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Voci dal Sud
Anno IX° - n. 12 - Dicembre
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rw w w . s o s e d . eu
2013
Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
OMAGG IO
Euro 1,55
L’ intera vita dedicata all’abolizione dell’Apartheid
E’ morto Nelson Rolihlahla Mandela - E’ stato un politico sudafricano, primo
Presidente a essere eletto dopo la fine dell'apartheid nel suo Paese e
premio Nobel per la pace nel 1993 insieme al suo predecessore Frederik
Willem de Klerk
Voci dal Sud
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Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
Voci dal Sud
... ai quattro venti
Periodico indipendente di Attualità, Storia
e Cultura
Rassegna stampa dai mass media
Reg. Tribunale di Palmi
nr. 01/05 (fasc. 183/05) del 28/4/2005-2/05/2005
Fromo Editore - Rosarno (RC)
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Impaginazione telematica
fromor
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Foro competente: Palmi
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Sommario
Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
Editoriale: di Franz Rodi Morabito
pag 4 - Una strana lettera a Babbo Natale !
pag 5 - L‘immigrato secondo gli inquirenti non è morto per il freddo
pag 5 - A breve bando per i lavori di messa in sicurezza ospedali di Polistena
e Gioia Tauro
pag 6 - Intervista a Maria Carmela Greco , Presidente di “NuovaMente“
pag 8 - Restano bloccati dalla neve in Sila due piemontesi salvati con il
nuovo sistema via sms
pag 9 - La prima Bibbia in ebraico fu stampata a Reggio Calabria
pag 10 - La “Concert Band” di Melicucco sbarca a San Pietro !
pag 11 - Urge riaprire la Cittanova–Zomaro I sindaci chiedono un tavolo
tecnico
pag 12 - Il premio Oscar Green 2013 a Rosarno
pag 13 - Bruno Ienco agli eredi «Prendetevi cura di villa De Leo»
pag 14 - Viaggio a villa Pietrosa scoprendo Leonida Repaci ...
pag 15 - Inaugurata dal Governatore Scopelliti una camera iperbarica
più efficiente dopo i lavori di restauro
pag 16 - In Italia c’è crisi ma i politici se ne fregano ed acquistate 210
nuove auto blu blindate.
pag 17 - Rinnovo patente, da gennaio il sistema cambia
pag 18 - Ecco il nuovo riccometro
pag 19 - Alitalia : Concluso l’aumento di capitale, Intesa San Paolo è il
nuovo socio
pag 20 - Tutto trama contro gli agrumi calabresi?
pag 21 - Gli agricoltori bloccano il Brennero in difesa dei prodotti made in
Italy
pag 22 - “mozzarelle blu”’: Accurati studi e ricerche di laboratorio individuano ceppi batterici !
pag 23 - Truffata per un Suv, condannati venditore e notaio
pag 24 - Privacy a rischio su Facebook: un “baco” può rivelare i contatti
personali
Bpag 25 - anda larga in Italia: la qualità è peggiorata negli ultimi due
anni: è allarme !
pag 26 - Nuovo incredibile record della Minivan Suzuki elettrica!
pag 27 - Laboratorio Noel, a caccia di onde
pag 28 - Tumore alla prostata, meno casi al Sud I benefici riconducibili
alla dieta mediterranea
pag 29 - “Scoperta la formula per ringiovanire, muscoli da ventenni a 60
anni”
pag 30 - Grenen, l’incontro tra due mari che non si mescolano mai
pag 30 - Si suicida, salvata si risuicida: “... non rompetemi !”
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Editoriale
Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
di Franz Rodi-Morabito
Ho letto oggi su un nuovo “giornale telematico” nato da poco proprio qui a Rosarno (www.zmedia.it) una
particolare lettera scritta da sconosciuto (per noi, non avendo zmedia indicato l’autore) a Babbo Natale e mi sono
particolarmente “intrigato” stante la veridicità di quanto richiesto dallo sconosciuto autore.Solo una cosa ci è sembrata un tantino eccessiva ed è quando allude alla mancanza di voglia di lavorare dal
momento che, a nostro avviso, in Calabria sono veramente pochissimi coloro che NON hanno voglia, bensì
quasi sempre sono impossibilitati a lavorare proprio per carenza di possibilità lavorative.
Ecco la “supplica” a Babbo Natale:
Lettera a Babbo Natale un
pò particolare
www.zmedia.it
Caro Babbo Natale, chi ti scrive è un italiano,
un calabrese, e ti chiede se insieme a giochi,
vestitini e marchingegni elettronici vari potresti
caricare sulla tua slitta qualche mio desiderio.
Una cosa che potresti fare ad esempio caro
Babbo, è donare a tutti i disoccupati un lavoro,
ma a molti di loro porta anche un pizzico di voglia di lavorare e di spirito di dedizione.
Ti chiedo poi di regalare un poco di tranquillità
ai tanti padri che non riescono a mantenere la
propria famiglia ed una pensione accettabile agli
anziani che sono costretti a vivere la terza età come tutto ai calabresi, un po’ di orgoglio.
un inferno, però a qualcuno di loro ricorda come
Facci capire quanto è bella la nostra terra,
erano belle le baby pensioni, l’assenteismo sul
quante
potenzialità inespresse abbiamo.
lavoro, le false invalidità, le false malattie e tante
altre simpatiche italiche abitudini.
Mettici bene in testa che lavorare oltre che un
Donaci caro Babbo Natale, dei politici più one- diritto è anche un dovere, e che l’assistenzialismo
sti o soprattutto più interessati ai bisogni dei cit- di cui molti si nutrono avidamente è uno strumentadini e non solo alle loro tasche, ma allo stesso to di sostegno per i bisognosi e non una scappatempo portaci anche un po’ di attributi che non ci toia per i vagabondi.
farebbero affatto male, visto che da decenni elegDacci il coraggio di batterci in prima persona
giamo sempre le stesse persone e preferiamo
per far valere le nostre ragioni invece di farci staandare dietro a questo o a quel politico chiedenre comodi seduti a criticare che le cose non vando favori o raccomandazioni piuttosto che impeno come dovrebbero.
gnarci direttamente in prima persona, certo fare
ciò è molto più semplice e soprattutto ci consenPensandoci bene certe cose non è necessario
te di lamentarci senza alcuno sforzo.
che ce le regali tu caro Babbo Natale, dovrebbero essere innate in ognuno di noi, e se non siaSai Babbo Natale la lista sarebbe ancora lunmo capaci di tirarle fuori abbiamo il dovere di
ga, lunghissima, ma ti voglio chiedere un’ultima
stare zitti non lamentarci e subire come pecoroni,
cosa, più importante di tutte le altre e che da sola
perché chi è causa del suo mal pianga se stesso,
risolverebbe molti problemi.
anche a Natale…
Caro Babbo porta a tutti gli italiani, e soprat-
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Gioia Tauro
L‘immigrato secondo gli inquirenti non
è morto per il freddo
Francesco Altomonte - L’ora della Calabria
GIOIA T. (RC) Si dovrà attendere qualche mese prima che il medico legale consegni la perizia autoptica di Dominic
Man Addiah, l’ivoriano morto a Gioia Tauro in circostanze ancora da chiarire.
L’autopsia è stata effettuata all’ospedale di Polistena.
Il perito dovrà stabilire le cause della morte del 31enne: se cioè è deceduto a causa del freddo, come sembrava all’inizio,
o di qualche patologia.
Al riguardo la procura di Palmi ha aperto un’indagine, per chiarire se ci sono delle responsabilità anche da parte dei
sanitari del 118 che hanno soccorso il giovane poco prima che morisse.
Questo perché il personale sarebbe intervenuto - stando a quanto riferito dagli amici dell’immigrato -soltanto un’ora
dopo la telefonata fatta alla centrale operativa del servizio.
Per farsi un’idea, il procuratore capo di Palmi, Giuseppe Creazzo, nella giornata di giovedì, ha effettuato un’ispezione
alla tendopoli di San Ferdinando, nel ghetto dove Addiah aveva trovato riparo insieme a molti altri stagionali africani che
lavorano nella Piana di Gioia Tauro.
Il primo dato emerso dal sopralluogo del capo della procura è la scoperta che Addiah non viveva in auto, come era
sembrato in un primo momento, ma in una delle tende.
Gli agenti del commissariato di polizia di Gioia Tauro, diretto dal vice questore aggiunto Angelo Morabito, che
indagano sulla morte di Man Addiah, tendono ad escludere l’ipotesi che l’uomo sia morto a causa del freddo e propendono per per le cause naturali.
Ed in questa direzione vanno le indagini della Procura di Palmi, che ha disposto l’autopsia sul cadavere dell’immigrato
e per la quale si dovrà ancora attendere alcuni mesi.
Stando agli ambienti investigativi, Addiah tre giorni prima del decesso, avrebbe lamentato un malore, che si sarebbe
ripresentato la mattina in cui è morto, mentre andava a lavoro, una volta giunto a Gioia Tauro.
I compagni, quindi avrebbero chiamato i soccorsi, inutili però, perché Addia è morto subito dopo in ospedale a Gioia
Tauro.
Nella giornata di giovedì, inoltre, gli agenti del commissariato di Gioia hanno sentito diverse persone che sono entrate
in contatto con la vittima nelle ultime ore di vita.
A breve bando per i lavori di messa in
sicurezza ospedali di Polistena e Gioia Tauro
vi. mi. - l’Ora della Calabria
È di 9mila e 500 euro la somma destinata ai lavori
di adeguamento dell’ospedale “Santa Maria degli
Ungheresi” di Polistena, messi a bando dall’Asp 5
di Reggio Calabria. L’adeguamento dell’ospedale
spoke di Polistena era previsto dal decreto 106 del
2011 del presidente della Regione Calabria, Giuseppe Sco-pelliti, nella qualità di commissario all’emergenza socio sanitaria. I lavori sono stati quindi
messi a bando, per l’affidamento del progetto definitivo ed esecutivo. In precedenza l’Asp si era servita di un bando per la progettazione preliminare,
vinta dalla Società Cooperativa Cooprogetti di
Gubbio. La stessa procedura dell’appalto integrato
per il progetto definitivo ed esecutivo, l’Asp l’ha
prevista per l’ospedale “Giovanni XXIII” di Gioia
Tauro.
Per il presidio gioiese l’Asp ha però stanziato “appena” 2mila e 500 euro, sempre per i lavori di
adeguamento della struttura.
Ed anche per i lavori a Gioia Tauro, in precedenza, l’Asp aveva messo a mando la progettazione,
aggiudicata allo “Studio Rtp Kr Speri Amaddeo” di
Napoli. Per l’esecuzione dei lavori in entrambi i presi-
di ospedalieri in questione, il “Santa Maria degli Ungheresi” di Poli-stena ed il “Giovanni XXIII” di Gioia Tauro, l’Asp 5 prevede di acquisire in sede di
offerta, sulla base della progettazione preliminare
acquisita, la migliore progettazione definitiva, affidando al miglior offerente la redazione della progettazione
esecutiva e la successiva realizzazione delle opere
previste. Si tratta di piccoli interventi di messa a norma dei due edifici ospedalieri pianigiani, previsti dal
piano di rientro in materia di sanità, siglato nel 2011 dal governatore Giuseppe
Scopelliti, quando era commissario straordinario all’emergenza socio sanitaria in Calabria. Lo stesso
tipo di intervento l’Aap lo ha previsto anche per altri
due ospedali della Provincia di Reggio Calabria, il
“Tiberio Evoli” di Melito Porto Salvo ed il Presidio
di Locri, con rispettivamente, 10mila e 3mila e 500
euro.
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R o s a r n o Positiva
Intervista a Maria Carmela Greco
Presidente di “NuovaMente“
www.zmedia.it
- “ Presepi in corso “ ( 2 edizioni ),
” Rosarno for Africa Realizziamo un Pozzo d’ac“NuovaMente” e con quali scopi?
qua potabile in Africa “ con eventi musicali, di
NuovaMente è nata nel 2007 grazie all’impegno cabaret e di teatro;
- Concerto “ Movie Music … la musica che si
ed alla volontà di un gruppo di amici,
provenienti da precedenti esperienze
associative e con lo scopo di sviluppare sul territorio progetti di valenza
culturale e sociale, guardando alla realtà rosarnese con mente nuova e positiva.
Infatti la scelta del nome
NuovaMente non è casuale, nuovamente impegnati in associazione ed impegnati con mente nuova, non rassegnata, positiva e propositiva.
Quando è nata l’Associazione
In questi anni quali sono le
iniziative più importanti che
avete fatto?
- foto sopra: Alcuni dei componenti la “squadra” che ha operato
il restauro della cappella al Cimitero di Rosarno posano
giustamente orgogliosi e soddisfatti innazi all’opera terminata;
- foto sotto: la suggestiva immagine notturna dell’opera
L’Associazione nel corso degli anni si è
dedicata a diverse iniziative suddivise
in due diversi ambiti progettuali.
Nel primo ambito progettuale
“NuovaMente Arte – Cultura- Teatro e Musica” alcuni dei progetti
realizzati,sono stati:
- Gospel Project ( 4 edizioni concerti Gospel e Spirituals)
-“NuovaMente Teatro Popularia
“
- Rassegna all’aperto di Teatro
Popolare e Cabaret (giunta quest’anno alla quarta edizione); spettacoli di
Teatro -Canzone , mostre tra le quali
guarda in collaborazione con l’Accademia Musica- “ La fede e l’Arte Radici della Ns. Vita“ le Medmea di Rosarno;
avente ad oggetto dipinti e Sculture Sacre e Con- Estemporanea di Pittura “ Rosarno Città
Medmea “ in collaborazione con l’associazione MedmArte
corso-Mostra
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onlus.
Nel secondo ambito progettuale “ NuovaMente per il
sociale “ sono stati realizzati la Manifestazione
-“Arance Vitamine di Salute”- Progetto “Ridiamo dignità ad un Luogo Sacro “ Raccolta fondi e Ristrutturazione Cappella Comunale del cimitero di Rosarno - ( Cappella inaugurata il 28 ottobre 2012 vedi foto pagina precedente);
- “Mercatino del Libro Scolastico usato”
( 2edizioni )
-“Organizzazione Manifestazione contro il
Trasferimento del Reparto Prevenzione Crimine di Rosarno (Associazione organizzatrice con la
partecipazione di altre 16 Associazioni – Sindacati
–Scuole e coinvolgimento con Lettera al Presidente
Giorgio Napolitano )
– Adesione al Comitato di Protesta delle Associazioni “ No Rigassificatore Piana di Gioia
Tauro “
- “ NuovaMente festa della Terra “
- Progetto “NUOVAMENTE INSIEME” e diverse partecipazioni e cooperazioni ad iniziative di
solidarietà sociale sul territorio, anche in collaborazione con altre associazioni ed enti.
Quali sono le iniziative in programma?
In questo momento stiamo portando avanti il Programma delle Attività Natalizie che prevede 4 momenti :
- “Mostra dei Presepi” inaugurata l’8 Dicembre, un concerto di Natale del Coro Polifonico
“Euterpe” di Palmi, che si è svolto giorno 15 Dicembre nel Duomo di Rosarno,
- Un concerto di beneficenza in collaborazione
con l’Anonima Sonora ed il Coro Polifonico Rosarno
programmato per il 28 Dicembre nell’auditorium del
Liceo Scientifico R.Piria a Rosarno
ed infine
- Happy Epifania un momento di festa per grandi e bambini il 6 Gennaio in Piazza Don Bosco a
Rosarno.
Inoltre ultimamente siamo entrati a far parte del
- “Comitato Mare Pulito “, un Comitato di associazioni provenienti da diversi paesi del territorio che
si occupa di questioni ambientali.
Riteniamo, infatti, che solo facendo rete le cose
possano cambiare.
Cosa intendete fare in futuro?
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Per il futuro oltre a singole attività già programmate, è nostro scopo primario realizzare all’interno
della nostra sede un centro di aggregazione culturale e sociale aperto a tutti, bambini, ragazzi, adulti
ed anziani.
Fate tutto da soli oppure i vari
Enti vi aiutano in qualche
modo?
Alcune attività le facciamo da soli, molte volte
con la disponibilità anche di aziende locali e privati
cittadini, altre attività in collaborazione o con il patrocinio del Comune e/o della Provincia.
Ma per il futuro, come già evidenziato in molte
occasioni, vorremmo che si instaurasse un dialogo
diverso con gli Enti.
Ci piacerebbe essere coinvolti anche con altre
associazioni in fase progettuale, analizzare insieme
le esigenze del territorio, dare la possibilità a
Rosarno, anche con il nostro aiuto di riscoprire “
la bellezza” e “ la positività “ in tutte le sue forme ,
perché in realtà noi siamo un’associazione che opera sul territorio 365 giorni all’anno, non ci limitiamo
ad attività singole , stagionali o settoriali.
Creare fattivamente una sinergia tra l’associazione
e gli enti, non limitata alla sola richiesta ed eventuale concessione di contributi, cosa che avviene già
in altre realtà territoriali.
Qual è l’importanza di un associazione
in un territorio difficile come quello
rosarnese?
Noi non abbiamo mai incontrato difficoltà nel fare
associazionismo a Rosarno, anzi la gente ha risposto sempre bene alle nostre iniziative, in alcune occasioni singoli , gruppi , altre associazioni od aziende si sono proposti di loro iniziativa a darci una
mano durante e per le nostre attività.
Rosarno è un paese con enormi potenzialità, devono essere valorizzate tutte le risorse positive, in
primis quelle umane, ritornando a dialogare, a confrontarsi nell’ottica del bene comune.
Solo attraverso questo modo nuovo di vedere le
cose e facendo rete tra le energie positive, senza
individualismi e protagonismi, le cose potranno cambiare e sicuramente tutte le associazioni presenti sul
territorio, non solo la nostra, hanno un ruolo importante in questa direzione.
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in
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Sila
Restano bloccati dalla neve in
Sila due piemontesi salvati con il
nuovo sistema via sms
Il quotidiano.it
COSENZA - Due piemontesi rimasti bloccati in Sila, tra la neve, sono stati
soccorsi oggi dal Corpo Forestale
dello Stato.
Erano a bordo di un furgone e
seguendo le indicazioni del loro
Gps percorrevano la strada delle
vette imboccandola da Lorica vers o C a m i g l i a t e l l o, n e l c u o r e
dell’altopiano Cosentino.
Dopo molti chilometri, a causa
dell’aumentare della neve, hanno
dovuto fermare il mezzo.
Non sapendo dove si trovavano, con l’avvicinarsi del buio hanno deciso di chiedere
aiuto contattando direttamente la centrale operativa del 118 di Torino, la quale ha smistato
la richiesta al soccorso alpino piemontese.
Immediatamente è stato inviato sul cellulare
di uno dei due dispersi un “Sms locator”, sistema in uso al Soccorso Alpino in via sperimentale, che permette l’esatta individuazione
del cellulare destinatario del messaggio.
Ottenute così le coordinate, alle 17 è stato
allertato il Soccorso Alpino Calabria che ha
fatto partire immediatamente una squadra della Stazione Sila.
I due sono stati trovati infreddoliti all’interno del loro furgoncino.
Poco dopo sono stati riportati a valle.
E’ la prima volta che il sistema “Sms locator”
viene attivato ed utilizzato nel sud dell’ Italia.
foto in alto: la “parata” di uomini e donne
appartenenti al valoroso Corpo Forestale dello
Stato
foto in basso: in questo panorama innevato della
Sila può capitare di essere “traditi” dal proprio
... Gps !
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Calabria
La prima Bibbia in ebraico fu
stampata a Reggio Calabria
Venne alla luce in una bottega di Reggio Calabria nel 1475, a vent’anni esatti da
quella stampata da Gutenberg.
Una preziosa rarità conservata presso la Biblioteca Palatina di Parma.
Giorgio Trichilo - www.famigliacristiana.it
Alcune pagine del
prezioso esemplare della Bibbia conservato a
Parma videro la luce nel
profondo Sud.
Se si pensa alla
Calabria e vengono in
mente i soliti stereotipi.
Invece no, questa
Regione sa sorprendere per la sua storia e per
il suo contributo allo
sviluppo della cultura internazionale.
Facciamo un salto indietro di oltre 500 anni.
Nel 1450 Johann Gutenberg, il tipografo inventore della stampa a caratteri mobili, stampò la prima
Bibbia, con una tiratura di 180 copie: un primato.
Il secondo primato, però, spetta alla Calabria.
Facciamo un salto in avanti di vent’anni e arriviamo a Reggio Calabria, quartiere della Giudecca, la
zona a residenza ebraica della città: qui si trovava la
bottega da tipografo di Avrhaham ben Garton che
stampò, nel 1475, la prima Bibbia in ebraico edita
con data certa.
L’operazione gli riuscì grazie ai finanziamenti dei
commercianti di seta ebrei della città: sembra una
storia ambientata ad Amsterdam, invece tutto è accaduto sulle coste dello Stretto di Messina.
Oggi il prezioso incunabolo è conservato presso
la Biblioteca Palatina di Parma: mancano solo due
pagine: sono esposte niente meno che al Jewish
Theological Seminary di New York (Rare Book
Room).
“Si tratta di un esemplare di inestimabile valore – spiega Grazie Maria De Rubeis, responsabile
dell’ufficio manoscritti della biblioteca parmense – è
stato assicurato per oltre un milione di euro.
Questo volume contiene la seconda edizione,
che segue quella romana databile tra il 1469 e il
1473, del commento al Pentateuco per opere del
talmudista Šelomoh ben Yiºhah (1040-1105)”.
Non è noto come dalla Calabria sia arrivata a
Parma.
Sicuramente questa rarità appartenne all’abate piemontese Giovanni Bernardi De Rossi, insegnante alla
Facoltà Teologica di Parma dal 1769 al 1821.
La copia, insieme ad altri importanti documenti
della cultura ebraica in Italia, fu acquistata nel 1816
da Maria Luigia d’Austria per donarla alla Regia
Bibliotheca Parmense.
Ed ora è esposto alla Palatina: «Un tesoro – precisa la dottoressa De Rubeis – di 115 carte, legatura in cuoio, titolo, dati editoriali e fregi impressi
in oro».
La testimonianza di un’antica arte della stamperia
ebraica che trovò in Calabria il suo centro di diffusione.
L’esemplare di pregio è stato protagonista al recente Salone internazionale del Libro di Torino.
Spiega l’Assessore alla Cultura Regionale Mario
Caligiuri: «La presenza della Calabria come regione ospite al Salone esprime la volontà di un
territorio di promuoversi attraverso la cultura:
da qui l’importanza data a questo incunabolo».
Una tradizione di eccellenza per una regione che
punta sulla cultura per proiettarsi al futuro e viverlo
da protagonista.
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Melicucco
La “Concert Band” di Melicucco
sbarca a San Pietro !
Un’esperienza certamente unica per i musicisti del complesso della nostra città
che in occasione dell’udienza generale del Papa hanno avuto l’occasione di
esibirsi alla presenza del pontefice Francesco ai piedi della gradinata di San Pietro
Grande l’emozione
di DOMENICO GALATÀ - postato in Facebook da Calcopietro
ROMA - Suonare per un
Papa è un’esperienza che non
tutti i musicisti possono vantare nel corso di una carriera.
Un momento unico nel suo
genere che quella mattina
hanno potuto vivere i circa
sessanta elementi della
“Concert
Band”
di
Melicucco, la formazione
musicale che da circa quindici anni a questa parte sta portando avanti un progetto diverso dal concetto classico di
banda, dando vita ad
un’esperienza in cui tradizione e innovazione si fondono
nelle note dei brani eseguiti
durante le esibizioni.
Così è stato anche quella
mattina, quando i giovani musicisti calabresi, diretti dal
maestro Maurizio Managò, hanno sfoggiato tutta la loro
bravura e la loro preparazione incantando Piazza San Pietro
durante la consueta udienza generale del mercoledì tenuta
da Papa Francesco.
Sistemata proprio ai piedi della scalinata che porta all’ingresso della Basilica, la Concert Band di Melicucco ha avvolto con le sue note l’intera piazza, regalando al pontefice
e a tutti i presenti un momento di alto valore musicale che si
è incastrato perfettamente con quello spirituale e religioso.
I giovani componenti della Concert Band si sono esibiti
eseguendo brani sia classici che moderni come “Fanfare
and Florishes” di James Curnow, la natalizia “Jingle Bells”,
“Gabriel’s Oboe”, “Playing Love” e “Nuovo Cinema Paradiso” del maestro Ennio Morricone, l’”Ave Maria” di
Gounod e l’intramontabile “What a Wonderful World”.
Brani che hanno reso ancora più toccante un avvenimento sensazionale quale può essere un’udienza del Papa.
E Francesco non poteva rimanere indifferente alla bravura dei musicisti calabresi.
Il Pontefice ha prima inviato uno dei suoi cardinali a
chiedere da dove provenissero i componenti della formazione musicale, poi ha percorso i gradini della scalinata di
San Pietro per avvicinarsi personalmente ai musicisti, fa-
cendo loro un cenno con la mano a dimostrazione del gradimento per i brani ascoltati.
Papa Francesco i complimenti li ha rivolti direttamente
anche a Domenico Scerra, presidente dell’Associazione
Musicale di Melicucco, compagine in seno alla quale è nata
la Concert Band, che dal 1997 sta portando avanti un lavoro incentrato sui giovani e sul loro coinvolgimento nella
musica.
Un lavoro che ha regalato soddisfazioni, innumerevoli
consensi e tantissimi riconoscimenti giunti dalla partecipazione a concorsi nazionali e internazionali che hanno sempre visto i ragazzi della Concert Band tra i protagonisti.
Questa, però, è stata certamente un’esperienza unica e
irripetibile (alla quale si è aggiunto, martedì scorso (n.d.r.: 3
Dicembre), anche un concerto presso la Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo), in cui i musicisti della Piana di
Gioia Tauro, oltre alla loro preparazione, hanno potuto mostrare a Papa Francesco e al mondo intero quanto di buono
c’è in Calabria, terra certamente difficile ma ricca di realtà
positive e culturalmente rilevanti come quella nata nella
piccola Melicucco.
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Cittanova
Urge riaprire la Cittanova–Zomaro
I sindaci chiedono un tavolo tecnico
Elisa De Leo - www.inquieto notizie.it
Lo stato attuale della Provinciale nr 1 per il
tratto che collega Cittanova ai comuni di Canolo
e Gerace, torna a preoccupare gli amministratori del comprensorio e i sindaci delle comunità interessate chiedono un tavolo
tecnico – politico al presidente della
Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, per discutere sulle
strategie da attuare.
Dal 2010 il tratto che va da
Cittanova a Zomaro è teatro di continui smottamenti e frane.
Fatti che hanno comportato la
chiusura della strada al traffico.
Ma proprio quella lingua di asfalto, fondamentale per la mobilità di
persone e merci, è l’unica via di comunicazione diretta tra Gioia Tauro
e Locri, ed è l’unica alternativa alla
Strada Grande Comunicazione Rosarno –
Grotteria.
Di fronte a queste criticità, i cittadini dei
Comuni ricadenti nell’area di interesse della
Sp1 stanno pagando moltissimo in termini di
qualità della vita.
La strada provinciale, infatti, collega i paesi
del versante jonico e tirrenico ad insediamenti
montani che, ad oggi, rimangono isolati.
“Diversi lavori sono stati svolti in questi
anni sul tracciato della Sp1 – ha affermato
il sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà
– ma al momento i cittadini non hanno ancora la certezza di quando questa importante
via di comunicazione verrà riaperta.
Chiediamo un tavolo tecnico – politico
alla Provincia proprio in questo senso.
Per capire – ha concluso – quali strategie
ha in mente l’Ente reggino per il futuro della provinciale”.
Uno scorcio
dell’importante
arteria che per
secoli ha collegato
il versante
Tirrenico con
quello Jonico
scavalcando
l’Appennino
aspromontano
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Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
ROSARNO
Il premio Oscar Green 2013
a Rosarno
Al gran finale nazionale del premio Oscar Green 2013, vince l’Istituto Professionale
per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale di Rosarno
E’ l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e lo della filiera corta che, adeguatamente strutturata, aiuta
Sviluppo Rurale di Rosarno ad aggiudicarsi il pre- gli imprenditori agricoli ad abbassare i costi dei loro
mio Oscar Green 2013, il Premio Nazionale all’In- prodotti e a mantenere l’occupazione in un territorio
novazione promosso da Coldiretti Giovani Impre- prettamente agricolo; il forte legame tra produttore
e consumatore senza intermediari, che assicura più
se per la categoria “Paese Amico”.
facilmente
la
L’importante ricotracciabilità dei pronoscimento, è giunto
puntando ad un
alla finale del concorLa Coldiretti, con una serie dotti,
e c o s i s t e m a
so che si è svolto a
agroalimentare locale;
di iniziative mirate, si sta
Palazzo Rospigliosi,
la realizzazione di un
Roma.
dimostrando
sempre
più
cambio di tipologia di
“Non lasciamo
prodotto da agricolo
vicina e sensibile ai
sola Rosarno coltiin cosmetico e cosa
viamo gli stessi inproblemi
dell’agricoltura
altamente significativa,
teressi” è lo slogans
l’acquisizione del senche ha caratterizzato
l’azione di Coldiretti Calabria sul territorio con una so di protagonismo e responsabilità verso la società
eco internazionale, poiché metteva insieme respon- civile.
A ritirare il premio, dal presidente Nazionale di
sabilità e giustizia sociale, libertà di impresa e rispetto della dignità delle persone in particolare Coldiretti Roberto Moncalvo, è stata la preside della scuola Mariarosaria Russo.
extracomunitarie.
“Un riconoscimento che premia la voglia di
Significativo quindi il premio assegnato all’Istituto
scolastico di Rosarno che è attrezzato con una azien- vincere della Calabria – ha affermato Pietro
da di 6 ettari ad uliveto, una serra e giardino didatti- Molinaro – ed è altamente significativo che il preco, cui si aggiungono i laboratori di lingua, informati- mio sia andato ad una scuola di Rosarno a testimonianza del fondamentale ruolo che sempre di
ca e chimica.
Gli alunni, coadiuvati da un gruppo di Docenti, di più dovrà assumere la formazione.
Ci riempie di soddisfazione –ha continuato –
anno in anno mettono a frutto le conoscenze teorianche il riconoscimento che è andato al Consorche, trasformandole in competenze pratiche.
Gli studenti sono stati indirizzati a creare una filiera zio Agrario Green Calabria per la categoria “In
corta olivicola, comprendente olio e prodotti cosme- Filiera” impegnato in un programma economitici; essi stessi raccolgono le olive, trasformandole in co di valorizzazione delle produzioni calabresi.
Il delegato regionale dei giovani Daniele
olio extravergine d’oliva, che viene anche utilizzato
per la produzione di creme viso, creme corpo, scrub Perrone, ha ringraziato tutte le imprese calabresi
che hanno dato prova di straordinaria vitalità,
corpo/viso e olio corpo profumato.
Una iniziativa ha diversi punti di forza: il contatto impegno e voglia di fare.
dei ragazzi che frequentano la scuola, con il mondo
del lavoro, in un momento di crisi; la messa in risalto
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Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
Bagnara
Calabra
Bruno Ienco agli eredi
«Prendetevi cura di villa De Leo»
e.b. - L’Ora della Calabria
Una mano tesa per salvare Villa De Leo.
È quella del presidente della Proloco Bruno Ienco
che, scrivendo agli eredi, chiede di prendersi cura
dello storico immobile.
Un degrado inaccettabile, un’incuria che sta portando un vero e proprio patrimonio culturale alla
rovina.
«È alquanto assurdo - scrive Ienco - pensare
che un palazzo così illustre e prezioso, riconosciuto in tutto il mondo come primo grande esempio di costruzione signorile, costruita con criteri
antisismici a seguito del terremoto del 1908, possa essere così facilmente distrutto dalle intemperie del tempo, dall’incuria e dall’indifferenza,
in totale stato di abbandono, senza cura, e tutela alcuna».
Ienco evidenzia come tuttora sono visibili i
pregiatissimi affreschi e le decorazioni in stile rococò,
i marmi pregiati, il meraviglioso pavimento a mosaico, le vetrate policrome, e un giardino che circonda
tutta la struttura in stile Liberty dove, tra l’altro, è
possibile ammirare alcune piante rare.
Tutto questo non può andare perso e proprio per
questo e per l’interesse che lo lega alla cittadina di
Bagnara, il presidente della Pro Loco chiede di potersi prendere cura personalmente della Villa De Leo
«in nome del sodalizio turistico che rappresento,
per utilizzarla per scopi turistici, prendendomi
la responsabilità di curarne ogni singolo aspetto, in modo da contribuire alla sua rinascita».
L’ennesima battaglia, un obbiettivo a cui non intende rinunciare perché, per Ienco, salvaguardare il
patrimonio che questa meravigliosa città detiene, è
una vera e propria missione e la Villa De Leo non
può marcire abbandonata a se stessa.
Si attende ora la risposta degli eredi nel frattempo
cresce l’indignazione perché, questo non solo un
immobile come tanti altri, è un pezzo di storia eppure nessuno sembra ricordarsene.
Perderlo non è un problema degli eredi ma un danno enorme non solo alla Cittadina della Costa Viola
ma all’intero patrimonio architettonico regionale.
foto da Internet
Voci dal Sud
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Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
P a l m i
Viaggio a villa Pietrosa
scoprendo Leonida Repaci ...
Palmi, gli istituti Einaudi e Alvaro “adottano” la casa dello scrittore
Viviana Minasi - l’Ora della Calabria
Esistono tanti modi per insegnare ai propri alunni ad
amare il territorio nel quale vivono.
Si può raccontare la storia della propria terra, dalle origini; si possono esplorare luoghi spesso sconosciuti; si possono far studiare autori del posto, che tanto hanno scritto
della propria terra d’origine e che, purtroppo, non rientrano
tra quelli studiati sui libri di letteratura.
E si può, infine, adottare un luogo.
Lo hanno fatto nei giorni scorsi gli studenti del liceo
“Corrado Alvaro” e dell’istituto “Luigi Einaudi”, che sposando un progetto promosso dal Club Unesco di Palmi,
hanno adottato uno dei luoghi simbolo della città, villa
Pietrosa.
La villa che fu di Leonida Repaci, lo scrittore che raccontò la Calabria come in pochi hanno saputo fare.
Il tema promosso dal Clun Unesco è stato “I Paesaggi
della bellezza: dalla valorizzazione alla creatività”, e gli
studenti dei due istituti della città hanno scelto villa
Pietrosa come luogo nel quale promuovere iniziative
emblematiche coerenti con le finalità del tema nazionale
che perfettamente si colleghino con la villa e con il patrimonio culturale materiale ed immateriale che essa rappresenta nel nome di Leonida ed Albertina Repaci.
«L’azione di recupero pieno, l’utilizzo pubblico di
villa Pietrosa, la sua valorizzazione e la sua promozione a fini turistico-culturali, appaiono difficili, spiega
Rocco Militano del Club Unesco, ritengono che il sito
possa essere efficace strumento educativo per realizzare
un programma di valorizzazione attraverso iniziative di
recupero della memoria e di salvaguardia come patrimonio pubblico di straordinaria rilevanza ed importanza culturale, paesaggistica ed ambientale”.
A tal fine tutto il partenariato di progetto vuole investire di responsabilità, con maggiore forza, la parte più
sensibile della cittadinanza e le nuove generazioni studentesche che, con l’adozione, possono, attraverso la
partecipazione attiva, essere stimolate ed educate a riflettere sui valori materiali ed immateriali del sito ed a
realizzare sia iniziative di salvaguardia e valorizzazione,
implementate anche da espressioni creative di elevato
livello artistico, sia ipotesi concrete di sviluppo sostenibile della comunità locale attraverso la sua promozione
e l’inserimento in specifici itinerari turistico culturali».
Il progetto si è concluso con la svelatura di una targa in
marmo dedicata a Leonida ed Albertina Repaci, a villa
Pietrosa, e con la lettura di alcune poesie di Leonida
Repaci.
È stata inoltre allestita la mostra “Geografia dell’Anima”.
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Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
P a l m i
Inaugurata dal Governatore Scopelliti
una camera iperbarica più efficiente
dopo i lavori di restauro
Teresa Cosmano - l’Ora della Calabria
Sono stati finalmente completati i lavori
di
ampliamento
ed
ammodernamento della camera
iperbarica di Palmi.
I locali della struttura sono stati ampliati, prevedendo una nuova
medicheria con due postazioni, spogliatoi, doppi servizi igienici ed area adibita alla pulizia delle maschere, con attrezzature di ultima generazione e
videosorveglianza integrale dell’area.
Soddisfatto il vicesindaco ed assessore alla Sanità del Comune Giuseppe
Saletta, il quale ha annunciato che
l’inaugurazione dei nuovi locali si terrà tra qualche
giorno, alla presenza del governatore Giuseppe
Scopelliti (n.d.r.: evento già avvenuto).
«Come ho avuto modo di dire qualche settimana fa - ha spiegato Saletta - i lavori effettuati
su indicazione del Governatore di concerto con
il Direttore Generale dell’Asp di Reggio Calabria
Rosanna Squillacioti e diretti da Pasquale Ferraro, pongono la già ottima struttura iperbarica
palmese ai primi posti in Italia per efficienza e
decoro.
Per quanto attiene alle mie competenze specifiche, nei giorni scorsi ho disposto l’acquisto di
sistemi informatici all’avanguardia, rispondendo
compiutamente alle istanze del primario Carmelo
Catanzariti».
I Consiglieri comunali Gabriele Parisi e Antonio
Papalia hanno rivolto un plauso all’assessore Saletta
ed al Governatore Scopelliti, “per questo ulteriore
passo avanti verso un’offerta sanitaria
improntata al taglio degli sprechi ed alla
valorizzazione delle eccellenze.
Il rinnovo della struttura di ossigeno-terapia
iperbarica, l’apertura del punto di primo intervento diurno e notturno, la realizzazione dei nuo-
vi poliambulatori e l’accelerazione nell’iter amministrativo sul nuovo ospedale della Piana, rappresentano la chiara volontà politica di superare
le criticità del passato”.
Il sindaco Giovanni Barone si è detto «soddisfatto ed orgoglioso per l’efficacia e l’efficienza di
quella filiera dell’impegno che, in sinergia con
gli enti sovraordinati e, in particolare, con la Regione e con il Governatore, ci consente di agire
con politiche mirate sul territorio.
L’impegno per le politiche della salute portato
avanti dall’assessore Saletta è, e rimane, una
priorità assoluta».
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C r i s i ed A n t i c r i s i (?)
In Italia c’è crisi ma i politici se
ne fregano ed acquistate 210
nuove auto blu blindate.
Gli italiani ci chiediamo tutti in coro: ma era proprio necessario? non ne avevamo
già un numero enorme per cui ci si prometteva di tagliare drasticamente?
E la Corte dei Conti approverà la spesa senza battere ciglio?
Internet notizie
Le avevano appena acquistate, ma
evidentemente le auto blu non sono
sufficienti, così il Consip società per
azioni controllata interamente dal Ministero dell’Econom ia (n d r: i ro n i a
dei nomi!) e delle
Finanze, ha indetto
un bando di gara
p er
l ’ a c qu is t o
di 210 auto blu
blindate.
La gara d’asta si
struttura in due lotti: nel primo è prevista la fornitura di
150 auto berlina tre volumi, con una
base d’asta di 18 milioni di euro, iva
esclusa. Per il secondo lotto sono previste 60 autovetture a 5 porte a trazione integrale, con una base d’asta fissata in 7 milioni e 200 mila euro. Nel
comunicato emesso dal Consip si apprende che l’acquisto di 210 auto blu
nuove di zecca è per soggetti istituzionali incaricati di tutelare l’ordine e
la sicurezza pubblica.
Voci dal Sud
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Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
Patenti di guida
Rinnovo patente, da gennaio il
sistema cambia
Emiliano Caretti - WordNet - Yahoo notizie
E’ arrivata una buona notizia per tutti gli automobilisti, che renderà molto più semplici e
meno stressanti le procedure per il rinnovo della
patente di guida: dal prossimo 9 gennaio, infatti, diremo addio a quei piccoli adesivi da applicare su questo documento a ogni cambio di
residenza o rinnovo di validità (che già dopo
pochi giorni nel portafogli diventavano illeggibili), ma anche alle foto
“d’annata”,
spesso inutili
al fine di
identificare il
conducente.
Un Decreto del Ministero dell e
Infrastrutture, pubblicato pochi
giorni fa, rende quindi tutte le procedure più semplici: anche se ci saranno 20 giorni di “tolleranza” per permettere
a tutte le strutture di aggiornarsi al nuovo sistema, la promessa del dicastero è che dal nuovo anno basterà attendere solo una settimana per avere la nuova patente, completamente
aggiornata.
Per ottenere questo risultato, le procedure
saranno completamente informatizzate: i medici, al momento dell’effettuazione della visita
per il rinnovo della licenza di guida, accederanno alla rete del Dipartimento per i Trasporti
tramite il Portale dell’Automobilista.
Dopo l’esame, i professionisti compileranno
il modulo online riguardante il conducente, con
eventuali prescrizioni mediche e adattamenti al
veicolo, ma anche inserendo la fotografia aggiornata e la firma del titolare della patente.
Una volta completata questa fase, il sistema
rilascerà una ricevuta dell’avvenuta conferma
di validità, che estende la durata della “vecchia” licenza di guida fino all’arrivo del nuovo
esemplare, e comunque per un massimo di 60
giorni.
Contemporaneamente, anche la nuova
patente
sarà mandata automaticamente in
stampa e,
secondo le
promesse
del Ministero, arriverà
nel giro di
una settimana all’indirizzo di residenza del titolare.
Un’altra buona notizia è che tutta questa procedura non avrà un aggravio di costi per gli
utenti: per rinnovare la patente, infatti, basteranno sempre 25 Euro (16 per la marca da
bollo e 9 per i diritti di motorizzazione, da pagare tramite normali bollettini postali), più il
prezzo della visita medica, quello della fotografia (che, almeno inizialmente, dovrà essere
consegnata in forma cartacea) e il contributo
per l’invio della nuova licenza di guida tramite
posta assicurata (pari a 6,80 Euro, da pagare
al momento della consegna).
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F i s c o
Ecco il nuovo riccometro
Approvato l’Isee: verrà limitata l’autocertificazione e aumenteranno i controlli
sul patrimonio
l’Ora della Calabria
MILANO Il Consiglio dei Ministri ha ap- finizione più ampia del reddito ed un maggior
provato il nuovo Isee, l’indicatore economico peso della situazione patrimoniale, ma anche
con il quale le famiglie si devono confrontare per accedere ai servizi sociali, dalla
scuola alla sanità.
«“Il nuovo Isee serve ad
affrontare lo scandalo dei
finti poveri e pone il tema
di un diretto rapporto tra la
situazione reale e l’accesso
al welfare e ai diritti».
Lo ha detto il premier Enrico Letta al termine del Consiglio dei ministri.
una forte attenzione alle famiglie più numerose
«Abbiamo visto lo scandalo di chi andava e alle diverse condizioni di disabilità.
all’università in Ferrari ...», vicende che «...
«Con la riforma - afferma il ministro del
feriscono i tanti che hanno bisogno» dei ser- Lavoro, Enrico Giovannini - intendiamo divizi sociali.
sporre di uno strumento più corretto per vaCon il nuovo Indicatore della
lutare le condizioni relative
Letta entusiasta: «Ora i finti
situazione economica equivatra famiglie con diverse pospoveri troveranno numerosi
lente solo una parte dei dati
sibilità economiche, ma anche
ostacoli»
sarà autocertificata, mentre i
restringere gli spazi all’evadati fiscali più importanti come il reddito com- sione, ricordando che ogni presunta furbeplessivo e quelli relativi alle prestazioni ricevute ria toglie un’opportunità a coloro che ne
dall’Inps saranno compilati direttamente dalla hanno diritto».
pubblica amministrazione.
L’Isee terrà conto di «tutte le forme di redLa modifica dell’Isee, in vigore dal 1998, era dito, persino quelle fiscalmente esenti, e
prevista nel decreto Salva Italia, ma si era darà peso più adeguato alla componente
arenata durante la precedente legislatura.
patrimoniale».
Il primo obiettivo della manovra è ridurre le
Tra le misure prese, in caso di perdita del
sperequazioni nelle prestazioni e il secondo è lavoro o di cassa integrazione, ma comunque
di rafforzare il sistema dei confrolli.
di una riduzione del reddito superiore al 25%,
Con l’Isee vigente finora, in cui tutto è auto- sarà possibile aggiornare il proprio Isee.
dichiarato, «si è verificata una sistematica
Aumenta, poi, l’importo massimo dei costi
sottodichiarazione sia del reddito (anche ri- dell’affitto che si può portare in detrazione del
spetto al reddito Irpef) sia del patrimonio», reddito ai fini del calcolo dell’Isee: l’importo
ha affermato il ministero del Lavoro nel docu- aumenta da 5.165 a 7.000 euro con un incremento che accompagna il decreto di riforma, mento di 500 euro per ogni figlio convivente
sottolineando che l’80% dei nuclei familiari in successivo al secondo.
riferimento al patrimonio mobiliare dichiara di
Aumentano anche le franchige per ogni figlio
non possedere neanche un conto corrente o un successivo al secondo e ci sarà la possibilità
libretto di risparmio, dato non coerente con di considerare la situazione dell’anziano non
quelli pubblicati dalla Banca d’Italia.
autosufficente che ha figli che possono aiutarlo
Ora verranno incrociate le diverse Banche e quella di chi non ha nessuno.
Dati fiscali e contributive, ridotte le aree
dell’autodichiarazione, saranno integrati dati e
prestazioni a livello nazionale e locale.
Inoltre, la riforma prevede non solo una de-
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Salvataggi
Alitalia : Concluso l’aumento di
capitale, Intesa San Paolo è il nuovo
socio
l’ Ora della Calabria
MILANO L’aumento di capitale da 300 milioni di Alitalia
si è concluso con successo.
Lo ha detto l’Amministratore delegato della compagnia,
Gabriele Del Torchio, al termine del Cda.
«L’aumento di capitale è finito bene - ha detto Del Torchio -.
Siamo molto contenti, concludiamo l’anno con un risultato raggiunto e inizieremo il prossimo con grande
rilancio.
Speriamo che il 2014 sia l’anno del rilancio per Alitalia.
Abbiamo chiuso con un aumento di capitale - ha evidenziato il manager - mentre molti pensavano non ce
l’avremmo fatta».
In una nota, anche Palazzo Chigi ha detto la sua: «Il
governo esprime soddisfazione per il completamento dell’aumento di capitale di Alitalia, che è un asset strategico e assicurare ai cittadini italiani e al sistema economico la garanzia di collegamenti aerei domestici, europei e
intercontinentali efficienti ed adeguati per la crescita del
paese rimane obiettivo fondamentale di servizio pubblico.
Il governo -prosegue la nota - guarda inoltre con interesse al lavoro in corso per integrare Alitalia in un network
globale che dia alla società concrete prospettive di sviluppo».
All’aumento di capitale ha partecipato anche lo Stato,
attraverso l’assegno da 75 milioni delle Poste.
Il comunicato della compagnia ufficializza infatti il loro
ingresso nell’azionariato, insieme ad Unicredit e Odissea,
società di Antonio Percassi.
La nuova mappa degli azionisti scaturirà dalla sottoscrizione dell’aumento e della conversione del prestito obbligazionario da 95 milioni emesso nel febbraio del 2013.
Air France (che era al 25% e ha già dichiarato di voler
convertire il prestito) si ritroverà grosso modo con una
partecipazione ridotta al 6%, non avendo sottoscritto l’aumento.
Il podio spetta ora a Intesa Sanpaolo che si porterà attorno al 22%, dopo la sottoscrizione dell’inoptato per 50 milioni, Poste Italiane, che avrà il 20%, Unicredit, che ha garantito altri 50 milioni per l’inoptato e si colloca attorno al 16
per cento.
Gli altri soci - compresi alcuni dei ‘patrioti’ arruolati da
Silvio Berlusconi nel 2008 - hanno versato 125 milioni complessivi:
Percassi, che fra l’altro è presidente dell’Atalanta e con
la maglia nerazzurra ha militato anche come calciatore, entra nel nuovo team tricolore con 15 milioni. Atlantia e Colaninno dovrebbero attestarsi rispettivamente all’8 e al 7%.
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Agricoltura .
Tutto trama contro gli agrumi
calabresi?
Adesso sono le ceneri dell’Etna che stanno facendo marcire i pregiati agrumi sulla pianta !
fromor
Sembra proprio una maledizione che sta inseguendo la
produzione
agrumicola
calabrese!
La primavera-estate scorsa la
siccità ha “impoverito” la produzione che è rimasta di piccole dimensioni ed ha causato una
cascola eccessiva.
Poi una serie di piogge ininterrotte alluvionali ha creato
una serie di inconvenienti che
hanno costretto a costosi trattamenti contro la Lebbra (la cosiddetta lupa).
E quando finalmente sembrava che la Natura si fosse impietosita nei confronti degli agricoltori tartassati da mille e mille
balzelli da parte dello Stato ...
ecco prontamente entrare in
eruzione l’Etna che ha ricoperto ed invaso l’intera area meridionale di ceneri sottili che si
sono depositate sugli alberi e
sui frutti portandoli a
putrescenza !
Un’ annata veramente da dimenticare, ma la cosa non
sarà facile anche perchè gli agricoltori e, quindi, per tutta
la massa di operai che vi ruota intorno e che da essa prende
vita, e che é ridotta alla fame più nera.
Intanto lo Stato imperterrito procede come un rullo compressore inventando tasse su tasse ed inasprendo le vecchie sopravvissute.Questa estate si è parlato di calamità (e quindi qualche
agevolazione fiscale), ma dopo qualche sopralluogo tutto
è finito , more solito, nel dimenticatoio.
Poi vennero (ma scarsamente propagandati) i risarcimenti
per le eccessive piogge settembine, ma nessuno ha dato
segni di vita da parte degli organi regionali e provinciali.
Adesso scatta la campagna di richieste di danni per le
ceneri del vulcano.
Ma che fine faranno queste domande?
Gli agricoltori sono scoraggiati perchè oltre a non produrre risarcimenti e finire nel dimenticatoio, finiscono per
essere anche un danno per gli agricoltori che, disperati,
avanzano domanda.
Ma proporre domanda non è cosa automatica, infatti ci
si deve rivolgere ad un Tecnico e podurre documentazioni
il ché tradotto in parole povere sono altre consistenti spese da affrontare!
Se poi vogliamo rivolgere lo sguardo ai mercati dei consumatori che sono molto poco ricettivi per la mancanza di
soldi che affligge tutte le classi sociali italiane e sia perchè
una indegna concorrenza da parte dei Paesi comunitari,
che oltre che inviare la propria produzione, veicolano an-
che quella di paesi extracomunitari ed si così avrà il termometro dalla tragedia che si sta vivendo nelle campagne italiane.
Noi sapevamo, comunque, che il trattato di Roma, atto
costitutivo dellla futura CEE, prevedeva che per prima cosa
si sarebbe dovuto considerare la produzione nazionale e
SOLO DOPO quella comunitaria.
La Germania mise tempo addietro in essere questa norma
e proibì ai “colleghi” comunitari di commercializzare le patate stante l’eccesso di produzione nazionale.
L’Italia pare che abbia paura di questa norma che ignora
platealmente per cui i nostri mercati sono zeppi di agrumi
dalla Spagna, dalla Grecia e ... dai paesi africani !
Però lo Stato sarà agli agricoltori italiani che chiederà
tasse, contributi ed Imu vari !
E guai se si ritarda di un solo giorno di pagare alle scadenze, sono batoste da orbi.
Intanto i Titoli Comunitari che si sarebbero dovuti incassare in settembre sono arrivati al 50% solo da qualche giorno e Dio sa quando si incasserà il saldo dell’altro 50% !
Dove gli agricoltori troveranno i soldi per pagare è cosa
che assolutamente non interessa ai signori del Governo !
Ormai non ci sono nemmeno le possibilità di rivolgersi a
qualche usuraio, visto che anche loro, come le Banche,
non concedono prestiti agli agricoltori e la proprietà terriera
non è più considerata una garanzia valida e reale
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Agricoltura .
Gli agricoltori bloccano il
Brennero in difesa dei prodotti
made in Italy
Coldiretti lancia la “battaglia di Natale: scegli l’Italia” contro le importazioni di
bassa qualità - Il ministro De Girolamo con i manifestanti, ma Confindustria
attacca: “E’ sconcertante”- La concorrenza sleale ha già causato la chiusura di
140mila aziende italiane dal 2007
Repubblica.it
MILANO - Gli agricoltori bloccano la frontiera
del Brennero tra Italia e Austria in difesa del made
in Italy lanciando la “Battaglia di Natale: scegli
l’Italia” promossa da Coldiretti per difendere il
settore dalle importazioni di bassa qualità spacciate come italiane.
Importazioni che dal 2007 hanno causato la chiusura di 140mila aziende italiane.
E così nell’area di parcheggio “Brennero”, primo chilomentro dell’autostrada in direzione sud,
verso l’Italia, ci sono trattori e decine di pullman
che nella notte hanno portato al valico gli imprenditori agricoli provenienti da tutta Italia.
Gli allevatori si sono schierati attorno al tracciato
stradale e hanno iniziato a fermare i camion per
sapere quale merce arriva e dove va a finire, mentre sollevavano cartelli, indirizzati agli automobilisti
in transito, per chiedere di sostenere la proposta di
etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti alimentari.
Alla manifestazione si è unita Nunzia De
Girolamo, Ministro per le Politiche Agricole.
“Il made in Italy è la grande occasione per il
nostro Paese per uscire dalla crisi - ha detto nonostante la crisi il settore ha sostanzialmente
retto.
Occorre insistere - ha aggiunto - specialmente
per quanto riguarda la tracciabilità in modo tale
da consentire agli agricoltori italiani di essere
protetti.
Soprattutto dobbiamo tutelare i consumatori
finali che devono sapere da dove arrivano i prodotti e che cosa mangiano”.
La presenza del Ministro ha scatenato la reazione
di Confindustria, che si dice “sconcertata per il comportamento” di De Girolamo: “Con la sua presenza al valico del Brennero alla mobilitazione di
protesta della Coldiretti, ha dimostrato di non
tenere in debita considerazione tutte le disposi-
zioni Ue che regolano l’originalità dei prodotti
agroalimentari”.
Gli striscioni degli agricoltori sono piuttosto espliciti: “615mila maiali in meno in Italia grazie alle
importazioni alla diossina dalla Germania, 1
mozzarella su 4 è senza latte, il falso prosciutto
italiano ha fatto perdere il 10% dei posti di lavoro.
Adesso fuori i nomi di chi fa i formaggi con
caseine e cagliate”.
I dimostranti hanno anche attrezzato una tenda per
la distribuzione di pasti e bevande calde made in
Italy.
A lanciare la protesta è la Coldiretti: “Solo nell’ultimo anno sono scomparse 32.500 stalle ed
aziende agricole e persi 36mila occupati nelle
campagne.
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Agricoltura .
Stiamo svendendo un patrimonio del nostro Paese sul quale costruire una ripresa economica
sostenibile e duratura che fa bene all’economia all’ambiente e alla salute”, afferma il presidente
Roberto Moncalvo.
Secondo l’associazione degli agricoltori, l’Italia produce il 70 per cento dei prodotti alimentari che
consuma ed importa il 40 per cento del latte e carne, il 50 per cento del grano tenero destinato al pane, il
40 per cento del grano duro destinato alla pasta, il 20 per cento del mais e l’80 per cento della soia.
Dall’inizio della crisi ad oggi le importazioni di prodotti agroalimentari dall’estero sono aumentate in
valore del 22 per cento.
Gli arrivi di carne di maiale sono cresciuti del 16 per cento, mentre le importazioni di cereali, pronti a
diventare pasta e riso spacciati per italiani, hanno segnato un boom (+45 per cento), con un +24 per cento
per il grano e un +49 per cento per il riso.
Aumenta anche l’import di latte, +26 per cento, “anch’esso destinato a diventare magicamente made in
Italy”. Netta pure la crescita delle importazioni di frutta e verdura, +33 per cento, con il pomodoro fresco
che sovrasta tutti (+59 per cento).
“mozzarelle blu”’: Accurati studi e
ricerche di laboratorio individuano
ceppi batterici !
Adnkronos News - Yahoo Notizie on line
Padova, 11 dic. (Adnkronos Salute) - Il gruppo di ricerca dell’area di Ispezione degli alimenti di origine
animale del Dipartimento di biomedicina comparata e alimentazione (Bca) dell’Università degli Studi di
Padova ha identificato, per la prima volta in modo accurato, il gruppo di batteri responsabili delle mozzarelle blu scoperte in questi anni nei supermercati di tutta Italia.
Lo studio sarà pubblicato sulla rivista scientifica ‘Food Microbiology’, il cui Editor in Chief è Mary
Lou Tortorello, responsabile del dipartimento di microbiologia degli alimenti della Food and Drug
Administration (Fda) americana.
Il lavoro del gruppo di ricercatori del dipartimento Bca ha permesso di caratterizzare i ceppi batterici
responsabili dell’alterazione in modo molto dettaglio grazie ad un metodo molecolare appositamente sviluppato per la loro identificazione rapida.
Per facilitare l’applicazione della metodica a tutti i laboratori di analisi interessati è stato anche aperto un
database on-line che contiene tutte le informazioni utili e nel quale tutti i dati relativi ai diversi ceppi batterici
potranno essere depositati e condivisi, mediante l’utilizzo della rete internet, dalla Comunità scientifica e
dagli Operatori del settore.
I ceppi batterici che danno il colore blu alle mozzarelle sono stati in parte raccolti con la collaborazione
dell’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.
Questi batteri appartengono ad un gruppo geneticamente ben distinto della specie Pseudomonas
fluorescens, strettamente correlato ad un ceppo che viene usato in agricoltura come pesticida nella lotta
biologica sia negli Stati Uniti che in Canada.
‘’I risultati di questo studio danno un significativo contributo alla comprensione delle reali cause
del fenomeno delle mozzarelle blu - spiega la professoressa Barbara Cardazzo, autrice dello studio - e
allo stesso tempo forniscono agli operatori del settore e all’autorità competente uno strumento
rapido e affidabile per la tracciabilità e l’identificazione dei ceppi batterici causa della colorazione
blu con ricadute altrettanto importanti per comprendere la loro provenienza e stabilire adeguate
misure di controllo’’.
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Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
Attenzione alla truffa
Truffata per un Suv,
condannati venditore e notaio
La compratrice riconsegnò all’autosalone l’automezzo difettoso che fu rivenduto
a sua insaputa assieme alla vettura data in permuta!
Rossella Molinari
CORIGLIANO C. (CS) Acquista un Suv sborsando ben 55mila euro e donando in permuta la
propria automobile.
Dopo alcuni giorni, nota delle anomalie nel funzionamento del fuoristrada e lo riporta presso la
concessionaria, dove lo ritirano per procedere alle
riparazioni del caso.
Ma, nel giro di poco tempo, l’auto in permuta
viene venduta a terzi e la stessa fine fa anche il
Suv, mentre la giovane cliente non rivede più nemmeno i 55mila euro!
Non solo.
Il Suv viene venduto con atto recante la firma
della giovane proprietaria, che non aveva mai apposto, e con tanto di autenticazione da parte di
un notaio che, “piccolo” dettaglio, la donna non
aveva mai visto.
Da qui la denuncia che ha dato vita a due
procedimenti: uno a carico del titolare
dell’autosalone di Corigliano (M.G.) già conclusosi con sentenza di condanna confermata anche in appello, l’altro a carico del notaio, conclusosi di recente con la sentenza di condanna a un
anno inferta in primo grado dal Tribunale di Paola.
La storia ha inizio nel 2006 quando avviene la
compravendita presso la concessionaria
coriglianese.
Una ventisettenne del posto acquista il Suv, dà
in permuta la propria Mercedes Sport Coupé e
sborsa 55mila euro. Tutto sembra procedere normalmente finché il fuoristrada non inizia a dare
problemi.
La giovane si reca quindi all’autosalone per chiedere spiegazioni e qui si procede al ritiro del Suv
per i necessari interventi di riparazione.
Ma avviene l’impensabile: dapprima viene
venduta la sua Mercedes a terzi e poi si procede
alla vendita anche del Suv.
Il tutto con atti recanti la firma contraffatta della
proprietaria, autenticata da un notaio del Collegio notarile di Cosenza, Paola e Rossano che la
donna non aveva mai conosciuto.
In sintesi, il proprietario dell’autosalone avrebbe venduto l’auto ritirata in permuta, senza alcuna procura, incassato i soldi del Suv e provveduto a rivenderlo ad altra persona.
La giovane coriglianese, difesa dall’avvocato
Francesco Nicoletti, si è costituita parte civile in
entrambi i procedimenti nei quali sono stati fatti
emergere i disagi e i danni subiti in seguito all’
accaduto.
E, dopo la condanna per il proprietario
dell’autosalone (inferta in primo grado dal Tribunale di Rossano e confermata in secondo grado
dalla Corte d’Appello di Catanzaro) il Tribunale
di Paola ha condannato in primo grado a un anno,
accogliendo le richieste del pm e della parte civile, anche il notaio, accusato di falso ideologico in
atto pubblico.
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Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
I pericoli dell’informatica
Privacy a rischio su Facebook: un
“baco” può rivelare i contatti personali
di MATTEO CAMPOFIORITO - Repubblica.it
Scoperta una falla che permette di accedere alla lista degli amici di qualsiasi iscritto al social
network di Mark Zuckerberg.
E’ sufficiente registrarsi come nuovo utente e utilizzare una funzione di base del sito
FACEBOOK e privacy: due mondi che non si incontrano molto facilmente.
E se pensate di aver risolto qualsiasi problema di privacy “blindando” il vostro profilo da
occhi indiscreti vi sbagliate di grosso.
Nelle ultime ore è venuto alla luce un bug di sicurezza nel social network più amato al mondo
che renderebbe inefficaci le impostazioni relative alla privacy di ciascun utente rendendo pubblica la lista dei propri amici.
Per impostazione predefinita Facebook consente di accedere alla sezione Amici del proprio
diario, ma con una modifica si può restringerne la visualizzazione, o almeno così dovrebbe
essere.
La falla è stata scoperta dalla ricercatrice di sicurezza Irene Abezgauz che ha pubblicato la
procedura completa per dimostrare come sia possibile, anche ad un utente alle prime armi,
riuscire ad accedere alla lista degli amici di qualsiasi iscritto al social network di Mark
Zuckerberg.
Per bypassare questa limitazione basta iscriversi al social con un nuovo utente, inviare una
richiesta di amicizia ad un iscritto a Facebook e successivamente usare la funzione “Trova i
tuoi amici”, usata normalmente per suggerire possibili contatti da aggiungere, per visualizzare
tutti gli amici della potenziale vittima.
Insomma si può ottenere un panorama sociale completo della persona a cui si chiede l’amicizia senza che questa accetti necessariamente il nuovo contatto.
La vulnerabilità è grave per le sue implicazioni sulla privacy degli utenti ma è stata minimizzata,
finora, da Facebook che, rispondendo alla ricercatrice di sicurezza, ha affermato come non
esista per l’attaccante alcun modo di capire se la lista degli utenti suggeriti corrisponda alla
lista completa dei contatti della vittima.
Questo rimane valido ma possiamo effettivamente confermare, dopo aver riprodotto la procedura suggerita da Irene Abezgauz, come la vulnerabilità sia presente e consenta l’accesso
alla lista degli amici di una eventuale vittima.
Che sia completa o meno importa relativamente: l’elemento chiave è la presenza della falla.
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Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
I pericoli dell’informatica
Banda larga in Italia: la qualità è
peggiorata negli ultimi due anni:
è allarme !
Il documento del Ministero dello sviluppo economico. Le cause? Probabilmente
l’enorme crescita degli utenti non in linea con gli investimenti delle tlc per lo
sviluppo e la manutenzione della rete. Ma è migliorata la qualità di quella mobile
di ALESSANDRO LONGO - Repubblica.it
STA PEGGIORANDO la qualità della banda larga italiana, su
rete fissa.
Le nostre Adsl vanno più lente, quindi, quest’anno rispetto a
quello precedente, che pure è
stato un peggioramento sul 2011.
È quanto risulta da un documento prodotto all’interno del
Ministero dello Sviluppo economico e che Repubblica.it è in grado di pubblicare.
Sono i risultati, finora inediti,
di 120 mila test fatti dagli utenti,
sulla propria connessione, con
lo strumento ufficiale fornito da
Agcom (Autorità garante delle
comunicazioni), Misurainternet.
L’analisi è della Fondazione
Ugo Bordoni (Fub), braccio tecnico del Ministero e gestore della piattaforma di test.
I dati rivelano che è crescita la percentuale di utenti che
non riesce a raggiungere velocità elevate con la propria connessione.
Sulle Adsl 20 Megabit adesso solo il 10 per cento arriva a
10 Megabit e il 30 per cento circa a 7 Megabit, contro il 30 e il
50 per cento del 2011.
Gli utenti con Adsl 7 Megabit che arrivano a 4 Megabit
sono meno del 20 per cento, contro il 30 per cento di due anni
fa.
Va detto che queste sono misure di utenti che hanno fatto
il test Nemesys, il quale fornisce un certificato utile a reclamare con il proprio operatore.
È possibile quindi che il campione rifletta una situazione
peggiore della realtà.
Infatti il documento della Fub riporta anche i risultati dello
SpeedTest (altro test presente su Misurainternet, più veloce
e senza valore legale), i quali sono un po’ migliori: circa il 30
per cento degli utenti 7 Megabit arriva a 4 Megabit, secondo
lo Speedtest.
Ma anche secondo questo test c’è stato un peggioramento rispetto al 2011 (quando quel valore era del 45 per cento
circa).
Insomma, anche se i valori assoluti forse non riflettono la
vera situazione generale italiana, certo è un fatto che siano
peggiorati di anno in anno.
Non a caso la stessa Fondazione scrive, sulle slide che
pubblichiamo, che c’è stato un “peggioramento delle prestazioni nel tempo”.
Il motivo non è facile da indagare, ma a quanto riferiscono
fonti vicine ai tecnici autori del rapporto, la sensazione è che
gli utenti Adsl italiani siano cresciuti di più rispetto agli investimenti fatti dagli operatori sulla rete.
Ergo, c’è meno banda per il singolo utente. Incide anche la
crescita di Adsl 20 Megabit attive, che richiedono più banda
e quindi incidono di più sull’intasamento delle reti.
Non è un caso che questo documento è stato prodotto durante una riunione a porte chiuse all’interno del gruppo di lavoro istituito per l’Agenda digitale, presso la Presidenza del Consiglio.
Si tratta dell’Unità di Missione presieduta da Francesco Caio
(commissario nominato dal
premier Enrico Letta per l’Agenda).
Proprio alla luce anche di questi documenti che ora pubblichiamo, Caio si sarebbe deciso di lanciare l’allarme sul rischio collasso della rete italiana.
“C’è il rischio di arrivare ad
una rottura senza accorgersene.
Mi spiego meglio: con il traffico
che cresce si possono fare investimenti marginali al centro
della rete per gestire questa crescita.
Ma poi arriva un momento in cui la crescita del traffico
incontra un collo di bottiglia che non si può rimuovere in
tempi brevi perché non riguarda più l’elettronica della rete
ma la sua struttura e architettura.
Il rischio è arrivare al momento in cui la rete non regge
quando è troppo tardi”, aveva detto Caio a Repubblica in
una recente intervista.
Caio quindi sollecitava investimenti sulla rete, soprattutto
sulla nuova banda ultra larga in fibra.
Ci sono comunque anche buone notizie.
Alcune vengono da questo stesso studio della Fondazione: primo, stanno migliorando le velocità delle Adsl in
bitstream, cioè quelle attivate da operatori alternativi a Telecom
nelle zone non coperte dalle loro reti di unbundling.
Significa che chi vive fuori dai capoluoghi di provincia non
è più costretto alla scelta tra navigare con Telecom Italia o
risparmiare ma navigare lento con un altro operatore.
L’altra buona notizia è che secondo la Fondazione è migliorata la qualità di internet su rete mobile, tra il 2013 e il 2012.
A confortare le previsioni sul futuro ci sono infine i nuovi
piani annunciati da Telecom Italia e Vodafone.
Entrambi aumenteranno gli investimenti sulla rete (fissa e
mobile) dal 2014 al 2016.
Potenzieranno la fibra (che porteranno rispettivamente al
50 e l 25 per cento della popolazione entro il 2016) e la copertura internet mobile di quarta generazione (4G).
Insomma, forse i dati rilevati dalla Fondazione riflettono
solo il momento peggiore per la rete fissa italiana, quello che
precede l’arrivo (finalmente) di nuovi investimenti.
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Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
Tecnologia
Nuovo incredibile record della
Minivan Suzuki elettrica!
Nuovo incredibile record per l’auto elettrica: 1.300
km con una sola
carica di batterie.
Il nuovo primato
di autonomia per
veicoli elettrici stabilito in Giappone
da una keicar (piccole auto vendute
solo in Giappone
che godono di privilegi fiscali) Suzuki Every, modificata per ospitare una batteria agli ioni di litio.
In realtà più che un’auto la Every è un micro furgone, ma la cosa ha lo stesso dell’eccezionale perché il
record precedente, fermo a 1.003,2 km, che era stato conquistato con un’altra keicar - una Daihatsu Mira - è
stato polverizzato.
Il team ha dichiarato che intende fare richiesta formale al Guinness dei Primati per omologare il record.
La squadra, formata da quattro guidatori, comprendeva anche Kenjiro Shinozuka, primo giapponese a
vincere il Dakar Rally nel 1997.
I piloti si sono alternati al volante giorno e notte, guidando a una velocità media di 30 km/h lungo un
anello di 25 km tracciato nella cittadina di Ogata, all’interno della regione di Akita.
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Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
Tecnologia
Laboratorio Noel,
a caccia di onde
In corso la sperimentazione dell’università Mediterranea nello Stretto
FRANCESCO VENTURA - l’Ora della Calabria.it
Sono in corso le
sperimentazioni del “Noel”,
il laboratorio naturale d’ingegneria marittima in forze
all’università “Mediterranea” di Reggio Calabria, situato sul
l u n g o ma re
Falcomatà, presso
la Rade delle Mura
Greche.
Oggetto della ricerche è quantificare l’effettiva portata della diga
“Rewec”, brevetto
di Paolo Boccotti,
ordinario di costruzioni marittime
presso l’ateneo
reggino.
Ad esporre l’operazione è Felice Arena, direttore del laboratorio, mentre alle sue spalle si ultimano i lavori preparativi all’installazione.
«In questa fase stiamo provvedendo alla costruzione di
una diga, sulla quale è prevista a gennaio l’installazione
del cassone Rewec, i cui risultati saranno monitorati sino
ad aprile per poi passare all’elaborazione dei dati ottenuti, spiega Arena.
In contemporanea sarà avviato anche “Poseidone”,
un secondo progetto che prevede la realizzazione di una
turbina capace di generare 1,5Kw.
Grazie a questi studi, testeremo l’effettiva portata del
prototipo, ottenendo informazioni utili per il perfezionamento degli impianti e puntare alla massimizzazione della resa energetica.
Quest’ultimo progetto vanta importanti partner nazionali, come l’azienda maceratese “Faggiolati Pumps” ed
il dipartimento di aereonautica dell’università “La Sapienza” di Roma”.
Il funzionamento dell’idea di Boccotti è semplice ed innovativo.
Si tratta di un convertitore di energia ondosa in elettricità, il Rewec, che consiste in un cassone composto da un
condotto verticale che interagisce col moto ondoso,
incanalando l’energia verso una camera d’assorbimento
dove il moto è posto in contatto con l’atmosfera.
Il tutto giunge ad una turbina di self-rectifyng, che
sfrutta le fluttuazioni di pressione scaturite
dall’interazione tra
moto ondoso e la
sacca d’aria della
camera di assorbimento.
Quest’ultima
quindi, grazie alla
compressione ed all’espansione, genera corrente alterna
tramite la turbina.
I lavori sono
condotti sotto
l’egida della
società
Wavenergy.it”, spin-off dell’università reggina e
licenziataria unica del brevetto di Paolo Boccotti, la quale
coordina anche la realizzazione del progetto per l’energia
rinno vabile “Rewec3”, in costruzione presso il porto di
Civi tavecchia.
Il brevetto di Boccotti ha suscitato interesse a vari
livelli istituzionali, sia nazionale che europei, proprio
per la sua semplicità ed efficacia, sbloccando anche alcuni
fondi ministeriali.
II laboratorio accademico “Noel”, sigla di “Natural
ocean engineering laboratory”, è uno dei fiori
all’occhiello dell’università e della stessa città di
Reggio.
La posizione in riva allo Stretto, con tutte le peculiarità
che caratterizzano l’area marittima, avvan
taggiano studenti e ricercatori nell’analisi delle
dinamiche naturali e nello sperimentare le proprie
teorie innovative,divenendo gradualmente un volano
per la ricerca nazionale ed internazionale.
Questi i motivi per cui negli anni si sono susseguite nel
laboratorio reggino numerose delegazioni estere, tra
cui israeliani, iraniani e coreani.
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Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013
Medicina
Tumore alla prostata, meno casi al Sud
I benefici riconducibili alla dieta
mediterranea
www.lafucina.it
Il tumore della prostata si alimenta a tavola:
una dieta ricca di grassi saturi, fritti e carne rossa aumenta la probabilita’ di sviluppare il cancro. Lo dimostrano anche i numeri: le Regioni
del Nord sono le piu’ colpite mentre il Meridione, patria della dieta mediterranea, e’ la zona in
cui si registra la minore incidenza. La Campania
occupa il penultimo posto, seguita soltanto dalla Basilicata, con tassi inferiori di un terzo rispetto al Piemonte ‘maglia nera’ e all’Umbria,
regione nota per l’elevato consumo di insaccati
e bistecche. Per giocare d’anticipo sulla
neoplasia piu’ diffusa tra gli uomini, che registra 36mila nuove diagnosi nel 2013, si devono
quindi privilegiare ortaggi gialli e verdi, olio
d’oliva e frutta. Cosi’ facendo si puo’ allontanare il rischio di contrarre il tumore che, comunque, rispetto al passato fa sempre meno paura: nell’ultimo
decennio la mortalita’ e’ diminuita del 10%. Questo grazie
anche alle innovative terapie ora disponibili, che consentono un aumento della sopravvivenza e una migliore qualita’
di vita dei malati. “Nuovi farmaci ormonali (abiraterone,
enzalutamide) e chemioterapici come il cabazitaxel sono
messi a disposizione dalla ricerca scientifica – spiega il
prof. Carmine Pinto, Presidente eletto dell’Associazione
Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e Direttore dell’Unita’ Operativa di Oncologia Medica del Policlinico S.OrsolaMalpighi di Bologna, durante il Convegno Nazionale
“Personalizzazione e strategia di trattamento nel carcinoma
della prostata”, in chiusura oggi a Napoli -. Occorre individuare per il singolo paziente la migliore strategia
terapeutica ed impiego sequenziale delle molecole oggi
disponibili. E’ questa oggi la prospettiva per le persone
con cancro avanzato. Il nostro obiettivo, quindi, e’ curare
allungando la sopravvivenza ma, allo stesso tempo, migliorare anche la qualita’ di vita dei malati”. Due farmaci
gia’ disponibili in Italia sono il cabazitaxel, sperimentato
nel 2011 nel nostro Paese in 25 centri, nell’ambito di un
ampio studio internazionale e l’abiraterone acetato. “Nel
2012 il primo ha ricevuto il via libera dell’AIFA ed e’ ora a
disposizione di tutte le Regioni, il secondo e’ arrivato ad
aprile 2013. A breve potremo utilizzarne un terzo,
l’enzalutamide, approvato ad agosto di quest’anno
dall’EMA”, aggiungono i proff. Sergio Bracarda, Direttore
dell’Oncologia Medica dell’Ospedale S. Donato di Arezzo
e Orazio Caffo, Oncologo presso l’Azienda Provinciale per
i Servizi Sanitari di Trento. Trattamenti innovativi quindi,
che si inseriscono nella strategia terapeutica del tumore
alla prostata: patologia con cui ad oggi convivono ben
217mila italiani. “Un numero davvero consistente di persone, a cui possiamo offrire una delle migliori assistenze al
mondo, in ogni angolo del Paese – commenta il prof. Giacomo Carteni’, Responsabile dell’Oncologia Medica del
“Cardarelli” di Napoli -. Questa due giorni promossa
dall’AIOM, resa possibile grazie ad un contributo
educazionale di Sanofi, serve proprio per scattare una fotografia, a livello nazionale, dello stato dell’arte della
neoplasia prostatica.
·
Cinque sessioni per discutere di argomenti fondamentali come gli effetti delle terapie sulla qualita’ della vita,
prevenzione, gestione e sostenibilita’ dei farmaci innovativi tra crisi economica e best practise”. La discussione
sull’Antigene Prostatico Specifico (PSA) rappresenta uno
dei momenti principali del Convegno: la diffusione di questa metodica di dosaggio, introdotta all’inizio degli anni
Duemila, ha modificato profondamente l’epidemiologia della malattia. “Il test del PSA non puo’ essere utilizzato in
maniera indiscriminata come screening del cancro alla
prostata – sottolinea il prof. Pinto -. La sua sensibilita’
varia dal 70 all’80% e questo significa che il 20-30% delle
neoplasie non viene individuato quando si utilizza l’esame come unico mezzo identificativo. Va eseguito solo quando e’ necessario, cioe’ dopo i 50 anni, se vi e’ familiarita’
diretta per il tumore e in caso di disturbi urinari”. Utilizzare
il PSA come screening diffuso aumenterebbe il rischio di
uso inappropriato di esami e sovradiagnosi, senza portare
vantaggi sicuri in termini di riduzione dei decessi. “Le
patologie tumorali sono destinate a diventare in poco tempo la prima causa di mortalita’ a livello mondiale, nei Paesi
occidentali cosi’ come in quelli in via di sviluppo – afferma
Alessandro Crevani, Direttore della Business Unit
Oncologia di Sanofi Italia -. Sanofi e’ da sempre impegnata
nella ricerca di soluzioni e nuovi approcci per dare risposte significative e adeguate alle esigenze delle persone
affette da diverse tipologie di cancro, sia in termini di controllo della malattia sia sotto l’aspetto della qualita’ di vita”.
(AGI)
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Medicina
“Scoperta la formula per ringiovanire,
muscoli da ventenni a 60 anni”
Lo studio della Harvard Medical School identifica per la prima volta un
meccanismo dell’invecchiamento e lo rende reversibile.
La sperimentazione sui topi da laboratorio
di VALERIA PINI - Repubblica.it
Gli esperti della Harvard Medical School hanno
studiato il processo di invecchiamento dei muscoli : E’ IL MITO di Dorian Gray.
Rimanere giovani e forti per sempre. Un sogno
come il titolo della canzone ”For ever young” degli
Alphaville.
Da tempo la ricerca studia tecniche per fermare
il tempo che passa.
E i medici danno consigli per rimanere in forma
il più a lungo possibile.
Ora uno studio della Harvard Medical School,
negli Stati Uniti, fa qualche cosa in più: identifica
un nuovo meccanismo dell’invecchiamento e lo
rende reversibile.
Quasi come se si riuscisse a far tornare le lancette dell’orologio indietro fino a cancellare decine di anni.
La sperimentazione, appena pubblicata sulla rivista Cell , si è concentrata sui muscoli che con il
passare dell’età perdono sempre più tono e volume.
Gli studiosi hanno testato sui topi una sostanza che
ha dato risultati incoraggianti e sono convinti di essere vicini a una grande rivoluzione. Dopo la cura i
muscoli delle cavie di laboratorio sono ringiovaniti
molto velocemente, quasi come se gli animali fossero entrati in una macchina del tempo.
“E’ stato quasi come trasformare i muscoli di
un sessantenne in quelli di un ventenne”, spiegano gli autori della ricerca.
Lo studio si è concentrato sui mitocondri, le cosiddette “centrali energetiche” della cellula che producono l’energia necessaria per molte funzioni
cellulari, come, ad esempio, il movimento, il trasporto
di sostanze.
Quando la comunicazione tra il nucleo della cellula e i mitocondri si inceppa, a quel punto incomincia
l’invecchiamento.
Gli sudiosi di Harvard si sono concentrati sulla
molecola Nad, che ha una funzione importante, nella comunicazione tra mitocondri e nucleo.
Grazie all’uso di una serie di sostanze, gli autori
dello studio sono riusciti a fermare il processo di
declino sui topi.
Dopo una settimana di cura, i muscoli di due cavie
da laboratorio di due anni si erano ringiovaniti di una
quindicina di mesi.
La ricerca potrebbe essere il primo passo per
mettere a punto un medicinale per fortificare i muscoli dell’uomo anche in tarda età.
Un sogno quello di poter restare giovani e forti nel
tempo.
Ma sarà possibile scoprire una cura che cancelli
velocemente gli anni?
“La scoperta è sorprendente - spiega Ana
Gomes, genetista della Harvard Medical School - ,
ma non potremo arrivare a una vera e propria
‘cura’ complessiva per combattere l’invecchiamento.
Si può trovare una soluzione per questo aspetto specifico, ma va ricordato che l’invecchiamento dipende da diversi fattori.
Non si può intervenire invertendo i processi
legati ai telomeri o al fatto che con il passare del
tempo il Dna si invecchia”.
Ora gli studiosi puntano a una sperimentazione clinica entro il 2015. “Non pensiamo che sarà creata una cura da prendere dai 20 anni fino alla fine
della vita.
Col tempo potremo creare una cura che potranno prendere anche le persone anziane, prima di trovarsi in condizioni di salute troppo compromesse”.
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Notizie brevi o curiose
Grenen, l’incontro tra due mari
che non si mescolano mai
Ancora una volta è la natura a regalarci uno spettacolo davvero straordinario: i protagonisti della
scena sono gli elementi che la compongono e lei, da
buona “regista”, dirige egregiamente il panorama che
ci troviamo di fronte.
Oggi, nello specifico, vogliamo dedicarci alla terra di Grenen, una penisola sabbiosa a nord della
cittadina di Skagen, che costituisce l’estremità settentrionale della Danimarca.
Qui, infatti, possiamo assistere a qualcosa di davvero straordinario, un fenomeno naturale molto raro:
le onde del Mar Kattegat (Mar Baltico) e dello
Skagerrat (Mare del Nord) si incontrano, provenendo da direzioni opposte, si “toccano”, ma non si mescolano mai le une con le altre. Questo
perchè la densità di ciascun mare risulta essere diversa dall’altra.
Questo fenomeno genera turbolenze che rendono difficile la navigazione e per questo motivo appositi
cartelli sanciscono il divieto assoluto di balneazione nella parte di costa più settentrionale.
Lo Skagerrak è il nome del braccio del Mare del Nord situato fra lo Jütland e la Norvegia.
Ha forma grossomodo triangolare ed è largo tra gli 80 e i 130 km, nentre la profondità raggiunge i 700
metri in corrispondenza della fossa norvegese.
Lo Skagerrak e il Kattegat immettono negli stretti del grande Belt e del piccolo Belt e collegano il
Mare del Nord con il Mar Baltico.
Nello Skagerrak si mescolano le acque del mare del Nord con quelle meno saline del mar Baltico:
queste condizioni creano un habitat favorevole per numerose specie marine e ne fanno un’area molto
pescosa.
Il Kattegat, invece, è un tratto di mare che si trova fra la Svezia e la penisola danese dello Jutland.
E’ collegato con il Mare del Nord tramite lo Skagerrak e il Limfjord, quest’ultimo è percorribile però
solo da imbarcazioni di piccole dimensioni, classificate come categoria Baltimax.
Acque limpide, stupende, spiagge impeccabili… come stupendo è lo splendido fenomeno che vede
protagonisti questi due mari.
Potete averne un “assaggio” nel video che segue raggiungerete digitando … http://www.eticamente.net/
19113/grenen-lincontro-tra-due-mari-che-non-si-mescolano-mai-video.html
Si suicida, salvata si risuicida: “... non rompetemi !”
Questa volta non ha avuto il suo eroe
spuntato all’improvviso a salvarle la vita.
Il volo nel vuoto le è stato fatale.
Ha raggiunto il suo obiettivo una 43enne
di Spinea che aveva già tentato in passato
di farla finita.
A salvarla, il 25 luglio del 2012, era
stato Oliviero Biancato, dopo quel gesto
diventato per tutti l’eroe di San Giuliano.
L’eroe si è arreso lo scorso novembre ad
un nemico, il cancro, che non gli ha lasciato
scampo.
E ieri se ne è andata anche la 43enne di Spinea, gettandosi dal terzo piano del suo appartamento.
Attaccato alla porta un messaggio: «Non rompetemi».