2010_01
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ANNO 6 - N° 01 - GENNAIO 2010 Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa - Sped. in abb. postale - D.I. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Cremona ORGANO UFFICIALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA TENNISTAVOLO Niko e Bobo primi avieri del ping pong Mutti e Rech due ori in Portogallo Sommario gennaio 2010 L’Editoriale Giulia Cavalli Presentazione di un anno impegnativo Intervista ai Campioni Italiani Ø 05 Ø 29 Serie A1 maschile Gli Ori di Mutti e Rech La situazione in testa e in coda Le vittorie degli Azzurri in Portogallo Ø 06 Ø 30 Serie A1 femminile Lo stage ad Angolo Terme La situazione del Campionato Intervista agli allenatori Ø 09 Ø 32 Serie A2 maschile e femminile Il Torneo nazionale assoluto di Terni L‘analisi dei campionati cadetti Piu’ di cento i partecipanti a Terni Ø 12 Ø 35 Serie B1 maschile Tennistavolo a scuola Tutti i Gironi del Campionato Un’esperienza fiorentina Ø 14 Ø 36 Bobocica e Stefanova in Aeronautica Top 10 Europeo di Topolcany Lo storico arruolamento degli atleti azzurri Il quinto posto di Mutti Ø 16 Ø 37 Champion’s League Conoscere il gioco moderno Sterilgarda storico L’evoluzione del tennistavolo Ø 18 Ø 38 Paralimpici La Festa del C.T. Molfetta I Campionati Italiani a Giaveno Quarant’anni di tennistavolo Ø 20 Ø 41 Intervista a Pamela Pezzutto Le scadenze per le società Fitet L’Azzurra numero 1 del ranking mondiale Un promemoria di servizio Ø 23 Ø 42 Le Regole Torneo di IV di Torino Gli intervalli nel tennistavolo Manifestazione di grande successo Ø 25 Ø 43 Nutrizione Serie B2 maschile e B femminile L’etichettatura degli alimenti L’analisi dei campionati al giro di boa Ø 26 Ø 44 Lorenzo Ragni La Fitet per i giovani arbitri Intervista ai campioni italiani Nuove opportunità in un ruolo fondamentale Ø 28 Ø 46 3 Editoriale Anno 6 n. 10 Gennaio 2010 Direttore Editoriale Franco SCIANNIMANICO [email protected] Direttore Responsabile Corrado ATTILI [email protected] Editore FEDERAZIONE ITALIANA TENNISTAVOLO Foro Italico Stadio Olimpico Curva Nord 00194 ROMA Tel. 06 36857781 Fax 06 3204714 [email protected] Hanno collaborato: Franco Andriani, Alessandro Arcigli, Carlo Borella, Gianfranco Cancedda, Elio Corrado, Ettore Dernini, Sante Gigante, Giuliano Giorgetti, John Ippoliti, Roberto Levi, Mario Lo Presti, Pietro A. Migliaccio, Matteo Quarantelli, Elisabetta Rocchi, Francesco Rolla. Fotografie Michele Castellani, Provas Mondal Eugenio Sandrini, Foto Claudio, Domenico Vallorini, Archivio Fitet, Courtesy ITTF, ETTU e CIP Stampa Industria Grafica Editoriale Pizzorni srl Via Castelleone, 152 26100 CREMONA Registrazione al Tribunale di Cremona n. 417 del 28/07/2005 Tanti impegni e tante aspettative di Franco Sciannimanico L’editoriale del primo numero della rivista federale “Tennistavolo” del 2010 non può non aprirsi proprio con le considerazioni e le novità che la riguardano. Grazie ai nostri sponsor possiamo infatti migliorare, da questo numero, in maniera sostanziale in nostro servizio di informazione e approfondimento sulle principali tematiche, gli eventi, le attività agonistiche e di formazione e quant’altro riguarda la nostra disciplina sportiva. La tiratura passa da 3.000 a 15.000 copie, ciò consentirà di raggiungere tutti i tesserati che potranno in questo modo conoscere sempre meglio tutti gli aspetti di un movimento complesso e ricco di attività. Una sempre maggiore attenzione verrà dedicata anche ai contenuti ed alla grafica cercando di migliorare entrambi gli aspetti ed in questo senso anche i consigli dei lettori saranno i benvenuti. L’anno appena concluso ha visto la realizzazione concreta del sogno di vedere nostri atleti vestire la divisa dell’Aeronautica, un grande obiettivo raggiunto che abbiamo perseguito con grande determinazione ed il cui merito va senz’altro alla sensibilità del Generale Salvatore Gagliano ed al Colonnello Alessandro Loiudice che hanno saputo guidare al meglio ed in tempi rapidi il progetto fino alla sua definitiva realizzazione. Ma non finisce qui. Ora, anno nuovo e nuove aspettative. Mentre continuano le tante attività tradizionali, sia a squadre che individuali, confortate anche da spettacolo, attenzioni dei media ed incremento del numero dei partecipanti, si è aperta una stagione che definire ricca di impegni potrebbe risultare riduttivo. Ci attendono infatti, uno dopo l’altro, sul nostro territorio nazionale, da marzo a giugno, i Campionati Italiani Paralimpici, due Tornei di Qualificazione Olimpica alle Olimpiadi dei Giovani, uno sotto l’egida ITTF ed uno sotto quella dell’ETTU, un Open Internazionale Paralimpico, un Open Internazionale Giovanile, i Campionati Italiani IL GENERALE DELL'AERONAUTICA SALVATORE GAGLIANO ED IL PRESIDENTE DELLA FITET FRANCO SCIANNIMANICO Giovanili, i Campionati Italiani Assoluti. Come se non bastasse le nostre nazionali sono attese poi dalla Joola European Nations League, i Campionati del Mondo, i Campionati Europei, i Campionati Mondiali Paralimpici ed i Campionati Europei Giovanili e appunto le Olimpiadi dei Giovani che si disputano per la prima volta nella storia. Il lavoro non manca e ci auguriamo che possa essere supportato da soddisfazioni organizzative e successi sportivi almeno pari all’impegno ed all’entusiasmo che tutte le componenti della Fitet mettono e metteranno nella realizzazione di tutto questo. Per quanto riguarda l’ultimo periodo di attività approfitto per complimentarmi con Leonardo Mutti e Marco Rech per le belle vittorie in Portogallo e con lo stesso Mutti per il positivo Top 10 europeo che lo ha visto conquistare il quinto posto nella sua categoria. Voglio anche approfittare per fare un augurio di pronta ripresa a Paolino Bisi e Marco Rech che hanno subito incidenti seri e per alcuni mesi non potranno essere con noi. Si tratta di due tra le nostre migliori realtà e faremo di tutto perché possano superare nel migliore dei modi e nei giusti tempi di guarigione questo periodo di forzato riposo. Forza ragazzi, vi aspettiamo. 5 Attualità I nostri atleti in Aeronautica, è realtà di Corrado Attili E’ stato il regalo di Natale più bello che la Fitet potesse ricevere. Si è concretizzato infatti a fine dicembre l’arruolamento dei primi due atleti, di sempre, di tennistavolo nel prestigioso Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare. Sono Stefanova e Bobocica MIHAI BOBOCICA NIKOLETA STEFANOVA Dopo anni di intense relazioni volte alla realizzazione dello storico accordo per l’ingresso di atleti di tennistavolo nella Forza Armata dell’Aeronautica ed un anno dopo la sigla del protocollo d’intesa tra la stessa Aeronautica, rappresentata dal Generale B.A. Salvatore Gagliano, Capo del VReparto SMA e Presidente Centro Sportivo A.M., e la Fitet, rappresentata dal Presidente Franco Sciannimanico, i primi due atleti della nostra disciplina sono stati arruolati. Sono Nicoletta Stefanova e Mihai Bobocica i nostri due numeri uno, i giocatori del tennistavolo italiano che occupano la posizione migliore nel ranking mondiale. Grande la soddisfazione di tutti i protagonisti a cominciare proprio dagli atleti per i quali si apre certamente una nuova vita fatta di maggiori certezze e serenità sul loro presente e sul loro futuro. Grandissima la soddisfazione del Pre16 sidente Sciannimanico: “Sono molto felice di aver portato a compimento questo storico ingresso di atleti del tennistavolo in una forza armata e per di più in quella che vanta maggiori successi e tradizione nelle attività sportive. Del successo dell’iniziativa, che è sempre stato uno dei miei obiettivi primari, devo ringraziare il Generale Gagliano ed il Colonnello Loiudice che quanto me hanno creduto fin dall’inizio nella fattibilità dell’arruolamento che oggi festeggiamo come fatto avvenuto.” Abbiamo sentito gli altri due protagonisti ed ecco come hanno commentato quello che per il tennistavolo italiano rappresenta un vero e proprio evento ed un grande successo politico. Caro Generale Gagliano in poco più di un anno si è concretizzato lo storico arruolamento dei primi due giocatori di tennistavolo della storia. Lei ha il grande merito di averci creduto. Qual è il significato di questo successo visto dalla parte dell’Aeronautica? “Da sempre in ogni installazione militare tra le dotazioni presenti nei i vari circoli ricreativi per il personale vi è sicuramente un tavolo da ping pong. Io credo che non vi sia militare che almeno una volta nella sua vita non si sia cimentato in una partita. In realtà tutti siamo consapevoli che il tennis tavolo professionistico è tutta un’altra cosa e l’Aeronautica Militare proprio nella sua vocazione a sostenere lo sport nazionale di eccellenza è ben lieta di poterlo fare anche nei confronti di discipline sportive che, pur se largamente diffuse, non godono dei costanti riflettori della ribalta. A tal proposito mi piace sottolineare che il rapporto con il presidente Sciannimanico è stato da subito improntato ad una fattiva e proficua collaborazione che ha prodotto risultati assai positivi.” Cosa si aspetta da questi ragazzi e ci sono possibilità per un incremento futuro del numero degli arruolati? “A questi due ragazzi che sono entrati ufficialmente a far parte della nostra famiglia auguro innanzitutto che con l’arruolamento possano godere come atleti di una serenità personale e professionale che possa poi tradursi in risultati sportivi di altissimo livello. A loro come militari neo arruolati posso augurare invece d’integrarsi facilmente e che comprendano da subito che l’Aeronautica Militare è una Forza Armata che vuole certamente sostenerli ma che si aspetta anche quel comportamento serio e rigoroso che è tipico di una istituzione militare. Noi ovviamente saremo particolarmente presenti a loro fianco in questa prima fase di ambientamento. IL GENERALE SALVATORE GAGLIANO CON I DUE NUOVI AVIERI STEFANOVA E BOBOCICA Attualità IL GENERALE GAGLIANO ED IL PRESIDENTE SCIANNIMANICO AL MOMENTO DELLO STORICO ACCORDO Per eventuali nuovi arruolati provenienti dal settore sportivo del tennis tavolo non mi sento di escluderlo per il futuro, anzi me lo auguro.” E infine il Tenente Colonnello Alessandro Loiudice, capo sezione sport dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. Colonnello lei è abituato al lavoro ed a raccoglierne i frutti. Cosa rappresenta per lei l’ingresso di Stefanova e Bobocica nel corpo dell’Aeronautica? “Negli ultimi anni moltissimi atleti di eccellenza dello sport italiano sono entrati a far parte del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare. Ciò è stato possibile grazie ad una costante azione sinergica svolte con le varie federazioni sportive coinvolte e grazie alla sensibilità dei vertici della Forza Armata che si sono sempre dimostrati particolarmente vicini al mondo dello sport. L’arruolamento di due pongisti del calibro di Stefanova e Bobocica rappresenta senz’altro l’ennesima concreta espressione di come le Forze Armate fungano da elemento cardine nel sostegno allo sport italiano di eccellenza. Così come è successo per atleti di altre discipline sportive, sono convinto che anche la Stefanova e Bobobocica potranno trarre giovamento dall’ingresso in Aeronautica Militare e continuare così a coltivare in maniera ottimale il proprio talento sportivo.” Quali saranno in concreto gli impegni dei due atleti nell’Arma? “I due atleti seguiranno inizialmente una fase formativa militare necessaria per l’apprendimento delle principali normative inerenti lo status di atleta militare. Durante l’anno, di concerto con la Federazione Italiana Tennistavolo, i due pongisti verranno invece convocati insieme agli altri atleti del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica per brevi stages di approfondimento, che comporteranno anche visite guidate presso alcune basi operative della Forza Armata, per far si che possano meglio conoscere l’organizzazione e i compiti istituzionali dell’ Aeronautica Militare. Tali periodi addestrativi si prefiggonol’obiettivo di portare gli atleti a sviluppare e condividere con gli altri militari quel “senso di appartenenza” che è tipico di una organizzazione che fa della propria storia e tradizione uno dei propri punti di forza e di riferimento.” I DUE ARRUOLATI COL GENERALE GAGLIANO E CON IL COLONNELLO ALESSANDRO LOIUDICE 17 Attività Internazionale Sterilgarda storico in Europa di Corrado Attili La società di Castel Goffredo ha la possibilità di scrivere negli annali della competizione europea, dopo essere stata la prima a portare due squadre una maschile ed una femminile alla seconda fase, anche il proprio nome tra le semifinaliste maschili MIHAI BOBOCICA Nel turno di andata dei quarti di finale di Champion’s League il tennistavolo italiano ha ottenuto un grande risultato. Si è infatti registrato lo straordinario successo dello Sterilgarda allenato da Yang Min ad Obersdorf in Austria dove ha sconfitto per 3-0 il Niederosterreich una delle squadre tradizionalmente più forti d’Europa. I tre storici punti sono stati realizzati da Joao Monteiro che nella prima partita ha sconfitto il cinese Yike Qiu per 3-2. Nella seconda partita il cinese dei castellani Guo Jinhao ha letteralmente messo nell’angolo l’ex campione del mondo Schlager battendolo nettamente per 3-0 dando chance all’avversario solo nel primo set finito ai vantaggi. YANG MIN Nel terzo set capolavoro di Mihai Bobocica contro il grande difensore Chen Weixing. L’azzurro ha vinto 3-2 ribaltando con autorevolezza e determinazione il risultato che lo ha visto anche sotto per 2-1. Due mesi fa quando abbiamo titolato “Saranno famosi” la copertina di questa nostra rivista federale non immaginavamo che il verbo si riferisse ad un futuro così vicino ma ora, giocando così, per la squadra italiana tutto è possibile. Basterà infatti vincere uno dei singolari nella gara di ritorno per passare il turno e conquistare la storica semifinale. 18 GUO JINHAO IL TIFO DEL VIVAIO CASTELLANO Attività Internazionale LA SQUADRA FEMMINILE Nella Champion’s femminile, semifinale di andata, niente da fare invece per le atlete di Catalin Negrila che sono state battute dalle campionesse d’Europa in carica del Froschberg per 3-1 pur essendo state ad un soffio dall’impresa. Le castellane hanno infatti perso tutti i loro tre incontri per 3-2, in due occasioni ai vantaggi e con Monfardini una partita che stava vincendo per 2-1. Nella prima partita la Yang Xiaoxin contro la Liu Jia, impegna la più quotata avversaria fino all’ultimo punto dopo essere stata anche in vantaggio per due set ad uno e facendosi rimontare perde 3-2 e 11-9 al quinto. Nella seconda partita Daniela Dodean fa in pieno il suo dovere e batte per 3-1 la Wang Yue Gu. Nella terza partita Monfardini, ha perso contro la meno accreditata delle avversarie, la Vacenovska.Nella quarta partita tra Yang Xiaoxin e Wang Yue Gu match a corrente alternata tra le due contendenti e poi set finale perso ai vantaggi dalla castellana che da la vittoria alle austriache. Deludente la prestazione di Monfardini tornata in Champion’s in questa occasione al posto di Stefanova. Il risultato non soddisfa ma lascia anche aperte le possibilità di superare il turno se lo Sterilgarda saprà fare l’impresa, alla portata delle sue atlete, a Linz. DANIELA DODEAN 19 Regole Intervalli a cura di Elio Corrado Quarta puntata della rubrica, curata da Elio Corrado, destinata non soltanto al settore arbitrale ma a tutti gli appassionati del Tennistavolo per divulgare e chiarire in forma schematica le regole principali del nostro sport. In ogni numero verrà pubblicata una scheda specifica di ogni argomento tecnico o regolamentare che sintetizza la corretta interpretazione della norma senza utilizzare quei termini “giuridici” che, pur formalmente ineccepibili, ne mascherano a volte la comprensione. Il quarto argomento prescelto è quello relativo agli intervalli PRIMA DELLA PARTITA DURANTE LA PARTITA RISCALDAMENTO 2 MINUTI AL MASSIMO, SALVO SPECIFICO PERMESSO DEL GIUDICE ARBITRO. NB: AL TERMINE DEL RISCALDAMENTO E’ VIETATO ANDARE DALL’ALLENATORE PER RICEVERE CONSIGLI SOLO SU PERMESSO DEL GIUDICE ARBITRO NEL CASO IN CUI LA PARTITA SIA STATA SOSPESA PER UN MOTIVO DI EMERGENZA (IMPROVVISA INAGIBILITA’ DELL’AREA DI GIOCO, INFORTUNIO DELL’AVVERSARIO, ECC.) CONSIGLI PER UN TEMPO INDETERMINATO FINO 1 MINUTO AL MASSIMO TRA UN SET E L’ALTRO DELLA ALL’INIZIO DEL SORTEGGIO PARTITA. DA PARTE DELL’ARBITRO DI SEDIA NB: IL TEMPO E’ CONTEGGIATO A PARTIRE DALLA FINE DEL SET E NON DAL MOMENTO IN CUI I GIOCATORI COMINCIANO A PARLARE CON L’ALLENATORE. TIME OUT 1 MINUTO AL MASSIMO DURANTE L’INTERA PARTITA. CHI HA CHIESTO IL TIME OUT PUO’ SFRUTTARE L’INTERO MINUTO MENTRE IL SUO AVVERSARIO E’ OBBLIGATO A RIENTRARE IN CAMPO QUANDO LUI RIENTRA. NB: LA RICHIESTA DI TIME OUT VA FATTA A GIOCO FERMO ED IN MODO CHIARO VERSO L’ARBITRO DI SEDIA. IN UN INCONTRO A SQUADRE IL GIOCATORE NON PUO’ RIFIUTARE IL TIME OUT RICHIESTO DAL PROPRIO ALLENATORE ASCIUGATURA BREVI INTERVALLI OGNI SEI PUNTI DALL’INIZIO DI OGNI SET ED AL CAMBIO DI CAMPO DELL’ULTIMO POSSIBILE SET. INCIDENTE SE L’INCIDENTE E’ AVVENUTO PRIMA CHE L’ARBITRO DI SEDIA ABBIA EFFETTUATO IL SORTEGGIO NON E’ POSSIBILE CHIEDERE ALCUNA PROROGA AL GIUDICE ARBITRO. 10 MINUTI AL MASSIMO DI SOSPENSIONE ED UNA SOLA VOLTA NEL CORSO DELLA PARTITA SOLO SU PERMESSO DEL GIUDICE ARBITRO. NB: LA SOSPENSIONE NON PUO’ ESSERE CONCESSA PER CRAMPI, AFFATICAMENTO O QUALSIASI ALTRA CAUSA GIA’ PRESENTE ALL’INIZIO DELLA PARTITA. SE UN GIOCATORE INIZIA A SANGUINARE SI SOSPENDE IL GIOCO E SI RIPRENDE QUANDO LA FERITA E’ STATA SUTURATA E OGNI TRACCIA DI SANGUE E’ STATA ELIMINATA DAL CAMPO DI GARA. PARTITE CONSECUTIVE UN GIOCATORE CHE DEVE GIOCARE DUE PARTITE CONSECUTIVE HA IL DIRITTO DI RICHIEDERE UN INTERVALLO FINO AD UN MASSIMO DI 5 MINUTI TRA QUESTE PARTITE E’ UTILE RICORDARE CHE: DURANTE QUALSIASI INTERVALLO O SOSPENSIONE DI GIOCO, SALVO SPECIFICA AUTORIZZAZIONE DEL GIUDICE ARBITRO, I GIOCATORI DEBBONO RIMANERE ENTRO TRE METRI DALL’AREA DI GIOCO ED ESSERE SEMPRE VISIBILI DALL’ARBITRO DI SEDIA 25 Attività Internazionale Portogallo d’oro per Mutti e Rech di Corrado Attili Il Portogallo aveva portato fortuna ai colori azzurri delle nostre nazionali giovanili già nel 2005 quando la nazionale femminile junior guidata da Maurizio Gatti conquistò in quella edizione dell’Open Internazionale giovanile la medaglia d’oro a squadre con Tatiana Steshenko, Lisa Ridolfi e Giulia Cavalli, successo arricchito e completato anche dal bronzo nel singolare della Steshenko. Nell’ultima edizione a Tavira è stata la componente maschile della nostra nazionale giovanile ha mettere il marchio dell’Italia conquistando due medaglie nelle gare di singolare, stavolta migliorando anche quel risultato visto che entrambe sono state del metallo più prezioso, l’oro, più un bronzo a squadre. Artefici di questo successo sono stati Leonardo Mutti nella categoria allievi, o cadetti come si usa dire a livello internazionale, e Marco Rech Daldosso in quella junior. 30 JOZE URH E MUTTI Attività Internazionale I due azzurri, entrambi tesserati per lo Sterilgarda Castel Goffredo rappresentano due tra le maggiori promesse del tennistavolo italiano sia a breve, in campo giovanile, che a lungo termine quando si spera si completerà la loro maturazione di atleti. Nei cadetti le testimonianze dei tecnici presenti: Joze Urh, responsabile dei cadetti, Stefan Stefanov, responsabile degli junior, Lorenzo Nannoni responsabile dell’assoluta maschile che non fa mai mancare il proprio contributo anche alle giovanili e Yang Min, presente come tecnico dello Sterilgarda per seguire anche lontano da casa il comportamento dei suoi atleti, fino a Maurizio Gatti presente con le sue cadette, parlano all’unanimità di un Leonardo Mutti addirittura strepitoso che partiva da una posizione di testa di serie numero tre nel torneo e che ha vinto battendo in finale il forte ungherese Lacatus per 3-2 al termine di una gara entusiasmante. In precedenza, in semifinale, il ragazzo di Castel Goffredo aveva battuto il croato Fucec per 3-0 e prima nei quarti l’inglese Walzer, sempre 3-0, mentre nel girone aveva superato il francese Gauzy (il fratello minore tra i due che giocano a tennistavolo) anche lui per 3-0. Altrettanto importante e fortemente voluto anche il successo di Marco Rech Daldosso che ha conquistato il primo posto battendo in finale il francese Archard per 3-0. Rech ha in questo caso confermato i pronostici che lo davano come possibile vincitore della manifestazione e se per lui dunque non si possono usare gli stessi aggettivi superlativi che abbiamo utilizzato per Mutti, va comunque sottolineato che a volte anche riuscire a rispettare il ruolo di favorito è altrettanto difficile o quanto meno segno di una notevole maturità e coscienza delle proprie potenzialità. In semifinale Marchino, come lo chiamano nell’ambiente azzurro quando gioca con i più grandi, ha superato il tedesco Mathias per 3-0 e prima il belga Bierny per 3-1 mentre nel girone aveva cominciato con un 3-2 su una avversario austriaco. I tecnici azzurri, che abbiamo intervistato al telefono mentre si stavano effettuando le premiazioni hanno tutti evidenziato la buona prestazione dei due atleti. Nelle loro parole anche un pizzico di emozione che ci hanno trasmesso in diretta quando durante la telefonata è partito l’inno di Mameli con i nostri sul gradino più alto del podio. Per tutti gli altri azzurrini presenti alla manifestazione che, sia nel maschile che nel femminile, non hanno superato i gironi certamente una occasione di esperienza internazionale in più che avrà comunque arricchito il loro bagaglio anche di ricordi grazie alla vittoria dei due compagni di spedizione. Due successi che rappresentano conferme a lungo attese ed aprono prospettive di scenari nuovi nel tennistavolo europeo per questi due ragazzi dai quali, inutile nasconderlo, la Fitet ed il tennistavolo italiano si aspettano molto. Bravi. (n.d.r. Non abbiamo voluto modificare il testo di questo articolo dopo l’incidente stradale occorso a Marco Rech perché siamo sicuri che, anche se il ragazzo perderà dei mesi di attività, saprà di certo riconquistare il suo ruolo di protagonista quanto prima.) RECH E STEFAN LA PREMIAZIONE DI MARCO RECH LEONARDO MUTTI SUL PODIO LA PREMIAZIONE DEGLI JUNIOR A SQUADRE RECH E NANNONI 31 Attività internazionale Top 10 Europeo, quinto posto per Mutti di Corrado Attili Alla competizione europea giovanile conferma di Paesi tradizionalmente vincenti come Francia, Germania e Romania. Buona ma migliorabile la prova di Leonardo Mutti Classifica finale Cadetti maschili LEONARDO MUTTI I VINCITORI DELLE QUATTRO CATEGORIE A TOPOLCANY L’azzurro Leonardo Mutti, guidato dal tecnico Joze Urh, ha partecipato, a Topolcany in Slovacchia, al Top 10 Europeo conquistando un ottimo quinto posto che rappresenta probabilmente in questo momento la sua esatta collocazione nel ranking europeo della sua categoria, i cadetti. L’atleta dello Sterilgarda, nella particolare formula del tutti contro tutti, che non lascia spazi per recriminazioni legate alla fortuna di un sorteggio favorevole o altro, ha conquistato quattro vittorie e cinque sconfitte giocando abbastanza bene ma vincendo soltanto le partite alla sua portata senza quel lampo che sarebbe servito magari a salire sul podio. frontarsi con il meglio d’Europa di cui Leo fa parte a pieno diritto. Qualche recriminazione il tecnico l’ha palesata per il match perso dall’azzurro 4-3 e 11-9 al settimo parziale contro il francese Robinot poi finito, non a caso, terzo. Netto il dominio della scuola francese che ha piazzato tre atleti ai primi tre posti tra cui il vincitore Flore imbattuto, molto migliorato negli ultimi mesi. Complessivamente soddisfazione nell’ambiente azzurro ma consapevolezza della necessità di migliorare sia alcuni aspetti tecnici, che hanno portato Mutti a commettere alcuni errori giudicati evitabili da Urh, sia dal punto di vista della personalità e del temperamento del ragazzo in occasione di questi eventi che lo portano a con- Nella altre categorie il top 10 slovacco ha visto, nella junior maschile, la vittoria del tedesco Patrick Franziska. Successo tedesco anche nella categoria junior femminile con Sabine Winter davanti alla più accreditatat connazionale Petrissa Solja mentre il Top 10 cadetti femminile è stato vinto come da pronostico dalla rumena Bernadette Sczocs. 37 Coaching Conoscere il gioco moderno di Matteo Quarantelli Quello che segue è un lavoro in equipe di alcuni dei tecnici delle nazionali azzurre che ci spiegano l’evoluzione nel tempo del tennistavolo. Ne pubblichiamo la prima parte che sarà seguito da una seconda nel prossimo numero senz’altro è frutto non solo analisi attenta ma anche, probabilmente, di qualche personale “innamoramento”. Partiamo con l’analisi del concetto di tennistavolo moderno con l’intento di individuare e rivelare gli aspetti che la preparazione alla prestazione oggi “insegue”. CSILLA BATORFI Abbiamo individuato tantissime informazioni che abbiamo provato a sintetizzare con metodo: ci scusiamo fin da ora per eventuali dimenticanze. La ricerca della novità IL DOPPIO GIAPPONESE CHE SEMBRA DANZARE Forse il titolo nasconde una ambizione eccessiva, ma cercare di “intrappolare” come nell’immagine fotografica le caratteristiche dello sport che pratichiamo può facilitarne la comprensione. Comprendere significa sapere che cosa si può fare e per quale motivo. E chi si occupa di pratica sportiva non vi è dubbio debba rendersi conto delle esigenze della competizione ma anche ingegnarsi per trovare nuove soluzioni per la preparazione degli atleti, per l’insegnamento e l’apprendimento. Così riprende questa rubrica con la quale vorremmo approfondire temi di immediato interesse per i praticanti tutti. Cominciamo con uno studio ed una riflessione condotta insieme ai tecnici delle Squadre Nazionali, Lorenzo Nannoni e Joze Urh. Che 38 Gioco moderno in qualunque sport è inteso senza dubbio attraverso le soluzioni più praticate in un certo periodo. Gioco moderno è quello più avanzato, che porta i migliori risultati, senza il quale non si riesce ad essere competitivi e di conseguenza è quello più praticato dalla maggior parte dei giocatori. Perché tutti ricercano il risultato. Tutti i periodi nella storia di tennistavolo hanno avuto un “loro gioco moderno”. Questa riflessione ci porta ad immaginare che diviene moderno il gioco che apporta novità, che si discosta dalla “norma”, che induce a guadagnare migliori risultati. Che spinge tutti i giocatori ad adattarsi. Il cambiamento è frutto di quotidiana osservazione e ricerca: che si esplicita in idee nuove che consentono di leggere diversamente situazioni consolidate. E' una piccola rivoluzione che “apre” la mente. Per capire meglio tutto questo bisogna tornare un po' indietro nella storia del tennistavolo per conoscere meglio i momenti e i giocatori che hanno lasciato un segno molto profondo nel gioco di tennistavolo e che, a volte, hanno cambiato certe regole ed abitudini che apparivano immodificabili. Passeremo in rassegna alcuni momenti che possono essere raccontati quali pietre miliari della storia dell’evoluzione dello sport tennistavolo, avviando la nostra indagine con il periodo in cui i materiali di gioco divennero simili agli attuali; quindi non troppo indietro nel tempo, senza ritornare agli albori del tennistavolo (1925, anno di fondazione dell'ITTF). Atleti e materiali innovativi Il primo vero terremoto si verificò con l’introduzione della gommapiuma a negli anni 50’: inizialmente usata come rivestimento esterno e senza vincoli di spessore. Materiale super elastico rispetto ad altri utilizzati in precedenza che favorì la creazione di nuove soluzioni di gioco. Inizialmente utilizzata senza limiti regolamentari e da sola, successivamente la gommapiuma ebbe nuovo e differente utilizzo, abbinata ad un rivestimento di esterno (liscio o puntinato). Soluzione decisiva che favorì la realizzazione di nuove abilità sportive: permise infatti di realizzare il top spin, colpo letteralmente “mortale” per tutti coloro che ancora non avevano contromisure. Epoca in cui il dominio asiatico (inizialmente dei giapponesi poi dei cinesi) cominciò non solo ad evidenziarsi ma anche a stabilizzarsi. Una età, gli anni 70’, ci riporta a ricordare atleti che impersonarono l’idea di un tennistavolo moderno: il primo forse ad incarnare questo ruolo fu lo svedese Stellan Bengtsson, che per primo introdusse un elemento di gioco che introduceva una nuova interazione tattica, la risposta corta ed il gioco cosiddetto “corto – corto”. Coaching esperto di questo servizio dall’alto che lo portò ai vertici del tennistavolo continentale. In un periodo successivo grande testimonianza di questa abilità ci è giunta dalla “nostra” Csilla Batorfi, stella di prima grandezza dello sport europeo e mondiale negli anni 80’ e 90’. JAN OVE WALDNER Per quell'epoca una novità assoluta. Tanto è vero che lui vinse subito i mondiali con soli 18 anni e passò alla storia come il più giovane campione del mondo. Questo colpo e la situazione che ne derivava hanno cambiato le strategie del gioco e tutti i giocatori di egual livello hanno cominciato ad imitarlo. Per quel periodo giocare la palla corta esprimeva un gioco moderno che portava subito a risultati buoni. Il 1979 deve essere ricordato anche perché la Squadra Nazionale Ungherese divenne campione del Mondo imponendo soluzioni di gioco basate su Top spin potentissimi realizzati grazie ad una ampia azione (top spin “a tutto braccio”). Un adattamento delle tecnica del tennistavolo che fece lungamente grandi proseliti, contrapponendosi ad altre espressioni in particolare quella asiatica (cinese). Arrivò nello stesso frangente all’onore del mondo un nuovo modo di servire: per le prime volte infatti la ribalta internazionale vide confrontarsi giocatori cinesi Ricordiamo il grande (Jiang Jianliang), che divennero veri maestri nel lanciare in alto la pallina e successivamente nascondere e camuffare l’impatto della stessa con la racchetta. Uno straordinario passo avanti sia per la rilevanza degli aspetti tecnici che per il rilievo psicologico sull’equilibrio dei match. Un giocatore europeo ebbe l’intuizione di provare ad adeguarsi rapidamente: Zoran Kalinic divenne dopo un iniziale periodo di difficoltà grande Fra la fine degli anni 70’ e la metà del successivo decennio si cominciarono a vedere ed utilizzare le prime gomme con i puntini lunghi, strumento di cui ancor oggi beneficiano tanti praticanti. Per un lungo periodo ebbero “effetto” devastante abbinate com’erano ad una gomma dello stesso colore. Gomme sandwich che vennero regolamentate imponendo due facce della racchetta di diverso colore (rosso e nero). Ma negli anni 80' altre ed ulteriori novità provocarono cambiamenti importanti in questo sport. Primo apportatore di cambiamento fu un altro giocatore Svedese Eric Lindh. Fu il primo giocatore che cominciasse veramente ad anticipare l'impatto della pallina sopra il tavolo con il cosiddetto contro top spin sul tavolo sia di dritto sia di rovescio. Questa cosa ha fatto riflettere molti giocatori e in poco tempo molti hanno cercato di imitarlo, per l'efficacia di questo suo colpo vincente. ma e viaggia più velocemente). Anche i difensori che prima giocavano molto lontano dal tavolo e colpivano la pallina nella fase discendente della parabola conseguente il rimbalzo; si avvicinarono al tavolo e cominciarono a colpire la pallina con tempi differenti per creare pressione all'avversario ed in alcuni caso non dargli proprio tempo. Negli anni 90' il gioco e` diventato ancora più rapido, grazie alla padronanza dei colpi anticipati che molti atleti riuscivano a sviluppare. Gli scambi di gioco cominciarono ad essere veramente brevi in relazione al consolidamento di situazioni di servizio-risposta-terza palla molto forte. YANG MIN In questo periodo il tennistavolo moderno si esprimeva nel saper anticipare l'impatto della pallina e delle situazioni di gioco. Altri giocatori come Waldner, Persson e Gatien hanno perfezionato questo gioco con soluzioni ulteriori e innovazioni personali. Un fattore che sollecitò grande cambiamento può essere rappresentato dall'introduzione e l'utilizzo della colla fresca che ha fatto diventare la circolazione della pallina più veloce. Anche questa potenzialità è stata rapidamente compresa dai giocatori di livello internazionale che ben presto utilizzarono “l'incollaggio fresco” (probabilmente avviato già prima dagli straordinari ungheresi). Negli anni 80' ed all'inizio degli anni 90' il gioco moderno poteva essere identificato in questa evoluzione in termini di tempo (la pallina viene colpita pri- JORGEN PERSSON STELLAN BENGTSSON 39 Arbitri e giudici Largo ai giovani di Sante Gigante Hai almeno 16 anni ? Sei un tipo determinato e vuoi essere protagonista nel nostro sport da una posizione privilegiata? Vieni a fare l’Aspirante Giudice Arbitro UN GRUPPO DI ARBITRI DI TUTTO IL MONDO POSA PER UNA FOTO RICORDO IN OCCASIONE DI UNA MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE Hai almeno 16 anni ? Sei un tipo determinato e vuoi essere protagonista nel nostro sport da una posizione privilegiata? Vieni a fare l’Aspirante Arbitro. Porte aperte alla Fitet. Ecco il segnale forte che viene dalla Federazione. Porte aperte, anzi spalancate, specialmente ai giovani che vogliono imboccare la strada di arbitro di tennistavolo. Ma anche verso tutti quelli che simpatizzano per il nostro sport o lo conoscono solo come “gioco del ping pong” per averlo praticato da ragazzini sul tavolo dell’oratorio. Ma forse molti ricordano anche di aver visto citare il ping pong da Tom Hanks nel suo film “Forrest Gump”; o ancora, di aver sentito raccontare dai propri genitori quando nel marzo 1971 la squadra cinese, in apertura dei campionati del mondo di tennistavolo, invitò i giocatori statunitensi a recarsi in Cina: era il primo segno della distensione fra i due paesi dopo anni di contrapposizione e isolamento. Ma anche un grande spot per il tennistavolo. Ora il Consiglio Federale Fitet ha dato via libera al progetto di accesso a quanti, già tesserati (unico vincolo: non esserlo per società che partecipano ai campionati a squadre di serie nazionale) e non, vogliono prendere in mano misurino, cartellini e cronometro ed entrare sui campi di gara dalla porta degli 46 arbitri. Basterà frequentare un sintetico corso di addestramento di base per la conoscenza del regolamento tecnico del tennistavolo, delle regole per le competizioni nazionali e delle norme comportamentali per la direzione di una gara di tennistavolo. Subito dopo gli AGA (Aspiranti Giudici Arbitri) saranno paracadutati sui campi di gioco per fare esperienza affiancati da arbitri esperti o tutor federali. Formati e preparati, dotati di personalità, sicuri e appassionati andranno al arbitrare nei campionati a squadre di serie B2 e C1 maschile e B femminile. Ma potranno anche coadiuvare i team arbitrali durante i tornei individuali, svolgendo funzioni di coordinamento ai tavoli di gioco o cimentandosi con mouse e pen-drive a gestire il torneo “come operatore p.c.”. Imparare il programma-gare Fitet non sarà difficile specialmente per chi smanetta abitualmente al computer, ma anche per tutti quelli, ormai la quasi totalità, che usano lo strumento informatico per il lavoro o lo studio. E se dopo qualche tempo gli AGA dovessero decidere di passare ufficialmente nei quadri arbitrali per intraprendere la carriera arbitrale scegliendo l’unica tessera di “ufficiale di gara”? Benvenuti! Un ulteriore più approfondito addestramento li formerà in L'ARBITRO REFRASCHINI CONTROLLA UNA RACCHETTA “Giudici Arbitri Provinciali”, primo gradino nella scala della carriera. Ma quali sono i canali per accedere al mondo degli arbitri di tennistavolo? Per informarsi basta collegarsi al sito www.fitet.org (scaricando il modello di iscrizione) o contattare via-mail il Settore Arbitrale della Federazione all’indirizzo [email protected] o telefonicamente al n. 06 3685 7730. Uno staff federale è a disposizione per ogni utile informazione e per comunicare i recapiti dei Comitati Regionali Fitet e dei Fiduciari Arbitri Regionali. Ma chi bazzica già i palazzetti dove si gioca il tennistavolo troverà sicuramente qualcuno (atleta, tecnico o dirigente di società, dirigente federale, arbitro) che gli saprà indicare la via per entrare nella grande, variegata e fantasiosa banda degli arbitri di tennistavolo.
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