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editoriale www.ilperiodico.it Eur Torrino News Pubblicazione mensile ANNO V n° 11 dicembre 2007 Editrice: Service & Business 2001 Direttore Editoriale: Sergio Di Mambro Direttore responsabile: Riccardo Alfonso Redazione: Via degli Eroi di Rodi, 214 Tel. 06.5083731 Grafica: Fabio Zaccaria Eva Tarantino Stampa: Ripoli snc Hanno collaborato: Stefano Ursi, Valeria De Rentiis, Francesca Colaiocco, Marta Cecchini, Rossana Bartolozzi, Fabio Zaccaria, Barbara Frascà, Giuseppe Mete, Fabrizio Piciarelli. Per la pubblicità su “Eur Torrino News” telefonare al numero: 06.5083731 oppure al 380.3965716 La direzione si riserva il diritto di valutare i testi pervenuti. Il materiale non verrà restituito. Finito di stampare nel mese di: dicembre 2007 4 Nomadi, viabilità e prostituzione: i disagi nel Municipio XII Cinema: American Gangster I diritti si fanno grandi Cancro: che fare? La ricerca al servizio dei pazienti Le ragazze “speziate” del pop Teatro: Biagio Izzo e Miguel Angel Zotto Su e giù per il Lazio: Tarquinia Booklet, tre album per approfondire... Acqua, farina, e... Bau & Miao: la rubrica degli animali Sulle orme di Don Benzi: contro la prostituzione. Prima parte Il Salvagente Planet Cinema: recensioni e anticipazioni Giovani: soli tra i banchi di scuola. Seconda parte Cucina: Tribeca consiglia La storia dell’Eur: IV Puntata Municipio XII e XIII: una città nella città. Prima parte Oroscopo 1° distributore di frutta e verdura nel Lazio Credito alle imprese a Rieti - Distretti industriali in Montenegro 10 30 5 10 12 15 20 24 26 29 30 32 35 38 46 51 56 60 66 70 72 77 :sommario :sommario 26 60 Editoriale: ] a cura di Sergio Di Mambro [ Un anno volge al termine, la vita scorre velocemente e non si percepiscono i continui mutamenti di una società in fermento. Nel prossimo numero cercheremo di affrontare tali cambiamenti e condividerli con voi. Vorrei augurare a tutti un meraviglioso Natale e un fantastico anno nuovo. L’Eur Torrino News cerca di essere “uno di voi” facendovi compagnia a casa, al bar, oppure in macchina o ancora in una notte avvolta nella magia del silenzio. Anche questo numero vi propone spunti e riflessioni: i giovani del Salvagente, i ricercatori dell’IFO, le trasmissioni di Roma Live, con i vari protagonisti, e le problematiche del Municipio XII. Concludendo, grazie a tutti e di nuovo tanti, tantissimi, infiniti auguri a tutti voi: sponsor, lettrici e lettori. 4 eur:torrino:news Nomadi, viabilità e prostituzione: Disagi nel MUNICIPIO XII ] a cura di Fabrizio Piciarelli [ alle forze dell’ordine e anche un’importante campagna stampa del nostro Municipio. Credo, però, che quella campagna stampa non abbia aiutato le prostitute ad uscire dal giro, sbaglio? Augusto Culasso Il Municipio XII è un territorio molto vasto, come vasti sono i disagi sociali e ambientali. A Romalive si parla della questione spinosa dei nomadi, della confusione creata dalle grandi opere nel quartiere, della piaga della prostituzione. La voce dei cittadini attraverso i rappresentanti dei comitati, per fare il punto della situazione, assieme ai politici. OSPITI IN STUDIO: • Augusto Culasso, Presidente del Consiglio Municipale • Pasquale Calzetta Capogruppo Forza Italia • Andrea De Priamo Capogruppo Alleanza Nazionale Calzetta: Dopo quella campagna il problema della prostituzione è stato risolto? Se vogliamo parlare seriamente è stata una campagna costosa che ha visto il Municipio impegnato dal punto di vista della pubblicità, tra tabelloni e manifesti. Tutti i cittadini che girano per le vie centrali e periferiche si accorgono che la prostituzione non solo c’è, ma è aumentata! Culasso: Forse lo slogan ha suscitato riflessione, ha attirato attenzione, visto che molti si soffermano a riflettere su quel tema... E se le associazioni avessero avuto i fondi per scendere in strada e far uscire le ragazze dal giro? De Priamo: Riguardo la campagna, non siamo scesi in merito all’efficacia dell’espressione utilizzata nello slogan. Avevamo premuto affinché la campagna fosse fatta solo se efficace. Ora vogliamo conoscere i risultati, quante sono le giovani recuperate dal marciapiede, quale il supporto dato dal terzo settore, il no profit... a me sembra, però, che non ci sia stato! Ora la parola ai comitati: RAPPRESENTANTI COMITATI MUNICIPIO XII: • Augusto De Maglie Comitato Tor de Cenci Spinaceto • Tonino Falchi Castello della Cecchignola • Colapicchioni Agostino Comitato Torrino Nord • Giancarlo Mirabelli Comitato Fonte Ostiense • Gualtiero Alunni Comitato Corridoio Roma Latina Prima di iniziare, ricordiamo la recente scomparsa di Don Benzi, un grande uomo, un leader al di là del tempo e dello spazio, un uomo che ha dedicato la sua vita ai poveri. Con la sua scomparsa, ognuno di noi dovrebbe fare qualcosa in più per non far sentire così forte la sua mancanza. Don Benzi era un leader al servizio degli altri che aveva una profonda umiltà. Scompare con lui una speranza, la speranza di riuscire a trovare una strada per la soluzione al problema della prostituzione e non solo. Assieme all’Associazione Giovanni XXIII si è occupato anche di pedofilia, di bambini e dei malati, mettendosi a completa disposizione degli altri. Quelli che potevano liberare queste ragazze minorenni dalla prostituzione non lo fanno, e quelli che possono farlo, fanno campagne di stampa, ma queste povere ragazze restano per strada. E’ stata fatta una grande campagna di stampa contro la prostituzione, qualche prostituta è uscita dal giro? Culasso: E’ un tema molto discusso. Purtroppo per le vie consolari del nostro Municipio ci sono molte ragazze che fanno questo mestiere. Ultimamente sono stati attuati molti interventi concordati con le iniziative prese dalla nostra Presidente assieme Augusto De Maglie: Basta con le campagne pubblicitarie, nel XII Municipio. In zone come Acqua Acetosa, l’Eur è pieno di prostitute! Tonino Falchi: e se fosse anche un problema di ordine pubblico? Agostino Colapicchioni: ci siamo incontrati con la Prestipino e il presidente del comitato di Colle Parnaso, per una piaga che c’è su via dell’Acqua Acetosa-Ostiense e che si ripercuote nei quartieri vicini anche davanti agli istituti scolastici, le “guarnizioni “, come le chiamiamo. L’installazione delle telecamere è inefficace, senza un vigile che possa influenzare il cliente per scoraggiarlo. Giancarlo Mirabelli: il problema è complesso; è anche di ordine pubblico, le prostitute sono tante perchè c’è molta richiesta, noi dobbiamo scoraggiare la domanda! Forse così risolviamo il problema. Gualtiero Alunni: serve un impegno culturale e solidale generale. Sono d’accordo che spetta alle associazioni e ai comitati intervenire! Ho conosciuto Don Benzi quando ero assessore a Tor Bella Monaca, lì c’erano diverse comunità come Capo d’Arco, quella delle suore di Madre Teresa di Calcutta che operavano tutte insieme. Sig.ra Falchi: ci vorrebbe un’opera di concertazione per sconfiggere il fenomeno, non dovrebbe esistere perchè causa problemi di ogni tipo. stanno dentro? Culasso: Il Velodromo vive una fase di riqualificazione. C’è un progetto di intervento di demolizione e ricostruzione della struttura che partirà tra poco e, finalmente, sparirà quel degrado che c’è ora per diventare un centro acquatico con strutture sportive e ricreative. In collegamento telefonico, la Sig.ra Amato, presidente del comitato Quartiere Eur. Nel quadrante sud dell’Eur, siamo arrivati al collasso della mobilità, con la costruzione del Centro Congressi, il Castellaccio, il Velodromo e a causa dei nuovi quartieri nati recentemente: tra poco non ci muoveremo più! Nel nostro comitato c’è un ingegnere che ha presentato un progetto per un sottopasso lungo la Colombo per decongestionare il tratto, ma non si è preso in considerazione. Tra poco aprirà anche il Business Park, una struttura mastodontica...La Pontina, la Laurentina e l’Ostiense sono al collasso e voi politici cosa state facendo? De Priamo: Riguardo il Castellaccio, noi di AN abbiamo votato contro quel progetto, che non andava approvato. Ora però bisogna accelerare i progetti che sono ancora sulla carta e l’Europarco non può essere inaugurato finchè non iniziano i lavori dello svincolo degli Oceani! Calzetta: due milioni di metri cubi stanno per invadere l’Eur e il problema è che hanno gestito tutti i progetti in maniera singola. Bisognerebbe invece fare un progetto complessivo di quel quadrante; le nostre proposte le abbiamo presentate durante la votazione degli interventi sull’Eur, ma le questioni sulla mobilità sono rimaste lì. Le costruzioni sono andate avanti e le infrastrutture sono ferme. Culasso: ieri o l’altro ieri il Comune di Roma ha approvato un finanziamento che stanzia la cifra adeguata per la realizzazione dell’incrocio degli Oceani. La Colombo è in una fase di trasformazione profonda, legata alla centralità congressuale dell’Eur. Alunni: all’ingresso di Roma abbiamo macchine che dalla Pontina si inseriscono nella Colombo direzione Eur. La risposta attuale è un’autostrada di diversi milioni di euro. Non si interviene però sull’accesso e sull’uscita a Roma e nessuna iniziativa per privilegiare il ferro sulla gomma, riducendo quindi le macchine. Perchè non si interviene su questo? Colapicchioni: ci stiamo mobilitando per una raccolta firme di protesta sullo stato di abbandono Parliamo ora di viabilità. Colapicchioni: il degrado maggiore è rappresentato dalla struttura squallida del Velodromo. Uscendo da casa per andare al laghetto, ho notato diverse persone che uscivano dal Velodromo. Cosa si aspetta a risolvere il problema di sicurezza e di decoro rappresentato dagli immigrati che Pasquale Calzetta eur:torrino:news 5 Andrea De Priamo del Velodromo. Per quanto riguarda il Castellaccio, se non si stabilisce un disegno di viabilità, ammazziamo i quartieri circostanti! Bisogna evitare che il quartiere Castellaccio, e parlo della zona residenziale, collassi. Infine via Avignone, che va mantenuta solo per i cittadini che abitano lì e per l’ingresso e l’uscita dalla scuola, allo scopo di garantire il non appesantimento del traffico. De Maglie: mi hanno chiamato da Castel Romano perchè c’è una drammatica situazione di campi rom che si stanno smantellando, senza programmare nulla. Mi rivolgo a Veltroni: invece di andare in giro per l’italia, perché non si interessa più di Roma; perchè non si preoccupa di queste periferie abbandonate? Non voglio sentire i politici dire «bisogna», «dovremmo fare»... è ora di fare, ma quando? Mirabelli: certe strutture che vengono realizzate, se non sono fatte in modo intelligente, diventano dei boomerang. Un esempio? Il posteggio fatto a servizio del mercato Laurentino. Il sabato mattina, per via Sapone, non si passa più, non si è rivelato, quindi, essere un servizio utile per lo snellimento! Non funziona neanche più la viabilità pedonale, il marciapiede è più stretto delle carrozzelle per gli invalidi, parlo soprattutto di quelli limitrofi all’Ospedale Sant’Eugenio...è veramente indegno! De Priamo: per le barriere architettoniche sono anni che chiediamo maggiori risorse. Perchè quando eravate al governo voi, non le avete fatte? Calzetta: quello che potevamo fare lo abbiamo fatto! Culasso: siamo uno dei pochi Municipi che ha instituito la Consulta dell’Handicap che da anni segnala i disagi riscontrati nella zona. De Maglie: quando vi decideterete a risolvere la questione del Centro Civico di Spinaceto, che sta andando in malora? De Priamo: l’accesso a Roma, è una domanda vaga, perchè il progetto serve. Infatti, la precedente giunta di centro destra, lo ha lanciato, mentre l’attuale giunta che, teoricamente, lo vorrebbe portare avanti, è paralizzata da liti interne e da veti incrociati all’interno del centro sinistra. Il nodo della Pontina va modernizzato, studiando anche tecniche migliori...dire no a tutto non porta a nulla! Serve più trasporto su ferro, in particolare, le metropolitane. Su questo, ricordo che un emendamento di AN ha consentito, sul piano regolatore, il prolungamento della linea B, dalla Laurentina a Castel di Leva. Sig.ra Amato: sono 10 anni che stiamo chiedendo il prolungamento della metro oltre il raccordo anulare con dei parcheggi di scambio! E anzichè pensare di farla, si pensa di mettere i filobus su strada, togliendo i parcheggi e riducendo i marciapiedi. Invece di approvare il progetto del sottopasso lungo, proposto dal comitato, si pensa di fare quattro sottopassini, senza risolvere il problema e buttando altri soldi! 6 eur:torrino:news Calzetta: quando si ha un progetto, poi deve essere finanziato. Il problema è che se si decide di fare la festa del cinema che costa 15 milioni di euro, è chiaro che non si possono fare altre cose! Ci sono una serie di interventi previsti dal piano regolatore e già approvati, ma restano lì perchè nessuno li finanzia. Culasso: sono previsti altri interventi grandi, come due sottopassi di via dell’Umanesimo e quello della Colombo. I tempi sono in concomitanza con la realizzazione del Centro Congressi, parliamo di due o tre anni. In questi ultimi anni è stata già avviata una parte del raddoppio dell’Ardeatina e, con i finanziamenti di Roma Capitale, sono stati stanziati i fondi per prolungarla fino a Pomezia. A Gennaio partiranno i lavori del raddoppio della Laurentina, dal grande raccordo anulare fino al ventottesimo chilometro, è un’opera storica! Sulla questione nomadi a Castel Romano. Calzetta: il Comune di Roma ha posto il campo nomadi in quella zona dicendo che sarebbe rimasto solo per due mesi. Invece, con le proroghe avviate, oggi rappresenta uno dei campi più grandi di Roma, nonostante il degrado. Da vicolo Savini il campo è stato spostato lontano dal centro, al parco Decima Malafede, abbattendo alberi con fogne a cielo aperto...e le associazioni ambientaliste che fine hanno fatto? Sulla questione di Tor de Cenci e del Centro Civico. De Priamo: bisognerebbe verificare quali diritti hanno le associazioni che ci sono e se pagano l’affitto. Culasso: so che l’amministrazione comunale si sta impegnando molto per riqualificare l’ex centro commerciale di largo Cannella, in fase di abbandono, a tal punto che ha inserito all’interno importanti presidi istituzionali, come il distaccamento dell’anagrafico, trasferito liberando l’area per l’ampliamento della biblioteca Pier Paolo Pasolini e sta creando inoltre un centro polivalente di servizi. E’ vero quello che sta dicendo Culasso? De Maglie: si, si sta muovendo qualcosa, ma bisogna fare un regolamento di condominio con una delle associazioni presenti, per mantenerlo pulito. De Priamo: a Castel Romano si sono aggiunte altre 30 roulotte a ridosso del campo nomadi, perchè, come diceva Calzetta, quel campo attira tutti! Falchi: mi rivolgo al Presidente: questo gioco dei veti incrociati della maggioranza, come pensa di superarli? Tante cose non si riescono a realizzare proprio per questo! Culasso: sono storicamente interne al centro sinistra. L’altro giorno, però, discutendo, siamo riusciti a superare quelle difficoltà che a volte ingessano scelte difficili. Dopo anni siamo riusciti a trovare una soluzione nell’interesse dei cittadini. Falchi: è vero, però è un primo passo che ora deve essere confermato. Un problema nel Municipio XII: la costruzione del Business Park. Un business da milioni di euro e siete tutti coinvolti, ma voi siete, purtroppo, impotenti nonostante il ruolo e la funzione che avete. De Maglie: il problema della rete di filobus che tutto il Municipio rifiuta, non è adeguata a risolvere i problemi esistenti, ultimamente hanno fatto un Consiglio straordinario in Municipio contro il discorso dei tributi legittimi che sta chie- dendo il Consorzio Tevere Agro Romano. Sembra che si stia risolvendo: una cosa indegna! Colapicchioni: Vi ricordate la questione sul parcheggio dell’IFO, Regina Elena? E’ ancora tutto come prima! Il Parcheggio non è stato mai fatto, nè prima con Pollak, né ora con la Prestipino. Riguardo la viabilità: aprendo il quartiere nuovo di Mezzocammino e l’apertura della strada che attraverserà via della Grande Muraglia, bisogna fare altre uscite su via di Decima, degli Oceani e potenziare l’uscita su via dell’Oceano Pacifico per far si che possa defluire il traffico. Oggi abbiamo raccolto delle firme e le abbiamo consegnate in Municipio, per il semaforo a via della Grande Muraglia, perchè l’altro giorno sono stati investiti altri due ragazzi! Culasso: c’è stata stamattina una presidente della Commissione ai Lavori Pubblici che ha preso in esame la petizione. Mirabelli: si continua anche nel nostro Municipio a fare insediamenti senza che si pensi alle opere di urbanizzazione primarie. C’è una mancanza di programmazione; sono anni che è così. Alunni: se come dicono gli amministratori il Business Park porterà il 150% di traffico in più, ribadisco l’adeguamento della Pontina; spostiamo oltre l’abitato il servizio di metropolitana con i parcheggi di scambio. Sig.ra Falchi: nella zona dell’Europarco, sono stati già smantellati i circoli sportivi per dare posto al parcheggio del Centro e chi lavora lì rischia il posto di lavoro! Falchi: sono stati fatti degli errori in precedenza, c’è stato un entusiasmo troppo grande per la costruzione di questi centri, anche se sono importanti. Lancio una sfida a voi dell’opposizione: vogliamo costruire questa nuova città intorno ad un sistema di viabilità e di trasporto? De Priamo: la mia parte politica si continuerà a battere; noi sosteniamo che le infrastrutture vanno pensate prima di costruire case. Calzetta: noi di Forza Italia lo faremo raccoglien- do firme che presenteremo in Consiglio Comunale: quattro proposte popolari, perchè vogliamo che i Municipi contino di più, visto che una città complessa come Roma si governa dal territorio e non dal Parlamento! Culasso: Roma, dopo 60 anni di inerzia, ha avuto una grande crescita dal punto di vista della pianificazione urbanistica, il piano regolatore è stato finalmente approvato, mentre prima navigavamo in una città che cresceva nell’illegalità e nell’abusivismo! Ora stiamo lavorando con la Prestipino per dare risposte alle istanze dei cittadini. Facendo incrementare il portafoglio dei costruttori? I comitati dovrebbero seguirvi veramente in tutto quello che fate, non si può fare politica solo per i propri tornaconti. Don Benzi era un leader perchè era al servizio degli altri, non potete mettere gli altri al vostro servizio per scalare il potere! American Gangster ] di Barbara Frascà [ Un film di Ridley Scott. Con Denzel Washington, Russel Crowe, Chiwetel Ejiofor, Cuba Gooding Jr., Josh Brolin, Ted Levine, Armand Assante, John Ortiz, John Hawkes, Ruby Dee. Genere Drammatico, colore 157 minuti. Produzione USA 2007. - Distribuzione Universal Pictures. ll’inizio degli anni Settanta, la corruzione della polizia era ai massimi livelli nella città di New York. La mafia teneva sotto scacco le forze dell’ordine, agendo relativamente impunita nel mercato non competitivo della droga. Finchè un imprenditore di colore di nome Frank Lucas (Denzel Washington), alla morte di Bumpy Johnson, uno dei boss del crimine neri del dopo guerra, prese in mano le redini. Da qui inizia la costruzione del suo impero personale che lo porterà a governare il A 10 eur:torrino:news traffico di droga mettendo in circolazione un prodotto più puro ad un prezzo migliore. Riuscirà a sgominare tutte le organizzazioni rivali. La sua trovata più celebre: occultare la droga nelle bare dei caduti del Vietnam. Tuttavia Lucas tiene a precisare di non aver mai nascosto droga negli orifizi dei cadaveri dei militari americani di ritorno dalla guerra. Quella è solo un’invenzione della propaganda poliziesca. La verità – sempre secondo Lucas – è che lui nascondeva la droga in tasche segrete e doppi fondi delle bare, senza mai mettere le mani addosso ai morti. Suo antagonista è l’inflessibile poliziotto Richie Roberts (Russel Crowe), il quale pur di catturarlo non cederà di fronte ad alcuna tentazione. Fu proprio la sua attività investigativa a portarlo in galera, dove Lucas sconta attualmente una condanna a settant’anni di reclusione. Richie Roberts riuscì a fornire alla polizia anche i nomi dei poliziotti corrotti e coinvolti nel traffico di droga. Lucas e Roberts condividono un codice etico rigoroso, pur se ai lati opposti della legge. Frank e Richie sono due facce della stessa medaglia. Frank aveva tutti gli attributi per essere un uomo capace di suscitare profonda ammirazione, aveva un formidabile senso della famiglia e degli affari, era un genio della finanza, ma commerciava eroina. Roberts era il suo opposto. Onesto come pochi sul lavoro ma con una vita privata disastrosa. I destini di questi due uomini si incontreranno per segnare la fine di un’era di complicità nell’ignorare le leggi. Ricco il cast di attori, che ha come protagonisti le star Denzel Washington ("Training Day", "Deja Vu") e Russel Crowe ("Il Gladiatore", "Un'Ottima annata") come rispettivi antagonisti: uno nei panni di Lucas e l'altro in quello di Roberts, il poliziotto che lo arrestò e che poi lo fece collaborare. Russell Crowe è alla sua terza volta con Scott, dopo "Il Gladiatore" ed "Un'ottima annata". Accanto a loro, il cast è composto dal premio Oscar Cuba Gooding Jr. ("Jerry Maguire", "Men of Honor"), Josh Brolin ("L'Uomo senza Ombra","The Nightwatch"), Armand Assante ("Dredd", "Streaptease"), Carla Cugino ("Sin City", "Una Notte al Museo"), John Ortiz, John Hawkes, Ted Levine, Yul Vazquez e Chiwetel Ejiofor. Denzel Washington e Russel Crowe sono impeccabili nell’interpretare i loro ruoli. Rifiniscono i loro personaggi dandogli quelle coloriture che solo dei professionisti riescono a dare. Il regista Ridley Scott affronta questa pellicola, nella sale dal 18 gennaio, con grande maestria, curandone ogni particolare. La colonna sonora del film è selezionata in modo oculato; è fatta di funk, R B, blues classico, soul e hip hop. Si ascolta anche il brano “Across 110th Street” di Bobby Womack, associato irrimediabilmente al film “Jackie Brown” di Quentin Tarantino. La storia della produzione del film e' travagliata. American Gangster, infatti, sarebbe dovuto partire quattro anni fa con Antoine Fuqua come regista e con gli attori Denzel Washington e Benicio Del Toro nei ruoli di Lucas e Roberts. La Universal a causa di una serie di contrattempi dovette rinunciare al progetto, licenziare Fuqua e pagare gli attori che avevano gia' firmato il contratto. Denzel ricevette 20 milioni di dollari, cifra poi pagata nuovamente quando il progetto riparti' sotto la direzione di Scott. Tecnicamente dunque quello ottenuto da Washington per American Gangster, 40 milioni di dollari, e' l'ingaggio piu' alto della storia del cinema. Ridley Scott non si e' sentito intimidito dal primo fallimento. ''Anzi, mi ha divertito avere una mia visione, diversa da quella precedente, di cosa era necessario fare per rendere American Gangster un film interessante''. American Gangster è l’ulteriore conferma della tanto celebre versatilità di Scott, che in passato ha generato alcuni pilastri del patrimonio cinematografico americano”, come Alien, cult del cinema di fantascienza, e Blade Runner, capostipite del filone cyberpunk o del drammatico Thelma & Louise e dello storico Le crociate. Anche in questo film è presente lo scontro diretto di due eserciti antitetici: i gangster e i poliziotti corrotti dell’Unità Speciale della Narcotici e dall’altro lato gli agenti “senza macchia” di Roberts, puri come l’eroina che spaccia Lucas. Un gangster dalla ricostruzione storica meticolosa, dove si evidenzia il quadro realistico della società americana: un società sporca e devastata dalla piaga della droga e della corruzione in nome del vile denaro, nata dalla violenza della frontiera, dallo sterminio degli indiani e dal lavoro schiavistico. La fotografia della New York degli anni ’70, che coglie anche la più piccola sfumatura e ogni attimo prezioso per creare il massimo realismo e dinamismo, con tanto di macchina in spalla, senza artificiosi colpi di scena. Raffinata la scelta della colonna sonora che passa dall’R&b all’Hip Hop, dal Soul al Blues, come sfondo alle perfette scene di massa create sul set, alle scenografie e alla sceneggiatura impeccabile, per 158 minuti di pellicola. Un gangster movie dal ritmo incalzante che cattura lo sguardo dal primo all’ultimo fotogramma. eur:torrino:news 11 i diritti Grandi si fanno ] a cura della Redazione [ Centinaia di bambini, provenienti da tutte le province del Lazio, in prima fila alla manifestazione che si è tenuta in loro onore il 20 novembre scorso al Consiglio Regionale del Lazio: un’iniziativa importante per sensibilizzare l’opinione pubblica nel rispetto dei diritti dei più piccoli e per far capire loro che imparare, mangiare, vestirsi e giocare è un loro diritto, sopra ogni cosa. Tanti gli interventi dei ragazzi che, tirando in aria i cappelli verdi, gialli e bianchi, hanno risposto con entusiasmo alle domande e alle parole d’incoraggiamento del Presidente della Giunta, Piero Marrazzo. Una giornata dedicata interamente ai bambini per far conoscere loro i diritti che hanno, perché, secondo il Presidente, rappresentano il futuro della nostra società che purtroppo troppe volte lascia in secondo piano le loro esigenze; Oggi siamo presi a 360° dall’eccessivo consumismo e da cose veramente futili, lasciando soli i nostri bambini nelle attività che svolgono, anche quando sono semplicemente davanti alla televisione. Dovremmo seguirli di più in tutte le cose che fanno e ritornare ai valori che avevano i nostri genitori e alla loro considerazione sociale riguardo all’istituzione della famiglia. Curiosi ed eccitati dalla mostra spettacolo sul Piccolo Principe e dalla rappresentazione del teatro Gabrielli, i 300 bambini delle scuole medie ed elementari hanno partecipato attivamente al Consiglio dedicato alle politiche per l’infanzia. I commenti dei bambini: «Sono contento di partecipare a questa iniziativa, perché ci sono tanti bambini che non hanno quello che abbiamo noi. Tutti i bambini, anche quelli poveri dovrebbero avere vestiti 12 eur:torrino:news e da mangiare. Non è giusto che alcuni bambini non possono andare a scuola come noi, mi sento fortunato ad avere quello che ho perché non mi manca nulla». Alla seduta straordinaria ha partecipato anche Guido Milana, Presidente del Consiglio Regionale, che ha parlato del ruolo fondamentale del “piccolo parlamento dei bambini” per un confronto costante con le loro esigenze e le loro piccole ma interessanti proposte, da non sottovalutare, visto che a volte i bambini sono più saggi degli adulti. Presenti, a sostenere la campagna d’informazione e di sensibilizzazione, il Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e i presidenti dell’Unicef e di Save the Children Italia. La Carta dei Diritti dell’infanzia è uno dei molti obiettivi raggiunti di questa giornata: un “manifesto dei diritti dei bambini” sintetizzato in dodici punti, in un linguaggio semplice e chiaro, che verrà esposto in tutte le scuole elementari e medie del Lazio. All’ordine del giorno, l’impegno per la Giunta di adottare una legge che istituisca la figura del Garante Nazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza in tempi ristretti, e che accolga le proposte della Onlus Save the Children, prevedendo adeguate garanzie di indipendenza, un coordinamento con le figure dei Garanti Regionali e una costante consultazione con il terzo settore, garantendo l’accesso all’informazione da parte dei minori. Secondo Milana, una figura di fondamentale importanza per avvicinare il tema dell’infanzia alle Istituzioni. Cancro: La ricerca al servizio dei pazienti ] a cura di Marta Cecchini [ Un nuovo ed interessante appuntamento per approfondire gli aspetti della ricerca sul cancro, uno spazio dedicato interamente all’informazione sulla ricerca. In collaborazione con l’IFO e l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, Romalive affronterà argomenti relativi alla ricerca sui tumori, informando i cittadini sui nuovi sviluppi in corso per dare risposte e speranze. Abbiamo incontrato la Prof.ssa Paola Muti, Direttore Scientifico IRE per introdurre il nuovo appuntamento. Prof.ssa Muti, quale il contributo dell’IFO per la salute dei cittadini? Il contributo dell’IFO può essere molteplice. E’ assolutamente importante considerare iniziative come quella della vostra trasmissione perchè facilita enormemente la comunicazione delle nuove scoperte scientifiche, sia in campo di base che in campo di ricerca clinica, ad una vasta popolazione di utenti che è poi la nostra Regione. E’ importante far conoscere alle persone dove si muove la scienza e dove si ripongono le nuove speranze per la soluzione ai problemi sanitari come i tumori e per dare nuove prospettive alle persone. Il contributo dell’IFO, da questo punto di vista, è molteplice perchè si occupa di tutti gli aspetti della ricerca e dell’assistenza: quindi parliamo di ricerca su cellule, in vivo sugli animali, sperimentazioni cliniche, di nuove metodologie diagnostiche e di nuovi farmaci e metodologie di prevenzione. Abbiamo esperienze di ricerca di riabilitazione oncologica: il nostro Istituto lavora a 360° su tutto ciò che è ricerca di base e sull’uomo. ricerca sul cancro è quello di dare la possibilità ai giovani ricercatori di poter trovare una propria strada, per diventare presto ricercatori indipendenti. Abbiamo indetto quest’anno delle borse di studio chiamando una commissione esterna per valutare i curricula, e 3000 euro a disposizione per le spese di partecipazione alle conferenze. I giovani sono stati tra coloro che hanno dato maggiore storia e produttività in campo della ricerca, siamo orientati a reclutare e a sostenere i giovani ricercatori. Questo significa porre l’IFO al centro dell’Europa e a livello internazionale? L’obiettivo è quello di collegare la nostra Istituzione a realtà nazionali e internazionali, stipulando anche convenzioni con Istituzioni europee ed americane importanti, per compiere un passo avanti nella visibilità internazionale e dei propri ricercatori. Com’è strutturato l’IFO? E’ un Istituto di ricerca e di cura, con una componente clinica e di assistenza ai pazienti, perché dove si fa ricerca si curano meglio i pazienti. Parte di ricerca di base e a Pietralata,e coin- cide con il dipartimento di oncologia sperimentale, l’altra, di assistenza e di ricerca clinica, è a Mostacciano, dove i pazienti vengono ammessi ai reparti di assistenza e dove vengono reclutati per gli studi clinici. L’intervento chirurgico, resta uno dei fondamentali presidi per la terapia dei tumori e per le indagini cliniche che usano anche quelle sperimentali, dove vengono identificati i marcatori nuovi per la diagnosi e la terapia dei tumori. Il primo ospite di questo nuovo ciclo di trasmissioni è stato Gennaro Citro Dirigente di ricerca dell’Ifo Dott. Citro, con il vostro lavoro cercate di arrivare alla gente comune per portare sollievo, conforto, scienza e coscienza. Come si svolge il lavoro all’IFO? Nella nuova sede del Regina Elena a Mostacciano stiamo allestendo dei laboratori per ottenere risultati importanti, con la ricerca traslazionale, sono immediatamente applicabili anche alla terapia e alla diagnosi. L’obiettivo è trovare nuovi marker che ci permettano di vedere se e dove è presente la malattia per fare una prevenzione, individuandola al suo sorgere. La preven- Prof.ssa Paola Muti A partire da giovedi 15 novembre su Televita andrà in onda uno spazio dedicato all’informazione scientifica in cui si alterneranno medici e ricercatori dell’IFO per approfondire ogni settimana un tema relativo ai tumori. Si è da poco conclusa oltretutto la settimana della ricerca sul cancro in cui sono stati raccolti dei fondi. Come si procederà in futuro? Sono molto contenta che la vostra trasmissione dia la possibilità a giovani ricercatori di parlare della propria esperienza. Questa è una scelta molto importante e il tema di quest’anno della eur:torrino:news 15 all’interno. Se si paragona l’ambiente che c’era 40 anni fa con quello di oggi, è ovvio che ci sia l’effetto serra, perché non avevamo la grande combustione di petrolio e di gas che è presente oggi! Questa trasformazione di energia ha rotto gli equilibri preesistenti. Il Dott. Gennaro Citro L’aumento di CO2 (Anidride Carbonica) implica che abbiamo intorno a noi sostanze tossiche? Dipende da cosa viene. Se viene dalla combustione del petrolio si, ma se viene da metano no. Aumentando la popolazione, si sono distrutte delle foreste e molta CO2 viene trasformata in altri prodotti organici, proprio dalla sintesi clorofilliana. Il progresso ha comportato il benessere dell’uomo a spese di altro. Tutto questo ha un costo... Noi chiediamo dei fondi per riuscire a trovare un equilibrio per bilanciare questa situazione. La parte dannosa la può risolvere solo la ricerca. Ma deve essere una priorità; può dare un progresso meno cattivo di quello che esiste oggi. Il vino e l’alcool sono dannosi? Dipende dalle quantità. Anche lo zucchero può far male se ne assumiamo una grossa quantità tutta insieme. zione è necessaria: prima si individua il tumore, prima si guarisce! Quali sono le condizioni biologiche che ti fanno ammalare di cancro? Ci si ammala per quello che si respira o per il proprio patrimonio genetico? Un mio vecchio professore, esperto in cancerogenesi chimica, diceva che affinché si instauri la malattia tumorale si devono accendere gli interruttori che, comunque, devono avere una base biologica. La condizione biologica di base è l’alterazione del DNA, ma non è necessariamente indice della presenza di tumore, ci sono altre condizioni che generano la malattia. Le persone in genere quando hanno dei sintomi vanno a farsi visitare. A volte però è troppo tardi. Il check up va fatto comunque periodicamente in base all’età e ad altri fattori. Le nuove tecnologie permettono lo studio e l’analisi in tempo reale? In questi ultimi anni la svolta della ricerca si è basata su due pilastri: lo studio di come agiscono i geni e come si è codificato il DNA, e il progresso dell’informatica perché abbiamo macchinari che ci permettono di avere maggiore sensibilità e valutare in contemporanea migliaia di molecole, cosa che prima non si poteva fare. Vedere le cooperazioni di più molecole, quali sono le strade fisiologiche di uno stato patologico tumorale rispetto a quello normale e identificare le tappe per capire come intervenire con molecole nuove e farmaci intelligenti, ha lo scopo di correggere queste anomalie portando a morte le cellule tumorali, avendo cura di salvaguardare quelle normali. Cos’è la ricerca preclinica e dove è arrivata? La ricerca preclinica si fa sulle colture cellulari in 16 eur:torrino:news vitro per poi passare ai modelli animali in vivo; si provano nuove molecole e le associazioni di quelle già usate, si provano anche i protocolli di trattamenti, con variazioni di tempo e di dosi. Una volta ottenuti risultati incoraggianti, si passa alla fase sperimentale sull’uomo, su pazienti ben selezionati che hanno alcune caratteristiche utili a valutarne l’efficacia. Se le risposte sono soddisfacenti, si passa nella corrente pratica clinica. Quali sono le pietre miliari della ricerca? Oggi sono lo studio del DNA e della sua alterazione e lo studio sulle proteine: l’oncogenomica, ovvero lo studio dei geni alterati del tumore. Sono geni importanti nel momento in cui producono una proteina alterata, perché il DNA sta nel nucleo e nel cromosoma, se non viene tradotto in proteina il danno non è evidente. La proteina anomala può indurre il tumore. Non è solo singola, ecco perché bisogna studiare la loro cooperazione. Troppe ore davanti alla televisione fanno male alla salute? Sì. Il fumo? E’ dannosissimo in qualunque modo lo si assuma e in qualunque dose. La depressione e lo stress? Può influenzare se sono abbinati anche ad altre patologie. Possono essere un cofattore. I fumi di scarico degli inceneritori che vogliono fare, ad esempio, anche a Malagrotta, sono nocivi? Se si neutralizzano le tossicità che vengono da questi fumi, va bene anche questo. Perché i rifiuti vanno smaltiti. Mangiare molta frutta? Fa bene. E grandi quantità di carne? Non molto, soprattutto se è grassa. Quali sono le strategie per trovare risposte al cancro? Cerchiamo di identificare le molecole o la molecola che siano/sono specifiche della cellula tumorale e che non siano/sia condivise/a con altre patologie. Il test PSA che si fa per la prostata, ad esempio, può essere alterato anche se c’è una semplice infiammazione. Con le nuove tecnologie si sta cercando di identificare frammenti di proteina o molecole prodotte esclusivamente dalla cellula tumorale e trovare quelle specifiche per il tumore dell’ovaio, dell’intestino, ecc. Ci sono buoni risultati per quello dell’ovaio. Il pesce e la verdura? Si, tutte le sostanze che hanno antiossidanti e che remano contro l’invecchiamento delle cellule fanno bene. Parliamo di ambiente. cosa significa che è in un equilibrio instabile? La terra con l’atmosfera è un sistema chiuso, ovvero dove l’energia e i suoi scambi avvengono L’intervista è stata realizzata durante la trasmissione Romalive. I ricercatori scendono in campo e oltre a stare sempre in laboratorio, dedicano tempo per informare i cittadini: il futuro non può fare a meno della ricerca, ragionando per obiettivi. Ringrazio Romalive, perché sono convinto che l’informazione buona a certi livelli riduca l’ignoranza, dando risposte positive al nostro lavoro quotidiano. Autodecima s.r.l. CONVENZIONATO CON TUTTE LE ASSICURAZIONI Da 40 anni sul mercato, Autodecima è nata quando ancora dovevano sorgere gli attuali quartieri di Decima, Mostacciano, il Torrino nord e il Torrino sud, quando tutto era coperto da una distesa verde e quando l'unico rumore a far da sottofondo al paesaggio naturale arricchito da un piccolo lago, era solo il sibilio della vecchia ferrovia che passava dietro. Fondata da Dino Beccaceci assieme al fratello, oggi, l'Autofficina Autodecima, che offre anche il servizio di carrozzeria e di elettrauto, occupa una vasta area di 800 MQ, tra spazi esterni ed interni. L'attività di famiglia è stata proseguita dalle figlie del signor Dino, Bruna, Paola, Gabriella e Rosella che con la loro lunga esperienza acquisita negli anni, hanno portato avanti l’intera attività, vantando oggi un portafoglio clienti di oltre 5000 contatti. Presenti all’esigenza, consulenti esperti all'avanguardia che seguono il cliente passo dopo passo, informandolo sugli aggiornamenti riguardo le normative in materia di licenze, smaltimento rifiuti e variazione della legge 626, ecc., grazie al Consorsio Autoriparatori Riuniti (CAR), di cui Autodecima fa parte da circa 20 anni e di cui Dino Beccaceci fu uno dei primi fondatori. Il CAR offre gli strumenti e i servizi di supporto e gestione delle attività che operano nel settore dell'autoriparazione. Dal prossimo Gennaio, il cliente riceverà periodicamente comunicazioni on line per essere informato ad esempio sulla data di scadenza del bollino blu, della revisione della propria auto, ecc. Dotata delle più moderne attrezzature, la carrozzeria dispone anche del nuovo sistema di verniciatura ad acqua, a basso impatto ambientale, per essere al passo con i tempi e garantire qualità, competenza e serietà nel settore delle auto. ] a cura di Francesca Colaiocco [ Le ragazze “speziate” del pop Le Spice Girls sono tornate. A 7 anni dal loro terzo album, che si pensava fosse l’ultimo della carriera, le cinque “ragazze” inglesi hanno pubblicato un “Greatest Hits” che raccoglie i grandi successi del gruppo e il brano inedito “Headlines”. Le Spice partiranno il 2 dicembre con un tour di 39 date tra Nord America e Regno Unito, durante il quale si sposteranno con un boing personale ribattezzato “Spice Force One”: prima tappa a Vancouver, in Canada. Con il motto di “Girl Power”, le Spice Girls debuttano nel panorama musicale nell’estate del 1996 con il singolo “Wannabe”, al primo posto nella classifica inglese per 7 settimane e in quelle di ben 21 Paesi. L’album d’esordio si chiama “Spice” e contiene dieci canzoni scritte dalle componenti del gruppo: Mel B. “Scary Spice”, Mel C. “Sporty Spice”, Victoria Adams “Posh Spice”, Geri Halliwell “Ginger Spice” ed Emma Bunton “Baby Spice”, all’epoca appena diciottenne. Le cinque ragazze si incontrano nel ’93, quando vengono selezionate in occasione di un casting per la formazione di un gruppo musicale. Il secondo singolo pubblicato è “Say you’ll be there”, ancora una volta al primo posto nelle classifiche con 200mila copie vendute a settimana. Forti del successo conquistato in ogni 20 eur:torrino:news Paese d’Europa, le Spice decidono di partire alla conquista dell’America e nel 1997, nel giro di due mesi, pubblicano i due singoli “Wannabe” e “Spice”. Poi è la volta del secondo disco “Spiceworld”, che esce in contemporanea con l’omonimo film nel quale le Spice Girls sono protagoniste accanto a grandi attori come Roger Moore e Richard E. Grant. Nel maggio del ’98 Geri Halliwell abbandona il gruppo, apparentemente senza un motivo ben preciso, e un anno dopo realizza il primo album da solista, che non raggiunge però il successo ottenuto con la band negli anni precedenti. Nel 2000 esce il terzo album, “Forever”, il primo nella storia delle Spice a non ricevere un grande consenso da parte del pubblico. Nel frattempo le quattro ragazze, pur smentendo le voci su un possibile scioglimento, proseguono la loro carriera musicale con progetti individuali che non riescono comunque ad eguagliare il periodo d’oro degli anni precedenti… fino ad ora. A questo punto ci chiediamo: quanto resisterà la formazione “speziata” di nuovo al completo? “Due comici in paradiso”, il Parioli in delirio! ] a cura di Marta Cecchini [ Esilarante e coinvolgente come sempre, Biagio Izzo fa tremare le porte del Paradiso e del Teatro Parioli. Perché in delirio? Perché si ride veramente e non si riesce neanche a riprendere fiato! “Due comici in Paradiso” è una commedia spassosissima che sta facendo il giro d’Italia, una commedia scoppiettante che porta la firma dello stesso Izzo, insieme con Esposito e Tabacchini. Ad affiancare il comico napoletano, Claudio Insegno, Giorgio Carosi e Teresa Del Vecchio, che fa la parte dell’angelo custode di Izzo, con quella sua vocetta stridula e la sua ridicola gestualità comica. Un cast eccezionale accompagnato da un corpo di ballo composto da sei fantastiche ragazze angeliche che ballano sinuosamente sotto le musiche di Alex Britti. Che succede quando anche in Paradiso si commettono degli errori? Chi ci rimette? E’ proprio quello che è accaduto all’angelo custode Angelo Del Piano che, tra un sorso e l’altro e la testa tra le nuvole, ha chiamato la sua anima, Claudio Insegno, cinquant’anni prima rispetto ai tempi stabiliti dal libro sacro della vita. Così inizia la commedia: i due amici comici, Biagio e Claudio, uniti da un unico destino per un errore fatale commesso da un angelo, un po’ troppo distratto. Uniti perché Claudio deve dimostrare al Padre Eterno, di avere una funzione essenziale per l’umanità, di essere utile al mondo per la professione che esercita: l’unico modo per riparare all’errore e poter ritornare sulla Terra. Ecco che entra in scena l’a- mico Biagio, chiamato in cielo da Claudio, tramite sotterfugi e bugie dette “a fin di bene”, per mettere su uno spettacolo teatrale che faccia divertire veramente: un musical. Ma un comico serve al genere umano? Ridere è così importante? E’ vero che l’essere un attore, in cielo, è forse meno importante del mestiere di salumiere, che invece provvede alla distribuzione degli alimenti alla popolazione, ma nel mondo di oggi ridere fa veramente bene alla salute, visti i tanti problemi che l’uomo è costretto ad affrontare giorno dopo giorno. Una risata al giorno, leva il medico di torno…questo è quello che i due comici cercheranno di dimostrare alla fine della commedia! Le risate dalla platea arrivano appena il comico Izzo mette piede sul palco si rende conto di essere morto: divertente, loquace e burlone, non lascia al pubblico il tempo di smettere di ridere a una battuta che scatena una nuova risata e un applauso scrosciante, tutti impazziti per la sua comicità napoletana! E arriva a parlare della morte, cercando di sdrammatizzare su un tema che fa paura a tutti e che lui riesce a rendere semplice e divertente, “un momento della vita – secondo Claudio Insegno - che tutti vorrebbero non arrivasse mai…o almeno il più tardi possibile! Biagio ci fa capire che andare in Paradiso non è la fine di tutto, ma l’inizio di una esilarante avventura! Ed esorcizzerà la sua dipartita facendoci ridere…anzi morire dal ridere!”. Miguel Angel Zotto è Buenos Aires Tango TEATRO ] a cura di Barbara Frascà [ Dal 14 Novembre al 2 Dicembre 2007, il Gran Teatro ha ospitato lo spettacolo “Miguel Angel Zotto è Buenos Aires Tango” della Compagnia argentina più conosciuta al mondo, Tango X2 fondata venti anni fa grazie alla costante guida di 24 eur:torrino:news Miguel Angel Zotto da tutti considerato il più bravo ballerino-coreografo di tango del XX secolo. Nel 1988 Miguel Angel Zotto riceve il “Maria Ruanova ’91 Award”, insieme a Milena Plebs, il premio più importante della danza argentina, assegnato annualmente dal Consejo Argentino de la Danza. E’ la prima volta che questo premio viene assegnato al tango. Nel 1997 riceve il “Trinidad Guevara Award” per le coreografie dello show “Perfumes de Tango”. Nel 1998 vince il “Gino Tani Award”, il premio della danza più ambito in Italia. Nel 1999 vince il premio “Positano”, uno dei più alti riconoscimenti per la danza assegnati in Italia. Nel 2000 viene eletto in Argentina come uno dei tre migliori ballerini di tango del secolo. Miguel Angel Zotto è l’ideatore delle coreografie ed il protagonista di questo intrigante musical, diviso in due atti, formato da sette coppie di ballerini, un’orchestra di sei elementi di primissimo livello e due cantanti, Maria Jose Mentana e Claudio Garces. La Compagnia presenta la storia del tango attraverso i suoi 18 anni di spettacoli, coreografie e costumi. Si comincia nei bassifondi della capitale argentina con i primissimi stili del tango, fino alla consacrazione nel mondo come ballo sensuale per eccellenza, lasciando ampio spazio al tango moderno e alle sue complicate figure, con un omaggio ad Astor Piazzola, creatore dell’innovativo stile tango-jazz fusion, e al poeta e paroliere Horacio Ferrer. Entrambi raggiunsero la notorietà internazionale negli anni ’70 e ’80. I ballerini danno vita ad alcuni dei famosi caratteri che si trovano nelle illuminanti e surreali liriche di Ferrer. Immancabile il commento musicale malinconico e struggente del bandoneòn, essenza stessa del tango. Scenografie di Tito Egurza, costumi creati da Renata Schussheim, Jorge Ferrari, Maria Julia Bertotto. Questo spettacolo porta il tango, una danza nettamente popolare, al livello dei grandi musical mondiali con una estetica contemporanea raffinata e di grande precisione. Le luci e gli eleganti costumi creano atmosfere magiche. L’intera Compagnia dimostra il proprio virtuosismo e talento e nel mescolare tradizione e modernità, dà vita ad uno spettacolo coinvolgente, emozionante e pieno di passione. Biglietteria Gran Teatro Viale Tor di Quinto Telefono: 0633270050 Ufficio gruppi: 0644248885 Su e giù per il Lazio: La madre Etruschi ] a cura di Marta Cecchini [ LUOGHI DA VISITARE • Palazzo Vitelleschi, attualmente Museo Archeologico Nazionale, dove sono custoditi veri e propri tesori della storia etrusca e romana • Chiesa di S. Maria in Castello, esempio di chiesa romanica del 1121, situata su un dirupo dominante la valle del fiume Marta. Ha la facciata a tre portali, l'interno diviso in tre navate ricche di elementi decorativi. • Chiesa S. Maria di Valverde: di epoca romanica fu ricostruita nei secoli. Custodisce opere importanti tra cui una tavola bizantina con la Madonna e Bambino. • il Duomo, di epoca romana e ricostruito dopo un incendio (XVII sec.), conserva all’interno uno dei più begli affreschi della Tuscia, raffigurante la Vita della Vergine. • Chiesa dell'Annunziata, fu eretta nel XII sec. Dalla facciata semplice e con una serie di caratteristici archetti. • Chiesa di S. Pancrazio: fu eretta nel XIII sec. in stile romanico-gotico dal simpatico campanile. • Chiesa di S. Giovanni Battista: grande edificio romanico (XIII sec.), con resti di antichi affreschi all’interno e le absidi caratteristiche in stile gotico. La facciata è ornata da sarcofagi. • Chiesa di S. Francesco: fu eretta nel XIV sec., l'interno è strutturato a tre navate con archi appoggiati su pilastri dai pregiati capitelli. Tra le opere importanti il paliotto con pregevole mosaico cosmatesco. Dalla facciata modesta e arricchita solamente da uno splendido rosone. All’interno una cappella con elementi decorativi barocchi a destra dell'altare maggiore e un'altra cappella che è datata XVIII. L’esterno è caratterizzato dal possente campanile del XVII secolo, con la cupola esagonale. • Palazzo Municipale, domina la grande piazza con al centro la bella fontana barocca. Molti gli affreschi all’interno raffiguranti leggende e storie della città. • Palazzo del Marchese, con elegante corte interna e un pozzo centrale nella loggia. • La Necropoli di Monterozzi, la più estesa (circa 500 ettari), prende il nome dalla presenza dei cumuli di terra che nascondevano gli ingressi delle camere funerarie sotterranee; con oltre 6.000 tombe dipinte. • Il tempio etrusco, l’Ara della Regina, i resti del più grande tempio etrusco fino ad oggi conosciuto, che dominava la verde valle del S. Savino e guardava all'ampia distesa marina, interamente riportato alla luce nel 1938. degli arquinia, l'antica Tarxuna, fu fondata da Tarconte, colui che gettò le basi di una nuova civiltà assieme al suo popolo proveniente dalla Lidia, le basi storiche per la costruzione delle società etrusca, che anticamente si intreccia alla storia della civiltà romana. Il suo territorio dall'entroterra si estende fino alle spiagge della costa tirrenica, attirando migliaia di visitatori tutto l’anno. Un paesaggio incantato rimasto uguale a centinaia di anni fa, con chiese e palazzi caratteristici del Medioevo all’interno della solida cinta muraria. E a soli tre chilometri dal centro abitato di Tarquinia, affreschi pittorici straordinari, all’interno della necropoli: una realistica fotografia delle abitudini del popolo etrusco che accompagna il defunto nel viaggio verso l’ultraterreno. I numerosi resti delle necropoli villanoviane fanno risalire le prime testimonianze al IX secolo a.C.. quando la città estese la sua potenza anche sulla stessa Roma, con la dinastia dei Tarquinii, di cui due esponenti, detti in seguito Tarquinio Prisco e Tarquinio il Superbo, nel VI secolo a.C. furono eletti re della "città eterna". Sotto i romani, gli Etruschi si dispersero in altri insediamenti più lontani, finche la città venne totalmente abbandonata per un nuovo sito, pochi chilometri ad ovest, dove oggi sorge Tarquinia. In questo periodo, florido soprattutto per il commercio marittimo, vennero costruiti i celebri monumenti, le chiese e i palazzi medievali che oggi sono raccolti nel caratteristico borgo di Tarquinia. T LE FESTE Il calendario di Tarquinia è ricco di eventi e manifestazioni popolari: a Natale, l’Associazione Amici del Presepio organizza un itinerario presepistico per tutta la città, con concerti e piatti tradizionali come la pasta alle noci e i pampepati; il 17 gennaio si festeggia Sant’Antonio, il protettore degli animali con un corteo di butteri in costume, sfilate e giochi popolari, che si concludono con la Messa in piazza Sant’Antonio dove vengono benedetti tutti gli animali. A Febbraio, la Sagra della Castagnola nei periodi di Carnevale e a Pasqua la celebrazione della Processione del Cristo morto e risorto. Ad aprile la Giostra delle Contrade dove cavalieri in costume si misurano in gare di abilità. Nelle case si festeggia l’inizio della primavera con le frittelle di borragine. La Festa della Merca, in occasione della marchiatura del bestiame brado nella zona della Roccaccia, per riscoprire la campagna di Maremma e rivivere la tradizione dei butteri locali e delle antiche sfide dei vaccari. La Madonna di Valverde, protettrice della città, si festeggiata il primo sabato di maggio, insieme alla Mostra Mercato delle Macchine Agricole dove, oltre ai prodotti utilizzati in agricoltura, sono esposti prodotti dell’edilizia, della nautica e dell’automobile. Il Notturno Etrusco vede l’esibizione di artisti di fama internazionale nei siti archeologici dell’Ara della Regina o presso la Tomba degli Aninas Esempi di pittura tombale PRODOTTI TIPICI I piatti che si p ossono gustare a Tarquinia sono a base di carciofi: il carciofo di Tarquinia è apprezzato per le sue caratteristiche qualitative e per la sua compattezza, consistenza e sapore, dovute alla caratteristica dei terreni salini. Anche quelli a base di tartufo, del Tartufo “scorzone” di Tarquinia, che si sviluppa a poca profondità dal terreno. Ha una elevata quantità di proteine, è altamente digeribile, contiene pochi grassi e molte fibre e sali minerali. Si sviluppa da maggio a settembre, su terreni soffici e permeabili, nei quali l’acqua piovana non ristagni e cresce meglio al riparo sia dal vento che dal sole troppo intenso. Particolare della fontana CURIOSITA’ A Tarquinia c’è anche una collezione particolare di oggetti per uso quotidiano, raccolta nel “Museo della civiltà contadina”, dove si possono trovare utensili, libri, mobili, abiti antichi, biancheria, monete, i giochi di una volta e infine anche una curiosa lista di proverbi. Ara della Regina ,6HUYL]L 'LUHFWPDUNHWLQJ $FqXLVL]LRQHGLJLWDOH &RSLDWXUDEQHFRORUH 6HUYL]Lo)D[ 6WDPSDGLJLWDOHEQH FRORUHFRQJHVWLRQH GHOGDWRYDULDELOH 6WDPSDIRWRJUDILFD 6WDPSDGLJUDQGH IRUPDWR; 'XSOLFD]LRQH&''9' 'LJLWDOL]]D]LRQHWHVWi )RUQLWXUDFRQVXPDELOL &DUWROHULD '29(6,$02 9LDGHOO¶2UVD0LQRUH 5RPD7RUULQR 7HOH)D[ ZZZHPVVUOLW eur:torrino:news 27 Booklet tre album per approfondire... ] di Fabio Zaccaria [ Radiohead - In Rainbows Ancora una volta i Radiohead sono riusciti a introdurre un elemento di novità nella loro produzione musicale. Il riferimento è alle modalità di distribuzione del loro ultimo lavoro, In Rainbows, dato alle stampe dopo ben cinque anni dall’ultimo Hail to the thief. Download tramite internet a “sottoscrizione”, bypassando la consueta filiera distributiva propria dell’industria discografica, anche se va ricordato che dal 3 dicembre sarà disponibile una versione su supporto CD e vinile, corredata di vari gadget e quant’altro. Scelta coraggiosa, bisogna ammetterlo, che ha delle implicazioni non solo commerciali, ma anche musicali: perché ascoltando questo (bellissimo) In Rainbows ci accorgiamo subito di una mancanza: non c’è un brano “radiofonico”, nulla che lasci pensare al singolo “da lancio”. La band dell’Oxfordshire può così portare a conseguenze ancor più estreme quel processo di superamento della tradizionale formacanzone avviata anni or sono col rivoluzionario Ok Computer. Vero è che la voce cantilenante di Thom Yorke ha sempre diviso, può a tratti suonare troppo melanconica, lamentosa, quasi irritante, ma questo permette di apprezzare un’indiscutibile qualità propria di ogni lavoro del gruppo: la necessità di essere riascoltato a più riprese, assaporando sfumature di arrangiamenti che pochi artisti sanno organizzare in maniera tanto raffinata quanto moderna, forti di una solidità e di un affiatamento che vede i Radiohead odierni con la stessa line-up delle origini. L’elettronica ha un ruolo meno preponderante rispetto agli ultimi album, e il centro di gravità delle composizioni risiede nelle intersezioni tra le chitarre della coppia Greenwood-O’Brien e la voce di Yorke, didascalico in tal senso è il brano Faust Arp, una delle vette di In Rainbows, dove echi beatlesiani si fondono a malinconie tipiche del miglior Drake. Nessuna economia, dunque, anche se è alla coscienza dei proseliti dei Radiohead che starà decidere quanto possa valere, in termini economici, l’acquisto dell’album. Indiscrezioni sul web danno l’operazione non del tutto riuscita, con guadagni nettamente al di sotto delle stime. Ma la strada è segnata, e siamo convinti che ancora una volta i Radiohead abbiano saputo guardare più avanti degli altri. ormai imposta come uno dei personaggi chiave della musica contemporanea, dall’alto della sua quindicennale attività. Stavolta l’artista inglese ci guida alla scoperta della dimensione casalinga, intima, ai giorni trascorsi ad esercitare le falangi sui tasti di un pianoforte aggredito con metodo autodidatta. Già dalla copertina del disco, che sembra ispirata a certa ritrattistica sette-ottocentesca, si capisce che siamo distanti anni luce dalle asperità di Uh Huh Her, del 2004, nuda testimonianza di una fase di transizione che ha in White Chalk il suo sbocco naturale. Naturale perché, seppure in un contesto musicale completamente differente, col pianoforte a farla da padrone, il processo di “messa a nudo” dell’autrice è spinto ancor più avanti. E’ un disco di solitudini, ricordi interiori (To talk to you è dedicata alla nonna scomparsa) ed eteree solennità, come è eterea e solenne a tratti la sua voce che riesce ancora a trovare nuove modalità espressive, in un ecletti- smo che alla non più giovane età di trentotto anni non sembra destinato ad esaurirsi. La Harvey ha sempre voluto dare un’immagine di sé come personalità inscindibilmente legata al concetto di trasgressione, e anche in questo caso riesce ad essere trasgressiva nel senso che non dimostra il minimo indugio nell’operare cambi di direzione tanto radicali da disco a disco, inseguendo ispirazioni e inclinazioni a prescindere dal pericolo di scontentare alcuni dei suoi fan più accaniti. Il lavoro ha un “umore” (mood direbbero gli anglofoni) tutto improntato all’antico, e non è un caso che si sia deciso di stamparlo anche in vinile, ideale supporto per le calde sonorità delle composizioni. Pacate e avvolgenti, le undici tracce del disco sono una scoperta, a tratti inquietante, va detto, del lato meno rock di Polly Jean, che si presenta in una veste inedita ma in tutto e per tutto speculare alle vesti di rockeuse oscura cui ci aveva abituati. P.J. Harvey - White Chalk Da sempre artista inquieta e spiazzante, camaleontica tanto nell’aspetto quanto nella produzione musicale, Polly Jean Harvey può guardare al suo passato con una certa soddisfazione, essendosi Devendra Banhart - Smokey Rolls Down Thunder Canyon Se parlassimo dell’opera di Devendra Banhart, stimatissimo e osannato fricchettone dei nostri tempi bui, in termini entusiastici e ammirati, non ci sarebbe di che stupirsi, poiché tante lodi sarebbero del tutto meritate per un’attività discografica partita nel 2002 e approdata oggi a Smokey Rolls... L’aspetto sul quale vorremmo però si concentrasse l’attenzione è l’età di questo giovanotto: solo ventisei anni, costellati da successi e attività parallele di una qualità che ben più blasonati artisti non sono stati in grado di ottenere in carriere assai più longeve. Ritiratosi in una delle sue tante casette (...è un fricchettone, ma dei nostri tempi, lo abbiamo detto) sparse qua e là per il globo, dopo aver puntato a caso il suo indice da Re Mida sul mappamondo, ha scelto stavolta Topanga, California. Dopo aver riunito la sua stellare band si è cimentato in intense session di registrazione e anche stavolta è riuscito a non prestare il fianco a chi proprio non lo può soffrire, sfornando un disco che definire bello è dir poco. Sempre al crocevia tra Folk e Rock, riuscendo a metabolizzare e contemporaneamente a superare entrambi i generi, il giovane texano (ma cresciuto in Venezuela) ha con- fezionato ben 16 tracce che in soldoni fanno 71 minuti di musica dove la sua vena psichedelica emerge come non mai. Ballate dall’incedere oppiaceo e improbabili gospel (Saved) si alternano a latineggianti deliri dove a volte sembra prevalere la preoccupazione di spiazzare a tutti i costi, preso da banalità di cui avremmo fatto volentieri a meno. Di ben altra pasta è fatto, ad esempio, il finale di questo che potremmo definire un piccolo scrigno retrò: My Dearest Friend, con Banhart che si strugge immaginando di "morire di solitudine" in un brano che fa di tutto tranne che intristire l’ascoltatore, guadagnando via via in dinamica grazie alla forza di arabeschi sonori effettati a più non posso. Un modo convincente di salutare il suo pubblico, giusto per ricordare ancora le sue potenzialità inespresse, che non mancheranno di essere riversate nei prossimi lavori ai quali possiamo chiedere solo una maggiore maturità, tanto per avere qualcosa da obbiettare. eur:torrino:news 29 Acqua, farina e... ] a cura di Valeria De Rentiis [ Se siete tra il folto numero d’italiani che non potrà permettersi d’ organizzare viaggi per le festività natalizie ma che è comunque stufo di mangiare il solito S paesi diversi: Svizzera, Francia e Portogallo. Almeno con la fantasia, e con il palato, potrete viaggiare…Buone feste e buon appetito! Gnocchi di spinaci alla svizzera ciogliete nel latte tiepido il mezzo i dado. Mettete sulla spianatoia la farina, unite le uova ed il latte ed impastate ottenendo un composto morbido. Fate rosolare in metà del burro il pane grattugiato ed aggiungetelo con un pizzico di noce moscata all'impasto. Impastate di nuovo unendo anche il prezzemolo, l'erba cipollina e gli spinaci. Lavorate il tutto a lungo in modo che le verdure risultino ben amalgamate. Staccate alcuni pezzi di pasta e formate dei bastoncini grossi come un dito, che taglierete a pezzetti di 2 cm di lunghezza. Mettete sul fuoco una capace casseruola con abbondante acqua leggermente salata, portate ad ebollizione e tuffatevi gli gnocchetti pochi per volta. P P brodo e l’immancabile baccalà tipici del periodo, sarete entusiasti dei piatti che vi proponiamo questo mese! Fanno parte della cucina tradizionale natalizia di 3 Appena verranno a galla raccoglieteli con il mestolo forato, sgocciolateli e disponeteli sul piatto di servizio caldo, cospargendoli con il rimanente burro fuso e lo sbrinz grattuggiato. Serviteli caldi. ingredienti: • 300 g Spinaci lessati e tritati • 300 g Farina • 3 tuorli • 1 bicchiere Latte tiepido • 1 Dado per brodo • 200 g Pane grattugiato • 100 g Burro fuso • 2 cucchiai Prezzemolo tritato • Erba cipollina tritata finemente q.b. • 100 g Formaggio Sbrinz grattugiato (o Emmental un po’ invecchiato) • Noce moscata • Farina per la spianatoia q.b. Pollo alla bretone a ulite il pollo, fiammeggiatelo, lavatelo, dividetelo in 8 parti e asciugatelo con un canovaccio. Sbucciate la cipolla e gli scalogni, lavateli e tritateli separatamente. Pulite e lavate i funghi, quindi asciugateli e tagliateli a fette. In un tegame fate scaldare 20 g di burro e un cucchiaio d'olio, unitevi i pezzi di pollo, insaporite con il sale e pepe e fateli rosolare da ogni lato finché saranno dorati. Scolateli e teneteli in caldo. Eliminate il grasso di cot- tura dal tegame, versate il sidro e fatelo evaporare a fuoco vivace. Aggiungete quindi la cipolla e la metà degli scalogni e fateli appassire, senza lasciarli colorire. Unite di nuovo il pollo, il brodo e continuate la cottura, a fuoco moderato e a tegame coperto, per 25 minuti. 5 minuti prima che il pollo finisca di cuocere, aggiungete i funghi. Distribuite quindi i pezzi di pollo sul piatto da portata e serviteli ben caldi in tavola. ingredienti: • 1 Pollo da 1 kg • 1 Cipolla • 2 Scalogni • 1/2 bicchiere Sidro • 3 cucchiai Brodo • 100 gr Funghi • 40 g Burro • 2 cucchiai Olio extravergine • Sale q.b. • Pepe q.b. Babà alla portoghese S abattete lo zucchero con i tuorli d'uovo fino ad ottenere un composto schiumoso omogeneo. Aggiungete poco per volta la farina setacciata al lievito e quando sarà ben amalgamata unitevi le chiare d'uovo montate a neve ben ferma mescolando il tutto dal basso verso alto. Versate il composto in uno stampo rettangolare e passate nel forno ben caldo a 180° per 40 minuti. circa. Sformate il dolce solo quan- do sarà tiepido e ritagliatelo a quadrati. Bagnate il babà con il succo delle arance, ben zuccherato, unito alla Marsala. ingredienti: • 125 g Farina bianca • 250 g Zucchero • 4 Uova • Il succo di 4 Arance, • 2 cucchiai Lievito in polvere • Marsala Bau & Miao: la Rubrica degli Animali Inchiesta RANDAGISMO 2° parte Per capire a fondo il fenomeno del randagismo, abbiamo intervistato Andrea Cristofori, responsabile del settore randagismo della sede territoriale di Roma della LAV (Lega Anti Vivisezione), la principale associazione animalista in Italia che si batte da anni contro lo sfruttamento degli animali, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica e di migliorare la legge in materia di diritti degli animali. Quali sono gli ultimi dati sul randagismo come business? In riferimento alla mappa sul randagismo regionale, secondo il Ministero della Salute in Italia ci sono 990 tra canili e rifugi, 640.000 i cani randagi, di cui 180.000 nei canili e 1.290.000 gatti randagi. Un'analisi più approfondita del fenomeno, accerta che i cani vaganti in Italia sono di almeno 1 milione, di cui 550.000 ricoverati presso canili per un giro d'affari stimato dalla LAV di circa 500 milioni di euro all'anno, una cifra che spesso non corrisponde a strutture adeguate né a un corretto mantenimento degli animali. Su 283 canili nazionali, è stato trovato un tasso di illegalità del 13%, Tra gli illeciti più frequenti: canili sovraffollati, carenze di cibo/acqua, strutture fatiscenti, carenze igienico-sanitarie, elevata mortalità dei cani, soppressioni mascherate dalle ASL come eutanasie, maltrattamenti, scarse adozioni, decessi non denunciati ed ancora, reati contro l’ambiente, la pubblica amministrazione, malversazioni, distrazioni e truffe ecc. Ma non bisogna sottovalutare altri fattori che alimentano ulteriormente il randagismo, come il commercio di animali, l’importazione di cuccioli dall’estero, la vendita ambulante o occasionale, le nascite incontrollate, la mancanza di sterilizzazione e le carenze degli organi deputati al controllo. Ci può raccontare come si svolge la sua giornata tipo? Difficile a dirsi, seguo amministrazioni comunali, provinciali e quella regionale, svolgendo per loro consulenza gratuita, indicando come e quando muoversi sui diversi problemi connessi al randagismo, scrivendo o modificando proposte di legge, ordinanze e delibere. Mi rapporto con le forze di polizia, con i volontari e gli uffici legali per le varie segnalazioni e per i procedimenti penali ancora in corso. Indico alle sedi locali della LAV e ai volontari come muoversi nei vari problemi in materia di animali. Mi occupo personalmente di investigare sui canili lager della Provincia di Roma e con grande difficoltà su quella di Frosinone, Rieti e Viterbo. Il tutto con l’ausilio di telefono e mail. Perché, secondo lei, si arriva ad abbandonare un animale? Per la scarsa sensibilità per la sorte dell’animale: è come uccidere. Infatti una persona in grado di abbandonare un animale, è potenzialmente in grado di fare qualsiasi cosa. Stiamo parlando di menti malate sotto molti punti di vista. La legge prevede che le associazioni animaliste curino e controllino i canili pubblici e privati, perché questo spesso non avviene? La legge prevede che siano Comuni ed Asl a curare e a vigilare, ma i comuni non s’interessano della cosa e delegano tutto alla Asl. La stessa, spesso collusa, ha comunque nel canile il ruolo di controllore sull’intera struttura e provvedere alle cure e alle sterilizzazioni che per legge dovrebbe fare sugli animali ricoverati. Ovviamente non facendo lei per prima i compiti assegnati per Legge, come si può pretendere che si auto denunci? Le associazioni che per legge dovrebbero svolgere un ruolo di supporto, fanno molto più del dovuto, ma le amministrazioni e le Asl tentano di tutto per ostacolarle. Ci sono proposte di legge in corso per evitare un incremento del fenomeno? Ce ne sono molte al vaglio della Regione Lazio, ma attualmente ne sono state prese in esame solamente due. Una vede come promotori, consiglieri di sinistra e di destra, maturata sull’esperienza di Comuni, Province e della Regione e INVIACI SEGNALAZIONI, SMARRIMENTI O ANNUNCI PER ADOZIONI A [email protected] E NOI PROVVEDEREMO AD INSERIRLI NELLA BACHECA ANNUNCI DEL PROSSIMO NUMERO. 32 eur:torrino:news ] a cura di Marta Cecchini [ sostenuta da 14 associazioni animaliste, fra cui la LAV;e l’altra firmata solo da due consiglieri di estrema sinistra e sostenuta da una piccola parte dei Servizi Veterinari. Ovviamente la vera svolta per l’animalismo sarebbe che passasse quella sostenuta trasversalmente dalle forze politiche e dalla LAV. Cosa si deve fare se si trova un cane o un gatto per strada? Toglierlo dalla strada e provvedere immediatamente, se ferito, a portarlo in una struttura sanitaria. Contattare il Comune e la Asl competente per avere informazioni. Ovviamente risponderanno che dovete cavarvela da soli! Vaccinate il cane e se non potete tenerlo trovate un amico o una pensione a prezzi contenuti. Promuovete le adozioni rivolgendovi ad amici e familiari in tutte le maniere possibili. Per le adozioni potete chiedere informazioni ad associazioni animaliste serie e specializzate, accreditate su internet. Animali abituati ed accettati dal quartiere, vanno tuttavia, vaccinati, sterilizzati ed assistiti in libertà, possibilmente lontani dai centri abitati. Che cosa può fare il cittadino più volenteroso contro il randagismo? Non comperare animali, ma adottarli al canile. Invitate gli amici e i parenti ad adottare un cane al canile. Fondamentale per contrastare alla radice il fenomeno del randagismo è evitare di far riprodurre il proprio cane. I cuccioli che nasceranno, infatti, condanneranno ad una vita da canile altrettanti animali già nati e richiusi in gabbie che sono in attesa di essere adottati. 34 eur:torrino:news I parte Sulle orme di Don Benzi, contro la Prostituzione ] a cura di Fabrizio Piciarelli [ aveva ancora tante cose da dire? Ne ha dette tante e ha seminato tantissimo e adesso sta a noi raccogliere i frutti di 40 anni di semina, che ha lasciato Don Oreste a noi membri dell’Associazione e di tutte quelle presenti in italia e nel mondo. Giampiero Cofano Adulte, ragazze e bambine sulla strada, al freddo, legate da un destino comune: lo sfruttamento sessuale per denaro. Povere stelle senza cielo dal triste passato alle spalle, ingannate dalla perfidia umana, che lottano ogni giorno per sopravvivere. Assieme a loro, in prima fila, le associazioni umanitarie che combattono con ogni mezzo a disposizione, sulle orme di Don Oreste Benzi, cercando di portare luce e speranza a tutte quelle anime senza rifugio. Francesco Carchedi, di che cosa si occupa la PARSEC? Di ricerca e interventi sociali, affrontiamo i fenomeni dal punto di vista della strumentazione sociologica e del lavoro sociale. 10 milioni di clienti e 100.000 prostitute, che effetto fanno? Sono cifre molto alte. Cofano: se moltiplichiamo le 4, 5 mila persone a Roma che sono sfruttate dal mondo della prostituzione per 115 province in Italia...si fa presto a raggiungere la cifra! Eleonora Troiani, di cosa vi occupate? Coordino il progetto “vittime tratta”, prostitute vittime del giro, non solo donne, ma anche transessuali e uomini costrette/i a prostituirsi, Ospiti in studio: On Elisabetta Gardini, segretario Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati Giampiero Cofano, responsabile antitratta associazione Papa Giovanni XXIII Francesco Carchedi, sociologo e ricercatore PARSEC Eleonora Troiani, presidente cooperativa sociale Impegno per la Promozione Enza Pasconcino, (Differenza Donna) responsabile Centro Antiviolenza Provincia di Roma Quando si parla di prostituzione, si deve anche parlare di chi ha lottato contro fenomeni di questo tipo. Mi riferisco a Don Oreste Benzi, che abbiamo avuto il privilegio di ascoltare in studio nel suo ultimo collegamento telefonico. Purtroppo è stato dimenticato in fretta come tutti i giganti della storia, forse perchè la storia di oggi ha bisogno solo di mediocri. Giampiero Cofano, Don Benzi Francesco Carchedi Enza Pasconcino biamo trovare il coraggio di uscire dal pensiero dominante che ci impedisce di riconoscere il bene e il male, trovando il coraggio di dire le cose più semplici, di buonsenso. Lo stesso coraggio che aveva Don Benzi. Così ho presentato questa proposta, andando contro la prostituzione, multando i clienti e le donne che si prostituiscono per strada. Invece attualmente in Parlamento ci sono proposte che vanno nell’altro senso. Qual è la posizione dei politici? Sono 10 milioni di voti... C’è difficoltà ad affrontare il problema. Quando si parla di politica al femminile, bisognerebbe che le donne si facessero carico di affrontare questi temi, perche hanno più sensibilità e più coraggio. l’On. Elisabetta Gardini provenienti soprattutto dalla Romania, dalla Moldavia e dalla Nigeria. Enza Pasconcino, vi occupate soprattutto della violenza sulle donne? L’85% delle donne che si rivolge al Centro Antiviolenza della provincia di Roma è vittima di maltrattamenti in famiglia, molto frequenti. Crede che quelli che maltrattano le mogli siano anche gli stessi che vanno con le prostitute? Si, perchè il cliente che si avvicina alla donna gestisce un potere, è l’uomo che gestisce quella relazione con il potere del denaro. On. Gardini, lei si sta battendo contro il fenomeno della prostituzione con vari progetti di legge? Il pensiero di Don Benzi, mi ha sostenuto nel presentare un progetto di legge forte contro la prostituzione. Fa sicuramente meno scalpore un progetto che al contrario la voglia di legalizzare e ordinare con il pagamento delle tasse. Ma mi ricollego alle parole di Don Benzi: il bene è bene, il male è male. Oggi è un pensiero eversivo. È difficile dire cosa è giusto e cosa non lo è, dob- Ricordiamo le parole di Don Benzi sul rapporto politica-prostituzione: Conta chi ha molto denaro, contano quelli che usano il potere per strumentalizzare (...). Penso che i nostri parlamentari dovrebbero rinunciare ai loro stipendi e andare a lavorare come tutti, il tempo lo troverebbero lo stesso per fare le leggi e guadagnerebbero la nostra fiducia. Lo scandalo di oggi è che chi non conta niente a livello economico, politico e sociale è come la zavorra che viene buttata via, questa è la causa della guerra permanente, una pazzia colletiva... Prosegue sul prossimo numero di Eur Torrino News... Eleonora Troiani eur:torrino:news 35 TORRINO SPORTING CENTER: Paradiso dello sport e del relax L PARADISO SPORTIVO DI 20.000 MQ a pochi passi dall'Eur, cen- I tro di riferimento per tutti coloro che desiderano dedicare del tempo prezioso alla propria salute fisica e mentale, migliorando la qualità di vita. Un lungo passato alle spalle di benessere e passione per lo sport, che risale al lontano 1988 con il calcio a 5, guadagnandosi la fama del mitico Torrino Sporting Club vincitore di 2 campionati di serie A, rimasto nella storia per le 5 coppe Italia vinte e per due partecipazioni alla Coppa dei Campioni. Da questa esperienza vincente sono iniziati i lavori per la costruzione del Centro, gioiello al servizio degli sportivi e di tutti i cittadini, inaugurato nel 1992, data d'inizio di una nuova ed entusiasmante avventura sportiva. Personal trainer all'avanguardia, attrezzature moderne ed efficienti, un arredamento curato nel particolare per rendere il vostro soggiorno confortevole e rispondere alle esigenze diversificate dei soci. Il Centro, interamente climatizzato, è attualmente dotato di 5 palestre, di 5 campi in terra rossa con scuola SAT per bambini e adulti seguiti da maestri della Federazione Tennis, un campo di pallavolo e tre di calcio a 5. Durante l'estate la piscina del Centro sportivo diventa il centro estivo di riferimento delle famiglie della zona per i ragazzi dai 4 ai 14 anni. Non mancano grandi spazi dedicati anche all'intrattenimento, come il bar, il ristorante e le sale riunioni, dove è possibile organizzare colazioni di lavoro, feste ed eventi importanti. L'estensione del Centro, sede di rilevanti manifestazioni sportive come il Roma Challenger di Tennis, offre un carnet variegato di attività al passo con i tempi e con le esigenze di fitness dell'intera area, tra cui yoga, pilates matwork, aero kombat, total body, step toning e una seria preparazione pugilistica, con l'ausilio di insegnanti qualificati ISEF. APERTO 7 GIORNI SU 7 dal Lunedì al Venerdì 7.30/23.00 Sabato e festivi 9.00/21.00 36 eur:torrino:news E per combattere lo stress lavorativo quotidiano, ecco la risposta giusta: Torrino Sporting Center, paradiso dello sport e del relax, per riequilibrare l'anima, il corpo e la mente. Oltre alle lezioni di danza classica e moderna, si possono praticare le arti marziali tra cui la Capoeira, l'arte marziale brasiliana, la kick boxing, e il karate. ra le molteplici attività, la prestigiosa scuola di ballo del maestro Toni Regano con i suoi corsi standard, latini (Rumba, Jive, Cha-cha-cha, Paso Doble), tango argentino e balli di gruppo. Si aggiungono inoltre i corsi invernali di Lazaro Martin Diaz, che tra passi di salsa cubana, insegna portamento e ritmica a uomini e a donne. F Prima dell'iscrizione sono previste lezioni gratuite per farvi conoscere le diverse possibilità offerte dal Torrino Sporting Center convenzionato con Enti quali Ministeri, Banche e Forze dell'Ordine. www.torrinosportingcenter.it VIA DESERTO DI GOBI, 44 - 00144 TEL. 06/52.95.884 - 52.95.886 FAX 06/52.01.417 Il Salvagente Giornalino a cura dei ragazzi di ogni ordine e grado scolastico Gabriele nei nostri cuori sempre Tutti in lutto per Gabbo ] di Valeria Mazzoli[ Ho voluto scrivere questo articolo perché Gabriele Sandri, un ragazzo di 26 anni, gioioso e vitale, non doveva morire per una tragica assurda fatalità. Il poliziotto che avrebbe ucciso Gabriele, perché non si sarebbe accorto della rissa, né che due piccoli gruppi di juventini e laziali si erano azzuffati, stava a circa 200 metri dall’accaduto. Ma allora cosa è scattato in lui tanto da mirare a braccia tese verso di loro? Nonostante si fosse consumata una disgrazia, ciò non ha impedito di giocare; mi chiedo a cosa sia servito posticipare le partite di 10 minuti! Dovevano essere sospese tutte quante, perché Gabriele non è morto di vecchiaia, ma è stato ucciso! Adesso il poliziotto che ha spa- rato rischia l’accusa di omicidio volontario. Lorenzo De Silvestri, calciatore della Lazio, era un suo amico e, una volta ricevuta la notizia, è scoppiato a piangere: “Era stato il dj alla mia festa dei 18 anni, gli ho regalato la mia maglietta con la dedica, dato che era un grande tifoso laziale”. Luciano Zauri dice: “Avevamo chiesto chiarezza per l’ispettore Raciti, adesso la chiediamo per Gabriele”. Gabbo, così veniva chiamato, era un ragazzo molto dolce, amichevole con tutti e gentile, infatti al suo funerale c’era più di un migliaio di persone e striscioni dappertutto. Al funerale era presente tutta la squadra della Lazio, ma non solo, anche i giocatori romanisti, si commuovono: Lorenzo De Silvestri, Delio Rossi, Francesco Totti e Valon Behrami che è tornato apposta dalla Svizzera. Per un tragico errore Gabbo non c’è più, ma sarà sempre nel cuore di tutti. “Amava la vita, la Lazio la sua vera passione” Il mondo del calcio si tinge ancora di rosso ] di Leonardo Lopez [ La sua era una vita normale, come quella di tante persone. Viveva assieme alla mamma Daniela, gestiva di giorno un negozio da abbigliamento, mentre la sera faceva il dj nei locali romani. Qui era conosciuto con il nome di Gabbo, era un ragazzo fantastico, simpaticissimo, divertente, una persona solare, non un violento. La sua malattia? Seguire la Lazio…(ha detto la sua fidanzata). Oggi il mondo del calcio piange e si indigna per la morte di questo giovane e per la violenza legata ad 38 eur:torrino:news uno sport che dovrebbe unire, aggregare, anche quando ognuno ha simpatie diverse. Lo sport si tinge ancora di rosso e soffre, perché c’è tanta violenza e rabbia! Il sindaco Walter Veltroni ha detto: “Una morte che lascia ognuno senza parole”. Anche noi giovani siamo impietriti e vorremmo dire a tutti: “Basta con la violenza!”. Divertiamoci a fare il tifo per la nostra squadra, ma nel rispetto di tutti, lo sport è al di sopra di tutto, di fronte alle sconfitte e alle vittorie. Dobbiamo andare allo stadio tranquilli e non con la paura nel cuore pensando a quello che può accadere, se vi è qualche male intenzionato. Il nostro pensiero va alla famiglia di Gabriele, e vogliamo condividere con loro il dolore per la scomparsa di Gabbo, che rimarrà per sempre nei nostri cuori. Natale festa di pace e di fratellanza Conosciamo le origini del Natale ] di Matteo Ceccarini [ Il Natale è la festa principale dell’anno, festa che nella tradizione popolare era legata alla chiusura di un ciclo stagionale e all’apertura del nuovo ciclo. La festa appartiene all’anno liturgico cristiano, in cui si ricorda la nascita di Gesù Cristo, che nella cristianità occidentale cade il 25 dicembre, mentre nella Cristianità orientale viene celebrato il 6 gennaio. La nascita di Gesù viene fatta risalire dal X al IV secolo a.C. con molte incertezze. Il Natale non viene introdotto subito come festa cristiana, ma bisogna aspettare l’arrivo del IV secolo nell’Impero Romano, e più tardi anche nelle zone dell’Oriente. Nell’antica Roma si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dell’agricoltura ed era un periodo di pace, si scambiavano i doni e si facevano sontuosi banchetti. Tra i Celti invece si festeggiava il solstizio d’inverno. Nel 274 d.C., l’Imperatore Aureliano decise che il 25 dicembre si sarebbe festeggiato il dio Sole. E’ da queste origini che risale la tradizione del ceppo natalizio, ceppo che nelle case doveva bruciare per 12 giorni consecutivi e doveva essere preferibilmente di quercia, un legno propiziatorio, e da come bruciava presagiva come era l’anno futuro. Il ceppo natalizio nei nostri giorni si è trasformato nelle luci e nelle candele che addobbano le case, alberi e strade. E siamo ai nostri giorni, il nostro Natale deriva da tradizioni borghesi del secolo scorso, con simboli e usanze sia di origine pagana che cristiana. Il Natale è anticipato dalla vigilia, che dovrebbe essere una giornata di digiuno e di veglia a cui ci si prepara ai festeggiamenti delle feste. Nelle case viene allestito il presepe, specie nei paesi meridionali, o un albero di tradizione più nordica. I festeggiamenti continuano con l’ultimo dell’anno, dove, passata la breve euforia degli auguri di Natale, siamo a Capodanno, primo giorno dell’anno. E’ festa periodica di rinnovamento, celebrata in tutte le civiltà e caratterizzata da rituali che simbolicamente chiudono un ciclo annuale e inaugurano quello successivo. Negli anni recenti il Natale ha dato una spinta ai consumi. Spesso diventa un festeggiamento frenetico, lasciando il clima di celebrazione ad una gara commerciale, dimenticando l’effettiva sacralità della festa. Riscopriamo l’Alabastro Come e dove possiamo trovarlo ] di Giorgio Gori [ - L'Alabastro traslucido delle Fornie, usato per la scultura. Tranne lo "Scaglione" e la "Pietra delle Fornie" le altre varietà ornamentali sono presenti nei giacimenti del senese (Radicondoli, Chiusdino) ed in quelli del Volterrano, in provincia di Pisa (Volterra, Pomarance, Montecatini Val di Cecina, Bibbona). Dal punto di vista chimico, l'alabastro è un semplice sale; si tratta infatti di un solfato biidrato di calcio; dal punto di vista mineralogico è una varietà microcristallina di gesso: questo sta a significare che i cristalli che compongono il corpo alabastrino sono talmente minuti da non poter essere visti se non con il supporto di adeguati strumenti ottici. Dal punto di vista tipologico si hanno 4 tipi fondamentali di alabastro: 1) Lo Scaglione, alabastro traslucido proveniente dalle cave di Castellina Marittima. 2) La Pietra a Marmo, bianca e opaca. 3) Il Bardiglio, caratterizzato dalla presenza di venature scure a seconda delle impurità contenute. 4) L'Agata, di colore tra il rosso e il marrone dovuto alla presenza di ossidi di ferro e manganese. Tra le pietre che sono lavorate ci sono alcune varietà di minore rilevanza ma non per questo meno importanti per l'impiego che hanno nella realizzazione dei prodotti artigianali si citano: - le Calcareniti di colore variabile dal giallastro al grigio, che si trovano nelle cave di S. Anastasio. - Il Cinerino, gesso grigio (Panchino) usato per i lavori di contorno (basi, colonne, ecc.). L'alabastro si trova in blocchi od arnioni a forma spesso ovoidale, spesso detti per questo ovuli, di peso e volume molto diversi, distribuiti irregolarmente in strati di roccia gessosa. Ogni strato, alternato con uno di marna (miscuglio argilloso), è costituito da una massa di gesso cristallizzato a forma di lancia, detta comunemente panchina o "mamma", ove sono appunto inclusi i candidi blocchi di alabastro. Questi strati di panchina, che si riproducono regolarmente, vengono chiamati in termine pratico di cava, massi. Alcuni tipi di alabastro si presentano invece in lastre. I banchi di pietra si trovano a profondità variabili da 2 fino a 280/300 metri e, a seconda delle differenti composizioni chimiche del terreno, il materiale che si trova presenta un aspetto, una colorazione e una composizione chimica molto differenziata. Alcune qualità di alabastro sono ottenute in cave a "cielo aperto", lo Scaglione, invece, si recupera da cave sotterranee. I cunicoli e le gallerie delle cave, profondi fino a 280 metri, si intrecciano fittissimi per decine di chilometri in tutta la zona. In entrambi i tipi di cava "a cielo aperto" e sotterranea l'estrazione dell'ovulo è sempre manuale con il martello pneumatico o con il piccone. Il pezzo viene circoscritto e liberato dal materiale cui è incluso, poi viene ripulito ulteriormente con la piccozza. I maggiori giacimenti di alabastro si trovano nella città di Volterra, città d’arte della Toscana, è una città di pietra, perché di pietra sono le strade, di pietra sono le sue torri e i suoi palazzi e di pietra sono le sue mura austere. La provenienza del nome “alabastro” è certamente egizia e forse deriva dalla città di Alabastron, anticamente celebre per la fabbricazione di vasetti e di anfore destinati a conservare i profumi. L’alabastro gessoso, quello che viene lavorato a Volterra, ed in particolare quello estratto dal sottosuolo di Castellina Marittima, si è formato nel periodo miocenico in seguito ad un processo di sedimentazione e concentrazione del solfato di calcio contenuto nelle acque marine. Si tratta di una candida pietra che per la sua particolare morbidezza si presta ad essere più facilmente lavorata del marmo, e quindi, è adatta a riprodurre in scala ridotta certi motivi ornamentali ricchi di dettagli e a ritrarre nei particolari il volto umano, secondo i canoni estetici che dominavano gli indirizzi dell’arte classica. I giacimenti principali all’estero, per il pregio del loro materiale sono in Egitto, nel Messico, nel Brasile e in Algeria. L'alabastro calcareo o orientale giunse a Roma, proveniente dall'Arabia, quando già l'arte etrusca impiegava quello gessoso di Volterra. Quasi fosse una pietra degli déi, gli Etruschi se ne servivano per costruire sarcofagi e urne cinerarie con ricche decorazioni raffiguranti l’immagine del defunto insieme a scene di vita quotidiana, ad immaginari viaggi nell’oltretomba e ad episodi famosi della mitologia greca. In questo loro artigianato, gli Etruschi se ne servivano per costruire sarcofaghi e urne cinerarie con ricche decorazioni raffiguranti l’immagine del defunto insieme a scene di vita quotidiana, ad immaginari viaggi nell’oltretomba e ad episodi famosi della mitologia greca. In questo loro artigianato, gli Etruschi usavano solo l’alabastro più pregiato, quello privo di impurità, lo coloravano superficialmente con sostanze minerali e certe volte lo ricoprivano di sottilissime lamine d’oro. eur:torrino:news 39 Il mostro di Loch Ness ] di Valeria Mazzola [ Il mostro di Loch Ness, soprannominato anche Nessie, è una creatura leggendaria che vivrebbe nel Loch Ness, un lago della Scozia. Per ora non esiste alcuna prova inconfondibile dell'esistenza del "mostro" e alcune foto che lo ritrarrebbero, sono dimostrate false o non sono ritenute parti- colarmente significative dal punto di vista scientifico. I primi avvistamenti di questo mostro lacustre risalgono al Medioevo, mentre gli ultimi avvistamenti o testimonianze di un certo rilievo e riportate dai mass media risalgono agli anni Ottanta del XX secolo. Alcuni avvistamenti, in cui la sagoma di "Nessie" era confusa (avrebbe potuto essere qualsiasi cosa) sarebbero avvenuti anche sulla terraferma, a partire dal 1930. L'ultimo possibile avvistamento del celebre mostro è avvenuto il 26 maggio 2007 ad opera di Gordon Holmes, un tecnico di laboratorio che ha filmato una sagoma nuotare nel lago. L'ipotesi che scuote più popolarità fra i sostenitori dell'esistenza del "mostro" è che si tratti di uno o più plesiosauri sopravissuti in qualche modo all'estinzione. Bisogna precisare che, in ogni caso, la creatura non si potrebbe comunque definire propriamente un dinosauro, poiché i rettili marini dell'era mesozoica erano solo "parenti" dei dino- sauri. Alcuni affermano che vi sono testimonianze in cui Nessie sarebbe stata vista entrare in acqua con prede cacciate sulla terraferma, e che questo starebbe ad indicare che non si ciba (o almeno non in via esclusiva) di pesce, mentre riguardo agli spazi essa in tal modo non avrebbe a disposizione solo il piccolo Loch Ness, ma anche la terraferma, dove avrebbe potuto rifugiarsi. Le pinne, però, indicherebbero che Nessie è un animale marino e, quindi, avrebbe avuto bisogno di ritornare almeno periodicamente in acqua. I pessimisti fanno tuttavia notare che un animale della stazza di un dinosauro, difficilmente potrebbe passare inosservato sulla terraferma e che nessuna testimonianza, finora, è risultata effettivamente credibile. Io non so cosa dirvi: se è veramente stato avvistato, allora va bene, ma come potrebbe un dinosauro, o quello che sia, cibarsi solo in quel piccolo lago? Costruiamo nel nostro quartiere Eur Torrino uno skatepark! ] di Diego Mezzasalma e Leonardo Paparusso [ Siamo gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Orsa Maggiore” e facciamo una richiesta per noi giovani, animati da tanta voglia di aggregazione sana e gioiosa. Chi vuole accogliere il nostro desiderio e vuole realizzarlo si faccia avanti! Intanto vi raccontiamo un po’ di storia sullo “Skateboard” La più antica testimonianza di uno skateboard si ebbe nel 1900, quando i ragazzi non possedevano molti giochi ed erano costretti a costruirsene con le proprie mani. Erano, quindi, costituiti con materiali poveri (assi di legno grezzo con ruote prese dai carrelli). In seguito, Larry Stevenson ideò uno skate professionale con ruote d’argilla che permisero l’invenzione dei tricks (salti e manovre). Il primo skatepark venne costruito in Florida, nel 1976 (piscine vuote con pareti in pendenza), con esso si ideò un nuovo stile: il “Freestyle”. La disciplina dello skateboard è composta da tre stili: il freestyle, lo slalom e lo street. Alcuni dei pionieri del freestyle sono i campioni Rody Muller, Frank Hawk e Tony Hawk; il quale inventò molti nuovi tricks, tra cui il “Caveman” e il “Chirst air”. Un altro inventore di tricks fu Alan Ollie che inventò il salto base (Ollie) e le varie combinazioni. Ancora oggi molti ragazzi si divertono con lo skateboard e vengono svolti anche dei campionati mondiali in appositi skatepark. Inoltre, alcune persone che praticano surf e lo snowboard usano lo skate per allenarsi. Questo è uno degli sport più belli per i ragazzi e si spera non venga disperso. Qui sotto elenchiamo alcuni tricks più semplici che ai lettori più giovani potrebbero interessare: Ollie: manovra che permette l’elevazione totale dello skate Shove It: manovra che fa girare di 180° lo skate; Kickflip: manovra che fa girare lo skate sul suo baricentro; Grind: manovra che permette di far scivolare lo skate su una superficie liscia. Lei, oltre ad amare la nostra bella Roma, è ricco di iniziative e vuole che la nostra città diventi sempre più bella e vivibile. Noi studenti del quartiere EUR Torrino vorremmo costruire una fontana, nello spazio libero di fronte la nostra scuola, in via delle Costellazioni dell’Istituto Comprensivo “Orsa Maggiore”, e stiamo realizzando vari progetti su come potrebbe venire la nostra fontana. Sono tante le forme a cui abbiamo pensato e tanti i materiali per costruirla; la fantasia non ci manca e spesso la immaginiamo zampillante e festosa. Aspettiamo che qualcuno si faccia avanti con il suo aiuto per realizzarla. La preghiamo di pensarci su e di darci una risposta. Nell’attesa La ringraziamo calorosamente a nome di tutti gli studenti del nostro Istituto. Lettera Aperta Costruiamo una fontana ] di Alessandra Moauro e Carlotta Pelati [ Egregio signor Sindaco Walter Veltroni, Le scriviamo questa lettera perché sappiamo che eur:torrino:news 41 42 eur:torrino:news Tre C Mondoufficio: Il calore natalizio che vuoi di Antonio Mastrobuono S’illumina il quartiere, ritornano gli addobbi e come ogni anno, da oltre un decennio, resta d’obbligo l’appuntamento natalizio con il Buffetti Point di Via della Grande Muraglia al Torrino. Calore e colore in un mix sapientemente assortito dove a farla da padrone resta sempre l’innovativo assortimento tecnologico, imprescindibile fiore all’occhiello dei simpatici Maurizio, Stefano e Francesco. In modo particolare, per questa edizione natalizia, l’offerta TRE C si è ulteriormente arricchita di oggetti importanti, prestigiosi e assolutamente originali, pur mantenendo fede all’imperativo classico di alcuni capisaldi che storicamente gravitano nell’universo Buffetti. Ed ecco quindi la grande offerta, rinnovata e colorata, di borse Piquadro, coordinate con portafogli, portachiavi e cinte; ottimo l’assortimento di agende e rubriche firmate dalle prestigiose Fulltime, Pieffe e Quo Vadis, ma soprattutto della nuova linea “City Notebook” della Moleskine, il leggendario taccuino degli artisti ed intellettuali europei, custode di una straordinaria tradizione che ha dunque ripreso il suo viaggio. Sempre di gran prestigio l’assortimento di penne con la tradizionale collezione, arricchita dalla piccola pelletteria, della Mont Blanc, le rinnovate proposte in parure della Ferrari (penna più portachiavi), l’eleganza alla portata di tutti della Waterman o l’affidabilità storica della Parker che si presenta anche con alcune “divagazioni” calcistiche, creando così un segmento “sportivoelegante”. In tal senso va citato l’ampio corner giallorosso con i prodotti ufficiali della A.S. Roma, essenzialmente votati al tecnologico: graziose le idee pen drive, mouse pc, mp3 con casse esterne e quella del nuovissimo mp4 destinato ai tifosi d’élite della compagine capitolina. Regali di classe, dunque, come quelli che è possibile selezionare nelle nuove proposte della linea “Vintage” dell’accattivante Oregon Scientific, leader nel settore dei barometri meteorologici e delle sveglie a cui que- st’anno si aggiungono due “imperdibili” da far girare la testa. Il primo è la Action Cam, una telecamera digitale da applicare sulla fronte o sul casco di protezione per diventare protagonista delle propria gesta sportive; resistente all’acqua e agli urti, garantisce la memorizzazione anche degli eventi più estremi (in mare o sulla neve) e grazie ai formati video AVI è peraltro di facile condivisione sul web con risoluzione fino a 640x480, due livelli di qualità (15 o 30 frame al secondo) e una memoria espandibile fino a 2 GB. Il secondo è l’MP 120, un lettore MP3 waterproof e shockproof per ascoltare musica anche sott’acqua; 1 GB di memoria interna, quasi trecento brani musicali e una radio con 30 canali memorizzabili per poter liberare la voglia di sport acquatici dando ascolto alla musica e non più alla fatica. Due splendide opportunità per stupire sotto l’albero ogni animo dinamico. Ma le “chicche” natalizie della TRE C sembrano davvero senza limite: ed ecco dunque l’accattivante portachiavi con visualizzatore di fotografie digitali, tascabile, simpatico e colorato… la memoria visiva di chi si vuole sempre accanto, il ricordo indelebile di momenti fatati. E poi ancora la grande novità a marchio Telecom, l’Aladino Vision, un completissimo cordless integrato ad uno schermo da 7” su cui è possibile far scorrere tutte le immagini della nostra vita grazie al lettore che ospita sia schede di memoria USB che SD con risoluzione 480x234 pixel, una new entry di grande effetto da regalare ai propri cari. E naturalmente, parlando di telefonia, non ci si può esimere dal menzionare anche quella mobile, con le nuove proposte Nokia e Samsung per mantenersi al passo con i tempi. Il Natale TRE C si presenta, dunque, pieno di sorprese e novità, una coniugazione perfetta fra il calore classico e il colore tecnologico in una giusta dimensione economica che riesce ad esaudire la necessità del “pensierino” con quella dell’oggetto importante; tutto con la tranquillità e la garanzia del marchio di prestigio che questo Buffetti Point riesce costantemente a dare. PLANET CINEMA Appuntamento al cinema: le anteprime di gennaio Il sogno di Cassandra (dal 13 gennaio al cinema) Dopo “Match Point” e “Scoop”, Woody Allen presenta un film drammatico ambientato ancora una volta a Londra. La storia racconta le vicende di due fratelli di origine proletaria, interpretati da Ewan McGregor e Colin Farrell, e della loro relazione con una giovane donna appena conosciuta che li condurrà sulla strada del crimine e scatenerà in loro una pericolosa rivalità. “Cassandra’s Dream”, presentato fuori concorso al Festival del cinema di Venezia, sottolinea la mediocrità e il vuoto esistenziale dei personaggi, questa volta molto lontani da quella “upper class” tanto cara a Woody Allen. Lontano da lei (dal 25 gennaio al cinema) Quello di Fiona (Julie Christie) e Grant (Gordon Pinsent) è un legame indissolubile: alle loro spalle un matrimonio solido e pieno di umorismo, basato sull’amore e sull’amicizia. Un giorno Fiona scopre di essere malata di Alzheimer e si trasferisce in una casa di cura specializzata: dopo un’esistenza passata insieme, la coppia è così costretta a separarsi. Per Grant è come se mancasse una parte importante di sé e non riesce a immaginare una vita senza la sua donna accanto. Nel frattempo Fiona comincia a perdere la memoria e si affeziona a un paziente della clinica. La regia è della giovane Sarah Polley. Un Cuore Grande, A Mighty Heart Anno di produzione: 2007 Durata: 108’ Regia: Michael Winterbottom Cast: Angelina Jolie, Dan Futterman, Will Patton, Archie Panjabi, Jillian Armenante, Irfan Khan, Denis O'Hare, Adnan Siddiqui, Gary Wilmes Produzione: Paramount Vantage, Plan B Entertainment, Revolution Films Distribuzione: UIP A pochi mesi dagli attentati dell’11 settembre 2001, l’inviato del Wall Street Journal, Daniel Pearl e la moglie Mariane, anch’essa giornalista, si trovano in Pakistan, ospiti a casa di Asra Nomani, un’amica di vecchia data e collega di Danny. A Karachi, Danny stava lavorando ad un’inchiesta sui rapporti tra i servizi pakistani e Al-Qaeda. Il 23 gennaio 2002 si reca a un appuntamento con un personaggio legato alle frange più pericolose dell’estremismo islamico, dal quale però non farà più ritorno. Daniel sarà rapito e, dopo nove giorni, barbara- Il club di Jane Austen (dal 18 gennaio al cinema) Sylvia è una donna in crisi dopo la fine del suo lungo matrimonio e la migliore amica Jocelyn, per aiutarla a superare il brutto momento, decide di fondare un club di appassionati di Jane Austen. Incontro dopo incontro, la lettura e la discussione dei romanzi diventa una piacevole scoperta dal punto di vista umano. Pur essendo persone molto diverse, i componenti del club si rendono conto che ognuna delle loro vite potrebbe essere una rilettura in chiave moderna di un romanzo della Austen. Film drammatico e romantico per la regia di Robin Swicord. ] di Barbara Frascà [ mente ucciso con la decapitazione. Il video della terrificante scena, ripresa dai suoi aguzzini, sconvolgerà il mondo intero. Sua moglie Mariane, dopo aver dato alla luce il loro primo figlio tre mesi dopo l'assassinio del marito, ha pubblicato un libro drammatico ed emozionante sulla vita di Daniel. Nello strutturare il film, Winterbottom si è attenuto perfettamente a quanto scritto da Mariane Pearl nel suo libro. Presentato Fuori Concorso a Cannes, lo scorso maggio, il film è interpretato da Angelina Jolie nei panni di Mariane Pearl e da Dan Futterman, nel ruolo di Daniel Pearl, è diretto magistralmente da Michael Winterbottom. Al regista riesce molto bene girare storie drammatiche in stile documentario e per aumentare il senso di realtà e verità, mantiene le sue troupe snelle, incoraggia i suoi attori a improvvisare e crea ambienti che somiglino il meno possibile a dei set cinematografici. Un film toccante con un’intensa Angelina Jolie che all’annuncio della mor- ALVIN SUPERSTAR, AL CINEMA DAL 18 GENNAIO Vi ricordate i tre scoiattoli cantanti Alvin, Simon e Theodore? Finalmente li vedremo sul grande schermo scoppiettanti e stravaganti come sempre, la serie tanto attesa e conosciuta in Italia come Alvin SuperStar o Alvin Rock’ N’ Roll, dal titolo della famosa sigla del cartone, cantata da Cristina D'Avena, è stata trasmessa per diversi anni su Italia 1 ed ha riscosso successi senza paragoni, vendendo 43 milioni di album e vincendo numerosi Grammy. Il film, che uscirà in Italia il 18 Gennaio con il titolo ALVIN SUPERSTAR, è stato realizzato parte in animazione computerizzata e parte in live action e racconta in modo ironico, originale e vivace la storia dell’incontro tra l’umano Dave Seville e gli scoiattoli cantanti Alvin, 46 eur:torrino:news ] di Francesca Colaiocco [ te di Pearl, dà un’ulteriore prova delle sue grandi capacità di attrice. Consigliato. ] di Marta Cecchini [ Simon e Theodor. La serie, prodotta dalla mente geniale di Ross Bagdasarian, in onda negli States sulla rete NBC e venduta in 100 paesi, vede protagonisti tre scoiattoli, Alvin, Simon e Theodore: il leader Alvin, energico e trascinante che il più delle volte mette tutti nei pasticci; l'intellettuale e prudente Simon; il goloso e sensibile Theodore, il meno coraggioso dei tre e infine l'umano Dave, il padre adottivo che cerca di essere un genitore modello single, anche se ha qualche problema a rapportarsi con Alvin. Per loro non è solo padre, madre e amico confidente, ma anche l'autore delle canzoni che cantano. IL PROGRAMMA ENDOCELL® PER LA CELLULITE E IL BODY CONTOURING Ne parliamo con il dottor Antonio Stamegna direttore scientifico del Centro di endocrinologia estetica di Roma in occasione dell’apertura del nuovo centro AB Shape - EUR. Il programma Endocell è un metodo studiato dal nostro centro di endocrinologia, che rende possibile la perdita di quella quota di grasso superficiale che nasconde le forme di una donna, senza ricorrere alla chirurgia. Come funziona il programma Endocell? Il primo passo è sottoporsi a una visita di endocrinologia estetica che serve a eliminare le cause del problema estetico e a rendere il grasso superficiale più sensibile all’azione dei propri ormoni, in modo che si perda grasso dove si vuole. Nella seconda fase si interviene in modo mirato e personalizzato con apparecchi in dotazione al centro ed esclusivi. Ci fa qualche esempio di macchinari in dotazione al vostro centro? A seconda dei casi possiamo usare una macchina a ultrasuoni a intensità variabile per rompere il grasso, abbinata a un apparecchio per il linfodrenaggio sonoro in grado di allontanare definitivamente il grasso liberato. In altri casi viene utilizzata una tecnica di mesoterapia profonda e senza aghi per mandare all’interno diverse sostanze in grado di tonificare i tessuti rilassati. In quanto tempo si ottengono i risultati? Questo dipende dal tipo di programma e dal tempo che la paziente ci mette a disposizione. Mediamente in tre o quattro settimane siamo in grado di far ottenere un risultato che può essere definitivo o comunque una trasformazione molto evidente, in considerazione della condizione di partenza. I METODI A CONFRONTO LA LIPOSCULTURA CHIRURGICA IL METODO ENDOCELL® La trasformazione chirurgica Il ritorno alle forme perdute I rischi di un intervento Risultato visibile dopo mesi di gonfiore La sicurezza di migliorare anche la salute Risultato visibile giorno dopo giorno I costi elevati La possibilità per tutti Non cura la cellulite Cura la cellulite Non tonifica Tonifica Non si interessa delle cause Elimina le cause PROGRAMMI ENDOCELL ® PER LE DONNE LIPOSCULTURA DELLE COSCE E DEI FIANCHI SNELLIMENTO GAMBE E CAVIGLIE LIPOSCULTURA E TONIFICAZIONE ADDOMINALE LIPOSCULTURA DEL TRONCO E DELLE BRACCIA RILASSAMENTO MUSCOLO CUTANEO COSCE E BRACCIA SCULTURA DEI GLUTEI CON LA TECNICA BODY-UP / WAVE TONIC Dr. Antonio Stamegna Specialista in Endocrinologia e malattie metaboliche AB Shape Aesthetic Endocrinology Center PROGRAMMI ENDOCELL® PER GLI UOMINI Direzione Generale: Dr. Anna Brilli Direzione Scientifica: Dr. Antonio Stamegna Via Amsterdam, 112 – 00144 – Roma EUR Tel. Fax 0688541272 - 346.385.385.6 www.stamegna.it www.endocell.com www.abshapeitalia.com [email protected] LIPOSCULTURA FIANCHI E ADDOME SCULTURA GLUTEI CON LA TECNICA BODY-UP / WAVE TONIC GIOVANI, soli tra i banchi di scuola Parte II Romalive prosegue con la seconda puntata sulla scuola, mettendo i giovani, gli insegnanti e i politici a confronto per capire in profondità i disagi giovanili dei ragazzi di oggi. L’obiettivo in comune: fornire gli strumenti adatti alla società per far fronte alle esigenze della scuola. Ricordiamo gli ospiti presenti in studio: - On. Titti De Simone, deputato membro della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione (PRC) - On. Giuseppe Valditara, membro della Commissione VII Senato Istruzione Beni culturali Sport (AN) - On. Antonio Rusconi, componente dell’esecutivo nazionale e responsabile nazionale scuola per la Margherita - Dott.ssa Sofia Listorto, presidente dell’Associazione il Caleidoscopio. - Dott.ssa Monica Vivona, psicologa scolastica. - Avvocato Giuseppe Rombolà Vorrei ascoltare ora una professoressa e un giovane con una serie di domande e risposte. Irene: perché i nomadi non hanno una scuola a parte, visto che hanno una cultura diversa dalla nostra? Prof.ssa D’Amico, (insegnante all’Istituto comprensivo Orsa Maggiore) noi accettiamo questi nomadi e vogliamo che si integrino, ma non abbiamo gli strumenti adatti per farlo, mancano psicologi che sostengano gli insegnanti. Siamo abbandonati a noi stessi con classi numerosissime! Genitore: questa classe politica che cosa intende fare per quello che riguarda la scuola e il mondo del lavoro, come si fa a mantenere una scuola formativa e nello stesso tempo costruire un rapporto con il mondo del lavoro? On De Simone: sono state poste domande complesse, ricordiamoci che stiamo parlando di casi limite. Un errore che si fa, poi, è continuare a ricercare tra gli insegnanti il capo espiatorio di tutti i problemi presenti nella scuola. Prima vorrei leggere una lettera scritta dagli studenti della classe IV del Liceo X: Ci rivolgiamo a voi, come ultima speranza di essere ascoltati a risolvere il nostro profondo disagio scolastico che viviamo e subiamo per il secondo anno consecutivo causato dai comportamenti umani e professionali della nostra insegnante. Rendiamo noto che prima di ricorrere a Lei, abbiamo usato insieme ai nostri genitori gli strumenti di cui disponiamo per sottoporre il nostro problema alla dirigente scolastica. Riassumo brevemente i fatti: è accaduto che, durante la prima settimana di scuola, la docente si rifiutava di iniziare la lezione, perdendo le ore fuori dall’aula. Le interrogazioni orali spesso non vengono completate; dichiara di non ricordare le regole basilari della materia e di fronte all’incapacità a risolvere problemi di matematica, ammette di non essersi preparata, On. Titti De Simone ] a cura di Valeria De Rentiis [ chiedendo aiuto agli studenti; non usa un lessico specifico e dice parolacce in classe. On. De Simone, i giovani sono il nostro futuro, la speranza di un futuro migliore, se noi roviniamo anche quelli che vogliono studiare, cosa ci resta? Non penso assolutamente che i giovani nella scuola vengano rovinati, al contrario, difendo il ruolo degli insegnanti perché sono convinta che i giovani abbiano bisogno di una scuola pubblica di qualità come quella che c’è nel nostro paese. Chi commette soprusi nei confronti dei ragazzi deve essere allontanato. Il corpo degli insegnanti ha un codice deontologico, regole disciplinari e organismi che intervengono qualora si determinassero queste situazioni. On Rusconi, un dirigente scolastico può allontanare un professore? Si, soprattutto con l’ultimo decreto approvato recentemente che prevede facilitazioni per quella che è chiamata “sospensione cautelare”, che tutela sia l’insegnante che viene mandato da un’altra parte con compiti diversi, anche nei casi più gravi di pedofilia, finché si appuri la verità, e sia i minori, che sono i primi a dover essere tutelati. On. Valditara: per questi casi limite occorre rendere più semplici e rapidi i licenziamenti. I primi a voler allontanare le mele marce sono proprio gli insegnanti seri e motivati. Dott.ssa Listorto: se la situazione è complessa è Dott.ssa Sofia Listorto terno di una classe, rischiano di essere marginalizzati. Riscontriamo inoltre un tasso di bocciature elevato per questi ragazzi extacomunitari. Una soluzione potrebbe essere quella di fargli fare il test di verifica sulla conoscenza della lingua italiana prima dell’iscrizione scolastica, aiutando i Comuni con stanziamenti per organizzare corsi di lingua italiana. On. Rusconi: bisogna favorire l’integrazione non dividendo i ragazzi tra loro, ma aiutando gli insegnanti da due punti di vista: sul ruolo da mediatore culturale e sul ruolo da psicologo che è molto importante perché oggi molte famiglie sono in crisi e capita anche che l’insegnante debba fare anche da educatore. On. De Simone: la questione sull’immigrazione degli studenti stranieri, che sono circa un milione, è un fatto sociale importante e la scuola deve avere gli strumenti adatti anche perché bisogna abbattere l’idea dei “casi limite” nelle scuole. Si, ma per quanto riguarda i casi limite, ovvero di insegnanti che non fanno il loro dovere, ci sono ragazzi che si sentono abbandonati. I ragazzi sono il futuro della nostra società! On. Antonio Rusconi anche giusto che gli insegnanti siano aiutati a trovare delle strategie efficaci per poter lavorare all’interno della scuola. Ci rendiamo conto che la figura dello “psicologo scolastico” ha un ruolo decisivo per dare un grande aiuto a tutti i componenti della scuola, per i ragazzi, gli insegnanti e anche per i genitori stessi che si trovano a vivere e a confrontarsi in un periodo storico complesso come il nostro. E’ da apprezzare che gli insegnanti di oggi mostrino interesse ad iniziare i corsi di aggiornamento! Dott.ssa Vivona: sento il pericolo della generalizzazione, così come i ragazzi non sono tutti bulli, anche gli insegnanti non sono tutti come i casi di cui parlavamo; ci sono, ma sono casi limite! Se un insegnante ha un momento di difficoltà, è importante che abbia il sostegno da parte dei colleghi e del dirigente scolastico. Ovvio che, se la situazione diventa grave, va valutata con un’attenzione diversa. On. Valditara, riguardo al problema nomadi cosa ci può dire? E’ un problema legato alla presenza sempre più massiccia di ragazzi provenienti da altri paesi. Una soluzione possibile, già sperimentata in Germania, è assumere insegnanti rom che hanno sicuramente l’approccio culturale giusto per ottenere i risultati migliori per integrare questi ragazzi. Un altro grosso problema in città grandi come Roma e Milano, è che i ragazzi italiani, a volte in minoranza all’in- On. De Simone: penso che il futuro della nostra società sia un futuro in cui tutti possono convivere nel rispetto reciproco, molti insegnanti vanno in questa direzione, fanno un lavoro straordinario di questo tipo, straordinario, anche perché sono molto professionali e pagati meno rispetto agli insegnanti che lavorano in Europa! Dott.ssa Listorto: non dobbiamo sottovalutare il ruolo dei mediatori culturali, che hanno la capacità di valorizzare le risorse dei ragazzi che arrivano con la loro cultura e la loro tradizione. I ragazzi nomadi richiedono un’attenzione diversa da parte degli insegnanti. Voi non conoscete i ragazzi, i loro problemi, le loro sensazioni, quando vengono trattati male o vanno a vomitare in bagno. Emanuela d’Annibale, attrice: chi controlla e supervisiona i comportamenti sbagliati dei professori, visto che i ragazzi passano gran parte della giornata a scuola? Dott.ssa Listorto: escludendo i comportamenti scorretti che vanno denunciati dall’Istituto e dal dirigente scolastico, il problema più grande è la mancanza di comunicazione efficace tra insegnante e studente. Nei casi più complessi, esclusi i casi limite che seguono un percorso a parte, gli studenti non si sentono capiti e questo può produrre un profondo disagio. Dott.ssa Vivona: i ragazzi, i genitori e gli insegnanti hanno il loro punto di vista, a volte sono incapaci di incontrarsi per capire cosa succede. Si rischia un cortocircuito di comunicazione tra la scuola e la famiglia. Chi è che deve essere tutelato maggiormente, il ragazzo minorenne o l’insegnante? Ovviamente i ragazzi, auspicando però un incontro eur:torrino:news 51 On. Giuseppe Valditara tra la scuola e i genitori, si fa del bene al ragazzo. Prof.ssa Paola Sansoni (Istituto comprensivo Orsa Maggiore) Insegno Tecnologia Informatica, una materia di continua comunicazione. Ho un rapporto bellissimo con i ragazzi, e i fatti che lei ha esposto prima, che vomitano o altri problemi simili, li vedo sempre, perché non insegno solamente, ma li osservo e cerco di instaurare un feeling tra me e loro per capirli a fondo. Ora non esiste più l’insegnante cattedratico che gira per i banchi, ora l’insegnante lo rassicura magari proprio mentre fa il compito in classe! Noi però abbiamo veramente bisogno di supporti su tutti i fronti, perché a volte capita anche di rincorrere gli studenti che scappano dalla scuola! Come si spendono i milioni per i vivai dei calciatori, spendiamo qualcosa di più anche per i giovani! Come pensate di muovervi? to con la riforma Moratti, secondo punto c’è un mio disegno di legge sull’ipotesi di assistere con corsi di psicologia e pedagogia gli insegnanti perchè possano incrementare competenze nell’approccio psicologico, terzo punto, motivare sempre di più gli insegnanti, pagando di più quelli più meritevoli, valorizzando il merito. On. De Simone: fare l’insegnante significa oggi avere un lungo percorso formativo, che si scontra con lunghi anni di precariato. Ci sono insegnanti di 40 anni precari da troppo tempo, per fortuna questo governo ha fatto un piano pluriennale di immissione in ruolo per assorbire il precariato. E’ una questione che va affrontata, perché ne vale della qualità della scuola e del sistema e visto che questa precarietà l’ha determinata molto anche la passata riforma Moratti, penso che il centro destra dovrebbe fare una profonda autocritica. Sulla questione scuola-lavoro? Penso che la scuola ha il compito di formare alla cittadinanza e mettere tutti sulla stessa linea di partenza. Cosa diversa se noi prevediamo percorsi differenziati come quelli previsti dalla Moratti, per cui all’età di 12 anni se vieni da una famiglia ricca e puoi permetterti di andare all’Università, allora prendi il liceo e la superiore, altrimenti vai alla scuola professionale. In questo modo c’è il rischio di costruire un percorso separato, una differenziazione dei destini sociali! On. Valditara: intanto noi abbiamo messo in ruolo I ragazzi: Luca Preziosi (Orsa Maggiore), i programmi scolastici sono al passo con i tempi? Patrizio, nel rapporto in classe tra studenti e insegnanti ci deve essere rispetto va e bisogna poi fare qualcosa per il rapporto giovani e lavoro, perché non sappiamo a cosa andiamo incontro. Avv. Rombolà, se un dirigente scolastico sa che un insegnante nella sua classe si comporta in un certo modo, è corresponsabile, o no? Non mi riferisco solo all’insegnante che un giorno spiega male la lezione, ma a chi entra e umilia con parole e fatti i ragazzi in diversi modi. A livello penale no, perchè il reato è commesso dall’insegnante; a livello amministrativo si, perché essendo il diretto superiore, dovrebbe prendere delle iniziative. In riferimento al decreto legge di Settembre, è stato dato più potere al dirigente scolastico che può intervenire in casi particolarmente gravi ed ha più responsabilità; per esempio può adibire quell’insegnante ad altre mansioni per un termine di 15 giorni, che va convalidato dal dirigente regionale. Vorrei far presente una situazione nel Municipio XIV, dove ci sono persone che vanno vicino alle scuole e cercano di rubare i bambini. I genitori hanno sporto denuncia al Commissariato e inviato una lettera al presidente del Municipio e al Sindaco Veltroni, distribuendo volantini in occasione di una manifestazione. Questa gente che va in giro con i furgoni e non solo, ha fatto un altro volantino “a proposito di pedofilia” attaccando i genitori che volevano difendere i loro figli. Siamo arrivati al punto di legalizzare la pedofilia? On. Rusconi: è apprezzabile la passione e la competenza mostrata dagli insegnanti che con uno stipendio mediocre cercano di fare il proprio dovere. La mia è stata forse l’ultima generazione che è entrata motivata a scuola, ora non credo sia così. Oggi dobbiamo riuscire a far capire ai giovani che questa è una professione dove si possono realizzare professionalmente. On. Valditara: io ho due figli e per fortuna sono pochi i casi limite degli insegnanti che minacciano e si comportano male in classe, ma è grave che esistano insegnanti incapaci di instaurare un rapporto fecondo con i ragazzi. I miei figli, per esempio, danno molto quando si sentono apprezzati e motivati. Dobbiamo agire su tre aspetti importanti: il primo è il discorso sul tirocinio, già introdot- 52 eur:torrino:news Dott.ssa Monica Vivona 140000 precari… On. De Simone: di cui 60000 quelli messi in ruolo dal governo precedente! On. Valditara: in secondo luogo l’alternanza scuola-lavoro fa parte della riforma Moratti, ovvero inserire il ragazzo in un contesto lavorativo. E’ vero poi che ci sono insegnanti che insultano gli alunni, ma è anche vero che ci sono ragazzi bulli e teppisti che giocano a palla in classe, interrompendo le lezioni degli insegnanti! E’ vero, ma quei ragazzi che storia hanno dietro alle spalle? Quali esperienze negative hanno avuto? Credo che restituire l’autorità agli insegnanti sia un passo fondamentale, importante anche per gli stessi giovani. Prof.ssa Sansoni: dobbiamo dare maggiori supporti alla scuola, questi ragazzi sono lasciati a loro stessi e la colpa è nostra, della società…ce li abbiamo sulla coscienza! Avv. Rombolà, i giovani vanno tutelati prima di tutto? Sono d’accordo con l’Onorevole, spesso gli insegnanti si trovano con le mani legate perché quando fanno qualcosa o prendono iniziative, si trovano subito i genitori alle spalle che li minacciano con denunce, mi riferisco ovviamente agli atteggiamenti da parte dell’insegnante, nei limiti della legalità. Dott.ssa Vivona, non sarebbe il caso di inserire nelle scuole corsi di motivazione e formazione degli obiettivi raggiungibili, corsi per il controllo dello stress e della lettura veloce? Un corso di formazione fondamentale è quello della comunicazione, perché pochi sanno cosa significa comunicare bene, per una condivisione comune che porti ad una crescita. Però, voglio sottolineare che insegnare non vuol dire solo passare dei contenuti, ma anche e soprattutto instaurare una relazione di comunicazione vera con il ragazzo, perché un esempio vale più di mille parole. Prof.ssa D’Amico: che dire di tutti quegli insegnanti che si spendono tanto e ottengono poco? Non se ne parla mai. La società è malata e molti insegnanti vivono una situazione di disagio, ma non vengono supportati. On. Rusconi: quando pensiamo all’insegnante pensiamo sempre all’aspetto cognitivo: conosce la Divina Commedia? Sa fare le equazione di secondo grado? E’ indubbiamente fondamentale, ma pensiamo molto meno all’aspetto educativo, a tirar fuori il meglio dagli alunni, che è la difficoltà maggiore. On. De Simone: secondo me la scuola ha il compito di tirar fuori e valorizzare le differenze dei ragazzi, la loro creatività, l’intelligenza emotiva. E non dobbiamo dimenticare che se esiste un disagio giovanile è colpa della società, non degli insegnanti! Purtroppo il tema della precarietà non riguarda solo il lavoro, ma una precarietà dell’esistenza che i giovani percepiscono in modo profondo. On Valditara: altro dato importante è la valutazione dei risultati degli studenti; dovremmo prendere a modello altre esperienze straniere come ad esempio i paesi anglosassoni, la Francia e la Germania e puntare molto sulla verifica concreta di quello che i ragazzi hanno imparato a scuola. Dott.ssa Listorto: è importante fare un lavoro anche per recuperare i drop out, i ragazzi che sono usciti da scuola. Bisogna trovare modalità diverse con insegnanti abili nel creare relazioni che facciano sentire i ragazzi di nuovo adeguati, per dare loro una seconda opportunità. Il problema più grande è che il disagio nel ragazzo è legato spesso all’aumento dei comportamenti a rischio, come la precocità nel consumo di droghe. Dott.ssa Vivona: abbiamo parlato di molte cose, ma l’attenzione principale è rivolta ai ragazzi, alla loro formazione, un obiettivo comune agli psicologi, agli educatori, agli insegnanti e ai genitori. Deve esistere un fronte comune. Prof.ssa Sansoni: un giorno ho chiesto a mio figlio che fa architettura come vede i suoi amici e i giovani in generale e lui mi ha risposto “vedo che hanno molta paura, non so di cosa, è la stessa paura che sento anch’io dentro di me”. Aiutiamoli a crescere e togliamogli queste paure! La politica può togliere queste paure? La paura crea incertezza o sicurezze? E’ solo una questione di affari? Dott.ssa Listorto: dovremmo riscoprire i valori umani in cui credere, che orientano il comportamento degli adulti e dei giovani. Se ci sono di nuovo dei valori chiari, i ragazzi cominciano ad avere meno paura e acquisiscono maggiore consapevolezza sugli obiettivi da raggiungere. On. Valditara: non credo si tratti di affari, deve tornare l’idealismo e i valori devono essere al centro della società e della scuola. On. Rusconi: la politica deve far capire che la scuola è importante con i fatti e non con le parole. On. De Simone: e combattere la precarietà che è alla base di questa paura. Avv. Giuseppe Rombolà Tribeca Consiglia CIPOLLINE CON ALLORO Riempire una casseruola con un litro e mezzo di aceto e mezzo litro di vino bianco; salare e aromatizzare con un cucchiaino di pepe in grani, 3 foglie di alloro, 2 rametti di timo fresco; portare ad ebollizione e immergervi, in 2-3 riprese, 2 kg di cipolline. Fare sobbollire per 8-10 minuti e scolarle su un canovaccio. Metterle nei vasi unendo 2-3 foglie di alloro fresco e coprire con l’olio. UTENSILI due limoni, ml. 30 di brandy Gli utensili necessari variano a seconda del tipo di conservazione prescelta e sicuramente molti di questi già li avrete in casa. In ogni caso vi allego quelli ritenuti indispensabili: Un levatorsoli, uno scavino, alcuni coltelli grandi e piccoli ben affilati, un pelapatate, una bilancia, una caraffa graduata, alcune bacinelle di plastica o vetro, un recipiente di cottura di rame non stagnato, di terracotta, di acciaio inossidabile o smaltato, un colapasta per poggiarvi sopra la verdura nel momento del lavaggio e per farla poi scolare bene, alcuni cucchiai di legno per mescolare le verdure durante la cottura (mi raccomando che questi siano assolutamente inodori), un mestolo di acciaio inossidabile, qualche canovaccio pulito per rifinire l'operazione asciugatura, un passaverdura, una grattugia di acciaio inossidabile. Vasi a chiusura ermetica, muniti di una guarnizione di gomma che ne assicuri la tenuta o di vetro, più economici e più facilmente reperibili (è bene utilizzare vasi di medie o piccole dimensioni, in modo che il contenuto possa essere consumato in breve tempo, dopo la sua apertura). Bottiglie di vetro per la conserva di pomodoro e tappa-bottiglie a mano per la loro chiusura con i tappi a corona. E’ molto importante che i vasi e tutti gli utensili siano lavati e asciugati con la massima cura, in quanto la pulizia è un elemento basilare per la buona riuscita delle conserve. Snocciolate le prugne, aggiungete acqua, succo e scorza degli agrumi, portate ad ebollizione e fate cuocere per circa mezz'ora. Tritate lo zenzero e aggiungetelo nel tegame insieme all'uvetta. Fate bollire fino a quando non sarà raggiunta la giusta consistenza. Nel frattempo tritate le noci. Aggiungetele alla fine insieme al brandy e fate intiepidire. Versate nei vasi e chiudete. PREPARAZIONE DELLE CONSERVE DOLCI COMPOSTA DI PRUGNE ALLA ARANCIA kg. 1,5 di prugne, g. 800 di zucchero, g. 450 di uvetta, g. 150 noci sgusciate, g. 80 di zenzero sciroppato sgocciolato, ml. 300 di acqua, la scorza grattugiata ed il succo di tre arance e 56 eur:torrino:news CONFETTURA DI BANANE E CIOCCOLATO INGRED. (X 4 vasetti) 950 gr di banane, 80 gr di latte, 400 gr di zucchero, 2 bustine di vanillina, 40 gr di cacao non zuccherato. PREPARAZIONE. Tagliare le banane a tocchetti nel boccale. Aggiungere lo zucchero ed il latte e frullate leggermente, 30 sec. Vel da 1 a 5. Aggiungere il cacao e la vanillina, chiudere e porre il cestello sopra al coperchio. Cuocere per 40 min. 100 gradi vel 2 ½. Volendo, per addensare meglio si può cuocere gli ultimi 5 minuti a Varoma. PREPARAZIONE DELLE CONSERVE SALATE PEPERONI E MELANZANE CON LE OLIVE 500 g melanzane, 500 g peperoni, 100 g olive verdi e nere, 1 l aceto bianco, qualche chiodo di garofano, origano sale e pepe Snocciolare le olive, tagliare a cubetti le melanzane e a pezzi i peperoni. Portare ad ebollizione l'aceto con un cucchiaio di sale, i chiodi e poco pepe in grani. Immergervi peperoni e melanzane per 3 minuti, sgocciolare ed asciugare. Condirle con origano e disporle assieme alle olive nei vasi. Coprire con olio. TREVISANA CON NOCI E UVETTA 1 kg insalata trevisana 3 spicchi d'aglio 50 g gherigli di noce tritati grossolanamente 50 g uvetta olio,sale,pepe nero in grani Lavare i cespi di trevisana, eliminare le foglie più sciupate, tagliare leggermente il "torsolo" alla base facendo attenzione a non sfogliare i cespi, poi asciugarli con cura e spennellarli esternamente e internamente con 4 cucchiai d'olio e cuocerli sulla griglia per 5 minuti rigirandoli da ogni lato. Cospargere i cespi di sale e disporli in vasi con noci,uvetta, gli spicchi d'aglio tagliati a fettine sottili e 2 cucchiaini di pepe in grani. Colmare con l'olio, chiudere ermeticamente e sterilizzare per 20 minuti a 100°. Conservare al buio in luogo fresco e asciutto.Lasciare riposare il radicchio per un mese prima di consumarlo. La storia dell’ EUR dalle origini ad oggi ] a cura di Elisa D’Alto [ IV Puntata: La Chiesa dei SS. Pietro e Paolo Situata su un colle, nella zona più elevata dell'Eur, la chiesa dei SS. Pietro e Paolo è uno degli edifici più riconoscibili da lontano, insieme al palazzo della civiltà italiana, di tutta l'esposizione. Una scelta non casuale. Il "Colosseo quadrato", infatti, rappresentante di un'idea laica di civiltà, e la chiesa, simbolo per eccellenza della religione cattolica, dimostravano affiancati il clima di concordia tra Stato e Vaticano sancito dai Patti Lateranensi. L'edificio è posto in asse lungo il viale che porta all'attuale Archivio Centrale dello Stato, costruito all'epoca per ospitare la mostra delle corporazioni e dell'autarchia. Progettata nel 1938 dall'architetto Arnaldo Foschini , la chiesa ha una pianta a croce greca (decisamente atipica per le realizzazioni dell'epoca, tutte a croce latina), sormontata da una grande cupola, con un diametro di 31 metri, seconda solo a quella vaticana e che inizialmente doveva essere giallo oro, per risaltare maggiormente. La particolare 1 2 60 eur:torrino:news 3 difficoltà dell'impresa costrinse però i costruttori a scegliere una copertura di squame di ardesia di colore grigio, più adatta al resto dell'edificio. Le pareti esterne della chiesa sono ricoperte da pietra di " Chiampo paglierino di Vicenza" e travertino romano. All'interno alle pareti chiare fanno da contrasto le pitture colorate della cappella, le vetrate istoriate degli occhialoni e il marmo colorato del pavimento. Allo scoppio della guerra l'edificio doveva ancora essere completato, ma il grosso del lavoro era stato fatto. Il 29 giugno del 1955 la chiesa fu aperta ufficialmente al culto. La dedica a S.Paolo è suggerita dalla vicinanza con le Tre Fontane, luogo del suo martirio, un aspetto che si carica anche di significato politico, così come suggeriscono le parole del Mons. Enrico Pucci: "Non mancheranno riferimenti palpitanti alla realtà del regime fascista come quella offerta dal passaggio dell'Apostolo attraverso le paludi pontine, e soprattutto la rievocazione della grandezza imperiale di Roma". Caratteristica della chiesa sono anche le due colossali statue di S.Pietro e S.Paolo. Già nel giugno 1942 figuravano i due modelli in gesso alla sommità della scalinata. Lo scultore del S.Pietro, Domenico Ponzi, realizza ben sei bozzetti per la statua e, una volta realizzati entrambi i modelli ( lo scultore Francesco Nagni si occupava di S.Paolo), raccomanda che: "…non rimangano ulteriormente esposti alle intemperie e(…) alle sollecitazioni dei venti forti". Una preoccupazione ben fondata, visto che il 27 settembre il modello di S.Pietro cede alla violenza di un uragano andando in mille pezzi. La versione definitiva viene ideata sempre dallo scultore Ponzi, è portata a termine nel 1957. Un destino più "tranquillo" ha avuto invece la statua di S.Paolo. Il modello viene tradotto in travertino negli scantinati del palazzo della civiltà italiana e terminato nell'agosto del 1943, ma non viene posto in opera per la mancata esecuzione del piedistallo. Verrà istallata solo nel giugno '55 in occasione dell'apertura al culto della chiesa. SS.Pietro e Paolo è un dei pochi edifici del progetto E42 portati a termine, anche se non completamente, allo scoppio della guerra. Così come le altre costruzioni dell'Eur, ha subìto i danni della guerra, per essere ristrutturato a partire dal '45. E se, come abbiamo detto, nel '55 viene aperto al pubblico, dieci anni più tardi, nel '65, ha assunto il titolo di basilica. 4 1- Veduta della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo 2- Particolare del lato Ovest 3- Particolari delle due statue 4- Studio per la basilica dei SS. Pietro e Paolo eur:torrino:news 61 MUNICIPIO XII e XIII : UNA CITTÀ NELLA CITTÀ Viabilità e mobilità, non solo su via del Mare e su via C. Colombo 1° parte On. Bordoni Nella puntata del 22 novembre di Romalive abbiamo affrontato il problema della mobilità e viabilità del Municipio XII e XIII. Ospiti della trasmissione: l’On. Davide Bordoni, consigliere del Comune di Roma (FI), Augusto Culasso, presidente del Consiglio del Municipio XII, e alcuni rappresentanti dei comitati e associazioni di quartiere del Municipio XIII. In studio anche Alessandra Raponi, titolare insieme ai genitori dell’Osteria del Malpasso, un’oasi immersa nel verde in una delle poche zone rimaste incontaminate del Municipio XII. Diversi gli esponenti delle istituzioni invitati alla trasmissione che hanno disertato per motivi, a nostro avviso opinabili. E’ un peccato constatare come la politica sia sempre più spesso lontana dai cittadini, tradendo il loro consenso. La trasmissione inizia con un filmato sui mali di Roma: “Un viaggio tra storie di una vita, dove sempre più spesso la realtà supera la fantasia; spesso il silenzio, la paura delle persone, ci hanno portato a ricostruire le loro storie. Un viaggio tra il traffico, le buche, gli accampamenti di fortuna sparsi sul territorio, gli sfratti…Sembra che nella vita tutto succeda per caso, ma non è cosi: le cose sono legate da fili invisibili”. Un filo invisibile cosi come un voto dato ai politici. Ma i politici spesso non si rendono conto che hanno a che fare con esseri umani. Vorrei che fossero i comitati a fare le domande e se questa sera è presente anche Augusto Culasso, presidente Consiglio Municipio XII è perché ormai, anche se parliamo di Municipi diversi, con il nuovo PRG ci accorgiamo d’avere a che fare con un unico grande territorio, carico di problemi. Insieme ad Augusto Culasso vorrei fare il quadro della situazione. Iniziamo con le domande dei Comitati: Andrea Schiavone, presidente del comitato di quartiere d’Infernetto 66 eur:torrino:news Ringrazio innanzitutto l’On. Bordoni e Augusto Culasso per essere presenti qui stasera per dare risposte ai cittadini. Infatti in questo momento non abbiamo spesso l’opportunità di confrontarci con le istituzioni. Mi ricollego a quanto si diceva poc’anzi che i Municipi XII e XIII si sono fusi in un mosaico impazzito in cui sono subentrati gli Articoli 11, e ora anche 167 e convenzioni. Tutto questo ci porta a ridurre il discorso su mobilità e viabilità solo a via del Mare e a via Cristoforo Colombo, avendo completamente perso la magliatura del territorio. La mia domanda è rivolta ai presenti: quando parliamo di mobilità e viabilità, viene fatto un discorso urbanistico su come in realtà si sviluppa la città, perché non pensare a come fluidificare le due arterie, ormai lì da cinquant’anni, come la Colombo e la via del Mare? Franco De Luca, presidente del comitato di Saline e coordinatore di una serie di comitati di quartiere: Questa sera non ci sono tutti coloro che rappresentano l’entroterra del Municipio XIII, prolifico di comitati, perché è diventato una vera e propria “marmellata urbana” di cui si parlava, frutto della politica degli ultimi decenni, e dell’assenza di un governo di questi anni. Un patto scellerato tra politica e imprenditoria costruttiva? Decisamente si, soprattutto dei lottizzatori perché i primi che hanno guadagnato sono poi i primi che hanno lottizzato abusivamente. La viabilità di cui si parlava è quella di un secolo fa e nel nostro Municipio abbiamo anche la ferrovia con la linea Roma-Lido. Chiedo a Bordoni, che è stato anche ex presidente del Municipio e che ora si trova in una situazione privilegiata perché vede i problemi dal punto di vista del Comune: si arriverà ad intervenire e modernizzare i vagoni e rendere la linea più efficiente? Modificare l’armamento che in questi anni non è cambiato e quindi risolvere alla radice il problema? Nicola Zahora, coordinatore dei comitati di quartiere dell’entroterra: Questa sera siamo costretti a rivolgerci a Bordoni che non fa più parte del Municipio XIII. Certamente i problemi sono già stati elencati. Quello che vorrei chiedergli è: ] a cura di Valeria De Rentiis [ abbiamo un bellissimo fiume che attraversa il Municipio e ci stiamo battendo affinchè non arrivi il cemento almeno su zone rimaste incontaminate, state studiando un modo per tutelarle? e far capire ai cittadini che sarebbe possibile sfruttarle anche per il sistema viatico? Filippo Matricardi, consigliere del comitato di Ostia Antica: Vorrei focalizzare l’attenzione sui parcheggi. Prima di parlare quindi di viabilità vorrei cercare di capire se è possibile fermare le macchine all’entrata di Roma in corrispondenza delle fermate del trenino che va ad Ostia o in corrispondenza del GRA, affinché si riesca a fluidificare il traffico. Paola De Iesus, laboratorio urbanistico dell’Infernetto: La mia domanda riguarda il progetto del centro commerciale previsto nel patto territoriale di via Cristoforo Colombo. Nonostante il problema cronico di questa via, il Campidoglio pensa di costruire dopo Euroma 2 un centro delle stesse dimensioni sul Canale delle Lingua, snaturando in questo modo anche lo strumento del patto territoriale? Franco Celegato, presidente comitato Ostia Antica: Credo che tutti i quesiti posti siano sufficientemente ampi da non voler mettere altra carne al fuoco. Luigi Ranieri, presidente comitato Casaletto di Giano: Vivo il quartiere e mi rendo conto che non c’è segnaletica stradale, ci sono buche e gli automobilisti guidano ricordando a memoria dov’erano i segnali. Anche quando era presidente Bordoni, c’erano gli stessi problemi e oggi continuano ad essere tali. Era cosi difficile tracciare delle strisce pedonali nelle zone in cui serve? Il Sorriso che ti illumina ] a cura del Dott. Giuseppe Bianco [ (Spec.implantologia ed estetica dentale - New York University, docente implantologia presso Univ. ”G. D’Annunzio” CH-PE) Un sorriso espressivo può rendere una persona più bella. Diventa uno strumento per comunicare sensazioni e personalità. Non sorprende, quindi, che i pazienti chiedano sempre più spesso non solo denti sani, ma anche belli e bianchi,tutto in un sorriso. Che cos’è lo sbiancamento dentale? Lo sbiancamento dentale è una proceduta operativa che molti pazienti richiedono all'interno dello studio dentistico. Si effettua attraverso l'utilizzo di un gel a base di perossido di idrogeno, ossia acqua ossigenata al 30%, che viene applicato sui denti, previa lucidatura della superfici da sbiancare, una luce blu, poi, attiva l'azione del prodotto e in soli 30 min. si ha l'effetto sbiancante. Gli elementi in genere sono circa 8 per arcata, quella zona che si evidenzia durante il sorriso. Tutti i denti si possono sbiancare? Si, tutti i denti naturali. - Paziente affetta da fluorosi - Paziente dopo lo sbiancamento Intendo dire che i denti con otturazioni o corone non si possono sbiancare. In questo caso si può comunque effettuare lo sbiancamento, ma si devono aspettare poi circa 15 giorni prima di rifare l'otturazione nella zona estetica. Lo sbiancamento è per tutti? I soggetti possono essere persone con denti segnati dal fumo o da sostanze come caffè o tè, con macchie da antibiotico, tetraciclina, o da fluoruro. Il trattamento è sconsigliato solo alle donne in gravidanza e pazienti sotto i 16 anni o con malattie del parodonto. Prima dello sbiancamento è essenziale fare una seduta di igiene orale e aspettare almeno 7 giorni, nei quali bisogna eliminare dalla dieta alimentare anche alcuni cibi acidi che possono predisporre all'ipersensibilità dentinale, come per esempio: yogurt, limone, arancia, aceto, pomodoro ecc… Bisogna avere degli accorgimenti anche per 24 ore dopo lo sbiancamento: Quanto possono diventare bianchi i denti? Anche se il sistema di sbiancamento è molto efficace, non esistono magie e nessun trattamento di sbiancamento può dare a denti macchiati il colore bianco neve della porcellana. I test dimostrano che dopo lo sbiancamento con il nostro sistema, i denti acquistano da 5 a 14 punti in più sulla scala Vita. I risultati dipendono da quanto in precedenza erano pigmentati i denti, ma il risulatato sarà sempre denti più bianchi e luminosi. • Non mangiare alimenti scuri come le verdure verdi e la carne rossa, né bere sostanze scure come il caffè, il tè, il vino rosso, i succhi di frutta e la coca-cola. • Non fumare sigarette o prodotti con tabacco. • Non usare dentifrici colorati. Quanto dura lo sbiancamento? Questo varia da persona a persona e dipende dalle abitudini e dalla dieta personale. Al paziente che si vuole sottoporre alla seduta di sbiancamento nel nostro studio verranno date tutte le indicazioni per allungare il più possibile i tempi di mantenimento del bianco ottenuto, comunque l'effetto dura di solito due anni. E’ un’operazione sicura? Ci sono effetti collaterali? Articoli scientifici dimostrano che l'uso del perossido d'idrogeno per sbiancare i denti è efficace e sicuro. Non cambia o danneggia la struttura dei denti, li fa solo apparire più bianchi. Per ciò che concerne gli effetti collaterali, ce né uno molto comune che è l'ipersensibilità dentinale, ossia più sensibilità all'aria e acqua fredda, ma questo inconveniente viene tamponato dalla saliva che in circa 12 ore ristabilizza gli equilibri, anche se il nostro studio si vuole assicurare una riduzione dei tempi con una applicazione di fluoro dopo la seduta di sbiancamento. Quali sono le precauzioni da attuare prima e dopo lo sbiancamento? Tutto questo perché dopo lo sbiancamento lo smalto diventa una "spugna" e recepisce ancora meglio le sostanze colorate. Per mantenere il sorriso bianco, che si è ottenuto, per un lungo tempo, si devono seguire delle specifiche indicazioni: • Lavare i denti regolarmente almeno tre volte al giorno. • Visitare lo studio odontoiatrico regolarmente. • Minimizzare il consumo di caffè, tè o altre sostanze colorate e minimizzare anche il consumo di sigarette. Sostanze che causano macchie e scurimento dentale: • Cibi, bevande e coloranti: cola, caffé, té, liquirizia, spezie, carciofi, salsa di soia... • Batteri • Placca e tartaro • Fumo: sigari, tabacco da masticare, sigarette, pipa, nicotina • Abuso di colluttori: clorexidina • Medicinali: tra cui antibiotici e chemioterapici tetracicline... • Sostanze metalliche: ferro, rame, ottone, nichel... • Traumi ai denti: incidenti, fratture... Per informazioni: Dott. Giuseppe Bianco Tel. 06.5910802 ESTETICA AURIGA Oxicell NUOVE OFFERTE PER UN PROGRAMMA DI BELLEZZA PERSONALIZZATA Oxchek Diagnosi 6 MASSAGGI 1 PEELING CORPO 1 PEDICURE 1 PIEGA 1 DEPILAZIONE 1 PEDICURE 1 MANICURE 1 PIEGA € 220,00 € 148,00 12 SEDUTE 2 OXI OMAGGIO € 550,00 € 390,00 ANTOPOMETRIA PLICOMETRIA IMPEDENZIOMETRIA COMPOSIZIONE CORPOREA TRATTAMENTI PERSONALIZZATI CONSIGLI ALIMENTARI € 52,00 € 38,00 10 TRATTAMENTI ADIPE € 400,00 2 PRESSOTERAPIA OMAGGIO € 290,00 10 MASSAGGI PERSONALIZZATI € 250,00 10 TRATTAMENTI DRENANTI CELLULITE € 400,00 2 PRESSOTERAPIA OMAGGIO € 290,00 2 PRESSO OMAGGIO € 190,00 4 MASSAGGI PERSONALIZZATI 2 FANGOTERAPIA 3 BENDAGGI DEPILAZIONE MANICURE € 288,00 € 190,00 PIEGA 10 MASSAGGI LINFODRENAGGIO 6 MASSAGGI 3 FANGOTERAPIA 4 PRESSO 1 BENDAGGIO OMAGGIO € 350,00 € 260,00 10 THALASSOTERAPIA (CON SALE E FISOSAUNA) € 400,00 2 PRESSO OMAGGIO € 300,00 10 MASSAGGI DECONTRATTURANTI € 350,00 € 250,00 3 MASSAGGI BENESSERE € 75,00 € 50,00 TRATTAMENTI TERMALI 10 SEDUTE 3 BENDAGGI OMAGGIO € 450,00 € 310,00 2 PEELING CORPO 3 MASSAGGI € 140,00 € 110,00 10 SEDUTE ELETTRODEPILAZIONE (10 MIN. 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Il Capricorno occupa lo spazio dello Zodiaco compreso tra il grado 270 e il grado 299. E' attraversato dal Sole tra il 22 dicembre e il 21 gennaio di ogni anno. I Capricorno sono persone introverse, tranquille, prudenti in ogni azione ed estremamente egocentriche. Si tratta di una forma di autodifesa nascente dalla consapevolezza che per sopravvivere è necessario contare soprattutto sulle proprie forze. Il tempo è il loro grande alleato ed apporta ai nativi sempre la giusta ricompensa. Sanno persistere negli sforzi, non contano mai sull'aiuto di altri e si predispongono sempre ad affrontare anche le esperienze negative. Non amano aggredire i propri simili. Sono arroccati sempre in una posizione di difesa dalla quale osservano il mondo, diffidando un pò da tutti e preparando un'efficace reazione per ogni impresa. Possono diventare vendicativi se subiscono un grave torto o una malvagità. Nei rapporti con il prossimo sono leggermente calcolatori anche se ] a cura di Shanty [ con diplomazia mascherano in qualche modo tale atteggiamento. Sono portati per lo studio delle scienze esatte. In amore sono sensuali ma molto controllati. Al segno Capricorno corrisponde simbolicamente la X Casa che inizia con il Medium Coeli. Il segno e/o i pianeti che si trovano in prossimità di questo punto cardinale, secondo per importanza dopo l'Ascendente, indicano il compimento individuale, in particolare la sua espressione più evidente è la carriera. E' la casa da cui si deduce lo status sociale e professionale, il rapporto tra vocazione e realizzazione. Ove essa sia particolarmente favorevole può indicare l'eccezionalità, talvolta la fama. Nella maggioraza dei casi rappresenta l'indipendenza, la misura in cui ad essa teniamo, il modo in cui siamo portati a realizzarla. La tradizione collega questa casa con la madre, con lo spazio che essa occupa nella nostra esistenza. Previsioni astrologiche per il mese di gennaio ARIETE Con una bella Venere che vi guarda dal Sagittario il vostro umore può volgere al sereno. Anche Mercurio dal 9/01 vi sostiene e illumina la vostra percezione della realtà. Sono favorite le amicizie. LEONE Aspettatevi un regalo importante con questa Venere che fino al 24/01 vi guarda benevola dal segno del Sagittario. Con Nettuno contrario, attenti a non inseguire le chimere! SAGITTARIO Con Venere nel segno fino al 24/01 potete permettervi tutto. Andate all'estero per lavoro, per imparare una lingua o divertirvi un pò. Concedete il vostro cuore ad uno straniero oppure ad uno più giovane, comunque molto diverso da voi. TORO Continua l'influsso di Saturno in buon aspetto dalla Vergine. Ora anche Giove vi sostiene con un'eccezionale Trigono dal Capricorno: siete quindi nelle migliori condizioni per prendere una decisione positiva, in amore, nelle spese di lusso, negli investimenti. Viaggiate, vi farà bene! VERGINE Continua l'influsso di Saturno nel vostro segno ed ora anche Giove vi guarda benevolo dal segno del Capricorno. I due pianeti amplificano l'influenza positiva e vi dicono di prendere in considerazione una nuova proposta, da approfondire. CAPRICORNO Giove vi sostiene generosamente e dal 25/01 anche Venere è nel vostro segno. Godete pienamente dei favori che le stelle vi elargiscono, facendone partecipi familiari ed amici. GEMELLI Amministrandovi con saggezza, sostenete l'ingresso di Marte retrogrado negli ultimi gradi del segno. E' il risveglio delle vostre energie nascoste, trovatele uno sfogo anzitutto nei rapporti verbali. BILANCIA Le ultime decadi si trovano sotto l'influsso di Marte dai Gemelli e Nettuno dall'Acquario. Siete certamente i portatori di nuove idee e i pionieri di una Nuova Era. Attenzione però a Giove contrario, tenete a freno la lingua! ACQUARIO Mercurio nel Vostro segno dal 9/01 vi influenza in modo positivo, consigliandovi di mostrare nel lavoro tutta la vostra preparazione. Le stelle vi aiutano a collaborare con gruppi avanzati nelle idee. CANCRO Giove in opposizione dal segno del Capricorno vi induce alla cautela nel lavoro e nelle finanze, settori nei quali intervenire efficacemente. Evitate di giudicare in modo poco prudente. SCORPIONE Mese positivo grazie ai vari trigoni che si accalcano sul vostro cielo Natale. Gli astri in buon aspetto vi rendono facile ciò che fino a ieri non lo era. Un consiglio? State lontani dai pettegolezzi. PESCI Siete in grado di far fronte con efficienza alle difficoltà dovute all'influsso contrario di Saturno che, inevitabilmente, cominciano a manifestarsi nella vita di relazione. In amore comportatevi con la necessaria gentilezza, senza imporre al partner ciò che non gradisce. eur:torrino:news 71 1° Distributore di frutta e verdura nel Lazio ] a cura di Marta Cecchini [ Distributori di frutta e verdura di stagione sempre fresca in tutte le strutture pubbliche. Una nuova iniziativa che incentiva il consumo di prodotti biologici nella nostra Regione, inserita nella più ampia campagna di sensibilizzazione per la promozione dell’agricoltura tradizionale della nostra Regione. Il progetto è stato promosso dall’Assessorato all’Agricoltura in collaborazione con l’ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) e l’AIAB (Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica). I prodotti che si possono trovare nei distributori sono dell’azienza Biosì, che punta alla commercializzazione in filiera corta dei propri prodotti biologici, ovvero senza intermediari tra il produttore e il consumatore, garantendo al cliente freschezza, alta qualità e costi contenuti, perché consumare frutta e verdura significa proteggersi dalle grandi patologie del nostro tempo, tumorali e vascolari. Banane, clementine, arance, pere, mele e pomodorini, spuntini con ortaggi, cracker e formaggio DOP per la salute dei ragazzi di oggi e per i dipendenti di ospedali, ministeri e uffici pubblici, favorendo una sana alimentazione che contrasti le cattive abitudini alimentari adottate oggi. Si possono trovare anche confezioni di frutta tagliata a pezzi per chi preferisce avere la praticità e la comodità durante un break; frutta che viene giornalmente rifornita per garantire sempre freschezza e qualità. «Molti ragazzi non consumano frutta fresca semplicemente perché non la trovano a disposizione nelle scuole. Infatti il progetto ha avuto già un enorme successo in molte scuole di Roma, come il liceo Tasso, l’Istituto Tecnico Commerciale Pertini e il liceo Mariani. Un esperimento positivo che darà il via ad altre iniziative simili, a braccetto con una corretta informazione dei prodotti, che sono tutti certificati con etichettature di provenienza regionale. Queste le parole incoraggianti dell’Assessore all’Agricoltura, Daniela Valentini che ha sottolineato l’importanza del progetto a livello regionale, per recuperare quella quota di consumatori stanchi dei conservanti contenuti nelle merendine dei distributori in commercio». Questo è il primo passo per una serie di proposte interessanti nel settore del biologico che sono già iniziate con l’evento della Biofiera e la lotta agli OGM, per dare speranza a tutti gli agricoltori e lanciare un appello ai grandi e piccoli agricoltori che producono prodotti biologici di qualità, «Perché - prosegue l’On. Valentini siamo sempre alla ricerca di giovani produttori che dedicano tempo e passione al settore del biologico». Alla presentazione del nuovo distributore di prodotti biologici alla Regione Lazio, anche il presidente dell’AIAB, Andrea Ferrante, che parla di una corretta alimentazione, necessaria per condurre una vita sana, a dispetto delle pratiche correnti. «Abbiamo collaborato in sinergia con l’Assessorato all’Agricoltura e con l’Arsial per dare risposte concrete a tutte quelle persone che, tra i ritagli di tempo, vogliono mangiare bene e stare bene». Prossimamente, i distributori verranno installati presso la sede del Consiglio Regionale del Lazio e presso la sede centrale delle Poste Italiane: presto il biologico arriverà a tutte le strutture pubbliche. a sinistra: l’On. Daniela Valentini sotto: Il distributore di prodotti biologici 76 eur:torrino:news Rieti: incontro su accesso al credito da parte delle imprese ] a cura della Redazione [ Agevolare le imprese nell’ottenimento del credito in un momento cruciale per l’economia della provincia di Rieti, è l’obiettivo dell’incontro “Riallineamento dei consorzi e delle cooperative di garanzia con il sistema bancario” promosso dalla Camera di commercio locale e dall’Abi (Associazione bancaria italiana) tenutosi il 30 Novembre presso Villa Potenziani. “Abbiamo sentito l’esigenza di organizzare questo appuntamento - spiega il presidente della Camera di commercio di Rieti, Vincenzo Regnini - sia perché Basilea 2 ha riscritto le regole dell’accesso al credito che entreranno in vigore tra poco più di un mese e le imprese locali, nella maggior parte dei casi piccole e piccolissime, rischiano di rimanere escluse dai finanziamenti bancari o di ottenerli a tassi ritoccati al rialzo, sia perché localmente proprio in questi mesi si stanno muovendo importanti canali di finanziamento attraverso strumenti che vanno dal piano di sviluppo rurale al sistema produttivo locale per l’innovazione ed è importante che il mondo bancario sia vicino alle imprese e alle istituzioni pubbliche”. Presenti all’incontro, oltre a V. Regnini, Pietro Modiano, direttore generale di Intesa San Paolo, Ernesto Ghidimelli, responsabile Credito ed incentivi di Confcommercio, Gianfranco Castelli, consigliere di Fidindustria Lazio (Assindustria), Claudia Pepoli, direttore di Confidi Lazio (Federlazio), Leopoldo Facciotti del Comitato coordinamento Fedart e infine Roberto Grassa responsabile del settore Credito Confidi. On. Francesco De Angelis Missione in Montenegro per esportare sistema distretti industriali Sviluppo, cooperazione e internazionalizzazione, sono i temi al centro del forum per le piccole e medie imprese che conclude la missione di due giorni (19-20 novembre) della Regione Lazio in Montenegro. La missione, organizzata da Sviluppo Lazio, rientra nel progetto “Reset D”, un piano di interventi finanziato dall’Unione europea a cui partecipano anche la regione Basilicata, Romania, Montenegro, Serbia e Bosnia Erzegovina. A Podgorica, gli imprenditori laziali hanno incontrato esponenti del governo montenegrino e operatori economici per approfondire opportunità di collaborazione e di partnership tra i distretti e i sistemi locali di impresa. I settori interessati dal progetto rientrano tra le principali voci dell’interscambio con le Repubbliche balcaniche: agroalimentare, ambiente, ricerca, informatica, egovernment e commercio. “Il Montenegro - ha spiegato l'Assessore regionale a PMI, Commercio e Artigianato Francesco De Angelis - è un Paese strategico per esportare il sistema laziale dei distretti industriali. Siamo qui anche per testare le opportunità offerte dall'accordo di libero scambio sottoscritto con la Federazione Russa, che offre la possibilità di accedere ad un mercato di 150 milioni di persone, senza barriere doganali. Un'attenzione che è in linea con le recenti politiche di sostegno adottate da Bruxelles, che ha avviato un processo di associazione e di stabi- lizzazione con la giovane Repubblica montenegrina”. “L'Italia - ricorda l’On. De Angelis - è il principale partner commerciale del Montenegro, con scambi che in alcuni settori superano il 40% del totale. Anche da un punto di vista politico, la recente costituzione di un'Ambasciata a Podgorica, ha rafforzato le relazioni tra i due Paesi. La Repubblica del Montenegro ha, in questa fase, tutte le caratteristiche per attrarre una politica di cooperazione allo sviluppo e di collaborazione della marca laziale”. L'economia montenegrina è in buona salute: crescita del Pil al 7%, inflazione al 2,8%, disoccupazione ai minimi storici, boom negli investimenti esteri. A dare il via alla cooperazione, la firma dei protocolli d’intesa LazioMontenegro, l’11 Dicembre a Roma. Un’immagine del Montenegro eur:torrino:news 77
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Eur Torrino News Pubblicazione mensile
ANNO VI n° 3 marzo 2008
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Intervista all`On. Dario Rossin
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Eur Torrino News Pubblicazione mensile
ANNO V n°6 giugno 2007
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Da Vicalvi a Gallinaro, alla scoperta del vero centro
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