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IAB ITALIA Rassegna Stampa del 17/12/2014 INDICE IAB ITALIA 17/12/2014 DailyNet Akamai e mosaico presentano breaklive 15 17/12/2014 MediaForum Un anno eccezionale, da manuale 16 17/12/2014 MediaForum Branded content 18 17/12/2014 MediaForum Grazie a un po' di inattesa fortuna 21 17/12/2014 MediaForum Propensione all'innovazione 22 17/12/2014 MediaForum COPERTINA 24 17/12/2014 MediaForum Marketing solution provider 25 17/12/2014 MediaForum Italiaonline Parola di leader 27 17/12/2014 MediaForum Programmati buying In Zodiak Advertising sono sempre più convinti: "L'unione fa la forza" 30 17/12/2014 MediaForum Rai Pubblicità Allo Iab Forum per raccontare la .propria offerta multimediale e di qualità 32 17/12/2014 MediaForum Elb Italia Soluzioni uniche, per tutti 33 17/12/2014 MediaForum Doublé Digit 35 17/12/2014 Netforum Soluzioni uniche, per tuta 36 17/12/2014 Netforum I progressi di un ecosistema digitale 38 17/12/2014 Netforum Valorizzare la creatività. Con la tecnologia 39 17/12/2014 Netforum Un'originale strategia digitale, con focus su mobile e social 41 17/12/2014 Netforum In corsa verso l'innovazione 42 17/12/2014 Netforum DATEMI UN ' IDEEA E SOLLEVERO' IL DIGITALE 43 17/12/2014 Netforum Un suino in Mafia e sì può subito brindare 45 17/12/2014 Netforum Parola di leader 46 17/12/2014 Netforum Strategia ad personam 48 17/12/2014 Netforum Domìnazione totale 50 17/12/2014 Netforum SOMMARIO 51 17/12/2014 Netforum L'unione degli editori può fare la forza ancne degli inserzionisti 52 17/12/2014 Netforum Allo lab 2014 riflettori accesi su Conversion Booster e programmane 54 17/12/2014 Netforum Tra effetti di rete e sorprese digitali 55 17/12/2014 Netforum Debutta l'Intent Dem 56 17/12/2014 Netforum UN NUOVO TIPO DI DIGITAL AGENCY 58 17/12/2014 Netforum Un trend molto positivo 61 17/12/2014 Netforum La piattaforma che fa scoprire contenuti interessanti e di qualità 63 17/12/2014 Netforum II vìdeo advertising che non c'era: arriva ADSender 64 17/12/2014 Netforum L'ispirazione è mobile 66 17/12/2014 Netforum Servizi digitai a 360 gradi 67 17/12/2014 Netforum La giusta ispirazione per raccontare un'offèrta multimediale e di qualità 68 17/12/2014 Netforum Garanzìa di visibilità a 360 orarii per la comunicazione su infemet 69 16/12/2014 360com Zanox & Eataly per una "tavola digitale" 70 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione NC DIGITAL AWARDS, 'CHEPREMIO! 72 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione CHEBANCA!, IL DIGITALE SEMPLIFICA LA VITA 75 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione NC DIGITAL AWARDS 2014 77 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione CON I VINCITORI DEI DIGITAL AWARDS NC FESTEGGIA IL 50° NUMERO 80 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione MAMADIGITAL. SEO IS THE KING 81 16/12/2014 MyMarketing.Net 2014, l'anno del Programmatic Branding 83 ADVERTISING ONLINE 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale Posta a giorni alterni nei piccoli centri Tariffe più alte per la prioritaria 85 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Italia connessa ma non troppo 86 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Sfida Amazon potenziando il servizio di shopping 88 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Un piano per comunità smart 89 17/12/2014 La Repubblica - Nazionale "Fatturato Poste a 30 miliardi nel 2020" 91 17/12/2014 La Stampa - Imperia Web marketing in Sala Gallesio Si intitola «Attrezzati per il futuro» il corso di web marketing che si tiene oggi in Sala Gallesio a Finale. L'iniziativa, parzialmente finanziata dalla Camera di Commercio di Savona, è gratuita e si rivolge a tutti gli ope 93 17/12/2014 ItaliaOggi E-commerce oro per le aziende 94 17/12/2014 ItaliaOggi Da CCIG Mall a Intesa Sanpaolo, così si facilita l'ingresso su Internet 96 17/12/2014 ItaliaOggi Viaggi online, il futuro è il biglietto porta a porta 97 17/12/2014 ItaliaOggi Il cliente mobile non va in ferie 98 17/12/2014 MF - Nazionale Juncker: nel 2015 direttiva contro il turismo fi scale 100 17/12/2014 MF - Nazionale E-commerce, oro per le aziende 101 17/12/2014 MF - Nazionale Da CCIG Mall a Intesa Sanpaolo, così si facilita l'ingresso su Internet 103 17/12/2014 MF - Nazionale Il cliente mobile non va in ferie 104 17/12/2014 MF - Nazionale Il futuro è il biglietto porta a porta 105 17/12/2014 Brand News Today L'uso del second screen in pubblicità cresce e apre opportunità strategiche e creative 106 17/12/2014 Brand News Today Axa sperimenta il gaming per farsi conoscere e porta le sue agenzie in Ingress 107 17/12/2014 Brand News Today I cocktail speciali di Sanbitter in due spot firmati da A.Testa 108 17/12/2014 Brand News Today Simple Agency investe nell'inbound marketing con la nuova unit Optimize 109 17/12/2014 DailyNet Leonardo Video: qualità, interazione, copertura, coinvolgimento * 110 17/12/2014 DailyNet Simple Agency punta sull'inbound mktg: nasce la unit Optimize 112 17/12/2014 DailyNet IWBank presenta Smartyou con campagna adv a sostegno 113 17/12/2014 DailyNet Packlink.it, il sito giusto per trovare il corriere ideale 114 17/12/2014 DailyNet Yam112003 Veronica Ferrari, focus sull'internazionalizzazione* 115 17/12/2014 DailyNet numeri Motori.it, a ott obre è record: registrati ben 1.512.000 utenti unici mensili 116 17/12/2014 DailyNet WeChat e advisato, quando lo sconto diventa social 117 17/12/2014 DailyNet Tv, banca, shopping, socializzazione: tutto converge su dispositivi mobili per allinearsi ai nuovi stili di vita 118 17/12/2014 Pubblicom Now Condé Nast Italia: raccolta adv leggermente superiore rispetto al 2013.Digitale in crescita del 18% nel 2014 119 17/12/2014 MediaForum Una montagna di premi 120 17/12/2014 MediaForum Rds Entertainment company 122 17/12/2014 MediaForum Editoria Buon diciottesimo compleanno Affari Italiani 124 17/12/2014 MediaForum Prime Real Time Strategie per presidiare l'Rtb 126 17/12/2014 MediaForum Stampa Google, una spina nel fianco degli editori? 128 17/12/2014 MediaForum Skuola.net Sempre più native, votati al social e sul territorio 130 17/12/2014 MediaForum Ecco come spenderemo per Natale. Anche online 132 17/12/2014 Netforum Strategie per presidiare l'RTB 133 17/12/2014 Netforum I vantaggi del modello Owned First 135 17/12/2014 Netforum L'email marketing efficace 137 17/12/2014 Netforum La verticalità fa bene al business 139 17/12/2014 Netforum Pronti a guidare il mercato 140 17/12/2014 Netforum Non solo editoria 142 17/12/2014 Netforum Riflettori su ebiz, Rtb e programmata, senza tralasciare il search erigine adv 143 16/12/2014 360com Sarà l'ultima stagione in discesa per la televisione? 144 16/12/2014 360com Quali canali supportano il programmatIC buyIng 145 16/12/2014 Digitalic I SOCIAL E LA MEMORIA DEGLI ALTRI 146 16/12/2014 Digitalic SSD PUNTA AL CANALE CON CROSSTIME 148 16/12/2014 Digitalic 10 COSE CHE HO IMPARATO A I O SONO MI SOCIAL MEDIA 149 16/12/2014 Digitalic E LIBERACI DAI 10 ERRORI CAPITALI 151 16/12/2014 Digitalic TWITTER LANCIA FABRIC: IL SUO DEVELOPER KIT PER GLI SVILUPPATORI 153 16/12/2014 Digitalic SOMMARIO 154 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione GARE. A M&C SAATCHI IL PITCH ING BANK E A MEDIACOM IL MEDIA COCA-COLA 155 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione CON DLV BBDO, LA FORZA È SEMPRE CON NOI 157 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione ALLIANZ E L'ABBONAMENTO ALLA SERENITÀ 160 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione JWT: IRONIA E INSIGHT, LE CHIAVI DELL'ENGAGEMENT 162 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione CON LEAGAS DELANEY E TELECOM, #MILI0NOPASSI0NI VISSUTE AL MASSIMO 164 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione M&C SAATCHI: IL 'REALITY ADVERTISING 166 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione FACEBOOK APRE L'ERA DEL VERO MARKETING PERSONALIZZATO 168 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione SOMMARIO 171 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione ENDEAVOUR, INNOVARSI PER INNOVARE 172 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione TRA IL DIRE E IL FARE: DIFFONDERE LA CSR NELL'ERA DEI SOCIAL 174 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione VERSO UNA COMUNICAZIONE PIÙ EMPATICA E CONDIVISA 175 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione IL VERO ROI, BUSSOLA DEL BUSINESS 178 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione GRUPPO RONCAGLIA, LA CREATIVITÀ È SOCIAL 180 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione TRUDI, MORBIDA COMUNICAZIONE 182 16/12/2014 ADV Express Da Be On ogni mese la top 5 dei migliori video di branded content dei più grandi brand internazionali 185 16/12/2014 ADV Express A Natale si preparano cocktail speciali con Sanbittér e Armando Testa 188 16/12/2014 ADV Express Simple Agency investe nell'inbound marketing, nasce Optimize 189 16/12/2014 ADV Express Panerai (Class Ed.): 'E-commerce, evoluzione naturale anche per chi fa informazione' 190 16/12/2014 ADV Express Catania (Confindustria Digitale): Il governo deve colmare il gap in ict da 25 mld di euro perchè l'Italia torni a crescere 191 16/12/2014 ADV Express L'e-commerce fa business e il consumatore è pronto, ma alle aziende italiane manca la cultura digitale 192 16/12/2014 ADV Express Oltre 1,5 mln di utenti unici a ottobre per Motori.it (+15%) 195 16/12/2014 e20express.it Inaugurata a Bari 'Quanto ti Vuoi Bene', la mostra di futuro@lfemminile 196 16/12/2014 Engage.it World Web Experience - Innovare alla velocità del mobile 197 16/12/2014 Engage.it Niantic Labs di Google e AXA: le agenzie integrate nell'esperienza interattiva di gioco "real world" di Ingress 198 16/12/2014 Engage.it Sanbittèr colora il Natale con il suo Rosso: in tv e online il nuovo spot di Armando Testa 199 16/12/2014 Engage.it "Voglio il Mondo": Media World lancia il nuovo claim nella campagna istituzionale 2014 firmata Cayenne 200 16/12/2014 Engage.it Su Panorama.it al via il progetto di branded content con ActionAid 201 16/12/2014 Engage.it Record di audience per Motori.it: a ottobre superati 1,5 milioni di utenti unici 202 16/12/2014 Engage.it advisato porta i codici sconto sullo smartphone: nasce WeChat Sconti Italia 203 16/12/2014 Engage.it Simple Agency lancia Optimize, unit per l'inbound marketing 204 16/12/2014 Engage.it Condé Nast Italia è sempre più multimediale: dal video il 20% della raccolta digital 205 16/12/2014 Pubblicitaitalia.it 10:35 Balocco si affida a Zodiak per la comunicazione online 207 16/12/2014 Pubblicitaitalia.it 10:10 Voiello pasta ufficiale di MasterChef Italia 208 SCENARIO POLITICO/ECONOMICO 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale Il Colle e la corsa al quinto voto 210 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale Milano accende l'idea di ripresa 212 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale «Un gesto codardo segno di grande debolezza» 214 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale La «sorpresa» di Esteri e Difesa e le attese alimentate dai servizi 216 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale «Chi mette il veto su Prodi fa un errore politico» 218 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale UN DISCORSO GOVERNATIVO E UN LASCITO AL SUCCESSORE 219 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale Il dissidente Rizzetto: «Vergognoso il giubilo quando se ne è andato Ammiro il suo coraggio» 220 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale «Il piano Juncker è un primo passo Ma fuori gli investimenti dal Patto» 221 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale L'altolà di Berlino e rispetto dei deficit La via stretta dell'Ue 223 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale Jobs act, Poletti punta a un indennizzo più alto 224 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale Caos rublo, crolla a quota 100 sull'euro La fiducia tedesca spinge Milano, più 3,27% 225 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale L'Eni all'Ilva: paghi o gas sospeso 226 17/12/2014 Corriere della Sera - Nazionale L'offerta di Ginatta per la fabbrica di Termini Imerese 228 17/12/2014 Il Sole 24 Ore A Milano batte il cuore del Quarto Capitalismo 229 17/12/2014 Il Sole 24 Ore L'Africa è una priorità europea 231 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Cresce il rischio tempesta perfetta 233 17/12/2014 Il Sole 24 Ore La crisi di Mosca zavorra le esportazioni 235 17/12/2014 Il Sole 24 Ore «Insieme per moltiplicare le occasioni di business» 237 17/12/2014 Il Sole 24 Ore La notizia della morte del capitalismo è esagerata 239 17/12/2014 La Repubblica - Nazionale La platea dei candidati 241 17/12/2014 La Repubblica - Nazionale "Taliban isolati questo massacro è un atto disperato" 243 17/12/2014 La Repubblica - Nazionale La corsa del premier sulla legge elettorale "Sì entro il 23 del prossimo mese, poi il Colle" 245 17/12/2014 La Repubblica - Nazionale "Scelta che sa di sconfitta se ci sono tanti fuoriusciti vuol dire che c'è un errore" 247 17/12/2014 La Repubblica - Nazionale Linea dura di Abi: da marzo bancari senza il contratto Intesa a gennaio l'ultima spiaggia 248 17/12/2014 La Repubblica - Nazionale Il governo incalza Telecom "Investa sulla banda larga oppure lo farà lo Stato" 249 17/12/2014 La Repubblica - Nazionale Fiat e Chrysler scompaiono, c'è solo Fca Fiom: ma la produzione va all'estero 251 17/12/2014 La Stampa - Nazionale "Per le Poste meno lettere e più pacchi" 252 17/12/2014 La Stampa - Nazionale Una vendetta contro i raid nel Nord che pesa sul ritiro Usa dall'Afghanistan 253 17/12/2014 La Stampa - Nazionale «Come a Beslan Inviare subito gli psicologi» 254 17/12/2014 La Stampa - Nazionale Italicum, Jobs Act e Costituzione Il premier punta al (difficile) tris 255 17/12/2014 La Stampa - Nazionale Partita aperta per decidere il futuro della legislatura 256 17/12/2014 La Stampa - Nazionale Dopo il "dissidente zero" altri sedici grillini verso l'addio * 257 17/12/2014 La Stampa - Nazionale "Il Corridoio mediterraneo vale il 17% del Pil dell'Ue" 258 17/12/2014 La Stampa - Nazionale L'Europa gela Renzi "Le regole non cambiano" 259 17/12/2014 La Stampa - Nazionale Bernabei: "Show essenziale degno del servizio pubblico" 261 17/12/2014 Il Messaggero - Nazionale Il timore di Berlusconi per l'asse Pd-ex Cinquestelle 262 17/12/2014 Il Messaggero - Nazionale Il premier vuole le mani libere: il Colle con o senza Forza Italia 263 17/12/2014 Il Giornale - Nazionale Troppo benigno il Dio secondo Roberto 265 17/12/2014 Il Giornale - Nazionale Berlusconi trova una sponda nei richiami del Quirinale 266 17/12/2014 Il Giornale - Nazionale L'emotività è per la pena di morte, il ragionamento la esclude 267 17/12/2014 Il Giornale - Nazionale Il presepe che unisce l'Europa 268 17/12/2014 Avvenire - Nazionale Colle, il piano (e i numeri) di Renzi 269 17/12/2014 Avvenire - Nazionale «È una vergogna, reagiremo subito» 270 17/12/2014 Avvenire - Nazionale Frattini: «La Ue unita chieda all'Onu di denunciare Delhi» 271 17/12/2014 Il Foglio PICCOLA POSTA 272 17/12/2014 ItaliaOggi Sul Colle, Renzi o vince o perde. Non ci sarà il pareggio 273 17/12/2014 ItaliaOggi La partita a scacchi sul Quirinale è cominciata disinnescando Prodi 275 17/12/2014 MF - Nazionale Fed ancora colomba per i mercati 276 17/12/2014 MF - Nazionale Meno ricche le famiglie italiane 277 17/12/2014 Financial Times 'Supertanker' majors squeezed by price slump 279 17/12/2014 Financial Times Caution urged by companies over fuel costs 281 17/12/2014 Financial Times Industry has its ear to the ground for a potential gusher of deals 282 17/12/2014 Financial Times Drought looms for EU bank bonds 284 17/12/2014 International New York Times Facing changes, Dutch strive to keep bloom on flower auction 285 17/12/2014 International New York Times MARKETS WOBBLE AROUND THE WORLD 287 17/12/2014 International New York Times Europe's anti-austerity duo 289 17/12/2014 International New York Times Eurozone growing despite weakness in core nations 291 17/12/2014 International New York Times Auto sales continue 'fragile recovery' in Europe 292 17/12/2014 The Independent Italian stallions an endangered species as men turn to sex therapy 293 17/12/2014 The Times Sporty Pope offers St Peter's Square as Olympic venue 294 17/12/2014 La Tribune Quotidien LES FAUSSES LECONS DES ABENOMICS POUR 295 17/12/2014 Le Figaro «IL NE FAUT PAS RESTER INVESTI QUE SUR L'EUROPE» 296 17/12/2014 Le Figaro Club Med : Bonomi réclame un report de l'AG 297 17/12/2014 Les Echos Electricité : GDF Suez veut se hisser au premier rang en Amérique latine 298 17/12/2014 Les Echos La Bundesbank renforce ses critiques à l'égard des rachats de dette souveraine 299 17/12/2014 Wall Street Journal Concerns deepen for European companies 300 17/12/2014 Wall Street Journal Private-Sector Activity Edges Higher in Eurozone 301 IAB ITALIA 42 articoli 17/12/2014 DailyNet Pag. 21 (diffusione:15000, tiratura:15000) Akamai e mosaico presentano breaklive è uno strumento che moltiplica le richieste adv di dirette streaming durante i break televisivi Akamai e Mosaico, durante il workshop "Live streaming: un'opportunità di business" tenuto a Iab Forum 2014, hanno dimostrato come, sfruttando le migliori tecnologie Adaptive Media Delivery di Akamai Technologies e le feature di Meride, è possibile fare business su contenuti video e live di qualità. In un'offerta web sempre più confusa l'attenzione si è concentrata sulla valorizzazione di prodotti video che con un alto tasso di fruizione e attrattività verso sponsor e inserzionisti. In questa descrizione è possibile identificare le dirette streaming e, per sfruttarle al meglio, è stato presentato Breaklive, uno strumento in grado di moltiplicare le richieste pubblicitarie di dirette streaming, sfruttando un sistema di inserimento sincronizzato sul video di chiamate VAST durante i tradizionali break televisivi. In questo modo, broadcaster e publisher possono pianificare iniziative in live streaming traendo revenue e mitigando i costi. IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tecnologia 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 10 (diffusione:12000, tiratura:13000) Un anno eccezionale, da manuale II billing dell'agenzia media guidata da Isabelle Harvie-Watt nel 2014 è cresciuto del 43% rispetto al 2013,1 ricavi ammontano a +30% e ì profitti addirittura a +70% E'un anno eccezionale quello che Havas Media Group si appresta a concludere. «Frutto del lavoro portato avanti negli ultimi 3 anni - spiega in un'intervista rilasciata a Mediaforum Isabelle Harvie-Watt ceo & country manager -. Circa il 30% del fatturato di quest'anno è il risultato del new business vinto, come ad esempio Disney, Findus, Star, Showroomprive.com, Ente Turismo Turchia, Café Zero (Unilever), Affligem (Heineken)e Pai Zileri». Per quanto riguarda invece i progetti portati a termine quest'anno, Havas Media Group ha ampliato l'offerta dei suoi servizi al cliente, ad esempio con il progetto "Flotta" per 1' Expo di Mialno 2015. «La Flotta - spiega Harvie-Watt - è il frutto dell'esperienza di Havas Media Group che, con le competenze e gli strumenti di un'agenzia di comunicazione integrata, ha creato all'inizio dell'anno un team di lavoro dedicato all'Expo, in grado di personalizzare questa modalità strategica sulla base dei singoli brief e obiettivi aziendali». Datalnsight - il team di esperti di Havas Media Group dedicato alla consulenza su mercato, brand e consumatore, alla ricerca e alla misurazione - ha invece avviato una serie di attività sul Customer Experience Management, il nuovo paradigma di evoluzione e di sviluppo della relazione nell'era del Cliente, su come elevare la relazione con il cliente comprendendone profondamente i bisogni, il comportamento e le aspettative. Siete in linea con le vostre previsioni di chiusura d'anno in termini di fatturato? «In termini di risultati il billing del 2014 è cresciuto del 43% rispetto al 2013, i ricavi ammontano a +30% e i profitti addirittura a +70%. Tenendo conto della difficoltà del mercato, questi risultati sonostraordinari». Quali sono i principali trend che hanno caratterizzato il mercato durante quest'anno? E quali prevedete possano avere un peso sempre maggiore nel futuro? «Potremmo definire quest'anno come un anno di transizione. Molte delle dinamiche avviate negli scorsi anni si sono consolidate nel 2014. Il programmane buying ad esempio, che già l'anno scorso aveva iniziato a cambiare le logiche d'acquisto, quest'anno ha visto una crescita dimensionale importante e per il futuro continuerà a essere uno egli approcci standard del mercato. Dall'altra parte quest'anno abbiamo visto segnali di fenomeni che matureranno negli anni a venire, come ad esempio tutte le attività di integrazione tra dati e contenuti». Quali sono le vostre stime di chiusura del 2014 in termini di investimenti pubblicitari del «Stimiamo che l'anno chiuda tra un-1,5% e un-2,5%». Quali comparti si sono mostrati a vostro giudizio più attivi nel corso dell'anno? «Il 2014 è un anno di sostanziale stabilità in cui si sono distinti alcuni big player isolati. Tuttavia tra i settori complessivamente più vivaci possiamo indicare il finanziario (specialmente la categoria delle banche dirette) e il retail. Entrambe le categorie stanno affrontando un'importante trasformazione che oltre a nuove possibilità fornite dall'evoluzione digitale comporta anche un più complesso background competitivo in cui sarà sempre più necessario distinguersi». Avete novità in programma per l'anno prossimo? «Senz'altra nella nostra visione c'è il rafforzamento della consulenza strategica, il continuo ampliamento dei servizi a valore aggiunto e puntare sempre di più all'eccellenza coinvolgendo anche professionalità non tipicamente media. Tra le aree consulenziali, stiamo anche definendo l'espansione a livello globale di LuxHub, esperti del marketing e della comunicazione per i marchi e le audience della moda e del lusso del Gruppo Havas». Potete farci un esempio di un'operazione di comunicazione da voi condotta con particolare «È proprio di questi giorni la comunicazione della vincita di un premio, di cui ancora non posso svelare il nome poiché riservato, per "Magnum: 25 years of pleasure"Unilever Italia. È il secondo premio (il primo è stato con l'IMC European Awards) che vinciamo quest'anno per questa che senz'alerò possiamo definire una delle nostre best case sviluppata dall'agenzia di brand engagement del Gruppo, Havas Sports & Entertainment. Nel 2014 Magnum voleva festeggiare il suo 25° compleanno con un party esclusivo a Cannes e l'opening di tre nuovi temporary store nelle città di Roma, Napoli e Milano. Il target da coinvolgere era quello dei Pleasure Seekers, sposando un territorio a loro affine, quello del fashion, amplificando l'evento grazie ai social ambassador e ingaggiando giovani fashion blogger, IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FOCUS CENTRI MEDIA Havas Media Group 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 10 (diffusione:12000, tiratura:13000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato giovani attori e fashion celebrities. Havas Sports & Entertainment ha esplorato il mondo dei Pleasure Seekers ed ha attivato un piano di comunicazione integrato, coinvolgendo PR, digitai PR e social media, intorno agii eventi sulla base del mondo dei Pleasure Seekers (aspirazionale, trendy, associato al jet set e ai premium brands) e degli eventi di opening store che dovevano essere vissuti come delle celebration experience. Questo è un ottimo esempio, non solo per i risultati raggiunti - 270.000 visitatori per store, 389 press clippings, 135.000 My Magnum venduti in un mese e 600.000.000 di contatti raggiunti - ma anche per il lavoro di sinergia tra cliente e agenzia, e tra agenzie e verticalità del gruppo: Havas SE si è avvalsa infatti sia del supporto di LuxHub, Esperti del Marketing e della Comunicazione peri marchi e le audience della Moda e del Lusso di Havas Media Group, sia del supporto di Havas PR, l'agenzia di PR del Gruppo Havas». II digitai è un mezzo ormai imprescindibile in un media mix efficace, a questo proposito parteciperete allo Iab Forum? Se sì, come? Cosavi aspettate dalla manifestazione quest'anno? Saremo presenti quest'anno allo Iab Forum , non solo come partecipanti alla manifestazione, ma come protagonisti. Abbiamo infatti un'area di hospitality, all'interno della quale sono previsti incontri informali e brevi sessioni formative, in una formula "one to one". I temi saranno quelli più caldi nel panorama attuale, tra cui il Customer Experience Management, il Locai Connected Marketing e la Customer Journey. Sappiamo che sono attese 10.000 persone nell'arco delle due giornate; ci aspettiamo dunque che, anche coloro che ancora non ci conoscono bene, possano avere il piacere di scoprirci durante uno degli eventi più importanti nell'ambito digitai presenti in Italia». CAPSULE COLLECTIONPERMAGU Esclusivo Magnum Birthday Party svoltosi a Cannes il 21 maggio. Dal mondo Fashion sono stati coinvolti gli stilisti emergenti Rossorame che per il party di Cannes hanno disegnato una capsule collection ispirata al mondo Magnum e omaggiata interamente ai vincitori di un contest promosso sui social. In occasione della serata, Rossorame ha vestito le celebrìties presenti. Havas Sport & Entertainment ha, inoltre, coinvolto la maison Dolce & Gabbana per realizzare un packaging e una ricetta esclusiva, creando la "Dolce & Gabbana Magnum Limiced Edition". La collaborazione con la Maison ha visto un coinvolgimento dei designers anche a Cannes dove il brand ha vestito Kyle Minogue, la cantante ospite d'onore del Magnum Birthday Party 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 14 (diffusione:12000, tiratura:13000) Branded content Roberto Calzolari lascia SMG in Italia per intraprendere nuovi progetti come imprenditore, al suo posto arriverà all'inizio del 2015 lo spagnolo Javier Sarasola. Nel frattempo, però, il ceo ha accettato di tracciare a Mediaforum un bilancio dell'andamento del centro media nell'ultimo anno in cui ne è stato la guida Starcom MediaVest Group ha recentemente annunciato la nomina di Javier Sarasola come nuovo ceo di SMG in Italia. Dall'inizio del 2015 prenderà il posto di Roberto Calzolari, che ricopriva lo stesso ruolo dai primi del 2014 e che ha deciso di lasciare la guida del gruppo per intraprendere nuovi progetti come imprenditore. Prima di farlo, però, Calzolari ha accettato di tracciare a Mediaforum un bilancio dell'andamento del centro media nell'ultimo anno in cui ne è stato la guida. «Siamo in linea con il budget - fatturato, costi, margini - che abbiamo stabilito a fine 2013 per l'anno in corso», ha detto Calzolari. Dallo scorso gennaio, infatti, SMG Italia attraverso l'attività di sviluppo e di gare delle due agenzie (Starcom e Mediavest) - ha acquisito complessivamente 24 nuovi clienti e difeso 2 clienti storici (Samsung e E.On). In dettaglio, le new entry per Starcom sono state: Fincantieri; Trentino Sviluppo; Expo; Asics; Yoox; Desigual; Tucano Urbano; Quiksilver; Sight Savers; Tous; Airbnb; Humanitas; Greenpeace; MoneyTransfer; Pitney Bowes; Action Aid; Lolaandgrace; Pago Comodo; Verisure. Un cliente uscente; Coca Cola. Mediavest, invece, ha vinto: Unicef; Banco Desio; Banco di Spoleto; Finelco e Aereoporti di Verona. «Sul versante organizzativo - aggiunge Calzolari - abbiamo creato una struttura chiara, con un Board ristretto a 5 manager, con un Management Committee che include tutti i primi riporti, con funzioni a matrice tra i responsabili operativi dei clienti e i responsabili dei servizi (tipicamente Strategia, Prodotto, Data Analytics, Contenuti, Digital). A livello di prodotto, invece, una delle nostre proposizioni è Convergence Analytics. Si tratta di un approccio alla gestione dei flussi di dati generati dalle campagne di comunicazione, a tutti i livelli: da quelli tradizionali (paid), agli ambiti sempre più centrali dei media cosiddetti owned ed earned. Convergence Analytics è costituito da un insieme di strumenti sofisticati di integrazione dei flussi di informazione. Uno dei più significativi è il Convergence Modeling, che ricostruisce il modo in cui i mezzi si influenzano reciprocamente, quantificando il path-to-purchase e consentendo di ottimizzare il communication mix non solo in funzione degli impatti diretti, ma anche dell'effetto che le decisioni di spending hanno sul comportamento dei consumatori, per esempio in termini di action sui social network, sui motori di ricerca, o in generale nelle conversazioni online. Uno degli output più interessanti oggi è che il modello consente di calcolare il ROI del social e del search». Nel 2014 Starcom MediaVest Group ha rinforzato - o meglio raddoppiato uno dei più importanti asset di agenzia: LiquidThread, un nucleo di persone che, innestato nell'attività dei centro media, esprime la capacità di creare progetti legati a contenuti. Inoltre ha organizzato la unit digitai, con l'assunzione di un nuovo responsabile di gruppo, Michele Rossi, e con l'inserimento di profili specialistici (search, social, performance, trafficking). E' stato effettuato un profondo programma di formazione digitai di tutta l'agenzia. In termini di consolidamento dei processi interni, nel 2014 è stata ottenuta la certificazione ISO 9000. Quali sono secondo Calzolari i principali trend che hanno caratterizzato il mercato durante quest'anno? «Abbiamo assistito a un aumento esponenziale delle gare, soprattutto a livello regionale e globale». Gli obiettivi di queste gare sono molteplici e complessi: dalla richiesta di garantire una capacità strategica di governare tutti gli elementi di un progetto, sempre più sofisticato, a seguito di brief specifici, alla costruzione di un team adeguato, alla definizione di prezzi sui media volti a garantire risparmi sensibili nel futuro, alla trasparenza. Gli aspetti economici sono quelli più rilevanti. La funzione dell'Ufficio Acquisti (Procurement) assume priorità assoluta. Un secondo trend, legato al primo, è la maggiore consistenza nei flussi di operazioni internazionali, con uffici locali coordinati da team centrali: «SMG Italia si relaziona ai partner di gruppo come ReSources, all'altro network media di Gruppo, Zenith Optimedia, alla sister company Vivaki, alle agenzie creative. Inoltre i riporti sono molteplici: responsabili del Sud Europa; responsabili EMEA; le guide americane (SMG ha origini a Chicago); la regia finanziaria, il Gruppo Publicis con sede a Parigi. Molti clienti sono coordinati a livello internazionale. Insomma IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FOCUS CENTRI MEDIA /Starcom MediaVest Group 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 14 (diffusione:12000, tiratura:13000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato il lavoro è immerso in una dimensione globale, con le implicazioni immaginabili (report finanziari, audit interni, audit esterni, audit dei clienti global, pressione crescente e continua sugli economics). La complessità che deve affrontare il centro media è oggi sempre più elevata. « La sua attività spiega Calzolari - si adatta alle trasformazioni dei processi digitali, di internet, alla proliferazione di modalità di consumo video, del social, dell'insor gere delle piattaforme, oggi per il web, presto sugli altri mezzi, come modalità che trasformano il nostro modo di operare nell'acquisto dei media. Tecnologia, dati, contenuti. Credo che la figura del centro media abbia un futuro assicurato. Non vedo nel breve medio termine altri player in grado di fornire agli investitori un servizio così sofisticato, a fronte di remunerazioni molto competitive». Un altro trend che affiora con chiarezza è appunto quello della digitalizzazione dei processi, in tutti i sensi. «La nostra agenzia è particolarmente attenta a questa dimensione, si è mossa in tempi molto anticipati. Oggi il Gruppo Publicis continua una serie di acquisizioni rilevanti in ambito digitale. Proprio perché l'avvento di ambienti e di comunicazione digitale si è imposta in molti processi decisionali, oggi è importante saper leggere le correlazioni tra le variabili. I tradizionali modelli econometrici statici non bastano più. L'agenzia ha sviluppato un forte know how in questo senso. La capacità di gestire le informazioni, i dati, è una delle altre funzioni che viene richiesta. Ne! futuro prevediamo che si accentuerà la richiesta di velocità, cioè di soluzioni in tempo reale, sia a livello di comunicazione sia di processi ». SMG stima che il mercato italiano nel 2014 chiuderà con valori Nielsen in calo rispetto al 2013, del 3-4%. Gli eventi di quest'anno hanno limitato l'emorragia e la debolezza persistente della domanda. Novembre e dicembre sembrano migliori dei mesi passati. In questo risultato sono però esclusi player come Google e Facebook che oggi rappresentano una porzione importantissima degli investimenti in comunicazione, il primo in termini di volume, il secondo in termini di crescita. La TV arresterà la sua decrescita, mentre la Stampa continuerà a perdere terreno, Internet e Radio manterranno una certa stabilità, il Cinema è realmente in crisi. «Sembra che in novembre e dicembre la domanda si sia risvegliata. Non credo però che questo dato cambierà sensibilmente l'andamento dell'anno. Non si vedono motivi fondanti per un'inversione di tendenza strutturale. Assisteremo probabilmente a un sussulto degli investimenti, fenomeno storico, che risponde all'esigenza degli investitori di sbloccare eventuali extra budget e alla sollecitudine dell'offerta di stimolare anticipi di investimenti». A livello di mezzi SMG Italia ha registrato nel corso del 2014 vivacità nel mondo televisivo e nell'area digitale. «Quest'anno Rai commenta Calzolari - si è presentata molto attiva, Publitalia ha introdotto approcci nuovi, portati da una cultura più vicina ai centri media rispetto al passato. Sky si è mostrata molto potente e conscia dei suoi mezzi, mentre Discovery è il vero soggetto outsider emergente. La7 mantiene un profilo di ascolto eccellente, pur con qualche debolezza nel day time. Sul fronte digitale cresce il fenomeno dell'automation, e l'aggregazione di player locali per fronteggiare il predominio di Google». A livello di categorie merceologiche si sono confermate prime Food e Auto. Le Telecomunicazioni, tradizionalmente un settore di importanza chiave, hanno già diminuito sensibilmente il loro investimento. «In SMG siamo da tempo convinti che il digitai sia parte integrante (a volte fondante) di ogni piano di comunicazione». L'ultima considerazione di Calzolari è dedicata ai mezzi digitali e al loro tradizionale ritrovarsi allo lab Forum. «Siamo sempre attenti alle novità del settore, con una particolare attenzione alla comunicazione digitai video, social, mobile e performance based. Crediamo, inoltre, che il futuro della comunicazione digitale sia sempre più guidato da strumenti e capacità analitiche e di targeting, resi particolarmente efficaci dall'utilizzo di tecnologie di programmatic advertising e appropriati modelli di attribuzione digitali e multicanale (come l'approccio P.O.E.M. - Paid, Owned, Earned Modelling del gruppo SMG). A lab Forum parteciperemo.quindi, come osservatori attenti di queste tematiche, attraverso delegati dei nostri team di planning, strategy e research. L'aspettativa per l'edizione di quest'anno è un consolidamento della presenza dei decision maker aziendali, sempre più coinvolti nelle tematiche di un mercato digitai in crescita e diversificato nei servizi pubblicitari, di marketing e di business». LIQUIDTHREAD Tra i progetti più recenti realizzati da LiquidThread, la unit del gruppo Starcom MediaVest dedicata al branded entertainment content: insieme al cliente Binda "Chronotech League"; con Samsung il progetto di produci placement evoluto "Pechino Express"; con Mars l'operazione di branded contenc 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 14 (diffusione:12000, tiratura:13000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato multipiattaforma "Twix con Factor"; "Chanteclair Vere: avvertenze per una vita a tutto green con MSN"; "Vecchia Remagna Remix con MTV" 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 16 (diffusione:12000, tiratura:13000) Grazie a un po' di inattesa fortuna II centro media di cui è ceo Valentino Cagnetta chiude l'anno in modo più che soddisfacente e punta sull'innovazione digitale e strategica Quest'anno non e partito in discesa per Media Italia. «I primi mesi - spiega il ceo del centro media che fa capo a Gruppo Armando Testa, Valentino Cagnetta sono stati fortemente negativi e questo ci ha dettato una stima di chiusura del 2014 in linea con i numeri del mercato». Un anno difficile, quindi, che però «improvvisamente e con un pizzico di fortuna ha cambiato marcia - precisa Cagnetta -. I clienti hanno aumentato gli investimenti, ci sono state nuove acquisizioni e il 2014 non chiuderà così male come avevamo stimato». Certo il confronto con il 2013 è ancora pesante. L'anno scorso, infatti, il centro media aveva messo a segno un periodo eccezionale con cui anche in tempi migliori sarebbe stato difficile confrontarsi. «Alla fine chiudiamo in modo più che soddisfacente e i giochi non sono ancora finiti...». Il mercato degli investimenti, secondo le stime di Media Italia, è perseguitato da un pesante segno meno, senza nessuna eccezione. «Anche il digitai, quest'anno, deve fare i conti con una seria battuta d'arresto e inciampa in un -5% rispetto al 2013», commenta Cagnetta. «Il mezzo è arrivato a maturazione e la sua curva si sta appiattendo. In più, come gli altri media, deve fare i conti con la maggiore aggressività dei prezzi della televisione, che stanno destabilizzando gli equilibri del media mix. Siamo arrivanti a un punto in cui gli spazi televisivi costano poco più di quelli radiofonici. La stampa viene ulteriormente penalizzata e tutto il mondo dell'out of home avrebbe bisogno di un ammodernamento». Un panorama poco incoraggiante quello disegnato da Cagnetta, ma il suo consueto spirito non fatica a trovare una nota positiva: «Si stanno affacciando sul mercato nuovi formati pubblicitari televisivi. Diversa dalle telepromozioni, e più legati ai contenuti del canale in cui vengono pianificati. Una sorta di native advertising della tv, dove quello che conta è proprio il contenuto». Un esempio del lavoro fatto da Media Italia in questo senso è La Casa degli Assi (www.lacasadegliassi. it/), il primo branded reality italiano che ha come protagonista il poker sportivo. Partito come progetto su Italia 2 è sbarcato persino su Italia 1, è stato interamente girato in Marocco, in una splendida villa in mezzo al deserto, dove 12 concorrenti, seguiti in ogni momento della giornata per osservare abilità e tecniche applicate nelle sfide al tavolo verde, prove fisiche e di abilità, si sono misurati tra loro per aggiudicarsi il premio finale di 50.000 euro in gettoni d'oro. «In un momento in cui le risorse languono, l'esperienza ci dice che è meglio puntare su contenuti di qualità più che sulle massive audience». Sul fronte degli investitori, invece, Cagnetta loda l'effervescenza che quest'anno ha dimostrato il comparto del retail nelle sue due forme specializzato e alimentare. Infine, l'ultima considerazione del ceo di Media Italia è dedicata al digitai e al suo storico evento, lo lab Forum di Milano, che si terrà nei prossimi giorni e che Cagnetta ritiene «un po'in declino», nonostante non mancherà di presenziare in qualità di visitatore. «Stiamo innovando molto sia sul fronte digitale sia sulla parte strategica. Siamo in attesa di capire come il programmatico farà fronte al significativo problema di trasparenza che sta diventando esplosivo in quei Paesi, come Stati Uniti e Uk, dove questa soluzione viene applicata da tempo. Guardiamo al programmane buying con curiosità, ma non ci vogliamo buttare a capofitto in questa che non riteniamo sia la soluzione di tutti i mali. Può risolvere solo un conto economico, ma non sempre è strategica per il cliente». IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FOCUS CENTRI MEDIA/ Media Italia 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 18 (diffusione:12000, tiratura:13000) Propensione all'innovazione II centro media guidato daRoberto Binaghi, considerato dal mercato consulente robusto e competente, genera aree di redditività slegate dalla sola gestione del billmg adv e stima un segno positivo nei conti di fine anno In un anno considerato ancora una volta di transizione nell'attesa dell'ennesima ripartenza, possiamo considerarci molto soddisfatti dei risultati ottenuti, grazie alle sinergie di new business locali e internazionali che ci hanno consentito di allargare il nostro parco clienti con inserimenti di prestigio». Così Roberto Binaghi chairman e ceo di Mindshare traccia un bilancio dell'anno in chiusura, aggiungendo: «Co.Ce.Di. Payback, IOL, Hertz, il recente arrivo di Booking.com, la conferma di Terna e RAI Cinema sono solo alcune delle aziende che ci hanno affidato e confermato la loro fiducia». Numerose nel corso dell'anno sono state le operazioni di comunicazione condotte con successo dal centro media, come per esempio Unilever Vistochebuono, la campagna che si è imposta ai recenti NC Digital Aw. E' stata creata una Time Band Strategy, ottimizzata grazie agli insight offerti dalla Search sulle abitudini dei consumatori che diventano opportunità. «In concreto si è trattato di comunicare in maniera adaptive i prodotti Unilever più affini alla stagione, al momento della giornata ma anche alla specifica festività». La naturale propensione di Mindshare verso l'innovazione ha consentito al centro media di distinguersi e innovare anche nel 2014. Radiocompass e Light TV Viewers sono stati i due grandi progetti ai quali Mindshare si è dedicato in questi mesi comunicandoli poi in una serie di eventi di confronto col mercato, denominati Purple Program. «In un anno che sapevamo fin da subito essere in salita - prosegue Bonori -, abbiamo perseguito una strategia di diversificazione, già da tempo in atto, che ripartisce il nostro business in diverse aree di redditività. La nostra propensione all'innovazione e le profonde relazioni che abbiamo con chi l'innovazione la crea, ci ha portato ad essere considerati dal mercato consulenti robusti e competenti, generando aree di redditività slegate dalla sola gestione del billing adv e stimare un segno positivo nei nostri conti di fine anno». RTB, Program matic, Mobile sono i principali trend che hanno caratterizzato il mercato durante quest'anno. «Hanno catalizzato l'attenzione e si confermeranno centrali anche per il prossimo anno. L'importante è non fare l'errore di dare per scontato l'offline, che per i clienti rimane ancora un asset imprescindibile, ma che va costantemente ripensato e integrato». A questo proposito Mindshare seguirà con attenzione il prossimo lab Forum, come momento di confronto e di stimolo per quanto riguarda i mezzi digitali: «La total digitai audience, la rilevazione del mobile, le post valutazioni sono temi che ci toccano nella quotidianità in termini di risposte chiare e sicure da fornire ai nostri clienti, che ci chiedono di essere la loro bussola nel momento in cui la parola "integrazione" si deve trasformare in una strategia vera, tangibile e soprattutto misurabile. Fondamentale e capire lo stato dell arte di RTB, Program matic, e come il mercato e gli investitori siano consapevoli del valore che questi potenti strumenti possono offrire Ma quali sono le stime di chiusura del 2014 in termini di investimenti pubblicitari del mercato taliano, secondo Mindshare? «Il dato ISTAT di settembre sulla produzione industriale risponde Binaghi - segna un calo su base annua del -2,9%, colpendo trasversalmente tutti i comparti. Le conseguenze per la nostra industry ci fanno stimare una chiusura tra il -2,5% -3%». Il centro mendia non ha grandi aspettative per quanto riguarda il mese di dicembre: «Non ci sarà sicuramente la rovesciata al 90" che risolve la partita. La realtà dei fatti è che il sentimento che guida i business pian delle aziende ha un occhio al mercato e uno allo scenario generale e questo è tanto più vero quando gli investitori sono grandi multinazionali che operano su più tavoli. Le elezioni di midterm negli Stati Uniti, gli scenari europei, le riforme a vari livelli sono tutti elementi che spingono verso la cautela, magari anche solo posticipando un investimento su mercati locali». Novità di rilievo attendono Mindshare anche nel 2015: «Stiamo realizzando un progetto denominato The Loop, frutto della collaborazione col nostro network internazionale. Si tratta della creazione di uno spazio fisico all'interno del quale gestire, analizzare e intervenire in tempo reale nello sviluppo dell'on air di una campagna. Si tratterà di una sorta di torre di IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FOCUS CENTRI MEDIA/ Mindshare 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 18 (diffusione:12000, tiratura:13000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato controllo all'interno della quale professionisti della comunicazione opereranno in sinergia. A questo si aggiungeranno altri capitoli del Purple Progarm». 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 1 (diffusione:12000, tiratura:13000) fai Pubblicità La concessionaria, presente a Iab Forum, illustra le tante novità in vista della prossima stagione A+E Networks Italy n mondo digitale è centrale nella programmazione dei suoi due canali, History e Crime + Investigation Speciale Centrali Media 2014 Le principali strutture del mercato: bilancio e prospettive LA CRISI CHE ATTRAVERSA IL PAESE E IL TREND DEGLI INVESTIMENTI I dati sulla spesa delle aziende in comunicazione parlano chiaro e con esiti molto negativi: le ipotesi per continuare la competizione in uno scenario che non accenna a risvegliare sintomi di miglioramento IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato COPERTINA 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 20 (diffusione:12000, tiratura:13000) Marketing solution provider L'unica agenzia a essere stata classificata come "dommant" nel Qualitative Evaluation Report prodotto da RECMA offre soluzioni digitali integrate ai propn clienti, fornendo loro una guida strategica per raggiungere progressivi benefici in termini di risultati di business, indipendentemente dal contesto di mercato Antonella Rocca MEC Italy è stata riconosciuta come la prima media agency in Italia nel Qualitative Evaluation Report prodotto da RECMA nel secondo trimestre 2014. Il RECMA Qualitative Evaluation si spinge oltre la misurazione dei billing gestiti dando una visione dettagliata delle aree di forza e di debolezza delle agenzie media e MEC Italy è stata l'unica agenzia a essere stata classificata come "dominant". « È stato un risultato fantastico e un importante riconoscimento verso l'impegno e la passione che mettiamo quotidianamente nel nostro lavoro e ne siamo profondamente orgogliosi - ha dichiarato Luca Vergani, Ceo MEC Italy -. I clienti oggi cercano soluzioni digitali integrate e una guida > strategica che garantiscano loro di créscere in un contesto di mercato complesso e frenetico. Con i nostri clienti instauriamo rapporti di reale partnership e avendo l'opportunità di esercitare il ruolo di marketing solution provider riscontriamo progressivi benefìci in termini di risultati di business, indipendentemente dal contesto di mercato. Quando si concorre insieme al cliente, la correlazione c'è ed è misurabile». Il 2014 si conferma un anno positivo per MEC anche in termini d'investimenti, grazie alle nuove acquisizioni - tra cui la più rilevante è sicuramente Vodafone - e grazie agli importanti progetti nell'area Digital, dall'e-commercé alla digitai analytics. «Siamo in linea con le previsioni di chiusura d'anno in termini di fatturato - ha spiega Vergani -, compatibilmente con un mercato "in sofferenza", che vede una spesa pubblicitaria diminuita in Italia, dal 2007, del 30%. In forte crescita tutte le aree d'innovazione, che approfondiremo a seguire». Quali sono i principali trend evidenziati da MEC che hanno caratterizzato il mercato durante quest'anno? «Il Digital Marketing - ha risposto Vergani è diventato parte integrante e sarà sempre più una guida per le strategie di comunicazione, e la crescita delle competenze nell'area Digital analytics, Data e CRM si sta rivelando per MEC un asset estremamente importante».- Il Digital sta infatti rivoluzionando il panorama mediatico, ma anche il modo di fare impresa e marketing, come ribadito al Forum WPP Ambrosetti della scorsa settimana. «Fermo restando la necessità di una strategia, è indispensabile essere pronti continuamente a intervenire con correttivi, grazie alla capacità di lettura ed interpretazione in real time: concorrenti che sviluppano attività inattese, analisi delle risposte dei consumatori, cambiamenti nell'efficacia dei mezzi o mutamenti tecnologici dei mezzi stessi. Siamo costantemente "in ascolto"». Secondo stime di CroupM il dato di chiusura anno della industry si assesta a -2,3%, fortemente influenzato dal decremento a doppia cifra delle Tic (-28% gennaio-agosto). La scarsa visibilità continua ad essere la caratteristica principale di questo mercato, dettata dalla cautela degli investitori in virtù della crisi dei consumi. «E' bene però segnalare - ha detto Vergani - che ci sono stati segnali positivi rilevati da alcune concessionarie nel mese di novembre: è da capire se si tratti di un rimbalzo tecnico o di crescita reale. Nel 2015 forti attese sono legate ovviamente all'Expo, in termini di ripresa sia degli investimenti di comunicazione a sostegno dell'evento, sia dei consumi in previsione di una crescita dei flussi turistici». Tra i comparti più attivi nel corso dell'anno, forte spinta c'è stata da parte del mondo Finance/Assicurazioni, che con un +21% (gen/ago '14 vs omologo '13) si attesta al 2° posto del ranking. Anche altri settori dimensionalmente importanti, come Alimentari (1° del ranking, cresce del 4%) e Pharma (4° del ranking, cresce del 6%), consolidano ulteriormente la propria attenzione verso l'adv come leva strategica per la crescita del business. Nel 2015 MEC proseguirà nel presidio del mondo digitale: ma questa non è certo una novità. «Piattaforme d'integrazione dei dati per generare insights azionabili, CRM e e-com sono le aree sulle quali continueremo ad investire in termini di sviluppo. Concordo con chi sostiene che il mondo non vada suddiviso tra on e off, tra digitale e fisico. Le aziende cercano soluzioni integrate per rispondere a molteplici obiettivi e/o problematiche: 1 problema, 1 consumatore, 1 strategia. Spesso anche per i canali di vendita non esiste più distinzione tra IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FOCUS CENTRI MEDIA MEC Italy 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 20 (diffusione:12000, tiratura:13000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato fisico e virtuale. Tutto questo per dire che non parteciperemo allo IAB Forum perché sono strutturalmente contrario ad eventi che puntino il faro solo su una metà della luna». โข CLIENTI ESIGENTI Nella foto qui soto Luca Vergani, ceo di Mec Italy, che ha sottolineato la tendenza attuale emersa dalle esigenze dei clienti, che di solito chiedono soluzioni digitali dedicate e integrate con una visione strategica 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 26 (diffusione:12000, tiratura:13000) Italiaonline Parola di leader Mediafomm ha incontrato Gabriele Mirra per conoscere più da vicino quali saranno le direzioni in cui si svilupperà il business della principale struttura attiva nel mercato Daniele Bologna Lavora a Libero dal 2007 come portai marketing e partnership director. Nel 2011, dopo lo spin off della società da Wind, diventa direttore marketing di Libero. Da luglio del 2013 è vice president della Business Unit Portai di Italiaonline. Che significa, tanto per dire, avere la responsabilità dei due maggiori portali italiani, Libero e Virgilio, oltre che di una serie di verticali che, insieme, rappresentano la più grande web property italiana, con una market reach del 56% (15,3 milioni di visitatori). Classe 1973, campano, Gabriele Mirra non è quel tipo di manager che il mercato digitale ci ha spesso abituati a conoscere. Schivo, non ama apparire se non è strettamente necessario. Alle parole, preferisce di gran lunga i fatti e alle polemiche, le azioni. Così, il numero due di Italiaonline (ma se lo chiedete a lui vi dirà che non è vero) da quando occupa il nuovo ruolo si è prevalentemente occupato di definire le strategie di marketing, editoriali e commerciali dei due portali e di raggiungere gli obiettivi di business della divisione. E gli obiettivi sono arrivati, eccome: al 30 giugno 2014 i ricavi di Italiaonline ammontavano a 47,6 milioni di euro (di cui oltre il 75% provenienti dalla pubblicità). Netforum ha incontrato il manager per conoscere più da vicino quali saranno le direzioni in cui si svilupperà il business di Italiaonline, anche per tutto ciò che riguarda la parte editoriale. Stiamo per entrare nell'ultimo mese di attività: potete esprimere, dal vostro punte di visione privilegiato, un'opinione sull'andamento del mercato nell'ambito della comunicazione digitale? Si pensava di procedere, a inizio anno, verso un consolidamento dell'attività - in base ai diversi indicatori - con aumento di valori e volumi. Invece, il mercato, anche in relazione alle ultime stime circolanti, sembra declinare. Insomma, ci sarebbero difficoltà. Sta succedendo così anche a voi? Ma soprattutto, qual è la vostra opinione? Nell'ambito di una fase di mercato che purtroppo continua a non essere brillante, noi abbiamo mantenuto performance positive che ci soddisfano e nell'ultimo anno abbiamo visto incrementare la qualità della nostra audience, grazie anche allo sviluppo dei nostri portali verticali che ormai coprono molti filoni tematici e abilitano sempre più spesso formac adv e progetti di comunicazione ritagliati su misura del cliente. Abbiamo posto inoltre le basi per rafforzare l'offerta locale, che sono certo ci consentirà nei prossimi mesi di essere molto più competitivi nel mercato delle piccole e medie imprese, che dal nostro punto di vista continua a rappresentare una importante opportunità di crescita per Italiaonline. Infine, anche il nostro portafoglio clienti è cresciuto, ma soprattutto è cresciuto il numero di clienti che si affidano a noi con accordi di più lunga durata. Noi siamo in grado di offrire ai nostri clienti progetti tailor made, personalizzati nella creatività e nei formati. Ma non solo. Abbiamo sperimentato, per esempio con Samsung, un ulteriore scep di customizzazione: un messaggio personalizzato, con il nome dell'utente, nella welcome page Libero Mail e login mail. Il risultato è stato sorprendente: apprezzato dagli utenti, entusiasti i clienti. Possiamo aggiungere anche che in questi ultimi anni il content marketing ha contribuito a far evolvere il concetto di advertising online perché abilità ad una fruizione "nativa" del messaggio di comunicazione da parte di target sempre più specifici. Noi, con la nostra vasta audience e i nostri portali verticali, siamo perfettamente in grado di raccogliere questa sfida, rispondendo in modo efficace ai bisogni degli utenti, da un lato, e alle esigenze di comunicazione e visibilità degli investitori, dall'altro. Anche il mobile pesa sempre di più e costituisce un segmento molto interessante e in fortissima ascesa: per questo abbiamo ridisegnato i portali, nell'ottica di migliorare la user experience e di ottimizzarli per tutti i device mobili, sviluppando piattaforme e app in grado di raccogliere parte del traffico internet generato da smartphone e tablet. Da non dimenticare il video display advertising: secondo eMarketer, infatti, nel 2014 il valore del mercato italiano della pubblicità video online dovrebbe superare i 200 milioni di dollari, con una crescita per i prossimi anni di oltre il 20% annuo. Per quanto riguarda il digitai advertising, continueremo a sviluppare nuovi formati pubblicitari, ma riteniamo che da qui in poi il vero focus IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato media e pubblicita 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 26 (diffusione:12000, tiratura:13000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato sia su target accuracy e viewability, concetti che stanno ridefìnendo un nuovo modo di considerare la rilevanza delle campagne pubblicitarie; questo al fine di garantire al cliente un prodotto sempre più impeccabile, efficiente e in grado di mirare in maniera precisa al target perfetto. Naturalmente lanceremo altre app mobile, in linea con quanto abbiamo già fatto uscire sul mercato tra settembre e ottobre. Vogliamo investire anche sul segmento locai, da sempre un nostro asset, creando una piattaforma tecnologica unica in grado di offrire la massima visibilità alle PMI, puntando su eccellenze del made in Italy che spesso e volentieri sono radicate sul territorio ma hanno bisogno di una esposizione mediatica ad hoc per poter stare al passo coi tempi e crescere. Aucora aa ceni: aziendale: vali. i la vostra lunga e significativa esperienza nel campo dell'offerta interattiva, reputate che la preparazione interna alle imprese sia aumentata nel corso degli anni rispetto alla disciplina? E' emersa una reale e sempre più interessata consapevolezza dei valore dei media digitali in chiave strategica all'interno delle attività interdisciplinari che compongono la comunicazione d'impresa? In Italia si è più indietro di altre nazioni su temi quali banda larga e digitalizzazione e noi siamo tra coloro che al contrario sono portatori di innovazione. È palese che sia sempre più importante per le imprese instaurare efficaci relazioni con il sistema dei media digitali, per rendere note al pubblico le proprie iniziative, i nuovi prodotti e per costruire o rinnovare l'immagine aziendale. La preparazione interna alle imprese è aumentata nel corso degli anni, insieme alla richiesta di nuove professionalità specifiche: conoscere e sfruttare i nuovi media, infatti, diventa indispensabile per esplorare le nuove frontiere di business, diffondere innovazione e un rapporto più diretto tra l'azienda e tutti i suoi interlocutori. Per questo abbiamo lanciato il programma Italiaonline Web Agency (http://www.italiaonline. it/it/adv-nazionale/offerta/#web-agency-it) per supportare aziende private di ogni dimensione ed enti pubblici o locali nella realizzazione di progetti digitali su misura. Molte indagini, svolte sia in Italia sìa in altri paesi europei, segnalano come tanti consumatori siano sempre più spesso esposti a iniziative di comunicazione digitale. Prendere coscienza di un tale aspetto e rispondere adeguatamente diviene davvero importante per le strutture specializzate. Come si pone una realtà autorevole e leader come Italiaonline di fronte a questo stimolo operativo? Rispondere adeguatamente ai bisogni dei consumatori e degli investitori è tra i nostri principali obiettivi: grazie ai progetti speciali, custom, realizzati quindi per i singoli clienti, siamo in grado di lavorare al loro fianco non solo come partner ma come consulenti, offrendo una straordinaria opportunità di visibilità grazie alla pianificazione di adv e content marketing sulle nostre web properties. Come potete spiegare, seppure in poche battute, la vera unicità che caratterizza la vostra offerta? E ancora: come riuscite a differenziarvi nel mare magnum di un settore sempre più frequentato e competitivo? Innanzitutto, ci distinguiamo perché siamo la prima internet company d'Italia, con i due portali più visitati e la mail numero uno del Paese. Abbiamo un network che, oltre a Libero e Virgilio, si compone di portali verticali che indirizzano traffico profilato su specifici argomenti e contenuti. Abbiamo un know how maturato in vent'anni di leadership internet in Italia. E se si uniscono il bacino di audience con le competenze nella cura dei contenuti dei progetti che siamo in grado di realizzare per i clienti e con i formati proprìetari che possiamo offrire, siamo tranquilli di poter garantire il miglior risultato possibile. Parteciperete a lab Forum 2014? E come giudicate la proposta di quest'anno? Quali sono i plus della manifestazione? E cosa, magari, ancora manca? Ritengo sia più utile riflettere su cosa fare concretamente a supporto del settore dell'online advertising, che, nonostante abbia mantenuto un segno di crescita positivo, necessita di strumenti e politiche adeguate a farne percepire correttamente le potenzialità in continua evoluzione. Facendo parte del Consiglio Direttivo di lab Italia, il mio impegno, insieme ai colleghi, è proprio quello di supportare la crescita e il consolidamento del settore, rafforzando l'impronta di innovazione che il nostro comparto deve mantenere, anzi incrementare. Passiamo agli elementi di carattere strutturale: può fornire una breve descrizione della struttura? Italiaonline è la prima internet company italiana e ha tra i suoi asset la mail più diffusa del Paese con 11 milioni di account attivi; conta 15 milioni di visitatori unici mensili, 2,5 miliardi di pagine viste mese, 11 milioni di account email attivi e una active reach del 54%. Da febbraio 2013 la Società raggruppa tutti i brand e gli asset di Matrix S.p.a. e di Libero S.r.l. Oltre ai portali Libero.it e Virgilio.it, 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 26 (diffusione:12000, tiratura:13000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Italiaonline include ad oggi i web magazine Di-Lei, Total Tech, QuiFinanza, SportStadio, MocorLife e SiViaggia, la piattaforma video ViTV e l'utility 1254. Da ultimo: quali sono, seppure in estrema sintesi, i principali clienti che quest'anno hanno scelto di realizzare pianificazioni sulle properties di Italiaonline? Tra i principali clienti, segnaliamo Sky, Samsung, Mercedes, Ferrerò, Disney, Telecom Italia, Ikea, Procter & Gamble, Alitalia, L'Oreal. โข TOP MANAGER Nella foco qui sopra Gabriele Mirra, vice presidente della Business Unit Portai di Italiaonline, che ha rilasciato a Mediafomm questa approfondita intervista 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 44 (diffusione:12000, tiratura:13000) Programmati buying In Zodiak Advertising sono sempre più convinti: "L'unione fa la forza" Una coalizione tra editori garantirebbe vantaggi anche agli inserzionisti, che si troverebbero di fronte a un contesto sicuro e di qualità. Di questo e di private market piace, deal ID e dati tratterà l'intervento del gruppo a Iab Forum . A svelare presente e futuro della struttura, tendenze e sviluppi del mercato adv è il ero Marco Guglielmm Francesco Lattanzio Una coalizione tra editori garantirebbe vantaggi anche agli inserzionisti, che si troverebbero di fronte a un contesto sicuro e di qualità. Di questo e di private market piace, deal ID e dati tratterà l'intervento del gruppo a Iab Forum. A svelare presente e futuro della struttura, tendenze e sviluppi del mercato adv è il ero Marco Guglielmin< manca il testo del pdf> IAB Forum tratterà anche argomenti come automated buying e real time bidding, di particolare interesse per Zodiak Advertising. Interverremo a questa edizione con un workshop dedicato al tema delle coalizioni, che rappresenta per noi un aspetto fondamentale per il futuro. Siamo convinti che le coalizioni diventeranno uno strumento sempre più diffuso, sia per garantire agli editori di organizzarsi in maniera più coordinata e profittevole nel loro approccio al programmatic, sia per inserzionisti e centri media che in questo modo beneficeranno di un contesto sicuro e di qualità, di economie di scala e di uniformità tecnologica. Approfondiremo aspetti riguardanti private market piace, Deal ID e dati per fare chiarezza sul significato di questi termini e per definirne i contesti. Quali sono i principali trend che hanno caratterizzato il mercato durante quest'anno? E quali prevedete possano Un aspetto interessante è l'affermazione dei deal rispetto all'open market, trend favorito dallo sviluppo di private market piace rappresentativi di inventory e audience qualificate. Aziende e brand investono in modalità deal una quota sempre più importante dei budget pubblicitari per raggiungere target mirati e acquistare inventory in modo sicuro e trasparente. Altro trend positivo è il video online che secondo comScore raggiunge sul mercato italiano l'88% della popolazione online su pc e il 49% dì coloro che si connettono in mobilità. Infine l'utilizzo dei dati, il cui potenziale ad oggi è sfruttato solo in minima parte, tra l'altro in modo più significativo da parte della demand che dalla supply side. In un prossimo futuro la disponibilità e l'elaborazione dei dati sarà un elemento indispensabile per le scelte di investimento da parte di agenzie e buyer e un vantaggio per gli editori la cui inventory potrà essere maggiormente qualificata. Come chiuderete l'anno a livelle di fatturato? Ci sono dei verticali, all'interno della vostra offerta, che vanno meglio? Il 2014 si chiuderà positivamente per Zodiak Advertising. In Italia con una crescita a doppia cifra, grazie anche al consolidamento di "Premio", il private market piace che abbiamo realizzato in partnership con WebSystem - II Gruppo 24 ORE, alla competenza acquisita nella gestione dei deal e alle funzionalità aggiuntive che abbiamo integrato nella nostra offerta (es. contextual, fìoor pricing dinamico, audience segmentation). Anche la Spagna cresce in maniera importante, più nel display tradizionale (open market e diretta) e nel video che nel Deal Id, un po' come accadeva in Italia all'incirca un anno fa. L'esempio di un'operazione pubblicitaria da voi condotta con particolare successo? Molte delle campagne erogate su "Premio" in modalità deal hanno generato risultati sopra le aspettative sia per i publisher del network, con continui incrementi dei rendimenti, sia per gli advertiser. Il numero dei deal attivi sul private market piace è in costante crescita. Numerosi brand hanno usufruito di questa modalità di acquisto, reinvestendo più volte nel corso dell'anno a testimonianza della validità di questo mezzo di pianificazione. Avete già deUe novità che potete raccontare in questa sede per quanto riguarda l'attività dell'anno prossimo? "Premio" si conferma asset di primaria importanza per Zodiak. Il prossimo anno ci vedrà impegnati nell'allargamento del PMR anche attraverso potenziale coinvolgimento di altri editori. Come già detto, le coalizioni rappresentano per Zodiak lo strumento fondamentale con cui gli editori potranno gestire in IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato marketing aziende 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 44 (diffusione:12000, tiratura:13000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato modo più efficace il loro approccio al programmatic. La crescita internazionale è infine un altro obiettivo su cui punteremo attraverso il consolidamento della nostra presenza sul mercato spagnolo. โข TENDENZE Un aspetto interessante è l'affermazione dei deal rispetto all'operi market, trend favorito dallo sviluppo di private market piace rappresentativi di inventory e audience qualificate CHIUSURA D'ANNO II 2014 si sta per chiudere positivamente per Zodiak Advertising: in Italia con una crescita a doppia cifra, grazie anche al consolidamento di "Premio", il marketplace realizzato con il Gruppo 24 Ore 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 48 (diffusione:12000, tiratura:13000) Rai Pubblicità Allo Iab Forum per raccontare la .propria offerta multimediale e di qualità Sono tante le novità per la concessionaria in vista della prossima stagione. Ma prima la kermesse oli Milano: sarà presente con stand e workshop Giacomo Broggi Sarà un inverno caldissimo quello di Rai Pubblicità, era sbarco nel mondo programmatic, Festival di Sanremo, un team in crescita e l'obiettivo di consolidare la propria offerta web nel corso del 2015. Ma prima c'è Iab Forum, dove la concessionaria sarà presente con uno stand, un workshop e «tanta voglia di raccontarci e di raccontare la nostra offerta, sempre più incentrata su contenuti di qualità e multimedialità spiega Francesco Barbarani, direttore area Radio e Web di Rai Pubblicità -. Adesso però manca solo un mese alla fine del 2014 e vogliamo concentrarci per mantenere il trend di crescita dei primi mesi dell'anno, che ha visto internet incrementare a due cifre». Come si sostanzia la vostra presenza ailo Iab Forum? Siamo presenti allo Iab Forum sia con uno stand sia con un workshop. Credo che momenti come questo siano molto importanti per favorire il dialogo tra i vari operatori del mercato e noi aspettiamo al nostro stand chiunque abbia voglia di conoscerci e approfondire i nostri prodotti. Stiamo lavorando molto per promuovere la nostra offerta e lo Iab è sicuramente il luogo giusto per portarla all'attenzione degli investitori. Inoltre ci sono tante novità in cantiere per il 2015 e le vogliamo raccontare direttamente alle persone. Non solo. Lo Iab Forum sarà anche l'occasione giusta per presentare la nostra squadra: accogliamo, infatti, nuove risorse per essere ancor più presenti sul territorio, in particolare Milano e Roma. Ci può raccontare qualcosa in più in merito al workshop? Durante il workshop, intitolato "Dal video al social passando per Pechino" (in programma alle 16:30 del 25 novembre e tenuto dallo stesso Barbarani, ndr) affronteremo i temi del video e dei contenuti di qualità, temi che mi stanno particolarmente a cuore. Il video sta conoscendo una crescita vertiginosa su tutte le piattaforme, dal pc alle smart tv e ai device mobili. E con i contenuti che stanno diventando sempre più "meta-contenuti", in un continuo viaggio tra diversi schermi e media. Ma questi devono essere di qualità e fungere da facilitatori per l'interazione tra brand e target, specialmente nel panorama online. Parleremo di social e di Pechino Express: il programma appena concluso è stato spinto da una costante attività social, particolarmente apprezzata dagli utenti. E devo dire che anche gli investitori sono rimasti soddisfatti. H 2015 si avvicina. Come vi state preparando? Per l'anno prossimo ci aspettiamo grandi cose sia dal Festival di Sanremo sia da "The Voice", che ha un format, quello del talent, che si presta molto bene all'ambiente della rete e del 2.0. Così come il Festival potrà sfruttare la musica come driver di discussione e quindi godere di un'alta interazione su internet. โข fiuaSeos'altro? Sì, con l'anno nuovo introdurremo la vendita automatizzata dei nostri spazi pubblicitari, stiamo ultimando la scelta del partner tecnologico e poi saremo pronti per entrare nel mondo programmatic, sfruttando così a pieno regime tutto il nostro bacino. Qual è il piatto forte della vostra offerta? Oltre alla qualità dei contenuti, sono convinto che la nostra offerta si caratterizzi per una spiccata multimedialità. Possiamo vantare ottimi risultati sul mobile: 6 milioni di download per l'app Rai.tv, 1 milione per l'app RadioRai e 80 milioni di podcast. Sono numeri di tutto rispetto e stiamo incontrando sempre più inserzionisti che vogliono essere presenti su mobile. Insomma il presidio di questo mezzo è imprescindibile e le aziende lo stanno finalmente apprezzando. Nei primi mesi dell'anno internet è cresciuto a doppia cifra e l'obiettivo per la chiusura è mantenere questo trend. Se dicembre manterrà le aspettative è un risultato alla nostra portata. โข RINNOVARSI La concessionaria ha in serbo varie novità per il 2015 e ritiene che il contesto dello Iab Forum sia perfetto per comunicarle e condividerle con clienci e operatori. Una cornice, questa, all'interno della quale sarà anche presentata la squadra di Rai Pubblicità IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato media e pubblicita 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 76 (diffusione:12000, tiratura:13000) Elb Italia Soluzioni uniche, per tutti II Registrar di nomi di domino e web hosting provider con data center di proprietà offre soluzioni chiavi in mano adatte a qualsiasi tipo di progetto โขinternet, mantenendo una politica dei prezzi accessibile Pietro Castagna Elb.it è un Registrar di nomi di domino e un web hosting provider con un data center di proprietà. Fa parte del gruppo Elb Multimedia, che con i suoi nodi in Italia ed Europa offre un servizio 24h/24 e 7g/7 a più di 100.000 utenti in tutto il mondo. Elb.it offre soluzioni internet personalizzate per garantire la massima visibilità orline. Sono soluzioni chiavi in mano adatte a qualsiasi tipo di progetto internet (B2C, B2B). L'utente ha la possibilità di usufruire di una gamma completa di offerte per migliorare la sua accessibilità al mondo web: indirizzi email personalizzati, pacchetti hosting, soluzioni e-commerce, server dedicati e cloud server, servizi housing per la propria attrezzatura: soluzioni su misu a per rispondere al meglio alle esigenze specifiche di ogni cliente. Offerte accessibili e perf ormanti Da 14 anni, Elb collabora con partner tecnologici d'eccellenza per fornire un servizio di alta qualità, pur mantenendo una politica dei prezzi accessibile. Ha tra i suoi punti di forza il lancio continuo di servizi che offrono soluzioni innovative e sempre più efficienti. Elb.it è un registrar accreditato all'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), VeriSign (per i nomi di dominio com. net. tv) EURid (per i nomi di dominio, eu) Nic.it (.it) ecc... e propone centinaia di estensioni. Grazie a questo status, un nome di dominio registrato tramite Elb.it offre molteplici possibilità d'estensione per una visibilità globale. Oggi Elb.it ospita oltre 25.000 server e serve oltre 100.000 clienti garantendo la loro presenza su internet. Abbiamo intervistato il presidente del Gruppo Elb Multimedia, Dave Elbaze. te? Cosa vi aspettate dalia manifestazione quest'anno? Dopo il successo dell'anno scorso, anche quest'anno Elb Italia sarà protagonista dello lab Forum, partecipando come espositore. Ci aspettiamo di accogliere un grande numero di visitatori, re-incontrare i nostri clienti più importanti e, perché no, partecipare ad alcuni tra i tantissimi interessanti appuntamenti di lab Forum. Ad esempio, sarà presente e terrà un discorso Chris Anderson, scrittore americano a cui dobbiamo alcuni approfondimenti digitali di fondamentale importanza. Quali sono i principali trend che hanno caratterizzato i! mercato italiano durante quest'anno? II mercato italiano pretende tre cose: chiarezza sui prodocci, flessibilità dell'offerta e gestione dei servizi in lingua italiana. Tutti i nostri pacchetti esprimono queste caratteristiche e le offrono a un prezzo molto interessante. Facciamo parte di un gruppo leader del mercato Europeo (Elb Multimedia Group) che da tantissimi anni mette al servizio dei propri clienti prodotti affidabili e semplici da utilizzare. Disponiamo di strutture tecnologicamente avanzate e vantiamo un'esperienza internazionale che altri player non hanno. Grazie alle nostre esperienze dirette con i mercati francese, olandese e americano, paesi capofila del settore digitale, riusciamo a offrire al cliente Italiano le garanzie di acquistare il meglio sul mercato. di punta e quali soluzioni prevedete possano avere un peso sempre maggiore nel futuro? I Server Cloud, ne offriamo per tutte le esigenze, sia per chi ha una piccola attività sia per chi ha bisogno di gestire un enorme traffico e stoccaggio dati. Chi non sogna di poter aggiungere o togliere RAM, processori e spazio disco in tempo reale, secondo le esigenze del momento? Con il Cloud i nostri clienti dicono basta agli sprechi e hanno la possibilità di crescere solo quando lo vogliono. Per il futuro invece siamo sicuri che ogni webagency acquisterà il proprio Private Cloud. a livello di fatturato? I numeri sono in crescita. Già qualche mese prima della fine dell'anno abbiamo superato il fatturato del 2013 e negli ultimi mesi prevediamo un picco di vendite grazie ad alcune promozioni particolari. Già da adesso, al costo di un caffè (1 euro) è possibile acquistare un nome di dominio .eu (per un anno) o assicurarsi un pacchetto chiavi in mano Sitebuilder che include nome di dominio, spazio web, posta elettronica e software per il design del sito. Potete fare un esempio dì una soluzione fornita a uno dei vostri clienti che vi ha dato particolare soddisfazione? Inutile soffermarci sulle architetture professionali: siamo il top e offriamo tutto quello che la grande e la media azienda richiede, con hardware solo di marca e soluzioni avanzate per la gestione intelligente dei dati. Ci danno molta soddisfazione quei clienti che cominciano con IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato marketing aziende 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 76 (diffusione:12000, tiratura:13000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato poco, acquistando qualche nome di dominio e hosting condiviso, evolvendosi poi in veri partner. Hanno acquistato da noi diversi Private Cloud che gestiscono ora decine di clienti. popolato eia altri grandi competitor, come riuscite a interessare i loro clienti? Solitamente riceviamo tante richieste perché i nostri prezzi sono molto convenienti per alcune tipologie di prodotto. Altri ci raggiungono grazie al passaparola, io strumento di marketing più potente al mondo. Altri ancora li avviciniamo direttamente con offerte imperdibili, come faremo allo lab Forum di Milano, dove registreremo nomi di dominio europeo .eu a 1 euro. Il cliente verrà dunque a contatto con il nostro pannello di controllo: è così semplice, affidabile e facile da utilizzare che nel giro di qualche tempo tornerà ad acquistare o trasferire nuovi prodotti presso di noi. โข DATA CENTER In aito, il presidente del Gruppo Elb Multimedia, Dave Elbaze. Sotto una foto del Data Center (sala informatica secunzzata) che ospita maceriale informatico, server, rack LA SEDE di Elb Multimedia utilizza il FreeCoolingei colori freddi per assicurare un'alta densità favorevole a un basso consumo di energia 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 8 (diffusione:12000, tiratura:13000) Doublé Digit II centro media guidato da Vittorio Bonon si appresta a chiudere un anno in crescita, in linea con 1 precedenti. E punta sulla diversificazione digitale dei contenuti Continua la crescita duble digit di ZenithOptimedia. «La percentuale d'incremento del fatturato del 2014 spiega il ceo del centro media Vittorio Bonori - supera ampiamente le due cifre. Le numerose acquisizioni di nuovi clienti del 2013, che hanno portato oltre 200 milioni di billing, hanno avuto un peso determinante nei conti di quest'anno. E in un mercato debole, leggermente negativo, noi possiamo contare anche sull'ingresso d'importanti nuovi clienti di medio piccolo calibro». ZenithOptimedia si appresta a chiudere un anno forte in linea con i precedenti e punta sulla diversificazione digitale dei contenuti. «Lavoriamo sul digitale nelle sue forme più innovative - dice Bonori -, come il programmatic, il branded content, l'analisi e lo studio dei dati ». Per farlo, il centro media può contare su divisioni eccellenti come Ninah, il brand specializzato in marketing mix modeling, oppure Newcast, struttura specializzata nel branded content o ancora Performics per il digitai performance marketing. Ma quali sono i principali trend che hanno caratterizzato il mercato durante quest'anno secondo il ceo di ZenithOptimedia? «Il programmatic marketing è letteralmente esploso! Usare tecnologie di automazione nei processi di marketing e di buyng è stato il trend di quest'anno. Noi lo abbiamo cavalcato ampiamente e ne prevediamo una crescita esponenziale per l'anno prossimo. Il 7/8% del totale degli investimenti sul digitale che nel 2014 è passato attraverso il programmatic, nel 2015 diventerà il 20%. L'elemento più importante che sta dietro a questa disciplina è la possibilità di costruire pool di dati, tracciare profili di audience e raccogliere informazioni sulle propensioni all'acquisto. La vera sfida nei prossimi anni consisterà nella capacità di offrire sempre più dati ai propri clienti». L'altra frontiera e quella del content. «Lavoriamo molto con le case di produzione per creare contenuti per i nostri clienti. E' molto importante aiutare le aziende a personalizzare i contenuti per farne un uso migliore, per adeguarli agli obiettivi del brand. Le aziende diventano così broadcaster. Sulle piattaforme televisive ci sono editori forti che impongono le proprieregole. Nel mondo digitale, invece le aziende possono agire da editore e produttore di contenuto». Per cogliere a pieno tutte le opportunità che si stanno delineando sul mercato, ZenithOptimedia è pronta a far salire a bordo nuovi professionisti di grande valore, soprattutto nell'area tecnologica e dei dati. «Come dicevo prima, ci dobbiamo preparare a quella che sarà una vera e propria corsa alla conquista del west, per riempire le nostra data management platform di dati e informazioni. Vogliamo che le nostre aree strategiche lavorino anche al di fuori del perimetro dei nostri clienti. E poi c'è l'Expo di Milano, stiamo lavorando con un apporoccio analitico per trovare per trovare soluzioni ad hoc, dedicate, costruire progetti che aiutino le marche a sfruttare questa opportunità». ZenithOptimedia partecipa con la divisione Performics a lab Forum. «Quest'anno l'evento conclude Bonori - dovrà far fronte a una grande sfida, perché dopo tanti anni che si parla di digitale, siamo arrivati in una fase in cui questo mondo subirà un'accelerazione incredibile. Le aspettative del mercato sono alte. L'aggiornamento è continuo. Paper digitali hanno preso il posto dei libri. Le novità si susseguono a un ritmo frenetico che non consente alla vision di assestarsi. Ogni minimo cambiamento muove strategie globali e lo scenario appare sempre in evoluzione». IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 35 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FOCUS CENTRI MEDIA ZenithOptimedia 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 100 (diffusione:5000) Soluzioni uniche, per tuta II Registrai di nomi di domino e web hosting provider con data center di proprietà offre soluzioni chiavi in mano adatte a qualsiasi tipo di progetto internet mantenendo una politica dei prezzi accessibile Pietro Castagna E| lb.it è un Registrar di nomi I di domino e un web hosting provider con un data center di proprietà. Fa parte del gruppo Elb Multimedia, che con i suoi nodi in Italia ed Europa offre un servizio 24h/24 e 7g/7 a più di 100.000 utenti in tutto il mondo. Elb.it offre soluzioni internet personalizzate per garantire la massima visibilità online. Sono soluzioni chiavi in mano adatte a qualsiasi tipo di progetto internet (B2C, B2B). L'utente ha la possibilità di usufruire di una gamma completa di offerte per migliorare la sua accessibilità al mondo web: indirizzi email personalizzati, pacchetti hosting, soluzioni e-commerce, server dedicati e cloud server, servizi housing per la propria attrezzatura: soluzioni su misura per rispondere al meglio alle esigenze specifiche di ogni cliente. Offerte accessibili e performanti Da 14 anni, Elb collabora con partner tecnologici d'eccellenza per fornire un servizio di alta qualità, pur mantenendo una politica dei prezzi accessibile. Ha tra i suoi punti di forza il lancio continuo di servizi che offrono soluzioni innovative e sempre più efficienti. Elb.it è un registrar accreditato all'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), VeriSign (per i nomi di dominio com. net. tv) EURid (per i nomi di dominio, eu) Nic.it (.it) ecc... e propone centinaia di estensioni. Grazie a questo status, un nome di dominio registrato tramite Elb.it offre molteplici possibilità d'estensione per una visibilità globale. Oggi Elb.it ospita oltre 25.000 server e serve oltre 100.000 clienti garantendo la loro presenza su internet. Abbiamo intervistato il presidente del Gruppo Elb Multimedia, Dave Elbaze. Parteciperete a Iab Forum? E come? Cosa vi aspettate dalla manifestazione quest'anno? Dopo il successo dell'anno scorso, anche quest'anno Elb Italia sarà protagonista dello Iab Forum, partecipando come espositore. Ci aspettiamo di accogliere un grande numero di visitatori, re-incontrare i nostri clienti più importanti e, perché no, partecipare ad alcuni tra i tantissimi interessanti appuntamenti di Iab Forum. Ad esempio, sarà presente e terrà un discorso Chris Anderson, scrittore americano a cui dobbiamo alcuni approfondimenti digitali di fondamentale importanza. Quali sono i principali trend che hanno caratterizzato il mercato italiano durante quest'anno? 11 mercato italiano pretende tre cose: chiarezza sui prodotti, flessibilità dell'offerta e gestione dei servizi in lingua italiana. Tutti i nostri pacchetti esprimono queste caratteristiche e le offrono a un prezzo molto interessante. Facciamo parte di un gruppo leader del mercato Europeo (Elb Multimedia Group) che da tantissimi anni mette al servizio dei propri clienti prodotti affidabili e semplici da utilizzare. Disponiamo di strutture tecnologicamente avanzate e vantiamo un'esperienza internazionale che altri player non hanno. Grazie alle nostre esperienze dirette con i mercati francese, olandese e americano, Paesi capofila del settore digitale, riusciamo a offrire al cliente italiano le garanzie di acquistare il meglio sul mercato. Qua! è il vostro prodotto di punta e quali soluzioni prevedete che possano asumere un peso sempre maggiore nel futuro? I Server Cloud, ne offriamo per tutte le esigenze, sia per chi ha una piccola attività sia per chi ha bisogno di gestire un enorme traffico e stoccaggio dati. Chi non sogna di poter aggiungere o togliere RAM, processori e spazio disco in tempo reale, secondo le esigenze del momento? Con il Cloud i nostri clienti dicono basta agli sprechi e hanno la possibilità di crescere solo quando lo vogliono. Per il futuro invece siamo sicuri che ogni webagency acquisterà il proprio Private Cloud. Come chiuderete l'anno a livello di fatturato? I numeri sono in crescita. Già qualche mese prima della fine dell'anno abbiamo superato il fatturato del 2013 e negli ultimi mesi prevediamo un picco di vendite grazie ad alcune promozioni particolari. Già da adesso, al costo di un caffè (1 euro) è possibile acquistare un nome di dominio .eu (per un anno) o assicurarsi un pacchetto chiavi in mano Sitebuilder che include nome di dominio, spazio web, posta elettronica e software per il design del sito. Potete farci un esempio di una soluzione fornita a uno dei vostri clienti che vi ha dato particolare soddisfazione? Inutile soffermarci sulle architetture professionali: siamo il top e offriamo tutto quello che la grande e la media azienda richiede, con hardware solo di marca e soluzioni IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 36 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato elb italia 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 100 (diffusione:5000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 37 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato avanzate per la gestione intelligente dei dati. Ci danno molta soddisfazione quei clienti che cominciano con poco, acquistando qualche nome di dominio e hosting condiviso, evolvendosi poi in veri partner. Hanno acquistato da noi diversi Private Cloud che gestiscono ora decine di clienti. Il vostro mercato è popolato da altri grandi competitor, come riuscite a interessare i loro clienti? : Solitamente ricevia: mo tante richieste | perché i nostri prez; zi sono molto conve; nienti per alcune ti: pologie di prodotto. ; Altri ci raggiungono \ grazie al passaparola, ; lo strumento di mar\ keting più potente al | mondo. Altri ancora ; li avviciniamo direttai mente con offerte im: perdibili, come faremo : allo Iab Forum di Mi! lano, dove registrere\ mo nomi di dominio \ europeo .eu a 1 euro. Il : cliente verrà dunque a ! contatto con il nostro I pannello di controllo: I è così semplice, affii dabile e facile da uti! lizzare che nel giro di qualche tempo torne: rà ad acquistare o traโข sferire nuovi prodotti : presso di noi. Data center In alto il presidente del Gruppo Elb Multimedia, Dave Elbaze. Sotto una foto del Data Center (sala informatica securizzata) che ospita materiale informatico, server, rack 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 102 (diffusione:5000) I progressi di un ecosistema digitale [...] Giulia Zuffi L^ universo digitale è in costante evoluzione, una rivoluzione così veloce e continua che non è facile tenerne il passo. Sky Italia è tra le aziende che sta dando prova di riuscirci, anche grazie al lavoro del team Digital Marketing a Sales diretto da Aldo Agostinelli. Netforum ha incontrato il manager per approfondirne la vision. Si parla di mobile, social, programmane, video. Quali sono i trend sui quali si è concentrato maggiormente il suo team in Sky Italia? Non abbiamo preferito un trend ad un altro. Crediamo in una visione distica del digitale a servizio dell'utente, il quale deve poter essere servito all'interno di tutti i touch point digitali: da quelli del sito, alla gestione dell'e-commerce, alle nostre App, ai progetti di engagement fino alla comunicazione branding e a performance. La visione deve essere quella di un ecosistema digitale, caratterizzato da una forte diversità, ma regolato da una chiara consistency. Quali progetti seguirà la sua struttura nei prossimi mesi? Uno degli elementi cardine della nostra strategia digitale per i mesi a venire è l'approccio "mobile first". Approccio che, per esempio, stiamo applicando sul sito sky.it (il website oggi conta più di mille pagine), provvedendo a rinnovarlo gradualmente pensando ogni pagina prima sul tablet, smartphone e poi su desktop. Inoltre, particolare attenzione sarà data al customer behaviour, cercando di conciliare gli interessi dei prospect e dei customer con la nostra comunicazione e i nostri prodotti. Tutto ciò si integrerà sempre più in un approccio di omnicanalità, in armonia con la nostra vision di ecosistema digitale. Quali sono le attività di comunicazione che prevederete nel 2015? Porteremo a compimento la videostrategy. Sky è l'azienda italiana che è riuscita a raggiungere il grado d'innovazione più spinta integrando tecnologia e creatività. Questo connubio si esprime nel miglior modo, permettendoci di comunicare meglio, appunto con il formato video. Abbiamo elaborato una soluzione per produrre video sequenziali per raccontare le nostre offerte e prodotti, con l'obiettivo di sostituire i classici video di 30 secondi oggi presenti in rete, con uno della durata di 2 o 3 minuti che viene visualizzato a pillole sequenziali di 15 o 30 secondi. La soluzione nasce da impulsi creativi e tecnologici, girando cioè uno spot, che abbiamo spezzato in più parti e proposto ai nostri utenti in modo personalizzato. E questa tecnica ci ha permesso di quadruplicare il click to rate. Cosa ci dice della partecipazione a Iab Forum? Iab Italia rappreseta ; un'associazione im- \ portante per la ere- ; scita del mercato di- ; gitale. I suoi eventi j puntano a dare sem- ; pre maggiore stimo- ; lo, oltre che aggior- i namento, ai player ; del settore. Sky par- ; tecipa attivamente \ all'associazione, poi- | che l'azienda ha stra- ; tegicamente posto il digitale come un elemento chiave nella crescita del business. Videostrategy Sky ha elaborato una soluzione per produrre video sequenziali per raccontare le offerte e i prodotti, con l'ambizioso obiettivo di sostituire i classici video di 30 secondi oggi presenti in rete, con uno della durata di 2 o 3 minuti che viene visualizzato a pillole sequenziali della durata di 15 o 30 secondi IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 38 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato sky italia 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 104 (diffusione:5000) Valorizzare la creatività. Con la tecnologia L'azienda a lab Forum con due giorni di workshop nella sezione "Video e Display adv" su come trasformare un brand in una digitai media company osaicoon diventa grande I puntando sulla valorizzazione della creatività attraverso piattaforme altamente tecnologiche. Esprime sempre più il cambiamento globale del mercato, dove trova terreno fertile per il cambio del proprio core business, diventando un vero e proprio "facilitatore digitale" per i brand che desiderano digitalizzarsi e incrementare la propria competitivita sul web. L'ex start up, ormai azienda, vuole condividere la propria vision con i player del settore digitai, ed è presente a lab Forum 2014 di quest'anno con il workshop "Medialize your brand", il primo giorno alle ore 15:00 e replica nella seconda giornata alle 17:15, nella sezione "Video e Display adv". Per comprendere meglio la realtà e i progetti di Mosaicoon, Netforum ha intervistato Marco Imperato, head of digitai media, e Pietro Sorce, client director. «Mosaicoon è un'azienda in continua evoluzione, che da virai media company, che aiutava i clienti a studiare campagne pubblicitarie efficaci attraverso video virali, è ora un'azienda pronta ad aiutare i brand a trasformarsi in una Digital Media Company - dice Marco Imperato - che ha perfezionato sempre più le piattaforme proprietarie, diventando un facilitatore digitale per i brand, in grado di mettere in contatto il marchio con community mondiali di creativi e publisher sfruttandone tutto il potenziale. Oggi, infatti, il core business dell'azienda è proprio la trasformazione del brand in Digital Media Company, gestendo tutte le fasi del processo strategico e creativo per la produzione, distribuzione e tracciamento di contenuti video su property aziendali, sfruttando a pieno il cambiamento del processo decisionale del consumatore. La nostra filosofia è resa possibile ed efficace dal fiore all'occhiello della nostra ricerca - spiega Imperato -, tre piattaforme proprietarie che permettono di supportare la fase creativa, la distribuzione e il monitoraggio: "Crevity" è la community di creativi dedicata alla produzione di contenuti e targettizzata per industry ed area geografica, "Plavid" è la community di publisher con una reach mondiale di oltre 800 milioni di utenti al mese, per la distribuzione dei contenuti, rigorosamente non invasivi; e poi "Tracking", la piattaforma di monitoraggio funzionale all'ottimizzazione della distribuzione dei contenuti e per la pianificazione, strategica e continuativa, di quelli successivi». Netforum ha chiesto, poi, a Pietro Sorce, client director dell'azienda, qual è stato il trend del 2014 e quali sono le prospettive per il futuro. «Il 2014 è stato un anno molto positivo, il fatturato di Mosaicoon raddoppia ogni anno dalla sua nascita, nel 2010. Siamo entusiasti perché sempre più clienti si dimostrano soddisfatti della nostra proposta, il mercato è sempre più sensibile al tema del digitale, che sta lentamente entrando a far parte della quotidianità, anche del business. Diamo la possibilità ai brand di contare sulla consulenza di un partner unico, che mette a loro disposizione l'accesso a tutte le fasi di strategia e creatività di campagne online, concepito in cloud e moderato da professionisti, creativi, strategist e analytics e dal knowhow di Mosaicoon». Che cosa da alla vostra azienda il valore aggiunto responsabile di un simile successo? Probabilmente, essere "web native" favorisce un'azienda giovane come Mosaicoon nel sapere cosa dire e come dirlo, sfruttando al meglio la tecnolo; già. Il web offre milioni di possibilità e la nostra forza sta nel saper sfruttare le innovazioni tecnologiche per un fine, pensando quindi a una pianificazione strategica che vada a valorizzare il contenuto ingaggiando gli utenti. Come comunicate con il settore? E quali obiettivi avete per l'anno prossimo? I clienti che si affidano a Mosaicoon spesso non lanciano solo un prodotto, ma si riposizionano sul web. Quest'anno abbiamo portato a termine progetti con clienti di diversi settori, come Vileda, Microsoft, Emergency, MSC Crociere con una campagna in cinque paesi europei, e Linkem con la partecipazione de "Le Iene". Queste campagne ci hanno dato immensa soddisfazione, rassicurato e spronato nel nostro obiettivo per il 2015 di aumentare la crescita internazionale, continuando a perfezionare un modello performante e misurabile. Affidiamo la comunicazione direttamente ai nostri prodotti e allo "share" sia virtuale che fisico, il vecchio passaparola, e ci stiamo strutturando internamente con un reparto comunicazione e marketing, oltre ad aumentare gradualmente la nostra presenza sul territorio italiano e internazionale, dove incontriamo i clienti IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato mosaicon 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 104 (diffusione:5000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 40 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato personalmente per far comprendere loro il potenziale di "medialize your brand". Expertise Marco Imperato, head of digitai media (in alto), e Pietro Sorce. client director, festeggiano un fatturato che raddoppia ogni anno, dal 2010 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 106 (diffusione:5000) Un'originale strategia digitale, con focus su mobile e social Luca Pogliaghi, marketing manager della multiazionaie americana, conferma per il 2015 importanti investimenti sulTonline a sostegno dei brand di spicco, come Pepsi e Gatorade Ottavia Quartieri iOttavia Quartieri mondo digitai ha acI quistato nel corso degli ultimi anni un'importanza sempre crescente, andando quasi a superare mezzi di comunicazione più tradizionali come potrebbero essere stampa e tv». Queste parole, che in un primo momento potrebbero apparire scontate, non lo sono se si considera che a pronunciarle è stato Luca Pogliaghi, marketing manager Italia di un'importante multinazionale come PepsiCo. Questa dichiarazione, fatta da Pogliaghi a Netforum, si rivela del tutto coerente con il tema della dodicesima edizione dello Iab Forum, evento che si fecalizza specificamente sulla comunicazione digitale e interattiva. Sempre in occasione della manifestazione milanese, il direttore marketing di PepsiCo ha, dunque, confermato che «Anche la nostra azienda ha cavalcato questo trend dando un'importanza sempre maggiore al digitale nelle campagne di comunicazione che proponiamo, sfruttando inoltre tutte quelle che sono le leve utilizzabili, quali appunto il mobile, i social e i formati più tradizionali di advertising come banner e video». Nel corso delle ultime stagioni, l'azienda ha puntato soprattutto su tutte queste piattaforme digitali, prestando una particolare attenzione a mobile e social network, «Attraverso il lancio di un'app di Gatorade a sostegno di un sito dedicato» esemplifica Pogliaghi, spiegando che «questo progetto ha rappresentato il perno focale di tutta la campagna di comunicazione del brand». Continuando a parlare delle attività di comunicazione online di PepsiCo, il direttore marketing della multinazionale francese racconta che «II web viene utilizzato trasversalmente per andare a sfruttare tutti i mezzi a disposizione: le campagne interattive degli ultimi due anni, infatti, avevano lo scopo di creare una relazione bilaterale con i nostri consumatori, andando a solleci- ; tare un loro coinvolgi- \ mento più attivo che li ! rendesse assoluti prò- \ tagonisti delle nostre ; attività». In quest'ot- ; tica di engagement \ dell'utente, l'appog- i gio dei social è ormai i diventato un elemen- ; to fondamentale da | cui non si può prescindere: «Per tutti i no- ; stri brand è in atto una \ strategia di supporto \ a Facebook attraverso pagine locali costantemente aggiornate e in linea con le nostre attività, oltre poi allo sfruttamento di quelli che sono i canali internazionali quali Twitter e Instagram, sfruttando l'enorme awareness e popolarità dei nostri marchi a livello mondiale». A fronte di questo importante impegno a livello strategico nel mondo di; gitale, Luca Pogliaghi | anticipa che «Conti- | nuerà a esserci un fo- ; cus significativo sugli investimenti pubblicitari dedicati all'ori- ! line per i nostri brand ; più importanti, Pep- : si e Gatorade, in modo | da restare il più pos- ; sibile vicini ai nostri \ consumatori con atti- ; vita sempre più virali e innovative». Pepsi, \ inoltre, per la pianifi- ; cazione di tale strate- ; già digitale si appog- ! già da parecchi anni a i un centro media for- \ mato da un team di ; persone competenti e ; formate su ogni sin- i golo ambito. PepsiCo la si può definire una : multinazionale soli- ; da e attenta alle nuo- ; ve tendenze per resta- i re continuamente al i passo con i tempi e in- : tercettare le esigenze | dei nuovi consumer. ; L'attenzione al futuro ! è testimoniata anche \ dal marketing mana- ; ger Pogliaghi che conclude dicendo: «Siamo nel pieno della pianificazione per il 2015 e stiamo lavorando con i nostri team internazionali per assicurare ai nostri brand il miglior supporto in chiave di comunicazione digitale». 11 web convince โขSiamo nel pieno della pianificazione pei il 2015 e stiamo lavorando con i nostri team internazionali per assicurare ai nostri brand il miglior supporto in chiave di comunicazione digitale» dice Luca Pogliaghi, marketing manager di PepsiCo in Italia IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 41 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato pepsi co 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 108 (diffusione:5000) In corsa verso l'innovazione Le strategie per digitai e advertising adottate dalla storica azienda olandese e illustrate da Andrea Cattani, brand communicatìon 8 digitai director Italia Valentina Lunardi Philips pare aver decisamente preso la via dell'innovazione. L'azienda olandese sta vivendo un momento di grande trasformazione, avviata, nel novembre 2013, con la presentazione della nuova tag line, "innovation and you" e un rinnovato design del suo famoso scudo. Ad accompagnare il riposizionamento della società è stata introdotta una piattaforma di storytelling digitale (www. philips.com/innovat i o nandyou) dedicata a raccontare come l'ampia gamma di innovazioni Philips possa avere un impatto positivo sulla vita quotidiana delle persone. Proprio l'innovazione tecnologia, insieme alla trasformazione digitale, rende del resto l'azienda una case history interessante nell'ambito della comunicazione digitai e interactive, temi protagonisti dello lab Forum Milano, come dell'intervista che abbiamo realizzato con Andrea Cattani, brand communication £t digitai director Italia di Philips. Come si sta organizzando Philips per affrontare con successo l'evoluzione del mondo digitale? Philips è in una fase di profonda trasformazione, all'interno della quale lo sviluppo delle competenze legate al digitale è certamente una priorità strategica. Questo ha recentemente portato alla costituzione di un team digitai interno alla struttura, sia a livello centrale sia nel nostro market. Un team che si avvale della collaborazione di Ogilvy dal punto di vista creativo, di Carat e Havas dal punto di vista media e di Ketchum per quanto riguarda le digitai Pr. La nostra strategia comprende attività su tutti i touch point digitali, dal mobile, per il quale sono già presenti alcune app nei diversi market, all'advertising video, fino ad arrivare ai social network. L'obiettivo è quello di raccontare la storia del brand Philips, una storia di innovazione che migliora la vita delle persone, in modo consistente attraverso i canali e soprattutto rilevante per i diversi target grazie alla profilazione. Quali digitai strategies adotterete, dopo aver già introdotto una nuova tag line, il redesign dello scudo stellato e il nuovo sito? La tag-line e il nuovo sito sono parte di un processo di trasformazione più ampio nell'ambito del quale Philips ha fatto scelte, in particolare sui social network, che hanno portato da una presenza frammentata ad uno scenario razionale e coerente, con l'obiettivo di massimizzare l'efficacia e l'efficienza degli investimenti. I prossimi passi sono quelli della continua ottimizzazione di tutti i touch point, B2B e B2C, sia dal punto di vista della user experience che da quello della relazione con il consumatore/cliente, che diventa sempre più strategica. PHILIPS Che peso ha l'online all'interno del vostro budget pubblicitario? La quota di budget dedicata all'online è rilevante e coerente con l'ambizione di Philips di raccontare la propria storia di marca e di innovazione sia ai consumatori che ai professionisti nell'ambito dell'healthcare, del lighting e del lifestyle. In questa logica, il peso dell'online è progressivamente in crescita anche in funzione della volontà di indirizzare la nostra attenzione alle opportunità derivanti dal mondo B2B. Andrea Cattani IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 42 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Philips 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 14 (diffusione:5000) DATEMI UN ' IDEEA E SOLLEVERO' IL DIGITALE Tutto pronto per il primo lab Forum dei nuovo Consiglio Direttivo. Ospiti d'eccezione e nuovi trend protagonisti della kermesse più attesa dell'anno. Programmale in prima linea e tanta voglia di arrivare, finalmente, a misurare il mercato in modo chiaro. Il presidente di lab Italia , Carlo Noseda, parla a tutto campo di quello che ha fatto quest'anno. E del 2015 che intanto si avvicina โข Giacomo Broggi Appuntamento a Milano il 25 e 26 novembre per riflettere sulle opportunità offerte dall'economia digitale e il futuro del settore. Il tema dell'edizione numero dodici di lab Forum è, infatti, "Inspiring Digital Ideas". Il padrone di casa Carlo Noseda, presidente di lab Italia, aprirà le due giornate con un programma fitto di avvenimento e di grandissimi ospiti. Incentrata sui temi delle opportunità e della comunicazione digitale, la prima giornata permetterà di scoprire gli ultimi trend e la prospettiva delle grandi aziende e di guru internazionali sull'evoluzione di audience e dati di mercato. Tra gli ospiti del 25 novembre sono attesi Enrico Gasperini, (presidente di Audiweb), Alberto Dal Sasso (Advertising information services business unit director The Nielsen Company) e Marta Valsecchi (responsabile della Ricerca dell'Osservatorio New Media Et New Internet Politecnico di Milano). Ospiti d'eccezione saranno Josh Partridge (director Emea Advertising Shazam), Dan Wright (director Amazon Media Group Europe) e Bernardo Hernandez (ceo Flickr). Chiusura con i temi dell'entertainment con Gabriele Immirzi (eoo Fremantlemedia Italia e Favij), Luca Casadei (fondatore di webstarschannel), Roberto Saviano e Paola Marinone (co-founder ft ceo BuzzMyVideos Network). Il programma del 26 novembre punterà invece sulle start up e l'innovazione. Presenti Andrea Rangone (responsabile scientifico Osservatorio Startup Hi-Tech, School of Management Politecnico di Milano e Italia Startup), Fausto Boni (co-founder and generai partner of 360° Capital Partners), Massimiliano Magrini (cofounder managing partner United Ventures), Andrea Di Camillo (fondatore P101), Mauro Del Rio, (chairman £t founder Buongiorno), Alberto Genovese (fondatore Facile.it) e Carlo Giordano (amministratore delegato Immobiliare.it). Ospite di questa sessione sarà Chris Anderson, ex direttore di Wired e oggi cofounder e ceo di 3D Robotics. Chiusura sulle prospettive dell'internet of things nel confronto con Antonio Bosio (head of product ft solution Samsung) e Massimo Russo (direttore Wired Italia) prima della grande chiusura con Pif. Intanto, dopo nove mesi dall'elezione, il nuovo consiglio direttivo di Iab Italia affronta l'appuntamento più importante per se stesso e per l'intera industry digitale. La congiuntura economica non è delle migliori, con l'Italia che dovrebbe chiudere l'anno ancora in recessione e con il mercato pubblicitario che da gennaio a settembre ha perso per strada 142 milioni di euro. Ma il web, si sa, è l'unico mezzo che procede in controtendenza e, stando ad alcune stime, sta viaggiado a marce ingranate verso i 2 miliardi di euro confermando il trend di crescita, seppur con ritmi più blandi, degli anni scorsi. Tuttavia l'online ha problemi di misurazione ed è proprio in questa direzione che si sta muovendo l'Associazione, che al Forum presenterà i dati del mercato digitale nel 2014 per la prima volta in collaborazione con Nielsen e Polimi. Insomma l'impegno di Iab, che da quest'anno lavora secondo una logica orizzontale, è concreto ed è volto a fare chiarezza โข su un settore complesso che deve fare i conti con trend come programmatic advertsing, mobile, video. Su cui occorre fare chiarezza. «Stiamo pensando molto al futuro e uno dei temi che in questo senso ci sta più a cuore è il programmatic advertising: è attivo un tavolo di lavoro che redigerà un white paper. Non solo, vogliamo anche rafforzare il dialogo con le istituzioni», ha affermato Carlo Noseda, presidente di Iab Italia. E allora auguriamoci che questa dodicesima edizione del Forum riesca a sorprenderci e serva al comparto per migliorarsi e divenire più competitivo. A guardare l'agenda e a sentire Noseda le premesse ci sono tutte. Cosa vi aspettate dalla manifestazione di quest'anno e quali sono gli obiettivi? Iab Forum, che dal 2013 ha adottato la formula "Inspiring Digital Ideas", ha come obiettivo quello di diventare sempre più un punto di riferimento per manager, imprenditori e startupper, e di offrire loro gli strumenti per muoversi nel mondo degli investimenti online, grazie a un'analisi chiara ed esaustiva del mercato e dei trend di sviluppo e attraverso la condivisione di best practice, italiane e straniere. Speriamo quindi di aiutare i partecipanti a IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 43 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IAB FORUM 2014 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 14 (diffusione:5000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 44 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato orientarsi, fornendo loro "una bussola" per muoversi in maniera sempre più competitiva nel panorama della comunicazione digitale. Perché avete scelto di parlare di startup? Crediamo che il nostro settore si presti particolarmente al segmento delle startup e abbiamo voluto mettere in risalto le numerose opportunità offerte dal digitale, a livello occupazionale e di sostegno per il Sistema Paese, analizzando alcuni casi di successo italiani e il punto di vista dei venture capitalist attraverso gli interventi โข di manager come Fausto Boni, cofounder e generai partner di 360° Capital Partners, Massimiliano Magrini, co-founder e managing partner di United Ventures, Andrea Di Camillo, founder di P101, Mauro Del Rio, chairmarl Et founder di Buongiorno, Alberto Genovese, founder di Facile.it e Carlo Giordano, amministratore delegato di immobiliare.it. Il nuovo Consiglio Direttivo è operativo da quasi un anno: qua! è il bilancio di questo periodo di attività? Subito dopo l'elezione di questo Direttivo, abbiamo fissato i nostri obiettivi per promuovere e rappresentare il mercato digitale, rafforzare il forte dialogo con le Istituzioni, lavorare per portare sempre più valore per gli associati e le imprese. In questi primi nove mesi abbiamo già ottenuto importanti risultati, e siamo certi che i prossimi due anni ci permetteranno di portare a : termine il lavoro prefissato. Vorrei sottolineare : che fin da subito abbiamo deciso, per valoriz- '-โข zare le competenze dei singoli componenti del Consiglio Direttivo eletto per questo triennio, \ arricchito dall'ingresso di nuovi soci provenien- \ ti sia dal mondo degli investitori sia dalla indù- ] stry digitale, di impostare il lavoro secondo una \ linea orizzontale, così da poter intervenire su ; più ambiti operativi e di ottimizzare e rendere ; più efficiente la gestione delle attività di un'As- I sociazione complessa come la nostra. Credo che I questo sistema stia funzionando, come dimo- : strano anche i primi risultati raggiunti. Una del- \ le priorità della nostra Associazione, è proprio \ quella di poter creare occasioni di confronto e i condivisione, e stiamo lavorando al momento i per individuare degli standard unici di misura- ! zione del mercato, grazie alla collaborazione โข โข di tutti i player. Come ogni anno, il Forum sarà l'occasione per presentare i dati aggiornati per il 2014 e di fornire le stime per il 2015. La novità e che il dato fornito sarà elaborato in collaborazione con il Politecnico di Milano e Nielsen, così che aziende investitrici e operatori del mercato abbiano a disposizione una guida completa e univoca. State facendo anche un importante lavoro sul fronte del dialogo con le istituzioni? Al m omento stiamo portando avanti il lavoro di accreditamento dell Associazione e della nostra ir.dustry. Il nostro obiettivo è quello di essere sinergici con l'operato dei referenti istituzionali e favorire in questo modo lo sviluppo del settore, che vuole e deve essere sempre più di supporto alla competitivita del Sistema Paese, da un punto di vista sia economico che occupazionale. Una valutazione del mercato digitale dal punto di vista del vostro osservatorio privilegiato? In Italia, sono tre gli elementi che stanno sostenendo una crescita del mercato dell'online advertising anno su anno, e che permettono di essere allineati agli altri Paesi europei: mobile, video e ora anche il programmale buying. I seminar dedicati ai temi mobile e video advertising, organizzati dalla nostra Associazione nel corso dell'anno, hanno evidenziato come questi settori riescano a raggiungere un pubblico sempre più vasto grazie a una fruizione più immediata da parte di tutti i target: il video online incontra i gusti del pubblico ed è vissuto come uno strumento conosciuto e associabile a ciò a cui si è abituati; il mobile d'altro canto è sempre più diffuso - come un prime time televisivo e permette diversi livelli di interazione. I risultati di crescita rispecchiano quindi un mercato che ha ancora molte sfide da raccogliere. Su cosa si concentreranno i vostri sforzi l'anno prossimo? Sono molti gli ambiti su cui ci muoveremo nel prossimo anno. Qui vorrei ricordare solo quanto stiamo facendo per il programmatic advertising: insieme agli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano abbiamo aperto un tavolo di lavoro a cui partecipano 15 aziende socie di Iab Italia, attive nel settore in qualità di DSP, SSP e Trading Desk. Il Tavolo di Lavoro ha come obiettivo la produzione di un white paper, che vuole essere una guida chiara ed esaustiva per permettere ai player del mercato italiano di comprendere tutti gli aspetti analitici e le diverse declinazioni che il Programmatic può avere, a livello basic e specialist. Un programma molto intenso II25 e 26 novembre va in scena a MiCo Milano Congressi la dodicesima edizione di lab Forum: alla due giorni prenderanno parte grandi nomi del mondo del digitai adv Per la prima volta, in questa edizione le proiezioni presentate da lab sono state elaborate in collaborazione con Nielsen e Politecnico di Milano 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 24 (diffusione:5000) Un suino in Mafia e sì può subito brindare Intanto, In un evento pre- Iab con Microsoft, l'azienda fa luce sui meccanismi e sugli ingranaggi che governano la vendita automatizzata della pubblicità Giacomo Broggi Un evento preIab - il Masterclass Programmatic Buying - per educare sulle potenzialità del programmatic, vero e proprio trend del momento. E quanto ha ideato StyckyAds.tv che, in collaborazione con Microsoft, ha voluto fare formazione su una tematica che è sì complessa, ma anche sempre più dibattuta. E in grande crescita. Insomma StyckyAds.tv, a un anno dallo sbarco in Italia «Può ritenersi soddisfatta per i risultati raggiunti - dice il country manager Massimo De Magistris -. E per l'anno prossimo abbiamo in cantiere diverse novità, un elemento che fa parte del Dna di StyckyAds, l'azienda che crea legami, connettendo demand e supply». Siete stati tra gli organizzatori della prima Masterclass Programmatic Buying. Può spiegare questa scelta? È stata una decisione in linea con la strategia di marketing adattata dalla nostra azienda quest'anno. A maggio, infatti, abbiamo organizzato, insieme ad altri partner, la prima edizione della Masterclass Programmatic Buying a Parigi: anche in quell'occasione si era trattato del preevento dell'Interact, importante manifestazione dello Iab francese. Il motivo è semplice: fare education sul tema programmatico coinvolgendo tutti i più importanti attori della nostra industry digitale. La specificità della Masterclass è stata quella di rivolgersi esclusivamente a un'audience fatta di inserzionisti, cercando di fornire loro strumenti utili per navigare informati nel mondo del media programmatic. Ci sarebbe piaciuto molto farlo anche all'interno dello Iab Forum, ma la formula non è compatibile con le esigenze dei diversi operatori: ognuno di loro ha un'agenda fitta nei due giorni della manifestazione e quindi non avremmo raccolto tutte le adesioni che invece abbiamo ottenuto nella versione di pre-evento. A che punto è il programmatic adv in Italia? Direi che il termine programmatic è la keyword del momento, ma questo non vuoi dire che tutti conoscano e utilizzino il programmatic media. Recentemente mi ha sorpreso molto leggere un articolo di AdWeek nel quale si diceva che meno di un quarto degli advertiser americani utilizza il media programmatico perché la restante parte non lo conosce a sufficienza. Se riflettiamo sul fatto che questo è un dato riferito al mercato americano, comprendiamo allora quali possano essere le potenzialità di questo nuovo modo di fare trading media. In Italia credo che la situazione non sia molto differente, il che da un certo punto di vista è positivo, dall'altro servono proprio eventi come la Masterclass per fare crescere la conoscenza e la consapevolezza di ciò che l'utilizzo del programmatic media può apportare al sistema digitale, in termini di miglioramento dell'efficienza e della trasparenza. Qual è quindi il bilancio di questo comparto, anche in confronto al resto del mondo? La componente video sta andando molto bene, sta crescendo molto, mese su mese. Ma non è una sorpresa, l'Italia è un Paese dove questo formato ha un ruolo centrale nelle pianificazioni media e la sua versione digitale si presta molto bene alla modalità programmatica. Quindi le nostre previsioni sono di una crescita a due cifre nel 2015, ma due cifre collocate decisamente nella parte superiore della scala, quelle che guardano ottimisticamente al 100%. A supporto di queste previsioni ci sono almeno tre fattori: crescita del numero degli advertiser, aumento della percentuale di transato in modalità programmatica, incremento del formato video sul mobile. Per StickyAds.Tv, com'è andato il 2014? Noi di Sticky non facciamo misteri nel dire che a un anno esatto dal lancio in Italia siamo molto soddisfatti. Abbiamo convinto dell'efficacia delle nostre soluzioni moltissimi publisher, tutti di grande rilievo, e quindi stiamo mettendo fiato su! collo ai nostri colleghi francesi, che rappresentano il mercato di riferimento europeo del video programmatic. Quali sono le novità previste per il 2015? Il nostro mestiere è quello di creare legami, connettendo demand con supply. E la nostra strategia 2015 va proprio in quella direzione. Abbiamo costruito un team internazionale importante. Stiamo lavorando su molte integrazioni con nuovi Dsp dei mercati emergenti. Per non parlare della piattaforma. Da gennaio abbiamo introdotto oltre 300 nuove feature o miglioramenti, e altrettanto faremo nel 2015. Dinamismo Sotto la direzione di Massimo De Magistris, la sigla si è velocemente fatta apprezzare nel nostro Paese IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 45 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato STICKY ADS TV 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 26 (diffusione:5000) Parola di leader Netforum ha incontrato Gabriele Mina per conoscere più da vicino quali saranno le direzioni in cui si svilupperà il business della principale struttura del mercato italiano Lavora a Libero dal 2007 come portai marketing e partnership director. Nel 2011, dopo lo spin off della società da Wind, diventa direttore marketing di Libero. Da luglio 2013 è vice president della Business Unit Portai di Italiaonline. Che significa, tanto per dire, avere la responsabilità dei due maggiori portali italiani, Libero e Virgilio, oltre che di una serie di verticali che insieme, rappresentano la più grande web property italiana, con una market reach del 56% (15,3 milioni di visitatori). Classe 1973, campano, Gabriele Mirra non è quel tipo di manager che il mercato digitale ci ha spesso abituati a conoscere. Schivo, non ama apparire se non è strettamente necessario. Alle parole, preferisce di gran lunga i fatti e alle polemiche, le azioni. Così il numero due di Italiaonline (ma se lo chiedete a lui vi dirà che non è vero) da quando occupa il nuovo ruolo si è prevalentemente occupato di definire le strategie di marketing, editoriali e commerciali dei due portali e raggiungere degli obiettivi di business della divisione. E gli obiettivi sono arrivati eccome: al 30 giugno 2014 i ricavi di Italiaonline ammontavano a 47,6 milioni di euro (di cui oltre il 75°/o provenienti dalla pubblicità). Netforum ha incontrato il manager per conoscere più da vicino quali saranno le direzioni in cui si svilupperà il business di Italiaonline, per tutto ciò che riguarda la parte editoriale. Qual è l'andamento del mercato della comunicazione digitale? Nell'ambito di una fase di mercato che purtroppo continua a non essere brillante, noi abbiamo mantenuto performance positive che ci soddisfano e nell'ultimo anno abbiamo visto incrementare la qualità della nostra audience, grazie anche allo sviluppo dei nostri portali verticali che ormai coprono molti filoni tematici e abilitano sempre più spesso format adv e progetti di comunicazione ritagliati su misura del cliente. Abbiamo posto inoltre le basi per rafforzare l'offerta locale, che sono certo ci consentirà nei prossimi mesi di essere molto più competitivi nel mercato delle piccole e medie imprese, che dal nostro punto di vista continua a rappresentare una importante opportunità di crescita per Italiaonline. Infine, anche il nostro portafoglio clienti è cresciuto, ma soprattutto è cresciuto il numero di clienti che si affidano a noi con accordi di più lunga durata. Individuate delle linee di tendenza più diffuse di altre nel settore in termini di creatività applicata alle tecniche digitali? Noi siamo in grado di offrire ai nostri clienti progetti tailor made, personalizzati nella creatività e nei formati. Ma non solo. Abbiamo sperimentato, per esempio con Samsung, un ulteriore step di customizzazione: un messaggio personalizzato, con il nome dell'utente, nella welcome page Libero Mail e login mail. Il risultato è stato sorprendente: apprezzato dagli utenti, entusiasti i clienti. Possiamo aggiungere anche che in questi ultimi anni il content marketing ha contribuito a far evolvere il concetto di advertising online perché abilità ad una fruizione "nativa" del messaggio di comunicazione da parte di target sempre più specifici. Noi, con la nostra vasta audience e i nostri portali verticali, siamo perfettamente in grado di raccogliere questa sfida, rispondendo in modo efficace ai bisogni degli utenti, da un lato, e alle esigenze di comunicazione e visibilità degli investitori, dall'altro. Anche il mobile pesa sempre di più e costituisce un segmento molto interessante e in foltissima ascesa: per questo abbiamo ridisegnato i portali, nell'ottica di migliorare la user experience e di ottimizzarli per tutti i device mobili, sviluppando piattaforme e app in grado di raccogliere parte del traffico internet generato da smartphone e tablet. Da non dimenticare il video display advertising: secondo eMarketer, infatti, nel 2014 il valore del mercato italiano della pubblicità video online dovrebbe superare i 200 milioni di dollari, con una crescita per i prossimi anni di oltre il 20% annuo. Su cosa sarete chiamati a operare, per quello che si può anticipare al momento, nel corso del prossimo anno? Per quanto riguarda il digitai advertising, continueremo a sviluppare nuovi formati pubblicitari, ma riteniamo che da qui in poi il vero focus sia su target accuracy e viewability, concetti che stanno ridefmendo un nuovo modo di considerare la rilevanza delle campagne pubblicitarie; questo al fine di garantire al cliente un prodotto sempre più impeccabile, efficiente e in grado di mirare in maniera precisa al target perfetto. Naturalmente lanceremo altre app mobile, in linea con quanto abbiamo già fatto uscire sul mercato tra settembre e ottobre. IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 46 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ITALIAONLINE 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 26 (diffusione:5000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 47 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Vogliamo investire anche sul segmento locai, da sempre un nostro asset, creando una piattaforma tecnologica unica in grado di offrire la massima visibilità alle PMI, puntando su eccellenze del made in Italy che spesso e volentieri sono radicate sul territorio ma hanno bisogno di una esposizione mediatica ad hoc per poter stare al passo coi tempi e crescere. Reputate che la preparazione interna alle imprese sia aumentata nel corso degli anni rispetto alla disciplina? In Italia si è più indietro di altre nazioni su temi quali banda larga e digitalizzazione e noi siamo tra coloro che al contrario sono portatori di innovazione. È palese che sia sempre più importante per le imprese instaurare efficaci relazioni con il sistema dei media digitali, per rendere note al pubblico le proprie iniziative, i nuovi prodotti e per costruire o rinnovare l'immagine aziendale. La preparazione interna alle imprese è aumentata nel corso degli anni, insieme alla richiesta di nuove professionalità specifiche: conoscere e sfruttare i nuovi media, infatti, diventa indispensabile per esplorare le nuove frontiere di business, diffondere innovazione e un rapporto più diretto tra l'azienda e tutti i suoi interlocutori. Per questo abbiamo lanciato il programma Italiaonline Web Agency (http://www.italiaonline.it/it/adv-nazionale/ offerta/#web-agency-it) per supportare aziende private di ogni dimensione ed enti pubblici o locali nella realizzazione di progetti digitali su misura. I consumatori sono sempre più spesso esposti a iniziative di comunicazione digitale. Come si pone una realtà autorevole e leader come Italiaonline di fronte a questo stimolo operativo? Rispondere adeguatamente ai bisogni dei consumatori e degli investitori è tra i nostri principali obiettivi: grazie ai progetti speciali, custom, realizzati per i singoli clienti, siamo in grado di lavorare al loro fianco non solo come partner ma come consulenti, offrendo una straordinaria opportunità di visibilità grazie alla pianificazione di adv e content marketing sulle nostre web properties. Come potete spiegare la vera unicità della vostra offerta? Innanzitutto, ci distinguiamo perché siamo la prima internet company d'Italia, con i due portali più visitati e la mail numero uno del Paese. Abbiamo un network che, oltre a Libero e Virgilio, si compone di portali verticali che indirizzano traffico profilato su specifici argomenti e contenuti. Abbiamo un know how maturato in vent'anni di leadership internet in Italia. E se si uniscono il bacino di audience con le competenze nella cura dei contenuti dei progetti che siamo in grado di realizzare per i clienti e con i formati proprietari che possiamo offrire, siamo tranquilli di poter garantire il miglior risultato possibile. Parteciperete a Iab Forum 2014? E come ne giudicate la proposta? Ritengo sia più utile riflettere su cosa fare concretamente a supporto del settore dell'online advertising, che, nonostante abbia mantenuto un segno di crescita positivo, necessita di strumenti e politiche adeguate a farne percepire correttamente le potenzialità in continua evoluzione. Facendo parte del Consiglio Direttivo di Iab Italia, il mio impegno, insieme ai colleghi, è proprio quello di supportare la crescita e il consolidamento del settore, rafforzando l'impronta di innovazione che il nostro comparto deve mantenere, anzi incrementare. Può fornire una breve descrizione della vostra struttura? Italiaonline è la prima internet company italiana e ha tra i suoi asset la mail più diffusa del Paese con 11 milioni di account attivi; conta 15 milioni di visitatori unici mensili, 2,5 miliardi di pagine viste mese, 11 milioni di account email attivi e una active reach del 54°/o. Da febbraio 2013 la Società raggnippa tutti i brand e gli asset di Matrix S.p.a. e di Libero S.r.l. Oltre ai portali Libero, it e Virgilio.it, Italiaonline include ad oggi i web magazine Di-Lei, Total Tech, QuiFinanza, SportStadio, MotorLife e SiViaggia, la piattaforma video ViTV e l'utility 1254. Un'ultima curiosità: quali sono i principali clienti che hanno scelto di pianificare sulle properties di Italiaonline nel corso di quest'anno? Tra i principali clienti, segnaliamo Sky, Samsung, Mercedes, Ferrerò, Disney, Telecom Italia, Ikea, Procter £t Gamble, Alitalia, L'Oréal. Al vertice Da luglio 2013 Gabriele Mirra è vice president della Business Unit Portai di Italiaonline. Ha quindi responsabilità dei due maggiori portali italiani, Libero e Virgilio, oltre che di una serie di verticali che insieme rappresentano la più grande web property italiana, con una market reach del 56% (15,3 milioni di visitatori) 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 30 (diffusione:5000) Strategia ad personam Come spiega il suo chief executive officer Alberto Gugliada, la struttura in questo 2014 ha scelto di perseguire con forza una politica centrata su promozione, formazione e approfondimento, fecalizzando l'attenzione sull'ideazione e sulla realizzazione di tavole rotonde, workshop e seminali, specificatamente pensati per un target ristretto Ottavia Quartieri La dodicesima edizione milanese di Iab Forum, il più autorevole appuntamento dell'anno sulla comunicazione digitale e interattiva d'Italia, vede la partecipazione di tg|adv, una delle principali concessionarie pubblicitarie che offre servizi di vendita di spazi online e di progetti comunicativi digitali e cross mediali. Netforum ha chiesto al ceo di tg]adv Alberto Gugliada, quali ragioni spingono a confermare la presenza alla kermesse. «Quest'anno saremo attenti spettatori dell'evento oltre che ovviamente storici associati Iab afferma Gugliada . In questo 2014tg|advha deciso di perseguire una strategia di promozione, formazione, approfondimento che potremmo definire ad personam, quindi focalizzando l'attenzione sull'ideazione e sulla realizzazione di tavole rotonde, workshop e seminari, specificatamente a target ristretto». Gugliada ha poi risposto alle nostre domande facendo un resoconto dettagliato sull'anno appena trascorso e sui nuovi progetti, proiettandosi inoltre sulla pianificazione futura della concessionaria. Quali sono i principali trend che hanno caratterizzato il mercato durante quest'anno? E quali prevedete possano avere un peso sempre maggiore nel futuro? L'andamento del mercato 2014, per quanto concerne gli investimenti, è stato realmente poco prevedibile, anzi ha rivelato un movimento che potremmo definire "isterico" creandoci non pochi problemi nell'analisi e nella previsione a lungo raggio. Questo trend ha generato nei player di settore un grado d'insicurezza per quanto concerne investimenti in nuove produzio; ni; tale insicurezza non ha però toccato l'operato di tgladv poiché siamo stati capaci, in uno scenario così instabile, di perseguire un andamento in continua crescita, permettendoci di investire nello sviluppo di nuove soluzioni di advertising. Il 2014 ha sancito definitivamente due conferme: da un lato l'affrontare le campagne di advertising online attraverso il programmatic, dall'altro l'importanza dell'adv online legata al video, perseguendo logiche che non sono necessariamente solo quelle dell'audience incrementale, ma soprattutto legate al concetto di multiscreen. Il 2015 sarà, ancora di più rispetto agli anni scorsi, nel nome del mobile: tablet e smartphone ci permettono sì un'audience incrementale, ma anche un'interazione ancora più netta e attiva rispetto a quella che si ottiene con il semplice desktop internet. Si pensi solo al concetto di touch in cui l'utente può toccare lo schermo, immergersi nell'esperienza e arrivare a farne parte, cosa che la televisione e il desktop non permettono. Il mobile è interessante, dunque, nella misura in cui riusciamo a garantire, con la medesima potenza d'ingaggio e su qualsiasi device, questo rapporto diretto e immediato sulla punta delle dita. Come si chiude l'anno a livello di fatturato? L'anno è andato decisamente molto bene e chiudiamo il 2014 con una crescita a due cifre. Questo è un risultato che, alla luce di un mercato ancora con il freno a mano tirato, ci fa capire non solo di aver lavorato bene, ma anche di avere intuito e perseguito la giusta strategia per affiancare investitori sempre più spaventati dal perdurare di questa congiuntura che tarda a trovare fine. Può fare un esempio di un'operazione pubblicitaria da voi condotta con particolare successo? i Tra i nostri proget\ ti di successo in que: sto 2014 spicca certaI mente "Under - The ; series", prima web! serie diffusa onlii ne contestualmente i all'uscita nelle librerie i dell'omonimo romanzo di Giulia Gubellini al quale si ispira. Que: sto progetto ambizio: so rappresenta un ; vero e proprio inedi; to orizzonte per l'edi| toria digitale italiana i e non solo, e ha sai puto riunire intorno a ; tale esperienza in ve: ste di produttori Ane: le di Gloria Giorgian: ni, Rizzoli e Trilud. Le ; dieci puntate, online ! in esclusiva su under. \ nanopress.it, hanno avuto un enorme successo raggiungendo ; 6.500.000 visualiz| zazioni totali; questo | dato, rilevato in meno ; di quattro mesi dal i lancio della web serie, ; rappresenta il doppio i rispetto alle stime inii ziali. Under ha, inoli tre, trionfato all'ulti: ma edizione del Roma Web Fest aggiudicandosi sette premi tra i quali "Miglior regia", "Miglior produttore" e "Premio Rai Fiction". Vi sono novità in programma per il 2015? Abbiamo in cantiere di lavorare in maniera definitiva su tutto ciò che riguarda la IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 48 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato tg adv 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 30 (diffusione:5000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 49 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato produzione di branded content per i clienti con una progettualità legata al native advertising, che unisca ancora di più le esigenze di comunicazione dei nostri clienti con la bravura e l'expertise dei partner editoriali. Progetti speciali in tal senso sono stati sperimentati durante tutto l'anno, poiché fanno parte da sempre del nostro dna, e pensiamo che nel 2015 questo ambito assumerà un ruolo significativo all'interno del nostro fatturato totale. Ci saranno novità specialmente di prodotto perché verrà portata a termine una revisione di quasi tutti i siti editi da Trilud, soprattutto Nanopress, che nel 2014 ha avuto un grande successo in termini di audience. Altro protagonista dell'anno prossimo sarà Excellence Label, business unit creata per incontrare, con un approccio specializzato, le richieste degli investitori legati al mondo della moda, del lusso, del design e dell'arredamento. Il 2014 l'ha vista nascere come start-up interna a Trilud, mentre il 2015 la vedrà nella sua "piena fioritura". Sempre il prossimo anno tgladv amplierà l'attività di digitai Pr approfondendo e moltiplicando tutti i progetti speciali che vedono protagonisti influencer, youtuber, ambassador, celebrities affiancati ai brand, seguendo il loro posizionamento, i desiderata e ovviamente le finalità di campagna. In vista la revisione di quasi tutti i siti di Trilud e il lancio della business unit Excellence Lab Alberto Gugliada II ceo di tg|adv sottolinea l'andamento in continua crescita della struttura nel corso del 2014 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 38 (diffusione:5000) Domìnazione totale La società, guidata in Italia da Luca Di Cesale, da sempre impegnata nella distribuzione di video premium di alta qualità, si differenzia per le avanzate soluzioni tecnologiche capaci di distribuire campagne video Marianna Maicovich DI urajite lo Iab Forum dello scorso anno furono identificati come driver del 2014 il video, il mobile e il programmatic. Smartclip li ha implementati e integrati in tutte le loro combinazioni d'offerta. Ed è stata una mossa vincente. La società, da sempre impegnata nella distribuzione di video premium di alta qualità, si differenzia per le avanzate soluzioni tecnologiche capaci di distribuire campagne video su tutti i dispositivi mobili garantendo la stessa qualità e user experience del web. I risultati della pubblicazione del nuovo report Audiweb confermano questa expertise posizionando Smartclip al secondo posto nella classifica delle custom property per quanto riguarda l'adv esclusivamente su mobile nel mese di agosto. Questo anche grazie alla piattaforma SmartX, ossia un sistema proprietario efficiente e trasparente per la pianificazione programmatica che permette di monetizzare, con rendimenti ottimizzati, i contenuti da connected Tv, smart Tv, Tv lineare, device mobile e da web. Netforum ha intervistato Luca Di Cesare, managing director di Smartclip Italia. Come chiuderete l'anno a livello di fatturato? Ci sono dei verticali, all'interno della vostra offerta, che vanno meglio? Prevediamo di chiudere l'anno a +25°/o con una sempre maggiore importanza della parte mobile e programmatic. Il settore Automotive è quello che storicamente ha dato segni di maggiore velocità ed entusiasmo, ma oggi stiamo assistendo a una forte accelerazione in particolare da parte del Largo Consumo, e ci aspettiamo per il prossimo anno un deciso sorpasso. Un esempio di un'operazione pubblicitaria da voi condotta con particolare successo? L'impegno del team R8tS di Smartclip è stato sempre quello di introdurre nuove forme di distribuzione e nuovi formati per alimentare il processo di innovazione nel mercato dell'online video adv. Per Nissan, che ha sempre creduto nelle potenzialità dei device mobili, abbiamo inaugurato sul mercato italiano la Total Domination, una pianificazione che offre un'esperienza di comunicazione multimediale e multidevice altamente impattante e coinvolgente per il lancio del nuovo Quas q u a i permett e n d o \ di rag- \ giungere nel primo giorno di distribuzione tutta l'utenza del network Smartclip in modalità non invasiva, grazie a una frequency cap pari a 2, e con una reach di oltre 2,5 milioni di utenti. Abbiamo inoltre condotto diverse ricerche con Nielsen per verificare l'efficacia di pianificazioni video su mobile confrontandole con campagne tv, da cui sono emerse evidenze a favore della programmazione su device mobili decisamente incoraggianti: il dato più interessante riguarda l'analisi dell'effetto di una sola esposizione video su mobile, che risulta generare spostamenti di brand awareness equivalenti a quelli che si ottengono con 3 esposizioni su tv, giustificando, in questo modo, e per la prima volta in Italia, il costo per Gip che, su mobile, è sensibilmente più alto che non in Tv. Novità in serbo per il 2015? Continueremo a puntare sul mobile e sul programmatic buying. Per il quest'ultimo, introdurremo integrazioni dirette con i principali investitori del mercato. Per il mobile, siamo in procinto di annunciare nuove e importanti partnership. Risultati sul campo «Prevediamo di chiudere l'anno a +25%, con una sempre maggiore importanza della parte mobile e programmatic» sostiene Luca Di Cesare, (a lato) managing director di Smartclip Italia IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 50 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato smartclip 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 3 (diffusione:5000) Editoriale Tra effetti di rete e sorprese digitali Webraking, un nuovo tipo di digitai agency Speoiale lab Forum 2014 In questo numero parliamo di: 88 77Agency 40 Antevenio 44 Autoscout 54 Calciomercato 64 Ciaopeople 34 ContactLab 58 eBay 62 Edimotive 100 Elb 26 ItaliaOnline 70 lunGlam 84 LuciniSLucini 78 Mamadigital 28 Mediamond 72 Microsoft 104 Mosaicoon 82 Outbrain 68 Payclick 106 Pepsi 108 Philips 32 Prime Real Time Rai Pubblicità Sembox 74 Shaa 56 Sìadv 60 Skuola.net 102 Sky 38 Smartclip 24 StickyAds.tv 50 Talks Media 52 Teads 30 tg|adv 48 Triboo 76 Turbo 98 Veesible 96 WebAds 80 Weborama 90 WebSystem 86 Yahoo 46 Zanox 36 ZenithOptimedia 42 Zodiak 110 Strategia L'arte di raccontare una storia IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 51 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SOMMARIO 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 42 (diffusione:5000) L'unione degli editori può fare la forza ancne degli inserzionisti Una coalizione tra i primi garantirebbe vantaggi anche ai secondi, che così si troverebbero di fronte a un contesto sicuro e di qualità. Di questo e di private market piace, deal ID e dati tratterà l'intervento del gruppo a Iab Forum . A svelare presente e futuro della struttura, tendenze e sviluppi del mercato pubblicitario è il ero della sigla Marco Guglielmin Francesco Lattanzio Una coalizio- : ne tra editori \ garantirebbe \ vantaggi anche agli I inserzionisti, che si \ troverebbero di fronte ; a un contesto sicuro e ; di qualità. Di questo e di private market piace, deal ID e dati tratterà l'intervento del gruppo a Iab Forum. A svelare presente e futuro della struttura, tendenze e sviluppi del mercato adv è il ero di Zodiak Advertising, Marco Guglielmin. Cosa vi aspettate dallo Iab Forum di quest'anno? E di che temi tratterete durante il vostro intervento? Iab Forum tratterà anche argomenti come automated buying e real time bidding, di particolare interesse per Zodiak Advertising. Interverremo a questa edizione con un workshop dedicato al tema delle coalizioni, che rappresenta per noi un aspetto fondamentale per il futuro. Siamo convinti che le coalizioni diventeranno uno strumento sempre più diffuso, sia per garantire agli editori di organizzarsi in maniera più coordinata e profittevole nel loro approccio al programmatic, sia per inserzionisti e centri media che in questo modo beneficeranno di un contesto sicuro e di qualità, di economie di scala e di uniformità tecnologica. Approfondiremo aspetti riguardanti private market piace, Deal ID e dati per fare chiarezza sul significato di questi termini e anche per definirne i contesti. Quali sono i principali trend che hanno caratterizzato il mercato durante quest'anno? E quali prevedete possano avere un peso sempre maggiore nel futuro? Un aspetto interessante è l'affermazione dei deal rispetto ; all'operi market, trend i favorito dallo sviluppo di private mar\ ket piace rappreseni tativi di inventory e : audience qualificate. Aziende e brand investono in modalità deal una quota sempre più importante \ dei budget pubblicii tari per raggiungere | target mirati e ac| quistare inventory in : modo sicuro e traspa: rente. Altro trend po\ sitivo è il video online : che secondo comScoi re raggiunge sul mer! cato italiano l'88°/o ; della popolazione oni line su pc e il 49°/o di : coloro che si conneti tono in mobilità. In: fine l'utilizzo dei dati, i il cui potenziale ad ; oggi è sfruttato solo : in minima parte, tra ; l'altro in modo più i significativo da pari te della demand che ; dalla supply side. In un prossimo futuro la disponibilità e l'ela; borazione dei dati ; sarà un elemento ini dispensabile per le i scelte di investimen: to da parte di agen: zie e buyer e un van! taggio per gli editori la cui inventory potrà essere maggiormente qualificata. Come chiuderete l'anno a livello di fatturato? Ci sono dei verticali, all'interno della vostra offerta, che vanno meglio? Il 2014 si chiuderà positivamente per Zodiak Advertising. In Italia con una crescita a doppia cifra, grazie anche al consolidamento di "Premio", il private market piace che abbiamo realizzato in partnership con WebSystem - II Gruppò 24 Ore, alla competenza acquisita nella gestione dei deal e alle funzionalità aggiuntive che abbiamo integrato nella nostra offerta (per esempio, contextual, floor pricing dinamico, audience segmentation). Anche la Spagna cresce in maniera importante, più nel display tradizionale (open market e diretta) e nel video che nel Deal Id, un po' come accadeva in Italia all'incirca un anno fa. Potreste farci un esempio di un'operazione pubblicitaria da voi condotta con particolare successo? Molte delle campagne erogate su "Premio" in modalità deal hanno generato risultati sopra le aspettative sia per i publisher del network, con continui incrementi dei rendimenti, sia per gli advertiser. Il numero dei deal attivi sul private market piace è in costante crescita. Numerosi brand hanno usufruito di questa modalità di acquisto, reinvestendo più volte nel corso dell'anno a testimonianza della validità di questo mezzo di pianificazione. Avete novità in programma per l'anno prossimo? "Premio" si conferma asset di primaria importanza per Zodiak. Il prossimo anno ci vedrà impegnati nell'allargamento del PMP, anche attraverso potenziale coinvolgimento di altri editori. Come già detto, le coalizioni rappresentano per Zodiak lo strumento fondamentale con cui gli editori potranno gestire in modo più efficace il loro approccio al programmatic. La crescita internazionale è infine un altro obiettivo su cui punteremo attraverso il consolidamento della nostra presenza sul mercato spagnolo. IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 52 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato zodiac advertising 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 42 (diffusione:5000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 53 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Consolidamento โขIn Italia il 2014 si archivia con una crescita a doppia cifra, grazie anche al consolidamento di "Premio", il private market piace che abbiamo realizzato in partnership con WebSystem - II Gruppo 24 Ore» dice Marco Guglielmin (nella foto) Oltre confine La crescita internazionale è un obiettivo su cui la sigla punterà nel corso del prossimo anno, attraverso il consolidamento della propria presenza sul mercato spagnolo 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 46 (diffusione:5000) Allo lab 2014 riflettori accesi su Conversion Booster e programmane L'azienda, di cui è ragionai director Southern Europe Michele Marzan, racconterà l'evoluzione della sua offerta alla luce dei mutamenti in atto nel mercato digitale Giacomo Broggi E^ un rapporto saldo quello che lega zanox allo lab Forum. Sono undici anni che il network, parte del gruppo Axel Springer, attivo nel marketing a performance è presente all'evento. Non solo, oggi il suo regional director Southern Europe Michele Marzan è anche vice presidente dell'associazione e parteciperà a una tavola rotonda con Alberto Dal Sasso di Nielsen e Marta Valsecchi del Politecnico di Milano il primo giorno della manifestazione durante la sessione plenaria mattutina. Tornando a zanox, la società sta trasformando la sua offerta adattandola a quelle che sono le richieste del mercato pubblicitario, in particolare lato mobile e programmatic. «Secondo Io zanox mobile barometer quasi il 10% delle transazioni avviene tramite smartphone e tablet. Una tendenza confermata forse ancor più robustamente anche dalle ultime rilevazioni del Polimi sull'ecommerce b2c, che vedono il mobile in forte crescita. È un dato che è ancora certamente al di sotto della media europea, in ogni caso non di molto considerando che lo share medio mobile in zanox Europe è del 13%, ma che è più che incoraggiante perché testimonia la reattività del nostro mercato. Come zanox abbiamo .-"' luppato -----.โข-'.โข--delle soluzioni volte a ottimizzare gli aspetti base per facilitare e ottimizzare il mobile commerce, quali l'msite e l'App tracking», ha dichiarato Marzan. Un'altra direttrice lungo cui si sta muovendo zanox è il programmatic: «Abbiamo esteso il nostro raggio d'azione lungo il marketing funnel, per stimolare ulteriormente l'intention to buy. Operiamo ponendoci come trading desk e facendo uso di varie demand side platform anche se quella principale rimane metrigo (di cui zanox ha annunciato l'acquisizione della maggioranza a novembre 2013, ndr), player . . . . _ di rilievo ""--. n e l l e '' " nologie di performance display e di demand side platform. Ci serviamo poi di una data manager platform interna che lavora sulla profilazione degli utenti intercettati dalle attività zanox, ovviamente nel rispetto della privacy europea ed italiana. Insomma il programmatic ci permette di allargare il nostro posizionamento: d'altra parte quest'area rappresenta il 15% del nostro fatturato sul mercato italiano e non è più possibile rimanere fuori. Proprio su questo tema presenteremo un liftleft allo lab dove saranno spiegati i 10 segreti del programmatic secondo zanox, sintetizzati grazie all'esperienza con oltre 30 clienti. Un'altra novità, di cui parleremo allo lab, è una soluzione creata per accellerare il processo di conversione, Conversion Booster, che ha l'obiettivo di catturare l'utente durante la parte finale del processo di acquisto. Non si tratta retargeting puro, quanto piuttosto di un'attività che alterna email marketing alla customizzazione dei messaggi promozionali sul sito del merchant. Il tutto viene condotto con la massima attenzione nei confronti della profilazione e quindi dei risultati. Lo strumento funziona tramite incentivi, normalmente promozioni, che sono appunto portati all'attenzione e offerti agli utenti tramite le modalità già citate. Ecco, a lab parliamo di Conversion Booster con il workshop "Conversion booster in thè marketing funnel", che terrò insieme al country manager di Remintrex Amedeo Fanelli e all'head of operations Latam ed Eu di Fanplayr Mariano Tripiciano, entrambi publisher di zanox. L'evento è in agenda alle 16:30 del 25 novembre, ma saremo presenti anche con uno stand». Michele marzan La modalità programmatic rappresenta oggi il 15 per cento del fatturato della company in Italia IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 54 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato zanox 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 5 (diffusione:5000) Tra effetti di rete e sorprese digitali Daniele Bologna etto solo così potrebbe sembrare del tutto banale: il valore di molti prodotti e servizi sale o scende a seconda del numero di clienti che li utilizzano. In settori molto diversi tra loro come le carte di credito, la moda o i giochi online, questi "effetti di rete" influenzano le decisioni del consumatore e limitano il numero di aziende in grado di competere. Gli strateghi hanno ; sviluppato alcune rego- | le ben note per orientar- : si in un contesto impren- ; ditoriale caratterizzato da ; questi effetti. Una è muo- ; versi per primi. Un'altra è | crescere in fretta, incre- ; mentando in maniera ag- i gressiva la propria quota \ di mercato, mantenendo ! bassi i prezzi e acquisen- \ do gli operatori economi- i ci più piccoli. Sono state ; studiate decine di aziende | in tutto il mondo per sco- i prire se è vero che queste ; regole sono vincenti. E si ; è visto che in molti casi ; hanno rappresentato ef- | fettivamente il vademe- \ cum per una performan- i ce di alto livello. Ma si è i anche scoperto un nume- i ro spaventosamente alto \ di situazioni in cui queste ; massime si sono rivelate \ completamente sbaglia- i te. In questi casi, il moti- \ vo era sempre lo stesso: \ quando un'azienda cresce \ rapidamente, si dimentica : di tener conto delle diffe- ; renze tra i clienti. Speria- | mo che nella sua crescita il mondo digitale italiano che si affianca al sistema industriale, innervandosi nel business e ancora più nelle strategie di comunicazione, tenga conto di tutto questo. Non ce n'è alcun bisogno. Perché c'è già la crisi a guastare le feste. I segnali ci sono tutti. Come il forte calo degli investimenti pubblicitari rilevato ad agosto. E anche per settembre i primi elementi di valutazione confermano una debolezza diffusa. È quanto emerge pure dall'indagine Nielsen sul mercato pubblicitario. Ad agosto, gli investimenti pubblicitari sono, infatti, calati dell'11,3% rispetto allo stesso mese del 2013 (-0,5% a luglio), registrando una riduzione tendenziale del 2,7% per il periodo gennaio-agosto, pari a circa 108,3 milioni in meno sui primi otto mesi dello scorso anno. Alberto Dal Sasso, advertising information services business director di Nielsen sottolinea che «come anticipato, il mercato ha subito una forte frenata nel mese di agosto. L'andamento negativo riguarda tutti i mezzi, ma si consideri che storicamente agosto è il mese più debole per quel che riguarda la stagionalità degli investimenti. Resta il fatto che in base ai primi segnali ricevuti, anche il mese di settembre sembra confermare questa tendenza». Relativamente ai singoli mezzi, la tv cresce dello 0,9% nel periodo cumulato gennaio-agosto, ma chiude il singolo mese a -18%. La stampa conferma il peggioramento di luglio, calando del 10,4% nei primi otto mesi e del 7,7% in agosto. E internet? Relativamente al perimetro attualmente monitorato, conferma l'inversione di tendenza avviata a giugno, chiudendo il mese di agosto a +6,8% e il periodo cumulato a +0,9%. Non è moltissimo. Tutto questo mentre il classico TrendftForecast di GroupM indica che il 2015 sarà l'anno in cui il senso di marcia del mercato pubblicitario potrebbe invertire dopo quattro anni profondamente negativi per l'industria del settore. E saranno soprattutto i mezzi web a dare il là alla piccola, grande rivoluzione pubblicità ria, azzoppando ancora di più carta stampata e cinema. Lo studio prevede una crescita del mercato pubblicitario a livello mondiale del 17,7% rispetto al 2007 e del 4,5% rispetto al 2013. Nelle casse degli operatori della pubblicità arriveranno, quindi, 405 miliardi di euro. Ora, arriva la parte brutta del discorso. Se è vero che le macro-aree Asia-Pacific saranno in prima fila a trainare il comparto, con quote di mercato in crescita dal 25,7% al 33%, è pur vero che il Nord America si muoverà dal 38% al 32,7%, mentre l'Europa vedrà un investimento negativo pari al 5,6%. Un calo, quindi, di 5,7 miliardi. In un simile scenario, la situazione economica dell'Italia, in termini più generali, non è delle miI gliori: tutti gli indicatoi ri convergono in questa i direzione. Di fatto, il no; stro Paese è al tredicesimo ; trimestre successivo con : il segno "meno" davan\ ti alla variazione del Pii. i E a concorrere una lunga \ serie di fattori: meno posti di lavoro, imprese che chiudono, contrazione dei : consumi e, non da ulti: mo, un andamento trop: pò altalenante dell'indu; stria. Purtroppo sono tutti : elementi che alla comu; nicazione, e al suo bu: siness, non fanno bene. L'annata, dunque, sta per ; chiudersi così. Dopo que: sta edizione di Iab Forum tutti saranno già proiettati al 2015. Con la speranza che il panorama digitale porti qualche bella sorpresa. IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 55 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato EDITORIALE 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 68 (diffusione:5000) Debutta l'Intent Dem L'agenzia presenta proprio durante lab Forum 2014 un sistema, unico nel mercato italiano, che coniuga i vantaggi del behavioral retargeting agli alti tassi di conversione del canale Dem Mattitela Falcherò igliaia di editori con i rispettivi portali e database in concessione, una unit tecnologica capace di innovare costantemente la piattaforma proprietaria di advertising serving e uno staff di seri professionisti in continuo aumento, in grado di progettare, pianificare e monitorare ogni singola campagna, affinchè ottenga il massimo risultato. Sono questi i tre cardini su cui poggia la formula di PayClick.it, agenzia specializzata che opera dal 2006 con l'obiettivo di offrire e sviluppare soluzioni di web advertising all'avanguardia. La sigla ha messo a punto una ricca offerta di servizi, supportati dalle migliori tecnologie, che spaziano dall'email marketing al performance advertising passando per il display advertising e il video advertising. Proposte diverse, dunque, accomunate però dagli stessi obiettivi: lead generation, sale generation e brand awareness. E i risultati di questa variegata offerta non mancano, tanto che Payclick ha potuto incassare nei suoi 8 anni di vita una continua crescita che l'ha portata in questo 2014 ad aprire una nuova sede. Un passaggio importante del piano di sviluppo messo a punto dal ceo Luca Formicola. Lo scorso luglio è stata aperta la vostra sede milanese. Perché questa scelta? In linea con il progetto di sviluppo continuo che abbiamo intrapreso, è stata aperta la nuova sede nel capoluogo lombardo, da sempre punto di riferimento per il digitai. L'intento è ovviamente quello di rafforzare le relazioni con le aziende e i centri media a livello nazionale e internazionale. In questo modo puntiamo a garantire una maggior divulgazione delle nostre attività , favorendo le opportunità di business. Qua! è il bilancio di Payclick per questo 2014, che a livello complessivo non è certo stato un anno facile per l'economia italiana? Sono anni ormai che si parla di crisi. In questo scenario, il digitai advertising rappresenta un'opportunità per affrontarla con strumenti nuovi, innovativi e misurabili. Per il 2014 avevamo già una stima di crescita importante rispetto al 2013, e dopo il primo semestre abbiamo rivisto questa stima al rialzo, portandola dagli iniziali 6,4 milioni di euro di fatturato a 7 milioni. Parliamo quindi di una stima di crescita del 46% circa rispetto al 2013. Sono dati che, in un certo senso, misurano la fiducia accordataci dai clienti, fiducia per fortuna sempre crescente, a quanto pare. Quali sono le previsioni che potete già elaborare per il 2015? Per il 2015 contiamo di crescere ancora in maniera significativa, non solo in termini di fatturato, ma anche di quantità e qualità dei servizi. Abbiamo in programma il potenziamento della unit tecnologica, così da poter accelerare quei processi di innovazione tanto importanti quanto complessi, che ci hanno sempre consentito di offrire qualcosa in più rispetto alla concorrenza. Non ci limiteremo quindi ad aumentare l'offerta, così come il mercato ci chiede, ma punteremo a renderla unica grazie a soluzioni sviluppate ad hoc che nessun competitor potrà vantare. Le previsioni sono di una crescita superiore al 2O°/o, ma confidiamo molto nella nostra tradizione: abbiamo sempre superato le attese. E, sempre a proposito di 2015, avete in serbo qualche novità? Certo, abbiamo in vista tante novità per il 2015. In particolare, abbiamo lavorato moltissimo per presentare, nel corso dello Iab 2014, una novità in cui crediamo moltissimo: l'Intent Dem. Si tratta di una nuova modalità di retargeting unica nel mercato italiano che coniuga i vantaggi del behavioral retargeting agli alti tassi di conversione del canale Dem. La strategia è intercettare l'utente che sta interagendo con un determinato brand, così da inviargli contestualmente una email ad hoc. Risultato? Obiettivi centrati con un numero di invii Dem limitato alle sole persone realmente interessate. In termini pratici, immaginiamo che un utente stia navigando sul sito di un noto marchio, magari nel settore dell'abbigliamento, curiosando tra le calzature. Il nostro sistema, in tempo reale, verifica se l'utente è presente nei database che abbiamo in concessione. Se così è, il sistema può inviargli una email, per esempio con l'indirizzo del rivenditore più vicino. Siamo convinti del successo di questo strumento, perché certi che porterà risultati concreti al cliente rafforzando non solo il brand, ma anche la conversion rate. IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 56 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato pay Click.it 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 68 (diffusione:5000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 57 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Correzioni al rialzo La sigla ha rivisto la stima di chiusura del 2014 al rialzo, portandola dagli iniziali 6,4 milioni di euro di fatturato a 7 milioni. L'anno si chiuderà quindi a +46% rispetto al 2013 Competenza II chief executive officer di PayClick.it, Luca Formicola, guida uno staff composto da 22 professionisti del digitai Il 2014 dì Payclick Business Unit lead generati lllmilioni Professionisti digitai di indirizzi email doublé opt-in โขmila 500+ 4+ miliardi siti web premium di banner view/mese 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 6 (diffusione:5000) UN NUOVO TIPO DI DIGITAL AGENCY MANUELA FALCHERO Nereo Sciutto, co-fondatore e presidente di Webranking appresenta l'unione virtuosa di esperienze acquisite nella consulenza di marketing digitale e nella tecnologia al servizio di marketing e comunicazione. Webranking è infatti la dimostrazione tangibile che la coesistenza tra marketing e information technology non è impossibile bensì decisiva nell'internet odierna. Produce risultati eccellenti, dal momento che permette di convertire le idee in soluzioni concrete e mette l'informazione e i dati a disposizione delle scelte, in primis quelle di pianificazione. Webranking si distingue per questa capacità di adeguarsi efficacemente a un mondo che richiede soluzioni nuove da comprendere e integrare. Nei suoi 16 anni di vita è nata nel 1998, proprio quando Google installava il primo server in un garage - questo approccio l'ha portata a essere premiata con riscontri tangibili. La company è infatti diventata una delle agenzie mondiali più certificate da Google nell'utilizzo dei suoi strumenti di advertising, analisi e miglioramento delle performance dei siti. Ma la società non ha guardato solo ad ovest: è l'unica italiana certificata da Yandex, il più diffuso motore di ricerca russo, per la pianificazione di campagne adv : in questo importantissimo merca\ to, e ha una partnership attiva con [ l'unico centro media cinese attra; verso il quale è possibile pianifi: care su Baidu. In Italia, poi, Webranking continua a recitare un ruolo di riferimento nel mercato nella consuI lenza di web e search marketing i e nella pianificazione pubblicitai ria online sui motori di ricerca e i : social network, tanto da aver fat; to parte del Consiglio Direttivo di i Iab per ben 6 anni. ; C'è insomma di che essere sod; disfatti. Ma il suo co-fondatore ! nonché presidente, Nereo Sciut\ to, guarda già avanti, per affron! tare le sfide imposte da un merca'โขโข to che non dorme mai. Forte però i di una solidissima base di parteni za. «Oggi ci troviamo nel mezzo ; di una rivoluzione che porta a un ; profondo cambiamento nell'ap; proccio alla pubblicità onlinè: fi; nora è stato prevalente l'acquisto | di spazi per canale o per strumen; to; oggi si sta facendo prepotentei mente strada il bisogno di elabo; rare strategie e pianificazioni più ; vicine alle persone, che seguano ; la loro customer journey... e non i solo online. E' in corso una svol; ta non di poco conto resa possii bile dagli analytics e dai dati. E \ qui entra in gioco la nostra competenza tecnica. In questo conte\ sto, è evidente che possedere la ! capacità di progettare soluzioni e allo stesso tempo padroneggiare in modo efficace i dati sia diventato un asset indispensabile. E noi abbiamo avuto la fortuna di presidiare queste sinergie fin dall'inizio, perché sono il nostro elemento differenziante, non limitandoci alla sola competenza di marketing, che rimane centrale, ma che non basta più. Integrando le competenze di programmatic buying ai servizi core della nostra agenzia - sì, anche alla Seo - pensiamo di aver creato un nuovo tipo di approccio, che va nella direzione di un centro media digitale, che però allo stesso tempo ne estende il funzionamento: qualcosa di più completo e attento alle performance che riusciamo a misurare e che vogliamo ricercare. Credo che i tempi siano maturi. Webranking potrà quindi capitalizzare il suo know-how, " fattore frutto di un efficace mix Umano, SOttO di creatività, competen- tutti ì punti ze tecniche e analitiche โข1 Vista, in grado di assicurare risulta ai propri clienti una ri- UH asset levante ottimizzazione Centrale per degli investimenti. Un Webranking tema, quest'ultimo, sul quale pensiamo sia possibile dare di più agli investitori pubblicitari, rispetto alla visione dei player che operano oggi sul mercato italiano. In Us e Uk questo tipo di realtà già esistono. Noi vogliamo esserlo in Italia». A proposito di It, proprio grazie alla sue competenze tecniche Webranking ha dato vita a Greenbox. Di che cosa si tratta? In una parola, la potrei definire la migliore tecnologia a servizio del business. Si tratta di una piattaforma di Cms e eCommerce ottimizzata per il marketing, ad esempio è al 100% Seo compliant, integrata con analytics e strumenti di conversion rate optimization. A prima vista potrebbe sembrare curioso che un'agenzia dia vita a una piattaforma. In realtà la questione è meno complessa di quanto sembri: anni fa notammo che molti clienti erano frenati dal mettere in atto i nostri progetti di comunicazione da piattaforme che non li supportavano in termini operativi. Da qui dunque la decisione di sfruttare la nostra anima tech affidando agli ingegneri la progettazione di una soluzione come Greenbox, che IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 58 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato COVERSOTRY WEBRANKING 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 6 (diffusione:5000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 59 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato va detto - rappresenta soltanto un tassello all'interno della più ampia strategia di marketing proposta da Webranking. Oltre la tecnica, però, c'è di più... Certo. Per noi è centrale il fattore umano, sotto tutti i punti di vista. D'altronde sono le persone a fare anche la tecnologia. La nostra mission, la vision e i valori che abbiamo scelto sono incentrati sulle persone, perché pensiamo che siano il primo grande veicolo per fare grandi cose, fuori e dentro la nostra organizzazione. Facciamo il nostro lavoro con passione, impegno ed entusiasmo, costruendo relazioni, raggiungendo risultati e potenziando le competenze delle persone. Viviamo, insomma, il business con trasparenza: diciamo al cliente ciò che è giusto per lui, prima che per noi. E non è una frase fatta: per costruire rapporti di fiducia che abbiano l'ambizione di durare, è importante guardare a cosa davvero può funzionare, non a cosa interessa a noi nel breve periodo. Per questo, costruiamo ogni giorno relazioni basate sulla fiducia e sul reale supporto alle esigenze delle imprese. Più volte i nostri clienti ci hanno detUna sede tutta nuova costruita per il benessere organizzativo «L'ambiente paria della nostra cultura aziendale e delle persone che lo abitano». E'da questo assunto che ha preso corpo l'idea di costruire dalle fondamenta una nuova sede di Webranking. Una sede pensata e realizzata su misura per le esigenza della company, che è stata ufficialmente presentata alla stampa il 19 novembre. L'edificio, che rappresenta per l'azienda la voce di investimento più ingente insieme al personale, ha un'anima green, in linea con una sensibilità tipicamente 2.0 aperta alle tecnologie all'avanguardia: la costruzione è infatti stata creata in legno, cemento e vetro, ed è completamente antisismica. All'interno, gli spazi sono concepiti per facilitare il lavoro di squadra: sono infatti stati realizzati uffici operativi open space, cui però si affiancano anche salette di isolamento per singoli o per piccoli gruppi di lavoro, e sale riunioni di diversa dimensione per gli incontri ufficiali. Un forte focus è stato dato al e aree comuni: una grande cucina attrezzata proprio al centro del building, le zone relax, 4.000 mq di parco, una grande piscina e la oalestra. E a breve sarà anche terminato uno spazio library per lo studio in un ambiente silenzioso. 1 nuovi uffici si trovano, come i precedenti, a Correggio, al centro dell'Emilia Romagna, in provincia di Reggio Emilia. Una location che a prima vista potrebbe non rappresentare una scelta strategica per una realtà di respiro internazionale come Webranking. «Non è così - spiega il suo co-fondatore e presidente, Nereo Sdutto -. A Correggio abbiamo coltivato giorno dopo un giorno un nostro valore imprescindibile: il benessere organizzativo. Per questo motivo abbiamo scelto di costruire la nostra nuova sede in provincia. Qui siamo riusciti a realizzare un ambiente di lavoro estremamente produttivo anche grazie all'alta qualità della vita che questa terra può darci e alla bellezza del poter lavorane nel verde. L'edificio è pensato e costruito per essere uno spazio vivace, favorire le relazioni e lo scambio di esperienza anche al di là del lavoro. Non è un caso che oltre all'ampio parco che circonda la sede, siano presenti anche una piscina e una palestra, entrambe a disposizione del team Web'anking nelle ore extra lavorative. Da qui, grazie all'alta velocità, raggiungiamo Milano in 45 minuti e Roma in poco più di due ore... e con la rete, i mercati di tutto il mondo per i nostri clienti». to di non percepirci come fornitori, ma come un gruppo di colleghi che condividono gli stessi obiettivi con passione e competenza. In buona sostanza, quindi, vogliamo essere il punto di riferimento delle migliori aziende italiane. E questo non solo nel progettare e gestire efficaci strategie di marketing digitale. La massima qualità per noi è infatti un mix virtuoso fra l'imprescindibile alto livello del servizio fornito e un rapporto costruito con le persone con le quali ci troviamo a lavorare presso le aziende nostre clienti. E il bello, al di là delle parole, è che funziona. \ Intanto, che bilancio potete tracciare per questo 2014, un anno complicato sotto il profilo dell'economia globale? E quali sono le vostre stime per il 2015? Il 2014 è stato un'ottima stagione \ per Webranking: l'anno si chiuderà con un fatturato in cresci: ta del 20% rispetto al 2013. Un \ risultato raggiunto grazie a una nutrita squadra di professionisti \ siamo più di 50 - che segue circa ; 40 clienti, tutti brand ambiziosi e I di grande dimensione organizzai tiva, tra cui Prada, Allianz, Vodafone, Benetton, Alpitour, Peugeot, Smeg, Intimissimi, Piaggio, ! Johnson&Johnson e eBay. Quel- \ lo che si sta concludendo è tutta- \ via solo il primo dei tre anni sui \ quali abbiamo costruito il nostro \ piano di sviluppo, un piano che \ dovrà portare Webranking a var- ! care i confini nazionali. Lo stia- \ mo facendo intemazionalizzando : il team interno perché solo così ; ci si prepara a affrontare effica; cernente l'estero. Nel 2015, quin; di, contiamo di mettere a segno un ulteriore forte 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 6 (diffusione:5000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 60 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato incremento. Le ; aziende disposte a investire sul ! web, del resto, non mancano e \ le agenzie digitai che riescono a mantenere un posizionamento alto sono in realtà sempre meno. Lo spazio per proseguire la nostra crescita c'è e lo stiamo sfruttando. A patto però di essere flessibili rispetto alle esigenze del mercato e di mantenere la barra a dritta sull'innovazione. Due caratteristiche di cui Webranking certamente non difetta. Nuove assunzioni Fra dipendenti Del personale e collaboratori è donna Dei costi del personale investiti in formazione esterna Gli anni di attività della struttura, che è stata fondata nel 1998 Del tempo lavorativo dedicato alla formazione interna coltiva la sinergia fra competenze etin tecnoloaiche. Una dispetto della crisi, le ha consentito di mettere a segno nel 2014 una crescita di fatturato del 20%. E che le permette di essere già pronta per Spazi pensati per fare squadra Nella realizzazione del nuovo edificio un forte focus è stato dato alle aree comuni: una grande cucina attrezzata al centro del building, le zone relax, 4.000 mq di parco, una grande piscina e la palestra triennale Quello che si sta concludendo è il primo dei tre anni sui quali è costruito il piano di sviluppo della sigla. L'obiettivo è varcare i confini nazionali 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 72 (diffusione:5000) Un trend molto positivo Microsoft racconterà di un anno d'oro alla platea dello Iab Forum . Gli argomenti dell'intervento saranno search e il futuro di Bing, ma da dire ci sarebbe molto di più. La nuova versione di MSN ha attirato il pieno apprezzamento da parte degli inserzionisti, grazie a una serie di canali verticali che permettono pianificazioni in logiche di contestualizzazione e affinity i Francesco Lattanzio icrosoft racconterà di un anno d'oro alla platea dello Iab Forum. Gli argomenti dell'intervento'saranno search e il futuro di Bing, ma da dire ce ne sarebbero di cose. La nuova versione di MSN ha attirato il pieno apprezzamento da parte degli inserzionisti, grazie a una serie di canali verticali che permettono pianificazioni in logiche di contestualizzazione e affinity. Il prossimo passo è una maggiore integrazione di tutti i canali di Microsoft all'insegna del cloud, per consegnare ad un già forte ecosistema ulteriori possibilità di offerta. Christina Lundari, country manager della divisione Advertising Q Online di Microsoft Italia, ha raccontato a Netforum il 2014 della sua struttura e i suoi progetti futuri Cosa vi aspettate dallo Iab Forum di quest'anno? E di che temi tratterete durante il vostro intervento? Iab Forum rappresenta da sempre un momento di confronto molto importante per il mercato dell'advertising e della comunicazione digitale, un'occasione per fare il punto sul presente e per guardare al futuro di questo settore. In particolare, nell'edizione di quest'anno, ci aspettiamo grande attenzione sul tema del programmatic buying, anche alla luce della partecipazione alla manifestazione di aziende di piccole e medie dimensioni che si stanno avvicinando a questo metodo di acquisto degli spazi pubblicitari. L'intervento di Microsoft a Iab Forum 2014 - in programma il 25 novembre alle 15:00 verterà sul tema del search e sul futuro di Bing, strumento che riteniamo possa realmente aumentare la produttività sia dei consumatori, essendo integrato in tutte le nostre piattaforme, sia delle aziende, che lo utilizzano per promuovere il proprio business. Quali sono i principali trend che hanno caratterizzato il mercato durante quest'anno? E quali prevedete possano avere un peso sempre maggiore nel futuro? Sono due i principali trend che hanno guidato quest'anno il mercato: il video advertising e il mobile advertising. Il primo rappresenta un fenomeno ormai consolidato: basti pensare che gli investimenti in video advertising sono cresciuti in media del 50% negli ultimi tre anni, trainati dalle potenzialità offerte dai principali strumenti in termini di engagement, creatività e misurabilità e dall'incremento dell'offerta e della fruizione di contenuti video su internet. Questo trend è globale, ma essendo l'Italia un Paese fortemente orientato alla fruizione del mezzo televisivo, l'adozione del video online è stata immediata. Per quanto riguarda il secondo, la situazione è diversa. Sebbene le previsioni di investimento pubblicitario su smartphone per il 2014 si attestino a circa 300 milioni di euro (dati dell'Osservatorio Mobile del Politecnico di Milano), il mobile advertising rappresenta ancora un fenomeno le cui potenzialità non sono state comprese e abbracciate appieno dalle aziende: infatti, non tutte hanno un sito ottimizzato per la fruizione da mobile e spesso, pur aggiungendo questo schermo alla propria pianificazione multi-screen, gli inserzionisti non affidano a questo mezzo un ruolo specifico in virtù delle dinamiche distintive di fruizione che lo caratterizzano rispetto al pc o al tablet. โข Come chiuderete l'anno a livello di fatturato? Ci sono dei verticali, all'interno della vostra offerta, che vanno meglio? Negli ultimi mesi stiamo registrando un trend molto positivo sia a livello mondiale, sia in Italia, dove cresciamo più della media del mercato digitale. In particolare, le aziende confermano di apprezzare la capacità di Microsoft Advertising di realizzare soluzioni di comunicazione altamente personalizzate e integrate su molteplici piattaforme e schermi, soprattutto in un momento in cui è sempre più difficile trovare risorse per sviluppare progetti capaci di sfruttare al massimo le potenzialità del mezzo digitale. Il recente lancio della nuova versione di MSN con una serie di canali verticali che mirano ad offrire agli utenti una porta di accesso privilegiata alle proprie passioni - digitali e non - sta riscontrando il pieno apprezzamento del mercato, in quanto offre ai brand un posizionamento altamente qualificato e in grado di favorire una pianificazione che può sfruttare la logica di contestualizzazione e target affinity, rendendo le campagne più efficaci in termini di raggiungimento del proprio target di riferimento. Questa piattaforma si sta dimostrando in IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 61 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Microsoft advertising 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 72 (diffusione:5000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 62 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato grado di attrarre quelle aziende che sono altamente selettive nel posizionare il proprio brand accanto a contenuti di qualità. Potreste farci un esempio di un'operazione pubblicitaria da voi condotta con particolare successo? Tra le molte aziende che quest'anno ci hanno scelto per raccontare la storia del proprio brand in maniera efficace, coinvolgente e creativa ricordiamo Chanteclair e Algida. Chanteclair è stato tra i primi a credere e scommettere sulle potenzialità del nuovo MSN, scegliendo la piattaforma per comunicare per la prima volta sul web la linea di Ecodetergenti Vert e per sensibilizzare gli utenti sull'adozione di uno stile di vita "green". Per l'occasione è stato sviluppato un articolato progetto editoriale ospitato nella sezione Lifestyle di MSN, che si basava su una web serie di 8 pillole video corredata da infografiche, fotogallery e oltre 50 approfondimenti costantemente aggiornati. Algida, invece, ha puntato sulle opportunità offerte da Xbox per promuovere il ritorno sul mercato di Winner Taco, uno dei suoi gelati di maggior successo. La campagna creativa di ingaggio basata sulla console di gaming di Microsoft si è concretizzata con la personalizzazione dell'esperienza Xbox: dalla possibilità di trasformare il proprio avatar nell'orso testimonial Winner Taco ad un mini-sito dedicato, dove trovare contenuti video divertenti e dove poter scaricare il costume e il tema dello sfondo preferiti. A questi progetti si aggiungono anche quelli che definiamo "One Microsoft" e che sono sempre più richiesti dal mercato, in quanto offrono al cliente un servizio a 360 gradi, aggiungendo all'advertising tutti i servizi di Microsoft, dalla tecnologia sul punto vendita alla consulenza in ambito di CRM e cloud. Avete novità in programma per l'anno prossimo? In linea con la strategia delineata dal ceo Satya Nadella all'insegna di cloud e mobilità che vede la pubblicità quale elemento chiave e completamente integrato, l'obiettivo per il prossimo anno sarà di continuare a lavorare per offrire agli inserzionisti una crescente integrazione tra le property consumer messe a disposizione Microsoft Advertising - che includono MSN. it, 0utlook.com, Xbox, Skype, Bing, Windows 8 e Windows Phone 8 - per poterne sfruttare appieno le potenzialità in termini di creatività ed efficacia. Inoltre, grazie all'arrivo di Windows 10 l'anno prossimo, 11 mercato beneficerà di una crescente integrazione tra tutte le piattaforme Microsoft. Nuòva versione MSN ha cambiato look attirando cosi il pieno apprezzamento da parte degli inserzionisti, grazie a una serie di canali verticali che permettono pianificazioni in logiche di affinity e contestualizzazione Foto: Christina Lundari 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 82 (diffusione:5000) La piattaforma che fa scoprire contenuti interessanti e di qualità L'azienda partecipa allo lab Forum forte di numerose novità apprezzate dagli editori, che la scelgono sempre più spesso per amplificare i proprì contenuti. E porta la sua esperienza sul tema del native advertìsing con un workshop in agenda il 25 novembre alle 16:30 Giacomo Broggi Ne l l ' i m m e n so universo internet è sempre più difficile trovare contenuti di qualità e di reale interesse. Per ovviare a questo problema e facilitare la vita degli utenti online c'è Outbrain, la piattaforma di content discovery più grande al mondo, guidata in Italia da Alberto Mari. E così la sete di informazione degli italiani unita alla qualità del prodotto ha permesso all'azienda di ingrandirsi e di accogliere nel proprio network editori premium come Italiaonline, Banzai, Tom's Hardware, Citynews. Per spiegare la propria visione e i motivi del successo, Outbrain sarà presente allo lab Forum con un workshop sul tema del native advertising, una tecnica pubblicitaria che si sposa alla perfezione con l'attività della società e che «permette di ottimizzare i risultati dei propri investimenti in branded content», ha spiegato lo stesso Mari. E per l'anno prossimo sono in arrivo novità di prodotto, «con l'obiettivo di rendere l'attività di amplificazione ancora più efficace». Non solo, ci sarà anche un grande lavoro «al fine di valorizzare l'esperienza utente», ha aggiunto il manager. E i clienti di Outbrain sono pronti ad aumentare gli investimenti in content marketing nel 2015. Di cosa parlerete allo lab Forum? lab Forum 2014 è per noi una tappa importante nel percorso che abbiamo compiuto durante tutto l'anno di education e awareness sul tema del native adv. Infatti, il workshop che terremo si pone l'obiettivo di illustrare come il native possa contribuire all'ottimizzazione dei risultati degli investimenti in branded content. Dall'individuazione degli utenti più interessati, alla massimizzazione delle performance post-click, il native rappresenta la modalità più innovativa a disposizione dei grandi brand per creare engagement attraverso contenuti e video. Qua! è il bilancio del 2014? Con un portafoglio clienti più ampio, l'organico potenziato e il poter annoverare nel nostro network grandi editori, possiamo dirci soddisfatti dell'anno che sta terminando. In termini di novità di prodotto, anche in Italia abbiamo introdotto da poco la nuova soluzione tecnologica Amplify Self-serve, per garantire maggiore autonomia ai marketer che possono gestire con la massima libertà le proprie campagne di content marketing e utilizzare la modalità pay-per-click per portare la giusta audience verso i propri contenuti. Inoltre molti clienti hanno condiviso con noi la loro intenzione di aumentare gli investimenti in content mktg per il 2015, convinti che questa rappresenti la strategia vincente per il futuro. Italiaonline è uno dei vostri nuovi partner premium. Quali i primi risultati della collaborazione? La partnership con Italiaonline è stata siglata da pochi mesi e non abbiamo ancora risultati da divulgare, ma dai primi test realizzati abbiamo registrato riscontri interessanti in termini di engagement degli utenti, segno che l'introduzione di raccomandazioni di contenuto personalizzate incontra un'effettiva domanda del pubblico. Grazie alla soluzione Outbrain Amplify, infatti, l'utente di desktop e mobile è guidato alla scoperta dei contenuti e video più interessanti grazie all'integrazione di link personalizzati e consigliati all'interno delle pagine editoriali nelle sezioni "Potrebbe interessarti anche". Siamo dunque certi che, con una market reach del 56%, 15,3 milioni di utenti unici al mese, 2,5 miliardi di page view mensili e 11,2 milioni di account mail attivi, Italiaonline possa costituire una leva importante per divulgare contenuti di valore in grado di raggiungere un'audience interessata a scoprire le storie più interessanti, autentiche e degne di fiducia. Avete novità in serbo per il 2015? A livello di prodotto ci sono numerose novità in arrivo e andranno tutte nella direzione di rendere le attività di amplificazione dei contenuti ancora più efficaci. L'accesso agli insight di mktg sarà ancora più semplice, così da fornire informazioni preziose riguardo ai consumatori. Infine, continueremo a valorizzare i contenuti in tutta l'esperienza utente, sia per generare awareness verso i brand, sia nelle campagne con obiettivi più propriamente performance. alberto mari IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 63 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato outbrain 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 84 (diffusione:5000) II vìdeo advertising che non c'era: arriva ADSender Monna Lucinì, managing director del gruppo, paria delle tendenze del settore deli'email marketing e racconta il lancio della nuova infrastnittura tecnologica cloud-based. Una piattaforma all'avanguardia pensata per soddisfare i clienti, incrementare le vendite e aumentare il Roi Valentina Lunardi Lucini Et Lucini è un'azienda leader del settore deli'email marketing, in lead generation e servizi di invio email per agenzie, aziende, associazioni ed editori, da sempre fecalizzata sulla soddisfazione delle esigenze dei clienti e sui cambiamenti tecnologici. Il gruppo dispone di una struttura : proprietaria attraver- | so la quale invia in ; media oltre 100 mi- ! lioni di email al gior- | no, per un totale di \ 40 miliardi per l'an- \. no 2013, e una serie | di portali web pubbli- I cati in undici lingue, ! specializzati in servizi I gratuiti via email. La ; sua importante posi- ; zione di prim'attore ; del mercato dell'email i marketing ha posto Lucini Et Lucini nella posizione di essere sempre all'avanguardia nel settore pubblicitario, in particolare focalizzandosi su una tendenza di cui si è parlato molto nel corso di quest'anno: il video advertising. Le campagne marketing video offrono, difatti, potenzialità di engagement uniche, che si uniscono a numeri importanti, come dimo- ; strano le stime fornite ; dall'Osservatorio New \ Media Et New Internet del Politecnico di Mi- : lano, secondo le qua- ; li la pubblicità video : assorbe, oggi, il 14% dell'adv totale sul \ web. E si pensa che entro il 2018 dovrebbe raggiungere quota 25%. Lucini Et Lucini declina, quindi, : la video strategy nel \ suo canale core, lan- ; ciando il nuovo servizio Video ADSender, la piattaforma di ; spedizione proprietà- | ria, progettata appo- i sitamente per l'email : marketing. L'architet- ; tura della nuova piattaforma, basata principalmente su tre data ; center di top livello j distribuiti tra Silicon ; Valley, Dublino e Mi- ! lano, è stata pensa- | ta specificamente per soddisfare le esigen- ; ze di agenzie e ad- ; vertiser, così da gè- ' stire grandi database e arrivare ad ottimizzare l'impatto di ogni โข campagna di email marketing. Risultato ! ottenibile attraverso la rilevazione in real- ! time dell'apertura dei ; messaggi su qualsiasi tipo di device, client โข e sistema operativo, ; in modo da garanti- ; re sempre la corretta visualizzazione dei ! contenuti video e una ; user experience di i alto livello. In vista di ; tale importante novità e dell'impegno nel digitale e nelle nuove tecnologie dimostrato dal gruppo, abbiamo chiesto a Sabrina Lucini, managing director di Lucini Et Lucini Communications, di raccontarci meglio le tendenze del settore deli'email marketing e le peculiarità della nuova piattaforma. Anche nel 2014 sarete presenti a lata Forum. Quali aspettattive rispetto alla edizione 2013? Nell'edizione 2014 ci presentiamo come il riferimento assoluto a livello mondiale per l'email marketing e le tecnologie associate. A dimostrazione della vertiginosa crescita di tutte le società del gruppo abbiamo allestito lo stand più grande tra tutti quelli presenti allo Iab Forum 2014! Il video adv, secondo i dati dell'Osservatorio New Media 8 New Internet del Politecnico di Milano, copre attualmente una quota pari al 14% sul totale pubblicitario. Confermate tale trend anche nel settore deli'email marketing? LuciniEtLucini è l'unica società che è in grado di proporre una tecnologia realmente efficace nel settore del video email marketing. Con una serie di soluzioni tecniche proprietarie siamo in grado di rappresentare contenuti in video streaming nella grande maggioranza dei client di posta elettronica, trasmettendo flussi video differenti a seconda del dispositivo coinvolto. Ci sono altre tendenze che hanno caratterizzato il mercato durante quest'anno? E quali avranno un peso maggiore nel futuro? Oltre al contenuto video, gli advertiser sono anche interessati a raggiungere i consumatori maggiormente sensibili alla loro proposta, per cui la tecnologia del behavìoral targeting, che Lucini&Lucini ha sviluppato nel corso di dieci anni, è oggi una delle più richieste. Stimiamo che nel corso del 2015 il behavioral targeting nel settore dell'email marketing sarà il vero valore aggiunto e che solo poche aziende al mondo saranno in grado di fornire un servizio adeguato. Come chiuderete l'anno a livello di fatturato? Ci sono dei verticali, all'interno della vostra offerta, che hanno performato meglio? Il gruppo complessivamente chiuderà l'anno con revenue oltre i 10 milioni di dollari e una stabile crescita che non vede verticali diversi da quelli di riferimento: il miglior servizio di email marketing su scala globale. Potreste farci un esempio di una campagna adv, condotta da IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 64 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato lucini&lucini 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 84 (diffusione:5000) IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 65 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Lucini & Lucini con particolare successo? Direi che tra le più recenti case history possiamo citare la campagna per Dior, seguito direttamente dal team Lucini £t Lucini Mexico, per il quale è stata inviata una campagna video email sul nostro database di lingua spagnola. Ci sono novità in agenda per il 2015? Sì, la commercializzazione al pubblico del più potente motore per l'invio e l'analisi di campagne email mai realizzato per il settore del marketing digitale: l'AdSender. In crescita «II gruppo complessivamente chiuderà l'anno con revenue oltre i 10 milioni di dollari» afferma con soddisfazione Sabrina Lucini. managing director di Lucini & Lucini Communications 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 86 (diffusione:5000) L'ispirazione è mobile II Gruppo da anni sviluppa tutti i suoi prodotti pensandoli prima per i device mobili e adattandoli poi al pc. Un piano strategico di successo grazie anche a un continuo investimento in talento e acquisizioni, unito a knowhow intemazionale e soluzioni efficaci Marianna Marcovich Inspiring Digital Ideas è il tema di questa edizione di Iab Forum, dove Yahoo sarà protagonista grazie alla partecipazione di Bernando Hernandez vp of Product Management di Yahoo Et General Manager di Flickr alla sessione plenaria. Hernandez è un uomo di vision e il suo intervento riuscirà a ispirare il mercato sul ruolo del digitale per rendere più semplice, ma anche divertente l'esperienza degli utenti, traducendosi in opportunità di monetizzazione per i brand. Nel frattempo, Lorenzo Montagna, country commerciai director di Yahoo Italy, ha descritto a Netforum i principali trend che hanno caratterizzato il mercato durante quest'anno, i «La novità più impor; tante legata al mercato | dell'adv è sicuramen; te il native che per Ya; hoo si realizza con la | piattaforma Yahoo Ge! mini Native Ads. Que: sta forma di adv piace i agli utenti perché arric| chisce la loro esperien; za su web senza risul: tare invasiva e soddisfa : gli inserzionisti per\ che sta portando risul: tati molto interessanti. i Inoltre, poiché Gemini ; adatta automaticameni te la creatività al for; mato necessario in base ! allo schermo da cui vie: ne fruito, anche i tem: pi e costi di realizza: zione della campagna i sono contenuti. Mobii le e video sono gli ali tri due trend che contii nueranno a trascinare il mercato dell'adv digitale e sui cui Yahoo sta investendo in modo serio e innovativo. Tumblr sarà un altro importante protagonista dell'offerta di Yahoo perii 2015». Come chiuderete l'anno a livello di fatturato? Quali ambiti dell'offerta hanno performato meglio? Il 2014 è stato un anno entusiasmante: si sono susseguiti lanci di nuove app, redesign di canali verticali, nuove web serie e partnership importanti. Stiamo costruendo una nuova offerta per i nostri utenti che sia personale, rilevante e multischermo, in cui lo stesso utente contribuisce attivamente alla costruzione del contenuto e del prodotto, segnalando le notizie pertinenti equelle no. Sul lato trade le campagne di native advertising, come quella realizzata da Genertel ad esempio, stanno dimostrando tutta la loro efficacia. Può fare un esempio di un'operazione pubblicitaria da voi condotta con particolare successo? Brand awareness e traffic to store sono i due obiettivi principali della campagna ideata da Yahoo e dal centro media Mediacom per la linea di prodotti Sony Vaio Fit multi-flip PC. Per raggiugerli sono state messe in campo numerose attività strategiche. Il primo passo per il team di Yahoo è stato lavorare su branded content a tema tech e sviluppare un sito responsive con un sofisticato sistema di geo-localizzazione. Poi, oltre al targeting dell'audience interessata su Yahoo Italia, sono stati realizzati formati adv "Studio driver" ed "EveryScreen" e ideate attività di promozione editoriale e di comunicazione. Sempre in collaborazione con Mediacom abbiamo ideato e realizzato il progetto di branded content, "Ogni occasione è buona" per Ferrari Formaggi, produttore italiano di formaggi grattuggiati di alta qualità, che ha promosso con successo l'obiettivo di incentivare l'uso in cucina di tutta la gamma dei suoi prodotti tanto da registrare una spinta all'acquisto del 400% come un impatto significativo sulla brand awareness (+34%). Anche i risultati del progetto sono stati eccezionali: 1.5M UL) nel periodo per un totale di oltre 2.3M di pagine viste. Novità per il 2015? 11 2014 è stato l'anno che secondo noi più degli altri ha portato il settore del mobile adv al centro dell'attenzione di inserzionisti e consumatori. Yahoo investe in questo senso da anni sviluppando tutti i prodotti pensandoli prima per il mobile, per poi adattarli al pc, e non viceversa. Un piano strategico di successo grazie anche a un continuo investimento in talento e acquisizioni e che, unito a un knowhow internazionale e soluzioni efficaci, ci renderà leader del mercato anche nel 2015. Parlano i dati II progetto di branded content, "Ogni occasione è buona" realizzato da Yahoo per Ferrari Formaggi ha ottenuto ottimi riscontri IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 66 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato yahoo 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 88 (diffusione:5000) Servizi digitai a 360 gradi Risorse esperte, dalle qualità certificate, e tool di social media adv e management. Amedeo Guffanti. generai manager della struttura, svela i segreti dell'agenzia che sarà presente durate ii prossimo lab Forum con totem per il social sharing di immagini e commenti Francesco Lattanzio La sabbia nella clessidra è caduta quasi per intero nella metà inferiore. Le forbici che taglieranno il nastro di inaugurazione dello lab Forum 2014 sono già riposte all'ingresso del MiCo. Amedeo Guffanti, generai manager di 77Agency, raggiungerà il suo seggiolino con la consapevolezza di attraversare un'annata positiva e con una certa dose di curiosità verso i temi di cui si occuperanno i relatori durante plenarie e workshop. Un occhio di riguardo verrà riservato ai video, il trend che, secondo lo stesso Guffanti, è il più profittevole sotto diversi punti di vista. Lo lab Forum si avvicina. Cosa si aspetta da questa edizione? E come parteciperete? Lo lab Forum di quest'anno è la prima edizione organizzata dal nuovo direttivo, che sta svolgendo un buon lavoro a livello di comunicazione. Per quanto riguarda 77Agency, non presenteremo stand, ma aiuteremo lo lab nella generazione di interazioni social, istallando dei totem attraverso cui i partecipanti possono scattarsi fotografie e condividerle attraverso i profili ufficiali di lab. Con quale atteggiamento vi avvicinate a questa manifestazione? Quali sono i trend da cavalcare in questo momento? Parlando del mercato in generale, la raccolta pubblicitaria è in leggera flessione anche sul digitale, mentre la diffusione di device e accessibilità alla rete prosegue la propria crescita, anche se meno velocemente di prima. Nei social network, in particolare, vediamo una certezza più che un trend. Una tendenza da cavalcare è il video, inteso sia a livello di advertising sia di produzioni originali. Incominciano a vedersi canali online che raccolgono utenti, e quindi spettatori, fissi. Questa polarizzazione di audience su canali identificabili, in fin dei conti, segue una logica televisiva. In questo momento, ci troviamo davanti a un'inversione di tendenze. Pare, infatti, che sia proprio il piccolo schermo a rincorrere la rete, e non viceversa. Questo avviene perché la generazione dei 14/20enni è digitai native. Ciò significa che questo target reputa la tv uno dei media, non più l'unico media, come invece era considerata prima dell'exploit di internet. E questa è la riprova che la rete sta continuando ad acquisire importanza e contingenza con la tv. Tanto che i due media stanno iniziando ad amalgamarsi tra loro. Alla fine, un contenuto è un contenuto. La differenza sta, però, nel fatto che, se la fruizione di questi contenuti avviene attraverso il web, è più facile tracciare l'audience in modo preciso. Un bel vantaggio per gli investitori. Insomma, un vero e proprio abbattimento delle barriere che apre uno spazio vergine ai brand. Noi come agenzia abbiamo rapporti con società di management e stiamo lavorando con diversi Youtuber per progetti legati a prodotti. Parliamo di voi. Come si è mossa 77Agency nel 2014? Per quanto riguarda il bilancio, manteniamo l'andamento positivo anno su anno. In queste considerazioni non prendiamo come riferimento solo l'Italia, quindi siamo meno ciclici riguardo la crisi del Paese. Noi offriamo servizi digitai a 360 gradi perché, se si propone al cliente che insegue i suoi obiettivi una soluzione completa, garantendo un servizio di qualità su tutte le aree, sostenuto anche dalla nostra esperienza ultradecennale, questo rimarrà soddisfatto. Abbiamo risorse esperte, la cui preparazione è certificata dai più grandi canali del mondo, come per esempio Google. E quali sono i vostri cavalli di battaglia per il 2015? Puntiamo molto su "Ali in 1 Social", la nostra piattaforma tecnologica di gestione dei social network. Permette di amministrare, attraverso un'unica interfaccia, analisi, reportistica e schedule dei contenuti da pubblicare sulle maggiori piattaforme social. Un altro strumento in cui crediamo particolarmente è "Social Ads Tool", una piattaforma di pianificazione per le campagne adv su Facebook, capace di gestire inserzioni di tutti i formati. amedeo guffanti IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 67 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 77 agency 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 92 (diffusione:5000) La giusta ispirazione per raccontare un'offèrta multimediale e di qualità Tante le novità per la concessionaria delia televisione pubblica in vista della prossima stagione. Ma prima c'è lab Forum , dove la sigla sarà presente con stand e workshop Giacomo Broggi Sarà un inverno caldissimo quello di Rai Pubblicità, tra sbarco nel mondo programmatic, Festival di Sanremo, un team in crescita e l'obiettivo di consolidare la propria offerta web nel corso del 2015. Ma prima c'è lab Forum, dove la concessionaria sarà presente con uno stand, un workshop e «tanta voglia di raccontarci e di raccontare la nostra offerta, sempre più incentrata su contenuti di qualità e multimedialità spiega Francesco Barbarani, direttore area Radio e Web di Rai Pubblicità -. Adesso p e r ò manca solo un mese alla fine del 2014 e vogliamo concentrarci per mantenere il trend di crescita dei primi mesi dell'anno, che ha visto internet incrementare a due cifre». Come si sostanzia la vostra presenza allo lab Forum? Siamo presenti allo lab Forum sia con uno stand sia con un workshop. Credo che momenti come questo siano molto importanti per favorire il dialogo tra i vari operatori del mercato e noi aspettiamo al nostro stand chiunque abbia voglia di conoscerci e approfondire i nostri prodotti. Stiamo lavorando molto per promuovere la nostra offerta e lo lab è sicuramente il luogo giusto per portarla all'attenzione degli investitori. Inoltre ci sono tante novità in cantiere per il 2015 e le vogliamo raccontare direttamente alle persone. Non solo, lab Forum sarà anche l'occasione giusta per presentare la nostra squadra: accogliamo, infatti, nuove risorse per essere ancor più presenti sul territorio, in particolare a Milano e Roma. Ci racconta qualcosa in più sul workshop? Durante il workshop, intitolato "Dal video al social passando per Pechino" (in programma alle 16:30 del 25 novembre e tenuto dallo stesso Barbarani, ndr) affronteremo i temi del video e dei contenuti di qualità, temi che mi stanno particolarmente a cuore. Il video sta conoscendo una crescita vertiginosa su tutte le piattaforme, dal pc alle smart tv e ai device mobili. E con i contenuti che stanno diventando sempre più "meta-contenuti", in un continuo viaggio tra diversi schermi e media. Ma questi devono essere di qualità e fungere da facilitatori per l'interazione tra brand e target, specialmente nel panorama online. Parleremo di social e di Pechino Express: il programma appena concluso è stato spinto da una costante attività social, particolarmente apprezzata dagli utenti. E devo dire che anche gli investitori sono rimasti soddisfatti. II2015 s'avvicina. Come vi state preparando? Per l'anno prossimo ci aspettiamo grandi cose sia dal Festival di Sanremo sia da "The Voice", che ha un format, quello del talent, che si presta molto bene all'ambiente della rete e del 2.0. Così come il Festival potrà sfruttare la musica come driver di discussione e quindi godere di un'alta interazione su internet. C'è qualcos'altro? Sì, con l'anno nuovo introdurremo la vendita automatizzata dei nostri spazi pubblicitari, stiamo ultimando la scelta del partner tecnologico e poi saremo pronti per entrare nel mondo programmatic, sfruttando così a pieno regime tutto il nostro bacino. Qual è il piatto forte della vostra offerta? Oltre alla qualità dei contenuti, sono convinto che la nostra offerta si caratterizzi per una spiccata multimedialità. Possiamo vantare ottimi risultati sul mobile: 6 milioni di download per l'app Rai.tv, 1 milione per l'app RadioRai e 80 milioni di podcast. Sono numeri di tutto rispetto e stiamo incontrando sempre più inserzionisti che vogliono essere presenti su mobile. Insomma, il presidio di questo mezzo è imprescindibile e le aziende Io stanno finalmente apprezzando. Come è andato il 2014? Durante i primi mesi dell'anno, internet è cresciuto a doppia cifra e l'obiettivo per la chiusura è mantenere questo trend. Se dicembre manterrà le aspettative mi pare un risultato alla nostra portata. Francesco barbarani IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 68 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato rai pubblicita; 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 98 (diffusione:5000) Garanzìa di visibilità a 360 orarii per la comunicazione su infemet La concessionaria gestisce la creazione, la pubblicazione e la vendita di spazi adv ordine per importanti player nazionali spaziando attraverso diversi verticali: da quello informativo con Ansa.it e UMeteo.it a Piattoforte.it, lanciato con Giunti Editore, fino a FattoreMamma Ottavia Quartieri Anche quest'anno allo Iab Forum è presente Veesible anche se la concessionaria non parteciperà in veste "istituzionale": la kermesse milanese la vedrà protagonista con un aperitivo nella serata del 25 novembre, dunque un momento per incontrare il mercato e i clienti in modo più informale. L'amministratore delegato della società, Massimo Crotti, auspica che «La manifestazione di quest'anno informi correttamente il pubblico sui nuovi trend del digitai, come Big Data, Rtb e social communications». Senza dimeticare il passato. La parola chiave della dodicesima edizione dovrebbe quindi essere integrazione: tra modalità di comunicazione precedenti e i nuovi strumenti digitali, tra passato e presente. Ciò è confermato dall'analisi dei trend che hanno caratterizzato il mercato di Veesible durante quest'anno di assestamento e che si riproporranno stabilmente nel 2015 fino a consolidarsi. «La crescita del video in tutte le sue : forme, le modalità di i acquisto della pubbli\ cita online attraverso โข piattaforme automatizzate e, soprattutto, \ la costante crescita dei ; device mobili» ha spiei gato l'ad, sottolinean; do inoltre come «ormai : sia diventato un obbli| go puntare sul mobile, ; vista la sua crescente i importanza». E proprio : su questo ultimo pun! to Veesible ha colto fin \ da subito la centralità : dei concetti di integra; zione e multimedialità, I tanto che i progetti di I comunicazione che ofi fre si declinano su tut: te le piattaforme - digiI tal, web e mobile - con : un unico comune de: nominatore: garanti! re una visibilità a 360° \ della comunicazione I sul web. La concessio: naria, infatti, gestisce : la creazione, la pubbli\ cazione e la vendita di \ spazi pubblicitari onli! ne per importanti plai yer nazionali spaziando attraverso diversi verticali, da quello in; formativo con Ansa.it \ e ilMeteo.it all'enoga; stronomico con Piattoforte.it, lanciato a maggio in partnership con Giunti Editore, fino a FattoreMamma. A questo proposito Crotti spiega l'andamento e la pianificazione dell'offerta di Veesible, fecalizzandosi in particolare su tre piattaforme. «Il sito Ansa.it, fresco di un restyling grafico ed editoriale, ha fatto registrare un forte aumento degli accessi, soprattutto da mobile, andando oltre ogni aspettativa. L'audience intercettata rispecchia un target di medio profilo, ma c'è anche una forte riconferma degli utenti premium, caratterizzati da un livello culturale e socioeconomico medio-alto, che da sempre sono il suo zoccolo duro». Ci si rivolge a un pubblico vasto e trasversale, obiettivo dichiarato anche per il neonato progetto Piattoforte.it: «E' una nuova testata giornalistica, nata dalla partnership strategica tra Tiscali e Giunti Editore, e successivamente con il marchio Slow Food, e si inserisce nel mondo dell'informazione enogastronomica con l'intento di abbattere le barriere tra alta gastronomia e ricette quotidiane. Il linguaggio è semplice tanto che in soli sei ; mesi di attività sono stati raggiunti buoni : livelli di audience, cir; ca 150.000 lettori uni; ci al mese, e sono stati ; rispettati gli obiettivi: captare un traffico i di audience organico». : Crotti si espone an: che sui possibili risulI tati futuri del portale, ; dichiarando che «Nel ; prossimo anno si puni ta a raddoppiare i visi; tatori». ! Tra i network di mag! giore successo gesti: ti da Veesible, vi è poi i FattoreMamma che | «quest'anno si è consa: crato al grande pubbli; co, affermandosi defi\ nitivamente come il ; primo network italiano ; "moni generated", cai pace di mettere in con; tatto mamme e azien: de al fine di creare : opportunità di crescita ; per entrambe» specifi; ca Crotti. i L'ad anticipa, infì\ ne, che «Tra le numei rose attività in cantie: re per l'anno prossimo, i tra cui verticalità spe; cifiche, presto l'azieni da potrebbe sbarcare ''โขโข sui social direttamen; te come Veesible, coni fermando l'innovazioi ne nel suo dna». Vb IBLE Presto sui social? Massimo Ciotti (foto) anticipa che l'azienda potrebbe sbarcare con il proprio nome nel mondo 2.0 entro il 2015 IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 69 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato veesible 16/12/2014 360com Pag. 1 Zanox & Eataly per una "tavola digitale" Giulia Zuffi Eataly, il più grande centro enogastronomico del mondo, è online con il proprio sito di ecommerce su zanox, il network europeo leader nel performance advertising. Da oltre un anno, lo straordinario mondo di Eataly è a portata di tutti con un semplice click, grazie al debutto dell'ecommerce sul sito www.eataly.it che porta i migliori cibi italiani ovunque. Le attività online di Eataly sono gestite da EatalyNet, startup del gruppo focalizzata sul mondo digitale. Un debutto, quello online, che ha fatto registrare nel primo anno di attività tassi di crescita a tre cifre mese dopo mese. Eataly sta continuando la propria crescita online, avvalendosi del supporto di partner competenti per migliorare ancora di più la propria presenza sul web e fornire agli utenti un servizio sempre più eciente. Michele Marzan, regional director southern Europe di Zanox, commenta così la collaborazione con Eataly: «Eataly è un brand di grande prestigio che ha dato una nuova vita all'industria enogastronomica italiana, grazie a un catalogo di prodotti di prima qualità non facilmente reperibili. Per il network di zanox è una grande opportunità perché permette ai publisher di ricevere alte provvigioni sulle vendite generate nella sezione spesa online del sito e di contare su elevati tassi di conversione grazie anche a una percentuale di resi vicina allo zero. Con Eataly, il network zanox si è arricchito di un'altra grande opportunità, garantendo sempre di più il futuro del network, puntando ancora una volta su chi fa dell'innovazione il proprio cavallo di battaglia». zanox, a tal fine, ha attivato una vasta gamma di servizi che hanno già fatto registrare interessanti risultati: in primis , lo straordinario strumento di conversion marketing, zanox Booster, utilizzato per l'attività di upselling, ovvero per incrementare il valore del carrello dei singoli utenti, proponendo loro, in fase di check-out, sia i top prodotti dell'ecommerce sia, a rotazione, una gamma di prodotti in vendita a un prezzo speciale. Lo zanox Booster è stato, inoltre, utilizzato per incrementare il tasso di conversione attraverso oerte finalizzate al coinvolgimento di quegli utenti sui quali è opportuno promuovere l'acquisto. Le attività di multichannel performance marketing hanno fatto registrare aumenti del 50% circa del tasso di conversione, puntando a una progressiva ottimizzazione del costo di acquisizione. Per realizzare, invece, le vendite incrementali sui nuovi clienti sono state realizzate delle campagne di programmatic advertising che hanno rilevato un notevole abbassamento del costo medio di acquisizione sceso del 37% rispetto al costo iniziale (giugno 2014). Laura Corallo, marketing manager di EatalyNet, aerma: «Il mercato dell'ecommerce alimentare è un canale affascinante e promettente, con ampie possibilità di crescita tanto in Italia quanto all'estero. Per questa rag ione abbiamo scelto un partner adabile e con tanta esperienza come zanox, per essere supportati nella crescita del business digitale cross-country e permettere all'ecommerce di Eataly di poter raggiungere l'obiettivo di diventare, in pochi anni, il punto di riferimento a livello mondiale per il cibo e vino online di qualità. I piani di crescita sono molto forti - continua la manager e prevediamo nel prossimo anno di potenziare le attività di vendita online in diversi mercati esteri, quali ad esempio Germania, Gran Bretagna e Turchia, ma anche negli Stati Uniti, dove siamo già attivi con un ecommerce dedicato che sta riscuotendo davvero grande successo. Tutto questo, e molto altro, compreso l'imminente ingresso del fresco tra i prodotti in vendita online, sarà possibile anche grazie a partner di alto livello come zanox». zanox agency award Un evento dedicato a tutte le agenzie di maggior successo zanox (www.zanox.it) è il network europeo leader nel performance advertising che, per mantenere alto il livello di competizione e innovazione delle proposte sul mercato, indice ogni anno il premio "zanox Agency Award", il riconoscimento internazionale che zanox assegna ogni anno alle migliori performance delle agenzie operanti sul mercato italiano. Alla cerimonia di premiazione, che si è tenuta alla chiusura dello Iab Forum 2014,a Milano, ha annunciato i nomi delle agenzie vincitrici delle tre categorie: Grand Union si aggiudica "Most Innovative Campaign", Omnicom Media Group spicca in "Best New Business" e iProspect vince in "Best Program Performance". Michele Marzan, regional director southern Europe di zanox, commenta: «Lo zanox Agency Award rappresenta il nostro riconoscimento ufficiale dedicato alle agenzie di maggior successo con le quali IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 70 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato marketplace 16/12/2014 360com Pag. 1 IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 71 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato collaboriamo quotidianamente. Vincere questo premio non significa soltanto essere riconosciuti per il proprio valore e i propri successi, ma anche essere identificati dagli advertiser come "agenzia altamente qualificata" nella gestione di attività di performance advertising». 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 18 NC DIGITAL AWARDS, 'CHEPREMIO! 6 7 PROGETTI ISCRITTI, 2 2 DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN IN SHORT LIST, 2 8 MEMBRI DI GIURIA. QUESTI I PRINCIPALI NUMERI DELLA TERZA EDIZIONE DEGLI NC DIGITAL AWARDS, IL PREMIO DEDICATO ALLA MIGLIOR COMUNI- CAZIONE DIGITALE MADE IN ITALY. SUL GRADINO PIÙ ALTO DEL PODIO DLV BBDO, PER IL PROGETTO FIRMATO PER PEPSICO-GATORADE, SEGUITO DA LEO BURNETT CON I PROGETTI REALIZZATI PER SAMSUNG ITALIA E WWF. MAIN SPONSOR CHEBANCA!. MARINA BELLANTONI Integrazione. È la parola chiave dell'edizione 2014 del premio di Ade Group alla migliore comunicazione digitale made in Italy. 67 i progetti iscritti (che hanno aderito anche all'Annual della Comunicazione Digitale), di cui 22 entrati in short list, per una terza edizione arricchita da due importanti novità: l'accordo con Facebook per il Premio Speciale alla migliore campagna sviluppata sul social network, che in questa prima edizione fa salire sul podio Durex, e la partnership con lab Italia per la selezione dei vincitori dello lab Mixx, premio vinto dalla campagna 'Risparmio Gestito CheBanca!' sviluppata da Dlv Bbdo. Un riconoscimento significativo per la banca online, che quest'anno ha deciso di affiancare il premio in qualità di main sponsor. "Siamo stati eletti per la seconda volta di fila migliore banca online - spiega Luca Prina, direttore centrale marketing e comunicazione -. Ci sembrava quindi naturale decidere di supportare il premio più importante per la comunicazione digitale in Italia". A giudicare i progetti in gara, una prestigiosa giuria di 28 accreditati professionisti della comunicazione italiana, guidati dal presidente Alfredo Pratolongo, direttore comunicazione e affari istituzionali Heineken: Anna Chiara Aisa (Day Ristoservice), Roberto Baldassarre (Fastweb), Marcella Bergamini (Mellin Danone Nutricia), Diego Biasi (Assorel), Laura Biscozzi (Allianz), Paolo Carnevale Baraglia (Ibm), Gaia Corradini (Bosch), Paolo Cugudda (Bacardi Martini - Bu Fit Bacardi & Martini), Marilena Cunsolo (Lufthansa), Pietro Guglielmi (Axa Assicurazioni), Simone Lancioni (Gruppo Ibi Banca), Marcella Logli (Fondazione Telecom), Massimiliano Maria Longo (Adci), Luigi Maccallini (Bnl Gruppo Bnp Paribas), Giovanna Maggioni (Upa), Federica Manzoni (Wind Telecomunicazioni), Gianni Muzzoni (Unicom), Carlo Noseda (lab Italia), Nicola Novellone (Sky Italia), Paola Piattoli (Webank), Andrea Pizzola (PixartPrinting), Leonardo Poltronieri (Direct Line), Luca Prina (CheBanca!), Sylvain Querne (Facebook Italia), Sergio Rossi (Ing Direct), Marco Titi (Sgm Distribuzione), Andrea Ziella (Mattel). I giurati si sono dati appuntamento il 22 luglio presso l'avveniristica location BlendTower, in piazza IV Novembre a Milano, per valutare in sessione plenaria le 22 Digital Integrated Campaign (le campagne iscritte in almeno 3 delle 12 categorie previste), entrate in short list dopo una prima fase di votazione online, e in corsa per il massimo riconoscimento del premio di Ade Group. La valutazione è stata animata come sempre dalle presentazioni dei rappresentanti delle società che hanno iscritto i progetti entrati in short list, che hanno potuto raccontare peculiarità, plus e curiosità delle campagne di fronte ai giurati. DIGITAL INTECRATED CAMPAICN PRIMO PREMIO Dlv Bbdo per Pepsico-Gatorade Dopo un'intensa giornata di votazioni, valutazioni e animate discussioni, la giuria ha decretato i primi tre progetti che si sono meritati il podio. Ad aggiudicarsi il premio di Best Digital Integrated Campaign, la campagna 'Fulmina i tuoi limiti', firmata da Dlv Bbdo per Pepsico-Gatorade. Da più 25 anni a fianco degli sportivi italiani, nel 2013 Gatorade Italia desiderava lanciare una piattaforma in grado di aiutarli ad allenarsi anche online. Lavorando al brief, l'agenzia ha capito che la sfida era fornire un nuovo servizio utile e 'posizionante', attraverso una nuova figura professionale. Viene creato così il social trainer Gatorade. La campagna è stata sviluppata su stampa, tv e web (banner). Per sei mesi sono stati messi a disposizione degli sportivi: una preparazione atletica personalizzata gratuita, i consigli dei trainer e un forum per confrontarsi con gli altri atleti. Risultati: 6 mesi di preparazione atletica; 144.976 atleti coinvolti; 4.000 consigli sull'allenamento; 369.600 schede di allenamento; 1.1 77 esercizi di allenamento; 19.084 limiti sportivi fulminati. Il progetto ha vinto anche il primo premio nella categoria 'Bevande', il secondo premio lab Mixx, il terzo premio per la t i pologia 'Siti di prodotto e Micrositi' e una serie di riconoscimenti in tutte le 'eccellenze': IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 72 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato digitai awards 2014 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 18 IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 73 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 'Best Insight' e 'Best Consumer Engagement' (primo premio), 'Best Execution' e 'Best Media Strategy' (secondo premio). Titolo progetto: Fulmina i tuoi limiti; diente: Pepsico-Gatorade; agenzia: Dlv Bbdo; on air: da aprile 2013; direzione creativa esecutiva: F. Pepe, S. Siani; direzione creativa digitai:A. Jaccarino, E. Viora;artdirection: V. Perotti; art direction digitai: V. Perotti, L Guarirli; copywriting: D. Lo Nardo; accountdirector: C. Pontello (Digital), D. D'Angelo (atl);account:l. Milanino (Digital), L Scaffardi (atl) ; project manager: A. Peroncini; agency tv producer: T. Fajdiga, M. Vukomanovic. SECONDO PREMIO Leo Burnett per Samsung Italia In Italia, guidare una bicicletta è più pericoloso che guidare una macchina, con la più alta mortalità in assoluto (Istat, 2013). I soggetti più colpiti sono i giovani. Samsung ha scelto di proteggere la loro vita grazie alla tecnologia e ha promosso questa iniziativa con la campagna ' Samsung Maestros Academy', firmata da Leo Burnett e vincitrice del secondo premio quale Best Digital Integrated Campaign. Un telaista di fama internazionale è stato messo in contatto con una giovane appassionata di biciclette. Dopo tre mesi di lezioni online, sono riusciti a realizzare Samsung Smart Bike, la prima bicicletta che protegge il ciclista con i suoi componenti integrati di sicurezza, attivati via smartphone. Dalla piattaforma 'Samsung Maestros Academy' il progetto ha poi raggiunto il pubblico di DMax e RealTime, così come i principali media digitali e non. La Samsung Smart Bike è stata presentata durante l'evento di design più importante al mondo - la Mila n Design Week. La sua storia ha raggiunto oltre 6 milioni di utenti Tv, generando oltre 30 milioni di media impression (in Italia). Soprattutto, ha saputo ispirare i giovani a cambiare il modo in cui guardano ai mestieri artigiani, spingendoli a preservare e innovare una delle tradizioni più illustri del patrimonio Italiano. Il progetto ha vinto anche il primo premio nella categoria 'Apparecchi Elettronici e Audio/Video', il terzo premio lab Mixx, e una serie di riconoscimenti nelle 'eccellenze': 'Best Execution' (primo premio), 'Best Consumer Engagement' (secondo premio), 'Best Insigni' (terzo premio). Titolo progetto: Samsung Maestros Academy; cliente: Samsung Italia; agenzia: Leo Burnett; on air: da dicembre 2013; global chief creative officer: M. Tutssel; executive creative director: A. Antonini, F. Bozza; creative director: C. Jones, A. Meneguzzo, C. Tonnarelli; digitai creative director: P. Boccardi; art direction: G. Ignazzi, A. Casini; copywriting: A. J. Crippa; creative team: A. Casini, J. Menda, C. Bissanti, F. Iglesias, G. Barison, A. Lot, L Paganini, L Ranaldo, R. Ramondetti, S. Santoro.planner:O. Vittorioso; project manager: A. Castiglioni, F. Loprete; producer: R. Biancorosso, G. Fusaro; mock-up artist: A. Maderna; art buyer: G. Goffi; technical director: C. Morì; cdp: Magnolia; regia: M. Rho. TERZO PREMIO Leo Burnett per Wwf Italia L'obiettivo della campagna 'Pets4Pets Project', realizzata da Leo Burnett per Wwf Italia, terzo premio assoluto agli Ne Digital Awards 2014, era quello di comunicare al target coinvolto (bambini delle scuole elementari), l'importanza della salvaguardia del pianeta. Gli alunni di cinque scuole elementari di Milano dopo essere stati opportunamente 'briffati', hanno proposto e realizzato le loro idee direttamente con registi, fotografi, illustratori, fonici, ecc, che successivamente sono state presentate al cliente. 80 bambini sono stati trasformati nei direttori creativi del loro futuro. Una volta realizzati i progetti, sono andati on air in Tv, online e sui social network a livello mondiale. Il progetto ha vinto anche il primo premio nella categoria 'Non profit/sociale/Csr' e il secondo premio nell'eccellenza 'Best Insight'. Titolo progetto: Pets4Pets Project; cliente: Wwf Italia; agenzia: Leo Burnett; on air: da ottobre 2013; executive creative director: F. Bozza, A. Antonini; associate creative director: A. Marzagalli; digitai creative director: P. Boccardi; copywriting: A. J. Crippa; altricredit.S. Spaccavento, A. Stanich, S. Micieli. re Foto: Salvatore Sagone, presidente Ade Group (di spalle), da il benvenuto ai 28 giurati della terza edizione degli NC Digital Awards Foto: Obiettivo della campagna 'Fulmina i tuoi limiti', firmata da Dlv Bbdo per PepsicoGatorade, Best Digital Integrated Campaign agli Ne Awards 2014, era fornire un nuovo servizio utile, attraverso una nuova figura professionale, il social trainer Gatorade Le 22 campagne entrate in short list (su 67 iscritte) sono state presentate alla giuria riunita in sessione plenaria a Milano dai rappresentanti delle agenzie/società che hanno iscritto i progetti al premio 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 18 IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 74 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: L'obiettivo della campagna 'Pets4Pets Project', realizzata da Leo Burnett per Wwf Italia, secondo premio assoluto agli Ne Digital Awards 2014, era quello di comunicare al target coinvolto l'importanza della salvaguardia del pianeta Samsung promuove la protezione dei ciclisti con la campagna 'Samsung Maestros Academy', firmata da Leo Burnett e vincitrice del secondo premio quale Best Digital Integrated Campaign 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 22 CHEBANCA!, IL DIGITALE SEMPLIFICA LA VITA RENDERE MENO PROBLEMATICO LO SVOLGIMENTO DELLE OPERAZIONI BANCARIE, ATTRAVERSO UN'OFFERTA DI PRODOTTI CHIARA, IN CUI IL DIGITALE SVOLGE IL RUOLO DI INTEGRATORE DI MEZZI', DI PUNTO DI SNODO TRA CONTENUTI DIGITALI ED ESPERIENZE REALI. QUESTA È DA SEMPRE LA MISSION DI CHEBANCA!, CHE QUEST'ANNO HA DECISO DI SPONSORIZZARE LA TERZA EDIZIONE DEGLI NC DIGITAL AWARDS. LA BANCA MULTICANALE VINCE ANCHE IL PREMIO SPECIALE ' IAB MIXX'. ILARIA MYR Essere nati ormai sei anni fa come banca multicanale, che considera il digitale l'elemento catalizzatore e integrante fra la dimensione reale e quella virtuale, significa avere innata nel proprio Dna la convinzione che oggi comunicare con le persone significhi veicolare servizi e informazioni con un approccio perfettamente integrato, in cui digitale e offline dialogano senza soluzione di continuità. Ed è proprio in virtù di questo posizionamento che CheBanca! (gruppo Mediobanca) quest'anno ha scelto di essere unique sponsor della terza edizione degli NC Digital Awards, il premio di Ade Group alla migliore comunicazione digitale, interattiva e online, confermandone così il ruolo crescente di valido sostegno allo sviluppo della cultura digitale delle imprese e dei propri partner di comunicazione. Il posizionamento multicanale, a forte impronta digitale, è evidente già nel sito web della banca (www.chebanca.it): online da marzo in una versione rinnovata nella grafica e con una navigazione ancora più semplice e intuitiva, chebanca.it garantisce un servizio fully responsive, ossia ottimizzato per qualsiasi dispositivo. Ciò significa che tutti gli utenti possono navigare sul sito con il proprio smartphone, tablet o pc, con la certezza di trovare sempre qualità e facilità d'uso. Facile e utile è anche l'ultima novità di casa CheBanca!, il wallet digitale WoW: si tratta di un'app mobile che consente di effettuare pagamenti da smartphone in qualsiasi momento, in tutta sicurezza e in maniera semplice e veloce. WoW è utilizzabile anche da chi non è ancora cliente CheBanca!, in quanto integra sia il wallet di PayPal sia le carte di pagamento degli altri istituti di credito. Questa nuova applicazione consente di creare un portafoglio digitale per effettuare pagamenti, trasferire denaro in tempo reale o fare acquisti online con MasterPass, direttamente da smartphone o tablet in maniera semplice, veloce e sicura. Per capire lo spirito che da sempre anima CheBanca! e il ruolo che il digitale svolge per questa banca, abbiamo intervistato il direttore centrale marketing e comunicazione Luca Prina. Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a legare il vostro nome alla terza edizione degli NC Digital Awards 2014in qualità di sponsor? Semplice, CheBanca! non poteva mancare all'appuntamento più importante in ambito digitai marketing. Siamo una banca multicanale, da sempre vicina alle reali esigenze dei consumatori, e in un contesto come quello di oggi l'attenzione all'ecosistema digitale gioca un ruolo fondamentale. Quali caratteristiche deve possedere una campagna digitale di successo? Deve contenere un messaggio forte, semplice e distintivo. Ci deve essere una 'callto-action' chiara e i vari soggetti previsti in una campagna devono essere 'responsive' per potersi adattare ai diversi device. L'affermarsi della rivoluzione digitale sta trasformando completamente le regole della comunicazione. Quali sono, secondo lei, le principali tendenze in atto? Siamo di fronte a uno scenario che cambia di continuo; oggi, più che mai, sopravvive chi sa adattarsi rapidamente e chi è in grado di intuire le tendenze dei consumatori. Per ogni occasione di consumo il cliente vuole vivere un'esperienza significativa e integrata: ritengo sia questa la principale tendenza in atto. In questo contesto il presidio di tutte le properties e degli strumenti digitali diventa fondamentale nella strategia di un'azienda. CheBanca!, ad esempio, è nata come banca multicanale - web, filiali e servizio clienti -, ma essere multicanale oggi significa soprattutto valorizzare il ruolo del digitai (incluso il mobile) come 'integratore di mezzi', come punto di snodo tra online e offline, tra contenuti digitali ed esperienze reali. Quali sono i valori, le parole chiave della vostra società? Semplicità, efficienza e distintività. Quali servizi offrite e quale valore aggiunto garantite ai vostri clienti? CheBanca! è nata nel 2008 basando la sua offerta su pochi prodotti base che garantissero risparmio e operatività bancaria. Negli anni ha poi arricchito il proprio portafoglio prodotti, arrivando a coprire oggi tutte le IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 75 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato nc_nc digitai awards 2014_sponsor 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 22 IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 76 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato esigenze dei clienti, dall'investimento in fondi al wallet digitale. Ogni prodotto, ogni soluzione proposta da CheBanca! è pensata con un obiettivo: semplificare la vita del cliente. Quali strategie occorre seguire per valorizzare il ruolo del digitale all'interno di piani di comunicazione integrata? L'evoluzione verso un mondo sempre più digitai è sotto gli occhi di tutti: basti pensare all'utilizzo degli smartphone che vive un'impressionante e costante crescita. Nel caso di CheBanca! non si pone nemmeno il problema di come valorizzare il ruolo del digitale: le nostre campagne, ormai, sono addirittura pensate prima per web e mobile, poi per gli altri mezzi di comunicazione. Ad ogni modo è fondamentale che i diversi canali siano collegati tra loro da uno stesso fil rouge e che siano accessibili e ottimizzati per tutti i device. Per questo tutti gli sforzi di CheBanca! ultimamente sono concentrati proprio in questa direzione. ne IAB MIXX, VINCE IL RISPARMIO GESTITO FIRMATO DA DLV BBD0_ La banca multicanale è stata protagonista della terza edizione degli NC Digital Awards anche in virtù del premio speciale lab Mixx vinto con la campagna 'Risparmio gestito CheBanca!' firmata da Dlv Bbdo. Obiettivi, strategie e target: lanciare un nuovo prodotto; posizionarsi come 'prima banca' grazie all'ampliamento dell'offerta; mettere in evidenza il grande lavoro di semplificazione fatto selezionando 1.800 fondi tra le 15 case d'investimento più importanti. Soluzione creativa: una campagna di comunicazione fecalizzata sul lancio del risparmio gestito che comprende i touchpoint più importanti e utilizzati dal brand sia per i dienti sia per i prospect. La soluzione creativa punta a valorizzare, tramite un linguaggio semplice e comprensibile a tutti, il lavoro molto difficile e accurato della selezione dei fondi fatta dalla banca. Risultati: oltre 212 min di investimenti, 5.000 nuovi clienti acquisiti di cui il 25% sul web (primi due mesi). On air: da dicembre 2013. Foto: Luca Prina, direttore centrale Foto: marketing e comunicazione CheBanca! Foto: Una schermata di WoW, l'app per i pagamenti rapidi, facili e sicuri appena lanciata da CheBanca! 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 24 NC DIGITAL AWARDS 2014 BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN PER L'ASSEGNAZIONE DEL TITOLO 'BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN' HANNO CONCORSO 2 2 CAMPAGNE SU 6 8 ISCRITTE NELLE 1 2 TIPOLOGIE (DIVISE PER CATEGORIA MERCEOLOGICA) DEL BANDO E NELL'ANNUAL DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE. DURANTE UNA PRIMA FASE DI VOTAZIONE ONLINE SONO STATI DECRETATI I VINCITORI DI TIPOLOGIA. IL GIORNO 2 2 LUGLIO, IN SESSIONE PLENARIA DI GIURIA, È STATO ASSEGNATO IL PREMIO 'BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN' ALLA CAMPAGNA CON IL PUNTEGGIO PIÙ ALTO. PRIMO PREMIO Campagna: Fulmina i tuoi limiti Cliente: PepsiCo-Gatorade Concorrente: Dlv Bbdo SECONDO PREMIO Campagna: Samsung Maestros Academy Cliente: Samsung Electronics Italy Concorrente: Leo Burnett TERZO PREMIO Campagna: WWF Pets4Pets Project Cliente: WWF Concorrente: Leo Burnett MIGLIORI CAMPAGNE DIGITALI INTEGRATE t A MERCEOLOGICA ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI P R I M O P R E M I O Campagna: Vogue Style Mirror ^ Cliente: Luxottica Concorrente: OMD ALIMENTARI/DOLCIUMI E MERENDINE PRIMO PREMIO Campagna: Nutella 4Babbo 2014 Cliente: Ferrerò Concorrente: OgilvyOne SECONDO PREMIO Campagna: Buono da diventare lena Cliente: Ferrerò Kinder Bueno Concorrente: Mediamond TERZO PREMIO Campagna: UnforketabLe Cliente: Carofalo ^--..-_.. Concorrente: xister APPARECCHI ELETTRONICI E AUDIO/VIDEO PRIMO PREMIO Campagna: Samsung Maestros Academy Cliente: Samsung Electronics Italy Concorrente: Leo Burnett AUTO E ALTRI VEICOLI PRIMO PREMIO Campagna: Come vivere meglio con Nissan Leaf Cliente: Nissan Concorrente: OMD SECONDO PREMIO Campagna: Intelligent Drive Cliente: Mercedes-Benz Italia Concorrente: Endeavour Digital Marketing (Gruppo Roncaglia) TERZO PREMIO Campagna: Nuova Citroen C3 - Restyling Me Cliente: Citroen Italia Concorrente: CrowdM Italy BAGNO/PULIZIA CASA/PRODOTTI FARMACEUTICI/ COSMESI PRIMO PREMIO Campagna: Più tempo per te Cliente: Se Johnson - Mr Muscle Concorrente: Mediamond BANCHE E ASSICURAZIONI PRIMO PREMIO Campagna: Risparmio Cestito CheBanca! Cliente: CheBanca! > ^ Concorrente: Dlv Bbdo \^. SECONDO PREMIO \ Campagna: Allianzi Cliente: Allianz Concorrente: Allianz \ TERZO PREMIO Campagna: Bit Bum Barn Cliente: INC Bank Concorrente: INC Bank B E V A N D E CALCOLICHE/ANALCOLICHEJ PRIMO PREMIO Campagna: Fulmina i tuoi limiti Cliente PepsiCo-Catorade Concorrente: Dlv Bbdo SECONDO PREMIO"-"โข" Campagna: Campari Barman Competition Cliente: Davide Campari Milano Concorrente: Fullsix M NON PROFIT/SOCIALE/CSR PRIMO PREMIO Campagna: WWF Pets4Pets P r o j e c t ^ Cliente: WWF Concorrente: Leo Burnett SECONDO PREMIO Campagna: Pink is Good Cliente: Fondazione Umberto Veronesi Concorrente: Edelman SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO PRIMO PREMIO Campagna: #milionidipassioni Cliente: Telecom Italia Concorrente: Leagas Delaney Italia SECONDO PREMIO Campagna: We have a Dream Cliente: Telecom Concorrente: Dlv Bbdo VIAGGI E TRASPORTI/ INTRATTENIMENTO E TEMPO LIBERO PRIMO PREMIO Campagna: Vola in Brasile con Ip ,#/ Cliente: Ip Concorrente: On PRIMO PREMIO BEST INSIGHT Campagna: Fulmina i tuoi limiti Cliente: PepsiCo-Catorade Concorrente: Dlv Bbdo SECONDO PREMIO Campagna: WWF Pets4Pets Project Cliente: WWF Concorrente: Leo Burnett y Campagna: Samsung Maestros Academy Cliente: Samsung Electronics Italy Concorrente: Leo Burnett BEST MEDIA STRATEGY PRIMO PREMIO Campagna: Allianzi Cliente: Allianz Concorrente: Allianz SECONDO PREMIO Campagna: Fulmina i tuoi limiti Cliente: PepsiCo-Catorade Concorrente: Dlv Bbdo Campagna: Come vivere meglio con Nissan Leaf Cliente: Nissan Concorrente: OMD BEST EXECUTION PRIMO PRFMiO Campagna: Samsung Maestros Academy Cliente: Samsung Electronics Italy Concorrente: Leo Burnett SECONDO PREMIO Campagna: Fulmina i tuoi limiti Cliente: PepsiCoCatorade Concorrente: Dlv Bbdo TERZO PREMIL. Campagna: Nutella 4Babbo 2014 Cliente: Ferrerò Concorrente: OgilvyOne BEST CONSUMER ENGAGEMENT PRIMO PRFMIO Campagna: Fulmina i tuoi IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 77 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato digital awards 2014 _ i vincitori 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 24 IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 78 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato limiti Cliente: PepsiCo-Catorade Concorrente: Dlv Bbdo SECONDO PREMIO Campagna: Samsung Maestros Academy Cliente: Samsung Electronics Italy Concorrente: Leo Burnett T E R ? " โข - โข Campagna: Nutella 4Babbo 2014 Cliente: Ferrerò Concorrente: OgilvyOne PREMI DI TIPOLOGIA SITI CORPORATE/ISTITUZIONALI PRIMO PREM.C' Campagna: PappanoinWeb Cliente: Telecom Italia Concorrente: H-Art SECONDO PREMIO Campagna: Nuovo sito istituzionale CheBanca! Cliente: CheBanca! Concorrente: CheBanca! Campagna: Portale lancia.it Cliente: Lancia - Fiat Chrysler Automobiles Concorrente: Bitmama SITI DI PRODOTTO E MICROSITI PRIMO PREMIO Campagna: Academia Barilla Restaurants Cliente: Barilla Concorrente: The Ad Store Italia SECONDO PREMIO Campagna: Ci pensa Rocco Cliente: Sky Concorrente: M&C Saatchi TERZO PREMIO Campagna: Pepsi Beat Cliente: PepsiCoCatorade Concorrente: Dlv Bbdo COMUNICAZIONE DISPLAY E VIDEQ/BANNER VIDEO INTERATTIVI E DINAMICI PRIMO PREMIO Campagna: Ford KA: Make it easy Cliente: Ford Concorrente: Mindshare SECONDO PREMIO Campagna: Easyjet Precompiled Cliente: Easyjet Concorrente: OMD MOBILE COMMUNICATION PRIMO PREMIO Campagna: Mellin 1000 giorni Cliente: Mellin Concorrente: Dlv Bbdo VIRAL VIDEO ADVERTISING PRIMO PREMIO Campagna: Saikenoodles Cliente: Star Concorrente: Dlv Bbdo DIGITAL PR PRIMO PREMIO Campagna: Protect your #L1F3 Cliente: Cenertel/Europ Assistance Concorrente: M&C Saatchi SECONDO PREMIO Campagna: Dacia Sponsor Day Cliente: Dacia - Renault Concorrente: Publicis Consultants Italia TERZO PREMIO - โข - - Campagna: IBM Let'sTalk Cliente: IBM Concorrente: Mindshare DIGITAL BRANDED CONTENT PRIMO PREMIO Campagna: Protect your #L1F3 - ^ Cliente: Genertel/Europ Assistance Concorrente: M&C Saatchi SECONDO PREMIO Campagna: PappanoinWeb Cliente: Telecom Italia Concorrente: H-Art TERZO PREMIO Campagna: Lancia Ypsilon - Due cuori e un Magie Parking Cliente: Lancia - Fiat Chrysler Automobiles Concorrente: Bitmama SOCIAL COMMUNICATION PRIMO PREMIO Campagna: Bmw 500k , , ; . Cliente: Bmw ; , Concorrente: Bcube SECONDO PREMIO " ' Campagna: Soft Ale Cliente: Ceres Concorrente: Bcube TERZO PREMIO Campagna: Donailtuoprofilo Cliente: Action Aid Concorrente: Dlv Bbdo SEARCH MARKETING PRIMO PREMIO Campagna: Vistochebuono Cliente: Unilever Concorrente: Mindshare SECONDO PREMIO Campagna: Douglas - your partner in beauty Cliente: Profumerie Douglas Concorrente: Find DEM E E-MAIL MARKETING/ DIRECT MARKETING PRIMO PREMIO Campagna: UniCredit Changing Doors Cliente: UniCredit Concorrente: JWT SECONDO PREMIO Campagna: Cleaner Football Machine Cliente: Indesit Company ' Concorrente: JWT \ TERZO PREMIO ] ' , Campagna: Campagna Direct Marketing Cliente: Pixartprinting Concorrente: Pixartprinting ALTRE SOLUZIONI DIGITALI (SCREENSAVER, CALENDARI, DI ARI, ecc.J PRIMO PREMIO Campagna: Day Click, spara ai buoni โข'-' Cliente: Day, Groupe Chèque Dèjeuner Concorrente: Day, Groupe Chèque Dèjeuner ALTRE SOLUZIONI DIGITALI DIGITAL SIGNAGE, DIGITAL OUT OF HOME PRIMO PREMIO Campagna: Marcopolo Club - La via dei vantaggi 2014 Cliente: SGM Distribuzione - Marcopolo Expert Concorrente: Lindbergh Communication (Gruppo Roncaglia) ALTRE SOLUZIONI DIGITALI APP, AUGMENTED REALITY PRIMO PREMIO Campagna: eni Enjoy Car Sharing / enjoy.eni.com Cliente: eni Concorrente: Dnsee Interactive Thinking NC E-COMMERCE AWARD: SITI E INIZIATIVE DI E-COMMERCE PRIMO PREMIO Campagna: Barcampari . Cliente: Campari Concorrente: Alkemy digital_enabler SECONDO PREMIO Campagna: E-Commerce Award Cliente: Pixartprinting Concorrente: Pixartprinting PREMI SPECIALI BEST DIGITAL AGENCY PRIMO PREMIO: DlvBbdo SECONDO PREMIO: Leo Burnett TERZO PREMIO: M&C Saatchi BEST DIGITAL COMPANY PRIMO PREMIO: CheBanca! SECONDO PREMIO: PepsiCo-Gatorade TERZO PREMIO: Telecom Italia BEST DIGITAL MEDIA AGENCY PRIMO PREMIO: OMD SECONDO PREMIO: Mindshare CREATIVO DIGITAL DELL'ANNO VINCITORE: Stefania Siani e Federico Pepe (Dlv Bbdo) FACEBOOK AWARD Campagna: Durex Agenzie creativa: O-One IAB MIXX PRIMO PREMIO Campagna: Risparmio Gestito CheBanca! Cliente: CheBanca! Concorrente: Dlv Bbdo SECONDO PREMIO Campagna: Fulmina i tuoi limiti Cliente: PepsiCo-Gatorade Concorrente: Dlv Bbdo TERZO PREMIO Campagna: Samsung Maestros Academy Cliente: Samsung Electronics Italy Concorrente: Leo Burnett PREMI SPECIALI DELL'EDITORE AGENZIA 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 24 IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 79 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato DIGITALE INDIPENDENTE Endeavour Digital Marketing (Gruppo Roncaglia) MEZZO DIGITALE DELL'ANNO CN Live! (Condé Nast) 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 3 CON I VINCITORI DEI DIGITAL AWARDS NC FESTEGGIA IL 50° NUMERO Salvatore Sagone direttore responsabile e presidente ADC Croup II mercato pubblicitario, si sa, fatica a ripartire e, purtroppo, chiuderà l'anno ancora in negativo. Ma non tutti i settori vivono la crisi allo stesso modo, il digitale, per esempio, sta assumendo, sempre più, un ruolo di guida e traino dell'intero comparto pubblicitario. Lo conferma anche il successo riscosso dalla terza edizione degli NC Digital Awards, il premio di ADC Group dedicato alla comunicazione digitale e interattiva, che, con i suoi 67 progetti iscritti e con le 22 digitai integrated campaign entrate in short list, rappresenta uno spaccato eccellente del meglio della creatività digitale del nostro Belpaese. Ad aggiudicarsi il premio più ambito degli NC Digital Awards è stata quest'anno la campagna 'Fulmina i tuoi limiti', firmata da Dlv Bbdo per PepsiCoGatorade, che ha conquistato i 28 membri della giuria, capitanati da Alfredo Pratolongo, direttore comunicazione e affari istituzionali Heineken. Marcia in più del progetto è stata la sua capacità di fondere - in un'ottica pienamente integrata - la dimensione reale dello sport con quella digitale, inventando anche la figura professionale del 'social trainer' personale, e valorizzando l'idea che solo la determinazione e la costanza possano aiutare a raggiungere i propri obiettivi. In ogni campo. Insomma, dimensione digitale e reale si sono fuse in un progetto che più 'ingaggiante' non si può! Ancora l'agenzia Dlv Bbdo, con la campagna 'Risparmio Gestito CheBanca!', ha vinto l'altro premio più ambito, lo lab Mixx, promosso da lab all'interno degli NC Digital Awards. Proprio in occasione dello lab Forum, per l'esattezza nella serata del 25 novembre, verranno consegnati gli ambiti riconoscimenti. Sono, inoltre, particolarmente orgoglioso di sottolineare la novità forse più rilevante di questa edizione del premio, i Facebook Awards. Grazie alla partnership tra ADC Group e la sede italiana del social network più importante del mondo, è stato assegnato un Premio Speciale alla migliore case history realizzata su Facebook, contribuendo così alla sua definitiva consacrazione, se ce ne fosse bisogno, come medium di comunicazione globale. A vincere questa prima edizione è stata la campagna Durex curata da O-One e Dentsu Aegis, e giudicata dalla stessa giuria degli NC Digital Awards. Prevedo un futuro molto interessante per questa iniziativa, che molto presto farà parlare sicuramente di sé. I Facebook Awards bene si inseriscono nel solco tracciato da ADC Group e, in particolare, dalla rivista NC Nuova Comunicazione che, con l'edizione che avete tra le mani, festeggia i suoi primi 50 numeri. Dal 2007, anno della nascita, NC non ha mai smesso di crescere, creando un sistema editoriale complesso che oggi comprende i due Annual sulla Creatività (nell'accezione più ampia e integrata) e sulla Digital Communication, due Speciali annuali: uno dedicato alla Brand Communication e uno alla Comunicazione Digitale e, appunto, i due NC Awards: alla comunicazione olistica e a quella digitale. Conquistando 'sul campo', anno dopo anno, un'autorevolezza che fa di ADC Group l'editore leader nel settore. Sette anni in cui non abbiamo mai smesso di informarvi sulle principali tendenze che caratterizzano il mondo della comunicazione, raccontando le case history, presentando i protagonisti, delineando gli scenari e anticipando le principali innovazioni del comparto. Sette anni che rappresentano solo l'inizio di un percorso appena cominciato e che vogliamo condividere con voi. IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 80 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato editoriale 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 78 MAMADIGITAL. SEO IS THE KING È UNO STRUMENTO FONDAMENTALE PER LE REALTÀ CHE PUNTANO ALLE VENDITE ONLINE PER MIGLIORARE LE PERFORMANCE COMMERCIALI E APRIRE IL BUSINESS A NUOVI MERCATI. LA CHIAVE È L'UNIVERSAL OPTIMIZATION®, STRATEGIA INTEGRATA CON CUI REALIZZARE PIANI DI MKTG E COMUNICA- ZIONE AD HOC PER I CANALI DIGITALI DEL BRAND. GRANDE IMPORTANZA RIVESTONO LE AZIONI DI DIGITAL POPULARITY PER VEICOLARE I VALORI AZIENDALI DOVE LE AUDIENCE CONDIVIDONO ESPERIENZE. ILARIA MYR Sviluppare strategie efficaci nel Search Marketing è oggi fondamentale per le aziende che vogliono rendersi visibili anche oltre i confini nazionali. In particolare, l'e-commerce si rivela un settore in cui un utilizzo sapiente della Seo diventa prioritario per la conquista di altri mercati. Come spiegano Andrea Rogani, ceo & cofounder, e Simone Rinzivillo, cto & co-founder Mamadigital. Quali sono le tendenze in atto nella digitai communication? (Rogani) II Search Marketing conferma il suo ruolo di principale strumento intorno al quale incentrare una strategia digitale. La sua importanza è resa tale soprattutto dalle opportunità che emergono dai costanti cambiamenti degli algoritmi dei motori di ricerca, Google in primis, e dei sistemi di pianificazione come Google Adwords, che oggi permette di definire il proprio target profilandolo, tra l'altro, per affinità. Implementazioni di questo spessore rendono la Seo e il Paid Search il pilastro della digitai communication. Allo stesso tempo, è bene concentrarsi sul settore del Programmatic e sulla tecnologia del Real Time Bidding, in grandissima ascesa, e che in tempi stretti costituiranno i principali metodi di pianificazione nel campo dell'advertising. Può riassumerci le principali iniziative realizzate da Mamadigital nel 20 7 4, con particolare riferimento al settore e-commerce? (Rogani) II 2014 è stato un anno impegnativo e ricco di soddisfazioni. Abbiamo avuto conferma di partnership storiche con brand che nel tempo hanno ampliato gli obiettivi di partenza e sulla base dei quali abbiamo definito stimolanti strategie. Il 2014 ha rivelato il pieno fermento del commercio elettronico, in crescita del 17%. Abbiamo appurato la positività del trend durante tutto ['anno, nell'ambito di strategie volte alla massimizzazione dell'e-commerce, messe a punto con e per i nostri dienti, i cui risultati ci hanno dato grandi soddisfazioni. Grazie alle vostre iniziative, molte aziende italiane sono riuscite a varcare con successo i confini nazionali. Può descriverci i mercati coinvolti e la strategia implementata? (Rinzivillo) Le aziende puntano oggi sulle vendite online per migliorare le performance commerciali e ampliare il proprio business, aprendolo a nuovi mercati. Sulla base di strategie digitali integrate, che partono da un'attenta analisi delle dinamiche dei mercati di riferimento, supportiamo i brand in questo percorso. Le nostre strategie ruotano intorno alla Seo, volta all'ottimizzazione della presenza dei brand sui motori di ricerca internazionali (Yandex e Baidu oltre a Google, ndr). Integriamo poi le Digital Pr, il Social Media Marketing e campagne di online advertising, adattate alle specificità del Paese in cui si va ad agire. Seo e PaidSearch sono il cuore dell'Universal Optimization®. Può spiegarci come si declina il vostro approccio integrato? (Rinzivillo) L'Universal Optimization® si declina intorno a una serie di azioni volte all'ottimizzazione globale della presenza online del brand. Partiamo dall'ascolto delle audience per definire una strategia integrata. Segue la realizzazione di un accurato piano di interventi Seo per aumentare la visibilità del sito del brand sui motori di ricerca: l'indicizzazione di ogni tipo di contenuto ottimizzato permette infatti alle aziende di essere trovate più facilmente. La Seo va vista in senso ampio e comprende la realizzazione di piani di comunicazione ad hoc per i canali digitali del brand e i social media, oltre che azioni di digitai popularity per veicolarne i valori nelle community dove le audience condividono esperienze. Si aprono le porte dello lab Forum 2014, dove sarete presenti con uno speech sul search marketing e iecommerce. Può fornirci qualche anticipazione sui contenuti che tratterete? (Rinzivillo) Lo speech approfondirà il nostro approccio al Search Marketing. La Seo e il Paid Search sono infatti i primi strumenti per incrementare il numero dei propri clienti: dai motori di ricerca riusciamo a raggiungere audience altamente qualificate e vicine all'acquisto. Una strategia integrata in cui il Search Marketing è il punto di partenza si IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 81 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato digital/interactive_protagonisiti 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 78 IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 82 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato costruisce partendo dall'analisi delle performance del sito e delle precedenti azioni digitali, per carpire le informazioni necessarie a definire la strategia migliore per l'obiettivo da raggiungere. Si tratta di un processo continuo di analisi e azioni per perfezionare le attività Seo, Content e Paid Search. Per concludere ci racconta una vostra recente case history? (Roganì) Una case history recente riguarda la strategia di Universal Optimization® messa a punto per il brand italiano di calzature di classe Fabi Shoes che, nel 2014, ha portato al raggiungimento degli obiettivi condivisi in partenza: aumento degli acquisti online su tre mercati (italiano, inglese e russo, ndr), della visibilità aziendale in Rete e del numero di utenti fidelizzati. La strategia ha riguardato un piano di interventi Seo e Seo Content per i brand site Fabi Shoes e Barracuda Style: ottimizzazioni tecniche e contenutistiche degli e-commerce in italiano, russo e inglese, con particolare attenzione a Yandex, il primo motore di ricerca in Russia. Il tutto supportato da azioni di digitai popularity e da campagne Paid Search finalizzate all'acquisto. Le visite organiche all'e-commerce Fabi sono cresciute del 34% e le vendite del 46%, con conseguente aumento del fatturato, pari al +35%. ne Foto: Simone Rinzivillo, cto & co-founder, e Andrea Rogani, ceo & co-founder Mamadigital Foto: Per il brand italiano di calzature di classe Fabi Shoes, Mamadigital ha messo in atto una strategia di Universal Optimization® con interventi Seo e Seo Content relativi all'e-commerce in italiano, russo e inglese, azioni di Digital Popularity e campagne Paid Search finalizzate all'acquisto 16/12/2014 MyMarketing.Net Sito Web 2014, l'anno del Programmatic Branding Una delle parole più gettonate degli ultimi tempi è programmatic. Il programmatic buying ha cambiato il volto del mercato del digital advertising: secondo IDC, l'investimento in real time bidding per il display advertising accelererà ad un tasso di crescita del 59% entro il 2016, rendendolo il segmento della pubblicità digitale in più rapida crescita nei prossimi anni. Inoltre, uno studio IAB dimostra che nei prossimi due anni il 91% degli inserzionisti e l'83% degli editori utilizzeranno il programmatic buying. Il successo del programmatic buying è noto e il mercato sta pensando a ciò che verrà dopo, come spiega sostiene Rocket Fuel. Facebook, Twitter, mobile, video e TV sono le vie che sono state esplorate per le campagne di programmatic advertising, ma la convinzione dell'azienda di media-buying è che il programmatic sarà adottato sempre di più anche per campagne di branding. Fino a poco tempo fa il programmatic buying e il real time bidding erano utilizzati solo come uno strumento per ottenere perfomance. Le preoccupazioni per la qualità dell'inventory hanno tenuto i brand advertiser lontani dal real time bidding per lungo tempo. Tuttavia, un inventory di alta qualità è oggi ampiamente disponibile come anche strumenti che garantiscono un'adeguata brand safety. Oggi, chi si occupa di brand non si accontenta di utilizzare dati demografici approssimativi e target audience fisse, ma sta cercando sempre più di raggiungere specifici obiettivi mirando ad un audience ottimizzata che si trovi in un momento cruciale del percorso d'acquisto. I marketer stanno cominciando a rendersi conto che la capacità di ottimizzazione in tempo reale li può aiutare a aumentare i ROI delle loro campagne di branding. Alcuni brand hanno già iniziato ad attivare campagne di programmatic branding, infatti, il 2014 è stato l'anno in cui i marketer hanno cominciato a capire veramente il potere del programmatic per raggiungere obiettivi di brand. Usato in modo intelligente, il real time branding consente ai marketer di ampliare le loro attività e raggiungere un pubblico più vasto. Per fare questo, i marketer devono pensare in modo diverso per quanto riguarda loro creatività e come queste possono essere utilizzate nel programmatic. Per poter sfruttare veramente la potenza del marketing 1:1 che offre il programmatic advertising, gli inserzionisti devono essere in grado di adattare le creatività in modo che risultino adeguate al contesto in cui appaiono. Una difficoltà è data dal fatto che la maggior parte dei formati rich media compaiono raramente all'interno degli adexchange. Tuttavia, nei prossimi mesi, si prevede che gli editori e gli adexchange lavorino per promuovere questi formati pubblicitari brand-friendly in modo da poterli utilizzare su più ampia scala in programmatic buying. Il trend del programmatic branding, inizialmente, è stato guidato dall'acquisto di inventory pre-roll. Il successo delle soluzioni video in generale dimostra perché il programmatic branding tramite pre-roll potrebbe essere il luogo ideale per i marketers per testare questa nuova soluzione. "Il 2014 è stato un anno di svolta, un anno in cui i marketers hanno iniziato a pensare alle opportunità di crescita per i loro brand offerte dalle nuove tecnologie e hanno iniziato a sviluppare campagne innovative che lavorano in un contesto programmatico. Questo è stato sicuramente un anno di esplorazione e di apprendimento e i marketers hanno iniziato a intuire che il programmatic buying non è solo uno strumento per generare performance, ma anche un ottimo strumento per pianificare campagne di branding e misurarne i risultati reali" commenta Enrico Quaroni, Country Manager Italia di Rocket Fuel. IAB ITALIA - Rassegna Stampa 17/12/2014 83 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Management ADVERTISING ONLINE 83 articoli 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 35 (diffusione:619980, tiratura:779916) Posta a giorni alterni nei piccoli centri Tariffe più alte per la prioritaria Lorenzo Salvia ROMA Meno lettere, con i postini che busseranno a giorni alterni nelle zone poco abitate e una rimodulazione delle tariffe tra posta ordinaria, consegnata in quattro giorni, e prioritaria, recapitata il giorno dopo ma pagando di più. E più pacchi, unica voce in attivo del settore tradizionale dove il commercio online consente notevoli margini di crescita. Il consiglio di amministrazione di Poste italiane ha approvato ieri il piano strategico che fissa gli obiettivi per il 2020. Un progetto «ambizioso», come lo definisce lo stesso amministratore delegato Francesco Caio: nel giro di cinque anni il fatturato dovrebbe salire a 30 miliardi di euro contro i 26 di adesso, con investimenti per 3 miliardi. Circa 8 mila le assunzioni previste in cambio «non di licenziamenti» ma della prosecuzione del programma di uscite agevolate cominciata nel 2010. Sulla tradizionale consegna delle lettere Caio è netto: «Il servizio universale va ripensato perché così com'è non è più sostenibile dal punto di vista economico». Ma se in questo settore il declino è irreversibile, Poste finora non è riuscita ad agganciare quel treno in corsa chiamato commercio online : ad oggi il gruppo copre solo il 10% dei pacchi consegnati nelle case degli italiani. Ed è su questo che Caio vuole puntare, consentendo il pagamento direttamente ai postini, che saranno dotati di Pos, e anche il ritiro nell'ufficio postale più vicino, sfruttando una rete che i concorrenti non hanno. L'obiettivo è diventare la «portineria degli italiani», insomma, che poi sarebbe il ritorno al vecchio fermo posta. L'altra voce che dovrebbe far salire il fatturato è quella dei prodotti finanziari. «La nostra sfida dice Caio - è portare ad ampie fasce di mercato prodotti finanziari un po' più rischiosi». Si punterà sui cosiddetti fondi comuni di investimento flessibili, con la possibilità di un rendimento maggiore rispetto alle briciole dei titoli tradizionali. Sulla privatizzazione l'ad non si sbilancia: «Nei prossimi mesi definiremo con il Tesoro il timing per la Borsa». E invita a riconvertire tutta l'azienda verso l'economia digitale più che ad allargarne il perimetro di azione. Un riferimento alla partecipazione «forzata» in Alitalia? «È un'opportunità, rientra nei servizi che vogliamo offrire», risponde Caio a domande diretta. Ma poi dice anche che negli anni l'azienda si è impegnata su «molti fronti, forse troppi». E in sala tutti pensano proprio alla compagnia aerea. @lorenzosalvia © RIPRODUZIONE RISERVATA ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 85 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il piano 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 15 (diffusione:334076, tiratura:405061) Italia connessa ma non troppo Patuano: sbagliato il taglio delle tariffe dell'ultimo miglio, faremo ricorso Andrea Biondi L'AVANZAMENTO La Lombardia è regione più avanti sullo stato di digitalizzazione Molise e Calabria restano fanalino di coda ROMA Per l'amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, «c'è una sostanziale differenza nel presentare il rapporto con cui per la terza volta fotografiamo la situazione dell'economia digitale e lo stato delle infrastrutture del Paese. Fino all'anno scorso parlavamo al futuro, sugli investimenti da fare. Oggi possiamo parlare al presente, di cose già fatte e della nostra accelerazione sulla banda ultralarga. Abbiamo coperto in fibra oltre 100 città, un numero superiore ai nostri piani originali, e abbiamo superato le nostre stesse previsioni di copertura anche con il servizio 4G servendo oltre 2.500 comuni, offrendo a 120 città anche il servizio 4G Plus». Investimenti (che ha confermato Patuano saranno aumentati in una rivisitazione del piano industriale nel 2015) e rete. Sono queste le due parole chiave che hanno accompagnato la presentazione del rapporto "Italia Connessa 2014". Uno studio i cui numeri rappresentano un'ulteriore, ennesima, cartina di tornasole dell'affanno con cui il nostro Paese procede sul fronte della necessaria digitalizzazione. A livello nazionale il rapporto ripercorre i numeri messi in fila dalla Commissione Ue nel Digital agenda scoreboard. Due su tutti: la copertura a 30 Mbps del 21% della popolazione in Italia (contro il 62% di media Ue) e il 5% di aziende che vende online (contro il 72% di media Ue). A livello regionale Telecom ha invece analizzato circa 80 indicatori suddivisi in 10 aree tematiche. Alla fine, considerando 8 di queste 10 aree, il ranking sintetico vede Lombardia in testa, seguita dalla Provincia di Trento e dall'Emilia-Romagna. Fanalini di coda Molise e Calabria. Infine al comune di Capannori (Lucca) è andata la palma per il miglior piano di sviluppo digitale locale. Come premio Telecom gli realizzerà le infrastrutture ultrabroadband fisse e mobili di ultima generazione (4G Plus). Ieri però al centro dei riflettori è inevitabilmente andata la delibera con cui Agcom ha abbassato le tariffe unbundling per il 2010-2012. Atto in ottemperanza di sentenze del Consiglio di Stato, hanno spiegato dall'Authority. Decisione inopportuna invece per i vertici Telecom. «Nello stesso giorno - ha detto Patuano sono state date dueinformazioni. La prima: le regole per il 2014 saranno fissate nel 2015. La seconda: sono state riviste le regole per il 2010, 2011 e 2012. Chiunque debba pianificare un investimento con un ritorno decennale prova un certo scoramento. Faremo ricorso». Duro anche il presidente di Telecom, Giuseppe Recchi, secondo cui «quanto accaduto ieri denota nel sistema Paese una schizofrenia oltre a un certo masochismo. Come si fa a programmare investimenti in queste condizioni?». Convitato di pietra alla tenzone: il Piano per la banda ultralarga del Governo, pubblicato a novembre e in consultazione. Un piano da poco meno di 6,2 miliardi di fondi pubblici per portare entro il 2020 la banda larga ad almeno 100 Mbps fino all'85% della popolazione, assicurando al resto degli italiani collegamenti da 30 mega in su. Insomma, un piano in cui l'Ftth dovrebbe avere un peso preponderante. Tutto il contrario però, secondo il ceo Telecom, di quanto generato dalla decisione Agcom che invece nei fatti andrebbe a «favorire la competizione tra operatori nella logica del "fiber to the cabinet"». È da qui che Patuano muove l'accusa più pesante: «È un lusso che non possiamo più permetterci quello di una distonia tra gli obiettivi di politica ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 86 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tlc. La copertura di banda larga e fibra avanza ma l'Europa resta lontana: Telecom annuncia un nuovo piano di investimenti nel 2015 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 15 (diffusione:334076, tiratura:405061) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 87 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato economica e gli obiettivi di politica regolatoria». La replica a distanza del presidente Agcom, Angelo Cardani, non si è fatta attendere - «coloro che invocassero la distonia tra Agcom e Governo sul piano banda larga commetterebbero un errore» - e tutto sembra preludere a un'altra tornata di scontri sul fronte dei listini unbundling che dovranno essere decisi per il 2014-2017. La cronaca di ieri ha infine registrato un "caso" su alcune dichiarazioni del vicesegretario generale alla presidenza del Consiglio, Raffaele Tiscar. «Se vogliamo essere seri bisogna dirsi una parola scandalosa: switch off» del rame a favore della fibra, ha detto Tiscar nel corso di un convegno aggiungendo in riferimento alla rete a banda ultralarga: «Se gli operatori dovessero continuare a litigare qualcosa bisognerà fare. L'ultima soluzione è che il pubblico si rimbocchi le maniche e l'Infratel di turno realizzi la rete in via sussidiaria». In serata da fonti Mise è arrivata una precisazione all'agenzia Radiocor: «Non c'è nessun piano del Governo per lo switch off della rete in rame». © RIPRODUZIONE RISERVATA Indicatori dell'Agenda Digitale Europea Media Italia 2012 Target Agenda Digitale Europea Copertura Fast BB (>30 Mbit/s) % Popolazione che usa internet regolarmente % Aziende che vendono online % Popolazione che compra online % Popolazione che usa l'e-Gov Media Italia 2013 Media Ue 2013 Fonte: Digital Agenda Scoreboard Ue al 2020 al 2020 al 2015 14% 21% 62% 100% 53% 56% 72% 75% al 2015 17% 20% 47% 50% al 2015 19% 21% 41,5% 50% 4% 5% 14% 33% Italia connessa 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 31 (diffusione:334076, tiratura:405061) Sfida Amazon potenziando il servizio di shopping Google affila le armi e sfida Amazon con le sue stesse armi. Il colosso di Mountain View ha deciso di potenziare il servizio Google Shopping, aggiungendo elementi simili a quelli proposti da Amazon. Come riporta il Wall Street Journal, Google sta per esempio pensando di aggiungere un pulsante «buy», compra, con caratteristiche simili al «one-click ordering», acquisto in un clic, della rivale. Finora Google Shopping si è limitato a indirizzare gli acquirenti ai siti dei rivenditori tramite i risultati della ricerca, ma Google ora vorrebbe tenere i clienti sulle proprie pagine, piuttosto che mandarli altrove. Il colosso tecnologico non venderà direttamente né spedirà i prodotti. Separatamente Google sta valutando un'iniziativa di marketing che permetterà ai negozianti di promuovere consegne in due giorni per merci acquistate attraverso Google Shopping. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 88 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato google: -2,09% 17/12/2014 Il Sole 24 Ore - Nova 24 Pag. 25 (diffusione:334076, tiratura:405061) Un piano per comunità smart L'Agid prevede un cambio di passo, mentre arrivano i fondi per i vecchi bandi Alessandro Longo a A partire da febbraio 2015 i piani del l'Agenda digitale per le "smart cities and communities" cambiano passo. Provano a mettersi alle spalle i ritardi e gli indugi degli ultimi due anni, durante i quali i risultati "smart city" sono stati deludenti. La novità in arrivo è «il Piano nazionale delle comunità intelligenti che presenteremo al Presidente del consiglio a febbraio», dice Francesco Tortorelli, responsabile di questi temi presso l'Agenzia per l'Italia digitale. Allo stesso tempo, adesso è il momento di chiudere i conti con i due bandi Miur (smart cities e social innovation) di giugno 2012: «Tra gennaio e febbraio le banche erogheranno i primi fondi, per un totale di 318 milioni di euro, più 30 milioni per i giovani dei progetti social innovation», dice Antonio Di Donato, che coordina i lavori sui bandi presso il Miur. «Prendiamo atto che non si possono più finanziare progetti di ricerca "smart cities" fini a se stessi, come laboratori territoriali. È venuto il momento di progetti esecutivi applicabili, nel concreto, a tutta l'Italia», sostiene Alessandra Poggiani, direttrice dell'Agid. Lo stesso concetto è ribadito nel Piano Crescita digitale pubblicato il 20 novembre (contenente la strategia governativa per l'uso dei fondi europei 2014-2020); ma, soprattutto, in modo esplicito, nella presentazione del Comitato tecnico delle comunità intelligenti che, in seno all'Agenzia, sta lavorando al Piano. Nel testo, che Nòva24 ha potuto leggere, si dice che l'Italia ha speso 800 milioni di euro di fondi pubblici tra il 2011 e il 2014 a sostegno delle "smart cities", ma tale attività «non si è tradotta ancora in progetti di sviluppo concreto da parte delle amministrazioni locali e quindi in benefici per i cittadini. Le ragioni sono principalmente due: la natura prototipale delle applicazioni realizzate; la mancanza di risorse finanziarie dedicate da parte delle amministrazioni locali per adottare su larga scala le applicazioni sperimentate». Il Piano affronta appunto questi problemi, con quattro obiettivi. Realizzare una piattaforma per garantire «scalabilità, interoperabilità e replicabilità dei progetti, business model, applicazioni e modelli di servizio»; «predisporre, codificare e legittimare un repertorio di risorse e strumenti finanziari pubblici, privati e misti»; «progettare e realizzare un'infrastruttura di misurazione dei benefici», «predisporre uno Statuto di cittadinanza intelligente». I fondi strutturali previsti sono 400 milioni, di cui almeno 50 provenienti dai piani operativi nazionali e 350 dai piani operativi regionali. Si sommano le risorse Horizon 2020, strumenti pubblico-privato tradizionali, strumenti di finanza di impatto sociale e di procurement innovativo e precommerciale. I fondi dei due bandi 2012 riguardano la vecchia programmazione. Il Miur ha già selezionato 32 vincitori del primo bando, a cui ha abbinato progetti di social innovation di giovani under 30. I vincitori vedranno i soldi dopo quasi tre anni, insomma, «perché il bando è stato molto complicato, con soggetti molto variegati», spiega Di Donato. Al momento il Miur ha approvato 26 decreti di concessione dei fondi, su 32 vincitori. Di quei 26, 21 sono già registrati. Per questi ultimi quindi manca solo l'ultimo passaggio burocratico: fornire alla banca le informazioni per istruire la pratica. Di qui la previsione: «i soggetti che completeranno per primi il passaggio con la banca potranno ricevere i soldi tra circa un mese e mezzo». È la fine di una lunga attesa, ma è magra consolazione per i vincitori. Soprattutto perché si tratta di progetti innovativi, per i quali anche pochi mesi tra l'idea e l'esecuzione fanno la differenza. Figuriamoci tre anni. Restano aperte alcune questioni: dopo tutto questo tempo, i business plan saranno ancora sostenibili? Le partnership pubblico-private alla base dei progetti resteranno in piedi o alcuni partner si saranno stancati delle attese? E i progetti finanziati seguono le logiche "smart city" di quel tempo; come sarà possibile integrarli nella nuova visione del Piano nazionale? Le sfide sono grandi, per realizzare città più intelligenti, funzionali al benessere dei cittadini; ma l'Italia si sta dotando degli strumenti per affrontarle, inaugurando un approccio che taglia i ponti con il passato. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 89 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Strategie |Obiettivi |Progetti esecutivi | 17/12/2014 Il Sole 24 Ore - Nova 24 Pag. 25 (diffusione:334076, tiratura:405061) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato © RIPRODUZIONE RISERVATA ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 90 17/12/2014 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 25 (diffusione:556325, tiratura:710716) Ecco il piano Caio: investimenti, sviluppo del digitale, nuove assunzioni e tariffe più alte per i servizi migliori Prevista una forte spinta verso l' e-commerce con accordi con l'incremento dell'intesa con Amazon LUISA GRION ROMA. Tre miliardi d'investimenti, tanto digitale, uscite agevolate peri dipendenti, nuove assunzioni per coprire le esigenze delle nuove professionalità e una rimodulazione delle tariffe che mette in conto costi maggiori per servizi più rapidi. Se vogliono restare competitive e recuperare redditività le Poste devono lanciare una «formidabile sfida culturale e tecnologica»: così Francesco Caio, amministratore delegato del gruppo dallo scorso marzo, ha presentato ieri il suo piano per i prossimi cinque anni. Un progetto «ambizioso» ammette, che da qui al 2020 vuole aumentare il fatturato a 30 miliardi (erano 26a fine 2013), far lievitare la raccolta di risparmio postale da 420 a 500 milioni e coprire il gap che ci separa dal resto dell'Europa sia in termine di e-commerce che riguardo ai pagamenti elettronici, dove siamo all'ultimo posto fra i paesi più industrializzati. Poste continuerà a praticare il servizio universale (garantire la consegna di lettere e pacchi su tutto il territorio)anche se - come prevede un emendamento del governo alla legge di Stabilità il postino passerà a giorni alterni, ma punto di forza del gruppo sarà sempre di più l'economia digitale. Il settore delle consegne tradizionali, d'altra parte, sarebbe in discesa libera: la spesa media mensile a famiglia, secondo Poste, si ferma ai 2 euro e il 93 per cento delle persone dichiara di non essere più interessato ad un recapito quotidiano della corrispondenza. Né il gruppo è soddisfatto dalla quota finanziata dallo Stato: «alle attuali condizioni il servizio non è più sostenibile dal punto di vista economico» assicura il management. «Razionalizzate» le consegne è sulla tecnologia, dunque, che si concentreranno i 3 miliardi d'investimenti previsti peri prossimi cinque anni, su infrastrutture e piattaforme digitali per innovare l'offerta (500 milioni saranno volti alla riqualificazione e messa in sicurezza degli uffici postali). Edè su quelle professionalità che si concentrerà la metà delle 8mila assunzioni che l'amministratore delegato ha messo in conto entro il 2020. Una offerta di lavoro rivolta per il 50 per cento ai laureati e che dovrà andare di pari passo con la riqualificazione di 7 mila dipendenti. Le aree su cui il gruppo punterà nei prossimi cinque anni saranno tre: logistica e servizi postali, pagamenti e transazioni e assicurazioni e risparmio. Nel primo settore, ha spiegato Caio, si assisterà ad una «rimodulazione dei prezzi: i cittadini sono abituati a pagare meno per consegne lente e di più per quelle veloci, ci adegueremo». Dunque ci sarà di nuovo una Posta ordinaria e una più veloce, a prezzi diversi. Ci sarà una forte spinta verso l'e-commerce con la possibilità di farsi recapitare pacchi negli uffici postali e il rafforzamento della partnership con Amazon. Poste vorrebbe infatti arrivare a una quota di mercato del 30 per cento nel «business to consumer» prevedendo in questo settore (come in quello delle carte di pagamento e di fedeltà) possibili sinergie con Alitalia. Ma ci sarà anche un potenziamento dei pagamenti digitali, visto che il gruppo vuol passare dai 20 ai 30 milioni di carte di pagamento. Quanto al piano di privatizzazione, ha spiegato Caio, nei prossimi mesi sarà definita una tabella di marcia con l'azionista. Un progettoa tutto tondo che non convince però i sindacati: «Caio nasconde i veri numeri», protesta la Cisl, la confederazione più popolare fra i dipendenti di Poste che per il momento sospende il giudizio sul piano in attesa di maggiori dettagli. Il sindacato contesta soprattutto le cifre sulle assunzioni promesse. «Si parla di 8mila nuovi ingressi - commenta Mario Petitto, segretario generale Slp-Cisl - ma solo la metà saranno tali, per 4 mila casi si tratterà di riqualificazioni. E non si dice che nei prossimi cinque anni continueranno gli esodi incentivati: hanno già registrato una media di 4 mila uscite l'anno, alla fine avremo 15 mila posti di lavoro in meno». ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 91 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato "Fatturato Poste a 30 miliardi nel 2020" 17/12/2014 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 25 (diffusione:556325, tiratura:710716) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 92 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: IL MANAGER L'ad Francesco Caio e il presidente Maria Luisa Todini alla guida del gruppo Poste dallo scorso marzo hanno presentato il piano strategico 17/12/2014 La Stampa - Imperia Pag. 53 (diffusione:309253, tiratura:418328) Web marketing in Sala Gallesio Si intitola «Attrezzati per il futuro» il corso di web marketing che si tiene oggi in Sala Gallesio a Finale. L'iniziativa, parzialmente finanziata dalla Camera di Commercio di Savona, è gratuita e si rivolge a tutti gli ope Si intitola «Attrezzati per il futuro» il corso di web marketing che si tiene oggi in Sala Gallesio a Finale. L'iniziativa, parzialmente finanziata dalla Camera di Commercio di Savona, è gratuita e si rivolge a tutti gli operatori economici della provincia. A proporla è l'associazione Quattro Borghi. [m.bel.] Finale Ligure Domani la premiazione dei migliori atleti Cerimonia di premiazione dei migliori atleti finalesi del 2014 domani ai Bagni Boncardo (ore 20,30). A organizzarla è la Consulta dello Sport, che nel 2005 ha istituito un premio annuale «per riconoscere i meriti di atleti, dirigenti, squadre e società sportive che con particolari risultati hanno onorato lo sport finalese». La premiazione si terrà durante la festa del Consorzio I Feel Good. [m.bel.] Finale Ligure Lotteria benefica del Lions Club Prosegue la lotteria benefica del Lions Club Finale Loano Pietra Ligure per donare un cane guida a un non vedente. I biglietti, al costo di un euro, sono disponibili nella maggior parte dei negozi. Fra i premi una crociera, un motorino, soggiorni in Valgardena e in Sardegna e un corso di guida su una Ferrari. Estrazioni il 23 dicembre. [m.bel.] ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 93 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Finale Ligure Web marketing in Sala Gallesio Si intitola «Attrezzati per il futuro» il corso di web marketing che si tiene oggi in Sala Gallesio a Finale. L'iniziativa, parzialmente finanziata dalla Camera di Commercio di Savona, è gratuita e si rivolge a tutti gli operatori economici della provincia. A proporla è l'associazione Quattro Borghi. [m.bel.] Finale Ligure Domani la premiazione dei migliori atleti Cerimonia di premiazione dei migliori atleti finalesi del 2014 domani ai Bagni Boncardo (ore 20,30) 17/12/2014 ItaliaOggi Pag. m1.m2 (diffusione:88538, tiratura:156000) E-commerce oro per le aziende In Italia 16 mln di acquirenti ma poche aziende vendono online ANDREA SECCHI Una sveglia per le imprese italiane: i consumatori sono pronti, sfruttano il digitale per cercare informazioni e per acquistare, peccato che solo 30 mila aziende del Paese vendano online, contro le 150 mila francesi. E i risultati si vedono soprattutto sull'export: Regno Unito, Francia e Germania hanno ormai intercettato il 65% dei consumatori online europei, mentre all'Italia resta un misero 4%. «Un dato drammatico», secondo il presidente del consorzio Netcomm Roberto Liscia. Ma l'allarme di Liscia non è stato l'unico: operatori, società di ricerca e consulenza hanno ripetuto il mantra ieri durante il convegno «Dall'ecommerce all'e-business», organizzato al Palazzo Lombardia di Milano da Class Editori: il problema italiano non è solo la mancanza della banda larga, ma soprattutto culturale. «Nel mondo 2,6 miliardi di persone cercano su internet prima di acquistare, 1,2 miliardi acquistano effettivamente», ha detto Liscia, «chi non ha nemmeno un sito non riesce a parlare a queste persone. Così in Europa, dove 565 milioni di persone usano Internet e 264 milioni comprano online. In Italia sono 16 milioni gli acquirenti online e quest'anno le vendite hanno avuto un incremento del 17%. I consumatori italiani sono più avanti delle imprese». Il risultato è che in Italia le importazioni online sono ben maggiori delle esportazioni, eppure ci sono mercati importanti che non aspettano altro che i prodotti made in Italy. Sono Usa, Giappone e Cina, in particolare, Paesi che hanno un'alta propensione all'acquisto online e dove gli spazi per l'export tricolore sono ampi. Proprio la Cina, ha spiegato Paolo Panerai, vicepresidente e amministratore delegato di Class Editori (che partecipa al capitale di questo giornale) è il mercato che può aiutare a comprendere i punti di forza e di debolezza dell'ecommerce e di come questo possa trasformarsi in e-business. «Class Editori è partner del portale CCIG Mall, una piattaforma per l'ecommerce su cui portare le imprese italiane. È un'evoluzione naturale per una casa editrice occuparsi di e-commerce, basti vedere l'esempio dell'editore europeo che va meglio di tutti gli altri, Axel Springer. Noi siamo fortunati a poterlo fare in Cina, dove l'informazione italiana non teme la contaminazione del commercio, della pubblicità». In Cina, ha spiegato ancora l'a.d., lo sviluppo dell'ecommerce è rapido e attualmente sono sette le licenze di piattaforme B2B, rivolte alle imprese e per le imprese, non direttamente concorrenti quindi del fenomeno del momento, Alibaba. Secondo i dati presentati da Netcomm, la Cina è il secondo paese per e-commerce dopo gli Usa, con 247,3 miliardi di euro di ricavi generati solo a livello consumer. Ovviamente il ritardo italiano non è cosa recente. Secondo Elio Catania, presidente di Confi ndustria Digitale, risale addirittura al 1999, quando Internet stava cominciando a pervadere tutta l'economia. Oggi c'è un differenziale di 25 miliardi di euro fra quello che investe l'Italia e la media europea sulle tecnologie di rete e web. «Eppure grazie alla rete i nanetti possono salire sulle spalle del gigante», ha detto il managing director di Google Italia, Fabio Vaccarono. «Le aziende che si aprono al digitale, con un sito possono garantirsi un moltiplicatore di crescita di dieci volte, anche in tempi di crisi». L'azienda deve presentarsi con un'unica identità, sia che si parli di negozi fisici che di punti di contatto digitali, dal pc allo smartphone. «Chi decide il successo di un'azienda è il consumatore», ha spiegato Michele Raballo, e-commerce lead di Accenture Interactive, «per questo bisogna proporre qualcosa di rilevante e l'esperienza deve essere la stessa». Dopotutto, come ha raccontato il ceo di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia, l'acquisto è ormai multicanale e addirittura omnicanale, con una commistione fra acquisto fisico e digitale che andrà sempre più a favore di quest'ultimo. Non per niente dal suo osservatorio Dirk Pinamonti, head of relationship management di PayPal parla di un 20% di transazioni di mobile commerce sul totale gestito dalla propria piattaforma di pagamenti. Ed è sui pagamenti che si sta giocando una delle partite più importanti, con diversi player che propongono i propri borsellini elettronici in grado di facilitare gli acquisti online perché permettono di non digitare tutti i dati della carta di credito associata. Uno di questi è Mastercard, che ha presentato Masterpass, un wallet che può contenere anche Continua a pagina 20 Segue ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 94 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La sveglia alle pmi dal convegno di Class Editori. La Cina la nuova frontiera per l'e-business 17/12/2014 ItaliaOggi Pag. m1.m2 (diffusione:88538, tiratura:156000) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 95 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato da pagina 19 le carte dei concorrenti. «È la differenza chiave rispetto a PayPal o all'Apple pay: noi abbiamo sempre lavorato con un modello b2b, offriamo il nostro wallet agli operatori e già molti player lo stanno usando per offrire servizi in concorrenza tra loro», ha sottolineato Bruno Degiovanni, head of business developement di del gruppo. Mastercard, tra l'altro, ha collaborato proprio con il marchio della mela per costruire l'Apple pay (ancora non disponibile in Italia), con 400 persone che si sono occupate del progetto. Anche Telecom Italia ha il suo wallet, arricchito a fine ottobre dalla Smartpay, che consente di pagare con il telefonino pure nei negozi fisici. Ma Telecom nel discorso digitale è chiamata in causa soprattutto per le infrastrutture di rete: «abbiamo una forte responsabilità nello sviluppo delle infrastrutture», ha detto Alfonso Mariconda, responsabile foundry e project management dell'operatore, «per questo investiamo 3 miliardi all'anno per lo sviluppo. Già oggi siamo al 75,5% di copertura con l'Lte, in anticipo sulla tabella che prevedeva un'80% al 2016». © Riproduzione riservata Foto: Fabio Vaccarono, Sara Caleffi, Dirk Pinamonti, Roberto Liscia e Andrea Cabrini (Class Cnbc) Foto: Elio Catania Foto: Paolo Panerai 17/12/2014 ItaliaOggi Pag. 1 (diffusione:88538, tiratura:156000) L'e-commerce può sembrare complicato, soprattutto per le pmi che sono a digiuno di questi temi. In realtà le piattaforme già esistenti servono proprio per facilitare l'ingresso online offrendo tutto chiavi in mano, dalla vetrina alle consegne. È il caso di CCIG Mall, la piattaforma che porta le aziende italiane in Cina e di cui Class Editori è partner attraverso China Class eCommerce (CCeC, www.ccec.eu). Con CCIG Mall, 150 miliardi di dollari di volume d'affari stimato, si possono raggiungere 3 milioni di negozi potenziali rivenditori dei prodotti italiani in Cina e quindi un miliardo e 400 milioni di potenziali consumatori. La piattaforma è stata annunciata in occasione della recente visita di Matteo Renzi in Cina e l'accordo con CCeC è stato fi rmato alla presenza del premier cinese Li Keqiang. CCIG Mall si propone di diventare la più grande vetrina del made in Italy nel più grande mercato del mondo, permettendo ai retailer cinesi l'accesso a oltre mille tipologie di prodotti scelti tra otto paesi europei e americani. Proprio l'Italia è il primo paese a entrare in questa piattaforma. E CCeC è il fornitore principale del comparto food&beverage (che si attende coprirà il 60% dei volumi scambiati sulla piattaforma), nonché main agent per il settore moda, accessori, design e prodotti di lusso. Storica piattaforma è quella di Amazon: «Le aziende italiane non sono ancora pronte per tutto il ciclo dell'e-commerce dalla a alla z», ha detto Sara Caleffi, senior manager marketplace di Amazon Italia, «eppure nel nostro marketplace abbiamo esempi di aziende che si sono reinventate online anche con prodotti tradizionali come i materassi». Su questa direttrice si muove anche la nuova iniziativa di Intesa Sanpaolo. Non solo la banca per quanto riguarda il proprio core business sta continuando a integrare i canali tradizionali con quelli digitali, ma sta per lanciare una nuova iniziativa dedicata all'e-commerce per i propri clienti consumer, 12 milioni,e per il milione di aziende. «La banca è un operatore privilegiato per creare un ponte fra aziende e consumatori», ha detto Stefano Barrese, direttore sales and marketing di Banca dei Territori (Intesa Sanpaolo). «Per questo stiamo investendo pesantemente su un portale e-commerce, Created in Italia. Una vetrina ulteriore per le aziende del food, fashion, design e ospitality, ma faremo carotaggi anche in altri segmenti, rispetto a quella che garantiremo alle imprese con il nostro spazio all'Expo». Barrese ha spiegato che non si deve pensare solo ad aziende dai grandi fatturati: «Illustreremo anche le eccellenze che i nostri territori sono in grado di proporre: occorre guardare oltre il business bancario ed evitare così di lasciare opportunità a operatori al di fuori del nostro canale». Foto: Stefano Barrese ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 96 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Da CCIG Mall a Intesa Sanpaolo, così si facilita l'ingresso su Internet 17/12/2014 ItaliaOggi Pag. 2 (diffusione:88538, tiratura:156000) Viaggi online , il futuro è il biglietto porta a porta Il futuro dei viaggi online? «È quello che si chiama door to door, un biglietto dalla porta di casa propria alla destinazione fi nale, per esempio il numero 50 della 5th avenue a New York, inclusi tutti i passaggi di trasporto locale, l'aereo e i pernottamenti». Questa la previsione di Tommaso Vincenzetti, marketing & business development director di Amadeus, il cervello europeo e mondiale dietro al quale si celano i maggiori motori di ricerca dedicati ai viaggi. «Su un valore totale dell'e-commerce nazionale di 11 miliardi ben il 40% viene speso nel settore travel, a seguire l'hi-tech e la moda», spiega. «Ma questo non basta a dire che tutto è stato fatto. Nel mondo infatti ancora il 65% del venduto nel comparto riguarda il lavoro delle agenzie e poi ci sono i servizi, qualcosa su cui l'Italia ha ancora molto da dire». Il tema affascinante e innovativo riguarderà anche la comunicazione: «Non dovrò più dire "parto da Milano a NY" ma "da via Borsieri alla quinta strada", come su un taxi. È una tecnologia su cui stiamo investendo». Il centro di elaborazione dati più grande del mondo dopo il Pentagono ha investito 3 miliardi in ricerca e sviluppo e continuerà sulla strada dell'innovazione. «Ci troveremo su un canale sempre più complesso e multifunzione», conclude, «saliranno anche i meta search, quando cioè si crede di prenotare con Trivago invece lo si è fatto con e-dreams, e gli aeroporti come luogo di aggregazione, con ristorante stellati, spa e servizi». © Riproduzione riservata Foto: Tommaso Vincenzetti ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 97 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Pagina a cura DI FRANCESCA SOTTILARO 17/12/2014 ItaliaOggi Pag. 2 (diffusione:88538, tiratura:156000) Il cliente mobile non va in ferie Acquisti anche nei momenti di relax. Bene hi-tech e moda Pagina a cura DI FRANCESCA SOTTILARO Inizia a navigare fin dalle sette del mattino grazie al suo smartphone; fa acquisti anche se è in vacanza e soprattutto tramite le app (il 59%) e ha una fascia di età tra i 18 ai 50 anni.È questo il cliente online italiano tratteggiato ieri nel corso dell'incontro di Class Editori «Dall'e-commerce all'ebusiness» svoltosi a Milano. I settori che stanno beneficiando del boom di tecnologie mobile sono quello dei viaggi, ma anche l'hi-tech, la moda e quello assicurativo (si vedano box sotto). «In generale tutta la fi liera sta registrando un grande dinamismo», spiega Enrico Gasperini, presidente di Audiweb e imprenditore dell'incubatore di start-up Digital Magics quotata sul segmento Aim Italia di Borsa italiana. Audiweb ha cominciato a misurare il mobile solo recentemente: secondo i dati enunciati ieri a palazzo Lombardia il 66% degli acquisti in Italia avviene in mobilità, contro il 34% tramite l'online tradizionale. «Su 40 milioni di accessi 26 avvengono via smartphone, un mezzo che ha svecchiato la navigazione in internet e, novità importante, ha smussato le curve di utilizzo medio prorogando il tempo passato in rete», aggiunge Gasperini. Se, per esempio, in vacanza o in periodi di relax internet restava materia «da uffi cio», «oggi in vacanza aumentano gli accessi in mobilità». Un dato confermato da Federica Beneventi, pr manager Italia di Vente Privée, sito specializzato in vendite a tempo, dalla moda ai vini. «L'estate è un periodo particolarmente orido per l'ecommerce, con picchi del 50-55% del business generato da mobile e ci aspettiamo lo stesso risultato per le prossime ash-sales natalizie». Le app anche per la politica. Le tecnologie mobile saranno poi un asso nella manica «anche nella politica». A sostenerlo è Andrea Casadei, strategy&special projects di H-Farm, incubatore di start up tecnologiche. «Riceviamo ogni anno mille proposte che riguardano nuove soluzioni a servizio dell'e-commerce o del retail fi sico ma ci sono diversi modi per traslare le applicazioni a settori lontani fra di loro». Un esempio? «Il retargeting ovvero la possibilità di raccogliere dati di chi visita un sito e calibrare poi le offerte su quel particolare user, potrebbe essere usato nella politica. Come il funding un tipico metodo per fi nanziare la moda. Ci stiamo lavorando per la campagna 2015». Dai siti alla logistica. Chi si sta concentrando sull' ecommerce sono marchi solidi e distribuiti mondialmente come Ray Ban (gruppo Luxottica) che approfitta della vetrina online «anche per concepire novità in edizione limitata, campagne globali e coinvolgere il consumatore», racconta Giorgia Longoni, global marketing director Ray ban eCommerce. «Il consumatore italiano ha ancora piacere di andare nei punti vendita fi sici e toccare i prodotti», precisa Elisabetta Marangoni, media&digital director di Henkel, «ma in alcuni casi l'e-commerce è importante e noi lo facciamo». Ma anche Dhl, global carrier da 55 miliardi di fatturato con un'inclinazione a diventare partner delle aziende nelle loro attività, sta mettendo a punto una strategia sull'ecommerce da qui al 2020. «Ci stiamo confrontando sul tema a 360 gradi anche con i big della tecnologia», sottolinea Federica Marani, strategy & innovation director Dhl. «Per esempio, avere siti in lingua oggi non basta più, è la customer experience quella che i clienti vogliono. Oppure la Cina, centrale per quanto ci riguarda perché è il luogo dove l'e-commerce arriverà prima di tutti gli operatori e i marchi». Infine Dalani Italia. Per il portale di arredamento del gruppo Westwing da 15 milioni di utenti «la sfi da vuol dire qualità, dai contenuti alle immagini al prodotto», racconta Matteo Riva, managing director Dalani Italia. «Tre anni fa a quest'ora chiudevo pacchi con lo scotch da spedire ai nostri clienti. Abbiamo fatto molta strada e siamo aperti alle nuove richieste che arriveranno dal mercato». © Riproduzione riservata Daniele Iervolino ANCHE L'UNIVERSITÀ HA LA VIA DIGITALE Un nuovo modo di fare formazione universitaria, «come un abito sartoriale: intelligente, indipendente e interattiva» e per questo in grado di dare più risposte ai giovani sul m o n d o del lavoro. Così definisce l'università telematica il presidente di Pe g a s o , Daniele I e r v o lino: « L'e-learning nel mondo sta crescendo a ritmi del 17%, in Italia siamo al 20%. Pegaso è il nostro fiore all'occhiello: non solo facciamo attività accademica, ma anche ricerca che finora ha creato 300 posti di lavoro». ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 98 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Al summit Class Editori i dati di Audiweb , Vente Privée, H-farm, Ray Ban, Dhl e Dalani 17/12/2014 ItaliaOggi Pag. 2 (diffusione:88538, tiratura:156000) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 99 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Da sinistra, Enrico Gasperini (Audiweb), Federica Marani (Dhl), Andrea Casadei (H-Farm) e Andera Cabrini (Class Cnbc) 17/12/2014 MF - Ed. nazionale Pag. 4 (diffusione:104189, tiratura:173386) Andrea Pira Costretto sulla difensiva dalle critiche per lo scandalo Luxleaks, Jean Claude Juncker ha posto la lotta contro il turismo fiscale tra le priorità della Commissione europea. «Nel 2015 presenteremo una direttiva che imponga il principio secondo il quale le tasse si pagano lì dove si fanno i profitti», ha detto il capo dell'esecutivo europeo, toccato in prima persona dalle inchieste giornalistiche sui tax ruling tra decine di società internazionali e il Lussemburgo, di cui fu a lungo primo ministro, che permetteva alle prime di pagare tasse minime. Nel piano di lavoro per il prossimo anno, presentato da Juncker al Parlamento europeo, la direttiva che prevede lo scambio di informazioni tra gli Stati è 12esima tra le 23 proposte legislative che la Commissione presenterà nel 2015. Un numero che rappresenta uno snellimento nel carico di lavoro dell'esecutivo europeo, rispetto alle circa 120 presentate dal precedente guidato da José Manuel Barroso. Per questo la Commissione ha deciso di ritirare e modificare 83 proposte, non senza qualche protesta degli eurodeputati come nel caso dell'economia circolare. La scelta è motivata dalla necessità di concentrarsi su alcune priorità. Prima tra tutte l'attuazione del piano di investimenti presentato a novembre, che ieri Matteo Renzi, nelle comunicazioni al Parlamento in vista del Consiglio Ue del 18 e del 19 dicembre ha definito «troppo timido». Tra le altre priorità sono elencati anche un pacchetto per lo sviluppo del mercato unico digitale; l'impalcatura per l'unione energetica e le basi per il salvataggio di istituzioni finanziarie sistemiche diverse dalle banche. A dare invece maggiori dettagli sul tema fisco è stato il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans. Il principio enunciato da Juncker sarà applicato «anche all'economia digitale». Un ammonimento ai colossi del web che oggi sfruttano ad esempio la fiscalità agevolata irlandese. Dell'urgenza della lotta contro l'elusione e la pianificazione fiscale aggressiva parla anche una bozza del documento finale che dovrebbe essere adottato dalla riunione dei capi di Stato e di governo della Ue. La stessa in cui Timmermans esorta Renzi a presentare la proposta di scorporare i grandi investimenti dal Patto di Stabilità, che il premier ha evocato anche ieri. (riproduzione riservata) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 100 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Juncker: nel 2015 direttiva contro il turismo fi scale 17/12/2014 MF - Ed. nazionale Pag. 18 (diffusione:104189, tiratura:173386) E-commerce , oro per le aziende In Italia 16 milioni di acquirenti ma poche aziende vendono online . Le piattaforme possono agevolare il salto per le piccole e medie imprese. Boom dell'uso di dispositivi mobili per gli acquisti Andrea Secchi Una sveglia per le imprese italiane: i consumatori sono pronti, sfruttano il digitale per cercare informazioni e per acquistare, peccato che solo 30 mila aziende del Paese vendano online, contro le 150 mila francesi. E i risultati si vedono soprattutto sull'export: Regno Unito, Francia e Germania hanno ormai intercettato il 65% degli acquisti online dei consumatori europei, mentre all'Italia resta un misero 4%. «Un dato drammatico», secondo il presidente del consorzio Netcomm Roberto Liscia. Ma l'allarme di Liscia non è stato l'unico: operatori, società di ricerca e consulenza hanno ripetuto il mantra ieri durante il convegno «Dall'ecommerce all'e-business», organizzato al Palazzo Lombardia di Milano da Class Editori: il problema italiano non è solo la mancanza della banda larga, ma soprattutto culturale. «Nel mondo 2,6 miliardi di persone cercano su internet prima di acquistare, 1,2 miliardi acquistano effettivamente», ha detto Liscia, «chi non ha nemmeno un sito non riesce a parlare a queste persone. Così in Europa, dove 565 milioni di persone usano Internet e 264 milioni comprano online. In Italia sono 16 milioni gli acquirenti online e le vendite hanno avuto un incremento del 17% l'anno scorso e a doppia cifra anche quest'anno. I consumatori italiani sono più avanti delle imprese». Il risultato è che in Italia le importazioni online sono ben maggiori delle esportazioni, eppure ci sono mercati importanti che non aspettano altro che i prodotti made in Italy. Sono Usa, Giappone e Cina, in particolare, Paesi che hanno un'alta propensione all'acquisto online e dove gli spazi per l'export tricolore sono ampi. Proprio la Cina, ha spiegato Paolo Panerai, vicepresidente e amministratore delegato di Class Editori (che partecipa al capitale di questo giornale) è il mercato che può aiutare a comprendere i punti di forza e di debolezza dell'e-commerce e di come questo possa trasformarsi in e-business. «Class Editori è partner del portale CCIG Mall, una piattaforma per l'e-commerce su cui portare le imprese italiane. È un'evoluzione naturale per una casa editrice occuparsi di e-commerce, basti vedere l'esempio dell'editore europeo che va meglio di tutti gli altri, Axel Springer. Noi siamo fortunati a poterlo fare in Cina, dove l'informazione italiana non teme la contaminazione del commercio, della pubblicità». In Cina, ha spiegato ancora l'a.d., lo sviluppo dell'e-commerce è rapido e attualmente sono sette le licenze di piattaforme B2B, rivolte alle imprese e per le imprese, non direttamente concorrenti quindi del fenomeno del momento, Alibaba. Secondo i dati presentati da Netcomm, la Cina è il secondo paese per e-commerce dopo gli Usa, con 247,3 miliardi di euro di ricavi generati solo a livello consumer. Ovviamente il ritardo italiano non è cosa recente. Secondo Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale, risale addirittura al 1999, quando Internet stava cominciando a pervadere tutta l'economia. Oggi c'è un differenziale di 25 miliardi di euro fra quello che investe l'Italia e la media europea sulle tecnologie di rete e web. «Eppure grazie alla rete i nanetti possono salire sulle spalle del gigante», ha detto il managing director di Google Italia, Fabio Vaccarono. «Le aziende che si aprono al digitale, con un sito possono garantirsi un moltiplicatore di crescita di dieci volte, anche in tempi di crisi». L'azienda deve presentarsi con un'unica identità, sia che si parli di negozi fisici che di punti di contatto digitali, dal pc allo smartphone. «Chi decide il successo di un'azienda è il consumatore», ha spiegato Michele Raballo, e-commerce lead di Accenture Interactive, «per questo bisogna proporre qualcosa di rilevante e l'esperienza deve essere la stessa». Dopotutto, come ha raccontato il ceo di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia, l'acquisto è ormai multicanale e addirittura omnicanale, con una commistione fra acquisto fisico e digitale che andrà sempre più a favore di quest'ultimo. Non per niente dal suo osservatorio Dirk Pinamonti, head of relationship management di PayPal parla di un 20% di transazioni di mobile commerce sul totale gestito dalla propria piattaforma di pagamenti. Ed è sui pagamenti che si sta giocando una delle partite più importanti, con diversi player che propongono i propri borsellini elettronici in grado di facilitare gli acquisti online perché permettono di non digitare tutti i dati della carta di credito associata. Uno di questi è ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 101 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SVEGLIA ALLE PMI DAL CONVEGNO DI CLASS EDITORI. LA CINA FRONTIERA PER L'E-BUSINESS 17/12/2014 MF - Ed. nazionale Pag. 18 (diffusione:104189, tiratura:173386) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 102 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Mastercard, che ha presentato Masterpass, un wallet che può contenere anche le carte dei concorrenti. «È la differenza chiave rispetto a PayPal o all'Apple pay: noi abbiamo sempre lavorato con un modello b2b, offriamo il nostro wallet agli operatori e già molti player lo stanno usando per offrire servizi in concorrenza tra loro», ha sottolineato Bruno Degiovanni, head of business developement di del gruppo. Mastercard, tra l'altro, ha collaborato proprio con il marchio della mela per costruire l'Apple pay (ancora non disponibile in Italia), con 400 persone che si sono occupate del progetto. Anche Telecom Italia ha il suo wallet, arricchito a fine ottobre dalla Smartpay, che consente di pagare con il telefonino pure nei negozi fisici. Ma Telecom nel discorso digitale è chiamata in causa soprattutto per le infrastrutture di rete: «abbiamo una forte responsabilità nello sviluppo delle infrastrutture», ha detto Alfonso Mariconda, responsabile foundry e project management dell'operatore, «per questo investiamo 3 miliardi all'anno per lo sviluppo. Già oggi siamo al 75,5% di copertura con l'Lte, in anticipo sulla tabella che prevedeva un'80% al 2016».(riproduzione riservata) Foto: Fabio Vaccarono, Sara Caleffi, Dirk Pinamonti, Roberto Liscia e Andrea Cabrini (Class Cnbc) Foto: Elio Catania Foto: Paolo Panerai 17/12/2014 MF - Ed. nazionale Pag. 18 (diffusione:104189, tiratura:173386) L'e-commerce può sembrare complicato, soprattutto per le pmi che sono a digiuno di questi temi. In realtà le piattaforme già esistenti servono proprio per facilitare l'ingresso online offrendo tutto chiavi in mano, dalla vetrina alle consegne. È il caso di CCIG Mall, la piattaforma che porta le aziende italiane in Cina e di cui Class Editori è partner attraverso China Class eCommerce (CCeC, www.ccec.eu). Con CCIG Mall, 100 miliardi di dollari di volume d'affari stimato, si possono raggiungere 3 milioni di negozi potenziali rivenditori dei prodotti italiani in Cina e quindi un miliardo e 400 milioni di potenziali consumatori. La piattaforma è stata annunciata in occasione della recente visita di Matteo Renzi in Cina e l'accordo con CCeC è stato firmato alla presenza del premier cinese Li Keqiang. CCIG Mall si propone di diventare la più grande vetrina del made in Italy nel più grande mercato del mondo, permettendo ai retailer cinesi l'accesso a oltre mille tipologie di prodotti scelti tra otto paesi europei e americani. Proprio l'Italia sarà il primo paese a entrare in questa piattaforma. E CCeC è il fornitore principale del comparto food&beverage (che si attende coprirà il 60% dei volumi scambiati sulla piattaforma), nonché agente principale per il settore moda, accessori, design e prodotti di lusso. Storica piattaforma è quella di Amazon: «Le aziende italiane non sono ancora pronte per tutto il ciclo dell'e-commerce dalla a alla z», ha detto Sara Caleffi, senior manager marketplace di Amazon Italia, «eppure nel nostro marketplace abbiamo esempi di aziende che si sono reinventate online anche con prodotti tradizionali come i materassi». Su questa direttrice si muove anche la nuova iniziativa di Intesa Sanpaolo. Non solo la banca per quanto riguarda il proprio core business sta continuando a integrare i canali tradizionali con quelli digitali, ma sta per lanciare una nuova iniziativa dedicata all'e-commerce per i propri clienti consumer, 12 milioni, e per il milione di aziende. «La banca è un operatore privilegiato per creare un ponte fra aziende e consumatori», ha detto Stefano Barrese, direttore sales and marketing di Banca dei Territori (Intesa Sanpaolo). «Per questo stiamo investendo pesantemente su un portale e-commerce, Created in Italia. Una vetrina ulteriore per le aziende del food, fashion, design e ospitality, ma faremo carotaggi anche in altri segmenti, rispetto a quella che garantiremo alle imprese con il nostro spazio all'Expo». Barrese ha spiegato che non si deve pensare solo ad aziende dai grandi fatturati: «Illustreremo anche le eccellenze che i nostri territori sono in grado di proporre: occorre guardare oltre il business bancario ed evitare così di lasciare opportunità a operatori al di fuori del nostro canale». Foto: Stefano Barrese ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 103 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Da CCIG Mall a Intesa Sanpaolo, così si facilita l'ingresso su Internet 17/12/2014 MF - Ed. nazionale Pag. 19 (diffusione:104189, tiratura:173386) Il cliente mobile non va in ferie Continua a crescere la propensione agli acquisti online , anche nei momenti di relax. Bene hi-tech e moda, anche se viaggi e turismo fanno ancora la parte del leone. Il ruolo chiave della logistica Pagina a cura di Francesca Sottilaro Inizia a navigare fin dalle sette del mattino grazie al suo smartphone; fa acquisti anche se è in vacanza e soprattutto tramite le app (il 59%) e ha una fascia di età tra i 18 ai 50 anni. È questo il cliente online italiano tratteggiato ieri nel corso del One day class university event di Class Editori «Dall'e-commerce all'e-business» svoltosi a Milano. I settori che stanno beneficiando del boom di tecnologie mobile sono quello dei viaggi, ma anche l'hi-tech, la moda e quello assicurativo (si vedano box sotto). «In generale tutta la filiera sta registrando un grande dinamismo», spiega Enrico Gasperini, presidente di Audiweb e imprenditore dell'incubatore di start-up Digital Magics quotata sul segmento Aim Italia di Borsa italiana. Audiweb ha cominciato a misurare il mobile solo recentemente: secondo i dati enunciati ieri a palazzo Lombardia il 66% degli acquisti in Italia avviene in mobilità, contro il 34% tramite l'online tradizionale. «Su 40 milioni di accessi 26 avvengono via smartphone, un mezzo che ha svecchiato la navigazione in internet e, novità importante, ha smussato le curve di utilizzo medio prorogando il tempo passato in rete», aggiunge Gasperini. Se, per esempio, in vacanza o in periodi di relax internet restava materia «da ufficio», «oggi in vacanza aumentano gli accessi in mobilità». Un dato confermato da Federica Beneventi, pr manager Italia di Vente Privée, sito specializzato in vendite a tempo, dalla moda ai vini. «L'estate è un periodo particolarmente florido per l'ecommerce, con picchi del 50-55% del business generato da mobile e ci aspettiamo lo stesso risultato per le prossime flashsales natalizie». Le app anche per la politica. Le tecnologie mobile saranno poi un asso nella manica «anche nella politica». A sostenerlo è Andrea Casadei, strategy&special projects di H-Farm, incubatore di start up tecnologiche. «Riceviamo ogni anno mille proposte che riguardano nuove soluzioni a servizio dell'ecommerce o del retail, fisico ma ci sono diversi modi per traslare le applicazioni a settori lontani fra di loro». Un esempio? «Il retargeting ovvero la possibilità di raccogliere dati di chi visita un sito e calibrare poi le offerte su quel particolare user, potrebbe essere usato nella politica. Come il funding un tipico metodo per finanziare la moda. Ci stiamo lavorando per la campagna 2015». Dai siti alla logistica. Chi si sta concentrando sull'ecommerce sono marchi solidi e distribuiti mondialmente come Ray Ban (gruppo Luxottica) che approfitta della vetrina online «anche per concepire novità in edizione limitata, campagne globali e coinvolgere il consumatore», racconta Giorgia Longoni, global marketing director Ray ban eCommerce. Ma anche Dhl, global carrier da 55 miliardi di fatturato con un'inclinazione a diventare partner delle aziende nelle loro attività, sta mettendo a punto una strategia sull'ecommerce da qui al 2020. «Ci stiamo confrontando sul tema a 360 gradi anche con i big della tecnologia», sottolinea Federica Marani, strategy & innovation director Dhl. «Per esempio, avere siti in lingua oggi non basta più, è la customer experience quella che i clienti vogliono. Oppure la Cina, centrale per quanto ci riguarda perché è il luogo dove l'e-commerce arriverà prima di tutti gli operatori e i marchi». Infine Dalani Italia. Per il portale di arredamento del gruppo Westwing da 15 milioni di utenti «la sfida vuol dire qualità, dai contenuti alle immagini al prodotto», racconta Matteo Riva, managing director Dalani Italia. «Tre anni fa a quest'ora chiudevo pacchi con lo scotch da spedire ai nostri clienti. Abbiamo fatto molta strada e siamo aperti alle nuove richieste che arriveranno dal mercato». (riproduzione riservata) Foto: Da sinistra, Enrico Gasperini (Audiweb), Federica Marani (Dhl), Andrea Casadei (H-Farm) e Andera Cabrini (Class Cnbc) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 104 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato AL SUMMIT CLASS EDITORI I DATI DI AUDIWEB , VENTE PRIVÉE, H-FARM, RAY BAN, DHL E DALANI 17/12/2014 MF - Ed. nazionale Pag. 19 (diffusione:104189, tiratura:173386) Il futuro dei viaggi online? «È quello che si chiama door to door, un biglietto dalla porta di casa propria alla destinazione finale, per esempio il numero 50 della 5th avenue a New York, inclusi tutti i passaggi di trasporto locale, l'aereo e i pernottamenti». Questa la previsione di Tommaso Vincenzetti, marketing & business development director di Amadeus, il cervello europeo e mondiale dietro al quale si celano i maggiori motori di ricerca dedicati ai viaggi. «Su un valore totale dell'e-commerce nazionale di 11 miliardi ben il 40% viene speso nel settore travel, a seguire l'hi-tech e la moda», spiega. «Ma questo non basta a dire che tutto è stato fatto. Nel mondo infatti ancora il 65% del venduto nel comparto riguarda il lavoro delle agenzie e poi ci sono i servizi, qualcosa su cui l'Italia ha ancora molto da dire». Il tema affascinante e innovativo riguarderà anche la comunicazione: «Non dovrò più dire "parto da Milano a NY" ma "da via Borsieri alla quinta strada", come su un taxi. È una tecnologia su cui stiamo investendo». Il centro di elaborazione dati più grande del mondo dopo il Pentagono ha investito 3 miliardi in ricerca e sviluppo e continuerà sulla strada dell'innovazione. «Ci troveremo su un canale sempre più complesso e multifunzione», conclude, «saliranno anche i meta search, quando cioè si crede di prenotare con Trivago invece lo si è fatto con e-dreams, e gli aeroporti come luogo di aggregazione, con ristorante stellati, spa e servizi». (riproduzione riservata) Foto: Tommaso Vincenzetti ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 105 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il futuro è il biglietto porta a porta 17/12/2014 Brand News Today Pag. 1 L'uso del second screen in pubblicità cresce e apre opportunità strategiche e creative Per Millward Brown la sincronizzazione tra la pubblicità televisiva e mobile sarà una delle tendenze più rilevanti per il 2015. Ma il coinvolgimento non viene da solo: gli inserzionisti dovranno offrire valore aggiunto anche a livello narrativo A pag. 14 Con la capillare penetrazione dei device mobili tra la popolazione, crescono le opportunità di collegare la pubblicità televisiva ad attività su mobile. Certo è che il passaggio non è automatico, e tantomeno la dinamica second screen non si attiva senza adeguata motivazione. Lo rileva l'istituto di ricerca Millward Brown che ha iniziato a pubblicare una per una le sue Digital & Media Predictions, in vista del report completo che verrà rilasciato a gennaio. Dunque nel 2015 le occasioni cresceranno: quest'anno la casistica presa in esame ha riguardato per lo più quelle tecnologie (offerte ad esempio da Civolution, Infectious Media, Mediasynched e WyWy) che attivano un annuncio ad hoc quando rilevano il passaggio in tv dello spot. Tuttavia si può fare molto di più, e nel 2015 molti più inserzionisti utilizzeranno tale leva con modalità diversificate spiega Duncan Southgate, Global Brand Director Digital di Millward Brown: "La sincronizzazione del second screen non serve solo ad aumentare l'efficienza di una pianificazione e a colpire il pubblico con più messaggi. Apre soprattutto nuove opportunità per narrazioni che permettono al brand di offrire valore aggiunto allo spettatore che ha guardato lo spot in tv». SOLO L'11% CERCA INFORMAZIONI SU MOBILE RELATIVE A UNO SPOT TV. IL COINVOLGIMENTO VA STIMOLATO Secondo la ricerca AdReaction ( clicca qui per consultare le evidenze, filtrando i risultati anche per l'Italia ) non sono tanti, dopotutto, gli utenti che usano smartphone e tablet per consultare contenuti relativi alla pubblicità in tv. In media è solo l'11% che attiva comportamenti multiscreen. Dunque il prossimo anno le aziende dovranno sforzarsi di rendere queste opportunità più attraenti. Una strada che sta percorrendo Hyundai, ad esempio, offrendo su mobile, pochi secondi dopo la messa in onda dello spot, la possibilità di effettuare un test drive, oppure sviluppando una storyline che si dipana tra tv e mobile. Millward Brown suggerisce anche tattiche 'laterali' come ad esempio il 'dirottamento' delle campagne dei competitor: quando passa in tv la loro campagna, pianificare su mobile nello stesso istante un'attività diretta allo stesso target. O, più urbanamente, suggerisce di cogliere opportunità cross-market: ad esempio appena dopo il passaggio in tv di uno spot di una vodka, promuovere su device digitali l'apposito mixer. Foto: in italia nel 40% dei casi i contenuti tra first e second screen concordano. clicca sull'immagine per vedere altri dati ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 106 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato trend 17/12/2014 Brand News Today Pag. 1 Axa sperimenta il gaming per farsi conoscere e porta le sue agenzie in Ingress Il gruppo porta oltre 20mila agenzie di tutto il mondo all'interno del videogame interattivo di Google A pag. 8 Il Gruppo AXA ha annunciato di aver avviato una partnership con Niantic Labs di Google che integra il brand AXA all'interno di Ingress, il videogioco interattivo fruibile in mobilità. Più di 20.000 agenzie nel mondo, tra cui le circa 650 agenzie di AXA Assicurazioni in Italia, diventeranno "portali" a marchio AXA per i giocatori di Ingress che potranno interagire con esse utilizzando i propri dispositivi mobili. I "Portali Axa" sono accessibili oggi in Germania, Italia, Spagna, Polonia, Indonesia e Svizzera e saranno attivi negli Stati Uniti, in Giappone e in altri Paesi nel 2015. La partnership si estende anche alla narrativa di Ingress e consente ai giocatori di ricercare i luoghi dei "Portali AXA" dove potranno ottenere gli "Scudi AXA". Con oltre 8 milioni di giocatori attivi in 200 paesi e territori nel mondo, Ingress è una grande piattaforma di gioco multiutente che trasforma città e quartieri di ogni parte del mondo in un'esperienza interattiva piena di intrighi e avventura. Attraverso la tecnologia di Google Maps, i giocatori si muovono ed esplorano lo spazio che li circonda, visitando siti storici, parchi e opere d'arte pubbliche per scoprire "Portali" nascosti che emettono un'energia virtuale. La storia di Ingress si evolve sulla base delle azioni dei giocatori, divisi in due squadre. Mentre giocano a Ingress, i giocatori cercano e ottengono oggetti virtuali per attaccare o difendere i Portali. Gli Scudi sono l'elemento centrale del gioco in quanto proteggono i Portali, e gli "Scudi AXA" che i giocatori potranno trovare nei Portali a marchio AXA saranno le più forti unità di protezione nel gioco. Gli "Scudi AXA" si possono trovare anche presso altri Portali, ma con maggiore probabilità presso i "Portali AXA". "La presenza del nostro brand nell'esperienza interattiva unica offerta da Ingress rappresenta un passo avanti nel percorso di digitalizzazione del nostro Gruppo, e un nuovo modo per i nostri clienti di scoprire il nostro marchio e le nostre agenzie" ha commentato Frédéric Tardy, direttore marketing & distribution. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 107 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato AssicurAzioni 17/12/2014 Brand News Today Pag. 1 I cocktail speciali di Sanbitter in due spot firmati da A.Testa A pag. 11 E' on air lo spot di Sanbittèr fino al 31 dicembre sulle principali reti televisive e online in versione digital. Le mani esperte di un bartender professionista tagliano, pestano, versano e miscelano gli ingredienti ed ecco pronto in pochi secondi Strawberry Bitter. Per la seconda versione dello spot, Sanbittèr propone con la stessa dinamica, la video-ricetta che mostra, step by step, come realizzare il cocktail Zen Bitter. Anche qui è il classico Rosso il protagonista di un drink che miscela il gusto fresco e dissetante del limone con le note speziate dello zenzero. Il film si conclude invitando gli spettatori a visitare il sito www.sanbitter.it per rivedere le video ricette e scoprire tutti i cocktail de "L'arte dell'aperitivo". ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 108 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato bevAnde 17/12/2014 Brand News Today Pag. 5 Simple Agency, parte del gruppo Dentsu Aegis Network, investe nell'inbound marketing. Nasce Optimize, specializzata nell'ideazione e realizzazione di soluzioni complete di inbound marketing. In particolare Optimize realizza strategie di content marketing creando contenuti branded ad hoc, ottimizza la presenza dei marchi sui motori di ricerca (SEO) con un approccio integrato tra attività on-site e off-site e, infine, migliora l'usabilità dei siti Web o dei relativi flussi di acquisto online. Optimize sarà guidata da Francesco Terenzani e Giovanni Di Giuseppe (nella foto). ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 109 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Simple Agency investe nell'inbound marketing con la nuova unit Optimize 17/12/2014 DailyNet Pag. 1.3.4 (diffusione:15000, tiratura:15000) Leonardo Video: qualità, interazione, copertura, coinvolgimento Il video advertising non arresta la sua crescita registrando un continuo incremento degli investimenti pubblicitari. Il valore del mercato, secondo lo studio dell'Osservatorio New Media & New Internet Politecnico di Milano, risulta triplicato rispetto al 2011. Si stima oltretutto che nel 2018 il video adv varrà circa il 25% del mercato pubblicitario online. Insomma il video è una grande opportunità per intercettare il consumatore e comunicare in maniera ottimale e coinvolgente anche in virtù della proliferazione dei device mobili e dell'alto livello di interazione che garantisce. LeonardoADV, nel suo costante processo di innovazione, ha sviluppato una ricca offerta di formati e contenuti di qualità per clienti che vogliono comunicare in maniera efficace al target di riferimento, ottimizzare la copertura e puntare sull'engagement. e Di pROpRieTà LeonardoADV presidia il mercato con un canale video e con contenuti esclusivi per ogni canale verticale. Il portale video di Leonardo, video.leonardo. it, appena lanciato, raccoglie già oltre 10.000 contenuti che coprono tutti gli interessi dell'audience online. Tra i principali verticali presidiati troviamo hi-tech, cucina, fashion e motori. La concessionaria ha, infatti, avviato la produzione di video in-house, con contenuti tematici e personalizzati a cura della redazione, caratterizzati da un alto livello qualitativo, che raggiungono l'utente attraverso una comunicazione mirata e ottimale. DiVeRSi fORmATi peR DiVeRSi ObieTTiVi L'offerta di LeonardoADV copre i principali formati video richiesti dal mercato oltre a innovative soluzioni "custom". Sicuramente il preroll rappresenta l'offerta più consistente della concessionaria, in virtù soprattutto dell'ampio bacino video a disposizione. Grazie alla tecnologia "Vpaid", è possibile anche interagire all'interno del formato preroll raggiungendo così obiettivi sia di copertura sia di engagement. Le principali richieste degli investitori vengono soddisfatte dai diversi formati forniti dalla concessionaria. La brand awareness, oltre ai preroll, viene garantita da formati expandable e interstitial (come per esempio overlayer e skin video) che permettono di ottimizzare la copertura. LeonardoADV punta anche all'interazione e all'engagement con i contextual video come inread e interactive picture: soluzioni native inserite all'interno del contesto editoriale che migliorano la user experience. Infine, proprio per l'im portanza che i device mobile ricoprono ormai in questo mercato, la concessionaria ha messo a punto formati video multi-screen ideali per ottimizzare la copertura e colpire il proprio target anche in mobilità. "STyLeTuTORiAL" Con l'obiettivo di massimizzare l'engagement del proprio pubblico di riferimento, LeonardoADV ha studiato un formato inedito basato sullo storytelling. Una soluzione che reinterpreta il concetto di tutorial con maggiore impatto e concretezza coinvolgendo top blogger e influencer legati al network editoriale di Leonardo.it. Il primo brand ad adottare questa innovativa proposta è stato Shiseido, marchio attivo nel settore cosmesi e bellezza, che ha voluto raccontare così la propria linea di make up. Protagonista del progetto la fashion blogger Martinandrea Chiella di armoirdesmodes. L'iniziativa ha presto ottenuto importanti risultati in termini di visibilità e di engagement. Grazie alle attività virali sui canali editoriali e social di Leonardo.it, il video è stato poi rilanciato con una serie di approfondimenti editoriali ad hoc e condiviso sulle più diffuse piattaforme 2.0, sia tramite gli account ufficiali di Leonardo.it sia tramite i profili personali dei blogger coinvolti. clicca per vedere lo styletutorial shiseido Foto: l'home page di video.leonardo.it, il portale video di leonardo Foto: un esempio del preroll v-paid, un formato capace di stimolare l'interazione Leonardo: l'awareness si "crea" anche in Radio e sui Taxi Quest'anno il gruppo ha anche messo in campo una serie di attività di comunicazione con l'obiettivo di creare brand awareness e rafforzare ulteriormente il posizionamento di Leonardo.it, il portale dove gli utenti possono rimanere sempre aggiornati sulle proprie passioni. In Radio Radio 105 ha trasmesso, tra fine settembre e inizio ottobre, uno spot di 30" on air realizzato in collaborazione con Bee Media Communication e Gruppo Finelco - per invitare in maniera ironica gli utenti in ascolto, a visitare Leonardo.it. Sui Taxi I contenuti video di Leonardo accompagnano le persone ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 110 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Leonardo Video: qualità, interazione, copertura, coinvolgimento * 17/12/2014 DailyNet Pag. 1.3.4 (diffusione:15000, tiratura:15000) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 111 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato anche in mobilità. Vengono, infatti, diffusi su una flotta selezionata di taxi circolanti a Roma e Milano attraverso schermi posizionati sul retro dei sedili che ospitano l'icona di Leonardo. I passeggeri possono cliccare sull'icona stessa, navigare nelle categorie e visualizzare i video a tema, raggiungendo così 1 milione di contatti/mese. 17/12/2014 DailyNet Pag. 1 (diffusione:15000, tiratura:15000) al timone della neonata realtà di dentsu aegis network, francesco terenzani e giovanni di giuseppe "Il cambiamento è guidato dall'utente e il suo modo di ricercare le informazioni torna a essere il punto saliente del processo che deve guidare le strategie dei marketer". Risponde a questa e altre nuove tendenze la nuova business unit di Simple Agency, già parte del gruppo Dentsu Aegis Network guidato in Italia da Giulio Malegori, specializzata nell'ideazione e realizzazione di soluzioni complete di inbound marketing. Si chiama Optimize e realizza strategie di content marketing creando contenuti branded ad hoc, ottimizza la presenza dei marchi sui motori di ricerca (Seo) con un approccio integrato tra attività onsite e off-site e, infine, migliora l'usabilità dei siti web o dei relativi flussi di acquisto online. Il tutto con una forte componente analitica, incentrata sulla fruizione e sul comportamento dell'utente (data analytics), e tecnologica, attraverso l'uso di tools di ottimizzazione dedicati e A/B testing. Optimize è guidata da Francesco Terenzani in qualità di executive director che guardando al futuro della search, commenta: «In Optimize parlando di search experience pensiamo alle ricerche in mobilità e multi-device, alle ricerche in tempo reale su Google o Yandex, ma anche alle ricerche sui social network e sulle altre piattaforme web: in questo caso farsi trovare è un processo che non si ferma all'ottimizzazione per una query di ricerca, ma va al cuore della ricerca, offrendo all'utente esattamente ciò che sta ricercando di volta in volta, e in relazione alla sua domanda e al canale che sta utilizzando, siano pagine Facebook, immagini o video in streaming». Optimize punta a rafforzare e valorizzare gli asset di marketing proprietari delle aziende (owned media), utilizzando tecniche di inbound marketing che, in contrapposizione alle iniziative di outbound (paid media), permettono di intercettare l'utente in una fase avanzata del processo decisionale, massimizzando il Roi online. L'inbound marketing così proposto diventa dunque un asset strategico del marketing mix digitale, permettendo alle aziende di capitalizzare sugli investimenti fatti in strumenti di marketing a pagamento. L'innovazione di Optimize scaturisce dalle più efficaci tecniche di search engine optimization (Seo) utilizzando un approccio integralmente data-driven, ossia basato sull'utilizzo dei dati disponibili, considerando che la fruizione dell'utente è sempre più multi-device (desktop, smartphone, tablet, connected tv) e varia nell'arco della giornata anche in relazione al contesto in cui si trova: mobilità, punto vendita fisico o digitale, affiancata anche dall'uso sempre più intenso dei social network. Questo approccio estende il concetto tradizionale di posizionamento sui motori di ricerca, prendendo in considerazione tutti i mezzi fruiti dall'utente nell'arco della giornata per soddisfare i propri bisogni e le proprie esigenze informative, adottando dunque una prospettiva user centric. è una promessa ambiziosa quella di Optimize ma, come sottolinea l'altro executive director alla guida della nuova business unit, Giovanni Di Giuseppe: «è una sfida che proponiamo alle aziende che riconoscono la strategicità dei canali digitali perché possano prendere parte prima della concorrenza al cambiamento che è già in atto. Le strategie che proponiamo ai nostri clienti nascono dall'approccio strettamente data driven e accade spesso che una presentazione dei numeri differente dallo standard permetta ai marketer di scoprire temi, relazioni e dinamiche nuove, tant'è che sono gli stessi clienti a riconoscere nel nostro approccio un enorme passo avanti rispetto alla Seo come viene concepita e realizzata oggi, soprattutto quando può andare in sinergia con le attività di conversion rate optimization e web analytics». Nonostante i pochi giorni di vita, brand di primo livello hanno già scelto Optimize come partner per migliorare i risultati dei propri assets digitali e valorizzare sempre di più gli owned media. Foto: francesco terenzani e giovanni di giuseppe Foto: francesco terenzani e giovanni di giuseppe ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 112 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Simple Agency punta sull'inbound mktg: nasce la unit Optimize 17/12/2014 DailyNet Pag. 1 (diffusione:15000, tiratura:15000) 16 IWBank presenta Smartyou con campagna adv a sostegno IWBank, la banca online del gruppo Ubi Banca, ha annunciato ieri il lancio di Smartyou, un'innovativa piattaforma commerciale di sviluppo e fidelizzazione. «Smartyou è più di un loyalty program - ha dichiarato Andrea Gorlato, responsabile area commerciale IWBank -. Si tratta di una vera e propria piattaforma commerciale, completa ed evoluta, attraverso la quale premiare i principali comportamenti incrementali della relazione con la clientela, dando allo stesso tempo spazio a promozioni periodiche per valorizzare l'offerta e il modello di servizio distintivo di IWBank. Per aderire è sufficiente essere cliente IWBank e utilizzare i nostri prodotti e servizi: dal Trading al Risparmio Gestito, dalle Carte alla Bancassurance Vita, dal Mutuo ai PAC. Anche con questo progetto IWBank si dimostra attenta a identificare le soluzioni più innovative per raccontare la propria offerta e raggiungere in modo efficace il target di riferimento con modalità distintive nell'Industry del Finance». «Smartyou è un'assoluta novità nel panorama bancario italiano - ha spiegato Laura Fineo, responsabile digital communication & customer experience IWBank - perché consente l'accumulo punti anche attraverso logiche social e di gamification, oltre che effettuando acquisti con selezionati partner d'eccezione. Le dinamiche di gamification sono evidenti dal primo accesso del cliente a Smartyou quando viene invitato a scegliere il proprio nickname e avatar. Una volta effettuata la scelta, una serie di missioni digitali con relative medaglie lo attendono. La piattaforma è arricchita, infatti, da numerose funzioni pensate per offrire una customer experience completa e coinvolgente, come la possibilità di condivire contenuti sui social media, votare i premi del catalogo e inserirli nella wishlist». A supporto della promozione di Smartyou sono state avviate una serie di attività di comunicazione online: una campagna sul web e un piano editoriale social hanno preso il via dalla fine di novembre con lo scopo di parlare direttamente alla clientela e ai prospect, coinvolgendoli e mettendoli al centro della comunicazione. Inoltre, IWBank ha lanciato una gara creativa su IWBankLab, la piattaforma di content creation dedicata alla realizzazione di video. Vincitore della gara sarà chi meglio interpreterà il concetto "Essere Smart ti premia!" attraverso la produzione di un cortometraggio sorprendente e originale che racconti come le persone smart, che sanno vivere con intelligenza, vengano premiate ogni volta che fanno la scelta giusta. La piattaforma Smartyou è stata realizzata da IWBank con il supporto di Seri Jakala. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 113 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IWBank presenta Smartyou con campagna adv a sostegno 17/12/2014 DailyNet Pag. 1 (diffusione:15000, tiratura:15000) davide sechi 18 Packlink.it, il sito giusto per trovare il corriere ideale Chi è il corriere più bello del reame? Non paia una boutade, l'utente sarebbe anche propenso a perdere qualche ora di sonno pur di conoscere le vie più sicure per risparmiare su una spedizione. E insomma, tocca sottolinearlo, i corrieri non sono tutti uguali. Sì, ma chi lo decide? Packlink. it, per esempio. Portale spagnolo presente in Germania, Francia, Polonia e anche in Italia, capace di offrire un servizio di comparazione dei principali attori del trasporto pacchi; un servizio, quello di Packlink.it, che permette di risparmiare fino al 70% sui costi di spedizione. Attraverso il motore di ricerca, il portale permette di confrontare i servizi e i prezzi dei principali corrieri (Ups, Tnt, Gls, Brt e Keavo): dopo aver inserito alcune informazioni di base (origine, destinazione e misure del pacco) l'utente ottiene immediatamente un preventivo online gratuito. A questo punto è sufficiente selezionare il fornitore che meglio soddisfa le proprie necessità per procedere con la prenotazione del servizio in maniera rapida e sicura. Un servizio rivolto sia a privati sia alle imprese. Lo scorso giugno è stato annunciato un finanziamento da 9 milioni di dollari da parte di Accel Partners, con la partecipazione di Active Venture Partners, per alimentare l'espansione internazionale e il rilascio di soluzioni aziendali da parte della società. A qualche mese dallo sbarco italiano, DailyNet ha deciso di fare luce su propositi e obiettivi della filiale italiana di Packlink, facendosi raccontare la storia da Cosimo Resta, managing director Italy. DA COSA NASCe L'eSigeNzA Di pROpORSi AL meRCATO iTALiANO? «è la conseguenza diretta del progetto di internazionalizzazione del brand, maturato dopo il primo biennio di successo in terra iberica. Il processo è stato agevolato dall'arrivo di due finanziamenti, il secondo dei quali proveniente da una struttura protagonista in ambito social, avendo curato gli interessi di Facebook e Spotify». Su quALi meRCATi SieTe pReSeNTi e COSA pOTRebbe DiSTiNgueRe L'iTALiA DAi NuOVi pAReNTi? «Oltre a Spagna e Italia, ci siamo inseriti anche in Francia e Germania. Il caso Italia potrebbe rivelarsi un successo, almeno alla stregua di quello realizzato in Spagna. L'utente nazionale potrebbe sentirsi più motivato nel prenderci in considerazione viste le catene burocratiche che puntellano il settore. E poi noi ci differenziamo per la facilità di uso, i pochi click che portano al risultato richiesto». ObieTTiVi peR iL 2015? «Ampliare il mercato del cliente privato e cercare ulteriori soluzioni per le aziende». i puNTi Di fORzA Di pACkLiNk.iT? «Prima di tutto, il prezzo offerto al cliente rimane fissato sin dal principio. L'utente stesso gode della nostra totale attenzione, via mail, telefono, chat, a qualsiasi ora. Inoltre a lui, per contratto, offriamo un'assicurazione iniziale di 100 euro, già inclusa nel prezzo iniziale». SieTe AbiLiTATi peR iL mObiLe? «Ancora no, ma ci stiamo lavorando. Al momento le priorità sono altre». ANCORA SuL meRCATO iTALiANO: iL fATTO CHe DALLe NOSTRe pARTi Ci Si TROVi uN pO' iN RiTARDO RiSpeTTO Ai mODeLLi eSTeRi NON RiSuLTA RiSCHiOSO? «Il mercato nazionale non è così sviluppato ma è comunque destinato a una rapida espansione. Paradossalmente, una situazione più satura avrebbe comportato maggiori rischi. Al momento possiamo contare una decina di concorrenti». AVeTe peNSATO A uNA COmuNiCAziONe Di LANCiO? «Al momento ci stiamo limitando ad attività di pr e marketing, in futuro potremo realizzare qualcosa di pubblicitario, a supporto e non più legato al lancio». cosimo resta ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 114 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Packlink.it, il sito giusto per trovare il corriere ideale 17/12/2014 DailyNet Pag. 1 (diffusione:15000, tiratura:15000) davide sechi 6 Yam112003 Veronica Ferrari, focus sull'internazionalizzazione Il video nel destino: prima il mitico (e ormai ex) piccolo schermo, poi le immagini in rete, e con esse il sostegno alle nuove realtà che si affacciano sul web, poi l'abbraccio sempre più convinto al digital world; una vita professionale ancora giovane spesa in Rcs, con una propensione verso l'estero mai sopita, fino all'ingresso finale in Rcs Ventures, nel ruolo di responsabile dei nuovi business. Veronica Ferrari ha sentito il richiamo del digitale e alla fine non ha potuto più resistere, calandosi nella parte, divenendo business mentor delle novità appartenenti all'incubatore Rcs Nest. Ma dopo un'altra stagione trascorsa all'interno della grande casa editrice, ecco arrivare il trasloco e l'approdo Yam112003, agenzia specializzata in strategia, ideazione e realizzazione di contenuti e distribuzione multi-piattaforma: da tv a digital, da publishing a oine. Sui classici perché e per come ci siamo fatti dare una mano proprio dalla protagonista. «Il mio ingresso risale allo scorso ottobre, chiamata direttamente dalla founder dell'azienda creata nel 2003. Una Yam112003 chiaramente in grande espansione, crescita testimoniata da un ultimo triennio contrassegnato da un +50%. I motivi? Sono stata convinta dal progetto di ulteriore ampliamento e dalla qualità dell'offerta». Quando si parla di Yam112003 come di una struttura attiva nella realizzazione di contenuti multipiattaforma, si racconta solo una parte della storia: «Si può parlare di tre punti focali che vanno a formare il corpus del business dell'azienda. Il primo riguarda la produzione di video, siano essi destinati alla tv, al web o legati a situazioni istituzionali; lo storytelling, che può essere declinato anche come internal communication aziendale; YouTube, ovvero l'acquisizione e la gestione dei clienti sulla piattaforma video più celebre, mediante la protezione dei contenuti e dei diritti attraverso il software di YT "Content ID" per arginare il fenomeno della pirateria online. Il segmento legato a YouTube è suddivisibile in Canali Premium, che appartengono ad artisti come Aldo, Giovanni e Giacomo, e i Canali dei Creators, fenomeni emergenti, outsider che divengono popolarissimi attraverso la condivisione dei filmati». Un 2014 trascorso nel consolidamento dei successi, ma un 2015 che si annuncia di ennesima espansione: «Il focus riguarderà le attività core, quindi video, digital branding, internal communication, con i settori food e fashion che suscitano le maggiori simpatie. Ma tutto sarà pensato e realizzato sempre in ottica internazionale». Foto: veronica ferrari ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 115 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Yam112003 Veronica Ferrari, focus sull'internazionalizzazione* 17/12/2014 DailyNet Pag. 12 (diffusione:15000, tiratura:15000) Una crescita del 15% rispetto al 2013 per il sito edito da Gruppo HTML e parte della galassia Triboo Media Nuovo record di audience per Motori.it, che a ottobre registra 1.512.000 utenti unici mensili (fonte: Audiweb View TDA) con una crescita del 15% rispetto allo stesso mese del 2013. Edito da Gruppo HTML e parte della galassia Triboo Media, il magazine ha da poco potenziato la propria area rivolta alla compravendita di auto usate. Motori.it vanta un pubblico adulto con un profilo medio-alto per istruzione e capacità di spesa. Grazie alla consistenza quantitativa e alla profilazione qualitativa dell'audience, il magazine rappresenta l'ambiente ideale per ospitare aree dedicate ai brand e progetti di native adv, in grado di massimizzare l'engagement e la brand experience del target di riferimento. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 116 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato numeri Motori.it, a ott obre è record: registrati ben 1.512.000 utenti unici mensili 17/12/2014 DailyNet Pag. 21 (diffusione:15000, tiratura:15000) WeChat e advisato, quando lo sconto diventa social Grazie all'accordo, l'utente riceverà gli aggiornamenti sugli ultimi codici promo Offrire agli utenti la possibilità di approfittare di codici sconto da utilizzare su siti e portali di ecommerce attraverso il proprio smartphone, inserendo il codice sconto in fase di pagamento. Questo l'obiettivo di WeChat Sconti Italia, nato dalla partnership tra il sito di codici sconto advisato e il servizio di messaggistica. Il funzionamento è semplice: l'utente WeChat diventa follower dell'account WeChat Sconti Italia, digita il nome della categoria merceologica di suo interesse o del suo ecommerce preferito e in pochi istanti riceverà gli aggiornamenti sugli ultimi codici sconto. La novità è operativa dal 1 dicembre 2014. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 117 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato progetti 17/12/2014 DailyNet Pag. 26 (diffusione:15000, tiratura:15000) Tv, banca, shopping, socializzazione: tutto converge su dispositivi mobili per allinearsi ai nuovi stili di vita Filippo Gramigna, head of partnerships, e Nicolò Palestino, head of sales della sede italiana di Widespace condividono tendenze e previsioni dell'azienda per il nuovo anno Widespace società attiva nel mercato della pubblicità mobile premium in Europa, ha individuato alcuni trend del 2015, tutti prevalentemente relativi ai device mobili, che favoriranno la crescita degli investimenti nel comparto: dalla pubblicità allo sviluppo di nuove forme di business e di nuove tecnologie. COiNVOLgimeNTO «I brand che cercano il dialogo e vogliono imparare dai propri clienti saranno i marchi leader del futuro sostengono Filippo Gramigna, head of partnerships, e Nicolò Palestino, head of sales della sede italiana di Widespace attiva dallo scorso giugno - . Un device mobile è molto personale e le aziende dovrebbero imparare a sfruttare questo rapporto che si instaura tra un utente e il proprio smartphone o tablet. Fare leva sulle emozioni personali sarà la chiave che permetterà ai brand di creare coinvolgimento. Quindi bisognerà avere un briciolo di coraggio e lavorare di più sulla parte emozionale e meno sulla comunicazione prettamente commerciale». ViDeO Quale elemento complementare del trend emozionale, il video si integra perfettamente e naturalmente nei messaggi di advertising. «Se si sposteranno le risorse sullo sviluppo e sulla creazione di contenuti video "snack-size", si moltiplicheranno le opportunità pubblicitarie - proseguono Gramigna e Palestino. Il consumo di contenuti si sposterà sempre più sulle piattaforme mobili, riteniamo quindi che la tv non sarà presa in considerazione nell'advertising mix per le pianificazioni indirizzate a un pubblico di giovani». pROgRAmmATiC e ReAL-Time biDDiNg L'automatismo delle nuove offerte pubblicitarie elaborate sulla base di parametri definiti dagli inserzionisti e dagli editori renderà più sofisticate anche le tecnologie più semplici. «Fino a oggi gli editori si rivolgevano alle soluzioni di programmatic buying solo in caso di spazi pubblicitari invenduti. Ora la tecnologia ha guadagnando terreno: le soluzioni personalizzate, capaci di raggiungere il giusto target, continueranno a essere la principale richiesta. Ma trascurando totalmente il fatto che l'acquisto sia automatizzato o meno. Quello che potrà essere automatizzato, alla fine sarà automatizzato». iL VALORe Dei CLieNTi Oggi molti clienti sono disposti a condividere i dati personali in cambio di un servizio migliore. «E' necessario, quindi, continuare ad alimentare il valore del proprio cliente sulla base di queste conoscenze. Siate d'aiuto ai vostri clienti guidandoli nella scelta del prodotto più giusto per loro sulla base dei dati raccolti, e non su intuizioni emozionali. Cercate di comprendere i fattori che determinano le decisioni d'acquisto del cliente e seguite quella direzione. Fate leva su recensioni, influencer, viralità per ottenere informazioni sul valore del vostro prodotto». m-SHOppiNg Lo smartphone farà passi da gigante come mezzo di pagamento nel 2015. «Apple, Google, Amazon guideranno questa tendenza che, a sua volta, spingerà le società di carte di pagamento e le banche a sviluppare nuovi servizi. La pubblicità sui telefoni cellulari si sta arricchendo di contenuti e sarà presto possibile vendere i prodotti direttamente attraverso l'annuncio pubblicitario - senza che il consumatore debba fare click sul negozio». geO-TARgeTiNg «Già oggi usiamo i dati geografici per indirizzare un messaggio a livello iper-locale o su ampia scala per raggiungere determinati gruppi di persone in diversi mercati. Ma saranno le nuove tecnologie instore, come gli iBeacons, che forniranno ai brand più opportunità in termini di comunicazione e di monitoraggio tempestivi. Utilizzate correttamente, con gli insight di geo-targeting si potranno ipotizzare correlazioni tra il comportamento su mobile e le azioni in un negozio fisico». NuOVe miSuRAziONi L'intero consumer journey avviene su smartphone, ma la misurazione più comunemente usata si concentra ancora sull'ultimo passo del percorso. «Per molto tempo abbiamo misurato l'osservazione, l'intenzione d'acquisto e il messaggio e crediamo che ci sia ancora molto da fare per poter misurare il valore di una campagna. Nuovi metodi di interazione con la voce, tra le altre cose, offrono ulteriori opportunità. Altri modelli emergeranno per seguire le interazioni tra media e il comportamento dei consumatori nel mondo fisico e verranno creati ulteriori standard sulle definizioni per sostenere questo sviluppo». ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 118 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato previsioni 17/12/2014 Pubblicom Now Pag. 2 Condé Nast Italia: raccolta adv leggermente superiore rispetto al 2013.Digitale in crescita del 18% nel 2014 Nel 2014 il fatturato pubblicitario di Condé Nast Italia sarà leggermente superiore a quello del 2013 (a perimetro omogeneo e cioè escludendo le testate chiuse Myself e Sposabella), per un valore complessivo di circa 120 milioni. E' questo uno dei dati principali emersi ieri nel corso di un incontro 2007 al 2014 Condé Nast ha però raddoppiato la quota di mercato pubblicità periodici: dal 12% al 24%. Il digital cresce del 18% nel 2014 (il mercato è flat) e rappresenta il 10,5% del fatturato totale pubblicità. Se ci limitiamo ai soli brand che hanno una presenza digitale (Vanity Fair, GQ, Wired, Vogue) l'incidenza del fatturato sul totale pubblicità è pari invece al 15%. I risultati negli anni della lunga crisi sono diminuiti, ma l'azione sui costi e lo sviluppo del business digitale hanno assicurato all'azienda una solidità finanziaria anche negli anni più difficili. Il parametro di valutazione della performance all'interno di Condé Nast International è rappresentato dal margine operativo (i 140 milioni di dollari di cui sopra) che non comprende le royalties sui brand e i costi dell'headquarter di Londra. L'Italia contribuisce a quepresso la sede milanese del gruppo editoriale presente in 12 paesi con una propria società, e in licensing in altri 16 paesi. La pubblicità su stampa (105 milioni nel 2014) chiuderà con una leggera flessione pari al -1%, meglio dell'andamento generale del mercato (che farà almeno il -10%). Dal sto risultato con circa 13 milioni di euro. (questa volta parliamo di euro). Nel 2013 il margine operativo è stato di 10 milioni, ma il gruppo conta di arrivare a 17 milioni nel 2015. Intanto a partire dal 2015 Condé Nast punterà in modo sempre più significativo sui video, e per questo da gennaio verranno contrattualizzati alcuni tra i migliori videomaker in Italia, che realizzeranno attività di video advertising per conto dei principali inserzionisti pubblicitari del gruppo. Infine Condé Nast ha già in cantiere alcuni progetti per il 2015: implementazione degli asset digitali del segmento maschili, che ad oggi conta 5 milioni di utenti unici con l'obiettivo di arrivare presto a quota 7 milioni; lancio di un nuovo prodotto digital dedicato al mondo del beauty, che registrerà la partecipazione dei principali influen cer e blog del settore. Domenico Nocco; Fedele Usai; Giampaolo Grandi ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 119 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato a breve è previsto il lancio di un nuovo prodotto digital dedicato al settore beauty primo piano 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 12 (diffusione:12000, tiratura:13000) Una montagna di premi Ultimo della serie il riconoscimento oli IPA come Effectiveness Network of thè Year. Il 2014 per la media agency è stato un anno ricco di riconoscimenti. Ben 12, di cui due attribuiti alla sigla in qualità di agenzia dell'anno. Tutti gli altri sono relativi ad attività di comunicazione realizzate per i clienti Massimo Luiss Omd ha recentemente raggiunto un traguardo importante, vincendo il riconoscimento di IPA come Effectiveness Network of thè Year. Gli IPA Awards sono delle vere e proprie istituzioni nel mercato della pubblicità, storicamente dominati dalle agenzie creative. Quest'anno è stato istituito per la prima volta il premio di Effectiveness Network of thè Year, che OMD si è aggiudicata arrivando in finale, unica agenzia media, contro Ddb, Lowe, Crey, JWT e Ogilvy & Mather. Questa vittoria è un chiaro segnale del fatto che le cose stanno cambiando. Nikki Mendonca, capo di Omd EMEA, ha recentemente rilasciato a questo proposito un commento a Campaign: "Siamo tutti fecalizzati sull'aiutare i clienti a crescere: per questo i confini tra le agenzie media e creative stanno scomparendo. La rivoluzione digitale ha portato all'inutilità di questa distinzione. Penso che ciò che ci ha fatto meritare questo premio sia la capacità di far leva sui dati per sviluppare campagne più efficaci, utilizzare i dati per creare idee in tempo reale - osservando i percorsi d'acquisto nei negozi, i posti a sedere su Easyjet o le dinamiche delle richieste di brochure e test drive per Dacia. Ciò che migliora l'efficacia è il modo in cui usiamo i dati per cambiare le attività di comunicazione strada facendo". Mediaforum ha chiesto invece a Craziana Pasqualotto, managing director di Omd, un aggiornamento sull'andamento del centro media nei primi 9 mesi del 2014 in termini di gare, nuovi clienti acquisiti, nuovi progetti lanciati. «I! 2014 è stato un anno ancora impegnativo per il nostro network in termini di gare, ma non privo di soddisfazioni. A livello EMEA, abbiamo portato a casa Disney in diversi mercati, Liberty Global - che pur non essendo attivo in Italia è presente in 12 Paesi -, Hasbro che per il mercato italiano è stata una conferma, ma una vera e propria acquisizione in altri mercati. A livello locale, le ultime acquisizioni annoverano Cassa Depositi e Prestiti, Beko, Lidi e Alpro. Abbiamo moltissime novità anche per l'anno prossimo... ma ahimè non possiamo ancora svelarle! Lo faremo presto». maggiore nel futuro? I trend dell'anno e che per definizione ci accompagneranno nel prossimo futuro sono la produzione di contenuti di qualità - sempre più imprescindibili - e la tecnologia in grado di veicolarli. Mi riferisco a tutto l'ambito del Programmatic Buying e dell'RTB, a tutti i dati che abbiamo a disposizione per assicurare l'affinità tra messaggio, canale e audience. E alla necessità di trasformare l'investimento dei clienti in risultati relativi al loro business, in dati di vendita. Vision, il sistema operativo adottato da OMD, è stato pensato in modo che i planner valutino le campagne in base alle vendite che sono in grado di generare, piuttosto che in base ai classici parametri media come copertura e awareness. Quali sono le vostre stime di chiusura del 2014 in termini di investimenti pubblicitari per quanto attiene il mercato italiano? Anche nel 2014, nonostante sia stato l'anno di un grande evento sportivo . come i Mondiali di Calcio, ci troviamo di fronte ad una previsione di chiusura negativa, intorno al -3%. Si tratta comunque di un dato meno negativo rispetto allo scorso anno. Si vedono inoltre timidi segnali di ripresa nel mese di novembre e per il mese di dicembre: speriamo sia l'inizio di un'inversione di tendenza per il 2015. Potete farci un esempio di un'operazione di comunicazione che avete condotto ottenendo particolare succe"-" II 2014 per OMD Italia è stato un anno ricco di riconoscimenti, abbiamo portato a casa ben 12 premi, di cui 2 riconoscimenti attribuiti a OMD come agenzia dell'anno e tutti gli altri relativi ad altrettante attività di comunicazione realizzate per i nostri clienti. In particolare ci ha dato grande soddisfazione l'operazione speciale che abbiamo fatto per McDonald's, con cui abbiamo anche vinto il Press & Outdoor Key Awards nella categoria media creativity. In occasione del lancio dell'offerta di McDonald's legata al mondo della colazione, storicamente lontana dalle abitudini degli italiani in quel momento della giornata (tipicamente caffè e cornetto), abbiamo sviluppato una collaborazione con alcuni writers chiedendo loro di interpretare a modo loro il concetto di colazione che per il pubblico più giovane può ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 120 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FOCUS CENTRI MEDIA/ Omd 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 12 (diffusione:12000, tiratura:13000) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 121 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato rappresentare anche la chiusura di una serata in compagnia. Le tre opere più belle sono diventate altrettante affissioni scenografiche a Milano, Firenze e Napoli, che ci hanno permesso di costruire intorno un evento: gli artisti sono stati ripresi durante la performance e hanno catalizzato l'attenzione del pubblico. Inoltre, con le immagini riprese durante l'attività abbiamo realizzato un spot di 90 secondi, che è stato il primo in Italia ad inaugurare lo spazio AII21 di Mediaset, in onda quindi in prime time a reti unificate. In termini di vendite abbiamo raggiunto dei risultati davvero notevoli. Spostandoci invece in ambito più istituzionale, uno dei progetti più importanti per OMD quest'anno è stato per noi The Future of Italy. Abbiamo realizzato una ricerca attraverso il nostro panel proprietario, che conta 25.000 iscritti per comprendere a fondo come sta cambiando la realtà degli italiani a seguito della crisi economica che ci ha investiti e a fronte della tecnologia sempre più presente nelle nostre vite. Quel che è emerso è che ci stavamo perdendo per strada il 40% della popolazione italiana, che non vive in nuclei famigliari di nuova costituzione e che ha abitudini di consumo, di acquisto e di fruizione dei mezzi particolari e diversi dai coetanei che vivono in famiglie più tradizionali. Abbiamo individuato 6 nuovi cluster e il prossimo anno aggiorneremo la ricerca per cenere monitorate le evoluzioni di questa realtà, cavalcando la nostra filosofia del costruire la conoscenza che non c'è. โข MCDONALD'S/1 In occasione del lancio dell'offerta di McDonald's legata al mondo della colazione, OMD ha sviluppato una collaborazione con alcuni writers MCDONALD'S/2 Le tre opere più belle sono diventate altrettante affissioni scenografiche a Milano, Firenze e Napoli, che ci hanno permesso di costruire intorno un evento 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 30 (diffusione:12000, tiratura:13000) Rds Entertainment company Da gennaio a ottobre la crescita globale aggregata della radio è stata dell'I,5% e l'incremento progressivo aggregato sul web nello stesso periodo ha riscontrato il +50% rispetto al 2013 Daniele Bologna I dati parlano chiaro, tra settembre e ottobre 2014 Rds ha registrato una crescita a doppio digit, rispettivamente +16% e +13%. Da gennaio a ottobre la crescita globale aggregata è stata dell'1,5%, e la crescita progressiva aggregata sul web nello stesso periodo ha riscontrato il +50% rispetto al 2013. «Rispetto all'andamento del mercato stiamo sovraperformando», commenta Massimiliano Montefusco, direttore marketing e comunicazione di Rds. « Inoltre nei primi 9 mesi dell'anno da gennaio a settembre abbiamo registrato +1%, con un mercato in flessione che registra -3,1% (fonte fcp) ». Da settembre il palinsesto di Rds si è arricchito di nuove voci, l'ultima new entry è Giuditta Arecco, la vincitrice della prima edizione dell'Rds Academy, primo format televisivo in Italia dedicato a chi sogna di lavorare in radio che tornerà sugli schermi di Sky uno nel 2015 con la seconda edizione che partirà a maggio 2015. E' un palinsesto che si contraddistingue per la doppia conduzione su tutte sce, dalle 5.00 del mattino fino all'1.00 di notte per rafforzare il coinvolgimento di più ascoltatori raccontando i contenuti da due punti di vista diversi: quello maschile da una parte e quello femminile dall'altro. «Inoltre - aggiunge Montefusco - confermiamo il posizionamento come entertainment company di Rds con eventi esclusivi per i nostri ascoltatori: siamo Radio ufficiale del tour di Elisa, di Katy Perry nella sua unica data italiana a Milano e il nuovo tour di Marco Mengoni. Non solo, il 4 dicembre ospiteremo nel nostro Auditorium Multimediale lo show case di Ligabue, che si esibirà per la prima volta, in un set acustico mai provato prima, in esclusiva per RDS e i fortunati utenti ascoltatori che vinceranno il contest RDS insieme a te voglia di... esperienze indimenticabili!». Sempre durante il mese di dicembre partirà anche il recruitment live casting della seconda edizione di Rds Academy: «Avremo 2 postazioni, una a Roma Termini e l'altra alla Stazione Centrale di Milano con delle temporary radio, dove verranno fatti i provini live casting e le video interviste agli attori-artisti». Ospiteremo anche il cast del film di Filmauro "Un Natale Stupefacente" con cui abbiamo stretto una partnership e realizzato il nostro product placement all'interno del film: l'esclusivo party Rds. Durante le riprese abbiamo trasformato in attori del set i 200 ascoltatori utenti Rds selezionati tramite il contest realizzato on air e online e a dicembre, alcuni di essi, potranno vivere la première del film con i protagonisti e personaggi dello spettacolo italiano». Rds cerca di coinvolgere in modo continuo e costante gli ascoltatori in eventi unici nel loro genere rendendoli i veri protagonisti. Questo attraverso la gamification: «Creiamo contest innovativi - spiega Montefusco - che inducono l'utente a interagire con noi in modo semplice e divertente. Le nostre iniziative sono sempre rivolte agli utenti che ci seguono on air e online. Stiamo, infatti, espandendo gli utenti unici e le pagine viste e la nostra presenza sulla rete sia con il portale rds.it sia con siti, minisiti verticali e app dedicate a iniziative specifiche, rafforzando sempre più engagement dei nostri utenti ascoltatori anche con l'abbinamento dei social media. I dati delle property digitai di Rds registrano un +30% di traffico e un +50% nei giorni di trasmissione dell'Rds Academy. Al momento è Rds Academy l'iniziativa più rappresentativa in termini di crossmedialità e cross digitai story telling. Nella fase iniziale di recruiting con minisito dedicato e app Android e iOS ha ottenuto: 189.000 utenti unici; 219.000 page views; 5.000 provini. Durante la fase di gioco con sito dedicato: 319.000 uten ti unici; 819.000 page views; oltre 25.000 iscritti. I contest di Katy Perry e Coldplay hanno generato oltre 60.000 lead con più di 50.000 profilazioni. I concerti di Vasco Rossi a Roma e a Milano hanno portato complessivamente oltre 17.000 contatti di primo livello e di secondo livello (profilati live e digitai). Il meccanismo di gioco "Play Social" ha prodotto più di 184.000 inviti facebook. Le attività di "diretta social" a Roma e Milano hanno sviluppato oltre 450.000 views sui social con diffusione media del post di 48.000 visite, "rdsinsiemeatevogliadi..." ha profilato ad oggi oltre 80.000 utenti e prodotto oltre 2.400.000 di contatti facebook. Ogni singolo contest conta circa 115.000 utenti unici e 254.000 visualizzazioni di pagina, ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 122 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato media e pubblicita 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 30 (diffusione:12000, tiratura:13000) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 123 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato con una sessione media di 6 minuti. Infine, è partito da pochi giorni il nuovo format in collaborazione tra RDS, Radio 24 e il Sole 24 Ore. Un autorevole appuntamento informativo che ha il dna del format di RDS in "100 secondi" e il contenuto più prestigioso delle firme di Radio 24-II Sole 24 Ore, per approfondire come l'economia impatta sulle tasche degli italiani coinvolgendo 6 testate su 3 diversi media (etere, web, carta). Un format audio video cross mediale per una comunicazione a onda d'urto: in sole 3 settimane 118 milioni di contatti. Ai partner commerciali la possibilità di abbinarsi su tutta la comunicazione integrata in posizioni di grande impatto. Dal lunedì al venerdì alle 9.05 e alle 17.05, sulle frequenze di Radio 24 e Rds andranno in onda le firme più autorevoli del Gruppo 24 ORE per commentare in 100 secondi i principali fatti di attualità del giorno. Un appuntamento per un'audience di quasi 7 milioni di ascoltatori al giorno. Ma non solo. Roberto Napoletano, direttore del Sole 24 Ore, Radio 24 e direttore editoriale del Gruppo 24 ORE, Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo di Radio 24, e tre dei vicedirettori del Sole 24 Ore Alberto Orioli, Salvatore Padula e Alessandro Plateroti si alterneranno quotidianamente ai microfoni e alle telecamere, in una sinergia multimediale senza precedenti: dallo studio di 24oreTv andranno in onda su Radio 24 e Rds e in video sui siti radio HYPERLINK "http://24.it/" 24.it, HYPERLINK "http://rds.it/" rds.it e sole24 HYPERLINK "http://ore.com/" ore.com. Inoltre, ogni giorno II Sole 24 Ore darà visibilità all'iniziativa con spazi editoriali e collegamento diretto video attraverso il QR code. Al partner la firma del progetto e la presenza su tutta la comunicazione a 360° per la massima visibilità. Promo co-branded, Box co-branded, pagine web brandizzate, pre-roll video e spazi sul quotidiano per essere insieme protagonisti su tutta la campagna media. โข MPORTANTI ESCLUSIVE Rds è radio ufficiale dei tour di Elisa, Katy Perry e Marco Mengoni. Nel suo Audicorium multimediale, inoltre, l'emittente il prossimo 4 dicembre ospiterà lo show case di Ligabue CONTEST INNOVATIVI L'emittente ha fatto un'arte della propria vocazione a coinvolgeutenti creando coinvolgenti, capaci di coinvolgere il pubblico sia on air sia online. Sotto i protagonisti di "Tutti Pazzi per Rds" 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 38 (diffusione:12000, tiratura:13000) Editoria Buon diciottesimo compleanno Affari Italiani II popolare sito creato da Angelo Perrino diventa maggiorenne e guarda alla quotazione in Borsa nel 2015. Allo studio l'espansione delle sue attività anche nell'offline. La stima di fatturato di quest'anno è di 1,5 milioni, in linea con il 2013 dì Massimo Luiss Fondato a Milano da Angelo Maria Perrino l'11 aprile 1996, seguendo il sogno dell'indipendenza del giornalismo italiano, Affari Italiani compie 18 anni fa e diventa maggiorenne. «Quel giorno - commenta Perrino - si produceva un piccolo miracolo: portavamo il giornalismo italiano nel web e il web nel giornalismo italiano. Una svolta pionieristica, una svolta "storica", fortemente anticipatrice del futuro dell'editoria mondiale». I primi passi li ha mossi come come sito "da leggere" e oggi festeggia il suo compleanno con una nuova release tutta "da vedere". Video in alayapertura, foto gallery subito dopo: «Perché i trend mostrano che il consumo di news passa attraverso le immagini», spiega Perrino. Dopo il lancio del nuovo sito, sviluppato da Engitel (fornitore tra gli altri di Virgilio e Mediobanca), su tavolo ci sono già i progetti per il nuovo anno: possibile quotazione allAlM ed espansione delle attività editoriali anche in ambiti offline. «Non abbiamo preclusioni» conferma Perrino, e a proposito di un ingresso in Borsa afferma: «Ci sono risorse per progetti innovativi che noi abbiamo interesse a intercettare». In dote al mercato Affari Italiani porta una solida storia di editoria indipendente sul web, dove è sbarcato da pioniere come primo giornale online italiano e un bilancio in equilìbrio. Il giro d'affari si attesta intorno al milione e mezzo di euro: «E' una stima prudente di chiusura 2014 - spiega l'amministratore delegato Luca Greco -, in linea con i risultati dell'anno scorso, ma ci aspettiamo una crescita nell'ultimo quarter». 3,5 milioni di Visitatori Unici/mese, 30 milioni di Pagine Viste/mese, 100 mila utenti registrati, 100 mila like/follower su Facebook e Twitter, sono solo alcuni dei numeri di Affari Italiani. Una ricerca condotta dallìspo di Renato Mannheimer rivela che su 35 milioni di intemauti, Affari Italiani è conosciuto da oltre 23 milioni, pari al 66% delle persone che navigano. Di questi, il 23% lo legge, più di 8 milioni II nuovo sito punta al consolidamento dei lettori già affezionati e ad accrescere la readership. Oltre all'arricchimento dell'area video e foto, c'è un forte sviluppo delle attività social, curate da Alessia Perrino, e della condivisione diretta su tutti i principali social network, e sulle chat di Whatsapp da supporto mobile. La nuova versione è full responsive e anche in questo caso è un piccolo primato perché Affari Italiani è il primo sito di news con questa caratteristica. A livello editoriale le novità sono l'introduzione della sezione marketing e della rubrica "Vita in canile", ma soprattutto l'ingresso di Giorgio Forattini, che firma anche una grafica per la campagna di comunicazione. A questi si aggiungono la web radio Al Radio e gli ebook distribuiti sia online, sia in modalità print on demand. L'offerta commerciale tabellare, con formati quali skin, leaderboard, masthead, inread (all'interno di articoli), pre e post roll, è gestita dalla WebSystem che è subentrata come concessionaria a Italiaonline dallo scorso febbraio. A queste opportunità si aggiungono iniziative speciali, il native adv e il branded content gestiti internamente ad Affari Italiani. Le partnership sono curate dalla direzione comunicazione e iniziative editoriali che fa capo a Andrea Radic. Il giro d'affari della testata si completa con la fornitura di servizi a terzi, tra cui gli accordi con Virgilio e Libero.it per l'area news. Ma a chi si rivolge Affari Italiani: «II lettorato si concentra soprattutto nella fascia dai 30 ai 45 anni, con un titolo di studio medio alto e altrettanta capacità di spesa - commenta Greco -. La nostra diffusione è nazionale, e abbiamo una forte presenza nelle aree metropolitane, soprattutto Milano e Roma». A supporto delle novità di Affari Italiani è partita una campagna pubblicitaria web, stampa, tv e radio pianificata internamente. I visual stampa, presenti sui principali quotidiani, sono stati ideati e realizzati da Aronne Cornai (art) e Luna Sandri (copy), con il contributo straordinario di Forattini, sul tema dell'indipendenza di Affari Italiani. Lo spot, on air su reti Rai, è firmato dalla XC Publishing. Sono in corso valutazioni anche per Mediaset e Sky. Le pianificazioni radio coinvolgono al momento Radio 24 e per quanto riguarda il web sono state effettuate pianificazioni su siti legati alle news. โข PIÙ SOCIAL Una delle direttrici del nuovo Affaritaliani è lo sviluppo delle attività social ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 124 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato media e pubblicita 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 38 (diffusione:12000, tiratura:13000) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 125 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato connesse a quella editoriale in senso stretto. Di questo versante si occupa Alessia PerrinoL'organo d'informazione ha mosso i primi passi come sito "da leggere" e, proprio in occasione della ricorrenza, si è presentato con una nuova release: perché i trend attuali dimostrano che il consumo delle news passa attraverso la fruizione di immagini e contenuti videoNell'immagine a sinistra, l'homepage del sico affaritaliani.it, che nella nuova versione è full responsive, primo portale di news dotato di questa caratteristica 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 46 (diffusione:12000, tiratura:13000) Prime Real Time Strategie per presidiare l' Rtb Da un anno sul mercato italiano, la sigla è pronta a introdurre nuovi formati su video rich media Rtb , come il PushAd. Senza tralasciare di investire nell' Rtb Mobile Manuela Falcherò A poco più dì un anno da! suo arrivo sul nostro mercato, Prime Real Time - private market piace che abilita publisher e buyer di primissima qualità alle strategie di vendita e acquisto in ambiente automatizzato Real Time Bidding - può dirsi soddisfatta dei risultati ottenuti. Il progetto pilota italiano della start up di origine olandese ha, infatti, abilitato circa cinquanta editori Premium a partecipare a un'offerta qualificata e trasversale di rich media venduti in modalità programmatica. Una solida base di partenza, quindi, per poter guardare avanti con fiducia e sfruttare le opportunità di crescita assicurate dal programmatic advertising. Opportunità promettenti, di cui si dice convinta la country manager di Prime Real Time, Cristina Pianura. In termini complessivi, qual è oggi lo stato dell'arte del Real Time Bidding in Italia e quale futuro, a suo giudizio, attende (pesta modalità di acquisto? Nel corso del 2014 sono stati fatti enormi passi in avanti sia in termini di evoluzione tecnologica che in termini di consolidamento dell'industry domestica nel programmatico. Oggi è opinione diffusa che occorra avere una strategia di programmatic selling sia attraverso i private marketplace che attraverso gli Adexchange e la consapevolezza che l'Rcb stia avanzando sempre rapidamente è patrimonio comune. Il programmatic farà bene alla nostra industry perché porterà da un lato alla crescita dei prezzi con una reale valorizzazione dei bacini più qualitativi. In tal senso il futuro è roseo per chi ha investito nel prodotto e nelle proprie audience e saprà mettere in competizione ogni adsource. L'unico neo che vedo, figlio forse di una certa immaturità del mercato è che il driver del cambiamento è dettato dalla domanda e questo, a mio parere, comporta un eccessivo sbilanciamento tra priorità e opportunità per la vendita che ancora non valorizzano appieno la vera, grande occasione che il programmatic advertising mette a disposizione dei publisher e dei marketplace, ovvero la competizione. E' un onore per Prime Real Time avere tra i nostri partner praticamente tutte le prime 50 property italiane di medio-alto livello. Oggi lavoriamo in esclusiva per realtà importanti come Adnkronos, che ha scelto Prime Real Time e il programmatic come primo canale di vendita online, Citynews e Today.it, i siti del gruppo Maggioli, Cavai Service, Subito.it. Il marketplace di Prime Real Time ospita inoltre inventory qualificata di property come Piemme, Spe, Tgadv, Blogo, Muzu.tv, Tag Advertising, Publy.net e numerosi siti verticali. Complessivamente quasi 1 miliardo di impression, il 30% delle quali dedicate a rich media video e skin. Prime Real Time ha consentito a numerosi advertiser di acquistare in modo pionieristico in programmatico formati rich media video come i box expandibili, le skin, i contextual video potendo attingere con un semplice click o una sola creatività a bacini enormi e qualificati. Posso citare i casi di TeleTu, Zurich, Nissan, Peugeot, Sky che da mesi utilizzano stabilmente il nostro marketplace grazie alle performance di copertura, ctr, viewability che registrano le nostre campagne con pochissimi limiti operativi. Prime Real Time ha spesso avviato test pionieristici su formati speciali lanciati dal nostro marketplace. Il 30% della nostra raccolta è legata ai formati rich media e questo implica un continuo sviluppo in tecnologia e in formati nuovi. I rich media, video e non, saranno il driver di crescita del programmatico nel corso del 2015, e Prime Real Time si farà trovare pronta avendo conquistato la fiducia dei propri editori e dei trading desk che lavorano con noi. Continuiamo ad essere l'unico marketplace indipendente basato sul programmatic advertising come core business. Il bilancio è molto positivo, anche oltre le aspettative; abbiamo guidato una transizione importante, portato sul mercato un nuovo approccio e nuove soluzioni di vendita, contribuito grazie alla semplicità d'uso e di implementazione a erogare centinaia di campagne e a raffinare le tecniche di buying. In Prime Real Time è oggi sedimentata una competenza senza pari nel nostro mercato di riferimento, contiamo su una giovanissima squadra di ragazzi che stanno contribuendo a far crescere il nostro prodotto e che credono nel futuro di questo progetto. Riteniamo che l'incidenza del programmatic advertising raddoppierà la sua quota sul totale dello spending ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 126 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato marketing aziende 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 46 (diffusione:12000, tiratura:13000) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 127 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato arrivando ad un effettivo 15% su base annua grazie soprattutto al driver del video e dei rich media. Prime Real Time consoliderà il nostro PMP con nuovi ingressi in esclusiva e porteremo nuovi formati su video rich media Rtb: oltre al contextual video, che siamo stati i primi a promuovere in Rtb, avremo anche il formato PushAd ovvero un formato proprietario contenente un video ads. Investiremo inoltre moltissimo nell'Rtb Mobile dove le potenzialità sono del tutto inespresse. โข MPROGRESS Nel corso del 2014 sono stati fatti enormi passi in avanti sia in termini di evoluzione tecnologica che in termini di consolidamento dell'industry domestica nel programmatico Prime Real Time ha spesso avviato test pionieristici su formati speciali. Qui sopra, Cristina Pianura 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 50 (diffusione:12000, tiratura:13000) Stampa Google, una spina nel fianco degli editori? Il numero uno Fieg rilancia la polemica sul ruolo dominante di Mountain View: le accuse dirette di Maurizio Costa, a cui sono seguite le risposte, giudicate, troppo generiche, del colosso statunitense delle ricerche sul web . Il tema è risaputo, ma non sembra trovare soluzione: il motore aiuta 1 giornali o viceversa? Marianna Marcovich C' è stato un momento preciso in cui tutta la storia ha avuto una forte accelerazione: l'atcacco del presidente degli editori Maurizio Costa. Poi. Ce stata la replica di Google. E poi? Tregua. Quindi, tutto finito? Pari e patta tra il numero uno della Fieg e i vertici del colosso delle ricerche online? Nient'affatto. «La risposta di Google, molto cauta e difensiva ricorda l'aiuto che danno agli editori in termini di contatti e revenue. Ebbene, non mi sembra che da parte degli editori ci sia tanto entusiasmo. Esattamente il contrario. In Germania il più grande editore, Axel Springer, è tornato sui suoi passi ripermettendo la pubblicazione di contenuti su Google News perché, almeno così ha dichiarato, non poteva farne a meno. Un problema ci sarà o no?». Fosse un dibattito parlamentare, Maurizio Costa, presidente della Fieg, si direbbe quanto meno insoddisfatto della risposta di Mountain View alle critiche degli ultimi giorni. Costa era partito con le dichiarazioni durante un convegno a Milano, riprese poi in un'intervista pubblicata dal quotidiano la Repubblica e rilanciata da altre testate, tra cui II Sole 24 Ore; poi, la replica della multinazionale secondo cui: «La verità è che Google invia ogni mese 10 miliardi di clic agli editori di tutto il mondo». E in più: «Attraverso il programma AdSense, nel 2013, abbiamo ridistribuito 9 miliardi di dollari agli editori di tutto il mondo». Il quesito, con tanto di tono provocatorio, ci sta tutto: ma se ci sono ricavi aggiuntivi, perché prendersela con Google? E ancora: è un meccanismo da cui l'editoria potrebbe trarre profitto? Quello che dice Google è chiaro: "noi proponiamo un servizio; e se non ne volete usufruire non ne usufruite". Per alcuni osservatori, il sintetico ragionamento presenterebbe un difetto "ab origine" se, come accaduto in Germania, gli editori tedeschi hanno dovuto retrocedere dalle loro posizioni. Quando non si può più fare a meno di un servizio, però, qualche domanda occorre farsela. Dicono i più critici: la divisione dei ricavi è determinata da loro (leggi Google). La ripartizione è nelle loro mani. "Non mi sembra che siano queste le condizioni del libero mercato - sostiene Costa -. E infatti Google, come denunciato dagli editori europei, detiene in Europa il 90% del mercato del search. In Francia, intanto, Google ha raggiunto un accordo da 60 milioni con gli editori. Che gli stessi editori ritengono insufficiente. In Germania, poi, ci sono state stata una legge e una presa di posizione molto forte da parte degli editori. In Spagna è arrivata una legge ad hoc. Ecco, credo che al di là delle affermazioni di grande serenità, Google sia molto preoccupata dell'onda di consapevolezza che sta arrivando in Europa. Anche perché mi sono sembrate abbastanza chiare in tal senso anche le recenti prese di posizione della nuova commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager e del nuovo commissario all'Economia digitale Gunther Oettinger». A questo punto si aspetta una legge in Italia sull'esempio di quella spagnola? Il tema va visto all'interno di un quadro europeo. « Quel che è certo è che ci sono tre punti ineludibili sui quali Google deve dare risposta riprende Costa -. Innanzitutto, la trasparenza sui ricavi. Alcune stime non contestate indicano oltre un miliardo di ricavi in termini di raccolta pubblicitaria, cioè tan โข co quanto quotidiani e periodici messi insieme. Conoscerli sarebbe indispensabile. A questo si lega il secondo punto, e cioè quello fiscale, visto che ai ricavi italiani non corrispondono in alcun modo tasse pagate in Italia. Questo secondo punto è particolarmente rilevante proprio perché in queste ore sta giustamente crescendo la sensibilità europea sul tema. E poco vale la considerazione che rirlanda, paradiso fiscale da cui Google opera, è fuori dalla Uè. Formalmente è così, ma in termini sostanziali il problema è identico. Ultimo, ma non ultimo, c'è il tema dell'algoritmo, cioè la formula utilizzata per dare gerarchle alle informazioni. Da questo dipendono temi rilevantissimi come le politiche commerciali e anche, aspetto ancor più delicato, profili che riguardano la privacy. C'è poi un'altra questione sulla quale essere voglio essere particolarmente chiaro: le nostre non sono assolutamente posizioni conservatrici e di retroguardia. Noi non siamo contro il digitale, ma convintamente a favore. E quindi ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 128 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato media e pubblicita 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 50 (diffusione:12000, tiratura:13000) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 129 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ribadisco la mia proposta di investire i proventi derivanti da un recupero dell'elusione fiscale per lo sviluppo della banda larga e ultralarga». Questo, però, non aiuterebbe i conti delle società editoriali. Costa non si sottrae: «Ma è un altro discorso, legato al riconoscimento del lavoro dei professionisti della comunicazione nella produzione dei contenuti. L'editoria è diventata ciò che è attualmente quando dal mecenatismo si è passati alla produzione pagata di contenuti. Il tema dell'appropriazione di materiale altrui va disciplinato. E io ritengo che considerare quello che offre Google più come un servizio agli editori che come appropriazione indebita sia un approccio profondamente falso». Costa è diventato presidente della Fieg dallo scorso 1° luglio. E quella contro Coogle è stata una delle sue prime prese di posizione davvero forti. Lo considera uno dei problemi principali per l'editoria italiana. «Certamente ci sono altri temi importanti che dobbiamo affrontare - dice ancora Costa -, a partire da quello della modemizzazione della filiera distributiva e delle edicole. Questo tema è in fase di approfondimento con le organizzazioni dei distributori. E dovremo affrontarlo anche con quella degli edicolanti. A questo proposito, voglio aggiungere che ritengo lo sviluppo digitale delle aziende editoriali un arricchimento e un fattore competitivo che si addice di più ad alcune realtà e meno ad altre, per ora, come i quotidiani locali e i periodici. Non sono, però, fra coloro che pensano che le versioni cartacee siano destinate a scomparire. Anzi, necessitano di servizi efficienti. Ritengo che la situazione sia arrivata a uno snodo evolutivo. E questa tanto travagliata editoria continua a essere protagonista dell'informazione. Ci sono oltre venti milioni di persone al giorno che si informano in maniera qualificata. E lo fanno pagando l'informazione di qualità, certificata, approfondita. Che solo le realtà editoriali possono dare. E su queste tematiche - conclude il "timoniere" della federazione degli editori - pensiamo a iniziative comuni di sensibilizzazione nei prossimi mesi sia con il mondo dei libri sia con gli altri editori europei. โข COSÌ DICE BIG G Google invia ogni mese 10 miliardi di click agliedicori di tutto il mondo e in più, tramite il programma AdSense, nel 2013 ha ridistribuito 9 mliardi di dollari presso gli editori a livello mondiale PUNTI DI VISTA Nelle foto, dall'alto in basso, la commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager, il Presidente della Fieg, Maurizio Costa, il commissario dell'economia digicale Cunther Oettinger 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 56 (diffusione:12000, tiratura:13000) Skuola.net Sempre più native, votati al social e sul territorio Sono questi i driver sui quali il portale farà leva nel 2015, con l'obiettivo dichiarato di comunicare con 1 giovani a 360 gradi Marianna Marcovich II 2014 ha segnato per Skuola.net una tappa importante: ii portale di riferimento degli studenti ha festeggiato i primi 14 anni di attività sfoggiando nell'ultimo anno una crescita di traffico del 30%. Gli unique browser mensili ormai viaggiano stabilmente su una media di 2.500.000, pur mantenendo un indice di concentrazione del target studenti tra i più alti in Italia (IC 323, fonte Audiweb sett. 2014). Il tutto all'interno di un ecosistema digitale in cui spiccano gli oltre 700.000 fan su Facebook, App mobile da oltre 400.000 download in poco più di 18 mesi e una solida rete di collaborazione editoriali con testate di primo piano a livello nazionale come Tgcom24.it, Lastampa.it e Ansa.it. A trainare le visite sono stati i contenuti editoriali specifici per i vari segmenti di studenti, dalle scuole medie all'università, passando per l'affermazione di alcuni servizi innovativi come lo Skuola.net Store (www.skuola.net/store), il primo marketplace in Italia per la compravendita di appunti universitari online. Ma anche iniziative di presenza sul territorio come i viaggi in collaborazione con Karambola (Gruppo Alpitour) e 10 University Tour con Ford. Skuola.net ha dunque le carte in regola per poter guardare con fiducia al 2015. Grazie alla massiccia e diversificata presenza online e offline, 11 portale offre la possibilità di contattare lo studente h24 su ogni mezzo, in ogni canale, in ogni contesto da lui frequentato aumentandone l'esposizione e il valore con progetti speciali integrati coerenti. Ecco quali saranno le sue strategie, anticipate da Marco Sbardella, head of marketing and business development. Quali novità e iniziative ha in serbo Skuola.net per ii prossimo anno? Nel corso degli ultimi 12 mesi l'azienda si è strutturata per riuscire a soddisfare le esigenze del mercato, che richiede una sempre maggiore vivacità agli editori e alle concessionarie. I nostri partner possono contare su una realtà capace di ideare progetti integrati utilizzando numerosi strumenti anche su diversi canali: contenuti editoriali di .qualità sul portale, streaming di eventi dal vivo, videochat in diretta, web serie, social, attività di ufficio stampa, ricerche di mercato online e anche eventi sul territorio. Grazie a questa serie di possibilità un progetto di comunicazione su Skuola.net riesce a intercettare in maniera efficace un target mutevole e diffìcile da comprendere come quello dei giovani, fornendo inoltre preziose informazioni su abitudini e interessi per lo sviluppo del proprio business. Passando, invece, al fronte commerciale, Skuola. net potenzierà la formula del native advertising, che nel corso degli ultimi mesi ha portato non poche soddisfazioni. Potete già anticipare qualche progetto in partenza prossimamente? Come accennato in precedenza, l'obiettivo è quello di alzare l'asticella cercando di comunicare i valori dei brand e dei nostri partner in maniera integrata con contenuti e contesti che non risultino alieni ai giovani. Quindi nel primo semestre del 2015 vogliamo ripetere e ampliare l'esperienza di successo dello University Tour. Un progetto di comunicazione diretto agli studenti universitari e che in un momento difficile come quello attuale ha voluto incoraggiare i giovani a dare corpo alle loro buone idee di futuro, magari aprendo una startup. In > โข partneship con Ford, il progetto ha ingaggiato su Skuola.net gli universitari sia online, grazie a una sezione cobrand dedicata e una webserie dedicata agli startupper, ma anche offline portando una Ka in cinque atenei di altrettante città. Chiaramente una varietà così ampia di attività ha fornito materiale per una copiosa e fruttuosa attività di Pr, che ha permesso di dare riverbero all'iniziativa anche su vari portali di informazione generalisti. Tuttavia, qusta non è la sola novità: già da oggi abbiamo lanciato nuovi formati editoriali come i listicle e i quiz di profilazione, pensati per iniziative di tipo native, ma che strizzano l'occhio alla tendenza dei social, così da favorire una maggiore viralizzazione dei contenuti con lo siile Skuola.net. Mei corso del 2014 avete confermato e potenziato ie collaborazioni con importanti testate giomalistiche come [email protected], Lastampa.it e Ausa.it. Continuerete su ipesta strada anche nel ?J15? Queste collaborazioni sono destinate ad essere confermate, anzi da qualche mese si è aggiunto anche il free press Leggo, sia con una rubrica editoriale sul cartaceo che sull'online. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 130 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato marketing aziende 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 56 (diffusione:12000, tiratura:13000) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 131 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Quotidianamente Skuola.net produce quindi contenuti per quattro testate generato, a testimonianza sia della qualità delle informazioni prodotte sia della capacità della testata di conoscere il mondo dei giovani e di creare notizie. Inoltre gli ottimi rapporti che sussistono con agenzie di stampa, radio, televisioni e quotidiani cartacei fanno sì che il brand Skuola.net sia protagonista su tutti i mezzi di informazione. Questa leadership non sarebbe stata possibile senza un lavoro giornalistico di informazione puntuale e di qualità, che ci contraddistingue nel panorama editoriale orientato ai giovani. Dopo il lan pochi mesi è divenuta ia più scaricata del settore, aveva! annunciato la partenza altre due nuove iniziative. Vi sono aggiornamenti in merito A settembre abbiamo rilasciato una nuova app destinata ad offrire un' alternativa al diario cartaceo: Diario Skuola.net: in soli due mesi, solo su piattaforma Android, abbiamo ottenuto oltre 50.000 download, entro l'anno ci sarà il lancio della sua corrispettiva per iOS. A questo prodotto affiancheremo, dal prossimo anno, anche una nostra linea di Diari cartacei, creati in crowdsourcing dai nostri utenti e in collaborazione con Smemoranda. Il nostro obiettivo è quello di rilasciare ogni anno un prodotto o un servizio nuovo che soddisfi i bisogni che gli studenti quotidianamente ci comunicano. Un esempio? Dal 2013 grazie all'introduzione dello Store per gli appunti universitari, migliaia di studenti riescono a incassare anche centinaia di euro al mese vendendo i propri contenuti online. Questo permette al brand di raggiungere sempre più in profondità il target e di creare una fidelizzazione molto forte. Quali sono complessivamente gli obiettivi e le previsioni di crescita per il 2015 di Skuola. net, sia sotto il profilo degli utenti sia per quanto attiene l'ambito della raccolta? L'obiettivo di crescita di Skuola.net passerà attraverso il lancio di nuovi servizi, eventi sul territorio e licensing. Tutto ciò unitamente a un piano di crescita dell'offerta editoriale e commerciale del portale, porterà a migliorare le metriche di tutto l'ecosistema digitale che ruota intorno al portale. A fronte di questi numeri e di un'offerta commerciale ampia e multicanale, riteniamo che si possa puntare a crescere notevolmente nel 2015. โข E ORA IL BRANO L'obiettivo per Skuola.net è di comunicare con congruenza i valori del brand e dei suoi partner in maniera integrata, con contenuti e contesti che non risultino alieni ai giovani PER CRESCERE L'obiettivo di crescita passa attraverso il lancio di nuovi servizi, eventi sul territorio e il licensing. Oltre a questo, occorrerà spingere con determinazione sullo sviluppo del portale sul piano editoriale e commerciale 17/12/2014 MediaForum - N.25 - novembre 2014 Pag. 80 (diffusione:12000, tiratura:13000) Ecco come spenderemo per Natale. Anche online Sotto l'albero quest'anno ci saranno giocattoli, ma anche vini e leccornie. Sulla rete si acquistano soprattutto peluches, puzzle e supererai. Il 64% delle persone compera prosecco e spumante. E il 34% ordina il panettone soltanto su internet Davide De Vecchi Sotto l'albero quest'anno ci saranno giocattoli, ma anche vini e leccornie. Manca poco più di un mese a Natale, ed è proprio in questo periodo che sette italiani su dieci, secondo un'indagine realizzata dal sito di vendite online vente-privee, iniziano a comprare i regali per i propri cari. Sulla rete, si acquistano soprattutto peluches, puzzle e supererai. Il 64% delle persone compra prosecco e spumante. Il 34% ormai ordina il panettone solo su web. E i genitori si barcamenano come possono per far vivere la magia delle feste ai propri figli. Questo, malgrado la disoccupazione a livelli altissimi e la produzione industriale in calo anche tra luglio e settembre. Non c'è da stupirsi quindi se i doni di questo fine 2014 saranno all'insegna del risparmio. I consumi delle famiglie in generale sono scesi del 10,7% nell'ultimo triennio. E Adusbef e Federconsumatori parlano di una minore spesa intorno ai 78 miliardi di euro. Le tasche degli italiani sono minacciate poi dal rischio di incremento dell'Iva e delle accise sui carburanti previsto nella clausola di salvaguardia della legge di stabilità. "A regime tutto ciò costerebbe 842 euro annui a famiglia", assicurano i presidenti delle due associazioni dei consumatori Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. "Scovare l'occasione" continua così a essere il motto anche in questo scampolo di fine anno. Gli italiani hanno maturato ormai una certa esperienza. Lo rivelano 1 dati sulla crescita del mercato dell'usato, che ha raggiunto un giro d'affari di 18 miliardi di euro, secondo un'indagine Doxa per Subito.it. Molti cittadini hanno poi imparato ad acquistare su internet abiti e accessori nuovi di zecca, pur di riuscire a pagare uno stesso prodotto a un minor prezzo. Gli acquisti dei clienti italiani da siti nazionali e da stranieri, secondo dati del Politecnico sono aumentati del 16% raggiungendo i 14,6 miliardi di euro (13 solo da siti italiani). E il fenomeno è stato avvertito in maniera pesante dai commercianti. Tanto che la stessa Confcommercio, preoccupata per questa tendenza, ha pubblicato di recente una sorta di guida "I negozi all'era di Internet" per dispensare consigli agli associati. I siti dedicati all'ecommerce come vente-privee, un fatturato globale di 1,6 miliardi nel 2013 e 2 milioni di clienti nel Bel Paese, non a caso prevedono vendite in crescita anche in questo periodo che precede il Natale. Questo nonostante il 23% degli intervistati abbia a disposizione un budget inferiore all'anno scorso, secondo l'indagine dei francesi, che ha preso a campione oltre 6 mila persone in tutta Europa. Anche se più poveri di altri paesi, restiamo i più legati alle festività natalizie. E malgrado tutto, il 68% degli intervistati ha affermato che quest'anno comprerà i regali tanto in negozio quanto su internet. E il 72% parteciperà alle cosiddette "vendite evento" online, dove poter trovare buoni prodotti, magari rimanenze di magazzino, a prezzi scontati. "L'Italia si sta rivelando terreno fertile per l'ecommerce - spiega il country manager Italia di venteprivee, Andreas Schmeidler - il rostro sito continua a registrare un aumento di ordini: nel mese di ottobre abbiamo avuto una crescita del 55% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con picchi che sono arrivati al 65% nel mese di novembre". โข IN TEMPI DI CRISI I genitori, dato il contesco economico in cui versano le famiglie italiane, si barcamenano per far vivere il Natale con gioia ai figli. E si rivolgono al web per effettuare molti acquisti personali ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 132 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ecommerce / marketing aziende 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 32 (diffusione:5000) Strategie per presidiare l' RTB Operativa da un anno in Italia, la sigla è pronta a introdurre nuovi formati su video neh media Rtb , come il PushAd. Senza tralasciare di investire anche nel! Rtb Mobile Manuela Falcherò Apoco più di un anno dal suo arrivo sul nostro mercato, Prime Real Time - private market piace che abilita publisher e buyer di primissima qualità alle strategie di vendita e acquisto in ambiente automatizzato Real Time Bidding - può dirsi soddisfatta dei risultati ottenuti. Il progetto pilota italiano della start up olandese ha infatti abilitato circa 50 editori Premium a partecipare a un'offerta qualificata e trasversale di rich media venduti in modalità programmatica. Una solida base di partenza, quindi, per guardare avanti e sfruttare le opportunità di crescita assicurate dal programmatic advertising. Opportunità promettenti, di cui si dice convinta la country manager di Prime Real Time, Cristina Pianura. In termini complessivi, qual è oggi lo stato dell'arte del Real Time Bidding in Italia e quale futuro, a suo giudizio, attende questa modalità di acquisto? Nel corso del 2014 sono stati fatti enormi passi in avanti sia in termini di evoluzione tecnologica che in termini di consolidamento dell'industry domestica nel programmatico. Oggi è opinione diffusa che occorra avere una strategia di programmatic selling sia attraverso i private marketplace che attraverso gli Adexchange e la consapevolezza che l'Rtb stia avanzando sempre rapidamente è patrimonio comune. Il programmatic farà bene alla nostra industry perché porterà da un lato alla crescita dei prezzi con una reale valorizzazione dei bacini più qualitativi. In tal senso il futuro è roseo per chi ha investito nel prodotto e nelle proprie audience e saprà mettere in competizione ogni adsource. L'unico neo che vedo, figlio forse di una certa immaturità del mercato è che il driver del cambiamento è dettato dalla domanda e questo, a mio parere, comporta un eccessivo sbilanciamento tra priorità e opportunità per la vendita che ancora non valorizzano appieno la vera, grande occasione che il programmatic advertising mette a disposizione dei publisher e dei marketplace, ovvero la competizione. Passando invece nello specifico di Prime Real Time, la sigla ha abilitato decine di publisher premium al video programmatic. Quali sono le frecce all'arco della sua offerta? E' un onore per Prime Real Time avere tra i nostri partner praticamente tutte le prime 50 property ita liane di medio-alto livello. Oggi lavoriamo in esclusiva per realtà importanti come Adnkronos, che ha scelto Prime Real Time e il programmatic come primo canale di vendita online, Citynews e Today.it, i siti del gruppo Maggioli, Cavai Service, Subito.it. Il marketplace di Prime Real Time ospita inoltre inventory qualificata di property come Piemme, Spe, Tgadv, Blogo, Muzu.tv, Tag Advertising, Publy.net e numerosi siti verticali. Complessivamente quasi 1 miliardo di impression, il 3O°/o delle quali dedicate a rich media video e skin. Vi sono case history che ben rappresentano l'expertise e l'efficacia della formula proposta da Prime Real Time? Prime Real Time ha consentito a numerosi advertiser di acquistare in modo pionieristico in programmatico formati rich media video come i box expandibili, le skin, i contextual video potendo attingere con un semplice click o una sola creatività a bacini enormi e qualificati. Posso citare i casi di TeleTu, Zurich, Nissan, Peugeot, Sky che da mesi utilizzano stabilmente il nostro marketplace grazie alle performance di copertura, ctr, viewability che registrano le nostre campagne con pochissimi limiti operativi. Negli ultimi mesi, il sismografo degli investimenti in formati speciali di Prime Real Time sembra essersi mosso a ritmi frenetici. Quali i motivi di questa tendenza? Prime Real Time ha spesso avviato test pionieristici su formati speciali lanciati dal nostro marketplace. Il 3O°/o della nostra raccolta è legata ai formati rich media e questo implica un continuo sviluppo in tecnologia e in formati nuovi. I rich media, video e non, saranno il driver di crescita del programmatico nel corso del 2015, e Prime Real Time si farà trovare pronta avendo conquistato la fiducia dei propri editori e dei trading desk che lavorano con noi. La fine del 2014 coincide anche con l'anniversario del primo anno di attività in Italia per Prime Real Time: qual è il bilancio di questi 12 mesi? Continuiamo ad essere l'unico marketplace indipendente basato sul programmatic advertising come core business. Il bilancio è molto positivo, anche oltre le aspettative; abbiamo guidato una transizione importante, portato sul mercato ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 133 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato prime real time 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 32 (diffusione:5000) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 134 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato un nuovo approccio e nuove soluzioni di vendita, contribuito grazie alla semplicità d'uso e di implementazione a erogare centinaia di campagne e a raffinare le tecniche di buying. In Prime Real Time è oggi sedimentata una competenza senza pari nel nostro mercato di riferimento, contiamo su una giovanissima squadra di ragazzi che stanno contribuendo a far crescere il nostro prodotto e che credono nel futuro di questo progetto. E quali sono le previsioni e le novità in serbo per il 2015? Riteniamo che l'incidenza del programmatic advertising raddoppierà la sua quota sul totale dello spending arrivando ad un effettivo 15°/o su base annua grazie soprattutto al driver del video e dei rich media. Prime Real Time consoliderà il nostro PMP con nuovi ingressi in esclusiva e porteremo nuovi formati su video rich media Rtb: oltre al contextual video, che siamo stati i primi a promuovere in Rtb, avremo anche il formato PushAd, ovvero un formato proprietario contenente un video ads. Investiremo inoltre moltissimo nell'Rtb mobile dove le potenzialità sono del tutto inespresse. Consiste nella competizione la vera, grande occasione introdotta nel mercato dal programmatic li trenta per cento della raccolta è legato a formati rich media Oltre le aspettative «II bilancio del primo anno di attività è molto positivo, anche oltre le attese», afferma con soddisfazione Cristina Pianura, country manager di Prime Real Time 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 36 (diffusione:5000) I vantaggi del modello Owned First Compiine questo innovativo approccio, il digitai viaggia a un tasso ili crescita più che doppio rispetto alla media della centrale, già peraltro protagonista di incrementi a due cifre Manuela Falcherò Sarà internet a spingere gli investimenti pubblicitari mondiali nel 2015. A dirlo è l'ultima edizione deH' Advertising Expenditure Forecasts di ZenithOptimedia. L'agenzia prevede infatti che l'investimento in adv online conoscerà il prossimo anno un aumento del 17,1% contro il +5,3°/o stimato per la spesa globale in pubblicità. A determinare la fase espansiva del web, sostiene sempre ZenithOptimedia, il miglioramento della tecnologia alla base dell'adv online che rende la comunicazione sul web più conveniente ed efficace. In questo scenario, l'Italia non fa eccezione: nel nostro mercato la rete dovrebbe oltrepassare nel 2014 la cifra di 1,4 miliardi di euro, per proseguire in crescita fino a 1,56 miliardi del 2015 e a 1,67 miliardi del 2016. Molto di nuovo potrebbe quindi accadere sul fronte online anche nel nostro Paese, come anticipa a Netforum, Luca Cavalli, managing director di ZenithOptimedia in Italia. Quali sono oggi le performance della comunicazione su internet? Il mondo digitale è protagonista di una crescita diffusa - tocca infatti tutti i comparti -, ma non omogenea. A determinare questa tendenza, due motivi. Il primo è di carattere economicofinanziario: è chiaro che le categorie più rilevanti in valori assoluti registrano tassi di incremento più contenuti. Il secondo riguarda invece l'aspetto contenutistico-strategico: il mercato si sta infatti dirigendo in modo sempre più diretto verso soluzioni a performance e modalità di acquisto come l'Rtb che stanno quindi spostando l'ago della bilancia degli investimenti. E, conseguentemente, stanno anche incidendo sul complessivo sviluppo dell'ecosistema digitale. Dal vostro osservatorio, l'evoluzione tecnologica porterà novità capaci di modificare il già dinamico assetto del mondo dell'adv online? Va detto che nel corso degli ultimi 15 anni, il settore ha cambiato pelle più volte. All'inizio della sua storia, l'adv online è stato identificato con la tecnologia; in una seconda fase, poi, è stato vissuto e interpretato come una modalità di pianificazione in grado di assicurare un'interconnessione con il target diversa da quella generata dai mezzi classici. Al web insomma è stato riconosciuto il grande pregio dell'interazione con l'utente. Oggi invece il comparto si sta dirigendo verso un terzo step, che consiste nell'industrializzazione del processo. Sta insomma ritornando in parte all'origine, grazie a una sintesi tra l'aspetto tecnologico e la capacità di interconnessione. E guardando avanti, penso che ci aspetti un quarto stadio, nel quale il digitale arriverà a coinvolgere anche il mondo al di fuori della rete, contaminando i mezzi che per loro natura possono dialogare con quest'ultima. Passando invece alla realtà di ZenithOptimedia, qual è il bilancio di questo 2014 sul fronte web? Da anni stiamo vivendo una stagione straordinaria, frutto di una sempre necessaria dose di fortuna unita a professionalità e impegno: stiamo infatti complessivamente registrando tassi di crescita a doppia cifra. Un ottimo risultato, quindi, che, in un mercato in difficoltà non certo in grado di essere di grande supporto, diventa ancora più significativo. Certo, non nascondo che si fatica a mantenere questi ritmi, anche perché i clienti proprio alla luce della crisi complessiva sono sempre più esigenti. Il bilancio resta comunque molto soddisfacente, anche grazie a un digitale che brilla, viaggiando a una velocità più che doppia rispetto alla media della centrale. Un successo cui contribuisce senz'altro il nostro approccio "Owned First" che ripensa radicalmente il modo in cui i clienti distribuiscono le proprie risorse sui mezzi paid, owned e earned. Un approccio che ci porta a partire dai canali e dalle risorse già in possesso delle aziende - come per esempio video online, immagini, musica e contenuto scritto per poi procedere lungo una precisa filiera di passaggi: analisi, quantificazione, ottimizzazione e sviluppo di nuovi contenuti e soprattutto distribuzione di questi ultimi. Un iter che, a mio parere, è destinato a svilupparsi anche oltre il settore digitale. Infine, quali sono le prime proiezioni per il prossimo anno a livello di mercato? In termini generali, occorre essere realisti: speriamo in un pareggio o al massimo in un piccolissimo segno più. Molto comunque dipenderà da quel che accadrà nel mondo televisivo - penso alla riforma della Rai - e, allargando lo sguardo, sul fronte politico, che modificando l'asserto complessivo, incide inesorabilmente anche sul ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 135 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato zenith optimedia 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 36 (diffusione:5000) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 136 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato mercato pubblicitario. Quanto al digitai, prevedo un trend di crescita, con un forte accento posto sul programmatic. E sul fronte di ZenithOptimedia? Siamo senz'altro fiduciosi. Certo, sento molto parlare della tendenza da parte delle aziende ad internalizzare la gestione delle informazioni necessarie alle pianificazioni online. La verità è però che il digitale non è poi così diverso dagli altri mezzi: i dati di per sé non sono la soluzione, tutto dipende invece dalla capacità di utilizzarli e quindi dal team di professionisti coinvolti. E non mi pare che all'interno delle multinazionali la creazione di squadre specializzate rappresenti un trend diffuso. Per contro, i centri media sono in grado di fornire professionalità specifiche, con un ulteriore e non tra Quarto stadio «Penso che l'evoluzione di internet vada verso un quarto stadio, nel quale il digitale arriverà a coinvolgere anche il mondo al di fuori della rete» dice Cavalli, m.d. di ZenithOptimedia Italia scurabile vantaggio: chi lavora in agenzia, infatti, si forma attraverso esperienze molto variegate. Il che rappresenta un asset cruciale nel mondo online: per poter ben funzionare, infatti, le piattaforme necessitano proprio di continui scambi con un mondo molto ampio. Solo stando nel mondo, infatti, si sfruttano le opportunità offerte dalla rete. Il mercato è insomma atteso da sfide importanti. Servono nuove professionalità, nuove tecnologie, nuove visioni. È in evoluzione costante. E noi, in ZenithOptimedia, ci siamo. In profondità Owned First, ecco in sintesi in che cosa consiste Al contrario del modello tradizionale Paid first, la costruzione della marca nell'approccio Owned first mette l'esperienza dell'utente al centro delle storie veicolate dalla comunicazione. Tutto ciò è reso possibile dal fatto che il digitai entertainment e le esperienze digitali di marca diventano due sfere sempre meno distinguibili. Attraverso Touchpoints, il suo strumento per l'analisi del consumatore, ZenithOptìmedia ha dimostrato come un approccio Owned First, che utilizza i mezzi paid per spingere le persone verso le risorse e le piattaforme owned di una marca, produca livelli più alti di consumer engagement rispetto agli approcci più tradizionali, che trovano il proprio fulcro nei paid media. Come parte del lancio del nuovo approccio Owned First, ZenithOptimedia ha prodotto per gli inserzionisti una guida su come adottarlo: "Owned First: Challenging thè Conventions of Paid, Owned and Earned Media". L'agenzia ha anche realizzato il sito www.ownedfirst.com. Foto: Luca Cavalli 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 40 (diffusione:5000) L'email marketing efficace L'azienda lancia MDirector, nuova piattaforma di email, sooial e sms pensata per aiutare le imprese a comunicare efficacemente e fidelizzare i proprì clienti Manuela Falcherò Anticipo, prevedo, arrivo prima. Questo è il significato di "antevenio" in latino. E questa è esattamente la missione di Antevenio: aiutare i clienti ad anticipare i propri concorrenti nella generazione di audience, database, conseguimento delle vendite e fidelizzazione dei clienti. Fondata nel 1997, è oggi quotata alla Borsa di Parigi e conta diverse sedi tra Madrid, Barcellona, Milano, Parigi, Londra, Buenos Aires e Messico DF. Al suo interno operano specialisti in performance e brand marketing. Ma non solo. Lavorano soprattutto professionisti consapevoli che, per adattarsi più rapidamente ai costanti cambiamenti del mondo digitale, devono sviluppare quotidianamente soluzioni tecnologiche di proprietà. Soluzioni che la sigla mette al servizio dei clienti da più di 16 anni, come illustra Simone Sicuro, amministratore delegato di Antevenio Italia. In che cosa si distingue la vostra offerta? Nella capacità di fornire grossi volumi di lead di qualità attraverso l'email marketing, nella gestione rapida ed efficace di grandi clienti con richieste importanti di traffico e obiettivi da raggiungere in tempi brevi, in un pool di database sempre rinnovati grazie alla costante attività di lead generation interna e nell'approccio multinazionale nella gestione dei clienti. Quest'anno siamo inoltre entrati nel mercato del software con la nostra piattaforma di email ed sms marketing MDirector (www.mdirector.it) che garantisce un'integrazione nativa con le nostre attività di coregistrazione, permettendo così ai clienti una crescita rapida del proprio database. Può raccontarci qualche case history che ha utilizzato con efficacia la vostra formula? Siamo sempre mol; to attivi sul fronte i commerciale ed abbiamo un portafoglio di oltre 500 clien: ti. Nel 2014 abbia; mo acquisito e gestito importanti progetti per grosse aziende. Non possiamo entrare nel dettaglio per ovi vie ragioni di riserva'โข tezza dei progetti, ma ; possiamo dare sicura; mente alcuni spunti ; delle quattro direttive ; sulle quali abbiamo lavorato in maniera estesa con i nostri | clienti. La prima cor| risponde a lead e saI Ies generation massiva in esclusiva: siamo diventati per i nostri top client l'unico interlocutore sul canale digitai e abbiamo garantito, mese dopo mese, un media mix digitale funzionale a raggiungere gli ambizioni obiettivi di lead e vendita. La seconda rimanda all'internazionalizzazione: molti dei nostri clienti ci chiedono sempre più di lavorare su country estere. In tutto l'anno abbiamo gestito per loro campagne massive su diverse nazioni europee e con una parte di essi abbiamo pianificato campagne anche in Paesi quali Cina e India. La terza riguarda il retail: 1 ' app roccio combinato di mail ed sms ci ha permesso di gestire attività pubb l i c i t a r i e fortemente geolocalizzate, a supporto in particolare del settore del retail dove è importante lavorare su aree di promozione geograficamente circoscritte. Infine, la quarta coincide con la retention: abbiamo lanciato sul mercato la piattaforma di email ed sms marketing MDirector, un software sas per la gestione delle campagne sui database dei nostri clienti. Grazie a questo strumento possiamo presentarci come un interlocutore unico per attività di acquisition e redemption. Da cosa nasce la scelta di immettere sul mercato una piattaforma tecnologica per la gestione delle campagne di email ed sms? La scelta deriva dal fatto di voler sempre offrire ai nostri clienti i migliori servizi per aumentare la loro redditività e MDirector è uno strumento davvero interessante e capace di soddisfare questi obiettivi. La possibilità di gestire in maniera autonoma le proprie campagne di email, sms e social permette alle aziende di avere il totale controllo e di lavorare quotidianamente sull'ottimizzazione delle stesse per massimizzarne i risultati. Qual è il bilancio di questo 2014? L'obiettivo di bilancio del 2014 è positivo. Nonostante la crisi generale stiamo confermando il trend dello scorso anno e abbiamo indicatori importanti di risultato positivo sia in termini di fatturato che di liquidità. Inoltre, come detto, abbiamo concluso con successo lo startup della piattaforma tecnologica MDirector. Quali sono le prime stime per il 2015? Nel 2015 punteremo molto sul rinnovamento delle nostre propertie editoriali (Cliccalavoro, InVIPtus, Turista curioso), consolideremo ulteriormente l'area partner (relativa alle attività di affiliazione) e proseguiremo con lo sviluppo tecnico e ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 137 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato antevenio 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 40 (diffusione:5000) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 138 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato commerciale della piattaforma MDirector. Un importante passo sarà il nostro ingresso strutturato nel mondo del video advertising attraverso un nuovo format e un approccio innovativo. Controllo & ottimizzazione Lanciata quest'anno, MDirector è un software sas per la gestione delle campagne sui database dei clienti. Consente alle aziende di essere autonome Attività più che consolidata Fondata nel 1997, in Italia Antevenio è guidata dall'amministratore delegato Simone Sicuro (nella foto sotto) Quest'anno fa registrare risultati positivi sia in termini di fatturato sia sotto il profilo della liquidità 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 50 (diffusione:5000) La verticalità fa bene al business La concessionaria guidata da Marco Iacobeltis si prepara ad archiviare il 2014 con un incremento del 40%, frutto della sua capacità di allinearsi agli obiettivi dei clienti Giulia Zuffi Partendo dagli editori, ha creato una struttura agile e dinamica che lavora valorizzando il prodotto editoriale, declinandolo su tutti i driver dell'advertising online per raggiungere gli obiettivi di comunicazione dei clienti. A parlare delle strategie di Talks Media è il suo ceo, Marco lacobellis. Quali i principali trend che hanno caratterizzato il mercato durante quest'anno? Quali avrano un peso sempre maggiore in futuro? La risposta semplice sarebbe: programmatic, video adv e verticalizzazione. La risposta di respiro più ampio è che è il mercato si sta evolvendo freneticamente. Il programmatic è ormai realtà e sta portando con sé una polarizzazione che vede da una parte chi offre bacini sterminati di inventory da cui attingere mediante i giusti mezzi tecnologici, dall'altra chi offre nicchie sempre più verticali, concentrandosi sulla customizzazione dei progetti e sul rapporto di fiducia col cliente. Noi, pur non trascurando affatto il programmatic buying, continuiamo convinti a puntare sulle verticalità e sulle sinergie di lungo periodo con i clienti. Come chiuderete l'anno a livello di fatturato? Quali sono i verticali che hanno dato migliori risultati? Niente male, direi. Per il quarto anno di fila chiudiamo l'anno con un più in doppia cifra. Il 2014 dovrebbe sfiorare il 4O°/o di crescita rispetto all'anno precedente. Un incremento così costante ci rende orgogliosi: in un mercato ormai vicino alla crescita zero significa che sempre più clienti preferiscono investire con noi piuttosto che affidarsi a realtà più grandi, istituzionali, ma meno agili e capaci di allinearsi veramente ai loro obiettivi. Quanto alle verticalità, il gaming, per noi, resta una certezza, ma quest'anno abbiamo avuto grandi risultati aprendoci al mondo delle performance sia lato desktop sia lato mobile. E' una strada che vogliamo approfondire. Potete fare un esempio di un'operazione pubblicitaria da voi condotta con particolare successo? Quella che ci ha divertito di più quest'anno è stata sicuramente la campagna per il lancio di Sunset Overdrive, un gioco Microsoft. La campagna è stata cross mediale on e off line sul network di Everyeye.it. Oltre ad una attività display mobile e desktop, i live streaming e le review dei nostri Youtuber, abbiamo abbinato alcune attività off line nelle due fiere più importanti nel mondo del gaming: la Milano Games Week e il Lucca Comics. Con Everyeye abbiamo portato in scena 10 performer, atleti parkour, mascherati da character del gioco. Hanno movimentato le fiere con le loro corse, salti assurdi e acrobazie di ogni tipo. Abbiamo visto i ragazzi fare la coda per un selfie con loro e i bambini restare a bocca aperta nel vederli volare da uno stand all'altro. Ah, e abbiamo visto anche un cliente soddisfatto. Spettacolare! Verticalità e viewability sono oggi protagonisti dell'adv online: sviluppate un sistema di misurabilità per questi due fattori? La viewability è uno di quei "concetti trend" che ciclicamente esplodono nel nostro mondo per poi sgonfiarsi e stabilizzarsi in una forma ridimensionata. Noi ovviamente siamo pronti, i nostri partner tecnologici ci permettono di fornire ai clienti tutti i dati che possono servire loro (e probabilmente anche molti di più), ma non credo che il tema della viewability rappresenti davvero la chiave di volta della video adv. Molto più interessante, per noi, il tema della verticalità. E' qui che vediamo il vero valore aggiunto per i clienti. Il nostro network è fatto da pochi siti di qualità superiore, non aggreghiamo centinaia di piccole realtà, e per ognuno dei nostri portali siamo in grado di scegliere per il cliente le sottosezioni e i tool più interessanti. Il nostro non è un lavoro standardizzato, è un'opera di sartoria. Più vertical di così... Novità per il 2015? Stiamo elaborando una nuova verticalità molto interessante, che ci vedrà leader sin da subito. Stiamo strutturando meglio la nostra offerta mobile: è efficace, ma in pochi lo sanno. E stiamo aprendo nuove linee di business che si discostano dal lavoro di una concessionaria. marco iacobellis ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 139 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato talks media 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 52 (diffusione:5000) Pronti a guidare il mercato Un gruppo forte di un fatturato previsto nei 2014 di 100 milioni di dollari e una spiccata credibilità finanziaria e strategica. A questo risultato l'Italia ha contribuito sia con una percentuale a due cifre delle revenue. sia rappresentando il mercato principe per la sperimentazione di nuove soluzioni di video advertìsing, quali programmato e mobile Giulia Zuffi Visitando la nuovissima sede milanese di Teads, ci si accorge subito di due cose: la prima, che ormai tutti sanno, è che il mercato del video advertìsing è tra i pochi comparti in netta crescita persino nel nostro Paese; la seconda è che ci si trova in un'azienda dinamica e informale, con un'età media estremamente bassa e persone che sembrano innamorate del proprio lavoro - e dell'azienda stessa. Forse perché Teads dinamica lo è davvero e basta guardare al 2014 della multinazionale di origine paneuropea per avere la certezza che nessuno dei 300 dipendenti che operano sparsi in 25 uffici nel mondo si sia potuto annoiare. Prima la fusione, annunciata lo scorso marzo, di due delle realtà più interessanti del panorama del video adv: Teads, una video ad management Supply Side Platform (Ssp) già adottata da centinaia di premium publisher e video network nel mondo e in Italia, con Ebuzzing, provider multinazionale top player nel settore del video advertising online . L'unione delle due realtà ha dato vita a un gruppo inizialmente nominato Ebuzzing Et Teads che grazie a una serie di notevoli sinergie è apparso da subito in grado di competere ai più alti livelli nel settore mondiale del video adv, tanto che l'obiettivo per il 2015 diventa la quotazione al Nasdaq. Così a ottobre arriva il rebranding definitivo, con il management che si fonde definitivamente in una sola entità : e la "rinascita" delle due realtà in un'unica azienda, Teads, forte ; di un fatturato previsto nell'anno in corso di 100 milioni di dollari e, ovviamente, di maggiore credibilità finanziaria e strategica. In mezzo, a settembre, la nomina Christophe Parcot, ex capo di Yahoo Emea e manager con una no: tevole esperienza internazionale nel settore digitai, tanto per ribadire l'intenzione di crescere con forza e giocare un ruolo da leader nel futuro mercato servizi legati alla pubblicità video. Un'offerta tra le più complete del mercato A spingere in alto le ambizioni di Teads è la sua nuova offerta di servizi, divenuta grazie alla fusione più completa e tecnologicamente all'avanguardia. Netforum ha incontrato parte del team italiano di Teads per conoscere meglio quali saranno le novità per il mercato italiano. «Teads è "famosa" soprattutto aver introdotto il concetto di Outstream spiega Francesca Lerario, sales director Teads Italia -. Formati come l'inBoard e soprattutto l'inRead, che è considerato il nostro fiore all'occhiello, non si basano sul classico meccanismo del preroll, ma vengono inseriti con un criterio contestuale nel cuore dei contenuti editoriali quali articoli, presentazioni o news feed. Questo vuoi dire innanzitutto rispettare l'esperienza di navigazione dell'utente che è libero d'interagire con il contenuto pubblicitario solo se 10 desidera e grazie al meccanismo del view to play (la riproduzione del video parte solo quando l'utente è perfettamente parallelo alla porzione di pagina del sito in cui il contenuto pubblicitario è inserito, ndr) ci permette di garantire l'effettiva viewability di ogni video distribuito e quindi di vendere a costo per visualizzazione. Dal nostro punto di vista, quindi, non si è trattato di un "semplice" rebranding, ma di un vero e proprio nuovo posizionamento. Sono cambiate le strategie commerciali. Volevamo distaccarci dal : nostro vecchio posizionamento "social", colmando la distanza nei confronti di un'offerta più globale e strutturata di servizi media». A confermare 11 nuovo orientamento nei confronti del mer- \ cato è anche Lucio Mormile, già publi- ; sher director di Teads saltato nella nuova macchina organizzativa di Christophe Parcot con il ruolo di director of business operations:«La no- โข stra volontà è quella di diventare un partner tecnologico per gli operatori di questo mercato. Ma la "parte" di Ebuzzing non scomparirà. Viene incorporata in un'offerta più completa che si esplica in tre linee: i managed services, il nostro ad serving, che permette ai publisher di utilizzare e vendere pubblicità attraverso i nostri formati e in più ora c'è l'Ssp, la piattaforma che permette ai publisher di ottimizzare le revenue provenienti da investimenti tradizionali o programmatici, sia su formati instream che outstream. La componente di networking, quindi, sarà maggiore di prima e più incentrata sui publisher per i quali vogliamo essere dei partner tecnologici ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 140 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato teads 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 52 (diffusione:5000) ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 141 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato privilegiati». _ Innovazione di prodotti e processi A commentare le novità di prodotto introdotte dalla multinazionale con maggiore ironia ci pensa Giuseppe Bronzino, managing director di Teads: «Per chi, come me, è preposto alla definizione dei budget periodici, avere a che fare con prodotti sempre nuovi non è affatto semplice, perché comporta fare previsioni senza alcun riscontro precedente, basandosi su dati aleatori. Ma è meglio passare una notte in bianco per questo motivo che per la ragione opposta. Anche perché, in questa fase, accade spesso che le nostre previsioni vengano superate dai nostri risultati effettivi». Fenomeno che si ripeterà anche nel 2014 in cui l'azienda, conferma Bronzino, raggiungerà e probabilmente supererà l'obiettivo previsto di 100 milioni di fatturato globale. Al raggiungimento di tale risultato l'Italia ha contribuito sia direttamente, con una percentuale a due cifre delle revenue totali, sia indirettamente, rappresentando il mercato principe per la sperimentazione di nuove soluzioni in aree finora meno praticate quali, ad esempio, programmatic e mobile. «Sebbene non sia uno dei più rilevanti per dimensione, il mercato italiano è tra i più reattivi e flessibili, e tende ad adattarsi meglio alle novità e alla complessità sia tra gli operatori sia tra gli stessi investitori - conferma Mormile -. Per queste due aree di business, ad esempio, siamo probabilmente il mercato nazionale più importante per Teads e dettiamo i tempi delle politiche commerciali anche nei confronti di Paesi più maturi e sviluppati del nostro». Teads, si candida così a "lepre tecnologica" del settore del video advertising, con servizi destinati a diventare in breve tempo veri e propri benchmark di settore e un approccio completamente basato sulla misurabilità post campagna dei risultati, per andare incontro alle moderne esigenze degli inserzionisti. Ma quest'ultimo a quanto pare, non è una novità in casa Teads: «L'approccio alla viewability fa parte della nostra cultura. Infatti lo avevamo introdotto già l'anno scorso perché credevamo fosse già fondamentale per le aziende misurare l'effettiva rilevanza delle proprie attività di comunicazione. Se oggi non siamo più gli unici a farlo, ci fa piacere, perché vuoi dire un aumento degli standard qualitativi del mercato» conclude Bronzino. Professionisti Nella foto, da sinistra: Giuseppe Bronzino, managing director di Teads, e Francesca Lerario, sales director Teads Italia. Entrambi esprimono soddisfazione per l'andamento del 2014 Lepre tecnologica Teads si candida a questo ruolo nel settore del video adv, con servizi destinati a diventare a breve veri benchmark di settore e un approccio basato sulla misurabilità post campagna 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 62 (diffusione:5000) Non solo editoria Mei E01S il Gruppo avrà in concessione il primo e-commerce in Italia di accesson e ricambi auto, Autozona.it: un servizio utile che da la possibilità agli inserzionisti di raggiungere un'audience strategica, composta da possessori di auto, targetizzabile per singolo brand Manuela Falcherò Si rivolge a un pubblico potenziale di ben 35 milioni di persone. Tanti sono infatti gli italiani che hanno a che fare, a diverso titolo, con le due e le quattro ruote. E lo fa con una precisa e costante informazione redazionale diffusa attraverso 5 diversi siti: OmniAuto. it, OmniMoto.it, OraniCorse.it, OmniFurgone.it, e Automobilista.it. Ma non solo. Perché Edimotive da continuamente vita a num e r o si progetti di comunicazione originali e creativi. Nuovi format capaci di raccontare prodotti diversi attraverso le tecniche dello storytelling. A illustrarli è Federico Marongiu, sales manager della concessionaria pubblicitaria. Da qualche settimana ha debuttato su OmniAuto. it l'innovativo formai "#mifacciounclassico". Di che cosa si tratta? Dopo il successo della nostra prima web serie #ilvecchiocolcappello, vincitrice del premio per il miglior attore dato a Luca Di Giovanni al Roma Web Festival, abbiamo deciso di proseguire il filone lanciando una seconda web serie, #mifacciounclassico. Sapevamo che raccontare il restauro di un'auto culto degli anni '80 avrebbe coinvolto e appassionato i nostri lettori, ma non ci era chiaro quanto. E' stata jw una sorpresa anโข che per noi constatare l'attesa per la pubblicazione di ogni puntata ed il volume di iscritti al concorso che ha accompagnato la web serie e che consentirà ad un fortunato di vincere l'auto protagonista dei 5 video. Siamo orgogliosi di essere diventati un riferimento in Italia per le produzioni video a carattere automotive sul web e il milione di views al mese che i nostri contenuti producono su Youtube conferma questo successo. OmniMoto.it, invece, ha lanciato un branded trailer per Bardahl. Ce lo può raccontare? Lo sforzo creativo per raccontare in modo efficace un Olio Motore non è trascurabile, ma d'altra parte è indispensabile per riuscire ad intrattenere e far sorridere l'audience raccontando di fatto le feature di prodotti simili. Il branded trailer realizzato per Bardahl ha raccolto questa sfida. Per l'occasione il reparto progetti speciali di Edimotive ha ideato un eroe di 75 anni, "BardMan", con l'abilità di vincere gli attriti del mondo. Stiamo già lavorando con Bardahl a una serie di spin-off del progetto per portare il super eroe a contatto con le persone. Sentirete, insomma, ancora parlare di lui. Intanto ci avviciniamo alla fine di questo complicato 2014: qual è il bilancio di Edimotive sul fronte della raccolta per quest'anno e quali sono le stime per il 2015? Il 2014 per Edimotive è stato meno complicato del previsto: il nostro posizionamento vertical e la capacità di essere sempre innovativi con un occhio all'efficacia dei progetti ci ha consentito di crescere rispetto al 2013 chiudendo l'anno con un bilancio molto positivo. Con queste premesse non possiamo che essere positivi sulle previsioni 2015 anche grazie ad alcune novità importanti come la concessione del primo e-commerce in Italia di accessori e ricambi aut, Autozona, it, che integra la nostra offerta editoriale con un servizio utile e da la possibilità ai nostri inserzionisti di raggiungere un'audience strategica di possessori auto, targetizzabile per singolo brand. Sono previste novità importanti anche sul fronte del video advertising, ma su questo non posso ancora sbilanciarmi. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 142 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato edimotive 17/12/2014 Netforum - N.11 - novembre 2014 Pag. 94 (diffusione:5000) Riflettori su ebiz, Rtb e programmata, senza tralasciare il search erigine adv L'azienda chiude il 2014 con U segno più: crescita del 15% rispetto all'anno passato con un fatturato superiore ai 5 milioni e un gestito pubblicitario superiore ai 15 milioni di euro Ottavia Quartieri Tra le agenzie di marketing digitale più importanti in Italia, Sembox è impegnata a 360 gradi nel mondo del marketing online e presenta una leadership consolidata nei settori Seo e Sem, pur non trascurando altri ambiti caratteristici del digitale quali Rtb, programmatic buying, performance marketing, web analytics e creatività. Tra le numerose e differenziate attività svolte da Sembox, «Negli ultimi anni - afferma il ceo Salvatore Cartello - abbiamo investito nello sviluppo di nuove soluzioni per il mondo ecommerce al fine di creare un maggiore sinergia tra le diverse attività, anche grazie ai nuovi modelli di attribuzione e i sistemi di analytics più sofisticati. Nel mondo display abbiamo fin da subito adottato le nuove possibilità disponibili, dal real time bidding al programmatic, anche perché impiegano logiche per molti versi simili al search engine advertising». In ottica futura, il manager conferma che tra i driver di crescita che hanno ottenuto i maggiori risultati e sui quali si è deciso di puntare maggiormente c'è il programmatic: «Questo sistema avrà un peso sempre più rilevante, perché permette di unire il controllo degli spazi di pianificazione a una maggiore possibilità di targetizzazione e profilazione basata sull'audience». L'offerta proposta dall'agenzia si può definire, come già espresso poc'anzi, variegata e molteplice: al suo interno si mescolano la parte analitica con l'aspetto più creativo. Conciliare i due lati della medaglia, analytics e creativity, non è semplice ma Sembox, grazie a una consolidata esperienza nel settore e ai numerosi casi di successo, riesce a trovare una forte sinergia tra i due settori, migliorando il risultato finale. «Il nostro approccio agli aspetti creativi è molto analitico: progettiamo e valutiamo progetti e materiale creativo avendo ben presente qual è l'obiettivo da raggiungere - specifica Cartello -. Non si possono, inoltre, ottenere buone performance senza il supporto degli aspetti creativi, non mettendoli in contrapposizione, ma piuttosto creando una forte cooperazione». Il bilancio del 2014 «L'anno in corso per la nostra azienda è stato positivo; abbiamo, infatti, intrapreso con successo molti nuovi progetti tra i quali spicca sicuramente il piano di lavoro sviluppato per Sda Bocconi, che ha rappresentato un'importante sfida, foriera di molte soddisfazioni. Nel corso dell'ultimo anno siamo riusciti a raggiungere obiettivi importanti, sia in termini di lead acquisition che di gestione delle attività online nelle diverse country: dalla presenza sui principali portali mondiali di ranking degli Mba all'attivazione delle attività di search engine marke: ting su Baidu, nel mer; cato cinese». Quanto ; invece ai progetti fuI turi, «Continueremo i dice il manager - nello ; sviluppo di soluzioni \ pensate per il mondo \ ecommerce, che riteniamo possa esprimere ancora molte potenzialità e dove registriamo : tuttora poca sinergia : tra i vari canali. Inol; tre, anche sul fronte ! Seo abbiamo un'im; portante novità in ar; rivo. In questi anni mi : è capitato spesso di : confrontarmi con web ; manager "infastiditi" ; dal linguaggio e dali la reportistica Seo, per ; molti versi poco af; fine alle logiche del; le attività paid. Per far fronte a questa proble; matica, abbiamo svi; luppato una dashbo\ ard Seo pensata per i i web marketing mana; ger, in modo da monitorare l'andamento di questa tipologia di ati tività, generando nel \ contempo delle viste i marketing oriented». Infine qualche numero per stilare un bilancio del 2014 e programmare le strategie future: «Nel 2014 prevediamo una crescita di circa il 15% rispetto allo scorso anno. Questo è per noi un risultato molto importante, perché non solo siamo riusciti a consolidare la forte crescita avuta nel 2013, ma addirittura registriamo un ulteriore incremento a 2 cifre. Tradotto in cifre, chiuderemo con un fatturato superiore ai 5 milioni di euro e un gestito pubblicitario superiore ai 15 milioni di euro». Salvatore cariello ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 143 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato sembox 16/12/2014 360com Pag. 10 Sarà l'ultima stagione in discesa per la televisione? dopo anni di continua regressione, daL 2016 iL Mercato deLLa tv itaLiano dovrebbe beneficiare di una ripresa. È quanto eMerge daLL'uLtiMo rapporto deLLa società di ricerche, focaLizzato suL triennio che va fino aL 2016 Pietro Castagna La notizia c'è: dopo anni di continua discesa, a partire dal 2016 il mercato televisivo italiano dovrebbe vedere la ripresa. È quanto evidenzia l'ultimo rapporto della società di ricerche It Media Consulting, focalizzato sul triennio 2014-2016, secondo cui a fine periodo si rivedrà il segno più nei ricavi, trainati dalla diusione della broadband tv, connessa a internet, che inizierà a crescere. Il rapporto specifica che nel 2014 il mercato televisivo risente della lunga coda della crisi economica e perde complessivamente 213 milioni di euro rispetto all'anno precedente. Nel 2015, però, la discesa dei ricavi dovrebbe arrestarsi e a fine 2016 il mercato - secondo le previsioni - sarà cresciuto a una media annua del 2,6%. La pubblicità risentirà ancora della dicile congiuntura economica e si riprenderà a partire dal secondo semestre 2015, registrando nel periodo un aumento medio del 2,3%, grazie anche alla componente online broadband. Questo il dato che potrebbe sbloccare il settore e aprire nuove strade agli operatori. La diusione delle piattaforme spiega It Media Consulting - rimane per il momento stabile, anche se a partire dal 2016 la broadband tv inizierà a crescere. Il segmento della pay tv, inoltre, nonostante il calo previsto per il satellite, crescerà nel periodo considerato dell'1,6%, grazie allo sviluppo dell'oerta del digitale e, appunto, della tv connessa alla banda larga. Dal 2016 la pubblicità tornerà di nuovo a competere con la pay tv come risorsa primaria del mercato. Continua, intanto, la tendenza delle famiglie a spendere per i servizi televisivi in misura maggiore rispetto alle imprese. La tv a pagamento si conferma la componente maggiore della torta rispetto al canone. Nel 2014, Mediaset, Rai e Sky si spartiscono ancora la quasi totalità del mercato con una quota del 94%, in calo di un punto percentuale nel corso del triennio considerato. Sky Italia, pur confermandosi ancora il principale attore, vede ridursi il divario da Mediaset e Rai. Mediaset sorpassa Rai e ritorna secondo operatore. Gli altri operatori crescono più della media mercato. Nella pubblicità - si legge ancora nel rapporto - Mediaset rimane il principale operatore, con oltre la metà delle risorse, ma riduce leggermente la propria quota di mercato, a vantaggio soprattutto degli altri operatori. Nella pay tv, Sky rimane il principale operatore, ma perde quote di mercato, soprattutto a vantaggio di Mediaset Premium. Cresce la componente altri operatori, che registrano una crescita media superiore al 10%, confermando un trend manifestatosi negli anni precedenti. La7 e Discovery Italia insieme rappresentano circa due terzi dei ricavi degli altri operatori. Discovery Italia diventa il quarto operatore dopo Sky Italia, Mediaset e Rai. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 144 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Media consuLting: La crescita sarà trainata daLLa banda Larga 16/12/2014 360com Pag. 22 Le migliori soluzioni di programmatic buying integrano le campagne a silo in un'unica soluzione crosscampaign. tradizionaLMente È più usata su dispLay Il programmatic buying ha le sue radici nella pubblicità su display (o banner), ed è ancora questa la tipologia di pubblicità dove il programmatic buying è più avanzato. Virtualmente tutti i fornitori hanno un inventario disponibile per il programmatic buying; essi sono perciò integrati nei marketplace e stanno lavorando su modelli più avanzati come gli scambi privati. Ma anche gli altri canali si stanno muovendo verso il programmatic buying. Foto: Nota: In questo paper, definiamo come "contesto" l'insieme degli attributi mutevoli che non dipendono né dal consumatore, né dall'inserzionista o dalla campagna. Per esempio: un con- tenuto che appare accanto ad un an- nuncio pubblicitario, il device su cui si visualizza l'annuncio, l'orario, il giorno della settimana, il tempo atmosferico, le condizioni di Borsa o altri eventi significativi recenti. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 145 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Quali canali supportano il programmatIC buyIng 16/12/2014 Digitalic - 11 novembre 2014 Pag. 14 I SOCIAL E LA MEMORIA DEGLI ALTRI COME I SOCIAL MEDIA HANNO CAMBIATO IL MIO RAPPORTO CON LA MEMORIA? CREDO L'ABBIANO FATTO FIN DALL'INIZIO, GRAZIE ALLA LORO NATURA PERVASIVA NEI RAPPORTI SOCIALI. MA LA CONSAPEVOLEZZA DI RISPONDERE A UN NUOVO MECCANISMO COGNITIVO, QUELLA È ARRIVATA POCO TEMPO FA. Futura Pagano DR Prima che i social media entrassero prepotentemente nella mia quotidianità pensavo alla memoria sotto forma di elenchi puntati e numerati. Cose da fare, da ricordare, da catalogare, da puntualizzare, da inscatolare. Una sorta di razionalizzazione del passato, legato a una rappresentazione della memoria più simile a un database, a un cassetto, a qualcosa quindi di controllato. Il mondo di oggi non ha né la struttura, né la solidità di un tempo. Zigmunt Bauman è sempre capace di darmi una chiave di interpretazione del tempo moderno, quel tempo liquido che nelle società che si formano ibride tra i luoghi digitali e le città lente, diventa la vera moneta di scambio. I CAMBIAMENTI Una manciata di giorni fa, una miriade di conversazioni fa, ho scoperto su Facebook che Alberto era morto. Alberto era una persona che ho conosciuto grazie alla rete, il nostro primo incontro è stato nei social network, poi a un evento a Roma. Riesco a ricordare quel nostro primo incontro fisico, e non quello digitale. Era il 2012, ed ero a Roma da pochi mesi. Il tempo giusto per farmela amare/odiare, questa città piena di contraddizioni e altrettanto intrisa di possibilità. Era il World Wide Rome e insieme ad Alberto c'erano degli speaker che avevo tanta voglia di ascoltare. Chris Anderson, Riccardo Luna, Alberto Gottica, Massimo Banzi. Si parlava di maker, di social innovation e di tecnologia "smart" applicata alla socialità e alle città. Mi fa bizzarro ricordarlo proprio oggi, poche ore prima di andare a Maker Faire, per rivedere quelle stesse persone, circondate da migliaia di altre, tra partecipanti, istituzioni, media. Fa un po' l'effetto di aver vissuto quel cambiamento, di poche persone che condividono un interesse circoscritto, quasi una nicchia, che in soli due anni diventa centrale e di interesse per molti, della comunità. Era il 2012 quindi e ho memoria di come ascoltai Alberto totalmente conquistata dalla sua storia, ma soprattutto dalla sua incredibile capacità di raccontarla, facendo sognare gli altri. Ne avrei incontrati pochi, di bravi innovatori e grandi storyteller come lui, e già allora ero come consapevole di aver davanti un fenomeno. Da quel giorno nacque quella che io chiamo una conoscenza social. Molti si ostinano a usare categorie vecchie per incasellare fenomeni nuovi. Cose sconosciute, che riguardano le nostre vite, che abbiamo bisogno di catalogare secondo processi rassicuranti, forse per quella primordiale paura dell'ignoto che genera troppe domande e molta insicurezza. Quella che ha legato me e Alberto in questi due anni non era un'amicizia, non era una frequentazione. Ci siamo visti dal vivo pochissime volte dopo quel giorno a Roma, ma ogni volta c'era più empatia, e sintonia e sapevamo molto l'uno dell'altra e parlando di quello che ci riguardava (startup, lavoro, ricerca, innovazione) eravamo incredibilmente sul pezzo. Oltre a una particolare comunanza negli interessi e nella visione delle cose, ciò che ci legava credo non fosse nulla di particolarmente esclusivo. Badate bene, non voglio dire non abbastanza bello, e importante e di valore. Immagino solo che per un uomo come lui, molto conosciuta, apprezzato, amato nel "nostro" settore, stringere rapporti più o meno intimi con persone conosciute in rete fosse la normalità, fosse naturale. Così come naturale consideravamo entrambi condividere attimi della nostra vita quotidianamente con molte persone sui nostri social media e blog, conversare più o meno pacificamente online, esprimendo qualcosa molto vicino al sentimento, all'umore, dimostrando in maniera più o meno filtrata lo stato d'animo, il carattere. IL VIRTUALE È REALE E di fronte alla morte, la manifestazione di incredulità e di dolore per la sua scomparsa e di stima nei sui confronti è stata così grande, presente, avvolgente, da farmi pensare a come sia reale, ciò che trasmettiamo, da riuscire a creare empatie, simpatie, energie e generare coinvolgimento, a volte anche affetto e quindi dolore. Ho anche pensato a come sia diverso, online, percepire la mancanza di qualcuno. La mancanza di una presenza costante che si racconta e di un rapporto di reciproca conoscenza seppur tacito fatto di riempimento di spazi, di racconti. Ma nello stesso momento, rileggere i post, gli status e guardare le ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 146 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FUTURAP 16/12/2014 Digitalic - 11 novembre 2014 Pag. 14 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 147 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato foto sorridenti, rivedere i video, dia il conforto di una memoria che è lì, presente, recuperabile, sicura, affidata a quel luogo dove nulla è oblio, come la rete. โข Futurap è Futura Pagano, salentina amante della buona cucina, della rete e del pensiero laterale. Mi occupo di comunicazione e di social collaboration, aiutando le aziende a scoprire e a cogliere tutte le opportunità del digitale e del web 2.0. Sono consulente per agenzie di social media marketing, redattrice per testate di settore hi-tech, con un passato in Egorego, Coldirettì, Wunderman - network di agenzie internazionali specializzate in digitai marketing. Oggi freelance, docente e project manager di una scuoia di formazione sulle discipline del digitale. RISORSE โขโข La modernità liquida II sociologo e filosofo polacco Zigmunt Bauman ha usato le metafore di modernità liquida e solida per descrivere la società postmoderna. Viviamo in un presente perpetuo e trafelato, in cui tutto è affidato all'esperienza del momento, si perde il senso del tempo ed è difficile distinguere l'essenziale dal superfluo, il durevole dall'effimero. Nella modernità liquida il tempo non è né ciclico né lineare, ma frammentato in una moltitudine di particene separate, di punti. E la nostra identità di persone, che fino a ieri si costruiva su un Togetto di vita, può essere oggi assemblata e disassemblata in modo intermittente e sempre nuovo. Iโข Maker Faire La kermesse dedicata all'innovazione coinvolge inventori e artigiani innovativi. I risultati dell'ultima edizione lo scorso 4-5 ottobre, sono stati i migliori di sempre, con oltre 90.000 presenze e 600 invenzioni ammirate da tutto il mondo. www.makerfairerome.eu โข World Wide Rome È il ciclo di conferenze che nasce dalbidea di Asset, Camera, Azienda Speciale della CCIAA di Roma (www. assetcamera.it) e Tecnopolo , rivolto a chi si avvicina alla tecnologia, a chi la consuma . ma, soprattutto, a chi crede nel web come forza propulsiva per l'economia. Web, social network, Makers digitali, innovazione e sviluppo di nuove dimensioni della comunicazione sono i focus del ciclo di conferenze. www.worldwiderome.it 16/12/2014 Digitalic - 11 novembre 2014 Pag. 36 SSD PUNTA AL CANALE CON CROSSTIME L'ATTIVITÀ DI CREAZIONE DEL BRAND SSD E DI DEFINIZIONE DI UN'OFFERTA SOLIDA E INNOVATIVA È INIZIATA PIÙ DI UN ANNO FA. OGGI, COME RACCONTA IL MANAGING DIRECTOR ANGELO ALOIA, L'AZIENDA HA PARTNERSHIP SOLIDE E 3 a cura della redazione Il filo conduttore che caratterizza l'offerta di SSD è Solutions for thè Digital Business, ovvero la possibilità di ottimizzare i processi e migliorare i risultati di business mettendo a frutto le possibilità offerte dalle nuove tecnologie digitali. Per dare sostanza a questo concetto SSD tocca tre aree specifiche: l'Activity Performance Management, il Digital Marketing e il Mobile Business. L'intervista ad Angelo Aloia si focalizza sul primo punto, il cui fiore all'occhiello è la soluzione CrossTime. Che cosa ha d'innovativo la soluzione CrossTime? È il nostro prodotto di punta, progettato e sviluppato internamente. CrossTime aiuta le aziende a tenere sotto controllo i costi e la prof ittabilità delle loro attività, con un livello di dettaglio che arriva al costo di ogni sotto task o della singola persona ed è in grado di coprire tutte le varie complessità di costo legate ai contratti nazionali. Ad esempio, permette di tracciare costi e ricavi di attività progettuali, di servizi o più in generale di commessa, ed anche per la ricerca e sviluppo. Questo è quello che chiamiamo Activity Performance Management. Dimenticate fogli excel e consuntivi delle ore: CrossTime (www.crosstime.it) fornisce una situazione omogenea, corretta e aggiornata in real time, consultabile dai manager in ogni momento grazie all'accesso tramite dispositivi mobili. Quali sono tre buoni motivi per i quali un operatore del canale indiretto dovrebbe proporre le vostre soluzioni? I motivi, in realtà, sono più di tre. La strategia commerciale di SSD punta molto sul canale indiretto in quanto strumento imprescindibile per il successo della nostra soluzione sul mercato. Attualmente stiamo approntando un'offerta di partnership interessante e aggressiva che presenteremo nel corso di alcuni eventi dedicati al canale nelle prossime settimane. Sicuramente l'integrazione di CrossTime con l'ecosistema del cliente rappresenta un'opportunità di business rilevante. Il mercato è fatto non solo di tecnologia ma anche di alleanze e partnership, voi su quali puntate? I PRODOTTI APPETIBILI SIA PER IL MERCATO DEGLI UTENTI FINALI SIA PER I RIVENDITORI SSD ha introdotto nuove soluzioni specificamente nell'ambito del Digital Marketing e del Mobile che in parte vanno anche a integrare l'offerta CrossTime. Stiamo lavorando sul concetto di Social CRM, ovvero la possibilità di raccogliere informazioni riguardo alle attività degli utenti in ambienti "social" da integrare e incrociare con le informazioni presenti nei CRM aziendali. Nell'ambito del mobile invece stiamo sperimentando la Realtà Aumentata e i sensori di prossimità, tipo Beacons, per arricchire le App mobile sviluppate per i clienti di nuove funzionalità. Ci avvaliamo di importanti partnership tecnologiche per migliorare la nostra capacità propositiva e il relativo time-to-market. Tra quelle più recenti ricordo Decisyon, WebRatio e GARL (SecurePass),VTRCRMe Stone Mobile. Abbiamo una roadmap ben precisa che riserva interessanti novità già dai primi mesi del 2015. โข ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 148 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PERFORMANCE / Be smart, get your project done! 16/12/2014 Digitalic - 11 novembre 2014 Pag. 50 10 COSE CHE HO IMPARATO A I O SONO MI SOCIAL MEDIA UNO DEI CAMBIAMENTI CHE AVRETE NOTATO NELLE VOSTRE VITE DA QUANDO SIETE ONLINE È CHE LA QUANTITÀ DI INFORMAZIONI, CONTATTI E RELAZIONI CON CUI DOVRETE FARE I CONTI AUMENTA IN MODO ESPONENZIALE MAN MANO CHE LA VOSTRA RETE SI AMPLIA. "SELEZIONE" È UNA PAROLA D'ORDINE Emanuela Zaccone DATA ANALYSIS & SOCIAL TV ENTERPRENEUR Arriverà, fatidico, l'istante in cui vi chiederete "Chi è questo?" vedendo un aggiornamento su Facebook. Ci sarà anche il momento in cui scoprirete di non riuscire a stare dietro a ogni conversazione Twitter. Potrebbe anche succedere che vi dimentichiate di aggiornare il profilo Linkedin. Da mesi. Ma non è di questo che voglio parlarvi. In fondo c'è un'app per tutto, anche per impostarvi dei promemoria o analizzare i contatti con cui interagite maggiormente. C'è però qualcosa che resta indelebile, lezioni imparate stando sui Social che è bene non dimenticare mai. È una sorta di "memoria di sopravvivenza". โข Non dimenticare mai che i Social sono spazi di interazione e dialoghi, non palchi da monologo. Vale per le persone e per i brand. Se vuoi creare una community devi dare indietro qualcosa, mostrarti aperto alla conversazione, anche quando non ti piace. Crea valore, goditi quello creato dagli altri e ridistribuisci il tuo. M What happens in Social doesn't stay in Social. Al contrario, spesso, crisi, conversazioni e interazioni escono dai Social per diventare temi di interesse collettivo. MI Social sono uno straordinario strumento di diffusione delle informazioni, se hai senso critico. Basta con le vittime degli hoax o gli scandalizzati dalla notizia falsa. Non tutto ciò che è sui Social è vero ma possono emergere e venire alla luce informazioni che resterebbero nascoste (ad esempio, le rivolte in Medio Oriente e non solo). I Social possono dare visibilità alle proprie capacità, ma il nostro valore non è certo determinato dal numero di like che ricevono i nostri status. Credetemi, c'è gente che come prima voce in lista della giornata ha "controllare valori di Klout". Ho visto utenti consumare il tasto F5 nella frenetica verifica del numero di like, retweet e favoriti ricevuti dai contenuti da loro pubblicati. CI social sono luoghi e come tali non siamo obbligati a frequentarli tutti, solo quelli in cui ci troviamo a nostro agio. Diffido sempre da chi mi dice "sono su TUTTI i Social". La motivazione è semplice: o ha tanto tempo da perdere (e allora abbiamo poco da dirci) o ha la sindrome del "sono ovunque ergo sono fighissimo" (e allora abbiamo poco da dirci). Anche i brand sbagliano, ma gridare all'epic fail è più facile che contribuire in modo costruttivo. Sì è vero, sul momento divertono. Ma dietro certi errori ci sono community manager che forse stanno ancora tarando il modo di muoversi online. Lo so, potevano pensarci prima, ma piuttosto che fare i pedanti e puntare il dito non sarebbe più utile fare una critica costruttiva? Così suona più difficile, vero? I Social sono di tutti. Non ho mai capito quelli che si affannano a cercare visibilità elemosinando retweet a VIP e influencer. Vivete i Social per ciò che vi interessa. Usateli per creare contatti, rilassarvi, condividere contenuti e che importa se vi retwitta il VIP? Preferite guadagnare 10 follower o costruire una community a cui davvero interessa quello che dite? OI Social hanno memoria. La sappiamo tutti la storia dell'informazione che viaggia veloce e diventa obsoleta rapidamente. Ma quanti epic fail continuano ancora a essere presi come esempio (su come gestirli vedi punto 6). Quanti meme continuano a girare? Q I Social vanno presi con leggerezza. Non significa in modo superficiale, significa in modo non totalizzante. Il mondo non si ferma a quel che fate online, non potete fare dei drammi perché avete avuto un flame con altri utenti. iM Don't feed thè troll. La madre di tutte le regole. Che abbiate torto o ragione, che si tratti del vostro profilo o di quello di un brand che gestite non alimentate i troll. Hanno come unica missione quella di darvi fastidio e non si fanno problemi a perdere tempo. Il torto più grande che vi possono fare non è quello di farvi innervosire fino a perdere le staffe, è quello di rubare il vostro tempo. Eppure tutte insieme queste io regole non valgono quanto un'unica, vera regola fondamentale. Non è obbligatorio affidare ai Social la memoria di tutto ciò che accade nelle nostre vite. Imparate a godervi i vostri migliori momenti senza necessariamente rendere partecipi tutti. Imparate a non dimenticare di disconnettervi. โข ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 149 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ZAC! 16/12/2014 Digitalic - 11 novembre 2014 Pag. 50 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 150 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Emanuela è la co-founder di AIDA Monitoring - Actionable Insights from Data Analysis, startup Microsoft BizSpark che offre servizi di Social CRM, ascolto "intelligente" della Rete e analisi dei comportamenti degli utenti. Nel 2012 Emanuela ha co-fondato anche TOK.tv, startup focalizzata sul second screen con sede a San Francisco. Nel 2013 TOK.tv ha fatto il suo esordio in Italia con Juventus Live: l'applicazione ufficiale dei bianconeri che permette di ricreare l'esperienza del tifo dal divano di casa anche con gli amici lontani, offrendo una innovativa esperienza di Social TV focalizzata sullo sport. Nel 2011 Emanuela ha inoltre completato un Dottorato di Ricerca tra le università di Bologna e Nottingham con una tesi focalizzata su Social Media Marketing e user engagement. Come Social Media Strategist ed Analyst ha lavorato con aziende come Telecom Italia ed Eridania e collabora tutt'ora con l'ateneo LUISS Guido Carli. RISORSE 1. Non è possibile stare dietro a tutto ciò che accade sui Social. La parola chiave è "selezione", di ciò che crea valore, in un costante interscambio che può portare alla costruzione di una community forte. 2. La madre di tutte le regole del vivere civile online è anche quella che potrà evitarvi di perdere tempo: don't feed thè troll. I social devono essere il luogo del relax e del dialogo costruttivo. Tutto il resto è pura perdita di tempo. 3. La cosa fondamentale da non dimenticare mai? Imparare a disconnettersi. Non è necessario affidare ai Social la memoria di tutto ciò che accade nelle nostre vite. Impariamo a dare valore a ciò che è privato mantenendolo tale. 16/12/2014 Digitalic - 11 novembre 2014 Pag. 62 E LIBERACI DAI 10 ERRORI CAPITALI Qual è l'obiettivo del tuo sito Web ? Convertire. Un sito o un ecommerce con grafiche da WOW ma che non convertono sono inutili. I visitatori devono quindi compiere l'azione che vuoi. Acquistare, contattarti o scaricare un contenuto. Se non lo fanno il tuo sito ha un problema. É come un'auto dalla carrozzeria favolosa che non cammina. Spesso i siti non convertono a causa della scarsa usabilità. Ho quindi incontrato Simone Giorni e Jacopo Pasquini, autori del libro " Web Usability" (Hoepli 2014), per capirne Matteo Ranzi Si sente sempre più spesso parlate dell'esigenza di dotare un sito o una app di una buona user experience o usabilità. Cosa si intende? "I due termini nelle conversazioni fra team di design e cliente sono spesso adoperati come sinonimi intercambiabili. Nella realtà indicano due discipline leggermente diverse. Sia la user experience (abbreviata con la sigla "UX") che l'usabilità condividono l'obiettivo di progettare e realizzare prodotti digitali - ma anche fisici - utili, esteticamente attraenti e facili da usare. Nello specifico il campo della UX comprende un insieme di competenze che spazia dalla ricerca sugli utenti, all'architettura dell'informazione, passando per il concept, lo studio delle interfacce e la prototipazione visiva. L'usabilità si riferisce, invece, a una dimensione del design più circoscritta e localizzata sulla facilità d'uso. Come tale può essere intesa come inclusa nella stessa user experience. Inoltre, mentre nella UX è centrale il ruolo svolto dal coinvolgimento degli utenti nel ciclo di design, nell'usabilità si usa fare affidamento su linee guida di buona progettazione (dette euristiche) derivate dagli studi sugli utenti e dall'esperienza sul campo". Perché la user experience è una componente essenziale di una strategia digitale vincente? "Privare un progetto di una web experience distintiva significa gettare nella mischia prodotti che potrebbero non rispondere con la giusta incisività alle esigenze degli utilizzatori finali. Produrre un design basato sul solo "effetto wow", ma poco comprensibile, difficile da usare e non contestualizzato rispetto alle aspettative delle persone può compromettere seriamente gli obiettivi di business in termini sia di traffico, sia di conversioni. Molto spesso chi fa marketing digitale sente l'esigenza di attrarre visitatori nel proprio sito, portale o ecommerce investendo risorse in strumenti tradizionali (come campagne sui motori di ricerca, email marketing, pubblicità online, social media). Purtroppo però, dimentica di curarsi di cosa succederà esattamente una volta che l'utente sarà atterrato nelle loro pagine web. In altre parole viene sottovalutato l'impatto e il valore che l'esperienza utente può giocare nel determinare il successo o il fallimento della presenza in rete". Come evitare che l'utente faticosamente conquistato scappi subito via dal vostro sito e si precipiti sui social al parlar male di voi? Evitandolo tipici errori di usabilità: 1- Non date mai per scontata la vostra identità: comunicate bene chi siete e cosa proponete, utilizzando messaggi brevi e semplici in modo che chiunque possa capire cosa di bello avete da offrire. 2- Evitate homepage affollate e zeppe di link: selezionate con attenzione le cose su cui desiderate che gli utenti si concentrino e fate respirare la home con un layout leggero e arioso. 3- Non progettate menu di navigazione infiniti, con tante voci di primo e secondo livello: siate intuitivi e rimandate alle pagine interne la navigazione più profonda. k- Non dimenticatevi della ricerca interna: munitevi di un buon motore di ricerca sul vostro sito e piazzate in bella evidenza l'apposita casella in modo che sia facile da vedere e da usare. 5Evitate nei testi termini gergali e inutili prolissità: riducete al massimo la terminologia promozionale e i testi pomposi privilegiando sintesi e mettendo in evidenza le informazioni rilevanti. 6- Non sottovalutate la formattazione dei testi e la creazione di percorsi di lettura agili e intuitivi: le persone davanti allo schermo non leggono, ma saltano di pezzo in pezzo alla ricerca delle cose che più gli interessano. 7- Evitate layout pomposi e barocchi, sfondi artistici e tutto quello che può appesantire visivamente una pagina web: siate minimalisti e tutto andrà per il meglio. 8- Non cadete nella tentazione di sfiancare gli utenti con form dalla interminabile lunghezza: diminuite al massimo le informazioni obbligatorie che volete chiedere e fornite messaggi di aiuto alla compilazione semplici. 9- Non dimenticatevi mai di testare il sito: verificate il funzionamento sui vari browser e possibilmente fate in modo che si visualizzi correttamente anche da mobile. 10- Negli ecommerce evitare schede prodotto ermetiche e procedimenti di acquisto tortuosi: fornite quanti più ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 151 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato THE MARKETING SIDE 16/12/2014 Digitalic - 11 novembre 2014 Pag. 62 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 152 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato dettagli e foto possibili dei vostri prodotti e organizzate il processo di acquisto in modo veloce e immediato. โข Negli anni '80 scopre la sua passione per la pubblicità e sogna di avere da grande un'agenzia propria. Mette quel sogno nel cassetto. Negli anni '90 università, snow-board e vendita di auto per passione. Ad ottobre del 2000 arriva la laurea in Bocconi. Specializzazione Marketing. Viene chiamato in Ingram Micro. In 3 anni diventa Business Manager. La sua passione lo porta alla guida del Marketing Communication e poi del Trade Marketing. Una sera di marzo del 2009 riapre il cassetto chiuso negli anni '80 e ritrova il suo sogno. Riascoltando il discorso di Steve Jobs, capisce che è arrivato il momento di dare sfogo al suo lato foolish e hungry. Fonda Mille Ottani, l'agenzia marketing di cui è titolare. Fa della sua passione una professione e si lancia nella sua nuova avventura. Ogni giorno le sue riflessioni sul marketing vengono seguite nei social network da oltre 3.000 marketers. RISORSE โข Misurare l'usabilità Esistono tante tecniche per valutare l'usabilità di un sito. Tra queste la valutazione euristica, metodo con cui un esperto di user experience analizza un'interfaccia per individuarne punti di debolezza e criticità attraverso linee guida di buona progettazione, chiamate appunto euristiche. Fra le varie tecniche di valutazione questa è una delle più economiche e rapide da eseguire perché prevede, nella sua forma base, il solo coinvolgimento dell'esperto senza la partecipazione degli utenti, come invece avviene nei test di usabilità. www.simonegiomi.com โข Cos'è la User Experience II concetto è stato introdotto da Donald Norman quasi venti anni fa: equivale al grado di aderenza soggettiva tra aspettative e soddisfazione nell'interazionecon il sistema, sia esso fisico (es: una biglietteria automatica in stazione) piuttosto che digitale (es: lo shopping online). La user experience è quindi una dimensione della progettazione che mette al centro le caratteristiche e i bisogni degli utenti, fecalizzandosi sul loro contesto d'uso. www.doctorbrand.it โข E-commerce e schede prodotto Le immagini di una scheda prodotto usabile dovranno rispettare tre caratteristiche fondamentali: essere numerose (la quantità incide molto sull'efficacia della comunicazione del prodotto), di grandi dimensioni, di buona qualità e contestualizzate. Un esempio? Nel settore abbigliamento, è meglio mostrare un capo (anche) indossato anziché nel "vuoto". 16/12/2014 Digitalic - 11 novembre 2014 Pag. 67 TWITTER LANCIA FABRIC: IL SUO DEVELOPER KIT PER GLI SVILUPPATORI Francesco Marino Twitter pensa agli sviluppatori e nella prima conferenza dedicata proprio ai programmatori ha annunciato un nuovo developer kit: Twitter Fabric. La novità è importante perché dimostra la volontà di Twitter non solo di essere un social, ma di entrare in tutte le app, di essere il principale strumento di condivisione. Per farlo ha bisogno degli sviluppatori e deve rendergli la vita più facile. Più sarà semplice ed efficace inserire Twitter nelle altre app, più la sua diffusione come piattaforma sarà capillare. Per questo arriva la conferenza dedicata ai programmatori: "Flight" e un nuovo kit di sviluppo, appunto. Tra i servizi inserirti spicca Crashlytics, per la rilevazione e l'analisi dei crash e MoPub, per lo scambio di informazioni. L'uccellino sfida Google e Facebook nel catturare l'attenzione e il tempo, degli sviluppatori, perché è proprio qui che si costruisce la futura diffusione dei social: nell'attenzione dedicata dai programmatori all'inserimento di una o l'altra piattaforma nelle proprie app o software. E stato lo stesso Ceo Dick Costolo a dare l'annuncio di fronte alla platea di programmatori lanciando frecciate ai concorrenti "II panorama dei kit di sviluppo è stato colonizzato fino ad ora da realtà che ottimizzano 1 kit per il proprio interesse innanzitutto e secondariamente per il vostro". Molti hanno pensato che si riferisse a Facebook che con il suo Facebook Log-in e Facebook Audience Network si porta dietro anche la propria pubblicità su altre app. Twitter ha mostrato anche delle nuove funzionalità per il Twitter Log-in che ora permetterà di loggarsi in altre app utilizzando le credenziali Twitter, senza bisogno di creare nuove user Id e password, una novità improntate per Twitter ma non per Facebook e Google che già da tempo offrono questa funzione. Sulla pagina per il download di Fabric c'è però l'immagine di un sipario chiuso che lascia presagire una novità importante in arrivo. โข ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 153 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato WEBSOCIAL 16/12/2014 Digitalic - 11 novembre 2014 Pag. 6 Photo UH I gigabyte del genere umano Vision 10 Vale 115,3 milioni di euro il mercato Storage in Italia GeekChic 12 Storage design Futurap 14 I social e la memoria degli altri White Paper 18 La forma della memoria Management 22 | Digitalmente smemorati j Innovation IQ test 24 j Sei capace di innovare nel mondo i digitale? Dimostralo con Ibm ! App economy 26 J Appassionate novità j Eventi 28 | II cuore di Maker Faire? Internet j of things e 3D Distribuzione 30 Arrow University 2014, il nuovo nome della formazione Software 32 ! Il cloud? Meglio ibrido con Jgalileo Documenti 34 La scansione dei documenti diventa mobile Performance 36 SSD punta al canale con Crosstime Eventi/2 38 #Hdsforum ovvero l'It al servizio del business Punto G 40 L'energia dello Storage TECNOLOGIA Multimedia story 44 Hp, lo Storage software^denned che cambia le aziende io cose che ho imparato da quando sono sui social media Dossier Storage 52 La nuova architettura dei dati I nuovi server di Lenovo Printing 60 HP Scitex FBlOOOO: l'evoluzione digitale fa tappa da Trocart The marketing side 62 E liberaci dai IO errori capitali W E B SOCIAL Pennamontata DO I contenuti che SÌ tanno ricordare Innovazione 70 Un centro per fare esperienze digitali che servono Security 72 Biometria, il futuro dietro l'angolo Eventi/3 74 II cloud è (k)now con Ibm Eventi/4 76 II mondo del pack di lusso in vetrina a Monte Carlo Brands 78 Best brands, i 100 marchi migliori al mondo: prima Apple Creatività 79 La nobilitazione al servizio di anti-contraffazione e brand protection Fashionit 80 L'alta moda si veste di led Retro 82 La prima memoria della storia era un tubo ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 154 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SOMMARIO 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 12 GARE. A M&C SAATCHI IL PITCH ING BANK E A MEDIACOM IL MEDIA COCA-COLA TRA LE GARE VINTE DELLE ULTIME SETTIMANE, SPICCANO OLTRE AL PITCH 1NG BANK VINTO DA M&C SAATCHI E IL BUDGET MEDIA DA 1 0 0 MLN ASSEGNATO DA COCA-COLA A MEDIACOM, LA GARA GLOBALE TUBORG VINTA DA CLM BBDO E QUELLA INFINITI VINTA DA CRISPIN PORTER & BOGUSKY Dal 2015 Ing Bank comunicherà con M&C Saatchi A seguito della vittoria nel pitch, l'agenzia guidata da Carlo Noseda, Luca Scotto di Carlo, Vincenzo Gasbarro, Silvio Meazza e Jonathan Grundy seguirà le nuove attività e strategie di comunicazione di Ing Bank a partire da gennaio 201 5. Alla gara avevano partecipato anche Leo Burnett, Grey United, Havas Wwd Milan e Ogilvy. M&C Saatchi si occuperà di sviluppare il concept di comunicazione del Gruppo bancario, che verrà declinato a 360 gradi con attività Atl e Btl. Ing Bank, il cui direttore marketing e comunicazione è Sergio Rossi, dalla scorsa primavera è diventata un'unica entità legale che unisce i rami di attività Retail (brand Ing Direct) e Commerciai Banking (la branca che offre servizi a clienti corporate). Il Gruppo ha recentemente celebrato i 35 anni di attività in Italia (il ramo Commerciai Banking è infatti operativo nel nostro Paese dal 1979) con un evento dedicato al tema dell'innovazione digitale in Italia intitolato 'Italia Think Forward! Innovazione digitale per la crescita del Paese'. Il brand Ing Direct, che ha reso la banca famosa in Italia, resterà comunque protagonista nonostante la nascita della nuova entità e sarà al centro di attività di comunicazione ad hoc. Per la pianificazione è confermata Carat. Nestlè conferma GroupM e assegna il media a MediaCom Dopo una lunga selezione di agenzie, tra le quali risulterebbe anche un team di VivaKi, Nestlé ha confermato GroupM, realtà guidata dal Ceo e chairman Massimo Beduschi, scegliendo MediaCom, a sua volta guidata da Zeno Mottura, come partner per la definizione della strategia e della pianificazione media per tutte le divisioni del Gruppo in Italia. In precedenza l'incarico era gestito da Maxus, anch'essa parte di GroupM. In una nota, l'azienda precisa che "la scelta di Mediacom, anch'essa società di Group M, come la precedente agenzia Maxus, non si pone in rottura con il passato, ma rappresenta un'evoluzione capace di garantire sempre maggiore competitivita e innovazione nel segno della continuità". Per gestire al meglio le attività di sviluppo e implementazione della strategia media, Mediacom metterà in campo un team completamente dedicato a Nestlé. Clm Bbdo vince la gara globale Tuborg L'agenzia ha vinto la gara avviata a luglio dal gruppo Carlsberg per l'adv globale del marchio Tuborg. La prima campagna sarà diffusa in primavera e sarà integrata, coinvolgendo anche Proximity Bbdo, realtà specializzata nel digitale. Tuborg fa parte del portfolio di Carlsberg dal 1970 ed è posizionata come 'premium beer'. Negli anni recenti, il brand ha rafforzato il proprio legame con la musica, sponsorizzando gli Nme Awards, ed è stato partner della pubblicazione musicale Pitchfork. Ricordiamo che il budget media Carlsberg è gestito da Omd, che si è aggiudicata l'incarico nel 2013. In Cina il partner media dell'azienda è invece ZenithOptimedia. A Ideai Comunicazione l'adv di New Holland Agriculture per Expo 2015 A seguito di una gara che ha coinvolto diversi players, New Holland Agriculture ha individuato in Ideai Comunicazione il partner creativo che firmerà il concept e tutto il progetto di comunicazione legato all'Esposizione Universale che si terrà a Milano il prossimo anno. Il rapporto di collaborazione, oltre alla realizzazione della campagna adv global, tradotta in otto lingue, prevede la produzione di una web serie di carattere narrativo girata nei più suggestivi scenari del mondo. La diffusione di questi documentari avviene attraverso i social media e un website (www.expo2015.newhoiland.com), dedicato alla presenza di New Holland Agriculture all'Expo. Confermato a Omd il media pan-europeo di Eurotunnel In seguito a un pitch internazionale durato diversi mesi, Omd ha ottenuto la riconferma del media pan-europeo di Eurotunnel. Gli altri partecipanti alla gara erano Havas Media e Starcom MediaVest Group. L'agenzia lavora con il gruppo ferroviario dal 1999 e ha mantenuto il business a seguito delle due gare nelle quali è stata coinvolta, nel. 2003 e nel 2009. A MediaCom il budget media di CocaCola da 100 min per il Messico II colosso di Atlanta ha scelto MediaCom ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 155 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato attualità 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 12 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 156 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato per la gestione del media in Mexico, stimato in un valore di circa 100 milioni di dollari. Precedentemente, per più di dieci anni, il media era curato da Starcom MediaVest Group. Il Messico è uno dei mercati più importanti per Coca-Cola. La società è operativa in terra messicana da oltre 88 anni e ha annunciato, a luglio, che intende investire 8,2 miliardi di dollari nel Paese entro il 2020. Il Gruppo Wpp, di cui MediaCom è parte, è stato scelto anche P&G, per il business dei media digitali in America Latina e nei Caraibi, stimato in un valore di 75 milioni di dollari. Tiffany consolida il media globale in Mec La decisione, da parte del brand, di consolidare il media globale in Mec avviene otto mesi dopo l'assegnazione a Ogilvy & Mather dell'incarico creativo globale. In Italia, dunque, il business sarà gestito dall'agenzia guidata dal Ceo, Luca Vergani. Alla gara media erano giunte in finale anche MediaCom e un team di executives con Omnicom Media Group. Lo spending complessivo del luxury brand ammonta, secondo la stampa estera, a 100 milioni di dollari a livello annuale. In precedenza il media planning & buying del brand era distribuito in diverse agenzie nei vari mercati: per esempio, in Nord America era gestito da Merkle, nella zona Emea da UM, nell'Asia Pacific da Carat; mentre Phd e Media 8 condividevano gli incarichi in America Latina. Crispin Porter & Bogusky nuova agenzia globale di Infiniti Dopo una gara internazionale, Infiniti, il marchio luxury di Nissan ha selezionato Crispin Porter & Bogusky come agenzia creativa globale. La struttura succede a Tbwa, che gestiva il business del 1998. Secondo fonti internazionali, il budget vale 30 milioni di dollari e l'investimento media ammonta a 450 milioni di dollari nel mondo.Tra le strutture coinvolte nei diversi step di gara c'erano grandi gruppi come Publicis, Fcb e Havas Worldwide (che gareggiava con Arnold) e agenzie più piccole come Bartle Bogle Hegarty e M & C Saatchi. Inoltre, nella rosa di strutture contattate, c'erano anche Goodby e Silverstein & Partners con l'incumbentTbwa. Per gestire l'incarico anche nei mercati al di fuori degli Usa, l'agenzia si avvarrà di The House Worldwide, network britannico fondato da Richard Pinder (ex Coo Publicis Worldwide) di recente acquisizione. Tra le richieste alle agenzie quella di un'idea creativa che funzioni su tutti i media, i canali e i touch point. Anche se la tv resta importante, altri mezzi, come l'experiential marketing, sono strategici per il luxury car brand di Nissan che, nelle nuove campagne, dovrà mostrare le sue caratteristiche, come stile, attitude, performance, emotive design e tecnologia intuitiva. ne Nestlé ha confermato CroupM, realtà guidata dal Ceo e chairman Massimo Beduschi (in foto), scegliendo MediaCom come partner per la definizione della strategia e della pianificazione media Tiffany consolida il media globale in Mec. In Italia il business sarà gestito dall'agenzia guidata dal Ceo, Luca Vergani (in foto) A seguito della vittoria in una gara, M&C Saatchi seguirà le nuove attività e strategie di comunicazione di Ing Bank (in foto il direttore marketing e comunicazione, Sergio Rossi) a partire da gennaio 2015 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 30 CON DLV BBDO, LA FORZA È SEMPRE CON NOI IL PROGETTO DI ALLENAMENTO ONLINE 'FULMINA 1 TUOI LIMITI', SVILUPPATO PER GATORADE E 'BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN' AGLI NC DIGITAL AWARDS 2014 , È INCENTRATO SULL'IDEA CHE SOLO LA DETERMINAZIONE E LA COSTANZA POSSANO AIUTARE A RAGGIUNGERE I PROPRI OBIETTIVI. UN'OPERAZIONE CHE FONDE LA DIMENSIONE REALE DELLO SPORT CON QUELLA DIGITALE, CON TANTO DI 'SOCIAL TRAINER' PERSONALE. ILARIA MYR Un servizio, non una campagna: è così che in Dlv Bbdo definiscono il progetto online di allenamento sportivo 'Fulmina i tuoi limiti', sviluppato per Gatorade, che si è aggiudicato il titolo di 'Best Digital Integrated Campaign' agli NC Digital Awards 2014 e altri sei premi di categoria. Questo perché l'elemento centrale della piattaforma digitale su cui è basato è la figura creata ad hoc del 'social trainer', a cui chiunque, registrandosi sulla piattaforma digitale, poteva affidarsi per il proprio allenamento sportivo, concentrandosi sui propri risultati e su come migliorarli. Compilando il format di registrazione, infatti, l'utente otteneva l'accesso a una community di allenamento, in cui interagire con i trainer appositamente selezionati ed entrare in contatto con altre persone che praticano lo stesso sport, per condividere pareri, esperienze o semplicemente allargare il proprio network di amicizie, attraverso il sistema di follower/following. Ogni settimana l'utente riceveva dal trainer del proprio sport di riferimento una scheda di allenamento adeguata al suo livello di preparazione atletica e agli obiettivi da raggiungere. Al termine della settimana lo sportivo doveva fornire un feedback al trainer, autovalutando le proprie performance e i risultati ottenuti. E per premiare gli utenti più attivi e costanti nell'allenamento, la possibilità di aggiudicarsi un viaggio all'lmg Academy, centro sportivo situato in Florida. Lanciato in esclusiva per l'Italia nell'aprile 2013,'Fulmina i tuoi limiti'è stato supportato da una campagna stampa e tv per raccontare le potenzialità della piattaforma e rafforzare ulteriormente la vicinanza del brand con il mondo dello sport praticato, sia agonistico che amatoriale. La campagna è ruotata intorno al concetto di limite, inteso come un obiettivo da affrontare e superare per raggiungere un sempre migliore livello di preparazione fisica e mentale. A monte di tutto il progetto, dunque vi è un concetto molto 'umano': solo con la forza di volontà e la determinazione si ottengono i risultati. Del resto, lo dimostrano anche i numeri di 'Fulmina i tuoi limiti': in soli sei mesi sono stati coinvolti quasi 145.000 atleti e rilasciate oltre 350.000 schede di allenamento, mentre le iscrizioni tira dicembre 2013 e aprile 2014 hanno superato quota 12.000. A Stefania Siani, direttore creativo esecutivo Dlv Bbdo, il compito di spiegarci come l'agenzia sia riuscita a 'fulminare il proprio limite', aggiudicandosi il premio per [a 'Best Digital Integrated Campaign'. Quali sono, a suo avviso, i punti di forza della pluripremiata campagna 'Fulmina i tuoi limiti'? C'è un solo motivo per cui una campagna trionfa: è l'idea unita al lavoro per renderla contemporanea e portarla in vita.'Fulmina i tuoi limiti è un progetto lanciato in esclusiva per l'Italia, una piattaforma digitale capace di fornire un sistema di allenamento online totalmente gratuito, dedicato ai cinque sport più importanti e praticati in Italia: corsa, ciclismo, calcio, tennis, fitness. L'insight è molto semplice e forte: oggi per battere i tuoi limiti, più importante di qualunque equipaggiamento tecnico e di misurazione della performance c'è la tua forza di volontà, la tua determinazione ad andare oltre, per potenziare le prestazioni fisiche e mentali. Per consentire a ciascuno di migliorare abbiamo ideato una nuova professione, quella del 'social trainer', e ne abbiamo messi a disposizione cinque, uno per ogni sport. Il social trainer fornisce all'utente schede di allenamento personalizzate e si impegna a fornire dei feedback sulle performance e sui risultati ottenuti. La piattaforma, supportata da una campagna integrata stampa e tv e da un concorso che ha messo in palio un viaggio aU'ImgAcademy in Florida, ha avuto un riscontro straordinario sul fronte delle digitai Pr e del numero di iscritti: in sei mesi sono stati coinvolti quasi 145.000 atleti e rilasciate oltre 350.000 schede di allenamento. Tra ipremi che la campagna si è meritata vi è anche il secondo posto allo lab Mixx, che quest'anno si è unito agli NC Digital Awards per premiare il meglio della comunicazione digitale. Che cosa significa avere vinto questo riconoscimento? Lo lab Mixx per il secondo anno consecutivo riconosce a Dlv Bbdo il primo premio assoluto (l'anno scorso aveva vinto la ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 157 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato nc_cover story 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 30 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 158 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato campagna'Dona il tuo profilo' perActionAid Intemational Italia Onlus, mentre quest'anno il progetto 'Risparmio Gestito CheBanca!', ndr). E il secondo posto ottenuto da Gatorade conferma il salto fatto dall'agenzia nell'area della digitalizzazione e dell'integrazione. In particolare, questo progetto è stato molto sfidante. Avevamo un investimento media importante, ma comunque limitato, e lab ha premiato la capacità del progetto di lavorare su un insight forte e presente: quello del limite inteso come obiettivo da affrontare e da superare grazie alla programmazione e alla pianificazione dell'allenamento. Perché si vince con ciò che si ha dentro: quindi con Gatorade e con l'allenamento e la determinazione. I risultati, come abbiamo detto, sono stati importanti, ma molto interessante è che anche successivamente all'online della piattaforma abbiamo continuato a ottenere registrazioni: oltre 12.000 da dicembre ad aprile. Questo la dice lunga sull'efficacia del progetto che ha raggiunto risultati importanti in assenza di investimenti media. Ma ciò che conta è il paradigma messo in campo: abbiamo creato un servizio, un contenuto rilevante, e questo per noi è l' advertising del futuro. Quali erano gli obiettivi del cliente ?Equal è il concept creativo su cui avete sviluppato la campagna? La sfida postaci dal cliente riguardava la localizzazione italiana del concept internazionale 'Win from Within', che fa riferimento a quanto ciò che si ha dentro sia la variabile più importante nella vittoria sui propri limiti. Il target è duplice: da una parte gli sportivi professionisti che si muovono sul livello agonistico, dall'altra anche i non professionisti in un'ottica di allargamento dei consumatori. Noi abbiamo localizzato il concept firmando il progetto con 'Fulmina i tuoi limiti': una vera e propria dichiarazione di intenti, ispirata al simbolo del fulmine, da sempre icona del brand Gatorade. La svolta è però nell'esecuzione creativa: un twist che ci ha ispirato a mettere in scena non una campagna, ma un servizio, quello dei social trainer, capace di attivare tutti i touchpoint media e di essere fortemente rilevante per il target, oltre che profondamente innovativo. Quali formati, piattaforme e strumenti avete utilizzato? Con quali finalità sono statiscelti? La campagna ha attivato tutti i touchpoint. L'headquarter delle attività è la piattaforma digitale www.fulminaituoilimiti.gatorade.it. I social media (il management fa sempre capo a Dlv Bbdo, ndr) hanno avuto un ruolo fondamentale nella costruzione dell'awareness della piattaforma. La nostra campagna aveva un forte impatto social, poiché era possibile condividere l'upgrade dei propri risultati su questi mezzi. A supporto della piattaforma è stata lanciata una campagna stampa e tv che sintetizzava la mission della piattaforma e lanciava la cali to action all'iscrizione. Quali sono le maggiori difficoltà che avete incontrato nello svilupparla? Nessuna. Abbiamo sviluppato noi la piattaforma, l'experience della piattaforma, il design, il contratto con i trainer, il management dell'intero progetto. Tutto è stato seguito da noi, con azzeramento totale dei tempi, poiché le unit necessarie a portare in vita un processo così complesso sono completamente 'internalizzate'. Un'esperienza straordinaria. È stato sfidante rispettare il budget, questo sì, ma ce l'abbiamo fatta. Quante persone dell'agenzia hanno lavorato al progetto? Un team composto da 10 persone tra creativi, sviluppatori, social media specialist, account e project manager. Per quanto tempo è stata online? Quali risultati ha ottenuto? Rientravano nelle vostre aspettative e di quelle del cliente? Abbiamo senza dubbio superato le aspettative nostre e quelle del cliente. La piattaforma in realtà è restata in vita fino ad aprile 2014 (i trainer hanno terminato la collaborazione nell'ottobre 2013, ndr) e poi è stata inglobata all'interno del sito istituzionale di Gatorade, eliminando però le parti in cui c'era interazione e la registrazione. Nonostante non ci fosse più nessuna attività di comunicazione a supporto della piattaforma, questa ha continuato a performare facendo registrare comunque sempre nuove iscrizioni. Cosa significano per voi ipremi ottenuti dalla campagna Catorade agli NC Digital Awards2014? Come dice Agassi nella sua autobiografia 'Open': "nessun applauso ha più valore di quello tributato dai tuoi colleghi", lo aggiungo: di quello tributato dai clienti. Per noi è importantissimo far conoscere il lavoro dell'agenzia. Questo premio è un'occasione unica. Come si inserisce questa campagna nel vostro approccio alla comunicazione digitale? Quali strategie occorre seguire per valorizzare il ruolo del digitale all'interno di piani di comunicazione integrata ? Il digitale è un mezzo al servizio di grandi insight e di grandi idee. Ma le idee oggi non possono prescindere dai contesti in cui verranno eseguite. Idee evolute e tecnologicamente compatibili, questo è il futuro, che è già il presente della nostra agenzia! Il digitai, infatti, in Dlv Bbdo pesa moltissimo. Tutti i nostri clienti oggi chiedono un'integrazione dei 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 30 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 159 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato touchpoint.Trovo anacronistico distinguere tra digitai e offline. Sono le idee ad avere un peso sul nostro business. Quali sono le nuove frontiere del digitale su cui puntate per il prossimo futuro ? Continuare a sviluppare contenuti sempre più organici, nativi e integrati alle piattaforme frequentate dagli utenti. Il futuro non è evocativo, ma 'convocativo': le campagne devono convocare, attivare, interessare e fornire strumenti e servizi. Noi lavoriamo per un mondo migliore dal punto di vista dell'estetica, dei contenuti, della proposizione, ne NC DIGITAL AWARDS 2014, I PREMI VINTI DALLA CAMPAGNA ^FULMINA I TUOI LIMITI'_ - 1° premio Best Digital Integrateci Campaign - 1° premio Bevande (alcoliche/analcoliche) - 1° premio Best Insight - 1° premio Best Consumer Engagement - 2° premio Best Media Strategy - 2° premio Best Execution 2" premio lab Mixx Fulmina i tuoi limiti Cliente: PepsiCo; prodotto: Gatorade; direzione creative esecutiva: Federico Pepe, Stefania Siani; direzione creativa digitai: Vittorio Perotti, Luca Guarirli; copywriting: Dario Lo Nardo; account director: Cristina Pontello (digitai), Daria D'Angelo (atl); account: Ilaria Milanino (digitai), Lucia Scaffardi (atl); project manager: Alessandro Peroncini; agency tv producer:Tommaso Fajdiga, Marijana Vukomanovic Creata ad hoc per il progetto, la figura del 'social trainer' assiste gli utenti nel proprio allenamento, fornendo una scheda adeguata al suo livello di preparazione atletica e agli obiettivi che intende raggiungere NC DIGITAL AWARDS 2014, TUTTI I PREMI DLV BBD0_ 1° PREMIO BEST DIGITAL ACENCY 1° PREMIO CREATIVO DIGITAL DELL'ANNO - Stefania Siani e Federico Pepe Fulmina i tuoi limiti (PepsiCo - Gatorade) - vedi box pagina precedente Risparmio Gestito CheBanca! (CheBanca!) - 1° premio Banche e Assicurazioni - 1 ° premio lab Mixx We have a Dream (Telecom) - 2° premio Servizi di Interesse Pubblico Pepsi Beat (Pepsico-Pepsi) - 3° premio Siti di Prodotto e Micrositi Mellin 1.000 giorni (Mellin) - 1° premio Mobile Communication Saikenoodles (Star) - 1° p-emio Virai Video Advertising Donailtuoprofilo (Action Aid) - 3° p'emio Social Communication FULMINA I TUOI L I M I T I ' : I NUMERI_ Questi i risultati raggiunti dal progetto sviluppato da Dlv Bbdo per Gatorade (dati aggiornati ad aprile 2014): - 6 mesi di preparazione atletica - 1.000 thread aperti - 1.177 esercizi - 2.000 commenti - 4.000 consigli sull'allenamento - 5.000 download dell'app in versione Android (non disponibili i dati per iOS) - 12.000 iscritti unici - 14.000 sottoscrizioni - 19.084 limiti fulminati - 144.976 atleti coinvolti - 369.600 schede di allenamento Registrandosi sulla piattaforma digitale, l'utente otteneva l'accesso a una community di allenamento, in cui interagire con i trainer appositamente selezionati ed entrare in contatto con altre persone che praticano lo stesso sport, per condividere pareri, esperienze o allargare il proprio network di amicizie Foto: Stefania Siani, Foto: direttore creativo esecutivo Dlv Bbdo 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 34 ALLIANZ E L'ABBONAMENTO ALLA SERENITÀ SE SIAMO ABITUATI AD ABBONARCI A TANTE COSE, PERCHÉ NON ABBONARSI ALLA COSA, PROBABILMENTE, PIÙ IMPORTANTE DELLA VITA, OSSIA LA SERENITÀ? DA QUI È NATA LA CAMPAGNA INTEGRATA CHE HA FATTO VINCERE AD ALLIANZ, NELL'AMBITO DEGLI NC DIGITAL AWARDS 2 0 1 4 , IL PRIMO PREMIO 'ECCELLENZE - BEST MEDIA STRATEGY' E IL SECONDO PREMIO PER LA CATEGORIA MERCEOLOGICA 'BANCHE E ASSICURAZIONI'. MARIO GARAFFA Un prodotto rivoluzionario che rappresenta un nuovo modo di intendere ['assicurazione. Rivolgendosi, in particolare, alle donne e agli uomini con un'età compresa tra i 30 e i 50 anni - cavalcando la tendenza, sempre più diffusa, a sottoscrivere varie forme di abbonamento - Allianz si è lanciata in comunicazione, promuovendo con Allianzi l'abbonamento a una delle cose più importanti della vita, la serenità. L'iniziativa, firmata da Young & Rubicam, ha fatto vincere ad Allianz, nell'ambito degli NC Digital Awards 2014, il primo premio 'Eccellenze - Best Media Strategy' e il secondo premio per la categoria merceologica 'Banche e Assicurazioni'. Quali sono le caratteristiche che, secondo lei, hanno reso vincente la campagna 'Allianzi 'nell'ambito degli NC Digital Awards 2014? Qual è la marcia in più del progetto? La parola chiave è rivoluzione. Rivoluzione di prodotto, perché Allianzi non è una semplice polizza, ma è un nuovo modo di intendere l'assicurazione che trasforma radicalmente il concetto di 'protezione' per le famiglie italiane. Viene smantellata la logica a silos, la sola conosciuta in ambito assicurativo, e per la prima volta si punta sulla centralità del cliente, grazie al concetto di modularità. La value proposition di Allianzi è offrire una serenità concreta agli Italiani, che ora finalmente possono accedere a una protezione completa, un aiuto importante contro i rischi più gravi, con una piccola spesa mensile accessibile a tutti. Si tratta di una rivoluzione anche in termini di customer experience, costruita per valorizzare il ruolo del cliente, che è davvero al centro di un ecosistema totalmente interattivo. Da qualunque device, sia on sia offline, il cliente ha la possibilità di interagire direttamente col prodotto in modo semplice e trasparente; può configurare autonomamente la soluzione più adatta alla proprie esigenze tramite sito web - www.alIianz1.it - o smartphone, inserendo solo tre dati, ossia data di nascita, professione e provincia di residenza, e scegliendo fra 13 diversi moduli assicurativi. Una volta creato il proprio pacchetto di protezione, basta finalizzare l'acquisto in agenzia con la consulenza degli agenti Allianz. Inoltre, da non tralasciare è anche la mission sociale, l'aspetto etico che permea la filosofia del prodotto: ossia spingere un padre e/o una madre a pensare in maniera responsabile al futuro, a proteggere, in modo consapevole, se stessi e la propria famiglia. Quali sono stati i passaggi principali della campagna? Quali partner creativi vi hanno supportato nella realizzazione dell'iniziativa? Tutto è partito dal concetto di abbonamento, la più comune forma di acquisto entrata ormai a far parte dei comportamenti quotidiani delle famiglie italiane, e dall'end benefit della serenità. È così nata l'idea di abbonamento alla serenità, nuova nel panorama della comunicazione assicurativa e connotata da una portata innovativa, che abbiamo deciso di rappresentare con una scenografia piuttosto distintiva. La scena si svolge in un limbo bianco dove il protagonista, elencando e m o strando i classici abbonamenti che siamo abituati a sottoscrivere, come palestra, stadio, internet e pay tv, svela la grande novità: la possibilità di abbonarsi anche alla cosa più importante della nostra vita, la serenità. La creatività tv e radio è firmata Young & Rubicam, la regia è di Kal Karman, regista californiano specializzato in effetti speciali e post produzione. L'iniziativa ha avuto uno sviluppo integrato e multicanale? Quali mezzi sono stati coinvolti e con quali finalità li avete scelti? Allianzi è stato ed è, attualmente, il protagonista di un'importante campagna pubblicitaria multicanale presente su tv nazionale e satellitare, cinema, radio, spazi in affissione a Milano e Roma, oltre al supporto di una pianificazione continuativa sul web con banner e video. Per quanto riguarda gli aspetti digitai, strategia e sviluppi online sono stati curati principalmente da un team interno alla compagnia. Inoltre, l'utilizzo di Shazam, strumento pioneristico nel mercato pubblicitario italiano, rientra tra gli aspetti innovativi del progetto e ha permesso di creare un link diretto tra la visione dello spot tv e la pagina web di configurazione ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 160 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato digital awards 2014 i vincitori 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 34 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 161 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato del prodotto Allianzi, così come l'uso del QRcode che, nelle affissioni, ha supportato la generazione di quotazioni via web. La strategia media ha avuto nella sua fase di lancio, nel marzo 2014, l'obiettivo di creare notorietà su un prodotto completamente nuovo nel panorama assicurativo, mentre nelle fasi successive è prevalso l'obiettivo di generare quotazioni, con lo scopo di portare i clienti nelle agenzie per stipulare una polizza Allianzi. Cosa significano per voi questi premi? Rappresentano la conferma che Allianzi è un prodotto altamente innovativo; questo è stato riconosciuto sia da una giuria di esperti di comunicazione, che lo ha votato come progetto vincente, sia dal mercato che, ogni giorno, ci conferma il successo dell'abbonamento alla serenità, che è già stato scelto da tante famiglie in Italia. Può fare il punto sulle iniziative di comunicazione di Allianz attualmente on air? Siamo on air con il secondo flight tv e radio della campagna Allianz 1, firmata da Young & Rubicam. Inoltre sono attive tutto l'anno le campagne web sia di Allianzi, sia di Fastquote, il nostro sistema di quotazione veloce del premio Re auto con soli due dati, data di nascita e targa dell'auto. Chiudiamo con una domanda di scenario: quali sono le nuove frontiere della comunicazione d'impresa? Quali le principali tendenze in atto e quali gli ambiti di sviluppo su cui si investirà maggiormente nel prossimo futuro ? La parola d'ordine sarà sicuramente 'ingaggio'. Con il consolidamento delle nuove tecnologie digitali sono in a t t o dei cambiamenti radicali, anche in un settore particolarmente tradizionale come quello assicurativo, in cui Allianz peraltro è già stata pioniera. Le tecnologie permetteranno di affinare e ottimizzare ancora meglio le pianificazioni media, dalla definizione del target alla destinazione degli investimenti, grazie alla capacità di raccogliere un gran numero di dati. Ma ritengo che questo, di per sé, non sia sufficiente. È nel leggere ed elaborare in maniera innovativa questi dati che si crea un patrimonio esclusivo, capace di fornire valore aggiunto e distintività sul mercato. Il progresso tecnologico crea continue opportunità, spetta alle aziende essere in grado di coglierle. ne Foto: Andrea Volpe, head of brand management and marketing operations Allianz Foto: A supporto del prodotto Allianzi, la compagnia assicurativa ha avviato una campagna integrata declinata su tv nazionale e satellitare, cinema, radio, spazi in affissione a Milano e Roma, e sul web con banner e video 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 38 JWT: IRONIA E INSIGHT, LE CHIAVI DELL'ENGAGEMENT APPROCCIO NON CONVENZIONALE Al MEZZI DI COMUNICAZIONE, TONO IRONICO, INDIVIDUAZIONE DI INSIGHT RILEVANTI PER IL TARGET E CREAZIONE DI NUOVI MEDIA. È GRAZIE A QUESTI INGREDIENTI CHE JWT HA FIRMATO PER UNICREDIT E INDESIT DUE CAMPAGNE, CHE HANNO OTTENUTO IL 1° E 2° PREMIO DEM ED E-MAIL MKTG/DIRECT MKTG' AGLI NC DIGITAL AWARDS 2 0 1 4. MARIO GARAFFA Divertire, sorprendere, coinvolgere. Nell'era del digitale, della moltiplicazione dei canali di comunicazione e dalla conseguente frammentazione delle audience, la mercé più rara e più preziosa da conquistare risponde al nome di 'engagement'. Il perché è presto detto: un utente 'coinvolto' è più disposto a intessere con il brand una vera relazione, fatta di dialogo e dunque anche di ascolto, e dunque sarà più propenso ad avere un sentimento di fiducia nei confronti della marca in questione, acquistandone beni e servizi. A distinguersi proprio per un'elevata capacità di creare engagement sono due progetti, firmati da Jwt, che hanno ottenuto il primo e il secondo premio 'Dem ed e-mail marketing/direct marketing' agli NC Digital Awards 2014, ossia 'UniCredit Changing Doors' e 'Cleaner Football Machine', realizzati rispettivamente per UniCredit e per Indesit. Ne parliamo con Sergio Rodriguez, ceo & eco Jwt Italia. Quali sono le caratteristiche che, secondo lei, hanno reso vincenti le campagne 'UniCredit Changing Doors'e 'Cleaner Football Machine'nell'ambito degli NC Digital Awards 2014? Le caratteristiche vincenti di 'UniCredit Changing Doors' sono principalmente tre: l'approccio non convenzionale ai mezzi di comunicazione, il tono ironico e l'individuazione di un insight rilevante per il target. Per quanto riguarda 'Cleaner Football Machine', la carta vincente è stata l'idea innovativa: abbiamo creato un 'nuovo media', una piccola lavatrice che, quando riconosce le 'parolacce', interrompe il segnale tv e contemporaneamente veicola il messaggio del brand. Ci descrive le campagne? L'idea di 'Changing Doors' si può descrivere in poche parole: far riflettere chi vive in affitto sul fatto che quella in cui sono non è realmente casa loro. Invece, con i mutui UniCredit potrebbero finalmente possederne una. Il target di riferimento erano le giovani coppie già clienti UniCredit. Per quanto riguarda 'Cleaner Football Machine' occorre una premessa: da anni Indesit sponsorizza le squadre di calcio più importanti d'Europa facendosi portavoce di un 'calcio pulito'. In tutto questo tempo abbiamo portato avanti tante attività all'interno degli stadi, ma era arrivata l'ora di offrire alle nostre clienti un servizio pensato esclusivamente per loro: ripulire il linguaggio dei loro mariti/compagni, notoriamente 'sporco' durante la visione delle partite in casa. Con una Dem abbiamo chiesto a 50.000 giovani donne della nostra pagina Facebook chi di loro fosse infastidita dal linguaggio dei mariti durante le partite e abbiamo selezionato un campione di 300 donne fra quelle che ci hanno risposto. A queste donne abbiamo inviato la Cleaner Football Machine: un riconoscitore vocale, brevettato da Indesit, da collegare alla tv, che riconosce le 'parolacce' e interrompe il segnale televisivo per dieci secondi. Quali erano i brief dati dal cliente? UniCredit ha lanciato una nuova gamma mutui. L'obiettivo era quello di portare questo prodotto all'attenzione dei clienti che vivono in affitto e che potenzialmente potrebbero essere interessati all'apertura di un mutuo. Quanto a Indesit, pur continuando la sponsorship calcistica, l'azienda ci ha chiesto di consolidare il legame con il target. Per farlo abbiamo deciso di entrare direttamente nelle case delle nostre clienti. Perché avete scelto di puntare su idee creative originali altamente 'ingaggiarti'? Oggi per colpire target precisi servono idee originali che riescano a innescare una reazione del consumatore. Il resto è solo ascolto passivo. Quali mezzi sono stati coinvolti e con quali finalità sono stati scelti? Per 'Changing Doors' sono state realizzate una decina di candid camera le cui vittime sono state selezionate fra i clienti UniCredit che più facevano al caso nostro. Il video è stato poi veicolato con l'uso di Dem ai restanti potenziali clienti. Per quanto riguarda Indesit, abbiamo usato il web e nello specifico Facebook, che ci ha consentito di avere un rapporto diretto con le consumatrici; a loro abbiamo mandato dapprima una Dem e dopo la Cleaner Football Machine. Quali sono iprincipali risultati raggiunti da queste campagne? Con 'Changing Doors' abbiamo ottenuto un incremento del 170% delle richieste online per ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 162 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato digital awards 2014 i vincitori 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 38 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 163 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato appuntamenti in filiale, nella prima settimana di campagna integrata. Anche per Indesit i risultati sono stati positivi. Abbiamo coinvolto più di 50.000 donne, oltre a tutti i fan di Facebook e poi, ovviamente, il risultato più grande: finalmente le donne possono guardare le partite di calcio senza preoccuparsi del linguaggio del marito o compagno. Cosa significano per voi questi premi? Sono stati progetti lunghi e stancanti, ma alla fine ne è valsa la pena. Siamo molto soddisfatti anche dell'affiatamento creatosi con i clienti che sono stati coinvolti, fin dall'inizio, in tutte le fasi del progetto. Secondo lei, quali sono gli elementi caratterizzanti del vostro approccio creativo e lavorativo che vi consentono di raggiungere traguardi come questi? Quando iniziamo a lavorare su un nuovo brief non pensiamo mai ai media da utilizzare, ma partiamo dall'idea più efficace per quell'obiettivo. Il media è poi una conseguenza. Un ruolo fondamentale lo gioca l'insight e l'approccio strategico. Trovato quello, si cercano delle esecuzioni rilevanti per il target. Avete in cantiere nuovi progetti per UniCredit e Indesit? Può fornirci qualche anticipazione? Per UniCredit abbiamo in cantiere un progetto che in questi giorni sta vedendo la luce. Si tratta di un'iniziativa di recruiting molto innovativa. Ne sentirete parlare. Anche per Indesit abbiamo diversi progetti, ma non possiamo ancora parlarne. ne Foto: Sergio Rodriguez, ceo & eco Jwt Italia Foto: A sinistra 'Changing Doors', la campagna UniCredit che coinvolge i clienti che vivono in affitto, proponendo loro, in modo ironico, una nuova gamma mutui. A destra la 'Cleaner Football Machine' di Indesit, una piccola lavatrice che riconosce le 'parolacce' e interrompe il segnale tv per 10" 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 40 CON LEAGAS DELANEY E TELECOM, #MILI0NOPASSI0NI VISSUTE AL MASSIMO INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE E RETI AD ALTA VELOCITÀ CONTRIBUISCONO A FARCI VIVERE MEGLIO, AMPLIFICANDO LE NOSTRE PASSIONI. A PARTIRE DA QUESTO CONCETTO, TELECOM ITALIA, CON IL SUPPORTO DI LEAGAS DELANEY, HA LANCIATO LA CAMPAGNA #MILIONIDIPASSIONI CHE HA OTTENUTO IL 1° PREMIO 'SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO' AGLI NC DIGITAL AWARDS 2014. MARIO GARAFFA Dimostrare come Telecom Italia e Tim, grazie alle nuove tecnologie e alla qualità della loro rete, contribuiscano a migliorare le nostre vite e a farci vivere al massimo le nostre passioni. È questo l'obiettivo fondamentale della campagna #MilioniDiPassioni, firmata da Leagas Delaney, che ha ottenuto il primo premio nella categoria 'Servizi di interesse pubblico' agli NC DigitalAwards 2014. Ne parliamo con Alessandro Scarinci, ceo, Stefano Rosselli e Stefano Campora, direttori creativi esecutivi Leagas Delaney Italia. Quali sono le caratteristiche che, secondo lei, hanno reso vincente la campagna #MilioniDiPassioni nell 'ambito degli NC Digital Awards 2014? (Scarinci) Si tratta di una campagna integrata, veicolata su più mezzi, in cui, grazie all'ironia del nuovo testimonial, Pif (Pierfrancesco Diliberto, ndr), abbiamo provato a spiegare al grande pubblico come gli smartphone, i palmari o i social media, interagiscano con la vita quotidiana di ognuno di noi e ci aiutino a creare nuove relazioni o a coltivare nuove passioni. E di come, allo stesso tempo, anche servizi intangibili, come le infrastrutture tecnologiche, le reti ad alta velocità o gli incubatori di start up, possano essere strumenti per creare nuove imprese, offrire nuovi servizi e creare nuove opportunità. Messaggi differenti, veicolati su media differenti e che, per tornare alla tecnologia e al contatto con i consumatori, sono stati tutti accomunati dall'hashtag #MilioniDiPassioni, che è riuscito a coinvolgere gli utenti dei social media, uno dei 'nuovi' pubblici di riferimento, e ad amplificare la penetrazione del messaggio. Ci descrive brevemente la campagna ? (Rosselli) Lo scorso febbraio, Leagas Delaney si è aggiudicata la consultazione per l'individuazione di un nuovo format creativo per le attività di comunicazione dei brand Tim, Telecom Italia e Impresa Semplice. Il nuovo format unico Telecom Italia è stato svelato lo scorso 9 marzo. Nello spot di lancio, Pif ci ha informato della partenza del suo 'tour' alla scoperta di diverse comunità di passioni in giro per l'Italia, lanciando al contempo un canale di dialogo e di scambio con il popolo dei social network, #MilioniDiPassioni, che ha accompagnato la campagna in tutto il suo svolgimento. Perché avete scelto un personaggio come Pif quale testimonial della campagna? (Campora) La scelta di Pif come protagonista della campagna non è casuale: più che un testimonial in senso classico, Pif è 'testimone' di come, grazie alle nuove tecnologie, sia migliorato il modo in cui comunità grandi e piccole, in ogni angolo d'Italia, possono vivere e condividere le loro passioni, qualunque esse siano. Quali mezzi sono stati coinvolti e con quali finalità li avete scelti? (Scarinci) La campagna è stata pianificata su tutti i media nazionali - tv, stampa, affissione, radio -, amplificata sul web, soprattutto via social network, e alimentata da contributi video extra, girati ad hoc, e backstage degli spot tv. Quali sono i principali risultati raggiunti? (Rosselli) Oltre 70 video virali, più di 5.000 contenuti singoli diffusi attraverso l'hashtag #MilioniDiPassioni. Nato in tv, il nuovo format è cresciuto su internet grazie alle segnalazioni di tutti gli utenti, stimolando la conversazione e aprendo il brand al dialogo diretto con le persone. Sull'onda del successo ottenuto in tutta la penisola, nel marzo 2014 la campagna è risultata essere la più condivisa dagli italiani (fonte Blogmeters, ndr). Nel mese di aprile è stata lanciata la piattaforma Milionidipassioni.it, canale ufficiale di tutta l'operazione: un sito che è anche una web tv, un blog, una vetrina per le segnalazioni degli utenti, ma soprattutto, un modo di amplificare ulteriormente il dialogo con Pif, esploratore di un'Italia che, grazie alla tecnologia, sta cambiando sempre più in fretta. Tra i principali risultati (aggiornati al giugno 2014, ndr) abbiamo più di un milione di visualizzazioni su YouTube, oltre 10.000 visualizzazioni del sito e 28.764 interazioni totali generate sui social media. Quali sono gli elementi caratterizzanti del vostro approccio creativo e lavorativo che, dal suo punto di vista, vi consentono di ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 164 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato digital awards 2014 i vincitori 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 40 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 165 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato raggiungere traguardi come questi? (Campora) Da sempre in Leagas Delaney scegliamo l'approccio analitico e l'approfondimento strategico del metodo anglosassone, ovvero quel lavoro di selezione, semplificazione delle informazioni e di ricerca di linguaggi che sprigiona la creatività, attraverso promesse precise, chiare e facilmente 'drammatizzabili'. I creativi contribuiscono già alla fase strategica, così da arrivare al prodotto creativo in modo più semplice e naturale, e snellire le procedure per creare un rapporto più stimolante e continuo con i nostri clienti. Crediamo in una pubblicità semplice, interessante per farsi ricordare, nuova per dare distintività al brand, fresca per impedirne l'invecchiamento e stimolare il pubblico, onesta per costruire un rapporto più maturo fra azienda e pubblico. Quali novità avete in cantiere per Telecom Italia e per altri clienti? (Scarinci) Per quanto riguarda Telecom Italia, siamo molto soddisfatti degli ultimi spot istituzionali girati tra Venezia, Milano, Roma e Napoli, con la regia del pluripremiato Michael Haussman, coadiuvato dal direttore della fotografia Rodrigo Prieto. Nel nuovo soggetto TuttoFibra, Pif abbandona il racconto delle #MilioniDiPassioni degli italiani per Realizzarsi su quella di Tim e Telecom Italia per il futuro. Pif percorre un viaggio tra le principali città italiane in cui è arrivata la fibra ottica di Telecom Italia e dove oggi è già possibile viaggiare su internet alla massima velocità. Inoltre, stiamo già lavorando agli spot natalizi, sempre con Pif, e stiamo attendendo i risultati di due importanti consultazioni. re Foto: Da sinistra, Stefano Rosselli, direttore creativo esecutivo, Alessandro Scarinci, ceo, Stefano Campora, direttore creativo esecutivo Leagas Delaney Italia Foto: Nella campagna #MilioniDiPassioni, firmata da Leagas Delaney per Telecom eTim, Pif è 'testimone' di come, grazie alle nuove tecnologie, sia migliorato il modo in cui comunità grandi e piccole, in ogni angolo d'Italia, possono vivere e condividere le loro passioni, qualunque esse siano 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 42 M&C SAATCHI: IL 'REALITY ADVERTISING CHE TI COINVOLGE PIÙ DI UN EVENTO, DI UN FLASH MOB 0 DI UN VIRAU, L'AGENZIA LANCIA UN NUOVO FORMAI IL 'REALITY ADVERTISING ', UNA SORTA DI ' PUBBLICITÀ LIVE' CHE COINVOLGE DIRETTAMENTE LE PERSONE TRASFORMANDOLE IN PROTAGONISTI. COME NEL CASO DELLE CAMPAGNE 'PROTECT YOUR #L1F3' E 'CI PENSA ROCCO', PREMIATE AGLI NC DIGITAL AWARDS. MARIO GARAFFA La pubblicità deve superare se stessa, oltrepassare i suoi confini tradizionali, uscire dai set, per entrare nei contesti della vita reale, coinvolgendo persone vere che, in un dato momento, si trovano in un certo luogo. Ma non si pensi a semplici 'installazioni', con il concetto di 'reality advertising', M&C Saatchi intende una vera e propria 'pubblicità live', in grado di raccontare una storia dal vivo, di superare e integrare formati diversi, come quello dell'evento, del flash mod e del 'virai'. La parola chiave è 'engagement', nel senso di capacità di attirare, incuriosire e coinvolgere le persone, trasformandoli in protagonisti dell'iniziativa. Il passo successivo è quello dell'amplificazione mediatica: il reality advertising si trasforma in campagna, perché tutto viene filmato, documentato e dunque diffuso in Rete oppure lanciato in tv. A essere state concepite proprio in un'ottica di 'reality advertising' sono due recenti campagne di M&C Saatchi, che sono state premiate nell'ambito degli NC DigitalAwards 2014. Si tratta di 'Protect your #L1 F3' (Genertel/Europ Assistance), vincitrice del primo premio 'Digital Pr' e del primo premio 'Digital Branded Content', e di 'Ci pensa Rocco' (Sky), che ha ottenuto il secondo premio 'Siti di Prodotto e Micrositi'. Ricordiamo che l'agenzia ha anche conquistato il terzo premio 'Best Digital Agency'. Ne parliamo con Luca Scotto di Carlo e Vincenzo Gasbarro, creative partner M&C Saatchi. Quali sono le caratteristiche che, secondo lei, hanno reso vincenti tali campagne? Quali sono le loro marce in più? (Scotto di Carlo) Nata per sponsorizzare l'apertura dello store 'LifePark' di GenertelEurop Assistance nel centro di Milano, la campagna Protect your #L1 F3 ha avuto la forza di trasformarsi in qualcosa di molto più grande, conquistando una ribalta internazionale. La 'brand idea' era decisamente sorprendente: un sottomarino che emerge dalla strada, squarciando l'asfalto di via dei Mercanti, vicino a piazza del Duomo. Per rendere ancora più curioso l'evento abbiamo introdotto la simulazione di un tamponamento tra il sottomarino e un'automobile, così come l'intervento di squadre di pompieri e della protezione civile, interpretate da attori e comparse, che si sono date da fare per soccorrere il comandante del mezzo navale e l'equipaggio. Il tutto coinvolgendo i passanti, che sono diventati i veri protagonisti della storia, andata in scena per un intero giorno, più o meno ogni due ore, in piena ottica di Yeality advertising'. Quanto a 'Ci pensa Rocco', la campagna aveva lo scopo di pubblicizzare online l'omonima trasmissione tv andata in onda su Cielo. Questa in sintesi l'idea creativa: volete dire qualcosa a qualcuno ma non trovate le parole? Ci pensa Rocco Siffredi che, con l'app 'Ci pensa Rocco', dice quello che vuoi ai tuoi amici, ma 'a modo suo'. Attraverso il sito era infatti possibile scegliere il destinatario del proprio messaggio e comporre la frase da inviargli su Facebook. Automaticamente veniva realizzato un video, in cui Rocco recitava esattamente la frase che l'utente aveva deciso di inviare. Quali sono stati i passaggi principali delle due campagne? Quali mezzi sono stati coinvolti e con quali finalità li avete scelti? (Scotto di Carlo) La campagna Protectyour #L1 F3 aveva come finalità quella di portare le persone nel 'protection store' di Genertel ed Europ Assistance. All'interno del negozio, su un video-wall, era possibile vedere i video che man mano, nel corso della giornata, venivano rilasciati e che, ovviamente, finivano su YouTube. Le operazioni web hanno fatto leva sull'hashtag #L1F3 che, funzionando da collettore, portava gli utenti sul minisito dell'operazione, che raccontava sia del sommergibile spuntato da sottoterra, sia delle offerte Genertel. A conferma della vocazione integrata del progetto, i contenuti video sono stati trasformati in spot tv da 15, 20 e 30 secondi, ribaltando così il procedimento classico secondo cui una campagna prima nasce per la tv e solo dopo si arricchisce di una pianificazione web. La declinazione di 'Ci pensa Rocco' è sicuramente più semplice, si tratta infatti di una campagna nata e cresciuta sul web per i social network. L'elemento chiave è stato quello della 'condivisione , agevolata dalla natura divertente e virale dei video realizzati dagli utenti. Agli ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 166 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato digital awards 2014 i vincitori 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 42 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 167 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato NC Digital Awards siete stati premiati anche con il terzo premio 'Best Digital Agency'. Quali requisiti deve possedere, dal suo punto di vista, una digitai agency per avere successo ? (Gasbarro) Sia Luca sia io non abbiamo un background prettamente 'digital-oriented', e quindi abbiamo approcciato il digitale portando con noi un bagaglio di competenze trasversali. Il concetto chiave è che T'idea' viene prima di tutto il resto, anche prima del mezzo, digitale compreso. Le competenze tecniche sono importanti, ma il ruolo guida è quello della creatività, che deve animare tutte le aree dell'agenzia, che a loro volta devono muoversi in sinergia, senza divisioni o steccati tra le varie discipline, elaborando progetti tailor-made in base alle esigenze del cliente. Quali sono gli elementi caratterizzanti del vostro approccio creativo e lavorativo che vi consentono di raggiungere traguardi come questi? (Casbarro) Troppe volte quando si parla di integrazione ci si riferisce in realtà a una semplice 'integrazione media', ossia faccio la campagna e poi la inoltro al reparto web, che la declina per quel mezzo: secondo noi questo non è più sufficiente. Il nostro modus operandi consiste nel partire dall'idea guida, che chiamiamo 'brand idea', che poi viene sviluppata nella direzione dei mezzi che si vogliono utilizzare per la campagna. ne Foto: Vincenzo Gasbarro e Luca Scotto di Carlo, creative partner M&C Saatchi Foto: Volete dire qualcosa a qualcuno ma non trovate le parole? Ci pensa Rocco Siffredi che, con l'app 'Ci pensa Rocco', dice quello che vuoi ai tuoi amici, ma 'a modo suo'. Questa l'idea del progetto firmato da M&C Saatchi per Sky Un sottomarino che emerge dalla strada, squarciando l'asfalto di via dei Mercanti, vicino a piazza del Duomo, a Milano, e tampona un'auto. Questa l'idea di M&C Saatchi per portare clienti nel'protection store' di Genertel ed Europ Assistance 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 46 FACEBOOK APRE L'ERA DEL VERO MARKETING PERSONALIZZATO NOVITÀ DEGLI NC DIGITAL AWARDS 2 0 1 4 , IL 'FACEBOOK AWARD' È ANDATO ALLE CAMPAGNE DUREX CURATE DA 0-ONE E DENTSU AEGIS. ALLA BASE, LA DEFINITIVA CONSACRAZIONE DI FACEBOOK COME MEDIUM GLOBALE E L'IDEA CHE IL MARKETING, NELL'ERA DEI SOCIAL NETWORK, DEBBA ESSERE IN GRADO DI OFFRIRE ESPERIENZE PERSONALIZZATE, COINVOLGENTI E RILEVANTI. MARIO GARAFFA Molto più di un semplice social network, a dieci anni dalla sua nascita, Facebook si è definitivamente consacrato come un vero e proprio mezzo di comunicazione, come il luogo dove 864 milioni di persone, ogni giorno, si ritrovano per comunicare tra loro, senza limiti spaziali e temporali. La forza di Facebook consiste nell'essere una piattaforma di comunicazione globale, costruita attorno alle persone e alle 'cose' a cui le persone tengono di più. Il social network fondato da Mark Zuckerberg offre alle aziende la possibilità di raggiungere specifici target di utenti. Attraverso contenuti personalizzati e rilevanti, consente ai brand di stare al passo con le esigenze dei consumatori e, allo stesso tempo, raggiungerli ovunque si trovino. Non stupisce dunque che grande novità dell'edizione 2014 degli NC Digital Awards sia la nascita del Facebook Award, ossia il Premio Speciale alla migliore case history realizzata proprio sul social network, che oltretutto ha deciso di abbracciare completamente il premio di Ade Group, legando il proprio nome a quello degli NC Digital Awards in qualità di sponsor. La prima edizione del Facebook Award è andata alle campagne Durex, curate da O-One e Dentsu Aegis (vedi box). Ne parliamo con Sylvain Querné, head of marketing communications southern Europe Facebook. Come è nata l'idea del Facebook Award? Facebook è un fenomeno che va ormai ben oltre la semplice condivisione di foto con gli amici ed è sempre più, in questo senso, partner privilegiato per il business. La trasformazione determinata dal social ha portato con sé nuove modalità di comunicazione, mettendo a disposizione di tutti numerosi strumenti e nuove modalità creative a supporto dell'immagine dei propri brand, con l'obiettivo di aiutare le aziende a raggiungere importanti risultati di business. Oltre 30 milioni di aziende nel mondo hanno compreso il grande impatto che Facebook può avere sul loro business. Sono sempre più numerosi, infatti, i progetti di successo realizzati nelle più svariate categorie merceologiche: il nostro obiettivo è quello di premiarli riconoscendo il valore di campagne che riescono, allo stesso tempo, a essere virali e creative, mantenendo però concretezza e dimostrabili risultati di business. Quali sono le implicazioni dell'evoluzione di Facebook in un vero e proprio canale di comunicazione? Facebook ha compiuto 10 anni proprio nel 2014. Dal 2004 a oggi il digitale ha vissuto e guidato cambiamenti che hanno avuto impatti significativi sulla società e successivamente sui modelli di business e sull'economia. Si tratta di un mutamento che Facebook ben conosce avendolo vissuto su di sé, evolvendo da brand del mondo dei social network a vera e propria piattaforma, un fenomeno a livello globale, accessibile da mobile ovunque ci si trovi, che è diventato velocemente il luogo dove 864 milioni di persone ogni giorno si trovano per comunicare liberamente tra loro senza li_milLspazio^lemporali. Assegnare questo award è molto importante per noi, perché ci consente di attribuire un riconoscimento a chi è riuscito con successo a comprendere questo cambiamento, integrando all'interno delle strategie aziendali tutte le potenzialità messe a disposizione dalla nostra piattaforma, e realizzando progetti capaci di generare un ritorno sull'investimento misurabile. Facebook è costruito intorno alle persone e alle cose a cui le persone tengono ed è quindi l'unico strumento in grado di offrire alle aziende e ai protagonisti del marketing la possibilità di raggiungere uno specifico target di consumatori, attraverso contenuti personalizzati e rilevanti, consentendo ad aziende e agenzie di stare al passo con le esigenze dei consumatori e raggiungerli ovunque siano. Un annuncio pubblicitario 'pensato per' e 'indirizzato verso' il pubblico giusto crea valore non soltanto l'inserzionista, ma anche per la persona che lo riceve - si pensi a proposte legate a passioni, scoperta di prodotti, esperienze, luoghi, servizi - aumentando così i ritorni sull'investimento. Quali caratteristiche deve possedere, secondo lei, una campagna che utilizza Facebook come canale per avere successo ? Le modalità ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 168 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato digital awards 2014 i vincitori 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 46 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 169 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato tradizionali di fruizione e condivisione delle informazioni si sono totalmente ridefinite, con un ruolo dei consumatori sempre più attivo e centrale, e quindi le stesse aziende, per essere vincenti e realmente competitive sul mercato, devono necessariamente modificare le modalità di interazione con i propri target. In questo senso, Facebook si pone come piattaforma di marketing a 360 gradi, in grado di raggiungere uno specifico target con un contenuto altamente personalizzato, proprio perché, attraverso la nostra piattaforma, le persone e i loro interessi tornano a essere al centro. E questo consente di indirizzare le persone con contenuti e messaggi specifici, generando importanti ritorni in termini di efficacia e, di conseguenza, risultati positivi in termini di brand e di vendite, ovvero il 'marketing personalizzato'. Il marketing nell'era di Facebook deve quindi essere in grado di offrire esperienze personalizzate, coinvolgenti e rilevanti, che riescano a differenziarsi all'interno del flusso di informazioni e contenuti che le persone scoprono e si scambiano sulla piattaforme. Quali sono le motivazioni che hanno spinto Facebook ad abbracciare gli NC Digital Awards, legando il proprio nome, in qualità di sponsor, al premio di Ade Croup? Il Facebook Award rappresenta un'iniziativa per noi molto importante poiché, celebrando le campagne più creative ed efficaci realizzate sulla nostra piattaforma, consente di assegnare riconoscimenti di grande rilievo a brand e agenzie, che si distinguono per eccellenza nello sviluppare strategie di marketing innovative e di successo. Il nostro obiettivo, con iniziative di questo tipo, è di continuare a diffondere la consapevolezza del valore di Facebook come leva di business, attraverso best practice, accelerando un utilizzo evoluto della piattaforma da parte delle aziende e dei professionisti, per essere efficaci e rilevanti per gli utenti e, allo stesso tempo, competitivi sul mercato. Quali sono i principali strumenti pubblicitaria disposizione delle aziende che vogliono investire sul social network come canale di comunicazione? La rilevanza del marketing è guidata dalla creatività e in questo senso continueremo a supportare i brand nel costruire campagne creative e contenuti di qualità per ogni target sulla base di persone, interessi e bisogni reali. In Facebook mettiamo a disposizione delle aziende strumenti creativi per indirizzare le persone con modalità innovative, in particolare con soluzioni video che sono m o l t o più interattive. Il Facebook Creative Shop, un team internazionale di c o n sulenti creativi, investe m o l t o t e m p o con i partner - investitori e agenzie - per sviluppare campagne efficaci nel m o n d o di oggi, sfruttando per esempio smartphone e tablet. Da un po' abbiamo messo al centro dello sviluppo creativo il mobile, per permettere ai brand di valorizzare un segmento che, solo in Italia, conta 16 milioni di persone, che, ogni giorno, si connett o n o in media per 14 volte. Quali sono le principali caratteristiche e i vantaggi degli strumentipubblicitari a disposizione delle aziende su Facebook? I servizi di Facebook offrono a brand operanti in qualsiasi industry la possibilità di raggiungere il proprio target in modo m i rato, attraverso contenuti rilevanti, in grado di generare un aumento delle m e t r i che di brand, del traffico sui siti, di download delle apps e un incremento delle vendite online con un'accuratezza del 9 5 % su un target ampio, e del 9 0 % su un target più ristretto. Grazie alle campagne su Facebook, inoltre, è possibile ottenere r i torni diretti sui processi di acquisto, attraverso pubblicità che guidano le persone all'home page dei siti web 0 agli store o n l i ne, con strumenti in grado di misurare l'effettivo i m p a t t o di una campagna adv sul business. Oggi, i nostri clienti sono in grado di m i rare gli investimenti verso le persone che desiderano raggiungere, minimizzando d i spersione e aumentando così l'efficacia e l'efficienza della comunicazione. ne PERSONALIZZAZIONE E TARGETTIZZAZIONE. DUREX INCREMENTA LE VENDITE GRAZIE A FACEB00K_ I progetti sviluppati per Durex hanno dimostrato il potenziale di Facebook come partner di business in Italia, con campagne innovative che hanno avuto un impatto rilevante sul business. I risultati sono stati sorprendenti in termini di vendite, sfruttando le capacità di targettizzazione di Facebook, dove il successo è dipeso da una chiara idea delle persone da raggiungere, dallo sviluppo di creatività personalizzate e differenziate, e dalla valorizzazione delle potenzialità del mobile. In particolare, parlando di numeri, l'iniziativa sviluppata per Durex ha permesso di raggiungere 5,8 milioni di giovani, ovvero il 74% degli italiani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, e di incrementare le vendite del 25% anno su anno. Per raggiungere questi obiettivi Durex ha utilizzato Facebook come un vero e proprio 'mass media' in grado di raggiungere una audience superiore a quella televisiva. La strategia ha puntato su micro-gruppi di audience 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 46 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 170 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato fortemente segmentati e contenuti sponsorizzati altamente personalizzati, con una creatività basata su immagini immerse nella reale quotidianità delle singole persone.Tra le chiavi del successo anche la massimizzazione di Yeach' e 'frequency' su mobile attraverso il 'News Feed'. Il progetto di Reckitt Benckiser e Durex rappresenta un'eccellenza sul mercato italiano e indica come, anche nel nostro Paese, stia crescendo la consapevolezza dell'impatto che Facebook può generare sulle vendite. NC DIGITAL AWARDS 2014 Primo Premio Speciale Facebook Award Brand: Durex Agenzie creativa: O-One Agenzia media: Dentsu Aegis Foto: Sylvain Querné, head of marketing Communications southern Europe Facebook Foto: Il portale 'Facebook for Business' è arricchito anche dai 'casi di successo' italiani - piccole realtà e grandi brand - che, grazie al social network, sono riuscite a incrementare l'efficacia delle proprie strategie di marketing Un'immagine di 'Facebook for Business', il portale di marketing del social network, dedicato a news, suggerimenti e contenuti per aziende e inserzionisti che desiderano fare leva su Facebook per far conoscere il proprio brand 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 4 IILCONTROCAMPO 53 INCHIESTA CSR CON DLV BBDO, LA FORZA È SEMPRE CON NOI 17 SPECIALE NC DIGITAL AWARDS DISCOVERY ITALIA, LA TV CURIOSA, VICINA, AUTENTICA 3O_BEST DIGITAL INTEGRATED CAMPAIGN 7 / 1 FATTUALITÀ NOTIZIE SU FATTI E PERSONE DAL MONDO DIGITALE, MEDIA INNOVATIVI, RETAIL EXPERIENCE SPECIALE IMC DIGITAL AWARDS 2 0 1 4 1 8_NC DIGITAL AWARDS, CHEPREMIO! 22_L0 SPONSOR CHEBANCA!,IL DIGITALE SEMPLIFICA LA VITA 24_TUTTI I PREMI 34_l VINCITORI ALLIANZ E L'ABBONAMENTO ALLA SERENITÀ BCUBE, VINCE IL DIALOGO SOCIAL JWT: IRONIA E INSIGHT, LE CHIAVI DELL'ENGAGEMENT CON LEAGAS DELANEY E TELECOM, #MILIONIDIPASSIONI VISSUTE AL MASSIMO M&C SAATCHI: IL 'REALITY ADVERTISING' CHE TI COINVOLGE OGILVY RENDE SOCIAL IL NATALE DI NUTELLA FACEBOOK APRE L'ERA DEL VERO MARKETING PERSONALIZZATO ENDEAVOUR, INNOVARSI PER INNOVARE INCHIESTA CSR 53_SCENARI0 TRA IL DIRE E IL FARE: DIFFONDERE LA CSR NELL'ERA DEI SOCIAL CSR, LA STRATEGIA CHE FA BENE VERSO UNA COMUNICAZIONE PIÙ EMPATICA E CONDIVISA B2_PR0TAG0NISTI ENEL, L'ENERGIA DELLA SOSTENIBILITÀ GRUPPO SISAL, QUANDO IL GIOCO SI FA SOSTENIBILE YOUNG & RUBICAM GROUR CSR È COMUNICAZIONE AREA STRATEGICA 68/71_CASEHIST0RY IL VERO ROI, BUSSOLA DEL BUSINESS NUOVA RENAULT TWINGO, LA RIVOLUZIONE AGILE 72/77_F0CUS FOX, LA CASA DELL'INNOVAZIONE GRUPPO RONCAGLIA, LA CREATIVITÀ È SOCIAL 82_STRATEGIE INNOVATIVE TRUDI, MORBIDA COMUNICAZIONE DIGITAL/INTERACTIVE 78_PR0TAG0NISTI MAMADIGITAL. SEO IS THE KING 81_F0CUS 6 CONSIGLI PER RENDERE VINCENTE UN BANNER ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 171 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SOMMARIO 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 50 ENDEAVOUR, INNOVARSI PER INNOVARE LA RICERCA COSTANTE DI INNOVAZIONE, DI SOLUZIONI TARATE SULLE REALI ESIGENZE DEL CLIENTE E LA CAPACITÀ DI ANTICIPARE IL CAMBIAMENTO RAPPRESENTANO I PUNTI DI FORZA DELLA SOCIETÀ DI DIGITAL MARKETING DEL GRUPPO RONCAGLIA, VINCITRICE DEL RICONOSCIMENTO 'AGENZIA DIGI- TALE INDIPENDENTE' E DEL SECONDO PREMIO, NELLA CATEGORIA 'AUTO E ALTRI VEICOLI', PER LA CAMPAGNA MERCEDES-BENZ 1NTELLIGENT DRIVE'. MARINA BELLANTONI "Vincere premi è l'ambizione di ogni agenzia. Ma spesso ci si trova a giudicare campagne e attività fini a se stesse, senza un reale beneficio per i clienti e capaci solo di ingrandire l'ego dei professionisti del settore. Preferiamo creare idee belle e forti che portino però alla marca anche risultati misurabili e indiscutibili. La formula del nostro Gruppo e delle sue otto aziende è semplice: innovare e innovarsi velocemente, giorno dopo giorno, con lo sguardo sempre avanti, per anticipare il cambiamento, qualunque esso sia, e farne un nostro strumento, un nostro alleato". Così Armando Roncaglia commenta l'assegnazione del Premio Speciale dell'Editore 'Agenzia Digitale Indipendente' conferito a Endeavour Digital Marketing, società parte del Gruppo di cui è fondatore e amministratore unico. Lorenzo Lorato, account director Endeavour Digital Marketing, e Giuseppe Ardizzone, director Lindbergh Branding and Relationship Marketing, raccontano quali sono i punti di forza, i progetti e i valori che hanno consentito alla società di digitai marketing di ricevere il riconoscimento nell'ambito degli NC Digital Awards 2014. Cosa significa per voi ricevere il premio quale 'Agenzia Digitale Indipendente'? Quali sono le recenti attività che vi hanno portato, dal vostro punto di vista, a ottenere questo riconoscimento? (Lorato) Siamo estremamente orgogliosi di questo riconoscimento perché frutto di un duro lavoro, iniziato nel 2006 quando abbiamo deciso di iniziare questa avventura. In realtà già da qualche anno avevamo iniziato a sviluppare comunicazione digitale all'interno del Gruppo, ma dal 2006 abbiamo deciso di diventare i migliori a farlo. Le attività che ci hanno portato a questo premio, a nostro avviso, sono molte; ma credo che la vera attività cardine sia semplicemente la ricerca costante di innovazione, di soluzioni sempre differenti e sempre tarate sulle reali esigenze del cliente. Il premio rappresenta una conferma che la strada che stiamo percorrendo finora è quella giusta. Ma la strada è molto lunga e soprattutto in continua mutazione; per mantenere questi standard non possiamo rilassarci, ma dobbiamo essere ancora più attenti alte mutazioni del mercato e della società. In questo settore più che mai, chi si ferma è perduto. Quali sono i valori e le parole chiave che caratterizzano il vostro approccio operativo? Quali sono gli elementi distintivi del vostro posizionamento sul mercato? (Lorato) Innovazione e sinergia. Innovativi perché siamo destinati a esserlo, perché la comunicazione di oggi, in particolare digitai e social, non vuole più vedere la stessa cosa due volte. Forse è più giusto dire siamo condannati a esserlo, altrimenti non saremmo qui. Sinergia, perché le idee oltre a essere buone, devono 'vendere'; e un'idea vende solo quando ogni sua variabile è stata studiata e ogni suo elemento si manifesta nel modo giusto e nel momento giusto. // successo del Gruppo Roncaglia è riconducibile a un modello integrato in grado di offrire ai clienti una reale sinergia tra le varie discipline della comunicazione. Ce ne può parlare? (Lorato) Una volta si parlava di comunicazione integrata: si faceva una creatività, un posizionamento, una campagna; e questa veniva declinata su tutti i mezzi a disposizione online e offline. Oggi, l'idea deve nascere in maniera indipendente dal media. Deve nascere per rispondere a un'esigenza del cliente e del consumatore, il media utilizzato è solo il modo di esporre questa idea. Questa è la forza del nostro Gruppo: riuscendo a coprire tutti i media, siamo indipendenti da questi. I nostri brainstorming vedono allo stesso tavolo specialisti di advertising, di social, di virai, di loyalty, ecc. Le idee nascono senza pensare all'uno o all'altro media, nascono dalla creatività congiunta; solo dopo aver trovato l'idea forte si pensa a quali mezzi possono veicolarla meglio e come questi mezzi possono 'dialogare' tra loro, costruendo un percorso sinergico di comunicazione. Come per esempio nel progetto sviluppato per la loyalty di Marcopolo Club 2014, realizzata attraverso il lavoro di Linbergh ed Endeavour, rispettivamente sul fronte loyalty/crm e sviluppo creativo digitai. Quali modelli e metodi avete messo a punto per realizzare i progetti di ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 172 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato digital awards _premi speciali dell'editore 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 50 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 173 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato comunicazione? In particolare, qual è lo stile di lavoro che vi contraddistingue? (Lorato) Di metodi o modelli ne abbiamo provati tanti, alcuni con successo, altri meno. Non credo ci sia un modello valido in assoluto, dipende dai progetti e dai clienti. La cosa sicura che il successo di un'agenzia di comunicazione è fatto esclusivamente dalle persone che ci lavorano, quindi se dovessi evidenziare un modello che abbiamo sempre perseguito, questo è: persone capaci. Siamo consulenti per i nostri clienti: se fossi un cliente non affiderei il lavoro a una persona che ne sa meno di me. Per questo siamo molto attenti alla selezione delle persone, scegliendo professionisti che siano realmente competenti nel proprio campo e, soprattutto, che abbiano sempre la voglia di saperne di più. Ci descrive una recente case history particolarmente rappresentativa del vostro modus operandi? (Ardizzone) Entertainment è la parola chiave di un'epoca come la nostra. Oggi il pubblico non vuole essere semplicemente pungolato con belle campagne o banali concorsi. Le persone ci chiedono di essere coinvolte, divertite, stimolate. Per questo, invece di realizzare una raccolta punti tradizionale, nel marzo scorso, per Marcopolo Club 2014 (Sgm Distribuzione, titolare dell'insegna Unieuro, ndr), abbiamo creato un contenitore innovativo con attività di gamification online e offline: sul web, marcopoloclub.it, con un browser game in cui i clienti scoprono la storia di un prodotto tecnologico superando diversi mini giochi; sulla pagina Facebook del promotore; sull'app mobile; instare, con gli acquisti e alcune attività di engagement per accumulare più punti e raggiungere prima i premi. I risultati sono stati straordinari, a riprova della nostra strategia e visione sul mondo della comunicazione anche sul fronte della loyalty e del Crm. Dal marzo 2014 a oggi, le visite al sito marcopoloclub.it sono state 250.000 con 200.000 utenti attivi che hanno svolto oltre 500.000 attività. ne Foto: Lorenzo Lorato, account director Endeavour Digital Marketing Foto: Giuseppe Ardizzone, director Lindbergh Branding and Relationship Marketing Foto: Per Marcopolo Club 2014, Endeavour ha creato un contenitore innovativo con attività di gamification online e offline. I risultati sono stati straordinari: dal marzo 2014 a oggi, le visite al sito marcopoloclub.it sono state 250.000 con 200.000 utenti attivi che hanno svolto oltre 500.000 attività 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 53 TRA IL DIRE E IL FARE: DIFFONDERE LA CSR NELL'ERA DEI SOCIAL MENTRE LE INIZIATIVE SOSTENTILI SONO ORMAI DIVENTATE UN PILASTRO STRATEGICO PER LE AZIENDE, LA COMUNICAZIONE DI QUESTE ATTIVITÀ RESTA ANCORA TROPPO LEGATA A CANALI E MODALITÀ CLASSICHE. NONOSTANTE L'AFFERMAZIONE DI UNA TENDENZA DEFINIBILE COME 'SLOW, IL MARGINE DI MIGLIORAMENTO RESTA ANCORA AMPIO. IN QUESTA INCHIESTA VEDIAMO COME E PERCHÉ. ILARIA MYR (DA PAG. 5 3 A PAG. 67) Che cosa significa oggi comunicare la sostenibilità? Come, quando e perché i diversi canali di comunicazione vengono utilizzat i per divulgare le attività sociali e sostenibili di un'azienda? Questi i principali quesit i che emergono quando ci si interroga sul rapporto fra comunicazione e Corporate Social Responsibility: un ambito, questo, di cui in Italia si parla ormai da 15 anni e che è, senza dubbio, diventato un fronte i m m a n cabile nelle strategie di imprese di t u t t i i settori merceologici. Che la maggior parte delle aziende abbia ormai raggiunto piena consapevolezza dell'importanza di un impegno concreto in termini di responsabilità sostenibile che riguardi t u t t i gli aspetti è infatti ormai assodato. Mentre sul fronte della comunicazione solo negli ultimi anni si è affermata sempre più marcatamente una tendenza 'slow', come la definisce Patrizia Musso, docente di Storia e linguaggi della pubblicità all'Università Cattolica di Milano e di Forme e strategie della comunicazione digitale, caratterizzata da una serie di "dinamiche, che mostrano una sorta di maturazione più lenta, innestando così nuovi tempi in nuovi spazi, più a misura d ' u o m o " (da 'Slow Brand', Franco Angeli, 2013). Ciò è evidente in diversi ambiti comunicativi: da quello più classico televisivo a quello dei punti vendita, passando per ì rapporti intraziendali per arrivare al web, canale veloce per eccellenza. Al contempo, però, a fronte di alcuni esempi virtuosi di strategie 'slow', il margine di miglioramento della comunicazione sulla Csr resta molto ampio. I mezzi utilizzati per veicolare queste tematiche sono infatti ancora principalmente quelli tradizionali (stampa, tv, radio), mentre si fatica ancora a sfruttare in modo efficace il web e i social media, che restano ancora appannaggio di una minoranza (come dimostra anche la classifica dei Csr Online Awards di Lundquist). La sfida, dunque, per le aziende e le agenzie è essere capaci di sviluppare una comunicazione che sia davvero condivisa e condivisibile, prima di t u t t o utilizzando canali che favoriscono lo scambio e lo sharing, ma anche introducendo un registro che crei empatia e trasmetta positività ed emozioni. Come spiega chiaramente Rossella Sobrero, presidente Koinética: "Oggi, più che in passato, è necessario affiancare alla rendicontazione puntuale di quanto realizzato la testimonianza del valore positivo generato, della soddisfazione per aver coinvolto tanti soggetti nella propria attività". La comunicazione non è più, quindi, solo un 'di cui', ma diventa un elemento di primo piano nella costruzione della Csr delle aziende. Che devono inevitabilmente crederci, e agire di conseguenza. ne ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 174 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato inchiesta csr intro 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 58 VERSO UNA COMUNICAZIONE PIÙ EMPATICA E CONDIVISA SE INVESTIRE IN POLITICHE DI CSR È IMPORTANTE, FONDAMENTALE PER LE AZIENDE È FAR CONOSCERE IN MODO EFFICACE IL PROPRIO IMPEGNO IN AMBITO SOCIALE E AMBIENTALE. LA COMUNICAZIONE DIVENTA PIÙ 'SLOW E CONDIVISIBILE, PIÙ A MISURA D'UOMO. UN RUOLO DI PRIMO PIANO È QUELLO SVOLTO DAI MEZZI DIGITALI. LA STRADA È ORMAI TRACCIATA E LA DIREZIONE NON PUÒ ESSERE CHE QUESTA. Come è emerso nelle pagine precedenti, la società italiana ha in questi anni interiorizzato le tematiche della sostenibilità, dimostrandosi più attenta e critica nei confronti dei comportamenti delle aziende in ambito Csr: questo ha portato a un'evoluzione dei comportamenti di acquisto da parte dei consumatori, che sempre di più tengono conto delle politiche delle aziende in materia di sostenibilità e Csr. Dal canto loro, negli ultimi 15 anni - periodo in cui si sono sviluppate e diffuse le tecniche di Csr - le realtà imprenditoriali hanno modificato i rapporti con gli stakeholder, dimostrando una capacità di innovare e innovarsi: il tutto all'insegna di una maggiore collaborazione e condivisione. "La Csr ha aiutato le imprese a dialogare con gli stakeholder spiega Rossella Sobrero, fondatore e presidente Koinética - avviando, complice anche la crisi, pratiche di collaborazione con altri soggetti della filiera per operazioni sul territorio. Oggi, si parla, come mai in passato, di processi collaborativi, co-progettazione, crowdfunding, coworking, crowdsourcing, business p2p, stakeholder engagement: tanti termini che sono entrati nel vocabolario di quella che chiamiamo sharing economy". La comunicazione diventa 'slow' Se investire in politiche di Csr è importante, è fondamentale anche riuscire a comunicare in modo efficace il proprio impegno sociale e ambientale, sia per fare conoscere le proprie attività a un pubblico sempre più sensibile a questi temi, sia per innescare nel mondo imprenditoriale comportamenti virtuosi diffusi. Di questo è convinta Patrizia Musso, docente incaricato di Storia e linguaggi della pubblicità all'Università Cattolica di Milano e di Forme e strategie della comunicazione digitale, che alla nuova sensibilità e strategia 'slow' ha dedicato il libro 'Slow Brand. La gestione macroeconomica della marca contemporanea' (FrancoAngeli, 2013). "Nel corso del 2012 e del 2013, osservando da vicino il mondo del branding - tendenzialmente caratterizzato proprio da fattori opposti alla visione 'slow' -, sono apparsi all'orizzonte segnali insoliti - scrive Musso nel libro -. Una serie di dinamiche, infatti, iniziano a mostrare una sorta di maturazione più lenta, innestando così nuovi tempi in nuovi spazi, più a misura d'uomo". L'autrice analizza quindi, citando diverse case history, quattro aree tematiche ritenute fondamentali per indagare l'andamento slow dei brand contemporanei: SlowAdvertising (da Carosello Reloaded agli spot del Super Bowl), dedicata alla comunicazione classica; Slow Places (dai punti vendita sempre più 'accentratori del tempo dei consumatori' ai musei aziendali); Slow Factory, relativa ai rapporti virtuosi fra azienda e propri dipendenti, coniugano internai branding, work life balance e Csr; e Slow Web, con spazi caratterizzati da temporalità slow (dai cortometraggi digitali brandizzati ai loop comunicativi con il mondo offline). In particolare, nella sezione dedicata allo Slow Advertising, Musso incentra la propria riflessione su come sia cambiata la comunicazione classica alla luce delle nuove tendenze sociali e sostenibili. "Nell'epoca dell'accelerazione e del flusso continuo, reso ancora più evidente dai nuovi media, appare chiaro come i brand abbiano necessità di dilatare i tempi di contatto con i propri stakeholder, a partire dai mezzi di comunicazione mass mediale - scrive -. Ecco allora che la serialità pubblicitaria diventa un format necessario per mantenere un legame duraturo con i consumatori televisivi. (...) Stiamo assistendo a una trasformazione graduale del linguaggio pubblicitario, teso sempre più a rallentare i ritmi frenetici dei suoi spot con l'introduzione di alcuni 'elementi di lentezza' (...). Il nostro schermo è sempre più abitato da 'slow spot', capaci di attirare l'attenzione dello spettatore per mesi interi". Una comunicazione più empatica e condivisa Nonostante però i numerosi casi di comunicazione slow e di Csr analizzati nel libro, l'impressione è che, almeno in Italia, ci sia ancora un ampio margine di miglioramento. "Spesso si parla di attività di Csr delle imprese solo in canali di nicchia, e quasi mai, invece, a pubblici più ampi - spiega Musso -, con il risultato che le operazioni sostenibili sono molto più numerose di quelle che vengono poi effettivamente comunicate". ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 175 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato inchiesta csr scenario 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 58 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 176 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Inoltre, i mezzi utilizzati per veicolare queste tematiche sono ancora principalmente quelli tradizionali (stampa, tv, radio), mentre si fatica ancora a sfruttare il web e i social media in modo efficace. "Solo oggi si può dire che la Csr stia andando davvero verso il 2.0 - continua Musso -, che proprio perché è condivisione e conversazione, si rivela il canale più adatto per questo ambito. Ma è innegabile che ci sia ancora tanta diffidenza da parte delle aziende nei confronti di queste piattaforme". Da un lato, dunque, vi sono alcune aziende italiane, che hanno capito come utilizzare in modo virtuoso i canali online, e che per questo rientrano nella classifica del Csr Online Awards, la ricerca condotta da Lundquist che valuta come le maggiori società, in Europa e in Italia, utilizzino i canali online per comunicare la propria Csr. Ne emerge come la sostenibilità e responsabilità sociale stiano subendo un profondo cambiamento che sta ridefinendo il rapporto aziendastakeholder. Ma se ne evince anche come le aziende italiane siano particolarmente deboli nell'utilizzo dei social media e nel coinvolgimento degli stakeholder sui temi chiave della sostenibilità. Concorde sulla necessità di cambiare le modalità di comunicazione della Csr è Rossella Sobrero, che parla di 'comunicazione empatica'."Non bastano bilanci sociali ben fatti, codici etici articolati, messaggi chiari e ben argomentati - spiega -. Per coinvolgere stakeholder e influenti la comunicazione deve anche essere empatica, trasmettere positività e creare emozioni. Dati, informazioni, indicatori servono ma non sono sufficienti. Bisogna assumere un tono più collaborativo". Basti pensare alla nuova strategia di comunicazione di Greenpeace, che alla tradizionale tecnica di boicottaggio ha sostituito di recente un approccio più informativo, ad esempio redigendo delle guide alle imprese di apparecchiature elettroniche. "Questo vuole dire cercare soluzioni comuni ed essere disponibili al confronto - continua Sobrero -. Oggi, più che in passato, è necessario affiancare alla rendicontazione puntuale di quanto realizzato la testimonianza del valore positivo generato, della consapevolezza di aver contributo alla soluzione di un problema, della soddisfazione per aver coinvolto tanti soggetti nella propria attività. La comunicazione può aiutare la Csr a svilupparsi ulteriormente. Indispensabile è crederci e agire di conseguenza". Ma anche i comunicatori hanno un ruolo importante nella diffusione e applicazione di pratiche comunicative efficaci: sono, infatti, loro che devono stimolare le aziende a valorizzare il loro impegno in modo più empatico. "Anche dai partner di comunicazione ci vuole maggiore consapevolezza della bontà di strategie attente a questi aspetti - continua Sobrero -: sta a loro infatti assumere il ruolo di consulenti a tutto tondo e far capire ai clienti che un atteggiamento più aperto e innovativo alla Csr serve a migliorare il business nel suo insieme". A monte, dunque, ci deve essere un profondo cambiamento culturale, che porta non solo i singoli ma anche le realtà imprenditoriali a modificare i propri comportamenti, che devono poi essere comunicati in modo efficace sui diversi mezzi. ne CSR ONLINE AWARDS 2 0 1 4 , LE AZIENDE P I Ù ATTENTE ALLA S O S T E N I B I L I T A _ Deutsche Post DHL, Nestlé e Unilever sono sul podio della sesta edizione della ricerca Csr Online Awards, la ricerca condotta da Lundquist, che ha valutato come le 100 maggiori società quotate in Europa e le 100 maggiori società italiane (comprese 20 non quotate) utilizzino i canali online per comunicare la propria Csr. Deutsche Post DHL ha ottenuto la prima posizione con 73 punti su 100, (67,75) seguita da Nestlé (67,75) e Unilever (66,25). Circa un quarto delle aziende sono state escluse, poiché non pubblicano informazioni di base sul proprio sito corporate. La ricerca, pubblicata a maggio di quest'anno, mostra come la sostenibilità e responsabilità sociale stiano subendo un profondo cambiamento che sta ridefinendo il rapporto aziendastakeholder. In Italia, Telecom Italia si aggiudica la prima posizione con 65,5 punti complessivi. L'azienda riconquista la vetta della classifica, già ottenuta nel 2011, posizionandosi prima di Hera Group (62,75) e di Snam (61). Alla vittoria hanno contribuito sia il sito di Gruppo sia le diverse iniziative online volte a sensibilizzare e coinvolgere attivamente il grande pubblico sui temi della responsabilità sociale. Nel nostro Paese, tra le cento maggiori aziende italiane, 30 non pubblicano un report di sostenibilità e 32 non pubblicano nella propria sezione di sostenibilità le informazioni di base. Le aziende italiane tengono testa alle controparti europee in termini di approfondimento dei contenuti, mentre sono particolarmente deboli nell'utilizzo dei social media e nel coinvolgimento degli stakeholder sui temi chiave della sostenibilità. 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 58 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 177 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 6th CSR Online Awards: Italy 100 COMPANY NAME Telecom Italia Gruppo Hera Snam Eni* Enel* Fiat CNH Industriai Edison Intesa Sanpaolo* Terna SCORE(maxlOO) 65.5 62.75 61 59.5 50.25 48.5 48 48 47.25 46.5 Per il secondo anno, Telecom si è aggiudicata il primo posto nella Csr Online Awards, la ricerca condotta da Lundquist, che ha valutato come le 100 maggiori società quotate in Europa e le 100 maggiori società italiane (comprese 20 non quotate) utilizzino i canali online per comunicare la propria Csr Fonte: Csr Online Awards 2014, Lundquist Foto: (tassella Sobrero, Foto: fondatore e presidente Koinética Foto: Patrizia Musso, docente incaricato di Storia e linguaggi della pubblicità all'Università Cattolica di Milano e di Forme e strategie della comunicazione digitale Oggi la Csr sta andando verso il 2.0, che, proprio perché è condivisione e conversazione, si rivela il canale più adatto per comunicare questo ambito 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 68 IL VERO ROI, BUSSOLA DEL BUSINESS INSIEME A CORE ANALYTICS, SOCIETÀ INDIPENDENTE SPECIALIZZATA IN MODELING ECONOMETRICO E ANALYTICS, CONTINUIAMO IL VIAGGIO ALLA RICERCA DEL VERO ROI', INIZIATO SULLO SCORSO NUMERO DI NC. PER CAPIRE COME VALUTARE I REALI RITORNI ECONOMICI SULLE VENDITE, ANDANDO OLTRE LE METRICHE INTERMEDIE, CI CONCENTRIAMO SU UN ESEMPIO CON- CRETO, RELATIVO AL SETTORE AUTOMOTIVE. L'OBIETTIVO? COMPRENDERE IL VALORE AGGIUNTO E IL PROCESSO DI UN APPROCCIO 'ROI ORIENTED'. MARIO GARAFFA Siete sicuri che l'approccio al marketing e alla comunicazione della vostra azienda sia corretto? Lo pensate per intuito e magari per abitudine, o ne siete matematicamente certi? Per restituire al management aziendale una valutazione puntuale dei contributi delle diverse attività di business occorre, secondo Core Analytics, società indipendente specializzata in modeling econometrico e analytics, concentrarsi sul 'vero Roi', ossia quello economico, da misurare con approcci integrati precisi. Per capire come valutare i reali ritorni economici sulle vendite, andando oltre le metriche intermedie, come per esempio contatti, awareness e visite web, approfondiamo il business case del settore automotive, che avevamo solo accennato sullo scorso numero di NC-Nuova Comunicazione, con l'intento di comprendere, più da vicino, il valore aggiunto e il processo di analisi di un approccio realmente 'Roi oriented'. Ne parliamo con Ramon Soranzo e Nevio Leone, cofondatori di Core Analytics. Qual era la richiesta dell'azienda cliente? (Soranzo) Più che una richiesta si è trattato di una sfida, con l'obiettivo di fornire a una nota azienda di veicoli commerciali una misurazione esatta del ritorno sul business di un set molto ampio di attività, da quelle tradizionali di comunicazione offline e promozioni a molteplici azioni di 'lead generation', sia push (telemarketing, direct mailing, eventi locali, ndr) che pulì con keyword sui motori di ricerca. È importante chiarire che il termine 'lead', in questo contesto, indica gli utenti interessati a ricevere maggiori informazioni sui veicoli in offerta e che pertanto rilasciano i propri dati su una landing page dedicata, alimentando il database aziendale dei contatti profilati. Come vi siete mossi per valutare l'impatto delle attività di marketing e comunicazione? (Leone) Dopo un'accurata fase di raccolta delle informazioni e dati aziendali su un arco temporale ampio di tre anni, la valutazione degli effetti media e marketing è stata sviluppata con un modello econometrico integrato su un doppio livello: Vendite, cioè ordini clienti finali, e Lead. È stato necessario inoltre modellizzare la curva di risposta delle azioni di marketing sull'acquisto. A differenza dei mercati 'fast moving', in cui gli effetti sono immediati, nei 'beni durevoli' la distribuzione della risposta nel tempo ha una forma a campana molto diversa, più diluita nel tempo. Cosa avete fatto, in concreto, per supportare l'azienda? (Soranzo) L'introduzione dell'attività di lead generation ha richiesto un framework di valutazione in grado di misurare gli effetti diretti e indiretti di media e promozioni, il contributo netto delle attività di lead generation e le sinergie del media offline sul paid search. La corretta valutazione delle varie attività ha richiesto, inoltre, che il modello econometrico integrasse anche fattori macroeconomici, stagionali e competitivi. A quali conclusioni siete giunti? (Leone) I risultati dell'analisi hanno innanzitutto rassicurato il cliente, dimostrando come, pur competendo in un settore non facile e condizionato dall'attuale congiuntura, l'approccio al marketing e alla comunicazione intrapreso fosse corretto e in grado, almeno, di difendere la quota di mercato. II valore aggiunto della piattaforma analitica Core Analytics è stato quello di restituire al management una valutazione puntuale dei contributi delle diverse attività sul business. In particolare, quali risultati sono arrivati dalle 'attività di leadgeneration'e quali dalle 'attività tradizionali'? (Soranzo) Le attività di lead generation hanno generato il 6% di vendite incrementali annue, con paid search e telemarkeRoi indicizzato rispetto al media tradizionale. Le due attività più produttive sono risultate telemarketing e paid search, con ritorni economici 8 e 12 volte superiori rispetto al media mix stampa-radio ting, risultate essere [e attività più produttive rispetto al mailing e agli altri eventi gestiti localmente dalle concessionarie. Nelle attività tradizionali, il media offline ha contribuito per il 4% delle vendite, al 90% l'effetto è stato 'diretto' sugli ordini in concessionaria, mentre al 10% 'indiretto' sulle lead. Le ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 178 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato nc_area strategica _ case history 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 68 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 179 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato promozioni, depurate da tutti gli effetti sinergici con il media, sono state il 5% degli ordini. Che tipo di risultati avete ottenuto dai media offline e da quelli online? (Leone) Rapportando i contributi in valore delle diverse attività media e marketing ai rispettivi investimenti, abbiamo calcolato il Roi economico. Il media offline, costituito da radio e stampa, ha garantito un Roi sufficientemente elevato anche dopo i costi operativi. Sorprendenti i risultati di attività quali telemarketing e paid search, i cui ritorni, depurati da effetti indiretti, sono stati rispettivamente 8 e 12 volte superiori rispetto a quelli dei mezzi tradizionali. Il modello ha identificato inoltre ulteriori margini di crescita attraverso la leva del paid search, con un budget fino a 2,5 volte il livello attuale. In che modo le vostre analisi hanno impattato sulle decisioni del management aziendale in riferimento agli investimenti futuri? (Soranzo) L'analisi econometrica ha portato insight decisivi per supportare importanti scelte aziendali per recuperare ulteriore efficienza. Sul piano strategico l'azienda ha avuto conferma della reale produttività delle azioni di lead da utilizzare in modo continuativo. Ciò ha modificato anche il media mix e il budget setting della comunicazione offline. Sul piano operativo è stato possibile definire il livello ottimale di pressione mensile, selezionare le tipologie di promozioni più impattanti, massimizzare le sinergie tra promozioni e adv offline. In questo discorso, l'indipendenza e neutralità del fornitore sono aspetti centrali che possono garantire analisi realmente super partes... (Leone) La media neutrality gioca un ruolo centrale per la credibilità dei risultati e delle implicazioni che impattano su scelte sensibili dell'azienda guidate dal Roi relativamente all'allocazione del budget sui diversi mezzi e alle attività da tagliare. Su tutto rimane sempre la competenza dell'analista nel raccogliere e sistematizzare i dati, studiare il miglior modello di causa-effetto, qualità che nessuna piattaforma automatizzata potrà mai neppure imitare. ne Sul totale ordini finali il modello quantifica in 85% il peso della baseline guidata da distribuzione e brand equity. La parte incrementale generata dal marketing vale il 15%, mentre ben il 6% è dovuto alle attività di lead generation, con paid search primo driver (42%), seguito dal telemarketing (34%)Brandsales Stage 1: Modeling leads Stage 2: Sales modeling Fonte: analisi Core Analytics Scomposizione econometrica integrata del business di un veicolo commerciale1,0 Traditionai media Incrementai Value / Budget Fonte: analisi Core Analytics Telemarketing Paid Search Risultati di ROI indicizzati base media tradizionale (= 1,0) Gross ROi Index 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 76 GRUPPO RONCAGLIA, LA CREATIVITÀ È SOCIAL CON LA SOCIETÀ INTERNA DI MARKETING DIGITALE ENDEAVOUR, IL GRUPPO ROMANO DI COMUNICAZIONE ESPLORA FORMAT INNOVATIVI SUI SOCIAL MEDIA, AMBITO PRIVILEGIATO IN CUI UN BRAND PUÒ INSTAURARE UN'INTERAZIONE CON IL PROPRIO PUBBLICO. UN LAVORO, QUESTO, CHE SI SVILUPPERÀ ULTERIORMENTE NEI PROSSIMI MESI CON LA NUOVA STRUTTURA URUK, AL MOMENTO Al NASTRI DI PARTENZA. โข I ILARIA MYR Curiosità, coraggio, preparazione, ma anche responsabilità e attenzione necessarie a rapportarsi con un ambiente estremamente liquido e dinamico, in cui il vecchio rapporto di forza tra brand e consumatori si è rovesciato in favore di questi ultimi: questi sono secondo il Gruppo Roncaglia gli ingredienti necessari per approcciare in modo corretto il mondo dei social media, un ambito ormai onnipresente e imprescindibile nelle strategie di comunicazione di tutti i settori merceologici. "Le aziende che oggi vogliono consolidare la propria presenza sui social devono tenere in considerazione questo aspetto e creare un dialogo vero e aperto con gli utenti - spiega Lorenzo Lorato, account director della società del Gruppo Endeavour Digital Marketing-. Il vero imperativo oggi è dunque coinvolgere gli utenti facendo leva sull'universo valoriale del brand. Ma non tutti sono preparati ad affrontare al meglio questa sfida". Fondamentale è capire le enormi potenzialità di questi canali, prima di tutto in termini di vastità dell'audience raggiungibile. "Se pensiamo che a oggi sono oltre un miliardo gli utenti di Facebook e che ogni mese solo su YouTube vengono visualizzati video per 6 miliardi di ore, possiamo renderci conto di quali siano le opportunità e, al contempo i rischi, per le aziende che decidono di "essere social - continua Lorato -.Alla possibilità di raggiungere un'audience virtualmente sterminata, certo profilabile per interessi, genere, età, e provenienza geografica, fa però da contraltare la consapevolezza di trovarsi in una piazza in cui ogni azione mal gestita può diventare un boomerang per la reputazione aziendale". Per i partner di comunicazione è dunque imprescindibile essere costantemente informati sulle novità e i trend dei social network, portando avanti continui monitoraggi e analisi, per tradurli in strategie innovative e 'up to date' per i propri clienti. Ed è esattamente questa la strategia di Endeavour, che vanta al suo interno un team di professionisti dedicato al presidio e alla gestione operativa della comunicazione sui social network dei clienti: una struttura, questa, che lavora in maniera sinergica con le altre società del Gruppo per integrare e declinare in ambito social le strategie e le azioni pianificate. Le case history sviluppate da Endeavour in ambito social sono numerose e delle più varie. Fra queste, vi è il progetto sviluppato per smart Italia basato sull'interazione tra brand sui social network. "Si tratta di uno scambio di tweet tra smart Italia e Citroen Italia sulla formula del parcheggio perfetto - continua Lorato -, nato da una comunicazione della casa francese sulle dimensioni della nuova city car C1 che abbiamo sfruttato per rimarcare, in maniera creativa e originale, la unique selling proposition inimitabile di smart: la facilità di parcheggio". L'innovazione è nella dinamica di botta e risposta che si è innescata tra i due brand che, con toni scherzosi e pungenti, hanno dato vita a un'inaspettata session di visual storytelling, suscitando sorpresa e ammirazione nei rispettivi follower e nel pubblico di Twitter. Un caso interessante e originale, che fa riflettere su come sia importante essere in grado di 'leggere' in tempo reale la Rete e, per il brand, interagire in maniera innovativa, dismettendo i panni corporate, per vestire quelli degli utenti. Questi elementi sono evidenti anche in un'altra operazione, realizzata sempre per smart Italia, chiamata '#UnaMacchinaPerRudy'. La storia parte dal web, con la richiesta del famoso blogger Rudy Bandiera di ottenere una vettura gratis in seguito all'incidente che ha portato alla distruzione della sua vecchia auto. In pochi giorni, quella che sembrava una semplice provocazione, è diventata un appello virale rimbalzando di tweet in tweet e facendo il giro della Rete. "Qui lo abbiamo intercettato e, cogliendone le grandi potenzialità, abbiamo proposto a smart di 'cavalcare l'onda' spiega Lorato -; e quando una marca si fida della propria agenzia tutto è possibile. In poche ore, siamo stati in grado di rispondere all'appello di Rudy con un semplice tweet: '@RudyBandiera a te per un anno ci pensiamo noi!', offrendogli una smart in comodato d'uso per un anno. Perché ascoltare la rete non significa ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 180 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato area strategica_focus 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 76 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 181 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato solo presidiarla in maniera passiva, ma coglierne i segnali per trasformarli in attività potenti e memorabili per la marca". Molto interessanti i risultati: in sole 48 ore sono state raggiunte 50 milioni di potential impression sul solo profilo Twitter di smart Italia. Ma l'attenzione del Gruppo Roncaglia a questi canali non si ferma qui: il Gruppo sta infatti lavorando alla creazione di una nuova struttura dedicata proprio all'ascolto del web e dei canali digitali e all'offerta di proposte di comunicazione che da qui abbiano inizio. "Innovazione non è solo presidiare i social media - spiega Armando Roncaglia, presidente unico del Gruppo Roncaglia -, ma saperli ascoltare, raccogliendone gli elementi più interessanti e trasformarli in campagne impattanti in cui milioni di persone diventano un vero e proprio media per il brand. Una visione che ci ha spinti ancora oltre: fondare l'ottava azienda del Gruppo, Uruk, che porterà la nostra capacità di creare e distribuire contenuti creativi per i nostri clienti a un livello ancora più alto. Un'azienda di cui presto sentirete parlare molto". ne Foto: Lorenzo Lorato, Foto: account director Endeavour Digital Marketing Foto: Armando Roncaglia, Foto: amministratore unico Gruppo Roncaglia Foto: La facilità di parcheggio della smart è il concetto su cui è basata l'operazione sviluppata su Twitter da Endeavour in interazione con Citroen: ne è nato un coinvolgente botta e risposta dai toni scherzosi e pungenti Con l'operazione #UnaMacchinaPerRudy, Roncaglia ha risposto alla richiesta sul web del blogger Rudy Bandiera facendogli offrire da smart una macchina in comodato d'uso per un anno. 50 milioni le impression sul profilo Twitter di smart Italia in 48 ore 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 82 TRUDI, MORBIDA COMUNICAZIONE ESISTE UN LEGAME PARTICOLARE TRA TRUDI E IL CONSUMATORE, UNA SPECIALE AFFEZIONE EMOTIVA CHE SI FONDA SU AFFIDABILITÀ, CREATIVITÀ, INNOVAZIONE E DESIGN CHE DA 6 0 ANNI CARATTERIZZANO LE LINEE DI PRODOTTO DEL BRAND. UN APPROCCIO, A 3 6 0 ° ACCANTO AL BAMBINO, CHE L'AZIENDA FRIULANA COMUNICA ATTRAVERSO MEDIA CLASSICI, ATTIVITÀ DIGITAL E DI CO-MARKETING, INSTORE PROMOTION, EVENTI CHARITY E SPONSORIZZAZIONI. MARINA BELLANTONI Con il suo volto 'multibrand", presente in più di 40 paesi con i marchi Trudi, Sevi e Olii Olbot, il brand nato a Tarcento (Udine) nel 1954, per iniziativa Trudi Mùller, si pone da sempre sul mercato come azienda dedicata al bambino a 360 gradi, mantenendo inalterati nel tempo i valori di qualità, sicurezza, innovazione, design e affettività che da 60 anni sono caratteristiche fondamentali e irrinunciabili delle sue collezioni. Negli anni, il 'Trudi style' è cresciuto e con esso, l'attenzione dell'azienda per i nuovi mercati, per la 'diversificazione', con il lancio di nuovi marchi e nuove linee, e per la brand extension, che attraverso il progetto licensing estende e rafforza le potenzialità del marchio ad altre categorie merceologiche, con partner che ne condividono i valori e la filosofia. Vetrina di prodotti e valori, nel 2006, apre in Italia il primo negozio monomarca Trudi: laboratorio interattivo, spazio di condivisione e creatività, rappresenta la camera dei sogni di ogni bambino e la vetrina dei marchi aziendali. Sua evoluzione ed estensione è 'My Trudi': il corner /shop in thè shop dove nasce l'orsetto su misura, debuttato nell'ottobre 2013 nelle maggiori città italiane (tra cui: Firenze,Trieste, Cattolica, Milano, Torino, Verona, Bari, Bergamo). Consapevole da sempre che giocare sia un 'lavoro serissimo', Trudi, forte anche della certificazione Uni ES Is 9001:2008, che testimonia la forte sensibilità aziendale verso la sicurezza del consumatore, lavora per trasmettere emozioni, sentimenti e sensazioni di tenerezza attraverso i propri prodotti e attraverso le articolate strategie di comunicazione. "La comunicazione di Trudi - spiega Cristina Salvador, responsabile comunicazione, pr & press office - si rivolge a un pubblico trasversale, affine per valori al posizionamento dell'azienda, attraverso canali di comunicazione differenziati. L'ampia diversificazione del mondo Trudi permette la comunicazione di contenuti dedicati ai più piccoli, ma anche pensati per scenari più fashion, rivolti agli adulti". Luogo di comunicazione è senz'altro il punto vendita, spazio privilegiato per vivere l'experience Trudi, dove il consumatore può fare un'esperienza non necessariamente legata allo shopping, può vedere e toccare con mano il prodotto che trasmette tutti i valori del brand (tenerezza, affetto, tradizione e innovazione); valori che sono replicati anche nelle vetrine e nel materiale Pop. "Trudi - continua Salvador - comunica anche attraverso la stampa, dalle testate specializzate ai magazine lifestyle, e la tv, soprattutto attraverso le reti specializzate Kids". Per esempio, è in previsione per questo Natale una campagna sulle reti digitali bambini dedicata a una novità importante che concilia il reale al virtuale, il peluche ai più moderni device come il tablet e lo smartphone. Si chiamerà Trudiland e segnrà l'ingresso di Trudi nell'hi-tech. "Non può mancare - precisa la manager il canale web: da poche settimane è online il nuovo spazio digitai www.trudi.com che, con tecnologia responsive, integra sito istituzionale all'Eshop e che stiamo sostenendo con un'attività di web-mkt che mixa la banneristica adv a contenuti fruibili sui social". Quali sono le tipologie di eventi più frequenti per il vostro marchio e qual è il target di riferimento? Dedichiamo al consumatore gli eventi più emozionanti che organizziamo in occasione di lanci di prodotto o di nuove aperture. Al centro di tutto c'è sempre il peluche, che prende vita in situazioni ludiche diverse. Ci sono i laboratori, i giochi per bambini e le mascotte Trudi giganti che portano affetto e divertimento, continuando nel racconto di una favola che da 60 anni (ricorre quest'anno il 60 compleanno, ndr) allieta grandi e piccini. Ci sta particolarmente a cuore anche la motivazione della nostra rete vendite a cui dedichiamo ogni anno un incontro di 2/3 giorni che si articola in una parte di presentazione delle novità prodotto e una parte di attività di team building (personale azienda/rete vedite, ndr). In questi anni, abbiamo fatto esperienze diverse: dal soggiorno in albergo diffuso a Santo Stefano di Sessanio (villaggio vicino a L'Aquila, esempio di conservazione del patrimonio storico, dove dipendenti Trudi e agenti hanno dormito in case senza elettrciità, ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 182 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato strategie innovative 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 82 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 183 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato illuminate da candele, ndr) all'attività di orienteering svoltasi sulla neve a Seefeld in Austria, passando attraverso un viaggio in galeone nella laguna veneziana. Quali sono i settori a cui vi legate maggiormente per le vostre attività di comunicazione e perché? Trudi si lega ad ambiti con cui condivide valori e riconosce affinità di obiettivi. La moda, senz'altro, per il contenuto di creatività che porta con sé. Creatività che è nel dna dell'azienda e nelle collezioni create dai creativi/designer che operano a Tarcento. È un legame stretto quello tra Trudi e la moda, un mondo in cui l'abilità e la sensibilità dei creativi da vita a prodotti belli, sognati e ricchi di emozione proprio come i peluche Trudi, da sempre simbolo del design e dello stile italiano. Tante sono le iniziative e le collaborazioni nel settore moda, come le fiere. Il 2014 ha visto l'ingresso di Trudi al Pitti Bimbo con uno stand, che univa il peluche al lifestyle: non solo gioco, ma un mondo a 360 gradi accanto al bambino. Trudi da portare con sé, Trudi da indossare, Trudi ai propri piedi, Trudi in spalla, Trudi nella cameretta. Presenza di Trudi nella moda anche attraverso la partecipazione a Mittelmoda, premio internazionale per giovani talenti promosso dalla Camera Nazionale della Moda, con la realizzazione di peluche premio personalizzati per i vincitori. Trudi si lega con orgoglio anche a eventi nell'ambito dello sport, nei suoi significati di amicizia e 'fair play'. Lo sport, nelle sue forme sane di competizione, diventa metafora della vita: lo stare insieme, la collaborazione reciproca possono trasformare una favola in realtà e portare a straordinari risultati, in azienda e nello sport. // co-marketing è un 'territorio' che frequentate? Se vi è condivisione di valori, realizziamo dei co-mkt che nella maggior parte dei casi partono dal prodotto e poi si declinano in forme di comunicazione condivisa, a volte in eventi. Citiamo, uno su tutti, il co-mkt con Laura Biagiotti, brand della moda con cui condividiamo valori di qualità e italianità e con cui abbiamo realizzato una linea di bambole, appunto le 'Laura Biagiotti Dolls byTrudi'. Oltre al risvolto commerciale, la collaborazione si è trasformata in partecipazione a eventi come nel caso di 'Fashion kids for Children in crisis', sfilata gara di solidarietà organizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana e Vogue Bambini, a sostegno di due progetti dell'Associazione 'Children in Crisis Italy'. A quali fiere partecipate ogni anno? In ambito trade, appuntamento ormai consolidato è la Fiera Internazionale del Giocattolo di Norimberga, punto di riferimento del mercato del giocattolo, in cui accogliamo i visitatori da tutto il mondo grazie a uno spazio espositivo di oltre 250 mq. Partecipiamo, inoltre, ad altri contesti internazionali come: Maison & Objet e Salon du Jouet (Parigi), Intergift (Madrid) e G come Giocare, fiera educativa e ricreativa per la famiglia che si tiene a Milano prima del Natale. La declinazione moda e lifestyle del brand (rafforzata dal mondo licensing che annovera 10 collezioni come abbigliamento kids, occhiali, tessile casa, scuola, calzetteria, intimo, baby care, ecc, ndr), ci ha orientato anche verso fiere dal taglio più fashion come il Pitti Bimbo a Firenze. Quali messaggi volete trasferire attraverso le vostre attività di comunicazione? Al centro, Trudi mette sempre il prodotto che contiene in sé il messaggio.Trudi è emozione e affidabilità, evoca nel consumatore quella meraviglia che lo rispedisce direttamente all'infanzia e che porta con sé per tutta la vita. Esiste un legame particolare fra prodotto Trudi e consumatore, una speciale affezione emotiva che viene dal cuore e che si fonda nell'affidabilità. Quali parametri vengono presi in esame per stabilire l'efficacia delle vostre iniziative? Visibilità, il grado di soddisfazione e i contatti generati dalle iniziative. Quale ruolo ha la Csr nelle vostre strategie di comunicazione? Per vocazione, Trudi è da sempre vicina ai bambini e al loro mondo, sostenendo at tività ludiche, sportive e charity che permettano loro di esprimere la propria personalità e di coltivare le proprie passioni. Può fare qualche esempio ? Trudi è amica dell'Associazione Antoniano di Bologna e aiuta le iniziative all'interno della Città dello Zecchino. Inoltre, partecipiamo all'evento benefico natalizio 'II Bello che fa Bene', realizzato da Ai.Bi., l'Associazione Amici dei Bambini, dove i m portanti aziende italiane della moda e del design donano i propri prodotti che poi vengono venduti nel periodo prenatalizio in uno spazio dedicato in Via Montenapoleone a Milano. Grazie alla collaborazione con Fondazione Theodora, l'associazione Clown Dottori, sostieniamo i bambini che devono affrontare un ricovero ospedaliero. Infine, Trudi sostiene le scuole dell'Infanzia: abbiamo donato a una serie di asili giochi Trudi e Sevi per costruire aree ludico-ricreative. Si tratta di un'esperienza che intendiamo estendere per valorizzare il rapporto tra il brand e il bambino/famiglie, trasmettendo il concetto di un gioco educativo che accompagni i bambini nella crescita. Parliamo di 17/12/2014 NC Nuova Comunicazione - N.50 - ott/nov 2014 Pag. 82 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 184 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato sponsorizzazioni. A quali eventi/team/enti/squadre è legato il vostro marchio e perché? Il dialogo con il consumatore si mantiene vivo e costante anche attraverso le sponsorizzazioni. Trudi gioca un ruolo da protagonista in vari settori con prestigiose sponsorizzazioni, come quella del premio 'Mittelmoda', concorso internazionale per i giovani talenti, o del 'Chi è Chi' della moda e del giornalismo. Il premio, giunto alla sua 14° edizione, ha avuto come tema: 'Ideali ed Etica: creare valore al di là del profitto' e ha visto la premiazione di 15 personalità di spicco del cinema, della moda, del giornalismo, del design e del food, che si sono distinti per aver fatto del bene senza fini di lucro.Tra i premiati anche Martina Colombari. A consegnarle il riconoscimento, quale miglior testimonial nei progetti sociali a tutela dell'infanzia, proprio il nostro direttore generale Umberto Bona. Trudi si lega, inoltre, con orgoglio a manifestazioni che promuovono valori quali l'amicizia e il 'fair play' sul territorio nazionale e internazionale, come la Gara giovanile di Golf Trudi, il Torneo di tennis a Venezia Lido, il Milan Junior Camp a Forte dei Marmi oppure accanto a eventi sociali come Convivio (per la ricerca contro l'Aids, ndr). Quale valore aggiunto da, professionalmente e personalmente, occuparsi di comunicazione? L'opportunità di mostrare il lavoro e la passione di tutta l'azienda. La gioia di raccontare i contenuti aziendali in una storia dalle forme sempre nuove seppur coerenti. La soddisfazione di vedere la percezione che il pubblico ha del brand e il legame affettivo costruito su affidabilità e qualità. Può fare un esempio di attività recente o esemplari delle vostre strategie di comunicazione? L'evento instore dedicato al consumatore per l'inagurazione del primo punto vendita all'estero di 'My Trudi' a Vienna. Il nuovo concept store del'peluche fatto su misura' rappresenta un'esperienza da vivere, dove il consumatore può realizzare il peluche dei suoi sogni, scegliendone la sagoma, il vestito, il profumo e la voce, dandogli poi forma con imbottitrice, ago e filo. Una festa con la presenza di una mascotte gigante che allieta i bambini e mostra come si fa un peluche personalizzato. Location centralissima per il light corner 'My Trudi' viennese che, ubicato in Mariahilfer Strasse, al secondo piano di un prestigioso multistore ha esportato nella capitale austriaca la favola del peluche fatto su misura, 'made by me'. L'apertura di Vienna continua il progetto di inaugurazione punti vendita avviato in Italia e all'estero (per esempio, in Uzbekistan e Germania, ndr) e rafforza l'ormai consolidata presenza del brand nei principali mercati mondiali. Cosa c'è nel futuro degli eventi per il vostro marchio? Nuovi contenuti, nuovi stili e tendenze che dal prodotto contamineranno anche la comunicazione. Stiamo lavorando in questa direzione, pur restando fedeli ai valori che da 60 anni sono caratteristica irrinunciabile del marchio. ne Foto: Cristina Salvador, responsabile comunicazione, pr & press office Trudi Foto: Un momento dell'inaugurazione del punto vendita 'My Trudi' di Vienna Foto: 'Fashion for Kids', sfilata charity realizzata in co-marketing con Laura Biagiotti Trudi partecipa ogni anno a diverse fiere nazionali e internazionali, tra cui la Fiera b2c 'G Come Giocare' e la Fiera Internazionale del Giocattolo di Norimberga Foto: Trudi ha sponsorizzato eventi internazionali come 'Chi è Chi', Mittelmoda, concorso intemazionale per i giovani talenti e la gara giovanile di Colf Trudi 16/12/2014 ADV Express Sito Web Prosegue con Christmas Is For Sharing di Abbott Mead Vickers BBDO perSainsbury; Even Santa Poops di World War Seven per Poo-Pourri; Monty the Penguin di adam&eve DDB per John Lewis; Skeletor and HeMan singing Jingle Bros di RPA USA per Honda; The Gingerbread Stall di Bartle Bogle Hegarty per Waitrose la pubblicazione su ADVexpress della classifica stilata da Be On dei Top 5 video mondiali, valutati secondo 6 criteri (attrazione istantanea, capacità di intrattenere l'audience, storytelling, condivisione, produzione, campagna pubblicitaria nel suo insieme) che misurano il successo delle campagne video online. Una campagna pubblicitaria è efficace e crea engagement quando guida l'utente in un viaggio - il viaggio nel mondo di un brand. Be On ogni mese stila una classifica dei Top 5 video mondiali , valutati secondo 6 criteri (attrazione istantanea, capacità di intrattenere l'audience, storytelling, condivisione, produzione, campagna pubblicitaria nel suo insieme) che misurano il successo delle campagne video online. Ecco i migliori top video di novembre 2014. (In allegato il pdf) Christmas Is For Sharing Brand: Sainsbury Regia: Abbott Mead Vickers BBDO Natale è un momento di bontà, di momenti felici e spesso di riflessione. Quest'anno l'annuncio pubblicitario realizzato per il Natale da Sainsbury include tutto ciò nel commovente video intitolato "Christmas Is For Sharing ". Il brand utilizza uno stile convenzionale per questo periodo dell'anno, creando una storia emozionante. Tuttavia, è l'attenzione che Sainsbury pone sugli eventi della vita reale della prima guerra mondiale che ha suscitato la più grande reazione. Il video racconta la storia di alcuni soldati che, per il giorno di Natale del 1914, organizzarono un temporaneo armistizio a livello locale, incontrandosi per scambiarsi gli auguri e quello che avevano. Il video ha suscitato un'ondata di polemiche per l'insolita fonte di ispirazione. Tuttavia, l'annuncio rimane un grande esempio che dimostra come i brand si stiano allontanando da un tipo di pubblicità old-fashion per avvicinarsi a del vero e proprio intrattenimento. Lo scopo era quello di stabilire, con il proprio pubblico, una conversazione più ampia, che chiaramente sono riusciti a raggiungere. La campagna di Sainsbury ha mostrato agli spettatori non solo come ci possa essere grande umanità anche in tempi duri, ma ha raccolto fondi per la Royal British Legion attraverso la vendita del cioccolato vintage che compare nell'annuncio. Il marchio ha creato contenuti aggiuntivi con l'aiuto di esperti storici e di ricerche per educare il pubblico su quella giornata memorabile, dando a questa campagna un valore ancora maggiore. Even Santa Poops Brand: Poo-Pourri Agenzia: World War Seven L'esilarante annuncio pubblicitario di Natale di PooPourri presenta un approccio diverso alla pubblicità per le festività. Il brand rimuove la magia e il mistero dal personaggio di Babbo Natale, mettendolo in una situazione molto reale e piuttosto scomoda: essere sorpresi nella toilette. Babbo Natale si prende una pausa durante la consegna dei regali per avere un momento privato, ma la puzza sveglia presto la famiglia composta da tre ragazze disgustate che lo colgono sul fatto. Quello che segue è uno scambio divertente di battute intorno alla faccenda della "cacca". Poo-Pourri è diventato famoso per il suo annuncio "Le ragazze non fanno la cacca", dove una pudica e ammodo signora inglese con un'allegra compostezza e un vestito da cocktail maschera i suoi olezzi con il prodotto profumato (link: http://youtu.be/ZKLnhuzh9uY). Il brand ha costruito il suo successo su questa hit virale. Il tono umoristico rimane lo stesso, e la star di "Le ragazze non fanno la cacca" appare anche in questo speciale annuncio "Anche Babbo Natale fa la cacca" interpretando la madre delle tre bambine, seduta sulle ginocchia di Babbo mentre continua nelle sue eiezioni. Monty the Penguin Brand: John Lewis Agenzia: adam&eve DDB Gli annunci John Lewis di Natale sono diventati un'istituzione e come tale ogni anno superano le aspettative. Questo è il motivo per cui, in pochi minuti, la nuova puntata è stata trainante su Twitter. Il video racconta, nel corso di un anno, la storia del pinguino Monty, il migliore e più fedele amico che il giovane scolaro di nome Sam possa volere. I due sono inseparabili, ma quando Sam realizza che il suo amico si sente solo, fa a Monty il miglior regalo di Natale che possa desiderare. La storia è caratterizzata da una serie di temi che ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 185 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Da Be On ogni mese la top 5 dei migliori video di branded content dei più grandi brand internazionali 16/12/2014 ADV Express Sito Web ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 186 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato toccano le corde del cuore: l'amicizia, le gioie dell'infanzia, la fantasia e l'amore. Non solo Monty è adorabile, il tipo di amico che i ragazzi più giovani sognano di avere. Tocca molte delle collaudate caselle di John Lewis. L'atmosfera è assicurata dall'uso di una vecchia canzone, che sprizza emozione, in una cover della pop star del momento, Tom Odell, della canzone "Love Real" di John Lennon, che canticchia "Just like little girls and boys, playing with their little toy, seems all we really were doing, was waiting for love." Skeletor and He-Man singing Jingle Bros Brand: Honda Agenzia: RPA USA Skeletor, l'anti-eroe di Master of the Universe e, come si potrebbe pensare, il meno natalizio dei personaggi, è il nuovo ambasciatore del marchio Honda. Skeletor prova che anche un cattivo può fare buone azioni durante il periodo natalizio in "Skeletor and He-Man singing Jingle Bros", parte di una piccola serie web "Honda Toy Tunes". Personaggi come G.I. Joe che canta a Jem per conquistarla con "Fa La La La Love" e Gumby e Pokey, che interpretano "Whatever comes to mind", partecipano ad una serie di canti. Ogni video è stato dedicato ad un ente di beneficenza e quello che totalizzerà il maggior numero di visualizzazioni riceverà una donazione da Honda. Nel video, che si posiziona al quarto posto in questa edizione, Skeletor esegue un adattamento di un famoso jingle di Natale come un tributo al suo nemico fraterno He-Man. Il duo fa tutto insieme, dal comprare tatuaggi per corrispondenza ad ammirare l'altro in palestra: muovendosi in auto, naturalmente, e dando la possibilità al brand di spingere il proprio prodotto. L'improbabilità della loro amicizia accoppiata all'uso dell'animazione stop motion rende questa creatività divertente e coinvolgente. The Gingerbread Stall Brand: Waitrose Agenzia: Bartle Bogle Hegarty La classifica di questo mese si conclude con il tradizionale messaggio natalizio di Waitrose, che invita il pubblico a credere in se stessi e negli altri. L'annuncio di Natale "The Gingerbread Stall" racconta la storia di una bambina a cui viene chiesto di preparare i biscotti di pan di zenzero per la bancarella della sua classe alla fiera di Natale della scuola. La bambina continua a provare e, con il gentile aiuto del personale Waitrose, riesce nell'intento. La storia del perdente che trionfa contro ogni pronostico è sempre interessante per il pubblico. Questo, combinato con solide riprese e la convincente performance della talentuosa bambina nei panni di un'outsider dolce ma solitaria, crea un video che si lascia davvero guardare più volte. L'impatto emotivo è ulteriormente rafforzato dal morbido coro sullo sfondo che canta "Try" di Dolly Parton; creato usando le voci del pubblico che ha partecipato, in ottobre, alla campagna di Waitrose "Dona la tua voce". Evidentemente, il brand è riuscito a creare slancio per l'annuncio durante il tempo, dando vita ad una campagna coerente e lasciando una traccia nel pubblico più forte e duratura. I criteri di selezione e attribuzione punteggi. Il ranking di Be On fa riferimento ad un sistema di punteggio sviluppato internamente, in base al quale i video sono valutati secondo 6 criteri generali (elencati qui di seguito) che misurano il successo delle campagne online. Il punteggio va da 1 a 10, dove 1 è il valore più basso. Attrazione istantanea I primi 10-15 secondi riescono ad incuriosire? Il "pay off" deve essere evidente da subito o comunicato in modo chiaro: gli utenti non vogliono perdere tempo. Capacità di trattenere l'audience C'è qualcosa di speciale che riesce a catturare per tutto il tempo l'attenzione di un utente o di un webmaster? Può essere qualsiasi cosa: una celebrity, una bella colonna sonora, un contenuto esclusivo, sex appeal o un titolo intrigante. Storytelling Bisogna raccontare qualcosa di interessante, qualcosa che l'utente non abbia ancora visto o che sia meglio di una cosa dello stesso genere già vista in passato. Lo storytelling è anche la sceneggiatura della storia e il concept creativo che la sostiene. Condivisione Il contenuto deve in qualche modo contenere un meme. Se si trasmette un contenuto che tratta temi o fatti che interessano alle persone di un determinato contesto culturale, ci sono maggiori probabilità che il video venga condiviso e discusso. Bisogna valutare se il contenuto che si sta per mettere in rete tocca argomenti di cui la gente parla e verso i quali è sensibile. Ed anche la realizzazione deve prevedere un format e un tono invitante che possa spingere gli utenti alla condivisione. Produzione In questo caso si parla del layout, dell'autenticità, dei valori e del flusso generale del video. Il video è piacevole da vedere? E' in grado di evocare emozioni in chi lo guarderà? E ancora c'è coerenza tra il layout e la storia raccontata? La campagna pubblicitaria nel suo insieme La profondità di una campagna pubblicitaria, che guida l'utente in un viaggio -- il viaggio nel mondo di un brand ha una grande importanza per creare engagement e media 'organico'. Quanti contenuti abbiamo e su quanti La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 187 ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 Sito Web ADV Express 16/12/2014 canali li vogliamo trasmettere? 16/12/2014 ADV Express Sito Web Con due originali drink tratti dalle video-ricette del progetto L'Arte dell'Aperitivo, il brand torna on air e online nel periodo natalizio mostrando passo dopo passo come realizzare da soli due aperitivi, Strawberry Bitter e Zen Bitter, capaci di rinnovare la tradizione. Lo spot da 30" è on air dal 14 al 31 dicembre sulle principali reti televisive e online in versione digital. Guarda lo spot 1 . Guarda lo spot 2 È on air dal 14 dicembre lo spot di Sanbittèr con protagonista il mitico Rosso, per portare un tocco di frizzante allegria nelle case degli italiani. Un aperitivo analcolico che colora di rosso anche il brindisi natalizio: è questo il suggerimento di Sanbittèr con uno spot che, come una video-ricetta, mostra passo dopo passo come realizzare anche a casa propria due drink d'autore. Lo spot da 30" è on air dal 14 al 31 dicembre sulle principali reti televisive e online in versione digital. Guarda lo spot 1 Guarda lo spot 2 Le mani esperte di un bartender professionista tagliano, pestano, versano e miscelano gli ingredienti ed ecco pronto in pochi secondi Strawberry Bitter. Un cocktail fresco che mixa il gusto dolce delle fragole a quello agrumato del lime. Tocco finale: si stappa Sanbittèr Rosso colmando il bicchiere già riempito di ghiaccio tritato. L'aperitivo italiano, un momento di intenso piacere e convivialità che per tradizione dà il benvenuto agli ospiti, si rinnova dunque con un cocktail analcolico capace di stupire tutti gli invitati. Per la seconda versione dello spot, Sanbittèr propone con la stessa dinamica, la video-ricetta che mostra, step by step, come realizzare il cocktail Zen Bitter. Anche qui è il classico Rosso il protagonista di un drink che miscela il gusto fresco e dissetante del limone con le note speziate dello zenzero. Il drink evoca, così, i tradizionali sapori del Natale e ricrea subito la magica atmosfera della festa per un brindisi capace di inaugurare al meglio i momenti di ritrovo degli italiani. Nella scena finale dello spot, un gruppo di amici si ritrova per vivere insieme un momento di intenso divertimento, brindando all'ora dell'aperitivo con un cocktail Sanbittèr e condividendo pensieri, sogni ed emozioni, con quella complicità che si crea solo con gli amici più intimi. Il film si conclude invitando gli spettatori a visitare il sito www.sanbitter.it per rivedere le video ricette e scoprire tutti i cocktail de "L'arte dell'aperitivo". Agenzia creativa: ARMANDO TESTA Direzione creativa: Dario Anania - Vincenzo Celli Art director: Roberto Gargano Copy Writer: Maria Meioli Servizio client: Ezio Campellone PRODUZIONE LIVE ACTION Casa di produzione: ALTO VERBANO Amministratore delegato: Giacomo Pozzetto Direttore di produzione: Massimo Santorsola Producer: Silvia Notarangelo Regia DANXZEN Direttore fotografia: DANXZEN Speaker: Patrizio Prata Casa di produzione musica: JINGLE BELL Arrangiamento musica intervallo: Lucio Fabbri e Carlo Forester con "Toccata in La per Arpa PRODUZIONE TABLE TOP Casa di produzione: ZERO TABLE TOP Amministratore delegato: Daniela De Pedrini Direttore di produzione: Ruth Beraha Producer: Giuliana Lorenzini Regia: CIGO Direttore fotografia: CIGO ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 188 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato A Natale si preparano cocktail speciali con Sanbittér e Armando Testa 16/12/2014 ADV Express Sito Web La business unit di cui sono executive director Francesco Terenzani e Giovanni Di Giuseppe, realizza strategie di content marketing creando contenuti branded ad hoc, ottimizza la presenza dei marchi sui motori di ricerca (SEO) con un approccio integrato tra attività on-site e off-site e, infine, migliora l'usabilità dei siti Web o dei relativi flussi di acquisto online. Optimize (www.optimize.it) è la nuova Business Unit di Simple Agency, già parte del gruppo Dentsu Aegis Network guidato in Italia da Giulio Malegori, specializzata nell'ideazione e realizzazione di soluzioni complete di Inbound Marketing. Sarà guidata da Francesco Terenzani e Giovanni Di Giuseppe, Executive Director. In particolare, come si legge nella nota stampa, Optimize realizza strategie di content marketing creando contenuti branded ad hoc, ottimizza la presenza dei marchi sui motori di ricerca (SEO) con un approccio integrato tra attività on-site e off-site e, infine, migliora l'usabilità dei siti Web o dei relativi flussi di acquisto online. Il tutto con una forte componente analitica, incentrata sulla fruizione e sul comportamento dell'utente (data analytics), e tecnologica, attraverso l'uso di tools di ottimizzazione dedicati e A/B testing. EC ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 189 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Simple Agency investe nell'inbound marketing, nasce Optimize 16/12/2014 ADV Express Sito Web Si è svolto a Milano il convegno 'Dall'e-commerce all'e-business' , organizzato a Milano da Class Editori per fare il punto sullo stato dell'arte del commercio digitale in Italia, con l'obiettivo di capire come sta evolvendo il settore e quali saranno le implicazioni sull'economia reale. Ad aprire i lavori il chairman e Ceo del gruppo editoriale Paolo Panerai, che ha ricordato l'impegno del suo gruppo in ambito di e-commerce con il progetto realizzato in collaborazione con la Cina per portare le aziende italiane alla conquista del mercato online cinese (leggi news). Diversificazione necessaria anche per gli editori, che devono fare i conti con introiti pubblicitari in continuo calo. E-commerce, una strada obbligata per la crescita economica e industriale italiana. Del perché e di come percorrerla nella maniera più profittevole possibile se ne è discusso in occasione del convegno 'Dall'e-commerce all'e-business' organizzato a Milano da Class Editori. Ad aprire i lavori il chairman e Ceo del gruppo editoriale Paolo Panerai con una doverosa premessa: "Lo sviluppo del commercio digitale in Italia al pari di quanto accade accade nel resto del mondo, non sarà possibile fino a quando non verrà sviluppata la banda larga". Problematica da tempo sul tavolo delle istituzioni, ma che ancora non ha trovato le risorse necessarie alla sua risoluzione. Panerai ha ricordato come lo sviluppo dell'infrastruttura di rete sia nelle mani di Telecom Italia, che "sta ora vivendo un momento di stabilizzazione finanziaria e che grazie alla notizia di questa mattina", vale a dire che Oi avrebbe accettato di discutere un'operazione di integrazione sul mercato brasiliano con Tim Brasil, lasciando a quest'ultima il 51% della possibile joint venture, "può consentirle di ricavarne maggior respiro" finanziario "per investire nella banda larga italiana". "L'e-commerce" continua Panerai, "rappresenta oggi un'evoluzione naturale anche per chi come noi fa informazione. Il gruppo editoriale tedesco Axel Springer è un esempio di diversificazione digital extra core di successo, da cui deriva quasi il 50% dei ricavi. La pubblicità non è più sufficiente alla sopravvivenza degli editori. Ecco perchè anche il nostro Gruppo oggi si occupa di e-commerce attraverso l'importante progetto con la Cina da cui ha preso vita CCIGMall, innovativa piattaforma globale di ecommerce dedicata alle imprese (B2B) che punta a portare le aziende italiane alla conquista del mercato online cinese" (leggi news). Un'opportunità visto che il volume d'affari stimato per il business italiano nel paese del Dragone ammonta a 130 miliardi di dollari. Maria Ferrucci ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 190 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Panerai (Class Ed.): ' E-commerce , evoluzione naturale anche per chi fa informazione' 16/12/2014 ADV Express Sito Web "Possiamo e dobbiamo colmare questo gap nei prossimi anni e lo dico a chi governa: occorre investire quei miliardi per trasformarli in innovazione competitiva che per il Paese significa creare un punto di Pil all'anno, forse uno e mezzo". Lo ha affermato il Presidente di Confindustria Digitale, Elio Catania, intervenendo al convegno 'Dall'e-commerce all'e-business' organizzato a Milano Class Editori. Il Presidente di Confindustria Digitale, Elio Catania, intervenendo al convegno 'Dall'e-commerce all'e-business' organizzato a Milano da Class Editori, ha fatto un appello alle istituzioni relativamente al differenziale negativo di 25 miliardi di euro che l'Italia vanta in termini di investimenti in information technology. Questa la cifra che il nostro Paese dovrebbe investire ogni anno in Ict per competere con la media europea. "Possiamo e dobbiamo colmare questo gap nei prossimi anni e lo dico a chi governa: occorre investire quei miliardi per trasformarli in innovazione competitiva, che per il Paese significa creare un punto di Pil all'anno. Forse uno e mezzo" ha dichiarato Catania, aggiungendo che questo è il motivo fondamentale per cui il nostro Paese non cresce: "non abbiamo abbracciato la trasformazione imposta dalle tecnologie di rete". Per sostenere la propria tesi, il numero uno di Confindustria Digitale ha citato l'esempio degli Stati Uniti, per i quali "oggi si parla di una crescita del +3,5%, grazie soprattutto al fatto che loro negli ultimi anni hanno registrato metà della loro crescita proprio grazie al miglioramento dell'Ict". In Italia serve una rivisitazione completa del sistema produttivo e commerciale in adeguamento ai nuovi modelli di business e di consumo. Per Catania: "la trasformazione può avvenire a condizione che intervengano le istituzioni per crearne i presupposti. In che modo? Principalmente agendo su tre fronti. Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, interventi di politica industriale per agevolare la digitalizzazione delle PMI (l'80% di quelle fallite nel 2013 non aveva nemmeno un sito web) e istituire un quadro normativo che non penalizzi (come avviene nell'approccio attuale) i modelli innovativi. Senza trattare il digitale come un settore a sé stante, verso cui istituire un regime speciale di tassazione o addirittura come occasione per prendere di mira particolari aziende. Oggi, infatti, è l'economia nel suo complesso che sta diventando digitale ed è questo il fenomeno globale che sta rendendo obsoleta o inefficace la normativa fiscale vigente. Soluzioni tipo web tax o bit tax si tradurrebbero semplicemente in un ulteriore onere per le imprese digitali e in potenziali barriere d'ingresso per le aziende che volessero sperimentare nuovi modelli di business basati sul web e sulla raccolta dei dati". MF ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 191 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Catania (Confindustria Digitale): Il governo deve colmare il gap in ict da 25 mld di euro perchè l'Italia torni a crescere 16/12/2014 ADV Express Sito Web Sentiment dominante sul palcoscenico del convegno 'Dall'e-commerce all'e-business' organizzato a Milano da Class Editori, dove si sono confrontati sul tema i principali rappresentanti dell'economia, digitale e non, del nostro Paese. Tra le principali evidenze è emerso che per avere successo nel nostro Paese bisogna cambiare l'infrastruttura culturale delle aziende che devono sapere governare la tecnologia in termini strategici. E' fondamentale che ci sia una governance digitale. Una rivoluzione manageriale necessaria per tornare a crescere ingaggiando un consumatore che, al contrario, è già pronto all'e-commerce. Da sfatare infine il mito secondo cui il consumatore digitale è giovane e poco evoluto, perché ad esempio customer base come quella di Vente-privee hanno dimostrato il contrario. A Milano ha preso il via il convegno organizzato da Class Editori 'Dall'e-commerce all'e-business'. Una giornata ricca di spunti interessanti sul tema, che ha visto confrontarsi sul palcoscenico accreditati professionisti italiani che hanno tracciato una panoramica dello stato dell'arte dell'e-commerce nel nostro Paese. Dal mercato al consumatore, dalle strategie alle piattaforme, dalla tecnologia alle vendite, alle azioni che devono intraprendere le aziende italiane per trarre beneficio dal canale. Senza dimenticare scenari e prospettive future. "Il 25% della crescita dei G20 deriva dall'e-commerce . Il tasso di innovazione tecnologica generato dall'avvento di internet è in forte accelerazione, anche se penso che in Italia ci sia una difficoltà strutturale a fare sistema maggiore rispetto a quanto avviene all'estero. Basti pensare a un paese simile al nostro per molti aspetti quale è Uk, in cui mediamente lo scontrino e-commerce è 10 volte superiore al nostro. Il commercio digitale è una gigantesca opportunità per fare ripartire la crescita nel nostro Paese". A dichiararlo è Fabio Vaccarono, managing director di Google Italia, che ha anche sottolineato come "le aziende italiane che si aprono al digitale tendono a crescere 10 volte di più. Ogni giorno sono 2,5 miliardi di persone quelle che effettuano ricerche su Google. Ecco che diventa fondamentale avere una presenza digitale per farsi trovare, anche perchè la ricerca del Made in Italy nel 2013 ha subito una crescita del +12%. Noi stimiamo che per il 2020, 6/7 miliardi di persone saranno collegate alla rete a livello globale rendendo internet un must to have. Il ranking delle quote di mercato verrà sovvertito dalla capacità di utilizzo del digitale". E su questo punto il manager sottolinea il loro impegno a sostegno dello sviluppo di una cultura digitale adeguata nelle PMI per la creazione di un modello di business digitale sostenibile. "Noi come Google Italia, abbiamo individuato che il mestiere di portare su internet i business più piccoli fosse l'idea migliore per il nostro mercato di riferimento. La piattaforma che abbiamo sviluppato si chiama Google per il Made in Italy" sostiene Vaccarono, aggiungendo però che "la vera barriera allo sviluppo digitale in Italia è di tipo culturale. Non basta avere un sito web. Avere un sito che funziona significa attuare le stesse strategie che ho pensato per avere un prodotto che funziona. Le aziende devono affrontare una rivoluzione manageriale e culturale. Il digitale non va trattato come una cosa a sè perché è un ecosistema orizzontale che permea ogni ambito aziendale. Un esempio su tutti il mobile, per il quale si guarda ancora troppo spesso al Roi di operazioni dedicate al device senza considerare che l'87% degli acquisti finalizzati altrove è influenzato dall'utilizzo del cellulare nel percorso verso l'acquisto." Un punto di vista ampiamente condiviso dagli altri protagonisti del palcoscenico del convegno, tra cui Roberto Liscia, presidente Netcomm, che ribadisce: "Le uniche imprese che guadagnano dal digitale sono quelle che hanno progetti digitali ma anche una governance digitale. Per avere successo bisogna cambiare l'infrastruttura culturale delle aziende che devono sapere governare la tecnologia in termini strategici". Di quest'idea anche Dirk Pinamonti, head of relationship manager di Paypal in Italia, che stigmatizza l'approccio di alcuni media del nostro Paese verso l' e-commerce a danno della formazione di una adeguata educazione digitale. Il manager ha infatti osservato che spesso in Italia si parla di e-commerce "con l'accezione tipica del fenomeno da circo. Nei telegiornali si trovano spesso servizi che parlano di frodi internet, fenomeno che in realtà rappresenta solo lo 0,03% del ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 192 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L' e-commerce fa business e il consumatore è pronto, ma alle aziende italiane manca la cultura digitale 16/12/2014 ADV Express Sito Web ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 193 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato totale nazionale". Pinamonti ha infine ricordato come nel mondo anglosassone "le news legate all'ecommerce fanno notizia da prima pagina perchè fanno girare l'economia. In Italia dunque non serve solo avere maggiore educazione all'e-commerce, ma anche cambiare l'approccio da parte dei media". E sempre in relazione allo sviluppo dell'e-commerce in Italia, Pinamonti sostiene che i consumatori italiani siano pronti ad acquistare online, più di quanto lo siano le aziende nella loro proposizione digitale. In questo PayPal offre loro tutto il supporto necessario per sviluppare tecnologie che incontrino le esigenze dei consumatori. Perché sono loro i protagonisti indiscussi di modelli di business di successo quali Air BnB, Uber, Tripadvisor. A sostegno delle imprese nello sviluppo di modelli di business basati su un commercio digitale di successo, anche Amazon che ha portato al convegno la propria testimonianza tramite il senior manager marketplace Sara Caleffi: "Amazon offre una piattaforma pronta ad essere utilizzata e che in Italia vanta già 9,5 milioni di visitatori unici. In caso poi l'azienda volesse esportare, questi numeri sarebbero destinati ad aumentare esponenzialmente". La manager ha evidenziato un altro fattore critico di successo di un progetto di ecommerce: la soddisfazione del cliente, dichiarando che "noi possiamo prenderci carico anche del customer care in differenti lingue. Perché per avere successo bisogna partire proprio dalla customer experience, dalle esigenze del consumatore, mettersi nei suoi panni e cercare di capire cosa vuole". Proprio in relazione al consumatore si è svolto un altro interessante dibattito in cui il Ceo di Nielsen Giovanni Fantasia, ha evidenziato come stiano modificando le abitudini nel fare la spesa: "Gli italiani stanno imparando a risparmiare. Si tratta di un cambiamento dettato dai tempi di crisi, dall'esigenza di trovare modi intelligenti di acquistare. A differenza del gap che l'Italia ha da colmare con il resto d'Europa sul fronte del commercio digitale, sul fronte consumatori non siamo secondi a nessuno. I consumatori italiani si informano online prima di comprare esattamente come quelli europei. Il ritardo si avverte semmai sul piano dei volumi. Prendiamo per esempio la Gdo, che in Italia ha una penetrazione online dello 0,5%, dato che si confronta con il 4,1% in Uk e con il 3,3% della Francia. Il problema è l'offerta, perché le piattaforme della Grande Distribuzione non hanno ancora scoperto l'opportunità di spingere le vendite attraverso il canale digitale". Da sfatare infine il mito secondo cui il consumatore digitale è giovane e poco evoluto, perché ad esempio customer base come quella di Vente-privee hanno dimostrato il contrario. Come ha dichiarato la pr manager Federica Beneventi: "C'è un nuovo tipo di consumatore più consapevole, molto preparato e desideroso di acquistare. Il mobile ha portato un accesso più veloce, facile e immediato alle vendite evento come le nostre che, essendo definite vendite a impulso, sul device mobile trovano il massimo riscontro arrivando a rappresentare fino al 50% del nostro sell out. L'età media è tra 35 e 45 anni e l'utente mobile spende il 15% in media di più di quelli che acquistano al pc". E dato che ci troviamo di fronte ad un consumatore multichannel e omnicanale, l'azienda deve gestire in maniera intelligente le sue integrazioni tra i molteplici canali. Questo il pensiero di Leonardo Felician, Ceo di Genialloyd, che ha sottolineato l'importanza degli investimenti nel digitale che nel loro caso hanno prodotto risultati positivi in un mercato di riferimento sofferente. "Siamo da 65 mesi in crescita, siamo la prima compagnia diretta in Italia e siamo cresciuti di oltre il +22% negli ultimi anni" ha dichiarato il manager, aggiungendo che questo risultato è stato ottenuto "in un mercato difficile, con le nostre concorrenti che hanno perso fatturato. E il segreto del nostro successo sta proprio nell'investimento sul sito Genialloyd che oggi è completamente mobile. Ci abbiamo messo 21 mesi, non me ne vergogno, ma abbiamo ottenuto +300% degli accessi. Inoltre noi siamo un'azienda totalmente aperta sui social media dove facciamo customer care. Questo ci dà grande visibilità e credibilità". "Le aziende devono guardare soprattutto il consumatore, anche perché questa cultura non è ancora abbastanza integrata. Chi decide il successo è il consumatore. Quello che tutti conoscono è il sito, ma è solo la punta dell'iceberg. La cosa importante è che il cliente possa accedere a tutte le informazioni nello stesso modo, sia da fisso che in modalità mobile". Lo ha affermato Michele Raballo eCommerce Lead, Accenture Interactive. E a dimostrazione del fatto che qualsiasi settore merceologico debba cavalcare l'innovazione per crescere attuando una strategia che includa il digitale come parte integrante della stessa, il progetto di e-commerce lanciato da Intesa Sanpaolo: "Created in Italia", dove il digital commerce si affianca al digital banking. Stefano 16/12/2014 ADV Express Sito Web ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 194 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Barrese, responsabile dell'Area Sales and Marketing della Banca dei territori del gruppo Intesa Sanpaolo ha spiegato: "Il nostro portale di e-commerce è il ponte tra le eccellenze dell'imprenditoria nell'ambito di food, fashion, design e hospitality, e i nostri 12 milioni di clienti. Un utente può acquistare prodotti, scaricare coupon per usare i servizi legati al mondo degli alberghi e dei ristoranti". Created in Italia si rivolge a una platea potenziale di un milione di aziende e a tutti i privati, anche all'estero, imparando dall'esperienza consolidata dei big. Punto di forza e valore aggiunto l'integrazione con i servizi bancari: "Quello che cerchiamo di fare è che all'interno del nostro sito e di quello che sarà lo sviluppo del digital banking si possa replicare la migliore esperienza oggi possibile". 16/12/2014 ADV Express Sito Web Edito da Gruppo HTML e parte della galassia Triboo Media, il magazine conta un pubblico principalmente adulto con un profilo medio-alto per istruzione e capacità di spesa e rappresenta l'ambiente ideale per ospitare aree dedicate ai Brand e progetti di Native Advertising, in grado di massimizzare l'engagement e la brand experience del target di riferimento. apri la gallery fotografica Nuovo record di audience per Motori.it, che ad ottobre registra 1.512.000 utenti unici mensili (Fonte: Audiweb View TDA) con una crescita del 15% rispetto al mese precedente. Edito da Gruppo HTML e parte della galassia Triboo Media, il magazine ha da poco potenziato e rinnovato la propria area rivolta alla compravendita di auto usate cavalcando l'onda della crescita di questo comparto attestata da una recente ricerca ACI. Motori.it vanta un pubblico principalmente adulto con un profilo medio-alto per istruzione e capacità di spesa e rappresenta l'ambiente ideale per ospitare aree dedicate ai Brand e progetti di Native Advertising, in grado di massimizzare l'engagement e la brand experience del target di riferimento. L'utenza da anni riconosce e premia Motori.it come guida all'acquisto dell'auto , sia nuova che usata. Grazie ai listini ufficiali delle case automotive, a un database di annunci geolocalizzati aggiornato e a schede tecniche, l'utente ha la possibilità di configurare la vettura con tutti gli optional desiderati, attivare il confronto tra i modelli dei diversi Brand, salvare le ricerche e consultarle in qualsiasi momento grazie alla fruizione multidevice e alla sua navigazione user-friendly. «Motori.it, nato soltanto nel 2009, è riuscito a imporsi come secondo magazine di informazione su temi motoristici in un lasso di tempo relativamente breve e in un affollato contesto competitivo - ha commentato Massimiliano Valente, amministratore delegato di Gruppo HTML - Questo successo è frutto del know-how tecnologico ed editoriale maturato in quasi due decenni di esperienza e che oggi, forti dell'ingresso in Triboo Media, possiamo esprimersi al massimo del suo potenziale, sia attraverso il consolidamento dei nostri brand di proprietà, sia attraverso il rilancio di property acquisite o in fase di acquisizione.». ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 195 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Oltre 1,5 mln di utenti unici a ottobre per Motori.it (+15%) 16/12/2014 e20express.it Sito Web Oltre 90 scatti d'autore per racconta le donne di domani attraverso un percorso di immagini e parole. La mostra rientra nel progetto di Responsabilità Sociale promosso da Microsoft in collaborazione con Asus con l'obiettivo di promuovere la tecnologia come alleata delle donne nella vita personale e professionale. L'inaugurazione si è svolta presso il Museo della Fotografia del Politecnico di Bari. Inaugurata a Bari la mostra fotografica 'Quanto ti vuoi bene?', un'iniziativa di futuro@lfemminile, progetto di Responsabilità Sociale promosso da Microsoft, in collaborazione con Asus, nato con l'obiettivo di promuovere la tecnologia come alleata delle donne nella vita personale e professionale.'Quanto ti vuoi bene?' racconta le donne di domani attraverso un percorso di immagini e parole ideato dalla fotografa australiana Jacqui James per dare voce ad abitudini, sogni e aspirazioni delle ragazze di oggi in oltre 90 scatti d'autore. In occasione dell'incontro di inaugurazione, Il Telefono Azzurro Onlus ha presentato un approfondimento sul tema 'Media e nuove tecnologie' incluso nel recente studio 'Osservatorio adolescenti: pensieri, emozioni e comportamenti dei ragazzi di oggi', condotto con Doxa Kids. La mostra approda a Bari dopo le tappe di Milano (Triennale), Roma (Galleria Alberto Sordi), Bologna (Palazzo D'Accursio), Firenze (Palagio di Parte Guelfa), Genova (Museo di Sant'Agostino), Trento (Università di Lettere e Filosofia), per offrire un'intensa galleria di volti di ragazze italiane tra i 9 e i 16 anni e analizzare così un momento cruciale della loro vita. La mostra 'Quanto ti vuoi bene?' rientra all'interno della cornice di #RestartItaly, l'iniziativa organizzata da Microsoft in partnership con Fondazione Cariplo per identificare con i giovani del territorio i punti programmatici necessari a far ripartire il Mezzogiorno del nostro Paese da un punto di vista sociale ed economico. "Sono molto felice che la mostra venga allestita a Bari, perla del Sud e città molto attenta al tema della tecnologia - afferma Roberta Cocco, direttore National Plan per l'area Western Europe di Microsoft -. L'esposizione nasce come un momento di riflessione con le giovani generazioni e per le giovani generazioni sull'importanza della consapevolezza di sé e delle proprie risorse, ma vuole anche essere un'occasione per dare agli adulti la possibilità di mettersi in ascolto, di capire il rapporto delle ragazze con la tecnologia, di riflettere sull'importanza che questa riveste per le proprie figlie". "Internet e la tecnologia sono diventati strumenti imprescindibili per gli adolescenti che amano condividere aspetti della propria vita, scrivendo di sé e pubblicando foto. Agli adulti quali genitori, insegnanti e chi viene percepito come punto di riferimento per le ragazze spetta il compito di seguirle in questo percorso di approccio alla tecnologia, illustrando loro come è sempre importante conoscere bene i mezzi e apprendere il giusto modo di interfacciarsi con essi - ha affermato Manuela Lavezzari, Marketing Manager di ASUS -. Il web è tutto quello che ruota attorno ad esso non deve essere percepito come pericolo e deve essere visto come una possibilità per fare grandi cose, senza però mai dimenticare che si tratta di una porta spalancata sul mondo dove raccogliamo contenuti e ne condividiamo altri". L'inaugurazione si è svolta presso il Museo della Fotografia del Politecnico di Bari. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 196 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Inaugurata a Bari 'Quanto ti Vuoi Bene', la mostra di futuro@lfemminile 16/12/2014 Engage.it Sito Web World Web Experience - Innovare alla velocità del mobile Il traffico dati da mobile è destinato a crescere di 18 volte nei prossimi 2 anni. Solo garantendo un'esperienza di qualità agli utenti si potranno ottenere fedeltà al brand e conversioni elevate La rivoluzione mobile sta portando trasformazioni epocali nel modo in cui lavoriamo, giochiamo, facciamo acquisti e interagiamo con gli altri. Nel 2011 il solo traffico dati mobile è stato pari a otto volte quello che era il traffico Internet nel 2000. E crescerà di altre 18 volte entro il 2016. Secondo Google, negli ultimi due anni il numero di ricerche effettuate da dispositivi mobili è quintuplicato, tanto che in occasione di eventi di particolare importanza, come il Super Bowl o le Olimpiadi invernali del 2012 quasi la metà delle ricerche venivano da dispositivi mobili.Il fatto che i dispositivi mobili siano divenuti parte così integrante delle nostre vite, comporta tutta una serie di nuove sfide per gli specialisti del marketing che hanno oggi la possibilità di connettersi con i propri pubblici come mai in passato. Ma per poter sfruttare a pieno il potenziale offerto dai dispositivi mobili, le aziende devo potere offrire ai consumatori un'esperienza utente di qualità. Purtroppo le reti mobili non sono state concepite per gestire un intenso traffico web e questo può portare a problemi di affidabilità della connessione e di velocità. Ma gli utenti si aspettano lo stesso livello di performance a cui sono abituati sul pc e, secondo una recente indagine, il 74% degli utenti mobili non è disposto a attendere più di 5 secondi il caricamento della pagina.Sfortunatamente le performance sono un problema di non facile gestione sia per le caratteristiche intrinseche delle reti mobili sia per le caratteristiche (e la gran varietà) dei dispositivi mobili. Sulle reti mobili, ai colli di bottiglia che esistono anche sulle reti fisse, si aggiungono quelli legati all'ultimo miglio che dipendono da una molteplicità di fattori quali la maggiore latenza, l'ora del giorno, la stagione, eventi particolari che comportano un forte aumento delle richieste, la forza del segnale, la capacità della cella e il tipo di infrastruttura.A questi fattori si aggiungono i limiti fisici dei dispositivi. CPU, memoria e capacità di archiviazione sono ben lontani da quelli dei pc. Senza dimenticare la ridotta dimensione degli schermi che crea la necessità di una interfaccia utente semplificata. Nella maggior parte dei casi non è sufficiente adattare l'interfaccia desktop, ma occorre ottimizzare l'esperienza e questo va fatto per un gran numero di dispositivi dotati di hardware e dimensioni molto diverse. E che soprattutto evolvono molto rapidamente: non basta costruire un sito adatto ai tablet, ma occorre aggiornarlo costantemente.Per tutte queste ragioni, al momento di elaborare una strategia mobile le aziende devono cercare soluzioni che non solo consentano loro di rispondere velocemente al mutare dello scenario ma anche di approfittare di tutti quei dati di dettaglio che consentono di adottare le decisioni corrette per implementare una strategia mobile di successo. Akamai Aqua Ion Mobile è la prima piattaforma di delivery mobile capace di rendere disponibile agli utenti un'esperienza di qualità su qualunque rete, qualunque dispositivo in ogni momento. La soluzione unisce, infatti, livelli di ottimizzazione specifica per i dispositivi mobili all'affidabilità della Akamai Intelligent Platform, una piattaforma cloud composta da oltre 160.000 server distribuiti a livello globale.Garantire un'esperienza di qualità agli utenti, che si traduca in una maggiore fedeltà al brand e a conversioni più alte, permette alle aziende di ricavare preziose informazioni sull'uso della rete mobile da parte dei propri utenti nonché delle caratteristiche e funzionalità dei dispositivi usati. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 197 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tecnologia 16/12/2014 Engage.it Sito Web Niantic Labs di Google e AXA: le agenzie integrate nell'esperienza interattiva di gioco "real world" di Ingress Frédéric Tardy commenta: «Oggi AXA è la prima compagnia assicurativa al mondo a proteggere le persone sia nel mondo reale, sia in quello virtuale» Il Gruppo AXA, operante nell'assicurazione e nell'asset management, ha avviato una partnership con Niantic Labs di Google in un'iniziativa unica che integra il brand all'interno di Ingress, il gioco mobile "real world" interattivo.Più di 20.000 agenzie nel mondo, tra cui le circa 650 agenzie di AXA Assicurazioni in Italia, diventeranno "Portali" a marchio AXA per i giocatori di Ingress che potranno interagire con esse utilizzando i propri dispositivi mobili. I "Portali AXA" sono accessibili oggi in Germania, Italia, Spagna, Polonia, Indonesia e Svizzera e saranno attivi negli Stati Uniti, in Giappone e in altri Paesi nel 2015. La partnership si estende anche alla narrativa di Ingress e consente ai giocatori di ricercare i luoghi dei "Portali AXA" dove potranno ottenere gli "Scudi AXA".John Hanke, general manager di Niantic Labs di Google, ha commentato: «La partnership con AXA è un'integrazione straordinaria fra marchi del mondo reale e giochi interattivi mobili. Il brand AXA si presta perfettamente alla storia di Ingress, dando un bonus potente ai giocatori che scoprono e interagiscono con i luoghi a mano a mano che si muovono nel mondo che li circonda, giorno dopo giorno».Con oltre 8 milioni di giocatori attivi in 200 paesi e territori nel mondo, Ingress è una grande piattaforma di gioco multiutente che trasforma città e quartieri di ogni parte del mondo in un'esperienza interattiva piena di intrighi e avventura.I giocatori cercano e ottengono oggetti virtuali per attaccare o difendere i Portali. Gli Scudi sono l'elemento centrale del gioco in quanto proteggono i Portali, e gli "Scudi AXA" che i players potranno trovare nei Portali a marchio AXA saranno le più forti unità di protezione nel gioco.Frédéric Tardy, direttore marketing & distribution di AXA ha spiegato: «Siamo particolarmente orgogliosi di questa partnership esclusiva con Niantic Labs di Google. La presenza del nostro brand nell'esperienza interattiva unica offerta da Ingress rappresenta un passo avanti nel percorso di digitalizzazione del nostro Gruppo, e un nuovo modo per i nostri clienti di scoprire il nostro marchio e le nostre agenzie. Questo è un altro esempio del nostro spirito d'innovazione: oggi AXA è la prima compagnia assicurativa al mondo a proteggere le persone sia nel mondo reale, sia in quello virtuale». ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 198 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tecnologia 16/12/2014 Engage.it Sito Web Sanbittèr colora il Natale con il suo Rosso: in tv e online il nuovo spot di Armando Testa Il filmato da 30 secondi, pianificato da Maxus in due versioni per Strawberry Bitter e Zen Bitter, si presenta come una video-ricetta per un aperitivo frizzante da proporre alle Feste È on air dal 14 dicembre lo spot di Sanbittèr firmato Armando Testa e dedicato alle prossime feste natalizie. Pensato per portare un tocco di frizzante allegria nelle case degli italiani, lo spot che vede protagonista il Rosso Sanbittèr suggerisce un aperitivo analcolico da preparare per i propri ospiti. Il filmato, come una vera e propria video-ricetta, mostra quindi passo dopo passo come realizzare anche a casa propria due drink d'autore.Lo spot da 30" è on air dal 14 al 31 dicembre sulle principali reti televisive e online in versione digital. La pianificazione è a cura di Maxus.Le mani esperte di un bartender professionista tagliano, pestano, versano e miscelano gli ingredienti ed ecco pronto in pochi secondi Strawberry Bitter. Un cocktail fresco che mixa il gusto dolce delle fragole a quello agrumato del lime. Tocco finale: si stappa Sanbittèr Rosso colmando il bicchiere già riempito di ghiaccio tritato. L'aperitivo italiano, un momento di intenso piacere e convivialità che per tradizione dà il benvenuto agli ospiti, si rinnova dunque con un cocktail analcolico capace di stupire tutti gli invitati.Per la seconda versione dello spot, Sanbittèr propone con la stessa dinamica, la video-ricetta che mostra, step by step, come realizzare il cocktail Zen Bitter. Anche qui è il classico Rosso il protagonista di un drink che miscela il gusto fresco e dissetante del limone con le note speziate dello zenzero. Il drink evoca, così, i tradizionali sapori del Natale e ricrea subito la magica atmosfera della festa per un brindisi capace di inaugurare al meglio i momenti di ritrovo degli italiani.Nella scena finale dello spot, un gruppo di amici si ritrova per vivere insieme un momento di intenso divertimento, brindando all'ora dell'aperitivo con un cocktail Sanbittèr e condividendo pensieri, sogni ed emozioni, con quella complicità che si crea solo con gli amici più intimi.Il film si conclude invitando gli spettatori a visitare il sito www.sanbitter.it per rivedere le video ricette e scoprire tutti i cocktail de "L'arte dell'aperitivo".Produzione Live ActionProduzione Table Top ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 199 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tecnologia 16/12/2014 Engage.it Sito Web "Voglio il Mondo": Media World lancia il nuovo claim nella campagna istituzionale 2014 firmata Cayenne L' adv è on air dal 16 dicembre su tv, web , radio e stampa, e comunica l'ampia offerta della catena sia dal punto di vista del portfolio prodotti sia da quello dei canali di fruizione e servizi "Voglio il Mondo": con questo nuovo claim Media World lancia la sua campagna natalizia 2014.La catena di negozi di elettronica di consumo ha dato il via oggi, 16 dicembre, sulle principali emittenti TV alla pianificazione del nuovo spot, firmato da Cayenne. La campagna valorizza il profilo e la capillarità di Media World sul territorio nazionale, sottolineando il concetto di omnicanalità che mira a una maggiore integrazione tra canali di vendita, comunicazione e community digitali.In seguito al recente restyling del logo e del sito Mediaworld.it, l'azienda ha deciso di lanciare anche il nuovo claim "Voglio il Mondo" volto a comunicare l'estesa offerta della catena sia dal punto di vista del portfolio prodotti sia per quanto concerne i canali di fruizione e i servizi, che mirano a eliminare le distinzioni tra fisico e virtuale, web e mobile, pc e smartphone, ponendo il cliente sempre al centro e garantendo un'esperienza d'acquisto unica e appagante.Il concetto del payoff qualifica le nuove esigenze del consumatore, sia in termini di qualità tecnologica che di quantità, alle quali il brand risponde con la competenza e la profondità del proprio assortimento; include un aspetto tanto aspirazionale quanto concreto, riflette il desiderio dell'uomo a soddisfare i propri bisogni.Lo spot TV stressa questo concetto attraverso il racconto di un viaggio in giro per il mondo; da New York, all'Africa, all'India, diverse situazioni, diversi luoghi, diverse persone dove l'unico elemento in comune è la fila di elettrodomestici MW che attraversa ogni luogo e sorprende i protagonisti. "Con tutta la tecnologia che c'è da Media World si potrebbe coprire la circonferenza della terra" afferma lo speaker.Lo spot TV sarà on air a partire dal 16 dicembre con 3 flight nei formati 30" e 15"; la campagna comprende anche web, radio e stampa. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 200 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Social 16/12/2014 Engage.it Sito Web Su Panorama.it al via il progetto di branded content con ActionAid La partnership con ONG si inserisce nella filosofia del nuovo Panorama.it, che dal rilascio di settembre ha un approccio native advertising friendly, attraverso cui viene riconosciuto il valore dei brand e dei loro contenuti È online su Panorama.it il progetto di branded content nel settore no-profit in collaborazione con ActionAid, ONG presente in quasi 50 paesi di Africa, Asia e America Latina.Con questa iniziativa, ActionAid diventa "contributor" di Panorama.it e come tale ha una propria pagina autore, ovvero uno spazio esclusivo in cui sono raccolti profilo aziendale, link alle varie pagine social e al sito corporate, e dove l'utente trova tutti i post pubblicati a firma del brand.La partnership con ActionAid si inserisce nella filosofia del nuovo Panorama.it, che dal rilascio di settembre ha un approccio native advertising friendly.La combinazione di nuove piattaforme editoriali digitali con la capacità dei brand di partecipare alla conversazione online, proponendo la propria gamma di valori e il proprio punto di vista su temi quotidiani, è infatti alla base della nuova filosofia del branded content che sta si sta sviluppando nell'editoria online.Viene così riconosciuto valore ai contenuti dei clienti pubblicitari, che possono contribuire al mix editoriale. In questo modo, il branded content affianca definitivamente i normali contenuti redazionali senza interrompere il flusso di navigazione, massimizzando la visibilità del brand e contemporaneamente l'offerta di contenuti di valore per il lettore.Tutto questo avviene attraverso una piattaforma tecnologica che rende questo approccio percorribile in modo semplice e diretto, a beneficio di chi propone e chi fruisce i contenuti. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 201 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tecnologia 16/12/2014 Engage.it Sito Web Record di audience per Motori.it: a ottobre superati 1,5 milioni di utenti unici Il magazine online vanta un pubblico principalmente adulto con un profilo medio-alto per istruzione e capacità di spesa e si conferma ambiente ideale per ospitare aree dedicate ai brand e progetti di Native advertising Nuovo record di audience per Motori.it, che ad ottobre registra 1.512.000 utenti unici mensili (Fonte: Audiweb View TDA) con una crescita del 15% rispetto al mese YoY e consolida la propria posizione di leadership tra le testate editoriali italiane di settore nel comparto Automotive & Information.Edito da Gruppo HTML e parte della galassia Triboo Media, il magazine ha da poco potenziato e rinnovato la propria area rivolta alla compravendita di auto usate cavalcando l'onda della crescita di questo comparto attestata da una recente ricerca ACI.Punto di riferimento imprescindibile per tutti coloro che sono in procinto di acquistare un'auto, Motori.it vanta un pubblico principalmente adulto con un profilo medio-alto per istruzione e capacità di spesa. Grazie alla consistenza quantitativa e alla profilazione qualitativa dell'audience, il magazine rappresenta l'ambiente ideale per ospitare aree dedicate ai brand e progetti di Native advertising, in grado di massimizzare l'engagement e la brand experience del target di riferimento.L'utenza da anni riconosce e premia Motori.it come guida all'acquisto dell'auto, sia nuova che usata. Grazie ai listini ufficiali delle case automotive, a un vastissimo database di annunci geolocalizzati costantemente aggiornato e a schede tecniche particolareggiate, l'utente ha la possibilità di configurare la vettura con tutti gli optional desiderati, attivare il confronto tra i modelli dei diversi Brand, salvare le ricerche e consultarle in qualsiasi momento grazie alla fruizione multidevice e alla sua navigazione user-friendly.«Motori.it, nato soltanto nel 2009, è riuscito a imporsi come secondo magazine di informazione su temi motoristici in un lasso di tempo relativamente breve e in un affollato contesto competitivo - ha commentato Massimiliano Valente, amministratore delegato di Gruppo HTML -. Questo successo è frutto del know-how tecnologico ed editoriale maturato in quasi due decenni di esperienza e che oggi, forti dell'ingresso in Triboo Media, possiamo esprimersi al massimo del suo potenziale, sia attraverso il consolidamento dei nostri brand di proprietà, sia attraverso il rilancio di property acquisite o in fase di acquisizione». ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 202 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tecnologia 16/12/2014 Engage.it Sito Web advisato porta i codici sconto sullo smartphone: nasce WeChat Sconti Italia Dalla partnership tra il sito di codici sconto e il servizio di messaggistica nasce un profilo che permette agli ecommerce affiliati di presidiare anche il canale mobile e, agli utenti, di accedere a offerte per risparmiare sugli e-acquisti Offrire agli utenti la possibilità di approfittare di codici sconto da utilizzare su molti importanti siti e portali di eCommerce attraverso il proprio smartphone. Questo l'obiettivo di WeChat Sconti Italia, il nuovo profilo nato dalla partnership tra il sito di codici sconto advisato e il noto servizio di messaggistica WeChat.Il funzionamento è molto semplice: l'utente WeChat diventa follower dell'account WeChat Sconti Italia, digita il nome della categoria merceologica di suo interesse (ad esempio: abbigliamento) o del suo ecommerce preferito (ad esempio, Zalando) e in pochi istanti riceverà gli aggiornamenti sugli ultimi codici sconto. L'acquisto potrà poi avvenire in totale comodità dal proprio smartphone inserendo il codice sconto in fase di pagamento.La novità, operativa dal 1 dicembre 2014, permette ad advisato di associarsi a un brand come WeChat, leader internazionale nell'ambito della messaggistica, ampliando così i propri canali di comunicazione, compreso quello mobile, e proporsi come valido partner per tutti gli ecommerce che vogliono essere presenti sul maggior numero possibile di media. Grazie alla partnership WeChat può invece incrementare la propria offerta di contenuti, costruire un servizio ancora più utile e semplice da usare per gli utenti e contribuire ad aumentare l'utilizzo dei dispositivi mobili per gli eCommerce, affermandosi anche come mezzo di comunicazione sempre più efficace per la promozione di brand e aziende.Infine, il vantaggio per gli utenti è quello di poter accedere a offerte e sconti sempre aggiornati da parte di oltre 500 ecommerce in Italia in modo semplice ed immediato, attraverso una semplice ricerca dallo smartphone.«La collaborazione con WeChat - spiega il ceo di advisato Luca Tuscano - rappresenta per noi un importante risultato sia per l'importanza dei brand interessati, sia per l'opportunità di proporre i nostri codici sconto anche attraverso il mobile. Siamo convinti che il nuovo servizio offerto sarà molto apprezzato dagli utenti, a cui viene data la possibilità di effettuare acquisti scontati con pochi click in qualunque momento e in qualsiasi luogo si trovino. La novità si inserisce nel piano di crescita di advisato, che punta allo sviluppo di tutte le potenzialità dei canali digitali, con l'obiettivo di una sempre maggiore efficacia a vantaggio sia dei nostri partner che dei potenziali acquirenti».«La partnership con advisato - gli fa eco Andrea Ghizzoni, country director di WeChat Italia - è per noi un'ottima opportunità per offrire un nuovo ed utile servizio ai nostri utenti, con la sicurezza di poter garantire il miglior prodotto possibile nell'ambito dei codici sconto, grazie alla profonda esperienza nel settore maturata da advisato». ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 203 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tecnologia 16/12/2014 Engage.it Sito Web Simple Agency lancia Optimize, unit per l'inbound marketing Il suo focus sarà creare contenuti branded ad hoc, ottimizzare la presenza dei marchi sui motori di ricerca e migliorare l'usabilità dei siti web o dei relativi flussi di acquisto online . Alla guida Giovanni Di Giuseppe e Francesco Terenzani (nella foto) Simple Agency, la struttura parte del gruppo Dentsu Aegis Network guidato in Italia da Giulio Malegori, specializzata nell'ideazione e realizzazione di soluzioni complete di Inbound Marketing, punta sull'inbound marketing con una nuova unit ad hoc.La nuova divisione si chiama Optimize e il suo focus sarà creare contenuti branded ad hoc, ottimizzare la presenza dei marchi sui motori di ricerca (SEO) con un approccio integrato tra attività onsite e offsite e, infine, migliorare l'usabilità dei siti web o dei relativi flussi di acquisto online. Il tutto con una forte componente analitica, incentrata sulla fruizione e sul comportamento dell'utente (data analytics), e tecnologica, attraverso l'uso di tools di ottimizzazione dedicati e A/B testing.Optimize punta a rafforzare e valorizzare gli asset di marketing proprietari delle Aziende (Owned media), utilizzando tecniche di inbound marketing che, in contrapposizione alle iniziative di outbound (Paid media), permettono di intercettare l'utente in una fase avanzata del processo decisionale, massimizzando il ROI online. L'inbound marketing così proposto diventa dunque un asset strategico del marketing mix digitale, permettendo alle Aziende di capitalizzare sugli investimenti fatti in strumenti di marketing a pagamento.In particolare, Optimize utilizza le più efficaci tecniche di SEO con un approccio integralmente data-driven, ossia basato sull'utilizzo dei dati disponibili, considerando che la fruizione dell'utente è sempre più multi-device (desktop, smartphone, tablet, connected TV) e varia nell'arco della giornata anche in relazione al contesto in cui si trova: mobilità, punto vendita fisico o digitale, affiancata anche dall'uso sempre più intenso dei social network. Questo approccio estende il concetto tradizionale di posizionamento sui motori di ricerca, prendendo in considerazione tutti i mezzi fruiti dall'utente nell'arco della giornata per soddisfare i propri bisogni e le proprie esigenze informative, adottando dunque una prospettiva User Centric.Alla guida di Optimize ci saranno Francesco Terenzani e Giovanni Di Giuseppe, manager con alle spalle una pluriennale esperienza all'interno di agenzie digital specializzate.«Il cambiamento è guidato dall'utente e il suo modo di ricercare le informazioni torna ad essere il punto saliente del processo che deve guidare le strategie dei marketer - sostiene Francesco Terenzani, executive director di Optimize -. In Optimize parlando di Search Experience pensiamo alle ricerche in mobilità e multi-device, alle ricerche in tempo reale su Google o Yandex, ma anche alle ricerche sui Social Network e sulle altre piattaforme web: in questo caso farsi trovare è un processo che non si ferma all'ottimizzazione per una query di ricerca, ma va al cuore della ricerca, offrendo all'utente esattamente ciò che sta ricercando di volta in volta, e in relazione alla sua domanda e al canale che sta utilizzando, siano pagine Facebook, immagini o video in streaming».E' una promessa ambiziosa quella di Optimize ma, come sottolinea Giovanni Di Giuseppe, executive director: «E' una sfida che proponiamo alle aziende che riconoscono la strategicità dei canali digitali perché possano prendere parte prima della concorrenza al cambiamento che è già in atto. Le strategie che proponiamo ai nostri clienti nascono dall'approccio strettamente data driven e accade sovente che una presentazione dei numeri differente dallo standard permetta ai marketer di scoprire temi, relazioni e dinamiche nuove, tant'è che sono gli stessi clienti a riconoscere nel nostro approccio un enorme passo avanti rispetto alla SEO come viene concepita e realizzata oggi, soprattutto quando può andare in sinergia con le attività di Conversion Rate Optimization e Web Analytics».Nonostante i pochi giorni di vita, brand di primo livello hanno già scelto Optimize come partner per migliorare i risultati dei propri assets digitali e valorizzare sempre di più gli owned media. ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 204 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tecnologia 16/12/2014 Engage.it Sito Web Condé Nast Italia è sempre più multimediale: dal video il 20% della raccolta digital Prosegue la trasformazione dell'editore, ormai sempre più posizionato come una "Multimedia communication company". Nel 2015, in arrivo novità digitali per La Cucina Italiana, per il "polo dei maschili" e nell'area del Beauty. Raccolta 2014 in positivo (+1%), con il web a +19% Sono risultati importanti quelli con cui Condé Nast Italia si appresta a concludere il 2014. Nonostante la chiusura di MySelf e il contesto ancora di contrazione del mercato pubblicitario italiano, infatti, l'editore di Piazza Castello si prepara ad archiviare l'anno con raccolta pubblicitaria complessiva in crescita (circa +1%), grazie alla sostanziale tenuta della carta e a un +18% registrato sul digital, come ha spiegato martedì il top management del gruppo in un incontro con la stampa.A trainare l'adv online, in particolare, è il video: la piattaforma CN Live!, lanciata a marzo di quest'anno, ha permesso a Condé Nast di passare in un anno da appena 50 mila video a 15 milioni di video visti al mese. La ricaduta in termini di ricavi è stata significativa, con il video che già vale il 19% della raccolta digitale.Se a tutto questo aggiungiamo gli eventi, comparto a sua volta in forte crescita che nel 2015 vedrà Vanity Fair e GQ esordire nel settore dei "big events" già presidiato con la Vogue Fashion Night Out e il Wired Next Fest, si completa il quadro di una trasformazione profonda, che deve portare Condé Nast a diventare una "Multimedia communication company", come l'ha definita il presidente e a.d. Giampaolo Grandi.«Con un documento interno di settembre 2012, "Reinventing the business", abbiamo tracciato le linee guida di questa evoluzione, e oggi posso dire che questo progetto ha compiuto dei passi davvero significativi», ha spiegato Grandi. «Nasciamo nella carta e cerchiamo di restarci con autorevolezza e fiducia nei nostri brand, che restano un asset dal valore unico sul mercato, ma ci stiamo muovendo con decisione verso il mondo mondo degli schermi. Perché? Banalmente, perché è l'unico dove c'è il pubblico. Fatte 100 le interazioni con un media, oggi l'80% avviene attraverso uno schermo, che sia la tv o uno smartphone». I numeri del 2014 di Condé Nast Italia sono stati dettagliati da Domenico Notto, Executive VicePresident Finance&Operations dell'editore.Complessivamente, nel 2014 il fatturato pubblicitario è leggermente superiore a quello del 2013, nonostante la chiusura di Myself e Sposabella: circa 120 milioni. La raccolta su stampa (105 milioni nel 2014) chiuderà con una leggera flessione del -1%, un risultato comunque importante se paragonato alla media di mercato (nell'ordine del -10%). Dal 2007 al 2014 Condé Nast ha raddoppiato la quota di mercato pubblicità periodici: dal 12% al 24%.Il digital cresce del 18% nel 2014 (il mercato, secondo FCP-Assointernet, è flat) e rappresenta il 10,5% del fatturato totale pubblicità, (quindi circa 13 milioni di euro, ndr) che diventa circa il 15% considerando i soli brand che hanno una presenza digitale (Vanity Fair, GQ, Wired, Vogue). A dare il maggior impulso ai ricavi online è stato il video, che vale il 19% dei ricavi digitali.La pubblicità è di gran lunga la componente maggiore dei ricavi di Condé Nast, pesando per circa l'80% sul totale: Ai 120 milioni di euro di raccolta vanno poi sommati 20 milioni di ricavi da diffusione (in calo) e 10 milioni di "altri" ricavi, in cui la componente dominante è quella degli eventi, che vale quest'anno circa 7 milioni di euro, in aumento dai 4 del 2013, senza considerare l'indotto sulla raccolta adv. Il margine operativo quest'anno sarà di 13 milioni di euro, in crescita dai 10 dello scorso anno e con un target 2015 fissato a 17 milioni di euro.Diversi sono i progetti ancora in cantiere in casa Condé Nast: tre comunque sono le principali aree di sviluppo indicate per il 2015 da Fedele Usai, Deputy Managing Director della società.La prima è «l'implementazione degli asset digitali dei maschili», ha detto il manager, con l'obiettivo di «portare da 5 a 7 milioni gli utenti unici in quest'area entro il prossimo giugno, creando un polo sostenibile in grado "contrappesare" il ruolo di Vanity Fair sul fronte femminile».La seconda consiste in una novità che debutterà a febbraio ed è nuovo progetto editoriale nell'area del beauty, che vivrà online ma con ripercussioni sul territorio. Sul progetto, frutto di «mesi di lavoro con i principali player del mercato», per ora è mantenuto un certo riserbo ma Usai ha anticipato che «daremo vita vita alla più grande aggregazione di blog e influencer in questo settore presente sul mercato italiano».Infine, il terzo pilastro della strategia 2015 è ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 205 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Tecnologia 16/12/2014 Engage.it Sito Web ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 206 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato il definitivo rilancio de La Cucina Italiana, lo storico mensile acquisito a luglio 2013 da Quadratum e pubblicato da aprile da Condé Nast, che è già riuscita a raddoppiarne il fatturato su carta (1,2 milioni di euro nel 2014 dai 600 mila del 2013). «Un dato - ha detto Usai - che vogliamo far crescere di una altro 25% nel 2015». Ma non solo: a marzo infatti verrà lanciata la nuova presenza digitale del brand. Non un semplice sito, ma una piattaforma «sul modello Wired» a cui farà capo tra l'altro un'importante attività di "scuola di cucina", sia fisica sia digitale, attualmente in progettazione. Per questa testata c'è anche da sciogliere il nodo della proprietà: attualmente La Cucina Italiana è infatti gestita da una Srl controllata all'80% da Condé Nast e per il restante 20% da Quadratum. «Abbiamo intenzione di esercitare l'opzione per arrivare al 100% in tempi brevi», ha assicurato Grandi.Da queste tre operazioni, insieme ad altre, prende corpo un 2015 in cui gli obiettivi, se centrati, potranno far tornare a parlare realmente di crescita, non più limitata a singoli comparti, ma organica. «Nel prossimo anno - ha detto Fedele Usai - Ci aspettiamo un 40% di crescita dei ricavi digitali, con un risultato di raccolta triplicato per CN Live!. Confidiamo anche per la raccolta cartacea una chiusura in positivo, nell'ordine dei 3 o 4 punti percentuali». 16/12/2014 10:35 Pubblicitaitalia.it Sito Web Tutte le News Nuovo incarico dopo una gara Balocco, l'azienda dolciaria di Fossano ha scelto Zodiak Active e la sua esperienza nel digital storytelling come partner per l'intera comunicazione online: un restyle completo della piattaforma web www.balocco.it e la gestione dei canali social media (Facebook, Twitter, YouTube). Lanciato in occasione della messa in onda dei nuovi spot natalizi, il sito vede un restyling a 360° che ha toccato grafica, user experience e contenuti con l'obiettivo di declinare anche sul digital la nuova comunicazione di marca - firmata Sunny Milano - e incentrata sull'immaginario Paese del signor Balocco e i suoi abitanti, dove regna sovrano il motto 'Fate i buoni'. "Sono orgoglioso di poter collaborare con una realtà come quella di Balocco, con delle forti radici e lo sguardo sempre rivolto al futuro - dichiara Davide Scodeggio, Senior VicePresident della divisione Digital Marketing e Branded Content di Zodiak Active -. L'azienda ha saputo comprendere il nostro approccio alla comunicazione digital e si è subito affidata all'expertise del nostro team guidato dai direttori creativi Filippo Fiocchi e Michele La Fiandra. Si è creato così un rapporto di fiducia tra le parti che, in seguito all'accordo per lo sviluppo del sito, ha posto le basi anche per la gestione dei canali social media". La nuova piattaforma è semplice e intuitiva, con un look & feel moderno e coinvolgente e un tono di voce che fa della genuinità e della convivialità i suoi tratti distintivi: tutti i copy sono stati ideati come se a parlare fossero gli abitanti del Paese del signor Balocco. Il sito avrà un'anima dinamica, con le ultime news dai canali social media sempre in evidenza e una contestualizzazione dei contenuti dell'homepage in base al periodo dell'anno, come già si evidenzia con la versione natalizia attuale. Dal 1° dicembre Facebook, Twitter e YouTube di Balocco sono passati al team social media di Zodiak Active e andranno a raccontare le storie del Paese del signor Balocco e a condividere con i fan piccole bontà quotidiane. Condividi ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 207 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Balocco si affida a Zodiak per la comunicazione online 16/12/2014 10:10 Pubblicitaitalia.it Sito Web Tutte le News La dispensa di MasterChef Italia quest'anno si tinge di azzurro con Voiello: il talent show culinario della tv sceglie infatti Voiello come pasta ufficiale della quarta stagione, in onda dal 18 dicembre ogni giovedì alle 21.10 su Sky Uno HD - per le sfide dei giovani talenti aspiranti al titolo di MasterChef. Ma non solo: altra grande novità di quest'anno è il lancio di Voiello Master of Pasta, il primo contest culinario in cui 17 concorrenti di MasterChef si sfideranno nella creazione di ricette che hanno come protagonista la pasta. Dopo aver lavorato a stretto contatto con i giudici di MasterChef Italia, i concorrenti eliminati dal cooking show potranno così mostrare quanto hanno imparato dall'esperienza fatta e aspirare a diventare il primo Voiello Master of Pasta. Le pillole con le creazioni dei concorrenti realizzate in esclusiva per Voiello verranno caricate sul sito www.masterofpasta.it al termine di ogni puntata della nuova edizione di MasterChef Italia e la community online sarà chiamata a votare ogni settimana la ricetta preferita. Spyros, il primo MasterChef italiano, guiderà i concorrenti nella preparazione della propria ricetta. A marzo, al termine della stagione di MasterChef Italia, in base ai voti ricevuti, si eleggerà il primo Voiello Master of Pasta che avrà la possibilità di frequentare un corso presso la prestigiosa scuola Internazionale di cucina Italiana Alma. Un ricco piano di comunicazione che coinvolge i canali social, il sito www.voiello.it e il nuovissimo www.masterofpasta.it, ma anche spot televisivi durante il break del programma e un piano media sui canali online arricchiranno il progetto. "La nostra marca infatti migliora la qualità della sua pasta grazie all'utilizzo esclusivo di Grano Aureo, amplia la gamma offrendo nuovi formati, adotta una strategia commerciale più competitiva sul mercato e si dà un'identità più tradizionale e premium grazie ad un nuovo packaging. L'operazione di rilancio si completa dunque con la partnership Masterchef - Voiello che farà parte di un più ampio piano di comunicazione" ha detto Pierpaolo Susani, Marketing Vice President Barilla e Voiello Italia. Condividi ADVERTISING ONLINE - Rassegna Stampa 17/12/2014 208 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Voiello pasta ufficiale di MasterChef Italia SCENARIO POLITICO/ECONOMICO 67 articoli 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 1 (diffusione:619980, tiratura:779916) Il Colle e la corsa al quinto voto Maria Teresa Meli e Francesco Verderami Al riparo dalle scaramucce tra Renzi e Berlusconi, il patto del Nazareno regge. L'appuntamento per la verifica, dopo uno scrutinio di prova, sarà al quinto voto per il Colle. a pagina 12 con M. Franco ROMA Sarà stato il clima informale del brindisi, al termine della cerimonia ufficiale, ma al Quirinale in molti hanno colto la risata composta di alcuni ospiti, tra i quali spiccava il presidente dei Democratici, Orfini. D'altronde, dopo aver sentito Napolitano blindare il governo, condannare le voci su un ritorno alle urne e sulla scissione del Pd, e persino bacchettare la minoranza dem per i voti in dissenso espressi alla Camera sulle riforme istituzionali, la battuta è salita spontanea, come il perlage dello spumante: «Vorrà dire che la prossima volta lo inviteremo in direzione...». Forse quell'attimo di contenuta allegria era anche un modo per esorcizzare la vigilia della corsa al Colle, che rischia di trasformarsi in una battaglia senza regole e senza rete. Perché il timore diffuso, avvertito ieri al Quirinale, è che la voce del capo dello Stato - visto l'approssimarsi del suo addio - non riesca a far più presa, che la sua moral suasion non incida sui processi politici, che i suoi suggerimenti non vengano seguiti dai protagonisti della sfida. Toccherà a Renzi tracciare il percorso, e servirà del tempo per vedere la luce in fondo al tunnel. La priorità per ora sta nei numeri, e il braccio destro del premier, Lotti, aggiorna quotidianamente il suo pallottoliere, dove tiene da conto le forze ostili prima ancora che quelle alleate. Nelle stime del sottosegretario alla presidenza del Consiglio si oscilla al momento tra i quaranta e gli ottanta franchi tiratori nel Pd e una cinquantina tra le file di Forza Italia. Già, perché, al riparo delle scaramucce di frontiera tra Renzi e Berlusconi, «il patto del Nazareno - come spiega un ministro democrat - regge», benedetto anche da Napolitano, che ieri non a caso ha esortato al «senso di responsabilità nazionale» quelle forze di opposizione «già dimostratesi positivamente disponibili» al processo delle riforme. Il premier si mostra convinto che il Cavaliere non verrà meno all'impegno, «dirà sì anche alla legge elettorale per non restare fuori dai giochi». Nei «giochi» ovviamente - come riconoscono nel Pd - è incluso l'accordo sul Quirinale, «è questione di buon senso». Ed è soprattutto una questione strategica per Renzi, che non può né vuole avviare altri giochi, nonostante faccia finta di minacciarli. Come ha spiegato nelle riunioni riservate, il leader democrat non coltiva l'idea di aprire a Grillo o a Salvini, il primo «perché ha interesse a vedere fallire il sistema politico», il secondo perché «più che a un accordo pensa a come farci un trabocchetto». La corsa al Quirinale del '92 insegna: fu Bossi a far saltare il banco della prima Repubblica, allettando Andreotti e bloccando così l'elezione di Forlani. Ce n'è traccia nelle memorie dell'ex presidente della Camera, Violante: «Ricordo che in quei giorni era in Italia una delegazione slovena, intenzionata a incontrare Andreotti. Lo chiamai, mi disse che stava andando alla riunione dei gruppi democristiani, dove all'unanimità si sarebbe decisa la candidatura di Forlani alla presidenza della Repubblica. Gli chiesi allora quando avrebbe potuto fissare l'appuntamento. Mi rispose: "Dopo la prima, o la seconda, o la terza votazione..."». «Il sistema allora cadde sul Quirinale», commentava ieri Bossi in Transatlantico: «Stavolta però rischia di cadere per la crisi economica. Anche se io spero che cada solo Renzi». Chiamato a difendersi nella doppia trincea, quella di Bruxelles e quella di Roma, il premier intanto prova a bonificare il sentiero della corsa al Colle: la prima mina, la più insidiosa, era Prodi. Perciò ha giocato d'anticipo, per evitare che - in caso di stallo durante le votazioni - il nome del fondatore dell'Ulivo venga lanciato dai suoi avversari di partito, consapevole com'è che l'area dei fittiani sarebbe pronta a votare il Professore a scrutinio segreto per giocargli contro. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 210 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato il retroscena 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 1 (diffusione:619980, tiratura:779916) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 211 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Non c'è sfida per il Quirinale senza insidie, solo che stavolta - secondo le confidenze fatte da Casini ad alcuni amici - sono «amplificate dalla scomposizione delle forze parlamentari». E sarà pur vero ciò che sostiene il democrat Rosato, e cioè che «rispetto a un anno e mezzo fa il Pd ora ha una guida», che «i nostri gruppi, tranne una quarantina di pasdaran, sono compatti». Ma ci sarà un motivo se le analogie con il '92 condiscono le discussioni dei dirigenti democrat. L'antidoto sta nella tenuta del patto con Berlusconi e nella triangolazione dell'accordo con Alfano, con i suoi settanta e passa grandi elettori, da cui Lotti toglie sempre una decina di fedelissimi casiniani... «Il patto regge», ripetono in modo quasi scaramantico da palazzo Chigi. L'appuntamento sarà per la quinta votazione, dopo uno scrutinio di prova che servirà a verificare la tenuta dell'accordo nell'urna. Se così non fosse, per Renzi (ma non solo per lui) si spalancherebbero le porte dell'Ade, e su quella soglia - così lo romanza un autorevole ministro del Pd - il Parlamento si troverebbe costretto a scegliere «tra un artista di caratura internazionale o un commissario della finanza internazionale». La percentuale di rischio non è bassa, dato che queste sono le stesse Camere che dovettero chiedere all'attuale presidente di restare al Quirinale. E come rivela uno dei maggiorenti democrat, «se Napolitano si fosse rifiutato, avremmo dovuto cedere su Rodotà». © RIPRODUZIONE RISERVATA 605 i giorni di Napolitano al Quirinale nel suo secondo mandato738 i voti ottenuti da Napolitano quando è stato eletto nel 2013 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 1 (diffusione:619980, tiratura:779916) Milano accende l'idea di ripresa Giangiacomo Schiavi Milano torna al centro del mondo. A dirlo non sono solo i dati, ma la convinzione che Expo regali un'occasione unica per agganciare la ripresa, spiega il presidente di Assolombarda Rocca. a pagina 32 Consapevole di essere sull'orlo del burrone ma sicuro di aver trovato un punto fermo dal quale è possibile risalire, il presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca tira una riga sulla parola «smarrimento» e punta l'evidenziatore sulla voce «fiducia». Fiducia nell'impresa, nell'Expo, nella leva dei giovani, nella green economy , nel mondo digitale e nel volontariato, nel secondo welfare , nella ricerca, nelle università e nell'eccellenza sanitaria. Fiducia in un futuro che per molti è ancora nero e increspato dalla crisi, ma che da Milano e dalla Lombardia appare diverso, possibile, meno buio del previsto. Lo dicono le cifre, l'export che cresce del 3 per cento rispetto al dato nazionale, la disoccupazione che è 5 punti in meno di quella del Paese, il settore manifatturiero che segna un più 0,7 di fronte al meno 7,1 italiano e infine il Pil, che si attesta cinque punti sopra il dato nazionale. Milano, dice Rocca, è al centro del mondo e mostra segnali chiari: ce la faremo. La relazione del presidente che un anno fa si era preso l'impegnativo compito da far volare Milano con idee e progetti per valorizzare impresa e territorio, spinge la città al ruolo di lampadiere, guida luminosa in un percorso accidentato di crescita e sviluppo che si gioca sul piano locale e globale e non può fare a meno dell'innovazione che definisce ogni livello di competitività. La ripresa e il rilancio di Milano alla vigilia dell'Expo, un evento che rafforza il potere attrattivo dell'area lombarda, dove in sessanta chilometri quadrati si racchiude il 25 per cento della produzione industriale del Paese, è un punto di partenza che si augurano in tanti. È qui che si può acchiappare la ripresa perché ci sono tutte le condizioni per farlo, c'è il capitale economico, quello umano e sociale, c'è quel che resta di una passione civile che un tempo animava i circoli e le associazioni culturali e c'è soprattutto una storia alle spalle, un'etica del lavoro che si ritrova nell'appello di Rocca, che invita a reagire all'idea del declino, a volare alto e non rasoterra. Bisognerebbe che di questa consapevolezza Milano facesse tesoro, ogni tanto, si accorgesse che le varie esortazioni che arrivano e la invitano a riprendersi un ruolo nel Paese, a ritrovare un'anima, non fossero viste come vuota retorica, appelli destinati a riempire le pagine dei giornali. Rocca non lo dice apertamente, ma il riferimento è al pensiero strategico che manca, a una visione almeno decennale del futuro, non inchiodato allo stretto presente, a guardare più in là e farsi carico delle aspettative create dai sei mesi di Expo. C'è un dopo da immaginare e costruire in cui l'impresa può fare attivamente la sua parte, c'è il vuoto da riempire della città metropolitana e c'è una Silcon Valley da creare sui terreni dell'esposizione universale. Ha senso in quell'area immaginare uno stadio e al tempo stesso pensare di far volare Milano? No, che non ha senso, perché se c'è un campo da football non ci sono le aziende e se non ci sono le aziende non c'è innovazione. È più interessante per Assolombarda l'idea del parco tecnologico, del polo della ricerca, del riferimento per le imprese e le università che trovano qui il luogo ideale per il decollo verso i nuovi mercati. Abbiamo atenei d'eccellenza che scalano le classifiche internazionali, ma i brevetti nel Paese sono pochi, il trasferimento tecnologico è troppo lento. Bisogna difendersi da uno Stato inefficiente e contribuire attivamente a riformarlo, facendo bene la propria parte ed evitando, come è accaduto con Expo, le cadute e le ricadute nel sistema corrotto degli appalti. Bisogna poi evitare, secondo Rocca, la trappola dell'autonomia sfiduciante, «perché le centralizzazioni sono un rimedio peggiore del male e rischiano di produrre gli stessi errori del passato». Milano startup town , dunque? Il motore è acceso: alla politica il compito di accelerare o frenare la corsa. Dietro la fiducia innescata dal discorso di un presidente che ama le visioni di lungo periodo c'è un'altra volta un'occasione da non perdere per la città, per la Lombardia e per il Paese. Non siamo condannati al declino, ma molto, adesso, dipende da noi. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 212 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL SEGNALE 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 1 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato © RIPRODUZIONE RISERVATA SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 213 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 5 (diffusione:619980, tiratura:779916) «Un gesto codardo segno di grande debolezza» Mohsin Hamid: i talebani stanno spingendo i pachistani a unirsi contro di loro Le vittime non erano hindu o sciiti, ma sunniti proprio come gli attentatori I governi afghano e pachistano stanno finalmente cooperando contro i talebani Viviana Mazza «È assolutamente senza precedenti. Non è mai stata commessa in Pakistan un'atrocità su questa scala contro i bambini. Tutte le persone con cui ho parlato sono sotto choc». Mohsin Hamid, l'autore de «Il fondamentalista riluttante» e del nuovo «Discontent and its Civilisations» (Il disagio e le sue civiltà), editi da Einaudi, parla dalla sua casa di Lahore, in Pakistan, dove si è trasferito cinque anni fa dopo la nascita della figlia Dina, seguita da Vali, che ha due anni. «I miei figli stanno dormendo, sono qui, a cinque metri da me». Questo attacco è il segno che i bambini sono ormai obiettivi legittimi per i talebani pachistani? «In passato, i bambini erano stati coinvolti come spettatori o vittime collaterali. Quello di Malala era già stato un caso singolo di una ragazzina presa di mira, ma qui abbiamo visto un attacco indiscriminato contro bambini in quanto tali, alcuni dei quali figli di soldati, altri no. La gente si aspettava un attacco terroristico dei talebani, poiché è in corso una campagna militare contro di loro e hanno patito grosse sconfitte, ma l'atrocità di oggi è del tutto inaspettata. E sta avendo un effetto opposto a quello che volevano. Se intendevano mostrare di essere ancora pericolosi e minacciosi, è assai difficile vedere un segno di forza in un atto talmente codardo come attaccare dei bambini. E poi stanno portando la gente in Pakistan a unirsi contro di loro. Un attacco del genere è inaccettabile anche con chi simpatizza con la loro causa. Hanno agito per disperazione, sacrificando la popolarità al tentativo di sottomettere tutti con la spietatezza. Ma il Pakistan è un Paese di 200 milioni di persone: nelle aree tribali gli abitanti sono 500.000, l'equivalente di un quartiere della città di Lahore che ne conta 10 milioni. Se tutto il Paese vuole sconfiggere i talebani, può farlo». Si può leggere nella strage di ieri una competizione propagandistica con altri movimenti, tipo Isis? «Difficile dirlo. Ma c'è una differenza: qui non si tratta di un attacco settario, sono stati uccisi non bambini hindu o sciiti ma per la maggior parte sunniti proprio come gli attentatori». Tra le reazioni sui social media si legge tanta rabbia anche verso il governo e l'intelligence pachistani per aver finanziato e usato i mujaheddin in passato. «Non c'è dubbio che il Pakistan abbia usato i miliziani come arma politica per molti anni, dunque in parte è vero che la colpa è del Pakistan e dei servizi, ma io credo che sia avvenuto un cambiamento. Nell'ultimo anno, le autorità pachistane hanno colpito i talebani come mai prima, e tra Pakistan e Afghanistan ci sono state aperture reciproche senza precedenti. Per la prima volta i due Paesi hanno cominciato a cooperare nella lotta contro i talebani: un segnale importante perché insieme potrebbero davvero sconfiggerli. C'è poi un altro cambiamento: la presenza destabilizzante delle forze Nato e americane in Afghanistan si sta riducendo, e insieme ad essa il senso che l'Occidente cerchi di imporre le proprie soluzioni. Adesso Pakistan e Afghanistan per la prima volta devono prendersi le proprie responsabilità e proprio questa cooperazione è lo sfondo su cui è avvenuto l'attacco di ieri». I talebani l'hanno giustificato dicendo che seicento figli e donne della loro «tribù» sono stati uccisi in un anno. «Dobbiamo lottare contro questo tribalismo, basato sulla nazionalità, l'etnia, la religione, contro l'idea stessa che apparteniamo a diverse civiltà. La gente uccisa ieri non apparteneva ad un gruppo con un'unica ideologia: erano individui diversi gli uni dagli altri. E' un massacro avvenuto perché alcuni di noi rifiutano di capire che tutti gli individui hanno il diritto di essere trattati allo stesso modo. L'idea che apparteniamo a diverse civiltà viene usata da chi vuole il potere per giustificare la guerra». © RIPRODUZIONE RISERVATA Chi è SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 214 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'intervista 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 5 (diffusione:619980, tiratura:779916) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 215 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Mohsin Hamid, 43 anni, è uno scrittore pachistano. Tra i suoi libri : «Il fondamentali-sta riluttante» (Einaudi, 2007), «Nero Pakistan» (Piemme, 2000). Vive a Lahore con la moglie Zahra e i due figli Foto: «Basta!» Una veglia di giornalisti e cittadini pachistani per le vittime di Peshawar (Epa/T. Mughal) 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 9 (diffusione:619980, tiratura:779916) La «sorpresa» di Esteri e Difesa e le attese alimentate dai servizi Qualcosa non ha funzionato nei contatti gestiti dalla nostra intelligence Discrezione Il refrain delle autorità è stato che si lavorava con discrezione, ma intensamente Paolo Valentino ROMA In fondo si trattava di due petizioni con una forte motivazione umanitaria e di buon senso. Massimiliano Latorre doveva ancora curarsi i postumi dell'ischemia, addirittura essere operato a metà gennaio. Mentre Salvatore Girone voleva evitare il secondo Natale di seguito lontano dalla famiglia. Ma la Corte Suprema indiana non ha voluto sentire ragioni, oltre quelle del codice. Scaturisce da qui il disappunto del presidente della Repubblica, che si è detto «fortemente contrariato» dalla decisione, e soprattutto «l'irritazione» invariabilmente espressa dal governo, attraverso i ministri degli Esteri e della Difesa. Ma forse l'attenzione va spostata sull'altro aggettivo, usato da Paolo Gentiloni e Roberta Pinotti, i quali hanno entrambi espresso «sorpresa» di fronte al verdetto. Detto altrimenti, non se l'aspettavano. Proviamo a elaborare. Nelle scorse settimane, il refrain ripetuto dalle autorità italiane è stato che sui due fucilieri di marina si lavorava con discrezione, ma intensamente. Già, ma chi gestiva i contatti con la controparte indiana? Possiamo affermare che non erano gli Esteri, che non era la Difesa, che non era Palazzo Chigi. Andando per esclusione resta solo l'intelligence, che per sua natura non si esprime. Ora, che le due petizioni non fossero solo un nice try , un bel tentativo, lo dimostrerebbe la circostanza che lo stesso Procuratore generale Narasimha abbia avvicinato alla vigilia uno dei legali dei due fucilieri di marina, per dirgli che lui non era contrario quantomeno alla richiesta di prolungare il permesso medico di Massimiliano Latorre. Cosa che poi ha pubblicamente confermato in aula, suscitando le ire del presidente della Corte, l'inflessibile HL Dattu. E tuttavia, ci devono ben essere state altre assicurazioni a monte, prima cioè di decidere la presentazione delle due petizioni, per nutrire realistiche aspettative di uno sviluppo positivo. Da chi a chi vennero date? A quale livello? O è stato un perfido gioco di ombre tra servizi? All'evidenza qualcosa non ha funzionato. I contatti di alto livello, presumibilmente gestiti dalla nostra intelligence, hanno prodotto soltanto un castello di illusioni. Dove stia il problema, malinteso o inganno che fosse, è quello che vuole cercare di capire il governo, prima di formulare una risposta che non esprima soltanto frustrazione. Oggi Gentiloni e Pinotti si presentano in Parlamento, per fare il punto politico, spiegare quanto è successo e cercare di cominciare a ragionare sulle prossime mosse. Strumenti giuridici, interlocuzione politica, internazionalizzazione (cioè arbitrato) sono tutte strade in parte già tentate fin qui senza grandi risultati. Ma bisognerà insistere. Quanto alla minaccia di chiamar fuori l'Italia dalle missioni antipirateria, chiesta da vari settori dell'opposizione, bisogna ben valutarne tutte le possibili conseguenze prima di prenderla seriamente in considerazione. Una prima indicazione di maggior durezza nell'atteggiamento italiano viene dal ministro della Difesa, che ieri sera in un talk show televisivo ha dichiarato: «Massimiliano Latorre si deve curare qui in Italia, ce lo stanno dicendo i medici e non vedo come possa tornare in India. Noi non ci muoviamo da questa posizione». Resta però Salvatore Girone e il dovere di muoversi in modo che non venga in alcun caso danneggiato da una forzatura. © RIPRODUZIONE RISERVATA C d S Diplomazia 15/02/2012 Sparatoria al largo del Kerala. Arrestati i due marò, comincia il braccio di ferro Mario Monti (16/11/2011 - 28/04/2013) Mario Monti (interim Esteri 26/03/2013 - 28/04/2013) Premier Ministri degli Esteri Ambasciatori italiani a New Delhi Giacomo Sanfelice di Monteforte (2011-2013) Daniele Mancini (2013 - ) Giulio Terzi di Sant'Agata (17/11/2011 - 26/03/2013) Emma Bonino (28/04/2013 - 22/02/2014 ) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 216 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il retroscena 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 9 (diffusione:619980, tiratura:779916) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 217 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Federica Mogherini (22/02/2014 - 31/10/2014) Paolo Gentiloni (31/10/2014 - ) Enrico Letta (28/04/2013 22/02/2014) Matteo Renzi (22/02/2014 - ) New Delhi Il procuratore generale Narasimha si è detto favorevole alla richiesta di prolungare il permesso medico di Massimiliano Latorre. Contrario il presidente della Corte, HL Dattu Roma Roberta Pinotti, ministro della Difesa: «Massimiliano Latorre si deve curare qui in Italia, lo dicono i medici e non vedo come possa tornare in India. Noi non ci muoviamo da questa posizione» 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 10 (diffusione:619980, tiratura:779916) «Chi mette il veto su Prodi fa un errore politico» Santagata, ex organizzatore delle campagne elettorali del Prof: FI ci pensi Ex ministro Giulio Santagata, 65 anni, da sempre vicino a Romano Prodi, deputato dal 2001 al 2013, dal 2006 al 2008 è stato ministro all'Attuazione del programma nel secondo governo Prodi Monica Guerzoni ROMA «Il Quirinale è una specie di chiamata divina» sospira Giulio Santagata, l'ex deputato che curò le campagne elettorali di Prodi, fu ministro del Programma nel secondo governo del Professore e adesso è consigliere delegato allo sviluppo strategico di Nomisma, il think tank prodiano. Prodi può farcela? «È una elezione in cui tutto può succedere, ma Prodi ha detto che il Quirinale non è una sua aspirazione». Non è del Colle che ha parlato lunedì con Renzi? «Se vogliamo ricamare sull'incontro, ricamiamo pure. C'è molta agitazione attorno a un colloquio che ha visto due persone discutere del perché non vogliono o non possono fare una certa cosa. Poi, se lo Spirito santo ha tirato fuori Bergoglio dal Conclave, potrà ben tirar fuori un bravo capo dello Stato dal nostro Parlamento». È lo stesso Parlamento dei 101 franchi tiratori che impallinarono Prodi nel 2013. «Il Parlamento è in una situazione complicata, non lo hanno allenato tanto a maturare. Ma adesso i parlamentari hanno un anno di più...». Il Pd voterà Prodi? «Qui taccio. Il giorno dopo i 101 ho restituito la tessera del Pd e non l'ho più ripresa. Non per Prodi, ma perché quel che è accaduto è inaccettabile. Il problema è trovare un presidente condiviso, che sia di tutti. Posso sbagliare, perché non ho la memoria di Parisi. Ma se tolgo Ciampi e Cossiga, i presidenti sono stati sempre eletti con quorum basso». Il suo identikit? «Se dovessi fare campagna elettorale per Prodi, e spero che questa intervista non venga letta così, direi che la persona giusta debba essere espressione dell'interesse nazionale su tre temi fondamentali. Il primo è l'Europa, come banco di prova quotidiano». Alt, questo indizio porta dritto all'ex presidente della Commissione europea... «Secondo tema, economia e lavoro. Terzo, il funzionamento dello Stato e della burocrazia». Sì, ma il veto di Berlusconi? «Berlusconi fa un errore grande come una casa. Se il bipolarismo salta per aria, la sua agibilità politica è andata e il ruolo di Forza Italia diventa marginale». Berlusconi teme che da Prodi non otterrà la grazia. «Pensare che uno debba darti la grazia perché ha avuto i tuoi voti per il Quirinale, è un percorso molto tortuoso». Prodi e Renzi han ricucito? «L'Italia non ha fatto tutto il possibile perché Prodi fosse scelto come mediatore su Ucraina e Libia. Ma non c'è stata alcuna rottura, quindi non c'era niente da ricucire». © RIPRODUZIONE RISERVATA SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 218 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INTERVISTA 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 12 (diffusione:619980, tiratura:779916) UN DISCORSO GOVERNATIVO E UN LASCITO AL SUCCESSORE L'analisi Nelle parole del capo dello Stato un'analisi estremamente allarmata di quanto potrebbe accadere dopo e i timori di un ritorno al passato Massimo Franco U n discorso più «governativo» era impensabile; e insieme più attento alla stabilità. L'appoggio che Giorgio Napolitano ieri ha ribadito nei confronti di Matteo Renzi va letto insieme alle parole sferzanti rivolte dal capo dello Stato a quanti parlano di scissioni e di elezioni anticipate. «È solo un confuso agitarsi che torna ad evocare lo spettro dell'instabilità», a suo avviso. Ritardare o, peggio, «vulnerare» le riforme; alimentare lo scontro sociale; sottovalutare le «prove pesanti» che l'Italia dovrà affrontare presto: sono segni che il presidente della Repubblica registra con preoccupazione e fastidio. Nel discorso alle alte cariche dello Stato, Napolitano si è limitato a lasciare intravedere la possibilità delle sue dimissioni. Ha solo detto che il 13 gennaio finisce formalmente il semestre italiano di presidenza europea. Ma il suo lascito è un'analisi estremamente allarmata di quanto potrebbe accadere dopo. La sponda istituzionale che offre a Palazzo Chigi è solida, e tuttavia destinata a durare ancora qualche settimana, non di più. Nelle sue parole si coglie il timore che le tensioni tra sindacato e governo e l'assenza di dialogo tra partiti portino a un ritorno all'indietro illusorio quanto dannoso. «Non si attenti alla continuità del nuovo corso». Dicendolo, Napolitano parla in primo luogo a quanti cercano di sabotare le riforme di Renzi: tra le opposizioni e nello stesso Pd. Sullo sfondo, si intravedono l'offensiva del Movimento 5 Stelle, della Lega e di settori crescenti di Forza Italia. Ma anche di quanti, nella stessa maggioranza di governo, sono tentati da una resa dei conti che significherebbe una crisi politica senza sbocchi che non siano le urne. L'altolà del presidente della Repubblica, da questo punto di vista, è a tutti. La sua è una fotografia dell'Italia che consegna simbolicamente al successore. Spezzare la legislatura sarebbe un danno serio al Paese: almeno quanto non approdare alla riforma del bicameralismo o mostrare all'Europa dei passi indietro, dopo avere fatto molto «oltre i limiti soffocanti dell'austerità». Napolitano lo rivendica con orgoglio, sottolineando la continuità tra i governi di Enrico Letta e di Renzi: un raccordo col quale cerca di superare la rottura interna che quel passaggio ha provocato nel Pd. D'altronde, ha davanti un'Europa che sembra pronta a «processare» l'Italia. Il numero due della Commissione Ue, Frans Timmermans, ieri ha ricordato a Renzi che «le regole sono regole» anche sugli investimenti, proprio nel giorno in cui il premier ha ribadito l'esigenza di «sganciare l'Europa dal rigore tecnocratico». Il suo accenno ad un socialismo europeo che mostrerebbe «una timidezza incomprensibile» nel rendere flessibile il patto di Stabilità, è di cattivo auspicio. Lascia capire che il tentativo di creare un asse per arginare il primato tedesco di Angela Merkel si è rivelato illusorio. E l'Italia rischia di ritrovarsi sovraesposta. © RIPRODUZIONE RISERVATA SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 219 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La Nota 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 13 (diffusione:619980, tiratura:779916) Il dissidente Rizzetto: «Vergognoso il giubilo quando se ne è andato Ammiro il suo coraggio» Massimo Rebotti Milano «È stata una giornata di sofferenza». Walter Rizzetto, deputato cinquestelle «critico», sospira: «Tommaso Currò è un amico, sapevo del suo travaglio». E si aspettava che se ne andasse? «Francamente no. È stato un fulmine a ciel sereno. Ma ammiro chi fa delle scelte e se ne assume la responsabilità». Non si è dimesso da deputato però. «Ecco, io quello lo avrei preso in considerazione. Così come non avrei votato la risoluzione del Pd». Cosa che Currò ha fatto. Renzi dice che le sue aperture verso il M5S iniziano a fare effetto. «Allora è meglio chiudere le finestre, tira troppo vento». Altri si preparano all'uscita? «Non lo so, spero di no». Lei non è tentato? «Io sono tentato da un dialogo parlamentare con tutti per risolvere i problemi, non sono tentato da Renzi». Quindi non sarà il prossimo? «Se siamo ancora qui, io e altri, è perché alla maglia ci teniamo». Currò è stato insultato sul web («verme, infame») ma anche deputati del M5S non sono stati leggeri («ominicchio, marcio»). «Certe cose non meritano commento». In Aula che clima c'era? «Teso. Il giubilo di alcuni miei colleghi quando Currò ha annunciato che se ne andava è stato una vergogna». Lei lo ha difeso. Ha pure sfiorato una rissa con Ignazio La Russa di FdI. «Lo accusava perché non si è dimesso da deputato. Gli ho risposto di stare zitto, lui che sta qui da trent'anni». Nel M5S ora si parla di Currò come di un deputato che non ha combinato niente . «Per Tommaso parla la sua attività. È stato un parlamentare molto bravo. Abbiamo dato il sangue insieme per due anni. E non lo dico perché siamo amici. Questa è politica». © RIPRODUZIONE RISERVATA Chi è Walter Rizzetto, 39 anni, friulano, nel 2013 è stato eletto deputato con il Movimento Cinque Stelle Dal 7 maggio del 2013 ha assunto la vicepresidenza della Commissione sul Lavoro pubblico e privato SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 220 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'intervista 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 15 (diffusione:619980, tiratura:779916) Renzi: finalmente si torna a parlare di crescita. Prima di Natale i decreti sul lavoro Se le spese per i grandi lavori saranno escluse dai vincoli sarà una vittoria Marco Galluzzo ROMA Il Piano per gli investimenti preparato dal presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, è un primo passo, è una buona notizia che le quote nazionali dei contributi verranno considerate «neutrali» ai fini del deficit, ma non basta. Il passaggio successivo è quanto l'Italia chiede ormai da anni e non ha mai ottenuto, «lo scorporo dei grandi investimenti in opere pubbliche, anche con verifica Ue; fino a quando non saranno svincolati dal Patto di Stabilità non sarà vittoria piena». Matteo Renzi parla prima alla Camera, poi al Senato, riferisce sul prossimo Consiglio europeo, apprezza i primi passi della Commissione, ma ammette che ancora siamo lontani dagli obiettivi che il suo governo, come quelli precedenti, persegue a Bruxelles: in tema di flessibilità, di scorporo degli investimenti dal calcolo del deficit, c'è anche un problema con il Pse. Renzi è forse il premier socialista più influente. Il gruppo parlamentare italiano, fra i socialisti, è il più nutrito fra Bruxelles e Strasburgo. Eppure «c'è nel Pse una timidezza incomprensibile, che io continuerò a combattere perché gli investimenti per ridurre la bolletta energetica, quelli per la banda larga, per l'edilizia scolastica o per le periferie possano essere esclusi dal Patto di Stabilità». Mentre Juncker presenta al Parlamento il suo programma per il 2015, definisce «frustrante» il metodo di lavoro dei parlamentari europei, annuncia che ritirerà un'ottantina di proposte e atti legislativi per dedicarsi meglio a crescita e creazione di posti di lavoro, Renzi in Italia giudica proprio i primi passi del nuovo presidente della Commissione: il suo Piano per gli investimenti «è il primo segno che finalmente torniamo a parlare di crescita e non solo austerità, alcuni lo ritengono un passo decisivo, altri un topolino partorito dalla montagna» ma bisogna «prendere atto che in sei mesi l'Ue ha iniziato a cambiare approccio, cercando di investire di più in politica, in politica economica. Ci siamo ricordati che Patto di Stabilità è anche di crescita». E se per Palazzo Chigi lo stesso piano potrebbe essere «una bandierina o una coccarda», la cosa più importante è che si tratta del primo «tentativo di rispondere a un'Europa che ha smesso di crescere». Domani Renzi sarà a Bruxelles per l'ultimo Consiglio dell'anno, che sarà anche il primo dei nuovi vertici istituzionali. Lo spirito giusto sarà «vivere la fase che si è aperta come occasione unica: o cambiamo la direzione dell'Europa o abbiamo perduto l'Europa, che oggi si trova ad un bivio», ha aggiunto Renzi. La strada che dovrebbe imboccare la Ue è quella di «una politica di investimenti nuova, smettendola di essere più attenti a chi ha lo zero virgola, a chi ha fatto i compiti a casa o più attenti all' austerity ,che alla salute dei propri figli. La politica deve fare il suo mestiere e non lasciare l'Europa ai tecnocrati». Alle parole del premier sullo scorporo degli investimenti ha risposto nel pomeriggio, da Bruxelles, il numero «due» della Commissione, Frans Timmermans, «le regole sono le regole e non possiamo cambiarle: se Renzi lo vuole fare deve inserirle nel dibattito del Consiglio». Renato Brunetta, Forza Italia, ha invece commentato in modo ironico: «C'è stato un discorso? Io ho sentito il vuoto cosmico, un Renzi vuoto in un'Aula vuota. Non ha detto assolutamente nulla, a partire dagli investimenti per i quali Juncker dice che non c'è denaro fresco». Ieri Renzi ha anche annunciato che farà i primi decreti delegati del Jobs Act proprio alla vigilia di Natale, in un Consiglio dei ministri appositamente convocato per discutere l'argomento: «Li facciamo il 24», ha risposto a chi chiedeva se li farà entro l'anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA I numeri Corriere della Sera -2,8 -4,1 -4,9 -4,9 -6,8 Deficit/pil (dati 2013, in %) -12 -9 -6 -3 0 +3 Grecia Spagna Portogallo Cipro Francia ITALIA Germania +0,1 -12,2 Cipro ITALIA Germania Portogallo Francia Spagna Grecia Prodotto interno lordo (in % raffronto terzo trimestre 2014 con il trimestre precedente) -0,4 0,2 0 0,2 0,4 0,6 -0,1 -0,4 +0,1 +0,2 +0,3 +0,5 +0,7 Il piano Juncker 315 21 I fondi Ue disponibili Investimenti SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 221 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Il piano Juncker è un primo passo Ma fuori gli investimenti dal Patto» 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 15 (diffusione:619980, tiratura:779916) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 222 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato per i Paesi dell'Ue (valori in miliardi di euro) 3 anni la durata del piano Contrasto all'evasione e alla frode fiscale Rilancio dell'occupazione Predisposizione di nuovi incentivi per le riforme strutturali Richieste L'Italia si aspetta che il piano di Jean-Claude Juncker (foto ) per il rilancio degli investimenti consenta agli Stati membri di scorporare i rispettivi contributi dal calcolo del deficit Non solo. Chiede anche che gli investimenti nazionali ritenuti rilevanti a livello comunitario possano essere esclusi dal patto di Stabilità. Lo ha fatto sapere ieri in Parlamento, Matteo Renzi, illustrando l'agenda del Consiglio Ue di giovedì 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 15 (diffusione:619980, tiratura:779916) L'altolà di Berlino e rispetto dei deficit La via stretta dell'Ue Luigi Offeddu Un colpo di sprone, dopo il decennio Barroso: è questo, che Jean-Claude Juncker ha tentato ieri di dare, presentando il suo piano di investimenti davanti al Parlamento Europeo. Ha tentato. Ma non sa se il cavallo affidatogli, l'Europa, avrà forze bastanti per passare almeno al trotto, e se sia il purosangue di un tempo, o solo un ronzino sfinito. Dubbi condivisi: il centrosinistra socialdemocratico, alleato di Juncker, gli fa i complimenti ma già prepara per oggi una proposta alternativa. Juncker promette crescita (a voce spiegata), flessibilità (più tiepidamente), discontinuità (più vagamente) e «concentrazione sulle priorità». Cioè il progetto sugli accordi fiscali anticipati, insieme con 23 nuove proposte legislative e 83 vecchie proposte cestinate. Comprese, pare, quelle sul cambiamento del clima, ciò che più allarma il centrosinistra. Sullo sfondo, i 315 miliardi di investimenti produttivi che dovrebbero nascere in 3 anni dai 21 miliardi messi in gioco dalla Commissione e dalla Banca europea degli investimenti. Nasceranno? Basteranno? Non ci sono più sfere magiche, a Bruxelles. Solo due cose, opposte e speculari, sono certe: che il piano Juncker decollerà se i governi potranno escludere dal calcolo dei propri deficit gli investimenti richiesti da Bruxelles (se no, avvertono i polacchi, nessuno sfiorerà il borsellino); e che la Germania non accetterà mai questa stessa concessione. Almeno ufficialmente: ufficiosamente, si tratta da mesi. Questo sarà il nodo del vertice dei capi di governo e di Stato che si apre domani a Bruxelles. L'ultimo, nei 6 mesi di presidenza italiana della Ue. «Serve una scelta chiara a favore della flessibilità» avverte Gianni Pittella, presidente dei socialisti e democratici, Matteo Renzi, da Roma, versa zucchero e aceto sul piano Juncker: «Alcuni lo ritengono un passo decisivo, altri un Topolino partorito dalla montagna...Si può migliorare..Non è una coccarda ma la risposta di un'Europa che ha smesso di crescere». E aggiunge che l'Italia è «coprotagonista» della svolta europea verso la crescita. Si vedrà. Ma i coprotagonisti sono anche altri, come una signora che siede a Berlino. Perché il purosangueronzino ha 28 briglie sul collo, e alcune pesano più delle altre. Mentre il sacchetto del fieno è sempre più leggero. [email protected] l © RIPRODUZIONE RISERVATA SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 223 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il punto 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 15 (diffusione:619980, tiratura:779916) Spinta sui provvedimenti attuativi. Legge di Stabilità, ridotto il taglio ai patronati Il rischio Con mini indennizzi e incentivi le aziende potrebbero guadagnarci ad assumere e licenziare Lorenzo Salvia ROMA Ci deve essere un livello minimo di indennizzo che l'azienda paga al lavoratore licenziato per motivi economici? Gira attorno a questa domanda il braccio di ferro interno al governo sul primo decreto attuativo del Jobs act , la riforma del mercato del lavoro, che dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri il 24 dicembre. Ed è un braccio di ferro che da ieri vede un clima diverso rispetto alla blindatura preventiva degli ultimi giorni: non solo perché, almeno nei toni, il governo sembra più aperto al dialogo con i sindacati. Ma soprattutto perché a spingere verso una linea più morbida è il ministro del Welfare Giuliano Poletti, che almeno finora si era tenuto allineato e coperto con il presidente del consiglio. Per capire cosa sta succedendo bisogna scendere sul piano tecnico e fare un passo indietro. Nella prima versione del decreto attuativo la soglia minima in questione non c'era. Si applicava solo la regola base: al lavoratore licenziato va un indennizzo pari a una mensilità e mezzo per ogni anno di servizio. Poi è arrivato lo studio della Uil, l'accusa che tra mini-indennizzi e incentivi alle assunzioni le aziende potrebbero guadagnarci assumendo e licenziando a stretto giro. Da allora il problema della soglia minima è sul tavolo del governo. La sinistra del Pd, e buona parte dei sindacati, chiede che l'indennizzo sia pari ad almeno sei mesi di stipendio a prescindere dall'anzianità di servizio. Il governo frena, gli uomini ai quali Renzi ha affidato la trattativa sono disposti a concedere al massimo tre mesi. Ma da ieri anche Poletti si è schierato per la linea dei sei mesi. Sorprendendo pure il premier, che ha incontrato ieri sera. E usando toni duri che nessuno aveva sentito finora, al punto da far pensare a qualcuno che a turbarlo sia stato il terremoto provocato dall'inchiesta su «Mafia Capitale», che ha coinvolto il mondo delle cooperative. In ogni caso la sua non sembra solo tattica in vista dell'incontro che avrà con i sindacati venerdì prossimo, proprio per parlare dell'attuazione del Jobs act . Semmai, per preparare il terreno, è in arrivo una riduzione al taglio dei trasferimenti ai patronati: in origine erano 150 milioni di euro, erano già diventati 75, adesso dovrebbero scendere a 40. Lo sconto dovrebbe trovare posto nel disegno di legge di Stabilità, all'esame del Senato, dove restano ancora da sciogliere gli ultimi nodi. Sulla tassazione per le casse e i fondi pensione l'aumento previsto dal testo uscito dalla Camera dovrebbe essere alleggerito con un meccanismo di sgravio legato alla finalizzazione degli investimenti. Si cercano le coperture per estendere lo sconto Irap ai lavoratori autonomi che altrimenti, non avendo dipendenti, non sarebbero avvantaggiati dalla semplice deduzione del costo del lavoro. Caccia alle risorse anche per la detassazione dei salari di produttività . @lorenzosalvia © RIPRODUZIONE RISERVATA La legge di Stabilità Fondi pensione Il governo punta a ridurre la tassazione con uno sgravio finalizzato agli investimenti Irap Per gli autonomi si ipotizza un bonus Irap che riporterebbe il prelievo al 3,5% dal 3,9% Art bonus Lo sgravio ora viene esteso anche alle fondazioni lirico sinfoniche e ai teatri di tradizione SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 224 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Jobs act, Poletti punta a un indennizzo più alto 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 16 (diffusione:619980, tiratura:779916) La Banca centrale russa alza i tassi al 17%. Segnali positivi dalla Germania, sale l'indice Zew Francesca Basso MILANO Giornata di tensione ieri per le Borse europee, che hanno chiuso in rialzo dopo un'altalena spinta dalla crisi del rublo, che è precipitato toccando quota 100,3 nel cambio con l'euro e quota 78,7 nel cambio con il dollaro (per poi recuperare), e dal calo del prezzo del petrolio. Il Brent è sceso sotto i 60 dollari per barile per la prima volta dal maggio 2009. Milano è stata la migliore tra i principali listini europei. L'indice Ftse Mib ha segnato un +3,27%, Londra è salita del 2,41%, Francoforte del 2,46%, Parigi del 2,19% e Madrid dell'1,80%. Mentre la Borsa di Mosca, dopo aver perso il 19%, ha chiuso a -12%. La mattinata era cominciata con il rublo che si rafforzava dopo la decisone della Banca centrale russa di alzare il tasso di riferimento di ben 6,5 punti percentuali, dal 10,5 al 17%, per frenarne la caduta libera di lunedì. Un tentativo di rimbalzo che già dopo nemmeno un'ora si trasformava in uno scivolone. Per la governatrice della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina, la debolezza del rublo è dovuta «a fattori esterni» e ha aggiunto che, tra questi fattori, c'è il calo delle quotazioni del petrolio e le sanzioni a Mosca dell'Occidente. Nel primo pomeriggio aleggiava lo spettro del default russo del 1998, mitigato solo quando ore dopo il ministro dell'economia Alexei Ulyukayev ha annunciato iniziative di stabilizzazione, escludendo misure di controllo monetario. Sulle piazze europee una prima inversione di rotta era stata condizionata da alcuni dati migliori delle attese: l'indice Pmi che misura l'attività economia dell'eurozona a dicembre è salito a 51,7 da 51,1 del mese precedente, mentre l'indice Zew sulle aspettative degli investitori tedeschi è balzato a dicembre a 34,9 da 11,5 di novembre, oltre le stime. Tuttavia il presidente della Bundesbank Jens Weidmann è intervenuto con una doccia fredda, sottolineando che l'inflazione «potrebbe persino scendere sotto zero» ma ciò non significherebbe automaticamente deflazione e che non c'è da aspettarsi troppo sull'eventuale «Quantitative easing» della Bce. Ha anche sottolineato che gli strumenti convenzionali di Francoforte sono ormai «esauriti». A metà pomeriggio sono scattati forti acquisti in vista anche di scadenze in calendario venerdì sui derivati. Bene i titoli bancari: Ubi +5,70%, Intesa Sanpaolo +4,53%, Mediobanca +4,36% e Mps +3,81%. Molto bene anche l'energia: Saipem +4,87%, Enel +3,80% ed Eni +3,91%. Anche oggi potrebbero esserci tensioni, legate al primo voto al Parlamento di Atene per l'elezione del presidente e alla riunione in serata del Comitato sulle politiche monetarie della Fed. © RIPRODUZIONE RISERVATA La caduta della Russia Corriere della Sera Borsa di Mosca (indice Rts) Novembre 2014 Dicembre 7 13 19 25 1 5 11 16 510 570 620 680 740 790 ieri -12% Cambio euro/rublo ieri 84,14 Novembre 2014 Dicembre 52 56 60 64 68 72 76 80 84 19 16 17 16 Prezzo del petrolio (Brent) 68 78 88 98 108 16 giu lug ago set ott nov dic ieri 59,85 Foto: Sul sito web, nel canale Economia, tutti gli aggiornamenti e le notizie di attualità in tempo reale SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 225 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Caos rublo, crolla a quota 100 sull'euro La fiducia tedesca spinge Milano, più 3,27% 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 35 (diffusione:619980, tiratura:779916) Dal 29 dicembre blocco alla fornitura. La mancata garanzia fidejussoria di 250 milioni Il servizio Da ottobre lo stabilimento di Taranto riceve gas «in regime di emergenza» Fabio Savelli MILANO Dal 29 dicembre Ilva rischia di ritrovarsi senza fornitura di gas. In una lettera datata 1° dicembre l'Eni, fornitore della più grande acciaieria d'Europa, ha segnalato al committente che da quella data si troverà costretta a sospendere l'erogazione del metano perché scadrà il servizio di emergenza con il quale il colosso di San Donato in questi ultimi tre mesi ha provveduto ad approvvigionare l'impianto di Taranto. Significherebbe l'immediata chiusura dell'area a caldo perché gli altiforni non avrebbero la materia prima per bruciare il rottame ferroso necessario per produrre l'acciaio liquido. Di più: comporterebbe il blocco delle cokerie e l'azzeramento della produzione con contestuale demolizione della struttura e almeno due anni di lavori per farla tornare a regime. Nel ginepraio Ilva, oggetto di un possibile decreto del Consiglio dei ministri (l'ipotesi è che sia "calendarizzato" il giorno prima di Natale, il 24 dicembre) per permettere all'acciaieria di entrare in amministrazione straordinaria, ora subentra anche la corsa contro il tempo per evitare che si arresti l'attività d'impresa. D'altronde il rapporto tra Eni ed Ilva è di vecchia data e si è incrinato parallelamente alle difficoltà di cassa dello stabilimento di proprietà dei Riva (e degli Amenduni). Si è avvitato nei fatti a luglio scorso quando Eni ha chiesto ad Ilva una garanzia fidejussoria di circa 250 milioni di euro (i costi del consumo annuale di gas dello stabilimento) per rinnovare il contratto per il 2015. Constatata l'impossibilità da parte della commissariata Ilva di fornire tutte le credenziali di affidabilità creditizia «non è stato possibile per Eni formulare una proposta commerciale di fornitura di gas a decorrere dal 1° ottobre 2014», recita una nota del gruppo presieduto da Emma Marcegaglia. Pertanto Ilva si è trovata costretta ad aderire a un regime di fornitura di «default» che consente 90 giorni di tempo per fornire le garanzie e nell'attesa continuare a ricevere la materia prima. Questa fase - cominciata il primo ottobre scorso e in scadenza appunto il 29 dicembre - la stessa Eni è stata individuata dall'Autorità per l'energia elettrica come fornitrice di emergenza dell'acciaieria. Ecco perché qualche giorno fa l'amministratore delegato del Cane a sei zampe, Claudio Descalzi, ha incontrato il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ricordandole anche la questione energetica dell'impianto tarantino finora rimasta sottesa. Un dossier arrivato anche a Palazzo Chigi che starebbe lavorando anche su questo per consentire alla «newco» che uscirà dallo spacchettamento di Ilva a seguito della procedura di amministrazione straordinaria (per ora possibile solo per i grandi gruppi in stato di insolvenza) di firmare un nuovo contratto commerciale con un gestore energetico. Tema che di certo non è sfuggito al commissario dimissionario, Piero Gnudi, che oggi sarà ascoltato in Commissione congiunta Attività produttive e Ambiente alla Camera. Un passaggio necessario soprattutto per le opere di risanamento ambientale dell'Ilva, le quali prevedono (per legge) investimenti per 1,8 miliardi di euro e che hanno scoraggiato molti possibili acquirenti che in questi mesi avrebbero potuto manifestare un interesse per lo stabilimento siderurgico. Il paradosso ora è che in caso di blocco della fornitura di gas (e di chiusura dell'area a caldo) potrebbero persino non essere più necessarie quelle risorse. Perché si dovrebbe ripensare daccapo l'Ilva, smantellare l'esistente e ripartire. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il gruppo siderurgico Corriere della Sera La produzione Gli interventi ambientali Fonte: Audizione in Senato del commissario straordinario Piero Gnudi Dati in milioni di tonnellate (in milioni) 14.467 i dipendenti Ilva al 31 agosto 2014, di cui: 1,2 MILIARDI L'ammontare dei beni sequestrati alla famiglia Riva dalla Guardia di Finanza a maggio 2013 9.000 8.000 7.000 6.000 5.000 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Taranto 11.434 Genova 1.716 Novi 778 altri Ilva 539 controllate 970 Totale gestione rifiuti 3,865 Totale trattamento acque 5,210 Totale controllo emissioni 14,696 Totale acciaieria e area Grf 23,544 SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 226 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'Eni all'Ilva: paghi o gas sospeso 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 35 (diffusione:619980, tiratura:779916) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 227 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Totale altiforni 42,108 Totale cokeria138,233 Totale agglomerato 90,785 Totale nastri e fabbricati 63,365 Totale parchi201,217 Totale 583,208 Chi sono Piero Gnudi, 76 anni, commissario dell'Ilva. È stato presidente Enel per nove anni e ministro degli Affari Regionali nel governo Monti Claudio Descalzi, 59 anni, amministratore delegato dell'Eni da maggio. Laureato in Fisica, ex capo della divisione Esplorazione 17/12/2014 Corriere della Sera - Ed. nazionale Pag. 39 (diffusione:619980, tiratura:779916) L'offerta di Ginatta per la fabbrica di Termini Imerese ( f.mas. ) Di nuovo tutto da rifare per il salvataggio dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. Non sono bastati mesi di trattative con Grifa, la newco che produrre in Sicilia 35 mila auto ibride nell'impianto chiuso nel 2011 da Fca. Grifa ieri si è presentata al ministero dello Sviluppo Economico senza i 25 milioni avrebbe dovuto versare la banca brasiliana Brj. Soldi che non sono mai arrivati, confermando i dubbi sulla serietà finanziaria dell'operazione per la quale sono in gioco 350 milioni di fondi pubblici. C'è però un nuovo candidato: il viceministro Claudio De Vincenti ( foto ) ha comunicato agli «esterrefatti» sindacati Fiom, Fim, Uilm e Ugl di «avere individuato un nuovo investitore»: è Metec spa, attiva nella componentistica auto, che in una prima fase svilupperebbe la componentistica per poi passare al progetto auto. Metec è dell'imprenditore Roberto Ginatta, classe 1947, legatissimo da sempre alla famiglia Agnelli. Il figlio Mario, 32 anni è, fra le altre cose, tra i soci storici di Italia Independent, la società di Lapo Elkann. Ma il tempo stringe: a fine anno scade la cassa in deroga e senza proroghe Fiat potrà far partire i licenziamenti per i circa 760 dipendenti diretti tra Fiat e Magneti Marelli, con altri 400 coinvolti come indotto. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fortress con Iccrea sui crediti delle Bcc (f.mas.) In attesa che si concluda il cantiere dell'acquisizione di Uccmb, la società dei crediti in sofferenza di Unicredit, il colosso Usa Fortress stringe un accordo strategico con le banche di credito cooperativo allo scopo di gestire i crediti difficilmente esigibili. Il gruppo - attraverso Italfondiario, la sua controllata in Italia che gestisce 37 miliardi di sofferenze - rileverà da Iccrea, istituto di secondo livello del sistema coop, il 45% di Bcc Gestione Crediti. Ad oggi Fortress ha acquistato appena 50 milioni e conta di aggiungerne oltre 200 entro l'anno. Ma a causa della crisi perdurante, i numeri in ballo sono molto più grandi: riguardando 381 tra bcc e casse rurali si tratta di gestire miliardi di euro di sofferenze. © RIPRODUZIONE RISERVATO Crt, la scure fiscale di 14 milioni ( pa.pic ) Per il 2015 la Fondazione Crt ha stanziato circa 77 milioni di erogazioni, +10% sul 2014. Ma sull'impegno per il territorio dell'ente torinese socio di Unicredit pesa la prospettiva di tasse più salate. «L'aumento comporterebbe un carico sui dividendi maggiore di circa 14 milioni» ha detto il segretario generale Massimo Lapucci, spiegando che il cda si è riservando di «decidere cosa e come ridurre le erogazioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA Cariplo promuove Urbani ( pa.pic. ) Il pioniere dell'housing sociale italiano. Sergio Urbani sale al vertice operativo della Fondazione Cariplo come segretario generale. La scelta della Fondazione presieduta da Giuseppe Guzzetti è caduta sul quarantenne bocconiano al termine di una ricerca durata sei mesi dopo il lutto che ha colpito la Fondazio ne milanese per la scomparsa di Pier Mario Vello, avvenuta lo giugno scorso. © RIPRODUZIONE RISERVATA SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 228 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sussurri & Grida 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 1 (diffusione:334076, tiratura:405061) A Milano batte il cuore del Quarto Capitalismo Luca Orlando Il passato e il presente nell'Italia. Il futuro nell'Europa. Il destino nel mondo. La spinta propulsiva di Milano concettualizzata e trasformata in un progetto culturale dal piano strategico di Assolombarda - aderisce allo scenario evolutivo del sistema industriale continentale, secondo la visione elaborata da Paul Krugman negli anni Novanta. Con la naturale vocazione - di Milano - al dialogo con la Germania. E la sua propensione alla cooperazione e alla competizione - in Europa - con le altre città-mondo, avrebbe detto Fernand Braudel: Londra, Parigi, Francoforte, Monaco di Baviera, Barcellona. Continua pagina 11 pagina 11 Paolo Bricco L'ANALISI Continua da pagina 1 La tendenza dell'Europa a trasformarsi in una "Region" sempre più coesa e razionalmente organizzata intuita dal Nobel per l'economia, quando si occupava ancora di manifattura e di globalizzazione - rende Milano un tassello prezioso del mosaico continentale. Milano è essenziale per l'Europa. Ed è indispensabile per l'Italia. Dunque, è allo stesso tempo il ponte e il terrapieno. È il ponte verso le catene internazionali del valore, laddove il capitalismo industriale decide chi è e resterà - ricco e chi è - e diventerà - povero. Ed è il terrapieno, che prova a conferire un minimo di solidità a un Paese che rischia la disgregazione nelle sue componenti economiche. Milano significa post-fordismo ibridato con l'economia della conoscenza. Dunque, prima di tutto medium-tech. Che è la vera identità del manifatturiero avanzato europeo: non innovazione di rottura, ma abilità combinatoria di elementi tecno-produttivi diversi. Secondo l'ufficio studi di Assolombarda, in Germania il medium-tech pesa per l'8,2% sugli occupati totali. Milano e la Lombardia valgono il 7,7%, mezzo punto sotto il riferimento tedesco. L'Italia è al 4,9 per cento. Il medium-tech, che significa per esempio macchine utensili, automotive e meccatronica, è il cuore del Quarto Capitalismo, le medie imprese internazionalizzate che - fra Torino e Brescia, passando appunto per Milano sono l'ossatura della nostra manifattura. Per R&S Mediobanca, che ha costruito una sorta di consolidato delle medie imprese di Milano e della provincia, sul lungo periodo la loro tenuta è rilevante: il Roi - il ritorno sugli investimenti - consolidato nel 2003 era pari all'11,3%, nel 2008 era diventato il 13,8%, nel 2009 è sceso al 9,5%, per tornare nel 2012 all'11,2 per cento. Il Roe - il ritorno sul capitale - nel 2003 era il 5,7%, nel 2008 è sceso al 4,8%, nel 2009 è risalito al 5,5% e nel 2012 ha toccato quota 8,8 per cento. Il contesto prospettico di Piazzetta Cuccia collima perfettamente con l'analisi del codice genetico di Milano effettuata dall'ufficio studi di Assolombarda. Un codice genetico composito e beneficamente articolato, in cui usando l'indicatore della quota di addetti - il 16,2% è riferibile alla manifattura (variegata, non monocorde, con un alternarsi di moda e alimentare, metalmeccanica e chimica), il 7,2% ai servizi di informazione e comunicazione, il 10,8%alle attività professionali scientifiche e tecniche e il 6,3% alle attività finanziarie. In questa fisiologia, un elemento emotivo - fondamentale, quando l'umore nel resto del Paese è nero - mostra il collegamento di Milano con il mercato-mondo, laddove ci si disputa le quote di valore aggiunto: la fiducia. Posto a zero l'indice di fiducia del 2005, l'Italia è ora a -7,1, la Francia a -6,4 e la Germania a -3. Milano è a +0,7. In questa miscela di materiale e di immateriale, la fabbrica fa il paio con l'atelier, i ricercatori delle università e del Politecnico con gli imprenditori della neo-manifattura a 3 D e non c'è uno che , nei bar sui Navigli, non ti parli delle meraviglie dell'internet delle cose. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 229 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato I 50 PROGETTI DI RILANCIO 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 1 (diffusione:334076, tiratura:405061) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato © RIPRODUZIONE RISERVATA Paolo Bricco SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 230 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 1 (diffusione:334076, tiratura:405061) L'Africa è una priorità europea Romano Prodi e Mario Pezzini Romano Prodi e Mario Pezzini Come valuta l'Europa la situazione in Africa? Un giorno i titoli in prima pagina alimentano l'ottimismo: si tratta dell'area che registra la maggior crescita, con un ceto medio in espansione; il giorno dopo, le drammatiche notizie degli attacchi terroristici su larga scala e della pandemia fuori controllo fanno emergere un quadro fosco. Continua pagina 27 Continua da pagina 1 Sono i due volti di una realtà in rapida evoluzione, che abbiamo il dovere di comprendere per poter fornire risposte adeguate. Grazie alla domanda mondiale di materie prime, al suo dinamismo demografico e alle crescenti esigenze dei suoi ceti medi, dall'inizio dello scorso decennio il continente africano ha continuato ad arricchirsi con un tasso medio annuo del 5,1%: il doppio rispetto al decennio precedente e di tre volte superiore alla crescita dei paesi Ocse negli ultimi dieci anni. In particolare i paesi produttori di petrolio: a quarant'anni dall'indipendenza, l'Angola è ora in grado di offrire il suo aiuto all'ex potenza coloniale, il Portogallo, indebolita dalla crisi economica. Ma anche paesi come l'Etiopia, che possiedono meno materie prime. La nuova ricchezza del continente africano è dovuta in gran parte al maremoto provocato dal riaffiorare della Cina in questi ultimi tre decenni, che ha permesso a 83 paesi in via di sviluppo di registrare tassi di crescita pro capite almeno doppi rispetto a quelli dei paesi Ocse. Tuttavia, anche se non possiamo che accogliere favorevolmente le migliori performance del continente africano, sarebbe errato esserne soddisfatti: l'Africa ha bisogno di una crescita più forte, inclusiva e duratura. La maggior parte delle economie africane infatti, partite da livelli di reddito estremamente bassi, progrediscono con un tasso di crescita di molto inferiore a quello del 10% registrato dalla Cina nell'ultimo trentennio. I tassi di risparmio restano di gran lunga inferiori a quelli dei paesi asiatici al momento del loro decollo economico e molte economie locali dipendono ancora notevolmente dai flussi finanziari esteri. La crescita dell'Africa non genera inoltre un numero sufficiente di posti di lavoro. Alla vigilia della rivoluzione tunisina del gennaio 2011, tutti gli indicatori economici erano positivi e nessun osservatore aveva percepito la frustrazione di un popolo desideroso di libertà e soprattutto dei giovani diplomati senza lavoro, esclusi dalla crescita. In tutto il continente, meno del 10% dei giovani ha un impiego dignitoso, mentre gli altri alimentano il cosiddetto settore informale, oppure lavorano senza retribuzione nell'azienda familiare. Le istituzioni del continente, prima tra tutte l'Unione africana, hanno avanzato la corretta diagnosi: la crescita attuale non basta, l'Africa ha bisogno di una trasformazione economica e sociale. Questa non nascerà automaticamente dall'attuale congiuntura di crescita economica. Sarà necessario attuare strategie e politiche pubbliche per stimolare la diversificazione economica, rafforzare la competitività e promuovere le attività che creano occupazione e valore sul territorio. I governi stanno progressivamente implementando queste strategie, all'interno delle quali le ingenti risorse naturali del continente dovranno svolgere un ruolo essenziale. Tuttavia resta ancora molto da fare: l'Africa investe in media tredici volte meno per km2 nell'esplorazione delle risorse minerarie rispetto a Canada, Australia o Cile. Lo sfruttamento di tali risorse e i profitti che esso genera devono poi servire ad avviare la diversificazione del settore industriale e delle esportazioni. Anche in questo ambito le sfide sono enormi, segnatamente a causa delle dimensioni ridotte e della frammentazione dei mercati interni dei numerosi paesi del continente. L'impennata del commercio africano (più che quadruplicato nell'arco di dieci anni) è sicuramente un segno positivo, tuttavia la sua partecipazione agli scambi mondiali dei beni intermedi, un buon indicatore delle capacità di un paese di percepire i benefici del commercio internazionale e delle catene SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 231 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato NUOVE FRONTIERE 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 1 (diffusione:334076, tiratura:405061) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 232 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato globali del valore, supera appena il 2%. L'Africa continua a essere prevalentemente un fornitore di materie prime, destinate ad essere valorizzate in Asia o nei paesi Ocse. Infine, la ricchezza economica emergente non contribuisce automaticamente al benessere della popolazione. La creazione di istituzioni stabili ed efficienti, capaci di garantire pace e prosperità, è un processo che richiede tempo. Risulta così evidente che l'offerta di servizi pubblici quali sanità, istruzione, sicurezza, giustizia, ecc. non segue l'andamento della crescita, in Africa come altrove. Ciò è dimostrato dall'incapacità dei paesi colpiti dalla crisi sanitaria di far fronte all'ebola; in particolare la Sierra Leone, che secondo le previsioni di alcune settimane fa avrebbe raggiunto nel 2015 un tasso di crescita a due cifre. Sarebbe un errore imputare queste carenze agli effetti della cattiva governance e delle appropriazioni indebite. Si tratta certo di problemi reali, ma anche quando gli sforzi sono sinceri, i progressi rimangono lenti. Le imposte percepite dagli stati africani, volte a finanziare i servizi di pubblica utilità, molto spesso provengono principalmente dalle royalties versate dalle multinazionali che operano nei settori energetico, minerario e dell'agricoltura commerciale. Per quanto riguarda il regime fiscale delle aziende locali, esso tende troppo spesso a penalizzare le PME regolari, mentre un numero troppo elevato di grosse transazioni "informali" evadono il fisco. Tutti questi elementi non costituiscono una base solida per il contratto sociale tra stato e cittadini. La trasformazione economica deve contribuire alla ricchezza di imprese, lavoratori e consumatori africani per consentire loro di diventare, grazie a una fiscalità equa e ad incisive politiche pubbliche, i primi attori del loro benessere. L'Europa non può accontentarsi di attendere che questi cambiamenti si verifichino. Deve attingere alle proprie risorse finanziarie, umane e tecnologiche per adattare le sue capacità di cooperazione alla nuova situazione strategica e geopolitica africana. Più che di aiuti finanziari, si tratta di condividere esperienza, tecnologia e conoscenze. L'Europa, dal canto suo, deve impegnarsi sulla via della solidarietà con il progetto di trasformazione del continente: l'Africa è troppo vicina a noi per essere considerata alla stregua di una questione di politica estera. Mario Pezzini è direttore del Centro per lo sviluppo dell'Ocse e Romano Prodi, già presidente del Consiglio italiano e della Commissione europea, è stato inviato speciale del segretario generale dell'Onu per il Sahel © RIPRODUZIONE RISERVATA Altri Marocco Algeria Nigeria Egitto Sudafrica 40,2 5,0 8,2 13,4 16,0 17,2 In ascesa IL PIL primi cinque Paesi per Pil. In % sul Pil africano 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 15* 14* 13 12 11 10 09 08 07 06 05 04 03 02 01 00 L'ANDAMENTO La crescita del Pil dell'Africa. In percentuale (*) Previsioni Fonte: Ocse su dati di varie istituzioni Foto: Person of the year. Per Time gli Ebola fighters sono stati i protagonisti del 2014, tanto da meritare la copertina del settimanale 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 1 (diffusione:334076, tiratura:405061) Cresce il rischio tempesta perfetta Antonella Scott di Antonella Scott Due notizie di stampa russe, ieri mattina, facevano compagnia a quelle sul tracollo disperato del rublo: la prima sembrava venire da un mondo a sé. Annunciava che, per il 15° anno consecutivo, un sondaggio ha assegnato a Vladimir Putin il titolo di "Persona dell'anno". Continua pagina 2 Continua da pagina 1 E questo con un tasso di popolarità doppio, rispetto a quello messo a segno l'anno scorso. La seconda notizia, invece, era molto più in sintonia con la gravità della giornata. Gazprom, un tempo onnipotente monopolio del gas, starebbe pensando a una drastica riduzione dei suoi 459mila dipendenti, un taglio tra il 15 e il 25%: lo scrive Interfax, citando fonti della compagnia. Se confermata, la notizia andrebbe ad aggiungersi ai campanelli d'allarme che iniziano a denunciare l'impatto della crisi sull'economia reale russa. Portando i tassi di interesse a livelli che il Paese non può sostenere a lungo, rendendo proibitivi gli investimenti: la Banca centrale sacrifica la crescita nel tentativo di ristabilire una certa stabilità finanziaria. Ma è sull'aumento dei salari, i posti di lavoro, la difesa delle spese sociali che Putin si è conquistato - in 15 anni al potere - la popolarità di "Persona dell'anno". Un triste anniversario Non era così che il presidente immaginava di festeggiare il suo anniversario. Quindici anni fa, il 31 dicembre 1999, Boris Eltsin apparve in tv per consegnare al suo ultimo premier, fino a poco prima sconosciuto, le chiavi del Cremlino. I prezzi del petrolio, il cui calo aveva contribuito al default del 1998, avevano già iniziato a riprendersi, rendendo possibile il boom del primo decennio di Putin presidente: dandogli la possibilità di tornare a pagare pensioni e stipendi in tempo, di sbriciolare la mole del debito estero, di ridare orgoglio al Paese. È tutto quello che si vorrebbe celebrare nel progetto "I 15 anni di Putin, l'inizio di una nuova era", un'iniziativa che da giorni troneggia sul sito internet dell'agenzia Tass: un confronto tra lo stato dell'economia ereditato dal presidente e i progressi compiuti in questi anni, nei vari settori industriali. Dall'agricoltura all'energia, foto in bianco e nero di strutture fatiscenti che si trasformano in colorati impianti d'avanguardia. Non c'è stato tempo per arrivare a una trasformazione completa dell'economia, sganciandola da gas e petrolio. E ora, l'ombra di questa crisi. Finora Putin ha ostentato grande tranquillità, e la convinzione che né le sanzioni occidentali né il calo dei prezzi del petrolio potranno mettere a rischio la stabilità raggiunta dal Paese. «Non vedo perché non dovrebbe preoccuparsi - diceva qualche settimana fa Konstantin Sonin, professore della Scuola Superiore di Economia di Mosca - ma non bisogna fare caso a quello che dice: Putin non capisce l'economia». Mentre l'impatto dell'inflazione sui prezzi dei generi alimentari, o della svalutazione su mutui e debiti in valuta, oppure le rinunce a viaggi e acquisti sono fatti ben chiari a chi inizia a pagare personalmente il prezzo della crisi. È la stessa Banca centrale a riconoscere il legame diretto tra il destino dell'economia russa e il petrolio, su cui si appoggiano i conti pubblici. Se il prezzo del greggio dovesse restare intorno ai 60 dollari il barile, ha fatto sapere Bank Rossii nel lunedì nero del rublo, nel 2015 la recessione potrà arrivare al 4,5-4,7 per cento. Le sfide per Putin Gli osservatori di questa "tempesta perfetta" - in cui il calo del petrolio si è sommato al peso delle sanzioni internazionali su banche e imprese che non possono più contare sui finanziamenti dall'estero per onorare i propri debiti - si dividono in due campi: chi ritiene che la Russia ha risorse sufficienti per affrontarla, e chi disegna scenari più traumatici, ricordando quello che avvenne all'Urss o alla Russia del '98 dopo lunghi periodi di petrolio a basso prezzo, chiedendosi quanto potrà resistere la popolarità del presidente. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 233 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'ECONOMIA REALE 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 1 (diffusione:334076, tiratura:405061) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 234 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Putin la metterà alla prova domani, nella lunghissima "conversazione" in cui risponde per ore a domande e osservazioni trasmesse da ogni angolo della Russia. Uno spettacolo pilotato che non lo vede mai davvero in difficoltà, che gli permette di concentrarsi sugli aspetti positivi dell'anno trascorso e che certamente domani lascerà ampio spazio alla celebrazione patriottica del ritorno della "sacra" Crimea alla madrepatria. In cerca di risposte Ma come dimostra il crollo del rublo, mai come questa volta i russi avranno bisogno di risposte. Nel discorso alla nazione del 4 dicembre, Putin aveva affrontato il problema del rublo minacciando di «far passare agli speculatori la voglia di giocare» con la moneta russa. Che, da quel giorno, ha proseguito il suo declino. Che dirà Putin, come potrà rassicurare i suoi? Le iniziative a cui ha accennato in quel discorso al Cremlino un'amnistia per far rientrare i capitali, agevolazioni fiscali alle piccole e medie imprese - non sembrano aver convinto. I discorsi degli anni passati non erano molto diversi. Ma se questa situazione durerà a lungo, tutto quello che Putin ha realizzato nei suoi primi anni verrà messo in pericolo. Le riserve della Banca centrale o dei fondi sovrani cresciuti sui proventi del petrolio non basteranno in eterno a sostenere il rublo o le grandi imprese e le banche che, il prossimo anno, dovranno trovare 134 miliardi di dollari per rispettare le scadenze sui debiti. Nel novembre scorso, a Pechino, Vladimir Putin consegnò al presidente cinese Xi Jinping un pacchetto, con uno smartphone Yota: il primo telefonino al mondo con due schermi (di cui uno consultabile anche a batteria spenta, in stile Kindle). La dimostrazione che un brand russo può far parlare di sé nel mondo anche al di fuori dell'export di gas. Ma ci sono troppe poche Yota in Russia, per ragioni che gli economisti non fanno che ripetere nelle loro analisi, puntando il dito sulla presenza soffocante dello Stato e della sua burocrazia, l'ossessione per il controllo, la corruzione, la mancanza di investimenti, la diffidenza verso le riforme e l'iniziativa privata che ora dovrà scontare anche un costo del denaro proibitivo, oltre al gelo con l'Occidente. La via d'uscita dalla crisi passa per ciascuno di questi aspetti, e si potrebbe riassumere nel tweet con cui Aleksej Kudrin, l'ex ministro delle Finanze uscito dal governo perché in disaccordo con il ritmo troppo lento delle riforme, ieri ha commentato la scelta della Banca centrale: «Una mossa a cui il governo deve far seguire misure che rafforzino la fiducia degli investitori nell'economia russa». © RIPRODUZIONE RISERVATA UN FRENO ALLA RIPRESA Tassi di crescita in Russia. Var. % annua Un'economia affamata di investimenti Fonte: Rosstat 12 9 6 3 0 -3 -6 I II II IV I II II IV I II 2012 2013 2014 Vendite al dettaglio Produzione industriale Investimenti OMBRE SUL 2015 Debito esterno. In miliardi di dollari Fonte: Banca centrale russa 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 450 375 300 225 150 75 0 Governo Banche Imprese Foto: Senza precedenti. Il nuovo cambio del rublo indicato presso un bancomat di Mosca. Alcune banche sono in cerca di tabelloni con cinque caselle 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 5 (diffusione:334076, tiratura:405061) La crisi di Mosca zavorra le esportazioni Export in Russia giù del 15,8%, peggio solo il Giappone: -22,1% - Ottobre positivo (+2,9%) grazie a Usa, Belgio e Polonia Carlo Andrea Finotto IL FUTURO A preoccupare sono soprattutto le prospettive di un mercato decisivo per dimensioni e potenzialità Le esportazioni del made in Italy crescono del 2,9% a ottobre, nel confronto con lo stesso mese del 2013 (+0,4% su settembre). Ma pesa, soprattutto in prospettiva, il crollo della Russia. Se il risultato è buono nel complesso, infatti, non fa però sorridere come potrebbe. I granelli di sabbia nell'ingranaggio dell'export sono più d'uno, come emerge dal report Istat sulle esportazioni di ottobre. Su tutti, a livello percentuale, spicca il calo del Giappone e di Mosca, i due grandi malati dell'economia mondiale - il primo con la "Abenomics" in crisi, la seconda a causa di recessione, tensioni geopolitiche con l'Ucraina e sanzioni decise da Ue e Stati Uniti - che a ottobre hanno importato rispettivamente il 22,1% e il 15,8% in meno rispetto allo stesso mese 2013. A poco serve consolarsi con il peso specifico basso dei due Paesi (1,5% il Giappone, 2,8 la Russia). A preoccupare sono soprattutto le prospettive sull'enorme mercato russo il quale, se non si scioglieranno le tensioni internazionali e Mosca non guarirà dalla grande depressione in cui è precipitata, potrebbe ridursi sempre di più per prodotti simbolo del made in Italy ad alto valore aggiunto, come moda, arredamento, agroalimentare (si veda altro articolo in pagina). La Russia, tra l'altro, con il -18,6%, zavorra anche le importazioni italiane, che registrano un -1,6% a ottobre e -1,8% da inizio anno. «Il dato russo è preoccupante - conferma Sergio De Nardis, capoeconomista di Nomisma - ma aggiungerei anche i Paesi Opec. Insieme queste due aree rappresentavano il 10% nel 2013, oggi si sono ridotte». Per De Nardis, il crollo del prezzo del petrolio «se da un lato può avere effetti positivi sulla domanda interna, dall'altro rischia di penalizzarci su importanti mercati di sbocco». A frenare le rotte dell'export, tuttavia, ci pensano anche la Francia (che da sola vale quasi l'11% delle nostre esportazioni) che scende a ottobre del 4,6%; e la Svizzera (che pesa per il 5,2%) che fa segnare -5,2%. Ma sulle performance della Confederazione influiscono molto le quotazioni dell'oro. L'Italia incassa il +2,9% di ottobre, quindi, ad altri mercati brillanti: il piccolo Belgio, ad esempio, cresce del 21,8% (forse non tutti immaginano che la sua quota sul totale delle esportazioni italiane è quasi doppia rispetto a quella del giappone e maggiore di quella russa), la Polonia, terra di delocalizzazioni e in espansione, mette a segno +21,2%. Ma ci sono anche la corsa degli Stati Uniti - il cui +9,8% ha un effetto traino importante per l'export italiano, visto che gli Usa "valgono" quasi il 7% del totale -, la performance del Regno Unito (+13,7% a fronte di una quota del 5% sul totale) e il risveglio della Turchia (+13,1%). Se si sposta lo sguardo sulle tipologie di beni, il segno "meno" nelle esportazioni riguarda i beni di consumo durevoli (-1,2%) e l'energia (-1,8%), senza la quale il dato complessivo salirebbe a +3,1%. È sempre l'energia, inoltre, a limitare le importazioni, con un -25,7% grezzo e un -4,6% destagionalizzato (a parità di giorni lavorativi), che contribuiscono a portare in negativo il dato complessivo dell'import: rispettivamente a 1,6 e -0,9%. Scendendo nel dettaglio dei settori produttivi i risultati migliori rilevati dall'Istat riguardano la produzione di autoveicoli (+14,5%), l'agricoltura (+11,6%), la produzione di mezzi di trasporto diversi dalle auto (+10,9%), la farmaceutica (6,5%) e i macchinari (+3,8%). I segni negativi si limitano al comparto della raffinazione dei prodotti petroliferi (-2,8%), alla metallurgia (-1,4%) e alla gomma-plastica (-0,1). SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 235 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La crisi russa L'INTERSCAMBIO DELL'ITALIA 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 5 (diffusione:334076, tiratura:405061) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 236 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La bilancia commerciale risulta positiva per 33,6 miliardi, grazie anche ai quasi 5,4 miliardi di avanzo di ottobre. Altro aspetto incoraggiante: «Il quarto trimestre si è aperto bene - sottolinea De Nardis - e questo può fare ben sperare». © RIPRODUZIONE RISERVATA Le rotte del made in Italy 1,8% Mercosur 3,3% 6,9% Stati Uniti 9,8% PAESI EUROPEI Austria -3,0% 2,2% Belgio 21,8% 2,9% Francia -4,6% 10,8% Germania 2,0% 12,4% Olanda 2,2% 2,3% Spagna 7,1% 4,4% Polonia 21,2% 2,4% Regno Unito 13,7% 5,0% Rep. Ceca 10,9% 1,1% Romania 4,5% 1,5% Svizzera -5,2% 5,2% Oceania 1,4% 1,9% Asean -10,7% 1,7% Giappone -22,1% 1,5% Nord Africa -8,6% 3,8% Russia -15,8 2,8% Turchia 13,1% 2,6% India 8,1% 0,8% Medio Oriente 4,2% 5,1% Cina 4,8% 2,5% Quote % calcolato sul totale dei flussi di scambio con il resto del mondo per l'anno 2013 definitivo Esportazioni ottobre 2014 su ottobre 2013 Fonte: Istat 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 18 (diffusione:334076, tiratura:405061) «Insieme per moltiplicare le occasioni di business» R.D.R. Le Pmi messicane costituiscono il 33% del Pil ma c'è spazio per crescere ancora I distretti italiani e quelli messicani presentano elementi di complementarietà e quindi la cooperazione tra Italia e Messico non può che intensificarsi. Calzature, agroindustria, meccanica, mobili, cuoio e pelletteria sono i settori su cui è possibile lavorare insieme. E' questo il messaggio che il ministro degli Esteri del Messico, José Antonio Meade, lancia all'Italia e soprattutto al suo omologo italiano, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, nel giorno della chiusura del Forum Italo-Latino Americano sulle Piccole e medie imprese. L'evento, organizzato dall'Iila (Istituto Italo latinoamericano) e dal Ministero degli Affari Esteri Esteri, si è tenuto a Villa Madama. Ministro Meade, il vostro modello economico poggia sulle maquiladoras (fabbriche di assemblaggio), un tessuto tutto diverso da quello dei distretti industriali italiani . Come mai siete venuti in Italia? Credo che in verità ci possa essere complementarietà, eccome. In vari settori: calzature, agroindustria, meccanica, mobili, cuoio e pelletteria. E comunque il modello di maquiladoras si è evoluto. Si pensi al settore aeronautico, che non è più di semplice assemblaggio. Ma presenta caratteristiche di vero e proprio distretto industriale. La missione di imprenditori messicani, che nei giorni scorsi ha visitato alcuni distretti italiani intravede opportunità? Le vostre strategie di innovazione ci interessano molto e questo può favorire il dialogo. Il Messico è il Paese latinoamericano che ha la struttura economica più simile a quella dell'Italia. Le piccole e medie imprese italiane costituiscono il 70% del Pil italiano e le Pymes messicane il 33% e c'è ancora spazio per crescere. Sono valori ancora distanti, ma il resto dei Paesi latinoamericani non supera il 25 per cento. Quali sono i problemi delle vostre Pymes? Difficoltà a rendersi competitive sui mercati internazionali, troppe barriere tecniche, sfide riguardanti la proprietà intellettuale, trasporto e catene di distribuzione di difficile accesso. Da qui la missione in Italia per studiare il modello, promuovere collaborazione concreta e scambio di best practice tra le istituzioni responsabili delle politiche pubbliche, creando un nuovo spazio di incontro tra Messico e Italia. Insieme per moltiplicare le occasioni di business. Ministro, riguardo alla questione energetica, che sta succedendo a Pemex (il colosso energetico nazionale,ndr) ? Il calo del prezzo del petrolio rischia di vanificare gli effetti positivi della liberalizzazione, la madre di tutte le riforme? Non c'è questo pericolo. La caduta del prezzo del greggio non penalizzerà il Paese, per varie ragioni: innanzitutto il Messico aveva stipulato contratti di copertura con il prezzo del petrolio a 80 dollari. (Un modo per blindare le entrate, ndr). Poi il tipo di cambio flessibile ammortizza le diverse fasi congiunturali e dà supporto alle riforme attuate in campo energetico. Infine un prezzo del greggio più basso ha l'effetto di aumentare le esportazioni del petrolio verso gli Stati Uniti. Comunque sul totale dell'export messicano solo l'8% è rappresentato dal petrolio, il rimanente 92% non è energetico. Il narcotraffico pare un problema insuperabile. L'eccidio dei 43 studenti di Iguala ha gettato il Messico sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo. La violenza legata al traffico di stupefacenti è certamente una delle emergenze della politica messicana. Il presidente Enrique Pena Nieto ha già varato dei provvedimenti urgenti: più risorse all'intelligence, maggiore coordinamento tra gli Stati messicani, un codice penale unico, una solida architettura istituzionale mirata a fronteggiare le emergenze. Per esempio se un municipio è in difficoltà nella gestione dei rapporti con i SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 237 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INTERVISTA José Antonio Meade Ministro degli Esteri 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 18 (diffusione:334076, tiratura:405061) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 238 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato narcos, lo si si soccorre a livello centrale. Il numero dei morti continua a esser altissimo. Va rilevato che il picco massimo di violenza è stato toccato nel 2011. Tra il 2011 e il 2014 è stato registrata una flessione del 25% e comunque, in America Latina, Colombia e Brasile si rilevano tassi di violenza superiori a quelli del Messico. Foto: Ministro. Josè Antonio Meade 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 26 (diffusione:334076, tiratura:405061) La notizia della morte del capitalismo è esagerata Armando Torno Ha causato un certo rumore nell'aprile di quest'anno Jeremy Rifkin, l'economista americano ideatore dei concetti della Terza rivoluzione industriale, pubblicando il libro dal titolo The Zero Marginal Cost Society. Non ne parleremo ancora, ché anticipazioni e commenti di ogni genere lo hanno fatto in abbondanza, aggiungiamo soltanto che Rifkin, basandosi sugli straordinari sviluppi di comunicazioni e tecnologia (il mondo ormai si avvia verso una nuova dimensione interattiva di individui, energia, mezzi e infrastrutture), ritiene che le dinamiche economiche e sociali stiano rivoluzionandosi in tutto il globo. L'economista sostiene: l'anticapitalismo è in ascesa, anzi la fine del vecchio sistema è prossima: sarà sostituito da un modello nuovo. Insomma, il capitalismo è senza futuro (per utilizzare un'espressione di Emanuele Severino); o, se volete, agonizza supino sul letto di morte. Non poche pubblicazioni nate nell'Ottocento in ambito socialista, e ancor più le novecentesche ispirate al comunismo, hanno già vaticinato qualcosa del genere. Lenin sosteneva che alla borghesia in crisi occorreva offrire una corda ed essa si sarebbe impiccata da sola. Da parte sua, il celebre fantasma che si aggira per l'Europa, con cui si apre del Manifesto di Marx ed Engels dal 1848, ha cercato di spaventare a morte per oltre un secolo e mezzo i capitalisti. C'è riuscito? A tale domanda risponde con un sereno «no» un altro studio distante per spirito e metodo da quello di Rifkin - diventato in pochi anni un classico del nostro tempo. È firmato da un maestro quale Luc Boltanski e da Eve Chiappello, uscì la prima volta nel 1999 in Francia e poi è stato ripensato con aggiornamenti nel 2011. Ora è finalmente tradotto in italiano: Il nuovo spirito del capitalismo (Edizioni Mimesis, pp. 732, euro 38). In esso, per dirla in breve, si evidenzia un elemento difficile da confutare: il sistema capitalista, e la stessa critica che lo investe continuamente, non hanno ancora un'alternativa che si possa considerare visibile, praticabile, accettabile. Del resto, anche il socialismo reale di Cina e Russia, dopo l'implosione ideologica, è diventato, o meglio confluito nel capitalismo. Boltanski compie una minuziosa analisi della profonda trasformazione che ha investito l'Occidente, studiando le modificazioni delle strutture comunicative e produttive (la stessa idea di lavoro è cambiata), di quelle sociali (le classi sono sempre più discusse), dello stile di vita; evidenzia il passaggio avvenuto dalle concezioni rigide e gerarchiche - ancora ben funzionante negli anni Sessanta - a quel reticolo di flessibilità fondate su iniziativa, autonomia e coinvolgimento che caratterizza il nostro tempo. Le sicurezze materiali e psicologiche (del posto fisso, per esempio) avranno sempre meno spazio in un mondo in cui si sono rovesciate le posizioni. E i progressisti che chiedevano cambiamenti qualche decennio fa, si sono ritrovati nell'era di Internet conservatori: categoria, quest'ultima, in cui è possibile inserire una certa mentalità sindacale, un modo (seppur condivisibile) di intendere la natura, le paure di chi non vorrebbe cedere le conquiste ottenute con l'esercizio di vecchie lotte. In politica la fine delle ideologie prima e dei partiti poi ha reso i nuovo scenari fluidi, flessibili, distanti anni luce dai modelli che hanno generato le istituzioni. Boltanski ricorda che il nuovo spirito del capitalismo ha saputo trasformare in merci i contenuti delle proteste del Sessantotto, rendendo impotente (o complice) la stessa critica che sino a oggi è stata mossa contro il sistema. In altre parole: le accuse lo hanno aiutato e rafforzato, facilitandogli il cambio di pelle. Tra i numerosi esempi portati da Boltanski - che ha esaminato anche i testi delle nuove strategie dirigenziali c'è il neomanagement: si è formato per rispondere alle critiche ricordate, diventando conviviale, puntando sui rapporti umani autentici e rispondendo in modo semplice e immediato alle accuse di alienazione del lavoro o di meccanizzazione delle relazioni. Ci sarà ancora qualcuno che pratica metodi burocratici, ma è un'eccezione: il nuovo corso sceglie le vie della cordialità per meglio giungere ai risultati prefissati. Il capitalismo, detta in soldoni, ha cambiato cuore e metodi ma gode di ottima salute. Le critiche lo rinvigoriscono. I vecchi avversari si convertono alle sue idee. Gli esponenti si sono rinnovati. E, per ora, non SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 239 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato filosofie economiche 17/12/2014 Il Sole 24 Ore Pag. 26 (diffusione:334076, tiratura:405061) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato ha praticabili alternative. © RIPRODUZIONE RISERVATA SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 240 17/12/2014 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 1 (diffusione:556325, tiratura:710716) La platea dei candidati SEBASTIANO MESSINA IL GRANDE assente era lui, Romano Prodi, che il giorno prima aveva salito le scale di Palazzo Chigi, sei annie mezzo dopo aver passato la campanella a Berlusconi. Ma a parte l'ex premier, affondato dai 101 franchi tiratori a un passo dal Colle, ieri c'erano tutti i volti del toto-presidente. A PAGINA 13 ROMA. Il grande assente era lui, Romano Prodi, che il giorno prima aveva salito le scale di Palazzo Chigi, sei anni e mezzo dopo aver passato la campanella a Silvio Berlusconi. Ma a parte l'ex premier, affondato l'anno scorso dai 101 franchi tiratori quando sembrava a un passo dal Colle, ieri c'erano tutti i volti del toto-presidente, nel salone dei Corazzieri. «Guardandomi intorno, ho avuto la netta sensazione che in quella sala fosse seduto il prossimo capo dello Stato», sussurrava un parlamentare della maggioranza mentre faceva la fila per ritirare il cappotto al guardaroba. E forse aveva ragione, perché erano almeno una dozzina i papabili venuti a sentire l'ultimo messaggio di Napolitano alle alte cariche dello Stato (cerimonia disertata anche quest'anno dai grillini e dai leghisti). Il primo, Pietro Grasso, era seduto proprio accanto al presidente, e a chi ascoltava il suo discorso d'auguri all'inquilino del Quirinale è sembrato di cogliere un tentativo di solennità, una prova generale in vista della delicatissima supplenza che ne farà- dopo le dimissioni di Napolitano - il presidente ad interim. Da quella posizione, forse chiunque si lascerebbe accarezzare da una segreta speranza. Perché non dovrebbe farlo chi oggi occupa la seconda carica dello Stato, e domani - sia pure provvisoriamente - addirittura la prima? Mentre Napolitano parlava, Grasso guardava davanti a sé, e chissà se si domandava chi scenderà in pista per il prossimo settennato, osservando per esempio il volto pensieroso di Pier Carlo Padoan, seduto in prima fila (posto riservato dal cerimoniale ai ministri più importanti: gli altri hanno dovuto accontentarsi della seconda fila). Padoan, che è schivo di carattere, non ha detto una sola parola, e non sapremo mai se mentre socchiudeva gli occhi osservando l'altorilievo rinascimentale che sovrastava Napolitano ("La lavanda dei piedi" di Taddeo Landini) rifletteva sul peso che potrebbero averea un certo punto il suo prestigio internazionale e la sua indipendenza dal Pd. Accanto a lui, indaffarato a chiacchierare sottovoce con il Guardasigilli Orlando, c'era Paolo Gentiloni, un altro ministro il cui nome rimbalza puntualmente quando si parla di Quirinale. Lui è uno dei pochi renziani dei quali all'estero si conoscono i nomi, anche se non è certo un indipendente: ma non è detto che questo non si riveli un punto a favore, se la partita dovesse prendere una certa piega. Con gli occhialini inforcati come al solito sul naso, Giuliano Amato ascoltava il discorso insieme agli altri giudici costituzionali, e faceva probabilmente il ragionamento opposto, domandandosi se l'endorsement a freddo di Berlusconi («Al Quirinale voteremmo uno come lui») gli impedirà definitivamente di entrare nella rosa dei candidati, dopo che i grillini già l'altra volta avevano lanciato una campagna contro di lui per le pensioni che cumula con vitalizi e indennità. A Walter Veltroni il cerimoniale ha riservato un posto a metà sala, subito dietro a Enrico Letta che sarebbe anche lui un candidato se non si trovasse nella situazione in cui era Saragat nel 1948: molti facevano il suo nome, quasi tutti dimenticavano che non aveva ancora compiuto i 50 anni richiesti dalla Costituzione. Veltroni, che poi è uscito dal palazzo insieme a Piero Fassino - suo successore alla guida dei Ds - quella soglia l'ha invece varcata da nove anni, ma sa bene che nella corsa al Quirinale, come nel Conclave, chi entra papa esce cardinale, e dunque non dice una sola parola sull'argomento. Però deve avergli fatto piacere, quell'invito categorico di Napolitano a «non attentare in qualsiasi modo alla continuità di questo nuovo corso», perché lui è uno dei pochi che certamente garantirebbe quella continuità. Una beffarda regola del cerimoniale ha fatto sedere l'uno accanto all'altro Massimo D'Alema e Gianfranco Fini, invitati non per le cariche ricoperte in passato ma come presidenti di due fondazioni culturali (e dunque come rappresentanti della società civile). SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 241 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL RETROSCENA 17/12/2014 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 1 (diffusione:556325, tiratura:710716) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 242 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'ex premier entrò in gara nel 2006, ma subì la stessa sorte di Fanfani, di Nenni e degli altri leader che ci avevano provato prima di lui: ormai non ci spera più, e ieri - aspettando l'arrivo di Napolitano - mostrava a Fini le ricche decorazioni dorate del soffitto, intorno al simbolo di Casa Savoia che è ancora lì. Triste era invece lo sguardo di Mario Monti, seduto vicino al presidente dei senatori Pd Luigi Zanda, forse al pensiero che se non avesse ceduto alle lusinghe di Casini sarebbe stato lui il candidato naturale, l'anno scorso: ma ormai quel treno è passato. Del resto è passato anche per Casini, leader di un centro sempre più sottile, ed è passato anche per la signora che gli stava a fianco: Anna Finocchiaro, nome di punta della squadra dalemiana, otto anni fa tra i papabili come primo presidente donna. Ma alla vecchia ruggine con Renzi si sono aggiunti i guai giudiziari di suo marito, sotto processo per truffa aggravata per un appalto nella sanità,e la senatrice siciliana ieri era tra quelli che scendevano le scale del Quirinale, come avrebbe detto Vittorio Gassman, con un grande avvenire dietro le spalle.I PERSONAGGI VELTRONI Walter Veltroni, ex parlamentare e fondatore del Pd è stato vicepremier e ministro GRASSO Pietro Grasso, ex capo della procura antimafia, è presidente del Senato dall'aprile 2013 PADOAN Pier Carlo Padoan è ministro dell'Economia del governo Renzi dal febbraio di quest'anno Foto: PARTERRE La platea delle autorità presenti al saluto di Giorgio Napolitano "DOV'È SUSANNA?" Nel salone del rinfresco Renzi ha chiesto ai giornalisti "Dov'è Susanna? Le voglio fare i saluti". Intendeva Susanna Camusso, leader della Cgil che da mesi duella con il governo sul Jobs Act. "Anche io chiedevo dove fossi per farti gli auguri" ha detto la sindacalista. E Renzi: "Sì, è proprio Natale. Il 24 comunque facciamo i decreti del Jobs Act" 17/12/2014 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 7 (diffusione:556325, tiratura:710716) "Taliban isolati questo massacro è un atto disperato" IL PAESE REAGISCE Il Pakistan reagisce con rabbia. Tutto questo non può continuare, è arrivato il momento di dire basta FRANCESCA CAFERRI «È una cosa orribile. Non ci sono altre parole per definire quello che vedo». Parla così, dalla sua casa di Lahore, Mohsin Hamid. La voce dell'autore del Fondamentalista riluttanteè tesa, piena di rabbia: «Abbiamo assistito a attacchi Taliban in passato e ci aspettavamo qualche forma di vendetta perché l'esercito conduce da settimane un'offensiva molto forte contro gli estremisti. Ma nessuno immaginava che potessero finire nel mirino una scuola e centinaia di bambini». Che segnale è? «Un segno di disperazione.I Taliban pachistani sono nell'angolo come mai prima e non sanno come reagire. Il fatto è che in Afghanistan si è da poco insediato un nuovo governo e le relazioni con il Pakistan sono migliorate: da sempre il problema dei Taliban è stato un problema di rapporti fra Kabul e Islamabad, ma ora i due Paesi stanno delineando una strategia comune, con il sostegno degli Usa che finalmente si confrontano con un'amministrazione più collaborativa a Kabul e a un esercito più determinatoa Islamabad. È la prima volta che questi tre protagonisti lavorano realmente insieme. Questo lascia immaginare una possibile soluzione e lo conferma il fatto che negli ultimi tempi gli estremisti abbiano perso alcuni dei leader più importanti. L'attacco di Peshawar è la risposta a tutto questo: una risposta attesa, ma non in questa forma». Come stanno reagendo i pachistani in queste ore? «Con moltissima rabbia. A lungo i Taliban hanno goduto, se non dell'approvazione, di una silenziosa comprensione da parte di certi settori della società. Adesso è finita. Mi hanno tutti detto che l'esercito deve andare a fondo, che dobbiamo finirla con i Taliban, c'è rabbia e orrore. Ci sono cecchini appostati sui tetti delle scuole per paura di altri attacchi, migliaia di genitori sono corsi a prendere i propri figli. C'è la coscienza che tutto questo non può e non deve continuare, che è il momento di dire basta». Anche fra i giovani descritti nei suoi libri, che a lungo hanno sposato le idee dei Taliban? «A lungo i soldati della Nato e degli Usa hanno catalizzato la rabbia dei giovani pachistani e afgani. Ma adesso stanno andando via e la voglia di vendetta che per tanto tempo ha sostenuto i Taliban sta diminuendo. E loro sono disperati. Lo dimostra quest'azione sanguinaria, che non è certo pensata per vincere i cuori e le menti dei giovani pachistani». A lungo i generali pachistani sono stati i maggiori sostenitori dei Taliban. Che cos'è cambiato ora? «È cambiata la leadership dell'esercito e si è capito che la strategia della tolleranza non poteva funzionare. Dall'altro lato, i Taliban hanno sovrastimato la loro forza. Il Pakistan è una nazione enorme, diversificata, difficile: un piccolo gruppo di uomini armati che vengono da un'unica zona non può pretendere di controllarlo tutto. C'è da constatare con rammarico che certe scelte avrebbero potuto essere fatte prima. Ma l'esercito ha deciso ora, il governo a Kabul è cambiato da poco: i prossimi mesi ci diranno se la nuova straegia funzioneràe se noi pachistani potremo sperare di vedere la fine di questa sanguinosa guerra». Sbaglio a dire che, per la prima volta da anni, Lei è ottimista? «Ottimista forseè troppo. Ma ci sono segnali interessanti. L'Afghanistan è stato per anni lo scenario di una guerra a distanza fra India e Pakistan, con New Delhi che appoggiava Karzai e Islamabad i Taliban. Ma ora India e Pakistan vogliono fermare l'escalation e anche gli Stati Uniti hanno cambiato strategia. Archiviato il fallimentare intervento diretto, si muovono dietro le quinte e questo potrebbe funzionare. Le perdite inflitte ai Taliban in questo ultimo periodo sono la dimostrazione del cambiamento, ma purtroppo stragi come quella di Peshawar sono il prezzo della vendetta». PER SAPERNE DI PIÙ www.dawn.com www.mohsinhamid.com SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 243 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'INTERVISTA / LO SCRITTORE MOHSIN HAMID 17/12/2014 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 7 (diffusione:556325, tiratura:710716) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: LO SCRITTORE Moshin Hamid è l'autore del best seller "Il fondamentalista riluttante" SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 244 17/12/2014 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 10 (diffusione:556325, tiratura:710716) La corsa del premier sulla legge elettorale "Sì entro il 23 del prossimo mese, poi il Colle" FRANCESCO BEI ROMA. Eccola la via d'uscita, la strada dai mattoni gialli che Renzi e Napolitano hanno immaginato insieme. Da ieri è lì, sotto gli occhi di tutti, solo resta ancora coperta da un tappeto di parole che impediscono di vederla chiaramente. Il problema è sottrarsi ai possibili ricatti di Forza Italia (o della minoranza dem) sull'Italicum? Il problemaè mettere in sicurezza la legge elettorale prima che si aprano i giochi sul Colle? La soluzione è semplice, la road map è segnata. Perché a questo punto il treno delle riforme è talmente lanciato che anche le dimissioni del capo dello Stato non sono più un problema insormontabile. Dunque, come immaginato, Napolitano lascerà dopo il 13 gennaio, ultimo atto del semestre italiano. La voce più insistente è che la data prescelta sia giovedì 15. Dalle dimissioni alla convocazione del Parlamento in seduta comune dovrebbero passare quindici giorni, tempo necessario per consentire alle regioni di nominare i grandi elettori. Ecco allora che i giorni segnati in rosso sul calendario di palazzo Chigi, frutto dei colloqui informali tra le massime cariche istituzionali, sono quelli del 28 o 29 gennaio, primo scrutinio per la scelta del successore di Napolitano. È questa la dataa cui arrivare con l'Italicum 2.0 approvato dal Senato. E possibilmente con la riforma costituzionale approvata da Montecitorio. Una doppietta che renderebbe la partita del Quirinale molto, molto più in discesa. «Se ci si incastrano questi passaggi - osserva Renzi con i suoi - le riforme sono andate». Per sfruttare al massimo questa finestra di opportunità di due settimane, il capo del governo ha studiato le prossime mosse con grande attenzione. E tutto si giocherà sull'attraversamento delle Termopili di palazzo Madama. La legge elettorale è infatti inchiodata in commissione da una valanga di 17mila emendamenti, un diluvio ostruzionistico organizzato soprattutto dalla Lega. Ma il regolamento consente di farne un unico grande falò, portando direttamente il provvedimento in aula. «Non è una procedura auspicabile - avverte il capogruppo dem Luigi Zanda - ma certamente possibile». Oltretutto mandare in aula il disegno di legge senza il relatore in questo caso non avrebbe conseguenze di sorta, dato che relatore e presidente della commissione (deputato a condurre in aula il ddl in assenza del relatore) coincidono nella persona di Anna Finocchiaro. Sarà la conferenza dei capigruppo dunque a stabilire il giorno in cui l'Italicum dovrà uscire dalla commissione. La Boschi lo vuole incardinare il 7 gennaio, primo giorno di ripresa dei lavori dopo le feste. Che la commissione abbia finito di votare gli emendamenti oppure no, il provvedimento sarà comunque in aula. E la corsa potrebbe concludersi venerdì 23 gennaio. Con Napolitano ormai fuori dal Quirinale, ma le Camere congiunte non ancora convocate per la prima votazione sul successore. Ecco il magico gioco di incastri immaginato da Palazzo Chigi. Incassare l'Italicum dopo le dimissioni di Napolitano ma prima dell'inizio della gara per la successione. In modo da rendere nulli i veti e i ricatti sulla legge elettorale. La road map del premier ha già fissato anche le tappe intermedie, dato che sabato 24 gennaio, all'indomani dell'approvazione dell'Italicum, a Roma dovrebbe tenersi l'assemblea dei Grandi Elettori del Pd. L'appuntamento dove iniziare a ragionare sull'identikit del nuovo presidente della Repubblica. «Fino a quel momento - promette Renzi - non dirò una parola sui nomi. Proprio per non mescolare le due partite». Nel frattempo il sogno del capo del governo è di mettere in sicurezza anche l'altra grande riforma, quella costituzionale. «Entro il 20 gennaio si può fare», ragiona Roberto Giachetti. E le parole pronunciate ieri da Napolitano, il totale endorsement dello sforzo riformatore di palazzo Chigi, sono state per Renzi il miglior viatico. Il premier ci scherza sopra con Matteo Orfini, presidente del Pd, nei saloni del Quirinale. «È stato un grande!». «Sì - risponde Orfini - dopo Napolitano bisognerebbe eleggere...Napolitano!». L'AGENDA 7 GENNAIO La legge elettorale sbarca in aula al Senato per l'approvazione in seconda lettura. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 245 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL RETROSCENA 17/12/2014 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 10 (diffusione:556325, tiratura:710716) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 246 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'Italicum è il cuore del patto del Nazareno 15 GENNAIO Il giorno in cui il Capo dello Stato Giorgio Napolitano dovrebbe lasciare il Quirinale, a meno di due anni dall'inizio del suo secondo mandato 24 GENNAIO Il Pd convocherà per quella data l'assemblea dei grandi elettori democratici per stabilire l'identikit del nuovo Presidente da sostenere in Aula 28-29 GENNAIO Il Parlamento inizia a riunirsi in seduta comune per cercare di eleggere il nuovo Capo dello Stato destinato a succedere a Giorgio Napolitano Foto: FOTO: MARCO DELOGU 17/12/2014 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 15 (diffusione:556325, tiratura:710716) "Scelta che sa di sconfitta se ci sono tanti fuoriusciti vuol dire che c'è un errore" CI PENSAVA DA TEMPO Era uno del gruppo, per me un amico Ipotizzava l'addio da tempo TOMMASO CIRIACO ROMA. La tristezza per l'addio di Tommaso Currò proprio non l'abbandona. «Non riesco ancora a rintracciarlo - confida il deputato grillino Tancredi Turco - Da ore non risponde a nessuno. Stasera comunque ceniamo insieme. E perché no, ha ragione, per dimenticare mi sa che ci beviamo un Amarone...». Lascia un compagno di battaglie nel Movimento. Cosa prova? «Sto molto male. Sono molto dispiaciuto. Sì, lo so, abbiamo caratteri diversi. Tommaso è siciliano, io veneto. Ma è con lui che ho legato, appena messo piede in Parlamento. Per me non è solo un collega, è prima di tutto un amico. Chi lo insulta sbaglia. Perdiamo una persona utile al gruppo». Sapeva che avrebbe lasciato il Movimento? «Che l'avrebbe fatto oggi no. Che stava meditando di lasciare, però, l'aveva confidato nei giorni scorsi a due o tre amici fidati. Io lo sapevo. Oggi comunque è stata una sorpresa per tutti». L'hanno criticato per aver detto addio con un discorso in Aula. Senza preavviso all'assemblea pentastellata. «Non sono in grado di giudicare. Ma se ha preso questa decisione, sicuramente l'avrà meditata». Molti suoi colleghi hanno usato parole durissime. «Senta, io rispetto tutti i miei colleghi e non giudico. Figurarsi Tommaso, che è un amico. Penso che non si sentisse più parte di un progetto. Ho sentito le urla, oggi in Aula. Ecco, non condivido gli insulti». Hanno anche detto che si è venduto al Pd. «Assolutamente no! Fin dall'inizio della legislatura ha sempre manifestato le sue posizioni. Non lo si può attaccare se dopo due anni va via». I più velenosi prevedono che da domani tratterrà tutto lo stipendio. «Posso dire con assoluta certezza che non è una questione di soldi. E mi sbilancio: continuerà a restituirne una parte». Lui va via, voi altri critici restate. Chi è che sbaglia? «Se ci sono tanti fuoriusciti nel Movimento, vuol dire che qualcosa è stato sbagliato». La mossa di Currò è legata all'elezione per il Colle? «Penso che non c'entri nulla. Tommaso, tra l'altro, ipotizzava l'addio da tempo». Per voi questo addio è una scossa o una sconfitta? «Una sconfitta. Lui era uno del gruppo. Ogni volta che si perde qualcuno è sempre una sconfitta». Dopo Currò seguiranno altri addii? «Spero che nel gruppo parleremo dei problemi per risolverli». PER SAPERNE DI PIÙ www.beppegrillo.it www.repubblica.it Foto: Il deputato Tancredi Turco SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 247 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'INTERVISTA/ TURCO, DEPUTATO M5S 17/12/2014 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 24 (diffusione:556325, tiratura:710716) Linea dura di Abi: da marzo bancari senza il contratto Intesa a gennaio l'ultima spiaggia Oggi decisa la disapplicazione "La crescita dei ricavi del passato ha mascherato stipendi eccessivi" ANDREA GRECO MILANO. Lo scontro tattico tra banchieri e bancari dovrebbe durare ancora un mese. Oggi l'esecutivo Abi sposerà la linea condotta dal delegato Alessandro Profumo, che porta alla "disapplicazione" del contratto nazionale in deroga fino a San Silvestro, ma con una postilla temporale: che il Ccnl non sia più valido da marzo (disapplicarlo ora per paradosso aumenterebbe i costi del lavoro). Se si incrocia la data con quella dello sciopero indetto dai sindacati bancari, in agenda a fine gennaio, e si pesano toni e sostanza delle dichiarazioni, il senso è che dall'Epifania e per tre settimane le parti lavoreranno pancia a terra per accordarsi sui punti di frizione: Tfr, recupero inflazione, area contrattuale, inquadramenti, occupazione. Salvo colpi di scena, insomma, tutto potrebbe comporsi, nella tradizione concertativa del settore, che solo una volta ha scioperato, lo scorso ottobre. Ma non è vero che sia solo tattica, e rumore per nulla. Il rinnovo contrattuale dei 309mila bancari cade in una fase di bivio, in cui le vacche grasse sono alle spalle, la redditività degli istituti è vicina allo zero, i libri sono pieni di crediti malconci e i modelli di business centrati su agenzie e prestiti hanno poco futuro. Colpa più dei banchieri o dei bancari? Dei primi più che dei secondi, e stendiamo un velo sui capitalisti senza capitali (specie in azienda). Certo a guardare i numeri qui e ora resistono le anomalie create nei decenni passati, quando banchieri e bancari largheggiavano nei crediti come nelle paghe. «In passato la forte crescita dei ricavi ha mascherato i costi eccessivi», scrive l'Abi nel Rapporto sul mercato del lavoro finanziario. A fine 2013 le spese per personale incidevano per lo 0,95% sugli attivi, il 31% in più rispetto a 27 istituti europei. Il costo medio annuo per dipendente a prezzi correnti, che sfiorò 80mila euro nel 2011, nel 2013 era 74.700 euro. Il contratto base vale 36.512 euro lordi, più dei 28mila degli assicuratori e ben più di tutti gli altri settori, assiepati poco sopra i 20mila euro dei tessili. E il 99% dei bancari è a tempo indeterminato, contro l'86,7% dei dipendenti italiani. Foto: AL VERTICE Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Ravenna, e dell'Abi dal gennaio 2013 al posto di Giuseppe Mussari SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 248 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL PUNTO 17/12/2014 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 24 (diffusione:556325, tiratura:710716) Tiscar (Palazzo Chigi) contesta le lentezze degli operatori privati Patuano: ricorso contro il taglio delle tariffe unbundling di AgCom Il titolo dell'ex monopolista soffre dopo la svalutazione del real brasiliano sul dollaro LUCA PAGNI MILANO. Non lo dichiarano in via ufficiale, ma i vertici di Telecom Italia, mai come in questo periodo, si sentono assediati dai poteri pubblici. Sia che si parli del governo Renzi e della maggioranza politica che lo sostiene, sia che si tratti dell'AgCom, l'Autorità per le Comunicazioni. E li si può anche capire, visto quanto è accaduto ieri. Con l'AgCom è in corso una battaglia nelle aule di giustizia che si è arricchita di un nuovo capitolo, dopo l'annuncio da parte dell'ad di Telecom Marco Patuano del ricorso al Tar contro il taglio delle tariffe sull'ultimo miglio, reso pubblico lunedì dall'Authority. Una decisione che alla società potrebbe costare fino a 30 milioni di incasso in meno. Lo scontro con il governo, invece, riguarda la fibra ottica, con Telecom accusata - assieme agli altri operatori di non investire abbastanza e abbastanza celermente. «Se non lo faranno i privati, lo farà il pubblico», ha nuovamente ammonito ieri Raffaele Tiscar, vice segretario generale alla Presidenza del Consiglio, titolare della delega alle tlc. Tiscar, sempre ieri, è andato anche oltre e ha parlato di un termine temporale oltre il quale non dovrebbe più essere usata la rete in rame che ora serve la maggioranza degli italiani, proprietà di Telecom: «Entro 10-12 anni la si dovrà abbandonare» per passare alla fibra e alla banda ultra-larga, quello che in termini tecnici si chiama switch off. E, in questo caso, il danno per la società può essere molto più serio. Va anche detto che nel governo non sembra esserci un'unica linea. Qualche ora dopo l'intervento di Tiscar - in un convegno alla Luiss - ha preso posizione il ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Federica Guidi: «Non c'è nessun piano del governo per lo switch off». A complicare la giornata di Telecom ci si è messo anche l'andamento del titolo a Piazza Affari, con le azioni sospese a metà mattinata dopo un calo del 5 per cento, salvo poi limitare i danni chiudendo al rialzo dello 0,5 per cento, ma molto al di sotto dell'indice principale che è rimbalzato del 3 per cento assieme a tutti i mercati e in scia a Wall Street. Se a una prima valutazione la colpa del crollo delle quotazioni è stata data alle dichiarazioni sul possibile switch off della rete in rame, analisti più attenti hanno poi fatto notare la debolezza di tutti i titoli legati all'economia del Brasile, dopo l'ennesima svalutazione del real sul dollaro.E Telecom, attraverso Tim Brasil, è uno dei primi operatori del mobile nel Paese sudamericano. Archiviata la giornata in Borsa, rimangono aperte le questioni regolatorie e industriali. Le quali, a detta dello stesso Patuano, sono strettamente legate. Ieri, il manager - nel commentare il ricorso contro le tariffe dell'ultimo miglio - ha fatto notare come «nello stesso giorno sono state date due informazioni: le regole per il 2014 saranno fissate nel 2015 e intanto sono state riviste le regole per il 2010, 2011 e 2012. Chiunque debba pianificare un investimento con un ritorno decennale prova un certo scoramento». Ma c'è dell'altro: Telecom chiede anche regole «realistiche» e non distoniche, in un momento in cui «decidiamo un progetto, che il governo sta sponsorizzando, di avvicinare quanto più possibile la fibra al cliente». Abbassare il prezzo dell'ultimo miglio, sostiene l'azienda - sembra confermare la convenienza economica della tecnologia Fttc (con la fibra che arriva solo agli "armadi" telefonici grigi in strada)a scapito di quella Ftth (con la fibra fino alle case), indicata dal governo sia nello Sblocca Italia che nelle discussioni in corso con gli operatori e per cui sono previsti anche incentivi. In altre parole, il governo va in una direzione e l'AgCom nell'altra. I PUNTI LA RETE TLC Al momento la rete di tlc principale in Italia è quella in fibra di rame di proprietà di Telecom Italia METROWEB La società di F2i, Cdp e Fastweb ha fatto di Milano la prima città in Europa per collegamenti a banda larga INFRATEL La società di proprietà del Governo si sta occupando di ridurre il digital divide e spingere la banda larga VODAFONE Anche il gruppo inglese ha fatto una offerta per la quota SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 249 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il governo incalza Telecom "Investa sulla banda larga oppure lo farà lo Stato" 17/12/2014 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 24 (diffusione:556325, tiratura:710716) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 250 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato di maggioranza di Metroweb per contrastare quella di Telecom Foto: SOTTO ASSEDIO Gli interventi di Agcom e del governo mettono in dubbio la realizzazione delle strategie dell'ad Telecom Marco Patuano 17/12/2014 La Repubblica - Ed. nazionale Pag. 27 (diffusione:556325, tiratura:710716) Fiat e Chrysler scompaiono, c'è solo Fca Fiom: ma la produzione va all'estero Il mercato europeo rallenta ma il gruppo di Marchionne risale verso quota 6% Irisbus, dipendenti alla Industria Italiana Autobus. Termini, Grifa si ritira PAOLO GRISERI ROMA. Il mercato europeo dell'auto rallenta la crescita (+1,2) ma conferma il segno più che ha caratterizzato il 2014. Il gruppo Fca cresce più delle vendite e sale del 3,6 per cento nel vecchio continente tornando ad avvicinarsia quota6 per cento del mercato (5,8). Il quadro conferma che se il punto più basso della crisi è ormai alle spalle, chi sta uscendo meglio dal terremoto di questi anni sono ancora una volta le aziende tedesche. Volkswagen, Bmw e Mercedes rappresentano insieme il 46 per cento delle vendite, seguire dalle due case francesi al 20 per cento. L'Italia resta al 6 per cento ed è pur sempre il terzo paese tra quelli che possiedono ancora un'industria nazionale. Da ieri Fiat Group Automobiles ha cambiato ufficialmente nome ed è diventata Fca Italy. Analogamente ha fatto in Usa Chrysler che è diventata Fca Us. Dunque i due marchi storici Fiat e Chrysler rimarranno come brand automobilistici ma spariranno dalla sigla sociale. In Europa il 3,6 per cento di incremento di Fca è dovuto soprattutto al buon andamento di vendite di 500, Panda e soprattutto del marchio Jeep. Dal successo della Jeep Renegade e della 500 X (già presentata al Salone di Parigi ma non ancora sul mercato) dipende il futuro dello stabilimento di Melfi, oggi utilizzato solo per una parte della settimana, in attesa appunto della produzione della più grande della famiglia 500. Ieri la Fiom nazionale ha presentato i risultati di uno studio sugli stabilimenti italiani di Fca e Cnh (l'ex Iveco). Dall'analisi, presentata in conferenza stampa da Maurizio Landini, risulta che quasi la metà (più del 40 per cento) delle auto del gruppo Fca vendute nella Penisola non sono prodotte negli stabilimenti italiani. Secondo la Fiom, «nemmeno realizzando l'intero piano modelli presentato da Marchionne a Detroit si potrà raggiungere l'obiettivo di dare occupazione a tutti gli attuali dipendenti, oggi in gran parte in cassa integrazione». Più della metà dei dipendenti italiani di Fca, sottolinea la Fiom, è infatti interessato dagli ammortizzatori sociali mentre dal gennaio 2015 la paga delle tute blu di Marchionne sarà inferiore a quella degli altri metalmeccanici italiani. Dall'America giungono invece segnali opposti. Fca annuncia di aver chiuso con successo il collocamento di azioni e obbligazioni sul mercato Usa. Dai 100 milioni di titoli messi sul mercato è arrivato circa un miliardo di dollari dopo il pagamento di 33 milioni di commissioni di collocamento (le azioni sono state vendute al prezzo di 11 dollari l'una). Le obbligazioni (convertibili nel 2016) sono state vendute per un ammontare complessivo dopo il pagamento delle commissioni di 2,8 miliardi di dollari. In tutto Fca ha ricavato dall'operazione 3,8 miliardi di dollari. «Dopo la quotazione a Wall Street del 13 ottobre - ha dichiarato Marchionne - abbiamo compiuto un altro passo decisivo per fare di Fca un costruttore di auto globale. Intendiamo proseguire nella realizzazione del piano 2014-2018». Nella giornata di ieri sono giunti a destini opposti due stabilimenti del pianeta Fiat che il gruppo di Torino ha deciso di chiudere negli ultimi anni. Alla Irisbus è stato trovato un accordo con i sindacati per il trasferimento alla Industria Italiana Autobus dei 298 dipendenti della fabbrica di Avellino. E' definitivamente caduta, al contrario, l'ipotesi che a rilevare l'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese sia il gruppo Grifa. Al suo posto, ha detto ieri in una nota il Mise, siè presentato un nuovo gruppo, quello del componentista Metec. PER SAPERNE DI PIÙ www.fcagroup.com www.fiom.it Foto: LA PRIMA FIAT FU LA "3½ HP" COSTRUITA NEL 1899 Foto: LA PRIMA CHRYSLER È LA B70 PRODOTTA NEL 1924 Foto: FIAT POCO ITALIANE Landini: "Più del 40% delle Fiat vendute in Italia non sono prodotte qui" SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 251 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'industria 17/12/2014 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 1 (diffusione:309253, tiratura:418328) "Per le Poste meno lettere e più pacchi" Roberto Giovannini L'ad Caio presenta il piano 2015-2020: rivoluzione digitale per migliorare il servizio A PAGINA 21 Francesco Caio, ad di Poste Italiane, nel piano strategico presentato si prevedono tagli all'occupazione? C'è aria di esuberi? «C'è aria di investimenti e di crescita: puntiamo a un fatturato di 30 miliardi, e a una redditività che torni a crescere nel quinquennio. Faremo 8mila assunzioni, per la metà di professionalità necessarie a compiere la nostra evoluzione digitale. E si conferma la politica di gestione agevolata delle uscite, un processo fisiologico per un'azienda grande come Poste». La tendenza dei conti, a leggere il piano, però era preoccupante. Per quale ragione? «Sono cambiate le esigenze dei clienti: c'è meno domanda per certi servizi tradizionali, ma c'è ancora una struttura di costi e di processi rigida, legata a servizi universali ancorati a bisogni che oggi non ci sono più. Questa è la prospettiva con cui facciamo i conti nel piano di rilancio». E dunque, meno posta e lettere "classiche", più impegno nel settore redditizio dei pacchi, più finanza e più digitale... «Un'azienda vive e cresce solo se serve le esigenze del cliente di valore. Oggi tutti noi, se vogliamo ricevere con urgenza un pacco, siamo disposti a pagare di più. Se si valorizza un buon servizio, di qualità impeccabile, si è pronti a pagare un prezzo maggiore». A quanto pare però per le lettere ci sarà un drastico aumento delle tariffe. Si parla di 3 euro per una lettera consegnata in un giorno, contro i 60 cent di oggi... «Dipenderà da come il Parlamento definirà il nuovo servizio universale, dal negoziato con il Mise, e dalle indicazioni dell'Agcom. L'orientamento è comunque è quello: pagare di meno una posta più lenta, di più una posta veloce. Sta accadendo anche nelle Poste di tutti i paesi: ovunque si fanno i conti con un declino della corrispondenza e una forte crescita dei pacchi, legata al boom del commercio elettronico». E il fatto che la posta "normale" ora sarà consegnata a giorni alterni? «Oggi 3 italiani su 4 dichiarano di non volere la posta tutti giorni, ma che venga recapitata con certezza. Del resto, le famiglie spendono ogni mese solo 2 euro per la corrispondenza, e 57 per le telecomunicazioni. Se dobbiamo mandare un messaggio importante usiamo l'email, un sms o la Pec». Lei ha il mandato di mettere in ordine i conti e di andare alla privatizzazione. «La privatizzazione fa parte di questo piano a cinque anni. Un piano che tuttavia contiene scelte obbligate per rendere sostenibile l'azienda, che sia privata o che sia pubblica. Ma la privatizzazione è una prospettiva importante, anche di miglioramento dell'efficienza». Ormai quasi 22 dei 28 miliardi di fatturato di Poste è legato ai prodotti finanziari e ai pagamenti. Ma di recente la Consob ha espresso forti critiche sulle proposte di risparmio e investimento. La clientela, è l'accusa, viene spinta a sottoscrivere prodotti finanziari che sono più vantaggiosi per voi che per i risparmiatori. «Sono rilievi, appunto, che riguardano il periodo 2011-2013. Noi però li prendiamo molto sul serio, e abbiamo già varato misure per adeguarci alle indicazioni dell'Autorità. Ma attenzione: in un contesto in cui i vecchi Titoli di Stato rendono zero, dobbiamo offrire strumenti di risparmio che - con moderazione - offrano sempre sulla base delle esigenze del cliente un po' più di rischio, e un po' più di rendimento. È una sfida culturale anche per noi e i nostri dipendenti. Vogliamo mantenere la tradizionale sicurezza e affidabilità, ma anche ampliare il ventaglio dei prodotti offerti. Anche pensando ai fondi». Il punto della giornata economica Italia FTSE/MIB +3,27% FTSE Italia All Share +3,05% EuroDollaro Cambio 1,2512 Petrolio dollaro/barile 55,93 All'estero Dow Jones (NewYork) -0,64% Nasdaq (New York) -1,24% Dax (Francoforte) +2,46% Ftse (Londra) +2,41% Oro Euro/grammo 31,1635 Foto: Il nuovo servizio Consegne a giorni alterni per la posta ordinaria e, per chi desidera tempi più brevi pagando di più, consegne quotidiane anche di pomeriggio È l'ipotesi prevista dal nuovo piano delle Poste Al vertice Francesco Caio è ad e direttore generale di Poste dallo scorso maggio, dopo l'esperienza alla guida di Avio Aero SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 252 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INTERVISTA 17/12/2014 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 2 (diffusione:309253, tiratura:418328) Una vendetta contro i raid nel Nord che pesa sul ritiro Usa dall'Afghanistan L'attacco dopo l'offensiva del governo in Waziristan PAOLO MASTROLILLI INVIATO A NEW YORK L'attacco di Peshawar è una vendetta e un segnale, lanciato al governo pakistano e a quello americano, alla vigilia del ritiro dall'Afghanistan. Tehrik e Taliban, il gruppo che ha rivendicato il massacro dei bambini nella scuola gestita dalle forze armate, aveva avuto un ruolo anche nell'attentato contro Malala Yousafzai, ma stavolta l'obiettivo non era il sistema dell'istruzione. Lo scopo era far pagare ai militari pakistani l'offensiva contro questa formazione alleata di al Qaeda, chiarire che non è sconfitta, e avvertire gli Usa che la guerra nella regione non è finita. Anzi, il ritiro previsto alla fine dell'anno potrebbe generare una crisi simile a quella dell'Isis in Iraq. Ttp, la sigla con cui vengono chiamati i taleban del Pakistan, ha le sue origini nell'invasione dell'Afghanistan lanciata dagli americani dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, quando molti comandanti e militanti attraversarono il confine per cercare rifugio nella regione del Waziristan. Per anni l'intelligence aveva pensato che lo stesso Osama bin Laden fosse nascosto tra quelle montagne, prima di scovarlo e ucciderlo ad Abbottabad. La nascita ufficiale di Tehrik i Taliban, però, viene fatta risalire al 2007, quando Baitullah Mehsud ne divenne il capo. Il gruppo lanciò una serie di attacchi, come quando prese ostaggi nel quartier generale delle Forze Speciali pakistane a Rawalpindi, ed è sospettato di aver organizzato anche l'attentato che nel dicembre del 2007 uccise la ex premier Benazir Bhutto. Baitullah fu ucciso da un drone americano nell'agosto del 2009, così come il suo successore, Hakimullah Mehsud, nel 2013. All'inizio dell'anno il premier Nawaz Sharif aveva tentato di aprire il dialogo con il Ttp, e a febbraio c'era stato un incontro a Islamabad fra i negoziatori governativi e gli emissari dei taleban. Da una parte, però, Sharif era finito subito nel mirino di chi lo accusava di essere troppo morbido con i terroristi; dall'altra Tehrik e Taliban si era spaccato, fra chi rifiutava persino l'idea di parlare e chi invece l'accettava, a patto che sul tavolo ci fosse la creazione di un governo islamico aderente alle regole più strette della sharia. I colloqui così erano finiti prima ancora di cominciare, perché l'appuntamento di febbraio doveva servire a definire una «road map» per la trattativa che poi non era mai stata percorsa. Il governo aveva reagito intensificando le operazioni militari, con l'aiuto degli americani, per sconfiggere e cancellare Tto. L'offensiva ha avuto successo, eliminando molti militanti e mettendo il gruppo in un angolo. Da qui è nato l'attacco alla scuola di Peshawar, che uno dei comandanti di Tehrik e Taliban, Jihad Yar Wazir, ha rivendicato così: «Volevamo che i militari pakistani provassero il nostro stesso dolore, quando i loro bombardamenti uccidono i nostri figli. Siamo pronti ad una lunga guerra contro lo Stato fantoccio americano del Pakistan». Una minaccia che pesa anche sul ritiro Usa dall'Afghanistan. 8 anni La nascita ufficiale di Tehrik e Taliban viene fatta risalire al 2007 25 mila Il numero dei miliziani del gruppo taleban pachistano Foto: B.K. BANGASH/AP Foto: A rischio I bambini della scuola di Peshawar vengono scortati dai padri a casa SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 253 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Retroscena 17/12/2014 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 3 (diffusione:309253, tiratura:418328) «Come a Beslan Inviare subito gli psicologi» [E. CAP.] «Dopo uno choc del genere è difficile che si possa tornare come prima, ma si può imparare a convivere con il trauma». Ennio Bordato, pediatra, è il presidente della Onlus «Aiutateci a salvare i bambini». Nel 2004 era a Beslan, in Ossezia del Nord, dopo che i separatisti ceceni avevano ucciso centinaia di persone (fra cui 186 bambini) in una scuola. Come si interviene in una situazione di questo tipo? «Dopo la fase di primo soccorso, bisogna far arrivare sul posto gli psicologici. È fondamentale agire subito, come abbiamo fatto a Beslan. I bambini, ma anche gli adulti, vanno aiutati a gestire la sindrome post traumatica da stress (Dpts)». Di che cosa si tratta? «È una patologia psichiatrica molto grave che può manifestarsi dopo un evento traumatico, dall'incidente stradale all'alluvione fino all'attentato terroristico». Come si manifesta? «Panico, svenimenti, paranoia di essere impazziti, dipende dai soggetti». E come si cura? «In realtà non è che si guarisce mai del tutto, ma si può imparare a convivere con il disturbo. Bisogna riconoscere i sintomi e controllarli. Con i bambini di Beslan abbiamo utilizzato dei dvd interattivi. Attraverso il gioco abbiamo aiutato i ragazzini a capire le loro ansie. A quel punto riuscire a governarle è stato più semplice». E ora, a dieci anni di distanza, come stanno? «La situazione è mista. Quelli che avevano alle spalle una famiglia con strumenti culturali adeguati hanno elaborato il trauma, e ora stanno molto meglio. La maggior parte di loro studia all'università grazie alle sovvenzioni che Mosca diede ai sopravvissuti della strage. Altri però non si sono mai ripresi, e continuano a vivere nell'incubo». SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 254 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INTERVISTA 5 domande a Ennio Bordato pediatra 17/12/2014 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 4 (diffusione:309253, tiratura:418328) Italicum, Jobs Act e Costituzione Il premier punta al (difficile) tris Nella seconda metà di gennaio prima del voto per il Quirinale FABIO MARTINI ROMA Nell'augusto Salone dei Corazzieri - tra stucchi, arazzi settecenteschi e finte logge - Giorgio Napolitano sta pronunciando il suo ultimo saluto alle alte autorità dello Stato, un discorso per nulla rituale: Matteo Renzi ascolta con espressione seriosa, attento a non mutarla neppure nei passaggi per lui più gratificanti e non sono pochi. Anzi mai così tanti dal pulpito presidenziale. Poi, quando il Capo dello Stato conclude il suo discorso, per il premier è come un «rompete le righe», Renzi torna Renzi. Gli si avvicina la «nemica» Rosy Bindi e lui la bacia e scherza: «Io vengo dalla Val d'Arno e lei dalla Val di Chiana, tra le due valli c'è sempre stato cattivo sangue, il nostro problema è quello!». Poi, alle sue spalle si appalesa un'altra donna «tosta», Susanna Camusso e anche in questo caso Renzi dispensa baci: «Ti dovrei dire delle cose, se non ci fosse qualche giornalista...». Uno di loro stuzzica il premier: «E' proprio Natale...». E Renzi, di rimbalzo: «No, no, il 24 faccio i decreti attuativi del Jobs Act e... non sarà una giornata di pace». Un Renzi che scherza con tutti, su di giri e però, appena finiti gli ultimi convenevoli al Quirinale, il presidente del Consiglio è tornato subito a palazzo Chigi per una riunione operativa. Assieme al ministro del Lavoro Poletti, per continuare a limare i decreti attuativi del Jobs Act. Certo, Renzi è uno stakanovista, è uno che lavora davvero dalla mattina presto a notte tarda, eppure mettere a punto il testo migliore della riforma del lavoro, non è soltanto una questione di iper-attivismo. Renzi si sta mettendo avanti col lavoro in vista di un gennaio caldo e stavolta la consueta enfasi dei mass-media non c'entra. Tanto per cominciare il calendario istituzionale oramai è tracciato, anche se non è ancora ufficiale. Il 13 il presidente del Consiglio pronuncerà a Strasburgo il discorso conclusivo del semestre di presidenza italiana nella Ue e dunque, dall'indomani, ogni giorno è buono per le annunciatissime (non da lui) dimissioni del Capo dello Stato. Lo farà con una lettera e da quel momento, secondo i dettami della Costituzione, dovranno trascorrere non più di 15 giorni prima che i Presidenti delle due Camere possano convocare in seduta comune i parlamentari e i delegati regionali. Questo significa che prima della convocazione delle Camere riunite, quasi certamente il 2 febbraio 2015, il Parlamento avrà due settimane piene per potere deliberare tutto quello che sarà messo in calendario. Teoricamente il governo potrebbe tirare su le reti con un «pescato» copioso: seconda lettura della riforma del Senato e di quella elettorale, approvazione finale nelle apposite Commissioni parlamentari del Jobs Act. Per il governo saranno settimane piene o settimane bianche? In altre parole, gli «alleati» di Forza Italia consentiranno al governo una pesca miracolosa proprio alla vigilia delle delicatissime sedute per l'elezione del Capo dello Stato? Ieri sera al Quirinale, il presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, il forzista Francesco Paolo Sisto, dubitava: «Mi sembra difficile che senza Capo dello Stato si possano approvare riforme di quella entità». Dunque governo e maggioranza resteranno nella palude? «Mi sembra difficile che qualcuno riesca a paralizzare tutto fino alla fine di gennaio - sostiene il vicepresidente dei senatori Pd Giorgio Tonini sicuramente Renzi continuerà ad occupare la scena, sempre all'attacco, potendo sostenere che lui sta lavorando e gli altri paralizzano». Intanto questa mattina alle 8 il premier incontrerà i senatori sulla riforma elettorale: non è escluso che, davanti al maxiostruzionismo della Lega, la maggioranza decida di by-passare le Commissioni e di portare direttamente il testo in aula. Foto: DANIELE SCUDIERI/IMAGOECONOMICA Foto: Rebus Il palazzo del Quirinale a Roma SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 255 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Retroscena 17/12/2014 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 5 (diffusione:309253, tiratura:418328) Partita aperta per decidere il futuro della legislatura MARCELLO SORGI A chi si aspettava l'annuncio - o il preannuncio - delle dimissioni, Giorgio Napolitano, nel rituale incontro di fine anno con le alte cariche dello Stato, ha risposto con un serio appello alla stabilità, accompagnato da un esplicito riconoscimento per il lavoro portato avanti dal governo, sia nel campo delle misure anti-crisi che in quello delle riforme, da critiche ai sindacati per le posizioni radicali assunte negli ultimi tempi, e da un no secco alle ipotesi di elezioni anticipate ventilate spesso anche sui giornali. Se ne ricava la conferma, seppure indiretta, che, non un nuovo scontro elettorale, ma piuttosto la partita del Quirinale, sarà il vero appuntamento decisivo del prossimo anno. Evitando di parlarne ieri, il Presidente ha lasciato intuire che è intenzionato ad aprirla senza fretta, aspettando che maturino le condizioni per una successione non traumatica sul Colle, grazie a un'intesa che Renzi ha cominciato a cercare con tutti i suoi interlocutori. Dopo l'incontro con Prodi lunedì, il premier ieri ha fatto una seconda mossa in linea con l'esclusione della delicata materia della Presidenza della Repubblica da ogni tipo di accordo preferenziale con Berlusconi, come quello sancito, e ormai traballante per la verità, sulle riforme con il patto del Nazareno. Il premier in Parlamento s'è rivolto ai 5 stelle per spingerli ad abbandonare l'atteggiamento ostruzionistico e a cercare di dialogare con il Pd. L'uscita dal gruppo parlamentare di un deputato grillino in direzione Dem, e la possibile scissione di altri parlamentari sia alla Camera che al Senato, hanno determinato una reazione durissima in aula dei senatori M5s. Sebbene Renzi si sia dovuto difendere da contestazioni molto dure, è chiaro che la porta del Nazareno rimane aperta per i transfughi del Movimento. Può darsi che sia solo una tattica per convincere l'ex-Cavaliere che l'idea di scambiare il voto favorevole di Forza Italia alla legge elettorale e alla trasformazione del Senato non è accettabile e a farlo tornare sui suoi passi. Ma se Berlusconi dovesse continuare a prendere tempo per ritardare l'approvazione delle riforme, i voti degli ex-grillini potrebbero risultare utili, forse perfino indispensabili, sia per rispettare le scadenze che Renzi s'è imposto a fine gennaio, sia nelle votazioni seguenti per eleggere il successore dì Napolitano. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 256 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Taccuino 17/12/2014 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 5 (diffusione:309253, tiratura:418328) Dopo il "dissidente zero" altri sedici grillini verso l'addio * Dal Colle all'Italicum, si aprono nuovi scenari FRANCESCO MAESANO ROMA Il dissidente zero è uscito dal gruppo. Il deputato siciliano Tommaso Currò ha annunciato ieri in aula l'addio al M5S, votando con la maggioranza la risoluzione sulle politiche Ue. «Con il 25 per cento del consenso elettorale dovevamo contribuire a risolvere i problemi del Paese e rendere l'Italia più competitiva nello scenario internazionale, invece nonostante il dissenso interno, abbiamo giocato alla delegittimazione ed alla distruzione senza alcuna forma di rispetto e di responsabilità», ha concluso, mentre seduto al banco dietro al suo l'ex capogruppo Villarosa lo guardava strabuzzando gli occhi. Nell'aprile del 2013 Currò era stato il primo a esporsi pubblicamente in un'intervista a «La Stampa» contro la linea di chiusura totale dettata da Grillo e Casaleggio. Nasceva in quel momento l'area dei dissidenti, un gruppo che i vertici del Movimento hanno cercato di sfoltire scrollando a strattoni ed espulsioni l'albero della loro creatura politica per far cadere quelle che hanno sempre considerato mele marce. Venti mesi dopo quei frutti indesiderati sono arrivati a maturazione. I deputati dissidenti giurano che non c'è correlazione, che l'addio di Currò non prelude a una scissione più ampia, ma lontano dai microfoni la versione cambia. Passate le feste natalizie una dozzina di deputati e almeno quattro senatori abbandoneranno il Movimento. Raggiungeranno alcuni tra i transfughi che stazionano alle Camere in attesa di un soggetto politico alternativo. Un nuovo gruppo al Senato, dove bastano dieci nomi, e una nuova componente alla Camera. In tutto una trentina scarsa di parlamentari pronti a sedersi a tutti i tavoli, dalla partita per il Quirinale a quella per la nuova legge elettorale. Tanti e ancora confusi gli obiettivi politici: ottenere il reddito di cittadinanza e realizzare qualcuna delle promesse fatte in campagna elettorale. Renzi ha commentato soddisfatto: «Io ho fatto un'apertura ed è stata capita», alludendo agli appelli delle scorse settimane diretti ai parlamentari dell'area critica. L'uscita di Currò con ogni probabilità gli era nota, ma il risultato politico resta: se i nomi dell'area critica porteranno fino in fondo lo strappo la legislatura si arricchirà di un nuovo soggetto col quale trattare, più incline al pragmatismo dell'albero che l'ha prodotto. @UNODELOSBUENDIA 10 senatori Sono quelli necessari a costituire un nuovo gruppo: i dissidenti del M5S potrebbero farlo nelle prossime settimane 8,8 milioni I voti conquistati dal M5S alle elezioni politiche del 2013, al terzo posto dopo centrosinistra e centrodestra SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 257 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Retroscena 17/12/2014 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 15 (diffusione:309253, tiratura:418328) "Il Corridoio mediterraneo vale il 17% del Pil dell'Ue" Tav, si scaverà da Chiomonte. Renzi e Valls presto al cantiere MAURIZIO TROPEANO INVIATO A ROMA L'Unione Europea batte il tempo a Italia e Francia per la Torino-Lione e lo fa sulla base di uno studio che classifica il Corridoio mediterraneo, quello che da Siviglia arriva fino a Kiev passando per la pianura padana, come quello con un effetto di valorizzazione più alto rispetto agli altri otto, per la crescita economica del «mercato interno dei 28 Paesi Ue». Ecco perchè «se Italia e Francia hanno soldi e carte in regola, Bruxelles finanzierà il 40% del costo del tunnel di base», ha spiegato il commissario Ue per il Corridoio mediterraneo, l'olandese Jan Brinkhorst. Ieri i lavori della commissione intergovernativa italo-francese sono serviti anche per ragionare sui siti dove inizieranno i lavori per la galleria di 57 chilometri. Si scaverà anche in Italia ma il cantiere non sarà più localizzato a Susa bensì alla Maddalena di Chiomonte. Lo studio sui corridoi Brinkhorst illustrerà nel dettaglio i risultati della ricerca realizzata da Pricewaterhouse Cooopers il 22 gennaio al Parlamento europeo ma ieri ha anticipato alcuni dati macro-economici che evidenziano il «peso» del Corridoio mediterraneo nell'Europa continentale. Quella fascia di territorio larga 100 chilometri che si sviluppa intorno ai 3000 chilometri di rotaia da ovest ad est, produce un Pil che vale il 17% di quello dei 28 paesi dell'Ue e serve il 18% della popolazione. Certo, il corridoio è frammentato, con linee storiche obsolete e poche linee ad alta velocità ma secondo Brinkhorst «l'eliminazione del collo di bottiglia della Torino-Lione rappresenta un volano per la crescita economica» e per Paesi in difficoltà come Italia e Francia «un investimento di alcuni miliardi nei prossimi anni ha una funzione anti-ciclica». Ecco perché «l'Ue lo considera uno tra i cinque progetti principali in campo infrastrutturale». Susa dice addio alla talpa Se così stanno le cose, allora è chiaro che la palla è in mano a Roma e Parigi. Ieri i presidenti della Cig, Mario Virano e Louis Besson, hanno definito le tappe per completare il dossier di candidatura con la richiesta dei fondi. «Adesso afferma il francese - la task force deve definire il quadro delle opere da realizzare e la relativa richiesta di finanziamento». Virano spiega che la richiesta per il periodo 2014/2020 dovrebbe essere compresa tra i 3 e i 4 miliardi, il 40% a carico dell'Ue. «Tra gennaio e febbraio il Cipe darà il via libera al progetto definitivo e saranno ultimate le procedure per dar vita al nuovo soggetto promotore». Le diplomazie dei due Paesi stanno lavorando sia alla predisposizione del protocollo addizionale al trattato di Roma (necessario per avviare i lavori del tunnel di base ) sia per organizzare una cerimonia con i due primi ministri, Valls e Renzi, in occasione dell'avvio dei lavori della discenderia di Saint Martin La Porte. Uno scavo di 9,5 chilometri che di fatto, una volta ultimato, diventerà un pezzo di una delle due canne del tunnel di base. In Francia ci sarà un secondo grande cantiere dove far partire la talpa per il tunnel di base. Il terzo sarà in Italia, con ogni probabilità a Chiomonte. Sarà il Cipe, attraverso una prescrizione, a dare il via libera ad Ltf di studiare un'eventuale modifica: «Tecnicamente - spiega il direttore Maurizio Bufalini - si può fare». 8,5 miliardi È il costo per lo scavo del tunnel di base lungo 57 km 26 febbraio È l'ultimo giorno del 2015 per presentare la richiesta di contributi all'Ue 9,5 chilometri La lunghezza della discenderia tra Saint Martin e La Praz. Diventerà un pezzo del tunnel di base Foto: ALESSANDRO DI MARCO/ANSA Foto: La grande talpa imbocca la galleria che parte da Chiomonte SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 258 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Retroscena 17/12/2014 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 23 (diffusione:309253, tiratura:418328) L'Europa gela Renzi "Le regole non cambiano" Il premier: investimenti fuori dal Patto. Bruxelles: impossibile MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTE DA BRUXELLES Matteo Renzi va avanti convinto, vuole che l'Europa «consenta lo scorporo dei grandi investimenti in opere pubbliche» dal Patto di Stabilità, magari «anche previa verifica Ue». Promette battaglia domani in sede di Consiglio Ue, come nei colloqui ad alto livello in seno al Partito socialista europeo che accusa di ostentare «una timidezza incomprensibile». Vuole la regola aurea, il premier, la vuole contro la crisi, però la risposta che raccoglie dalla Commissione, proprio da quel vicepresidente Frans Timmermans, un socialista che parla italiano, è rigorosa e ortodossa. «Le regole sono le regole e non posso cambiarle con un tocco - ammette l'olandese -. Noi dobbiamo garantirne il rispetto. Se vuole fare altrimenti, Renzi deve aprire un dibattito al Consiglio europeo». Le parole di Timmermans sono in linea con lo spirito che anima il Programma di lavoro per il 2015 che la Commissione Ue ha presentato ieri all'Europarlamento. L'agenda è stata alleggerita, «abbiamo messo solo quello che possiamo portare a compimento», avverte l'olandese. Il presidente Juncker assicura che il suo esecutivo «intende concentrarsi sull'essenziale» e che «la priorità principale è la crescita e l'occupazione», seguite dal perfezionamento del mercato unico, in particolare per l'Energia, e dalla lotta all'evasione e all'elusione fiscale, problema scivoloso per il lussemburghese. Un menu più magro, più facile, «con la disponibilità a cambiare se il Parlamento o i governi ce lo chiederanno». E' importante il ruolo che la Commissione si propone di giocare, diverso dal passato e riflesso nella replica a Renzi. Sostiene Timmermans che «non è detto che l'Ue debba risolvere tutti i problemi, particolarmente quelli che possono e devono essere affrontati a livello nazionale». Di seguito, auspica che la Commissione diventi motore di pressione su Parlamento e governi perché ognuno faccia la propria parte al giusto livello, a Bruxelles e in casa propria. Oltre a ciò, l'esecutivo deve mantenere il ruolo di garante dei trattati. Applicare e far applicare le regole esistenti, quindi rimettersi alla politica dei Ventotto per scriverne delle nuove. E' questo il caso degli investimenti e l'ipotesi di un loro scorporo. L'Italia lo chiede da tempo, sarebbe una via di uscita per togliersi di dosso - anche solo temporaneamente e su un percorso preciso - una parte dell'immenso fardello del debito nazionale. Eppure la partita non è affatto facile. Buona parte della Commissione, sostenuta da molti a partire dalla Germania, invita a non minare la credibilità del Patto. I popolari all'Europarlamento sono piuttosto per il rigore, mentre Gianni Pittella (presidente gruppo socialista) sposa la linea Renzi: «Serve una scelta chiara a favore della flessibilità». Dialogo aperto, insomma, nell'ambito del dibattito sulla flessibilità che sarà avviato in gennaio, alla vigilia degli insidiosi esami marzolini sui conti di Italia, Francia e Belgio. Sebbene una fonte altolocata ricordi che «la flessibilità non deve essere una scusa per non fare le riforme» e che «sarà comunque difficile». Timmermans, pragmatico, vuole riportare la responsabilità nelle mani di chi c'è l'ha davvero, i governi nazionali e l'europarlamento. Il programma alleggerito della Commissione ha suscitato un vespaio, proteste per il taglio della proposte sulla circolarità dei rifiuti, sulle lavoratrici in dolce attesa, le emissioni nell'aria, l'armonizzazione delle accise sugli alcolici. «Erano cose che voi e il Consiglio non siete riusciti ad ratificare», a detto agli eurodeputati. Ora promette «provvedimenti migliori» per sostituire formule obsolete, «senza compromessi sugli obiettivi, cercando tuttavia un metodo più adeguato per realizzarli», fermo restate «che faremo quello ci verrà detto di fare». Mossa interessante, quella di Juncker e del vice olandese. Vogliono un faro sul fatto che le decisioni sono politiche e dipendono da entità democraticamente elette dai cittadini europei. Se glielo lasceranno fare, è una mossa che potrebbe ridare un discreto tono all'immagine dell'Unione. 300 miliardi Il piano Juncker punta a muovere questa cifra 2000 miliardi Il debito dell'Italia (circa 2076), il 133% del Pil: troppo Foto: AFP SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 259 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Retroscena 17/12/2014 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 23 (diffusione:309253, tiratura:418328) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 260 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Programma Il presidente della Commissione Jean-Claude Trichet: ieri ha illustrato la sua agenda al Parlamento europeo 17/12/2014 La Stampa - Ed. nazionale Pag. 32 (diffusione:309253, tiratura:418328) Bernabei: "Show essenziale degno del servizio pubblico" "Purtroppo ai nostri tempi uno come lui non c'era" MICHELA TAMBURRINO ROMA Ettore Bernabei è l'idea stessa della televisione pubblica. E dalla postazione privilegiata della conoscenza, l'ha sempre guardata con attenzione. Direttore, le è piaciuto lo show di Roberto Benigni sui Dieci Comandamenti? «Moltissimo e per diversi motivi. Da uomo di televisione ho prima di tutto apprezzato la sua capacità di reggere un monologo tanto lungo senza mai perdere una grande proprietà di linguaggio». Da semplice spettatore? «Ho molto apprezzato che sia andato all'essenzialità, rispettando credenti e non credenti. Le sue convinzioni sono state espresse in modo chiaro, pensando allo spettatore a casa oltre che al pubblico in studio. È vera tv di servizio pubblico». E da credente? «Sono rimasto soddisfatto. Ne è uscito che Dio esiste, che ha creato il mondo. I punti base di cui si è perso, nel nostro tempo, consapevolezza e conoscenza. Senza voler fare polemiche». Le ha ricordato la sua televisione? «Purtroppo non avevamo un Benigni così bravo, però ci ispirava lo stesso criterio. Parlo al plurale perché eravamo un gruppo che la pensava in modo diverso: Arrigo Levi, Furio Colombo e io avevamo però un minimo comune denominatore, il modo di vivere e di essere che ci permetteva di fare una televisione di quel tipo. Eravamo d'accordo su alcuni punti essenziali. Ma quella è storia, guardiamo all'oggi». E com'è l'oggi? «Oggi c'è un significato culturale che la televisione generalista deve garantire. Quella televisione generalista che conserva comunque il primato d'ascolti». Dunque una Rai che deve dare di più nell'intrattenimento. «Credo sia molto importante che ci sia una riaffermazione dei valori e dei principi come ha fatto Benigni. Perdere i punti di riferimento essenziali è molto pericoloso. Avere posizioni di equilibrio e rendere chiara e comprensibile a tutti una materia così complicata non è da tutti». Foto: Produttore Ettore Bernabei è stato direttore generale della Rai dal 1960 al 1974; nel 1992 ha fondato la Lux Vide SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 261 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Intervista 17/12/2014 Il Messaggero - Ed. nazionale Pag. 3 (diffusione:210842, tiratura:295190) IPOTESI DI ACCORDO CON I DEM SUL SISTEMA DI VOTO: ITALICUM IN VIGORE NEL 2016 ARCHIVIATO IL MATTARELLUM Marco Conti IL RETROSCENA R O M A Gli auguri di Natale Silvio Berlusconi li ha sempre considerati un lavoro a parte al quale si dedica ogni anno con estrema cura. Ieri pomeriggio, giunto a Roma direttamente da Arcore, ha incontrato a lungo Franco Zeffirelli andando nella casa del regista ed ex senatore di FI. Subito dopo la cena con i senatori in un ristorante vicino al Colosseo e oggi la "trasferta" sulla Laurentina da "Checco dello scapicollo" per cenare insieme ai deputati. In mezzo qualche riunione per cercare candidati per le regionali in grado di tenere unito un partito in forte fibrillazione e sostanzialmente orfano di un leader ancora alle prese con i servizi sociali. BLOCCO È proprio sulla fine «della grande sofferenza», come la definisce, che il Cavaliere conta per tornare a riprendersi il partito insidiato da Raffaele Fitto e da coloro che immaginano di costruire l'ennesimo partito di centro in grado di raccogliere le anime sparse di un moderatismo che ormai fatica a rintracciarsi persino tra gli elettori. La battaglia contro le tasse e l'euro rappresenta per Berlusconi l'occasione per ricostruire un blocco moderato che però, manco a dirlo, riconoscerebbe solo lui come unico leader possibile e in grado di aggregare. Ma è proprio questa convinzione che scricchiola, vista l'insistenza con la quale Forza Italia chiede a Matteo Renzi di rivedere nella legge elettorale la soglia del tre per cento. La sfida di Fitto punta infatti dritta al partito la cui gestione è di fatto affidata ad un gruppo ristrettissimo di eletti dal quale emerge la senatrice Maria Rosaria Rossi, unica detentrice del potere di firma delle liste elettorali. «Dobbiamo ritornare al patto del Nazareno prima versione - spiega l'ex ministro Altero Matteoli - non ci piace il premio al partito e lo sbarramento è troppo basso». Malgrado le contorsioni interne, dentro Forza Italia si respira aria di rassegnazione. E ieri sera durante la cena Berlusconi avrebbe spiegato che con il Pd l'accordo sull'Italicum si è trovato inserendo la clausola di salvaguardia che fissa le elezioni al primo gennaio 2016. Resta da vedere cosa accadrà del Consultellum che l'ex premier vorrebbe per ora lasciare al suo posto. D'altra parte nell'endorsement al governo Renzi del presidente della Repubblica si legge anche il richiamo a coloro che chiesero a Napolitano di restare in carica. Tra questi c'è anche Berlusconi che però guarda con crescente sospetto alle ultime mosse del premier che per ricompattare il Pd ha ripreso a tessere rapporti incontrando ieri l'altro Romano Prodi e parlando con sempre maggiore frequenza con Pier Luigi Bersani. GUARDIA «Il patto del Nazareno prevede anche il Quirinale», continua a sostenere l'ex Cavaliere che non intende farsi tagliar fuori dalla scelta del successore di Napolitano o farsi bruciare dall'ex delfino Angelino Alfano. A «dare le carte» il Cavaliere avrebbe anche rinunciato - come pretende il Rottamatore - se non fosse che rifiuta di essere solo uno dei contraenti l'intesa che porterà il Parlamento a scegliere il nuovo capo dello Stato. In sostanza si sono materializzati, nel giro di poche settimane, i dubbi di un sempre più stanco Denis Verdini che a suo tempo aveva messo in guardia Berlusconi sui rischi di un confronto muscolare con palazzo Chigi che avrebbe costretto Renzi «a cercare altrove l'intesa per poi presentarci un "prendere o lasciare"». A lasciare il Cavaliere non ci pensa proprio. Anche perché dovrebbe vedersela con quello strettissimo inner circle del lunedì (composto da familiari e collaboratori della prima ora) che Renzi se lo vorrebbero tenere «tutta la vita». A rendere concrete le paure del Cavaliere ci sono i continui smottamenti del M5S. Dopo le parole di ieri del capo dello Stato, che Berlusconi si è guardato bene dal commentare, la sensazione di ritrovarsi presto davanti ad un "prendere o lasciare" è fortissima: «Napolitano non può chiederci di votare qualunque cosa», sbotta uno dei senatori azzurri che nella cena di ieri sera hanno firmato la letterina di Natale consegnata all'ex Cavaliere ricca di buoni propositi. Ovviamente. Foto: Silvio Berlusconi SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 262 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il timore di Berlusconi per l'asse Pd-ex Cinquestelle 17/12/2014 Il Messaggero - Ed. nazionale Pag. 3 (diffusione:210842, tiratura:295190) Ma per salvare riforme e legge elettorale preferirebbe tenersi il Patto del Nazareno Il capo dell'esecutivo arruola i fuoriusciti M5S e lavora allo sgretolamento di Grillo PRIMA MOSSA: METTERE IN SICUREZZA L'ITALICUM APPROVANDOLO PRIMA DELL'ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE: «COSÌ EVITO I RICATTI» Alberto Gentili IL RETROSCENA R O M A Lo schema scelto da Matteo Renzi per la Grande Partita del Quirinale è ormai chiaro. Mani libere, «nessun diktat da nessuno», né da Silvio Berlusconi né dalla minoranza dem, e gioco a tutto campo. La controprova è arrivata ieri. Dopo aver spaventato l'ex Cavaliere incontrando lunedì a palazzo Chigi l'indigesto Romano Prodi, il premier ha dato massima enfasi allo sgretolamento dei Cinquestelle in una giornata in cui Giorgio Napolitano si è confermato il suo più convinto sponsor. La strategia di Renzi ha avuto una dimostrazione plastica prima alla Camera e poi al Senato. A Montecitorio, il premier ha salutato entusiasta la decisione del grillino Tommaso Currò di abbandonare Beppe Grillo: «Ho fatto un'apertura ed è stata capita». Confidando poi di sapere fin dal mattino che proprio ieri Currò avrebbe lasciato il gruppo pentastellato per passare, probabilmente, a quello del Pd. Un atteggiamento che fa il paio con la telefonata fatta qualche giorno fa a Massimo Artini, il deputato toscano espulso da Grillo. E sempre ieri a palazzo Madama, mentre i senatori Cinquestelle l'insultavano, il premier ha dichiarato: «Urlate perché siete frustrati, perché perdete pezzi...». Poi, ironico: «Vi mandiamo un caro abbraccio, siamo solidali per la vostra frustrazione». L'operazione di Renzi è ormai chiara. Forte di ben 450 grandi elettori su 1009, il premier e segretario del Pd lavora per allargare il suo esercito arruolando i fuoriusciti Cinquestelle: in tutto sono già 23 (8 alla Camera e 15 al Senato) e i boatos parlamentari danno per sicuri altri 20 deputati in gennaio. Proprio alla vigilia dell'elezione del nuovo capo dello Stato che dovrebbe scattare a fine mese, dopo le dimissioni di Napolitano previste per metà gennaio, al termine del semestre di presidenza dell'Unione europea. Ma chi parla con Renzi, chi raccoglie le sue confidenze, è pronto a scommettere che l'arruolamento dei ribelli Cinquestelle in realtà non nasconde l'intenzione di un presidente della Repubblica eletto a maggioranza assoluta dei grandi elettori, senza Berlusconi. «Far balenare questa possibilità», dicono a palazzo Chigi, «è piuttosto un modo per spingere l'ex Cavaliere a rispettare il patto del Nazareno e l'accordo sulla legge elettorale e la riforma costituzionale. Sappiamo tutti che Berlusconi è tentato di far saltare il Patto perché fa sempre più fatica a contenere i ribelli guidati da Fitto, ma così facendo resterà fuori dalla partita del Quirinale». Un epilogo, assicurano i suoi, sgradito a Renzi: «Senza Berlusconi addio riforma costituzionale e probabilmente addio anche alla riforma elettorale», dice un renziano doc. LE DUE OPZIONI L'ex Cavaliere, in questa partita a Risiko che andrà avanti per un mese e mezzo, è utile a Renzi per limitare il potere d'interdizione della minoranza dem guidata da Pier Luigi Bersani e Massimo D'Alema. E anche per realizzare il sogno di essere il King maker di un presidente della Repubblica - «indicato dal Pd» - votato dalla stragrande maggioranza del Parlamento. «Il metodo Ciampi», lo definiscono al Nazareno, dove ricordano come nel 1999 Carlo Azeglio Ciampi fu eletto alla prima votazione con 707 voti su 1010. Ma l'impresa non è semplice. Tutt'altro. Sia per le divisioni nel Pd, sia per lo sgretolamento di Forza Italia: difficilmente i ribelli guidati da Raffaele Fitto seguiranno gli ordini di Berlusconi. «A meno che non si trovi un salvatore della Patria gradito a tutti. Ma questa figura ancora non c'è...», sospirano al Nazareno. Così avanza una seconda opzione: il capo dello Stato eletto, a partire dalla quarta votazione, a maggioranza assoluta. Magari con l'aiuto dei fuoriusciti Cinquestelle. Nel frattempo Renzi cerca di portare al sicuro la riforma elettorale. A dispetto dei 17mila emendamenti presentati in Commissione, il premier intende approvare l'Italicum direttamente in aula a metà gennaio. Giusto pochi giorni prima che comincino le votazioni per eleggere il successore di Napolitano. «Così nessuno potrà ricattarci mischiando il Quirinale all'Italicum». Ogni riferimento a Berlusconi e alla minoranza dem è assolutamente voluto. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 263 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il premier vuole le mani libere: il Colle con o senza Forza Italia 17/12/2014 Il Messaggero - Ed. nazionale Pag. 3 (diffusione:210842, tiratura:295190) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Matteo Renzi SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 264 17/12/2014 Il Giornale - Ed. nazionale Pag. 1 (diffusione:192677, tiratura:292798) Troppo benigno il Dio secondo Roberto Marcello Veneziani Ètroppo buono il Signore secondo Mosè Benigni apparso sul Monte SinRai. Troppo benigno il Dio robertiano, non considera il male, il dolore, l'ingiustizia che regnano nel mondo, nella natura e nella storia dell'uomo. Il Dio del Vecchio Testamento non è il Dio cristiano, clemente fino al perdono; è inflessibile e severo, a volte tremendo. E i suoi Comandamenti, sette su dieci, sono dei divieti da codice penale che prescrivono il Non fare e il Non dire, non sono dei peana al Creato o delle carezze alle creature, come invece li ha rappresentati il giullare di Dio. Però, al di là del buonismo cosmico della sua favola biblica, a volte retorica e melensa, dobbiamo essere grati a Benigni. Perché ha portato Dio in prima serata, ha parlato del Bene e dell'Amore, ha riportato l'anima al centro della vita, nel cuore delle persone. La sua fiaba sui Comandamenti è stata un'eccellente e appassionata esortazione a diventare migliori nel nome del Signore. Certo, la sua predica presuppone la fede in Dio e nel disegno divino e intelligente del creato. Una fede come scommessa assoluta, al di là della ragione e della morte. Se non credi nella mano paterna di Dio, nella Provvidenza e nella certezza che tutto alla fine volge al bene, al giusto e al bello, nonostante le smentite della vita e della storia, il sermone di Benigni si riduce a fiction emoticon. Comunque è stato un bene portare Dio e i Comandamenti in tv tramite la parola e la recitazione di Benigni. Ha aperto una finestra sul cielo e una breccia alla fiducia. servizi a pagina 26 SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 265 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cucù 17/12/2014 Il Giornale - Ed. nazionale Pag. 4 (diffusione:192677, tiratura:292798) Berlusconi trova una sponda nei richiami del Quirinale Il Cavaliere ha apprezzato l'appello di Napolitano al rispetto della stabilità E a cena rassicura i senatori: «Delle liste me ne occuperò io, c'è spazio per tutti» L'ATTACCO A RENZI Brunetta : « Il premier fa promesse che non può o non vuole mantenere» RISCOSSA VICINA «Le due coalizioni sono 41 a 36: uniti possiamo recuperare» ABerlusconi il discorso di Napolitano, tutto teso a blindare il percorso delle riforme - e quindi anche il patto del Nazareno - non dev'essere dispiaciuto. Ma fino a sera le ugole dei forzisti sono rimaste serrate, come a indugiare su quale linea ufficiale tenere. Di certo il Cavaliere resta convinto che le riforme vadano approvate, anche pagando il prezzo di un appoggio a un premier che lo convince sempre meno. Troppo importante poter mettere la firma in calce alla Nuova Repubblica. E troppo importante essere al tavolo nel momento di scegliere il successore di Napolitano. Il quale ha ribadito quali sono i suoi obiettivi che, in questo momento, coincidono con quelli del Cavaliere: in primis la stabilità e quindi l'altolà alle urne. Presumibilmente apprezzato anche il passaggio rivolto ai sindacati che «devono rispettare le prerogative del governo» ma che tradizionalmente hanno sempre posto veti su tutto. E non solo: quando Napolitano parla di «voci di scissioni che portano instabilità» sicuramente pensava a Civati & C. ma il concetto - è il pensiero di Berlusconi potrebbe calzare a pennello anche per i malpancisti azzurri. Fitto in testa. Berlusconi predica unità attorno a se stesso e, dopo aver passato parte del pomeriggio a casa del maestro Franco Zeffirelli - amico che non vedeva da tempo - si dedica al partito. Per cena raduna tutti e sessanta i senatori al ristorante le Terme del Colosseo per gli auguri di Natale: un modo per rinfrancare i parlamentari e tentare di spegnere le fibrillazioni interne. Cena frugale: pizza, fritti e mozzarelle più confetti tricolore per tutti. Il Cavaliere si scusa: «Mi spiace non aver avuto frequentazioni regolari con voi ma come sapete i limiti alla mia libertà hanno pesato non poco. Sappiate che le mie porte, però, sono sempre aperte». Rassicura tutti i presenti: «Ci sarà spazio per tutti voi accanto a persone nuove con passione, entusiasmo e idealismo». E poi aggiunge: «Delle prossime liste me ne occuperò io personalmente». Berlusconi vede la possibilità di riscatto a portata di mano: «Le due coalizioni, centrosinistra e centrodestra, sono date 41 a 36 - spiega -. Quindi c'è spazio per la rimonta e presto saremo richiamati a mettere in campo la nostra saggezza e la nostra esperienza». Ma c'è un ma: «Non mi importano gli attacchi personali. L'unica cosa che dobbiamo evitare è farci vedere divisi». La linea però non muta: sì alle riforme ma assolutamente no alle politiche economiche di questo governo. Tant'è vero che lascia al capogruppo alla Camera Renato Brunetta il compito di affondare la lama sul premier. Il suo discorso a Montecitorio è quasi feroce: «Il 24 febbraio, quasi 300 giorni fa, signor presidente del Consiglio, lei si impegnava ad affrontare prima del semestre europeo le scelte legate alle politiche sul lavoro, sul fisco, sulla pubblica amministrazione, sulla giustizia, partendo naturalmente dalle riforme istituzionali ed elettorali sulle quali si è registrato un accordo che va oltre alla maggioranza che sostiene questo governo e per il quale noi non possiamo che dire che gli accordi li rispetteremo nei tempi e nelle modalità prestabilite». E poi arriva il «ma»: «Gli accordi che lei pure citava non li ha rispettati, né nei tempi né nei modi». Quindi: «Lei è inguaribilmente affetto da azzardo morale: un comportamento opportunistico post-contrattuale». di Francesco Cramer Roma L'ultimo sondaggio 38,1 Sono in percentuale i voti che otterrebbeilPartitodemocraticosecondoilsondaggiorealizzato ieri da Ixè per «Agorà» 14,1 Sono in percentuale i voti che otterrebbe Forza italia secondo il sondaggio realizzato ieri da Ixè per «Agorà» 18,6 Sono in percentuale i voti che otterrebbeilMovimento5Stelle secondoilsondaggio realizzato ieri da Ixè per «Agorà» Foto: EX PREMIER Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi [Ansa] SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 266 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato il retroscena 17/12/2014 Il Giornale - Ed. nazionale Pag. 30 (diffusione:192677, tiratura:292798) L'emotività è per la pena di morte, il ragionamento la esclude Mario Cervi Caro Metelli, lei insiste e io allora mi azzardo a riaffrontare un tema al quale sono state dedicate intere biblioteche. Ossia l'ammissibilità e l'utilità della pena capitale. Gli argomenti pro e contro - ma con i contro a farla ormai quasi da padroni - sono noti e ripetuti fino all'estenuazione. I «contro» hanno avuto come capostipite o come maggior araldo, è bene ricordarlo, il nostro Cesare Beccaria. Personalmente mi schiero senza esitazioni tra gli abolizionisti, anche se capisco bene quanto l'efferatezza di alcuni criminali ci induca tutti o quasi a invocare, per loro, la condanna a morte. L'emotività è per la pena suprema, il ragionamento secondo me porta ad escluderla. Anche perché non è dimostrato che la morte sia un deterrente efficace, e perché in Paesi sicuramente democratici come gli Stati Uniti i garantismi legali fanno sì che l'esecuzione del colpevole avvenga anni e anni dopo il suo delitto. Sì ci capita a volte di desiderare il ritorno della pena di morte. Magari all'ingrosso, per liberarci di troppi individui fastidiosi. Ci vorrebbe allora la ghigliottina a vapore che si pretendeva fosse stata inventata nell'Ottocento, quando la pena di morte era in gran voga, e alla quale Giuseppe Giusti - quello di Sant'Ambrogio - dedicò una poesia. Ne cito le due prime sestine. «Hanno fatto nella China/ una macchina a vapore/ per mandar la guigliottina:/ questa macchina in tre ore/ fa la testa a centomila/ messi in fila./ L'istrumento ha fatto chiasso/ e quei preti han presagito/ che il paese passo passo/ sarà presto incivilito;/ rimarrà come un babbeo/ l'Europeo». Dopo analoga lettera non pubblicata mi permetto di insistere: a questo gentiluomo reo confesso del barbaro assassinio della signora di Frosinone gli facciamo un po' di processi e poi lo mandiamo a spasso dopo pochi anni di galera (secondo la prassi vigente in questo sgangherato Paese) oppure spendiamo poche lire per una pallottola in fronte? Secondo voi come risponderebbero al quesito i parenti di tante vittime innocenti e la maggior parte degli italiani? Giuseppe Metelli e-mail SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 267 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato la stanza di Mario Cervi 17/12/2014 Il Giornale - Ed. nazionale Pag. 30 (diffusione:192677, tiratura:292798) Il presepe che unisce l'Europa Paolo Granzotto Caro Granzotto, ecco che ci risiamo coi presidi che per «rispetto» della sensibilità degli alunni islamici proibiscono di allestire il presepe nelle scuole. Ma si può essere più rintronati da overdose di politicamente corretto? O sta avanzando in Europa come un rullo compressore la dittatura della laicità (vedi Francia)? Ludovico Germano e-mail Il rispetto della sensibilità islamica nel disprezzo delle nostre tradizioni; il rispetto della loro fede nel disprezzo della nostra. Questo è, caro Germano, il pidocchioso concetto di integrazione che nutre il pensiero unico e dominante. Un multiculturalismo che si pretende, che si esige, mono, costituito da uno solo: il loro, dei «migranti», fottendosene della nostra, di cultura. E se poi uno s'azzarda a dire che non gli sta bene l'esclusione dalle mense scolastiche del prosciutto (sempre per non urtare la sensibilità maomettana), si prende pure dell'islamofobo razzista. Beh, su questa pidocchieria ha fatto giustizia l'instancabile Mario Borghezio, allestendo negli spazi ufficiali del parlamento europeo, nel bel centro dell'atrio di ingresso, un magnifico presepe. «È qui che tutto è cominciato, nella greppia - ha detto monsignor Fellay dopo averlo benedetto alla presenza di molti europarlamentari di varie nazioni -. È pertanto del tutto normale che i dirigenti dell'Europa rendano omaggio a questo Dio venuto fra gli uomini per salvarli». Nessuno fra i 751 parlamentari - nemmeno Barbara Spinelli o Curzio Maltese - o fra le migliaia di funzionari ha obiettato richiamandosi al rispetto per la sensibilità dei pure molti fieri laicisti, atei, miscredenti o ad altri déi devoti che si accalcano a Bruxelles. Riconoscendo così nel presepe un simbolo che non discrimina, che non divide, che non offende - come invece pensano certi presidi nostrani - ma semmai unisce e conforta. Grazie all'iniziativa di Borghezio, bella lezione per gli antipresepisti al kebab. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 268 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'angolo di Granzotto 17/12/2014 Avvenire - Ed. nazionale Pag. 9 (diffusione:105812, tiratura:151233) Colle, il piano (e i numeri) di Renzi Berlusconi non è la prima scelta. L'obiettivo vero è tenere tutto il Pd unito La fronda in Fi, il veto di Alfano su Prodi, i "rinforzi" al premier in arrivo dalle Regioni, le minacce della Lega. E il profilo-Padoan MARCO IASEVOLI Il primo giro d'orizzonte è stato completato da Luca Lotti, e parla chiaro: dal punto di vista dei numeri, nella partita del Colle Matteo Renzi deve ricompattare il Pd. Una scelta che vuol dire mettere nello zaino 416 voti, cui aggiungere almeno 20 fedelissimi rappresentanti regionali (su 58 totali). In totale fa 436, meno di 70 voti dal quorum dei 504 necessario dalla quarta votazione in poi. Non c'è alcuna altra strategia che avvicini così tanto all'obiettivo di eleggere senza convulsioni il nuovo capo dello Stato. È lì, nel Pd, che vanno scelti il «profilo» (un politico? un tecnico? una via di mezzo? società civile?) e i diversi piani operativi (da chi inizia il dialogo?). Tre forni equivalenti, centrali i popolari Con un Pd coeso, Renzi può concedersi il lusso di accendere anche uno solo dei tre forni che il Parlamento ha a disposizione: Forza Italia, Ncd-Udc, M5S. Al momento il più affidabile è quello centrista della nuova Area popolare, con 80 grandi elettori cui si aggiungerebbe, in una logica di maggioranza, anche Scelta civica e gli altri sostenitori di Palazzo Chigi. Ma da Alfano è già arrivato un veto su Prodi, quindi se il nuovo capo dello Stato nasce in "quota maggioranza" il profilo alla Pier Carlo Padoan (e simili) potrebbe spuntarla. Berlusconi potrebbe anche aggregarsi, ma come "aggiunto" e non come perno. Berlusconi da "risorsa" a "rischio" I freddi numeri di Lotti hanno consegnato a Renzi uno stato dei fatti preoccupante sul fronte di Forza Italia. Berlusconi controlla una forchetta tra i 60 e gli 80 voti sui 130 totali del suo partito. Con un di più di complicazione: l'accordo con l'ex Cav. può far perdere pezzi a sinistra. La domanda di questi giorni è se il gioco valga la candela. La corte ad M5S per tenere caldo il piano B Ieri Renzi, durante l'informativa in Aula sul Consiglio Ue, ha battibeccato con l'ala dura degli M5S (140 grandi elettori) corteggiando però indecisi e dissidenti, sino ad "applaudire" l'uscita dal gruppo grillino di Tommaso Currò. «Abbiamo bisogno anche di voi - ha detto il premier in Aula -, non si può costantemente veder buttata via con le liste di proscrizione l'occasione di una forza politica che rappresenta milioni di elettori, non vi hanno mandato qui per insultare». Parole che fanno breccia tra chi vorrebbe collaborare su riforme e Colle. Partendo dal nome di Prodi, Renzi potrebbe ricorrere in extremis al dialogo organico con M5S o con Sel ed ex pentastellati (il cui numero potrebbe crescere). Il modello-Ciampi e i veti di Salvini Se il Pd è davvero unito, è più facile piegare gli altri minacciano un presidente a maggioranza e quindi "sognare" di chiudere la partita al primo colpo, come accadde con Ciampi. Ma basta un soffio di vento per fallire. E uno di quelli che dovrebbe collaborare a raggiungere i due-terzi (671 voti) richieste nelle prime tre chiame, ovvero Matteo Salvini, ieri ha gelato Renzi su Prodi: «Sarebbe uno scempio, lo impediremo fisicamente». Le cifre 1007 IL COLLE È SCELTO DA 949 ONOREVOLI E 58 "REGIONALI" 671 I VOTI CHE SERVONO NEI PRIMI TRE SCRUTINI 504 IL QUORUM CHE VALE DAL QUARTO VOTO IN POI SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 269 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Retroscena 17/12/2014 Avvenire - Ed. nazionale Pag. 10 (diffusione:105812, tiratura:151233) «È una vergogna, reagiremo subito» Renzi vaglia tutte le opzioni e prepara la sfida: gli affari non sono tutto Esecutivo indispettito per una scelta «assurda e inattesa». Oggi Gentiloni alle Camere. Il premier preferisce il silenzio (M.Ias.) Passato lo choc, il governo cerca una reazione a tutto campo. Già è stata allertata Lady Pesc, Federica Mogherini, perché stavolta l'Ue, la Nato e l'Onu si facciano carico seriamente del caso, e Renzi domani a Bruxelles porrà il caso agli altri 27 capi di governo. Sul fronte italiano, ci sarà un'iniziativa a 360 gradi: oggi si vedranno per fare il punto Palazzo Chigi, Esteri e Difesa alla presenza anche del sottosegretario con delega ai Servizi segreti Marco Minniti. Inoltre Gentiloni parlerà alla Camera e Pinotti parteciperà alle riunioni della commissione Difesa. È già stata attivata l'intera rete diplomatica formale e informale, compresi i top manager (a partire da Finmeccanica) che in India hanno commesse e affari. Renzi ha forse già sentito o certo sentirà il primo ministro indiano Modi. «In 24 ore dobbiamo essere in grado di dare una risposta a questa vergogna», è l'imperativo del premier ai ministri e allo staff. Ma Renzi per ora preferisce non parlare. È rimasto davvero sorpreso dalla decisione della Corte suprema indiana. Sa che ora il Paese si aspetta una risposta forte, senza compromessi, che però va elaborata senza farsi prendere dalla rabbia. Si attende il rientro dall'India degli avvocati per capire nel dettaglio cosa abbia portato il tribunale a pronunciarsi contro una richiesta umanitaria. Le fonti che seguono il caso per l'Italia hanno descritto un clima conflittuale nella Suprema corte, con una netta divisione tra il procuratore che aveva riconosciuto le ragioni dei due fucilieri e il presidente che ha orientato la maggioranza sulla linea della severità. Già si lavora poi all'arbitrato internazionale, che però ha tempi lunghi. È chiaro che le opzioni sul campo sono tante, dal disimpegno dalle missioni antipirateria o da altri impegni internazionali sino a quelle estreme come il boicottaggio e l'interruzione dei rapporti (anche commerciali) con New Dehli. Anche se c'è sempre il timore di isolare ulteriormente i due fucilieri. Già la decisione di non rimandare Latorre il 16 gennaio è sofferta, perché rende più complicata la situazione di Girone. Però a questo punto evitare lo scontro frontale è molto difficile. «Gli affari non sono tutto», si è sfogato il premier per dire che stavolta bisogna andare fino in fondo. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 270 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Retroscena 17/12/2014 Avvenire - Ed. nazionale Pag. 10 (diffusione:105812, tiratura:151233) Frattini: «La Ue unita chieda all'Onu di denunciare Delhi» L'ex ministro degli Esteri: troppi errori da subito, io contrario ai marò sui mercantili. E quel tribunale non ha giurisdizione LUCA LIVERANI Ormai lo posso dire, visto che sono passati più di tre anni. Da ministro degli Esteri, alla Difesa e agli armatori italiani dissi che senza regole chiare non autorizzavo la presenza di militari italiani su navi civili». L'ex ministro degli Esteri Franco Frattini, oggi presidente della Società italiana per l'organizzazione internazionale (Sioi) interviene «da giurista» per dire che la storia dei marò «è nata male». E che ora «l'unica via per uscirne è un atto politico formale dell'Unione europea, che chieda all'Onu di dire all'India che non ha la giurisdizione per giudicare dei militari italiani». E un Paese che agisce così «non ha le credenziali per aspirare a un seggio nel Consiglio di sicurezza. Ma scherziamo?». È sorpreso dal no indiano alle richieste dei nostri marò? Decisione assolutamente prevedibile. La cosa nasce storta fin dal primo giorno. Da quando fu commesso l'errore capitale di autorizzare la nave a entrare nelle acque territoriali. E, ancora più grave, a far scendere i due marò dalla nave che non sarebbe stata certo assaltata dall'India, trattandosi di territorio italiano inviolabile. È mancata una catena di comando chiara che indicasse chi decide, in caso di crisi, a bordo di un naviglio civile con militari, in missione antiterrorismo. Ormai sono passati oltre tre anni e le posso svelare un retroscena... A cosa si riferisce? Da ministro degli Esteri avevo affrontato la questione. E nel mio fascicolo, nell'ultima riunione col ministero della Difesa e l'associazione degli armatori civili, avevo annotato di mio pugno: "Senza regole di ingaggio chiare io non consento e non autorizzo che vi sia presenza a bordo di militari armati". Se un armatore privato prende due contractor israeliani o ucraini o albanesi, gli costeranno 1.000 euro al giorno. Con i militari si spende meno, ma si impegna la bandiera italiana. Poi seppi che il presidente Monti recuperò quel fascicolo in cui molti mesi prima non avevo dato il mio consenso. Sono abituato per la mia formazione a studiare gli aspetti giuridici. E avevo capito che se ci fosse stata confusione sulle regole d'ingaggio una vicenda del genere sarebbe potuta accadere. Ed è accaduta, purtroppo. Lei da ministro seguì i casi di italiani arrestati... Bisogna conoscerla, l'India. È un paese democratico, non una dittatura. Ma la loro "tattica" è sempre stata: "Cosa volete? Abbiamo giudici indipendenti, il processo ha i suoi tempi. E voi italiani ci parlate di giustizia lenta?" Per i marò serviva ben altro. Che cosa si doveva fare, ad esempio? Internazionalizzare la crisi. Da subito. Non un anno e mezzo dopo incontrando Ban Ki-Moon. O appellandoci a Kathy Ashton perché dicesse mezza parola. E l'India ha risposto: siamo la quarta potenza, tiriamo dritti. Quando sono coinvolti militari in missione, non si tratta di un comune caso penale: le regole internazionali dicono che sono soggetti solo alla giurisdizione del loro Paese. Perfino nel caso, ben diverso, del Cermis... Noi italiani, soffrendo, abbiamo rispettato il principio consegnando i piloti americani agli Usa. Ora la questione più che giuridica è politica. Siamo nelle mani della Corte suprema indiana. Che ha rinviato, è stata in ferie, ha preso mesi per decidere se era terrorismo o reato comune, o per scegliere tra la corte di Kerala o di Dehli. Per dire di no, invece, sono stati velocissimi. E questo ennesimo schiaffo arriva proprio mentre abbiamo la presidenza dell'Ue. L'India non si preoccupa affatto chi è presidente di turno. A stento lo sa. Considera solo i rapporti bilaterali. L'Europa per potere contare sull'India deve fare gesti politici. Non serve una nota stampa, ma una dichiarazione congiunta del presidente del Consiglio Tusk e del presidente della Commissione Juncker, a nome dei 28, al segretario generale dell'Onu, perché denunci la violazione di una norma internazionale a carico di un paese dell'Ue. Se no, non ne usciamo. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 271 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'intervista 17/12/2014 Il Foglio Pag. 2 (diffusione:25000) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PICCOLA POSTA Adriano Sofri Dopo averla tenuta a lungo sulla corda, Erdogan ha deciso: Fuori l'Europa dalla Turchia. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 272 17/12/2014 ItaliaOggi Pag. 1 (diffusione:88538, tiratura:156000) Sul Colle, Renzi o vince o perde. Non ci sarà il pareggio DI GOFFREDO PISTELLI a pag. 4 Con un tweet puntuto sulle Olimpiadi, l'altroieri sera Claudio Velardi ha gettato un sasso nello stagno del pessimismo dei commentatori, degli analisti e degli osservatori di cose politiche, uscendo dal coro di biasimi e lazzi contro Matteo Renzi, reo d'aver annunciato la candidatura italiana ai giochi del 2024. «Devono avere una vita triste quelli che in queste ore scatenano il loro sarcasmo contro la sola ipotesi delle Olimpiadi a Roma» ha scritto. Questo 60enne napoletano, una vita fra politica, giornalismo e comunicazione, annette all'episodio, ossia la reazione all'ipotesi di ospitare il grande evento sportivo, un valore che va ben oltre il merito della vicenda stessa. «È il maledetto clima del Paese», dice al telefono mentre scende dalla metro romana di cui si distingue il rumore di fondo. Domanda. È il pessimismo di cui molti cominciano a parlare, Velardi, che ha radici oggettive ma che spesso travalica la natura dei p r o b l e m i , come notava, da queste colonne, l'imprenditrice Marina Salamon... R i s p o s t a . Questo clima ha radici nella crisi che viviamo, sarebbe assurdo negarlo, e i fatti recenti, l'evidenza della corruzione intendo, certo non aiutano. Ma c'è dell'altro... D. Che cosa? R. Tutto ciò ha a che fare con il carattere attuale di molti Italiani. Guardano al Paese con la percezione della stagione di grandezza vissuta, ormai in tempi lontani, e vivono il declino presente, introiettandolo quasi nella loro pelle. Renzi combatte questo clima depresso ma ho l'impressione che, se i cittadini non si rialzano e non manifestano la voglia di tornare a fare cose, a essere propositivi, la strada per il premier si faccia davvero diffi cile. D. Uno spirito che gli Italiani devono darsi da soli, anche perché dalla politica diffi cilmente potrà venire... R. No, poverina, la politica va a rimorchio di ciò che succede, non impone un'agenda né un mood. E poi c'è la parte peggiore della politica, ossia i media, che soffi ano sul fuoco. D. Anche lei c'è l'ha coi giornalisti... R. Ma è così. Certi media ricevono vantaggi, da questo clima, cioè, passa la loro sopravvivenza, in una spirale, in un continuo rimbalzo, in un gioco tragico. I media parlano male del Paese perché pensano che l'Italia parli male di se stessa e quindi il Paese, che si vede e si legge in questa rappresentazione, finisce per adeguarvisi. In questo, se uno prova a dire o fare qualcosa, a manifestare speranza, fi ducia, viene interpretato come un ascaro, servitore del potere di turno oppure... D. Oppure? R. Oppure, nel migliore dei casi, un ingenuo. D. Marchio di infamia... R. Certo, perché siamo il Paese in cui la furbizia paga, no? D. Scatta l'ironia... R. E no, magari fosse l'ironia, si alimenta il sarcasmo, che è la cosa peggiore. No, questo non è un Paese ironico, oggi. Vede, in gioventù, ho frequentato le pagine, assai belle, di Antonio Gramsci, il quale distingueva fra ironia e sarcasmo... D. Vale a dire? R. Diceva che l'ironia è leggera, lieve, div e r t e n t e , disincantata. Ma non ti affonda. Il sarcasmo invece è piombo. D. In effetti, particolarmente su Twitter, che è ormai una fi nestra privilegiata su giornalismo e politica, si nota una certa autocommiserazione compiaciuta. Siamo ormai al pessimista collettivo... R. Vede si tratta di chi si sente in qualche modo mancato a un'impresa nella vita, nella vita collettiva dico ma che, invece di rialzarsi, punta ad affondare tutto e tutti. La mia generazione di rottamati, per esempio, trova nel fallimento di tutti un'assoluzione facile. Non abbiamo fallito noi, se falliscono tutti. Capisce? D. C'è anche un aspetto generazionale quindi? R. Molto nasce dalla biografie. Se io mi sono fatto prepensionare a 47 anni, come faccio a partecipare alla una fase nuova del Paese, segnata da ottimismo e speranza? Perché, caro mio, qui ognuno « tene 'o serpone dinto 'o manicone », come dicono a Napoli, ossia la serpe dentro la manica, che poi starebbe per lo scheletro nell'armadio che si usa dire altrove. Qui c'è una gran parte di Italiani che vive di provvidenze, di prepensionamenti, di assistenze, piccoli imbrogli quotidiani. E per loro è oggettivamente diffi cile dire: «Adesso partecipo anche io». Meglio i cosiddetti, maledetti, diritti acquisiti. Per cui è tutto un gioco di ripiegamento continuo. D. E Renzi? R. E che può fare? Nel momento in cui lui lancia le Olimpiadi, anziché esserci, da parte di tutti, l'idea che si possa fare, senza corruzione, senza tangenti, con l'idea di provarci, ecco il sarcasmo di cui sopra. D. I cinque cerchi rappresentanti con le manette, oppure la prima pagina del Fatto che dice: «La mafia si allena». R. In questo sarcasmo distruttivo, la sinistra si distingue. Sempre che il SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 273 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato INTERVISTA CLAUDIO VELARDI 17/12/2014 ItaliaOggi Pag. 1 (diffusione:88538, tiratura:156000) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 274 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Fatto possa richiamarsi ancora alla Questi fetentoni, questi disgraziati, e la prego di scrivere queste mie parole, si propongono di far fallire Renzi e se ciò comporta di far fallire anche l'intero paese, pazienza... sinistra. Una cosa triste: la sinistra nasce per cambiare il mondo e fi nisce per fare le pulci a questo e a quello. Una deriva culturale ed etica. D. Si diceva che, se non cambia il clima, per Renzi sarà dura... R. Certo. Lui cerca continuamente di pompare energia, per far emergere uno spirito diverso. Non è cosa da poco. Però perché un clima diverso venga a galla ci sarebbe bisogno anche di qualche dato strutturale, e invece viviamo una crisi che non è colpa certo di Renzi ma che è legata al declino dell'Europa. D. Ormai chi gli è contro, più che un'altra opzione, sembra quasi invocare la Troika.... R. Quelli che gli sono contro, specialmente dentro il Pd, si rendono conto che il dato politico non è cambiato: sì il premier è sceso nel consenso, ma nei sondaggi, per quello che contano, è sempre lì, poco sotto il 40. E allora alimentano questo clima. Perché sanno che, se questo clima cresce, il renzismo ne viene minato alle basi. D'altra parte cosa dice l'uomo della strada, la persona semplice? D. Che cosa? R. Non fa tante ri essione e dice: «Se fallisce anche Renzi, che era l'ultima spiaggia...». E allora, questi fetentoni, questi disgraziati, e la prego di scrivere questi giudizi, che lo sann o, insiston o. E se affonda l'Italia, pazienza... D. Tanto peggio, tanto meglio. Ma siamo già nelle dinamiche politiche. In questo scontro, lo si è già intuito, il Quirinale è decisivo. R. È la madre di tutte le battaglie, non v'è dubbio. D. E non sembra anche a lei che si voglia preparare per il premier un trappolone? R. Certamente. Infatti bisogna sperare che Silvio Berlusconi lo capisca e faccia tutto quello che può per s sostenere Renzi. Se si sfi la o non riesce a tenere una parte signifi cativa dei suoi voti, la situazione può diventare assai rischiosa. D. Renzi ha visto Romano Prodi, ha fatto bene? R. Probabilmente gli ha detto che sarebbe stato lui il suo «piano b». Ma serebbe una sconfi tta per il premier. D. Perché? R. Perché avere al Quirinale uno che ha la forza di essere un protagonista della politica non sarebbe vantaggioso per lui. E poi l'Italia della sfi ducia e delle depressione convergerebbe in un candidato così per il Colle. D. Perché B. dovrebbe opporsi? R. Perché anche lui è interessato a sconfi ggere l'Italia della sfi ducia e della depressione. Lo è strutturalmente: perché, malgrado l'età, Berlusconi resta uno che vive di speranza e di futuro. D. E Renzi chi potrebbe opporre per il Colle? R. Il nome è indifferente, contano le caratteristiche. Ma lui, in questo, vince o perde. Non ci sono pareggi. D. Se dovesse perdere, si farebbe tutto più difficile. Innanzitutto sarebbe impossibile sciogliere le camere. R. Non solo, il Colle sarebbe sensibile alle ragioni di quelli che l'hanno sostenuto, manterrebbe un fi lo con loro, ossia tutti quelli che avversano Renzi, cioè con tutti gli apparati di questo Paese. D. Se passa il disegno di Renzi, invece? R. Le cose cambiano. Innanzitutto gli avversari del segretario all'interno del suo partito, penseranno soprattutto a conservarsi il seggio, perché il voto anticipato tornerebbe a essere un'arma forte. Il Parlamento risulterebbe ammansito, finirebbe questo ostruzionismo latente e vedremmo fi nalmente andare spedite le riforme. D. Quindi Renzi che deve fare per affrontare questa sfi da decisiva? R. Deve costruire il patto degli ottimisti contro l'Italia dei depressi. Se ci riuscirà, avrà la strada spianata. twitter @pistelligoffr © Riproduzione riservata Foto: Claudio Velardi 17/12/2014 ItaliaOggi Pag. 2 (diffusione:88538, tiratura:156000) La partita a scacchi sul Quirinale è cominciata disinnescando Prodi Per Renzi è meglio non averlo come nemico SERGIO SOAVE La vigila della elezione di un nuovo presidente della Repubblica è sempre stata caratterizzata da manovre di ogni genere, quasi sempre andate a vuoto. Non ci sarebbe niente di nuovo da sottolineare se la situazione fosse quella del normale esaurimento del periodo di presidenza. Invece il presidente è tuttora in carica e non ha indicato una data per le dimissioni che è intenzionato a rassegnare, il che non fornisce neppure le coordinate temporali delle operazioni che si intrecciano, il che le rende anche più aleatorie del solito. Il candidato naturale di un'assemblea di grandi elettori dominata dal Partito democratico è Romano Prodi, che però un'assemblea assai simile, costituita dagli stessi parlamentari che saranno integrati da nuovi rappresentanti regionali più orientati al centrosinistra, lo ha bocciato clamorosamente, il che ha portato alla conferma di Giorgio Napolitano. Però la stessa candidatura in tempi diversi ha significati diversi, com'è accaduto proprio a Napolitano, avversato dal centrodestra alla prima elezione e sostenuto soprattutto da Silvio Berlusconi nella seconda. Prodi eletto mentre Pier Luigi Bersani cercava di costruire una maggioranza avrebbe agevolato quel tentativo, che fallì con la sua bocciatura, Prodi eletto dai democratici nuovamente uniti avrebbe oggi il senso di una accettazione generale della guida del partito e del governo da parte di Matteo Renzi. È quindi ovvio che Renzi abbia sondato per primo il professore bolognese, che altrimenti sarebbe diventato con ogni probabilità il candidato sostenuto dalla opposizione democratica, in grado forse di passare con l'appoggio dei grillini e comunque di impallinare qualsiasi candidato alternativo proposto dal patto del Nazareno. È comprensibile anche che Prodi tema un'altra bruciatura pubblica e non voglia prestarsi a giochi che non controlla; comunque Renzi ha ottenuto il risultato minimo, quello di evitare che quella pesante candidatura potesse essere giocata contro di lui. È come la mossa di apertura di una partita a scacchi, in sostanza prevista e prevedibile, comprese le reazioni di Berlusconi e le controreazioni di chi nega che nel patto del Nazareno sia incluso il Quirinale. Anche qui si assiste a una fi era delle ovvietà: Berlusconi dice che il patto non reggerebbe a una scelta per il Quirinale considerata ostile, e la segreteria del Pd risponde parlando d'altro, come se un nesso oggettivo evidente potesse essere superato con una distinzione puramente formale e retorica di tematiche istituzionali differenti. Dalle prime mosse non si indovina l'andamento di una partita complessa e questo vale a maggior ragione per quella del Quirinale, com'è quasi sempre accaduto. © Riproduzione riservata SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 275 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL PUNTO 17/12/2014 MF - Ed. nazionale Pag. 4 (diffusione:104189, tiratura:173386) Fed ancora colomba per i mercati Gli ultimi contrastanti dati sull'andamento dell'economia americana non lasciano supporre sensibili e brusche variazioni rispetto alla condotta degli ultimi mesi. Wall Street ne trae beneficio (+0,2%) Matteo Radaelli Cessati gli acquisti di titoli a ottobre, le prossime mosse della Fed tornano a farsi più incerte. E potrebbe aumentare anche la volatilità dei mercati in occasione delle prossime riunioni della banca centrale americana. Quella odierna non dovrebbe portare a grosse novità.A meno che, come prevedono alcuni economisti, la Fed rimuova dal comunicato post-riunione l'aggettivo «considerevole» quando parla del periodo in cui si impegna a mantenere i tassi invariati. Il che farebbe supporre che l'aumento dei tassi nonè lontano. Ma è più probabile è che Yellen & co. modifichino solo di poco il comunicato, riconoscendo il miglioramento del mercato del lavoro, ma nulla più. Decisione più concrete sui tassi dovrebbero essere rimandate al 2015, con un primo rialzo atteso solo a metà anno. Gli ultimi dati confermano la forza dell'economia Usa, ma che tuttavia la crisi non sembra ancora completamente superata. A dicembre l'indice Pmi è sceso a 53,7 da 54 in novembre, ai minimi da 11 mesi, mentre le nuove costruzioni a novembre sono calate dell'1,6%, più delle attese. Non sorprende che non emergano aumenti delle pressioni inflazionistiche tali da richiedere interventi a breve. Inoltre, i recenti buoni dati sul mercato del lavoro non si sono tradotti in significativi aumenti dei salari, in novembre aumentati del 2.1% rispetto allo stesso periodo del 2013, che in termini reali fa lo 0.4%. Certo, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0.7% mensile contro lo 0.4% previsto, confermando che un migliore mercato del lavoro incide positivamente sui consumi. Ma solo una discesa più forte della disoccupazione, al 5.8% in novembre, potrebbe favorire rialzi più forti dei salari, favorendo ulteriori aumenti di spesa e inflazione. I mercati però non ritengono probabile un simile trend nei prossimi mesi, visto che ieri i rendimenti del decennale statunitense sono scesi sotto il 2,1%. Intanto il calo delle commodity e la forza del dollaro aiutano a tenere sotto controllo l'inflazione. Le prime sono calate del 20% negli ultimi sei mesi mentre il secondo è salito più del 10%. Il petrolio ha addirittura perso più del 40% da giugno. Se da una parte il crollo del Wti aumenta il potere d'acquisto delle famiglie, dall'altra potrebbe avere impatti devastanti sul settore petrolifero, che negli ultimi anni ha avuto un grosso boom. Basti pensare che, secondo Deutsche Bank, il 33% degli investimenti delle società dello S&P500 sono effettuati nel settore petrolifero, che impiega più di 9 milioni di persone. Le conseguenze potrebbero essere forti anche a Wall Street, dove le società petrolifere rappresentano tra il 15 e il 20% dei bond high yield. Con molti progetti che rischiano di andare fuori mercato, i default nel settore potrebbero infittirsi. E con un'inflazione contenutae un'economia globale in difficoltà la Fed non dovrebbe deviare dallo scenario di base di un primo rialzo nella riunione di giugno. Solo a marzo ci potrebbero essere indicazioni più concrete sulle intenzioni di Yellen & Co. Qualsiasi deviazione da tale scenario sarebbe una sorpresa. E proprio in previsione di una conferma di una linea di politica monetaria che in ogni caso è molto accomodante, essendo i tassi sui Fed Fund quasi a zero con un'inflazione all'1,7%, il listino di Wall Street ieri ha chiuso in positivo, malgrado le turbolenze provenienti da petrolio e Russia. (riproduzione riservata) EURO/DOLLARO 16 set '14 16 dic '14 Foto: Janet Yellen Foto: Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/fed SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 276 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato DALLA RIUNIONE DEL COMITATO MONETARIO ATTESA UNA CONFERMA DELLA POLITICA ATTUALE 17/12/2014 MF - Ed. nazionale Pag. 9 (diffusione:104189, tiratura:173386) Meno ricche le famiglie italiane Pesa la flessione dei prezzi delle case. Calo dell'1,4% nel 2013 e dell'8% rispetto al 2007. Ma l'Italia resta su livelli di ricchezza superiori a Germania e Usa. Indebitamento basso, il risparmio risale dopo 8 anni Francesco Ninfole Le famiglie italiane sono diventate meno ricche nel 2013. Il motivo principale è il calo dei prezzi delle case, il principale asset posseduto. Il calo della ricchezza è stato dell'1,4% nel 2013 (pari a 123 miliardi di euro) e una simile tendenza è stata osservata anche nel primo semestre 2014. Rispetto al 2007 la flessione è stata dell'8%. Comunque le famiglie italiane restano più ricche di quelle tedesche e americane, perlomeno in proporzione al reddito disponibile (che in Italia è calato più che altrove). Inoltre si conferma uno dei punti di forza del Paese: il livello di indebitamento è ancora basso (81% del reddito), nonostantei significativi incrementi dell'ultimo decennio. È questo il quadro che emerge dall'ultimo rapporto di Banca d'Italia sulle famiglie pubblicato ieri. I dati complessivi. A fine 2013 la ricchezza netta delle famiglie italiane, cioè la somma di attività reali (abitazioni, terreni, ecc.) e di attività finanziarie (depositi, titoli, azioni, ecc.), al netto delle passività finanziarie (mutui, prestiti personali eccetera),è risultata pari a 8.728 miliardi. Questo dato corrisponde a un valore pro capite di 144 mila euro e di 356 mila euro per famiglia. Le attività reali (5.767 miliardi) rappresentano il 60% della ricchezza lorda, le attività finanziarie (3.848 miliardi) il 40% e le passività finanziarie (886 miliardi) il 9,2%. La ricchezza netta complessiva, valutata a prezzi correnti, è diminuita di 123 miliardi (-1,4%) tra fine 2012e fine 2013. La diminuzione delle attività reali (-3,5%) è stata solo parzialmente compensata dall'aumento delle attività finanziarie (2,1%)e dalla riduzione delle passività (-1,1%). In termini reali, la ricchezza complessiva è scesa dell'1,7% in un anno. Dalla fine del 2007, anno in cui essa aveva sfiorato il valore di 9.500 miliardi ai prezzi del 2013, il calo ha superato l'8%. Secondo stime preliminari, nel primo semestre del 2014 la ricchezza netta delle famiglie sarebbe ulteriormente diminuita rispetto alla fine del 2013. Il calo (-1,2%) è dovuto a un'ulteriore flessione delle attività reali (-1,2%), alla diminuzione delle attività finanziarie (-0,4%) e all'aumento delle passività (2,2%). La variazione della ricchezza è legata a due fattori: il risparmio e i capital gain. Nel 2013 il risparmio, dopo otto anni di diminuzioni, è tornato a crescere, risultando pari a 46 miliardi contro i 34 dell'anno precedente. I capital gain nel 2013 sono stati invece negativi per 195 miliardi, per effetto del calo dei prezzi delle abitazioni e delle altre attività reali non completamente compensati dai capital gains finanziari. Ne è derivata una riduzione della ricchezza netta complessiva pari a circa 150 miliardi in termini reali. Le attività reali. A fine 2013 le attività reali delle famiglie italiane ammontavano a 5.767 miliardi, per l'85% abitazioni (4.900 miliardi, in media circa 200 mila euro a famiglia). Rispetto al 2000, la quota di ricchezza lorda in attività reali è cresciuta di 8 punti percentuali a scapito delle attività finanziarie. Tra le attività reali, è aumentata la quota detenuta in abitazioni di 3 punti. La ricchezza in abitazioni è diminuita nel 2013 del 4,1% (211 miliardi). Le attività finanziarie. A fine 2013 le attività finanziarie ammontavano a 3.848 miliardi, in crescita rispetto a fine 2012 (+2,1% a prezzi correnti). Il 43% era detenuto in azioni e partecipazioni, obbligazioni private, quote di fondi comuni, titoli esteri e prestiti alle cooperative. I depositi bancari, il risparmio postale e il contante rappresentavano poco più del 30% delle attività finanziarie, contro il 19% delle riserve tecniche di assicurazione. La quota investita direttamente dalle famiglie in titoli pubblici italiani era inferiore al 5%. Tra il 1995 e il 2013, la composizione delle attività finanziarie ha subito rilevanti variazioni. Nel periodo ci sono stati aumenti delle quote di attività finanziarie in obbligazioni private italiane (dal 2,2 all'8,4%) e in riserve tecniche di assicurazione, in particolare nel ramo vita (da quasi il 10 a quasi il 19%), mentre sono diminuiti depositi bancari e titoli pubblici italiani (rispettivamente dal 29 al 18%, e dal 19 a meno del 5%). Nel 2013 è aumentata la quota di azioni e fondi in portafoglio. Le passività finanziarie a fine 2013 erano invece pari a 886 miliardi, per il 43% mutui. Confronto internazionale. Nonostante il calo degli ultimi anni, le famiglie italiane hanno mostrato una ricchezza netta pari nel 2012 a 8 volte il reddito lordo disponibile, un rapporto comparabile con quelli di Francia (8,1), Giappone (7,8) e Regno Unito (7,4) e SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 277 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'INDAGINE DI BANKITALIA: LA MEDIA PRO CAPITE È DI 144 MILA EURO, 356 MILA PER NUCLEO 17/12/2014 MF - Ed. nazionale Pag. 9 (diffusione:104189, tiratura:173386) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 278 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato superiore a quelli di Usa (5,8), Germania (6,4) e Canada (6,8). Il rapporto fra attività reali e reddito disponibile lordo, pari a 5,4, è inferiore soltanto a quello delle famiglie francesi. (riproduzione riservata) LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE GRAFICA MF-MILANO FINANZA '95 '96 '97 '98 '99 '00 '01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '10 '08 '11 '09 '12 '13 '14* 1.000 -1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 10.000 Fonte: Banca d'Italia * Stime preliminari sul 1° semestre 2014 Attività finanziaria Passività finanziarie Abitazioni Attività reali Ricchezza netta Dati in miliardi di euro a prezzi correnti Foto: Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/bankitalia 17/12/2014 Financial Times Pag. 17 (diffusione:265676, tiratura:903298) Reduced cash flow is forcing big beasts to slash costs and curtail capex to cover the industry's 'nonnegotiable' dividends CHRISTOPHER ADAMS AND ED CROOKS The international oil majors are like supertankers, hard to turn round in a hurry. But they have been forced to plot a new course, as the slump in oil prices transforms the energy industry. Low oil prices, which have plunged more than 45 per cent since mid-June, are squeezing their cash flow, forcing them to slash costs and curtail spending. Most are expected to announce big cuts to capital expenditure with their full-year results in 2015. Even for a big beast like ExxonMobil, the outlook is bleak. Fadel Gheit of Oppenheimer estimates that at oil prices of about $65 a barrel Exxon would be heading for a cash shortfall of about $15bn per year. "If these prices last for a couple of years, that puts it $30bn in the hole. That will make a dent, even for Exxon." Yet in many ways, the majors are much better placed than their smaller rivals to withstand the turbulence ahead. Their earnings are a lot less volatile, partly because they have many more sources of income, including refineries that profit from lower crude prices. They are financially stronger, with lower borrowings and better credit ratings. They can take advantage of lower prices to pick up businesses and assets at bargain prices from smaller companies that are forced to sell. The majors are also generally better able to absorb short-term price volatility because of the immensely long time horizons they operate on. Oilfields in Alaska and the North Sea discovered in the late 1960s and early 1970s are still valuable assets. Chevron earlier this month started production at the Jack-St Malo project in the Gulf of Mexico. The St Malo oilfield was first discovered in 2003. Pat Yarrington, Chevron's chief financial officer, highlighted the point in a call with analysts at the end of October. The company, she said, "took a long-term view of prices" - and its investments "last for decades". "We continue to believe global demand for oil and natural gas will grow while existing sources of supply will inevitably decline," she said. Even so, the effect of the current price drop will be significant. In some cases, reduced cash flow will be insufficient to cover capital spending. And there is unlikely to be much let-up in the future, if longer-term price expectations are anything to go by. Internationally traded Brent crude for delivery in five years' time has dropped from about $94 per barrel in June to about $76 this week. Oil companies are most likely to respond to falling prices by reducing investment. Decisions on new higher-cost projects are likely to be deferred, in areas such as the Canadian oil sands and the North Sea. Industry analysts have drawn comparisons with the price collapse of 2008-09, when the financial crisis hit and the industry reacted by slashing upstream capital spending by more than $90bn, or about 20 per cent. This year's oil price drop has not yet been as sharp as that plunge from over $147 in July 2008 to under $33 in January 2009. However, big oil companies are in a weaker position now than they were six years ago, because their costs have been rising and their margins squeezed. Many were already curbing their spending, heeding investors' calls to act on their soaring costs and poor returns on capital. But, having lost the cushion of high prices, they must now dig deeper. "They are all going to have to reduce their budgets," says Simon Flowers at Wood Mackenzie, the energy consultancy. The risk is that the sapping effect on cash flow will make it harder to cover dividend payouts. Dividends, in the words of one senior oil executive, are "not negotiable": but Morgan Stanley calculates that dividend cover starts to disappear for much of the energy sector with oil at $70 or below. Dividend cuts by Big Oil are extremely rare. Italy's Eni cut its payout at the height of the financial crisis and BP suspended its payout during the Deepwater Horizon crisis in 2010. Shell, though, has not cut its dividend since the end of the second world war. Share buybacks are much easier to cut and are likely to disappear. US oil and gas companies have authorised $35.4bn in buybacks this year, according to Dealogic, and next year that is set to dwindle to close to zero, as it did in 2009. For those with low gearing, extra borrowing will be another way to cover payouts. Big oil companies can also sell assets, and Chevron, BP, Shell and others have already been making disposals. However, cheap crude means it is a SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 279 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 'Supertanker' majors squeezed by price slump 17/12/2014 Financial Times Pag. 17 (diffusione:265676, tiratura:903298) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 280 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato buyer's market, and companies will be reluctant to let assets go unless they have to. For Shell, a two-year target to dispose of $15bn in assets could be met by the end of this year, assuming the sale of its business in Nigeria goes ahead. Further upstream sales, however, may be hard to identify, so the focus will turn to cost savings: operating budgets, including staffing, real estate and IT systems, and capital spending will all be in the frame. Other companies are in similar positions. ConocoPhillips has slashed its projected capital spending for 2015 by 20 per cent. BP last week signalled additional cuts to capex next year. Total, which last year became one of the first large oil companies to signal capital spending cuts, now plans to trim further next year. There are likely to be project delays and asset sales, though Total remains firmly committed to the $27bn Yamal liquefied natural gas project in Siberia it is developing with Russia's Novatek. The big oil companies will attempt to pass as much of the pain as possible on to the oil services industry that provides them with drilling rigs and other equipment and functions. That, in turn, may trigger a wave of consolidation among suppliers. Yet, as oil companies try to curb their spending, there will be a great deal they cannot cut, because they are already committed to multiyear developments. Smaller, more flexible projects, including US shale oil operations, are more likely to be pruned first. Morgan Stanley's Martijn Rats says: "When things like this happen, oil companies change capex they can change quickly. [But] a big project with poor economics is difficult to stop." Chevron says it takes 'long-term view of prices' Analysts have drawn comparisons with the price collapse of 2008-09 when the industry reacted by slashing capital spending - Lucy Nicholson/Reuters 17/12/2014 Financial Times Pag. 17 (diffusione:265676, tiratura:903298) General industrials FT REPORTERS Peggy Hollinger,Chris Bryant, Rachel Sande Airline executives should be crowing. Even as the oil price has tumbled, carriers' shares have soared on the expectation of bumper profits thanks to cheap fuel. Instead, the airline industry - and business leaders in other sectors that are big consumers of oil - are urging caution about the potential profits to be reaped from the sharp fall of crude since June. Those who are most reliant on oil have long sought to smooth out the impact of its price swings. "You shouldn't forget our fuel is hedged, so whatever impact you have either upside or downside is slowed down by intensive hedging," said Carsten Spohr, chief executive of Germany's Lufthansa. Fuel accounts for roughly one-third of airlines' operating costs, so most opt for the visibility that hedging oil purchases several months forward allows. Carolyn McCall, chief executive of easyJet, said her group is hedged 12 to 18 months out. "We have already bought 85 to 90 per cent of our needs for next year and probably 50 per cent for the following year," she adds. Air fares will not automatically fall with the oil price. "When the fuel price spikes it takes 12 to 18 months for prices to go up and it will be similar for prices going down," Ms McCall said. Many European companies will also have to balance any gains against the impact of a weak euro. Aircraft manufacturers led by Boeing and Airbus have seen shares fall in the past six months, in part due to fears the falling oil price will encourage airlines to postpone purchases and end the current order boom. But both companies say they have seen no delays or cancellations. "If oil stays at $60 . . . you may see a little less pressure on the replacement cycle but not to the extent that it will have a major impact," said Tim Myers, head of aircraft finance at Boeing. Other sectors are just as wary of predicting changes to sales, pricing or investment plans on the back of oil's current weakness, given past volatility. Marco Tronchetti Provera, executive chairman of Pirelli, the tyremaker, said: "It remains to be seen whether the oil price remains this low for long, and it probably won't." ThyssenKrupp, the German steel and industrial group, believes the current weakness is not sustainable. Heinrich Hiesinger, chief executive, told investors last week that while there could be short-term benefits from more dynamic consumer demand, the "fundamentals should support a higher oil price going forward". In the UK, where manufacturers have had their strongest year of growth since 2010, the view is equally prudent. "It should provide some welcome relief on energy and other input costs and consumer demand will benefit too," says Lee Hopley, chief executive of EEF, the manufacturing industry body. Even in transport the mood is cautious. Stagecoach, the UK's largest transport group by market value, says it will benefit from lower fuel costs next year. But it is concerned that the falling cost of fuel makes driving more attractive than public transport. Nevertheless some industrial companies are counting on low-priced oil to kick-start Europe's sluggish economy. "It's a windfall, it is like a fiscal stimulus," said Rodolfo De Benedetti, chairman of CIR, the Italian conglomerate. UBS has weighed up the impact of a low oil price for earnings across all sectors and concluded optimism is not misplaced - in Europe at least. "A lower oil price would be positive for eurozone [gross domestic product] growth, not only because of the impact on corporates and households, but also as it would most likely trigger additional monetary stimulus," the analysts said. Assuming Europe can avoid deflation, this may leave the prospects for industrial companies looking just a little brighter. Reporting by Peggy Hollinger, Chris Bryant, Rachel Sanderson, Jane Wild, Joel Lewin Plus side UBS weighed up the impact across all sectors and conclude optimism is not misplaced SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 281 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Caution urged by companies over fuel costs 17/12/2014 Financial Times Pag. 17 (diffusione:265676, tiratura:903298) If the latest run of weak prices lasts, a wave of consolidation can be expected next year ED CROOKS - NEW YORK MICHAEL KAVANAGH - LONDON For now it is only a distant rumble, but many oil executives and advisers believe they can hear it coming: a gusher of oil deals that is set to erupt next year. The crude price slump of the 1990s was responsible for a wave of giant mergers that created most of today's leading western oil groups, including ExxonMobil, Chevron, BP and Total, in the form they are in today. If the latest bout of weakness in oil lasts for any significant time, we can expect a similar reconfiguration of the industry, if perhaps not on quite such a dramatic scale. Mergers and acquisitions can create scope for rationalisation and cost-cutting, and give companies access to assets that they would have never been able to develop themselves from scratch. For the large international oil groups, deals can be particularly attractive, offering a way to increase production that can be cheaper and more predictable than high-cost, high-risk exploration in the Arctic or off the coast of Brazil. Before any storm in energy M&A, however, there is likely to be a period of calm. 2014 has been a busy year for dealmaking in the industry, with the value of transactions announced in the third quarter the highest for any three-month period for 10 years, according to data from HIS Herold, a consultancy. But, activity is slowing sharply, according to Stephen Trauber, the global head of energy at Citi, the investment bank, and it is likely to remain subdued for a while. "We expect 2015 will be an active year for M&A, but that is more likely to be skewed towards the second half of the year," Mr Trauber says. "Right now there are more buyers than sellers. The volatility in the oil price creates uncertainty over valuations, and no one wants to look foolish by selling out too soon." Doug Meier of PwC, the accounting firm, agrees that while prices are falling so fast, company management teams and boards will be reluctant to accept the offers that come in. "Sellers' expectations are sticky on the way down," he says. "While the value of their business may be declining, their views of what the business is worth decline at a less rapid rate." A few deals have reached agreement, or come close to it. After several weeks of fractious talks, Halliburton, the oil services group, managed to persuade the directors of rival Baker Hughes last month to accept a cash and stock bid now worth about $26.5bn. Cash-rich Repsol of Spain yesterday agreed to buy Talisman Energy of Canada for $8.3bn. Elsewhere in the oil industry, however, the problems of agreeing valuations have effectively stymied dealmaking. Last week Eni of Italy confirmed it was putting on ice its long-term ambition of disposing of its remaining 43 per cent stake in oil services group Saipem. Attempts to rehabilitate Saipem under recently appointed chief executive Umberto Vergine appeared to be working until June, but the cancellation of a key contract earlier this month - the South Stream gas pipeline to Europe from Russia - exacerbated a share price slide that has taken the company's stock from โฌ21 in June to โฌ8.37 yesterday. Other deals have unravelled amid market turbulence. Dragon Oil, the cash-rich explorer with production assets off Turkmenistan, two weeks ago withdrew a £500m approach for Petroceltic International launched in October "in the light of prevailing market conditions". As the price of oil settles, however, the financial strains on many companies particularly those exposed to large capital expenditure commitments but with limited cash flows - are expected to result in a flurry of takeover activity. In the US shale oil industry, where growth has been fuelled by borrowing, Pearce Hammond of Simmons & Co, the investment bank, says "companies that have good assets but that don't have good balance sheets" will be likely to fall to acquisitions. Large oil companies are already reviewing potential targets, hoping to use their financial strength to pick up assets and groups at attractive prices. Robin West of the Center for Strategic and International Studies argues that megamergers of the type that brought BP together with Amoco and Exxon with Mobil at the end of the 1990s are unlikely, because they would face vast organisational challenges, and would create giant companies that would find it difficult to achieve profitable growth. However, takeovers of large second-tier companies are quite possible. Companies including BG Group and Anadarko Petroleum are widely seen as potential targets, as are those SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 282 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Industry has its ear to the ground for a potential gusher of deals 17/12/2014 Financial Times Pag. 17 (diffusione:265676, tiratura:903298) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 283 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato that have activist investors, including Hess and Apache. Hostile bids are rare in the energy industry, but it is possible that where target companies' managements resist approaches, some would-be buyers will bid anyway. No one can be sure how long oil prices will remain at these levels, and for bidders this could be a once in a decade opportunity. Pipeline: industry executives are braced for period of upheaval 17/12/2014 Financial Times Pag. 26 (diffusione:265676, tiratura:903298) Institutions more concerned with paying back ECB loans than increasing war chests CHRISTOPHER THOMPSON The eurozone banking sector has been force-fed cheap finance by Mario Draghi, president of the European Central Bank, since the eurozone crisis. Last week banks digested barely half the โฌ400bn in cheap four-year loans on offer from the ECB, presaging a gloomy outlook for issuance of bank bonds in 2015. "Banks don't need [the funds] - if they did they would be taking more," says a London-based debt capital markets banker. "The debate goes on as to what are the reasons for the low levels of demand. On the one hand there isn't the client demand for loans, and on the other there isn't the credit appetite [among banks]." Lenders are more concerned about paying back ECB loans than increasing their war chests for business lending. They have just borrowed a total of โฌ212bn under the ECB's latest liquidity injection aimed at boosting business lending, but will pay back โฌ245bn in earlier loans in the first few months of next year. Bank funding costs, according to the iTraxx financial index, which measures the cost of insuring bank bonds, have fallen more than a third since January. But analysts still predict that banks will redeem more senior bonds, a funding staple, than they sell next year. "We saw a contraction in net negative issuance of senior bonds this year to โฌ65bn from about โฌ120bn the year before," says Joe Faith, a credit strategist at Citi. Following a lacklustre 2013, financial institutions have enjoyed a relatively bumper year for bond issuance. Overall debt issuance increased 29 per cent to $586bn in 2014, the most since 2010 according to Dealogic. That was buoyed by a 22 per cent increase in senior debt to $449bn and a 58 per cent increase in subordinated issuance to $136bn. The latter total is the highest since the financial crisis, with sales driven by the need to boost capital ratios and build loss-absorbing buffers ahead of ECB bank stress tests in October. Although only a handful of institutions failed the tests, a widely predicted issuance glut has not been forthcoming. "It's not about funding volumes; it's about what kind of funding banks need," says Armin Peter, head of European debt syndicate at UBS. "Subordinated debt volumes will continue to grow at the expense of senior [debt volumes], driven by a continued reshaping of the capital base, lower economic growth and the need for bigger buffers." One beneficiary of regulation is the contingent convertible market. Banks are allowed to issue cocos equivalent to 1.5 per cent of their tier one capital under Basel III rules. Issuance this year reached a record โฌ37bn, according to Citi, which expects sales of up to โฌ40bn next year. Another encouraging sign is the fact that eurozone banks have eased up on deleveraging, after more than two years of cutting their balance sheets back from heights reached in mid-2012. In September the region's banks increased their total assets by โฌ100bn, while loans to non-financial corporates rose a modest โฌ3bn according to ECB figures. But, amid low economic growth and the spectre of deflation, this increase in assets does not mean that deleveraging has stabilised. "Prices have stabilised but banks are still looking to let go of their asset pools which are non-core," says Cecile Hillary, co-head of European financials' debt capital markets at Morgan Stanley. "We don't expect to see a huge increase in bank funding." The big uncertainty is to what extent second-tier eurozone peripheral banks will issue. Peripheral issuance overall increased 37 per cent to $86bn this year, against a core eurozone increase of 21 per cent to $264bn. Most of the increase was in the first half, dominated by so-called national champion institutions, perceived as bigger and safer. Spain's Banco Popular remains the only smaller peripheral bank to have issued a coco bond, widely seen as a litmus test for investor risk appetite. A second such deal has been deferred since the summer when Portugal's Banco Espírito Santo was forced to restructure. Broader peripheral issuance depends on the ECB's prospective quantitative easing programme. Weaker banks could expect to benefit most from any large-scale sovereign bond buying, which would bolster investors' hunt for yield and drive down funding costs. "[Peripheral] volumes hinge on QE," says Mr Faith. "If it happens then mid-tier banks will issue sooner rather than later." Under Mario Draghi the ECB has force-fed banks on cheap finance - Kai Pfaffenbach/Reuters SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 284 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Drought looms for EU bank bonds 17/12/2014 International New York Times Pag. 1,6 (diffusione:222930, tiratura:500000) CHRISTOPHER F. SCHUETZE The cooperative Flora Holland says its membership dropped to 4,600 from 5,100 growers between 2008 and 2013.Each weekday morning, the buyers descend on Aalsmeer, about a half-hour southwest of Amsterdam, arriving at an enormous warehouse, covering some two million square meters.They squeeze onto benches, glare at computer screens and, with the push of a button, bid on an encyclopedic array of flowers, everything from amaryllis, chrysanthemum and gerbera, to kangaroo paw, roses and, of course, famed Dutch tulips.Then, from Schiphol airport, the flowers can be sent across the planet. Today, more than half the world's cut flowers are bought and sold at the auction, which has been the hub of the global flower trade since early in the last century.But that system, which helped make flowers as synonymous with the Dutch identity as wooden shoes and windmills, is in a midst of upheaval, buffeted by changes that are revolutionizing the business and upending traditions.''We've had this system that has been very dominant for more than a hundred years that is more or less changing or disappearing,'' said Herman de Boon, the chairman of the Dutch Flower Wholesale Association. Concern about carbon dioxide emissions and the cost of jet fuel have steadily squeezed the global transportation network, even as more growers have moved from Europe to warmer, and less costly, climates in Africa over the last decade.Then there has been the growth of pre-sales and direct shipping. And today, virtually anyone with an Internet connection and a buyer's license can bid via computer at the auction - without actually having to come and inspect the stems.''It was more fun 10 years ago,'' Marco Schouten, a buyer for Floribizz who purchases roses for florists in Italy and Spain, said during a break in the bidding one recent morning. ''There was noise and friendship.''Even so, the flower industry - still more than five percent of the Netherlands' gross domestic product - has remained remarkably resilient, adapting to its changing climate far faster than many of its flowers have.Geert Hageman, a veteran tulip grower, explained why, for instance, Triflor, his tulip business, has not suffered, even during Europe's lingering economic troubles.While people have had less money to pay for vacations and evenings out, he said, they tend to stay home, where they crave a relatively cheap luxury in a time of austerity.''In Europe, if you don't have flowers in the house, it just looks naked,'' he said, surveying the work of a half-dozen workers pulling young tulips from movable flower beds at one of his greenhouses in Oude Niedorp, a tiny village about an hour north of Amsterdam.He also pointed to the opening of fresh markets to satisfy the burgeoning middle classes of Eastern Europe and Russia. ''They love flowers over there - it's really nice,'' Mr. Hageman said happily.But while big Dutch producers like Triflor, which can grow 1.2 million stems at a time, are doing well, many smaller Dutch growers, especially those that depend on expensive greenhouses, have been pruned from the marketplace in recent years.The cooperative Flora Holland represents Dutch and international growers and runs auction and distribution centers. It says that from the start of the financial crisis in 2008 to 2013, its membership dropped to 4,600 from 5,100 growers.At the same time, profits grew to 4.5 billion euros a year from ¤4.1 billion, in transactions for 12.4 billion plants and flowers each year.While that total has remained relatively consistent, the number of items traded at the Aalsmeer auction has actually decreased. This autumn, Flora Holland stopped sending its cut flowers physically to the auction Aalsmeer rooms, to keep them fresher for longer.Not long ago, such a move would have been inconceivable. As recently as a decade ago, virtually all cut flowers sold to wholesalers were sold here. Last year, only half were.Buyers still to come examine flowers in cooling rooms before the auction starts at 6 a.m. Carefully, they watch an enormous clock that sets the price for flowers, counting down usually from a euro per stem. The buyer who pushes button first tells the auctioneer how many buckets he wishes to purchase at the price selected.The bidding is concentrated and jealously guarded, so much so that a photographer sent by The New York Times was denied access to the front of the trading floor, unlike a male colleague, by an official Flora Holland guide working with the auction's public relations department, because she was a woman and would distract the SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 285 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Facing changes, Dutch strive to keep bloom on flower auction 17/12/2014 International New York Times Pag. 1,6 (diffusione:222930, tiratura:500000) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 286 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato buyers, who are overwhelmingly men.But more of them are buying at a distance, with growers supplying them digital pictures and data on the length, size and health of flowers.Mr. Hageman estimates that 40 percent of his tulips are now sold before they are grown and harvested, which helps him plan for peak periods like Valentine's Day and Mother's Day. He rarely goes to the auction now, he said. Instead, he follows the action from a terminal in his office, which shows the actual auction clock and the price his tulips fetch in Aalsmeer.Still, ''the auction clock is really important - it will stay with us,'' Mr. Hageman said, explaining that it gives him and his colleagues a benchmark for setting prices for new varieties.Likewise, more of the flowers particularly roses - grown by producers who have migrated to Africa never actually see the auction hall, either.''The energy cost and the labor cost are the main reason that the roses are grown in Africa these days,'' said Aries van den Berg, a second-generation Dutch rose grower who has shifted the bulk of his production to Kenya and China. His company, Van den Berg Roses, tends to grow its exotic and valuable flowers in the Netherlands, where daily shipping to the auction center is less challenging.But cheaper roses are mostly grown in Africa and sold directly to big retailers - such as the German discount chain Lidl, or the British supermarket giant Tesco - which prefer fixed contracts to the daily fluctuation of the auction clock.Such changes are challenging the place of the Netherlands as the center of the flower trade. And still more are on the horizon.Researchers at Wageningen University are working on ways to keep cut flowers in shipping containers for several weeks by putting them to sleep in near freezing temperatures.While the technology is still in its testing phases, it could eventually allow growers to send flowers by boat rather than plane.Eric van Heck, a professor at the Rotterdam School of Management, said that even though the Dutch flower auction might be on the wane, the logistical and financial services that have long made it vibrant may yet allow the Dutch to prevail. ''It's about connecting and creating a digitized platform to trade flowers,'' he said. ''You can't make your living in the physical boundaries of the Netherlands.'' 17/12/2014 International New York Times Pag. 1.15,18 (diffusione:222930, tiratura:500000) Run on Russian currency stirs fears of weaknesses across global economy BY JACK EWING The Russian currency's slump revived worries about problems in Europe and in emerging markets. On paper, the vulnerability of European banks to the sinking Russian ruble is manageable, less than their exposure to Greece during the height of the eurozone debt crisis.Try telling that to the traders this week. The ongoing rout of the ruble prompted a broader decline in emerging market currencies like the Turkish lira, which hit an alltime low on Monday before recovering slightly on Tuesday. The turmoil also clobbered shares of banks and other companies perceived as being vulnerable to Russia or the ruble.''The direct effects are likely to be small,'' Ben May, a senior eurozone economist at Oxford Economics in London, said of the ruble's decline. ''It's more the uncertainty it creates.''The ruble meltdown served to reawaken a host of other latent fears about the state of the eurozone economy, slower growth in emerging markets, and continuing violence in Ukraine.''There is country-specific risk for Russia,'' said Phyllis Papadavid, a foreign exchange strategist at BNP Paribas in London. ''But there's a larger story. There's a weakness in global sentiment.''She pointed to a report on Tuesday suggesting that China's manufacturing sector was losing steam.The fear was amplified by the Russian central bank's announcement in the dead of night that it would raise one of its main interest rates to 17 percent from 10.5 percent. The move, intended to make it more attractive to hold deposits in rubles, smacked of desperation and did not inspire confidence in Russian policy-making.In afternoon trading, the Russian currency resumed its fall to record lows, with the dollar rising above 79 rubles in spite of the bank's policy shift. On Monday, it had collapsed to 64 rubles to the dollar by the end of the day, its worst one-day sell-off since Russia defaulted on its debts in 1998.Adding to the nervousness on Tuesday was the lack of precise, up-to-date information about which European banks might have large holdings of, say, Russian government debt. When the European Central Bank began its examination of the resilience of eurozone lenders at the beginning of the year, a ruble decline seemed like a remote possibility. Hardly anyone anticipated the steep fall in energy prices that would undercut the Russian economy.As a result, the European Central Bank did not include a ruble crisis among the hypothetical scenarios it used to test banks' ability to withstand stress. Data released by the central bank in October following the bank review provide detailed information on individual banks' exposure to the government debt of countries like Malta or Slovenia, but not Russia.The European Central Bank declined to comment on Tuesday, but a person with knowledge of its bank supervisory arm said that officials were closely monitoring banks that are exposed to the Russian economy or Russian debt.In the vacuum of public data, investors ganged up on banks and other companies known to have large Russian holdings. The targets included Raiffeisen Bank International in Vienna and the Danish brewer Carlsberg.Shares of Carlsberg, whose Baltika brand is the biggest selling beer in Russia, fell 7.5 percent. A Carlsberg spokesman declined to comment, except to refer to an earnings report published last month that described the Russian market as ''difficult.'' Shares of Raiffeisen Bank, which earned more than 70 percent of its pretax profit from its Russian subsidiary in the first nine months of this year, fell more than 8 percent on Tuesday.''All financials with exposure to Russia are currently suffering,'' Ingrid Krenn-Ditz, a Raiffeisen spokeswoman, said in an email. ''In Russia we continue to pursue a policy of selective underwriting'' with a focus on customers, she added.Largely because of Raiffeisen and Bank Austria, a unit of the Italian bank UniCredit, Austria is the eurozone country most exposed to tumult in Russia. The maximum potential loss is about 4 percent of Austrian gross domestic product, according to Oxford Economics.French bank exposure to Russia is about 2 percent of G.D.P., according to figures from 2013, while for Italy the figure is about 1 percent. For Germany, Spain and most other eurozone countries, the exposure is well below 1 percent of G.D.P.In a report in October, the Bank of France estimated that the country's largest banks had loans and other investments in Russia of 47.3 billion euros, or $59.2 billion, at the end of 2013, a substantial SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 287 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato MARKETS WOBBLE AROUND THE WORLD 17/12/2014 International New York Times Pag. 1.15,18 (diffusione:222930, tiratura:500000) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 288 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato sum but far less than their exposure to Western European countries like Switzerland or Belgium.''If you compare those exposures to exposures to Greece at the worst of the crisis, banks are much less exposed to Russia,'' Mr. May of Oxford Economics said. He noted, however, that there was no comprehensive recent data.Investors were clearly worried about some individual institutions. Shares of Société Générale in France suffered the biggest losses in the Euro Stoxx 50 index on Tuesday, falling 4.7 percent. Société Générale owns Rosbank, a major lender based in Moscow, as well as two smaller Russian financial institutions, DeltaCredit and Rusfinance Bank. Société Générale declined to comment Tuesday.Deutsche Bank shares fell 2.6 percent. That bank, based in Frankfurt, has loans outstanding to Russian customers of ¤5.2 billion euros, nearly 1 percent of its total credit exposure. Ronald Weichert, a Deutsche Bank spokesman, said the bank was confident it could manage the impact of a ruble crisis.Emerging market currencies also suffered.The Turkish lira fell to an all-time low of about $0.42 on Monday, though it rose slightly on Tuesday. Investors were unnerved not only by Turkey's proximity to Russia but also by the threat of political instability after a new wave of repression against opponents of the Turkish president, Recep Tayyip Erdogan.''There is just no way that an intertwined European economy can believe it is isolated from all this negative spillover,'' currency market analysts at Commerzbank in Frankfurt said in a note to clients on Tuesday, ''especially at a time when the eurozone has its own issues to deal with.'' 17/12/2014 International New York Times Pag. 9 (diffusione:222930, tiratura:500000) Together, the French and Italian premiers can challenge the Berlin consensus and define a new path to recovery.Among the many consequences of Europe's years-long economic crisis is the hardening of the eurozone into two camps: a pro-austerity side, led by Angela Merkel of Germany and, under Nicolas Sarkozy, France; and a prostimulus side, which comprises pretty much everyone else.The crisis continues, but the days of Franco-German neoliberal dominance (known around Europe as ''Merkozy'') are gone. Not only is Mr. Sarkozy no longer president, but the Continent's weak recovery has raised questions about the wisdom of Berlin-centric austerity. Outside Germany, many have been missing an anti-Berlin leader.Suddenly, there are two candidates for that role: Prime Minister Manuel Valls of France and Prime Minister Matteo Renzi of Italy. They are both young and telegenic, and have positioned themselves against the Berlin consensus. Because Europeans love silly wordplay, the pair have been called, in The Economist and elsewhere, ''Vallenzi.''These young leaders are at the helm of the second- and third-largest economies in the eurozone, and their performance could determine whether critics are right that the region is headed for a Japanese-style era of deflation and stagnation. But while the European media have focused on their similarities, what is more interesting is their differences - and whether those differences will prevent them from mapping a new path forward for the Continent.Mr. Valls and Mr. Renzi seem predestined to make a powerful political couple. They lead two of the most sclerotic economies in the European Union. They are both nominally left-wing premiers who seem to be inspired by Tony Blair's modernization of social democratic policy making in Britain. They have risen arguing for domestic structural reform, paired with more economic stimulus at the supra-national level. They argue for growth ahead of redistribution. They are also technically unelected, having been appointed by a president (Mr. Valls) and by the largest party in Parliament (Mr. Renzi).But their differences are more important. Where Mr. Renzi is pragmatic, accommodating and willing to take risks at home, Mr. Valls is cautious and ideological.Take their divergent approaches to their budgets, which have to receive approval from the European Commission. Mr. Renzi's first principle has been to show that he and his government can be good fiscal stewards at home, believing that only by establishing his budget bona fides can he push for concessions on more European Union-level stimulus.But he also framed his approach in rhetoric about a New Deal for Europe, a grand bargain in which countries like Italy would make reforms at home in exchange for help from abroad. He even gave his message a populist tinge: ''Italy respects the rules, but not the approach where 0.1 percent matters more than politics.'' It is a challenge to Berlin, but one that Ms. Merkel might find hard to resist.The contrast with France is stark: Mr. Valls's government chose to ignore previous budgetary requirements, saying it had already done whatever was possible. ''To try and do more would be impossible,'' Mr. Valls stated laconically. The commission wasn't convinced, and it criticized his government for having ''not taken effective action for 2014 at this stage.''The domestic contexts in Italy and France also make coordination between the two much more difficult than it was between Ms. Merkel and Mr. Sarkozy. Mr. Valls serves under François Hollande, the most unpopular French president of the Fifth Republic, and the young prime minister is handicapped by woeful economic problems that Mr. Hollande's farreaching presidential powers and old-left policies have only deepened.Mr. Renzi does not have an unpopular president to answer to. In his short months in office, he has transformed the Italian political scene, crushing dissent within his party and then finding common ground with the Italian left's worst nightmare, Silvio Berlusconi. Unlike Mr. Valls, Mr. Renzi has already delivered some of his promised reforms. He has enacted meaningful tax cuts for companies, curbed social-welfare contributions and begun a labor reform process that strikes at Italy's notorious anti-layoff rule. Italy is also moving to ease the almost mythological paralysis of its political and judicial system.When unions quickly derided Mr. Renzi as ''Thatcherite,'' he struck back, accusing them of defending ideology over people. This is the kind of attitude we have not heard from Mr. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 289 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Europe's anti-austerity duo 17/12/2014 International New York Times Pag. 9 (diffusione:222930, tiratura:500000) SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 290 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Valls.''Vallenzi'' is a chimera; Mr. Renzi is proving to be the much better politician. But politics isn't a sport. Neither Italy nor France is, alone, strong enough to challenge the Berlin consensus and define a new path toward sustained economic recovery. If they can't come together, then they risk not only allowing Berlin to continue to push its austerity strategy, but also enabling the continued resurgence of populist, nationalist parties across the Continent.Obviously, Mr. Valls needs to get better at daring politics. But both leaders could do more to work together, making common cause in negotiations with Germany and the European Commission. If Mr. Valls and Mr. Renzi managed to substantially reform the labor market and welfare system, their countries would return to growth, be in a better position to shape common European Union rules and put pressure on those urging them to go down this path to adhere to the rules themselves.Until then, Ms. Merkel stands alone - powerful, uncontested and not ready to listen to voices from outside Europe's austerity echo chamber. 17/12/2014 International New York Times Pag. 16 (diffusione:222930, tiratura:500000) Purchasing survey points to small rise in Germany and decline in France BY DAVID JOLLY ''To have growth substantially above this level will require a bigger improvement in confidence.''The eurozone economy is still expanding, private-sector data showed on Tuesday, even as France and Germany registered weakness.Markit Economics, a data analysis company in London, surveyed purchasing managers across the 18-nation currency bloc this month about their business prospects, and a composite index based on the study rose to 51.7 from 51.1 in November. A reading below 50 indicates a contraction, while a number above that level suggests expansion.The survey pointed to weakness at the so-called core of the eurozone, with German companies reporting the smallest increase in business activity since June 2013, and activity declining in France for an eighth consecutive month. The purchasing managers' survey does not correlate precisely with gross domestic product, but it does provide a widely watched real-time indicator of economic activity in the region.A separate survey on investor and analyst confidence from the ZEW Center for European Economic Research, a think tank based in Mannheim, Germany, nonetheless gave grounds for optimism about Germany. The ZEW sentiment indicator, based on the outlook for the next six months, rose to 34.9 points in December from 11.5 in November.Clemens Fuest, president of the institute, said the data showed that confidence in Germany seemed to be returning as a result of ''favorable economic conditions such as the weak euro and the low crude oil price.''Michel Martinez, chief eurozone economist at Société Générale, said the data were consistent with ''sluggish'' fourth-quarter growth in the eurozone's gross domestic product of an estimated 0.2 percent, the same as in the third quarter. On an annualized basis, the eurozone's 0.6 percent expansion in the third quarter was far behind the United States economy's gain of 3.9 percent.The latest purchasing managers' report does nothing to change the picture of an economy for which there are no obvious sources of new demand. Austerity policies have curtailed government outlays, businesses are unwilling to invest amid uncertain prospects, and consumer spending has been held in check by an average jobless rate in the eurozone of 11.5 percent.''To have growth substantially above this level will require a bigger improvement in confidence,'' Mr. Martinez said, adding that this was unlikely in the near term. In 2015, policy uncertainty, concerns about elections in Greece and Spain, and problems in emerging markets are all likely to weigh on growth, he said.''Austerity fatigue is setting in,'' he said, ''but governments have no room to maneuver'' on fiscal spending. The best that can be hoped for, he added, is that the speed of fiscal consolidation eases further, as ''fiscal stimulus is not on the table.''Poor demand is exacerbating the risk that ultralow consumer prices will tilt into outright deflation, a policy conundrum for the European Central Bank. The bank's president, Mario Draghi, and his colleagues on the governing council have already cut interest rates to rock bottom, and the only major tool left at their disposal would appear to be so-called quantitative easing, or bondbuying on a large scale.The sole glimmer of hope at the moment might be the sharp decline in oil prices, which translates imperfectly into increased consumer spending power. But lower oil prices also mean more downward pressure on prices.Fitch Ratings last week cut its credit rating for France to AA from AA+, warning that ''the weak outlook for the French economy impairs the prospects for fiscal consolidation and stabilizing the public debt ratio.'' That has had little effect on French borrowing costs, which are hovering near record lows.The Euro Stoxx 50 index, a barometer of eurozone blue chips, was little changed after the report. The euro gained 0.5 percent against the dollar to move to $1.2495. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 291 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Eurozone growing despite weakness in core nations 17/12/2014 International New York Times Pag. 16 (diffusione:222930, tiratura:500000) BY LAURE FOURQUET AND DAVID JOLLY European car sales rose modestly in November, industry data showed on Tuesday, with manufacturers' incentives helping to maintain a rising trend despite weakness in France and Germany.Registrations of new passengers cars, a proxy for sales, rose 1.4 percent from November 2013, the European Automobile Manufacturers' Association reported from Brussels. Sales have now risen for 15 consecutive months, but the annualized rate of increase in November was the weakest this year.Sales in Germany, the largest market in the European Union, fell 1.8 percent, and French sales fell 2.7 percent. But Britain, Italy and Spain showed increases, helping to maintain overall growth in the region.Tim Urquhart, an auto analyst with IHS Global Insight in London, said that since the global crisis, individuals and companies had been putting off vehicle purchases, ''but that's sort of coming to an end now.''Demand for new cars to replace aging models, he said, ''is pushing people back on the market, a very competitive one where there are tons of deals to choose from.''Still, the market remains far weaker than it was before the 2008 financial crisis, he said.''At the moment, we're seeing a slow, steady but fragile recovery,'' he said.For the year through November, sales came in at 11.6 million units, the association said, leaving the industry on pace for a 2014 total well below the market peak, in 2007, when nearly 16 million passenger cars were sold.Spain led European sales in November, with a 17.4 percent gain from a year earlier, helped by trade-in incentives from the government. Sales in Britain rose 8 percent, lifted by easier credit and a relatively strong economy. Sales in Italy rose 5 percent.Sales by the Volkswagen Group, the largest European carmaker, rose 2.6 percent compared with the period in 2013, led by a 10.3 percent rise in sales of its budget brand, SEAT.PSA Peugeot Citroën, the secondlargest European automaker, posted a decline of 3.1 percent. Sales at Renault, the French company that ranks as No. 3 in Europe, rose 3.9 percent from a year earlier, lifted by sales of its low-cost Dacia brand. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 292 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Auto sales continue 'fragile recovery' in Europe 17/12/2014 The Independent Pag. 31 MICHAEL DAY IN ROME Until 10 or 15 years ago it was the men who wanted sex. That's not the case any moreDa pagina 3 The legendary Italian stallion appears to be losing his libido. More and more men in the birthplace of Casanova prefer a book at bedtime rather than a passionate end to the day, according to a new study.Visits to sexologists in Italy are up 15 per cent in the past four years says the Institute of Clinical Sexuality in Rome. And the number of men seeking help for loss of libido has soared 40 per cent in the same period, the figures show.La Repubblica described the trend as "the end of one of the last taboos" as men lead the way in getting expert help for sexual problems.Dr Roberta Rossi of the Sexuality Institute said: "Ten years ago our clients were predominantly women. Then men started to come - those who began to realise that Viagra could resolve certain problems but not a loss of desire. Drugs like Viagra have an effect on erections but not on libido."She added that researchers were still trying to explain falling male libido in biological and psychological terms. She said, however, that loss of desire in men was usually accompanied by social problems, sometimes due to their inability to adjust to "changing roles in their relations with women". She said: "Until 10 or 15 years ago it was the men who wanted sex. That's not the case any more."And it's not just older men who are experiencing problems. Italian sex experts say that couples in their forties, or younger, are having serious problems, particularly those involving loss of male libido. But the changing male-female role in society is not the only factor that has been linked to such sexual problems in Italian men .In March 2011 another study, involving 28,000 people, suggested that more and more young Italian men were suffering from "sexual anorexia" and were unable to get erections due to excessive internet porn use that started in their midteens.After their sexuality developed in a manner largely divorced from real-life relationships deleterious effects emerged, said Carlo Foresta, head of the Italian Society of Andrology and Sexual Medicine. "It starts with less reaction to porn sites, then there is a general drop in libido and in the end it becomes impossible to get an erection," he said. He added, however, that the condition was reversible.And while diminutive leaders such as Benito Mussolini and Silvio Berlusconi might have helped create an Italian reputation for gargantuan sexual appetites and the equipment to back them up, other evidence suggests that Italian men are less sure of their sexual prowess than is commonly believed.Last year, one of Italy's top clinics specialising in penis enlargement revealed that the number of men seeking surgical assistance was rising 25 per cent every year. "The demand for these operations is growing constantly," said Dr Alessandro Littara, director of the Centre for Sexual Medicine in Milan. "In the past year alone, we did 300 operations on men. It's usually to make the penis thicker, but there are quite a few who want it longer and sometimes both.""I call it changing-room syndrome," added Dr Littara. "With everyone seeing images of the body the whole time these days, men are more aware and worried about their bodies."Sex experts are doing all they can to help. In January, Tor Vergata University in Rome is even staging a "week of sexual wellbeing". SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 293 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Italian stallions an endangered species as men turn to sex therapy 17/12/2014 The Times Pag. 36 Tom Kington Rome Rows of archers may soon be lining up in the Vatican if a senior cardinal gets his way.Italy is preparing a bid to host the 2024 Olympic Games and Cardinal José Saraiva Martins is anxious that the Vatican should play its part.After Matteo Renzi, Italy's prime minister, announced the Olympic bid on Monday, Cardinal Martins was quick to make clear that Pope Francis was likely to agree to host events in the tiny city state."It seems like a great idea and the Pope could approve," said Cardinal Martins, the former head of the Vatican's saintmaking department and a keen sports fan.On Friday, 6,000 Italian athletes are due to attend a special mass in St Peter's Square. Giovanni Malago, the head of Italy's Olympic committee, is expected to bring up the topic with the Pope."Vatican City is inside Rome - I think it would be a great idea," Mr Malago said yesterday. "It's something we could talk to the Vatican about - Cardinal Martins read my mind." A source on the committee said that St Peter's Square, the oval piazza protected by a colonnade where the Pope addresses pilgrims every Sunday, would be ideal for archery. "You need a 70metre field protected from the wind, and the Pope would have a fantastic view," he said.Rome last staged the summer Games in 1960 but scrapped plans to bid for 2020 two years ago because of concerns over the cost. Mr Renzi's bid for 2024 was attacked by Italian politicians as ill-timed, given Italy's grinding recession and a recent mafia scandal in the capital. Cardinal Martins, however, said that a Rome Olympics, with a role for the Vatican, would appeal to the Pope's sporting passion. "The church has always promoted sport for its healthy values," he told the Italian daily Quotidiano Nazionale.Since he was elected last year, the Pope has received footballers from the Italian and Argentine national teams, as well as players from the Argentine club San Lorenzo, which he has supported since he was a boy. This month, a display case was put up in the Vatican's museum, amid the sculptures and frescoes, containing footballs and signed players' shirts donated to the Pope.The Vatican has also fielded a cricket team against a Church of England side, while football teams from Rome's seminaries play in the annual Clericus Cup.Cardinal Martins said that Olympic events could be staged in the Vatican gardens, as well as at Castel Gandolfo, the papal summer retreat south of Rome that overlooks the volcanic Lake Albano. Rowers used the town of Castel Gandolfo as a base at the Olympics in 1960, when races were held on the lake."There is ample space at the Castel Gandolfo residence, which is little used," Cardinal Martins said.The Pope has already opened the residence's 135-acre estate to the public, giving a glimpse of the formal gardens, fountains and Roman remains within. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 294 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Sporty Pope offers St Peter's Square as Olympic venue 17/12/2014 La Tribune Quotidien Pag. 14.15.16 La Tribune L'autre raison de l'affaiblissement de l'économie japonaise, c'est le ralentissement chinois qui a freiné les exportations, notamment au deuxième trimestre. Le Japon dépend beaucoup de la croissance du géant voisin. Et si cette dernière ralentit, c'est aussi parce que la zone euro manque de dynamisme. En d'autres termes, l'austérité européenne et ses conséquences ont eu des répercussions en Extrême-Orient, et Shinzo Abe ne peut créer la demande extérieure ! Si Wolfgang Schäuble continue à imposer l'ajustement en zone euro, la croissance mondiale continuera d'en pâtir et, Abenomics ou pas, le Japon, très dépendant de ses exportations, ne pourra pas se redresser.UN AVERTISSEMENT POUR L'EUROPE, MAIS PAS CELUI QU'ON CROITEnfin, le cas japonais ne peut être un contre-exemple pour la zone euro parce qu'il repose sur une situation démographique très particulière qui modifie les effets d'une relance. Bref, rien en réalité ne permet de discréditer l'idée d'une relance européenne en brandissant le cas nippon. Au contraire, l'enjeu pour l'Europe est d'éviter de se retrouver, dans 15 ans, dans la situation actuelle de l'Archipel, avec moins de matelas de sécurité (chômage et dette plus élevés que le Japon des années 1990, dette détenue majoritairement par des non-résidents, etc.). Pour cela, l'usage d'une stratégie proche des Abenomics dès maintenant semble plus que jamais pertinente. C'est celle qui avait été proposée par Mario Draghi, le 25 août : accompagner la politique monétaire d'une relance et de « réformes structurelles. » Le maintien du carcan budgétaire européen incarné par les règlements Two-Pack et Six-Pack et le pacte budgétaire ne conduira qu'à maintenir la zone euro dans cette stagnation déflationniste où elle s'enfonce progressivement. Et contrairement à ce que pense le bon sens grossier de certains observateurs, c'est là la meilleure méthode pour faire exploser le poids de la dette publique ! Le Japon est donc un avertissement pour l'Europe, mais pas dans le sens où on l'entend habituellement : c'est au contraire une invitation à agir.UNE POLITIQUE ÉCONOMIQUE EUROPÉENNE PLUS EFFICACE QUE CELLE DU JAPON ?Si les Abenomics ne sont pas le succès immédiat escompté par beaucoup, une chose est pourtant certaine : la politique européenne actuelle ne brille pas par son efficacité. En refusant toute idée d'une vraie relance, les dirigeants européens sous la pression allemande - maintiennent la demande intérieure sous pression et tentent de ne s'appuyer que sur deux des trois flèches de Shinzo Abe : l'expansion monétaire et les « réformes structurelles. » Or, ces deux flèches risquent de se révéler inefficaces et, pire, nocives. Vedi pagina 17 SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 295 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LES FAUSSES LECONS DES ABENOMICS POUR 17/12/2014 Le Figaro Pag. 1,22 PROPOS RECUEILLIS PAR ANNE BODESCOT [email protected] Dominique Netter est directrice des investissements pour la Banque privée Edmond de Rothschild (France).LE FIGARO.Que conseillez-vous aux épargnants inquiets de voir les marchés sous tension ?Dominique NETTER. - On ne vend pas quand la Bourse chute aussi vite que ces derniers jours. Si l'on est courageux, on rachète un peu progressivement, sur deux mois par exemple. Pour l'instant, les investisseurs voient l'Europe comme une zone en voie de « japonisation ». Ils ne regardent que les indicateurs macroéconomiques médiocres. Sans oublier les dommages collatéraux de la crise russe. Mais du côté des entreprises, les résultats du troisième trimestre ont été plutôt corrects. Et dans certains secteurs, ils pourraient réserver encore de bonnes surprises grâce à la chute de l'euro et du pétrole.Mais la Bourse est loin d'être bradée...Les entreprises du CAC 40 se paient 12,6 fois les bénéfices attendus en 2015. C'est dans la moyenne historique. Les valeurs de qualité, comme Essilor, restent beaucoup plus chères. Les très belles sociétés ne baissent pas. Mais certains secteurs sont vraiment massacrés, comme les valeurs pétrolières. Il est possible que leurs cours tombent encore plus bas, mais c'est un bon point de départ pour commencer à acheter.Les marchés européens rebondiront-ils si Mario Draghi annonce bientôt l'achat par la BCE d'emprunts d'État ?Personne ne doute que la BCE va s'engager dans cette politique. Ce qui suscite plus de scepticisme, c'est son efficacité sur l'économie et sur les Bourses européennes. On applique à la zone euro des recettes qui ont fonctionné aux États-Unis et au Royaume-Uni, mais la situation ici n'est pas la même, notamment parce que les taux sont déjà très bas en France et en Allemagne. L'annonce de Mario Draghi, quand elle viendra, fera certainement plaisir aux marchés, mais pour combien de temps ? Pour soutenir un rebond boursier, il faut surtout que les profits des entreprises croissent.Le CAC 40 perd environ près de 5 % cette année. Que dites-vous à ceux qui désespèrent des actions ?De ne pas rester investi que sur la France, ni sur la zone euro. Il faut diversifier son portefeuille en Europe (Suisse, Suède) et hors Europe. Aux ÉtatsUnis, l'indice S&P 500 est en hausse de plus de 8 % cette année. Et malgré la forte hausse ces dernières années à Wall Street, nous pensons que les actions américaines se porteront bien encore l'an prochain. N'oublions pas non plus le Japon. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 296 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «IL NE FAUT PAS RESTER INVESTI QUE SUR L'EUROPE» 17/12/2014 Le Figaro Pag. 26 Le Figaro Global Resorts, le holding de l'investisseur italien Andrea Bonomi, a écrit au conseil d'administration du Club Med pour demander un report de l'assemblée générale du groupe, programmée le 12 janvier. Trop tôt à ses yeux, alors que la bataille se poursuit : le chinois Fosun devrait vraisemblablement annoncer une surenchère sur l'offre de Global Resorts d'ici vendredi soir. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 297 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Club Med : Bonomi réclame un report de l'AG 17/12/2014 Les Echos Pag. 17 (diffusione:118722, tiratura:579000) Anne Feitz Le groupe entend devenir le premier producteur privé d'électricité de la région. Cap sur l'Amérique latine. Le groupe GDF Suez, qui s'est résolument tourné vers les horizons lointains à défaut de croissance en Europe, affiche de grandes ambitions dans cette zone de la planète, où il vient de remporter quelques jolis succès. Le groupe a annoncé hier avoir gagné, à l'issue d'un appel d'offres, un contrat de fourniture d'électricité au Chili portant sur 5.040 gigawattheures par an. Ce contrat le conduira à construire une centrale thermique de 375 mégawatts (MW) à Mejillones, dans le Nord, et une ligne de transport d'électricité de 600 kilomètres, entre les villes de Mejillones et de Copiapó. Il y a quelques jours, c'est au Brésil que l'énergéticien français emportait des contrats prévoyant la construction de 685 MW de nouvelles capacités (dont 535 avec des contrats d'achat d'électricité sur vingt ou vingt-cinq ans) : une centrale thermique au charbon à Pampa Sul, de 340 MW ; un complexe éolien à Campo Largo, de 330 MW ; et une extension de la centrale biomasse de Ferrari de 15 MW. « Au total, ces nouveaux projets représentent un investissement de 2,5 milliards d'euros », a indiqué Gérard Mestrallet, le PDG de GDF Suez, lors d'une présentation à la presse. « Ils sont emblématiques de notre stratégie en Amérique latine, où nous voulons devenir le premier producteur privé d'électricité. » GDF Suez est aujourd'hui au troisième rang, derrière l'italien Enel et l'américain AES. Perspectives prometteuses Implanté sur le continent depuis 1997, le groupe français y dispose déjà de solides fondations. Avec 14,2 GW de capacités installées à ce jour et près de 4.300 salariés sur place, il y a généré 1,6 milliard d'excédent brut d'exploitation (Ebitda) pour 4 milliards d'euros de chiffre d'affaires en 2013. C'est encore peu à l'échelle du groupe (89 milliards de chiffre d'affaires et 14,8 milliards d'Ebitda), mais les perspectives y sont prometteuses. « Sur les dix ou quinze dernières années, la demande d'électricité a déjà progressé de 3,7 % au Brésil, 4,2 % au Chili et 6,8 % au Pérou », a indiqué Isabelle Kocher, directrice générale déléguée. « Et la croissance de la zone va rester soutenue, de 3 à 4 % par an dans les années qui viennent, avec des besoins importants en infrastructures et en nouvelles capacités ». Déjà premier producteur privé d'électricité au Brésil et au Pérou, GDF Suez compte porter ses capacités dans la zone à 18 GW d'ici à 2019, rien qu'avec les projets en construction. Le groupe doit notamment terminer le barrage gigantesque de Jirau, en Amazonie au Brésil (3,7 GW), des centrales hydrauliques et thermiques au Pérou (807 MW), le terminal gazier flottant « le plus important au monde » en Uruguay, un gazoduc au Mexique. « Soit environ 20 milliards d'euros d'investissements », précise Gérard Mestrallet. Le groupe vise la production d'électricité thermique et renouvelable, mais veut aussi se développer dans ses autres métiers, comme les infrastructures gazières ou les services à l'énergie. « Nous sommes prêts à saisir les nouvelles opportunités de croissance, y compris au travers d'acquisitions », a indiqué Gérard Mestrallet. Avec deux nouveaux pays désignés comme prioritaires : l'Uruguay et la Colombie. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 298 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Electricité : GDF Suez veut se hisser au premier rang en Amérique latine 17/12/2014 Les Echos Pag. 28 (diffusione:118722, tiratura:579000) Jean-Philippe Lacour Le président de la Buba ne voit pas l'opportunité d'un stimulus monétaire. Il s'inquiète d'une redistribution des risques pour les contribuables. La faible inflation ne doit pas être un prétexte pour que la Banque centrale européenne (BCE) déploie un nouveau stimulus monétaire, a déclaré lundi soir Jens Weidmann, président de la Banque fédérale d'Allemagne, à Francfort. Il a mis en doute l'efficacité d'un rachat massif de titres souverains par l'institut d'émission pour faire remonter l'inflation, alors que d'autres mesures n'ont pas encore produit tout leur effet. Cramponné à la tête d'une Bundesbank mettant traditionnellement l'accent sur la stabilité monétaire, il craint par ailleurs qu'un rachat d'obligations souveraines (« Quantitative Easing ») ne conduise à un « partage des risques entre contribuables de la zone euro »... et n'atténue les efforts des pays qui ont besoin de mener des réformes. Or, la crédibilité de la BCE est en jeu. Sa mission est de garantir une inflation à près de 2 % sur le moyen terme. Or, l'indice des prix se rapproche de 0 %. Mario Draghi, président de la BCE, a fait miroiter pour « bientôt » des rachats d'obligations souveraines, parmi d'autres mesures, insistant sur le risque que fait peser la chute du pétrole sur l'inflation. Même conscient de cela, Jens Weidmann considère que ce serait une erreur de suivre « comme des esclaves » les attentes exprimées par les marchés « quand celles-ci ne se justifient pas », a-t-il martelé. « Pas de miracle » en termes d'inflation La BCE a nourri les espoirs en évoquant un dispositif censé augmenter son bilan de 1.000 milliards d'euros. Mais Jens Weidmann estime que, pour obtenir une meilleure transmission de la politique monétaire, « il importe plus de savoir sous quelle forme le bilan va s'élargir et non de combien ». Et en fait de QE élargi, il n'y a pas « de miracle » à en attendre en termes d'inflation. L'inflation pourrait aussi devenir négative en Allemagne, a reconnu Jens Weidmann. Mais pas de quoi voir la « déflation » s'installer en zone euro, en l'absence d'un phénomène de spirale autoentretenue des prix à la baisse. L'inflation au plus bas résulte pour l'heure d'ajustements dans les pays en périphérie de la zone euro et de la chute des cours du pétrole. A moyen terme, soit en 2016, la BCE table sur une inflation à 1,4 %. Or, cela ne contredit pas l'objectif de stabilité des prix si la valeur cible de 2 % est atteinte « un peu plus tard », souligne l'Allemand. Les débats sur l'ampleur et le rythme des mesures monétaires s'intensifient à la BCE ? C'est le signe selon lui que les membres du conseil ne sont pas des « moutons courant tous dans la même direction ». SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 299 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La Bundesbank renforce ses critiques à l'égard des rachats de dette souveraine 17/12/2014 Wall Street Journal Pag. 1.6 The ruble's sharp fall Tuesday- and the possibility of drastic Russian government action to address itdeepened concerns for European companies that depend on Russia for sales, raw materials or manufacturing.Auto makers, oil companies, banks and luxury- goods companies each stand to lose if Russia's financial and economic instability continues, after years of making the nation's oil-fueled economy an integral part of their businesses. While they have suffered months of slower sales amid Western sanctions and Russia's faltering economy, the recent market slide- if it isn't stemmed- threatens to exacerbate the pain sharply.French yogurt conglomerate Danone SA, for example, counts Russia as its largest single market, accounting for 11% of its revenue. The company has 24 plants and 13,000 workers in Russia.Salvatore Ferragamo SpA's chief financial officer, Ernesto Greco, said in November that Russia's woes had already "limited growth" for the Italian luxury company. Mr. Greco said "the fragrance business is quite important" in Russia as well as Ukraine.And Italian food makers were counting on the Russian market as a growth engine, said analyst Denis Pantini of the Nomisma consultancy.The Russian ruble fell more than 12% early Tuesday after a late-night rate increase by the central bank aimed at stemming the currency's drop. That dragged down the shares of some European companies from a range of industries exposed to the Russian market. The ruble and many stocks recovered after Economy Minister Alexei Ulyukayev later in the day ruled out the sort of capital controls that foreign multinationals most fear in such financial crises.One of the most exposed Western companies is BP PLC, which also owns close to 20% of Russia's statecontrolled oil company OAO Rosneft. The British oil company collects an annual dividend from Rosneft. In July BP collected a Rosneft dividend totaling $ 693 million for the first year of the deal.Such payouts could end up stranded in Russia under some forms of capital controls. Such a hit would be a blow to BP, which is already coping with falling oil prices and the uncertainty of a U. S. court decision that could force it to pay billions of dollars in additional environmental damages for its 2010 Gulf of Mexico disaster.BP rival Royal Dutch Shell PLC doesn't have the same kind of exposure to Russia, but it does have stakes in two projects there that could be affected by constraints on capital. Shell owns a 27.5% stake in a natural-gas project on Sakhalin Island, as well as 50% of a development called Salym, which produced the equivalent of 145,000 barrels of oil a day in 2013.Spokesmen for Shell and BP declined to comment on how specific changes in Russia could affect the companies' income.In October, Danone finance chief Pierre- André Térisse said sales trends were "solid" in Russia despite the tough environment. Still, consumption trends have changed since the ruble began to decline a year ago. Danone said higher- end brands such as yogurt drink Actimel or Aktual continued to grow well including in the most recent quarter, but lower-end products such as milk have come under pressure of late.Danone said it was working on adapting its production and brand portfolio to this trend. A Danone spokeswoman wasn't immediately available to comment on the latest drop in the ruble and its possible effects on the company.Car makers also have a lot at stake. Renault SA's alliance with Nissan Motor Co., for example, owns Avtovaz, Russia's largest domestic car maker. But while others are reconsidering their plans in Russia, the Renault- Nissan Alliance is sticking with its big bet in the country. The alliance said earlier this week it would be launching a joint purchasing organization that will buy parts and supplies for all related brands in Russia. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 300 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Concerns deepen for European companies 17/12/2014 Wall Street Journal Pag. 4 BY PAUL HANNON -Todd Buell contributed to this article. Activity in the eurozone's private sector picked up only modestly in December, according to surveys of purchasing managers, an indication that the currency area's economy is ending the year on a weak footing.The surveys also found that businesses again cut their prices in the face of weak demand, a development that will concern the European Central Bank, which is struggling to raise the currency area's inflation rate from the very low level it has settled at for more than a year.A separate release from the European Union's statistics agency showed the eurozone's trade surplus widened in October, but that was due to falling imports rather than rising exports, a reflection of weak demand within the currency area.Data firm Markit on Tuesday said its composite purchasing managers index- a measure of activity in the manufacturing and services sectors in the currency bloc- rose to 51.7 in December from 51.1 in November. A reading below 50.0 indicates activity is declining, while a reading above that level indicates it is increasing.Preliminary results from Markit's survey of 5,000 manufacturers and service providers also showed that a significant pickup in activity is unlikely in the coming months, with new orders up only marginally following November's decline.The surveys also found that businesses continued to cut their prices, although at a slightly less aggressive pace."The continued softness of the price indices in both manufacturing and services underlined the breadth of the deflationary forces across the economy," said Jonathan Loynes, chief European economist at Capital Economics.There were signs of weakness in Germany, the eurozone's largest economy. Its composite PMI fell to 51.4 from 51.7 in November, its lowest level in 18 months. While its manufacturing sector returned to growth, activity in its services sector slowed, and new orders fell for a second straight month.Nevertheless, a measure of German investor confidence rose sharply in December, which may herald a pickup in economic activity in the new year. The ZEW lead indicator rose to 34.9 in December from 11.5 last month."Confidence in the German economy seems to be slowly returning among the financial market experts surveyed by ZEW," said Clemens Fuest, president of ZEW in a news release. "This increase is related to favorable economic conditions such as the weak euro and the low crude oil price."Activity in France's private sector continued to decline, but less sharply than in recent months as its services sector edged closer to growth. However, the decline in manufacturing activity deepened."The disappointing rate of expansion, and especially the weakness evident in Germany and France, will add to calls for additional stimulus to be sanctioned without further delay," said Chris Williamson, chief economist at Markit.Earlier this month, ECB President Mario Draghi said that officials will reassess their existing stimulus policies, which include cheap bank loans and purchases of asset-backed securities and covered bonds, in early 2015 and decide whether to do more to ensure that annual inflation moves closer to its target of just below 2%.Many analysts expect the ECB to announce a government bond purchase plan as soon as its Jan. 22 meeting, a forecast reinforced by weak demand for the second installment of a four-year lending program for banks last week and falling oil prices, which will likely push the inflation rate lower in coming months.However, the ECB has made it clear that it can only succeed in boosting growth and returning the eurozone's inflation rate to its target if governments also play their part, by easing back on efforts to narrow budget deficits, and by reforming labor and product markets to encourage more investment spending by businesses.The eurozone economy accelerated slightly in the third quarter, growing at a quarter-to-quarter rate of 0.2%, having expanded by just 0.1% in the second quarter.But Germany barely grew, France grew but largely because companies built up inventories, and Italy fell back into contraction. The currency area's gross domestic product remains more than 2% below its level before the 2008 global financial crisis.Mr. Williamson said the composite PMI's for the three months to December suggest the eurozone economy grew by just 0.1% in the fourth quarter. SCENARIO POLITICO/ECONOMICO - Rassegna Stampa 17/12/2014 301 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Private-Sector Activity Edges Higher in Eurozone
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