Nanni Balestrini la Tempesta Perfetta CS
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Nanni Balestrini la Tempesta Perfetta CS
GalleriaMichelaRizzo Giudecca 800Q PRESENTA NANNI BALESTRINI LA TEMPESTA PERFETTA inaugurazione venerdì 18 settembre ore 18.30 con la collaborazione della Collezione Luigi Bonotto e un videointervento critico di Achille Bonito Oliva 18 settembre - 7 novembre 2015 Il progetto espositivo “La Tempesta Perfetta” di Nanni Balestrini sviluppa il tema della crisi economica e sociale contemporanea in un gioco di rimandi e citazioni visive e poetiche che mescolano “La Tempesta” del Giorgione a quella di Shakespeare. Una serie di lavori di grande impatto visivo e forte contenuto sociale e politico in un raffinato allestimento appositamente sviluppato per la mostra veneziana. Tra le varie possibili interpretazioni della “Tempesta” del Giorgione, Balestrini predilige per questo ciclo di lavori quella che vi vede rappresentata la Cacciata dal Paradiso, conseguenza del peccato originale. Un tema assai bizzarro per Balestrini ! Certamente è così se lo si considera come un esercizio di esegesi biblica. Ma evidentemente non è in quella direzione che si deve indagare. Il paradiso perduto non è un tema esclusivo dei credenti. Al contrario, è una condizione universalmente condivisa dall’essere umano. La psicoanalisi ce lo ha spiegato in più modi. Una condizione che si acuisce nei momenti di crisi, sia essa strettamente personale, intima, oppure sociale, collettiva. Quindi la scelta di Balestrini di utilizzare la Tempesta del Giorgione in questo ciclo di lavori ha a che vedere con la perdita. In effetti, a ben vedere, al fondo dell’enigmaticità dell’opera di Giorgione si situa una sorta di perdita. Essa si presenta senza riferimenti per una sua comprensione generando una perdita di senso compiuto, una perdita di una chiara ed univoca interpretazione. Una perdita di comprensione che ne esalta il suo fascino. Una perdita radicale, che segna la dissoluzione di un mondo. Non è un caso che una tale opera compaia all’inizio del Cinquecento in ambiente veneziano. La Tempesta, e forse sta qui la potenza del suo secolare fascino, annuncia lo scombussolamento dell’organizzazione economica ed amministrativa della Repubblica di Venezia che, per la prima volta, deve riconsiderare la campagna e il suo paesaggio. La Tempesta testimonia quindi di un periodo di crisi. Costruiti scomponendo i particolari del dipinto del Giorgione, e ricomponendoli in modo casuale con il commento dei brani shakespeariani, i lavori del progetto “La Tempesta perfetta” evidenziano quindi una delle inquietudini che attraversano l’attualità: la dissoluzione del mondo così come siamo soliti comprenderlo. L’incapacità dell’uomo contemporaneo di dare un senso compiuto alle “pulsioni oscure” che popolano questo momento di crisi, e che gli si presentano come frasi spezzate, brandelli di parole non-organizzate, trovano nell’allestimento volutamente barocco un tentativo di interpretazione e rappresentazione plastica. L’impegno sociale e politico di Balestrini sviluppano in questo progetto un ragionamento fine ed accurato sul cambio di paradigma che l’attuale crisi del mondo capitalista occidentale sembra annunciare. Il progetto “La Tempesta perfetta” nasce dall’incontro di Nanni Balestrini con Luigi Bonotto. Il suo invito a creare delle opere che intrecciassero dei tessuti, prodotti dalla sua azienda, ed alcuni ingrandimenti fotografici di opere rinascimentali, realizzati dallo Studio Bozzetto, ha creato la possibilità di realizzazione dell’intero ciclo. GIUDECCA 800Q MARTEDì - SABATO 11–18 e su appuntamento Isola della Giudecca – Fermata vaporetto Palanca +39 0418391711 / +393355443326 [email protected] www.galleriamichelarizzo.net
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