Raimondo Vianello e Sandra Mondaini , coppia esemplare nella vita
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Raimondo Vianello e Sandra Mondaini , coppia esemplare nella vita
1 Voci dal Sud Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Voci dal sud ... ai quattro venti Periodico di attualità, storia e cultura Rassegna stampa dai mass media regionali Anno VI° - n. 5 M a g g i o 2010 OMAGG IO Euro 1,55 Raimondo Vianello e Sandra Mondaini , coppia esemplare nella vita e nello spettacolo Voci dal Sud ... ai quattro venti Periodico indipendente diAttualità, Storia e Cultura Rassegna stampa dai mass media Reg. Tribunale di Palmi nr. 01/05 (fasc. 183/05) del 28/4/2005-2/05/2005 Fromo Editore - Rosarno (RC) casella postale 77 c.da Sella Badia 9 - 89025 ROSARNO tel.3336793434-fax0966444118 Indirizzo Internet www.sosed.eu e-mail: [email protected] Direttore responsabile ed editoriale Franz Rodi-Morabito Segretaria redazione, Patrizia Rodi-Morabito Comitato redazione Mariasole Dalmonte e Michele Guardo Impaginazione telematica Mariasole Dalmonte __________________ ABBONAMENTI (momentaneamente Omaggio) ordinario euro 15.50 sostenitore euro 26.00 enti/associazioni euro 26.00 Amici Voci dal Sud euro 52.00 Versamento tramite: Conto Bancoposta n.19810555 ABI 07601 CAB 16300 intestato a: Fracesco Rodi-Morabito (RC) PUBBLICITA’ - Tariffe modulo cmq 36 b/neuro 13* modulo cmq 64 b/neuro 26* modulo cmq 128 b/n euro 39* 1/2 pagina interna b/n euro 52* Pagina intera interna euro 100* * A colori + 20% (I prezzi si intendono per ciascuna uscita) Altri moduli o posizioni di rigore (1.a ed ultima pagina, ecc.): da convenire. 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Foro competente: Palmi S o m m a r i o A p r i l e 2010 Editoriale: di Franz Rodi Morabito pag 5 - I Big nazionali dei tre sindacati a Rosarno per celebrare la Festa del 1° Maggio pag 7 -Anche gli europarlamentari sprecano soldi per voli internazionali! pag 8 - Le nuove bidonville di Rosarno pag 9 - L’altra Rosarno, una città che deve rinascere! pag 10 - Nessuna borsa lavoro per i migranti di Rosarno pag 10 - ATaurianova parte il progetto Dedalo in aiuto ai migrantes pag 11 - La Lega va alla conquista del Sud oppure il Sud organizza una propria Lega che dialoghi paritetica con il nord? pag 12 - Dopo 70 anni la salma del militareAntonio Tropeano “torna” nella sua Rosarno pag 12 - Gi studenti del Liceo “Piria” bloccati in Polonia dalla nube del vulcano islandese pag 13 - Raimondo Vianello ci ha lasciati! pag 14 - L’attrice Claudia Pandolfi, molestata da un paparazzo si ribella e viene trascinata dall’auto di questi per parecchi metri pag 15 - I legali del paparazzo Terranova: ‘’Si è solo difeso’’ Quando “il nemico” è la natura pag 16 - Europa in ginocchio! Quando “il nemico” è la natura pag 17 - Cosa ha determinato tutto questo? pag 18 - Prudenzialmente aerei a terra anche in Italia pag 18 - La polvere danneggia un caccia F16 la Nato minimizza Burocrazia pag 19 - A 60 anni circa dall’alluvione che distrusse Africo vecchio, parte la ricostruzione! pag 19 - Cenni storici su Africo (vecchio) pag 20 - La gattara di Rende è arrabbiata con la burocrazia pag 21 - Al “Vinitaly” di Verona il “Greco” di Bianco tra i marchi più pregiati! Alieni pag 22 - Gli alieni esitono veramente? pag 22 - L’astrofisico Stephen Hawking afferma pag 23 - La foto del giorno ... il genio italico no ha limiti ! ... continua a pagina successiva Voci dal Sud 4 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Siamo ancora un popolo civile? pag 24 - Ora del pasto all’ospedale di Chivasso: in mezzo ai malati una donna deceduta pag 24 - Un volo dal terzo piano ancòra un ammasso informe di carne e sangue sul marciapiede i passanti tirano dritto indifferenti! pag 25 - Si sta finalmente trovando il bandolo della matassa del “pasticciaccio brutto” di Manuela Orlandi? pag 26 - Torino capitale italiana dell’esoterico pag 27 - In Brasile due ragazze uccise per il “braccialetto del sesso”? pag 27 - Ragazza tredicenne “offre” mms porno per ricariche telefoniche: 34 indagati Economia pag 28 - ... e se la Grecia fa boom? pag 29 - Altri Paesi corrono i rischi della Grecia pag 30 - In caso di morte causata da altri anche l’agonia patita prima del decesso va risarcita agli eredi pag 30 - Multe, notifiche più veloci pag 31 - Se hai un incidente nessuna compagnia ti assicura più ed è la tua morte civile! pag 31 - Patente sospesa per ubriachezza? Si può guidare per andare al lavoro pag 32 - L’Italia regina degli aumenti record in moltissimi settori! pag 32 -Autoblù, patenti speciali per gli autisti dei politici pag 33 - Una eroica calabrese che ispirò una celebre scena di Roma Città Aperta Brevi o curiose pag 35 - Ha la guida nel sangue! ovvero ... precocità! pag 35 - Giocatore incallito perde la figlia a carte! pag 36 - Varese, l’assessore fan degli antitricolore pag 36 - Il Pullmann anfibio va per terra e per ... fiume! pag 37 - Nel paese dei gemelli... pag 37 - Ex detenuto ha nostalgia della sua cella e la compra! pag 37 - Negoziante fa causa ai barboni che rovinano i suoi affari! pag 37 - Rapinatore sfortunato rapina furgone... vuoto! Editoriale Voci dal Sud 5 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 I Big nazionali dei tre sindacati a Rosarno per celebrare la Festa del 1° Maggio Franz Rodi-Morabito La notizia ha meravigliato tutti per tutti si sono posti la domanda: ma a che pro? che senso ha che Angeletti, Bonanni ed Epifani vengano a celebrare a Rosarno la Festa del lavoro? molti si chiedono perchè non sono venuti a dare solidarietà ai lavoratori, indigeni ed extracomunitari, nei tristi giorni della rivolta di gennaio? Francamente siamo stati in molti a sospettare che all’ultimo momento “improcrastinabili impegni sopravvenuti” impedissero la loro presenza nella piazza Valarioti rosarnese. Ed invece no, sono venuti ed hanno sciorinato una lunghissima serie di banalità contraccambiate da una scarsa affluenza di pubblico e tiepidi applausi di parte. Immediatamente gli addetti stampa sindacali hanno enfatizzato la manifestazione attribuendo addirittura ben “oltre 15000 partecipanti. Dicevamo scarsa l'affluenza del pubblico (nelle riprese TV dall'alto) più che un "muro di teste assiepate" si vedevano molto spesso e volentieri le nuove mattonelle che lastricano la piazza Valerioti. Qualche discorso è stato maggiormente mirato, ma altri solo stereotipi prelevati da una antologia di slogan, addirittura fuori tema come quando si è fatta ampia e lunghissima panoramica mondiale su persone non libere nel mondo! Unica nota positiva è che finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dire che Rosarno non è razzista, ma PURTROPPO nessuno ha fatto cenno alle cause della tremenda crisi che attanaglia Rosarno ed hinterland! Tutti hanno parlato degli effetti e NESSUNO delle cause! Eppure le digressioni non sono mancate nei discorsi degli oratori ... solo il filmato mandato in onda durante la trasmissione dell’intera trasmissione da RAI 3 che riportava scene della rivolta di gennaio ha fatto un velocissimo cenno al fatto che con le arance 5 centesimi al kilo non si può certo lavorare, vivere e far vivere in maniera decente! Nessuno ha detto nemmeno che i Kiwi su cui tutti avevamo puntato quale coltura alternativa (e risolutiva!) hanno avuto prezzi in campagna intorno ai 30/35 centesimi/kg. Ci si è dimenticati di toccare il tasto Olio di Oliva che in media ha "spuntato" circa 150 euro al quintale! Eppure a mio parere, anche se i problemi dei migrantes sono giustissimi, tuttavia anche quelli dei lavoratori indigeni e, perchè no?, quelli degli imprenditori agricoli che sono impossibilitati a effettuare lavorazioni, colture, raccolte, pagare tasse e contributi previdenziali, mutui e via dicendo non sono da meno. Quando qualche anno addietro proprio il sottoscritto, nelle vesti di presidente del Comitato LiberiAgricoltori Piana di Rosarno, aveva lanciato il "cave canem" dicendo "attenzione signori dei sindacati se date una mano agli imprenditori agricoli non lo fate per curare una categoria che VOI ritenete "il nemico", ma curate gli interessi dei VOSTRI STESSI ASSOCIATI dal momento che se l'agricoltore non avrà la possibilità di dare lavoro, a rimanere disoccupati a casa saranno proprio gli operai e gli impiegati agricoli”. Imprenditoria e mondo delle braccia non sono due mondi antitetici, ma sono due mondi che si integrano e si sorreggono a vicenda. Questo anche nell'agricoltura e soprattutto nei nostri paesi dove ancora lo spirito di umana fratellanza esiste ed è sentito e non fatemi in contropartita discorsi di sfruttatori ed aguzzini ... quelli ci sono ovunque ed in tutte le categorie, ma noi parliamo della grande generalità dei casi che è fatta da gente onesta. Nessuno ha fatto caso a questo mio discoso perchè i due mondi a certi cervelloni sono sembrati tanto antitetici e distanti che MAI avrebbero potuto interferire MA oggi, ahinoi, siamo giunti al capolinea ed i due mondi sono a stretto contatto di gomito a tentare di lenire i morsi della fame! Nel porto di Gioia Tauro giungono i prodotti che qui sono autoctoni, ma a prezzi stracciati, addirittura meno che il costo di produzione dei nostri, e giunge di tutto e di più ... anche legno impacchettato, sanse di olive, olive, agrumi e ... finanche brecciame e materiali inerti per costruzione! MA le tasse allo Stato italiano? siamo noi indigeni a doverle pagare, ma non abbiamo nessuna protezione da parte dello Stato. Anche inopportuna la presenza deliberatamente ostentata di lavoratori dell’Africa, strumentalizzati per l’occasione con magliette zeppe di slogan che non erano frutto dei loro pensieri, ma di altri seduti a tavolino. Se erano lavoratori regolarmente entrati sul nostro territorio non è stato carino ostentarli come a dire “ma quanto siamo buoni noi!” , se invece non erano muniti di regolare permesso di soggiorno allora è stato commesso un reato e tutti hanno omesso di prendere i provvedimenti previsti dalla Legge italiana! Voci dal Sud 6 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Per finire, come abbiamo detto, NON c’erano 15 mila persone dal momento che se ci si riguarda le “dirette” fatte da RAI 3 della piazza la folla era a macchia di leopardo (io l’ho seguita e registrata da RAI 3 che ha operato una “diretta” di tta la manifestazione. La piazza Valarioti è una comunissima piazza di paese e non grande come piazza del Popolo o San Giovanni a Roma! Gli oratori non hanno esitato ad esibirsi in situazioni internazionali , importanti, ma che con questo consesso poco avevano a che fare. E’mancato, invece , un puntoASSOLUTAMENTE importante che sarebbe dovuto essere quello della disoccupazione che attanaglia la situazione locale (agricola in generale) non fosse altro per dire alle popolazioni di questa Piana di Rosarno (piana di Gioia Tauro è divenuta dopo per via del Porto) che i BIG erano venuti qui non per fare il gesto magnanimo di essersi degnati di scendere fino a noi, ma per solidalizzare con noi ed i nostri problemi e per accendere una fiammella di speranza dicendo (magari mentendo) che ci sarebbero stati incontri e tavole di concertazione per tentare di risolvere la crisi che sta portando alla morte una intera regione? Ma poi ... in situazione di crisi profondissima, di fame e didoccupazione in cui versa la popolazione di queste zone che senso ha “festeggiare”? festeggiare cosa? al limite capirei “celebrare”, ma come si fa a dire ad uno che torna a casa ed acnora un altro giorno non ha trovato lavoro per sfamare i propri figli ... festeggiamo il lavoro? il lavoro di chi? non certo il suo. La giornata è terminata con una grande festa con canzoni e la presenza di divi nazionali; era il caso di offendere chi non ha pane con lo sperpero di denaro per pagare i cachets di questi signori? E’ stata notata l’assoluta mancanza di politici locali ed autorità del territorio! ma che volete farci ... le elezioni sono passate e per le prossime ... c’è tempo per recuperare. Ancora una volta, miei cari, si è affermato in maniera forte che “lavoratori” sono SOLAMENTE I METALMECCANICI mentre gli altri, quelli degli altri importantissimi settori economici della nostra economia ... sono solamente degli sfaccendati! Chi la mattina prende la zappa e si reca in campagna lo fa solamente per fare una scampagnata.e respiare una boccata d’aria ... inquinata dai fumi dell’inceneritore posto nel pieno cento di questo naturale paradiso. Nella foto Piazza Valarioti ed indicato nel cerchio rosso il palco per gli illustri oratoriNn si direbbe proprio che la calca del pubblico sia tale da identificare 15000 persone accorsi in questa piazza, bella, ma relativamente piccola della “Cottà di Rosarno Voci dal Sud 7 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 Uno dei pochi argomenti su cui sia i partiti di destra che quelli di sinista concordano: gli irrinunziabili propri privilegi Anche gli europarlamentari sprecano soldi per voli internazionali! Una inchiesta de l’Espresso rivela che tutti fanno scempio del denaro pubblico e contemporaneamente invitano gli italiani a stringere la cinta! Calabria Ora ROMA Un jet-taxi privato per andare a fare il loro dovere a Bruxelles: l’Embraer El20, un giocattolino di 12 metri di lunghezza. Partenza da Ciampino (Roma) arrivo a Strasburgo e ritorno, Costo: 1.400 euro (lo stipendio mensile sperato da un impiegato!) Roba a cinque stelle, o anche di più, un argomento che ha già suscitato polemiche e articoli sui quotidiani e che il settìmanale l’ Espresso ha approfondito in un’inchiesta. Spiegando i perché di quella che appare come una vera e propria inversione di tendenza. Già, perché fino allo scorso anno erano gettonatissimi i voli low cost e i motivi andavano ricercati nella forma di rimborso garantito dall’europarlamento agli eletti: prima davano circa mille euro indipendentemente dal biglietto acquistato, adesso rimborsano tutto, tanto vale allora viaggiare da pascià. Bi-partisan la composizione dei voli, visto che sui jet c’erano: Andrea Cozzolino (Pd), Guido Milana (Pd), Barbara Mate-ra (Pdf), Salvatore Iacolino (Pdf), Roberto Gualtieri (Pd), Silvia Costa (Pd), Luigi De Magistris (Idv), mentre sul jet partito il 23 novembre i passeggeri erano 17, tra cui: Giovanni Pinella (Pd), Rosario Crocetta (Pd), Giovanni La Via (Pdf), Sergio Silvestris (Pdf), Sonia Alfano (fdv), e Roberta Ange-filli (Pdf). Voci dal Sud 8 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Le nuove bidonville di Rosarno Reportage de “La Stampa” sul ritorno degli africani nella “Piana” E’ cambiato qualcosa per i migrantes a distanza di 4 mesi? Calabria Ora Brahim indossa una giacca grigia di lana, che gli è stata COSENZA Quattro mesi dopo gli scontri di Rosarno, gli data dalla Caritas. africani sono tornati e vivono peggio di prima. «Lavoro un giorno sì e uno no», racconta. Oggi è no. E’ il reportage dell’inviato Giuseppe Salvaggiulo, pubLe arance non sono state raccolte. Ma i braccianti serblicato su “La Stampa”, a descrivere «i nuovi ghetti». «Entra, vieni a vedere in che merda viviamo»- dice vono anche per altri lavori come la potatura degli alberi. Nei prossimi mesi - scrive La Stampa - partiranno conBrahim, un ventenne del Burchina Faso che di parole italiatrolli a tappeto nelle aziende agricole, «per evitare - spiega ne ne conosce poche. Cinquecento neri, dopo un mese di esilio in giro per l’Ita- il Prefetto di Reggio Luigi Varratta - che in autunno Rosarno torni una polveriera». lia, sono tornati. Ma gli africani quando non “Ora - racconta Salvaggiulo Una domanda è d’obbligo: hanno soldi per mangiare si rivolnon hanno più paura: gono a Norina Ventre, 85 anni, per dopo il can can fatto a Fanno la spesa nei supermertutti «MammaAfrica». cati, ricaricano le bombole del gennaio scorso durante il Domenica scorsa erano in 120 gas, comprano il pollo nelle quale la popolazione e il cibo non bastava. macellerie, si avventurano in La casa di Norina è dietro l’ambicicletta tra i casolari dove rosarnese è stata bulatorio della Asl riservato agli subivano gli agguati a ingiustamente tacciata in «stranieri temporaneamente presprangate, colpi di pistola e massa di “razzismo” e dopo i senti». bottiglie incendiarie. I clandestini, qui si curano Rosarno ha trovato un nuodiscorsi altisonanti di “falsi senza paura di denunce. vo equilibrio: meno immigrati moralisti” cosa si è fatto di Rientrata da Torino dove si era quanti ne servono al mercato rifugiata, la nigeriana Nancy pasagricolo in crisi, e polverizzati concreto da parte delle sa spesso con il figlio di otto mein piccole comunità. Istituzioni? si. Inoffensivi. Le bidonville da Nulla, assolutamente nulla Il ritorno dei neri a Rosarno è mille persone che avevano fattestimoniato dall’attività dell’amto inorridire il mondo, tra i bulatorio, nuovamente a pieno regime: 310 pazienti in un ruderi delle fabbriche dismesse, sono scomparse. mese. Ma i nuovi ghetti non sono meno fetidi e fatiscenti». II medico, Lorenzo De Mani, li conosce tutti per nome. Brahim vive in una stanza di venti metri scarsi con quat«Mustafà! Sempi cca stai! » (sei sempre qui), scherza tro letti e un cucinino. mentre lo visita. Ad aiutarlo due traduttrici-segretarie. Costa 50 euro mensili a persona. L’Asl non paga gli stipendi da ottobre, ma vanno avanti. Affitto di mercato, spiegano gli inquilini: i capannoni in Per i neri, l’ambulatorio è un punto di riferimento- raccampagna, più accoglienti e dotati di servizi, sono più cari. La Scesa Bellavista divide in due un quartiere di case in conta Salvaggiulo - come l’agenzia di Peppe Cannata per i tufo, per lo più a un piano. E’ la nuova Rosarno multietnica. documenti e il phone center di Carlo e Stefania, che prima di Qui convivono calabresi e africani e all’ora di pranzo gli gennaio incassava centinaia di euro al giorno e dopo gli scontri appena cinque. idiomi si confondono. Ora gli affari sono tornati ai livelli di un anno fa. I rosarnesi abitano in case con balconcini tinteggiati e Qui gli immigrati possono anche ricaricare gratis il portoni in antico-rodal, gli immigrati tra pezzi di legno marcellulare. cio, pareti scrostate, tinozze arrugginite. In certe case del centro storico, devono pagare da 0,50 a Zare, malese, abita in un trilocale che ha 25 lettì. A gennaio era fuggito a Vicenza, ma lì non riusciva a un euro. Soldi ben spesi: il telefono serve per le chiamate dei padroni. vivere. L’ivoriano Fuffana non ne ha bisogno. Ora lavora qui nei campi: raccoglie le arance, ma la staVive in una casupola di mattoni sulla circonvallazione. gione sta finendo e tra due settimane si dedicherà al raccolLa dimora meno squallida vista qui. to delle fragole di Villa Literno. Può permettersela perché è un caporale. Brahim è tristemente consapevole che adesso però non A Rosarno da dieci anni, si è conquistato un secondo si sta meglio di prima, e mentre parla, esce dalla stanza per non disturbare i suoi amici che stanno guardando in tv un nome italiano Marco - e i padroni lo vanno a trovare a casa. «All’ingresso del suo mono locale, troneggia un bidet dvd suTotò Riina: così cercano di imparare l’italiano. «Sono stati qui anni rinchiusi nei dormitori, non co- nuovo. Solo se gli chiedi spiegazioni, il gelido caporale Fufnoscono una parola», spiega don Pino De Masi, il parroco di Libera che ospita i quattro immigrati feriti a gennaio e che fana quasi si commuove: Me lo ha regalato un padrone. Non vedo l’ora di portarlo alla mia famiglia in Africa”». ha appena avviato un corso di alfabetizzazione. Voci dal Sud 9 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 L’altra Rosarno, una città che deve rinascere! do. ma. - Calabria ora Saccomanno e Bellofiore ad un dibattito con “uomini dei partiti” Renato Bellofiore lancia, da Rosarno, la “Città del porto”. Il neo sindaco di Gioia Tauro, alla sua prima uscita pubblica dopo le elezioni, ha presenziato sera al dibattito “ L’ a l t r a Rosarno, la città che deve risorgere”, promosso dall’ex primo cittadino rosarnese - e alleato di Bellofiore in alcune battaglie ambientaliste, Giacomo Saccomanno. Nella biblioteca del centro medmeo, il leader di Cittadinanza Democratica ha lanciato un appello alla classe dirigente locale, riunita per l’occasione, invitandola afare rete con lui nella prospettiva di creare una sinergia forte per approdare alla città del porto che sarà «un’opportunità per migliorare i servizi delle nostre comunità, l’occasione per creare strutture d’eccellenza e non inutili doppioni». Un progetto che ha solleticato anche la fantasia di Saccomanno che, però, ha un po’ deviato dal progetto iniziale, mettendoci dentro anche Rizziconi. «A Bellofiore mi legano tante campagne, mettiamo insieme i Comuni e facciamo subito la grande città del porto, con Rizziconi, e creiamo un polo che attragga finanziamenti e sia un baricentro regionale». La presenza del neo Sindaco gioiese ha favorito anche una riflessione su quello che è un modello di attrazione del consenso meno convenzionale: la lista civica. In realtà l’esperimento di Cittadinanza Democratica non ha destato particolare voglia di emulazione da parte dei relatori della serata. Addirittura Mario Versaci, commissario dell’Udo rosarnese e dirigente regionale dello scudocrociato, ha bollato il successo come «un insieme di circostanza fortunate». E proprio mentre Bellofiore lasciava il tavolo per raggiungere un vertice a Gioia Tauro, Cosma Ferrarmi, segretario del Nuovo Psi di Rosarno e massimo dirigente provinciale del garofano, ha rilanciato la centralità della politica nella ricerca di una svolta amministrativa per Rosarno. Nella sala parecchi esponenti politici, ma anche semplici cittadini, hanno provato a declinare le giuste contromisure per risollevare le sorti di una città che arriva da ben due legislature monche e due anni di commissariamento per infiltrazione mafiosa. E se Saccomanno ha rilanciato un “comitato di salute pubblica, composto da persone per bene al di là degli steccati ideologici», Giuseppe Papasidero ha risposto che «esponenti di progetti fortemente alternativi non possono ritrovarsi in un unico listone». Quello che, comunque, è emerso dal dibattito, moderato dal giornalista Francesco Condoluci, è che si è giunti ad un degrado sociale pericoloso, accelerato dai tremendi fatti del gennaio scorso. AntonioAlessi, Rocco Castagna,Antonio Ciancio, Franco Cimato, Francesco Rao, Gianluca Sapio, Elisabetta Tripodi e Giovanna Tutino, hanno offerto analisi credibili sullo stato di salute della città medmea e, seppur con sfumature diverse, c’è stato un unico punto di convergenza, ovvero l’imprescindibile esigenza di voltare pagina rispetto ad un contesto privo di governabilità e stimoli che ha posto Rosarno ai margini dei processi produttivi e culturali dell’intera Calabria. Voci dal Sud 10 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu A Taurianova parte il progetto Dedalo in aiuto ai migrantes DOMENICO MAMMOLA - Calabria Ora TAURIANOVA - Debutta il “progetto Dedalo” di Taurianova. Infatti, è stata inaugurata, nei locali dell’ex delegazione della Polizia Municipale di San Martino, sita in piazza Principe Umberto, l’apertura dello sportello dedicato agli immigrati e denominato, per l’appunto, Dedalo. Il progetto varato dalla Commissione Straordinaria del Comune di Taurianova - composta dal prefetto Vincenzo D’Antuono, Filippo Romano e Giancarlo Tarantino - ha coagulato anche il vasto mondo dell’associazionismo cittadino che, infatti, reciterà un ruolo di primo piano. L’apertura dello sportello, e la gestione, verrà sostenuta dal punto di vista operativo dalle associazioni Mammalucco, Caritas San Martino, Caritas San Giuseppe Moscati, Pane Spezzato, tutti Enti Associativi che hanno siglato un protocollo d’intesa con il Comune di Taurianova e presteranno gratuitamente servizio presso lo sportello per il supporto ai migranti. Lo sportello erogherà i servizi di mediazione istituzionale, assimilazione sociale, assistenza a titolo gratuito nella compilazione della modulistica, corsi di alfabetizzazione, mediazione familiare interventi di mediazione interculturale nella scuola, supervisione nella compilazione di tutti i documenti - iscrizione all’anagrafe, allo stato civile - monitoraggio sul fenomeno migratorio. Il servizio, è bene ricordare, nasce da un accordo/protocollo con la Questura, la Prefettura e la Provincia di Reggio Calabria e consente di evitare inutili disagi all’utenza, razionalizzando e velocizzando l’esame delle pratiche. Nessuna borsa lavoro per i migranti di Rosarno Sfumata un’opportunità ci si interroga sulle cause: forse non avevano il permesso di soggiorno? Domenico Mammola - Calabria Ora ROSARNO I migranti di Rosarno non figurano tra i beneficiari delle borse lavoro stanziate dalla provincia di Reggio Calabria, in partnership con altri soggetti, nell’ambito del progetto Azioni di sviluppo sociale per immigrati, meglio conosciuto con l’acronimo “Assi”. E’ stata pubblicata la graduatoria dei 15 immigrati che avranno diritto ad una borsa lavoro di circa 3.000 euro per seguire un corso di formazione al mestiere di bracciante agricolo. Tra i 15 africani, inseriti nei posti utili, ben otto risiedono nella Piana di Gioia Tauro, quattro a Reggio, due a Locri e uno ad Ardore. Degli immigrati provenienti dalla Piana, tre risiedono a Gioia Tauro, due a Rizziconi, due a Taurianova ed uno a Palmi. Incredibile, ma vero, nessun migrante che beneficerà del corso di formazione proviene dalla città ormai famosa per essere uno dei centri nevralgici della regione per afflusso di lavoratori extracomunitari che cercano impiego in agricoltura. Il caso s’infittisce quando si scorre la graduatoria e si guardano i 13 riservisti, si può notare che ben nove risiedono nella Piana, ma nessuno a Rosarno. E dunque nessuno dei quasi 2000 migranti che solitamente si riversano nella città degli agrumi avrà la possibilità di seguire il corso provinciale che si terrà a Rizziconi con stage nelle aziende agricole locali. I motivi per cui nessun migrante “rosarnese” è tra i 28 idonei, possono essere essenzialmente due: scarsa comunicazione e pubblicizzazione, oppure mancanza del permesso di soggiorno. Tra le condizioni per essere ammesso al corso, infatti, è necessario che i migranti risiedano nella provincia ed abbiano un permesso valido almeno fino a giugno. E’ probabile, quindi, che i migranti di Rosarno non fossero al corrente dell’iniziativa, oppure nessuno di essi abbia i documenti in regola. Giova ricordare che l’attivazione delle borse lavoro rientra in una delle attività previste da Assi, progetto finanziato dal Ministero dell’Interno con i Fondi Unbra 2008, avviato dalla provincia di Reggio, i comuni di Bova Marina, Cittanova, Laureana di Borrello, Locri, Melito di Porto Salvo, Rizziconi, Rosarno, San Ferdinando e l’associazione Arci. L’intento del corso, di cinque mesi, è quello di agevolare le scelte professionali, mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro nell’ambito dei processi formativi, specialmente nel settore dell’agricoltura, in cui la manodopera immigrata è essenziale. Fuori dal giro, quindi, i migranti della città della rivolta, che rimarranno senza formazione e senza la borsa di 3.000 euro. (n.d.r.: ma ricchi di belle parole e promesse spese in loro aiuto dai “politici”!) Voci dal Sud 11 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 La Lega va alla conquista del Sud oppure il Sud organizza una propria Lega che dialoghi paritetica con il nord? Parte il tesseramentodel nuovo sodalizio meridionale - Un dubbio assilla i cittadini del Sud ed è : sapremo essere seri e costruttivi in casa propria (fuori lo siamo in maniera egregia) e creare qualcosa che difenda gli interessi di tutti i meridionali che rifiutano ogni forma inutile di assistenzialismo, e chiedono di poter essere messi in condizione di lavorare seriamente traendo utili dal proprio lavoro e sedendosi da pari al tavolo economico italiano? Basta sussidi che incatenano e niente vassallaggi psicologici Maria Costanzo - Calabria Ora LAMEZIA TERME - “Spezziamo le catene”. Questo lo slo- ziare a camminare con le proprie gambe », ha affermato gan scelto dal movimento Lega Calabria Federalista in Maria Madeo, delegato della provincia di Crotone e già occasione della campagna di tesseramento per il 2010 pre- candidata alle scorse elezioni provinciali ed europee. sentata ieri (foto), a Lamezia, dal portavoce Pantaleone Alla conferenza stampa ha partecipato anche il senatore Fioresta e dai Enrico Montani del responsabili progruppo Lega Nord vinciali della nuova Padania. formazione politica. «Le catene che «Il nostro movidevono essere mento - ha spiegaspezzate - ha dichiato Fioresta- nasce rato - sono quelle sul modello delk d e l l ’ a s Lega Nord. sistenzialismo, del Un modello che malaffare e della Secondo da sinistra nella foto il dott. Domenico Greco, intendiamo pro‘ndrangheta. coordinatore provinciale, che è stato ufficilamente indicato porre ai calabresi Occorre un proquale candidato alla Presidenza della Provincia reggina. stanchi della poligetto a lungo termitica, come dimostrara la percentuale di astensionismo. ne. È un movimento che nasce dal territorio, e che intende Lega Calabria Federalista deve lavorare sulle idee e portare una ventata di novità e porre fine alla cattiva sui programmi per dare una speranza di cambiamento ai amministrazione. calabresi». L’obiettivo del tesseramento, ha chiarito, non sono i Montani ha puntato l’indice contro la classe politica numeri ma la qualità degli iscritti. calabrese, che andrebbe completamente rinnovata, e ha riVogliamo portare entusiasmo e innovazione - ha di- vendicato l’operato del governo nei confronti della crimichiarato il delegato della provincia di Vibo Valentia, Cesare nalità organizzata. Ierullo - fare politica per la gente e in mezzo alla gente. Il Senatore del Carroccio ha usato parole dure contro il Sulla necessità di coinvolgere i giovani si è soffermata presidente della Camera Gianfranco Fini, colpevole di voler Valentina Rossi, delegato della provincia di Cosenza, fermare il federalismo, «una riforma storica che rappresenche ha rivendicato l’autonomia del movimento e «l’orgo- terebbe un passaggio fondamentale per il paese ». glio di essere calabresi», mentre Domenico Greco, deleAll elezioni regionali, ha rivelato poi, il movimento non gato della provincia di Reggio Calabria, ha indicato i punti era presente a fianco di Scopelliti a causa del veto posto salienti del programma: agricoltura, infrastrutture, sanità, dall’Udc e, «pur apprezzando Callipo, non potevamo acimmigrazione, legalità, opportunità per i giovani e cettare come compagno di strada l’Idv». federalismo fiscale. Montani ha anticipato che alle prossime elezioni per la Quest’ultimo, ha spiegato Greco, è il tema fondamentale provincia di Reggio Calabria, la Lega Calabria correrà «per dare il via a una rivoluzione pacifica e democra- per la presidenza con Domenico Greco. tica. Con questo movimento la Calabria può finalmente ini- Voci dal Sud 12 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Dopo 70 anni la salma del militare Antonio Tropeano “torna” nella sua Rosarno do.ma. - Calabria Ora Antonino Tropeano è tornato a casa! I resti del militare rosarnese deceduto in Libia, durante un attacco nel giugno del 1941, fanno rientro nel paese natale quasi 70 anni dopo la tragica morte. I familiari sono riusciti, dopo aver cercato con tenacia il luogo della sepoltura del parente, a riportare a casa quel che rimane del soldato che ha combattuto in Libia nella seconda guerra mondiale. Tropeano era sepolto nel cimitero di Tripoli, capitale libica, e dopo che i partenti ne sono venuti a conoscenza hanno fatto di tutto per riavere le spoglie nel cimitero rosarnese. Ieri mattina, quando i resti sono stati riportati in città da Bari, e con un intervento della commissione straordinaria, c’è stata una solenne cerimonia, culminata con il corteo verso il cimitero cittadino. Il parroco don Pino Varrà ha officiato labenedizione e, quindi, un numeroso corteo ha fatto capolino al monumento dei caduti, in Largo Bellavista, dove è stata deposta una corona di alloro. Francesco Tropeano, nipote e presidente della locale associazione nazionale Carabinieri, ha letto commosso un elogio funebre, ricevendo il conforto dei vertici dell’Arma, guidati dal tenente Stefano Santuccio. Gi studenti del Liceo “Piria” bloccati in Polonia dalla nube del vulcano islandese do.ma. - Calabria Ora ROSARNO - La nube sprigionata dal vulcano islandese, che ha creato disagi agli aeroporti di tutta Europa, ha tenuto in scacco anche la Rana. Non solo molti pendolari hanno dovuto rinunciare ai voli per raggiungere il nord Italia, ma c’è anche una moderata apprensione per il rientro in Italia degli allievi del “Piria”. Una delegazione di studenti e professori, poco meno di venti, sono partiti alla volta della Polonia una settimana fa, ed era previsto il loro rientro attraverso un classico volo di linea fino a Roma. Le ceneri della nube vulcanica hanno sparigliato le carte, provocando la chiusura di tantissimi aeroporti europei, mettendo in dubbio parecchi voli previsti per parecchi giorni. E’ bene chiarire che non c’è stato nessun allarme, e nessuna cancellazione ufficiale, ma è normale che ci sia una sorta di apprensione per il rientro della delegazione. La scuola rosarnese si trova a Opoczno, nel voivodato di Lodz, nell’ambito di uno scambio culturalecheprevedelavisitadellacompaginepianigiana ospite presso le famiglie degli studenti polacchi, e nel prossimo mese di maggio a Rosarno arriverà una delegazione del “Liceum Ogolnoksztalcace”, che sarà ospite delle famiglie locali. Il rientro, previsto ha subìto spostamenti e preoccupa leggermente, anche se si era fatto sentire il Presidente della provincia diReggio,Giuseppe Morabito, che ha garantito che l’Ente, «qualora si rendesse necessario, è pronto a farsi carico di interventi che possano favorire il rientro a casa di quelle scolaresche rimaste bloccate fuori sede». Voci dal Sud 13 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 Raimondo Vianello ci ha lasciati! L’attore gentiluomo della TV italiana ha lasciato un vuoto incolmabile Yahoo News Giovedì 15 aprile, è morto a Milano Raimondo la famosissima Vianello, vero signore della televisione italiana. sit-com ‘Casa Nato a Roma nel 1922, il popolarissimo attore Vianello’, dove e conduttore avrebbe compiuto 88 anni il prossi- Sandra e mo 7 maggio. Raimondo reciPrima di diventare uno dei personaggi più amati tano in coppia della tv, Vianello trascorre la giovinezza a Spala- dando vita a to, in Dalmazia, a causa del trasferimento del pa- siparietti molto dre, ammiraglio della Marina Militare. divertenti con Durante la seconda guerra mondiale, Raimondo battibecchi tra i aderisce alla Repubblica di Salò come bersagliere, due coniugi che e nel 1945 affronta la dura esperienza del campo si scambiano di concentramento (viene rinchiuso, insieme ad al- battute mordatri esponenti della cultura e dello spettacolo, nel ci, alcune delle campo alleato di Coltano). quali entrate nelDopo la guerra, Vianello debutta nel teatro di l’immaginario collettivo italiano (“Che noia, che rivista, dove ottiene un barba, che barba, che grande successo. noia!”, commenta SanA parte una naturale vis Negli anni Cinquanta si nel letto insieme a comica Vianello riusciva a dra, dedica al cinema, reciRaimondo, al termine di tando in diverse pellicoogni episodio). far sbellicare dalle risa il le accanto a personaggi La carriera di pubblico pur senza che del calibro di Totò. Raimondo Vianello proLa vera popolarità segue anche senza Sanuna parola fosse più giunge per Vianello gracon programmi locenziosa e men che mai dra, zie alla televisione dove, come ‘Zig zag’ (1983dal 1954 al 1959, insie1986) e ‘Il gioco dei 9’ scurrile. me a Ugo Tognazzi con(1988-1990), ‘Pressing’ Era il vero esempio dell’ duce il programma ‘Un (1991-1999), ‘Studio due tre’, basato su humor sottile e graffiante tappa’ (1996). sketch e parodie di inNel 1998 a Raimondo ed accompagnava le sue chieste documentarie alVianello viene affidata la l’epoca assai in voga. conduzione del Festival caustiche e sferzanti Nel 1958 l’artista codi Sanremo. battute con uno sguardo nosce Sandra Mondaini, Nel 2004 Mediaset che nel 1962 diventa sua omaggia la coppia con il serio che rendevano lo moglie e con la quale programma ‘Sandra e spetttacolo un ricamo di vive e lavora per cinRaimondo Supershow’, quant’anni. mentre nel 2008 finezza e sottile ironia Sandra e Raimondo Raimondo dà l’addio al sono stati una delle copmondo dello spettacolo, pie più rappresentative del mondo dello spetta- ma si dichiara disponibile a partecipare come ospicolo italiano e insieme hanno condotto molti show te ad alcune trasmissioni. televisivi di grande successo. Raimondo Vianello, insieme con Mike Negli anni Settanta la Rai affida loro il timone di Bongiorno e Corrado, è stato uno dei presentavarietà come ‘Sai che ti dico?’, ‘Tante scuse’, ‘Di tori più importanti della tv italiana. nuovo tante scuse’, ‘Noi... no’, ‘Io e la befana’. Vero gentleman della conduzione, mancherà ai Agli Ottanta risalgono il quiz ‘Sette e mezzo’ e telespettatori non solo per la sua verve umoristi‘Stasera niente di nuovo’. Con questo program- ca, ma anche per la gentilezza e la delicatezza che ma la coppia Mondaini-Vianello saluta la televi- caratterizzavano ogni sua comparsa in scena. sione di Stato per approdare a Mediaset (allora Vianello, infatti, era sempre impeccabile, anche Fininvest), dove i due conducono varietà come quando sfoderava le sue celebri battute: tanto ‘Attenti a noi due’, ‘Attenti a noi due 2’ e ‘San- humour, certo, ma di gran classe. dra e Raimondo Show’. Dal 1988 al 2007 sulle reti Mediaset va in onda Voci dal Sud 14 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu A l t a r e... L’attrice Claudia Pandolfi, molestata da un paparazzo si ribella e viene trascinata dall’auto di questi per parecchi metri La Bella e popolare attrice è stata abbandonata sull’asfalto dall’investitore (recidivo!) è stata ricoverata d’urgenza in ospedale ed operata. Bruno Ruggiero - Gazzetta del Sud ROMA - «Claudia è una persona molto forte, capace di reagire e sdrammatizzare: sta bene, è sveglia e ha parlato con i familiari venuti a visitarla». L’agente di Claudia Pandolfi, l’attrice ricoverata in chirurgia d’urgenza al Policlinico Umberto I dopo essere stata trascinata per alcuni metri dall’auto di un “paparazzo”, descrive lo stato d’animo della vittima di questa assurda storia da deriva della “Dolce vita”. Il punto di vista dei medici si esprime nel linguaggio del bollettino diramato nella tarda mattina di ieri dalla direzione sanitaria della città-ospedale: «Le condizioni di Claudia Pandolfi sono stabili, la paziente rimane in prognosi riservata, ma attualmente non è in pericolo di vita». Operata giovedì sera per drenare alcune fonti di versamento interno al torace causate dalla violenta caduta con relativa frattura di due costole, la popolare interprete di “fiction” all’italiana come “Un medico in famiglia” e “Distretto di Polizia” pare non abbia perso il suo sorriso, circondata da mazzi di fiori e tanta solidarietà. Si mette male, invece, per Mauro Terranova, il fotoreporter di 46 anni protagonista del «fattaccio». Il pm Andrea Mosca ha chiesto al gip di convalidare l’arresto di Terranova con detenzione in carcere. Nell’istanza l’accusa ha ipotizzato il reato di lesioni gravissime, con l’ulteriore aggravante di aver messo a rischio l’incolumità dell’attrice e aver fatto uso di un’arma impropria qual è la pistola elettrica e lo spray al peperoncino spruzzato sul volto della «star» che aveva inseguito il “paparazzo” e protestava vivacemente per le foto «carpite» mentre si trovava in un negozio con un’altra persona. Sulla richiesta di convalida il gip si pronuncerà entro 48 ore dal fermo. Contro Terranova, oltre al racconto della vittima, le parole di due testimoni. D’altra parte, la cronaca nera delle notti romane segnala che lo stesso fotografo, nel gennaio 2007, era già incappato in un «incidente del mestiere»: fu picchiato assieme a un collega dal cantante napoletano Gigi D’Alessio dopo essersi appostato davanti alla sua villa nel quartiere residenziale dell’ Olgiata. Il nuovo episodio è successo giovedì intorno alle 17, in piazza Vescovio, nella zona est di Roma. L’attrice, secondo il racconto del “paparazzo”, era in un negozio con un’altra persona, e lui ha cominciato a scattare fotografie. Lei se n’è accorta e l’ha rincorso: ne è nata una lite, poi il fotografo è partito con la sua “Micra”, trascinandola. I carabinieri della Compagnia Salario-Parioli e della Stazione di viale Libia, avvertiti da numerose telefonate di passanti, hanno cominciato a cercare quell’auto scura: ma è stato lo stesso Terranova a chiamare il 113 prima di andare al Commissariato Vescovio. Voleva denunciare la Pandolfi per aggressione: “lei era una furia”, dirà l’avvocato dello studio Mennella, che aveva già difeso il fotografo nella causa con D’Alessio. L’attrice è stata soccorsa da alcune persone in transito e trasportata con un’ambulanza in «codice giallo» al Policlinico Umberto I°. In pochi minuti al pronto soccorso sono arrivati i familiari: la madre, la sorella più piccola, Enrica, e Roberto Angelini, il musicista con cui l’attrice ha una relazione dal 2001 dalla quale nel 2006 è nato un figlio. Voci dal Sud 15 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 ... e contraltare I legali del paparazzo Terranova: ‘’Si è solo difeso’’ E’ stato liberato, ma deve rimanere reperibile nell’ambito comunale Yahoo Notizie Roma (Adnkronos) - Sarà rilasciato in giornata (n.d.r.: 24Aprile) il fotoreporter Mauro Terranova, accusato del ferimento dell’attrice Claudia Pandolfi. Il GIP Carmine Castaldo ha però convalidato per il paparazzo il fermo, disponendo l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Aconfermarlo i legali Vittorio Mennella e Gianluca Benedetti al termine dell’udienza nel carcere di Regina Coeli, dove è detenuto il fotografo. “Terranova ha subito un’aggressione da Claudia Pandolfi. Chiaramente ci dispiace che si sia fatta male, ma ha avuto una reazione quanto meno veemente”, spiega Mennella. Il Pubblico Ministero Andrea Mosca ha ipotizzato per il fotoreporter il reato di lesioni gravissime aggravate per aver determinato il pericolo di vita per l’attrice e dall’uso di un’arma impropria quale lo spray al peperoncino spruzzato sul volto della Pandolfi. “La Pandolfi voleva indietro le fotografie o la macchina fotografica -ha spiegato Mennella- e ha introdotto il braccio nell’abitacolo, colpendo Terranova con dei pugni. E’ vero che non lo ha ferito ma lui per evitare conseguenze ha tentato di fuggire con il veicolo”. L’episodio è avvenuto giovedì pomeriggio tra via di Priscilla e piazza Vescovio a Roma dove l’attrice stava passeggiando in compagnia di alcuni amici, quando si è accorta che qualcuno le stava scattando delle foto. A quel punto l’attrice ha deciso di rincorrere il paparazzo che è fuggito salendo in macchina. Nel tentativo di recupere gli scatti l’attrice si è aggrappata allo sportello dell’auto venendo trascinata dall’auto in moto per alcuni metri. Per le lesioni subite al torace la Pandolfi è ancora ricoverata al Policlinico Umberto I° a Roma ove è stata operata per tamponare un fenomeno emorragico e per la frattura di due costole. “E’ stato Terranova ad avvertire le forze dell’ordine ha aggiunto Gianluca Benedetti altro legale del paparazzo. Inoltre l’uso dello spray al peperoncino deve essere analizzato con attenzione. Infatti gran parte della sostanza urticante, essendo quasi chiuso l’abitacolo è tornata indietro provocandogli un’irritazione degli occhi, e non permettendogli di accorgersi che la Pandolfi era ancora aggrappata all’interno dell’abitacolo con la mano quando ha ripreso la marcia dell’automobile”. (n.d.r.: se non era in condizione di vedere la Pandolfi ad un metro di distanza aggrappata allo sportello, come ha fatto a guidare e fuggire?) A proposito del ferimento dell’attrice, il fotografo Umberto Pizzi commenta all’ADNKRONOS: “Non mi sono ancora fatto un’idea precisa su ciò che è successo visto che per il momento si è sentita solamente una campana, quella della Pandolfi, mentre non ho ancora saputo niente sulla versione del fotografo. Io conosco bene Mauro Terranova - ha proseguito Pizzi - non l’ho ancora sentito dopo il fatto, ho stima di lui e posso dire che è anche un ragazzo abbastanza timido, un tipo a posto insomma. Il fatto che portasse con sé una bomboletta spray, che tra l’altro usano anche le donne, mica solo i fotografi,(n.d.r.: sarebbe come dire che il fatto che qualcuno usi la pistola non è una aggravante visto che anche le forze dell’ordine la portano!), è dovuto a quanto accaduto in passato a lui e ad un altro collega, quando vennero aggrediti dall’entourage di un famoso cantante napoletano. (n.d.r.: Questo potrebbe anche significare che il paparazzo è abituato a dare fastidio oltre il lecito nell’espletare la sua pur legittima attività) Dopo quanto successo in quell’occasione probabilmente Mauro si è preso un po’ paura. Con questo non voglio giustificare il suo gesto, ma come tutte le cose anche quest’abitudine ha avuto un inizio, e in questo caso è stata l’aggressione subita tempo fa. I Vip chiamano i fotografi quando ne hanno bisogno, per farsi pubblicità - spiega sempre il fotoreporter. Quando poi si stufano della loro presenza succedono queste cose. Il problema inoltre è che dopo la famosa storia dei ricatti ora tutti i personaggi celebri sospettano sempre che dietro ad uno scatto possa trovarsi sempre una specie di ricattopoli’. Comunque adesso danno tutti addosso al ragazzo, che forse avrà anche sbagliato (n.d.r.: ... forse?) - conclude Pizzi - ma lo ha fatto nel modo in cui ha avuto un colloquio con lei, poteva fermarsi a parlare e invece è successo quello che è successo. Io, che non ho mai avuto problemi del genere in tanti anni di carriera, mi sarei fermato e avrei cercato un colloquio con lei. Ovviamente mi dispiace tantissimo per ciò che le è successo”. Voci dal Sud 16 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Ecco la situazione al 16 aprile 2010 Europa in ginocchio! Quando “il nemico” è la natura Un vero bollettino di guerra relativo a questa lotta che il mondo dei trasporti aerei sta combattendo contro le forze della natura L’eruzione del vulcano ******** in Islanda ha “messo a terra” gran parte degli aereomobili in Europa Londra, 16 apr. (Adnkronos/Ign) - Secondo giorno di stop nei cieli dell’Europa settentrionale e caos in tutto il traffico aereo del continente, a causa dell’enorme nuvola di cenere provocata dall’eruzione del vulcano islandese. Attività che non accenna a fermarsi. In tutto sono coinvolti “10 Paesi su 40 che fanno parte di Eurocontrol e che rappresentano il 50% del traffico aereo”. Il dato è stato fornito in una conferenza stampa a Bruxelles da un dirigente dell’organizzazione che coordina il traffico aereo in Europa, Joe Sultana, precisando che “lo spazio aereo del Sud Europa non è stato coinvolto”. Si tratta di “una situazione dinamica”, ha affermato Sultana, insistendo nel dire che è “difficile prevedere” quanto durerà. E i disagi continueranno almeno fino a domani. “Sulla base delle previsioni a nostra disposizione è ragionevole assumere che non ci saranno cambiamenti significativi nelle prossime 24 ore per quanto riguarda la situazione del traffico aereo”, ha aggiunto Sultana, secondo il quale i criteri per revocare la cancellazione dei voli si fondano su un modello di rischio prodotto dai vulcanologi”. (su Eumetsat le immagini riprese dal satellite). Poco dopo le 16, mentre la nuvola continua a muoversi in direzione est-sudest, erano 10.119 i voli partiti in Europa su un totale di circa 28mila previsti quotidianamente. Più che dimezzati anche i collegamenti con il Nord America: questa mattina sono atterrati appena 100-120 aerei provenienti da aeroporti americani, contro i soliti 300. Questa mattina, la nuvola di cenere ha raggiunto l’Olan- da, per poi proseguire verso il Belgio. Aerei a terra in Gran Bretagna, ad esclusione della Scozia, Finlandia, Austria, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia e Lituania. Anche l’Ungheria chiuderà per 24 ore il suo spazio aereo a partire dalle sette di questa sera. La Svezia, invece, ha riaperto parzialmente il proprio spazio aereo. Anche la Norvegia sta valutando la possibilità di una riapertura parziale dello spazio aereo nella parte settentrionale del paese. In Germania, chiusi gli scali di Berlino, Amburgo, Dusseldorf, Hanover, Brema e Colonia/Bonn, oltre all’HUB di Francoforte. Tutti gli scali del Paese rimarranno chiusi fino alle 8 di domani mattina, con il vettore Lufthansa che ha cancellato i voli fino alle 12. In Polonia fermo, tra gli altri, anche l’aeroporto di Cracovia, la città dove domenica si svolgeranno i funerali solenni del presidente Lech Kaczynski. Per la cerimonia funebre sono attesi oltre 80 Capi di Stato e di Governo provenienti da tutto il mondo, compresi Barack Obama e Dmitry Medvedev. Chiusi in Francia 25 aeroporti, compresi Charles de Gaulle e Orly di Parigi. Disagi anche negli aeroporti italiani per la chiusura degli scali in Nord Europa. E domani (n.d.r.: 17 aprile) diversi scali del Nord Italia potrebbero essere costretti a chiudere se le previsioni meteorologiche confermeranno che la nube di cenere proveniente dall’Islanda si sta avvicinando al nostro Paese. Solo stanotte sarà possibile avere il quadro preciso che possa portare alla decisione. Il portavoce dell’Alitalia ha spiegato in TV che è stato necessario prendere queste misure eccezionali dal momento che il rischio è altissimo. Infatti nella nube vi è assoluta mancanza di ossigeno per cui i motori degli aereomobili si spegnerebbero e le polvere sottilissime smeriglierebbero i vetri con conseguente perdita totale della visibilità per i piloti Voci dal Sud 17 Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Secondo Luciano Massetti, direttore dell’Ufficio attività aeronautica del Dipartimento della Protezione civile, “questa grossa nube sta lambendo la parte transalpina, l’Austria e la Svizzera - dice all’Adnkronos - sapremo stanotte cosa succederà ai nostri aeroporti. Se la nube supererà le Alpi, trascinata dai venti, si potrebbe decidere di chiudere gli scali nel quadrante centro orientale, quelli al Nord del Po, come Malpensa, Linate e Bergamo”. Calabria Ora Intanto l’Enac ha reso noto in un bollettino che lo spazio REJKYAVIK Una nuvola gigantesca di cenere e lapilli aereo del Nord Italia potrebbe subire restrizioni, con conseguenti cancellazioni o ritardi dei voli operati dalle compa- scaturita dal vulcano sotto il ghiacciaio EyjafjaUajokull, nel sud dell’Islanda, ha trasformato il nord Europa un una gnie aeree. Cancellati alcuni voli. In particolare all’aeroporto di enorme no fly zone. Fiumicino stamane sono stati soppressi 34 voli in partenza e 25 in arrivo. Si consiglia quindi ai passeggeri di contattare la compagnia aerea di riferimento per le informazioni sull’operativa del proprio volo. La British Airways ha cancellato tutti i propri voli fino alle 9 di domani, salvo ulteriori cambiamenti. Disagi anche all’Aeroporto di Bologna con la cancellazione dei voli aventi come destinazione o provenienza i paesi in cui è stata disposta per ragioni di sicurezza la chiusura dello spazio aereo, e al ‘Raffaello Sanzio’ di Ancona dove sono stati cancellati i voli per Londra e Bruxelles. Alitalia comunica che ha cancellato tutti i propri voli E il black out nei cieli d’Europa potrebbe durare 48 ore, verso Parigi, Amsterdam, Londra e Bruxelles previsti per questa mattina. Nel corso della mattinata, a fronte dell’even- ha fatto sapere Eurocontrol, l’organismo europeo per la tuale riapertura anticipata di tali aeroporti, Alitalia, informa sicurezza aerea, segnalando che si tratta di un evento senuna nota, provvederà a ripristinare tempestivamente i col- za precedenti. Per ironia della sorte l’unico scalo a rimanere aperto è legamenti, anche facendo ricorso, ove possibile, a voli spestato quello della capitale islandese Reykjavik, complici i ciali. venti che hanno sospinto la nuvola verso il continente Stop dei voli EasyJet da e per il Regno Unito. Lo comunica una nota della compagnia sottolineando europeo. Le autorità sanitarie sono in allerta per i possibili effetti che il vettore “non è in grado di comunicare quando i sulla salute: in Islanda la Protezione civile ha invitato la servizi riprenderanno”. EasyJet, inoltre, rende noto che anche i voli da e per popolazione ad indossare le maschere anti-gas, mentre gli Francia, Belgio, Olanda, Danimarca, Svezia e Finlandia sono esperti di tutta Europa attendono le analisi sulla composistati cancellati e avverte i passeggeri di controllare lo stato zione della nube per valutare eventuali rischi. L’immensa colonna fino a 8 km di altezza ha attraversato del loro volo prima di recarsi in aeroporto sul sito il continente europeo e il suo passaggio ha avuto un effeteasyJet.com. I passeggeri che hanno prenotato un volo che risulta to domino sugli scali di mezza Europa, lasciando a terra essere stato cancellato, aggiunge la nota, non devono re- centinaia di migliaia di passeggeri (n.d.r.: 6 milioni al 17 carsi in aeroporto, ma richiedere il rimborso o il trasferimen- aprile) e creando problemi anche al traffico transatlantico. Massicci anche i danni economici, considerando che in to su un altro volo sulla stessa rotta, entro 30 giorni dalla Europa si effettuano circa 28.000 voli al giorno. data di partenza originaria, sul sito easyJet.com. Gli effetti del gigantesco off limits nei cieli europei si Helen Kearns, portavoce del vicepresidente della Commissione europea e commissario ai Trasporti, Siim Kallas, sono fatti sentire anche in Italia, costringendo l’Alitalia a incoraggia ‘’i passeggeri a far valere i loro diritti con le cancellare i voli da e per Londra, Amsterdam e Bruxelles. Fra le migliaia di persone che hanno dovuto aspettare compagnie aeree, a seguito della cancellazione di mialmeno fino a oggi per sapere se i venti spingeranno la gliaia di voli. I passeggeri hanno diritto a ricevere informazioni, ad nuvola lontano ci sono anche vittime illustri. Per tutta la giornata è stata in forse la riunione dei Miniessere assistiti (con pasti e sistemazioni in hotel) e ad essere rimborsati o, in alternativa, a essere indirizzati su stri Economici Uè prevista per oggi a Madrid. Il primo Ministro russo Vladimir Putin ha dovuto rinunaltri voli”. La portavoce ha però precisato che “in queste circo- ciare alla visita nella regione di Murmansk ed è saltata anstanze eccezionali i passeggeri non hanno diritto ad ave- che l’udienza di domani del presidente dell’Europarlamento re un risarcimento finanziario aggiuntivo” oltre al rim- con il Papa. borso del prezzo pagato per il biglietto. Cosa ha determinato tutto questo? Voci dal Sud 18 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Prudenzialmente aerei a terra anche in Italia Mariasole Dalmonte Altalena di chiusure e riaperture dgli spazi aerei (e conseguentemente degli aereoporti) al nord Italia nello spasmodico tentativo di limitare i disaggi ai viaggiatori e ... i danni economici alle compagnie! Sono ormai tanti giorni che si annunciano riaperture, in alcuni casi anche realizzate, ma per poi assistere ad un rapido rientro delle decisioni con conseguenti richiusure. Tuttavia non sentiamo di stigmatizzare questa prudenza, anche se per molti essa è ritenuta eccessiva. La posta in palio è la sicurezza dei voli e, quindi, la vita di centinaia, forse migliaia, di persone! I comunicati ufficiali si affannano a rassicurare sul fatto che non vi sono pericoli reali, ma solamente temuti, tuttavia la notizia che pubblichiamo sotto dimostra che quanto temuto ed espresso da alcuni tecnici, sono effetivamente realtà e non voli pindarici di menti malate. Nel dubbio ... meglio eccedere in prudenza che in superficialità! La polvere danneggia un caccia F16 la Nato minimizza In Norvegia un guasto ha causato l’atterraggio d’emergenza di un velivolo con 17 passeggeri a bordo - Trovate particelle di vetro nel motore. Marisa Ostolani - Gazzetta del Sud BRUXELLES - Minuscole particelle di polvere vetrificata sono state trovate nei motori di un caccia F16 della Nato (di nazionalità belga), durante un volo in Europa, a conferma che la nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese può provocare danni alla tenuta degli aerei e quindi disastri in volo. Venerdì scorso analoghi danni erano stati subiti da due cacciabombardieri F-18 dell’aviazione finlandese, inviati nella nube per testarne gli effetti. In quel caso le foto pubblicate mostravano conglomerati vetrosi sulle palette dei reattori. La notizia del danneggiamento dello F-16 ieri è stata riferita al quartiere generale della Nato a Bruxelles da un alto ufficiale Usa, ma non è stata confermata ufficialmente da nessuna altra fonte Nato. Il capo dell’Alleanza Anders Fogh Rasmussen ha dichiarato di non avere nessuna informazione «sull’F16» e ha assicurato che l’attività vulcanica non ha «nessun effetto sulle operazioni dell’Alleanza e neppure sulla difesa territoriale dei nostri stati membri alleati. Nessuna conseguenza negativa – ha garantito Rasmussen – neppure sul transito dei materiali alle truppe impegnate in Afghanistan. Degli F16 dell’Alleanza stavano volando ed hanno trovato frammenti di vetro ...” ha riferito però l’ufficiale americano, precisando che le tracce di polvere vetrificata sono state trovate nel motore di uno degli aerei che hanno sorvolato lo spazio europeo. L’ufficiale non ha precisato la nazionalità e la rotta del velivolo. In genere, i voli Nato seguono rotte militari, non civili. «È una questione molto molto seria che in un futuro non troppo lontano, se la nube non sparirà, comincerà ad avere un reale impatto sulla capacità militare” ha aggiunto l’ufficiale Usa, riferendo che alcune attività militari americane sono già state ridotte a causa della nube di cenere. «Credo che lo spazio aereo sia stato chiuso per una ragione», ha commentato rilevando che in questa situazione volare può essere pericoloso. Le dichiarazioni dell’ufficiale Usa sono state accolte con grande freddezza e irritazione alla Nato. Considerato l’impatto di queste informazioni sulla polemica sulla sicurezza, la missione americana presso la Nato ha rifiutato di confermarle ufficialmente e di fare altri commenti. «Voglio essere molto chiaro: l’attività vulcanica non ha nessun effetto sulle nostre operazioni e neppure sulla difesa territoriale dei nostri stati membri alleati, ha dichiarato in un incontro stampa Rasmussen, le nostre forze prendono sempre i passi necessari per essere certe che la difesa territoriale è intatta e che possiamo condurre tutte le nostre operazioni», ha aggiunto l’ex ministro danese. Attimi di paura per i 17 passeggeri di un volo della compagnia norvegese Wideroe: il pilota ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza a Bodoe, nel nord del Paese, a causa della rottura di un motore che potrebbe essere stata causata dalla nube vulcanica proveniente dall’Islanda. «Non possiamo esserne sicuri al 100 per cento», ha spiegato il portavoce della compagnia, Richard Kongsteien, «si tratta di una procedura standard quando si riscontra il malfunzionamento di un motore». Voci dal Sud 19 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 Burocrazia A 60 anni circa dall’alluvione che distrusse Africo vecchio, parte la ricostruzione! Calabria Ora Al via i lavori per il recupero di Africo vecchio! Potrebbero iniziare in questi giorni i lavori per recuperare il borgo antico di Africo. Nei giorni scorsi, infatti, è stato compiuto un primo sopralluogo, alla presenza del primo cittadino Domenico Versaci, dell’assessore al ramo Leo Morabito, del comandante della struttura bovese del Corpo Forestale dello Stato Sutera, e del comitato di cittadini che si è costituito proprio per chiedere che venga valorizzata l’antica località aspromontana, i cui abitanti si rifugiarono nella marina (l’odierna Africo Nuovo) dopo una terribile alluvione a metà del secolo scorso. Ora, tutti gli ostacoli burocratici e logistici, sembrano superati (n.d.r. solo ... 60 anni! hai la velocità!), è stata nominata una ditta che dovrà eseguire i lavori e quindi i tempi sembrano maturi per dare il via all’opera, nel rispetto della memoria di chi in quel posto ha vissuto. n.d.r. almeno per i pochi sopravvissuti dal momento che la maggior parte è passata nel frattempo a miglior vita e la “nuova generazione” di anziani è quasi tutta nata nell’isediamento di Africo nuovo sorto per ospitare i loro genitori costretti a lasciare Africo che divenne così denominato Africo Vecchio. Cenni storici su Africo (vecchio) Centro dell’Aspromonte fondato nel IX secolo A.C. dagli abitanti di Delia, o Deri, colonia locrese situata forse alla foce della fiumara San Pasquale. Fu, tuttavia, Casale di Bova, e fino alla caduta del feudalesimo (1806) appartenne all’Arcivescovo di Reggio al quale era stato affidato nel 1195 daArrigo VI in riconoscimento della sua condotta durante la conquista della Sicilia. Fu colpito dal terremoto del 1783 che provocò la morte di sei persone e produsse danni per ottantamila ducati. Per l’ordinamento disposto al tempo della Repubblica Partenopea fu considerato autonomo ed incluso nel Cantone di Bova, cui rimase con la stessa qualifica nell’ordinamento francese del 1806, che pur gli attribuiva il villaggio di Casalinuovo, ed in quello borbonico del 1816. Fu danneggiato dal terremoto del settembre 1905, ed ancora da quello del 1908. Nel 1930 fu disposto il consolidamento dell’abitato a totale carico dello Stato. Qui si trova l’antico monastero di San Leone d’Africo detto più semplicemente monastero di San Leo (di cui si conserva una reliquia). Le alluvioni del 1951 e del 1953 hanno tragicamente distrutto l’abitato costringendo la popolazione a cercare riparo altrove. Per arrivare adAfrico si può seguire la via Bova Marina-BovaCampi di Bova. nelle foto sopra: l’abitato distrutto dopo la frana sotto: la scuola elementare dell’epoca Voci dal Sud 20 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Burocrazia La gattara di Rende è arrabbiata con la burocrazia Si parla tanto di proteggere gli animali, si varano leggi severe per chi abbandona gli animali, ma poi le Istituzioni dimenticano i loro doveri istituzionali e tutto torna all’iniziativa (ed alle tasche!) private Calabria Ora In data 12 dicembre 2009 apparve una lettera su Calabria Ora nella quale si raccontava l’esperienza di una giovane donna che era diventata felicemente tutor di una colonia di gatti sotto casa sua. Sprizzava gioia e ottimismo da tutte le parti e dava un paio di “dritte” a chi volesse emularla. Naturalmente specificava che essere la tutrice a tutti gli effetti dei suoi amati amici a 4 zampe comportasse notevoli responsabilità, ma aveva trovato un vicinato meraviglioso che, a parte i primi tempi in cui un po’ storcevano il naso, si era affezionato irrimediabilmente a quei divoratori di pappa bianchi e neri che coglievano ogni occasione per strusciarsi tra le loro gambe ... Purtroppo la “gattara” si è dovuta scontrare col solito muro burocratico che a Rende (Comune alle porte di Cosenza) diventa ancora più insormontabile quando si tratta del mondo animale (lo stato degli animali al Parco Robinson, e le segnalazioni che sono state fatte in merito si sprecano). Arrivata alla delegazione comunale, il modulo precompilato da firmare era inesistente, e le è stato fatto firmare un modulo di autocertificazione. Le cortesi persone che lavorano all’Asl di pertinenza del settore randagismo, con diversi salti mortali, hanno comunque inviato il veterinario a censire la colonia per poter procedere con le sterilizzazioni, ma anche loro hanno dovuto arrendersi poiché ancora non è stata data la concessione da parte del Comune di Rende. Nel frattempo i gatti si sono moltiplicati (la gattara ha provato in ogni modo a dissuaderli, ma la natura ha comunque fatto il proprio corso, nelle ore in cui era al lavoro, non poteva certo impedire ai gatti di amoreggiare in libertà!). A parte che, oltre la sterilizzazione, il Comune non prevede altro tipo di cura, e, quindi, tutte le volte in cui i gatti sono stati male, i soldini sono usciti dalle già magre finanze della tutor, che fortunatamente è stata aiutata dai generosi vicini (che addirittura in alcuni casi, non hanno esitato a dividere gli antibiotici dei figli coi gatti laddove se ne sia presentata la necessità) - ma questo è un punto da rivedere con chi ha stabilito questa legge assurda nella nostra provincia, ormai nelle città italiane più evolute è disponibile 24 ore su 24 un pronto soccorso per gli amici pelosi, e Cosenza spesso si vanta di essere tanto all’avanguardia - ma se almeno ognuno avesse fatto il proprio dovere, adesso la colonia non si sarebbe ingrandita così tanto. Purtroppo una delle gatte censite dal veterinario all’epoca della prima visita, è morta 10 giorni dopo il parto, ed ora ci sono quattro batuffoli che non hanno ancora aperto gli occhi, che cercano la mamma disperatamente, e la tutor ed i vicini meravigliosi stanno facendo i salti mortali per farli restare in vita. Molte delle persone che stanno leggendo questo sfogo, non solo non amano glianimali, ma trovano ridicole le persone come la gattara. Forse tra queste ci sono anche coloro che dovevano solo apporre un timbro ed unafirma affinché la sterilizzazione andasse a buonfine, ma queste persone dimenticano che per essere definiti “brava gente”non cisi può limitare ad andare a messa la domenica. L’idea della gattara era quella di mettere in un bel cesto decorato gli otto nuovi arrivi della colonia (eh sì, le femmine erano due che ne hanno sfornati quattro a testa) e regalarli ai dipendenti comunali che dovevano solo fare il proprio lavoro, ma per il bene degli amici a quattro zampe, continuerà a provvedere lei, perché chissà quella gente cosa ne farebbe di quelle che, per un credente, sono sempre creature di Dio. Antonella Mangano - Rende (Cs) Voci dal Sud 21 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 Agricoltura . Al “Vinitaly” di Verona il “Greco” di Bianco tra i marchi più pregiati! Francesco Morosini - Calabria Ora BIANCO (RC) - Tra i sessanta espositori delle eccellenze enologiche e gastronomiche calabresi a Verona figurava anche il pregiato vino “Greco” e “Mantonico” di Bianco. La cerimonia inaugurale si è svolta presso il “Vinitaly” della Fiera di Verona, organizzata dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria. Il “Vinitaly” rappresenta uno degli eventi commerciali e culturali dell’enogastronomia mondiale. Il presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola, assieme al suo collega di Cosenza Giuseppe Gaglioti, ha voluto portare il meglio dei vini,degli olii e delle ghiottonerie della nostra terra. A rappresentare il più famoso e pregiato vino di Bianco era presente il dottor Umberto Cerarti. Anche quest’anno, infatti, la produzione del vino Greco di Bianco-Casignana ha assunto un valore altamente qualificato per produzione, qualità e quantità. Ma quali sono le origini di quello che tutti chiamano il “Nettare degli Dei?” che solo a Bianco e parte del territorio di Casignana si produce? Le origini di questo vino pare risalgano all’epoca della Magna Grecia. La leggenda narra che furono dei coloni greci a trapiantare i primi tralci di vite nel territorio della Locride. Sta di fatto che le origini del vino Greco e del Mantonico sono assai remote, come si può desumere da numerose documentazioni. Entrambi i vini vengono dai vitigni omonimi. Comunque il più prezioso vino del mondo, il “Nettare degli Dei”, e cioè il Vino Greco, è già entrato a far parte dell’Associazione della “Città del vino” con sede a Siena e partecipa ogni anno alla Fiera di Verona dove si celebra, il “Vinitaly”. Il vino Greco, già Doc, è stato considerato da esperti enologi di tutta Italia e dall’estero, uno dei più interessanti vini da dessert, con una storia antichissima che risale al VIII secolo a.C. Tanti sono i riconoscimenti ottenuti dalle aziende che lo producono. Dopo il riconoscimento al premio “Italia che lavora” e dopo l’interessamento per questo vino dall’esperto Veronelli e Lord Lichfield, recentemente l’azienda vinicola di Pasquale Cerarti è ritornata nei giorni scorsi a partecipare alla vetrina promozionale più importante d’Italia, qual è il “Vinitaly”. «Dobbiamo dire che non è la prima volta che la nostra azienda partecipa al “Vinitaly” di Verona - dice Cerarti - ma quest’anno è stato un ritorno animato di grande entusiasmo e voglia di crescere. Esporre in una vetrina come quella di Verona ha rappresentato da un lato occasione di confronto con le altre realtà imprenditoriali del settore e dall’altro occasione per interagire con una vasta clientela nazionale». Il vino Greco di Bianco può annoverarsi tra le realtà italiane che brillano alla fiera di Verona del Vinitaly. «I nostri prodotti hanno un alto gradimento spiega il presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro negli stand del Vinitaly - grazie anche alle idee, alle intuizioni, all’effervescienza messe in campo dagli imprenditori tra i quali sono da annoverare molti giovani, che si impegnano per il loro miglioramento qualitativo e per una sua corretta e originale presentazione sui mercati». Voci dal Sud 22 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Gli alieni esitono veramente? Un sondaggio rivela che una persona su cinque crede all’esistenza degli alieni Yahoo Notizie Gli alieni esistono e vivono tra noi, travestiti da comuni esseri umani. E’ quel che crede il 20% degli interpellati in un sondaggio effettuato a livello globale. Dalla ricerca Reuters Ipsos che ha consultato 23.000 persone di età adulta in 22 Paesi, emerge che oltre il 40% di indiani e cinesi è convinto che gli alieni siano tra di noi sotto mentite spoglie di esseri umani, mentre quelli che ci credono meno sono belgi, svedesi e olandesi (8% ciascuno). Tuttavia, la maggioranza delle persone interpellate, l’80%, non crede che gli alieni siano tra di noi. “Sembra esserci un piccolo collegamento tra i Paesi più popolosi e chi ritiene ci possano essere alieni travestiti da esseri umani tra loro, rispetto a Paesi che hanno una popolazione più piccola”, ha detto John Wright, vicepresidente l’esistenza di alieni sulla Terra. della società di ricerca Ipsos. La maggior parte di quanti ci credono hanno meno di 35 “Forse è solo una coincidenza che nei Paesi meno popolati è più facile che tu conosca meglio il tuo vicino di anni, e provengono da ogni classe sociale, dice la ricerca. Mentre tra chi non ci crede la maggioranza sono donne. casa”, ha detto. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Più uomini che donne - 22% contro 17% - credono al- L’astrofisico Stephen Hawking afferma Lo scienziato non solo che ci siano, ma addirittura che essi abiterebbero su ben cinquemila pianeti egli universi Yahoo Notizie L’astrofisico Stephen Hawking afferma che l’esistenza degli extraterrestri è una certezza. La sua non è una boutade, ma un’evidenza logica dimostrata matematicamente con le equazioni. A sostenerlo è Cristiano Cosmovici, bioastronomo romano dell’Istituto di fisica dello spazio interplanetario e dell’Istituto Nazionale di astrofisica (Inaf). L’esperto italiano non ha dubbi sull’esistenza nell’universo di altre civiltà evolute e tecnologicamente avanzate almeno quanto la nostra. E lo spiega non in base agli Ufo o ad altri elementi ancora da valutare con certezza, ma a partire esclusivamente dalle evidenze scientifiche. Una parte delle quali sviluppate direttamente sul campo grazie al progetto Itasel (Italian Search for Extraterrestrial Life), un progetto italiano che sta sondando la presenza di acqua su 35 pianeti esterni al sistema solare, e che finora l’ha individuata in modo sicuro su due di essi che si trovano a una distanza di 100 anni luce da noi. Professor Cosmovici, Hawking sostiene che è matematicamente certo che esistano gli alieni e che per la specie umana potrebbero essere molto pericolosi. Che cosa ne pensa? La prima affermazione è assolutamente logica, la seconda pura fantascienza. Vedo che non sulla materia non ha dubbi... Il radioastronomo Usa Frank Drake ha realizzato un’equazione, da cui risulta che soltanto nella nostra galassia esistono 5 milioni di pianeti abitati da altri esseri viventi, di cui 5 mila con una civiltà evoluta in grado di realizzare attività complesse come comunicare, trasmettere informazioni e viaggiare nello spazio. Ciascuno di questi corpi celesti si trova infatti all’interno di sistemi solari in tutto simili a quello della Terra, dove è possibile che si sviluppino la vita e forme avanzate di intelligenza. Ma al di là dei calcoli matematici, ci sono riscontri certi sull’esistenza di queste forme di vita? E’ quello di cui mi sto occupando in prima persona per conto dell’Inaf. In Italia esistono due radiotelescopi gemelli, entrambi alti 32 metri, di cui uno a Medicina, in provincia di Bologna, e uno a Noto, nel Siracusano. Il nostro obiettivo è sondare l’acqua sui pianeti esterni al sistema solare. Finora l’abbiamo individuata in cinque casi, di cui due in modo certo, all’interno delle costellazioni di Epsilon Eridani e Lalande. Voci dal Sud 23 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 La foto del giorno: ,,, il genio italico non ha limiti ! Voci dal Sud 24 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Società (ancora?) civile Siamo ancora un popolo civile? Numerosi (ormai troppi) episodi di insensibilità nella nostra Italia Ricordiamo ad esempio i bagnanti di una piscina emiliana che rifiutano di uscire dall’acqua malgrado fra loro galleggiasse il corpo di un adolescente affogato ed i passanti di un quartiere di Roma che scavalcano il corpo sfracellato sul marciapiede di un portiere caduto dal terrazzo Ora del pasto all’ospedale di Chivasso: in mezzo ai malati una donna deceduta - (Calabria Ora) TORINO - Scoperta dai Nas una situazione di degrado inedita. Era già morta, ma stava nelle barelle in corridoio insieme ai malati. C’era infatti anche una donna ultraottantenne deceduta, abbandonata su una barella nel corridoio che costeggia il pronto soccorso, in mezzo ai malati che stavano ricevendo il pasto all’ospedale di Chivasso. È una delle «carenze gestionali» riscontrate dai carabinieri del Nas nel corso di un blitz al pronto soccorso del nosocomio, uno dei più grandi della provincia torinese, che serve un’utenza di 250mila persone coprendo le province di Torino e Vercelli. I controlli sono scattati in seguito alle numerose lamentele ricevute negli ultimi mesi. Al loro arrivo, i militari si sono trovati di fronte ventuno pazienti dei reparti di Medicina e di Neurologia “parcheggiati” nei corridoi del pronto soccorso. Una «grave anomalia», sotto il profilo delle norme relative alla degenza e all’assistenza dei pazienti. I carabinieri hanno trovato una struttura «congestionata» con situazioni «inaccettabili». Oltre alla totale assenza di privacy per i malati, hanno infatti riscontrato la presenza di pazienti, uno accanto all’altro e con differenti patologie, in ambienti non idonei. La sala d’attesa del pronto soccorso, inoltre, sarebbe utilizzata come accesso principale all’ospedale, con pazienti e visitatori mescolati tra le barelle e un via vai anomalo di medici e infermieri. Al momento i carabinieri si sono limitati a rilevare carenze amministrative. Non è però escluso che nel corso dell’indagine, ancora aperta, si possano profilare dei reati i penali. Un volo dal terzo piano ancòra un ammasso informe di carne e sangue sul marciapiede i passanti tirano dritto indifferenti! LECCO - Il cadavere a terra, coperto da un lenzuolo bianco, dopo un volo dal terzo piano. Attorno gli agenti della questura e della polizia locale, a pochi metri di distanza la gente che continua a mangiare ai tavolini dei bar e dei ristoranti, scaldati dal sole primaverile. È accaduto mercoledì pomeriggio nel centro storico di Lecco, dove è morto un pensionato di 70 anni. Gli investigatori allo stato sono praticamente certi che si sia trattato di un suicidio. Il settantenne ultimamente era depresso, tra l’altro per problemi di natura economica. A lasciare perplesso chi è corso invano a cercare di aiutarlo è stata l’assoluta indifferenza delle persone che hanno continuato nell’indifferenza più totale a fare colazione, a sorseggiare il suo aperitivo, a correre per i fatti propri. Voci dal Sud 25 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 I Grandi Misteri Si sta finalmente trovando il bandolo della matassa del “pasticciaccio brutto” di Manuela Orlandi? Sono cinque adesso le persone coinvolte nel rapimento e scomparsa della fanciulla romana Calabria Ora ROMA - Sarebbero state cinque le persone che a vario titolo parteciparono al sequestro di Emanuela Orlandi. Lo si apprende da fonti investigative. Per il momento sono tre le persone indagate nell’inchiesta condotta dal Procuratore Aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo e dal Sostituto Simona Maisto. Si tratta di Sergio Virtù , 49 anni, Angelo Cassani, 49 anni detto «Ciletto» e Gianfranco Gerboni, 47 anni, detto «Giggetto». Ai tre gli inquirenti sono arrivati grazie alla testimonianza di Sabrina Minardi, ex compagna del boss della banda della Magliana Renatino De Pe-dis, il supertestimone grazie al quale gli inquirenti sono riusciti ad identificare ed iscrivere nel registro degli indagati, a quasi trent’anni dalla scomparsa della Orlandi, le tre persone. Virtù era l’autista di fiducia di De Pedis. All’attivo ha solo piccoli precedenti penali, ma «Mario», il telefonista del sequestro di Emanuela Orlandi, è, secondo gli inquirenti della Procura di Roma, una persona che sa bene cosa è accaduto nel giugno del 1983 quando la giovane figlia di un dipendente del Vaticano venne rapita. “Mario” è stato ascoltato a lungo dai Pm romani i quali stanno cercando di fare luce su una vicenda che a distanza di oltre 25 anni resta e presenta ancora molti lati oscuri. Mario è il nome con cui l’uomo, con un forte accento romano, chiamò il 28 giugno a casa Orlandi affermando di aver visto Emanuela, dopo la sua scomparsa, insieme ad un’altra giovane ed un uomo che vendevano cosmetici. Secondo quanto ricostruito dal Procuratore Aggiunto, Giancarlo Capaldo e il Sostituto Simona Maisto, «il telefonista» non avrebbe avuto un ruolo attivo nel sequestro della quindicenne ma sarebbe a conoscenza dell’intera vicenda. Voci dal Sud 26 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Esoterismo Torino capitale italiana dell’esoterico Tra mito e relatà, il fascino dell’esoterismo ha segnato non solo la storia ma anche la ‘geografia’ di Torino. Ecco i posti ‘segreti’ da visitare per svelarne alcuni misteri Silvia Bragalone - Yahoo News Forse sono leggende, ma più di qualcuno ci crede e sacheindirizzodargli:TorinoinsiemeaSanFrancisco e Londra formerebbero il famoso ‘triangolo della magia nera’, ma al capoluogo piemontese non basterebbe, se ne parla infatti anchecomedellaterzacittàdel‘triangolo bianco’, insieme con Lione e Praga. Difficile pensare che sotto la Mole Antonelliana esista una specie di baricentro dell’occulto, tra male e bene,maaquantoparegliindizinonmancano,suffragatiperfinodalletradizioni:a Torinostazionerebberonientemenoche idiscendentideiTemplari,seppurinincognito, ancora oggi come un baluardo dellaSacraSindone,cheproprioinquesti giorni è tornata ad essere visitabile da credenti osemplicicuriosi. Una visita, quella in occasione dell’Ostensione del telo che potrebbe convincerci anche ad incontrare il ‘lato oscuro’della fede, che aTorino ha perfino dei luoghi ben precisi. Uno di questi è senz’altro Piazza Statuto che con il suo obelisco segna l’allineamento della città sul quarantacinquesimoparallelo. In effetti, uno dei punti di incontro più noti per gli appassionati di esoterismo di tutto il mondo, anche per via della vicinanza con la casa di Nostradamus: chi se nonlui? Piazza Statuto sarebbe niente meno che un centro nevralgicodienergiemagiche,egiàgliantichiromanila vedevano come portatrice di sventura in quanto posizionata ad Ovest e quindi ove calava il sole. Inoltre proprio nel suo cuore è nascosta la ‘citta dei morti’,unaimmensanecropolisotterranea. In epoche successive la piazza fu anche usata come tribunaleeluogoperleesecuzionicapitali. Enientealimentaleleggendecomeunaforcaaffollata. Ad aumentare i dubbi, o le certezze per alcuni, c’è anche laTorino sotterranea. LeGrotteAlchemiche,traPalazzoMadamaePiazzaCastello,allequalisipotevaaccederedallaCriptadi SSAnnunziata e dai sotterranei di Palazzo Madama, sonostatipersecoliassiduamentefrequentatedaalchimisti come Paracelso, e dagli stessi regnanti di Casa Savoia. Perfino la geografia di Torino e del Piemonte non sono d’aiuto agli scettici. CollegandoidealmentelecinqueresidenzedeiReali diCasaSavoia(Moncalieri,Rivoli,Stupinigi,Superga e Venaria) otterremmo una stella a cinque punte, uno deisimboliesotericipereccellenzaechetestimoniacome ogni abitazione della città faccia parte di un disegno progettuale ben preciso. Come per le contrade di Siena, o meglio come accade nel film Sliding Doors, a Torino è sufficiente entrare nella porta o nella strada ‘sbagliata’ per passare dalla zona dell’esoterismo oscuro a quella della luce, anch’essacondeipuntidiriferimentoconosciutidatutti, ma compresi da pochi. Opposta a piazza Statuto troviamo Piazza Castello, che è considerata questa volta il simbolo dellamagia bianca torinese. L’essenza delle forze del bene cadrebbero proprio in questa area e secondo la tradizione troverebbero il proprio fulcro sul cancello del Palazzo Reale. A poca distanza c’è il Duomo che custodisce la Sacra Sindone, un oggetto che una serie di coincidenze incredibili ha quantomeno ‘protetto’ per secoli da calamitànaturalieincidenti:ancorainspiegabilecomesia statopossibilesottrarlaall’incendio all’internonelDuomo del 11 aprile 1997. Una qualità che la reliquia più preziosa al mondo divideconaltriluoghi‘positivi’comeilMuseoEgizioola Chiesa della Gran Madre di Dio. Tutto merito dell’acqua provvidenziale e santa di Torino? Potreste cambire idea visitando la Fontana Angelica,nellapiazzatraviaCernaiaeviaPietroMicca: è costruita e decorata facendo riferimento a tutti i simboli della tradizione millenaria della Massoneria. Voci dal Sud 27 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 C o s t u m e & S o c i e t à In Brasile due ragazze uccise per il “braccialetto del sesso”? Una nuova “moda” molto pericolosasi diffonde fra i giovanissimi Calabria Ora SAN PAOLO - È allarme in Brasile per i «braccialetti del sesso». L’accessorio, gioco erotico dei teen-ager, è stato proibito nelle scuole di Manaus e in tre centri minori del Paese, dopo che due ragazzine sono state uccise e una terza stuprata. Il braccialetto del sesso sembra sia stato inventato in Inghilterra, ma è in Brasile che si sta diffondendo maggiormente. Il “gioco” consiste nel dover rompere da parte dei maschi il braccialetto indossato dalle ragazzine e chi vi riuscirà avrà diritto a un «compenso» a seconda del colore dello stesso: se il braccialetto è viola un bacio sulla bocca, se è nero il ragazzo potrà addirittura fare sesso. Le due minorenni che sono state violentate e uccise a Manaus pare che portassero ai polsi ilbraccialetto erotico. Accanto ai cadaveri sarebbero stati trovati dei braccialetti rotti. Una ragazzina di 13 anni è poi stata stuprata a Londrina, nello stato del Paranà. Anche in questo caso per le conseguenze del gioco del bracciale. Tredicenne “offre” mms porno per ricariche telefoniche: 34 indagati La vicenda in Friuli: la ragazzina inviava sue foto e filmati porno in cambio di ricariche telefoniche - Trentaquattro gli indagati Aveva cominciato con i compagni di scuola, ma visto il successo del “genere”, aveva subito trovato altre persone, in Friuli-Venezia Giulia e in Veneto, molto interessate al “baratto”. Un “baratto” che vedeva su un piatto della bilancia degli mms porno - con sue foto e filmati - e sull’altro ricariche per il cellulare. Protagonista della vicenda è una ragazzina di appena 13 anni: era lei a scattarsi foto e girare filmati di cui era protagonista. Ma protagonisti sono anche i 34 indagati che a quello scambio avevano detto il loro sì. Ventinove di loro sono minorenni, cinque hanno da poco compiuto i 18 anni. Sono stati tutti indagati per reati relativi alla pornografia minorile. A scoprire la vicenda sono stati i Carabinieri di Tolmezzo (Udine), che hanno sequestrato decine di telefonini, chiavette USB e hard disk di computer con foto e brevi filmati porno della ragazzina. L’inchiesta dei militari era scattata nei mesi scorsi sulla base di alcuni elementi, scoperti controllando il mondo giovanile in alcuni comuni della fascia collinare friulana. La ragazza, che frequentava la scuola media all’epoca dell’inizio dell’inchiesta, è stata scoperta grazie a un traffico telefonico molto intenso. Troppo, per una ragazzina della sua età. Voci dal Sud 28 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Economia ... e se la Grecia fa boom? E’ sull’orlo del baratro - La campana suona soltanto ora, ma le avvisaglie c’erano già state: la crisi da finanziaria era diventata economica e da economica sta passando ai conti pubblici. Fausta Chiesa - Yahoo Notizie Perché la crisi in Grecia? C’è uno Stato dove il problema del debito pubblico (cioè l’indebitamento che il governo si è assunto nei confronti di chi gli ha prestato soldi, dai suoi cittadini e banche ad altri istituti finanziari mondiali che lo hanno fatto non perché erano buoni ma perché erano ricompensati sotto forma di tassi di rendimento) è particolarmente grave: questa è la Grecia. E per quale motivo? Primo perché ha truccato i conti. Non aveva i numeri per entrare nell’euro, in particolare non aderiva al criterio del rapporto del deficit - cioè il rosso annuale - rispetto al PIL (Prodotto Interno Lordo), che non deve essere superiore al 3%. Bugia su bugia, c’è chi dice che quest’anno il deficit del governo centrale greco supererà il 10% del Pil, chi il 14%. Quando uno Stato spende troppo rispetto a quello che incassa e continua su questa cattiva strada nessuno crede più che un giorno potrà ripagare i suoi debiti. Per questo motivo, il rating (cioè il giudizio di affidabilità) dello Stato greco è stato declassato e ridotto a spazzatura. In pratica, chi compra i titoli di Stato greci lo fa a suo rischio e pericolo e questi rischi e pericoli sono diventati molto alti. La Grecia si salverà? Nessuno può dirlo con certezza. Molto dipenderà dagli aiuti (in pratica dai soldi) che gli altri Paesi dell’euro con in testa la Germania, che ha l’economia e i conti più solidi, vorranno concedere ad Atene. Il Cancelliere Angela Merkel ha il coltello dalla parte del manico ma visto che nel suo Paese ci sono elezioni regionali il 9 maggio non giova all’immagine teutonica l’essere troppo concilianti nei confronti di un Paese che ha truccato i conti. Perché anche la Spagna è stata declassata? Anche la Spagna non se la passa tanto bene. L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha tagliato il rating e si riserva di abbassare ancora il suo giudizio sull’affidabilità del debito pubblico spagnolo. Perché lo ha fatto? Le previsioni economiche non sono belle. La Spagna per un decennio ha basato la sua crescita economica sul mercato immobiliare che con la crisi è letteralmente crollato e oggi si trova a fare i conti con una disoccupazione del 20%, un tasso enorme. Il governo non può far altro che assistere i suoi cittadini e il deficit e quindi il debito pubblico (cioè il totale di quanto lo Stato deve a qualcuno) non potranno che aumentare. L’abbassamento del rating indica che, secondo le agen- zie di rating come S & P e Moody’s, la ripresa economica e ben lontana. Perché l’euro ne sta risentendo? La Grecia per attirare capitali e investimenti nelle sue nuove emissioni di titoli di Stato ha dovuto alzare i tassi di interesse. Più rischioso è il debitore e più guadagno vuole il creditore. Fino a fine di maggio, i Governi di altri Stati che hanno l’euro e con il debito e il deficit alti come Spagna, Portogallo, Irlanda e anche l’Italia devono tornare sui mercati per raccogliere in totale prestiti per più di 50 miliardi di euro. Quelli considerati a rischio e quindi declassati dovranno alzare i tassi di interesse per invogliare a prestare loro denaro. In questo modo l’inflazione salirà, perché va a pari passo con il tasso di interesse. E l’inflazione alta diminuisce il valore di una moneta. Quindi dell’euro. Secondo alcuni l’euro è stato preso di mira da speculatori americani che stanno tentando di affossarlo. Come? Sospendendo gli acquisti di titoli greci, svendendo titoli di Stato di Paesi europei deboli e progettando l’abbandono di tutta l’Europa periferica. Quali sono i rischi per l’Europa? Che sempre più Stati della zona euro siano costretti ad alzare il tasso di rendimento dei loro titoli di Stato e che il loro debito si ingrossi sempre di più. In pratica, che escano di fatto dai parametri per rimanere nella moneta unica. Gli altri membri della zona euro saranno costretti a prestare loro ingenti somme per evitare che falliscano. E di fatto questa crisi sta dimostrando che l’unione monetaria non sta più tenendo perché i titoli di Stato tedeschi e finlandesi non sono la stessa cosa rispetto a quelli greci e portoghesi. Ora che il default della Grecia non è un’ipotesi da escludere anche l’euro in bilico e infatti si sta svalutando nei confronti delle altre valute, come il dollaro e lo yen. Voci dal Sud 29 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 Economia Altri Paesi corrono i rischi della Grecia Il governatore di Bankitalia avverte: servono precauzioni Calabria Ora ROMA - “Oltre alla Grecia ci sono altri paesi nel mondo che, senza misure di aggiustamento precauzionale, sono esposti a un simile rischio”. È quanto ha detto il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi in un intervento alla PontificiaAccademia delle Scienze Sociali in qualità di presidente del Financial Stability Board. Il Governatore si è soffermato sul tema delle riforme del settore finanziario, prerequisito per una crescita economica sostenibile. “ La lezione della crisi - ha affermato il Governatore - è che occorre rivedere il concetto del Patto di Stabilità e crescita e rafforzare il governo economico dell’Unione». Finora, ha evidenziato il numero uno di Via Nazionale, il Patto di stabilità “ ... è consistito in un meccanismo di osservazione dei bilanci pubblici. Ora è necessario renderlo più incisivo ed estenderlo all’area delle riforme strutturali perchè la mancanza di tali riforme è il motivo alla base della mancata crescita di alcuni Paesi”. Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di sospendere l’applicazione della soglia minima di rating quale requisito di idoneità per il collaterale nelle operazioni di credito nell’Eurosistema nel caso di strumenti emessi o garantiti dal Governo greco. Intanto il premier greco George Papandreou ha telefonato al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per ringraziarlo ricordando che l’Italia è stata la prima in Europa a sostenere un intervento in favore della Grecia. Ma, ha detto anche la Merkel, l’ultima a cedere sulla necessità di garantire aiuti economici adAtene, ci sono delle «lezioni» da trarre dalla crisi greca. In particolare ha invocato norme più rigide contro la speculazione finanziaria sui mercati e “la trasformazione del patto di stabilità in modo che non possa essere aggirato. Noi presenteremo delle proposte su una migliore applicazione di una politica di stabilità e monetaria comune - ha annunciato, in vista del summit dei leader del-l’Eurogruppo venerdì sera a Bruxelles - e su eventuali modifiche ai trattati che rendano possibile in futuro una reazione più adeguata ai problemi finanziari di uno o più paesi”. Intanto sulla penisola ellenica si moltiplicano le iniziative di proteste ai rigorosi tagli previsti dal patto internazionale. Non mancano scontri e tensioni. Voci dal Sud 30 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Giustizia In caso di morte causata da altri anche l’agonia patita prima del decesso va risarcita agli eredi Lydia Magistrelli - Gazzetta del Sud Roma - Hanno diritto al risarcimento dei danni morali i familiari di chi muore, dopo un periodo di agonia, a seguito di un incidente sul lavoro o comunque in casi di “morte causata da altri”. È quanto ha sottolineato ieri la Corte di Cassazione, riformando una sentenza della Corte d’Appello di Salerno, che non aveva disposto alcun risarcimento a favore degli eredi di un agricoltore, morto fulminato su un albero, le cui fronde erano arrivate a toccare i fili dell’alta tensione. L’uomo era rimasto a cavalcioni su un ramo per circa mezz’ora, in agonia, senza che nessuno potesse aiutarlo. Trenta lunghissimi minuti che hanno reso la sua morte ancor più terribile e dolorosa: Atroce! Nel processo penale che ne era conseguito erano stati riconosciuti come responsabili dell’accaduto sia il proprietario del terreno che l’impiegato dell’Enel responsabile dell’area sulla quale passava la linea elettrica. I familiari dell’uomo avevano avviato anche una causa civile per ottenere il risarcimento dei danni, loro riconosciuti dalla Suprema Corte per un totale di 90mila euro. Infatti – rilevano gli “ermellini” della terza sezione civile – per quanto riguarda il risarcimento dei danni morali, bisogna sempre tenere in debito conto conto «anche la sofferenza psichica subita dalla vittima di lesioni fisiche alle quali sia seguita in breve tempo la morte, che sia rimasta lucida dopo l’agonia, in consapevole attesa della fine», così da evitare, si legge nella sentenza n. 8360, «il vuoto di tutela determinato dalla giurisprudenza di legittimità che nega il risarcimento del danno biologico per la perdita della vita». Nel caso in esame – osservano ancora i giudici di piazza Cavour – la Corte d’Appello, in palese contrasto con i suddetti princìpi, «ha del tutto negato ai ricorrenti il risarcimento, a titolo ereditario, dei danni morali subiti dalla vittima, a causa delle gravi sofferenze che hanno preceduto la morte». Multe, notifiche più veloci Il Senato cambia ancora una volta il codice della strada Torna a 60 giorni il limite massimo per la regolare notifica Ritorno al passato per quanto concerne i termini di notifica ai trasgressori delle multe derivanti da una infrazione al Codice della Strada. Infatti una volta il termine era addirittura di trenta giorni per cui l’Amministrazione dello Stato, nella sua proverbiale lentezza, molto difficilmente riusciva a notificare “in termini” l’infrazione al trasgressore e la multa non poteva avere un seguito e quindi essere incassata dallo Stato. In seguito detto termine passò a 60 giorni, sempre insufficenti a far muovere il pachiderma burocratico. La disperata corsa contro il tempo fu affrontata da parte delle Autorità e detto termine fu prolungato a ben CINQUE MESI per cui finalmente riuscirono a notificare l’infrazione in tempi utili. Ma se questo lunghissimo lasso di tempo rese possibile incassare le somme, portò una lunga serie di inconvenienti come il cambiamento di residenza dell’interessato ed il reiterarsi dell’infrazione in molti casi, anche inconsciamente, da parte dell’utenza. Molti i casi di “infrazioni seriali” come ad esempio quelle commesse su un percorso abituale ove è stato istituito un divieto o una limitazione, magari mal ubicata e poco visibile, oppure l’infrazione ad una regola esistente ma su cui le Autorità di Polizia hanno iniziato a porre la loro attenzione. In questo caso alla data della notifica l’automobilista ha collezionato una serie infinita di infrazioni e, quindi, di multe per cui il conto finale assomma a parecchie miglia di Euro. Voci dal Sud 31 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 ed ... (in)G i u s t i z i e Patente sospesa per ubriachezza? Si può guidare per andare al lavoro Commissione Lavori Pubblici: sì all’emendamento della Lega Gazzetta del Sud ROMA - Un grappino di troppo non può impedire all’automobilista di andare a lavorare in macchina. È questa l’idea che ha convinto la commissione Lavori Pubblici del Senato ad alleggerire le conseguenze di un ritiro della patente. Dalla commissione è venuto un sì a un emendamento della Lega Nord che, per stessa ammissione del presentatore, il leghista trevigiano Gianpaolo Vallardi, strizza l’occhio ai cultori del «cicchetto», numerosi nelle regioni dove il Carroccio miete consensi. Vallardi ne fa un caso di identità culturale e di abitudini legati al clima . «In alcune zone nei mesi invernali – sostiene l’esponente leghista – il grappino o il bicchiere di vino è una prassi comune. L’impossibilità di andare al lavoro perchè la patente viene ritirata ha creato molti problemi di tipo sociale e rovinato molte famiglie. Chi abita in paesi sperduti, senza patente, ha perso anche il lavoro ed è venuto meno lo stipendio per il sostentamento». Ecco allora l’idea del senatore trevigiano, che ha convinto gli altri componenti della commissione. Gli automobilisti che si vedono sospendere la patente avranno dieci giorni di tempo per presentare un ricorso al prefetto. Se la patente non è stata ritirata per motivi gravi e l’automobilista potrà dimostrare di avere assoluto bisogno della macchina per andare a lavorare, si avrà diritto alle tre ore giornaliere di permesso. Stessa possibilità per chi dimostrerà di usare la macchina per trasportare parenti malati o per fare attività di volontariato. Vallardi difende con i denti il suo emendamento: le nuove regole, secondo il senatore leghista, «permetteranno alle persone sanzionate di sopravvivere». D’altra parte, la concessione delle tre ore di guida comporterà un allungamento del periodo di sospensione. La norma accettata per la sospensione della patente deve avere eguale validità per chi non può più assicurare la vettura a causa di un incidente Se hai un incidente nessuna compagnia ti assicura più ed è la tua morte civile! Ci sono delle aree considerate “sacre” da tutti e soprattutto dallo Stato e dai legislatori. Due di queste, le più importanti, nonchè quelle la cui percezione è maggiormente forte nella popolazione, sono Assicurazioni e Banche. Leggete nella pagina accanto come le assicurazioni Rca (resposabilità civile delle auto, per intenderci) abbiano tanquillamente operato aumenti del 131% e tutto nell’indifferenza dagli organi ministeriali. Tutti sembrano non volersi accorgere che in effetti hanno fatto cartello e sono coalizzate contro l’utenza. Se ad una assicurazione salta in mente di “espellere” un suo assicurato nessuno lo assicurerà più. Per cui questi sarebbe condannato a non poter lavorare. Un caso ci viene segnalato dal signor C.B. da Melicucco (RC) nativo rumeno, ma ormai naturalizzato in Calabria, appunto a Melicucco, ove risiede ed ha casa. Il malcapitato ha avuto la sfortuna di fare un tamponamento per cui la sua assicurazione lo ha dismesso da cliente. Nessuna compagnia ha più voluto assicurarlo, se non a costi proibitivi, per cui il signor C.B. che ha un lavoro a Rosarno, non sa come fare a raggiungere il posto di lavoro (non vi sono nemmeno servizi di linea utili) e rischia di perdere il lavoro. A nostro avviso, stante l’obbligatorietà dell’assicurazione Rca, lo Stato dovrebbe promulgare una legge che imponga alle compagnie di assicurare anche chi ha avuto un incidente aggiornando la classe di rischio in maniera ... umana. Egli ormai è un cittadino italiano a tutti gli effetti. Leggendo, però quanto sopra relativamente alla patente di guida sospesa, si dovrebbe far rientrare nella casistica anche l’assicurazione Rca offrendo una polizza limitata ai percorsi e/o alle ore necessarie per recarsi al lavoro. Voci dal Sud 32 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu L’Italia regina degli aumenti record in moltissimi settori! In contro tendenza, invece gas (57,4% contro 41) e telecomunicazioni (31,1% in Italia contro la media del 27,4) Yahoo News Roma - (Adnkronos) - Rc auto da record in Italia! L’assicurazione dell’auto e’cresciuta a un ritmo medio di oltre il 10% l’anno, negli ultimi 13 anni, aumentando dal 1996 al 2009 del 131,3%. Un abisso rispetto all’incremento registrato nella zona euro, del 35,3%. In Francia la Rc auto nello stesso periodo ha registrato un +16,5%, mentre in Germania l’incremento e’ stato del 30,1%. Variazioni piu’marcate si registrano in Spagna e Regno Unito (67,4% e 78,6%) che restano comunque lontane dalla variazione a tre cifre ‘made in Italy’. E’ quanto emerge dai dati contenuti nel ‘quaderno dei prezzi’ di dicembre diffuso dal dipartimento del Tesoro (NYSE: TSO - notizie) . L’incremento medio dei prezzi di beni e servizi in Italia e’stato del 39,5%, di circa 6 punti percentuali superiore rispetto al dato europeo (+33,6%). Italia ai primi posti anche per gli incrementi degli affitti, che negli ultimi 13 anni hanno registrato un +49% contro una media europea del 28,1%. Riesce a fare meglio la Spagna con un +72,9% mentre restano sotto gli altri paesi: Regno Unito (41,6%), Francia (32,9%) e Germania (16,7%). Valori superiori alla media registrata nella zona euro anche per la raccolta rifiuti (che aumentano del 68,3% contro il 55,4%) dell’elettricita’ (36,2% contro 31,9%), servizi postali (37,6% contro 27,3%), servizi finanziari (89,9% contro 43%), l’acqua potabile (68,3% contro 41%). Incrementi inferiori si sono invece registrati per alcuni servizi, come il gas che e’ aumentato del 57,4% contro l’87,3% della zona euro. Le riduzioni del settore delle telecomunicazioni, inoltre, sono state piu’ forti: -31,1% in Italia e -27,4% nella zona euro. Usi ed abusi ... Autoblù, patenti speciali per gli autisti dei politici ROMA - «Ma quale casta e tante - dice Gallo, che hafirmato casta! Vogliamo solo evitare che Esiste nel Codice l’emendamento - Non è giusto che a pagare sia il solito povero la fretta del datore di lavoro riitaliano il reato di cristo»: è questa la motivazione cada sull’autista». Con l’emendaistigazione a data dal senatore del Pdl Cosimo mento, precisa, si eviterebbe solo Gallo all’emendamento approvato in delinquere, per cui il la sottrazione di punti, ma «la mulcommissione al Senato sulle auto ta resta. E poi, se la strada è lipolitico che spinge blu. bera, devono andare come tutti l’autista ad Un emendamento che potrebbe gli altri». introdurre, per gli autisti, una pateninfrangere la legge «È un emendamento che non te professionale dalla quale non vensta né in cielo e né in terra - dice ne è colpevole gano sottratti i punti. invece Alessandro Pignatiello, co«Spesso è il politico a chiedere ordinatore della segreteria nazionaall’autista di accelerare, magari perché l’aereo è le del PdCI, dal momento che le regole del codice arrivato in ritardo e c’è un appuntamento impor- della strada vanno applicate a tutti». Voci dal Sud 33 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 La donna della Resistenza Una eroica calabrese che ispirò una celebre scena di Roma Città Aperta In fase di post-produzione il film di Scarfò su Teresa Talotta Gullace Valeria Spirlì - Calabria Ora Un film di Matteo Scarfò, dal titolo “Anna, Teresa e le Resistenti” realizzato con il contributo del consiglio regionale della Calabria e ispirato ad una storia vera che è quella di Teresa Talotta Gullace, una donna di Cittanova, in Calabria, emigrata a Roma con il marito negli anni Trenta, madre di cinque figli, che durante un rastrellamento nel 1944 fu uccisa barbaramente dai nazisti per il solo gesto di avvicinarsi al marito Girolamo Gullace, catturato ingiustamente. Da questa tragedia il regista Roberto Rossellini ha preso l’ispirazione per il personaggio di Anna Magnani nel film “Roma città aperta”, la sua morte divenne l’icona e il simbolo della Resistenza che sollevò le masse. «Abbiamo deciso - ci racconta il regista - di riprendere la storia di Teresa Talotta Gullace che non è mai stata narrata nella sua verità storica e di raccontare nello stesso tempo anche quella di Anna Magnani e di come è arrivata ad interpretare questo personaggio, perché anche se queste due donne non si sono mai incontrate, c’è un filo che le lega, sia per il tipo di donna e sia per le tante figure femminili che hanno combattuto per la libertà e che non hanno mai ricevuto la giusta riconoscenza». Le sequenze girate interamente a Cittanova, in un’ intera giornata, la mattina presso l’Uliveto “Principessa” per proseguire poi fino a tarda sera nel centro cittadino, fanno parte dell’ultima parte del documentario che uscirà in contemporanea al film. «Questo progetto -spiega il regista - era nato come un progetto documentario poi ci siamo resi conto dell’enorme materiale in nostro possesso e da qui è nata l’idea del film». Il film è quasi tutto girato in teatro con degli ambienti volutamente costruiti, «ogni frase nel nostro film - ha raccontato il regista - si rifa alla storia reale, attraverso i protagonisti di quelle vicende, perché ci sono dei fatti storici che non tutti conoscono e che sono fatti importantissimi, appartengono ad un passato che ci sembra lontano quando in realtà è vicinissimo. Io cerco semplicemente di mettere dentro quanta più verità possibile. Noi non riusciamo a renderci conto di che cosa sia un bombardamento. Io ho cercato di raccontarlo attraverso le parole dei sopravvissuti di quelli che hanno visto i corpi martoriati, le case sventrate, che hanno visto per poter raccontare, la guerra c’è tuttora e noi non ci rendiamo conto di quello che significa. Ecco io ho cercato di narrarlo e in questo modo si può dare l’importanza giusta che serve per penetrare meglio nelle coscienze». AncheAntonio Sorrenti, che ha fornito la sua preziosa guida logistica e storica alla troupe, si appella all’importanza dell’interpretazione degli avvenimenti sulla giovane donna cittannovese che dovevano evidentemente essere rivisti. «E’ da anni che dico che non si chiama Gullace ma si chiama Talotta in Gullace c i Voci dal Sud 34 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu spiega Sorrenti - avevamo portato avanti questa a settembre. faccenda con determinazione fino a quando la Il film dura intorno ad un’ora e venti e narra almeRegione Calabria si è dimostrata sensible a que- no tre o quattro storie diverse, la scena di un soldato sta mia rivendicazione storica, importante per recuperare un aspetto storiografico del nostro paese e riposizionarlo per le future generazioni. L’idea di questo film è partita anche dal padre del regista, documentarista e critico cinematografico, anche lui calabrese e questa storia nasce proprio dal fatto che ricongiunge una rete di relazioni che americano che sbarca ad Anzio e trova il volantino deU’uccisione di Teresa Talotta Gullace e ricorda i suoi parenti emigrati in America per poi affrontare tutta la storia di Teresa e le vicende che ne seguirono fino alla tragedia, in mezzo ci sono poi tutte le varie storie di chi ha partecipato come Caterina Visconti, Beatrice Serra, attrice calabrese e amica diAnna Magnani, i bombardamenti, le atrocità commesse a Roma. Il film che documenterà la storia della donna dal destino segnato con un sapore di verità inguaribile ha il pregio di recuperare questo universo perduto anche grazie uno sguardo del regista privo di giudizi moratiecheraggiraconoriginaleimprevedibilitàogni stereotipo narrativo. Sta a noi trarre le conclusioni. nascono da questa terra, da Teresa che era calabrese, dal padre di Anna Magnani che era calabrese e da una sorta di legami che hanno voglia di essere scoperti. Il film ha ottenuto il sostegno economico da parte del Consiglio Regionale della Calabria di circa 26mila euro, un budget limitato rispetto agli standard - ci racconta Scarfò - ma siamo stati anche fortunati perchè chi ha fatto il film l’ha sentito veramente. La squadra tecnica è formata dal direttore della fotografia Leone Orfeo per Roma e per la Calabria Davide Manca, gli attori sono all’incirca 32 e poi c’è una troupe di il persone tra cui lo scenografo Simone Siconollo che in due settimane è riuscito a realizzare tutte le scenografie ricostruite totalmente in teatro. Adesso siamo in fase di post-produzione. La prima uscita di questo lungometraggio è prevista per quest’estate, poi ci sarà una prima romana Voci dal Sud 35 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 Notizie in breve o curiose Ha la guida nel sangue! ovvero ... precocità! Yahoo Notizie Anche se sfortunato si tratta comunque di un record. L’allieva Krisztina Jaksa, di 24 anni è entrata nel Guiness dei Primati; era appena alla sua seconda lezione di scuola guida ed ha concluso la tradizionale ora di apprendimento in un modo particolarmente rocambolesco: ribaltandosi. Per fortuna senza gravi conseguenze né per lei tantomeno per l’istruttore, entrambi sono statti infatti soccorsi da un’ambulanza accorsa sul posto, ma non sono state riscontrate conseguenze di rilievo a parte qualche graffio. Già, perché la povera Krisztina comunque “l’ha fatta grossa”. Mentre stava attraversando un incrocio della piccola cittadina di Headington, vicino Oxford, la giovane apprendista ha dichiarato di aver avuto la sensazione che il volante si fosse “bloccato” per cui è stata colta da un attacco di panico. La sua reazione (a dir poco errata) è stata quella di frenare violentemente ... l’unica pecca? Aver “sbagliato” pedale, schiacciando con vigore quello dell’acceleratore! Il risultato è stato quindi più che prevedibile! La macchina, una citycar italiana, targata BSM (British School of Motoring) ha colpito violentemente contro un cartello stradale per poi schizzare in alto ricadendo capovolta sul tetto mandando in pezzi i cristalli dei finestrini e del parabrezza. In realtà pare che non ci sia stato alcun guasto meccanico e che l’incidente sia stato causato solo dal panico dell’aspirante patentata. Nel frattempo, il Responsabile della Comunicazione BSM, Paolo Pastore, si è sincerato delle condizioni della signorina Jaksa auspicando possa presto partecipare ad una più “tranquilla” terza lezione ... (n.d.r.: troverà una scuola guida disposta ad accolgierla fra i suoi allievi?) Giocatore incallito perde la figlia a carte! Calabria ora Un uomo nell’est dell’India ha giocato e perso sua figlia di 18 anni giocando a carte. Ismail Sheikh, questo il nome dell’uomo, ha pensato bene di puntare la figlia quando era rimasto completamente a secco, nella speranza di recuperare parte della scommessa. Ma la speranza è stata vana, ed ha perso anche la figlia, contro un uomo di cui è noto solo il nome, Mustafa. Mustafa, dopo la vincita, è andato aprendere la giovane che ha ovviamente protestato, ma nonostante questo l’uomo è riuscito a portarla via dal villaggio dove abitava con la famiglia. Ora la polizia ha lanciato una ricerca per trovare la ragazza. Voci dal Sud 36 AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010 w w w . s o s e d . eu Notizie in breve o curiose Varese, l’assessore fan degli antitricolore Calabria ora Un gruppo su Facebook, “Io il tricolore lo uso cosi”, con la bandiera italiana rappresentata come carta igienica, ha scatenato un’accesa polemica a Malnate, comune in provincia di Varese. Infatti tra gli iscritti alla pagina del popolare social network figurerebbe anche l’assessore ai Servizi sociali Barbara Mingardi, della Lega Nord, della quale l’opposizione, come riportano alcune testate locali, ha chiesto «le immediate dimissioni». Oltre che essersi iscritta al gruppo, l’assessore ha postato un messaggio nel quale scrive: “Il tricore non lo vorrei vedere nemmeno in bagno ... meglio abolirlo ebasta”», ha spiegato Eugenio Paganini, capogruppo del Pd in consiglio comunale. «Per questo pretendiamo che chieda scusa ai cittadini, e che si dimetta - ha continuato - perchè la sua non è una semplice opinione ma un’espressione di puro disprezzo verso il simbolo che rappresenta». L’acceso Consiglio Comunale è proseguito con la polemica sul presunto vilipendio di cui si sarebbe macchiata l’assessore. (n.d.r.: è da togliere la parola “presunto” ed incriminare immediatamente la signora quale cittadina italiana per vilipendio alla bandiera) Il Pullmann anfibio va per terra e per ... fiume! Yahoo Notizie Prima o poi potrebbe succederci di vedere un pullman di linea andare dritto incontro ad un molo, ma non dovremo preoccuparci: probabilmente si starà trattando di uno dei mezzi anfibi che “fuori” sembrano normalissimi autobus, ma che all’occorrenza sanno trasformarsi in autentiche imbarcazioni. Questo e tanto altro potrebbe essere il futuro dei mezzi pubblici ... e da qualche parte è addirittura il “presente”. A Glasgow ad esempio è possibile solcare le acque del fiume Clyde in autobus. Si tratta di un mezzo dal costo di 800.000 Euro che su strada si comporta con un normalissimo bus, ma dotato di una tecnologia concepita al pari di un mezzo navale in grado di farlo galleggiare come una barca. Su strada viaggia quindi fino alla canonica velocità di 100 Km mentre in acqua tocca gli 8 nodi, circa 15 Km/h, più che sufficienti per far sbarcare i 48 passeggeri in soli tre minuti da sponda a sponda. Una soluzione che rischia addirittura di essere esportata anche in molte altre città che ne stanno già valutando la sperimentazione. Questo anche perché le realtà urbane che hanno la fortuna di avere un fiume navigabile hanno già a disposizione originalissimi “taxi acquatici” ed un esempio su tutti ce lo danno già Londra o New York. Un’altra prova di “mescolanza” di trasporto ce la offre il Giappone. Qui, grazie a Toyota si è potuto dar vita ad un servizio di autobus su rotaia. Un concetto di “filobus”, ma del tutto al rovescio che consente di collegare tra loro le zone periferiche con i caotici centri urbani. Un’idea furba quindi e che evita così d’investire in tratte ferroviarie che sarebbero poco remunerative. Altrettanto “pubblico”, ma decisamente più appariscente è invece il pullman formato limousine. In questo caso possono essere ospitati fino a 23 fortunatissimi passeggeri. Ognuno può infatti contare sulla ricca dotazione di questo bizzarro veicolo che consente di regolare la temperatura del proprio sedile e che non tralascia le possibilità d’intrattenimento offerte dalla rete internet ... ovviamente “wireless”. Il prezzo del biglietto? Ignoto, considerato che si tratta ancora di un prototipo, ma i ricercatori dell’Università Tecnologica di Delft (Olanda) che hanno dato vita al progetto non nascondono l’ottimismo di vedere in strada il pullman-limousine già nei prossimi cinque anni. Infine, un’idea ancora più estrema: la monorotaia a pedali frutto della fantasia di alcuni ingegneri australiani consiste in una serie di capsule capaci di trasportare un solo passeggero che per spostarsi in città non dovrà far altro che... pedalare! Per ora la monorotaia pedalabile è stata solo un’attrattiva di un parco di divertimenti, ma non è un segreto che qualche Sindaco abbia già chiesto informazioni su costi e modalità di realizzazione... ma una classica bicicletta non basta e avanza? Voci dal Sud 37 w w w . s o s e d . eu Anno VI° nr. 5 Maggio 2010 Notizie in breve o curiose Nel paese dei gemelli... Il mistero di Kodinhi (India) dove sono nate 220 coppie di gemelli Calabria Ora Un’equipe di medici indiani sta cercando di risolvere ilmistero delvillaggio di Kodinhi, a Kerala, dove vi sono 220 coppie di gemelli nate da duemila famiglie. Gli esperti guidati dal dottor Krishnan Sribiju si sono recati nel remoto villaggio tropicale, ma senza trovare al momento una spiegazione al boom di parti gemellari, pari ad almeno sei volte la media nazionale. Solo nel 2008, nel villaggio sono nate 15 coppie di gemelli e ci si aspetta per quest’anno un numero superiore. Negli ultimi cinque anni sono nate 60 coppie di gemelli, un tasso in crescita di anno in anno. Inoltre, si ritiene che esista una discrepanza tra la registrazione delle nascite e i numeri effettivi. Ex detenuto ha nostalgia della sua cella e la compra! Calabria Ora GraemeAlford ha passato diversi anni nella prigione di Pentridge, a Melbourne, per appropriazione indebita e rapina. I guai diAlford sono iniziati quando si è trovato con grossi debiti a causa del gioco e dell’alcool, che lo hanno spinto prima a appropriarsi di fondi dell’azienda dove lavorava, e poi a tentare una rapina a mano armata in banca. Alford è stato poi condannato e rinchiuso a Pentridge, uno cei carceri di massima sicurezza australiani. Alcuni anni fa, il penitenziario è stato chiuso, ed oggiAlford lo ha comprato. Negoziante fa causa ai barboni che rovinano i suoi affari! Calabria Ora KarlKemp, proprietario di un negozio di antiquariato su Madison Avenue, a New York, ha fatto causa a tre uomini ed una donna senza fissa dimora, accusandoli di fare fuggire i clienti con la loro presenza: ed in particolare a causa del fatto che bevono alcool e urinano di fronte alnegozio. Ha chiesto loro un risarcimento di un milione di dollari, oltre a chidere un’ordinanza che proibisca loro di avvicinarsi a meno di 30 metri dal negozio. Rapinatore sfortunato rapina furgone... vuoto! Calabria Ora Un uomo ha tentato una rapina ad un furgone blindato presso una banca di Oakland Park, Florida, ma non si era accorto che il furgone aveva appena scaricato il prezioso caricoe non aveva effettuato un altro carico come sperava. Il fatto è successo poco prima delle 9 di mattina, dopo che il furgone aveva appunto consegnato in banca il denaro ritirato presso varie casse continue. L’aspirante rapinatore è stato arrestato e condannato a 3 anni di carcere.
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Anno IX° nr. 12 Dicembre 2013