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NUMERO 199 - 02 DICEMBRE 2015 2 3 4 5 8 9 Tema caldo ETF sempre più “fisici”, Source si allea con LGIM per lancio nuova gamma News dal mondo ETF ETF Smart beta crescono a ritmo serrato IG acquista InvestYourWay Mercato ETF Seguire i cicli economici con i replicanti settoriali Focus Banca IMI I mercati scommettono sul potenziamento del QE in Europa ETF in cifre ETF Plus: migliori, peggiori e più scambiati a uno e sei mesi Commento agli ETF Corrono gli ETF a leva sul Dax, boom di scambi sui corporate bond Settori e cicli È disponibile la nuova app di ETF news per il tuo Ipad, è gratis! a cura di Titta Ferraro TEMA CALDO 2 ETF sempre più “fisici”, Source si allea con LGIM per lancio nuova gamma La metodologia di replica fisica continua a fare la parte del leone tra gli investitori in ETF con la netta maggioranza degli afflussi degli ultimi due anni indirizzati sugli ETF fisici. Tendenza che sta spingendo gli emittenti a focalizzarsi sempre più su tale tipologia di prodotti aumentandone l’offerta o convertendo gli ETF sintetici alla replica Da inizio 2014 fisica. A meno di un mese oltre il 75% degli di distanza dall’annuncio afflussi è andato di Lyxor di voler ulteriorampliare la propria agli ETF a replica mente di ETF fisici fino a fisica. Source sceglie gamma raggiungere entro un anno LGIM come gestore oltre il 50% degli asset a degli investimenti replica fisica, anche Source per la sua nuova prepara l’ampliamento delpiattaforma di la propria offerta a replica replicanti fisici fisica. Source nominerà Legal & General Investment Management (LGIM), uno dei principali fornitori di fondi indicizzati in Europa (264 miliardi di sterline), come gestore degli investimenti per una nuova piattaforma di fondi fisici, Source Markets II Plc. LGIM è il ramo di asset management dell’assicuratore britannico Legal & General. Source nominerà inoltre il suo attuale fornitore di servizi Northern Trust come amministratore e banca depositaria della nuova piattaforma. “La nuova piattaforma si propone di ampliare la gamma a disposizione degli investitori - ha commentato Lee Kranefuss, presidente di Source - vogliamo consentire agli investitori di scegliere la struttura che preferiscono e che trovano più adatta a loro”. ETF fisici raccolgono oltre il 75% degli afflussi Con la nuova gamma di prodotti fisici, Source intende ampliare il bacino di potenziali investitori. “Oltre il 75% della raccolta da gennaio 2014 è attribuibile agli ETF fisici - sottolinea il presidente di Source - pertanto è evidente che la domanda per questo metodo di replica è elevata, e noi intendiamo offrire a tutti i nostri investitori la possibilità di scelta che meritano”. La nuova piattaforma amplierà le capacità di Source tramite il lancio di una gamma più ampia di prodotti a replica fisica, che andranno ad aggiungersi ai 15 prodotti fisici attuali, al momento composti da ETF obbligazionari, ETP su metalli preziosi e ETF sul mercato azionario cinese locale (A-share). Source sottolinea che non ha intenzione di convertire i prodotti ETP esistenti abbandonando il modello swap multi-controparte. Infatti, la società prevede una domanda elevata per gli ETF che utilizzano questo metodo di replica di prossima generazione al fine di ridurre il tracking error. Le caratteristiche degli ETF saranno simili in tutte le piattaforme Source, tra cui gli scambi intraday, la liquidità più elevata e un’intera gamma di posizioni pubblicate giornalmente sul sito web di Source. “Stiamo sviluppando molte nuove idee d’investimento per il 2016 - ha aggiunto Kranefuss - alcune si addicono maggiormente alla replica fisica, altre ad altre metodologie. La maggiore flessibilità introdotta dalla nuova piattaforma ci consente di andare incontro alle richieste degli investitori, Lee Kranefuss presidente Source prodotto per prodotto”. Replica fisica o sintetica, le differenze Il metodo di replica dell’indice sottostante è un elemento chiave di distinzione tra i vari Exchange Traded Funds. Un ETF può acquistare fisicamente i titoli compresi nell’indice sottostante (replica fisica) oppure adottare un meccanismo di replica sintetica utilizzando contratti derivati, i cosiddetti swap, tra gestore di ETF e una controparte. La replica sintetica non prevede quindi l’acquisto dei titoli compresi nel sottostante e l’investitore risulta esposto al rischio di controparte, con la normativa Ucits che prevede un rischio massimo pari al 10% della NAV del fondo. L’emittente ha comunque la possibilità di neutralizzare tale rischio, totalmente o in massima parte, ponendo un basket di titoli a garanzia dello swap (il cosiddetto “collaterale”). La modalità di replica fisica può essere completa (full replication) o a campionamento/ottimizzazione. La prima prevede l’acquisto diretto di tutti titoli facenti parte dell’indice sottostante con la stessa ponderazione dell’indice replicato. Invece, quando l’acquisto di tutti i titoli dell’indice non è ritenuto dall’emittente efficiente a livello di costi (ad esempio per la replica di indici poco liquidi o con all’interno un numero elevato di titoli) si procede a una replica a campione attraverso un processo di ottimizzazione acquistando solo una parte dei titoli dell’indice sottostante. Il campionamento è di tipo quantitativo e non qualitativo, ossia la scelta dei titoli da acquistare non segue criteri legati al potenziale rendimento dei titoli scelti. NEWS DAL MONDO ETF News ETF Smart beta crescono a ritmo serrato, da inizio anno 53,7 mld di raccolta Gli ETF azionari Smart Beta quotati a livello globale ha raccolto 3 miliardi di dollari Usa di nuovi asset nel mese di ottobre e 53,7 mld considerando i primi 10 mesi del 2015. In tutto risultano presenti 764 ETF smart beta azionari con 148 nuovi lanci da inizio anno. Sono i numeri che emergono dal rapporto Global Smart Beta ETF and ETP Insights curato da ETFGI. Dei quasi 400 mld di dollari di patrimonio totale, 286,6 mld sono riconducibili a indici che utilizzano fattori fondamentali nel loro processo di screening come il rendimento di dividendo, l’utile per azione, ricavi o altri parametri contabili, mentre 26,8 mld di asset sono rappresentati da ETF legati a indici che annoverano più tipi di fattori nel loro processo di screening. “I risultati mostrano che gli ETF azionari a capitalizzazione di mercato sono ancora i più popolari in termini di patrimonio gestito (1,79 mila mld di dollari, rispetto ai 399 mld investiti in smart Beta azionari - ha commentato Deborah Fuhr, managing partner di ETFGI - ma se confrontati sui loro tassi di crescita a 5 anni, gli ETF azionari smart beta stanno crescendo molto più velocemente (+39,3% il Cagr a 5 anni), mentre quelli a capitalizzazione di mercato sono cresciuti al ritmo del 18,6%”. IG acquista InvestYourWay per sviluppare progetto ETF IG Group ha annunciato l’acquisizione di InvestYourWay, un gestore di investimenti online che costruisce soluzioni di investimento su misura. Michael Newell, fondatore e CEO di InvestYourWay, entrerà in IG per contribuire a sviluppare l’offerta. L’acquisizione è volta a espandere l’offerta di prodotti e implementare la partnership con BlackRock annunciata a luglio e volta a lanciare per clienti IG una serie di portafogli di investimento basati ETF Deutsche AWM introduce piattaforma Us di ETF smart Beta Deutsche Asset & Wealth Management (Deutsche AWM) ha lanciato due ETF smart Beta che offrono l’esposizione a Stati Uniti e sulle azioni internazionali. Il Deutsche X-trackers Russell 1000 Enhanced Beta ETF e il Deutsche X-trackers FTSE Developed ex US Enhanced Beta ETF sono destinati per l’allocazione core del portafoglio e come alternativa ai prodotti tradizionali a capitalizzazione di mercato. SSGA lancia un ETF su azionario Giappon State Street Global Advisors (SSGA) ha lanciato lo SPDR MSCI Japan UCITS ETF che sarà quotato oggi su Deutsche Börse Xetra. Il fondo, disponibile con o senza copertura valutaria, consente agli investitori di accedere al rendimento dei segmenti large e midcap della terza maggiore economia mondiale. 3 a cura di Titta Ferraro MERCATO ETF Seguire i cicli economici con i replicanti settoriali E’ sempre più difficile destreggiarsi tra gli alti e i bassi del ciclo economico. L’intrecciarsi di molteplici fattori esogeni rende meno prevedibili le evoluzioni delle fasi economiche con, in particolare, gli interventi non convenzionali di politica monetaria che in questi anni hanno condizionato l’evoluzione economica. Queste interferenze esterne non vanno però ad annullare i potenziali vantaggi che un’attenta analisi del contesto economico può offrire per indirizzare al meglio le strategie d’investimento. Tra gli approcci più gettonati nell’ottica di un’attenta rotazione degli investimenti in campo Le strategie azionario c’è la strategia settosettoriali riale che può essere implemenanche attraverso gli ETF. permettono tata Posizionarsi di volta in volta sui di correggere settori più adatti alle diverse fasi l’esposizione azionaria del ciclo economico permette di a seconda delle aspirare a una sovraperformare variazioni del ciclo rispetto al mercato. Allo stesso economico al fine di tempo le strategie settoriali perperformare meglio del mettono di ottimizzare la divermercato sificazione del proprio portafoglio grazie anche alla minore correlazione che gli indici settoriali presentano rispetto a quella degli indici generali di Borsa. “Al contrario degli investimenti in singoli titoli o basati sullo stile – sottolinea Antoine Lesné, Head of ETF Sales Strategy EMEA di State Street Global Advisors - gli investimenti settoriali possono proporre correlazioni inferiori tra i costituenti della strategia di rotazione, una più elevata dispersione dei rendimenti ed esposizioni distinte, tutti elementi che garantiscono agli investitori un elevato livello di flessibilità, un tratto essenziale nell’incertezza del quadro economico odierno”. Le strategie di rotazione settoriale risultano particolarmente efficaci in determinati periodi, come quello di quello di rialzo dei tassi a cui ad esempio si stanno avvicinando gli Stati Uniti, per 4 “imbrigliare gli effetti dei movimenti dei tassi che rappresentano una variabile essenziale dei rendimenti dei titoli”. Esposizione mirata Alla base delle strategie di rotazione settoriale c’è l’idea di adeguare nel corso del tempo l’investimento andando alla ricerca dei settori che tendono a crescere di più in un determinato frangente, evitando invece quelli che presentano minori prospettive. “Il primo passaggio consiste nell’individuare la fase del ciclo economico in cui ci si trova (ripresa, espansione, rallentamento, recessione) – rimarca Lesné - poi si sceglie il tipo di approccio e infine si prende posizione sui settori”. Mentre nelle fasi di espansione economica tutti i settori storicamente tendono a fare bene, in quelle di ripresa specifici settori risultano trarre vantaggio in misura e in momenti diversi: i settori sensibili al movimento dei tassi d’interesse, come i finanziari e i beni al consumo ciclici, tendono a correre di più nelle prime fasi di ripresa con tassi ai minimi; quando invece la ripresa acquista slancio, i settori più ciclici (industriali, hi-tech e materiali di base) godono dell’incremento delle vendite. E’ invece nelle fasi di contrazione che le differenze di performance risultano più marcate con healthcare e beni al consumo non ciclici in prima linea e quelli ciclici tra i più penalizzati. Approccio più attivo per cavalcare le differenti fasi Per implementare tali strategie legate ai cicli economici gli ETF settoriali rappresentano una soluzione efficiente dal punto di vista dei costi, consentendo di guadagnare esposizione sui differenti settori del mercato senza dover gestire il rischio di più operazioni su posizioni diverse. L’investimento su un singolo comparto, pur presentando una maggiore concentrazione del rischio, permette un approccio più attivo nei confronti del mercato dotandosi della possibilità di cavalcare le opportunità che, in un determinato momento, uno specifico settore può dare rispetto a un altro. Per beneficiare di precise strategie di rotazione settoriale a Piazza Affari sono presenti una moltitudine di replicanti settoriali proposti dai maggiori emittenti e che permettono di posizionarsi su determinate aree geografiche (Usa, Europa, Asia) o in generale su indici settoriali globali. Gli ETF settoriali classici permettono di replicare fedelmente l’andamento di indici legati ai principali indici settoriali curati dai principali index provider quali Stoxx, S&P e Msci. Alcuni ETF prevedono dei paletti a livello di diversificazione con nessun singolo titolo che può superare un determinato peso all’intero dell’indice (cap del 19% per gli ETF settoriali di Source) e sono anche presenti ETF legati a indici strategia che vanno a prendere posizione sui settori più sottovalutati. Questi ultimi sono gli Smart Beta proposti da Ossiam che applicano una strategia di rotazione settoriale basata sul rapporto Cyclically Adjusted Price-to-Earnings (CAPE) sviluppato dal premio Nobel Robert Shiller. L’obiettivo è di investire sull’azionario Usa o Europa selezionando i quattro settori più sottovalutati con ogni settore che ha un peso equiponderato. Infine, una via di mezzo tra classici ETF azionari e i settoriali puri è rappresentata dai due replicanti proposti da UBS Global AM che permettono di attuare una rotazione tattica più contenuta delle proprie posizioni scegliendo tra l’ETF sui settori ciclici (consumer discretionary, financial, industrials, IT, materials) e quello sui difensivi (consumer staples, energy, healthcare, telecom, utilities) dell’area euro. FOCUS BANCA IMI Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast L’APPROFONDIMENTO DI BANCA IMI I mercati scommettono sul potenziamento del QE in Europa Gli indici azionari europei restano sostenuti dall’elevata liquidità in circolazione, anche se le nuove tensioni geopolitiche tra Russia e Turchia e i timori sul fronte del terrorismo mantengono alta la volatilità sui listini europei. Sul mercato però permane un maggior ottimismo in vista della riunione della BCE di dicembre, sulle L’elevata liquidità e attese che possa attuare interventi di stimolo l’ottimismo in vista nuovi all’economia ancora più della riunione della espansivi per rispondere Bce stanno sostenendo alle conseguenze della le Borse europee, nuova minaccia terroririmane però sullo stica. L’eventualità di un sfondo i timori di allargamento del patto di rallentamento della stabilità dei governi eucrescita globale ropei per incrementare la spesa per la sicurezza sostiene i titoli del segmento Difesa del comparto Industriale. Tra i principali fattori di rischio si confermano i timori di rallentamento della crescita globale, imputabili in particolar modo alla Cina e alla situazione difficile dei paesi emergenti. In tale contesto l’OCSE ha rivisto al ribasso la crescita del PIL al 2,9% a/a per l’esercizio in corso e rispettivamente al +3,3% e +3,6% per il 2016 e 2017, imputabile soprattutto alla decelerazione dei paesi emergenti. Le borse europee continuano a beneficiare della liquidità accresciuta dal QE, che potrebbe essere ulteriormente potenziato, delle politiche accomodanti delle Banche centrali e del mix favore5 vole di petrolio ed euro debole. A tal proposito, per la riunione della BCE del 3 dicembre si attende o un aumento dello stimolo monetario o un allungamento del QE, nonché dovrebbero essere illustrate le misure da utilizzare in caso di stati di necessità. Secondo le minute BCE permane il rischio-deflazione, anche se non ci sono segnali di un andamento ribassista dei prezzi. Al momento le economie europee non beneficiano pienamente del QE a causa di fattori esogeni, come il rallentamento cinese, le tensioni geopolitiche e l’allarme terrorismo, che stanno annullando parte degli effetti positivi del piano di acquisto asset. Pertanto, potrebbe servire più tempo per raggiungere i target di inflazione fissati al 2% dalla BCE. Relativamente al rallentamento in Cina, nel vertice con i leader di 16 paesi dell’Europa centrale e orientale, il premier cinese Li Keqiang ha affermato di avere buone probabilità di centrare l’obiettivo di crescita economica di circa il 7% nel 2015 e che l’economia possa mantenersi, attraverso alcuni aggiustamenti, su un cammino di crescita ragionevole di medio-lungo termine. In tale contesto, il mercato accoglie come un segnale di fiducia il fatto che la Commissione Regolatoria cinese abbia rimosso il vincolo che obbligava i broker a comprare quotidianamente un importo di azioni maggiore di quelle vendute. In aggiunta a questo intervento, sono state sbloccate le operazioni di collocamento di 28 nuove società, anche se poi risente della richiesta di interrompere gli strumenti non regolamentati che poggiano un una leva estremamente aggressiva. Segnali di rallentamento a livello internazionale giun- gono anche dal Giappone, che mostra fragilità della crescita economica. La flessione registrata dal PIL nel 3° trimestre (-0,2%) ha ufficializzato l’entrata in recessione tecnica. In tale contesto, prosegue la forza relativa del Nikkei, sostenuto dalla politica estremamente espansiva adottata dalla Banca Centrale; a tal proposito, il Governo giapponese ha anticipato che verranno annunciate nuove misure di stimolo alla crescita. Segnali positivi arrivano comunque dalla componente consumi che nel periodo in questione registrano un incremento dello 0,5% dopo il calo del trimestre precedente. Inoltre, alcuni dati incoraggianti sul lato della produzione industriale e la stagionalità della componente scorte portano a stimare una ripresa seppur modesta del PIL nel corso del 4° trimestre. Relativamente alla Grecia si segnala il prosieguo delle riforme da parte del Governo, tra cui quelle del settore Finanziario e del processo di ricapitalizzazione delle banche in corso. A tal proposito, il 23 novembre l’ESM ha autorizzato l’esborso di 2 mld di euro di aiuti, dato il completamento del primo pacchetto di riforme chiave. I soldi verranno utilizzati per ridurre il debito, pagare gli arretrati e co-finanziare progetti insieme ai fondi strutturali europei. L’ESM ha inoltre fornito parere positivo all’ulteriore stanziamento di 10 mld di euro per la ricapitalizzazione delle principali banche del Paese. Ad ogni modo, il debito resta comunque insostenibile e si conferma un rischio per i mercati. Nel frattempo la crisi politica in Portogallo si risolve con un pre-incarico al leader dei socialisti, Costa, che ha recentemente siglato un patto di legislatura con due partiti di estre- FOCUS BANCA IMI ma sinistra, garantendo una coalizione di maggioranza parlamentare. La coalizione dovrà realizzare privatizzazioni, una serie di misure che portano all’aumento della spesa pubblica e rifiutare ulteriori misure di austerità. Nonostante i decisi progressi sul deficit (sceso sotto il 3%) e debito, (in calo in percentuale rispetto al PIL) l’anno prossimo il Governo dovrà far fronte a ingenti rifinanziamenti (20 mld di euro), dovuti soprattutto al rimborso anticipato dei debiti verso il FMI. Pertanto, il nuovo governo non potrà alienarsi la fiducia 6 Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast degli investitori. L’Euro Stoxx mantiene prospettive di crescita degli utili per il prossimo biennio intorno alla doppia cifra anche se, rispetto alla precedente rilevazione, il consenso rivede le stime 2016 al ribasso, a fronte di P/E poco superiore alla media storica 2008-14. In termini di dividendo, l’indice l’Euro Stoxx mantiene un rendimento medio interessante, stimato dal consenso per il 2016 intorno al 3,3%. Sul fronte macro, l’ultimo dato relativo alla produzione industriale di settembre delude le L’APPROFONDIMENTO DI BANCA IMI attese, conseguendo il secondo calo mensile consecutivo. In termini di PIL le stime preliminari dipingono uno scenario leggermente inferiore alle attese per il 3° trimestre con l’indice sintetico a +0,3%t/t da +0,4%. Atteso in accelerazione il 4° trimestre sulla scia della domanda interna, con la ripresa degli investimenti. Si confermano le stime di crescita del PIL per l’intero anno a +1,5% e 1,6% per il 2016. A livello settoriale si conferma il giudizio Moderatamente Positivo sul comparto Costruzioni/Cementieri, che mantiene prospettive di crescita elevate supportato dalle attese di una ripresa del mercato delle costruzioni e dalla ciclicità del settore, grazie alle politiche espansive della BCE. Moderata Positività sul comparto Industriale, che dovrebbe beneficiare della forza relativa del segmento legato alla Difesa, settore per il quale si prevede un incremento delle risorse. Le prospettive di crescita degli utili restano elevate. Si reitera Moderata Positività sui Tecnologici, sostenuti dalle operazioni di M&A e da attese di crescita degli utili rilevanti, anche se i multipli risultano a premio rispetto al benchmark europeo. Si conferma Neutralità per il comparto Beni personali e per la casa (Lusso), in preda alla volatilità sulla scia degli attentati che potrebbero limitare il turismo. I multipli del comparto restano a premio e le stime di crescita degli utili, pur rimanendo in forte crescita, secondo il consenso si ridimensioneranno nel prossimo esercizio, non potendo più contare su un ulteriore importante svalutazione dell’euro. Relativamente agli indici si conferma Moderata Positività sul DAX che torna a mostrare forza relativa sostenuto dai ciclici, compreso il settore Auto, dopo le pressioni di agosto e settembre dovute ai fattori esogeni come il rallentamento della Cina e lo scandalo di FOCUS BANCA IMI Volkswagen. Il gruppo ha dichiarato che i costi per le modifiche dei veicoli interessati nel dieselgate saranno inferiori al previsto, grazie a un sistema più semplice e conveniente per riparametrare le autovetture coinvolte. Si reitera la view Moderatamente positiva per l’indice IBEX che può contare, secondo il consenso, su una crescita degli utili per il prossimo biennio a doppia cifra, a fronte di PE leggermente superiori alla media storica 2008-14. L’economia fornisce segnali confortanti, anche se l’indice perde forza risentendo della debolezza dei bancari, dopo i dati EBA relativi alla media delle sofferenze delle banche spagnole, pari al 7,1%, e delle utility in scia al fallimento di A-Bengoa. Nonostante la volatilità particolarmente elevata, si conferma la view Moderatamente Positiva sul FTSE Mib, sostenuto dalla liquidità in circolazione e dal momento congiunturale favorevole dovuto all’accentuarsi della debolezza dell’euro e del petrolio; il primo fattore favorisce il recupero di competitività e il secondo riduce sensibilmente il costo dell’energia considerando la forte dipendenza dall’estero. I dati macro nel 3° trimestre rilevano una debole crescita dell’Italia pari allo 0,2% t/t, debole anche il dato di novembre relativo alla produzione industriale di settembre che registra un lieve aumento dello 0,2% m/m; le nostre stime per l’intero anno vertono per una crescita del PIL allo 0,8% e all’1,2% per il 2016. Il FTSE Mib perde forza relativa nell’ultimo mese sulla scia della debolezza delle banche domestiche. Secondo Fitch il piano di risoluzione approvato dalla Commissione UE, e attuato dal Governo italiano in accordo con Banca d’Italia, per salvare quattro banche locali italiane inciderà sulla redditività del settore bancario nel 4° trimestre. Gli indici statunitensi beneficiano della robusta crescita economica e dell’attesa che il rialzo dei tassi possa 7 Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast L’APPROFONDIMENTO DI BANCA IMI simo biennio; i multipli di utile restano a premio anche avvenire in modo graduale con il punto di arrivo che sulla media storica 2008-14. In merito alle trimestrali, risulta più basso di quanto stimato in precedenza. Dalle nel 74,5% dei casi i risultati hanno superato le atteminute della Fed è emerso, infatti, un maggior ottimise: complessivamente gli utili sono risultati in calo del smo circa la crescita economica, sostenuta da consumi 3,4%, anche se escludendo l’Energia la crescita è stata e investimenti, anche se la forza del dollaro continua del 3,1%. La flessione del comparto Energia è stata a penalizzare le esportazioni. Riviste al ribasso le stiinfatti del 56,9% in linea con le attese. In calo anche i me di crescita del PIL per l’anno in corso al 2,4% e risultati dei Finanziari del 6,5%. per il 2016 al 2,7%, dopo il terzo trimestre cresciuto solo del 2,1% t/t. Le attese di un sentiero di rialzo dei tassi inferiore alle precedenti stime Crescita degli utili sui settori europei potrebbero sosteP/E (X) VAR.EPS % nere le quotazioni, SETTORE VALORE 2014 2015E 2016E 2017E 2014 2015E 2016E 2017E anche se ulteriori Euro Stoxx 359,57 14,47 16,06 14,82 13,28 18,99 17,20 8,34 11,57 apprezzamenti del Auto 536,81 10,69 10,90 8,43 27,46 16,72 16,34 11,07 9,3 7 dollaro continueBanche 136,69 13,86 11,28 10,43 9,10 78,15 80,43 8,09 14,62 ranno a penalizzare Risorse di base 164,07 15,42 22,60 15,71 11,79 169,52 0,23 43,91 33,24 la competitività dei Chimici 1.034,39 15,83 18,02 16,51 14,98 11,17 9,74 9,15 10,19 gruppi aumentanCostruzioni e Materiali 385,37 16,88 20,00 16,84 14,76 14,39 6,73 18,77 14,11 done la volatilità; Servizi finanziari 370,03 16,04 16,21 14,64 13,94 3,78 51,40 10,68 5,04 pertanto, si conAlimentari 629,81 18,26 23,69 22,49 20,72 5,19 2,52 5,36 8,51 ferma il giudizio Farmaceutici 845,74 16,25 19,59 18,32 17,47 5,45 10,38 6,90 4,88 Neutrale. RelativaBeni e servizi Industriali 652,23 16,34 19,62 16,95 14,85 22,30 3,02 15,79 14,14 mente all’S&P500 Assicurazioni 262,81 9,91 10,80 10,96 10,66 10,81 14,39 -1,46 2,88 i P/E restano a Media 239,37 19,49 21,54 19,44 17,65 2,51 18,94 10,82 10,82 premio rispetto ai Petrolio & Gas 296,54 11,02 13,91 14,33 11,53 7,52 -27,53 -2,90 24,23 benchmark europei, 19,46 23,92 21,95 20,11 13,31 19,21 8,96 9,16 giustificati da un ri- Beni personali e per la casa 665,45 Real Estate 229,27 16,44 21,92 20,50 19,38 4,17 17,74 6,92 5,79 torno della crescita Retail 475,56 17,14 22,23 19,67 17,89 14,75 1,12 13,04 9,94 degli utili a doppia Tecnologici 396,61 19,65 21,36 18,78 16,44 67,94 17,41 13,73 14,28 cifra e dalla conTelecom 383,19 14,07 20,02 19,23 16,92 -6,75 36,56 4,11 13,62 giuntura più solida. 18,15 17,21 13,95 12,17 High 72,44 23,43 14,57 Turismo e Tempo libero 215,44 L’aumento del PIL Utility 14,09 14,29 14,46 13,54 -10,10 1,84 -1,20 6,77 269,25 è atteso tra il 2,5% Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso; NS= non significativo; High= valore fortemente positivo, che spesso scaturisce da un confronto con e il 3% per il prosun valore precedente molto ridotto; Neg.= dato negativo. Fonte: FactSet OSSERVATORIO ETF La pagina dei numeri di ETF News Europa - Indice EuroStoxx 50 CHIUSURA Eurostoxx50 Ftse Mib Dax30 Ftse100 3489 22575 11294 6375 3 MESI 9,96 5,90 13,65 4,91 Usa - Indice S&P 500 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI -1,92 -3,06 -0,47 -8,59 8,46 15,40 14,24 -4,51 Giappone Cina Russia Brasile 19747 1200 847 45873 Dow Jones S&P 500 Nasdaq Russell 2000 17798 2090 4680 1202 3 MESI 10,35 8,70 12,60 6,21 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI -1,78 -1,48 3,15 -4,12 -0,32 1,31 8,79 3,82 Commodity - Indice CRB Far East - Indice Nikkei CHIUSURA CHIUSURA 3 MESI 10,17 16,90 4,80 -0,78 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI -2,71 -23,62 -11,55 -14,92 13,77 23,22 -11,96 -13,69 CHIUSURA Crb Petrolio Wti Oro Cacao 183 42 1066 365 3 MESI -6,87 -7,51 -5,98 3,16 VARIAZIONE% 6 MESI 12 MESI -18,32 -30,23 -9,85 4,26 -29,46 -39,13 -12,05 -2,20 Nelle tabelle sono riportati solamente gli Etf quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana Spa. I dati sono elaborati su base quindicinale. Il trend indicato nelle ultime due colonne è dato dall’incrocio di due medie mobili. Per quella di breve periodo, l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 5 giorni perfora verso l’alto quella a 20 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 5 giorni perfora verso il basso quella a 20 giorni. Per quello di medio termine l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 20 giorni perfora verso l’alto quella a 50 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 20 giorni perfora verso il basso quella a 50 giorni. 8 I MIGLIORI A 1 MESE Dbx Lev Dax Daily Lyxor Daily Levdax Ucits Etf Etfx Dax 2X Long Fund Amundi Etf Leveraged Msci Us Lyxor Etf Stoxx Automl-Parts I MIGLIORI A 6 MESI Dbx Hsi Short Daily Dbx Msci Em Short Lyxor Ucits Etf Daily Levera Dbx Stx Europe Banks Short Dbx Ftse 100 Short I PEGGIORI A 1 MESE Dbx Short Dax 2X Daily Lyxor Etf Daily Shortdax X2 Etfx Dax 2X Short Fund Lyxor Etf Ftse Athex 20 Rbs Market Access Nyse Arca I PEGGIORI A 6 MESI Rbs Market Access Nyse Arca Lyxor Etf Stoxx Basic Rsrces Dbx Stx Europe Basic Res Lyxor Etf Brazil Ibovespa Ishares Msci Brazil Ucits Et I PIÙ SCAMBIATI / QUANTITÀ Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh Lyxor Etf Ftse Mib Ishares Ftse Mib Ucits Etf D Dbx S&P 500 2X Inverse I PIÙ SCAMBIATI / VALORE Lyxor Etf Ftsemib Daily Lev Lyxor Etf Euro Corp Bond Ishares Core Euro Corp Bond Lyxor Etf Ftse Mib Lyxor Etf Ftsemib Daily 2Xsh PREZZO € VOLUMI PER % 1 MESE PER % 6 MESI TREND BT TREND MT 107,36 99,51 277,28 1088,51 65,36 847 30731 296 95 1865 10,19 10,08 10,00 8,83 8,34 -4,86 -5,24 -5,41 1,51 -7,26 8,37 18,32 262,83 19,09 7,75 2817 7763 2896 862 4619 5,82 7,17 2,72 -1,09 1,04 19,33 19,28 13,26 7,70 7,49 = 5,93 6,20 7,35 0,92 43,70 10271 274795 9599 270785 2589 -10,30 -10,27 -10,26 -9,06 -8,54 -9,13 -8,55 -8,92 -23,00 -31,49 = 43,7 31,39 55,15 10,085 17,25 2589 9829 87 53028 20205 -8,54 -6,99 -6,95 3,33 3,73 -31,49 -30,00 -29,83 -27,60 -26,98 = = 10,43 6,66 22,53 13,57 3,81 2372802 2194766 980625 808191 368200 1,86 -3,13 1,12 -1,09 3,68 -14,37 -8,21 -5,07 -4,64 -1,99 = = 10,43 141,52 127,37 22,53 6,66 31741350 25585460 25194150 23635260 14087420 1,86 0,72 0,57 1,12 -3,13 -14,37 0,26 -0,96 -5,07 -8,21 = = Fonte: Bloomberg - dati aggiornati al 01/12/2015 OSSERVATORIO ETF MESSAGGIO PUBBLICITARIO Il Commento agli ETF a sei mesi (-31,49%) seguito da una serie Replicanti a leva long ancora in evidenza di replicanti settoriali legati alle risorse di sull’onda della buona intonazione dei mercati base. azionari nel mese di novembre. La classifica Tra i prodotti più scambiati per numero di mensile sul mercato italiano degli ETF vede pezzi figurano i prodotti primeggiare i replicanti legati a Piazza Affari. Il a leva 2 long sul Dax di Lyxor UCITS ETF Ftse Francoforte con rialzi di I prodotti a Mib Daily 2X Leverage oltre il 10%, seguiti a breve leva long sul primeggia con una distanza dall’Amundi ETF Dax svettano a media giornaliera di Leveraged Msci Usa, ai novembre, tra i più 2,37 milioni di pezzi. piedi del podio con un Segue il Lyxor UCITS +8,83%. La graduatoria scambiati spuntano Etf Ftse Mib Daily Short a sei mesi si conferma due ETF sui con transazioni medie l’exploit dei prodotti short corporate bond per 2,19 milioni di sulla Cina (DB x-trackers pezzi. Terzo posto per HSI short Daily con il Lyxor UCITS Etf Ftse +19,28%)e short sugli Mib con 980 mila pezzi. Tra i più scambiati emergenti (DB x-trackers MSCI EM short per controvalore primeggia il Lyxor ETF con +19,33%). Ftse Mib Daily Lev con transazioni per Guardando invece ai peggiori dell’ultimo 31,7 milioni di euro. Seconda piazza per il mese su Borsa Italiana, ribassi nell’ordine Lyxor ETF Euro Corporate Bond con 25,6 del 10% riguardano gli Short a leva 2 sul milioni di euro; ultimo gradino del podio per DAX. L’Rbs Market Access Nyse Arca Gold l’iShares Core Euro Corporate Bond con Bugs, che prende posizione sui testimonial transazioni per 25,2 milioni di euro. del settore aurifero, si conferma il peggiore La presente newsletter ETF News ha carattere puramente informativo e non rappresenta né un’offerta né una sollecitazione ad effettuare alcuna operazione di acquisto o vendita di strumenti finanziari. Il Documento è stato preparato da Brown Editore S.p.A (l’editore) in completa autonomia e riflette quindi esclusivamente le opinioni e le valutazioni dell’Editore stesso. Il presente Documento è distribuito per posta elettronica a chi è iscritto ai servizi di newsletter di Finanza.com ed a chi ne ha fatto richiesta, è destinato al pubblico indistinto e non può essere riprodotto o pubblicato, nemmeno in una sua parte, senza la preventiva autorizzazione scritta di Brown Editore S.p.a. 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In particolare l’ETF sull’Euro Stoxx 300 rappresenta l’alternativa significativamente più diversificata del classico ETF sull’Euro Stoxx 50: ben 300 titoli (contro 50) e le prime 10 società pesano il 22% (contro il 37%) a. Da notare che l’ottimizzazione della replica dei due ETF su Euro Stoxx 50 e Euro Stoxx 300 si è dimostrata così efficace da consentire di pagare tutti i costi degli ETF (TER) e di ottenere una sovraperformance rispetto ai loro indici benchmark Total Return Net b. I 3 ETF citati sono a replica fisica. Negoziazione su Borsa Italiana oppure OTC con 45 intermediari (Authorized Participant) tra cui Societe Generale, Banca IMI, Unicredit e Intermonte. Contatti: www.ETF.it | [email protected] | 800 92.93.00 | Consulenti 02 89.63.25.00 | Istituzionali 02 89.63.25.28 | LYXOR <GO> ETFs & INDEXING t ACTIVE INVESTMENT STRATEGIES t INVESTMENT PARTNERS (*) I Lyxor ETF citati sono Fondi o Sicav francesi o lussemburghesi gestiti da Lyxor International Asset Management S.A. (qui per brevità “Lyxor”) i cui prospetti sono stati approvati dalla AMF o dalla CSSF. Per la data di approvazione si rinvia ai Prospetti. a) Fonte: Lyxor, al 30/10/2015. b) Fonte: Bloomberg, al 16/11/2015. L’ETF “Lyxor Euro Stoxx 300 UCITS ETF” ha sovraperformato l’indice “Euro Stoxx 300 Total Return Net Index” di +0,58% a 1 anno e di +1,05% a 2 anni. L’ETF “Lyxor Euro Stoxx 50 UCITS ETF” ha sovraperformato l’indice “Euro Stoxx 50 Total Return Net Index” di +0,50% a 1 anno, di +0,95% a 2 anni, di +1,91% a 3 anni e di +3,12% a 5 anni. Le performance passate non sono indicative delle performance future. Il valore degli ETF citati può aumentare o diminuire nel corso del tempo e l’investitore potrebbe non essere in grado di recuperare l’intero importo originariamente investito. Questo è un messaggio pubblicitario e non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento. Prima dell’investimento negli ETF citati leggere attentamente i Prospetti, i “KIID” ed i Documenti di Quotazione, disponibili sul sito www.ETF.it e presso Société Générale, Listed Products, via Olona 2, 20123 Milano, dove sono illustrati in dettaglio i relativi meccanismi di funzionamento, i fattori di rischio ed i costi.
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