Rassegna stampa n030/12009
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Rassegna stampa n030/12009 6 novembre 2009 a cura di C o m u n i c a z i o n e e Immagine ( C r i s t i n a Evangelisti) m EADER Ai Mercato nel Ciiisto Cfioiltcsto Il programma offre opzioni strategiche alle sfide del buslncrs e soiuztonl pratiche da usare In questo mercato che cambla 11 Novembre 2009 M l h , HcWI Principe di k v o b ~rn~iihtslrhoderrtor~ liiclldeno fra (Ifi I i t r l ilq.uioin U i r a r t ~ u i Gian Paolo &Me IUnigtnii V11 t R n1.1,'(i- Altuhiara nilir Edmrdo Merenda Carlo Nort R ~ y . 4 ,\.,:>.l* hr.iJ ul P , . i 4.8 .I 81, UnlCwdtI Fdmllr F i n i n c i ~ g Brnh I p A - F . i . 4 i:..iii. 0.1 f llmm l' I k#tll,a. l , Data: 3 I / I - - I 0/09 - - -- - I - 2tore - " P - - . - L pagina: i 5 - - -- La miccia accesa dei mutui Usa Passato il ciclone subprime, potrebbe toccare ora alle altre tipologie di Mario Marglocco o10 le bolle di sapone scoppiano senza fare male. E quelladel mercato immobiliare americanonon è stata una bolla di sapone,come ricordano KennethRogoff eCarmenReinhart nellororecentissimo libro sulle crisi finanziarie. Dal '6 al 2006 il prezzo delle case è aumentato-inAmerica del 92%,più di tre volte l'aumento reale del 26% accumulato in oltre un secolo, tra il 1890 e il ig$. (Thistime isdifferent,Pnnceton ~ n i v e r s i t ~ ~ r e s s , m g , p a g gÈsta.2~). ta un'oscillazione di proporzioni inaudite. Con la benedizione della Federal reserve a suo tempo. Scoppiata la bolla, inscacco c'è tutto il mercato bancario americano,dovei primi cinque istituticontroUano il va dei 2oomila miliardiin valore nozionale di derivati detenuti negliUsa,inparte notevole legati ail'irnmobiliare privato e ai suoi circa iirnila miliardi di mutui. Anche molte banche europee hanno un destino legato alla casetta nel viale alberato di Palo AJto. La spinta distruttiva dei mutui subprime, concessi a suo tempo a chi dava garanzie nonottirnali,perchécosì voleva lapoiiticae la bramosiadicomrnissioni,èvalutataacirca 500 miliardi di dollari e in gran parte ha esaurito i suoi effetti nefasti. Queiia ci&a è andata, o sta andando, bruciata. I subprime sono stati il detonatore, non la causa vera, della crisi finanziaria del z o g - w w , dovuta al deficit di regole e all'eccesso di debito, subp-irnee non, immobiliare e non, e che va ben oltre le dimensioni totali dei mutui di questo tipo concessidal 2000 al t c q (1.300 miliardi circa). Com'è noto, l'orgia dei mut u i . ~la facilità nelconcederli, è frutto della cartolarizzazione, degli Mbs (Mortgage backed securities) e dei Cdo (Collateralizad debtobligations), della possibilitit cioè di rivendere subito il mutuo stesso,specialità di Wall Street,trasformato inderivati. Ma non cisono soloi subphe.Altre cate gorie di mutui a tasso variabile,gli alt-a e gli option-urm, arrivano a circa ~ 4 0 miliardi, 0 possono ora generare insolvenze per circa 600700 miliardi (si veda Il Soley Ore del i2 aprile) e stanno incominciando da alcuni mesia mordere.Comeper isubprime,sitratta quasi sempre di mutui con rivalutaione delle rate dopo alcunianni.Il momentodelb veritaarriva con laseconda tranche deUe rate, nettamente più alta in genere. E poiché si saquantescadenze amvanogiomopergiorno, si può tracciare la curva del rischio, che solo ne12012 si abbatterà (siveda ilgrafico). In più, la dsoccupazione sta portando a un aumentodelle insolvenzeanche fra i mu- S tui tradizionali, anche a quelli a tasso fisso. Esarà l'andamento del mercato immobiliare, che ha perso finora oltre il 3006 dai picchi di tre anni fa, e del mercato occupazionale, a decidere fino a che punto la morsa sarà dolorosa. Washington ha un programma per aiutare i mutuatari in difficoltà. Ma finora ha aiutatopiù che altro le banche. Su un patrimonio abitativo totale di i25 milionidiedifici.75milioni sono diproprietàediquesti circa il 68wo,cioècirca52 inilioni, ha un mutuo. La perdita di valore delle abitazioni&statain tre anni de13m mediamente, anche se esistono forti differenze fra stato e stato. e potrebbe aumentare. Se arrivasse ai 4096, indicava ad agosto uno studio di Deutsche Bank convinto che potrebbe sfiorare il 45~0,metà dei titolari di mutuo, cioè 26 milioni di famiglie,avrebbe il valore dellacasa infenoreaquello del mutuo. In questi casi, continuare a pagare implica uno S ~ O R O ~ S ~ C O ~ O oltre ~~CO che , economico. Epoichb spesso non C'+ statoanticipo cash,se non irrisorio, la cosa più facile è restituire la casa e andarsene, cosa possibile con le norme americane in quasi tutti gli stati. Anche con scenari meno severi, il Center for responsible lending, un centro d'analisi dalla parte del cittadino, prevede entro il2004circa 13milioni dipignoramenti. con una fortissima escalation. Tra i1 lugiio 2007 e l'agosto 2 0 0 9 le case pignorate sonostatei,8milionie le procedureawiate 59 milioni. Siamo giit ora a quattro volte la media storica «Il problema è che le regole attuali non incoraggiano le banche né a modificare i termini del prestito né a pignorare, cose che entrambe consentirebbero di stabilire ilvalore di reaiizzo del mutuo. edell'immobile», dice John P. Hussman, presidente di Hussman Funds, e attento osservatore del mercato immobiliare. per le sue ricadute finanziarie. i.ebanche, se possono, preferiscono aspettare, per non registrare perdite troppo forti. Mache il mercatopossarisalire B un'iliusione. Ci sono circa 3mila miliardi di dollari in mutui legati a case chevalgono menodeldebito immobiliare contratto. Circa 4.000,s miliardi di valore sono stati cancellati dal crollodeiprezzi dallostockimmobiliare,nspetto ai picchi del 2006,secondo l'ultimo Flow of funds deila Federal reserve. Se poi si aggiunge che le famiglie. tra immobiliare e risparmi legati almercato-piani pensione soprattutto - hanno perso dall'inizio m g circa 13mila miliardi di dollari di asset; e se si aggiungechel'impatto delleseconde tranche di alt-aeoption-armealtrodeve ancora i 11 soie 2 Q r e pagina: 15 e ns"td- -_ .- _ ._ - - . - - . - -. farsisentire,e che moltefamigliesmetteranIn un sistema dove la titolarità del muno di pagare man mano che scatterà la se- tuo è spesso di terzi che hanno investito conda epiù cara t ranche di pagamenti men- nei derivati, i rapporti con i mutuatari sono sili, è difficile immaginare un mercato che gestiti in gran parte attraverso contratti di noncontinui acadere. servizio o Mortgage-servicing rights (Msr). In molti hanno chiestointerventi pubbli- controllati alla fine al 56% da solo quattro ci per aiutare le famiglie a restare nelle case gruppi secondo Inside mortgage finance. ed evitare il disastro. Esiste un programma. un centro di analisi di Bethesda: Bank of Making home affordable, varato ad aprile America, JP Morgan Chase, Citigroup c con 75 miliardi presi dal programma Tarp Wells Fargo. I quattro istituti gestiscono (aiuti alle banche, 700 miliardi) e che do- moltipiùmutuidi quanti ne abbiano, cartovrebbevenereincontro a 7 9 milioni di fami- larizzati, in portafoglio, e nel terzo trimeglie,secondo il Tesoro. Finora ha funziona- stre hannoavutosugli Mrsperditesensibito 1entamente.Testimoniandoin Congres- li, causa mancati pagamenti. so.vari consulenti legali eattivisti hanno inQuesto nonostante il Tesoro sia stato, dicato casi precisi di banche che rifiutano la per la rinegoziazione di mutui spesso non negoziazione - piuttosto selettiva perche ancora definita,molto generoso con le banesclude ad esempio chi non paga in quanto che. Gli incentivi vanno infatti più a chi ha disoccupato - anche quando i contraenti ne concessoogestisceilcredito che ai mutuahanno pieno diritto. Le banchespessoprefe- tari. Dai dati del Tesoro sulla gestione riscono mantenerea libro il valoreoriginale Tarp, risulta che a tutto il 30 settembre la dell'immobile,che nonaggiornarloai valori maggior parte dei fondi finora impiegati di mercatorapportandoa questi,in parte, il non sono andati a finanziare prestiti intenuovo mutuo. I1 risultato è che solo wmila grativi, ma a risarcire le banche, fra cui andei trernilionidimutui chepotrebberoveni- che protagonisti della piùsfrenata corsa dere modificati lo è stato finoradawero, men- gli anni scorsi come Countrywide, la californiana Carrington Mortgages, Saxon tre 36zmilasono in prova, per tre mesi. «A ripulire questo disastro finanziario Mortgage, che facapo a MorganStanley,la nazionale, poi, sono spesso gli stessi che Ocwen bancial della F1orida.e uncentinahannoavuto un ruolo nelcreare lasituazie io di altre, a volte già trascinate in giudizio ne»,dice ChrisAdarns,giomalistadella ca- o sanzionate per avere in passato raggirato tena McClatchy,proprietaria tra i'dtro del i loro clienti. In totale hanno giA incassato, Miami Herald (Florida e Califomia sono le dalTesoro, q miliardi e6~milioni.piùspicaree più colpite) e del Kansas City Star, e cioli. Oltre un terzo del disponibile. Se la l'unica istituzione giornalistica che segua casa era il cuore del Sogno Americano, il risveglio è amaro. con assiduità il dramma dei mutui. .,.................................................................................................... IL RUOLO DELLE BANCHE Gli incentivi del governo sono andati in gran parte a risarcire istituti a volte già trascinati in giudizio per aver raggirato i clienti _ - -.. - - - Il Sole Data: 3 i / i 0/09 . - ore - . - Pagina: i --- - l 5 -. Le difficoltà del mercato immobiliareamericano RINEGOZIAZIONEDEI MUTUI/I I n miliardi di dollari al mese O Option adjustable rate DSubprime O Alt-A O Prime O Ageng Option adjurtable rate: mutui che consentono di modificare l'importo della rata; Subprime: mutui concessi a soggetti senza requisiti di mlvibilita; Alt-A: mutui concessi a soggetti non insolventi ma che presentano un alto profilo di rischio; Prime: mutui concessi a soggetti solvibili; Agency: mutui garantiti dalle agenzie Fannie Mae, Freddie Mac RiNECOZWIONEDEIM U M P Dati in percentuale 100 'O8 '07 1 '09 '10 '11 '12 '13 '14 '15 '16 IPIGNORAMENTI Case unifamigliari; i n percentuale 79 I '81 '83 '85 '87 '89 Fonti: Credit Suisse, Hussman Funds; Tarp '91 '93 '95 '97 '99 'O1 '03 '05 '07'09 - . .- .. -- ---- -- - -- - -- - - - -- - ... - pagina: i 8 Assicurazioni - - 2008, l'anno della svolta La redditività in calo spinge verso nuove strategie Tante sfide e una situazione di mercato finanziario difficile cono stati i due fattori che hanno fatto cambiare il modo di fare assicurazioni vita sul mercato Italiano nel 2008. Ecco come si sono mosse le compagnie. L1 L'addidirettore e lilmg N el numero di n o v e ~ b r e come , di consueto, il Giornale delle Assicurazioni pubblica la prima parte delle tradizionali graduatorie dcl settore assicurativo, che mettono in fila le compagiiie per i risultati otteiiuti nei rami vita e danni. Qucst'anno, le classifiche sono state affidate alla societa Nmn, che le ha composte utilizzando e incrociando i dati dei bilanci 2008 delle aziende assicurative con sede in Italia. Le graduatorie saranno pubblicate in tre diverse puiitate: la prima riguarda il ramo vita: la seconda, prevista per il numero di p L'uscita dai tunnel Anche in Italia il settore vita non è stato immune alla applicazione delle 5 nr*: rescue, recovery. rebalancing, regulation e reform (salvataggio, ripresa, riequilibrio, regolamentazione e riforme). dicembre, sarà relariva ai rami danni; la terza, inserita nel Giurnnb dellehicuraziuni dei prossimo ~erinaio,si occuperà dci rami, dal credilo e caueioni alla tutela legale. RAMI VITA IN CALO Le ciassifiche del 2008 scontano gli effettl della crisi. L'ultimo trimestre dello scorso anno h a infani penalizzato pesantemente il settore: operatori importanti del mcrcnto. fra cui Cnp Unicredit vita. lna Assitalia. Eurizon vita. Popolare vita, Ugf assicurazioni. Zurich investments life. hanno cliiuso I'escrcieio con una perdita significativa di bilancio. Particolarmente colpito il ramo vita, un business che negli ultimi 20 anni aveva dato grande soddisfazione e risultati consistenti allecompagnie. e che ai & improvvisamente trasformato nell'*anello deboassicurativa. Il volumr l e dell'iiidustria ~ dci prenii incassati h a subito tin calo, pari mediamente a poco meno dei 10% sul 2007. e la nuova prodiizione si è iidotta di circa il 1.8%.Ttitiavia. lo scenario di fine 2008 non I! stato uniforme: s e si guarda ai risultati delle circa 80 compagnie monito rate emergono andamenti di sviluppo. di redditintà e di efljcienza abbastanza diversificati. DUE TENDENZE Per segmentare gli operatori, e interpretare al meglio gli indicatori di bilancio che sono emersi, e quindi necessario esaminare il mix di portafoglio e le varie strategie di crescita seguite dalle compaanie nel 2008. Second o questa analisi, a far emergere più difficolta sono state siciiramente le compagnie di assicurazioiic coli uiia f o r ~ eesyusizione sulle polizze index linked. P e r esempio, Intesavita ha visto il proprio busincss index linkcd crollare nel corso dcl 2008: i premi incassati sono stati appena di 85 milioni, contro gli 1.1 miliardi del 2007. Stesso discorso vale Dcr Cnp Unicredit vita, la cui ~>iodiizioiieiiidex 2008 non ha superato i 122 milioni, 1.6 miliardi del 2007. Il crollo verticale (lei prodotti finanziarizzati ha causato una conseguenza piuttosto prevedibile: dopo il fallimento Lahman Urothers. gran parte degli assicura. tori ha dovuto sospendere le vendite dei prodotti index linked, lasciando la distribuzione bancaria senza valide alternative per il cliente. Alcune banche, infatti, si s e no trovate a gestire il gap lasciato da questi prodolii; in alcuni casi sono d o v u ~siar re ulerine- nella produzione, almeno fino alla tarda primavera 2009. perché non sapevano che altro vendere di attraente per il cliente. Il inoiivo 6 serriplice: alcune di queste banche non disponevano di buoni prodotti a gestione separata. Non e un caso che nell'ultima parte del 2008 (e ancora nei primi mesi del 20091 siano stati effettuati reswling di prodotti o lanciate nuove offerte sia con provvista di attivi, sia del tipo Lradizionale. Uiia scelta, questa, su cui si C puntato soprnttutto per raccoglicrc la clientela lasciata «a piedi- dallc polizze index linkcd. Lr motivazioni di vendita erano basate soprattutto sulla garanzia prcstata dalla compagnia e sui costi limitati di ingresso e di gestione. 1~ compagnie che. invece. si sono affacciate al 2003 con un business mix inag. Gm la crisi, i, ceov@gnie srmo state costrettea dz@ndm la pr@ credilrilihì, conzunicandoai clienti IImo nuouo modo dì opmre gionnenle orientato sui prodotti tradizionali. come Weanza, Ailianz. Aviva e Reale Mutua. non hanno r e ~ i s t r a t oimportanti cali di produzione. né pcrdile di bilancio. MENO RISCATTI La capacita di ritenzione del business da parte degli assicuratori vita sembra essere stata migliore rispetto al 2007.1 riscatti anticipati sono diminuiti (n livello di pane1 monitorato) rnediamentc di circa il 10%. Ciò 6 dovuto principalmente all'andamento iiiccrto dei mercati finanziari. ma anche alla inaricanza di politiche aggressive da parte di alciini operatori, incapaci di far Tiitela perle i n d a linked Nei primi mesi del 2009, Poste vita (sotto. l'amministratore delegato Maria Bianca Farina) ha siglato un accordo con le associazioni dei consumatori. per offrire un'ulteriore tutela a i sottoscrittori di polizze index linked. "-. "" Ir- sposiiirc l a clientcln (la uii pro. (lotto all'alli'o (lirispiirniio 8cxstiIo. Nel 2008 nlcuiic c o n i ~ ~ i i ~ i i i c . coiiic- poi' c~srrnl>ioh a - M l l s vi- ..'' tii. Iiaiino attualo ~ l r i i t c g i che ~. avrvaiio ~ i r o p r i i I'obit*ttivo i (li . , iiiiiiiiiiizriirc~i riscatti (la p;irttb tltblln clien\rla. clriincndo iinii niiovii assc~tall~riitioii.Con uno scol)o ben prrciso: cl<.varr irviicliiii<.iiti tlelle ~ c s t i o i isc.l>aratr. i Alciine iiiii)resc ~xsiciirativt~. lo scorso aniin. haniio soifcrio ver b (liimportaiili riscatti nc.1 rii. iiio V: invili iiivvstitoii rorp>i'a11%Iiiinrio c'hirslo (liliquitlarc. i lorv coiitratti a fronte (liun cvnt~isici(lidifticoltit d i accesso al credito. I n o ~ i i raso. i tliil 2008. I;i iii;ig~ior 1>iiri(*drllc coiiipigiiic si i. attrrzxiita p r r inoniioriirc (.VI-niiiiili ~)crcliteclovute allii vi-iidiia (lisoiiiiiii- coiisistrnii d i uiiivi. ciiisatii (la iiii flusso r i l r vaiitc (liriscaili da parte della clieiiicln. lu stress trst ricliiesto Oall'lsvap rnl>l>rc. s(*iila. p<!r ~seinpici.iin buoiio sti'uiiii~iilo d i ~ l t ~ r i o rcontrollo. c. ' REDDITIVITÀ Anche la situazione della redditività ha presentato un quadro preoccupante. Solo 21 roriipagiiie sii 82 inoiiitoriìie nel piiiiel Iia i.liiuso il I,ilaiicio i n iililc. Ix s p ~ ~ s(li t -ginstione di.1 p;inel, i. vero. sono i n (liiiiinuxionc~ni<~diiiiiirnic di MisUTazbne &i risdri Dal 2008. le C-ie bnno iniziato a investire pesantemente sul nsk management. Generali. per esempio. ha affinato ip q x i madelli interni di misumziw dei rischi. con paticdare riferimento al cakolo del nsk capital. Indtre ha messo a punto una politica di rideiimizianedelk garanzie, con I'oòiettiuo di diminuirne il Msto e ilrischio. A destra. Giouanni PerissiWto, amministratore delegato della compagnia triestina. f Più baspawenza Dopo b crisi, molte compagnie hanno puntato - m .-. l alla trasparenza, evidenziata con la pubblicazione di codici etici. Astimoco (a fianco, il direttore generale Enrico Pollino) e Ugf le compagnie più atiive in questo campo. circa il 10.5'?,sul 2007. RI;i c.ii) iiori fii sorriclei'c* Ic c o i i i p i i ~ i i i r ;nclln i~iiin~icii1)iiitc. dei ciisi. il f<.iioiiic*nci I. <loviiio ii iin iiiiiioribiiiil>atto (1t.i c.osli l>ri~vvigioiinlicoiisc~ i i i ~ r iiilla t c flcssioiir drlln raccoltn. Il~>roblrinii pii1 iiiil)orraiitr tlell(b striiirgic 7iHF1<*lahor;iic. tlallr ;iricii(le irssiciiriitiv(. i- stato. < I i i i i q u ~<li ~ . sost(.iirre lii rcdtlitivittt. I.. a t i i l ~ ~ r o p o s i l le o . iiiil)rrse d i nssic.iirnzioiir sono sliilts rostrelt(~ad iip ~>li(-;irt.tina corii-shock. S~COIICIO il priiicipio (Irllr -ciiiqiir i-). (rcscrri,. rrcncrr!. rehnla>,rii~g. rcgirlnrin~ic ucfi,rni. valc iiclirc. ziilvii\aggio. ripi'rsii, ricquilibrio. regolaiiirntiizioiic r riftri.iiir). A cniiibiai-c i n niotlo radicalr & siaio. 1)riiiie tli tiitto. il niix (li1)rodotii in porrak>glio:da un lato. li.polizze* iiiiit c iiitlex Iiiikc.d xoiio stiite t r i i v o l t ~tlai ~ riscaiii r <\;li sii~.crssivisii,. iilla sottosrri<ion(~.che Iinrino praiir; iiiciitr riincrllato ~~~~~~sii ~>rudotti; cl;iIl';i, tro. I(.offerti- li'n(li~ioiiali (polizzr riiiii. I) sono ~ > r r l ~ o l r i i t c n i e ~tornatc it(allo r i biilia. MANOVRE CORRETTIVE Co. me si 6 detto, le compagnie hanno cambiato radicalmente la loro offerta vita. tornando ai prodotti tradizionali. &In ;! esst-rr rivoluzioiiiit~inoli G stato ~oltantr . S.S' I ~ ~ l & ~ . il niix (lipor lafoglio. Lc exit-ii(li' CI. tive. infatti. hiiniici s r r l t ~tli i iiiiitiir<. aiiclic. I'appri>i*cio 1ie.i confronti rlcl iiicrc;iio. de g l i iiitrrrnr(linri t. (Iclla rlirntcla. Priiiia iireii iiiil~ortiiiiti.sii ciii l(* conipa giiie vita Imnno ii~iaiiitoii iiivcslirc pcs:iiiti.iiicnte (lo1 2008 C stalo il risk nranagc»ie>rt. (kncrali. per csciiil>io. Iia affiiiato i propri iiio(lel1i i i ~ t ~ r di i i i ~ i s i t r i i ~ idvi ~~ie r i s r l i i coi\ p:tr\icolarr rifcriineiito al calcolo del risk cupital. Iiiollrc~Iia nicsso ;i piirito iina poliiicii d i ricleiinizione d c l l ~ . giiranzic. con l'obiettivo (licliiiiiiiuirne il coiitu e il rischio. Il gruplx) I l 8 1 Iiii i11vrc.e i s i i i u i t i ~spctcilici cr)iiiitati rischi d i gi'iippo. coiiir 1)<'r r s r i i i p i o il coortliiiiirnciito gentiniir o y ~ rativi de1I'Alni. uiio clegli siriiiiiriiti (ligliv<.riiiinrts (lei risclii. Allo st~.ssoIciiiliii, nel 2008, Iiiilaiiriiilo uii p r o ~ c t l riir o consi.iite d i valiilarc I'iìssorbiinriito (lirapiiale c.orrrtitc r prosl)rttico. il ~ n a r k croirsit stcrtt ovbrddcd culrrr r il r a l r r ~i ~ t forcr. Oltrc a r v i d ~ ~ i i z i i iirrischi, r il sellorc- )in <lovuti>iiffi.oiitiirr a11i.h~iiii'iil~riixfidii. tiiiroi'a Roddticla~sici I I Le compagnie con un business mir maggioimente orientato ai prodotii tradizionali, come per esempio Alleanza. Allianz. Aviva e Reale Mutua. non hanno registrato ne importanti cali di produzione. n4 perdite di bilancio. A fianco, Iti Mihalich, presidente di Reale Mutua. A sinistra di Perissinotio, Massimo Yichaud. amministratore delegato e direttore generale di Allianz Italia. Data: 03/ I 1/09 pagina: 1 8 Assicurazioni &M-- - - - .- p - L piu iirtliiii. IS ciok (lucllii di rlifvn<lr.rc1ii propria crcdibiliii cociii~nirnn<lo i11 iiierciiio, iii distribiitori ;ti clicnii un iiitovo iiiotlo (li ol>rrar(.. I>aa;iio s i i tli5cipliii;i. l>riiclciiz;i i, su unii ~x~liiicii sosiriiibilt- (li gcsiionts del i-iscliio e tlcgli iiivc~iiiiic.iiii. In iiiolii casi (coi~ic.C suc.c.cs.;« iii Assiliinc o t! iwl Rruppu L K O . Ic coiiil)a~i\ic.I ~ i i i i da iio riiiforzn~otluesiri straiegiii elabor;iiiclo ~ x ~ etici. l i ~ l.'(-x i I.l~ti[~oI, in ~):iriicot;ii~~~, ha inii-ocloiio la "Ciii'iii t1c.i riili)i-i..tli KruI)l>i). coinvolgen(1o aiichc r;i~~~)i'r';c~tilii~izt~ <I<,i Ii.aiti <la loro ?iollosi.ritli. l)rt~priagctiii. Anclie alirv coiiip;i~iiirtiaiiiio I>iiiiiaici 11 2008 i.sliito. tliiiiqiir, iin anno fonilii sii aaioiii iiiivririiiiiii p r r diiiiiisii,nre al iiirntnlr I)cSror~iiiiizzirc~ Iti crr-jciiii soste. ni<*rciito(e si~~)ralliilit~ iii coiisiiiiiatiii i) [,i iiibilc. (felle azieiide assiciiriitivtbnc.1 ieiiiwhrielii tlel loro i~ioclotli lavorare. Posics vi pri: <la uii iiiiiio n q\icSstaI)artt!. Ilbiissiciini tii. 1x.i rsc.iiil)io, ha siglaio iici priiiii nirsi xioni liiinno farlo i,io)io per iiiialiornrr il tiri 2001) 1111 iic~.or<lo con Ic iisxciciaxioiii proprio mo0o (li lavorare soprntiiilio tic-i t l ~ roiisiiniaiuri. i pc.r offrire ~ i i i ' i i l r 'Ic .'iore roiifri~riti(Irl nic~rciiioc tloi roiisiiiiiaiori. iiiiela d r i soitoscritiori (li ~>olizzciiirlrx \.lolic coinpii~iiielianiio dirtiiarelo. giii linkrtl. blciitrc- tlallii firic [Icl IOMKi kòiiclin- iici bilanci 2008. 1'iiiit.nxioiir (li sviliil~l)iirc ri;~S i i Iia aiiiviiio sul proprio sito iiitcriic:~ ~>rotloiiidivrrsi. I'rinin trii tuiic*il gruppo il xt.rvizio E.istrutlo r ~ i ~ nt ~oi - i i a rL'itu. per L'gI. clic, riliortn I;i ~)i'trpri;iiiiicsnxionr (li coiisc.iitirts ai clienti (li rictici-r. iiifi~riiiii- vciitlf-rc ~>,-otl»iti('on i i r n innggiorc. coiilzioiii. iigxioriiaie s u basc iiivnsil(..siii coli- poneiitr assicuriiiiva. m Molte aziende assicurative si sono impegnate per far crescere la rete, in modo garantire una migliore consulenza ai clienti Sbrte* ti~ S C ~ * O Nel 2008 &une compagnie, carne Axa-Mpsvita. hanno attuato mtegie che avevano I'obieltivo di minimizzare i riscatli da parte della clientela, . definendo una nuova asset allocation. Con uno scopa ben precisa: elevare i tendimenti delle geslioni separate. Sopra, Frédéric de Caidois, amminkbtae delegatodi Axa Mps.
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