Rapporto finale No. 1877 dell`Ufficio d`inchiesta sugli
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Rapporto finale No. 1877 dell`Ufficio d`inchiesta sugli
Büro für Flugunfalluntersuchungen Bureau d’enquête sur les accidents d’aviation Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici Uffizi d'investigaziun per accidents d'aviatica Aircraft accident investigation bureau Rapporto finale No. 1877 dell’Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici relativo all’infortunio dell’aereo Cessna 182RG, N6412T del 13 luglio 2003 in zona Pianello, S. Antonio / TI Il presente rapporto è stato redatto al solo scopo di favorire la prevenzione degli infortuni aeronautici. La valutazione giuridica delle cause e delle circostanze dell’infortunio non è oggetto dell’inchiesta (Art. 24 della Legge aeronautica). Palazzo federale Nord, CH-3003 Berna Rapporto finale N6412T Ursachen Der Absturz ist die Folge des Verlustes der Kontrolle über das Flugzeug mit anschliessender Kollision mit dem Gelände. Zum Unfall haben beigetragen: - die unzweckmässige Flugtaktik im Gebirgsflug - die geringe Erfahrung des Piloten im Alpenflug - die hohe Abflugmasse - die schwachen Abwinde auf der nördlichen Talseite - die optischen Irritationen des Piloten durch Morgendunst und tiefen Sonnenstand Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici pagina 1/10 Rapporto finale N6412T Rapporto finale Proprietario Sixforty corp., Dover DE 19901-4912 (USA) in 30 Old Runick LN Gerente Sixforty corp., c/o via Francesca 3, 6596 Gordola Tipo d’aeromobile Cessna 182 RG, S/N R182/02014 Nazionalità U.S.A. Immatricolazione N6412T Luogo Pianello, S. Antonio / TI Coordinate: 732 500 / 114 085 Quota: 1870 m/AMS Carta della Svizzera 1:25 000, Foglio 1314 Data e ora 13 luglio 2003, 08:45 LT Generale Riassunto Domenica 13 luglio 2003, il pilota decollò dall’aeroporto cantonale di Locarno-Magadino per un volo VFR in direzione di Bolzano, con tre passeggeri a bordo. 15 minuti dopo il decollo venne ricevuto un segnale d’emergenza ELT. Poco dopo, un testimone oculare avvertì la centrale REGA dell’avvenuto incidente. L’equipaggio dell’elicottero della REGA, decollato alle 0856 dalla base di Locarno, poté solo costatare che l’aereo stava ancora bruciando e che i quattro occupanti erano periti. Inchiesta L’inchiesta iniziò immediatamente e fu condotta in collaborazione con la polizia cantonale ticinese. Sul posto furono fatte tutte le constatazioni del caso e vennero rintracciati diversi testimoni oculari. Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici pagina 2/10 Rapporto finale N6412T 1 Fatti stabiliti 1.1 Antefatti e svolgimento del volo 1.1.1 Antefatti Tra il dicembre 2002 ed il gennaio 2003, il pilota aveva seguito la formazione aeronautica di base negli Stati Uniti, ottenendo a licenza americana il 21 gennaio 2003. Tornato in Svizzera, s’iscrisse ad una scuola per l’ottenimento della convalida nazionale, superando l’esame il 19 aprile 2003. Il giorno dell’incidente, era stato previsto di effettuare un volo Locarno - Trento e ritorno, con scalo all’aeroporto doganale italiano di Bolzano. Il pilota, che aveva pianificato il viaggio già da una settimana, procedette alla preparazione del volo il giorno precedente, presso l’ufficio “C” dell’aeroporto di Locarno. Il 13 luglio, il pilota ed i suoi tre amici giunsero di buon mattino all’aeroporto. All’ufficio “C”, il pilota preparò il piano di volo e compilò i documenti doganali. In seguito si recò all’aereo e chiese alla persona incaricata di fare il pieno completo dei serbatoi della benzina. L’addetto al distributore eseguì l’incarico, aggiungendo 233,72 litri di carburante. Nessuno è in grado di dire con precisione se e quali controlli preliminari furono eseguiti. 1.1.2 Svolgimento del volo L’aereo decollò alle 0835 LT dalla pista 08 sinistra dell’aeroporto di Locarno. Alle 0840, il pilota annunciò di trovarsi a Bellinzona a 3000 ft di quota, in salita. L’aero proseguì il volo ed un testimone lo vide passare, ad una quota stimata tra i 1100 ed i 1150 m/AMSL (3600 – 3770 ft), davanti alla propria abitazione che si trova a Melirolo a 1000 m/AMSL. Verso le ore 0845, altri testimoni osservarono l’aereo transitare sulla Costa del Credé ad una quota stimata sui 1800 m/AMSL. Poco dopo furono udite due esplosioni consecutive e fu lanciato l’allarme. Il Passo del San Jorio si trova a ca. 1,3 km dall’ultimo punto d’avvistamento, a 2012 m/AMSL (6600 ft) di quota. 1.2 1.3 Danni alle persone Equipaggio Passeggeri Terzi Feriti mortalmente 1 3 --- Feriti gravemente --- --- --- Incolumi o feriti leggermente --- --- Danni all’aeromobile Distrutto 1.4 Danni a terzi Leggero inquinamento del suolo. Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici pagina 3/10 Rapporto finale 1.5 Persone coinvolte 1.5.1 Pilota 1.5.1.1 N6412T Persona Cittadino Svizzero, anno di nascita 1970 Licenza PPL(A) CH / JAR, rilasciata dall’UFAC Qualificazioni radiotelefonia RTI (VFR) volo notturno NIT (A) Abilitazioni Monomotori a pistoni SE Piston Ultimo controllo medico 18.10.2002 - risultato: Abile Esperienza di volo Esperienza Totale 116:44 Durante gli ultimi 90 giorni 9:03 11:17 Durante gli ultimi 90 giorni 2:29 Con il tipo accidentato 1.5.2 Passeggeri Cittadino Svizzero, anno di nascita 1967 Cittadino Svizzero, anno di nascita 1971 Cittadino Svizzero, anno di nascita 1974 1.6 Aeromobile Tipo Cessna R182RG Caratteristiche Monomotore Anno di costruzione e S/N 1985 – S/N R18202014 Motore Lycoming O-540-J3C5D - S/N L-23870-40A Elica MacCauley B3D32C407-B – S/N 831277 Genere d’impiego Standard, Normale Ore di volo 1'460 ore Massa e centro di gravità Peso massimo al decollo 3'100 lb Peso stimato al decollo 3’100-3200 lb Centro di gravità nei limiti prescritti U.S.A., emesso il 22 maggio 2002 Certificato d’immatricolazione Manutenzione Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici Ultimo controllo annuale 100 ore, effettuato il 13.06.2003 a 1455:56 ore pagina 4/10 Rapporto finale N6412T 1.7 Situazione meteorologica 1.7.1 Situazione meteorologica generale Il tempo nella Regione Alpina é determinato da un’alta pressione con centro sul Mare del Nord. La massa d’aria è asciutta e stabile. Esiste una tendenza minima alla formazione di cumuli. 1.7.2 1.7.3 Situazione meteorologica locale al momento dell’incidente Tempo/Nuvole 1-3/8 Cumuli, base a ca. 6'500 ft/AMSL Visibilità Oltre i 30 km Vento 4 nodi da nord a nord-est, punte fino a 8 nodi Temperatura/Punto di rugiada +18 °C / +10 °C Pressione atmosferica QNH LSZA 1015 hPa Pericoli Leggera turbolenza possibile Posizione del sole Azimut: 74° Altezza: 15° Situazione meteorologica secondo i testimoni Bel tempo. Al momento dell’incidente foschia a est. 1.8 Installazioni di radionavigabilità al suolo Non coinvolte. 1.9 Comunicazioni radiotelefoniche La Torre dell’aeroporto di Locarno-Magadino non era attiva e il pilota ha eseguito i normali riporti standard. Alle 0829LT, il pilota chiama Locarno traffic e annuncia: “Locarno traffic, parking in front of Hangar 1, VFR to Bolzano, Information A, taxi to 08 concrete”. L’ultimo annuncio, cinque minuti dopo il decollo, è stato: “N12T, Bellinzona, 3000 ft climbing”. 1.10 Impianti aeroportuali Non coinvolti. 1.11 Registratore di parametri Non installato. Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici pagina 5/10 Rapporto finale 1.12 Constatazioni sul luogo dell’incidente 1.12.1 Luogo dell’incidente N6412T La valle Morobbia, inizia ad Est di Giubiasco. Il fondo della valle sale dai 250 ai 650 m nei primi 5 km e dai 650 ai 1500 nei 5 km seguenti. Gli ultimi 1500 m di valle sono caratterizzati da una ripida parete con un dislivello di oltre 500 m (Allegati 1+2). Salendo in direzione est, la valle può dare, a chi non la conosce, la falsa impressione di offrire due sbocchi laterali sulla destra e sulla sinistra (Allegato 3). 1.12.2 Relitto Il relitto si trovava ai piedi dell’ultima parete rocciosa, leggermente a sud della valle, con la prua girata in direzione ovest. In seguito all’incendio, l’aereo è bruciato quasi completamente lasciando riconoscibili solamente la parte finale della fusoliera, con i timoni di direzione e profondità, ed i resti del motore e dell’elica. Dalle deformazioni dei resti, si può dedurre che l’aereo sia sceso con una traiettoria molto verticale ed abbia toccato il suolo con un assetto quasi orizzontale, inclinato leggermente a destra ed in avanti. 1.13 Reperti medici I corpi delle vittime sono stati trasportati all’Ospedale Regionale di Coira e sottoposti ad autopsia. L’identificazione delle salme ha richiesto l’analisi del DNA, eseguita dall’Istituto di Medicina legale dell’Ospedale di San Gallo. Per tutte le vittime, il decesso è dovuto unicamente alle ferite riportate nel corso dell’incidente. L’esame tossicologico ha permesso di stabilire che il pilota non era sotto l’influsso di droghe od alcol. 1.14 Incendio In seguito all’impatto con il suolo, i serbatoi si sono rotti e sono esplosi, dando origine ad un incendio che ha distrutto l’aereo. Il rapido intervento dei pompieri ha impedito il propagarsi dello stesso alla vegetazione. 1.15 Possibilità di sopravvivenza Nessuna. Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici pagina 6/10 Rapporto finale 1.16 N6412T Ricerche particolari I resti dell’aereo sono stati portati in un’officina specializzata per un’ispezione approfondita. Dalla deformazione dell’elica e delle parti meccaniche ancora riconoscibili si può dedurre che, al momento dell’impatto con il suolo, il motore erogava molta potenza. Il tipo di rottura dell’attacco della parte sinistra del timone di profondità lascia supporre che, al momento della collisione con il suolo, il timone si trovava in posizione cabrata. L’ultimo controllo annuale aveva avuto luogo il 13 giugno 2003 ed era stato annotato negli atti e nei rapporti di lavoro come “100 hrs/annual inspection nach FAR 43 Appendix D”, il che corrisponde alle prescrizioni FAA per aerei civili ad uso non commerciale. Nel corso dell’ispezione eseguita il 21 giugno 2001 a 1349:00 ore, il meccanico incaricato apportò la seguente annotazione: “The following items are due for overhaul or inspection: propeller, propeller governor, wheel bearings lubrification, power pack brushes wear, elevator trim tab lubrification, engine controls replacement, starter brushes check, fuel tanks interior check, Lycoming SB 388B valves inspection, vacuum air system filter replacement: NOT PERFORMED AS PER OWNER REQUEST.” Non si é trovata traccia di un’esecuzione a posteriori. Sul luogo dell’incidente, è stato rintracciato il “Memory Stick” di una macchina fotografica digitale. Malgrado fosse danneggiato dall’incendio, è stato possibile stampare le foto registrate. Alcune di esse mostrano delle riprese della zona di Giubiasco circa sei minuti dopo il decollo. Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici pagina 7/10 Rapporto finale 2 Valutazione 2.1 Dal punto di vista tecnico N6412T Secondo i testimoni, il motore girava regolarmente e l’aereo volava in linea retta e con un assetto normale. L’alto grado di distruzione del relitto non ha permesso di risalire ad eventuali rotture o difetti anteriori all’impatto. 2.2 Dal punto di vista operativo Il peso a vuoto dell’aereo, compreso l’olio e 4 US Gals di benzina non utilizzabile, era di 1962 lb. Aggiungendo gli 88 US Gals per fare il pieno dei serbatoi, il peso del pilota e dei tre passeggeri ed il bagaglio, si giunge ad un peso totale stimato tra le 3'100 e le 3'200 lb. Essendo il peso massimo ammesso al decollo di 3'100 lb, possiamo dedurre che il peso era uguale o superiore a quello autorizzato. Il passo del San Jorio é situato a 2012 m/AMSL, ad una distanza di ca. 11 km da Giubiasco. Per il sorvolo di un passo, si raccomanda di raggiungere una quota di almeno 300 m (1000 ft) superiore, nel caso specifico 2312 m/AMSL (Allegato 2). Inoltre, con la presenza di vento da nord-est, sul lato nord e al centro della valle era probabile il formarsi di discendenze. Con queste premesse, sarebbe stato necessario affrontare la valle ad una quota minima iniziale di 1500 m/AMSL, seguendo una traiettoria lungo il lato sud. Con una temperatura esterna di 18° e con l’aereo vicino od oltre il proprio peso massimo, seguendo la traiettoria scelta dal pilota, il sorvolo del passo del San Jorio sarebbe stato possibile solo volando a piena potenza (2400 RPM, Full Throttle, Mixture full rich, Cowl flaps open) e con il massimo rateo di salita durante l’intero tragitto (Allegato 2). La leggera foschia mattutina, combinata con la posizione del sole esattamente di fronte, ha sicuramente impedito fino all’ultimo istante al pilota di rendersi conto della situazione di pericolo. La valle aumenta la propria inclinazione gradualmente, dando origine un tipico effetto di variazione della posizione dell’orizzonte. Quest’effetto porta sovente il pilota a modificare inconsciamente l’assetto di volo (cabrata progressiva), con conseguente diminuzione della velocità. Con il tipo d’aereo utilizzato, a pieno carico e con gli ipersostentatori rientrati, durante un’ipotetica virata di rientro, la velocità minima aumenta del 7% con un’inclinazione di 30°, del 20% a 45° e del 41% a 60°. Nel caso la velocità sia già stata ridotta nel corso della salita, durante la virata essa può scendere rapidamente al disotto di quella di stallo. Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici pagina 8/10 Rapporto finale N6412T 3 Conclusioni 3.1 Accertamenti • Il pilota era in possesso di una licenza di pilota. • L’istruzione di base era stata effettuata negli Stati Uniti, fino al conseguimento della licenza americana. In Svizzera era stata impartita la necessaria istruzione ed erano stati superati gli esami per l’ottenimento della licenza CH. Il programma per la convalida di una licenza straniera non contempla l’istruzione specifica al volo alpino. La scuola aveva comunque fatto eseguire al candidato un volo alpino sulla tratta “Gottardo-FurkaGrimsel-Nufenen” con atterraggio intermedio ad Ambri. • L’aereo era ammesso alla circolazione aerea. L’ultimo controllo annuale delle 100 ore era stato eseguito il 13 giugno 2003. • A bordo avevano preso posto il pilota e tre passeggeri. • Prima del decollo era stato eseguito il pieno di carburante. • Nell’aereo, oltre ai resti della borsa del pilota, sono stati rintracciati anche quelli di diverso materiale (4 Life Jackets, 2 Classatori Bottlang, utensili, ecc.) per un peso totale stimato in una cinquantina di libbre. • Il peso massimo ammesso al decollo era di 3100 lb. • Il peso al decollo stimato si aggirava tra le 3100 e le 3200 lb. • Prima del decollo, il pilota ha contattato “Locarno traffic”, annunciando “Information A”. Le informazioni trasmesse dall’ATIS indicano, tra l’altro, il QNH LSZL per permettere la taratura dell’altimetro. • All’ora dell’incidente, la temperatura esterna era di 18° C. • Vi era una leggera foschia mattutina. • La direzione di volo era ca. 90 Gradi ed il sole si trovava a 74° con 15° d’altezza. • Il vento proveniva da nord nord-est con forza variabile da 4 a 8 nodi. • Al momento dell’incidente il motore funzionava ed erogava potenza. Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici pagina 9/10 Rapporto finale 3.2 N6412T Causa Nel tentativo di eseguire una virata di ritorno, in una valle stretta e ad altezza insufficiente, il pilota ha perso il controllo dell’aereo ed è precipitato al suolo. Ad esso hanno probabilmente contribuito: - L’errata tattica di volo in montagna. - La scarsa esperienza del pilota nel volo alpino. - L’inadeguata preparazione del volo. - Il peso eccessivo al decollo. - Le probabili discendenze dovute ai venti mattutini da nord nord-est. - La foschia mattutina e la posizione del sole. Berna, 14 dicembre 2005 Ufficio d’Inchiesta sugli Infortuni aeronautici Il presente rapporto è stato redatto al solo scopo di favorire la prevenzione degli infortuni aeronautici. La valutazione giuridica delle cause e delle circostanze dell’infortunio non è oggetto dell’inchiesta (Art. 24 della Legge aeronautica). Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici pagina 10/10 Rapporto finale Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici N6412T pagina 1/1 Rapporto finale Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici N6412T pagina 1/1 Rapporto finale Ufficio d’inchiesta sugli infortuni aeronautici N6412T pagina 1/1
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