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Carbonia . Anno XVI n° 324 del 25 Ottobre 2005 . Euro 1,03 . e-mail: [email protected] www.gazzettadelsulcis.it Via Nazionale, zona PIP • Carbonia Tel. 0781.64324 - 674922 ALTA TENSIONE La rabbia dei lavoratori è esplosa. Và precisato subito che finora questa forma di rabbia si è manifestata in termini abbastanza democratici e civili, coinvolgendo nelle singole vertenze le varie istituzioni locali, le quali non hanno nascosto la paura che il disagio possa salire e determinare reazioni incontrollate e incontrollabili. Ditte d’appalto di Portovesme alle prese con l’indecisione delle commesse e la mancanza di ammortizzatori sociali per i propri dipendenti, cantieri forestali del Fluminese, società fantasma della ZIR di Iglesias, l’irrisolto problema delle tariffe energetiche destinate alle multinazionali energivore, progetto carbone che ancora al palo, pescatori decisi a tutto, fanno del Sulcis Iglesiente una polveriera di malcontento dove, però, la situazione dell’ordine pubblico potrebbe sfuggire di mano a Sindaci e Sindacati. Questo quadro è stato presentato dal sindacalista Rino Barca al Direttore della centrale Sulcis e al Comandante della stazione dei Carabinieri di Portoscuso. Un gruppo di lavoratori delle imprese d’appalto che hanno costruito il nuovo gruppo Enel di Portovesme, eludendo la sorveglianza e sfidando i pericoli, ha occupato gli impianti in segno di protesta, mentre fuori dei cancelli della centrale centinaia di lavoratori presidiavano gli ingressi. Fino a quando questa situazione potrà andare avanti in termini civili? L’alta tensione, pare si sia creata dentro e fuori della centrale. Solo che quella prodotta all’interno della centrale viene convogliata nell’elettrodotto, mentre quella esterna delle maestranze senza stipendio da tempo non è imbrigliabile. (m.c.) PAG. 4 IGLESIAS IN DIFESA DEL “CROBU” Iglesias - P.O. “Crobu” PAG. 18 2 Regione Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 IL PRESIDENTE REGIONE RENATO SORU REGIONE AL CONVEGNO SULL’ENERGIA LA NOVITA’ DI “PROGETTO SARDEGNA” ne. Per cui ai circa 120-130 milioni di “La Regione non è assente sui temi euro, già destinati ai progetti di metadell’energia, della chimica e delle inNEL PERCORSO POLITICO ISOLANO dustrie operanti nell’Isola. Possiamo nizzazione nei Comuni della Sardegna essere incapaci, possiamo sbagliare, abbiamo aggiunto ulteriori 90 milioni PARLA STEFANO PINNA CAPOGRUPPO possiamo fare qualsiasi cosa, ma non di euro e continueremo a farlo perché la Marco Massa che siamo assenti su questi temi. Il Presidente della Regione con questa Giunta è presente a tempo pieno, ormai sette giorni la settimana, su questi temi e sui temi delle difficoltà della società e dell’economia sarda”. Lo ha detto il Presidente della Regione Sardegna Renato Soru intervenuto a Cagliari al convegno promosso dal Sindacato unitario su “Energia, chimica e Industrie”. “Forse, ha aggiunto Renato Soru, qualcosa si può dire su questo convegno, su questo incontro che parla di energia e chimica; ma parla anche di industria, di politica industriale e dei modi migliori per collaborare fra Regione, Amministrazione regionale e sindacato. Intanto le leggi. Alcuni punti fermi ci sono rispetto a un anno fa. Innanzitutto non abbiamo nessun merito, il merito è di chi ci ha preceduto, e anche delle vostre organizzazioni, di aver ribattuto sulla necessità che la Sardegna sia un punto della rete nazionale elettrica e quindi un progetto di tanti anni fa, un progetto poi puntualizzato nell’Intesa istituzionale firmata nel 1999. E’ un progetto che è andato avanti con qualche difficoltà. Ma ormai è stato presentato e tutti abbiamo certezza, ci è stata ribadita anche dal Ministro Scaiola, circa la data, entro il 2008 i primi 500 megawatt saranno in esercizio e l’anno successivo sarà in esercizio per intero. Questo cavo da 1000 megawatt che farà sì che la Sardegna non sia più un punto isolato della rete nazionale, ma sia un punto a pieno titolo, con la possibilità quindi di avere un cavo capace di introdurre ed esportare l’energia elettrica. Sul gas: anche questo è un progetto di cui si parla da tanto tempo. Se ne è parlato nell’Intesa istituzionale, si è parlato di project financing, si è parlato di diverse cose. Credo che ormai abbiamo una certezza, anzi almeno due. L’ho già detto: innanzitutto è stato terminato il progetto di massima, è stato dato in questi giorni l’incarico all’advisor legale, si sta definendo se si farà un project Renato Soru financing o un corporate financing da parte del Consorzio gas e cioè se questo progetto non sia talmente vantaggioso che lo possa finanziare direttamente il consorzio. Questo vuol dire il corporate financing. Quindi questo progetto ormai è in fase avanzata. Dal nostro punto di vista è una certezza la sua realizzazione, è una certezza anche sui suoi tempi. Così come un’ulteriore garanzia è il fatto che la Snam Rete gas, che ormai non è più un pezzo dell’Eni ma è una società quotata in Borsa, sia interessata non solo a entrare in maniera rilevante nel consorzio gas, ma anche a finanziare per intero l’arrivo del gas in Sardegna. In questo momento la discussione è non se sia utile farlo o non farlo, né di costringere qualcuno a farlo. La discussione è che Sonatrac, la società energetica algerina, la maggior azionista del consorzio gas, ritiene che sia utile, conveniente, farlo di fatto per conto proprio, non essendo certa se sia utile far intervenire già in questa fase Snam Rete gas. Comunque, Snam è interessata pure lei. E’ interessata addirittura, anche in attesa del metanodotto che arriverà dall’Algeria, a fare quel tratto di rete nazionale che collegherebbe la Sardegna alla Toscana e quindi il gas in Sardegna potrebbe comunque arrivare. Siamo talmente convinti della certezza dei tempi del metano che nella delibera della Giunta, in cui è stata fatta una ripartizione dei fondi Cipe, assegnatici nell’ultima riunione del Cipe, circa 300 milioni di euro, il 30% che va messo nelle infrastrutture strategiche, abbiamo deciso di metterlo nella metanizzazio- metanizzazione è un fatto importante e certo nella nostra Regione. Il terzo punto che si è chiarito rispetto a un anno fa, è il progetto integrato miniera - Carbosulcis. Era un progetto finito in un vicolo cieco, direi anche abbandonato. Credo che sia stato affrontato con coraggio e quel progetto fa parte del decreto di competitività dello scorso giugno. Ed è tornato a essere un progetto vivo e io direi certamente realizzabile e che verrà certamente realizzato. Mantengo un margine di timore come tutti quanti, però sono fiducioso di questo progetto per diversi motivi. Innanzitutto anche per i motivi legati al mercato internazionale e per il fatto che anche il Governo italiano ormai considera il carbone nazionale una risorsa strategica che non può essere abbandonata. Ci è stato confermato dal Ministro Scaiola. Così come è importante comprendere che questo progetto può essere realizzato sulla sua mera fattibilità economica, per il suo indiscusso vantaggio economico. Dove siamo ora? Due mesi fa è uscito il bando per la manifestazione d’interesse, e manifestazioni d’interesse fortunatamente ce ne sono state, almeno di tre tipi e tutte altrettanto importanti di assoluto standing internazionale. Entro il mese di ottobre, avendo dato mandato allo studio legale che ci aiuta in questo percorso, uscirà il bando definitivo, il bando di pre-qualifica, il bando per l’assegnazione della concessione. E’ una concessione un po’ diversa rispetto al ’94 che non prevede un’unica tecnologia, quella della gassificazione, ma che prevede qualsiasi tecnologia, compresa quella del letto fluido, con la possibilità di arrivare fino a 650 megawatt e con la possibilità quindi di essere al servizio sia della vendita di energia a prezzi avvantaggiati, ma anche metterla al servizio delle industrie energivore del Sulcis. Comunque esso sia, questo ormai è un progetto avviato e che andrà assolutamente a essere concluso in tempi che tutti conoscete”. rinnova o sottoscrivi un abbonamento anche per un parente o amico emigrato costi abbonamento italia € 21 - paesi CEE €31 - extra CEE €41 versare l’importo sul conto corrente postale n°43296169 intestato a: edizioni sulcis sas via bandiera 1 cortoghiana Stefano Pinna Presentatosi alle scorse elezioni regionali forte del carisma del suo leader Renato Soru, Progetto Sardegna ha dimostrato di saper stare al confronto con altre forze politiche che possono contare su un’esperienza di oltre mezzo secolo di vita. Tuttavia, per dare giudizi su quanto fin qui fatto o su quanto si prevede di vedere in cantiere a breve scadenza, è ancora troppo presto. Certo è che se il buon giorno si vede dal mattino, c’è da ritenere che Progetto Sardegna sia destinato a calcare per molti anni ancora la scena politica isolana. Ma per capire più direttamente quali siano gli obiettivi di questa forza politica, “Gazzetta del Sulcis” ha sentito, con un’intervista esclusiva, il Capogruppo di Progetto Sardegna in Consiglio regionale Stefano Pinna. Originario di Abbasanta dove è nato nel 1958, Stefano Pinna, sposato e con tre figli, insegna al Liceo Classico (laurea in filosofia) De Castro di Oristano D) Quale futuro per Progetto Sardegna? R) Il futuro di un movimento politico, nato per sostenere la candidatura e il programma di Renato Soru, che si prefigge di contribuire al cambia- mento della nostra Isola. D) Priorità attuali? R) Parlare di cambiamento può risultare troppo generico se non vago. Esistono delle priorità e delle scelte precise e chiare che già nel corso di questo primo anno di attività si sono manifestate. Considerare l’ambiente e il paesaggio come il patrimonio più importante entro il quale inserire ogni azione economica che risulti sostenibile da un punto di vista etico e sociale è stato un obiettivo perseguito e da completare (abbiamo approvato le linee guida del piano paesaggistico, entro novembre dovrebbe essere pronto il piano vero e proprio). Valorizzare la risorsa umana, puntando sull’alta formazione, sulla ricerca e sull’innovazione tecnologica è un secondo aspetto di un’azione politico-amministrativa che stiamo dispiegando: alcuni di questi temi erano già presenti in finanziaria (stanno per uscire i bandi per tremila borse di studio nel triennio) ed è quasi pronta una proposta di legge sul tema della ricerca. Mettere al centro i temi dello sviluppo locale, delle riforme, del risanamento del bilancio regionale. D) Movimento o partito? R) Non credo che lo spazio politico, lo spazio della partecipazione e dell’elaborazione, coincida esclusivamente con la dimensione dei partiti, ossia con una dimensione stabile, strutturata e organizzata. Ci sarà sempre più spazio per esperienze come quella di Progetto Sardegna che intorno ad un leader, ad un programma, ad un progetto trova un consenso di cittadini, di associazioni, di movimenti –di pezzi di società civile- che decidono di “giocare in proprio” per un tempo limitato e necessario, evitando i rischi e i limiti di una deriva professionalizzante. La storia di Progetto Sardegna s’inserisce in questo filone. D) Chi è il politico oggi? R) Chi considera l’impegno civile e sociale come il perfezionamento di un’esistenza significativa; chi sa farsi da parte al momento opportuno; chi s’impegna con tutte le proprie forze e capacità sapendo comunque che l’impegno politico non esaurisce la vita di una persona; chi coniuga gioco e responsabilità. D) E’ soddisfatto del suo lavoro? R) Dichiararsi soddisfatti è forse troppo impegnativo: una cosa è certa, per quanto possibile, ho cercato di trasferire in questo mondo la mia concezione della vita, delle relazioni e dei valori nei quali mi riconosco. Anche in questo caso è importante il lavoro di stesura, di semina e la pazienza “educativa” dell’attesa (nei confronti di se stessi e degli altri). D) Prossimo impegno importante? R) L’avvio delle riforme istituzionali, il ridisegno del volto dell’autonomia in Sardegna, la nuova stagione della specialità condivisa e diffusa. Non è cosa da poco. IL PRESIDENTE RENATO SORU CONTESTA IL GOVERNO DI ROMA “Sono stato convocato a Palazzo Chigi come Presidente di una Regione a statuto speciale, che hanno uno status particolare in materia di entrate, che partecipano al gettito delle imposte sul reddito oltre alle altre imposte sul territorio”. Il Presidente della Regione, Renato Soru, al termine dell’incontro fra Governo e rappresentanti delle Regioni a statuto speciale sulla Finanziaria, ha detto ai giornalisti: “Siamo stati ricevuti separatamente dal Consiglio dei Ministri. Siamo stati sentiti senza voler essere ascoltati. Non sono per niente soddisfatto. Mi pare che ci sia una situazione allo sban- do. Prima finisce e meglio è”. Il Presidente della Regione ha preso la parola davanti al Governo, e rivolto al ministro Tremonti ha ricordato che la Sardegna aspetta che venga riconosciuto di fatto il gettito fiscale che anche la Ragioneria dello Stato ha verificato come realmente negato nel corso degli anni. Nel corso della prima riunione del tavolo tecnico la Ragioneria aveva esaminato le tabelle sull’andamento del gettito dell’Irpef di pertinenza della Regione Sardegna per il periodo 1991-2003. Aveva “preso atto dello scostamento tra le risultanze statali e quelle regionali’’ e ‘’conve- nuto sulla necessità di addivenire ad una base di dati condivisa’’. E’ un pezzo della rivendicazione che il Presidente Soru ha ricordato al Governo. ‘’Si tratta di una rivendicazione di tutta la Sardegna. Ci sono atti del Consiglio regionale, non solo della maggioranza, che ci chiedono di andare avanti in questa iniziativa, sino ad avere le risposte’’. Il Presidente della Regione ha anche detto che la questione è fra le priorità della battaglia sindacale e di tutte le categorie sociali, riconfermata negli incontri degli ultimi giorni a Cagliari e che prenderà vigore nelle prossime settimane’’ Regione Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 “SCENARI DI DIALOGO SOCIALE” IN CONFERENZA A CAGLIARI Promossa dall’Agenzia regionale del lavoro nell’ambito del progetto “3Moire- Modern Oppurtunities Improving Regional Employment” e sotto la direzione scientifica del Centro studi di relazioni industriali dell’Università di Cagliari, si è tenuta a Cagliari, presso il Tiscali Auditorium, la Conferenza internazionale dal tema “Scenari di Dialogo Sociale”. La conferenza ha trattato in maniera specifica ed approfondita le questioni relative al dialogo sociale in Europa con la partecipazione di esperti ed esponenti del mondo accademico, istituzionale e sindacale di Belgio, Francia, Spagna, Danimarca, Irlanda, Malta, Romania e Cipro. “Il dialogo sociale, ha spiegato il direttore dell’Agenzia regionale del lavoro Michele Valle, è una modalità di relazione tra parti sociali finalizzata a gestire positivamente il cambiamento socioeconomico in modo flessibile, efficace e non conflittuale. Le parti sociali sono chiamate ad adeguare le proprie pratiche al metodo di “coordinamento aperto”, un approccio basato principalmente sugli obiettivi da raggiungere piuttosto che sui mezzi da utilizzare. Il metodo del coordinamento aperto, aggiunto Valle, raccoglie e fa dialogare attorno ad una tematica specifica le esigenze di tutti gli attori sociali potenzialmente interessati”. La conferenza si è aperta con il saluto del direttore dell’Agenzia, di un rappresentante della Presidenza della regione e degli ospiti stranieri Valer Bindea, Segretario di Stato del Ministero del lavoro della Romania; Noel Vella, Direttore del dipartimento del Lavoro e Relazioni Industriali di Malta; Sophie du Bled, Conciliatrice del servizio pubblico federale per l’impiego del Belgio e Jaime Ruiz Peña, Direttore del servizio pubblico dell’impiego dell’Extremadura – Spagna. Dopo la presentazione del progetto “3Moire” da parte del prof. Gianni Loy, docente di diritto del lavoro dell’Università di Cagliari e project manager del progetto, si è svolta la prima sessione di lavoro dal titolo “esperienze e pratiche di dialogo sociale: Il progetto “3Moire”. In questa sessione è stata presentata una ricognizione delle prassi di dialogo sociale effettuata dai partner del progetto di Belgio, Malta, Romania e Spagna. Per la Sardegna ha preso parte la Consigliera di parità Luisa Marilotti ed i segretari regionali di CGIL, CISL e UIL, Giampaolo Diana, Mario Medde e Gino Mereu. La successiva sessione è dedicata agli aspetti tecnici del dialogo sociale e si avvalsa dell’intervento di esperti dell’Università di Cagliari, dell’University College di Dublino (Irlanda), dell’Università di Almerìa (Spagna), della Copenhagen Business School (Danimarca), del Comitato economico e sociale europeo e del Comitato europeo di dialogo sociale. IL PRESIDENTE RENATO SORU INCONTRA A BRUXELLES IL COMMISSARIO PER LE POLITICHE REGIONALI HUBNER 3 BREVI REGIONE LAVORATORI LSU E REGIONE In occasione della manifestazione indetta dalle organizzazioni Cgil, Cisl e Uil dei lavoratori socialmente utili della Sardegna, si è tenuto un incontro tra il Presidente della Regione Renato Soru e una delegazione dei rappresentanti sindacali e dei lavoratori. Il Presidente Soru ha riaffermato la volontà della Regione di procedere al superamento dell’attuale situazione attraverso l’adozione di tutti gli strumenti previsti. In particolare, ritenendo utile il coinvolgimento dell’intero Esecutivo per definire adeguati percorsi di stabilizzazione, il Presidente ha assicurato il coordinamento della Presidenza per tutte le iniziative che si renderanno necessarie. In questo senso, il Presidente Soru ha annunciato la convocazione di un incontro di approfondimento con i rappresentanti sindacali. SBLOCCATI INDENNIZZI PESTE SUINA Il Presidente della Regione Renato Soru ha incontrato a Bruxelles il Commissario europeo per le Politiche regionali Danuta Hubner, alla quale ha rappresentato le rivendicazioni della Sardegna nel negoziato per le politiche regionali di coesione 2007-2013. Soru ha illustrato al Commissario tutti i dati che fanno dell’Isola una Regione alle prese con problemi gravi e ritardi ancora pesanti, nel campo delle infrastrutture soprattutto immateriali, la ricerca, la sco- larità, la conoscenza, per gli alti tassi di disoccupazione e che ha subìto il calo di un punto del PIL fra il 2001 e il 2002 ed è probabilmente alle soglie della scoperta di un ulteriore abbassamento del PIL nel 2003. Il Commissario, accompagnato dai dirigenti dei servizi del suo ufficio di Bruxelles, ha ascoltato la relazione del Presidente della Regione sarda, chiedendo approfondimenti e maggiori dettagli sui capitoli dedicati da Renato Soru all’analisi della situazione dell’Isola. Danita Hubner ha condiviso con il Presidente Soru l’urgenza e la gravità dei problemi dell’Isola, e ha dato mandato a una unità dei suoi uffici di approfondire la posizione della Sardegna e le condizioni di ammissibilità alle risorse 2007-2013. Il Commissario europeo ha detto che sarebbe toccato al Governo italiano di porre questa rivendicazione fra le condizioni per la chiusura del trattato. L’unità incaricata dalla Hubner ha confermato che un’altra UN CONTRIBUTO PER LA GESTIONE DELLA “CASA SERENA” IGLESIAS Su proposta dell’Assessore dell’Igiene e Sanità, la Giunta regionale ha approvato la concessione di contributi ai Comuni di Alghero, Iglesias e Sassari per il funzionamento delle case di riposo. Su un totale di 2.709.000 euro, la quota maggiore è spettata a “Casa Serena” di Iglesias in virtù del numero di ospiti anziani ivi dimoranti e del numero di dipendenti regionali comandati in detta struttura, per i quali la Regione deve coprire le spese degli stipendi. Al Comune di Iglesias, quale acconto 2005, sono stati attribuiti 803.068 euro. Iglesias - Casa Serena un modo nuovo di lettura dei problemi del territorio puoi anche abbonarti TEL. 0781-675289 333-6077645 FAX 1782282316 soluzione sarebbe stata più vantaggiosa per la Sardegna, rispetto a quella ottenuta dal Governo, di un bonus supplementare di risorse calcolate sul tasso di disoccupazione. Come è noto, questo bonus dovrebbe procurare alla Sardegna l’8 per cento di risorse in più rispetto a quelle destinate alle Regioni che fanno parte dell’Obiettivo 1 dal quale l’Isola sta uscendo: seicento euro per ogni disoccupato che eccede la media dei disoccupati di quelle Regioni. ‘’Ci hanno detto, ha riferito un dirigente regionale che ha partecipato alla riunione di approfondimento, che sarebbe stato più logico e per noi più conveniente ottenere il calcolo sui disoccupati delle aree non dell’Obiettivo 1, che stanno press’a poco come noi, ma di quelle in Phasingin, dove il tasso di disoccupazione è più basso e sul quale ci conveniva appunto calcolare il nostro ritardo’’. Il Presidente Soru ha illustrato al Commissario per le Politiche regionali anche il tema dell’insularità, trascurato nella trattativa con il Governo italiano a proposito della Sardegna, mentre altri Governi europei ottengono riconoscimenti di dati come per esempio quello della bassa densità di popolazione (è il caso della Finlandia). La maratona degli Open Days, all’apertura della quale ha partecipato il Presidente della Regione, ha frequenza annuale ed è dedicata ai problemi dello sviluppo regionale e viene organizzata dalla direzione generale Politica regionale della Commissione europea e dal Comitato delle Regioni, con la partecipazione di 105 fra regioni e città di 26 paesi europei. Il tema scelto per quest’anno “Insieme per la crescita regionale e i posti di lavoro” ha riguardato da vicino la politica di coesione dell’Unione europea e dovrà aiutare gli Stati membri e le Regioni nella preparazione dei nuovi programmi e strumenti dei fondi strutturali per il periodo 2007-2013. La Commissione europea ha proposto un “pacchetto” di provvedimenti giuridici e di finanziamenti per un totale di 336 miliardi di euro, destinato a rafforzare la convergenza, la competitività, l’occupazione e la cooperazione in tutte le Regioni dell’Unione europea a 25. Dopo numerosi e reiterati solleciti perpetrati sin dall’ottobre del 2004 dall’Assessorato Regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, a seguito di richiesta del Ministero della Salute, ha provveduto ad accreditare alla Regione Sardegna le somme relative alle indennità di cui alla legge 2 giugno 1988, n. 218, per ristorare gli allevatori che hanno subito abbattimenti di suini per peste suina africana e classica. La somma ammonta a circa due milioni di euro e rappresenta circa il 50% di quanto dovuto agli alle- vatori per i danni accertati. Il restante 50% verrà deliberato a seguito dell’ispezione ministeriale in programma per la fine di ottobre, più volte sollecitata dagli uffici dell’Assessorato, al fine di accertare la regolarità delle procedure poste in essere durante gli accertamenti sanitari. Gli uffici dell’Assessorato hanno già da tempo predisposto le necessarie determinazioni di pagamento e, una volta conclusi i necessari e conseguenti adempimenti amministrativi, saranno immediatamente erogati agli aventi diritto gli importi dovuti. FIERA EQUIMEDITERRANEA OLTRE 30.000 VISITATORI Scommessa vinta per la Fiera da parte degli addetti ai lavori, Internazionale della Sardegna. ma anche degli appassionati. La sinergia con le associazioni Il 44° premio regionale del caprovinciali e regionali allevatori vallo da sella italiano, il con(APA e ARA), l’Arma di caval- corso ippico internazionale, le leria (ANAC SARDEGNA), il varie prove e gare di modello, CONI, la Federazione Italiana dressage cosi come l’eleganza e sport equestri (FISE), l’Ente Na- l’abilità del cavallo anglo arabo zionale Cinofili Italiani (ENCI) sardo, la particolarità delle razze e l’Unione Nazionale Razze di minipony provenienti dall’ArEquine (UNIRE), si è rivelata gentina, le dimostrazioni dell’anfruttuosa. tica tecnica di mascalcia per la La prima edizione di Equimedi- ferratura e il museo del cavallo, terranea, la settimana equestre sono solo alcuni ingredienti che internazionale, ha chiuso i bat- hanno decretato il successo della tenti con la presenza attestata di manifestazione. APERTO TUTTO L’ANNO oltre 30.000 visitatori. Bilancio positivo dunque e sodSALA CONFERENZE CLIMATIZZATA CONdegli 100 POSTI In tanti, dunque, hanno affollato disfazione organizzatori, E SALETTE ATTIGUE DOTATE DI ACCESSORI CONFORT il quartiere fieristico, trasformache insieme Ealle varie associaPOSSIBILITA’ DI SOGGIORNO SALE RICEVIMENTI tosi per l’occasione in un grandeE RISTORAZIONE zioni di allevatori sono già al ippodromo, a conferma dell’intelavoro per ripensare l’appuntaLOCALITA’ SPIAGGIA GRANDE - CALASETTA (CA) - SARDEGNA ITALIA ressetel.crescente che ruota attorno - 0781.810189 mento dell’anno prossimo, che 0781 810188 - 0781.810153 - Fax 0781.810148 al mondo [email protected] cavallo, non solo sarà di novità. e-mail: - ricco www.hotelstelladelsud.com Un’occasione per tutti di ritrovarsi a tavola in un ambiente di simpatia e ... di gusto. P.zza Sella, 15 Iglesias - Tel. 22492-22546 4 Pierfranco Gaviano Il Consiglio provinciale del Sulcis Iglesiente ha scelto di mantenere Carbonia e Iglesias come sede di capoluogo. Una soluzione di equità tra le due maggiori città del territorio Sud-Occidentale e che comunque avranno differente connotazione. Carbonia, sede legale dell’Ente, sarà sede della Presidenza della Giunta e degli Assessorati, mentre Iglesias sarà sede del Consiglio provinciale. La decisione è stata deliberata nel corso della riunione svoltasi a Villamassargia, durante la quale il Presidente Pierfranco Gaviano ha presentato all’Assemblea anche i due nuovi Assessori Mauro Esu e Antonio Castiglione. La seduta è stata caratterizzata dalla presenza di due delegazioni di lavoratori (Azione Bosco-Terre Pubbliche” di Fluminimaggiore e Enel Power di Portovesme) che hanno chiesto l’interessamento della Giun- Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 Provincia Carbonia - Iglesias LA NUOVA PROVINCIA DEL SULCIS IGLESIENTE SCEGLIE PER CAPOLUOGHI: CARBONIA-IGLESIAS ta provinciale per sbloccare le loro rispettive vertenze, la cui mancata soluzione potrebbe dar seguito alla perdita dei posti di lavoro. Per entrambi i casi il Presidente della Giunta Gaviano e gli Assessori competenti hanno assunto impegno d’intervenire presso la Regione e le società controparti per cercare di trovare una via d’uscita ai problemi occupativi in argomento. Nella vertenza “Azione BoscoTerre Pubbliche” di Fluminimaggiore sono coinvolti 32 operai “impegnati nell’attività di sistemazione idraulico-forestale del territorio del Fluminese attraverso la conversione di cottimo fiduciario stipulata tra la Cooperativa Sant’Angelo e l’Ente Foreste della Sardegna a seguito di delibera di Giunta re- gionale del maggio scorso”. La preoccupazione dei lavoratori è che alla scadenza del mandato (prevista ad aprile 2006) non ci sia la possibilità del rinnovo, né l’alternativa di essere coinvolti nei lavori di ripristino ambientale e salvaguardia delle ricchezze naturali o del patrimonio archeologico industriale, come avvenuto per altri lavoratori. Per dare continuità al loro lavoro hanno chiesto che l’Ente Provincia si attivi per tempo al fine di garantire alle famiglie di questi 32 lavoratori un reddito. La seconda vertenza portata all’attenzione del Consiglio provinciale è stata quella legata alla condizione più delicata dei 387 lavoratori che hanno partecipato alla costruzione del nuovo gruppo della centrale Carbonia via Fertilia, 40 – Tel. 0781/6695(1) Fax 0781/670821 Iglesias via Argentaria, 14 - Tel. 0781/31095 Fax 0781/33025 e-mail: [email protected] PRESIDENTE PIERFRANCO GAVIANO ASSESSORI Portovesme - Momento Tensione Il Presidente della Provincia Carbonia Iglesias Pierfranco Gaviano, con proprio provvedimento, ha allargato il numero degli Assessori del suo esecutivo. Ai sei componenti la Giunta (Carla Cicilloni, Marinella Grosso, Tiziana Frongia, Emanuele Cani, Antonello Balloi, Alberto Sechi) no occupato la centrale Enel, mentre una parte di essi si è stabilita nella sommità della ciminiera alta 250 metri. PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS DUE NUOVI ASSESSORI PROVINCIALI Mauro Esu Alessandro Carta Enel di Portovesme. Per costoro, trattandosi di lavoratori con contratto a termine, allo stato delle cose non è previsto alcun ammortizzatore sociale per cui hanno deciso di coinvolgere la Provincia perché trovi, con gli uffici regionali e governativi, una soluzione quanto meno di mobilità, in attesa che a Portovesme venga dato seguito alla costruzione della nuova centrale cui sono interessate tutte le multinazionali energivore. Il Presidente Gaviano, anche in questo caso, ha assunto preciso e formale impegno per rappresentare il grado di tensione che sta montando nel territorio a causa delle Portovesme - Centrale ENEL vertenze sul lavoro. Il primo destinatario della preoccupazione del territorio competente anche per la Proè stato il Prefetto di Cagliari, vincia Carbonia Iglesias. Per dar maggiore peso all’azione di protesta, i lavoratori han- CARLA CICILLONI- Vicepresidente “Politiche della tutela Ambientale” MARINELLA RITA GROSSO “ Politiche Sociali , Sanitarie e per la Famiglia” TIZIANA FRONGIA “ Politiche della Scuola, dell’Università e della Formazione Professionale” EMANUELE CANI “ Politiche della Pianificazione del Territorio, dell’Urbanistica e dei Trasporti” ANTONELLO BALLOI “Politiche dei Lavori Pubblici e Viabilità” ALBERTO SECHI “Politiche Culturali, Sportive, Spettacolo e per il Tempo Libero” MAURO ESU “ Attività Produttive” ANTONIO CASTIGLIONE “Bilancio, Finanze e Patrimonio” Antonio Castiglione si sono aggiunti Mauro Esu e Antonio Castiglione, cui sono state attribuite le competenze, rispettivamente, delle Attività Produttive e del Bilancio-Finanze e Patrimonio. A seguito del passaggio, da Consigliere ad Assessore, di Mauro Esu, in Assemblea è entrato Marco Murtas di Villamassargia. Opere di edilizia industriale e civile Movimento terra e scavi Produzione calcestruzzo preconfezionato Produzione e vendita materiali inerti di varie pezzature Trasporti rifiuti CAT. 4 e 5 Sede Legale: Sede Amministrativa: tel. : telefax : sito web : Iglesias via Tavolara 1 Iglesias zona industriale “Sa Stoia” 0781 21186 - 21150 0781 21191 www.fratellilocci.it Lavoro 5 Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 L’ASSESSORE DELL’INDUSTRIA RAU I BANDI POR PER I SERVIZI RESPINGE LE CONTESTAZIONI CISL E’ solo strumentalizzazione, e Femca Cisl del Sulcis: ‘’Bisogne- Regione e l’assessore Rau han- ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE una strumentalizzazione che non sorprende. Le dichiarazioni di un sindacalista della Cisl del Sulcis secondo il quale ‘’Soru ignora i problemi dell’industria’’, sono la ripetizione stanca di una formuletta di propaganda politica di chi non pensa alla soluzione dei problemi e nemmeno a fare una analisi corretta della realtà delle cose. L’assessorato dell’Industria replica al segretario locale della rebbe interrogarsi su che cosa ha fatto il sindacato di questo signore. Chiedergli chi ha proposto gli emendamenti alla legge sulla competitività che prevedono la soluzione strutturale per le tariffe energetiche. Il Presidente Soru non solo ne ha parlato, ma soprattutto si è mosso, e talvolta in una dura contrapposizione con le decisioni del governo che non sembrano preoccupare troppo il signor Enne. Il Presidente della no coinvolto in ogni passaggio di questa vicenda l’insieme delle organizzazioni sindacali’’. Secondo l’assessorato dell’Industria, le dichiarazioni del sindacalista, che sembrano abbastanza poco sostenute da altri, e del tutto ignorate da chi ha costantemente lavorato alla soluzione del problema, dimostrano l’inconsistenza delle accuse e l’assoluta mancanza di proposte e persino di conoscenza della materia. Replica all’Assessorato Industria Regionale In una intervista rilasciata dal Segretario Generale della FEMCA CISL, circa i problemi dell’industria, si affermava che il governatore Soru, in occasione dell’iniziativa della FULC Regionale (03 ottobre), non aveva fatto alcun accenno alla questione energetica che coinvolge il Polo Industriale del Sulcis Iglesiente. Confermando la richiamata dichiarazione, la FEMCA CISL del Sulcis Iglesiente si aspettava una presa di posizione da parte della Regione, finalizzata a garantire il massimo sostegno per la definitiva soluzione al problema. Si deve purtroppo costatare che la replica, è arrivata da parte dell’Assessorato all’Industria che, invece di preoccuparsi sul come e sui tempi per la definizione del problema delle tariffe elettriche da praticare alle industrie energivore, ha ricondotto il tutto ad una sfrenata difesa del Governatore e del medesimo Assessorato, contestando le rivendicazioni sindacali con la formula, diventata oramai abitudine di questa Regione, che, chiunque sollevi il sacrosanto diritto di critica, deve essere bacchettato. Secondo la Segreteria Femca Cisl del Sulcis Iglesiente, l’Assessorato all’Industria, non può permettersi, per il ruolo che ricopre, simili atteggiamenti, nei confronti di chi vuole richiamare l’attenzione della massima Istituzione Regionale su un problema che rischia di assumere contorni devastanti se affrontato con scarsa determinazione. All’Assessorato in argomento si vuole ricordare che il Sindacato ha sempre condotto una linea critica e propositiva, in ogni circostanza, ma soprattutto nei con- fronti di tutte le Giunte Regionali, assumendo anche iniziative forti, come l’occupazione di Villa Devoto, durante il Governo Pili. All’Assessorato, inoltre, si vogliono ricordare anche le manifestazioni a Palazzo Chigi, dei lavoratori della Portovesme srl, proprio in occasione dell’approvazione della legge per la competitività, che certamente non può essere considerata un risultato esclusivo dell’Assessorato, ma un percorso voluto dal movimento dei lavoratori, sostenuto certamente, anche da parte di quest’Assessorato, ma che purtroppo non ha ancora prodotto alcun esito efficace. Alla luce di quanto sopra, all’Assessorato all’Industria s’indirizza il suggerimento per l’assunzione di comportamento che riscuota l’approvazione dei lavoratori e del sindacato, attraverso fatti concreti per la risoluzione dei problemi. Forse la fretta di replica nei confronti di chi ha avuto il coraggio di uscire dal silenzio, ha fatto sfuggire all’Assessorato, l’intervento dei diversi lavoratori, non solo di Portovesme, che aspettavano e aspettano ancora di intravedere un minimo di prospettiva sul proprio futuro occupativo. Queste considerazioni autorizzano a rispedire al mittente la singolare replica dell’Assessorato, risparmiandogli valutazioni sulla precarietà in cui versano i lavoratori delle Società Regionali, ivi comprese, IGEA, CARBOSULCIS e per non parlare della situazione PALMAS CAVE. Sarebbe forse più opportuno considerare l’economia di questo territorio, un bene comune a tutti, sapendo che il Sindacato ha compiti diversi da quelli di un Fabio Enne Assessorato e di un Governatore, laddove le responsabilità di una programmazione, siano facilmente individuabili. In conclusione, sarebbe stato sicuramente più apprezzato un intervento critico nei confronti del solo Governo Nazionale, sul quale non si sono mai nascoste tutte le difficoltà che persistono, per fargli comprendere la drammaticità della situazione industriale, e per la quale è stato auspicato il sostegno dell’Amministrazione Regionale, chiamata a trasformare le decisioni Politiche in decisioni Operative, non per replicare inefficienze e lentezze Statali. Per ultimo, rispetto alla conoscenza reale dei problemi, si trascura ogni tipo di replica polemica, ma all’Assessorato si prescrive un bel bagno d’umiltà e, soltanto dopo averlo fatto, invitarlo ad assumere posizioni da Assessorato all’Industria Regionale, nel rispetto dei lavoratori, dei disoccupati e dei sindacalisti, che sono ansiosi di complimentarsi, non per partito preso, ma solo dopo aver conseguito risultati rilevanti su vicende da troppo tempo irrisolte e che rischiano di portare questo Territorio, al tracollo economico ed occupazionale irreversibile. Il Segretario Generale Femca Cisl Sulcis Iglesiente AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI OBBLIGO DELLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE Le Amministrazioni pubbliche e gli Enti pubblici anche economici hanno l’obbligo di destinare e di comunicare le somme impegnate per l’acquisto di spazi sui mezzi di comunicazione di massa per fini di comunicazione istituzionale (art. 41 del Decreto Legislativo 177/2005) nomici devono destinare all’acquisto di spazi sui mezzi di comunicazione di massa, per fini di comunicazione istituzionale, devono risultare complessivamente impegnate, per almeno il 60% a favore dei giornali quotidiani e periodici e per il 15% a favore dell’emittenza privata televisiva locale e radiofoLe somme che le Ammini- nica locale. strazioni pubbliche o gli Enti pubblici anche eco- Le Amministrazioni pub- bliche o gli Enti pubblici anche economici devono, altresì, nominare un responsabile che, in caso di inosservanza di destinazione e di comunicazione, è soggetto alla sanzione amministrativa prevista dal richiamato Decreto Legislativo n° 177/2005. (“Gazzetta del Sulcis” è sottoposta ai controlli dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) Nuove opportunità per le piccole e medie imprese sono offerte dall’Azione 4.2 b) del POR Sardegna 2000/2006, che ha come obiettivo quello di favorire l’accesso agevolato a pacchetti di servizi altamente qualificati, tra cui il temporary management, marketing e comunicazione, supporto per l’Internazionalizzazione e l’esportazione. Potranno accedere agli aiuti le imprese e le reti di imprese, così come definite dalla Raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003, operanti nei settori dei rami: C) – ESTRAZIONE DI MINERALI (tutte le classi), D) ATTIVITA’ MANIFATTURIERE (sono escluse le attività legate alla produzione, alla trasformazione, commercializzazione ORGANIZZA Convegno-Dibattito sul tema: “Quali risposte ai bisogni delle persone anziane..Dalla situazione attuale alle prospettive future” Il Convegno si terrà a NUXIS, presso i locali della R.S.A. Sant’Elia (loc. Su Guventu), il giorno 29 ottobre 2005 con inizio alle ore 15,30. prese”, il Consorzio Ventuno e l’Assessorato Regionale dell’Industria organizzano una serie di incontri nel territorio regionale per la promozione del Bando, la cui scadenza è fissata per il 4/11/2005). In occasione di detti incontri verranno altresì illustrati i contenuti del Bando della L.R. 15/1994, la cui scadenza è prevista per il 30/11/2005). Per informazioni o chiarimenti: Assessorato dell’Industria – Servizio Affari Generali e Promozione Sviluppo Industriale – 070 6062125/2388 Consorzio Ventuno – Servizi Reali, Internazionalizzazione e Reti di imprese – Tel. 070 92432204 ELETTRICITA’ AGEVOLATA PER LE INDUSTRIE ORA AL VIA I PROGRAMMI STRUTTURALI Col provvedimento adottato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (deliberazione n° 217 del 13 ottobre 2005), col quale ha definito le condizioni tariffarie speciali dell’energia elettrica a favore delle industrie energivore sarde operanti nei comparti dell’alluminio, piombo, argento e zinco, cloro soda, i circa 5.000 lavoratori del polo industriale di Portovesme hanno tirato un sospiro di sollievo. Il provvedimento, infatti, era tanto atteso dagli ambienti interessati, perché ad esso si legavano le prospettive future del più importante polo industriale della Sardegna e che, con l’applicazione delle nuove tariffe elettriche, è stato avvicinato alle condizioni in essere negli altri Paesi comunitari impegnati in similari produzioni industriali. Lavoratori, Sindacato, Politici e Sindaci del territorio hanno riconosciuto nella deliberazione adottata dall’Autorità per l’Energia Elettrica il salvagente dell’intera economia provinciale che, per oltre un terzo, si basa sul settore industriale che deve confrontarsi col mercato globalizzato. “Dobbiamo dare atto che l’Autorità per l’Energia, ha dichiarato Fabio Enne della Femca Cisl, ha tenuto conto delle obiettive indicazioni che venivano dalle tariffe europee. Ora attendiamo il varo delle iniziative che le multinazionali avevano programmato, compreso l’impegno per la costruzione della nuova centrale elettrica”. Le nuove tariffe energetiche, che decorrono dal primo gennaio scorso, prevedono 50 euro KWh per la Ila, 23 euro per la Portovesme srl, 27 euro per l’Eurallumina e 27 euro per il cloro soda. Per l’alluminio primario dell’Alcoa resteranno in vigore le tariffe già concordate in precedenza. Tutte le richiamate tariffe agevolate avranno durata fino al dicembre 2010. Entro tale data le industrie beneficiarie delle agevolazioni, dovranno aver già pronta la soluzione strutturale che consenta di portare avanti autonomamente le produzioni sia di energia che di metallo. Da qui scatta la grande sfida che Regione, Governo, multinazionali ed altre società interessate, dovranno affron- Pino Piras tare nella realizzazione di una nuova centrale elettrica che sia in grado di assicurare tariffe energetiche allineate con il resto d’Europa e dar quindi respiro produttivo, per almeno altri 15-20 anni, alle industrie energivore di Portovesme. A questo discorso si lega strettamente l’altra grande sfida che dovrebbe portare alla definitiva valorizzazione del carbone Sulcis per utilizzarlo nella nuova centrale elettrica. Ecco, quindi, il ruolo primario che in questa fase dovrà giocare la Regione Sardegna nel cedere la miniera a società o associazione d’imprese, in grado di assicurare le produzioni carbonifere necessarie per ottenere in centrale elettricità a costi contenuti o comunque allineati a questi standard europei. “Dobbiamo con realismo dare seguito ai programmi strutturali, ha dichiarato Mario Cro Segretario Territoriale della Uil. La stessa unità che conseguito i risultati sulle tariffe energetiche deve contraddistinguere il territorio nel rivendicare l’avvio immediato sia della miniera che della nuova centrale”. CAMBIANO LE AREE GEOPARCO Il Consiglio Direttivo dell’En- in quanto le sedi distaccate te Parco Geominerario della Sardegna, riunito sotto la presidenza di Emilio Pani, ha approvato l’istituzione di cinque sedi distaccate d’area. Si tratta della sede di Carbonia (Sulcis), Iglesias (Iglesiente), Arbus (Guspinese-Arburese), Villasalto (Sarrabus-Gerrei), Orani (Orani-Guzzurra-Sos Enattos). L’istituzione delle sedi distaccate nelle richiamate località, pur non ledendo il principio dell’articolazione operativa dell’Ente Parco, pone dei problemi sul futuro gestionale, SEGRETERIA TERRITORIALE FEDERAZIONE NAZIONALE PENSIONATI CISL un modo nuovo Col Patrocinio : Comune Nuxis Provincia Carbonia-Iglesias di prodotti agricoli - allegato I del Trattato), H – ALBERGHI RISTORANTI localizzati in Comuni non costieri. L‘intervento che si intende attuare, disciplinato dalle direttive di attuazione approvate con Deliberazione della Giunta Regionale n. 23/8 del 23.5.2005, si pone l’obiettivo di accelerare le dinamiche innovative e di miglioramento della competitività delle PMI. A tale fine l’intervento prevede l’erogazione di servizi che incidono in via primaria sui bisogni autodiagnosticati dalle imprese e che riguardano gli aspetti fondamentali dell’attività delle stesse. Per la presentazione del Programma di accesso ai “Servizi per il Potenziamento delle Im- di lettura dei problemi del territorio puoi anche abbonarti TEL. 0781-675289 333-6077645 FAX 1782282316 dovrebbero, nello spirito della legge istitutiva dell’Ente in argomento, essere dislocate una per area in cui il Parco stesso è stato suddiviso: Monte Arci, Orani, Funtana Raminosa, Gallura, Argentiera-Nurra, Buzzurra- Sos Enattos, Sarrabus-Gerrei, Sulcis-IglesienteGuspinese. Nella nuova suddivisone del territorio il Sulcis-IglesienteGuspinese è stato addirittura scomposto in tre aree, compresa quella Iglesiente dove c’è anche la sede dell’Ente Parco. Emilio Pani Tale provvedimento è stato adottato dal Consiglio Direttivo a maggioranza, avendo la votazione fatto registrare un voto contrario e due astensioni. 6 LA GIUNTA REGIONALE HA APPROVATO Speciale Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 LA NUOVA DISCIPLINA PER LE CAVE E OGNI ALTRA ATTIVITA’ ESTRATTIVA Gianni Podda Un uso equilibrato e corretto delle risorse, a tutela dei beni ambientali, paesaggistici e della difesa del suolo, costituiscono gli elementi portanti della delibera, approvata dalla Giunta regionale, sul disegno di legge relativo “Disciplina delle attività estrattive”. La proposta dell’Assessore dell’Industria Concetta Rau ha trovato l’unanime consenso dell’Esecutivo regionale e adesso attende solo il passaggio in Consiglio per la sua definitiva approvazione. Il testo proposto tende ad aggiornare oltre che la disciplina introdotta dalla L.R. n. 30/1989 sulle attività di cava, anche il Regio Decreto n. 1443/1927, recepito con L.R. n. 15/1957, che disciplina le attività di miniera (materiali di 1a categoria facenti parte del patrimonio indisponibile della Regione). La finalità primaria della nuova normativa è quella di conseguire un uso equilibrato e corretto delle risorse, a tutela dei beni ambientali, paesaggistici e della difesa del suolo, tenendo conto della rilevanza socio-economica delle attività estrattive. “Tali attività, ha evidenziato l’Assessore, impattano fatalmente, e per lungo tempo, sull’ambiente e sul paesaggio, per cui occorre, ed è urgente, un nuovo quadro di regole che pur tenendo nella necessaria considerazione i significati strategici, riconducibili in sintesi alla politica delle materie prime, salvaguardi, soprattutto per il futuro dell’Isola, compatibilità in passato troppo spesso sacrificate in nome di obiettivi di corto respiro. L’attività amministrativa più recente è stata indirizzata peraltro già verso il contenimento delle concessioni e autorizzazioni in favore di imprese in grado di dimostrare le necessarie sensibilità e disponibilità verso l’ambiente e il paesaggio, con contestuale accentuazione delle archiviazioni e degli interventi sanzionatori a carico delle imprese non in linea con la disciplina vigente. Ma è’ soprattutto attraverso l’adozione di una nuova Legge, che alla Regione Sardegna sarà possibile dare concreta ed efficace attuazione al conseguimento degli obiettivi enunciati”. Passando all’esame dei contenuti più significativi del Disegno di Legge, l’Assessore ha esposto alla Giunta i principali fra gli stessi. 1) Creare le migliori sinergie possibili con le normative specifiche in tema di tutela dell’ambiente e del paesaggio, sia nella fase del procedimento amministrativo che in quella dell’esercizio del controllo sulle attività. 2) Perseguire ricorrenti momenti di coinvolgimento delle Province e dei Comuni, in tema di scelte di sviluppo del territorio, mantenendo ad un differente livello, quello regionale, competenze e funzioni di interesse pubblico più generale. 3) Pianificare le attività non solo in Concetta Rau funzione del quadro di vincolistica e di coerenze con gli altri strumenti di pianificazione territoriale, primi fra tutti i P.T.P., ma anche in relazione ai fabbisogni delle materie prime e alla ricaduta economica nel contesto territoriale di riferimento generata dalle attività estrattive, sottoponendo alla VAS, e quindi ad un articolato quadro di verifiche e consensi, il PRAE (Piano Regionale delle Attività Estrattive). 4) Favorire la ripresa di attività dismesse e l’ampliamento di attività operanti rispetto all’apertura di nuove cave e miniere, e sostituire nella misura massima possibile i materiali provenienti dall’estrazione con quelli disponibili provenienti da altri cicli produttivi. 5) Impedire l’abbandono sul territorio degli sfridi dell’attività, vincolando il provvedimento autorizzativo al riuti- lizzo degli stessi nella riabilitazione ambientale o nella destinazione ad altri impieghi, sulla scia di significative ed apprezzabili esperienze già in corso in Sardegna. 6) Razionalizzare il procedimento concessorio o autorizzativo concentrando nella verifica o VIA e nella Conferenza di Servizi le acquisizioni documentali e progettuali e le pronunce di competenza dei diversi Soggetti coinvolti, ponendo in capo al competente servizio dell’Assessorato dell’Industria le funzioni di Sportello Unico per le Attività Estrattive. 7) Far partecipare finanziariamente le imprese alla riabilitazione del territorio prevedendo per le cave un contributo sui materiali estratti e per le miniere una modalità di calcolo del canone che tenga conto non solo, come oggi, delle superfici interessate ma anche di quantità e valore del minerale. 8) Oltre ai controlli in tema di sicurezza e rispetto delle norme di Polizia mineraria, cadenzare un sistema di vigilanza periodica sul rispetto delle condizioni poste dal titolo autorizzativo. 9) Adeguamento del sistema delle sanzioni a reale efficacia dissuasiva. Per quanto concerne le politiche di sviluppo del settore il disegno di legge non prevede appositi e specifici interventi ma riconduce le agevolazioni a favore del settore estrattivo all’interno del complessivo sistema di incentivazione regionale. Come è noto è stato avviato in tale campo un forte processo di rinnovamento con l’obiettivo di assicurare al sistema industriale innovazione e competitività al fine di stimolare i comparti produttivi più dinamici e validi economicamente. In tale ambito di particolare rilievo risultano essere le modifiche apportate alla legge regionale 15/94 le cui direttive di attuazione prevedono per il settore della lavorazione dei minerali una maggiorazione di punteggio ai fini della concessione degli incentivi connessi alla realizzazione di programmi di investimento. Con ciò intendendosi riconoscere a tale settore un ruolo fondamentale e di significativo impulso per l’economia regionale. Il comparto estrattivo risulta poi particolarmente vantaggiato dalle azioni previste all’interno della progettazione integrata che individua nei progetti di filiera investimenti strategici nella politica di sviluppo regionale L’ENERGIA EOLICA PER I CAVATORI Parco Eolico Gallura “Noi abbiamo detto no all’eolico laddove i vantaggi che porta in termini ambientali sono estremamente inferiori rispetto agli svantaggi che in materia ambientale comporta, in termini di paesaggio, in termini di possibilità di sviluppo rurale e di sviluppo locale. Ma siamo naturalmente in favore delle energie rinnovabili. Però non vorremmo che la Sardegna fosse chiamata a fare la parte di tutta Italia nelle energie rinnovabili, o meglio nell’energia eolica. Noi vogliamo fare la nostra parte. Quindi eolico si, nella misura giusta”. Parole pronunciate dal Presidente della Regione Renato Soru ad un convegno sull’energia in Sardegna e che ha portato qualche chiarimento in ordine alla disputa di chiusura che era parsa caratterizzare, nella prima parte del suo mandato, la gestione Soru in Regione. Questa volta il Capo dell’Esecutivo regionale ha anche chiarito a chi potrebbe tornare utile l’energia eolica. “Ho già detto diverse volte, ad esempio ai cavatori, o ad altre imprese industriali che hanno dei problemi energetici particolari, dove il costo dell’energia è un fattore importante. Dobbiamo fare in modo che questo bene pubblico venga assegnato a noi, piuttosto che ad altri che sfruttano unicamente il vento senza lasciare nient’altro nella nostra regione. Facciamo in modo, per esempio, che sia al servizio dei cavatori, dei trasformatori di argilla, dei costruttori di ceramica, di mattoni o cose di questo genere. Quindi l’eolico verrà messo a bando, per la parte aggiuntiva e comunque nei limiti di cui parlavo prima, dell’impatto ambientale, a chi garantirà le maggiori ricadute nel resto dell’economia”. www.gazzettadelsulcis.it 0781 675289 - 333 6077645 FAX - 1782282316 Lavoro Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 “IL LORO PROBLEMA E’ GESTIRE NON FARE” CORSAMassimo VERSO IL POLPETTONE DELLE BONIFICHE Carta Di là dai programmi già annunciati dalle multinazionali operanti in Portovesme, il Sulcis Iglesiente Guspinese starebbe per “giocarsi” il più cospicuo investimento degli ultimi cinque-sei lustri. Si tratta di centinaia di milioni di euro da investire nella fase di bonifica del territorio ex minerario, per la messa in sicurezza e l’approntamento al suo riuso produttivo. I fondi già messi a disposizione dal Governo nazionale sono in parte giacenti presso le casse regionali in attesa di trovare progetti e soggetti pronti ad operare in questa direzione. I soggetti naturali, preposti a questa fase, nella quale taluno vorrebbe fare la forzatura di inserire anche la bonifica dello stagno di S.Gilla di Cagliari facendola rientrare nel “Parco Sulcis”, sono Igea e Ati Ifras che, riuniti in consorzio, potrebbero avviare da subito questa fase sulla quale si appuntano molte attese. Del consorzio Igea-Ati Ifras si è parlato positivamente anche in sede sindacale e tutti i soggetti (società, sindacati e lavoratori) sembrerebbero d’accordo. Ora si attende che la Regione dia seguito ai programmi, prima che sia troppo tardi. STRANE MANOVRE SEDE POLITICA cui l’Unesco ha riconosciuto il suo “placet” per fregiarsi di “patrimonio dell’Umanità”. Allo stato delle cose, quindi, sarebbe in atto la campagna per l’abbattimento del Presidente Emilio Pani, per passare, in fase immedia- provocando pruriginosi interessi, che non hanno nulla a che vedere con le finalità originarie per le quali era stato auspicato il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Lo stesso sindacato finora ha fatto a vigilare perché le condizioni politiche non favoriscano coloro che tentano di far passare la fase delle bonifiche sotto l’egida dell’Ente Parco Geominerario.”Il loro problema è gestire, non fare” IN Prima che sia troppo tardi. Sì, perché, stando alle indiscrezioni, taluno starebbe tramando contro il progetto originario, cercando di modificare lo statuto dell’Ente Parco Geominerario, per includervi, tra le competenze istituzionali anche le bonifiche. Ciò sta a significare che il Parco Geominenario, nato con competenze di “coordinamento scientifico” sugli interventi da fare nel territorio ex minerario, si verrebbe a trovare con competenze del tutto estranee e forzate, finalizzate unicamente a soddisfare appetiti politico-partitici di certi ambienti, soprattutto della sinistra, che a tale proposito sta tessendo una ragnatela di proposte statutarie, tagliando la testa di chi finora s’è dimostrato contrario a violentare l’originario progetto del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Stando ad alcuni ben informati, addirittura, nelle scorse settimane si sarebbe tenuta una riunione assai riservata, di carattere politico stracittadino e con la presenza di qualche Sindaco compagno e Consigliere regionale, durante la quale è stato fatto l’ennesimo processo al Presidente dell’Ente Parco Emilio Pani, rimasto (dopo le costrette dimissioni del Direttore Mario Palomba) unico referente del Ministero dell’ambiente, deputato al controllo di questo ente, S.Antioco - Palmas Cave Monteponi tel. 0781.260047-59 fax 0781.260058 Nebida - Laveria tamente successiva, alla modifica dello statuto nel quale inserire, tra i compiti istituzionali dell’Ente, la fase di bonifica dotata di centinaia di milioni di euro. Mediante questa operazione, che non verrebbe mal vista neanche nella morigerata Regione di Renato Soru, si tenderebbe ad instaurare una nuova gestione di potere, attraverso il quale poi, a qualche personaggio di assai scarso senso civico, dovrebbe venir facile ripresentarsi nello scenario politico blindato, di collegio fuori del suo tradizionale ambiente di residenza. IGEA-ATI IFRAS Appare del tutto evidente che la gestione delle bonifiche, nei territori già interessati da coltivazioni minerarie e rientranti negli ambiti dell’Ente Parco Geominerario, sta un discorso univoco ed intende perseguire gli obiettivi già concordati e che prevedono il coinvolgimento diretto, senza alcuna gestione diretta dell’Ente Parco Geominerario, dei lavoratori Igea (unici ad avere competenze e professionalità per lavori dentro galleria) e lavoratori Ati Ifras (che nel frattempo hanno maturato specifiche professionalità di ripristini storici e civili) stabilizzati per la fase di messa in sicurezza dei siti esterni, compresi gli immobili che fanno parte dell’ingente patrimonio sotto tutela. Lo snodo di questo discorso, che al momento viene tenuto riservato negli ambienti ufficiali, è rappresentato dall’accelerazione dell’iter per la costituzione del consorzio tra Igea e Ati Ifras. E su questo versante il sindacato, nella sua completezza, è chiamato 7 Lavoro Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 CARBONIA 9 PROLUNGAMENTO DEL SERVIZIO PASSEGGERI CAGLIARI-CARBONIA-S.ANTIOCO CON TRENO-BUS Sergio Rombi guardante studenti e lavoratori del Basso Sulcis. Se questo discorso, sia pure sperimentale nella prima fase d’esercizio, verrà compreso dalle Direzioni di FS e di FMS le popolazioni della Provincia Sulcis Iglesiente trarranno utili benefici, al pari di quanto otterranno le società di trasporto che vedranno aumentato il numero dei passeggeri. ASSESSORI DESSI’ E DIRINDIN SUI TEMPI AGENZIA ARPAS Il servizio treni, da e per il Sulcis, potrà presto arricchirsi di una nuova linea che risulterà utile a quanti ogni giorno devono, per ragioni di studio o di lavoro, recarsi nel Capoluogo sardo. Secondo alcune indiscrezioni, i passeggeri dei treni provenienti da Cagliari e diretti a Carbonia, molto presto potranno disporre di autopullmans coincidenti per allungare la tratta fino a S.Antioco. Ovviamente, nella fase iniziale, detto nuovo servizio riguarderà le corse principali ed avrà in aggiunta anche la partenza dei mezzi gommati da S.Antioco coincidenti coi treni in partenza da Carbonia e diretti a Cagliari. “Questo fatto, ha spiegato una professionista che ogni giorno si serve del treno in partenza da Carbonia e diretto a Cagliari, per chi ogni mattina deve partire da S.Antioco comporterà un minor disagio in quanto non dovrà prendere il proprio mezzo da lasciare fuori della stazione a Carbonia e di cui servirsi al rientro. Col pullman in partenza da S.Antioco, al quale potranno fare riferimen- to anche utenti di Calasetta e Carloforte, tutto sarà semplificato e andrà a coronarsi quel progetto, in predicato da tanti anni, del prolungamento della tratta ferroviaria da Carbonia a S.Antioco”. L’attivazione di questa linea vorrà significare anche una prima fase di razionalizzazione del servizio di trasporto pubblico all’interno di un unico bacino d’utenza tra treni FS e pullmans della FMS. Il servizio in argomento darà anche riscontro dell’auspicato servizio bustreno in partenza da Giba e ri- DIBATTITO IL SUD COME PORTA DEL NUOVO MONDO RELAZIONE DEI GIOVANI INDUSTRIALI Abbiamo deciso di parlare di Euromediterraneo, e lo abbiamo fatto pensando ad un titolo un po’ provocatorio, nel senso che parliamo di nuovo mondo per una zona del nostro pianeta che è stata la culla delle più antiche civiltà e la culla delle tre religioni monoteiste. Parliamo appositamente di nuovo mondo perché riteniamo che la questione Euromediterraneo vada affrontata con rinnovato vigore ed entusiasmo, cercando di non dimenticare il passato, ma superandolo - soprattutto nei suoi aspetti più deteriori - guardando al futuro. Il Mediterraneo è un mare antico, ma è anche un mondo sul quale si affacciano paesi diversissimi tra loro, con un’area settentrionale ricca, nella quale troviamo anche le nostre Regioni del Sud, e un’area meridionale povera, sovraffollata di gente che vuole emigrare verso le Regioni ricche. Ma queste Regioni ricche sono povere rispetto alle Regioni del Nord ed a gran parte dell’Europa Continentale. Il settimanale britannico Newsweek ha riportato di recente i risultati di alcuni studi compiuti da due Italiani sul Meridione d’Italia, rivelando un dato allarmante: se il Sud Italia fosse uno stato indipendente sarebbe il più povero dell’Unione Europea, con un reddito pro capite molto basso, con un tasso di mortalità infantile quattro volte superiore alle Regioni del Nord e doppio rispetto alla media europea. Negli anni scorsi abbiamo sperato che grazie all’Europa avremmo potuto riequilibrare la situazione, ma l’Europa non è fatta perché c’è un vizio di fondo: il continentalismo delle istituzioni. Basta pensare alle sedi istituzionali: Bruxelles, Strasburgo, Lussemburgo. Il cuore dell’Europa potrebbe essere il Mediterraneo e invece si sono spostate le frontiere verso il Continente: un’Europa che guarda sempre di più ad Est e sempre di meno verso Sud, area dimenticata. Il Mediterraneo è terra di immigrazione: pensiamo che tanti anni fa gli Spagnoli, i Portoghesi, gli Italiani andavano verso la sponda Sud con la speranza di lavoro, oggi sono i cittadini di quei paesi a venire in Europa, in modo legittimo e illegittimo, per cercare un lavoro. La Banca Mondiale ha individuato l’Africa come area sulla quale intervenire prioritariamente visto che ci vivono 600 milioni di persone con un reddito di un dollaro al giorno. Queste persone vivono ad un passo da noi e desiderano venire in Europa perché qui intravedono l’unica speranza di una vita dignitosa: ma non possia- IL CONSIGLIERE REGIONALE FRANCESCO SANNA SUI PESCATORI DI S.ANTIOCO “ Mentre a nessuna delle marinerie sarde sono stati ad oggi corrisposti gli indennizzi relativi agli anni 2003 e 2004, sulla protesta dei pescatori di Sant’Antioco, il sottosegretario alla Difesa, onorevole Cicu, ancora una volta antepone, alla sostanza delle questioni, problemi di protocollo. La protesta attuata in pieno teatro di operazioni militari vale ben più di una richiesta “ufficiale” di incontro (in passato negato), e mi meraviglio di come ancora oggi, a cinque giorni dal suo inizio e con il pericolo crescente di incidenti in mare che potrebbero mettere a repentaglio la vita delle persone, il Governo non abbia ancora deciso di sospendere le esercitazioni e gli sbarchi. Non è il massimo dello stile istituzionale, ed anzi ha rappresentato il maldestro tentativo di estromettere la Regione da una discussione di ampio respiro sulle servitù militari, ma occorre ricordare come l’onorevole Cicu, circa un anno fa, negoziò a bordo di un peschereccio in mezzo al mare gli indennizzi per i pescatori di Teulada e Sant’Anna Arresi. Ritorni una rappresentanza politica del Governo nel mare del Sulcis, e troverà anche la Regione Sardegna a favorire la ripresa di serenità tra i pescatori e le loro famiglie, così come auspicato nell’ordine del giorno del Consiglio del 23 giugno scorso”. Francesco Sanna mo sicuramente accoglierli tutti. Come uscire da una situazione di crisi dell’area euromediterranea oramai non più procrastinabile? Sicuramente ripensando l’Europa, area del pianeta che da oltre cinquant’anni vive un periodo di pace senza precedenti, con un elevato tenore di vita, un’economia sviluppata, un livello di protezione sociale tra i più alti del mondo. Ma dopo l’allargamento a venticinque l’Europa corre il rischio di dar luogo ad una “guerra tra poveri”, visto il divario che si registra tra i PIL dei diversi paesi. La via del Mediterraneo può veramente salvare l’Europa, e l’Italia, in particolare con le sue Regioni del Sud, può avvantaggiarsene, vista la sua centralità. Non è una scelta facile, il Mediterraneo è un luogo difficile, differente dal resto del pianeta, ma può essere veramente la strada per rilanciare l’Europa: un’area, quella mediterranea, che ha avuto al suo interno tantissime occasioni di contatto, superiori sicuramente a quelle che nei secoli hanno avuto polacchi e irlandesi, ungheresi e portoghesi. E come classe dirigente dobbiamo prendere in considerazione cinque grandi temi, che dobbiamo immaginare parzialmente sovrapposti, come i cerchi olimpici: politica, economia, società civile, cultura, religione. Di fronte ad un mondo nel quale dominano due assi, uno anglosassone e l’altro asiatico, ecco l’opportunità per l’Europa: creare un blocco unico Euromediterraneo, con la sua centralità geografica, alla quale dobbiamo far corrispondere una centralità economica e politica. Partendo dal presupposto che dove non riesce l’economia può riuscire la politica, dove non riesce la società civile può riuscire la religione. E dobbiamo tenere conto che tutto questo lavoro sarà inutile se non spingeremo per un’emancipazione delle donne, alle quali dobbiamo riconoscere un ruolo nelle funzioni direttive della politica, dell’economia e della società! Alberto Scanu Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Sardegna Le Commissioni Ambiente e Sanità del Consiglio regionale, presiedute rispettivamente da Alberto Sanna e Pierangelo Masia, intensificano il lavoro per giungere, nel minor tempo possibile, all’approvazione del testo unificato col quale si istituisce l’Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna. La Sardegna, infatti, è l’unica Regione ancora priva di questo importantissimo organismo tecnico-scientifico, al quale le norme comunitarie, le leggi dello Stato attribuiscono importanti compiti, specialmente quelli di prevenzione e controllo per l’acqua, l’aria, compreso l’inquinamento acustico ed elettromagnetico, il suolo, i rifiuti solidi e liquidi, la radioattività, in sostanza tutto ciò che ha a che fare con l’ambiente naturale e la qualità della vita dell’Isola. L’Arpas, in teoria, è stata istituita con propria ordinanza dal Commissario governativo per l’emergenza idrica in Sardegna (il Presidente della Regione), in applicazione di una lunga serie di provvedimenti emanati, in diverse occasioni (il primo è del 28 giugno 1995), dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Ministro dell’Interno, per Nerina Dirindin Tonino Dessì ciò che riguarda la Protezione civile, ma senza una legge istitutiva regionale non può decollare e svolgere il suo delicato compito. Le Commissioni Ambiente e Sanità, esaminate le proposte presentate da diverse parti politiche, compreso il disegno di legge della Giunta, hanno unificato i testi ed avviato il loro approfondito esame, modificando anche alcune delle disposizioni proposte dall’Esecutivo regionale. Proprio per “confrontarsi” su alcuni delicati argomenti, i due presidenti Sanna e Masia hanno “convocato in audizione” gli Assessori competenti, Tonino Dessi e Nerina Dirindin, con i quali hanno esaminato alcuni degli articoli sui quali si sono registrate “posizioni divergenti”. In sostanza, le Commissioni e la Giunta hanno espresso differenti valutazioni sulla costituzione di un Consiglio superiore dell’Arpas, una specie di Consiglio di Amministrazione, al quale verrebbe attribuito il compito di “guidare” l’Agenzia, attuando le indicazioni della Giunta e degli Assessori competenti. Un organo amministrativo che costerebbe e che non avrebbe, ha detto l’Assessore Dessi, “grande autonomia”, rappresentando semplicemente un inutile costo aggiuntivo. Altri “elementi critici”, indicati dagli esponenti dell’Esecutivo, riguardano l’istituzione di otto Comitati provinciali, bastano ed avanzano i cinque attualmente in funzione (i PMP, che hanno notevole professionalità ed hanno sempre mostrato una grande efficienza), senza creare nuove, inutili, strutture. Altri punti sui quali le Commissioni si sono soffermate, numerose le domande dei Consiglieri presenti all’audizione, quelli relativi ai costi del personale, si applicheranno i contratti del settore sanitario (più favorevoli) o quelli dei regionali; alle prestazioni da fornire, a pagamento, ai privati (in tutte le Arpa nazionali attività “particolarmente richiesta” ed una importante fonte di “autofinanziamento”); alle assunzioni del personale necessario, in organico solo la Direttrice generale e pochi altri impiegati, ed al trasferimento, alla nuova Agenzia, dei dipendenti di enti o di organismi in qualche modo legati all’Amministrazione regionale (Progemisa e SAR), in questo caso ricorrendo a forme di assunzione, di selezione o “mobilità” sui quali molti Consiglieri hanno chiesto maggiori lumi. L’organico della nuova agenzia, comunque, non sembra sia stato ancora definito; si vuole, in ogni caso, dar vita ad una struttura agile, snella, ma ci si avvicinerà, certamente, alle 300 unità, piuttosto che alle 250 indicate in un primo tempo dalla Giunta. Forme di selezione, di preparazione, compiti, ruoli e compensi, sono, comunque, ancora da definire e le indicazioni, ma anche le perplessità, dei componenti le due Commissioni saranno tenute nel doveroso e giunto conto. CONFARTIGIANATO GIUDICA POSITIVO IL PIANO DI MARKETING DEL TURISMO La Confartigianato Provinciale di Cagliari-Sulcis Iglesiente-Medio Campidano ha accolto con favore il “Piano di Marketing 2006” proposto dall’Assessorato Regionale al Turismo che razionalizza le risorse, promuove la Sardegna e che allo stesso tempo dovrà elaborare la proposta del “prodotto territorio” in modo da esaltare una molteplicità di combinazioni di esperienze turistiche destinate al turista. “Osserviamo con favore, ha detto Giampiero Lecis, Presidente di Confartigianato Cagliari, il fatto che l’Assessorato Regionale del Turismo della Regione Sardegna risponda alle esigenze di sviluppo del turismo nella nostra Regione proponendo un prodotto, “Piano di Marketing per il 2006”, che rappresenta il tentativo di Luisanna Depau razionalizzare la promozione della Sardegna concentrando gli sforzi su obiettivi finalmente ragionati, scelti dopo approfondita analisi di dati, flussi, tendenze”. “Importante rilevare, parimenti, ha continuato Lecis, come il “Piano” consegnato dall’Assessore Depau alle categorie produttive non contenesse una proposta chiusa e indiscutibile ma fosse, invece, un lavoro implementabile anche attraverso i contributi che le Organizzazioni di rappresentanza intenderanno offrire”. “In tale contesto, ha concluso il Presidente Lecis, pare opportuno sottolineare come nel piano di interventi previsti per il 2006 e nel piano triennale di attività, che verrà a breve elaborato, risulti necessario rafforzare ulteriormente le potenzialità che derivano dal considerare l’intero territorio regionale come un insieme di sistemi turistici locali. Essi dovranno essere in grado di elaborare la proposta del “prodotto territorio” nel suo insieme, per esaltare tutte le combinazioni di esperienze turistiche possibili al visitatore, grazie al carattere degli abitanti della Sardegna, all’ambiente naturale, all’artigianato, all’enogastronomia, ai beni culturali e archeologici”. 10 FRANCO CHERRI ELETTO PRESIDENTE Economia Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 DELLA CNA DEL SULCIS IGLESIENTE Marco Massa Franco Cherri Franco Cherri, noto imprenditore iglesiente, è il nuovo Presidente della CNA (Confederazione Nazionale Artigiani) del Sulcis Iglesiente. Lo ha eletto l’assemblea dei soci che si sono riuniti a S.Antioco per il 5° Congresso territoriale. Nell’incarico Franco Cherri è subentrato a Claudio Facchini che ha cessato il ruolo di Presidente dopo due mandati consecutivi. I lavori, i primi dopo la nascita della neo Provincia Carbonia Iglesias, sono stati introdotti dal saluto di Claudio Facchini che ha ringraziato gli artigiani presenti (complessivamente nel Sulcis Iglesiente sono circa 2.400) per il sostegno e la collaborazione prestata in questi anni di lavoro in seno alla CNA. Subito dopo c’è stata la relazione congressuale svolta dal Segretario Carlo Loni (“La CNA, le imprese e la nuova Provincia: un ruolo nuovo per un futuro diverso”) il quale nell’evidenziare la crescita nu- merica dei soci nel territorio, ha realisticamente evidenziato le difficoltà ancora esistenti per far uscire il Sulcis Iglesiente dalla crisi strutturale nella quale si trova da anni. Altrettanto realistico è stato l’intervento dell’Assessore Provinciale delle Attività Produttive Mauro Esu che, pur in presenza di fattori recessivi e di appesantimento economico, si è detto fiducioso sul nuovo Contratto d’Area e sulle nuove provvidenze comunitarie legate allo “Obiettivo 1” di cui la Regione si appresta a rendere pubblici i bandi. Dal canto suo il Sindacalista Sergio Usai, responsabile dell’Ufficio Politiche del lavoro della CGIL regionale, si è detto convinto che occorre ripartire dall’analisi degli errori di valutazione fatti nel precedente Contratto d’Area per impostare una nuova stagione di investimenti produttivi. “In questo contesto, secondo Usai, il ruolo degli artigiani assume una particolare dimensione, perché creano economia e occupazione sana e capace di affermarsi sul mercato”. Nel suo discorso Sergio Usai ha insistito sulla necessità, anche per gli artigiani, di “fare impresa”, cercando di capire gli orientamenti del mercato. “Inoltre, ha detto il sindacalista della CGIL, occorre rivolgere un invito alla CNA perché si renda interprete delle esigenze degli artigiani chiamati, ogni giorno di più, a confrontarsi col mercato, con la burocrazia e con le leggi in continua mutazione. L’artigiano, ha detto Usai, sa di dover lavorare, perché quello è il suo ruolo, ma non può affogare tra leggi, disposizioni e burocrazie varie”. L’esperienza diretta di un artigiano è stata portata da Claudio Casti che ha ripreso i temi di fondo della categoria: credito, burocrazia, servizi e infrastrutturazioni. Di taglio decisamente più generale è stato l’intervento del deputato Antonello Mereu che ha spaziato sull’economia dell’intero territorio. Per il deputato dell’UDC, ora che le aziende industriali energivore hanno raggiunto il non trascurabile obiettivo delle tariffe elettriche agevolate, “il Sulcis dovrà cercare di organizzarsi per gettare le basi diversificanti sui servizi, l’agroindustria, il commercio di nicchia, il turismo, la cultura. In quest’ambito l’artigianato potrà giocare un ruolo di primissimo piano, certo di poter contare su professionalità e prodotti di prima qualità che il mercato è pronto ad accogliere”. S.Antioco - Lavori CNA PRESIDENZA CHERRI FRANCO (Presidente) - CASTI CLAUDIO - MELONI AGNESE - LOCCI ELIGIO FACCHINI CLAUDIO - ANGELUCCI ALESSANDRO - ZANDA MAURO Segretario confermato Carlo Loni Direzione ANGELUCCI ALESSANDRO BELLU GIORGIO BORGONOVO UGO CADONI PAOLO CAMPESI LUCA CASSILI PAOLO CASTI CLAUDIO CHERRI FRANCO CROBEDDU ONORIO DE ROSA DOMENICO DESOGUS GIULIO DIANA ANNA FACCHINI CLAUDIO FASOLATO RICCARDO FIORENTINO ROBERTO FLORIS SERGIO FRONTEDDU NICOLINO GHISU GIANFRANCO LOCCI ELIGIO LODDO ROSSANO MARTEDDU IGNAZIO MELIS ATTILIO MELONI AGNESE PINNA LUCIANO PISU FRANCA SABIU ENRICO SALIDU GIORGIO SALIU PIETRO GEMMO SERRA ANTONELLO ZANDA MAURO ANGELUCCI ALESSANDRO BELLU GIORGIO BIANCO PAOLO BORGONOVO UGO CADONI PAOLO CAMPESI LUCA CANCEDDA SAVINO CANNAS BRUNO CASSILI PAOLO CASTI CLAUDIO CASTI GIUSEPPE CHERGIA PAOLO CHERRI FRANCO CROBEDDU ONORIO DE ROSA DOMENICO DESOGUS GIULIO DESOGUS PINUCCIO DIANA ANNA FACCHINI CLAUDIO FASOLATO RICCARDO FIORENTINO ROBERTO FLORIS SERGIO FRACCI LUCIANO FRONTEDDU NICOLINO GHISU GIANFRANCO LARDIERI ANTONIO LE DONNE MARIANO LOCCI ELIGIO LODDO ROSSANO LODDO GIOVANNI MAMELI DIONIGI MARONGIU ANTIOCO PINO PMARTEDDU IGNAZIO MATZUZZI SANDRO MELIS ATTILIO MELIS GIORGIO MELONI AGNESE NOCERA DOMENICO ORRU’ GINO PILLONI GIOVANNI PILLONI MARCELLO PINNA LUCIANO PINTUS FABRIZIO PIRELLAS GRAZIANO PISU FRANCA SABIU ENRICO SALIDU GIORGIO SALIU PIETRO GEMMO SARI ROBERTA SERRA ANTONELLO ZANDA MAURO Assemblea LA RELAZIONE DI CARLO LONI in collisione. “Malgrado tutto, della programmazione negoziata Carlo Loni “E’ auspicabile, e fortemente voluto in ognuno degli abitanti di questa nuova Provincia, che il cambiamento non sia solo un aspetto formale e burocratico, ma possa essere l’inizio di un cammino che deve sovvertire quasi del tutto le sorti del territorio”. Con questa premessa ed auspicio, la relazione del Segretario CNA del Sulcis Iglesiente Carlo Loni si è incanalata nell’analisi di quanto finora è stata compiuto, lasciandosi dietro un velato ottimismo, fiducioso che le potenzialità siano in buona parte ancora da sviluppare. “Se da un lato, ha detto Carlo Loni nella relazione, coloro che sono stati preposti al governo di Carbonia-Iglesias stanno profondendo straordinario impegno nel costruire la Provincia, per renderla completamente operativa, dall’altra nulla è cambiato, se non in peggio rispetto al recente passato sotto l’aspetto economico-sociale. Anzi, il timore di molti, sicuramente non del tutto infondato, è quello che un ente appena creato, con poche risorse disponibili, con significative carenze logistiche e strutturali, non sia in grado di affrontare le emergenze di un territorio che sprofonda ormai da decenni in una crisi che sembra non avere fine”. Subito dopo, però, Loni ha iniettato sull’assemblea degli artigiani, un’iniezione d’impegno ad invertire la rotta, prima che vada come artigiani, credo che ce la stiamo mettendo proprio tutta. Ma chiediamo oggi con forza alle istituzioni che ci governano che ciascuno si assuma le proprie responsabilità per la parte che compete. Da tempo avvertiamo la necessità di rilanciare, sulle tematiche dell’artigianato e delle piccole e medie imprese, ed in generale sullo sviluppo economico della nostra Regione, un ampio confronto politico con soggetti locali, istituzionali e non. Non v’è dubbio che l’attuale situazione politica della Regione desti motivate preoccupazioni. L’attuale governo regionale non ha mostrato, finora, di avere una linea definita per la qualificazione e lo sviluppo del tessuto portante dell’economia sarda in genere, ed in particolare per le Province più disagiate qual’è la nostra. Gli artigiani vengono spesso presentati come un’omogenea categoria sociale, portatrice di specifici e comuni interessi. In realtà, guardando oltre la facciata, vale a dire dentro il comparto, si scopre un insieme di soggetti sociali ed economici del tutto composito ed eterogeneo, riconducibile da un lato alla varietà di imprese che lo popolano, dall’altra alla varietà dei settori rappresentati e alla coesistenza, all’interno del medesimo settore, di diverse formule imprenditoriali (artigiani, imprenditori, lavoratori autonomi). E’ necessario risolvere definitivamente il problema dello sviluppo autonomo, che favorisca il sistema di piccole imprese a forte specializzazione ed integrazione locale, che assegni uno spazio rilevante al lavoro autonomo, che garantisca un’elevata flessibilità della produzione e del lavoro. In questo quadro diventa cruciale sia l’utilizzo concreto degli strumenti per favorire la valorizzazione e lo sviluppo integrato del territorio e sia gli incentivi e gli sgravi a breve per consentire all’impresa economie di scala e politiche degli investimenti”. “E’ statisticamente provato che la piccola impresa contribuisce, laddove è più strutturata e rigogliosa, ad una qualità di vita decisamente più elevato. L’impresa è fulcro del sistema intorno al quale ruotano sia i servizi pubblici, dagli ospedali ai servizi comunali, sia quelli privati, come gli aeroporti, le strade, le infrastrutture. L’impresa è quindi legata con il doppio nodo al territorio dov’essa è radicata, produce ricchezza oltre che individuale anche collettiva. S.Antioco - Lavori CNA RIENTRO IN PORTO DELLE BARCHE “ANTIESERCITAZIONI” Politica Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 POTENZIALITA’ DEL TERRITORIO E CALO DI POPOLAZIONE DUE ESTREMI ENTRO I QUALI DEVE LAVORARE LA PROVINCIA NE PARLA IL SINDACO DI CARBONIA SALVATORE CHERCHI “Occorre accendere il secondo motore del terziario avanzato, senza spegnere quello dell’industria che da trent’anni tiene in quota l’economia del Sulcis Iglesiente”. A parlare è il Sindaco di Carbonia Salvatore Cherchi che con molto realismo ha fatto un’analisi della realtà territoriale, vista all’interno di quella isolana. “Voglio sfuggire al dilemma ottimismo-pessimismo, ha aggiunto il Sindaco di Carbonia, perché se si guarda alla situazione attuale l’evoluzione è negativa. Il trend che noi abbiamo in atto e che conosciamo sulla riduzione della popolazione residente è un trend negativo. E questo non bisogna minimizzarlo”. D) La grande novità politica del territorio è la nascita della Provincia Carbonia Iglesias. Una valutazione su questo risultato che non ha solo carattere politico. R) Il risultato è stato conseguito. Ora occorre che la Provincia assuma personalità. Le condizioni ci sono. Occorrerà un pò di pazienza. Si può fare. Abbiamo già visto che sullo sviluppo economico del territorio, che è il problema più importante, è possibile ragionare tutti insieme. Questo non è tutto, però è un passo importante. D) C’è chi parla di Provincia di serie B o di Provincia di carattere regionale? R) Le Province non sono né di seria A né di serie B. Le Province con i loro poteri sono regolate in identico modo dalla legge. La Provincia Carbonia Iglesias non è differente da quella di Milano, fatto salvo il loro peso. Ma i poteri che ha la Provincia di Milano sono identici a quelli della Carbonia Iglesias. In questa fase le Amministrazioni centrali dello Stato si sono riservate la decisione se decentrare Prefettura, Questura, Comando Vigili del Fuoco ecc. Non è che voglia trascurare l’importanza della presenza di queste funzioni e l’occupazione indotta che viene creata a seguito del decentramento di simili uffici. Praticamente, però, in termini di programmazione e di sviluppo del territorio, sono identici. D) Quali sono i problemi e le priorità che la nuova Provincia si trova davanti? R ) Il primo impegno è di conseguire un’operatività adeguata nel più breve tempo possibile. Occorre, insomma, rimuovere i condizionamenti dettati dall’indisponibilità di personale e risorse finanziarie che ancora non sono state assegnate. Ma si tratta non di impiegarci anni, ma qualche mese. Quindi operatività. Se- Carbonia - Piazza Roma condo: presa in carico di attività che sono di tipo ordinario, come le tematiche ambientali, che sono di competenze della Provincia. L’Assessore dell’Ambiente, pur con pochissimi mezzi, vedo che si sta movendo con molta incisività. Le questioni dei trasporti e come si rafforza la coesione interna nel Sulcis Iglesiente, non solo in relazione con Cagliari, ma all’interno dello stesso territorio. Così dicasi per l’istruzione superiore. Quindi, noi abbiamo già una serie di argomenti, compreso il Piano di Coordinamento territoriale, che debbono essere avviati con celerità. D ) Pianificazione? R ) Esatto: pianificazione. Così come ogni Comune fa il suo Piano urbanistico, il Piano di Coordinamento territoriale definisce l’assetto in funzione dello sviluppo e della tutela di determinati valori all’interno del territorio provinciale. Questo è un grande e straordinario campo di lavoro. Il tema dello sviluppo locale, quello sviluppo promosso partendo dal territorio utilizzando le risorse che abbiamo, o ricercando le risorse che non abbiamo, deve vedere la Provincia protagonista assieme con gli Enti Locali. Non esiste, a questo riguardo, un solo livello istituzionale competente a fare. Il governo è fatto da più livelli e che devono tra loro cooperare (Stato, Regione, Provincia, Enti Locali), più che collocarsi in posizione gerarchizzata. Sono tutti enti sullo stesso livello che devono cooperare e concludere i progetti. D) Nelle scorse settimane a S.Angelo di Fluminimaggiore c’è stato un Forum molto importante: Ufficio di Programmazione della Regione, Provincia e le Amministrazione locali, imprenditori, forze sociali, si sono ritrovate a gettare le basi di una programmazione integrata. R) L’iniziativa è da apprezzare innanzitutto per il metodo che l’Assessore regionale della Programmazione sta sviluppando. Per il resto è anche in coerenza con quanto la Comunità Europea ha più volte richiesto. Va sottolineato che questo metodo, ancorché previsto dalla normativa europea, è stato finora disatteso. Nel corso del Forum si è fatto un ragionamento importante, tra Amministratori, Imprenditori, Forze Sociali e Sindacato, su quattro temi fondamentali: agroalimentare, turismo integrato, industrie, sociale. Il tutto per approfondire su ciò che sembra più utile fare. La discussione non è accademica, perché serve come base di decisione sul come impegnare quasi un terzo delle risorse della Comunità Europea e che sono ancora disponibili per la Sardegna. Quindi, per un verso viene fuori, da questo tipo di approccio, la responsabilizzazione di tutti i soggetti, non solo le istituzioni, ma anche la parte imprenditoriale. Da questi presupposti deve partire ogni decisione. Per esempio. Se si sceglie, come carta da giocare, e a me pare giusto, la costruzione di un sistema turistico locale, si tratta di realizzarlo concretamente. Noi come istituzione siamo chiamati a fare quanto è di nostra competenza che non è poco. Il territorio non è organizzato dal punto di vista delle infrastrutture, della stessa immagine, del marketing. Questi sono compiti che competono alle istituzioni. E poi la parte imprenditoriale, che non può solo lamentarsi del fatto che non ci sono alcuni elementi, sia pure importanti, occorre che faccia la propria parte. Voglio spiegarmi concretamente. Penso a Carbonia. Col nuovo Piano Urbanistico potrà dare un contributo alla creazione del sistema turistico locale. Abbiamo tre grossi valori patrimoniali che sono: la città moderna, l’archeologia industriale e l’archeologia storica. Ma Carbonia non è solo questo. Attraverso il PUC valorizziamo molto il suo tessuto rurale. I 79 “medaus” connotano il territorio comunale di Carbonia come il più intenso in rapporto all’insediamento rurale preindustriale. E questa è una ricchezza. Tra l’altro, oggi, la Comunità Europea incentiva notevolmente queste peculiarità. Però, noi facciamo alcune cose come Amministrazione comunale. Occorre che chi deve fare turismo si metta in rete, collegandosi con gli altri, per offrire un prodotto sul mercato che abbia buone probabilità di diventare il più appetibile possibile. L’esempio di Carbonia calza anche per gli altri territori comunali. Occorre che tutti sviluppino concretamente il proprio ruolo. Dobbiamo praticare la “cultura del risultato”. Poi è giusto che all’Amministrazione comunale si chieda conto della preparazione di determinate strutture, ma è anche giusto che in una dimensione di cooperazione la parte imprenditoriale si metta sullo stesso livello per creare, tutti insieme, sviluppo ed economia. Però dobbiamo farlo. Dobbiamo impegnarci davvero. D) Il territorio provinciale già presenta dei prodotti, siti e realtà di nicchia: settore industriale a livello europeo, centro nazionale per lo sviluppo di tecnologie pulite per l’utilizzo del carbone, il polo universitario delle scienze dei materiali, il comparto enologico ormai proiettato su dimensione mondiale, l’organizzazione di moderne residenze assistenziali geriatriche. Tutti questi elementi connotano un territorio proiettato verso tenori d’eccellenza? R) Se mi si dicesse: sei pessimista o ottimista? Aggirerei la risposta. Però, se invece mi si chiedesse: il territorio ha le condizioni per farcela? risponderei positivamente. Avere le condizioni, o precondizioni, non significa che è un risultato, perché poi dipende da quanto si realizza in concreto. Guardiamo la realtà. L’industria occupa in questo territorio il 36% degli addetti, e questo è un punto di forza. Perché il peso e la consistenza del tessuto industriale in questo territorio è ben maggiore che in altri territori della Sardegna. Per quel che riguarda l’industria abbiamo l’obiettivo Massimo Carta di conservare questa consistenza, semmai aggiornandone il patrimonio, sviluppando produzioni, irrobustendo le produzioni con nuova tecnologia, creando i poli tecnologici ecc. Questo capitolo è fondamentale ed è alla portata della politica. Occorrerebbe avere con le aziende un rapporto più intenso. L’Enel deve partecipare più attivamente nel settore della ricerca energetica e altre aziende su altro versante. Quindi per quanto riguarda il settore industriale si devono creare le condizioni di una seconda giovinezza. Il dilemma che abbiamo di fronte è se accompagnarlo verso l’obsolescenza e la morte per vecchiaia, con la chiusura di un ciclo; oppure, se conservare questo nostro sapere e cultura industriale, rinnovandoli. Poi abbiamo un potenziale inespresso. Se si guarda la consistenza del settore agroindustriale e la consistenza del terziario, e soprattutto certi segmenti del terziario, constatiamo che il Sulcis Iglesiente non esprime tutto ciò che potrebbe esprimere. Quindi, quì il compito della politica e anche dei protagonisti compresi gli imprenditori e gli altri. Occorre far emergere quel potenziale che ancora resta inespresso. Per questa via si viene a generare quella occupazione aggiuntiva che l’industria non può darci e che risponde al problema della offerta di nuova occupazione. Del settore agroindustriale s’è discusso a lungo. Io quello che so è che certe produzioni hanno valori aggiunti, come l’agricoltura biologica. In questo segmento il Sulcis Iglesiente, nel suo insieme, ha una consistenza inferiore a quella media regionale e tuttavia dispone di una patrimonio agricolo di notevole rilevanza. Abbiamo un patrimonio zootecnico che potrebbe portare a specializzarci in alcuni settori come quello caprino, con determinati formaggi. Il vino: il Carignano del Sulcis è diventato un vitigno di particolare pregio, non foss’altro perché sono evidenti alcuni tentativi di imitazione e di scippo. C’è un problema tra tre cantine: una di queste è leader sul piano della qualità. L’esperienza della cantina di Santadi deve far riflettere. Antonello Pilloni ha avuto l’intelligenza di promuovere il rinnovamento del prodotto e probabilmente l’esperienza di Santadi potrebbe servire anche agli altri enopoli. Sul sistema turistico la percentuale di posti letto nel territorio è una frazione minima del totale regionale. Non parliamo di Carbonia che è assolutamente indietro. Quindi, c’è un grosso potenziale di crescita. Abbiamo una condizione specifica che è il Carbonia - Veduta parziale 11 Salvatore Cherchi paesaggio minerario. L’intreccio mare- archeologia classica –paesaggio minerario può connotare in maniera peculiare il nostro prodotto turistico che potrebbe entrare in competizione, senza guerre, con altre realtà. Perché l’interesse e l’attenzione si traducano in iniziativa occorre che imprenditori e Enti territoriali si muovano, però si muovano. Mi rendo conto che il territorio è carente di infrastrutture e queste competono al pubblico, Però, il privato, con le iniziative deve diventare di stimolo al pubblico. D) L’arrivo di una colonia di Russi nel territorio di Carbonia cosa significa? R) Sull’arrivo dei Russi, allo stato, non so rispondere compiutamente. Sembra, sulla scorta di alcune informazioni, un’operazione tranquilla e di persone che hanno interesse per questi territori, come già avvenuto nel Nord Sardegna. I Russi viaggiano molto. Sono tra i gruppi più importanti del flusso turistico. Tanti non solo visitano, ma acquistano, non solo a Carbonia. Sembrano alla ricerca di luoghi belli. Questa è la risposta ufficiale. Poi il fatto che siano Russi o siano Inglesi, poco importa. Semmai abbiamo il dovere di tenere gli occhi aperti. D) Nel corso dell’intervista s’è parlato d’ottimismo e di pessimismo. Alla luce di questi elementi, il messaggio che si vuole lanciare al territorio qual è? R) Voglio ancora sfuggire ad ottimismo-pessismo, perché se si guarda alla situazione, l’evoluzione è negativa. Il trend che noi abbiamo in atto, e che conosciamo, sulla riduzione della popolazione residente è un trend negativo. E questo non bisogna minimizzar- lo. Il ragionevole ottimismo può essere alimentato dalla constatazione che abbiamo delle carte da giocare. Non è destino, oggi e per sempre, che questo trend negativo si mantenga. Del resto alla crisi delle miniere che determinò una perdita di popolazione, nel corso degli anni Settanta si reagì con una robusta ripresa dell’industrializzazione. Il polo di Portovesme ebbe il merito di richiamare nuova popolazione nel territorio. L’attuale Sindaco di Carbonia, laureatosi in ingegneria a Cagliari, è entrato a lavorare in quegli anni in un’industria metallurgica di Portovesme. In quella circostanza si reagì con un grosso processo. Portovesme è servita a ridare una spinta demografica ed economica e ancora oggi a Portovesme sono migliaia di persone che ci lavorano. Con tutte le pecche, sono passati trent’anni. Tornando al messaggio, vorrei dire che bisogna accendere un altro motore di sviluppo. Attenzione, però: bisogna che non si spenga il motore dell’industria. Ma per guadagnare velocità e riprendere quota bisogna accendere un altro motore. Questo motore lo vedo nel terziario qualificato che ci manca rispetto ad altri territori della Sardegna. Paradossalmente questo è un vantaggio, perché questo motore noi non l’abbiamo ancora sfruttato. Se riusciamo nell’operazione di tenere acceso il motore che abbiamo, che però non ce la fa più a tenerci in quota, e accendiamo il secondo motore, allora ragionevolmente credo che riprenderemo quota. L’accensione di questo secondo motore è più complesso di quella che si fece con la prima industrializzazione di Portovesme. La Residenza Sanitaria Assistenziale Sant’Elia di Nuxis è una struttura socio - sanitaria integrata Convenzionata con l’Azienda USL n° 7 di Carbonia ACCREDITAMENTO RSA: det. Regione Sardegna n° 1647 del 17.08.2004 ACCREDITAMENTO CDI: det. Regione Sardegna n° 113 del 15.02.2005 IL SERVIZIO È RIVOLTO - Soggetti anziani non auto - Soggetti anziani e non, a - Soggetti non anziani affe - Soggetti affetti da scleros - Soggetti lungodegenti o in - Soggetti neurovegetativi s COME ACCEDERE AI SERVIZI DELLA RESIDENZA SANT’ELIA Gli Ospiti che desiderano accedere ai servizi offerti devono predisporre e presentare le seguenti domande: - Al Servizio Sociale Professionale del Comune di Residenza - Al Servizio Materno Infantile della ASL di Residenza - Alla Residenza Sanitaria Sant’Elia di Nuxis L’Ufficio Relazioni col Pubblico della Residenza Sant’Elia è a completa disposizione di tutti coloro che intendono avviare le pratiche di inserimento in struttura fornendo loro tutte le informazioni utili per la presentazione delle domande L’accesso alla RSA è vincolato al parere positivo espresso dall’Unità di valutazione Territoriale (UVT) attivata presso ogni Azienda USL. SERVIZI SANITARI SANT’ELIA di NUXIS Società per Azioni - Sede Legale: Cagliari - Via del Fangario 12 - Sede Operativa: Nuxis Località Su Guventu Tel. 0781.9091 - Fax. 0781 La Residenza Sanitaria Assistenziale Sant’ Elia di Nuxis OA osufficenti affetti da demenze etti da deficit intellettivo si multipla n fase terminale della vita stabilizzati COME CONTATTARE RSA SANT’ELIA Telefono: 0781.9091 Fax: 0781.909309 Indirizzo struttura: Residenza RSA Sant’Elia Loc. Su Guventu - 09010 NUXIS SERVIZI OFFERTI - Assistenza medica 24 ore su 24 - Assistenza infermieristica 24 ore su 24 - Attività di riabilitazione - Assistenza sociale - Assistenza psicologica - Attività ricreative, culturali e occupazionali - Servizio alberghiero - Cura della persona (igiene personale - vestizione) - Vitto - Servizio lavanderia guardaroba - Servizio religioso - Servizio trasporto in ambulanza - Servizio trasporto disabili A richiesta dell’Ospite dei familiari, sono disponibili i seguenti servizi extra: - Servizio telefonico - Servizio parruccheria - Custodia beni di valore IL PERSONALE Direttore Direttore sanitario Equipe medico specialistica Infermieri professionali Fisioterapisti Assistente sociale Psicologo Educatori animatori Coordinatori servizi socio sanitari Operatori socio-sanitari e addetti all’assistenza 1.909309 - Codice Fiscale e Partita Iva 02869620928 - Iscrizione Registro delle Imprese REA CCIAA Cagliari 229820 - Capitale sociale: Euro 10.900.000,00 interamente versati 14 Salute Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 IGLESIAS CORSO DI PRIMO LIVELLO PER OPERATORI INTERESSATI A FRONTEGGIARE IL TABAGISMO Elena Cossu Malgrado il consumo del tabacco stia diventando sempre più frequente, anche tra le giovanissime generazioni, sul fronte della lotta a questa dipendenza si stanno facendo passi avanti, soprattutto con la ricerca scientifica che ha già ampiamente dimostrato quale danno sociale, ancorché personale e familiare, il consumo del tabacco produce. Il Sulcis Iglesiente, sotto quest’aspetto, ha in essere, già da tempo, un qualificato Centro Cinico, collegato al Servizio Sert per le Tossicodipendenze, che s’interessa, appunto, di tabagismo. I suoi specialisti, anche di recente, hanno curato la fase di formazione degli operatori sanitari della ASL di Rimini interessati ad attivare il servizio in quel territorio. Tuttavia, anche in Sardegna tale esigenza formativa è ampiamente avvertita. Per questo, nelle scorse settimane ad Iglesias, il Servizio Tossicodipendenze della ASL 7, in collaborazione con l’Associazione Darwin Onlus di Cagliari, ha organizzato il corso di formazione “Il trattamento del tabagismo”. “Il corso, ha spiegato Massimo Diana medico del Sert e referente per il tabagismo, era rivolto ad un’ottantina tra medici, infermieri, educatori professionali, pedagogisti, psicologi, assistenti sociali ed operatori di strada. Si è trattato di un corso di primo livello con l’obiettivo di sensibilizzare ed offrire spunti e strumenti utili a coloro i quali, nei servizi sociali e sanitari, volessero oc- Iglesias - Corso Tabagismo cuparsi di tabagismo. E proprio la dipendenza da nicotina, ha aggiunto Massimo Diana, gli approcci terapeutici e le terapie di disassuefazione, i modelli integrati d’intervento nel tabagismo, sono stati i temi del corso di formazione organizzato dal Centro Cinico per la terapia della dipendenza da Nicotina della Asl 7 di Carbonia”. L’interesse all’iniziativa è stata dimostrata dalla presenza di operatori provenienti, oltre che da Iglesias e Carbonia, anche da Olbia, Nuoro, Cagliari, Milano e Roma. Iglesias - Corso Tabagismo “ CULTURA CHE NUTRE” E’ arrivata anche a Cagliari, presso il Parco Monte Claro, la “ Giornata Nazionale della Cultura che Nutre” che ha coinvolto con spettacoli in piazza bambini e adulti. Protagonista è stato il cibo di qualità, come espressione di socialità e di identificazione culturale delle proprie radici. L’iniziativa, promossa dal Ministero delle Politiche Agricole e dalle Regioni e gestita dall’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo- alimentare), puntava a promuovere scelte alimentari consapevoli, creando una maggiore sensibilità sul tema della cultura e della tradizione alimentare italiana, basata su cibi freschi, genuini e di qualità. La giornata di domenica 9 ottobre, che seguiva quelle già svolte nelle altre piazze d’Italia, faceva parte del più ampio programma interregionale di Comunicazione ed Educazione alimentare “Cultura che Nutre”, che ha lo scopo di coniugare il binomio alimentazione/identità culturale, valorizzando l’agricoltura nazionale, la conoscenza e la promozione delle produzioni di qualità e il recupero delle tradizioni gastronomiche regionali soprattutto, ma non solo, all’interno del mondo scolastico. Obiettivo perseguito anche attraverso il concorso nazionale “Che gusto c’è” che, giunto alla terza edizione e partito il 15 settembre scorso , ha avuto negli anni scolastici passati, una partecipazione di oltre 26.000 classi delle scuole elementari in tutta Italia. Con la “Giornata nazionale della Cultura che Nutre”, invece si è usciti dalle scuole per avvicinare tutti i consumatori al tema dell’educazione alimentare con attività di piazza, in grado di coniugare la conoscenza e la promozione del sistema agroalimentare italiano, grazie anche alla diffusione di materiali promozionali come depliant informativi, gadget, brochure che si trovavano presso punti di informazione appositamente allestiti. L’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-pastorale e l’Ersat erano presenti attraverso la realizzazione di attività dimostrative e divulgative sulla filiera cerealicola e lattiero-casearia con “laboratori” dimostrativi dal grano al pane, dal latte al formaggio e ricotta. L’iniziativa voleva essere anche uno strumento di promozione e di educazione al consumo dei prodotti tipici di qualità della Regione Sardegna, favorendo la conoscenza e l’apprezzamento presso i giovani, del valore nutrizionale degli alimenti e delle modificazioni subite a seguito dei metodi di produzione, di trasformazione e confezionamento. FINANZIAMENTI AI PICCOLI COMUNI PER FABBRICATI DI VOLONTARIATO La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore degli Enti Locali, Gian Valerio Sanna, ha disposto, per l’anno 2005, uno stanziamento di 2.000.000 di Euro a favore dei Comuni con meno di 3.000 abitanti per il reperimento, e la ristrutturazione di fabbricati da destinare ad attività di volontariato, della solidarietà, del tempo libero e dell’aggregazione sociale e giovanile. I Comuni interessati ad ottenere il finanziamento – previsto in un massimo di 150.000 euro a seconda dell’ordine di graduatoria conseguito - dovranno predisporre una apposita valutazione descrittiva della qualità dei recuperi edilizi delle strutture individuate. RICERCA COLLABORATORI INVIARE ARTICOLI E FOTO IN FORMATO DIGITALE A: [email protected] OPPURE FAX 1782282316 WE WANT YOU! “Durante il corso, è stato chiarito, sono stati proposti percorsi, terapie e metodologie, secondo il modello multidisciplinare tradizionalmente in uso nei Servizi delle Tossicodipendenze, con particolare attenzione agli aspetti riguardanti la dipendenza da tabagismo e il suo trattamento, la prevenzione delle ricadute e l’eventuale comorbilità psichiatrica che può, a volte, rappresentare uno dei determinanti a mantenere il comportamento d’abuso. Il programma non comprendeva solo relazioni tecniche, ma anche la partecipazione attiva dei corsisti attraverso lavori di gruppo, simulate e discussioni sugli elaborati prodotti durante le sessioni di lavoro”. Massimo Diana Realtà locale Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 15 COMUNE DI CARBONIA COMMISSIONE SANITA’DELLA REGIONE SULLE RISORSE SOCIO-ASSISTENZIALI BANDO DI CONCORSO PER OPERA D’ARTE I Comuni isolani riceveranno altri fondi per fare fronte ai costi sostenuti per i servizi socio-assistenziali forniti ai loro cittadini. La Commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Pierangelo Masia, ha espresso, infatti, il proprio parere favorevole al P/40, il programma recentemente approvato dalla Giunta regionale per trasferire ai Comuni oltre 24 milioni di euro, quale “parziale riequilibrio delle assegnazioni disposte per il 2005”. I criteri seguiti in questa nuova ripartizione sono stati “illustrati”, alla Settima Commissione, dall’Assessore della Sanità, che ha anche spiegato gli obiettivi per l’immediato futuro, in attesa che diventi pienamente operativo il piano socio-assistenziale recentemente approvato dal Consiglio regionale. Si è partiti, come di consueto, dalla “spesa storica” del lontano 1991, quando “fu rilevata la situazione dei servizi socio-assistenziali attivati dai Comuni”. Quella realtà, però, non corrisponde a quella attuale, per cui l’Assessorato ha previsto un “primo correttivo”, per assicurare ad ogni Comune una disponibilità di 50 euro per ogni cittadino “residente” il 1 gennaio 1994. Per questo intervento nelle casse comunali finiranno 8.563.625,31 euro. La situazione dei diversi centri, però, è profondamente mutata e la Regione ha deciso di prendere in esame la popolazione residente, nei diversi comuni, al 31 dicembre dello scorso anno, “un dato più attendibile, anche perché tiene conto della mobilità interna che ha caratterizzato questo decennio”. Nelle casse comunali, sempre per garantire i famosi 50 euro a residente, finiranno altri 15.498.957,67 euro. Ma le maggiori conse- guenze di questa migrazione interna le hanno subite i paesi con meno di 1.500 abitanti, costretti a far fronte, con risorse finanziarie “ridotte”, all’aumentata domanda di servizi che arriva da popolazioni sempre più “anziane”. Quindi, la necessità di un altro correttivo, e questa volta si è deciso di garantire, in ogni caso, gli stessi trasferimenti degli anni precedenti, altri 32.680,04 euro destinati ai paesi più piccoli, destinati ad un lento, ma progressivo spopolamento. In totale, 24.095.290 euro per coprire, seppur parzialmente, il costo dei servizi socio-assistenziali forniti. In futuro, hanno chiesto i componenti la commissione Sanità, quali linee si seguiranno? Certamente si modificheranno i criteri di intervento, di ripartizione dei fondi statali destinati a questi servizi, per “giungere ad un ulteriore riequilibrio”. Si opererà tenendo conto delle esigenze “dei paesi d’origine”, come suggerito da Antonello Liori; valutando le necessità dei centri maggiori, chiamati a fornire nuovi servizi ad un sempre crescente numero di abitanti, come sollecitato da Tore Amadu. Sarà, in ogni caso, un periodo di transizione, secondo Pierangelo Masia, sino a quando tutto il sistema sanitario e socio-assistenziale non “sarà a regime”. Ma il problema dei problemi, hanno ricordato Silvio Lai e Nazareno Pacifico, è quello legato al finanziamento “complessivo” degli interventi socio-assistenziali: quali i trasferimenti dallo Stato, quali le risorse che, a questi servizi, destinerà la Regione? In tutti i casi si dovranno favorire, ha ricordato Mondino Ibba, la costituzione di associazioni, gli accordi tra diversi comuni, almeno a livello di distretto sanitario. Una situazione dif- ficile, in tutti i casi, perché le risorse finanziarie non aumenteranno, non si potranno fare tagli dolorosi, si dovrà puntare, necessariamente, alla realizzazione di programmi innovativi, ha risposto l’assessore Nerina Dirindin, ad esempio “per inserire, in nuove realtà, le persone non autosufficienti, anche realizzando una rete di servizi per favorire il loro ritorno a casa, in famiglia”, con evidenti, notevoli risparmi per le casse regionali. Proposte innovative anche per quanto riguarda i progetti speciali di ricerca: negli ultimi anni ne sono stati finanziati cinque, ormai avviati alla conclusione, che hanno permesso di preparare tecnici di notevole professionalità e che non è il caso di “perdere”. La Giunta, per potenziare la ricerca, ha destinato una ventina di milioni di euro, sui fondi della Programmazione, alla ricerca di base, alla sperimentazione “pura”. I progetti migliori, elaborati dalle università o da altri “soggetti” potranno chiedere di partecipare a questi bandi e quelli “più validi” saranno, senz’altro, finanziati. Per studiare la razionalizzazione ed il miglioramento dei servizi sanitari e socio-assistenziali, l’Assessorato della Sanità ha stanziato un milione e quattrocentocinquanta mila euro, con i quali si finanzieranno studi e ricerche per giungere ad un sostanziale miglioramento dell’intero sistema sanitario regionale. Si eviteranno doppioni e sperimentazioni inutili, come sollecitato da Alberto Randazzo; si istituirà, molto probabilmente, una cabina di regia, suggerita da Nazareno Pacifico e Sandro Frau, per non disperdere in troppi rivoli le risorse disponibili, limitate, e per utilizzare, nel modo migliore, le notevoli capacità di tanti ricercatori. FLUMINIMAGGIORE, …peccato non conoscerlo storia, ambiente, tradizioni mare e natura cultura buon cibo e tanta ospitalità INFO: TEL. 0781- 5850212 E - MAIL FLUMINIMAGGIORE,[email protected] Il Comune di Carbonia bandisce un concorso fra artisti per la realizzazione di un’opera d’arte da collocare sulla parete di fondo nell’edificio della nuova sala Polifunzionale (ex Dopolavoro Centrale) ubicato in piazza Roma. Art. 1 – Tema - materiali e tecniche dell’opera in concorso Secondo quanto stabilito dal Consiglio comunale l’opera d’arte è finalizzata a ricordare il lavoro e il sacrificio delle donne e degli uomini che, già residenti sul territorio o convenuti dalle diverse Province della Sardegna e dell’Italia, hanno edificato la città di Carbonia e costituito una nuova Comunità, intitolata “omaggio alle donne e agli uomini che hanno dato vita alla città di Carbonia”. I materiali e le tecniche saranno una libera scelta dell’artista, ma dovranno comunque armonizzarsi con il luogo in cui deve essere collocata l’opera e dare garanzie di durata nel tempo. Art. 2 - Misure L’opera potrà avere una dimensione massima di metri 5,00 di lunghezza e 2,50 di altezza. Ma gli artisti, analizzato lo spazio, potranno proporre dimensioni diverse, che saranno comunque sottoposte al giudizio insindacabile della Commissione Giudicante. Art. 3 - Compenso Il compenso è di euro 30.000,00 comprensivo di spese di realizzazione, Iva e di qualsiasi onere previdenziale. Solo il trasporto e la posa in opera sono escluse e saranno a carico del Comune. Art. 4 - Condizioni di partecipazione Al concorso possono partecipare tutti gli artisti di nazionalità italiana o straniera in possesso dei diritti civili e politici. Ogni artista può partecipare singolarmente o in gruppo con un solo lavoro, pena l’esclusione. In caso di partecipazione in gruppo, i componenti dovranno indicare e sottoscrivere la designazione del Capogruppo che a tutti gli effetti li rappresenti presso l’ente banditore e al cui giudizio saranno trasmesse tutte le comunicazioni riguardanti il concorso. La partecipazione al concorso impone l’accettazione incondizionata da parte dei concorrenti di tutte le condizioni stabilite nel presente bando. Art. 5 - Esclusioni Non possono partecipare al concorso: - i componenti della Commissione giudicatrice, i loro congiunti, parenti e affini fino al terzo grado; - coloro i quali, a qualsiasi titolo, abbiano preso parte o contribuito in qualsiasi modo alla stesura del bando e della documentazione ad esso allegata; - coloro che non siano in possesso, all’atto della presentazione dell’offerta, del requisito di godimento dei diritti civili e politici; - coloro che trasmettono errata o incompleta la documentazione richiesta. Art. 6 - Procedura Date le dimensioni notevoli dell’opera, si potrà prender parte al concorso producendo un bozzetto in scala 1:5, realizzato con tecniche libere, purchè indicative dell’opera finita e precise nei dettagli. Tali bozzetti dovranno pervenire senza firma, con apposita dicitura sul retro indicante il titolo dell’opera e dovranno essere accompagnati da una busta chiusa contenente il titolo dell’opera, le generalità dell’artista o degli artisti del gruppo concorrente; l’autodichiarazione, ai sensi del DPR 445/2000, di residenza o di domicilio in Italia al cui indirizzo saranno poi inviate le comunicazioni riguardanti il concorso; brevi note biografiche del concorrente/i (una cartella dattiloscritta); il numero di telefono, codice fiscale e numero di Partita Iva se posseduta; breve relazione sull’opera, sulla tecnica usata per il bozzetto e, se diversa, su quella che verrà impiegata nell’opera finita; dichiarazione che il compenso previsto nel bando per l’opera alla quale si concorre viene ritenuto a tutti gli effetti pienamente remunerativo degli oneri previsti dal bando stesso. Art. 7 - Conservazione dei bozzetti I bozzetti delle opere non prescelti dalla Commissione giudicatrice rimarranno di proprietà dei rispettivi autori, ma il Comune potrà trattenerli per un’eventuale mostra riepilogativa del concorso. Al termine di tale mostra dovranno essere ritirati entro 60 giorni. Trascorso tale termine l’Amministrazione declinerà ogni responsabilità al riguardo. L’amministrazione avrà la massima cura nella conservazione dei bozzetti e delle opere presentate, ma in caso di perdita o deterioramento non sarà tenuta in alcun modo al risarcimento di eventuali danni o al rimborso spese. Il bozzetto dell’opera prescelta rimarrà di proprietà dell’Amministrazione. Art. 8 - Segreteria Gli interessati potranno, prima della scadenza del concorso, chiedere personalmente informazioni e ulteriori dati sulle opere messe a concorso, presso l’Ufficio Cultura del Comune, tel. 0781.6941, fax 0781.694252. L’Ufficio fornirà i permessi per visite finalizzate alla realizzazione dell’opera in concorso. Art. 9 - Scadenza e presentazione dei bozzetti I bozzetti dovranno pervenire a cura e spese dei concorrenti presso: Comune di Carbonia- Ufficio Cultura-piazza Roma 1, tramite il servizio postale o agenzie autorizzate, con plico o contenitore idoneo a salvaguardia dell’integrità dell’opera, entro e non oltre il 20 dicembre 2005 alle ore 12.00. Il Responsabile per le procedure di gara è il Sig. Elio Mei RICERCA COLLABORATORI INVIARE ARTICOLI E FOTO IN FORMATO DIGITALE A: [email protected] OPPURE FAX 1782282316 WE WANT YOU! 16 Realtà locale Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 La “Lai Automobili” ha conosciuto due grandi momenti nello scorso mese di settembre. Il primo evento è stato caratterizzato dalla presentazione, nella lussuosa concessionaria di via Nazionale di Carbonia, della “Leon”, l’auto della nuova generazione Seat firmata dalla Audi-Wolkswagen. Il profilo di quest’auto, destinata sicuramente al successo, traspare di dinamismo e di sicurezza. Và riconosciuto che, con la “Leon”, la Seat ha definitivamente adeguato la linea ai gusti del moderno automobilista che vede nel di- GRANDI EVENTI ALLA “LAI AUTOMOBILI” namismo, ancorché nelle prestazioni su strada, l’indirizzo della scelta. La “Leon” possiede tutte queste qualità. Il secondo importante momento della “Lai Automobili” è stato quello della presentazione della “Alfa 159”. L’attesa era tale che la concessionaria del Patron GigiLai è stata letteralmente presa d’assalto e le prove su strada sono state di grande effetto. Quì, linea dalle grandi tradizioni, potenza di motore, arredo interno, dotazione di strumenti e moder- nissime concezioni di confort sono stati assemblati per concedersi all’automobilista esigente, ma anche sportivo, sicuro di ritrovarsi tra le mani il volante di un mezzo di grande affidabilità. La “Alfa 159” riesce, persino, a trovare l’equilibrio tra qualità e prezzo. Forse non è stato un danno attendere qualche settimana in più, per presentare all’automobilista quest’autovettura, la cui casa costruttrice ha messo al primo posto le esigenze di vecchi e nuovi “alfisti”. Carbonia - concessionaria “Lai Automobili” UN “INEDITO” PADRE PIO IN PITTURA NELLA CHIESA DI MEDAU DESOGUS Carbonia - concessionaria “Lai Automobili” COLORS of ALUMINUM ILA INDUSTRIE LAMINAZIONE ALLUMINIO Spa Medau Desogus Idroterme Villasor S.r.l. Sandalia La Idroterme Villasor Srl, tra le sue produzioni, annovera rotoli e contenitori di alluminio per uso alimentare. l’ulivo, le pecore, le rose, il cane. Tutti elementi, con un preciso significato e che si collegano con la natura della campagna sarda e assai caratterizzante quanto sta intorno a Medau Desogus. I tre artisti, ormai collaudati nell’affrescare ville, palazzi e piazze nei centri vicino alla Capitale, sono stati coinvolti in questo lavoro dal parroco di Cortoghiana don Amilcare Gambella, promotore della stessa chiesetta frazionale dedicata al Santo di Pietralcina. Renzo Cincotta Radio Iglesias La ILA SpA produce laminati di alluminio, sottile, semisottile e verniciati. Lo stabilimento è dislocato nella zona industriale di Portoscuso (CA) Tel. 0781.5011 fax: 0781.508134 http: www.ilaspa.com Un Padre Pio fuori degli stereotipi, sorridente a compiaciuto dell’ambiente che lo circonda. E’ quanto gli artisti Renzo Cincotta, Elisabetta Signorelli e Beatrice Mazzarella hanno dipinto sulla parete esterna della chiesetta, dedicata al Santo delle Stimate, in quel di Medau Desogus, poco distante da Cortoghiana. I tre artisti, amanti della bella pittura e diplomati all’Accademia delle Belle Arti di Roma, hanno voluto proporre un Padre Pio meno “serioso”, immerso in quella natura tutta sarda, con bambini d’intorno intenti a giocare. C’è persino un bambino con la maglietta rossoblu e il pallone in mano. Nell’insieme del dipinto hanno trovato spazio la vite, il fico d’India, il melograno, Lo stabilimento è dislocato in Loc. S’Acqua Cotta di Villasor (CA) Tel. 070.9649814 fax: 070.9649800 http:www.idrotermevillasort.it Medau Desogus - Chiesetta Soluzioni di apparecchiature e arredamento per l’ufficio 30 anni di esperienza al vostro servizio c i n e m a m u l t i s a l a t e r r i t o r i a l e maxi schermi, maxi emozioni. informazioni e prenotazioni: programmazione film (attivo 24 ore): web site: 0781 33 510 0781 25 60 20 www.cineworld.info 8 maxi schermi con audio Dolby Digital® IGLESIAS < via Villa di Chiesa (viale alberato) SS 130 > CAGLIARI Via Villa di Chiesa SP 85 S.ANTIOCO < CARBONIA < IGLESIAS SP 2 > VILLAMASSARGIA loc. Monte Figu 18 Realtà locale Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 IGLESIAS IL “CROBU” DEVE RESTARE UN PRESIDIO OSPEDALIERO Alfio Gessa Iglesias - “Crobu” “In Iglesias avevamo tre strutture ospedaliere da chiudere perché fatiscenti e fuori norma. Parlare oggi di “Crobu” è già un risultato, in quanto nel 2001 partivamo da una condizione di svantaggio. Con un investimento di circa 70 miliardi, abbiamo portato il CTO ad un grado di efficienza, pur in presenza della riduzione di posti letto; e ci troviamo nella fase di recupero del S.Barbara. Allo stato delle cose abbiamo due veri ospedali che sono il Sirai di Carbonia e il CTO di Iglesias”. A parlare in questi termini è stato Emilio Simeone, iglesiente doc, e che fino a tre mesi fa era il Direttore Generale della ASL 7 del Sulcis Iglesiente. Simeone, parlando provocatoriamente come lui stesso s’è definito, ha affondato la sua realistica descrizione dicendo che “allo stato delle cose il fatturato della nostra ASL lo fa il Sirai di Carbonia; domani lo L’ I R R E D E N T I S M O DI CERTI POLITICI Il convegno promosso dall’Associazione Argentaria di Iglesias, per dibattere il futuro del presidio sanitario “Crobu”, oltre ad aver prodotto un acceso e costruttivo dibattito sull’argomento in oggetto, è servito a qualche politico cittadino per ritagliarsi uno spazio oratorio che è servito a riproporre il suo abituale irredentismo provinciale. Attribuendo le colpe del declassamento del “Crobu” all’attenzione prestata al Sirai di Carbonia (ipotesi smontata dall’ex Direttore Generale della ASL 7 Emilio Simeone, iglesiente di puro sangue) l’ex senatore Paolo Fogu ha ripreso il suo elettorale slogan “meglio essere periferia di Cagliari che frazione di Carbonia”. Si è trattato, certamente, di un vetero campanilismo che sembrava ormai dimenticato, e che l’ex senatore Paolo Fogu avrebbe potuto evitare, soprattutto perché la realtà dei fatti e l’impegno di tutto l’uditorio presente, hanno avuto toni decisamente più democratici e di grande equilibrio. Ad ogni buon conto anche per l’ex senatore Paolo Fogu resta sempre valido il vecchio adagio: “chi semina vento, miete tempesta”. Si vedano i risultati delle ultime amministrative. CAMPAGNA ABBONAMENTI 2006 “ GAZZETTA DEL SULCIS ” SE VUOI FARE UN REGALO AL PARENTE O AMICO FUORI SARDEGNA ABBONALO A farà anche il CTO”. Questo ragionamento è stato fatto nel corso di un pubblico dibattito promosso dall’Associazione Argentaria che ha chiamato a confronto istituzioni e cittadini per trovare un argine alla ventilata ipotesi di chiusura, ma solo come presidio ospedaliero, del “Fratelli Crobu” che per decenni è stato un centro pediatrico infantile di primissimo livello. I lavori sono stati introdotti, dopo il saluto della Presidente dell’Associazione Argentaria Anna Rita Murgia, dai medici Enzo Gessa e dal primario del “Crobu” Giampiero Piras. Presenti ai lavori, tra gli altri, anche i vertici della ASL 7 col suo nuovo Direttore Generale Benedetto Barranu, il Direttore Sanitario Pietro Chessa e il Direttore amministrativo Sergio Salis; Il successivo stimolante confronto ha registrato gli interventi del deputato Piergiorgio Iglesias Massidda; dei Consiglieri regionali Giorgio Oppi e Mauro Pili; dell’ex senatore ed attuale Consigliere comunale Paolo Fogu, del Consigliere provinciale Pinello Cossu e di alcuni altri cittadini. Tutti, in buona sostanza, hanno energicamente rivendicato la sopravvivenza del presi- dio ospedaliero “Crobu” che potrebbe essere inserito, nel Piano Sanitario Regionale di prossima approvazione, come centro specialistico pediatrico infantile, ruolo che gli era stato assegnato già in passato. La maggior parte dei ragionamenti portati all’attenzione del numeroso pub- blico presente avevano il presupposto della difesa ad oltranza del “Crobu” come presidio ospedaliero, mentre, stando alle indicazioni regionali, esso potrebbe diventare un centro servizi della Asl, con qualche possibilità d’impiego anche con ruolo regionale. Realtà locale Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 19 ILGOVERNATORE GIORGIO DI RAIMONDO AUMENTANO LE FRODI VIA INTERNET delle frodi via li relativi alle etichettature castrato diversi navigatori AI ROTARY CLUB CARBONIA E IGLESIAS Ilwebfenomeno è una realtà ormai con- (11%), ai disservizi nella ai quali i pirati informatici Carbonia - Governatore a Carbonia I Club del Rotary di Carbonia e Iglesias hanno ricevuto, nelle scorse settimane, la visita annuale del Governatore. Per l’occasione, il Governatore Giorgio Di Raimondo era accompagnato dall’Assistente Mario Virdis. Si è trattato di una visita fuori di ogni protocollo e improntata allo spirito amichevole che contraddistingue i Rotariani sparsi nel mondo e che allo stato attuale sono complessivamente oltre 1.200.000. Ai saluti dei Presidenti dei due Club, rispettivamente Bruno Cannas (Carbonia) e Franco Plaisant (Iglesias) hanno fatto seguito alcune valutazioni e considerazioni del Governatore. Quattro, in buona sostanza, i temi richiamati da Giorgio Di Raimondo: impegno per svi- luppare nel mondo l’alfabetizzazione; il contributo per migliorare le condizioni di 2.400 milioni di persone che nel mondo soffrono per mancanza di acqua (circa 2000 bambini muoiono ogni giorno a causa della carenza d’acqua); maggiore impegno per l’azione del Rotaract (associazione Rotary per i giovani); stimolare l’ingresso delle donne nei Club. Iglesias - Governatore a Iglesias ristorazione (10%) e all’aumento dei prezzi (9%). A destare maggiore preoccupazione sono le lauree-truffa e le aste on-line fasulle. Secondo le stime dell’Ufficio per la Tutela dei Consumatori e degli Utenti durante il mese di settembre oltre 100 mila romani hanno ricevuto una proposta via e-mail per ottenere una laurea falsa e, in base alle segnalazioni telefoniche, in questi primi giorni di ottobre c’è stato un ulteriore incremento. A livello nazionale la stima è invece di circa 1 milione di e-mail mensili con qui i truffatori hi-tech cercano di vendere pseudo-lauree agli italiani. Molto spesso è difficile accorgersi che non si tratta di una laurea rilasciata da una vera università, perché dietro c’è quasi sempre un ateneo di prestigio (naturalmente falso), come ad esempio la «Rochville University» da non confondere con la vera Rockville University che ha una «k» al posto dell’«h» o la «Berkley University» che ha una «e» in meno rispetto alla vera «Berkeley University» e che fa pagare più di 2 mila euro per una laurea, 2.500 per un dottorato e 4 mila per un master. Proprio su questo fenomeno avevano offerto di partecipare a vendite all’incanto con proposte vantaggiosissime, attraverso e-mail contraffatte con la grafica e i loghi ufficiali delle più importanti case d’asta che operano sul web. Così gli utenti credono di trovarsi di fronte a una e-mail vera e spesso cliccano sul link per accedere all’asta, ma una volta che l’utente si è aggiudicato un oggetto deve indicare il tipo e numero della sua carta di credito ed è qui che scatta la truffa: chi cade nella trappola non riceverà mai quanto crede di avere acquistato e nella maggior parte dei casi si vedrà addebitare sul proprio conto importi molto superiori a quelli previsti. Accorgersi del falso a volte è difficile, perché all’apparenza i messaggi sembrano inviati da società molto conosciute che non sollevano sospetti. «Per evitare problemi è bene ricordare che gli acquisti online sono sicuri se vengono effettuati su pagine protette da certificati di crittografia validi, riconoscibili dalla presenza dell’immagine di un lucchetto sulla finestra del browser» spiega l’avvocato Scicchitano. Il lucchetto di protezione, oltre a ga- l’avvocato Scicchitano ha avviato un’indagine conoscitiva e ha scoperto l’esistenza di 637 università fasulle che si dedicano a questo business della vendita di pseudo lauree che vengono spedite entro pochi giorni dal pagamento del prezzo stabilito in un tariffario che varia da «università» a «università» e che vengono concesse senza alcun obbligo di studio. Poi ancora l’avvocato Scicchitano ha scoperto l’esistenza di pseudo istituzioni di controllo, ben 32, che attestano la validità dei titoli rilasciati da tali «università» senza avere alcuna capacità giuridica per poterlo fare. Un altro pericolo per gli amanti degli acquisti on-line sono le aste. Il commercio elettronico sta offrendo una possibilità di sviluppo notevole per molte aziende e costituisce una grande comodità per i consumatori, ma la rete rappresenta anche un’opportunità per i truffatori che usano il web per sottrarre ai singoli utenti anche solo delle piccole cifre che comunque sono in grado di fornire grandi proventi per il truffatore grazie alla diffusione capillare delle e-mail civetta. I casi maggiormente in crescita sono le finte vendite all’asta sul web con merci offerte e mai inviate o con prezzi gonfiati. La nuova truffa telematica ha già in- rantire la cifratura dei dati, consente anche di individuare con certezza l’autenticità del servizio utilizzato e di identificare i responsabili di eventuali illeciti. Un altro problema riscontrato dai cittadini relativamente alle vendite on-line è quello delle aste vere su siti legittimi, ma con merce difettosa o inesistente posta in vendita dai soliti disonesti che si servono di siti con una buona reputazione per rifilare bufale e guadagnare qualche euro a danno degli utenti in buona fede. Quest’ultimo fenomeno non è però allarmante, perché molti siti di aste on-line per garantire l’affidabilità delle proposte e la sicurezza sugli acquisti hanno deciso di dotarsi di un sistema che permette agli utenti interessati di visualizzare nel profilo di feedback del venditore le informazioni sulle precedenti esperienze di vendita o di acquisto che lo riguardano. Così si può sapere prima dell’acquisto se il venditore é affidabile o disonesto. E poi i siti di aste on-line - quelli veri - offrono ai loro utenti un programma di protezione dalle frodi: se l’utente paga un oggetto e poi non lo riceve oppure riceve un oggetto di valore inferiore a quanto descritto in rete, il sito rimborsa - in molti casi - il prezzo pagato dall’utente. Sergio Scicchitano IL COMITATO DI BAREGA CHIEDE INTERVENTI PER UNASTRADAAGIBILE Barega Il nostro comitato è nato per la difesa dei cittadini e del loro lavoro. Da quando ci siamo costituiti in comitato tanti partecipano, insieme a noi, alla denuncia dei problemi che riguardano il lavoro. La frazione di Barena, che appartiene ai Comuni di Carbonia e Iglesias, si caratterizza con l’attività di allevamento e di agricoltura e con un buon agriturismo. Il grande nostro proble- solidata in America, ma che si sta diffondendo rapidamente anche in Italia. Nel mese di settembre le segnalazioni ricevute dall’Ufficio per la Tutela dei Consumatori del Comune di Roma presieduto dall’avvocato Sergio Scicchitano sono aumentate a livello esponenziale, tanto che ormai un quinto delle segnalazioni dei cittadini riguarda proprio le frodi via Internet. Così l’avvocato Scicchitano ha deciso di aprire una sua indagine conoscitiva e ha scoperto che il fenomeno sta assumendo una dimensione preoccupante. Complessivamente, nell’ultimo quadriennio (luglio 2001-giugno 2005) sono state registrate in Italia 349.375 truffe telematiche denunciate alle autorità, a fronte delle 206.032 del periodo precedente (luglio 1997-giugno 2001) e delle 181.467 del quadriennio luglio 1993-giugno 1997. «Ma questa - puntualizza l’avvocato Scicchitano - è solo la punta di un iceberg, perché spesso i truffati non sporgono denuncia perché si vergognano di essere caduti in queste trappole. Un errore che, solo nello scorso anno, ha permesso ai truffatori dell’etere di raccogliere ma è la mancanza di servizi, a causa del disinteressamento dei Comuni interessati ed abbiamo purtroppo verificato, nostro malgrado, che esiste un problema principe che pone la comunità di circa 400 famiglie a rischio. Esso è identificato con le piogge che fanno venir meno la sicurezza in questa comunità. Barena, nel periodo delle piogge, è completamente allagata. Le strade si interrompono e non si può più transitare né uscire di casa. Esiste un profondo disinteressamento dei Comuni di appartenenza. Dovendo qualcuno ammalarsi, o avere dei problemi di intervento sanitario, il “118” non potrebbe raggiungerli. L’anno scorso l’auto, con dentro una mamma e una figlioletta, affondò all’inizio della strada e furono fortunatamente salvate da un giovane che per caso le avvistò. Il nostro ruolo, oggi, è dar voce a questa comunità. All’inizio di settembre scorso tutta la comunità, con trattori e mezzi di lavoro, ha protestato sulla strada interessata, C’è stata persino poca attenzione da parte della stampa. Oggi ci rivolgiamo al signor Prefetto e signori Sindaci, con una protesta civile, prevedendo l’imminente arrivo delle piogge e con esse ricomincia la paura. Questa petizione non può cadere nel vuoto anche perché un domani nessuno possa dire “non sapevamo”. Siamo convinti che un urgente interessamento potrà evitarci qualche drammatico pericolo. Per il Comitato Martis Giorgio- Murgia Antonangelo CITTA’ DI IGLESIAS CENTRO DIREZIONALE AMMINISTRATIVO - Via Isonzo 5, 09016 IGLESIAS Tel. 0781/2741 - Telefax 0781/274201 AVVISO DI PUBBLICO INCANTO Il Comune di IGLESIAS rende noto che intende appaltare, mediante Pubblico Incanto da tenersi con il criterio dell’offerta più bassa, ai sensi dell’art. 23 comma 1 lett. a) del D.Lgs. N° 157/95, il servizio relativo alla: “CONDUZIONE E MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI IMPIANTI TERMICI DI CLIMATIZZAZIONE E ANTINCENDIO NEGLI STABILI DI COMPETENZA COMUNALI” IMPORTO A BASE D’ASTA ANNUO: Euro 85.432,07 I.v.a. esclusa di cui: - Euro 63.844,40 per la quota annua relativa al canone per la conduzione giornaliera degli impianti; - Euro 21.587,67 per le manutenzioni ordinarie e straordinarie di cui Euro 1.000,00 (mille/00) per oneri di sicurezza. Il plico contenente l’offerta economica e la documentazione richiesta a corredo, deve pervenire presso l’Ufficio Contratti del Comune, entro le ore dodici del giorno 02.11.2005. Il bando di gara integrale, il Capitolato speciale d’Appalto e la documentazione utile per la formulazione dell’offerta sono a disposizione presso l’Ufficio Manutenzioni - Centro Direzionale Amministrativo – Via Isonzo n° 5 IGLESIAS - (telefono 0781/274296). E’ escluso l’invio della documentazione di gara tramite Telefax, il bando di gara è disponibile anche presso il sito Internet del Comune di Iglesias: http://www.comune.iglesias.ca.it sotto la voce APPALTI. IL DIRIGENTE Ing.Stefania Pusceddu qualcosa come 400 milioni di euro in tutto il mondo». L’incidenza percentuale delle truffe telematiche sul totale generale dei delitti ha raggiunto nell’ultimo anno il 3,8 per cento. Solo nel 2005 i tentativi di truffa attraverso l’invio massivo di messaggi di posta elettronica nel nostro Paese sono stati almeno 9 milioni per un giro «d’affari» di oltre 4 milioni di euro che ha coinvolto circa 500 mila italiani. Ma solo il 20 per cento di loro ha deciso di sporgere denuncia. «Questo tipo di truffa, tipico delitto fraudolento contro il patrimonio, presenta un trend in vertiginosa crescita dovuto in parte all’elevata alfabetizzazione informatica dei cittadini e in parte al notevole sviluppo della rete Internet con l’offerta di beni e servizi acquistabili direttamente online tramite i numerosi portali specializzati nel commercio elettronico» precisa l’avvocato Scicchitano. Nell’ambito della casistica generale dell’ufficio comunale guidato dall’avvocato Scicchitano, Internet conquista nei primi 9 mesi di quest’anno il primo posto nella classifica con il 18% dei reclami ricevuti dall’ufficio comunale. Seguono al secondo posto i reclami relativi a prodotti difettosi con il 14% del totale e poi quel- 20 Realtà locale Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 COLLEZIONE CARTACCEA DI ANGELO CORSI DONATA ALL’ARCHIVIO STORICO DI IGLESIAS Marco Massa In tutto si tratta di una decina di cartelle, più una minore, per complessivi 870 documenti. E’ quanto gli eredi dell’indimenticato Angelo Corsi hanno voluto dare all’Archivio Storico di Iglesias perché diventasse patrimonio della città e di quanti vorranno approfondire determinati aspetti sociali e politici del periodo compreso tra il 1903 e il 1966. La donazione di questi importanti documenti, mano- scritti e giornali dell’epoca, è stata preceduta dalla fase di riordino e d’inventario portati avanti da Alessandro Cuccu di Sanluri, il quale ne ha tratto la sua tesi di laurea discussa con Claudio Natali Docente di Storia contemporanea dell’Ateneo di Cagliari. “I documenti in argomento, ha precisato Alessandro Cuccu, comprendono una parte a stampa e il resto manoscritti. Soprattutto questi secondi costituiscono un “unicum” perché comprendono corrispondenza che Angelo Corsi ebbe con Emilio Lussu e Umberto Cao. Questi documenti sono fondamentali per la ricostruzione del processo Cao-Angius. Tra i giornali si ricordano: Azione socialista, Il Piccone, Le maschere democratiche, Il Salvaterra”. L’arco di tempo entro il quale devono essere collocati i documenti in argomento, che sono solo una parte di quanto l’uomo politico ha lasciato in eredità, vanno dal 1903 al 1966, passando, quindi, attraverso il periodo dell’impegno socialista di Angelo Corsi, la sua azione di Sindaco di Iglesias, di Parlamentare e di Presidente nazionale dell’INPS. Nel lavoro svolto da Alessandro Cuccu c’è una ricostruzione storica della vita e del ruolo politico che Angelo Corsi ebbe non solo nella città di Iglesias. Per questi motivi il Sindaco della città Pierluigi Carta ha promesso che nel 2006, in ricorrenza del quarantesimo anniversario della morte di Angelo Corsi, la richiamata tesi di laurea potrebbe essere pubblicata a spese dell’Amministrazione comunale. ANGELOzionale CORSI tornerà a Montecitorio Aveva appena 25 anni quando nel 1914 Angelo Corsi (nativo di Capestrano-L’Aquila) venne eletto Sindaco di Iglesias. Ricoprì detto incarico per sette anni di seguito, fino al 1921 allorché venne eletto parlamentare nelle file socialiste di Augusto Turati. Da notare che il medesimo, dal 1914 al 1923, ricoprì anche il ruolo di Consigliere provinciale di Cagliari, quale rappresentante del collegio iglesiente. “Alla ripresa della vita democratica, nel 1944, ricorda Paolo Fadda, Angelo Corsi entrò nel primo Governo del dopofascismo presieduto da Ivanhoe Bonomi, come Sottosegretario di Stato alla Marina Mercantile (e al Governo vi rimarrà anche nei successivi ministeri presieduti da Ferruccio Parri e da Alcide De Gasperi, occupando anche il Sottosegretariato agli Interni). Membro della Consulta Na- ventidue anni dopo la sua prima elezione, deputato all’Assemblea Costituente eletto nella consultazione del 2 giugno 1946, sempre nelle file dei socialisti. Fu anche Presidente della Mineraria Carbonifera Sarda (e vice Presidente dell’ACAI) dal gennaio 1946 al gennaio 1951, gli anni più duri della crisi delle miniere. Nel 1947, anno della scissione socialista di Palazzo Barberini, lo troveremo tra i seguaci di Giuseppe Saragat nella fondazione del PSLI, contrario al patto d’azione frontista con i comunisti di Palmiro Togliatti. Non rieletto deputato nelle elezioni del 1948, verrà chiamato dal Governo alla Presidenza dell’INPS, carica che ricoprirà per circa 18 anni, fin quasi alla sua scomparsa avvenuta il 18 dicembre 1966 a Roma all’età di 77 anni”. CARBONIA MASTER D’ARCHITETTURA MODERNA CON L’UNIVERSITA’ DI CAGLIARI AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI OBBLIGO DELLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE nomici devono destinare all’acquisto di spazi sui mezzi di comunicazione di massa, per fini di comunicazione istituzionale, devono risultare complessivamente impegnate, per almeno il 60% a favore dei giornali quotidiani e periodici e per il 15% a favore dell’emittenza privata televisiva locale e radiofoLe somme che le Ammini- nica locale. strazioni pubbliche o gli Enti pubblici anche eco- Le Amministrazioni pubLe Amministrazioni pubbliche e gli Enti pubblici anche economici hanno l’obbligo di destinare e di comunicare le somme impegnate per l’acquisto di spazi sui mezzi di comunicazione di massa per fini di comunicazione istituzionale (art. 41 del Decreto Legislativo 177/2005) bliche o gli Enti pubblici anche economici devono, altresì, nominare un responsabile che, in caso di inosservanza di destinazione e di comunicazione, è soggetto alla sanzione amministrativa prevista dal richiamato Decreto Legislativo n° 177/2005. (“Gazzetta del Sulcis” è sottoposta ai controlli dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) Carbonia - Piazza Roma La Giunta comunale di Carbonia ha approvato due importanti convenzioni che permetteranno alla città di ospitare il Master universitario di II livello in “recupero del patrimonio architettonico moderno” ed il “Laboratorio della qualità urbana-Agenzia per il recupero del patrimonio storico urbano ed architettonico in collaborazione con il Dipartimento di Architettura della Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Cagliari. Il Master, che sarà attivato a breve, accoglierà tra i venti e i trenta giovani laureati ed avrà l’obiettivo di promuovere gli studi e le ricerche specializzate sul tema dell’edilizia moderna e delle città di fondazione, mentre il “Laboratorio della qualità urbana” avrà lo scopo di favorire il recupero sostenibile della città di Carbonia tramite la progettazione particolareggiata della riqualificazione dei tessuti edilizi storici, la pianificazione attuativa della periferia della città storica e delle sue connessioni con i nuclei minerari e l’attivazione della partecipazione sociale al processo di riqualificazione urbana ed edilizia. Il finanziamento s’inserisce nell’ambito del bando “Pro- getti di Qualità”, cui il Comune aveva partecipato raggiungendo una valutazione d’eccellenza e ottenendo i fondi necessari per la realizzazione dell’intero programma. “In questa maniera, ha spiegato il Sindaco di Carbonia Salvatore Cerchi, intendiamo consolidare la proficua collaborazione dell’Amministrazione comunale con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Cagliari che, fin dal 2001, affianca il Comune nella soluzione di problematiche edilizie di ampie proporzioni e nella consulenza progettuale”. Comunicato Stampa La sfida del futuro per i minorati sensoriali: L’integrazione degli interventi e la rete dei servizi nel territorio - Il 10 Ottobre 2005 presso la sede dell’Unione Italiana Ciechi Onlus Consiglio Regionale per la Sardegna in Via del Platano n°27 a Cagliari, alla presenza di una massiccia partecipazione di non vedenti si è svolto il Convegno “La sfida del futuro per i minorati sensoriali:L’integrazione degli interventi e la rete dei servizi nel territorio organizzato dal Consiglio Regionale dell’Associazione I lavori sono stati introdotti dal Presidente Pietro Maria Manca. che ha preceduto gli interventi degli assessori alle politiche sociali della provincia di Cagliari Dott.ssa Angela Quaquero , della provincia di Nuoro Dott. Alberto Boeddu, del Presidente dell’Anci Sardegna Dott.ssa Linetta Serri, dell’Assessore alle politiche sociali del Comune di Cagliari Dott. Angelo Vargiu, del rappresentante UIC nella consulta regionale RAS per i servizi socioassistenziali prof. Pietro Puddu, e della responsabile Asl 8 per le problematiche della disabilità Dott.ssa Agnese Lussu. Ha concluso i lavori l’Assessore alla Sanità Dott.ssa Nerina Dirindin. Ha coordinato i lavori il dirigente UIC dott. Giovanni Loche. - La manifestazione ha determinato un valido confronto fra le rappresentanze delle istituzioni ed enti presenti e preposti a creare gli interventi e l’erogazione dei servizi socio-assistenziali a favore delle categorie svantaggiate. - Si è discusso della problematica della disabilità sensoriale nell’assetto del nuovo piano sociale ed assistenziale . Il plauso dei presenti per l’Assessore Dirindin che dopo quasi vent’anni (dopo la LR..25/1/1988 n.4) ha voluto riformulare il piano sociale ed assistenziale per la nostra Regione riordinando la materia. - Tutte le istituzioni intervenute hanno dichiarato la disponibilità a richiedere all’Unione Italiana Ciechi la collaborazione nella formulazione di programmi ed interventi in favore dei non vedenti per raggiungere in maniera compiuta gli obiettivi indicati nelle disposizioni normative. Con soddisfazione l’Unione Italiana Ciechi, auspica che le argomentazioni trattate sortiscano in maniera reale la compensazione dei bisogni della categoria rappresentata. Turismo La Sardegna turistica continua a tirare. Stando alle previsioni, l’anno prossimo, 2006, l’Isola potrebbe conoscere il momento più favorevole in fatto di presenze nazionali. I primi sentori hanno cominciato a manifestarsi già sul finire dell’ormai conclusa stagione estiva 2005, con alcuni contatti di tour operators e dirigenti di vettori di primaria importanza con albergatori e ristoranti sardi. Tutto lascia supporre, quindi, che la prossima stagione turistica, guardando con maggiore attenzione alla “destagionalizzazione” maggio-giugno e settembre-ottobre, sia destinata a segnare un’innovazione di tendenza sui flussi turistici non solo estivi. Nelle scorse settimane una folta delegazione di Presidenti di Cral aziendali, Circoli sardi e organismi di promozione vacanze, provenienti dalla Lombardia, Veneto e Piemonte hanno iniziato le loro “escursione” proprio dal Sulcis, valutato “meritevole di attenzione, è stato detto, per il suo ambiente, l’archeologia antica ed industriale, ma anche per le tradizioni che con l’enogastronomia possono Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 21 concetto del Circolo dei Sardi, ha detto Giovanni Loi, è mutato. Non siamo più al primo momento dell’emigrazione quando l’incontro nel Circolo costituiva un momento socializzante assai importante. Oggi, i nostri figli e nipoti non nati in Sardegna, assieme ad altri amici, hanno sete di conoscere quest’Isola. Da quest’esigenza è nato l’impegno dei Circoli di pubblicizzare la Sardegna, organizzarne i gruppi ed offrir loro il miglior prodotto. Sostanzialmente i Circoli, con le loro organizzazioni, stanno diventando dei veri promotori dell’Isola”. “Il nostro ruolo di albergatori e ristoratori, ha spiegato Emilio Congiu della Stella del Sud di Calasetta, è quello di non perdere questo tipo di occasione, perché costituisce l’elemento nuovo di “destagionalizzazione” che abbiamo sempre inseguito. Io che seguo tutte le maggiori Borse del Turismo in Italia e in Europa, posso dire che la Sardegna estiva và a gonfie vele per conto suo. Ora dobbiamo impegnarci a favorire i flussi turistici nelle medie stagioni che rappresentano altrettanti eccezionali soggiorni. La nostra disponibilità a collaborare a questo progetto è piena”. CALASETTA L’ATTENZIONE DI VARI TOUR OPERATORS VERSO IL TURISMO “DESTAGIONALIZZATO” attrarre l’interesse di gruppi organizzati”. Ricevuti dall’anfitrione turistico Emilio Congiu, titolare dell’Hotel Stella del Sud di Calasetta, i vari Pierluigi Erculiani (Direttore commerciale Meridiana scalo Verona), Maurizio Solinas (Presidente Circolo dei Sardi di Verona), Erica Fiammetti (Presidente Cral Poste della Province di Brescia e Mantova), Silvano Pizzini (Responsabile dell’Ente Promozione Sportiva e Culturale dei Salesiani), Davide Fusaglia (Direttore Centro Servizi Viaggi Eurotravel), Franco Saddi (Circolo Sardi di Vareggio-Mi), Giovanni Loi (Coordinatore 20 Circoli sardi della Lombardia), hanno avuto modo di valutare e gettare le basi per l’organizzazione dei soggiorni di gruppo nel Sulcis per l’anno 2006. Sergio Rombi “Il nostro obiettivo, ha detto Maurizio Solinas, è di riuscire a valutare la possibilità di organizzare i gruppi per soggiorni che non siano nel periodo luglio-agosto. Chiediamo di conoscere per tempo la disponibilità dei riceristoratori, i costi, le varie opportunità d’escursione per visite guidate. Calasetta mi pare che abbia le carte in regola per queste finalità”. Dal canto suo Pierluigi Erculiani ha mostrato tutto l’interesse al discorso che il gruppo dei tour operators ha fatto con gli albergatori sardi che hanno incontrato. “Noi abbiamo già studiato dei prezzi per gruppi diretti in Sardegna, ha detto il Direttore commerciale Meridiana di Verona, per cui attendiamo di conoscere la disponibilità degli operatori sardi a collaborare a questo progetto”. Più in dettaglio è sceso Giovanni Loi, in rappresentanza dei Circoli dei Sardi della Lombardia. “Il 22 Non sempre la vita sorregge chi, con enormi difficoltà e impegno, và alla ricerca di uno spazio o di un interlocutore capace e attento di ascoltare il suo messaggio. Taluno, questa opportunità, la rincorre per tutta la vita. Però ci sono anche coloro i quali, con grande ostinazione, non si arrendono, al punto che le difficoltà diventano lo stimolo maggiore per insistere ed andare avanti. Ne sa qualcosa Tiziano Pacini che, amante delle musica, da anni sta ricercando uno spazio Nos Elionora! Nostra Eleonora d’Arborea: Donna, Sovrana e Legislatrice di Sardegna. Questa è stata la peculiarità principale del maestoso convegno organizzato dal circolo sardo di Padova, intitolato proprio alla Regina Reggente del Giudicato d’Arborea nel medioevo. Un tributo al positivo lavoro organizzativo di gruppo prettamente femminile (la presidente Serafina Mascia e le strette collaboratrici Anna Maria Masala e la giovane Anita Curreli) per aver intavolato una manifestazione che ha visto la partecipazione di sardi appartenenti alle associazioni degli emigrati di tutto il mondo, anche grazie al successivo incontro promosso dalla coordinatrice nazionale donne della FASI, Pierangela Abis, sul ruolo della donna emigrata nella società moderna. Con il Patrocinio delle Regioni Sardegna e Veneto, delle Province di Padova e Oristano e dai Comuni di Padova, Cagliari e Oristano, il convegno Nos Elionora tenutosi presso la sala dell’Archivio Antico del Palazzo Bo dell’Università di Padova, ha ottenuto consensi unanimi per come è stata esaltata e rimembrata una delle figure storiche più rappresentative della Sardegna. All’introduzione di Serafina Mascia, hanno fatto seguito i saluti di benvenuto di Silvana Collodo, del Comitato delle Pari Opportunità dell’Università di Padova e di Saveria Chemotti, Delegata del Rettore dell’Università padovana. Le relazioni sono state acutamente coordinate da Giovanna Cerina, docente di letteratura all’Università di Cagliari e facente parte della Commissione Cultura del Consiglio Regionale della Sardegna. La Cerina, visibilmente emozionata al cospetto di un’attenta platea, ha portato i saluti del Presidente Renato Soru, sottolineando l’importanza di indiscussi avvenimenti organizzati dall’emigrazione sarda, che meriterebbero notevole spazio, apprezzamento e conoscenza. Le tematiche affrontate nella mattinata in onore di Eleonora d’Arborea sono state diverse ed appassionanti. Cultura Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 LE CANZONI DI TIZIANO PACINI PROSSIMAMENTE INCISE IN CD non tanto per affermarsi, ma per farsi sentire da qualcuno del settore, forte della sua creatività e del messaggio di cui è capace. Tiziano Pacini, di professione fa il gommista, è un cantautore iglesiente. I testi e la musicalità delle sue canzoni hanno contenuti di sicuro interesse e che, a primo ascolto, suscitano la sorpresa, tanto sono gra- Alessandro Carta devoli da ascoltare. Ciò che colpisce di più sono i testi che attengono, prevalentemente, a temi sociali. Ma c’è anche l’amore, l’ambiente, la Sardegna che Tiziano Pacini ama visceralmente. Questo giovane tuttavia ha altre riserve in corpo. Compresa quella di saper armeggiare, e con una certa familiarità, con la tastiera e la chitarra, cui unisce il multitraccia per arrangiare le composizioni ed inciderle. Sì, perché, tanta è la passione che nel suo piccolo spazio di lavoro e con non pochi sacrifici, si è costruito persino un mini studio di registrazione. Le canzoni di Tiziano Pacini sono, dall’a alla zeta, opera sua: testi, musica, arrangiamento, registrazione strumentale, base e incisione. La prossima tappa dovrebbe essere, entro dicembre, il lancio sul mercato del suo primo CD. Allo stato attuale Tiziano Pacini si accontenta di ascoltare le sue canzoni da qualche emittente locale. C’è da augurargli che con l’annunciato CD arrivino anche altre gratificazioni, tanto attese da lungo tempo. Tiziano Pacini LA REGIONE SVUOTA I SUOI DEPOSITI E DISTRIBUISCE 17 MILA LIBRI AI SARDI Diciassettemila libri per i sardi. conservate finora nei depositi. Si L’Aquilone e Mondo X di Caglia- Per promuovere la diffusione della lettura e l’editoria libraria regionale l’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport ha deciso di distribuire con quattro manifestazioni pubbliche migliaia di opere editoriali, acquistate dalla Regione con gli interventi previsti dalla legge regionale per l’editoria 22/98, e PADOVA CAPITALE DELLE DONNE SARDE CON CONVEGNI DI STUDIO E D’INCONTRO Massimiliano Perlato Serafina Mascia Come la filippica annoverata dal professor Italo Birocchi dell’Università La Sapienza di Roma (di origini isolane) sugli aspetti giuridiche della “Carta de Logu”, ideata e realizzata da Eleonora. Riflessioni su questa raccolta di norme che hanno segnato la storia del Giudicato d’Arborea, ove sono enunciate situazioni particolari della vita dell’epoca che s’inseriscono all’interno di un sistema più generalizzato come lo era il diritto romano vigente nel periodo. Birocchi ha entusiasmato i presenti con la loquacità del suo discorso che ha proiettato gli intervenuti in aula, con la fantasia, nel periodo intorno al 1400, accanto ad una Eleonora che ha rappresentato per la storia di Sardegna, uno dei simboli più prolifici e positivi. Maria Giovanna Piano, responsabile degli studi e delle ricerche all’Università di Cagliari, ha proferito “de iure e de facto” del governo di Eleonora. La storia delle origini del suo regno, ereditato dal fratello assassinato e la capacità umana e non improvvisata di mettersi a capo del più importante dei Giudicati dell’epoca. Eleonora si è rivelata soprattutto per la figura femminile, ma per i più deboli in particolare, un personaggio custode del tempo che merita rispetto e attenzione. Pupa Tarantini, storica e ricercatrice di Oristano, ha proseguito il cammino dell’intervento precedente, disegnando la storia del Giudicato d’Arborea, e di come il popolo dell’oristanese fosse portato dalla sua Sovrana all’indipendenza. Delle diapositive mostrate in aula, hanno sottolineato ed evidenziato il quadro politico del periodo medioevale con la presenza dei quattro giudicati, di Torres, di Gallura, d’Arborea e di Cagliari e il loro evolversi. Diversi i riferimenti e i ricordi su Eleonora d’Arborea presenti oggi sul territorio isolano, in particolar modo nella città di Oristano, come la piazza a lei dedicata e i dipinti nella chiesa di Santa Chiara. Caterina Virdis, dell’Università di Padova, ha proiettato la lente d’ingrandimento in una sorta di “immaginazione” su Eleonora, per una serie di iconografie sulla giudicessa. Appunti e testimonianze storiche di riferimento di Jeronimo Zurita, nella seconda metà del XVI secolo, dell’Angius tra il 1833 e il 1856, e di Gianandrea Masala nel 1808, solo per citare alcuni esempi. Lina Aresu, antropologa e scrittrice, emigrata e membro del circolo Sarda Tellus di Genova, ha voluto riconoscere in Eleonora, la Giovanna d’Arco sarda: una donna eccezionale che diversi poeti isolani hanno voluto rimembrare nel passato. Come Salvatore Tola, Giuseppe Dessy e Marcello Serra. La Aresu ha voluto concludere il suo intervento leggendo una poesia di Fulvio Caporale (napoletano), dedicata al mito di Eleonora. L’ultimo dei relatori è stato Claver Salizzato, regista padovano che vive a Roma. Con passione e partecipazione ha prospettato il progetto di una realizzazione cinematografica che dovrebbe prendere il via fra qualche mese, proprio sulla figura storica di Eleonora d’Arborea. Tonino Mulas, presidente della FASI, al termine, concludendo i lavori, ha sottolineato la notevole importanze del convegno Nos Elionora , ha garantito tutto l’appoggio del mondo migratorio sardo di promozione sull’eventuale realizzazione del lavoro filmistico dedicato al personaggio sardo. Il convegno al femminile sulle donne sarde nel mondo denominato Identità, cultura, solidarietà: l’autorità femminile nell’emigrazione, si è svolto nel pomeriggio presso la Sala Conferenze del Chiostro della Magnolia nella Basilica di Sant’Antonio, ha visto il saluto introduttivo di padre Luciano Segafreddo, direttore del Messaggero di Sant’Antonio e la fugace apparizione di Anna Maria Aloi e di Patrizia Marin, presidenti delle Commissioni Pari Opportunità rispettivamente delle Regioni Sardegna e Veneto. Ha brillantemente coordinato i lavori Pierangela Abis che ha voluto ricordare i passi avanti fatti dal movimento femminile in emigrazione negli ultimi lustri. Un impegno quello delle donne, che ha visto prosperare anche il loro ruolo dirigenziale all’interno delle varie associazioni. Già si guarda in prospettiva, ha sottolineato la Abis. E dopo Eleonora, nel 2006 focalizzeremo i nostri interessi su un’altra grande donna di Sardegna: Grazia Deledda, a 70 anni dalla sua morte, a 80 dall’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura. Gli altri interventi, sono stati il resoconto di esperienze vissute all’estero dalle donne. Come Loredana Manca da Mar de Plata in Argentina, come Annalisa Pirastu a Sidney in Australia. Patrizia Vinci da Montreal in Canada per citare alcuni esempi d’oltreoceano. E le svariate realtà europee dove la presenza del mondo migratorio italiano è ancora forte e ben radicato. Il saluto delle istituzioni è stato portato da Elisa Montanari, che ha letto il messaggio di Maria Grazia Calligaris, della Commissione Immigrazione Emigrazione della Regione Sardegna, la quale, non ha potuto per impegni istituzionale, presenziare alla positiva giornata di Padova, conclusasi in allegria, con lo spettacolo teatrale serale della compagnia “Meda Modos “ del circolo socio culturale sardo di Milano, che ha interpretato “Il tempo grande di Veneranda”, tratto dal libro di Rita Mastinu. tratta per la precisione di libri di argomento sardo - storia, archeologia, monografie dedicate a Province e paesi dell’Isola, raccolte fotografiche, nonchè opere di narrativa, di poesia e di musica. Oltre al valore culturale, il progetto dell’Assessorato della Pubblica Istruzione intende sostenere anche il valore sociale del libro. Con questo obiettivo è stato deciso di donare 5393 libri alle biblioteche delle carceri della Sardegna e delle comunità terapeutiche. Di questi, 2508 volumi sono già stati consegnati a 10 comunità di tutta la Sardegna: ri, L’Arcobaleno di Olbia, Primavera di Alghero, Casa Emmaus di Iglesias, Don Vito Sgotti di Carbonia, Cooperativa sociale Ponte di Sant’Antioco, Promozione e Solidarietà umana di Sassari, Centro di ascolto “Madonna del Rosario” di Villacidro, Dianova Onlus di Ortacesus. Sono invece 2885 i libri destinati ad arricchire gli scaffali delle 13 Case circondariali di Buoncammino, Iglesias, San Sebastiano, Alghero, Mamone, Isili, Is Arenas, Oristano, Lanusei, Macomer, Bad’e Carros, Tempio e il carcere minorile di Quartucciu. LA GARANZIA DELL’AUTO USATA via Nazionale Zona P.I.P. 09013 Carbonia (CA) tel. 0781 64324 fax 0781 674922 www.laiautomobili.alfaromeo.com [email protected] Cultura Gazzetta del Sulcis n°324 del 25 Ottobre 2005 23 lese, desulese-italiano, modi di dire di una volta (modo’ de narre’de una orta). E l’autore spiega perché di questo lavoro. “Custu cartucceddu ‘e foeddos, appuntaos’ in fatt-e s’unu s’atteru e bene costoios, serbanti po are s’annu nou e i sa die prima a tuttu’ cuddo’, sianta in midda o in foras, ci istimanta e diffennete in nottue sa terra e i sa limma de sa Idda nosta. A i ci funti foras comente a mimi, olio a ddis’arregodare de no’iscabidare mai cuddas arraigina’ ci anta lassau i’ midda e, de dae mediu, assumancu una orta s’annu, de torrare po ddos gabbare in manera ci custas torrent’a pigolare e a battire castagna ‘ona a coere prus saboria’ e sa ‘e prima, po ne pode’ torrar’a pappar’a arromigu, a lissu, a orrostu, a ibbagada e istrampada, tott’aligros’e cuntentos, cun figos’e nebodes piagoso”. Il sentimento e l’amore per “la montagna” il Desulese li avverte di più quando, per ragioni familiari o di lavoro, si è dovuto allontanare dal paese. Tante volte viene da chiedersi: ma quanti sono costoro che vivono alla diaspora? Diecimila? Ventimila? Cinquantamila? Solo Iglesias, si dice, che ne conti oltre cinquemila. Si tratta di un popolo che da sempre, anche scendendo in Campidano, ha tenuto legato il suo sentimento tra le case che da Tascusì si snodano lungo la strada che porta in direzione di Aritzo, appunto Desulo. Ogni anno coloro che hanno lasciato il paese tornano per rendere omaggio alla propria piccola ma sacra “patria” a piedi del Gennargentu, e per innaffiare le radici dei castagni dai cui rami i vecchi hanno ricavato “linnamene fatt’a pratos, culleras, tageris, palia de forru e de argola”. Costoro “partiad’a camminu, ma is arraigina de sa castagna abbarranta in su logu a ube s’arbore fu’ nassiu e, s’impru’ de i’ bortas, torranta finces’a a pigonaccare”. Sono stati questi sentimenti, di profondo amore al paese, che hanno spinto Giovanni Locci a realizzare, dopo anni di attenta ricerca e meticolosa frequentazione degli anziani, il libro”Castagna ‘e coa” che ha come sottotitolo “Foeddariu ‘esulesu antigu”. Totore Locci, nella presentazione, scrive che il libro è stato dato alle stampe “al solo scopo di resuscitare, e far rivivere almeno in parte, quella terminologia fatta di frasi, concetti e anche di intuizioni espressive, senza la pretesa di volersi accodare nella più vasta e raffinata produzione letteraria…c’è la traccia non solo del lavoro sotto forma di ricerca sugli aspetti del locale, ma emerge anche un più vasto e moderno itinerario letterario, che ripropone nell’ambito culturale considerazioni per uno spazio più vivo a quei nuovi fenomeni di tendenza etnica che forse sbadatamente erano stati trascurati nel più recente passato”. Anche per chi Desulese non è, “Castagna ‘e coa” di Giovanni Locci rappresenta una traccia scientifica di ricerca, sia pure di dimensione localistica, ma che contiene una tale preziosità per capire, soprattutto tra le future generazioni che continueranno a nascere ai piedi del Gennargentu, i vocaboli, la “parlata locale”, i loro riferimenti che hanno al proprio interno la storicità dell’evoluzione etimologica. Giovanni Locci, da oltre trent’anni alla diaspora nuorese, per il lavoro fatto, ha dovuto rifrequentare gli anziani (in piazza “Manna” e piazza mulino), annotare parole e modi di dire che i giovani non usano più. Parole, quindi, che rimangono ancora patrimonio della gente anziana o di certi cultori, compresi poeti di vaglia come Montanaru e Lai Deidda, che però non potranno resistere all’usura del tempo, come ogni altra lingua o parlata minore. L’autore ha avvicinato le parole o le frasi del suo parlare “de picinnia” alla “Castagna ‘e coa”, quelle castagne che rimangono abbandonate, dopo la grande raccolta, sotto il fogliame e che i bambini economicamente meno fortunati andavano a ricercare per potersi sfamare. “Custos picinneddo, pagu estios ‘e male nordigaos, a forca ‘e forrogare die ca die, cu-n-una pertighetedda a stutt-e i’ matas e de is arruargos, ne torrant’a part’e Per un pomeriggio, piazza Pichi di Iglesias è diventata desulese. Persone, giovani e anziane, hanno adottato un’unica lingua: il desulese. C’era chi lo parlava da autentico montanaro (Desulesi scesi dal monte) e chi invece vi inframmezzava vocaboli italianizzati. Però tutti si sforzavano di parlare desulese e di sentirsi autenticamente tali. Persino ai giornalisti non è stato concesso di poter interloquire in italiano: domanda in italiano, risposta in desulese. Chi ha creato questo insolito clima è stato Giovanni Locci che ha voluto presentare, ai suoi vecchi e nuovi concittadini alla diaspora iglesiente, il libro “Castagna ‘e coa”, una sorta di vocabolario di termini desulesi antichi e in disuso, arricchito da “modi di dire” anch’essi residuale patrimonio di quanti a Desulo amavano intrattenersi in piazza Grande o piazza del Mulino. Giovanni Locci ha impiegato anni nella sua ricerca, quasi fatta per appostamenti. Ogni vocabolo antico, o ormai facente parte dei suoi ricordi “de picinnia”, è stato appuntato, esaminato, confrontato e fatto rivivere nella parlata locale, prima di entrare nel novero della preziosa raccolta, che si avvale del rigore scientifico della ricerca etimologica, sia pure di una parlata minore. Se da un lato l’autore del libro è stato all’altezza del suo pluriennale impegno, non da meno è stato Totore Locci (autore tra l’altro del libro Foto: Angelo Cucca LA FOLTA COMUNITA’ DESULESE D’IGLESIAS RIVIVE LE SUE VECCHIE ORIGINI MONTANE IN “CASTAGNA ‘E COA” DI GIOVANNI LOCCI “Raccontare Desulo”) il quale ha presentato, rigorosamente in desulese, il libro, di cui ha curato la prefazione (in italiano) e nella quale ha evidenziato che “riscoprire l’attualità nel campo linguistico appare, ad un primo e sommario giudizio, quasi anacronistico, fuori luogo, una trovata che non spiega nulla se non il capriccio di un gusto particolare che interessa poche persone. Ma in realtà non è così. Quegli ambienti e quei luoghi quasi sorvegliati della famiglia e della società semplice, che senza badare all’aspetto sintattico-grammaticale, ma con lo stile colloquiale e diretto di stampo familiare e popolare, esprimevano la loro esperienza di lavoro di una civiltà semplice alla ricerca di altre pagine di vita, che oggi va riletta con sentimento della vita di allora”. Dal canto suo Michele Congias, in una parte della presentazione del libro, scrive che “Il vocabolario suscita molto interesse, perché pro- dotto di lungo e meticoloso impegno. L’autore non fa solo riferimento all’esperienza del parlare quotidiano, ma mette in azione una ricerca scrupolosa, mirata a cogliere lemmi ed espressioni originari, rintracciati nel dialogo con le persone anziane, particolarmente legate al mondo agropastorale o alle arti e ai mestieri tipici del paese”. Certo è che alla presentazione di “Castagna ‘e coe” in piazza Pichi ad Iglesias chiunque capitato per caso avrebbe avuto il dubbio di trovarsi in una località sbagliata. Tutto era desulese: dalla lingua ufficiale della serata, al libro. Ma vi erano anche le artistiche e pregiate fotografie di Angelo Cucca appese alle pareti e riproducenti immagini colorite dei costumi desulesi per la festa di Corpus Domini, nonché dolcetti e vini arrivati dalla valle del Gennargentu. D’altro canto, con un cerimoniere, per l’occasione, come Giovanni Cui, non poteva essere altrimenti. Foto: Angelo Cucca “CASTAGNA ‘E COA” DI GIOVANNI LOCCI UN VADEMECUM DI DESULESE ANTICO Massimo Carta Iglesias - Presentazione Libro merie, cuntentos che Pasca, cun calecunu cartuceddu ‘e castagna. Sa matessi cabiddada est toccad’a mimi in custa circa ci apo fatt’ a perda furriadas, po n’iscarragare e bogar’a campu tutto cuddo foeddos imparaos’a piticcu, tra una iscaviad’e i s’attera de castagna a orrostu, intrue cuddas cogina’ fumigosasa”. Il libro si articola in tre parti (tentiggeddasa): italiano-desu- CONCORSI PUBBLICI a cura della comunità montana n° 19 di iglesias Via Su Pranu, 12 09010 Santadi (CA) tel. 0781.950127 fax 0781.950012 www.cantinasantadi.it
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