Insights dal mercato mutui inglese
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Insights dal mercato mutui inglese Supporti di Business Intelligence NEWSLETTER N.15 – LUGLIO 2009 Supporti di Business Intelligence NEWSLETTER N.15 – LUGLIO 2009 Contenuti ● Erogato Mutui torna a crescere: +17% a pag.3 giugno ● Consulenti Creditizi, non disperate … “Continuerete ad essere il cuore della distribuzione” pag.4 ● Mutui acconto Primo Acquisto: £32.000 pag.5 ● Fisso o Variabile? Meglio il Tracker ● … Ma i mutuatari preferire il fisso di pag.8 continuano a pag.7 ● La Vetrina dei Nuovi Prodotti dal mercato pag.9 Erogato Mutui torna a crescere: +17% a giugno L’erogato mutui è cresciuto del 17% a giugno, passando da £10.5 miliardi di maggio a £12.3 miliardi di giugno. base annuale si vede che l’erogato del mese di giugno è sceso del 48% rispetto a £24.8 miliardi di giugno dell’anno scorso. Ma il Council of Mortgage Lenders ha attribuito l’aumento a fattori stagionali e ha detto che il restringimento nell’offerta di mutui, la crescente disoccupazione e la limitata domanda di consumi non porterà a particolari miglioramenti. Paul Samter, economista del Council of Mortgage Lenders, ha dichiarato: ”La crescita nell’erogato registrata nel mese di giugno riflette fattori stagionali e questi possono ben supportare i volumi di erogato a livelli moderatamente più alti rispetto al resto dell’anno.” L’erogato totale si è mantenuto stabile a £10.5 miliardi nei mesi di aprile e maggio e le erogazioni nel secondo trimestre dell’anno hanno complessivamente raggiunto quota £33.3 miliardi, ammontare che risulta essere invariato rispetto al primo trimestre 2009, che è stato senza dubbio quello con il risultato più negativo dal primo trimestre 2001. “Ma gli effetti combinati di una politica del funding più restrittiva, un numero ridotto di banche operative, un mercato del lavoro più debole e una domanda di consumo più limitata è probabile che possano ostacolare ogni significativo e concreto miglioramento.” “Comunque” – ha aggiunto – “Le nostre previsioni di un erogato mutui pari a £145 miliardi per quest’anno restano invariate” Osservando però i dati relativi all’erogato su 2008 Erogato (£ mil) Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre 23.843 24.945 19.868 17.687 19.048 Novembre Dicembre 14.345 13.690 2009 Erogato (£ mil) e Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno 11.780 9.988 11.488 10.524 10.506 12.300 Fonte: Elaborazione NMG su Mortgage Strategy e dati Council of Mortgage Lenders – 20 Luglio 2009 NEWSLETTER N.15 – LUGLIO 2009 3 Consulenti Creditizi, non disperate …“continuerete ad essere il cuore della distribuzione” Gli intermediari manterranno all’incirca la stessa quota di mercato nella seconda metà del 2009 rispetto al 2008. Secondo quanto diffuso dall’Intermediary Mortgage Lenders Association (IMLA), le stime del Council of Mortgage Lenders hanno rivelato che i mutui erogati attraverso il canale intermediari nel primo trimestre dell’anno, vale a dire la stessa proporzione che aveva nella seconda metà del 2008. Ha poi aggiunto: “I consumatori apprezzano questo canale e lo fanno chiaramente anche le banche. Difatti, nonostante tutte le turbolenze del mercato, un certo numero di banche ha rafforzato i propri rapporti con il canale intermediari. Le sfide saranno ancora molte ma dal nostro punto di vista il mercato degli intermediari continuerà ad essere il cuore del mercato della distribuzione dei mutui”. Le stime hanno mostrato infatti che il 70% dei mutui primo acquisto, per volumi, sono stati originati dal canale intermediari nel primo trimestre 2009, mentre nel trimestre precedente avevano raggiunto quota 68%, i mutui per chi cambia casa attraverso il canale consulenti creditizi sono passati da quota 56% al 58% nello stesso periodo. Il direttore esecutivo di IMLA, Peter Williams, ha dichiarato: “Le persone apprezzano il servizio che la comunità dei consulenti è in grado di fornire e questo è il motivo per cui Voi Consulenti siete i primi a cui molti clienti si rivolgono per avere un mutuo.” Il problema, ha aggiunto Williams, è che negli ultimi mesi, con la crisi, il mercato dei mutui ha avuto dimensioni pari alla metà rispetto a quelle che aveva quando il mercato era in condizioni normali, quindi ora i Consulenti si trovano a lavorare duro per via del business così ridotto sul mercato. Fonte: Moneymarketing – 16 Luglio 2009 Mutui Primo Acquisto: £32.000 di acconto La ricerca realizzata da moneysupermarket (www.moneysupermarket.com) mostra che il cliente al primo acquisto in media oggi ha bisogno oggi di dare un acconto di £32.000. NEWSLETTER N.15 – LUGLIO 2009 La ricerca mostra che il 16% dei mutuatari primo acquisto pensano di contrarre un prestito per coprire il costo dell’anticipo, mentre il 25% ha già risparmiato per questo. 4 Il 13% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni sta pensando di diventare proprietario di casa per la prima volta negli ultimi 12 mesi. Ma il numero di mutui disponibili è precipitato del 60% nell’ultimo anno e di solito viene richiesto un acconto del 25% o più per la maggior parte di questi prodotti – esiste però un margine di scelta, se avere un acconto di meno del 10% e niente se si ha meno del 5% da versare, ha reso noto moneysupermarket. Louise Cuming, capo dei mutui di www.moneysupermarket.com ha dichiarato: “Contrarre un prestito per pagare l’acconto sul mutuo è una mossa azzardata e si deve evitare anche se questo significa ritardare l’acquisto della tua prima casa”. prezzi e il 6% sul fatto che vedranno i mutui al 100% tornare sul mercato. Poi ha aggiunto: “E’ facile capire perché solo il 13% di chi ha meno di 34 anni sta progettando di entrare in possesso di una casa al momento. La necessità di dare un acconto sul mutuo anche piuttosto elevato sta portando molte persone fuori dal mercato”. “L’ossessione legata al capitale che ha coinvolto le banche negli ultimi anni ha colpito duramente i mutuatari primo acquisto. Le banche hanno bisogno di concentrarsi di più sulla valutazione della convenienza di un mutuo caso per caso e meno sulla misura dell’acconto se effettivamente sono interessate al miglioramento del mercato”. “Tutti quelli che contraggono un prestito stanno in realtà contraendo un mutuo 100%. Non solo la banca preposta ad analizzare la pratica rigetterà l’applicazione qualora scopra l’origine dell’acconto ma questo è anche un grande rischio per il mutuatario – le uscite mensili saranno più alte e ciò significa che c’è una possibilità maggiore di trovarsi a non poter più rimborsare le rate del mutuo. Alcuni potenziali acquirenti al primo acquisto non sanno che fare e aspettano, il 14% ripone le proprie speranze nella possibile discesa dei Fonte: Moneymarketing – 17 Luglio 2009 Fisso o Variabile? Meglio il Tracker Ray Boulger, manager di John Charcol, storica società di mediazione creditizia ha dichiarato che il tasso fisso sta cominciando a diventare troppo costoso mentre i mutui trackers pare siano la scelta migliore se uno riesce a cavalcare l’onda del base rate. lasciato invariati i tassi e alcuni, tra cui Northern Rock, hanno invece aumentato i loro tassi fissi e come risultato molti di questi sono ora troppo cari”. Giugno ha visto salire il costo dei mutui a tasso fisso, con molte banche che hanno incrementato il tasso fisso a 5 anni di circa l’1%. “Nell’ultimo mese a seguito della combinazione di mutui a tasso fisso più alto e tassi swap più bassi, lo spread tra gli swap rate a 5 anni e i tassi sui mutui si è ampliato di circa l’1%, che è un’amplia fluttuazione in così poco tempo”. Boulger ha dichiarato: “Dalla fine della scorsa settimana alcune banche, tra cui Woolwich, Lloyds TSB/Cheltenham & Gloucester, Halifax e Britannia hanno annunciato piccole riduzioni di 0,1% - 0,3% in alcuni tassi fissi, tuttavia in generale le banche hanno nei casi migliori “Durante lo stesso periodo il LIBOR a 3 mesi è sceso da 1,25% a 1,01% ma i tassi sui principali mutui tracker non sono cambiati. Quindi il premio sul tasso tracker iniziale che ora è da pagare per assicurarsi la protezione sul tasso d’interesse offerto da un tasso fisso a 5 anni è NEWSLETTER N.15 – LUGLIO 2009 5 salito a oltre il 2%”. Boulger ha reso noto che i tassi del mercato monetario sono calati nell’ultimo mese per via di una revisione da parte del mercato di quanto tempo sarà necessario per uscire dalla recessione e quindi per quanto tempo i tassi d’interesse resteranno bassi. Ora se il Bank rate resterà basso (anche se non necessariamente allo 0,5%) per almeno 2 o 3 anni e la visione generale è che il rischio che l’inflazione torni presto è scesa, nonostante ciò i 2 fattori sembrano essere strettamente legati. In più ha aggiunto: “Il 25 Giugno, durante l’ultimo incontro, la FED ha annunciato che ha deciso di tenere il Federal Funds rate da 0% a 0,25% per un periodo prolungato di tempo. Gli economisti attendono che Ben Bernanke mostri come la FED uscirà dalla più grande epoca di espansione monetaria nella storia e questo potrebbe avere un significativo impatto sul mercato USA”. Boulger ha poi aggiunto: “Quello che accade negli USA è molto importante anche per il nostro mercato e come previsto ora va pagato un premio per un tasso fisso a 5 anni e il tasso iniziale sui mutui tracker è salito a più del 2%, questo vuol dire molto di più rispetto all’attuale scenario di mercato dei tassi d’interesse. Quindi molti tassi fissi ora stanno cominciando ad essere costosi e quelli trackers generalmente sono preferiti dai mutuatari che non hanno bisogno della garanzia e della sicurezza del tasso fisso. Troppo dell’aumento anticipato dei tassi d’interesse è ora dovuto ai tassi fissi”. “I tassi trackers che offrono oggi la miglior soluzione sono quelli che durano per tutta la vita, o quelli con nessuna penale di rimborso anticipato, come HSBC o una bassa penale, per esempio Woolwich e Abbey, o in alternativa quelli con l’opzione “droplock” (che permette di passare al tasso fisso senza penali), che viene offerta da Nationwide e da RBS. Ognuna di queste opzioni permetterà ai mutuatari di essere liberi di passare al tasso fisso senza significativi costi quando i tassi fissi cominciano di nuovo ad essere attrattivi.” Fonte: Mortgage Strategy – 16 Luglio 2009 … Ma i mutuatari continuano a preferire il fisso Secondo Bank of England, le banche starebbero cominciando ad alzare di nuovo i tassi d’interesse sui mutui dal momento che la domanda supera la loro capacità di finanziare mutui e prestiti. Sono stati 51.100 i mutui effettivamente rilasciati per comprare casa a giugno, mentre a maggio erano stati appena 45.000. Questo è quanto ha riportato Bank of England nell’ultimo studio mensile che ha realizzato. Si tratterebbe del più alto livello di erogazione dall’inizio dello scorso anno e quindi questo NEWSLETTER N.15 – LUGLIO 2009 sarebbe anche un evidente segno stabilizzazione nel mercato immobiliare. di Comunque lo scorso mese ha visto molte banche incrementare i tassi sui mutui che avevano applicato ai mutuatari, rendendo così molto più costoso l’accesso al credito e minacciando di scoraggiare una progressiva ripresa. In parte questo riflette l’aumento nel costo del funding durante il corso dell’attuale crisi finanziaria, come Bank of England ha dichiarato, così anche le attese che i tassi 6 d’interesse saranno più alti in futuro. Tuttavia alcune banche hanno dichiarato che un aumento della domanda di chi intende comprare casa ha permesso loro di incrementare i tasso d’interesse sui mutui a tasso fisso oltre all’aumento negli swap rates, cosa che determina i costi delle erogazioni. “Le discussioni con le maggiori banche in UK hanno indicato che, per alcuni, il più recente incremento negli spread può aver riflettuto la forza della domanda per i mutui a tasso fisso relativamente alla loro capacità di finanziarli.” Si legge nel report. I risultati sono in linea con quanto risulta dalle indagini del Royal Institute for Chartered Surveyors che hanno mostrato livelli record di interesse nell’acquistare le case, dal momento che le attuali transazioni sono leggermente aumentate. Quest’anno i mutuatari hanno scelto di contrarre mutui a tasso fisso, che hanno pesato per circa il 70% dei nuovi mutui a maggio, complice la paura per il futuro dell’economia e siccome cercano di conquistarsi i vantaggi derivanti da un Bank rate record di 0,5%. Le conclusioni che si leggono nel report di Bank of England provengono da un’indagine mensile, che comprende le maggiori banche presenti in UK il cui business pesa per circa il 65% del business complessivo, per il 70% del business mutui e per il 50% del business credito al consumo. E i finanziamenti alle imprese? Il report di Bank of England ha mostrato che le nuove erogazioni fatte alle imprese britanniche sono rimaste a livelli piuttosto bassi come all’inizio dell’anno. Fonte: The Financial Times – 21 Luglio 2009 Business Mix dei Consulenti: cresce la quota Protezione Home of Choice ha registrato un incremento dell’11% nell’offerta dei prodotti di protezione durante il secondo trimestre dell’anno. Il giovane network di mediazione creditizia fatto da Consulenti “multi-tied” (che quindi possono vendere i prodotti di più società) ha reso noto che le vendite nel primo trimestre 2009 sono cresciute del 4% rispetto all’anno prima, mentre le vendite nel secondo trimestre sono complessivamente aumentate dell’11%. E naturalmente si parla dei prodotti di protezione legati ai mutui e ai finanziamenti e Home of Choice offre i prodotti di Bright Grey, Friends Provident, Legal and General, Scottish Provident, Aviva, Pioneer e Partnership. Il vicepresidente di Home of Choice Richard Coulson ha dichiarato che i risultati raggiunti rappresentano il livello migliore nella vendita dei prodotti di protezione da quando l’azienda è nata nel 2005. Ha dichiarato: “Le ragioni di questo incremento consistente sono fondamentalmente tre: NEWSLETTER N.15 – LUGLIO 2009 7 1. 2. 3. Abbiamo espanso la nostra offerta di protezione rispetto all’anno scorso Molti Consulenti si sono concentrati esclusivamente sulla consulenza mutui ma la situazione di mercato li ha incoraggiati a diversificare i loro redditi L’attività di training che noi forniamo ha un peso enorme sull’attività dei consulenti che devono pianificare investimenti/finanziamenti per i propri clienti Home of Choice ha anche reso noto che cresce il reclutamento della società, aumenta infatti il numero di chi si unisce al network e che vuole vendere prodotti di protezione ai clienti. Fonte: Moneymarketing – 14 Luglio 2009 NEWSLETTER N.15 – LUGLIO 2009 8 La Vetrina dei nuovi prodotti Nationwide: mutuo 125% per chi cambia casa Nationwide Building Society ha da poco introdotto un mutuo che consente ai mutuatari di essere finanziati per un valore pari al 125% del valore della casa che stanno comprando. L’offerta vale per i clienti esistenti che hanno un bilancio negativo del proprio finanziamento e vogliono cambiare casa, vale a dire che il valore della loro casa è inferiore rispetto all’ammontare da loro dovuto per il mutuo. Nationwide ha dichiarato che questa è un’ottima offerta, almeno per chi si trova in questa condizione. I mutuatari possono solo prendere a prestito fino al 95% del valore della nuova proprietà, quindi hanno bisogno del 5% di acconto. Nationwide copre la differenza negativa tra il valore della casa e l’ammontare dovuto per il mutuo e questo fa sì che la quota totale di finanziamento non sia mai maggiore del 125%. 7,48% per il 95% del mutuo e 7,98% sulla differenza negativa. In molti hanno apprezzato la nuova offerta prodotti di Nationwide. Il capo dei mutui di Moneysupermarket, Louise Cuming ha dichiarato: “In questo momento in cui le politiche di erogazione così caute e restrittive stanno portando indietro il mercato immobiliare, l’approccio di maggior flessibilità di Nationwide è il ben venuto. “Mentre noi siamo perfettamente consapevoli che altre banche stanno offrendo prodotti simili a quelli di Nationwide “sottobanco”, Nationwide è la prima banca a promuovere un prodotto come questo. Forse questa operazione di Nationwide potrebbe aiutare altri a seguirla e a ricorrere a questi prodotti alternativi alla luce del sole”. Per esempio se il valore della proprietà di un mutuatario è pari a £200.000 ma ha un mutuo per £220.000, allora è possibile che il mutuatario si sposti nella casa con un valore di £250.000, dando un acconto di £12.500. Nationwide coprirà i £20.000 di differenza, ciò significa che l’importo del nuovo mutuo sarà ora pari a £257.000, che vuol dire un mutuo che copre per il 103%. Per un mutuo a 3 anni il tasso d’interesse è pari a 6,73% per il 95% del mutuo e 7,23% sulla differenza negativa rispetto al precedente casa di proprietà. Per un mutuo a 5 anni il tasso è invece pari a Fonte: Moneymarketing e BCC News – 9 Luglio 2009 NEWSLETTER N.15 – LUGLIO 2009 9 - Mutuo 4 Anni a Tasso Fisso Tasso Dovuto: fino all’85% del valore dell’immobile – 6,58%; fino all’80% del valore – 6,38%; fino al 75% del valore – 5,78%; fino al 60% del valore – 5,28% Finanziamento Minimo: £25.000 Finanziamento Massimo: fino all’85% del valore per un massimo di £500.000, fino al 60% del valore per un massimo di £1m Altre Condizioni: rimborso del capitale fino al 10% per un anno senza penali, perizia gratuita sugli immobili di valore superiore a £2.5m, nessuna spesa legale o £250 di liquidità Costo per il cliente: £995 Costo di riscatto: 4% del valore del mutuo per i primi 4 anni Guadagno per l’intermediario: dipende dalla banca Fonte: Moneymarketing – 24 Luglio 2009 - Mutuo Opzionale 2 Anni a Tasso Fisso e poi Tracker Tasso dovuto: 3,99% Durata del Tasso Fisso: fino al 31 Ottobre, 2011 Durata del Tasso Tracker: per tutta la durata del mutuo Finanziamento Minimo: £5.000 Finanziamento Massimo: fino al 70% del valore dell’immobile senza limite massimo Altre Condizioni: restituzione del capitale fino al 10% per anno senza penale, nessuna spesa legale o £200 di cashback nel caso si rinegozi Costo per il cliente: £999 Costo di riscatto: 3% dell’ammontare ripagato nei primi 4 anni Guadagno per l’intermediario: soggetto a negoziazione Fonte: Moneymarketing – 13 Luglio 2009 NEWSLETTER N.15 – LUGLIO 2009 10 La Newsletter è anche on-line su www.simplybiz.it NEWSLETTER N.15 – LUGLIO 2009 11 Supporti di Business Intelligence NEWSLETTER N.15 – LUGLIO 2009 Per informazioni contattare: Alessandro Bey NMG Financial Services Consulting Tel. +39 02 76317567 Email: [email protected]
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