“ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO” Osservatorio
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ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO 1 “ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO” Osservatorio Permanente sulle Economie del Sud del Mediterraneo Novembre ALGERIA 17 novembre: Il Ministro algerino Abdelkader Messahel ha annunciato che l'Algeria ospiterà l'anno prossimo due conferenze sulla lotta al terrorismo e al radicalismo. La prima conferenza si terrà nel primo trimestre del 2016 e si concentrerà sull'utilizzo dei valori e principi democratici per sradicare il radicalismo religioso e ideologico. La seconda sarà invece focalizzata sull'uso dei nuovi media da parte dei gruppi terroristici. I predetti incontri, rientrano nell'ambito del Forum per la lotta globale contro il terrorismo e vedranno la partecipazione di leader politici ed esperti in materia di alto livello. EGITTO 1 novembre: Aereo russo precipita ed esplode nel Sinai. Le vittime sono di 224 persone. Si ipotizza che l’aereo sia esploso a causa di una bomba. L’Airbus 321 della compagnia Kogalymavia, decollato da Sharm – el Sheikh aveva a bordo 217 passeggeri, dei quali 27 bambini più 7 membri dell’equipaggio. 4 novembre: Sono stati uccisi 4 poliziotti egiziani in un attentato con autobomba, rivendicato dall'Isis, avvenuto davanti ad un club della polizia a El Arish, nel nord del Sinai. I feriti sono 9, tra cui 5 civili. 6 novembre: L'incubo bomba fa scattare l'allarme nei cieli del Sinai. Londra ha deciso di sospendere i voli del Regno Unito da e per Sharm el Sheikh, bloccando almeno 20mila turisti sul Mar Rosso. Per l'Egitto il sospetto che si sia trattato di un attacco dell'Isis è un altro brutto colpo al proprio turismo, che aveva lentamente ricominciato a crescere dopo i sanguinosi eventi e l'instabilità politica degli ultimi anni. LIBIA 3 novembre: Una milizia armata ha rapito il ministro della Pianificazione del governo di salvezza nazionale libico di Tripoli, Ahmed al Qadar. Nella notte ci sono stati violenti scontri a fuoco a Tripoli per il rapimento del ministro. ULTIME DAL SUD DEL MEDITERRANEO 2 11 novembre: E' di almeno 13 militari morti il bilancio di una serie di attacchi terroristici nell'est della Libia, nei pressi di Bengasi. I soldati sono stati uccisi da mine piazzate dalle organizzazioni terroristiche. 14 novembre: Il leader dell'Isis in Libia sarebbe rimasto ucciso in un raid aereo delle forze americane. Il raid aereo dei caccia Usa per colpire Abu Nabil al-Anbari, cittadino iracheno che, secondo l'intelligence americana, è l'uomo a suo tempo inviato in Libia dal leader dell'Isis Abu akr al-Baghdadi per organizzare i militanti dello stato islamico nel Paese nordafricano. TUNISIA 13 novembre: Unità antiterrorismo tunisine di Tetouane, nel sud della Tunisia, hanno fermato, nel corso della settimana, 17 estremisti islamici in procinto di recarsi nei territori di combattimento della vicina Libia. I fermati, tra i quali due donne, precisa il ministero, avevano intenzione di unirsi allo Stato islamico a Sirte. Il gruppo è stato scoperto grazie alle indagini nate dal tentativo di introduzione in Tunisia di due auto cariche di armi lo scorso mese di settembre, sventato dalle autorità tunisine di frontiera al confine con la Libia. 17 novembre: Le forze di sicurezza hanno smantellato una cellula terroristica di 17 jihadisti in atto di pianificare una serie di devastanti attacchi nel paese. Il responsabile per la sicurezza del Ministero dell'Interno, Rafik Chelly, ha spiegato ai media che il gruppo stava preparando attacchi contro una serie di sedi istituzionali, infrastrutture, hotel, stazioni di polizia, politici e sportivi, con l'obiettivo di seminare il caos nel Paese. 25 novembre: Il Presidente Béji Caïd Essebsi ha proclamato la misura straordinaria di sicurezza dopo l’attentato contro un pullman di guardie presidenziali, in cui sono morte 12 persone. Nella capitale tunisina e nella sua periferia è stato imposto il coprifuoco. Fonti: Ansa; Ansamed; Il Sole24Ore; BBC World; Reuters; AlJazeera English, News Mercati
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