PROSECCO DI VALDOBBIADENE
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PROSECCO DI VALDOBBIADENE
16 Assaggi Eccellenze italiane PROSECCO DI VALDOBBIADENE LE ANTICHE RADICI DEL RE INDISCUSSO DELL’APERITIVO... IN ITALIA COME NEL RESTO DE MONDO AI PRIMI DEL CINQUECENTO A TRIESTE, PER DARE MAGGIORE VISIBILITÀ ALLA RIBOLLA, il principale prodotto locale, si dichiarò che questa fosse la naturale erede di un celebre vino dell’antichità, il Pucino, celebrato da Plinio nella sua Naturalis Historia e prediletto per le sue doti medicinali da Livia, moglie dell’imperatore Augusto. La necessità di distinguere la Ribolla triestina dagli altri vini dallo stesso nome porterà, a fine secolo, a un cambio di denominazione da “castellum nobile vino Pucinum” a “ Castello di Prosecco”, nei pressi dell’omonimo abitato. La prima citazione conosciuta del cambio di denominazione è dovuta a un gentiluomo inglese, che visitò il Nord Italia nel 1593. Il metodo di vinificazione, vero elemento caratterizzante del Prosecco delle origini, si diffuse prima nel Goriziano, poi, grazie alla Repubblica di Venezia, in Dalmazia, a Vicenza e nel Trevigiano. Nel corso dei secoli, la produzione del Prosecco venne completamente abbandonata dai viticoltori, sviluppandosi ulteriormente invece lungo le colline venete, in particolare nella provincia di Treviso. Inutile ricordare i tentativi di imitazione, a livello mondiale, utilizzando il nome Alla scoperta del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene DOCG “Prosecco” sull’etichetta, dato il successo che questo vino ha goduto dal primo Dopoguerra a oggi. La soluzione è stata ricollegare la produzione con il nome della località originaria del Prosecco, ovvero il paese omonimo, e ripristinando gli antichi nomi dei vitigni: Glera e Glera lungo. AREA DI PRODUZIONE L’area di produzione del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene DOCG è unicamente nel Trevigiano, in 15 Comuni: Conegliano, Susegana, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, Follina, Miane, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Vidor e Valdobbiadene. Il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, nella sola versione spumante, è detto anche Prosecco Superiore e il suo cru è Valdobbiadene Superiore di Cartizze. La DOCG è stata introdotta con la vendemmia del 2009. Il Conegliano Valdobbiadene è prodotto da uve del vitigno Glera per un minimo dell’85%; delle varietà locali Verdiso, Bianchetta, Perera, Glera lunga o Pinot e Chardonnay, per un massimo del 15%, per lo spumante. LE VARIETÀ Lo si produce in tre tipologie fondamentali: Brut, Extra Dry, Dry, e si distinguono essenzialmente per il loro residuo zuccherino. La versione Brut è quella più attuale, quella meglio capace di incontrare il gusto internazionale. Si caratterizza per profumi ricchi di sentori di agrumi e di note vegetali, che si accompagnano a una piacevole nota di crosta di pane, unita a una bella e viva energia gustativa. Il fine perlage assicura la persistenza del sapore e la pulizia del palato. La tipologia Extra Dry è quella più tradizionale, che combina l’aromaticità varietale con la sapidità esaltata dalle bollicine. Il colore è paglierino brillante, ravvivato dal perlage. Fresco ed elegante, è ricco di profumi di frutta (mela, pera, con un sentore di agrumi) che sfumano nel floreale. Il vino è morbido e al tempo stesso asciutto, grazie a un’acidità vivace. La Dry è la versione meno diffusa, che esalta il fruttato floreale. Presenta colore giallo paglierino scarico, profumo delicato, fruttato, con sentori di agrumi, pesca bianca e mela verde, e gusto sapido, fresco, morbido al palato, grazie alla sua elegante nota abboccata. Giustino B. Ruggeri & C. Srl, Via Pra’ Fontana 4, Valdobbiadene (TV) Dedicato al fondatore dell’azienda, Giustino Bisol, questo Extra Dry è diventato un vero e proprio “cult” della realtà produttiva di Valdobbiadene e Conegliano. Forse, tra i primi a staccarsi in termini qualitativi anche per un utilizzo dell’autoclave molto elegante. È un Prosecco di Valdobbiadene molto cremoso totalmente a base Glera, fine e delicato. Primo Franco DOCG Extra Dry Nino Franco Spumanti Srl, Via Garibaldi 147, 31049 Valdobbiadene (TV) Un esempio di eleganza e finezza, che da sempre caratterizza la produzione di Nino Franco. Azienda di dimensioni medio-grandi, ma capace di interpretare con sensibilità e attenzione il terroir della denominazione di Valdobbiadene e Conegliano. Il Primo Franco è il punto di riferimento, anche se si trovano in azienda alcune tipologie davvero intriganti. Col dell’Orso Extra Dry Az. Agricola Frozza, Via Martiri della Liberazione, 25, Vidor (TV) Il Col dell’Orso potrebbe essere codificato come un grand cru, se fossimo nelle realtà d’Oltralpe. Si tratta di una collina con terreno calcareo, capace di dare vini di rara finezza ed eleganza. L’azienda agricola Frozza da sempre coltiva le sue vigne di Glera su questa collina, e il risultato è unico. Azienda di piccole dimensioni ma di grandi risultati. Profili Brut Marchiori Soc. Agr., Via Rialto, 3 – 31010 Farra di Soligo (TV) Azienda molto piccola quella di Umberto Marchiori e familiari. Produce poco più di 30.000 bottiglie, ma con cura e dedizione maniacale. Abbiamo scelto il suo Brut perché è un esempio di come il basso tenore di zucchero possa mettere in luce un terroir vocato, come quello delle colline di Farra di Soligo. Umberto Marchiori ha la grande capacità di mettere in luce tutto ciò. Matiù Brut Antica Quercia Srl, Via Cal di Sopra n. 8 - Scomigo - Conegliano (TV) Azienda composta da 21 ettari vitati in un unico vigneto collinare a Scomigo, a pochi passi da Conegliano. Azienda storica oggi gestita quasi interamente in biologico certificato. Il loro Brut è il punto di forza, che ci fa intendere come l’estrazione minerale di questi luoghi non lasci spazio ad aggiunte eccessive di zuccheri. 17 Assaggi
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