati al modello del livello superiore, ottenendo così un nuovo tipo di modello rispondente ad una nuova prospettiva. Reverse Engineering: in linea di principio fra i modelli di due livelli adiacenti non ci dovrebbe essere una differenza tale da rendere impossibile la derivazione di quello del livello superiore a partire da quello del livello inferiore. Questo assicura che, a valle del processo di trasformazione che porta al modello dell’ultimo livello (sub-contractor), non accada che i requisiti di business iniziali non siano riconoscibili nel prodotto finale. Abstractions The Zachman Framework Abstractions Le colonne del framework rappresentano diverse astrazioni o diversi modi di descrivere la realtà. Isolare (astrarre) un aspetto, nascondendo gli altri, è un modo per ridurre la complessità del problema di design. Tuttavia le astrazioni si riferiscono tutte allo stesso oggetto complesso, quindi rimane il problema di mantenere la consistenza e l’integrità fra le differenti rappresentazioni. The Zachman Framework Abstractions Ogni colonna rappresenta un’astrazione del mondo reale e corrisponde ad una delle domande: what, how, where, who, when, why. Le risposte a queste sei domade sono le entità base o variabili di colonna: entities, functions, locations, people, times, motivations. In aggiunta a queste variabili, si definiscono le connessioni che ne legano le istanze. Per ogni colonna quindi esiste un basic model costituito da una variabile e una connessione. The Zachman Framework Abstractions - What La colonna “what” descrive, in linea generale, i materiali e gli oggetti di cui il prodotto finale sarà composto; in un sistema informativo questa colonna contiene i modelli dei dati. Questi sono quindi simili al concetti di “distinta base” (bill of materials) di un prodotto manifatturiero. Basic Model: entity - relationship - entity The Zachman Framework Abstractions - How La colonna “how” descrive le caratteristiche funzionali del prodotto finale. Per un sistema informativo una simile descrizione può essere chiamata modello di processo. Basic model: input - process - output (input argument - function - output argument) The Zachman Framework Abstractions - Where La colonna “where ” descrive il prodotto dal punto di vista dello spazio fisico, evidenziandone la dislocazione e connessione dei componenti. Un modello di questo tipo è detto “network model”. Basic model: site-link-site (node-line-node) The Zachman Framework Abstractions - Who La progettazione dell’organizzazione riguarda l’allocazione del lavoro e la strutturazione delle responsabilità e dell’autorità. Basic Model: people - work - people People: entità che allocano o a cui è allocato il lavoro Work: Control work: specifica formale dei rapporti lavorativi fra agenti in termini di schedulazione, costi e prodotto; Coordination work: le relazioni lavorative variano a seconda del contesto e in base alle necessità; Operational work: collaborazione fra agenti; The Zachman Framework Abstractions - When La colonna “when” descrive gli eventi e le relazioni fra essi (durata) che determinano i criteri per misurare le performance e l’utilizzo di risorse. In generale, a parità di obiettivo, ad una breve durata corrisponde un’alta quantità di risorse, mentre ad una durata prolungata corrisponde una limitata quantità di risorse. Basic Model event - duration - event The Zachman Framework Abstractions - Why La colonna “why” descrive quali siano le motivazioni che guidano le scelte relative al prodotto/sistema. Basic Model: ends means - ends Ends: obiettivi o goal Means:strategie o mezzi per realizzare gli obiettivi The Zachman Framework Le regole Le colonne non sono ordinate. Nessuna è più importante di un'altra ma concentrandosi su una si possono avere implicazioni pratiche e significative. Ogni colonna ha un semplice modello di base. Ogni colonna rappresenta una astrazione dell'impresa nel mondo reale, che corrisponde ad uno schema di classificazione basato sulle interrogazioni: che cosa, come, dove, chi, quando e perchè. Le risposte a queste sei domande sono le entità di base o le variabili delle colonne: entità, funzioni, localizzazioni, persone, tempi e motivazioni Il modello di base è unico per ogni colonna. L'unicità è essenziale. Perciò, nessuna variabile o connettore nel modello della colonna di base è ripetuto, o nel nome o nel concetto. Per esempio, “entità” e “relazione” sono unici per la colonna Data. I termini “funzione” ed “argomento” sono unici per la colonna Function. Entità non è equivalente a funzione e relazione non è equivalente ad argomento. Ogni riga rappresenta una distinta e unica prospettiva. Ogni prospettiva è diversa perché basata su un set specifico di vincoli. Questo implica, fra l’altro, che in una data colonna il significato del basic model cambia di riga in riga. The Zachman Framework Le regole Ogni cella è unica. Ciò discende dalle regole 3 e 4. Si noti che una conseguenza di questa regola è che esiste un linguaggio di modellazione per ciascuna cella. Questo spiegherebbe la pletora di linguaggi attualmente esistenti che possono essere mappati più o meno precisamente ad alcune aree del framework. La composizione o integrazione dei modelli delle celle di una riga costituisce un modello completo per la corrispondente prospettiva. La logica del framework è ricorsiva. Il framework, nel corso degli anni, è stato applicato a diversi oggetti complessi. Fra questi evidenziamo i seguenti: edifici, aeroplani, aziende, sistemi informativi. Tali esempi non sono casuali, si noti infatti che esiste un rapporto ben preciso fra essi. Il responsabile del prodotto (edificio, aeroplano) gioca il ruolo di owner (cliente) per l’azienda Il responsabile dell’azienda gioca il ruolo di owner (cliente) per il sistema informativo The Open Group Architecture Framework TOGAF architecture domain Framework architetturale sviluppato dal Consorzio The Open Group. Costituisce un quadro di riferimento (framework + metodi) per consentire la progettazione e la realizzazione di una corretta Architettura di Impresa tenendo conto della specifica realtà di business. TOGAF definisce quattro architecture domain: Architettura di business definisce la strategia di business, la governance, l’organizzazione e i processi chiave; Architettura applicativa definisce l’architettura dei sistemi applicativi e le loro interazioni e relazioni con i processi core; Architettura dei dati definisce l’architettura logica e fisica dei dati di un'organizzazione e le risorse di gestione a loro dedicate; Architettura infrastrutturale definisce l’infrastruttura hardware, software e di rete necessaria a supportare le applicazioni di business. TOGAF ADM L’ A r c h i t e c t u r e D e v e l o p m e n t M e t h o d rappresenta il nucleo del TOGAF. Dettaglia fase per fase come realizzare l’architettura in funzione dell’organizzazione e dei requisiti di business specifici . Costituisce un riferimento per l’architetto per permettergli di soddisfare un set complesso di requisiti, comunicare il concept, orientarsi su tool di sviluppo e, inoltre, fornisce un collegamento con casi studio pratici." ADM è un metodo iterativo lungo l’intero processo tra fase e fase all’interno di ogni fase Per ogni iterazione bisogna riconsiderare l’ambito di intervento il livello di dettaglio la pianificazione. TOGAF ADM - Framework and Principles Prima di iniziare un progetto di EA, c’è bisogno di rispondere ad alcune domande di base come: “Quanto tempo possiamo dedicare al progetto?”, “A che livello di dettaglio vogliamo arrivare?”, “Quali sono gli obiettivi di business?”. In sostanza è necessario determinare i principi che governeranno il resto del lavoro. TOGAF ADM - Architecture Vision Determinare l’ambito di intervento, i vincoli e le aspettative per il progetto; Creare una vision architetturale e validarla con il top management, assicurandosi il suo appoggio e il suo commitment; Determinare tutti gli stakeholder coinvolti nel processo; TOGAF ADM - Business Architecture Documentare l’architettura corrente di business (AS IS), analizzando in particolare i processi, le relazioni, i principi, le strutture organizzative, le funzioni e i mezzi che l’impresa utilizza per raggiungere i suoi obiettivi. Definire l’architettura target di business (TO BE) Analizzare il gap fra as is e to be TOGAF ADM - Information System Architecture Viene analizzata in dettaglio l’architettura dei sistemi informativi (AS IS), in particolar modo i flussi dati e le architetture applicative. E’ necessario documentare la situazione attuale e ipotizzare le informazioni e le applicazioni che possano essere di supporto agli obiettivi di business (TO BE), suddividendo il sistema informativo desiderato in blocchi (siano essi esistenti o meno) Analizzare il gap fra as is e to be TOGAF ADM - Technology Architecture In questa fase si sviluppa l’architettura tecnologica che implementa il business e l’architettura informativa definite precedentemente. Creare un riferimento dell’esistente (AS IS), suddividere il sistema IT in blocchi e descriverli singolarmente. Creare un modello TO BE combinando più blocchi insieme (esistenti e da sviluppare) Analizzare il gap fra as is e to be. TOGAF ADM - Opportunities and Solutions Nelle fase precedenti sono state fotografate la situazione iniziale e il target di riferimento e si è divisa l’architettura esistente in parti (building blocks). In questa fase si considerano tutti i blocchi presenti, si determina quali riutilizzare, quali sostituire, quali acquistare o costruire in funzione delle priorità e delle dipendenze. Concentrarsi su progetti a breve termine che garantiscono risultati immediati, in grado di creare un clima di entusiasmo per favorire successivi progetti di maggiori dimensioni. TOGAF ADM - Migration Planning In questa fase viene effettuata un’analisi dei rischi e un’analisi Costi-Benefici per ogni opportunità identificata nella fase precedente. Successivamente si passa alla creazione di una roadmap che permette di pianificare lo sviluppo secondo le priorità individuate. TOGAF ADM - Implementation Governance Il processo di sviluppo vero e proprio è fuori dall’ambito di TOGAF, ma in questa fase si assicura un controllo continuo affinchè lo sviluppo risulti conforme agli obiettivi architetturali. In questa fase si produce un contratto di architettura che formalizza i parametri sui quali basare la valutazione della conformità dei risultati." TOGAF ADM - Architecture Change Management Una architettura di impresa, una volta terminata, è raramente un sistema statico. Questa fase ha il compito di monitorare di continuo le richieste di cambiamento decidendo se e come procedere per soddisfarle. Alcuni cambiamenti, come la semplificazione di un processo, possono essere gestiti da una buona politica di change management e non necessiteranno di spostarsi da questa fase. Altri tipi di cambiamento, come nuove iniziative di standardizzazione o l’introduzione di nuove tecnologie, richiedono solo una ridefinizione parziale dell’architettura, partendo magari dalla fase D. In altri casi, come quelli che impattano pesantemente sui processi di business, richiedono di ricominciare il ciclo dalla fase A, considerando l’attuale architettura come AS IS (o baseline) Grazie dell’attenzione
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