Raimondo Vianello e Sandra Mondaini , coppia esemplare nella vita

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Raimondo Vianello e Sandra Mondaini , coppia esemplare nella vita
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Voci dal Sud
Anno VI° nr. 5 Maggio 2010
w w w . s o s e d . eu
Voci dal sud
... ai quattro venti
Periodico di attualità, storia e cultura
Rassegna stampa dai mass media regionali
Anno VI° - n. 5 M a g g i o
2010
OMAGG IO
Euro 1,55
Raimondo Vianello
e Sandra Mondaini ,
coppia esemplare nella vita e
nello spettacolo
Voci dal Sud
... ai quattro venti
Periodico indipendente diAttualità, Storia
e Cultura
Rassegna stampa dai mass media
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S o m m a r i o A p r i l e 2010
Editoriale:
di Franz Rodi Morabito
pag 5 - I Big nazionali dei tre sindacati a Rosarno per celebrare la Festa del 1°
Maggio
pag 7 -Anche gli europarlamentari sprecano soldi per voli internazionali!
pag 8 - Le nuove bidonville di Rosarno
pag 9 - L’altra Rosarno, una città che deve rinascere!
pag 10 - Nessuna borsa lavoro per i migranti di Rosarno
pag 10 - ATaurianova parte il progetto Dedalo in aiuto ai migrantes
pag 11 - La Lega va alla conquista del Sud oppure il Sud organizza una propria Lega che
dialoghi paritetica con il nord?
pag 12 - Dopo 70 anni la salma del militareAntonio Tropeano “torna” nella sua Rosarno
pag 12 - Gi studenti del Liceo “Piria” bloccati in Polonia dalla nube del vulcano islandese
pag 13 - Raimondo Vianello ci ha lasciati!
pag 14 - L’attrice Claudia Pandolfi, molestata da un paparazzo si ribella e viene trascinata
dall’auto di questi per parecchi metri
pag 15 - I legali del paparazzo Terranova: ‘’Si è solo difeso’’
Quando “il nemico” è la natura
pag 16 - Europa in ginocchio! Quando “il nemico” è la natura
pag 17 - Cosa ha determinato tutto questo?
pag 18 - Prudenzialmente aerei a terra anche in Italia
pag 18 - La polvere danneggia un caccia F16 la Nato minimizza
Burocrazia
pag 19 - A 60 anni circa dall’alluvione che distrusse Africo vecchio, parte la ricostruzione!
pag 19 - Cenni storici su Africo (vecchio)
pag 20 - La gattara di Rende è arrabbiata con la burocrazia
pag 21 - Al “Vinitaly” di Verona il “Greco” di Bianco tra i marchi più pregiati!
Alieni
pag 22 - Gli alieni esitono veramente?
pag 22 - L’astrofisico Stephen Hawking afferma
pag 23 - La foto del giorno ... il genio italico no ha limiti !
... continua a pagina successiva
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Siamo ancora un popolo civile?
pag 24 - Ora del pasto all’ospedale di Chivasso: in mezzo ai malati una donna deceduta pag 24 - Un volo dal terzo piano ancòra un ammasso informe di carne e sangue sul
marciapiede i passanti tirano dritto indifferenti!
pag 25 - Si sta finalmente trovando il bandolo della matassa del “pasticciaccio brutto” di
Manuela Orlandi?
pag 26 - Torino capitale italiana dell’esoterico
pag 27 - In Brasile due ragazze uccise per il “braccialetto del sesso”?
pag 27 - Ragazza tredicenne “offre” mms porno per ricariche telefoniche: 34 indagati
Economia
pag 28 - ... e se la Grecia fa boom?
pag 29 - Altri Paesi corrono i rischi della Grecia
pag 30 - In caso di morte causata da altri anche l’agonia patita prima del decesso va risarcita
agli eredi
pag 30 - Multe, notifiche più veloci
pag 31 - Se hai un incidente nessuna compagnia ti assicura più ed è la tua morte civile!
pag 31 - Patente sospesa per ubriachezza? Si può guidare per andare al lavoro
pag 32 - L’Italia regina degli aumenti record in moltissimi settori!
pag 32 -Autoblù, patenti speciali per gli autisti dei politici
pag 33 - Una eroica calabrese che ispirò una celebre scena di Roma Città Aperta
Brevi o curiose
pag 35 - Ha la guida nel sangue! ovvero ... precocità!
pag 35 - Giocatore incallito perde la figlia a carte!
pag 36 - Varese, l’assessore fan degli antitricolore
pag 36 - Il Pullmann anfibio va per terra e per ... fiume!
pag 37 - Nel paese dei gemelli...
pag 37 - Ex detenuto ha nostalgia della sua cella e la compra!
pag 37 - Negoziante fa causa ai barboni che rovinano i suoi affari!
pag 37 - Rapinatore sfortunato rapina furgone... vuoto!
Editoriale
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I Big nazionali dei tre sindacati a
Rosarno per celebrare la Festa del
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La notizia ha meravigliato tutti per tutti si sono posti la domanda: ma a che pro? che senso ha che
Angeletti, Bonanni ed Epifani vengano a celebrare a Rosarno la Festa del lavoro? molti si chiedono
perchè non sono venuti a dare solidarietà ai lavoratori, indigeni ed extracomunitari, nei tristi giorni
della rivolta di gennaio?
Francamente siamo stati in molti a sospettare che all’ultimo momento “improcrastinabili impegni
sopravvenuti” impedissero la loro presenza nella piazza Valarioti rosarnese.
Ed invece no, sono venuti ed hanno sciorinato una lunghissima serie di banalità contraccambiate da una
scarsa affluenza di pubblico e tiepidi applausi di parte.
Immediatamente gli addetti stampa sindacali hanno enfatizzato la manifestazione attribuendo addirittura
ben “oltre 15000 partecipanti.
Dicevamo scarsa l'affluenza del pubblico (nelle riprese TV dall'alto) più che un "muro di teste assiepate"
si vedevano molto spesso e volentieri le nuove mattonelle che lastricano la piazza Valerioti.
Qualche discorso è stato maggiormente mirato, ma altri solo stereotipi prelevati da una antologia di
slogan, addirittura fuori tema come quando si è fatta ampia e lunghissima panoramica mondiale su persone
non libere nel mondo!
Unica nota positiva è che finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dire che Rosarno non è razzista, ma
PURTROPPO nessuno ha fatto cenno alle cause della tremenda crisi che attanaglia Rosarno ed hinterland!
Tutti hanno parlato degli effetti e NESSUNO delle cause!
Eppure le digressioni non sono mancate nei discorsi degli oratori ... solo il filmato mandato in onda
durante la trasmissione dell’intera trasmissione da RAI 3 che riportava scene della rivolta di gennaio ha
fatto un velocissimo cenno al fatto che con le arance 5 centesimi al kilo non si può certo lavorare, vivere e
far vivere in maniera decente!
Nessuno ha detto nemmeno che i Kiwi su cui tutti avevamo puntato quale coltura alternativa (e risolutiva!) hanno avuto prezzi in campagna intorno ai 30/35 centesimi/kg.
Ci si è dimenticati di toccare il tasto Olio di Oliva che in media ha "spuntato" circa 150 euro al quintale!
Eppure a mio parere, anche se i problemi dei migrantes sono giustissimi, tuttavia anche quelli dei lavoratori indigeni e, perchè no?, quelli degli imprenditori agricoli che sono impossibilitati a effettuare lavorazioni,
colture, raccolte, pagare tasse e contributi previdenziali, mutui e via dicendo non sono da meno.
Quando qualche anno addietro proprio il sottoscritto, nelle vesti di presidente del Comitato LiberiAgricoltori Piana di Rosarno, aveva lanciato il "cave canem" dicendo "attenzione signori dei sindacati se date
una mano agli imprenditori agricoli non lo fate per curare una categoria che VOI ritenete "il nemico", ma
curate gli interessi dei VOSTRI STESSI ASSOCIATI dal momento che se l'agricoltore non avrà la possibilità di dare lavoro, a rimanere disoccupati a casa saranno proprio gli operai e gli impiegati agricoli”.
Imprenditoria e mondo delle braccia non sono due mondi antitetici, ma sono due mondi che si integrano
e si sorreggono a vicenda.
Questo anche nell'agricoltura e soprattutto nei nostri paesi dove ancora lo spirito di umana fratellanza
esiste ed è sentito e non fatemi in contropartita discorsi di sfruttatori ed aguzzini ... quelli ci sono ovunque
ed in tutte le categorie, ma noi parliamo della grande generalità dei casi che è fatta da gente onesta.
Nessuno ha fatto caso a questo mio discoso perchè i due mondi a certi cervelloni sono sembrati tanto
antitetici e distanti che MAI avrebbero potuto interferire MA oggi, ahinoi, siamo giunti al capolinea ed i due
mondi sono a stretto contatto di gomito a tentare di lenire i morsi della fame!
Nel porto di Gioia Tauro giungono i prodotti che qui sono autoctoni, ma a prezzi stracciati, addirittura
meno che il costo di produzione dei nostri, e giunge di tutto e di più ... anche legno impacchettato, sanse di
olive, olive, agrumi e ... finanche brecciame e materiali inerti per costruzione!
MA le tasse allo Stato italiano? siamo noi indigeni a doverle pagare, ma non abbiamo nessuna protezione da parte dello Stato.
Anche inopportuna la presenza deliberatamente ostentata di lavoratori dell’Africa, strumentalizzati per
l’occasione con magliette zeppe di slogan che non erano frutto dei loro pensieri, ma di altri seduti a tavolino.
Se erano lavoratori regolarmente entrati sul nostro territorio non è stato carino ostentarli come a dire
“ma quanto siamo buoni noi!” , se invece non erano muniti di regolare permesso di soggiorno allora è
stato commesso un reato e tutti hanno omesso di prendere i provvedimenti previsti dalla Legge italiana!
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Per finire, come abbiamo detto, NON c’erano 15 mila persone dal momento che se ci si riguarda le
“dirette” fatte da RAI 3 della piazza la folla era a macchia di leopardo (io l’ho seguita e registrata da RAI
3 che ha operato una “diretta” di tta la manifestazione.
La piazza Valarioti è una comunissima piazza di paese e non grande come piazza del Popolo o San
Giovanni a Roma!
Gli oratori non hanno esitato ad esibirsi in situazioni internazionali , importanti, ma che con questo consesso poco avevano a che fare.
E’mancato, invece , un puntoASSOLUTAMENTE importante che sarebbe dovuto essere quello della
disoccupazione che attanaglia la situazione locale (agricola in generale) non fosse altro per dire alle popolazioni di questa Piana di Rosarno (piana di Gioia Tauro è divenuta dopo per via del Porto) che i BIG
erano venuti qui non per fare il gesto magnanimo di essersi degnati di scendere fino a noi, ma per solidalizzare
con noi ed i nostri problemi e per accendere una fiammella di speranza dicendo (magari mentendo) che ci
sarebbero stati incontri e tavole di concertazione per tentare di risolvere la crisi che sta portando alla morte
una intera regione?
Ma poi ... in situazione di crisi profondissima, di fame e didoccupazione in cui versa la popolazione di
queste zone che senso ha “festeggiare”? festeggiare cosa? al limite capirei “celebrare”, ma come si fa a dire
ad uno che torna a casa ed acnora un altro giorno non ha trovato lavoro per sfamare i propri figli ...
festeggiamo il lavoro? il lavoro di chi? non certo il suo.
La giornata è terminata con una grande festa con canzoni e la presenza di divi nazionali; era il caso di
offendere chi non ha pane con lo sperpero di denaro per pagare i cachets di questi signori?
E’ stata notata l’assoluta mancanza di politici locali ed autorità del territorio! ma che volete farci ... le
elezioni sono passate e per le prossime ... c’è tempo per recuperare.
Ancora una volta, miei cari, si è affermato in maniera forte che “lavoratori” sono SOLAMENTE I
METALMECCANICI mentre gli altri, quelli degli altri importantissimi settori economici della nostra economia ... sono solamente degli sfaccendati!
Chi la mattina prende la zappa e si reca in campagna lo fa solamente per fare una scampagnata.e
respiare una boccata d’aria ... inquinata dai fumi dell’inceneritore posto nel pieno cento di questo naturale
paradiso.
Nella foto Piazza Valarioti ed indicato nel cerchio rosso il palco per gli illustri oratoriNn si direbbe proprio che la calca del pubblico sia tale da identificare 15000 persone
accorsi in questa piazza, bella, ma relativamente piccola della “Cottà di Rosarno
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Uno dei pochi argomenti su cui sia i partiti di destra che quelli di
sinista concordano: gli irrinunziabili propri privilegi
Anche gli europarlamentari sprecano
soldi per voli internazionali!
Una inchiesta de l’Espresso rivela che tutti fanno scempio del denaro pubblico e
contemporaneamente invitano gli italiani a stringere la cinta!
Calabria Ora
ROMA Un jet-taxi privato per
andare a fare il loro dovere a Bruxelles: l’Embraer El20, un
giocattolino di 12 metri di lunghezza.
Partenza da Ciampino (Roma)
arrivo a Strasburgo e ritorno, Costo: 1.400 euro (lo stipendio mensile sperato da un impiegato!)
Roba a cinque stelle, o anche di
più, un argomento che ha già suscitato polemiche e articoli sui quotidiani e che
il settìmanale l’ Espresso ha approfondito in
un’inchiesta.
Spiegando i perché di quella che appare come
una vera e propria inversione di tendenza.
Già, perché fino allo scorso anno erano
gettonatissimi i voli low cost e i motivi andavano ricercati nella forma di rimborso garantito
dall’europarlamento agli eletti: prima davano
circa mille euro indipendentemente dal biglietto acquistato, adesso rimborsano tutto, tanto
vale allora viaggiare da pascià.
Bi-partisan la composizione dei voli, visto
che sui jet c’erano: Andrea Cozzolino (Pd),
Guido Milana (Pd), Barbara Mate-ra (Pdf),
Salvatore Iacolino (Pdf), Roberto Gualtieri
(Pd), Silvia Costa (Pd), Luigi De Magistris
(Idv), mentre sul jet partito il 23 novembre i
passeggeri erano 17, tra cui: Giovanni Pinella
(Pd), Rosario Crocetta (Pd), Giovanni La Via
(Pdf), Sergio Silvestris (Pdf), Sonia Alfano
(fdv), e Roberta Ange-filli (Pdf).
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Le nuove bidonville di Rosarno
Reportage de “La Stampa” sul ritorno degli africani nella “Piana”
E’ cambiato qualcosa per i migrantes a distanza di 4 mesi?
Calabria Ora
Brahim indossa una giacca grigia di lana, che gli è stata
COSENZA Quattro mesi dopo gli scontri di Rosarno, gli
data dalla Caritas.
africani sono tornati e vivono peggio di prima.
«Lavoro un giorno sì e uno no», racconta. Oggi è no.
E’ il reportage dell’inviato Giuseppe Salvaggiulo, pubLe arance non sono state raccolte. Ma i braccianti serblicato su “La Stampa”, a descrivere «i nuovi ghetti».
«Entra, vieni a vedere in che merda viviamo»- dice vono anche per altri lavori come la potatura degli alberi.
Nei prossimi mesi - scrive La Stampa - partiranno conBrahim, un ventenne del Burchina Faso che di parole italiatrolli a tappeto nelle aziende agricole, «per evitare - spiega
ne ne conosce poche.
Cinquecento neri, dopo un mese di esilio in giro per l’Ita- il Prefetto di Reggio Luigi Varratta - che in autunno Rosarno torni una polveriera».
lia, sono tornati.
Ma gli africani quando non
“Ora - racconta Salvaggiulo Una domanda è d’obbligo:
hanno soldi per mangiare si rivolnon hanno più paura:
gono a Norina Ventre, 85 anni, per
dopo il can can fatto a
Fanno la spesa nei supermertutti «MammaAfrica».
cati, ricaricano le bombole del
gennaio scorso durante il
Domenica scorsa erano in 120
gas, comprano il pollo nelle
quale la popolazione
e il cibo non bastava.
macellerie, si avventurano in
La casa di Norina è dietro l’ambicicletta tra i casolari dove
rosarnese è stata
bulatorio della Asl riservato agli
subivano gli agguati a
ingiustamente tacciata in
«stranieri temporaneamente presprangate, colpi di pistola e
massa di “razzismo” e dopo i senti».
bottiglie incendiarie.
I clandestini, qui si curano
Rosarno ha trovato un nuodiscorsi altisonanti di “falsi
senza paura di denunce.
vo equilibrio: meno immigrati
moralisti” cosa si è fatto di
Rientrata da Torino dove si era
quanti ne servono al mercato
rifugiata,
la nigeriana Nancy pasagricolo in crisi, e polverizzati
concreto da parte delle
sa spesso con il figlio di otto mein piccole comunità.
Istituzioni?
si.
Inoffensivi. Le bidonville da
Nulla, assolutamente nulla
Il ritorno dei neri a Rosarno è
mille persone che avevano fattestimoniato dall’attività dell’amto inorridire il mondo, tra i
bulatorio, nuovamente a pieno regime: 310 pazienti in un
ruderi delle fabbriche dismesse, sono scomparse.
mese.
Ma i nuovi ghetti non sono meno fetidi e fatiscenti».
II medico, Lorenzo De Mani, li conosce tutti per nome.
Brahim vive in una stanza di venti metri scarsi con quat«Mustafà! Sempi cca stai! » (sei sempre qui), scherza
tro letti e un cucinino.
mentre lo visita. Ad aiutarlo due traduttrici-segretarie.
Costa 50 euro mensili a persona.
L’Asl non paga gli stipendi da ottobre, ma vanno avanti.
Affitto di mercato, spiegano gli inquilini: i capannoni in
Per i neri, l’ambulatorio è un punto di riferimento- raccampagna, più accoglienti e dotati di servizi, sono più cari.
La Scesa Bellavista divide in due un quartiere di case in conta Salvaggiulo - come l’agenzia di Peppe Cannata per i
tufo, per lo più a un piano. E’ la nuova Rosarno multietnica. documenti e il phone center di Carlo e Stefania, che prima di
Qui convivono calabresi e africani e all’ora di pranzo gli gennaio incassava centinaia di euro al giorno e dopo gli
scontri appena cinque.
idiomi si confondono.
Ora gli affari sono tornati ai livelli di un anno fa.
I rosarnesi abitano in case con balconcini tinteggiati e
Qui gli immigrati possono anche ricaricare gratis il
portoni in antico-rodal, gli immigrati tra pezzi di legno marcellulare.
cio, pareti scrostate, tinozze arrugginite.
In certe case del centro storico, devono pagare da 0,50 a
Zare, malese, abita in un trilocale che ha 25 lettì.
A gennaio era fuggito a Vicenza, ma lì non riusciva a un euro. Soldi ben spesi: il telefono serve per le chiamate
dei padroni.
vivere.
L’ivoriano Fuffana non ne ha bisogno.
Ora lavora qui nei campi: raccoglie le arance, ma la staVive in una casupola di mattoni sulla circonvallazione.
gione sta finendo e tra due settimane si dedicherà al raccolLa dimora meno squallida vista qui.
to delle fragole di Villa Literno.
Può permettersela perché è un caporale.
Brahim è tristemente consapevole che adesso però non
A Rosarno da dieci anni, si è conquistato un secondo
si sta meglio di prima, e mentre parla, esce dalla stanza per
non disturbare i suoi amici che stanno guardando in tv un nome italiano Marco - e i padroni lo vanno a trovare a casa.
«All’ingresso del suo mono locale, troneggia un bidet
dvd suTotò Riina: così cercano di imparare l’italiano.
«Sono stati qui anni rinchiusi nei dormitori, non co- nuovo.
Solo se gli chiedi spiegazioni, il gelido caporale Fufnoscono una parola», spiega don Pino De Masi, il parroco
di Libera che ospita i quattro immigrati feriti a gennaio e che fana quasi si commuove: Me lo ha regalato un padrone.
Non vedo l’ora di portarlo alla mia famiglia in Africa”».
ha appena avviato un corso di alfabetizzazione.
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L’altra Rosarno, una città che
deve rinascere!
do. ma. - Calabria ora
Saccomanno e Bellofiore ad un dibattito con “uomini dei partiti”
Renato Bellofiore lancia, da Rosarno, la “Città
del porto”.
Il neo sindaco
di Gioia Tauro,
alla sua prima
uscita pubblica
dopo le elezioni,
ha presenziato
sera al dibattito
“ L’ a l t r a
Rosarno, la città che deve risorgere”, promosso dall’ex primo cittadino rosarnese - e alleato
di Bellofiore in alcune battaglie ambientaliste, Giacomo Saccomanno.
Nella biblioteca del centro medmeo, il leader di
Cittadinanza Democratica ha lanciato un appello alla
classe dirigente locale, riunita per l’occasione, invitandola afare rete con lui nella prospettiva di creare
una sinergia forte per approdare alla città del porto
che sarà «un’opportunità per migliorare i servizi
delle nostre comunità, l’occasione per creare
strutture d’eccellenza e non inutili doppioni».
Un progetto che ha solleticato anche la fantasia di
Saccomanno che, però, ha un po’ deviato dal progetto iniziale, mettendoci dentro anche Rizziconi.
«A Bellofiore mi legano tante campagne, mettiamo insieme i Comuni e facciamo subito la grande città del porto, con Rizziconi, e creiamo un
polo che attragga finanziamenti e sia un
baricentro regionale».
La presenza del neo Sindaco gioiese ha favorito
anche una riflessione su quello che è un modello di
attrazione del consenso meno convenzionale: la lista
civica.
In realtà l’esperimento di Cittadinanza Democratica non ha destato particolare voglia di emulazione
da parte dei relatori della serata.
Addirittura Mario Versaci, commissario dell’Udo
rosarnese e dirigente regionale dello scudocrociato,
ha bollato il successo come «un insieme di circostanza fortunate».
E proprio mentre Bellofiore lasciava il tavolo per
raggiungere un
vertice a Gioia
Tauro, Cosma
Ferrarmi, segretario del Nuovo Psi di Rosarno
e massimo dirigente provinciale
del garofano, ha
rilanciato
la
centralità della politica nella ricerca di una svolta amministrativa per
Rosarno.
Nella sala parecchi esponenti politici, ma anche
semplici cittadini, hanno provato a declinare le giuste contromisure per risollevare le sorti di una città
che arriva da ben due legislature monche e due anni
di commissariamento per infiltrazione mafiosa.
E se Saccomanno ha rilanciato un “comitato di
salute pubblica, composto da persone per bene
al di là degli steccati ideologici», Giuseppe
Papasidero ha risposto che «esponenti di progetti
fortemente alternativi non possono ritrovarsi in
un unico listone».
Quello che, comunque, è emerso dal dibattito, moderato dal giornalista Francesco Condoluci, è che si
è giunti ad un degrado sociale pericoloso, accelerato dai tremendi fatti del gennaio scorso.
AntonioAlessi, Rocco Castagna,Antonio Ciancio,
Franco Cimato, Francesco Rao, Gianluca Sapio, Elisabetta Tripodi e Giovanna Tutino, hanno offerto
analisi credibili sullo stato di salute della città medmea
e, seppur con sfumature diverse, c’è stato un unico
punto di convergenza, ovvero l’imprescindibile esigenza di voltare pagina rispetto ad un contesto privo
di governabilità e stimoli che ha posto Rosarno ai
margini dei processi produttivi e culturali dell’intera
Calabria.
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A Taurianova parte il progetto
Dedalo in aiuto ai migrantes
DOMENICO MAMMOLA - Calabria Ora
TAURIANOVA - Debutta il “progetto Dedalo” di Taurianova.
Infatti, è stata inaugurata, nei locali dell’ex delegazione della Polizia Municipale di San Martino, sita in piazza Principe
Umberto, l’apertura dello sportello dedicato agli immigrati e denominato, per l’appunto, Dedalo.
Il progetto varato dalla Commissione Straordinaria del Comune di Taurianova - composta dal prefetto Vincenzo
D’Antuono, Filippo Romano e Giancarlo Tarantino - ha coagulato anche il vasto mondo dell’associazionismo cittadino
che, infatti, reciterà un ruolo di primo piano.
L’apertura dello sportello, e la gestione, verrà sostenuta dal punto di vista operativo dalle associazioni Mammalucco,
Caritas San Martino, Caritas San Giuseppe Moscati, Pane Spezzato, tutti Enti Associativi che hanno siglato un
protocollo d’intesa con il Comune di Taurianova e presteranno gratuitamente servizio presso lo sportello per il supporto
ai migranti.
Lo sportello erogherà i servizi di mediazione istituzionale, assimilazione sociale, assistenza a titolo gratuito nella
compilazione della modulistica, corsi di alfabetizzazione, mediazione familiare interventi di mediazione interculturale nella
scuola, supervisione nella compilazione di tutti i documenti - iscrizione all’anagrafe, allo stato civile - monitoraggio sul
fenomeno migratorio.
Il servizio, è bene ricordare, nasce da un accordo/protocollo con la Questura, la Prefettura e la Provincia di Reggio
Calabria e consente di evitare inutili disagi all’utenza, razionalizzando e velocizzando l’esame delle pratiche.
Nessuna borsa lavoro per i
migranti di Rosarno
Sfumata un’opportunità ci si interroga sulle cause: forse non avevano il permesso
di soggiorno?
Domenico Mammola - Calabria Ora
ROSARNO I migranti di Rosarno non figurano tra i beneficiari delle borse lavoro stanziate dalla provincia di Reggio
Calabria, in partnership con altri soggetti, nell’ambito del progetto Azioni di sviluppo sociale per immigrati, meglio
conosciuto con l’acronimo “Assi”.
E’ stata pubblicata la graduatoria dei 15 immigrati che avranno diritto ad una borsa lavoro di circa 3.000 euro per
seguire un corso di formazione al mestiere di bracciante agricolo.
Tra i 15 africani, inseriti nei posti utili, ben otto risiedono nella Piana di Gioia Tauro, quattro a Reggio, due a Locri e uno
ad Ardore.
Degli immigrati provenienti dalla Piana, tre risiedono a Gioia Tauro, due a Rizziconi, due a Taurianova ed uno a Palmi.
Incredibile, ma vero, nessun migrante che beneficerà del corso di formazione proviene dalla città ormai famosa per
essere uno dei centri nevralgici della regione per afflusso di lavoratori extracomunitari che cercano impiego in agricoltura.
Il caso s’infittisce quando si scorre la graduatoria e si guardano i 13 riservisti, si può notare che ben nove risiedono
nella Piana, ma nessuno a Rosarno.
E dunque nessuno dei quasi 2000 migranti che solitamente si riversano nella città degli agrumi avrà la possibilità di
seguire il corso provinciale che si terrà a Rizziconi con stage nelle aziende agricole locali.
I motivi per cui nessun migrante “rosarnese” è tra i 28 idonei, possono essere essenzialmente due: scarsa comunicazione e pubblicizzazione, oppure mancanza del permesso di soggiorno.
Tra le condizioni per essere ammesso al corso, infatti, è necessario che i migranti risiedano nella provincia ed abbiano
un permesso valido almeno fino a giugno.
E’ probabile, quindi, che i migranti di Rosarno non fossero al corrente dell’iniziativa, oppure nessuno di essi abbia i
documenti in regola.
Giova ricordare che l’attivazione delle borse lavoro rientra in una delle attività previste da Assi, progetto finanziato dal
Ministero dell’Interno con i Fondi Unbra 2008, avviato dalla provincia di Reggio, i comuni di Bova Marina, Cittanova,
Laureana di Borrello, Locri, Melito di Porto Salvo, Rizziconi, Rosarno, San Ferdinando e l’associazione Arci.
L’intento del corso, di cinque mesi, è quello di agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del
mondo del lavoro nell’ambito dei processi formativi, specialmente nel settore dell’agricoltura, in cui la manodopera
immigrata è essenziale.
Fuori dal giro, quindi, i migranti della città della rivolta, che rimarranno senza formazione e senza la borsa di 3.000 euro.
(n.d.r.: ma ricchi di belle parole e promesse spese in loro aiuto dai “politici”!)
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Anno VI° nr. 5 Maggio 2010
La Lega va alla conquista del Sud
oppure il Sud organizza una propria
Lega che dialoghi paritetica con il nord?
Parte il tesseramentodel nuovo sodalizio meridionale - Un dubbio assilla i cittadini del Sud ed è :
sapremo essere seri e costruttivi in casa propria (fuori lo siamo in maniera egregia) e creare
qualcosa che difenda gli interessi di tutti i meridionali che rifiutano ogni forma inutile di
assistenzialismo, e chiedono di poter essere messi in condizione di lavorare seriamente traendo
utili dal proprio lavoro e sedendosi da pari al tavolo economico italiano? Basta sussidi che
incatenano e niente vassallaggi psicologici
Maria Costanzo - Calabria Ora
LAMEZIA TERME - “Spezziamo le catene”. Questo lo slo-
ziare a camminare con le proprie gambe », ha affermato
gan scelto dal movimento Lega Calabria Federalista in Maria Madeo, delegato della provincia di Crotone e già
occasione della campagna di tesseramento per il 2010 pre- candidata alle scorse elezioni provinciali ed europee.
sentata ieri (foto), a Lamezia, dal portavoce Pantaleone
Alla conferenza stampa ha partecipato anche il senatore
Fioresta e dai
Enrico Montani del
responsabili progruppo Lega Nord
vinciali della nuova
Padania.
formazione politica.
«Le catene che
«Il nostro movidevono
essere
mento - ha spiegaspezzate - ha dichiato Fioresta- nasce
rato - sono quelle
sul modello delk
d e l l ’ a s Lega Nord.
sistenzialismo, del
Un modello che
malaffare e della
Secondo da sinistra nella foto il dott. Domenico Greco,
intendiamo pro‘ndrangheta.
coordinatore provinciale, che è stato ufficilamente indicato
porre ai calabresi
Occorre un proquale candidato alla Presidenza della Provincia reggina.
stanchi della poligetto a lungo termitica, come dimostrara la percentuale di astensionismo.
ne.
È un movimento che nasce dal territorio, e che intende
Lega Calabria Federalista deve lavorare sulle idee e
portare una ventata di novità e porre fine alla cattiva sui programmi per dare una speranza di cambiamento ai
amministrazione.
calabresi».
L’obiettivo del tesseramento, ha chiarito, non sono i
Montani ha puntato l’indice contro la classe politica
numeri ma la qualità degli iscritti.
calabrese, che andrebbe completamente rinnovata, e ha riVogliamo portare entusiasmo e innovazione - ha di- vendicato l’operato del governo nei confronti della crimichiarato il delegato della provincia di Vibo Valentia, Cesare nalità organizzata.
Ierullo - fare politica per la gente e in mezzo alla gente.
Il Senatore del Carroccio ha usato parole dure contro il
Sulla necessità di coinvolgere i giovani si è soffermata presidente della Camera Gianfranco Fini, colpevole di voler
Valentina Rossi, delegato della provincia di Cosenza, fermare il federalismo, «una riforma storica che rappresenche ha rivendicato l’autonomia del movimento e «l’orgo- terebbe un passaggio fondamentale per il paese ».
glio di essere calabresi», mentre Domenico Greco, deleAll elezioni regionali, ha rivelato poi, il movimento non
gato della provincia di Reggio Calabria, ha indicato i punti era presente a fianco di Scopelliti a causa del veto posto
salienti del programma: agricoltura, infrastrutture, sanità, dall’Udc e, «pur apprezzando Callipo, non potevamo acimmigrazione, legalità, opportunità per i giovani e cettare come compagno di strada l’Idv».
federalismo fiscale.
Montani ha anticipato che alle prossime elezioni per la
Quest’ultimo, ha spiegato Greco, è il tema fondamentale provincia di Reggio Calabria, la Lega Calabria correrà
«per dare il via a una rivoluzione pacifica e democra- per la presidenza con Domenico Greco.
tica.
Con questo movimento la Calabria può finalmente ini-
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Dopo 70 anni la salma del militare
Antonio Tropeano
“torna” nella
sua Rosarno
do.ma. - Calabria Ora
Antonino Tropeano è tornato a casa!
I resti del militare rosarnese deceduto in Libia, durante un attacco nel giugno del 1941,
fanno rientro nel paese natale quasi 70 anni dopo la tragica morte.
I familiari sono riusciti, dopo aver cercato con tenacia il luogo della sepoltura del parente, a
riportare a casa quel che rimane del soldato che ha combattuto in Libia nella seconda guerra mondiale.
Tropeano era sepolto nel cimitero di Tripoli, capitale libica, e dopo che i partenti ne sono venuti a conoscenza
hanno fatto di tutto per riavere le spoglie nel cimitero
rosarnese.
Ieri mattina, quando i resti sono stati riportati in città da
Bari, e con un intervento della commissione straordinaria,
c’è stata una solenne cerimonia, culminata con il corteo
verso il cimitero cittadino.
Il parroco don Pino Varrà ha officiato labenedizione e,
quindi, un numeroso corteo ha fatto capolino al monumento dei caduti, in Largo Bellavista,
dove è stata deposta una corona di alloro.
Francesco Tropeano, nipote e presidente della locale associazione nazionale Carabinieri, ha
letto commosso un elogio funebre, ricevendo il conforto dei vertici dell’Arma, guidati dal tenente Stefano Santuccio.
Gi studenti del Liceo “Piria” bloccati in
Polonia dalla nube del vulcano islandese
do.ma. - Calabria Ora
ROSARNO - La nube sprigionata dal vulcano
islandese, che ha creato disagi agli aeroporti di tutta
Europa, ha tenuto in scacco anche la Rana.
Non solo molti pendolari hanno dovuto rinunciare
ai voli per raggiungere il nord Italia, ma c’è anche
una moderata apprensione per il rientro in Italia degli allievi del “Piria”.
Una delegazione di studenti e professori, poco
meno di venti, sono partiti alla volta della Polonia
una settimana fa, ed era previsto il loro rientro attraverso un classico volo di linea fino a Roma.
Le ceneri della nube vulcanica hanno sparigliato le
carte, provocando la chiusura di tantissimi aeroporti
europei, mettendo in dubbio parecchi voli previsti
per parecchi giorni.
E’ bene chiarire che non c’è stato nessun allarme,
e nessuna cancellazione ufficiale, ma è normale che
ci sia una sorta di apprensione per il rientro della
delegazione.
La scuola rosarnese si trova a Opoczno, nel
voivodato di Lodz, nell’ambito di uno scambio culturalecheprevedelavisitadellacompaginepianigiana
ospite presso le famiglie degli studenti polacchi, e
nel prossimo mese di maggio a Rosarno arriverà una
delegazione del “Liceum Ogolnoksztalcace”, che
sarà ospite delle famiglie locali.
Il rientro, previsto ha subìto spostamenti e preoccupa leggermente, anche se si era fatto sentire il Presidente della provincia diReggio,Giuseppe Morabito,
che ha garantito che l’Ente, «qualora si rendesse necessario, è pronto a farsi carico di interventi che possano favorire il rientro a casa di quelle scolaresche
rimaste bloccate fuori sede».
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Anno VI° nr. 5 Maggio 2010
Raimondo Vianello ci ha lasciati!
L’attore gentiluomo della TV italiana ha lasciato un vuoto incolmabile
Yahoo News
Giovedì 15 aprile, è morto a Milano Raimondo la famosissima
Vianello, vero signore della televisione italiana.
sit-com ‘Casa
Nato a Roma nel 1922, il popolarissimo attore Vianello’, dove
e conduttore avrebbe compiuto 88 anni il prossi- Sandra
e
mo 7 maggio.
Raimondo reciPrima di diventare uno dei personaggi più amati tano in coppia
della tv, Vianello trascorre la giovinezza a Spala- dando vita a
to, in Dalmazia, a causa del trasferimento del pa- siparietti molto
dre, ammiraglio della Marina Militare.
divertenti con
Durante la seconda guerra mondiale, Raimondo battibecchi tra i
aderisce alla Repubblica di Salò come bersagliere, due coniugi che
e nel 1945 affronta la dura esperienza del campo si scambiano
di concentramento (viene rinchiuso, insieme ad al- battute mordatri esponenti della cultura e dello spettacolo, nel ci, alcune delle
campo alleato di Coltano).
quali entrate nelDopo la guerra, Vianello debutta nel teatro di l’immaginario collettivo italiano (“Che noia, che
rivista, dove ottiene un
barba, che barba, che
grande successo.
noia!”, commenta SanA parte una naturale vis
Negli anni Cinquanta si
nel letto insieme a
comica Vianello riusciva a dra,
dedica al cinema, reciRaimondo, al termine di
tando in diverse pellicoogni episodio).
far sbellicare dalle risa il
le accanto a personaggi
La carriera di
pubblico pur senza che
del calibro di Totò.
Raimondo Vianello proLa vera popolarità
segue anche senza Sanuna parola fosse più
giunge per Vianello gracon programmi
locenziosa e men che mai dra,
zie alla televisione dove,
come ‘Zig zag’ (1983dal 1954 al 1959, insie1986) e ‘Il gioco dei 9’
scurrile.
me a Ugo Tognazzi con(1988-1990), ‘Pressing’
Era il vero esempio dell’
duce il programma ‘Un
(1991-1999), ‘Studio
due tre’, basato su
humor sottile e graffiante tappa’ (1996).
sketch e parodie di inNel 1998 a Raimondo
ed accompagnava le sue
chieste documentarie alVianello viene affidata la
l’epoca assai in voga.
conduzione del Festival
caustiche e sferzanti
Nel 1958 l’artista codi Sanremo.
battute con uno sguardo
nosce Sandra Mondaini,
Nel 2004 Mediaset
che nel 1962 diventa sua
omaggia la coppia con il
serio che rendevano lo
moglie e con la quale
programma ‘Sandra e
spetttacolo un ricamo di
vive e lavora per cinRaimondo Supershow’,
quant’anni.
mentre nel 2008
finezza e sottile ironia
Sandra e Raimondo
Raimondo dà l’addio al
sono stati una delle copmondo dello spettacolo,
pie più rappresentative del mondo dello spetta- ma si dichiara disponibile a partecipare come ospicolo italiano e insieme hanno condotto molti show te ad alcune trasmissioni.
televisivi di grande successo.
Raimondo Vianello, insieme con Mike
Negli anni Settanta la Rai affida loro il timone di Bongiorno e Corrado, è stato uno dei presentavarietà come ‘Sai che ti dico?’, ‘Tante scuse’, ‘Di tori più importanti della tv italiana.
nuovo tante scuse’, ‘Noi... no’, ‘Io e la befana’.
Vero gentleman della conduzione, mancherà ai
Agli Ottanta risalgono il quiz ‘Sette e mezzo’ e telespettatori non solo per la sua verve umoristi‘Stasera niente di nuovo’. Con questo program- ca, ma anche per la gentilezza e la delicatezza che
ma la coppia Mondaini-Vianello saluta la televi- caratterizzavano ogni sua comparsa in scena.
sione di Stato per approdare a Mediaset (allora
Vianello, infatti, era sempre impeccabile, anche
Fininvest), dove i due conducono varietà come quando sfoderava le sue celebri battute: tanto
‘Attenti a noi due’, ‘Attenti a noi due 2’ e ‘San- humour, certo, ma di gran classe.
dra e Raimondo Show’.
Dal 1988 al 2007 sulle reti Mediaset va in onda
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A l t a r e...
L’attrice Claudia Pandolfi, molestata da un
paparazzo si ribella e viene trascinata
dall’auto di questi per parecchi metri
La Bella e popolare attrice è stata abbandonata sull’asfalto dall’investitore
(recidivo!) è stata ricoverata d’urgenza in ospedale ed operata.
Bruno Ruggiero - Gazzetta del Sud
ROMA - «Claudia è una persona molto forte, capace
di reagire e sdrammatizzare: sta bene, è sveglia e ha parlato con i familiari venuti a visitarla».
L’agente di Claudia Pandolfi, l’attrice ricoverata in chirurgia d’urgenza al Policlinico Umberto I dopo essere stata
trascinata per alcuni metri dall’auto di un “paparazzo”,
descrive lo stato d’animo della vittima di questa assurda
storia da deriva della “Dolce vita”.
Il punto di vista dei medici si esprime nel linguaggio del
bollettino diramato nella tarda mattina di ieri dalla direzione sanitaria della città-ospedale: «Le condizioni di Claudia Pandolfi sono stabili, la paziente rimane in prognosi
riservata, ma attualmente non è in pericolo di vita».
Operata giovedì sera per drenare alcune fonti di versamento interno al torace causate dalla violenta caduta con
relativa frattura di due costole, la popolare interprete di
“fiction” all’italiana come “Un medico in famiglia” e “Distretto di Polizia” pare non abbia perso il suo sorriso,
circondata da mazzi di fiori e tanta solidarietà.
Si mette male, invece, per Mauro Terranova, il
fotoreporter di 46 anni protagonista del «fattaccio».
Il pm Andrea Mosca ha chiesto al gip di convalidare
l’arresto di Terranova con detenzione in carcere.
Nell’istanza l’accusa ha ipotizzato il reato di lesioni gravissime, con l’ulteriore aggravante di aver messo a rischio
l’incolumità dell’attrice e aver fatto uso di un’arma impropria qual è la pistola elettrica e lo spray al peperoncino
spruzzato sul volto della «star» che aveva inseguito il
“paparazzo” e protestava vivacemente per le foto «carpite» mentre si trovava in un negozio con un’altra persona.
Sulla richiesta di convalida il gip si pronuncerà entro 48
ore dal fermo.
Contro Terranova, oltre al racconto della vittima, le parole di due testimoni.
D’altra parte, la cronaca nera delle notti romane segnala che lo stesso fotografo, nel gennaio 2007, era già incappato
in un «incidente del mestiere»: fu picchiato assieme a un collega dal cantante napoletano Gigi D’Alessio dopo essersi
appostato davanti alla sua villa nel quartiere residenziale dell’ Olgiata.
Il nuovo episodio è successo giovedì intorno alle 17, in piazza Vescovio, nella zona est di Roma.
L’attrice, secondo il racconto del “paparazzo”, era in un negozio con un’altra persona, e lui ha cominciato a scattare
fotografie.
Lei se n’è accorta e l’ha rincorso: ne è nata una lite, poi il fotografo è partito con la sua “Micra”, trascinandola.
I carabinieri della Compagnia Salario-Parioli e della Stazione di viale Libia, avvertiti da numerose telefonate di passanti,
hanno cominciato a cercare quell’auto scura: ma è stato lo stesso Terranova a chiamare il 113 prima di andare al
Commissariato Vescovio.
Voleva denunciare la Pandolfi per aggressione: “lei era una furia”, dirà l’avvocato dello studio Mennella, che aveva già
difeso il fotografo nella causa con D’Alessio.
L’attrice è stata soccorsa da alcune persone in transito e trasportata con un’ambulanza in «codice giallo» al Policlinico
Umberto I°.
In pochi minuti al pronto soccorso sono arrivati i familiari: la madre, la sorella più piccola, Enrica, e Roberto Angelini,
il musicista con cui l’attrice ha una relazione dal 2001 dalla quale nel 2006 è nato un figlio.
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Anno VI° nr. 5 Maggio 2010
... e contraltare
I legali del paparazzo Terranova:
‘’Si è solo difeso’’
E’ stato liberato, ma deve rimanere reperibile nell’ambito comunale
Yahoo Notizie
Roma (Adnkronos) - Sarà rilasciato in giornata (n.d.r.:
24Aprile) il fotoreporter Mauro Terranova, accusato del
ferimento dell’attrice Claudia Pandolfi.
Il GIP Carmine Castaldo ha però convalidato per il
paparazzo il fermo, disponendo l’obbligo di dimora nel comune di residenza.
Aconfermarlo i legali Vittorio Mennella e Gianluca Benedetti al termine dell’udienza nel carcere di Regina Coeli,
dove è detenuto il fotografo.
“Terranova ha subito un’aggressione da Claudia
Pandolfi.
Chiaramente ci dispiace che si sia fatta male, ma ha
avuto una reazione quanto meno veemente”, spiega
Mennella.
Il Pubblico Ministero Andrea Mosca ha ipotizzato per il
fotoreporter il reato di lesioni gravissime aggravate per aver
determinato il pericolo di vita per l’attrice e dall’uso di un’arma impropria quale lo spray al peperoncino spruzzato sul
volto della Pandolfi.
“La Pandolfi voleva indietro le fotografie o la macchina fotografica -ha spiegato Mennella- e ha introdotto il
braccio nell’abitacolo, colpendo Terranova con dei pugni.
E’ vero che non lo ha ferito ma lui per evitare conseguenze ha tentato di fuggire con il veicolo”.
L’episodio è avvenuto giovedì pomeriggio tra via di
Priscilla e piazza Vescovio a Roma dove l’attrice stava passeggiando in compagnia di alcuni amici, quando si è accorta che qualcuno le stava scattando delle foto.
A quel punto l’attrice ha deciso di rincorrere il paparazzo
che è fuggito salendo in macchina.
Nel tentativo di recupere gli scatti l’attrice si è
aggrappata allo sportello dell’auto venendo trascinata dall’auto in moto per alcuni metri.
Per le lesioni subite al torace la Pandolfi è ancora ricoverata al Policlinico Umberto I° a Roma ove è stata operata
per tamponare un fenomeno emorragico e per la frattura di
due costole.
“E’ stato Terranova ad avvertire le forze dell’ordine ha aggiunto Gianluca Benedetti altro legale del paparazzo.
Inoltre l’uso dello spray al peperoncino deve essere
analizzato con attenzione.
Infatti gran parte della sostanza urticante, essendo quasi
chiuso l’abitacolo è tornata indietro provocandogli un’irritazione degli occhi, e non permettendogli di accorgersi
che la Pandolfi era ancora aggrappata all’interno
dell’abitacolo con la mano quando ha ripreso la marcia
dell’automobile”.
(n.d.r.: se non era in condizione di vedere la Pandolfi
ad un metro di distanza aggrappata allo sportello, come
ha fatto a guidare e fuggire?)
A proposito del ferimento dell’attrice, il fotografo
Umberto Pizzi commenta all’ADNKRONOS: “Non mi sono
ancora fatto un’idea precisa su ciò che è successo visto
che per il momento si è sentita solamente una campana,
quella della Pandolfi, mentre non ho ancora saputo niente sulla versione del fotografo.
Io conosco bene Mauro Terranova - ha proseguito Pizzi
- non l’ho ancora sentito dopo il fatto, ho stima di lui e
posso dire che è anche un ragazzo abbastanza timido, un
tipo a posto insomma.
Il fatto che portasse con sé una bomboletta spray, che
tra l’altro usano anche le donne, mica solo i
fotografi,(n.d.r.: sarebbe come dire che il fatto che qualcuno usi la pistola non è una aggravante visto che anche
le forze dell’ordine la portano!), è dovuto a quanto accaduto in passato a lui e ad un altro collega, quando vennero aggrediti dall’entourage di un famoso cantante napoletano. (n.d.r.: Questo potrebbe anche significare che il
paparazzo è abituato a dare fastidio oltre il lecito nell’espletare la sua pur legittima attività)
Dopo quanto successo in quell’occasione probabilmente Mauro si è preso un po’ paura. Con questo non voglio
giustificare il suo gesto, ma come tutte le cose anche quest’abitudine ha avuto un inizio, e in questo caso è stata
l’aggressione subita tempo fa.
I Vip chiamano i fotografi quando ne hanno bisogno,
per farsi pubblicità - spiega sempre il fotoreporter.
Quando poi si stufano della loro presenza succedono
queste cose.
Il problema inoltre è che dopo la famosa storia dei
ricatti ora tutti i personaggi celebri sospettano sempre
che dietro ad uno scatto possa trovarsi sempre una specie
di ricattopoli’.
Comunque adesso danno tutti addosso al ragazzo, che
forse avrà anche sbagliato (n.d.r.: ... forse?) - conclude
Pizzi - ma lo ha fatto nel modo in cui ha avuto un colloquio con lei, poteva fermarsi a parlare e invece è successo
quello che è successo.
Io, che non ho mai avuto problemi del genere in tanti
anni di carriera, mi sarei fermato e avrei cercato un colloquio con lei.
Ovviamente mi dispiace tantissimo per ciò che le è successo”.
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Ecco la situazione al 16 aprile 2010
Europa in ginocchio!
Quando “il nemico” è la natura
Un vero bollettino di guerra relativo a questa lotta che il mondo dei
trasporti aerei sta combattendo contro le forze della natura L’eruzione del vulcano ******** in Islanda ha “messo a terra” gran
parte degli aereomobili in Europa
Londra, 16 apr. (Adnkronos/Ign) - Secondo giorno di stop
nei cieli dell’Europa settentrionale e caos in tutto il traffico
aereo del continente, a causa dell’enorme nuvola di cenere
provocata dall’eruzione del vulcano islandese.
Attività che non accenna a
fermarsi.
In tutto sono coinvolti “10
Paesi su 40 che fanno parte di
Eurocontrol e che rappresentano il 50% del traffico aereo”.
Il dato è stato fornito in una
conferenza stampa a Bruxelles da
un dirigente dell’organizzazione
che coordina il traffico aereo in
Europa, Joe Sultana, precisando che “lo spazio aereo del Sud
Europa non è stato coinvolto”.
Si tratta di “una situazione dinamica”, ha affermato Sultana,
insistendo nel dire che è “difficile prevedere” quanto durerà.
E i disagi continueranno almeno fino a domani.
“Sulla base delle previsioni
a nostra disposizione è ragionevole assumere che non ci saranno cambiamenti significativi nelle prossime 24 ore per
quanto riguarda la situazione
del traffico aereo”, ha aggiunto
Sultana, secondo il quale i criteri per revocare la cancellazione dei voli si fondano su un
modello di rischio prodotto dai
vulcanologi”. (su Eumetsat le
immagini riprese dal satellite).
Poco dopo le 16, mentre la nuvola continua a muoversi in direzione est-sudest, erano 10.119
i voli partiti in Europa su un totale di circa 28mila previsti quotidianamente.
Più che dimezzati anche i collegamenti con il Nord America: questa mattina sono atterrati appena 100-120 aerei
provenienti da aeroporti americani, contro i soliti 300.
Questa mattina, la nuvola di cenere ha raggiunto l’Olan-
da, per poi proseguire verso il Belgio.
Aerei a terra in Gran Bretagna, ad esclusione della Scozia, Finlandia, Austria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia
e Lituania.
Anche l’Ungheria chiuderà per
24 ore il suo spazio aereo a partire
dalle sette di questa sera.
La Svezia, invece, ha riaperto
parzialmente il proprio spazio aereo.
Anche la Norvegia sta valutando la possibilità di una riapertura
parziale dello spazio aereo nella
parte settentrionale del paese.
In Germania, chiusi gli scali di
Berlino, Amburgo, Dusseldorf,
Hanover, Brema e Colonia/Bonn,
oltre all’HUB di Francoforte.
Tutti gli scali del Paese rimarranno chiusi fino alle 8 di domani
mattina, con il vettore Lufthansa
che ha cancellato i voli fino alle 12.
In Polonia fermo, tra gli altri,
anche l’aeroporto di Cracovia, la
città dove domenica si svolgeranno i funerali solenni del presidente Lech Kaczynski.
Per la cerimonia funebre sono
attesi oltre 80 Capi di Stato e di
Governo provenienti da tutto il
mondo, compresi Barack Obama e
Dmitry Medvedev.
Chiusi in Francia 25 aeroporti,
compresi Charles de Gaulle e Orly
di Parigi.
Disagi anche negli aeroporti italiani per la chiusura degli scali in
Nord Europa.
E domani (n.d.r.: 17 aprile) diversi scali del Nord Italia potrebbero essere costretti a chiudere se
le previsioni meteorologiche confermeranno che la nube di
cenere proveniente dall’Islanda si sta avvicinando al nostro Paese.
Solo stanotte sarà possibile avere il quadro preciso che
possa portare alla decisione.
Il portavoce
dell’Alitalia ha
spiegato in TV che è
stato necessario
prendere queste
misure eccezionali
dal momento che il
rischio è altissimo.
Infatti nella nube vi
è assoluta mancanza
di ossigeno per cui i
motori degli
aereomobili si
spegnerebbero e le
polvere sottilissime
smeriglierebbero i
vetri con
conseguente perdita
totale della visibilità
per i piloti
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Secondo Luciano Massetti, direttore dell’Ufficio attività
aeronautica del Dipartimento della Protezione civile, “questa grossa nube sta lambendo la parte transalpina, l’Austria e la Svizzera - dice all’Adnkronos - sapremo stanotte
cosa succederà ai nostri aeroporti.
Se la nube supererà le Alpi, trascinata dai venti, si
potrebbe decidere di chiudere gli scali nel quadrante centro orientale, quelli al Nord del Po, come Malpensa, Linate
e Bergamo”.
Calabria Ora
Intanto l’Enac ha reso noto in un bollettino che lo spazio
REJKYAVIK Una nuvola gigantesca di cenere e lapilli
aereo del Nord Italia potrebbe subire restrizioni, con conseguenti cancellazioni o ritardi dei voli operati dalle compa- scaturita dal vulcano sotto il ghiacciaio EyjafjaUajokull,
nel sud dell’Islanda, ha trasformato il nord Europa un una
gnie aeree.
Cancellati alcuni voli. In particolare all’aeroporto di enorme no fly zone.
Fiumicino stamane sono stati soppressi 34 voli in partenza
e 25 in arrivo.
Si consiglia quindi ai passeggeri di contattare la compagnia aerea di riferimento per le informazioni sull’operativa
del proprio volo.
La British Airways ha cancellato tutti i propri voli fino
alle 9 di domani, salvo ulteriori cambiamenti.
Disagi anche all’Aeroporto di Bologna con la cancellazione dei voli aventi come destinazione o provenienza i
paesi in cui è stata disposta per ragioni di sicurezza la chiusura dello spazio aereo, e al ‘Raffaello Sanzio’ di Ancona
dove sono stati cancellati i voli per Londra e Bruxelles.
Alitalia comunica che ha cancellato tutti i propri voli
E il black out nei cieli d’Europa potrebbe durare 48 ore,
verso Parigi, Amsterdam, Londra e Bruxelles previsti per
questa mattina. Nel corso della mattinata, a fronte dell’even- ha fatto sapere Eurocontrol, l’organismo europeo per la
tuale riapertura anticipata di tali aeroporti, Alitalia, informa sicurezza aerea, segnalando che si tratta di un evento senuna nota, provvederà a ripristinare tempestivamente i col- za precedenti.
Per ironia della sorte l’unico scalo a rimanere aperto è
legamenti, anche facendo ricorso, ove possibile, a voli spestato quello della capitale islandese Reykjavik, complici i
ciali.
venti che hanno sospinto la nuvola verso il continente
Stop dei voli EasyJet da e per il Regno Unito.
Lo comunica una nota della compagnia sottolineando europeo.
Le autorità sanitarie sono in allerta per i possibili effetti
che il vettore “non è in grado di comunicare quando i
sulla salute: in Islanda la Protezione civile ha invitato la
servizi riprenderanno”.
EasyJet, inoltre, rende noto che anche i voli da e per popolazione ad indossare le maschere anti-gas, mentre gli
Francia, Belgio, Olanda, Danimarca, Svezia e Finlandia sono esperti di tutta Europa attendono le analisi sulla composistati cancellati e avverte i passeggeri di controllare lo stato zione della nube per valutare eventuali rischi.
L’immensa colonna fino a 8 km di altezza ha attraversato
del loro volo prima di recarsi in aeroporto sul sito
il continente europeo e il suo passaggio ha avuto un effeteasyJet.com.
I passeggeri che hanno prenotato un volo che risulta to domino sugli scali di mezza Europa, lasciando a terra
essere stato cancellato, aggiunge la nota, non devono re- centinaia di migliaia di passeggeri (n.d.r.: 6 milioni al 17
carsi in aeroporto, ma richiedere il rimborso o il trasferimen- aprile) e creando problemi anche al traffico transatlantico.
Massicci anche i danni economici, considerando che in
to su un altro volo sulla stessa rotta, entro 30 giorni dalla
Europa si effettuano circa 28.000 voli al giorno.
data di partenza originaria, sul sito easyJet.com.
Gli effetti del gigantesco off limits nei cieli europei si
Helen Kearns, portavoce del vicepresidente della Commissione europea e commissario ai Trasporti, Siim Kallas, sono fatti sentire anche in Italia, costringendo l’Alitalia a
incoraggia ‘’i passeggeri a far valere i loro diritti con le cancellare i voli da e per Londra, Amsterdam e Bruxelles.
Fra le migliaia di persone che hanno dovuto aspettare
compagnie aeree, a seguito della cancellazione di mialmeno fino a oggi per sapere se i venti spingeranno la
gliaia di voli.
I passeggeri hanno diritto a ricevere informazioni, ad nuvola lontano ci sono anche vittime illustri.
Per tutta la giornata è stata in forse la riunione dei Miniessere assistiti (con pasti e sistemazioni in hotel) e ad
essere rimborsati o, in alternativa, a essere indirizzati su stri Economici Uè prevista per oggi a Madrid.
Il primo Ministro russo Vladimir Putin ha dovuto rinunaltri voli”.
La portavoce ha però precisato che “in queste circo- ciare alla visita nella regione di Murmansk ed è saltata anstanze eccezionali i passeggeri non hanno diritto ad ave- che l’udienza di domani del presidente dell’Europarlamento
re un risarcimento finanziario aggiuntivo” oltre al rim- con il Papa.
borso del prezzo pagato per il biglietto.
Cosa ha
determinato
tutto questo?
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Prudenzialmente aerei a terra
anche in Italia
Mariasole Dalmonte
Altalena di chiusure e riaperture dgli spazi aerei (e conseguentemente degli aereoporti) al nord Italia nello spasmodico
tentativo di limitare i disaggi ai viaggiatori e ... i danni economici alle compagnie!
Sono ormai tanti giorni che si annunciano riaperture, in alcuni casi anche realizzate, ma per poi assistere ad un rapido
rientro delle decisioni con conseguenti richiusure.
Tuttavia non sentiamo di stigmatizzare questa prudenza, anche se per molti essa è ritenuta eccessiva. La posta in palio
è la sicurezza dei voli e, quindi, la vita di centinaia, forse migliaia, di persone!
I comunicati ufficiali si affannano a rassicurare sul fatto che non vi sono pericoli reali, ma solamente temuti, tuttavia la
notizia che pubblichiamo sotto dimostra che quanto temuto ed espresso da alcuni tecnici, sono effetivamente realtà e
non voli pindarici di menti malate.
Nel dubbio ... meglio eccedere in prudenza che in superficialità!
La polvere danneggia un caccia F16
la Nato minimizza
In Norvegia un guasto ha causato l’atterraggio d’emergenza di un velivolo con 17
passeggeri a bordo - Trovate particelle di vetro nel motore.
Marisa Ostolani - Gazzetta del Sud
BRUXELLES - Minuscole particelle di polvere vetrificata sono state trovate nei motori di un
caccia F16 della Nato (di nazionalità belga), durante un volo in Europa, a conferma che la nube
di cenere sprigionata dal vulcano islandese può
provocare danni alla tenuta degli aerei e quindi
disastri in volo.
Venerdì scorso analoghi danni erano stati subiti
da due cacciabombardieri F-18 dell’aviazione
finlandese, inviati nella nube per testarne gli effetti. In quel caso le foto pubblicate mostravano conglomerati vetrosi sulle palette dei reattori.
La notizia del danneggiamento dello F-16 ieri è
stata riferita al quartiere generale della Nato a
Bruxelles da un alto ufficiale Usa, ma non è stata
confermata ufficialmente da nessuna altra fonte
Nato.
Il capo dell’Alleanza Anders Fogh Rasmussen
ha dichiarato di non avere nessuna informazione
«sull’F16» e ha assicurato che l’attività vulcanica
non ha «nessun effetto sulle operazioni dell’Alleanza e neppure sulla difesa territoriale dei
nostri stati membri alleati.
Nessuna conseguenza negativa – ha garantito Rasmussen – neppure sul transito dei materiali alle truppe impegnate in Afghanistan.
Degli F16 dell’Alleanza stavano volando ed
hanno trovato frammenti di vetro ...” ha riferito però l’ufficiale americano, precisando che le
tracce di polvere vetrificata sono state trovate nel
motore di uno degli aerei che hanno sorvolato lo
spazio europeo.
L’ufficiale non ha precisato la nazionalità e la
rotta del velivolo.
In genere, i voli Nato seguono rotte militari, non
civili.
«È una questione molto molto seria che in
un futuro non troppo lontano, se la nube non
sparirà, comincerà ad avere un reale impatto
sulla capacità militare” ha aggiunto l’ufficiale
Usa, riferendo che alcune attività militari americane sono già state ridotte a causa della nube di
cenere.
«Credo che lo spazio aereo sia stato chiuso
per una ragione», ha commentato rilevando che
in questa situazione volare può essere pericoloso.
Le dichiarazioni dell’ufficiale Usa sono state accolte con grande freddezza e irritazione alla Nato.
Considerato l’impatto di queste informazioni
sulla polemica sulla sicurezza, la missione americana presso la Nato ha rifiutato di confermarle
ufficialmente e di fare altri commenti.
«Voglio essere molto chiaro: l’attività vulcanica non ha nessun effetto sulle nostre operazioni e neppure sulla difesa territoriale dei
nostri stati membri alleati, ha dichiarato in un
incontro stampa Rasmussen, le nostre forze prendono sempre i passi necessari per essere certe
che la difesa territoriale è intatta e che possiamo condurre tutte le nostre operazioni», ha
aggiunto l’ex ministro danese.
Attimi di paura per i 17 passeggeri di un volo
della compagnia norvegese Wideroe: il pilota ha
dovuto effettuare un atterraggio di emergenza a
Bodoe, nel nord del Paese, a causa della rottura
di un motore che potrebbe essere stata causata
dalla nube vulcanica proveniente dall’Islanda.
«Non possiamo esserne sicuri al 100 per cento», ha spiegato il portavoce della compagnia,
Richard Kongsteien, «si tratta di una procedura standard quando si riscontra il
malfunzionamento di un motore».
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Burocrazia
A 60 anni circa dall’alluvione che
distrusse Africo vecchio, parte la
ricostruzione!
Calabria Ora
Al via i lavori per il recupero di Africo vecchio!
Potrebbero iniziare in questi giorni i lavori per recuperare il borgo antico di Africo.
Nei giorni scorsi, infatti, è stato compiuto un primo sopralluogo, alla presenza del primo cittadino Domenico Versaci,
dell’assessore al ramo Leo Morabito, del comandante della struttura bovese del Corpo Forestale dello Stato Sutera, e del
comitato di cittadini che si è costituito proprio per chiedere che venga valorizzata l’antica località aspromontana, i cui
abitanti si rifugiarono nella marina (l’odierna Africo Nuovo) dopo una terribile alluvione a metà del secolo scorso.
Ora, tutti gli ostacoli burocratici e logistici, sembrano superati (n.d.r. solo ... 60 anni! hai la velocità!), è stata nominata una
ditta che dovrà eseguire i lavori e quindi i tempi sembrano maturi per dare il via all’opera, nel rispetto della memoria di chi
in quel posto ha vissuto.
n.d.r. almeno per i pochi sopravvissuti dal momento che la maggior parte è passata nel frattempo a miglior vita e
la “nuova generazione” di anziani è quasi tutta nata nell’isediamento di Africo nuovo sorto per ospitare i loro
genitori costretti a lasciare Africo che divenne così denominato Africo Vecchio.
Cenni storici su Africo (vecchio)
Centro dell’Aspromonte fondato nel IX secolo
A.C. dagli abitanti di Delia, o Deri, colonia locrese
situata forse alla foce della fiumara San Pasquale.
Fu, tuttavia, Casale di Bova, e fino alla caduta del
feudalesimo (1806) appartenne all’Arcivescovo di
Reggio al quale era stato affidato nel 1195 daArrigo
VI in riconoscimento della sua condotta durante la
conquista della Sicilia. Fu colpito dal terremoto del
1783 che provocò la morte di sei persone e produsse danni per ottantamila ducati. Per l’ordinamento disposto al tempo della Repubblica
Partenopea fu considerato autonomo ed incluso nel
Cantone di Bova, cui rimase con la stessa qualifica
nell’ordinamento francese del 1806, che pur gli attribuiva il villaggio di Casalinuovo, ed in quello borbonico del 1816. Fu danneggiato dal terremoto del
settembre 1905, ed ancora da quello del 1908. Nel
1930 fu disposto il consolidamento dell’abitato a
totale carico dello Stato. Qui si trova l’antico monastero di San Leone d’Africo detto più semplicemente monastero di San Leo (di cui si conserva
una reliquia). Le alluvioni del 1951 e del 1953 hanno tragicamente distrutto l’abitato costringendo la
popolazione a cercare riparo altrove. Per arrivare
adAfrico si può seguire la via Bova Marina-BovaCampi di Bova.
nelle foto
sopra: l’abitato distrutto dopo la frana
sotto: la scuola elementare dell’epoca
Voci dal Sud
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Burocrazia
La gattara di Rende è arrabbiata
con la burocrazia
Si parla tanto di proteggere gli animali, si varano leggi severe per chi abbandona
gli animali, ma poi le Istituzioni dimenticano i loro doveri istituzionali e tutto torna
all’iniziativa (ed alle tasche!) private
Calabria Ora
In data 12 dicembre 2009 apparve una lettera su Calabria
Ora nella quale si raccontava l’esperienza di una giovane
donna che era diventata felicemente tutor di una colonia di
gatti sotto casa sua.
Sprizzava gioia e ottimismo da tutte le parti e dava un
paio di “dritte” a chi volesse emularla.
Naturalmente specificava che essere la tutrice a tutti gli effetti dei suoi amati amici a 4
zampe comportasse notevoli responsabilità,
ma aveva trovato un vicinato meraviglioso
che, a parte i primi tempi in cui un po’ storcevano il naso, si era affezionato
irrimediabilmente a quei divoratori di pappa
bianchi e neri che coglievano ogni occasione per strusciarsi tra le loro gambe ...
Purtroppo la “gattara” si è dovuta
scontrare col solito muro burocratico che a
Rende (Comune alle porte di Cosenza) diventa ancora più insormontabile quando si
tratta del mondo animale (lo stato degli animali al Parco Robinson, e le segnalazioni che
sono state fatte in merito si sprecano).
Arrivata alla delegazione comunale, il modulo
precompilato da firmare era inesistente, e le è stato fatto
firmare un modulo di autocertificazione.
Le cortesi persone che lavorano all’Asl di pertinenza del
settore randagismo, con diversi salti mortali, hanno comunque inviato il veterinario a censire la colonia per poter procedere con le sterilizzazioni, ma anche loro hanno dovuto
arrendersi poiché ancora non è stata data la concessione
da parte del Comune di Rende.
Nel frattempo i gatti si sono moltiplicati (la gattara ha
provato in ogni modo a dissuaderli, ma la natura ha comunque fatto il proprio corso, nelle ore in cui era al lavoro, non
poteva certo impedire ai gatti di amoreggiare in libertà!).
A parte che, oltre la sterilizzazione, il Comune non prevede altro tipo di cura, e, quindi, tutte le volte in cui i gatti
sono stati male, i soldini sono usciti dalle già magre finanze
della tutor, che fortunatamente è stata aiutata dai generosi
vicini (che addirittura in alcuni casi, non hanno esitato a
dividere gli antibiotici dei figli coi gatti laddove se ne sia
presentata la necessità) - ma questo è un punto da rivedere
con chi ha stabilito questa legge assurda nella nostra provincia, ormai nelle città italiane più evolute è disponibile 24
ore su 24 un pronto soccorso per gli amici pelosi, e Cosenza
spesso si vanta di essere tanto all’avanguardia - ma se
almeno ognuno avesse fatto il proprio dovere, adesso la
colonia non si sarebbe ingrandita così tanto.
Purtroppo una delle gatte censite dal veterinario all’epoca della prima visita, è morta 10 giorni dopo il parto, ed ora
ci sono quattro batuffoli che non hanno ancora aperto gli
occhi, che cercano la mamma disperatamente, e la tutor ed
i vicini meravigliosi stanno facendo i salti mortali per farli
restare in vita.
Molte delle persone che stanno leggendo questo sfogo,
non solo non amano glianimali, ma trovano ridicole le persone come la gattara.
Forse tra queste ci sono anche coloro che dovevano
solo apporre un timbro ed unafirma affinché la sterilizzazione
andasse a buonfine, ma queste persone dimenticano che
per essere definiti “brava gente”non cisi può limitare ad
andare a messa la domenica.
L’idea della gattara era quella di mettere in un bel cesto
decorato gli otto nuovi arrivi della colonia (eh sì, le femmine erano due che ne hanno sfornati quattro a testa) e regalarli ai dipendenti comunali che dovevano solo fare il proprio lavoro, ma per il bene degli amici a quattro zampe,
continuerà a provvedere lei, perché chissà quella gente
cosa ne farebbe di quelle che, per un credente, sono sempre creature di Dio.
Antonella Mangano - Rende (Cs)
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Agricoltura .
Al “Vinitaly” di Verona il “Greco” di
Bianco tra i marchi più pregiati!
Francesco Morosini - Calabria Ora
BIANCO (RC) - Tra i sessanta espositori delle
eccellenze enologiche e gastronomiche calabresi a
Verona figurava anche il pregiato vino “Greco” e
“Mantonico” di Bianco.
La cerimonia inaugurale si è svolta presso il
“Vinitaly” della Fiera di Verona, organizzata dalla
Camera di Commercio di Reggio Calabria.
Il “Vinitaly” rappresenta uno degli eventi commerciali e culturali dell’enogastronomia mondiale.
Il presidente della Camera di Commercio di
Reggio Calabria, Lucio Dattola, assieme al suo
collega di Cosenza Giuseppe Gaglioti, ha voluto
portare il meglio dei vini,degli olii e delle ghiottonerie
della nostra terra.
A rappresentare il più famoso e pregiato vino di
Bianco era presente il dottor Umberto Cerarti.
Anche quest’anno, infatti, la produzione del vino
Greco di Bianco-Casignana ha assunto un valore altamente qualificato per produzione, qualità e quantità.
Ma quali sono le origini di quello che tutti chiamano il “Nettare degli Dei?” che solo a Bianco e
parte del territorio di Casignana si produce?
Le origini di questo vino pare risalgano all’epoca
della Magna Grecia.
La leggenda narra che furono dei coloni greci a
trapiantare i primi tralci di vite nel territorio della
Locride.
Sta di fatto che le origini del vino Greco e del
Mantonico sono assai remote, come si può desumere da numerose documentazioni.
Entrambi i vini vengono dai vitigni omonimi.
Comunque il più prezioso vino del mondo, il “Nettare degli Dei”, e cioè il Vino Greco, è già entrato a
far parte dell’Associazione della “Città del vino”
con sede a Siena e partecipa ogni anno alla Fiera di
Verona dove si celebra, il “Vinitaly”.
Il vino Greco, già Doc, è stato considerato da
esperti enologi di tutta Italia e dall’estero, uno dei
più interessanti vini da dessert, con una storia
antichissima che risale al VIII secolo a.C.
Tanti sono i riconoscimenti ottenuti dalle aziende
che lo producono.
Dopo il riconoscimento al premio “Italia che
lavora” e dopo l’interessamento per questo vino
dall’esperto Veronelli e Lord Lichfield, recentemente l’azienda vinicola di Pasquale Cerarti è ritornata nei giorni scorsi a partecipare alla vetrina promozionale più importante d’Italia, qual è il “Vinitaly”.
«Dobbiamo dire che non è la prima volta che
la nostra azienda partecipa al “Vinitaly” di Verona - dice Cerarti - ma quest’anno è stato un
ritorno animato di grande entusiasmo e voglia
di crescere.
Esporre in una vetrina come quella di Verona
ha rappresentato da un lato occasione di confronto con le altre realtà imprenditoriali del settore e dall’altro occasione per interagire con una
vasta clientela nazionale».
Il vino Greco di Bianco può annoverarsi tra le realtà italiane che brillano alla fiera di Verona del
Vinitaly.
«I nostri prodotti hanno un alto gradimento spiega il presidente della Coldiretti Calabria Pietro
Molinaro negli stand del Vinitaly - grazie anche
alle idee, alle intuizioni, all’effervescienza messe
in campo dagli imprenditori tra i quali sono da
annoverare molti giovani, che si impegnano per
il loro miglioramento qualitativo e per una sua
corretta e originale presentazione sui mercati».
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Gli alieni esitono veramente?
Un sondaggio rivela che una persona su cinque crede all’esistenza degli alieni
Yahoo Notizie
Gli alieni esistono e vivono tra noi, travestiti da comuni
esseri umani.
E’ quel che crede il 20% degli interpellati in un sondaggio effettuato a livello globale.
Dalla ricerca Reuters Ipsos che ha consultato 23.000 persone di età adulta in 22 Paesi, emerge che oltre il 40% di
indiani e cinesi è convinto che gli alieni siano tra di noi
sotto mentite spoglie di esseri umani, mentre quelli che ci
credono meno sono belgi, svedesi e olandesi (8% ciascuno).
Tuttavia, la maggioranza delle persone interpellate, l’80%,
non crede che gli alieni siano tra di noi.
“Sembra esserci un piccolo collegamento tra i Paesi più
popolosi e chi ritiene ci possano essere alieni travestiti da
esseri umani tra loro, rispetto a Paesi che hanno una popolazione più piccola”, ha detto John Wright, vicepresidente
l’esistenza di alieni sulla Terra.
della società di ricerca Ipsos.
La maggior parte di quanti ci credono hanno meno di 35
“Forse è solo una coincidenza che nei Paesi meno popolati è più facile che tu conosca meglio il tuo vicino di anni, e provengono da ogni classe sociale, dice la ricerca.
Mentre tra chi non ci crede la maggioranza sono donne.
casa”, ha detto.
Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano.
Più uomini che donne - 22% contro 17% - credono al-
L’astrofisico Stephen Hawking afferma
Lo scienziato non solo che ci siano, ma addirittura che essi abiterebbero su ben
cinquemila pianeti egli universi
Yahoo Notizie
L’astrofisico Stephen Hawking afferma che l’esistenza
degli extraterrestri è una certezza.
La sua non è una boutade, ma un’evidenza logica dimostrata matematicamente con le equazioni.
A sostenerlo è Cristiano Cosmovici, bioastronomo romano dell’Istituto di fisica dello spazio interplanetario e
dell’Istituto Nazionale di astrofisica (Inaf).
L’esperto italiano non ha dubbi sull’esistenza nell’universo di altre civiltà evolute e tecnologicamente avanzate
almeno quanto la nostra.
E lo spiega non in base agli Ufo o ad altri elementi ancora
da valutare con certezza, ma a partire esclusivamente dalle
evidenze scientifiche.
Una parte delle quali sviluppate direttamente sul campo
grazie al progetto Itasel (Italian Search for Extraterrestrial
Life), un progetto italiano che sta sondando la presenza di
acqua su 35 pianeti esterni al sistema solare, e che finora
l’ha individuata in modo sicuro su due di essi che si trovano a una distanza di 100 anni luce da noi.
Professor Cosmovici, Hawking sostiene che è matematicamente certo che esistano gli alieni e che per la specie
umana potrebbero essere molto pericolosi. Che cosa ne
pensa?
La prima affermazione è assolutamente logica, la seconda pura fantascienza.
Vedo che non sulla materia non ha dubbi...
Il radioastronomo Usa Frank Drake ha realizzato un’equazione, da cui risulta che soltanto nella nostra galassia esistono 5 milioni di pianeti abitati da altri esseri viventi, di cui
5 mila con una civiltà evoluta in grado di realizzare attività
complesse come comunicare, trasmettere informazioni e
viaggiare nello spazio. Ciascuno di questi corpi celesti si
trova infatti all’interno di sistemi solari in tutto simili a quello della Terra, dove è possibile che si sviluppino la vita e
forme avanzate di intelligenza.
Ma al di là dei calcoli matematici, ci sono riscontri certi
sull’esistenza di queste forme di vita?
E’ quello di cui mi sto occupando in prima persona per
conto dell’Inaf.
In Italia esistono due radiotelescopi gemelli, entrambi
alti 32 metri, di cui uno a Medicina, in provincia di Bologna,
e uno a Noto, nel Siracusano.
Il nostro obiettivo è sondare l’acqua sui pianeti esterni al
sistema solare. Finora l’abbiamo individuata in cinque casi,
di cui due in modo certo, all’interno delle costellazioni di
Epsilon Eridani e Lalande.
Voci dal Sud
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La foto del giorno:
,,, il genio italico
non ha limiti !
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Società (ancora?) civile
Siamo ancora un popolo civile?
Numerosi (ormai troppi) episodi di insensibilità nella nostra Italia
Ricordiamo ad esempio i bagnanti di una piscina emiliana che rifiutano di uscire
dall’acqua malgrado fra loro galleggiasse il corpo di un adolescente affogato ed i
passanti di un quartiere di Roma che scavalcano il corpo sfracellato sul
marciapiede di un portiere caduto dal terrazzo
Ora del pasto all’ospedale di Chivasso: in mezzo ai malati una
donna deceduta - (Calabria Ora)
TORINO - Scoperta dai Nas una situazione di degrado inedita. Era già morta, ma stava
nelle barelle in corridoio insieme ai malati.
C’era infatti anche una donna ultraottantenne deceduta, abbandonata su una barella nel corridoio che costeggia il pronto soccorso, in mezzo ai malati che stavano ricevendo il pasto all’ospedale di Chivasso.
È una delle «carenze gestionali» riscontrate dai carabinieri del Nas nel corso di un blitz al
pronto soccorso del nosocomio, uno dei più grandi della provincia torinese, che serve un’utenza
di 250mila persone coprendo le province di Torino e Vercelli.
I controlli sono scattati in seguito alle numerose lamentele ricevute negli ultimi mesi.
Al loro arrivo, i militari si sono trovati di fronte ventuno pazienti dei reparti di Medicina e di
Neurologia “parcheggiati” nei corridoi del pronto soccorso.
Una «grave anomalia», sotto il profilo delle norme relative alla degenza e all’assistenza dei
pazienti.
I carabinieri hanno trovato una struttura «congestionata» con situazioni «inaccettabili».
Oltre alla totale assenza di privacy per i malati, hanno infatti riscontrato la presenza di pazienti, uno accanto all’altro e con differenti patologie, in ambienti non idonei.
La sala d’attesa del pronto soccorso, inoltre, sarebbe utilizzata come accesso principale
all’ospedale, con pazienti e visitatori mescolati tra le barelle e un via vai anomalo di medici e
infermieri.
Al momento i carabinieri si sono limitati a rilevare carenze amministrative.
Non è però escluso che nel corso dell’indagine, ancora aperta, si possano profilare dei reati
i penali.
Un volo dal terzo piano ancòra un ammasso informe di carne
e sangue sul marciapiede i passanti tirano dritto indifferenti!
LECCO - Il cadavere a terra, coperto da un lenzuolo bianco, dopo un volo dal terzo piano.
Attorno gli agenti della questura e della polizia locale, a pochi metri di distanza la gente che continua a mangiare ai tavolini dei bar e dei ristoranti, scaldati dal sole primaverile.
È accaduto mercoledì pomeriggio nel centro storico di Lecco, dove è morto un pensionato di 70
anni.
Gli investigatori allo stato sono praticamente certi che si sia trattato di un suicidio.
Il settantenne ultimamente era depresso, tra l’altro per problemi di natura economica.
A lasciare perplesso chi è corso invano a cercare di aiutarlo è stata l’assoluta indifferenza delle
persone che hanno continuato nell’indifferenza più totale a fare colazione, a sorseggiare il suo aperitivo, a correre per i fatti propri.
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I Grandi Misteri
Si sta finalmente trovando il bandolo
della matassa del “pasticciaccio
brutto” di Manuela Orlandi?
Sono cinque adesso le persone coinvolte nel rapimento e
scomparsa della fanciulla romana
Calabria Ora
ROMA - Sarebbero state cinque
le persone che a vario titolo parteciparono al sequestro di Emanuela
Orlandi.
Lo si apprende da fonti investigative.
Per il momento sono tre le persone indagate nell’inchiesta condotta dal Procuratore Aggiunto di
Roma Giancarlo Capaldo e dal
Sostituto Simona Maisto.
Si tratta di Sergio Virtù , 49 anni,
Angelo Cassani, 49 anni detto
«Ciletto» e Gianfranco Gerboni, 47
anni, detto «Giggetto».
Ai tre gli inquirenti sono arrivati
grazie alla testimonianza di Sabrina
Minardi, ex compagna del boss
della banda della Magliana
Renatino De Pe-dis, il
supertestimone grazie al quale gli inquirenti
sono riusciti ad identificare ed iscrivere nel registro degli indagati, a quasi trent’anni dalla
scomparsa della Orlandi, le tre persone.
Virtù era l’autista di fiducia di De Pedis.
All’attivo ha solo piccoli precedenti penali,
ma «Mario», il telefonista del sequestro di Emanuela Orlandi, è, secondo gli inquirenti della
Procura di Roma, una persona che sa bene
cosa è accaduto nel giugno del 1983 quando
la giovane figlia di un dipendente del Vaticano
venne rapita.
“Mario” è stato ascoltato a lungo dai Pm romani i quali stanno cercando di fare luce su una
vicenda che a distanza di oltre 25 anni resta e
presenta ancora molti lati oscuri.
Mario è il nome con cui l’uomo, con un forte
accento romano, chiamò il 28 giugno a casa
Orlandi affermando di aver visto Emanuela,
dopo la sua scomparsa, insieme ad un’altra giovane ed un uomo che vendevano cosmetici.
Secondo quanto ricostruito dal Procuratore
Aggiunto, Giancarlo Capaldo e il Sostituto
Simona Maisto, «il telefonista» non avrebbe
avuto un ruolo attivo nel sequestro della
quindicenne ma sarebbe a conoscenza dell’intera vicenda.
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Esoterismo
Torino capitale italiana dell’esoterico
Tra mito e relatà, il fascino dell’esoterismo ha segnato non solo la storia ma anche
la ‘geografia’ di Torino. Ecco i posti ‘segreti’ da visitare per svelarne alcuni misteri
Silvia Bragalone - Yahoo News
Forse sono leggende, ma più di qualcuno ci crede e
sacheindirizzodargli:TorinoinsiemeaSanFrancisco
e Londra formerebbero il famoso ‘triangolo della
magia nera’, ma al capoluogo piemontese non basterebbe, se ne parla infatti
anchecomedellaterzacittàdel‘triangolo bianco’, insieme con Lione e Praga.
Difficile pensare che sotto la Mole
Antonelliana esista una specie di
baricentro dell’occulto, tra male e
bene,maaquantoparegliindizinonmancano,suffragatiperfinodalletradizioni:a
Torinostazionerebberonientemenoche
idiscendentideiTemplari,seppurinincognito, ancora oggi come un baluardo
dellaSacraSindone,cheproprioinquesti giorni è tornata ad essere visitabile da
credenti osemplicicuriosi.
Una visita, quella in occasione
dell’Ostensione del telo che potrebbe convincerci anche ad incontrare il ‘lato oscuro’della fede, che aTorino ha perfino dei luoghi ben precisi.
Uno di questi è senz’altro Piazza Statuto che con il
suo obelisco segna l’allineamento della città sul
quarantacinquesimoparallelo.
In effetti, uno dei punti di incontro più noti per gli
appassionati di esoterismo di tutto il mondo, anche per
via della vicinanza con la casa di Nostradamus: chi se
nonlui?
Piazza Statuto sarebbe niente meno che un centro
nevralgicodienergiemagiche,egiàgliantichiromanila
vedevano come portatrice di sventura in quanto posizionata ad Ovest e quindi ove calava il sole.
Inoltre proprio nel suo cuore è nascosta la ‘citta dei
morti’,unaimmensanecropolisotterranea.
In epoche successive la piazza fu anche usata come
tribunaleeluogoperleesecuzionicapitali.
Enientealimentaleleggendecomeunaforcaaffollata.
Ad aumentare i dubbi, o le certezze per alcuni, c’è
anche laTorino sotterranea.
LeGrotteAlchemiche,traPalazzoMadamaePiazzaCastello,allequalisipotevaaccederedallaCriptadi
SSAnnunziata e dai sotterranei di Palazzo Madama,
sonostatipersecoliassiduamentefrequentatedaalchimisti come Paracelso, e dagli stessi regnanti di Casa
Savoia.
Perfino la geografia di Torino e del Piemonte non
sono d’aiuto agli scettici.
CollegandoidealmentelecinqueresidenzedeiReali
diCasaSavoia(Moncalieri,Rivoli,Stupinigi,Superga
e Venaria) otterremmo una stella a cinque punte, uno
deisimboliesotericipereccellenzaechetestimoniacome
ogni abitazione della città faccia parte di un disegno
progettuale ben preciso.
Come per le contrade di Siena, o meglio come accade nel film Sliding Doors, a Torino è sufficiente entrare nella porta o nella strada ‘sbagliata’ per passare
dalla zona dell’esoterismo oscuro a quella della luce,
anch’essacondeipuntidiriferimentoconosciutidatutti, ma compresi da pochi.
Opposta a piazza Statuto troviamo Piazza Castello, che è considerata questa volta il simbolo dellamagia bianca torinese.
L’essenza delle forze del bene cadrebbero proprio
in questa area e secondo la tradizione troverebbero il
proprio fulcro sul cancello del Palazzo Reale.
A poca distanza c’è il Duomo che custodisce la Sacra Sindone, un oggetto che una serie di coincidenze
incredibili ha quantomeno ‘protetto’ per secoli da calamitànaturalieincidenti:ancorainspiegabilecomesia
statopossibilesottrarlaall’incendio all’internonelDuomo del 11 aprile 1997.
Una qualità che la reliquia più preziosa al mondo divideconaltriluoghi‘positivi’comeilMuseoEgizioola
Chiesa della Gran Madre di Dio.
Tutto merito dell’acqua provvidenziale e santa di
Torino? Potreste cambire idea visitando la Fontana
Angelica,nellapiazzatraviaCernaiaeviaPietroMicca:
è costruita e decorata facendo riferimento a tutti i simboli della tradizione millenaria della Massoneria.
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C o s t u m e & S o c i e t à
In Brasile due ragazze uccise per il
“braccialetto del sesso”?
Una nuova “moda” molto pericolosasi diffonde fra i giovanissimi
Calabria Ora
SAN PAOLO - È allarme in Brasile per i «braccialetti del sesso».
L’accessorio, gioco erotico dei teen-ager, è stato proibito nelle scuole di Manaus e in tre
centri minori del Paese, dopo che due ragazzine sono state uccise e una terza stuprata.
Il braccialetto del sesso sembra sia stato inventato in Inghilterra, ma è in Brasile che si sta
diffondendo maggiormente.
Il “gioco” consiste nel dover rompere da parte dei maschi il braccialetto indossato dalle ragazzine e chi vi riuscirà avrà diritto a un «compenso» a seconda del colore dello stesso: se il
braccialetto è viola un bacio sulla bocca, se è nero il ragazzo potrà addirittura fare
sesso.
Le due minorenni che sono state violentate e uccise a Manaus pare che portassero ai polsi
ilbraccialetto erotico.
Accanto ai cadaveri sarebbero stati trovati dei braccialetti rotti.
Una ragazzina di 13 anni è poi stata stuprata a Londrina, nello stato del Paranà.
Anche in questo caso per le conseguenze del gioco del bracciale.
Tredicenne “offre” mms porno per
ricariche telefoniche: 34 indagati
La vicenda in Friuli: la ragazzina inviava sue foto e filmati porno in cambio
di ricariche telefoniche - Trentaquattro gli indagati
Aveva cominciato con i compagni di scuola, ma visto il successo del “genere”, aveva subito trovato altre
persone, in Friuli-Venezia Giulia e in Veneto, molto interessate al “baratto”.
Un “baratto” che vedeva su un piatto della bilancia degli mms porno - con sue foto e filmati - e sull’altro
ricariche per il cellulare.
Protagonista della vicenda è una ragazzina di appena 13 anni: era lei a scattarsi foto e girare filmati di cui
era protagonista.
Ma protagonisti sono anche i 34 indagati che a quello scambio avevano detto il loro sì.
Ventinove di loro sono minorenni, cinque hanno da poco compiuto i 18 anni. Sono stati tutti indagati per
reati relativi alla pornografia minorile.
A scoprire la vicenda sono stati i Carabinieri di Tolmezzo (Udine), che hanno sequestrato decine di
telefonini, chiavette USB e hard disk di computer con foto e brevi filmati porno della ragazzina.
L’inchiesta dei militari era scattata nei mesi scorsi sulla base di alcuni elementi, scoperti controllando il
mondo giovanile in alcuni comuni della fascia collinare friulana.
La ragazza, che frequentava la scuola media all’epoca dell’inizio dell’inchiesta, è stata scoperta grazie a
un traffico telefonico molto intenso. Troppo, per una ragazzina della sua età.
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w w w . s o s e d . eu
Economia
... e se la Grecia fa boom?
E’ sull’orlo del baratro - La campana suona soltanto ora, ma le avvisaglie c’erano
già state: la crisi da finanziaria era diventata economica e da economica sta
passando ai conti pubblici.
Fausta Chiesa - Yahoo Notizie
Perché la crisi in Grecia?
C’è uno Stato dove il problema del debito pubblico (cioè
l’indebitamento che il governo si è assunto nei confronti
di chi gli ha prestato soldi, dai suoi cittadini e banche ad
altri istituti finanziari mondiali che lo hanno fatto non perché erano buoni ma perché erano ricompensati sotto forma di tassi di rendimento) è particolarmente grave: questa
è la Grecia.
E per quale motivo? Primo perché ha truccato i conti.
Non aveva i numeri per entrare nell’euro, in particolare
non aderiva al criterio del rapporto del deficit - cioè il rosso
annuale - rispetto al PIL (Prodotto Interno Lordo), che non
deve essere superiore al 3%.
Bugia su bugia, c’è chi dice che quest’anno il deficit del
governo centrale greco supererà il 10% del Pil, chi il 14%.
Quando uno Stato spende troppo rispetto a quello che
incassa e continua su questa cattiva strada nessuno crede più che un giorno potrà ripagare i suoi debiti.
Per questo motivo, il rating (cioè il giudizio di affidabilità)
dello Stato greco è stato declassato e ridotto a spazzatura.
In pratica, chi compra i titoli di Stato greci lo fa a suo
rischio e pericolo e questi rischi e pericoli sono diventati
molto alti.
La Grecia si salverà? Nessuno può dirlo con certezza.
Molto dipenderà dagli aiuti (in pratica dai soldi) che gli
altri Paesi dell’euro con in testa la Germania, che ha l’economia e i conti più solidi, vorranno concedere ad Atene.
Il Cancelliere Angela Merkel ha il coltello dalla parte del
manico ma visto che nel suo Paese ci sono elezioni regionali il 9 maggio non giova all’immagine teutonica l’essere
troppo concilianti nei confronti di un Paese che ha truccato i conti.
Perché anche la Spagna è stata declassata?
Anche la Spagna non se la passa tanto bene. L’agenzia
di rating Standard & Poor’s ha tagliato il rating e si riserva
di abbassare ancora il suo giudizio sull’affidabilità del debito pubblico spagnolo.
Perché lo ha fatto? Le previsioni economiche non sono
belle.
La Spagna per un decennio ha basato la sua crescita
economica sul mercato immobiliare che con la crisi è letteralmente crollato e oggi si trova a fare i conti con una
disoccupazione del 20%, un tasso enorme.
Il governo non può far altro che assistere i suoi cittadini
e il deficit e quindi il debito pubblico (cioè il totale di quanto lo Stato deve a qualcuno) non potranno che aumentare.
L’abbassamento del rating indica che, secondo le agen-
zie di rating come S & P e Moody’s, la ripresa economica e
ben lontana.
Perché l’euro ne sta risentendo?
La Grecia per attirare capitali e investimenti nelle sue nuove emissioni di titoli di Stato ha dovuto alzare i tassi di
interesse.
Più rischioso è il debitore e più guadagno vuole il
creditore.
Fino a fine di maggio, i Governi di altri Stati che hanno
l’euro e con il debito e il deficit alti come Spagna, Portogallo, Irlanda e anche l’Italia devono tornare sui mercati per
raccogliere in totale prestiti per più di 50 miliardi di euro.
Quelli considerati a rischio e quindi declassati dovranno
alzare i tassi di interesse per invogliare a prestare loro denaro.
In questo modo l’inflazione salirà, perché va a pari passo
con il tasso di interesse.
E l’inflazione alta diminuisce il valore di una moneta.
Quindi dell’euro.
Secondo alcuni l’euro è stato preso di mira da speculatori americani che stanno tentando di affossarlo. Come?
Sospendendo gli acquisti di titoli greci, svendendo titoli
di Stato di Paesi europei deboli e progettando l’abbandono
di tutta l’Europa periferica.
Quali sono i rischi per l’Europa?
Che sempre più Stati della zona euro siano costretti ad
alzare il tasso di rendimento dei loro titoli di Stato e che il
loro debito si ingrossi sempre di più.
In pratica, che escano di fatto dai parametri per rimanere
nella moneta unica.
Gli altri membri della zona euro saranno costretti a prestare loro ingenti somme per evitare che falliscano.
E di fatto questa crisi sta dimostrando che l’unione monetaria non sta più tenendo perché i titoli di Stato tedeschi
e finlandesi non sono la stessa cosa rispetto a quelli greci e
portoghesi.
Ora che il default della Grecia non è un’ipotesi da escludere anche l’euro in bilico e infatti si sta svalutando nei
confronti delle altre valute, come il dollaro e lo yen.
Voci dal Sud
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Economia
Altri Paesi corrono
i rischi della Grecia
Il governatore di Bankitalia avverte: servono precauzioni
Calabria Ora
ROMA - “Oltre alla Grecia ci sono altri paesi nel mondo che, senza misure di aggiustamento
precauzionale, sono esposti a un simile rischio”.
È quanto ha detto il Governatore della
Banca d’Italia Mario Draghi in un intervento alla PontificiaAccademia delle Scienze Sociali in qualità di presidente
del Financial Stability Board.
Il Governatore si è soffermato sul
tema delle riforme del settore finanziario, prerequisito per una crescita economica sostenibile.
“ La lezione della crisi - ha affermato il Governatore - è che occorre
rivedere il concetto del Patto di Stabilità e crescita e rafforzare il governo economico dell’Unione».
Finora, ha evidenziato il numero uno di Via Nazionale, il Patto di stabilità “ ... è consistito in un
meccanismo di osservazione dei bilanci pubblici.
Ora è necessario renderlo più incisivo ed estenderlo all’area delle riforme strutturali perchè la
mancanza di tali riforme è il motivo alla base
della mancata crescita di alcuni Paesi”.
Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di sospendere l’applicazione della soglia minima di rating
quale requisito di idoneità per il collaterale nelle
operazioni di credito nell’Eurosistema nel caso di
strumenti emessi o garantiti dal Governo greco.
Intanto il premier greco George Papandreou ha
telefonato al presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi, per ringraziarlo ricordando che l’Italia è
stata la prima in Europa a sostenere un intervento in
favore della Grecia.
Ma, ha detto anche la Merkel, l’ultima a cedere
sulla necessità di garantire aiuti economici adAtene,
ci sono delle «lezioni» da trarre dalla crisi greca.
In particolare ha invocato norme più rigide contro
la speculazione finanziaria sui mercati e “la trasformazione del patto di stabilità in modo che non
possa essere aggirato.
Noi presenteremo delle proposte su una migliore
applicazione di una politica di stabilità e monetaria comune - ha annunciato, in vista del summit
dei leader del-l’Eurogruppo venerdì sera a Bruxelles - e su eventuali modifiche ai trattati che rendano possibile in futuro una reazione più adeguata ai problemi finanziari di uno o più paesi”.
Intanto sulla penisola ellenica si moltiplicano le iniziative di proteste ai rigorosi tagli previsti dal patto
internazionale.
Non mancano scontri e tensioni.
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Giustizia
In caso di morte causata da altri anche l’agonia
patita prima del decesso va risarcita agli eredi
Lydia Magistrelli - Gazzetta del Sud
Roma - Hanno diritto al risarcimento dei danni morali i familiari di chi muore, dopo un periodo di agonia, a
seguito di un incidente sul lavoro o comunque in casi di “morte causata da altri”.
È quanto ha sottolineato ieri la Corte di Cassazione, riformando una sentenza della Corte d’Appello di Salerno,
che non aveva disposto alcun risarcimento a favore degli eredi di un agricoltore, morto fulminato su un albero, le
cui fronde erano arrivate a toccare i fili dell’alta tensione.
L’uomo era rimasto a cavalcioni su un ramo per circa mezz’ora, in agonia, senza che nessuno potesse aiutarlo.
Trenta lunghissimi minuti che hanno reso la sua morte ancor più terribile e dolorosa: Atroce!
Nel processo penale che ne era conseguito erano stati riconosciuti come responsabili dell’accaduto sia il
proprietario del terreno che l’impiegato dell’Enel responsabile dell’area sulla quale passava la linea elettrica.
I familiari dell’uomo avevano avviato anche una causa civile per ottenere il risarcimento dei danni, loro riconosciuti dalla Suprema Corte per un totale di 90mila euro.
Infatti – rilevano gli “ermellini” della terza sezione civile – per quanto riguarda il risarcimento dei danni morali,
bisogna sempre tenere in debito conto conto «anche la sofferenza psichica subita dalla vittima di lesioni
fisiche alle quali sia seguita in breve tempo la morte, che sia rimasta lucida dopo l’agonia, in consapevole
attesa della fine», così da evitare, si legge nella sentenza n. 8360, «il vuoto di tutela determinato dalla giurisprudenza di legittimità che nega il risarcimento del danno biologico per la perdita della vita».
Nel caso in esame – osservano ancora i giudici di piazza Cavour – la Corte d’Appello, in palese contrasto con
i suddetti princìpi, «ha del tutto negato ai ricorrenti il risarcimento, a titolo ereditario, dei danni morali subiti
dalla vittima, a causa delle gravi sofferenze che hanno preceduto la morte».
Multe, notifiche più veloci
Il Senato cambia ancora una volta il codice della strada
Torna a 60 giorni il limite massimo per la regolare notifica
Ritorno al passato per quanto concerne i termini di notifica ai trasgressori delle multe derivanti da una
infrazione al Codice della Strada.
Infatti una volta il termine era addirittura di trenta giorni per cui l’Amministrazione dello Stato, nella sua
proverbiale lentezza, molto difficilmente riusciva a notificare “in termini” l’infrazione al trasgressore e la
multa non poteva avere un seguito e quindi essere incassata dallo Stato.
In seguito detto termine passò a 60 giorni, sempre insufficenti a far muovere il pachiderma burocratico.
La disperata corsa contro il tempo fu affrontata da parte delle Autorità e detto termine fu prolungato a
ben CINQUE MESI per cui finalmente riuscirono a notificare l’infrazione in tempi utili.
Ma se questo lunghissimo lasso di tempo rese possibile incassare le somme, portò una lunga serie di
inconvenienti come il cambiamento di residenza dell’interessato ed il reiterarsi dell’infrazione in molti casi,
anche inconsciamente, da parte dell’utenza.
Molti i casi di “infrazioni seriali” come ad esempio quelle commesse su un percorso abituale ove è stato
istituito un divieto o una limitazione, magari mal ubicata e poco visibile, oppure l’infrazione ad una regola
esistente ma su cui le Autorità di Polizia hanno iniziato a porre la loro attenzione.
In questo caso alla data della notifica l’automobilista ha collezionato una serie infinita di infrazioni e,
quindi, di multe per cui il conto finale assomma a parecchie miglia di Euro.
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ed ... (in)G i u s t i z i e
Patente sospesa per ubriachezza?
Si può guidare per andare al lavoro
Commissione Lavori Pubblici: sì all’emendamento della Lega
Gazzetta del Sud
ROMA - Un grappino di troppo non può impedire all’automobilista di andare a lavorare in macchina.
È questa l’idea che ha convinto la commissione Lavori Pubblici del Senato ad alleggerire le conseguenze di un ritiro
della patente.
Dalla commissione è venuto un sì a un emendamento della Lega Nord che, per stessa ammissione del presentatore, il
leghista trevigiano Gianpaolo Vallardi, strizza l’occhio ai cultori del «cicchetto», numerosi nelle regioni dove il Carroccio
miete consensi.
Vallardi ne fa un caso di identità culturale e di abitudini legati al clima .
«In alcune zone nei mesi invernali – sostiene l’esponente leghista – il grappino o il bicchiere di vino è una prassi
comune.
L’impossibilità di andare al lavoro perchè la patente viene ritirata ha creato molti problemi di tipo sociale e
rovinato molte famiglie.
Chi abita in paesi sperduti, senza patente, ha perso anche il lavoro ed è venuto meno lo stipendio per il sostentamento».
Ecco allora l’idea del senatore trevigiano, che ha convinto gli altri componenti della commissione.
Gli automobilisti che si vedono sospendere la patente avranno dieci giorni di tempo per presentare un ricorso al
prefetto.
Se la patente non è stata ritirata per motivi gravi e l’automobilista potrà dimostrare di avere assoluto bisogno della
macchina per andare a lavorare, si avrà diritto alle tre ore giornaliere di permesso.
Stessa possibilità per chi dimostrerà di usare la macchina per trasportare parenti malati o per fare attività di volontariato.
Vallardi difende con i denti il suo emendamento: le nuove regole, secondo il senatore leghista, «permetteranno alle
persone sanzionate di sopravvivere».
D’altra parte, la concessione delle tre ore di guida comporterà un allungamento del periodo di sospensione.
La norma accettata per la sospensione della patente deve avere eguale validità
per chi non può più assicurare la vettura a causa di un incidente
Se hai un incidente nessuna compagnia
ti assicura più ed è la tua morte civile!
Ci sono delle aree considerate “sacre” da tutti e soprattutto dallo Stato e dai legislatori.
Due di queste, le più importanti, nonchè quelle la cui
percezione è maggiormente forte nella popolazione, sono
Assicurazioni e Banche.
Leggete nella pagina accanto come le assicurazioni Rca
(resposabilità civile delle auto, per intenderci) abbiano
tanquillamente operato aumenti del 131% e tutto nell’indifferenza dagli organi ministeriali.
Tutti sembrano non volersi accorgere che in effetti hanno fatto cartello e sono coalizzate contro l’utenza.
Se ad una assicurazione salta in mente di “espellere” un
suo assicurato nessuno lo assicurerà più.
Per cui questi sarebbe condannato a non poter lavorare.
Un caso ci viene segnalato dal signor C.B. da Melicucco
(RC) nativo rumeno, ma ormai naturalizzato in Calabria, appunto a Melicucco, ove risiede ed ha casa.
Il malcapitato ha avuto la sfortuna di fare un
tamponamento per cui la sua assicurazione lo ha dismesso
da cliente.
Nessuna compagnia ha più voluto assicurarlo, se non a
costi proibitivi, per cui il signor C.B. che ha un lavoro a
Rosarno, non sa come fare a raggiungere il posto di lavoro
(non vi sono nemmeno servizi di linea utili) e rischia di
perdere il lavoro.
A nostro avviso, stante l’obbligatorietà dell’assicurazione Rca, lo Stato dovrebbe promulgare una legge che
imponga alle compagnie di assicurare anche chi ha avuto
un incidente aggiornando la classe di rischio in maniera ...
umana.
Egli ormai è un cittadino italiano a tutti gli effetti.
Leggendo, però quanto sopra relativamente alla patente
di guida sospesa, si dovrebbe far rientrare nella casistica
anche l’assicurazione Rca offrendo una polizza limitata ai
percorsi e/o alle ore necessarie per recarsi al lavoro.
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L’Italia regina degli aumenti
record in moltissimi settori!
In contro tendenza, invece gas (57,4% contro 41) e
telecomunicazioni (31,1% in Italia contro la media del 27,4)
Yahoo News
Roma - (Adnkronos) - Rc auto da record in Italia!
L’assicurazione dell’auto e’cresciuta a un ritmo medio di oltre il 10% l’anno, negli ultimi 13 anni, aumentando dal 1996 al 2009 del 131,3%.
Un abisso rispetto all’incremento registrato nella zona euro, del 35,3%.
In Francia la Rc auto nello stesso periodo ha registrato un +16,5%, mentre in Germania l’incremento e’
stato del 30,1%.
Variazioni piu’marcate si registrano in Spagna e Regno Unito (67,4% e 78,6%) che restano comunque
lontane dalla variazione a tre cifre ‘made in Italy’.
E’ quanto emerge dai dati contenuti nel ‘quaderno dei prezzi’ di dicembre diffuso dal dipartimento del
Tesoro (NYSE: TSO - notizie) .
L’incremento medio dei prezzi di beni e servizi in Italia e’stato del 39,5%, di circa 6 punti percentuali
superiore rispetto al dato europeo (+33,6%).
Italia ai primi posti anche per gli incrementi degli affitti, che negli ultimi 13 anni hanno registrato un +49%
contro una media europea del 28,1%. Riesce a fare meglio la Spagna con un +72,9% mentre restano
sotto gli altri paesi: Regno Unito (41,6%), Francia (32,9%) e Germania (16,7%).
Valori superiori alla media registrata nella zona euro anche per la raccolta rifiuti (che aumentano del
68,3% contro il 55,4%) dell’elettricita’ (36,2% contro 31,9%), servizi postali (37,6% contro 27,3%),
servizi finanziari (89,9% contro 43%), l’acqua potabile (68,3% contro 41%). Incrementi inferiori si sono
invece registrati per alcuni servizi, come il gas che e’ aumentato del 57,4% contro l’87,3% della zona euro.
Le riduzioni del settore delle telecomunicazioni, inoltre, sono state piu’ forti: -31,1% in Italia e -27,4%
nella zona euro.
Usi ed abusi ...
Autoblù, patenti speciali per gli
autisti dei politici
ROMA - «Ma quale casta e
tante - dice Gallo, che hafirmato
casta! Vogliamo solo evitare che
Esiste nel Codice
l’emendamento - Non è giusto che
a pagare sia il solito povero
la fretta del datore di lavoro riitaliano il reato di
cristo»: è questa la motivazione
cada sull’autista». Con l’emendaistigazione a
data dal senatore del Pdl Cosimo
mento, precisa, si eviterebbe solo
Gallo all’emendamento approvato in
delinquere, per cui il
la sottrazione di punti, ma «la mulcommissione al Senato sulle auto
ta resta. E poi, se la strada è lipolitico che spinge
blu.
bera, devono andare come tutti
l’autista ad
Un emendamento che potrebbe
gli altri».
introdurre, per gli autisti, una pateninfrangere la legge
«È un emendamento che non
te professionale dalla quale non vensta
né in cielo e né in terra - dice
ne è colpevole
gano sottratti i punti.
invece Alessandro Pignatiello, co«Spesso è il politico a chiedere
ordinatore della segreteria nazionaall’autista di accelerare, magari perché l’aereo è le del PdCI, dal momento che le regole del codice
arrivato in ritardo e c’è un appuntamento impor- della strada vanno applicate a tutti».
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La donna della Resistenza
Una eroica calabrese che ispirò una
celebre scena di Roma Città Aperta
In fase di post-produzione il film di Scarfò su Teresa Talotta Gullace
Valeria Spirlì - Calabria Ora
Un film di Matteo Scarfò, dal titolo “Anna, Teresa
e le Resistenti” realizzato con il contributo del consiglio regionale della Calabria e ispirato ad una storia vera che è quella di Teresa Talotta Gullace, una
donna di Cittanova, in Calabria, emigrata a Roma
con il marito negli anni Trenta, madre di cinque figli,
che durante un rastrellamento nel 1944 fu uccisa
barbaramente dai nazisti per il solo gesto di avvicinarsi al marito Girolamo Gullace, catturato ingiustamente.
Da questa tragedia il regista Roberto Rossellini
ha preso l’ispirazione per il personaggio di Anna
Magnani nel film “Roma città aperta”, la sua morte
divenne l’icona e il simbolo della Resistenza che
sollevò le masse.
«Abbiamo deciso - ci racconta il regista - di
riprendere la storia di Teresa Talotta Gullace che
non è mai stata narrata nella sua verità storica
e di raccontare nello stesso tempo anche quella
di Anna Magnani e di come è arrivata ad interpretare questo personaggio, perché anche se queste due donne non si sono mai incontrate, c’è un
filo che le lega, sia per il tipo di donna e sia per le
tante figure femminili che hanno combattuto per
la libertà e che non hanno mai ricevuto la giusta
riconoscenza».
Le sequenze girate interamente a Cittanova, in un’
intera giornata, la mattina presso l’Uliveto “Principessa” per proseguire poi fino a tarda sera nel centro
cittadino, fanno parte dell’ultima parte del documentario che uscirà in contemporanea al film.
«Questo progetto -spiega il regista - era nato
come un progetto documentario poi ci siamo resi
conto dell’enorme materiale in nostro possesso e
da qui è nata l’idea del film».
Il film è quasi tutto girato in teatro con degli ambienti volutamente costruiti, «ogni frase nel nostro
film - ha raccontato il regista - si rifa alla storia
reale, attraverso i protagonisti di quelle vicende,
perché ci sono dei fatti storici che non tutti
conoscono e che sono fatti importantissimi, appartengono ad un passato che ci sembra lontano
quando in realtà è vicinissimo.
Io cerco semplicemente di mettere dentro quanta più verità possibile.
Noi non riusciamo a renderci conto di che cosa
sia un bombardamento.
Io ho cercato di raccontarlo attraverso le parole dei sopravvissuti di quelli che hanno visto i
corpi martoriati, le case sventrate, che hanno
visto per poter raccontare, la guerra c’è tuttora
e noi non ci rendiamo conto di quello che significa.
Ecco io ho cercato di narrarlo e in questo modo
si può dare l’importanza giusta che serve per
penetrare meglio nelle coscienze».
AncheAntonio Sorrenti, che ha fornito la sua preziosa guida logistica e storica alla troupe, si appella
all’importanza dell’interpretazione degli avvenimenti
sulla giovane donna cittannovese che dovevano
evidentemente essere rivisti.
«E’ da anni che dico che non si chiama Gullace ma si chiama Talotta in Gullace c
i
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spiega Sorrenti - avevamo portato avanti questa a settembre.
faccenda con determinazione fino a quando la
Il film dura intorno ad un’ora e venti e narra almeRegione Calabria si è dimostrata sensible a que- no tre o quattro storie diverse, la scena di un soldato
sta mia rivendicazione storica, importante per recuperare un aspetto
storiografico del nostro paese e
riposizionarlo per le future generazioni.
L’idea di questo film è partita anche dal padre del regista,
documentarista e critico cinematografico, anche lui calabrese e questa storia nasce proprio dal fatto che
ricongiunge una rete di relazioni che
americano che sbarca ad Anzio e trova il volantino
deU’uccisione di Teresa Talotta Gullace e ricorda i
suoi parenti emigrati in America per poi affrontare
tutta la storia di Teresa e le vicende che ne seguirono fino alla tragedia, in mezzo ci sono poi tutte le
varie storie di chi ha partecipato come Caterina
Visconti, Beatrice Serra, attrice calabrese e amica
diAnna Magnani, i bombardamenti, le atrocità commesse a Roma.
Il film che documenterà la storia della donna dal
destino segnato con un sapore di verità inguaribile
ha il pregio di recuperare questo universo perduto
anche grazie uno sguardo del regista privo di giudizi
moratiecheraggiraconoriginaleimprevedibilitàogni
stereotipo narrativo.
Sta a noi trarre le conclusioni.
nascono da questa terra, da Teresa che era calabrese, dal padre di Anna Magnani che era
calabrese e da una sorta di legami che hanno
voglia di essere scoperti.
Il film ha ottenuto il sostegno economico da
parte del Consiglio Regionale della Calabria di
circa 26mila euro, un budget limitato rispetto
agli standard - ci racconta Scarfò - ma siamo stati
anche fortunati perchè chi ha fatto il film l’ha
sentito veramente.
La squadra tecnica è formata dal direttore della
fotografia Leone Orfeo per Roma e per la Calabria
Davide Manca, gli attori sono all’incirca 32 e poi
c’è una troupe di il persone tra cui lo scenografo
Simone Siconollo che in due settimane è riuscito a
realizzare tutte le scenografie ricostruite totalmente
in teatro.
Adesso siamo in fase di post-produzione.
La prima uscita di questo lungometraggio è prevista per quest’estate, poi ci sarà una prima romana
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Notizie in breve o curiose
Ha la guida nel sangue! ovvero ...
precocità!
Yahoo Notizie
Anche se sfortunato si tratta comunque di un record.
L’allieva Krisztina Jaksa, di 24 anni è entrata nel Guiness
dei Primati; era appena alla sua seconda lezione di scuola
guida ed ha concluso la tradizionale ora di apprendimento
in un modo particolarmente rocambolesco: ribaltandosi.
Per fortuna senza gravi conseguenze né per lei
tantomeno per l’istruttore, entrambi sono statti infatti soccorsi da un’ambulanza accorsa sul posto, ma non sono
state riscontrate conseguenze di rilievo a parte qualche
graffio.
Già, perché la povera Krisztina comunque “l’ha fatta grossa”.
Mentre stava attraversando un incrocio della piccola cittadina di Headington, vicino Oxford, la giovane apprendista
ha dichiarato di aver avuto la sensazione che il volante si fosse “bloccato” per cui è stata colta da un attacco di panico.
La sua reazione (a dir poco errata) è stata quella di frenare violentemente ... l’unica pecca? Aver “sbagliato” pedale,
schiacciando con vigore quello dell’acceleratore!
Il risultato è stato quindi più che prevedibile!
La macchina, una citycar italiana, targata BSM (British School of Motoring) ha colpito violentemente contro un
cartello stradale per poi schizzare in alto ricadendo capovolta sul tetto mandando in pezzi i cristalli dei finestrini e del
parabrezza.
In realtà pare che non ci sia stato alcun guasto meccanico e che l’incidente sia stato causato solo dal panico
dell’aspirante patentata.
Nel frattempo, il Responsabile della Comunicazione BSM, Paolo Pastore, si è sincerato delle condizioni della signorina
Jaksa auspicando possa presto partecipare ad una più “tranquilla” terza lezione ... (n.d.r.: troverà una scuola guida
disposta ad accolgierla fra i suoi allievi?)
Giocatore incallito perde la figlia a
carte!
Calabria ora
Un uomo nell’est dell’India ha giocato e
perso sua figlia di 18 anni giocando a
carte.
Ismail Sheikh, questo il nome dell’uomo, ha pensato bene di puntare la figlia
quando era rimasto completamente a secco, nella speranza di recuperare parte
della scommessa.
Ma la speranza è stata vana, ed ha perso anche la figlia, contro un uomo di cui
è noto solo il nome, Mustafa.
Mustafa, dopo la vincita, è andato
aprendere la giovane che ha ovviamente
protestato, ma nonostante questo l’uomo
è riuscito a portarla via dal villaggio dove
abitava con la famiglia.
Ora la polizia ha lanciato una ricerca per
trovare la ragazza.
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Notizie in breve o curiose
Varese, l’assessore fan degli antitricolore
Calabria ora
Un gruppo su Facebook, “Io il tricolore lo uso cosi”, con la bandiera italiana rappresentata come carta igienica, ha
scatenato un’accesa polemica a Malnate, comune in provincia di Varese.
Infatti tra gli iscritti alla pagina del popolare social network figurerebbe anche l’assessore ai Servizi sociali Barbara
Mingardi, della Lega Nord, della quale l’opposizione, come riportano alcune testate locali, ha chiesto «le immediate
dimissioni».
Oltre che essersi iscritta al gruppo, l’assessore ha postato un messaggio nel quale scrive: “Il tricore non lo vorrei
vedere nemmeno in bagno ... meglio abolirlo ebasta”», ha spiegato Eugenio Paganini, capogruppo del Pd in consiglio
comunale.
«Per questo pretendiamo che chieda scusa ai cittadini, e che si dimetta - ha continuato - perchè la sua non è una
semplice opinione ma un’espressione di puro disprezzo verso il simbolo che rappresenta».
L’acceso Consiglio Comunale è proseguito con la polemica sul presunto vilipendio di cui si sarebbe macchiata
l’assessore.
(n.d.r.: è da togliere la parola “presunto” ed incriminare immediatamente la signora quale cittadina italiana per
vilipendio alla bandiera)
Il Pullmann anfibio va per terra e per ... fiume!
Yahoo Notizie
Prima o poi potrebbe succederci di vedere un pullman di linea andare dritto incontro ad un molo, ma non dovremo
preoccuparci: probabilmente si starà trattando di uno dei mezzi anfibi che “fuori” sembrano normalissimi autobus, ma
che all’occorrenza sanno trasformarsi in autentiche imbarcazioni.
Questo e tanto altro potrebbe essere il futuro dei mezzi
pubblici ... e da qualche parte è addirittura il “presente”.
A Glasgow ad esempio è possibile solcare le acque del
fiume Clyde in autobus. Si tratta di un mezzo dal costo di
800.000 Euro che su strada si comporta con un normalissimo bus, ma dotato di una tecnologia concepita al pari di
un mezzo navale in grado di farlo galleggiare come una
barca. Su strada viaggia quindi fino alla canonica velocità
di 100 Km mentre in acqua tocca gli 8 nodi, circa 15 Km/h,
più che sufficienti per far sbarcare i 48 passeggeri in soli
tre minuti da sponda a sponda.
Una soluzione che rischia addirittura di essere esportata anche in molte altre città che ne stanno già valutando la
sperimentazione. Questo anche perché le realtà urbane che
hanno la fortuna di avere un fiume navigabile hanno già a
disposizione originalissimi “taxi acquatici” ed un esempio
su tutti ce lo danno già Londra o New York.
Un’altra prova di “mescolanza” di trasporto ce la offre il Giappone. Qui, grazie a Toyota si è potuto dar vita ad un
servizio di autobus su rotaia. Un concetto di “filobus”, ma del tutto al rovescio che consente di collegare tra loro le zone
periferiche con i caotici centri urbani. Un’idea furba quindi e che evita così d’investire in tratte ferroviarie che sarebbero
poco remunerative.
Altrettanto “pubblico”, ma decisamente più appariscente è invece il pullman formato limousine. In questo caso
possono essere ospitati fino a 23 fortunatissimi passeggeri. Ognuno può infatti contare sulla ricca dotazione di questo
bizzarro veicolo che consente di regolare la temperatura del proprio sedile e che non tralascia le possibilità d’intrattenimento
offerte dalla rete internet ... ovviamente “wireless”. Il prezzo del biglietto? Ignoto, considerato che si tratta ancora di un
prototipo, ma i ricercatori dell’Università Tecnologica di Delft (Olanda) che hanno dato vita al progetto non nascondono
l’ottimismo di vedere in strada il pullman-limousine già nei prossimi cinque anni.
Infine, un’idea ancora più estrema: la monorotaia a pedali frutto della fantasia di alcuni ingegneri australiani consiste
in una serie di capsule capaci di trasportare un solo passeggero che per spostarsi in città non dovrà far altro che...
pedalare! Per ora la monorotaia pedalabile è stata solo un’attrattiva di un parco di divertimenti, ma non è un segreto che
qualche Sindaco abbia già chiesto informazioni su costi e modalità di realizzazione... ma una classica bicicletta non basta
e avanza?
Voci dal Sud
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w w w . s o s e d . eu
Anno VI° nr. 5 Maggio 2010
Notizie in breve o curiose
Nel paese dei gemelli...
Il mistero di Kodinhi (India) dove sono nate 220 coppie di gemelli
Calabria Ora
Un’equipe di medici indiani sta cercando di risolvere ilmistero
delvillaggio di Kodinhi, a Kerala, dove vi sono 220 coppie di gemelli
nate da duemila famiglie.
Gli esperti guidati dal dottor Krishnan Sribiju si sono recati nel remoto villaggio tropicale, ma senza trovare al momento una spiegazione
al boom di parti gemellari, pari ad almeno sei volte la media nazionale.
Solo nel 2008, nel villaggio sono nate 15 coppie di gemelli e ci si
aspetta per quest’anno un numero superiore.
Negli ultimi cinque anni sono nate 60 coppie di gemelli, un tasso in
crescita di anno in anno.
Inoltre, si ritiene che esista una discrepanza tra la registrazione delle
nascite e i numeri effettivi.
Ex detenuto ha nostalgia della sua cella e la compra!
Calabria Ora
GraemeAlford ha passato diversi anni nella prigione di Pentridge, a Melbourne, per appropriazione
indebita e rapina.
I guai diAlford sono iniziati quando si è trovato con grossi debiti a causa del gioco e dell’alcool, che lo
hanno spinto prima a appropriarsi di fondi dell’azienda dove lavorava, e poi a tentare una rapina a mano
armata in banca.
Alford è stato poi condannato e rinchiuso a Pentridge, uno cei carceri di massima sicurezza australiani.
Alcuni anni fa, il penitenziario è stato chiuso, ed oggiAlford lo ha comprato.
Negoziante fa causa ai barboni che rovinano i suoi
affari!
Calabria Ora
KarlKemp, proprietario di un negozio di antiquariato su Madison Avenue, a New York, ha fatto causa a tre uomini ed
una donna senza fissa dimora, accusandoli di fare fuggire i clienti con la loro presenza: ed in particolare a causa del fatto
che bevono alcool e urinano di fronte alnegozio.
Ha chiesto loro un risarcimento di un milione di dollari, oltre a chidere un’ordinanza che proibisca loro di avvicinarsi
a meno di 30 metri dal negozio.
Rapinatore sfortunato rapina furgone... vuoto!
Calabria Ora
Un uomo ha tentato una rapina ad un furgone blindato presso una banca di Oakland Park, Florida, ma non si era
accorto che il furgone aveva appena scaricato il prezioso caricoe non aveva effettuato un altro carico come sperava.
Il fatto è successo poco prima delle 9 di mattina, dopo che il furgone aveva appunto consegnato in banca il denaro
ritirato presso varie casse continue.
L’aspirante rapinatore è stato arrestato e condannato a 3 anni di carcere.