tecniche chirurgiche - Bollettino Emilia Romagna
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LA PLACENTA ACCRETA PREVIA TECNICHE CHIRURGICHE Marco Stefanetti U.O. di Ginecologia e Ostetricia Ospedale “Infermi” Rimini • placenta accreta has been reported to result in a 7% mortality rate . • The most common indication for birth related hysterectomy, accounting for 40– 60% of cases. ACOG committee opinion . International Journal of Gynecology & Obstetrics 77 (2002) 77-78. J. Obstet. Gynaecol. Res. Vol. 33, No. 4: 431–437, August 2007 . INDISPENSABILE UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE • Equipe ostetricaostetrica-prenatalista • Anestesisti Anestesisti--rianimatori • Urologo • Radiologo interventista • Neonatologo • Ginecologo oncologo •La cooperazione di queste figure riduce il rischio di morbilità e mortalità Nostra esperienza Da Marzo 2011 a Gennaio 2012 tre casi di placenta previa centrale accreta Caso n.1 •Pz. Di 38 aa •Tre pregressi tagli cesarei un aborto spontaneo •Diagnosi di placenta previa centrale a 28 settimane di amenorrea •Ricoverata presso il nostro reparto a 30 settimane + 5 gg di amenorrea per minaccia di parto pretermine •Controllo ecografico: diagnosi di placenta previa centrale accreta •RMN conferma la diagnosi ecografica •Profilassi con corticosteroidi •Terapia tocolitca •Nessun episodio metrorragico •Pz. Dimessa a 32 sett. + un giorno di amenorrea •Riammessa in reparto alla 34^ sett + 4 gg di amenorrea •Counselling preoperatorio: in accordo con la paziente si decide per taglio cesareo demolitore Caso n.1 •Timing parto a 35 settimane di amenorrea • singola dose di corticosteroidi il giorno prima dell’intervento •Giorno dell’intervento preparazione: •Terapia antibiotica (cefalosporina 2 gr ev) ripetuto 1 gr a tre ore dalla prima somministrazione •Posizionamento catetere peridurale • radiologia interventistica: posizionamento introduttori femorali bilaterali da 5 fr per inserimento di guide idrofile per l’introduzione di palloncini da emostasi a livello delle arterie iliache comuni bilaterali Caso n.1 •Sala operatoria: •Cistoscopia: valutazione parete vescicale che risulta integra, introduzione di stent ureterali esterni da 5 fr in anestesia peridurale •Induzione anestesia generale •Laparotomia longitudinale pubo-sovraombelicale •Incisione parete uterina antero-fundica •Estrazione podalica di feto di sesso femminile 1660 gr •Bolo di 5 UI di ossitocina ev più infusione di Sulprostone 500 mcg in 250 sol fis 40 gtt./min Caso n.1 TECNICA CHIRURGICA •Placenta lasciata in situ •Sutura della breccia uterina antero-fundica •Coagulazione e sezione dei legamenti rotondi ed utero-ovarici con elettrobisturi a radiofrequenza (Ligasure) •Preparazione degli spazi retroperitoneali per l’individuazione degli ureteri e delle arterie uterine all’origine •Scollamento della plica vescicouterina fino al terzo superiore della vagina •Coagulazione e sezione dei vasi uterini con Ligasure previa lateralizzazione degli ureteri •Incisione con elettrobisturi della vagina a livello dell’inserzione sul collo dell’utero e completamento dell’incisione vaginale con Ligasure. •Sutura della breccia vaginale •Stima perdita ematica intraoperatorio 700 cc •Hb preoperatoria 11.9, Hb introperatoria 8.2 (EGA) •Emorecupero 227 ml reinfusi + 600 ml plasma fresco congelato •Durata intervento 270 min Caso n.1 ESAME ISTOLOGICO: Placenta previa centrale accreta ed increta TECNICA CHIRURGICA •Catetere vescicale di Foley a tre vie •Stent ureterali bilaterale •introduttori femorali da 5 fr per inserimento di guide idrofile per l’introduzione di palloncini da emostasi a livello delle arterie iliache comuni bilaterali TECNICA CHIRURGICA Sistema di recupero ematico intraoperatorio Intensificatore di brillanza per il controllo del posizionamento intraoperatorio dei cateteri arteriosi TECNICA CHIRURGICA Laparotomia longitudinale pubosovraombelica. Adeguata esposizione di tutta la parete antero-fundica del viscere uterino con possibilità di esteriorizzazione dello stesso TECNICA CHIRURGICA TECNICA CHIRURGICA •Dopo l’estrazione del feto la placenta viene lasciata in situ senza nessun tentativo di secondamento •Rapida chiusura della breccia uterina in continua per minimizzare la perdita ematica dalla parete uterina TECNICA CHIRURGICA TECNICA CHIRURGICA •Divaricatore autostatio OMNI TRACT •Visualizzazione ed isolamento degli ureteri e dei vasi pelvici •Isterectomia allargata tipo Piver I/II TECNICA CHIRURGICA Ligasure Impact: sistema che sfrutta la combinazione tra pressione costante e radiofrequenza dinamica per la sintesi dei vasi VANTAGGI • Sicurezza: sistema automatico di calcolo dell’impedenza tissutale, indipendente da parametri esterni (potenza e pressione) • Affidabilità: su tutti i vasi fino a 7 mm di diametro compreso • Semplicità di utilizzo • Riduzione dei tempi di chiusura dei vasi • Minima diffusione termica laterale (< 2 mm) • Non adesività e carbonizzazione • Standardizzazione delle procedure •Legamenti rotondi ed utero-ovarici • apertura delle pagine dei legamenti larghi e preparazione degli spazi retroperitoneali per dissezione •Preparazione e scollamento della plica vescicouterina •Scheletrizzazione dei vasi uterini e loro isolamento fino all’origine •Sintesi e sezione dei vasi uterini •Dopo apertura della prete vaginale anteriore con monopolare completamento della sezione della vagina con Ligasure Caso n.2 •Pz. Di 41 aa •due pregressi tagli cesarei una pregressa miomectomia laparotomica •Diagnosi di placenta previa centrale a 21 settimane di amenorrea con sospetto accretismo •RMN a 27 settimane di amenorrea che conferma la diagnosi di placenta previa centrale accreta •Ricoverata presso il nostro reparto a 34 settimane + 3 gg di amenorrea, ricovero preventivo •Profilassi con corticosteroidi 2 dosi • nessun episodio metrorragico •Counselling preoperatorio, in accordo con la paziente si decide per taglio cesareo demolitore Caso n.2 •Timing parto a 35 settimane + 6 gg di amenorrea • singola dose di corticosteroidi il giorno prima dell’intervento •Giorno dell’intervento preparazione. •Terapia antibiotica (cefalosporina 2 gr ev) •Posizionamento catetere peridurale • radiologia interventistica: • posizionamento introduttori femorali bilaterali da 5 fr per inserimento di guide idrofile per l’introduzione di palloncini da emostasi a livello delle arterie iliache comuni bilaterali Caso n.2 •Sala operatoria: •Cistoscopia: valutazione parete vescicale che risulta integra, introduzione di stent ureterali esterni da 5 fr in anestesia peridurale •Induzione anestesia generale •Laparotomia longitudinale pubo-sovraombelicale •Incisione parete uterina antero-fundica •Estrazione podalica di feto di sesso femminile 2530 gr •Bolo di 5 UI di ossitocina ev più infusione di Sulprostone 500 mcg in 250 sol fis 40 gtt./min Caso n.2 •Placenta lasciata in situ •Sutura della breccia uterina antero-fundica •Coagulazione e sezione dei legamenti rotondi ed utero-ovarici con elettrobisturi a radiofrequenza (Ligasure) •Preparazione degli spazi retroperitoneali per l’individuazione delle arterie uterine all’origine e degli ureteri •Scollamento della plica vescicouterina fino al terzo superiore della vagina •Coagulazione e sezione dei vasi uterini con Ligasure previa lateralizzazione degli ureteri •Incisione con elettrobisturi della vagina a livello dell’inserzione sul collo dell’utero e completamento dell’incisione vaginale con ligasure. •Sutura della breccia vaginale •Stima perdita ematica intraoperatorio 700 cc •Hb preoperatoria 10.6, Hb postoperatorio 9.8 •Emorecupero non effettuato •Stima perdita ematica < 500 cc •Durata intervento 190 min Caso n.2 ESAME ISTOLOGICO: Placenta previa centrale accreta Caso n.3 •Pz. Di 37 aa •Un pregresso taglio cesareo per placenta previa marginale accreta •Diagnosi di placenta previa centrale a 21 settimane di amenorrea •RMN a 26 settimane di amenorrea conferma la diagnosi ecografica •Profilassi corticosteroidea a domicilio a 28 settimane di amenorrea •Ricoverata presso il nostro reparto a dalla 28^ sett alla 29^ settimana di amenorrea per metrorragia •Terapia progestinca per via vaginale •Riammissione a 31 sett. + 4 gg di amenorrea per metrorragia eseguita terapia tocolitca con Atosiban + terapia progestinica, dimessa a 32 sett + 3 gg di amenorrea •Riammessa in reparto alla 34^ sett + 2 gg di amenorrea •35 sett + 3 gg di amenorrea episodio metrorragico, esegue terapia tocolitica di mantenimento con Atosiban •Counselling preoperatorio, in accordo con la paziente si decide per taglio cesareo demolitore Caso n.3 •Timing parto a 35 settimane + 4 gg di amenorrea • singola dose di corticosteroidi il giorno prima dell’intervento •Giorno prima dell’intervento dell’intervento preparazione. •LA PROCEDURA E’ STATA ANTICIPATA DI UN GIORNO PER RISCHIO DI TC EMERGENTE •Terapia antibiotica (cefalosporina 2 gr ev) •Posizionamento catetere peridurale • radiologia interventistica: • posizionamento introduttori femorali bilaterali da 5 fr per inserimento di guide idrofile per l’introduzione di palloncini da emostasi a livello delle arterie iliache comuni bilaterali Caso n.3 •Sala operatoria: •Cistoscopia: valutazione parete vescicale che risulta integra, introduzione di stent ureterali esterni da 5 fr in anestesia peridurale •Induzione anestesia generale •Laparotomia longitudinale pubo-sovraombelicale •Incisione parete uterina antero-fundica •Estrazione podalica di feto di sesso maschile 3450 gr •Bolo di 5 UI di ossitocina ev più infusione di Sulprostone 500 mcg in 250 sol fis 40 gtt./min Caso n.3 •Placenta lasciata in situ, parzialmente distaccata nel margine superiore con profuso sanguinamento •Tamponamento stipato della cavità uterina •Sutura della breccia uterina antero-fundica •Coagulazione e sezione dei legamenti rotondi ed utero-ovarici con elettrobisturi a radiofequenza (Ligasure) •Lacerazione della parete laterale destra del’utero e dei rami ascendenti dei vasi uterini con profuso sanguinamento •Occlusione per 4 minuti delle arterie iliache comuni da parte del radiologo interventista per il controllo dell’emorragia •Preparazione degli spazi retroperitoneali per l’individuazione delle arterie uterine all’origine e degli ureteri •Coagulazione e sezione dei vasi uterini con Ligasure previa lateralizzazione degli ureteri •Scollamento della plica vescicouterina che risulta tenacemente adesa alla parete uterina su cui si determina soluzione di continuo della parete riparata con sutura riassorbile in duplice strato •Incisione con elettrobisturi della vagina a livello dell’inserzione sul collo dell’utero e completamento dell’incisione vaginale con Ligasure. •Sutura della breccia vaginale Caso n.3 •Stima perdita ematica intraoperatorio 7000 cc •Hb preoperatoria 10.5, Hb intraoperatoria 7.2 (EGA) •Inizio emotrasfusione 9 sacche di emazie concentrate •Emorecupero 1380 cc reinfuso •1200 ml di plasma fresco concentrato •9000 cc di cristalloidi e 1500 cc di colloidi • Hb postoperatorio 9.2 •Durata intervento 270 min •Paziente trasferita in terapia intensiva intubata •Estubata dopo 3 ore •Trasferita in reparto in seconda giornata •Mantenimento catetere e vescicale fino alla 10^ giornata postoperatoria •Rimozione del catetere vescicale previo controllo cistografico Caso n.3 ESAME ISTOLOGICO: Placenta previa centrale increta Expectant management 295 pts UAE 45 pts MTX 17 pts Chirurgia conservativa 77 pts Isterectomia secondaria 19% 18% 6% 31% Mortalità 0,3% 0 0 4% Mestruazione 90% 62% 80% 82% Gravidanza 67% 15% 50% 73% Complicanze • Sanguinamento vaginale: causa principale di fallimento della terapia 15% • Febbre 35% • Endometrite 15% • DIC • NB: follow-up prolungato
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