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Periodico di informazione del Comune di Mirandola fondato nel 1877 Numero 23 Dicembre 2013 www.indicatoreweb.it MIRANDOLESE mirandola Gli orti urbani si presentano Giovedì 9 gennaio 2014 si svolgerà a Mirandola, presso la sala consiliare del municipio di via Giolitti, alle 20,30, un incontro aperto a tutta la cittadinanza per la presentazione del progetto “Parco della Ricostruzione” e, in particolare, degli orti urbani. A illustrare l’iniziativa insieme all’Assessore all’Ambiente Enrico Dotti, sarà l’Associazione Onlus “La Pica”. La serata sarà l'occasione per gettare le fondamenta di una nuova associazione che si occuperà della gestione e della cura degli orti, in collaborazione con l'Amministrazione comunale. Pertanto, chi fosse interessato, come cittadino o come associazione di volontariato intenzionata ad aderire all'iniziativa, è invitato a partecipare. Prosegue il percorso di condivisione con i cittadini nelle scelte che riguardano la città «Ricostruiamo insieme Mirandola» In due serate alle scuole medie sono state presentate le linee guida per la rinascita foto Al Barnardon medolla prima pietra alla Gambro mostra Immagina Mirandola a Palazzo Pini Sarà visitabile fino al 15 gennaio a Palazzo Pini a Mirandola la mostra delle idee e dei progetti del concorso “Immagina Mirandola”. A pag. 11 E’ stato un percorso che ha coinvolto centinaia di mirandolesi in diversi incontri nelle frazioni e nel centro, nel corso dei quali il Sindaco Maino Benatti e gli Assessori comunali hanno presentato il Piano della Ricostruzione e quelle che sono le linee guida che renderanno Mirandola «più bella e più sicura di prima». Con una comune parola d’ordine: confronto e condivisione con i cittadini. Continua a pag. 3 Lo scorso 4 dicembre si è svolta la cerimonia della posa della prima pietra del nuovo stabilimento Gambro di Medolla, un importante segnale sulla via della ricostruzione della Bassa. All’iniziativa erano presenti, tra gli altri, Marco Zanasi e Silke Lerche, rispettivamente site manager e executive vicepresident operation di Gambro, i Sindaci di Medolla e Mirandola Filippo Molinari e Maino Benatti, il presidente di Confindustria Modena Pietro Ferrari. Continua a pag.7 2 · n. 23 - dicembre 2013 Tribuna I lavori del Consiglio comunale di Mirandola nell’opinione dei Capigruppo golinelli-lega nord «Sosteniamo le nostre imprese» Durante queste festività, cerchiamo di sostenere le nostre imprese, i nostri lavoratori e le nostre famiglie. Facciamo attenzione alla provenienza e acquistiamo prodotti italiani. Sosteniamo gli esercizi commerciali del centro storico e quelli delocalizzati al di fuori della Circonvallazione. Non è comprando prodotti cinesi nei centri commerciali che si aiuta la nostra gente. La politica sta provando a fare passare il messaggio che bisogna aiutare tutti, con particolare attenzione agli ultimi arrivati e venuti apposta per scroccare. Messaggio che rispediamo al mittente; i primi da aiutare sono le nostre famiglie in difficoltà e in questo momento, a Mirandola, ce ne sono tante! Auguro a tutti un buon Natale e un sereno anno nuovo all'insegna del cambiamento, che avrà bisogno dell’impegno di tutti! Guglielmo Golinelli Capogruppo Lega Nord barbieri-pd «Parliamo di Map e primarie» In questi giorni è balzato alla cronaca dei giornali il tema dei Map (Moduli Abitativi Provvisori) grazie anche all'intervento di “Striscia la Notizia” e del suo simpatico inviato Brumotti. Sono state lanciate accuse di "sperpero di denaro pubblico e di costi energetici troppo alti" a carico di chi - purtroppo - è ancora costretto a far ricorso a queste strutture. Credo sia utile, al fine di comprendere il problema senza lasciarlo tra il “sentito dire” e frammentarie “notizie di corridoio”, ricordare il percorso che l'Amministrazione comunale ha intrapreso fin dall'inizio per affrontare l'emergenza. Il punto di partenza che ha guidato e guida la fase della ricostruzione è stato quello di recuperare gli edifici danneggiati per restituire ai cittadini il loro abitato storico, la loro identità urbana, evitando lo sviluppo di nuovi quartieri e contestualmente assicurare rapidamente un tetto a coloro che ne avevano bisogno. L'esperienza fallimentare de L’Aquila ci ha convinto che lo sradicamento delle persone dai luoghi che hanno per loro significato lo sviluppo di relazioni, abitudini, sistemi di riferimento, alla lunga produce emarginazione, impedisce il riconoscimento della propria vita come partecipazione alla vita della comunità. Con questa idea, coinvolgendo nelle scelte coloro che non avevano più la casa agibile, sono state presentate ai cittadini interessati due opzioni: 1) usufruire di un contributo per un' autonoma sistemazione con sostanziale copertura da parte del Comune delle spese di affitto di una nuova abitazione; 2) avere la possibilità di utilizzare un modulo abitativo provvisorio, senza costo di affitto, per il tempo necessario alla ricostruzione della casa precedentemente abitata. Da questo percorso, volutamente lasciato fin dall'inizio aperto, occorre partire per discutere seriamente dei Map e del loro futuro. continua a pag. 15 bellodi-fd'i degiuli-spm «Rialziamo con orgoglio la «Un protocollo per contrastare bandiera della cultura di destra» la violenza sulle donne» Nel giorno della Festa dell'Immacolata alle ore 18 l'Albero di Natale donato da Folgaria a Mirandola in segno di solidarietà è stato filmato in video fra la nebbia e pubblicato in Facebook con queste parole: «Ora, la domanda che si fanno in tanti, compreso il sottoscritto, è: non era il caso di metterlo nel cuore ferito di Mirandola cioè in Centro davanti al Municipio anziché in mezzo alla campagna dietro alla Coop e per giunta al buio lontano da qualsiasi passaggio di pedoni e automobili? Se si voleva sul serio riportare i Mirandolesi in Centro, questo bellissimo albero non sarebbe servito da vera e propria attrattiva?». Vi invito a visionarlo. Invece, nonostante le luci e le insegne del Centro, che a molti ricordano una discoteca di altri tempi e non certamente l’atmosfera natalizia, si è fotografata la ricostruzione…Inutili le assemblee per rendere partecipi i cittadini di un progetto, inutile voler far credere che ci si rende disponibili ad una collaborazione, inutile continuar a dire bugie. I negozianti non si “comprano” con due lampadine che negli anni precedenti han dovuto nonostante tutto pagarsi da soli. “Bisogna rilanciare il Centro!” Questo è lo slogan che sentiamo da mesi. Ma fino a quando i residenti non torneranno nelle loro abitazioni come si può pensare che il nostro Centro Storico riparta?? Snellire le pratiche burocratiche affinché i cittadini possano veramente ricostruire a costi minimi e soprattutto velocemente! Smettetela, cari amministratori, di prendere in giro la gente. Se i Sindaci dell’Unione anziché far comunicati “pro Errani” perché non si dimettesse per gli scandali regionali, avessero sbattuto i pugni sul tavolo: sarebbero state ben 18 scosse! Nove Sindaci per due mani ognuno! Sai che magnitudo!!!! Ma cari Mirandolesi: non c’è la volontà di cambiare il sistema. Allora, permettemi in questo scarno 2013 di dirvi che fondammo Fratelli d’Italia dicendo che non avremmo mai fatto un governo con la sinistra e sostenendo che le classi dirigenti del centrodestra dovevano essere scelte dai suoi elettori, anziché in qualche notturno conciliabolo dei suoi maggiorenti. Non abbiamo difficoltà a dire che Fratelli d’Italia è la continuità di quel pensiero politico della destra italiana che ha attraversato il precedente secolo, la cui vitalità non è stata minimamente intaccata dal trascorrere del tempo. Oggi più che mai occorre marcare la differenza sul piano delle idee politiche tra chi come Fratelli d'Italia rappresenta una concezione della vita che mette al centro la persona - con le proprie fragilità, emozioni, passioni - e chi ritiene che la società sia una piazza virtuale da addomesticare a suon di spot, di false promesse, di quadretti dipinti su misura per l’occasionale interlocutore. La “paura” di rivendicare orgogliosamente una storia di destra francamente ci fa sorridere. Non solo perché quella storia la costruimmo e la vivemmo, il più delle volte, in condizioni drammatiche, ma soprattutto perché si dispiegò lungo un percorso tanto affascinante quanto coinvolgente. Non vedo perché chi non venendo da un’esperienza politica pregressa di destra si dovrebbe trovare a disagio nel marciare fianco a fianco con chi, invece, quella provenienza ce l’ha. Non vedo perché ci si debba andare a chiudere nell’affollato recinto politico di un altro centro-destra, quando - in realtà - lo spazio politico del tutto non presidiato, e che rischia di trovare in Grillo la sua valvola di sfogo protestatario, è e rimane a destra. Non vedo perché si debba temere, così facendo, di dare vita ad una “rifondazione missina” quasi che i valori e le idee eterne fossero monopolio del Msi, anziché patrimonio di una destra “diffusa”, di una “maggioranza silenziosa”, di una comunità nazionale che rappresentava ieri, come rappresenta oggi, la maggioranza del popolo italiano. Destra non è né ghetto, né riserva indiana, solo che non si voglia fare coincidere un modo di concepire la storia, l’economia, la società, con i voleri di pochi dirigenti politici. Destra è libertà, perché è il pensiero politico che non ha condotto nei gulag, né si è macchiato di storie criminali. Destra è autorità perché senza di essa non vi è libertà. Destra è futuro, è passato e presente, dunque è l’eterno. Ecco, in conclusione: Fratelli d’Italia deve orgogliosamente rialzare la bandiera della cultura di destra, l’unica che nessun altro ha titolo, né ragione, per farlo. Sapere declinare i valori, le idee, i sentimenti, le passioni di chi in quella cultura si riconosce può essere difficile, ma lo dobbiamo fare. Sapere navigare nel mare calmo è di tutti, rimanere in piedi in un mondo di rovine è di pochi. Ma saranno quei pochi, incendiari di anime e profanatori di coscienze, ai quali spetterà di costruire la nuova Italia e la nuova Mirandola. Perché dovremmo rinunciarvi? Auguro a tutti un Sereno Natale e uno splendido 2014! Giulia Bellodi Capogruppo Fratelli d’ItaliaCentrodestra Nazionale I MIRANDOLESI «Auguri per il futuro di Mirandola» Ci troviamo di fronte ad un periodo di feste e a un nuovo anno. Auguriamo quindi a ognuno, in modo caloroso e sincero, le migliori cose. Ci troviamo inoltre vicini alla fine della legislatura, visto che in primavera del 2014 si terranno le elezioni amministrative per il rinnovo dei Consigli comunali. Sarà una scadenza del tutto particolare, perché il clima politico generale è deteriorato e anche perché la profonda crisi economica genera incertezze e gravi preoccupazioni. In più noi delle aree terremotate dovremo continuare quel lungo percorso di ricostruzione che già ci ha messi a dura prova, benché consapevoli della nostra capacità di reazione e della nostra tenacia. In questi anni come gruppo consiliare Lista Civica “I Mirandolesi” abbiamo cercato di mantenere una presenza responsabile e coerente con quanto a suo tempo indicato, a maggior ragione dopo il terremoto. Aspettare e sperare che la Giunta “inciampasse” in uno dei tanti rischi connessi alla gestione dell’emergenza o alla progettazione della ristrutturazione, non ha mai rappresentato una nostra linea di condotta. Abbiamo, piuttosto, offerto la nostra disponibilità a condividere le responsabilità di queste difficili fasi. Lo abbiamo fatto ed intendiamo continuare anche in futuro, ma l’azione amministrativa dal 2014 deve cogliere, per noi, le principali esigenze del nostro territorio che a nostro avviso sono: 1) procedure snelle e tempi più veloci per la ricostruzione; 2) ripristino delle funzioni sanitarie e ospedaliere con particolare attenzione alle modalità di integrazione con Carpi; 3) realizzazione dell’Autostrada Cispadana; 4) riorganizzazione della struttura comunale ai fini di una maggiore efficienza; 5) attivazione del Centro di ricerca e servizio “Tecnopolo” a sostegno delle imprese e a cui è legata l’istituzione del biennio superiore di specializzazione scolastica; 6) accelerazione del progetto di unificazione dei Comuni di tutta l’Area Nord. Lista Civica “I Mirandolesi” Nei prossimi giorni, l’Amministrazione comunale di Mirandola provvederà a deliberare il protocollo operativo per contrastare la violenza sulle donne. Il documento riferito al distretto di Mirandola/ Area Nord, è stato frutto di un lungo percorso che, partendo dai principi dei distretti della provincia di Modena, ha visto all’opera un esperto gruppo di lavoro composto da Servizi Sociali dell’Unione dei Comuni, distretto sanitario, forze dell’ordine e Assessorato alle Pari Opportunità. Il tema che purtroppo è sempre più spesso citato dalla cronaca, richiede un forte contrasto da parte delle istituzioni, chiamate a definire le strategie operative per evitare che donne in queste situazioni siano abbandonate a se stesse prive di una qualsivoglia tutela nel momento in cui decidono di attivarsi per denunciare gli atti di violenza. Tale protocollo ha quale principale obbiettivo quello di creare procedure lineari e precise, per coloro che subiscono violenze, ma anche per gli operatori che molto spesso si trovano a dover lavorare in situazioni complesse e delicate. Infatti se da una parte abbiamo la persona vittima dalla violenza, la quale deve essere indirizzata, dall’altra parte gli operatori devono essere messi nella situazione di avere una procedura da seguire al fine di risolvere il problema definitivamente senza mettere in ulteriore pericolo la sicurezza personale di chi si rivolge alle istituzioni. La lista Sinistra per Mirandola accoglie favorevolmente il percorso e l’intenso lavoro posto in essere da tutti gli enti e contestualmente auspica che il protocollo stesso possa servire a diminuire la violenza sulle donne ed in generale le violenze di genere, fiduciosi che il documento così come il coordinamento di tutti gli enti preposti possano aiutare tutti coloro che subiscono violenze. Fabio Degiuli, Capogruppo Sinistra per Mirandola platis-pdl «Spesa una barca di soldi per realizzare 250 Map» Basta menzogne per screditare l’avversario. Da settimane chiedo spiegazioni sul perché siano stati spesi 87,5 milioni di euro per i Moduli Abitativi Provvisori. 690 casette costate almeno 125.000 euro l'una. Invece di chiarire le scelte il signor Sindaco ha diramato alla stampa una nota in cui si dice che il sottoscritto voleva fare di Mirandola una nuova L'Aquila. Follia. Premesso che ogni terremoto è a sé e difficilmente equiparabile, ad inizio giugno 2012 il Presidente della Regione Vasco Errani (e non il sempre cattivo Platis) aveva detto che si sarebbero utilizzati i tanti appartamenti sfitti e non si sarebbero costruite “new town”. A Mirandola si sono fatte tre nuove urbanizzazioni per piazzare ben 250 Map e non case in mattoni. Per di più si sono spesi mediamente 125.000 euro a modulo abitativo. Prima del terremoto c’erano, solo nella città dei Pico, 1.000 appartamenti sfitti e, tutt’ora, numerosi costruttori farebbero ponti d’oro per venderli. Con la stessa spesa si sarebbero compranti appartamenti, fornendo alloggi decorosi, senza stravolgere i paesi e consentendo ai Comuni di avere un patrimonio immobiliare da utilizzare, finita l'emergenza, come edilizia popolare. È ora di finirla con la sciocca battaglia delle tifose tra L’Aquila e l’Emilia soprattutto se il modello che ho citato già in diverse occasione, ultima la visita di Striscia La Notizia, è proprio quello che inizialmente sosteneva Errani. A Sant’Agostino e Finale Emilia hanno fatto come chiedeva il Commissario, a Mirandola il Sindaco non c’e’ riuscito ed ecco qua i Map. Alla fine a Mirandola: - si sono urbanizzate aree periferiche (come, mi pare, a L'Aquila) - si è speso una barca di soldi (almeno 87,5 milioni sottratti al fondo ricostruzione) - si è alimentata l'illusione in alcuni abitanti dei Map (fortunatamente una parte minoritaria) del principio che lo Stato c'era, c'è e ci sarà vita natural durante. Quelli sì che saranno un problema per la nostra città e, soprattutto, per i contribuenti. Antonio Platis Capogruppo Fi-Pdl festività «Tanti auguri ai nostri lettori» Il Sindaco di Mirandola Maino Benatti, a nome dell'Amministrazione comunale, rivolge da queste pagine gli auguri di buon Natale e felice anno nuovo a tutta la cittadinanza. La Redazione dell'Indicatore Mirandolese si unisce a lui augurando a tutti i lettori che il 2014 possa essere un momento di svolta e di crescita per tutti, dopo un anno e mezzo davvero intenso e difficile. Un particolare augurio a quanti ci hanno fatto pervenire biglietti, e-mail e messaggi. Sul prossimo numero pubblicheremo i più belli. Periodico del Comune di Mirandola fondato nel 1877 - Autoriz. del Tribunale di Modena n. 1247 del 3008-95 - Tiratura: 20.500 copie - Distribuzione gratuita Dir. responsabile: Fabio Montella. Capo redattore: Luca Marchesi Grafica: Ufficio Stampa Comune di Mirandola. Fotografie: Archivio Indicatore, P. Bellesia, A. Buoli, O. Fontana, Foto Attualità Marchi, M. Secchi, S. Silvestri Hanno collaborato: Paolo Barbieri, Giulia Bellodi, Alberto Bergamini, Mirta Braghiroli, Antonio Castellana, Nando e Susi Costa Zaccarelli, Fabio Degiuli, Gianluca Dotti, Andrea Ferramola, Giovanna Ganzerli, Corrado Gatto, Guglielmo Golinelli, Roberta Guerzoni, Gino Mantovani, Quirino Mantovani, Giovanni Moi, Giulia Molinari, Irene Natali, Paolo Neri, Antonio Platis, Sergio Piccinini, Greta Sala, Ivan Turci, Tancredi Veronesi, Giampaolo Ziroldi. Stampa: F.D.A. Eurostampa S.r.l. -Borgosatollo (Bs) - tel. 030/2701606 Pubblicità: Gruppo RPM Media S.r.l. - v. Agnini 47 - Mirandola (Mo) pubblicità tel. 800 047999, fax: 0535/609721, e-mail: [email protected] Le lettere al giornale (con firma verificabile) vanno indirizzate a L’Indicatore Mirandolese, via Giolitti, 18 Mirandola 41037 tel. 0535/29525, fax 0535/29541 e-mail: [email protected] Chiuso in redazione il 14 dicembre 2013. Prossimo numero il 16 gennaio 2014. n. 23- dicembre 2013 · Il Sindaco Benatti: «Trasformeremo una tragedia in opportunità» iniziative «Così ricostruiamo la nostra città» Presentate alle scuole medie le linee guida per la rinascita di Mirandola Lo scorso 12 dicembre c’erano circa 150 persone all’auditorium delle scuole medie di Mirandola ad assistere al primo dei due incontri organizzati nel centro cittadino dall’Amministrazione comunale per illustrare ai cittadini le linee guida della ricostruzione della città. Ha aperto la serata l’Assessore alla Semplificazione e Rapporto con i Cittadini Anna Martinelli sottolineando, ancora una volta, l’importanza della partecipazione e della condivisione nelle scelte da adottare per la ricostruzione. Le linee della ricostruzione Anche il Sindaco Maino Benatti, delineando il progetto complessivo della ricostruzione, ha ribadito la necessità del confronto costante con i cittadini. «La ricostruzione può essere anche una grande opportunità – ha detto Benatti – per rendere la città e il territorio più sicuri e più vivibili. Noi vogliamo ricostruire tutto, è nostro dovere farlo, anche se visti i tanti danni subiti, i tempi non saranno brevi». Gli strumenti per riedificare Mirandola e il suo territorio saranno il Piano Strutturale Comunale e il Piano della Ricostruzione, per rendere la città più vicina all’Europa per qualità della vita, rispetto dell’ambiente, opportunità di lavoro, creando al tempo stesso una comunità coesa e aperta che punti sullo sviluppo sostenibile, orgogliosa di sé. Benatti ha poi ricordato come la Cispadana sia da fare «a tutti i costi. L’opera rivoluzionerà il nostro sistema di riferimenti, rendendo più facile il collegamento tra la Bassa e Ferrara, Verona e Bologna». Il Sindaco si è anche soffermato sul grande lavoro effettuato dagli enti pubblici per trattenere le aziende nel nostro territorio all’indomani del Due momenti della presentazione. Al tavolo dei relatori, da sinistra, Maino Benatti, Carlo Santacroce e Anna Martinelli sisma. «Perché non era assolutamente scontato che rimanessero. Qui ci sono le condizioni perché le imprese restino e noi lavoreremo tutti insieme per rendere il nostro territorio sempre più competitivo». Benatti ha quindi ricordato l’imminente realizzazione del Tecnopolo che ospiterà anche un incubatore per start up e l’attivazione di un corso post diploma per il biomedicale. Ma notevole è stato anche lo sforzo sul fronte scolastico perché la scuola, ha affermato il primo cittadino: «è l’anima di tutta la comunità. Abbiamo realizza- ricostruzione Si amplia il contributo autonoma sistemazione C’è tempo fino al 10 gennaio 2014 e si amplia la platea per l’ottenimento del contributo per l’autonoma sistemazione (Ncas). Un’ordinanza del commissario per Ricostruzione, Vasco Errani, la n. 149 del 13 dicembre 2013, riapre i termini per la presentazione di domande al fine di ottenere il Ncas nelle aree colpite dal sisma del 2012. Nello specifico l’ordinanza 149 stabilisce che i nuclei familiari che non abbiano già provveduto, possano presentare ai fini della concessione del contributo per piena sicurezza». Maino Benatti ha poi concluso il suo intervento ricordando che a Mirandola i danni agli edifici pubblici (sia del Comune che di altri enti) ammontano complessivamente a 130 milioni di euro, mentre quelli di proprietà del solo Comune hanno riportato danni per 70 milioni. Il 38% di questa cifra è già stata finanziata dal Commissario Vasco Errani. l’autonoma sistemazione la relativa domanda entro il termine perentorio del 10 gennaio 2014. Le domande di contributo per l’autonoma sistemazione dovevano essere presentate ai Comuni non oltre il 31 luglio 2013, termine perentorio precedentemente fissato dalla ordinanza 64 del 2013. Sussistendo le condizioni e i presupposti (che erano stati già stabiliti sempre dalla 64), il contributo per l’autonoma sistemazione viene riconosciuto dal 1 agosto 2013. Un’innovazione introdotta da questa Il piano della ricostruzione L’architetto Carlo Santacroce di Tecnicoop ha poi presentato il Piano della Ricostruzione specificando come la Legge regionale 16 non ne dia una definizione rigida. «Il piano è volontario – ha spiegato – e ogni Comune gli dà l’importanza che ritiene e lo inserisce nel proprio percorso urbanistico. A Mirandola Piano Strutturale Comunale e Piano della Ricostruzione si intrecciano senza rallentare la ricostruzione. Chi vuole ricostruire “dov’era e com’era” lo può sempre fare, ma se si vuole andare oltre, entra in gioco il Piano della Ricostruzione, introducendo criteri di ricostruzione sia in centro che fuori, improntati anche ad una maggior cautela sismica». to a tempo record scuole nuove e più sicure e ci stiamo ancora lavorando». I servizi alla persona sono stati ripristinati e in alcuni casi anche migliorati. Si sta ancora lavorando all’ospedale cittadino, dove in gennaio sarà inaugurato il nuovo pronto soccorso. Anche la ricostruzione del centro storico si presenta, in alcune zone, molto complessa. «Ma ricostruiremo tutto – ha aggiunto il Sindaco – tenendo conto di fattori come storia, innovazione, qualità degli interventi con l’obiettivo finale di riportare la gente a vivere nel centro in ordinanza è relativa alla possibilità di ottenere il Ncas, per la prima volta, in riferimento ad abitazioni con esito di agibilità classificato A (quindi agibili), purchè facenti parte di aggregati edilizi e di edifici condominiali oggetto di progettazione e interventi unitari da cui si rendesse necessario allontanare i nuclei familiari per l’esecuzione dei lavori. Infine, l’ordinanza 149 introduce la possibilità dell’ottenimento del Ncas da parte dei nuclei familiari che rinunciassero al prefabbricato modulare abitativo rimovibile (Pmar) provvedendo autonomamente alla propria sistemazione. Tali famiglie devono presentare la relativa domanda al Comune in cui è ubicata l’abitazione inagibile entro 20 giorni decorrenti dalla data di riconsegna del Pmar. Edifici pubblici e tangenziale L’iniziativa del 12 dicembre è stata conclusa dall’Assessore a Sicurezza e Qualità Urbana Sauro Prandi che ha ribadito la volontà dell’Amministrazione comunale di rientrare in centro. «Recupereremo il municipio di piazza Costituente – ha chiarito Prandi – mentre la sede dell’ex liceo Pico e della scuola media “De Gasperi” ospiteranno la nuova biblioteca comunale e il centro culturale allargandone i servizi. Nelle ex scuole di via Circonvallazione andranno uffici comunali. Un segnale forte per la rivitalizzazione del centro. Al momento l’edificio di via Circonvallazione è stato messo in sicurezza e nei prossimi mesi sarà effettuata la copertura del tetto». Prandi si è poi soffermato sulla situazione degli uffici postali: quelli di San Martino, Quarantoli e San Giacomo non hanno avuto danni. A Mortizzuolo l''ufficio postale sarà collocato in una nuova sede, mentre le vecchia sarà abbattuta. A Gavello "la posta" troverà collocazione nel nuovo centro sociale, i cui lavori partiranno a breve. Nel capoluogo, invece, l’ufficio postale si trasferirà nella ex sede della Cassa di Risparmio di Ferrara in via Circonvallazione. I lavori di recupero dell’edificio sono già partiti e le poste dovrebbero entrarvi nei prossimi mesi. Riguardo all’Agenzia delle Entrate, l’Assessore ha ricordato che è stata derubricata a sportello e adesso l’uffi- 3 cio di Mirandola dipende da quello di Carpi. L’Amministrazione comunale ha dato la propria disponibilità ad allargare l’ufficio con un altro container. I vigili del fuoco volontari si sono momentaneamente trasferiti in una sede in via San Faustino, della quale paga l’affitto il Comune, in attesa che venga recuperata la loro storica sede di via Caduti di Nassiryia. Per quanto riguarda invece la Croce Blu, Prandi ha spiegato che l’associazione è provvisoriamente ospitata in un edificio in locazione del Comune. La sede (la parte destinata a uffici) dell'associazione sarà ricostruita, con contributi regionali, entro un anno e mezzo in via Posta. La polizia è rientrata in via Fulvia in un edificio adiacente al Commissariato, in due appartamenti, il cui affitto è pagato da Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, in attesa di rientrare nella sede storica i cui lavori di ripristino partiranno nel 2014. In prospettiva, polizia stradale e commissariato dovrebbero trasferirsi nel palazzo ex Gil, per il quale sarà sottoscritto un protocollo d’intesa tra Comune, Demanio e Soprintendenza per un intervento che si aggira sui 4,5 milioni di euro. La guardia di finanza rientrerà nella propria sede in via Pico, una volta terminati i lavori. In merito alle chiese cittadine, per quella del Gesù, di proprietà del Comune, nel corso del 2014 sarà redatto il progetto preliminare, gratuitamente a cura di un gruppo imprenditoriale di Roma. Per il Duomo i lavori di messa in sicurezza saranno conclusi entro l’anno, così come quelli di San Francesco dove non è prevista la copertura, a differenza del Duomo dove è stata realizzata. Entro il 2014 dovrebbe essere possibile consentire le visite all’interno di Duomo e San Francesco. Sono inoltre quasi conclusi i lavori di messa in sicurezza anche delle chiese delle frazioni. Prandi ha concluso il suo intervento parlando della Tangenziale Ovest di Mirandola, della quale deve essere costruito il secondo lotto che parte da via Per Concordia/via Agnini per arrivare alla località “Quaderlina”. L’intervento è stato diviso in due sub lotti: uno fino a via Bosco e uno fino alla “Quaderlina”. «L’Amministrazione comunale – ha detto l’Assessore Prandi – ha posto con forza all’Anas l’esigenza di finanziare almeno la prima parte del progetto che chiuderebbe l’anello della tangenziale. La variante votata in Consiglio comunale per la realizzazione del cinema multisala, prevede la cessione di una quota parte di terreno a cura dell'imprenditore all’Amministrazione per la realizzazione della tangenziale. Questo dovrebbe accelerare le procedure e “alleggerire” la spesa di Anas e quindi favorire la realizzazione dell’opera». Un altro incontro con i cittadini si è svolto martedì 17 dicembre (quando questo numero dell’Indicatore era in stampa) sempre presso le scuole medie di Mirandola. Nell’occasione Sindaco e Assessori hanno parlato degli edifici comunali da ristrutturare, tracciando un bilancio degli interventi effettuati e di quelli che dovranno esserlo in futuro. n. 23- dicembre 2013 · Vasco Errani ha fatto il punto della situazione post sisma ricostruzione La Regione compra 170 appartamenti 5 ricostruzione 108 domande in agricoltura Con una spesa di 10 milioni di euro si amplia l'offerta di edilizia popolare nel "cratere" L’obiettivo della rendicontazione al 100% del Fondo di Solidarietà dell’Unione europea per il terremoto (563 milioni di opere/lavori eseguiti, con pagamento ai beneficiari finali) è stato pienamente centrato, entro i tempi stabiliti, «e questo è per noi motivo di orgoglio grandissimo. Certo, c’è ancora molto da fare, ma è evidente che l’impianto con cui stiamo lavo- rando è solido». Queste le parole del Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, che nei giorni scorsi, nel corso di una conferenza stampa, ha fatto il punto sulla situazione della ricostruzione post sisma annunciando il traguardo nei confronti degli impegni verso l’Ue. Erano presenti gli Assessori Paola Gazzolo (Protezione Civile), Gian Carlo Muzzarelli (Attività Produttive), Tiberio Rabboni (Agricoltura), il sottosegretario alla presidenza della Giunta Alfredo Bertelli, i Sindaci di San Felice sul Panaro, Alberto Silvestri, e di Sant’Agostino, Fabrizio Toselli, ma anche tecnici e rappresentanti della struttura commissariale che sono stati ringraziati dal presidente per “lo straordinario lavoro di squadra”. «Abbiamo affrontato la drammatica emergenza post-sisma con uno stile completamente nuovo per il Paese – ha ricordato il Presidente –, senza post sisma Già erogati 241 milioni di euro per ricostruire le abitazioni I dati estrapolati dal sistema Mude indicano in 1.438 le pratiche in lavorazione da parte dei professionisti e in 1.308 quelle già depositate e protocollate presso i Comuni. I contributi concessi ammontano a oltre 241,2 milioni di euro (per un totale di quasi 1,7 milione di mq di superfici). Nel totale è compresa anche una quota di 2.141 immobili a uso produttivo (323), commerciale (918), uffici (406) e depositi (494). mai sottovalutare i problemi né fare trionfalismi, evitando sempre inutili polemiche politiche che anche oggi non ci interessano. Non abbiamo mai annunciato qualcosa che non si sia poi realizzato; e vogliamo continuare così, lavorando su un percorso costruito sempre all’insegna della condivisione e della trasparenza, che sta dando frutti importanti. Vorrei anche ricordare – ha aggiunto Errani – che ci siamo mossi sin dall’inizio anche in assenza di norme primarie». «Una grande azione corale», l’ha definita l’Assessore Gazzolo, che ha fatto il punto sulla ricostruzione in atto insieme al suo collega di Giunta Muzzarelli il quale, dal canto proprio, ha fornito i più aggiornati dati Mude e Sfinge annunciando inoltre che con 10 milioni di euro stanziati dalla Regione si sta andando verso l’acquisto di 170 appartamenti di edilizia popolare nell’area del sisma. Per quanto riguarda le criticità ancora presenti, «stiamo predisponendo – ha sottolineato Errani –, in accordo con i parlamentari del territorio, un emenda- mento al Decreto legge sulla semplificazione degli enti locali, in modo da consentire la restituzione dilazionata in cinque anni dei pagamenti delle rate dei mutui. Tutto questo per lasciare più liquidità alle imprese per la loro attività ordinaria». Inoltre «abbiamo ottenuto dall’Autorità dell’energia la riduzione - mediamente del 40% - sulle bollette dell’elettricità per chi vive ancora nei moduli abitativi provvisori, nei Map, dove comunque a nessuno verrà staccata la luce. E se vi sono dei problemi li affronteremo uno per uno, laddove siano reali». E sempre a proposito dei Map, il commissario per la ricostruzione ha ribadito che «abbiamo fatto una scelta precisa, cioè di non fare dei paesi satelliti ma garantire questa soluzione provvisoria: stiamo lavorando per accelerare i tempi del piano di rientro, che abbiamo mediamente fissato in due anni dal momento dell’assegnazione». Nelle foto aeree di Davide Zaccarelli, fabbricati lesionati dal sisma. ricostruzione La Sfinge non è più un enigma per 606 imprese del cratere Le richieste di contributo, registrate dal sistema telematico Sfinge, sono 606, equivalenti a oltre 494,4 milioni di euro. Sono 221 i decreti di concessione del contributo approvati (per 113 milioni e 441 mila euro, di cui 29 milioni in liquidazione). Le richieste sul fondo Inail (prima e seconda finestra di domande), riguardanti le imprese che abbiano carenze strutturali nei capannoni e per le quali occorra intervenire per aumentarne la sicurezza, sono oggi 463 per un ammontare complessivo di costi sostenuti dalle imprese pari a 18,1 milioni di euro (in fase di liquidazione 277 richieste per un contributo di 8,4 milioni di euro). A oggi sono stati emessi 40 decreti di concessione per un totale di 34,5 milioni di euro, mentre le domande presentate sono 108, per un ammontare di 51,3 milioni di euro. Le concessioni sono rivolte al ripristino o ricostruzione degli immobili delle imprese agricole e agroindustriali, tra cui caseifici, cantine, strutture di lavorazione dei prodotti agricoli, agriturismi, stalle e porcilaie. Comprendono anche il recupero o l’acquisto di beni strumentali e macchinari, il rimborso dei prodotti Dop e Igp – Parmigiano Reggiano, Grana Padano e Aceti balsamici tradizionali – andati distrutti e la ricostituzione delle scorte e alcune delocalizzazioni temporanee. Per quanto riguarda i pagamenti (dati aggiornati alla fine di novembre) sono già state presentate 25 domande di liquidazione relative sia a stati d’avanzamento sia a interventi ormai conclusi per un totale di 25 milioni 742 mila euro. Tra queste domande 9 sono state liquidate per un importo complessivo di 19 milioni 537 mila euro, il 76% del totale. Tra le imprese coinvolte in questo percorso ci sono realtà di rilevanza regionale e nazionale. 6 · n. 23 - dicembre 2013 mirandola Bernaroli (Confesercenti): «Frequentiamo di più il centro» «Teniamoci stretti i nostri negozi» Da "Al Barnardon" a Francia Corta: si moltiplicano gli appelli a vivere le botteghe di mirandolesi a queste manifestazioni ce n’erano sempre meno». Sul centro storico di Mirandola interviene con una nota stampa anche Roberto Bernaroli (a sinistra), presidente di Confesercenti Area Nord:«Il centro è vivo, oggi più che mai, non è un grido di allarme, quanto piuttosto un invito. Un invito che i commercianti del cuore storico mirandolese rivolgono ai cittadini e che Confesercenti Area Nord sente di fare proprio. Vorremmo spronare tutti a una maggior frequentazione di quello che, nonostante il “Al Barnardon”, lo storico lunario dialettale mirandolese, dal suo sito internet, lancia un appello a tutti i mirandolesi perché non si dimentichino della loro città: «Prendo spunto da due foto del centro dell'amico di Facebook “Al Listòn” per fare una piccola considerazione. Che male ci ha fatto Mirandola per meritare il nostro più completo disinteresse nei suoi confronti? Ci lamentiamo dei media che ci hanno dimenticato ma noi cosa facciamo per lei? Mi ricorda una persona che, saputo di un amico comune gravemente ammalato, mi ha detto: “Non lo vado a trovare, starei troppo male nel vederlo in quelle condizioni!”. Mirandola “sta male”, ha bisogno del nostro sostegno. Prima di andare alla Coop o alla Comet, fate un giro in centro, soprattutto verso l'imbrunire, ora c'è anche una giostrina, portateci i bambini. Riscaldatevi nei caffè e nelle gelaterie cittadine, chiacchierate con i nostri commercianti…Mirandolesi “dav na mòssa!”». Rincara la dose Elvino Castellazzi (foto a destra), storico esponente dell’Associazione mirandolese di Francia Corta, che, in una recente intervista a Viviana Bruschi del “Resto del Carlino”, ha dichiarato: «Da anni, è risaputo – spiega Castellazzi – che i miei concittadini snobbano tutto ciò che viene fatto qui, in città, ma dopo il sisma occorre lanciare un appello a tutta la cittadinanza: Mirandola è morta e abbiamo bisogno dei mirandolesi. Prima di andare altrove, abbiate un occhio di riguardo per la vostra città». Francia Corta, composta di 120 soci volontari, una quindicina di consiglieri, il presidente e il vice, organizza la Festa di Primavera, la Maccheronata di luglio, la Fiera Mercato di Francia Corta, oltre a essere di supporto a tante altre feste e manifestazioni, con lo stand gastronomico, e non solo. «Abbiamo rinunciato a organizzare la pcaria e la festa in piazza del 31 dicembre, con il rogo dell’anno vecchio e il brindisi al nuovo – conclude Castellazzi – perché sisma e le sue conseguenze, rimane il salotto buono di Mirandola, la cui storia e tradizione affondano le radici nei secoli passati – sostiene Bernaroli – a maggior ragione adesso, in questo periodo che precede le festività natalizie. Sappiamo che non è più quello di due anni fa, che è faticoso pensare al clima festivo nella situazione attuale. Ma è pur vero che al suo interno vivono e operano persone che con le loro attività hanno affrontato difficoltà, resistendo e guardando avanti, senza mai arrendersi. Offrendo in questo modo un contributo non di poco alla ripartenza della zona per eccellenza di Mirandola. E riteniamo importante che i loro sforzi siano da sostenere, ogni giorno, così da animare quella speranza di rinascita a simbolo nuovamente del fulcro della vita cittadina. Tutti e con poco – prosegue Bernaroli – possiamo contribuire: frequentandolo con maggior assiduità, anche solo per ritrovarsi, ma più che altro seguitando ad usufruire dei servizi delle tante attività commerciali, pubblici esercizi, etc. presenti e che ogni giorno continuano a credere nel centro e contribuendo alla sua attrattività che si alimenta anche rendendolo più appetibile a quanti vorrebbero investire nel cuore di Mirandola, ma che oggi sono frenati a causa degli affitti dei locali forse troppo elevati. Aspetto questo su cui occorre più di una riflessione, in primo luogo magari calmierando i costi, così pure in termini di agevolazioni predisposte, magari, verso giovani imprenditori». n. 23- dicembre 2013 · medolla Il Sindaco molinari: «Ha prevalso la voglia di andare avanti» Gambro ha posato la prima pietra Entro la fine del 2014 dovrebbero essere completati tre nuovi edifici Entro il quarto trimestre del 2014, secondo le previsioni della multinazionale, dovrebbero essere completati tre nuovi edifici, realizzati con caratteristiche di ergonomia, efficienza e sicurezza. Nel suo intervento Silke Lerche ha definito “strabiliante” la reazione a un evento catastrofico come il terremoto, ma ha ricordato la necessità di realizzare la Cispadana. Per il Sindaco di Medolla Filippo Molinari:«Oggi siamo qui a posare la prima pietra, simbolica, del nuovo stabilimento. Questo significa che la tenace volontà di non arrendersi, di continuare a lavorare anche in una sorta di diaspora tra vari siti e vari territori, di guardare avanti anche quando la fatica e la paura erano così energia Cpl premiata anche a Milano Cpl Concordia, gruppo cooperativo modenese operante nell’energia, apre ai fondi nazionali la partecipazione alle proprie attività nel settore gas. Lo scorso 29 novembre si è perfezionato l’atto di cessione del 49% delle quote di European Gas Network-Egn srl, di cui Cpl era unico azionista, a due importanti fondi infrastrutturali nazionali: Fondo Sistema Infrastrutture delle Camere di Commercio Italiane gestito da Orizzonte Sgr e Fondo Ppp Italia, primo fondo infrastrutturale italiano per anno di costituzione, gestito da Fondaco Sgr con Equiter SpA del Gruppo Intesa Sanpaolo. Egn è la sub-holding del Gruppo Cpl Concordia a cui sono state recentemente conferite le sue principali società di distribuzione di gas metano e Gpl in Italia e, in un caso, anche all’estero in Romania (Cpl Distribuzione, Marigliano Gas, Ischia Gas, Fontenergia, Cpl Filiale di Cluj in Romania). Egn distribuisce gas a più di 75 mila utenze con oltre 2.700 km di rete in concessione (per la maggior parte realizzata proprio da Cpl) e ha più di 100 milioni di euro di capitale investito. Di recente Cpl ha vinto l’Oscar di Bilancio 2013 promosso da Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) per la categoria “Società e Grandi Imprese non Quotate”, consegnato ai dirigenti di Cpl lo scorso 2 dicembre a Milano (foto). vive da poterle quasi toccare, alla fine ha prevalso». Il Sindaco di Mirandola Maino Benatti ha sottolineato come la cerimonia della posa della prima pietra ha contribuito a superare la preoccupazione di quei giorni, in cui si temeva che l’azienda potesse lasciare la Bassa. «Abbiamo tutti lavorato – ha aggiunto - per ricostruire e perché Gambro restasse». «Qui sorgerà un polo industriale d'eccellenza» ha detto l’ingegner Francesca Federzoni, dello Studio Politecnica di Modena, cui Gambro ha commissionato il progetto. aziende/72 Due storici negozi risorgono insieme Due negozi in uno. Dal settembre scorso Ortopedia Sanitaria Rita Gavioli e Pm Gomma convivono nella stessa sede di via Circonvallazione 94 a Mirandola. Due storie professionali e umane che non si sarebbero mai intrecciate se non ci fosse stata di mezzo la tragedia del terremoto. Storie che vale la pena di raccontare e che vedono protagonisti da un lato Massimo Verri, titolare di Pm Gomma, e Zoe Pozzetti, storica fondatrice della Sanitaria, che i mirandolesi (e non solo loro) hanno iniziato ad apprezzare fin dal secondo dopoguerra. Nel 1994 Massimo Verri rileva il negozio di vendita di materiali in gomma; la sede è nel Castello ma quando, quattro anni dopo, cominciano i lavori di ristrutturazione dell’edificio, avviene il trasferimento in viale Gramsci. Dopo il sisma del maggio 2012, Verri continua l’attività in un container davanti alla rivendita ma, nel frattempo, si mette a cercare una nuova sistemazione. Che trova in via Circonvallazione, dove già aveva operato il Centro Arcobaleno, ma può disporre solo parzialmente del locale perché la parte più antica, sede nei secoli passati di un convento, non è agibile. Anche l’Ortopedia Sanitaria Rita Gavioli, dopo qualche mese in container, rientra nella propria sede a fine 2012 dove rimane fino alla scomparsa della titolare. Chiedo a Zoe, mamma di Rita, di ricostruire, per sommi capi, la storia della sua vita professionale ma subito dopo aggiungo: «Mi può bastare quello che ricorda…». Mi accorgo immediatamente di aver compiuto una gaffe imperdonabile. A dispetto dei suoi 88 anni, Zoe ha una memoria prodigiosa e inizia a scorrere il film della sua vita con una lucidità che mi fa subito pentire della mia affermazione inopportuna. «Dopo la fine della guerra non avevamo nulla, ho messo in piedi una “corsetteria” ed ero io stessa a confezionare i “busti” ortopedici. Portavo avanti la famiglia ma trascorrevo ore e ore al giorno alla macchina da cucire». Il racconto procede fluido e sembra si riferisca ad alla fiera medtec italy Biomedicale in evidenza Sono stati oltre 2mila gli operatori specializzati (+11%) che hanno visitato la seconda edizione di Medtec Italy, l’evento italiano più importante dedicato al settore dei dispositivi medicali, che si è svolta il 2 e 3 ottobre scorsi a Modena Fiere. A Medtec Italy, il distretto biomedicale mirandolese, ha dato segnali positivi confermandosi centro produttivo d'eccellenza. avvenimenti capitati il giorno prima e non invece 50 o 60 anni fa. In un solo punto Zoe si blocca e si commuove: quando parla della figlia Rita scomparsa il 4 luglio di quest’anno. Rita, assieme alla madre, aveva inaugurato questa attività giovanissima, a soli 18 anni, dopo aver conseguito il Diploma in una Scuola di Ortopedia a Milano. Con la sua scomparsa, nonostante il fondamentale supporto dell’altra figlia Anna, c’era il rischio che tutti i sacrifici che Zoe e le figlie avevano compiuto nell’arco di un’intera vita, andassero perduti e che la Sanitaria non avesse futuro. Succede però che Massimo Verri venga a conoscenza del problema. Con Pm Gomma lui si è già trasferito in via Circonvallazione, lo spazio non è moltissimo ma, forte del sostegno familiare è convinto «che il lavoro svolto negli anni dalla Signora Zoe e dalla figlia Rita, entrambe molto stimate e benvolute, fosse un valore da salvaguardare». Da qui la decisione di rilevare l’attività dell’Ortopedia Sanitaria proseguendo nell’impostazione voluta da Rita Gavioli e mantenendo inalterata anche l’insegna. Da allora Verri può contare su una collaboratrice di eccezione, che è proprio la signora Zoe (nella foto a sinistra li vediamo insieme, con il diploma di Corsetteria conseguito da Zoe in Germania). Tra i due, così come con l’altra figlia Anna, si è istaurato un buon rapporto professionale e personale. Testimoniato anche da un Diploma da “bustaia” che Zoe Gavioli ha regalato a Massimo, diploma di corsetteria che lei stessa aveva conseguito in Germania presso un’azienda privata nel 1962. Il prestigioso documento verrà esposto nella Sanitaria a suggellare una rinascita imprenditoriale che è fondata sul “grande cuore” dei suoi protagonisti. Giovanni Moi 7 aziende/73 Bellodi e Gavioli si sono rialzati Rintracciare la ditta “Bellodi e Gavioli”, che da oltre trent’anni si occupa di scavi e demolizioni, non è difficile. La sede, in via Cantone, nelle campagne fra Poggio Rusco e San Giovanni del Dosso, è facilmente riconoscibile grazie a due colonne, a doppia torre in pietra, che stanno all’ingresso, dietro alle quali si estende un’area di 40.000 mq circa dove si notano bancali di mattoni, cassoni di coppi e montagne di materiali inerti. L’attività nasce alla fine degli anni ’70 all’interno della Padana Trasporti, per fornire a quest’ultimo Consorzio di autotrasporti poggese l’opportunità di ampliarsi nel settore edile. I soci fondatori furono due: Valentino Bellodi seguiva il settore scavi e movimento terra, Francesco Gavioli le demolizioni con recupero dei materiali. Nel 2005 improvvisamente viene a mancare Valentino, uno dei “pilastri portanti”, e per il socio rimasto è il momento più difficile; «con la forza di volontà e per far fronte alla situazione» subentrano i due giovani figli Matteo e Manuel. «Non è stato facile rialzarsi, Valentino per mio papà era un fratello e per noi un secondo padre; ci siamo rimboccati le maniche e, grazie anche ai ragazzi che lavorano per noi, siamo riusciti a portare avanti il lavoro» dice Matteo. Nello stesso periodo l’attività viene ampliata e, nella vasta area di via Cantone, Padana Trasporti e Bellodi e Gavioli creano un impianto di recupero inerti provenienti dalle demolizioni di fabbricati civili ed industriali. I prodotti che ne derivano vengono lavorati, analizzati e certificati Ce per essere riutilizzati nel settore edile per riempimenti e piazzali. «Con i danni arrecati dal terremoto il numero delle demolizioni nella zona sono aumentate notevolmente; pertanto per dare un servizio ai privati e alle imprese edili locali, che hanno sempre rappresentato il tessuto più consistente della nostra clientela, oltre ad effettuare demolizioni speciali di ogni genere abbiamo creato un servizio di ritiro macerie tramite consegna di cassoni scarrabili» prosegue Matteo Gavioli. Con quasi quarant’anni di esperienza la Bellodi e Gavioli possiede tutta l’attrezzatura necessaria per gli scavi (dall’escavatore più piccolo a quello da 300 quintali) e per le demolizioni (camion con gru, benne mordenti per tagliare il cemento armato dei capannoni, ecc.). Il bacino di utenza dell’azienda si estende per un raggio di almeno 50 chilometri e copre le province di Mantova, Ferrara, Modena e Reggio. G.M. 8 · n. 23 - dicembre 2013 Gli ospiti sono seguiti da personale specializzato mirandola Riaperta la comunità alloggio Il servizio dell'Asp è rientrato nella storica sede di palazzo Kraus dopo i restauri Gli ospiti della comunità alloggio (seduti) con il Sindaco Maino Benatti, l'Assessore Lara Cavicchioli, Loreta Gigante e personale Asp È stata inaugurata il 9 dicembre scorso a Mirandola, in via Pico 7, l’appartamento utilizzato come comunità alloggio dall’Asp (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona) e completamente ristrutturato dopo il sisma. Gli ospiti erano stati trasferiti provvisoriamente in altre strutture adeguate e sanità 2.600 Fascicoli Elettronici in provincia di Modena Sono oltre 2.600 i Fascicoli Sanitari Elettronici (Fse) attivati nell’ultimo mese in provincia di Modena. Il Fascicolo Sanitario Elettronico è uno strumento che consente di raccogliere in formato digitale la propria documentazione sanitaria e di visualizzarla sul web, in forma protetta e riservata. Il progetto è stato avviato in via sperimentale da alcuni mesi e presentato ufficialmente a metà novembre: a oggi sono circa 5mila i fascicoli attivati in provincia di Modena. Per informazioni è possibile telefonare al numero verde 800 448.822 (da lunedì a venerdì, dalle 8,30 alle 18) e scrivere una e mail al servizio di assistenza: assistenza@ fascicolo-sanitario.it. Oppure è possibile chiamare il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033 (feriali 8,30-17,30, sabato 8,30-13,30). È possibile anche consultare il sito dedicato www.fascicolo-sanitario.it oppure il sito internet dell’Azienda Usl www.ausl.mo.it. ora gli anziani sono tornati ad abitare nell’alloggio situato in centro storico, all’interno di Palazzo Kraus. Gli ospiti hanno a disposizione una camera e condividono gli spazi comuni (il soggiorno e la cucina). Come prima del terremoto, sono seguiti da personale specializzato e i pasti sono portati a domicilio. Gli ospiti della comunità alloggio hanno la possibilità di uscire e di fare vita associativa. La comunità alloggio è una forma di accoglienza che permette a persone anziane, con un certo grado di autosufficienza, di fare una vita molto vicina alla normalità, arricchita dall’assistenza e dalla relazione con coetanei non rimanendo pertanto mai sole. Nel territorio ci sono quattro comunità alloggio: in quella di Mirandola sono ospitate otto persone. A breve ripartirà a pieno regime anche il Centro diurno presso il Cisa di Mirandola. «Si può affermare che i servizi per le persone anziane a questo punto non solo sono stati completamente ripristinati – spiega Lara Cavicchioli, Assessore ai Servizi per la Promozione della Persona – ma si stanno anche arricchendo di nuove strutture». All’inaugurazione di lunedì 9 era presente il Sindaco Maino Benatti insieme all’Assessore Lara Cavicchioli ed al Direttore di Asp Loreta Gigante. finale emilia Nella Casa della Salute un nuovo ambulatorio oncologico All’interno della “Casa della Salute” di Finale Emilia, nei giorni scorsi, è stato attivato un nuovo ambulatorio di Oncologia del Day Hospital Oncologico dell’ospedale ‘Santa Maria Bianca’ di Mirandola. Aperto tutti i giovedì dalle 10.30 alle 12 al primo piano della nuova struttura socio-sanitaria, l’ambulatorio di Oncologia è stato pensato per avvicinare l’ambulatorio ai malati oncologici che vivono in aree particolarmente colpite dal sisma. In particolare il servizio accoglie i nuovi pazienti inviati dai medici di medicina generale del territorio e segue quelli già in cura presso il Day Hospital Oncologico (Dho) di Mirandola. Vengono effettuate prime visite per la presa in carico dei nuovi pazienti, visite di controllo periodiche e consulenze per pazienti in carico presso le strutture oncologiche dell'Azienda Usl di Modena. Negli orari di apertura saranno presenti, a turno, i medici del Dho di Mirandola e il Direttore della Medicina Oncologica dell’Area Nord Fabrizio Artioli. Recentemente sono stati riaperti nella “Casa della Salute” di Finale Emilia anche gli ambulatori specialistici di cardiologia, chirurgia e dermatologia, già in funzione all’interno del “Poliambulatorio” prima del sisma del 2012. Prosegue in questo modo il percorso verso l’organizzazione definitiva della Casa della Salute di Finale Emilia, il cui primo stralcio mirandola Al Barnardon sale in cattedra L'Associazione Genitori per le Scuole di Mirandola, ha deciso, al fine di promuovere la cultura e la storia mirandolese nelle scuole, di acquistare 350 euro di copie dello storico calendario, scritto in dialetto mirandolese, “Al Barnardon” edizione 2014. Le copie sono state distribuite per ogni classe delle scuole materne, elementari e medie di Mirandola e frazioni. Per aiutare l'Associazione “Al Barnardon” le restanti copie sono state vendute al mercatino di Natale in piazza Costituente il 7 e l'8 dicembre. Bon Nadal a tut! è stato inaugurato a maggio 2013. Nella struttura sono attualmente attivi il Punto di Primo Intervento in collaborazione con la Centrale operativa del 118, l’accoglienza e i servizi amministrativi (Punto informativo, Sportello Unico CupSaub), l’assistenza primaria (Studi dei medici di medicina generale, Studio medico dei pediatri di libera scelta, Ambulatorio infermieristico, Continuità Assistenziale prefestivafestiva-notturna), punto prelievi, Diagnostica tradizionale ed ecografia, Recupero e rieducazione funzionale, Consultorio familiare e Salute Donna, Pediatria di Comunità, Centro Salute Mentale, Neuropsichiatria Infantile, Psicologia Clinica e Poliambulatorio specialistico (Diabetologia/ dietista, Odontoiatria, Cardiologia, Chirurgia, Dermatologia, Oncologia). Sono anche attivi i servizi relativi agli screening (pap-test, colon-retto, mammografico) e alle vaccinazioni infanzia ed età evolutiva. n. 23- dicembre 2013 · iniziative L'illuminazione è installata a spese del Comune con contributo europeo Le luci di Natale scaldano Mirandola 9 BREVI 3 KG DI HASHISH NASCOSTI IN AUTO Le luminarie risplendono in centro storico, al "Borgo" e in "Galleria" Sarà un Natale di luci quello che si appresta a vivere Mirandola. Le luminarie natalizie risplenderanno infatti in piazza Costituente (e facciata Municipio), via Cavallotti, via Pico, via Verdi, (fino intersezione via Marsala e facciata Chiesa del Gesù), via Marsala (presso i negozi attivi), piazza Garibaldi (solo Chiesa San Francesco), via Volturno (presso i negozi attivi), via Tabacchi, piazza Conciliazione (facciata del Duomo), via Battisti e via Castelfidardo (all’interno del progetto di scenografia urbana di via del Lotto), piazza Mazzini (all’interno del progetto di scenografia urbana di via del Lotto), Galleria del Popolo, via Curtatone (nuovo tratto aperto lato luminarie/2 L'albero della Piazza E dopo l’albero di Natale davanti al municipio di via Giolitti è arrivato anche quello in fondo a piazza Costituente, a decorare un centro già abbellito dalle luminarie natalizie. A breve sull’albero verrà collocata una targa per ricordare i generosi donatori. Ecco il testo che vi sarà scritto: “L'unione dei Corpi Pompieri Volontari del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Consorzio vicinale di Valbruna, grazie al trasporto con camion gru messo a disposizione dalla Protezione Civile della regione Friuli Venezia Giulia, vi dona questo albero di Natale, componente che ci fa partecipare al grande mistero natalizio. I tempi non sono certi fra i migliori, ma il Natale porta sempre con sé speranza che qualcosa cambierà in meglio, cosicché un augurio di cuore a tutti, nel segno della solidarietà”. Municipio), piazza Castello (facciata Castello), vialetto piazza Castello, via Circonvallazione (presso i negozi attivi), via Fulvia (presso i negozi attivi), via Luosi (presso i negozi attivi). Le luminarie saranno anche presso le Gallerie commerciali “Al Borgo” e “Il Centro in Galleria” di viale Gramsci, il Centro commerciale “Le Terrazze” (limitatamente agli esercizi delocalizzati) e il municipio di via Giolitti. L’illuminazione natalizia sarà installata a spese del Comune che beneficerà sull'intervento di un contributo regionale attraverso il Por Fesr 20072013 - Asse 4 - Attività IV.1.2 “Azioni di promozione integrata dei territori colpiti dal sisma”. LA REPLICA «Sulla vicenda Acof insinuazioni gravi e pesanti» Nel suo intervento su L’Indicatore n. 19 dell’ottobre 2013, il Consigliere comunale della Lega Nord Guglielmo Golinelli si occupava dell’argomento Acof e, facendo riferimento alle responsabilità di due amministratori “in quota” Pd, sfornava una serie di improbabili numeri e chiudeva con una domanda retorica: «Voi dove pensereste che siano finiti quei soldi? E’ la stessa cosa che ho detto io in Consiglio comunale!». Siccome sono uno dei due (ex) amministratori di cui sopra, ho chiesto l’accesso agli atti del Consiglio comunale del 30 settembre 2013 ed ho letto l’intervento del signor Golinelli che concludeva con queste parole: «Qua farebbe presuppor- re che ci hanno mangiato allegramente dentro…». A questo punto ho chiesto e ottenuto di essere ospitato su L’Indicatore per esercitare il legittimo diritto di replica. Intanto una precisazione: definirmi “in quota” Pd è riduttivo; se proprio vuole etichettarmi le fornisco una lista più precisa ed esaustiva: sono iscritto al Pd, ho la tessera Cgil, sono socio Coop, sono un responsabile di Assicoop/ Unipol e difendo i magistrati; dimenticavo, sono di origini meridionali, esattamente campano come l’ex parlamentare Cosentino (ricorda?), condannato per “camorra” e salvato dalla Lega Nord quando alla Camera si è votata l’autorizzazione a procedere. In quanto alla seconda parte dei suoi interventi, beh, sono insinuazioni gravi e pesanti; nel metodo ci si aspetterebbe forse maggior prudenza, su certi argomenti, da chi ha nei suoi armadi scheletri come Belsito, Bossi senior e junior, i gioielli del Cerchio Magico, Cota, ecc.; nel merito non replico alcunché, mi riservo naturalmente di verificare la sussistenza degli estremi per una querela per diffamazione. Ma voglio chiudere con un consiglio, visto il periodo natalizio: lasci a Borghezio e Gentilini il linguaggio “politicamente scorretto”, hanno spalle larghe e tutele legali; si può essere (forse) bravi giovani Consiglieri leghisti anche senza scimmiottare i frequentatori di Pontida; badi alle cose semplici, si occupi di cose più banali, prenda esempio da me che mi occupo di lei. Pietro Savino ex amministratore Acof iniziativa PER RICHIEDERE I VIGILI DEL FUOCO Verso la città del futuro e la conoscenza condivisa Lo scorso 12 dicembre si è svolta presso la Sala consigliare del municipio di Mirandola l'evento “La città del futuro: in cammino verso la conoscenza condivisa”, per capire e riappropriarsi del proprio territorio, iniziativa organizzata dall'associazione “Mirandola Innovazione”. Relatori sono stati: Luca Baraldi, manager culturale dell'Università di Bologna; Guido Zaccarelli, autore e docente presso l'Università di Modena e Reggio Emilia; Andrea Pignatti, direttore della società “InEuropa”; Mario Caputo, esperto delle Smart City - membro di “Studiare Sviluppo”. L'incontro si proponeva di capire la giusta direzione che le imprese e la Pubblica Amministrazione devono intraprendere per cogliere le nuove opportunità offerte dalla tecnologia. Il tema affrontato ha riguardato la crescita intelligente delle nostre città, cioè il metodo da attuare affinché siano inclusive, efficienti e sostenibili. Nel corso della serata sono stati affrontati diversi temi di attualità e si è parlato dei processi che aiuteranno a rendere Alla luce dei recenti furti verificatisi nella Bassa modenese, i carabinieri della compagnia di Carpi hanno intensificato i controlli e le pattuglie, rinforzandole con le stazioni limitrofe. Nel complesso sono state impiegate 10 pattuglie per un totale di 20 uomini tra la serata e la nottata del 3 dicembre, con 80 autovetture controllate e 190 persone identificate, di cui 115 stranieri. Nel corso del servizio, i carabinieri di Medolla hanno inseguito e bloccato a Cavezzo una Golf guidata da un marocchino residente a Finale Emilia. Sul veicolo sottoposto a perquisizione sono stati rinvenuti 3 chilogrammi di hashish suddivisi in panetti, che l’uomo stava trasportando, nascosti nel kit di riparazione dell’auto, 250 euro in contanti e 4 telefoni. Il magrebino era già stato avvistato diverse notti fa da altre pattuglie mentre si aggirava nei Comuni della Bassa a bordo della medesima macchina e la pattuglia di Medolla nel servizio notturno di rinforzo nel territorio di Cavezzo l’ha intercettata e bloccata. L’arrestato è stato condotto al carcere di Sant’Anna. Nella stessa notte del 3 dicembre la pattuglia dei carabinieri di San Felice ha rintracciato un altro marocchino, resosi irreperibile ma trovato presso l’abitazione di un connazionale e lo ha arrestato perché doveva espiare una condanna di 8 mesi per maltrattamenti in famiglia risalenti al 2009. Mirandola una “Smart City - Città intelligente”. Una Mirandola che, in ambito culturale, scopra nuove potenzialità procurando opportunità di business; riorganizzi i servizi comunali secondo un modello in cui il cittadino è al centro di tutto; illustri i bandi per progetti innovativi che la comunità europea mette a disposizione delle imprese. Con l’ordinanza commissariale n. 146 del 9 dicembre 2013, è stata prorogata fino al 31 marzo 2014 l'attività di supporto e di assistenza specialistica dei vigili del fuoco, per i cittadini che ancora devono recuperare mobilio, vestiario o altre risorse, dalle loro residenze o da altri immobili inagibili, e per i quali vige ancora il divieto di accesso. Come in precedenza, gli interessati devono presentarsi al Coc (Centro Operativo Comunale) di Protezione civile del Comune di appartenenza, dove il responsabile compilerà la domanda su apposito modulo che inoltrerà, via e-mail, al comando competente dei vigili del fuoco. 10 · n. 23 - dicembre 2013 festività La showgirl ha accolto l'invito degli organizzatori Melita ci accompagnerà nel 2014 La Toniolo ospite d'onore della Festa di Capodanno al Palasport di Mirandola Dopo anni difficili torna l'evento di fine anno di maggior successo per i giovani del nostro territorio. Parliamo della festa di Capodanno allestita dal gruppo giovanile mirandolese One Group. Anche quest'anno l'iniziativa si terrà al Palasport di Mirandola, tra forti attese ed incredibili novità, a partire da ospiti speciali come Melita Toniolo (qui sopra). L'affermata showgirl ha accettato l'invito di One Group in nome del suo amore per l'Emilia ed ha dichiarato di essere felice di venire a Mirandola. «Mi sento molto vicina alle popolazioni colpite dal sisma - ha detto - ho lavorato tanti anni e con affetto insieme a Radio Bruno e con loro ho cercato nel mio piccolo di dare qualcosa alle popolazioni toccate dal terremoto. Ho un sacco di amici che vivono qui, quindi so benissimo com'è stata vissuta questa bruttissima esperienza». Tra gli ospiti anche Benji & Fede, due cantanti originari di Modena oggi emergenti, ma già di grande successo. «L'evento assume anche uno scopo sociale - afferma Matteo Stefanini, 22 anni, organizzatore della festa e Presidente di One Group (foto a destra) - parte del ricavato infatti verrà devoluto in beneficenza ai volontari dei vigili del fuoco di Mirandola, che come sappiamo ci hanno fornito un aiuto prezioso in seguito al terremoto, BREVI A CONCORDIA MILLE LUCI, GIOIE E IDEE “Milleluci, Millegioie, Milleidee!” è il titolo della mostra che resterà aperta fino al 7 gennaio 2014 a Concordia in viale Dante 9, aperta da martedì a sabato dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19 e anche domenica 22 dicembre con il medesimo orario. Nell’esposizione è possibile scoprire una collezione di abiti, borse, calzature e profumi, immersi in mille luci, oggetti ideali per originali idee regalo. Info: 335/5222914. PISTA DI PATTINAGGIO A FINALE EMILIA nonostante loro stessi avessero subito danni a causa delle scosse. Il resto del contributo sarà donato alla Fondazione Scuola di Musica “Carlo e Guglielmo Andreoli”, che vogliamo aiutare in quanto promotrice d'importanti iniziative per i giovani». Il Capodanno al Palasport è sempre stato un momento di grande richiamo, soprattutto nel 2011 quando ha raggiunto la cifra record di oltre 1.500 presenze. L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione di Radio Bruno, Selecta Dj Set, Radio 5.9 e altri preziosi partner. Garantito un elevato livello di sicurezza soprattutto per quanto riguarda il consumo di alcoolici. «Sono stati studiati tutti i sistemi possibili per garantire il rispetto delle leggi sul consumo degli alcolici - ha aggiunto Stefanini - sicuramente però la miglior forma di prevenzione è l'educazione dei ragazzi, i quali devono capire che ci si può divertire moltissimo senza bisogno di esagerare con l'alcool, anzi è proprio chi è in grado controllarsi che si diverte di più. Ed è proprio per questo che abbiamo studiato un È in funzione a Finale Emilia in piazza Cervi Caroli, tra il Castello e il Teatro Sociale, la pista per il pattinaggio su ghiaccio, che rimarrà in funzione fino al prossimo 6 gennaio. SAN FELICE IL NATALE è IN CONCERTO concorso che farà vincere a chi rimarrà sobrio vari premi ad estrazione, messi a disposizione da numerose attività mirandolesi. Data l'elevata richiesta le prevendite ed i tavoli sono già in esaurimento. Sicuramente Mirandola godrà di un evento fantastico e da record». Per informazioni si può visitare la pagina di Facebook di Capodanno Palasport Mirandola, oppure telefonare al 338/ 1317321. Sergio Piccinini Sabato 21 dicembre alle 21 si svolgerà il concerto del Modena Gospel Chorus per festeggiare la fine dei lavori e l’apertura al pubblico della nuova chiesa di San Felice, costruita nell’area di piazza Italia che già ospita il municipio ed il centro Ricommerciamo. Dopo la posa ufficiale della prima pietra nello scorso mese di maggio, è giunta così a conclusione la costruzione della nuova chiesa. Grazie al coinvolgimento di Sanfelice 1893 Banca Popolare e al sostegno offerto dall’Associazione Nazionale Banche Popolari e dalle singole Banche Popolari che hanno accolto l’invito a contribuire, a soli 18 mesi di distanza dalla tragedia provocata dal sisma, i sanfeliciani potranno finalmente avere un nuovo punto di aggregazione e un luogo di culto di cui essere orgogliosi. Il progetto è stato predisposto e curato, gratuitamente, dallo Studio Antonio Angelone; diverse imprese del territorio hanno contribuito alla realizzazione a costi molto contenuti. n. 23- dicembre 2013 · Visitabile fino al 15 gennaio sabato, domenica, festivi e prefestivi cultura Idee di città in mostra a Palazzo Pini Inaugurata nell'edificio l'esposizione del concorso "Immagina Mirandola" è stata inaugurata a Mirandola lo scorso 15 dicembre, presso Palazzo Pini splendidamente ristrutturato, la mostra delle idee e dei progetti del concorso “Immagina Mirandola”. L’esposizione potrà essere visitata fino al 15 gennaio, il sabato, la domenica e in tutti i giorni festivi e prefestivi (con la sola esclusione del 25 dicembre) dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30. In mostra, nell’allestimento curato dal Circolo Artistico “Giorgio Morandi”, 44 tavole di 11 progetti (tra i quali 5 premiati dalla Commissione dei Professionisti dell’Urban Center di Torino e del Comune di Mirandola) realizzati per 4 ambiti: Area Nord-Ovest: un progetto per lo spazio aperto, Area Nord-Est: nuovi usi per il Centro Storico, Area Sud-Est: nuovi spazi da abitare, Area Sud-Ovest: tra via Pico e Via Fanti. «Ringrazio i numerosi partecipanti all’inaugurazione, il Circolo Morandi per il bellissimo allestimento e Pini il proprietario di questo splendido edificio – ha dichiarato l’Assessore a Economia e Sviluppo Sostenibile Roberto Ganzerli – è un motivo in più per visitare il centro e fermarsi a visitare i negozi e il mercato della solidarietà e del volontariato in piazza Costituente». “Immagina Mirandola”, domenica 5 gennaio, alle ore 18, ospiterà Francesca Neri (violoncello) e Gabriele Vincenzi (violino) per il concerto “Là in fondo… nel barocco” (in omaggio al recupero e al restauro dell’edificio storico e ai contenuti proposti dall’allestimento). BREVI CONSOLATO MOBILE DEL MAROCCO Il Consolato Generale del Regno del Marocco a Bologna organizzerà un Consolato Mobile, il 21 dicembre dalle 8.30 alle 14.30, a Mirandola, presso la Sala consigliare del Municipio di via Giolitti 22. L’obiettivo di questo dislocamento è quello di permettere ai cittadini marocchini residenti in città e nei Comuni limitrofi, di beneficiare delle prestazioni consolari in loco, senza doversi recare a Bologna (richiesta di passaporto o di carta d’identità, legalizzazione di documenti, diverse attestazioni, ecc.). NEGRO SEGRETARIO DI CéCILE KYENGE Il 38 enne concordiese Paolo Negro, già coordinatore provinciale della segreteria del Pd e attuale presidente dell’Asp Area Nord, è stato chiamato a Roma a guidare la segreteria politica del Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge. ORATORIO CAVEZZO SERVONO FONDI Proseguono le iniziative per la raccolta di fondi per l’Oratorio di Sant’Anna di Cavezzo. Il gruppo di cittadini che ha promosso la sottoscrizione informa che mancano solo 5 mila euro al raggiungimento della cifra che si erano posti come obiettivo e che i lavori di ricostruzione stanno per partire. Da notare che si tratta di una delle prime chiese della Bassa, benché di piccole dimensioni, completamente distrutta dal terremoto a essere riedificata. I promotori ringraziano i donatori per la generosità e invitano tutti a un ultimo sforzo. Iban per le offerte: IT95K 05387 12905 00000 2074710. Per informazioni e per offrire proprie professionalità telefonare ad Agnese Lodi 347/1463073. L'allestimento nella splendida sede di Palazzo Pini. Sopra, alcuni partecipanti all'inaugurazione rifiuti Riaperto Ca.Re. a Fossoli dopo l'incendio del 24 agosto è stato riaperto nei giorni scorsi l’impianto Ca.Re., a Fossoli di Carpi, dopo il fermo causato dall’incendio dello scorso 24 agosto. Le attività di selezione e trattamento dei rifiuti sono ripartite, solo parzialmente, nell’area del fabbricato (circa tre campate dell’edificio) rimasta integra dopo l’incendio. Gli enti di controllo, Provincia e Vigili del Fuoco hanno dato parere favorevole alla ripresa dell’attività. La zona di lavorazione è stata distinta dalla porzione di area demolita. Anche i lavori per la ricostruzione del fabbricato, che partiranno a breve, saranno svolti in modo da evitare possibili interferenze fra la lavorazione dei rifiuti e il cantiere 11 della ricostruzione dell’impianto. La società ha quindi ripreso a ritirare alcune tipologie di rifiuti in particolare carta e cartone da raccolta differenziata proveniente dalle utenze domestiche e rifiuti assimilabili dalle imprese del territorio; le attività di separazione vengono svolte manualmente per quantità limitate, in ragione dei minori spazi a disposizione. Il personale operativo, che era in cassa integrazione, è stato richiamato al lavoro, secondo un principio di rotazione fra gli addetti. La riapertura completa di Ca.Re. (dopo i lavori di ricostruzione del fabbricato e il ripristino dell’impiantistica) è prevista per primavera 2014. polizia La Stradale ha arrestato un 29enne che aveva cinque panetti di hashish Il 12 dicembre scorso, personale della quinta sezione-Narcotici della Squadra Mobile della Questura di Modena, con uomini della Polizia Stradale di Mirandola, ha tratto in arresto E.H.A., nato in Marocco, classe 1985, residente a Nonantola, ma domiciliato a Modena, in esecuzione di una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, disposta dal Gip del Tribunale di Modena. Qualche giorno prima dell’arresto, personale del Distaccamento della Polizia Stradale di Mirandola, durante un servizio di vigilanza aveva deciso di procedere al controllo di una autovettura, alla cui guida si trovava un uomo dai caratteri nordafricani. Nonostante l’alt intimato più volte, il conducente non solo non si era fermato, ma aveva effettuato una serie di manovre pericolose, accelerando la marcia, onde far perdere le proprie tracce. Durante la fuga, terminata nei campi adiacenti via Malaspina, dove il marocchino aveva abbandonato l’auto per scappare a piedi, E.H.A. aveva più volte lanciato dal finestrino degli oggetti, successivamente recuperati dagli agenti e risultati essere cinque panetti contenenti sostanza stupefacente del tipo hashish del peso netto complessivo di grammi 490,15. Una scrupolosa attività di indagine, ha permesso al Pubblico Ministero di richiedere ed ottenere l’arresto dell'uomo. FALSI STAGIONALI IN AGRICOLTURA Sono stati almeno 900 i clandestini fatti arrivare in Europa con un guadagno illecito superiore ai 13milioni di euro, anche se potrebbe essere molti di più. La Questura di Modena, assieme a Inps e Ispettorato del Lavoro, dopo oltre 18 mesi di indagine, ha sgominato un'organizzazione che importava da Pakistan, Bangladesh e Sud Est asiatico falsi lavoratori stagionali in agricoltura. Il gruppo era composto da 15 persone, italiani e pakistani, e sfruttava i normali flussi migratori previsti dalla legge per la raccolta frutta e i lavori nei campi. In carcere sono finiti i due capi dell’organizzazione, un agrotecnico reggiano e un intermediario pakistano residente a Carpi. Agli arresti domiciliari invece quattro italiani, due dei quali residenti a Mirandola e San Possidonio. 12 · n. 23 - dicembre 2013 BREVI UN NOVEMBRE DA CALDO RECORD Il mese di novembre 2013 a Modena ha fatto segnare una temperatura media di 10.5°C, nettamente superiore al riferimento statistico 1981-2010 che è di 8.8° C e che costituisce la 12esima temperatura media più alta per il mese dal 1860, a ridosso della “top ten” dove - ad eccezione del capofila 1926 e del 1963 - tutti i restanti anni caldi sono concentrati fra fine XIX e inizio XX secolo. «Il mese del resto – ricorda il meteorologo Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena – è stato diviso in due, con i primi venti giorni fra i più caldi di sempre e gli ultimi giorni moderatamente più freddi della norma, ma non in realtà straordinari». Caratteristica di novembre sono state, soprattutto, le notti calde, ovviamente relativamente alla stagione. La media delle temperature minime di 8.6°C in città a Modena, risulta la sesta più calda della serie storica. Quanto alle piogge, le precipitazioni sono risultate in linea con quello che indica la climatologia: sono caduti complessivamente 73.5 mm di pioggia, una quantità poco superiore ai 69.3 mm medi del periodo 1981-2010. In particolare, il giorno 23 novembre con 41.6 mm è risultato anche il giorno più piovoso del 2013 «con una pioggia intensa – commenta Luca Lombroso - ma non straordinaria per la stagione e per il massimo annuo, e molto lontana dal giorno più piovoso di Modena, ancora fermo ai 165.4 mm del 5 ottobre 1990» L’autunno 2013 risulta invece da “podio” quanto a temperatura: con 16.2°C è stato il terzo più caldo dal 1860, appena al di sotto della “medaglia d’argento” che spetta all’autunno 2011 con 16.3°C, ma distante dall’ancor più caldo autunno 2006 che segnò ben 16.8°C medi. Nulla di particolare da segnalare, invece, relativamente alle piogge, poiché i 180.2 mm cadute fra settembre e novembre sono solo leggermente inferiori alla media 1981-2010, che è di 218.9 mm.. LUTTO PER LA MORTE DI MENTORE ALEOTTI L’ Av i s di Mirandola, attraverso le pagine dell’Indicatore, vuole esprimere le più sentite condoglianze a Cinzia Aleotti, storica collaboratrice e consigliere dell’associazione e a tutta la sua famiglia, per la scomparsa del padre Mentore (foto, conosciuto come Nìni al barbèr), responsabile locale dell’Associazione Italiana Donatori Organi (Aido). Mentore Aleotti era molto conosciuto a Mirandola, oltre che per il suo impegno nel volontariato, anche per il suo negozio di barbiere in centro storico. Aleotti si è spento lo scorso 15 dicembre a 84 anni. n. 23- dicembre 2013 · 13 Un corso biennale post-diploma formerà tecnici del biomedicale area nord Scienze della Vita al Galilei dal 2014 Dal prossimo anno scolastico parte il nuovo indirizzo in Biotecnologia A partire dall’anno scolastico 2014-2015 l’Istituto Tecnico Iss “Galilei” di Mirandola si avvarrà di un nuovo corso, l’indirizzo di Chimica, Materiali e Biotecnologie articolazione Biotecnologie-Sanitarie. Visti i bisogni sociali e sanitari del Distretto dell’Area Nord, questo nuovo indirizzo andrà ad offrire opportunità di lavoro legate all’espansione delle aziende del biomedicale già radicate nel territorio e opportunità di lavoro nel comparto sanitario. Il perito chimico specializzato in biotecnologie avrà competenze relative a: analisi chimico- biologiche per il controllo igienico sanitario; prevenzione e gestione di situazioni a rischio sanitario; metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici; uso delle principali tecnologie sanitarie nei settori biomedicale, farmaceutico, alimentare atte ad individuare i fattori di rischio ed eziologici delle varie patologie. Al termine di questo percorso il/ la diplomato/a: avrà accesso a tutti i percorsi universitari in modo particolare a quelli afferenti l’area sanitaria, biologica, ambientale, chimica; potrà frequentare corsi professionali post-diploma; potrà svolgere la libera professione; potrà inserirsi direttamente nel mondo del lavoro e accedere ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche e sanitarie secondo le norme vigenti in materia; potrà partecipare a concorsi pubblici; potrà, essere adibito, quale tecnico di laboratorio ai controlli nei settori farmaceutico, chimico, merceologico, bromatologico, ecologico e dell'igiene ambientale, settore infermieristico e paramedico. Saprà infine operare con mansioni di ricerca e analisi nei reparti di sviluppo di produzione e di controllo-qualità nelle industrie di ogni ordine e grado e nei laboratori. «L’Iss “Galilei” sarà anche arricchito dall’Its “Scienza della vita” – spiega la dirigente scolastica Milena Prandini (foto)– un corso biennale post-diploma per la produzione di apparecchi e dispositivi diagnostici, terapeutici e riabilitativi aperto a tutti gli studenti in possesso di un diploma di scuola superiore. L’Its, di cui ci pregiamo essere stati individuati quale scuola capofila sul territorio, consentirà ai nostri allievi di completare in modo specialistico le competenze acquisite all’interno dei percorsi tecnologici previsti nel nostro istituto e formare tecnici altamente specializzati, come richiedono le imprese dei settori strategici dell’economia regionale». Sabato 18 gennaio si svolgerà, presso la sede del “Galilei” via 29 Maggio a Mirandola, dalle 15,30 alle 18, l’iniziativa “Scuola aperta”. Sarà possibile visitare la sede e prendere contatto con i diversi indirizzi: Istituto Professionale, Industria e Artigianato; Istituto Tecnico e Liceo Scientifico, oltre al nuovo indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie. incarichi La medollese Judith Pinnock eletta segretaria provinciale Prc L'assemblea federale modenese di Rifondazione Comunista ha eletto nei giorni scorsi segretaria provinciale Judith Pinnock. La Pinnock, 59 anni, romana di origine inglese, risiede a Medolla e succede a Stefano Lugli. Ha una lunga esperienza nella Pubblica Amministra- zione e oggi è formatrice e consulente organizzativa sulla gestione del personale per le piccole e medie imprese. Judith è attiva nella lotta alle discriminazioni e autrice di libri su questi temi. Ha fatto attività politica nella Bassa modenese, è al suo primo incarico nella dirigenza di un partito ed è stata eletta segretaria in rappresentanza dell’area del partito che fa riferimento al segretario nazionale Paolo Ferrero. "ISTITUTO galilei" Premio nazionale a 2 classi quinte per un web-documentario sul sisma L’istituto Superiore Galileo Galilei di Mirandola è stato proclamato vincitore con le classi 5° G e 5° I del concorso collegato al progetto “La scuola studia e racconta il terremoto” promosso dal Miur, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Gli studenti, con il supporto tecnico dell’associazione culturale Sequence e il contributo di Coop Estense, hanno partecipato con la realizzazione del web-documentario “Tutti quanti”, un’opera interattiva che raccoglie alcune testimonianze di persone terremotate e documenta le soluzioni a volte molto creative che è stato possibile mettere in pratica per superare il disagio e le difficoltà materiali portate dal terremoto. Il web doc è visibile alla pagina tuttiquanti.sequencewebdoc. it e sul sito della scuola www. galileimirandola.it. Il premio è stato consegnato a Roma il 18 dicembre e le classi coinvolte sono state presenti al completo grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. “Il terremoto riesce a svelare molto di ciò che è celato dentro le relazioni sociali, territoriali e familiari facendo emergere atteggiamenti di solidarietà o di rifiuto. Invitare a studiarlo, nei suoi molteplici aspetti, può consentire di apprendere come vivere a scuola tranquillizzati e in sicurezza, esorcizzando le angosce e il disagio”. Sono queste le premesse con cui il Miur ha creato il progetto “La scuola studia e racconta il terremoto”, proponendo in una prima fase un iter di formazione riservato al personale docente dei territori recentemente colpiti da eventi sismici e coinvolgendo di riflesso gli studenti che attraverso un concorso sono stati chiamati a realizzare contenuti creativi sul tema del terremoto. In questo modo, sempre citando l’iniziativa del Miur: “Alunni e insegnanti non sono solo oggetto di interventi formativi ed educativi connessi al terremoto ma protagonisti dell’iniziativa e della propria crescita umana e culturale”. Per informazioni sul promotore del progetto: http://hubmiur.pubblica. istruzione.it/web/istruzione/lascuola-studia-e-racconta-il-terremoto. Per informazioni sull’opera “Tutti quanti”: Laura Gasparini (docente coordinatore): gaslaura@ libero.it; Stefano Cattini (curatore dei contributi audiovisivi): [email protected]; Mario Genevini (sviluppatore piattaforma interattiva): [email protected]; Istituto Uperiore Galileo Galilei di Mirandola: www.galileimirandola.it Associazione culturale Sequence: www.sequencefilm.it. 14 · n. 23 - dicembre 2013 rotary mirandola Un convegno per ricordare e progettare il futuro A un anno e mezzo di distanza dal sisma che ha segnato in modo indelebile le nostre vite, Mirandola ha ospitato lo scorso sabato 30 novembre un convegno dal titolo “Rischio sismico e prevenzione”. È stato un momento di informazione, di dialogo e di dibattito, tenuto all’interno del nuovo Teatro Tenda 29 di via Dorando Pietri, realizzato a tempo di record e inaugurato proprio in quell’occasione. Durante l’evento sono state affrontate tematiche scientifiche e questioni di ingegneria edile, coinvolgendo nella discussione anche il pubblico, fra cui erano presenti il Sindaco di Mirandola Maino Benatti e il Presidente dell’Unione dei Comuni Modenesi dell’Area Nord, nonché Sindaco di San Felice, Alberto Silvestri. I relatori del convegno, organizzato dal Rotary e dal Rotaract club di Mirandola in collaborazione con l’Enea, sono stati scelti per la loro qualifica professionale in tema di prevenzione sismica: in particolare Alessandro De Stefano e Bernardino Chiaia del Politecnico di Torino, Antonello Salvatori dell’Università de L’Aquila e Alessandro Martelli, docente di ingegneria sismica, presidente delle associazioni Gliss e Isso, ma anche vicepresidente e fondatore di Assisi. Il dramma vissuto dal nostro terremoto deve diventare un’occasione per riflettere su tutta una serie di problematiche che riguardano sia la ricostruzione che la programmazione politica nel suo complesso. E sarebbe un errore gravissimo, sia come realtà locale che come intero Paese, non trarre lezioni per il futuro da ciò che ci è successo. Questo, in sostanza, il pensiero esposto dal Sindaco Benatti nel suo intervento di saluto. A sorpresa è intervenuta anche Cinzia Scafidi, la mamma del ragazzo morto nel 2008 nell’aula del liceo scientifico Darwin di Rivoli (To). Nel suo discorso ha sottolineato l’importanza di impegnarsi nella prevenzione, affinché ciò che è accaduto a suo figlio Vito non si ripeta anche per altri ragazzi. Presente fra il pubblico anche una rappresentanza dell’associazione di Bondeno «Una scuola per la vita». Ma il convegno è stato anche un’occasione per sottolineare i limiti delle normative oggi in vigore, nell’ottica di cercare soluzioni praticabili per i prossimi mesi e anni, e che coinvolgano contemporaneamente anche le istituzioni del territorio. Come ha ricordato il professor Martelli, quasi la metà degli edifici scolastici e il 70% dell’edificato italiano non è in grado di reggere al potenziale terremoto della propria area. E se secoli di mancanza di attività sismica nella nostra regione ne avevano fatto scomparire il ricordo, ora è il momento di lavorare in termini di prevenzione, senza sottostimare i pericoli per il futuro. Gianluca Dotti e Giulia Molinari Rotaract Club Mirandola n. 23- dicembre 2013 · In favore del gruppo degli amici dell'Aceto Balsamico Tradizionale area nord Una botte di rovere per la Comunità 15 brevi BUSUOLI è ANCORA SUL GAMBERO ROSSO Preziosa donazione dalla ditta Renzi e dalla Banca Popolare dell'Emilia Si è conclusa mercoledì 4 dicembre presso il ristorante La Cantina di Medolla la serie di cinque serate di assaggi di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, organizzate dalla Comunità Area Nord della Consorteria di Spilamberto. La Comunità, nata qualche anno fa per l'iniziativa di un gruppo di appassionati locali, per il quarto anno consecutivo ha organizzato questo evento. Una cinquantina di assaggiatori e maestri ha partecipato agli assaggi di allenamento, necessari per mantenere la qualifica, mentre una ventina di neofiti si sono avvicinati per la prima volta alle tecniche di assaggio. Alla serata conclusiva hanno partecipato anche Luca Gozzoli, Gran Maestro della Consorteria, e Francesco Renzi, titolare dell'omonima prestigiosa ditta che costruisce botti e barili per Aceto Balsamico fin dal XVI secolo. Nel corso della serata è stata donata alla Comunità una botte di rovere per Abtm di 30 litri, offerta dalla ditta Renzi e dalla Banca Popolare dell'Emilia. La botte andrà ad arricchire l'Acetaia comunale di Mirandola, che prima del sisma era Anche quest’anno il bar pasticceria Busuoli di piazza Costituente a Mirandola è stato recensito nella Guida del Gambero Rosso, “bibbia” per i cultori dei locali di qualità. Eccellente il punteggio dell’esercizio mirandolese che si conferma, secondo la guida, uno dei migliori bar di Modena e provincia e viene definito “ottimo indirizzo per i golosi nella bella Mirandola”. "ANDAR PER VILLE" VOLUME SOLIDALE ubicata all'ultimo piano del Castello, ed ora si trova in custodia presso l'abitazione della famiglia Accorsi-Budri. barbieri-pd «Il nostro punto di vista su Map e primarie» (segue da pag. 2) Riportare costi in modo sommario senza proporre alternative altrettanto quantificabili dal punto di vista economico credo non aiuti ad affrontare il tema del futuro dei Map e con esso del futuro residenziale dei suoi attuali ospiti. Il confronto deve partire dalla valutazione sociale delle scelte di fondo operate, dalla loro trasparenza gestionale ed economica per evitare letture ideologiche o, ancor peggio, generiche accuse di sprechi. Altro tema emerso è stato quello dei costi Visto il successo ottenuto, le serate di assaggi verranno ripetute il prossimo anno, nello stesso periodo, a corollario di altre iniziative sul Balsamico che la Comunità organizza periodicamente nei nove Comuni dell'Area Nord. Il volume “Andar per ville ed oratori nella Bassa modenese” edito da Simonetta Calzolari e contenente gli articoli dedicati alle ville e chiesette del territorio apparsi sull'Indicatore mirandolese tra il 2008 e il 2012 è andato esaurito raccogliendo la cifra di 205 euro devoluti al restauro dell'Oratorio di Santa Croce di San Felice. L'autrice ringrazia per la disponibilità l'ufficio parrocchiale di San Felice e tutti coloro che hanno sostenuto l'iniziativa. energetici elevati che gli abitanti dei Map devono sostenere. In queste strutture non è previsto per motivi di sicurezza l'utilizzo del gas metano. Riscaldamento, raffrescamento, calore dell'acqua sono derivati dall'impiego dell'energia elettrica attraverso un libero contratto con un operatore del mercato. Si può verificare la correttezza del calcolo della fornitura, ma occorre sottolineare un principio di equità tra chi ha scelto i Map e chi ha scelto l'autonoma sistemazione. In entrambi i casi l'Amministrazione fa fronte al solo costo dell’affitto. I costi energetici restano a carico delle singole famiglie. Ogni acclarata situazione di difficoltà a pagare le bollette per condizioni sociofamiliari difficili dovrà, come per ogni altro cittadino, essere segnalata ai Servizi sociali per una valutazione dei singoli casi di bisogno. Infine, va sottolineata la scelta compiuta in questi giorni dalla Regione assicurando anche a coloro che nel 2012 avevano optato per i Map la possibilità, se lo riterranno più funzionale e conveniente , di rinunciare al modulo e optare per il contributo di autonoma sistemazione. A margine, vorrei da que- sto spazio ringraziare i 1.763 cittadini di Mirandola che l'8 dicembre si sono recati alle urne, allestite da oltre 40 volontari, per scegliere il candidato a segretario del Partito Democratico nazionale. Una grande partecipazione, tanto più significativa in un momento così difficile per il nostro Paese, morso dal persistere di gravi difficoltà economiche oltre che da una generale crisi della rappresentanza. Ecco il responso delle urne: Renzi 1.360 - Cuperlo 209 - Civati 189. Auguri di buone feste e di un felice 2014. Paolo Barbieri, Capogruppo Pd 16 · n. 23 - dicembre 2013 mirandola Una vita per la famiglia e la comunità con una grande passione: i fiori Addio a Lidia, anima di San Giacomo Se n'è andata la Manfredotti, motore infaticabile del bar-ristorante "Da Saul" Lo scorso 5 dicembre è scomparsa Lidia Manfredotti in Ganzerli, che per tanti anni è stata l’“anima” del bar e del ristorante “Da Saul” di San Giacomo Roncole. Pubblichiamo il ricordo della figlia Giovanna Ganzerli e del genero Tancredi Veronesi. Alla famiglia Ganzerli vanno le condoglianze dell’Amministrazione comunale e della redazione dell’Indicatore. «Ognuno deve lasciarsi qualche cosa dietro quando muore», diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato con il nostro sudore. Qualche cosa che insomma la nostra mano abbia toccato in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà il fiore o l'albero che abbiamo piantato, noi saremo là. Non ha importanza quello che si fa, diceva mio nonno. Purché si cambi qualche cosa, da ciò che era prima in qualcos'altro che porti poi la nostra impronta. La differenza tra l'uomo che si limita a tosare un prato e un vero giardiniere sta nel tocco, diceva. La Lidia aveva il tocco. Quello che sega il fieno poteva anche non esserci stato, su quel prato. Ma il vero giardiniere ci sarà per tutta la vita. La Lidia è stata un grande giardiniere. Era mia madre. Giovanna Ganzerli Cara Lidia, cara sposa, mamma, nonna, suocera, amica e complice di tanti giorni vissuti insieme. Noi tutti siamo qui per darti un ultimo saluto e accompagnarti con la nostra preghiera all’incontro con l’Altissimo. Questo incontro è il momento più importante per ciascuno di noi e lo costruiamo camminando giorno per giorno, tutta la vita, e tu l’hai fatto nel migliore dei modi. Con il tuo carattere forte, vivace e scherzoso, sei stata punto di riferimento ed esempio per tanti. Tu non ti sei mai risparmiata, tirata indietro o ribellata, neanche quando la Provvidenza ti ha caricata del dono più prezioso. Come scordare il tuo impegno per la famiglia, per il lavoro e la comunità, da sempre portato avanti con maestria e leggerezza. Come scordare la complicità con la quale, tutte le mattine, con i soliti tre clienti più mattinieri del bar, commentavi le prime notizie del giorno e anche se spesso erano sempre le stesse che giravano, avevi una parola e la battuta pronta per tutti, minacciando però botte da orbi e cazzotti nel muso a chi ti sembrava fuori dalle righe. Come non ricordare poi la tua passione per i fiori... per il tuo giardino. Quel giardino creato e curato con tanto amore e da tanti anni serbatoio inesauribile dei fiori più belli e rari della nostra zona, raccolti per abbellire gli altari della nostra chiesa in tante occasioni. Quanti sabati pomeriggio, quante vigilie di feste hai passato in chiesa, trafficando con i tuoi fiori, facendo composizioni e accostamenti di colori che sembravano fuochi artificiali. E alla fine tornavi a casa soddisfatta e orgogliosa e dicevi a tutti quelli che incontravi: «Andà a vedar che altari... Andà a vedar che fiorr...!». Scommetto che anche oggi, uscendo dalla chiesa piena di gente e con tanti fiori, voltandoti indietro diresti: «Che bela funzionn…Quanta gent e che bei fiorr… Però i mia i sarevan più beiii!». Cara Lidia ora che sei lassù, prega per noi. Noi intanto preghiamo la Vergine Santa di guardarti con occhi di madre e di accoglierti sotto il suo mantello. Tancredi Veronesi parole senza tempo di Giampaolo Ziroldi «La storia realmente accaduta è solo una parte di tutta la storia» «La penosa storia delle varie guerre di religione è stata più volte raccontata e l’odio fanatico che animava le parti contrapposte è stato dipinto con i colori più foschi. è un quadro che riflette effettivamente i macabri eventi allora accaduti. Ma la storia realmente accaduta non è tutta la storia, perché lascia fuori le speranze mai realizzatesi, i tentativi di impedire lo scoppio delle guerre, gli inutili sforzi di risolvere le divergenze con metodi conciliativi. Queste speranze fanno parte della storia non meno dei ter- ribili avvenimenti che la vanificarono». Frances A. Yates da The French Accademies of the Sixteenth Century (1947) Frances Amelia Yates nacque a Southsea, nel Regno Unito nel 1899. Storica e saggista di fama mondiale, insegnò all'Università di Londra e al Warburg Institute. Fondamentali furono i suoi studi sulla magia, la tradizione ermetica e la cabala nella scienza e nella filosofia nel Rinascimento. medolla «Dopo 25 anni di Bowling la nuova sfida si chiama Terrybell» Dopo 25 anni di gestione del Bowling di Mirandola, Alessandro Galavotti e lo zio Gianni Pizzetti (da sinistra nella foto) hanno ceduto l’attività e inaugurato, lo scorso 16 novembre, la sala giochi slot e videolottery “Terrybell” a Medolla in via Provinciale 53, aperta tutti i giorni dalle 10 del mattino alle 2 di notte. «Cedere il Bowling non è stato facile – spiega Alessandro Galavotti – perché lì avevamo trascorso tanti anni. Ma dopo il terremoto abbiamo deciso di dare una svolta alle nostre vite. Giocare e tentare la fortuna è e deve restare un divertimento piacevole, sano e sicuro. La maggior parte delle persone che entrano da noi, gioca per l'emozione di sognare di vincere il Jackpot nazionale che ad oggi è a 500 mila euro o per tentare la sorte, per tenere fede ad una piacevole abitudine, sempre consapevole delle reali possibilità di vincita. Evitare che il gioco diventi un problema non è solo un nostro dovere in qualità di gestori, ma fa parte da sempre anche della nostra etica professionale. Per questo in accordo con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Aams) e con i massimi organi competenti, abbiamo sposato la politica del “gioca legale e sicuro” nella più totale trasparenza nei confronti dei clienti. L'intento della sala Terrybell è quella di far vivere alla clientela, un'esperienza di gioco unica, emozionante, in un ambiente raffinato, elegante e in totale sicurezza. Disponiamo anche di un’area fumatori e di un piccolo angolo bar per poter servire i nostri clienti al meglio». n. 23- dicembre 2013 · MirandolaIN è il gruppo mirandolese nel social network di Linkedin, che promuove e sviluppa i contatti professionali e culturali tra oltre 225 milioni di persone nel mondo ed oltre 4 milioni in Italia «Con la logistica non mi annoio mai» Stare Bene a Mirandola Marco Mazzoni garantisce che i prodotti siano correttamente stoccati e gestiti Marco, qual è il tuo «Diciamo che è nata lavoro e quali responun po’ per caso… La mia sabilità comporta? famiglia aveva una ditta «La mia responsabilità di trasporti…quindi forse consiste nel garantire che avevo il destino segnato, tutti i prodotti finiti dello in qualche modo sono stabilimento Gambro di “figlio d’arte”. Subito Medolla vengano stoccati e dopo gli studi sono para cura di gestiti secondo le normative Andrea Ferramola tito per l’anno d’obbligo vigenti. Inoltre mi occupo 58 anni, laureato in nell’esercito italiano, e, di organizzare la struttura Giurisprudenza e Con- anche lì, sono rimasto affinché tutti i clienti rice- sulente del Lavoro, fon- legato al mondo della vano il materiale ordina- datore di MirandolaIN, logistica quale responto, nei tempi e secondo le Ferramola ha esperienza sabile del parco mezzi modalità concordate, sia a come dirigente d'azienda militari. Al termine di livello nazionale che in- e oggi è coach profes- questa esperienza tempoternazionale. Il mio lavoro sionista. ranea, inizia la prima vera è quindi la logistica, che è esperienza nel mondo del tutto questo e molto altro ancora. E’ lavoro. Era il 2000 quando venni a coun lavoro bellissimo che copre diverse noscenza che Gambro stava realizzando tematiche: dalla gestione del trasporto, un grande polo logistico a Medolla. alla gestione di magazzini, agli inventaDecisi allora di fare domanda e molto ri, fino alle operazioni di import/export velocemente iniziai la mia avventura e alle competenze doganali, insomma lavorativa. non ci si annoia mai. Ogni giorno si Rimasi subito affascinato dal mio ha la possibilità di arricchire il proprio nuovo lavoro, è stato così come si dice bagaglio di esperienze in un ambiente un “un colpo di fulmine”: credo che non molto dinamico e denso di sfide, che risia sempre così facile trovare il lavoro chiede la continua ricerca di un servizio giusto per noi… e per questo mi reputo accurato, ma sostenibile, e quindi con fortunato. Mi trovai subito in perfetta un occhio attento al controllo dei costi. sintonia con il mondo della logistica Il combinato di queste esigenze diventa e con il progetto di realizzazione del lo stimolo per l’approfondimento e lo Distribution Center. Ad ogni modo studio di soluzioni sempre migliori questo è stato possibile anche grazie per ogni esigenza, implementando al supporto e all’“investimento” che nuovi processi e idee creative. La sodl’azienda e il management fecero a suo disfazione di vederli funzionare ripaga tempo su di me, oltre che al supporto naturalmente degli sforzi e del tempo e all’aiuto di colleghi e collaboratori profusi nelle molteplici attività». che ogni giorno si impegnano con Quando e come è nata la tua dedizione nel raggiungere assieme gli decisione di fare questo lavoro? obiettivi prefissati. Il mio primo inca- Marco Mazzoni abita a Magnacavallo (Mn) e lavora a Medolla. Studi: Perito Meccanico & Automazione Industriale; sta terminando un Master al Politecnico di Milano per la qualifica di Executive Supply Chain Management. Età: 35. Ruolo professionale attuale: Distribution Center Manager Italy in una multinazionale biomedicale. Ruolo professionale precedente: Warehouse Manager DC Italy. Le passioni di Marco: in passato il calcio, recentemente la mountain bike. Da sempre le tecnologie informatiche. L’ultima passione, con la “P” maiuscola, “nata” con l’arrivo del primo figlio: trascorrere il tempo libero in attività fino a poco tempo fa impreviste, ma ora attese ogni giorno con entusiasmo. rico all’interno dell’azienda consisteva nel condurre un impianto automatizzato di magazzino da oltre 28.000 pallet con una movimentazione giornaliera di oltre 4.000 pallet al giorno. Iniziai subito ad essere coinvolto con progettisti e specialisti in materia, potendo costruire poco a poco le basi di conoscenza necessarie per il futuro. Fu un’esperienza fantastica, davvero molto impegnativa, ricca di sacrifici, ma che rifarei senza esitazioni». Quali sono gli aspetti del tuo lavoro che ti procurano vera soddisfazione? «La soddisfazione maggiore è nella consapevolezza che sono parte di quella catena che ogni giorno contribuisce a sanità Donata all'ospedale di Mirandola una Mineralometria ossea iniziative A Poggio Rusco e Magnacavallo arriva Anna Nobili, ballerina di Dio Sabato 18 e domenica 19 gennaio 2014 le comunità di Poggio Rusco (Mn) e Magnacavallo (Mn) accoglieranno con entusiasmo Suor Anna Nobili e la sua compagnia “Omega” che si esibiranno in eventi veramente imperdibili per gli amanti della danza, ma soprattutto per i credenti che già conoscono questa donna che irradia gioia solo a guardarla. Suor Anna fa parte della congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth e grazie a loro ha ideato la nuova scuola di Danza Moderna Cristiana “HolyDance” a Palestrina. Gli incontri sono organizzati dal Coro InCanto di Poggio Rusco e da alcuni coristi-amici della parrocchia di Vallalta. Lo spettacolo di sabato 18 gennaio sarà all’Auditorium di Poggio alle ore 21 e il secondo evento (una testimonianza del Vangelo attraverso la danza con la celebrazione Eucaristica a completamento), sarà nella chiesa di Magnacavallo alle ore 10. A entrambi gli eventi Suor Anna Nobili alla fine testimonierà. Info e contatti: www.incanto.mine.nu. Ancora una volta il mondo del volontariato viene in aiuto dell’ospedale di Mirandola. L’associazione “La Nostra Mirandola” ha infatti donato al nosocomio cittadino una modernissima Mineralometria ossea computerizzata (Moc) Hologic serie Qdr Discovery Wi. Grazie a questo sofisticato apparecchio sono state poste le basi per avviare un percorso sinergico fra medici di medicina generale, medici riabilitatori, tecnici sanitari di radiologia medica e medici radiologi finalizzato ad intervenire sull'osteoporosi per ridurre nel futuro la percentuale di fratture ad essa conseguenti. La donazione è stata resa possibile grazie all'impegno della presidente de “La Nostra Mirandola” Nicoletta Vecchi Arbizzi e ai generosi contributi delle ditte Icotet di Covezzi e Baraldini Costruzioni Spa. L'attrezzatura donata è il sistema più avanzato, ora disponibile 17 migliorare e salvare la vita di pazienti che prima di tutto sono persone. Quando penso che molti di loro sono persone deboli come anziani, giovani ed anche bambini e che tutti hanno bisogno di ricevere prodotti salvavita, non vedo limiti o barriere: si deve fare sempre il massimo! Dopo il terremoto che ci ha colpito, poter contribuire alla ricostruzione del sito di Medolla, insieme al pensiero della futura ripartenza, rappresenta quello stimolo che ci riporta tutti alla “normalità”». Invece quali aspetti sono per te più faticosi o affronti meno volentieri? «A volte avere poco tempo da dedicare alla famiglia non è piacevole: capita a causa di scadenze e impegni inderogabili; è ovviamente una cosa che non mi fa sentire bene ma verso la quale pare che tutto il sistema ci spinga…». Quali consigli dai a chi vuole arrivare a fare un lavoro come il tuo? «Servono molta perseveranza e determinazione nel raggiungere i propri obiettivi. Bisogna essere molto aperti al cambiamento e all’evoluzione di un mondo che vorticosamente impone i propri ritmi, sollecitando la garanzia di servizi mirati a costi sempre più contenuti. Non arrendersi facilmente, non demordere anche di fronte a delusioni e difficoltà: bisogna saper incassare, imparare la lezione e ripartire da un livello di conoscenza superiore. Un’altra cosa che mi sento di consigliare è essere sempre umili, tutti giorni possiamo imparare qualcosa di nuovo da chi incontriamo o da coloro con cui lavoriamo». in commercio, per la valutazione della salute delle ossa. La macchina ha una precisione eccezionale e permette una notevole semplificazione dei flussi di lavoro. Grazie alla sensibilità dei donatori è possibile dar corpo ad un progetto che intende migliorare la qualità di vita soprattutto in una fascia di popolazione fortunatamente sempre più ampia: la terza età. L'esame che si chiama Moc, prenotato attraverso gli abituali canali del servizio sanitario nazionale, viene effettuato ora anche nell'ospedale di Mirandola, riducendo i disagi finora legati alla lontananza delle altre sedi di erogazione. L'utente il giorno dell'esame riceverà una scheda nella quale vengono poste domande atte a rilevare la presenza di fattori di rischio relativamente all'osteoporosi così da poter suggerire cambiamenti dello stile di vita riducendo all'indispensabile il ricorso ai farmaci. L'intento è la creazione di un percorso virtuoso e condiviso fra medici e pazienti che consenta di prevenire, diagnosticare e curare questa patologia di ampia diffusione. L'incidenza delle fratture di femore in geriatria e di quelle vertebrali nell'età matura, del resto, è in aumento. La grande diffusione della sindrome osteoporotica e la sempre maggior incidenza della sua complicanza, la frattura, sono strettamente collegate all'allungamento della vita. 18 · n. 23 - dicembre 2013 mirandola L'obiettivo era quello di avvicinare gli studenti alla loro storia Alla scoperta della città ferita Un progetto de "La Nostra Mirandola" per 12 classi delle Scuole Medie Nell’ottobre e nel novembre scorsi, Nicoletta Vecchi Arbizzi, presidente dell’associazione “La Nostra Mirandola”, ha proposto alle scuole un progetto di riscoperta della città di Mirandola dopo il terremoto. Ad aderire all’iniziativa sono state 12 classi delle medie di Mirandola e di Cavezzo. L'obiettivo dell’iniziativa è stato quello di fare capire agli studenti che la piccola capitale dell'ex Ducato dei Pico non è morta nonostante i gravi danni procurati dal terremoto, ma rivive ancora con la sua storia prestigiosa che il sisma non ha potuto cancellare. L'assetto urbanistico della città è rimasto invariato dalla metà del 1500 e nulla è cambiato nella toponomastica cittadina a parte un piccolo vicolo che non esiste più e si chiamava Vicolo dei Violini. Gli alunni si sono mostrati molto interessati nello scoprire che Mirandola nel 1786 era divisa in otto quartieri e la testimonianza di questa divisione sono le targhe di cotto o di marmo ancora presenti in città e che ricordano il suo antico passato. «Con queste iniziative – spiega Nicoletta Vecchi Arbizzi – ci proponiamo di tenere vivo l'amore per il territorio dove i ragazzi sono nati o che hanno scelto come luogo di residenza. Chi conosce una cosa la ama e di conseguenza la rispetta. Trasmettere alle nuove generazioni questo sentimento è dovere degli adulti che devono anche infondere speranza in una prossima rinascita e nella ricostruzione. Alcuni bambini durante la lezione conclusiva in classe dopo quella introduttiva e la visita di Mirandola, mi raccontavano con entusiasmo che avevano portato la mamma, o il papà o i nonni a visitare ciò che loro avevano visto». Alcune delle classi coinvolte nel progetto il graffio del gatto La nebbia La nebbia Ti avvolge Ti penetra, Ti bagna. Ti chiude, nel suo lenzuolo d’ovatta che t’isola da ogni rumore e visione. Se in macchina perdi l’amico che precede: non correre. Lui t’aspetta. Dopo la curva. Scruta la curva. Scruta te stesso. Corrado Gatto n. 23- dicembre 2013 · 19 Formazione per una quarantina di volontari coordinati dalle Gev concordia Le guardie ecologiche si addestrano Una mattinata sul Secchia per programmare interventi in caso di problemi Nella mattinata di sabato 7 dicembre, le guardie ecologiche della provincia di Modena che operano nella Protezione civile si sono addestrate nel tratto di fiume Secchia compreso fra Ponte Pioppa (San Possidonio) e il confine con la provincia di Mantova, nel Comune di Concordia, per prendere conoscenza dei luoghi e dei punti critici dove solitamente si verificano trasudamenti o fontanazzi e per apprendere le tecniche per arginare tali fenomeni. Erano presenti circa 40 volontari, divisi in tre squadre condotte dalle Gev del posto, che al termine si sono recati nelle aree dove sorgono i nuovi municipi, centri di comando in caso calamità. Le Gev sono iscritte all’albo della Protezione civile regionale e nell’elenco delle organizzazioni di festività Il 25 dicembre a Mortizzuolo una mostra di presepi del mondo Due immagini della piena del 2008 a Concordia e Ponte Pioppa volontariato della Protezione civile nazionale. Sono state impiegate in tutte le principali calamità avvenute in Italia e anche all’estero per l’emergenza profughi in Bosnia e Albania. mostra Il pittore Rino Zapparoli espone a Massa Finalese Continuano le iniziative artistiche e culturali presso lo spazio civico di Massa Finalese. Fino al 5 gennaio 2014 può essere visitata la mostra personale del pittore Rino Zapparoli “Attraverso lo sguardo: inediti”. L'artista espone le opere realizzate negli ultimi due anni di attività. La mostra, scelta da IdeAttiva come prima tappa di un percorso espositivo che vedrà la sala di Massa Finalese diventare sede di ulteriori iniziative, vuole rendere omaggio al pittore di Massa Finalese. Nell'occasione della mostra, sarà presentata dall'artista una nuova incisione con una veduta di Massa Finalese, ultimo dono del pittore al suo paese, segno unico di un amore e di un legame profondo che l'esposizione riesce a mettere in evidenza e vuole condividere con chiunque voglia accedervi. Gli orari di apertura della mostra sono: dal martedì al giovedì 16/19; venerdì, sabato e domenica 10/12,30 e 16/19. Arriva il Natale e, come di consueto, ci si attiva per la realizzazione di presepi sempre più suggestivi. A Mortizzuolo, per volontà del parroco don Marino Mazzoli e grazie al contributo di alcuni volontari, è stata realizzata, all’interno dei locali del vecchio asilo, una mostra di presepi da tutto il mondo, che inaugurerà il 25 dicembre. Nella sala più grande si potrà contemplare la maestosa creazione di Marco Garutti, che da diversi anni si prodiga nell’esecuzione di un presepe che ricrea le suggestive atmosfere della Palestina di duemila anni fa, con emozionanti giochi di luci e di suoni e una cascata di acqua vera. In una sala adiacente si ammirerà un presepe “sui generis”: i bambini della scuola dell’infanzia hanno realizzato autonomamente una serie di statuine, molto diverse tra loro, che assemblate insieme creano un effetto speciale. Seguono altre due stanze con allestimenti particolarissimi e molto rari: si spazia dall’Africa all’Asia all’America in un susseguirsi di natività originali e curiose. La mostra rimarrà aperta per tutto il periodo delle feste e l’entrata è libera. 20 · n. 23 - dicembre 2013 solidarietà La missione primaria è l'aiuto alle famiglie bisognose Volontari contro le nuove povertà BREVI I PARTIGIANI HANNO NUOVA LUCE Anche quest'anno tanti interventi della San Vincenzo di Mirandola Grazie al contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Mirandola, attenta come sempre ai bisogni del territorio e sensibile ai progetti nel campo socio assistenziale, la San Vincenzo anche quest’anno ha potuto attivare i suoi numerosi interventi, soprattutto nel campo delle cosiddette nuove povertà. Continueranno dunque gli aiuti scolastici gratuiti per alunni italiani e stranieri: aiuto allo studio delle materie con linguaggi specifici nelle scuole superiori; alfabetizzazione primaria e secondaria per le donne straniere; affiancamento agli alunni in alcune classi delle scuole elementari durante lo svolgimento delle lezioni delle loro maestre; doposcuola per gli alunni delle scuole elementari che hanno bisogno di un aiuto nello svolgimento dei compiti pomeridiani. Questo nostro volontariato è riconosciuto dall’Unione Europea (Progetti Sve: servizio volontariato europeo) e ogni anno a Mirandola da un Paese dell’Ue viene un volontario/a che ci aiuta nelle attività su descritte: in giugno ha terminato il suo servizio la spagnola Marta e in ottobre è arrivato, sempre dalla Spagna, Nicolàs. Ma queste sono solo alcune delle attività che da anni (fin dal lontano 1856) la San Vincenzo ha messo in campo a Mirandola, a supporto delle povertà e delle necessità del territorio. Continua, infatti, la “missione” primaria dell’Associazione: l’aiuto alle famiglie bisognose, le cui necessità ultimamente sono aumentate a causa del terremoto (riduzione delle ore lavorative o addirittura perdita del lavoro per la chiusura dei reparti o delle fabbriche stesse) e questo è compito precipuo della Conferenza del SS. Crocifisso. La Conferenza “Santa Caterina da Siena” ha ripreso in settembre le iniziative di supporto scolastico e di alfabetizzazione degli stranieri. La Conferenza Maschile “San Possidonio” prosegue l’attività di intrattenimento a sollievo delle solitudini presso la Casa di Riposo (Cisa), dove organizza mensilmente eventi (soprattutto musicali) a favore degli ospiti e dei loro parenti. Il gruppo del “Filò” si ritrova nella Canonica del Duomo per incontri quindicinali di socializzazione e intrattenimento. Sono riprese le visite settimanali anche alla Casa Circondariale “Sant’Anna”da parte di una socia che, con il prezioso “lavoro” di fureria, riesce a dare anche qualche parola di conforto alle persone che incontra. Con la fine dell’estate è terminato il corso di insegnamento delle arti femminili tipiche delle nostre zone (riprenderà come sempre nel giugno dell’anno prossimo), grazie a volontarie e socie che si sono alternate nelle giornate estive. I tanti interventi della San Vincenzo a contrasto delle varie povertà sono facilitati anche dall’aiuto di generosi volontari (sono oltre 50) e dalle prestazioni che alcuni professionisti danno gratuitamente per l’Associazione e che qui si vogliono ringraziare pubblicamente: i signori Baraldi, per cure fisiatriche prestate a favore di persone segnalate dall’Associazione; la signora Roberta Vanzini, per la disponibilità infermieristica; i vari relatori che animano gli incontri del Filò in cambio della preghiera al loro Angelo Custode; gli avvocati Tullio Virgili e Saverio Malaguti per prestazioni gratuite, o particolarmente agevolate, a favore di assistiti. Per la generosa, continua disponibilità all’animazione nella Casa Protetta ringraziamo: Rino Talassi, i Coristi del Duomo e di San Francesco, gli allievi della locale Scuola di Musica, Giancarlo Bellodi e Lando Vezzali, il duo di Giorgio Cavazza. E come non ringraziare Patrizia, la preziosa operatrice, oltre a Giuseppe, Paolo, Luciano, Carlo ed Arrigo per gli aiuti “manuali”? Grazie alle loro prestazioni, a noi sono possibili anche le attività di autofinanziamento indispensabili per le azioni di aiuto verso i bisognosi. La Caritas di Reggio ci ha fornito una sistemazione per il Volontario del Servizio Europeo (solo per qualche tempo, purtroppo: anche noi siamo terremotati!) ma grazie ugualmente. Importantissimi per l’associazione: lo studio Grilli per la gratuità della pratica del 5 per mille; lo studio Cestari, per la gratuità della pratica del 770; il Parroco don Truzzi che ci mette a disposizione un locale per il doposcuola; don Benito Poltronieri che, con la profonda semplicità della sua non facile opera di formazione spirituale, ci infonde entusiasmo e fiducia. Un grazie particolare a Maurizio Paltrinieri per averci messo a disposizione gratuitamente il locale dove svolgere il consueto mercatino di maggio per l’autofinanziamento. Ovviamente non possiamo citare nome per nome tutte le socie e i soci che permettono le tante attività della San Vincenzo: sono 58 (oltre a 50 e più volontari). A loro basti ricordare che la loro opera a favore degli altri verrà ricompensata adeguatamente da Colui che nasconde il Suo Volto dietro gli “ultimi”. Chiediamo venia a quelli che abbiamo dimenticato di citare, ma è solo questione di... età! Irene Natali Il monumento ai Partigiani dei Giardini "Lolli" di Mirandola è stato dotato di una funzionale illuminazione grazie ad un anonimo benefattore, che si è fatto carico dei relativi costi. Il monumento aveva perso la luce a causa del tempo. L'intervento ha portato due nuovi fari a basso consumo e la messa a norma dell'impianto elettrico. «La nuova illuminazione – sottolineano all'Anpi di Mirandola – riconsegna vigore al monumento e a quanto è stato scritto al suo interno per rendere omaggio ai nostri caduti». ANCHE L'INDICATORE SOSTIENE TELETHON La Giunta comunale di Mirandola ha deciso di sostenere la ricerca scientifica della Fondazione Telethon sulle oltre seimila malattie genetiche attualmente conosciute, entrando così nell’“Albo d’Oro delle Pubbliche Amministrazioni per Telethon”. La Giunta mirandolese ha accolto l’appello rivolto a Regioni, Province e Comuni italiani da Telethon che ha chiesto di contribuire al successo della raccolta fondi. Il Comune di Mirandola agisce sul fronte della comunicazione con i suoi strumenti, Indicatore compreso. n. 23- dicembre 2013 · mirandola Gino Mantovani: «Il nostro grazie a chi sostiene i più fragili» Una grande festa di solidarietà In tanti anche quest'anno alla cena organizzata dalla Consulta del Volontariato Nelle due foto sopra i premiati Giorgia Potenza (a sinistra) e Walter Mazzoli, che ricevono un omaggio da parte del Sindaco Benatti. Nell'immagine sotto alcuni rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni presenti alla cena della solidarietà con il Presidente della Consulta, Gino Mantovani, primo da destra Pubblichiamo, di seguito, il discorso pronunciato dal Presidente della Consulta del Volontariato, Gino Mantovani, alla cena di solidarietà 2013. Buona sera e benvenuti alla tradizionale Cena della Solidarietà-Natale insieme. L’anno che sta per terminare è stato un anno pieno di attività per il volontariato e per l’associazionismo di promozione sociale. La Consulta ha organizzato: il Concerto di primavera, presentazioni di libri, la Festa del Volontariato che è stata un vero successo con la partecipazione di 40 associazioni e un’infinità di persone. Voglio anche ricordare il lavoro straordinario dei volontari in occasione del concerto di Muti il 4 luglio. Tante poi sono state le iniziative delle varie associazioni, Francia Corta, Genitori, le sagre delle frazioni, le iniziative sportive, culturali e di solidarietà. La nostra cena si tiene sempre in prossimità del 5 dicembre, quando viene celebrata la Giornata internazionale del Volontariato che è stata indetta quasi 30 anni fa dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per ricordare il quotidiano impegno dei volontari di tutto il mondo. Per celebrare tante persone che dedicano una parte del proprio prezioso tempo libero al servizio degli altri. E sono davvero tante le ore donate annualmente alla collettività dai volontari. Tanti volontari, numerosi operatori che si impegnano nelle diverse attività delle varie associazioni e che oggi sono giustamente supportati da collaboratori e giovani in servizio civile. Se contassimo i volontari mirandolesi uscirebbero dei numeri significativi per la nostra città. Numerose persone impegnate a sostenere i più fragili e a promuovere una cultura rispettosa della dignità di ogni individuo, soprattutto di chi spesso viene messo ai margini. Al volontario è chiesto un impegno serio e continuativo e pur nella chiara difficoltà del Terzo Settore, specialmente in un momento di crisi, si tratta di un impegno e una passione che animano ancora chi ha scelto di fare il volontario. Queste “forze” sono schierate quotidianamente al fianco dei cittadini, di chi fa promozione sportiva e culturale, del Comune, dell’Ausl. Sono forze che racchiudono il senso più vivo e profondo di quello che ognuno di noi può e dovrebbe impegnarsi a fare ogni giorno, per il bene della nostra comunità, per il bene di tutti. Io credo che Mirandola sia meglio di come viene descritta sui giornali o al bar o su Facebook. Una città che è così grazie all’attività dei tanti che fanno volontariato, singole persone che fanno la differenza tra una città con un grosso patrimonio di volontariato e chi invece non ha questa ricchezza. Ritengo si possa affermare che Mirandola grazie al volontariato e grazie a chi crede nel volontariato è tutti giorni: Città della Solidarietà, Città della Musica, Città della Danza, Città dello Sport, Città del Volontariato. La Cena della Solidarietà 21 è un appuntamento che tanti aspettano ogni anno. In questa edizione siamo in 280. Sono un po’ diminuite le autorità, noi comunque li abbiamo invitati, ma è cresciuto il numero di quelle persone per le quali è organizzata questa festa, perché la ricchezza di questa serata è sottolineata dalla grande presenza di associazioni di volontariato e di promozione sociale. Un saluto va a tutti i rappresentanti, soci, collaboratori delle associazioni presenti. Un saluto particolare anche all’associazione che è sempre la più numerosa: la Coop La Zerla. Ma la sostanza, il significato della serata è dato dalla presenza quest’anno ancora più nutrita, ancora più consistente e dalla partecipazione dei ragazzi del Picchio, del Ponte, del Csm (Centro salute mentale), de La Nuvola, dell’Arcobaleno, di Fil, delle persone assistite dai servizi sociali. A loro e agli operatori che li hanno accompagnati un caloroso saluto e un sentito ringraziamento. Un saluto e un benvenuto anche a tutte le autorità, al Sindaco di Mirandola Maino Benatti, all’Assessore ai Servizi per la Promozione della Persona Lara Cavicchioli, agli Assessori, ai Consiglieri comunali, al Direttore Generale del Comune Alessio Primavera, ai dipendenti comunali e dell’Unione dei Comuni e agli assistenti civici presenti. Un saluto ai sacerdoti, al prevosto di Mirandola, don Carlo Truzzi, a don Alex, a don Germain, al canonico Benito Poltronieri, a don Aleardo Mantovani e a padre Manuel. Non manca la Fondazione Cassa di Risparmio che è presente con una folta rappresentanza guidata dal Presidente Edmondo Trionfini. Un saluto alla polizia municipale qui rappresentata da Leonardo Valentini, al comandante della stazione carabinieri, maresciallo Marco Gelati e ai vigili del fuoco volontari e al loro responsabile, Graziano Bernardi. Ringraziamo poi il direttore della Fondazione Scuola di Musica, maestro Mirco Besutti. Un ringraziamento anche al presidente del Circolo medico “Merighi” Nunzio Borelli, e all’associazione culturale Roberto Guasti, con Cesare e Orietta Guasti che già da qualche hanno propongono iniziative per raccogliere una donazione da devolvere alla Consulta. A tutti voi formulo, a nome del Comitato della Consulta, i sentimenti di riconoscenza e gratitudine per aver voluto dimostrare con la vostra partecipazione il sostegno al mondo del volontariato mirandolese. Un ringraziamento particolare a Rino Franciosi e a tutti i suoi collaboratori per la disponibilità e l’accoglienza, ai tanti commercianti che con le loro offerte hanno contributo a rendere più lieto l’appuntamento animato ancora una volta dalla simpatia di Claudio Dellacasa. Ringrazio il Comitato della Consulta e i suoi collaboratori e collaboratrici. Grazie ancora, vi auguro buon appetito e un sincero augurio, che vi chiedo di estendere a tutti i vostri famigliari, i migliori auspici di trascorrere un buon Natale e un felice 2014. Gino Mantovani Presidente Consulta del Volontariato 22 · n. 23 - dicembre 2013 personaggi La sua famiglia se ne andò da Mirandola negli anni Trenta del Novecento Bruto Carpigiani, geniale inventore Al Museo Industriale di Bologna ricordato l'ideatore dell'Autogelatiera È stato ricordata lo scorso 12 dicembre, al Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, il 110° anniversario della nascita dell’ingegner Bruto Carpigiani, l’uomo a cui si deve l’invenzione dell’“Autogelatiera”, una macchina che ha permesso all’azienda Carpigiani di diventare leader mondiale del settore delle macchine per gelato. Nell’occasione la Fondazione Bruto e Poerio Carpigiani e il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna hanno unito le forze per ricordare Bruto ed il fratello Poerio e per ripercorrere la storia e lo sviluppo del comparto della meccanica e del packaging bolognese, ed in particolare delle aziende Acma e Carpigiani. La Fondazione (prima al mondo dedicata al gelato artigianale) è nata nel 2012 del centenario della nascita di Poerio, fondatore con il fratello Bruto della Carpigiani. Dal 1989 l’azienda fa parte del gruppo Ali, seconda realtà a livello mondiale nel campo della produzione e distribuzione di apparecchiature per la ristorazione professionale. Non tutti sanno che la storia di questa importante azienda affonda le radici a Mirandola. Come raccontato dal recente volume “Un secolo di imprese a Mirandola”, i Carpigiani erano infatti originari della città dei Pico. Parente di Bruto e Poerio era un certo Balilla Carpigiani, che dopo aver accumulato ricchezze in America inaugurò, il 1° novembre 1899, il ricreatorio popolare, un piccolo teatro ricavato nell’ex Collegio delle Mendicanti, in piazza Duomo. Nel 1908 era poi presente a Mirandola una ditta Carpigiani & soci, attiva nel settore mirandola Bruto Carpigiani con la moglie Giuseppina Sighinolfi negli anni Trenta. A destra, un'altra foto dell'inventore dell'Autogelatiera del latte, formaggi e «acque gazose Seltz e minerali», ma dotata anche di una «Gelatteria [sic] Napoletana a Vapore». La famiglia Carpigiani se ne andò da Mirandola negli anni Trenta. Gli intraprendenti Bruto e Poerio fecero fortuna nel bolognese. Bruto Carpigiani (1903-1945), tecnico e progettista, è considerato da sempre come il “mito”, il fondatore, il padre di un’intera generazione di progettisti, di tecnici e di imprenditori del packaging bolognese. A lui si devono innovazioni tecnologiche e prototipi come la ruota a zeta, geniale meccanismo che trasforma il moto continuo rotatorio in intermittente consentendo di ottenere tempi di sosta e di movimento preordinati dall’utilizzatore. Nel 1942 Carpigiani fonda l’Arca che lavora come subfornitrice per l’Acma; ma lavora alacremente ad una nuova macchina gelatiera più igienica, rapida ed efficiente rispetto a quelle della concorrenza. Il disegno Il pittore Damiano Avanzini espone alla Caffetteria Busuoli e il prototipo vedono la luce poco prima della morte di Bruto avvenuta nel 1945. L’anno seguente il fratello Poerio fonda la Carpigiani che, a partire dagli anni Sessanta, con il diffondersi della cultura del gelato italiano nel mondo si afferma come leader di mercato per la produzione di macchine per gelato artigianale “all’italiana”. A Poerio Carpigiani (1911-1982) va invece riconosciuto un ruolo di primo piano nella diffusione della cultura e del business del gelato artigianale nel mondo. Nel 1969, dopo aver assorbito Cattabriga, proprietaria dal 1927 del brevetto del mantecatore automatico, l’azienda trasferì la propria sede dal centro di Bologna ad Anzola dell’Emilia. Quegli anni videro anche l’inizio di una forte espansione della Carpigiani nel mondo, con le prime acquisizioni e con la fondazione di sedi in tutta Europa. L’azienda è da sempre impegnata nella diffusione all’estero della cultura del gelato italiano. Il pittore Damiano Avanzini di Reggio Emilia espone le sue opere fino al 21 dicembre presso la saletta interna della Caffetteria Busuoli di Mirandola. L’arte di Damiano Avanzini si divide in pittura di paesaggio e arte pop. L'eleganza e le strutture formali dei suoi paesaggi presentano valenze oniriche in cui s'intravvedono sagome di antiche dimore, lenticolari varietà di fiori, adorni ruscelli che sembrano di sapore manierista per la rara bellezza e abilità che l’artista ha espresso nelle sue realizzazioni. Queste rese quasi fiabesche sono risolte in sapienti modulazioni cromatiche, con la pacatezza della pittura tonale, con una luce radente che scivola su tutti i soggetti. Infatti, tutti i paesaggi, sono animati da una luce splendente che sembra affiorare da una fonte di chiarore, per stemperarsi in stesure che sono veli, appena percettibili. I soggetti pop, invece, sono tutti di grande respiro hollywoodiano, con accenni a ritratti di personaggi ripresi dal mondo del cinema. Avanzini ha scelto di rappresentare attori del passato preoccupandosi dell’inquadratura migliore per presentare i diversi elementi, anche in base al formato su cui l’artista ha lavorato; questo vuol dire prevedere il peso visivo delle figure da inserire e le linee-forza su cui organizzarle; inoltre l’artista ha seguito le regole della simmetria e stabilito il modo in cui creare effetti di ritmo o movimento. Per creare un’immagine efficace è necessario tenere presente le regole che stanno alla base della composizione, con tutte le varianti espressive introdotte dalle diverse, possibili organizzazioni degli elementi del linguaggio artistico. In ultima analisi Avanzini è consapevole delle sue possibilità artistiche approdando ad una pittura in bilico tra tradizione e modernità conferendo ai suoi soggetti una sorta di intima e profonda vena poetica. Antonio Castellana n. 23- dicembre 2013 · 23 Un libro di poesie ricco di ardite metafore e immagini coinvolgenti mirandola Una modernissima Grecia antica I personaggi della mitologia rivisitati in un volume dell'insegnante Gabriella Bortoli Da anni Gabriella Bortoli, insegnante di lettere alle scuole medie di Mirandola, si dedica alla scrittura poetica frequentando la scuola di poesia di Modena “La fonte d’Ippocrene”, dove convengono numerosi giovani e non giovani che amano profondamente questo genere di espressione letteraria. Per lungo tempo Gabriella Bortoli ha lavorato alla stesura di un eccezionale libro di poesie dal titolo secco e pregnante: “Achei” (Edizioni Il Fiorino, 134 pagine, 10 euro) l’antico popolo che abitò la Grecia agli albori della sua storia, epoca in cui affondano le radici della mitologia greca. Nel volume si contano un centinaio di liriche divise in quattro sezioni: Iliade, Creta, Odissea, Le Isole. Un vastissimo panorama di mare e di terre, in cui gli eroi e le loro donne incarnano nel mito la nostra stessa umanità, ora dolente, ora violenta, ora consolata e sperduta nell’amore. La schiava Criseide piange sulla sua maternità mancata. Il mostruoso Minotauro si aggira nel suo labirinto “senza stella” e soffre perché “amara da abitare è la solitudine”, mentre Circe invita all’amore che consola e dà l’oblio. L’autrice rivisita e interpreta questo antico mondo con la sua acuta sensibilità di donna moderna e forse giunge ad adombrare se stessa in qualche personaggio femminile: Ifigenia che obbedisce docile al padre, Penelope che attende il ritorno dell’amore e Nausica che lo sogna. La poesia di Gabriella Bortoli è colta e complessa, ricca di ardite metafore e di immagini coinvolgenti. Una voce poetica, la sua, che rende vivi e attuali eroi e vicende lontanissimi come mai li abbiamo sentiti nel nostro apprendimento scolastico. Poesie da leggere. Il ricavato delle vendite del libro sarà devoluto alla Fondazione Scuola di Musica “Carlo e Guglielmo Andreoli” per l’assegnazione di borse di studio agli allievi le cui famiglie hanno perso casa e lavoro a seguito del sisma del maggio 2012. Mirta Braghiroli Mirandola Corsi su Roma e Facebook all'Università dell'Età Libera Proseguono i corsi dell’Università della Libera Età di Mirandola. Renata Bertoli, già docente del Liceo classico “Pico” di Mirandola, terrà, il 9-16-23 gennaio 2014, tre lezioni su “Roma: dal teatro all’anfiteatro”. Il corso si svolgerà presso la scuola media “Montanari” dalle 15,30 alle 16,30. Il 13 e 20 gennaio, invece, sempre presso la scuola media “Montanari”, dalle 16,30 alle 18, si svolgerà il corso “Facebook: il sociale network” tenuto dal grafico Marco Maini. VIENI Ti porterò dove la luna si addormenta, quiete infinita condensa sulle foglie e al tiepido silenzio di radici respira il cielo. Ti porterò dove la notte scende le scale delle costellazioni e a piedi nudi va spegnendo lumi lasciando ardere solo i desideri. Ti porterò lontano più del tempo e al ritmo frantumato del respiro conoscerai gli oceani perduti al cui placarsi non restano relitti. TELEMACO Di una madre fui lasciato custode, tra pareti di memoria. La reggia risuonava di passi impazienti alla scelta, mentre fuochi vigorosi e ombre bianche riempivano calici. Pietrificato dall’infinita tela ero esule e prigioniero. Lasciato a guardia di una madre, non di un regno. i LIBRI DI GRETA «La verità sul caso Quebert? è che non mi piace abbastanza...» Ci sono personaggi che trovi nei libri che non vuoi lasciare e quando arrivi all’ultima pagina ti senti come se stessi perdendo qualcuno che ami. Ti riconosci in loro, forse li ammiri, li invidi, ti invaghisci di loro, non cominci subito un altro libro solo perché vuoi stare ancora un po’ con loro e buttarsi subito in un altro mondo sarebbe un po’ come tradirli. Purtroppo in questo libro non ci sono personaggi che mi abbiano entusiasmata fino a questo punto, anzi, tutti erano un po’ troppo finti, costruiti, esagerati, senza spessore. Non mi sono piaciuti i dialoghi, troppo elementari, a volte ridicoli e noiosi. La storia però è abbastanza buona, nonostante l’inizio mi ricordasse Twin Peaks. Ci sono le giuste dosi di dubbio, colpi di scena e intuizioni investigative fino alle ultime pagine. Il libro racconta della storia di Marcus Goldman e del suo secondo romanzo “Il caso Harry Quebert”, scritto per raccontare la verità sul caso di omicidio per cui il suo amico e mentore, il professor Harry Quebert appunto, è indagato. L’omicidio in questione risale all’estate del 1975 e la vittima è Nola Kellergan, la quale si scoprirà avere avuto una relazione con Harry di quindici anni più vecchio di lei. Quando a distanza di 33 anni viene ritrovato il corpo di Nola nel giardino di Quebert, questo viene subito arrestato ma Marcus non crede nella sua colpevolezza e inizia a investigare lui stesso sul caso. Tutti diventano sospettati, tutti hanno segreti che una volta svelati aiuteranno a capire che cosa è successo il giorno in cui Nola è scomparsa. Pieno di flash back, di estratti dai libri del professor Quebert, la narrazione scorre comunque piacevolmente e la grandezza del libro non deve spaventare perché si legge velocemente. Il giallo tiene il lettore in continua suspense e ogni volta che il caso sembra chiuso affiora qualche ricordo, qualche personaggio che fa ricominciare i sospetti e le ipotesi. Siamo quindi, come Marcus, appesi al filo dell’incertezza e della volontà di scoprire che cosa successe davvero la sera dell’omicidio di Nola. Non è forse ottimo ma Joël Dicker ha solo ventotto anni ed è al suo secondo romanzo, proprio come Marcus, sicuramente ci ha fatto solo “assaggiare” il suo talento. Aspetterò quindi il suo prossimo lavoro per vedere se mi sto sbagliando. Greta Sala (greta-allaboutgreta.blogspot.com) • • • • • • Titolo: La verità sul caso Harry Quebert Autore: Joël Dicker Editore: Bompiani Anno: 2012 Pagine: 775 Prezzo: 19,50 € n. 23- dicembre 2013 · reportage 25 Tanti piccoli aiuti possono dare ristoro a una popolazione in ginocchio «Le Filippine che abbiamo visto» Prosegue il resoconto di viaggio di Nando e Susi Costa Zaccarelli (continua dal numero scorso) Alcuni giornalisti, rimasti per qualche giorno nelle zone più distrutte, ci hanno descritto una situazione da girone infernale. Le staffette della Protezione civile nazionale che hanno organizzato i campi a sud della città di Burauen (tra i quali un funzionario presente a Mirandola alle riunioni del Coc dopo il 29 maggio 2012), ci hanno avvertito della necessità immediata di aiuti, al punto tale che la nostra Marina sta pensando di trasferire a Cebu la portaerei Cavour per poterne utilizzare i mezzi e la sala operatoria. Ci siamo poi procurati beni di prima necessità e, insieme ad alcuni volontari cebuani che conosciamo, li abbiamo distribuiti presso il più piccolo degli otto centri di raccolta dei sopravvissuti che sono stati attrezzati intorno all'aeroporto militare della città, luoghi “autogestiti” fondamentali per sfamare, vestire e curare le persone e al tempo stesso individuare i loro parenti ed amici residenti altrove, a cui inviare i profughi con i continui ponti aerei che, anche grazie a tre C130 della nostra Aeronautica Militare, senza sosta battono in lungo e in largo le città dell'arcipelago. Nonostante la buona prova offerta dalle autorità cebuane (Cebu ha 2,5 milioni di abitanti), che si erano impegnate a spostare dalle coste il numero più alto di persone possibili, invitandole a recarsi in luoghi sicuri della città perché preoccupate dalle informazioni del centro metereologico filippino (unico in Asia che indicava Yolanda come supertifone classe 5), a disastro avvenuto il governo centrale non riesce a mettere insieme un dignitoso piano organico di soccorsi. L’unica attività infatti che ha impostato dalla prima ora è stata quella di inviare solo militari per rendere evidente la sua forza a garanzia della sicurezza: marines e mitragliatrici al posto di soccorsi e riso. Medici senza Frontiere informa che sono indispensabili i kit per l'esame del sangue in tempo reale, i farmaci per le malattie endemiche e quelle che stanno esplodendo in epidemie: tifo, colera, dengue, encefalite giapponese, qualsiasi protezione sanitaria dalle infezioni gastroenteriche e per le ferite infette, i potabilizzatori d'acqua, perché non ne esistono più per bere, cucinare e lavarsi, ma servono anche tende e tensostrutture visto che non ci sono ripari senza gli alberi. In tutto questo marasma però il problema più tragico, che deve essere risolto immediatamente, è quello dei bambini, orfani o abbandonati a loro stessi, dopo aver perso le famiglie, scomparse o disperse nel vortice del tifone. Non si contano, non sono censiti, molti arrivano da luoghi dove l'anagrafe non è mai esistita, alcuni sono così piccoli che è impossibile conoscerne l'identità perché ancora non parlano, tantissimi sono feriti, denutriti tutti vengono accolti, dopo aver vagato per chilometri alla ricerca di cibo, tantissimi sono ammalati per aver bevuto acqua contaminata. Da qualche giorno si apprendono notizie riguardanti personaggi che stanno sfruttando la tragedia per scopi biechi. Tanti di questi bambini, abbandonati a loro stessi e senza il conforto e la protezione di persone preparate, rischiano di diventare vittime di una tratta che sta per prendere il sopravvento se non si interverrà il prima possibile, alla mercé di sciacalli che da sempre speculano sulla povertà e sul disagio sociale che regna nei paesi del sud-est asiatico, trovando ora nelle Filippine, a causa di questo enorme disastro, la miniera più facile ed economica da sfruttare. Speriamo che questo messaggio sia preso e accettato per quello che è, con tutti i limiti e gli scarsi mezzi di chi, come noi due, desidera sensibilizzare le persone di buona volontà verso una tragedia che si sta consumando sulla pelle di una popolazione inerme, innocente, gentile e buona, e soprattutto dei tanti bambini che stanno soffrendo in solitudine. Nonostante i tanti problemi che stiamo vivendo pensiamo sia necessario impegnarsi, anche con poco, perché tanti piccoli aiuti potrebbero dare ristoro a chi, per questa catastrofe, da due settimane, è in lotta per la propria vita. Siamo pronti, portando la nostra semplice testimonianza, a partecipare a qualsiasi attività si renderà necessaria per raggiungere un risultato, chiedendo però che sia nominato un garante dei fondi che si raccoglieranno da devolvere interamente al responsabile di Medici senza Frontiere per le Filippine, attraverso il conto corrente della sede di Roma dell'organizzazione. In ogni caso vi invitiamo ad una donazione personale utilizzando il sito istituzionale www. medicisenzafrontiere.it». Nando e Susi Costa Zaccarelli n. 23- dicembre 2013 · l'intervento Ivan Turci lo aveva già preparato ma non ha potuto recitarlo «Cari Mirandolesi, brav e sdazzee» Il discorso di Sandrone, previsto (ma non pronunciato) per Francia Corta Pubblichiamo in esclusiva lo sproloquio preparato in occasione della Fiera Mercato di Francia Corta che si è svolta il 16 e 17 novembre scorsi a Mirandola. A confrontarsi a 360 gradi con la solita scoppiettante verve dialettale sono Sandrone (San), Sgorghiguelo (Sgo) e la Pulonia (Pul). Il testo non è stato letto in occasione della Fiera, a causa di un'improvvisa indisposizione, che non ha permesso al "Sandrone dei Sandroni", Ivan Turci, di unirsi agli amici di Francia Corta e al folto pubblico presente. Lo aspettiamo per il prossimo anno! San: Geint ed La Mirandla, operose genti che da seimper a stee inzéma a sta teera cla v’ha dee gran dal gran sudisfazioun e l’orgòi d’eser stee boun ed tirerla fora dal zinzeli e ferla dvinter ‘na teera preziosa, cl’ha v’ha dee di boun frut. Inzèma a stà teera chè a si stee boun ed costruir la fortuna economica dla vostra zitee; la tradizioun ed gran lavurador la’s perd in di secol... e po’ a un zert punt, sta teera vostra amiga la v’sé arvulteda counter come se l’han ve cgusés piò: la v’ha sdazee un poo troop. A cal punt chè toot i penser che a paasa per la testa i polen eser con sideree; al prém l’è, indove ammia sbagliee? Gh’ammia fat troop bus? L’ammia sfruteeda troop? Forse a cal dmandi chè as catarà ‘na risposta chisà quand... adésa cuntintames ed penseer che fat dal géner i éin sucess anch in di secol pasee...,e perquindi guardàm ed tireer avanti !!! Sgo: Popà, la mèstra a scola la s’ha spieghee che gli Estensi dàp 4 an ed teremoot, i s’in ràt i caioun ed ster a Freera e i ein gnu a steer a Modna Pul: Sgorghi, descarr bein a mood, as diis che il terremoto non era confacente al loro tenore di vita...ma laasa finir ed descarrer too peder cl’era adree a feer un descors séri... San: Breva Polly, a vliva dir che quand a sàm rivve chè incoo, as sam un poo pers a sgirandler per al stredi ed la zitee, e in di angol dal stredi ancàra transennedi, ai ham veest dal persouni, per lo piò anziani che con i dii rampinee in dal ramedi, i guardeven ded là per zercheer ed riveer ai ricord di sacrifézi ed toota ‘na véta. In di soo occ a s’alziva la sicuràza d’an vàder mai piò qual ca gh’era stee prèma... E po’ giree l’angol ai ham vest di ragazoo che i zugheven e per fortuna ai ham capii ca gh’è ancàra speranza... e adesa lasem ca me sfoga... Cittadini ed La Mirandla, sàmia Sandrone e la Pulonia all'edizione 2012 di Francia Corta che è gnuu chè Giovanni Rana, l’ha magnee i maccheroni al pettine, lò subét l’ha fat un arghégn, perché al penseva che al li fésa al barber, mo quand agli ha sentii, a gh’è gnuu al gàzi ai occ... L’ha invidee al rezdori a partir cun lò per ander in America soquant dè... Sgo: I marii dal rezdori i han fat finta ca gh’in despiasess, ma sàta sàta i feven bàca da reder, i given che per l’onor ed la Mirandla i eren dispost a ander a l’ostria per al teimp necesari... o an’sàmia gli eredi dei grandi condottieri come Giulio Cesare, Pico Della Mirandola, Giuseppe Garibaldi, e Maino Benatti, che i han faat la nostra storia... e alora seguàm al soo eseimpi e avanti coi carri... Sgo: Mo al sendeg Benatti l’è in scadeinza, in dl’eticàta a gh’è scrét “ da consumarsi preferibilmente entro Maggio 2014... Pul: An crader ca sia tant facil perder un sendegh come Maino, mè a so che al’s preseinta candidee anc per un eter mandee... per adesa am sàmbra che al principel antagonista la sia ‘na dàna,... dimàndi aguerida e determineda... A vàd c’am guardee con dal fati ghégni... Come, an me vrii menga der da intender cann’al savii menga chi l’è... mo l’è soo muiera cla n’in pol piò ed fer la vedova bianca, in dal seins che tra riunioun, incounter, deliberi, visiti istituzioneli, inaugurazioun, giunta, cunséli, ricevimeint, ... la và seimper in bianc !!! San. Al Séndegh Benatti a gh’è gnuu la manzòla a forza ed feer dagli inaugurazioun, oramai al g’ha una manualitee, a taier con al forbsi, che una déta di alta moda al l’ha contattee perché al sarev in gred ed tagliare un capo... Sgo: Un cap ufézi? San: Ma noo, s’et capii, un capo d’abbigliamento.. Sgo: Al problema l’è che al forbsi moderni an tinen menga al fil come quàli ed ‘na volta e ogni tant al vreven... Gu...Gu... Pul: Affilate, as diis affilate... sta bein in campana an tè Sgurgheghel...mo l’è mei ca cambiàma descors, aiò savuu Pul: Aiò sintii dir che chè a Mirandla a gh’è na sorta ed scamòmmia come al pieeghi d’Egitto,-al zinzeli al gh’éin seimper stedi, -adesa a viver sàta al tandi è saltee fora anch un quelch piooc, -quelch an fa a gh’è steda ‘na tempesteda ed quàli cativi, mo cativa daboun,-e po’ al teremoto,-ai prém ed Magg a S. Martino Spino ‘na tramba d’aria... me a farev screver ‘na làttra da Maino per al pedreteren a vàder se almeno al ve schivsa l’invasioun dal cavalàti... San: I lavor ed la ricostruzioun i èin tachee, dimandi cà agli èin stedi demolidi, ma dimandi cosi agli èin stedi inauguredi, 6 scooli, 4 palestri, la cesa pruvisoria. Tanti stredi averti a la circolazioun, in via Luosi i han fat un gran disner per festeger al ritoren ed la streda a la normalitee. è stee inauguree al nov municépi, a gh’era un stòs ed geint cl’era andeda a vàder dove i avreven lavuree i impieghee comunel, aria cundizionedapultrunzèini cun al rodi-angolo relax.. Sgo: Anch perchè mè a cràd che se un quelchidun as séin persuner come i Ebrei in Egét, e al vol turner a cà soo, vueter a i lasee ander ... o no? Sgo: Agh manca sol al sunador ed piat ed la banda cal gira per i curidoor a tgnir desdee i impieghee... San: Tè Sgorghi t’è pers un’etra ucasioun per taser... a giva che in un an agh’è stee almeno 4/5 avenimeint a la stmana, grazie a 100 e pasa asociazioun . A m’arcord ed toot chi balunzein mulee in aria cun i mesagg dai ragazoo dal scooli elementer , e al Feri, Mirandolandia, la festa dal volontariee, Langhiran e i soo salòm, circa 5000 persouni agli han impii la piaza dal Comun, e inzéma al pelch è pasee un zintuner ed musicésta e cantant. Pul: Tes bèin melalengua. Epure mè a sò anch che rispet a l’an pasee a gh’è na quelch impalcadura ed piò e un quelch palaz ed meno...e 4 o 5 rutàndi novi... Sgo: Quàsta l’è steda na scelta sanitaria, sicome a l’an pasee a s’è vest che era chersuu al cunsòm ed vein, per eviter che i Mirandles i ciapésen la bala, igh la fan ciaper a girer datoren al rotàndi, acsè almeno in patésen menga ed fedég San. Mo sa pèins che cun toot qui che i éin gnuu chè per via ed la gastronomia, gh’era propia bisàgn che un come Bottura al gnésa chè a fer al zampòun, che a l’avivi invitee vueter 500 an fa, in un’eter mumeint storic che an vla pasevi menga tant bein... Mo quand a peins a Letta che in dla soo pasegieda al s’è fermee davanti a l’inézi ed na via e l’ha pruméss che l’avrev tiree via l’IMU in dla préma cà ... Sgo: Sé, sé, a gh’è stee un Mirandles cl’ha tachee a picer al man e a sbraier - bravo... bravo... - quand i g’han dmandee perché al sbraiésa tant fort, al g’ha rispost :- Mè a stag a l’inézi ed la cuntreda, la prima casa l’è la mia –... San: Te Sgorghi et toren a descarrer quand a tal dég po mè... Per i Mirandles che is lameinten perché chè an gh’è mai gninta, mè am sun toolt al sfézi ed toor toot i giornee vec ca g’han in cà ... Sgo: I giornee che la mama la drova a fer sò i ov quand al li vànd. Pul: A m’arcord che a l’avam vest anca nueter in televisioun, un’emozioun !!! toot al spetacol a sam armes mòt toot e tri Sgo: A sàm armes mòt in 4, anch al diretor ed l’orchestra l’era Muti... San: Ecco Sgorghi cun quàsta t’è tuchee al fànd... Fam al piaser et taser ancàra per 5 minut che po’ at las sfugher cun al sport... a proposit ed sport, aiò sintii che a l’inaugurazioun ed la palestra ed via 29 Maggio è gnu Franco Bertoli al capitan ed la squedra ed volley over 50. Lor i disen d’eser i vecchietti della pallavolo... see ... i èin ancàra boun d’ander fora da la reda fin a l’umbreghel... vacca!, am vin ancàra al magàun quand a peins a la Panini ed 30 an fa... Pul: See ai too teimp... Prema ed fer i salut, a voi descarer ed Data Net, dàp al teremoto i han asunt 6 dipendeint, 27 e acsè i èin rivee a 37!!! La nòva sede l’è steda inaugureda la stmana paseda. Ecco un di tant eseimpi che i dimàstren che la geint ded chè l’han n’ha menga bisàgn ed lezioun ed véta da nisun, e che nisùn a vàgna chè a dir ed tireres so al mandghi !!! Complimenti all’amministrador deleghee e fondator Trionfini. Sgo: Un nome un destino, an psiva menga ciameres Depressi... Popà, adesa a voi parler ed sport... Dounca, dap la tragedia ed la squedra ed calcio ed 4 an fa, per al futball, a tira ‘na bròta aria, con i zoven a sàm in tono minore, méi ca lasàma cascher al descors. Invece con al patinagg, dàp aver saltee i campionee dal 2012 per via dal “sqasoun” i campionee italian dal 2013 i éin stee un gran sucess, brev, avanti acsè anch per l’an ca vin!!! E pò la Carlotta Ferlito, gran breva e béla ginnasta, mè a la vàd in televisioun in” vite parallele”... l’è gnuda chè a regaler un defibrillador a la palestra ed via Fermi. Am sàmbra che ormai agh n’avidi 11, bisàgna che a tgnidi in alenameint gli addetti all’uso, ogni tant fee gnir un smalvoun a quelchidun... Anch al moto club, con 330 iscrett tra am e dàn, i fan radun motociclistic e auto, a gh’è i vigil che i se sfreghen al man, sa fam la statistica, su 330 sozi, vot mai dir quanti multi agh selta fora? Difati ti vàd spàs girer datoren a la stazioun ed Cavidole indove a gh’è la sede dal Motoclub. Adesa è scupiee la moda dal Nordik Walking, et vàd dal fili ed caminador che con in man di bastoun i van ed baun pass e a sàmbra che i faghen dan sci di fondo, as dis che al muvimeint di braz e dal gambi i faghen boun a la circolazioun. Al sposi adesa al van a fer la spesa con al zaino in spala e con al racàti in dal man, al telefonein in saca e agli auricolari in dagli uràcc, al guinzai dal cagnin atachee con un moschettoun a un’anela ed la zengia dal zaino, i cagnin piò pìcol i ariven a cà sfilunee, al dàni ed la nostra epoca al g’han seimper piò impàgn. San: Bravo Sgorghi, adesa a tacàm a fer sò i fagot e andam vers cà, ma prèma ed saluterev, a voi direv che aiò fat quater ciacher con al voster vulcanico dott. Borelli che al m’ha dett che di stòdi importan i han dimostree che dàp 50 an dal teremoto, ancàra al 75% ed la geint la tàm la catastrofe, e la vostra per importanza l’è steda la 3° dal mànd. Pensee, 2 generazioun ed geint spavinteda. A gh’è sol una manera per vinzer counter al terror, ster insàm, tooti agli ucasioun agli éin bouni, al zogh, al tomboli, al funzioun religiosi, al volontariee, agli associazioun sportivi, insàma continuee a fer qual che avi fat dal 29 ed magg dal 2012 fin adess. Con al paroli dal voster dott. Borelli nueter av salutam toot quant in masa e chisà che an gla cavàma a strulgher queel per turner a cateres prèma ed novàmber dal 2014!!! Ivan Turci 28 · n. 23 - dicembre 2013 amarcord Premi popolari e cartelle "fai da te": così si dimenticava la miseria Le tombole degli anni Cinquanta Le serate di sabato e domenica i "castellani doc" si ritrovavano a casa Gavioli La tombola era uno dei giochi preferiti per passare le serate al Castello Pico negli anni ’50, soprattutto il sabato e la domenica. Quasi sempre utilizzavamo come sala gioco la cucina dei Gavioli. Data la scarsità di soldi da spendere, le vincite erano piuttosto basse: 5 lire con l’ambo, 10 con il terno, 20 con la quaterna, 30 con la cinquina e 50 con la tombola. Se però i giocatori non erano numerosi, i premi venivano dimezzati. Coprivamo i numeri sulle cartelle utilizzando dei pezzi di cartoncino. Una domenica sera ci ritroviamo in parecchi, con la famiglia Gavioli al gran completo: il padre Ervè, la moglie Diva, la nonna Luigia, le figlie Isa e Vanna, i fratelli Ettore (nella foto in alto a destra), Adriano, Francesco e Mauro, lo zio Amadio. Ci siamo anch’io con i miei familiari, assieme alle famiglie Maini e Gandolfi. Arriviamo all’ultima partita della serata e aumenta la tensione in sala perché ad alcuni mancano pochissimi numeri per fare tombola, addirittura tre giocatori aspettano un solo numero. A me, purtroppo, ne mancano tre e quindi sono fuori gioco. E così, visto che mi viene da starnutire, mi giro volontariamente verso il tavolo ed esplodo due sonori starnuti che fanno volare via diversi cartoncini. La tombola viene sospesa e i giocatori, soprattutto quelli che aspettano un numero, me ne dicono di tutti i colori…Quando non si giocava a tombola ci inventavamo altri passatempi, visto che a quei tempi non c’era la televisione. Salendo all’ultimo piano c’era la cabina di proiezione del Cinema Pico. L’operatore era Cesare Rebecchi (foto in alto a sinistra) castellano doc, che aveva studiato un modo che permetteva anche a noi “clandestini” di vedere i film proiettandoli contro il muro. Ci faceva entrare in cabina, raccomandandosi di non fare confusione. Passa un po’ di tempo e una sera bussano alla porta della cabina. è Riccardo Piccinini, il proprietario del cinema che chiede a Cesare se per caso è quella la sala del cinema. L’operatore diventa tutto rosso e si giustifica: «Puvren, in gan minga sold, cusa possia far? (Poverini, non hanno mica soldi, cosa posso fare?)». A questo punto interveniamo noi rivolgendoci a Piccinini: «Al film le bel, sat vol i nostar nom a ti dem, quand aghe i sold, at dem nacont (Il film è bello, se vuoi ti diamo i nostri nomi e quando abbiamo i soldi ti diamo un acconto)». Gli scappa da ridere e ci risponde: «Siamo già pari, non fate confusione e pubblicità, altrimenti la maschera la metto qui». Poi, sempre sorridendo, se ne va. Ogni giorno ne inventavamo una nuova. Avevamo scoperto che mescolando le caramelle di potassio con la polvere di zolfo e poi colpendole violentemente con un oggetto piatto come una piastrella, si provocava una grossa esplosione. Così quando avevamo qualche lira da spendere andavamo alla farmacia Pico ad acquistare questi materiali. Una sera al cinema Pico trasmettono un film del terrore. Noi siamo sotto il porticato e decidiamo di provocare un mega “botto”. Pericle Ferri, Rino Pedretti, Germano Maini, Ettore Gavioli si svuotano le tasche e creano un bel mucchio di caramelle “esplosive”. E quando tutto è pronto, io e mio fratello ne aggiungiamo altre sei senza farci vedere dagli altri. Mescoliamo il tutto e poi prendiamo un bel sasso piatto appoggiandolo sulla “pira” così ottenuta. Ci guardiamo negli occhi. Nessuno sembra avere il coraggio di farla esplodere. Si fa avanti Germano: «Agh pens me con la scarpa (Ci penso io con la scarpa)» dice con determinazione. Appoggia il tacco e buummm!!! Si ode un frastuono infernale. A Germano vola via il tacco della scarpa e si ritrova bruciacchiata anche la gamba del pantalone. Quelli che sono al cinema corrono fuori urlando impauriti, temendo che sia esplosa una bomba. Anche la caserma dei carabinieri, a quei tempi in piazza Marconi, si svuota con i militari che corrono tutti sotto il porticato per vedere cosa è successo. Ovviamente non trovano più nessuno. Siamo fuggiti in un baleno. E’ stata l’ultima volta che abbiamo usato quel materiale, spaventati dal devastante effetto ottenuto. L’unico che ci ha rimesso è stato Germano. Quando si è presentato a casa, senza il tacco della scarpa sinistra e con i pantaloni bruciacchiati, sua mamma Laura gliele ha suonate di santa ragione con una scopa… Quirino Mantovani associazioni Gli Sdocet cercano nuovi amici per continuare ad aiutare la scuola Un momento dell'iniziativa benefica degli Sdocet Sdocet (Società Docenti Organizzatori Cene e Intrattenimenti) addio? Forse, si vedrà. Le porte sono spalancate per accogliere forze nuove, tecnologie moderne per arrivare là dove il “passaparola” non basta più. è stato bello ritrovarci a Villa Tagliata di Mirandola lo scorso 30 novembre, così numerosi e con tanta voglia di raccontarci. Ottima la cucina, numerosi, anche se semplici, i premi della lotteria, molti preparati da noi a costo zero. Il ricavato ci permetterà di acquistare ancora materiale didattico a favore di uno studente che quest’anno terminerà la scuola media e che era la finalità prioritaria del nostro ritrovarci. Un contributo sarà devoluto per la ricostruzione della nostra amata scuola elementare; una piccola goccia in un oceano di difficoltà. Tutti se ne sono andati con un fiore, una semplice viola del pensiero; pensiero che si fa ricordo di una giornata trascorsa in amicizia ed armonia e speranza di rivederci ancora e continuare nella nostra opera di solidarietà a favore della nostra “Mirandola tutta ruinada”. Eola n. 23- dicembre 2013 · mirandola L'esposizione è aperta tutti i giorni compresi i festivi La buona stella di Monica Morselli 29 brevi UN VOLUME SULLE CORRIERE Sarà visitabile fino al 7 gennaio nella Bottega di via Volturno la mostra della pittrice Alcuni momenti dell'inaugurazione della mostra. Sotto, Monica con il padre Giorgio Morselli Il mirandolese Fabio Casini ed il carpigiano Alberto Giglioli ricercano materiale sulle corriere che hanno fatto servizio nella Bassa (nella foto un automezzo della ditta Valenti), per un volume di prossima pubblicazione. Chi avesse foto o altri documenti può contattare il cell. 349/6644857. Il materiale verrà scansionato e restituito. ARCHEOLOGIA NEI CASTELLI Potrà essere visitata fino al 7 gennaio 2014 “La buona stella”, la mostra di pittura di Monica Morselli inaugurata a Mirandola lo scorso 7 dicembre presso “La Bottega di Giorgio Morselli”. Tante le persone presenti all’iniziativa che ha contribuito ad animare un angolo di via Volturno e a richiamare gente nel centro cittadino. L’esposizione è aperta tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Monica Morselli ha conseguito il diploma di maturità d’Arte Applicata presso l’Istituto d’Arte di Bologna sezione Decorazione Pittorica nell’anno scolastico 1983/84. Ha poi conseguito il diploma di laurea di primo livello in “Arti Visive” indirizzo decorazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna nell’anno scolastico 1987/88. Nel 2000 ha frequentato il corso “Illustrare una storia con l’acquerello” condotto dall’illustratrice di libri per l’infanzia Donata Dal Molin Casagrande. Nel 2001 ha frequentato il corso di illustrazione incisione tenuto Si intitola “Archeologia nei Castelli di Modena” il volume realizzato dalla Provincia di Modena grazie al contributo del Circuito Castelli di Modena, di cui fanno parte anche i Comuni di Finale Emilia, Mirandola e San Felice sul Panaro. Il libretto, con traduzione in inglese, intende valorizzare un patrimonio che oggi, per quanto riguarda la Bassa, appare gravemente ferito. LABORATORI BIMBI DA 0 A 3 ANNI dall’artista Maurizio Olivotto organizzato da “Fondazione Mostra” Sarmede di Treviso. Attualmente frequenta il Corso di Laurea Magistrale in Storia dell’arte Medievale presso la Facoltà Dams di Bologna ed è docente di arte e immagine presso la scuola media “Montanari” di Mirandola. Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali ed esposto le sue opere in varie località italiane. Le iscrizioni del laboratorio per famiglie e bambini da 0 a 3 anni “Genitori ai primi passi” vanno effettuate entro il 31 dicembre 2013 all’Ufficio Nidi del Comune di Mirandola, collocato in via Giolitti 22 o tramite posta elettronica al seguente indirizzo: lisa.camponogara@ comune.mirandola.mo.it. Per ulteriori informazioni contattare il numero 0535/29773. L’iniziativa si svolgerà presso il Nido La Civetta di via Gobetti dal 15 gennaio, il mercoledì dalle 16,30 alle 18,30. 30 · n. 23 - dicembre 2013 area nord Il serpentone su due ruote è partito da una San Felice... gelata Due renne, 30 Babbi e tanti giochi sport Natale sui pattini coi campioni Molto positivo il bilancio della prima edizione organizzata da Bikers e Alessi Bici Due Renne, tre Babbe Natale e una trentina di Babbi: è questo il bilancio della prima edizione di Babbinbici, la pedalata a tema natalizio organizzata da Bikers per l’Emilia e Alessi Bici. Nella migliore tradizione dei Bikers emiliani, che lo scorso anno hanno portato a termine il MirandolaL’Aquila in mountain bike, anche questo evento era finalizzato alla beneficenza. Il lungo serpentone di Bikers è partito, domenica 15 dicembre, da San Felice, dandosi ritrovo presso Alessi Bici, per poi dirigersi speditamente, anche per scaldarsi dalla temperatura sotto lo zero, verso Mirandola dove sono stati ricevuti davanti al nuovo municipio di Mirandola dal Vicesindaco e Assessore allo Sport Enrico Dotti, per un aperitivo e lo scambio degli auguri di Natale. Da lì la missione dei Babbinbici è stata trovare il maggior numero possibile di bambini a cui donare i piccoli giocattoli che avevano portato appositamente, e quindi via verso il centro commerciale “Ipercoop della Mirandola”, un passaggio davanti alla chiesa al termine della Messa domenicale e, ovviamente, in piazza Costituente, per poi tornare verso San Felice e ripetere il giro per il centro Foto di gruppo per Babbi, Babbe e renne dei Bikers storico, sempre alla ricerca di piccoli a cui donare un sorriso. E la reazione dei bambini? Inizialmente impauriti da quest’orda di Babbi pedalanti e poi felici di ricevere in regalo un sorriso e un giocattolo. I Babbi si sono poi diretti nuovamente presso la sede di Alessi Bici, dove Alessandro Alessi, il titolare del negozio, ha offerto loro un pranzo ristoratore con ricavato in beneficenza. Babbinbici è un progetto di Bikers per l’Emilia e Alessi Bici realizzato in collaborazione con il MegaTeam Mtb. Roberta Guerzoni mirandola Il 2 febbraio la Sgambada Domenica 2 febbraio si svolgerà a Mirandola la 42° edizione della Sgambada, “storica”gara podistica non competitiva, organizzata dal Gruppo Sportivo dilettantistico Maratoneti Mirandolesi, in collaborazione con il Comune di Mirandola. Il ritrovo è fissato alle 8 in piazza Costituente, da cui alle 9 ci sarà la partenza. I percorsi previsti, interamente asfaltati, sono di 1,6 km, 2,8 km, 5 km, 7,1 km e 13,6 km. Saranno premiati i primi 40 gruppi con un minimo di 10 iscritti. A tutti i bambini verrà consegnata una medaglia. La manifestazione si svolgerà con qualsiasi condizione atmosferica. Per i gruppi le iscrizioni vanno comunicate entro sabato 1 febbraio ai numeri: 333/1213386; 345/5147663 o 0535/34064. Per le classi di elementari, medie e degli istituti scolastici superiori le iscrizioni sono da effettuare entro venerdì 31 gennaio, sempre ai numeri sopraelencati, attraverso lista di gruppo. Per i singoli le iscrizioni sono aperte fino a 10 minuti prima della partenza. Due ore di grande pattinaggio e il palazzetto dello sport di Mirandola gremito di spettatori hanno caratterizzato l'edizione 2013 di “Aspettando Babbo Natale con i Campioni”, l'appuntamento ormai tradizionale in vista delle festività natalizie organizzato dal Settore Pattinaggio della Polisportiva G.Pico, presentato quest'anno da Giacomo Borghi di Radio Pico, media partner dell'evento. Numerosi, come di consueto, i campioni di livello nazionale e internazionale ospiti della manifestazione, durante la quale si sono esibiti anche tutti i giovani atleti del Pattinaggio Pico, che in questa stagione sportiva conta già 70 iscritti, tutti tra i 4 e i 17 anni. Presenti allo spettacolo, oltre ai dirigenti della società mirandolese Antonio Franciosi e Franca Ganzerli, il Vicesindaco e Assessore allo Sport del Comune di Mirandola Enrico Dotti; Andrea Abate e Iseno Mannini, rispettivamente coordinatore e responsabile della Lega Provinciale Pattinaggio Uisp; Milena Prandini, preside dell'Istituto Superiore Statale “G.Galilei” di Mirandola. Proprio il “Galilei” in queste settimane ha avviato una collaborazione con il Settore Pattinaggio della Pico: le studentesse del Professionale Indirizzo Moda confezioneranno infatti i costumi che le atlete della Pico indosseranno durante le loro esibizioni in occasione del prossimo “Trofeo Mariele Ventre”, appuntamento di livello nazionale in programma, per l'edizione 2014, il 25 gennaio a Modena. Sopra, una un'immagine di Enrico Forapani-Foto Attualità Marchi n. 23- dicembre 2013 · sport Mirandola e Carpi si ritrovano dopo un percorso molto diverso Il derby del terremoto chiude il 2013 L'annata ricca di emozioni della Stadium scrive l'ultimo capitolo Per la pallavolo mirandolese si sta per chiudere un anno ricco di emozioni, ma l’ultimo capitolo di questo 2013 sarà scritto domenica 22 dicembre a Carpi, quando la Stadium scenderà in campo contro i padroni di casa della Cec, in quello potrebbe essere ribattezzato come il derby del “terremoto”. Nel maggio del 2012 entrambe le squadre militavano nel campionato nazionale di B1. Per la Stadium era stata una stagione nefasta, piena zeppa di troppi infortuni, culminata con la retrocessione. La Cec invece, proprio in quel periodo, si stava giocando i play off promozione. La scossa del 20 rese inagibile il palasport di casa, mentre quella del 29 mise fuori uso quello di Reggio Emilia, dove la squadra carpigiana aveva trovato ospitalità. Quando il ritiro dalla competizione sembrava l’unica strada percorribile, arrivò l’ospitalità di Cesenatico, che rese possibile l’incredibile cavalcata verso la storica promozione in A2. Un sogno purtroppo destinato a rimanere tale, visto che l’impianto di Carpi, ritornato nel frattempo agibile, non era omologato per la massima serie e la dirigenza della società rinunciò al titolo, volendo fortemente rimanere a fare pallavolo nella Città dei Pio, nonostante altre piazze si fossero fatte avanti. E’ servita tutta la passata stagione a rimettere di fronte le due squadre modenesi. La Stadium, al termine di una stagione in cui non era scontata nemmeno l’iscrizione, mirandola Grande festa per il minivolley Venerdì 20 dicembre presso la nuova palestra di via 29 Maggio di Mirandola, alle 16, si svolgerà la tradizionale festa di Natale che tutti gli anni la Volley Stadium organizza per i piccoli atleti del minivolley. Quest’anno l’iniziativa rientra, come seconda tappa, nel torneo organizzato da Stadium Mirandola e Universal Carpi con la partecipazione di società di Comuni limitrofi come Concordia, Soliera, Correggio eccetera. Alcuni giocatori della B1 della Stadium Mirandola e della Universal Carpi, assieme alle atlete della Volley Stadium di serie C, faranno da testimonial alla manifestazione che sarà allietata dalla musica di Radio Pico e a cui prenderanno parte il Sindaco Maino Benatti, oltre alla forte palleggiatrice della Lui Jo Modena Vittoria Prandi ex Volley Stadium. è riuscita a riguadagnare la B1; la Cec invece non è riuscita a bissare la promozione in A2, ma è stata comunque protagonista di un grande campionato. Ora entrambe si stanno dando battaglia nel girone A del terzo campionato nazionale, Carpi nei quartieri alti della graduatoria, Mirandola in quelli meno nobili della lotta per la salvezza, per cui i punti in palio prima della sosta natalizia avranno un significato speciale, soprattutto per i tanti ex che oggi vestono la maglia della Cec. Primo fra tutti l’allenatore Luciano Molinari, che a Mirandola è stato giocatore, vice allenatore e preparatore atletico, per poi passare allo schiacciatore Giovanni Bellei, terzogenito di una famiglia di pallavolisti mirandolesi che nella Stadium sono cresciuti e da lì hanno spiccato il volo, senza dimenticare Andrea Dall’Olio, palleggiatore figlio d’arte del grande Pupo, Lorenzo Casadio e Luca Zaghi, che per diversi anni hanno vestito i colori gialloblù. Paolo Neri 31 pallavolo «Il fascino della sfida» è un mirandolese doc, nato e cresciuto nella Città dei Pico, dove da ragazzino ha cominciato a schiacciare i primi palloni nella palestra comunale di via Brunatti. Con la Stadium ha fatto tutta la trafila delle giovanile, fino a vestire la maglia della prima squadra. Poi la scelta professionale di sedersi in panchina, dove è stato assistente di Simone Zucchi, preparatore atletico e coordinatore dell’area tecnica della Volley Stadium femminile. Luciano Molinari (foto) classe 1974, da otto anni guida la Cec Carpi ed è oggi un tecnico stimato ed apprezzato a livello nazionale, ma è inevitabile che la partita contro Mirandola abbia un sapore speciale. «Il derby per me è sempre una partita molto importante con un fascino particolare. In tutti questi anni di sfide contro la Stadium ho imparato che è una partita aperta a tutti i risultati, a prescindere dalle rispettive posizioni in classifica con cui le due squadre vi arrivano. Ricordo che nell’anno della nostra promozione in A2 la Stadium era inguaiata nella lotta per non retrocedere, ma il match di ritorno giocato a Mirandola fu una battaglia durissima. Non c’è niente da fare, sarà sempre una partita molto sentita».
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